ML 1 FEBBRAIO 2015

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CULTURA D’IMPRESA E DINTORNI

Macroregione

Il primo incontro tra i rappresentanti degli Stati

FEB‘15 N°1 anno XXII euro 2,00

San Severino

la città del Blues

EXPO 2015

Scelti i 15 ambasciatori marchigiani

SERVIZI PER L’IMPRESA

Bandi dall’Europa

Opportunità per le aziende

L’inserto a cura di Sida Group srl

LEGGE DI STABILITÀ

Aeroporto delle Marche

Novità fiscali per il 2015

164 PAGINE

Perché non decolla?

SONDAGGI ML Habemus Cardinalem

Economia.Lavoro Cultura.Attualità Stile.Viaggi.Design

Mons. Menichelli nominato da Papa Francesco

IGNACIO MARIA COCCIA

SPECIALE CARNEVALE

Fotografo di storie

Fano, il 2° più antico d’Italia Offida, sacra e profana

50 anni della

Lega del Filo d’Oro

Le illustrazioni DI COMICS

UNIONMODA L’outlet più grande delle Marche

Copertina di Simone Altamura

BIT 2015 IL FUTURO PASSA PER IL TURISMO ∂1∂


Castelli di Jesi Verdicchio Riserva D.O.C.G. / Verdicchio dei Castelli di Jesi D.O.C. Verdicchio di Matelica Riserva D.O.C.G. / Verdicchio di Matelica D.O.C.

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EDITORIALE | di Flavio Guidi

2015, un anno ancora di crisi per l’Italia Quali i motivi? Quale il futuro prossimo?

L

a struttura imprenditoriale italiana è fatta per oltre il 90% da piccole imprese. Queste per lo più sono nate in un periodo di espansione. Quando la domanda superava l’offerta, bisognava essere dei buoni tecnici. Poi ci pensava la domanda esuberante a soddisfare la produzione. Il compito per gli imprenditori era più facile. È andata crescendo un’industria “product oriented”. Oggi si richiede una mentalità “market oriented”, “customer oriented”. La mentalità imprenditoriale cooptata da una domanda in crescita costante era quella di preoccuparsi a produrre quanto più e nel miglior modo possibile. Questa mentalità costitutiva si è andata sviluppando in un contesto di abbondanza favorendo processi di sclerotizzazione dei comportamenti imprenditoriali. L’ostinazione e la chiusura

verso i problemi del mercato e del consumatore predominavano. Scarsa flessibilità, versione di breve periodo. Prevalenza di comportamenti preservativi piuttosto che espansivi ed aperti. Nel 2015 ci troviamo per più del 50% con imprenditori di questo tipo: chiusi, ostinati, sclerotizzati, rigidi: la paura dell’insuccesso e dell’impotenza di fronte ad una domanda costantemente stagnante e fortemente ridimensionata, con una concorrenza più esasperata, tendono ad accrescere l’ottusità. A questo si associa il problema del passaggio generazionale e la sfiducia dilagante. Bilanci fortemente squilibrati con bassa se non nulla o negativa redditività. Una situazione finanziaria arrivata allo stremo, mai stata brillante in Italia, una capacità di autofinanziamento pressoché negativa, se non nulla. Una svalutazione

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EDITORIALE | di Flavio Guidi dei valori immobiliari con perdite conseguenti delle consistenze patrimoniali. Uno stato di solvibilità del mercato sempre più precario. Un credito che non assiste, una fiscalità che esaspera, una burocrazia che asfissia, una giustizia che ostacola. Tutto questo in presenza di una concorrenza più accesa e di politiche economiche e industriali pressoché inesistenti. Il quadro di cui sopra è quello che caratterizza l’attuale situazione dell’economia italiana. Nel 2014 rispetto al 2011, in Italia, le istanze di fallimento e/o concordato preventivo sono cresciute del +20,6%, i fallimenti dichiarati del +28,9%, gli sfratti per moro-

sità +45,9%, i ricorsi per decreto ingiuntivo +21,4%. Il progressivo deterioramento dei bilanci aziendali non si ferma nel 2015 e forse neppure nel 2016. Il fenomeno se interpretato in termini quantitativi lascia pronosticare ancora caratteri di decedenza e di entropia con rilevanti ripercussioni a livello di PIL e di disoccupazione. A fronte di questo quadro c’è un’altra economia che sta crescendo. È quella delle start-up innovative, quella dello sviluppo dei servizi, quella legata al mondo del digitale e dell’ICT, quella legata al turismo, all’agricoltura, al terzo settore, alla cultura, alla meccanica fine e all’automazione, alle smart city, alla riqualificazione ambientale,

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all’energia, etc… È un’economia spinta dal cambiamento che sta crescendo come risposta ad un contesto mutato e in forte mutamento. Questa nuova e più flessibile economia ancora non si presenta qualitativamente rilevante. Nella misura in cui diventerà prevalente avremo il risveglio e la ripresa dello sviluppo. L’auspicio è che la politica possa prendere coscienza ed esercitare con più rigore la sua funzione. Il tutto per accelerare il processo di cambiamento e ridurre i danni economici e sociali legati a questo processo di decadimento in atto.


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CONTENUTI FEBBRAIO 2015 n°1

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PRIMO PIANO Habemus Cardinalem

COVER STORY BIT 2015

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Il futuro passa per il turismo

ATTUALITÀ 22 Le Marche a Expo 2015 24 I 15 ambasciatori della regione

28 38

NEWS DAL TERRITORIO DA GIOTTO A GENTILE

80 84

DOSSIER AEROPORTO Sì, viaggiare Enzo Giancarli, consigliere regionale

DIRETTORE EDITORIALE Flavio Guidi flavio.guidi@mlmagazine.it

Aspettiamo risposte sul futuro dell'aeroporto

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Giovanni Belluzzi, presidente Aerdorica spa

Così rilanceremo il Raffaello Sanzio

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DIRETTORE RESPONSABILE Asmae Dachan a.dachan@mlmagazine.it

IL SONDAGGIO DI ML

SPECIALE CARNEVALE Tutto a Fano vale A Offida

94 97

Vietato guardare. È d'obbligo partecipare

104 106

FOCUS MACROREGIONE Next, il nuovo motore di ricerca Governing Board

109

CITTÀ&BORGHI San Severino Marche

A CASA DI... Benvenuti a La Cerbara

L'arte che fa bene a Fabriano

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EUROPA INFORMA NEWS DAL MONDO BORSA ACQUISIZIONI E CESSIONI

LAVORO I punti chiave del Jobs Act

CULTURA 120 Ignacio Maria Coccia

L'ESPERTO RISPONDE Cos'è lo Spread? FORMAZIONE Successo per i corsi di formazione sul Turismo ArToo Campus Study Tours

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48

51

52 56 58

INNOVAZIONE 60 Il Temporary Manager

Mercenario o condottiero?

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IMPRESE E IMPRENDITORI Banca della Provincia di Macerata

Il valore più importante è la cura del cliente

68 70

CONTRIBUTI & BANDI CHI ENTRA E CHI ESCE

FISCO Le novità della Legge di Stabilità 2015 INCHIESTA 74 Come sarà il 2015 per l'economia marchigiana? ALTO ARTIGIANATO 76 La Pupa e il biroccio

72

Le maioliche di Ancona

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COORDINATORE DI REDAZIONE Lorenza Radaelli l.radaelli@mlmagazine.it GRAFICO IMPAGINATORE Tommaso Costantini t.costantini@ggfgroup.it UFFICIO COMMERCIALE Andrea Fabri commerciale@mlmagazine.it Tel. (+39) 347 0769551 Fax 071 2869888 EDITRICE GGF GROUP www.mlmagazine.it Registrazione tribunale di Ancona n°12 del registro periodici del 14 aprile 1994 REDAZIONE Via Albertini, 36 Gross Ancona 60131 Ancona AN Tel. 071 2912331 ufficiostampa@mlmagazine.it HANNO COLLABORATO AL NUMERO Carlo Badioli Michele Barchiesi Sara Bonacucina Letizia Ciaccafava Lucia Fava Giorgio Gnoli Mirko Giovinazzi Graziella Mastronicola Laura Osmani Michele Sasso

La fotografia fatta di innumerevoli istanti

Marco Santini

Il mio Cristo nelle Marche

126 131

Jesi, la città dove nacque l'Imperatore La leggenda del Santo Petroliere

COORDINATORE EDITORIALE Guido Guidi guido.guidi@mlmagazine.it

132

Enrico Mattei e Matelica

Chiuso in redazione il 18/02/2015 progetto grafico: Tommaso Costantini stampa: Tipoluce (An)

Chiara Giacobelli

Vincitrice del premio Marguerite Youcenar

SPORT 134 Running Manager VOLONTARIATO 138 I 50 anni della Lega del Filo d'Oro TENDENZE 144 Unionmoda, il più grande outlet delle Marche TURISMO 146 Cresce il turismo nelle Marche 152 I weekend di Marche Maraviglia

159 161 162

IMMAGINE DI COPERTINA Simone Altamura, Scuola Internazionale di Comics

Comics per ML Da non perdere OLQ

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Poste italiane Spa d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Ancona autorizzazione direzione provinciale pt Ancona

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L'EDITORIALE di Flavio Guidi

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CULTURA 120 Ignacio Maria Coccia:

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FOCUS MACROREGIONE

Il futuro passa per il turismo

Il primo incontro tra i rappresentanti degli Stati

BIT 2015

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ML 2015, tutte le novità Per una pubblicazione mensile il traguardo dei ventidue anni è certamente un evento importante: significa che la strada sin qui intrapresa ha portato buoni risultati, che il rapporto con i lettori è cresciuto e si è consolidato e significa, inoltre, essere riusciti a stare al passo coi tempi. Spinti da quest'importante ricorrenza abbiamo voluto dare a ML un bell'impulso, iniziando il 2015 con importanti novità. Dal restyling completo alla nuova foliazione, fino all'aggiornamento delle rubriche, per offrire un racconto delle Marche e dei marchigiani ancora più approfondito, radicato nel territorio e originale. Tre sono le novità principali: gli inserti Sida; i sondaggi curati da GGF Group; la collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics. Da quest'anno, infatti, ML si presenta suddiviso in 164 pagine con interviste, approfondimenti, dossier, speciali e focus, accompagnato da un fascicolo allegato, curato dai professionisti di Sida Group, dedicato alle grandi questioni che riguardano la cultura d'impresa. Consulenti, docenti e fiscalisti offriranno una pubblicazione utile, da collezionare mese dopo mese, per chi vive il mondo aziendale e le sue

sfide e vuole avere uno strumento per affrontare al meglio le difficoltà quotidiane. E per sapere cosa pensano i marchigiani sulle tematiche di grande attualità che interessano soprattutto la nostra regione, abbiamo affidato alla divisione Marketing Strategico e Operativo di GGF Group, con il supporto del contact center Call World, il compito di realizzare sondaggi d'opinione, ai cui si può partecipare tramite la nostra pagina Facebook: www.facebook.com/ml.mlmagazine?ref=hl. Ciliegina sulla torta, perché anche l'occhio vuole la sua parte, è l’avvio di una prestigiosa collaborazione con i vignettisti, disegnatori e grafici della Scuola Internazionale di Comics, con sede a Jesi. Ogni mese i giovani artisti creeranno immagini sui temi trattati nel magazine, offrendo la loro interpretazione, artistica e assolutamente inedita, di grande valore. Sempre più professionale, moderno e versatile, ML è pronto a raccontare un nuovo anno, coinvolgendo sempre più i suoi lettori. Sempre di più, ML vuole essere il mensile del Mondo del Lavoro e delle Marche da leggere.

IN COLLABORAZIONE CON:

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SEGNALAZIONE:

CONTRARIAMENTE A QUANTO ANNUNCIATO SUL N.10 DICEMBRE ‘14 – GENNAIO ‘15, L'EVENTO 'LIKE TOURISM' NON SI SVOLGERÀ PIÙ NELLE GIORNATE DEL 13 E 14 MARZO 2015, MA È STATO RINVIATO A DATA DA STABILIRSI. PER RIMANERE AGGIORNATI: WWW.LIKETOURISM.IT

PARTECIPANO:


PRIMO PIANO

HABEMUS CARDINALEM

L’Arcivescovo di Ancona Edoardo Menichelli è stato nominato Cardinale da Papa Francesco. Siamo tornati a trovare il “successore degli apostoli” dopo l’intervista realizzata nel 2011 in occasione del Congresso Eucaristico di Asmae Dachan

E

minenza... “Questo è il titolo che passa nella cultura, ma i titoli contano poco”.

Quindi lei resta Don Edoardo? “Mia madre mi ha chiamato Edoardo, il don stabilisce una consacrazione particolare. La parola vescovo è l’immissione sulla linea apostolica: il Vescovo è il successore degli apostoli. Il nuovo titolo non appartiene ad un aspetto sacramentale; è una scelta del Papa che comporta una collaborazione diretta col Santo Padre per quello che riguarda il suo esercizio di servizio alla Chiesa universale. Il vestito che il Cardinale indossa indica che la vita deve essere spesa dentro una sorta di martirio, che ha due volti: quello del servizio fedele e quello dell’offerta della propria esistenza per la fede. L’immaginario collettivo non corrisponde alla dimensione vera: la gente associa questo titolo ad una figura importante, mentre il Cardinale

è una persona vocata al servizio, all’amore di Cristo e della Chiesa.”. Lascerà Ancona per andare in Vaticano? “Resto qui ad Ancona come Arcivescovo e come Pastore di questa comunità. Poi sarà il Santo Padre a chiedermi collaborazioni su ambiti che ritiene più attuali e urgenti per il bene della Chiesa. Papa Francesco ci sta abituando ad aprire gli occhi sugli ‘ultimi’, ‘gli scartati’ i ‘messi da parte’. Credo che il nostro servizio debba orientarsi verso questa umanità dimenticata, segnata da molteplici sofferenze”. Si sarebbe mai aspettato questa nomina? “Sul versante umano, non puoi che dirti contento, ma sul versante ecclesiale, esso implica responsabilità nuove, che per essere celebrate richiedono l’aiuto di Dio. Nell’animo umano nasce sempre qualche turbamento quando ci si interroga sulla

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volontà del Signore e sul progetto che ha per noi. Ci domandiamo ‘A cosa mi sta chiamando Dio’? Devo ammettere che questo dono mi è arrivato totalmente inaspettato, senza preavviso”. C’è stato un episodio particolare che le ha permesso di comprendere la sua vocazione? “La sua domanda mi riporta indietro di molti anni. La mia era una famiglia molto povera, come del resto tante famiglie del tempo; si usciva dalla guerra, non c’era lavoro, c’era scarsità di cibo; però c’era tanta speranza, tanta solidarietà e tanta fede. Guardando la mia vita di oggi e confrontandola con quella di ieri, confermo l’idea che i disegni di Dio sulla nostra vita sono grandi e ci vengono svelati piano piano. L’importante è pensare e credere che Dio vuole il nostro bene. La vocazione al sacerdozio è una scoperta, anzi, un dono da scoprire e questo in me è avvenuto gra-


PRIMO PIANO

dualmente, attraverso l’accompagnamento di vescovi e sacerdoti e anche grazie alla preghiera delle persone. A quel tempo la maggior parte della gente frequentava la chiesa e molti giovani prendevano i voti. Sono stato ordinato sacerdote nel 1965 nella mia città di nascita, San Severino Marche, poi ho svolto il mio ministero al servizio della Santa Sede a Roma, dal 1968 al 1994, poi dal 1994 al 2004 sono stato Arcivescovo nella diocesi abruzzese di Chieti-Vasto e dal 2004 ad oggi qui ad Ancona”. Qual è il significato della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che si è recentemente celebrata? “È un momento che si vive ogni anno ormai da un secolo; è un cammino attraverso il quale ritrovare la piena comunione della Chiesa. Certamente è un percorso lungo, ma sta già producendo buoni frutti. Direi che è nato un ecumenismo di popolo, che fa ben sperare. In passato questo tipo di dialogo era più una questione di élite. Adesso la società ci richiede un impegno in questo ambito e anche nel dialogo interreligioso”. A proposito di dialogo, lei racconta spesso di un’amicizia particolare... “Al tempo della guerra, quando venivano

perseguitati i fratelli ebrei, nella piccola frazione dove vivevo c’era la famiglia Di Segni, fuggita da Roma e protetta da una famiglia che l’aveva accolta e dall’intera comunità. Ho giocato con quei bambini, tra cui c’era anche Frida (oggi scrittrice, volontaria, esperta di cultura ebraica, ndr) che poi ho rincontrato con tanto affetto”.

“OCCORRE COSTRUIRE IL BENE DELLA COMUNITÀ E SONO CERTO CHE GLI UOMINI E LE DONNE DEL MONDO IMPRENDITORIALE NE SIANO ASSOLUTAMENTE CAPACI” Le Marche e la spiritualità: come definirebbe questo rapporto? “Le Marche sono state e sono una regione caratterizzata da una fede cristiana diffusa. Non solo ci sono innumerevoli chiese e grandi santuari, ma ai crocicchi delle strade, negli angoli dei paesi ci sono sempre segni di una radicata religiosità. È un patrimonio che i nostri padri ci hanno tramandato e che noi siamo chiamati a custodire e tramandare ancora. Dobbiamo salvaguardare la nostra identità, per

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essere capaci di dialogare con fruttuosità”. Qual è, secondo lei, il maggiore problema della società di oggi? “Ogni tempo della storia ha le sue stravaganze etiche, che diventano poi anche sogni di onnipotenza. Mi pare che siamo in presenza di un tentativo non velato di dominare la vita. In realtà dobbiamo ricordare tutti che la vita è sacra e intoccabile, non oggetto di mercato”. I nostri lettori sono soprattutto imprenditori, artigiani, lavoratori: che messaggio darebbe loro? “Viviamo in un tempo economicamente difficile. Si dice ‘tempo di crisi’, espressione che purtroppo coniughiamo sempre al negativo. In realtà la parola crisi ci orienta verso la necessità di riflettere sul tempo in cui viviamo. Allora è necessario riordinare le priorità, rimettendo al centro dell’economia la persona umana. Questo ci aiuterà a riattivare le grandi intelligenze e a far circolare una solidarietà più attenta e diffusa. Occorre essere capaci di costruire il bene della comunità e sono certo che gli uomini e le donne del mondo imprenditoriale ne siano assolutamente capaci”.


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COVER STORY

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Bit2015 Il futuro passa per il turismo

A Milano – Rho Fiera, dal 12 al 14 febbraio, quasi 62 mila visitatori, tra operatori turistici nazionali e internazionali, appassionati di viaggio e curiosi hanno sfogliato un catalogo immenso di offerte turistiche fatto di persone e stand, incontri e appuntamenti delineando le mode del futuro anno ∂17∂

In controtendenza con l’andamento nazionale di segno negativo e nonostante la crisi generalizzata, l’incremento dei flussi turistici, che ha premiato l’impegno e la capacità del sistema turistico regionale con +0,34% negli arrivi e +0,72% nelle presenze e in particolar modo nel dato relativo ai turisti stranieri con 1,90% negli arrivi e 2,70% nelle presenze, la partecipazione delle Marche alla BIT 2015 (Borsa del Turismo Internazionale) di Milano (12-14 febbraio 2015) è un ottimo biglietto da visita in quella che può essere considerata una vetrina in anteprima di EXPO


COVER STORY 2015. Uno stand allungato di 300 mq per fare spazio ai tanti operatori turistici che hanno chiesto di partecipare nello spazio riservato dalla Regione Marche alla commercializzazione del prodotto: 38 in totale (6 in più rispetto allo scorso anno), che nell’ultima giornata di manifestazione si sono avvicendati con dieci comuni marchigiani presentatisi anche in veste di venditori (seller) della loro offerta turistica. Lo stand di #destinazionemarche è stato così suddiviso in aree dedicate (operatori, eventi, distribuzione materiale promozionale e dei territori, degustazione, press e social). “Le Marche – ha affermato Gian Mario Spacca, presidente della Regione e assessore al Turismo – hanno la straordinaria capacità di saper coniugare e mettere in armonia la tradizione più antica e una propensione all’innovazione. Questa è stata la chiave di un risultato che non è arrivato per caso, ma la somma della capacità di saper gestire e mettere a frutto le risorse, purtroppo sempre più ridotte, di credere fortemente e investire nella qualità della nostra offerta turistica, di ottimizzare i valori peculiari e di aver finalmente preso coscienza delle caratteristiche che ci distinguono per ‘spenderle’ e capitalizzarle. A questo si aggiunge la volontà del governo regionale di lavorare insieme al territorio, ai tanti segmenti che compongono questo settore, nell’ascoltarne le esigenze più urgenti per poi programmare efficacemente gli interventi”. Anche quest’anno la Regione ha scelto dunque di riassumere nello spazio espositivo e nei numerosi eventi in programma la formula variegata della vacanza di cui si può godere nelle Marche, puntando alla rappresentazione dei 6 cluster di prodotto: ‘Mare. Le Marche in blu’; ‘Cultura. The Genius of Marche’; ‘Dolci colline e antichi borghi’; ‘Parchi e natura attiva’; ‘Made in Marche. Gusto a km. 0 e shopping di qualità’ e ‘Spiritualità e meditazione’. Per il 2015 la Regione Marche - ha aggiunto il presidente Spacca alla conferenza di apertura della fiera - intende attuare una programmazione sempre più incisiva, basata su azioni promo-commerciali e interventi di comunicazione, in particolare sul web. Sarà rafforzata la regia dell’immagine complessiva della regione e sviluppata una sempre maggiore visibilità del brand Marche costruita negli anni attraverso

l’azione continuativa di comunicazione turistica #destinazionemarche. Puntiamo a consolidare le azioni promozionali, già molto forti, sui mercati tradizionali come quello tedesco, anglosassone, olandese, scandinavo e russo. In continuità con il 2014, sosterremo iniziative sui mercati asiatici, in particolare Giappone, Corea e India. Inizieremo proprio dalla Bit di Milano, dove è prevista una fitta agenda di incontri con tour operator provenienti da questi mercati”. Una scia di profumo ha guidato gli ospiti verso lo stand della Regione Marche nella giornata inaugurale della BIT 2015, il 12 febbraio: “l’Infinito” è, infatti, l’essenza creata appositamente dallo sponsor Danhera Italy, luxury brand di Ecoline Group Srl di Porto Sant’Elpidio, che ha fatto da arredo olfattivo agli spazi di esposizione. Una fragranza che contiene, al suo interno, l’essenza della nostra terra, un bouquet inedito che sintetizza i profumi e i colori della nostra regione. Poi un aperitivo a Km0 con le Bandiere Arancioni delle Marche, in attesa della conferenza stampa di presentazione ‘Le Marche a EXPO e fuori EXPO a Milano’, durante la quale Spacca ha illustrato obiettivi e strategie che la Regione ha già delineato in un programma che va da maggio a ottobre. Nel pomeriggio il momento informativo ‘Scoprire le Marche in occasione di EXPO 2015’, coordinato da Pietro Talarico (dirigente regionale del Turismo), ha affrontato una serie di temi quali il ‘Destination Marketing. Cluster e network di qualità per la nuova offerta turistica multitarget’; ‘Le Marche sul web - Analisi e report della presenza delle Marche sul web’; ‘#destinazionemarche social: i risultati 2014, il nuovo blog, il trionfo su Google Plus, il video virale #Marcheglass’ curato da Fondazione Marche Cinema Multimedia; ‘Marche Advisor per costruirsi il proprio itinerario’; ‘i pacchetti e le offerte in occasione di EXPO’; e per concludere ‘Vola nelle Marche - Le novità 2015 dell’Aeroporto delle Marche’. “C’è una rinnovata fiducia e un’aria di speranza verso il nostro Paese, un clima che sta cambiando in maniera anticiclica e che si respira anche qui al Bit di Milano; un’attenzione anche internazionale e una curiosità verso le proposte originali delle

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regioni. Tutti ci aspettiamo un recupero di prestigio del nostro Paese e che dai sette anni di durissima crisi, di cui quattro di recessione, si entri finalmente nella ripresa, augurandoci che l’Esposizione Universale di Milano significhi il rilancio del profilo nazionale e una nuova espansione. Questo è lo spirito con cui le Marche partecipano a Expo 2015, con leale collaborazione con il governo nazionale e un forte senso di rinascita, perché si costruisca un nuovo Rinascimento, di cui le Marche sono state protagoniste nella storia”. “La ricchezza delle Marche - ha aggiunto il presidente Spacca – è fatta di capitale umano e imprenditoriale molto forte, che sarà rappresentato a Expo dai testimonial, esempi di un modello diffuso e integrato allo stesso tempo. Vogliamo trasmettere il messaggio che nelle Marche ogni attività, da quella culturale a quella strettamente economica, è ispirata da amore, attenzione al dettaglio, autenticità e passione che si riassume in un concetto: alta qualità. La stessa che vogliamo offrire al turista”. La seconda giornata alla BIT si è aperta all’insegna della spiritualità e del turismo sostenibile. La spiritualità, infatti, è un’esperienza unica che le Marche sono in grado di offrire, declinata in moltissime forme. “Come plurali sono le Marche – ha detto Spacca - così i luoghi della meditazione punteggiano diffusamente tutto il territorio che si offre all’accoglienza per una vacanza intimista. Una nicchia su cui puntiamo molto, che ha le credenziali per diventare una forma di turismo in grado di creare reddito e occupazione e indotto notevole. Le Marche non sono solo Loreto, con i suoi 3 milioni e mezzo di pellegrini ogni anno e che rappresenta lo snodo fondamentale e il riferimento ineludibile per questo tipo di turismo. Abbiamo intercettato, da luoghi lontanissimi, anche una domanda nuova di vacanza legata alla cultura della meditazione e ambientale, all’esperienza di organizzazione comunitaria propria dei monasteri. La Regione vuole collegare questo segmento, che si basa sulla tradizione storica, alla modernità del mercato globale attraverso il web. Stiamo valorizzando, attraverso le risorse europee 2014-2020, progetti che rafforzino i valori di comunità di cui le Marche sono ricchissime.


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I NUMERI DI BIT2015 L’edizione numero 35 di Bit2015, la Borsa internazionale del Turismo di Fiera Milano ha chiuso con 61.781 visitatori, di cui il 60% operatori professionali. Circa 2.000 gli espositori presenti – in rappresentanza di tutte le Regioni italiane e di 100 Paesi da tutto mondo – che hanno incontrato in oltre 40.000 appuntamenti di match-making i 1.500 hosted buyer altamente profilati (+96% sull’edizione precedente), dei quali l’83% esteri provenienti 70 Paesi e il 17% italiani, ai quali si sono aggiunti oltre 1.000 buyer che, accettati gli stringenti requisiti per la partecipazione, si sono iscritti spontaneamente al sistema di matching.“Il dato dell’incremento del 96% del business match fa riconquistare a Bit un ruolo da protagonista nel mondo degli affari del turismo – commenta Enrico Pazzali, amministratore delegato di Fiera Milano –. Bit2015 ha rappresentato un vero e proprio apripista per Expo, in coerenza con la nostra strategia che punta a consolidare una piattaforma di business internazionale, valorizzando l’Italia, il suo territorio e le sue eccellenze, come driver di sviluppo per l’industria del turismo e il Sistema Paese nel suo complesso, oltre a dare spazio alle destinazioni e ai trend emergenti”. Momento centrale per la cultura di settore e la conoscenza dei trend dei mercati è stato il primo Congresso Annuale del Turismo, oltre a gli altri eventi in agenda particolarmente apprezzati dalla business community. Alla Bit gli esperti intervenuti alle svariate occasioni di studio del settore hanno tutti previsto la possibilità di sfruttare una "tempesta perfetta" di congiunture favorevoli, da Expo al calo del prezzo del petrolio, alla svalutazione del rapporto euro-dollaro, a una ripresa economica che soprattutto in Usa si è già manifestata con forza. Così come si prevede il proseguire dell'incremento dei viaggi di lusso, di quelli Mice congressi e affari e del turismo "esperienziale", di quello sportivo e del benessere oltre che di quello culturale e sportivo, settori che possono portare importanti ricadute all'economia italiana. Senza dimenticare la vocazione di riferimento per i viaggiatori più aggiornati, declinata quest'anno in chiave esperienziale: ha riscontrato infatti grande interesse tra il pubblico dei viaggiatori Destination Sport, la nuova area in collaborazione con Decathlon dedicata alle proposte più originali di vacanza attiva e sportiva. E la platea Bit si è ampliata anche online: più di 100 i top travel blogger presenti che hanno incontrato una selezione di oltre 150 espositori blogger-friendly. Sul business blog Bit.Now, sono stati in 35.600 a seguire gli approfondimenti sugli espositori, con picchi di oltre 60.000 visitatori. Crescono tutte le metriche dell’online e social di Bit, con incrementi anche a quattro cifre. ∂19∂


COVER STORY “Le Marche si distinguono per sostenibilità ambientale e propensione alla qualità. Non puntano sui grandi numeri, ma si pone forte attenzione al territorio, alla tradizione che esso esprime in ogni campo, dall’ agricoltura all’organizzazione civile. Siamo l’unica regione che segue un modello policentrico, puntiamo sulle reti, sulle piccole dimensioni e su valorizzazione della storia della nostra regione, innovando sotto profilo delle tecnologie utili per migliorare ancora di più la conoscenza”. “Non è un caso che gli Oscar dell’Ecoturismo di Legambiente si tengano proprio nello stand delle Marche. Quest’anno la nostra regione è stata segnalata per l’ulteriore crescita nella classifica sulle regioni verdi e sostenibili, basata su 21 indicatori. Siamo la seconda regione dopo il Trentino, la prima tra le regioni a statuto ordinario”, ha affermato il presidente Spacca premiando le strutture vincitrici. Per le Marche sono stati premiati, con Oscar dell’ecoturismo 2014, Hotel Cristall di San Benedetto del Tronto, Residence Contea del Ciliegi di Pedaso, l’agriturismo la Castelletta di Cupra Marittima, B&B Land&Sea di Campofilone; rispettivamente nelle categorie “Ottima gestione ambientale” (le prime due), “impegno sociale”; “amici del clima”. Il responsabile nazionale di Legambiente Angelo Gentili, dopo aver ringraziato per l’ospitalità, ha sottolineato di aver scelto le Marche in quanto “da sempre attente al turismo sostenibile con uno sguardo particolare all’educazione ambientale e ad una corretta e totale gestione dei servizi in chiave ecologica ed ecosostenibile”. Anche il turismo nazionale e internazionale sta puntando sempre più sull’ecosostenibilità, caratteristica diventata ormai fondamentale per il 71% dei turisti, come evidenzia anche il Rapporto 2013 sul turismo sostenibile redatto da Ipr e Fondazione Univerde. E proprio su questi criteri Legambiente Turismo garantisce una serie di punti fermi sulla qualità delle strutture ricettive in tutta Italia che fanno parte del proprio circuito.

2015, lo stand della Regione Marche è stato pervaso da una trascinante atmosfera jazz alla New Orleans con il sax tenore, il sax basso e il trombone della Mabò Band di Monte San Giusto. La musica e la simpatia coinvolgente dei componenti della Band, Amilcare Pompei, Renzo Stizza e Fabrizio Palazzetti, ideatori e direttori artistici del Festival Clown& Clown di Monte San Giusto, hanno attratto verso lo stand centinaia di persone. La kermesse, che si terrà dal 27 Settembre al 4 Ottobre 2015 a Monte San Giusto, non è solo divertimento, ma anche solidarietà, clown-terapia ed emozioni artistiche. Monte San Giusto, in quella settimana, diventa la ‘Città del Sorriso’, così come è stata raccontata nel cortometraggio realizzato dalle Officine Mattoli e prodotto dal Comune. “L’entusiasmo e l’interesse autentico in questa giornata – ha detto il dirigente regionale del Servizio Turismo, Pietro Talarico – rispecchia benissimo la sintesi di questi tre giorni di manifestazione. Superando le aspettative, non c’è stata flessione di interesse, abbiamo registrato un’attenzione notevole sia dagli operatori che dal pubblico. Nonostante la crisi, la gente ha voglia di serenità e di vacanze esperienziali e le Marche, in questo senso, vantano un’offerta davvero competitiva con i 6 cluster che la caratterizzano. Il sistema turistico regionale, anche qui alla BIT, ha lavorato bene, dimostrando coesione e condivisione degli obiettivi con tutti gli enti locali e le associazioni. Ci preme sottolineare che il ruolo di coordinamento che le Marche hanno in seno ad Expo 2015 sta diventando preminente: molti operatori, organi di stampa e rappresentanti di altre regioni ci hanno chiesto informazioni sul programma Expo a Milano perché si è percepita tangibilmente anche qui in Bit la validità del progetto che le Marche hanno definito”.

Nella terza e ultima giornata alla BIT

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Dopo il grande successo del film “Il giovane Favoloso” di Mario Martone, con oltre 1 milione di spettatori e più di 5 milioni di Euro di incasso, la realizzazione di 4 dvd distribuiti con l’Espresso e La Repubblica e un’antologia illustrata, prosegue la valorizzazione del genio leopardiano da parte della Regione Marche – non solo sotto il profilo culturale, ma anche in chiave turistico-promozionale. Nella giornata di chiusura della BIT 2015 è’ stato, infatti, presentato il documentario ‘Grand Tour Leopardiano - Le Marche di Leopardi’ (promosso, come i 4 dvd, dall’assessorato regionale alla Cultura) con la regia di Alessandro Scillitani e a cura di Marta Paraventi e Laura Capozucca. Venti minuti per percorrere visivamente un itinerario dei luoghi leopardiani più suggestivi delle Marche. Dal borgo natio di Recanati ai musei che contengono i frammenti della vicenda storica e letteraria di uno dei marchigiani più illustri e noti nel mondo. Il viaggio tocca Visso, che conserva il manoscritto de L’Infinito, Treia, Macerata, Pesaro-Urbino, Jesi, Cagli, Maiolati Spontini, Genga, Montevidon Corrado (casa Licini). Particolare attenzione è data ai 72 teatri storici costruiti ai tempi di Leopardi e le decine di biblioteche storiche che conservano testimonianze leopardiane che punteggiano il nostro territorio. Il video sarà messo a disposizione anche delle scuole. L’altra iniziativa che caratterizzerà la primavera culturale marchigiana è una mostra molto singolare: dopo quasi quattrocento anni viene ricomposto uno dei luoghi più emblematici del Rinascimento italiano: lo Studiolo di Federico di Montefeltro nel Palazzo Ducale di Urbino. La mostra ‘Lo Studiolo di Federico di Montefeltro. Il ritorno degli uomini illustri alla Corte di Urbino’, promossa dalla Regione Marche con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche e la collaborazione del Comune di Urbino, curata da Maria Rosaria Valazzi, è stata inserita nel programma EXPO 2015 ed è uno degli appuntamenti espostivi di maggior rilievo nella programmazione del Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche. La mostra, mai realizzata prima d’ora permetterà, dal 7 marzo al 5 luglio 2015, presso la Galleria Nazionale delle Marche, di restituire al pubblico lo Studiolo di Federico di Montefeltro nella sua veste originaria, prima della sua dispersione avvenuta agli albori del Seicento.


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ATTUALITÀ

Le Marche portano “prospettive di vita e saper fare” all’Expo 2015

Presentato dal presidente Spacca, insieme ad Aldo Bonomi, coordinatore delle regioni per Padiglione Italia e Alberto Mina, direttore relazioni esterne di Expo, il programma della partecipazione della regione all’esposizione universale

“U

na straordinaria opportunità, la definitiva consacrazione della strategia di internazionalizzazione della Regione Marche, ovvero della proiezione nel mondo delle attività economiche, sociali e culturali che siamo in grado di realizzare”: così il presidente Gian Mario Spacca ha illustrato, insieme ad Aldo Bonomi, coordinatore delle regioni per Padiglione Italia e Alberto Mina, Direttore relazioni esterne di Expo, il programma della partecipazione delle Marche ad Expo 2015.

energia per la vita”. Un palcoscenico sul mondo per la predisposizione innata della nostra regione al rispetto della tradizione, alla creatività e all’innovazione. E per le capacità ormai consolidate, come hanno rilevato i due relatori Mina e Bonomi nell’illustrare l’evento universale, della Regione Marche come “antesignana, protagonista e coordinatrice di consolidata esperienza istituzionale. Le imprese, le organizzazioni di categoria, sociali e culturali in questo momento stanno definendo il calendario delle visite che riceveremo e quelle visite, mediante rapporti B2B, si concretizzeranno in relazioni che ci auguriamo possano portare nella nostra regione occupazione, reddito

Saranno centocinquanta i Paesi chiamati a dare il loro contributo sul tema che dà il titolo dell’Esposizione: ‘Nutrire il pianeta,

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ATTUALITÀ

e futuro”, ha aggiunto Spacca. Per l’intera durata dell’Expo, all’interno di Padiglione Italia, sarà funzionante un presidio operativo della Regione, con il compito di catalizzare l’interesse verso le Marche mediante adeguate campagne di marketing e di stabilire le relazioni istituzionali ed economiche con lo scopo di definire un calendario di attività a sostegno delle PMI marchigiane. Attività che saranno indirizzate al sostegno di processi di internazionalizzazione per attivare scambi commerciali ed economici. Il progetto condiviso sarà realizzato con l’Università Politecnica delle Marche. Cuore del Padiglione è Palazzo Italia, luogo d’incontro tra tutti i Paesi ospiti, che accoglierà la grande Mostra la “Casa dell’Identità Italiana”, un percorso espositivo che offrirà la possibilità di fare un viaggio immersivo nella potenza dell’identità italiana. La mostra sarà articolata in tre grandi sezioni: la potenza del saper fare, rappresentata per le Marche dalla Fattoria Petrini; la potenza della bellezza, con la Riviera del Conero e la potenza del limite e del futuro, Loccioni, 2 Km di futuro. La Mostra di Palazzo Italia si concluderà con il Giardino della Biodiversità Italiana, dove ogni Regione sarà rappresentata da una pianta tipica del proprio territorio: per le Marche la roverella (quecus pubescens willd). Nello spazio destinato alle regioni italiane che si scambiano a rotazione, la Regione Marche sarà presente dal 29 maggio al 11 giugno 2015, con una esposizione curata

dallo scenografo Giancarlo Basili, dal sociologo Aldo Bonomi e dal geriatra Roberto Bernabei sul tema della nutrigenomica (alimentazione, qualità della vita e longevità attiva).

ACCOGLIENZA DELLE DELEGAZIONI STRANIERE SARANNO ORGANIZZATI INCOMING TOUR MIRATI ALL’INTERNO DI AZIENDE DEL TERRITORIO E VERRANNO INDIVIDUATI ITINERARI SULLA BASE DEI CLUSTER TEMATICI CON RIFERIMENTO AI PAESI DI PROVENIENZA, COME INNOVAZIONE, MODA, AGROALIMENTARE SAPORI, ARTE E CULTURA. Le Marche avranno anche una location permanente, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, al “Fuori Expo 2015”, situata nella zona di Brera di Milano nello Showroom Elica (in Via Pontaccio, 8) che rappresenterà il quartier generale del sistema Marche. Costituirà una grande chance per la promozione del territorio dal punto di vista turistico, per promuovere le imprese marchigiane e rilanciare l’economia regionale, così da valorizzare le nostre vocazioni e eccellenze produttive, anche attraverso partenariati con l’Istituto Marchigiano

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di Enogastronomia e con altri soggetti pubblici e privati disponibili, Camere di Commercio, Confindustria, Associazioni di categoria, dei settori agroalimentari, industriali, economici in genere. Nello showroom sarà presente inoltre, uno spazio dedicato al prossimo Expo 2020 di Dubai gestito direttamente dalla camera di Commercio di Dubai. All’interno di Padiglione Italia sarà realizzato, in un apposito e riconoscibile spazio autonomo dedicato, il Padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana, denominato “Vino – a taste of Italy”. L’Istituto Marchigiano di Tutela Vini e il Consorzio Vini Piceni avrà a disposizione un angolo dove promuovere i vini marchigiani associandoli a degustazioni per master class o specifiche presentazioni. La collaborazione con Padiglione Italia e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha portato alla definizione di un progetto congiunto che prevede la realizzazione di un master di alta formazione presso l’Expo per 4 studenti laureati delle Marche; la realizzazione di un video promozionale sulle Marche e sulle sue eccellenze realizzato da Rai Expo per tutte le regioni; l’utilizzo di alcuni spazi per l’effettuazione delle attività programmate: Auditorium, ristorante, palco. Inoltre, per riconoscere il grande lavoro di coordinamento delle regioni italiane svolto dalle Marche, la direzione di Padiglione Italia metterà a disposizione gratuitamente, per l’intera durata di Expo, due passaggi video gratuiti all’ora su quattro maxi schermi collocati lungo l’asse del cardo principale.


ATTUALITÀ

EXPO 2015:

i 15 'ambasciatori' delle Marche

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uindici storie professionali di imprenditori marchigiani sono state selezionate da Expo per rappresentare la regione a livello internazionale. I nomi dei leader delle imprese che saranno testimonial delle Marche all'esposizione universale, che ha per titolo “Nutrire il pianeta – Energia per la vita”, sono stati scelti tra le numerose storie segnalate e proposte dalla Regione Marche. Si tratta di Moreno Cedroni (ristorazione), Diego della Valle (moda), Roberta Fileni (alimentazione), Piero Guidi (moda),

Adolfo Guzzini (illuminazione), Silvano Lattanzi (calzature artigianali), Vittorio Livi (elementi d'arredo), Enrico Loccioni (domotica), Paolo Marzialetti (cappelli), Francesca Petrini (olio), Gennaro Pieralisi (innovazione), Vincenzo Spinosi (pasta), Iginio Straffi (cartoons), Orietta Varnelli (liquori), Angela Velenosi (vino). Quindici eccellenze che hanno contribuito a portare alto il made in Marche in Italia e nel mondo, distinguendosi per originalità, qualità e innovazione e che ora si preparano a fare da ambasciatrici

della regione del picchio di fronte ai 20 milioni di visitatori internazionali attesi dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. "Le più sentite congratulazioni – ha dichiarato il presidente della Regione Gian Mario Spacca - a questi imprenditori le cui storie di successo sono una rappresentanza forte e significativa dell'economia regionale, del Made in Marche, del saper fare con cura, innovazione, rispetto della tradizione e creatività. Si tratta di casi di eccellenza che con orgoglio parleranno di tutta la comunità marchigiana a Expo 2015".

ECCO, NEL DETTAGLIO, CHI SONO I PORTABANDIERA MARCHIGIANI.

MORENO CEDRONI Lo definiscono il genio in cucina, un innovatore che si ispira alla tradizione. Proprietario ed anima della Madonnina del Pescatore e del Clandestino Susci Bar, nel 2003 ha cominciato a produrre nel suo laboratorio Officina le rinomate conserve gourmet e nello stesso anno ha aperto la prima salumeria di pesce al mondo, Anikò.

DIEGO DELLA VALLE Presidente, amministratore delegato e azionista di maggioranza di Hogan e Tod’s, nonché patron della Fiorentina, Diego Della Valle guida aziende di moda rinomate, che hanno contribuito a rendere lo stile e l’eleganza del made in Marche famosi nel mondo. Nel 2010 Della Valle ha firmato con la Città di Roma, a nome della Tod’s, il contratto per la sponsorizzazione del restauro del Colosseo. ∂24∂

ROBERTA FILENI Roberta Fileni, direttrice marketing e comunicazione del Gruppo Fileni, figlia di Giovanni, fondatore dell’azienda marchigiana creata nel 1967. Il Gruppo Fileni, si conferma terzo player nazionale nel settore delle carni avicole e primo produttore in Italia di carni bianche da agricoltura biologica. Tra i suoi clienti annovera realtà di primo piano come Coop Italia, Esselunga, Autogrill, Ikea, Unilever e Plasmon.


ATTUALITÀ

PIERO GUIDI Originario di Urbino, classe 1949, è un nome ben noto per chi ama accessori, borse e capi di abbigliamento eleganti e raffinati. Il suo successo deriva da un’esperienza iniziata nei primi anni ’70 e che si è costantemente arricchita nel tempo attraverso il lavoro, la ricerca ed una ingegnosa creatività.

ADOLFO GUZZINI Presidente dell'aziena iGuzzini Illuminazione, insignito dei titoli di 'Cavaliere del Lavoro' nel 2004 e di 'Imprenditore Olivettiano 2011'. La sua storica azienda è leader nel design della luce e dalle Marche si è fatta conoscere nel mondo, tanto che oggi esporta circa il 70 per cento delle sue creazioni. Innovazione e stile sono i tratti distintivi.

SILVANO LATTANZI “L’imprenditore deve creare un legame con la sua terra, con la comunità. Deve vivere in essa e, per quanto possibile, aiutarla saldando il debito che ha contratto con essa. Perché ogni imprenditore rimane sempre debitore nei confronti delle sue radici”: si descrive così Silvano Lattanzi che crea scarpe invecchiare in fossa, calzature di lusso e qualità che lo hanno reso famoso nel mondo.

VITTORIO LIVI Fondatore della Fiam, azienda leader che crea elementi d'arredo in cristallo curvato, è uno dei massimi esponenti del design made in Marche. Le collezioni Fiam vengono distribuite in tutto il mondo e sono presenti in ben 25 musei internazionali. Tra gli innumerevoli premi ricevuti il riconoscimento onorario “Città di New York” consegnato dal Sindaco Edwrad Koch nel 1988 e il 'Compasso d'Oro' nel 2001.

ENRICO LOCCIONI Fondatore della Loccioni Group, oggi leader nella domotica e innovazione; la sua storia inizia nel 1968 come artigiano nel campo elettrico; nei primi anni ’70 la sua impresa inizia a introdurre innovazioni per misurare la qualità di apparecchi o servizi. Il tratto distintivo di Enrico Loccioni si vede certamente nel progetto che ha portato all'adozione di 2 km del fiume Esino.

