#11-12 NOVEMBRE-DICEMBRE • 2015 • ANNO LIII • WWW.ANESV.IT
IL MISE INTERVIENE SUI COSTI DEL SUAP BIGLIETTI OMAGGIO? MEGLIO I BIGLIETTI CORTESIA TEMPO DI MEETING PER I PARCHI AVVENTURA ITALIANI
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EDITORIALE
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i avvicina il periodo natalizio. Per molti Associati è un momento di grande lavoro: gli esercenti sono in attività nei di Massimo Piccaluga luna park invernali, altri sono Presidente dell’Anesv coinvolti nell’organizzazione di mercatini e eventi legati al Natale, con piste di pattinaggio sul ghiaccio ed attrazioni installate in piazze, centri commerciali ed altri contesti. Anche alcuni parchi di divertimento aprono nuovamente in questo periodo, per offrire divertimento nel periodo delle vacanze scolastiche. Non ci si ferma molto, in questo settore, e le festività si trasformano in opportunità di lavoro. Ecco, ancora oggi, la “funzione sociale” delle nostre attività, aperte anche nel periodo natalizio, quando i nostri ospiti sono in liberi dal lavoro. Ma veniamo all’attività associativa. C’è grande attesa per la questione della circolazione dei carri punzonati. Purtroppo, nonostante l’intervento dei vertici politici del Ministero delle infrastrutture, si rende necessaria una modifica al Codice della Strada. Il tema sarà affrontato nei primi mesi del prossimo anno, quando il Parlamento calendarizzerà uno specifico provvedimento. L’Associazione sta svolgendo un compito di sensibilizzazione degli interlocutori parlamentari, ma sarà necessario attendere ancora qualche tempo. Poi qualcuno ci spiegherà come mai negli anni siano state rilasciate migliaia e migliaia di autorizzazioni al trasporto dei carri punzonati eccezionali, senza che nessuno abbia sollevato il problema, che resta del tutto interpretativo. Ma così è. Tante sono le riunioni di questo periodo di cui diamo notizia in questo numero: riguardano i parchi permanenti ed i parchi avventura, che hanno realizzato un bel meeting in Novembre. E’ il segno che è necessario riunirsi, scambiare idee, rivolgere critiche che sono di stimolo per tutti. Tanti gli spunti e le cose da fare, in un clima collaborativo e stimolante. Il Natale è un momento nel quale ci sentiamo più generosi: mi appello quindi alla sensibilità di tutti affinché sia sostenuta, anche con una piccola offerta, la “nostra” Casa di Riposo di Scandicci, privata purtroppo del contributo ministeriale. In allegato a questa rivista c’è un bollettino di c\c postale precompilato, mentre a pag. 22 ci sono gli estremi del c\c bancario e del pagamento con carta di credito. Con l’occasione auguro a tutti i lettori un sereno Natale ed un 2016 di grande ripresa per le nostre attività. Buona lettura. Buona lettura.
SOMMARIO #11-12 • NOVEMBRE DICEMBRE 2015 • ANNO LIII ANESV INFORMA
06 EAS 2015 A GÖTEBORG 12 ENADA 16 DALL’AUTOSCONTRO AL
TRENO FANTASMA: UNA STORIA ITALIANA NEL MONDO DELLE GIOSTRE
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SUAP E DOMANDE ONLINE: COSTI AUMENTATI RISPETTO ALLA VECCHIA PROCEDURA? IL MISE CONFERMA CHE NON È CORRETTO
22 CASA DI RIPOSO DI SCANDICCI ARRIVA LA SOLIDARIETÀ DEGLI ESERCENTI. E LA TUA?
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PARCHI INVERNALI AL COPERTO: DI NUOVO NATALE IN GIOSTRA A TORINO E WINTER WONDERLAND A FERRARA
16 #11-12 • novembre dicembre 2015 • anno LIII Copertina: festa della Befana di Piazza Navona Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 565/1996 Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma Direttore responsabile Massimo Piccaluga Vicedirettore Maurizio Crisanti
Dalle sezioni Antonello Volpi, Ferdinando Uga, Adriano Rossi, Ermes Fornaciari, Sauro Martini, Ciro Guida, Cosimo Amato, Calogero Talarico Direzione, amministrazione e pubblicità ANESV–AGIS Via di Villa Patrizi, 10 tel. 0688473-273 o 274 – Fax 0645481356 info@anesv.it www.anesv.it www.parchipermanenti.it www.parchiavventuraitaliani.it
Grafica Massimiliano D’Affronto (mdaffronto@gmail.com) Stampa 8x8 S.r.l.
Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».
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PARCHI DI DIVERTIMENTO
24 PARKSMANIA 2015 32 REALTÀ VIRTUALE NELLE ATTRAZIONI, QUALI LE POSSIBILITÀ? 38 ACTIVITY PARK, DALLA FINLANDIA ARRIVERANNO ANCHE DA NOI? 40 PIOVE? SÌ, MA SOLO SU ILMETEO.IT 41 OSPITARE TIROCINI? ECCO LE
OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE
PARCHI AVVENTURA
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52 IL MEETING DEI PARCHI AVVENTURA ITALIANI PARCHI ACQUATICI
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PARCHI ACQUATICI: CHE COSA CI RISERVA IL FUTURO?
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EVENTI
48 OKTOBERFEST: UN LUNA PARK CHE VIVE! 50 SETTEMBRE LUCCHESE, RINNOVATA L’AREA DEL LUNA PARK
FUORICAMPO
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PARCHI GIOCHI, LUNA PARK E SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI. COME LA METTIAMO?
MARKETING
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TROPPE RICHIESTE DI BIGLIETTI OMAGGIO? TRASFORMALI IN BIGLIETTI CORTESIA!
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EAS 2015
A GÖTEBORG “CIRCA 7.000 VISITATORI”, IL 30% DALLA PENISOLA SCANDINAVA SECONDO I DATI UFFICIALI, SI SONO PRESENTATI A GÖTEBORG, PER ASSISTERE AD EAS 2015. AD AMSTERDAM, LO SCORSO ANNO, FURONO 10.750. DI MAURIZIO CRISANTI
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n ogni caso la edizione svedese della rassegna organizzata da IAAPA Europe era molto qualificata sul piano della quantità e qualità degli espositori – oltre 400 – anche se gli stand occupavano superfici limitate rispetto alle edizioni precedenti. Dunque un insuccesso? 6
LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
In genere una fiera si considera riuscita se le presenze si mantengono stabili o in crescita rispetto alle edizioni precedenti. C’è tuttavia un altro indicatore: la qualità delle presenze e dei contatti, e contratti, stipulati dagli espositori. In questo senso, per quello che ho potuto rilevare nei colloqui con i numerosi espositori italiani, la tappa sve-
ANESV INFORMA L’IGIENE È ASSICURATA CON IL
1°CALZINO
dese della fiera europea è stata moderatamente soddisfacente, nonostante la localizzazione. Ma veniamo alla fiera: qualche novità? Certamente si intravedono alcune tendenze:
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Realtà virtuale Non sarà forse una tendenza dai numeri eccezionali, tuttavia di visori VR ne abbiamo visti numerosi, in fiera. Abbinati ai sedili con i movimenti da simulatore, questi dispositivi faranno parte delle attrazioni del futuro. Delle prospettive, e dei problemi gestionali che comporta l’introduzione della realtà virtuale nei parchi di divertimento ne ho parlato in un altro articolo, tuttavia le aziende, anche italiane, che stanno sperimentando in questo campo sono numerose, e dopo l’avvio di Europa Park, altre strutture ne seguiranno le orme. La possibilità di muoversi all’interno dell’immagine, realizzata da questi dispositivi, offre prospettive davvero interessanti per parchi a tema e attrazioni turistiche in genere.
Coinvolgimento ed immersività “collettiva” Anche i “flying theatre” erano molto presenti in fiera, con numero di posti variabile, da strutture a due posti a grandi teatri per parchi tematici. Si tratta di attrazioni con sedili mobili e schermo immersivo, che coinvolge lo spettatore offrendo la sensazione di “volare” nel filmato, visibile a circa 180°, dunque sopra la testa e sotto i piedi. Se consideriamo che solo la donna può raggiungere una visione periferica a 180°, mentre l’uomo ha un campo visivo più ridotto, la immersività di queste attrazioni “collettive” - a differenza della realtà virtuale, che costringe ogni visitatore ad estraniarsi completamente dal rapporto con il mondo esterno – è veramente notevole. Arriveranno nei parchi italiani? Pare di si, e tutti lo speriamo vivamente.
