TAV
DE FINIBUS TERRAE di Umberto Torsello
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a TAV de Finibus Terrae si chiama SS 275. Poco importa che si tratti di una linea ferroviaria ad alta velocità inserita nella rete infrastrutturale europea, o di un’arteria stradale, relativamente piccola, che però ridisegna la viabilità di un estremo lembo d’Italia; dietro un groviglio di criptiche sigle e di acronimi alfanumerici, il risultato, in Salento come in Val di Susa, è sempre lo stesso, duale e monosillabico: SÌ o NO. > 3
Dai Falchi alla Nazionale
Tempo d’estate Come si prepara il Salento ai mesi estivi? Lo abbiamo chiesto all’assessore provinciale al Turismo, Francesco Pacella, dando uno sguardo a strutture e appuntamenti dell’estate 2010 > 14-15
Mirko Corsano e Massimo Colaci, le due massime espressioni della scuola pallavolistica ugentina si raccontano a Lo Scirocco. Dagli esordi ai successi più recenti > 24 “Dite sempre quello che è bene o vi par tale anche se questo bene non va precisamente a genio ai vostri amici; dite sempre quello che è giusto, anche se ne va della vostra posizione, della vostra quiete, della vostra vita” Mario Borsa
R EDAZIONE :
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anno 2 numero 11
TUTTI A TAVOLA
di Chiara Schiavano
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i prende subito per la gola e prima di rispondere alle nostre domande si presenta attraverso i suoi piatti. Siamo al “Profumo di Mare” a Torre Vado per incontrare Vito Milo, chef di professione da trent’anni, in un locale che si affaccia sul panorama aperto e sconfinato del litorale ionico. Come ha iniziato il suo mestiere? È una passione, ce l’ho nel sangue. Ho cominciato nel 1984, in Svizzera, e l’anno successivo ho aperto la
mia attività nel Salento, a Morciano di Leuca. Poi diciotto anni fa, a Torre Vado, questo ristorante. Ho rilevato il locale nel 1992, era già esistente e lavorava. Ma l’ho personalizzato e abbellito secondo il mio gusto. Ho scelto colori chiari e rilassanti anche per il tovagliato. Mi piacciono i locali tradizionali con i canneti e la pergola, ma preferisco dare come primo impatto un’immagine di decoro e di pulizia. > 25
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(continua dalla prima pagina)
Nel caso locale, quello relativo alla realizzazione di una nuova strada statale a 4 corsie di collegamento fra Maglie e Santa Maria di Leuca, che nel suo ultimo tratto, a partire da Montesano, dovrebbe essere realizzata ex novo, queste opposte posizioni confluiscono talvolta in una sintesi paradossale: se è quasi universalmente riconosciuta la necessità o, al limite, l’utilità di evitare l’attraversamento diretto dei centri abitati, d’altro canto non si sa dove realizzare tale nuova infrastruttura, senza sventrare campagne e aree pianeggianti. Un progetto complesso e invasivo, che effettivamente comporta rischi irreversibili, e richiede pertanto forti controlli, finisce col rivelarsi un empasse da cui è impossibile venirne fuori. Nella storia pluri-ventennale di questa opera pubblica, si è configurata, in tempi recenti, anche una soluzione di compromesso, quella della “strada parco”, che si pone l’intento di mediare fra diverse e sentite esigenze, coniugando insieme sviluppo infrastrutturale, investimenti strategici, standard di sicurezza e, last but not least, sostenibilità ambientale. In breve si tratta di ripensare la SS 275, nella sua totalità o solo nell’ultimo tratto a partire da Montesano, a basso impatto ambientale, riducendo il numero di corsie a due sole (una per ogni senso di marcia), e concependo ogni rondò lungo il tragitto come un piccolo parco della biodiversità salentina, in un fulgido trionfo di muretti a secco e macchia mediterranea. Tale alternativa ha sicuramente il merito di proporre un apporto costruttivo alle posizioni ormai fossilizzate del SÌ e del NO, anche se talvolta il tentativo di accontentare tutti e non scontentare nessuno potrebbe risolversi nel suo esatto contrario. Il concetto di “strada parco” è infatti, prima di tutto, l’unione forzata di due
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La Tav de Finibus Terrae La proposta della “strada parco” per l’arteria stradale che cambierà, in ogni caso, l’aspetto del territorio
termini, che fanno riferimento a due aree tematiche e funzionali ben distinte, l’una legata ai collegamenti e alla viabilità, l’altra legata all’ambiente e alla conservazione del territorio. La prima obiezione a tale approccio potrebbe essere quella di continuare a tenere distinti i due campi, realizzando una “vera” strada statale a 4 corsie, e preservando il territorio attraverso una serie di “vere” politiche ambientali. Non basterebbe quindi che la “strada parco” si configuri come soluzione necessaria e sufficiente per un incontro diretto fra natura e tecnica: una natura riportata ad un mitico stato verginale, non ancora contaminato dall’umanizzazione, ed una tecnica tutta ottimizzata e piegata ad una astratta funzionalità macchinale. Nell’equilibrio precario che questo nuovo dualismo instaura, infatti, ciò che sembra sfuggire è l’essenza stessa di paesaggio, di una dialettica che si regge fra natura e artificio, fra costanti e variazioni, fra stratificazioni e impronte. Un paesaggio delicato e fragile, come quello salentino, è comunque fortemente antropizzato. Basti pensare al tracciato della vecchia ferrovia del SudEst, un solco così profondamente scavato nel terreno e al tempo stesso un segno così intimamente radicato al territorio da non poterne più essere scisso. La densità di significati, in questo caso, fa sì che la natura e l’opera dell’uomo siano una cosa sola, ormai. Oppure la SS 274 Gallipoli - Leuca, che oggi nessuno si sognerebbe di eliminare al fine di ripristinare l’ambiente naturale, passa proprio dove un tempo, guarda caso, vi era-
no campagne e boschi di macchia mediterranea. Il senso di questi esempi anche banali si racchiude nell’impossibilità di realizzare una nuova strada senza stravolgere o perlomeno cambiare l’assetto del territorio, e nell’impossibilità, altrettanto inesorabile, di conservare intatto il territorio senza prefigurare la possibilità di collegamenti e di vie di comunicazione. Fra queste due “impossibilità”, due punti fermi di ogni discussione che veda anche polarizzarsi opposti schieramenti, si muove il vasto campo delle molteplici possibilità d’azione, in poche parole, la materia del progetto. Progetto che per sua natura ha dei limiti ed è consapevole di averli, non pretende di fornire una soluzione universale, o peggio, ideale, ma fa i conti con la realtà che ha di fronte, districandosi fra molteplici esigenze, anche fra loro contraddittorie, e supplendo ai bisogni più o meno consci della popolazione. Così, fra le sacrosante ragioni del SÌ e quelle del NO, si apre forse una terza via, quella del COME, del PERCHÈ, del DOVE. Delle domande aperte, complesse e articolate, più che delle risposte definitive. Se saremo sommersi dalle domande, più che rintanati in comode risposte, potremmo dire di aver vinto la nostra sfida collettiva: accogliere il cambiamento, senza subirlo. Se vogliamo che venga realizzata, dobbiamo sapere che, indipendentemente dal suo tracciato, dal numero di corsie (due o quattro), se sarà secondo le direttive del Cipe o a mo’ di “strada parco”, la nuova SS 275 è comunque de-
3 stinata a cambiare l’aspetto del territorio salentino, per sempre. Se si opterà per la “strada parco”, non stupiamoci se tale strada verrà realizzata in cemento armato e asfalto, come ogni altra strada del mondo. Non stupiamoci se il suo tracciato coinciderà esattamente con il tracciato approvato originariamente dal Cipe, e non passi invece sulle nuvole. Non stupiamoci infine se ulivi centenari verranno tagliati, prati in fiore asfaltati e muretti a secco distrutti. Tutto questo è già da mettere in conto. Rapporto rischi-benefici, si chiama. Pro e contro, “per ogni men c’è sempre un più“, per dirla come in un vecchio classico Disney: “questo il mondo fa girar“. Il film si chiamava “La Spada nella Roccia“. La spada va estratta e non tenuta penzolante sulle nostre teste, come quella di Damocle. Altrimenti il rischio è di non avere né la “strada” né il “parco”. Umberto Torsello
A Lecce uno sportello antiracket-usura L’accordo tra Confindustria Lecce e lo Sportello comunale antiracket-usura prevede una forte collaborazione per prevenire ogni forma di abuso, informare e sostenere le imprese vittima del racket e dell’usura. Grandi e piccoli imprenditori possono contare su un valido strumento di riferimento e sul sostegno operativo delle forze dell’ordine. Il protocollo è stato firmato alla presenza del sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano; il presidente di Confindustria Lecce, Piero Montinari,; il prefetto Mario Tafaro e le rappresentanze delle forze dell’ordine. La Redazione
TEMI C A L D I
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l sottofondo sarà il fruscio delle onde, lo sfondo il mare. Questi gli ingredienti essenziali di “Spiagge d’Autore”, festival itinerante della letteratura in Puglia. È appena iniziato e, sino a settembre, animerà con circa 250 appuntamenti più di 80 lidi pugliesi con altrettanti scrittori, filosofi, poeti, giornalisti, narratori che incontreranno il grande pubblico. Il testimonial d’eccezione del festival è il maestro Arnoldo Foà. Tra i grandi ospiti ci saranno lo statunitense Jack Hirschman, Massimo Gramellini, Erri De Luca, Gianni Minà, Stefano Benni e Isabella Santacroce. Per le spiagge leccesi, ecco alcuni nomi: il ga-
dre del noir d’autore, Giancarlo De Cataldo, la giornalista Annamaria Ferretti e il poliedrico Francesco Carofiglio. Le nostre coste si stanno trasformando così in ‘accattivanti salotti’ per reading letterari ‘non accademici’ con i più importanti nomi del panorama letterario nazionale ed internazionale. Gli stabilimenti balneari aderenti all’iniziativa sono diventati agorà sui generis, luoghi di incontro da cui partire per esplorare e conoscere il nostro territorio. Letteratura, Beni Culturali ed Enogastronomia sono i temi principali. Non solo libri, dunque, ma anche percorsi enoga-
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bilimenti balneari che l’attività dei librai e degli editori, che vanno al di là della semplice vendita e aggiungono
Quest’estate solo “Spiagge…d’Autore” La cultura tra gli stabilimenti balneari, salotti non accademici di lettura
gliardo ottantenne Franco Loi, premio Librex Montale, il regista Federico Moccia, il saggista scientifico Piergiorgio Odifreddi, Pierluigi Battista; e fra le stelle del Sud ci sono: Raffaele Nigro, Marcello Veneziani, il pa-
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er chi decidesse di passare le vacanze in modo diverso dal solito, magari più responsabile, per chi responsabile e attento lo è già, per chi fa del rispetto per l’ambiente uno stile di vita, ecco un’alternativa possibile, proprio nel Salento, in questo nostro Salento così tanto maltrattato e deturpato da tutti. Così, ad inaugurare la stagione estiva, è nato ad Otranto il primo hotel ecosostenibile e low-cost del Salento, aperto tutto l’anno. Grazie all’ideatrice Francesca Bortone, l’Hotel La Punta sarà infatti la meta ideale per quanti vorranno andare in vacanza all’insegna del rispetto per l’ambiente e del risparmio energetico. Sorto tra le due spiagge Nike e Atlantis, in una tranquilla strada senza uscita, è lontano dai disagi del traffico, vicinissimo al mare, e poco distante dal
stronomici e mostre fotografiche per condire gli incontri letterari con un gusto tutto “Made in Puglia”. La cultura, al centro di un nuovo percorso di sviluppo economico, valorizza sia il ruolo dei gestori degli sta-
tasselli essenziali alla diffusione e alla conoscenza della storia e dell’arte di Puglia. “Spiagge Aperte” nasce, infatti, da un’idea di fondo: gli autori-scrittori invitati negli stabilimenti balneari, oltre a presentare i loro libri o le loro
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opere, intrattengono il pubblico parlando della propria esperienza di viaggio in Terra di Puglia. Il festival rientra nel progetto “Spiagge aperte 2010”, promosso dalla Confcommercio Puglia in collaborazione con il Sindacato italiano balneari (SIB), l’Associazione librai italiani (ALI), e finanziato dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia e le Aziende di Promozione Turistica coordinate dall’Apt di Lecce. Il cartellone completo e le news su www.spiaggedautore.it. Silvia Rizzello
Soggiornare, pensando all’ambiente OTRANTO
La Punta Hotel, il primo albergo ecosostenibile del Salento
centro, dalla stazione, dai supermercati e persino da una lavanderia, mete facilmente raggiungibili a piedi. Proprio a favore del risparmio ener-
getico, l’Hotel è dotato di pannelli fotovoltaici e pannelli solari, e particolare attenzione viene dedicata alla raccolta differenziata dei rifiuti. Le 18 camere
di cui è composto hanno un sistema di condizionamento e riscaldamento autonomo, un bagno, una televisione e un collegamento ad Internet a pagamento. Una sorpresa anche nel ristorante che, oltre ad offrire piatti tipici locali, dando ampio risalto alla cucina salentina, serve menu ad hoc privi di glutine per i celiaci. A dare ulteriore valore alla struttura, l’organizzazione di escursioni guidate alla scoperta della bellissima Otranto e delle città di Maglie, Galatina, Gallipoli, Lecce, dei paesi del basso Salento, ma non mancheranno anche le escursioni a cavallo, in bicicletta e in canoa e i corsi di tamburello, di cucina tipica salentina e di italiano per stranieri. Per ulteriori informazioni è possibile chiamare ai numeri 0836. 801552, 320.1138454, 329.29563 61 oppure visitare il sito dell’hotel su www.otranto.biz. Valentina Rosafio
Da eleggere il Comune più verde È aperta una competizione tra comuni per eleggere quello più verde, che pone maggior attenzione alle fonti rinnovabili, alla sostenibilità, alla qualità dell’aria e della vita urbana. Verrà stilata una classifica, suddivisa in quattro categorie (per numero di abitanti, dai comuni fino a 5.000 abitanti, fino a quelli con più di 101.000), che premierà le realtà comunali dove le tecnologie rinnovabili rispondono al meglio al fabbisogno elettrico delle famiglie. I vincitori saranno presentati il 23 settembre, a Bolzano, durante la Fiera Klimaenergy. La Redazione
In vacanza con Fido
WW W.TURI ST IA4Z AMPE.IT
Un sito guida che informa sulle strutture ricettive e i servizi accessori per gli amici animali
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on l’avvicinarsi delle vacanze, per molte famiglie italiane si pone il problema di cosa fare del proprio animale domestico. Non tutte le strutture infatti sono attrezzate per ospitare cani e gatti, e le conseguenze sono tragiche: migliaia di animali abbandonati ogni anno, che diventano spesso causa di incidenti mortali sulle strade. Per combattere questo fenomeno e contemporaneamente valorizzare le imprese turistiche che accolgono gli animali, il ministero del Turismo ha realizzato, nella primavera del 2009, un progetto chiamato “Turisti a 4 zampe”. Ad un anno di distanza il ministro Michela Brambilla ha tracciato un primo bilancio dell’iniziativa: la guida online (www.turistia4zampe.it) raccoglie ormai migliaia di esercizi pubblici, alberghi, ristoranti, agriturismi, campeggi, Bed & Breakfast e spiagge attrezzati per ricevere cani, gatti e altri animali. Il sito inoltre fornisce tutte le informazioni per organizzare viaggi con animali, in Italia e all’estero, comprese le vaccinazioni da effettuare e i documenti necessari, e sarà presto in libreria una guida cartacea in cui saranno descritte, suddivise per regione, le circa 5.000 strutture turistiche che offrono servizi per animali come le ciotole per cibo e acqua, i tappetini, il servizio veterinario su richiesta e i cat o dog sitter. Gli utenti possono poi lasciare sul sito il loro giudizio sulle strutture ricettive visitate: la migliore riceverà dalle mani del ministro Brambilla il premio “Accoglienza Bestiale”, dedicato agli esercenti che si sono distinti nell’ospitalità degli animali. Dai primi di luglio potremo inoltre vedere sulle reti nazionali il nuovo spot istituzionale realizzato dal ministero del Turismo, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica al problema dell’abbandono di Pietro Fornaciari animali e del randagismo.