PAOLO MARZIALETTI Figlio di Giuseppe Marzialetti, fondatore della Paimar, riconosciuta come 'Eccellenza marchigiana' nella produzione di cappelli nel distretto di Montappone, Giuseppe guida l'azienda dal 1993. Nominato 'Maestro Artigiano', nel 2014 è stato insignito anche del premio “Volare – Eccellenze d'Autore” grazie alle sue creazioni moda, particolarmente ricercate all'estero.

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ATTUALITÀ

FRANCESCA PETRINI L’amore per la terra e per l’olio vengono trasmessi a Francesca dal padre Leonida. Dal 1993 gli oli Petrini sono prodotti secondo i criteri dell’agricoltura biologica, controllati e certificati da IMC. Inventa il ‘Petrini plus’ il primo olio extra vergine di oliva “funzionale” al mondo. Ad oggi la Fattoria Petrini risulta tra le realtà olivicole più premiate in Italia e nel mondo.

GENNARO PIERALISI 'Cavaliere del Lavoro' nel 1999, 'Marchigiano dell'anno' nel 2004, 'Picchio d'Oro' nel 2010, 'Cittadino benemerito di Jesi' nel 2014, l'ingegner Pieralisi del Gruppo Pieralisi (che conta due divisioni, olio d'oliva e separation solutions) guida un'azienda pionieristica in ambito di internazionalizzazione, con una presenza ventennale in Brasile.

VINCENZO SPINOSI Inventore degli 'spinosini' e grande comunicatore, capace di sposare la sua personalità a quella della sua pasta unica, creando un connubio non replicabile e distintivo. Una particolarità, questa, che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo (in Asia lo chiamano The King of Pasta), non solo come imprenditore, ma anche come one man show, quando mostra come cucinare i suoi prodotti.

IGINIO STRAFFI Dalla matita alla direzione di un gruppo internazionale: partito come autore di fumetti, oggi Iginio Straffi è presidente e amministratore delegato della Rainbow Group, studio di animazione tra i leader nel panorama dell’industria cinematografica e televisiva mondiale. Patron delle Winx, lavora su serie tv animate, editoria e perfino un parco a tema, Rainbow MagicLand.

ORIETTA VARNELLI Amministratore Delegato, responsabile dell’area Amministrazione e della Gestione Risorse Umane, con incarichi nelle pubbliche relazioni, Orietta Varnelli è il volto di un’azienda che ha saputo accompagnare il lascito delle precedenti generazioni, utilizzando solo prodotti naturali dei Monti Sibillini, verso il futuro.

ANGELA VELENOSI Angela Velenosi fonda nel 1994 insieme al marito Ercole l’azienda Velenosi Ercole Vini che poi negli anni 2000 diviene Srl. Riveste il ruolo di Responsabile Vendite. Nel giugno del 2011, viene investita dell’onorificenza di Cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e dal settembre 2013 è anche presidente del Consorzio Piceno Doc.

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NEWS DA P.U. La Camera di Commercio in missione in Cina

L’Università di Urbino tra le più amate

Guidata dal Presidente della CCIAA di Pesaro e Urbino e Responsabile internazionalizzazione regionale dell’Unioncamere, Alberto Drudi.la Camera di Commercio di Pesaro-Urbino ha recentemente concluso un’importante missione in Cina. Tra gli obiettivi principali l’organizzazione dell’accoglienza delle delegazioni cinesi nelle Marche durante l’Expo di Milano, dove la Cina sarà presente con tre padiglioni. La seconda questione di cui si è discusso riguarda la programmazione nel padiglione Cina di una giornata di presentazione delle Marche.

Il sito di informazione universitaria Ustation.it vede la Carlo Bo ai vertici, assieme alla Bicocca di Milano e alla Magna Grecia di Catanzaro. Una classifica frutto di valutazioni “dal basso” che pur non avendo, per stessa ammissione degli organizzatori, pretese scientifiche come quelle autorevoli elaborate ogni anno dal Censis o dal Sole24ore, confermerebbe per Urbino i lusinghieri risultati degli anni precedenti grazie a centinaia di valutazioni positive. Ma la classifica è in continua evoluzione, in quanto la votazione tra gli utenti del sito proseguirà sino al termine dell’anno accademico.

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Gli scout Agesci consegnano al sindaco Ricci la “Carta del Coraggio” L’iniziativa, che ha visto coinvolti 80 scout Agesci, si è tenuta a Palazzo Gradari. Si tratta di una dichiarazione firmata insieme ad altri 30mila giovani riuniti la scorsa estate a San Rossore (PI), provenienti da tutta Italia, e che prevede l’impegno dei giovani per la propria città. Il sindaco Matteo Ricci ha elogiato i giovani: “Quello che avete scritto è un vero e proprio manifesto di partecipazione civica. Inoltre ha a che fare con un concetto a me molto caro, l’interpretazione del diritto umano a ricercare la ‘felicità’”.


100mila euro dalla Regione per la ‘Bicipolitana’ di Baia Flaminia

Orgogliosamente donna: il primo calendario di Volley Pesaro

Centomila euro dalla Regione Marche per realizzare un nuovo tratto di pista ciclabile a Baia Flaminia. Il progetto, che prevede la realizzazione di un itinerario ciclo-pedonale che dalla Rosa dei Venti arriverà fino a Campo di Marte, aveva avuto il via libera della giunta comunale lo scorso novembre. Il tratto interessato dai lavori ha una lunghezza di circa 450 metri e una larghezza di 4 metri in totale per ciclabile e pedonale. “In questo modo tutto il litorale balneare sarà raggiungibile in bici – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Biancani -”. Costo previsto, 400mila euro, di cui 100mila sono arrivati dall’ente regionale.

Le giocatrici di B1 di Volley Pesaro hanno realizzato, in collaborazione con la Terenzi Cocept, il loro primo calendario ‘Orgogliosamente donna’ e un video che lo presenta, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica locale e nazionale sulle problematiche che affliggono l’universo femminile. “Questa iniziativa, fatta da una squadra di Pesaro, mi riempie di orgoglio – ha dichiarato l’assessore con delega alle pari opportunità Giuliana Ceccarelli –, il messaggio sulla parità di genere che volete trasmettere è bellissimo. La vostra immagine buca lo schermo e il cuore dei ragazzi, ecco perché vorrei che questo video fosse trasmesso in tutte le nostre scuole”.

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Fano, inaugurato lo Iat Il sindaco di Fano Massimo Seri ha inaugurato il nuovo Ufficio Iat (Informazioni Accoglienza Turistica), in Piazza XX settembre. “Sono molto contento – ha detto Seri – perché è uno spazio che alla città mancava. Il turismo è uno di quei comparti che possono aiutare la nostra economia, la differenza si può fare anche con la qualità dei servizi che si offrono. Le relazioni, il rapporto umano sono importanti anche nell’era di internet, e questo luogo è aperto a turisti e cittadini. Senza la Provincia non saremmo stati in grado di realizzare tutto questo”.


NEWS DA AN Ex Merloni: prorogato l’Accordo di programma L’Accordo di programma per sostenere la reindustrializzazione delle zone di Marche e Umbria colpite dalla crisi dell’ex Antonio Merloni verrà prorogato di due anni. Lo ha annunciato il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca dopo un incontro al Mise, a cui hanno preso parte anche i sindacati. “Si possono sbloccare 35 milioni ancora inutilizzati”, ha affermato il governatore. Per quanto riguarda l’altra questione aperta del Fabrianese, gli impegni di Whirlpool nei confronti della Indesit appena acquisita, è previsto un incontro al Mise il 19 febbraio.

Jesi, dal Comune contributi alle nuove imprese Il Comune di Jesi ha pubblicato un bando che prevede contributi per le aperture di nuove attività commerciali o dell’artigianato produttivo, prioritariamente ubicate nel centro storico. Per il Segretario Confartigianato Giuseppe Carancini “L’iniziativa dell’Amministrazione Comunale è lodevole, tuttavia si poteva e si può fare di più. In prima battuta chiediamo di destinare più risorse: 35mila euro da ripartire tra le nuove attività possono rappresentare un primo passo, ma non bastano. Siamo pronti a dialogare con il Comune per verificare se ci sono i presupposti, volontà e condizioni per ampliare la disponibilità delle risorse”.

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Cna Jesi: tutte le novità sull'etichettatura alimentare È entrato in vigore il regolamento 1169/2011 che modifica la normativa in materia. Le novità introdotte sono di estremo interesse per tutti gli operatori del settore. Per questo la Cna ha organizzato un seminario informativo gratuito, durante il quale Andrea Moroni presidente provinciale Cna Alimentare e Marco Morbidoni consulente Cna Tecno Quality hanno illustrato le nuove modalità di etichettatura dei prodotti alimentari. Le novità più importanti riguardano allergeni, prodotti preincartati, data di congelamento.


Arcevia, nasce l’albo dei manutentori del paesaggio

2014: chiusa un’attività commerciale al giorno

Prima edizione della Giornata della Polizia Locale

Nasce l’Albo dei manutentori del paesaggio, su iniziativa del Comune di Arcevia. L’iniziativa, nata nell’ambito del progetto regionale Histcape, mira a riconoscere l’impegno dei cittadini nella buona gestione del paesaggio e a migliorare la sensibilità dei residenti ai valori della tutela e valorizzazione dello stesso. Ogni anno viene individuato un tema che riguarda un singolo elemento dell’hinterland arceviese e, attraverso un bando pubblico, viene data la possibilità ai cittadini di segnalare le loro buone pratiche di gestione. Il tema dell’edizione 2015 è quello della frutta antica. Per info: www.arceviaweb.it

Con 220 attività commerciali aperte e 393 cessazioni di negozi (la media è uno al giorno), il 2014 si conferma anno difficile per l’economia anconetana. I dati, della Camera di Commercio di Ancona, sono così commentati da Andrea Riccarsi, segretario della Cna del capoluogo dorico: “La situazione nel territorio è critica e servono politiche volte a rilanciare i consumi e rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie. Devono essere messe in campo azioni volte a favorire le imprese e incentivare la nascita di nuovi negozi e pubblici esercizi, riducendo la tassazione e la burocrazia e migliorando l’accesso al credito”.

È stata celebrata il 20 gennaio la prima edizione della ‘Giornata della Polizia Locale’ in occasione del patrono San Sebastiano. “Una cerimonia sobria e densa di significato - ha commentato l’assessore alla Polizia locale e alle Politiche integrate per la sicurezza, Paola Giorgi che rappresenta un’occasione preziosa per riconoscere il valore del lavoro svolto quotidianamente e a volte silente, dagli operatori di Polizia locale, punto di riferimento primario e diretto per i cittadini. Questo ruolo complesso, di front office nel tema di sicurezza e disciplina dei cittadini, è da riconoscere soprattutto in un momento delicato e difficile come l’attuale”.

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NEWS DA MC Sì della Camera di Commercio alla fusione con Ascoli e Fermo

Copagri: “Ingiusta l’Imu sui terreni agricoli

San Severino: sì alla donazione degli organi sulla carta d’identità

La Camera di Commercio di Macerata ha inviato al Ministero della Sviluppo Economico e alle Camere di Fermo e Ascoli Piceno una delibera nella quale dichiara l’intenzione di procedere verso un accorpamento con le Camere di Commercio di Ascoli e Fermo. La decisione era stata presa a dicembre, dopo l’indirizzo espresso da Unioncamere Marche, alla luce della riforma governativa che riduce le risorse destinate agli enti camerali.

Il presidente della Confederazione Produttori Agricoli di Macerata (Copagri) ha definito “Ingiusta” l’imposta dell’Imu sui terreni agricoli. “L’agricoltura – ha dichiarato – si trova a pagare la necessità di fare cassa per altri settori e non per proprie colpe. In questo momento, toccare un settore strategico come l’agricoltura, che dà lavoro ed è in continua crescita, sembra essere una scelta che penalizza tutto il comparto”.

La giunta comunale di San Severino Marche ha aderito al progetto. ‘La donazione organi come tratto identitario – Una scelta in Comune’, promosso dall’assessorato alla Salute della Regione, dall’Anci Marche, dall’Aido Marche, dal Centro regionale Trapianti, dal Centro nazionale Trapianti e da Federsanità. Il provvedimento è finalizzato all’inserimento della volontà, o del diniego, a donare gli organi sulla carta d’identità da parte dei cittadini settempedani. L’iniziativa mira a favorire l’aumento del numero di donatori.

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Inaugurato a Trodica di Morrovalle il nuovo ufficio di zona di Coldiretti Nell’ambito delle iniziative promosse in occasione della Festa di Sant’Antonio è stato inaugurato a Trodica di Morrovalle il nuovo ufficio di zona di Coldiretti Marche. “In un momento in cui cresce la voglia di agricoltura come settore anticrisi sul quale puntare per rilanciare l’economia del territorio, andiamo ad aumentare ulteriormente la qualità dei servizi offerti alle imprese agricole” hanno affermato Francesco Fucili, presidente di Coldiretti Macerata, e il direttore Assuero Zampini.

Stalking, Sportello Recanati resta aperto Il Comune di Recanati ha confermato anche per il 2015 il finanziamento dello Sportello Antistalking, supportato dalla psicologa Margherita Carlini, esperta in criminologia. Il servizio, nato un anno fa, fornisce accoglienza, sostegno e protezione alle vittime che denunciano una situazione di maltrattamento. Lo Sportello sarà attivo a martedì alterni sino ad agosto al primo piano del Palazzo Comunale.

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Musicultura, selezionati i 46 cantanti E’ stata uffcializzata la rosa dei 46 artisti che hanno superato le selezioni della XXVI edizione di Musicultura, il Festival della Canzone Popolare e d’Autore. Dopo l’ascolto di oltre 1.200 canzoni, la giuria ha emesso il verdetto. ‘’Abbiamo aperto l’obiettivo sul nostro Paese - ha detto il direttore artistico Piero Cesanelli -. Generi, tradizioni, sonorità di molteplici tipologie hanno confermato la certezza che la creatività esiste ed è in buona salute’’. La finale a giugno a Macerata.


NEWS DA FM Enoliexpo Adriatica: olio e vino ambasciatori delle Marche L’Italia dell’olio e del vino si è data appuntamento a Fermo per EnoliExpo Adriatica, la fiera nazionale delle innovazioni per le due filiere, che ha visto la partecipazione di oltre 150 aziende e di grandi brand internazionali, oltre a migliaia di visitatori. Tavole rotonde, stand e incontri per discutere delle potenzialità e delle prospettive del settore oli-vinicolo. La Regione Marche ha partecipato con un suo stand confermando il trand positivo delle esportazioni.

Poste Italiane: numeri da record a Fermo Dai dati rilevati in ambito provinciale emerge che il Gruppo Poste Italiane sta crescendo nel territorio fermano: alla fine del 2014, infatti, risultavano attivi a Fermo oltre 82mila libretti postali (+1,4 rispetto all’anno precedente) e 26mila libretti Card (+58 per cento). Circa 106.000 in media i clienti della provincia di Fermo che ogni mese si recano nei 54 uffici postali presenti sul territorio e oltre 4.600 le presenze giornaliere. In forte aumento anche gli utilizzatori dei 30 sportelli automatici Atm Postamat della provincia.

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Sant’Elpidio a Mare: 50.000 euro per i lavori di via Fonte Cerreto La Giunta Comunale di Sant’Elpidio a Mare ha deliberato, di recente, di destinare la somma di 50.000 euro per la ripresa ed il completamento dei lavori di Fonte Cerreto, iniziati a seguito degli eventi meteorologici a carattere eccezionale marzo 2011. Si tratta del prosieguo di operazioni di ripristino della viabilità divenuti necessari a seguito delle calamità naturali che colpirono il territorio in quell’anno, iniziati e poi interrotti per via dell’esaurimento delle somme a ciò destinate da parte della Regione Marche.


Santori: “per la prossima presidenza di Assocalzaturifici vogliamo un fermano” “A breve incontrerò i colleghi delle altre territoriali marchigiane di Confindustria per verificare la possibilità di sostenere la candidatura di un rappresentante del nostro distretto alla guida dell’Associazione Nazionale Calzaturieri”: lo ha dichiarato il presidente di Confindustria Fermo Andrea Santori nel corso dell’Assemblea della Sezione Calzaturieri di Fermo. Santori ha voluto ribadire “l’importantissima opportunità offerta al Fermano ed alle imprese del suo distretto dall’Expo di Milano. Come noto una delle “porte” scelte dalla Regione per consentire ai visitatori di conoscere le Marche, sarà anche quella del Diamante di Loriblu”.

La Confartigianato guarda all’Uzbekistan

Aumentano gli infortuni sul lavoro

La Confartigianato di Fermo è promotrice di un progetto che coinvolge le imprese fermane del settore calzaturiero e consente di cogliere le interessanti opportunità economiche legate all’apertura al mercato dell’Uzbekistan. Il progetto nasce dall’idea del Consorzio uzbeko dei produttori di scarpe per il tramite della Camera di Commercio Italia-Uzbekistan per portare in quel paese aziende italiane. Nel caso si consolidi il successo auspicato, la costituzione di una joint venture Italia-Uzbekistan rappresenterebbe un modello lavorativo di cooperazione con lo stesso Consorzio per l’assemblamento finale nel nuovo stabilimento uzbeko dedicato al Made in Italy, in grado di produrre a regime fino a 6 milioni di paia di scarpe all’anno.

Il Presidente territoriale Anml di Fermo (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) Gabriele Coccia ha dichiarato che “rallenta in Italia nel 2014 il calo degli infortuni e delle morti sul lavoro registrato nel 2013”. Commentando quanto emerge dall’Oper Data dell’Inail Coccia ha aggiunto: “la nostra situazione locale merita la massima attenzione da parte delle istituzioni e di quanti sono preposti a salvaguardare la salute dei lavoratori, ma tutti insieme dobbiamo essere consapevoli che, dalla lettura dei dati relativi alla nostra regione, c’è ancora molto da fare”.

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NEWS DA AP S. Benedetto: il Centro Agroalimentare testimonial all’Expo 2015 Il Centro Agroalimentare di San Benedetto è stato scelto insieme ad altre sei realtà produttive della regione Marche per rappresentare il territorio regionale all’Expo 2015 dal 1 maggio al 31 ottobre, all’interno dello showroom Elica, nel “Fuori Expo 2015”. Il Centro, importante mercato all’ingrosso del fresco – ortofrutta, pesce, carni, prodotti caseari, farine, prodotti enologici - rappresenta il cluster Agroindustria e Agroalimentare.

La boxeur Carlotta Paoletti convocata in Nazionale La pugilessa Carlotta Paoletti, dell’Asd Ascoli Boxe 1898 è stata convocata in Nazionale Italiana femminile Junior/Youth per lo stage tecnico che si terrà al centro sportivo Arezzo. Diciassettenne, 75Kg per 180 cm, vanta un notevole bagaglio tecnico. Dopo un 2014 ricco di soddisfazioni, l’Asd guidata dal maestro Attilio Romanelli, il 2015 riparte all’insegna della grinta e della forza delle sportive in rosa.

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Ascoli ricorda Strulli, portiere ‘eroe’ “Roberto Strulli, l’eroe dimenticato”. Centinaia di persone hanno ricordato in un convegno ad Ascoli Piceno il portiere dell’allora “Del Duca Ascoli”, morto a 26 anni per un incidente di gioco avvenuto il 14 febbraio del 1965 nello stadio Ballarin di San Benedetto del Tronto, durante il derby Sambenedettese-Del Duca Ascoli. L’Ascoli Picchio ha annunciato che intitolerà alla memoria del portiere il futuro centro sportivo.


Riserva Sentina: censite 192 specie di uccelli A distanza di cinque anni dall’ultimo monitoraggio, è stato fatto un nuovo studio sull’avifauna migratrice e nidificatrice nella Riserva Naturale Sentina. I risultati sono sorprendenti e permettono di aggiornare la lista delle specie presenti a 192, con 19 nuove specie censite nel 2014 dagli ornitologi. In particolare, un grande incremento è stato registrato tra le specie acquatiche, con un raddoppio delle presenze rispetto al precedente studio. Il merito di questi ottimi risultati è da attribuire al progetto ‘Life’ di ripristino delle zone umide che ha permesso la creazione di oltre 3 ettari di laghi e paludi particolarmente adatti all’avifauna. Anche le specie nidificanti sono notevolmente aumentate, risultando il 54% in più rispetto al 2009.

Al via il progetto territoriale: ‘Quando i Piceni divennero Romani’

Nuovo centro di ricerca per il trattamento delle patologie neuromotorie

Presentato a San Benedetto del Tronto il progetto territoriale: ‘Quando i Piceni divennero Romani’, nell’ambito delle iniziative promosse da Marche Centro d’Arche, in preparazione della V edizione dell’Expo di arte contemporanea. L’attività si sostanzierà nei prossimi mesi attraverso alcuni incontri che metteranno in relazione appassionati di ricerca storica e archeologica delle cittadine di Carassai, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Martinsicuro, Monsampolo, Monteprandone, Monterubbiano, Offida, Ripatransone, San Benedetto del Tronto.

Ripatransone: la fondazione Istituti Riuniti Cardarelli ha completato il primo stralcio di ristrutturazione del nuovo centro realizzato per attività ludico-motorie e riabilitative prevalentemente per persone con disabilità. All’interno del centro è stata realizzata una piscina in cui verranno svolte le attività di ricerca dell’AIIEN (Associazione Italiana Idroterapisti e Educatori Neonatali).

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VICENDE DEL TERRITORIO

‘DA GIOTTO A GENTILE’ L’arte che fa bene a Fabriano

Un’indagine della Fondazione Carifac, ente promotore della mostra di Fabriano, evidenzia le percezioni dei visitatori e le ricadute economiche sul territorio. Ci credereste? Fareste bene a farlo… di Lorenza Radaelli

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a Giotto a Gentile’, la mostra-evento del 2014 aperta a Fabriano il 26 luglio, si è chiusa il 18 gennaio tra scrosci di applausi e una serie notevole di segni più davanti ai risultati raggiunti. Inizialmente in programma fino a novembre, dopo appena un paio di mesi aveva già registrato un’affluenza di visitatori da record, facendo approvare all’unanimità la proroga fino a gennaio 2015. Con una media di oltre 10mila visitatori al mese, la grande mostra sulla scuola di Fabriano, ha chiuso con un totale complessivo superiore alle 75.000 visite: nel solo ultimo giorno di apertura della mostra si sono presentate circa 1.900 persone.

Giottesche, la Chiesa di San Domenico con la Cappella di Sant’Orsola e la Sala Capitolare, la Cattedrale di San Venanzio, le Cappelle di San Lorenzo e della Santa Croce. “Una mostra che è come un libro di scuola. La differenza è che in nessun manuale d’arte viene indicata la peculiarità e la specificità della scuola di Fabriano – ha detto Vittorio Sgarbi, curatore della mostra -. Con questa esposizione, attraverso il Maestro di Sant’Emiliano, il Maestro di Campodonico, il Maestro dell’Adorazione dei Magi fino al più conosciuto Gentile da Fabriano, la scuola di Fabriano acquista una sua dignità sin dagli inizi del Trecento. ‘Da Giotto a Gentile da Fabriano’ rimarrà dunque un passaggio fondamentale della storiografia”.

L’itinerario della mostra prevedeva, oltre alla Pinacoteca Civica Bruno Molajoli, anche la Chiesa di Sant’Agostino con le Cappelle

La Fondazione Carifac, Cassa Risparmio di Fabriano e Cupramontana, promotrice del

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VICENDE DEL TERRITORIO

Annunciazione Affresco staccato (Maestro di Campodonico)

Comitato che ha organizzato e sponsorizzato la mostra di Fabriano, visto il successo riscosso ha intrapreso una serie di misure che monitorassero l’andamento dell’esposizione fin dalle prime settimane per poi fornire un quadro esaustivo di quelli che si sono rivelati i dati più interessanti, non solo a livello di interesse e coinvolgimento artistico, ma anche per le ricadute economiche sul territorio. Per la parte di customer satisfaction, fin dai mesi di agosto e settembre sono stati somministrati questionari, circa 260 quelli compilati che hanno formato il campione statistico dell’intero universo dei visitatori. La valutazione è proseguita fino alla chiusura della mostra. Secondo i dati rielaborati dalla Fondazione Carifac, in sei mesi di esposizione la maggior parte dei visitatori provenivano dalle Marche, circa il 34% del totale, seguiti dal Lazio con il 17%, la Lombardia e l’Emilia Romagna con il 10%, l’Umbria e il Veneto con il 5%, il Piemonte e Friuli Venezia Giulia con il 2%, seguiti, in chiusura con le provenienze dal Sud Italia. Stranieri circa il 5% dei visitatori. Tra i parametri dell’indagine di customer satisfaction rivolta ai visitatori, il 24% ha pernottato in una struttura della città di Fabriano, e ha espresso un giudizio molto positivo sull’accoglienza (37% ottimo, 21%

buono, 18% eccellente). In linea generale, la mostra è risultata ottima per il 60% dei visitatori, eccellente per il 25% e buona per il 15%. Nella sezione suggerimenti, sono stati indicati come punti su cui lavorare quali la segnaletica in città, la semplificazione delle audioguide e la richiesta di aumentare il numero di opere di Giotto. Per il sottosegretario di Confcommercio Nello Baldoni, “si è registrato un alto incremento anche nei numeri di albergatori e ristoratori, soprattutto situati nel centro storico cittadino”. Infatti, l’indagine Carifac ha portato alla luce le ricadute positive della mostra ‘Da Giotto a Gentile’ anche sul piano economico, evidenziate da un’indagine svolta su un campione di 106 attività commerciali fabrianesi tra cui negozi al dettaglio (66%), bar e pizzerie al taglio (21%), ristoranti (7%), hotel, B&B e agriturismi (6%). Nei primi due mesi dall’inizio della mostra la Fondazione Carifac ha chiesto alle attività commerciali coinvolte nell’indagine se avessero registrato una variazione del fatturato e, in caso di risposta affermativa, quale fosse la percentuale: per il 45% degli intervistati non c’è stata variazione, per il 46% c’è stata variazione in positivo e per il 9% in negativo. Le attività che hanno riscontrato un’effettiva variazione in positivo sono stati

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albergatori, ristoratori, bar e pizzerie al taglio, per i quali il 49% ha dichiarato un aumento di circa il 20% del proprio fatturato, il 31% del 10%, il 12% un aumento tra il 20 e il 30% e il 6% degli intervistati ha indicato un aumento di oltre il 50%. “Per quanto riguarda i negozi la ricaduta [della mostra] sarà sicuramente più lenta, ma anche dai commercianti arriveranno segnali importanti”, ha commentato il sottosegretario di Confcommercio, Nello Baldoni. Andando ancora più nel dettaglio, le strutture ricettive hanno avuto, sempre legate alla mostra ‘Da Giotto a Gentile’, un 14% di presenze straniere e l’86% di italiani, con una media nei mesi di agosto e settembre di 685 presenze, con 3 giorni di pernottamento medi; i ristoranti hanno contato una media di 2627 coperti in quei due mesi. Anche le attività didattiche organizzate hanno fatto registrare buoni numeri: 8410 le presenze, circa l’11% dei visitatori totali. E’ chiaro, quindi, come la cultura sia un fattore trainante dell’economia locale e quanto la valorizzazione di una delle peculiarità di un territorio possa far bene alla ripresa di fiducia e comprensione del proprio patrimonio.


EUROPA INFORMA di Antonio Morano Sida Group srl

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•• 10,4 miliardi di euro per lo sviluppo rurale; •• 537 milioni circa per gli affari marittimi e la pesca.

Nel dettaglio lo stanziamento è stato così suddiviso: •• 32,2 miliardi di euro per le politiche di coesione;

Gli obiettivi tematici individuati nell’accordo di partenariato sono: •• rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione; •• migliorare l’accesso alle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle medesime; •• promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, del settore agricolo e del settore della pesca e dell’acquacoltura; •• sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; •• promuovere l’adattamento al cambia-

Fondi per la coesione che arriveranno in Italia tra il 2015 e il 2020 ammontano ad un totale di circa 43 miliardi di euro. In particolare, si tratta dell’accordo di partenariato per l’utilizzo dei Fondi strutturali e di investimento europei, che in Italia sono: il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo sociale europeo, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Le risorse potrebbero essere utilizzate per finanziare progetti innovativi in tema di Smart City e Smart Community (questi ultimi, argomenti già trattati più volte, tra l’altro, nelle pagine di questa rivista).

Bandi Diretti Nel corso del 2015, inoltre, saranno attivati, con le nuove modalità di accesso diretto ai fondi europei, una considerevole quantità di inviti a presentare proposte di progetto, in forma singola o in partenariato. Per questo primo appuntamento, andiamo ad elencare sinteticamente i singoli bandi diretti, attivi o in fase di attivazione fino a fine marzo, in modo da dare

un’idea del panorama che si profila per il prossimo futuro. 29/01/2015 COSME. Bando “Enterprise Europe Network 2015-2020” 02/02/2015 Horizon 2020. Bando “cura e salute personalizzata - promozione della salute e prevenzione della salute” II scadenza 03/02/2015 Horizon 2020. Bando “Bioeconomia innovativa, sostenibile e inclusiva” 1^ scadenza 2015 03/02/2015 Horizon 2020. Pubblicato il bando ERC 2015 Starting Grants 04/02/2015 Horizon 2020. Bando “Ef∂40∂

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mento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi; preservare e tutelare l’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse; promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; promuovere un’occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori; promuovere l’inclusione sociale e combattere la povertà e ogni discriminazione; investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente ; rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica.

ficienza Energetica - PPP Edifici ad alta efficienza energetica e SPIRE Topics” 04/02/2015 Horizon 2020. Bando “Processo sostenibile delle industrie” 04/02/2015 Programma Erasmus+. Bando 2014 Azione chiave 1 “mobilità individuale nel settore della gioventù” – I scadenza 04/02/2015 Horizon 2020. Bando “Costruzioni energeticamente efficienti (EeB)” 04/02/2015 Programma Erasmus+. Bando 2014 Azione chiave 3 “incontro tra giovani e decisori politici nel settore della gioventù” – I scadenza 04/02/2015 Programma Erasmus+. Bando 2014 Azione chiave 2 “partenariati strate-


EUROPA INFORMA

gici nel settore della gioventù”- I scadenza 04/02/2015 Horizon 2020. Bando “Aziende del Futuro (FOF)” 04/02/2015 Europa Creativa, Sottoprogramma CULTURA. Bando “Progetti di traduzione letteraria” 04/02/2015 Diritti uguaglianza e cittadinanza. Bando “Azioni di sostegno ai progetti nazionali e internazionali volti a promuovere la cittadinanza dell’Unione Europea “ 04/02/2015 Horizon 2020. Bando “Applicazioni nella navigazione satellitare Galileo-2015” 05/02/2015 Europa Creativa, Sottoprogramma MEDIA. Bando “Sostegno allo sviluppo di pacchetti di progetti” 10/02/2015 Diritti Uguaglianza e Cittadinanza, Giustizia. Bando” I progetti nazionali o internazionali a sostegno delle vittime della violenza e della criminalità” 10/02/2015 Programma Erasmus+. Bando 2014 Azione chiave 2 “rafforzamento delle capacità nel settore dell’istruzione superiore” 18/02/2015 Cosme. Bando “Facilitare l’accesso ai regolamenti per RPAS - Sistemi Aerei leggeri a Pilotaggio Remoto” 24/02/2015 Horizon 2020. Bando “Sicurezza alimentare sostenibile”- Parte II – 2015 – 1^ scadenza 24/02/2015 Horizon 2020. Bando “Crescita Blu: valorizzare il potenziale dei mari e degli oceani” - I scadenza 24/02/2015 Horizon 2020. Bando 2015 “Bioeconomia innovativa, sostenibile e inclusiva” 1^ scadenza 2015 24/02/2015 Erasmus+, Azione chiave 3. Bando “Sostegno alle riforme delle politiche” 24/02/2015 Horizon 2020. Bando “Biotecnologia: nuovi approcci bioinformatici al servizio della biotecnologia” I scadenza 24/02/2015 Horizon 2020. Bando “Salute - Attività di coordinamento” 25/02/2015 Europa Creativa, Sottoprogramma CULTURA. Bando “Supporto alle Piattaforme Europee” 26/02/2015 Programma Erasmus+. Bando 2014 Azione Jean Monnet “cattedre, moduli, centri di eccellenza, sostengo alle istituzioni e alle associazioni, reti, progetti” 26/02/2015 Programma Erasmus+. Bando 2014 Azione chiave 2 “alleanze per la conoscenza, alleanze per le abilità settoriali” 26/02/2015 Meccanismo per Collegare l’Europa. Bandi per sovvenzioni nel

settore delle infrastrutture di trasporto transeuropee 02/03/2015 Europa Creativa, sottoprogramma MEDIA. Bando “Supporto per agenti di vendita” 03/03/2015 Horizon 2020. Terzo Bando 2015 “Energia competitiva a basse emissioni di carbonio” 03/03/2015 Horizon 2020. Bando 2015 “Città e comunità intelligenti” 03/03/2015 Horizon 2020. Terzo Bando 2015 “Energia competitiva a basse emissioni di carbonio” 03/03/2015 Horizon 2020. Bando 2015 “Energia competitiva a basse emissioni di carbonio” 2^ scadenza 04/03/2015 Programma Erasmus+. Bando 2014 Azione chiave 1 “mobilità individuale nel settore dell’istruzione e della formazione” 04/03/2015 Programma Erasmus+. Bando 2014 Azione chiave 1 “diplomi di master congiunti Erasmus Mundus” 10/03/2015 Horizon 2020. Bando “Rifiuti: una risorsa per riciclare, riutilizzare e recuperare le materie prime” 2^ scadenza 2015 10/03/2015 Horizon 2020. Bando “sviluppare un’economia a basse emissioni di carbonio - miglioramento della qualità dell’aria” II scadenza 10/03/2015 Diritti, uguaglianza e cittadinanza. Sovvenzioni per azioni a supporto di “Progetti transnazionali a sostegno dei bambini vittime di bullismo a scuola, nelle strutture di affidamento e in stato di detenzione” 10/03/2015 Horizon 2020. Bando “Innovazione acqua: aumentarne il valore per l’Europa - reti tematiche, gestione dell’acqua per il futuro” 10/03/2015 Horizon 2020. Bando “Innovazione acqua: aumentarne il valore per l’Europa - attività pilota e di dimostrazione” II scadenza 10/03/2015 Horizon 2020. Bando “Valorizzare il potenziale di collaborazione on-line” I scadenza 10/03/2015 Horizon 2020. Bando 2015 “Rifiuti: una risorsa per riciclare, riutilizzare e recuperare le materie prime” 10/03/2015 Horizon 2020. Bando “sviluppare un’economia a basse emissioni di carbonio - servizi per il clima” 11/03/2015 Giustizia. Bando “Azioni di sostegno a progetti promotori della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale”

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12/03/2015 Europa creativa, Sottoprogramma MEDIA. Bando “sostegno ai fondi di coproduzione internazionale” 20/03/2015 Erasmus+, Bando: “Azione chiave 3: Supporto per la riforma delle politiche — Iniziative per l’innovazione delle politiche. Sperimentazione delle politiche nel settore dell’educazione scolastica” 23/03/2015 Horizon 2020. Bando “Osservazione Terra -2014” 26/03/2015 Europa Creativa, Sottoprogramma MEDIA. Bando “Supporto allo sviluppo di videogiochi europei” 26/03/2015 Europa Creativa, Sottoprogramma MEDIA, Bando “Sostegno allo sviluppo del pubblico” 26/03/2015 Horizon 2020. Bando “Nanotecnologie e materiali avanzati” Pilots 2015 26/03/2015 Horizon 2020. Bando “Nanotecnologie e materiali avanzati” CSA/2015 26/03/2015 Horizon 2020. Bando “Nanotecnologie e materiali avanzati” EraNet/2015 26/03/2015 Horizon 2020. Bando 2015 “Nanotecnologie e materiali avanzati” - 1^ scadenza 31/03/2015 Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza. Bando “Progetti promotori della indipendenza economica paritaria di donne e uomini” . 31/03/2015 Tutela della proprietà intellettuale. Bando “Sostegno ad attività di sensibilizzazione sul valore della proprietà intellettuale e sui danni provocati da contraffazione e pirateria” 31/03/2015 Programma per il cambiamento e l’innovazione sociale. Bando “Creazione di una rete di qualità e di costi/ benefici su assistenza a lungo termine e la prevenzione delle dipendenze” 31/03/2015 Horizon 2020. Bando “Mobilità per la crescita 2014 – 2015 – I scadenza” 31/03/2015 Horizon 2020. Bando “Nuove forme di Innovazione” 31/03/2015 Cosme. Bando “Cluster Go International” 31/03/2015 Horizon 2020. Bando “Mobilità per la crescita 2014 – 2015 – II scadenza” 31/03/2015 Horizon 2020. Bando “mobilità per la crescita 2014-2015: cooperazione internazionale nel settore dell’aeronautica” Il Gruppo Sida è a completa disposizione di chi voglia approfondire questi bandi, con uno staff di professionisti dedicati esclusivamente all’europrogettazione.


NEWS DAL... EGITTO Energia: ad Eni due nuove concessioni off shore

Il gruppo Eni, nell’ambito del Bid Round Internazionale competitivo Egas 2013, ha firmato due nuovi accordi di concessione per acquisire i blocchi egiziani offshore di North Leil e Karawan, dei quali diventa operatore con le quote, rispettivamente, del 100% e del 50% (in compartecipazione paritetica con Bp). Le due nuove aggiudicazioni, che seguono quella recente del blocco onshore Southwest Meleiha, nel deserto occidentale, consolidano ulteriormente la posizione di Eni in Egitto, paese di importanza storica e strategica per la società.

GIAPPONE 29 miliardi di investimenti per rilanciare la crescita

Il premier nipponico Shinzo Abe ha promesso una spinta dello 0,7 per centro al Pil. Per le regioni e le famiglie è stato varato un pacchetto di aiuti da 3500 miliardi di yen (29 miliardi di dollari). 1700 miliardi di yen saranno destinati a interventi nelle aree colpite da disastri naturali per aumentare le misure di prevenzione; 600 miliardi alla rivitalizzazione delle economie locali e 1200 miliardi andranno alle piccole imprese colpite dalla congiuntura economica.

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USA Economia in ripresa

Torna a crescere l’economia americana, riconquistando il suo storico ruolo di leadership. Nel nuovo anno è prevista un’espansione del 3,5 per cento, che dovrebbe portare ad un rialzo significativo anche delle voci di spesa dei consumatori. Secondo il Dipartimento del Lavoro il tasso di disoccupazione è sceso al 5,6 per cento, con 3 milioni di americani che hanno trovato lavoro nel 2014. “Siamo ancora in attesa di vedere il tipo di rafforzamento dei salari e che siano coerenti con quello che stiamo vedendo in termini di crescita sul mercato del lavoro”, ha detto Dennis Lockart, presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta.


MONDO AUSTRIA 150 milioni di euro dalla Bei per rilanciare il turismo

La Banca Europea d’investimenti ha deciso di rilanciare il settore del turismo in Austria, con un prestito di 150 milioni di euro. “Il turismo non è solo un settore chiave per l’Austria, ha anche dimostrato di essere particolarmente solido e in rapida crescita durante la crisi” ha commentato il vicepresidente della Bei, Wilhelm Molterer. A conferma di questo trend i dati diffusi dall’ufficio statistico nazionale di Vienna: nel penultimo mese del 2014 ben 4,28 milioni di pernottamenti sono stati registrati nel Paese, un +0,7% rispetto ai 4,23 milioni del novembre 2013.

SPAGNA Si cercano i resti di Miguel de Cervantes

Nella cripta della Chiesa delle Trinitarie, a Madrid, un team di esperti sta lavorando per cercare i resti di Miguel Cervantes, il celeberrimo scrittore spagnolo. Le ricerche si basano su una cronaca anonima dell’epoca del Cervantes, secondo la quale “quattro fratelli dell’Ordine Terzo lo portarono alla chiesa delle monache Trinitarie, dove il giorno successivo ricevette cristiana sepoltura”. Se alla fine dovessero essere recuperate le ossa dello scrittore, nel cuore della Madrid de los Austrias, la scoperta si convertirebbe in una grande attrazione turistica per la città.

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SINGAPORE Il nuovo Eldorado dei talenti

Singapore, la Svizzera e Lussemburgo sono gli ‘Eldorado’ per i giovani talenti del mondo: lo rivela una ricerca realizzata dalla Business School Insead, insieme ad Adecco Group e a Human Capital Leadership Institute di Singapore. Questi Paesi hanno la maggiore capacità di far crescere, attrarre e mantenere sul proprio territorio i ‘cervelli’. La classifica è dominata dall’Europa, con solo sei nazioni non continentali. “I Paesi in testa alla classifica si sono messi in gioco sul piano della globalizzazione e hanno ‘giocato’ bene” – ha dichiarato Bruno Lanvin (Insead), co-autore del rapporto.


BORSA

Il firmamento delle marchigiane quotate Rubrica a cura di Michele Sasso Divisione Strategia e Finanza di Impresa – Sida Group srl Tel. 071.28521

FTSE MIB: LE MAGGIORI PERFORMANCE SU BASE ANNUA (RIF. 01/01/2014) Nome

Segmento: Star Performance 1 mese: +29,47% Performance 6 mesi: +28,65% Performance 1 anno: +123,71% Trend:

Biesse

Una vera e propria escalation per il titolo della pesarese BIESSE che si apprezza del 29,5% sul mese precedente, mostrando a pieno le potenzialità di un mercato in lenta ma costante ripresa. L’ipotesi di nuovi apprezzamenti troverebbe conferma oltre il massimo registrato il 29/01/2015, posizionato a 12,21 euro e ulteriore indizio a favore del momento positivo è la Performance sul Ftse All-Share, (+1,10 %), ovvero il titolo ha fatto meglio del mercato. I Volumi sono risultati pari a 113mila unità, valore in linea con la media settimanale.

Segmento: Blue Chip Performance 1 mese: +26,30% Performance 6 mesi: +7,69% Performance 1 anno: -17,35% Trend:

Tod’s

Dopo mesi di indecisioni, l’azione TOD’S, ritorna nell’olimpo dei migliori titoli di borsa, puntando a raggiungere quota 100 euro per azione, valore che storicamente è stato più consono alle potenzialità del titolo Fermano. Tuttavia in merito all’evoluzione di breve termine, si segnala una leggera pausa nella direzione del trend connessa alla Performance sul Ftse All-Share, (-0,55%) segno che il titolo ha sottoperformato il mercato. I Volumi tuttavia sono risultati pari a oltre 154mila pezzi scambiati, valore superiore alla media settimanale.

Valore

Var %

Banca Pop Milano

0,712

+31,24

Tod’S

91,00

+26,39

Salvatore Ferragamo

25,66

+25,72

Finmeccanica

9,69

+25,27

World Duty Free

9,77

+22,66

Fiat Chrysler Automobiles

11,70

+21,88

Autogrill

7,585

+21,36

Stmicroelectronics

7,395

+19,37

Mediolanum

6,305

+19,19

Moncler

13,18

+18,5

L’APPROFONDIMENTO: SALVATORE FERRAGAMO SPA La società che questo mese viene monitorata è una delle compagnie dirette competitor delle marchigiana Tod’s Spa.

Segmento: Star Performance 1 mese: +7,40% Performance 6 mesi: +5,26% Performance 1 anno: +2,27% Trend:

Elica

Il titolo ELICA segna una decisa progressione, con un incremento su base mensile del 7,4%, che posiziona il prezzo per azione a 1,80 euro e schiodandolo finalmente dai valori di 1,60 su cui gravitava il prezzo per azione ormai da mesi. In termini di Performance sul Ftse All-Share, si registra tuttavia una variazione negativa del -2,13% sulla giornata del 29/01/2015, segnale questo che indica una temporanea fase di discesa rispetto alla media di mercato. I Volumi sono risultati pari a 95mila unità e in linea con la media settimanale.

Performance 1 mese: +25,97% Performance 6 mesi: +22,19% Performance 1 anno: +14,55%

Salvatore Ferragamo Spa

La società SALVATORE FERRAGAMO ha visto incrementare sensibilmente il proprio prezzo per azione, in special modo rispetto ai valori di fine anno 2014; tanto che è stata inserita nella classifica dei top player 2014, guadagnandosi il 3° posto, subito dietro la nostrana Tod’s Spa. Ad oggi il titolo presenta una certa frizzantezza, collegata al tipologia di offerta produttiva, che proprio nei primi mesi dell’anno presenta le nuove collezioni A/I 2015. Ulteriore indizio a favore del momento positivo è la Performance sul Ftse All-Share (+0,31%).

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La Salvatore Ferragamo Spa è uno dei principali player del settore del lusso. Il Gruppo produce e vende calzature, pelletteria, abbigliamento, prodotti in seta e altri accessori, nonché profumi per uomo e donna. La gamma dei prodotti si completa, inoltre, con occhiali e orologi, realizzati su licenza da terzi, coniugando stile, creatività e innovazione con la qualità e l’artigianalità tipiche del Made in Italy.


