La “questione pugliese”
Mercatino di Federico Baglivi
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a questione pugliese sugli impianti di energia rinnovabile ha radici profonde, essa parte dalla Legge Regionale n.31 del 21/10/2008 “Norme in materia di produzione di energia da fonti rinnovabili e per la riduzione di immissioni inquinanti e in materia ambientale”, emanata dalla Giunta Vendola. > 20
Più alberi in Comune
Inizia da questo numero la rubrica riservata agli annunci gratuiti! Per trovare occasioni, far sapere che cerchi lavoro, che hai un’attività da vendere o un hobby da promuovere
>31 R EDAZIONE :
Protetta ma da difendere
C’era una volta il grano Cappelli
Casarano e Parabita in festa
Le acque di Porto Cesareo sono Area Marina Protetta dal 1997, con bellissimi fondali di rilevanza scientifica e ricchi di specie marine della “macchia mediterranea”. Un paradiso da difendere >21
Della varietà di grano più diffusa fino agli anni ’70 (sostituita da una varietà più produttiva ma inferiore nella qualità) se n’è parlato a Tiggiano, in occasione di un convegno sulla biodiversità >19
San Giovanni Elemosiniere e la Madonna della Cultura: due grandi celebrazioni. Riti religiosi, fuochi d’artificio, fiere, mercati, gare e tanto altro da scoprire
>10, 12 “Le parole sono azione” J.P. Sartre
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anno 2 numero 9
di Serena Rollo
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a quercia diceva che crescere significa aprirsi nell’ampiezza del cielo e nello stesso tempo radicarsi nell’oscurità della terra. Sono le parole di Heiddeger ne Il sentiero di campagna. E sono le parole che meglio spiegano il legame così forte che unisce due entità così diverse: uomo e albero. La sua esistenza vorremmo fosse la nostra. Pronta al richiamo del cielo più alto e custodita nel grembo della terra che lo sostenta. Un fascino tale, quello dell’albero, che neppure Eva rinunciò a nutrirsi del suo frutto. La conoscenza. Molto più avanti lo ritroveremo piantato nelle pubbliche piazze a simboleggiare il trionfo della libertà durante la Rivoluzione francese. Ma presta anche il suo nome ad altri ambiti, in marina e in meccanica, ad esempio, per indicare una struttura di sostegno per altri elementi. O ancora nelle genealogie per esprimere l’unità della famiglia al di là delle ramificazioni, la speranza del futuro. > 5
di Chiara Schiavano
Tutti progettisti e tutti architetti: la S.S. 275 ha risvegliato doti innate in ogni salentino che, pur di dire la propria in merito, vanta competenze e diffonde considerazioni per tutto ciò che riguarda la famigerata strada. E si propone come portavoce della comunità, spesso portando avanti il suo strettissimo punto di vista senza neppure ambire ad uno sguardo globale. L’allegria e la soddisfazione della scorsa estate, in seguito all’approvazione del progetto e allo stanziamento dei fondi, si sono
affievolite del tutto, quasi scomparse, dopo le discussioni, le valutazioni, le vicende degli ultimi mesi. Chi è d’accordo al terzo tronco (quello che da Montesano arriva a Leuca) e chi no, chi vuole la strada e non può farne a meno, chi scongiura la colata di asfalto in difesa del territorio. Futuristi contro crepuscolari, progressisti contro tradizionalisti. Per entrambe le parti, le ragioni sono varie e vaste, comprensibili e giustificate. > 16
TEMI C A L D I
PRIMA
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arà stata sufficiente una segnalazione, documentata da fotografie, pubblicata sul numero di aprile de Lo Scirocco? Constatiamo che il deposito a cielo aperto di rifiuti ingombranti, costituito da grandi materiali di scarto della struttura ospedaliera, sito nel centro abitato di Tricase, su un suolo di proprietà della Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Panico” è stato - in tempi brevissimi - completamente bonificato, con una evidente sensa-
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DOPO
Pulito è più bello TRICASE
Ripulita l’area occupata dai rifiuti ingombranti di proprietà della Fondazione Panico zione di pulizia. Se è stato anche merito nostro, la soddisfazione è ovviamente doppia! Ora, guardando alle esigenze della comunità ed agli interventi a finalità sociale che possono essere messi in atto, e per avere una continuità di buon uso del terreno, perché non destinarlo a spazio aperto per i
più piccoli? Sarebbe una grande ed eccellente iniziativa della Fondazione che sicuramente sarebbe supportata dalla popolazione, oltre ad essere un progetto per cui chiedere finanziamento attraverso i fondi dell’8xmille, trasmettendo un segno tangibile di rispetto e crescita sociale.
Avere un luogo cittadino dedicato ai più piccoli, in cui lasciarli divertire liberamente ed in sicurezza, sarebbe occasione anche per i più grandi di tirare il naso in su e respirare aria nuova di primavera, godendo dell’energia delle rondini in continuo movimento, come i nostri bambini. Rocco Martella
TEMI CALDI
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hi di voi ha recentemente acquistato un biglietto aereo e si è trovato nelle condizione di dover all’ultimo momento cambiare i propri piani? Dopo l’espansione della nube di cenere fuoriuscita a seguito dell’eruzione, lo scorso 21 marzo, del vulcano islandese Eyjafjallajokull e il conseguente annullamento dei voli con il blocco del traffico aereo, i disagi e gli inconvenienti a cui hanno dovuto far fronte i passeggeri sono stati davvero innumerevoli. Dalla lunga attesa negli aeroporti, all’impossibilità di prendere un altro volo, al ritardo delle partenze. Ma come fare, in generale, ad ottenere un rimborso?
La normativa in materia è varia, si va dalle regole dell’Unione Europea valide per tutte le compagnie alle con-
trasporto sono stabilite diversamente da ogni singolo ente. Il Regolamento (CE) 261/2004
BIGLIETTI AEREI
Come si ottiene un rimborso? Voli annullati, overbooking e ritardo prolungato: i diritti dei passeggeri
Linee aeree sotto esame Circa 10.000 viaggiatori, interpellati da un’indagine di Altroconsumo, si sono espressi sulla qualità di aeroporti e compagnie aree di tutto il mondo. Il miglior scalo al mondo è risultato Singapore; l’Italia compare solo al 150° posto con quello di Bologna. Per le varie categorie, la compagnia più puntuale, pulita, efficiente e comoda nei posti a sedere è risultata Lufthansa; la migliore per il rapporto qualità-prezzo, invece, la low cost Ryanair. La Redazione
dizioni generali di trasporto obbligatoriamente consegnate al passeggero al momento dell’acquisto del biglietto, fino ad arrivare alla sesta edizione della Carta dei diritti del passeggero, una guida realizzata dall’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) che offre una sintesi di tutto il quadro normativo italiano ed europeo, consultabile on-line sul sito www.enac-italia.it. Mentre le norme comunitarie europee sono obbligatorie e uguali per qualunque compagnia - e riguardano la cancellazione dei voli, il ritardo prolungato e il negato imbarco - quelle presenti nelle condizioni generali di
prevede che in caso di negato imbarco per overbooking, (prenotazioni maggiori dei posti disponibili) il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto per la parte di viaggio non utilizzata oppure al cambio, con un nuovo volo in una data conveniente. Nel caso della cancellazione vera e propria dei voli, imputabile, come nel caso della nube di cenere, a “circostanze eccezionali”, avviene lo stesso tipo di rimborso dell’overbooking oppure si può applicare la riprotezione, cioè il cambio di volo nella data immediatamente successiva e più conveniente per il viaggiatore. Se invece la cancellazione dei voli
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Il vulcano islandese e il Salento Gli effetti dell’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull sono stati studiati anche sul Salento. A partire dal 20 aprile è stato rilevato uno strato stabile di particelle submicrometriche sino a tre/quattro km di quota, la cui concentrazione però tende a diminuire. Presso il Laboratorio di Aerosol & Clima del Dipartimento di Fisica dell’Università del Salento, sono state effettuate misure con diversi strumenti per ben caratterizzare gli effetti dell’eruzione sulla qualità dell’aria. Le analisi chimiche sui campioni raccolti permetteranno di evidenziare i possibili effetti nocivi per la salute dell’uomo. La Redazione è imputabile alla compagnia aerea stessa, il passeggero, sia che scelga la riprotezione, sia che rinunci al volo, otterrà una compensazione pecuniaria che va da un minimo di € 250 per una tratta inferiore o pari a 1.500 km, ad un massimo di € 600 per tratte superiori a 3.500 km. Infine, in una situazione di ritardo prolungato si avrà diritto a una compensazione pecuniaria per un ritardo in partenza di 3 ore; fino a 4 ore si avrà diritto anche all’assistenza in aeroporto (es: pasti e bevande, due chiamate telefoniche ecc.) e per un ritardo maggiore di 5 ore il passeggero otterrà la compensazione pecuniaria e il rimborso del biglietto. Valentina Rosafio
TEMI C A L D I assorbire da 7 a 12 kg di emissioni di CO² all’anno. A ciò va aggiunta la sensibile riduzione di inquinamento acustico e il risparmio energetico. Si tratta insomma di una possibilità irrinunciabile nelle nostre città sovraffollate di traffico e di cemento. Eppure il problema ambientale è evidentemente qualcosa di molto più complesso. La Festa degli Alberi non può certamente esserne la soluzione.
caso però non si tratterebbe di ingenti fondi europei da spendere come sempre in malo modo, ma di decisioni prive di costi. Eccetto quelli connes-
due nella Puglia di Vendola è nota. Come pure ciò che spesso si cela dietro l’apparente virtuosismo nella produzione di energia alternativa.
si a un cambiamento di mentalità. Vi sono poi altre questioni verdi non secondarie: dallo smaltimento dei rifiuti, al riciclo, alle fonti di energia rinnovabile. La drammaticità delle prime
Di una cosa però siamo certi, rispetto al bilancio economico, sarà molto più semplice per i sindaci discutere quello arboricolo.
Tree Restaurant, in Onoyama Park nel sud del Giappone
L’albero è dunque espressione dei valori più alti cui anela l’essere umano. Non può allora non essere meritevole di un plauso il disegno di legge che dallo scorso marzo obbliga i Comuni a piantare un albero per ogni nuovo nato. È stata infatti modificata la normativa vigente, rendendola più cogente per i sindaci. In particolare si abbreviano i tempi per la messa a dimo-
Yellow Tree House Restaurant, in Auckland (Warkworth), New Zealand
(continua dalla prima pagina)
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Più alberi in comune FASCINO E SAL UTE
Un nuovo disegno di legge promuove e incentiva la diffusione del verde pubblico
ra dell’albero portandoli da 12 mesi a 30 giorni. Analogamente si stabilisce che, entro trenta giorni dalla nascita, il Comune informi la famiglia sul luogo esatto in cui l’albero è stato piantato. Un altro intervento previsto dal ddl introduce un’ipotesi di esenzione dalla Tosap (Tassa occupazione suolo pubblico) per le aiuole realizzate o da realizzare in spazi adiacenti i pubblici esercizi. Infine il decreto interviene sulla legge che disciplina i contratti di sponsorizzazione per le amministrazioni pubbliche facendo rientrare “fra le iniziative che possono essere sponsorizzate quelle finalizzate a favorire l’assorbimento delle emissioni di anidride carbonica dall’atmosfera tramite l’incremento e la valorizzazione del patrimonio arboreo dei comuni”. È chiaro dunque - speculazioni esistenziali a parte - l’aspetto ambientale di questa iniziativa. Un singolo albero è in grado di fornire abbastanza ossigeno per 10 persone e di
Gli alberghi con l’etichetta verde Appena 10 alberghi in Italia hanno conquistato l’etichetta verde, che garantisce il basso impatto ambientale della struttura ricettiva, contro i 298 della Francia. È possibile consultare l’elenco delle strutture verdi attraverso i siti delle organizzazioni come Green Key (www.green-key.org). In Svezia, una catena di eco hotel in vita dal 1994 ha ridotto del 40% le emissioni di CO2, del 17% il consumo di energia, del 14% quello di acqua. La Redazione
Sarebbero invece necessarie scelte concrete da parte dei nostri amministratori. Non parlo tanto di mezzi pubblici, un’utopia nei nostri paesi, per cui l’unica possibilità è l’uso della propria auto, quanto dell’idea di creare almeno isole e zone pedonali. Certamente molto è stato fatto per le piste ciclabili. Forse troppo e forse riflettendo troppo poco. In questo
IL FUTURO È VERDE
Serena Rollo
Il colore delle radici, il sapore della memoria L’iniziativa dell’associazione Ceson sostenuta dalla Provincia
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el Bel Paese, delle leggi “inutili” arse a guisa di falò dall’impettito Ministro Calderoli, c’è da aspettarsi di tutto anche che una legge utile o meglio “vitale” venga lasciata nel dimenticatoio nel burrascoso e controverso passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica. È il caso della legge n.113 del 1992, che “obbliga a porre dimora un albero per ogni neonato” in tutti i comuni dell’italico stivale. La legge, balzata agli onori della cronaca grazie a un decreto legge del governo a sostegno del verde pubblico, sembra poter vivere una seconda primavera nel Salento. La legge del 1992, infatti, si faceva portatrice di un importante obiettivo: rinfoltire gli spazi verdi sempre più divorati dal cemento e dall’uomo. Diciotto anni dopo, ad abbracciare la lotta per la tutela ambientale è l’associazione no-profit C.E.S.O.N (“Centro Educativo Studio Osservazione Natura”) che tramite il suo responsabile, il Cav. Francesco Panico, ha lanciato la proposta del “Bosco del-
le Radici e delle Origini” nel segno del binomio tutela ambientale e tradizione. L’iniziativa, subito sostenuta dal Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, mira a realizzare un “monumento vivo in ricordo degli emigrati”, un bosco in ogni Comune dedicato ai numerosi salentini illustri emigrati dalla terra d’origine. Ogni emigrato potrà così deporre un albero nella propria terra natia per sancire e rafforzare il legame con le proprie radici. L’idea virtuosa unisce la necessità del verde urbano alla storia della nostra terra, da sempre crocevia di sogni e speranze di chi parte e di chi arriva. Sicuramente il “Bosco delle Radici e delle Origini” non basterà da solo a saziare la sete di ecologia che ha la nostra terra, ci vorranno altre misure ben più decise, ma è un passo ragguardevole in un paese che guarda al passato, parlando di nucleare, di cemento e di ecomostri. Il futuro è verde ma quell’Italia non s’è Francesco Piscopello ancora desta.
TEMI C A L D I tocritica, né libero arbitrio nel consacrare gli status symbol della loro vita. La loro è globalizzazione del gusto. Assomigliare agli altri li fa sentire sicuri e accettati. Adolescenti a rischio, quindi? Forse. Non è certo la prima volta che se ne sente parlare in questi termini, certamente, ma per differenziarsi dal gruppo e affrontare così il rischio dell’emarginazione devono essere forti. C’era una volta l’adolescente, insomma! Quel bambino, non più bambino ma non ancora adulto, che provocava nei genitori un misto di tenerezza e rabbia, affetto e disperazione.
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regolato. Con la testa piena di grilli e un po’ fumato. Non certo un buon partito, perché inaffidabile. Ribelle, incostante. Eccessivo: nei sentimenti, negli entusiasmi, nelle rabbie. Tante volte umano: pensa di voler cambiare il mondo. Idealista. Sempre alla ricerca di qualcosa, disposto anche a lottare, quando mamma e papà gli dicono che non sono “cose buone” o “ buone amicizie”. Stravaccato sul suo letto si ritrova a pensare che ci deve essere qualcosa “di più” da qualche parte. E se qualcuno rinuncia, lui continua a sognare. Bollato come “eterno scontento”, per via di quel mi-
ADOLESCENTI OGGI
Ostaggio del piacere altrui
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L’Università intitolata a
Codacci Pisanelli Il Consiglio Comunale di Tricase, all’unanimità, si è fatto portavoce presso la Provincia di Lecce della proposta di intitolare l’Università del Salento all’onorevole Giuseppe Codacci Pisanelli, membro dell’Assemblea Costituente, parlamentare per più legislature, Ministro della Repubblica, Sindaco di Tricase e fondatore dell’Università di Lecce. Il Presidente Gabellone si è dichiarato disponibile a prendere a cuore l’iniziativa, procedendo all’avvio del dibattito interno a tutte le parti e le sensibilità politiche espresse a Palazzo dei Celestini. La Redazione
La diversità, motivo di imbarazzo, rafforza il conformismo anche nei modelli sto di “nostalgia di non so bene cosa” e “fame di futuro” che sente crescere dentro di sé. Uno che non crede nel “chi si accontenta gode”, perché convinto che chi si ferma è out! Deviante, fragile, libero. Identità confuse, personalità acerbe, dai contorni solo delineati. Li vediamo così i nostri ragazzi, con un’immagine che mostra tutta la nostra difficoltà a cogliere le sfumature di un’età difficile. Vengono da ambienti diversi, ma quando si tratta di vestire, comprare, ascoltare musica sono tutti identici. Inchiodano con lo
scooter davanti ai cancelli delle scuole, i risvolti dei loro blues jeans sono uno strascico. La vita dei pantaloni completamente calata e dalla cintola schizza candido e forte l’elastico delle mutande. Firmato. Incontrano altri ragazzi, tutti rigorosamente smutandati. Stesse firme sui vestiti. Stesse pettinature. Cioè spettinature. Uguali, sovrapponibili. Adolescenti, ostaggio del piacere altrui. Non portano pantaloni strappati e scarpe slacciate, né si spalmano le zazzere di gel perché gli piace, ma perché piace agli altri: tv, pubblicità, spot. Non esiste au-
Che contestava sì - com’è giusto che sia, per poter crescere - ma senza arrivare (tranne in alcuni casi) a mettere a repentaglio la propria vita. E ancora non basta. Bambine che giocano con il proprio corpo come si faceva con le bambole, che mettono al primo posto nei loro desideri futuri l’essere cubista o velina. Ragazzini che vivono il sesso in modo del tutto slegato dai sentimenti, quasi una gara a chi colleziona più rapporti. E se da una parte troviamo genitori disorientati davanti a certi loro comportamenti rischiosi e ostentati ed
espressioni inadeguate, che cercano aiuto nei docenti delle scuole e negli educatori, d’altra parte è insopportabile sapere che ci sono figli e padri che vivono sotto lo stesso tetto, nel mutismo o addirittura facendosi del male. In fondo la loro aggressività non è altro che una richiesta di aiuto, che diventa sempre più forte, quando in questa nostra società, plasmata dagli adulti, si considera la diversità non una ricchezza, ma un motivo di imbarazzo: il conformismo tipico dell’adolescente è quindi rafforzato dai modelli che essa stessa propone ai raChiara Congedi gazzi.
