n. 7-8
lug. ago.
2012 anno L
www.anesv.it
Aggiornato l’elenco delle attrazioni Parchi acquatici e gestione dell'acqua In arrivo la regolarizzazione dei lavoratori stranieri
ANESV-AGIS Presidenza Nazionale
Via di Villa Patrizi, 10 00161 Roma Tel 0688473-273 o 274 Fax 0645481356 www.anesv.it • info@anesv.it
Sezioni Territoriali
Sezione Piemonte, Valle d’Aosta Via dei Mille, 9 • 10123 Torino Tel. 0118127637 / Fax 0118127632 Sezione Lombardia, Liguria P.zza Luigi di Savoia, 24 • 20124 Milano Tel. 0267397843 / Fax 026690410 Sezione Tre Venezie P.zza Insurrezione, 10 • 35039 Padova Tel. 0498750851 / Fax 0498751440 Sezione Emilia Romagna, Marche, Umbria Via Amendola, 11 • 40121 Bologna Tel. 051254582 / Fax 051255942 Sezione Toscana Via Fiume, 20 • 50123 Firenze Tel. 055216969 / Fax 055214015 Sezione Lazio, Abruzzo e Molise Via di Villa Patrizi, 8 • 00161 Roma Tel. 0688473274 / Fax 064403612 Sezione Campania, Calabria P.zza del Gesù Nuovo, 33 • 80134 Napoli Tel. 0815523222 / Fax 0815521326 Sezione Puglia, Basilicata Via Melo, 185 • 70121 Bari Tel. 0805219404 / Fax 0805237584 Sezione Sicilia, Sardegna Via Leonardo da Vinci 468 • 90135 Palermo Tel. / Fax 091223941
ANESV e anche:
Editoriale
A
nche nel periodo estivo l’Associazione non manca di affrontare i temi che interessano gli esercenti. È dei primi giorni di luglio l’incontro con il Ministro Fornero. Da più parti ci è stata infatti sollecitata una nuova attenzione ai di Evelina Christillin temi dell’inquadramento dei collaPresidente dell’ANESV boratori, siano essi parenti dell’esercente o dipendenti. Abbiamo affrontato con il Ministro alcune questioni che riguardano da vicino le imprese familiari, ad alcune delle quali è stata recentemente contestata la presenza di congiunti nella conduzione delle attrazioni. Abbiamo poi trattato le problematiche dei contratti stagionali e le modifiche alla disciplina dei buoni lavoro, che interessano molte delle imprese che rappresentiamo. In un momento così difficile per l’economia del Paese, l’attenzione che il Ministro ha inteso riservare alle problematiche della categoria – che ha mostrato di conoscere bene, citando subito l’autoscontro di un nostro associato – è comunque un fatto molto positivo, a prescindere dai risultati che dal nostro colloquio deriveranno. In questo numero della rivista diamo anche notizia di un aggiornamento dell’elenco delle attrazioni. Il provvedimento, atteso da tempo, è un fatto importante, perché consentirà di semplificare le procedure di registrazione di alcune tipologie e regolarizzare l’esercizio di giostre di grandi dimensioni, attraverso le modifiche all’Enterprise e l’inserimento del Pendolo frontale. Sul tema delle feste per bambini, particolarmente sentito da centinaia di Associati, è stato ottenuto un buon risultato integrando la descrizione del Ballo a palchetto, nella consapevolezza che a volte “il meglio è nemico del bene”. Anche i laserdromi, oltre cinquanta in Italia, sono ora inseriti tra le attività di spettacolo viaggiante. Altre integrazioni all’elenco, richieste dall’Associazione, saranno dibattute nei prossimi mesi, e tutti ci stiamo impegnando affinché questo prezioso strumento sia sempre più corrispondente alle attrazioni presenti sul mercato. Ritengo infatti che le imprese che gestiscono le attrazioni abbiano il diritto di operare in un contesto di regole certe. Quello che sta accadendo con le cosiddette Waterballs, di cui parliamo in una nota, conferma la opportunità che l’Associazione sia sempre attiva per colmare le carenze di alcuni produttori ed importatori, ai quali competerebbe la presentazione delle istanze di aggiornamento. Altri due temi che trattiamo interesseranno gli esercenti itineranti, quello della presentazione delle domande ai comuni in via telematica, che l’ANESV ha contribuito a semplificare, uniformando la modulistica utilizzata in un terzo dei comuni italiani, e la questione delle tasse di circolazione dei trattori stradali. Riguardo a questo problema, invitiamo i titolari dei mezzi ad avvalersi dello schema di richiesta di esercizio dell’autotutela che abbiamo predisposto, perché nella maggior parte dei casi sarà possibile porre rimedio agli errori presenti nelle banche dati, ottenendo un risparmio consistente. Buona lettura
Sommario Anesv Informa
n. 7-8
lug. ago.
2012 anno L
www.anesv.it
Aggiornato l’elenco delle attrazioni Parchi acquatici e gestione dell'acqua In arrivo la regolarizzazione dei lavoratori stranieri
6 12 14 18 20
Aggiornato l’elenco delle attrazioni Regolarizzazione di lavoratori stranieri Buoni lavoro con vouchers Dipendenti e collaboratori in regola? Verso l’udienza del Papa con il mondo dello spettacolo viaggiante
22 Solidarità per gli amici colpiti
dal terremoto
23 Nuovo calendario dei divieti di
circolazione per i mezzi pesanti
24 Errori nelle banche dati. Lo strano #7-8 luglio-agosto 2012 anno L Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 565/1996 Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma Direttore responsabile Massimo Piccaluga Vicedirettore Maurizio Crisanti Dalle sezioni Amedeo Zanetti, Adriano Rossi, Angelo Catellani, Franco Moruzzi, Fabio Mannello, Ciro Guida, Cosimo Amato, Salvatore Speciale Direzione, amministrazione e pubblicità ANESV–AGIS Via di Villa Patrizi, 10 tel. 0688473-273 o 274 – Fax 0645481356 info@anesv.it www.anesv.it www.parchipermanenti.it www.parchiavventuraitaliani.it Grafica Massimiliano D’Affronto mdaffronto@gmail.com Stampa Arti Grafiche Agostini S.r.l.
29 Domande ai comuni e Suap. L’ANESV
realizza la modulistica
Mondo dei parchi
30 Inaugurata a Disney California
Adventure l’area Cars Land
38 50 anni di attività per Dotto Trains 40 Perdersi in un parco giochi Parchi acquatici
44 La gestione dell’acqua Parchi avventura
50 Formazione degli addetti. Il punto
di vista di un docente 55 Un parco acquatico si apre all’avventura Approfondimenti
58 Che… Waterballs! I comuni alle prese
Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».
caso dei bolli per i trattori stradali
con le autorizzazioni
60 Commissioni di vigilanza 62 Incidenti sulle attrazioni Occasioni
66 Giostre, Camper, Roulotte e tante altre
occasioni
Anesv Informa
Aggiornato l’elenco delle attrazioni Pallamano, Pendolo frontale e Mini autoscontro sul ghiaccio, queste alcune delle novità inserite nell’elenco delle attrazioni, aggiornato con decreto del 14 giugno scorso, (in G.U. n. 158, del 9 luglio 2012).
V
iene inoltre prevista la introduzione delle “Piccole attrazioni a funzionamento semplice”, la cui comparsa potrà apparire immotivata, ma la nuova classificazione costituirà un elemento fondamentale ai fini della modifica del DM 18 maggio 2007, che regola la registrazione delle attrazioni. Nei Balli a palchetto – attrazione che ha subito negli anni una evoluzione rispetto al tradizionale tendone per balli, presente soprattutto in Piemonte – è stata prevista la possibilità di ospitare “piccoli festeggiamenti”. Questa richiesta di modifica, come la maggior parte delle altre, è stata effettuata dall’ANESV per risolvere l’ambiguità che qualche funzionario rilevava riguardo ai padiglioni che ospitano, a volte, feste di compleanno. In questo modo ai fini fiscali e dell’occupazione del suolo pubblico, queste strutture sono considerate attrazioni, a pieno titolo. Significativa anche la modifica della descrizione del Telearmi, 6
Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
che nella nuova formulazione include anche i laserdromi tra le attività di spettacolo viaggiante. La Ruota panoramica, che oltre i 50 metri di altezza era stata esclusa dall’attività di spettacolo viaggiante, è tornata, finalmente, tra le attrazioni, a prescindere dalla altezza. Con buona pace degli 80 metri di altezza della ruota di Mirabilandia e degli oltre 50 di quella installata recentemente a Rimini per la stagione estiva. La modifica della descrizione dell’Evolution, la rende funzionale all’inquadramento delle attrazioni più spettacolari, con funzionamento “a pendolo”, che non dovranno più ricorrere a denominazioni non conformi. Infine la integrazione dell’attrazione Booster consente l’esercizio di macchine a 16 posti, già presenti sul mercato, condizionate però dalla limitazione ad 8 posti. (M.C.)
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITà CULTURALI DECRETO 14 giugno 2012 Aggiornamento dell’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, di cui all’articolo 4 della legge n. 337 del 18 marzo 1968. (12A07559). IL DIRETTORE GENERALE per lo spettacolo dal vivo del Ministero per i beni e le attività culturali
di concerto con IL CAPO DELLA POLIZIA Direttore generale della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno Vista la legge 18 marzo 1968, n. 337 che reca disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante; Visto l’art. 4 della predetta legge che prevede l’istituzione dell’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni dello spettacolo viaggiante, con l’indicazione delle particolarità tecnico costruttive, delle caratteristiche funzionali e della denominazione delle medesime; Visto l’art. 8 del decreto ministeriale 20 novembre 2007, recante disciplina relativa alla tenuta ed all’aggiornamento del predetto elenco; Visto il decreto interministeriale 23 aprile 1969 con cui è stato istituito l’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni ai sensi del citato art. 4; Visti i decreti interministeriali 22 luglio 1981, 10 gennaio 1985, 1 giugno 1989, 10 novembre 1990, 10 aprile 1991, 9 aprile 1993, 23 luglio 1997, 8 maggio 2001, 7 gennaio 2002, 20 marzo 2003, 29 ottobre 2003, 28 febbraio 2005, 10 marzo 2006, 7 novembre 2007, 11 maggio 2009 e 21 giugno 2010 con i quali si è provveduto agli aggiornamenti del predetto elenco; Viste le istanze presentate da ditte costruttrici di attrazioni dello spettacolo viaggiante e da Associazioni di categoria intese ad ottenere l’inserimento di tre nuove attrazioni, la modifica e l’integrazione della denominazione e della descrizione delle caratteristiche tecnico funzionali di attrazioni già presenti in elenco; Visto l’art. 4, comma 2 del decreto legislativo 8 gennaio 1998, n. 3; Visto il verbale del 19 aprile 2011 della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo del Comune di Forlì, relativo al parere sull’attrazione «Mini Autoscontro sul Ghiaccio /ICE Bumper Car»; Visto il verbale del 29 giugno 2011 della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo del Comune di Bergantino (RO), relativo al parere sull’attrazione «Pallamano»; Visto il verbale del 23 giugno 2011 della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo del Comune di Melara (RO), relativo al parere sull’attrazione «Pendolo Frontale»; www.anesv.it
7
Anesv Informa Sentito il parere conforme espresso nelle sedute del 7 ottobre 2010, del 28 aprile 2011, del 14 dicembre 2011, 18 aprile 2012, dalla Commissione consultiva per le attività circensi e lo spettacolo viaggiante di cui all’art. 1 n. 59 del decreto legge 23 ottobre 1996 n. 545 convertito nella legge 23 dicembre 1996 n. 650 e successive modificazioni; Ritenuto di procedere all’aggiornamento dell’elenco sopracitato; Decreta: Art. 1 L’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni di cui all’art. 4 della legge 18 marzo 1968 n. 337 è integrato con l’inserimento delle sottoelencate nuove attrazioni: Sezione I Piccole Attrazioni Pallamano Trattasi di una porta tipo gioco del calcio munita di una rete, il tutto in formato ridotto, entro la quale il giocatore deve far entrare una palla lanciandola con la mano cercando di evitare il portiere meccanico movibile fra i due pali della porta. Medie Attrazioni Mini Autoscontro sul Ghiaccio /ICE Bumper Car L’attrazione è composta da una pista, in ghiaccio o materiale sintetico simile al ghiaccio, sulla quale girano vetture a batteria con percorso libero e guida indipendente. Le vetture sono dotate di ampio paraurti in materiale in grado di assorbire eventuali colpi. Grandi Attrazioni Pendolo Frontale Giostra composta da un braccio mobile, che ruota a 360° intorno ad un fulcro posto alla sommità della piattaforma di imbarco e sorretto dal gruppo colonne; ad una estremità del braccio è posizionata perpendicolarmente una ruota, composta da 4 navicelle perimetrali a 4 posti, che gira a 360° intorno al braccio che funge da asse di rotazione; le navicelle della ruota hanno a loro volta un proprio asse di rotazione e girano su se stesse per sbilanciamento controllato. Le 8
Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
evoluzioni sono controllate da inverter che ne limita la velocità e da dispositivi frenanti ridondanti sulle vetture. Inoltre l’attrazione è dotata di pedana mobile di ingresso e uscita passeggeri con cancelli di sicurezza che tengono il pubblico al di fuori del raggio d’azione della giostra. Art. 2 Nella sezione I dell’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni di cui all’art. 4 della legge 18 marzo 1968, n. 337 nelle Piccole attrazioni è introdotta una partizione denominata Piccole attrazioni a funzionamento semplice, della quale fanno parte le seguenti attrazioni: Apparecchio Forza Muscolare; Astrologia o Oroscopo; Basket; Bigliardini Calcio Balilla; Bigliardini vari; Calciometro; Cannoncino o Trenino Forza Muscolare; Discobolo o Gioco Geometrico; Piantachiodi; Pugnometro; Soggetti a Dondolo; Tiri Elettromeccanici o Videogiochi (inseriti in sale giochi o padiglioni da trattenimento); Tiro in Porta. Art. 3 L’elenco delle attività spettacolari, dei trattenimenti e delle attrazioni di cui all’art. 4 della legge 18 marzo 1968, n. 337 è aggiornato con le integrazioni e le modifiche della denominazione e della descrizione delle caratteristiche tecnico funzionali delle seguenti attrazioni come di seguito specificato: Sezione I Piccole Attrazioni Piccole Attrazioni a Funzionamento Semplice Tiri Elettromeccanici o Videogiochi (inseriti in sale giochi o padiglioni da trattenimento) Trattasi di apparecchi elettronici composti da uno schermo sul quale appaiono figure mobili che uno o più giocatori tentano di colpire mediante azionamento di pulsanti o manopole, anche simulanti competizioni sportive.