ACQUISIZIONI & CESSIONI

Dal ‘professionista di fiducia’ al ‘business consultant’: la nuova figura del consulente aziendale di Michele Ciocca, Area M&A e Mattia Bocchini Area Formazione Specialistica – Insieme srl

I

n una fase storica in cui ogni attività lavorativa richiede un sempre più ricco contenuto intellettuale, dove l’itinerario esistenziale e professionale richiede conoscenze scientifiche, tecnologiche, capacità di apprendimento di nuovi linguaggi e di riconversioni più complesse, l’imparare a fare non basta più: oggi viene richiesto anche di "imparare a conoscere" ed "imparare a lavorare insieme”. Si rivela necessario quindi, un notevole potenziamento delle attività formative e d’istruzione da un lato e interventi di formazione, aggiornamento e riqualificazione professionale dall’altro. Emerge la centralità dell'azione formativa come strumento attivo e di supporto nei processi di innovazione: ciò che maggiormente interessa promuovere attraverso la formazione, oltre alle conoscenze e le abilità operative, è la capacità strategica degli attori di orientarsi nei contesti in cui operano, avendo come punto di riferimento la dimensione stessa del cambiamento. La formazione nel panorama attuale sembra registrare una svolta, attraversare cioè un momento di ripensamento e di riflessione critica: all’interno di tale rinnovato orizzonte, la formazione cambia, non solo perché si sviluppa fino a diventa-

re sempre più continua e specialistica, ma anche perché si sta trasformando l’assetto istituzionale della nostra società, sempre più orientato alla competizione e all’efficienza. Stiamo assistendo pertanto ad una riconversione della figura del professionista: dal classico ‘professionista di fiducia’ al nuovo ‘business consultant’. Nel contesto attuale, infatti, al professionista è richiesta la capacità di assistere il proprio cliente a 360°, dagli aspetti più semplici a quelli più complessi, fornendo al contempo una gamma di servizi specia-

dell'eccellenza. In un contesto molto orientato alla competizione, in cui contano sempre di più le competenze specifiche e le capacità gestionali e relazionali, la formazione diventa uno strumento indispensabile di crescita professionale permanente. Insieme srl è fermamente convinta di tali valori ed è per questo che crea, elabora ed eroga corsi di formazione ad elevata specializzazione. Ne è un esempio il corso ‘Il processo di negoziazione nelle operazioni di M&A’ partito con successo a Bologna il 7 gennaio 2015, (a dimostrazione della validità dei contenuti, tale corso ha ricevuto l’accreditamento per 24 crediti formativi dall’ordine degli avvocati di Bologna) e che verrà replicato nella piazza di Roma nel mese di marzo. Le capacità negoziali e le metodologie operative richieste in un processo di mergers&acquisitions debbono necessariamente far parte del bagaglio culturale del Business Consultant (commercialisti ed avvocati d’affari) che, in questo periodo storico, vive quotidianamente le complesse dinamiche aziendali.

“CI VOGLIONO VENT'ANNI PER COSTRUIRE UNA REPUTAZIONE E CINQUE MINUTI PER ROVINARLA. SE PENSI A QUESTO, FARAI LE COSE IN MODO DIVERSO” WARREN BUFFET listici sempre più ampi e profondi. La formazione di oggi, quella che attraverso i nostri corsi di specializzazione miriamo a fornire, si pone come fattore strategico di sviluppo della competitività, di accrescimento delle competenze spendibili sul piano commerciale-manageriale e di potenziamento della propria ‘leadership attitude’, anche al di fuori dell’ambito strettamente lavorativo, come strumento in grado di garantire, rispetto alle esigenze del mercato, la diffusione della cultura

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ACQUISIZIONI & CESSIONI

PROPOSTE DI ACQUISTO

ID

AREA

SETTORE

OPERAZIONE

DESCRIZIONE TARGET

B1

TUTTA ITALIA

Cucine

ACQUISIZIONE MAGGIORANZA DEL CAPITALE

Importante gruppo estero ricerca azienda specializzata nella produzione di cucine con marchio affermato e rete vendita consolidata per acquisizione maggioranza.

B2

TUTTA ITALIA

Calzature

ACQUISIZIONE MAGGIORANZA DEL CAPITALE

Affermato gruppo estero, con sede legale nel Far East, interessato a valutare ingressi qualificati nel capitale di aziende italiane, di piccole e medie dimensioni, specializzate nella produzione di calzature antinfortunistiche.

B3

TUTTA ITALIA

Turistico ricettivo

ACQUISIZIONE

Catena alberghiera leader a livello internazionale ricerca strutture ricettive di medio grandi dimensioni, in tutta Italia, con l'obiettivo di rilevarne la gestione.

B4

CENTRO ITALIA

Alimentare

ACQUISIZIONE MAGGIORANZA DEL CAPITALE

Primario gruppo cinese ricerca azienda specializzata nella produzione di vino con marchio affermato per acquisizione maggioranza.

B8

CENTRO ITALIA

Abbigliamento

ACQUISIZIONE MAGGIORANZA DEL CAPITALE

Primario Fondo di Private Equity con sede in Italia, interessato a valutare ingressi qualificati nel capitale di aziende di medie dimensioni, aventi un brand affermato e riconoscibile, operanti nel settore della moda e del lusso.

B5

CENTRO ITALIA

Alimentare

ACQUISIZIONE MAGGIORANZA DEL CAPITALE

Primario Fondo di Private Equity con sede in Italia, interessato a valutare ingressi qualificati nel capitale di aziende di medie dimensioni, aventi un brand affermato e riconoscibile, operanti nel settore alimentare.

B6

CENTRO ITALIA

Alimentare

ACQUISIZIONE MAGGIORANZA DEL CAPITALE

Affermata realtà nel settore alimentare ricerca azienda con sede legale nel centro Italia, attiva nel settore degli spumanti, per attivare di processi di crescita da realizzarsi mediante acquisizione di quote di maggioranza.

PROPOSTE DI VENDITA E PARTNERSHIP

ID

AREA

SETTORE

OPERAZIONE

DESCRIZIONE OPERAZIONE

S1

CENTRO ITALIA

Abbigliamento

CESSIONE MAGGIORANZA QUOTE/AZIONI

Affermata azienda manifatturiera nel settore dell'abbigliamento con prestigiosi marchi riconosciuti a livello internazionale cede la maggioranza azioni/quote per mancato passaggio generazionale

S2

CENTRO ITALIA

Turistico

CESSIONE MAGGIORANZA QUOTE/AZIONI

Rinomata e affermata struttura turistica di piccole dimensioni ad elevata redditività cede intera attività per mancato passaggio generazionale.

S3

CENTRO ITALIA

ITC/TLC

CESSIONE MAGGIORANZA QUOTE/AZIONI

PMI specializzata nell’erogazione di servizi ad elevato valore aggiunto in ambito TLC eITC, con clientela di stampo nternazionale, cede maggioranza per scelta strategica dei soci.

S4

CENTRO ITALIA

Componenti plastici

CESSIONE MAGGIORANZA/ MINORANZA QUOTE/AZIONI PARTNERSHIP

Primaria azienda di medie dimensioni specializzata nella progettazione e produzione di compound interessata a valutare ingressi qualificati nel capitale o partnership operative per sviluppo del business.

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Insieme srl our network, your business

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LE NOVITÀ DEL JOBS ACT DI RENZI Stefania Lastella Sida Group srl

L

a nuova riforma del diritto del lavoro si articola in due fasi: la prima è diretta a sostenere il mercato del lavoro in forte difficoltà, la seconda ha l’obiettivo di ridisegnare la normativa sul lavoro. La prima fase è entrata in vigore il 20 maggio 2014 col “Decreto Poletti” e ha previsto disposizioni urgenti per provare a rilanciare l’occupazione e semplificare gli adempimenti a carico dell’impresa. La seconda fase, approvata dal Parlamento nel dicembre 2014, ha modificato la normativa in diversi ambiti: • semplificazione delle regole sul lavoro • riforma degli ammortizzatori sociali • rilancio delle assunzioni • aumento della flessibilità Sono in corso di emanazione ulteriori decreti che andranno a completare la revisione della normativa sul lavoro. ∂48∂


LAVORO

JUMPS

TART O U

PRIMA FASE Decreto Poletti Contratto a tempo determinato Per la stipula del contratto non c’è più l’obbligo di indicare le ragioni tecniche, organizzative, produttive e sostitutive. Esso può essere stipulato senza indicare la causa. Sono ammessi, nell’arco massimo di 36 mesi e indipendentemente dal numero dei rinnovi, cinque proroghe, a condizione che si tratti della stessa attività lavorativa che ha caratterizzato la stipula del contratto. Il datore di lavoro non può stipulare un numero di contratti a tempo determinato superiore al 20% del numero di lavoratori in forza. Nelle le aziende con meno di 5 dipendenti, inoltre, è sempre possibile una sola assunzione a tempo determinato. Se tale limite viene superato scattano sanzioni economiche a carico del datore di lavoro. Il lavoratore a tempo determinato che abbia prestato attività lavorativa presso il datore di lavoro per più di sei mesi acquista il diritto di precedenza all’assunzione e nel contratto deve essere fatta menzione delle disposizioni che regolano tale diritto. Contratto di apprendistato La percentuale del numero di apprendisti per azienda viene abbassata al 20%

R BUSIN

ESS STA

dell’intera forza lavoro, fatta salva la possibilità di spostare tale limite in sede di contrattazione collettiva nazionale. La normativa vale per quelle aziende che occupano almeno 50 dipendenti. Per la qualifica e il diploma professionale viene stabilito che l’apprendista debba essere retribuito per almeno il 35% delle ore dedicate alla formazione, costituendo questo un limite minimo della retribuzione da corrispondere al lavoratore. DURC I datori di lavoro potranno verificare in tempo reale la posizione contributiva presso l’INPS, l’INAIL e le casse edili. I risultati che emergono dall’interrogazione hanno validità per 120 giorni. Il documento viene semplificato. Contratti di solidarietà I datori di lavoro che stipulano un contratto di solidarietà hanno diritto, per un periodo non superiore a 24 mesi e per ciascun lavoratore interessato da riduzione di orario di lavoro superiore al 20% dell’orario contrattuale, ad una riduzione dell’ammontare della contribuzione previdenziale e assistenziale dovuta pari alla misura fissa del 35%. Tale riduzione dovrà essere comunque contenuta all’interno del plafond delle risorse messe a disposizione dal Fondo per l’occupazione.

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RTUPS

SECONDA FASE E POSSIBILI MODIFICHE Contenute nei successivi decreti delegati La seconda parte della riforma, approvata il 13 dicembre dal Senato, troverà definizione tramite decreti attuativi a partire dal 15 gennaio 2015. La legge delega trova il suo fondamento su tre pilastri: ammortizzatori sociali, servizi per l’impiego, codice semplificato e contratti a tutela crescente. La riforma sancisce il passaggio dal ‘regime job-property’ al regime della ‘flex-security’. Contratto a tempo indeterminato Il contratto a tempo indeterminato viene identificato come forma comune di contratto di lavoro, rendendolo più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti ed indiretti. A decorrere dai termini di applicazione della riforma verrà introdotto il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in relazione all’anzianità di servizio. Semplificazione dei contratti L’introduzione del contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti costituisce il primo passo verso il riordino e la semplificazione delle diverse forme


LAVORO

GIULIANO POLETTI Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali della Repubblica Italiana

contrattuali presenti in Italia. Esso costituisce la modalità principale per le nuove assunzioni, con l’obiettivo di andare verso il superamento del contratto di lavoro a progetto. Salario minimo Viene introdotto, in via sperimentale, un compenso minimo applicabile a tutti i contratti aventi ad oggetto prestazione di lavoro subordinato. Licenziamenti – Articolo 18 Viene sancito, per tutti i nuovi contratti, il diritto al reintegro nel posto di lavoro solo nel caso di licenziamenti nulli o discriminatori e “a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato”. Se il licenziamento ha natura “economica” sarà esclusa la possibilità di reintegro nel posto di lavoro, prevedendo “un indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio”. Servizi per l’impiego – Contratto di ricollocazione E’ prevista complementarietà tra servizio pubblico e agenzie private, attraverso la valorizzazione delle sinergie al fine

di rafforzare la capacità di incontro tra domanda e offerta di lavoro. Nasce l’Agenzia Nazionale per l’occupazione, vengono conferite alla stessa competenze gestionali in materia di servizi per l’impiego, politiche attive e Aspi. Il trattamento di disoccupazione sarà riconosciuto al lavoratore a condizione ch accetti il percorso di reinserimento, utilizzando un centro pubblico o privato accreditato. Ruolo dell’Agenzia è quello di impegnarsi a fornire assistenza intensiva necessaria, a seguire ed indirizzare continuamente il lavoratore nel percorso di ricerca e riqualificazione rivolta agli sbocchi occupazionali esistenti. Per garantire la qualità del servizio, l’agenzia sarà retribuita mediante un “voucher” regionale pagabile soltanto, per la maggior parte, a risultato ottenuto. Ammortizzatori sociali La cassa integrazione viene limitata ai soli casi di cessazione temporanea dell’attività aziendale. Sono escluse le forme di integrazione salariale in caso di cessazione definitiva dell’attività aziendale o di un

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ramo d’azienda. L’ammissione alla cassa integrazione sarà subordinata all’esaurimento della flessibilità contrattuale di riduzione dell’orario di lavoro. Sarà potenziato l’istituto dell’ASPI (assicurazione universale contro la disoccupazione). Il trattamento di disoccupazione sarà rapportato al periodo contributivo del lavoratore. È prevista l’estensione dell’assistenza ASPI anche ai contratti di collaborazione. Codice semplificato del lavoro La riforma prevede provvedimenti per razionalizzare e semplificare le procedure e gli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese attinenti la costituzione e gestione dei rapporti di lavoro, nonché il riordino e la semplificazione dei contratti. Cambiamento di mansioni Il cambiamento di mansioni diventerà più semplice, anche con la possibilità di demansionamenti conseguenti a riorganizzazioni, ristrutturazioni e conversioni aziendali operate nell’interesse del lavoratore, miranti alla tutela del posto di lavoro, ciò sempre nei limiti predefiniti.


L’ESPERTO RISPONDE

LO SPREAD: Dalla minaccia all’opportunita’ di Giuseppe Barchiesi Sida Group srl

L

o spread, in termini pratici, può essere inteso come la differenza tra un parametro oggettivo ed un caso soggettivo. Più in particolare, nell’ambito economico-finanziario, tale differenza determina il maggior o minor costo per un prenditore di denaro. Seguendo questa logica, nel caso di uno Stato, l’Italia ad esempio, lo spread esprime la differenza tra un Paese virtuoso (la Germania – Bund) e quello analizzato (parametrandolo attraverso l’andamento dei BTP decennali), in termini di prospettive e credibilità sul futuro sviluppo in termini di riforme e PIL. È evidente l’importanza del PIL in termini di costo di un qualsiasi debito, a maggior ragione in un periodo come l’attuale, caratterizzato dalla grande crisi mondiale, iniziata alcuni anni fa, e da una preoccupante deflazione, che consiste in una riduzione del livello dei prezzi, dovuto però ad un preoccupante ristagno della propensione al consumo e della produzione. Il tutto, checché se ne dica, è stato ben combattuto da una politica monetaria espansiva della BCE, ma rimane una sfida difficile da affrontare da sistemi economici complessi dove, oggi più che mai, ogni singolo elemento “tecnico” preso in considerazione interagisce con variabili decisamente più aleatorie, imprevedibili, umane, come il comportamento d’acquisto, il contagio dei sentimenti di fiducia o sfiducia nel futuro e nei governi, e così via.

L’effetto di questa situazione, infatti, è rappresentato da tassi molto bassi (EURIBOR, parametro di riferimento), ben al di sotto del mezzo punto percentuale, con spread che possono arrivare anche a 3-4-5 punti. Un’altra “novità” di cui occorre tener conto, è la ben maggiore strutturazione dello spread oggi, su basi quasi scientifiche circa le prospettive future del prenditore di denaro, rispetto a quello che accadeva sino a poco tempo fa. In questo senso, chi necessita di una linea di credito deve tener ben presente che è solo il suo futuro a determinare il costo del denaro, oltre, ovviamente, al relativo accesso. Al pari di uno Stato, quindi, l’azienda non può più fare a meno di rendere credibile e condivisibile le sue prospettive di mercato e di successo, oltre che ben esplicitare con quali azioni intende mantenere la propria presenza sul mercato stesso. Più che mai l’azienda ha, quindi, la più completa possibilità di governare tutte le situazioni che la riguardano, compreso l’accesso al credito e il relativo spread (costo), prima molto caratterizzati da altre considerazioni, e di conseguenza ha maggiori leve ed opportunità per svilupparsi, consolidarsi ed essere artefice del proprio futuro. Del tutto evidente anche il diverso rapporto intrinseco che dovrà esistere tra azienda e banca.

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FORMAZIONE

Progetti formativi finalizzati alla qualificazione professionale di giovani disoccupati, inoccupati e lavoratori occupati settore del turistico–culturale

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on grande soddisfazione di organizzatori, formatori e partecipanti si sono conclusi nei primi mesi del 2015 ben sei corsi di formazione nell’ambito della promozione e valorizzazione turistica del territorio marchigiano. Il progetto finanziato dall’Assessorato al Turismo e Cultura della Regione Marche DDPF 820/ CTC n. del 13/12/2013, realizzato grazie alla partnership tra GGF Group srl, SIDA Group srl, FORMACONF - Consorzio per la formazione e il lavoro, IAL Marche e CAT ConfCommercio, ha previsto l’istituzione di due percorsi formativi di specializzazione in ambito turistico. Due i corsi rivolti a giovani disoccupati o inoccupati residenti nella Regione Marche Destination Manager (scheda 179573) e Hotel Sales Developer (scheda 179572); e altri 4, dislocati nelle 4 province della Regione, su tematiche legate alle Tecnologie di ricezione: Hospitality Manager (schede 179571; 179574; 179575; 179576) “Gestione manageriale alberghiera: le leve operative” e “Sales & Marketing: dall’ottimizzazione dell’offline all’implementazione dell’online 3.0” rivolti a occupati che lavorano nell’ambito

dell’hotellerie. L’obiettivo della Regione Marche è stato quello di investire in percorsi di formazione altamente qualificanti per permettere a giovani disoccupati di formarsi, avviare un percorso di crescita professionale e, contemporaneamente, riqualificare quelle figure che già operano sul territorio (siano i proprietari di strutture, capi ricevimento ed addetti all’accoglienza). Con l’intento di incentivare la formazione e l’occupazione, l’Assessorato al Turismo e Cultura della Regione Marche ha emanato, successivamente, un bando destinato alle aziende di tutto il territorio affinché percepissero incentivi per l’assunzione degli allievi disoccupati formati dai suddetti corsi. Tale bando, che ha visto stanziato più di 1 milione di euro, ha dato la possibilità alla maggior parte degli allievi di ricevere una proposta di lavoro dalle aziende dislocate nel territorio con contratti di assunzione a tempo determinato e indeterminato. Gli incentivi sono stati destinati anche a quei partecipanti ai corsi che, in seguito al periodo di formazione, hanno deciso di mettere a frutto le competenze acquisite avviando in proprio ∂52∂

un’innovativa idea imprenditoriale in materia di turismo e cultura. I percorsi formativi hanno visto coinvolti docenti di grande esperienza nazionale e internazionale, provenienti da tutta Italia, come Francesco Tapinassi, attualmente impegnato nella direzione del turismo del MIBACT, tra i più autorevoli esperti di Web Reputation e Bruno Bertero di grande esperienza maturata in ambito alberghiero e marketing territoriale Le 378 ore di formazione in aula sono state poi completate con un periodo di ‘traning on the job’ di 260 ore di stage svolte presso le principali aziende turistiche del territorio (tour operator incoming, enti di promozione turistica e società che sviluppano progetti di marketing turistico). Per rendere la formazione e la preparazione degli allievi più esperienziale e coinvolgente gli enti organizzatori hanno anche realizzato un piccolo tour della Regione che ha coinvolto i 40 ragazzi in un educational tour di tre giorni nelle Marche dando loro la possibilità di visitare luoghi poco conosciuti e strutture ricettive d’eccellenza del territorio.


FORMAZIONE

COMUNICAZIONE ED IMMAGINE TURISTICA: Destination Manager (scheda 179573) Il corso di specializzazione di 650 ore ha voluto formare figure professionali in grado di sviluppare il business sfruttando il potenziale della struttura ricettiva; re-ingegnerizzare i prodotti-destinazione maturi con livelli di ampliamento; creare un portafoglio di prodotti-destinazione per la regione Marche e organiz-

zare in modo sistematico i cluster esistenti; incrementare l’offerta turistica; adottare politiche di marketing più efficaci per incrementare le vendite; utilizzare le tecniche di web marketing per migliorare l’immagine del brand aziendale; individuare e valutare tutte le opportunità di sviluppo offerte dal mercato globale.

Il percorso formativo, iniziato a maggio 2014 presso la sede di Ancona, ha coinvolto 24 ragazzi disoccupati e si è concluso con 22 allievi che hanno affrontato e superato brillantemente gli esami di specializzazione tenutisi a novembre 2014.

COMUNICAZIONE E IMMAGINE TURISTICA: Hotel Sales Developer (scheda 179572) Il corso di specializzazione in Hotel Sales Developer ha formato figure professionali in grado di valorizzare il potenziale della struttura ricettiva, migliorare il suo posizionamento sul mercato, adottare strategie innovative di pricing, implementare la creazione di offerte e partnership con operatori del territorio, con l’intento di incrementare l’offerta turistica; sviluppare il marketing e i rapporti con le agenzie di viaggi e i tour operator; gestire la promozione in generale; predisporre la pianificazione di

una strategia e progettare e realizzare nuovi modelli di business. Il percorso formativo, iniziato a maggio 2014 presso la sede di Fano, ha coinvolto 24 ragazzi disoccupati e si è concluso con 22 allievi che hanno superato brillantemente gli esami di specializzazione a novembre 2014. Anche per questo percorso della durata di 378 ore di formazione in aula sono stati coinvolti massimi esperti del settore come Maria Gabriella Acerbi, docente esperta in marketing, comunicazione e sviluppo ma-

nageriale, Antonio Maresca uno degli esponenti più autorevoli nel web marketing di intermediazione turistica e nella gestione della relazione con le OTA (Online Travel Agency), Vito D’Amico consulente ed esperto di revenue management e politiche tariffarie. Tutte queste tematiche sono state poi messe in pratica dai partecipanti presso strutture ricettive della Regione durante il periodo di stage di 280 ore previste anche in questo corso.

TECNOLOGIE DI RICEZIONE: Hospitality Manager (schede 179571; 179574; 179575; 179576) I corsi in “Gestione manageriale alberghiera: le leve operative” e “Sales & Marketing: dall’ottimizzazione dell’offline all’implementazione dell’online 3.0”, progettati con l’obiettivo di aggiornare gli operatori del settore alberghiero, puntavano l’attenzione sulla pianificazione e l’organizzazione delle risorse

umane; sull’accoglienza turistica e l’intrattenimento della clientela attraverso l’implementazione delle necessarie strategie legate alle leve operative della ricettività; sull’utilizzo dei principali sistemi informatici per la gestione delle strutture ricettive e per la gestione delle prenotazioni online.

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I corsi si sono svolti rispettivamente nelle sedi di Ancona e Civitanova Marche, Pesaro e San Benedetto del Tronto e hanno coinvolto complessivamente 72 operatori del settore per un totale di 60 ore di formazione ciascuno.


FORMAZIONE

LA SFIDA DEL “PERCHE’ NO?” di Michele Barchiesi Sida Group srl

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apporto scuola-impresa: che dire ancora? Tutto, se si tiene conto del margine di miglioramento ancora davanti a noi (è un modo politicamente corretto per dire che siamo indietro come la coda di un bassotto…), ma anche niente, se giriamo attorno sempre alle stesse tematiche. Mi occupo da anni di formazione, orientamento e motivazione di ragazzi che frequentano le scuole superiori e medie (mi scuso per l’utilizzo non corretto di termini come “secondarie superiori” o altro, ma sinceramente mi trovo molto più a mio agio con termini sintetici, lampanti e consacrati dalla tradizione dialogica quotidiana) e nonostante io voglia continuare a farlo ancora per qualche vita, mi sento già di fare un piccolo bilancio provvisorio di questa mia esperienza. Mi risuonano in testa diversi proverbi, come quello che dice che capita che si indichi la luna e altri si concentrino sul dito, o quello che dice che non occorre un genio per vedere cosa si ha sotto il naso, ma occorre genialità per mettere il naso nella direzione giusta. Intendo dire che non credo, personalmente, che il problema possa risiedere nelle materie insegnate in sé, o nell’equipaggiamento a disposizione degli studenti (potrebbe sembrare evidente in contrario, ma se così fosse, davvero mi verrebbe quanto meno da chiedermi come mai in molti Paesi Emergenti o anche arretrati ci siano ragazzi preparati e motivati molto di più della nostra media nazionale).

motivo che tracciamo rapporti causa-effetto solo guardando alla nostra realtà locale, dimenticando (errore clamoroso) che altrove le cose vanno diversamente. Ciò che ho notato è l’impoverimento progressivo dell’entusiasmo e della forza di volontà, l’annichilimento della speranza, il raggiungimento decisamente prematuro di un cinismo apatico e disfattista che mal si addirebbe persino ad un ultranovantenne incaponito con una mano sfortunata a briscola. Il vero sapere è fatto di capacità di connessione, di interpretazione; è l’intuito e non la mera conoscenza a fare la differenza, e il tutto deve essere focalizzato, concentrato su obiettivi veri e concreti, deve basarsi sulla capacità di intravedere il futuro, o persino di promuoverlo, incoraggiarlo, forgiarlo. I ragazzi hanno una quantità di energia spropositata, roba di qualità, intendo, solo che si disperde in mille rigagnoli, fino a che, anno dopo anno, viene contaminata dalla frustrazione degli adulti, dalle loro delusioni, dalle loro polemiche, dal loro non rendersi conto di essere loro stessi i libri che aiutano le giovani menti a crescere…e non fanno caso che sono pieni di refusi, imprecisioni, azzardi culturali. I ragazzi non hanno gli anticorpi per fronteggiare il clima che, purtroppo, normalmente li circonda e in questo modo diventano progressivamente sfiduciati. Piuttosto che pensare ai cervelli in fuga, dovremmo concentrarci su quelli che riduciamo al silenzio, solo perché, anche se magari inconsapevolmente, non siamo noi in grado di affrontare il presente e di pensare positivamente al domani.

Il problema, quello vero, il vero tassello mancante a questo mosaico complesso, è da qualche altra parte, deve esserlo, altrimenti rischieremmo di prendere un abbaglio (l’ennesimo), per il semplice ∂54∂


I nostri servizi BREVETTI Preparazione e deposito di brevetti nazionali, europei ed internazionali

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MARCHI Preparazione e deposito di domande di registrazione nazionali, comunitarie ed internazionali

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Civitanova Marche tel. 0733 771527

Foligno tel. 0742 353532

I collaboratori

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FORMAZIONE

ArToo Campus

Ad Ancona nasce la formazione accelerata: si inizia con gli esperti nel settore dello sviluppo software Giuseppe Villa The Hive – Management Academy Area Digitale

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cuola, Formazione, Lavoro sono parole importanti che richiedono attenzione e riflessione, ma anche creatività e innovazione. Nasce ArToo Campus, una scuola di eccellenza per formare eccellenze, che fa dell’innovazione dirompente il suo credo. Dirompente: parola che offre subito la sensazione di urgenza, di azione, di movimento, di nuove sfide e nuovi traguardi da raggiungere. Formare giovani e manager per un nuovo modo di lavorare in un mondo fatto di cultura e visione futura, applicando metodi e strumenti per ottenere risultati validi in tempi ridotti. Ci piace chiamarli “crash courses”, e anche in questo caso la traduzione letterale è riduttiva: “corsi intensivi” non rende l’idea. Crash: scontro,

attimo, momento, compressione. Il tempo è forse oggi il bene più prezioso e ArToo Campus vuole che venga sfruttato al meglio, concentrando nel minor tempo possibile la migliore formazione, sia essa orientata ad affrontare nuove sfide lavorative o ad accrescere la propria cultura manageriale. Il metodo formativo non basta. ArToo Campus è ad Ancona, città dall’affascinante storia e concentrato di bellezze naturali, in una bellissima struttura d’epoca che ospita sia le aule di formazione sia gli alloggi degli allievi. Gli spazi comuni, anche all’aperto, permettono di ricreare la tipica atmosfera di un Campus, sfruttando ogni momento della giornata per accrescere l’esperienza di una formazione diversa.

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ArToo Campus ospita corsi intensivi di formazione per un numero selezionato di allievi per creare un’atmosfera che non solo facilita l’apprendimento, ma che stimola e incuriosisce. I partner, preziosi collaboratori di ArToo Campus meritano la “P” maiuscola perché ci permettono di essere sempre aggiornati e in contatto col mondo del lavoro e della vera innovazione, tecnologica, ma anche di visione, di management, di indirizzo. È uno scambio simbiotico, si trasmettono competenze che gli allievi acquisiscono per completare i corsi con tirocini sul campo e avviamento. Il primo di questi corsi organizzati dallo staff di Artoo Campus è l’innovativo “Web & Mobile Development” ideato, progettato e sviluppato per creare figure professionali con una


FORMAZIONE

percentuale di occupabilità tangente il 100% e con un tempo di inserimento nel mondo del lavoro ridottissimo. Da numerosi studi effettuati dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, il 40% delle imprese digitali di ultima generazione è alla ricerca di risorse umane, mentre il 38% pensa di assumere qualcuno nei prossimi sei mesi. Solo il 15%, però, ha trovato un profilo adatto alle proprie esigenze. È quindi chiaro come il mercato al giorno d’oggi offra opportunità interessanti per programmatori e informatici dalle competenze solide.

Il programma è intensivo e di ampie vedute e andrà ad approfondire quelle tecnologie e metodologie di lavoro assolutamente al passo coi tempi ed essenziali per una corretta impostazione del lavoro. Si parlerà di HTML5 e CSS3, linguaggi strutturali indispensabili per il lavoro di uno sviluppatore web & mobile, così come dei due “stack” (metodologie) di lavoro più usate: il tradizionale ma indispensabile PHP e SQL, e l’innovativo MEAN (MongoDB, Express, Angular.Js e Node. Js).Gran parte del corso sarà focalizzato sulla programmazione mobile, aspetto sempre più richiesto dalle aziende per

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allargare i propri orizzonti e testare i propri business all’interno del mercato degli smartphone. Verranno approfondite le piattaforme Android e iOS dando la possibilità agli alunni di apprendere da docenti altamente specializzati tutti i trucchi del mestiere. Per conoscere meglio ArToo Campus è disponibile il nuovo sito internet www. artoocampus.it per acquisire tutte le informazioni necessarie e contattare lo staff.


LA SEDE DI ANCONA Oltre al quartier generale a Milano, Study Tours ha da poco aperto una sede anche ad Ancona, all’interno degli uffici di GGF Group Srl nella zona industriale Baraccola del capoluogo marchigiano. Come a Milano, lo staff della sede di Ancona si occupa della gestione dei gruppi per le vacanze studio e delle prenotazioni per corsi di lingua individuali per il territorio marchigiano, oltre ad offrire un supporto informativo per tutta Italia.

Per informazioni Sede di Milano Tel. 02.65591111 Email info@studytours.it Sede di Ancona Laura Orefice Tel. 071.2850508 Email marcheoffice@studytours.it

Sede Study tours alla Rider University di New York

Would you like to learn english?

Fondato nel 1972 a Milano, il gruppo Study Tours è oggi tra i primi operatori europei nel settore della formazione e della consulenza linguistica. Offre corsi di lingua su misura presso strutture dislocate in tutto il mondo per bambini, ragazzi e adulti perché ‘non si smette mai di imparare’. Ne parliamo con Giusy Cinquanta, direttore commerciale di Study Tours di Lucia Fava

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FORMAZIONE

Per questo è fondamentale vivere un’esperienza sul campo”. Per quanto oggi viaggiare sia più o meno alla portata di tutti, non sempre è possibile trascorrere lunghi periodi all’estero. E se si è ancora in età scolastica, come coinvolgere i ragazzi in attività didattiche nel tempo libero? “Tanto fa il luogo in cui si decide di imparare una lingua. I Paesi anglofoni sono molti e la scelta è abbastanza semplice. Con i corsi di Study Tours si può scegliere tra Inghilterra, Scozia, Irlanda, Malta e Stati Uniti. A secondo del Paese poi si possono scegliere altrettante città: da Londra a Edimburgo, da Liverpool a Dublino, da Princeton in New Jersey a Miami in Florida fino a Los Angeles in California. Tutti i campus del gruppo Study Tours, europei e americani, si trovano all’interno di strutture centrali, ben collegati con le attrazioni del posto, con dotazioni moderne. Così come gli alloggi”.

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onoscere l’inglese, che sia per viaggiare o per lavorare, è ormai quasi d’obbligo. Il pay off di Study Tours è ‘The link to language’ (il collegamento alla lingua – ndr), perché, in fondo, l’inglese è il collegamento con il resto del mondo… “Study Tours ambisce a soddisfare le esigenze di chiunque decida di cimentarsi nell’apprendimento o perfezionamento della lingua inglese. Saper parlare una lingua diversa dalla propria non è solo una questione di comunicare in modo corretto; conoscere la grammatica o le espressioni colloquiali; è più immergersi nella cultura che quella lingua rappresenta.

Meglio i campus o i soggiorni presso le famiglie? “La scelta varia a seconda dell’età e del livello di conoscenza della lingua. Ai livelli ‘beginner’ si consiglia il campus, soprattutto per i ragazzi. Sono più incentivati a praticare quanto appreso in aula con studenti di altre provenienze, fanno gruppo e vincono la timidezza. Per i più grandi o per chi già mastica l’inglese trascorrere il tempo libero in famiglia è un grande stimolo, soprattutto per conoscere la vera vita del luogo, le abitudini, etc…”. Le attività extra didattiche cosa prevedono? “Solitamente vengono organizzate visite ai luoghi di maggiore attrazione nelle vicinanze. Dalla Felician University, che ospita il centro Study Tours, si raggiunge Manhattan in mezzora. Da qui partono tour alle cascate del Niagara e Thousand Islands; da Los Angeles si parte per San Francisco e Yosemite”. Proprio per l’importanza della conoscenza della lingua inglese, ci sono molti operatori che organizzano viaggi studio. Perché scegliere Study Tours? “Oltre alla scelta di corsi di gruppo e indi-

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viduali, corsi per bambini dai 7 ai 13 anni che approcciano la nuova lingua all’English Village, un’antica fattoria immersa nella Maremma toscana, un catalogo con un ventaglio di destinazioni (20 centri in Europa e 7 in Usa), il gruppo offre una serie di servizi aggiuntivi che lo posizionano tra i più efficienti ed efficaci nel settore. Per esempio l’assicurazione, Study Tours offre più tipologie di coperture assicurative che coprono fino €500.00 per le destinazioni USA a garanzia di qualsiasi tipo di inconveniente che può presentarsi durante il viaggio”. A livello di didattica, modalità di insegnamento e attività, cosa vi contraddistingue? “Gli insegnanti Study Tours sono tutti madrelingua, ogni alunno frequenta lezioni con più insegnanti proprio per aprirlo all’apprendimento e comprensione dei diversi accenti anglofoni, il materiale didattico a disposizione degli alunni è redatto interamente dai nostri insegnanti in base alle richieste dei partecipanti e anche all’evoluzione della conoscenza base media d’ingresso ai nostri corsi. Il materiale è aggiornato ogni due anni e viene preparato anche in base ai periodi in cui i corsi vengono frequentati in modo da non risultare ripetitivo con quanto fatto in aula durante l’anno scolastico”. Come siete presenti sul mercato italiano? “Operando ormai da anni in Italia, esistono due sedi fisiche, il quartier generale a Milano e una seconda nuovissima sede ad Ancona, le quali si occupano della distribuzione per il mercato italiano. Per la capillarità del servizio e il bacino di possibili utenti, il gruppo è il più attivo sul web con circa 1 milione e 200 mila visitatori unici solo nel 2014”.


FORMAZIONE

Il Temporary Manager Mercenario o condottiero? di Giulio Guidi Sida Group srl

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hiunque operi nell’ambito delle Risorse Umane, in contesti aziendali o consulenziali, spesso si imbatte in loro. A volte sono indicati, in maniera diffidente, come ‘mercenari’ oppure, con tono ancor più dispregiativo, ‘dirigenti rottamati’. Talvolta sono confusi come consulenti di direzione aziendale o, non di rado, come soluzioni approssimate in ruoli apicali del management. Il mercato del lavoro, invece, li definisce ‘Temporary Manager’. Il fenomeno che coinvolge queste figure, che sta aumentando la loro quotazione anche all’interno delle PMI, merita un’analisi approfondita. È bene, innanzitutto, circoscrivere temporalmente la comparsa di questi professionisti nel contesto italiano a circa venti anni fa: in questo lasso di tempo si sono imposti come una delle innovazioni in ambito manageriale più ricercate grazie, soprattutto, ai cambiamenti lavorativi che sono sopravvenuti e che esigono, in un mercato sempre più incerto, frammentato e scarso di risorse, elevate capacità di diagnosi aziendale e problem solving. Chi opera come Temporary Manager, infatti, ha, nel proprio background di competenze tecniche e personologiche, le caratteristiche necessarie per fronteggiare situazioni critiche come ristrutturazioni, ridimensionamenti o passaggi generazionali

(questi ultimi in particolare rappresentano un nodo spinoso per molte PMI). La confusione che potrebbe derivare da una simile descrizione è la somiglianza tra un Temporary e un consulente aziendale altamente specializzato. Tuttavia, è il controllo direttivo che li differenzia: il Temporary ha un effettivo potere sulle funzioni o sui processi aziendali a lui destinati, al contrario del consulente che suggerisce e supporta le decisioni strategiche senza entrare nel merito dell’esecutivo. Se si volesse tracciare un identikit del Temporary Manager ideale, dovremmo pensare ad un Manager tra i 40 e i 55 anni, che abbia sviluppato un elevato grado di ‘seniority’, ricoprendo posizioni diversificate in differenti realtà aziendali. Ancora più apprezzata come caratteristica è l’aver maturato esperienza in ruoli apicali, sia in contesti strutturati che medio-piccoli. A livello personologico ciò che caratterizza un Temporary è la grande capacità di gestire lo stress, di entrate rapidamente in sintonia con la cultura dominante all’interno dell’organizzazione o, laddove il suo ruolo preveda invece un cambiamento valoriale, di far leva sul proprio carisma e sulla leadership per motivare i collaboratori verso l’obiettivo designato. L’elevata difficoltà delle sfide che impone un ruolo come questo, in un arco di tempo limitato,

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necessita di ulteriori prerequisiti: ad esempio, chi decide di mettere il proprio know-how al servizio di un obiettivo strategico temporaneo deve accantonare mire egoistiche riguardo la propria posizione lavorativa e convogliare tutte le risorse a disposizione verso la soluzione più sensata ed adeguata. Il Temporary Manager, infatti, viene spesso utilizzato come coach di un manager permanente, con il quale non è lecito né conveniente instaurare un rapporto basato sulla competizione o conflittualità, elementi che in delicate situazioni aziendali possono far implodere il progetto-obiettivo e destabilizzare l’ambiente. Quando il ricorso a questi professionisti è indicato? Sicuramente laddove l’azienda abbia necessità di trovare soluzioni efficaci in tempi brevi, per avviare progetti di fondamentale importanza o aumentare in maniera strategica il proprio business partendo da un modus operandi di comprovata efficacia. Da questa breve analisi emergono opportunità rischi nel ricorrere al Temporary Management: è una possibilità da utilizzare con cautela, sia da parte delle aziende sia per chi si propone per ricoprirle. Il rischio è, infatti, quello di imbattersi in


FORMAZIONE

Direttori Generali o di Funzione, usciti da un’esperienza ventennale all’interno della stessa organizzazione o in contesti organizzativi simili che, in virtù dello status professionale acquisito, diano per scontata la loro spendibilità ed efficacia come manager temporanei, pur non avendo la predisposizione adatta. Uno dei modi per rendere proficuo l’incontro tra azienda richiedente e professionista è quello di utilizzare gli strumenti del reclutamento per implementare una rete di professionisti con competenze specifiche; queste competenze devono essere trasversali, al fine di rendere omogeneo il livello di expertise dei componenti della rete di temporary, e specifiche,

in modo da personalizzare l’intervento in funzione delle esigenze dell’organizzazione. Un’accurata selezione sulla base delle competenze è anche un modo per individuare i punti di forza del professionista e le eventuali aree di miglioramento. I punti di debolezza non devono essere visti come una nota dolente nel curriculum vitae, bensì come uno stimolo per migliorare le proprie lacune e proporsi sul mercato del lavoro rafforzati e in grado di intraprendere nuove sfide. Le attività legate al Temporary Management sono ormai un servizio consolidato all’interno delle società di consulenza direzionale e in quelle che si occupano di ricerca e selezione del personale: la loro

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funzione mediatrice tra azienda committente e professionista risulta particolarmente utile poiché, talvolta, il ricorso ad un professionista temporaneo è consequenziale all’intervento di un consulente. In estrema sintesi si può affermare che il consulente è il medico che diagnostica il male dell’azienda e il temporary manager il medico che tenta di curarlo. Le controindicazioni per questa medicina? Forse una. Non pensare che il Temporary Management sia una panacea contro tutte le difficoltà delle aziende e, soprattutto, non abusarne laddove il suo utilizzo sia poco adeguato o inutile.


INNOVAZIONE

INGEGNERIA REPUTAZIONALE Che si tratti di privati cittadini, così come professionisti o aziende, l’identità digitale è diventata un elemento imprescindibile di una serena presenza sul mercato e nella società, problema, questo, senz’altro prioritario per chi rappresenta un’entità in qualche modo “commerciale” a cura della Redazione

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Ancora più preoccupante è che questa vulnerabilità informativa e informatica è spesso inconsapevole, il che rende lo scenario assolutamente significativo (e allarmante): in un mondo che chiacchiera a prescindere e con una reputazione pubblica che viene spesso costruita in modo del tutto arbitrario da terzi, basandosi sul sentito dire, saper difendere in qualche modo il proprio posizionamento percettivo (e la propria dignità) è fondamentale quanto complicato.

lcuni numeri, giusto per avere un’idea:

• più di 12 milioni di persone, ogni singolo giorno, hanno la possibilità di accedere all’identità digitale di qualsiasi altro soggetto; • ben il 65% dei consumatori modula il proprio comportamento d’acquisto in base a ciò che sente dire da altri consumatori, ignorando quasi del tutto, in tal senso, l’operato di uffici stampa, campagne pubblicitarie, ecc.; • il 60% dei cittadini europei condivide online dati di ogni genere, tra cui, nel 10% dei casi, dati sensibili (che, per la cronaca, non dovrebbero essere condivisi); • con particolare riguardo agli italiani, praticamente 1 su 3 è a rischio di furto di identità digitale o di altri dati di elevata riservatezza e importanza.

L’identità digitale è determinata delle informazioni presenti in rete, che la rappresentano agli occhi di un utente del web, ed è dunque il riflesso online della nostra identità offline, ricostruita e interpretata attraverso le informazioni disponibili (“disponibilità” è un concetto fisiologicamente distante da “completezza” e “verità”). Tutte le entità sul web

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hanno poi un’immagine definita da ciò che le persone dicono di loro. Questi fattori lasciano intravedere un’alchimia pericolosa, dove la nostra immagine (incredibile dictu) non dipende quasi per niente da noi stessi, ma da ciò che “si dice in giro” sulla nostra persona. L’unico elemento in più è che oggi più che mai il comportamento d’acquisto (in senso lato) è in un certo senso autarchico, basato su una forma non del tutto definibile di etica opportunistica del compratore, di desiderio di identificazione di sé attraverso i valori che percepisce e sceglie attraverso il consumo. Il focus si sposta soprattutto nell’architettura più adatta all’immagine web di un’azienda. La gestione dell’identità digitale è un’operazione estremamente complessa e delicata e per questo è stata sviluppata, dopo anni di attività nel campo, una vera e propria disciplina scientifica specialistica: l’Ingegneria Reputazionale. L’approccio nella gestione dell’identità digitale deve essere di tipo strategico: intercettare i bisogni informativi degli utenti del web interessati ad avere informazioni sul nostro conto e fornire i dati nella maniera più completa possibile. Esistono, ad oggi, pochissime società in grado di compiere in modo corretto le operazioni atte alla prevenzione, protezione e cura del profilo web degli utenti: una di esse, la Reputation Manager, con sede a Milano, è stata tra le prime a livello europeo ad occuparsi di Ingegneria Reputazionale e ha al proprio attivo clienti di caratura internazionale che necessitano di costanti monitoraggi ed interventi per creare progressivamente e difendere un adeguato posizionamento strategico sulla Rete. Si tratta di un motivo di estremo orgoglio per il nostro Paese, visto che sul digitale tende generalmente ad essere piuttosto arretrato (per fare un paio di esempi: la qualità delle nostre connessioni è nettamente inferiore a quello di molti Paesi che siamo soliti considerare “Terzo Mondo”, mentre gli investimenti in ICT delle nostre aziende sono mediamente latitanti).

Parlando di natura degli interventi, prima di proteggere è importante costruire un’identità digitale positiva, coerente e delineata, secondo il nostro punto di vista, ricordando che sul web, nella sua interezza e complessità, è davvero difficile estirpare del tutto un contenuto lesivo; al limite lo si può prevenire o, nel caso sia già presente, mitigarlo in qualche modo, o attirare l’attenzione altrove. Non basta, dunque, creare più portali o aprire una molteplicità frammentata di account sui social network per generare un’identità digitale: l’obiettivo non è solo apparire, ma anche trasmettere coerenza e applicare un aggiornamento continuo delle informazioni fornite: in poche parole, comunicare. La costruzione di un’identità digitale mira alla protezione e alla gestione di un profilo online di alto livello, inserito in un contesto unitario, altamente professionale. È una tipologia progettuale che contempla l’utilizzo di canali di comunicazione ad elevato valore aggiunto e deve necessariamente considerare due livelli di intervento, integrati ed interdipendenti: azienda e management. Passo fondamentale, in questo scenario, è definire i punti chiave rilevanti dell’identità offline e trasferire tali informazioni sul web. La prevenzione e la protezione diventano i cardini dell’Ingegneria Reputazionale: l’obiettivo è interagire con i canali che contengono lesività, per una loro rimozione (ardua) o deindicizzazione dai risultati del motore di ricerca. Nel caso in cui non sia sicuro agire in termini di rimozione, è comunque possibile agire sulla visibilità di tali contenuti nei risultati del motore di ricerca, attraverso l’introduzione di canali, filler, destinati al posizionamento e allo scaling nelle zone a minor visibilità dei contenuti negativi. Inoltre, anche i canali primari di comunicazione, attraverso il loro posizionamento nelle zone a maggior visibilità dei risultati del motore di ricerca, contribuiscono alla riduzione della visibilità dei contenuti indesiderati.

