# 1-2 • GENNAIO • FEBBRAIO 2017 • LV • WWW.ANESV.IT
DISTRIBUTORI AUTOMATICI MECCANICI NIENTE SCHEDA PER I CORRISPETTIVI ENADA PRIMAVERA E FEE DUE FIERE PER DUE SETTORI? ORGANO UFFICIALE
ADERISCE A
MEETING DEI PARCHI AVVENTURA ESPOSIZIONE E WORKSHOP
ANESV-AGIS Presidenza Nazionale Via di Villa Patrizi, 10 00161 Roma Tel 0688473-273 o 274 Fax 0645481356 www.anesv.it • info@anesv.it
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ANESV è anche:
EDITORIALE
Q
uesto inizio d’anno ci vede in attività sulla nuova legge che regolamenterà tutto il settore dello spettacolo. Mentre la data delle elezioni sembra allontanarsi, sono tanti gli incontri istituzionali e i documenti scambiati con esponenti del mondo politico. Stiamo lavorando per di Massimo Piccaluga creare consapevolezza negli interlocuto- Presidente dell’Anesv ri, riguardo a settori, come lo spettacolo viaggiante itinerante e i parchi permanenti, che non sono molto conosciuti come forme di spettacolo. Non tutti sono a conoscenza del fatto che nella stagione estiva il numero di spettacoli prodotti dai parchi tematici ed acquatici, con centinaia di artisti professionisti, è di gran lunga superiore a quelli di settori come il teatro o la danza. Tra le questioni affrontate, e risolte, particolare soddisfazione ci ha dato quella relativa ai distributori di palline e gadget. Come riportato in questo numero della rivista, questi apparecchi non sono obbligati ad installare la scheda per la registrazione dei corrispettivi, spesso più costosa del distributore stesso. Nelle attività che rappresentiamo, queste tipologie di distributori sono abbastanza diffuse, e l’aver risolto un problema, sia pure sentito particolarmente da coloro che operano in forma fissa, è motivo di soddisfazione. Anche il settore del gioco automatico vive un momento difficile. L’ANESV rappresenta imprenditori che hanno fatto del gioco a gettoni la loro attività principale. Un gioco pulito, che diverte famiglie e bambini. Purtroppo questa tipologia di apparecchi per il divertimento viene sempre più spesso assimilato al gioco con vincite in denaro. Le recenti leggi regionali sul settore, definite “copia-incolla” dai commentatori, preoccupano per l’assimilazione di giochi di pura abilità con il gioco d’azzardo, ancorché lecito. La pubblicità ospitata su questo numero, relativa a due rassegne di settore in luoghi diversi e nello stesso periodo, mostra la necessità di marcare una differenza tra i due settori del gioco automatico. Infine, sono lieto che in queste ultime settimane si sia tenuto il meeting dei parchi avventura – con numeri significativi – e si svolgerà a breve il meeting dei parchi acquatici. È sempre importante per un’associazione ascoltare la voce degli imprenditori e dei manager: questi eventi costituiscono a mio avviso uno dei momenti più importanti della vita associativa. Vivere una realtà che vede imprese in concorrenza sul mercato, ma capaci ugualmente di condividere esperienze, per crescere insieme nella professionalità, è una delle caratteristiche più importanti dell’associazionismo di categoria. Da soli, non si va da nessuna parte, insieme si può valorizzare un intero settore. Buona lettura.
SOMMARIO #1-2 • GENNAIO FEBBRAIO 2017 • ANNO LV # 1-2 • GENNAIO • FEBBRAIO 2017 • LV • WWW.ANESV.IT
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06 SCIA 2 E LICENZE PER LO SPETTACOLO VIAGGIANTE: TUTTO CHIARO? MICA TANTO 08 DISTRIBUTORI AUTOMATICI MECCANICI: ESONERO DAGLI
OBBLIGHI DELLE VENDING MACHINE PER QUELLI DI PALLINE, GADGET ECC…
14 NATALE ALLA CASA DI RIPOSO DI SCANDICCI 16 DUE FIERE PER DUE SETTORI? LA CRISI DOVUTA AL VUOTO NORMATIVO, COLMATO DALLE LEGGI REGIONALI
DISTRIBUTORI AUTOMATICI MECCANICI NIENTE SCHEDA PER I CORRISPETTIVI
PARCHI DI DIVERTIMENTO
18 PARCHI DI DIVERTIMENTO: IL RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO 26 PREZZO, QUESTO SCONOSCIUTO 34 PARKSMANIA AWARDS 2016. ECCO I VINCITORI 38 ATTRAZIONI DEL FUTURO, TRA BREVETTI, BIG DATA E REALTÀ
ENADA PRIMAVERA E FEE DUE FIERE PER DUE SETTORI? ORGANO UFFICIALE
ADERISCE A
MEETING DEI PARCHI AVVENTURA ESPOSIZIONE E WORKSHOP
VIRTUALE
PARCHI ACQUATICI
42 SOGGETTI AUTORIZZATI AI CORSI DI FORMAZIONE DI SALVAMENTO
PARCHI AVVENTURA
46 IL MEETING DEI PARCHI AVVENTURA ITALIANI DALLE SEZIONI
55 LA VOCE DAI PARCHI. RIUNIONE CON I GIOVANI A GENOVA 56 SANTA MESSA CON IL CARD. BAGNASCO AL LUNA PARK DI GENOVA. IL SALUTO DI F. UGA 58 COMUNE DI MILANO: ATTESTATO DI BENEMERENZA CIVICA ALL’ANESV 59 IL SALUTO DI AMEDEO ZANETTI ALL’INAUGURAZIONE E DEL LUNA PARK DEL CARNEVALE AMBROSIANO
#1-2 • gennaio febbraio 2017 • anno LV Copertina: © Shutterstock Ltd. Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 565/1996 Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma Direttore responsabile Massimo Piccaluga Vicedirettore Maurizio Crisanti Dalle sezioni Antonello Volpi, Ferdinando Uga, Adriano Rossi, Ermes Fornaciari, Sauro Martini, Ciro Guida, Cosimo Amato
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Direzione, amministrazione e pubblicità ANESV–AGIS Via di Villa Patrizi, 10 tel. 0688473-273 o 274 – Fax 0645481356 info@anesv.it
L’ESPERIENZA DEI PARCHI DIVERTIMENTO
www.anesv.it www.parchipermanenti.it www.parchiavventuraitaliani.it
60 WEARABLES, BIG DATA E DATA DRIVEN-MARKETING: FUORICAMPO
63 63 OPEN DAY DA LUCA SRL. PER CONOSCERE LE NUOVE PROPOSTE 64 A PROPOSITO DI “LUNEUR”, QUELLO DI UNA VOLTA 65 LUNA PARK NATALIZIO DELLE MERAVIGLIE, UN VIAGGIO
IL LIBRO DI ROBERTO MARAI: “E ANCORA NON ABBIAMO VISTO NIENTE”.
INTROSPETTIVO
Grafica Massimiliano D’Affronto (mdaffronto@gmail.com) Stampa Pignani Printing - Roma Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».
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SCIA 2 E LICENZE PER LO SPETTACOLO VIAGGIANTE: TUTTO CHIARO? MICA TANTO DI MAURIZIO CRISANTI
IL D.LGS. 222/2016 È STATO PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL 26 NOVEMBRE SCORSO, E CON ESSO LA TABELLA A, DELLA QUALE SONO STATE PRESENTATE, PURTROPPO, NUMEROSE VERSIONI, ALCUNE DELLE QUALI ANTICIPATE DAI SITI SPECIALIZZATI.
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cco la definitiva. Ne deriva pertanto che per: • Spettacolo viaggiante fino a 200 persone. Il punto 81 regolamenta l’esercizio di giostre o attrazioni dal, luna park, laser game e piste di pattinaggio o kartdodromi, è soggetto ad Autorizzazione, ai sensi degli articoli 69 e 80 TULPS, anche se di piccole dimensioni. L’istanza è trasmessa dal SUAP alla Commissione di vigilanza sui locali di spettacolo. Serve, ove necessario, la concessione per il suolo pubblico. Se si diffonde musica, registrata o dal
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LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
vivo, si inoltra al SUAP l’apposita istanza corredata, per l’impatto acustico, dalla Comunicazione, se non si superano i limiti della zonizzazione comunale, o dalla documentazione di impatto acustico redatta da un tecnico competente in acustica, con l’indicazione delle misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore. Istanza e documentazione devono essere presentate contestualmente. ■ Spettacolo viaggiante oltre le 200 persone. Il punto 82 della Tabella A riguarda i luna park più grandi, i centri di intrattenimento per famiglie
ANESV INFORMA (FEC),e i parchi di divertimento, tematici, acquatici e faunistici. Anche in questo caso è prevista l’Autorizzazione, con licenza di cui agli articoli 69 e 80 TULPS, tramite istanza al SUAP, corredata da Comunicazione o documentazione di impatto acustico per la diffusione di musica, a seconda che si rientri, o si superino, i limiti imposti dal Comune. Citata tra i riferimenti normativi la L. 337/1968
ti, ferme restando le disposizioni sanitarie vigenti, da una relazione tecnica di un professionista iscritto nell’albo degli ingegneri o nell’albo degli architetti o nell’albo dei periti industriali o nell’albo dei geometri che attesta la rispondenza del locale o dell’impianto alle regole tecniche stabilite con decreto del Ministro dell’interno”.
In sostanza, per l’autorizzazione di spettacoli con capienza inferiore a duecento persone non serve ■ Ma c’è un problema! L’articolo 4, comma 1 lett. c) del D. Lgs. 222/2016 più, il parere della Commissione di vigilanza sui lomodifica il D.P.R. 331/2001 e recita “1. Al regio de- cali ed “impianti” di spettacolo. Esso viene sostituito creto 6 maggio 1940, n. 635, recante «Approvazione integralmente dal parere del professionista abilitato. del regolamento per l’esecuzione del testo unico 18 giugno 1931, n. 773, delle leggi di pubblica sicurezza, Allora perché la Tabella A, annessa al decreto legislativo, non riporta questa novità applicandosono apportate le seguenti modificazioni: la anche allo spettacolo viaggiante? Si tratta di …omissis… c) al secondo comma dell’articolo 141, dopo le paro- una disparità di trattamento tra lo spettacolo viagle «inferiore a 200 persone», sono aggiunte le se- giante e le altre attività di spettacolo che il TULPS non contempla. In sostanza, la Tabella A fa dire al guenti: «il parere»”. Dunque il testo aggiornato dell’articolo 141 del Re- Testo Unico ciò che lo stesso non dice. Sono in corso golamento di applicazione TULPS diventa “Per i approfondimenti con il Ministero dell’interno, per locali e gli impianti con capienza complessiva pari verificare cosa sia accaduto nelle tante trasformao inferiore a 200 persone, il parere, le verifiche e gli zioni che questa Tabella ha subito, prima di essere accertamenti di cui al primo comma sono sostitui- pubblicata in Gazzetta Ufficiale. ■
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DISTRIBUTORI AUTOMATICI MECCANICI: ESONERO DAGLI OBBLIGHI DELLE VENDING MACHINE PER QUELLI DI PALLINE, GADGET ECC… DISTRIBUTORI AUTOMATICI MECCANICI: NIENTE SCHEDA PER LA REGISTRAZIONE DEGLI INCASSI E TRASMISSIONE TELEMATICA DEGLI INCASSI PER DISTRIBUTORI DI PALLINE, GADGET E DOLCIUMI. UNA BELLA CONQUISTA, OTTENUTA DALL’ANESV.
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per le lavanderie automatiche, gli autolavaggi a gettone, e gli skipass, equiparati a titoli di viaggio. Una buona notizia per molti contesti, tra i quali i parchi giochi, il luna park e tanti contesti ludici, quali stabilimenti balneari, bar e pubblici esercizi o attività turistiche. I distributori automatici di palline, gadget – in comodato d’uso o di proprietà – possono continuare ad essere gestiti senza problemi.
Con Risoluzione 116 del 21 dicembre 2016, è stato chiarito, tra l’altro che “a. sono escluse dall’obbligo previsto dall’articolo 2, comma 2, del D.lgs. n. 127 del 2015 tutte quelle ipotesi in cui: 1) non si è in presenza di un distributore automatico, così come sopra descritto (si pensi, ad esempio, ai tradizionali distributori meccanici di palline contenenti piccoli giochi per bambini, privi di allacciamento elettrico e di una scheda elettronica che controlla l’erogazione – diretta o indiretta – e memorizza le somme incassate);”. Liberati dall’obbligo anche i distributori di gettoni per pagamenti di pedaggi autostradali, erogazione di titoli di viaggio e simili (biglietti dei mezzi pubblici, parchimetri ecc.) e tutti i casi in cui “l’acquisto di gettoni poi inseriti in altre macchine per farle funzionare o alla ricarica di chiavette” come, ritengo, gli apparecchi che erogano gettoni
A proposito, come si gestiscono questi distributori automatici? Ci viene in aiuto la risposta ad un quesito, resa dalla regione Toscana “Come giustamente rilevato dalla Circolare Ministeriale 3130 del 18/4/2005, la distribuzione di oggetti (es. palline di plastica contenenti oggetti di varia natura), in maniera casuale, mediante apparecchio meccanico funzionante con inserimento di moneta corrente, , non deve considerarsi quale attività di vendita al dettaglio, in quanto l’oggetto restituito ha carattere di casualità, per cui non rientra nella fattispecie delle forme speciali di vendita disciplinate dalla L.R. 28/2005 (ex art. 17 del D.lgs. 114/98, disapplicata in Toscana). La circolare ministeriale citata inoltre chiarisce che: “detti distributori sono strutturati in modo che l’acquisizione dell’oggetto auspicato è assolutamente casuale e non correlata alla capacità dell’utente che utilizza il distributore, senza peraltro che si possa parlare dell’esistenza di “alcuna prova di abilità”, ragione per cui appare eccessivo il riferimento al TULPS in quanto all’art. 110, comma 7 si parla solo di apparecchi da
DI MAURIZIO CRISANTI
opo l’incontro alla Direzione Generale dell’Agenzia delle entrate, ecco il chiarimento atteso. Con una consulenza giuridica che pubblichiamo, l’Agenzia ha confermato che non sono soggetti agli obblighi di cui all’articolo 4 del Dl 193/2016 - che prevede la memorizzazione elettronica e successivo invio telematico dei corrispettivi - relativamente alle “cessioni di beni o prestazioni di servizi tramite distributori automatici”. Si rendeva quindi necessaria una chiarificazione circa l’ambito di applicazione di tale obbligo.
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LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
ANESV INFORMA gioco dove è preponderante l’aspetto relativo all’abilità del giocatore. A nostro avviso l’apparecchio potrà dunque essere posizionato senza ricorrere ad alcuna comunicazione od autorizzazione. Nel caso in cui venga installato su suolo pubblico dovrà essere richiesta la concessione del suolo, temporanea o permanente con il rispettivo pagamento della Tosap (Tassa Occupazione Suolo Pubblico)”. (fonte: Omniavis.it)
gno 2016 – è stato chiesto di chiarire l’applicazione della disciplina ivi contenuta ai distributori automatici di biglietti per il trasporto e, eventualmente, per la sosta regolamentata e similari.
SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA A parere dell’istante le biglietterie automatiche per il trasporto (treno, aereo, pullman, bus, metro, ecc.) e quelle per la sosta regolamentata (parcheggi nelle c.d. “strisce blu”) non rientrerebbero nell’ambito di applicazione della norma poiché tali apparecchiature non sono distributori automatici, né di beni, né RISOLUZIONE N. 116 /E di servizi, bensì “biglietterie automatizzate” che riDirezione Centrale Normativa lasciano titoli equiparati, ai fini fiscali, ai documenti OGGETTO: Consulenza giuridica. (Distributori au- certificativi dei corrispettivi (scontrino/ricevuta). tomatici di biglietti di trasporto e titoli di sosta – invio telematico dei corrispettivi – Art. 2 comma 2 del PARERE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE D.lgs. n. 127 del 2015). In attuazione della delega conferita al Governo Con la richiesta di consulenza giuridica specificata dall’articolo 9, comma 1, lettere d) e g), della L. n. in oggetto, concernente l’interpretazione dell’art. 2 23 del 2014, per un sistema fiscale più equo, traspacomma 2 del D.lgs. n. 127 del 2015, è stato esposto il rente e orientato alla crescita, è stato emanato il seguente QUESITO D.lgs. n. 127 del 2015 in tema di “Trasmissione teAlla luce delle modifiche normative recate, dal D.L. lematica delle operazioni IVA e di controllo delle n. 193 del 22 ottobre 2016, all’articolo 2, comma 2, cessioni di beni effettuate attraverso distributori del D.lgs. n. 127 del 2015 – in applicazione del quale automatici”. Tra le disposizioni ivi contenute, l’arera già stato emesso il provvedimento del Direttore ticolo 2, comma 1, prevede che «A decorrere dal 1° dell’Agenzia delle entrate prot. n. 10280 del 30 giu- gennaio 2017, i soggetti che effettuano le operazioni
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ANESV INFORMA di cui all’articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, possono optare per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi di cui agli articoli 2 e 3 del predetto decreto». Il successivo comma 2, – così come modificato dall’articolo 4, comma 6, lettera a), del D.L. 22 ottobre 2016, n. 193, convertito con modificazioni nella Legge 1 dicembre 2016, n. 225 – stabilisce, invece, che: - dal 1° aprile 2017 la trasmissione telematica dei corrispettivi di cui al comma 1 è obbligatoria «per i soggetti passivi che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi tramite distributori automatici»; - «con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate possono essere stabiliti termini differiti, rispetto al 1° aprile 2017, di entrata in vigore dell’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi, in relazione alle specifiche variabili tecniche di peculiari distributori automatici». Il comma 5 del medesimo articolo, dispone, infine, che «La memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica di cui ai commi 1 e 2 sostituiscono la modalità di assolvimento dell’obbligo di certificazione fiscale dei corrispettivi di cui all’articolo 12, comma 1, della legge 30 dicembre 1991, n. 413, e al decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1996, n. 696. Resta comunque fermo l’obbligo di
emissione della fattura su richiesta del cliente». Attraverso l’espresso riferimento, senza distinzione alcuna, alle “prestazioni di servizi” – con perfetta corrispondenza rispetto alla qualificazione di distributori automatici riportata nel provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 10287 del 30 giugno 2016 – il legislatore ha chiarito come la “cessione di beni” inizialmente prevista in via esclusiva dall’articolo 2, comma 2, del D.lgs. n. 127, sia sempre stata da intendere in senso economico e, dunque, siano da ricomprendere in tale dizione anche le prestazioni di servizi vere e proprie, nonché quelle “distribuzioni” di generi, quali bevande ed alimenti, che sono più propriamente da qualificarsi, sotto il profilo IVA, come somministrazioni e, quindi, prestazioni di servizi (cfr. l’articolo 3, comma 2, n. 4 del D.P.R. n. 633 del 1972). Non intervenendo sul comma 5, peraltro, il legislatore ha implicitamente confermato che l’obbligo di invio dei dati dei corrispettivi, pur sostitutivo delle ordinarie modalità di certificazione dei corrispettivi incassati tramite distributori automatici, non ha inciso sulle regole ad esse alternative, quali l’obbligo di emissione di fattura dietro richiesta del cliente, ovvero quelle previste da altre leggi speciali (come, ad esempio, i D.M. 30 giugno 1992 e 30 luglio 2009 in tema di documenti di viaggio relativi ai trasporti urbani di persone e dei documenti di sosta relativi ai parcheggi veicolari).
