Auto&Design 208

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AUTO & DESIGN 208 - BIMESTRALE - SETTEMBRE/OTTOBRE 2014 - ANNO XXXVI - N. 5 - Euro 10,00 (i.i.) - (in Italy/in Italia) Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1 c. 1 - Filiale di Torino - ISSN 03938387

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BIMONTHLY ENGLISH - ITALIANO CONCETTO ARCHITETTURA IMMAGINE

PURE ITALIAN LUXURY SPORTS CAR


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School

Politecnico di Milano

URBAN SPORT

Marta Cinti

H

ow do you pack the sports, luxury and elegance of the Porsche brand into a city car just four metres long? Organised into teams of three or four, the 14 students of the fourth edition of the Milan Polytechnic Master’s Course in Transportation and Automotive Design turned their creative talents to tackling the challenge posed by the brief chosen for the second year in the five year partnership between the faculty and the Volkswagen Group, which called for an electric car for transporting passengers and goods (or, rather, luggage) for premium users in Milan as the city hosts the Expo. This hands-on experience with the Porsche brand and its hallmark styling cues was an exciting adventure for the students, and Porsche Advanced Design director Mitja Borkert’s periodic assessments of the projects offered them an invaluable opportunity for learning and growth as well as playing a crucial role in the development of the projects themselves.

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On this page, some of the drawings from the development of “Medhelan”, the proposal by Mario Giuseppe Antonioli (Italy), Vander Guerra Zanutto (Brazil) and Matteo Tamini (Italy). Bottom, the 1:4 scale model made by the students and, on the right, a study for the interior.

In questa pagina, alcuni disegni di sviluppo di “Medhelan”, la proposta di Mario Giuseppe Antonioli (Italia), Vander Guerra Zanutto (Brasile) e Matteo Tamini (Italia). In basso, un’immagine del modellino in scala 1:4 realizzato dagli studenti e, sulla destra, lo studio per l’ambiente interno.


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Left and below, a number of drawings to define the exterior of “Caracal”, the sports car by Adnan Al-Maleh (Syria), Juan David Cadena Vall de Ruten (Colombia) and Denis Pasquini (Italy).

A sinistra e sotto, alcuni disegni per la definizione delle linee esterne di “Caracal”, la sportiva di Adnan Al-Maleh (Siria), Juan David Cadena ValldeRuten (Colombia) e Denis Pasquini (Italia).

The teaching staff directed the development of the concepts proposed with a model simulating the methods and dynamics of a real design centre, with the lecturers playing the role of project leader and Mario Favilla acting as director. After an initial meta-design research stage conducted by professor Francesca Lavizzari under the guidance of Nicola Crea (exterior design director) and Samuel Codegoni (interior design director), the concepts began to take shape. The recent addition of the lecturer Chiara Morellini to the faculty’s teaFar left, a view of the model highlighting the movement of the surfacing of the tail of the car. Here, a representation of the dash and the driver area. A sinistra, una vista del modello che evidenzia il movimento di superfici che caratterizza il posteriore. A fianco, la rappresentazione della plancia e del posto guida.

Right, two photos of the lecture held by Giorgetto Giugiaro in May last year in the classrooms used for the Master’s course. A destra, due momenti della lezione tenuta da Giorgetto Giugiaro nel maggio dello scorso anno nelle aule del Master.

ching staff reveals an intention to place more emphasis on the importance of this aspect. The master’s course itself and the work of the teaching staff were coordinated by the architect Fausto Brevi.

To offer the students a better possibility of finding work in the real world, the course modules considered every stage in the design of a car and the respective problems involved. Covering everything from drawing methods and tools to tape drawing, from modelling techniques (digital, virtual and physical) to concepts regarding architecture, ergonomics, materials and design technology, and from the development process and teamwork dynamics to the mainstay of the master’s course itself – the project workshop – the 380 hour course transformed theory into practical reality to give shape to the ideas of the students. Over the academic year, luminary figures such as Giorgetto Giugiaro interacted with the students during lectures and workshops. The traditional end of course exhibition, which was open to the public, was an important opportunity for the students to come into contact with companies and the media. At the end of the course, the Volkswagen Group awarded a number of study bursaries and internships to students on the basis of their performance throughout the course. The four final projects, with interesting creative solutions for both form and concept, are illustrated in these pages.  A&D 208  61


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School

Politecnico di Milano

On this page, stages in the development of “Uakam” by Alessandro Carnesi (Italy), Lorenzo Cordella (Italy), Pierfrancesco Monopoli (Italy) and Yasin Sultan (Jordan). This is a small SUV with harmonious, wellproportioned forms. Below right, two sketches of the dash. In questa pagina, le fasi di sviluppo di “Uakam” di Alessandro Carnesi (Italia), Lorenzo Cordella (Italia), Pierfrancesco Monopoli (Italia) e Yasin Sultan (Giordania). Un piccolo Suv dalle forme armoniose e ben proporzionate. Sotto, a destra, due bozzetti della plancia.