TEMI C A L D I
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qualcuno sarà capitato di andare all’estero e, ritrovando luoghi familiari al proprio paese, si sarà sentito a casa. Bene. A poco più di un’ora d’aereo dalla Puglia, c’è una piccola isola che rievoca tanto i colori e le bellezze del paesaggio salentino. Si tratta di Gozo, isola sorella di Malta. Questa stagione poi è quella più favorevole per gustarsi il mare, il bel tempo, e la tranquillità di quest’isola. Percorrendo Gozo da sud a nord, da est ad ovest, nella zona intorno alla nota Finestra Azzurra della Baia di Dwejra, a nord-ovest, ritrovereste le scogliere e il mare blu profondo di Santa Cesarea, S. Maria di Leuca e Castro. Da lì, proseguendo verso l’interno, la pietra viva color giallo oro, proprio come quella leccese, del venerato Santuario della Madonna “Ta Pinu” (del Pino) vi parlerebbe ancora di Salento. Tutt’intorno, le strade sterrate di campagna con le “pajare”, i muretti a secco ben ordinati a limitare i campi e a segnarne i confini, e i grandi portoni in ferro, di vari
Da Malta al Salento Paesaggi familiari nel Mar Mediterraneo
colori, somiglierebbero a molte di quelle stradine che collegano i nostri innumerevoli comuni. Anche a Gozo
gli abitanti sono cortesi ed ospitali, e parlano un italiano impeccabile, anche se le lingue ufficiali sono il mal-
7 tese e l’inglese. Le messe scandiscono con puntualità la giornata di un gozitano e le attività di vita parrocchiale sono molto sentite. Su molte facciate delle Chiese ci sono due orologi: uno con l’ora esatta, l’altro per ingannare il diavolo. Almeno così dice la storia. Spostandosi più ad est, verso la famosissima spiaggia rossa, si catturerebbe anche lo stesso vento del Salento. Qui, sull’isola di Gozo, è quello che spira dall’alto, dalla cava di Calypso. L’odissea di Omero narra che la ninfa Calypso, innamorata di Ulisse, lo tenne prigioniero in questa grotta per sette anni promettendogli immortalità se lui fosse rimasto con lei, ma alla fine Ulisse riuscì a scappare e tornò dalla sua Penelope. Ad un certo punto del vostro piacevole viaggio a Gozo, però, solo un’assenza potrebbe destare la vostra attenzione e suggerirvi che forse non siete proprio in Salento. Quella così cospicua degli alberi di ulivo. Silvia Rizzello
Per un’Italia migliore? Ispiriamoci alla Norvegia SUPERANDO LE FRONTIERE
Vantaggio della globalizzazione è poter prendere esempio dalle conquiste di civiltà oltreconfine
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a grave crisi economica che sta attraversando la Grecia e che, secondo gli analisti, non tarderà a colpire anche Portogallo e Spagna, per il momento non sembra destare preoccupazione in Italia: i bilanci statali risultano in ordine, mentre il sistema bancario appare solido e affidabile. Tuttavia, è lecito domandarsi se i soli parametri “economici” siano sufficienti per valutare lo stato di salute di un Paese e della sua società. Direi di no, specie quando si ha la possibilità di mettere direttamente a confronto la realtà italiana con quella di altri Paesi, ad esempio quelli nordeuropei. Una recente visita in Norvegia ha ulteriormente rafforzato la convinzione che i Paesi scandinavi siano un esempio da seguire, specie per i partner dell’area mediterranea, per i loro evoluti sistemi di welfare e i livelli raggiunti in molti settori, dall’amministrazione pubblica all’istruzione, sino alle politiche ambientali, oggi più che mai così determinanti. Al riguardo, l’esempio di Bergen appare emblematico. Questa incantevole città del sud della Norvegia, situata all’interno di un fiordo, è sede di un’importante e prestigiosa università che ospita studenti e ricercatori da ogni parte del mondo. La predisposizione dei norvegesi all’apertura e all’accoglienza nei confronti di culture diverse dalla propria e da quella occidentale, non è affatto esclusiva delle elite culturali e delle università, ma sembra essere stata fatta propria dall’intera popolazione, a livello delle istituzioni e dei cittadini. Per chi viene dall’Italia, dove le tensioni sociali dovute a flussi migratori incontrollati e a fallimentari politiche sull’immigrazione sono molto alte, le dif-
ferenze tra la nostra società e quella norvegese sono ancora più evidenti. I cittadini immigrati appaiono, infatti, perfettamente integrati. Un esempio? Provate a prendere un mezzo pubblico: alla guida potrete trovare un cortese e distinto conducente, di origini africane, che in un inglese perfetto vi fornisce le informazioni richieste. Un piccolo esempio che dimostra come il sistema scolastico sia efficace
e davvero accessibile a tutti, al punto che, tra gli immigrati, è molto frequente trovare giovani e promettenti ricercatori. L’obiettivo di una solida e duratura pace sociale non sembra l’unico: per le istituzioni norvegesi sono altrettanto importanti la tutela della salute pubblica, nonché la diffusione tra la popolazione di standard di vita elevati. Si tratta di temi fortemente legati
che comprendono il problema della salvaguardia dell’ambiente. Le istituzioni, infatti, per contenere l’emissione di polveri sottili e idrocarburi nelle aree urbane, cercano d’incentivare l’uso dei mezzi pubblici. Il trasporto urbano è così ben organizzato, che i cittadini lo preferiscono ai mezzi privati. I mezzi disponibili sono in grado di soddisfare in maniera ottimale il fabbisogno degli utenti: sono climatizzati, puliti, puntuali, frequenti. Il fenomeno della “calca” poi, in cui è facile subire un borseggio o una molestia, è pressoché sconosciuto. Anche la diffusione di piste ciclabili nei centri urbani e lungo le strade extra-urbane ha come scopo quello di ridurre l’uso di veicoli privati. Vedere intere famiglie che si spostano in bicicletta, con serenità e in tutta sicurezza (gli automobilisti dimostrano molto rispetto per pedoni e ciclisti), in un contesto naturale che lo Stato si impegna a salvaguardare, è un’iniezione di ottimismo che fa sperare in un futuro diverso, anche per noi italiani. Se la globalizzazione, di cui molti diffidano perché temono di perdere la loro identità, il loro patrimonio di cultura e tradizioni, vuol dire invece fare proprie le “conquiste di civiltà” di altre nazioni, di altri popoli, possiamo ritenere che il particolare momento storico non consenta di continuare a porre un ostinato e ideologico rifiuto al confronto con altre realtà. Grazie al progresso tecnico nei trasporti, oggi siamo in grado di superare agevolmente le frontiere geografiche. Non altrettanto può dirsi delle frontiere “mentali”: ostacoli che ci rendono assuefatti a modelli e stili di vita insoddisfacenti e alienanti. Mery Albertini
FRANCIA
CORRISPONDENZE U . E .
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Marc Levy, leggere i sentimenti
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no vissuto anni ad ignorarsi e il ricordo del primo amore di lei, che subentra con forza nella storia, non solo esaltano i sentimenti di un lettore trascinato dagli eventi ma portano anche a riflettere sul valore degli affetti e sulla loro importanza. Senza aggiungere altro e senza voler essere melensi, consigliamo di leggerlo. In Francia ha avuto un effetto ipnotico sui lettori, chissà se sarà lo stesso in Italia. Maria Grazia Petraglia
FOTO: Peter Cairns & Mark Hamblin
’inchiostro della penna di Marc Levy, autore contemporaneo francese, ha macchiato le pagine di un romanzo tanto tenero quanto ironico, “Quello che non ci siamo detti”. La storia di una relazione tra un padre e una figlia, che si ricostruisce dopo anni di silenzio, accoglie il lettore in un intreccio ricco di sentimenti e passione. Il ritrovo di due persone che han-
IRLANDA
Come diventare una città sostenibile e autosufficiente G R A N B R E TA G N A
Il gatto selvatico in via d’estinzione Si trovano esclusivamente nelle Highlands e se ne stimano 400 esemplari rimasti
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l mammifero più sfuggevole dell’isola britannica si può oggi trovare solo in Scozia, nelle Highlands. Il gatto selvatico (wildcat) però, anche qui, ha poche prospettive di vita, a causa della perdita del suo habitat naturale, della velocità eccessiva delle macchine sulle strade e della presenza del suo cugino domestico. I comuni gatti infatti, accoppiandosi con quelli selvatici, costituiscono una delle maggiori cause dell’estinzione di questa specie. Nel parco naturale di Cairngorms, nelle Highlands, vive Hamish, ha le di-
mensione di un cane di mezza taglia e pesa 8 kg. Poche settimane fa si è riusciti ad avere una sua foto, cosa molto difficile date le caratteristiche della specie: aggressività, ferocia e inafferrabilità. Un’iniziativa nata per aumentare la consapevolezza di questa situazione in tutta la Gran Bretagna viene dall’introduzione di francobolli con l’immagine del gatto selvatico e di altre specie in via di estinzione. Un messaggio di conservazione che farà il giro del paese. Renata Moio
S PAGNA
Feste taurine, bene culturale
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a Presidenta de la Comunidad de Madrid, Esperanza Aguirre, s’inserisce di traforo nel dibattito tutto catalano sulla proibizione dei giochi taurini nella comunità di Barcellona. Se da quelle parti, infatti, la corrida vede un lento declino di interesse sociale, nella Spagna più “iberica” raccoglie qualche consenso in più. Esperanza Aguirre mette così le mani avanti e dichiara le feste taurine “beni di rilevanza culturale”, (BIC, Bien de Interés Cultural) status, questo, che impedisce la messa in discussione dell’esistenza stessa, a livello legislativo, della festa. Come fossero una piazza, un pae-
saggio storico da preservare. Rapide a giungere le critiche politiche. Cosa diranno i tori? Contenti di essere un bene nazionale protetto, potranno essere più comodamente uccisi. Luca Nieri Mata al toro!
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insale, una cittadina di 4.000 abitanti sulla costa sud-occidentale dell’Irlanda, ha festeggiato sabato 24 aprile il suo annuale festival sostenibile di primavera. E fin qui, nulla di nuovo. Se non per il fatto che Kinsale diventò nel 2005 la prima città di transizione al mondo, un progetto comunitario con l’intento di non dipendere più dal petrolio e di combattere i cambiamenti climatici. Il progetto iniziò durante il corso di Permacultura al College di Kinsale, fu approvato poi dall’amministrazione comunale, e da lì si è diffuso un po’ in tutto il mondo. Anche in Italia abbiamo tre cit-
tà partecipanti, Ferrara, Monteveglio (BO) e Trevi (PG). In cosa consiste in pratica questa soluzione ecologica? Produrre e consumare cibo locale, utilizzare energie rinnovabili, costruire con materiali sostenibili, implementare mezzi di trasporto ecologici, riciclare al 100% e forse più importante di tutti educare a questo modus vivendi le nuove generazioni coinvolgendo le scuole. La visione è che Kinsale diventi entro il 2021 una vibrante città sostenibile, e le premesse ci sono tutte. Per ulteriori informazioni http://www.transitionnetwork.org/ e http://www. transitiontownkinsale.org/. Paulice
“...dimorando sulle rive del Mediterraneo come formiche o rane intorno ad una palude...” Platone, IV sec. a.C.
MEDITERRANEO. Il
nostro mare è quello più inquinato al mondo per quanto riguarda la presenza di idrocarburi. Ne sono responsabili le attività di estrazione, raffinazione e trasporto del greggio. L’Italia, nelle cui acque operano già 66 pozzi, sta continuando ad emettere concessioni per nuove ricerche e nuove istallazioni, soprattutto nell’Adriatico e al largo della Sicilia. Come noi l’Egitto, la Tunisia, la Libia, la Croazia e la Spagna.
BARI-MONTREAL (Strasburgo - Francia). Le 7 imprese del Distretto Aerospaziale Pu-
gliese, assistite dallo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese (SPRINT), in missione in Canada per partecipare ad Aeromart, sono tornate a casa soddisfatte: i nuovi rapporti commerciali intessuti dal settore aerospaziale pugliese varrebbero milioni di euro! Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo economico, ha dichiarato: “La nostra strategia ha funzionato, 18 mesi fa nessuno avrebbe creduto in una collaborazione così importante tra Puglia e Canada. Abbiamo fatto fatica a convincere le imprese. Le abbiamo prima spinte e poi accompagnate. Oggi vediamo i risultati di un lavoro strategico, che ha fatto apprezzare la Puglia da uno dei maggiori mercati dell’aerospazio al mondo”. Alfonso Centuori, del-
la CMC srl di Brindisi, riferisce: “La Puglia ha assunto una posizione forte nel mercato canadese. Ha fatto meglio del Piemonte, della Campania e della Lombardia, perché ha dimostrato una mentalità vincente e d’avanguardia che è stata ben percepita dall’esterno”. Luciano Belviso e Angelo Petrosillo (26 e 27 anni) della Blackshape srl di Bari raccontano: “Vogliamo realizzare il Millennium Master, l’aereo in materiale composito più veloce del mondo perché pesa al decollo meno di 450 kg. Ad Aeromart siamo andati per costruire legami con le aziende dell’aviazione e con i ricercatori, così abbiamo avviato contatti con il mercato nordamericano ma anche con università e scuole canadesi”. Dopo Tolosa, Parigi, Tokyo e Torino il successo di Montreal rappresenta un primo traguardo e un premio al prezioso lavoro di squadra.
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BULGARIA. I greci, colpiti dalla crisi, riscoprono il mercato bulgaro dove tutto costa meno della metà. Dalla zona di Salonicco, ogni week end, partono almeno 1.000 abitanti in pullman per andare a fare la spesa oltreconfine; non si contano quelli che ci vanno in auto. Si conteggia una fuga di capitali pari a 12 milioni di euro annui. Le industrie manifatturiere greche delocalizzano in Bulgaria dove stipendi e carovita dimezzati rendono competitivi.
Rubrica a cura di Rolando Civilla
AREZZO. Dal 14 al 16 di maggio, presso l’Area Fiere, si terrà MedOliva 2010, la fiera dell’olio extravergine di qualità del Mediterraneo e della sua filiera. I percorsi possibili vanno dai territori ai macchinari, dalle innovazioni tecnologiche alla ricerca scientifica dall’alta cucina agli usi del prezioso liquido nella farmacologia. A MedOliva parteciperà anche Pandolea, l’associazione nazionale delle donne produttrici di olio extra vergine di oliva, che ha annunciato una interessante iniziativa: A scuola con l’olio. La Presidente Loriana Abbruzzetti ha riferito: “L’iniziativa dell’associazione mira a riportare nelle scuole italiane, durante la ricreazione, l’antica ma sana abitudine di consumare pane e olio al posto della merendina confezionata e coinvolge alunni, docenti, istituzioni locali, chef e imprenditrici del settore che coniugano al femminile la passione per questo nobile prodotto della dieta mediterranea”. “Il nostro obiettivo è di aiutare i giovani consumatori ad allenare il palato verso l’olio extra vergine di oliva; a cogliere la tipicità e la diversità dei sapori del vero prodotto 100% italiano che è differente dagli standard cui ci ha abituato un mercato poco attento al concetto dell’origine di qualità”. Annunciata la degustazione di un gelato all’olio extra vergine di oliva!
TRICASE. Il primo parco eolico offshore pugliese, su progetto della Sky Saver, da ubicare al largo delle acque di Tricase, ha ottenuto il V.I.A. Sarà composto da 24 pale per la produzione di circa 90 Mw di potenza. Secondo gli esperti si tratta di un progetto tecnologicamente innovativo: ciascuna pala/turbina sarà installata su una piattaforma galleggiante sommersa, ancorata ad un corpo morto di fondo; la distanza di 20 Km dalla costa tricasina non disturberebbe la vista panoramica e non dovrebbe interferire con le importantissime rotte migratorie degli uccelli. Per i controlli progettuali e la realizzazione dell’impianto saranno coinvolti enti di ricerca e aziende del territorio regionale. Il progetto gode anche del consenso unanime delle amministrazioni locali di Alessano, Andrano, Diso, Montesano, Salve e Tiggiano. Circa 160 milioni di euro saranno il budget dell'azienda brindisina Cantieri Balsamo Shipping per la costruzione delle 24 piattaforme galleggianti che ospiteranno, suc-
cessivamente, l’installazione delle pale eoliche. La CBS possiede un brevetto, unico al mondo, per la realizzazione delle piattaforme e impiegò un anno a realizzarne un prototipo. La riattivazione del progetto potrà risolvere la difficile situazione di 90 operai messi in cassa integrazione da 4 anni a causa del ritardo nella concessione del V.I.A. dovuto al conflitto di competenze tra Ministero dell'Ambiente e Regione Puglia.
SHANGHAI (in Cina). Il Padiglione italiano all’Expo di Shanghai, intitolato “La Città dell’Uomo”, continua ad essere il più visitato. I visitatori interessati all’Italian Way of Life sono già 250.000. “La visita nel Padiglione che si estende su una superficie di oltre 7.000 mq divisi su tre piani offrirà ai visitatori la suggestione di attraversare l’Italia intera. Consentirà soprattutto di vedere le ultime evoluzioni artistiche, provare le innovazioni tecnologiche, conoscere l’immenso patrimonio culturale e assaggiare i tesori della nostra cucina, in un viaggio multisensoriale che porterà a respirare la qualità della vita italiana.” La Regione Puglia sarà presente dal 24.06 al 7.07 con iniziative promozionali per far conoscere le eccellenze del sistema Puglia sul mercato cinese: tra queste i vini autoctoni regionali con grandi potenzialità di sviluppo in Cina. L'attuale valore delle vendite di vino è pari a 5.2 miliardi di Euro, (51% per ristorazione e 49% per vendite al dettaglio). Nel 2009 si è registrato un incremento della domanda cinese del 319,5%; negli ultimi 3 anni l’incremento è del 1.000% (da 56mila a 626mila Euro). Il 5 luglio 2010 si terrà, per gli operatori cinesi, un workshop di presentazione e degustazione guidata dei vini autoctoni pugliesi.
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CASARANO
In festa per San Giovanni Elemosiniere Solennità liturgica, riti civili e commemorazione dei miracoli
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asarano è in festa per onorare il suo patrono. Una storia, quella della vita del santo, che tocca da vicino la città salentina. San Giovanni nacque intorno al 556 ad Amatunte, nell’isola di Cipro, dove sin da bambino dimostrò la sua attenzione nei confronti degli emarginati. Accettando la volontà del padre si sposò e dal matrimonio nacquero due figli che però morirono prematuramente insieme alla madre. In seguito al triste evento dedicò completamente la sua vita agli umili. La sua fama di benefattore si diffuse in tutto l’Oriente e divenne tale che, quando morì il patriarca di Alessandria d’Egitto, il popolo lo acclamò come suo successore. Così, dal 609 al 619, resse il patriarcato d’Alessandria col nome di Giovanni V. Si adoperò per la costruzione di ricoveri per poveri, ospedali, luoghi di accoglienza per gli orfani, chiese e scuole. Ogni
giorno si occupò poi di distribuire l’elemosina, da qui derivò poi l’appellativo di “elemosiniere”. Giovanni, così come egli stesso scrisse nel suo testamento, “umilissimo servo dei servi di Gesù Cristo”, morì ad Amatunte il 23 gennaio del 619. Fu deposto nella cattedrale di Amatunte, da lì venne poi trasferito a Costantinopoli e nel 1249 lo portarono a Venezia, nella chiesa di San Giovanni Battista in Bragora. Dal 19 gennaio al 2 giugno del 1974, in occasione del gemellaggio con Venezia, il corpo del santo fu ospi-
tato nella città di Casarano. Il suo culto a Casarano risale all’anno 1000 quando il territorio dell’Italia meridionale divenne rifugio di monaci basiliani che fuggivano dalle persecuzioni iconoclaste in Oriente, dove erano state messe al bando e fatte rimuovere tutte le immagini sacre, nella convinzione che le sfortune dell’impero erano da attribuirsi ad un giudizio negativo di Dio sulla loro venerazione. A San Giovanni i cittadini di Casarano attribuiscono diversi miracoli, tra
i quali il più famoso quello del 1842 quando la città venne risparmiata da terribili piogge. Nella Chiesa matrice si conservano due dipinti della vita del Santo, alcune reliquie ed una statua in legno che viene portata in processione in occasione dei festeggiamenti. Non mancano sue rappresentazioni per la città, come la colonna barocca con la statua bronzea del santo posta al centro del paese. Le commemorazioni in suo onore ricorrono per tre volte nel corso dell’anno: il 23 gennaio, solennità liturgica; la terza settimana di maggio, con festeggiamenti civili e religiosi che durano per ben tre giorni ed infine il 31 dello stesso mese in cui si rievoca il miracolo del 1842. Nei tre giorni di festeggiamenti, il 15, 16 e 17 maggio prossimi, non mancheranno luminarie, concerti bandistici in grado di allietare le serate, e in particolare: sabato 15 avranno luogo il Concerto Bandistico della Città di Casarano e il Concerto Musicale della Città di Aradeo, mentre domenica 16 il Gran Concerto Bandistico Città di Ailano (CE) e quello Lirico e Sinfonico della Città di Campobasso oltre agli incredibili spettacoli e gare pirotecnici di ben quattro ditte diverse. Laura Marrocco N.d.R. - Approfondimenti e programma sul
sito http://www.sangiovannielemosiniere.it
IN PROVINCIA
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L’energia di un festival LECCE
Alla terza edizione l’appuntamento con i temi ambientali
Aperte le selezioni per La Corrida RUFFANO
Sabato 26 giugno si svolgerà la seconda edizione
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iete dilettanti allo sbaraglio? Non sapete ballare, cantare, recitare o suonare? Per tutti voi sono aperte le iscrizioni per partecipare alle selezioni dei concorrenti (singolo o in gruppo) della seconda edizione de “La Corrida, dilettanti allo sbaraglio” organizzata dall’Associazione Musicale A.Do.Vo.S di Ruffano. La serata conclusiva avrà luogo sabato 26 giugno a Ruffano; ospiti della serata saranno Alvaro Vitali nelle vesti di “Pierino” e Stefania Corona. Una giuria selezionerà i personaggi o i gruppi più originali, strani e divertenti nelle diverse categorie d’arte. I 10 concorrenti selezionati avranno a disposizione una band composta da 13 musicisti. Saranno premiati con dei ricchi premi i primi tre classificati ed il concorrente più divertente, in base al giudizio del pubblico. Per informazioni e iscrizioni recarsi presso la sede dell’Associazione Mu-
sicale A.Do.Vo.S. sita in Via S. M. Sanità, 2 a Ruffano o telefonare ai seguenti numeri 339.388.40.20 o 333.343.30.86. Le iscrizioni sono aperLa Redazione te fino al 16 Maggio.
