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n. 7-8 luglio-agosto 2014 • anno LI1
In arrivo il POS Meteo terrorismo: cosa dice l’Aeronautica Inaugurazioni nei parchi di divertimento
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Editoriale
L
’Estate sembra non decollare. Fino alla metà di Luglio le temperature sono state più basse della media stagionale, e continua a piovere in molte regioni. Un avvio non proprio ottimale per le attività che rapdi Evelina Christillin presentiamo, tutte fortemente condiPresidente dell’ANESV zionate dalle condizioni atmosferiche. A contribuire a queste difficoltà ci si mettono anche gli errori nelle previsioni meteorologiche, che continuano ad orientare le scelte degli italiani. Quello della inaffidabilità delle previsioni a lungo termine fornite da siti internet è un tema molto sentito dagli associati e l’ANESV ha intrapreso alcune iniziative. Ne parliamo nuovamente in questo numero. Alla metà dell’anno sono dovuti alcuni tributi locali, aumentati in modo eccezionale nel 2014 sia per quanto riguarda la tariffa per raccolta dei rifiuti, richiesta anche alle imprese itineranti, sia con riferimento alle tasse sulla proprietà degli spazi, lievitata in alcuni casi di tre volte, con importi a sei cifre per le strutture più grandi. La situazione è veramente preoccupante e ci ha spinti a intervenire presso i vertici dell’ANCI, affinché sia individuata una modalità di tassazione più rispondente alle caratteristiche di un’attività – l’esercizio di attrazioni – che non produce rifiuti, e siano meglio calcolate le rendite catastali dei parchi di divertimento. Sono attese novità anche dal MiBACT: sono in via di ricostituzione la Consulta per lo spettacolo e le commissioni di esperti che si occupano dell’aggiornamento dell’elenco delle attrazioni e dei contributi FUS. In firma anche il decreto che modifica sostanzialmente la normativa del 2007, e quindi cambieranno i commissari e le modalità per l’assegnazione delle erogazioni. Al momento di andare in stampa non sono ancora pubblicati i provvedimenti che decretano la composizione di questi organismi né il testo della nuova disciplina, che diffonderemo appena saranno resi disponibili. In questo numero della rivista anche notizie sulle tante inaugurazioni di questa stagione, dal nuovo parco di Roma – è intervenuto il Ministro Franceschini, ed è un segnale importante – ad attrazioni in Italia, Francia e Stati Uniti. In un momento difficile sul piano economico, assistere a nuovi investimenti offre motivi di speranza. Concludo con l’augurio di buon lavoro, in un periodo particolarmente intenso per i nostri Associati. Buona lettura. ERRATA CORRIGE Nello scorso numero della rivista, a a pag. 60 e 62, sono stati erroneamente citati gli indirizzi web del nuovo sito dell’ANESV Lazio che è www.anesvagisroma.com, e del portale Parchionline che è www. parchionline.it. Ce ne scusiamo.
Sommario it anesv. www.
IN COPERTINA
n. 7-8 luglio-agosto 2014 • anno LI1
6 Arriva l’obbligo del POS? Si, ma senza sanzioni per chi non se ne dota 18 Ancora meteo terrorismo. Un venerdì da dimenticare ANESV Informa 7 L’inchiesta: Luna Park e Circhi nell’era del divertimento 2.0 8 Oneri di urbanizzazione e scenografie, la parola ai Comuni 10 Spettacolo viaggiante itinerante, una analisi per la Fondazione Migrantes Parchi di divertimento 22 26 28 30 32 37 38
Fontane Danzanti, uno spettacolo in forte rilancio Fontane Danzanti, video mapping ed artisti per Illusion, il nuovo spettacolo serale di Rainbow Magicland Arriva Cinecittà World I vent’anni di Odissea 2000 Rapporto TEA 2013 sui parchi di divertimento. Settore in crescita, ma non in Europa Presentato a Miragica “Una Giostra Per Tutti” Ancora Harry Potter per gli Universal Studios
Speciale Parchi 40 La mini-land “Ratatouille”: un reale passo avanti per Walt Disney Studios Paris? 44 “Ratatouille”, le ragioni per un’attrazione 48 “Ratatouille: The Adventure” implementazione, esecuzione e considerazioni sulla novità più attesa per i Walt Disney Studios
In arrivo il POS Meteo terrorismo: cosa dice l’Aeronautica Inaugurazioni nei parchi di divertimento
#7-8 luglio agosto 2014 anno LII Copertina: Odissea 2000 (foto di ©2014 Gabriele Tolisano) Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 565/1996 Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma Direttore responsabile Massimo Piccaluga Vicedirettore Maurizio Crisanti Dalle sezioni Antonello Volpi, Amedeo Zanetti, Adriano Rossi, Angelo Catellani, Franco Moruzzi, Fabio Mannello, Ciro Guida, Cosimo Amato, Salvatore Speciale Direzione, amministrazione e pubblicità ANESV–AGIS Via di Villa Patrizi, 10 tel. 0688473-273 o 274 – Fax 0645481356 info@anesv.it www.anesv.it www.parchipermanenti.it www.parchiavventuraitaliani.it Grafica Massimiliano D’Affronto (mdaffronto@gmail.com)
Parchi acquatici 52 Il cloro contro tutti 58 I furti negli spogliatoi delle piscine: profili di responsabilità Parchi avventura 60 Gite scolastiche ed Oratori, Come raggiungere i referenti? La proposta Didatour
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Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».
Arriva l’obbligo del POS? Si, ma senza sanzioni per chi non se ne dota Abbiamo dato notizia dell’obbligo di dotarsi di POS per accettare i pagamenti effettuati con bancomat e superiori a 30 euro. Ebbene, il Ministero dell’economia, in risposta ad una interrogazione parlamentare dell’11 giugno scorso, ha accolto l’interpretazione dell’Ordine professionale degli Avvocati, riconoscendo che il dotarsi di POS costituisce un semplice onere, non un obbligo giuridico. La norma c’è, ma non le sanzioni per chi non si adegua. Camera dei Deputati – Commissione VI – 11 giugno 2014 5-02936 Causi: Problematiche relative all’obbligo per i soggetti che esercitano attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito.
introdurre un onere, piuttosto che un obbligo giuridico, il cui campo di applicazione sarebbe limitato ai casi nei quali sarebbero i clienti a richiedere al professionista la forma di pagamento tramite carta di debito. In tal senso, sembra in effetti deporre il fatto che non risulta associata alcuna sanzione a carico dei professionisti che non dovessero predisporre della necessaria strumentazione a garanzia dei pagamenti effettuabili “Per quanto riguarda la circolare interpretativa del Con- con moneta elettronica”. siglio nazionale forense, ugualmente citata nell’interrogazione, essa interpreterebbe la normativa nel senso di
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Lo spettacolo viaggiante
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L’inchiesta: Luna Park e Circhi nell’era del divertimento 2.0
Una bella inchiesta, quella di Fainotizia sul mondo del luna park e del circo, realizzato e trasmesso da Radio radicale TV e sul canale Youtube (http://youtu.be/NB6jN1cfhac). Dodici minuti di interviste con tre protagonisti di questa attività. Ermes Fornaciari, vicepresidente della Sezione ANESV di Bologna, ha descritto lo stile di vita degli esercenti itineranti, ricordando che “lo spettacolo viaggiante non è solo un lavoro, ma uno stile di vita”. Fornaciari ha descritto i cambiamenti affrontati dal luna park negli ultimi anni, evidenziando che “È cambiato il pubblico, sono cambiati i mezzi, la tecnologia e le attrazioni, ma se non c’è la gente il luna park è il posto più triste del mondo, perché sono le persone che contano”. Walter Nones, patron del circo di Moira Orfei, ha ricordato che “per fare questo mestiere ci vuole grande passione, e per fare il proprietario e il direttore del circo bisogna addirittura amarlo”. Nones ha parlato anche dell’inserimento dei dipendenti ed artisti stranieri, nel rispetto della loro religione e tradizioni. Nell’intervento di Antonio Buccioni, presidente dell’ENC, è stato richiamato il tema della carenza di aree ed il valore di queste attività, che invitano i cittadini ad uscire di casa. In un paese dove il 90 per cento dei comuni è privo di locali di spettacolo, ha ricordato Buccioni, lo spettacolo viaggiante continua a svolgere la funzione sociale riconosciuta dalle legge 337/68. Si è parlato anche di Fondo Unico Spettacolo, degli spettacoli con animali, e delle difficoltà e della bellezza della vita itinerante, nella quale lavoro, famiglia e stile di vita sono indissolubilmente legati. Un servizio interessante, che racconta il mondo dello spettacolo viaggiante e circense nel modo più vero, lasciando la parola ai protagonisti e senza posizioni ideologiche. www.anesv.it
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Oneri di urbanizzazione e scenografie, la parola ai Comuni Ci è stata segnalata dai gestori di alcune strutture la richiesta di oneri concessori da parte dei Comuni, anche solo per interventi scenografici di scarsa entitĂ . uesti oneri sono stati infatti introdotti dalla legge 10\1977 (legge Bucalossi) e richiamati dal Testo unico dell’edilizia (DPR 380/2001), che prevede che per le opere soggette a permesso di costruire, il richiedente debba versare il contributo di costruzione. Due le voci che lo compongono, gli oneri di urbanizzazione ed il costo di costruzione. Questi oneri sono dovuti alle Amministrazione comunale per interventi di nuova costruzione o ristrutturazione. Cosa dice il Ministero delle infrastrutture? In risposta ad uno specifico quesito viene risposto dalla Direzione Generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione e gli interventi internazionali che “la scrivente Direzione Generale non 8
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può fornire alcun chiarimento in merito, in quanto la valutazione della assoggettabilità agli oneri di urbanizzazione ed al contributo di costruzione degli elementi scenografici all’interno di parchi divertimento di genere tematico o acquatico, investe aspetti di stretta competenza del Comune, cui è attribuita la disciplina dell’attività edilizia”. Dunque in un contesto di competenze estremamente decentrate, come la materia edilizia, il Ministero non ritiene di poter svolgere la funzione interpretativa della norma. Gli interlocutori di ogni parco divertimenti sono necessariamente le Amministrazioni comunali, alle quali bisognerebbe far notare che spesso gli interventi scenografici minori riguardano spesso le attrazioni, e sono parti delle stesse. È possibile in ogni caso ricorrere, entro 60 giorni, qualora non si ritengano legittime le richieste del comune. Se infine l’intervento previsto non venga realizzato, si può richiedere il rimborso degli oneri versati. Sono numerosi i siti web che, pur nella differenziazione degli importi deliberati dalle singole amministrazioni comunali, consentono di preventivare gli oneri relativi ai nuovi interventi edilizi. (M.C.)
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Spettacolo viaggiante itinerante, una analisi per la Fondazione Migrantes La Fondazione Migrantes della C.E.I. ha organizzato a Roma dal 7 al 9 luglio scorso un Incontro del Coordinamento nazionale della pastorale dello Spettacolo Viaggiante.
eligiosi ed operatori laici si sono confrontati sulle problematiche del settore del circo e luna park in termini economici e sociali, per analizzare gli indirizzi della pastorale. “Senza una comunità di riferimento, senza una Chiesa non può esserci pastorale, in genere, né una pastorale specifica”, ha detto il direttore di Migrantes, mons. Giancarlo Perego. Evangelizzazione e promozione umana sono i due cardini di questa pastorale: “scindere i due aspetti significa dimenticare che la fede non è un’idea, ma un’esperienza di vita”. Il circo ha “un futuro assicurato, ma ancora una volta sarà necessario rimboccarsi le maniche e puntare al meglio”, ha ribadito il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni sottolineando la “vicinanza” della Chiesa accanto ai circensi e ai lavoratori dello spettacolo viaggiante che in questo periodo vivono momenti di difficoltà. Fino a qualche anno fa, la vita itinerante – ha spiegato il segretario dell’Anesv, Maurizio Crisanti – “poteva fondarsi su alcuni elementi di stabilità, legati ad un calendario di manifestazioni, al classico giro di piazze”. Una modalità che “consentiva agli esercenti ed alle 10 Lo spettacolo viaggiante
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loro famiglie di stabilire legami con colleghi, gli abitanti del posto, i responsabili di uffici pubbliche o istituzioni scolastiche”. Una situazione che oggi è difficile ripetere, perché spesso queste strutture trovano spazio solo lontano dai centri abitati. E questo comporta una difficoltà nella pastorale, come hanno evidenziato diversi operatori, anche se in diverse diocesi si è istaurata una tradizione con la presenza, nei periodi di permanenza, di diversi vescovi e un lavoro di catechesi e incontri in cui si trasmettono, soprattutto ai ragazzi e ai giovani, i principi fondamentali di fede. Percorsi che si ritrovano nel recente documento della Cei “Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia” e illustrato ai partecipanti dal responsabile del Servizio nazionale per il Catecumenato della Cei, don Paolo Sartor, secondo il quale “non è più possibile fare catechesi senza partire dall’evangelizzazione”. Oggi c’è bisogno di proposte di laboratori sull’annuncio che spingono a “moltiplicare quelle già avviate” e la richiesta di una “adeguata formazione delle figure educative”, anche nel mondo dello spettacolo viaggiante. Pubblichiamo l’intervento di Crisanti, al quale è stato chiesto di tracciare un quadro della situazione degli esercenti itineranti.
SPETTACOLO VIAGGIANTE: DIFFICOLTÀ E PROSPETTIVE Come sta lo spettacolo viaggiante? Difficile nascondere il fatto che questo tempo sia vissuto con preoc-
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cupazione dagli esercenti dello spettacolo viaggiante. Il momento economico è difficile, e questo condiziona certamente la vita delle famiglie e le scelte imprenditoriali. Nello spettacolo viaggiante – che tecnicamente ricomprende gestori del luna park, di parchi giochi cittadini fino ai parchi di divertimento - gli esercenti del luna park sono i soggetti più vulnerabili. Fino a qualche anno fa, la vita itinerante poteva fondarsi su alcuni elementi di stabilità, legati ad un calendario di manifestazioni, al classico “giro di piazze” che ritmava la sequenza dei luna park secondo un ciclo preordinato e già noto all’inizio dell’anno. Questa modalità consentiva agli esercenti ed alle loro famiglie di stabilire legami con colleghi, gli abitanti del posto, i responsabili di uffici pubbliche o istituzioni scolastiche. Nell’ultimo periodo, tuttavia, non sono molti gli esercenti che non abbiano dovuto affrontare cambiamenti nel calendario di spostamenti, o nella localizzazione del luna park. Ci sono inoltre segnali di crisi del sistema basato sui criteri di anzianità di frequenza alle singole manifestazioni, messi in discussione dalla disciplina della libera circolazione dei servizi, e conseguente mancanza di stabilità negli impegni di lavoro.