Piccole Attrazioni Telearmi Tiro con carabina a raggi luminosi a circuito chiuso. Può consistere in un gioco con singolo apparecchio o dotato di più fucili, consentendo così un gioco di squadra. Tiro Turaccioli Arma ad aria compressa che spara turaccioli o pallini di gomma, con possibilità di colpire un bersaglio. Medie Attrazioni Ghibli per Bambini e Adulti Attrazione composta da rotaia o da binario formante un percorso vario con salita, discesa, curve, incroci, sottopasso. Le vetturette per lo più a forma di convoglio aerodinamico a più posti corrono su appositi supporti mediante un carrello con ruote portanti, motrici e di sicurezza. L’avviamento ed il fermo sono dati dalla cassa-comando, da cui è possibile regolare anche la velocità delle vetturette. Pista Pattinaggio con Pattini da Ghiaccio o a Rotelle Trattasi di pista per pattinaggio con pattini da ghiaccio o a rotelle installata al fine di offrire momenti ludici, non utilizzabile per competizioni di carattere sportivo. Grandi Attrazioni Ruota Panoramica (Diametro oltre i 12 metri) Consta di piloni metallici che sostengono un asse centrale orizzontale e rotante al quale sono applicati dei bracci disposti a raggiera alla cui estremità sono imperniati dei seggiolini, o dischi, o conchiglie. Il movimento di rotazione del complesso è dato da un motore elettrico al perimetro della ruota. Altro tipo di ruota, dotato delle citate caratteristiche, poggia su un piano girevole montato su rotaia. Booster Struttura fissata al suolo o ad un semirimorchio, che funge anche da basamento, costituita da una colonna verticale sfilabile, da un centro rotante fissato all’estremità superiore della colonna, al quale sono collegati due bracci metallici, che possono ruotare in senso orario e antiorario a velocità variabile. Ad ognuno dei bracci è applicata una www.anesv.it 9
Anesv Informa all’altra estremità del braccio è posizionata perpendicolarmente una ruota, composta da navicelle porta passeggeri che può ruotare a sua volta di 360° intorno al braccio che funge da asse di rotazione. Sezione II
vettura che, a sua volta, può ruotare su se stessa in senso orario ed antiorario con possibilità di compiere una rotazione completa di 360°. Sulle vetture prendono posto fino a 16 persone, su sedili che lasciano libero il movimento delle gambe durante il funzionamento dell’attrazione. Evolution Attrazione composta da un braccio mobile, che può ruotare fino a 360° intorno ad un fulcro posto ad una delle sue estremità;
Balli a Palchetto (o Balere) Trattasi sostanzialmente di pedane o piste di legno, mobili, di misura variabile sulle quali i giovani ballano al suono di una musica. Sono di regola recintate e coperte con tendoni ma può trattarsi anche di padiglioni di varie forme geometriche totalmente chiusi in costruzioni metalliche purché’ mobili. All’interno possono trovare sistemazione tavoli e seggiole e servizi vari per il comfort di chi prende parte ai balli o piccoli festeggiamenti. Roma, 14 giugno 2012 Il direttore generale per lo spettacolo dal vivo del Ministero per i beni e le attività culturali Nastasi Il vice direttore generale della P.S. preposto all’attività di coordinamento e pianificazione del Ministero dell’interno Basilone.
Il Ministro Fornero incontra l’ANESV I collaboratori familiari dello spettacoli viaggiante e la contrattualistica dei parchi di divertimento. Questi i temi dell’incontro con il Ministro Fornero, svolto il 9 luglio scorso a Torino. Evelina Christillin, presidente dell’ANESV – accompagnata da Massimo Piccaluga e Maurizio Crisanti – ha affrontato, nei quaranta minuti di colloquio, il tema della regolarizzazione delle collaborazioni dei familiari degli esercenti spettacoli viaggianti. Alcune recenti ispezioni hanno reso infatti evidente la difficoltà di regolarizzare i congiunti che nelle ore di maggiore afflusso collaborano gratuitamente. Nel corso dell’incontro si è parlato anche delle formule per l’assunzione dei dipendenti a tempo determinato dei parchi di divertimento. E’ stata richiesta attenzione nei confronti delle attività stagionali che, per loro natura, non sono nelle condizioni di stabilizzare i collaboratori, e necessitano di procedure specifiche. Il contratto a tempo determinato, il lavoro a chiamata e il lavoro accessorio hanno costituito oggetto di analisi, alla luce della recente riforma del mercato del lavoro.
10 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
Anesv Informa
Regolarizzazione di lavoratori stranieri Sarà possibile da metà settembre
D
ichiarazioni di emersione da metà settembre a metà ottobre con un contributo forfetario di mille euro, esclusi gli immigrati considerati pericolosi. Le imprese non incorreranno nelle sanzioni previste per chi dà lavoro a immigrati irregolari e, in generale, per i rapporti “in nero”. Gli immigrati che sono alle loro dipendenze otterranno un permesso di soggiorno. Questo è in sintesi la regolarizzazione” inserita nel decreto legislativo approvato il sei luglio scorso dal Consiglio dei ministri per recepire la direttiva 2009/52/CE. I requisiti La dichiarazione di emersione potrà essere presentata dal 15 settembre al 15 ottobre dai datori italiani, - ma anche comunitari o extracomunitari titolari di carta di soggiorno - che, all’entrata in vigore del decreto legislativo, occupano da almeno tre mesi lavoratori stranieri irregolari. Il rapporto di lavoro deve essere a tempo pieno, tranne che nel caso dei lavoratori domestici, per i quali è ammesso anche un part-time da almeno venti ore settimanali. I lavoratori stranieri dovranno però anche dimostrare, attraverso “documentazione proveniente da organismi pubblici” di essere in Italia almeno dal 31 dicembre 2011. Una norma introdotta per evitare l’effetto richiamo di altri clandestini dall’estero, ma che potrebbe complicare la vita a molti irregolari che, per forza di cose, sono invisibili. Non sono ammessi datori di lavoro condannati negli ultimi cinque anni, anche con sentenza non definitiva, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per tratta o sfruttamento di prostituzione e minori, per caporalato o per aver dato la-
12 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
voro a immigrati irregolari. Escluso anche chi ha già presentato una domanda per i flussi o per altre regolarizzazioni e poi non ha assunto il lavoratore. Sono esclusi gli immigrati espulsi per motivi di ordine pubblico o sicurezza dello Stato e quelli condannati, anche con sentenza non definitiva, per uno dei reati previsti dall’articolo 380 del codice di procedura penale. Regolarizzazione vietata anche per chi è segnalato come “non ammissibile” in Italia. I costi L’emersione costerà ai datori di lavoro mille euro per ogni lavoratore da regolarizzare, a titolo di contributo forfettario. Al momento della stipula del contratto di soggiorno dovranno inoltre dimostrare di aver versato regolarmente retribuzione, tasse e contributi per almeno sei mesi o, se, superiore, per tutta la durata del rapporto di lavoro. I dettagli saranno oggetto di un decreto, che sarà pubblicato entro il mese di Agosto.
Anesv Informa
Buoni lavoro con vouchers
C
on una corsa contro il tempo, il Parlamento ha approvato la riforma del mercato del lavoro. La nostra Associazione ha seguito con grande attenzione il tema del lavoro accessorio, in quanto la proposta governativa, prevedeva di limitarne l’uso alle attività senza fini di lucro. Attraverso una forte sinergia dell’ANESV con le associazioni di categoria dei pubblici esercizi e del turismo, sono stati presentati emendamenti alla proposta governativa, che hanno parzialmente limitato il danno, consentendo di avvalersi ancora dei buoni lavoro. Tre i temi che interessano maggiormente il settore: il contratto a tempo determinato, il lavoro intermittente e il lavoro accessorio. La riforma varata il 27 giugno prevede che, per quanto riguarda il contratto a tempo determinato cambia la durata massima del primo, che da 6 passa a 12 mesi, con la possibilità per le aziende di omettere la causale e di utilizzare una ‘franchigia oggettivà in determinate situazioni organizzative, come per esempio una start up o un progetto speciale di durata incerta ed eventualmente rinnovabile. Vengono allungate le pause obbligatorie fra un contratto e l’altro, ovvero 60 giorni per i contratti fino a sei mesi (prima erano 10 giorni), 90 giorni per i contratti più lunghi (prima erano 20 giorni). Inoltre Il contratto diventa a tempo indeterminato anche se: contratti fino a sei mesi – se il rapporto dura oltre il 30esimo giorno dalla scadenza (prima erano 20 giorni) contratti più lunghi – se il rapporto dura 14 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
oltre il 50esimo giorno (prima erano 30 giorni) Anche in questo caso i contratti collettivi di lavoro possono prevedere riduzioni di questi periodi per particolari esigenze organizzative (come l’avvio di una nuova attività o il lancio di un prodotto o servizio innovativo). È stata introdotta una maggiorazione dell’1,4% sugli oneri previdenziali, a carico del datore di lavoro. Il contratto di lavoro intermittente (o lavoro a chiamata), diventa applicabile ai lavoratori over 55 anni e under 24 (ma in questo caso la prestazione lavorativa deve essere svolta entro i 25 anni) È stata tuttavia introdotta l’obbligatorietà della comunicazione preventiva alla Direzione del Lavoro tramite fax , sms o email. Quanto al lavoro accessorio, a seguito dell’attività delle commissioni parlamentari, è stata ripristinata la possibilità di un utilizzo nelle imprese, anche se con il limite, per il lavoratore di 5.000 euro l’anno e, nel caso delle imprese commerciali , di 2.000 euro per ogni committente. Altra novità è la previsione che i compensi percepiti mediante i vouchers, sono computati ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno. Ciò consentirà ai lavoratori extracomunitari di fare valere i lavori occasionali eventualmente prestati. Si vuole giungere infine ad una individuazione del valore orario del voucher, la cui definizione è stata rimessa ad un decreto del Ministero del lavoro. Tra gli altri aspetti interessati dal provvedimento, per i tirocini formativi e di orientamento è stata esclusa l’ipotesi della delega legislativa, ma il ruolo delle Regioni è stato rafforzato con la pre-
visione di un accordo per la definizione di linee guida condivise tra Stato e Regioni in sede di Conferenza unificata. È stato previsto, inoltre, l’obbligo di corrispondere una congrua indennità agli stagisti.
Cosa cambia per i buoni lavoro: Il comma 32 sostituisce interamente l’articolo 70 del decreto legislativo n. 276 del 2003, che definisce il campo di applicazione del lavoro accessorio. In particolare: si ridefiniscono i limiti di applicazione dell’istituto sulla base del solo criterio dei compensi prevedendo che il loro importo complessivo non può essere superiore a 5.000 euro nel corso di un anno solare, con riferimento alla totalità dei committenti. Per quanto concerne le prestazioni rese nei confronti di imprenditori commerciali o professionisti, fermo restando il limite dei compensi fissato in linea generale a 5.000 euro annui, si prevede che le attività svolte a favore di ciascun committente non possano comunque superare i 2.000 euro annui; si escludono le casalinghe dal novero dei soggetti abilitati, ma restano confermati, invece, i pensionati e giovani con meno di venticinque anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado, compatibilmente con gli impegni scolastici, ovvero in qualunque periodo dell’anno se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l’università; viene soppressa la norma che attualmente consente alle imprese familiari di ricorrere al lavoro accessorio per un importo complessivo, in ciascun anno fiscale, fino a 10.000 euro; vengono soppresse le discipline sperimentali (previste dalla normativa vigente fino al 31 dicembre 2012) che attualmente consentono prestazioni di lavoro accessorio da parte di titolari di contratti di lavoro a tempo parziale e di percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito; al fine di favorire l’integrazione dei lavoratori stranieri, si prevede che i compensi percepiti nell’ambito del lavoro accessorio rilevino nel calcolo del reddiwww.anesv.it 15
Anesv Informa to necessario per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno. Con l’integrazione dell’articolo 72, comma 1, del decreto legislativo n. 276 del 2003, si interviene sui buoni (voucher), specificando che: i buoni devono essere orari, numerati progressivamente e datati; in sede di adozione del decreto ministeriale che aggiorna periodicamente il valore nominale dei buoni, si deve tener conto delle “risultanze istruttorie del confronto con le parti sociali”. Attraverso l’integrazione dell’articolo 72, comma 4, del decreto legislativo n. 276 del 2003, si dispone invece l’adeguamento delle aliquote dei contributi previdenziali rispetto a quelle previste per gli iscritti alla Gestione separata dell’INPS, da rideterminare con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Il comma 33 detta la disciplina transitoria, prevedendo che resta comunque ferma, fino al 31 maggio 2013, la normativa vigente con riferimento ai buoni già richiesti al momento dell›entrata in vigore della legge.
Con questo numero si conclude l’invio della rivista ai Soci che non risultino in regola con l’adesione per il 2012. Si invita pertanto a provvedere quanto prima, contattando le Sezioni territoriali.
n. 5-6
mag. giu.
2012 anno L
www.anesv.it
Pesche verticali: attenzione al valore dei premi Locali pubblici e privati alle prese con il CPI Parchi avventura in arrivo le modifiche alla norma europea
16 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
Testo approvato dal Parlamento Art. 1 , comma 32: a) l’articolo 70 è sostituito dal seguente: «Art. 70. – (Definizione e campo di applicazione). – 1. Per prestazioni di lavoro accessorio si intendono attività lavorative di natura meramente occasionale che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 5.000 euro nel corso di un anno solare, annualmente rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell’anno precedente. Fermo restando il limite complessivo di 5.000 euro nel corso di un anno solare, nei confronti dei committenti imprenditori commerciali o professionisti, le attività lavorative di cui al presente comma possono essere svolte a favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori a 2.000 euro, rivalutati annualmente ai sensi del presente comma. … omissis … 4. I compensi percepiti dal lavoratore secondo le modalità di cui all’articolo 72 sono computati ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno»; b) all’articolo 72, comma 1, dopo le parole: «carnet di buoni» sono inserite le seguenti: «orari, numerati progressivamente e datati,» e dopo le parole: «periodicamente aggiornato» sono aggiunte le seguenti: «, tenuto conto delle risultanze istruttorie del confronto con le parti sociali»; c) all’articolo 72, comma 4, dopo il primo periodo è aggiunto il seguente: «La percentuale relativa al versamento dei contributi previdenziali è rideterminata con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze in funzione degli incrementi delle aliquote contributive per gli iscritti alla gestione separata dell’INPS». 33. Resta fermo l’utilizzo, secondo la previgente disciplina, dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio, di cui all’articolo 72 del decreto legislativo n. 276 del 2003, già richiesti alla data di entrata in vigore della presente legge e comunque non oltre il 31 maggio 2013.
Documento di valutazione dei rischi Proroga al prossimo 31 dicembre
La proroga relativa all’obbligo di redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR) per le microimprese (originariamente previsto per il 30 giugno 2012) è diventato legge ed è ufficiale. Il parlamento ha infatti convertito in legge il DL 57/2012.
con modificazioni, del decreto-legge 12 maggio 2012, n. 57, recante disposizioni urgenti in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese. La scadenza è posticipata al 31 Dicembre 2012. Le piccole imprese fino a 10 lavoratori che, fino ad ora, si sono avvalse della possibilità di ricorrere all’autocertificazione al posto della redazione del documento di valutazione dei rischi, hanno pertanto 6 mesi in più per elaborare il DVR.
La G.U. n. 162 del 13 luglio 2012 pubblica la LEGRispetto al testo originario del DL, sono apporGE 12 luglio 2012, n. 101 Conversione in legge, tate alcune modifiche. In particolare, slitta al 15 maggio 2013 il termine per l’adozione dei regolamenti per il coordinamento con la legislazione speciale relativa alle attività lavorative a bordo delle navi, in ambito portuale, e per il settore delle navi da pesca e del trasporto ferroviario. Infine, gli schemi di modello semplificato di valutazione dei rischi non saranno più elaborati unicamente presso la Commissione Consultiva Permanente ma dovranno essere preventivamente approvati in sede parlamentare.
www.anesv.it 17
Anesv Informa
Dipendenti e collaboratori in regola?
La somministrazione di lavoro è un’opportunità da considerare
I
n tutte le attività che rappresentiamo, dai grandi parchi di divertimento alle singole attrazioni viaggianti, fino ai parchi avventura, la regolarizzazione del personale si scontra con i problemi oggettivi legati alle ore e giorni lavorati, ai contratti da stipulare, al costo del consulente del lavoro per la elaborazione delle buste paga, al turn over dei giovani. Nei parchi acquatici, ad esempio, si opta spesso per reclutare assistenti bagnanti attraverso le “cooperative” – sistema molto vantaggioso fino a qualche tempo fa, perché le cooperative non pagavano tasse sugli utili, esenzione ridotta recentemente al solo 30% - che si configurano sempre di più come intermediatori di manodopera. I gestori di attrazioni si avvalgono, a volte dei “buoni lavoro” o di contratti part-time a tempo determinato, mentre nei grandi parchi di divertimento si utilizzano alcune modalità di contrattualizzazione, quale il “lavoro
18 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
a chiamata” o la somministrazione attraverso un agenzia per il lavoro. Quest’ultimo sistema – che può essere adottato anche da imprese con un solo dipendente – consiste nel sottoscrivere un contratto di somministrazione con un’agenzia per il lavoro, la quale si occupa del reclutamento (se necessario, ma può anche contrattualizzare un collaboratore del parco o un familiare del gestore), stipula un contratto con il lavoratore, si occupa di tutti gli adempimenti presso Inps ed Inail, della gestione e calcolo delle ferie, del trattamento di fine rapporto e del pagamento dei giorni di malattia. In sostanza, con una espressione poco felice, ma efficace, l’agenzia per il lavoro “affitta” il lavoratore all’esercente, che non dovrà far altro che comunicare le ore lavorate, pagando a fine mese un compenso all’agenzia. I costi, a termini di legge, sono in linea con quelli previsti dai contratti collettivi di lavoro – a titolo esemplificativo, un’ora di lavoro con contratto a tempo determinato per un VII Livello del CCNL Terziario e Servizi costa poco meno di 15 euro – comprensivi di tutti gli adempimenti. Se si calcola che con il sistema tradizionale la elaborazione di un “cedolino” costa almeno 35 euro, che eventuali giorni di malattia sono a carico dell’esercente – mentre con la somministrazione il rischio è dell’agenzia per il lavoro – che si risparmiano i compensi per l’attività del consulente del lavoro relativa all’elaborazione degli F24, dei CUD ecc., e che si pagano all’agenzia solo le ore lavorate (comunicandole facilmente entro le ore 12 del giorno successivo), i vantaggi sono evidenti. In caso di controlli, i collabora-
tori gestiti attraverso l’agenzia per il lavoro con contratto di somministrazione, sono “in regola”, in quanto sono vincolati da un contratto di lavoro in somministrazione, anche se le loro prestazioni sono relative alle ore comunicate all’agenzia, entro i tempi previsti dal contratto. Alcune imprese aderenti si avvalgono di un’agenzia per il lavoro che ha sedi in tutta Italia. Chi volesse approfondire questo tema può rivolgersi agli uffici nazionali. (M. C.)