Se le buche stradali diventano gialle Un’idea di quattro laureandi, che hanno partecipato al Workshop di Bmw Motorrad Italia, è diventata un progetto in fase di studio: se l’asfalto avesse uno strato intermedio fatto di polveri coloranti, nel momento in cui si formano delle buche, verrebbe fuori subito la parte colorata. Così si allungherebbero i tempi di reazione del conducente che con più secondi a disposizione eviterebbe l’ostacolo estremamente visibile. Interessati al progetto il comune di Rho e l’InLa Redazione ghilterra.
uattro giorni per un festival dedicato all’ambiente. Il Festival dell’Energia di Lecce, quest’anno alla terza edizione, torna a puntare i riflettori su nucleare, mobilità sostenibile, green economy, cambiamenti climatici e politiche europee. In modo particolare, giornalisti ed esperti di energia, si incontreranno per discutere di: “Nucleare? Sì, grazie” giovedì 20 maggio, alle ore 18, nella Corte dei Cicala, presso la Libreria Liberrima, con il giornalista de La Repubblica, Luca Iezzi; venerdì 21, dalle ore 19.00, sarà presente Giovanni Caprara, responsabile della redazione scientifica del Corriere della Sera, che condurrà “L’avventura della scienza” affascinante storia di uomini e donne che hanno votato la propria vita alla scienza; sabato 22, alle ore 10.30 ai Chiostri Teatini sarà la volta del libro “La corsa della Green Economy.
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SPECCHIA
Tutti in sella per la VII edizione della Biciclettata La ciclomanifestazione verrà trasmessa in tempo reale su La Ribalta Web Tv
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omenica 16 maggio 2010 si svolgerà la VII edizione della Biciclettata Specchiese e, nella stessa occasione, verrà festeggiata anche la XI edizione di Bimbimbici, Giornata Nazionale per la mobilità sostenibile promossa da FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). L’associazione Culturale Sportiva “E. Ravasco” e la Polisportiva Sport& Fitness Center, in collaborazione con l’Associazione alla Conquista della vita per le vittime della Strada di Nardò, la FIDAS sezione di Specchia, Emergency Gruppo di Lecce ed Ecospo Specchia rendono nota l’apertura delle iscrizioni. L’iniziativa è gemellata con la Maratona di Bologna 2010 e per la prima volta sarà possibile assistere in diretta all’evento su “La Ribalta Web Tv” attraverso il sito: www.teatroribalta. com, a cura del Piccolo Teatro Spontaneo Specchiese “la Ribalta”. Partner radiofonico dell’iniziativa sarà l’emittente Mondo Radio Tuttifrutti. Saranno messi a disposizione due
appositi trenini per i diversamente abili (seguiti da un accompagnatore) e per le persone più anziane, che vorranno trascorrere una giornata di festa e di amicizia. Dj Elvix e Dj Mister “Angelo Placì” animeranno a ritmo di musica la manifestazione sportiva. Nella mattinata si terrà l’esposizione di moto d’epoca a cura del gruppo amatoriale di Acquarica del Capo mentre, nel pomeriggio, i partecipanti, dopo essere partiti da Piazza del Popolo, raggiungeranno Miggiano, attraverso un percorso di circa 7.5 km che si snoderà per le vie delle due cittadine, per le campagne circostanti e si concluderà nuovamente nella piazza principale di Specchia. Qui la Croce Rossa Italiana darà una dimostrazione sul tema della sicurezza stradale con simulazioni di primo soccorso. In serata si svolgerà uno spettacolo con gli artisti di strada. In ricordo della manifestazione a tutti i partecipanti sarà consegnato un gadget (t-shirt, cappellino e un biglietto con in palio l’estrazione di tre bici).
Come la rivoluzione verde sta cambiando il mondo”, di Antonio Cianciullo, presentato dallo stesso giornalista insieme con Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club. Più di 50 gli appuntamenti interessanti, con oltre 100 ospiti tra scienziati, giornalisti, politici nazionali e amministratori locali, ricercatori ed economisti, musicisti, artisti e rappresentanti del mondo della cultura, tutti consultabili sul sito www.feLa Redazione stivaldellenergia.it.
Casarano
3° Trofeo Mtb Cross Country L’appuntamento per tutti gli amanti del cross in bici è per domenica 23 maggio. L’Associazione sportiva dilettantistica Mtb di Casarano, infatti, ha organizzato per la penultima domenica di maggio il 3° Trofeo Cross Country - Gara Top Class per tutti gli iscritti. Il ritrovo è fissato alle ore 9.30 nei pressi dell’Istituto Professionale Filippo Bottazzi (sito nelle vicinanze dello Stadio), istituto patrocinatore dell’evento insieme con il Comune di Casarano. Per informazioni consultare il sito www.mtbcasarano.it (sul quale sono a disposizione anche delle brevi lezioni sulla meccanica della bici) o chiamare i seguenti numeri: 348.6385569 o 340. 6325565 La Redazione
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IN PROVINCIA
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i riaprono le porte del Castello Aragonese di Otranto per la nuova stagione artistica 2010. Ad accogliere i visitatori, a partire dal 12 giugno e fino al 26 settembre, la grande mostra su Pablo Picasso dal titolo “La materia e il segno. Pittura, ceramica, grafica”. Un vario corpo espositivo caratterizzato dalla presenza di ben 83 opere tra ceramiche, oli, pastelli e incisioni per raccontare l’ecletticità del grande artista del ‘900. Una serie di opere realizzate in un arco temporale molto vasto, data la sua longevità. Picasso nacque a Malaga nel 1881. All’età di 14 anni si trasferì con la famiglia a Barcellona, dove vi rimase fino al 1904. Fu lì che frequentò l’Accademia di Belle Arti e condusse una vita da artista maledetto, dipingendo
doura di Georges e Suzanne Ramiè a Vallauris. Durante la sua lunga vita realizzò anche delle opere eccellenti nei campi della scultura, dell’incisione e dell’illustrazione grafica. Scomparve nel 1973, all’età di 91 anni. Le opere esposte al Castello partono dalla sua prima incisione del 1904, Il Pasto frugale, che fa parte della serie di quattordici tavole Suite des Saltimbanques, dedicata al mondo dei saltimbanchi, per arrivare alla sua opera incisoria più famosa, la serie della Tauromachia, realizzata nel 1957 ed ispirata al trattato sulla corrida scritto da Josè Delgado nel 1796. Un rituale, quello della corrida, molto sentito da Picasso, probabilmente perché lo riportava alle proprie origini e lo faceva sentire più
Pablo Picasso nel Castello OTRANTO
Pittura, ceramica e grafica: le opere dell’artista spagnolo in mostra fino a settembre per la maggior parte figure tristi e tragiche (il cosiddetto periodo blu). Trasferitosi a Parigi, attraversò il periodo rosa, caratterizzato soprattutto dalla sua passione per le figure del circo, in particolare dei saltimbanchi, sino al 1908 quando, successivamente alla realizzazione delle Damoiselles d’Avignon, la sua pittura si formalizzò con la nascita del cubismo. Famosissima la sua opera Guernica, denuncia degli or-
rori della guerra del 1937. Dopo la liberazione andò a vivere in Costa Azzurra, dove a partire dal 1947, e per circa vent’anni, realizzò un’enorme quantità di ceramiche dall’elevato valore artistico, presso l’Atelier Ma-
vicino al popolo spagnolo. Presenti nel Castello anche 38 ceramiche realizzate dall’artista nella fase più matura della sua vita. La selezione è completata da 4 opere miste: Olga’s left profile, un disegno a pa-
Si chiama “Cafè couture” ed è l’ultima novità parigina: un luogo di ritrovo, ai bordi del Canale St.Martin, dove consumare una fetta di torta e noleggiare una macchina da cucire. Per sei euro l’ora è possibile riparare un pantalone, riciclare un tessuto, reinventare un capo d’abbigliamento. Le creative inventrici, Sissi Holleis e Martena Duss, definiscono il locale un “atelier di creazione collettiva con un angolo sala da tè”. La Redazione
A Cambridge sta per partire uno studio sulla possibilità di guarire per sempre dalle allergie alimentari, consumando quantità sempre maggiori del cibo “proibito”. L’auspicio è quello di riuscire a replicare lo studio pilota, condotto su 23 bambini allergici alle arachidi, che ha avuto successo su 20 di loro. Anche l’Università di Padova si appresta a condurre la stessa sperimentazione, somministrando a pazienti allergici - in day hospital - una dose di 1 mg di latte, aumentandone la quantità ogni La Redazione 7/10 giorni. stello del 1919, raffigurante la splendida moglie Olga; Deux Femmes, gouache realizzata a Parigi nel 1920; Tête de femme, un olio del 1943, e Il pittore e la modella, disegno a china del 1971. Tutte le opere sono collocate su delle sedute realizzate da aziende artigianali locali. Inoltre, nel cortile del Castello, è esposta l’opera Mademoiselle de Otranto, realizzata, in onore di Picasso, dallo scultore Ferruccio Zilli. Per info e prenotazioni: chiamare il 199.151.123 oppure scrivere a info@castelloaragoneseotranto.it, infoline@sistemamuseo.it. Elisa Surano
L’incoronazione della Madonna della Coltura Festa solenne e grandi preparativi per i riti religiosi e civili del 15, 16 e 17 maggio
MAGGIO 10:00 - 13:00 / 15:00 - 19:00 aperto tutti i giorni GIUGNO 10:00 - 13:00 / 15:00 - 22:00 aperto tutti i giorni LUGLIO e AGOSTO 10:00 - 24:00 aperto tutti i giorni SETTEMBRE 10:00 - 13:00 / 15:00 - 22:00 aperto tutti i giorni
Cucire in riva alla Senna
Noccioline per sconfiggere l’allergia
PARABITA
Il Castello Aragonese di Otranto, aperto tutto l’anno, nei prossimi mesi osserverà i seguenti orari:
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura. Visite guidate su prenotazione.
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rande emozione per i preparativi che precedono la celebrazione della Madonna della Coltura, protettrice di Parabita, emozione suscitata dall’importante evento religioso che coinvolgerà la comunità di fedeli devoti alla Madre e tutti i cittadini parabitani. Il 15 maggio, giorno di apertura delle festività, si terrà infatti la solenne celebrazione eucaristica con il rito di incoronazione della statua processionale della Madonna della Coltura, presieduta a nome di Papa Benedetto XVI dal Cardinale Salvatore De Giorgi, delegato pontificio. Questo rito celebra e conclude l’anno giubilare iniziato lo scorso 25 aprile in onore del 60° dell’incoronazione e del 10° anniversario del-
l’elevazione del Santuario a Basilica. Le corone sono state realizzate grazie alle donazioni dei fedeli, da docenti e alunni dell’IISS “Giannelli” di Parabita e benedette personalmente da Papa Benedetto XVI il 14 aprile
scorso durante l’udienza generale in Piazza S. Pietro. Lo stesso giorno si terrà la processione solenne che partirà alle ore 21.00 dalla Basilica. Come da tradizione i giorni in cui si svolge la festa sono il sabato, la domenica e il lunedì, giorni in cui, accanto ai riti religiosi, non mancheranno le celebrazioni civili che vedranno l’esibizione di concerti bandistici tra cui Regione Puglia, Città di Francavilla e di Martina Franca. Tra i riti tradizionali, uno dei più suggestivi è sicuramente lo spettacolo piromusicale che coinvolge il campanile e la basilica, realizzato quest’anno dalla Pirotecnica Morsani di Rieti. Quest’evento caratteristico assume ogni anno sempre più importanza tanto da attirare curiosi da tutta la provincia e si terrà intorno alle ore 22.30 di lunedì 18, giorno di chiusura dei festeggiaMaria Antonietta Quintana menti.
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il 26 aprile scorso durante l’orario scolastico, gli alunni delle classi terze si sono misurati praticamente con i comportamenti e le regole da tenere in strada, singolarmente e coadiuvati in tempo reale da un istruttore seduto accanto. Dopo aver preso confidenza col mezzo meccanico (kart biposto), hanno effettuato due giri del percorso stradale: nel primo sono stati forniti loro consigli di guida e correzioni di eventuali comportamenti scorretti, nel secondo sono stati osservati, da parte degli istruttori, i comportamenti degli alunni alla guida ed annotati errori ed infrazioni
UGENTO
Un giro in Pista per imparare a guidare Educazione alla Sicurezza Stradale: a scuola non solo lezioni teoriche
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on il decreto legislativo del 15 gennaio 2002 è stato reso obbligatorio il “patentino”, l’attestato di abilitazione per la guida del ciclomotore per i minori a partire dai 14 anni, pertanto molte istituzioni scolastiche hanno attivato vari corsi teorici per consentirne il conseguimento. Si è verificato, però, che un alto tasso di ragazzi non è in grado di superare il test finale, a causa di una scarsa conoscenza di guida di un mezzo a motore in situazione. Presso la Scuola Secondaria Statale di I grado
“I. Silone” di Ugento già da alcuni anni si progettano e realizzano corsi di preparazione che affiancano a lezioni teoriche, importanti e necessarie prove su pista. Esempio ne è il Progetto “Educazione alla Sicurezza Stradale”, ormai alle battute finali, realizzato in partenariato con la struttura “Pista Salentina” di Ugento – Torre San Giovanni e rivolto agli alunni di ogni ordine di scuola che intendono conseguire competenze per la guida in sicurezza del ciclomotore. Presso il Kartodromo Internazionale,
IL VENTRE DEI LUOGHI
Viaggio al centro di… Corsano Un corso di formazione per giovani artisti per conoscere e valorizzare il territorio
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i racconto....Corsano è un progetto realizzato su iniziativa del Comune, della Pro Loco di Corsano e della Provincia di Lecce. L‘idea nasce dalla voglia di riscoprire e diffondere la storia di questo spicchio del Salento, per valorizzarne e promuoverne il territorio. Il progetto verterà sull’esperienza di ricerca teatrale, come strumento di socializzazione e comunicazione, oltre ad un valido supporto nel processo di apprendimento e maturazione di ogni individuo. Lo stage teatrale avrà come set naturale gli angoli di Corsano, luoghi quotidianamente vissuti dalla popolazione, gli scorci architettonicamente più suggestivi, al fine di unire l’espressione artistica con la rivalutazione delle strade e delle piazze, quali contesti urbani ricchi di storia. Attività propedeutica alla realizzazione del progetto sarà la partecipazione al bando di selezione “HESTIA - il Ventre dei luoghi”, al quale potranno partecipare attori, danzatori, allievi in formazione (residenti e stranieri) e tutti coloro che siano interessati a trascorrere un periodo di formazione e produzione. Il corso prevede un massimo di 15 partecipanti che abbiano compiuto la maggiore età e si svolgerà a Corsano a partire dal 31 luglio 2010. L’iscrizione e la partecipazione sono completamente gratui-
te e comprenderanno l’adesione al programma di residenza, la sistemazione in loco e le spese di vitto. Chiunque avesse voglia di partecipare dovrà inviare all’indirizzo di posta elettronica tiraccontocorsano@hotmail.it o a mezzo raccomandata A/R all’Ufficio del Protocollo del Comune di Corsano (via della Libertà, 73000 Corsano - Le) riportando la dicitura “Ti racconto..... Corsano - Residenza Teatrale” la seguente documentazione: modulo di richiesta dei partecipanti, lettera di intenti (indicando le reali motivazioni alla richiesta di partecipazione alla residenza teatrale) insieme a tutto ciò che è inerente per una completa e idonea valutazione (Curriculum, book, documentazione sulle attività svolte o da realizzare). La richiesta dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 11 giugno 2010. Il tutto sarà oggetto di valutazione da parte di una commissione di esperti costituita ad hoc che scrupolosamente vaglieranno le domande pervenute al fine di selezionare i 15 partecipanti idonei al progetto. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.comune.corsano.le.it oppure inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica caracciolo_francesco@yahoo.it o tiraccontocorsano@hotmail.it. Daniela Ricchiuto
commesse. A coloro che hanno dimostrato una guida “perfetta” è stato concesso un giro premio. “È un’iniziativa che incontra innanzitutto l’approvazione dei genitori, l’interesse e la soddisfazione dei ragazzi – afferma il professore referente del progetto, Salvatore Franza – ma ciò che rende innovativo ed efficace il progetto è proprio la fase operativa con simulazione di un percorso urbano, in grado di responsabilizzare i ragazzi all’uso consapevole di un mezzo meccanico su strada, utilizzo che impone il rispetto delle regole del codice non più subìto, ma agito. E se da una parte quest’an-
II Torneo di calcio a 5 TAV I A N O
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er competere, divertirsi e stare insieme! Questo lo spirito con il quale il Comune di Taviano, in collaborazione con il gruppo “Eventi di Contrada”, ha organizzato il II Torneo diurno di calcio a cinque - over 16. Si svolgerà domenica 23 maggio, con inizio alle ore 10.00, presso i campi sportivi del parco Ricchiello. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi presso Libreria Antica Roma, Via Immacolata, 7 (Taviano) o telefonare al numero La Redazione 0833.914895.
no registriamo la partecipazione di due istituti superiori, quali l’ISISS “Salvemini” di Alessano e il Liceo Classico “Q. Ennio” di Gallipoli – continua Franza – dall’altra esprimiamo rammarico perché, nonostante l’ampio coinvolgimento, sono ancora pochi i dirigenti scolastici che hanno accolto l’invito. Auspichiamo, dunque, per il prossimo anno scolastico una maggiore sensibilità nei confronti di un’attività che attira i ragazzi e permette alla scuola di rispondere concretamente alle esigenze della vita quotidiana”. Laura Zecca
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opo un anno e mezzo di lavori di ristrutturazione tornano gli spazi delle Manifatture Knos di Lecce. Giovedì 13 Maggio è prevista infatti la riapertura del centro culturale nato nel novembre 2007
LECCE
Le Manifatture Knos riaprono: ospiteranno anche il Cineporto in uno spazio di proprietà della Provincia di Lecce, un’ex scuola per operai di 4.000 mq, riqualificata grazie al progetto promosso dall’Associazione Culturale Sud Est e dalla Provincia di Lecce. Sono numerose le associazioni che in questi anni sono nate, cresciute e si sono consolidate al loro interno. Nonostante la chiusura, infatti, l’attività creativa non si è arrestata, continuando fuori dagli spazi del Knos. All’interno delle Manifatture Knos si svolgeranno attività di formazione, ricerca e produzione nell’ambito della musica, dell’infanzia, della progettazione partecipata, del design, del cinema, del teatro, delle arti applicate, dell’editoria, della comunicazione, già promosse da diverse realtà che operano con l’obiettivo di creare continue sinergie tra di loro, tra le quali: Coolclub, Fermenti Lattici, Induma Teatro, Immaginario K, Luoghi Comuni, Lua, Paz, Officine Kata Pelta, Radio Popolare Salento. Molte conferme e qualche novità. Le
Manifatture Knos infatti ospiteranno anche il Cineporto dell’Apulia Film Commission, attivando uno scambio proficuo che consentirà un’interazione costante tra le produzioni cinematografiche ospitate dal cineporto e le attività culturali promosse dalle Manifatture Knos. La serata inaugurale prevede il concerto degli “Almoraima” alle 21.30 (ingresso gratuito).
Quanto consuma la tua lavatrice? Sul sito www.euro-topten.it è possibile conoscere quanto consumano i propri elettrodomestici, quali sono le migliori lampadine a risparmio energetico, i trucchi per evitare lo spreco da stand-by. Un sito interessante, dove tutti i prodotti sono descritti per marca, prezzo, prestazioni e consumi, e classificati i migliori dal punto di vista ambientale. Il progetto è realizzato in collaborazione con Wwf Italia. La Redazione
EDILIZIA
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li Stati Uniti e il Nord Europa sono sempre più avanti di noi. La più recente struttura ospedaliera in Inghilterra è il Circle Bath, il cui progetto è firmato dallo studio Foster + Partners, ed è costituito da tre piani, un atrio centrale e arioso, tante vetrate, un design compatto, 28 stanze di degenza singole, caffetteria e reception. Il tutto con colori caldi, tanta luce, sale operatorie e di risveglio che si affacciano sul verde, divisioni minime tra i reparti per ridurre la distanza con il personale e alleggerire il paziente dei trasferimenti per consulti ed esami. Nessun corridoio infinito, aboliti i padiglioni grigi e asettici, dimenticati i palazzoni dall’aspetto di caserma. L’edilizia sanitaria sta cambiando, in favore di luoghi a misura di paziente, più integrati nel territorio circostante, più umani e quindi più efficienti. Perché dalla malattia si guarisce anche con la bellezza.