SPORTIVITA’ URBANA ome concentrare i valori di sportività, lusso ed eleganza Porsche in una vettura urbana lunga soli quattro metri? Una sfida da affrontare a colpi di creatività per i 14 studenti della quarta edizione del Master in Transportation e Automotive Design del Politecnico di Milano che, nel secondo dei cinque anni di collaborazione tra l’università milanese e il Gruppo Volkswagen, divisi in team da tre o quattro componenti, hanno risposto al brief che chiedeva di ideare una vettura elettrica per il trasporto di passeggeri e merci intese prevalentemente come bagagli al seguito - per utenti di “prima classe” nella Milano dell’Expo. Affrontare il marchio Porsche con i suoi stilemi caratterizzanti, è stato per gli studenti un’avventura entusiasmante e le revisioni con il designer Mitja Borkert (responsabile dell’Advanced Design Porsche) sono state un prezioso momento di confronto e crescita formativa, nonché fondamentali per lo sviluppo delle loro proposte. Il corpo docente ha seguito lo sviluppo dei concetti secondo un’impostazione che rispecchiava le dinamiche di un centro stile reale, in cui gli insegnanti rappresentavano le figure di riferimento tipiche di questa realtà, con Mario Favilla nel

C

Left, Mitja Borkert (Porsche Advanced Design) speaking with the students of the Master’s course. As well as fuelling the enthusiasm of the students, this direct contact with the designer also offered them an invaluable learning opportunity. A sinistra, Mitja Borkert (Advanced Design Porsche) durante alcuni momenti di confronto con gli studenti del master. Il rapporto diretto con i designer, oltre ad alimentare l’entusiasmo degli studenti, è un’importante occasione formativa.

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Politecnico di Milano

School

Above left, sketches and renderings produced by the team consisting of Gustavo Anelli (Argentina), Pietro Giura Longo (Italy), Francisco Xavier Gonzalez Romo (Ecuador) and Vasilis Stamoulis (Greece) in the development of their “Mantaray”. Left, the 1:4 scale model illustrating the original forms and horizontal architecture of their project. In alto, a sinstra, alcuni bozzetti e rendering del team composto da Gustavo Anelli (Argentina), Pietro Giura Longo (Italia), Francisco Xavier Gonzalez Romo (Ecuador) e Vasilis Stamoulis (Grecia) per l’ideazione della loro “Mantaray”. A sinistra, il modello in scala 1:4 che mostra l’originalità delle forme e la sua architettura a sviluppo orizzontale. Two photos of the final presentation with Walter de Silva (in first photo), Michael Mauer (Porsche design director) and Mitja Borkert (Porsche Advanced Design director). Due momenti della presentazione finale con Walter de Silva (nella prima immagine), Michael Mauer (direttore del design Porsche) e Mitja Borkert (responsabile dell’Advanced Design Porsche).

ruolo di direttore. Dopo una prima fase metaprogettuale di ricerca, condotta dalla professoressa Francesca Lavizzari, sotto la guida di Nicola Crea (responsabile per gli esterni) e Samuel Codegoni (responsabile per gli interni), i concetti hanno preso forma. Per il color&trim, il nuovo inserimento della docente Chiara Morellini, manifesta la volontà di dare maggiore rilievo a questa materia. A dirigere il master e il lavoro del corpo docente, l’architetto Fausto Brevi. Per offrire agli studenti maggiori possibilità di collocazione nel mondo del lavoro, i moduli didattici hanno preso in esame tutte le fasi della progettazione di un’automobile e le diverse problematiche connesse. Dagli elementi e gli strumenti per il disegno, al tape drawing, alle tecniche di modellazione (digitale, virtuale e fisica), alle nozioni di architettura, ergonomia, materiali e tecnologie per il design, al processo di sviluppo e alle dinamiche del lavoro in team, fino ad arrivare al cuore del master - il laboratorio di progetto - un percorso di 380 ore in cui la teoria diventa pratica e le idee prendono forma. Nell’arco dell’anno accademico, nomi di rilievo come quello di Giorgetto Giugiaro hanno interagito con gli studenti durante lezioni a tema e workshop. Il consueto allestimento della mostra finale, aperta al pubblico, è stato per gli studenti un’importante occasione d’interazione con le aziende e con la stampa presente. Al termine del percorso di studio, il Gruppo Volkswagen ha messo a disposizione alcune borse di studio e stage formativi presso i suoi centri di design, assegnate sulla base di un’attenta valutazione dell’intero percorso di studi. In queste pagine, i quattro progetti finali, che offrono interessanti spunti creativi sia formali, sia concettuali.  A&D 208  63


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