COSA È LA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO La somministrazione di manodopera permette ad un soggetto (utilizzatore) di rivolgersi ad un altro soggetto appositamente autorizzato (somministratore), per utilizzare il lavoro di personale non assunto direttamente, ma dipendente del somministratore. Nella somministrazione occorre distinguere due contratti diversi: un contratto di somministrazione, stipulato tra l’utilizzatore e il somministratore, di natura commerciale un contratto di lavoro stipulato tra il somministratore e il lavoratore Entrambi i contratti possono essere stipulati a tempo determinato o indeterminato. Il contratto tra utilizzatore e somministratore deve avere forma scritta e contenere alcune specifiche indicazioni. Non sono previsti requisiti specifici per il contratto di lavoro che lega il somministratore e il lavoratore: la forma deve essere quella prevista per la tipologia contrattuale applicata. I lavoratori dipendenti dal somministratore hanno diritto alla parità di trattamento economico e normativo rispetto ai dipendenti di pari livello dell’utilizzatore, a parità di mansioni svolte. L’utilizzatore è obbligato in solido con il somministratore a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi e i contributi previdenziali: pertanto se il somministratore non dovesse versare il dovuto al lavoratore questo può richiederlo all’utilizzatore, che è obbligato a corrisponderlo. In caso di contratto di lavoro a tempo indeterminato è previsto da parte del somministratore il pagamento di un’indennità la cui misura viene determinata dal contratto collettivo
di riferimento e non può essere inferiore alla misura di 350 euro mensili, secondo quanto previsto da decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Il contratto di lavoro a tempo indeterminato è soggetto alla disciplina generale dei rapporti di lavoro prevista dal codice civile e dalle leggi speciali. Il contratto può essere stipulato anche a tempo parziale. Se il contratto di lavoro è stipulato a tempo determinato si applicano in quanto compatibile le disposizioni del contratto a termine (Dlgs 368/2001, salvo le disposizioni di cui all’art. 5 commi 3 e seguenti), con alcune differenze: il somministratore può concludere più contratti a termine con il lavoratore senza il rispetto di alcun intervallo di tempo gli obblighi di informazione e formazione hanno una disciplina specifica per la somministrazione. È nulla ogni clausola che possa limitare, anche indirettamente, la facoltà dell’utilizzatore di assumere il lavoratore al termine del contratto di somministrazione. Il divieto può essere derogato a fronte di una congrua indennità per il lavoratore, secondo quanto previsto dal contratto collettivo applicabile al somministratore. Il contratto di somministrazione può essere stipulato dalle Agenzie per il lavoro autorizzate all’esercizio dell’attività di somministrazione e iscritte all’Albo (secondo quanto previsto dal Dlgs 276/2003). (fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali).
www.anesv.it 19
Anesv Informa
Verso l’udienza del Papa con il mondo dello spettacolo viaggiante il prossimo 1 dicembre
S
i terrà in Vaticano il 1 dicembre 2012 l’udienza che Benedetto XIV riserverà allo spettacolo viaggiante, declinato nei suoi molteplici significati. All’iniziativa, promossa dal Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti insieme alla Fondazione Migrantes e all’Ufficio Migrantes del Vicariato di Roma, vedrà la partecipazione di migliaia di persone tra circensi e spettacolisti viaggianti, oltre a gruppi di sbandieratori, bande musicali, artisti di strada ecc. “È un’occasione preziosa, per un mondo poco conosciuto, di segnalarsi nella sua ricchezza di fede e di cultura, di arte e di spettacolo” – spiega Mons. Perego Giancarlo, Direttore generale Migrantes. Maggiori dettagli sulle modalità di partecipazione all’evento saranno disponibili sul sito dell’ANESV dal prossimo settembre.
20 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
Anesv Informa
Solidarietà per gli amici colpiti dal terremoto
I
tragici eventi che hanno colpito alcune province dell’Emilia Romagna, Lombardia e Veneto hanno scatenato una gara di solidarietà in tutto il Paese. Anche le attività che rappresentiamo non hanno mancato di rispondere all’appello. Tra le tante iniziative realizzate, ricordiamo la raccolta dell’intero incasso dei gestori del Luna Park di viale Vespucci a Riccione della serata del 26 giugno, devoluto al progetto “Scuole aperte a Finale Emilia”. Anche il luna park di Castel Bolognese ha devoluto l’incasso di una serata a favore dei terremotati, così come il luna park di Cittadella. Nel settore dei parchi avventura non è mancata la solidarietà dei gestori. Il parco Cerwood ha accolto i bambini delle parrocchie di Cavezzo – oltre 80 bambini – e nel corso della stagione ospiterà i bambini di altre aree colpite dal terremoto. Tra i parchi di divertimento non sono mancate iniziative a Mirabilandia. Il grande parco ravennate ha festeggiato il 30 giugno i vent’anni di attività consentendo l’accesso gratuito dei ragazzi provenienti dai comuni colpiti dal sisma, e dei genitori ad un prezzo simbolico. Nel corso della giornata è stata offerta una speciale edizione del noto spettacolo Scuola di Polizia, ed è stata effettuata una raccolta fondi, in collaborazione con la Croce Rossa di Ravenna. Il parco ha donato ai Comuni colpiti dal sisma 11 moduli abitativi. Anche Italia in Miniatura, ha realizzato eventi. Nella manifestazione del 16 luglio, denominata “Italia in Miniatura per i bimbi dell’Emilia” il parco ha devoluto l’intero incasso di tutti i biglietti “ridotto bimbo” per sostenere la ricostruzione. Anche domenica 3 giugno sono state raccolti circa 4.000 Euro. Sono belle espressioni di solidarietà, quelle offerte dagli esercenti, che hanno saputo offrire un divertimento che non dimentica le difficili situazioni presenti nel territorio.
22 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
Nuovo calendario dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti
M
odificato il calendario delle giornate di sosta obbligata per i mezzi che superano le 7,5t, che sostituisce quello emanato in gennaio. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 139 del 16 giugno 2012 il nuovo calendario dei divieti di circolazione dei Tir per il 2012, che entra in vigore il 1° luglio. A seguito della modifica del Regolamento
d’esecuzione del Cds è stata abolita la specifica previsione di divieto nei giorni precedenti o successivi ai festivi e prefestivi. In particolare, il nuovo calendario ha abolito le seguenti giornate di divieto: - venerdì 6, 13, 20 luglio (in cui erano previsti divieti dalle ore 16 alle ore 23); - venerdì 7 dicembre (il divieto era 16-22); Inoltre ha ridotto l’orario del divieto di sabato 22 dicembre dalle 8.00 alle ore 14.00 (prima era 8-22). Ecco il nuovo prospetto.
a) tutte le domeniche dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, ottobre, novembre e dicembre, dalle ore 08,00 alle ore 22,00; b) tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, dalle ore 07,00 alle ore 24,00; c) tutti i sabati di luglio Il calendario dei divieti attualmente vigente comprende quindi: sabato 7 luglio: dalle ore 07,00 alle ore 23,00; sabato 14 luglio: dalle ore 07,00 alle ore 23,00; sabato 21 luglio: dalle ore 07,00 alle ore 23,00; sabato 28 luglio: dalle ore 14,00 alle ore 23,00; d) tutti i weekend di agosto e Ferragosto: dalle ore 16,00 di venerdì 3 agosto alle ore 23,00 del 4 agosto; venerdì 10 agosto: dalle ore 14,00 alle ore 23,00; sabato 11 agosto: dalle ore 07,00 alle ore 23,00; mercoledì 15 agosto: dalle ore 07,00 alle ore 23,00; sabato 18 agosto: dalle ore 07,00 alle ore 23,00; venerdì 24 agosto: dalle ore 16,00 alle ore 23,00; sabato 25 agosto: dalle ore 07,00 alle ore 23,00; e) sabato 1° settembre: dalle ore 07,00 alle ore 23,00; f) mercoledì 31 ottobre: dalle ore 16,00 alle ore 22,00; g) giovedì 1° novembre: dalle ore 08,00 alle ore 22,00; h) sabato 8 dicembre: dalle ore 08,00 alle ore 22,00; i) venerdì 21 dicembre: dalle ore 16,00 alle ore 22,00; l) sabato 22 dicembre: dalle ore 08,00 alle ore 14,00; m) martedì 25 dicembre: dalle ore 08,00 alle ore 22,00; n) mercoledì 26 dicembre: dalle ore 08,00 alle ore 22,00. www.anesv.it 23
Anesv Informa
Errori nelle banche dati Lo strano caso dei bolli per i trattori stradali Maurizio Crisanti
M
a Ma il bollo dei trattori “uso speciale” si deve pagare secondo la Tariffa I L. 463/55 o no? Dal 2010 molti esercenti si sono rivolti all’Associazione lamentando aumenti consistenti delle tasse automobilistiche delle motrici. Un esercente con cinque trattori “uso speciale spettacolo viaggiante”, versa su quattro di essi la tariffa ridotta (circa €0,50\ Kw) ma sul quinto è costretto a pagare la tassa calcolata sulla massa rimorchiabile, circa quattro volte più cara. E’ molto difficile fare chiarezza su questo tema: l’ANESV ha inviato un’istanza di interpello all’Agenzia delle entrate nel 2012, che è stata sollecitata più volte ed in corso di esame, a seguito della richiesta di alcune carte di circolazione come campioni. Dopo tante analisi, siamo tuttavia giunti alla conclusione che in molti casi la richiesta del bollo in base alla massa rimorchiabile deriva dal mancato inserimento nelle banche dati del fatto che l’automezzo è ad “uso speciale”. Come fare per rettificare i dati? La questione è complicata dal fatto che le tasse di possesso sono tributi regionali, e che in alcune Regioni (Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Umbria, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano), il calcolo viene effettuato sulla base dei dati presenti negli Archivi Regionali e Provinciali gestiti
24 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
dall’ACI, per quelli residenti in Lombardia il calcolo viene eseguito con collegamento agli archivi della Regione Lombardia gestiti da “Lombardia Informatica S.p.A., per quelli residenti in Toscana il calcolo viene eseguito con collegamento agli archivi della Regione Toscana gestiti in proprio. Per i residenti delle altre Regioni il calcolo viene eseguito con collegamento all’Archivio Nazionale gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Insomma, chiedere una rettifica non sarà facile. In linea generale, è necessario presentare una richiesta di rettifica dei dati presenti nelle banche dati gestite dall’ACI, dal Ministero delle finanze o dalle singole Regioni. Per le regioni gestite dall’ACI è possibile interpellare gli uffici, ai recapiti di cui alla tabella che pubblichiamo, inviando tramite fax o email una richiesta di verifica dei dati presenti nella banca dati, allegando la copia della carta di circolazione. Nel caso delle regioni Lombardia e Toscana è necessario rivolgersi agli Uffici Tributi regionali, mentre per Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia e Veneto è possibile inviare una istanza di rettifica dei dati in autotutela - secondo lo schema che pubblichiamo – all’Agenzia delle entrate competente per territorio, il cui testo relativo alle “motivazioni” può essere utilizzato dagli esercenti anche per i ricorsi nei confronti di ACI ed uffici tributi di Toscana e Lombardia.