La bellezza che cura
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ARCHITETTURA SOSTENIBILE
I progetti dei nuovi ospedali che guardano all’accoglienza e alla dignità dell’ammalato Nonostante sembrino scenari lontani per il nostro Paese, dove le emergenze a cui far fronte sono più elementari, un esempio italiano da esportare lo abbiamo anche noi: è il Meyer di Firenze, ospedale pediatrico progettato dallo studio Cspe di Firenze che riprende la stessa idea di edilizia sostenibile. Oltre a luce, colore, spazi aperti e verde anche all’interno della struttura, il Meyer è il primo ospedale bioclimatico d’Italia - che ha ridotto del 45% le emissioni di CO2 grazie ad una serra fotovoltaica - e che promuove i piccoli accorgimenti e la riduzione delle situazioni di stress per il paziente perché l’ospedale diventi davvero un contenitore terapeutico. Andrea Sacchi
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un materiale tanti vantaggi Il prodotto naturale dalle qualità eccezionali, ottimo per isolare e proteggere
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n buon isolamento è la prima cosa da prendere in esame nella costruzione o ristrutturazione di un edificio: deve proteggere la casa dalle dispersioni di calore d’inverno e dall’aggressione dell’afa d’estate, oltre a garantire un’ottima protezione dai rumori. Un buon microclima favorisce il senso di benessere che regna in una casa. I rumori smorzati creano un’atmosfera soft. Un solo materiale dà tutti questi vantaggi: il sughero. Un materiale naturale che non rilascia residui tossici e traspira. Il sughero è disponibile in granuli o aggregato in pannelli (a calore o a compressione). Il sughero si può usare per isolare le pareti, per coibentare i tetti, creando mansarde abitabili, o per sottofondi dei pavimenti. È inattaccabile da insetti e roditori ed è ignifugo. Il sughero è il costituente principale della scorza di grossi alberi, in particolare della quercia da sughero (Quercus suber L.); un prodotto naturale dalle proprietà eccezionali e, anche se non molto conosciuto dai contemporanei, utilizzato da migliaia di anni dall’uomo per isolare, sigillare, proteggere. Nessun materiale artificiale di moderna concezione è stato collaudato nel tempo quanto il sughero, nei più disparati impieghi. Questo materiale antico e sincero, è utilizzato per produrre pannelli e trucioli per l’isolamento termo-acustico e il risanamento di muratura umida in bioedilizia. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il sughero possiede un’ottima resistenza al fuoco: è infatti debolmente infiammabile e autoe-
to con il sughero assume lo stesso valore che ha l’utilizzo di una fonte di energia alternativa, garantendo considerevoli riduzioni di energia per riscaldare o rinfrescare gli ambienti e di conseguenza ridurre le emissioni di
anidride carbonica. Il sughero usato in bioedilizia è compresso ad alta frequenza senza utilizzare collanti tossici, per garantirne la massima qualità e prestazione. Massimo Fracasso
M ER C AT O I MM O B I L I A R E
Con prezzi più stabili, aumentano le vendite Ristrutturazioni o compravendite, tempi e quotazioni di un settore in ripresa
stinguente; la velocità di propagazione della fiamma è molto bassa, ma soprattutto non emette gas tossici (cloruri e cianuri) tipici di altri materiali isolanti di derivazione petrolifera. Tuttavia il mercato è invaso dai prodotti di derivazione chimica-petrolifera, che oltre a non soddisfare sotto il punto di vista dell’isolamento e del risparmio energetico, sono costituiti da materiali altamente inquinanti e molto dannosi per la salute e l‘ambiente. Al fine del risparmio energetico, un intervento di isolamento termico fat-
D
opo l’ultimo biennio di stallo, il mercato immobiliare riprende a muoversi. Le diverse agenzie immobiliari che operano sul mercato confermano l’inizio di un periodo di ripresa, che - superato un primo semestre 2009 che ha continuato a risentire della crisi economica - ha visto nella seconda parte dell’anno scorso segnali positivi che fanno ben sperare per il 2010. I prezzi ormai stabilizzati invitano i compratori a non rimandare ulteriormente l’acquisto dell’abitazio-
ne. L’accesso al credito resta però un privilegio di chi ha un reddito consistente, poiché le banche non sono più disponibili a rischiare. In particolare, sempre per ciò che riguarda il 2009, il mercato immobiliare residenziale di Lecce ha subito una flessione rispetto al 2008 del –5-8%, arrivando al –10% nei comuni della provincia. Al tempo stesso anche il valore medio delle abitazioni si è ridimensionato: varia da 800 euro a mq per le abitazioni più vecchie o per le zone periferiche, per arrivare ad un massimo di 2.300 euro a mq per i quartieri signorili (Piano Mortari o Salesiani) o le nuove costruzioni. La semiperiferia di Bari invece può arrivare anche ad una quotazione di 5.000 euro a mq (simile a quella del centro di Roma) per le abitazioni nuove e di massima qualità, che garantiscono impianti di risparmio energetico e quindi a basso inquinamento ambientale. Come dire, spendere di più prima, per spendere meno (e inquinare meno) dopo. Per concludere una compravendita, i tempi tramite agenzia si aggirano tra i 4 e i 6 mesi, ma assieme al contratto solitamente è garantita anche una serie di servizi accessori, quali la consulenza legale o fiscale, oppure un preventivo delle spese di ristrutturazione in caso di un’abitazione un po’ più datata. In aumento nel 2009 sono state proprio le ristrutturazioni: circa 447mila interventi edilizi che hanno usufruito di una detrazione fiscale tra il 36% e il 55% a seconda del lavoro effettuato. Cristina Polverre
LUOGHI DELLO SCIROCCO - S S 2 7 5 (continua dalla prima pagina)
Il Sud Salento è un territorio di piccole dimensioni, denso di paesaggi unici e bellissimi, di testimonianze storiche e rurali difficilmente riproducibili. “Le condizioni di vita e di lavoro delle popolazioni e la salvaguardia della vita umana, però - citando le direttive del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio - devono occupare un posto più elevato rispetto alla conservazione di essenze vegetali chiaramente introdotte dall’uomo. Il traffico estivo non dovrebbe certo condizionare un paesaggio ma è impensabile continuare ad attraversare i centri abitati per arrivare a Leuca, non avere validi trasporti pubblici alternati-
Questione di tempi
vi alle strade, soffocare la viabilità turistica. “La modernità non deve distruggere la natura” ha sentenziato Scamarcio. “La natura non deve distruggere la modernità” ha replicato Claudio Sabelli Fioretti, aggiungendo che il problema è un altro: “la modernità può migliorare la condizione dell’uomo senza devastare la natura? Io credo che lo sviluppo di un territorio sia proporzionale alle sue infrastrutture. Niente strade? Niente benessere”. E la questione che ne deriva è un’altra ancora. L’ammodernamento della SS
275 è necessario, per tutti. E sono vent’anni che viene ciecamente rimandato. Trovare la soluzione migliore, compatibile e di buon senso, a livello pratico, e avanzare le richieste e le urgenze del territorio è compito di progettisti (quelli veri), da una parte, e politici, dall’altra, che oltretutto devono individuarne le risorse economiche. La soluzione sarebbe, quindi la seguente: fidarci di una classe politica ritenendola responsabile e coscienziosa; dare finalmente effettivo mandato ai rappre-
ANDRANO
16 sentanti scelti ad ogni consultazione elettorale, augurandoci che le cose vengano portate avanti nel migliore dei modi. Le aspettative sono piuttosto alte. Sono necessari, così, dei rappresentanti che vengano “dal basso”, che conoscano il territorio, che condividano i problemi della gente, che ascoltino le loro richieste ma senza farsene servi. Con un profilo alto, altissimo, in grado di svecchiare la mentalità chiusa di questo lembo di terra, completare opere e progetti nell’interesse di tutti. Ma soprattutto in tempi brevi, recuperando il ritardo che il Sud ha accumulato e si porta dietro. Fantascienza? Chiara Schiavano
TRICASE
TIGGIAN
MONTESANO S.NO
Sì
Le ragioni del
Utilità del raddoppio Il raddoppio della S.S. 275 è necessario perché rappresenta l’unica soluzione organica ad una molteplicità di problemi connessi alla sicurezza stradale, allo sviluppo e alla qualità della vita. E cioè: • Messa in sicurezza del traffico extraurbano. • Messa in sicurezza del traffico urbano (nel tronco Montesano-Leuca l’attuale tracciato spacca letteralmente in due i centri abitati). • Tutela della salute dei cittadini residenti lungo l’attuale S.S. 275.
MIGGIANO
Comitato Pro 275 Associazione “Familiari vittime della strada”, Comitato 4 corsie per lo sviluppo e la vita, Pro Loco Leuca, Fidas Leccese Sez. di Corsano, Pro Loco Gagliano del Capo, Associazione Sportiva Gagliano Calcio, Associazione Poli-Sportiva Corsanese, Sistema Locale Operatori Turistici del Capo di Leuca, Il Leuca-Periodico di Informazione LocaleCastrignano Capo, La Voce di Corsano, Associazione degli EmigrantiCorsano. Accorciamento direttrice Leuca-LecceBrindisi. • Accorciamento direttrici “intermedie”: Leuca-Tricase e Leuca-MagliePoggiardo. • Potenziamento del collegamento Leuca-Otranto (250.000 presenze turistiche). • Valorizzazione PortoTuristico di Leuca (700 posti barca). Per “Leuca” si intende tutto il Capo di Leuca. Cioè
Una storia lunga più di vent’anni Risale al 1987, il programma di ammodernamento della statale 275, quando il progetto strategico Sud-Salento, finanziato dal Dipartimento del Mezzogiorno, inserì la Maglie - Leuca tra le opere prioritarie per la viabilità salentina. Il progetto preliminare venne affidato all’ingegnere Angelo Sticchi Damiani, attuale presidente della Csai (Commissione sportiva automobilistica italiana), ma non venne inizialmente accettato. Nel 1995 il Sisri (Consorzio Sviluppo Industriale Servizi Reali alle Imprese), accolse, invece, il primo progetto di una strada di 18,7 km di estensione, che l’anno precedente era stato commissionato alla società Pro.Sal.Progettazioni, in seguito a un accordo con l’Anas. Il progetto prevedeva inizialmente le quattro corsie fino a Montesano e la messa in sicurezza del restante tratto. Durante il corso degli anni, sono state frequenti le sollecitazioni di gruppi politici e comitati spontanei
LUCUGNANO
un’area che, nel raggio di 8 km, ospita ben 40.000 residenti (Castrignano, Patù, Morciano, Salve, Corsano, Tiggiano, Gagliano, Alessano) ed oltre 100.000 presenze turistiche. Lungo la direttrice Leuca-Maglie, si affacciano scuole, un ospedale, il distretto sanitario di Gagliano e, anche fuori dai centri abitati, una miriade di attività economiche, residenze e accessi poderali. Tutto il Capo di Leuca, inoltre, gravita intorno alla Città di Tricase (18.700 abitanti) che rappresenta un POLO di ATTRAZIONE scolastico, commerciale, industriale e sanitario di primaria importanza. Il suo bacino di utenza è stimato in oltre 80mila abitanti, i quali interferiscono quotidianamente con l’attuale “275”. Impatto ambientale Il tracciato predisposto dall’ANAS si configura come un “corridoio” centrale che si adagia al centro di una lingua di terra già densamente infrastrutturata (con ferrovia, insediamenti artigianali e commerciali e case sparse), compresa tra
per ottenere l’immediato inizio dei lavori della quattro corsie: secondo il loro parere, i ritardi dell’economia e dello sviluppo salentino, sarebbero causati dalla mancanza di un collegamento sicuro e veloce al Capo di Leuca. A ciò si aggiungerebbe la crescente industrializzazione del tratto Maglie-Montesano, che ha portato rallentamenti del traffico e disagi agli abitanti dei paesi tagliati dalla strada. Nel 1999 si ricomincia a parlarne Il caso 275 ritorna all’attenzione del Governo centrale nel 1999, anno in cui Massimo D’Alema inserisce la Maglie-Leuca nella rete stradale di interesse nazionale. Nel 2002, l’Anas Puglia in accordo con il Sisri, affida nuovamente l’incarico alla Pro.Sal e a Sticchi Damiani di redigere il progetto definitivo ed esecutivo della statale, che viene approvato dalla Regione Puglia nello stesso anno e dalla Sovrintendenza Archeologica della Puglia di Taranto l’anno successivo.
due fasce lineari di Centri Urbani: Poggiardo-Tricase-Gagliano (ad Est) e Montesano-Alessano-Castrignano (ad Ovest). Alcuni ambientalisti stanno paventando scempi apocalittici, perché hanno arbitrariamente DECISO che la nuova arteria sventrerà cripte, pajare e chiese rurali. Nulla di tutto questo emerge dalla documentazione ufficiale e dai sopralluoghi. In particolare: • Non è vero che il viadotto di San Dana sarà lungo “chilometri” ma 450 mt; sarà sorretto da piloni di altezza variabile dai 6 ai 10 metri e non si vedrà né dal mare né dai centri abitati; • Non è vero che da Montesano a Leuca si costruiranno 19 svincoli ma appena 7 (uno ogni 3 chilometri). • Non è vero che la rotatoria terminale “ingoierà” chiese e colline perché è stata progettata a raso, si inscriverà all’interno dell’enorme svincolo esistente tra la S.S. 274 e l’attuale S.S. 275 e sorgerà a 3 chilometri dal centro abitato di Leuca (2 chilometri dal Santuario de Finibus Terrae). Francesco de Nuccio
Cronistoria di una st
Con delibera 92 del 20 dicembre 2004, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, il Cipe (organo collegiale del Governo presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e da ministri permanenti) approva, con prescrizioni, il progetto preliminare dell’ammodernamento della SS 275, tratta Maglie-S. Maria di Leuca, fissando il costo dell’opera a 165,527 milioni di euro a carico della Regione Puglia, con soggetto aggiudicatore l’Anas. Le prescrizioni riguardavano l’eccessività del progetto rispetto alla morfologia del territorio, relativamente al terzo tronco del progetto, quello che da Montesano porta a Leuca. L’anno successivo i costi totali dell’opera ammontano a 201 milioni di euro. L’approvazione del progetto però è vincolante: non possono essere fatte modifiche sul tracciato ma solo prevedere alcune migliorie per limitarne l’impatto ambientale.
LUOGHI DELLO SCIROCCO - S S 2 7 5
Tracciato terminale della nuova SS 275 per cui il TAR di Lecce ha sospeso il progetto
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Fonte: www.sos275.it Fonte: www.sos275.it
CORSANO
NO
GAGLIANO DEL CAPO
SAN DANA
NO
MONTESARDO
CASTRIGNANO DEL CAPO
ALESSANO
Le ragioni del
A nome del Comitato 275, desidero esprimere le principali motivazioni che ci vedono contrari all’ultimo tratto della strada, in particolare dal luogo in cui dovrebbe divenire nuovo tracciato a quattro corsie e cioè da Montesano Salentino. La politica e i politici che ci rappresentano dovrebbero, a questo punto della storia, porsi alcune domande: prima di tutto quali sono le reali priorità del nostro territorio: un’autostrada o la messa in sicurezza e la modernizzazione delle strade esistenti e un potenziamento delle ferrovie Sud Est? Un progetto concepito negli anni ‘80
Comitato 275 Arci, Archeoclub d’Italia Porto Badisco, Legambiente, Coppula Tisa, SOS Costa, Associazione Nuova Messapia, Associazione Capo di Leuca Rurale, Turismo Verde - Cia, Forum Ambiente Salute, Associazione Gaia di Corsano, Associazione La Culonna di Tricase, Associazione Archès di Lucugnano, Associazione “Tuttinarte” Tutino di Tricase, Associazione Socio-Culturale Taranta Social Club, Biblioteca di Sarajevo, Associazione il Tesoretto del Salento, Associazione Culturale Diotimart, Associazione “Gagliano protagonista”. con uno scenario socio-economico completamente differente da quello attuale, con un’esplosione dell’industria del TAC e la necessità di velocizzare il traffico pesante e svincolare i paesi dal loro elevato ingombro, potevano essere mo-
trada ancora da fare L’approvazione nel 2009 La Giunta Vendola, nel 2007, con la delibera 965, propone una soluzione di compromesso, insieme a 15 sindaci, tra cui quello di Montesano, Lucugnano, Alessano, Montesardo, Gagliano del Capo e la Provincia di Lecce allora rappresentata da Giovanni Pellegrino: optare per una “strada parco” a basso impatto ambientale, per l’ultimo tratto. Ma il 31 luglio 2009, il Cipe approva il progetto originario (quello che prevede l’ammodernamento per il tratto da Maglie a Montesano Salentino e il completamento con nuova costruzione di tracciato tra Montesano e Leuca), e dà il via libera alla gara d’appalto riconoscendo la 275 una struttura di “importanza strategica”, con un finanziamento di 287,7 milioni di euro e un’assegnazione dai fondi statali di 135,3 milioni di euro. La delibera è stata pubblicata sulla Gazzetta Uf-
tivazioni rispettabili. Chiedo alla Politica da quanto tempo non fa un giro nelle zone industriali di Tricase, di Gagliano del Capo, di Patù, veri cimiteri pieni di rifiuti e non di posti di lavoro. Il deserto industriale, il fallimento di quello sviluppo è sotto gli occhi di tutti! Nel frattempo nel nostro territorio, soprattutto lungo il tracciato dell’attuale SS 275, si è lentamente avviato un processo di “altra economia” basata sull’artigianato, come ad esempio quello figulo di Lucugnano, su imprenditori agricoli che con agriturismi, B&B, recettività diffusa, prodotti tipici di qualità, hanno faticosamente dato un’impronta diversa al territorio senza mercificarlo o svenderlo ma valorizzandone le caratteristiche e la tipicità. Anche grazie a questo minuzioso lavoro, oggi il Marchio Salento è noto in tutto il mondo e questa nuova arteria sembra proprio essere fuori tempo e fuori luogo. Bypassare queste realtà, vuol dire di fatto isolarle, condannando la loro stes-
ficiale il 21 gennaio 2010. A questo provvedimento vengono presentati sei ricorsi al Tar che chiedono la sospensione dell’appalto: tre che sostengono la necessità di una “strada parco” a due corsie invece di quattro (la Regione; gli ex amministratori di maggioranza di Palazzo dei Celestini: Sergio Blasi, Loredana Capone, Alfonso Rampino, Cosimo Durante e Giovanni Pellegrino in qualità di cittadino; e il Comune di Alessano); altri tre che invece propongono lo stralcio del progetto e la sospensione delle procedure di appalto dell’intera opera (Federconsumatori; Legambiente, Italia Nostra e varie associazioni locali). La Provincia di Lecce si costituisce parte civile poiché teme la perdita del finanziamento e affida incarico all’avvocato Pietro Quinto per scongiurare un rinvio dei lavori, promettendo l’istituzione di un tavolo tecnico presieduto dal Cipe con istituzioni ed enti interessati - come prevede la normativa - per proporre ac-
S. MARIA DI LEUCA
sa esistenza. Il tema tirato in ballo delle morti sulla strada è poi la più grossa offesa all’intelligenza dei Salentini in quanto le strade esistenti verrebbero forse chiuse al traffico? In più spendendo 288 milioni di euro in una sola opera, non ci sarebbe neanche un centesimo da investire su ciò che salva realmente la vita e cioè la messa in sicurezza della fitta rete stradale che abbiamo. Infine, ma certamente non per importanza, l’impatto ambientale e lo stravolgimento dell’intero territorio. Un strada concepita con quattro corsie più le complanari e le corsie d’emergenza, con una galleria di 70 mt, un viadotto di 450 mt e alto 12, una rotatoria di 1,430 mt di diametro, causerebbe un consumo di territorio insostenibile. Seppellire per sempre le testimonianze archeologiche e storiche del Salento sarebbe un prezzo che non possiamo permetterci di pagare. Vito Lisi
corgimenti adatti a completare l’opera senza compromettere il paesaggio. La sospensione del Tar Il Tar di Lecce, a metà aprile, ha sospeso l’efficacia del progetto della 275 limitatamente all’ultimo tratto, da San Dana a Leuca, a partire dall’intersezione con la strada provinciale 210, ordinando “l’integrazione del contraddittorio nei riguardi dei Comuni attraversati dal tracciato”, affermando l’intangibilità del progetto preliminare approvato nel 2004 per i suoi elementi essenziali: tracciato stradale, ampiezza e collocazione sul territorio, costituendo vincolo espropriativo, frutto dell’intesa Stato-Regione. Contestualmente alla richiesta di attivazione di un tavolo tecnico con Anas, Cipe e Regione, la Provincia di Lecce ha fatto appello al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar, pur di non bloccare i lavori. Valentina Marra
AGRIC U L T U R E
UNIONE EUROPEA
Aiuti Pac: solo agli agricoltori?