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E si, a Göteborg erano installate numerose attrazioni dal forte coinvolgimento fisico. Veder assumere informazioni in questi stand da parte di esercenti che gestiscono parchi giochi cittadini mi ha fatto riflettere. Dunque non solo i parchi avventura o contesti ludico-sportivi, ma anche veri e propri parchi di divertimento possono estendere l’offerta creando aree dedicate a zip line e pareti d’arrampicata con autosicura. Tante le novità: erano presenti pareti d’arrampicata trasparen-
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Abbinate ad altre attrazioni – go kart a pedali, trampolini elastici, tappeti elastici, impianti per parkour, rampe da skateboard o free style, tiri in porta e calciometri ecc. – come negli activity park, possono riqualificare e differenziare alcune aree, con investimenti contenuti. Altre idee Tante cose mi hanno colpito durante i giorni di fiera: interessanti i controlli automatici per la gestione delle partenze sugli scivoli acquatici. Anche sul piano della condivisione delle immagini sui social network e della stampa delle foto, alcuni dispositivi automatici possono contribuire a diffondere il brand del parco. Tutti hanno uno smartphone, direte voi, e perché pagare per un selfie? Perché il selfie è stampabile il formato
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10x15, è customizzato con loghi o grafiche del parco – dunque potenzialmente più virale - e la macchina è in grado di stampare anche le immagini già condivise dal visitatore su Instagram o Facebook. Un paio anche gli espositori di Escape Rooms: si tratta di attrazioni, già presenti in alcune città italiane, nelle quali il gruppo di visitatori segue una storia individuando gli indizi che lo portano nelle stanze successive, fino all’uscita. Ci vuole intelligenza, attenzione e spirito di gruppo, ma queste attrazioni, che richiedono spazi ed investimenti limitati, costituiscono certamente una novità. E i produttori italiani? Rappresentavano una presenza importante in fiera. C’erano tutti i marchi più noti: tra i tanti la ditta Bertazzon, con i caroselli e le vetture da autoscontro, ai treni e sistemi di trasporto di Dotto, ai trampolini di Crazy Jump, alla produzione ormai di IE Park, ai giochi di Memopark. Apprezzati anche i prodotti di Preston & Barbieri, di Sela Group, Technical Park e Antonio Zamperla, produttore globale. La fiera è stata concepita per sfruttare le sinergie www.anesv.it
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ANESV INFORMA con Liseberg, un parco di grande qualità, ricco di scenografie e curatissimo, a pochi metri dagli stand. Si sono tenuti nelle strutture del parco i seminari e gli eventi serali. Solo il pensare che sia di proprietà comunale, aperto da dal 1752 come parco pubblico e poi trasformato in parco divertimenti durante l’Esposizione Universale del 1923, fa riflettere chi è abituato ad una gestione fallimentare della cosa pubblica. La “Montagna di Lisa”, questo il significato del nome Liseberg, con attrazioni della qualità di Helix , un launch coaster Mack molto interessante e Balder, wooden coaster Intamin invidiabile da un visitatore italiano, immerse in un contesto dove la cura dei particolari è di grande livello, è stata una scoperta per molti visitatori della fiera, che lo hanno visita- co svedese che supera i 3 milioni di visitatori ed è comunemente considerato uno dei più belli d’Euto ampiamente. ropa – lo avevano previsto in molti: la città non Chissà se la proposta italiana di tenere questa è facilmente raggiungibile da molte città europee edizione della rassegna a Milano, città ben col- con voli diretti ed i costi di soggiorno non sono legata con tutte le parti del mondo – dove l’Expo contenuti. Certamente la presenza di un numero in queste settimane supera i 200.000 visitatori al eccezionale di visitatori dall’area scandinava ha giorno – avrebbe prevedibilmente portato risulta- offerto nuove possibilità ai produttori di attrati più in linea con le aspettative degli espositori. zioni non troppo complesse o per bambini. L’anAnche la data per alcuni si è rivelata un po’ sco- no prossimo Euro Attractions Show, organizzata moda, troppo vicina alla fiera di Orlando. Che la da Iaapa Europe, si terrà a Barcellona dal 20 al 22 localizzazione fosse complessa - nonostante la settembre, e si tratterà certamente di una ediziofiera si fosse tenuta a 50 metri da Liseberg, il par- ne di successo. ■
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A ROMA SI È TENUTA LA 43MA EDIZIONE DELL’ENADA, EVENTO D’AUTUNNO COLLEGATO AD ENADA PRIMAVERA. È STATA UNA FIERA NON FACILE, IN UN MOMENTO MOLTO COMPLESSO PER IL SETTORE.
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opo l’interesse per i giochi con vincita in denaro, attualmente c’è una nuova attenzione dei gestori di sale giochi per l’amusement – una opzione che nello spettacolo viaggiante è presente da decenni - ovvero per il gioco di puro intrattenimento. 12 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
Tutte le riviste specializzate ne parlano, e gli operatori sono convinti che questa particolare formula abbia ancora molto da dire nel settore. Essa si rivolge alle famiglie ed ai più giovani, e non desta allarme sociale. Tanti i nuovi apparecchi presentati, che il mercato stenta a recepire a causa della carenza di regole. Da tempo, infatti, è in corso di elaborazione una disciplina del gioco di intratteni-
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mento: si attendono provvedimenti governativi. A causa di questa carenza normativa sono derivati recentemente sequestri ed interpretazioni della norma troppo soggettive. Con questo spirito - appesantito dalla messa in onda di un servizio televisivo che ha demonizzato il gioco d’intrattenimento – si è aperta una edizione della fiera ospitata in un solo padiglione. Proprio questa caratteristica ha costituito tuttavia l’elemento di successo della rassegna: stand sempre affollati e una densità di pubblico che ha permesso anche lo scambio di opinioni ed interessanti contatti commerciali per gli espositori. Tra le cose presenti in fiera, interessante, in ogni caso, il nuovo kiddie presentato da Elmac. Si tratta della riproduzione di un dinosauro che si muove come un animatronico, sul quale il bambino può salire. Il materiale, i movimenti e le dimensioni ne www.anesv.it
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fanno una vera novità. Anche Faro Games, era in fiera con numerosi apparecchi da intrattenimento, ed uno spazio per bambini con soggetti morbidi ricoperti di un lucido PVC, e due sabbiere veramente interessanti: si tratta di far giocare i bambini con le formine- quelle per la spiaggia – utilizzando un materiale che contiene additivi siliconici, e si comporta come sabbia bagnata. Special Game srl ha presentato i suoi giochi automatici e kiddie rides e World Giochi ed i suoi distributori con palline dalle forme e materiali antiurto. Tanti i convegni, che hanno richiamato numerosi operatori ed esponenti del mondo politico. Raffaele Curcio, presidente SAPAR, ha dichiarato “Questa edizione di ENADA Roma è andata bene, nonostante le premesse non fossero delle migliori; l´affluenza è stata buona e gli espositori si sono detti soddisfatti. Mi auguro che nella prossima legge di stabilità il comparto possa trovare una norma equa, che rispecchi i principi della costituzionalità e che sia foriera di un riordino organico del settore nel rispetto della filiera´. In effetti ai politici presenti si è mostrata una fiera in difficoltà, espressione di un settore in attesa di regole. Mai come questa volta le responsabilità del mondo politico nei confronti delle imprese si sono mostrate in tutta la loro evidenza. ■
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DALL’AUTOSCONTRO AL TRENO FANTASMA: UNA STORIA ITALIANA NEL MONDO DELLE GIOSTRE DI ROBERTO CANOVI (PARKSMANIA.IT)
DALLE PRIME SCOCCHE IN VETRORESINA DELLE VETTURE PER AUTOSCONTRO, AI SOGGETTI HORROR PER I TRENI FANTASMA DEI LUNA-PARK: UN VIAGGIO A RITROSO NEL TEMPO PER SCOPRIRE IL MONDO DEL DIVERTIMENTO NEGLI ANNI ‘60 E ‘70. 16 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
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l mondo delle Giostre è sempre stato legato a quello dei Parchi di Divertimento, che altro non sono se non l’evoluzione del classico Luna-Park. Il legame è costituito sia dalle attrazioni che dalle scenografie che le circondano, ma anche dal solo in apparenza semplice design delle vetture o dalla meccanica che presiede i movimenti più o meno sofisticati dei cosiddetti animatronici. I creatori di giostre sono a volte anche i creatori delle ben più appariscenti scenografie dei parchi e il percorso professionale effettuato da questi artisti prestati al divertimento racconta molta parte della storia e dell’evoluzione del settore amusement. Uno dei protagonisti di questa evoluzione è Armando Tamagnini, illustratore, scenografo e progettista nato a Reggio Emilia nel 1940. Quando è avvenuto il primo contatto con il mondo delle giostre? “Tra fine anni ‘50 e primi anni ’60 – racconta Tamagnini – come artigiano in società con Franco Cò, mio ex compagno di scuola dell’Istituto d’arte “Adolfo Venturi” di Modena, ci dedicammo con l’ausilio di un antico torchio da stampa alla decorazione a mano di piatti e piastrelle in ceramica ad uso souvenir e per oggetti d’arredamento. Ed è proprio in questo periodo che avvenne il primo contatto con quella che ancora oggi è la mia grande passione. Il mondo del divertimento.
Gli Autoscontri Le ditte Italiane più importanti del settore delle giostre, che andavano affermandosi anche all’estero, erano impiantate al Nord: la Bertazzon e la Sartori nel Veneto, la Spaggiari & Barbieri e la Soli a Reggio Nell’Emilia. Ed è proprio con la Spaggiari & Barbieri che insieme a Franco avemmo il primo contatto casuale con uno dei titolari, Dimes Barbieri, che ci mise alla prova nella realizzazione di un modello nuovo di carrozzeria per vettura d’autoscontro. Accettammo la sfida e ne uscì il modello della carrozzeria della LUX, vettura che sul mercato ebbe un ottimo riscontro”. Portando a cessazione l’attività degli articoli d’arredamento, Armando e Franco nella posizione di artigiani esterni, avviarono dunque nel 1961 una colla-
borazione lavorativa con la Spaggiari & Barbieri. Franco fu poi assunto alla ditta Soli, mentre Armando proseguì nella collaborazione con la S&B sino al 1964 realizzando modelli di pensiline e di carrozzerie di vetture per autoscontri, soggetti e particolari decorativi per giostre varie. Contribuì inoltre pittoricamente a realizzare fondali scenografici come quello di un singolare autoscontro denominato Kosmodromo che la Spaggiari & Barbieri stava costruendo per il suo cliente Angelo Piccaluga. Una delle particolarità del Kosmodromo era che le vetture non venivano guidate col volante ma con la leva. In quegli anni si stava affacciando sul mercato italiano un materiale che avrebbe rivoluzionato il mondo delle giostre: la vetroresina. “Prima della vetroresina – ricorda Tamagnini – le carrozzerie delle vetture venivano prodotte in lamiera dai battilastra (operai specializzati) che gli davano forma battendola con il martello. Per approfondire la conoscenza della vetroresina e delle altre materie plastiche che si stavano diffondendo e per svilupparne la sperimentazione, nel 1964 partecipai alla costituzione della Vercos, ditta che per l’esperienza di alcuni suoi componenti si presentava particolarmente preparata per effettuarne le lavorazioni. Partecipai alle varie fasi operative dell’azienda occupandomi principalmente di progettazione, realizzazione di modelli e stampi e, in parte, della produzione. Nel 1966, acquisita una certa esperienza tecnica nelle lavorazioni con vari materiali, in particolare con le materie plastiche, uscii dalla Vercos e tornai con maggior padronanza delle mie competenze ad operare nel settore delle giostre anche nel ruolo di consulente tecnico. Nello stesso anno organizzai per conto della ditta Bonori di Cadelbosco (RE), il reparto modelli/stampi e lavorazione vetroresina per la produzione di pensiline e carrozzerie di vetture per autoscontro. Con Giuliano Bonori ebbi l’occasione di recarmi in Francia a Parigi, presso la Reverchon, a prendere conoscenza di quelli che erano i segreti di una delle www.anesv.it
