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30 anni di Federturismo: un compleanno importante

Federturismo Confindustria ha festeggiato lo scorso 23 maggio il trentesimo anniversario della sua costituzione, per celebrare una delle industrie più importanti per la nostra economia, che ha assunto negli anni un ruolo sempre più predominante nel panorama italiano ed internazionale fino a diventare, come ha scritto qualcuno, “l’Industria del XXI Secolo”.

“Eproprio quel sentimento di fedeltà alla visione iniziale di riconoscere al turismo il valore di industria è stato – dichiara la Presidente Marina Lalli – un filo rosso che ha legato tutta la storia della Federazione. Nata da un’intuizio- ne dei vertici di Confindustria all’inizio degli anni 90, Federturismo conta oggi più di 9000 imprese associate tra le più grandi ed importanti tra tutti i settori della filiera turistica. Un bel traguardo, ma anche un grande punto di partenza. Da allora il mondo del turismo è cambiato, sono cambiati i comportamenti, le preferenze e le attitudini dei viaggiatori e l’obiettivo per il prossimo futuro è generare valore economico e nuove opportunità per le destinazioni, puntando su sostenibilità, innovazione ed esperienzialità. Il turismo in questi anni ha dimostrato di essere un fenomeno in grado di superare ogni barriera, di modificare i suoi percorsi e di non fermarsi mai. Anzi è stato capace di proseguire una crescita che non ha paragoni con altri settori dell’economia, contribuendo allo sviluppo e al benessere socio-economico, spesso come fattore chiave e determinando benefici in molteplici altri settori ad esso collegati”.

La pandemia ha contribuito ad alimentare il desiderio che il viaggio diventasse un’occasione speciale, lo strumento per vivere un’esperienza nuova e totalizzante, per certi versi esistenziale. Nonostante “esperienza” e “turismo esperienziale” siano espressioni entrate in modo dirompente nella dialettica comune fino ad essere abusate, è evidente come questa forma di turismo rappresenti una risposta puntuale ad una reale necessità del viaggiatore che si è diffusa soprattutto negli ultimi anni”.

La ricerca sull’industria turistica di Banca Ifis presentata durante l’evento al tempio di Adriano, ha evidenziato che sugli oltre 255 milioni di arrivi turistici in Italia stimati per il 2022 (inclusi 90 mi- lioni di escursionisti e 57 milioni di ospiti presso parenti e amici) si sono registrate oltre 352 milioni di esperienze. La durata del viaggio è passata da 4,4 notti del 2019 a 5,1 per il 2022, con una crescita del 16%. Tempo di permanenza e numero di esperienze sono le determinanti che hanno portato ad un incremento del 16% della spesa pro capite (anche al netto dell’inflazione) sui valori pre-pandemia. In particolare, la spesa per musei, mostre, eventi, shopping e altre attività è cresciuta del 15% (da 194€ a 224€ tra il 2019 e il 2022). Il conto economico 2022 ha registrato un incremento del 5% sui valori del 2019.

La ricerca ha identificato sette esperienze che descrivono l’offerta turistica italiana: “Cultura e riscoperta dei territori”, “BenEssere”, “Enogastronomica”, “MICE e Grandi Eventi”, “Shopping”, “Natura e Svago” e “Spirituale”. Esperienze che generano a loro volta un effetto economico innescato dai consumi e dall’occupazione delle imprese del turismo (79 miliardi di euro/anno) che si traduce in forza lavoro e che abbraccia 12 settori produttivi differenti, dall’hospitality all’agroalimentare, all’intrattenimento, al real estate fino alla cantieristica, ma anche servizi finanziari, sanità ed istruzione. Inoltre il turismo esperienziale continua a vivere nei racconti post viaggio e su questo si costruisce un driver reputazionale.

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