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Ai fini dell’applicazione delle disposizioni sopra richiamate, si ritiene opportuno chiarire che, in linea generale, per “distributore automatico” si intende un apparecchio che, su richiesta dell’utente, eroga prodotti e servizi ed è costituito almeno dalle seguenti componenti hardware, garantendo un collegamento automatico tra loro: 1. uno o più sistemi di pagamento; 2. un sistema elettronico – dotato di un processore e una memoria – capace di processare i dati delle transazioni e memorizzarli; 3. un erogatore di beni e/o servizi. Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 30 giugno 2016 è stata disciplinata una prima soluzione transitoria valida per i distributori automatici che presentano le caratteristiche tecniche descritte nel medesimo provvedimento, ossia dotati di: a) una o più “periferiche di pagamento”; b) un “sistema master”, ossia un sistema elettronico dotato di CPU e memoria, capace di raccogliere i dati dalle singole periferiche di pagamento e memorizzarli; c) un erogatore di prodotti o servizi; d) una “porta di comunicazione” capace di trasferire digitalmente i dati ad un dispositivo atto a trasmettere gli stessi al sistema dell’Agenzia delle entrate. Pertanto, dal 1° aprile 2017 tutti i soggetti passivi che effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi tramite “distributori automatici” dotati delle predette caratteristiche, sono tenuti alla memorizzazione elettronica e alla trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi. Diversamente, per i soggetti che utilizzano distributori automatici non dotati, alla data del 1° aprile 2017, di tali caratteristiche e, in particolare, privi della “porta di comunicazione” di cui al precedente punto d), gli obblighi richiamati decorreranno dalla data stabilita con successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, il quale ne definirà anche le peculiari regole tecniche. Alla luce del quadro normativo sopra delineato, emerge, altresì, che: a. sono escluse dall’obbligo previsto dall’articolo 2, comma 2, del D.lgs. n. 127 del 2015 tutte quelle ipotesi in cui: 1) non si è in presenza di un distributore automatico, così come sopra descritto (si pensi, ad esempio, ai tradizionali distributori meccanici di palline contenenti piccoli giochi per bambini, privi di allacciamento elettrico e di una scheda elettronica che controlla l’erogazione – diretta o indiretta – e memorizza le somme incassate); 2) un apparecchio distributore non eroga direttamente (come avviene, invece, ad esempio, per cibi e bevande) o indirettamente (si pensi all’acquisto di gettoni poi inseriti in altre macchine per farle funzionare o alla ricarica di chiavette) beni/
ANESV INFORMA servizi, ma fornisce solo l’attestazione/quantificazione di servizi resi in altro modo o tempo (come avviene, ad esempio, per i pedaggi autostradali); b. non possono rientrare nell’obbligo di memorizzazione ed invio telematico dei corrispettivi i distributori dei biglietti di trasporto e di sosta, per i quali gli apparecchi automatici non solo fungono da mero strumento di pagamento di un servizio che sarà reso altrimenti, ma erogano ciò che a tutti gli effetti null’altro è se non una certificazione fiscale di tale servizio (cfr. gli articoli 12, comma 1, della L. n. 413 del 1991 e 1, comma 1, del D.M. 30 giugno 1992), risultando del tutto illogico duplicare una stessa attività (ossia la certificazione del corrispettivo reso per il servizio, prima con l’emissione del biglietto e, poi, con l’invio telematico degli stessi dati). È opportuno ricordare, in questo senso, che, invece, le “vending machine” erogano beni e servizi direttamente, senza rilasciare alcun titolo certificativo. Peraltro, nel caso dei biglietti di trasporto e/o di sosta veicolare, anche la disciplina fiscale delle apparecchiature è peculiare. Infatti, ai sensi dell’articolo 2, comma 3, del D.M. 30 giugno 1992, «Le apparecchiature atte alla emissione o che consentono la riutilizzazione dei titoli di viaggio di cui al presente articolo devono registrare le operazioni eseguite su un giornale di fondo costituito da un apposito supporto cartaceo predisposto da tipografie autorizzate dal Ministero delle finanze ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 6 ottobre 1978, n. 627, e successive modificazioni». Il successivo comma 4 dispone, poi, che «Il supporto cartaceo di cui
FEE 2017, LA NUOVA FIERA DEL SANO AMUSEMENT CHE SARÀ ANCHE STRUMENTO DI INFORMAZIONE PUBBLICA
al comma precedente deve contenere una propria numerazione lungo uno dei bordi, oltre la espressa dizione “giornale di fondo”, nonché i dati identificativi della tipografia e gli estremi della autorizzazione alla stampa. Questi ultimi dati possono essere apposti anche sul retro del supporto stesso». Il D.M. del 30 luglio 2009, infine, nell’aggiornare le caratteristiche dei biglietti di trasporto e di parcheggio, ha equiparato la gestione dei dati fiscali memorizzati dalle macchine emettitrici dei titoli di trasporto a quella dei titoli di parcheggio. Alla luce di quanto sopra, dunque, risultano escluse dagli obblighi previsti dall’articolo 2, comma 2, del D.lgs. n. 127 del 2015, le biglietterie automatiche per il trasporto (treno, aereo, pullman, bus, metro, ecc.) e quelle per la sosta (regolamentata – parcheggi nelle c.d. “strisce blu” – e non regolamentata), come pure le altre che possono essere ricondotte nell’alveo delle stesse – cfr., ad esempio, le apparecchiature che consentono l’acquisto di skipass, i quali, in base alla citata L. n. 413 del 1991 e al D.M. 30 giugno 1992 sono a tutti gli effetti titoli di viaggio (si veda, ad esempio, l’articolo 2, comma 1, del medesimo D.M. secondo cui «È, altresì, biglietto di trasporto ai sensi del presente decreto il titolo di viaggio costituito da un supporto con banda magnetica o con microprocessore, anche interattivo, suscettibile di riprogrammazione per ulteriori utilizzi»). ■ Le Direzioni regionali vigileranno affinché i principi enunciati e le istruzioni fornite con la presente risoluzione vengano puntualmente osservati dalle Direzioni provinciali e dagli Uffici dipendenti (Roma, 21/12/2016). IL DIRETTORE CENTRALE (firmato digitalmente).
“La quasi totalità della filiera del puro intrattenimento ha abbracciato il progetto FEE, vedendovi una propria specifica manifestazione più rispecchiante la nostra identità” ha sottolineato Roberto Marai di Faro Games, uno dei promotori della fiera di Riccione. “Noi aziende del puro amusement ci teniamo a ciò che siamo e al messaggio di intrattenimento sano e per tutti (minori compresi) che Riccione, 27 febbraio 2017 - L’automatico italiano ha una nuova fiera promuoviamo attraverso i nostri prodotti. Tutte le tipologie di gioche lo rappresenta e lo mette in vetrina: si chiama Family Enter- chi con payout in denaro sono un mondo completamente diverso tainment Expo (FEE) e la sua prima edizione si svolgerà dal 17 al dal nostro, così come è fuori dalla realtà dei fatti immaginare ludo19 marzo 2017 presso il Palazzo Congressi di Riccione (provincia patie o danni psicologici legati all’utilizzo della tipologia di apparecdi Rimini). chi che noi trattiamo”. Come suggerisce il suo stesso nome, la manifesta“Lo spirito che guida promotori e partecipanti a FEE 2 0 1 7 zione ha come tratto specifico che la differenzia 2017 non è solo quello di mostrare una nostra presa da altre fiere italiane del comparto gaming, il condi posizione rispetto ad anni di promesse mancate centrarsi esclusivamente su tutto quanto è l’inda parte della politica in merito a un adeguamento trattenimento puro rivolto alle famiglie per sale FAMILY ENTERTAINMENT EXPO della normativa italiana sui comma 7 che è essengiochi, bowling, FEC (family entertainment cenziale al rilancio del comparto” ha voluto sottolineter) e realtà simili. Gli operatori professionali che visiteranno FEE are Marai. “La fiera si pone anche come ‘canale’ di informazione avranno quindi modo di vedere e provare il meglio dei prodotti rivolto alle istituzioni e all’opinione pubblica per fare chiarezza amusement-only (i cosiddetti ‘comma 7’, secondo la legge italiana) intorno al puro intrattenimento”. proposti dalle aziende leader del comparto in Italia - costruttori A questo scopo è in programma per domenica 19 marzo un convee distributori dei maggior brand internazionali: ticket redemption, gno a ingresso libero (per operatori e non) per fare il punto sull’asimulatori, videogiochi, flipper, kiddie ride, calciobalilla, accessori musement puro in Italia oggi. Si approfondiranno le problematiche e componentistica (per esempio, gettoniere, contamonete, sistemi del comparto e i pregiudizi che lo circondano, sensibilizzando quindi cashless, erogatori di ticket e mangiaticket) con più di qualche no- sul tema anche l’opinione pubblica. Tra i relatori del convegno rapvità presentata per la prima volta in Italia. L’organizzazione della presentanti dell’industria, esponenti politici, uno studio legale e 12 LO SPETTACOLO gennaio febbraio 2017 rassegna fieristica è a cura diVIAGGIANTE Facto Edizioni. uno psicologo. (Info: info@feexpo.it – www.feexpo.it)
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NATALE ALLA CASA DI RIPOSO DI SCANDICCI
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o scorso 17 dicembre si è svolto il tradizionale scambio di auguri con gli ospiti della Casa di Riposo di Scandicci. Per l’ANESV era presente il presidente nazionale Massimo Piccaluga e il presidente ANESV Toscana Sauro Martini, che hanno salutato l’Assessore
14 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
Capitani del Comune di Scandicci, il presidente Agis Toscana Giovanni Lippi, il presidente del Consiglio di Quartiere Q4 di Firenze Dormentoni, la comandante dei Vigili Urbani dell’Impruneta Simonetta Piani. Tra gli esercenti anche esponenti delle famiglie Martini, Savastano, Moruzzi, De Bianchi, e Lupetti. ■
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DUE FIERE PER DUE SETTORI? LA CRISI DOVUTA AL VUOTO NORMATIVO, COLMATO DALLE LEGGI REGIONALI NUVOLE TEMPORALESCHE SUL SETTORE DEGLI APPARECCHI AUTOMATICI CHE EROGANO PUNTI, I FAMOSI TICKET REDEMPTION.
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a anni questi apparecchi sono stati vietati ai minori di 18 anni in Valle d’Aosta, mentre più recenti sono gli analoghi divieti della Regione Friuli Venezia Giulia e della Regione Emilia Romagna, che ha un impatto particolarmente forte sulle tradizionali sale giochi per ragazzi e famiglie – senza slot e VLT – presenti in tutte le località della Riviera romagnola. Cosa accade? Che si assimilano due settori diversi, come se i giochi Ticket Redemption fossero una versione per bambini delle slot machine con premi in denaro. Eppure la differenza è sostanziale, i primi consentono di mettere alla prova i propri riflessi e l’abilità, mentre le slot e VTL con vincita in denaro erogano vincite basate solo sulla fortuna del giocatore. Bambini, ragazzi e famiglie che giocano per divertimento vengono così assimilati ai frequentatori delle sale per il gioco d’azzardo – lecito, per carità - ma al centro di polemiche per il fenomeno della ludopatia, che desta allarme sociale. Dunque i due settore sono separatati dalla tipologia di premio – oggettistica contro denaro – e dalle motivazioni del giocatore, che sfida i propri riflessi o scommette invece sulla propria fortuna. 16 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
Sulla costa romagnola nel mese di marzo si terranno, per la prima volta, due momenti espositivi: il primo è la tradizionale Enada Primavera, fiera internazionale organizzata da Sapar e Rimini Fiera, che propone il gioco automatico, senza premi o con possibilità di raccogliere punti, accanto al settore del gioco con vincite in denaro, la cui dimensione degli stand, fino a 20 volte più grande di quelli che espongono kiddie rides o apparecchi a ticket, fa subito comprendere ai visitatori quali siano i rapporti di forza tra i due mercati. Alcuni marchi molto noti del panorama italiano esporranno invece gli apparecchi per le sale giochi, stabilimenti balneari e parchi divertimento, a Riccione, al Palazzo dei Congressi. Si chiamerà Family Entertainment Expo. A volte la divisione di un settore presta il fianco ad indebolirne la rappresentanza. In questo caso tuttavia c’è la volontà degli operatori di segnare la linea di confine tra il gioco per famiglie e il gioco con vincite in denaro. Se nelle interviste di alcuni consiglieri regionali si legge che la sala giochi che offre soggetti a dondolo, pesche verticali e giochi di abilità costituisce una sorta di avviamento al gioco con vincita in denaro – assunto privo
di logica e senza basi statistiche – forse è giunto il momento di rendere evidente la differenza tra gioco di abilità e gioco aleatorio, entrambi leciti ma con diverso impatto sociale. Il problema è il valore dei premi? Si dia a questi apparecchi una regolamentazione omogenea, chiesta da anni al Governo e sempre “in corso di emanazione”, e alle Regioni una discrezionalità nel regolamentare il settore, vincolata però a criteri logici ed uniformi. Quanto ai punti cumulativi, una sala giochi è davvero così diversa, quanto a dinamiche di acquisto e tecniche di incentive marketing, dal supermercato, libero di effettuare raccolte punti e proporre premi consistenti, come i tavoli da ping pong per esterno del valore di alcune centinaia di euro? Come capita spesso in questo Paese, anche nel gioco automatico si fa di ogni erba un fascio, mettendo in crisi un settore che fa divertire un pubblico familiare, per limitare l’espansione di veri e propri casinò, con centinaia di slot machine e apparecchi videolottery. La nostra rivista sarà presente ad entrambe le manifestazioni, perché il gioco delle famiglie, presente da decenni nei luna park e nelle sale giochi dei parchi di divertimento, merita il rispetto che si dà ad altre attività imprenditoriali, prive di impatto negativo sulla società. (M.C.) ■
CORSI DI AGGIORNAMENTO ANTINCENDIO DELL’ANESV PUGLIA E BASILICATA
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olti esercenti pugliesi hanno sostenuto il corso per addetto antincendio da tempo, ed era necessario effettuare il prescritto aggiornamento. In gennaio quindi si sono tenuti i corsi per formare gli esercenti, organizzati dall’AVESV Puglia Basilicata. ■
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PARCHI DI DIVERTIMENTO
PARCHI DI DIVERTIMENTO: IL RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO LA QUALITÀ PAGA? E A CHE PREZZO? QUELLO CHE OFFRONO I PARCHI DI DIVERTIMENTO ITALIANI E STRANIERI È UN RAPPORTO CORRETTO? DI ROBERTO CANOVI (PARKSMANIA.IT)
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ricing: per i consumatori italiani i parchi sono sempre cari! - È il biglietto d’ingresso (non paragonabile se non tra parchi e altre forme di divertimento) o gli extra come food, parking e merchandise (paragonabili fuori settore) la fonte di questo malcontento? E nel confronto “Italia vs Europa” perché i parchi divertimento italiani non riescono a raggiungere il livello dei prezzi europei? Questo il titolo di uno degli argomenti trattati durante i due giorni di Tavole Rotonde svoltesi nel corso dell’Evento Parkmania Awards 2016 il 13 e 14 ottobre a Movieland Park - Canevaworld Resort. E quelle che seguono sono alcune riflessioni legate a quanto emerso durante il dibattito. È innegabile che in momenti di crisi come quello che stiamo attraversando, che colpisce in particolar modo le famiglie - target principale di riferimento dei parchi - ogni singolo euro assume un’importanza maggiore rispetto al passato. Ma se andiamo ad analizzare alcuni degli aspetti che verranno evidenziati di seguito, probabilmente la maggioranza dei lettori converrà che in realtà il prodotto “parco di divertimenti” in linea di massima non è affatto caro, anzi. Ma poi entra in gioco un secondo fattore fondamentale, che è la qualità del prodotto offerto. 18 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
IL COSTO/ORA DEL DIVERTIMENTO Quanto costa il biglietto di un concerto? Se vogliamo prendere ad esempio i miti, per l’esibizione del “boss” - Bruce Springsteen - tenutosi il 16 luglio scorso nella cornice del Circo Massimo di Roma, il costo dei biglietti era fissato a 85 euro, mentre per i Rolling Stones, tenutosi l’anno scorso, era di 78 euro. Il biglietto giornaliero a Disneyland in California il “boss” dei parchi - costa dai 95 ai 119 dollari più le tasse (7,5%) e quindi se ne deduce che il costo/ ora di un concerto di altissimo livello è quantificabile in circa 40 euro (2 ore di show), mentre quello all’interno di un parco di divertimenti americano di parimenti livello si ottiene dividendo le 11/16 ore di apertura (a seconda della stagione) per il costo medio: 110:13= 8,5 dollari l’ora (meno di 8 euro). Quanto costa uno Skypass giornaliero? Per circa 8 ore di apertura piste i prezzi variano, a seconda della stagione e del comprensorio sciistico, dai 30 ai 45 euro circa: poco meno di 5 euro/ora. E un ombrellone con due lettini in spiaggia? Si può arrivare anche a superare i 40 euro, oltretutto considerando che non stiamo parlando di Tahiti o Bora Bora, ma di
BUMPER PARCHI DI DIVERTIMENTO
La Qualità, questa sconosciuta? Ma allora sono gli italiani ad essere perennemente sul piede di guerra quando si tratta di aprire il portafogli? O sono le strutture italiane che non rispondono pienamente alle esigenze degli ospiti? Dipende. Se è assolutamente vero che l’assioma “Il Parco di Divertimenti è caro” è ben radicato nella mentalità italiana, allo stesso tempo è necessario riconoscere che a fronte di un’esperienza veramente memorabile la lamentela è solo di tipo preventivo perché nel passaparola successivo alla visita la frase tipica è “Sicuramente caro, ma ne valeva la pena”. Un esempio clamoroso, nel bene e nel male, può essere fornito da Disneyland Paris, che fino a qualche anno fa riscontrava un grande successo presso il pubblico proveniente dalla Penisola, che era di-
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- pur con tutto il rispetto - Jesolo Lido, Rimini, Follonica o Forte dei Marmi. Nel caso dei parchi, se moltiplichiamo il tutto per 4 persone - la famiglia tipo - si raggiungono cifre decisamente elevate e comprensibilmente non alla portata di tutti. Questo non significa però che il costo sostenuto da un singolo per usufruire dell’offerta di un parco sia maggiore rispetto agli esempi che abbiamo appena riportato. Almeno per quanto riguarda il biglietto d’ingresso. Se poi scendiamo di livello, ad esempio all’interno della realtà italiana, scopriremo come il costo/ ora si abbassa ulteriormente. Una giornata a Gardaland, punto di riferimento del settore, costa prezzo ufficiale di listino - 33 euro, ma poi si scende decisamente con i biglietti a data fissa o con le immancabili promozioni. Questo significa che un’ora nel parco gardesano ad ottobre - 8 ore di apertura - costa 4 euro con la teorica tariffa piena. E durante l’apertura prolungata estiva, ancora meno. Il prezzo medio di un parco acquatico in Italia si aggira, per 8 ore di apertura, dai 15 ai 25 euro, con punte al ribasso per i parchi più piccoli e il top di gamma, Aqualandia, che sale a 31 euro per un adulto. Considerando però per quest’ultimo una promozione con sconto di 3 euro ampiamente diffusa presso gli esercizi commerciali del territorio, si scende a 28 euro. Questo significa 3,5 euro/ora per usufruire di quello che ormai da molti viene considerato il migliore parco acquatico d’Europa. Se poi vogliamo aggiungere le spese - peraltro facoltative - derivanti da parcheggio (4 euro), armadietto (4 euro) e ombrellone + mini-cassaforte + 2 lettini (8 euro) - da suddividere per una media di 3 persone - ecco che dobbiamo aumentare di 0,70 cent, per raggiungere i 4,20 euro l’ora all’interno della struttura acquatica italiana in cui si può vivere la migliore esperienza in assoluto.