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Nell’ultimo periodo, tuttavia, non sono molti gli esercenti che non abbiano dovuto affrontare cambiamenti nel calendario di spostamenti, o nella localizzazione del luna park. Altra difficoltà è quella di introdurre elementi di novità nelle attrezzature, o nel modo di gestirle. È difficile introdurre elementi innovativi quando non si hanno risorse, o non si ritiene opportuno impiegarle, per aggiornare le proprie attrezzature. Attualmente è molto costoso sostituire un’attrazione: alcuni giochi per bambini non sono cari, ma le attrazioni più complesse superano facilmente il milione di euro. Come qualsiasi manifestazione, il luna park vive solo se al suo interno ci siano elementi di forte richiamo. Accanto a tiri a segno e rotonde a premio o giostre per bambini, è necessario inserire una o più attrazioni di maggiore spettacolarità
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perché il luna park abbia sucnati dal centro e dalla festa. cesso. La tendenza è invece Una localizzazione in periferia Anche la periferizzazione quella di limitare gli ingombri comporta anche la difficoltà del luna park, che e l’investimento, scegliendo di far accedere il pubblico. attrazioni più facili da tra- continua a perdere ogni Molti adolescenti non hanno sportare e montare, con ridi locomozione, e fatianno qualche battaglia mezzi dotti costi di gestione. Questa cano quindi a raggiungere il tendenza condiziona l’intera per restare al centro delle luna park, così come le mammanifestazione, che attrae località che lo ospitano, me con i bambini. In genere di meno un pubblico sempre contribuisce a separare il anche sotto il profilo del sucpiù consapevole ed in grado cesso della manifestazione, e momento del divertimento di scegliere come trascorrere della sua redditività, la scelta dalla festa cittadina. il proprio tempo libero. Il luna di trasferire il luna park in pepark, che una volta costituiva riferia è perdente. A rimetterci Periferizzazione che è l’unico momento di divertinon sono solo gli esercenti: ci quindi fisica, ma anche mento per intere popolazioperde sicuramente la riuscipsicologica ni della provincia italiana, si ta della festa cittadina, che trova infatti a competere con da oltre mille anni riempie i altre proposte, sia in casa, centri storici di suoni e colori. con le console per giochi, che fuori dall’abitazione, nei È sempre più difficile che un amministratore pubblico centri commerciali ad esempio. disponga l’utilizzo di un parcheggio per ospitare temAnche la periferizzazione del luna park, che continua a poraneamente il parco, perché teme di diventare imperdere ogni anno qualche battaglia per restare al cen- popolare. I cittadini, che una volta attendevano la fiera tro delle località che lo ospitano, contribuisce a separa- annuale con grande entusiasmo, oggi non sono disposti re il momento del divertimento dalla festa cittadina. Pe- a sacrificare le comodità per qualche giorno. La festa riferizzazione che è quindi fisica, ma anche psicologica: quindi si frammenta, e ciò che è più ingombrante o gli esercenti - che in alcuni casi vengono addirittura rumoroso viene collocato in aree decentrate: l’evento ospitati sul piazzale del cimitero - si sentono emargi- perde di organicità e partecipazione.
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Ancora sulle difficoltà: l’esercente dello spettacolo viaggiante è un imprenditore che vive del proprio lavoro, un professionista che amministra le proprie cose. Ha indubbiamente la capacità di relazionarsi con le altre persone, perché vive a continuo contatto con il pubblico e con i colleghi, ma ha un’attitudine a vivere, direi, come padrone di se stesso. Il luna park lo obbliga tuttavia ad una vita di relazione. Come in tutte le categorie professionali, il collega è amico, ma anche concorrente. In momenti economici in cui ognuno trova la propria soddisfazione dal lavoro, i problemi si risolvono ma oggi, che ogni singolo esercente deve combattere per sostenere la propria attività – che è sinonimo di azienda, ma anche di famiglia, legata indissolubilmente
Le donne sono una grande risorsa in una categoria di esercenti, forse l’unica, nella quale impresa e famiglia sono elementi ormai quasi fusi in un’unica realtà. Sono loro il fulcro dei rapporti con le famiglie dei colleghi e con i parenti sparsi in tutta Italia. alla vita del luna park – le cose si complicano. Aumenta dunque la conflittualità, le possibilità di lavorare si riducono, e a volte la concorrenza costringe ad usare tutti i mezzi per garantire i propri diritti. Non a caso alcuni “si fermano”, come si dice nel settore, realizzano cioè parchi fissi nelle aree cittadine. Lasciano in sostanza la vita itinerante per garantirsi un maggior numero di giornate di lavoro, con un flusso di cassa più costante. In questo caso c’è chi continua a vivere nelle abitazioni mobili, ma altri iniziano a vivere come i “fermi”, in case tradizionali. Non è facile, ovviamente, cambiare stile di vita, abituarsi a spazi più grandi e perdere quel continuo contatto con gli elementi naturali – temperatura, pioggia, vento – che la vita in carovana propone nell’arco della giornata. Vivere stabilmente in una località cambia ovviamente la prospettiva, si deve necessariamente stabilire legami stabili e coltivarli assiduamente. In questo contesto le donne del luna park collaborano attivamente nella conduzione dell’attrazione e gestiscono la vita familiare e l’educazione dei figli. Sono una grande risorsa in una categoria di esercenti, forse l’unica, nella quale impresa e famiglia sono elementi www.anesv.it 15
ormai quasi fusi in un’unica realtà. Sono loro il fulcro dei rapporti con le famiglie dei colleghi e con i parenti sparsi in tutta Italia. Senza le donne l’attività dello spettacolo viaggiante itinerante non potrebbe essere svolta. Anche i giovani vivono un momento storico che presenta qualche criticità: essi vivono la incertezza sul futuro, che li accomuna ai giovani delle famiglie dei “fermi”, ma che in un settore dove molti sperano di proseguire l’attività di famiglia assume dimensioni preoccupanti. Ormai molte famiglie fanno quanto meno diplomare i propri figli, ma l’innalzamento dell’obbligo scolastico oltre la scuola secondaria di primo grado comporta difficoltà, in quanto non è semplice frequentare la scuola superiore durante i continui spostamenti. Un esercente poco scolarizzato potrà certamente far bene il proprio lavoro, ma potrebbe trovare alcuni ostacoli nei rapporti con le istituzioni e il rispetto delle normative, sempre più complesse. Parlare di prospettive, in questo settore, non è semplice: da una parte la attività tradizionale stenta ad introdurre elementi di novità, ma ha ancora un pubblico che mostra di apprezzare questa forma di popolare divertimento. Dall’altra, però, è necessario iniziare a parlare i linguaggi di questo tempo. Da un po’ sentiamo parlare di “Luna Park 2.0”, cioè
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Da un po’ sentiamo parlare di “Luna Park 2.0”, cioè di un modello che possa ancora trovare riscontri positivi nel 2014 e per il futuro. di un modello che possa ancora trovare riscontri positivi nel 2014 e per il futuro. Se l’obiettivo è intercettare nuovo pubblico, il linguaggio da utilizzare è necessariamente quello del web. Internet è ormai entrato prepotentemente nella vita della metà degli italiani, i giovani e molti adulti sono costantemente connessi con i loro cellulari e tablet. Il web, una “piazza virtuale” è lo strumento, il luogo, dove intercettare i nuovi utenti. Promozioni, pubblicizzazione di eventi organizzati all’interno del luna park, nuovi prezzi ed orari, forme di forfetizzazione che garantiscano al visitatore di accedere alle attrazioni sulla base di una spesa programmata, sono le idee da esplorare. Nei momenti difficili gli esercenti hanno sempre saputo trovare la chiave per reinventare il loro lavoro, e questo è il tempo di sperimentare nuove modalità. Se non si riesce a rinnovare
Nei momenti difficili gli esercenti hanno sempre saputo trovare la chiave per reinventare il loro lavoro, e questo è il tempo di sperimentare nuove modalità.
sostanzialmente le attrezzature – peraltro le giostre sono in genere molto longeve se ben manutenute – è però possibile presentarle in modo nuovo, modificandone l’aspetto i colori e inserendo elementi scenografici, nuove luci a led ed elementi di richiamo. Sul piano gestionale è necessario coinvolgere ancora di più i media località che ospitano il parco – tv, radio locali e giornali - magari ospitando iniziative congiunte. Sul piano dell’impegno sociale il luna park è attento da sempre alle persone meno fortunate, ma gli eventi benefici a favore di soggetti deboli devono trovare adeguata pubblicizzazione. Fare del bene è meraviglioso, e farlo sapere in giro non sarà un precetto cristiano, ma è certamente un obiettivo da perseguire da parte di un imprenditore. La funzione sociale dello spettacolo viaggiante, riconosciuta dalla legge 337/1968, va svolta con il cuore, ma anche con la testa. Voglio segnalare un fenomeno incoraggiante di questi ultimi mesi: giovani esercenti che cercano di realizzare nuove iniziative. Si è persa infatti, nella categoria, la figura dell’”organizzatore”, una sorta di impresario che anni fa si occupava di realizzare nuovi luna park in aree o periodi inesplorati. Dopo decenni di immobilismo in questo senso, ecco qualche luna park nuovo, in località
marine non ancora servite o in inverno, all’interno di padiglioni riscaldati. Il futuro lo si deve costruire, ed alcuni esercenti stanno tentando di riprendere in mano le sorti della loro impresa, senza contare solo sulle manifestazioni tradizionali. In quale direzione andrà il luna park? Certamente nelle località turistiche c’è ancora bisogno di manifestazioni temporanee, così come nel corso delle feste patronali e cittadine. Inoltre c’è spazio per nuove forme di parchi invernali, in spazi al coperto, e luna park in aree non servite. Per alcuni esercenti c’è la possibilità di realizzare installazioni fosse in giardini pubblici o locali commerciali, ospitando feste per bambini. Qualcuno parla di una selezione naturale che sta colpendo questa, come tutte le altre attività imprenditoriali. Forse attualmente gli esercenti italiani sono in numero troppo elevato rispetto al ridursi delle opportunità di lavoro. Chi ama le regole del mercato sostiene che questo, in qualche misura, si autoregoli nel rapporto tra domanda ed offerta. Staremo a vedere e ne riparleremo: intanto le giostre continuano a girare, facendo felici i bambini ed offrendo a giovani e famiglie un momento di serenità. È un bel mestiere, quello dello spettacolo viaggiante… www.anesv.it 17
Ancora meteo terrorismo. Un venerdì da dimenticare Anche venerdì 20 giugno è stato problematico per i parchi di divertimento. Una giornata con condizioni meteorologiche ottimali in molte aree del Paese.
di Maurizio Crisanti revisioni meteo riprese dai giornali, che hanno parlato di “Summer Storm” paventando disastri ovunque hanno scoraggiato fortemente le presenze. Molte le disdette da parte di gruppi organizzati. I responsabili delle strutture che – nel week end di metà giugno – abbiamo sentito, tra Lazio, Toscana e Lombardia, ci hanno parlato di danni ingenti. Strutture che hanno perso 3.000 persone – oltre 60.000 euro senza contare i consumi interni - rispetto alle presenze previste, parchi che hanno ricevuto disdette da oltre 50 gruppi prenotati, località nelle quali non è piovuto che qualche minuto durante la notte tra sabato e domenica. I danni sono enormi, provocati dalla spettacolarizzazione delle previsioni meteo, artatamente lanciate dai titolari dei siti web che vivono di banner pubblicitari, ed erogano previsioni realizzate al computer. Cosa fare? Protestare, innanzi tutto. Ci stanno provando, ad esempio gli albergatori di Rimini aderenti ad AIA, con iniziative di comunicazione e giudiziarie. Poi continuare a segnalare all’Autorità Garante della Concorrenza ed il Mercato, la quale ha tra i suoi compiti al tutela dei consumatori da messaggi ingannevoli, la situazione. 18 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
Purtroppo, lo conferma in una nota l’Ufficio generale Spazio Aereo e Meteorologia dell’Aeronautica Militare, in Italia non esiste la figura professionale del meteorologo. Di fatto, come per gestire un ottovolante, chiunque può improvvisarsi tale. Si legge nella nota che “In Italia l’informazione meteorologica non è regolamentata, ed è pertanto disciplinata dalle leggi sull’ esercizio del diritto di libera espressione. Ne consegue che l ’AM non è titolata a esprimere giudizi sulla modalità con cui operano i soggetti pubblici e privati nel settore della comunicazione meteorologica”. Dunque si può fare liberamente informazione meteorologica, ma non parliamo di diffusione di ricette di cucina. Qui in ballo è la gestione del tempo libero degli Italiani, e le conseguenti ricadute sulle attività economiche. L’Aeronautica Militare sul proprio sito presenta previsioni fino a tre giorni, ed una tendenza – senza pittogrammi - fino a cinque giorni. I siti più noti (Ilmeteo. it, Meteo.it ecc.) invece hanno la pretesa di spacciare come previsioni del tempo informazioni sui prossimi 15 giorni, addirittura su base oraria. Tutti i veri meteorologi affermano che queste indicazioni hanno affidabilità scarsissima. Come quella degli oroscopi, aggiungo io.
