Alexandre Farto aka VHILS a cura di Lorenzo Vanda
Corso di Arte, Valorizzazione e Mercato dell’Università IULM di Milano
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VHILS è l’artista che fa della distruzione la creazione, rimuovendo il materiale anziché aggiungerlo, quasi erede di quell’approccio di Michelangelo e di Rodin che sostenevano di spogliare la figura dal materiale superfluo. Alexandre Farto, in arte VHILS, nasce nel 1987 nella periferia di Lisbona. Trasferitosi a Londra studia al Central Saint Martin, una delle scuole d’arte più prestigiose d’Europa. La sua attività da writer inizia nella prima metà degli anni 2000 e ben presto definisce il suo stile unico: acidi, trapani, martelli, scalpelli, proiettili ed esplosivi sono alcuni degli strumenti che utilizza per realizzare grandi ritratti sulle mura delle città di tutto il mondo. I diversi strati diventano così i colori di VHILS. La tecnica di rimozione, che quasi può essere definita come una sorta di bassorilievo contemporaneo, affinatasi nel tempo, lo ha portato a sperimentare numerosissimi media, come i manifesti pubblicitari, il legno, ma anche il metallo, la resina, i neon e tanti altri; ciò che rimane costante nei suoi lavori sono i soggetti: le persone comuni.
VHILS all’opera con un piccolo trapano elettrico su una porta della serie Still, 2017, courtesy of the artist
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La carriera espositiva Se nel mondo dei graffiti i writer sono quasi sempre in competizione tra loro, in quello della street art si cerca di aiutarsi l’un l’altro: così stato è per VHILS, il quale è stato invitato da Banksy a realizzare un’opera al Cans Festival a Londra nel 2008; si può considerare questo il battesimo di Alexandre Farto nel mondo dell’arte, nonostante siano documentate già dal 2006 mostre personali a Lisbona, con importanti interventi sitespecific, e dal 2005 mostre collettive in Portogallo. Sul sito web dell’artista si contano 201 partecipazioni a mostre collettive, fiere e progetti e 36 a personali, dal 2005 al 2019. Le mostre 30 28
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24
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18
18 16
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2005
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2006
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2007
2008
2009
2010
2011
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2016
2017
3
1
2012
mostre colletive, fiere e biennali
2013
2014
2015
2018
2019
mostre personali
Grafico 1: la carriera espositiva di VHILS, dall’esordio nel 2005 fino al 2019. Fonte: elaborazione dal sito dell’artista www.vhils.com/exhibitions/
Il grafico sopra riportato dimostra che, se il numero di mostre personali è tutto sommato costante nei 15 anni di attività, quello delle collettive ha un importante picco nel biennio 2013-2014, durante il quale l’artista ha partecipato a ben 56. Le sue opere sono state presentate in oltre 30 paesi, ma in particolare in Europa (principalmente in Francia e in Portogallo) e negli Stati Uniti; interessante anche la presenza in Oriente, registrata in modo particolare nel 2017, durante il quale VHILS ambienta le 3 personali ad Hong Kong, Pechino e Macau e partecipa a 5 collettive nel resto dell’Asia.
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ArtFacts riporta la partecipazione di VHILS a 28 fiere, di cui 5 ad ARCO Madrid, e a tre biennali: la Urban Art Biennale 2013 di Völklingen in Germania, la Tewnte Biënnale di Enschede nei Paesi Bassi e la BoCA 2017 di Lisbona in Portogallo. Oggi sono 6 le gallerie che rappresentano VHILS: la Galeria Vera Cortêz in Portogallo, la Galerie Danysz in Francia e in Cina, la Over the Influence ad Hong Kong e negli Stai Uniti, la Galerie Henrik Springmann in Germania, lo Studiocromie in Italia e la Delimbo in Spagna. Alcune sue opere fanno inoltre parte della collezione di musei europei ed americani, in particolare del Victoria & Albert Museum di Londra, del MACE di Elvas, del Molitor di Parigi, del PAMM di Miami e del MCASD Downtown di San Diego. Dal 21 febbraio scorso sono visibili le sue opere al Contemporary Arts Center di Cincinnati, nella mostra intitolata Haze, per la quale VHILS ha realizzato diverse opere sitespecific, tra le quali Identity, ottenuta facendo esplodere delle cariche nel muro del museo stesso; la realizzazione di questa, come di decine di altre sue opere, è documentata sul profilo Instagram dell’artista, che conta oltre 375.000 followers.