AMICI A N I M A L I
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Il colpo di calore
Una patologia che colpisce cani e gatti con conseguenze spesso tragiche
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on l’arrivo del caldo e dell’afa una delle patologie più pericolose che può colpire i nostri animali (sia cani che gatti) è il cosiddetto “colpo di calore”, una condizione che si manifesta soprattutto per una permanenza prolungata dell’animale in luoghi soleggiati, caldi e poco ventilati. Normalmente la temperatura corporea dei nostri animali si aggira tra i 38,5°C e i 39°C, nella stagione calda o in situazioni di affaticamento fisico, ad esempio dopo un esercizio prolungato. Per mantenere la temperatura entro questo range di normalità, i nostri animali domestici ansimano a bocca aperta per disperdere il calore attraverso le prime vie respiratorie (è il meccanismo più efficace per disperdere calore considerato che sia cane che gatto non sudano come noi). In particolari situazioni, come permanenza in ambienti poco ombreggiati, corse in spiaggia durante le ore più calde, soste prolungate in ambienti chiusi e poco ventilati come l’abitacolo di un’automobile - e soprattutto per particolari razze brachicefale (tutte le razze con muso corto e schiacciato come bulldog, carlino, pechinese ecc.) che, già in situazioni di normalità hanno una respirazione difficoltosa per la loro particolare conformazione fisica - questo meccanismo di dispersione del calore può non essere sufficiente. In tal caso le prime spie di un aumento patologico
della temperatura possono essere disagio e irrequietezza dell’animale, respirazione affannosa e rumorosa, disorientamento e barcollamenti, le mucose diventano di un colore rosso carico, subentra poi la perdita di coscienza fino al coma (in queste condizioni l’animale ha già raggiunto una temperatura corporea di 41-42°C). Per chi si trovasse in una situazione del genere, la prima cosa da fare è cercare di abbassare la temperatura dell’animale bagnandolo con acqua fresca o mettendo dei panni umidi sotto le ascelle, sul collo e a livello inguinale, molto utile può anche essere bagnare il corpo con dell’alcool che evaporando molto velocemente sottrae grandi quantità di calore. È sconsigliato invece usare in maniera eccessiva il ghiaccio per evitare un raffreddamento troppo veloce ed eccessivo capace di causare gravi scompensi cardiocircolatori. Naturalmente queste sono le prime cure da prestare all’animale in attesa dell’intervento di un veterinario con rimedi appropriati e specifici. Il colpo di calore è comunque una condizione che può essere tranquillamente prevenuta adottando piccoli accorgimenti e attenzioni (ombra e acqua fresca sempre disponibile, luoghi ventilati, riposo durante le ore più calde) tali da far trascorrere un’estate serena anche ai nostri Ippazio Aretano amici animali.
TORRE S AN GI OVANNI
IN PROVINCIA
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ecnicamente è un modulo idrico a circuito chiuso, ma l’aspetto è semplicemente quello di piccole vasche che contengono cozze, vongole, ostriche e altri molluschi, in cui l’acqua circola in continuazione. Tutto ciò è visibile presso il primo Centro di Spedizione in Torre San Giovanni, la Pescheria del Porto, che da circa un anno ha cambiato strategia commerciale, allargando le sue prospettive. Si è dotata dello strumento tecnologico che rende praticamente realizzabile il mantenimento di molluschi bivalvi confezionati e destinati alla vendita al dettaglio. Con il supporto di Tecnosea Srl - Spin Off dell’Università del Salento e la collaborazione di Francesco Serio - ha acquisito, infatti, il numero di riconoscimento comunitario (Bollo CEE) che la promuove sul campo a Centro di Spedizione di Molluschi bivalvi. Ma che cosa garantisce in più rispetto alla vendita tradizionale precedente? La Pescheria del Porto ha ora la possibilità di disporre, presso il proprio punto vendita, di un maggior quantitativo di prodotto fresco, utile soprattutto nei periodi di maggior ri-
chiesta. Il vantaggio maggiore, però, è la sicurezza alimentare garantita. Si risolvono i problemi legati alla commercializzazione e alla trasparenza del mercato dei molluschi bivalvi: il prodotto è fresco, controllato, rintracciabile nei vari processi che ha subito; inoltre è presentato e mantenuto vivo per la vendita al dettaglio. Questo è quanto la direttiva 91/492/CEE, che stabilisce le norme sanitarie applicabili alla produzione e commercializzazione dei molluschi bivalvi vivi e che trova attuazione nel D.L. 530/1992, determina con esattezza: una volta confezionati e usciti dal centro di spedizione, i molluschi bivalvi vivi non devono essere immersi nuovamente in acqua di mare o aspersi d’acqua, tranne per quanto concerne la vendita al dettaglio operata dallo speditore stesso. Costituirsi un “Centro di spedizione di molluschi bivalvi” permette di avere un impianto, a terra o galleggiante, riconosciuto dal Ministero della Sanità, riservato al ricevimento, alla rifinitura, al lavaggio, alla pulitura, alla calibratura ed al confezionamento dei molluschi bivalvi vivi idonei al consumo umano.
CASTRIGNANO DE’ GRECI
Una festa per la Pitta Rustica
Sicurezza e bontà, garantisce la Pescheria del Porto Promossa a Centro di Spedizione Molluschi, offre prodotti freschi, controllati e rintracciabili
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Presso la suggestiva Masseria Pozzelle il 23, 24 e 25 luglio la XIV edizione
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al 23 al 25 luglio, la Pro Loco di Castrignano de’ Greci ha organizzato la Festa della Pitta Rustica, giunta alla sua 14esima edizione, una sagra che rivaluta e valorizza un piatto tradizionale della cucina nostrana, a volte considerato secondario ma che, per il suo sapore e gli ingredienti genuini della nostra terra di cui è composto, è una pietanza di carattere e molto caratteristica. Come ogni sagra estiva che si rispetti sarà un momento di festa, musica e danze. Il programma prevede per
venerdì 23 la presenza di un gruppo comico “I malfattori” e il cantattore menestrello salentino “P40”; per sabato 24 l’esibizione del gruppo di pizzica salentina “I Scianari” e a seguire i “The Kiss & the Gangs” con musica anni ’70-’80; e per domenica 25 una serata all’insegna del folklore con il “Gruppo Folk 2000”. Tutte e tre le serate avranno inizio alle ore 21.30. Per maggiori informazioni: prolococastrignanodg@libero.it, tel: 339.7574188 oppure La Redazione 328.8754901.
Corso Annibale, 200 - Torre San Giovanni - Marina di Ugento (Le) info: 331.22.15.732 - 334.87.51.996
IN PROVINCIA
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Miss Mondo a Torre Mozza Le selezioni per la più bella del 2011 ripartono dalla marina di Ugento
È Giada Pezzaioli, 17 enne di Montichiari in provincia di Bergamo, la nuova Miss Mondo Italia 2010. Incoronata nella bellissima cornice della Città di Gallipoli, rappresenterà il Belpaese in Vietnam il prossimo 6 novembre, nella serata finale di Miss World 2010. E già dopo pochi giorni si riparte con le selezioni regionali delle nuove miss che concorreranno per il titolo del 2011. Scenario della manifestazione, che giunge al suo decimo anniversario, sarà la bellissima marina di Ugento, la località di Torre Mozza, il 25 luglio alle ore 21.00. A presentare la kermesse, due ospiti d’eccezione, Giovanni Conversano e Natalia Angiolini che, per chi non lo sapesse, ar-
rivano direttamente dalle quinte di “Uomini e Donne” il programmone di Maria De Filippi. Non sono ancora noti i nomi che comporranno il parterre della giuria tecnica che avrà l’arduo compito di scegliere le più belle della serata. “Gli eventi come Miss Mondo Italia - ci spiega il patron del concorso, Antonio Marzano - sono uno degli strumenti di marketing territoriale più innovativo, perché contribuiscono al miglioramento dell’immagine di un territorio”. Il parrucchiere che curerà le acconciature delle ragazze sarà The New Style di Antonio e Tiziana, entrambi molto orgogliosi di aver portato l’evento a “casa” Deborah Paparella propria.
LECCE
Una storia di restauri in fotografia Le campagne del Centro di Studi Papirologici
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a diversi anni il Centro di Studi Papirologici dell’Università del Salento è impegnato in campagne di restauro di collezioni papiracee appartenenti ad istituzioni italiane e straniere. Per questo motivo presso il Museo Papirologico dell’Univ. del Salento - Edificio “Studium 2000” il 30 giugno è stata inaugurata la mostra fotografica dal ti-
tolo “Storia...di restauri”. Le Campagne di Restauro del Centro di Studi Papirologici tra Università e Musei. L’evento è patrocinato dalla neonata delegazione brindisina dell’Associazione Italiana di Cultura Classica (A.I.C.C.), dedicata al poeta latino Virgilio Marone, all’interno della quale operano giovani studiosi e collaboratori del direttore del Centro, il papirologo Mario Capasso. La scelta del luogo dell’allestimento non è affatto casuale: il Museo Papirologico è nato nel 2007 per dare adeguata sistemazione alla Collezione dei papiri dell’Università del Salento, che comprende oltre 350 papiri documentari di varia provenienza, acquistati tra 1990 e 2006 sul mercato antiquario, la maggior parte dei quali è stata restaurata e studiata dal professor Capasso e dai suoi collaboratori. All’interno del Museo è anche allogata la Biblioteca di Egittologia e di Papirologia che il Cav. Luca Trombi, sponsor della Missione Archeologica del Centro di Studi Papirologici in Egitto, ha donato al Centro oltre alla sede dell’Associazione Culturale “Soknopaiou Nesos Project” che raccoglie quanti variamente sostengono la Missione Archeologica in Egitto diretta da Mario Capasso e Paola Davoli. La mostra rimarrà aperta fino al 9 luglio e si potrà visitare in coincidenza con gli orari di apertura del Museo Papirologico: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; martedì e giovedì dalle 15 alle 18. Per informazioni rivolgersi a: Centro di Studi Papirologici - 0832.294606 o Museo Papirologico - 0832.294457. La Redazione
IN PROVINCIA
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Chi sa seminare… prima o poi raccoglie! FELLINE
Il 23 luglio si festeggia la 16esima edizione della Sagra della Patata Sieglinde
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a data è sempre quella. Il 23 luglio di ogni anno. Già alle prime luci dell’alba i vicoli del borgo si svegliano, si stiracchiano, sorridono al sole che giungendo da Est li veste con la luce bianca del mattino. Tra il profumo intenso di caffè e di biscotti appena sfornati, i vicoli si animano pian piano di voci, dell’energia dei “buongiorno”, di persone laboriose che trasportano pentole e tegami, fornelloni a gas, pomodori rossi e basilico. Persone che, orgogliose del loro passato messapico e delle tracce greche e romane nei loro geni, di prima mattina con semplicità trasportano anche amore per la terra e sorridente ospitalità: valori aggiunti sui piatti da offrire, ingredienti che già riempiono il nuovo giorno dell’allegra attesa della sera. Felline, così come Alliste, Racale, Melissano, Taviano, Ugento e tutte le terre del Salento, ha coltivato con il vigore delle sue braccia, nella sua terra rossa, ciò che offrirà la sera ai suoi ospiti: la patata Sieglinde, d’origine germanica, che proprio in Germania ritorna ogni anno, a grande richiesta, come prodotto del Salento. Arricchita,
ingentilita, ambrata, saporita. Nella Sagra del 23 luglio la gentil patata sarà caldo e profumato panzerotto alla mentuccia e pepe, o focaccia con ragù di cipolle, o “pitta di patate” con olive, uova, pangrattato, formaggio, cipolla, pomodoro, prezzemolo e capperi! “D’estate siamo letteralmente invasi dai turisti - afferma Antonia Ferocino, presidente della Pro Loco Felline - che di giorno invadono i villaggi della costa e la sera amano riversarsi nell’entroterra, per ammirarne la bellezza e per gustare i prodotti enogastronomici nelle sagre e nei concerti. Non ci dimentichiamo poi l’appuntamento del 9 agosto: la Sagra della Polpetta! Mamma mia quante polpette mangiano!” E sorride. Sorride… già sicura del successo. Serata imperdibile, infatti, anche quella del 9 agosto. In concerto per l’occasione gli Alla Bua, magici trascinatori di folle nel ballo, sensibili e grandi musicisti stracarichi di energia. Quale migliore occasione per ascoltare dal vivo il loro quinto album “Scattuni”? Ada Garofalo
COLL EPAS SO
Appuntamento estivo con la
Sagra Saracina
L’iniziativa che celebra le tradizioni del Salento è giunta alla sua IX edizione
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itorna il prossimo 17 e 18 luglio a Collepasso la Sagra che, con i suoi inebrianti profumi ed i sapori decisi accompagnati da canzoni e danze dal gusto tutto popolare, rievoca le tradizioni culinarie della nostra terra. A fare da sfondo alle due serate sarà il Parco Bosco del paese, un piccolo scorcio di natura che, vestito a festa per l’occasione, accoglierà nel miglior modo possibile quanti vorranno prendere parte alla serata, abbandonandosi alla musica e soprattutto alle tante prelibatezze che si potranno gustare. Tra gli stand che saranno allestiti ci si potrà lasciare tentare da una varietà incredibile di piatti: i piccanti “pezzetti te cavaddhu”, le gustose “purpette fritte” o le farcite “pitte di patate”, mentre gira sui ceppi accesi lo spiedo scoppiettando, per offrire gri-
gliate dal profumo irresistibile. Non potranno poi ovviamente mancare le note “friseddhe” e bruschette, irrorate da quello che è l’oro di casa nostra, l’olio extra vergine d’oliva della locale Cooperativa. Il tutto accompagnato da birra ma soprattutto dal fresco vino dei “Vigneti di Collepasso”. Inoltre grazie alla collaborazione con l’A.I.C. (Associazione Italiana Celiachia, Puglia), sarà allestito uno stand, rivolto appunto ai celiaci ed i loro familiari, per presentare prodotti privi di glutine. La serata del 17 vedrà l’allegra partecipazione del gruppo folk, Cardisanti, accompagnato dalla Scuola di Ballo “Crismile Dance”, mentre domenica 18 sarà la Scuola “Dancing Days” ad esibirsi sulle note di tango, mazurka e valzer, armonicamente realizzate dal gruppo Laura Marrocco “Gli Harmonya”.