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FONTANE DANZANTI, uno spettacolo in forte rilancio
È tempo di fontane danzanti. Si, perché dalla fine dell’800 le fontane che fanno spettacolo non hanno mai spento i loro getti d’acqua. Una moda? Basti pensare che nel 2014 due importanti parchi tematici italiani hanno speso complessivamente circa 3 milioni di euro per dotarsi di impianti fortemente spettacolari. ontane per tutti i gusti, dall’evento cittadino alla festa patronale, fino al parco di divertimento. Le fontane danzanti, pur essendo indubbiamente attrazioni da spettacolo, presenti in numerosi parchi tematici e corollario di feste patronali a fianco del luna park, non sono ancora tecnicamente “spettacolo viaggiante”. Tuttavia esse costituiscono un elemento fortemente scenografico, particolarmente suggestivo nelle ore serali. Abbiamo chiesto a Viorica Badareu, titolare di Viorica Fontane Danzanti di raccontarci qualcosa di questa attività: 22 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
Fontane danzanti nei parchi di divertimento Le fontane costituiscono un elemento scenografico fin dall’antichità. In tutte le civiltà l’acqua ha caratterizzato i giardini più famosi, da quelli pensili di Babilonia, alla Reggia di Versailles. In Italia sono note quelle di Villa d’Este o alcune romane, come la Fontana di Trevi. E nel nostro settore? Quest’anno Mirabilandia, Rainbow Magicland e Cinecittà World propongono sofisticati water show con grandi fontane danzanti di notevoli dimensioni, proiezioni, musica, giochi di luce ed artisti. Una tendenza che non si arresterà. Fontane scenografiche sono presenti da un secolo nei parchi di divertimento, a cominciare dagli Stati Uniti. Nel Nuovo Continente esse costituiscono vere attrazioni turistiche: è famosa quella di Las Vegas che davanti all’Hotel Bellagio occupa uno specchio d’acqua di tre ettari. Anche in Oriente e nel mondo arabo le fontane danzanti sono particolarmente apprezzate. Ad oggi la più grande è quella di Dubai, realizzata dalla stessa società che ha progettato quella di Las Vegas, che può lanciare in aria contemporaneamente fino ad 83mila litri d’acqua, superando i 150 metri d’altezza. A Disney California Adventure è famosa la fontana World of Color, che compete per il terzo posto nel mondo con Aquanura di Efteling. Sempre in Europa, sono note quelle di Europa Park e Disneyland Paris. Dalla festa di matrimonio all’evento aziendale, fino al grande spettacolo: l’acqua può veramente dare Quello delle fontane danzanti è una forma di spet- risalto ad una manifestazione? tacolo molto apprezzata dal pubblico. Come è nata L’acqua è un elemento positivo, nobile, elegante che l’attività di Viorica in questo settore? trasmette vitalità e freschezza. Lo spettacolo di fontaLa mia attività nasce dalla passione e l’esperienza ma- ne danzanti oggi è diventato uno show di tendenza ed turata nel settore delle fontane e dello spettacolo. Nel è molto richiesto. E una forma d’intrattenimento atta 2006 io e mio marito Antonio Longo decidiamo di fonda- ad attrarre, emozionare ed impressionare i visitatori, re “Viorica Fontane Acqua e Fuoco” un’azienda giovane, proponendosi come un efficace mezzo di promoziodinamica e soprattutto tecnologicamente innovativa, in ne turistica e culturale convogliando grandi numeri di grado di soddisfare le richieste più esigenti. Oggi Viorica spettatori e turisti, creando cosi un importante indotto è leader di questo settore, crea spettacoli sia a livello economico che va ad incidere sui diversi settori dell’enazionale che internazionale e ha collezionato diversi conomia. Anche i fuochi d’artificio sono uno spettacolo riconoscimenti per le migliori coreografie messe in sce- molto amato dallo spettatore e noi collaboriamo con le na. A Baku in Azerbaijan, alla Viorica gli e stata affida- più grandi aziende di questo settore. A volte la location ta la gestione, sviluppo, programmazione produzione sconsiglia l’utilizzo della pirotecnica. creative di tutte le fontane musicali e danzanti. Brillanti capolavori realizzati in Russia, Gelendzhik, Nalchik, Pjatigorsc, Romania, Tunisia, Svizzera. www.anesv.it 23
Come si è modificato lo spettacolo di fontane danzanti negli ultimi anni ? Lo spettacolo delle fontane danzanti negli ultimi anni ha avuto un’evoluzione importante, sia dal punto di vista creativo che quello tecnico. Viorica oggi propone una vasta gamma di spettacoli classificati tra loro come spettacoli base e spettacoli combinati. Tra quelli base proponiamo il connubio di Acqua Fuoco e fumo profumato: Spettacolo “Classico”, “Medievale”, “Princess “Rock”. Gli spettacoli combinati sono quelli che interagiscono con altre espressioni creative: gruppi di danza, attori del teatro, compagnie di acrobati, aggiungendo effetti speciali come fuochi d’artificio, laser show, video proiezioni ecc… Uno di questi show al quale hanno assistito oltre trentamila persone è lo spettacolo “Festa del sole 2011: Aria, acqua, terra, fuoco e meraviglia” e stato un evento pirotecnico-musicale-acrobaticoteatrale davvero unico, un format ideato e organizzato da Ruggero Pegna per la produzione della Provincia di Catanzaro. La nuova tecnologia da noi utilizzata ci ha permesso di inserire nei nostri spettacoli nuovi movimenti, nuovi giochi d’acqua, ad esempio: le raffiche lineari e divergenti che creano effetti bidimensionali, lo schermo d’acqua che ci permette di inserire nello spettacolo 24 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
Le fontane danzanti, pur essendo indubbiamente attrazioni da spettacolo, presenti in numerosi parchi tematici e corollario di feste patronali a fianco del luna park, non sono ancora tecnicamente “spettacolo viaggiante”. Tuttavia esse costituiscono un elemento fortemente scenografico, particolarmente suggestivo nelle ore serali. videoproiezioni ed effetti laser, ma l’evoluzione assoluta e il fuoco – alte fiamme che prendono vita direttamente dall’interno della fontana. L’acqua e il fuoco danno vita a figure e coreografie inedite. Con questa combinazione vincente abbiamo dato vita a un prodotto unico Fontane Acqua e Fuoco ® Viorica. La novità di
quest’anno sono i nuovi “tzunami jet” getti pneumatici che sparano l’acqua ad un’altezza di mt.35 circa, un grande effetto speciale esclusivo VIORICA. Movimento, Dinamica e Precisione ogni atto espressivo merita attenzione e qualità. Quale è stato lo spettacolo più difficile da realizzare? Certamente il Carnevale di Venezia edizione 2014. Per la prima volta l’Arsenale di Venezia apriva le porte al Carnevale. Lo spettacolo era diretto da Davide Rampello, che ha creato una performance di coreografia e narrazione che rievocava la storia dell’Arsenale. Era una storia tratta dalle memorie di un anonimo galeotto veneziano. Il galeotto scarcerato partecipa alla battaglia di Lepanto del 1571 e narra le vicende della battaglia. Alla conclusione del racconto cita i festeggiamenti a Venezia per quella storica vittoria, e noi assieme ai fuochi d’artificio dovevamo rappresentare i grandi festeggiamenti. Tutto l’allestimento era stato organizzato su zattere in mare aperto – ma non era questa la difficoltà perché avevamo già realizzato spettacoli di fontane danzanti sull’acqua – la difficoltà era dovuta alla permanenza di 6 giorni e alle condizioni meteorologiche non tanto favorevoli. Lo show veniva replicato due volte, in orario aperitivo e in serata, siamo abituati a lavorare con l’acqua, sapevamo che dovevamo stare a mollo per 6 giorni. È stata per noi una sfida entusiasmante ed al tempo stesso una grande esperienza, impegno organizzativo e di collaborazione, un progetto spettacolare e culturale di altissimo livello.
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Fontane Danzanti, video mapping ed artisti per Illusion, il nuovo spettacolo serale di Rainbow Magicland L’attrazione è stata presentata nel corso di una preview che si è svolta lo scorso 27 giugno, alla presenza di oltre 500 ospiti.
U
no spettacolo, Illusion, a livello di quelli dei parchi divertimenti più famosi, realizzato coinvolgendo le nuove fontane danzanti – installate nel grande Lago delle Fate, che ospita anche lo Splash Battle – ed un palcoscenico sull’acqua, con scenografia, sul quale danzano nove ballerini con 40 costumi. È stato realizzato anche uno schermo d’acqua di 20 metri di diametro, che consente di proiettare immagini che sembrano emergere magicamente dall’acqua. Anche il fondale del palco diventa parte dello spettacolo, perché continuamente modificato dalle proiezioni in video mapping. Le fontane, capaci di raggiungere i 30 metri d’altezza, gli schermi d’acqua e le fiamme imponenti sono state realizzate, per un costo a sei zeri, da Aquatique, azienda leader mondiale per gli spettacoli acquatici – ha collaborato in Dreams, per Disneyland Resort Paris, e ad Europa Park – e di Gilles Papain, videodesigner di fama internazionale, che ha realizzato, tra l’altro, lo spettacolo “Celine” con Celine Dion al Caesars Palace Las Vegas e “Romeo e Giulietta ama e cambia il mondo”, il musical di David Zard. La supervisione dello spettacolo è curata dal direttore artistico del parco, Paolo Lanfredini, mentre regia e coreografie sono di Marco Chiodo.
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L’evento di presentazione di Illusion si è aperto nel grande teatro del parco, nel quale Marina Cipriano, direttore marketing del parco – già a Disneyland Paris Italia – ha consegnato a Lorella Cuccarini in rappresentanza di ‘Trenta ore per la vita’, un assegno di oltre diecimila euro per sostenere il ‘Progetto Home’. La somma è il risultato di alcune attività di raccolta fondi promosse dal Parco divertimenti nel 2013, e sarà impiegata per la realizzazione di uno spazio attrezzato, per la riabilitazione dei bambini malati di tumore all’interno della Casa Famiglia Trenta Ore per la Vita di Pescara gestita dall’AGBE (Associazione Genitori Bambini Emopatici). Gli ospiti hanno quindi assistito allo spettacolo “Tutti Pazzi per il Musical”, nel quale dodici artisti, tra cantanti e ballerini, rappresentano alcune delle più belle canzoni delle commedie musicali, alcune delle quali tratte dal repertorio Disney, per il piacere dei più piccoli. I 150 costumi usati dagli artisti rendono questo spettacolo particolarmente bello. Ma il momento più atteso è stata l’anteprima di Illusion, uno spettacolo che diventa attrazione, per la qualità delle tecnologie impiegate – le fontane danzanti operano nel parco anche di giorno, con grande frequenza – e conclude nel modo migliore la serata a Rainbow Magicland. (M.C.)
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Arriva Cinecittà World 20 attrazioni, oltre 20 spettacoli e 500 addetti, questi i numeri di Cinecittà World, il nuovo parco divertimenti romano che aprirà il 24 luglio prossimo di Maurizio Crisanti ella presentazione del 10 luglio, con la mattina riservata alla stampa ed una serata ad inviti per le autorità, è stato possibile visitare la struttura, realizzata nell’area degli studi ex Dinocittà, creati dal produttore De Laurentis negli anni ’60 per realizzare film come Barabba, Waterloo e il felliniano la Voce della Luna. Cinecittà World si mostra ai visitatori con la riproduzione del portale d’ingresso, del 1937, dei noti studi cinematografici di Cinecittà, del 1937 – collocati in effetti a 25 km dal parco, che si trova di fronte all’Outlet di Castel Romano – dal quale al parco, con un secondo portale, splendidamente scenografato, per il cui bozzetto il premio Oscar Dante Ferretti si è ispirato al film Le notti di Cabiria di Federico Fellini. Vi sono collocate le quattro biglietterie, i servizi e l’accoglienza. Ecco quindi la main street, per la cui realizzazione Ferretti ha riproposto la sua Brodway anni ’30, realizzata per girare Gangs of New York, di Martin Scorsese. Imponenti le facciate degli edifici, che ospitano punti vendita ben tematizzati anche al loro interno, tra i quali un ristorante. La via principale è uno degli 8 “set”, secondo la 28 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
Evento del 10 luglio L’evento del 10 luglio si è svolto in un contesto interessante. Presentato da Luigi Abete, con un curriculum che va dalla presidenza di Confindustria a quella della LUISS e di Assonime, presidente di IEG, il gruppo al quale appartiene Cinecittà Parchi. Tra gli intervenuti,i soci, i fratelli Della Valle, Aurelio De Laurentis ed altri investitori, i due premi Oscar Dante Ferretti ed Ennio Morricone, il ministro Franceschini, ed esponenti politici tra i quali il sindaco Marino, Veltroni, Zingaretti e tanti altri esponenti della politica nazionale e locale e del mondo del cinema. Abbiamo incontrato, tra gli altri, Beppe Costa (Costa Edutainment), Christian von Elverfeldt e Kurt Mack-Even (Mack \ Europa Park), Antonio Zamperla (Zamperla), Massimiliano Freddi (Leolandia), Danilo Santi (Gardaland), Claudio Di Capua (Zoomarine), Stefano Carassai (Hydromania), Enrico Ghinato (Aquardens) Gianni Chiari (ANCASVI). (M. C.)
denominazione delle aree del parco, nel quale si vuole immergere i visitatori in un’atmosfera cinematografica, con animazioni e spettacoli a tema. Ci si affaccia quindi sulla grande area centrale, la Piazza Dino De Laurentis, omaggio al fondatore degli Studios. La piazza è il fulcro del parco ed ospiterà, oltre agli spettacoli, concerti ed animazione. L’area è caratterizzata dalla presenza di una fontana spettacolare, una delle più lunghe d’Europa – ben 95 mt di lunghezza per 13 mt di larghezza - produce numerosi effetti: il labirinto d’acqua, il water tunnel, gli zampilli danzanti e un water screen, dove il pubblico potrà godersi un filmato proiettato sullo schermo d’acqua. Sulla destra l’accesso all’area bambini, con numerose
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un grande edificio romano del I secolo. A fianco il più grande dei 4 ristoranti, Il Roma (Apicius) ambientato in una domus romana, un classico free flow che offre cucina tipica italiana con particolare attenzione ai primi piatti, che verranno preparati di fronte al cliente.
attrazioni destinate ai più piccoli, di produzione Zamperla, ben tematizzate e lo Spash battle di Preston e Barbieri. L’area è denominata Sognolabio, ispirata ai sogni, ed ospiterà anche animazione e laboratori creativi per gli ospiti più piccoli. Dalla grande piazza è visibile Aktium, uno Super splash Mach, con altezza di 22 metri e 520 metri di percorso. Ferretti ha qui riprodotto
A seguire Altair, un inverted coaster Intamin di alto 33 metri, con 10 inversioni a 360°. Un loop, due cobra roll e un corkscrew sono i punti di forza di questa attrazione, il cui tracciato è lungo 875 metri, da compiere in ben 90°. Bella l’astronave che contiene la stazione di imbarco. Dalla grande piazza sono visibili i due grandi studi cinematografici, di altezza impressionante: lo Studio 1, quello in cui sono stati girati colossal come La Bibbia, ospita un teatro di 1.300 posti, le cui gradinate telescopiche permettono di modificare l’assetto interno, che ospiterà uno spettacolo di alto livello, Enigma – prodotto dalla Filmaster, società del gruppo che realizza grandi eventi e spettacoli inaugurali di appuntamenti sportivi di rilevanza mondiale – che non è stato possibile visionare nella presentazione del 10 luglio. Il trailer
I vent’anni di Odissea 2000 Quattro lustri, e non sentirli. Odissea 2000, il parco acquatico calabrese festeggia i vent’anni di attività con “Skyron Rocket” (in copertina), un looping rocket realizzato da Polin, alto 23 metri , con un percorso che si snoda per quasi 100 metri.Alla partenza è presente una botola che dopo alcuni secondi di attesa si apre all’improvviso e fa precipitare l’ospite per circa dieci metri in caduta verticale. Il parco ha ospitato lo scorso 12 luglio un “Odissea 2000, Vent’anni di proposta turistica, la forza di un brand di successo per il territorio” moderato da Lenin MONTESANTO, sono intervenuti l’Assessore al Turismo della Città di Rossano Guglielmo CAPUTO, Maria Francesca CEO, Assessore al Turismo del Comune di Corigliano, Giuseppe NACCARATO CEO di Viaggiart, Alfonso COSENTINO Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Cosenza e Fortunato AMARELLI AD della storica ed omonima Fabbrica di Liquirizia. A concludere gli interventi è stato l’On. Giuseppe CAPUTO, Presidente della I Commissione af30 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
fari istituzionali del Consiglio Regionale e già Sindaco di Rossano in quel lontano 21 giugno del 1995 quando veniva ODISSEA 2000 veniva inaugurato. Odissea 2000 – ha detto Milena MARINO, introducendo il dibattito – ha rappresentato e rappresenta per la mia famiglia una sfida. Quando più di venti anni fa mio padre Saverio e mio fratello Luigi hanno voluto questo investimento ed hanno immaginato questo complesso turistico, impegnando tutti i loro sforzi prima nella progettazione e poi nella realizzazione hanno incontrato e dovuto superare difficoltà e diffidenze, ma oggi in tutto il nostro complesso le presenze annue superano le 300.000 unità.
è comunque emozionante e le tecnologie utilizzate, tra le quali laser ed ologrammi, indurranno lo spettatore a domandarsi se la scena che ha davanti sia finzione o realtà. Nello Studio 2, di analoghe dimensioni, è stato realizzato un family coaster indoor Intamin – family mica poi tanto - con una scenografia impressionante che riporta i visitatori nell’immaginario dell’Inferno Dantesco, nel quale emergono dal buio le celebri incisioni di Gustave Dorè. Il percorso si snoda con curve e drop emozionanti. Lungo il tragitto, una sorpresa: la vettura “cade” per 5 metri e riprende il binario. A destra dei due edifici due attrazioni non ancora visibili, un Immersive Tunnel Simworks, con uno schermo a 360°ed immagini 3D, nel quale i visitatori saranno ospitati in tre vetture da 30 posti ed un Flight Simulator Intamin, che aprirà in corso di stagione. Poi la torre Erawan, anch’essa di produzione Intamin, di 54 metri. Si tratta di 4 gondole, con sedute diverse, tra le quali quella nella quale si è inpiedi, senza pavimento e con tilt di 20° verso il basso, particolarmente emozionante. I freni magnetici intervengono piuttosto tardi, rendendo questa attrazione una delle migliori del parco, anche per l’imponente scenografia, ispirata ai film di Salgari, con un elefante di 16 metri d’altezza e coda immersa in una vegetazione che riproduce una foresta di bambù. Infine Ennios’ Creeck, l’area western con un ristorante a tema, negozi, una sala
giochi e tanta animazione, tra duelli e ballerine di Can Can. Tra le altre attrazioni una pista Indoor per vetture, un sommergibile, riprodotto perfettamente, al cui interno il pubblico è coinvolto in un combattimento da attori e tanti spazi che ospiteranno un grande playground per bambini e laboratori creativi. Il parco, attualmente di dimensioni non eccezionali, prevede un ampliamento importante per la prossima stagione. Le attrazioni più importanti sono di ottimo livello, così come quelle per bambini. Nella conferenza stampa e nel corso della serata sono stati evidenziati, tra i punti di forza della struttura, una ristorazione di alto livello – non sono presenti fast food – che abbiamo potuto apprezzare già nella serata di presentazione, e spettacoli che per qualità e quantità potranno competere con quelli dei grandi parchi di divertimento. Si parla infatti di 120 artisti, un numero rilevante anche per un parco di divertimento li livello europeo.