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ANESV INFORMA ditte tra le più avanzate a livello mondiale per la lavorazione della vetroresina nel settore delle giostre e in particolare per quanto riguardava vetture e pensiline per autoscontri. L’idea che aleggiava allora nella Bonori era infatti quella di aprire a Cadelbosco una succursale su licenza Reverchon per la produzione in Italia di padiglioni e vetture da autoscontro. Nel 1967, fornii anche un servizio di consulenza alla ditta Sartori di Montagnana (PD) per le lavorazioni con la vetroresina con l’istituzione di un relativo reparto operante dalla formatura degli stampi alla produzione di mato sui manifesti, cioè le gambe di Moira Orfei con nufatti finiti”. pattini e costume da pattinatrice sul ghiaccio arIl Circo e le Giostre per bambini ricchendo la parte superiore del costume con una “Dal 1967 al 1974, con l’apporto operativo di mio raggiera di luci”. fratello Arnoldo, già presente nello svolgimento di alcune precedenti esperienze lavorative, costi- La Giostra a cavalli tuimmo e sviluppammo una ditta individuale che Autoscontri e Circhi, che si legano indissolubiloperava dall’ideazione fino al prodotto finito. Re- mente allo spettacolo viaggiante, ma oltre a quealizzammo una svariata serie di elementi per gio- sti, è importante sottolineare come l’anello di stre e per altre strutture del divertimento e dello congiunzione tra l’intrattenimento itinerante e spettacolo, comprese le giostrine per i bambini, quello stanziale dei parchi di divertimento sia la Giostra Cavalli. Quest’attrazione, vera e propria iniziando poi a lavorare anche per i circhi. Ricordo con particolare piacere la facciata dell’in- icona del mondo del divertimento, è presente in gresso del Circo sul Ghiaccio di Moira Orfei. Si praticamente tutte le strutture fisse ai quattro trattava di progettare una facciata importante angoli del Globo e non è un caso che Walt Disney per il circo e si convenne di rappresentare tridi- la volle collocare in posizione strategica proprio in mensionalmente quello che già era rappresenta- linea con il portale del Castello della Bella Addor-
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BUMPER ANESV INFORMA
Il Treno Fantasma Oltre alla Giostra Cavalli vi è un’altra attrazione tipicamente da Luna-Park che ha subito negli anni un’evoluzione talmente sofisticata da rivestire un’importanza strategica all’interno di tutti i parchi più importanti. Stiamo parlando della Dark-Ride, che pur presentandosi oggi con temi che variano dall’avventuroso allo storico, dal comico al fantasy, sono molto diffuse nei Luna-Park nella versione a tema grottesco-horror e conosciute come Treno Fantasma. E anche in questo caso l’apporto di Tamagnini nel panorama italiano è stato di grandissimo impatto in quegli anni, tanto che l’azienda Tamagnini Armando per un certo periodo di tempo fu conosciuta anche come La fabbrica dei Mostri. Tamagnini conferma infatti che “In effetti a dare forte connotazione all’attività della nostra ditta fu la tipologia di un elemento in particolare: il soggetto da treno fantasma, dotato di movimentazione, effettistica ed adeguata ambientazione”. In Europa, Italia compresa, nel panorama delle attrazioni da Luna-Park già dagli anni trenta si era andata a radicare una tipologia di attrazione proveniente dagli Stati Uniti che non poteva mancare in ogni parco, sia nel fisso che nel viaggiante: La Dark Ride. Si trattava di percorsi, prima sull’acqua e poi su rotaia, che potevano avere tematiche diverse, ma tutte accomunate dall’essere caratterizzate dal passaggio attraverso tunnel o zone buie. E da questo derivò anche il nome Tunnel dell’Amore. Arrivando in Europa, il nome Pretzel di queste attrazioni usato in America, venne modificato in Treno Fantasma. Il primo Treno Fantasma in Europa fu realizzato nel 1930 presso Blackpool Pleasure Beach, Inghilterra. “Quando cominciammo a produrre i soggetti per Treno Fantasma – ricorda Tamagnini – non c’erano in Italia ditte che si occupassero in modo specifico della cosa. Esistevano i costruttori di treno fantasma ma non si trovavano costruttori specifici per i
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mentata a Disneyland in California nel 1955. Anche questa attrazione fece parte dei lavori della vostra azienda? “Certamente – prosegue nel racconto Tamagnini – perché tra i lavori più significativi compiuti in quel periodo amo ricordare proprio la progettazione e la realizzazione del rivestimento scenografico e dei soggetti – cavalli e gondole – della giostra a cavalli a due piani che la 3B dei F.lli Bertazzon stava costruendo per il loro cliente Spini, stimato gestore che operava soprattutto nella zona di Venezia. Ed è stato proprio evocando le atmosfere veneziane che si era sviluppato lo studio del rivestimento della giostra e delle scene rappresentate nei riquadri della facciata e del soffitto”.
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soggetti da treno fantasma. In genere, in qualche modo e spesso con il sistema del fai da te o con l’aiuto di qualche artigiano estroso, era il gestore stesso che diventava il costruttore. I primi soggetti per treno fantasma ci furono richiesti da Emilio Zamperla, allora noto gestore di questo tipo di giostra. A seguire, più che i costruttori, furono soprattutto i gestori a rivolgersi alla nostra azienda per l’acquisto dei soggetti, anche se a diventare il maggiore acquirente fu la F.lli Pinfari di Suzzara (MN), famosa costruttrice di ottovolanti e anche di Treni Fantasma. Nel corso di quegli anni si avviò un proficuo rapporto di collaborazione con questa ditta, che rimase per molto tempo un riferimento di primaria importanza nel settore del divertimento. Le prime scelte dei soggetti con Emilio Zamperla, che come primo lavoro ci commissionò il Gorillone, furono effettuate in base alla considerazione che avrebbero dovuto essere innanzitutto figure presenti nell’immaginario collettivo con riferimento ai mostri del cinema, dei fumetti e dei romanzi dell’orrore. Venivano raffigurati i personaggi più conosciuti quali Dracula, Frankenstein o La Mummia, che venivano poi affiancati da una serie di personaggi inventati di sana pianta quali L’Orco dei Tempi Moderni, La Femmina Folle, Diavoli, Streghe e Fantasmi, L’uomo delle Nevi. Queste figure si potevano poi ulteriormente caratterizzare variando i loro indumenti e il trucco, per poterli adattare ad ogni tipo di situazione e ambientazione. Molti furono ad esempio i soggetti richiesti per padiglioni caratterizzati da rappresentazioni folcloristiche”. Come avveniva la produzione dei soggetti per il Treno Fantasma? “Per quanto concerne la lavorazione, generalmente di ogni figura da realizzare veniva eseguito prima un bozzetto e poi un disegno esecutivo per la realizzazione di un’intelaiatura di sostegno sulla quale riportare il materiale per la modellatura, costituito da creta o altro. Terminata la modellatura, sul modello finito si interveniva con la formatura di uno stampo, 20 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
quasi sempre in vetroresina, dal quale ricavare la produzione in serie della figura. A loro volta le figure venivano rinforzate con intelaiature per essere predisposte alle meccanizzazioni per i movimenti e gli effetti che dovevano abbinarsi. Per le animazioni generalmente si costruivano meccanismi che potevano essere di tre tipi diversi: elettromeccanici, idraulici e pneumatici, senza potere usufruire, come poi accadrà in seguito – in particolare per il controllo dei sincronismi – della tecnologia elettronica. Naturalmente si cercava anche di rendere i meccanismi il più possibile semplici all’uso e soprattutto duraturi. A completamento del ciclo di lavorazione i soggetti venivano colorati, decorati e vestiti o truccati a seconda del bozzetto di riferimento. Per quanto riguardava l’abbigliamento, a seconda del soggetto e della sua futura collocazione, si utilizzavano parrucche, bigiotteria varia, stivali, scarpe e vestiti che venivano adattati poi sulla figura stessa. Mentre alcuni capi di vestiario potevano essere confezionati, tagliati e cuciti direttamente dal personale interno, i tessuti potevano essere acquistati già fluorescenti perché fossero visibili al buio, oppure si rendevano tali con l’impiego di apposite vernici. Infine, i soggetti di serie venivano dotati di apparecchi atti a riprodurre i suoni e a variarne la luminosità, mentre per i soggetti che venivano prodotti su richiesta specifica, per interno o per esterno, quasi sempre si trattava di elaborare delle apposite ambientazioni con specifici effetti meccanici legati all’acqua o all’aria. Quelli furono gli ultimi anni in cui la fantasia e l’ingegno dei creativi si scontrava con le limitazioni tecniche, ma si era ormai giunti alle soglie dello sviluppo dell’elettronica, che avrebbe permesso di realizzare opere decisamente più sofisticate”. Resta però ancora oggi intatto il fascino esercitato da questi soggetti, che hanno stupito, divertito, spaventato, ma soprattutto accompagnato un’intera generazione sulla strada del boom economico, della scoperta del tempo libero e della voglia di divertirsi immergendosi nella riproduzione artificiale di mondi di fantasia. Fantasia e creatività che ha caratterizzato quelli che sono stati i pionieri del divertimento in Italia. Artisti sognatori e al tempo stesso concreti artigiani. Personaggi come Armando Tamagnini, grazie al quale possiamo scoprire la storia delle attrazioni che hanno fatto divertire i nostri genitori o nonni, e che hanno contribuito allo sviluppo di un settore, quello dell’intrattenimento, che a ragione riveste una fondamentale importanza nella nostra società. ■
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SUAP E DOMANDE ONLINE: COSTI AUMENTATI RISPETTO ALLA VECCHIA PROCEDURA? IL MISE CONFERMA CHE NON È CORRETTO
L’
adozione da parte dei Comuni dello sportello informatizzato per l’inoltro delle domande di concessione di suolo pubblico e licenza di esercizio ha, in molti casi, aumentato i costi per gli esercenti. Al doversi dotare di computer, salvo pagare un’agenzia o recarsi in Associazione per il servizio, molti Comuni hanno hanno aggiunto diritti di istruttoria che, in alcuni casi, superano i 100 euro. Per un esercente spettacoli viaggianti che inoltri qualche decina di istanze l’anno, è facile fare i conti. L’ANESV ha quindi segnalato la questione al Ministero per lo Sviluppo Economico, che ha confermato un orientamento già espresso in altri pareri. Ribadisce il MISE che “Il D.P.R. 160/2010 consente all’ente locale la facoltà di individuare eventuali oneri connessi all’attività svolta dal SUAP, fermo restando che l’onere complessivo da sostenere per l’impresa in termini economici non risulti maggiore rispetto a quello che avrebbe sostenuto nel caso di gestione non informatizzata del procedimento.”. In molti casi, fino all’istituzione del SUAP, da molte Amministrazioni comunali non venivano richieste che le marche da bollo. Sarà bene ricordarlo alle Amministrazioni che hanno pensato di far cassa sulle imprese, senza pensare che nel caso dello spettacolo viaggiante – a differenza di ristoranti o parrucchieri – si presentano anche 30 domande l’anno.
DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, CONCORRENZA, CONSUMATORI, VIGILANZA E NORMATIVA TECNICA DIVISIONE IV PROMOZIONE DELLA CONCORRENZA E SEMPLIFICAZIONI PER LE IMPRESE Ministero dello Sviluppo Economico A0O_Politiche industriali e Tutela Struttura: DGNICCVNT REGISTRO UFFICIALE Prot. n. 0243917 - 17/11/2015 - USCITA
All’ ANESV AGIS, Via di Villa Patrizi, 10 00161 Roma E, p.c. ANCI Via dei Prefetti , 46 00186 ROMA Oggetto: Diritti di istruttoria in relazione ai procedimenti amministrativi di competenza del SUAP Si fa riferimento alla nota inviata da codesta Associazione in relazione alle problematiche inerenti il pagamento dei diritti di istruttoria per i procedimenti relativi alle istanze per le autorizzazioni temporanee all’esercizio dell’attività delle imprese dello spettacolo viaggiante. Nella nota si lamenta la circostanza che i diritti di segreteria che alcuni Comuni (ad esempio quello di Venezia) hanno previsto per l’istanza di concessione di suolo pubblico sono particolarmente onerosi, tenendo conto che, peraltro, l’attività delle imprese dello spettacolo viaggiante comporta anche l’istruzione di 30 provvedimenti l’anno, che, quindi, determinano un esborso considerevole a carico delle imprese del settore. Nella nota quindi si chiede il parere della scrivente su tale comportamento delle Amministrazioni locali, anche al fine di conoscere quali cautele possano essere messe in atto dalle imprese. Per quanto di competenza, la scrivente Direzione Generale fa presente quanto segue, In via preliminare, si ribadisce quanto già sottolineato in precedenti occasioni (dì., a titolo esemplificativo, nota 0175214 dell’8/10/2014) in relazione alla possibilità di esigere “diritti di istruttoria” in relazione ai procedimenti amministrativi di competenza del SUAP Il D.P.R. 160/2010 consente all’ente locale la facoltà di individuare eventuali oneri connessi all’attività svolta dal SUAP, fermo restando che l’onere complessivo da sostenere per l’impresa in termini economici non risulti maggiore rispetto a quello che avrebbe sostenuto nel caso di gestione non informatizzata del procedimento. Quanto sopra premesso, nel sottolineare che, evidentemente, la scrivente non ha alcun potere di intervento in ordine a decisioni amministrative riguardanti enti locali, ritiene di sottoporre la questione all’ANCI, cui la presente è inviata per conoscenza, che è pregato di far conoscere anche alla scrivente eventuali iniziative intenda prendere. IL DIRETTORE GENERALE (Gianfrancesco Vecchio) www.anesv.it
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CASA DI RIPOSO DI SCANDICCI ARRIVA LA SOLIDARIETÀ DEGLI ESERCENTI. E LA TUA?
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bbiamo già comunicato su questa rivista che la Casa di Riposo di Scandicci non ha, purtroppo, ottenuto per il 2015 il contributo ministeriale che permetteva da anni alla struttura di svolgere la sua meritoria attività. È quindi necessario il sostegno di tutti gli esercenti, affinché l’attività possa proseguire e gli ospiti possano trovare ancora la familiare accoglienza che caratterizza la struttura. Mentre si avvicinano le feste di Natale, momento nel quale è più forte il sentimento di solidarietà con i meno fortunati, invitiamo tutti ad offrire il proprio contributo, secondo le possibilità. È possibile effettuare versamenti, specificando nella causale PRO SCANDICCI, attraverso: ■ il c\c postale 27375005 intestato ad ANESV, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma
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■ il c\c bancario IT13X0103003268000001157988 intestato ad ANESV, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma ■ con carta di credito attraverso il sito www. anesv.it/pagamenti, specificando nella causale PRO SCANDICCI. L’ANESV rimetterà prontamente alla direzione i contributi pervenuti. È un gesto semplice, nella tradizione di solidarietà che contraddistingue gli esercenti dello spettacolo viaggiante, con il quale è possibile testimoniare la concreta vicinanza agli anziani della Categoria, ospitati da una istituzione che tanti settori dello spettacolo ci invidiano. ■
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WINTELRAND WONDER
PARCHI INVERNALI AL COPERTO: DI NUOVO NATALE IN GIOSTRA A TORINO E WINTER WONDERLAND A FERRARA SI AVVICINANO LE FESTE DI NATALE, E CON ESSE I DUE LUNA PARK INDOOR CHE CARATTERIZZANO LA STAGIONE INVERNALE.
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l più antico è il Natale in Giostra, che si avvicina ai suoi primi quarant’anni, ospitato nel V padiglione di Torino Esposizioni. Il parco è molto gradevole e permette ai Torinesi di fruire delle attrazioni dal 13 novembre all’10 gennaio 2016. La manifestazione è particolarmente apprezzata per le belle attrazioni, che alcune promozioni consentono di fruire a prezzi di favore, ma anche per gli eventi. Un calendario molto vario – organizzato da Massimo Piccaluga con la collaborazione dei giovani esercenti presenti - che impegna tutti i fine settimana. Si va dalle corse in bicicletta, sfilate con bande e majorettes, eventi sportivi, animazione, villaggio di Babbo Natale e tante altre iniziative. Il coinvolgimento degli istituti scolastici rende Natale in Giostra un evento
di tutta la città, che lo attende per divertirsi in un ambiente protetto dal freddo invernale. Anche a Ferrara si prepara la terza edizione di Winter Wonderland, il più grande luna park indoor d’Italia, ospitato nei padiglioni della Fiera di Ferrara. Il parco sarà inaugurato il 24 dicembre e offrirà divertimento per tutti in un ambiente confortevole fino al 6 gennaio. Tante le novità di quest’anno, tra le quali l’adozione di un braccialetto che consentirà l’accesso IN illimitato a tutte le attrazioni. LE A NAT GIOSTRA Una modalità particolarmente apprezzata dal pubblico, introdotta dagli organizzatori pur nella complessità di una manifestazione alla quale partecipano decine di esercenti, che gestiscono oltre 40 attrazioni. Tante saranno le iniziative – ha dichiarato Luca Catter, uno degli ideatori dell’evento – e gli eventi ospitati nel corso delle festività natalizie, per intrattenere il pubblico. Spettacoli ed animazione, eventi quali la festa di Capodanno e della Epifania, oltre a nuove attrazioni, offriranno ad un pubblico che proviene non solo dall’Emilia, ma anche da altre regioni, qualche ora di divertimento. ■ www.anesv.it
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PARCHI DI DIVERTIMENTO
PARKSMANIA 2015 DI NUOVO PARKSMANIA AWARDS, QUESTA VOLTA GRAZIE ALL’OSPITALITÀ DEL PARCO LEOLANDIA. IL 15 E 16 OTTOBRE TITOLARI E MANAGER DEI PARCHI DIVERTIMENTO ITALIANI SI SONO RITROVATI NELLA STRUTTURA DI CAPRIATE PER SCAMBIARE IDEE E FARE NETWORKING, PRIMA DI ASSISTERE ALLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEI VINCITORI DELL’AMBITO RICONOSCIMENTO.
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el pomeriggio della prima giornata di lavori si è tenuto un seminario sulla valutazione dei rischi, alla presenza di circa 40 professionisti, tra i quali i responsabili tecnici dei maggiori parchi italiani organizzato da Duilio Spolador, responsabile tecnico di Alfa Park. Gianni Chiari ha introdotto i lavori segnalando che la norma ISO è stata interamente pubblicata. Essa si divide tre parti (progettazione e costruzione, uso e manutenzione e ispezione) alla quale è aggiunta un’ap24 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
pendice sulle accelerazioni. I contenuti sono del tutto simili al testo della revisione della norma EN 13814, attualmente nella fase dell’inchiesta pubblica. Si è quindi parlato degli incidenti, molto rari, che secondo i dati elaborati da IAAPA avvengono nel 45% dei casi nelle fasi di imbarco e sbarco dall’attrazione e sono causati per il 72% dai comportamenti del pubblico, per il 9% da problemi tecnici e per il 19% da problemi operazionali. Il dibattito si è soffermato sulla OURA (Operation & Use Risk Assessment), ovvero l’analisi del rischio da effettuare sull’attrazione nel contesto in cui è
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installata e nelle fasi di esercizio. È seguito l’intervento di Luigi Pastorelli, docente universitario di Teoria del rischio, che ha ricordato che la valutazione dei rischio non debba essere effettuata dal progettista, e segnalato come sia necessario modellizzare il rischio, definito come “scostamento dal valore atteso”, per valutare come le scelte progettuali ed operative impattino sul numero di incidenti. Nel corso del dibattito che ne è seguito, i tecnici hanno concordato sul fatto che l’operatore dell’attrazione costituisca una fondamentale fonte di notizie sull’attrazione e sulle eventuali
anomalie in corso di esercizio. I presenti hanno rilevato la mancanza di dati raccolti in modo organico sugli incidenti, la cui carenza impatta anche sui premi assicurativi e sulla necessità di costituire un organismo consultivo tra progettisti, responsabili tecnici dei parchi ed istituzioni pubbliche, per favorire la condivisione delle informazioni e la elaborazione di azioni condivise. Nello stesso pomeriggio si è anche parlato, nella sala adiacente, delle proposte per il food & beverage nei parchi divertimento, ma soprattutto degli esiti della stagione 2015.