Recapiti utili per l’assistenza ai cittadini residenti nelle regioni e province convenzionate Regione
Abruzzo sedi prov. ACI Delegazioni
Basilicata sedi prov. ACI Delegazioni E.Romagna sedi prov. ACI Delegazioni Lazio sedi prov. ACI Delegazioni
Lombardia sedi prov. ACI Delegazioni Puglia sedi prov. ACI Delegazioni Toscana sedi prov. ACI Delegazioni Umbria sedi prov. ACI Delegazioni
Prov. aut. Bolzano sedi prov. ACI Delegazioni
Assistenza diretta tel. 199 727070 fax 199 121515
infobollo@abruzzo.aci.it
tel. 199 727171 fax 199 121515
infobollo@basilicata.aci.it
tel. 199 727474 fax 199 121515
infobollo@emiliaromagna.aci.it
tel. 199 727575 fax 199 121515 tel. gratuito 800 151121
infobollo@lazio.aci.it
tel. 199 727676 fax 199 121515
infobollo@lombardia.aci.it
tel. 199 727777 fax 199 121515
infobollo@puglia.aci.it
tel. 199 727878 fax 199 121515
infobollo@toscana.aci.it
tel. 199 728080 fax 199 121515
infobollo@umbria.aci.it
tel. 199 727272 fax 199 121515
infobollo@bolzano.aci.it
Valle d’Aosta sedi prov. ACI tel. gratuito (rete fissa) 800.999.535 fax gratuito 800.999.508 Prov. aut. Trento sedi prov. ACI
tel. 199 727979 fax 199 121515
bolloauto.vda@aci.it
infobollo@trento.aci.it
Regione Piemonte: Tel.:800 333 444 (Numero verde call center Regione Piemonte) e-mail: bollo.auto@regione.piemonte.it Regione Lombardia: Per problematiche dal 2008 in poi : - Numero Verde 800.151.121 - email: prontobollo@regione.lombardia.it - Agenzie di pratiche automobilistiche e Delegazioni ACI Lombarde Per problematiche ante 2008 -Call Center ACI 199.72.76.76 o Uffici Provinciali ACI
www.anesv.it 25
Anesv Informa
RICHIESTA DI ESERCIZIO DELL’AUTOTUTELA All’Agenzia delle Entrate Ufficio di ……………….. Oggetto: Richiesta di rettifica per vizi dell’atto. Tassa automobilistica regionale di proprietà, ai sensi dell’art. 68 del D.P.R. n. 287/92, dell’art. 2 quater del D.L. n. 564/94 e del D.M. n. 37/97. Il/la sottoscritt__ _______________________________ nat__ a ___________________ residente a __________________________________________ Prov. _____CAP _________ Codice fiscale _________________________________ PREMESSO che è proprietario del trattore stradale con targa _________________ immatricolato ad “Uso speciale spettacoli viaggianti” ai sensi dell’art. 54 lett. G del D.lgs. 285/92 (Nuovo Codice della Strada); che pertanto il calcolo della tassa automobilistica regionale di proprietà (bollo auto) di un autoveicolo ad “uso speciale” va calcolata secondo la Tariffa I di cui alla L. 463/55, come specificato dalla Circolare Agenzia Entrate prot. n. 2001/2334 del 15/01/2001, che recita “Si chiarisce, altresì, che gli autoveicoli di cui alla tariffa I allegata al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche approvata con DPR 5 febbraio 1953, n. 39 e successive modificazioni - quali ad esempio: autospazzatrici, autospazzaneve, autopompe, autoinnaffiatrici, autoscavatrici, autotrebbiatrici ed, in generale, quelli elencati alla lettera A della stessa tariffa I nonché i rimorchi destinati esclusivamente a servire gli stessi automezzi di cui alla lettera A - non devono corrispondere la tassa secondo le nuove misure in quanto gli stessi, per le definizioni date alla lettera g) dell’art. 54 del già citato codice della strada, non sono atti al trasporto di cose. Le tipologie di veicoli speciali non individuati nella stessa tariffa I, assoggettati, ai fini impositivi, ad un diverso parametro di commisurazione (portata fittizia) -artt. 203 – 204 commi 2 e del regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada, approvato con DPR 16 dicembre 1992, n. 495 - e che sono autorizzati al traino di rimorchi non atti al trasporto di cose, devono corrispondere la tassa commisurata alla portata fittizia aumentata nella misura fissa prevista dalla predetta tariffa I, si perviene a tale conclusione in considerazione che la tariffa F allegata al Testi Unico delle leggi sulle tasse automobilistiche e successive modificazioni, che prevede la tassazione in base alla portata espressa in quintali, è stata soppressa dal provvedimento di cui trattasi unicamente per la parte relativa ai rimorchi.” CONSIDERATO che la tassa automobilistica regionale di proprietà del automezzo targato _______________ viene invece calcolato, erroneamente, secondo la massa rimorchiabile, di cui all’art. 6 della legge 23 dicembre 1999, n. 488. che l’importo è quattro volte superiore a quello dovuto. CHIEDE a codesto ufficio di verificare la correttezza dei dati inseriti nella banca dati, che evidentemente non tengono conto di quanto sopra evidenziato relativamente al calcolo della tassa automobilistica e resta in attesa di conoscere le determinazioni. Allega copia della carta di circolazione. ________________________ (Luogo e data)
Firma _______________________ 26 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
Circolare prot. n. 2001/2334 del 15/01/2001 Agenzia delle Entrate Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Ufficio Registro e altri Tributi Indiretti Roma, 15 gennaio 2001 - Prot.n. 2001/2334 - Circolare n. 2 OGGETTO: Modalità di tassazione dei rimorchi per il trasporto di cose. Ulteriori precisazioni. Con circolare n. 207/E del 16/11/00 sono stati forniti i primi chiarimenti relativi alle nuove modalità di tassazione dei rimorchi adibiti per il trasporto di cose di cui all’art. 61 della legge 21 novembre 2000, n. 342. In ordine a tale sistema di tassazione, alle relative tariffe nonché all’ambito di applicazione della norma in questione sono stati posti, in particolare, i seguenti quesiti: a. quale sia il dato effettivo, ricavabile dalla carta di circolazione che deve essere utilizzato nella fase di determinazione degli importi da corrispondere e, più precisamente se il dato deve essere riferito alla “massa rimorchiabile” o alla “massa complessiva”; b. se le tariffe allegate al provvedimento di cui trattasi, che riportano solo l’importo del pagamento annuale sono da ritenere riferite alla somma dovuta annualmente, già decurtata dello sconto del 3%, per il disposto di cui all’art.5 del Testo Unico delle leggi sulle tasse automobilistiche (approvato con DPR 5 febbraio 1953, n. 39); c. il requisito tecnico da individuare sulla carta di circolazione quale presupposto oggettivo per l’applicazione del tributo; d. l’ambito di applicazione del tributo ed, in particolare, se sono esclusi o meno dal regime impositivo gli autoveicoli di cui all’art. 54 lett. E) del codice della strada, destinati al trasporto di rimorchi o semirimorchi nonché gli autoveicoli che non sono atti al trasporto di cose e non rientrano nella tariffa I allegata al citato Testo Unico. Con riferimento alla questione individuata alla lettera a), si precisa che l’art. 6 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, ha introdotto un diverso regime di tassazio-
ne per le automotrici e i relativi rimorchi adibiti al trasporto di cose, non più basato sulla portata dei singoli rimorchi, bensì “sul peso massimo dei rimorchi trasportabile per le automotrici”; il comma 22 bis della più volte citata legge n. 342 individua, infatti il parametro “massa rimorchiabile” come nuovo presupposto impositivo, intesa come capacità di traino delle motrici. La stessa legge stabilisce la misura del tributo nella tabella 2-bis facendo espresso riferimento alla “massa complessiva” come unità di commisurazione. Ciò posto, è a quest’ultimo dato - “massa complessiva” da rilevare sulla carta di circolazione - che occorre far riferimento per stabilire l’importo (Tabella 2-bis, allegato 1, art. 61, comma 5 della legge n. 342), che aggiunto all’ammontare che si determina avendo riguardo alla portata nonché al peso complessivo a pieno carico, al numero degli assi e al tipo di sospensione dell’asse motore dell’autoveicolo (tariffe pubblicate con decreto ministeriale 27 dicembre 1999 relative ai veicoli di peso complessivo a pieno carico pari o superiore a 12 tonnellate e tariffe attualmente vigenti relative al 1999, per gli autocarri di peso complessivo inferiore a 12 tonnellate), permette di stabilire la somma dovuta per tassa automobilistica. Relativamente al quesito individuato alla lettera b) si precisa che la tariffa 2-bis, pubblicata in allegato alla legge n. 342 del 2000, è relativa agli importi annuali determinati per ogni singola tipologia di veicolo; le stesse tariffe, così definite, tengono conto dello sconto del 3 per cento, previsto dall’art. 5, secondo comma, lettera a) del DPR 5 febbraio 1953, n. 39, www.anesv.it 27
Anesv Informa in base al quale il pagamento delle tasse automobilistiche effettuato per l’intero anno solare, da diritto alla riduzione del 3 per cento dell’ammontare del tributo dovuto. Premesso ciò, considerato che ai sensi dell’art. 1, lett. e, del decreto ministeriale 18 novembre 1998, n. 462 il versamento della tassa può essere effettuato per periodi quadrimestrali, decorrenti dai mesi di febbraio, giugno e ottobre, nonché (per quelli immatricolati per la prima volta) dalla data di immatricolazione fino ad una delle scadenze dei periodi fissi stabiliti allo stesso art. 1, escluso il pagamento per un solo mese, sono stati calcolati nell’allegata tabella - denominata 2-bis gli importi per pagamenti frazionati (quadrimestrali - colonna 3) - comprensivi della maggiorazione del 3 per cento - Nella stessa tabella sono riportati (colonna 4) gli importi delle tasse automobilistiche riferiti ad una mensilità - comprensivi della maggiorazione del 3 per cento - da utilizzare per calcolare le somme dovute quando il periodo d’imposta non coincide con quello quadrimestrale. Per quanto riguarda la questione posta alla lettera c), concernente l’individuazione sulla carta di circolazione dei requisiti tecnici, volti ad identificare le tipologie di autoveicoli adibiti al trasporto di cose, atti al traino di rimorchi o semirimorchi, - soggette a tassazione secondo i nuovi parametri - si precisa che detta identificazione è possibile considerando l’indicazione nella carta di circolazione della “massa rimorchiabile”, in quanto tale dato permette di individuare gli autoveicoli ricompresi nell’obbligazione tributaria; pertanto, in linea generale, sono soggetti al pagamento della tassa automobilistica in argomento tutti gli autoveicoli nella cui carta di circolazione è presente il dato relativo alla massa rimorchiabile. Fanno eccezione a tal principio gli autoveicoli la cui carta di circolazione reca un’annotazione di inibizione al traino per motivi tecnici (ad esempio: non atto al traino per deficienza organo attacco) ovvero amministrativi (ad esempio: autorizzazione trasporto di cose per conto di terzi che non consente il traino di rimorchi). Infine, con riferimento al punto d), si ribadisce, che per effetto dell’intervento normativo di cui all’art. 6 della legge 23 dicem28 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
bre 1999, n. 488 e all’art. 61 della legge 21 novembre 2000, n. 342, le tasse automobilistiche, dovute in relazione “al peso massimo dei rimorchi trasportabili per le automotrici”, sono quelle individuate nella tabella 2-bis, più volte citata, che ne stabilisce l’ammontare, sulla base della massa complessiva per gli autoveicoli (indicati alle tariffe 1,2,3, e 4) e sulla base degli assi (due o tre) per i trattori stradali; ai fini della tassazione, il presupposto si verifica quando sussiste il requisito oggettivo del trasporto di cose e la potenzialità al traino dei cosiddetti veicoli a motore. Pertanto, occorre precisare che il trattore stradale pur essendo destinato, secondo la dizione letterale dell’art. 54 lett. e) del d.lgs 30 aprile 1992, n. 285, recante il nuovo codice della strada, al trasporto esclusivo dei rimorchi o semirimorchi, viene assoggettato alla nuova tassa, secondo le misure previste alla tariffa 5 della predetta tabella 2-bis, in considerazione che lo stesso veicolo a motore traina i rimorchi che sono adibiti al trasporto di cose. Si chiarisce, altresì, che gli autoveicoli di cui alla tariffa I allegata al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche approvata con DPR 5 febbraio 1953, n. 39 e successive modificazioni - quali ad esempio: autospazzatrici, autospazzaneve, autopompe, autoinnaffiatrici, autoscavatrici, autotrebbiatrici ed, in generale, quelli elencati alla lettera A della stessa tariffa I nonché i rimorchi destinati esclusivamente a servire gli stessi automezzi di cui alla lettera A - non devono corrispondere la tassa secondo le nuove misure in quanto gli stessi, per le definizioni date alla lettera g) dell’art. 54 del già citato codice della strada, non sono atti al trasporto di cose. Le tipologie di veicoli speciali non individuati nella stessa tariffa I, assoggettati, ai fini impositivi, ad un diverso parametro di commisurazione (portata fittizia) -artt. 203 – 204 commi 2 e del regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada, approvato con DPR 16 dicembre 1992, n. 495 - e che sono autorizzati al traino di rimorchi non atti al trasporto di cose, devono corrispondere la tassa commisurata alla portata fittizia aumentata nella misura fissa prevista dalla predetta tariffa I, si perviene a tale conclusione in considerazione che la tariffa F allegata al Testi Unico delle leggi sulle tasse automobilistiche e successive modificazioni, che prevede la tassazione in base alla portata espressa in quintali, è stata soppressa dal provvedimento di cui trattasi unicamente per la parte relativa ai rimorchi. f.to IL DIRETTORE
Domande ai comuni e SUAP L’ANESV realizza la modulistica uniformata
Pratica N.
SUAP DEL COMUNE DI………………
CHIEDE
Procedimento
Esercitare l'attività di spettacolo viaggiante su tutto il territorio nazionale
Domanda di rilascio di licenza per l'esercizio dell'attività di spettacolo viaggiante su tutto il territorio nazionale
FAC - SIMILE Il sottoscritto: Nome
Cognome
nato a il
C.F.
residente a
CAP.
indirizzo titolare / legale rappresentante: dell'Impresa
forma giuridica
con sede legale in
CAP.
indirizzo tel.
fax
C.F.
P.IVA.
iscritta al registro imprese (REA) di
n.
il
tramite il procuratore [eventuale]: nome
cognome
nato a il
Codice Fiscale
residente a
CAP
indirizzo tel.
fax
e-mail Consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l'uso di atti falsi comportano l'applicazione delle sanzioni penali previste dall'art. 76 del D.P.R. 445/2000 e la decadenza dai benefici eventualmente conseguenti al 1/3
O
ltre 2.700 comuni adotteranno una modulistica uniformata, e condivisa con l’ANESV. È questo il risultato di una collaborazione dell’Associazione con Infocamere, l’organizzazione delle Camere di Commercio italiane, il cui portale SUAP è utilizzato da circa un terzo dei comuni italiani. I moduli presenti sul portale Impresainungiorno.gov riguardano il rilascio della licenza, dei permessi temporanei, delle istanze di registrazione delle attrazioni e delle volture, oltre alla richiesta di sopralluogo della Commissione di vigilanza. Attraverso la collaborazione con i tecnici di infocamere, i moduli sono stati modificati ed integrati alcune parti, e la modulistica – già utilizzabile in Veneto ed altre aree del Paese, sarà resa disponibile nel intero sistema entro il mese di Luglio, per essere utilizzato dagli esercenti che accederanno al portale. È stato un lavoro complesso, quello svolto dall’Associazione, che semplificherà l’attività degli esercenti, alle prese con la trasmissione telematica delle domande ai comuni. (M.C.)
Data: 18/06/12
provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera,
Oggetto pratica descrizione generale dell'intervento __________(*) Ai fini delle comunicazioni relative al presente procedimento si elegge il proprio domicilio elettronico presso la seguente casella di posta elettronica (domicilio elettronico) domicilio elettronico __________(*) (IMPORTANTE: inserire sul campo l'indirizzo della casella PEC a cui il SUAP dovra' inviare la ricevuta e le altre comunicazioni relative alla pratica) Si dichiara di essere consapevoli che nel caso non venga indicata una casella di posta elettronica certificata (PEC), non si avra' la certezza del buon esito dell' eventuale scambio di comunicazioni che seguiranno la presente istanza
CHIEDE al COMUNE DI…
per: Esercitare l'attività di spettacolo viaggiante su tutto il territorio nazionale dichiarazione relativa agli oneri NON sono dovuti oneri di alcun tipo è dovuto il pagamento di oneri sono dovuti oneri quali diritti o spese ed allega copia delle relative attestazioni di pagamento
per un totale di Euro:
è dovuto il pagamento dell'imposta di bollo per il quale si riportano i numeri di serie identificativi delle marche utilizzate (che il richiedente dovrà poi annullare e conservare in originale) [] [] [] [] [] . numero marca (1) ________ ________ ________ ________ ________ .
data: ________ ________ ________ ________ ________ .
(1) Inserire i quattordici numeri presenti appena sopra il codice a barre, nella parte bassa del contrassegno * le domande devono essere regolarizzate con una o più marche da bollo da €14,62 - aggiungere se necessario una marca da bollo per il provvedimento autorizzatorio (si veda DPR 642 del 26-10-1972)
dichiarazione di possesso dei requisiti morali S.V. IL/ LA SOTTOSCRITTO/ A - consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l'uso di atti falsi comportano l'applicazione delle sanzioni penali previste dall'art.76 del DPR 28/12/2000, n. 445, nonché la decadenza dei benefici prodotti da provvedimenti emanati sulla base di dichiarazioni non veritiere ai sensi dell'art.75, del medesimo decreto; - consapevole inoltre che, dove il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, nelle dichiarazioni o attestazioni o asseverazioni che corredano la segnalazione di inizio attività, dichiara o attesta falsamente l'esistenza dei requisiti o dei presupposti di cui al comma 1 dell'art. 19, legge 241/90, è punito con la reclusione da uno a tre anni;
2/3
Data: 18/06/12
www.anesv.it 29
Parchi di divertimento
Inaugurata a Disney California Adventure l’area Cars Land Ne parliamo con Davide Mattei, project manager Zamperla, che ha realizzato una delle attrazioni
30 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
di Maurizio Crisanti
A
ncora il cinema a dare spunti per le novità della stagione 2012 nei parchi Disney. È stata inaugurata lo scorso 16 giugno nel Disney California Adventure, l’area Cars Land, una vera e propria espansione del parco, tematizzata sui caratteri del film d’animazione campione d’incassi nel 2006. Nei cinque ettari dell’area sono state installate sei attrazioni ed alcuni spazi commerciali e per la ristorazione, che riproducono alcuni elementi del film e del sequel del 2011. La scenografia è impressionante: si accede all’area da una lunga strada principale, che riproduce un tratto della mitica Route 66 - la “Mother Road” che collega Chicago a Los Angeles - ai lati della quale sono collocate le attrazioni e gli edifici. Sullo sfondo di Radiator Spring – questo il nome della cittadina immaginata da John Lasseter , regista e sceneggiatore a capo della Disney Pixar, Leone d’Oro alla carriera nel 2009 – le rocce rosse dell’Arizona, ricostruite perfettamente. L’attrazione di maggiore richiamo è una corsa nel deserto, su una pista percorsa da veicoli a 6 posti che riprodu-
cono i protagonisti del film, tra cui spicca il colore rosso della vettura di Saetta McQueen. I 200 milioni di dollari spesi per la realizzazione fanno di “Radiator Spring Racers” l’attrazione più costosa mai installata in un parco Disney. Il percorso si snoda in un paesaggio desertico ed offre anche alcuni tratti indoor, che presentano scenografie corredate da un buon numero di personaggi animatronici. Molto particolare anche l’atmosfera dell’area, che offre nuove suggestioni nelle ore serali. Nel film sono infatti numerose le scene in cui le insegne al neon colorano la cittadina, e gli scenografi hanno utilizzato la luce per offrire visioni sempre diverse, a seconda dei colori utilizzati.