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Rapporto TEA 2013 sui parchi di divertimento. Settore in crescita, ma non in Europa AECOM, che realizza ogni anno il rapporto per conto di TEA, ci ha concesso di pubblicare la traduzione di alcune parti del Theme and Museum Index Report 2013. di Maurizio Crisanti a ricerca registra l’andamento delle principali strutture del divertimento nelle varie aree geografiche mondiali. Tra i dati significativi il sorpasso, in termini di visitatori, di Europa Park rispetto ai Walt Disney Studios, posizionandosi così al secondo posto in Europa. Il rapporto integrale è prelevabile all’indirizzo http:// ow.ly/xPCwl Rapporto TEA 2013 Quale è stato l’andamento del settore dei parchi di divertimento nel 2013? Abbiamo assistito ad una buona crescita, con i principali operatori dei parchi tematici che hanno registrato una crescita complessiva del 5,4 per cento, ed i primi 25 parchi a tema con un tasso simile, del 4,3 per cento . Questo dato è eccezionale, considerando la crescita modesta delle principali strutture del Nord America e del mercato europeo. 32 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
Ci sono tendenze alle quali prestare attenzione? Credo che ci sia un aumento globale dell’importanza del tempo libero, che influenza la cultura e l’economia. Negli Stati Uniti l’industria del tempo libero è ora al secondo posto come produttore di posti di lavoro nel settore privato, dopo l’assistenza sanitaria . In Cina , India, e sempre più nell’America Latina , questa industria sta crescendo ad un tasso molto rapido. E salvo gravi eventi di carattere economico o sociale, questa tendenza dovrebbe continuare in futuro . Infine , la società post -moderna dell’Occidente continua a cambiare , internet consente l’immediatezza nella conoscenza e la globalizzazione si diffonde, molte strutture tradizionali della società e sicurezze sono in crisi, creando incertezza e, in qualche caso, vera preoccupazione . Il tempo libero e la cultura sono, e continueranno ad essere, un antidoto perfetto per queste circostanze.
Dove si è registrata la crescita? Coerentemente con questi ultimi anni , l’Asia ha registrato una crescita del 7,5 per cento con il continente americano in crescita del 3\4 per cento. Il Medio Oriente sta cominciando a crescere nuovamente grazie ad alcuni progetti importanti come Warner Bros. Abu Dhabi. La crescita complessiva in Europa è rimasta piatta ancora una volta , ma ci sono segnali che fanno intravedere qualche luce alla fine del tunnel, con alcune buone performance in gran Bretagna, Germania e Danimarca. L’Europa meridionale viene superata dalle economie più sfidati . Quale è il dato dei parchi acquatici e dei musei? Sorprendentemente positivo. I parchi acquatici sono cresciuti complessivamente di oltre il 9 per cento, con risultati interessanti provenienti dall’Asia , ed in crescita in America Latina, con Beach Park in Brasile che cresce del 14 per cento ed è tra i primi 20 parchi acquatici a livello globale. I Musei hanno avuto un anno interessante, con incrementi di oltre il 7 per cento rispetto allo scorso anno . La Gran Bretagna ha ottenuto buoni risultati, con il numero di musei in aumento del 15/20 per cento. Anche i musei asiatici sono in crescita.
Quali le tendenze rispetto alle nuove attrazioni? Stiamo assistendo ad un nuovo livello di attenzione rispetto alla proprietà intellettuale ed alla tutela del marchio a livello internazionale nelle nostre attrazioni. Molte delle nuove attrazioni e spettacoli di maggiore successo si ispirano a popolari prodotti multimediali, in aggiunta ai quali molte delle aziende globali del mondo dei media sono attive nel realizzare grandi progetti in tutto il mondo. Esempi notevoli sono il nuovo progetto della Fox in Malesia , Warner Bros. ad Abu Dhabi , ed i progetti della Dreamworks per le attrazioni, ispirati ai personaggi dei film d’animazione. E poi, naturalmente, Disney e Universal, che continueranno ad espandersi . Credo quindi che una tendenza da tenere d’occhio è la trasformazione di parchi a tema in destinazioni turistiche, con l’aggiunta di hotel a tema, “ second gate” (n.d.t.: termine che indica la realizzazione di nuovi parchi adiacenti, o aree ad ingressi separati) con negozi al dettaglio, ristoranti e intrattenimenti. Questo ha un profondo impatto sull’economia di queste strutture . Europa Park è un grande esempio di questa trasformazione. L’EUROPA Le prestazioni complessive dei parchi a tema a livello europeo sono state oscillanti, dando luogo a un altro anno tendenzialmente statico per i primi 20 parchi. Nonostante i massicci investimenti operati da molte strutture prima della stagione 2013, il dato aggregato mostra una presenza di 58 milioni di visitatori. Quest’anno si è registrata la netta divisione tra le prestazioni dei parchi del Nord Europa e parchi del Sud www.anesv.it 33
Europa . I primi sono stati in una posizione migliore grazie soprattutto ad una economia forte e a favorevoli condizioni atmosferiche. Il settore del turismo in Inghilterra ha registrato un anno fantastico. Ma nell’Europa meridionale i parchi non hanno potuto raggiungere il loro pieno potenziale a causa della difficile situazione economica (aumento delle tasse , tagli salariali , tagli di posti di lavoro, incertezza dell’Euro). Inoltre in Spagna la tassazione è aumentata del 13 per cento. Dopo un periodo di stagnazione post-recessione, stiamo assistendo ad un ritorno di un interesse per lo sviluppo in una vasta gamma di aree in Medio Oriente , in particolare negli Emirati Arabi Uniti. Anche Dubai, essendo stata scelta per ospitare 2020 World Expo, può vivere una nuova ondata di sviluppo. Un’altra economia emergente da osservare è la Russia. Cosa possono fare i parchi a tema europei per rimanere solvibile e competitivi in momenti così difficili? In attesa che aumenti la spesa per il tempo libero, prevista in Europa per il medio termine, molti stanno adottando un approccio prudente, concentrandosi su strategie di marketing , limitando gli acquisti e individuando modalità per aumentare la spesa pro capite dei visitatori. Le strutture con mezzi limitati stanno scegliendo di in34 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
vestire in spettacoli o modificando la programmazione, al fine di mantenere bassi i costi. Disney , per esempio, ha investito in spettacoli notturni per il suo parco parigino. Queste attrazioni aggiungono fascino al resort, ed estendono la giornata degli ospiti, con l’obiettivo finale di aumentare le visite, limitando i costi. Le strutture hanno realizzato anche ricerche di mercato al fine di interpretare le esigenze dei loro visitatori. Questo aiuta a comprendere quale sia il valore percepito rispetto alla spesa, ed orientare la revisione di alcuni progetti. La capacità di Merlin di diversificare il rischio, operando con strutture presenti in un gran numero di paesi serve a compensare le oscillazioni. Un eccessivo affidamento su un particolare segmento di mercato o paese può esporre gli operatori a fluttuazioni economiche di misura molto maggiore. Alcuni parchi hanno compiuto grandi progressi nel numero di visitatori. Che cosa hanno fatto per raggiungere questo obiettivo ? Merlin Entertainments , operatore di circa un terzo dei primi 20 parchi europei, ha ottenuto ottimi risultati nel 2013. I parchi inglesi sono andati particolarmente bene. Fattori chiave alla base di questa sono stati la
trasformazione di semplici parchi a tema in località di destinazione, i continui investimenti di capitale in nuove attrazioni e lo sfruttamento delle sinergie tra le strutture. Chessington World of Adventure ha goduto di un anno eccezionale, con presenze in aumento di oltre il 15 per cento a 1,5 milioni di visitatori. Il driver principale dii questo risultato è stato l’aggiunta di ‘ Zufari - Ride in Africa’ percorso safari fuori strada.
alcuni parchi cominciano a progettare modi innovativi per superare il problema. Con il bilanciamento tra attrazioni indoor ed outdoor, le strutture sono in grado di mantenere un andamento più stabile durante tutto l’anno . Diversificando il portafoglio di parchi su una vasta diffusione geografica gli operatori più grandi riescono a ridurre alcuni dei rischi causati dal maltempo. Inoltre la strategia di incoraggiare la prevendita con promozioni mirate è una strategia utilizzata da Merlin come un Puy du Fou, parco a tema basato sugli spettacoli, con- modo per compensare l’impatto della scarsa presenza tinua a crescere nel mercato dell’Unione europea, re- a causa di cattive condizioni meteorologiche. gistrando un altro anno di forte crescita, registrando un quasi nove per cento. L’aumento dell’occupazione degli Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, l’aalberghi dell’area ha aumentato significativamente le pertura invernale di Europa Park è stata una enorme presenze. Puy du Fou ha anche beneficiato di una forte calamita per i visitatori. L’apertura invernale è stato uno pubblicità e di un’accresciuta notorietà internazionale, stimolo per la crescita con quasi 500.000 visitatori. La come parco che presenta un prodotto unico, con prez- percentuale di visitatori alla prima esperienza nel parco zo relativamente modesto. Sembra che le persone ap- è stata in realtà più alta in inverno che in estate nel prezzino fortemente parco che si differenzi dalla folla ! 2013. Che tipo di investimenti e implementazioni sono previsti nei parchi europei? L’attuale mercato europeo dei parchi a tema è caratterizzato da nuove aperture nell’Europa dell’Est ed ampliamenti in Europa occidentale , questi ultimi caratterizzati da espansioni e “second gates” per aumentare le performance dei parchi. L’obiettivo è di trasformare semplici parchi tematici in destinazione, veri villaggi turistici , offrendo ai visitatori la possibilità di rimanere più a lungo presso le loro strutture con la costruzione di nuovi alberghi per incoraggiare i pernottamenti. Questa tendenza è ulteriormente accentuata dalla prosecuzione della tendenza alla “staycation” (n.d.t. termine contrapposto a vacation, che indica lo stare a casa effettuando giornalmente gite o visite a parchi e musei) che favorisce brevi pause invece di vacanze lunghe. Le destinazioni che già offrono una vasta gamma di attrazioni possono beneficiare di questo. I nuovi investimenti sono concentrati su misure low cost, come nuovi spettacoli.
Qual è il significato della seconda posizione di Europa Park nella classifica 2013 ? Un cambiamento particolarmente interessante in questo rapporto è la sostituzione di Walt Disney Studios Park con Europa Park come secondo parco a tema più visitato in Europa. Dopo aver sperimentato una crescita presenze negli ultimi cinque anni, il risultato complessivo dei due parchi Disney è scivolato di nuovo ad un livello non visto dal 2007. La crisi economica in Francia e in Europa meridionale è considerata la causa, con il numero di visitatori da queste aree , in particolare, in calo rispetto agli anni precedenti. Oltre 100.000 pernottamenti in meno sono stati venduti al Disney Village nel 2013 , riducendo i tassi di occupazione e la frequenza nel resort. Oltre a questo, i parchi Disney stanno attraversando un periodo di rifinanziamento al fine di per ridurre il peso del debito . l’implicazione di questo incide negativamente sulla capacità di reinvestire pesantemente in nuove attrazioni , spesso la chiave per rinnovare l’appeal del parco.
Thorpe Park non ha offerto una nuova grande attrazione nel 2013 , ma si è concentrato sull’ estendere la giornata con l’organizzazione di eventi serali durante i mesi estivi e Ministry of Sound, discoteca serale. Il parco inoltre ha introdotto un nuovo servizio di mobile ticketing e lanciato varie iniziative di social media marketing. Il maltempo è spesso responsabile di crolli nelle presenze di un parco a tema, e forse per un più prudente modo di pensare in un periodo di post-recessione,
Tuttavia, sappiamo che la costruzione di una dark ride a tema ‘Ratatouille’, è in programma di aprire a Walt Disney Studios Park a metà del 2014 (n.d.t. aprirà a fine Giugno). Ci sono tendenze significative rispetto all’acquisizione di parchi e gruppi in Europa ? Il mercato europeo dei parchi a tema resta frammentato, con un grande numero di strutture indipendenti. www.anesv.it 35
Tuttavia è diventato evidente che l’aura di sfiducia che circonda le società di private equity è stato finalmente sollevato. Nel novembre 2013, KKR ( una società di private equity US) ha raccolto il 49,9 per cento del capitale di PortAventura, in Spagna, in un accordo che ha dato alla società una valutazione di € 439.000.000 . Questa acquisizione aggiunge peso ad un trend crescente parchi di proprietà di fondi di private –equity, come quelli gestiti da Merlin Entertainments ( Blackstone e CVCCapital) e Parques Reunidos ( Arle Capital Partners) . L’IPO di Merlin nel mese di novembre 2013 si è rivelata di successo, debuttando a $315 per azione alla Borsa di Londra (n.d.t. è a circa $365 a metà giugno). Questa non è solo una tendenza europea, è globale . Qual è la tendenza verso azioni di branding nei parchi a tema in Europa e Medio Oriente? Come in Nord America, il branding è anche una grande tendenza dei parchi europei. Marchi leader stanno diventando sempre più vicini ai parchi di divertimento, sia su parchi interi ( come per Ferrari World di Abu Dhabi e Angry Birds in Finlandia ), o singole attrazioni e partnership strategiche per scopi di marketing . Merlin Entertainments quest’anno ha una nuova collaborazione strategica con Kellogg , mediante l’offerta buoni sconto per le loro attrazioni sul retro dei pacchetti di cereali . Questo è solo uno dei tanti marchi chiave legate a Merlin. Le aziende sono in grado di sponsorizzare eventi , esperienze, attrazioni e anche camere d’albergo .
far questo si deve attrezzare con una maggiore offerta di esperienze per i visitatori. Questo concetto è alla abse dello sviluppo conoscenza è alla base dello sviluppo di Saadiyat Island con i suoi musei (n.d.t. Zayed National Museum, il Louvre Abu Dhabi e il Guggenheim Abu Dhabi), ed è sempre stato uno dei concetti principali dietro i progetti di attrazioni turistiche negli Emirati Arabi Uniti. In Russia i grandi progetti, spesso molto ambiziosi, sono stati fermati dalla recessione. Anche se nulla ha ancora aperto, sta prevalendo una sorta di bilanciamento di realismo e ambizione e gli operatori stanno iniziando a cercare partner locali. Sono in cantiere alcune realizzazioni indoor, come Mosca Ocean Park e Sochi Park. La presenza di visitatori stranieri sarà un po’ limitata da problemi di visto, e ci aspettiamo che la domanda sia guidata dal mercato locale.