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IMPRESE E IMPRENDITORI

“Il valore più importante per una banca è la cura del cliente”

Ferdinando Cavallini, direttore generale della Banca della Provincia di Macerata, traccia il bilancio di un anno molto positivo e lancia la sua proposta per il territorio: “Intervenire immediatamente, capire, anticipare” di Asmae Dachan

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Qual è la vostra filosofia in merito all'erogazione del credito? “Noi siamo di fatto gli unici che ormai da circa tre anni eroghiamo mutui a rata concordata. Abbiamo il mutuo standardizzato sul tasso e la durata, come tutti, però, in più, tariamo la rata sul reddito: se ci sono le condizioni eroghiamo, altrimenti no. Non vogliamo mettere nessuno in difficoltà, perché erogare più di quanto una persona è in grado di sopportare non è un favore, ma un danno. Ci piace curare l'esigenza della persona, dando ciò che serve e ciò che il nostro interlocutore è in grado, serenamente, di ripagare. Quando la rata supera un terzo del reddito, non eroghiamo. La rata concordata è stata un'ottima intuizione: da giugno 2013 a giugno 2014 abbiamo raddoppiato i mutui. Siamo arrivati prima degli altri. Finanziando le famiglie, finanziamo indirettamente anche i costruttori. Non è sempre semplice spiegare che come banca curiamo gli interessi della persona: spesso si crede davvero che gli istituti facciano credito solo a chi ha i soldi”.

ottor Cavallini, come si è chiuso il bilancio 2014? “È stato eccezionale, con 3,5 milioni di utile netto; abbiamo azzerato le perdite pregresse; per la prima volta gli azionisti avranno un valore intrinseco dell'azione superiore al valore nominale. Abbiamo l'indice di solvibilità nettamente superiore al minimo regolamentare; quindi siamo molto solidi, pronti ad assistere il territorio. Abbiamo chiuso gli impieghi a più 4,5 per cento. Se riusciamo a creare sinergia con i principali attori del territorio, quel 4 diventa 20 per cento... Sarebbe un segnale forte per tutta la comunità”. Come descriverebbe la vostra tipologia di offerte? “I nostri prodotti bancari sono pensati su misura, per chi richiede credito. Lavoriamo come una sartoria, non come una fabbrica. Siamo aperti a finanziare tutte le iniziative che siano meritevoli, attuali e che abbiano un futuro. Non abbiamo specializzazioni di prodotto, ma un prodotto valido per tutti, ritagliato e ritagliabile sulla necessità di ciascuno, per le famiglie, le imprese o le associazioni di categoria”.

Come commenta le voci di chi ritiene ∂65∂


IMPRESE E IMPRENDITORI che si stia lentamente uscendo dalla crisi? “Questo territorio comincia a dare segnali di risveglio, segnali che abbiamo visto prima e dopo l'estate, per via della crisi russa si sono attenuati e solo da un paio di mesi abbiamo notato un piccolo fermento di numeri, ma soprattutto intellettivo, con voglia di reagire, di fare. Sta cambiando la mentalità. Prima c'era rassegnazione e sfiducia, adesso un ritrovato ottimismo e torna la voglia di intraprendere. Il problema dell'Italia oggi è la carenza di investimenti, sia nel pubblico, che nel privato; se ripartono quelli, riparte l'economia. Il momento è assolutamente favorevole: il dollaro ha perso il 15 per cento rispetto a sette, otto mesi fa; il petrolio è dimezzato; l'epoca d'oro della finanza è finita. Oggi le banche, incentivate anche dalla politica monetaria espansiva della Bce sono orientate a sostenere di più l'economia”. Quindi anche gli istituti di credito devono in qualche modo evolversi? “Le banche devono tornare a fare il loro mestiere, così come anche le aziende, che devono riprendere a investire. Ci siamo proposti con le associazioni di categoria e abbiamo detto: 'il momento è favorevole, creiamo sinergia. Questa è una banca piccola, che può raggiungere determinati risultati perché è solida, liquida, ben impostata, ben vista, anche se i numeri sono piccoli. Aiutateci ad aumentare questi numeri. Tutto ciò che raccogliamo con una modalità la destiniamo agli impieghi e alle imprese. Mettiamo insieme le forze. Aiutateci ad aiutare i vostri associati. Facciamo in modo che questo territorio torni ad avere una banca di riferimento di cui, in questo momento, si avverte l’esigenza. Stiamo aspettando delle risposte e speriamo siano positive”.

tarare il prodotto su misura. Veniamo da un periodo difficilissimo in cui noi, però, non abbiamo abbandonato nemmeno un cliente, né chiuso un conto, né mai fatto mancare liquidità. Si è creata fiducia tramite il passaparola. Oggi siamo a 24mila anagrafiche accese, con circa 12mila clienti attivi; abbiamo aperto a Porto S. Giorgio una filiale, la prima oltre il Maceratese perché ci interessa molto il territorio fermano, molto affine al nostro per cultura e mentalità”. Come siete strutturati a livello di personale? “Noi puntiamo molto sui giovani collaboratori: i dipendenti sono passati da 21 a 52 nel giro di tre anni e mezzo e i promotori finanziari da 18 a 30 (vogliamo portarli a 100 per coprire le Marche e l'Umbria). Loro costituiscono la rete esterna di collaborazione finanziaria e presidiano i 4 punti servizio, per ora tutti aperti nella provincia di Macerata. Vogliamo coniugare tradizione (la presenza fisica) e innovazione (la banca virtuale). La nostra logica non è di muoversi a macchia di leopardo, ma a macchia d'olio”.

“IN ITALIA C'È UN GAP CHE NOI VOGLIAMO COLMARE, CHE RIGUARDA LA CULTURA FINANZIARIA: PER QUESTO CI PROPONIAMO COME BANCA PARTNER FINANZIARIO”

Quali sono i punti di forza che vi hanno permesso di raggiungere questi risultati? “Capacità di ascolto delle esigenze del cliente e possibilità, tenendo conto della struttura organizzativa della banca, di

E i valori su cui puntate? “Anzitutto l'etica, un rapporto trasparente, corretto, mantenere i patti. Curiamo molto il rapporto con il cliente; non ci interessa fare l'affare, ma intessere relazioni; costruiamo pacchetti in base a tutto ciò di cui ha bisogno: mutuo, conto corrente, deposito, assicurazione; ci proponiamo come partner finanziario. La banca che aiuta il cliente a curare la parte finanziaria del suo business”. Obiettivi per il nuovo anno? “Migliorare ulteriormente la cura e la relazione con il cliente. Per far questo abbiamo avviato una nuova struttura commerciale nel mese di ottobre, composta da consulenti di credito e consulenti di investimento. Il cliente ha un unico riferimento, individuato in base alla prevalenza della necessità, ma ha a disposizione due specialisti, che insieme rappresentano la banca come partner finanziario”.

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UNA VITA IN BANCA “SONO ENTRATO A 20 ANNI IN BANCA ITALIA E NE SONO USCITO A 60, FACENDO TUTTA LA CARRIERA INTERNA, DAL RUOLO IMPIEGATIZIO A DIRETTORE, VIVENDO MOLTE ESPERIENZE, SIA DI FILIALE (8 FILIALI CON LA FAMIGLIA AL SEGUITO), CHE DI AMMINISTRAZIONE CENTRALE. SONO ARRIVATO A MACERATA NEL 2002 COME DIRETTORE FILIALE; IN QUEL PERIODO HO CONOSCIUTO IL PRESIDENTE LORIS TARTUFERI, PERSONA DI ASSOLUTO VALORE ETICO, UMANO E PROFESSIONALE CHE AVEVA AVVIATO QUESTA BANCA. QUANDO SONO ANDATO IN PENSIONE DA BANCA D'ITALIA (DOPO 40 ANNI DI SERVIZIO) AVEVO DECISO DI STABILIRMI A MACERATA; PURTROPPO NEL GIUGNO 2010 È MANCATO IL MIO PREDECESSORE E CON IL PRESIDENTE TARTUFERI CI SIAMO REINCONTRATI”.


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CONTRIBUTI & INCENTIVI

Contributi & incentivi a cura della Divisione Strategia e Finanza d’Impresa Sida Group srl

¬ MARCHE ¬

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO "Fondo Crescita: R&D, settore ICT e industria sostenibile" Al via due interventi del Fondo per la crescita sostenibile per la promozione di grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione elettroniche (ICT), coerenti con l’Agenda digitale italiana, e nel settore della cosiddetta industria sostenibile. I progetti dovranno prevedere spese ammissibili comprese tra 5 mln € e 40 mln €, con un mix di agevolazioni tra finanziamento agevolato (max 60%) e fondo perduto (max 15%). SCADENZA: in fase di attivazione MISE "Credito d'imposta assunzioni" Le istanze potranno essere presentate dalle imprese, in modalità telematica attraverso una specifica piattaforma informatica, a partire dal 15 settembre 2014 per le assunzioni effettuate dal 26 giugno al 31 dicembre 2012. Per le assunzioni effettuate nel corso del 2013, le istanze potranno essere presentate a partire dal 10 gennaio 2015. SCADENZA: fino a esaurimento fondi

FONDI INTERPROFESSIONALI "Sostegno alla formazione" I fondi interprofessionali sono stati istituiti per favorire la formazione dei lavoratori e sono aperti a soddisfare i fabbisogni formativi della singola impresa, partecipando ai bandi emessi dal Fondo. SIDA Group affianca l'azienda, supportandola nella scelta del Fondo Interprofessionale, elaborando e gestendo i progetti formativi aziendali e interaziendali, svolgendo tutti gli adempimenti burocratici previsti.

accrescere la loro competitività sui mercati nazionali ed internazionali. Il contributo massimo sarà pari all'80% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di € 80.000,00.

zioni di riequilibrio finanziario. L'importo del finanziamento non può essere inferiore ad € 50.000 e non superiore ad € 150.000 con un tasso pari all'1%.

SCADENZA: fino ad esaurimento fondi

SCADENZA: fino ad esaurimento fondi

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO "Fondo Crescita Sostenibile"

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO "Fondo Centrale di Garanzia per le PMI" Con il Fondo di Garanzia le PMI possono accedere a diversi tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investimenti, avendo a supporto una copertura massima dell'80% del finanziamento, fino ad un massimo di € 2,5 milioni.

Il bando finanzia, attraverso finanziamenti a tasso agevolato, iniziative e progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale per la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi e per il miglioramento degli stessi. I progetti devono avere durata tra 18 e 36 mesi, essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e di importo compreso tra 800 mila e 3 milioni di euro. Le domande potranno essere presentate a partire dal 30 settembre 2014.

REGIONE MARCHE "Progetti Bottega-Scuola" Sono a disposizione contributi alle PMI della Regione che prevedono l'assunzione di borsisti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. L'entità del contributo è pari ad € 7.000,00. SCADENZA: fino ad esaurimento fondi

SCADENZA: fino ad esaurimento fondi

MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO "Valorizzazione disegni e modelli"" La misura è volta ad incentivare gli investimenti aziendali per la valorizzazione di disegni e modelli industriali al fine di

REGIONE MARCHE "Agevolazioni per le imprese del comparto culturale evoluto" Finanziamento agevolato per le operazioni di sviluppo a fronte di investimenti e opera-

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SCADENZA: fino ad esaurimento fondi MISE E CASSA DEPOSITI E PRESTITI "Sabatini Bis" Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico che istituisce un nuovo strumento per accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e migliorare l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese.Alle imprese verrà riconosciuto dal Mise un


CONTRIBUTI & INCENTIVI

contributo in conto interessi pari all'ammontare complessivo degli interessi calcolato su un tasso favorevole del 2,75%, ripartito in cinque anni in quote annuali costanti. SCADENZA: fino ad esaurimento fondi CAMERA DI COMMERCIO FERMO "Fondo Genesi per credito a PMI" La Camera di Commercio di Fermo, ha stipulato una convenzione con i confidi che operano sul territorio provinciale, con l’obbiettivo di agevolare l’accesso al credito delle nuove Pmi, tramite la costituzione di un fondo (Fondo Genesi), per la concessione di garanzie sui finanziamenti. Destinatari finali sono le PMI iscritte al Registro delle Imprese dal 1° gennaio 2012. L'importo massimo della garanzia potrà essere pari ad € 30.000, nella misura massima del 30%. SCADENZA: a sportello REGIONE MARCHE ”Incentivi per il passaggio generazionale” Sono aperti i termini per il sostegno alle imprese in fase di ricambio generazionale, sia in successione che in cessione di impresa, evitando la dispersione del know-how e del patrimonio di conoscenze acquisito. Sono previste agevolazioni per la progettazione dell’intervento, per l’attività di formazione, per l’acquisto di consulenze specialistiche. L’agevolazione è compresa tra il 25% e l’80% dei costi sostenuti, a seconda delle tipologie

¬ EMILIA ROMAGNA ¬

della cosiddetta industria sostenibile. I progetti dovranREGIONE EMILIA ROMAGNA no prevedere spese ammis”Progetti per l’ICT nelle PMI” sibili comprese tra 5 mln € SCADENZA: e 40 mln €, con un mix di a partire dal 3 marzo 2014 Sono ammessi gli interventi agevolazioni tra finanziamento realizzati che riguardano agevolato (max 60%) e fondo l’introduzione di strumenperduto (max 15%). ISMEA ti informatici e telematici ”Agevolazioni per il primo avanzati e la loro integrazione SCADENZA: insediamento dei giovani in con l’organizzazione aziendale. in fase di attivazione agricoltura” Sono ammissibili spase per attivazione di servizi di conSono previsti interventi al fine nettività e acquisto di dispoFONDI INTERPROFESSIOdi favorire l’insediamento di sitivi e servizi infrastrutturali NALI giovani nella conduzione di e consulenze specialistiche. Il ”Sostegno alla formazione” imprese agricole competitive. contributo massimo è pari a € L’agevolazione prevede con50.000,00. “I fondi interprofessionali tributi in conto interessi per sono stati istituiti per favorire interventi fondiari a cancello SCADENZA: 31/03/2015 la formazione dei lavoratori aperto, per un massimo di € e sono aperti a soddisfare 1mln per le ditte individuali i fabbisogni formativi della o società agricole unipersoREGIONE EMILIA ROMAnali, e per un massimo di € GNA singola impresa, partecipando ai bandi emessi dal Fondo. 2,5mln negli altri casi. Il premio ”Progetti per l’ict nelle piccole SIDA GROUP affianca l’azienmassimo erogabile è pari ad € e medie imprese” da, supportandola nella scelta 40.000,00. del Fondo Interprofessionale, Sostegno per il potenziamenelaborando e gestendo i SCADENZA: to e la crescita delle imprese progetti formativi aziendali e Bando sempre aperto attraverso l’introduzione di interaziendali, svolgendo tutti Ict e di modalità e strumenti gli adempimenti burocratici innovativi di gestione a favore previsti.” INVITALIA - AGENZIA PER delle PMI. L’agevolazione conLO SVILUPPO E L’ATTRAZIOsiste in un contributo in conto NE DEGLI INVESTIMENTI capitale nella misura del 45% MISE ”Agevolazioni per il subentro della spesa ritenuta ammissi”Credito d’imposta assunzioni” in agricoltura” bile. La spesa ammissibile a seguito dell’istruttoria della Le istanze potranno essere Finanziamenti volti a favorire Regione, non deve risultare presentate dalle imprese, in la nascita di nuova imprendiinferiore a € 20.000. modalità telematica attravertorialità e il ricambio geneso una specifica piattaforma razionale in agricoltura, in SCADENZA: 31/03/2015 particolare nel settore della informatica, a partire dal 15 settembre 2014 per le assuntrasformazione e commerciazioni effettuate dal 26 giugno lizzazione prodotti agricoli. MINISTERO SVILUPPO ECOLe agevolazioni consistono in NOMICO al 31 dicembre 2012. Per le assunzioni effettuate nel corso contributi a fondo perduto ”Fondo Crescita: R&D, settore del 2013, le istanze potranno e mutui a tasso agevolato ICT e industria sostenibile” essere presentate a partire fino ad un massimo di € dal 10 gennaio 2015. 1.032.000,00. L’importo del Al via due interventi del Fonpremio per il primo insediado per la crescita sostenibile SCADENZA: mento consiste in un contriper la promozione di grandi fino a esaurimento fondi buto a fondo perduto fino a € progetti di ricerca e sviluppo 25.000,00. nel settore delle tecnologie dell’informazione e della SCADENZA: comunicazione elettroniche Bando sempre aperto (ICT), coerenti con l’Agenda digitale italiana, e nel settore di azioni scelte. Presentazione delle domande a sportello.

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CHI ENTRA E CHI ESCE

Chi entra e chi esce

In questa rubrica presentiamo le novità principali relative a nomine e incarichi in aziende del territorio ed enti pubblici, nonché avvicendamenti che interessano marchigiani Guido Barbieri direttore artistico delle Muse Il neo direttore artistico della Fondazione Teatro delle Muse di Ancona è Guido Barbieri. “Vogli mantenere ferma e incontestabile l’identità storica del Teatro”.

Marco Fioravanti coordinatore regionale dei Consigli comunali di Anci Marco Fioravanti, presidente del consiglio comunale di Ascoli Piceno, è il nuovo coordinatore dei consigli comunali di Anci Marche. Come vice è stato scelto Marcello Milani, presidente del consiglio comunale di Ancona.

Giovanni Oliva nuovo consulente per le Attività Artistiche al Pergolesi Spontini Giovanni Oliva, tra i maggiori esperti di teatro musicale in Italia, è stato nominato consulente per le Attività Artistiche della Fondazione Pergolesi Spontini per il triennio 2015-2017 della Stagione Lirica del Teatro e del Festival Pergolesi Spontini.

Autorità Portuale di Ancona, Giampieri nuovo presidente Rodolfo Giampieri è il nuovo presidente dell’Autorità Portuale di Ancona. Faber, Zoboli nuovo presidente Ettore Zoboli è il nuovo presidente e Ceo Business Unit Hoods Franke Group della Faber. Riccardo Remedi ha assunto il ruolo di Managind Director.

Marco Manfredi presidente Federalberghi Ancona Marco Manfredi, già presidente dell’Associazione Albergatori di Senigallia è il nuovo presidente di Federalberghi Provincia di Ancona Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali.

Alessandro Bracaccini presidente della Consulta La Consulta dello Sport di Osimo ha un nuovo presidente, Alessandro Bracaccini.

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CHI ENTRA E CHI ESCE

Cosmari, presentato il nuovo CdA Il Consiglio di Amministrazione di Cosmari srl ha presentato il nuovo presidente, Marco Graziano Ciurlanti e il vice presidente Rosalia Calcagnini. Nel CdA Paolo Gattafoni, Maria Elena Sacchi, Armando Vitali. Pierino Verbenesi neo presidente delle Attività produttive L’Associazione delle Attività produttive di San Severino Marche ha un nuovo presidente: è Pierino Verbenesi. Leoanardo Meloni assessore a Fabriano Leonardo Meloni è stato nominato assessore comunale a Fabriano con deleghe di mobilità e trasporti, industria, artigianato e rapporti con le società partecipate. Carmelo Rau direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Il nuovo direttore regionale per la Marche dell’Agenzia delle Entrate è Carmelo Rau. Francesco Matranga giudice sportivo territoriale Importante riconoscimento per il Badminton Senigallia da parte della Federazione Italiana Badminton con la nomina dell’avvocato Francesco Matranga a Giudice Sportivo Territoriale per il centro Italia. Luigi Contisciani alla guida del BIM Tronto L’assemblea del Bacino Imbrifero del Tronto sceglie ancora Luigi Contisciani come Presidente. Mattia Morbidoni presidente del Sistema museale Il Sistema Museale della Provincia di Ancona ha un nuovo presidente, il ventisettenne Mattia Morbidoni. Stefania Torresi assessore Il sindaco di Sant’Elpidio a Mare ha asse-

gnato le deleghe al commercio, turismo e cultura all’Assessore Stefania Torresi. Musica, Soudant nuovo direttore Form Hubert Soudant è il nuovo direttore della Form, che guiderà l’Orchestra filarmonica marchigiana per i prossimi tre anni. A lui l’onore di inaugurare a Fabriano la stagione 2015, oltre 50 appuntamenti in tutta la regione. Fernando Piazzolla alla Camera Penale di Ancona Il nuovo presidente della Camera Penale di Ancona è l’avvocato Fernando Piazzolla. Giancarlo Sagramola presidente Unione Montana Giancarlo Sagramola, sindaco di Fabriano è stato eletto presidente dell’Unione Montana dell’Esino Frassassi composta dai Comuni di Fabriano, Sassoferrato, Serra San Quirico e Cerreto d’Esi. Giuseppe Brutti presidente Cna Pensionati di Ascoli Piceno Giuseppe Brutti è stato eletto presidente Cna Pensionati di Ascoli Piceno. Per il 2015 faranno parte del direttivo anche Luciano Costantini, Franco Lino, Riccardo Travaglini e Rosa Biancucci Pignoloni. Vice presidenti vicari Enrico Ciaffardoni e Luciano Costantini. Romina Pierantoni alla Nuova Unione Montana Romina Pierantoni, sindaco di Borgo Pace, è la presidente dell’Unione Montana dell’Alta Valle del Metauro. Cristiano Ferracuti presidente dell’Interregionale Centro Gic I Giovani Imprenditori di Confindustria Marche, Lazio, Umbria ed Abruzzo che costituiscono l’Interregionale Centro hanno eletto Cristiano Ferracuti alla guida ∂71∂

dei Giovani Industriali del Centro Italia. Anap Macerata rinnova i propri organismi statuari L’Associazione Nazionale Artigiani Pensionati di Macerata ha rinnovato gli organi direttivi: Guido Celasci è il nuovo presidente mentre Lino Concettoni è il presidente onorario. Matteo Ricci vice presidente Anci Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, vice presidente nazionale del Pd, è uno dei vice presidenti dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni, nominati dal presidente Piero Fassino. Raffaele Cannizzaro prefetto di Ancona Raffaelle Cannizzaro è il nuovo prefetto di Ancona. Cannizzaro, già prefetto di Catanzaro, è stato destinato al capoluogo marchigiano nell’ambito del movimento dei prefetti approvato dal Consiglio dei Ministri. Luigi Pizzi prefetto di Urbino Luigi Pizzi è il nuovo prefetto di Pesaro Urbino. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri. L’attuale prefetto pesarese, Attilio Visconti, è stato destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Pisa.

Alessia Morani vice presidente Pd alla Camera La marchigiana Alessia Morani è stata nominata vice presidente del gruppo Pd alla Camera. “Un riconoscimento prestigioso - ha commentato il segretario regionale Francesco Comi”.

Nomine e incarichi possono essere inviati all’indirizzo email: ufficiostampa@mlmagazine.it


FISCO

LE NOVITA’ FISCALI DELLA LEGGE DI STABILITA’

Si riportano di seguito le principali novità fiscali introdotte con la Legge di Stabilità 2015 approvata dal Parlamento di Roberto Antonella Sida Group srl

BONUS 80 EURO Stabilizzato il bonus 80 euro per lavoratori dipendenti con reddito fino a 26mila euro

BONUS FIGLI Via libera al bonus bebè per chi ha un ISEE inferiore a 25mila euro.

MORATORIA MUTUI Riaperta la possibilità di richiedere la moratoria della quota capitale dei mutui per PMI e famiglie

TFR IN BUSTA PAGA Introdotta la possibilità di liquidare il TFR in busta paga per il periodo 01/03/2015 – 30/06/2018. In questo caso il TFR verrà assoggettato a tassazione ordinaria

FONDI PENSIONE Passa dall’11 al 20% la tassazione dei fondi pensione e dall’11 al 17% per la rivalutazione del Tfr. Introdotto un credito d’imposta per investimenti a m/l termine nell’economia reale.

POLIZZE VITA L’esenzione IRPEF viene limitata solo alle parti di capitale erogate in caso di morte dell’assicurato a copertura del rischio demografico

CREDITO IRAP Introdotto un credito d’imposta del 10% per le imprese senza dipendenti

COSTO DEL LAVORO Dal 2015 sarà deducibile IRAP la differenza tra il costo sostenuto per i dipendenti a tempo indeterminato e le deduzioni già vigenti

PATENT BOX PER I BREVETTI Introdotto un regime fiscale di favore per i redditi derivanti dalla concessione in uso o dalla utilizzazione diretta di brevetti per il periodo 2015-2020

NUOVO REGIME DEI MINIMI Dal 2015 viene introdotto un nuovo regime dei minimi con aliquota d’imposta del 15% e soglie di ricavi massime variabili da 15mila a 40mila euro in base all’attività svolta

SPLIT PAYIMENT L’Iva sulle prestazioni di servizi e cessioni di beni effettuate nei confronti della Pubblica Amministrazione verrà versata direttamente dagli enti pubblici. Le fatture dei fornitori della PA non dovranno contenere l’Iva

REVERSE CHARGE Il reverse charge viene esteso sulle forniture effettuate verso supermercati, ipermercati e discount alimentari

DETRAZIONI CASA Prolungata al 31/12/2015 la detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici

RISPARMIO ENERGETICO Proroga al 2015 per la detrazione IRPEF/ IRES sugli interventi per il risparmio energetico. Viene agevolata anche l’installazione di schermature solari e generatori di calore a biomasse

TETTO IMU-TASI Anche per il 2015 l’aliquota massima della TASI è al 2,5 per mille. Concessa anche per il 2015 la possibilità di applicare un aumento extra dello 0,8 per mille della TASI e dell’IMU

RAVVEDIMENTO LUNGO Viene rivisto l’istituto del ravvedimento operoso e viene introdotta la possibilità di versare solo le sanzioni ridotte ad 1/6 fino a quando non siano avviate da parte del fisco attività istruttorie o di controllo

CONTROLLI FISCALI Dopo l’effettuazione del verbale la sanzione sarà ridotta di 1/5 (e non più di un 1/6) e potranno comunque essere effettuati ulteriori accessi, ispezioni, verifiche o controlli

STOP ALLA RATEAZIONE Non sarà possibile utilizzare lo strumento del ravvedimento operoso per rateizzare il versamento delle imposte

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FISCO E-BOOK Aliquota IVA del 4% sugli e-book (libri e periodici in formato elettronico)

CANONE RAI Nel 2015 il canone RAI non potrà subire aumenti

PELLET Aumento al 22% dell’aliquota Iva applicata sul pellet in legno

ART BONUS Estese le agevolazioni “Art bonus” anche per le erogazioni di sostegno delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione

RIENTRO RICERCATORI Si estende e si prolungano da due a tre i periodi d’imposta nei quali si applicano le agevolazioni fiscali in favore dei ricercatori che rientrano in Italia

BUONI PASTO La quota non sottoposta a tassazione dei buoni pasto in forma elettronica passa da 5,29 a 7 euro

CARTELLE DI PAGAMENTO Estesa al 2015 la compensazione delle cartelle esattoriali per imprese che vantano crediti nei confronti della PA

CREDITO R&S Introdotto un credito d’imposta del 25% sugli investimenti in R&S effettuati nel corso del 2015

EROGAZIONI LIBERALI ONLUS Fissato a 30.000 euro l’importo massimo su cui calcolare la detrazione del 26% e l’importo massimo deducibile IRES

COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Ripristinata la non imponibilità Iva delle cessioni effettuate nei confronti della PA e dei soggetti della cooperazione allo sviluppo destinati ad essere trasportati fuori dall’UE per fini umanitari

DETRAZIONI PARTITI POLITICI La detrazione per versamenti effettuati nei confronti di partiti e movimenti politici sussiste anche in caso di donazione

CREDITO D’IMPOSTA WI-FI Il credito d’imposta per le strutture ricettive del settore turismo relativo a spese per impianti wi-fi spetta a condizione che la velocità di connessione sia pari almeno ad 1 mb/s

5 PER MILLE Stabilizzata a partire dal 2015 la disciplina del 5 per mille prevedendo uno stanziamento annuale di 500 milioni di euro

CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA Posticipata di un anno l’applicazione della clausola di salvaguardia introdotta dalla legge di stabilità 2014 che riduce le agevolazioni fiscali in caso di non ottenimento di risultati sulla revisione della spesa

CREDITO AUTOTRASPORTATORI Il credito d’imposta relativo alle accise sul gasolio per autotrasporti non si applica ai veicoli Euro 0 o inferiori. Le riduzioni del credito d’imposta previste per il 2015 vengono posticipate al 2019

IVA MARINA RESORT Prorogata al 2015 l’applicazione dell’aliquota iva 10% per i Marina Resort

IMU IMMOBILI PRODUTTIVI Non devono essere considerati nella rendita catastale dell’immobile i beni che siano privi del requisito dell’immobiliarità (“imbullonati”)

ACCISE AGRICOLTURA Ridotti del 23% i consumi medi standardizzati di gasolio da ammettere a regime agevolato in agricoltura

TASI L’AQUILA Esenzione TASI per gli immobili colpiti dal sisma dell’Aquila non ancora ricostruiti e agibili

IMU BOLZANO Estesa anche all’IMI della provincia di Bolzano la deducibilità del 20% dal reddito d’impresa

RIVALUTAZIONE Riaperti i termini per la rivalutazione di partecipazioni e terreni posseduti al 1 gennaio 2015.

COMUNICAZIONE DATI IVA Non è più obbligatorio l’invio telematico della comunicazione dati Iva

CONTROLLI RIMBORSI Fissato un tetto massimo per l’effettuazione dei rimborsi alle persone fisiche con crediti superiori a 4.000 euro derivanti da carichi di famiglia o crediti di precedenti dichiarazioni

ENTI NON COMMERCIALI Si innalza dal 5% al 77,74% la quota imponibile degli utili percepiti, anche nell’esercizio d’impresa, dagli enti non commerciali.

SISMA EMILIA Prorogato al 30/06/2015 il termine ultimo entro il quale i fabbricati inagibili in seguito al sisma sono esenti IMU

BOLLO AUTO Confermata l’eliminazione del bollo sulle auto storiche

CFC Per individuare i paesi che hanno un livello di tassazione sensibilmente inferiore all’Italia (più del 50%) viene introdotto uno specifico criterio

TRANSFRONTALIERI Elevata da 6.700 a 7.500 euro la franchigia IRPEF per i lavoratori dipendenti operanti in zone di frontiera

CAMPIONE D’ITALIA Introdotta una franchigia IRPEF di Euro 6.700 per i redditi di pensione e lavoro prodotti dai residenti di Campione d’Italia

CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA Previsti graduali aumenti di imposta a partire dal 2016 nel caso in cui non si ottengano gli obiettivi di risparmio sulla spesa

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INCHIESTA

COME SARÀ IL 2015 PER L’ECONOMIA MARCHIGIANA?

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condotto dalla nostra associazione, il 67 per cento di questo universo imprenditoriale confida che quest’anno possa rappresentare un mutamento del quadro congiunturale e la fine della recessione. Solo poco più di un quinto degli interpellati ( il 22,3 per cento) resta fortemente pessimista, non ha fiducia nel futuro e ritiene che la sua attività sia a rischio. Un ottimismo confermato dagli scenari di previsione Unioncamere che, per le Marche, indicano una crescita del Pil nel 2015 dello 0,9 per cento e dei consumi interni dello 0,6 per cento mentre per le esportazioni si prevede una crescita del 3,6 per cento. La modesta ripresa attesa nell’anno appena iniziato camminerà dunque sulle gambe delle 6.798 imprese manifatturiere esportatrici marchigiane, pari al 28,9 per cento del totale del nostro sistema manifatturiero. In particolare, la svalutazione

iù povere e insicure con il 23,3 per cento dei marchigiani a rischio di esclusione sociale o comunque in condizioni di disagio economico. Sono queste la Marche che si affacciano al 2015, anno delle elezioni regionali, fotografate dal nostro Centro Studi su dati Eurostat. L’11,1 per cento (più di un marchigiano su 10) si trova in grave deprivazione, cioè è in arretrato con le bollette, non può riscaldare adeguatamente casa e non può affrontare spese impreviste. Una crisi che continua e che è stata pagata duramente anche dal sistema produttivo marchigiano che negli ultimi sei anni ha perso un quarto della capacità produttiva, 4.457 aziende e 15 mila posti di lavoro. Malgrado una situazione così pesante, il 2015 può essere l’anno della svolta. Ne sono convinti i due terzi degli artigiani e delle piccole imprese. Secondo un sondaggio

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INCHIESTA

dell’Euro aumenta la competitività delle produzioni del made in Italy (alimentari, moda) e delle produzioni meccaniche. “Occorre sostenere ed affiancare queste imprese,” - affermano il presidente Cna Marche Gino Sabatini ed il segretario Otello Gregorini - “aiutare le altre 2mila imprese che hanno le potenzialità per guardare ai mercati esteri, ma da sole non ce la fanno. Servono progetti per favorire l’internazionalizzazione delle PMI, individuando i mercati strategici sui quali concentrare le iniziative promozionali, tenendo conto delle maggiori opportunità offerte alle nostre piccole e medie imprese dalla perdita di valore dell’Euro sul dollaro. Inoltre, altro elemento positivo, il calo del prezzo del petrolio dovrebbe rilanciare anche i consumi interni grazie ai risparmi delle famiglie sui prezzi del carburante e sulla bolletta energetica. Due fattori questi, che dovrebbero incidere per mezzo punto di Pil e anche di più, se

le compagnie petrolifere facessero calare i prezzi in linea con la media europea. Le previsioni più recenti sulla dinamica della ricchezza prodotta nelle Marche già davano per scontata una forte crescita delle esportazioni nel 2015 (+3,6%) e nel 2016 (+3,8%) pur essendo state formulate prima che iniziasse il fenomeno di caduta della quotazione dell’euro sul dollaro e prima che l’abbassamento del prezzo del petrolio assumesse i toni di un vero e proprio crollo. Vi è dunque la fondata speranza, colta dagli imprenditori che hanno risposto al nostro sondaggio, che le esportazioni marchigiane crescano ancora di più nel corso dell’anno e che la domanda per i consumi riprenda a crescere a ritmo ben più consistente di quello previsto qualche mese fa”. “Servono” - precisano Sabatini e Gregorini -“una politica di sviluppo, minore peso fiscale, più credito alle piccole e medie imprese, anche attraverso il rafforzamen-

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to e il sostegno dei Confidi. Chiediamo, inoltre, interventi per snellire la burocrazia, favorire gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione, utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione dai nuovi Fondi dell’Unione Europea. Gli artigiani e gli imprenditori che rappresentiamo chiedono alla politica nazionale la capacità di scegliere e di fare le riforme che servono all’Italia, e alla politica regionale chiedono la messa in campo di misure capaci di sostenere la peculiarietà del nostro sistema produttivo, rappresentato per il 93 per cento da imprese artigiane e da piccole e micro imprese, misure da individuare attraverso un confronto ed una rinnovata concertazione con gli attori economici e sociali delle Marche”.


ALTO ARTIGIANATO

La Pupa e il biroccio

Ha portato ad Ancona la tradizione delle maioliche, dando vita ad un laboratorio di decorazione della ceramica: Maria Stella Lucesole dipinge la storia di Asmae Dachan

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ncona e le maioliche: una storia ancora da scrivere? “È così: rispetto ad altre città marchigiane, dove le maioliche sono sempre state oggetto di lavorazione, Ancona non aveva più una sua tradizione. Ho avviato la mia attività nel 1986, con il desiderio di realizzare manualmente oggetti e decori su forme insolite, anche se non avevo alcuna esperienza nel settore. Ho imparato lavorando, giorno dopo giorno. L’amica Paola Cassarani mi ha messo a disposizione il suo forno, dove ho cotto le prime lavorazioni. Dipingevo piatti e brocche da vendere in occasione di quella che, all’epoca, di chiamava ‘Sagra del Rosso Conero’, oggi ‘Sagra di Varano’. I primi risultati mi diedero molta soddisfazione e mi spinsero a concentrarmi sempre di più su questo tipo di occupazione. Avevo già lasciato il lavoro di restauro di arazzi in un laboratorio di Ancona”.

È riuscita a fare della sua passione una professione? “Sì. Ho creato un mio laboratorio all’interno di un vecchio immobile che avevo acquistato con mio marito e ho iniziato a frequentare lo studio di Claudio Gagliardi, noto pittore da tempo rientrato a Varano, che mi consigliava e sollecitava anche nella scelta della ceramica. L’attività di ceramista è cominciata ufficialmente nel maggio 1991, col nome ‘Conero Ceramiche’. Ho acquistato un piccolo forno e ho cominciato a realizzare opere su commissione, soprattutto per il settore alberghiero e della ristorazione”. Quali sono i soggetti che predilige raffigurare? “Mi piace variare. Acquisto dalle fabbriche gli oggetti in biscotto di terra rossa e bianca, per poi smaltarli e decorarli. Eseguo riproduzioni di scene sacre e

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profane e paesaggi della nostra bella città, Ancona. Nel 1998 ho deciso di dare una nuova immagine e uno stile diverso al laboratorio. Conoscevo da tempo Sirio Burini, artista stimato e versatile, col il quale si era instaurata una bella collaborazione e che ha avuto un’idea geniale: trarre ispirazione dall’opera di Glauco Lucchetti di Filottrano, che in un libro aveva documentato la storia del biroccio marchigiano. Abbiamo così scelto la Pupa e il cesto di rose, circondata di riccioli e foglie. Ho ricavato il mio marchio di fabbrica da un antico bassorilievo in pietra, che era lo stemma del Comune di Varano di allora”. Cosa simboleggia la Pupa? “La donna rappresentata sul biroccio marchigiano è ritenuta emblema di purezza; è sempre accompagnata dalla colomba che stringe al petto come manifestazione


ALTO ARTIGIANATO simbolica. La collana che indossa era l’elemento decorativo della contadina marchigiana. Il biroccio non è solo un elemento di base agricolo, ma anche uno strumento essenziale in tutte le feste popolari; secondo antiche tradizioni, veniva usato anche per portare la dote dalla casa della sposa alla casa nuziale”. Come ha promosso la sua attività? “Inizialmente con il passaparola, poi abbiamo anche creato un sito internet. Nel 2000 c’è stata una svolta: un bel giorno ci ha convocato l’assessore regionale al Turismo che aveva bisogno di proposte e preventivi per gadget pubblicitari su ceramica. Noi abbiamo proposto la Pupa come motivo tipico marchigiano: l’idea è stata ben accolta e il preventivo accettato. Sono poi seguite altre commissioni che ci hanno permesso crescere: la Camera di Commercio di Ancona, diversi enti locali e dal

2005 il ‘Festival del Dialetto’ di Varano per il quale ogni anno realizzo i premi; nel 2006 la Diocesi di Ancona, in occasione del gemellaggio con la Russia, ha acquistato una serie di opere con le immagini della Madonna del Duomo, corredate dallo stemma vescovile. Sono contenta che il mio lavoro artigianale venga riconosciuto e valorizzato”. Che bilancio traccia del suo percorso? “Mi sto accorgendo ora che questo percorso può considerarsi suddiviso in tre fasi: la prima è stata la realizzazione di ciò che avevo ideato, la seconda lo sviluppo dell’attività con una precisa immagine per differenziarmi, la terza ed ultima mantenere al meglio ciò che ho creato. Per me le ‘regole’ di questo inconsapevole percorso sono state l’onestà e la puntualità. Con queste immagini e ricordi che sono frutto di vent’anni di attività spero di aver suscitato un certo interesse e uno stimolo

culturale, oggi più che mai, con l’intento di valorizzare promuovere e difendere il lavoro artigianale.” Quali sono i progetti per il futuro? “Mi piacerebbe tramandare le mie conoscenze a qualche giovane. Proseguirò con un progetto di innovazione, rinnovamento e ampliamento del laboratorio, mantenendo sempre vive le nostre tradizioni, con scelte accurate, per dare identità al prodotto stesso. Tutto questo grazie anche alle persone che mi hanno sostenuto e che hanno contribuito alla crescita dell’attività, apprezzando ed acquistando le mie opere. Nella nostra zona questa attività è ancora a livello artigianale e in quanto tale è sempre più preziosa e unica, anche se resta, per molti, sconosciuta. Mi ritengo comunque fortunata e soddisfatta per aver ridato vita nella mia città, Ancona, alla produzione di maioliche tipiche marchigiane”.