Un’attrazione italiana C’è anche un po’ d’Italia in Cars Land, perché una delle attrazioni è stata progettata e realizzata dalla Zamperla. La realizzazione di Mater’s Junkyard Jamboree, una sorta di grande giostra a tazze sul tema del simpatico carro attrezzi coprotagonista del film, è infatti di un ingegnere, ed architetto, trentaduenne di Thiene, che lavora per la società vicentina, azienda leader nel settore della produzione di
www.anesv.it 31
Parchi di divertimento attrazioni e fornitrice del gruppo Disney, Universal, Paramount e Six Flags. Abbiamo rivolto alcune domande a Davide Mattei, project manager dell’attrazione, e recentemente insignito del Young Veneto Excellence Award dall’Associazione Padovani nel Mondo: Nei 5 ettari della Cars Land, la nuova area tematica del parco Disney California Adventure, c’è anche un po’ della sua creatività: come ha affrontato la sfida di coordinare a 32 anni la realizzazione un’attrazione di livello mondiale, ispirata a Mater’s Jamboree? In casi del genere si parla sempre di lavoro di squadra, la mia attività di project management è stata principalmente dedicata alla gestione del team di progettisti creato per lo scopo e nella gestione del rapporto col cliente. Anche in questi ambiti ci vuole una buona dose di creatività. Sicuramente aver affrontato tale sfida a 30 anni (il progetto è cominciato più di 3 anni fa) rappresenta un bagaglio inestimabile. Avere a che fare con i top al mon-
32 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
do nel campo delle attrazioni è un impegno non da poco ma è un punto di orgoglio che ti da una carica aggiuntiva ed un giusto mix di responsabilità, stimoli e soddisfazioni. L’essere sempre in prima linea, rispondere in tempi brevi, l’essere flessibile e propositivo, la padronanza con l’inglese, queste sono armi vincenti in progetti di tali dimensioni. Aver trascorso 5 mesi presso i cantieri mi ha inoltre messo di fronte alle “problematiche integrate” dell’installazione delle attrazioni. Il coordinamento di persone, risorse ed attrezzature non solo per la macchina in oggetto ma per l’intero sistema cantiere ha rappresentato una sfida non da poco. Certo trovarsi tutti i giorni nella strada di Radiator Spring all’inizio era un qualcosa di unico e strano. Alla fine però il marchio Disney ed il film Cars, non hanno più per me la valenza di un gioco di un film... sono diventati un cliente ed un luogo di lavoro. L’incontro con John Lasseter, colui che ha fondato la Pixar con Steve Jobs, è stato poi la ciliegina sulla torta dell’esperienza
dato che tutto ciò che è stato realizzato è nato dalla sua creatività. Persone di quel calibro non si incontrano tutti i giorni e la sua soddisfazione nel provare la nostra attrazione è stato il più bel segnale dell’intero progetto. Come si realizza un’attrazione di questo genere? Tutto è partito da un concept esistente, personalizzato al fine di ottenere una sensazione ricercata dal cliente. Quindi sì, si inizia da un foglio di carta, da un’idea. Da lì si sviluppano i primi studi dimensionali, funzionali, dinamici. I vincoli pro-
gettuali in casi del genere sono lo spazio occupato, la capacità macchina e le accelerazioni richieste. Le attività sono durate oltre 3 anni e dopo la prima fase puramente di concept, analisi e progetto, è stato costruito e montato negli stabilimenti Zamperla un prototipo semplificato (ma in scala 1:1) dell’intera attrazione. Tale prototipo è stato testato per oltre 3 mesi al fine di validare le ipotesi progettuali ed identificare i punti deboli dello stesso. I dati ricavati dai test prototipali ci hanno fornito rilevanti informazioni che sono state utilizzate nella finalizzazione del progetto definitivo. In parallelo si è sviluppato anche tutto l’aspetto artistico. Il tutto partendo da un bozzetto, per poi passare alla realizzazione dei modelli (scolpiti a mano) alla scelta dei dettagli e dei colori. Le attività si sono sviluppate grazie all’eccellente gruppo di lavoro formatosi tra l’Art Department Zamperla e l’Art Director della Disney Pixar (che detiene i diritti dei personaggi in questione). Con loro si possono passare anche ore a scegliere una tonalità di colore o una posizione di un dettaglio decorativo all’apparenza insignificante. È qui che si capisce che nulla, ma proprio nulla è lasciato al caso. Lei lavora in Zamperla, con commesse provenienwww.anesv.it 33
Parchi di divertimento
ti di ogni parte del mondo. Quali sono le specificità di un committente come Disney? Con Disney qualsiasi aspetto progettuale è valutato con la massima precisione. Il risultato deve essere una macchina perfetta, che lavora a pieno carico per 18 ore al giorno per 365 giorni all’anno (e nelle rimanenti 6 ore va garantita la manutenzione ordinaria) quindi nulla va trascurato o trattato in modo superficiale. Oltre all’aspetto progettuale viene controllato fino al dettaglio l’aspetto della sicurezza, quello della manutenzione e, non da ultimo, l’aspetto documentale. Le richieste sono esigenti ma instaurando un ottimo rapporto si ha una collaborazione che con altri clienti sarebbe impensabile. Con Disney non ci si ferma mai, ogni giorno un fitto scambio di mail per garantire il completo accordo su tutti gli accorgimenti usati, ogni settimana una videoconferenza. Ogni due mesi una design review “face to face”, e poi scadenze su scadenze per tenere il planning sotto controllo. 3 anni sembrano lunghi ma per progetti del genere volano velocemente. Come fa una realtà italiana a progettare attrazioni riferendosi alle diverse norme tecniche di Europa e Stati Uniti? La progettazione segue in ogni caso delle 36 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
basi condivise in tutto il mondo, gli approcci vanno però comunque tarati nella realtà in questione (normative di progetto, strutturali, meccaniche, elettriche, parametri ambientali quali carichi vento, sisma, ecc...). Serve una buona base di preparazione e la capacità di riportare
chiaramente nelle relazioni di calcolo tutte le informazioni in gioco. La facilità di lettura di tali relazioni è un fattore indispensabile per una corretta comunicazione nei progetti “globali”. Fortunatamente ho potuto contare sull’apporto dell’Ufficio Calcoli Zamperla, uno dei nostri fiori all’occhiello! Ma al di là del calcolo, un aspetto fondamentale del mio ruolo è stato sicuramente quello di mantenere una visione globale del progetto. Visione globale significa mettere in ordine di priorità le attività, individuare gerarchie di progetto e capire la reale importanza delle problematiche che inevitabilmente intervengono. Visione globale significa anche visione internazionale. La soluzione ai problemi non va ricercata solo nelle vicinanze, ma con gli strumenti comunicativi attualmente a disposizione: tutto il mondo è potenziale fonte di ispirazione! Cosa è più importante nel suo lavoro, essere ingegnere o architetto?
tecniche sicuramente sono importanti, ma in ambiti del genere servono molto di più doti organizzative, manageriali, diplomatiche e visione internazionale delle cose. Ad ogni modo le competenze ingegneristiche hanno sicuramente la prevalenza su quelle architettoniche. Dopo Dumbo The Flying Elephant di Magic Kindom, ad Orlando, ancora un’attrazione per la Disney. Cosa c’è dietro l’angolo? Ovviamente qua rimaniamo nell’ambito top secret, ci sono degli accordi di confidenzialità con il cliente che non permettono divulgazioni a riguardo. Una cosa è certa, la nostra azienda è uno dei principali fornitori a livello mondiale di Disney, abbiamo installato nei vari parchi in giro per il mondo oltre 20 attrazioni. Un rapporto del genere, oramai più che ventennale, rappresenta la forza della Zamperla che garantisce, e garantirà anche per il prossimo avvenire, ulteriori sfide stimolanti come quelle che si sono appena concluse.
Per quanto mi riguarda le competenze
www.anesv.it 37
Parchi di divertimento
50 anni di attività per Dotto Trains Una festa per l’importante anniversario Il TAR Sul circo con animali Una sentenza utile anche allo spettacolo viaggiante
Il TAR Emilia Romagna (Bologna, Sezione seconda, sentenza n. 470 depositata il 4 luglio 2012) si è pronunciato contro il divieto dell’attendamento di circhi con animali, confermando che “Se è pacifico il potere dell’ente locale di disciplinare e vigilare nell’esercizio dei suoi poteri di polizia veterinaria sulle condizioni di igiene e sicurezza pubblica in cui si svolge l’attività circense e su eventuali maltrattamenti degli animali, sanzionati anche penalmente dall’art. 727 c.p., non esiste, in contrasto, una norma legislativa che attribuisca allo stesso il potere di fissare in via preventiva e generalizzata il divieto assoluto di uso degli animali in spettacoli, ed anzi un simile intervento si pone in palese contrasto con la legge n. 337 del 1968, che tutela il circo nella sua dimensione tradizionale, implicante anche l’uso degli animali.”
38 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
“L
a salvaguardia dell’ambiente è un punto ormai radicato nel nostro dna e continuerà ad accompagnarci nelle scelte che caratterizzano il futuro dell’azienda”. Così parla Sabrina Carraro, general manager della Dotto Trains, che assieme alla sorella Ottorina, responsabile qualità e marketing, entrambi pronipoti di Ivo Dotto fondatore dell’azienda, tiene le redini dell’azienda di Castelfranco Veneto. Una linea che ha ribadito durante i festeggiamenti per i cinquant’anni di vita che l’azienda ha celebrato domenica 25 marzo con il concorso di tanti cittadini castellani. Pochi quelli che hanno rinunciato al giro sul trenino “Dotto” dal centro città a Borgo Pieve. Giocolieri, clown, maghi, scultori di palloncini, ma anche pop corn, zucchero filato, dolci a volontà e giochi di ogni tipo hanno accolto domenica 25 i tantissimi bambini che hanno “invaso” la storica sede dell’azienda, aperta per l’occasione. “La nostra storia - ha tenuto a dire Sabrina Carraro - è da sempre radicata in questo territorio, tanto è vero che uno dei nostri modelli di punta, il Muson River, riprende il nome del corso d’acqua che attraversa la città: è anche per questo che abbiamo voluto condividere la gioia per tale traguardo con la cittadinanza”. “Avete regalato attimi di felicità - ha detto il sindaco Luciano Dussin - a più di qualche generazione. Voi la globalizzazione l’avete cercata, non subita e la nostra comunità vi è grata perché avete portato il nostro nome in tutto il mondo e avete dato a tanti castellani la possibilità di avere un impiego”. Il presidente di Unindustria Treviso, Alessandro Vardanega, ha sottolineato il successo dell’azienda: “I 50 anni sono un traguardo prestigioso, raggiunto grazie alla straordinaria capacità imprenditoriale di questa famiglia che ha sempre dimostrato forza di volontà e grande passione, cercando qualità e anche sostenibilità ambientale, valori che oggi ci porteranno fuori dalla crisi. Abbiamo bisogno di un Paese che valorizzi e difenda queste imprese”.
Parchi di divertimento
Perdersi in un parco giochi di M.Cristina Cesa
C
ominciamo dalle buone notizie: la quasi totalitĂ degli smarrimenti di bambini (ma non solo) che si perdono nei parchi divertimento si risolve nel giro di pochi minuti con baci, abbracci e, magari, qualche sgridata. Tuttavia il fenomeno non va assolutamente sottovalutato, ma affrontato in maniera seria e scientifica, perchĂŠ tanti possono essere i casi che portano i bam40 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
bini a sparire dalla vista dei genitori e in questi casi vanno valutare anche le ipotesi piĂš terribili, seppur rare. Ne sanno qualcosa in negli Stati Uniti, dove il Centro peri Bambini Scomparsi ha predisposto una procedura di emergenza che parte dal presupposto che sia meglio pensare al peggio e dare un allarme in piĂš, che sottovalutare il problema e perdere tempo prezioso. La procedura si chiama Codice Adam (in memoria di un bambino di 6 anni rapito da un folle omicida nel 1981 mentre era in un centro commerciale) e viene regolarmente applicata dai parchi che lo hanno adottato ogni-
Nella foto, il vademecum del Centro Americano per i Bambini Scomparsi (www.missingkids.com) per i genitori che portano la famiglia in un parco di divertimento
qualvolta un inserviente riceva la richiesta di aiuto di un genitore che ha perso di vista il proprio bambino. Forse qualcuno non sarà d’accordo e riterrà eccessivo il concetto di partenza, tuttavia una è essenziale individuare una corretta procedura di gestione di eventi di questo tipo che sono comunque frequenti e vanno gestiti con puntualità ed efficienza. Il primo step è sicuramente la formazione del personale: il tema degli smarrimenti all’interno di un parco divertimenti deve essere un argomento sempre caldo e oggetto di continuo aggiornamento. Bisogna ricordare che le problematiche possono essere diverse: i bambini sono sicuramente quelli che si perdono più frequentemente, ma non bisogna dimenticarsi di anziani, di persone con disabilità o con disturbi del comportamento (come l’Alzheimer). Una persona di una certa età, in una giornata particolarmente calda, potrebbe entrare in confusione, non ricordando il proprio nome, ad esempio, mentre qualcun altro potrebbe rifiutarsi di seguire il personale per ricongiungersi alla famiglia. E quindi fondamentale elaborare una procedura per ogni situazione. Il Codice Adam che abbiamo citato sopra, prevede che ci siano inservienti addetti a queste procedure, in aggiunta al lavoro di routine: personale che può lasciare immediatamente il proprio incarico - senza che questo blocchi l’attività del parco o crei disagi alla clientela - per guardarsi intorno e cercare di individuare la persona che si è smarrita. Soprattutto alle uscite, qualora dovesse essere lanciato un allarme, il personale dovrà controllare chi esce e verificare che i minori siano accompagnati dalla propria famiglia. È importante avere un sistema di comunicazione immediato a cui fornire la descrizione del bambino (età, aspetto fisico, abbigliamento, segni distintivi) a tutto il personale e far sì che un addetto accompagni i genitori nella ricerca. In questo modo saranno immediatamente rintracciabili quando il bambino verrà ritrovato. I genitori devono inoltre essere tranquillizzati e devono avere dal comportamento degli addetti la certezza che tutto si risolverà a breve. www.anesv.it 41
Parchi di divertimento Gli esperti americani consigliano di chiamare la Polizia se il bambino non dovesse essere ritrovato nel giro di 10 minuti, in quanto ritengono che sia meglio fare una chiamata a vuoto che perdere tempo prezioso. Senza voler fare allarmismo o – di contro – sottovalutare il problema, a nostro giudizio è opportuno che ogni struttura faccia la propria valutazione sui tempi più congrui, considerando l’ampiezza del parco, la struttura, l’ultimo posto in cui il bambino è stato visto (valutare se ci fossero ulteriori fattori di rischio come piscine, specchi d’acqua o se fosse vicino alle uscite) . Essere pronti a chiamare il 118 nel caso in cui il bambino sia ferito o non stia bene. Di fatto, il discorso si complicherà solo nel momento (ipotesi peggiore ma fortunatamente molto remota) in cui il bambino dovesse essere avvistato in compagnia di
un adulto che non sia un genitore. I consigli del Centro Americano per i Bambini Scomparsi sono anche qui piuttosto chiari. Ovviamente chiamare immediatamente la Polizia e cercare di ritardarne il più possibile l’allontanamento ed evitare in ogni modo che possa arrecare danno al bambino o agli altri visitatori. Ma molto si può fare anche come prevenzione. Alcuni parchi americani rendono disponibile all’entrata un braccialetto con i numeri di telefono , in alcuni casi si pensa addirittura ad un localizzatore elettronico. Sempre all’ingresso, vengono segnalate eventuali persone sole che entrano nella struttura senza bambini. Nelle sale in cui ai giocatori viene rilasciata una card di gioco, viene incoraggiata la registrazione in modo tale che sia possibile ricostruirne gli spostamenti. Ovunque, ad ogni modo, è consigliabile l’affissione di
Il codice ADAM Il Codice Adam è un valido strumento di ricerca per i bambini smarriti attualmente in uso in decine di migliaia di luoghi in tutti gli Stati Uniti. Il programma è semplice da imparare e da implementare: uno speciale segnale di allerta, definito “codice Adam” viene diffuso nei locali quando un cliente segnala un bambino scomparso. Speciali decalcomanie sono affisse all’ingresso dei luoghi in cui si adotta la procedura. I dipendenti vengono formati ad adottare le seguenti misure quando il codice Adam viene attivato: Ottenere una descrizione dettagliata del bambino e quello che indossa. Andare al più vicino telefono interno e digitare il Codice Adam, uno speciale numero al quale si descrivono le caratteristiche fisiche del bambino ed il suo abbigliamento. Alcuni collaboratori sono tenuti a smettere di lavorare e cercare il bambino. Altri collaboratori presidiano gli ingressi frontali per assicurare che il bambino non lasci i locali. Se il bambino non si trova entro 10 minuti, chiamare le forze dell’ordine. Se il bambino viene trovato e sembra essersi solo smarrito ed è illeso, riunire il bambino ai familiari. Se il bambino viene trovato accompagnato da qualcuno che non sia un genitore o tutore legale, si compiano sforzi ragionevoli per ritardare la loro partenza, senza mettere il bambino, personale o visitatori a rischio. In tal caso contattare immediatamente le forze dell’ordine e fornire informazioni circa la persona che accompagna il bambino. Annullare l’ allarme Codice Adam dopo che il bambino viene trovato o arrivano le forze dell’ordine.