Fino a poco tempo fa, la famiglia Mack, proprietaria di Europa Park in Germania, ha progettato ogni area del parco con caratteri di paesi dell’Unione europea . Tuttavia, il parco ha accolto Arthur e i Minimei nel parco per attrarre specificamente i visitatori francesi, segmento La TEA (Themed Entertainment Association) è un’orgain più rapida crescita negli ultimi anni. nizzazione internazionale senza scopo di lucro, fondata Ci parli delle tendenze negli Emirati Arabi Uniti, e in nel 1991 e con sede a Burbank, in California. TEA rappresenta circa 8.000 specialisti creativi, dagli architetti Russia come tema. I progetti fermi per la recessione come Dubai Land a progettisti, tecnici specializzati, scenografi, esperti stanno tornando a vivere, con modalità più compatibili nelgli studi di fattibilità, che operano in circa 1.000 aziende in 40 paesi diversi. TEA presenta organizza il e dimensioni realistiche rispetto a prima. Lo sviluppo delle attrazioni negli Emirati Arabi Uniti sarà premio Thea Awards e il TEA Summit, e ospita la Conprobabilmente più orientato ai turisti, con meno pre- ferenza annuale SATE (Storia, Architettura, Tecnologia, senze della popolazione residente. Il Paese capisce il Experience). TEA produce anche una serie di pubblicabisogno di sviluppare e sostenersi con un turismo com- zioni cartacee ed elettroniche, compreso il TEA / AECOM Theme Index, la TEA Annual & Directory e il Thea petitivo globale. Awards Program. Il Paese ha compreso che deve sviluppare e sostenere un turismo globale per diventare destinazione, e pèer Per informazioni www.TEAconnect.org. Su Twitter: @ tea_connect. 36 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
Presentato a Miragica il progetto “Una Giostra Per Tutti” Accessibilità dei parchi di divertimento. Se ne è discusso a Miragica, il parco pugliese, nel quale sono state presentate le “linee guida per l’accessibilità dei parchi divertimento”, realizzate nell’ambito del progetto “Una Giostra Per Tutti” (Vedi Lo Spettacolo Viaggiante n. 5/6-2014). opo l’interesse suscitato tra gli addetti ai lavoro nei meeting di Parigi, Orlando, Dubai e Goteborg, anche il parco di Molfetta – i cui responsabili hanno collaborato alla ricerca insieme alla direzione di Leolandia (BG), mettendo a disposizione le attrazioni per le giornate di test – ha ospitato lo scorso 11 luglio l’incontro incontro “Disabilità e turismo in Puglia: sport, cultura e divertimento”, al quale hanno preso parte la dottoressa Stefania Mandurino dell’Assessorato Regionale al Turismo Puglia – Puglia Promozione, il dottor Vitangelo Dattoli, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Giovanni XXIII di Bari, il Professor Biagio Moretti, coordinatore della facoltà di Scienze Motorie dell’Università, Giuseppe Pinto, presidente regionale del Comitato Italiano Paralimpico, Andrea Gasperoni, direttore generale di Rainbow Magicland e Miragica, e Duilio Spolador, direttore tecnico dei due parchi del gruppo Alfapark, oltre a rappresentanti del Consorzio C.A.S.A. (Consorzio Attività Specialistiche per le diverse Abilità) e della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paraolimpico). Il progetto pilota, in un periodo di sperimentazione, ha visto il coordinamento scientifico del professor Stefano Vicari, neuropsichiatra Infantile del Bambin Gesù di Roma, il coordinamento tecnico è stato affidato a Gianni Chiari, membro di comitati tecnici nazionali e internazionali e segretario dell’associazione italiana dei costruttori di attrazioni ANCASVI, la dottoressa Stefania Cerino, psichiatra e psicoterapeuta di Roma, referente all’interno del progetto per la disabilità intellettivo relazionale e il dottor Francesco Manfredi, ortopedico e fisiatra del Giovanni XXIII di Bari, referente per la disabilità fisica, anch’essi intervenuti alla presentazione delle linee guida. Al termine della presentazione i ragazzi presenti hanno potuto accedere alle attrazioni del aprco, per qualche ora di divertimento. www.anesv.it 37
Ancora Harry Potter per gli Universal Studios Non solo Europa per le novità nei parchi di divertimento. La più attesa realizzazione del 2014 è l’ampliamento dell’area The Wizarding World of Harry Potter, negli Universal Studio di Orlando (FL). Dalla metà di luglio è visitabile la nuova area Diagon Alley – la immaginaria strada londinese, piena di negozi di magia - ed altri luoghi della saga, come la banca di Gringotts, il Paiolo Magico (Leaky Cauldron), la Notturn Alley e il negozio dei fratelli Weasley. di Maurizio Crisanti uesta mini land è collegata all’area inaugurata nel 2010, con Hogsmeade e Hogwarts, attraverso una ferrovia, sulla quale viaggia il treno espresso per Hogwarts. Il tutto per una spesa di circa €190milioni di euro. La nuova attrazione più significativa dell’a nuova area è “Harry Potter and the Escape from Gringotts”, una dark ride 3D (con proiezioni di risoluzione 4K) su vetture da roller coaster, ambientata nella “banca dei maghi”. Molti i video, nei quali ad interpretare i personaggi sono stati chiamati alcuni attori del cast del 38 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
Warbeck, la cantante-strega preferita da Molly Wesleay. Anche il Nottetempo, il bus a tre piani, al cui interno c’è il famoso autista dalla testa piccola. Infine un cambia valute con le banconote emesse dalla banca londinese, utilizzabili negli shop dell’area. La nuova realizzazione è stata presentata anche sulla rete NBC con un documentario di un’ora in prima serata. Questa opportunità offre un vantaggio competitivo ai parchi Disney ed Universal, che sono inseriti in gruppi che possiedono rispettivamente le reti ABC e NBC, rispetto ai concorrenti. Entrambi i gruppi hanno infatti girato documentari e serie televisive nei propri parchi, ed ospitano trasmissioni ad essi dedicate. Questa nuova area completa The Wizarding World of Harry Potter, la grande area tematica del 2010, dedicata ai libri del maghetto inglese. La mini land sorge all’interno di Islands of Adventure, il parco a tema del gruppo Universal Pictures. Diagon Alley, in soft opening dall’8 luglio scorso, è composta da tre grandi attrazioni: Dragon Challenge, il Flight of the Hippogriff ed “Harry Potter and the forbidden journey”. Per visitare entrambe le sezioni dedicate ad Harry Potter è richiesto il biglietto per i due parchi, per 136 dollari (adulto) e 130 dollari (bambino).
film: Warwick Davis per Unci-Unci, Helena Bonham Carter nella parte di Bellatrix e Domhnall Gleeson che interpreta Bill Weasley. Rupert Grint ha interpretato nuovamente Ron, e Ralph Fiennes è nei panni di Voldemort. L’attrazione è stata realizzata con un sistema di trascinamento e vetture Premier Rides, con alcune basi che consentono movimenti di spinning e single-tilt in alcuni punti del percorso. E’ presente anche un braccio (un ringraziamento a Robert Niles di Theme park Insider) robotizzato di produzione Kuka che gestisce lo schermo a cupola nella scena ambientata nel freddo, rivelando la sezione successiva. 12 le persone ospitate in ogni vettura, per un giro di circa 4 minuti. L’attrazione è considerata un’attrazione family, in quanto l’accesso è limitato alle persone con altezza superiore a 108 centimetri. Ci sarà anche spazio per l’intrattenimento a Diagon Alley: lo spettacolo le Fiabe di Beda il Bardo, nel quale quattro “maghi” usciti dalla Accademia di arte Magica racconteranno le favole dell’autore del XV° secolo. Poi uno spettacolo con musica dal vivo, nel quale Celestina www.anesv.it 39
NOVITÀ DISNEY
La mini-land “Ratatouille”: un reale passo avanti per Walt Disney Studios Paris? a cura di Roberto Canovi – Parksmania.it
Walt Disney Studios a Parigi è da sempre considerato, fin dalla sua inaugurazione nel 2002, il cugino povero dei parchi Disney. Ancora più di quell’incredibile occasione mancata riconducibile al parco californiano Disney California Adventure inaugurato nel 2001. al 2007 in poi, però, la Disney Company ha messo in atto nel parco sorto a fianco del glorioso Disneyland di Anaheim un’operazione colossale sul fronte degli investimenti allo scopo di migliorarne la qualità. Operazione perfettamente conclusa nel 2012 con l’apertura di “Cars Land”, una delle più spettacolari aree mai realizzate dagli Imagineers della Mouse Company. E Walt Disney Studios Paris? Nel 2007 è stato introdotto uno spinning coaster 40 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
ispirato al cartoon “Nemo” e nel 2008 è stata inaugurata “Tower of Terror”, attrazione di altissimo livello presente già in altri parchi Disney. Nel 2010 è stata poi la volta dell’area “Toon Studio”, con alcune attrazioni dedicate al mondo di “Toy Story”, ma, in tutta onestà, anche dopo questa implementazione il parco ancora non poteva definirsi appagante e completo per gli ospiti. Tanto è vero che ancora oggi gli ospiti del Resort trascorrono la maggioranza del proprio tempo nel Disneyland Park a fianco e gli Studios continuano a non decollare. Quest’anno, con l’inaugurazione proprio all’interno degli Studios di una nuova mini-land che catapulta i visitatori all’interno del mondo di “Ratatouille”, la Disney ha compiuto un altro passo in avanti verso uno standard d’offerta più in linea con il proprio riconosciuto leggendario livello qualitativo. Ma quanto avanti è stato questo passo? E quanto ha influito in realtà la strategia commerciale sull’appetibilità finale del prodotto? Varcato uno dei due accessi alla nuova area risulta immediatamente chiaro che dal punto di vista sce-
nografico ci si trova davanti all’ennesima prova di forza della Disney. Spettacolare l’ambientazione, che ad un abitante di Parigi può ovviamente risultare familiare, ma che per il resto del numeroso pubblico che affolla costantemente i due parchi risulta accattivante, ricca di particolari e decisamente spaziosa nonostante le ridotte dimensioni totali. La piazza con la fontana su cui si affacciano il ristorante, il negozio e l’attrazione è un vero gioiellino e tutto intorno – particolare importante – sono disseminate panchine che permettono agli ospiti di riposarsi e godere di un’atmosfera particolarmente suggestiva e perfettamente in linea con quella del film originale. Al calare della sera, poi, l’intera area assume una dimensione ancora più coinvolgente e magica. Il ristorante alla carta “Bistrot Chez Remy” è altrettanto spettacolare e presenta alcune soluzioni stilistiche particolarmente divertenti e sotto diversi aspetti geniali. Le sedie che ricordano i tappi di champagne, la grande pentola di rame trasformata in lampadario, i giganteschi piatti che fungono da separè per i tavoli posti al centro della sala ne sono solo un piccolo ma significativo esempio. Il costo di un pranzo, pur se decisamente alto, è comunque in linea con quello degli altri punti ristoro di pari categoria all’interno del Resort Disney e dunque per chi ama concedersi una pausa culinaria insaporita da una tematizzazione d’impatto, “Chez Remy” rappresenta un’ottima soluzione. Il negozio era ancora inagibile all’atto dell’inaugurazione per la Stampa, ma non sussistono dubbi sulla qualità realizzativa che lo caratterizzerà una volta aperto al pubblico tra qualche tempo. Anche in questo caso Disney è una garanzia. L’ingresso dell’attrazione “Ratatouille The Adventure” è collocato in posizione strategica, defilato ma ben visibile tra il ristorante, i servizi igienici e il negozio. Le uniche note stonate sul fronte della coerenza con la tematizzazione che poi si troverà all’interno della darkride sono la facciata con l’insegna e le porte, che ricordano quelle di un Teatro. Sgombriamo subito il campo da ogni possibile fraintendimento: l’attrazione riscuoterà certamente un grande successo nei confronti delle famiglie perchè proprio ad esse è principalmente dedicata e i bambini ne resteranno incantati e sicuramente soddisfatti. I loro genitori, lo saranno di conseguenza, così come accadrà per i nu-
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merosi fans delle produzioni “Pixar”. Il punto – e andiamo subito al sodo – è che quest’attrazione è molto più “Pixar style” di quanto non sia “Imagineer Disney style”. Interessante, anche se già visto, il sistema trackless senza binario - di movimentazione delle vetture, che si muovono a gruppi di 3 compiendo ben 72 combinazioni di percorso diversi. All’atto pratico, le differenze sostanziali si riducono però solamente al posizionamento più o meno decentrato della singola vettura in alcuni tratti del percorso e solo la collocazione delle 3 “topomobili” - da 6 posti ciascuna - di fronte ai vari schermi (destra, centro, sinistra) consente effettivamente una visione prospettica variabile dei filmati per gli ospiti a bordo. Stiamo parlando di filmati perché contrariamente alle grandi classiche attrazioni Disney, “Ratatouille” non è caratterizzata da scenografie dettagliate e popolate da animatronici. In questo caso si è optato per una serie di schermi cinematografici su cui avvengono proiezioni in 3D che i passeggeri delle vetture possono osservare indossando gli appositi occhialini. Il passaggio tra le varie scene – e schermi – è caratterizzato da una scenografia di contorno decisamente minimalista che raffigura ambienti e oggetti in sca-
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la gigante, dal momento che gli ospiti stanno vivendo l’avventura del topo Remy assumendone le medesime dimensioni. L’effetto “cartoon” di questo tipo di scenografia è sicuramente buono, ma risulta palese un certo disappunto per chi preferirebbe uno stile più aderente ai classici canoni Disney. La storia raccontata durante i 4 minuti abbondanti del percorso si riallaccia perfettamente a quella raccontata nel film e il 3D è decisamente buono, se si eccettuano un paio di passaggi in cui, causa l’estrema vicinanza allo schermo e l’azione concitata, può sopraggiungere un breve ma fastidioso senso di nausea in alcuni soggetti. Infine, interessante anche se non certamente innovativo, l’uso di alcuni aromi che si abbinano ad esempio alla presenza di arance nella stanza della dispensa o del cibo in preparazione nelle pentole sui fornelli della grande cucina. Un’esperienza a 360° dunque, che se abbinata alla fruizione dell’intera mini-land, non può che considerarsi positiva. La risposta alla domanda iniziale è però d’obbligo: questo passo in avanti ha dotato veramente i Walt Disney Studios di un’attrazione memorabile destinata a sollevare ulteriormente le sorti del parco?