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La giornata successiva si è aperta con due riunioni: nella prima sala titolari e manager dei principali parchi italiani hanno continuato a confrontarsi sull’andamento delle presenze nei mesi scorsi. Il 2015 si è presentato come un anno che ha registrato una crescita moderata dei parchi a tema, con qualche struttura che non ha raggiunto i risultati previsti, e con dati di rilievo per i parchi acquatici, beneficiati, a differenza dei parchi tematici, da una stagione particolarmente calda. La giornata si è chiusa con un momento conviviale. Tutti hanno rilevato, tra l’altro, l’ utilità di avere dati su presenze e volume d’affari dei parchi, al fine di elaborare un indicatore utile per rapporta-
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re le performance della propria struttura a quella dell’intero settore. Paolo Viarengo ha presentato un’ipotesi di procedura per la raccolta dei dati, che garantisca la riservatezza rispetto alle performance delle singole imprese – alcune delle quali vincolate da politiche individuate dal gruppo multinazionale – e realizzi una sorta di indice di riferimento. Sarà elaborata a riguardo una proposta operativa da presentare alle imprese del settore. In Italia, del resto, la metà del fatturato complessivo del settore è realizzato, congiuntamente, da due strutture, entrambe gestite da gruppi stranieri, i quali hanno le maggiori difficoltà a condividere dati sui risultati operativi. La garanzia di anonimato dovrebbe in questo senso stimolare la condivisione. Si è quindi passati all’analisi delle politiche di prezzo, con interventi – tra gli altri dei responsabili di Gardaland, Mirabilandia, Leolandia, Zoomarine, Aqualandia e Zoom. Si è parlato anche di promozioni e di prezzo dinamico: per alcune strutture esso costituisce una modalità per indirizzare il pubblico verso giornate meno affollate, usando la leva del prezzo più conveniente, rispondendo nel contempo alle esigenze delle famiglie con una ridotta capacità di spesa. Tra i vantaggi – ha ricordato Massimiliano Freddi – quello di aumentare sensibilmente la percentuale di biglietti venduti online, senza intermediazione, e di poter programmare con buona approssimazione il numero di visitatori della giornata, adeguando così i servizi del parco e limitando gli sprechi. Altri ne hanno evidenziato i benefici in termini di comunicazione. Andrea Gasperoni ha rilevato che i recenti dati Istat su valore delle retribuzioni medie nelle diverse aree geografiche del Paese, costituiscono un elemento da tenere presente nella elaborazione delle politiche di prezzo, così come il fatto che, secondo il rapporto TEA, esclusi i due grandi parchi spagnoli, i primi 20 parchi europei per numero di visitatori si trovano sopra il 45° parallelo, ovvero al di là del fiume Po. Dunque aspetti reddituali, ma anche climatici, condizionano i risultati operativi. Giuseppe Ira ha invece presentato la politica di prezzo di Leolandia, segnalando come i prezzi siano destinati a salire, in quanto il prodotto è sempre più apprezzato. In questo modo si riesce ad aumentare la qualità dell’esperienza offerta, e dunque la soddisfazione dei visitatori. In un altro spazio si è svolto il dibattito sull’accessibilità dei parchi di divertimento, che ha occupato l’intera giornata. Si sono susseguiti gli interventi di progettisti di parchi divertimento, esponenti del mondo delle disabilità ed esperti dei Vigili del Fuoco, che hanno sottolineato l’im-
PARCHI DI DIVERTIMENTO portanza ed i volumi del turismo. Una recente ricerca Doxa ha evidenziato che il 16,4 delle famiglie, e 9,9 milioni di italiani, hanno esigenze di accessibilità. Si tratta di 127 milioni di persone nell’Unione Europea, con un valore potenziale per le imprese turistiche, di oltre 800 miliardi di Euro. È stata analizzata la normativa italiana che impone la rimozione delle barriere architettoniche, e il concetto di “accomodamento ragionevole”, ovvero della analisi dei costi per l’adeguamento delle strutture secondo criteri di ragionevolezza rispetto al contesto ed agli obiettivi. Nel pomeriggio il dibattito ha riguardato l’accessibilità delle attrazioni. È stato evidenziato che su questo tema non esistono dati complessivi, e che anche i grandi gruppi mondiali, che gestiscono le più note strutture, non hanno effettuato studi approfonditi, né condividono facilmente i dati in loro possesso. Nel dibattito pomeridiano sono emerse le difficoltà derivanti da norme nazionali che assegnano al gestore la responsabilità di eventuali incidenti, ed il fatto che la gestione di attrazioni sia considerata tecnicamente “attività pericolosa” ai sensi dell’art. 2050 Cod. Civ., ancorché le statistiche dimostrino ampiamente il contrario. Un evento, quello dei Parksmania Awards, che
RIUNIONE DI PARCHI PERMANENTI ITALIANI
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el corso delle due giornate, i Soci presenti si sono riuniti, alla presenza di alcuni consiglieri, per valutare le azioni da intraprendere. È stata rilevata la difficoltà di trovare interlocutori presso il “Ministero del turismo” e sono state valutate alcune iniziative in questo senso. Ancora aperte, nonostante le ampie rassicurazioni dell’Agenzia delle entrate, alcune questioni che riguardano i sistemi di biglietteria e la disciplina fiscale. È stata segnalata dai Soci l’esigenza di prendere parte a riunioni, per scambiare esperienze e contribuire alla vita associativa. ha permesso ai manager dei parchi di incontrarsi, grazie all’ospitalità dei titolari di Leolandia, e riflettere sulla stagione appena conclusa e sulle prospettive di questa attività (M. C.)
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PARKSMANIA 2015 ECCO I VINCITORI OLTRE 40 PARCHI RAPPRESENTATI, 150 OPERATORI PRESENTI ALLE TAVOLE ROTONDE E 300 SPETTATORI ALLA CERIMONIA DI PREMIAZIONE. QUESTI I NUMERI DELL’EDIZIONE 2015 DEI PARKSMANIA AWARDS SVOLTASI A LEOLANDIA (BG).
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o scorso 16 ottobre 2015 presso il parco Leolandia di Capriate San Gervasio (BG) sono stati consegnati i Parksmania Awards 2015. Si è trattato della quattordicesima edizione del prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno dalla testata giornalistica Parksmania.it ai parchi di divertimento italiani ed europei che si sono maggiormente distinti durante la stagione per specifiche iniziative nel settore amusement. Un premio riconosciuto a livello internazionale come uno degli eventi più importanti del settore e che vede ogni anno la partecipazione dei rappresentanti dei migliori parchi italiani ed europei e aziende leader di mercato operanti nel campo del divertimento. La Cerimonia di premiazione è stata ulteriormente nobilitata dalla performance del cast artistico di Leolandia, secondo parco divertimenti italiano nella classifica di Tripadvisor, che ha intrattenuto gli ospiti con un estratto dello spettacolo “Il Ballo delle Streghe”, in programmazione al parco per tutti i weekend di Halleoween. 28 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
L’edizione 2015 dei Parksmania Awards si è rivelata, dopo il già eccezionale exploit della precedente, come quella di maggiore successo in termini di partecipazione durante le due giornate in programma. Presenti a ritirare i premi a loro assegnati i rappresentanti dei parchi italiani Gardaland, Leolandia, Mirabilandia, Rainbow MagicLand, Canevaworld Resort, Oltremare, Aqualandia, Etnaland, Cavallino Matto, Carrisiland e Acqua Village Follonica. A ritirare i premi europei, i rappresentanti di Disneyland Paris (Francia), Europa Park (Germania) e De Efteling (Olanda).
I VINCITORI PARCO DELL’ANNO: GARDALAND
Gardaland festeggia in maniera esaltante il suo 40° anniversario, con una grande nuova attrazione, numerosi ed apprezzati eventi, e tante piccole novità volte a migliorare sempre più la sua offerta di caratura internazionale.
PARCHI DI DIVERTIMENTO
PARCO ACQUATICO DELL’ANNO: ETNALAND ACQUAPARK
gonfiabili raccontano l’intramontabile sogno di Peter Pan in uno spettacolo notturno suggestivo Considerato uno tra i migliori parchi acquatici al e onirico. mondo, Etnaland offre un’estesa varietà di attrazioni che comprendono classici scivoli acquatici e MIGLIOR PERSONALE: GARDALAND grandi attrazioni a tema, per un’offerta di diverti- Nell’anno del suo 40° anniversario Gardaland si propone ai suoi ospiti in forma più che mai smamento che non ha eguali in Italia. gliante anche grazie al personale sempre attento e sorridente, e pronto ad offrire un’esperienza MIGLIOR NUOVA ATTRAZIONE FAMILY: “IL MONDO DI PEPPA PIG” – gradevole e professionale.
LEOLANDIA
parksmania awards 2015 BY8A2284Forte di un brand estremamente popolare ed apprezzato, Il Mondo di Peppa Pig ha trovato a Leolandia il suo perfetto collocamento, sia per il target coinvolto, sia per l’elevato livello di soddisfazione raggiunto dagli utenti e testimoniato da ottime recensioni.
MIGLIOR NUOVA ATTRAZIONE: “OBLIVION” – GARDALAND
EUROPEAN PARK OF THE YEAR: EUROPA PARK
Europa Park festeggia nel migliore dei modi il suo 40° anniversario forte dei suoi 5 milioni di visitatori annui, dell’incredibile varietà di attrazioni e spettacoli, di alcuni fra i migliori hotel tematizzati al mondo e di eventi unici come le Halloween Horror Nights.
Oblivion, primo dive-coaster in Italia, si integra BEST EUROPEAN NEW ATTRACTION: perfettamente nel parco gardesano grazie ad “BARON 1898” – DE EFTELING un’efficace e curata tematizzazione e introducen- Efteling non tradisce la sua natura e realizza un do un’esperienza adrenalinica molto apprezzata e rollercoaster dall’incredibile e originale tematizzazione, che si distingue nel panorama europeo ambita dagli ospiti. per la qualità e numerosità dei dettagli, e per la scelta nella tipologia (dive-coaster), molto apMIGLIOR SHOW INDOOR: prezzata dagli ospiti. “EMOTIONS” – OLTREMARE Musica, magia ed emozioni sono gli elementi che caratterizzano Emotions, un musical che combi- BEST EUROPEAN SEASONAL na danza, recitazione, canto e raffinate proiezioni EVENT: “FROZEN SUMMER FUN” – per trasportare lo spettatore in un mondo fanta- DISNEYLAND PARIS Disneyland Paris rinfresca l’estate e celebra il stico, ricco di poesia e natura. film d’animazione Frozen con numerose attività a tema, tra le quali l’apprezzato Frozen Sing-along, MIGLIOR SHOW OUTDOOR: “LE NUOVE AVVENTURE DI PETER PAN” – uno spettacolo musicale in compagnia di Anna, Elsa e Olaf che ha coinvolto oltre 1 milione di spetMIRABILANDIA Acrobazie mozzafiato in volo, giochi di luci e co- tatori. lori, musiche evocative e gigantesche creature
Premi Speciali assegnati dalla giuria senza il meccanismo della nomination RAINBOW MAGICLAND – SPETTACOLO “ROMEO E GIULIETTA. AMA E CAMBIA IL MONDO”
Rainbow Magicland porta nel suo Gran Teatro la storia d’amore più famosa al mondo, grazie ad una serie di eventi unici che hanno visto protagonisti il cast originale del musical di David Zard in un riadattamento realizzato esclusivamente per il parco.