Monumenti di Ancona dipinti su addobbi natalizi

Maria Stella Lucesole all’opera A sinistra: un mascherone ispirato alla Fontana del Calamo di Ancona

La Pupa con in mano la colomba

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DOSSIER AEROPORTO d el l e Ma r ch e

“Se si potesse insegnare la geografia al piccione viaggiatore, il suo volo incosciente, che va dritto alla meta, diventerebbe d’un tratto impossibile” Carl Gustav Carus ∂79∂


DOSSIER | AEROPORTO delle Marche

Sì, viaggiare

I numeri effettivi e potenziali dell’Aeroporto delle Marche Raffaello Sanzio di Lorenza Radaelli

Ambizioso di nome e di fatto, l’Aeroporto delle Marche Raffaello Sanzio di Falconara ha dimostrato, soprattutto in seguito al suo ampliamento e rinnovamento nel 2004, di aver tutte le carte in regola per diventare polo di riferimento turistico e mercantile non solo per il territorio che lo ospita ma anche per le regioni limitrofe, ma qualcosa sembra impedirgli di decollare. La struttura, situata “strategicamente nel Centro Italia, in un’area raggiungibile attraverso la stazione e il porto di Ancona e lo scalo ferroviario di Falconara, nonché dall’interporto, è direttamente collegata con un viadotto alle autostrade per Roma, Milano e Bari e dista solamente 18 km del capoluogo della regione Marche”. Dal 2007 al 2012, i passeggeri di voli nazionali in transito dal Raffaello Sanzio sono passati dai 191.324 a 175.688, in costante diminuendo, arrivando a toccare il picco minimo di 118.169 nel 2009; i voli charter sono drasticamente ridotti (da 50.144 nel 2007 a 11.786 nel 2012). Per le tratte internazionali, invece, le variazioni sono state in crescendo e più significative: dai 243.405 nel 2007 ai 365.877 nel 2012. In questo arco di tempo dallo scalo ha transitato un totale di 500.126

passeggeri nel 2007, 416.274 nel 2008, 432.806 nel 2009, 520.410 nel 2010, 610.525 nel 2011 e 564.576 nel 2012. I dati forniti da Aerdorica Spa, la società responsabile di tutte le attività operative dell’Aeroporto di Ancona Falconara, il cui assetto vede due gruppi di azionisti (la Regione Marche controlla l’82% del capitale, Banca Marche e l’ente camerale di Ancona rispettivamente con il 6% e il resto controllato da comuni e due soci privati), permettono di classificare lo scalo dorico al 28° posto tra i 38 italiani per il traffico passeggeri, avendo diminuito a 503.400 unità il totale rispetto al 2012 (-11%), e al 10° per le tonnellate di merci trasportate nel 2013 (6.656). Alla guida di Aerdorica Spa, da maggio 2010 a ottobre 2013, c’è Cleto Sagripanti, imprenditore maceratese del settore calzaturiero. Due mandati e la certezza di aver svolto un buon lavoro: “lascio per tornare al mio mestiere” – aveva dichiarato alla consegna delle dimissioni sul tavolo di Spacca. “Assieme a Morriale (ex direttore dello scalo, in attesa di giudizio per peculato e truffa, ndr) abbiamo dimezzato i debiti della società; per la stagione invernale prossima si stanno definendo nuovi voli e Ryanair

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DOSSIER | AEROPORTO delle Marche

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DOSSIER | AEROPORTO delle Marche ha confermato la programmazione dello scorso anno”. Qualche mese prima, nel 2011, Sagripanti aveva dichiarato che “lo scalo dorico è diventato un punto di riferimento per i viaggiatori della regione nonostante la concorrenza dei più quotati vicini romagnoli, Rimini e Forlì”. Nonostante il bilancio di fine 2012 si chiudesse con 2 milioni di perdite, di cui 1,5 legati alle gestione (il fermo dovuto al maltempo e il calo del traffico in coerenza con quello nazionale), una parte dell’auspicata ripresa dello scalo, che fino al 2009 era indebitato per oltre 20 milioni di euro e 2 milioni e mezzo di perdite, si era comunque verificata: merito di un piano industriale centrato sulla ricerca di nuove destinazioni sostenibili e sulla riduzione dei costi, oltre alle risorse investite dai soci pubblici e privati. Il 2011, inoltre, aveva fatto segnare un record di traffico nel mese di agosto permettendo, a fine anno, di superare i 600.000 passeggeri totali. Sempre nel 2011 erano aumentati i voli e le destinazioni grazie alla firma di accordi con svariate compagnie aeree: l’arrivo di Ryanair con voli low cost è stato fondamentale, come la presenza di altre compagnie come Alitalia, Lufthansa, Air Dolomiti e Bel Air che hanno intensificato i voli per Madrid, Bruxelles e Düsseldorf. A quel tempo l’unico punto debole per il rilancio dell’Aeroporto delle Marche sembrava essere la mancanza di una linea diretta su Milano che, secondo l’allora presidente “avrebbe risposto alle esigenze della clientela di imprenditori e manager che vanno e tornano in giornata dal capoluogo lombardo, ma che, a causa di una legge del 2000 che ha escluso i collegamenti tra l’aeroporto di Milano Linate e gli scali sotto una certa soglia di traffico, non è possibile”. A Sagripanti è succeduto il professor Giovanni Belluzzi, eletto all’unanimità l’8 novembre 2013 (dopo una breve parentesi che ha visto l’avvocato Paolo Costanzi presidente pro tempore), con il quale viene approvato l’aumento di capitale sociale di 2 milioni di euro (da 9.665.835 ad un massimo di 11.665.835). Tra febbraio e aprile 2014 il neopresidente presenta il piano industriale di Aerdorica per riportare in attivo lo scalo che nel 2013 aveva toccato il record di 37 milioni di indebitamento (su una base

di 28 milioni di valore societario) e con perdite correnti tra i 6 e i 7 milioni. “Il 2014 si chiuderà già in equilibrio finanziario, grazie anche all’arrivo di un nuovo azionista”, aveva dichiarato. Le misure anticipate per dare fiato ad Aerdorica Spa prevedevano una rateizzazione dei 13 milioni di debiti erariali con Equitalia; il congelamento per 24 mesi delle rate sui 10 milioni di mutuo a medio termine con le banche; una dilazione di due anni dei 12 milioni di debiti commerciali con i primi pagamenti ai fornitori a partire da giugno 2014. Inoltre, Belluzzi prevedeva la riduzione dei costi annuali per il personale a 3,4 milioni, senza sacrificare gli investimenti in manutenzione e riqualificazione dell’offerta, con l’obiettivo di portare il Raffaello Sanzio dalla categoria 1 alla 3 (con l’utilizzo anche in condizioni meteo estreme), garantire puntualità dei voli e collegamenti stabili (non stagionali) con i grandi hub internazionali. Per il 2014 Belluzzi avrebbe anche previsto una lieve flessione dei passeggeri rispetto al 2013 e, di contro, un potenziamento dell’aerea cargo, che vale il 40% degli introiti”. (Fonte: Il Sole 24 Ore del 23 febbraio 2014 di Ilaria Visentini) Il piano industriale 2014-2018 si prefigge, nell’arco di cinque anni, il raddoppio dei passeggeri (da 300 a 600 mila) e, per il cargo, il passaggio da 6 mila a 12 mila tonnellate di merce in transito. Turisticamente parlando il 2014 non è stato dei migliori, si sa, ma un fattore ha lasciato presagire una chiusura d’anno e una stagione 2015 più serena: l’annuncio, ad ottobre, della chiusura dello scalo di Rimini e il dirottamento dei voli dalla Russia su Ancona. Aeradria, la società che gestiva il Fellini, era fallita e le procedure per affidare tramite bando la gestione ad un altro gruppo sono state troppo lente costringendo l’Enac a bloccarne l’attività. Colti dal cattivo presagio, gli operatori russi si sono mossi di anticipo prendendo contatti con Aerdorica per il trasferimento dei voli sulle piste del Raffaello Sanzio, più comodo nei collegamenti rispetto allo scalo di Bologna, per i passeggeri russi che continuano comunque a prediligere Rimini come destinazione delle proprie vacanze. In termini di frequenza i voli nel periodo invernale da e per Mosca e da e per San Pietroburgo si

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concentreranno il mercoledì e il sabato. In estate i collegamenti potrebbero diventare giornalieri ampliando anche gli scali di origine e destinazione su suolo russo. L’arrivo di voli dalla Russia fa prevedere per il futuro un aumento di circa il 30 per cento di voli provenienti anche da altri Paesi dell’Est Europa. A FINE 2014 Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca si è espresso sull’andamento dell’Aeroporto discutendo i punti chiave del piano di risanamento avviato con la gestione del prof Giovanni Belluzzi, presidente di Aerdorica Spa da novembre 2013. “La situazione economica e finanziaria di carattere ordinario – ha detto Spacca – è in sostanziale equilibrio: è stato raggiunto il primo obiettivo di ‘non produrre perdite economiche e finanziarie’. Dal punto di vista della gestione finanziaria, è in atto un’importante riduzione dell’indebitamento derivante dalle precedenti gestioni, soprattutto grazie ai programmati aumenti di capitale. Dal mese di giugno 2014 sono iniziati i pagamenti mensili ai fornitori, dei debiti verso gli Istituti Previdenziali e verso l’Erario, maturati negli anni passati. Quanto allo stato di attuazione del Piano Industriale 2014-2018 è confermato il raggiungimento di buona parte degli obiettivi previsti. In particolare – ha sottolineato il Presidente – si è registrato il superamento del volume preventivato in termini di traffico passeggeri e la conferma del target del traffico cargo”. “L’accordo siglato con i dipendenti, che prevede il mantenimento occupazionale, è stato rispettato. Data la straordinarietà dell’anno 2014, in attesa della sperimentazione del nuovo organigramma aziendale attivato a novembre, l’azienda ha dovuto fare ricorso ad interventi straordinari di manodopera aggiuntiva avvalendosi delle agenzie di lavoro interinale”. “Il contratto di Rete di Impresa tra Interporto Marche e Aerdorica è stato siglato ad agosto. È in corso di avanzato studio anche il coinvolgimento dell’Autorità Portuale e delle Ferrovie dello Stato. I soggetti interessati stanno predisponendo il Piano Industriale ed il correlato Piano Finanziario di sostegno: il termine è fissato per fine marzo”.


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DOSSIER | AEROPORTO delle Marche

“Aeroporto delle Marche, la porta alla crescita regionale”

Due domande a Enzo Giancarli, Consigliere regionale, presidente della IV Commissione Consiliare Ambiente, Territorio, Trasporti, Infrastrutture di Lorenza Radaelli

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a tempo segue con particolare attenzione la vicenda dell’Aeroporto Ancona-Falconara ed è stato relatore del Piano della logistica e delle infrastrutture approvato dall’Assemblea legislativa delle Marche nel 2012. Inoltre, è stato più volte promotore di mozioni relative ai temi delle infrastrutture marchigiane e del loro sviluppo e rilancio. Il Consigliere Enzo Giancarli, negli ultimi sette mesi, è stato tra i firmatari di svariate interrogazioni al Presidente Spacca. Non ultima quella del 29 dicembre 2014 insieme ai Consiglieri Ricci, Bucciarelli, Comi, Badiali, Marconi, Cardogna, con la quale si chiedevano precise risposte in merito alla “situazione di Aerdorica Spa al 31 dicembre 2014”. Risposta non pervenuta.

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Il 14 gennaio 2015, su sua iniziativa, è stata presentata un’ulteriore interrogazione a Spacca “per sapere quali iniziative dirette intenda adottare per rappresentare con forza presso le istituzioni competenti, compreso il Ministero, la necessità di garanzie di permanenza degli attuali servizi ed attrezzature di supporto al volo”. Ad oggi, risposta non pervenuta. “L’Aeroporto delle Marche dovrebbe giocare un ruolo chiave nella crescita industriale, logistica e turistica della nostra regione, se solo se ne comprendesse la vera missione e se ne valorizzasse il potenziale attuando strategie di gestione e di potenziamento che soddisfino le esigenze di tutto il territorio”.


DOSSIER | AEROPORTO delle Marche

Che cosa si chiede a Spacca, quale presidente della Regione Marche, ente azionista di maggioranza di Aerdorica Spa, la società che gestisce lo scalo marchigiano? “Nell’ultima interrogazione del 2014 si chiede di conoscere lo stato di attuazione del contratto di rete tra Interporto Marche e Aerdorica; lo stato di attuazione del piano industriale 2014-2018 di Aerdorica in tutti i suoi aspetti di riduzione dei costi e bilancio d’esercizio; i numeri del traffico passeggeri e merci relativi al 2014; la situazione dei dipendenti e, tema che si ripete da anni ormai, se è previsto l’ingresso di nuovi soci nella compagine societaria. E’ chiaro a tutti che l’infrastruttura fatica ad impossessarsi del ruolo che le spetterebbe, e chiediamo dunque che cosa si stia facendo per risolvere questa situazione. Se non si conoscono nel dettaglio gli strumenti adottati dalla società di gestione e dai suoi azionisti, è difficile collaborare proficuamente”. Facciamo un piccolo passo indietro. Nel mese di gennaio si sono rincorse varie voci sulla possibilità, non poi così remota evidentemente, di un declassamento dell’Aeroporto delle Marche, inserito dall’Enav nella lista degli aeroporti a basso traffico insieme a Perugia, Grottaglie, Lampedusa e Brescia. Altri, Aerdorica e i suoi azionisti in primis, invece, parlano di potenziamento dell’infrastruttura. Chi ha ragione? “Difficile a dirsi. L’allarme declassamento è stato lanciato da più parti (sia da organizzazioni imprenditoriali sia sindacali) e si basa sul piano di ristrutturazione interna dell’aeroporto che prevedrebbe riduzione di costi, di apparati tecnologici e di personale. Di ridimensionamento dei costi si parla da anni. Quello che non si capisce, però, è se a questi eventuali tagli trasversali sia affiancato un piano serio di potenziamento e, se sì, che cosa questo contempli”. Quanto vale l’Aeroporto delle Marche per l’economia regionale? Il suo potenziale, detto in parole povere. “Direi un valore inestimabile: è l’unica piattaforma dell’Italia centrale. È la piattaforma sull’Adriatico che si collega con quella del Tirreno, tenendo in considerazione, soprattutto, la realizzazione

della Macroregione Adriatico-Ionica. Esattamente a metà strada tra il nord e il sud delle Marche si trovano il più grande (e unico) porto mercantile regionale e l’unico aeroporto, collegati da strade e superstrade percorribili da mezzi pesanti. Con queste prerogative potrebbe, anzi dovrebbe, sorgere spontanea la sinergia tra le diverse realtà per favorire la circolazione di merci e anche di passeggeri che, altrettanto naturalmente, sarebbero spinti a visitare le aree che le circondano”.

“L’AEROPORTO DELLE MARCHE DOVREBBE GIOCARE UN RUOLO CHIAVE NELLA CRESCITA INDUSTRIALE, LOGISTICA E TURISTICA DELLA NOSTRA REGIONE, SE SOLO SE NE COMPRENDESSE LA VERA MISSIONE E SE NE VALORIZZASSE IL POTENZIALE ATTUANDO STRATEGIE DI GESTIONE E DI POTENZIAMENTO CHE SODDISFINO LE ESIGENZE DI TUTTO IL TERRITORIO”. È solo una questione di conti della società che gestisce l’infrastruttura o c’è una componente urbanistica e di promozione del territorio lacunosa? “Il fattore collegamenti tra aeroporto e resto del territorio è un elemento sul quale bisognerebbe investire molto; lavorare sulle sinergie con altre infrastrutture: il porto, l’interporto, la rete ferroviaria e autostradale. Negli anni si è fatto tanto, come istituzioni, per allungare il corridoio baltico-adriatico, per far sì che passasse lungo la dorsale adriatica. Quando si è capito che quella proposta non poteva più essere perseguita, si è fatto di tutto e si è ottenuto che il corridoio Helsinki-La Valletta avesse una diramazione su Ancona, quindi sulle Marche. Inoltre, siamo dentro la rete europea attraverso la linea ferroviaria Bologna-Rimini-Ancona. L’Aeroporto di Ancona-Falconara ha tutte

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le carte in regola per supportare una crescita competitiva e sostenibile del sistema industriale e logistico delle Marche, oltre a rappresentare la via più comoda per i marchigiani per recarsi all’estero”. La posizione dello scalo è strategica. Allora che cosa non funziona? Cosa gli impedisce di ricoprire il ruolo che dovrebbe meritarsi? “Queste sono domande che formuliamo da anni, anche ai precedenti CDA. In ultimo, a giugno 2014, durante una seduta sono state ribadite a gran voce da me e da molti colleghi: Aerdorica, con tutti i suoi azionisti, Regione capofila, oltre a perseguire una politica diretta a ridurre i costi, deve aumentare i ricavi, cosa che può fare aumentando il traffico, passeggeri e merci. Senza tale incremento, la stagionalità dell’aeroporto non è in grado di compensare i costi di gestione complessivi”. In un commento alla sua ultima interrogazione, l’Assessore alle Infrastrutture Paola Giorgi ha ribadito l’intenzione della giunta regionale insieme ad Aerdorica di continuare nell’azione di risanamento e rilancio dello scalo che, secondo i dati 2014, sembra procedere con ‘ottimi risultati’. “L’Assessore Giorgi ha anche auspicato un coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, dagli imprenditori alle associazioni di categoria, fino ai parlamentari per tutelare e potenziare l’aeroporto ‘bene comune’. Ha anche detto che si svolgerà un incontro tra Enav e il presidente di Aerdorica nel quale verranno condivise le azioni inserite nel piano industriale che, tra l’altro, sembra prevedere ‘investimenti in attrezzature volte ad elevare la classificazione dell’infrastruttura, ampliando le possibilità di atterraggio anche in condizioni meteo particolarmente avverse’, dichiarazione, questa, che va nettamente in controtendenza con l’allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali e imprenditoriali di cui parlavamo sopra. Certamente sono tutte iniziative che noi per primi condividiamo e sosteniamo, ma sono necessarie trasparenza e volontà per ottenere risultati concreti”.


DOSSIER | AEROPORTO delle Marche

Tutto è pronto per il decollo

L'altra faccia della questione 'Aeroporto delle Marche' vista dal suo interno. Il presidente di Aerdorica Spa, Giovanni Belluzzi, chiarisce alcuni punti sul passato, presente e futuro dello scalo di Ancona-Falconara di Lorenza Radaelli

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a una nota di fine anno, il Presidente Spacca afferma che “la situazione economica e finanziaria di carattere ordinario è in sostanziale equilibrio: è stato raggiunto il primo obiettivo di ‘non produrre perdite economiche e finanziarie’. Può fornirci dati più precisi? “Ai primi di dicembre il governatore Spacca rilasciò la dichiarazione da lei accennata e, a quella data, i dati di Aerdorica Spa, sia economici sia finanziari, erano in equilibrio. Anzi, il 2014 presenterà un risultato civilistico che, seppur in perdita a causa dei costi di ammortamento, sarà molto migliore del budget, mentre l’EBITDA (margine operativo lordo) sarà positivo per almeno 600.000 Euro. Altro scenario si presenta per la situazione finanziaria la quale, non potendo contare sull’aumento di capitale programmato per il 31/12/2014,

subirà un peggioramento di pari importo. L’aumento di capitale, comunque, è stato confermato da parte della Regione Marche e con molta probabilità verrà versato nelle casse di Aerdorica entro i termini per l’approvazione del bilancio”. Cosa prevede il Piano Industriale 20142018? Cosa è stato fatto finora? “Il piano industriale quinquennale è stato redatto sulla base di 36 obiettivi di carattere strategico suddivisi in tre parti. La prima riguarda gli obiettivi strategici relativi al business passeggeri; la seconda gli obiettivi per il cargo e la terza parte quelli per attività non avio. La quasi totalità degli obiettivi è stata raggiunta nel corso del 2014: l’unico rallentamento si è verificato nel comparto degli investimenti previsti in ragione del mancato rispetto dei tempi stabiliti per l’aumento di capi∂86∂

tale sociale. Allo stato attuale sono stati ripristinati e potenziati i collegamenti con l'hub di Roma e di Monaco di Baviera; è stata recuperata la rotta su Tirana e si sta lavorando per altri collegamenti coi paesi balcanici. Per il nord Europa sono state attivate linee con le tre capitali della penisola scandinava, charter in particolare. Per le rotte mediterranee, in estate sarà attivato un collegamento bisettimanale con Barcellona con Vueling; è confermata la tratta Marsa Alam con i Viaggi del Turchese, riavviata l'anno scorso, e si pensa di aggiungere Sharm El-Sheik. Questo per il traffico passeggeri. Per il settore cargo, sul quale puntiamo moltissimo proprio per le caratteristiche del tessuto economico-industriale regionale, intendiamo raggiungere l'allcargo nei cinque anni di piano industriale e, nel frattempo, abbia-


DOSSIER | AEROPORTO delle Marche mo implementato il servizio utilizzando le stive di aerei passeggeri per il trasporto merci, soprattutto dall'arrivo dei voli da/ per la Russia. Alcune cifre: aumento del traffico passeggeri (+13%), di quello postale (+32% in termini di chilogrammi di posta e 4% per i movimenti postali). L'aviazione in generale segna un +27,8% grazie allo sviluppo di una serie di servizi aggiuntivi per la clientela business (sala vip, area riservata)”. E cosa deve ancora essere fatto? “Molti sono i progetti in campo e altrettanti quelli avviati e in fase di studio più o meno avanzato. È in corso la trattativa alcune compagnie per rivedere le condizioni contrattuali; sotto il profilo tariffario dal mese di luglio entrerà in vigore il nuovo tariffario aeroportuale, attualmente sotto esame dell’Enac. Per ciò che concerne lo sviluppo cargo si sta progettando una nuova area specializzata, mentre sono costantemente monitorati i rapporti con DHL, Ups e FedEx. Per il non avio, la chiave per il suo sviluppo sta nella ristrutturazione del corpo centrale (l'edificio situato al centro tra arrivi e partenze – ndr): con quello spazio disponibile si potrà creare una galleria commerciale, ripristinare il ristorante, il self-service e tutta quella serie di attività accessorie posticipate nel tempo soprattutto per il solito motivo del ritardo dei flussi finanziari di supporto”. Le porgo la stessa domanda fatta al Consigliere Giancarli. Nel mese di gennaio si sono rincorse varie voci sulla possibilità di un declassamento dell’Aeroporto delle Marche, inserito dall’Enav nella lista degli aeroporti a basso traffico insieme a Perugia, Grottaglie, Lampedusa e Brescia. Da Aerdorica, invece, si parla di potenziamento dell’infrastruttura. Chi ha ragione? “Le recenti informative a mezzo stampa sull’avvenuto declassamento dell’Aeroporto delle Marche non trovano conferma da parte mia ne da parte del comitato di direzione dell’Aeroporto stesso. A seguito di chiarimenti avuti direttamente con vertici Enav, si tratta in realtà di una ristrutturazione interna di Enav peraltro concordata con le rappresentanze sindacali a livello nazionale. Dal punto di vista tecnico l’Aeroporto delle Marche ha un’operatività H24, dispone di un’infrastruttura di volo certificata da Enac

che permette di assistere aeromobili fino al Boing747. La minacciata riduzione dell’operatività da H24 ad H16, annunciata nei primi mesi del 2014, non è stata resa operativa anche per il mancato rilascio di parere vincolante di Enac (obbligatorio). Nel corso di un recente incontro con i vertici di Enav è stato confermato il mantenimento di H24 che potrebbe essere ridotto ad H18 solo in assenza di voli notturni che nel nostro aeroporto sono prevalentemente programmati per espiantologia, volo postale, volo cargo ed eventuali emergenze da/per le piattaforme off-shore. L’Aeroporto delle Marche rimane inserito nel Piano Nazionale degli Aeroporti redatto dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (30 settembre 2014) nella categoria ‘Aeroporti di interesse nazionale’, in particolare nella classificazione territoriale del Centro Nord che include gli aeroporti di Bologna e Pisa/Firenze. Al di là di questa polemica, a noi interessa, invece, il potenziamento dell’aeroporto, intendendo con questo il passaggio di categoria dell'Aeroporto di Ancona-Falconara dalla categoria 1 alla categoria 3, con l'inserimento del supporto al volo cieco, ovvero in condizioni meteo particolarmente avverse: Riteniamo che con il passaggio di categoria l’Aeroporto verrà rivalutato dal punto di vista marketing. Non a caso tale passaggio è particolarmente apprezzato da quasi tutti i possibili investitori fino ad ora contattati sul mercato nazionale e internazionale”. Avete mai chiesto agli operatori turistici ed economici di questa regione che cosa vorrebbero, o di che cosa avrebbero bisogno, da parte dell’infrastruttura a supporto delle loro attività? C’è un confronto costante con il territorio? “E' stato instaurato un tavolo di lavoro periodico, bimestrale, con le agenzie di viaggio. Nei confronti degli operatori turistici ed economici e associazioni di albergatori ci stiamo muovendo perché tutti possano approfittare di un'occasione, data anche dal dirottamento di voli russi su Ancona, per costruire un'alternativa marchigiana all'offerta di Rimini, per esempio. Tutto il territorio e l'indotto turistico beneficerebbero di questa rinnovata proposta turistica e commerciale anche se abbiamo purtroppo notato una sorta di “chiusura” da parte di alcuni interlocutori”. ∂87∂

Da un breve sondaggio sul web è emerso che molti marchigiani lamentano una mancanza di collegamenti con altre infrastrutture sul territorio (ferrovie, autostrade). A che punto è il contratto di rete? “Qui ci sono alcuni miti da sfatare. L'Aeroporto delle Marche dispone di una struttura intermodale decisamente esaustiva: si parla di 100 metri di distanza dalla stazione ferroviaria sulla linea Orte-Ancona, l'autostrada è a 1 km, l’Interporto a 2 km e il porto a 15. Possiamo quindi affermare che i collegamenti ci sono e sono funzionanti. Aeroporto e Interporto si sono attivati al fine di ottimizzare i collegamenti e hanno stipulato, in data 1 agosto 2014, un contratto di Rete di Impresa. Il sistema logistico andrà, ovviamente, implementato con il coinvolgimento dell’Autorità Portuale e delle Ferrovie”. Cosa significa la chiusura dello scalo di Rimini per l'Aeroporto delle Marche? “La chiusura di Rimini, e il conseguente dirottamento dei voli russi su Ancona, è stata accolta come una grande occasione per le Marche. La chiusura, comunque, è solo temporanea e dalla sua riapertura ci attendiamo che la capacità logistica dei romagnoli sia ancora superiore alla nostra. Faremo tutto il possibile mantenere la maggior quantità di voli possibili su Ancona.” Qualche sviluppo nella questione di nuovi possibili azionisti? “Il piano industriale 2014-2018 è stato redatto prescindendo dalla composizione dell’azionariato di riferimento. Stiamo lavorando per trovare nuovi interlocutori che possano irrobustire la compagine sociale e quindi favorire e accelerare il raggiungimento degli obiettivi di pieno: è stato contattato oltre un centinaio di possibili soggetti interessati: società di gestione aeroportuale, società di private equity; gruppi industriali; fondi sovrani. Di questi meno di una decina hanno manifestato il proprio interesse, ma solamente tre hanno aderito al ristretto piano temporale da noi richiesto per raggiungere entro fine aprile l’offerta vincolante”. Un'ultima domanda: il collegamento su Milano? “Ne riparliamo a breve...”


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IL SONDAGGIO DI ML

L’aeroporto utile al turismo incoming

Un’infrastruttura come l’aeroporto, al servizio di un territorio, è elemento chiave per la crescita costante anche delle attività produttive tipiche di quel luogo. Questo è vero se…

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a redazione di ML ha chiesto ad una categoria di operatori del settore turistico, gli albergatori, di esprimere la propria opinione, anche critica, sul funzionamento e sui servizi che l’Aeroporto Raffaello Sanzio offre ai viaggiatori, leisure e business, che scelgono la nostra regione e che in qualche modo la devono raggiungere. E’ stato selezionato un campione rappresentativo di 5 strutture ricettive, una per provincia, stagionali e non, con diverse tipologie di clientela: l’Hotel Excelsior di Pesaro (PU), il primo 5* lusso delle Marche, l’Hotel Universal di Senigallia (AN), l’Hotel Gallery di Recanati (MC), Villa Lattanzi (FM) e il Borgo da Mare di Monteprandone (AP). Le strutture hanno risposto a 4 sintetici quesiti, argomentando le loro risposte in base alle caratteristiche del territorio in cui operano e tenendo in considerazione la percentuale media di ospiti che scelgono di raggiungere le Marche in aereo. Seppur influenzati in modo diverso, per distanza e collegamenti, le risposte delle

strutture ricettive intervistate risultano estremamente omogenee. Questo sta a significare alcune cose. Poche forse, ma che sono un segnale forte di quello che il comparto accoglienza del settore turistico regionale chiede a gran voce. Lo scalo aeroportuale Raffaello Sanzio potrebbe contribuire notevolmente sull’incremento del flusso di viaggiatori, leisure e business, nelle Marche. Fatto di cui andrebbero ovviamente a beneficiare non solo gli operatori del settore, che anzi, lavorerebbero a supporto del settore produttivo, industriale e artigianale, culturale etc. Questo sarebbe possibile se… Se tutti, dagli albergatori alle innumerevoli attività economiche, che producono ricchezza e che fanno della Regione un punto di riferimento importante per alcuni comparti economici, tra cui anche quello turistico, fossero interpellati costantemente e resi partecipi dell’individuazione delle strategie vincenti per portare lontano il marchio ‘Regione Marche’. Questo significa dialogare e confrontarsi, ∂88∂

ascoltando quali che siano le critiche ed i suggerimenti, in particolare per la valorizzazione di un’infrastruttura che, come ha dichiarato Luca Palmieri, direttore di Villa Lattanzi di Fermo, “deve essere al servizio del mercato globale regionale e non fungere da accessorio che ne penalizza la crescita”. Se, una volta individuati e concordati, i mercati sui quali la Regione Marche vuole puntare, sia come richiamo di turisti sia come partner commerciali, si andasse mirati a lavorare su tutti quegli elementi che possano facilitare il contatto e l’incontro tra le parti. E cosa c’è di più importante che permettere agli interessati di raggiungere facilmente il territorio? Se, una volta create e definite le tratte, queste fossero mantenute operative per un periodo di tempo tale da vederne i risultati, positivi o negativi che siano. Come in ogni cosa, il volere è potere. Quindi, cosa si vuole fare dell’opportunità che l’Aeroporto delle Marche, forse inconsciamente, sta offrendo al territorio?


IL SONDAGGIO DI ML

Quanti dei vostri ospiti viaggiano in aereo da/per lo scalo Raffaello Sanzio?

Come valutate il servizio offerto dallo scalo di Ancona-Falconara?

Cosa funziona e cosa no nell’aeroporto marchigiano?"

Cosa suggerireste per valorizzare l’infrastruttura a beneficio di tutto il comparto turistico?

DOSSIER | AEROPORTO delle Marche

HOTEL EXCELSIOR PESARO

HOTEL UNIVERSAL SENIGALLIA

Lara Olmastroni, responsabile commerciale

La maggior parte transita da Bologna per una questione di collegamenti più efficienti con stazioni, strade e autostrade.

La presenza dell’aeroporto è fondamentale. Sarebbe ancora più utile se venissero implementati i collegamenti, sia nelle tratte aeree, sia con le altre infrastrutture.

L’offerta domestica è limitata. Sarebbero necessari più voli da/ per Milano e Roma. Anche i collegamenti internazionali dovrebbero essere aumentati.

Creare collegamenti con altre infrastrutture per rendere di facile accessibilità tutto il territorio regionale.

Lucia Giovannelli, responsabile commerciale

HOTEL GALLERY RECANATI

VILLA LATTANZI FERMO

BORGO DA MARE MONTEPRANDONE

Stefania Ghergo, direttore

Luca Palmieri, direttore

Enzo Ruffini, titolare

Abbiamo più clienti che arrivano da Bologna e Roma piuttosto che Ancona-Falconara.

Avere uno scalo regionale è un buon punto di partenza. Quello di Ancona-Falconara però non aiuta a risolvere i problemi che il turismo regionale ha da tempo.

Molti dei nostri ospiti sono di passaggio verso la Puglia, transitano più dagli scali di Roma e Bologna.

Una parte consistente dei nostri ospiti sceglie l’aereo, ma non lo scalo di Ancona. Molti arrivano da Roma e/o Pescara.

Il territorio non è collegato.

Moltissimi dei nostri ospiti transitano dal Raffaello Sanzio, soprattutto perché abbiamo molti clienti business. Purtroppo le tratte da/per Ancona non sono molte, né nazionali né tantomeno internazionali.

Mancano collegamenti con le altre infrastrutture.

Per la Regione è fondamentale mantenere vivo e funzionante lo scalo. Le Marche, come sappiamo, non sono molto conosciute all’estero e se non ci si dota di infrastrutture funzionanti non potremo crescere in visibilità; i turisti andranno altrove.

Oltre ad aumentare l’offerta dei voli, sarebbe utile instaurare una collaborazione attiva con gli operatori del settore. Fino ad oggi le occasioni di confronto sono state poche.

E’ fondamentale capire su quali mercati vogliamo puntare come Regione, scegliere in base a quello che è la provenienza dei nostri attuali turisti e implementare l’offerta in modo ponderato. Sapendo che molti sono gli olandesi e gli scandinavi che scelgono le Marche, si aumentino le tratte da/verso quei Paesi.

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La rete di infrastrutture delle Marche non funziona, a partire dai collegamenti ferroviari. Il turismo scandinavo o americano se deve scegliere una regione non viene nelle Marche proprio perché si rende conto delle difficoltà di spostamento sul territorio.

“Per la regione la presenza dell’aeroporto è molto importante”.

Non funzionano, appunto, i collegamenti infrastrutturali.

I collegamenti e l’offerta di voli sono limitati.

Le rotte vanno implementate sulla base dei mercati sui quali si vuole investire. L’aeroporto deve essere al servizio del mercato regionale, sia turistico che imprenditoriale. Non può e non deve essere, come invece accade, l’ago della bilancia per il buon funzionamento, crescita e sviluppo della Regione nel suo insieme.

Sarebbe un bene aumentare le tratte dal Nord Europa (Olanda, Germania, Belgio, Repubblica Ceca). I collegamenti con la Russia programmati una volta a settimana sono troppo pochi.


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IL SONDAGGIO DI ML

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INFORMAZIONI SUL SONDAGGIO

Sondaggio realizzato da GGF Group Srl Sondaggio online, pubblicato sul profilo Facebook di Mondo Lavoro ML Magazine. Indagine gestita attraverso piattaforma CAWI dal 16 al 26 gennaio 2015. Campione non probabilistico. Totale rispondenti: 129

Conosci l’Aeroporto Raffaello Sanzio di Ancona?

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opo aver chiesto ad un albergatore per provincia di esprimere un parere e offrire suggerimenti affinché l’Aeroporto delle Marche possa aiutare a sbloccare il flusso turistico sul territorio regionale, abbiamo lanciato un sondaggio sul web aperto a tutti i fan della pagina Facebook ML Magazine per capire se, almeno per il comparto outgoing del turismo marchigiano, la percezione in merito ai servizi e utilità dello scalo fosse diversa.

Numero rispondenti: 129; 100% del campione intercettato

Quale scalo utilizzi maggiormente?

Il sondaggio di ML sull’Aeroporto Raffaello Sanzio evidenzia, innanzitutto, una diffusa conoscenza dello scalo marchigiano. Inoltre ben il 29,05% dei rispondenti dichiara di utilizzarlo come scalo principale, preceduto solo da Bologna, con il 30,73% delle preferenze. Una rilevante percentuale di utenti (26,82%) afferma di fruire primariamente degli scali romani, mentre gli aeroporti di Milano, Bergamo e Pescara raccolgono punti residuali.

Numero rispondenti: 114; 88,4% del campione intercettato

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IL SONDAGGIO DI ML

DOSSIER | AEROPORTO delle Marche

Quanto ti ritieni soddisfatto dei servizi e dell’offerta dell’aeroporto Raffaello Sanzio?

Numero rispondenti: 114; 88,4% del campione intercettato

Tabella 1 MOLTO SODDISFATTO 1) Collegamenti E Posizioni 2) Personale e assistenza 3) Offerta voli

Indagando il livello di soddisfazione degli utenti in merito ai servizi e all’offerta dell’aeroporto Raffaello Sanzio, il 46,49% dei rispondenti dichiara di ritenersi “poco soddisfatto”, adducendo come motivazione principale della scarsa soddisfazione l’attuale offerta voli. Stessa motivazione anche da coloro che si dichiarano “affatto soddisfatti” (11,40%).Per contro, gli utenti “abbastanza soddisfatti” (37,72% dei rispondenti) ed i “molto soddisfatti” (4,39%) sembrano apprezzare principalmente la posizione ed i collegamenti allo scalo marchigiano, e coloro che manifestano maggiore soddisfazione evidenziano anche il buon livello di personale e assistenza presente in aeroporto. I principali motivi di soddisfazione e malcontento indicati dagli intervistati sono riportati nella Tabella 1.

Principali motivazioni di soddisfazione/insoddisfazione addotte dai rispondenti ABBASTANZA SODDISFATTO POCO SODDISFATTO 1) Collegamenti e posizioni 1) Offerta voli 2) Offerta voli 2) Collegamenti e posizioni 3) Struttura 3) Servizi commerciali e negozi 3) Organizzazione

AFFATTO SODDISFATTO 1) Offerta voli 2) Collegamenti e posizioni 3) Organizzazione

Numero rispondenti: 114; 88,4% del campione intercettato

Vorresti che l’aeroporto Raffaello Sanzio offrisse un numero maggiore di destinazioni? Abbiamo poi chiesto ai nostri lettori se desiderano un aumento del numero di destinazioni offerte dall’aeroporto; la totalità dei rispondenti (65,1% del campione intercettato) auspica un ampliamento dell’offerta di destinazioni nazionali (nel 2,63% dei casi), internazionali (21,93%) o sia nazionali che internazionali (75,44%). In particolare tra le destinazioni nazionali spicca la forte richiesta dell’introduzione di voli su Milano, seguita da Roma (già presente nell'offerta), sud Italia ed isole. In campo internazionale, sono soprattutto le grandi capitali europee ad essere richieste: Parigi, Madrid, Berlino, seguite da Barcellona ed altre grandi città, specie del nord Europa. Le nazioni suggerite dai lettori riflettono le prevalenze espresse per le città, con Spagna e Grecia in testa, seguite da Nord Europa, Tunisia e Paesi dell’Est. Numero rispondenti: 114; 88,4% del campione intercettato

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SPECIALE C A R N E VA L E “Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero” Oscar Wilde ∂92∂


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SPECIALE | CARNEVALE

A CARNEVALE TUTTO A FANO VALE!

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re i weekend che hanno impegnato la città di Fano in una delle più alte rappresentazioni del Carnevale nazionale. Il Carnevale di Fano, infatti, è il più antico carnevale d’Italia dopo quello di Venezia (il primo documento noto e conservato presso l’Archivio storico comunale che ne descrive i festeggiamenti risale al 1347). Secondo la leggenda, il Carnevale fanese nacque dalla riconciliazione di due importanti famiglie Fanesi dell’epoca, i Dal Cassero e i Da Carignano. Gli elementi tipici che contraddistinguono il Carnevale di Fano sono il ‘getto’, il lancio di quintali di dolciumi - quest’anno 150 per la precisione - dai carri allegorici; la Musica Arabita, la banda folcloristica della manifestazione che utilizza strumenti di uso comune, come barattoli di latta e caffettiere per dare vita ad allegre melodie e le sfilati dei carri di prima categoria. Questi sono imponenti costruzioni di cartapesta e gommapiuma alte fino a 18 metri che percorrono le vie del centro per circa 2 km per tre volte preceduti da un carro con il Pupo, chiamato in maniera dialettale Vulón, famoso fantoccio a cui i fanesi davano tutte le colpe alla permissiva atmosfera del carnevale, ma per le quali avevano la responsabilità. La sfilata si articola in tre distinti momenti: al primo passaggio vengono presentati i carri allegorici; nel secondo giro, quello del getto, dai carri vengono lanciati quintali di dolciumi, da cui lo slogan che dice “Bello da vedere e dolce da

gustare”. L’ultimo giro, detto della ‘luminaria’, che avviene nel tardo pomeriggio, vede i carri illuminati nel buio creando giochi di luci e colori. Anche quest’anno i carri hanno messo in scena personaggi politici e i problemi irrisolti della città, dall’ospedale unico di Fano e Pesaro al distacco di Marotta, dalla fusione Aset alla realizzazione delle centrali a biogas. “I maestri carristi non si sono risparmiati neanche quest’anno – ha detto Luciano Cecchini, presidente dell’Ente Carnevalesca nata nel 1872 – e con la loro arte, con l’uso sapiente della satira politica sono riusciti a raccontare nel modo più grandioso possibile la realtà di Fano, dei suoi personaggi, della sua storia e delle sue caratteristiche. Prima su tutte la passione per il Carnevale”. Essendo l’anno delle elezioni politiche e apprestandosi a vivere la campagna elettorale, Il Pupo, edizione 2015, era intitolato “El bugiardon”. Il politico in scadenza di mandato a bordo di un triciclo pedala verso nuove cariche istituzionali, quando il suo veicolo viene preso d’assalto da altri politici nel tentativo di spodestarlo ed insidiarsi nelle comode poltrone del potere. Ecco quindi “El bugiardon”, le promesse elettorali non mantenute hanno le sembianze di Pinocchio, simbolo della menzogna. Tante sono le promesse fatte, ma altrettante non mantenute. Come andrà a finire?

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SPECIALE | CARNEVALE

Alcuni dei carri che hanno siflato lo scorso anno

I NUMERI DELL’EDIZIONE 2015 Circa 60 mila gli spettatori Oltre 80 i quintali di cioccolata e caramelle lanciate dai carri allegorici per il tipico ‘getto’ Oltre 500 i bambini che hanno sfilato Circa 300 i camper arrivati in città Tribune e poltroncine riempiti in ogni ordine Centinaia di famiglie in maschera

I CARRI DI QUEST’ANNO ...Nel paese delle Meraviglie Il Coniglio bianco e il Cappellaio matto, la falsa tartaruga, il Bruco blu e il gatto Chesire dai grandi occhi ipnotici: sono questi i bizzarri personaggi che popolano un giardino incantato, dove spunta un grande fungo sul quale siede accoccolato uno strano bambino, dalle sembianze adulte. Ai suoi lati due bellissime figure, la regina bianca e la regina di cuori, sembrano voler proteggere il piccolo indifeso. Ecco allora che diventa chiaro il senso dell’allegoria: un ironico riferimento all’avventura intrapresa in questi anni, da un noto esponente politico alla guida del

nostro… Paese delle meraviglie! Halloween Circus Party 2015 I colori e la vivacità del circo si fondono per un giorno all’anno a quella che è la festa da brivido per eccellenza, Halloween. Prende così vita la più colorata e oscura festa alla quale abbiate mai partecipato! LA FORZA DELLE MASCHERE (viva il Carnevale sempre!) Un inno d’amore al carnevale. Proprio a quel carnevale che da ormai troppo tempo deve combattere le insidie che mettono a rischio il suo futuro. Un auspicio che la maschera abbia sempre la meglio su

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tutto e che si mostri al massimo in tutta la sua bellezza e forza come sempre ha fatto e come sempre farà! Viva il carnevale sempre! Le Battaglie del Metauro La figura imponente di un Generale dell’antica Roma si mostra fiera a bordo di una biga trainata da prodi legionari. Il personaggio ha le sembianze di un noto esponente fanese… Come gli antichi consoli Claudio Nerone e Livio Salinatore, che hanno combattuto sulle sponde del fiume Metauro una delle battaglie più importanti dell’antichità, il nostro Generale in armi si trova davanti le nuove sfide di


SPECIALE | CARNEVALE

oggi. Ospedale unico, distacco di Marotta, fusione Aset, centrale biogas, complanare, spiagge, restituzione del Lisippo… Aiutato dai suoi prodi (gli assessori), riuscirà il generale nell’impresa? Al solito, ai posteri l’ardua sentenza. È ARABITA Carro allegorico della Musica Arabita Il Pupo vuole omaggiare la singolare banda musicale nata a Fano nel 1923, da un gruppo di mattacchioni fanesi che durante allegre serate si divertivano a suonare strumenti bizzarri e strampalati: La Musica Arabita. Questa volta sarà la “musica al femminile” a rappresentare tutto ciò, a dirigere l’orchestra e le danze della città durante il Carnevale. Te dag el Brudett “Te dag el brudett”, in italiano “ti dò il brodetto”, è un omaggio al tipico piatto fanese a base di pesce. Il titolo del carro gioca sulla forma dialettale che in fanese significa anche “ti dò una sberla”: è questo

che lo chef esclama durante la preparazione della pietanza mentre cerca di districarsi ai fornelli alle prede con i pesci, che ovviamente fanno di tutto per non finire in pentola. Allegria In un mondo che rimanda sempre e soltanto brutte notizie, guerre, tragedie e altre disgrazie dell’umanità, troviamo la forza di reagire e gridare la nostra energia. Finalmente è arrivato il Carnevale, il più bello e più dolce d’Italia… Allegria!! ...Scusate se ci divertiamo! Anche il Carnevale il Fano si è proiettato verso Expo2015 e ha dedicato all’esposizione universale dal tema ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’ alcuni degli spazi e appuntamenti della manifestazione. Il sambodromo fanese accoglierà il MarchBurgher firmato Bovinmarche Allevatori Marchigiani. Frutto della passione dei produttori locali, il burger 100% italiano fatto con carne bovina che rientra nella

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Igp è stato servito lungo il viale Gramsci accompagnato dal pane fatto con grano marchigiano e verdure provenienti dal mercato Coldiretti ‘Campagna Amica’. Molte altre le iniziative gastronomiche dedicate allo StreetFood che hanno esaltato i piatti e sapori tipici della cucina fanese come Brodetto e dolci tipici carnevaleschi. Per non farsi mancare nulla, dalla cucina al divertimento, lo sport è stato protagonista anche all’edizione 2015 del Carnevale di Fano con incontri di rugby, organizzati dalla Fano Rugby Asd; esibizioni freestyle in maschera a cura della Roller Pesaro, la Regata di Carnevale, il basket con il 2° Trofeo Fano Città del Carnevale, la Gara Ciclistica Provinciale e la Moto Mascherata. Ogni anno la kermesse vede la collaborazione della cittadina intera, dai grandi ai piccini, che con grande spirito festaiolo partecipano ai tanti eventi e attira oltre 100.000 turisti e curiosi affascinati dall’atmosfera sprigionata dalla città in festa.


SPECIALE | CARNEVALE

VIETATO GUARDARE. È D’OBBLIGO PARTECIPARE

A Offida (AP) il Carnevale è particolarmente sentito da tutta la popolazione e la tradizione ormai secolare delle celebrazioni si tramanda di generazione in generazione, con una naturalezza che lascia sorpresi

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distinzione di ceto sociale. Ogni anno, da decenni, l’inizio del Carnevale offidano cade il 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate e termina il giorno delle Ceneri. Ad inaugurare il periodo di festa, che prosegue per circa 24 giorni, è la “Domenica degli Amici”, che la dice lunga sull’atmosfera che si respirerà per le settimane a seguire. È la fanfara della “Congrega del Ciorpento” a dare il ritmo; esce dal portone cinquecentesco di palazzo Mercolini e rumorosamente scandisce il tempo: le case si aprono, i cortili si addobbano, c’è spazio per tutti, senza distinzione. Amici. È proprio compito delle Congreghe riunire tra loro parenti, amici, compaesani. Le Congreghe assumono, nei giorni a seguire, un ruolo quasi istituzionale: la sera del giovedì Grasso ricevono dal Sindaco le chiavi della città diventando, da quel momento, le autorità che governano Offida. La Domenica dei Parenti segue di una settimana quella degli Amici e l’intento è lo stesso: viverla al meglio perché quello di quest’anno sia il miglior Carnevale

utto e tutti, durante i festeggiamenti, sembrano aver vissuto questi momenti fin dalla loro prima espressione che pare avvenuta, in questi termini, già nel XIV secolo. Ci sono parole che meglio di altre narrano appartenenza ad una comunità in tutte le sue forme. Sono quelle dell’introduzione all’opera “Offida Sacra e Profana” del fotografo Ignacio Mario Coccia, scritte da Alberto Premici, che riporto con emozione per aver avuto il piacere di viverle nei precedenti racconti di Ignacio. “[…]L’offidano, da sempre e con passione, si divide tra loro, tramandandone con orgoglioso rispetto le plurisecolari tradizioni. Da una parte il sacro […]; dall’altra il profano”. Le origini sono molto antiche, tant’è che nei rituali del Carnevale offidano si ha traccia degli antichi Baccanali greci, dei Saturnali romani di origine agricola che prevedano la sospensione di ogni attività pubblica per preparare la città a banchetti, scambi di doni, processioni e mascherate nella più sfrenata allegria, senza

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SPECIALE | CARNEVALE

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SPECIALE | CARNEVALE

ALCUNI MOMENTI DEL CARNEVALE OFFIDANO. IMMAGINI DI IGNACIO MARIA COCCIA TRATTE DAL VOLUME "OFFIDA SACRA E PROFANA" PUBBLICATO A DICEMBRE 2014 EDITO DA CAPPONI EDITORE ∂99∂


SPECIALE | CARNEVALE dopo quello dell’anno scorso e perché i mesi a venire siano degni del Carnevale appena celebrato. Come ogni rito tra sacro e pagano, è un atto propiziatorio. Il sabato, domenica e lunedì successivi si svolgono, presso il Teatro Serpente Aureo, dal quale deriva la nomea di Offida “Città del serpente”, i “veglionissimi”. E poi ancora, la mascherata dei bambini il giovedì Grasso, la famosissima caccia a “Lu Bovë Fintë” del venerdì e l’impressionante quanto toccante sfilata dei “Vëlurdë” il martedì grasso che, come l’Epifania, tutte le feste si porta via. In questa occasione, tutti in Offida si mascherano: non si può assistere da spettatori ad eventi di tale coinvolgimento. Essendo libero da ogni regola o convenzione sociale, al Carnevale offidano è d’obbligo divertirsi. Gli offidani escono da ogni angolo con indosso il tipico “guazzarò”, un saio di tela bianca con un fazzoletto rosso al collo una volta usato per i lavori di campagna: “[…]a centinaia mascherati, con lunghi fasci di canne incendiati sulle spalle, in fila indiana, tra urla e danze selvagge, percorrono il Corso che sembra uno strisciante serpente fiammeggiante, inondano la piazza principale nel cui centro dispongono i “bagordi” ancora in fiamme; le maschere come impazzite corrono a cerchio intorno al falò mentre urla e canti si fondono tra vortici di fumo e miriadi di scintille di fuoco brillanti nell’aria. Quando il fuoco pagano che incendia la piazza con il rito bacchico dei "Vëlurdë" si spegne, torna sovrano il silenzio, foriero di pace quaresimale”. “[…] Il mio primo pensiero – continua Premici nell’introduzione all’opera di Coccia – è stato quello di proteggere la sua esile figura, avviluppata da reflex, cavi e borse, da quelle situazioni che talvolta si creano in manifestazioni popolari e vivaci, come appunto il carnevale offidano. Avevo fatto male i conti; non di rado ho visto la sua minuta silhouette confusa tra gruppi mascherati o sfilare con qualche congrega carnevalesca, piuttosto che a sbicchierare dentro locali e osterie, o svettante tra le fiamme dei “vlurd”. Era già dentro l’offidanità fino al collo, entusiasta di ciò che vedeva e riusciva a catturare con la sua Canon. […]”. È così, attraverso le immagini di Coccia in “Offida Sacra e Profana”, che si assaggia l’offidanità. Attraverso i suoi scatti e le

emozioni vissute da giovane e poi maturo professionista, il Carnevale offidano viene documentato per sempre sulla carta, verba volant scripta manent. Attraverso i suoi occhi, non si è più estranei spettatori, ma anche noi, mascherati con i “guazzarò” entriamo nel circolo (vizioso o virtuoso, a voi dirlo) del sacro e profano. IL BOVE FINTO Un rudimentale bove, fatto di un telaio di legno e ferro, coperto da un panno bianco cucino dalle donne del paese e portato a spalla da un paio di uomini, inizia, fin dal primo pomeriggio del venerdì grasso, a girovagare per le vie centrali fino ad arrivare in piazza dove la folla, vestita con il tipico “guazzarò”, istiga il bove con urla, schiamazzi e movimenti che ricordano una corrida. Il vino rosso, che scorre copioso tra i partecipanti, aiuta a mantenere quella serenità tipica delle feste, nonostante l’atmosfera si sia fatta parecchio calda. E avanti così fino a che cala la sera e il bove deve essere (simbolicamente) ucciso: le sue corna toccano una colonna del palazzo municipale. Il bove è morto. La sua carcassa è portata in processione per le vie del paese, accompagnata dalle note dell’inno del carnevale offidano: Addio, mia bella, addio, che l'armata se ne va, e se non partissi anch'io sarebbe una viltà. E se non partissi anch'io sarebbe una viltà. La spada e le pistole, lo schioppo l'ho con me, ed allo spuntar del sole io partirò da te. Ed allo spuntar del sole io partirò da te. Il sacco è preparato, e sull'omero mio sta. Sono uomo e son soldato, viva la libertà! Sono uomo e son soldato, viva la libertà! Ma non ti lascio sola, ma ti lascio un figlio ancor: sarà quei che ti consola, il figlio dell'amor. Sarà quei che ti consola, il figlio dell'amor. (di C.A. Bosi - 1848)

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I VËLURDË Fasci di canne imbottiti di paglia, di lunghezza variabile, che vengono accesi e portati a spalla da centinaia di uomini e donne mascherati con i guazzarò, lungo le vie del paese nella processione della sera del martedì grasso, arrivando fino alla piazza centrale dove viene appiccato un grande falò. Fino allo spegnimento del fuoco, frenetici balli celebrano la fine del carnevale. Vëlurdë, con origine comune al termine ‘bagordo’, indicava allo stesso tempo la giostra notturna (legata quindi alla festa, alla gozzoviglia, al bagordo) e il fascio di canne che tipicamente serviva ad illuminarla.