Da un punto di vista strettamente commerciale – e questi erano evidentemente gli intendimenti della Company – si tratta sicuramente di un’operazione molto ben costruita che arricchisce gli Studios con un’area in cui le famiglie saranno ben felici di spendere molto denaro. Non manca nulla: la zona relax, il ristorante di forte impatto e richiamo, il negozio inserito all’interno di un tema ben contestualizzato e un’attrazione totalmente family senza alcun tipo di vincolo di altezza, peso o età. Ma all’atto pratico risulta abbastanza evidente non esservi mai stata l’intenzione di creare un’attrazione veramente da antologia quanto piuttosto un tassello, pur se fondamentale, del puzzle che costituisce l’intera mini-land. Infatti, da un punto di vista più tecnico, e se vogliamo anche un po’ nostalgico, l’attrazione non convince al 100% se confrontata con le più recenti attrazioni marchiate Universal – “Harry Potter and the Forbidden Journey” su tutte - o addirittura con la disneyana “Mystic Manor” appena inaugurata a Hong Kong. Chi ama le attrazioni classiche Disney, quelle che hanno fatto e continuano a fare anche dopo decenni la storia dei parchi di divertimento, non collocherà “Ratatouille” neppure nei primi tre posti nella classifica delle attrazioni del Resort di Parigi. Il giudizio rimane positivo, ma il consiglio è di non visitarla subito dopo avere goduto dell’atmosfera e degli animatronici dei “Pirati dei Caraibi” e di “Phantom Manor” o della particolareggiata scenografia condita da abbondante adrenalina di “Tower of Terror”. Ecco, se proprio vogliamo trovare una nota negativa, pur nella sua eccellenza, in “Ratatouille The Adventure”, possiamo evidenziare che durante tutta l’esperienza sul percorso non si verifica mai con forza il cosiddetto “Effetto Uahooo”. La sorpresa, lo stupore, l’ammirazione; quello che ti fa amare alla follia la medesima attrazione per anni e anni, perchè ogni volta scopri particolari nuovi e ogni volta ti chiedi come è possibile, se non con un immenso talento artistico e vera passione, realizzare un tale capolavoro. “Ratatouille” non è, almeno per chi scrive, quel tipo di capolavoro, anche se l’impegno economico sostenuto è stato di altissimo livello. Allo stesso tempo si rivela, anche grazie al formidabile appeal del film e della sua atmosfera, un simpatico, divertente, utile e soprattutto gradito ulteriore passo in avanti verso la consacrazione definitiva di questo controverso parco. Per tutto ciò dovremo però attendere ancora qualche anno e l’arrivo di qualche attrazione magari più “Disney style” e con un maggiore “Effetto Uahooo”. www.anesv.it 43
“Ratatouille”, le ragioni per un’attrazione Vorrei provare a portare l’analisi di un attrazione “faro” per il parco Walt Disney Studios su un piano un po’ meno convenzionale; tutti noi che abbiamo avuto il piacere di provare questo nuovo, indiscutibile capolavoro di Walt Disney Imagineering, siamo sicuramente rimasti colpiti dalla tematizzazione, dalla tecnica e dalla qualità realizzativa nel suo complesso sia dell’attrazione che dell’area. di Andrea Monti a perché “Ratatouille” è cosi importante per il parco? Perché è stato scelta proprio questo tema? Questa tecnologia? Perché è stato investito cosi tanto denaro (più di 150 milioni di Euro) in “solo due attrazioni” (dark ride e ristorante)? Se anni fa le attrazioni nascevano da una visione, da un’istinto, da un’idea. Ormai però anche la Walt Disney Imagineering non è altro che una azienda controllata al 100% da un’azienda molto più ampia (la Walt Disney Parks and Resorts) che a sua volta è un’azienda controllata al 100% dalla Walt Disney Company. WD Imagineering viene incaricata dalla Walt Disney Parks and Resorts di fornire al suo cliente (i parchi Disney) delle nuove attrazioni, spettacoli o anche soluzioni a vari “bisogni” che i parchi segnalano al loro management. Nel 2010, ad esempio, Disneyland Parigi si trovava a dover pensare al suo evento per celebrare nel 2012 i 20 anni di attività e Joe Schott (allora Direttore Generale del Parco) capì che il parco aveva bisogno di arricchire la sua offerta con uno spettacolo notturno che avesse lo scopo di permettere agli ospiti di cenare nel parco, restare magari un giorno in più negli hotel e soprattutto che fosse diverso da ogni altro show visto prima. Perché diverso? Perché il reparto commerciale - l’ufficio vendite se cosi voglia44 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
“i parchi “commissionano” ai creativi (Imagineering nel caso della Disney, Universal Creative nel caso della Universal) una “soluzione” a un proprio bisogno; bisogno valutato attentamente dal management del parco in base ad un’analisi dell’offerta e della domanda che il parco valuta costantemente. mo chiamarlo - aveva bisogno di qualcosa che potesse esser venduto come “unico” nel suo genere in Europa e forse nel mondo. Schott commissionò a WD Imagineer uno spettacolo notturno che doveva essere innovativo, unico in Europa e che con un basso costo operativo potesse essere eseguito ogni sera alla chiusura del parco. Per di più, quello che poi sarebbe diventato “Dreams” avrebbe dovuto poter essere modificato con costi (relativamente) bassi e doveva avere le caratteristiche per potere essere “venduto” dall’ufficio marketing come “Unico” e “Disney style”. Citiamo ora un altro esempio prima di addentrarci in un’analisi di “Ratatouille”. La spettacolare “Tower of Terror” venne inaugurata nel 2008 ma non poteva essere venduta come la prima drop tower d’Europa, e neppure come una novità assoluta trattandosi sostanzialmente di un clone della versione presente ad Anaheim. Oltretutto non poteva neppure considerarsi family oriented dato che aveva delle limitazioni di età e altezza per le quali non poteva essere venduta come un’attrazione per tutta la famiglia. Uso la parola “venduta” apposta in quest’analisi, per quanto antipatica, proprio per riprendere ed enfatizzare quel concetto espresso all’inizio di quest’analisi; i parchi “commissionano” ai creativi (Imagineering nel caso della Disney, Universal Creative nel caso della Universal) una “soluzione” a un proprio bisogno; bisogno valutato attentamente dal management del parco in base ad un’analisi dell’offerta e della domanda che il parco valuta costantemente.
PortAventura punta molto più sul concetto di Resort e quindi chiede ai suoi creativi aree immersive, attrazioni “per tutti”, e ampliamenti di second gate (parchi satellite) acquatici e non, proprio per ampliare al massimo l’offerta. La Universal deve puntare su attrazioni con grandissimo Brand (“Harry Potter”, “Transformers”, “Simpson”) per permettere al proprio reparto marketing di “vendere” facilmente il parco come “nuovo”, “moderno”, “alla moda”, tecnologico” e “secondo a nessuno” (soprattutto riferendosi all’eterno rivale e numero uno Disney). Valutiamo ora il Resort parigino con particolare attenzione per il Second Gate (Walt Disney Studios), che aveva la missione, alla sua apertura nel 2002, di indurre gli ospiti a rimanere almeno una notte in più negli hotel del Resort, con conseguente aumento della spesa media in ristorazione, merchanding, etc. Concentriamoci dunque su un’analisi dei problemi reali del parco e del perché viene percepito universalmente come il parco meno riuscito della storia di WD Imagineering. I Walt Disney Studios sono infatti un parco che presenta:
Poca Tematizzazione - questo problema porta a restare meno tempo nel parco e a far sentire l’ospite meno Gardaland (Merlin) ad esempio chiede ai suoi creativi coinvolto emotivamente e di conseguenza a spendere di costruire attrazioni più adrenaliniche ogni 3/4 anni molto meno nelle boutique e nei ristoranti. proprio per rendere facile la promozione della novità e Un tema sconnesso - collegato direttamente alla allo stesso tempo riempie gli anni in cui questo non avviene con aree o attrazioni dedicate a tutta la famiglia. www.anesv.it 45
scarsa tematizzazione, un tema sconnesso rende tutto più difficile per l’ospite; dalla fruizione del parco, al senso di appartenenza. Poche aree di sosta/relax - particolare non secondario, soprattutto in un parco Disney. All’interno di un Magic Kingdom (il classico Disneyland) l’ospite sente subito la voglia di esplorare i vicoli nascosti dietro la Main Street o Frontierland, o si può rilassare guardando il lago sorseggiando un the ad Epcot. I Walt Disney Studios non avevano alcuna aree che portasse l’ospite a “sedersi e guardare il mondo che va avanti”. Questo a sua volta influenza il tempo di permanenza e successivo ritorno nel parco. Nessuna attrazione di punta per tutta la famiglia - per quanto il parco abbia alcuni gioielli per tutta la famiglia, nessuna attrazione di punta è completa per ogni fascia di età. La Tower, per quanto di richiamo, presenta un problema di altezza ed età per alcuni ospiti e lo stesso dicasi per “Rock’n rollercoaster”. “Cinemagique è un gioiellino, ma difficile da vendere come attrazione di punta e “Crush’s coaster” sembra per le famiglie ma non lo è affatto in realtà. Senza dimenticare che la coda di questa attrazione è sempre esageratamente lunga - causa la bassa portata oraria - e di conseguenza pe-
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nalizza l’esperienza e non invoglia affatto a ripeterla. Nessuna attrazione di punta collegabile a un personaggio - qualcuno potrebbe obiettare che esistono “Crush’s Coaster” (legata a “Nemo”) o l’area “Toy Story Playland”, ma la prima, come già sottolineato, è si una splendida attrazione ma non arriva oltre a un D-Ticket (classificazione che indica il valore effettivo di un’attrazione per il pubblico), ha una portata oraria bassissima (900 persona all’ora) e in Europa è comunque già vista come tecnologia (si tratta di uno spinning coaster presente in diversi parchi). “Toy Story Playland” non è un’attrazione, ma un’area con 3 attrazioni altamente tematizzate ma comunque di livello poco più che mediocre. Tecnologicamente il parco non ha nulla di innovativo - quante volte ci siamo trovati a chiederci all’interno di un parco “Ma come hanno fatto?” o a rimanere stupiti per un certo effetto speciale? Questo agli Studios purtroppo non è possibile, se non, parzialmente, in “Cinemagique”. Un’offerta di ristorazione assolutamente non completa - il parco non aveva nessun ristorante che potesse offrire un servizio al tavolo di qualità. Un luogo dove trascorrere un’ora e mezza a tavola avvolti da un ambiente altamente tematizzato.
Il management di Parigi si trovava quindi nella posizione di dover tradurre questi problemi in “necessità per una nuova attrazione”. Una nuova attrazione che fosse per tutta la famiglia (nessun limite di età/altezza), facile da vendere per l’ufficio marketing, quindi creata attorno a un personaggio/a una storia conosciuta e apprezzata (facile da vendere), innovativa, proprio per poter riposizionare il parco (senso di innovazione), che potesse dare vita a un’area completa e coerente (senso di luogo) e infine che avesse nel suo progetto un’integrazione con un punto ristoro che fornisse al parco qualità e capienza. (problema offerta ristoro nel parco). Mi piace molto l’idea adesso di aprire una parentesi su quella che personalmente ritengo l’attrazione più bella realizzata dalla Disney negli ultimi 30 anni: “Mystic Manor” a Hong Kong. Paragoniamola dunque per un attimo a “Ratatouille”. Entrambe hanno una mini-land, entrambe hanno veicoli innovativi, un ristorante integrato (“Counter Service” nel caso di Hong Kong), sono uniche nel loro genere e facili da vendere. C’è però una differenza fondamentale, e non è solo del tutto insita nell’uso a Parigi del 3D (ben riuscito, ma noioso dopo un po’) contrariamente ai set scenografici e audioanimatronici di Hong Kong (peraltro di qualità veramente incredibile).
La differenza sta nella “necessità” e “percezione” che i guest devono facilmente avere. A Hong Kong infatti i visitatori locali hanno molta meno dimestichezza con i personaggi Disney, che sono arrivati sul territorio col contagocce e quindi sono decisamente meno conosciuti. Questo ha permesse agli Imagineers di creare per Hong Kong una storia originale attorno a personaggi appositamente creati per l’attrazione (Lord Henry Mystic e la scimmietta Albert). A Parigi invece gli ospiti sono perfetti conoscitori dell’universo Disney e non sussiste il problema dell’introduzione dei personaggi; era quindi appropriato l’abbinamento con Remy, topo sognatore e piccolo chef francese. Due parchi diversi, due necessita simili, problemi affrontati in modo diverso con soluzioni diverse ma altrettanto valide. Questa analisi dovrebbe permetterci di entrare un po’ di più nel cosiddetto “Inner Working Logic” della Walt Disney Company e di altri parchi. Un’attrazione come “Ratatouille” non nasce per caso, ne dal “puro istinto” (purtroppo i tempi degli Imagineers che sognavano i “Pirati dei Caraibi” o la “Haunted Mansion” sono finiti) ma da un’attenta analisi di marketing e posizionamente strategico.
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“Ratatouille: The Adventure”
implementazione, esecuzione e considerazioni sulla novità più attesa per i Walt Disney Studios di Francesco Fabris – Parksmania.it no splendido weekend di sole ha fatto da cornice all’evento di presentazione ufficiale per stampa e ospiti VIP della nuova ed attesissima espansione del parco Walt Disney Studios, ovvero una mini-land dedicata interamente al film di animazione Disney-Pixar “Ratatouille”, che apre ufficialmente il 10 luglio 2014 e che include un ambiente tematico di ispirazione parigina (Place de Remy), un ristorante a tema con servizio al tavolo (Bistrot Chez Remy), un negozio di souvenirs e merchandise (Chez Marianne - Souvenirs de Paris, apertura in autunno) e, immancabile e benvenuta, una nuova e grande attrazione che si ispira ai fatti narrati nel film (Ratatouille: The Adventure). Tralasciando di sottolineare ancora una volta l’importanza strategica per Disneyland Paris e soprattutto per Walt Disney Studios di questo intervento, l’idea di una nuova attrazione dedicata a “Ratatouille”, ovvero ad un film di animazione molto apprezzato dagli europei e ancor più dai francesi, si inserisce perfettamente nel programma pluriennale di crescita di quello che, a tutti gli effetti, è un parco che deve ancora trovare una sua completa identità nei più puri canoni della tradizione Disney, ma che pian piano sta percorrendo la giusta strada e rimediando ai suoi errori di gioventù. L’idea di questo intervento circola in realtà da parecchi anni, ma solo dopo alcune manovre finanziare necessarie a trasferire la gestione del debito di Euro Disney s.c.a. dalle banche alla The Walt Disney Company, il progetto ha ricevuto il tanto atteso semaforo verde e si è potuto quindi concretizzare. Nasce così, in circa due anni di lavori di costruzione e altri due di pianificazione, la sessantesima attrazione 48 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
di Disneyland Paris: un’esperienza per tutta la famiglia supervisionata dallo stesso John Lasseter e Brad Bird (regista del film e vincitore dell’Oscar) e che fa largo uso di proiezioni 3D oltre ad un innovativo sistema di trasporto senza rotaie, concepito a Glendale in California da Walt Disney Imagineering. L’attrazione vera e propria è stata inserita in un ambiente tematico molto ben realizzato, quasi una sorta di salotto per il parco, dove risulta piacevole anche solo sedersi e trascorrere qualche minuto di relax chiacchierando o stuzzicando la vista con i molteplici dettagli inseriti dai creativi. L’ispirazione è puramente parigina, ovvero la città che ospita la storia del piccolo chef Remy, ma design e aspetto sono influenzati dallo stile Pixar e quindi con una propria originale identità. La coda si sviluppa principalmente all’esterno, ma comunque al riparo, e può ospitare persone per circa 45 minuti di attesa (esclusa la parte indoor).
L’attrazione vera e propria è stata inserita in un ambiente tematico molto ben realizzato, quasi una sorta di salotto per il parco Molti gli elementi grafici che riprendono personaggi e situazioni del film, fino a culminare ad una dedica al talento dello chef Paul Bocuse, considerato uno dei migliori cuochi francesi. E’ già stata ipotizzata l’estensione all’interno di un secondo edificio ma ciò avverrà se e solo quando ve ne sarà la reale necessità. La parte interna di coda è invece piuttosto breve e pur non essendoci un vero e proprio pre-show, una sala ben tematizzata e che rappresenta i tetti di Parigi ospita un’insegna animata del ristorante da Gusteau, e che non mancherà di strappare qualche sorriso durante l’attesa. Sono presenti anche due ulteriori code di attesa per i possessori di biglietto Fastpass e per i single rider, ovvero gli utenti che accettano di fungere da “tappabuchi” per riempire i posti vacanti lasciati a bordo delle vetture. Per queste due code non vi sono ambienti tematizzati ma dirigono il visitatore direttamente alla stazione di imbarco. In tutti e tre i casi, poco prima di raggiungere l’imbarco, un’ampia finestra permette di ritirare i propri occhiali per la visione 3D. Gli occhiali sono forse un po’ piccoli di dimensioni, probabilmente per avere una misura unica da condividere fra adulti e bambini, ma ciò rappresenta un piccolo fastidio per chi porta occhiali da vista, in quanto la sovrapposizione è un po’ difficoltosa.