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Ridurre il numero dei beneficiari degli aiuti agricoli a chi vive di agricoltura
N
egli ultimi anni, la politica agricola della Comunità Europea ha rivolto sempre più la sua attenzione alla capacità delle imprese agricole di rapportarsi al mercato e al non attribuire all’agricoltura soltanto il ruolo di attività chiamata a fornire le materie prime per l’industria alimentare: puntando su nuove politiche di sviluppo rurale, l’Ue ha incentivato
Pac: un sondaggio sul futuro
L’Ue chiede agli agricoltori la partecipazione ai processi decisionali
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opo la felice esperienza del sondaggio per il logo del biologico, l’euro-leaf, Dacian Ciolos ci riprova con la Pac. Il Commissario europeo all’agricoltura, infatti, prima di assumere qualunque decisione, ha avviato un dibattito pubblico per raccogliere le opinioni e le reazioni sul futuro della Pac, non solo degli agricoltori, diretti interessati, ma di tutti i cittadini europei, beneficiari indiretti della stessa, perché riguarda l’alimentazione, la gestione del territorio, la protezione dell’ambiente e la lotta al cambiamento climatico. Collegandosi al sito della Commissione Europea (http://ec.europa.eu/ agriculture/cap-debate) è possibile accedere al sondaggio ed esprimere le proprie opinioni sulle attese dall’agricoltura del futuro, sul perché di una riforma della Pac e sugli strumenti di cui ha bisogno la Pac dopo il 2013. Parlando al Parlamento Europeo, il Commissario all’agricoltura ha ribadito che “I cittadini devono capire quello che stiamo facendo. Devono sapere che possono partecipare al processo decisionale, che il loro parere conta nell’assunzione di decisioni a livello europeo (…). La PAC è una delle politiche chiave della costruzione e dell’integrazione europea (…) e dobbiamo fare in modo che resti uno strumento valido per gli agricoltori dell’Unione europea di oggi(…) e perché sia uno strumento del futuro e non del passato”. È possibile inviare le proprie osservazioni fino al 3 giugno 2010: tutti i contributi saranno pubblicati in un sito dedicato e presentati nel corso della conferenza prevista per il 19-20 luglio a Bruxelles. G. N. V.
con specifiche premialità le imprese agricole capaci di “vivere” il territorio, di produrre prodotti tipici e di qualità e applicare metodi di produzione ecocompatibili. Ma quale il futuro della Pac dopo il 2013? Proprio il dibattito sulla politica agricola comunitaria sarà al centro dell’agenda politica del semestre di presidenza spagnola dell’Unione Europea: ma, mentre a Bruxelles il 2010 sarà l’anno dell’apertura ufficiale dei negoziati sulle prospettive finanziarie, in Italia potrebbe essere l’anno in cui decidere a chi riservare gli aiuti agricoli. Una migliore utilizzazione delle risorse disponibili, quindi, distinguendo tra chi è imprenditore agricolo e chi percepisce un contributo agricolo, stabilendo dei criteri oggettivi per distinguere le “vere” imprese agricole da continuare a premiare con gli incentivi comunitari e quali invece escludere dal sistema dei pagamenti diretti: una rivoluzione potenziale ancora più ampia di quelle introdotte con Agenda 2000, la riforma Fischler, il disaccoppiamento, fino all’Health check. Il Ministro Zaia, qualche mese fa, aveva affermato che “occorre fare arrivare
i soldi ai contadini veri… visto che oggi il 70% delle risorse europee va a chi non vive veramente di agricoltura”. Più recentemente il sottosegretario alle Politiche agricole e alimentari, Antonio Buonfiglio, ha affermato che la Pac ha messo quasi 7 miliardi di euro a disposizione di oltre 1,3 milioni di presunte aziende agricole, di cui solo 850mila hanno una partita Iva e, a loro volta, solo 600mila presentano una dichiarazione Iva e, di queste ultime, solo 513mila sono iscritte all’Inps. Dichiarazioni, queste, tese a dimostrare che, forse, un restringimento della platea di beneficiari dei fondi europei ben si concilierebbe con la tendenza ad un possibile e inevitabile ridimensionamento degli aiuti comunitari. Non solo: chi svolge attività agricola in maniera esclusiva o prevalente, potrebbe avere a disposizione circa un miliardo di euro in più. Sarebbe il giusto riconoscimento a chi fa veramente agricoltura, produce e crea occupazione… a chi conserva e rende il territorio bello, fruibile agli occhi dei turisti e sfruttabile dagli operatori turistici …ma questo è un altro Gianvito Negro Valiani argomento!
DAL 21 AL 23 MAGGIO
2 concorsi per lo stesso… Brindisi Le prestigiose rassegne enologiche quest’anno di scena in Puglia
Maggio, tempo di fioritura
I consigli dell’agronomo per la programmazione e i lavori nei campi
S
i terrà quest’anno in Puglia la nona edizione de “La Selezione del Sindaco”, l’unico concorso enologico internazionale che prevede la partecipazione congiunta dell’azienda produttrice e del Comune in cui sono localizzati i vigneti. Scopo della rassegna, patrocinata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è la valorizzazione delle piccole partite di vino di qualità e dei territori che le producono: alla competizione sono ammessi infatti solo vini Docg, Doc e Igt il cui quantitativo di produzione è compreso tra le 1.000 e le 50.000 bottiglie, per un totale di oltre 1200 vini provenienti da tutte le regioni d’Italia e da molti paesi esteri. “La grande partecipazione delle cantine e dei comuni è legata all’originalità del concorso, che rappresenta un’importante occasione per promuovere la piccola produzione vitivinicola di qualità e il suo territorio di origine, grazie al fatto che le aziende che presentano i propri vini hanno il loro sindaco come testimonial” come ricorda Giampaolo Pioli, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino che organizza la rassegna. Dal 21 al 23 di Maggio quindi l’appuntamento è al Castello Svevo di Brindisi, dove commissioni internazionali composte da enologi, eno-
tecnici, assaggiatori, sommelier e giornalisti del settore enogastronomico valuteranno le bottiglie in gara. Al termine delle selezioni si terrà una degustazione aperta che permetterà a tutti gli appassionati di assaggiare la piccola produzione di qualità protagonista del concorso, con i consigli diretti dei produttori, italiani ed internazionali. Inoltre, anche quest’anno, nel rispetto del carattere didattico che la manifestazione si propone, verranno coinvolte alcune scuole del territorio: alle degustazioni parteciperanno gli studenti dell’Istituto Agrario “E. Pantanelli” di Ostuni, che ospiterà anche i campioni dei vini fino alle selezioni, e quelli dell’Istituto Alberghiero “Sandro Pertini” di Brindisi. In contemporanea a “La Selezione del Sindaco” si terrà anche “Biodivino”, il concorso internazionale delle Città del Bio, dedicato ai vini derivanti da uve prodotte da agricoltura biologica, che quest’anno, con l’apertura ai paesi al di fuori dell’Unione Europea, ospiterà vini provenienti addirittura dalla Cina. Per informazioni www.cittadelvino.it; www.selezionedelsindaco.it; www.cittadelbio.it. Pietro Fornaciari
Fase fenologica Mignolatura Potatura Per non compromettere la produzione dell’annata in corso, è bene cercare di evitare le operazioni di potatura: qualora si reputi opportuno potare le piante, limitare comunque gli interventi energici solo ai casi strettamente necessari, onde evitare squilibri vegetativi alle piante. Preferire piuttosto interventi di lieve entità effettuati annualmente o al massimo a cadenza biennale. Concimazioni Procedere alla concimazione degli oliveti utilizzando concimi fogliari ricchi in azoto. È preferibile utilizzare formulati contenenti anche microelementi, in particolare boro, al fine di favorire la futura allegagione dei frutticini. Rispettare rigorosamente le dosi riportate sulle etichette delle confezioni. Trattamenti Fitosanitari Al trattamento di concimazione fogliare è possibile aggiungere anche del rame per combattere le malattie fungine di Cicloconio, Occhio di pavone e Cercosporiosi. Negli oliveti giovani è opportuno installare sul tronco le fasce di fibra sintetica, per evi-
tare la risalita dell’oziorrinco che si nutre dei giovani germogli. Utilizzare solo prodotti registrati per l’olivo. Gestione del terreno Per coloro che non hanno diserbato, è bene procedere alla trinciatura dell’erba infestante. Se si preferisce ricorrere alle lavorazioni meccaniche con aratri o erpici, è bene effettuare tali operazioni prima della fioritura, onde non disturbare l’apparato radicale delle piante. Chi ha seminato favino o altre colture da sovescio, antica ma validissima pratica agronomica di fertilizzazione del terreno, deve procedere tempestivamente alla trinciatura della coltura stessa e al successivo interramento con una erpicatura superficiale. Quaderno di campagna Si ricorda che è obbligatorio compilare il quaderno di campagna, annotando tutte le operazioni colturali svolte: al momento dell’acquisto dei presidi fitosanitari, farsi rilasciare dal rivenditore un documento fiscale (Fattura o Documento di trasporto) relativo ai prodotti acquistati, per poterne riportare gli estremi identificativi sul quaderno di camDario De Giorgi pagna.
SOSTENIBILM E N T E
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Un sito, un’opportunità IL SOSTENIBILE
Per meglio acquisire linguaggio e conoscenza nel campo della sostenibilità
L
’epoca in cui viviamo richiede un nuovo stile di vita sostenibile in ogni campo della nostra esistenza. La conoscenza di quello che avviene è alla base dell’azione di ogni giorno. La trasversalità dei temi ambientali, che riguardano la salute, la politica, la cronaca e l’economia, richiede che la conoscenza della sostenibilità non sia accessibile solo alla nicchia degli operatori dell’informazione, ma debba costituire un patrimonio comune per offrire ai cittadini maggiore consapevolezza. Perché la comunicazione sia efficace è necessario un linguaggio comprensibile e condiviso sia tra operatori dell’informazione, pubblicitari e testate
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a biodiversità implica tutta la variabilità biologica di geni, specie, habitat ed ecosistemi: nella parola biodiversità è racchiuso un universo intero! È stata finora sottovalutata ma, negli ultimi tempi qualcosa sta cambiando. La perdita della varietà di specie, sia vegetali che animali, farebbe saltare gli equilibri di un ecosistema, che a sua volta, a lungo andare, causerebbe un macro danno al sistema economico-culturale del Paese. La biodiversità, dunque, è l’assicurazione sulla vita del nostro pianeta e va tutelata in ogni modo, in quanto è in grado di offrire una molteplicità di vantaggi all’uomo e su molti fronti, quali la stabilità degli equilibri climatici, l’incremento dell’attrazione turistica grazie alla diversità del paesaggio e soprattutto l’aumento delle risorse e il loro potenziale di sfruttamento economico. Anche in una piccola realtà come Tiggiano, alcuni giovani hanno preso coscienza del peso della biodiversità e, nel mese di marzo, hanno organizzato un interessante dibattito, il cui tema centrale è stato: biodiversità, agricoltura biologica e tecniche di coltivazione per il recupero del Grano Cappelli. L’evento ha riscosso notevole interesse tra la cittadinanza, rendendola sensibile all’argomento. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione Bottega del Sale, con il titolo “Se-menti differenti” e ha avuto come relatori Francesco Minonne, Gigi Schiavano e Giovanni Pellegrino che hanno trattato del recupero della biodiversità frutticola salentina, dell’importanza della tecnica dell’agricoltura biologica e di una sana alimentazione. Gigi Schiavano, in particolare, ha sostenuto il grave diffondersi di varietà ibride nell’agricoltura salentina: “Attualmente quasi tutte le specie in commercio hanno varietà ibride individuabili con la sigla F1. Non era cosi nel recente passato, quando l’equilibrio del patrimonio genetico delle varietà veniva mantenuto dall’azione dell’agricoltura, dal momento che la riproduzione favoriva la nascita di esemplari con caratteristiche rispondenti alla tipologia varietale. La riproduzione di piante ibride
d’informazione, sia tra i fruitori stessi dei media. Gli argomenti scientifici richiedono un loro linguaggio appropriato, ma devono essere anche immediatamente compresi dai non addetti ai lavori; tutto questo perché si avvii un processo di maturazione nella coscienza collettiva. Per la comprensione della sostenibilità da oggi c’è uno strumento in più: ha avviato la sua attività Il Sostenibile - Inside the Eco Style, il nuovo portale web votato alla sostenibilità. www.ilsostenibile.it è: notizie da tutto il mondo, con un occhio di riguardo alle novità nazionali su l’ambiente, le energie rinnovabili, i rifiuti ed il riciclaggio, il turismo sostenibile, il risparmio e l’efficienza ener-
getica, la mobilità sostenibile, l’agricoltura biologica, i parchi naturali e molto altro ancora. Sono presenti, inoltre, novità dagli enti locali, bandi pubblici e finanziamenti, eventi, corsi di formazione e specializzazione in materia ambientale. Tutto questo in un unico contenitore che si propone di diventare un punto di riferimento per la comunicazione della sostenibilità sul web. Federico Baglivi
Il Grano Cappelli e la biodiversità TIGGIANO
La tutela e il recupero del patrimonio genetico dell’agricoltura salentina
dà luogo a sementi e una volta coltivate producono organismi che non presentano peculiarità tipiche delle varietà ibride da cui
derivano. In pratica, i neorganismi sono diversi dai genitori, mentre la riproduzione di varietà “non ibride” dà luogo a vegetali si-
mili alle piante che li hanno generati”. Ne consegue che il “vigore ibrido” comporta una elevata capacità produttiva ma, inevitabilmente, è causa della eliminazione delle razze locali con grave perdita di biodiversità e di erosione genetica. Interessante è ripercorrere ciò che è avvenuto nella coltivazione del grano dove, per 50 anni si è coltivata la varietà “Senatore Cappelli”, dalla celestiale semola che alla fine degli anni ‘70 è stata sostituita con la varietà “Creso” molto più produttiva ma di qualità decisamente inferiore poiché ottenuta per mutagenesi nel 1974 nei laboratori del Centro Studi Nucleari (CNEN) della Casaccia (RM). A conclusione della serata è stato proiettato un lungometraggio dal titolo “La via delle fiche” regia di Carlo Cascione, seguito da un interessante e partecipato dibattito. Daniela Ricchiuto
SOSTENIBILM E N T E (continua dalla prima pagina)
Tale legge ha permesso lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Puglia soprattutto grazie alle procedure di semplificazione per gli impianti di potenza inferiore a 1 MW per i quali è sufficiente una Dichiarazione di Inizio Attività (Dia), uno strumento alternativo alla più complessa ‘autorizzazione unica’. La Legge n.31, tuttavia, fu impugnata nel Consiglio dei Ministri del 18 dicembre 2008 su proposta del Ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto. Il presidente del Consiglio dei ministri ha presentato quindi ricorso alla Corte Costituzionale in data 18/02/2009 in quanto alcuni articoli della legge sarebbero in contrasto con gli articoli 3, 31 e 117 della Costituzione. Il 26 marzo 2010 è arrivata la sentenza di incostituzionalità emessa dalla Corte Costituzionale, secondo la quale, la
e del patrimonio storico-artistico”, come stabilito dall’articolo 12, comma 3, del decreto legislativo n. 387 del 2003. La sentenza della Corte, come prevedibile, ha fatto mobilitare le associazioni di produttori di rinnovabili: Domenico Inglieri, consigliere Gifi, ha fatto notare come si rischia di mettere in crisi “la crescita del fotovoltaico ed in genere delle fonti rinnovabili in Italia”. “Il problema dell’iter autorizzativo continua a diventare sempre più complesso tra nuove direttive delle Regioni e ricorsi alla Corte Costituzionale del Governo”. Inglieri ha spiegato come già nel 2007 fu emanata la deliberazione n. 35,
Mappa indicante, per aree omogenee in Italia, la somma annuale di elettricità solare generata da sistemi fotovoltaici da 1kWp con moduli opportunamente orientati/installati
E N E R G I E R I N N O VA B I L I
La questione pugliese tra leggi, ricorsi e sentenze La lunga storia della legge regionale n. 31 del 2008 legge regionale 31 del 2008, andando in deroga alla legge nazionale, ha innalzato illegittimamente le soglie massime di potenza per la realizzazione di impianti di produzione d’energia rinnovabile. Queste soglie sono stabilite dal D.L. n. 387 del 2003: 60 kW per l’eolico, 20kW per il fotovoltaico, 200 kW per la biomassa. La 31/08 le aveva innalzate tutte ad 1 MW, permettendo di impiantare energie pulite con semplice autocertificazione. Maggiori
soglie di potenza, ha ribadito la Corte Costituzionale, possono essere individuate solo con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e non autonomamente. La Corte spiega che “la costruzione e l’esercizio degli impianti da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse, sono soggetti all’autorizzazione unica nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell’ambiente, di tutela del paesaggio
con la quale si stabilivano i termini per il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione unica ex D.Lgs 387/ 2003. La deliberazione recepiva la disposizione dell’art. 12 che prevede che gli impianti costruiti in siti esenti da vincoli non sono soggetti al procedimento di autorizzazione unica. In conseguenza di tale procedura semplificata si sono concentrate in Puglia richieste di connessione alla rete elettrica per complessivi 40.000 MW!
20 Per bloccare questa bolla speculativa la Regione ha quindi rivisto il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione unica, e ha emanato la nuova legge n. 31 del 21 ottobre 2008, che introduce una serie di limitazioni. A questo punto Inglieri si chiede “quali regole deve seguire un soggetto attuatore che vuole ottener l’autorizzazione di un impianto fv in Puglia? La legge 31/08 emendata dagli articoli eliminati o le disposizioni della deliberazione n. 35 del 23/01/2007, sicuramente più permissiva della legge 31/08 e che non richiedeva l’Autorizzazione Unica per impianti fv fino a 1 MW costruiti in siti esenti da vincoli?” Anche APER, Ass. Produttori Energia Rinnovabili, interviene per voce del presidente Roberto Longo, il quale annuncia che porterà alla Regione le istanze dei produttori che, avendo in buona fede confidato nella legittimità della legge, hanno intrapreso ingenti investimenti nel settore. Tutto ciò “per fornire all’Amministrazione regionale una proposta procedimentale concreta per non vanificare l’attività istruttoria sin qui svolta dagli enti coinvolti nelle procedure di DIA e per non pregiudicare lo sviluppo economico locale”. Intanto la Regione risponde alla recente sentenza della Corte: Loredana Capone, vice presidente regionale, ha chiesto “una deroga alla sentenza della Consulta affinché gli operatori e le banche che si sono già esposti non perdano investimenti per 4,5 miliardi di euro”. Secondo la Capone la legge pugliese n. 31 è un intervento atto a colmare un vuoto nazionale nel campo delle rinnovabili e a creare una procedura più semplice al fine di attrarre investimenti sul territorio: la legge 31 ha contribuito a far diventare la Puglia la prima regione d’Italia per produzione di energia rinnovabile creando 30mila nuovi posti di lavoro. Intanto negli ultimi giorni grosse novità arrivano anche da Roma: alla Camera è passato, il 21 aprile scorso, un emendamento alle legge Comunitaria 2009 (articolo 17 - comma 1 lettera c) che prevede “l’assoggettamento alla disciplina della DIA (Dichiarazione di inizio attività)” per gli impianti a fonti rinnovabili “per la produzione di energia elettrica con capacità di generazione non superiore ad 1 MW elettrico di cui all’articolo 2, lettera e), del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, alimentate dalle fonti di cui alla lettera a)”. Questo nuovo emendamento ora porta “alla chiarificazione e alla regolamentazione di un settore carente di linee guida generali sotto il profilo degli iter autorizzativi per realizzare degli impianti a fonti rinnovabili”, spiega Aldo Di Biagio, deputato del Pdl primo firmatario dell’emendamento. Una situazione che “ha creato incongruenze normative nelle emanazione delle leggi regionali in materia energetica”, costringendo poi “la Corte Costituzionale a dichiarare la incostituzionalità della legge 31 della Regione Puglia”. Federico Baglivi
SOSTENIBILM E N T E
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n un viaggio fatto sulle isole Tremiti, l’arcipelago pugliese nel mar Adriatico, abbiamo conosciuto il professor Raffaele Annese, un giovane naturalista con una grande passione per la biologia marina e la speleologia. Il professore, che sulle isole lavorava come precario insegnando matematica nelle scuole medie, collabora con il laboratorio di biologia marina dell’Università di Bari e con la sezione Marevivo di Molfetta, per un progetto-ricerca di monitoraggio delle Oasi di Ripopolamento marine della Puglia e per il progetto “Estate nei parchi” svolto presso l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Istituita nel 1997 con decreto del Ministero dell’Ambiente, gestita dal-
PORTO CESAREO
Protetta sì, ma da difendere
Bellezze e rarità sui fondali e nelle acque dell’Area Marina Protetta istituita nel 1997 la Provincia di Lecce e dai Comuni di Porto Cesareo e Nardò, l’Area Marina Protetta si estende da Punta Prosciutto a nord fino a Torre Inserraglio a sud, con oltre 17.000 ettari di tratto di mare tutelato. Nel cuore della riserva, nella zona A delimitata dal mare antistante la penisola della Strea di Porto Cesareo e alla località Casa Giorgella di S.Isidoro, è vietata qualunque tipo di attività, fatta eccezione per la ricerca scientifica. Nelle zone B e C sono invece permesse la balneazione, le attività subacquee compatibili con la tutela dell’ambiente, l’accesso e la navigazione con velocità inferiore a 10 nodi, la pesca selettiva. Gli studi e le ricerche prodotte in
questi anni sui fondali della riserva (la terza in Italia per estensione, 32 km di coste tutti nella provincia di Lecce) hanno portato alla luce non pochi particolari di rilevanza scientifica: il mare al largo di Torre Lapillo è uno degli ultimi siti di deposizione delle uova della tartaruga marina Caretta Caretta, ormai una rarità dei mari nostri. Altra stranezza e bellezza, a partire da dieci metri di profondità, con un colore bianco-verde è la presenza della “barriera corallina”; stranezza perché il corallo si sviluppa in ambienti profondi e in condizioni di luce attenuata. Le praterie di Posidonia oceanica, biodiversità che nel Mediterraneo è tutelata da convenzioni in-
ternazionali, cresce sui fondali sabbiosi e ne protegge la costa da fenomeni corrosivi. Numerose poi le grotte sommerse presenti all’interno dell’AMP. Ci spiega ancora il professor Annese nella lunga conversazione avuta, di quanta importanza assumano sulla costa la formazione di dune alte fino ai 7 m e le retrostanti saline e “spunnulate” (sprofondamenti del terreno di cavità carsiche); le specie vegetali raggruppabili nella cosiddetta “macchia mediterranea” dai nomi curiosi (l’erba stella, la grami-
gna delle spiagge, la soldanella di mare, il ginepro coccolone, il papavero delle sabbie, ecc.) e dalla crescita rara sono annoverate negli habitat naturali indicati dalla direttiva 92/43/CEE”Habitat”. Un paradiso dietro l’angolo, un paradiso di equilibri da conservare, da difendere, dal passo di un uomo minaccioso che ricerca nell’acqua del mare, come sulla terra, solo le fattezze del denaro. Raffaele Annese è aiuto-istruttore subacqueo e dal 2004 porta avanti corsi di sub e snorkeling per ragazzi e adulti che puntano alla conoscenza e al rispetto per il mare. È possibile contattarlo ai seguenti numeri 080.2371977 o 349.7935091 o per e-mail: r.annese@libero.it. Rocco Iasi
AMIANTO
L’eternit(à) di uno sbaglio
Ancora incertezza sul futuro di un minerale che continua a mietere vittime
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econdo i dati forniti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), in Italia sono presenti 32 milioni di tonnellate di materiale contenente amianto che ancora non è stato smaltito. La pericolosità di questo minerale era già conosciuta negli anni ‘60, attraverso degli studi scientifici che hanno rivelato lo sviluppo di gravissime forme tumorali in chi ne era professionalmente esposto, attraverso le vie respiratorie, in primis il mesotelioma, un cancro letale per cui non vi è ancora una cura. Malgrado ciò, fino alla promulgazione della legge 257/92, che ha bandito in Italia l’estrazione, il commercio e l’utilizzo dell’asbesto e dei suoi prodotti, esso è stato utilizzato dappertutto, persino nelle scuole e negli asili: la triste eredità sono due miliardi e mezzo di metri quadrati di coperture in eternit e un bilancio di circa tremila vittime all’anno. Nella Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto, il 28 aprile scorso, Legambiente ha pubblicato un rapporto sullo stato delle Regioni per quanto riguarda l’esaurimento del minerale: nel quadro generale che vede l’Italia in forte ritardo, a causa di intoppi burocratici e alti costi di bonifica, in Puglia sono presenti 2.751
siti con amianto per un totale di 1,14 milioni di metri quadri, ma non è stato ancora approvato il Piano Regionale Amianto, unica regione insieme al Molise. A ciò si aggiunge l’assenza di impianti e discariche per lo smaltimento. I dati del Registro Nazionale Mesoteliomi - ha affermato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - mettono in evidenza come è in aumento il numero di soggetti ammalati che non hanno svolto alcuna delle attività considerate a rischio. Un dato che testimonia come purtroppo nel nostro Paese l’esposizione all’amianto sia a volte inconsapevole, proprio per la sua larghissima Valentina Marra diffusione.