Opening di Haze, Contemporary Arts Center di Cincinnati (USA), 21 febbraio 2020, courtesy of the artist
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Il mercato È giusto premettere che quando si parla di street artist le analisi di mercato risultano più difficili da fare e spesso non sono indicative del successo di questi, in quanto la loro attività è principalmente sitespecific ed ha un intento più sociale che commerciale. Il primo lotto di VHILS venduto all’asta risale al 2011, anche se la sua presenza nel mercato secondario inizia a essere rilevante dal 2013, durante il quale l’artista partecipa, come visto sopra, a 28 collettive ed è presente a due biennali; in negativo, risulta anche essere l’anno in cui la percentuale di lotti invenduti è la più alta (60%). Il seguente grafico riporta il fatturato annuo ottenuto dalle vendite delle sue opere all’asta: si tratta di una salita vertiginosa senza interruzioni, tanto che si può contare una crescita percentuale del 9460% dal 2013 al 2019. Fatturato annuo 400.000 USD 347.697 USD 304.768 USD
300.000 USD
200.000 USD
100.000 USD
83.078 USD
3.637 USD 2013
101.043 USD
111.099 USD
18.880 USD 2014
2015
2016
2017
2018
2019
Grafico 2: Fatturato annuo d’asta di VHILS, dal 2013 al 2019. Fonte: elaborazione da Artprice
Lo stato che dimostra il maggiore interesse nell’acquisto di opere di VHILS è senza dubbio la Francia con 52 lotti, seguita dal Portogallo con 28 e dal Regno Unito con 11. Considerando nel dettaglio le opere vendute è importante fare una seconda precisazione: come è usuale nel mondo della street art le opere maggiormente vendute sono le stampe, che nel caso di VHILS sono 90 su un totale di 150 opere presentate; avendo le stampe un prezzo decisamente inferiore (che oscilla tra i 271 USD a 3764 USD) rispetto alle opere di pittura e scultura i dati vanno certamente interpretati. Il prezzo medio di un’opera di VHILS, calcolato in base ai lotti venduti nel 2019 è dunque di 11589,90 USD. Di seguito è riportato un grafico che illustra la ripartizione per fascia di prezzo dei lotti venduti fino al termine del 2019.
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Numero di lotti per fascia di prezzo 40 30
32
32 28
20 10 0
5
3
<500 $
500-1k $
1k-5k USD
5k-10k USD
1
10k-50k USD
>50k USD
Grafico 3: Numero di lotti per fascia di prezzo (2013-2019). Fonte: elaborazione da Artprice
Se i due anni di produzione maggiormente richiesti sono il 2012 ed il 2014 (dei quali il fatturato è di poco più che 180.000 USD l’uno), il top lot di VHILS è un opera del 2015 intitolata Decrease 17, venduta l’11/12/2019 al Palacio Do Correio-Velho di Lisbona a 54.363 USD: si tratta di un ritratto ottenuto dal ritaglio al laser dei diversi strati di manifesti pubblicitari applicati l’uno sull’altro. Un’opera simile è Compro Logo Existo #6 (2008), battuta il 23/2/2020 da Artcurial, in Francia, a 54.282 USD, che alza la stima di 22.188 - 33.283 USD della precedente a 32.569 - 43.425 USD. Le stime e le aggiudicazioni di VHILS stanno dunque crescendo, e considerata la giovane età e la promettente carriera si può presumere che il trend possa restare positivo ancora a lungo.
VHILS, Compro Logo Existo #6, 2008; venduto da Artcurial a 54.282 USD (stimato 32.569 - 43.425 USD), courtesy of the artist
VHILS, Decrease 17, 2015; venduto da Palacio Do Correio-Velho a 54.363 USD (stimato 22.188 33.283 USD), courtesy of Galeria Vera Cortêz 6
In copertina: VHILS, Scratching the Surface project | Butterworth, 2016, courtesy of the artist
Sitografia : https://artfacts.net/artist/vhils/209501 https://it-artprice-com.iulm.clas.cineca.it/artista/439709/vhils https://www.artsy.net/artist/vhils http://cargocollective.com/Vhils https://www.collater.al/alexandre-farto-vhils/ https://www.designboom.com/art/alexandre-farto-vhils-studio-visit-interview-05-19-2017/ https://www.instagram.com/vhils/ https://www.veracortes.com/artists/alexandre-farto-aka-vhils/works https://www.vhils.com
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