La stazione di imbarco è molto ampia e comprende due postazioni, ognuna delle quali ospita fino a 18 persone da suddividere su tre vetture (da 6 passeggeri cad.). La tematizzazione prosegue l’idea anticipata nel pre-show di trovarsi sui tetti di Parigi, ma a differenza della coda di attesa, qui la scala è ancor più distorta. Tutto ciò è funzionale nel mantenere la coerenza narrativa che prevede che gli ospiti vengano ridotti alle dimensioni di un topolino e che quindi si trovino ad osservare il mondo da un punto di vista del tutto particolare ed inedito, scelta che, comunque, poteva forse essere sviluppata in maniera un po’ più chiara durante la coda di attesa. Una piacevole e mai invasiva colonna sonora accompagna l’attesa, e il tutto trasmette una sensazione molto gradevole, mai frenetica, in perfetta linea con l’aspetto quasi sofisticato ma soprattutto molto elegante del film. L’idea di non eccedere mai dal punto di vista visivo e sonoro pervade tutta l’attrazione e ciò, se da un certo punto di vista è decisamente benvenuto in senso lato, è evidentemente una scelta legata anche al target di fruitori che comprende bambini piuttosto piccoli e quindi più sensibili. In attesa di imbarcarsi sulle vetture, che viaggiano a gruppi di tre, si assiste al “balletto” che le stesse compiono per posizionarsi nei punti di accesso: tra vetture che arrivano ed altre che partono si tratta a tutti gli effetti, assieme all’uscita, del punto più trafficato e l’impressione che se ne ricava è quella di un’ottima silenziosità, di una fluidità di movimento eccellente, ma soprattutto di una programmazione dei percorsi estremamente funzionale. La storia dell’attrazione si ispira a quella del film ma non ne ricalca pedissequamente lo svolgimento: sarebbe stato impossibile condensare i fatti che si sviluppano in 2 ore, nei quattro minuti e mezzo a disposizione degli Imagineer, ed intelligentemente la scelta è ricaduta sul ricreare un percorso narrativo alternativo. La scelta appare coerente e vede comunque presenti tutti i protagonisti principali già apprezzati nel film, ma che vengono collocati in una dimensione “ad hoc” per questa attrazione. L’incontro con Remy, l’adorabile piccolo Chef, avviene fin da subito: come risaputo ama sempre trarre www.anesv.it 49
ispirazione dal celebre ristorante Gusteau, ed è proprio lì, sui tetti vetrati delle cucine del ristorante che lo ritroviamo non appena lasciamo la stazione di imbarco. In questa rivisitazione però, Remy cerca di trarre ispirazione dal lavoro degli umani per portare poi l’esperienza in quello che, scopriremo alla fine, è il suo personale ristorante a misura di topo. Il ristorante Gusteau è sempre gestito dallo chef Skinner, e al suo interno troviamo anche Alfredo Linguini, imbranato e impacciato come sempre, che però sarà di fondamentale aiuto quando Remy, assieme agli ospiti, cadrà accidentalmente dentro le cucine e dovrà fuggirne prima di subire le ire dello Chef. Dalle cucine quindi le vicende si sposteranno in maniera rocambolesca all’interno della sala del ristorante, dove tra l’altro compare anche il critico Anton Ego, e quindi nel ristorante di Remy, passando attraverso altri ambienti come la cella
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frigorifero e fra i muri degli edifici che lo separano dalla sua cucina e dal suo gruppo di amici. Disney ha voluto, con quest’attrazione, realizzare un prodotto per un target davvero molto ampio: non vi sono restrizioni di altezza o età e ciò significa che anche i bambini più piccoli, target dal quale il film è stato particolarmente apprezzato, possano partecipare. Questa scelta, dettata dal fatto che Walt Disney Studios aveva estremo bisogno di proporre nuove esperienze da condividere con tutta la famiglia, implica sicuramente il fatto che non possa rientrare decisamente nella categoria di attrazioni thrill. Quindi nessuno “spavento” o nessuna forte emozione e guai a paragonarla ai vari Spiderman e Transformers con i quali condivide più o meno solo l’idea tecnologica di base ma di certo non l’ampiezza di target di fruitori, qui molto più estesa. Si tratta davvero di un’esperienza a portata di tutti e semmai l’unica controindicazione è legata a chi trova fastidiosa la visione delle proiezioni in 3D, qui ampiamente utilizzate in quanto rappresentano un buon 80% della narrazione. L’uso delle proiezioni 3D, oltre che rendere al meglio il look&feel del film originale, è stata una scelta legata ad un preciso motivo, come ci illustrano Beth Clapperton (Art Director) e Bjorn Heerwagen (Show Designer e Production Manager) di Walt Disney Imagineering, ovvero quello di poter tradurre l’idea di essere rimpiccioliti alle dimensioni di un topo e vedere con i suoi occhi e dal suo punto di vista ciò che accade nel mondo reale. Questo implica che tutto appaia gigante e ciò sarebbe stato logicamente impossibile da realizzare fisicamente e credibilmente se non rincorrendo, appunto, alla tecnologia di proiezione ad alta definizione. Ciò non toglie che vi siano anche alcuni ambienti tematizzati nella maniera più classica, tipo l’enorme cella frigorifero, ma è la proiezione che rappresenta l’elemento caratterizzante e quanto si vede sugli schermi, tra i quali alcuni estremamente imponenti ed immersivi, è di qualità eccellente. Le clip sono ovviamente prodotte per mano della stessa Pixar e il livello di dettaglio è quello a cui ci ha abituati nel corso del tempo: sono stati usati gli stessi modelli impiegati nel film del 2007 ma tutto è stato prodotto in formato ultra
HD (4K) per soddisfare le esigenze di visione richieste da Walt Disney Imagineering. Sebbene la scelta di usare pochi elementi scenografici possa far storcere un po’ il naso, in realtà è ben motivata: molte delle scene proiettate si svolgono tra ambienti differenti (in apertura e in conclusione della clip) e il fatto di riempire la stanza che ospita lo schermo con una scenografia fisica avrebbe soddisfatto solo una delle due condizioni (quella iniziale o quella finale). Così la scelta è ricaduta sull’ingrandire lo schermo il più possibile affinché diventasse predominante e coprisse quasi tutto il campo visivo. Anche se il risultato non è sempre perfetto al 100% rimane comunque un buon compromesso. La transizione fra le scene è invece estremamente gradevole, fluida e priva di difetti: ciò è dovuto sia alla rapida mobilità e reazione delle vetture che accompagnano le scene anche con sussulti, vibrazioni e rotazioni, sia ad una perfetta sincronizzazione fra video e audio della colonna sonora realizzata da Michael Giacchino, sempre presente senza stacchi e miscelata in maniera molto convincente. Sono presenti anche effetti fisici più classici (profumi, aria, calore, spruzzi d’acqua etc.) inseriti in quantità non particolarmente eccessiva ma comunque al posto giusto e sempre nella situazione più opportuna. Anche nella parte conclusiva, ovvero quando si arriverà
nel ristorante di Remy, la transizione fra il mondo digitale, rappresentato dalle proiezioni, e quello reale fatto di scenografie e oggetti tangibili, si esprime in maniera molto convincente. La visione del ristorante reale che affianca l’attrazione, una volta sbarcati, rappresenta la perfetta conclusione di un percorso narrativo magistralmente architettato dai creativi che hanno saputo stuzzicare la voglia di tradurre in realtà quanto raccontato nella storia e quindi di sedersi a pranzare o cenare nell’ambiente fantasioso e fatto a misura di topo appena visto. In alcune stanza l’imponenza degli schermi, unita al 3D e agli elementi scenografici, crea sicuramente un risultato piacevole e funzionale, in altre un po’ meno, ma nel complesso tutto il valore produttivo è molto elevato e determina un risultato gradevole e mai cacofonico. Tutta questa moderazione e pulizia forse lascia solo poco spazio alle sorprese e ai colpi di scena, ma date le premesse e quanto detto fino ad ora, ciò non rappresenta un particolare problema, almeno per la maggior parte dei visitatori che la affolleranno, ne siamo certi, in maniera cospicua fin dalla sua apertura. Immancabile la presenza di inside-jokes e di Hidden Mickey (sagome di Topolino nascoste negli elementi scenografici) durante il percorso. Ma lasciamo ai lettori la bravura e l’attenzione di scoprirli tutti.
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IL CLORO CONTRO TUTTI Negli ultimi anni sono state pubblicate numerose ricerche, quasi tutte straniere, sui danni provocati dalla prolungata esposizione al cloro e ai composti da esso derivati. Molte di queste ricerche sono state effettuate in piscina, sia su nuotatori occasionali che su nuotatori professionisti. I più colpiti da questi effetti indesiderati sono i bambini, che sviluppano precocemente asma bronchiale, lo stesso disturbo per combattere il quale viene consigliato il nuoto! di Rossana Prola – Professioneacqua.it on sono rari, oggi, i casi di pediatri che si rifiutano di sottoscrivere un certificato medico per mandare in piscina un bimbo molto piccolo. In effetti i composti del cloro pericolosi per l’uomo sono molti, e di molti ancora non si conosce nulla. Si stima che più del 60% dei composti organo alogenati del cloro non siano ancora stati individuati. Il cloro è sicuramente il disinfettante migliore utilizzabile in piscina sotto tutti i punti di vista. Ma non vi è dubbio che una protratta esposizione produce sui bagnanti effetti indesiderati – se fosse un farmaco si direbbe in alcuni casi anche gravi – soprattutto su pelle, capelli, mucose e polmoni. Esattamente come agisce un farmaco, il cloro ci protegge efficacemente dai rischi di infezioni ma ci chiede un prezzo che sempre più frequentemente gli utilizzatori delle piscine sono poco disponibili a pagare. Per questo negli ultimi anni è in atto una continua ricerca a prodotti e sistemi alternativi, più naturali, altrettanto efficaci ma meno aggressivi del cloro. Parallelamente la ricerca sta andando nella direzione di sistemi ed apparecchiature che consentano, affiancandosi al cloro, di utilizzarne un quantitativo inferiore.
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I PRODOTTI CHIMICI Va fatta una fondamentale premessa e cioè che, per quanto riguarda la disinfezione delle piscine ad uso pubblico, il cloro è l’unico prodotto ammesso dalla normativa italiana. Oltre al cloro è consentito utilizzare l’ozono, ma solamente come supporto ad una disinfezione che in vasca va effettuata ancora e comunque con prodotti a base di cloro. Nonostante ciò, vi sono alcuni prodotti che sono entrati nell’uso saltuario per la disinfezione anche di grandi piscine. Va sempre tenuto presente che non sempre sostituire il cloro con un altro prodotto chimico riduce i problemi. Anzi, in molti casi la situazione si complica perché situazioni ambientali, come ad esempio l’assenza o la riduzione di odori sgradevoli, possono far diminuire la attenzione nel dosaggio, con conseguenze ancora più gravi rispetto all’utilizzo del cloro.
I più colpiti da questi effetti indesiderati sono i bambini, che sviluppano precocemente asma bronchiale, lo stesso disturbo per combattere il quale viene consigliato il nuoto!
il cloro fa parte del gruppo degli alogeni. In natura si presenta sotto forma liquida. Ha un odore molto forte, poco piacevole, infatti il suo nome deriva dal greco bromos (puzza). Paradossalmente viene utilizzato per la disinfezione dell’acqua di piscina poiché non si sente l’odore tipico del cloro, né alcun altro odore! In realtà la composizione chimica del prodotto utilizzato in piscina è chiaramente diversa da quella dell’elemento bromo. Il bromo Il nome del composto chimico in commercio è bromo Il bromo è un elemento chimico - come il cloro - e come metil idantoina, che contiene anche cloro. Il bromo uti-
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lizzato per la disinfezione dell’acqua si presenta sotto forma di pastiglie, molto facile da utilizzare e da dosare. L’assenza della puzza di cloro è dovuta al fatto che i composti del bromo con l’ammoniaca, le bromoammine, sono meno stabili delle cloroammine e quindi non se ne avverte la presenza. Chimicamente è meno efficace del cloro e quindi va dosato ad una concentrazione maggiore, intorno a 2-4 ppm. Rispetto al cloro è meno sensibile al valore di pH ed alla temperatura.
e quindi la tossicità per l’uomo è praticamente nulla. Va tenuto in concentrazioni piuttosto elevate rispetto al cloro, almeno 30 ppm, e nonostante ciò l’azione ossidante è molto ridotta rispetto a quella del cloro, come è possibile constatare misurando il potenziale redox dell’acqua che rimane intorno a 300 mV contro i 700 mV di un’acqua trattata con cloro. È comunemente utilizzato, più che per la disinfezione continua dell’acqua, per i trattamenti shock.