CURA DEL C O R P O
Caduta dei capelli in primavera? Niente panico!
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duta dei capelli sarebbe opportuno aiutarli anche dall’interno, con un’alimentazione sana ed equilibrata. Il primo sintomo di malnutrizione infatti è lo sfoltimento dei capelli. Gli alimenti che aiutano la salute del cuoio capelluto e dei capelli sono quelli ricchi di biotina: avena, lievito di birra, noci, riso integrale. Sarebbe bene eliminare cibi troppo grassi e preferire l’olio di oliva al burro. Le vitamine che fanno bene Vitamina B2 (uova, arachidi, noci, lievito di birra, latticini, broccoli e fagiolini). Regola la secrezione sebacea e favorisce il ricambio cellulare, quindi è adatta in presenza di capelli grassi. Vitamina B4 (carne, cereali, tuorlo d’uovo, patate, cavoli e pomodori). Regola l’attività del follicolo pilifero. Vitamina B5 (fegato, uova, arachidi, funghi e broccoli). Contribuisce ad aumentare la robustezza e ad accelerare la crescita dei capelli. Vitamina E (oli vegetali, mandorle, nocciole, cereali integrali). Ha un’azione antiossidante, è in grado di contrastare i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e della caduta dei
capelli. Le regole per capelli sani e forti 1. Evitare il fumo, la nicotina danneggia il capello e ne favorisce la caduta. 2. Seguire un’alimentazione ricca e bilanciata in tutti i suoi componenti: proteine, glucidi, lipidi, sali minerali e vitamine. 3. Proteggere i capelli dai raggi solari applicando trattamenti specifici e mirati. Con l’arrivo della bella stagione è necessario curarli maggiormente poiché salsedine, sole e vento contribuiscono a disseccare e indebolire i capelli, soprattutto quelli trattati. 4. Lavarli spesso, due lavaggi alla settimana è la frequenza giusta, soprattutto per chi abita in città, dove i livelli di smog e inquinamento sono più elevati. 5. Non usare il phon alla massima temperatura. 6. Fare attenzione quando i capelli sono bagnati perché più fragili. 7. Usare prodotti specifici in base al tipo di capello. 8. Bere molta acqua per evitare che il capello si disidrati. Francesca Loredana Bello
Come affrontare qualche chilo in più E S TAT E I N A R R I V O
Le diete improvvisate sono dannose: meglio mangiare tutto e in piccole quantità
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’estate sta arrivando e la voglia di perdere qualche chilo in più preso durante l’inverno, correggere gli inestetismi della cellulite e raggiungere una forma perfetta, spesso ci porta a fare degli errori molto comuni. Niente diete fai da te, che spesso possono solo portare risultati opposti a quelli desiderati. Se avete dei dubbi è sempre bene rivolgersi a chi ha competenza in materia. Un’alimentazione sana, varia ed equilibrata è certamente molto importante, bisogna scegliere alimenti poco calorici, evitare il consumo eccessivo di grassi saturi, scegliere la carne magra ed alternare ad essa il consumo di pesce ricco di acidi grassi essenziali come omega 3 e omega 6 almeno due volte a settimana, limitare il consumo di formaggi (anche se non esistono quelli magri del tutto è meglio preferire quelli magri) e di affettati, alimenti che contengono sale e aumentano la ritenzione idrica. Per far fronte a ciò bisogna ricordarsi di aumentare il consumo di alimenti come frutta e verdura fresca di stagione, cibi ricchi di nutrienti quali vitamine, sali minerali, acqua, ma anche di sostanze antiossidanti fondamentali per combattere i radicali liberi e l’invecchiamento precoce. Un consumo regolare di frutta e verdura apporta inoltre una buona quantità di fibre che contribuisce ad una migliore regolarità intestinale, depurando l’organismo e la pelle. Per quanto riguarda il consumo di carboidrati, non è necessario fare drastiche riduzioni, bisogna semplicemente limitarsi nelle quantità: pasta e pane non sono da evitare del tutto, magari si può scegliere di consumare pasta e
pane integrale e consumare altri cereali come il farro, l’orzo, l’avena. Saltare i pasti quindi è assolutamente da evitare! La giornata va suddivisa con tre pasti principali e due spuntini leggeri di metà mattina e metà pomeriggio. Sono da preferire cotture leggere, da evitare fritti e soffriti. Condire con olio extra vergine di oliva, sempre a cottura ultimata, limitando il sale da cucina. Non dimenticate di bere! L’acqua è
Il viaggio delle extension
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Consigli utili per proteggere i capelli nelle stagioni di transizione
a caduta dei capelli è un fatto fisiologico del tutto normale, ma alcuni momenti della vita, situazioni psicofisiche particolari, periodi di studio o lavoro intensi, uso di farmaci, gravidanze, squilibri ormonali, cambi di stagione, un’alimentazione poco equilibrata, ma anche smog e inquinamento possono acutizzare il fenomeno. La caduta dei capelli e le stagioni Con l’arrivo della primavera i capelli tendono ad indebolirsi, si spezzano, perdono lucentezza e corpo e di conseguenza cadono. Questo è un problema comune, infatti, se ogni persona perde in media dai 10 ai 50 capelli al giorno, in primavera come anche in autunno, se ne possono perdere fino a 100. Nelle stagioni di transizione la caduta dei capelli aumenta perché l’uomo conserva una manifestazione ancestrale propria dei mammiferi pelosi: la muta. Alcuni ormoni informati dalle ore di luce attivano un processo sincronizzato della caduta con un aumento del numero di capelli che cadono. Indispensabile un’alimentazione sana Per combattere il fenomeno della ca-
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indispensabile per il nostro organismo, andrebbe assunto un litro e mezzo di acqua oligominerale al giorno, anche lontano dai pasti. Una corretta alimentazione contribuisce a garantire uno stile di vita sano, ma è indispensabile modificare altre cattive abitudini, per esempio ridurre il fumo e il consumo di alcol, oltre ad una moderata attività fisica quotidiana, è salutare anche una semplice Simona Dongiovanni passeggiata.
capelli, da sempre simbolo di virilità per l’uomo e di seduzione per la donna, sono intrisi di superstizioni e usanze sacre. In Cina, per esempio, tagliare i capelli era considerato un disonore, in Francia solo i nobili portavano i capelli lunghi, gli eremiti li lasciavano incolti per simboleggiare il loro distacco dal mondo, i soldati romani tagliavano capelli e barba per non offrire una presa ai nemici, le mogli dei marinai non tagliavano i capelli finché i mariti non toccavano terra, pena disgrazie e sventure. L’invincibilità di Sansone era legata alla sua folta chioma! Fino a pochi decenni fa nei nostri santuari si portavano lunghi capelli intrecciati come ringraziamento alla Madonna per grazia ricevuta. In India, ancora oggi accade qualcosa di simile ma con un finale un po’ diverso. Ogni giorno migliaia di persone si recano nei templi indù per donare i propri capelli spontaneamente. Questi vengono raccolti in lunghe code e successivamente tagliati durante i riti religiosi. Nei secoli passati i capelli raccolti venivano bruciati perché considerati inutili ma oggi con l’avvento delle extension e delle parrucche si è creato un mercato fiorente che ha permesso alla popolazione indù di utilizzare i ricavati della vendita dei capelli per mantenere i templi e realizzare scuole e strutture utili. F.L.B.
QUANDO MANGIARE COSA
La frutta di stagione Consumare i prodotti di stagione permette una dieta varia ed equilibrata, assumendo prodotti e sostanze nutritive diverse a seconda dei mesi. E si risparmia sulla spesa quotidiana. I prodotti di stagione, infatti, non provengono quasi mai dall’estero, ma è più facile che siano prodotti a km zero. La frutta di stagione del mese di MAGGIO:
arance, banane, ciliegie, fragole, kiwi, mele.
ALLERGIE
OFFICINALI
23 lizzata per infusi e decotti all’inizio della fioritura. Molto note sono le azioni calmanti ed aromatiche oltre a quelle antispasmodiche e toniche; si usa nei dolori intestinali, nelle infiammazioni respiratorie, per combattere stati di ansia e alterazioni varie. Ha un’azione antisettica nelle irritazioni (viso, occhi); è ottimo coadiuvante nella diarrea dei bambini e nei dolori della dentizione. È la pianta più conosciuta ed usata fra le erbe officinali. L’infuso, di aroma piacevole, è usato contro l’insonnia, nelle digestioni difficili e nelle coliche. È stata posta fin dall’antichità fra i farmaci naturali; Ippocrate la indicò per attenuare i dolori del parto e Paracelso esaltò le sue virtù sedative.
Una problematica in continua ascesa Il Ribes Nigrum calma i tessuti irritati e cura le vie respiratorie
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iamo in primavera e come ogni anno, insieme ad essa, arrivano anche le allergie. Per milioni di italiani inizia un periodo di crisi. Le allergie ai pollini stanno diventando una vera e propria emergenza medica. Il numero di coloro che risentono delle diverse fioriture, da aprile ad ottobre-novembre, è in forte crescita. Le concentrazioni polliniche di questo periodo sono spesso causa di disturbi come riniti allergiche (il raffreddore da fieno) e attacchi di asma, ma anche di dermatiti. Non tutte le allergie sono uguali, perché non tutte le piante fioriscono negli stessi luoghi e tempi. Gli organi corporei soggetti alle pollinosi sono gli occhi e quelli respiratori, naso e bocca. Nel naso si avvertono prurito, starnuti ed accumuli di liquidi e catarro; in bocca difficoltà respiratorie e tosse molesta sino all’asma; negli occhi arrossamento, prurito e lacrimazione. Le allergie sono caratterizzate da una risposta “esagerata” nei confronti di sostanze, denominate allergami (presenti nell’ambiente e/o negli alimenti), riconosciute dal sistema immunitario come estranee e
nemiche, pur essendo di per sé assolutamente innocue. Diversi studi hanno dimostrato che, sebbene si evidenzi con sintomi localizzati apparentemente disgiunti tra loro, l’allergia coinvolge sempre l’intero organismo. Tra tutte le manifestazioni possibili, l’asma è il sintomo più problematico e soprattutto il più rischioso. Una valida alternativa alle cure tradizionali ci viene data dalla natura, attraverso alcune piante che con le loro sostanze aiutano a calmare i tessuti irritati e a curare le affezioni alle vie respiratorie. Un aiuto molto importante ce lo dà il Ribes Nigrum. È un arbusto dalle bacche nere noto per la sua azione cortison-simile. Possiede proprietà antinfiammatorie, antireumatiche e diuretiche. È indicato per allergie, asma allergica, rinite allergica, orticaria, sindromi febbrili influenzali. Viene usato sottoforma di compresse o gocce (gemmo-derivato). È molto importante e opportuno predisporre una terapia di prevenzione che abbia inizio sin dai primi mesi primaverili di fioritura delle piante allergizzanti. Anna De Rosa
ERBE OFFICINALI 4 - CAMOMILLA
La pianta che calma e rilassa Dedicata al dio Sole dagli Egizi... ricorda l’Astro sorgente di ogni energia
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atricaria chamomilla L. (sinonimo di Anthenis nobilis) è una pianta annuale della famiglia Composite, provvista di radice ramosa, con foglie allungate; i fiori, giallo-oro nel disco, bianchi nel raggio, sono il “capolino”. Spontanea in tutta Europa ed Asia minore, è molto comune in ambienti aridi, lungo sentieri, in terreni incolti e in prati erbosi; cresce su tutti i suoli. La parte delle sommità fiorite è uti-
Il significato del nome è rispettivamente matrix (utero), per la proprietà calmante delle contrazioni uterine; chamo (umile), per la facilità con cui si ritrova in natura; milla (mela), perchè ricorda l’odore di questo frutto. Una notazione estetica: si ritiene che risciacquare i capelli con la camomilla possa servire, assieme all’asciugatura al sole, ad ottenere riflessi dorati. Noemi di Recoaro
SPORT
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a storia sportiva di Giuseppe Carafa comincia alla Be-boxe di Copertino. Oggi, a soli 15 anni, è un ragazzo da record.
guida. Da piccolo lo seguivo sempre durante i suoi incontri e allenamenti, mi piaceva guardarlo e intanto “studiavo” e mi innamoravo sempre più di questo sport. Quando hai cominciato a praticarlo? Avevo sette o otto anni, quando ho confidato ai miei il desiderio di iniziarmi alla
I tuoi amici cosa ti dicono? Sono molto legato a loro. Gli amici come la scuola non vanno trascurati. Con loro mi ritrovo spesso, e quando non mi è possibile per gli allenamenti e gli impegni, loro mi comprendono proprio perché sono amici. E la tua famiglia, cosa pensa?
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po’ impegnativo per la tua età? Io amo la boxe. È vero, è una disciplina che ti insegna a lottare. È uno sport di grande destrezza. In una frazione di secondo devi decidere come risolvere un problema, come segnare l’ultima stoccata, la decisiva. Questo mi aiuta anche nella vita. Ne
GI USEPPE CARAFA
“Seguitemi, diventerò il numero uno” A soli 15 anni è l’orgoglio di Ugento e del Salento
Da sinistra: i salentini Giuseppe Carafa, il tecnico Francesco Stifani e Andrea Manco
Lo scorso aprile a Taviano, per il 4° Torneo Quadrangolare - Trofeo Club degli Azzurrini, Giuseppe Carafa, vincitore del Trofeo Azzurrini 2008 (Riccione) e 2009 (Marsala), regala l’ennesima vittoria alla sua Puglia. La gara, che ha visto confrontarsi circa duecento atleti provenienti da ogni regione di Italia, ha rappresentato per i giovani boxeur la speranza di indossare, a pochi mesi, l’ambita maglia tricolore. Ma cos’ha di tanto speciale questo giovane atleta ugentino? Primo: l’età. Ha solo 15 anni ed è già una forte promessa della boxe. La sana ambizione, la determinazione che lo caratterizzano gli fanno tenere alto il sogno di approdare alle Olimpiadi. Secondo: il piglio, la tenacia, la capacità di mettersi in discussione, pur consapevole che nessuna gara, nessun avversario sono scontati. Terzo: la cordialità e il fascino da vendere. Se ne sono accorte le sue tante fans che lo seguono nelle gare, ma che non lo distraggono dal gioco. Giuseppe, come mai la boxe e non il calcio? Il calcio, nella mia famiglia, non è molto seguito. A me piace come tutto lo sport, ma la mia passione è la boxe. Raccontaci un po’ come è nata questa passione… L’amore per la boxe me l’ha trasmesso mio padre; anche lui, infatti, ha praticato per anni questa disciplina e oggi è per me una
boxe. Purtroppo, qui nel nostro territorio, mancavano gli impianti e le palestre idonee per questo tipo di sport, infatti solo all’età di undici anni ho potuto frequentare la Be-boxe di Copertino. Come fai con la scuola tra gare e allenamenti? L’importante è sapersi organizzare. La volontà e la voglia di fare non devono mancare. Questo mi ha aiutato molto ad ottenere grandi risultati anche a scuola.
Mio padre è orgoglioso di me. Mi dà forza e sostegno. Il resto della famiglia è un po’ preoccupato, e teme sempre che possa farmi male durante gli incontri, ma è comprensibile… (sorride) Il pugile a tappeto, knocked down, si rialza prima che l’arbitro termini di contare fino a dieci: anche questo è segno di fortezza, come lo sono anche tutti i sacrifici e le rinunce che fai quotidianamente… Non credi sia tutto un
vale la pena quindi impegnarsi, sempre. Un pugile mito cui vorresti assomigliare? Marvin Hagler e tanti altri ancora. Pensi che per un pugile sia importante solo la forza fisica? La forza fisica rappresenta solo il 5-10% del successo. Sono importanti anche la velocità, la coordinazione, l’elasticità muscolare, l’abilità nei movimenti. Tutti prerequisiti che si migliorano con il lavoro, l’allenamento, la costanza. Quindi non è solo esercizio fisico! Molti ragazzi della tua età sognano di diventare dei campioni e di sfondare nel calcio, nella pallavolo. Ma poi gettano la spugna, forse perché sono i primi a non crederci. Tu che, invece, spesso non sei il solo “a darle”, cosa vorresti dire a questi ragazzi? Non demordete! L’importante è non mollare! Non fatevi prendere dalle paure, non scoraggiatevi davanti alle fatiche, agli insuccessi e ai fallimenti. Puntate sempre in alto! Il tecnico Stifani della boxe dice che è un cammino umano, fatto di lacrime, gioie, sorrisi e fatiche. Molti di voi faranno della boxe un cammino di vita, altri decideranno di appendere i guantoni al chiodo. Possiamo chiederti qual è il tuo sogno nel cassetto? Le Olimpiadi. Credo di poterci riuscire. Proprio poche ore dopo l’intervista, Giuseppe riceve la bellissima notizia della sua convocazione ai Tornei Mondiali 2010, che si terranno quest’estate. E dal 16 maggio comincerà la preparazione per un match internazionale, in Francia. Felici con lui gli facciamo un grosso “in bocca al lupo”! Chiara Congedi
SPORT
FRANCESCA IASI
Una medaglia d’oro da Neviano
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Nei 200 misti batte le avversarie più grandi e diventa campionessa italiana
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ale in cattedra in quel di Neviano, dopo gli ultimi e strabilianti successi nei campionati nazionali ragazzi di Riccione 2010, uno sport duro e faticoso come solo il nuoto può essere. Francesca Iasi, una ragazzina di appena 13 anni, è riuscita a tener testa ad avversarie più grandi di lei - pur avendo alle spalle un viaggio in macchina di mille e più chilometri - regalando a se stessa, alla società per la quale gareggia (la Fimco
Sport Maglie) e alla sua famiglia, la medaglia d’oro di campionessa italiana nei 200 misti (tempo 2.22.02) e la medaglia d’argento nei 400 misti. Leva nuoto 1997, ha cominciato a praticare questo sport davvero molto piccola, dopo un’infanzia vissuta fra i monti del Trentino, ironia della sorte, il nuoto sembra proprio averla assorbita completamente. Si allena ogni giorno dal lunedì al sabato negli impianti della piscina comunale di Maglie con la Fimco Sport del presidente Gigi Mileti. Grintosa e puntigliosa nel preparare ogni gara, segue alla lettera le indicazioni del suo allenatore Giovanni Gigante: è diventata, fra l’altro,
campionessa regionale assoluta nei 400 misti. Un potenziale davvero enorme per chi il nuoto lo segue da vicino, e fa ben sperare in un futuro da vera campionessa, anche se lei, Francesca, tende a ridimensionare ed evita i riflettori puntati sulla sua passione. Nel meeting Città di Castello del 2009, in vasca da 50, ha trionfato nelle varie specialità dai 100 e 200 rana, 200 misti, fino ai 200 stile libero. Ma l’emozione più grande resta la premiazione con medaglia d’oro, negli ultimi campionati nazionali del 26-28 marzo di Riccione 2010, consegnata da Alessia Filippi, campionessa del Rocco Iasi mondo.
