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SFIdA Now, si conclude il progetto INAIL al quale ha collaborato PAI
Si è svolto a Roma, nella prestigiosa sede dell’INAIL il convegno che conclude il progetto di ricerca sui rischi multifattoriali che caratterizzano le attività sia lavorative sia turistico-sportive praticate in ambienti naturali speciali, il convegno si propone di illustrare le considerazioni che lo hanno caratterizzato e rilanciare verso ulteriori prospettive di approfondimento.
Il percorso ha visto coinvolti ricercatori dell’Inail e delle Università di Roma ‘Tor Vergata’ e Cassino, nel progetto “SFIdA Now – Modello e progettazione di un Sistema per la Formazione e l’Informazione di operatori e utenti di Ambienti Non-
Wild” (Bando BRIC 2019 Id 32) e in serrato confronto con esperti del settore.
Sono stati considerati ambienti naturali cosiddetti ‘speciali’ – in quanto caratterizzati dalla presenza di pericoli la cui eliminazione snaturerebbe gli ambienti stessi – e si è cercato di condividere le rispettive competenze per porre in evidenza criticità e di ipotizzare strategie per ridurle.
Dal percorso è emersa innanzitutto la necessità di una terminologia condivisa che permetta di ‘de-finire’–anche nel senso di ‘tracciare i confini dei diversi significati’–termini quali ‘sicurezza’, ‘pericoli’, ‘gestione dei rischi’… che se da un lato sono specifici del settore degli analisti del rischio, dall’altro sono divenuti parte del lessico di quanti praticano attività outdoor in ambienti naturali con significati non sempre e non per tutti fedeli agli originali.
In considerazione poi del numero sempre crescente di frequentatori, è emersa l’urgenza di definire strategie di formazione e informazione che consentano a quanti praticano – per lavoro o per diletto - attività sportive outdoor di muoversi negli ambienti naturali con piena consapevolezza e adeguata capacità di gestione dei rischi ai quali si troveranno esposti.
Nell’ambito del progetto “SFIdA Now” i tecnici e i ricercatori dell’Inail e delle Università hanno quindi ipotizzato strategie informative e formative, e avviato l’implementazione di un sistema-contenitore – un portale web - che raccoglie contenuti: descrizioni degli ambienti naturali, terminologia e metodo utili a valutare pericoli, situazioni di pericolo, eventi pericolosi, rischi; dove possano essere caricati filmati e immagini che descrivano situazioni di pericolo e comportamenti corretti da agire; con sezioni dedicate all’autovalutazione della propria capacità di lettura dei pericoli che caratterizzano un determinato ambiente, e delle proprie abilità fisiche.
Il convegno vuole anche e soprattutto essere un’occasione d’incontro e di confronto per quanti, competenti a vario titolo del settore outdoor, a fronte del significativo numero di interventi di soccorso operati negli ultimi anni, si stanno interrogando sulle cause del fenomeno e sulle strategie più efficaci per contenerlo. E si propone come un’occasione di rilancio della tematica verso ulteriori percorsi di approfondimento.
Parchi Avventura Italiani ha partecipato al progetto, in quanto il parco avventura è forse l’esempio più noto, con 280 installazioni in
Italia, tra i luoghi naturali gestiti. Gli incidenti nel settore sono estremamente bassi, a conferma che una buona formazione e tanta pratica da parte degli operatori costituisce una garanzia di sicurezza per gli oltre due milioni di visitatori che ogni anno testano la loro abilità fisica sui percorsi avventura.
Al convegno di chiusura, che si è svolto nella prestigiosa sede dell’INAIL lo scorso 19 maggio, Matteo Sanguineti, presidente PAI ha evidenziato ha presentato il settore rilevando l’importanza della formazione nei parchi avventura, che investono una parte significativa del fatturatomediamente il 7 per cento - per formare gli addetti e garantire la sicurezza di tutti.
Tra i relatori: Edoardo Gambacciani, Inail Direttore centrale ricerca, Corrado Delle Site, Inail Direttore Dit, Elisa Pichini – Inail, Stefano Trinchi - CNSAS Servizio Regionale Lazio, Laura Tomassini – Inail, Angelo Seneci – Outdoor Advisor, Matteo Sanguineti – PAI, Angelo Rodio – Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale e Fabio Massimo Zanzotto - Seconda Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’.
I parchi avventura nello spettacolo viaggiante
Ai Soci di Parchi Avventura Italiani è stata inviata una circolare che informa della recente modifica della descrizione dell’attrazione “Mixtreme - Percorso vita sospeso” nella quale sono stati rimossi i riferimenti ad aspetti costruttivi. Pertanto quando l’aggiornamento dell’Elenco delle attrazioni uscirà sulla Gazzetta Ufficiale sarà possibile richiedere la licenza di spettacolo viaggiante, dopo aver ottenuto il codice identificativo dell’attrazione. Maggiori informazioni nel prossimo numero di questa rivista.