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PARCHI DI DIVERTIMENTO
sposto a spendere cifre notevoli per il volo, l’hotel e l’ingresso. Un po’ meno per il Food & Beverage, sempre caratterizzato da costi spropositati in relazione alla qualità decisamente pessima dello stesso. Ma la “magia” che si respirava al suo interno e la qualità intrinseca delle pur poche attrazioni presenti e di parte dei suoi hotel, giustificava un costo/ ora ben superiore alla media. Poi, il deciso crollo di qualità nel servizio, nei membri del cast, nelle attrazioni e negli hotel, ha decretato nell’ultimo triennio una preoccupante disaffezione da parte del pubblico, italiano e non. Oggi una visita a Disneyland Paris non è più appetibile come prima per l’intero bacino di utenti europei proprio perché il rapporto qualità/prezzo risulta assolutamente spropositato in negativo nonostante le ormai quasi disperate offerte promozionali “civetta” che vengono messe ripetutamente in atto. Ed ecco che il confronto con Europa Park, che ormai da oltre 10 anni sta registrando indici di crescita percentuale ineguagliati dalle altre strutture del mercato occidentale, diventa impietoso. Con i suoi 5 milioni di ospiti, a salire, il parco tedesco sta indicando la strada a tutti gli altri. Attrazioni coinvolgenti e numerose, scenografia di altissimo livello, ristorazione varia e di qualità, professionalità dei membri del cast, pulizia e servizi sempre all’altezza. Qualcuno potrà obiettare che tutto questo provoca costi di gestione molto alti. E infatti molte realtà - non solo in Italia - preferiscono intervenire tagliando i costi per il personale e la sua formazione, per le nuove attrazioni, per la manutenzione, per gli spettacoli e per i servizi. Si innesca però in questo modo un circolo vizioso diabolico. Il pubblico sa riconoscere il vero valore di un prodotto e inizia a perdere d’interesse. Allo stesso tempo la necessità di mantenere gli stessi numeri di affluenza costringe il parco ad operare la politica del “sottocosto” alle biglietterie ripromettendosi di “forzare” poi gli ospiti ad aumentare la spesa all’interno del parco, ma senza offrire effettivamente maggiore servizio e qualità. Anzi, irritando ancora maggiormente i visitatori e sabotandone dunque l’Esperienza. Ecco dunque che l’equazione minori costi = minore qualità è prontamente servita. 20 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
La Qualità ha infatti un costo elevato per chi deve offrirla, ma come dimostrato ad esempio da Puy du Fou in Francia e Phantasialand in Germania - oltre allo stesso Europa Park - paga decisamente in termini sia di incremento in affluenza, sia come spesa media pro capite all’interno del parco stesso. E non stiamo affatto parlando di strutture che applicano il “sottocosto”. Questo il listino a prezzo pieno, ma le agevolazioni come ad esempio la vendita online, fanno scendere solo di pochi euro il costo effettivo per l’acquirente: ■ Europa Park - Giornaliero Adulti: 43,50 euro Bambini (4- 11) 38,50 euro ■ Puy du Fou - Giornaliero Adulti: 37 euro - Bambini (5- 13) 26 euro ■ Phantasialand - Giornaliero Adulti: 45 euro Bambini (4-11) 29 euro I tre parchi indicati spiccano nel panorama europeo per qualità di prodotto, anche se Puy du Fou si discosta notevolmente dalla tipologia di offerta degli altri due. In termini assoluti l’offerta del parco francese non ha eguali in quanto si basa su rappresentazioni a tema storico indoor e outdoor che possono tranquillamente rivaleggiare - e spesso vincere - con le migliori produzioni di Las Vegas, Universal Studios e Disney in quanto a spettacolarità, livello di performance e numero di membri del cast. Ma non copre il target dei teenagers, anche se in questo caso è un bene. Anche l’atmosfera che viene creata dalle scenografie presenti in alcune land del parco è di assoluto livello, mentre l’evidente tallone d’Achille di questo gioiello da 2 milioni di ospiti l’anno è rappresentato dal comparto Food, assolutamente piatto e sostanzialmente pessimo. Non è infatti un caso che la spesa media per il F&B sia decisamente bassa, frutto comunque anche della poca propensione dei francesi - target pressoché unico del parco - per le lunghe soste a tavola. Phantasialand ha il suo punto di forza soprattutto nelle scenografie, che addirittura in alcune land superano qualsiasi altro concorrente in Europa. Questo significa che la percentuale di spesa destinata alla scenografia di contorno rispetto al costo dell’attrazione pura, a volte raggiunge quasi il 50%. E stiamo parlando di investimenti compresi tra i 10 e i 20 milioni di euro per ogni singolo caso. Per quanto riguarda il F&B ci si attesta invece su livelli tutto sommato normali, ma che comunque permettono al parco di avere un molto positivo riscontro
PARCHI DI DIVERTIMENTO in termini di spesa procapite, soprattutto per quanto riguarda il cosiddetto street food, storicamente molto amato dal pubblico tedesco dei parchi. Dove invece la spesa pro capite interna da F&B raggiunge livelli assolutamente inimmaginabili, che si sommano al biglietto di ingresso, al parcheggio e al merchandise, è a Europa Park. Alcuni anni fa Roland Mack - membro più rappresentativo della famiglia che detiene la proprietà del parco - affermava che si potesse raggiungere come obiettivo l’incasso di 1 euro per ogni ora di permanenza di ogni singolo ospite all’interno del parco. Oggi, pur senza disporre di dati ufficiali forniti dal parco, si può tranquillamente affermare che questo obiettivo è stato ampiamente superato. Come? ■ Enorme numero di punti ristoro, dal piccolo chiosco al grande ristorante alla carta o self-service, dislocati in ogni area del parco ■ Servizio molto veloce (poca attesa in coda) derivante da un realmente congruo numero di persone impiegate sia on stage (lato ospite) che backstage (cucina e servizi) ■ Ambienti fortemente tematizzati. Se si escludono infatti i piccoli chioschi, che sono sempre comunque ben inseriti nella tematizzazione delle aree, ogni ristorante/self-service presenta caratteristiche scenografiche di grande impatto ■ Pluralità di offerta: la diversificazione degli ali-
menti proposti all’ospite è non solo notevole, ma in diversi casi anche fortemente legata all’area tematica in cui vengono inseriti Alla luce di questi esempi virtuosi - ma potremmo inserire a pieno titolo anche Aqualandia, che con la qualità scenografica e la pluralità d’offerta nella ristorazione ha gettato le fondamenta del suo grande successo in termini di apprezzamento da parte del pubblico - è sicuramente evidente come una giornata all’interno di queste strutture da parte di una famiglia di 4 persone può costare dai 150 agli oltre 250 euro escludendo i costi di viaggio e di eventuale alloggio. Una cifra importante, dunque. Ma, di contro, qual è il valore dell’esperienza vissuta? Un valore elevato e soprattutto perfettamente percepito, come dimostrano il numero di presenze, i giudizi espressi sui social media e attraverso il passaparola. Un valore dato dalla qualità della proposta e che qualifica una struttura del divertimento esattamente come accade per gli hotel. Parchi da 5 o 4 stelle superior, per cui gli ospiti sono disposti a spendere in misura maggiore. A suffragio però della tesi che sostiene come il pubblico italiano sia in ogni caso più incline al lamento - anche se a volte più che giustificato - rispetto agli ospiti stranieri, è doveroso sottolineare come ad Aqualandia oltre la metà dei fruitori provenga da altre Nazioni.
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PARCHI DI DIVERTIMENTO
QUANTO COSTA GESTIRE UN PARCO
La stragrande maggioranza delle persone che entrano all’interno di un parco non ha la più pallida idea di quanti e quali costi debba sobbarcarsi un gestore del mondo del divertimento. La convinzione generale è che il parco sia una fonte di guadagno stratosferica per la proprietà e se qualche caso si è anche verificato, il numero dei fallimenti è stato decisamente superiore. Spesso per incompetenza o presunzione del management anziché del modello di business, che infatti, se ben applicato, porta comunque risultati positivi a patto di non avere fretta. Il costo del biglietto d’ingresso, in realtà, a volte non permette nemmeno di raggiungere il break even (punto di pareggio) e il guadagno deriva dunque da merchandise, servizi e food & beverage, che possono in totale arrivare a coprire - a seconda della tipologia di parco - dal 20 al 35% del fatturato. I costi di una struttura del divertimento, oltre agli interessi sul debito, sono principalmente riconducibili a personale fisso e stagionale, energia elettrica, cast artistico, manutenzione ordinaria e straordinaria, marketing, acquisto e installazione attrazioni, scenografie, cura del verde, servizi di sicurezza, oneri burocratici e acquisto di prodotti vari, alimentari compresi. Si tratta di cifre che per i parchi maggiori molto spesso anche singolarmente raggiungono cifre a 6 zeri e che devono essere naturalmente trasferite sul biglietto di ingresso. Quanto più il parco offre servizi e attrazioni, tanto più le spese vive aumentano e di conseguenza la necessità di alzare i prezzi. Purtroppo non sempre vi è una giusta correlazione tra qualità e prezzo, ma è comunque in generale difficile in Italia trovare parchi mediocri che hanno prezzi troppo alti in relazione al costo del biglietto di ingresso. Quelli che valgono effettivamente poco, all’atto pratico costano parimenti poco.
tutto ha svalutato pesantemente il “prodotto parco” agli occhi dell’opinione pubblica. Il parametro di riferimento pre-visita è divenuto dunque il prezzo di ingresso e non il valore intrinseco della struttura. A prescindere.
INVESTIRE SULLA QUALITÀ
Con l’avvento di Internet e dei Social Media, al netto degli interventi dei purtroppo immancabili “imbecilli del web”, si è però evidenziato un potente alleato per i parchi che sapranno lavorare bene nell’immediato e nel futuro. E se i punti di riferimento - sempre compatibilmente con le risorse economiche a disposizione e il bacino di utenti potenziali - diventano i case history di Europa Park, Puy du Fou e Aqualandia, allora la soluzione risulta molto evidente. Il messaggio che veicolerà il marketing del parco sarà sempre più soverchiato e annullato su internet dal giudizio post-visita degli ospiti - o clienti, a seconda di come verranno trattati - e a poco serviranno sconti e promozioni se l’esperienza vissuta sarà stata negativa e successivamente divulgata. Scenografia, motivazione del personale unito a senso di appartenenza, manutenzione, pulizia, velocità di servizio, qualità e varietà nella ristorazione si possono riassumere molto semplicemente con “Prevenire le esigenze dell’ospite e preservarne in ogni modo la sua Esperienza di visita”. Un concetto più che mai valido ancora oggi, anche se espresso oltre 60 anni fa. Tutto questo ha, come abbiamo visto, un costo e come tutti i costi genera paura in chi deve sostenerli, specialmente in questo periodo di crisi e promozioni “sottocosto” da parte dei competitor. Ma, almeno a parere di chi scrive, si tratta di un passaggio assolutamente necessario anche solo per potere sopravvivere. Anche a costo, scusate il gioco di parole, di aumentare il costo del biglietto. Si tratterebbe anche di un segnale importante nei confronti di chi pensa che il prodotto offerto dal parNegli ultimi anni si è invece assistito, Gardaland in co di divertimenti abbia uno scarso valore, a patto primis e poi a ruota Mirabilandia, alla politica - vol- che contemporaneamente si proceda effettivamengarizzando - dell’Incentiviamo il numero degli in- te e non soltanto a parole sulla strada della qualità. gressi con le promozioni e poi all’interno facciamo in modo di obbligare i visitatori a spendere molto. Per questo motivo, a chiusura della Tavola RotonNon si tratta tanto di una critica, che in un regime di da tra parchi, chi scrive si è permesso di ricordare libero mercato non ha ragione di esistere, ma di una ai rappresentanti di oltre 40 strutture italiane che per il futuro “Non dovrete tanto avere paura di semplice constatazione di quanto è accaduto. In ogni caso questa politica non solo ha costretto alzare il prezzo d’ingresso, ma dovrete averne altre realtà minori ad adeguarsi per restare - pur nel tanta di non riuscire a offrire sufficiente qualità loro piccolo - competitive sul mercato, ma soprat- e servizio ai vostri ospiti”. ■ 24 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
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PARCHI DI DIVERTIMENTO
PREZZO, QUESTO SCONOSCIUTO IL PREZZO DEI BIGLIETTI DI INGRESSO NEI PARCHI DI DIVERTIMENTO: DIVERSE FILOSOFIE E METODI A CONFRONTO
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DI PAOLO VIARENGO
ei recenti incontri fra gli operatori dei parchi divert imento in occasione dei Parksmania Awards 2016, uno degli argomenti in agenda concerneva il prezzo dei biglietti di ingresso. Ne è scaturita una interessante discussione su un elemento che, ovviamente, riveste un carattere cruciale. Sulla materia le opinioni sono varie e diversificate: ■ Secondo alcuni il prezzo dovrebbe essere “alto” al fine di “massimizzare il profitto per gli imprenditori”. ■ Secondo altri i listini dovrebbero essere fissati a livelli altrettanto elevati, onde consentire la successiva implementazione di consistenti promozioni e tagli prezzo per stimolare la domanda. ■ Una ulteriore scuola di pensiero propende per i prezzi dinamici, Ryanair style. ■ Infine chi opera nelle regioni più svantaggiate del paese è sostenitore di listini “low cost”, in linea con lo specifico contesto economico. Circa i prezzi dinamici, per quanto mi consta sono solamente tre i parchi italiani che adottano tale strategia. La materia è alquanto complessa a le esperienze nel nostro Paese non consentono a mio avviso di arrivare ad una conclusione. Secondo i sostenitori della teoria la tecnica avrebbe molteplici vantaggi fra cui la possibilità di destagionalizzare gli ingressi, di contrastare gli effetti del meteo, di consentire una migliore programmazione delle
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operations rendendo più precise le previsioni di ingressi, di applicare un prezzo più congruo alla momentanea offerta del parco. Secondo i detrattori invece i prezzi dinamici mal si sposano con l’offerta di un servizio sostanzialmente illimitato, a differenza di quanto avviene per un trasporto aereo o di un hotel evidentemente soggetti a contenute disponibilità. Sempre secondo questi, l’utilizzo dei prezzi dinamici mal si concilierebbe inoltre con la contemporanea presenza di una politica commerciale in cui il trade avrebbe una sua rilevanza. Tutte cose condivisibili, da entrambe le parti. Come considerazione di fondo, occorre prendere coscienza di come la determinazione del listino di un prodotto o servizio sia materia tutt’altro che facile. Nell’ambito del marketing il prezzo è effettivamente una variabile particolarmente ostica. Cito in proposito un amico, ricercatore di fama ed autentico guru con oltre quaranta anni di esperienza in materia di ricerche di mercato, che è solito sostenere come il prezzo sia “una brutta bestia”. Il prezzo è sicuramente bizzarro. Personalmente ho visto prodotti aumentare i volumi di vendita a seguito di aumenti di listino o, al contrario, prodotti rimanere statici nonostante l’applicazione di tagli prezzo. Prima di addentrarci nella disamina della questione, vediamo innanzitutto cosa è il prezzo. Gli studiosi di macroeconomia lo definiscono come “la quota di ricchezza a cui si è disposti a rinunciare per acquisire un determinato prodotto o servizio”. Alla base di tutto c’è quindi un concetto di “privazione”, parola che non ci fa ovviamente scoppiare dal ridere. Nessuno infatti brama dal desiderio di privarsi di qualche cosa ma tutti, purtroppo, lo facciamo costantemente. Nella realtà dei fatti, possiamo praticamente rinunciare a qualsiasi cosa, anche a uno dei beni più preziosi quali la libertà, se ciò fosse veramente necessario o, più tristemente, opportuno. Tutto dipende da ciò che acquisiamo tramite le nostre rinunce, da qual è il “vantaggio” connesso alla rinuncia. Più questo è grande e più è grande la quota di ricchezza che siamo disponibili a dedicare.
PARCHI DI DIVERTIMENTO Nel nostro caso, parlando di parchi divertimento, più è elevato il valore dell’esperienza acquisita e più è indolore il connesso esborso economico. Nella fissazione del prezzo occorre pertanto innanzitutto valutare, razionalmente, il valore di ciò che viene offerto ai clienti. Fatta questa valutazione, cosa solo apparentemente banale, occorre considerare il modo in cui questa offerta verrà comunicata. L’aspetto è di fondamentale importanza posto che non è cosa infrequente imbattersi in parchi divertimento che investono pesantemente in attrazioni e strutture per poi andarle a comunicare in maniera approssimativa, magari con strumenti di comunicazione sviluppati “da un amico di mio figlio” che “sai, è tanto bravo con il computer”.