AQUALANDIA – NUOVA AREA “PORT ROYAL”
Port Royal rappresenta un ulteriore passo avanti www.anesv.it
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verso la completa tematizzazione del parco e lo fa con l’introduzione di un fornito punto ristoro a tema che ripropone le atmosfere di un antico porto frequentato da pescatori e pirati.
CAVALLINO MATTO – NUOVA ATTRAZIONE “FREESTYLE”
Freestyle è il primo rollercoaster di tipologia stand-up installato in Italia e rappresenta un importante investimento per la famiglia Manfredini, che allarga così il target di fruitori del parco con un’attrazione inedita e accattivante.
MOVIELAND PARK – NUOVA ATTRAZIONE “DIABOLIK”
Diabolik è il primo rollercoaster di tipologia Invertigo installato in Italia, con un’inedita tematizzazione basata sulle vicende dell’omonimo ladro gentiluomo, e che offre tanta adrenalina attraverso le numerose evoluzioni, percorse sia all’avanti che all’indietro.
ACQUA VILLAGE FOLLONICA – NUOVA ATTRAZIONE “GIN-CO”
L’implementazione di Gin-co, oltre che per il suo
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valore ludico, rappresenta anche un ottimo ed efficace esempio di integrazione con un brand commerciale, conservando il valore dell’esperienza globale attraverso un originale ed azzeccato concept.
ARMANDO TAMAGNINI – MERITI PROFESSIONALI
Una carriera artistica di assoluto valore, che ha spaziato dal mondo del circo a quello delle giostre fino ai parchi di divertimento. Artista poliedrico, scultore, progettista e disegnatore, ha firmato alcune delle attrazioni più diffuse al mondo, tra cui il “Brucomela”.
CARRISILAND – NUOVA AREA “ISLA DORADA”
L’area di Isla Dorada, completata nel 2015 con una spettacolare cascata, si è rivelata imponente e scenograficamente di forte impatto sull’eccezionale numero di ospiti che ne hanno usufruito durante questa stagione.■
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PARCHI DI DIVERTIMENTO
HA INIZIATO EUROPA PARK INSTALLANDO VISORI PER LA REALTÀ VIRTUALE SULL’ALPEN EXPRESS “ENZIAN”, UN OTTOVOLANTE DEL 1984, TRASFORMATO IN “ALPENEXPRESS VR-RIDE”.
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DI MAURIZIO CRISANTI
a realtà virtuale attraverso visori individuali è entrata ufficialmente nei parchi divertimento lo scorso 17 settembre. Doveva accadere, prima o poi… Europa Park ha così dato nuova vita al suo coaster degli esordi, offrendo ai fruitori sensazioni fisiche, quelle tipiche di un treno del Far West, amplificate però dal filmato immersivo. Il video riprodotto e il sistema sono prodotti da MackMedia, una espansione della società tedesca che possiede il parco e produce attrazioni. Il video presentato sull›attrazione è ispirato al film “The Mystery of Castle Balthasar”, con la mascotte del parco tematico più visitato d’Europa, 32 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
Euromaus e i suoi amici all’interno di una miniera, le cui scene in 3D a 360° sono sincronizzate con il percorso del coaster. Per fruire della realtà virtuale il parco richiede un supplemento sul biglietto, includendolo in alcuni servizi premium, come per gli ospiti degli hotel del resort più lussuosi. Anche alla fiera EAS 2015, a Goteborg in questi giorni, si è vista la proposta di dispositivi per la realtà virtuale nelle attrazioni. Tra gli espositori l’italiana Red Raion. La tecnologia VR è pronta a rispondere alle esigenze del pubblico? Quali sono i visori per la realtà virtuale già disponibili? Proviamo a rispondere, presentando i prodotti iniziando da quello scelto da Europa Park, che ha scelto il dispositivo:
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SAMSUNG GEAR VR :
Il prodotto della casa coreana è composto da un visore al cui interno è posizionato uno smartphone Samsung Note 4. Il tutto è gestito attraverso una app sviluppata da Oculus, leader mondiale del settore. In Italia il dispositivo è in vendita a meno di €300, ai quali vanno aggiunti i €500 del Note 4.
MICROSOF HOLOLENS:
Lo scorso 7 ottobre Microsoft ha presentato HoloLens, con un video che ha sorpreso i presenti. Il device è disponibile a $300 per gli sviluppatori e presenta caratteristiche assolutamente eccezionali per un uso ludico: Wi Fi e Bluetooth, dunque niente cavi, altoparlanti incorporati e niente elastici sui capelli, difficili da condividere ed igienizzare.
OCULUS RIFT :
Ecco il leader del settore. Oculus è stata recentemente acquistata da Facebook, e questo elemento fa riflettere sulle potenzialità che vengono riconosciute al mercato dei visori per virtual reality dall’azienda americana. La seconda versione,
la DK2, in teoria ancora riservata agli sviluppatori – ma già venduta in decine di migliaia di esemplari – è molto efficace, soprattutto se utilizzata unitamente agli Oculus Touch, piccoli dispositivi da tenere in mano, che permettono di lanciare oggetti, prendere a pugni persone, giocare a tennis ecc. Con questi controller si aggiunge all’immagine immersiva e in 3D la realistica fisicità dei movimenti, tanto che chi ha provato il dispositivo ha segnalato che risulta difficile percepire con immediatezza se l’azione sia reale o virtuale. Il prezzo si aggira sui €350, ma pare che la versione consumer non supererà i €300. Sarà venduta tra pochi mesi, e gli analisti prevedono che ne saranno commercializzati ben 16 milioni nel 2016.
SONY PLAYSTATION VR:
Nella prima metà del 2016 sarà certamente lanciata la Playstation VR, con visori di grande qualità. Proprio le notizie diffuse in settembre dal gruppo nipponico confermano che il prodotto sarà disponibile entro il prossimo mese di Giugno, e che il costo sarà in linea con quello delle console, con ogni probabilità si aggirerà intorno ai €400.
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PARCHI DI DIVERTIMENTO
HTC VIVE:
La partnership di HTC con Valve, una delle più note aziende statunitensi che sviluppa videogames, fa ben sperare, e molto interessanti sono le caratteristiche tecniche. Entro Dicembre sarà commercializzato il visore Steam VR, già disponibile da mesi per gli sviluppatori.
ne, che per dispositivi indossati sul capo - ancora più a contatto con il viso ed i capelli, visto che vi aderiscono, rispetto agli occhiali per i cinema 3D - deve essere necessariamente affrontata. Europa Park segnala che l’attrazione dotata di visori VR ha una portata di circa 2.000 persone al giorno, e non sarà facile fornire dispositivi rispettando gli obblighi di pulizia degli occhiali che, almeno in Italia, sono previsti. Al parco tedesco usano spray e salviettine per la pulizia delle lenti, ma il visore adottato ha elastici a contatto con capelli e guarnizioni di neoprene a contatto con il viso…
Esistono poi visori più economici, che devono tutti inglobare, in sostanza, uno smartphone o un tablet da 7”. Molto vari i costi: si va dai €2 del visore di cartone, sviluppato da Google, a qualche decina di euro per i modelli più robusti e dal look accattivante. Un rassegna è presente in que- Le potenzialità in ambito culturale e turistico sono sto articolo, ma basta cercare su Amazon per ve- enormi: pensate al poter visitare virtualmente la tomba di un faraone dell’Antico Egitto, passegdere di quanti modelli ci sia disponibilità. giando come nella realtà, o la ricostruzione di una Una riflessione: ho elencato ottimi prodotti, strada di Roma duemila anni fa. Uno strumento ma tutti progettati per un uso casalingo. Chi così versatile potrebbe restituire nuova vita non conosce la realtà dei parchi di divertimento sa solo ad un parco di divertimento, ma anche ad atbene quanto sia importante la resistenza dei di- trazioni turistiche, siti archeologici e musei. Chisspositivi destinati ad essere utilizzati dal pubbli- sà se qualche progettista sarà in grado di pensare co, non seduti in un pub, ma in un contesto nel anche ad usi professionali... Certo ad oggi, Holoquale è necessaria la massima robustezza. C’è lens sembra il più innovativo e adatto ad un utilizpoi la nota questione relativa alla igienizzazio- zo per le attrazioni con realtà virtuale. ■
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PARCHI DI DIVERTIMENTO
ACTIVITY PARK, DALLA FINLANDIA ARRIVERANNO ANCHE DA NOI?
DI MAURIZIO CRISANTI
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ovimento è la parola chiave per una crescita sana dei bambini che vivono in città. Oggi la vita dei più giovani, sempre connessi con i loro dispositivi digitali, rischia di essere troppo sedentaria. Perché non proporre allora una formula che unisca divertimento ed at38 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
tività fisica? Ci ha pensato Superpark, la società finlandese che gestisce anche il parco Angry Birds Activity Park, ispirato al videogioco finlandese degli uccellini arrabbiati. L’ultima realizzazione della società è il SuperPark di Helsinki, dal motto “SuperPark makes everyone move”, ovvero Superpark fa muovere tutti.
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La realizzazione occupa ben 7.300 mq al coperto – in una città dal clima molto rigido – ed offre ai 600.000 abitanti l’opportunità di far divertire bambini e adulti tutto l’anno, e per l’intera giornata. Il parco è infatti dedicato alle famiglie, che possono trovare tra le numerose proposte un’attività che li diverta. Il parco è infatti suddiviso in tre aree, Action Area, Game Arena e Free Style Hall. Nello spazio dedicato all’azione, sono offerte pareti d’arrampicata, trampolini elastici di tutte le dimensioni e livelli di abilità, scivoli con gommoni, toboga per bambini ed adulti, una fantastica piscina piena di blocchi di neoprene, nella quale ci si può tuffare, ed una pista con grandi kart a pedali e minigolf. La Game Arena ospita le discipline sportive, e tutte le attrezzature sono a disposizione dei visitatori. È possibile giocare a baseball e praticare hockey sul ghiaccio, lanciando il disco in porta. Uno speciale sensore misura la velocità del disco e permette di organizzare sfide tra amici. Si può giocare al Freesbie Golf, praticare basket di strada e giocare con uno spettacolare flipper gigante, nel quale i giocatori calciano il pallone, oltre ad uno spazio per il Floorball, sorta di hockey su una superficie rigida.