IN PROVINCIA
Le Strade Golose della città bella GALLIPOLI
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Al via la seconda edizione dell’evento enogastronomico
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al 17 al 19 luglio 2010 a partire dalle ore 19 non lasciatevi sfuggire la ghiotta occasione di passeggiare per le vie del centro e per le piazze della suggestiva Gallipoli e degustare le innumerevoli delizie proposte dagli 80 stand di Strade golose 2010, seconda edizione dell’evento organizzato dall’associazione culturale Cibusalento e dall’agenzia di comunicazione Mediamorfosi. Con il patrocinio del Comune di Gallipoli, della Provincia di Lecce, della Regione Puglia e con la colla-
borazione di Cia (Confederazione italiana agricoltori), APT Lecce (Azienda di promozione turistica), Camera di Commercio, Confcommercio e Multilab (Azienda Speciale Laboratorio Chimico Merceologico), Strade golose è sostenuta da un ampio numero di espositori, le più importanti aziende salentine che rappresentano i settori dell’enologia, della gastronomia, dell’agroalimentare, dell’ittica, dei prodotti derivati dall’allevamento, dell’artigianato e dell’arte. L’evento parte quest’anno con im-
GEMINI
Campo estivo per bambini e ragazzi Attività, giochi ed escursioni per le vacanze dei più piccoli, dai 6 ai 17 anni
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er bambini e ragazzi, tre mesi di vacanza dalla scuola sono piuttosto lunghi da trascorrere, soprattutto se i genitori non hanno ferie e continuano con le loro attività lavorative senza aver la possibilità di partire per un viaggio. Un’opportunità, però, viene offerta dal Centro Diurno “Capitan Uncino” di Gemini: dal 16 giugno al 14 agosto ha organizzato “Un’estate con le ali”, il Campo Estivo per bimbi e ragazzi dai
6 ai 17 anni. Verranno proposte attività al mare o presso la sede del centro diurno, oltre ad escursioni a piedi e in bicicletta e attività all’aperto. È possibile scegliere il periodo più adatto per i propri bambini e far vivere loro esperienze divertenti e formative con gruppi di coetanei, occasioni speciali per far nascere nuove amicizie. Sono in programma giochi di psicomotricità, di squadra, corsi di canottaggio, di nuoto, attivi-
tà espressivo-manipolative quali il découpage, la pittura o l’uncinetto, o ancora lavori con compensato ed altri materiali; si potrà imparare a ballare e a montare le tende negli spazi verdi della pineta di Gemini. Per informazioni e prenotazioni scrivere a info@cfsanfrancesco.org, contattare i numeri 335.1835404 335.1835406 o visitare il sito www.cfsanfrancesco.org. La Redazione
portanti novità, dall’alto numero di stand, 20 in più rispetto alla scorsa edizione, a Dolce Libro 2010, originalissima esposizione a cui potranno partecipare 13 aziende pasticciere che si sfideranno sulla migliore torta realizzata per interpretare il libro “Lo stupore del mondo” della giornalista Rai Cinzia Tani. Il goloso percorso partirà da Piazza Tellini per poi arrivare in Piazza Carducci, dove avranno luogo i laboratori di cucina, di arti e mestieri e le degustazioni dei piatti presentati dagli chef salentini. Tra i laboratori di cucina anche le lezioni di cucina futurista a cura di Carmelo Calò Carducci. Ma non mancherà anche quest’anno l’incontro con la cultura in un “banchetto visualgustativo”, una mostra di libri d’arte scritti da artisti italiani e stranieri, e realizzata dall’associazione culturale Verbamanent, e dal Presidio del Libro Idromele di Aradeo-SannicolaTuglie. Nell’ambito dell’iniziativa è indetta la seconda edizione del concorso fotografico nazionale “Scene Golose” dal tema “Golosità che passione” aperto a tutti gli appassionati di fotografia che dovranno cimentarsi in scatti di momenti di golosità. Per scaricare il bando e per ulteriori informazioni si può visitare il sito dell’evento www.stradegolose.it. Valentina Rosafio
IN PROVINCIA
Arte in ogni parte COLL EPAS SO
L’associazione Cantieri Ideali propone una settimana all’insegna dell’arte
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’Associazione Cantieri Ideali, con la collaborazione di Sinergy Art Studio Roma, la Scuola di Fumetto Lupiae Comix e Associazione Obiettivi offrirà, dal 5 all’11 luglio prossimi un incredibile Festival dell’Arte, dove troveranno sinergica espressione fotografia, pittura, musica, teatro e fumetto, attraverso suggestive rappresentazioni. Il Palazzo Baronale del paese farà da location a gran parte della manifestazione. L’intero programma sarà presentato nella serata di apertura del 5 luglio con un cocktail di benvenuto, quando verranno altresì allestite mostre di pittura permanenti di artisti quali Walter Greco, Pompilio D’Ospina, Adriano Imperiale e Max Hamlet Sauvage, mentre il gruppo Adria farà da colonna sonora per l’occasione. L’inventore Giuseppe Calò esporrà tra le sue varie invenzioni, anche il prototipo della Superbici, in concomitanza all’assegnazione del brevetto. Si potrà inoltre ammirare la mostra fotografica personale di Gaetano Carrozzo ed un’esposizione di foto curata dall’Associazione Obiettivi. Nella seconda serata, Francesco Pasca presenterà il suo nuovo libro “Eu-Tòpos” accompagnato dalla performance musi-
cale di Gessica Coppola. Si continuerà, nella terza serata, con la performance “Pittura in chiave di violoncello” curata dagli artisti Redy Hasa e Orodè Deoro, cui seguirà la rappresentazione teatrale “Notte insonne di un pazzo”, Artò Teatro, ispirata ad un’opera di Gustave Flaubert. Giovedì 8 luglio sarà la volta di Angela Leucci che prsenterà il libro “Nani, ballerine e altre suggestioni”, supportata dalla rappresentazione teatrale di Adele Maruccio e Giuseppe Orlando D’Urso e da sug-
gestivo accompagnamento musicale. Il 9 luglio, Francesco del Prete, violinista della Notte della Taranta, presenterà “Corpi d’arco” mentre, Ilaria Ferramosca ci offrirà il noir a fumetti “Un riflesso nel vetro” e l’Associazione Obiettivi metterà a disposizione i suoi fotografi per coloro che vorranno farsi immortalare in uno scatto. Sabato 10 luglio, invece la scuola “Lupiae Comix” offrirà una sfida a colpi di fumetto, dal titolo “6x6- Sei Tavole per Sei ore”, al termine della qua-
12 le sarà decretato un vincitore. Nella stessa serata si potrà inoltre seguire la performance “La mia ora di Libertà” di Claudio Miani, prodotta dalla compagnia teatrale X-Pression di Roma. Nel giorno conclusivo della manifestazione, si potrà prendere parte a un vivace Concorso Fotografico, i cui scatti saranno realizzati per le strade del paese e i tre vincitori saranno decretati in serata, nonché premiati da apposita giuria. Seguirà in chiusura la premiazione del Concorso Letterario Squarci Quotidiani e la rappresentazione teatrale “Diario d’amore e di pazzia” in ricordo di Alda Merini. È un’occasione unica per vivere l’arte in tutte le sua sfaccettature! Laura Marrocco
Maglie ha bisogno di …supereroi! C O M I C C U LT
Inaugurata la prima libreria del fumetto in via Ospedale 79
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i chiama Comic Cult ed è il primo punto vendita per appassionati del fumetto nella nostra provincia. Prende il nome dalla fiera salentina del 2008 e nasce dalla collaborazione tra più realtà professionali del mondo del fumetto, la fiera nazionale Fullcomics e la casa editrice Edizioni Voilier. I suoi scaffali contengono i classici nazionali e internazionali, i fumetti da edicola, le graphic novel e i fumetti d’autore, oltre che riviste di settore e manga giap-
ponesi. Presso il punto vendita è possibile sottoscrivere una tessera vantaggi, la Comic Card, acquistando un volume delle Edizioni Voilier e usufruire del 10% di sconto su tutto il catalogo della fumetteria Comic Cult, del 20% di sconto sul catalogo Edizioni Voilier e del 50% di sconto sugli eventi targati Fullcomics. Comic Cult é a Maglie in Via Ospedale 79. Per informazioni: www.coLa Redazione miccult.net
IN PROVINCIA
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EXPO DEL CAPO 2010
L’evento fieristico approda a Leuca
La 3ª edizione si svolgerà dal 15 al 18 luglio sul lungomare
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a già tre anni e porta con sé tanta voglia di stupire. Expo del Capo, la fiera del mediterraneo, sceglie per questa terza edizione di proporsi a S.M. di Leuca con in programma un evento sempre più grande e più sorprendente. L’estate leucana 2010 avrà così modo di proporre non solo sagre e serate di pizzica ma un evento che rilancia l’artigianato, la produzione e i piccoli e grandi commerci del “Made in Puglia”. E quale miglior set per proporre i prodotti del Salento? “La località salentina è la testimonial del Mediterraneo per eccellenza - commenta Roberto Rizzo, ideatore e promotore dell’evento - e meglio di ogni altra riuscirà a valorizzare gli espositori, mettendoli in contatto con turisti, vacanzieri e curiosi che godono della marina nel periodo estivo”. Dal 15 al 18 luglio sul lungomare Cristoforo Colombo saranno presenti stand con espositori per i vari comparti merceologici suddivisi, come da tradizione, in quattro settori: industria, artigianato, agricoltura e servizi, che raccontano la storia economica e lavorativa del territorio. Ogni anno par-
tecipano grandi e piccole aziende che presentano prodotti per la casa, soluzioni per le energie rinnovabili, articoli per bambini, per la cura della persona, per il tempo libero, prodotti di artigianato e manifattura locale. Salento Events, che dal 2008 cura l’evento, assicura un servizio di grande qualità poiché capace di soluzioni personalizzate e studiate su misura. Una forte collaborazione si è instaurata tra l’organizzazione dell’evento e il Comune di Castrignano del Capo che ha dato piena fiducia nella riuscita della fiera come occasione di promozione turistica e del territorio. “La fiera è un momento di incontro e di scambio - aggiunge ancora Roberto Rizzo - durante il quale instaurare relazioni commerciali e umane. A Leuca i visitatori potranno contare sulla facilità di raggiungimento della fiera, che accosterà un paesaggio suggestivo ad un evento imperdibile”. Per maggiori informazioni o per partecipare tel e fax 0833.720026; cell. 331.9552345 oppure visitare il sito www. salentoevents.com o scrivere a expodelcapo @gmail.com.
LECCE
L’enigma del Caravaggio
In mostra le due tavole che ritraggono San Francesco in meditazione
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ono due dipinti che ritraggono San Francesco in meditazione, uno dei quali è l’originale e l’altro la copia. Ma quale dei due? Un enigma per gli storici dell’arte che non riescono a distinguere le due tavole, identiche al primo impatto ma differenti nei dettagli. Nel Complesso museale di San Francesco della Scarpa, a Lecce, saranno in mostra entrambe le tavole, conservate a Roma e di proprietà del Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno. Durante la presentazione della mostra, Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno ha affermato: “La particolarità di questa mostra, oltre al-
l’enigma copia-originale, sta anche nel fatto che arriva nel tacco d’Italia a suggellare l’appartenenza a tutto il popolo italiano di opere così importanti». Nell’ambito dell’esposizione, che si svolge nel corso del 400° anniversario della morte di Michelangelo, sarà allestito un laboratorio di restauro, aperto al pubblico, di opere di scuola caravaggesca salentina. “Caravaggio? L’enigma dei due San Francesco” è aperta tutti i giorni, dalle 10.00 alle 20.00, fino al 5 settembre, con ingresso libero e gratuito. Per informazioni chiamare allo 0832.683503 oppure scrivere a muLa Redazione seo@provincia.le.it.