PRIMI PIANI
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l nome sarà anche pretenzioso, quasi blasfemo, ma è accattivante, diretto e risoluto, proprio come il suo creatore: Alzati e Cammina è la nuova invenzione del fabbro Nunzio Casciaro di Vignacastrisi. Un’opera che, al di là del nome, farà parlare di sé. L’artigiano ci accoglie per le vie del paese costellate in ogni dove da sue creazioni, dai lampioni antichizzati del centro storico allo “scalino fantasma” fino alla geniale soluzione per cancelli su piano inclinato dell’“Uovo di colombo”, di ognuna racconta la storia com’è nata e il successo che ha riscosso. Signor Casciaro, cosa l’ha spinta a realizzare “Alzati e Cammina”? «Ero ad una fiera, dove esponevo i la-
“Vi presento Alzati e Cammina” IL FABBRO-INVENTO RE
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Nunzio Casciaro, il padre dell’Uovo di Colombo e la sua ultima trovata
cio e camminare. Il prossimo obiettivo sarà quello di migliorare l’efficienza di Alzati e Cammina, sulla macchina sono puntate le speranze più ardite: il desiderio di chi sogna di librarsi autonomamente dalla realtà prigioniera della malattia. Nell’attesa che Alzati e Cammina, la creazione dal nome scomodo e ambizioso, possa distinguersi e diventare un mero sollievo per i disabili, auguriamo un buon lavoro al “fabbro impegnato Nunzio Casciaro”. Francesco Piscopello
Gli obesi aumentano al Sud Snack, dolci, bevande iperzuccherate e alcolici invece di frutta e verdura e una sana dieta mediterranea. Questa una delle cause principali che fa ingrassare l’Italia. L’ultimo rapporto di Osservasalute, presentato alla Cattolica di Roma, registra un aumento delle persone in sovrappeso, che costituiscono il 35,6% della popolazione. Al Sud le percentuali più alte. Gli obesi aumentano con l’aumentare dell’età e diminuiscono fra gli anziani; in maggioranza sono uomini. La Redazione
È nato ed è già su Skype vori e le mie prime invenzioni, si avvicinò una ragazza paraplegica che, complimentandosi per le realizzazioni, mi disse se pensassi mai a loro. Io rimanendo stupido da quella frase, le risposi che l’avrei fatto, e da lì è cominciato tutto. Ho cominciato a chiedermi cosa potessi fare e la risposta l’ho avuta lo scorso agosto, si chiama “Alzati e cammina” - ci dice illustrando le linee guida davanti alla fotografia del prototipo - stabilità, equilibrio e trazione sono le parole chiave delle stampelle meccaniche Alzati e Cammina, realizzate per permettere ai disabili di potersi muovere alzandosi dalla sedia a rotelle o
dal letto, di camminare liberamente, senza alcun aiuto se non quello delle proprie braccia». L’ispirazione l’ha avuta studiando il movimento dei quadrupedi; le stampelle, infatti, sono dotate di un sistema che permette la trazione su quattro “gambe”, assicurando equilibrio e stabilità grazie al supporto di due aste. Il macchinario si rivela molto pratico per il disabile che con l’aiuto delle proprie forze riesce a “indossare” le stampelle; in seguito, facendo forza sulle due impugnature nella parte superiore, può dare lo slan-
Presso il presidio ospedaliero Macedonio Melloni di Milano è partito un progetto che mantiene in contatto le neomamme con le famiglie e gli amici a casa, subito dopo il parto. Un videofonino da 7 pollici touchscreen fa comunicare a voce e via chat sia gli utenti Skype (gratuitamente) sia chi possiede una linea telefonica classica (ad una tariffa vantaggiosa). Gli stessi videofonini saranno a disposizione delle ostetriche per assistere le neomamme dopo le dimissioni. La Redazione
MUSICA
PREMIO EMOZIONI
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Alcuni dei preziosi legni in mostra a Matino
Il festival delle canzoni di
Battisti
M U S I C U LT U R A 2 0 1 0
Ritratti d’artista …in musica Avviata la terza rassegna concertistica del Conservatorio Tito Schipa
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ono aperte le iscrizioni al Premio Emozioni, un concorso ideato dal presiccese Salvatore Sponsiello, con il patrocinio dei Comuni di Acquarica del Capo e di Presicce. Tutti gli iscritti saranno sottoposti a delle selezioni, per verificare le proprie capacità canore e interpretative: solo dodici di essi potranno esibirsi in Piazza dell’Amicizia ad Acquarica del Capo, nella serata del 10 luglio 2010. Una giuria composta da sette persone si occuperà della scelta dei sei finalisti che avranno il privilegio di presenziare la gara finale di Piazza del Popolo a Presicce, il 23 luglio 2010. Ai vincitori sarà consegnato il Premio Emozioni, un mezzobusto in legno che rappresenta il memorabile cantautore, creato da un artigiano locale. Ospite speciale della serata sarà Mauro Masè, sosia ufficiale di Battisti e vincitore di Momenti di gloria, trasmissione che fu condotta da Mike Buongiorno. L’iscrizione al premio è gratuita e per partecipare è necessario inviare una mail all’indirizzo premioemozioni@gmail.com oppure telefonare al numero 347.84.92.639. Valentina Marra
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n collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Lecce e col patrocinio dei Comuni di Alessano, Carmiano, Matino e Specchia, il Conservatorio “Tito Schipa”, sotto la guida esperta di Elsa Martinelli, docente di letteratura poetica e drammatica, ha dato vita ad una terza edizione particolarmente interessante di MusiCultura, rassegna di concerti e di conferenze, che si è aperta lo scorso 20 aprile presso il teatrino dell’ex Convitto Palmieri, a Lecce. Il debutto ha interessato la performance del DanzArte team nella cornice di noti brani musicali sul tema dei colori. Nel repertorio, dedicato al periodo che va dall’Età Barocca al Novecento, non poteva mancare lo scorso 7 maggio, ancora nell’ex Convitto Palmieri, l’omaggio a Chopin nel bicentenario della sua nascita, mentre si terrà il 16 maggio, presso il palazzo dei Marchesi del Tufo a Matino, il concerto dedicato ad un altro grande della musica classica: Beethoven. I brani del musicista saranno eseguiti dall’ensemble di fiati del conservatorio, diretti dal maestro Giovanni Pellegrini. Subito dopo il concerto sarà possibile ammirare l’esposizione di preziosi strumenti a fiato (flauto, clarinetto, corno, fagotto, oboe, ecc.) messa a disposizione dal col-
lezionista Francesco Spada. Da non perdere il concerto del 28 maggio in onore di Cloe Elmo, mezzosoprano leccese dal talento straordinario, festeggiata a 100 anni dalla sua nascita sempre presso l’ex Convitto Palmieri. Qui MusiCultura si concluderà con la serata del 12 giugno dedicata al percussionista e compositore italo-tedesco Antonio Amoroso. Gli altri due appuntamenti si terranno il 10 giugno a Specchia presso il Convento dei Francescani Neri e l’11 giugno ad Alessano
presso l’Auditorium Benedetto XVI. Un’iniziativa, dunque, forte dello straordinario talento dei docenti e degli allievi del conservatorio leccese che hanno la possibilità di esibirsi davanti a compositori appartenenti al panorama internazionale della musica, nonché un’importante occasione di avvicinamento per il pubblico salentino alla realtà artistico-culturale di cui il conservatorio leccese è da sempre grande interprete. Valentina Rosafio
A L G R I D O “ M A M M A L I TA L I A N I ”
Ritornano gli Après la classe
In uscita dal 20 aprile l’attesissimo album della band salentina
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uovo look e nuovo album per gli Après la classe, affermato gruppo salentino che dopo quattro anni dall’ultimo successo, Luna Park, torna sulle scene discografiche con il singolo “Mammalitaliani”. Il nuovo lavoro, distribuito dalla Universal Music Group-etichetta Sunny Cola, già in uscita dal 20 aprile, vanta la collaborazione con artisti del calibro di Caparezza, amico e conterraneo, che insieme agli Après ha scritto 2 dei 13 brani del cd. “Mammalitaliani si ispira all’espres-
sione mamma li turchi, grido di paura che rievoca il periodo dell’invasione turca sulle coste pugliesi e che oggi può ben adattarsi alla situazione di crisi politica ed economica non solo mondiale, ma anche interna dell’Italia - commenta Cesko, voce del gruppo insieme a Puccia, sul singolo che dà il titolo all’omonimo album - abbiamo pensato anche al periodo storico-sociale che gli italiani in generale vivono, periodo in cui l’apparire è diventato più importante dell’essere e l’avere più importante del dare”. Nel singolo emerge evidente una critica all’italico “spaccone”, ma non solo; i 13 brani, infatti, spaziano dalla politica ai temi sociali più attuali, dalla fede all’amore. Un vortice di passioni in chiave musicale capace di coinvolgere persino un artista che con la musica ha poco a che fare, come Gianni Calignano, stilista originario di Nardò, che attraverso i suoi abiti è stato in grado di affermarsi a livello nazionale e internazionale. È stato lui a vestire Cesko, Puccia, Combass e Rekkia. Due mondi contrapposti che hanno saputo ben unirsi grazie all’elemento che li accomuna, la passione e l’amore per l’arte. I costumi dei quattro componenti della band si differenziano da particolari che permettono ad ognuno di ritrovare la propria personalità. Un quadro perfetto esaltato nelle foto della copertina e dell’intero book fotografico curato da Flavio&Frank photographers, che da tempo dirigono la fotografia degli Après e di altri importanti artisti salentini apprezzati a livello nazionale come Negramaro, Caparezza e Sud Sound System. Maria Antonietta Quintana
CINEMA - FOTOGRAFIA
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he crudele il Cinema. Nella mia libreria sono allineati centinaia di libri; i più fortunati in verticale, gli altri come sono riuscito a incastrarli, stile tetris. Scorro i titoli e ricordo i momenti della mia vita in cui li lessi. Finito un libro, però, la
tare il senso e ricostruire il significato. Il Cinema invece ha bisogno di un set e di oggetti veri da riprendere e attrici, attori, di carne. Guardando “I ponty di Madison County” (“The bridges of Madison County” 1995, Clint Eastwood) oggi, a distanza di anni, mi
SET A BARI E SUPERSANO
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Il giuramento in Puglia: il cinema si gira qui Quattro settimane di riprese per il nuovo film di Pellegrini
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ono iniziate il 3 maggio a Bari, e proseguono fino a fine mese a Supersano e nella zona del basso Salento, le riprese del film Il giuramento di Ippocrate di Lucio Pellegrini, regista di E allora mambo e Tamdem. La pellicola vede protagonisti Stefano Accorsi (Mario) e Pierfrancesco Favino (Luca) in un triangolo amoroso che ricorda Jules et Jim e che coinvolge il personaggio interpretato da Vittoria Puccini (Ginevra). Mario e Luca sono due amici inseparabili, sin dai tempi dell’università. Laureati in medicina, si innamorano della stessa donna, Ginevra, che, sopresa sorpresa... sceglierà “il bello” dei due e per un amore che si viene a formarsi, ecco che un’amicizia si spezza. Luca partirà per l’Africa a esercitare la sua professione, là dove ce n’è sempre un costante bisogno. Dodici anni dopo però Marco e Ginevra lo raggiungeranno: tutto verrà rimesso in discussione e l’amicizia tornerà a rivivere in mezzo a loro. Il film è prodotto da Fandango di Domenico Procacci in collaborazione con Apulia Film Commission. La pellicola è attesa nelle sale cinematografiche a fine anno. Non dovremo quindi aspettare molto per vedere gli angoli di casa nostra ripresi sul grande schermo. Renata Moio
Stratagemmi cinefili e lotte impari Ovvero quando l’amore per la Settima Arte obnubila la razionalità
storia è cristallizzata per sempre, e non potrà più succedere niente di nuovo giacché con la parola “Fine” irrimediabilmente non avrai più nuove notizie sui tuoi personaggi. Per questo ho tantissimi libri non finiti. Voglio che i più importanti per me restino sempre con qualcosa da dirmi. Se posso fermarmi nella lettura, compiendo un sovraumano atto di volontà, nella visione di un film il gesto risulta decisamente più difficile. Uscendo da una sala cinematografica non sto riservandomi il gusto di una visione futura, sto affermando quanto non mi stia piacendo quella pellicola! Non c’è modo di fare altrimenti: il film va visto fino alla “Fine”. A differenza di ciò che faccio con la letteratura, non amo comprare e archiviare pellicole, salvo che non sia per motivi di studio o in rare occasioni dove l’acquisto impulsivo si impone sul momento (e ciò ha a che fare con una dose di masochismo, vedere più avanti). Mi piace avere la mia cineteca in testa, e da quelle parti far visita quando più ne ho voglia. Sono fermamente convinto che tutto questo abbia a che fare con la morte. La macchina da scrivere stampa lettere d’inchiostro su carta porosa e il nostro cervello è così astuto da non fermarsi al supporto ma di interpre-
chiedo quante volte Meryl Streep si sia tagliata i capelli; quelli che vedo già non esistono più. La manopola della radio che il marito continua a toccare in macchina, mentre Clint Eastwood forse se ne sta andando per sempre e lei sta morendo un po’, sarà
sempre in quella macchina? Forse sì, solo più consumata; o magari nel magazzino di uno sfasciacarrozze, testimoniando niente a persone cui non interessa. Il Cinema allora è crudele, e per non soffrire troppo decisi tanto tempo fa di non aiutare la morte a
Una mano grande Comunicare con le immagini, attraverso l’emozione di una foto. Ogni mese l’associazione Photosintesi ne sceglierà una per i lettori de Lo Scirocco, un trampolino fatto di luce e colori per tuffarsi nel mondo.
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na mano grande per sorreggere il capo, una mano grande per guidare la crescita, una mano grande per ricevere uno schiaffo quando è necessario, una mano grande per essere aiutati nel momento del bisogno, una mano grande su cui fare affidamento in ogni momento, una mano grande che solo una mamma può dare. Dati di Ripresa Canon EOS 400D - Obiettivo 18-200/3,5-6,3 - Esposizione Manuale - Otturatore 1/30 - Apertura f: 6,3 - ISO 100
lavoro, non immagazzinare polaroid destinate a sbiancarsi e ad essere bugiardi testimoni di una realtà che è stata solo per un battito d’ali. Decisi di tenermi le visioni dentro, nell’assurda convinzione di regalar loro il sogno della possibilità di un altro futuro, di altre scelte. In cui Meryl potrebbe gridare, gridare, scendere da quella macchina e sparire all’orizzonte, lontana da tanta medioLuca Nieri crità.
L’Associazione culturale Photosintesi Photosintesi è un’associazione di fotoamatori che ha sede a Casarano, in via Canova 44, ma opera in tutto il Salento. Ha una scuola di fotografia, organizza concorsi nazionali, fotoviaggi, mostre fotografiche e tra i suoi quasi 100 iscritti ha molti talenti, giovani e meno giovani. Photosintesi ha dato una svolta all’arte fotografica salentina: è un gruppo di persone molto eterogeneo e di ogni estrazione sociale che ha fatto della moralità e della serietà i suoi cavalli di battaglia per stare insieme e vivere la vita associativa. Il sito web ufficiale (www.photosintesi.it) è molto visitato e offre giornalmente nuovi spunti e iniziative.
U N L I B R O A L M E S E x 12 MESI Ulisse da Baghdad
P R I S M A Newsletter di cultura, spettacolo e voglia di vivere (meglio)
Shakespeare a metà prezzo Un mese ad un autore, per diffondere ossigeno culturale
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trappare una persona al buco nero della non-lettura è un’impresa titanica, quasi disperata: ma urgente e necessaria. Un ruolo positivo, possono giocarlo le librerie, chiamate ad essere qualcosa di più che semplici “negozi”: centri culturali, punti d’incontro fra autori e lettori, palestre di pensiero e di sperimentazione. Fra le tante, ecco una proposta: dedicare ogni mese ad un autore, proponendo sconti e iniziative “ad hoc”. Dodici scrittori all’anno da mettere sotto l’occhio dei riflettori, a partire dall’immenso Shakespeare. La sua opera è una mappatura completa della nostra esperienza spirituale, una straordinaria e sempre attuale testimonianza della drammaticità della condizione umana, un vortice poetico di valori, ideali e passioni. Un mese da dedicare tutto a lui: i suoi libri a metà prezzo, conferenze di poeti e scrittori, letture recitate (i “Sonetti”, in particolare), proiezioni commentate di film ispirati alle sue tragedie e commedie e perfino concerti di musica elisabettiana... Si potrebbe poi proseguire con altri autori e la scelta è vastissima. Gli altri undici potrebbero essere, in ordine sparso: Luigi Pirandello, Molière, Jane Austin, Giacomo Leopardi, Joseph Roth, Alessandro Manzoni, Hermann Hesse, Jack London, Andrea Camilleri, Grazia Deledda, Herta Muller. Poi, l’anno seguente, un’altra squadra di “magnifici dodici”... Di mese in mese, di anno in anno, potremmo aiutare nuovi lettori a “nascere” e a “crescere”, diffondendo ossigeno culturale in quest’aria satura di anidride carbonica d’origine televisiva e digitale. Costa tempo, fatica e soldi, ma Gianni Maritati qui si gioca il nostro futuro.
A
l mio paese non c’era un pirotecnico famoso, ma solo un povero diavolo di nome Filandro, mastro Filandro, per tre quarti del corpo ustionato, deformato e cicatrizzato, il quale campava la grama vita sparando mortaretti dietro le processioni e fornendo ai ragazzi i petardi di Natale e Carnevale; ma era escluso, per incapacità, dalla grande sagra del Santo protettore. Allora i “priori” ricorrevano ai pirotecnici di cartello dei quali la Puglia era, e credo che sia tuttora, vivaio inesauribile. Non c’è campanile senza pirotecnico. Mancherà in molti villaggi l’acqua, in nessuno manca il fuoco. L’artigiano tipico e autoctono della Puglia è il pirotecnico. E se pure è vero che tutto nella vita si può diventare, da poeta a brigante, pirotecnici bisogna nascere. Si nasce, e si tira avanti, felici e pezzenti, sapendo che un giorno finiranno sfracellati dall’esplosione, o ne usciranno, ch’è malanno da cui scampi Iddio le sue creature, monchi e ciechi. La gioia loro è mistica ebbrezza, e si consuma in un’ora d’incantesimo, tra le undici di sera e la mezzanotte, a coronamento della grande festa. Per poco denaro disseminano il cielo di folgori e firmamenti. Studiano durante il letargo invernale nuove miscele e dosature, per raffinare colori e indurire cannonate, alla ricerca incessante del sempre più spettacoloso e meraviglioso e pericoloso. Ogni anno si ha da presentare una novità, che abbagli il pubblico e mortifichi i concorrenti. La rivalità tra questi creatori di fuoco è di tempra spartana: e lo sanno i patroni delle sagre, che ne approfittano mettendoli a micidiale competizione. Ogni grande festa di Santo protettore è coronata da due fuochi d’artificio, qualche volta da tre. Poco è il denaro assegnato all’artefice modesto e glorioso: ma lo compensa la gioia dell’applauso decretato dalla fol-
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La storia di un migrante alla ricerca di una strada verso l’Europa
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’Ulisse dei nostri tempi è un migrante, che scappa da guerre e carestie, in Medio Oriente o Africa, per trovare una strada verso la “fortezza Europa”. Protagonista di questa odierna Odissea è Saad Saad, “che in arabo significa ‘speranza speranza’ e in inglese ‘triste triste’”. Giovane iracheno sopravvissuto alla dittatura di Saddam Hussein, al clima di paura e paranoia, torture e incarcerazioni arbitrarie, embargo. Ma ogni possibilità cade quando, dopo l’intervento degli Stati Uniti in Iraq nel 2003, Saad perde chi ha di più caro. L’autore accompagna il suo “Ulisse da Baghdad” attraverso l’incontro con i lotofagi, moderni contrabbandieri fumatori di oppio, con Circe, funzionaria delle Nazioni Unite che gli rifiuta lo status di rifugiato perché ora che l’Iraq è stato “liberato” bisogna solo pazientare, e poi le Sirene, un ciclope, Nausicaa, bella siciliana che lo trattiene per un po’ dal suo viaggio verso Londra. L’amata Itaca è l’Iraq, ma al contrario di Ulisse, Saad deve allontanarsene per poter vivere, l’Odissea non è più un ritorno ma un’andata. Dopo un inizio incantevole, la scrittura di Eric-Emmanuel Schmitt da soave si fa didascalica. Le tragedie contemporanee sono sciolte in questa favola contemporanea, delicata ma troppo impegnata a spiegare la morale passo per passo piuttosto che lasciar parlare la storia.