42 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
apposita cartellonistica a ricordare che i bambini sono sotto la responsabilità dei propri genitori e, perché no, ai bambini, di rivolgersi al personale del parco in caso di necessità. Infine, è utile tenere presente anche che, prima dei genitori, potrebbe essere un bambino a chiedere aiuto ad un inserviente perché si è perso. La formazione del personale deve comprendere anche questo: individuare per primi eventuali minori in difficoltà, insegnare come rapportarsi nel caso si venga avvicinati da un bambino e come tranquillizzarlo. In definitiva i consigli che abbiamo raccolto sono molto semplici e forse a qualcuno potranno apparire scontati. Eppure non è così, perché basilare è in questo caso l’organizzazione, la consapevolezza di far parte di un meccanismo in cui ogni azione ha ripercussioni negative o positive su quelle degli altri. La vicenda del piccolo Adam, che dà il nome al codice di emergenza americano, è costellata da leggerezze ed omissioni, frutto forse di una società più “spensierata” sul tema dell’infanzia rispetto a quella odierna.
Nel caso di Adam, in totale assenza di procedure del caso, ci si è inizialmente limitati ad aspettare, a tranquillizzare la madre certi che il bambino sarebbe saltato fuori da un momento all’altro. Solo dopo si è cominciato a cercare all’esterno del locale, nel parcheggio, per poi chiamare la polizia e scoprire e che un addetto alla sicurezza aveva fatto uscire un gruppo di bambini (tra cui Adam) perché troppo chiassosi, senza accertarsi che fossero in compagnia dei propri genitori o comunque di un adulto affidabile. Questa terribile storia ha insegnato che la formazione del personale addetto alla sicurezza deve essere approfondita, e che lo schema che deve essere applicato, non solo nei parchi divertimento ma in qualsiasi struttura che richiami tanta gente, deve essere inverso. Come un cerchio che si stringe, bisogna prima escludere le ipotesi peggiori (controllo delle uscite, dei luoghi più a rischio come vasche e piscine) per poi valutare quelle più tranquille in cui qualche minuto di ritardo non diventa una questione di vita o di morte.
www.anesv.it 43
Parchi acquatici
La gestione dell’acqua Di Rossana Prola (Professioneacqua.it)
L
o scopo che si prefigge questo articolo è quello di aiutare il responsabile di una parco acquatico a comprendere le operazioni relative al trattamento dell’acqua effettuate dai manutentori e dalle ditte eventualmente incaricate. Il tema del trattamento dell’acqua di una piscina non è semplice da affrontare, poiché necessita di conoscenze tecniche che spesso non sono possedute da chi dovrebbe sorvegliare e dirigere l’attività dei manutentori, con il risultato che , in molti casi, il responsabile della piscina diventa “ostaggio” di chi decide al suo posto le operazioni da compiere ed i prodotti da acquistare. Il mercato dei prodotti chimici per le piscine è un mercato di nicchia e le aziende che 44 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
se ne occupano come attività prevalente sono poche. Il livello di conoscenza e competenza tecnica è spesso scarso, soprattutto per quanto riguarda i venditori, e la confusione quindi regna sovrana. Si è in questi ultimi anni diffusa la convinzione che l’acqua vada per forza di cose trattata pesantemente dal punto di vista chimico. Ciò a causa principalmente di una qualità degli impianti di filtrazione che negli anni si è andata riducendo in termini ormai preoccupanti e della difficoltà nel reperire le risorse economiche necessarie per migliorarne l’efficienza o per introdurre nuovi componenti o soluzioni tecniche innovative. Giocare al “piccolo chimico” è diventata quindi la passione di ogni manutentore. Le conseguenze sulla salute degli operatori in primo luogo e degli utenti dei parchi acquatici della esposizione protratta nel tempo ad agenti chimici e composti nella maggior parte sconosciuti non sono noti anche se molte indagini svolte soprattutto all’e-
stero hanno più volte evidenziato danni a lungo termine sulla salute. Oggi, per fortuna, la attenzione degli utenti alla cura del proprio benessere anche per quanto riguarda l’esposizione ai prodotti chimici introdotti nell’acqua delle piscine è molto aumentata e spesso riuscire a mantenere un’acqua sana sia dal punto di vista batteriologico che, soprattutto, dal punto di vista chimico, è diventato un punto di forza anche per quanto riguarda il puro aspetto relativo al marketing del parco acquatico. Va detto che difficilmente i danni causati da un errato trattamento dell’acqua sono
immediatamente visibili. Dal punto di vista batteriologico non si riscontrano epidemie mortali se non in rari casi di infezioni da criptosporidium o da escherichia coli che hanno portato alla morte per disidratazione di alcune decine di bambini negli Stati Uniti. I singoli casi, però, sono difficilmente idetificabili, poiché vengono spesso scambiati per normali infezioni dovute ad altre cause. Dal punto di vista chimico invece gli effetti immediati sono chiari solo nel caso di esposizione a forti concentrazioni di tricloroammina, un composto di acido ipocloroso e ammoniaca normalmente presente in piscina, che
www.anesv.it 45
Parchi acquatici
inalato ad alte dosi può generare asma e rinite allergica oltre che altri disturbi. Nella maggioranza dei casi l’esposizione ai composti chimici presenti in piscina genera danni nel lungo termine e questi danni sono difficilmente identificabili. Non per questo non è però necessario cercare in tutti i modi di evitarli. Per comprendere le regole fondamentali del trattamento dell’acqua di una piscina è necessario partire da alcune considerazioni fondamentali. La prima: la legislazione italiana in vigore stabilisce quali prodotti siano utilizzabili in piscina e quali no (vedi box). Per quanto riguarda la disinfezione non vi sono alter-
per approfondire
La manutenzione delle piscine pubbliche e private Dario Flaccovio editore Acquistabile anche online 46 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
native al cloro, che oltre all’ozono è l’unico prodotto disinfettante utilizzabile. I danni da cloro sulla salute sono universalmente noti ed è quindi necessario cercare di ridurre al massimo la quantità di disinfettante introdotto. Va detto inoltre che qualunque tipologia di disinfettante è potenzialmente dannosa per l’organismo umano, poiché il suo scopo è quello di creare un ambiente chimicamente ostile alla vita dei microrganismi. Il nostro è un organismo più grande rispetto a quello di un batterio, quindi maggiormente in grado di resistere ai danni: il batterio muore, l’uomo no, ma subisce comunque dei danni. È quindi necessario far si che il disinfettante sia messo in condizioni di agire introducendone in acqua la minore quantità possibile. Quali sono queste condizioni? Prima di tutto l’acqua deve essere limpida, pulita. Se si utilizza il cloro per ossidare le sostanze organiche sarà necessario introdurne molto di più per averne a sufficienza per uccidere i microrganismi. Per questa ragione sarebbe necessario evitare di effettuare superclorazioni frequenti solamente allo scopo di far tornare l’acqua limpida. Questo dovrebbe essere compito dei filtri, non del cloro. Se l’acqua è torbida, quindi, è meglio agire cercando di migliorare la qualità della filtrazione, verificando i tempi di ricircolo e la velocità di scorrimento nei filtri e nelle tubazioni, magari modificando il funzionamento delle pompe. Sotto questo aspetto c’è la possibilità di migliorare moltissimo l’efficienza, anche effettuando piccoli interventi impiantistici, poco costosi. E’ inoltre possibile introdurre apparecchiature come i raggi UV oppure i nuovi sistemi di condizionamento a campo elettrico, senza dover modificare il
sistema di filtrazione esistente. Sicuramente il primo intervento dovrebbe essere quello di far effettuare una verifica tecnica all’impianto per migliorare tutto il possibile. Anche dal punto di vista gestionale, ovviamente, è possibile fare molto affinché l’acqua si sporchi meno, tramite una campagna di sensibilizzazione nei confronti dell’utenza per far comprendere quanto sia importante per la salvaguardia della salute di tutti entrare in acqua puliti. La seconda importantissima condizione affinché il cloro agisca al massimo delle sue potenzialità è il controllo del pH. L’acido ipocloroso (HclO), che è la sostanza che ogni prodotto a base di cloro produce dissociandosi in acqua, agisce al massimo delle sue potenzialità a pH basso. Un pH vicino a 7 è quindi l’ideale affinché il cloro introdotto esplichi la sua funzione al massimo delle potenzialità. Alcune aziende che commercializzano prodotti chimici per piscina sostengono che il pH dell’acqua vada mantenuto più alto, intorno a 7,5 che è il valore limite superiore consentito dalla normativa, e anche oltre. Dal punto di vista scientifico questa affermazione è priva di qualunque fondamento. Con una attenta gestione dei bagnanti, un efficiente sistema di filtrazione ed un pH costante introno a 7 non serve normalmente introdurre altre sostanze in acqua per mantenere una buona qualità della stessa. Non si tratta di requisiti facili da ottenere, si badi bene, ma a queste condizioni il trattamento dell’acqua diventa semplice. In un parco acquatico la difficoltà maggiore sta nel fatto che la continua movimentazione dell’acqua negli scivoli e nei diversi giochi presenti riduce sensibilmente la concentrazione del cloro presente in acqua. In queste condizioni diventa indispensabile dotare l’impianto di una ottima strumentazione di controllo e di dosaggio. Aumentare le dosi di cloro solo per riuscire ad raggiungere la quantità minima indispensabile nelle punte di consumo non è la procedura corretta da adottare, se
si pone attenzione alla salute propria ed altrui. La concentrazione di cloro deve essere sempre quella corretta, in qualunque situazione ci si trovi e questo può essere garantito solamente da una ottima strumentazione. Un ultimo punto importante è quello del ricambio dell’acqua. Nei parchi acquatici molta acqua viene persa per evaporazione e a causa dei bagnanti che la trasportano all’esterno del bacino, quindi molta acqua viene ricambiata per necessità. La norma attualmente in vigore prevede che venga ricambiato il 5% del volume totale delle vasche sommato a quello delle vasche di compenso. Ogni impianto deve essere dotato di un contatore volumetrico dell’acqua introdotta, che deve essere potabile (proveniente quindi da acquedotto o da pozzo con acqua potabile o potabilizzata). Il ricambio di acqua, seppure dal punto di
Pubblicata la traduzione della norma UNI sugli scivoli acquatici. È stata pubblicata in lingua italiana la norma EN1069-1 e 2 che tratta di requisiti di sicurezza, metodi di prova, utilizzo, funzionamento e manutenzione,degli scivoli acquatici. la norma è acquistabile dal sito http://store.uni.it
www.anesv.it 47
Parchi acquatici vista economico sia solitamente considerato un danno per il gestore, è importante ai fini del mantenimento delle corrette condizioni igieniche dell’acqua. Oltre al minimo identificato per legge, in alcuni casi potrebbe presentarsi la necessità di ricambiare un volume maggiore, se la piscina è molto frequentata e l’impianto di trattamento non è in grado di far fronte al carico inquinante portato dai bagnanti. Anche in questo caso è solo il responsabile della manutenzione che decide, valutando caso per caso, le operazioni da compiere. Riassumendo, il responsabile della piscina dovrebbe essere in grado se non altro di comprendere il linguaggio dei propri manutentori e di decidere autonomamente quale linea di condotta adottare per il trattamento dell’acqua. Ciò si può ottenere so-
lamente con lo sforzo di una formazione specifica, possibilmente non effettuata da ditte che hanno interessi economici nella vendita dei prodotti chimici. Le informazioni tecniche, infatti, dovrebbero essere indipendenti dagli interessi commerciali. Il trattamento dell’acqua dovrebbe essere il più possibile semplice, introducendo la quantità minima possibile di prodotto chimico, potenziando al massimo l’efficienza degli impianti. Infine, l’approccio dovrebbe essere quello della salvaguardia della salute degli utenti prima di tutto, con la consapevolezza del fatto che giocare al piccolo chimico può causare danni seri, poiché si gioca, in realtà, con il benessere delle persone.