IN PROVINCIA tempo d’estate e di vacanze. Lo Scirocco ha voluto fare due chiacchiere con Francesco Pacella, Assessore al Turismo e al Marketing Territoriale della Provincia di Lecce con delega all’Agricoltura e alle Risorse del Mare, nonché Assessore al Bilancio del Comune di Ugento. Grazie al suo ricco curriculum in materia di marketing e commercio estero, alla sua esperienza politica legata al territorio, anche come sindaco di Ugento dal 1994 al 1998, e alla sua versatilità, il turismo leccese sta esplorando “terre straniere” imparando a conoscere meglio la propria anima. Ad un anno dalla sua elezione, qual è il suo bilancio? Pur in una situazione di estreme difficoltà finanziarie, e quindi con un budget ridottissimo, rispetto agli anni passati, l’Assessorato al Turismo e Marketing Territoriale ha posto in essere una nutrita serie di azioni per la promozione del territorio, sfruttando appieno le possibili sinergie con altri importanti “attori”: Camera di Commercio, Azienda di Promozione Turistica, Comuni, Associazioni di Categoria, operatori… Abbiamo portato un messaggio unitario sul brand-Salento in Italia ed anche all’estero: dalla Borsa Internazionale del Turismo di Milano alla ITB di Berlino (per la prima volta presenti, e per la prima volta insieme a Provincia e Camera di Commercio di Brindisi); dalla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli alla Borsa del Tempo Libero di Bolzano; dalla prima volta a “Squisito!” (San Patrignano) a “L’Italie à Table” a Nizza… E il programma, da qui a fine anno, è ancora molto ricco. Abbiamo però lavorato anche sul territorio, attraverso eventi in grado di coinvolgere le realtà turistiche e produttive locali: un’intera puntata di “Cuochi senza Frontiere” (Rete4) ambientata a Lecce e nel Salento; due Educational tours dedicati a giornalisti della stampa nazionale di settore; una tappa del Campionato Italiano di beach tennis… È stata avviata dal nostro Ufficio la dif-
È
Una cartolina dalla Provincia Il bilancio dell’assessore Francesco Pacella sul lavoro fatto e sul turismo che verrà ficile e complessa opera di riclassificazione di tutte le strutture ricettive operanti sul territorio (oltre 220), dovuta ai sensi della Legge Regionale n. 11/99: rimangono ad oggi circa 50 strutture ancora da classificare entro le prossime settimane. E proprio in questi giorni, è iniziato un progetto intersettoriale tra Turismo e Trasporti, mirato alla promozione del marchio d’area “Salento d’amare” e dei suoi prodotti e ser-
vizi attraverso il servizio di trasporto locale “Salento in bus”. In pratica, con “Salento d’amare in bus” sarà possibile, acquistando il biglietto del bus, accedere ad un ricco “catalogo” di sconti e di facilities sui prodotti e servizi delle aziende “Salento d’amare” aderenti al progetto (ad oggi, una trentina di operatori). Per quanto riguarda le professioni turistiche, come disciplinato dalla L.R. n. 37
14 del 2008, l’adozione della sola normativa legislativa ha creato enormi problemi a tutte le Province in relazione alle difficoltà interpretative sorte, agli innumerevoli dubbi applicativi, e soprattutto alla notevole mole di istanze che hanno letteralmente invaso gli uffici turismo delle Province in quanto espressamente delegati all’istruttoria delle pratiche. In questo percorso emergenziale, il mio Assessorato ha svolto un ruolo di primo piano promuovendo delle riunioni di coordinamento grazie alle quali tutte le Province pugliesi sono autonomamente addivenute alla predisposizione di una griglia di criteri interpretativi che sopperissero alla mancanza di una normativa secondaria regionale; ciò ha consentito alla sola Provincia di Lecce di provvedere all’istruttoria di ben 382 istanze di aspiranti all’iscrizione negli elenchi delle professioni turistiche. Cosa avete cambiato? Certamente un taglio più “aziendale”, rispetto al passato. Il coinvolgimento costante degli operatori turistici, culturali e dei settori produttivi maggiormente legati al turismo (l’agroalimentare, l’artigianato, il sistema ricettivo e della ristorazione) lo dimostra ampiamente: ogni iniziativa attivata ha mirato ad andare oltre le suggestioni, oltre gli slogan, mettendo in vetrina, insieme alle “cose che abbiamo” (che sono tante…), le “persone”: ossia le mille attività che ruotano intorno a queste risorse, che le rendono note e fruibili da parte dei nostri ospiti, oltre che - naturalmente - anche dalla comunità locale, sempre più consapevole delle incredibili potenzialità di questo territorio, in termini di sviluppo economico e sociale. In sostanza, abbiamo cercato di compiere un passo fondamentale, nella direzione della creazione di una vera industria del turismo nel Salento: passare dalla semplice promozione alla promo-commercializzazione del territorio, proprio attraverso le sue risorse naturalistiche, culturali e produttive. Quali sono i numeri del turismo leccese? I numeri parlano di una continua crescita di presenze e di arrivi, anche in questo primo scorcio del 2010. Ormai abbiamo praticamente raddoppiato la presenza rispetto a un decennio fa. Ci auguriamo, però, di riuscire a ridurre i principali gap dell’offerta turistica salentina: la spiccata stagionalità dei flussi turistici, ancora troppo legati al binomio mare-cultura; in tal senso va la programmata partecipazione a svariate manifestazioni relative a segmenti specifici: dal turismo sportivo al turismo enogastronomico, dal turismo congressuale al turismo archeologico o religioso; e poi l’esigua percentuale di turisti stranieri che giungono nel Salento: appena l’11% delle presenze… Ecco perché abbiamo deciso di affacciarci a mercati (Germania, Francia, Svizzera) che possono rivelarsi di estremo interesse per il nostro territorio: è in questa direzione che dobbiamo assolutamente insistere per farci conoscere al di fuori dei confini nazionali, a partire da quelle destinazioni più facilmente raggiungibili attraverso i voli low cost. Quale è il surplus del turismo salentino-leccese rispetto alle altre realtà
IN PROVINCIA provinciali, regionali, nazionali e internazionali? Questa è una bella domanda! Indubbiamente, il Salento ha saputo conquistarsi una immagine estremamente positiva, di un’ambita meta di soggiorno e di vacanza. Ma è altrettanto vero che oggi, in effetti, non basta più fare l’elenco delle “cose che abbiamo”! Semmai, dobbiamo chiederci: “A chi possiamo interessare?” (a quali target?); “Perché un turista dovrebbe venire proprio da noi?”. In altri termini: “Qual è la motivazione principale?”, ciò che gli esperti chiamano the reason why, decisiva per il Salento? È proprio quello che stiamo definendo, lavorando insieme e senza dannosi protagonismi, dovremo meglio definire: crediamo che si debba promuovere il Salento come un territorio in cui vivere, che rispetta le proprie radici, cercando di sfruttare i vantaggi della modernità e dell’innovazione. Un territorio che si rispetta e che punta a migliorare la qualità della vita dei propri abitanti e, conseguentemente, la qualità del soggiorno degli ospiti. Saranno questi i passaggi assolutamente decisivi, se vorremo fare del Salento una destinazione turistica di successo nel medio-lungo termine, senza apportare scompensi alla capacità di carico (ambientale, sociale ed economica) del nostro territorio. Nuove iniziative, impegni e progetti per il futuro? Proseguire il percorso avviato, mirando ad una diversificazione dell’offerta turistica, in favore della tanto auspicata destagionalizzazione dei flussi turistici; potenziare la “penetrazione” del territorio sui mercati stranieri; migliorare nettamente il livello del sistema dei servizi, turistici e non, presenti sul territorio, coinvolgendo gli al-
tri settori strategici come i trasporti, l’ambiente e lo stesso assetto del territorio, l’accoglienza, la ricettività, la ristorazione, la cultura, gli spettacoli. La settimana scorsa si è concluso il secondo educational con giornalisti in visita in Salento organizzato dal suo Assessorato. Come è andata? Il progetto, avviato in occasione della BIT, allorché fu organizzata un’apposita conferenza-stampa di presentazione e di “invito nel Salento”, dedicata ai giornalisti della stampa nazionale, è andato benissimo. A parte i consensi unanimi raccolti nel corso delle giornate dell’educ-tour (ripetuto in una seconda tappa con altri ospiti dal 10 al 14 giugno), abbiamo già avuto diversi riscontri sulla stampa nazionale, di settore e non: articoli ed ampi servizi dedicati al Salento che si sono concentrati in pochi mesi: da “Itinerari & Luoghi” a “Famiglia Cristiana”, da “L’Arena di Verona” a “Camper & Caravan”, dai siti web www.master viaggi.it e www.natoconlavaligia.com (Ferrara) alla Rai-Televideo, da “Bell’Italia” a “Meridiani” e, in ultimo, a “I Viaggi del Sole 24 Ore”, che ha dedicato al Salento l’ultima monografia di luglio, da pochi giorni in edicola. Il tutto, con una spesa assolutamente modesta, poiché ripartita con i numerosi Comuni e le Unioni dei Comuni interessati territorialmente dal “passaggio” dei due educational. Uno dei problemi di chi si muove nel Salento leccese è dato dai trasporti. Non c’è un’efficiente rete e sono molti i turisti, specie stranieri, ad essersene lamentati. Come pensate di risolverlo? Anche quest’anno, tra pochi giorni, parte il servizio di trasporto locale “Salento in
bus”, con un sistema di linee “colorate” attraverso le quali saranno facilmente raggiungibili tutte le principali mete turistiche del Salento: da Torre dell’Orso ai Laghi Alimini, da Otranto a Santa Cesarea, da Castro a Porto Badisco, da Tricase a Santa Maria di Leuca, da Torre San Giovanni a Gallipoli, da Santa Caterina a Porto Cesareo… Non è tutto quello di cui avrebbe bisogno il “malcapitato” turista che giunge nel Salento senza la propria autovettura (il 33% dei turisti), ma è già un passo importante: si tratta di un servizio di eccellenza, che è stato molto apprezzato anche dalla comunità locale. Abbiamo anche cercato di utilizzare il servizio di trasporto quale veicolo promozionale dei prodotti e dei servizi delle aziende concessionarie del marchio d’area “Salento d’amare”, ma, ovviamente, la Provincia non può fare tutto da sola o con le limitate risorse di cui oggi può disporre… Quali sono i punti di forza e i punti deboli del turismo leccese? Tra i punti di forza l’indiscutibile appeal che il territorio si è saputo conquistare in questi anni di lavoro costante dei tanti operatori pubblici e privati. La stagionalità, invece, sommata ai numeri, sempre più importanti, ha creato una pressione sempre maggiore sul sistema dei servizi. È qui che dobbiamo essere capaci di portare i correttivi del caso. Agire sui modelli di consumo (la stagionalità dei flussi, l’impatto sul sistema dei trasporti locali…), e agire contestualmente sui modelli di produzione turistica: diversificando il prodotto, creando un’adeguata catena dell’offerta, promovendo lo sviluppo sostenibile della destinazione, ecc. Il rispetto dell’ambiente è un altro passaggio fondamentale. Il turista tende a pre-
15 ferire le mete in cui vengono praticate politiche di sviluppo sostenibile. Educare il territorio a rispettare se stesso deve restare tra i compiti fondamentali delle istituzioni. Migliorare il sistema dell’informazione e dell’accoglienza: creando una fitta rete di punti di informazione chiaramente raggiungibili e identificabili, migliorare la cartellonistica di indicazione e di informazione. E poi, in particolare, porre il web al centro del marketing del territorio. Oggi, cliccando la parola “Salento” su google.it, il potenziale visitatore del nostro territorio non trova le istituzioni che lo rappresentano, ma siti privati di agenzie di promozione, case vacanza, agriturismi, pizzerie… È indispensabile riorganizzare l’intero sistema dell’informazione attraverso la rete, un elemento divenuto assolutamente decisivo nella scelta della destinazione turistica. Se dovesse mandare una cartolina dalla provincia di Lecce a chi la manderebbe? E quale “scorcio” leccese sceglierebbe? La manderei a Obama perché lo ritengo un ottimo testimonial per attrarre maggiori turisti americani. Per i luoghi c’è l’imbarazzo della scelta perché tutto il Salento è bello; comunque, sceglierei un paesaggio rupestre con il nostro ulivo secolare,i muri a secco e una masseria; la chiesa di Santa Croce che meglio rappresenta il nostro barocco e quindi l’arte, una località balneare ed a caso sceglierei la spiaggia di sabbia dorata delle marine di Ugento; un borgo antico quale Otranto o Gallipoli. Silvia Rizzello
AGRIC U L T U R E
Ultimatum di Galan alle Regioni PIANI DI SVILUPPO RURALE
Pochi investimenti dai fondi europei a disposizione degli agricoltori
GIANCARLO GALAN
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o sviluppo rurale continua a viaggiare a passo di lumaca: in tre mesi, dal primo gennaio al 31 marzo 2010, sono stati spesi dai 21 Psr (Piani di Sviluppo Rurale) italiani poco più di 2,3 miliardi di euro, pari ad appena il 13,4% del budget 2007-2013 (17,6 miliardi tra fondi Ue e nazionali). Troppo pochi, considerando che entro la fine di quest’anno, vanno erogati 1.124 milioni per evitare che le nuove regole finanziarie Ue finiscano per penalizzare l’agricoltura italiana: la situazione più critica, come sempre, si registra nelle Regioni
Tale ipotesi, rifiutata a suo tempo dalle Regioni, è stata recentemente rilanciata da Galan, ma non ha incontrato il favore del coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura, Dario Stefàno, il quale, dopo l’ultimatum ricevuto dal Ministro, ha presentato una proposta di semplificazione sulle procedure. In pratica le Regioni hanno siglato con Agea un accordo per spendere 700 milioni, a partire dal 15 luglio prossimo ed entro il 15 ottobre: nel frattempo saranno avviate le istrut-
DARIO STEFÀNO
torie per la spesa degli altri 414 milioni per arrivare così al 31 dicembre 2010 senza nulla da restituire alla Ue. La «procedura semplificata» consisterebbe nel pagare i premi agroambientali indipendentemente dall’esito dei controlli, che verrebbero posticipati, forzando la normativa comunitaria che impone di farli prima. Il rischio è di subire poi, ove si riscontrassero delle irregolarità, le famose «correzioni finanziarie» con cui ogni anno Bruxelles chiede agli Stati membri il rimborso delle somme indebitamente percepite. Così la “patata bollente” si sposta dalle Regioni ai contribuenti, per la buona, ma temporanea, pace degli agricoltori!
Agevolazioni contributive:
Gianvito Negro Valiani
del Mezzogiorno, con la Puglia in particolare, che deve ancora spendere 131 milioni. Il nuovo ministro, Giancarlo Galan, a poche settimane dall’insediamento, aveva subito dovuto prendere atto della grave situazione e, invitando le Regioni ad utilizzare al più presto i fondi europei a disposizione dei nostri agricoltori, aveva lanciato l’ipotesi di un piano unico nazionale per scongiurare il rischio di perdere parte dei fondi Psr, consentendo compensazioni finanziarie tra le Regioni per evitare disimpegni futuri.
Concimazioni e trattamenti di luglio
I consigli dell’agronomo per la programmazione e i lavori nei campi Fase fenologica Ingrossamento drupe Concimazioni Si può intervenire con una concimazione fogliare, associandola eventualmente al trattamento insetticida. Negli oliveti dotati di impianto di fertirrigazione si può razionalmente utilizzare tale sistema per distribuire gli elementi fertilizzanti. Si possono distribuire concimi contenenti tutti e tre gli elementi principali della fertilità (azoto, fosforo e potassio). Trattamenti Fitosanitari Proseguire, mediante l’utilizzo delle trappole a feromone, il monitoraggio degli adulti di Tignola (Prays Oleae) che, in questo periodo, è al massimo della sua attività. In caso di superamento della soglia di intervento, utilizzare prodotti a base di dimetoato o clorpirifos (accertandosi, in quest’ultimo caso, che il prodotto commerciale scelto sia registrato per la coltura dell’olivo). Chi opera in agricoltura biologica, può utilizzare prodotti a base di Bacillus Thuringiensis kurstaki. In presenza di malattie fungine (occhio di pavone; cercosporiosi; ecc.) si può intervenire con un trattamento a base
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di rame, utilizzando le dosi minime consigliate in etichetta ed eseguendo il trattamento nelle ore più fresche della giornata. Monitorare l’eventuale infestazione di cocciniglia mezzo grano di pepe, effettuando, solo nei casi di forte infestazione, un trattamento con olio minerale bianco, a partire nella seconda metà del mese in concomitanza con la fuoriuscita delle neanidi dallo scudetto protettivo della femmina ovigena. Non associare tale trattamento con altri antiparassitari, fungicidi o concimi fogliari. Gestione del terreno Qualora le piogge verificatesi nel mese precedente abbiano provocato il ricaccio delle erbe infestanti, è consigliabile effettuare un nuovo intervento diserbante o un intervento meccanico di trinciatura onde limitare la competizione idrica delle infestanti, oppure, ove possibile, fare una erpicatura superficiale, così da limitare anche la perdita di acqua per evapotraspirazione dal terreno. Nell’ottica di una gestione di lotta integrata, preferire sempre interventi meccanici (trinciature o erpicature) a diserbi chimici. Dario De Giorgi
tutto tace
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l prossimo 31 luglio scadrà la proroga delle agevolazioni contributive per le zone montane e svantaggiate prevista dalla Finanziaria per il 2010. Nonostante le sollecitazioni e le proteste, ad oggi, nei provvedimenti legislativi in corso di approvazione non c’è traccia alcuna di misure tese a stabilizzare o quanto meno a prorogare le agevolazioni. Eppure basterebbero poco più di 200 milioni l’anno. Forse è preferibile, però, spendere 8 miliardi di euro, come è stato già fatto, per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2009 e 2010, magari prelevandoli dai fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) destinati anche all’agricoltura! E già, quando Fiat mi-
naccia di chiudere uno stabilimento l’Italia si mobilita, ma dei pignoramenti, delle iscrizioni a ruolo e delle vendite all’asta di intere aziende agricole nessuno parla. Dal 2000 al 2009 i redditi agricoli sono calati del 36% e solo tra il 2008 e il 2009 si sono contratti del 21%, per non parlare della continua emorragia del numero di imprese attive: su questi dati il silenzio è d’obbligo, meglio parlare di intercettazioni, riforme, manovre e tagli. Attenzione, però: un paese senza agricoltura è un paese senza futuro… forse non è un caso che nei testi di economia l’agricoltura è definita il settore primario! Gianvito Negro Valiani
IN PROVINCIA
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o sono stati i nostri nonni, per alcuni di noi anche i nostri genitori, in Italia si inizia a parlare di questo fenomeno a partire dal XIX secolo. Parliamo degli emigranti. È immediato chiedersi se oggi la figura dell’emigrante esista ancora, ed è altrettanto semplice, e a tratti scon-
Emigrante che viene emigrante che va FESTE E MONUMENTI
Come ieri anche per molti giovani d’oggi emigrare è l’unica soluzione a tanti problemi
tata, la risposta. Sì, l’Emigrante esiste e molto spesso è giovane e in cerca di
La Sagra de lu noce NOCIGLIA
Il 31 luglio la tradizionale manifestazione organizzata dalla Pro Loco Farnese
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’ultimo sabato di luglio, come ogni anno, si svolgerà a Nociglia la Sagra de lu noce, evento organizzato dalla Pro Loco Farnese del paese salentino. Si tratta della IV edizione di una manifestazione nata dal desiderio di far rivivere nel cuore e nel palato dei concittadini e non solo, gli usi, i costumi e i sapori di una volta. L’albero di noce è stata una pianta molto diffusa nel territorio e in particolare a Nociglia: dalla sua presenza, infatti, derivano sia lo stemma cittadino costituito da una pianta di noce e da un giglio, che il nome del paese.