REGOLA NUMERO 1
stro in cemento armato che a un layout di un volantino pubblicitario. Proseguendo con il parallelismo, se per il pilastro ci si affida correttamente ai calcoli di un ingegnere strutturista (molto spesso senza neanche chiedere un preventivo), spesso per il volantino si ricorre a varie forme di fai-da-te o a improvvisate agenzie di comunicazione che “costano poco”. Le cose di valore non costano mai poco…
REGOLA NUMERO 2
E qui arriviamo alla regola numero due che può essere di grande aiuto nel vincere le resistenze di cui sopra. Tale regola consiste nell’allocare sempre nel piano di lancio di una nuova attrazione o di una nuova stagione un budget di marketing e comunicazione consono agli obiettivi da raggiungere e assolutamente non marginale o residuale. Può sembrare strano ma in molte realtà aziendali le spese di marketing sono considerate come un qualcosa di fastidioso, un qualcosa di frivolo, un costo dalle dubbie utilità. Per inciso, quest’ultimo aspetto è abbastanza vero: “La metà dei soldi che spendo in pubblicità è sprecato; il problema è che non so quale metà sia” per citare una frase piuttosto famosa fra gli addetti ai lavori.
Quindi la regola numero uno è che per l’applicazione di prezzi remunerativi occorre contemporaneamente migliorare il prodotto e comunicarlo in maniera professionale, lasciando perdere i dilettantismi ma al contrario affidandosi a professionisti della comunicazione. Senza voler a tutti i costi generalizzare, su questo aspetto occorre per molti piccoli e medi imprenditori vincere delle resistenze di carattere culturale, resi- Le spese di marketing, al contrario, dovrebbero stenze che spesso fanno dare più valore ad un pila- essere considerate un normale costo di produzione
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PARCHI DI DIVERTIMENTO andando ad operare una corretta “educazione” dei propri ospiti nel tentativo di fornire una credibile “reason why” ad un prezzo di listino che, onestamente, spesso è impegnativo ai più, in particolare per le famiglie. Sul target delle famiglie occorrerebbe aprire una lunga parentesi, cosa che eviterei di fare in questa sede per non tediare il lettore. Circa la comunicazione degli sforzi aziendali per rinnovare continuamente l’offerta, mi risulta che già oggi alcuni parchi adottino tale comportamento, godendone dei connessi benefici. Ma qui stiamo andando un po’ fuori tema. Torniamo su come l’utilizzo (meglio, un investimento), del tutto assimilabile alla di adeguate tecniche ci possa aiutare a determinare il manutenzione delle attrazioni o al cloro di una pisci- prezzo in modo corretto e profittevole. na. Rinunciarvisi vorrebbe dire minare il futuro dell’aLe più utilizzate metodologie per l’analisi del prezzo zienda, levare il lubrificante dagli ingranaggi. In questi tempi di ristrettezze economiche tali risorse di vendita di un prodotto o servizio sono sicuramenpotrebbero essere difficili da reperire ed allocare ma te le price sensitivity analysis. Conosciute anche come la cosa potrebbe essere di stimolo per scovarle inda- price elasticity analysis, sono finalizzate alla misuraziogando fra le pieghe dei conti aziendali per identificare ne di come la domanda di un determinato prodotto o (esercizio utilissimo) le sempre presenti aree di otti- servizio sia influenzata dal prezzo di vendita e aiutano mizzazione, derivassero queste da migliorabili costi fondamentalmente le aziende nel prendere corrette dedi acquisto delle materie prime o da ottimizzabili pro- cisioni circa il corretto posizionamento di prezzo dei loro prodotti. Prima della loro applicazione, molte aziende cessi produttivi. determinavano i listini sostanzialmente utilizzando due diversi metodi: il “Cost plus pricing” e il “Competitive REGOLA NUMERO 3 Regola numero tre: per l’applicazione di prezzi re- pricing”. munerativi è opportuno comunicare il loro “per- Molto diffuso nel retail, il cost plus pricing, o pricing a ché”. Qui ci dà una mano la matematica della prima costo maggiorato, consiste nello stabilire i prezzi sulla elementare facendo la banalissima considerazione base dei costi di produzione e del livello di maggiorache il ricavo (prezzo) è dato dalla somma fra i costi zione desiderato. Questo metodo, facile da calcolare aziendali ed il giusto guadagno dell’imprenditore. In anche per grandi quantità di prodotti, consente all’aquesto caso il problema di una scorretta interpreta- zienda di assicurare il proprio margine. Il cost-plus prizione del prezzo deriva dal fatto che nella normalità cing a oggi sembra aver perso terreno soprattutto per delle situazioni gli ospiti di un parco divertimenti ri- il fatto che ignora i prezzi dei competitor ed in quanto tengano erroneamente che l’imprenditore guadagni non pone sovente un adeguato focus sui costi di procifre spropositate vendendo a caro prezzo un banalis- duzione. Il competitive pricing comporta invece la simo servizio, la cui produzione ha costi trascurabili. definizione dei prezzi sulla base del prezzo fissato dai Ciò consegue al fatto che ai più non è nota la mole concorrenti. Questo approccio può, tuttavia, essere di lavoro connessa al funzionamento di un parco di- problematico se il prezzo non riflette le reali differenze vertimenti sia in termini del numero delle persone fra le alternative di offerta. coinvolte e delle loro variegate professionalità (in tal Entrambi gli approcci mostrano quindi delle lacune. senso un parco è effettivamente una azienda partico- La principale è data dalla mancanza di informazioni larmente complessa) che relativamente agli elevatis- su ciò che i consumatori sarebbero effettivamente disponibili a pagare. In secondo luogo, queste strasimi investimenti in impianti ed innovazione. Su tale argomento, penso che a molti sia capitato di tegie di prezzo dipendono in larga misura dai giudizi vedere la sorpresa negli occhi di molte persone allor- soggettivi della direzione dell’azienda e non da dati ché queste fossero venute a conoscenza del fatto che oggettivi idonei a misurare gli impatti sulle vendite nel determinato parco lavorassero centinaia o addi- conseguenti ad alternative di listino. rittura migliaia di addetti. Ciò è frutto sostanzialmente di una grande disinformazione circa lo specifico Un modo sicuramente più idoneo a determinare un settore produttivo, considerato di fatto un “non- corretto posizionamento di prezzo è dato dall’utilizzo delle analisi di price sensitivity che, come già settore”. Ecco che, prendendo coscienza di tale aspetto, le accennato, sono finalizzate a misurare la variazione di aziende potrebbero trarre vantaggio dalla situazione quantità acquistata di un determinato prodotto conse28 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
PARCHI DI DIVERTIMENTO guentemente alla variazione, in più o in meno, del suo prezzo di vendita. Le analisi di price sensitivity possono indifferentemente essere effettuate: ■ in modalità “area test” andando a misurare le differenti quantità effettivamente acquistate in relazione a listini alternativi ■ in modalità “laboratorio” mediante interviste effettuate ad un campione di potenziali clienti e finalizzate alla misurazione dell’intenzione di acquisto in relazione ad alternative di prezzo Un esempio può essere utile a chiarire il concetto. Ipotizziamo di voler utilizzare la tecnica per determinare il prezzo di listino (lead price) dei biglietti di ingresso di un parco: in questo caso potremmo valutare, tramite dei questionari somministrati ad un campione rappresentativo del nostro target, le reazioni a quattro diversi livelli di prezzo. Poniamo per semplicità questi quattro listini: € 30, € 26, € 22, € 18. Molto probabilmente le interviste ci daranno un risultato simile a quello indicato nella tavola a fianco. Come si può notare al diminuire del prezzo da € 30 a € 18 l’intenzione positiva di acquisto (certamente acquisterebbe + probabilmente acquisterebbe) passa da un valore del 17% a un valore del 64% mentre nel contempo l’intenzione negativa all’acquisto (certamente non acquisterebbe + probabilmente non acquisterebbe) si riduce dal 54% al 21%. Quanto sopra ci fornisce validi elementi circa il modificarsi della intenzione all’acquisto in funzione della variazione del prezzo proposto ma non ci dà molte informazioni relativamente al livello a cui il prezzo dovrebbe essere fissato. Per rispondere a questa domanda occorre fare ulteriori valutazioni, verificando le reazioni del target intervistato su ulteriori elementi, quali: ■ il prezzo a cui il prodotto sarebbe così costoso da nemmeno essere considerato per un possibile acquisto (troppo caro – too expensive) ■ il prezzo valutato essere talmente basso da non giustificare l’acquisto di un prodotto di qualità (troppo economico – too cheap) ■ il prezzo al cui si inizierebbe a rivedere le propri intenzioni all’acquisto (caro – getting expensive) ■ il prezzo a cui il prodotto potrebbe essere considerato una sorta di affare, un buon rapporto qualità/ prezzo (economico / buon rapporto - cheap) Ponendo su un grafico le risposte a queste domande è possibile produrre un diagramma dal quale ottenere la risposta all’agognata domanda: ma qual è il prezzo corretto? Questo grafico evidenzia quattro punti: ■ “Point of Marginal Cheapness - PMC”, incrocio delle curve “troppo economico” e “caro”. È il prezzo a cui la percentuale di intervistati che pensano sia “troppo www.anesv.it
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PARCHI DI DIVERTIMENTO a buon mercato” è lo stesso a cui la stessa percentuale degli intervistati pensa sia “costoso” ■ “Point of Marginal Expensiveness - PME”, incrocio fra “economico” e “troppo caro”. Il prezzo in cui la percentuale di intervistati che pensano sia “troppo costoso” è la stessa di coloro che pensano che invece sia “un affare” ■ “Optimal Price Point - OPP”, incrocio fra le curve “troppo caro” e “troppo economico”. A questo prezzo, la percentuale di clienti che considerano il prodotto troppo costoso è la stessa di quelli che lo considerano così basso da metterne in discussione la qualità. L’OPP può essere ritenuto come una sorta di “punto di conforto”, il livello in cui il prezzo incontra minori resistenza da parte delle persone in target; ■ “Indifference Price Point – IPP”, incrocio fra “economico” e “caro”. L’IPP si riferisce al prezzo al quale lo stesso numero di intervistati giudica il di prezzo come “a buon mercato” e “costoso”. Rappresenta il prezzo “normale” sul mercato o, anche, il prezzo del leader di mercato. L’intervallo fra il Point of Marginal Cheapness ed il Point of Marginal Expensiveness ci fornisce infine l’intervallo di ammissibilità del prezzo, vale a dire gli estremi al di là dei quali la doman-
da del prodotto in questione subirebbe un drastico calo. Nel caso indicato dal diagramma, l’intervallo di ammissibilità sarebbe compreso fra i 25 ed i 38 Dollari circa, con un Optimal Price Point intorno ai 26/27 Dollari ed un Indifference Price Point di 30/31 Dollari. Questo metodo, in grado di dare dei risultati molto affidabili, può essere applicato ricorrendo ad interviste telefoniche o, preferibilmente, tramite sondaggi online in cui gli intervistati possono valutare in maniera maggiormente attenta i propri comportamenti in relazione a prezzi diversi. Con l’utilizzo di questa tecnica è possibile fare delle valutazioni particolarmente utili alla ottimizzazione del fatturato aziendale, evitando l’applicazione di prezzi troppo bassi, e quindi poco remunerativi, o al contrario troppo elevati con il risultato di una consistente riduzione dei volumi. Come ultima nota è utile rilevare come questi studi, qualora fossero abbinati ad una analisi di regressione, possano arrivare a darci una stima (incredibilmente affidabile!) circa i volumi di ingressi in un parco divertimenti in relazione a diverse alternative di prezzo. Ciò è esemplificato nel grafico a lato. Tutto ciò potrebbe sembrare strano, ma vero. ■
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PARKSMANIA AWARDS 2016. ECCO I VINCITORI VENERDI 14 OTTOBRE 2016 PRESSO MOVIELAND PARK CANEVAWORLD RESORT (VR) SONO STATI CONSEGNATI I PARKSMANIA AWARDS 2016.
S
i è trattato della quindicesima edizione del prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno dalla testata giornalistica Parksmania.it ai parchi di divertimento italiani ed europei che si sono maggiormente distinti durante la stagione per specifiche iniziative nel settore amusement. Un premio riconosciuto a livello internazionale come uno degli eventi più importanti del settore e che vede ogni anno la partecipazione dei rappresentanti dei migliori parchi italiani ed europei e aziende leader di mercato operanti nel campo del divertimento. La Cerimonia di Premiazione di venerdi 14 ottobre - aperta gratuitamente anche al pubblico - è stata ulteriormente nobilitata dalle performance dei cast artistici di Movieland Park, Gardaland, Mirabilandia e Leolandia. L’evento, svoltosi alle ore 18,30, è stato preceduto, giovedi 13 e durante la stessa giornata di venerdi 14, da eventi riservati alle dirigenze dei parchi di divertimento italiani, con Tavoli Tecnici in cui sono stati affrontati diversi argomenti. Un appuntamento ricchissimo per gli oltre 150 ad-
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detti ai lavori previsti, che in questo modo hanno potuto incontrarsi, confrontarsi e discutere delle problematiche insite nella sempre più difficile gestione delle strutture del divertimento. Oltre 40 i parchi di divertimento italiani e stranieri che hanno partecipato a questa edizione dei Parksmania Awards, che si è rivelata, dopo il già eccezionale exploit della precedente, come quella di maggiore successo in termini di partecipazione durante le due giornate in programma. L’edizione 2016 si è conclusa sabato 15 ottobre con la visita dei partecipanti al parco tematico Movieland, che si è presentato in versione Halloween. La manifestazione è stata supportata da aziende leader del settore amusement: ISCO, Zebec, MaMa Icecream, Moviemex 3d, Eco Certificazioni, Amusement Project, Alma Agenzia per il Lavoro.