Un ristorante che ha un nome di donna e la bellezza di un sogno che diventa realtà. Perché mangiare è un’arte, un atto d’amore verso se stessi e al Ginevra Restaurant tutto è preparato con sapienza e cuore, in un connubio originale di tradizione e innovazione.

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FOCUS MACROREGIONE “L’Europa è troppo grande per essere unita. Ma è troppo piccola per essere divisa. Il suo doppio destino è tutto qui” Daniel Faucher

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INIZIATIVA ADRIATICO-IONICA, UNA STORIA LUNGA QUINDICI ANNI

L’iniziativa Adriatico-Ionica (anche della Macroregione) è un’organizzazione internazionale nata ad Ancona nel 2000 e unisce alcuni dei paesi che si affacciano sul mar Adriatico e Ionio: Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia. Nasce con la firma della ‘Dichiarazione di Ancona’ il 20 maggio 2000, al termine della ‘Conferenza sullo sviluppo e la sicurezza nel mare Adriatico e nello Ionio’ da parte dei ministri degli esteri dei sei Paesi fondatori. La Macroregione è una rete che coinvolge diversi attori europei, nazionali, regionali, locali, diverse politiche e diversi programmi di finanziamento e si concentra su alcune sfide e priorità individuate e condivise tra i partner che la compongono. I settori operativi della Macroregione Adriatico-Ionica prevedono alcuni ambiti prioritari come la preservazione dell’ambiente, il welfare, il miglioramento dell’accessibilità delle comunicazioni (infrastrutture, autostrade del mare, pesca, sicurezza della navigazione e dei porti), lo sviluppo economico con chiaro riferimento alle scelte operate dalla Commissione europea. Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, in occasione delle dimissioni del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha voluto citare le sue parole in un messaggio di ringraziamento: “Non dimentico l’impegno profuso per la nascita della Macroregione Adriatico-Ionica, per dare risposte concrete e convincenti alle aspettative della sponda sud del Mediterraneo, crocevia vitale per la costruzione europea”.

NEXT, IL NUOVO “MOTORE DI RICERCA” La Regione Marche capofila di un progetto per le imprese innovative e i centri di ricerca dell’area Adriatico-Ionica ∂104∂


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previsto l’iscrizione sulla piattaforma delle imprese fornitrici coinvolte nei bandi del Programma operativo sui fondi strutturali europei. L’obiettivo è quello di massimizzare le occasioni di conoscenza reciproca e di collaborazione, per far emergere le migliori idee progettuali, che saranno valutate anche da investitori internazionali”. Al progetto, guidato dalla Regione Marche, partecipano dieci partner di sei Paesi della Macroregione: Albania, Bosnia-Herzegovina, Croazia, Montenegro, Italia e Serbia, così da realizzare, nei fatti, il primo servizio dell’Adriatic Ionian Cloud nella Macroregione Adriatico-Ionica. Next utilizza una tecnologia in grado di sfruttare al massimo i “big data”, l’importanza di mettere a disposizione una porzione significativa delle informazioni “open” che riguardano il mondo della ricerca applicata e dell’imprenditoria innovativa nella macro-regione Adriatico-Ionica. Numeri importanti sono già presenti nel sistema: 814 progetti di cui 32 macro-regionali; 3.086 brevetti di cui 82 macro-regionali; 839 attori dell’innovazione, di cui 109 operativi nella macroregione; 17 investitori privati interessati ad investire in start-up e progetti innovativi macro-regionali; 10 servizi informativi per accrescere il grado di internazionalizzazione nell’area macro-regionale.

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assessore alle Attività produttive, Sara Giannini, ha tenuto una conferenza stampa per presentare il progetto Next: il “motore della ricerca” per le imprese innovative e i centri di ricerca dell’area Adriatico-Ionica. “Con i nostri partner – ha detto Giannini - abbiamo messo a punto questo semplice strumento che facilita, allo stesso tempo, la collaborazione internazionale delle imprese, anche piccole, e la fruizione degli ingenti fondi europei gestiti dalla Commissione Ue. Per potenziarlo abbiamo anche

La piattaforma sarà disponibile anche su tablet e smartphone, per offrire ai suoi utenti la possibilità di avere informazioni dettagliate sulle potenzialità di mercato dei paesi della Macroregione Adriatico-Ionica, sulla geolocalizzazione degli attori dell’innovazione, sui programmi di sviluppo locale, sui programmi di finanziamento pubblico e sulle opportunità del mercato degli acquisti pubblici e privati. Il progetto Next si arricchisce anche di un sistema di informazione diretta come il “blog” (http://blog. adriatic-next.eu) e i social presenti ∂105∂

sulle maggiori piattaforme mondiali come Facebook, Twitter, LinkedIn e Youtube. Inoltre la Regione Marche metterà a disposizione di imprese e innovatori locali uno sportello informativo (info.next@regione.marche. it) e i suoi servizi di orientamento e accompagnamento alla progettazione comunitaria nell’ambito di Programmi quali Horizon 2020 (http://ec.europa. eu/programmes/horizon2020/) e Cosme (http://ec.europa.eu/enterprise/initiatives/cosme/index_en.htm), nonché un servizio di orientamento, formazione ed assistenza a incontri con investitori privati. Al fine di informare il maggior numero di portatori di interessi locali sulle iniziative promosse dal progetto Next sono stati organizzati quattro road show, il primo a Civitanova Marche, che hanno toccato, nei mesi di gennaio e febbraio, le città di Pesaro, Ancona e Ascoli Piceno. A luglio è previsto l’evento conclusivo ad Ancona, con l’incontro tra investitori internazionali e promotori delle migliori idee progettuali.


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DALLE PAROLE AI FATTI

Si è svolta ad Ancona, presso il Seeport Hotel, il 22 e 23 gennaio, la prima riunione che dà ufficialmente il via alla Strategia Eusair e che ha visto la partecipazione di tutti gli Stati che formano la Macroregione Adriatico-Ionica

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dichiarato Spacca in apertura dei lavori -, che sarà una visione strategica proprio in prospettiva macroregionale. “La sfida è quella di individuare tutte le possibili fonti di finanziamento per i diversi progetti del Piano d’Azione Eusair all’interno dei Fondi di Investimento Strutturali Europei 20142020, dei fondi IPA, del Quadro per gli investimenti nei Balcani Occidentali, della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), e delle Istituzioni Finanziarie Internazionali, per un effetto leva sugli investimenti privati e il Piano di investimenti Juncker per stimolare la crescita e l’occupazione”. “Diamo inizio ai lavori concreti della Macroregione Adriatico-Ionica” - ha commentato Fabio Pigliapoco, segretario generale dell’Iniziativa Adriatico-Ionica. “Il fatto che la Commissione Ue e la presidenza bosniaca della Iai abbiano scelto Ancona per la riunione del Governing Board è un riconoscimento al lavoro fatto in questi anni dalla città, dalla Regione e dalla Iai”. A supporto della Mrai, ci sarà il program-

opo il lancio ufficiale della strategia Eusair a Bruxelles il 18 novembre scorso, si è svolta ad Ancona, il 22 e 23 gennaio, la prima riunione del Governing Board, l’organismo che sovrintende alla realizzazione della strategia macroregionale. Quarantaquattro delegati in rappresentanza di tutti gli Stati aderenti al progetto hanno definito le modalità operative e gli indirizzi per i quattro gruppi tematici della strategia (crescita blu, connettere la Regione, qualità ambientale, turismo sostenibile) e stabilito un punto di riferimento con l’autorità di gestione del Programma Adrion (Cooperazione transazionale per l’area adriatico ionica 2014-2020). Per le Marche hanno partecipato il presidente della Regione Gian Mario Spacca e il Segretario dell’Iniziativa intergovernativa Adriatico-Ionica ambasciatore Fabio Pigliapoco. “E’ qui che si comincia a costruire concretamente il progetto di infrastrutture di servizio reali e immateriali che costituirà la nervatura della Macroregione – ha

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Il “Governing Board” è composto dai rappresentanti nazionali (due per ogni Stato partecipante, in rappresentanza dei ministeri Affari Esteri e del coordinamento dei fondi europei), dai quattro coordinatori dei pilastri tematici attraverso i quali si sviluppa la strategia, dai rappresentanti della Commissione europea, del Segretariato permanente dell’iniziativa adriatico ionica (che ha sede proprio ad Ancona), dal rappresentante dell’Intergruppo adriatico ionico del Comitato delle Regioni, di quello del Comitato europeo economico sociale e dell’Autorità del programma transnazionale Adrion, oltre dall’autorità slovena responsabile della strategia Eusair. La presidenza del “board” viene cogestita dal Paese presidente protempore dell’Iniziativa adriatico ionica, attualmente ricoperta dalla Bosnia Erzegovina. Insieme a questo organismo di indirizzo, l’attuazione della Strategia macroregionale adriatico ionica poggia su un livello tecnico (gruppi tematici) e uno territoriale (aperto alla società civile). ma Adrion, i cui bandi dovrebbero uscire dopo l’approvazione da parte della Commissione europea, che dovrebbe avvenire a giugno. La Commissione Ue, ha ricordato Spacca, “ha adottato la proposta legislativa di istituire il Fondo europeo per gli investimenti strategici del Piano Juncker” che “mobiliterà ulteriori investimenti nell’economia reale soprattutto nei settori delle infrastrutture, dell’energia rinnovabile e dell’efficienza energetica, come anche l’educazione, la ricerca, l’innovazione, al fine di garantire il finanziamento di una linea di progetti di portata europea”. “Il passare dalle ‘parole ai fatti’ - ha ribadito il Presidente della Regione Marche - richiede un sforzo ancora superiore rispetto agli ultimi due anni di intenso lavoro di consultazioni, elaborazione e redazione, organizzazione di incontri e eventi” di tutti i soggetti protagonisti della costruzione della Mrai. Per quanto riguarda il coinvolgimento del Parlamento europeo, ha annunciato Spacca al ‘Board’, “l’eurodeputato Jakovcic, come relatore dell’Eusair, nell’ultima riunione del Gruppo Interregionale Adriatico-Ionico del comitato delle Regioni di dicembre, ha chiesto input sui principali progetti della Regione Adriatico Ionica nei diversi pilastri, al fine di sostenere l’attuazione della strategia e, a tale proposito, orga-

nizzeremo ad Ancona una consultazione delle parti interessate”. Dal primo incontro del Governing Board della Strategia della Macroregione adriatico ionica, avvio concreto dell’attuazione della Mrai, escono il disegno a piramide della governance e un’agenda per l’attuazione concreta di quella che è la terza Macroregione europea dopo quella baltica e danubiana. “E’ stato definito un calendario di azione per i Tsg, i ‘Thematic steering groups’, gruppi di lavoro tematici sui quattro pilastri (blue economy, qualità ambientale, infrastrutture materiali e immateriali, attrattivita’ ndr.) dell’Eusair – ha spiegato Pigliapoco -, che saranno i motori della Mrai. Da febbraio cominceranno nel loro compito di definire le indicazioni per la presentazione e la valutazione dei progetti e di individuare le fonti di finanziamento correlate a seconda dei pilastri. Saranno composti, per ognuno degli Stati membri, da un rappresentante del ministero degli Esteri e da uno dei singoli ministeri che gestiscono i fondi europei di riferimento. Un primo confronto sul loro lavoro si svolgerà dopo l’estate nel prossimo Governing Board che si svolgerà in Croazia, Paese che da fine maggio sarà alla presidenza di turno della Iai”.

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I Tsg sono al terzo livello della piramide della governance della Mrai. Al ‘vertice’, ci sono i ministri degli Esteri degli otto Paesi della Mrai, riuniti nel Consiglio Adriatico Ionico, mentre la copresidenza è affidata alla Commissione europea e alla presidenza di turno della Iai, ora a guida della Bosnia-Erzegovina. Segue il Governing Board, la ‘cabina di regia’ che comprende Commissione europea, Intergruppo del Cdr, Iniziativa adriatico ionica, autorità di gestione del programma Adrion, Comitato economico e sociale europeo, coordinatori nazionali dell’Eusair degli otto Paesi aderenti e dei quattro pilastri. Alla base della piramide, ci sarà la ‘piattaforma degli stakeholders’, che avrà l’obiettivo di coinvolgere i rappresentanti della società civile, sulla cui organizzazione e sede il confronto è ancora aperto. Per l’esperienza avuta in questi anni nel rapporto di collaborazione con i tre forum di rappresentanza, che hanno come riferimento Ancona, Uniadrion, Forum delle Camere di Commercio e Forum delle città dell’Adriatico e dello Ionio, è stato ipotizzato che la piattaforma possa essere situata nella Iai. Ogni anno, poi, si svolgerà il Forum macroregionale. Il primo si terrà in Croazia nei primi mesi del 2016.


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Città&Borghi San Severino Marche

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Città&Borghi |SAN SEVERINO MARCHE

San Severino Marche Terra di sogni e tesori a cura di Anna Siria

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fondata tra il III e il II secolo a. C., San Severino è un gioiello d’arte e natura che sorge nel cuore delle Marche. Divenuta municium romano, fu importante per la sua posizione, lungo il collegamento tra l’Adriatica e la Flaminia. Sede vescovile, ebbe come pastore Severino, morto poco prima che la città venisse presa e saccheggiata dai Goti di Totila (nel 545). Gli abitanti cercarono rifugio sul vicino colle di Monte Nero, dove portarono le spoglie del loro santo Vescovo, dando vita ad un nuovo centro abitato che da lui prese il nome. Dopo la dominazione longobarda passò alla Chiesa e, quindi, fu comune ghibellino, in lotta co i vicini comuni guelfi. Dalla seconda metà del ‘300 ai primi decenni del ‘400 fu sottoposta alla signoria degli Smeducci, cui seguì quella degli Sforza, per ritornare nel 1445 alla Chiesa. Nel 1586 fu elevata a sede vescovile ed ebbe il titolo di città. San Severino è costituita da una parte alta, sulla sommità del colle di Monte Nero, detta Castello e da una parte bassa, il Borgo, che si forma dopo il 1000, si espande e viene racchiuso entro una nuova cinta muraria tra il XIII e il XIV secolo.

rrivare a San Severino partendo da Ancona significa attraversare un tratto dell’entroterra marchigiano caratterizzato da una varietà di paesaggi davvero unica: colline, fiumi e monti regalano un panorama incantevole. Siamo nel Maceratese, sulla sponda sinistra del fiume Potenza e tra chiese, monasteri, palazzi antichi, sembra di viaggiare nel labirinto dei tempi. Da lontano si scorgono, in tutta la loro bellezza, svariati campanili romano-gotici e rinascimentali. Il cuore pulsante della città è senza dubbio Piazza del Popolo (ex Piazza del Mercato), dalla caratteristica forma ovale, con alle opposte estremità due fontane esagonali. Quando splende il sole, sotto al porticato che caratterizza le due ali della piazza, su cui si affacciano il settecentesco Palazzo Municipale e il Teatro Feronia, si formano suggestivi giochi di luce e ombra. Dietro la piazza vicoli con eleganti archi e squarci di verde, con improvvise aperture su piazzette dai nomi evocativi: Padella, del Moro, Le Piagge. La storia scolpita nel territorio Sorta sulle rovine di Septempeda, città

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Da visitare • La Pinacoteca all’interno di Palazzo Manuzzini • Chiesa Convento di San Domenico • Chiesa San Paolo al Ponte • Basilica di San Lorenzo in Doliolo • Torre dell’Orologio • Santuario della Madonna dei Lumi • Chiostro del XV secolo – Museo Archeologico

Castello di Pitino, fascino e mistero Suggestivo e avvolto nel mistero il castello di Pitino sorge a circa 10 chilometri da San Severino Marche, su di un colle alto 602 metri sul livello del mare. I reperti preistorici rinvenuti a Pitino dimostrano che il colle ospitava insediamenti umani fin dal Paleolitico. Altri ritrovamenti archeologici hanno portato alla luce materiale dell’età del bronzo, ma la civiltà più importante che si sviluppò tra l’VIII ed il VI secolo a.C. fu

quella dei Piceni. Con l’arrivo dei romani e la sconfitta dei Piceni, gli abitanti di Pitino furono costretti a lasciare la loro città trasferirsi a Settempeda, luogo più facilmente controllabile dai vincitori. Il Castello di cui ancora oggi ammiriamo i resti risale, invece, al Medioevo. Nel punto più alto del colle c’è la torre maestra, anch’essa in pietra silico-arenaria, alta circa 23 metri; in prossimità della torre si trova una piccola chiesetta, dedicata a

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Sant’ Antonio, oggi sconsacrata. Secondo un’antica leggenda medioevale nelle notti senza luna il fantasma di una dama si aggira tra queste mura: è quello di una bellissima nobildonna che lì fu strangolata per gelosia da messer Sigismondo da Montesanto (odierna Potenza Picena) nel XIII secolo. Il riferimento storico è stato suffragato da pergamene recentemente rinvenute nell’Archivio di Stato di Norimberga.


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LA CITTÀ DEL BLUES CHE HA FATTO INNAMORARE PATTI SMITH

Mauro Binci, direttore artistico della kermesse che da ventitré anni richiama grandi artisti e un pubblico internazionale ci porta dietro le quinte di questo prestigioso appuntamento di Asmae Dachan

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ome è nata questa rassegna? “È nata il 24 luglio del 1991 con il concerto di Lester Bowie Brass Fantasy, proveniente da Umbria Jazz. L’amministrazione comunale di allora voleva, tramite il festival, sensibilizzare enti ed opinione pubblica sul degrado del prezioso patrimonio storico della città con l’obbiettivo di avviarne il recupero. Fu scelto Castello al Monte, il sito-simbolo che domina la città. Nel tempo i nostri eventi hanno toccato tutti i luoghi storici della città e del suo territorio, piazze, castelli, chiese, musei, ville, prima e dopo i restauri, avvenuti grazie ai fondi del terremoto. San Severino Blues è una delle più longeve manifestazioni musicali della regione, che ha contribuito alla crescita culturale ed economica del territorio”. XXIII edizione: peculiarità e protagonisti. “La XXIII edizione estiva ci ha regalato grandi soddisfazioni. Nei due mesi di svolgimento, luglio e agosto, abbiamo quasi raddoppiato gli eventi rispetto all’estate 2013, con 13 concerti che hanno coinvolto 8 città oltre a San Severino: Pollenza, Tolentino, Cingoli, Gagliole, Maiolati Spontini, Cupramontana e per la prima volta una città fuori regione, Nocera Umbra. Ci sono state tre esclusive nazionali, come quella di Ana Popovic. L’immagine simbolo 2014 è stata proprio questa straordinaria chitarrista di origine serba. Successo anche per le domeniche ArteinBlues. Negli ultimi anni abbiamo dato sempre più spazio alle nuove proposte: confortati dall’affermazione di Raphael Gualazzi e Matthew Lee, artisti marchigiani che abbiamo scoperto e lanciato in tempi insospettabili, l’estate scorsa abbiamo realizzato una produzione unica ed inedita del festival, protagonisti il chitarrista locale Frank Ricci ed il bassista americano Stuart Hamm. È stata un’edizione più grande, orientata al

rock e alle radici del blues”. San Severino Blues Winter Edition: perché? “È nata nove anni fa: alcuni Comuni volevano cori Gospel americani per i programmi natalizi. Ora la rassegna invernale è diventata grande e importante: da gennaio fino a maggio, offre concerti in club. San Severino Winter ha prodotto due importanti risultati: l’ingresso d’imprenditori privati, partner degli eventi Club e una presenza attiva di San Severino Blues in pratica tutto l’anno”. Quali sono i prossimi appuntamenti. “A parte Matthew Lee il 28 marzo al teatro di Pollenza, sono tutti eventi club all’Hotel 77 di Tolentino. Un viaggio nelle città musicali che, iniziato il 15 gennaio da New Orleans con Luke Winslow King il 6 marzo fa tappa a New York con Kenny Brawner, pianista cantante soul e attore di musical, il 17 aprile prosegue a Chicago con il soul man Ronnie Hicks. Gran finale il 30 maggio a La Villa di San Severino con il geniale vocalist inglese Randolph Matthews”. Sul palco artisti da tutto il mondo: che messaggio ne emerge? “Da sempre sosteniamo che la musica sia il linguaggio universale per eccellenza, il miglior mezzo di comunicazione, il più immediato e il più completo, fatto di sensazioni ed emozioni e al tempo stesso di architetture complesse. Unisce e non divide. Il blues è la musica che ha partorito il jazz, il rock, il soul e anche il moderno pop. Essere aperti ed internazionali oggi, più di ieri, paga”. Ci racconta un aneddoto legato ai tanti artisti che si sono esibiti? “Più che un aneddoto mi viene in mente una storia d’amore tra Patti Smith e San Severino Marche. Nel 2007 riempì piazza del Popolo con un concerto memorabile.

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Arrivò in città il giorno prima, cominciò a visitarla. Ricordo una passeggiata insieme al tramonto fino al Castello a Monte, accompagnata da versi di Dante, il suo incanto di fronte ai tesori d’arte racchiusi in Pinacoteca, le sue foto Polaroid alle scarpe di Celestino V, il putto della fontana apparsole in sogno, per il quale due anni fa, in occasione del suo concerto alla Sferisterio, tornò a San Severino a fotografare e riprendere con due videocamere”. Qual è il pubblico del festival? “Molto variegato, preparato, motivato, curioso e aperto alle novità. Di tutte le età: i giovani ci hanno sempre seguito, sono cresciuti insieme a noi. Il nostro target comprende anche una grande comunità di musicisti. Il pubblico è regionale, nazionale ed internazionale: una significativa quota di turisti inglesi, tedeschi, olandesi, francesi e americani; alcuni programmano le loro vacanze in zona in base alle date del nostro festival. Da anni siamo assestati intorno alle 10.000 presenze complessive”. Che importanza ha un simile evento per la promozione del territorio? “Fondamentale. La nostra storia ne è una dimostrazione concreta. Due esempi: abbiamo contribuito largamente al successo delle grandi mostre d’arte susseguitesi in città e riempito tutti i posti letto in occasione di grandi concerti. San Severino Blues è diventato un brand qualitativo per la città e la regione. Gli artisti stessi invitati al festival diventano di fatto testimonial della bellezza e delle eccellenze del nostro territorio, Patti Smith docet. Musica, arte e natura sono le grandi risorse del futuro marchigiano e italiano. Da anni dimostriamo concretamente che generano economia e ricchezza, non solo culturale. Ci auguriamo che enti pubblici ed investitori privati colgano sempre di più questa opportunità”.


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Patti Smith

Luke Winslow King

Big Daddy Wilson

Ana Popovic

Mount Unity Gospel Choir

“TRA I GRANDI ARTISTI BLUES, ROCK, JAZZ CHE HANNO PRESO PARTE ALLA KERMESSE: I BLUES BROTHERS, PATTI SMITH, PAT METHENY, JOHN MAYALL, ERIC BURDON, JOE BONAMASSA, DR JOHN, MIKE STERN, ROBBEN FORD, SUZANNE VEGA, JOAN ARMATRADING, JOE JACKSON, TOMMY EMMANUEL, ERIC JOHNSON, SOLO PER CITARNE ALCUNI”

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SAN SEVERINO

Terra di cultura, fratellanza e tradizione a cura di Anna Siria

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ome nella migliore tradizione marchigiana, anche la città di San Severino Marche è un concentrato di cultura, storia e bellezza. Ogni angolo racconta di un’epoca, di uno stile, di una raffinatezza di pensiero che ha lasciato segni indelebili. Un patrimonio di monumenti, chiese, opere d’arte dislocate sul territorio che ne fanno un gioiello prezioso e allo stesso tempo un laboratorio a cielo aperto di iniziative culturali di vario genere. È passata alla storia della città la mostra, curata da Vittorio Sgarbi, dal titolo “Meraviglie del Barocco nelle Marche”, definita “La più bella d’Europa”. Con oltre 20mila presenze e l’augurio del direttore generale per il Paesaggio e le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanea presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Mario Augusto Lolli Ghetti “San Severino meriterebbe frotte di turisti. Ben vengano mostre di questo genere. Vedere questa esposizione così affollata in questi mesi è stata una gioia ed una soddisfazione per tutti”, la città ha conosciuto un nuovo, positivo impulso. Per San Severino il 2015 è iniziato con un importante e prestigioso riconoscimento, assegnato dall’Associazione “Città per la Fraternità” del Movimento dei Focolari, il

“Premio Chiara Lubich per la fraternità”. “Questo riconoscimento vale doppio perché ha visto protagoniste due città vicine che hanno lavorato insieme in progetti importanti (S. Severino e Tolentino ndr)”, è stato il commento del sindaco, Cesare Martini. Questa la motivazione, letta dalla presidentessa dell’associazione “Città per la Fraternità”, Milvia Monachesi: “Alla Città di San Severino Marche per i diversi progetti realizzati, insieme e distintamente, con la Città di Tolentino e volti ad alimentare semi di comunità e di fraternità che si vuole rinnovare con la riscoperta fattiva di valori universali con la consapevolezza di essere parte di una rete e di un disegno più grandi”. Il premio è stato ritirato, nella Protomoteca del Campidoglio a Roma, dal consigliere presidente della Commissione cultura, Romina Cherubini e dall’assessore all’Istruzione del Comune di Tolentino, Fausto Pezzanesi. “Grazie a quest’importante associazione – ha sottolineato a margine della cerimonia il consigliere Cherubini – abbiamo sperimentato quanto sia importante l’unione nel dare vita a progetti comuni che si rivolgono, in particolar modo, a persone in difficoltà che vivono vecchie e nuove povertà, emarginazione e fragilità sociale. È a loro che l’opera messa in atto è stata

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Città&Borghi |SAN SEVERINO MARCHE Piazza del Popolo

Gian Domenico Cerrini detto il Cavalier Perugino

rivolta con il coinvolgimento dei Servizi sociali territoriali, della Caritas, degli Oratori, della Croce Rossa Italiana, dell’Opera don Orione e delle scuole”. Tante le iniziative della San Severino solidale: dalla costituzione di una Consulta sociale al servizio mensa alla casa di riposo, dalla distribuzione di frutta e verdura agli indigenti ai corsi di educazione al risparmio e corretta gestione della risorse domestiche attivati dall’Uteam, dal sostegno allo studio nell’Oratorio interparrocchiale al servizio vestiario e, da ultimo, all’attivazione di un Emporio del riuso per la casa, agli incontri dei Teatri di Sanseverino destinati alle “Altre Culture”, alle molteplici iniziative attivate nelle scuole settempedane. Arte, solidarietà e spiritualità, ma San Severino è anche e soprattutto storia. Sarà per la sua posizione geografica,

sarà per lo stato di conservazione delle maggior parte dei suoi monumenti, ma la città sembra davvero incanta nel passato. Un legame, quello con le tradizioni più antiche, che rivive attraverso diverse manifestazioni, tra cui spicca il Palio dei Castelli, che si celebra ogni anno in occasione del patrono, San Severino Vescovo, l’8 giugno. Si tratta di una rievocazione storica organizzata dall’Associazione Palio, che nel periodo della kermesse (che dura una decina di giorni) riporta la città all’atmosfera del ‘400, quando dominava la Signoria degli Smeducci. La rievocazione storica del Palio dei castelli ha avuto invece la sua consacrazione nel 1984; poi, nel 1987 si è aggiunta la “Corsa delle torri”, manifestazione conclusiva dei festeggiamenti che, dal 1990, si svolge nella bellissima piazza del Popolo. In pratica, castelli e rioni del Comune partecipano a

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questa competizione, molto spettacolare, e ad altri giochi come il tiro alla fune o il tiro con l’arco, per aggiudicarsi il Palio. In particolare, la “Corsa delle torri” vede sfidarsi squadre di 8 atleti che si rincorrono lungo l’anello della piazza portando a spalla una pesante torre che raffigura il proprio castello. Un altro dei momenti clou della rievocazione è l’offerta dei ceri al santo in ricordo dell’oblazione dei signori sudditi degli Smeducci che donavano ai custodi del santuario, sul monte Nero, una scultura in cera raffigurante una parte del loro castello. L’offerta dei ceri avviene al termine del corteo storico, animato da oltre un migliaio di figuranti che percorrono le vie del centro in costume medievale fino a giungere in piazza del Popolo al suono di chiarine e tamburini.


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BENVENUTI A VILLA CERBARA ∂116∂

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a Cerbara è un’incantevole struttura ricettiva, situata a pochi chilometri da Urbino e dalla costa Adriatica, location ideale per chi vuole rivivere il fascino e le suggestioni della ricca storia rinascimentale del ducato di Urbino. Nasce dalla ristrutturazione di un antico complesso del 1700. La struttura originaria comprende una villa, tre unità abitative e una bellissima chiesa. Il tutto circondato da un rigoglioso parco da cui si gode un panorama mozzafiato; ad impreziosire la parte esterna di quello che oggi si presenta come un elegante relais c'è anche una piscina, a disposizione degli ospiti. Gli interni offrono un'atmosfera antica, raffinata, ideale per eventi, matrimoni


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e meeting. I differenti saloni (della Musica, del Camino, degli Incontri, degli Avi, di Bacco e delle Esposizioni) si contraddistinguono per l'eleganza e la raffinatezza degli arredi in stile settecentesco e permettono di assaporare l'atmosfera che ha reso immortale l'eredità culturale urbinate.

Gli ampi spazi del resort e la suggestiva chiesa fanno della Cerbara la location ideale per celebrazioni e festeggiamenti nuziali, sia all'interno, che nel giardino. La suite Battista Sforza, dedicata alla moglie di Federico da Montefeltro, Duca di Urbino, con i suoi inserti d'oro, è la cornice ideale per gli sposi in luna di miele.

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La suite la Cerbara, invece, con le sue ambientazioni rupestri, permette un gradevole soggiorno immerso negli affreschi raffiguranti la natura. L'offerta si completa con la Colombaia, affacciata sui dolci colli marchigiani: è la cornice ideale per sorseggiare un buon bicchiere.


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LA FOTOGRAFIA fatta di innumerevoli istanti ∂120∂


FOTOGRAFIA

Alcuni scatti da 'Verde Cortina'

La storia per immagini di Ignacio Maria Coccia, noto fotografo ascolano che racconta di mondi vicini e lontani lasciando che lo spettatore sia anche la voce narrante di Lorenza Radaelli

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a casa nel centro di Ascoli Piceno; giochi di bambini in ogni stanza; gatti appisolati sul divano e Toast, il cane salvato dalla strada, che vaga da una camera all’altra. Ai muri nessuna delle sue fotografie, se non nella la stanza-studio dove campeggiano, oltre ad un impianto audio di quelli che sono il sogno di una vita, le gigantografie di alcuni scatti di vecchi e nuovi progetti e un grande e vivido ritratto di Eugenio Coccia, il papà, giornalista storico delle Marche e primo globetrotter* italiano arrivato a Londra in autostop nei primi anni ’60. Questo è Ignacio Maria Coccia, fotografo freelance conosciuto in Italia e nel mondo per l‘‘obiettiva visione di insieme’ che ogni suo scatto trasmette. “Io ho le mie idee, le mie convinzioni, è ovvio, ma non voglio che queste influenzino lo spettatore. Vorrei che attraverso le mie immagini, chiunque vedesse una storia e non un istante”. Si chiacchera con Ignacio, di tutto. Della sua carriera, dei successi, delle pubblicazioni e collaborazioni. E’ naturale arrivare a

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FOTOGRAFIA confrontarsi proprio su quelle idee e convinzioni, sui temi caldi dell’attualità e sul mestiere di giornalista, grafico e di parola, che lui volutamente non esprime nei suoi scatti. E’ come in una sua fotografia ben riuscita: ti porta ad andare a fondo delle cose, a ragionare e a farti una tua opinione. Come si fa a raccontare l’Ucraina del 2004 dopo la Rivoluzione Arancione, il Kosovo del 1999-2009 senza prendere le parti dei sostenitori ucraini di Jušcenko piuttosto che di quelli di Janukovyc, o senza condividere la lotta di chi riconosceva o meno il Kosovo come stato indipendente? La Fallaci diceva che in ogni nostra azione c’è una scelta anche politica… “La mia vuole essere una fotografia geografica e sociale. In entrambe le occasioni ho volutamente deciso di non raccontare la lotta politica, bensì il contesto sociale che derivava da una precisa, seppur confusa, situazione politica. I ritratti delle persone in Kosovo potrebbero appartenere a un serbo o ad un albanese, poco importava l’appartenenza etnica o religiosa. Entrambe le popolazioni vivevano lo stesso identico dramma e le immagini lo raccontavano. In fondo, non erano i loro volti a identificare vincitori o vinti”. A novembre hai presentato Verde Cortina, un progetto realizzato insieme al giornalista Matteo Tacconi, con il quale, in auto, avete ripercorso tutta la Cortina di ferro, emblema della divisione europea dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla guerra fredda, zigzagando tra uno stato e l’altro che su questa si affacciavano. Che cosa avete trovato? “E’ stato un viaggio unico da una sponda all’altra dell’ormai immaginaria linea di confine. Da uno stato all’altro in un luogo che è un non-luogo immerso in un non-tempo. E’ verde. Da lì il titolo. Verde di qui. Verde di là. Di ciò che c’era al tempo non ne abbiamo parlato con la gente che vive nei dintorni. Non ci interessava, almeno non ai fini del progetto. Da Lubecca a Trieste, qualche monumento al milite ignoto, qualche torre d’avvistamento, qualche resto di terre di confine ancora c’è, ma tutto è velato, in secondo piano. Tutto quel verde è come se volesse un po’ nascondere e un po’ dimenticare”.

Mara Gergolet, del Corriere della Sera, ha curato la presentazione del progetto dove dice: “[…]queste pagine e queste foto sono la mappatura di una grande rimozione. […] la bellezza […] sta nell’assoluta mancanza di enfasi. […] è un viaggio documentale. Che descrive, fotografa, immagazzina. Che non teorizza ma recupera, che non insegna o offre soluzioni, ma prende nota”. “Mara, come Matteo e Raffaele Coniglio in ‘Kosovo – incertezze e sogni’ e tutti coloro che hanno scritto le mie fotografie, hanno compreso a pieno me e il mio modo di esprimermi. Citando ancora le sue parole, Mara dice: ‘[…] A ben pensarci, verde la cortina un po’ lo dev’essere sempre stata, in fondo correva nei campi: ma di questo nessuno si era accorto – il colore di quella cortina nella nostra memoria è grigio-marrone, spelacchiata com’era la terra dal passaggio dei militari. […]. E’ la rivincita dei cicli della natura su ciò che è stato imposto o calcolato nelle cancellerie, seguendo la logica della forza. È così, dove migliaia di persone tentando improbabili fughe sono state uccise da altre, oggi si osserva l’indifferente e inarrestabile ricrescere dell’erba. Non doveva per forza essere finire così. Però è successo’. Il senso del mio viaggio traslato in parole”. Come si esprime il tuo essere obiettivo nella tecnica fotografica? “Immaginiamo una scena. Un bambino attraversa la strada e camminando schiaccia una lumaca. Se ne accorge; si ferma e la osserva. Un fotografo potrebbe immortalare il piede a mezz’aria prima che calpesti l’animaletto, magari riprendendolo dal basso, evidenziando l’atto che precede la tragica fine. Un altro potrebbe decidere di fotografare il bambino che osserva la lumaca, un primo piano del suo sguardo sull’asfalto. Io fotograferei la scena solo apparentemente senza dettagli: nella foto ci sarebbero la strada, i palazzi, il bambino che cammina e la lumaca. Lo spettatore saprebbe raccontare una storia con tutti i suoi protagonisti dandogli il senso o il finale che si immagina”. Non ti infastidisce l’idea che le testate che utilizzano le tue fotografie ne diano una loro interpretazione, strumentalizzino le storie da te catturate? “In parte sì, proprio per il fatto che io per

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primo ho le mie convinzioni. Ma di mio sono una persona che ama conoscere, apprendere e ascoltare gli altri e ragionare da sé. Negli anni ho collaborato con professionisti che la pensavano come me o diversamente da me. E una piccola grande soddisfazione personale è l’essere rimasto in ottimi rapporti più con chi non la pensa come me. Vuol dire che la diversità avvicina e fa bene alla crescita”. Attualmente sei un freelance, collabori con importanti testate nazionali e internazionali (IL Magazine 24Ore, Financial Times, Le Monde, National Geographic, SonntagsZeitung, La Repubblica delle donne, Sportweek, Cosmopolitan, etc) e stai portando avanti numeri progetti personali che sfoceranno - forse (speriamo) - in nuove pubblicazioni. Da dove hai cominciato? “La passione per la fotografia è nata nel 1991, un po’ per caso, devo dire. Ho iniziato a scoprire pian piano il mondo delle immagini attraverso una piccola macchina fotografica. Non era tanto lo scattare ad entusiasmarmi, quanto più il passare ore e ore, nottate intere, in camera oscura a studiare le infinite possibilità dello sviluppo e stampa di quelle stesse immagini: trovare l’equilibrio tra i colori, il contrasto, per rendere al meglio il mio racconto. Se ci penso ora mi spavento del tempo trascorso in quella stanza, con le mani immerse nei liquidi, però è da quello che sono partito. Ed è quello che mi ha portato a realizzare, nel tempo, molti dei sogni del mio capiente cassetto”. Un mondo nel quale distinguersi e affermarsi non è semplice. “La dedizione, l’impegno, la passione sono state il segreto per proseguire sul mio sentiero. Dopo l’Istituto Europeo di Design di Roma, ho iniziato a lavorare per la storica agenzia Grazia Neri, ormai scomparsa e in quel periodo ho messo le basi delle collaborazioni con le testate che tuttora richiedono le mie fotografie. Per questo sostengo che la diversità d’opinione non è un limite all’espressione del proprio talento; la sincerità nel porsi con gli altri è sempre apprezzata”. Ora il progetto più recente, quello più legato alla tua (seconda) terra d’origine. A dicembre è uscita ‘Offida Sacra e Profana’, tua sesta pubblicazione, nella


FOTOGRAFIA quale s i narrano le tradizioni popolari che sanciscono le tappe del Carnevale offidano. Una variante ai temi che tratti più frequentemente. “Il reportage su Offida nasce da un progetto più ampio che interessava tutta la provincia di Ascoli Piceno. In origine, volevo dedicarmi al paesaggio che mi circonda da sempre, che mi ha in qualche modo plasmato. Poi mi sono reso conto che Offida e le manifestazioni che l’animano,

alcune in particolare, hanno avuto grande rilievo nella mia adolescenza. Ho vissuto tradizioni, come quella del ‘bove finto’, con grande entusiasmo e mi piaceva l’idea di riviverla attraverso la persona che sono ora, anche con professionalità. Sono stato il primo non offidano finora ad aver assistito e immortalato alcuni dei momenti più segreti della manifestazione. È stata un’esperienza unica e indimenticabile. Ho provato lo stesso coinvolgimento emoti-

vo di chi vive la manifestazione come un percorso di buon auspicio per il futuro”.

*I nuovi giovani viaggiatori del XX secolo: viaggiano con mezzi improvvisati, spesso in autostop.

Immagini da 'Kosovo incertezze e sogni'

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LUCI DELLA RIBALTA

“IL MIO CRISTO DELLE MARCHE BENEDETTO DA PAPA FRANCESCO” Marco Santini, musicista e compositore osimano: “la mia maestra è la vita”. Dopo il debutto con plauso del suo primo cd 'Op.1' inizia un nuovo tour nel mondo Ph: Piero Principi di Asmae Dachan

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aestro Santini, quando ha suonato il suo primo violino? “Ho iniziato a studiare violino all'età di cinque anni. Ascoltavo musica e avevo giochi propedeutici. Un giorno l'insegnante mi ha dato in mano un violino e da allora non l'ho mai più abbandonato, dedicandomi anche allo studio di altri strumenti. Anche mia sorella Lucia ha intrapreso questa strada, dedicandosi al pianoforte. Abbiamo deciso di unire i nostri talenti, formando il Duo Santini. A diciotto anni, dopo aver conseguito il diploma al liceo e al conservatorio, ho iniziato a girare l'Italia, collaborando con più orchestre. La svolta a livello artistico è arrivata quando sono partito per la Germania”.

Paesi di provenienza dei vari componenti. Durante gli otto anni di studio abbiamo girato il mondo, venendo a contatto con culture diverse”. C'è qualche musicista del passato al quale ti ispiri? “Direi di no. La mia migliore maestra è la vita, è la strada: mi piace attingere dal basso, dalla gente comune, dalle persone semplici. Arricchisco il mio bagaglio culturale ascoltando suoni nuovi, artisti inediti, che danno voce alla spontaneità”. Da musicista è poi diventato compositore: come è avvenuta questa evoluzione? “È successo direi quasi per caso. Tre anni fa sono stato contattato da Nazzareno Rocchetti, uno scultore che mi ha chiesto di dedicare un brano alla sua opera 'Il Cristo delle Marche', situata ad Avenale di Cingoli, nel Maceratese. Ho osservato l'opera, di una suggestione unica, situata in un posto da cui sembra abbracciare tutte le Marche, dalle colline al mare e ho composto il pezzo, un violino solista accompagnato da un'orchestra di archi, cercando di descrivere con la mia musica

Cosa l'ha spinta ad andare all'estero? “Un'insegnante mi ha suggerito la prestigiosa scuola Mannheim (dove il figlio aveva ottenuto una cattedra), che richiama musicisti da tutto il mondo. Ho seguito prima l'indirizzo concertistico, poi quello pedagogico. Una vera e propria università della musica. Insieme ad alcuni colleghi abbiamo formato il gruppo 'Mannheimer ensemble', esibendoci in Italia e in tutti i

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LUCI DELLA RIBALTA Marco Santini accompagnato dall'orchestra

Il Cristo delle Marche Scultura di Nazzareno Rocchetti

Marco Santini

l'opera d'arte e il paesaggio. Il brano ha ricevuto la benedizione, inattesa e commovente, di Papa Francesco”.

IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO “CHE IL CRISTO DELLE MARCHE SIA UNA BENEDIZIONE PER TE E PER CHI LO ASCOLTA. CHE IL SUONO DEL TUO VIOLINO DIVENTI UNA LODE AL CREATO” Come è stato accolto questo brano? “Ha avuto un successo che non mi aspettavo. Vedere che piace a pubblici tanto

diversi è per me una grande soddisfazione. Don Dino Cecconi, regista a Rai1, si è innamorato del brano e lo ha usato come base per un video con belle immagini delle Marche. Certamente mi lusinga il giudizio favorevole degli esperti, ma ancor di più quello delle persone che non conoscono la musica, ma amano ascoltarla, esprimendo pareri senza filtri”. Nel 2014 ha inciso il suo primo album 'Op.1'. Come sono nate le tracce che lo compongono? “Ogni brano ha una sua storia: alcuni mi sono stati chiesti da giornalisti che avevano bisogno di basi per i propri reportage e servizi; altri sono nati da emozioni come la gioia, il dolore, il ricordo di qualcuno; mi racconto attraverso la musica. Sono tredici brani inediti, di diversi generi. Ho presentato il cd in anteprima a gennaio ∂125∂

al Teatro di Osimo, dove c'è stato il tutto esaurito”. La musica l'ha portata in vari paesi del mondo: come riesce a coinvolgere pubblici tanto diversi? “La musica è un linguaggio universale, che arriva alle persone senza necessità di mediazione. Ho avuto modo di constatare con piacere che le Marche all'estero sono molto amate. Pubblici diversi, che parlano lingue diverse, ascoltano la musica con la stessa passione ed emozione. Togliere le barriere tra pubblico e palco è il senso della mia arte e della mia ricerca. Con l'associazione dei Marchigiani nel mondo ho viaggiato molto, arrivando in Australia e Argentina: è bello constatare quanto i nostri corregionali continuino ad amare la loro terra d'origine pur standone lontani da tempo”.


CULTURA

JESI, LA CITTÀ DOVE NACQUE L'IMPERATORE

Affacciata sulla centralissima piazza che porta proprio il nome del sovrano svevo, la Fondazione Federico II è un ente di prestigio che si dedica alla promozione del pensiero e delle gesta del re conosciuto come 'stupor mundi' a cura di Anna Siria

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II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa come Imperatore nel 1220), infine re di Gerusalemme (dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229). Conosciuto come 'stupor mundi', era noto per la sua personalità poliedrica, per le sue doti letterarie e per la sua passione per l'arte e la cultura. La sua corte, infatti, era un via vai continuo di poeti, scrittori, pittori, scultori, filosofi; un luogo antesignano dell'incontro tra la cultura latina, greca, ebraica ed araba. La Fondazione Federico II Hohenstaufen Jesi Onlus nasce nel 1988 per promuovere la figura e le gesta di questo grande imperatore svevo, a cui la città dedica importanti celebrazioni. La Fondazione è un ente morale e culturale senza fini di lucro con personalità giuridica. Tra i suoi fini statutari,

ra il 1194 quando a Jesi, in provincia di Ancona, nasceva un sovrano: Federico II Hohenstaufen, discendente dalla famiglia sveva degli Hohenstaufen e da parte di madre dalla dinastia normanna degli Altavilla. Ventisette anni fa, per rendere omaggio a questo personaggio che da Jesi si è fatto poi conoscere nel mondo, è stata creata una fondazione, che porta proprio il suo nome e ha sede in pieno centro, in Piazza Federico II: una realtà molto attiva sul piano culturale, che richiama studiosi federiciani anche dall'estero. Ma chi fu questo illustre 'jesino'? Re di Sicilia, (come Federico I, dal 1198 al 1250), Duca di Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), re di Germania (dal 1212 al 1220) e Imperatore del Sacro Romano Impero, e quindi precedentemente Re dei Romani, (come Federico

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CULTURA oltre a quello della valorizzazione e della divulgazione della figura e delle opere di Federico II, rientrano numerose attività, come la istituzione di un Centro Studi Federiciani, attualmente editore delle Tabulae, periodico semestrale in cui si pubblicano tutte le relazioni dei professori che hanno tenuto le conferenze, ma anche ricerche e studi specifici. Sono inoltre stati istituiti un Premio Internazionale storico – letterario denominato Federico II Hohenstaufen (a cadenza quinquennale) e il Federichino, premio biennale (dal 2010) attribuito, ad anni alterni, a Jesi, a

Palermo e, dal 2003, anche a Göppingen. Tra gli obiettivi che la Fondazione si pone c'è il miglioramento e l’incremento dei flussi culturali, turistici ed economici tra i territori di Jesi e delle Marche e quelli nazionali ed esteri ed in particolare della Germania, anche attraverso viaggi di studio. In occasione dell'ottocentenario, la Fondazione, guidata dal suo secondo presidente, Vittorio Borgiani, insieme a diversi parlamentari jesini, avanzò una proposta di legge per le celebrazioni, che venne quasi integralmente accolta. In quell'oc-

casione venne inaugurato un monumento in bronzo, di oltre quattro metri di altezza, opera degli scultori Benedetto Robazza di Roma, Hermann Schwahndi Goppingen e Massimo Ippoliti di Jesi. Dal 1996, anno di insediamento della prima Assemblea dei Fondatori e dall'approvazione delle prime modifiche dello statuto, la Fondazione si è trasformata in Fondazione aperta e l'Assemblea, ogni anno, coopta nel suo seno i nuovi soci nelle varie categorie. Per info www.fondazionefedericoiijesi.it

IL CALENDARIO FEDERICIANO “Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo... T'ho visto eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio”. Il verso di Salvatore Quasimodo inserito nell'ultimo foglio del calendario federiciano 2015 esprime perfettamente, come solo la poesia sa fare, il messaggio culturale che il programma di quest'anno vuole trasmettere. L'essere umano del XXI secolo, con tutto il suo progresso e la tecnologia a disposizione, non è cambiato affatto e continua imperterrito nel suo cammino di conflitti e di odio. Le battaglie che hanno segnato la parabola sveva – da quella di Legnano che avvia la presenza degli Hohenstaufen sul territorio d'Italia fino alla disfatta di Manfredi a Benevento, poiché quella di Tagliacozzo ha avuto già la sua trattazione con Corradino – vengono alternate con i conflitti che hanno insanguinato e insanguinano i nostri tempi. Per riflettere alla luce del pensiero illuminato di Federico II.

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CULTURA

GIÙ IL SIPARIO, AL VIA GLI APPLAUSI Le premiate marchigiane: due nomination per il Rof agli International Opera Awards e all'Amat l'Oscar della danza italiana. Quando lo spettacolo è sinonimo di qualità e la cultura crea ricchezza a cura della Redazione

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l nuovo anno inizia in bellezza per il mondo dello spettacolo marchigiano: il Rossini Opera Festival e l'Amat, infatti, confermano il prestigio e l'alta qualità dell'offerta culturale regionale. Per il Rossini Opera Festival sono arrivate due nomination agli International Opera Awards 2015, premio promosso dalla rivista inglese Opera. Il Rof è in lizza per due tra i riconoscimenti più prestigiosi: quello di migliore festival (unico italiano e per il secondo anno consecutivo) assieme a quelli di Bregenz (Austria), Cincinnati (USA), Garsington (Inghilterra), Glimmerglass (USA) e Operadagen Rotterdam (Olanda); quello di migliore opera riscoperta, nel quale Aureliano in Palmira, visto in prima assoluta in edizione critica a Pesaro nel 2014, si troverà di fronte Los diamantes de la corona di F.

Barbieri (Teatro de la Zarzuela di Madrid), Les Martyrs di G. Donizetti (Opera Rara), Amleto di F. Faccio (Opera Southwest di Albuquerque), What Men Live By di B. Martin? (Czech Philharmonic) e Les Barbares di C. Saint-Saëns (Opéra-Théâtre di St Étienne). La cerimonia di premiazione si terrà il 26 aprile al Savoy Theatre e al Savoy Hotel di Londra. All'Amat, invece, è stato assegnato il Premio Danza&Danza, una sorta di Oscar della danza italiana. Ad assegnare il riconoscimento la rivista Danza & Danza che sceglie i più significativi spettacoli e agli artisti più interessanti dell’arte coreutica della passata stagione. La giuria, composta dalla direttrice della rivista Maria Luisa Buzzi e dai critici Ros-

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sella Battisti, Valentina Bonelli, Elisabetta Ceron, Francesca Pedroni, Silvia Poletti, Ermanno Romanelli e Sergio Trombetta, conferisce i Premi alle diverse categorie (migliore produzione classica e contemporanea, interpreti, coreografi, talenti emergenti)-. Quest’anno ad andare subito all’occhio sono il nome del coreografo Roy Assaf, che ha presentato lo spettacolo 'The hill' alla ventesima edizione di Civitanova Danza e della interprete/ coreografa Cristina Morganti, ideatrice e interprete di 'Jessica and me'. Per Danza&Danza migliore produzione italiana è 'Sopra di me il diluvio' della Compagnia Enzo Cosimi, presente nelle Marche l’anno appena passato con lo spettacolo Calore, che torna nel 2015 con 'Welcome to my world', al Teatro Rossini di Pesaro il 21 maggio.


CULTURA

“BUONA FORTUNA AMORE” Nesli, un senigalliese a Sanremo

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ra è tutto immobile e in silenzio, le strade vuote, i riflettori spenti! La pioggia cade e tira un vento... È stata una delle settimane più belle della mia vita! Ringrazio coloro che hanno reso possibile tutto questo. Le persone buone! Ho mille flash che attraversano la mia mente. Sono seduto sul letto e penso... Penso a quanto sia magica e folle la vita, a quanto sia dolce e crudele, bella e spietata. Ripenso a dov'ero ieri a come ero e ora mi sento più forte! Sorrido pensando all'amore che mi ha travolto in questi giorni, al cammino, la strada, il mio turno, lo schermo che si apre, i gradini...“'Buona fortuna amore' di Nesli e Brando, dirige l'orchestra il Maestro Umberto Iervolino... Canta, Nesli!” Non lo

dimenticherò Mai! Passo e Chiudo”. Con queste parole, affidate ad un post su Facebook, Francesco Tarducci, in arte Nesli, venticinquenne cantante senigalliese ha commentato la sua prima esperienza al Festival di Sanremo. Fratello di Fabri Fibra, dopo la prima serata si era classificato tra i primi sei “big”. "Già il fatto di essere a Sanremo vuol dire aver vinto – aveva dichiarato prima della partenza per Sanremo -non è importante la posizione in classifica". La sua canzone “Buona fortuna amore”, tratta dall'album di inediti “Andrà tutto bene”, ha riscosso grande successo, tanto che i Like di Facebook l'hanno decretato vincitore. Secondo le pagelle assegnate dal settimanale Panorama, “il pezzo ha

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tutte le potenzialità per diventare una hit. Un singolo di qualità per il nuovo percorso artistico di Nesli. Intrigante”. Forse sarà davvero un successo, ma per quest'anno il brano non si è aggiudicato il premio. I vincitori della 65° edizione del Festival della canzone italiana, infatti, sono stati: Il Volo, giovanissimo trio di tenori, Nek e Malika Ayane. Non è la prima volta che un marchigiano si esibisce sul palco dell'Ariston: da Jimmy Fontana (1882) a Raphael Gualazzi (vincitore nel 2014), da Lighea (Tania Montelpare) (1994) a Linda Valori (2004), passando per Serena Abrami (2011) e per il più volte ospite d'onore Giovanni Allevi.


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n volume a metà tra una biografia e l'istantanea di un personaggio e di un'epoca che hanno segnato le Marche e l'Italia. “La leggenda del Santo Petroliere” di Maurizio Verdenelli, Ilari Editore, ripercorre, attraverso testimonianze, contributi inediti, ricostruzioni e pagine dei giornali dell'epoca, la vita e le gesta di Enrico Mattei. Da Matelica alla notorietà nel mondo: pagina dopo pagina, emerge il profilo di un uomo, imprenditore, politico e dirigente pubblico d'altri tempi, definito, non a caso 'L'ultimo grande sogno marchigiano'. “Operare in silenzio, con tenacia, nell'interesse del nostro Paese, ogni giorno un'ansia nuova ci sospinge, fare, agire, ascoltare lo sforzo di questo nostro popolo che risorge. Noi abbiamo fiducia nella Provvidenza. Essa assiste sempre tutti e assiste il nostro Paese che fiorisce e si rinnova”: queste le parole pronunciate da Mattei, in un passaggio che resta di grande attualità, che vuole dare ridare slancio, fiducia e coraggio all'Italia. Una vita piena di luci quella dell'imprenditore, fatta di grandi successi professionali, di sfide vinte, di viaggi e missioni

all'estero, di incontri. Mattei sapeva essere grande con i 'grandi' della terra e restava umile, semplice, altruista con la gente comune, i suoi collaboratori, i suoi dipendenti. Ovunque, come raccontano le pagine del libro, lasciava il segno. Su di lui si è scritto molto, si è detto molto, della sua vita, ma anche della sua morte, che resta ancora oggi, a distanza di 89 anni, avvolta nel mistero. “La leggenda del Santo Petroliere” porta il lettore dentro i grandi fatti dell'Italia e del mondo di cui Mattei fu in qualche modo protagonista. Ne emerge il ritratto di un uomo lungimirante, un innovatore e pioniere che non ha mai perso il legame con la sua gente e la sua terra, come lo ha descritto Indro Montanelli: “era convinto che in Italia i poveri fossero poveri perché i ricchi erano ricchi e volle sempre restare dalla parte dei primi anche quando poté disporre di aerei privati e perfino dell'affitto di un lago in cui sfogare la sua passione per la pesca alla trota”. Un libro che dovrebbe essere adottato dalle scuole per raccontare ai giovani e alle Marche di un uomo che ha saputo lasciare la sua impronta nella storia.

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“MIO PADRE DICEVA CHE È BRUTTO ESSERE POVERI, PERCHÉ NON SI PUÒ STUDIARE E SENZA TITOLO DI STUDIO NON SI PUÒ FARE STRADA” DAL DISCORSO DI ENRICO MATTEI PER IL CONFERIMENTO DELLA LAUREA HONORIS CAUSA ALL'UNIVERSITÀ DI CAMERINO DI MAURIZIO VERDENELLI, ILARI EDITORE


PERSONAGGIO

CHIARA GIACOBELLI, VINCITRICE DEL PREMIO MARGUERITE YOUCENAR

Anconetana, scrittrice “per genetica”, ha esordito con un libro dedicato alle Marche di Asmae Dachan

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ome hai accolto la notizia dell'assegnazione del Premio Letterario Internazionale Marguerite Yourcenar? “Con incredulità e sorpresa. Ho letto i risultati online e non mi sembrava possibile, così ho chiamato la segreteria per accertarmi che fosse tutto vero. Dopodiché, ho lasciato spazio alla gioia: per me è stato un importante riconoscimento professionale”.

Baricco nel suo 'Oceano mare', pertanto il racconto si concentra principalmente su che cosa sia di fatto l’inerzia e fino a che punto essa possa arrivare, quanto cioè sia in grado di uccidere del tutto l’essere umano e quanto invece abbia un potere limitato rispetto all’amore per la vita e per se stessi”. Quando hai capito che la scrittura sarebbe stata il fil rouge della tua vita? “Io scrivevo racconti già alle elementari, quando ho cominciato a prendere la penna in mano. Ero piena di diari, romanzi iniziati e mai finiti, appunti, considerazioni. La mia storia di scrittrice inizia allora - mi verrebbe da dire, quindi, dalla genetica – tuttavia, è stato soltanto con l’esordio del mio primo libro '101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita' pubblicato dalla Newton Compton Editori che ho avuto l’illuminazione: non avrei mai potuto fare nessun altro mestiere se non quello”.

Qual è l'opera per cui sei stata premiata? “Un racconto dal titolo 'Causa di forza maggiore', che parla di due personaggi apparentemente agli antipodi: una scrittrice abbastanza fortunata e benestante, seppur malata e un barbone che vive di stenti. I due protagonisti si incontrano, tuttavia, dapprima nella solitudine che li corrode entrambi, e poi in quello stato d’inerzia in cui si cade quando nella vita hai provato tutte le strade possibili per risollevarti dalla disperazione e infine perdi la speranza. Entrambi sono due 'reduci del ventre del mare', come scrive

Parlaci di questo libro. “È nato perché io sono originaria delle

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PERSONAGGIO

Marche, della provincia di Ancona, e come ogni persona curiosa - ho approfondito negli anni lo studio e la conoscenza del mio territorio, sui libri ma soprattutto attraverso passeggiate, visite guidate, ecc. Mi è venuto quindi naturale proporre il progetto alla Newton Compton Editori, la quale mi ha accettata tra i loro autori dopo avermi fatto fare alcune prove di scrittura. 101 cose da fare sembrano molte, in realtà ne avrei scritte di più se ci fosse stato lo spazio: in ogni caso, a me piacciono particolarmente i castelli di Gradara e di Pallotta (a Caldarola), la visita ai teatri storici delle Marche, i Monti Sibillini con tutte le loro leggende e ovviamente il Conero, forse la zona più bella in assoluto delle Marche. Ma è difficile fare confronti, perché di aree splendide la nostra regione è piena”. Sei autrice di romanzi, biografie e libri dedicati al cinema e all'arte: da cosa trai ispirazione? “Da tutto ciò che vedo attorno a me. Mi è stato insegnato a guardare le persone, a studiare le situazioni, ad accorgermi dei dettagli e a immaginare storie attraverso di essi: chiunque transiti nel mio campo

visivo può diventare il personaggio di un mio libro. È ovvio che una parte molto importante, come per ogni scrittore, è dedicata all’introspezione e all’ascolto di se stessi, ma io credo che sia altrettanto importante ascoltare gli altri, perché solo così si può crescere e imparare. Di base, ciò che mi muove sempre è la curiosità nei confronti del mondo”. Oltre che scrittrice, sei anche giornalista: di cosa ti occupi? “Dopo tre anni in redazione al Corriere Adriatico, ho capito che la cronaca non faceva per me. Attualmente seleziono molto le collaborazioni giornalistiche, cercando di scrivere soltanto a proposito di ciò che amo: l’arte, la cultura, il turismo, alcune situazioni di lusso intese come eccellenza, la musica, la danza, il cinema. Di recente mi sto interessando anche di enogastronomia. Sono sempre in attività e anzi, se fosse per me farei tutto e direi sì a tutto, ma ciò non è possibile. Mi sto, quindi, allenando a selezionare”. Quali sono i tuoi prossimi impegni letterari? “Sto ultimando il mio romanzo d’esordio

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con la Walkabout Literary Agency. Si tratta di una storia d’amore che narra le buffe situazioni in cui viene a trovarsi continuamente la protagonista del libro, Vivienne, una sorta di Bridget Jones all’italiana che Giacomo Scarpelli, sceneggiatore de 'Il postino' e mio tutor, ha definito 'una Woody Allen in gonnella finalmente non apologetica'. Nel frattempo, ho iniziato un secondo romanzo che si intitola 'L’Oceano negli occhi', il quale, sempre a partire da un’intensa storia d’amore, tratta il tema della clown terapia e del delicato rapporto tra bambini malati e medici. È un libro che sentivo di dover scrivere dal cuore per far meglio conoscere la realtà di chi soffre, e forse anche per ridimensionare le mie priorità nella vita: un mese passato a fare ricerca in ospedale a stretto contatto con bambini malati di tumore mi ha letteralmente cambiato la percezione delle cose. Per questo libro ho la collaborazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, in particolare il reparto di Neurochirurgia, e della Tribù dei Nasi Rossi di Arezzo”.

“Seguitemi su www.chiaragiacobelli.com”


RUNNING MANAGER

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STOP & GO

Fatto il primo passo: cominciare a fare attività fisica. Fatto il secondo: mantenere il ritmo. Ora bisogna fare il terzo: autovalutazione. Il quarto vien da sé… di Lorenza Radaelli

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RUNNING MANAGER

by e, cosa più importante, non vogliono farne a meno, proprio perché hanno provato sulla loro pelle il potere di questa attività fisica.

Giorgio Morbidelli

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opo il primo appuntamento, ad agosto, con la rubrica dedicata ai benefici ad ampio raggio per tutti coloro i quali si dedicano alla pratica sportiva, abbiamo deciso di seguire i nostri lettori-neo corridori nelle tappe principali di un percorso intelligente di approccio e approfondimento di questa buona abitudine a volersi bene. Siamo “partiti” da sotto l’ombrellone, a fine estate, abbiamo stuzzicato la curiosità tentando, speriamo non invano, di far scoprire la sensazione che si prova nel trascorrere del tempo tra sé e sé alla ricerca di un equilibrio psico-fisico che si riversasse positivamente anche nell’ambito di nostro maggior interesse: quello professionale.Abbiamo chiesto alcuni consigli per un avvicinamento graduale e coscienzioso alla pratica sportiva a Giorgio Morbidelli, preparatore atletico e fermo sostenitore che un buon rapporto tra piedi e terra sia alla base di un altrettanto buon rapporto tra sé e il mondo che ci circonda. “Il tutto va, ovviamente, adattato alle nostre esigenze e, soprattutto, alle nostre possibilità”. Così, abbiamo iniziato a suggerire come impostare le prime uscite: come scegliere il momento da dedicare all’attività fisica e l’impegno crescente nello sforzo, come scegliere il percorso, la distanza e la durata dell’uscita, e, non ultimo, l’equipaggiamento. Sempre sottolineando l’importanza di conoscere e rispettare il nostro fisico attraverso il supporto di esperti della salute in primis e, volendo, dello sport. Questo è alla base di tutto per non commettere errori, anche banali, ma che potrebbero compromettere il prosieguo dell’attività. Ora, cinque mesi son passati. Abbiamo raccolto le testimonianze di imprenditori e manager che hanno scoperto negli anni la corsa e che ora non possono

Il lettore-neo corridore come dovrebbe sentirsi ora, dopo questi mesi di ‘prova’? “Naturalmente la risposta sarà soggettiva, ogni individuo parte da un livello di sedentarietà e di percezione dello stress da routine di vita differente. Pertanto crediamo che, in assenza di testimonianze dirette, chi ha iniziato a svolgere attività fisica alla luce di quanto suggerito, si possa trovare in una fase in cui le sensazioni si sono abbastanza consolidate, tanto da poter giungere alle prime conclusioni”. Una sorta di autovalutazione? “Esattamente. Si tratta di un’autovalutazione a tutti gli effetti. Come sempre l’essere critici, o meglio sinceri con se stessi, è la parte più difficile. Anche in questo caso la sincerità, l’essere obiettivi sui risultati ottenuti è fondamentale per capire come poter procedere senza che l’attività sportiva diventi un peso piuttosto che una valvola di sfogo, un piacere quale dovrebbe essere. Sono fermamente convinto che il movimento non può essere percepito dal soggetto come una medicina amara, se vogliamo che entri a far parte, in pianta stabile, del nostro stile di vita. Forse è ancora troppo presto per pretendere che ciò accada, ma i benefici, qualora ci sia stato il giusto approccio, corroborato dalla costanza, non tardano a bussare alla nostra porta”. C’è un fattore da mantenere inalterato che funga da parametro per valutare i progressi? “A livello più che amatoriale, o, comunque, per chi si è appena avvicinato ad una pratica sportiva e non ha, almeno al momento, ambizioni agonistiche, sconsiglio di fissarsi sulla misurazione ‘tecnica’, per così dire, dei risultati. Il miglior giudice siamo noi stessi e il nostro fisico. Per tutto il resto, per approfondire la conoscenza di un qualsiasi aspetto del fare attività fisica, è bene rivolgersi a chi è competente e non dispensa consigli per il gusto di farlo, essendo, ripeto, ogni soggetto differente da un altro. È importante non rischiare di cadere in assolutismi ed estremismi di alcun tipo.

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Non è presunzione di questa rubrica, che ho avuto il piacere di inaugurare, assurgere al ruolo di manuale sportivo; l’intento resta quello, non meno nobile, di stimolare i lettori a non sottovalutare l’aspetto benefico del movimento, visto che non è mai troppo tardi per volersi bene”. Come può, quindi, il neo corridore capire se è pronto per fare un ulteriore passo in avanti? “Innanzitutto, potrebbe porsi la domanda se andare a correre o camminare sia diventata un’esigenza, una necessità che l’organismo richiede con costanza o se, al contrario, è ancora un’imposizione che la mente applica al fisico. Se è così, c’è ancora da lavorare e da capire se quello che si è fatto finora è compatibile, diciamo, con le proprie necessità: potrebbe anche essere sufficiente cambiare qualche elemento dell’allenamento, o magari cambiare pratica, passare ad altro”. Ipotizzando che l’andare a camminare e/o correre sia ormai parte della routine, come comprendere cosa sia possibile richiedere in più al fisico? “Presupponendo che il neo corridore, che per un certo periodo abbia mantenuto con costanza la frequenza delle uscite, la durata, il percorso e l’andatura e che quindi ora non risenta più dello sforzo iniziale, potrebbe pensare di alternare durante le ‘sedute’ momenti ad andatura più veloce, che si intensificheranno nel tempo. L’aumento dell’impegno fisico crescerà progressivamente diminuendo le fasi di andatura blanda della corsa o al limite di camminata a ritmo sostenuto e aumentando in maniera compensatoria le fasi di corsa a ritmi più elevati. Va sottolineato, però, che chi si trova in una condizione di sovrappeso, dovrà rinviare l’approccio alla corsa dopo aver raggiunto un buon rapporto tra peso e altezza, e insistere con le camminate per evitare di incorrere in infortuni”. Cos’altro fare per mantenere alto l’umore e incitare il lettore-neo corridore a perseverare nella sua impresa? “Sii costante; non chiedere troppo al tuo fisico, ma non ti sottovalutare. Rispettalo e rispettati. Le soddisfazioni non tarderanno a venire, o forse, qualche assaggio l’hai già avuto? Se così, ricordati che l’appetito vien mangiando….”.


SPORT

FINALMENTE ANCONA HA IL SUO STADIO PER LA PALLA OVALE di Mirko Giovinazzi ph: Lorenza Torbidoni e Daniele Bronco

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o sport ha un gran valore sociale, ma anche educativo e formativo. Quando questa importanza viene percepita dalle autorità e dalla 'gente che conta', si decide di fare importanti investimenti, come la costruzione di uno stadio per la palla ovale. Si tratta di un impianto sportivo che va ad arricchire la zona sportiva delle Palombare di Ancona. Per avvicinarci e capirne di più di questo sport e dell'importanza di questo traguardo abbiamo intervistato Sauro Stacchiotti, il vice responsabile di sezione del Cus Ancona Rugby.

all'altro.Tutte le partite, e per tutte intendo dalla più scalcinata partitella amatoriale, alla finale di coppa del mondo, si giocano in tre tempi: due in campo e il terzo intorno ad un tavolo o sul bancone di una clubhouse, dove vincitori e vinti siedono vicini bevendo dell'ottimo 'integratore' al luppolo (birra per i non rugbysti) che rigenera dopo le fatiche del campo!”. Il Cus Ancona allena anche talenti in erba: da che eta si può iniziare a giocare a rugby? “Da quest'anno il Cuscollabora attivamente con l'Unione Rugbystica Anconetana e con valori, principi e programmi condivisi alleniamo squadre che partono dall'under 6 fino ad arrivare alla seniores femminile e maschile”.

Sauro, cos'è per lei il rugby? “È lo sport di squadra per eccellenza, basato sulla correttezza e su valori che, se applicati anche fuori dal campo, probabilmente aiuterebbero tutti a vivere meglio la quotidianità”.

Che effetto può avere il rugby sullo sviluppo della personalità dell'individuo? “Rugbyman nei paesi anglosassoni è sinonimo di persona corretta. Sul campo di rugby bambine e bambini crescono seguendo valori come il rispetto per gli avversari, per l'arbitro e i tecnici, la lealtà verso i compagni di squadra e l'osservanza delle regole. Inoltre, essendo le squadre molto numerose ed eterogenee, anche sotto l'aspetto caratteriale sia i bambini che i ragazzi più grandi socializzano facilmente e fanno gruppo”.

Cosa risponde a che afferma che il rugby è uno sport violento? “È uno sport dove il contatto fisico è costante, però anche l'azione più 'aggressiva' è regolata da una disciplina ferrea e dal profondo rispetto verso l'avversario che estendendendosi anche fuori dal campo, arriva fino alle tribune. Al contrario di altri sport, all'apparenza non violenti, le tifoserie sono sugli spalti per incitare ognuna la propria squadra seduti uno di fianco

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SPORT

Quanto è difficile diffondere la cultura rugbista in Italia? “Negli ultimi anni, con l'ingresso dell'Italia nel prestigioso Torneo del Sei Nazioni, il movimento sta crescendo, ma siamo ancora lontani da paesi come la Francia e ancor di più da Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda. Per noi 'addetti ai lavori', cercare di diffondere questa cultura in Italia è quasi una missione: quando riusciremo a far capire a tutti quanto è bello e completo, il nostro sport conquisterà sicuramente lo spazio che merita”. Economicamente è difficile gestire una squadra di rugby? “Di sicuro non è facile, ma noi rugbysti siamo abituati a stringere i denti per andare avanti!”. State cercando sponsor? “Certo che sì! Avere uno o più sponsor che condividono i nostri valori e abbiano voglia di aiutarci a far crescere il rugby ad

Ancona, sarebbe un aiuto importante”. Adesso dove vi allenate e dove giocate? “Con la prima squadra maschile e femminile ci alleniamo nel campo del Cus Ancona a Posatora il martedì, il giovedì è il venerdì dalle 20 alle 22 e giochiamo al Brisighelli di Ponterosso. Un po' più complicata è la logistica per le under che si dividono tra il campo di atletica e altre strutture della provincia. Non disporre di una nostra struttura è un problema, ma grazie al lavoro congiunto dei Presidenti Francescangeli, Cimino e Lucarini il sogno di avere la 'nostra casa' si sta per avverare. Il nuovo campo sorgerà alle Palombare”. Cosa significa questo per voi ? “Con un campo dedicato alla palla ovale finalmente avremo una base stabile dove chi vorrà avvicinarsi al rugby potrà trovarci facilmente, i bambini e i ragazzi delle under potranno crescere fianco a fianco con i seniores. Inoltre, la Federazione Italiana

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Rugby porterà ad allenare qui la selezione regionale under 14 e potremo finalmente ospitare le gare di Coppa Italia femminile di Rugby a 7, a cui partecipano le nostre 'Gallinelle' (è il nome della squadra femminile ndr)del Cus Ancona!”. Quando sarà pronto il campo? “I lavori sono a buon punto, gli spogliatoi sono pronti, il manto in erba sintetica è quasi completato. Se il tempo sarà clemente probabilmente sarà pronto in questo mese”. Il Cus Ancona giocherà in questo stadio le prossime partite di campionato? “Il calendario prevede una partita in casa il 22 febbraio con l'Amatori Rugby Ascoli e con buonissime probabilità sarà la prima giocata sul nuovo campo! Quindi rivolgo un invito a tutti i lettori: venite a sostenere le ragazze e i ragazzi del Rugby Ancona! Per rimanere aggiornati potete seguirci su Facebook alla pagina Cus Ancona Rugby”.


VOLONTARIATO

LA LEGA DEL FILO D'ORO, UNA CAREZZA NEL SILENZIO

Fondato da Sabina Santilli nel 1964 per creare un legame tra il mondo dei disabili e la società, oggi l'Ente rappresenta un sostegno di incommensurabile valore per la popolazione sordo-cieca. Vi raccontiamo la “storia di un sogno” lungo cinquant'anni di Asmae Dachan

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rovare ad ascoltare il silenzio, a guardare il buio più profondo, a leggere ciò che non viene detto: è ciò che fanno ogni giorno i volontari e gli operatori della Lega del Filo d'Oro. Una realtà a sostegno di bambini e adulti sordo-ciechi e pluriminorati psicosensoriali, che opera da cinquant'anni e che, dalla prima sede nelle Marche, è cresciuta e oggi rappresenta un fiore all'occhiello nel mondo del volontariato. Abbiamo visitato la storica sede di Osimo (con i centri di riabilitazione, diagnostica, ricerca, documentazione), passando una giornata con i ragazzi e i volontari del centro diurno. È stata un'esperienza di quelle che non si dimenticano, la scoperta di un mondo fatto di altissima professionalità, ma anche di silenzi rotti solo da tanto, tanto amore. Abbiamo incontrato Rossano Bartoli, segretario generale. Dottor Bartoli, la Lega del Filo d'Oro è oggi una realtà conosciuta in tutta Italia, che opera al fianco di bambini e adulti con disabilità. Come è iniziata la vostra storia? “È nato tutto dalla spinta di una giovane, Sabina Santilli, diventata sordo-cieca a seguito di una malattia, che nel dicembre 1964, con un gruppo di volontari, ha voluto creare una realtà che mettesse in contatto disabili, professionisti e volontari. Grazie alla sua personale esperienza e al sostegno di specialisti, è nata una struttura che non è il classico istituto, ma un vero e proprio centro dedicato. Qui bambini e adulti sordo-ciechi hanno la possibilità di incontrare persone che li aiutano a vivere una vita migliore, sviluppando le proprie potenzialità, tanto che nel 1974 la Lega è stata riconosciuta dal Ministero della Sanità come 'Istituto di riabilitazione'”. Come si è avvicinato a questo mondo? “Nell'estate del '68 ho avuto la mia prima esperienza come volontario con persone

sordo-cieche. Il coinvolgimento è stato forte e da allora mi sono sempre dedicato a iniziative e raccolte fondi, seguendo convegni specifici sul tema in Italia e all'estero. Poco dopo la laurea mi è stata offerta la possibilità di diventare direttore amministrativo della Lega del Filo d'Oro per lo sviluppo delle attività nelle Marche. Da allora la mia vita è dedicata a questa realtà”.

delle entrate del bilancio, tra cui anche i lasciti testamentari rappresentano una voce rilevante. Proprio grazie alla solidarietà di tanti (oltre 500mila i donatori attivi a livello nazionale) la Lega del Filo d’Oro è riuscita ad aumentare e differenziare i suoi interventi rispondendo sempre più sul piano quantitativo e qualitativo alle esigenze della popolazione sordocieca”.

Il vostro è un grande impegno e certamente vi è richiesto uno sforzo, anche dal punto di vista emotivo, davvero notevole. “Il personale vanta un'altissima preparazione e specializzazione, segue continuamente corsi di aggiornamento, ma la nostra vera forza è la motivazione. In un contesto come questo è fondamentale credere in ciò che si fa, vivere ogni situazione, oltre che con professionalità, con empatia e passione. Siamo ogni giorno di fronte a persone che hanno modalità di comunicazione e interazione diverse e solo grazie all'esperienza maturata sul campo in anni di lavoro si riescono ad ottenere risultati. La gratifica principale che riceviamo è proprio quando riscontriamo una crescita, un miglioramento degli utenti che seguiamo. Le loro famiglie ci danno feedback continui, si instaura una collaborazione costruttiva e duratura che permette di far tesoro delle esperienze che si vivono ogni giorno”.

L'eccellenza del vostro lavoro è riconosciuta da certificazioni di qualità, ma anche da prestigiose collaborazioni. Che importanza hanno? “Sono collaborazioni determinanti. In particolare quella con il Cergas dell’ Università Bocconi di Milano e con la Facoltà di Economia di Ancona dell’Università Politecnica delle Marche: ognuna di queste realtà ci segue in un ambito specifico. Inoltre, periodicamente, la Società Astra Ricerche svolge delle indagini sul livello di notorietà della Lega: per noi si tratta di informazioni utili per individuare la rotta da seguire”.

Come si sostiene l'attività della Lega? “Le attività dell’Ente vengono solo parzialmente finanziate da fondi pubblici, tanto che il lavoro svolto dal settore comunicazione e raccolta fondi risulta di fondamentale importanza: questo promuove un’intensa azione di sensibilizzazione a livello nazionale con campagne di comunicazione ed iniziative di raccolta fondi rivolte a privati, aziende e fondazioni. Le risorse private nel loro complesso costituiscono circa il 65%

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A proposito di notorietà, non si può non citare il vostro testimonial per eccellenza, Renzo Arbore. “Dobbiamo davvero tanto a questo grande artista. Quando lo abbiamo incontrato, oltre 25 anni fa, era all'apice della sua carriera e si è prestato sin da subito con grande entusiasmo e un coinvolgimento artistico e umano lodevole. Ora abbiamo anche un altro testimonial d'eccezione, un marchigiano, Neri Marcorè, che ha preso molto a cuore la causa”.

Per info: www.legadelfilodoro.it


VOLONTARIATO

“UN FILO PREZIOSO CHE UNISCE IL SORDO-CIECO CON IL MONDO ESTERNO”

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SALUTE & BENESSERE

UNO, NESSUNO E CENTOMILA

Il potere terapeutico della Bellezza (per un Nuovo Umanesimo in Medicina)! Intervista a Oscar Cangiotti, giornalista, già docente di "Progettazione industriale e estetica" all'Università Carlo Bo di Urbino, tra i fondatori del movimento culturale per un Nuovo Umanesimo in Medicina (NUM), sostenitore del potenziale terapeutico che la Bellezza può agire sull’uomo attraverso l’arte, il paesaggio, l’urbanistica. di Monica Manzotti

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pensiero dei sublimi esemplari (teoria della reminiscenza), fonte di ogni successiva conoscenza terrena. Per Platone le cose sono imitazioni delle idee e quindi le opere d'arte sono imitazioni delle imitazioni. La natura, riflesso della perfezione divina, è la musa degli artisti avendo anche un forte potere educativo. Su questa base si svilupperà l'Estetica: i padri tedeschi di questa nuova filosofia sentono la necessità di analizzare la creatività ed i sensi. Nel tessuto sociale, però, entrerà fine '800, allorché alla neonata industria serviva una novità che esorcizzasse il concetto di macchina funzionale. Si deve distruggere per creare nuova estetica”.

ellézza: qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi e all'anima. La connessione tra l'idea di bello e quella di bene […] rinvia alla concezione della b. come ordine, armonia e proporzione delle parti, che trovò piena espressione nella filosofia greca. In seguito, la nozione di b. è diventata categoria autonoma, caratterizzata dalla capacità del bello di essere percepito dai sensi. Dalla dottrina del bello come 'perfezione sensibile' nasce e si afferma, nel XVIII secolo, l'estetica come disciplina autonoma riguardante il bello." (Fonte Enciclopedia Treccani). La Bellezza è potenzialmente in tutto. Professore, da dove iniziamo? “L'elaborazione platonica della dottrina delle idee si fonda su quel periodo in cui l'anima, disgiunta dal corpo, vivendo nel mondo immortale, ha contemplato le idee (forma, immagine) nella loro sede, per poi dimenticarne i contenuti nella successiva vita terrena durante cui l'anima ritorna al

Come un'opera guadagna l'immortalità e quando invece non oltrepassa il suo secolo? “È quasi una costante nella storia: una norma estetica viene cancellata o superata nell'epoca successiva perché l'arte deve essere rivoluzionaria, stimolante.

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SALUTE & BENESSERE La bellezza femminile nel tempo

Oscar Cangiotti "Il mare è un grande artista perché capace di comporre riccioli incredibili" Oscar Cangiotti ph Endrio Figuretti

Ogni volta, però, deve tendere al futuro senza spezzare l'elastico che la lega al passato, altrimenti l'utente non decodifica il passaggio. Fino ad un certo momento storico i valori universali dell'arte sono dipesi dalla maestria dell'artigiano che in bottega studiava la tecnica, la perfezionava per cui la sua manualità determinava il valore della creazione. La 'Pietà' è un'opera straordinaria perché la mano divina di Michelangelo è stata guidata anche da una conoscenza tecnica altissima. Oggi, al contrario, i materiali provengono da uno stampo e non

emozionano più perché mancano di ispirazione artistica e di sofferenza. Quello rinascimentale è stato un periodo fertile per l'arte, un periodo in cui la matematica, per esempio, ha influenzato la visione prospettica di grandi maestri quali Paolo Uccello, Raffaello. Nel '900, invece, Van Gogh ha imposto una pennellata materica, energica, destabilizzando quegli equilibri tra tecnica ed ispirazione raggiunti dagli artisti precedenti. Non c'è pertanto un canone oggettivo che renda immortale un'opera, perché il sentimento estetico è determinato dal contesto storico.

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In ogni caso l'arte deve essere pura e non avere finalità contingenti: Toulouse-Lautrec ha disegnato bei manifesti per il Moulin Rouge, ma non ha creato arte perché aveva scopi commerciali”. (A questo punto il professore fa una pausa di riflessione, quasi volesse trovare parole giuste per interpretare il senso dei suoi pensieri...) “Oggi siamo in crisi perché baricentro dell'attuale società è un consumismo disarmonico che induce l'individuo a privilegiare la materialità ai valori, svuotando il


SALUTE & BENESSERE

senso della sua vita. La moda oggi ha potere uniformante, non è neanche impositiva perché ormai è diventata una necessità. Nasconde, annulla, anche i pensieri. Il grave rischio che corriamo è quello di scadere nell'estetismo. La morte estetica prelude alla patologia: il colore e le posture dei malati mentali sono un esempio di abbruttimento dell'anima”. Giacomo Leopardi nell'operetta "Dialogo della moda e della morte" esprime la stessa desolazione. “Per tendere alle divine proporzioni l'uomo ha bisogno di contrapporre le situazioni. Il Rinascimento è stato un periodo di numerose faide che hanno generato il bisogno di costruire, per esempio, il Palazzo Ducale di Urbino, maestoso modello di equilibrio e stabilità.

“SONO ARRIVATA ALL'APPUNTAMENTO "IMPREPARATA", SENZA GRIGLIE. QUESTO ERA STATO L'INVITO. IL MIO SPAZIO INTERIORE È STATO RIEMPITO DAI SUOI OCCHI CURIOSI E RIFLESSIVI. CHE SIA QUESTA LA GIUSTA PREDISPOSIZIONE PER IL GODIMENTO DELLA BELLEZZA?” (MONICA MANZOTTI) Oggi chiediamo ai colori fluorescenti di darci quella visibilità a cui tendiamo tutti. Il nero, al contrario, è il colore che più di altri attira perché è non-colore. Consente di sedurre perché taglia i fronzoli arrivando all'anima dell'altro, affrancandola. Emergono senza filtri l'espressività e la passionalità di chi lo indossa. La seduzione fa muovere qualcosa perché, negando se stessi, si introietta l'altro facendolo

entrare. Si apre una comunicazione. 'La Gioconda' di Leonardo affascina perché ti osserva da ogni prospettiva, raggiunge l'anima. 'La bella principessa', invece, è meno magnetica perché è ritratta di profilo, non è diretta”. Esiste un termometro per misurare la bellezza? “L'Estetica è la raffinata sensibilità di sentire la bellezza, che è un dono della natura, un'alchimia composta di biologia, ambiente, cultura. La disarmonia scaturisce quando non ci sono finalità superiori o quando c'è approssimazione nel fare. È volgare un uomo che vuole sedurre senza essere mosso da sentimenti autentici o è kitsch un mobile intagliato diversamente dal progetto iniziale”. Mi vengono in mente tutte quelle risposte neurologiche che il nostro corpo trasmette quando l'anima vive in bellezza. “La bellezza seduce quando è armonica (non a caso la musica è considerata terapeutica e le note tra le creazioni più perfette). Anche la vittoria di un GP può essere bella se lo sportivo ha controllato la tecnica danzando nelle curve del suo percorso. Ma io non considero essenziale la perfezione tanto che ritengo brutte molte modelle di oggi perché il loro sguardo è lontano. La prima donna di cui mi sono innamorato aveva un difetto ai denti! A proposito Giorgione, Botticelli, Caravaggio ci hanno regalato esempi magistrali di come il concetto di bellezza femminile sia mutato nei secoli. In ogni caso la bellezza dell'arte mette in sintonia il corpo e lo spirito. Si attiva una sorta di ipnosi che distacca momentaneamente da altre occupazioni. È sano come respirare aria ossigenata. È un momento felice! È una compenetrazione continua, simile agli sguardi di due innamorati. Ecco, questo è il potere curativo dell'arte”.

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“CURARE, CURARSI, PRENDERSI CURA” Nel 2014 è nata nelle Marche l’associazione Nuovo Umanesimo in Medicina, presieduta da Antimo Zazzaroni, coadiuvato dal noto oncologo Maurizio Bonsignori, e costituita da persone con formazione ed esperienze eterogenee. La mission è la promozione della medicina integrata, sintesi della medicina ufficiale e di quella non convenzionale. L’obiettivo è porre al centro l’uomo ed il suo benessere psicofisico, sociale e spirituale, valorizzando ed integrando ogni conoscenza, ogni rimedio per la prevenzione e per la cura olistica del corpo, della mente e dell’anima, e per la piena realizzazione di tutte le potenzialità individuali, molte delle quali possediamo inconsapevoli. Nel corso del 2015 si terranno seminari formativi presso l’Università di Chieti e l’Inrca di Ancona e un ciclo di incontri tematici a favore della popolazione. Infine, si terrà a Pesaro un evento proprio sul potenziale terapeutico della bellezza. Info su Facebook Nuovo Umanesimo Medicina o N.U.M.” Un ringraziamento per la collaborazione al Dr. Marco Nocchi (coordinatore dell'associazione)


La speziata magia della vera cucina marchigiana! GLI INIMITABILI CIAVATTONI AL PEPE L’INEGUAGLIABILE GALLETTO IN POTACCHIO L’IMMANCABILE LACRIMA Ricette uniche, genuinità degli ingredienti e tradizione di famiglia Il Mago vi invita a gustare le sue prelibatezze per CENE AZIENDALI, BUSINESS LUNCH, FESTE DI COMPLEANNO, ANNIVERSARI, LAUREE, CRESIME ED OGNI ALTRO EVENTO in cui desideriate deliziare il vostro palato con i vostri amici o con i vostri cari

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TENDENZE

NON HO NULLA DA METTERE

Nel Pesarese il più grande outlet delle Marche: 3000 mq di puro shopping

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econdo un censimento della regione marche, dislocati nelle 5 province si trovano 61 outlet e quasi 2000 negozi mono o pluri-marca che possono soddisfare i gusti e i portafogli di un’infinità amanti della moda. Come recita il cluster turismo della regione del picchio “dove a tipicità si incontra con lo shopping, in un'esperienza piacevole e vantaggiosa: un modo nuovo per esplorare il territorio e riscoprire le eccellenze delle migliori realtà produttive locali”.

magazzino, stock e campionari di altissima qualità che permettono di fare ottimi acquisti a ottimi prezzi. Inoltre, all’interno del centro sono presenti anche temporary shop con prezzi ridotti dal 30 al 70 per cento. Per la grande e vantaggiosa offerta, Unionmoda è molto apprezzato anche dagli stranieri, molti turisti che si concedono una giornata di shopping dopo le visite ai tanti borghi marchigiani o per staccare tra una giornata di mare o una scampagnata. Numerosa è anche la clientela straniera fidelizzata che, come un appuntamento ormai fisso, sceglie di trascorrere qualche giorno nelle Marche facendo sì che una giornata da Unionmoda sia sempre prevista. Oltre a trascorrere del tempo piacevole dentro e fuori i negozi, Unionmoda è in una posizione che consente di raggiungere facilmente luoghi suggestivi delle Marche. Da Fano e Pesaro, dal mare ai centri culturali del nord della regione.