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Anche il mese di luglio, scelto per dare vita alla sagra, ha un significato particolare: proprio in questo periodo il contadino si svuotava delle riserve di noce dell’anno precedente, lasciando spazio al frutto nuovo che da lì a qualche mese avrebbe riempito nuovamente le dispense. Tante le pietanze a base di noce che si potranno degustare durante la asgra: pasta all’insalata di noce, l’arrosto alla crema di noci, il formaggio alle noci, il pane alle noci, e altro ancora, preparati sotto la rigorosa e attenta vigilanza dell’esperto e rinomato chef Rocco Fedele. La pizzica salentina farà da sottofondo musicale con Antonio Castrignanò - Gruppo Popolare Salentino, nella cornice del Castello Baronale di Nociglia. Il gruppo storico della Pro Loco di Pulsano, invece, si esibirà nel corteo nel centro storico del paese. Saranno aperti, per l’occasione, alcuni luoghi di interesse, quali la Cappella della Madonna degli Idri, la Chiesa Madre di San Nicola Vescovo e la Cappella della Madonna Assunta. La Redazione
un futuro. Ovviamente molte cose sono cambiate, un tempo si lasciava il Paese natale in cerca di lavoro per trovare fortuna al Nord, ma anche all’estero, nel XX secolo i Paesi in crescita come Francia, Belgio, Germania e Svizzera erano i più gettonati. Di solito erano gli uomini, i capofamiglia a partire, lasciavano le mogli a casa a crescere i figli, per poi rientrare definitivamente in Patria giusto in tempo per la pensione. Oggi è più diffusa la migrazione interna, secondo il rapporto SVIMEZ sull’Economia del Mezzogiorno, pubblicato il 16 luglio 2009, tra il 1998 e il 2008 sono 700mila le persone che hanno abbandonato il Mezzogiorno per collocarsi nel mercato del lavoro centrosettentrionale: l’80% ha meno di 45 anni e nell’87% dei casi provengono da Campania, Puglia e Sicilia. Poi ci sono gli studenti, che in realtà sono poco interessati alla conquista del Nord, cercano piuttosto le città con le università migliori, con i corsi più adatti, quelli che possono offrire maggiori opportunità ed un futuro quasi certo. Ed è triste la sorte di chi torna “giù” convinto di possedere le armi per cambiare le cose e invece molto spesso è costretto a fare di nuovo retro marcia. Prima portava la valigia di cartone, oggi usa il trolley; prima le comunicazioni erano quasi assenti, oggi grazie alla tecnologia ci si può vedere a chilometri di distanza, ma questo non allevia il dolore provocato dall’allontanamento dalle proprie radi-
ci. È per questi motivi che in Puglia come in molti Paesi dell’Italia, sono state istituite feste e innalzati monumenti, per ricordare il coraggio di chi lasciava e lascia i propri affetti e la propria terra per un futuro migliore. Ecco alcuni dei prossimi appuntamenti dedicati alla Festa dell’Emigrante: 19 luglio a Ugento, 27 luglio a Matino, 1 Agosto a Cannole e 4 Agosto a Morciano di Leuca. Maria Antonietta Quintana
SOSTENIBILM E N T E
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onsiderato in questi ultimi anni il materiale per eccellenza della bioedilizia, l’argilla cruda è un materiale totalmente ecologico e naturale. In un contesto dove si presta maggiore attenzione alla bioedilizia, diventa fondamentale l’utilizzo di materiali semplici, non trattati chimicamente e facilmente reperibili. Da sempre l’argilla cruda è stata utilizzata da numerose civiltà come materiale da costruzione, poiché richiede il minimo dispendio di energia e semplici processi di lavorazione. Lo è ancora in determinati territori, tecnologicamente poveri, dove costituisce quasi l’unica risorsa. Sono stati costruiti edifici con argilla sia sotto forma di mattoni crudi che di impasti plasmabili di argilla battuta e pressata uniti a paglia per ridurre il fenomeno del ritiro. L’uso di argilla cruda nelle abitazioni moderne avviene per la realizzazione di intonaci e murature. A differenza di altri materiali edili, non è solo un materiale per abbellire ed ornare una abitazione, ma offre numerosi vantaggi sotto il punto di vista salutare e del confort abitativo. L’argilla rende le stanze più vivibili, i rumori sono attenuati, l’umidità viene regolata naturalmente, l’aria liberata da polveri e odori, senza conta-
UNA CASA SOSTENIBILE
Argilla cruda in bioedilizia Il materiale naturale che regolarizza l’umidità e favorisce il risparmio energetico
re che le radiazioni elettromagnetiche vengono notevolmente smorzate. L’argilla rimane comunque un materiale solido resistente ed elastico, facilmente rinnovabile nel tempo. È estremamente gradevole dal punto di vista estetico anche nella versione con paglia. Numerose sono le proprietà dell’argilla: regolarizza l’umidità dei locali in quanto assorbe acqua dall’aria quando è troppo umida e la ritorna quando è troppo secca (così facendo mantiene l’umidità relativa dell’aria in condizioni ottimali per l’uomo tra il 50 e il 70 %); gode di eccellenti proprietà fonoassorbenti, specie nei locali di grande metratura dove in normali condizioni si verificano rimbombi ed effetti sgradevoli. L’intonaco di argilla attutisce i suoni in bassa frequenza, migliorando così il comfort abitativo. In ultimo ma non per importanza, l’argilla ha la capacità di proteggerci dalle onde elettromagnetiche. Dal punto di vista ecologico la terra cruda è completamente riciclabile e necessita di pochissima energia per essere lavorata. Grazie alla sua capacità di accumulare calore, l’utilizzo di argilla nelle costruzioni favorisce il risparmio Massimo Fracasso energetico.
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CURA DEL C O R P O
QUANDO MANGIARE COSA
La frutta di stagione
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mercati del contadino, o farmer market, sono dei “mercati senza mercanti” che permettono l’incontro diretto tra produttore e consumatore, in pratica i nostri verdurai e fruttivendoli che nei mercati settimanali vendono i prodotti del loro lavoro. Nei centri più grossi d’Italia si sono organizzati sotto il nome di “mercati del contadino” hanno un sito web e promuovono la vendita di prodotti su scala locale, evitando il trasporto a lunga distanza, e soprattutto rispettano la stagionalità dei prodotti. Di seguito la frutta di stagione del mese di LUGLIO: albicocche, angurie, banane, ciliegie, fichi, fragole, limoni, meloni, mirtilli, pere, pesche Cristina Polverre e susine.
Trucco, le tendenze dell’estate Belle al naturale grazie ai toni ambrati e dorati dell’abbronzatura
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’estate l’elemento da sublimare è la pelle! Il sole infatti ci regala dei toni dorati o ambrati che ci fanno sembrare più fresche e luminose e a volte ci aiutano a nascondere qualche piccolo inestetismo del viso. La pelle quindi deve essere ben idratata e luminosa, per questo il trucco si spoglia del grigiore e della pesantezza invernale e si fa leggero ed illuminante nelle nuances calde del marrone, beige e dorato. Il fondotinta lascia il posto ad una crema colorata; per cancellare i segni della stanchezza come borse e occhiaie
è sufficiente un correttore! Tendenze Non tutte le donne però possiedono lineamenti regolari tali da potersi permettere l’effetto nature e alcune non riescono proprio a rinunciare al fondotinta neppure durante la bella stagione. In questo caso i make up artist consigliano di usare un fondotinta di un tono più dorato del solito, una terra o una cipria luminosa ma sempre della tonalità più simile possibile al nostro incarnato, pena l’effetto maschera causato dalla riga divisoria tra mento e collo. In tutti i casi,
di giorno è importante non strafare, l’incarnato deve essere molto luminoso e le labbra chiare, di sera invece si possono mettere in risalto altre parti del viso, il trucco può essere più carico e si può giocare con il make up degli occhi e della bocca. Quest’anno vanno truccati soprattutto gli occhi con colori brillanti. Le tendenze 2010 propongono ombretti in tinte shock e eyeliner che sottolineano ed esaltano lo sguardo. Sulle labbra vanno applicati colori delicati nelle nuance del rosa e dell’arancione. Non bisogna dimentica-
re che se decidiamo di valorizzare una parte del viso, il resto deve essere discreto; così, se per esempio abbiamo messo in risalto gli occhi, sulle labbra sarà sufficiente applicare un tocco di gloss. Il gesto indispensabile per l’estate è il blush, meglio se in crema perché regala una nota fresca al viso! Il mascara, a dispetto delle mode, resta insostituibile per uno sguardo seducente. Piccoli accorgimenti per ritrovare un aspetto più riposato e disteso Concedersi, più volte al giorno, delle piccole pause che ci consentono di “staccare” con la mente; andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora; praticare sport; curare l’alimentazione aumentando il consumo di cereali, vegetali a foglia verde, frutta; ricordarci che la bellezza non conosce staFrancesca Loredana Bello gioni!
Di plastica non ce n’è una sola Esistono diverse tipologie di plastica: il policarbonato (trasparente e leggero come il vetro), il pvc, il polietilene (quello dei sacchetti della spesa), il polistirene, il poliammide, e altre ancora. Si tratta di materia organica che col tempo si deteriora, diventa opaca, con graffi o crepe. È allora che diventa nociva e va eliminata. Sarebbe necessaria l’indicazione della data di scadenza, ma è comunque preferibile stare alla larga da prodotti che hanno, nel simbolo di riciclaggio (il triangolo formato da tre frecce) il numero 3 (pvc), il 6 (stirene) e il 7 (bisfenolo). Per non inquinare scegliere il vetro che, essendo un minerale, è materia staLa Redazione bile.
CURA DEL C O R P O
ERBE OFFICINALI 6 - CUMINO
Pianta salutare per animali…e ragazze Dai prati, aromi e sapori in cucina
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umino (Karum carvi), appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, è conosciuto anche come Kummel, Carvi, Cumino tedesco, Anice dei Vosgi o Finöcc selvadegh. Nei Paesi nordici si usano i frutti per aromatizzare dolci e salumi, pane e formaggi. L’uso del cumino nella panificazione e nella pasticceria è oramai diffuso anche in molte cucine regionali italiane. In oriente è un ingrediente indispensabile per la preparazione del curry. La pianta è un buon foraggio, gradito al bestiame; essiccata, facilita la digestione e aumenta la secrezione lattea delle vacche e delle femmine degli ovini. Un cucchiaio di semi, aggiunto alla razione quotidiana di avena, per una settimana, può dare brio ai cavalli. I semi sono nocivi per i piccoli uccelli, mentre i piccioni ne sono tanto ghiotti che un poco di semi mescolati al mangime li trattiene vicino alla piccionaia. Il cumino è abbastanza diffuso nell’Italia settentrionale, nei prati, e lun-
S O L U Z I O N I N AT U R A L I
Le gambe, il nostro sostegno Come combattere pesantezza e dolori agli arti inferiori
go i viottoli di montagna, fino oltre i 2000 mt. Il consumo è indicato nei disturbi gastrici, specialmente in presenza di fenomeni fermentativi, flatulenza, gonfiore, meteorismo. Studiosi indiani (Università di Rajasthan) hanno appurato che i frutti di cumino possiedono proprietà antibiotiche su batteri responsabili di infezioni intestinali (enterobatteri “Escherichia coli”, streptococchi e stafilococchi). Per ottenere una tisana è consigliabile tritare al momento dell’uso almeno un cucchiaino da tè di frutti, infondere per 10 minuti in acqua bollente e a recipiente coperto. Va poi filtrata e bevuta tra i pasti principali. Poiché la pianta possiede anche la proprietà di regolare il flusso mestruale, viene consigliata alle donne che soffrono di disturbi del ciclo. Una pianta, dunque, salutare e saporita allo stesso tempo, e la cui raccolta stimola lunghe camminate in Noemi di Recoaro montagna.
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on l’arrivo della stagione calda arriva anche, per molte donne in particolare, il problema delle gambe pesanti, stanche e doloranti accompagnate da sensazioni di calore, bruciore, gonfiore, prurito e formicolio. Il caldo infatti è uno dei principali nemici delle vene, poiché provoca vasodilatazione, il primo sintomo di un’insufficienza venosa, ovvero difficoltà del sangue a ritornare dagli arti inferiori verso il cuore. Le cause principali sono la sedentarietà e un lavoro che obbliga ad una prolungata posizione eretta, anomalie ortopediche, il numero di gravidanze, il sovrappeso, l’uso di contraccettivi ormonali (pillola), fumo, alcool, stipsi e l’ereditarietà. Per favorire l’integrità funzionale del Sistema Microcircolatorio è fondamentale seguire delle corrette abitudini di vita, ad esempio: camminare spesso a piedi, evitare il sovrappeso, alimentarsi in maniera equilibrata, evita-
Lo studio di Fisiokinesiterapia CARISMA La terapia riabilitativa su misura del paziente
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rovare e applicare la terapia migliore e personalizzata per alleviare e curare la sofferenze e il dolore fisico. Questo l’obiettivo dello Studio di fisiokinesiterapia Carisma, un’equipe di professionisti che dedica tempo e passione per restituire il sorriso e ridare il sollievo e la tranquillità ai pazienti affetti da patologie ortopediche, reumatiche e post-traumatiche. Lo Studio Carisma è nato nel 1995 dall’iniziativa di Massimiliano Di Paola che l’ha reso in poco tempo un punto di riferimento competitivo e prestigioso in tutta la provincia. Pazienti che per necessità si recavano presso le strutture sanitarie di Bari, ora grazie a Carisma hanno la possibilità di essere facilmente seguiti a Casarano, presso la sede dello studio, dotato di ben10 posti letto. Carisma propone anche trattamenti domiciliari, direttamente a casa del paziente
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e offre un servizio di bus gratuito, che accompagna al centro e poi riaccompagna a casa coloro che non hanno la possibilità di giungervi autonomamente, andando incontro alle esigenze di ognuno. Trattamenti all’avanguardia sono il fiore all’occhiello del centro Carisma, che propone “terapie ad onde d’urto” basate su onde acustiche ad alta frequenza, le cui vibrazioni sono in grado di guarire o ridurre lesioni ed infiammazioni dei tendini; oppure il “pompage”, terapia consigliata per trattare le contratture, stimolare la circolazione e combattere la degenerazione cartilaginea; oppure, ancora, trattamenti con il laser di potenza Nd Yag-Co2 o l’Alba Hypertermia System, su cui si basa l’ipertermia fisioterapica. Il centro si trova in via Ruffano, a Casarano, ed è aperto la mattina dalla 9 alle 12 e il pomeriggio dalle 15 alle 20.
re di indossare frequentemente scarpe con tacchi troppo alti o troppo bassi, utilizzare calze elastiche per aiutare la circolazione e contenere le vene, evitare bagni troppo caldi e la prolungata esposizione al sole, evitare di stare troppo tempo in piedi, se si è obbligati per lavoro è consigliato alzarsi di frequente sulle punte dei piedi. È consigliabile dormire con le gambe in posizione di scarico, cioè leggermente sollevate. Un aiuto a questo problema, inoltre, ci viene dal mondo vegetale attraverso l’utilizzo di estratti di piante capaci di migliorare il tono e l’elasticità delle pareti dei vasi venosi e dei capillari e di favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso che ristagnano a livello degli arti inferiori. Le piante più indicate sono la vite rossa, la centella, il mirtillo, il rusco, l’ippocastano e il ginkgo biloba, che agendo in sinergia tra di loro fungono anche da antiossidanti contrastando la formazione e neutralizzando i radicali liberi che potrebbero danneggiare Anna De Rosa le pareti dei vasi.