Ecco i vincitori degli Awards 2016 Parco dell’anno: Nomination: Mirabilandia, Movieland Park, Gardaland Vincitore: Movieland Park Grazie al completamento della Main Street e con
PARCHI DI DIVERTIMENTO te tutta la famiglia nel mondo di magia e fantasia che Leolandia ben rappresenta Miglior Show Outdoor: Nomination: “Grosso guaio a Stunt City” – Mirabilandia, “Aquafan Music Show” – Aquafan, “Overdrive Live Set” – Movieland Vincitore: “Grosso guaio a Stunt City” – Miral’aggiunta di un nuovo show perfettamente in tema bilandia con la filosofia del parco, Movieland rafforza il suo Lo stunt-show simbolo di Mirabilandia riceve di DNA cinematografico offrendo un’esperienza di vi- anno in anno continue migliorie ed integrazioni che, unite ad un cast di stuntman e artisti di eccellente sita originale e molto gradita dai suoi ospiti livello, innalzano sempre più il coinvolgimento e l’entusiasmo dei suoi spettatori Parco Acquatico dell’anno: Nomination: Caneva Aquapark, Etnaland AcquaMiglior Personale: park, Aqualandia Nomination: Oltremare, Cinecittà World, Leolandia Vincitore: Aqualandia Stagione dopo stagione Aqualandia non smette di Vincitore: Cinecittà World stupire i suoi ospiti con nuove ed originali attrazio- Professionalmente preparato, con un particolare ni sempre ottimamente tematizzate, con rinnovate entusiasmo ed attenzione all’ospite, il personale di e golose proposte in ambito ristorativo e con una Cinecittà World ha dimostrato di mantenere elevati moltitudine di servizi e spettacoli che lo rendono standard di servizio e cortesia durante tutto il corso della stagione un’eccellenza nazionale ed internazionale Miglior Nuova Attrazione Family: Nomination: “Kung Fu Panda Master” – Gardaland, “Geronimo” – Mirabilandia, “Aquila Tonante” – Mirabilandia Vincitore: “Kung Fu Panda Master” – Gardaland Un famoso brand d’animazione unito ad un rollercoaster fruibile da tutta la famiglia sono gli ingredienti perfetti per realizzare un’esperienza coinvolgente e divertente, che ben si integra nell’ambiente tematico nel quale è stata collocata
European Park of the Year Europa Park Ancora una volta il parco tedesco si distingue nel panorama europeo per il costante miglioramento nella qualità dei servizi e nell’incremento dell’offerta ludica e scenografica verso i propri ospiti. Molto apprezzata la nuova area dedicata all’Irlanda, che permette ad ogni tipo di pubblico di immergersi nella magica atmosfera della verde isola britannica
Miglior Nuova Attrazione: Nomination: “Buffalo Bill Rodeo” – Mirabilandia, “Colossum” – Etnaland Waterpark, “Kung Fu Panda Master” – Gardaland Vincitore: “Colossum” – Etnaland Waterpark Colossum è il perfetto nome per un’attrazione acquatica imponente ed emozionante, primo esemplare di scivolo combinato in Italia da percorrere a bordo di grandi gommoni a 4 posti che scendono lungo vortici impetuosi e pareti d’acqua alte fino a 12 metri
European Top New Attraction Puy du Fou: Le Dernier Panache Storia carica di amore per la propria terra - la Vendée - raccontata con entusiasmo e passione all’interno di un grandioso teatro girevole da 2400 posti che ha comportato un investimento di 19 milioni di euro Phantasialand: Taron Spettacolare rollercoaster inserito all’interno di una nuova ed entusiasmante area tematica. Musiche evocative, scenografie imponenti e atmosfera immersiva per una delle attrazioni che maggiormente merita di entrare nella “Hall of Fame” d’Europa
Miglior Show indoor: Nomination: “Rebellion” – Gardaland, “Magica Avventura” – Leolandia, “Magic Illusion Show” – Mirabilandia Vincitore: “Magica Avventura” – Leolandia Con un affiatato cast di artisti, coinvolgenti musiche e coreografie, spettacolari acrobazie e colorati costumi, Magica Avventura trasporta egregiamen-
Walt Disney Studios: Mickey et le Magicien Lo spettacolo Mickey et le Magicien ruota attorno al tema della magia e mette in scena amore, passione, coraggio, buonumore e determinazione attraverso l’incontro dell’apprendista mago Topolino con alcuni tra i più amati personaggi Disney. Il tutto realizzato con la sempre rinomata e sapiente maestria Disney www.anesv.it
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PARCHI DI DIVERTIMENTO menti di airtime, Wildfire è un entusiasmante rollercoaster in legno che propone, per la prima volta in Europa, una nuova tipologia di design per questo genere di attrazioni PREMI SPECIALI DELLA GIURIA Rainbow MagicLand – Inserimento “VR Experience” La Virtual Reality inserita, per la prima volta all’interno di un parco italiano, a bordo del family coaster “L’Olandese Volante”, è indice di grande attenzione verso le nuove forme di intrattenimento Parco Giardino Sigurtà – Evento “TulipanoMania” Un evento sempre più spettacolare e che ormai riveste grande importanza addirittura nel panorama mondiale. Eccezionale in termini di numeri la risposta del pubblico, a dimostrazione di come la qualità di una iniziativa sia sempre riconosciuta
Futuroscope: La Forge aux Étoiles Realizzato in collaborazione con Cirque du Soleil, è un imponente show notturno rappresentato nel grande anfiteatro all’aperto del parco, che propone un mix di visioni oniriche e atmosfere hi-tech utilizzando proiezioni su schermi d’acqua, fuoco, luci, musica e fuochi d’artificio Thorpe Park: Derren Brown’s Ghost Train Un’esperienza decisamente innovativa, costituita da un’interessante mix di elementi caratteristici di walk-through, simulatori e spettacoli di illusionismo, con il decisivo plus del Virtual Reality. L’idea è assolutamente originale e le sorprese che fornisce quest’attrazione ai suoi fruitori sono garantite Kolmården: Wildfire Con 3 inversioni, una ripida ed intensa discesa inclinata fino ad 83°, 1.300 metri di lunghezza e 12 mo-
Acquario Di Genova – Progetto “Acquario Regeneration” Un importante investimento al fine di qualificare e spettacolarizzare ulteriormente Acquario di Genova e per avvicinarsi alle esigenze di un pubblico che oggi pretende una tipologia di visita sempre più esperienziale Acqua Village Follonica – Nuova area “Makai” Da laguna ormai datata e poco coinvolgente, ad area di eccellenza del parco grazie ad un importante restyling scenografico che ne ha cambiato letteralmente il volto. Caneva Aquapark – Nuova Area “Windy Lagoon” Colorata e divertente, grazie ad un completo restyling della precedente area, Windy Lagoon risponde perfettamente alle esigenze di divertimento in sicurezza dei suoi piccoli ospiti Museo Nicolis – Evento “#Exhibition Vespa” Una iniziativa coinvolgente e prestigiosa che ha unito uno dei brand italiani più famosi nel mondo a una struttura, Museo Nicolis, sempre più apprezzata a livello europeo per qualità e organizzazione Ecomuseo delle Miniere – Nuovo percorso “ScopriAlpi” Un affascinante viaggio all’interno di un mondo sconosciuto al grande pubblico, ma che merita di essere scoperto e vissuto in prima persona dato il suo alto valore non solo culturale, ma anche spettacolare ■
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ATTRAZIONI DEL FUTURO, TRA BREVETTI, BIG DATA E REALTÀ VIRTUALE QUALI LE TENDENZE NELLE NUOVE ATTRAZIONI PER PARCHI DIVERTIMENTO PER GLI ANNI A VENIRE? A PRESCINDERE DALLE NOVITÀ 2017, I BREVETTI E LA RICERCA GUARDANO AVANTI. DI MAURIZIO CRISANTI
È
di questi giorni la notizia che The Walt Disney Co. ha registrato un nuovo brevetto, “Sensing and Managing Vehicle Behavior Based on Occupant Awareness”. Si tratta quindi di un sistema da applicare su veicoli, in grado
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di monitorare i comportamenti degli utenti sulla base di strumenti quali Disney Magicbands o altri wearables IoT, o telecamere in grado di cogliere l’espressione del volto e sensori che registrano altri parametri fisici e del luogo. Paura, noia, divertimento? A seconda dei dati raccolti, la vettura
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potrà accelerare o rallentare, e l’attrazione offrirà nuovi stimoli, per migliorare l’esperienza. È una rivoluzione nei parchi divertimento, perché l’attrazione sarà sempre più personalizzata, ed offrirà esperienze e sensazioni specificamente progettate per uno specifico target di utenti, o addirittura, per il singolo utilizzatore. Nelle specifiche del brevetto si legge “ La tecnologia consentirà alle attrazioni di personalizzare i contenuti per bambini, adolescenti e adulti, o per coloro che cercano emozioni forti, o le temono. Il sistema di controllo potrà intervenire sul veicolo modulandone la velocità o i movimenti ... Per esempio, il visitatore potrebbe desiderare semplicemente di essere trasportato dal veicolo. In altri casi potrebbe aver segnalato aspettative - attraverso un questionario sul web o un Like - di essere intrattenuto e coinvolto dall’esperienza. Il sistema può monitorare il livello di confort ed agire sulla temperatura dell’aria condizionata.” Oltre alla progettazione dei sensori, la complessità del sistema sarà nella gestione della mole di dati raccolti, della loro analisi in tempo reale e delle conseguenti azioni, immediate, per personalizzare il giro sull’attrazione. È una conferma che la vera tendenza nella progettazione di nuove esperienze per parchi divertimento sarà basata soprattutto sui dati raccolti nel parco,
e i big data del visitatore – reperiti sui social network, relativi agli acquisti online, allo stile di vita. Questi dati saranno analizzati congiuntamente a quelli relativi al comportamento dell’ospite nel parco, rilevato attraverso dispositivi wearables, come braccialetti o applicazioni per shartphone. Proprio i dati sui comportamenti e aspettative dell’utente costituiranno la vera ricchezza per i manager dei parchi divertimento. Chi arriverà per primo in questa raccolta, potrà programmare al meglio i futuri investimenti ed offrire una migliore esperienza ai visitatori, basata sulle loro aspettative ed abitudini. Anche Universal Orlando ha registrato recentemente una serie di brevetti, ben 5, orientati ad incrementare la interattività degli ospiti come valore esperienza complessiva offerta dal parco. Si tratta di brevetti per innovazioni che saranno realizzate per le attrazioni che useranno l’ IP di Nintendo Mario Kart e Marvel Iron Man, oltre ad innovazioni per un ottovolante che diventa una vera attrazione acquatica, per il nuovo parco acquatico Volcano Bay. Dunque massima interazione e personalizzazione dell’esperienza sono le vere novità delle attrazioni che vedremo a breve nei parchi a tema e acquatici americani, almeno a giudicare dai brevetti registrati dai grandi gruppi del settore.
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E LA REALTÀ VIRTUALE? Nel 2016 avevamo parlato di realtà virtuale, come tendenza delle nuove attrazioni, che coinvolgerà anche i parchi divertimento italiani. Gardaland, ad esempio, presenterà quest’anno un retheming di un roller coaster, dotandolo di occhiali VR. Così farà anche Mirabilandia, su un ottovolante del parco ravennate. Bruno Lancetti - già in Zamperla e B&M - nel suo articolo “The dark side of VR retrofit” si chiede: ma è questo che gli ospiti dei parchi tematici ricercano? Scegliere di aggiornare un’attrazione con la realtà virtuale è un modo di rispondere alle aspettative di novità, per convincere il pubblico a tornare al parco durante la nuova stagione. È una operazione assolutamente utile per rinnovare, con un budget non elevato, una costosa attrazione, che ha fatto il suo tempo. Per il commentatore, il “retrofit VR” di una attrazione esistente è di fatto un “marketing tool”, uno strumento di comunicazione e marketing, appunto. Tutti d’accordo? Offrire una seconda vita ad un’attrazione è una scelta diffusa nei parchi divertimento, da Magic Mountains dei parchi Disney, al suo terzo retheming, a Ramses a Gardaland o a Far West Valley di Mirabilandia, che ha coinvolto nel restiling una grande area e numerose attrazioni, nuove o esistenti. In questi casi, i numeri sono stati in linea con le aspettative degli investitori. Nel caso della realtà virtuale nei parchi – rileva Lancetti - non ci sono ancora dati significativi riguardo all’aumen-
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to di visitatori. Inoltre i costi di gestione e manutenzione dei sistemi - ancora un po’ artigianali, con visori VR non ancora progettati per uso pubblico - e la diminuzione della portata oraria, dovuta alle operazioni di carico e scarico, necessariamente rallentate, fanno riflettere. Anche riguardo ai contenuti multimediali, è necessaria la massima qualità, e la qualità costa... Certo lo sviluppo tecnologico dei visori si evolve a ritmi vertiginosi, e sarà possibile disporre di visori 3D per uso commerciale, e non solo casalingo. Nel campo dei roller coaster con realtà virtuale, qualcosa di innovativo sarà presentato dal gruppo Six Flags, a Six Flags Magic Mountain e Six Flags Discovery Kingdom, in California. Per la prima volta, i visitatori, indossando occhiali VR con audio, potranno utilizzare la funzionalità della fotocamera del dispositivo, visualizzando il “mondo reale”, tra cui la persona seduta accanto a loro - insieme a contenuti virtuali. Una sorta di realtà aumentata, che unisce un gioco virtuale, che assegna punti, alla realtà di quello che stanno vivendo gli utenti. Questo è già nella direzione dell’innovazione rispetto a contenuti da fruire attraverso visori VR che non consentono di vedere all’esterno. Io credo che l’ingresso della realtà virtuale nei parchi divertimento sia ancora agli inizi. Tra un paio d’anno compariranno attrazioni specificamente progettate per offrire esperienze VR, e allora ne vedremo delle belle! ■
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SOGGETTI AUTORIZZATI AI CORSI DI FORMAZIONE DI SALVAMENTO IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE HA EMANATO IL D.M. 29 LUGLIO 2016, N.206 REGOLAMENTO RECANTE NORME PER L’INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI AUTORIZZATI ALLA TENUTA DEI CORSI DI FORMAZIONE AL SALVAMENTO IN ACQUE MARITTIME, ACQUE INTERNE E PISCINE E AL RILASCIO DELLE ABILITAZIONI ALL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ DI ASSISTENTE BAGNANTE. (GU SERIE GENERALE N.269 DEL 17-11-2016). DI ROSSANA PROLA (PROFESSIONEACQUA.IT) 42 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
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a data di entrata in vigore del decreto, dapprima fissata nel 2 dicembre 2016, è stata successivamente prorogata al 31 dicembre 2017. Si tratta di un atto che avrà una grandissima rilevanza per il mondo delle professioni legate allo sport. Pur essendo un atto dovuto, poiché tecnicamente si tratta del regolamento di attuazione della legge n.400 del 23 agosto 1988 che è stato di anno in anno rimandato, Il D.M. 206 sancisce di fatto la fine del monopolio di FIN, Salvamento e FISA nel rilascio dei brevetti per diventare bagnino, o assistente bagnanti che dir si voglia. Dal 1 gennaio 2018 in poi solamente la Capitaneria di Porto potrà rilasciare i brevetti, mentre i corsi potranno essere tenuti da tutti i soggetti che si accrediteranno, per i quali il Decreto prevede particolari requisiti. Sembra che spariscano i rinnovi, sostituiti dal semplice certificato medico annuale. E’ facilmente intuibile a chiunque conosca il settore che si tratta di una sorta di rivoluzione, poiché da sempre gli unici a rilasciare brevetti legalmente validi sono stati i soggetti che via via nel corso del tempo si sono accreditati presso il Ministero: dapprima la Federazione Italiana Nuoto (FIN), poi la Società Nazionale di Salvamento (SNS), per ultima la Federazione Italiana Attività Acquatiche (FISA), che hanno dettato le regole in termine di durata dei corsi, materie da trattare, modalità di rilascio dei brevetti e, soprattutto, di costi. Ora questa sorta di monopolio verrà a cadere, poiché lo Stato, attraverso la Capitaneria di Porto, si riprende la materia dettando, per così dire, le regole del gioco. Le società suddette, insieme a qualunque altra società o associazione o anche
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privato cittadino che riterrà di accreditarsi, potranno solamente erogare la formazione, sulla base di uno standard definito dalla Capitaneria. Sarà un vantaggio? Difficile a dirsi, poiché andrà verificata nella pratica l’attuazione di un principio che appare comunque allo scrivente come positivo. Sicuramente i principi fissati dall’Ente faranno sì che l’offerta formativa si differenzi solamente in merito alla qualità e non ad altri aspetti che finora sono stati determinanti nella scelta (costi, durata e modalità dei rinnovi, modalità dell’esame o altro). Potrebbero però verificarsi problemi pratici dovuti, ad esempio, alla modalità di effettuazione degli esami. Sarà possibile rilasciare brevetti anche a gruppi ridotti di persone, come accade ora? Dove si terranno gli esami? Tutte domande alle quali non è certo possibile dare una risposta al momento.
to e di un medico, in qualità di istruttori. La domanda va inoltrata alla Capitaneria di Porto (ottenendo quindi una autorizzazione statale) o alla Regione, che entro novanta giorni, se i requisiti ci sono, la accolgono. Tutto qui. Le abilitazioni del assistente bagnanti, sia per acque interne che marittimo, sono rilasciate dal Capo del compartimento marittimo competente (art.5). Il successivo art.6 stabilisce le modalità e la durata dei corsi, L’impegno orario complessivo che deve essere riservato all’attività formativa del corso è minimo di cento ore. Il corso è suddiviso in un modulo teorico di venti ore, un modulo pratico di cinquanta ore e un tirocinio di trenta ore presso piscine, centri di formazione o stabilimenti balneari. Segue l’elenco delle materie oggetto dei corsi. Per poter frequentare i corsi e quindi ottenere il brevetto di assistente bagnanti è necessario avere una età compresa tra 18 e 50 anni. Spariscono quindi i bagnini minorenni, con tutti i problemi irrisolti del caso. Gli articoli 8 e 9 indicano come deve essere composta la commissione d’esame, che prevede la presenza di quattro membri di cui tre esterni all’ente formatore, per i quali è espressamente vietata ogni forma di compenso, e le modalità di esecuzione dell’esame stesso. Per quanto riguarda i rinnovi della abilitazione, l’art.10 dispone la necessità di rinnovare annualmente soltanto il certificato di idoneità fisica. Spariscono quindi, almeno così appare, tutte le procedure, più o meno discusse o discutibili, fino ad oggi previste per i rinnovi dei brevetti. Nelle disposizioni transitorie si ribadisce la validità dei brevetti fino ad oggi rilasciati.
Ma quali sono i contenuti più importanti del Decreto? L’attività di formazione è prestata (art.3): ■ Per le acque interne e le piscine dai soggetti autorizzati dallo Stato e da tutti gli altri soggetti, sotto forma di associazioni, scuole o qualunque Come si può vedere, la procedura pare semplifialtro soggetto, autorizzati dalle Regioni; ■ Per le acque marittime dai soli soggetti autoriz- carsi e rendersi più trasparente e semplice da una parte. Dall’altra resta il dubbio che la macchina zati dallo Stato. funzioni con l’attuale mole di lavoro derivata dal L’art.4 stabilisce i requisiti che deve possedere chi rilascio di migliaia di brevetti ogni anno. Sarà intende diventare soggetto formatore. Oltre a tutti possibile garantire efficienza senza soldi, con una i requisiti morali e di assenza di carichi penali, sono organizzazione totalmente pubblica ed i guai che necessari una età maggiore di ventun anni, un bre- purtroppo oggi la assillano? vetto di assistente bagnante da almeno due anni, Prima di tutto ciò resta comunque ancora una dola disponibilità di locali adatti per la formazione, manda a cui non siamo in grado oggi di dare rispouna adeguata disponibilità finanziaria, la disponibi- sta: il testo del D.M. 206 resterà lo stesso da qui al lità di allenatori di nuoto e di nuoto per salvamen- 31 dicembre 2017? ■ 44 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
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archi Avventura Italiani ha organizzato l’evento, che si è rivelato il più numeroso di sempre, sia per il numero di partecipanti, oltre 80 persone, che per quello degli espositori, dieci, provenienti da Italia e Francia. Anche tra gli ospiti erano presenti austriaci, tedeschi e francesi. Nella grande sala dell’hotel che ha ospitato l’evento è stato possibile partecipare ai workshop in programma, su temi che hanno spaziato dal rapporto con la clientela, alla comunicazione, alla relazione con il mondo della scuola. Molto interessanti anche il panel che ha messo a confronto
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certificatori italiani, francesi e austriaci e l’intervento di professionisti dell’INAIL, relativo ai rischi della caduta di fulmini e la presentazione sulla valenza educativa dell’attività all’aria aperta e nei parchi avventura. Nella prima giornata di lavori Roberto Cataldo (Esploraria) ha presentato alcuni casi di studio sulle situazioni che possono crearsi nel rapporto con il pubblico. Il tema della accessibilità alle persone diversamente abili è stato affrontato nel dibattito che è seguito. È un argomento, quello dell’accessibilità, che da una parte impegna i gestori a garantire la massima praticabilità delle proprie strutture, e dall’altra li responsabilizza riguardo alla sicurezza degli utenti. È stata proposta una giornata nazionale dell’accoglienza alle persone con esigenze speciali, da svolgersi presso le strutture che vorranno aderire all’iniziativa. È seguito l’intervento di Massimiliano Capalbo (GH Calabria), che ha presentato un intervento sulla comu-
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con attenzione e aggiornati frequentemente. Il passaparola è ovviamente il sistema efficace e a costo zero. Molto importante è la reputazione online, quella gestita attraverso TripAdvisor o la pagina Facebook del parco. Questi luoghi digitali vanno presidiati con frequenza, rispondendo alle critiche senza entrare in polemica e ringraziando per gli apprezzamenti. Alla Accoglienza del parco gli utenti hanno la prima impressione: nel contatto con gli operatori e dal contesto – gradevole e ordinato, che offre da subito informazioni chiare nella cartellonistica ecc. – il pubblico riceve segnali importanti, che condizioneranno l’esperienza complessiva. Anche i collaboratori del parco devono essere valenti comunicatori, essi forniranno informazioni, mostreranno attenzione alle richieste del pubblico e creeranno empatia, raccontando il parco e le attività offerte. Capalbo ha parlato anche di “marketing olfattivo” della biglietteria e punto ristori, dei servizi igienici e dell’area vestizione. Anche un odore può far parte dell’esperienza degli utenti, se è gradevole è meglio. Il regolamento, i moduli per la manleva e la cartellonistica devono essere improntati ad una buona comunicazione, diretta ed efficace. Per Capalbo, infine “un parco rispecchia lo stile e la personalità dei gestori, unico elemento in grado di fare la differenza rispetto ai concorrenti”.