Il perossido di idrogeno
Gli ioni argento e rame
Comunemente noto come acqua ossigenata, il perossido di idrogeno è un forte ossidante. Ha un effetto piuttosto debole sui microrganismi ma ossida efficacemente le sostanze organiche. Il perossido una volta che ha agito diventa acqua
Ma non vi è dubbio che una protratta esposizione produce sui bagnanti effetti indesiderati
Sia il rame che l’argento sono stati utilizzati per i secoli a causa del loro meccanismo biocida. I Vichinghi usavano strisce di rame sulle loro navi per impedire lo sviluppo di alghe e conchiglie. Le navi moderne usano ancora la stessa www.anesv.it 55
tecnologia. I nomadi usavano monete d’argento per sigeno attivo una volta disciolto in acqua. Attraverso la migliorare la qualità dell’acqua potabile, poiché l’ac- sua forte azione ossidante inattiva parte dei microrgaqua contenente monete di rame e argento è molto nismi e ossida le sostanze organiche. L’azione del perbrillante, grazie all’effetto biocida di questi metalli. solfato non è influenzata dal pH. I prodotti commerciali Ioni rame elettricamente caricati (Cu2+) contenuti attualmente sul mercato contengono una percentuale nell’acqua vanno alla ricerca di particelle di polarità di sali poliquaternari, per ampliare lo spettro di azione opposta, come batteri, virus e funghi. biocidi del prodotto. Gli ioni rame positivamente caricati formano composti elettrostatici con pareti cellulari dei microorganismi, negativamente caricate. Questi composti alterano la I SISTEMI E LE APPARECCHIATURE permeabilità della parete delle cellule e provocano la cessaSicuramente la strada più effizione dell’assorbimento dei Negli ultimi anni è in atto cace da percorrere per ridurre nutrienti. Gli ioni di rame pei danni derivati dall’utilizzo dei una continua ricerca netrano la parete delle cellule prodotti chimici è quella di non a prodotti e sistemi e di conseguenza provocausarli, o comunque di usarne no un’entrata di ioni argento alternativi, più naturali, una quantità ridotta rispetto a (Ag+). Essi penetrano il nucleo quella attuale. altrettanto efficaci ma dei microorganismi, si legano alle varie parti delle cellule, meno aggressivi del cloro. Il primo, fondamentale, aspetto come DNA ed RNA, alle proda tenere in considerazione è teine cellulari ed agli enzimi quello della riduzione delle sorespiratori, provocando l’immobilizzazione di tutti i si- stanze organiche in acqua. Ciò si può ottenere solo in stemi di sopravvivenza nelle cellule. Di conseguenza, due modi: con l’igiene dei bagnanti e con un sistema non avvengono più la scissione o la crescita cellulare, di filtrazione in grado di rimuovere lo sporco in modo inducendo i batteri a non moltiplicarsi più e quindi a davvero efficace. morire. Gli ioni rimangono attivi fino a quando sono assorbiti da un microrganismo. La ionizzazione Ra- Per il primo aspetto si tratta di investire impegno e fatime-Argento non dipende dalla temperatura, e’ attiva ca sulla educazione degli utenti. Per il secondo è invece nell’intero sistema idrico. necessaria una crescita della cultura tecnica e tecnologica dei gestori dei parchi acquatici che consenta loro Come la biguanide, gli ioni argento e rame non hanno di riconoscere un ottimo impianto di filtrazione da uno potere ossidante ma solamente biocidi. Devono quin- molto scarso, situazione quest’ultima che sempre più di essere abbinati ad un’altra sostanza. Non sono però spesso capita di incontrare nelle sale macchine delle incompatibili con il cloro e quindi possono essere usati piscine, anche in quelle più importanti. in abbinamento a questo ultimo, oppure al perossido di idrogeno. Abbinati al cloro ne aumentano l’efficacia e Fatta questa importante premessa, va detto che la consentono quindi di ridurne la concentrazione. spinta del mercato verso un acqua trattata efficacemente senza prodotti chimici spinge molte aziende L’ossigeno attivo (Monospersolfato) ad immettere sul mercato tecnologie non sufficientemente sperimentate e spesso purtroppo non effiL’ossigeno è indispensabile per sopravvivere. Se com- caci, che spariscono come meteore. Sicuramente è pare in altra concentrazione su forma attiva (radicale importante che alla base di una nuova proposta ci sia libero), è adatto per la disinfezione e l’eliminazione di sempre un fondamento tecnico chiaro, comprensibile batteri, virus e rifiuti del metabolismo. Tutti i prodotti a chiunque (magari il trattato di fisica quantistica lo lasciamo da parte...) e possibilmente sperimentato a chimici ossidanti producono radicali liberi. sufficienza. La sostanza prodotta, commercializzata e conosciuta nel settore delle piscine come ossigeno attivo è in realtà monopersolfato di potassio (KHSO5), che libera os56 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
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I furti negli spogliatoi delle piscine: profili di responsabilità Tra gli utenti degli impianti sportivi spesso viene sollevato il seguente quesito: chi risponde nel caso in cui un utente, dopo aver pagato il biglietto di ingresso, lascia i propri effetti negli spogliatoi e/o nell’armadietto e questi gli vengono sottratti? di Maura Bridarolli– Professioneacqua.it più delle volte infatti gli utenti si vedono negata dal gestore, una qualsivoglia forma di risarcimento sulla scorta dell’asserita presenza di cartelli di esonero responsabilità. Ma ciò è sufficiente a determinare il detto esonero, oppure il gestore è in ogni caso tenuto a rispondere del danno patito dall’utente? La questione configura in primo luogo l’aspetto della responsabilità contrattuale in capo al gestore a fronte del perfezionamento di un contratto con l’utente perfetto in ogni sua forma. Infatti, colui che paga il biglietto stipula un contratto con chi gestisce la piscina, in virtù del quale questi è tenuto a consentire al pagante l’ingresso e l’utilizzo dell’impianto in ogni sua struttura (vasche, palestre, spogliatoi ecc.). Si tratta di una fattispecie contrattuale complessa, ove il gestore, con il medesimo contratto si assume anche l’onere di custodire i beni depositati dagli avventori. Nel caso di furto all’interno dell’impianto occorre dunque valutare quale sia la responsabilità del gestore per la custodia delle cose da parte del soggetto pagante il biglietto di ingresso. La giurisprudenza maggioritaria ritiene che al deposito 58 Lo spettacolo viaggiante luglio agosto 2014
presso gli armadietti di un impianto sportivo si applichi re la responsabilità del soggetto proprietario o gestore la medesima disciplina disposta per il deposito in al- dell’impianto sportivo, cui accede lo spogliatoio, per la bergo di cui agli artt. 1783 e seguenti del codice civile. mancata restituzione del bene sottratto, con il correlatiAll’uopo preme evidenziare come il legislatore, con la vo obbligo di risarcirne il danno. Il ragionamento logico/ richiamata disciplina codicistica abbia voluto attribuire giuridico che ha portato alla pronuncia si basa sostanl’obbligo di custodia caratteristico del deposito, anche zialmente sulle seguenti considerazioni: ai casi del deposito in albergo o in stabilimenti o locali il bene era depositato negli spogliatoi e di detta circoassimilati, quali le case di cura, gli stabilimenti di pub- stanza il gestore l’impianto non ha formulato specifica blici spettacoli, stabilimenti balneari, sportivi, pensioni, contestazione; trattorie, carrozze letto e simili mancavano indicazioni ap(per esempio circoli sportivi in pariscenti, quali per esempio cui i frequentatori depositino Colui che paga il biglietto cartelli, che dissuadessero gli indumenti ed oggetti personali utenti dal depositare gli instipula un contratto con dumenti o altri beni personali mentre si allenano). chi gestisce la piscina negli spogliatoi (peraltro chiusi La materia – disciplinata dagli con lucchetto); artt. 1783 ss. Cod. civ. – è stata per aversi deposito è sufficiencompletamente modificata per effetto della L. 10 giu- te che il custode riceva il bene e che questo venga posto gno 1978, n 316, adottata per aderire ad una conven- con il suo consenso in una sfera di disponibilità e conzione internazionale. In forza di tali disposizioni occorre trollo. distinguere tra le cose affidate in custodia all’albergatore (o che questi abbia illegittimamente rifiutato di Pare evidente dunque che l’obbligazione di custodia in ricevere in consegna) e quelle portate in albergo, ma capo al gestore, pur non potendosi considerare principanon affidate alla custodia dell’albergatore, ovvero af- le, bensì accessoria, nel caso di inadempimento quest’ulfidate in custodia fuori dall’albergo od anche in alber- timo è tenuto al risarcimento dell’eventuale danno arrego, ma durante le operazioni precedenti o successive cato, secondo le modalità stabilite dalla norma. all’esecuzione del contratto. Nel primo caso (art. 1784 cod. civ.) l’albergatore (o il gestore), salvo che ricorra Relativamente all’esonero di responsabilità determinaun’ipotesi di forza maggiore o di colpa del cliente, è ta dalla presenza di cartelli con i quali il gestore non si illimitatamente responsabile del deterioramento, di- assume specificamente la responsabilità per la custostruzione o sottrazione della cosa; nel secondo caso dia dei beni sorgono delle perplessità. Infatti, il dispola responsabilità dell’albergatore non può superare, al sto di cui all’art. 1785 quater cc è chiaro: sono nulli i massimo, l’equivalente di cento volte il prezzo di loca- preventivi patti di limitazione di responsabilità in capo zione dell’alloggio per giornata (art. 1783 ult comma) al gestore. Sulla scorta di tale norma ci si chiede infatti (a meno che il danno sia dovuto a colpa sua o dei suoi come potrebbe essere possibile e lecito un atto unilaausiliari, art. 1785 bis cod. civ.). Sono altresì nulli i patti terale di esonero di responsabilità da parte del gestore, di limitazione preventiva della responsabilità dell’alber- in merito ad una obbligazione accessoria (custodia) ingatore (art. 1785-quater cod. civ.). scindibilmente connessa con l’obbligazione principale (biglietto/servizio). Peraltro, il detto esonero di responDi recente, sulla annosa questione, una pronuncia della sabilità, nella maggior parte dei casi, verrebbe a coSuprema Corte, a conferma dei principi sopra richia- noscenza dell’utente (identificabile quale consumatore) mati, ha accolto quanto disposto dal Giudice di Pace di solo dopo aver pagato il biglietto ovvero nel momento Bari il quale ha ritenuto: “che l’utilizzo dello spogliatoio dell’accesso agli spogliatoi, con la conseguente mandi un centro sportivo secondo il corretto intento degli canza in capo a questi della possibilità di svolgere la utenti assolve normalmente alla esigenza di ottenere sua espressa accettazione della clausola. A ben vedere la custodia degli indumenti depositi dai medesimi dopo la detta limitazione (lo si ribadisce vietata dal codice) aver indossato la divisa”(Cass. Civile sez. III n. 11579 andrebbe anche a collidere con i principi di cui al codel 19/05/2009). Per un verso dunque, inquadrata la dice del consumo volti alla sempre maggior tutela del fattispecie nell’ambito del deposito, il Giudice di prime consumatore nei confronti dei comportamenti vessatori cure (e la Cassazione a conferma) ha fatto discende- da parte del soggetto forte (imprenditore). www.anesv.it 59
Gite scolastiche ed Oratori, Come raggiungere i referenti? La proposta Didatour Gite scolastiche e oratori? Un ottimo pubblico, soprattutto all’avvio della stagione per i parchi avventura. È vero, questi gruppi chiedono riduzioni consistenti, ma è innegabile che essi costituiscano un’ottima occasione per aumentare le visite nei giorni feriali.
noltre la presenza di studenti in viaggio d’istruzione, anche se provenienti da centinaia di chilometri distanza, consente di fare marketing territoriale e consolidare la zona come destinazione per questa tipologia di turismo, consolidando il rapporto con el agenzie di viaggi specializzate. I gruppi di ragazzi in gita di un giorno permettono invece di fare marketing locale in modo molto efficace: i visitatori torneranno a casa e racconteranno alle famiglie un’esperienza divertente all’aria aperta, e magari torneranno al parco con genitori e fratelli. In questo senso è un’ottima idea quella di consegnare ai ragazzi un depliant ed un voucher con una qualche forma di riduzione, in modo da incentivarne il ritorno. In questo modo è possibile 60
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entrare nelle case di centinaia di famiglie della zona, attraverso testimoni inconsapevoli della propria attività. Non è semplice però entrare nel circuito dei viaggi di istruzione e degli oratori. Si tratta di svolgere un lavoro capillare con le scuole e con le parrocchie, individuare per ciascuna istituzione il referente per l’organizzazione di questo tipo di eventi - altrimenti si rischia di sprecare francobolli inviando documentazione pubblicitaria al generico indirizzo della scuola – e raccogliere una serie di contatti aggiornati, telefonando alle singole scuole o parrocchie. C’è però un sistema che negli anni ha mostrato di funzionare. Si tratta della proposta di Didatour, una società specializzata in queste forme di turismo. L’annuario Didatour – all’interno del quale sono già presenti parchi avventura e parchi di divertimento – ha caratteristiche interessanti, perché permette di promuovere la propria struttura in modo efficace. Il valore aggiunto di Didatour è quello di disporre di un contact center di diciotto persone, che si occupa di aggiornare costantemente il database di 250mila indirizzi, 80mila docenti, dirigenti scolastici e rappresentati dei genitori, veicolando la proposta dei partner ai referenti di scuole e parrocchie. La promozione avviene attraverso la rivista e il sito, ma è possibile avvalersi anche di servizi di promozione attraverso operatori telefonici specializzati e newsletter, indirizzate alle aree geografiche di interesse dei clienti. L’Annuario è ormai un punto di riferimento consolidato
per tutti i docenti alle prese con la programmazione dei viaggi d’istruzione e che necessitano di avere informazioni, viene distribuito i primi giorni di Settembre in tutte le scuole primarie e secondarie, pubbliche e paritarie. La distribuzione della rivista verrà rafforzata da azioni dirette svolte dai 22 coordinatori regionali che, dialo-
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gando costantemente con docenti, possono consegna- Quanto agli Oratori, il progetto “Oing – Oratori in Gita” re eventuali copie aggiuntive e soddisfare richieste di sta dando risultati interessanti: Ditatour ha infatti stipuinformazioni e chiarimenti. La rivista verrà inoltre distri- lato un protocollo d’intesa con il FOI (www.oratori.org), buita anche ai 1.000 responsabili di agenzie di viaggio “Forum degli Oratori Italiani”, l’organo di coordinamenqualificate per il turismo to nazionale degli oratori scolastico, in 25.000 plessi del quale fanno parte tutscolatici (l’80% del totale) Il valore aggiunto di Didatour te le organizzazioni che si con 126.000 copie nomioccupano di oratori in Italia è quello di disporre di un nali, profilate per nominati(ACI, ANSPI, San Paolo Itacontact center di diciotto vo, ruolo, potere decisionalia, NOI, CSI, Figlie di Mapersone, che si occupa di le nell’organizzazione dei ria Ausiliatrice, Salesiani viaggi d’istruzione. Inoltre aggiornare costantemente il Don Bosco, Canossiani, il sito Didatour.it è il portarealizzando il kit didatabase di 250mila indirizzi, ecc.) le dedicato al turismo scodattico “LabOratorio”, di80mila docenti, dirigenti lastico più visitato in Italia. stribuito da La Fabbrica in All’interno del portale sono tutti gli oratori. Si tratta di scolastici e rappresentati caricate le schede delle circa 6.000 strutture che dei genitori, veicolando singole realtà, suddivise coinvolgono annualmenla proposta dei partner sia per criteri tematici che te 1,5 milioni di giovani ai referenti di scuole e territoriali. Nell’ultimo anno e 200.000 educatori. E’ scolastico il sito è stato utistato quindi realizzato il parrocchie. lizzato da 35.000 docenti portale www.oing.it, uno per la programmazione dei strumento che si adatta viaggi d’istruzione e il tempo di permanenza medio sul alle esigenze degli oratori e delle parrocchie, in tutte sito dimostra un utilizzo approfondito del portale. le stagioni, supportando gli educatori e i responsabili All’interno del sito sono caricate, suddivise sia per cri- parrocchiali proponendo idee per organizzare gite, sogteri tematici che territoriali, le schede delle varie realtà giorni e altre attività. che hanno aderito al progetto. Ogni scheda presenta una descrizione dettagliata delle attività e dei servizi, Con Didatour l’Associazione ha stipulato una convenla galleria fotografica, materiale scaricabile in formato zione, per ottenere condizioni di favore per le imprese PDF, uno spazio dedicato a news ed eventi e le infor- associate. La convenzione è stata inviata ai Soci attramazioni di contatto. verso la newsletter e può essere richiesta agli uffici. 62
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NECROLOGI Ugo GUALENI (detto Ughetto) È venuto a mancare all’affetto dei suoi cari all’ età di 58 anni. La sua disponibilità per tutti, l’amore per il suo lavoro e la sua inconfondibile risata, rimarrà nel cuore di tutti. CIAO CARO UGHETTO!” La Sezione Piemonte Valle d’Aosta invia sentite condoglianze. È partito per il suo ultimo viaggio, Defendente DELLA FERRERA, per tutti (Fandin). Quarto di 5 figli, della vecchia famiglia di “Viaggiatori”, di Bartolomeo Della Ferrera. Un uomo anche dal carattere, magari difficile, ma con un cuore colmo di generosità. Qualsiasi persona, lo conoscesse o no , se chiedeva aiuto, lui era sempre disponibile. Una persona che con le sue , anche negative esperienze, a saputo crescere, in compagnia della moglie Antonietta Bianchi, una buona famiglia. Un uomo dalle moltissime capacità, sia lavorative che culturali , nonostante il solo diploma di 5a Elementare. Una persona molto legata alla famiglia, con tantissima umiltà, mai appariscente, sempre contenuto e per questo molto ammirato e rispettato. Un uomo che come tanti Viaggiatori - non riscontrava difficoltà - per lui niente era irrisolvibile. Dei suoi moltissimi lavori , risaltano le costruzioni di 2 Autoscontri per adulti, uno dei quali di ultima generazione, su rimorchio, tutt’ora in funzione. Per elencare parte dei suoi ottimi lavori, bisognerebbe scrivere un libro intero. Una sola cosa resta da dire in questi casi: è venuto a mancare un grande Uomo. Unico suo Hobby -oltre il lavoro - era la pesca sia lungo i torrenti che al mare, unica alternativa al distacco del lavoro. Lo stesso hobby non a mancato di darle le sue soddisfazioni. Una fra tutte, la cattura di un Branzino (Spigola) di 13 KG. Il racconto di tale cattura lo inorgogliva, non poco. Ancora oggi, ne detiene il record, nella provincia di Imperia, con pesca fatta dalla riva, con una canna da lui chiamata “Luassina” ( luasso è il branzino ). Chi scrive queste poche righe, a nome della famiglia, composta dalla figlia ,Rossella Della Ferrera, la nuora , Patrizia Secchi, i nipoti , Micol e Fabio Della Ferrera, Manuel e Matteo Ros, e il figlio Marco Della Ferrera. Lo stesso , per ringraziamento, al sopra citato papà FANDIN, vorrebbe avere a disposizione, non poche righe, ma moltissime pagine. La famiglia tutta vuole ringraziare, veramente di cuore, tutti coloro che hanno voluto condividere, questo grande ed incolmabile dolore. Un grazie particolare, alla sede A.N.E.S.V del Piemonte e Valle D’Aosta, dove Fandin è sempre stato iscritto, come del resto tutta la sua famiglia. La presenza del Presidente (amico) Sig. Massimo Piccaluga ha sicuramente inorgoglito, questo piccolo ma grande anzi grandissimo Viaggiatore. CIAO PAPA’. La famiglia Della Ferrera.
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