A Berlino quote mamma È un espediente per cercare di salvare la città dal crollo delle nascite. Gli esponenti della Cdu, il partito del cancelliere Angela Merkel, propone di offrire una serie di vantaggi ai genitori che decidono di avere un figlio. Il datore di lavoro dovrebbe, così, favorire con incarichi interessanti, precedenze e possibilità di carriera i dipendenti con un bebè. Si tratta dello stesso principio delle quote usato per garantire pari opportunità alle donne o alle miLa Redazione noranze.
SPORT
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gento, come Salento, terra di buona cucina, di splendido mare e di gente accogliente ma, a quanto pare, non solo: sarà il sole, o forse l’aria, certo è che la città messapica continua a formare e “sfornare” talenti, per regalarli poi al palcoscenico nazionale. Massimo Colaci e Mirko Corsano i nomi di maggiore rilievo. Di recente in evidenza anche quello del giovanissimo Marco Rizzo: diciannovenne ugentino doc, in quest’ultimo campionato ha militato nell’Eurotec Gela come secondo libero, ma è già pronto a ricoprire il ruolo da titolare per la prossima stagione. A più di due mesi dal termine dei campionati di pallavolo indoor, abbiamo raggiunto le due massime espressioni della scuola pallavolistica ugentina. A quanti anni hai iniziato, dove e chi è stato il tuo primo allenatore? “Avevo 10 anni, facevo la quinta elementare. Fino all’anno precedente giocavo a calcio, poi guardando tutti i miei amici che giocavano a pallavolo, ho deciso di provare anch’io - ha risposto il “piccolo” Massimo - Così ho iniziato
di un atleta che ha vinto tutto, dalla Coppa Italia alla Supercoppa Italiana, dal Campionato Europeo alla World League, al Campionato del Mondo! Com’è la vita di un pallavolista? “Sicuramente ricca di soddisfazioni, ma che al contempo comporta parecchi sacrifici” - risponde l’ex libero del Macerata, ed è pienamente d’accordo con lui il suo discepolo: “La settimana si passa in palestra dalla mattina alla sera: in fin dei conti è il nostro lavoro, ma se fatto con passione non sembra tale”. La soddisfazione (o vittoria) più grande che hai avuto. “Senza dimenticare i campionati giocati ad Ugento, Trento rappresenta per me sicuramente una delle più grandi soddisfazioni mai avute - risponde il neo-libero gialloblu - Si tratta di una squadra che lotta per vincere ogni cosa e sono onorato di poter farne parte, ma una delle esperienze più belle è stato certamente il ritiro con la nazionale: indossare la maglia azzurra credo sia il massimo per tutti!” E gli da ragione il suo collega, che alla stessa domanda risponde seccamente: “La prima vittoria in
re sono molte: poi il neo-libero della M. Roma Volley ci pensa e “parlando meramente dal punto di vista tecnico” - afferma - direi Be-
LIBERI DI… VOLARE!
Mirko Corsano e Massimo Colaci si raccontano Intervista ai due nomi di maggior rilievo, da Ugento al palcoscenico nazionale
con il mini-volley, per passare poi alle giovanili e alle successive altre serie. La mia prima allenatrice su campo è stata Adriana Stea, ma la persona che più mi ha insegnato è stato indubbiamente mio padre!” Già adolescente, invece, il plurimedagliato Mirko Corsano: “Ho iniziato a 14 anni, nel Palazzetto di Torre San Giovanni e il mio primo allenatore è stato Maurizio De Giorgi”. Questo dunque l’inizio della carriera
nazionale, ovvero il mondiale 1998!”, sebbene venuta dopo la vittoria di due campionati consecutivi, di una Coppa Italia e di una Coppa CEV, mentre era nelle fila della Maxicono Parma (dove ha militato per ben 4 stagioni). La persona più importante per il tuo percorso pallavolistico che vorresti ringraziare. Per entrambi le persone da ringrazia-
beto, il mio primo allenatore in serie A e in seguito il mio allenatore ai mondiali vinti”. Anche il pensiero di Colaci va agli allenatori (Maurizio De Giorgi, Adriana Stea), ma ad uno in particolare, suo padre, il primo ad averlo spinto al ruolo di libero. “Più che allenatori, sono degli amici, ai quali devo molto e non posso scordare Maurizio Amante, Franchino Ozza, Alfredo Stea e tutte quelle persone che si sono prese cura di me ad Ugento”.
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Cosa ti manca del tuo paese? Non hanno dubbi: “Famiglia e amici” e, aggiunge Mirko - clima e cibo!”. “Sono ‘sacrifici’ che si fanno volentieri - continua poi Colaci - a Verona mi sono trovato benissimo, ma come si sta bene con la propria famiglia e la propria gente...”. Un pensiero ai Falchi Ugento. Ancora una volta il pensiero di entrambi i liberi combacia: il sogno è quello di vedere i Falchi nuovamente in A, ma Colaci aggiunge: “al giorno d’oggi è sicuramente molto più difficile avere una squadra nella massima serie. Secondo il mio modesto parere, Ugento dovrebbe tornare ad avere una società solida, con un programma ben definito, che guardi innanzitutto al settore giovanile, per coinvolgere i giovani e far così rinascere la fortissima tradizione pallavolistica che ci ha sempre caratterizzato”. Valeria Carlucci
PRIMI P I A N I
ro, che il più delle volte nasconde l’aroma del pesce. Ritiene che gli Istituti Alberghieri siano adeguati per la formazione dei giovani? Ha un suggerimento da dare a chi frequenta questa scuola? Mio figlio frequenta la scuola alberghiera. Io li inviterei a frequentare la scuola e a studiare ma nello stesso tempo a fare un po’ di pratica. Non basta un diploma nelle mani, bisogna sapersi muovere e fondamentale è fare della pratica. È più facile poi trovare lavoro. C’è un ingrediente che non deve mai mancare in cucina? L’olio extra vergine d’oliva, meglio se di produzione propria. Nella mia non
(continua dalla prima pagina)
Chi frequenta il suo locale? Al “Profumo di mare” vengono turisti e gente del posto, da tutta la provincia, clienti di qualunque genere e di qualunque “tasca”. Chiedono semplici spaghetti con le cozze, frittura di paranza, ma anche aragosta e cicala di mare. Con chi lo gestisce? Con tutta la mia famiglia, ho tre figli che lavorano qui, in cucina o in sala, e uno staff di personale. Il punto forte è poter portare avanti da solo la cucina. Avere un buon chef che rimane oggi, domani, anche per dieci anni e poi cambia, significa che con lui cambia automaticamente il carattere del locale. Essere sempre uguali nel tempo, invece, significa che se un nostro ospite ha mangiato bene oggi, lo potrà fare anche domani.a La sua cucina è tipica o è specializzato in qualcosa di più particolare? Quasi al 90% cucino il pesce, pescato esclusivamente dal mare nostro. Non compro niente di importazione. La mia cucina è tipica e classica, non elaborata, fatta dei nostri sapori. Il pesce, le cozze, i pomodorini, i prodotti del mare e della terra salentina. Punto sulla qualità, ma soprattutto sulla genuinità. La cucina salentina è conosciuta e apprezzata da turisti e stranieri. Ma qual è il segreto? Il segreto in cucina ha sempre dei tratti personali. Ognuno cucina a modo suo. Gli ingredienti, la materia prima devono essere di prima scelta e i prodotti della zona. C’è un piatto in particolare che le piace preparare? Un piatto apprezzato da trent’anni: è il Sautè di frutti di mare, cozze e vongole con crostini di pane fritto in olio extra vergine d’oliva. Nonostante sia sulla tavola da così tanto tempo cerco sempre di
Preside Fasano, come mai la presenza di un Istituto Alberghiero proprio ad Ugento? È notorio che la località salentina abbia un’economia basata sul settore primario, sulla trasformazione dei suoi prodotti e sul turismo. Quest’ultimo si è notevolmente ampliato nell’ultimo decennio, facendo dell’area di Ugento, e in particolare di Torre San Giovanni, un’affollata meta del turismo estivo. Nonostante lo sviluppo dei servizi dedicati (case di villeggiatura, alberghi, ristoranti, spiagge, agriturismi, locali notturni), le infrastrutture turistiche rispondono solo in maniera sufficiente alla domanda. Ma è proprio la semplicità e l’economia dell’offerta ad attrarre i turisti, oltre al folklore locale e alle bellezze del territorio. Attualmente è dirigente di cinque scuole (Ugento, Taurisano, Ruffano, Casarano, Racale), tutte comprese nell’Istituto Professionale “F. Bottazzi”. Come riesce a gestirle? Il modello organizzativo che abbiamo messo in piedi si avvale di quindici collaboratori che ogni giorno sono sul campo e gestiscono con sapiente professionalità le situazioni quotidiane, riuscendo a portare avanti con vivo interesse e responsabilmente i progetti che l’Istituto organizza all’inizio dell’anno. Tutti i collaboratori seguono, inoltre, degli standard di lavoro comuni e riconosciuti da tutti: nell’anno scolastico 2002/03, infatti, la nostra scuola ha conseguito la Certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità con il seguente scopo: “Progettazione ed erogazione di servizi di istruzione secondaria superiore, di corsi di formazione e riqualificazione professionale”, in conformità alle norme UNI EN ISO 9001:2008.
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VITO MILO
Tutti a tavola, c’è il Sauté di cozze e vongole Chef da circa trent’anni, ci svela i segreti del suo piatto conosciuto in tutta la provincia
specializzarmi e di curarlo un po’ di più. È il piatto della casa. I miei ospiti non vanno via senza averlo assaggiato. Le piace sperimentare con ingredienti esotici? No, la mia cucina è semplice, genuina. Gli ingredienti che impiego sono il prezzemolo, l’aglio, il pepe, il peperoncino. Non elaboro. Anche un piatto di spaghetti al pomodoro fresco con una goccia di olio di oliva è per me un piatto straordinario. Poi si può aggiungere peperoncino, formaggio, e altri ingredienti a seconda dei gusti, ma il rischio è che diventa pesante, non più genuino. In questi anni ha notato dei cambiamenti nel gusto e nelle preferenze in cucina? Differenze a seconda dell’età dei clienti? No, la maggior parte dei miei piatti
piacciono a giovani e adulti. Il segreto sta nel dare il gusto giusto. Non troppo, né troppo poco. Essere uno chef richiede quindi uno stile personalizzato. Ma c’è un equilibrio da non superare, dei principi ai quali ispirarsi? Secondo la mia esperienza non si finisce mai di imparare, né tanto meno di creare. Questo è un lavoro da fare con passione. Viene fuori una pietanza quasi sempre perfetta, se ci metti il cuore. Mi capita spesso di inventare nuovi piatti. Creo, assaggio e poi faccio assaggiare. Organizzo delle serate con i piatti nuovi, invito delle persone ad assaggiarli, per avere da loro un giudizio spassionato. Se è di loro gusto, lo mando avanti. Due anni fa ho inserito i Tagliolini dello Chef, vongole veraci e gamberetti freschi, senza pomodo-
FORMAZIONE E PROFESSIONE
Da grande voglio fare lo chef L’Istituto Alberghiero e della Ristorazione “Filippo Bottazzi”di Ugento raccontato dal Preside, Fasano Franco Crescono sempre più le iscrizioni nella scuola di Ugento. Quanto sono consapevoli gli studenti delle risorse lavorative che l’Istituto offre loro per il futuro? Dall’analisi del livello di istruzione associato alle figure professionali in entrata nel mondo del lavoro emerge l’investimento in capitale umano quale fattore per fronteggiare la crisi economica. I diplomi più ricercati dalle imprese si confermano quelli a indirizzo “amministrativo e commerciale”, seguiti dall’indirizzo “meccanico” e da quello “turistico-alberghiero”. Purtroppo il nostro Alberghiero registra un alto indice di dispersione scolastica: tra il I e il II anno, il 25% dei ragazzi abbandona la scuola, per fattori sia soggettivi che sociali. Per contenere la dispersione, abbiamo adottato una puntuale politica di monitoraggio in seno alla nostra popolazione studentesca. Si sente spesso dire tra i ragazzi che terminano gli studi della Scuola Secondaria di I grado, che la scelta della Scuola Alberghiera è determinata dalla “indolenza allo studio”. È giunto il momento di sfatare la brutta considerazione di un Istituto che ormai è annoverato tra quelli di “Serie A”? La domanda è pertinente. Il 50% dei ragazzi che decide di iscriversi a questa scuola lo fa solo perché non ha fatto altri tipi di scelta. Arrivati qui si scontrano con una realtà scolastica che richiede un semplice apprendimento scolastico ma tanta passione. La formazione
di base non è solo utile ma è anche necessaria per la costruzione di una figura professionale completa. Lo studio di lingue straniere, di cui la nostra scuola è Ente Certificatore, ne è un esempio. L’alunno, al termine del quinquennio, deve aver conseguito una certificazione di livello B2. Sono previsti degli stage per i vostri alunni? Come sono organizzate le attività del tirocinio formativo? Gli stages routinari sono indirizzati ai ragazzi delle classi IV e V e si svolgono durante l’anno scolastico. Da cinque anni, inoltre, diamo la possibilità a tutti gli alunni di partecipare a delle esperienze di lavoro, durante il periodo estivo per un massimo di 60 giorni, seguiti da un tutor
mancano mai neppure pomodoro fresco, prezzemolo e aglio. Quale piatto preparerebbe se avesse come ospite Marcello Lippi?* Gli offrirei il Sautè di cozze e vongole come antipasto e poi Tagliolini con Medaglioni di Aragosta, un piatto molto particolare. E se avesse a pranzo il presidente Napolitano? Potrei proporgli i Tagliolini dello Chef, con gamberetti freschi, vongole veraci e pomodorini. Semplice ma molto gustoso. E ai Negramaro, invece? Manichette con gamberetti viola e pomodori ciliegini e poi una bella grigliata di pesce con triglie, saraghi, gamberoni viola di Gallipoli. Chiara Schiavano * Intervista realizzata prima del 24/06!