Infine la Freestyle Hall, il grande spazio che permette di cimentarsi con le proprie abilità. L’ospite più prudente come la persona in cerca di avventura possono trovare divertimento ad ogni livello. È possibile utilizzare le rampe con biciclette da freestyle, compiendo salti in piena sicurezza, salire su un percorso avventura aereo, giocare con cannoncini ad aria compressa e monopattini. C’è anche un’area per praticare il parkour e due zip line. La struttura si presta ad ospitare gruppi di amici, feste di compleanno ed eventi aziendali con attività di team building. SuperPark ospita anche il ristorante Robson, il cui menù è a prezzi accessibili, così come il biglietto d’ingresso, a €19 con bambini gratis fino a 4 anni e gruppi di 10 persone a €16 ciascuno. Considerando che il costo della vita in Finlandia è mediamente più caro che in Italia. Nel nostro Paese sarebbe possibile avere successo con una struttura di questo tipo? Certamente un contesto del genere piacerebbe ai bambini ed agli adolescenti, che riuscirebbero a vincere la naturale pigrizia che caratterizza molti di loro. Anche i più piccoli sarebbero certamente attratti dai grandi scivoli, dai tappeti elastici, le zip line e il tubing. In ogni caso, alcuni elementi sarebbero facilmente inseribili. ■
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SIAMO ALLE SOLITE. PREVISIONI ERRATE CHE IMPATTANO NEGATIVAMENTE SUGLI OPERATORI DEI PARCHI DI DIVERTIMENTO E SULLE IMPRESE TURISTICHE.
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na giornata di divertimento, lo scorso 4 ottobre, in un noto parco divertimenti dell’area romana. La mattina le previsioni del portale Ilmeteo.it danno pioggia: con coraggio ci accingiamo a raggiungere ugualmente il parco, confidando che le condizioni volgessero al bello. All’arrivo alle biglietterie, qualche velatura, ma giornata che si preannuncia già calda e piacevole. Ecco nell’immagine le previsioni diffuse alle 11, ed accanto una foto della main street del parco, ripresa alla stessa ora . La presenza delle ombre generate dai raggi solari è emblematica: previsioni errate ed una bella giornata. Tuttavia, grazie alle previsioni, qualcuno che aveva in programma di raggiungere il parco può aver scelto di restare a casa o raggiungere spazi al coperto. Per carità, in questo campo sbagliare è possibile. Gli operatori turistici stanno imparando a proprie spese che la meteorologia non è una scienza esatta. Ricordo inoltre che in Italia non esiste più una laurea in meteorologia – un corso di laurea aprirà a Trento nel 2017 - che l’Italia, insieme alla Grecia, 40 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
è l’unico paese europeo senza un vero servizio meteorologico nazionale. È inaccettabile però che le previsioni siano state trasformate non in un servizio ai cittadini, ma solo un business per lucrare sulle inserzioni pubblicitarie dei siti web. Previsioni generate da software, che chiunque di noi potrebbe acquistare ed erogare, continuando a spaventare con annunci catastrofisti – vero meteo terrorismo - solo per generare traffico verso il proprio sito e gli inserzionisti. (M. C.) ■
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LA VALLE DEI RE A GARDALAND
CORREVA L’ANNO 1988, E GARDALAND INAUGURAVA LA STAGIONE PRESENTANDO AL PUBBLICO UNA TIPOLOGIA DI ATTRAZIONE UNICA IN ITALIA: LA VALLE DEI RE, UNA DARK RIDE MAESTOSA E ORIGINALE, QUALCOSA DI VERAMENTE ECCEZIONALE PER L’EPOCA.
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DI MARCO BRESSAN (OZLAB.IT) • FOTOGRAFIE VALERIO MAZZOLI
a precisato che non fu la prima dark ride apparsa nel panorama nazionale: due anni prima, nel 1986, all’Edenlandia di Napoli era stato inaugurato il Viaggio di Sogno, versione italiana di It’s a Small World con veicoli sospesi simili ai vascelli di Peter Pan’s Flight; in Europa erano sorte come funghi grandi ride tematiche all’interno dei principali parchi a tema, da Efteling a Europa Park. Dove stava allora la differenza tra la Valle dei Re e le altre attrazioni di questo tipo? Principalmente nella qualità del lavoro dovuta bravura dei suoi creatori, i fratelli Mazzoli, nelle dimensioni spettacolari dell’opera, ma anche nella filosofia progettuale e realizzativa che stava all’origine di tutto questo: la cosiddetta “scuola Disney”.
America permisero alla Mazzoli Productions di creare qualcosa di un livello tale che altri nell’Europa di allora non potevano raggiungere per semplice imitazione; dall’ideazione degli storyboard all’esecuzione di plastici e modelli in scala completi di ogni dettaglio, dalla scultura alla modellazione dei singoli soggetti, dalle scenografie agli arredi, dalla decorazione ai costumi, dalla robotica alla meccanica, dalla progettazione architettonica alla costruzione in cantiere, dalle luci alle musiche, tutto fu orchestrato da una regia molto precisa, appresa in anni di esperienza oltreoceano.
L’attrazione si sviluppava in un edificio interrato di 4200 metri quadrati e aveva come facciata la riproduzione del tempio di Abu Simbel in scala 1:2. All’interno, settantacinque animatronici gestiti da una sala regia computerizzata battezzata Il bagaglio lavorativo e l’esperienza apprese in Ramsete 1°, accompagnavano i visitatori nei mewww.anesv.it
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andri del tempio attraverso un percorso che si svolgeva a bordo di cinquanta silenziosi veicoli. Fu senza dubbio questa la realizzazione che cambiò per sempre la storia di Gardaland, un punto di svolta decisivo per l’affermazione del parco quale “icona nazionale del divertimento”. Valerio Mazzoli racconta: “Nel 1986 tornò in vacanza in Italia mio fratello Claudio, che allora lavorava ancora in America dove aveva appena progettato lo show “Conan the Barbarian” per gli Universal Studios. Venne a farmi visita a Gardaland e gli mostrai quanto avevo fatto nei miei primi pionieristici anni al parco; il lavoro cresceva e l’opportunità di fare delle realizzazioni importanti per questo cliente era prossima, perciò mi venne naturale proporgli di tornare in pianta stabile e di mettersi in società con me. I primi lavori fatti assieme furono la già citata Galleria di Prezzemolo, poi il ristorante self service Aladino e soprattutto La Valle dei Re. Progettammo inoltre la scenografia per l’attrazione Colorado Boat, più comunemente nota come “Tronchi” per la quale costruimmo un grande plastico in scala; la realizzazione, in particolare delle rocce, fu eseguita dal parco stesso e senza il nostro intervento diretto.
no toscano con delle piastrelle a mosaico: le piccole composte in un pezzo unico e poi issate con la gru, mentre per le cupole grandi furono preparate delle sezioni che venivano assemblate su una struttura metallica. Tra le foto che ho trovato nel mio archivio ce n’è una del modellino preliminare in cartoncino, non rifinito, ma semplicemente abbozzato per studiare le masse delle torri. I fregi esterni erano realizzati con stampi assemblati, e il tutto costò relativamente poco, se parametrato con il risultato finale. Producemmo una serie delle formelle decorative con delle scritte in Arabo: avevamo preso il riferimento da stampe e libri, ma ci fu fatto notare da una persona madrelingua che composte così non significavano niente, quindi ci preparò delle scritte con delle frasi vere con messaggi di saluto e parole beneauguranti.
IL SELF SERVICE ALADINO Nel 1986 c’era la necessità di dotare il parco di un nuovo self service per famiglie in grado di soddisfare un’ampia fascia di pubblico, dato che i ristoranti già esistenti non bastavano più a garantire un’offerta adeguata al picco giornaliero di ospiti. Visto che c’era già in programma di fare l’Egitto, pensammo a un tema fantasioso che andasse a formare un quartiere orientale, poi completato nel 1989 con il Souk Arabo: decidemmo perciò di lavorare sulla favola di Aladino. Usammo prefabbricati di tipo commerciale, il che permise di costruire una grande struttura contenendo i costi rispetto ad un edificio tradizionale. Il ristorante era composto da pannelli di cemento assemblati e poi decorati con fregi e colonne che avrebbero nascosto i giunti di dilatazione, così anche erano fatte le grandi torri cilindriche; le torri più alte e sottili vennero invece realizzate con una struttura metallica dalla ditta Pinfari che in seguito lavorò per la Valle dei re, e quindi rivestite per sembrare in muratura. Le cupole vennero realizzate da un bravo artigia42 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
All’interno avevamo lavorato con la stessa filosofia tesa a realizzare una bella opera con soluzioni intelligenti che facessero risparmiare nell’allestimento, poiché il locale era davvero grande: il soffitto della zona bar era fatto con dei teloni colorati che componevano un drappo, come fosse l’interno di una tenda sfarzosa. Usammo pannelli grigliati in alluminio sia per i soffitti che per tutte le pareti divisorie, intercalati da colonne decorate; alle pareti c’erano dei quadri con grandi scene pittoriche progettate da Claudio e dipinte dalla squadra dello scenografo Pizzarelli che ci coadiuvava nell’esecuzione di alcune opere. C’era la teca del tesoro di Alì Babà con forziere, spade e la famosa lampada; tutto il mobilio fu realizzato su misura dall’azienda di arredamenti di mio padre. Poi integrammo con alcuni oggetti prefabbricati come la fontana in pietra, o con opere più impegnative e prodotte appositamente come per l’an-
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golo del lucernario dove avevamo realizzato una parete di roccia artificiale dalla quale scendeva una cascata d’acqua. Tra l’altro di mia iniziativa, andai alla ricerca di uno sponsor che potesse finanziare parzialmente l’opera e riuscii a stringere un accordo con la Coca-Cola che pagò ben 200 milioni di Lire, che all’epoca erano una bella cifra!