nicazione verso i clienti. Tanti gli spunti offerti dal relatore, tutti orientati a migliorare l’esperienza degli utenti e la percezione della qualità dei servizi offerti. Si è trattato di un intervento ampio, che è partito dall’idea di comunicazione come processo circolare, che parte dall’azienda, raggiunge l’utente e torna all’azienda in termini di feedback e valutazioni dei visitatori. Un parco avventura – ha detto Capalbo – comunica attraverso i media, il passaparola, il personale, gli spazi la cartellonistica e modulistica e gli eventi ed iniziative. Tra i media, oltre al telefono per rispondere a richieste di informazioni, c’è il sito web, ben organizzato per offrire risposte immediate alle principali domande gli utenti quanto a localizzazione, servizi offerti, orari ecc. Anche l’email è uno strumento utile, sia per risposte individuali che per la realizzazione di mailing list. I social network e i sistemi di messaggistica – alcuni parchi usano Whatsapp È seguito Francesco Biacca (Evermind), che ha e Telegram per risposte veloci – vanno presidiati esposto il tema del web marketing, fornendo il
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quadro delle potenzialità e possibilità offerte dal web e alcune indicazioni operative. Nell’intervento si è parlato di promozione del parco avventura e di advertising sulle principali piattaforme. Michele Morganti (Exploring Group) ha quindi proposto ai gestori una utile check list per l’avvio della stagione. Tanti consigli sulle cose da fare prima dell’apertura. Tra le tante attività, il contatto con il costruttore per aggiornamenti al percorso, le manutenzioni, la polizza assicurativa. Morganti ha poi suggerito di predisporre il calendario di apertura e aggiornare il sito per la nuova stagione, con le novità, i prezzi e le giornate di attività. È utile anche effettuare un comunicato stampa sulla nuova stagione, interessando quanto meno i media locali, giornali e siti di news dell’area. Quindi la elaborazione di un Piano pubblicitario: la prenotazione degli spazi per chi fa marketing offline, sia manifesti che giornali, e online (banner, Groupon, Facebook Ads e Google Adwords ecc. ). È necessario – ha ribadito Morganti - prestare attenzione alle recensioni di TripAdvisor, Facebook e Google Local Business, fornendo risposte ai commenti, mai polemiche, per incrementare il passaparola. Sul piano gestionale, va programmato l’aggiornamento delle perizie fitosanitarie, dei collaudi e la ispezione annuale dei parchi certificati, oltre all’eventuale rinnovo delle autorizzazioni preso il Comune competente. Inoltre si deve pensare alla necessaria verifica dei DPI, da effettuare in house se si ha titolo a farlo, o presso i produttori. Si dovrà prevedere l’acquisto di alcuni DPI nuovi e obbligatorio l’aggiornamento delle singole schede di manutenzione. Morganti ha richiamato 48 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
inoltre l’attenzione sull’aggiornamento del regolamento, alla luce dell’esperienza delle stagioni precedenti, e del piano di sicurezza e valutazione dei rischi. C’è poi da curare le manutenzioni degli estintori, del defibrillatore e del kit di Pronto Soccorso, adeguato secondo le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Quindi i collaboratori: c’è bisogno di formare nuovi inserimenti? Come reperire nuove candidature? È necessario prenotare i corsi di formazione, assoggettare i nuovi collaboratori alla visita medica, e riconvocare gli addetti già attivi nelle precedenti stagioni, fissando ruoli e calendari. Come sviluppare un parco avventura, aggiungendo ai percorsi acrobatici altre attività? Se ne è parlato dopo il coffee break con Roberto Cataldo e Alessandro Ribera. Ha suscitato curiosità la installazione di tende sugli alberi le quali – a prescindere dagli aspetti autorizzatori – rappresentano una simpatica innovazione, anche semplicemente per fare comunicazione o per ospitare visitatori, se i requisiti richiesti lo consentono. Nel pomeriggio si è parlato del rapporto con le scuole: già nel 2015, a Modenafiere, il meeting aveva affrontato la tematica del valore del parco avventura come strumento esperienziale e didattico. Fabrizio Bertolino, naturalista e docente di Pedagogia dell’ambiente e dell’infanzia all’Università della Valle d’Aosta, ha presentato la ricerca di un suo studente, Mattia Sappa, il quale ha monitorato la comunicazione di un centinaio di parchi avventura, valutando l’offerta indirizzata alle scuole. Nella esposizione è emerso che alcuni parchi non propongono un’offerta per gruppi sco-
lastici, altre strutture presentano la possibilità di aperture indirizzate ai ragazzi, senza distinguerli per età e livello di studio, e non evidenziano specificamente le finalità di queste esperienze. Alcune infine si propongono con proposte strutturate per i vari ordini di scuola. Nell’intervento Bertolino ha sottolineato le caratteristiche dei bambini di città, iper protetti, poco numerosi, a volte soli in casa, con una vita “virtuale” e scarsa autonomia. La tendenza degli studi pedagogici più recenti, confermata dalle numerose pubblicazioni e convegni degli ultimi mesi, è quella che valorizza il far vivere avventure in natura. A conclusione dell’intervento il docente ha proposto alcune iniziative, tra le quali quella di redigere una sorta di “manifesto” sul tema che riguarda avventura e natura, e una pubblicazione che possa essere uno strumento a disposizione degli insegnanti, con gli aspetti teorici ed alcune proposte di esperienze finalizzate alla costruzione del gruppo classe ed alla formazione dell’individuo attraverso attività all’aria aperta. È seguito poi l’intervento di Stefano Savio e Annamaria Pinotti, che hanno presentato una pubblicazione edita dallo SNEPA, il sindacato francese che rappresenta i percorsi acrobatici, nella quale sono proposte esperienze ed esercizi da praticare con gli studenti. Il testo, interessante, è rivolto alla realtà francese – nella quale i viaggi d’istruzione sono proposti da uno specifico organismo ministeriale - ma costituisce un esempio di strumento operativo per l’attività con bambini e ragazzi. Dopo una cena conviviale ed una visita a Polignano a Mare, i lavori sono ripresi la mattina seguente con l’intervento di Annamaria Pinotti (Indianapark) che ha presentato un sondaggio tra i parchi avventura, relativo alla diffusione delle linee di vita continua e dei moschettoni intelligenti. Nell’intervento sono stati presentati i più diffusi dispositivi e commentata la scelta di avvalersi di una delle due tipologie di sistemi di sicurezza. Il dibattito che è seguito è stato vivace, a dimostrazione dell’interesse dei gestori all’adozione di sistemi che garantiscano la piena sicurezza dell’ospite, anche se poco accorto o distratto. Il valore aggiunto della diffusione di tali sistemi nell’esercizio di una struttura è ormai del tutto evidente. Non a caso i recenti, rari incidenti occorsi agli utenti riguardano proprio il cattivo utilizzo dei DPI e la mancanza di ancoraggio alle linee di vita. È seguito poi il panel con la presenza di certificawww.anesv.it
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tori italiani, francesi ed austriaci. Erano al tavolo Francois Bornardot (Vertic Alps) Massimo Pugliese (TUV Italia), Luigi Trippa (Kiwa Cermet) e Walter Siebert (Siebert Consulting), coordinati da Franco Di Carlo, che ha introdotto i lavori, presentando gli esiti di un sondaggio sulla certificazione dei parchi avventura in Italia. La presenza di esperti così qualificati ha indotto i presenti a rivolgere molte domande, e il dibattito è stato molto interessante. Tra le domande, quella relativa alle modalità di certificazione di nuovi percorsi o della sostituzione di alcuni attrezzi di un percorso. I professionisti hanno concordato sul fatto che sostituzioni effettuate con il medesimo materiale e disegno degli attrezzi sostituiti, effettuate da persona esperta, non necessitino di nuova ispezione. Se le modifiche riguardano invece elementi critici, è richiesta una nuova ispezione. Con modifiche importanti o nuovi percorsi – hanno concordato gli esperti - è necessaria una nuova ispezione “inaugurale” delle innovazioni effettuate. Un intervento interessante quello relativo ai rischi da fulminazione, Introdotto da Luca Amicucci (INAIL), che ha illustrato le modalità in cu si crea un fulmine e la conseguente caduta, eventi casuali che impattano con le attività umane, come edifici e spazi aperti. Nell’intervento sono
stati analizzati i fenomeni, e fornite spiegazioni sulle situazioni meteorologiche che possono essere un segnale di possibile sviluppo di fenomeni elettrici. Fabio Fiamingo dell’Università Campus Biomedico di Roma è entrato nel merito delle accortezze che possono essere messe in atto per prevenire cadute di fulmini in aree o edifici. Si è parlato nell’intervento di protezione di edifici ed aree scoperte, linee elettriche e tralicci. Il parco avventura è realizzato con funi metalliche, che potenzialmente possono attrarre fulmini. In sostanza anche i parchi di divertimento americani vengono chiusi se la caduta di fulmini è stata rilevata ad una quindicina di chilometri di distanza. Esistono apparecchiature in grado di dare un allarme – ha suggerito Fiamingo - nel caso in cui un fulmine cada a pochi chilometri di distanza, dal costo relativamente contenuto. Sarà poi nella responsabilità del gestore, effettuare eventuali evacuazioni. Anche nel documento di valutazione dei rischi di un parco avventura sarebbe opportuno inserire il rischio da fulminazione e le misure da adottare. In conclusione dell’intervento, Fiamingo ha segnalato la opportunità che, per il tramite dell’Associazione, siano predisposte delle linee guida per la gestione dei parchi avventura alle prese con la caduta di fulmini. Infine Filomena Caposeo (Croce Rossa Italiana)
ASSEMBLEA DI PARCHI AVVENTURA ITALIANI
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urante il meeting si è tenuta anche l’Assemblea annuale dell’Associazione, sia per glia adempimenti di bilancio che per programmare le iniziative per il 2017. Dopo l’introduzione del presidente Di Carlo sull’attività svolta, si è affrontato il tema della convenzione assicurativa, valutando alcuni aggiustamenti. Tra i temi all’attenzione dei soci – oltre 20 le strutture rappresentate - anche quello della creazione di una sorta di “bollino di qualità” che, garantendo l’imparzialità dell’organismo che lo assegna, valuti le strutture che riterranno sul profilo della sicurezza, accoglienza e promozione. Si è parlato anche dell’accessibilità dei parchi avventura alle persone con esigenze speciali: in carenza di disposizioni o linee guida, si accolgono le persone con disabilità con buon senso, esperienza e capacità di valutare eventuali rischi. ■ 50 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
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ha parlato di defibrillatori, ricordando gli obblighi a carico delle ASD, e la recente proroga al 30 giugno 2017. Nell’intervento è stata illustrata la necessità di intervenire con il DEA in caso di arresto cardiaco, dell’intervento in situazioni particolari e della manutenzione dei defibrillatori automatici. Insomma, tanti argomenti, presentati da interlocutori qualificati. Si è trattato di un meeting che ha dovuto rispettare ritmi serrati, ma molto apprezzato dai partecipanti, secondo il sondaggio effettuato dopo la conclusione dell’evento. Come sempre, c’è margine per migliorare, e l’Associazione ha già avviato la ricerca di una location per la prossima edizione.
CiLAO L’azienda francese ha presentato al meeting la sua produzione di longe e fettucce, su misura e personalizzabili, e molto curate nella realizzazione. Interessanti anche le imbracature specificamente progettate per l’utilizzo nei parchi avventura, leggere e resistenti. Infine gli zaini e i sacchi per le corde, utili anche per contenere DPI per i soccorritori. www.cilao.com
GLI ESPOSITORI C.A.M.P La nota marca di DPI ha presentati i prodotti per parchi avventura. I caschi, diffusissimi, e tutti i componenti e ricambi. Presenti anche i moschettoni, le longe e la carrucola Wing 2, molto diffusapr l’utilizzo delle tirolesi nei parchi avventura. www.camp.it
ECOAVVENTURE Emanazione del brand Indianapark, Ecoavventure è il rivenditore italiano di alcuni marchi di DPI. Nello stand sono stati presentati i moschettoni intelligenti Clic-iT, i moschettoni intelligenti per parchi avventura, di produzione francese, diffusi anche in Italia. Presentati anche gli auto belay Head Rush, dispositivi di sicura automatica per pareti di arrampicata e parchi avventura. Non solo sicurezza, ma anche divertimento: con il Quick Jump si pratica una sorta di bungee jumping, fino a 20 metri di altezza, dalla pedana di un percorso acrobatico. www.trublue.it www.clic-it.eu/it
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EDELRID Anche Edelrid era presente al meeting, con i distributori italiani di Panorama Diffusion. Il punto di forza della sua produzione per i parchi avventura è la serie di moschettoni intelligenti Smart Belay, che incorporano anche la carrucola – un risparmio per i gestori - e hanno un dispositivo anti strangolamento. Interessanti anche le imbracature e i caschi, che si asciugano facilmente perché
all’interno ci sono solo fettucce, non imbottiture. www.edelrid.de
EXPLORING OUTDOOR Il gruppo era al meeting con i suoi marchi Boonge.it, Parcoavventura.it , Up2tree e Fionda Umana. La ditta, che opera da tempo nel settore della progettazione, costruzione e manutenzione di parchi avventura e attrezzature ludiche outdoor aveva nello stand gli ancoraggi per tree climbing, semplici ma innovativi, e ha presentato la Fionda Umana, un’attrezzatura di richiamo per parchi avventura e strutture all’aperto. www.exploring-outdoor.eu 52 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
FERRIERE CIMA L’azienda lecchese segue da tempo i meeting dei parchi avventura proponendo le funi specificamente prodotte per queste installazioni, di vario calibro e composizione dei trefoli interni. Molto apprezzata anche la pressa portatile per stringere manicotti, estremamente utile nella realizzazione di parchi avventura e sostituzione dei cavi, e quella idraulica, in grado di tagliare e climpare i cavi. www.ferrierecima.it
FORM UP Società attiva da tempo nella formazione degli operatori dei parchi avventura e zip line estreme, si è proposta al meeting come soggetto che effettua ispezioni di inaugurazione e ispezioni annuali per i parchi avventura, secondo la norma EN15567, rilasciando apposita certificazione da parte di Kiwa Cermet, organismo accreditato di Tipo A. www.formazione235.it
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legno e i complementi d’arredo, come i tradizionali tavoli da pic nic, contenitori per rifiuti e gazebi in legno. www.sunwood.it
PETZL Tra gli espositori quest’anno si è aggiunto Petzl, il marchio francese specializzato in attrezzature per arrampicata, alpinismo e speleologia, distribuito in Italia da Dinamiche Verticali. Al meeting erano esposti i prodotti specificamente proposti per i parchi avventura: il kit per i praticanti dei parchi avventura, quello per gli istruttori e i DPI per l’evacuazione. Interessanti i caschi e le imbracature. www.petzl.com/IT/it/Parks
SUNWOOD Al meeting anche Sunwood, una azienda che propone legno impregnato in autoclave, per la costruzione di percorsi acrobatici e pedane per parchi avventura. Interessanti anche le casette in 54 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
VERT VOLTIGE INNOVATION Interessanti i prodotti dell’azienda francese, che propone un innovativo sistema di linea di vita continua. Il sistema è composto da una sorta di gancio, molto semplice da manovrare ed efficace, perché impossibile da aprire dall’utilizzatore mentre si trova assicurato sulla linea di vita. Il sistema - di Classe E, il più sicuro secondo la norma europea - prevede anche componenti ed accessori per la corretta installazione. www.vertvoltigeinnovation.com/uk-parcs.html
DALLE SEZIONI
LA VOCE DAI PARCHI RIUNIONE CON I GIOVANI A GENOVA
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ga ai giovani: «siete voi il futuro, camminiamo insieme per rilanciare il nostro lavoro» Genova. Non c’è futuro senza giovani, non ci devono essere giovani senza futuro. Per questo motivo Ferdinando Uga, presidente interregionale Lombardia-Liguria di ANESV, lo scorso mese ha organizzato un incontro con i giovani dello spettacolo viaggiante che vogliono contribuire alla riqualificazione e al ricambio delle nostre rappresentanze associative. Alla chiamata, nella sede ANESV Agis di via Santa Zita a Genova, hanno risposto decine di ragazzi, un appuntamento importante, dal respiro carico di entusiasmo in cui si è creato un vero ponte con i giovani. Il ricambio generazionale non solo è importante, ma è fondamentale – ha sottolineato Uga – la creatività dei giovani, messa al servizio di questo lavoro può davvero regalare una nuova linfa vitale e uno slancio maggiore. Per questo il consiglio è quello di entrare dentro nei meccanismi associativi per cambiare e rinnovare sempre in meglio la capacita rappresentativa e di penetrazione nel mondo che ci circonda, usando le nuove tecnologie, una visione più attuale della società e del divertimento, del rapporto con le amministrazioni, con la nuova politica, con i cittadini e con le città che ci ospitano. Queste le armi a disposizione dei ragazzi che interagendo con gli esercenti direttamente potranno formare il giusto mix per rilanciare l’azione del proprio lavoro e quella associativa dall’interno, che da troppo tempo ha perso il giusto slancio quel ruolo di rappresentanza qualificata capace di confrontarsi su temi che riguardano il nostro lavoro, il futuro, la capacità di esprimere quel connotato di sano e organizzato rinnovamento tec-
nico culturale. La finalità è quella di attrarre altri giovani facendo squadra innescando quel clima di appartenenza che anni fa l’ANESV seppe creare. «Errori ne sono stati commessi, cose importanti ignorate, ma nulla è perduto, oggi abbiamo di fronte sfide importanti e significative, siamo alla ricerca di nuovi slanci vitali, cercando di uscire da quella condizione statica e ripetitiva. che comunque dovrà per forza passare attraverso le nuove generazioni, ha detto Uga ai tanti ragazzi presenti - offrire divertimento saper creare un vero evento attraverso la propria professione, il proprio lavoro è un privilegio, è una bellezza unica e da preservare, che nasce da intuito, capacità passione, gioia e inventiva». Quello che oggi viene richiesto per continuare a lavorare nel nostro settore è proprio questo: «voglia di mettersi in gioco, abbracciando un progetto un’idea, un percorso condiviso onesto pulito che archivi una volta per tutte quei conflitti d’interesse che tanto male hanno fatto all’associazionismo questo va detto una volta per tutte, che sviluppi quella innovazione necessaria della nostra professione. Abbiamo una storia alle spalle oggi serve disegnarne un nuovo futuro, ecco il forte e urgente bisogno di un rinnovamento che non potrà prescindere da una scesa in campo concreta di voi giovani donne e uomini - ha concluso Uga - questa associazione sarà al vostro fianco pronta a sostenervi aprendo tavoli di confronto laboratori in cui convogliare idee e nuove proposte che muoveranno. “Il futuro e la voglia del fare... penso che questo sia un gesto di responsabilità di maturità rivolto soprattutto a voi e al vostro futuro oltre essere un messaggio bello e significativo che un lavoro come il nostro possa meritarsi .... rinnovamento, passione, entusiasmo amore per il futuro…”. #l’anesvéalvostrofianco… ■ www.anesv.it
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DALLE SEZIONI
SANTA MESSA CON IL CARD. BAGNASCO AL LUNA PARK DI GENOVA. IL SALUTO DI F. UGA
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nche quest’anno siamo lieti di averla qui tra noi per questo importante momento di fede. Le parlo a nome degli operatori del Luna Park, che oggi ho l’onore di rappresentare, e delle loro numerose famiglie. La ringraziamo dal profondo del cuore per la vicinanza che ci ha sempre dimostrato. Le sue visite, le sue preghiere, la sua profonda saggezza sono per noi uno splendido viatico per rafforzare la nostra fede, per darci gioia verso la vita, forza e coraggio verso le difficili sfide che ci attendono. Lei è il nostro Pastore ma, a tutti gli effetti, un nostro grande Amico. Ed è per noi motivo d’orgoglio avere un amico così vicino a Dio!
si le maniche, e anche di questi tempi siamo chiamati a farlo, con l’aiuto del buon Dio. Voglia sempre, Sua Eminenza, ricordare noi e le nostre famiglie nelle Sue preghiere! Mi sono permesso di chiamarla Amico, perché così qui la consideriamo. E oggi, in Sua presenza e davanti ai miei cari amici e colleghi, mi fa piacere parlare della figura di Don Dino Torreggiani, così magistralmente celebrata in una recente tesi di laurea discussa presso la Pontificia Università Urbaniana. “Don Dino Torreggiani e la Pastorale dello spettacolo viaggiante in Italia” è il titolo del bellissimo lavoro fatto da don Mirko Della Torre: qui si presentano la storia e l’attualità dell’azione pastorale a favore degli esercenti di luna park e circhi. Ma, soprattutto, si parla di don Dino, la stella più splendente del nostro firmamento. Una persona straordinaria, già ribattezzato l’apostolo delle carovane. Fu infatti lui a condurre lo spettacolo viaggiante dentro le stanze vaticane, dando poi l’avvio a quella fondamentale istituzione che è oggi l’Ufficio pastorale per i fieranti e i circensi.