specifico per ogni settore. L’Istituto Alberghiero “F. Bottazzi” intrattiene contatti con enti o catene alberghiere estere? Con i Progetti Alternanza scuola-lavoro, la scuola organizza dei percorsi con lo scopo di avvicinare e integrare gli eventi didattici con le esperienze aziendali. Abbiamo instaurato delle collaborazioni con Caroli-Hotels, Ibero Hotel e Robinson Club Apulia. Abbiamo partecipato al programma Rai de “La Prova del Cuoco” dove ha colpito la consistenza perfetta della nostra pasta nonostante non avessimo utilizzato le uova. Davanti le telecamere una delle nostre ragazze, Elisa Bruno, ha dato dimostrazione della sua abilità nel fare “le sagne ritorte”. E ancora, al programma Mediaset “Cuochi senza frontiere”, la genuinità dei nostri prodotti alimentari ha destato stupore negli assaggiatori e non solo; qui, infatti, abbiamo presentato la “patata Sieglinda” di Galatina. Quali sono gli sbocchi nel mondo del lavoro? E quanti iscritti conta oggi la scuola? Al momento si registrano 433 unità. Le figure professionali classiche sono tre: direttore di albergo, chef e maître di sala, ma da un’indagine svolta nelle aziende con cui collaboriamo, abbiamo individuato la presenza di almeno altre dieci figure importanti, tutte coinvolte in un lavoro di team. Un buon motivo per scegliere l’Istituto Alberghiero? Un giovane che intende instaurare ottime relazioni con i clienti e che ha la volontà di agire all’interno di un sistema comunicativo basato sulla valorizzazione dei servizi turistico-alberghieri può benissimo indirizzare la sua scelta presso l’Istituto Alberghiero. Chiara Congedi
FOTOGRAFIA
Finalmente Estate! Quest’anno è voluta restare a letto fino a tardi, l’estate, ma alla fine si è svegliata. Inconfondibile la costa salentina con i suoi colori e le sue tinte forti tipiche della stagione. Uno spaccato della nostra terra, quello di questa immagine, che attira ogni anno sempre più turismo. Dati di Ripresa: Canon EOS 400D - Obiettivo 18-55/3,5-5,6 - Esposizione Manuale - Otturatore 1/500 - Apertura f:6,3 - ISO 100
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Ogni mese l’associazione Photosintesi sceglierà una foto per i lettori de Lo Scirocco, un trampolino fatto di luce e colori per tuffarsi nel mondo. Photosintesi è un'associazione di fotoamatori che ha sede a Casarano, in via Canova 44, ma opera in tutto il Salento. Ha una scuola di fotografia, organizza concorsi nazionali, fotoviaggi, mostre fotografiche e tra i suoi quasi 100 iscritti ha molti talenti, giovani e meno giovani. Il sito web ufficiale (www.photosintesi.it) è molto visitato e offre giornalmente nuovi spunti e iniziative. Il 10 luglio prossimo saranno premiate le foto vincitrici del concorso nazionale Photosintesi 2010 e verrà inaugurata la mostra fotografica presso il Chiostro Comunale di Casarano che espone le migliori immagini partecipanti. La mostra resterà aperta fino al 24 luglio, dalle ore 8.00 alle ore 20.00.
TAV I A N O
Note libere, note di solidarietà
10 anni di emozioni, raccontati in due serate musicali
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na rassegna musicale e canora, un evento per promuovere e valorizzare i giovani del Salento. Nata nel 2000 e spinta fino al 2010 da passione e impegno costanti. Dieci anni raccontati dalla viola di Armando Ciardo, dal flauto traverso di Eva Barbetta, dal violino di Carlo Marzo. Dieci anni, rinvigoriti dalle percussioni di Tommaso Passeri, sussurrati dal sassofono struggente di Duilio Ingrosso, rivisitati dalla tromba di Marco Puzzello, scanditi dal suono profondo, toccante e quasi ipnotico del basso di Stefano Compagnone. E poi graffiati e rigenerati dalla chitarra elettrica di Marcello Zappatore. Dieci anni rivisti nelle coreografie di Silvia Sorani, tra i passi di danza di Ilaria Brigante. Dieci anni di emozioni vere: “sentiti” attraverso la voce di Franco Manni. E attraverso il suo cuore generoso e ancora bambino. Dieci anni sognati, pensati, e fortemente voluti da Daniela Toma. La mente. L’anima. Lei e le sue mani. Lei e il suo pianoforte. Lei e la sua voglia di comunicare soprattutto ai ragazzi ciò che prova nell’attimo in cui le sue dita danzano sui tasti. Lei. Insegnante, musicista, moglie, e madre di due figli. Sua anche la direzione artistica e musicale della manifestazione, con la quale si carica della responsabilità di seminare musica sul suo territorio. Note libere dal 2006 si colora ancora di più di umanità con l’inserimento al suo interno di “Note di solidarietà”, un progetto attraverso il quale, insieme alle emozioni, ogni anno si regalano sorrisi. Non tantissimi. “Gocce” in un oceano. Ma ogni anno qualche goccia in più, dice dalla direzione Francesco Mariano, presentatore della manifestazione, marito di Daniela, suo sostenitore e suo grande e solido sostegno. Non per niente la manifestazione ha il patrocinio dell’Antoniano di Bologna, dello Zecchino d’Oro, della Regione Puglia, della Provincia di Lecce, del Comune di Taviano e del mensile “Nuovo Spartaco”. Non per niente vi aderiscono i giovani musicisti di cui sopra, professionisti di fama nazionale ed internazionale. Non per niente. Ma anche perché, oltretutto, la manifestazione è senza fini di lucro. L’ingresso è gratuito, non solo in Largo S. Anna, ma anche laddove, in caso di maltempo, la manifestazione si dovesse tenere nel Ada Garofalo Teatro Fasano. A Taviano. Naturalmente.
MUSICA
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i sale sul treno del Jazz, dal 24 al 31 luglio 2010, per la V edizione del Locomotive Jazz Festival, l’evento che mette insieme l’arte della moda con la musica, lo spettacolo teatrale e le esibizioni di artisti salentini e internazionali del mondo del Jazz. Si parte da Bari, il 24 luglio alle ore 13, con “From station to station” evento ideato e diretto dal grande jazzista sardo Paolo Fresu, e il treno lo si prende realmente per arrivare a Lecce in compa-
cura di Federico Primiceri e di Raffaele Casarano. Il 29 luglio al Kaibo, locale nella marina di Salve, “Tramonto in Jazz & Locomotive Night Party” con Max Baccano e Alessio Bertallot. La serata avrà inizio alle ore 19.30 durante la quale si succederanno artisti salentini di jazz. Concludono il Festival gli eventi del 30 e 31 luglio: il primo a Sogliano Cavour nel chiostro comunale alle ore
S O G L I A N O C AVO U R
Sul treno del Jazz Il Locomotive Festival per accordare l’arte della musica e della moda
gnia dell’energia gioiosa dei Bandita & Mino La Cerignola Band, l’orchestra di percussioni formata sul modello delle batterie di samba carioca e dei bloco-afro del nord-est del Brasile. Soste previste a Locorotondo, Martina Franca, Manduria, Novoli e Lecce, con arrivo alle ore 19. Il 25 luglio nel Chiostro del Monastero di S. Agostino, a Sogliano Cavour, tornano gli aperitivi del Locomotive, un’intera serata tra concerti e degustazioni di ottimi aperitivi. Alle 19.30 è previsto il concerto di Roberto Cipelli, a seguire Fabrizio Saccomanno e Javier Girotto & Gianni Iorio. Cellino San Marco sarà lo scenario del terzo appuntamento che in programma presenta una serata di Moda e Musica a
11 per delle performance artistiche; a Cutrofiano alle ore 13 con la degustazione di piatti locali presso la Masseria Astore, e ancora a Sogliano per la serata con artisti locali e internazionali tra i quali spicca la band Senza Nicola… in 4, la band ufficiale di Nicola Arigliano; il secondo evento invece, che chiuderà la quinta edizione, inizierà a Sannicola con “Alba in Jazz” un concerto di saluto al sole a partire dalle ore 2 presso l’Abbazia di San Mauro, per finire in bellezza con la Festa Finale dove, tra gli altri, la Locomotive Percussion Orchestra incontra l’Orchestra di Fiati del Conservatorio “T.Schipa” di Lecce. Per maggiori informazioni www.locoCristina Polverre motivejazzfestival.it.
CINEMA
L
’anno scorso il consiglio della pagina Cinema de Lo Scirocco fu di approfittare del palinsesto televisivo di questa stagione magica, l’Estate, per riscoprire notturne visioni
di film che segnarono la nostra infanzia, con le finestre aperte, finalmente al riparo dall’afa diurna. Anche quest’anno la Redazione vuole consigliare ai propri lettori visioni fertili.
Consigli estivi
Apparentemente anacronistico, l’invito alla visione dei 10 dvd di Twin Peaks
Ecco perché ci prendiamo tutta la responsabilità del caso e vi induciamo a permeare le notti di avvincenti turbamenti: avventuratevi negli intrighi di Twin Peaks (dal genio di David
Lynch). È uscita un paio di anni fa un’edizione in 10 dvd, la Twin Peaks: Definitive Gold Box Edition, il prezzo si aggira sui 100 euro, ma la serie è reperibile anche in molto videoteche o
Cortometraggi in viaggio nel Salento F E S T I VA L F I N I B U S T E R R A E
Dal 17 luglio all’1 agosto le visioni si fanno brevi
I
l Salento Finibus Terrae, film festival dedicato al cortometraggio, organizzato dall’associazione Safiter in collaborazione con Day by Day, è arrivato all’VIII edizione, in programma tra il 17 luglio e l’1 agosto. In pieno accordo con la stagione estiva, la rassegna è in viaggio dall’alto al basso Salento. Si parte da San Vito dei Normanni e per due giorni vedremo i film delle sezioni Animazione e Danza & Musica. Dal 19 al 22 il festival si sposta a Ceglie Messapica nella cornice di Castello Ducale, per le sezioni World Children, Ambiente e Laboratorio Cinema: una tappa prolungata (quattro giorni anzichè due) per poter assorbire le giornate previste per Mesagne che quest’anno non comparirà nella rassegna a causa del cambiamento della giunta comunale e la mancanza di fondi per
PRISMA
l’evento. Il 23 e 24 il festival fa sosta a Selva di Fasano con le sezioni Corti Cortissimi e Panorama Corti Puglia. I corti a soggetto Diritti Umani saranno protagonisti delle due serate a Ostuni, il 25 e 26 in Piazza della Libertà. A Carovigno il 26 e 27 per gli appassionati del brivido è di scena la sezione Noir-Thriller-Horror. La rassegna ritorna infine nella sua tappa iniziale a San Vito dei Normanni con quattro giorni (dal 29 all’1) di proiezioni dalle sezioni Mondo Corto e Corti Italia. Una novità di quest’anno è rappresentata dal “Movie Village”, istituito presso il chiostro Domenicano a San Vito dei Normanni, base e punto di riferimento di tutto il festival, dove avverrano gli incontri con registi, attori, giornalisti e personalità del mondo della cultura e da dove ogni sera
sarà possibile assistere alle proiezioni dei film in diretta dalle varie location. Tra gli incontri il seminario sul doppiaggio tenuto da Sergio Fiornetini (voce di Gene Hackman, Bill Cosby, Burt Young e Max Von Sydow fra gli altri) e l’incontro con lo stuntman Franco Maria Salomon (controfigura di Russel Crowe ne “Il gladiatore”). Direttore artistico del festival è Romeo Conte, che otto anni fa, in collaborazione con il Comune di San Vito dei Normanni, realizzò il Salento Finibus Terrae. Il viaggio della manifestazione non finisce qui: è previsto infatti anche quest’anno il Tour 100minuti che toccherà varie città italiane (Vicenza, Firenze, Roma e Bologna tra le altre per la scorsa edizione) ed estere dove verranno esportati i corti migliori di quest’edizione. Renata Moio State accorti!
Newsletter di cultura, spettacolo e voglia di vivere (meglio)
La principessa e il ranocchio, i colori contro il razzismo La prima storia Disney con una protagonista afro-americana
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i chiama Tania ed è la prima principessa afro-americana del mondo Disney. È lei la protagonista del 49esimo grande Classico della Casa di Topolino, “La principessa e il ranocchio”, che riprende la tradizione del musical a disegni animati. Ambientato a New Orleans negli anni Trenta del secolo scorso, il film racconta la storia di una bella ragazza di colore che coltiva un sogno: aprire un ristorante. L’incontro con Naveen, un principe ranocchio che vuole tornare ad assumere la forma umana, unirà i loro destini nel segno dell’amore. Sullo sfondo, una società che deve imparare a capire i valori del-
l’integrazione e dell’armonia, superando diffidenze e paure irrazionali. Una sinfonia di colori contro il razzismo, una fiaba moderna per capire quanto siano immotivate tante nostre paure. Il film segna anche il ritorno all’animazione tradizionale in 2D, quella disegnata a mano, che ha il suo modello assoluto in “Biancaneve e i sette nani”, del 1937. Alla bontà di Biancaneve, Tiana aggiunge la sua determinazione di ragazza emancipata, coraggiosa e caparbia: una principessa del nostro tempo. Attorno a lei, un gruppo di personaggi che restano nel cuore e nella memoria, perfino il cattivo di turno, il mago voodoo. E
poi, un simpatico alligatore amante del jazz, una vecchia strega che cucina una zuppa miracolosa e, soprattuto, la lucciola Ray innamorato di una stella. Quest’ultima è una storia “minore” rispetto a quella di Tiana e Naveen ma non meno importante, specie se si pensa che la stella si chiama Evangeline... Per tutti è un amore assurdo, impossibile. La morte di Ray, che si “ricongiunge” in cielo con la sua stella, è uno dei momenti più toccanti del film. Raramente un film dal vero sa essere così espressivo. È la magia sempreverde dell’arte dell’animazione, che sa toccare le corde più intime del Gianni Maritati cuore.