Jole Chiara Romano, QUIETE E PRIMAVERA, L’Autore Libri Firenze, 2009 (euro 9,00) Jole Chiara Romano è nata e vive a Lecce. Laureata in filosofia e pedagogia presso l’Università di Lecce, insegnante, scrive in prosa e poesia sia in vernacolo che in lingua italiana.
Eva Brugnettini
Q U A D E R N O
S A L E N T I N O
a cura di Giovanni Coluccia
Un invito alla lettura dei nostri autori, attraverso alcune delle loro pagine più significative
Fuochi d’artificio Michele Saponaro Michele Saponaro nacque a San Cesario di Lecce nel 1885. Dopo gli studi classici al Palmieri e la laurea in Giurisprudenza conseguita a Napoli, vinto un concorso come bibliotecario, si trasferì a Catania, dove ebbe modo di conoscere Verga, Capuana e De Roberto. Scrisse le prime opere in versi ed in prosa con lo pseudonimo di Libero Ausonio. La notorietà, improvvisa e clamorosa, giunse con il romanzo La Vigilia, del 1914, oggetto di entusiastiche recensioni da parte della critica. Nello stesso anno Saponaro venne trasferito a Milano presso la Biblioteca di Brera. Dimessosi dagli incarichi di bibliotecario per rimanere fedele alla propria vocazione giornalistica e letteraria, divenne caporedattore della “Rivista d’Italia” ed ebbe modo così di stringere rapporti ed amicizie con i maggiori scrittori italiani dell’epoca. Collaborò in qualità di giornalista con i quotidiani del tempo. Nonostante la fama e la notorietà, derivanti dal grande successo dei numerosi romanzi, novelle e biografie di illustri personaggi della storia e della letteratura, Saponaro condusse una vita appartata e schiva: “Sono tutto ruvidità, spigoli e spine, come un pruno selvatico. La solitudine in me non è tanto elezione, quanto necessità naturale”. Morì a Milano nel 1959. Ricordiamo, tra le opere più importanti, FIORELLA, IL PECCATO, ADOLESCENZA e il postumo DIARIO.
la al vincitore. Cento braccia lo levano in alto in giro come la statua del Santo. Di questi pirotecnici laureati il paese vicino al mio, ch’è appena un paesino, ne allevava non uno, ma due, glorie entrambi dell’intera regione: il primo già declinante, l’altro sorgente e sfolgorante. Questo si chiamava Oronzo Poto, e divenne in breve famosissimo. Credo che acquistasse anche una certa agiatezza: superiore a quella media dei suoi colleghi, non quanta ne meritava. Per amor di cose forestiere, una volta chiamarono a Lecce il Baiocchi abruzzese, che tanto nome aveva in ogni parte d’Italia; e portò il Baiocchi qualche cosa nuova, ma la fece pagare a peso d’oro, non di polvere pirica, offrendola – perfetto amministratore e regista del suo patrimonio – a piccole dosi, in mezzo a lunghe pause di buio e silenzio, come i versini dei poeti odiernissimi nel mezzo della grande pagina deserta. Ma quando poi il Poto, scapigliato, smisurato, prodigo dilapidatore, tirò tutte le sue risorse, e le buttò all’aria in un’esplosione finale di razzi multicolori e multirombanti, che pareva cielo e terra e le case tutte si spaccassero per accogliere tanto fuoco, la folla sbigottita veramente restò col cuore alla gola e senza fiato. Credo che anche il Baiocchi sovrano ne portasse un’impressione di stupore e invidia. Ed egli veniva accompagnato da un’artiglieria di ordigni ferrati, dove il Poto, artefice primitivo, ogni arma si costruiva con le sue mani. Questo per spiegarvi in che modo e per quali vie nacque in me il gusto dei fuochi d’artificio, il quale gusto, favorito e sollecitato da natural disposizione, se il destino non mi avesse condannato ad essere uccel di bosco (ingabbiato), avrebbe fatto di me un eccellente pirotecnico. E forse mi sarei arricchito. […] Tratto da: www.michelesaponaro.eu
30 affinati in barriques. Il Sangiovese Grosso, comunemente denominato a Montalcino “Brunello”, prende il nome da una mutazione clonale dell’acino del Sangiovese tipico, divenuto più grosso. Il suo vino presenta una maggiore struttura, ma sono pressoché identici sotto il profilo aromatico: hanno entrambi una lunga tradizione di vini di altissima qualità, conosciuti in tutto il mondo. Le radici del successo dei due grandi cugini di “sangue” parlano di Chianti Doc sin dal 1967 e di Brunello di Montalcino Doc sin da 1966 che, nell’ambito territoriale aziendale, è prodotto esclusivamente da Sangiovese. Test guida: degustazione di un ottimo rosso Docg
Per la primavera ormai in fiore siamo certi di fare cosa gradita ai nostri cari lettori presentando un piatto fresco, elaborato con prodotti tipici di questo periodo che renderanno ancora più piacevole la preparazione del dolce di maggio.
D E G U S TA N D O
Vini di successo con il Sangiovese di Romagna Diffuso su tutto il territorio nazionale, in Puglia in particolare
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l Sangiovese di Romagna, importantissimo vitigno diffuso in tutta Italia ed in Puglia in particolare, ha trovato nell’Emilia Romagna e nella Toscana la maggiore espressione qualitativa e la massima diffusione. Oltre che nel lieve sentore floreale di iris, di viole e di rose rosse, il Sangiovese trova nell’espressione fruttata del vino giovane il suo punto di forza: ciliegia, amarena, fragoline di bosco, mirtilli, more, prugne, visciola, ribes nero sono i sentori a lui maggiormente associati; a seguire sentori di marmellata di prugne, di castagne bollite, di passata e confettura di amarena, di confettura di prugne, di ciliegie e marasche sotto spirito per quei vini di grado alcolico sostenuto ed invecchiati in serbatoi inox. Completano il quadro aromatico del vino sentori speziati di pepe nero, cardamomo, cacao amaro e balsamici di menta, chiodi di garofano, cannella, vaniglia ed eccezionalmente di cuoio per i vini
Sangiovese Grosso “Brunello di Montalcino” a gradi 14% vol. vinificato in purezza, vendemmia 2006. Tipicità: 90% Colore: rosso granato classico molto luminoso; Tonalità ed intensità cromatica: ottima; Profumo: complesso, lievemente fruttato di fragoline di bosco, note di sottobosco, tabacco e di rosa appassita; Finezza olfattiva: molto fine; Intensità olfattiva: molto intensa; Franchezza olfattiva: franco, gradevole; Persistenza aromatica olfattiva: eccellente, molto lunga; Sensazione gustativa: molto gradevole - in equilibrio con la componente tannica - ottima; Sensazioni retro-olfattive: positive al 90%.
AMICI ANIMALI
Pantaleo Provenzano
casalingo (si posolti proprietari L’alimentazione del cane pasto sono utilizzare in fiocchi utilizzano Breve guida ad un corretto approccio alimentare o anche soffiati) e vanno un’alimentaS ECONDA PARTE uniti in un unico pasto zione di tipo casalingo alla carne o alle sue alper il proprio animale, alternative come pesce o cuni lo fanno perché riuova ecc. pongono poca fiducia La pasta e il riso vannegli alimenti industriano serviti ben cotti, se il li, altri per ragioni ecoriso viene fornito abinomiche; va comunque tualmente, di tanto in detto che alimentare tanto andrebbe lavato l’animale con una dieta dopo la cottura per evicasalinga è un compito tare un eccesso di amido. altamente responsabile Il pane è molto indie non basta fornire al cato perchè contiene imcane gli avanzi della taportanti principi nutrivola (di sicuro molto grativi, stimola la salivazione diti alla maggior parte e mantiene puliti i dendegli animali) che poti, ma deve essere somministrato almeno raffermo trebbero alla lunga essere responsabili di eccessi o cadi un paio di giorni o biscottato al forno (da evitarenze alimentari. re il pane fresco). Un pasto preparato in casa dovrà contenere proteine La verdura dovrebbe costituire almeno un 10-15% sotto forma di carne bianca o rossa, carboidrati di oridel totale della razione meglio se cotta per essere più gine vegetale sotto forma di verdure, cereali, pane secdigeribile; con la cottura gran parte delle vitamine venco, pasta o riso. Le proteine della carne potranno esgono perse perciò è bene conservare l’acqua di cotsere sostituite una o due volte la settimana da quelle tura delle verdure per cuocervi la pasta o il riso o per del pesce, delle uova o del formaggio magro. aggiungerla ai cereali soffiati. La carne, base dell’alimentazione quotidiana, pur Per quanto riguarda le quantità di questi alimenessendo molto nutriente, deve essere integrata con alti è bene rivolgersi al veterinario per una dieta bitri alimenti. Da preferire la carne con una certa perlanciata tenendo anche conto dell’età, della taglia e centuale di grasso, che va fornita all’animale semdelle abitudini dell’animale (vita attiva o sedentaria). plicemente scottata in acqua bollente per qualche miI cibi da evitare sono gli avanzi di cucina molto connuto (triturata o in pezzi più o meno grandi in base diti, speziati e piccanti, le ossa lunghe di pollo e coniall’età e alla taglia dell’animale). Il pesce è un ottimo glio, la carne di maiale, patate, piselli, fagioli e cavoli sostituto della carne ma non deve mai essere som(responsabili di un’eccessiva fermentazione), dolciuministrato crudo e deve essere privato delle lische. Le mi, pane fresco; da evitare assolutamente poi cipolle uova possono essere somministrate sia cotte che e cioccolata in quanto contengono delle sostanze alcrude (non più di due volte a settimana). tamente tossiche per il cane. (continua) Ippazio Aretano I cereali sono una componente indispensabile del
F R A G O L E C O N C R E M A D I R I C O T TA Ingredienti per 6 persone:
• 500 gr. di fragole • 150 gr. di zucchero • 300 gr di ricotta • una tazzina di latte • 2 uova • un bicchierino di brandy • 2 cucchiaini di zucchero vanigliato • un bicchiere di panna montata Per prima cosa passare la ricotta al setaccio, quindi riporla in una terrina e successivamente incorporarvi, mescolando con un cucchiaio di legno, lo zucchero ed i tuorli delle uova. Unire, a cose fatte, il brandy ed aggiungere, a poco a poco e sempre girando delicatamente, la panna e gli albumi montati a neve ben ferma. Conservare la crema in frigorifero. Pulire le fragole, tagliarle a pezzetti, cospargerle poi con lo zucchero vanigliato e quindi lasciarle insaporire per mezz’ora. Distribuirle nelle coppette, coprirle quindi con la crema e tenere in frigo un’ora prima di servire il tutPaola Colosso to. Buona Primavera!
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MEN SILE IN DIPEN DENTE D’I NFO RMAZ ION E è pubblicato da
SCIROCCO EDITORE di Paolo Schiavano DIREZIONE
E
AMMINISTRAZIONE
Via Piave, 24 - 73059 UGENTO (Le) info@loscirocco.it cell. 380.63.59.149 tel/fax 0833.55.48.43 DIRETTORE RESPONSABILE: Chiara Schiavano CAPO REDATTORE: Renata Moio REDAZIONE: Mery Albertini, Marialuisa Ferrarese, Maria Grazia Labbate, Roberto Maruccia, Serena Rollo, Gianvito Negro Valiani, Simone Zecca REDAZIONE GRAFICA E PROGETTO: Rolando Civilla SEGRETERIA DI REDAZIONE: Sabrina Maruccia HANNO COLLABORATO: Ippazio Aretano, Federico Baglivi, Francesca Loredana Bello, Eva Brugnettini, Marco Cavalera, Marco Centanni, Paola Colosso, Giovanni Coluccia, Chiara Congedi, Tony Damascelli, Dario De Giorgi, Silvia De Nizza, Francesco De Nuccio, Anna De Rosa, Vincenzo Del Tufo, Simona Dongiovanni, Donatella Ferrise, Pietro Fornaciari, Massimo Fracasso, Rocco Iasi, Ettore Labbate, Vito Lisi, Gianni Maritati, Valentina Marra, Emanuela Marrocco, Laura Marrocco, Rocco Martella, Alice Moio, Luca Nieri, Paul O’Brien, Maria Grazia Petraglia, Francesco Piscopello, Cristina Polverre, Pantaleo Provenzano, Gabriella Pozza, Maria Antonietta Quintana, Daniela Ricchiuto, Federica Ricchiuto, Silvia Rizzello, Valentina Rosafio, Andrea Sacchi, Letizia Sarallo, Elisa Surano, Umberto Torsello, Laura Zecca FOTOGRAFI: Salvatore Bello, Luigi Mauramati UFFICIO COMMERCIALE E PUBBLICITÀ: Doris Ria 329.39.15.761 Emanuela Gaetani 320.08.85.843 Giuseppe Chiarillo 349.35.85.097 DISTRIBUZIONE: Roberto Maruccia, Ivan Argilia, Vincenzo Del Tufo, Antonio Chiga STAMPA: Master Printing s.r.l Via delle Margherite, 20/22 - Modugno (BA)
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Rubrica a cura di Roberto Maruccia
12. MERCOLEDI
• GALATINA, Sala Contaldo di Palazzo Z. Rizzetti, ore 18:30,
Giancarlo Vallone in Galatina al tempo degli Spinola.
13. GIOVEDI
• GALLIPOLI, Lido Conchiglie, ore 2:00-21:15, 1° CHEROKEE PARTY, esibizione di gruppi musicali, info: 328.0444115 • LECCE, Ass. Culturale Sce-
nastudio, fino al 15, ore 21:00,
rassegna Il Teatro delle Donne, in Taci, tocca a me, info: 0832 523264.
14. VENERDI
• LECCE, Teatro Antoniano, ore 20:30, In Corpore, spettacolo teatrale, info: 0832 392567. • OTRANTO, Castello Aragonese, ore 16:00, convegno Alimentare il Turismo, info: www.comune. otranto.le.it • OTRANTO, Piazzetta Torre Matta, fino al 27, ore 22:30, rassegna musicale Word&Sound, info: www.comune.otranto.le.it • SQUINZANO, Istanbul cafè, Yes Daddy Yes live in concerto, info: 340 4649571.
Per proporre l’inserimento di appuntamenti in questa pagina utilizzare l’indirizzo e-mail (inprogramma@loscirocco.it) o telefonare (329.39.15.392). • SPONGANO, ex-Mercato Coperto, dalle ore 21:00, Rock Pride fest 2010, festival interamente dedicato al rock underground, info: www.ditutto.it
16. DOMENICA
• CUTROFIANO, Aula consiliare, ore 20:30, Il Mistero dell’assassino Misterioso, ingresso libero, info: 329 3345515. • LECCE, Teatro Politeama Greco, ore 19:30, Maggio Musicale Salentino, Il Tango di Astor Piazzola, concerto di musica classica, ingresso gratuito, info: 0832 612305. • MATINO, Palazzo dei Marchesi Del Tufo, ore 19:30, rassegna di Concerti-Conferenza MusiCultura in Die Wiener Klassik, Beethoven nell’interpretazione dell’ensemble di fiati T. Schipa. • SPECCHIA, Festa San Nicola, VII Biciclettata Spec-
17. LUNEDI
chiese, info: 0833.535443.
• LECCE, Ass. Culturale Scenastudio, fino al 22, ore 21:00,
• GALATINA, Sala Contaldo di Palazzo Z. Rizzetti, ore 18:30, a cura dell’Istituto Statale d’Arte Gioacchino Toma, Esperienze didattiche, recupero e conservazione del patrimonio artistico-culturale galatinese.
rassegna Il Teatro delle Donne, in Il Tripalio, info: 0832 523264. • LECCE, fino al 23, L’energia Spiegata, festival dell’energia, info: www.ditutto.it
• GALATINA, Sala C. Con-
Bosco,
19. MERCOLEDI
taldo di Palazzo Z. Rizzetti, ore 18:30, Gianluca Virgilio pre-
senta la poesia di Maria Portaccio con letture di Anna Stomeo Protopapa, tratte dalla raccolta E vado incontro al mondo… • MATINO, Palazzo dei Marchesi del Tufo, mostra di antichi strumenti a fiato.
20. GIOVEDI
• CUTROFIANO, Jack’n Jill, Gimme Some Blues, Blues Brothers tribute, in concerto, info: www.jacknjill.it
21. VENERDI
• LECCE, Cineteatro Don Le donne del Vangelo, spettacolo teatrale, info: 0832 365765.
23. DOMENICA
• CUTROFIANO, Jack’n Jill, Gecols e The Upnea in concerto, info: www.jacknjill.it
24. LUNEDI
• GALATINA, Sala C. Con-
taldo di Palazzo Z. Rizzetti, ore 18:30, Maria Concetta Ca-
taldo in Il messaggio di “senza potere”, di Maria Rita Bozzetti
• GALATINA, Sala C. Con-
taldo di Palazzo Z. Rizzetti, ore 18:30, Domenico Licchelli
in Il cielo, gli astri… lezioni di Astronomia.
27. GIOVEDI
• CUTROFIANO, Jack’n Jill, Funklab in concerto • LECCE, Ass. Culturale Scenastudio, fino al 15, ore 21:00,
rassegna Il Teatro delle Donne, in Ad Un Passo Dal Cielo (W La Mafia), info: 0832 523264.
28. VENERDI
• LECCE, Teatrino del Convitto Palmieri, ore 19:30, Omaggio a Cloe Elmo, mezzosoprano leccese, nel centenario della nascita (1910-62). • OTRANTO, fino al 30, Mares Diving With Love, tre giorni all’insegna del mare, info: Scuba Diving, info@scubadiving.it, tel. 0836 802740, oppure Costa del Sud Diving Service info@costadelsud.it, tel. 335 5273823.
29. SABATO
• BARI, Arena della Vittoria, ore 21:15, Fiorello Show, spettacolo teatrale, info e prevendita: www.bookingshow.com • GALLIPOLI, Area Portuale turistica, fino al 2 giugno, Iª Fiera di Ponente, expo regionale della nautica e del mare, info: www.fieradiponente.it
15. SABATO
• CASARANO, atrio Palazzo Comunale, fino al 17, Iº Concorso fotografico, l’artigianato e la sua evoluzione, mostra fotografica, info: 0833 5912 21. • GALLIPOLI, Oasi lounge bar, ore 22:00, Calendar 2011 ditutto.it, info: 334 1424071. • LECCE, Museo Faggiano, ore 19:30, lettura poesie, Quisquilie, di Antonia Occhilupo e “L’uomo dal fiore in bocca” di L. Pirandello, info: 0832 300528. • LECCE, Centro storico, 16° edizione, Cortili Aperti 2010, fino al 16, dalle ore 9:00 alle ore 20:00. • LECCE, Teatro Politeama Greco, ore 19:30, Maggio Musicale Salentino, L’opera nel foyer, concerto di musica classica, ingresso gratuito, info: 0832 612305. • LECCE, Manifatture Knos, ore 21:00, fino al 16, An oak tree, spettacolo teatrale, info: 0832.394873. • NOVOLI, Palazzo Marchesale, ore 22:00, Pan del Diavolo in concerto, info: www.iltaccodibacco.it
26. MERCOLEDI
Casarano - vendo fertile terreno recintato 7.200 mq zona Vendrisine con pozzo artesiano ed allaccio energia elettrica. Accesso da strada asfaltata. Ottimo per casa prefabbricata / casetta in campagna, fotovoltaico o per usi agricoli. tel. 335.8155013 Vendiamo uve pregiate da vino (Sangiovese grosso, Syrah, Negroamaro) per vini di altissima qualità. Vendemmia agosto/settembre 2010. tel. 335.8155013 Melissano - vendo fertile terreno mq 41.500 ottimo per installazioni fotovoltaiche, costruzione stazione gas metano (condotta immediatamente limitrofa),
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30. DOMENICA
• LECCE, Piazza Duomo, ore 8:45, Cantine Aperte, escursione cicloturistica, info: 320 8595945.
31. LUNEDI
• GALATINA, Università Popolare “Aldo Vallone”, ore 18:30,
Marco Graziuso, PATROCLO ovvero la vera storia dell’Iliade.
1. MARTEDI (Giugno)
• OTRANTO, Castello Aragonese, ore 10:30, X edizione del meeting SOTTOSOPRA, info: www.comune.otranto.le.it
10. GIOVEDI
• CUTROFIANO, Jack’n Jill, Skarlat in concerto, info: www.jacknjill.it
12. SABATO
• OTRANTO, Castello Aragonese, fino al 26 settembre, mostre d’arte, info: www.comu ne.otranto.le.it