Lo spettacolo viaggiante, qui oggi magnificamente rappresentato da noi del Luna Park, ma anche dai colleghi del Circo - che saluto affettuosamente - è oggetto di profonde e radicali trasformazioni. Molte delle nostre famiglie portano avanti strenuamente quella che è una vera e propria tradizione. Lo fanno in mezzo a decine di nuove normative cui occorre attenersi, alla crisi economica, alle rivoluzioni portate dalle nuove tecnologie. Siamo un mondo amato e stimato, ma ben con- Don Dino fu il primo a comprendere la sete di fede sapevole che non possiamo rimanere uguali a noi della nostra gente, e oltre ad aiutarci concretastessi. La nostra vita è sempre stata un rimboccar- mente ci illuminò con i suoi insegnamenti e le sue 56 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
DALLE SEZIONI
catechesi, formando le nostre coscienze di operatori viaggianti e attirando su di noi le alte sfere della Chiesa. Da ultimo, ma certo non in ordine di importanza, il nostro amato Papa Francesco, che quasi agli inizi del suo pontificato - era il Maggio 2015 - andò ad Ostia Lido a visitare le piccole sorelle del Luna Park e tutti raccontarono poi la straordinaria vicenda umana e sociale di queste profonde religiose. Papa Francesco, anche lui nostro grande Amico: per lui siamo “artigiani della festa, della meraviglia e del bello, chiamati ad alimentare sentimenti di speranza e di fiducia”, come ci definì nel discorso tenuto in Vaticano, nella Sala Nervi il 16 giugno 2016, nel corso dell’udienza speciale con la grande famiglia del circo e del luna park. “Voi - dice il Papa - avete una speciale risorsa: con i vostri continui spostamenti potete portare a tutti l’amore di Dio, il suo abbraccio e la sua misericordia. Potete essere Comunità cristiana itinerante, testimoni di Cristo, che è sempre in cammino per incontrare anche i più lontani”. E ancora: “Lo spettacolo viaggiante e popolare è la forma più antica di intrattenimento. E’ alla portata di tutti e rivolto a tutti, piccoli e grandi, in particolare alle famiglie. Diffonde la cultura dell’incontro e la socialità nel divertimento”. E poi l’invito: “Raccomando alle chiese particolari e alle parrocchie di essere attente alle necessità vostre e di tutta la gente in mobilità. La Chiesa si preoccupa dei problemi che accompagnano la vostra vita itinerante, e vuole aiutarvi ad eliminare fastidiosi pregiudizi”.
tori del luna park ai tempi della fine della Seconda Guerra Mondiale. Tempi bui, tempi duri, durante i quali, con il Paese distrutto dai bombardamenti, e con cinema e teatri anch’essi rasi al suolo, lo spettacolo viaggiante era l’unico modo per portare un sorriso, nelle piazze delle varie città. Un sorriso per l’Italia dilaniata ma che voleva risorgere, grazie al luna park e al circo! Per concludere, e mi scuso se mi sono dilungato, voglio dire due parole sul Luna Park di Genova, che conserva il primato di Luna Park mobile più grande d’Europa. Una tradizione che portiamo avanti ormai da decenni. Non nascondiamo le difficoltà, ma ormai possiamo dire che siamo un pezzo di Genova, siamo entrati nella vita dei genovesi, siamo parte integrante di questa meravigliosa città, e vogliamo continuare a esserlo nel futuro. Qualche giorno fa lei, Eminenza, ha usato parole molto dure contro il gioco d’azzardo. Concordo con lei, e mi permetto di aggiungere che noi rappresentiamo invece la parte più genuina e sana della parola gioco. Orgogliosi del nostro lavoro, della nostra storia, della nostra appartenenza e di essere lontani anni luce da quelle distrazioni che possono solo far male all’uomo e mai e poi mai portano alcun bene. Ringranziando ancora di cuore il Cardinal Bagnasco per la sua presenza e il cappellano don Roberto per aver organizzato questo incontro e per il suo costante sostegno, vi saluto e vi abbraccio tutti! ■
Come non ricordare infatti, e colgo l’occasione per farlo avendo qui il presidente dei vescovi italiani, l’impegno che la Conferenza Episcopale Italiana ha assunto nei confronti della casa di Scandicci dove dimorano i nostri anziani operatori del luna park. In un periodo in cui lo Stato è venuto meno, con il taglio dei fondi del Fus, e quindi togliendo anche quella piccola parte che era destinata alla casa di Scandicci, invece la Chiesa italiana non ha mai fatto nessun passo indietro. Al contrario, ci è sempre stata vicina, aiutando queste persone, e oggi posso dire con orgoglio e commozione che la casa dei nostri anziani va avanti proprio grazie alla Cei e alle libere sottoscrizioni di ciascuno di noi. Famiglia, infatti, non significa solo parenti, più o meno stretti. Ma significa anche accompagnare dignitosamente nei loro ultimi anni queste straordinarie persone, i nostri padri e le nostre madri, biologici ma non solo. Molti di loro erano operawww.anesv.it
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COMUNE DI MILANO: ATTESTATO DI BENEMERENZA CIVICA ALL’ANESV
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a mattina del 7 Dicembre 2016, in un teatro colmo di persone, vedere a fianco ed insieme a molte personalità politiche ed imprenditoriali di Milano, due poltrone con scritto riservato ANESV e ascoltare lo spiker della cerimonia mentre leggeva: “A quasi settant’anni dalla sua fondazione, rappresenta la più antica associazione del settore con la finalità di tutelare e perpetrare la tradizione popolare degli spettacoli itineranti all’aperto. Grazie all’impegno dei suoi associati, è protagonista del Carnevale Ambrosiano con il Luna Park Meneghino. Un appuntamento entrato nella tradizione della città e atteso ogni anno da migliaia di bambini e famiglie milanesi. Un’espressione delle attività di spettacolo viaggiante che ha saputo rinnovarsi proponendo di volta in volta attrazioni e novità capaci di emozionare e divertire grandi e piccoli creando momenti di conviabilità e socializzazione.” Mi ha fatto vivere una gratificante esperienza umana che sicuramente non dimenticherò. Mentre salivo sul palco le gambe hanno iniziato a tremare per l’emozione, e quando il sindaco di Milano (la mia città) mi consegnava la pergamena con l’ATTESTATO DI BENEMERENZA CIVICA”, il mio pensiero si è messo a ripercorrere il passato, mi sono apparsi nella mente i colleghi, non più tra noi, che prima di me e insieme a me 58 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
hanno dedicato la loro opera a sostegno del nostro Luna Park di Carnevale. Persone che si sono spese a sostegno della dignità e delle aspettative di lavoro degli esercenti che rappresentavano. Senza le loro perseveranze e capacità, non sarei stato chiamato sul palco con la cornice applaudente di un migliaio di persone, li immaginavo li, intorno a me, mi sono sentito lo strumento materiale che ritirava il frutto della loro grande opera, il primo pensiero è andato a Giuliano Vidali, dalla fine degli anni settanta, per oltre 30 anni, quante esperienze abbiamo vissuto assieme, ed insieme a lui, il caro vecchio G.Battista Zena, poi Gastone Rampazzo, Alfredo La Scala, Antonio Formaggia, Giuseppe Sortino, Rinaldo Riboldi e, com’era sua natura, uno scalpitante Umberto Rocco. Questo pensiero è stata la grande emozione e la soddisfazione di aver contribuito, continuandone l’opera, di portare il Luna Park del Carnevale sul palco del teatro Dal Verme per ricevere la più alta onoreficienza che il Comune di Milano riconosce a chi nel suo percorso storico, si è distinto nelle attività sociali ed imprenditoriali . Permettetemi di rivolgere a nome dell’Associazione e dei colleghi tutti, un sentito GRAZIE alla Giunta ed al Consiglio Comunale di Milano, che all’unanimità ha deliberato il riconoscimento. ■ Amedeo Zanetti
DALLE SEZIONI
IL SALUTO DI AMEDEO ZANETTI ALL’INAUGURAZIONE E DEL LUNA PARK DEL CARNEVALE AMBROSIANO
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nome degli operatori del luna park meneghino, do il benvenuto alle autorità che ci onorano della loro presenza. Mentre ci accingiamo ad inaugurare questo complesso di giostre, storica presenza del Carnevale Ambrosiano, consentitemi di esprimere alcune considerazioni in merito all’età infantile e giovanile. I tessuti urbanistici delle città, conseguenza delle capacità e genialità degli architetti, sono concepiti da persone adulte, che spesso e volentieri si sono dimenticate della loro infanzia e della loro adolescenza, pertanto a misura d’uomo. Contrariamente a ciò, ai bambini piace giocare non contemplare le meraviglie che l’uomo ha creato. I bambini hanno un’altra visione della vita, a loro interessano poco le visite guidate alle pinacoteche ai musei o quant’altro. L’adulto, secondo i propri canoni, li inquadra gli da la tempistica degli orari. asilo, scuola, sport, ludoteca. Tutto programmato e quindi per loro “noioso”. I bambini e gli adolescenti, hanno bisogno di una sorta di libero arbitrio, per ridere, divertirsi, sognare, provare emozioni e scaricare le vitalità e l’energie compresse in loro. Senza schemi preconfezionati.
È di questo che hanno bisogno, per vivere serenamente gli stadi della vita e diventare domani consapevolmente adulti. Perciò noi crediamo che gli urbanisti debbano essere portatori, anche di memorie infantili che li stimoli a concepire o adattare degli spazi ove, temporaneamente ed alternativamente si possono materializzare delle occasioni per lo svago, la ricreazione, la socializzazione dell’età giovanile e, non ultimo, un indotto commerciale. Gli operatori del luna park, vivono quotidianamente in mezzo a schiamazzi, sorrisi e scorribande di bambini, quindi, non possono essere distanti dalle necessità che la giovane età porta con sé. Anche perché è un vivere che gratifica i sentimenti e fa amare la giovane età. Consentitemi altresì, di leggere una simpatica filastrocca che può dare un senso a quanto sottolineato. “ Signore, signori e bambini, fatevi avanti… più gente entra, più siete in tanti! Correte a vedere la grande attrazione, la formidabile invenzione. Non sono venuto fra le giostre… per vendere ginestre. Non sono venuto a questa fiera.... per vendere i buchi della gruviera. Il mio nome è Meneghino… e vendo a tutti quanti… allegria… emozioni… e sorrisi abbondanti”. Termino, con un ringraziamento alla civica amministrazione, per aver nuovamente consentito di allestire il centenario luna park del carnevale, nello splendido sito del Parco Sempione. E concludo con un pensiero che anima noi, gente delle giostre “il sorriso di un bimbo e la serenità che trasmette a chi gli è vicino, val bene qualche sacrificio”. Ancora grazie. ■ www.anesv.it
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MARKETING
WEARABLES, BIG DATA E DATA DRIVEN-MARKETING: L’ESPERIENZA DEI PARCHI DIVERTIMENTO DI MAURIZIO CRISANTI
I DISPOSITIVI WEARABLES ENTRERANNO PREPOTENTEMENTE NEI PARCHI DIVERTIMENTO NEL 2017.
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i tratta di dispositivi “indossabili”, come braccialetti o tessere RFID, da stringere al polso o portare in tasca, che permettono di attivare molte funzioni, dalla più semplice, quella dell’accesso in un luogo, a tracciamenti più sofisticati. È una branca dell’ Internet of Things (IoT), ovvero dell’applicare Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi. Gli activity tracker, i braccialetti usati dagli sportivi per misurare i risultati ed alcune funzioni vitali, da interfacciare a smartphone o 60 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
computer, ne sono un esempio, così come alcune tessere skipass. Nei parchi di divertimento esistono già dispositivi di questo tipo: ■ Il più spettacolare è il sistema MagicBands nei Disneyland Resort. Un grazioso braccialetto il Magic Band appunto - il cui sviluppo del sistema, MyMagic + , è costato alla Disney Parks and resorts ben un miliardo di dollari nel 2015 - che permette all’utente di accedere al parco ed alle attrazioni, entrare in un ristorante e sentirsi
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coda virtuale e quando sarà il momento di fruire dell’attrazione, il sistema segnalerà all’ospite che è tempo di avvicinarsi all’ingresso. Il dispositivo permette di interagire con vari oggetti del parco, per un divertimento extra.
salutare con il proprio nome, ricevendo indicazioni sul tavolo prenotato e molte altre funzioni. Il braccialetto è collegato a carte di credito e debito, consente di effettuare acquisti senza contanti in modalità contactless, permette di ottenere i biglietti d’ingresso al parco, accedere alla propria camera negli hotel Disney, prenotare i ristoranti e fare le proprie ordinazioni prima di entrare. In sostanza, tutto è orientato a migliorare l’esperienza del visitatore. Il sistema è dotato di un trasmettitore a radio frequenza con un raggio di circa 12 metri, che viene captato dai sensori diffusi nel parco. ■ È stato presentato a IAAPA Attractions Expo 20165 il sistema Accesso Prism. Si tratta di una sorta di orologio da polso che permette di monitorare le code alle attrazioni, prenotare l’accesso a giostre e spettacoli, gestire acquisti senza contanti in modalità contactless, ricevere messaggi promozionali e notifiche push, effettuare operazioni di trigger (tecnicamente si tratta di inserire o cancellare dati di un database, utile per interagire con tracciamenti, liste ecc.) ed effettuare analisi delle abitudini del visitatore. ■ Un’altra esperienza interessante è quella del parco acquatico Volcano Bay, che aprirà nell’estate 2017 nell’ambito dell’ Universal Orlando Resort. Si tratta di del braccialetto Tapu Tapu, che è stato realizzato per ovviare al problema delle code per salire sugli scivoli ed attrazioni acquatiche del parco. Viene di fatto creata una sorta di
Perché Disney ha impegnato un miliardo di dollari in dispositivi wearables? L’importanza dei dati Si fa tanto parlare di questi tempi dei big data, del loro valore economico e delle potenzialità che una attenta analisi dei dati può portare, per i settori più vari. Nel mondo delle imprese, l’analisi delle tipologie di clienti, i loro comportamenti d’acquisto e le abitudini di consumo, gli interessi, l’età e mille altri fattori permette di programmare campagne di marketing mirato, definire al meglio le politiche di prezzo, gestire il magazzino e le risorse umane, prevedere i consumi energetici, ed effettuare ottimizzazioni dei costi in modo veramente efficace. I manager della Disney hanno impegnato una somma così rilevante per avere dati riguardanti buona parte degli 86,1 milioni di visitatori (dati 2015) dei resort, non tutti ancora dotati del sistema My Magic+. Disneyland, ha commentato una analista americana, si sta trasformando in “Dataland”. Certamente per ottimizzare i costi, ma anche per migliorare l’esperienza dei visitatori, la raccolta dei dati derivanti dai comportamenti dei visitatori è ormai parte essenziale della gestione di grandi parchi a tema. Dall’analisi dei dati raccolti da centinaia di dispositivi collocati nel parco, i manager possono decidere dove allocare un maggior numero di addetti, o di prodotti di merchandising. È possibile riprogrammare gli spettacoli, ottimizzare i costi delle giacenze di food & beverage, prevedere consumi elettrici, definire al meglio la funzionalità dei parcheggi. Anche il gruppo Six Flags ha recentemente ristrutturato la sua rete IT, collegando i 18 parchi divertimenti del gruppo ad un unico database centrale, che raccoglie di dati di oltre 3.500 terminali POS. I dati sui consumi di oltre 28 milioni di ospiti sono considerati dal gruppo molto preziosi, perchè permettono di intervenire sui menù dei ristoranti e fast food, sul merchandising e sulla collocazione dei punti vendita. In questo modo, lo ha dichiarato recentemente il responsabile della comunicazione di Six Flags, si è anche raggiunto il più alto valore di soddisfazione della clientela. Emblematica la dichiarazione di Matthew Nowell, www.anesv.it
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abitudini del pubblico, così come quelli raccolti sulle singole attrazioni, qualora si disponesse di braccialetti ed altri dispositivi di tracciamento. La raccolta dei dati e il tracciamento pongono un problema etico e di privacy. In genere questa forma di accesso a dati personali e “privati” non è molto apprezzata dai genitori, e anche i Millennials sono attenti alla tutela dei propri dati personali. Sembra invece che i ragazzi della Generazione Z (i nati dopo il 1995) siano più orientati alla condivisione dei dati, perchè ne intravedono i vantaggi rispetto all’esperienza utente che viene loro proposta. Ma è possibile raccogliere dati anche attraverso qualcosa di meno evidente - e inquietante per alcuni - di un dispositivo indossabile.
Storage Data Network manager per il gruppo Six Flags: “Il nostro business è creare sorrisi, siamo ora in grado di utilizzare i dati per determinare ciò di cui ogni ospite ha bisogno per sorridere in quel momento”.