Uno tra tanti, nato nei primi anni ’80 nel Pesarese, in località Pian di Rose (Sant’Ippolito) sui resti di uno spaccio aziendale, è Unionmoda attualmente tra i più prestigiosi outlet della regione capace di soddisfare un vasto bacino che va dalla costa Adriatica a quella Tirrenica. Pur essendo di recente rifacimento, la struttura che ospita l’outlet non è stata stravolta nella sua forma e destinazione originale: gli spazi interni ed esterni sono stati ‘truccati’ di uno stile più contemporaneo e funzionale ad ospitare grandi firme della moda uomo, donna e bambino senza tralasciare il fattore rilassante di una giornata di compere circondati da grandi spazi verdi. In oltre 3000 mq di superficie espositiva si possono trovare abbigliamento, calzature, accessori provenienti da eccedenze di

Unionmoda non tralascia alcun dettaglio nella cura e attenzione ai suoi clienti, che possono beneficiare del lusso di essere sempre informato su promozioni e saldi privati direttamente su cellulare con sms, via mail con le newsletter e sui canali social, dal blog alla pagina Facebook che conta quasi 20mila Like.

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TENDENZE

via delle Industrie s.n. 61040 - Sant'Ippolito (PU)

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TURISMO

CRESCE IL TURISMO NELLE MARCHE: IN AUMENTO GLI STRANIERI

Il presidente e assessore al Turismo Spacca: “Una forte fiducia ha premiato tutto il sistema che ha lavorato con grande determinazione”

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resce il turismo nelle Marche. In controtendenza rispetto all’andamento nazionale, che registra segni meno negli arrivi e nelle presenze (rispettivamente -0,63 per cento e -1,82 per cento) i movimenti turistici nella nostra regione sono in crescita: +0,34 per cento negli arrivi e +0,72 per cento nelle presenze nel 2014. Particolarmente positivo il dato relativo ai turisti stranieri, con un significativo incremento sia degli arrivi sia delle presenze: 1,90 per cento e 2,70 per cento rispettivamente. È questo il dato più significativo che ha connotato la soddisfazione del presidente della giunta regionale e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca, espressa nel corso di una conferenza stampa al Seeport Hotel di Ancona, alla presenza del dirigente regionale del Servizio Turismo, Pietro Talarico, del responsabile della valorizzazione del sistema turistico integrato, Mario Ruggini e del responsabile del settore accoglienza turistica e Osservatorio regionale Turismo, Fabio Buzzo. “Nonostante lo scenario di 4 anni di recessione e la crisi gravissima – ha sottolineato Spacca in apertura - le Marche, in tendenza opposta rispetto all’Italia, registrano dati in aumento, a partire da quelli provenienti dai mercati esteri con 2 milioni 161 presenze e 405 mila arrivi nel 2014, come ci dicono le rilevazioni dell’Osservatorio regionale del Turismo. Un risultato raggiunto non per caso, ma premiante del forte impegno di tutto il sistema turistico che ha saputo lavorare insieme, in maniera organica e caratte-

rizzato dalla forte fiducia nel turismo, come segmento strategico per la crescita economica, sul quale il governo regionale ha investito risorse ed energie. I risultati degli ultimi anni sono arrivati per diverse ragioni: dall’aver puntato non sul turismo di massa, ma sulla qualità dell’offerta, al merito di una promozione intelligente, a tutto tondo che va dai testimonial d’eccezione – Dustin Hoffman, Neri Marcorè, le Winks - fino al web marketing con un cambio di strategia promozionale affidato alle nuove forme di comunicazione che il Social Media Team ha saputo esprimere al meglio, raggiungendo vette di visibilità altissima e incrementando così la reputazione turistica della nostra regione. Anche il capitale umano e la formazione professionale degli operatori sono stati oggetto di forte attenzione da parte del governo regionale, con l’attivazione di 150 milioni di investimenti privati in 5 anni generati da 15 milioni di euro di contributo regionale, un moltiplicatore, quindi, di potenzialità per il futuro. Solo nel 2014 la Regione ha stanziato 1,5 milioni di euro di incentivi per la qualificazione e l’occupazione di giovani per la promozione dell’offerta turistico-culturale. Inoltre, ma non ultimo, l’investimento sull’Aeroporto delle Marche da parte della Regione rappresenta uno dei fattori determinanti per vedere confermati i dati positivi dall’estero”. La Regione non solo ha impegnato risorse per l’ampliamento dell’aeroscalo, ma ha aperto anche all’ingresso di investitori internazionali nella compagine sociale. “Le Marche hanno saputo mantenere un

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trend in crescita, consapevoli di quanto il turismo sia ormai una componente essenziale per la tenuta economica di un territorio. Certo c’è ancora molto da fare – ha aggiunto il presidente – a cominciare dalla ricerca di nuovi mercati nel Far East e penso alla Cina in particolare, ma sapremo anche sfruttare al massimo l’occasione dell’Expo non come vetrina solo milanese, ma portando anche ad 'assaggiare' concretamente la nostra offerta turistica sul territorio.” Il presidente Spacca ha poi annunciato che sarà rafforzata la strategia regionale basata sui sei cluster di prodotti turistici (Mare. Le Marche in blu; Cultura. The Genius of Marche; Dolci colline e antichi borghi; Parchi e natura attiva; Made in Marche. Gusto a km. 0 e shopping di qualità; Spiritualità e meditazione) e su nuovi network di prodotto trasversali ai cluster (Terme e Benessere; Bike; Trekking; Family; Cultura; Business; Meeting e il Progetto pilota 2015, Network Wedding-Location per matrimoni di stile). A tale proposito il dirigente regionale del Servizio Turismo, Pietro Talarico ha sottolineato, “nonostante i problemi di bilancio regionale”, la volontà di investimento in nuove tecnologie e la capacità tutta marchigiana di saper intercettare risorse integrative basandosi sulla trasversalità virtuosa che il turismo può mettere in moto. “Le Marche – ha concluso il Presidente Spacca – pur investendo in innovazione, non rinunciano a sostenere la propria identità caratteristica della micro-impresa turistica che, ricordiamolo, occupa circa 16 mila lavoratori nella regione”.


TURISMO

MOVIMENTO TURISTICO PER PROVINCIA ANNO 2014 Pesaro

Arrivi: 721.158 -0,30%

Urbino

Arrivi: 646.937 +0,65%

Ancona

Presenze: 3.194.644 +0,39%

Presenze: 2.907.738 -0,01%

Macerata

Arrivi: 229.989 -1,53% Fermo

Presenze: 1.946.064 -1,42%

Arrivi: 349.904 +1,59% Presenze: 2.149.431 +0,04%

Ascoli Piceno

Arrivi: 338.851 +1,14% Presenze: 1.889.389 +5,66%

Elaborazione Regione Marche - Osservatorio Regionale del Turismo (Fonte Strutture Ricettive e Centri IAT). I dati si riferiscono ai movimenti denunciati direttamente dalle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere

IL TURISMO DELLA REGIONE MARCHE IN CIFRE: TIPOLOGIA STRUTTURE

NUMERO

Hotel e residenze turistico alberghiere

891

Campeggi e villaggi turistici

109

Ostelli e case per ferie

111

Alloggi agrituristici

799

Turismo rurale “country house”

296

Case e appartamenti per vacanze

197

Affittacamere

279

Bed & breakfast

1536

Rifugi alpini ed escursionistici

14

Altre strutture ricettive

379

Totale strutture ricettive : 4.611 – Totale posti letto :134.699 ∂147∂


TURISMO

IL MERCATO DELLE SECONDE CASE IN ITALIA il turismo come arma e possibilità di redditività di Mattia Bocchini Sida Group srl

I

n un periodo di crisi come l’attuale, che invade l’intera filiera immobiliare, occorre che i proprietari immobiliari e tutti i player del mercato trovino modi alternativi per riuscire a ricavare redditività dall’investimento immobiliare sostenuto anni prima. L’attenzione negli ultimi recenti anni si è spostata in maniera prevalente sull’utilizzo delle seconde case a fine turistico ricettivo. Il turismo in Italia, infatti, vede in questi ultimi anni un utilizzo sempre più diffuso e frequente delle abitazioni private proprio come alloggio per le vacanze degli italiani. Ma il turismo residenziale nelle abitazioni private è per molti territori anche una vera e propria scelta di vacanza dei turisti stranieri, che adottano questa tipologia di soggiorno per motivazioni relazionali e di ordine pratico più che economico. Per famiglie, gruppi di amici, giovani coppie, il turismo residenziale è una scelta trasversale alle destinazioni, ai prodotti e alle attività ed un modo per trascorrere una vacanza alternativa. Ovviamente questa tipologia di turismo si rivela promettente da diversi punti di vista, soprattutto per l’indotto che produce

su altri settori cruciali per l’economia della regione. Ogni turista, infatti, spende per acquistare beni o servizi durante la propria vacanza, in aggiunta ai costi sostenuti per il viaggio e per l’alloggio, andando così ad alimentare i comparti dell’agroalimentare, delle attività ricreative, culturali e quelle legate al settore dell’abbigliamento e delle calzature. Una delle motivazioni che hanno portato alla scelta di alloggiare in seconde case di amici, o comunque non prevalentemente in strutture ricettive specializzate, si basa sulle radici e sulla storia proprie e della propria famiglia, particolarmente forte e sentita per chi è emigrato e vive all’estero e su esigenze economiche che spesso vengono soddisfatte con tale scelta. I dati riportati da una ricerca svolta dall’ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche) testimoniano che metà dei proprietari ha acquistato la casa pur non essendo originari delle Marche, ma perché ha seguito l’esempio di amici e/o parenti che lo avevano fatto. Tutto questo si amplifica e trova conferma nell’esperienza diretta dei luoghi e del tempo trascorso durante le vacanze. Ovviamente, il vantaggio del territo-

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rio italiano è quello di eccellere per la bellezza del paesaggio e per la sua tutela, per l’accoglienza dei turisti, per la qualità della gastronomia, fino all’offerta artistica e culturale; questo è uno dei motivi per i quali se strutturato bene l’immobile, in termini di spazi, accoglienza e location, può diventare una vera e propria fonte fissa di entrate economiche. Le vacanze trascorse nelle abitazioni private sono molto più lunghe dei soggiorni nelle strutture ricettive classiche e lasciano ai turisti il tempo (e la necessità) di riempire il proprio tempo con attività sportive e culturali, eventi tradizionali e gastronomici, spettacoli, shopping. Gli spazi di miglioramento ci sono e sono rappresentati dalla capacità dei proprietari di leggere le esigenze del mercato tramite l’aiuto anche dei vari operatori del settore, ma non deve essere sottovalutato anche il supporto che i vari organismi locali debbono dare per alimentare l’indotto di tali attività, attraverso la capacità del sistema di accoglienza di essere più vitale e organizzato, di non scadere nella banalità di miseri intrattenimenti, trovando al contrario un equilibrio dinamico tra tradizione e innovazione.


TURISMO

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TURISMO

INAUGURATO UFFICIALMENTE IL SEEPORT HOTEL DI ANCONA

Una finestra sul porto per rilanciare la città dorica e offrire una nuova idea di hotellerie di lusso. Una seduta esclusiva con vista porto, per due chiacchiere con Guido Guidi, l'imprenditore che ha scommesso su quest'opera, lanciando un nuovo 4 stelle di Graziella Mastronicola

L'

insegna si illumina al calar del sole e le navi che arrivano in porto la scorgono da lontano: il SeePort Hotel di Ancona è ufficialmente aperto al pubblico. È un nuovo quattro stelle che domina la città dall'alto di un colle e dà il benvenuto a chi arriva da lontano, offrendo una nuova filosofia di ospitalità. Ci si arriva imboccando una salita che fiancheggia la vecchia galleria del centro e strada facendo non si può che apprezzare l'esclusiva visuale della città che si gode da lassù: si scopre l'Arco di Traiano da angolazioni inedite, ma il vero spettacolo è il porto. Il fermento delle navi e delle barche in entrata e in uscita, i tir e le vetture in colonna per imbarcarsi, i turisti in arrivo e quelli in partenza, la gente che fa footing o passeggia, senza tralasciare lo spettacolo dei gabbiani, veri padroni dello scalo marittimo, che inseguono i pescherecci al loro rientro e sorvolano ogni angolo della città. Già da fuori il SeePort si presenta intrigante, con una scalinata interna visibile attraverso i vetri trasparenti che dà l'impressione, a chi arriva, di essere già dentro l'hotel. Un ampio terrazzo panoramico con una fontanella che offre un piacevole gioco d'acqua fanno già pregustare tutte le attività che prenderanno vita nella stagione più calda. Arrivati alla hall si ha l'impressione di essere entrati in una elegante ed originale nave da crociera: il personale

è cortese e accogliente e l'atmosfera è rilassante; dalle ampie vetrate si può godere di una vista sulla città e sul suo porto davvero esclusiva: alla destra il duomo, il faro e la zona storica, alla sinistra il golfo, unico punto della Riviera Adriatica da cui si può godere lo spettacolo del tramonto in mare. Anche i corridoi e le camere danno l'impressione di essere su un'imbarcazione, dove ogni dettaglio è studiato per offrire comfort e per vivere il piacere di un soggiorno davvero rigenerante. Altra perla del SeePort è il Ginevra Restaurant: già dal suo nome evoca una miscela di sogno e suggestione tutta da gustare. Nel regno di Giordano Calcina, aperto anche alla città, vengono proposti piatti della tradizione rivisitati in chiave moderna, con una cucina di pesce e di carne che soddisfa i gusti più esigenti. Tutto questo ad Ancona, nel cuore del capoluogo marchigiano che vuole scommettere sul turismo per rilanciare la sua immagine e promuovere la sua crescita economica e culturale. Ci verrebbe da chiamarla 'capitano', vista l'atmosfera che ci circonda... “In un certo senso è come essere un capitano: l'hotel è la nostra nave e ognuno di noi ha un suo ruolo prezioso. Gli ospiti sono turisti che ci scelgono per vivere un'esperienza di soggiorno inedita e sanno di poter contare su uno staff altamente ∂150∂

qualificato che è lì per soddisfare ogni esigenza e necessità. Arrivare in albergo non significa finire il viaggio, ma iniziarlo: abbiamo ideato il Seeport pensando ad un nuovo inizio, non una meta, ma un fine”. Lei è in prima linea nell'incoming attraverso il suo impegno come presidente del Consorzio Marche Maraviglia; come mai l'idea di aprire un hotel? “Era un progetto che coltivavo da tempo. Volevo creare una struttura in cui portare la mia visione dell'accoglienza e dell'ospitalità di valore, frutto del mio doppio bagaglio esperienziale. Da un lato, infatti, ho lavorato sin da giovane nell'hotellerie, al fianco di grandi professionisti del settore, comprendendo tutte le peculiarità della gestione di una struttura ricettiva; dall'altro ho viaggiato molto e ho vissuto l'esperienza del soggiorno in albergo anche come ospite. Ho messo insieme le due cose e ho maturato la mia personale idea di un hotel che punti davvero ad essere un gioiello di ospitalità”. In passato è stato coinvolto anche nell'apertura dei primi due cinque stelle nelle Marche. “Sì, quella dell'Excelsior di Pesaro e di Villa Lattanzi a Torre di Palme sono state due inaugurazioni significative. Era però


TURISMO

NEL RICORDO DI ALESSANDRA UCCELLI La voce tradisce un'emozione profonda quando Guido Guidi dà il via alla presentazione del Seeport, facendo una dedica ad Alessandra Uccelli, definita 'anima dell'iniziativa'. A quasi due anni dalla sua scomparsa, il ricordo della manager che ha collaborato al lancio dei primi due cinque stelle nelle Marche è ancora vivo, così come l'emozione di chi l'ha conosciuta.

arrivato il momento di creare qualcosa di mio. L'ex Onmi, per la sua storia, la sua posizione e la sua struttura mi è sembrato l'ideale per coronare quello che, ci tengo a dirlo, è per me un sogno”. Perché un sogno? “Ho sempre creduto nella città di Ancona e nel suo potenziale e, sin dal mio ritorno dagli States, ho voluto investire in questa città per valorizzarla come merita. Gestire un hotel è un po' come aprire la propria casa alla gente e dire 'questa è la mia idea di ospitalità, il modo in cui vorrei accogliere ogni singola persona, la mia filosofia, il mio modo di intendere la vita...'. È il modo

più diretto e concreto di spingere verso un cambiamento positivo e propositivo: creare un angolo in cui mostrare e vivere il meglio della città. Inoltre, volevo tenere fede ad una promessa non scritta che ho fatto ad una persona molto cara. Lo so, è una nota personale questa, ma in fondo in ogni hotel si intrecciano le esperienze di vita con i progetti imprenditoriali. La promessa l'avevo fatta ad Alessandra Uccelli, nota manager dell'hotellerie di lusso, con la quale ho avuto il piacere di lavorare, imparando da lei molto. Insieme sognavamo di far rivivere Ancona e le Marche attraverso un'offerta turistica degna di una città e di una regione che hanno un ∂151∂

grande passato e vogliono aprirsi davvero al mondo. Alessandra ci ha lasciato quasi due anni fa, ma il suo spirito e le sue idee sono più che mai vive; so che è qui con noi e veglia sul nostro lavoro”. Una dedica anche alla città di Ancona quindi: come hanno reagito i concittadini a questa novità? “Ringraziando Dio bene. In molti hanno condiviso il desiderio di ridare nuovo slancio alla città e l'idea di un albergo sul porto che faccia da ulteriore pregevole biglietto da visita è stata accolta molto positivamente. Facendo rete riusciremo a crescere e ne beneficerà tutto il territorio”.


PRENDI E PARTI Fuga d’amore tra 100 torri

Un affascinante borgo medievale scolpito nella bianca pietra del travertino. Un percorso tra antichi ponti romani e stupefacenti palazzi storici. Una dimora di charme immersa tra cento torri medievali e un’atmosfera curata nei minimi dettagli per farvi vivere un’esperienza da favola. Il pacchetto comprende • 1 notte in camera matrimoniale ‘Romantica’ presso Hotel Residenza 100 Torri****, in pieno centro ad Ascoli Piceno; • Prima colazione a buffet; • Aperitivo di benvenuto con olive ascolane e calice di vino; • Pass Musei di Ascoli Piceno; • Shopping Card con accesso a sconti speciali presso ristoranti e negozi del centro; • Ghiotta buona notte con un dolce tipico; • Posto auto riservato da 99,50 € per 2 giorni

Suite e cena romantica in Villa

Villa Teloni è un’elegante dimora rurale del ‘700, con piscina panoramica, immersa in un parco privato a pochi chilometri dal borgo storico di San Severino Marche. Ambienti rilassanti e signorili vi attendono per offrirvi momenti romantici e di pura esclusività. Il pacchetto comprende • 1 o 2 notti in Suite matrimoniale; • Prima colazione a buffet; • Drink di benvenuto con visita della Residenza; • 1 cena romantica, menù di pesce da quattro portate (antipasto, primo, secondo con contorno, dessert + acqua e 1 bottiglia di vino su proposta della casa) in un rinomato ristorante in centro a San Severino Marche da 99 € per 2 giorni

a cura ∂152∂ di

Gift


Un week end tra movida e gusto

Un week end tra Senigallia e Corinaldo, tra visite culturali, passeggiate e tanto gusto. Da provare in ogni periodo dell’anno grazie ad un hotel dotato di ogni comfort, dal quale godersi lo spazio infinito del mare, incantevole anche in inverno. E nel cuore della città costiera una degustazione di prodotti del territorio presentati con amore e cura particolari. Inoltre, la proposta comprende una cena a base di ricette tipiche presso la Trattoria Armoguasto di Corinaldo. Un’occasione questa per ammirare il bellissimo borgo fortificato tra i più belli d'Italia, oltre che per gustare ottimi piatti sulla famosa Piaggia di Corinaldo, la lunga scalinata che taglia tutto il borgo. Il pacchetto comprende • 2 notti con colazione per 2 persone, in camera con vista mare presso Hotel Universal*** di Senigallia; • 1 degustazione di prodotti tipici delle Marche per 2 persone in centro città, • 1 pranzo o cena completa con ricette locali presso Trattoria Armoguasto di Corinaldo da 99 € per 3 giorni

Rigenera corpo e mente

Un ambassador personale vi apre le porte per rendervi protagonisti di ogni attenzione e coccola. Un’esclusiva area benessere in cima alla torre vi attende per regalare una pausa rigenerante a corpo e mente. Tutto questo a Villa Lattanzi 5*, un’elegante villa del ‘700 immersa in un parco nella macchia mediterranea. Il pacchetto comprende • 2 notti in camera matrimoniale comfort con vista mare; • Free upgrade in camera di categoria superiore (su disponibilità); • Prima colazione; • Speciale aperitivo servito in torretta, all’ultimo piano della Villa, con uso esclusivo dell’area benessere, comprensiva di sauna e idromassaggio di coppia alle essenze aromatiche del bosco; • 1 Cena menù carne “prelibatezze del giorno”, bevande escluse, con entratina, antipasto, primo, secondo e dolce; • 1 pranzo o cena (bevande escluse), presso la deliziosa locanda di charme nel centro di Torre di Palme da 283 € per 3 giorni

∂153∂ info: www.marchemaraviglia.it | mail: booking@marchemaraviglia.it | tel.: 071.2133845


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ITINERARIO

MOIE E LA SUA INSIGNE ABBAZIA

Moie, cittadina di circa 5.500 abitanti è situata nella media valle del fiume Esino. Terra ricca di tradizione si coniuga con la passione di una popolazione legata ancora alle sue origini a cura di Daniele Guerro

L'

origine dell'insediamento è legato alla bonifica e alla colonizzazione del fondovalle, cui diedero primo impulso i monaci che fondarono l'abbazia di Santa Maria, emblema di Moie. Santa Maria delle Moie fu probabilmente fondata all’inizio del sec XI dalla famiglia Attoni-Alberici-Gozoni come monastero privato, costituì il centro di rinascita della zona. L’abbazia si trovava in pianura nei pressi di un’antica zona paludosa, che si estendeva lungo l’Esino, chiamata ‘molie’ da cui deriva il nome: in un documento del 1219 viene, infatti, chiamata Molie S. Mariae plani, con riferimento alla zona pianeggiante in cui sorgeva. L’edificio confinava anche con una zona boscosa indicata come Silva Carpineta; non lontano da un ponte che consentiva il passaggio alla riva destra del fiume Esino. Nei secoli XI – XII l’abbazia ricevette numerose

donazioni: dal catasto del 1295 risulta che Santa Maria delle Moie possedeva una superficie di circa centosessantacinque ettari e quattro mulini. La potenza del monastero benedettino crebbe comunque nel secolo XV quando raggiunse un’estensione di quattrocentoventotto ettari. Una lapide posta sulla facciata occidentale dell’edificio testimonia un primo restauro nel 1524, forse motivato dal cattivo stato delle torri medievali e che comportò la trasformazione della parte superiore del corpo occidentale, dove venne collocata l’abitazione del sacerdote. Del 1524 è anche l’attuale campanile. Più avanti, nel 1600, il vescovo diocesano Marco Agrippa Dandini, elevò l’abbazia a parrocchia. La struttura La chiesa è composta da pietre squadrate di arenaria giallastra. All’interno è sorretta ∂155∂

da quattro pilastri e articolata in tre navate, divise in tre campate. La navata mediana è sopraelevata e leggermente cuspidata. A oriente tutte le navate terminano con un’abside semicircolare. Da questo lato le absidi, che si differenziano per altezza e profondità, evidenziano la forma basilicale della chiesa. Due sono invece le absidi che sporgono verso l’esterno, nel lato nord, decorate, come il cornicione, con archetti pensili in travertino bianco e in parte sostenuti da coppie di lesene semicilindriche coronate da piccoli capitelli senza decorazione. Antecedente all’ingresso è posto un atrio di pianta quadrata e coperto a crociera fiancheggiato da due ambienti dalla pianta analoga, il sinistro dei quali accoglie una scala a chiocciola. Il portale presenta una strombatura a colonne gradinate ed è decorato con intrecci di foglie e fiori.


ITINERARIO

Elementi storico-artistici Gli elementi più interessanti di Santa Maria delle Moie sono le absidi e, in particolare, la pianta quadrata (mt.15x15 circa) che, basata su quattro pilastri interni isolati, ricorda non tanto modelli bizantini quanto gli edifici triconchi paleocristiani e a croce greca inscritta, diffusi in Italia e raccordati architettonicamente per la prima volta tra loro a San Claudio al Chienti. Le caratteristiche dell’alzato di Santa Maria delle Moie, a navata centrale con volte a botte acuta di poco più elevata delle laterali, e la facciata a doppia torre, hanno importanti precedenti nelle Marche. Per quanto riguarda la tipologia, il riferimento principale è la chiesa abbaziale di Santa Maria di Portonovo di Ancona. La facciata, che originariamente era a doppia torre, mostra precedenti illustri in Italia quali

la Cattedrale di Bobbio e San Giovanni a Como dove, come a Moie, la campata d’ingresso tra le due torri viene combinata con un matroneo. La chiesa è dedicata alla natività di Maria e un quadro di tale soggetto ornava un tempo l’altare maggiore. Biblioteca La Fornace di Moie - Centro Culturale eFFeMMe23 Un’opera di archeologia industriale presente nella cittadina di Moie, la fornace è tornata a vivere come centro di incontro comunitario grazie a recenti progetti. Vari sono i luoghi di aggregazione all’interno dell’area complessiva: la biblioteca, il caffè letterario, l’Informa-giovani, la sala Joyce Lussu e il Gruppo Solidarietà con annesso Centro Documentazione. Tutti questi spazi vivono sotto lo stesso soggetto ∂156∂

eFFeMMe23 (acronimo di Fornace Moie, mentre 23 fa riferimento al 1923, anno in cui la fornace viene dotata del forno Hoffmann). La Fornace da laterizi, cessata ogni attività nel 1974 ed entrata per lascito tra le pubbliche proprietà, ha subito, dopo un lungo iter burocratico e progettuale, un restauro concluso nel 2007, diventando un chiaro esempio di recupero di archeologia industriale. La sua trasformazione in biblioteca con servizi plurimi è ormai un frequentato e ricercato polo culturale. L’aver mantenuto le volumetrie, la ciminiera e il Forno Hoffmann del 1923, ne fa un luogo storico che perpetua il legame della storia sociale del luogo con i nuovi ruoli culturali che questo spazio offre alla popolazione e alle nuove generazioni.


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IL PESO DEL SILENZIO di Malak Illustrazione di: Jennyfer Isil Lucertini

RACCONTO

“Q

ualche lucina ostinata ancora ci prova, basta che nessuno le racconti che è solo la conseguenza della noia e di una dimenticanza, sennò poi magari illumina lo stesso, ma scalda di meno. E stasera un po’ di calore serve. Poco traffico, ma solo perché i più si comportano in modo meccanico e non fanno caso alla sistematicità con cui sono stati organizzati dalla routine. Tutto scorre perché niente va controcorrente. E così l’unico ordine su cui riesco a fare affidamento deriva invero da una patologica mancanza di inventiva. Che poi non è neanche così male, dati i danni che vedo in giro fatti da chi si crede anticonformista. Mi confondo in una canzone, lascio correre il branco e i suoi predatori muovendomi piano un pelo al di sotto delle loro percezioni. Respiro. Ci sono troppe eco a incasinare il mio vagare tra i pensieri e le considerazioni, stasera è lì che trovo traffi-

co; forse non ho neanche voglia di parlare, e così il mio cervello mette punteggiature a caso sulle mie elucubrazioni. Sbircio dal finestrino, la notte mi fa cucù. Quante vite da raccontare e solo il lasso di un’attenzione per farlo, in un mondo che corre un po’ a vanvera, giusto perché magari chiedersi dove stia andando è troppo oneroso. Penso ad un tizio ferito e freddato, per strada, penso a come ha quasi rotolato, in posizione fetale, sentendo istintivamente il richiamo di come tutto era cominciato senza che nessuno gli avesse chiesto davvero se lo voleva. Chissà, forse a sapere che sarebbe morto su un marciapiede, avrebbe chiesto di nascere altrove. O affatto. Penso a cosa gli sia passato per la testa, attraverso il dolore e il cemento freddo, attraverso l’umidità inconcepibile di una morte inaspettata. Ma, in fondo, ogni morte lo è così come ogni morte è certa, ma è sapientemente nascosta dall’il-

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lusione che non faccia parte del nostro destino. Ma a chi le racconto queste cose? Io di base dovrei già saperle, le sto dicendo a me stesso, e gli altri… che ne so… non so neanche chi sono o dove sono, questi fantomatici “altri”… percepisco un mondo, sì, e forse il fatto che non sia affatto come vorrei mi suggerisce che magari è vero. Consolante… L’automobile, nel frattempo, mi ha portato a casa, ha finito, la canzone per radio invece ancora no. La nebbia stasera ci proverà di nuovo, ma il respiro della terra è tuttora troppo forte. Notizie rimbombano nella prigione della retorica, fatta di sbarre di ignoranza, chiusa con lucchetti di codardia. Morti in nome di un profeta, profeti nel nome di un morto. E io qui, con un manciata di parole in mano. Le metterò in tasca, ché stasera fa freddo.”


COMICSPERML

2.

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DALLE MENTI E MANI DEGLI ARTISTI-ALLIEVI DELLA SCUOLA INTERNAZIONALE DI COMICS DI JESI, NASCE UNA PAGINA DI ILLUSTRAZIONI, DISEGNI E VIGNETTE CHE, IN OGNI NUMERO, AFFRONTERANNO TEMI E ARGOMENTI DIVERSI, SENZA INIBIZIONI, SENZA LIMITI ALLA CREATIVITÀ'. PER QUESTA PRIMA INEDITA USCITA, JENNIFER LUCERTINI (1), MICHELE BINI (2) E RAMONA SETTE (3) HANNO ESPRESSO SU CARTA LA LORO IDEA DI TURISMO NELLE MARCHE. 3.

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Ancona - P.zza del Plebiscito 41

Atelier

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EVENTI DA NON PERDERE

JAZZ D'AUTORE CON PAOLO FRESU E URI CAINE CIVITANOVA MARCHE, TEATRO ROSSINI, 25 FEBBRAIO 2015 Artista onnivoro, trombettista. Paolo Fresu si concede all'ascolto a Civitanova Marche. L'appuntamento è per il 25 febbraio alle 21.30 presso il Teatro Rossini. Con lui si esibirà Uri Caine, un architetto del pianoforte. Si tratta di una delle coppie jazz più riuscite, in cui una tromba lirica e malinconica si fonde con un piano influenzato da generi diversi come blues e classica. Alcuni brani provengono dal repertorio nazionale e sono molto noti come “Non ti scordar di me” o “Centochiodi” di Fresu stesso, realizzata per la colonna sonora dell'omonimo film di Ermanno Olmi. I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del teatro e online su www.vivaticket.com Info: www.civitanovaclassica.it

GLI AFTERHOURS IN CONCERTO SENIGALLIA, TEATRO LA FENICE, 28 FEBBRAIO 2015 Più intimo, più interattivo, più vissuto: sono le parole che descrivono il Tour Teatrale 2015 degli Afterhours. Il gruppo capitanato dal frontman Manuel Agnelli farà tappa a Senigallia al Teatro la Fenice il 28 febbraio, alle 21.30. Reduci dai successi del tour invernale “Hai paura del buio?”, replicato, a grande richiesta, nel periodo estivo gli Afterhours si accingono a mostrare ai fan un lato nuovo di loro stessi. I biglietti sono acquistabili online su www. ticketone.it Info: www.livenation.it

AMANDA SANDRELLI A TEATRO IN “TALE MADRE, TALE FIGLIA” PERGOLA, TEATRO ANGEL DAL FOCO, 1 MARZO 2015 Diretta da Laura Forti e in coppia con Elena Ferri,

Amanda Sandrelli calcherà le scene del Teatro Angel dal Foco di Pergola con “Tale madre, tale figlia”. Si tratta di una storia come tante, ambientata in una location insolita: un bagno. Dentro, ci sono due donne: una madre e una figlia; fuori, il mondo con le sue tensioni, la pressione della scuola e del posto di lavoro. Si guardano, si rispecchiano l’una nell’altra in un corpo a corpo a volte leggero, a volte doloroso, a volte anche rabbioso. Viene raccontata la pressione di un mondo a misura di uomo e non di donne, ma anche – e parlarne è quasi un tabù – l’aggressività di queste ultime: delle compagne di scuola, delle compagne di lavoro. I biglietti possono essere acquistati online su www.vivatickets.com e nei punti vendita autorizzati. Info: http://www.cultura.pesarourbino.it

to fieristico col gusto. Tipicità è una realtà ormai consolidata che offre percorsi da veri gourmet, tutti rigorosamente Made in Marche. Numerose saranno le aree tematiche; più di 50 gli eventi, da scegliere e gustare, oltre all'incontro e al confronto con altre identità, anche di tipo internazionale. In prima linea, ci saranno tutte le tradizionali ghiottonerie regionali: dalle olive ascolane al ciauscolo, dai maccheroncini di Campofilone al salame di Fabriano, dal Pesce dell'Adriatico ai vini. Da non perdere, in particolare, due proposte interessanti: Art & Genius, articolato in percorsi dedicati al “saper fare” e all’artigianato di qualità- con opportunità di shopping tra le “griffe” della Made in Marche Gallery- e Tipicità EXPerience, salone in cui si offre una proposta alternativa di viaggio e un ricco palinsesto di eventi correlati a Expo 2015. Info: www.tipicita.it

NOTE JAZZ COL TRIO MIDDELHOFF FANO, OSTERIA DEL CAICCO, 5 MARZO 2015 Tornano i giovedì del Fano Jazz Network, declinati nell'accezione del Jazz Club. Alle 21,15 il trio composto da Barend Middelhoff (sax tenore), Massimo Morganti (trombone) e Nico Menci (piano) si esibirà all'Osteria del Caicco. Il suono caldo del sax tenore e del trombone in combinazione con quello più percussivo del piano costituisce la base di questo inedito trio. Sono previsti sconti sul biglietto di entrata per i possessori della “Marche Jazz Card 2015”, che si può sottoscrivere la sera stessa del concerto. Il costo è 15 euro e ha validità annuale. Il biglietto dà diritto da una drink card. C'è anche la possibilità di partecipare a un'apericena a 1€0 e di cenare a €20 scegliendo il Menu Jazz “A miglio zero”. Info: www.fanojazznetwork.it

TORNA TIPICITÀ, LA FIERA DEL GUSTO TARGATO MARCHE FERMO, FERMO FORUM, 7 MARZO 2015 Inizierà il 7 marzo e terminerà il 9, l'appuntamen-

ROSSELLA BRESCIA BALLA IN “AMARCORD” ASCOLI PICENO, TEATRO VENTIDIO BASSO, 14 E 15 MARZO 2015 Conclude la stagione in abbonamento del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, il 14 e 15 marzo, una rappresentazione interamente dedicato alla danza. Balletto rodato e forte di un eccezionale successo di pubblico e critica, anche internazionale, approda ad Ascoli “Amarcord”. Realizzato da Luciano Cannito, già coreografo a Canale 5, il cast di “DanzItalia” (Italian Touring Dance Company) s’impreziosisce di un nome di grande richiamo: quello di Rossella Brescia. La ballerina e attrice interpreta Gradisca, personaggio degli anni Trenta che colora con sfumature sensuali e sognanti. I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del teatro, dal martedì a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e 16.30 alle 19.30. Info: www.amatmarche.net

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OFFERTE DI LAVORO | A cura di Sida Group srl • CERCHI LAVORO? LA DIVISIONE RISORSE UMANE DELLA SIDA HA SELEZIONATO PER TE ALCUNE OFFERTE, RIPORTATE CON RELATIVO CODICE DI RIFERIMENTO. PSICOLOGO TIROCINANTE (RIF:PST/01) Il candidato ideale è laureato in materie psicologiche, preferibilmente psicologia del lavoro, e deve svolgere il tirocinio post lauream per l’iscrizione all’albo professionale. La figura da noi ricercata, con la supervisione del tutor, sarà di supporto a tutte le fasi del processo selettivo: • Definizione della job description; • creazione degli annunci; • pubblicazione degli annunci sui portali di recruitment; • screening dei cv; • ricerca dei profili tramite CRM; • ricerca diretta mediante job social network (es. LinkedIn); • attività di Head Hunting per figure top senior. Sarà, inoltre, in affiancamento al tutor durante i colloqui selettivi dove potrà familiarizzare con i principali strumenti di selezione sia individuali (test psicoattitudinali; questionari personologici) che di gruppo (assessment center). Inoltre, collaborerà nell’elaborazione della reportistica dei candidati da presentare in azienda. Vogliamo entrare in contatto con candidati dinamici, orientati al lavoro di squadra e fortemente interessati ad intraprendere un percorso professionale nelle Risorse Umane; si richiede una spiccata predisposizione ai rapporti interpersonali e flessibilità. È la conoscenza della lingua inglese e la residenza/domicilio nella provincia della sede di lavoro. I candidati interessati possono inviare una copia del curriculum, corredata dell'autorizzazione al trattamento dei dati (art.13 D.Lgs. 196/03) all’indirizzo ricercaeselezione@sidagroup. com indicando il riferimento dell’annuncio PST/01. PRODUCT MANAGER (RIF:PM/GG) Il quale avrà la responsabilità di raggiungere gli obiettivi di fatturato e di vendita attraverso la gestione dei clienti. In particolare si occuperà di: • sviluppo e gestione delle vendite sul territorio nazionale; • consulenza nella progettazione in fase di vendita; • attuare la politica commerciale seguendo le linee guida dell’azienda; • gestire i rapporti con i propri partners; • monitorare il mercato individuando nuove opportunità di business.

Il candidato ideale: • ha maturato esperienza nella vendita nel settore elettronica e/o informatica; • ha un’esperienza di almeno 5 anni nel ruolo; • ha un’età preferibilmente compresa tra i 30 e 40 anni. Sede di lavoro nelle Marche Capacità di lavorare per obiettivi, forti doti relazionali e commerciali, dinamismo e ottime capacità di comunicazione completano il profilo. I/Le candidati/e interessati/e possono inviare una copia del curriculum, corredata dell'autorizzazione al trattamento dei dati (art.13 D.Lgs. 196/03) all’indirizzo ricercaeselezione@sidagroup.com indicando il riferimento dell’annuncio. RESPONSABILE LOGISTICA POST VENDITA (RIF:RLP/01) Il quale sarà responsabile di gestire, in accordo con la Direzione Commerciale, tutte le attività che riguardano la supervisione dei processi logistici, ricercando attivamente procedure volte ad aumentare l’efficienza operativa ed economica; sarà inoltre coinvolto nel coordinamento delle persone e delle procedure riguardanti il post vendita. Più nello specifico le competenze che ricerchiamo riguardano: • Gestione della contrattualistica con le aziende fornitrici dei servizi di trasporto; • gestione e coordinamento di tutte le attività di consegna ai clienti; • gestione e coordinamento delle attività di ricezione delle merci; • gestione e coordinamento dei magazzinieri; • gestione delle procedure di sicurezza in ambito lavorativo; • attività di ottimizzazione dei costi dell’area Logistica; • coordinamento ed implementazione procedure post vendita; • assistenza tecnica ai clienti nella fase di post vendita; • gestione dei reclami per prodotti rotti o malfunzionanti. Il nostro candidato ideale è un giovane professionista (35 - 45 anni) laureato, preferibilmente in Ingegneria, che abbia maturato esperienze di supply chain in strutture di medie dimensioni. Essere in possesso di una forte cultura orientata alla qualità del servizio e del cliente (applicata a ruoli di customer satisfaction) e la provenienza dal settore distributivo, rappresentano requisiti preferenziali. Vogliamo entrare in contatto con candidati dalle spiccate capacità or-

ganizzative, ottime capacità relazionali nei confronti di fornitori e clienti, forte propensione al problem solving, capacità di gestione dello stress ed una buona sensibilità economica. Si richiede inoltre una buona conoscenza della lingua Inglese e nell’utilizzo del PC. La sede di lavoro è nelle Marche. I candidati ambosessi (L. 903/77) sono invitati a leggere sul nostro sito l’informativa sulla Privacy (D. Lgs. 196/03). Inviare CV con consenso al trattamento dei dati citando il riferimento RLP/01, tramite e-mail (ricercaeselezione@sidagroup.com) o fax. (071.2852245) o tramite posta a: SIDA GROUP srl Via I° Maggio 156 – 60123 ANCONA – tel 071.28521 JUNIOR COORDINATORE CORSI DI FORMAZIONE Area Europrogettazione (RIF:EU/SD) il quale, in accordo con la Direzione, nel rispetto degli strumenti e delle procedure Sida, dovrà: • Organizzare e gestire il prodotto formativo affidatogli (master- executive master- corso di formazione) occupandosi dei contenuti, del calendario, della gestione dei docenti e delle aule predisposte; • pianificare ed esercitare attività di vendita del prodotto rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati con la Direzione • provvedere alle attività di formazione e coordinamento della Rete Vendita sul territorio nazionale • prendere contatti con potenziali aziende per il placement dei tirocinanti Requisiti richiesti: • Laurea preferibilmente in discipline economico/giuridiche; • ottime conoscenze e forte interesse verso l’Europrogettazione maturati attraverso un percorso formativo mirato (tesi di laurea e/o formazione post Lauream). • ottima predisposizione alla vendita e ai rapporti interpersonali attraverso spiccate doti relazionali; • conoscenza di almeno una lingua straniera; • conoscenza e utilizzo dei principali social media; • età preferibilmente non superiore ai 29 anni. Vogliamo entrare in contatto con candidati intraprendenti, cha ambiscano a gestire un prodotto formativo con autonomia e un forte orientamento all’obiettivo; dinamismo, proattività e stile di leadership partecipativo completano il profilo. Non è richiesta precedente esperienza. Al termine del periodo di tirocinio verrà offerto un contratto di appren-

distato. Sede di lavoro: Ancona. I candidati interessati possono inviare una copia del curriculum, corredata dell'autorizzazione al trattamento dei dati (art.13 D.lgs. 196/03) all’indirizzo cristina.risorseumane@sidagroup.com indicando il riferimento dell’annuncio: EU/SD. La ricerca si intende riferita ad entrambi i sessi. JUNIOR COORDINATORE CORSI DI FORMAZIONE Area ICT (RIF:ICT/SD) il quale, in accordo con la Direzione, nel rispetto degli strumenti e delle procedure Sida, dovrà: • Organizzare e gestire il prodotto formativo affidatogli (master- executive master- corso di formazione) occupandosi dei contenuti, del calendario, della gestione dei docenti e delle aule predisposte; • Pianificare ed esercitare attività di vendita del prodotto rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati con la Direzione; • provvedere alle attività di formazione e coordinamento della Rete Vendita sul territorio nazionale; • Prendere contatti con potenziali aziende per il placement dei tirocinanti Requisiti richiesti: • Laurea preferibilmente in Informatica/Ingegneria/Economia; • ottimo background teorico e tecnico, acquisito attraverso un percorso formativo mirato (tesi di laurea e/o formazione post Lauream) in ambito ICT; • ottima predisposizione alla vendita e ai rapporti interpersonali attraverso spiccate doti relazionali; • conoscenza di almeno una lingua straniera; • conoscenza e utilizzo dei principali social media; • età preferibilmente non superiore ai 29 anni. Vogliamo entrare in contatto con candidati intraprendenti, cha ambiscano a gestire un prodotto formativo con autonomia e un forte orientamento all’obiettivo; dinamismo, proattività e stile di leadership partecipativo completano il profilo. Non è richiesta precedente esperienza. Al termine del periodo di tirocinio verrà offerto un contratto di apprendistato. Sede di lavoro: Ancona. I candidati interessati possono inviare una copia del curriculum, corredata dell'autorizzazione al trattamento dei dati (art.13 D.lgs. 196/03) all’indirizzo cristina.risorseumane@sidagroup.com indicando il riferimento dell’annuncio: ICT/SD. La ricerca si intende riferita ad entrambi i sessi.

Gli interessati sono pregati di inviare dettagliato curriculum, con consenso al trattamento dei dati, citando in busta il riferimento a: SIDA S.r.l. Via I° Maggio - 60131 Ancona - Fax 071/2852245 - info@sidasrl.it - www.sidasrl.it Consenso: richieste di autorizzazione provvisioria alla Ricerca e Selezione del personale in corso, ai sensi del D.Lgs. 276/03. I candidati ambosessi (L. 903/77) sono invitati a leggere sul nostro sito l’informativa sulla Privacy (D. Lgs. 196/03).

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