28 biblioteche comunali. L’anacronia del consiglio è solo apparente. Il telefilm è invecchiato molto bene, sul suo volto risaltano le rughe e le macchie dell’età, segni che tradotti in commenti superficiali, che si leggono soprattutto sui blog, ne lamentano la tecnologia datata (effetti speciali e linguaggio televisivo scopertamente ingenui). Ma la vostra Estate può essere una missione. Potete perdevi tra i meandri di un prodotto cinematografico che sfrutta tutte le potenzialità buone della televisione: l’effetto seriale che dà dipendenza, prima di tutto; il formato ridotto dell’immagine che lascia appassionarsi empaticamente ai volti dei sei protagonisti, e vincere cogli argomenti dei detrattori la vostra battaglia con il caldo. Twin Peaks è una lettura estiva che consigliamo a tutti i salentini. Si ricordi che la serie venne trasmessa in Italia nel 1991, e facendo qualche calcolo coloro che si stanno avvicinando ai trent’anni, finalmente grandi, avranno la risposta alle scritte sui muri, davanti alle scuole delle loro città: “Chi ha ucciso Laura Palmer?” (spesso strillava un’aggiunta affianco: “Pippo Baudo!”). Chi invece ha qualche anno in più, seppur una manciata - il crinale tra “non puoi vederlo sei troppo piccolo/a!” e “va bene ma se poi non dormi non dire che non eri stato avvisato” si gioca in un paio di inverni in più - può riassaporare vertigini profonde poche volte affrontate così di petto. Il trucco di Lynch sta nell’effetto semplice della messa in scena. Semplice ma non certo innocente. Le ragazze qui muoiono perché prese a botte o sbattute contro una parete, non ci sono lame eleganti. Gli assassini turbano, non spaventano. E l’atmosfera da Jessica Fletcher s’incrina di colpo, e tra un respiro di soap opera e irrazionali gag si squarcia il velo della buona educazione e si vede in faccia il male: che fa ancora più paura perché sorride dallo specchio dove ci stiamo guardando. Buona Estate. Luca Nieri
CRITICAL MASS
U N L I B R O A L M E S E x 12 MESI
“Noi siamo il traffico”
Un movimento contemporaneo si muove per le città rivendicando il diritto di pedalare
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n origine l’espressione Critical Mass faceva riferimento al processo di fissione nucleare; Chris Carlsson un attivista californiano dei movimenti antagonisti, insieme ad un gruppo di persone “reinventa” il concetto portando in strada migliaia di ciclisti. Critical Mass nasce a San Francisco nel 1992, si diffonde poi rapidamente nelle principali città occidentali, fino a diventare un fenomeno globale. La Massa Critica che si muove in contemporanea ed in maniera spontanea e senza, che è quello che poi più conta, alcuna autorizzazione o programma riguardo le strade da seguire, ogni ultimo venerdì del mese attraversa le principali città del mondo fino a toccare pure l’Italia. Con l’affermazione “Noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico” i numerosi esponenti del movimento rivendicano il diritto di percorrere in massa e in bicicletta le grandi città del pianeta. Il libro Critical Mass, curato da Chris Carlsson e pubblicato in Italia da Feltrinelli, ripercorre, attraverso la mailing list inviate dai centinaia di partecipanti, dieci anni di un movimento che è riuscito a portare nelle strade di Berlino, come in quelle di Bombay, Toronto, Milano, Londra e Detroit, migliaia di persone sfidando il freddo e la pioggia e il caldo e il sole semplicemente con una bicicletta e senza l’ausilio di un abitacolo protettivo. Sulle nostre strade ormai è diventato davvero duro pedalare in libertà ed usare la bicicletta come un normale mezzo di trasporto, imbottigliati in un calderone di auto, moto e camion lanciati a velocità folle. C’è molto da scoprire nelle pagine di questo libro e nello spirito innovativo di Critical Mass; ancora una volta tutto parte dalla Rocco Iasi grande America.
Il mare di mezzo
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Un’inchiesta a due anni dall’entrata in vigore della politica dei respingimenti
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l mare di mezzo è un’inchiesta su ciò che succede tra le due sponde del Mediterraneo, e in mezzo. Le storie di tantissimi ragazzi che partono dalle coste del Nord Africa per raggiungere un sogno, o per scappare da un incubo. D’estate il mare è piatto e quello spazio tra l’Algeria e la Sardegna, o dalla Libia a Lampedusa, sembra un attimo. Ma non lo è. Il Mediterraneo “al tempo dei respingimenti” è un mostro che divora centinaia di giovani, o che li sputa nelle carceri. C’è la storia delle rivolte in Tunisia, della dittatura militare in Eritrea, delle carceri libiche, le crisi in Sudan, i nuovi italiani in Egitto e Algeria. Le testimonianze di genitori che ancora aspettano i propri figli, dei sopravvissuti che raccontano il tragitto in mare, le motovedette, gli scontri. I rimpatri. I Centri di Identificazione ed Espulsione, qui in Italia. Storie di persone che pur di non rimanere sei mesi in gabbia mandano giù pile, shampoo, batterie, si tagliano con le lamette, si impiccano con i lenzuoli. E poi le violenze della polizia (la nostra), denti rotti, pestaggi. Ma anche i pescatori di Mazara del Vallo, che hanno il coraggio di non girarsi dall’altra parte. È una lettura che va fatta ora, per la seconda estate dall’entrata in vigore della politica dei respingimenti. Per capire, guardando il mare, qual è il prezzo che diamo alla nostra “paura dell’invasione”.
Gabriele Del Grande, IL MARE DI MEZZO, Infinito edizioni, 2010 (euro 15,00) Gabriele Del Grande (1982), giornalista, ha fondato Fortresse Europe, osservatorio sulle vittime dell’emigrazione; ha pubblicato Mamadou va a morire e Roma senza fissa dimora. Scrive su L’Unità.
Eva Brugnettini
GUIDA ARCHEOLOGICA
Un viaggio nell’antica Messapia Popoli e luoghi del Salento Meridionale nel I millennio a.C.
stata presentata il 15 maggio scorso, presso Palazzo Ramirez a Salve, la guida archeologica “Antica Messapia. Popoli e luoghi del Salento meridionale nel I millennio a.C.”, a cura di Marco Cavalera. Il libro - 64 pagine con ricco corredo di foto ed illustrazioni a colori - è edito da SCIROCCO EDITORE di Ugento, grazie al sostegno del programma “Principi Attivi” della Regione Puglia, ed è articolato in tre brevi sezioni. Il primo capitolo fa una panoramica generale sul territorio salentino, in relazione ai caratteri salienti dei cinque periodi (Paleolitico medio e superiore, Mesolitico, Neolitico ed Età dei Metalli), che precedono l’avvento della civiltà dei Messapi nella penisola salentina. Con la seconda sezione si entra nel vivo dell’argomento. Dopo una breve premessa, che inquadra il periodo ed il territorio di stanziamento, la provenienza e l’etimologia del nome, il testo analizza il progressivo svilup-
È
parsi della civiltà messapica nell’arco temporale che va dall’Età del Ferro (IX-VII sec. a.C.) a quella ellenistica (IV-III sec a.C.). L’ultimo capitolo, infine, si focalizza sui luoghi della Messapia meridionale, con una sintetica descrizione degli insediamenti archeologici di Vaste, Castro, Montesardo, Grotta Porcinara (Santa Maria di Leuca), Vereto (Patù), La Chiusa alla Masseria Fano (Salve) e Ugento. Lo stile sintetico ed essenziale, unitamente all’apporto delle immagini, che consentono un raffronto immediato con la realtà descritta, rendono la guida uno strumento utile per avere un assaggio di come questo “paesaggio indefinito racchiuso tra un’ogiva di terra rossa ed una colata di cielo mediterrae” si faccia raccontare. Per maggiori informazioni, rivolgersi a: Associazione Culturale Archès, via Carmignani 14, Lucugnano, cell. 340.5897632 mail: associazionearches@libero.it, www.associazioRossella Del Vino nearches.it.
SALENTO I N T A V O L A
Vitigno di Gaglioppo in Calabria
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In questo numero, per i nostri lettori, le ricette dello Chef Vito Milo:
Gaglioppo, rosso aromatico D E G U S TA N D O
Richiama subito il Cirò, dalla struttura interessante e di alto livello qualitativo
I
l Gaglioppo, è un vitigno autoctono Calabrese, di origine greca. È presente nelle province di Cosenza, Catanzaro ma anche in altre regioni quali la Sicilia, le Marche e l’Umbria. Famoso vitigno e vino rosso che richiama subito il Cirò, vino a denominazione di origine controllata che prevede che le uve nel suo disciplinare di produzione siano quasi esclusivamente rivenienti (al 95%) dal vitigno Gaglioppo. Concorre alla produzione di altri vini Doc quali il Donnici, il Pollino, il Savuto, S. Anna di Isola di Capo Rizzuto, Bivongi ed altri. Gli vengono attribuiti diversi sinonimi, quali: Gaglioppo Nero, Galloppo, Gaglioppa, Montonico Nero ed altri. Gli esperti degustatori si avvalgono di innumerevoli sentori per richiamare il complesso aromatico che esprime: floreali come petali di rosa e fiori di campo, sentori fruttati di fragole, di more, di fragoline di bosco, di ciliegie, di amarene, di susine, di frutta tropicale, di cedro e di visciole; poi, richiama sentori speziati di cardamomo, di timo, di cacao e di pepe bianco e, se destinato all’affinamento in barrique, quelli di pepe nero, di tabacco scuro, di chiodo di garofano e di
tostatura per i vini affinati in barrique. Ha una struttura abbastanza interessante e nelle migliori condizioni pedo-climatiche si esprime ad alti livelli qualitativi. Essendo un vino ad alto contenuto in tannini predilige anche un affinamento in barrique. Test guida: degustazione di un Cirò Doc vinificato in purezza con un grado alcolico di 13.5% vol. vendemmia 2005. Si è attribuito a questo ottimo vino una tipicità del 100% in quanto vinificato in purezza ed affinato in serbatoi inox. Tipicità: 100% Colore: rosso rubino intenso; Tonalità ed intensità cromatica: ottima; Profumo: odore floreale, di frutta matura, sentori di bacche rosse, di viola; Finezza olfattiva: molto fine; Intensità olfattiva: molto lunga; Franchezza olfattiva: gradevole; Persistenza aromatica olfattiva: lunga; Sensazione gustativa: cado, gradevole, componente tannica in equilibrio; Sensazioni retro-olfattive: positive al 100 %. Pantaleo Provenzano
S AU T È D I C O Z Z E E VO N G O L E Si fa riscaldare una pentola, aggiungendo un goccio di olio extra vergine, poi uno spicchio di aglio; si toglie l’aglio, si aggiungono i frutti di mare e si lasciano pochi minuti a coperchio chiuso. Si toglie il coperchio e si svina con del buon prosecco, lasciando vaporizzare il vino si aggiunge prezzemolo, il pepe e un pizzico di peperoncino. Si tolgono i frutti di mare e si tengono in caldo in un’altra pentola. Si aggiunge il pomodoro fresco lavorando la salsina, finché non diventa vellutata, quasi cremosa. Il sapore è dato dall’acqua dei frutti di mare, che infine si aggiungono e si saltano. Si serve come antipasto, con dei crostini fritti nell’olio extra vergine d’oliva.
G A M B E R O N I A L L A C A TA L A N A Piatto fresco per l’estate. Lasciar sbollentare i gamberoni viola di Gallipoli pochi secondi. Sgusciarli e servirli con delle verdurine fresce tagliate a pezzettoni, pomodori freschi, sedani, cipolla rossa, finocchio, e altre verdure fresche a piacere. Condire con olio e poi aceto balsamico alla fine, prima di servire.
L U G L I O 2010
3. SABATO
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Per proporre l'inserimento di appuntamenti in questa pagina utilizzare l'indirizzo e-mail (inprogramma@loscirocco.it) o telefonare (329.39.15.392) entro il 25º giorno del mese che precede l'uscita
• CARMIANO, Circolo Vir-
tuoso, via per Lecce n° 51, fino al 4, Rassegna di laboratori
pratici di arti terapie, info: www.artiterapielecce.it • OTRANTO, Fossato del Castello, ore 20:45, Competizione di Body Building, info: www.comune.otranto. le.it • TORRE DELL’ORSO (Melendugno), anfiteatro, ore 21:30,
Que viva Mexico in concerto, info: www.iltaccodibacco.it
Rubrica a cura di Roberto Maruccia
estiva, Luis Bacalov in concerto, info: 0832 241468, www.iltaccodibacco.it • LECCE, Palazzo dei Celestini, ore 20:30, Patrick Watson, in concerto, info: www.iltaccodibacco.it
9. VENERDI
• OTRANTO, Castello Arago-
nese, Largo Porta Alfonsina, fino all’11, OFF, rassegna cine-
matografica, info:www.comune.otranto.le.it
4. DOMENICA
• OTRANTO, Fossato del Castello, ore 20:45, Saggio di Danza classica e moderna, info:www.comune.otranto.l e.it • SAN CATALDO, Lungomare, ore 21:00, Amici tour 2010, info:www.ditutto.it • SAN CESARIO di L., Palazzo Ducale, ore 22:00, Tobia Lamare & The Sellers in concerto, info: www.iltaccodibacco.it
8. GIOVEDI
• LECCE, Piazza Libertini, ore 21:00, Alessandra Amoroso in concerto, info: www.bookingshow.com • LECCE, cortile del Rettorato, ore 21:30, Stagione sinfonica
10. SABATO
• CARMIANO, Circolo Vir-
tuoso, via per Lecce n° 51, fino al 4, Rassegna di laboratori
pratici di arti terapie, info: www.artiterapielecce.it
14. MERCOLEDI
• GALLIPOLI, Lido Zen, ore 18:00-20:00, Letteratura d’Amare, aperitivi d’autore.
15. GIOVEDI
• LECCE, cortile del rettorato, ore 21:30, Stagione sinfonica estiva, Exot(er)ic America, rassegna di concerti, info: 0832 241468. • PORTO CESAREO, fino al 18, Raid della Magna Grecia 2010, camping nautico e regate amatoriali, tappe del
percorso, Policoro, Castellaneta Marina, Taranto, Campomarino, Porto Cesareo, info: matera@leganavale.it • SAN CESARIO di L., Palazzo Ducale, ore 22:00, Brunori Sas in concerto, info: 0832 303707.
16. LUNEDI
• OTRANTO, Largo Porta Al-
fonsina e Lungomare degli Eroi, fino al 18, Libri in scena, mo-
stra, info: www.comune. otranto.le.it
17. MARTEDI
• GALLIPOLI, Centro storico, fino al 19, ore 19:00, seconda edizione di Strade Golose, evento di promozione territoriale e culturale, info: 0833 261038. • SANTA CATERINA (Nardò), Lido Coco Jambo, ore: 22:00, Bikini e Pareo nigth,
info: www.ditutto.it
19. LUNEDI
• LECCE, Piazza Libertini, ore 21:30, Pat Metheny Group in concerto, info: www. bookingshow.com
22. GIOVEDI
• LECCE, Anfiteatro Romano,
Sergio Caputo quintet in concerto, info: www.iltaccodibacco.it • OTRANTO, fino al 25, seminari estivi di Otranto Jazz Festival 2010, info: www. otrantojazz.com
23. VENERDI
• CASTRÌ di Lecce, fino al 26, Marangiane in festa, info: www.ditutto.it • GEMINI di Ugento, nel centro storico, ore 20:30, Arciprevitura in festa, info: www.ditutto.it • LECCE, cortile del Rettorato, ore 21:30, Stagione sinfonica estiva - Gospel & Encores, rassegna musicale, info: 0832 241468. • OTRANTO, Fossato Castello Aragonese, fino al 25, ore 19:00,
Otranto Jazz Festival, info: www.comune.otranto.le.it
24. SABATO
• LECCE, Stadio via del Mare, ore 21:00, Il mondo di Patty, musical, info: bookingshow.com • OTRANTO, Castello Aragonese, fino al 22 agosto, Il passaporto di Bacco, mostra, info: www.comune.otranto. le.it
• TAURISANO, Festa del Wurstel, Indiano Salentino e Artetnica in concerto, presentazione nuovo album • TUGLIE, Tennis Club degli Ulivi, ore 18:00, Meditazione trascendentale, “La totalità è più della somma delle parti”, info:www.maharischi.it, 340 3498424.
27. MARTEDI
• SAN CESARIO di L., PaAmor Fou & Lucia Manca in concerto, info:www.iltaccodibacco.it
lazzo Ducale, ore 22:00,
29. GIOVEDI
• CORSANO, Piazza San Biagio, fino al 5 settembre, Ti racconto Corsano, rassegna artistico-culturale, info: www.ditutto.it
30. VENERDI
• LECCE, Piazza Sant’Oronzo, Anfiteatro romano, ore 21:00,
Malika Ayane in concerto, info: www.ditutto.it
31. SABATO
• LECCE, cortile del Rettorato, ore 21:30, proiezione del film Luci della città di Charlie Chaplin, info: www.iltaccodibacco.it vasto repertorio. Rossella 389. 9846114
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MENS ILE INDIP ENDE NTE D’ INF ORMA ZIO NE è pubblicato da:
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E
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