Siae: presentato il portale PORTUP per il diritto d’autore Il 12 luglio la Siae ha presentato, alle associazioni di categoria interessate, il Portale Utilizzatori Professionali – PORTUP - che, nell’ambito dello sportello automatizzato, attivo presso gli Uffici territoriali della SIAE, costituirà l’interfaccia con l’utenza professionale continuativa per lo svolgimento da remoto delle attività autorizzative e di pagamento del diritto d’autore. Il portale, rivolto agli organizzatori che svolgono attività continuativa, anche itinerante, consente di avere servizi relativi a: richiesta permessi, dichiarazione proventi, gestione pagamenti, rendicontazioni. Per aderire, l’organizzatore stipula un contratto standard con SIAE per utilizzare il servizio online ai fini dell’accredito e delle obbligazioni che dovranno essere assunte. La stipula può essere fatta presso un ufficio territoriale SIAE che consegnerà le credenziali di accesso per l’utilizzo del servizio OnLine. In particolare per la richiesta dei permessi, PORTUP consente di comunicare, all’ufficio SIAE competente per territorio, tutte le informazioni necessarie al fine di ottenere le autorizzazioni dell’evento che si intende organizzare. Per la dichiarazione dei proventi permette di: Visualizzare gli incassi provenienti dalle biglietterie automatizzate Dichiarare altri proventi (sponsorizzazioni, scontrini fiscali, contributi) Per la gestione dei pagamenti consente di: Visualizzare l’importo del dovuto a SIAE (diritto d’autore, diritti accessori, ecc.) per singolo evento e periodo di pagamento Generare il “pacchetto pagamento” (MAV) A seguito del pagamento, visualizzare il documento contabile (fattura) emesso da SIAE Per le rendicontazioni permette di: Visualizzare gli eventi organizzati (storico) Visualizzare i compensi dovuti Visualizzare il “riepilogo incassi” Per accedere al portale, l’indirizzo è https:// online.siae.it
48 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
Parchi avventura
Formazione degli addetti Il punto di vista di un docente
“B
uongiorno, sono un alpinista iscritto al… ed arrampico da 3 anni, lavoro in un parco avventura in… ed il mio titolare mi ha detto che devo fare un corso per il patentino da sorvegliante… mi sa dare qualche informazione?” “Buongiorno sono… e quest’anno apriremo il parco avventura … abbiamo tre percorsi per gli adulti e due 50 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
per i bambini, quante persone devo avere all’interno del parco per essere in regola?” “Buongiorno, vorrei un preventivo di spesa per il personale per i lavori in quota… non so dirle, forse sulle funi o comunque in altezza, con le imbragature… ma sono già esperti, mi serve solo l’attestato…” Tre telefonate raccolte a caso tra le decine che dai primi di Aprile a fine Giugno riceviamo presso il nostro ufficio, tre telefo-
nate diverse, che raccontano in sintesi lo “stato dell’arte” del settore dei “parchi avventura” del centro-nord Italia, per quello che concerne la conoscenza dei gestori e dei lavoratori del comparto in oggetto, del tema sicurezza nei luoghi di lavoro e formazione del personale. Ma quale sia davvero la situazione è un dilemma non facile da risolvere. Da un lato il titolare, una persona fisica e quindi chiamiamolo per nome e cognome (ovviamente di fantasia) Giacomo Rossi, che investe diverse decine di migliaia di euro e finalmente vede i suoi percorsi aggrappati agli alberi o ai pali di sostegno, vede le sue imbracature con i moschettoni nella “casetta-biglietteria” ed attende il primo week-end di sole per aprire il sipario e fornire emozioni e divertimento ai fruitori, verso i quali ha degli obblighi derivanti dall’assunzione di responsabilità della struttura e della gestione delle emergenze. Credo che quasi nell’immediato si renderà conto il Sig. Rossi che il personale, forse anche lui stesso impiegato nella gestione, è certamente importante quanto i sostegni dei percorsi e che, come quelli, si debba avere la certezza che siano in grado di compiere il loro lavoro. Ma quale lavoro? Beh, certamente qualcuno dovrà stare alla biglietteria, qualcun altro avrà il compito (delicatissimo) di istruire i partecipanti all’uso delle attrezzature di sicurezza, qualcun altro ancora forse controllare i partecipanti sui percorsi ed eventualmente riportare a terra chi non avesse più la voglia o le capacità per proseguire, poi occorre ogni tanto controllare i cavi e le attrezzature, tagliare l’erba, potare un ramo che si è seccato… disinfettare i caschi e le imbracature e forse altro ancora. Proviamo a trovare una collocazione nel T.U. della sicurezza sul lavoro (il famigerato decreto 81) ad ognuna di queste mansioni, e vedremo che qualche riferimento normativo di supporto c’è ed è abbastanza semplice, nella tabella inoltre proponiamo una colonna relativa ai rischi ai quali è esposto il lavoratore che riveste la mansione corrispondente (restano certamente di base per tutti le disposizioni dell’Art. 28
del D.Lgs. 81/2008 inerenti la valutazione dei rischi). Ricordo inoltre, che nel recente Accordo Stato Regioni del 22 Febbraio 2012 sono riportate tutte le attrezzature per le quali è necessaria un’abilitazione per essere condotte (ad esempio piattaforme di lavoro elevabili) nonché nella Conferenza del 26 Gennaio 2006 (allegato XXI del D.Lgs. 81/2008) sono riportati i corsi obbligatori per il montaggio/smontaggio/trasformazione di ponteggi nonché per gli addetti ai sistemi di accesso su funi; ad oggi le uniche due “abilitazioni” per i lavori in quota. Ricordo inoltre che qualora il personale suddetto sia impiegato anche per altre mansioni (ad es. potatura delle piante, manutenzioni ordinarie dei percorsi con uso di attrezzature di lavoro, pulizia e disinfestazione locali nonché attrezzature di sicurezza, manutenzione del verde ecc…) si deve sempre far riferimento al T.U. D.Lgs. 81 del 2008 e degli allegati, per non avere sorprese qualora un lavoratore subisca un infortunio durante il lavoro. Ma il Sig. Rossi, in questo dedalo di normative potrebbe non trovare l’uscita, oppure deciderà di affidarsi ad un consulente (come ci si affida al commercialista o all’avvocato) per sapere cosa fare per non incorrere in sanzioni. Già, le sanzioni… perché le sanzioni ci sono, ed il D.Lgs. 81/2008 prevede, ad es. per l’Art. 36 e/o 37 (mancata informazione o formazione ai lavoratori) l’arresto da 2 a 4 mesi o l’ammenda da 1.200,00 a 5.200,00 euro. Ma il Sig. Rossi non dovrebbe preoccuparsi delle sanzioni perché dapprima dovrebbe percepire che i temi della formazione, ma ancor prima dell’informazione e quindi in ultimo dell’addestramento, come passaggi cardine della sua attività; come lo sono i supporti delle altalene o la casetta della biglietteria oppure i moschettoni per le carrucole. Nell’esperienza di questi ultimi tre anni possiamo confermare una maggiore attenzione da parte dei gestori agli aspetti legati alla formazione del personale, anche l’Associazione Parchi Avventura Italiani ha sensibilizzato gli stessi ed il tema è stato affrontato anche durante gli incontri ed i Meeting annuali; il nodo cruciale www.anesv.it 51
Parchi avventura
che noi, formatori sul campo, percepiamo è spesso la non corretta collocazione dei propri dipendenti nel concetto di luogo di lavoro e rischi per la salute. Se il lavoratore che avrà la mansione di “istruttore percorsi acrobatici” è un arrampicatore o uno speleologo darà certamente “garanzia” al datore di lavoro di avere “attitudine” a svolgere la mansione in oggetto, ma la formazione (che ricordo deve essere garantita dal datore di lavoro) è quella prevista dal D.Lgs. 81/2008 e non dalla “formazione sportiva” personale e, come cita il c.4 dell’Art. 37 “La formazione e, ove previsto, l’addestramento specifico devono avvenire in occasione: a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell’inizio dell’utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro; b) del trasferimento o cambiamento di mansioni; c) della introduzione di nuove attrezzature
52 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e preparati pericolosi. Il mondo dello sport è basato su regole diverse, l’accettazione del livello di rischio per la salute di chi svolge un’attività sportiva non ha nulla a che vedere con il livello di tutela che si deve garantire ai lavoratori; pertanto l’attitudine ad una mansione è il presupposto di base per la scelta del personale, ma non sostituisce la formazione in ottemperanza al D.Lgs. 81/2008. Un aspetto piuttosto delicato cui crediamo sia importante soffermarsi è il briefing, il momento in cui l’istruttore fornisce le informazioni necessarie per assicurare che l’attrezzatura (DPI in uso ai partecipanti) e gli elementi (giochi o attività) siano usate correttamente; tale compito è di fondamentale importanza per una gestione corretta dei parchi avventura e molto spesso
abbiamo riscontrato che sono presenti diversi tipi di sistemi di sicurezza (per cappi metallici oppure con sistemi retrattili per la salita di una scala, oppure con sistemi scorrevoli su funi tessili per la progressione su una rete inclinata ecc…) ma questi non vengono presentati ai partecipanti durante il “briefing” anzi, viene detto loro semplicemente di “seguire i punti rossi”. Certamente non aver presentato o non averlo fatto completamente e/o correttamente un sistema di sicurezza e non essersi accertati della sua comprensione è, di fatto, colpa grave. Sempre per quello che concerne i sistemi di sicurezza “retrattili” occorre ricordare, soprattutto ai progettisti nonché ai collaudatori ed hai verificatori, che le disposizioni tecniche di detti dispositivi sono dettate dalle rispettive norme tecniche, pertanto un dispositivo UNI EN 360 è un dispositivo retrattile che fornisce l’arresto della caduta il cui connettore di estremità del cavo (tessile o metallico che sia) deve essere collegato all’imbracatura di chi lo utilizza direttamente e non tramite, ad esempio, i cordini di prolungamento utilizzati per la linea orizzontale. Stessa disposizione vale anche per altri dispositivi “scorrevoli” per linea di ancoraggio verticale (ad esempio per la fune tessile), infatti questi non dovrebbero essere vincolati all’utilizzatore tramite prolunga, se non chiaramente espresso nel libretto di utilizzo del produttore.
quello soggetto maggiormente all’usura routinaria della sua resistenza psicologica, ripetere infinite volte nell’arco della stagione le stesse parole riduce il personale ad una “semi-macchina”, e questo aspetto, nell’organizzazione dei turni della giornata, aumenta senz’altro il rischio di perdere per la strada qualche informazione che agli utenti garantisce la sicurezza. Noi auspichiamo che presto si possa giungere ad una forma di “professione riconosciuta” di istruttore e di soccorritore di percorsi acrobatici, ad una sorta quindi di “patentino” o “abilitazione”, come peraltro richiesto da molti aspiranti lavoratori che intendono dedicare anche solo una parte dell’anno ad una attività stagionale a contatto con la natura e con il pubblico, eventualmente anche in virtù di altre professioni turistiche già affermate e presenti nei territori montani (maestro di sci o snowboard ad esempio). Con la certificazione delle competenze secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024 e con la riforma delle professioni, probabilmente si apriranno spiragli per la costituzione di nuove forme aggregative non riconosciute in albi o collegi (già allo studio in Parlamento) ma dotate di autonomia, promozione, qualificazione e rappresentanza, caratteristiche necessarie al miglioramento dei livelli di sicurezza in tutti gli ambiti. Luigi Trippa – Form Up
Infine, poiché il ruolo dell’istruttore è
I parchi avventura in Alta Quota Parchi Avventura Italiani sarà presente ad ALTA QUOTA, la fiera della montagna che si terrà presso la fiera di Bergamo dal 12 al 14 ottobre 2012. Nel contesto della fiera, sarà organizzato un evento pubblico, aperto al settore, ed un momento di confronto riservato agli associati. Al momento di andare in stampa non è ancora stato predispoto il programma definitivo della manifestazione. Invitiamo pertanto a visitare il sito www. parchiavventuraitaliani.it dal mese di settembre, per maggiori informazioni.
www.anesv.it 53
Un parco acquatico si apre all’avventura
D
a tempo sosteniamo che i percorsi acrobatici sono innegabilmente simili ad attrazioni, e che un parco avventura ha molte analogie con le strutture del divertimento. Ed ecco un’altra evidente “contaminazione”. Si tratta di un parco avventura aperto nel contesto di un parco acquatico, secondo un’esperienza già affrontata in una struttura lombarda, Aquaneva. Valle dell’Avventura – questo il nome del nuovo impianto, sorge nel parco acquatico Valle dell’Orso, una bella struttura sita sulle pendici del Vesuvio. Il parco avventura è la seconda struttura italiana registrata ai sensi del DM 18 maggio 2007. È la conferma che, come capita spesso, il mercato colma la carenza della amministrazione pubblica che dovrebbe favorirne lo sviluppo, e che ancora indugia nel riconoscimento dei percorsi come vere e proprie attrazioni. Abbiamo chiesto a Gianluca Ascione, proprietario della struttura, come sia nata questa idea di ampliare la struttura acquatica con un parco avventura che può essere gestito anche indipendentemente dalle piscine. Valle dell’Orso è un parco acquatico aperto da tempo, come è nata l’idea di
espandere l’offerta attraverso un vero e proprio parco avventura? Non era meglio un nuovo scivolo?: Da quando nel 1990 Valle dell’Orso ha aperto i battenti, la nostra famiglia si è dedicata alla gestione del divertimento e dell’ospitalità con passione e professionalità. La location del nostro parco è valorizzata dalla vicinanza degli importanti siti archeologici di Pompei ed Ercolano, dalla presenza “quasi inquietante” del Vulcano e dal verde del Parco Nazionale del Vesuvio, tutti elementi che risultano essere sempre più interessanti della novità di un’altra attrazione acquatica. Da noi ci sono anche gli acquascivoli,la piscina onde,il sofa gaiser di ultima concezione,lo spray park per i più piccini e un’eccellente staff di animazione,ma da noi, soprattutto, si è soliti trascorrere una piacevole giornata in famiglia,all’insegna del sano e puro divertimento. Un nuovo scivolo sarebbe stato appunto “un altro scivolo”. Il Parco Avventura invece è la promessa di una nuova ed emozionante esperienza da vivere in mezzo alla natura,in un contesto sempre piacevole. Il rispetto per la natura e la voglia di viverla sono stati fattori determinanti nella scelta di questa nuova ed entusiasmante esperienza. www.anesv.it 55
Parchi avventura hanno prima eseguito un saggio della nostra pineta e poi l’hanno dichiarata idonea ad ospitare quello che a dir loro sarebbe diventato “il parco avventura del centro sud”. I percorsi si integreranno nel parco acquatico o saranno gestiti autonomamente? Valle dell’Avventura, questo il nome del nostro parco, è un appendice del parco acquatico. Le componenti della nostra mission aziendale “AcquaFunNatura” si fondono perfettamente nel “divertimento consumato “tra acqua e cielo”. Valle dell’Avventura vive sì in concomitanza con il parco acquatico, ma avrà sicuramente una giornata più lunga ed una stagionalità diversa. Prevediamo di essere aperti fino a dicembre, in modo da poter approfittare anche del periodo natalizio per organizzare un parco a tema con eventi dedicati al Natale, in un clima di festa. Feste di compleanno, team building aziendali ed escursioni didattiche saranno il trait d’union del divertimento a contatto con la natura in tutti i mesi dell’anno. Che caratteristiche ha il parco avventura? Un insolito scenario per un parco avventura. Una pineta anziché un bosco,tanta aria e luce,un parco con tutti i confort necessari per garantire ad adulti,bambini,anziani e neonati una permanenza assolutamente confortevole. Tra una liana ed un ponte in cima ai pini gli adulti saranno catturati da una veduta mozzafiato sul golfo di Napoli a più di sette metri dal suolo, ed i più piccini dal più frizzante dei parchi acquatici del centro sud. 15.000 mq di pineta,circa 200 alberi di “pinus pinea” e di questi ben 60 si sono prestati ad ospitare le stazioni dell’avventura. Il parco prevede cinque percorsi di cui 3 dedicati agli adulti e 2 ai bambini. Studiato per invitare il pubblico ad una assidua sperimentazione del proprio coraggio, i tre tracciati sono stati effettivamente progettati per difficoltà crescente. Non tutti,in prima battuta, potranno misurarsi con l’altezza e l’impegno fisico richiesti dal percorso rosso…meglio allenarsi prima sul circuito verde e poi quello blu !!! Il nostro parco è stato progettato e realizzato nel pieno rispetto della natura,l’albero non rappresenta mai un ostacolo al divertimento ma piuttosto il “protagonista”. Gli esperti della “Verde Verticale” di Reggio Emilia, costruttori di parchi avventura, 56 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
Realizzare e gestire il parco avventura è un’esperienza nuova. È stato semplice ottenere autorizzazioni e individuare i collaboratori? Abbiamo iniziato a pensare alla realizzazione del parco avventura circa un anno e mezzo fa. Ci siamo attivati immediatamente per verificare la fattibilità del progetto. Superati a pieni voti i saggi agli alberi e al suolo ed interpellato l’ufficio tecnico, si è dato immediatamente inizio al design del parco avventura di Valle dell’Orso. Il restante tempo è stato speso tra scrivanie e corridoi di quegli uffici che dovrebbero incoraggiate il recupero delle attività imprenditoriali sulla nostra zona, ma purtroppo molto spesso ci si imbatte in quelli che definirei “uffici di complicazione affari semplici”. Ma noi “imprenditori folli” ci siamo fatti motivare dall’entusiasmo degli operatori del settore, dal pubblico, da chi si è dimostrato da subito pronto a farsi portavoce di un’ educazione al rispetto della natura ed al divertimento intelligente. La formazione dei ragazzi diventati poi i nostri soccorritori ed istruttori, ha portato una ventata nuova e più qualificata del possibile impiego giovanile sul nostro territorio. Valle dell’Orso, grazie al parco avventura ha rappresentato anche questo.