IL DATA-DRIVEN MARKETING NEI PARCHI DIVERTIMENTO È tempo di realizzare azioni di marketing datadriven, basate cioè sui dati, e non solo su intuizioni, fantasia e sperimentazioni. Cosa è il data-driven marketing? E’ una forma di marketing che opera raccogliendo una significativa quantità di dati, rilevati sia online che offline, per programmare azioni di marketing molto personalizzate. E nei parchi di divertimento? In italia i dati a disposizione, relativi ai visitatori, sono in genere derivanti dai sistemi di biglietteria - fortunato chi avrà saputo implementare l›e-commerce dei biglietti, perchè avrà a disposizione informazioni sul cliente, sulle modalità di acquisto, e disporrà dei dati di contatto - ma anche dai negozi e dalla ristorazione e dai tornelli, che registreranno quanto meno le fasce orarie nelle quali si entra e si esce di più. I dati dei POS registrano analiticamente i consumi all’interno del parco, per ogni punto vendita e per singolo prodotto. Anche i dati dei parcheggi possono aiutare a definire le 62 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
Anche la rete WiFi può fornire dati interessanti. Il caso Bobbejaanland Il parco belga Bobbejaanland ha ampliato negli anni scorsi la copertura della rete WiFi a disposizione dei visitatori. Successivamente, sono stati tracciati su una mappa gli spostamenti degli smartphone – i responsabili si sono meravigliati del fatto che la rete sia utilizzata, in media, dal 60% all’ 80% dei visitatori, oltre il doppio di quanto previsto - per seguire i flussi del pubblico. La società ha potuto così analizzare i dati in tempo reale, per ottimizzare i servizi del parco. In questo modo si è potuta trasferire velocemente l’animazione ed i carrelli mobili per la somministrazione (zucchero filato, crepes ecc.) nelle aree più visitate, e potenziare il servizio di pulizia. Nelle aree a minore densità è stato possibile ridurre i servizi, o chiudere prima, con i risparmi conseguenti. Il parco belga ha adottato anche soluzioni di marketing data-driven, parte del progetto: ora è possibile segnalare promozioni, con coupon ed offerte in tempo reale, mentre gli adolescenti hanno cominciato a condividere immagini e video sui social network – attratti dalla connessione gratuita, che è strumento di marketing – con costi bassissimi per il parco. La tracciabilità dei dispositivi ha permesso di raccogliere dati sugli ospiti di ritorno, facilitando la conoscenza della tipologia di pubblico del parco e prevedendo azioni di remarketing. Il responsabile IT del parco tematico, Niels Meeus ha dichiarato al riguardo: “gli adolescenti in particolare ci stanno promuovendo all’interno dei loro social network, è incredibile quanto! Mi aspetto che questo sistema si ammortizzi in una sola stagione”. ■
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IL LIBRO DI ROBERTO MARAI
“E ANCORA NON ABBIAMO VISTO NIENTE”.
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a parte della maturità di un imprenditore il desiderio di raccontare in un libro le proprie esperienze. Lo ha fatto Roberto Marai, patron di Faro Games, nel volume “E non abbiamo ancora visto niente”. Ben 200 pagine, nelle quali Marai mostra tanti aspetti della sua professione e di ciò che la sua azienda ha realizzato finora. Non si tratta di una biografia tradizionale, ma di contenuti scritti a più mani, che tratteggiano il ritratto dell’autore. In apertura il volume ospita una storia del gioco automatico che ripercorre le principali tappe del suo sviluppo in Italia, dal calcio balilla ai flipper degli anni ’50, alla comparsa dei videogiochi. Si parla anche del Bingo, la realtà virtuale, le slot machines, fino alle Video Lottery. Segue poi una sezione, “Roberto secondo me”, nella quale alcuni compagni di viaggio raccontano il Marai che è loro collega, compagno o amico. Ecco poi i testi degli articoli pubblicati, nella forma delle interviste, fino al 2014 dalla rivista Play Machine Europe, dalla cui lettura emerge un Marai competente e informatissimo sulla evoluzione delle normative e sui problemi del settore. È una parte consistente della pubblicazione, alla quale segue poi il racconto del rapporto con l’autore
da parte di alcuni fornitori e clienti, italiani e stranieri. Ne esce un’attività gestita con grande capacità, che ha permesso di penetrare mercati nei quali Marai e la sua azienda sono considerati partner di grande valore. Divertente anche la sezione “La parola alla concorrenza”, nella quale Brunitto (Mondogiochi), Dalla Pria (Highlight of The Games), Tredese (Elmac) e Zaccaria (Tecnoplay), aziende leader del settore, raccontano il “loro” Marai. Seguono poi la presentazione dei successi del Marai imprenditore, dalla catena di FEC a marchio Playcity, di Moncalieri, Sestu, Cento, Bellinzago e Bicocca Village, dell’attività di noleggio di apparecchi automatici e delle sale giochi Las Vegas, ben 56 centri, dedicati alle slot machine e VTL. Molto gradevole, infine, la parte del Roberto Marai collezionista di juke box e slot machine d’epoca, ben 300 esemplari. Un lavoro che diventa passione, quindi, e che fa di Roberto Marai un imprenditore che è anche innamorato di ciò che realizza, facendolo apprezzare in Europa e Oltreoceano. Il libro, molto ben illustrato ed in edizione bilingue, è acquistabile sui principali siti online per la vendita di libri. ■
OPEN DAY DA LUCA SRL PER CONOSCERE LE NUOVE PROPOSTE
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eeting a metà febbraio per Luca srl, che ha radunato nella sua azienda i clienti e gli amici più affezionati. Tre giorni di festa e presentazione delle novità fiscali (come quella dell’esonero dalla scheda per la registrazione dei corrispettivi, di cui parliamo in questo numero della rivista) e dei nuovi prodotti per il 2017. L’evento si è concluso con una cena di gala, alla presenza di esponenti politici e giornalisti. Una bella azienda, quella gestita da Luca Serafin, con un impianto produttivo di tutto rispetto e un mercato internazionale, che ha raccolto nei tre giorni di Open Day clienti ed esponenti di imprese concorrenti. I distributori automatici e i giochi della Luca srl, si rivolgono ai bambini, e fanno parte di quel gioco
automatico da praticare per mettere alla prova la propria abilità. ■
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A PROPOSITO DI “LUNEUR”, QUELLO DI UNA VOLTA
“LUNEUR - LE MEJO LUCI DE ROMA”
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un libro piccolo e di rapida lettura ma, appena lo si apre e si inizia a leggerlo, ci si ritrova immediatamente immersi nelle atmosfere di quello che fu non soltanto un Luna Park, bensì una vera propria comunità. Subito riaffiorano alla mente, per chi li ha vissuti in prima persona, magari anche in tempi più remoti, ricordi, immagini, suoni, sensazioni e finanche profumi di quello che fu il “Luneur”, il parco dei divertimenti di Roma negli ’80, inizio anni ‘90. Il libro di cui trattasi, intitolato “Luneur le mejo luci de Roma”, “linaria” editrice, è il frutto della sensibilità e della buona penna di Eleonora Marino. Discendente di una nota Famiglia che affonda le proprie radici nel Circo (indimenticabile suo nonno Cesare Castagnoli) e nel mondo delle Giostre, dello Spettacolo Viaggiante o, meglio, delle “Baracche” così come si usa in dire in gergo nell’ambiente, Eleonora ha trascorso tutta la sua infanzia e parte della gioventù all’interno del parco divertimenti dove i genitori, Rossana Castagnoli e Canio (detto Roberto) Marino, come essa stessa, parimenti ad altri esponenti della Famiglia Castagnoli, hanno esercitato la propria attività lavorativa. Fino al momento in cui – anno 2008 – le varie vicissitudini del Luneur si conclusero tristemente con la chiusura del parco divertimenti e la successiva indizione da parte dell’Ente EUR – proprietario dell’area – di un bando di concorso per la gestione dell’area. Con ulteriori penose vicissitudini. Ci si ritrova, quindi, di fronte ad una carrellata di tutto ciò che diede vita al Parco, con le tante piccole e grandi storie di persone e di famiglie, con le molte giostre che lo componevano, con i numerosi personaggi - più o meno famosi - che lo frequentarono e con le personalità che presenziarono, di volta in volta, all’inaugurazione delle attrazioni nuove. Un libro fresco, scorrevole, che si “beve” tutto d’un 64 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE gennaio febbraio 2017
sorso, come acqua fresca e dissetante per chi voglia rivivere i tanti bei momenti del tempo che fu e rituffarsi anche nella storia del Luneur (vi è anche uno specifico sunto in un capitolo dedicato). Nonostante le difficoltà o, come si direbbe più correntemente oggi, le “criticità”, nonostante queste, appunto, furono pur sempre dei bei momenti. E il ricordo suscita grande ed umana nostalgia. È piacevole e significativo sottolineare e, qui di séguito, riportare testualmente quanto Eleonora Marino evidenzia sulla quarta pagina di copertina del bel libro: Il Luneur, il Luna Park permanente di Roma, è stato il primo parco giochi stabile d’Italia, per anni tra i più grandi d’Europa. Dal 1953 al 2008 “le mejo luci de Roma” hanno rischiarato le notti della città eterna, facendo sognare generazioni di persone. Uno spazio del gioco e dell’effimero, circondato dall’edilizia razionalista dell’EUR, che appartiene ormai a una memoria collettiva. In questo saggio una geografia della memoria ci riporta a bordo delle giostre del Luneur, attraverso un doppio sguardo: quello di una bambina delle giostre, erede di quei girovaghi ormai stanziali, e quello del pubblico che affollava i viali del parco. Il libro è in vendita sulle principali librerie online. Grazie Eleonora! ■ Antonello Volpi
L’AUTRICE
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leonora Marino è documentarista e montatrice. Si è laureata al DAMS (Discipline Artistiche Musicali e dello Spettacolo) di Roma con una tesi su Joris Ivens e il documentario militante; ha realizzato lavori per diverse emittenti televisive. Nel suo primo documentario cinematografico – La bella Virginia al bagno (Zen Film 2014) – ha raccontato la storia della sua famiglia, dei baracconi delle fiere di inizio secolo, passando per il circo, fino alle giostre del Luneur. ■
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LUNA PARK NATALIZIO DELLE MERAVIGLIE, UN VIAGGIO INTROSPETTIVO DI MARIACRISTINA CESA
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a accolto i bambini dal 16 dicembre all’8 gennaio il Luna Park delle Meraviglie, allestito nei cortili di Palazzo Ottolenghi di Asti e nato dall’idea dell’artista Antonio Catalano. Originario di Potenza, ma da anni residente ad Asti, Catalano è noto per aver fondato nel 1970 il gruppo teatrale Il Magopovero. Tra le tante iniziative portate avanti negli anni, c’è anche la nascita di una fondazione, a conferma della grande attenzione che, da sempre, Catalano riserva al mondo dell’infanzia. Amato per la sua profonda sensibilità e per il feeling che riesce a instaurare con i più piccoli, proprio a loro ha pensato per il suo Luna Park delle Meraviglie che ha loro offerto non a caso nel periodo di Natale, la festa dei bambini per antonomasia, ma anche il periodo dei desideri… e dei sogni. Con l’approccio pedagogico “povero” che gli è tipi-
co, Catalano ha guidato i propri ospiti all’interno di ambientazioni legate al passato offrendo al contempo ampio spazio a fantasia e immaginazione. Non a caso, alcune delle attrazioni erano dedicate a Gianni Rodari, altro grande personaggio innamorato dei bambini che ha lasciato un’eredità letteraria inestimabile che ancora non manca di incantare. A lui è infatti dedicata la Giostra delle Meraviglie, dipinta e ambientata dallo stesso Catalano, attraverso la quale i visitatori sono stati trasportati in un tempo passato, quello dell’infanzia, dell’immaginazione, dello stupore. Chi vi è salito, ha potuto scegliere, come nelle migliori tradizioni, se accomodarsi su un aeroplanino, una moto, una macchina, una barca… Ma l’esperienza non è stata limitata al puro e semplice giro in tondo. La giostra voleva essere un luogo dove sognare, leggere, osservare i libri artigianali crewww.anesv.it
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ati dall’artista, almanacchi, detti, proverbi, e anche dove ascoltare storie e filastrocche. E, sempre pensando a Gianni Rodari, non poteva mancare la Giostra di Cesenatico, diventata famosa perché descritta nelle immortali Favole al Telefono. Era proprio lei, la giostra che aveva “sei cavalli di legno e sei jeep rosse”. L’uomo che vi sale per accompagnare il nipotino, si ritrova a volare sopra al mondo, dal grattacielo di Cesenatico fino a quelli di New York e ritorno. Il nonno sul suo cavalluccio di legno – su cui all’inizio “ci stava scomodo, perché aveva le gambe lunghe e i piedi gli toccavano terra”, ma che poi “galoppava nell’aria puntando dritto verso le nuvole” – e i bambini in fila dietro di lui sulle loro jeep. Una normalissima giostra d’epoca che però, a differenza di altre, ha avuto la fortuna di incontrare la penna di Gianni Rodari che ne ha decretato, certo inconsapevolmente, l’immortalità. Abbandonata a lungo, la giostra deve proprio ai suoi trascorsi letterari l’essere stata recuperata da Mimì Mantegazza, che l’ha restaurata e rimessa in funzione ed è poi passata a Claudio Cavalli che l’ha installata in un parco a Cesena. Interamente costruita a mano, con il motore derivato da quello di un carro armato, la giostra sfoggia i giocattoli e i vari pezzi che risalgono al 1945 e, come tiene a precisare lo stesso Catalano, nonostante il passare degli anni, ancora presenta “livelli di bilanciamento e di perfezione” assoluti. Un’opera artigianale che rimanda a un altro tema molto caro all’artista: il costruire con le proprie mani. “La mano collegata con il cuore è ciò che dà
NECROLOGI
Si è spento in gennaio Franco Murialdo, imprenditore che a Ceriale ha creato il parco acquatico Le Caravelle e il villaggio turistico Il Paese di Ciribì. I quotidiani lo hanno ricordato come imprenditore che tanto ha dato a Ceriale ed al litorale, nell’ambito immobiliare e turistico. Alla moglie Ornella ed alle figlie Marina, molto attiva nell’Associazione, e Silvia, le condoglianze più sentite.
Il 15 gennaio scorso è mancata ad 89 anni Nella Franzoni, esercente lombarda, coniugata col rimpianto Angelo Piccaluga. Ai numerosi figli ed ai familiari tutti, le condoglianze della Sezione ANESV Lombardia Liguria. Ortensia Dri: per ricordarla, a livello associativo, basti dire che le furono attribuite due medaglie d’oro per la fedeltà all’ANESV ed una medaglia d’argento per l’anzianità (all’epoca) di appartenenza al mondo del “viaggio”. Un vero e proprio primato condiviso con pochi altri associati dell’ormai mondo che fu. La prima medaglia, quella d’argento, le venne consegnata nel 1976 in occasione del XIX Congresso Europeo dell’UFE-ESU (Unione Europea dello Spettacolo Viaggiante), svoltosi a Roma nel Palazzo dei Congressi all’EUR. Le altre due medaglie, le più importanti, quelle d’oro le furono consegnate nel 1988, la prima, nel corso dell’imponente Congresso internazionale dell’UFE-
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l’anima agli oggetti”, afferma Catalano, secondo una filosofia che lo ha portato a realizzare per intero e artigianalmente un’altra delle giostre ospitate nel suo Luna Park. La caratteristica lentezza del giro, combinata con “l’anima” posseduta dalla giostra, offre la possibilità di entrare in una dimensione di sogno, di immaginazione. In poche parole, le meraviglie alle quali il Luna Park fa riferimento, non sono gli oggetti, quanto la meraviglia che ognuno riesce e provare, a tirar fuori da sé. Le attrazioni diventano dei veicoli tramite i quali, accanto all’intrattenimento “meccanico”, si vive un’esperienza diversa, intima e introspettiva che dipende solo da quanto il soggetto si porta dentro. Come nelle cabine del mare, percorso d’arte interattivo dove, all’interno di ogni struttura, si poteva godere di diverse ambientazioni, o la Cappella delle meraviglie, una struttura gonfiabile dipinta e decorata a tema primitivo. Entrandovi si ha la sensazione di un viaggio nel tempo, nella preistoria, cullati da riproduzione di graffiti sulle pareti e sulla volta, in un abbraccio ideale che invita il visitatore ad abbandonarsi al sogno in un’esperienza personale e unica. Il tutto, come dicevamo, sempre con lentezza, introspezione, riflessione. Entrare in questo parco non significa stordirsi di luci e rumori, ma cercare dentro di sé sensazioni piacevoli e liberatorie, aiutati da un artista che ha saputo cogliere gli elementi e racchiuderli in oggetti che potessero fare da guida in un sorprendente viaggio… della meraviglia. ■ ESU, il XXVII°, svoltosi anch’esso a Roma presso l’Hotel Cavalieri Hilton, mentre l’altra, nel 2000, nel corso di una bella cerimonia di premiazione dei soci con maggiore anzianità di iscrizione all’ANESV, sempre Roma, questa volta nella sede dell’AGIS nazionale. Ortensia fu ANESV da subito, da sempre e per sempre, fin dal primo anno, il 1947, quello in cui fu costituita la compagine associativa. Nel mondo del lavoro, fu una donna “tutto d’un pezzo”, un “generale di ferro”, come soltanto le donne dello spettacolo viaggiante sanno esserlo, soprattutto quelle – come Ortensia appunto – nate e cresciute nel periodo pioneristico della categoria. Sapendo essere contemporaneamente madre, lavoratrice (anche nell’aspetto di casalinga) e punto di forza per tutta la famiglia. Carattere tenace e volitivo ma capace, nello stesso tempo, anche di estremo affetto. Quando si presentava negli Uffici della sede nazionale dell’ANESV, per le operazioni di rinnovo annuale del cosiddetto “nulla-osta”, riempiva le stanze con la sua naturale simpatia, elargendo anche un grande sorriso a tutti. Questa è stata, per noi tutti dell’ANESV, Ortensia Dri. E la ricorderemo sempre così, con il suo immancabile sorriso sulle labbra. Giungano le nostre ulteriori e partecipate condoglianze ai familiari e parenti tutti, in particolare ai figli Naida, Mario e Ruggero Fabbri, ai nipoti Ambra e Alessio Zucaro, nostro valente Consigliere, al genero Vito Zucaro, nostro Vicepresindente onorario della Sezione. Ovviamente tutti, immancabilmente, soci ANESV, anche nel solco della strada tracciata da Ortensia. Antonello Volpi Presidente della Sezione ANESV Lazio – Abruzzo, Molise e Sardegna