nella gestione del parco acquatico siete sempre stati attenti ai particolari, alla soddisfazione dell’ospite. Come è andata nei primi giorni di apertura della nuova struttura? I primi giorni per noi sono stati i più importanti,abbiamo potuto apprezzare quanto il pubblico avesse voglia di novità, di un’alternativa intelligente per trascorrere il tempo libero. Hanno partecipato alla “messa a punto” del progetto, abbiamo chiesto il loro parere per perfezionare alcuni aspetti. Ci aspettavamo interesse ma non tutto l’entusiasmo che hanno manifestato. Inaspettatamente abbiamo registrato un largo e sentito consenso da parte degli adulti e in particolare di quei genitori che ancora accompagnano i figli a divertirsi e cercano delle uscite sane ed intelligenti. Arrivati al parco si aspettavano di fare da spettatori e poco dopo si sono ritrovati in cima agli alberi. È un’esperienza fantastica: contribuire a promuovere il divertimento per la famiglia. Vedere tutti, adulti e bambini, giocare insieme era il nostro obiettivo. Era-
vamo molto preparati sull’accoglienza, sulla preparazione dell’ area, sulla cura dei dettagli e dei particolari. È nella nostra storia, nella nostra tradizione rendere piacevole ed accogliente il luogo dove riceviamo i nostri ospiti. Inoltre siamo convinti che il nostro parco abbia una specificità che lo renderà accessibile ad un target molto più esteso rispetto a quello tradizionale dei parchi avventura. Valle dell’Avventura è facilmente accessibile, a pochi metri dal centro della città è attrezzato per l’accoglienza di tutte le fasce d’età, dai più piccini agli anziani. Ben collegata alla città,i mezzi pubblici rappresentano una valida alternativa alla propria auto, dispone di vari punti di ristoro ed una immensa zona pic-nic da cui poter guardare la spettacolare avventura dei coraggiosi “indiana jones”. Il parco offre attrazioni collaterali come playground Lego e centro di assistenza e gioco Chicco.Eccellente l’ospitalità riservata alle famiglie con infants.
www.anesv.it 57
Approfondimenti
Che….Waterballs! I comuni alle prese con le autorizzazioni
Q
uante telefonate ed email sono arrivate in associazione! Sembra che molti uffici comunali siano alle prese con le “Waterballs”, sorta di sfere galleggianti in plastica, al cui interno i bambini rotolano piacevolmente. Anche con questa attrezzatura si è ripetuto il caos che la nostra categoria ha già vissuto con altre attrazioni, prima dell’inserimento in elenco. La domanda dei funzionari comunali è semplice: “Ma sono nello spettacolo viaggiante?”. L’Associazione non ha l’autorità per interpretare l’elenco ministeriale delle attrazioni, ed ha quindi invitato i Comuni ad interpellare gli uffici ministeriali – non ce ne vogliano - per avere un parere autorevole. In tempi di crisi non è facile a nessuno dire ad un esercente che la sua attrezzatura non può lavorare, ma se non ci si muove in un contesto di regole, il settore si trasforma in un Far West, che reca danno a tutti. La confusione è generata dal fatto che alcune di queste strutture sono state autorizzate da comuni poco attenti come “Motonautica per bambini”, altre hanno comunque ottenuto il codice identificativo come “giochi gonfiabili”, la cui definizione prevede in effetti che possano avere “forma che richiama il soggetto, come ad esempio il “Castello medievale”, la “Balena”, lo “Scivolo pagliaccio”, lo “Scivolo gigante”, la “Bolla d’aria”, ecc.”. La bolla d’aria, storicamente è quel gonfiabile a forma di “budino” – altro si potrebbe dire, ma è meglio restare nella pasticceria – che viene scalato dai bambini, per raggiungere la sommità. Ma quando si ha a che fare con licenze e codici identificativi, è difficile impedire o consentire a queste sfere di plastica di non operare, senza danneggiare qualche esercente, sia esso il gestore o un suo concorrente. L’unica strada per risolvere il problema è, come sempre, quella dell’aggiornamento
58 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
dell’elenco delle attrazioni. Sembrerebbe che alcune istanze siano state presentate al Ministero, ma siano prive della documentazione necessaria all’inserimento in elenco, ovvero del parere di una commissione di vigilanza. Le responsabilità sono degli importatori, che non hanno valutato gli aspetti autorizzatori, e di quelle “fughe in avanti” tipiche dei gestori, che davanti ad una novità che richiede un investimento minimo, non hanno saputo resistere dal volerle gestire, a prescindere dalle regole. In questo senso ad alcuni esercenti è stato permesso di installare queste attrezzature, mentre ad altri, nel contesto di un luna park con domanda di “sostituzione”, non lo è stato consentito. Un vero peccato, perché qualche novità nel settore è sempre gradita, per dare nuovo vigore al mercato. La questione si risolverà in qualche mese - almeno questo è l’auspicio, perché le istanze di integrazione all’elenco ministeriale non sono state presentate per il tramite dell’ANESV – Con questa confusione, un’attrazione prettamente estiva non avrà offerto a tutti i gestori l’opportunità di avere le giuste soddisfazioni. (M.C.)
Approfondimenti
Commissioni di vigilanza Il Ministero conferma che può essere ammessa solo un’ associazione di esercenti
S
olo un’associazione può essere rappresentata nelle Commissioni di vigilanza sui luoghi di spettacolo. Questo il senso della risposta del ministero dell’interno ad un quesito dell’ANESV. Il Comune di Roma aveva infatti ammesso rappresentanti dell’ANESV e di un’altra organizzazione a far parte della locale commissione comunale. Il Ministero ha ribadito che con il comma dell’ art. 141bis del Regolamento di applicazione del TULPS ,che recita “Possono altresì far parte, su loro richiesta, un rappresentante degli esercenti locali di pubblico spettacolo e un rappresentante delle organizzazioni sindacali dei lavoratori designati dalle rispettive organizzazioni territoriali, tra persone dotate di comprovata e specifica qualificazione professionale.” Si vuole intendere che sia aggregato alla commissione di vigilanza un – ovvero uno solo – rappresentante degli esercenti dei locali di spettacolo. Secondo una prassi largamente condivisa sono indicati dall’AGIS, organizzazione maggiormente rappresentativa dello spettacolo italiano, uno o più esperti, che si occupano rispettivamente di cinema e teatri, manifestazioni all’aperto, circo e luna park ecc., i quali partecipano alle attività della Commissione, ognuno per le proprie specificità. Non è pertanto possibile designare due o più esperti appartenenti a diverse associazioni per il medesimo settore, che siano le attività di spettacolo in generale o gli specifici ambiti. Diversamente, in settori dove le associazioni sono numerose, ancorché scarsamente rappresentative, potrebbero doversi aggregare numerosi esperti, uno per ogni associazione, generando solo confusione e condizionan60 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
do l’efficienza ed efficacia del lavoro della Commissione di vigilanza. Del resto, se la norma citata si è limitata a prevedere “un” componente delle associazioni di categoria, è da ritenere che, come per le altre istituzioni rappresentate nell’abito dell’organismo prefettizio o comunale, si sia ritenuto di limitarne il numero, orientandosi, per analogia con altre norme statali, verso una rappresentatività dell’organizzazione maggiormente rappresentativa. (M.C.)
Approfondimenti
Incidenti sulle attrazioni Alcuni spunti per la gestione di M.Cristina Cesa
O
ltre agli incidenti più gravi, quelli cioè che inevitabilmente finiscono sulle pagine dei giornali e sfociano in cause in tribunale, ci sono tanti piccoli incidenti che possono capitare in un parco divertimenti e che bisogna saper gestire nell’immediato e a lungo termine. Un attento monitoraggio anche delle semplici cadute potrebbe rilevare un gradino danneggia62 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
to, una protezione rovinata, la presenza di nidi di vespe o simili nei pressi di giostre o altre strutture. Registrare ogni cosa in modo dettagliato e preciso e fare periodicamente dei report può essere quindi un ottimo modo per monitorare la propria struttura, nel rispetto della massima secondo cui “prevenire è meglio che curare”. Ovviamente, tutte le attrazioni più complesse e i parchi di divertimento, grandi o piccoli che siano, devono essere dotati di un programma per la gestione delle emergenze ed è fondamentale che il personale venga formato nella maniera più corretta
ed efficace. A volte è solo una questione di termini utilizzati, di adeguata cartellonistica e di attenta gestione del rapporto con il cliente, a fare la differenza e far sì che tutto si concluda nel migliore dei modi e passi – per quanto più possibile, inosservato, evitando così tante piccole conseguenze per la struttura, come interventi dei legali e cattiva pubblicità. Sono ormai numerose le strutture, soprattutto i parchi acquatici, che hanno adottato una procedura di gestione diretta dei piccoli incidenti, arrivando fino alla valutazione di forme risarcitorie, al fine di evitare che le compagnie assicurative ricevano decine di richieste di indennizzo per piccole abrasioni o cadute, con danni limitati, che appesantirebbero tuttavia l’andamento della singola polizza. La gestione dei sinistri, anche di quelli non liquidati, è infatti particolarmente onerosa per le compagnie ed incide sul premio di polizza. In queste righe abbiamo raccolto una serie di consigli, molto semplici e immediati ma non per questo scontati. Come già detto, si rivolgono soprattutto (ma non solo) alla gestione di quegli incidenti dove il danno per l’ospite è minimo: una puntura di insetto, una abrasione, un trauma da caduta. Laddove ci fossero feriti o conseguenze più serie è certamente opportuno rivolgersi al 118, evitando di medicare o somministrare medicinali se non si è in possesso di qualifica medica/infermieristica e se non si conosce a fondo la situazione clinica del ferito (anche la semplice somministrazione di acqua e zucchero può
I CONSIGLI DELL’ASSICURATORE Non assumere un atteggiamento troppo remissivo, chiedendo scusa Non evidenziare troppo eventuali responsabilità dell’ospite Non utilizzare frasi che possano indispettire (“Succede sempre così”) Non nominare l’assicurazione Non mettersi a discutere ma lasciare sfogare la persona. essere dannosa - ad esempio - se la persona soffre di diabete). Calma e sangue freddo. Soprattutto se ad essere coinvolto è un bambino, è importante riuscire a calmare i genitori che saranno comprensibilmente agitati. Sarebbe opportuno intervenire in due: uno che si concentri solo a tranquillizzare il bambino accertandosi di eventuali traumi e un altro che si dedichi ai genitori, cercando al contempo di ottenere quanti più dettagli possibili sulla dinamica. Come si sente? È la prima cosa da chiedere, per quanto banale possa sembrare, alla persona coinvolta nell’incidente, soprattutto se non ci sono ferite evidenti. Se la persona non risponde immediatamente o appare confusa, chiamare l’ambulanza e avvisare il personale sanitario del parco. Parlare con il ferito. Farsi raccontare dal-
www.anesv.it 63
Approfondimenti la persona coinvolta la dinamica dell’incidente, cercando di raccogliere quanti più particolari possibile. Nel caso in cui ci si trovi di fronte ad un soggetto aggressivo, lasciarlo sfogare senza entrare nella discussione. Non ribattere ad eventuali accuse né scusarsi ed evitare frasi che possano indispettire ancora di più.
Niente medicazioni. Lasciar intervenire per medicazioni e somministrazione di medicinali, se necessario, il personale specializzato del 118. In caso di ferite lievi, sbucciature o altri piccoli traumi dovuti a semplici cadute, mettere prontamente a disposizione cerotti, disinfettanti, ghiaccio. Bloccare la macchina. In caso di incidenti su giostre o strutture di gioco, con la dovuta priorità al ferito, far sì che qualcuno dello staff provveda a liberare, o bloccarne l’accesso. Se è il caso, questa stessa persona deve provvedere e a scattare immediatamente delle fotografie, classificandole con data e ora esatta. Reperire testimoni. È sicuramente l’aspetto più delicato. I consulenti delle assicurazione, per prima cosa, sconsigliano di utilizzare la parola “testimone” che di per sé evoca scenari negativi, e preferire domande come “qualcuno ha visto qualcosa? Ci potete raccontare come è andata?” e
Il “risk management” Nel settore del divertimento, dalla singola attrazione alla grande struttura, è necessario porre grande attenzione alla gestione del rischio, attraverso una analisi che permette di programmare i conseguenti comportamenti. In linea generale le fasi di un processo di gestione del rischio sono riconducibili a: Identificazione Misurazione Gestione Identificazione È necessario analizzare la propria struttura, con un professionista e con qualche collega – perché no?- per condividere l’analisi dei rischi potenziali. Le cause di incidenti possono essere ricondotte ad elementi interni - l’attrazione, le modalità di accesso e fruizione ecc. – o esterni, quali in primo luogo i comportamenti scorretti o pericolosi del pubblico. E’ opportuno individuare le sorgenti di rischio ed i soggetti potenzialmente esposti (ospiti, collaboratori ecc.) Misurazione Il risk assestment è la valutazione dei rischi sulla base della loro probabilità. Creando una “graduatoria” dei rischi è possibile affrontare prima, e più efficacemente, quelli maggiormente probabili o gravi. Gestione È l’adozione di contromisure per eliminare i fattori di rischio e determinare il rischio residuo, quello che si è disposti ad accettare. Se i rischi maggiori derivano dalle strutture, è necessario programmare interventi, sulla base delle priorità individuate nella fase di misurazione e valutazione. Se invece i rischi individuati sono riferibili ai comportamenti del pubblico, è essenziale potenziare la cartellonistica e la fornitura di informazioni sul corretto utilizzo delle attrazioni, con tutti i mezzi possibili ( collaborazione degli addetti, messaggi registrati audio o video, depliants ecc.)
64 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
via dicendo. A volte sono gli stessi ospiti del parco, con atteggiamenti o comportamenti fuori dalle regole, a causare danni ad altri. Anche in questo caso è importante insistere sulla formazione del personale e l’importanza di prevenire e/o inibire tempestivamente atteggiamenti non corretti e pericolosi. Mettersi in disparte. Per quanto possibile, affrontare eventuali discussioni in un luogo più appartato, non in pubblico. Questo per due motivi: principalmente per rispettare la privacy della persona coinvolta ma anche – da un punto di vista strettamente commerciale – per evitare che altri ospiti non presenti al momento dell’incidente possano venirne a conoscenza in maniera distorta. Mettere a proprio agio. È importante in questi casi che la persona coinvolta si senta capita, e coccolata se è un bambino. A seconda del danno subito, offrire qualcosa di immediato, che può andare da una bibita fresca o un gelato, a gettoni extra o un
biglietto gratis di ingresso al parco. L’importante è non abbandonarlo a se stesso. Anche se dovesse chiedere semplicemente di rimanere seduto per un po’, tornare ogni tanto a controllare che si senta meglio. Non nascondere niente. Quando si contatta la propria assicurazione, è importante non nascondere alcun particolare, ma parlare chiaro e raccontare ogni dettaglio di cui si è a conoscenza. Prendere nota. Gli incidenti possono essere di gravità varabile. Il suggerimento è comunque quello di prendere nota e di registrarli tutti, anche i più lievi come, ad esempio, la semplice puntura di vespe o insetti. Una anomala frequenza anche di piccoli incidenti in uno stesso luogo può infatti mettere in luce un problema esistente e risolvibile, come – ad esempio – la presenza di un nido di vespe o di altri insetti nelle immediate vicinanze di una determinata giostra.
www.anesv.it 65
Occasioni
Vendo camion
oc277
Vendo
oc278
mini autoscontro oc279 Vendo
padiglione
autoscontro
mini calci
vetture BABY Karts con pista
senza cassa, statico e vetture. il padiglione è completo di neon, stecche di luce colorata e tutte le pensilline. Il metraggio è 20x12 esterno, interno 18x10. Info tel. 3200846317
Costr. Zamperla su rimoriat FIAT79, uso speciale spettacolo viaggiante, cabina ribaltabile, prezzo interessante. Info tel. 3393078137 oc274
Vendo
gru pesca
Vendo
oc276
TRENINO SU ROTAIE superotto.
Info tel. 3384431819 Vendo
per cessazione attività.
vera occasione.
Info tel. 3384431819
Info tel. 392 3786238 / 328 8652107
oc280
Vendo
oc275
CARRO FERRACIN
Sono disponibili a magazzino alcuni Pugnometri usati. Info tel. 3476646638
oc281
Vendo
Vendo
giostra per bambini
MINIAVIO DRAGHETTO
10m x10m con 4 soggetti in movimento, vetri antisfondamento.
2 estraibili 10 x 10.
Info tel. 3384431819
Info tel. 33814284320 - 3391828588
Info tel. 33814284320 - 3391828588
NECROLOGI È mancato improvvisamente, all’età di 98 anni, Egidio Andrea Lanfredini, esercente pugliese, mentre raggiungeva la sua giostrina di Piazza Moro, a Putignano. Ai congiunti giungano le condoglianze dell’ANESV Puglia Basilicata.
3-4/2012 66 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2012
n. 7-8
lug. ago.
2012 anno L
www.anesv.it
Aggiornato l’elenco delle attrazioni Parchi acquatici e gestione dell'acqua In arrivo la regolarizzazione dei lavoratori stranieri