LA VALLE DEI RE La dirigenza aveva da tempo l’intenzione di costruire una grande attrazione all’americana, ma si erano fissati con il tema dei Pirati. Io cercai di convincerli a puntare su qualcosa di più originale: ero sempre stato molto affascinato dalla storia dell’antico Egitto e già quando ero in America alla Disney avevo iniziato a fantasticare su una realizzazione di questo tipo. La mia idea originariamente non era un’avventura alla Indiana Jones, ma piuttosto un viaggio nell’antico Egitto segreto e misterioso: non una cosa di tipo didattico, intendiamoci, ma piuttosto un percorso magico ricco di suggestioni, ad esem-
pio con i sacerdoti intenti nelle arti alchemiche e nelle scienze astronomiche, i riti dell’imbalsamazione, situazioni di questo genere. Poi il successo della saga di Indiana Jones ci spinse inevitabilmente a lavorare su qualcosa di più cinematografico e avventuroso. Cominciai a lavorarci prima ancora che mio fratello Claudio tornasse stabilmente in Italia: quando andai a trovarlo a Los Angeles ne parlammo nel salotto di casa sua e mi propose di creare la facciata come una riproduzione del tempio di AbuSimbel di Ramsete II: io inizialmente pensavo a una piramide, ma la proposta mi piacque e così lui la disegnò. Per il percorso interno decidemmo di lavorare sul-
la storia di Tutankhamon, basandoci sulle vicende legate alla scoperta della sua tomba da parte degli archeologi Lord Carnavon e Howard Carter e alla leggenda della maledizione che sembrò colpire tutti i protagonisti dello straordinario ritrovamento, ovviamente creando una storia totalmente originale e di fantasia. Quando tornò in Italia io avevo già progettato il percorso a trasporto continuo tipo quello del Phantom Manor di Disneyland; dopo una ricerca trovai l’azienda italiana Pinfari, produttrice di giostre, e pensai che fosse il candidato ideale alla realizzazione del sistema di movimentazione. Volevo un vagoncino neutro, semplicissimo e quasi invisibile, e che si muovesse su una specie di nastro traportatore. Nel frattempo spostammo lo studio in un edificio più grande che divenne un’azienda strutturata, inizialmente di tredici persone, ma poi diventarono molte di più. Per prima cosa, una volta approvata la storia, Claudio disegnò dei grandi storyboard a colori, poi realizzammo un plastico dettagliatissimo del percorso diviso per scene. Questa era una tecnica che aveva inventato Walt Disney all’epoca dei Pirati dei caraibi: passando attraverso i plastici posti su dei cavalletti ad altezza dello sguardo, si poteva avere l’esatta simulazione di come sarebbe stato il giro nell’attrazione una volta costruita. C’erano anche le miniature dei personaggi: ne avevamo modellati alcuni in posizione standard e una volta realizzato il calco in gomma siliconica venivano riprodotti in resina, tagliate gambe e braccia nelle articolazioni e fissati nelle varie posizioni in cui li volevamo, quindi infine si vestivano e si decoravano uno diverso dall’altro. Quando furono terminati i modelli in scala realizzammo un video, un vero e proprio mini film che presentammo alla dirigenza in un cinema che
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avevo affittato per l’occasione: fu un evento mol- fidati a Remo Bombardieri, un altro scultore con to emozionante e poi seguì la firma del contratto cui collaborammo anche in seguito. Affidammo la realizzazione esecutiva delle quattro grandi riproper l’esecuzione dell’opera. duzioni all’azienda Larco di Bergamo, specializzaRealizzammo una moltitudine di progetti archi- ta in opere edili di particolare complessità. tettonici esecutivi degli esterni e degli interni, di- Le statue furono fatte di cemento pieno, ma l’Insegni dei particolari fino al più piccolo dettaglio, gegner Busoni che seguì per noi la costruzione quindi dividemmo le squadre di lavoro per settori: volle che dietro avessero un volume vuoto, sia per chi si occupava della scultura degli elementi ar- ragioni di peso in fase di trasporto e montaggio, chitettonici per i set, chi dell’oggettistica, chi de- ma anche per lasciare un vano libero che permetgli effetti speciali e della robotica, chi dei costumi, tesse la dilatazione termica ed evitasse la condenmentre io e mio fratello ci occupammo personal- sa dell’aria con conseguenti probabili infiltrazioni mente di modellare quasi tutte le teste dei perso- d’acqua nella struttura sottostante. Una volta isolati i pezzi del grande prototipo in naggi. Ogni piccolo particolare realizzato in scala veniva polistirolo con uno strato di gesso e varie mani di colore perché i solventi non lo danneggiassero, furono create delle enormi casseforme in vetroresina; nelle casseforme la Larco colava il cemento misto a sabbie per dargli una colorazione autentica, in modo che tutto l’amalgama risultasse della stessa tinta: scegliemmo delle sabbie che facemmo arrivare addirittura dall’Africa! Il Cemento veniva vibrato all’interno di questi enormi stampi, in modo che aderisse a tutta la superfice cava e che non si perdesse alcun dettaglio dell’originale, poi una volta indurito i cassoni delle casseforme venivano aperti e le statue rifinite a mano dagli scultori. preso in carico da un collaboratore che si occupava di riprodurlo in dimensioni reali, con il rife- Per le scenografie interne, eseguivamo delle enorrimento di libri, foto e basandosi su precisi riferi- mi carte da spolvero in scala 1:1, che servivano a tracciare i disegni sui pezzi da lavorare. menti reali. Fu un lavoro davvero pregevole e con una cura I fondali come ad esempio la grande quinta con quasi museale, impiegando non solo la resina, il cielo e la luna nella scena dell’accampamento ma anche il legno, rivestimenti in foglia oro e altri degli archeologi, erano dipinti su enormi tele “armateriali veri: il risultato fu che molti manufatti mate” affinché potessero sostenersi e allo stesso sembravano alla vista addirittura autentici pezzi tempo consentire che sul retro rimanesse lo spaantichi; pur con tutti gli stress e le difficoltà che si zio per un corridoio di servizio. incontrano in realizzazioni di questa portata, e ce Per la stessa scena, che doveva ricreare una porne furono, ci mettemmo molto entusiasmo, cura e zione di deserto, utilizzammo per la prima volta la passione nella realizzazione di un’opera che spe- Poliurea, un materiale poliuretanico con il quale oggi grazie alle moderne macchine spruzzatrici ravamo sarebbe stata unica. si possono ottenere superfici lisce e levigate ma Per la costruzione delle grandi scenografie come che all’epoca veniva spruzzato in modo grezzo e colonne, pareti ed elementi architettonici scol- poroso: perfetto per quanto serviva a noi che vopimmo in polistirolo i modelli base sui quali veni- levamo ricreare l’effetto sabbioso. va successivamente eseguito il calco per le ripro- Sotto c’era una base creata componendo una serie di praticabili in legno, in modo da creare la forduzioni in vetroresina o cemento. Le statue di Ramsete per la facciata esterna furo- ma delle dune. no realizzate proprio così: il modello in polistirolo Poi ci fu un sacco di lavoro per produrre la miriade della testa fu eseguito da Salvatore Cagnina, uno di suppellettili più piccole, soprattutto quelle che scultore che lavorava per la Fabbrica del Duomo dovevano arricchire la sala del tesoro: anche qui, di Milano, mentre il corpo e le rifiniture furono af- per ricreare la montagna di monili e oggetti pre44 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
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ziosi venne modellata una base in rete metallica per creare le masse, poi rivestita di pezzi riprodotti in resina e altri materiali. Tantissimi piatti e altri oggetti che dovevano sembrare d’oro vennero addirittura stampati in materiale plastico con la macchina del sottovuoto; facemmo fare anche dei vasi di terracotta, tipo i vasi canopi, che poi venivano rotti appositamente e i pezzi sparpagliati qua e là nella sala. L’attenzione al dettaglio era tale che spargemmo addirittura polveri e pezzi di cannucce di paglia, come si sarebbe potuto trovare nella tomba autentica, salvo poi scoprire che era passata una squadra delle pulizie di cantiere che aveva ripulito tutto! Per ogni personaggio animatronico, o audio-pneumotronico, come erano stati battezzati i nostri soggetti animati, Claudio aveva disegnato dei bozzetti della movimentazione, poi tutto veniva
inserito in una scheda tecnica che comprendeva dettagli tecnici, costumi ed accessori per la produzione esecutiva. 46 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
Proponemmo a un nostro giovane dipendente dal fisico atletico di fare da modello anatomico per tutte le posizioni dei soggetti, così si fece ritrarre in decine di fotografie che gli scultori poi usarono come riferimento. I corpi erano fatti di parti in vetroresina con una struttura metallica interna e sotto ciascuno di questi aveva una cassa metallica che conteneva le componenti elettro-pneumatiche; la cassa veniva incassata in appositi alloggiamenti predisposti nella pavimentazione e risultava perciò invisibile una volta che erano stati montati i soggetti. Una volta modellate le teste dei personaggi in creta o plastilina, veniva eseguito un calco in gesso nel quale poi si colava il lattice. Si ottenevano così delle maschere morbide ed elastiche, che venivano calzate sugli esoscheletri di vetroresina e deformandosi con i vari movimenti davano l’effetto della pelle umana; questo veniva fatto non solo per i volti ma per tutte le parti molli dei soggetti. Ovviamente ciascuna di queste figure richiedeva un accurato lavoro di make-up, l’aggiunta di capelli, barbe e baffi finti, per non parlare degli elementi mobili della struttura sottostante, come occhi e dentature. Le mummie scheletriche, delle quali avevo realizzato personalmente il modello scultoreo, venivano bendate con le garze una ad una e poi impregnate con liquidi di diverse tonalità per renderle antiche e verosimili. Non meno importante e impegnativo era il lavoro delle costumiste, tra le quali mia moglie Fawzia, che dovettero pensare a decine di abiti d’epoca ricchi di dettagli e accessori, ma ancor più predisposti per vestire i personaggi tenendo conto dei problemi tecnici dati dalle strutture e dai diversi movimenti. Bisogna pensare che in Italia fino ad allora i robot erano una cosa mai vista prima, al massimo esistevano dei soggetti in vetroresina con movimenti minimi e molto semplici; in quel periodo capitò in visita allo studio il mio ex collega David Schwenninger della Disney, il quale vedendo gli animatronici in allestimento e sapendo le difficoltà che comportava tale lavoro mi chiese con aria ironica se pensavo che sarei riuscito a farli funzionare: ho sempre peccato un po’ di orgoglio, quindi gli risposi istintivamente con aria di sfida che sì, ce l’avrei fatta! E per fortuna ce la feci… A tal proposito, una delle figure che ci diede maggior gratificazione per il risultato raggiunto fu la mummia del Faraone che si alzava in piedi lanciando la maledizione: studiammo molto al fine di
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te sopra che giravano grazie a un motoriduttore e a una serie di catene. Quando il tutto veniva retroilluminato, sembrava che la lava scendesse nella vasca dove una ragazza stava per essere sacrificata agli Dei. Una curiosità che forse pochi sanno è che realizzai un mio sosia animatronico; dovevo scegliere che personaggio “interpretare”, quindi scelsi l’unico che era sopravvissuto alla maledizione e mi calai nei panni di Howard Carter! Gli diedi anche la voce, registrando l’audio per la ottenere un movimento realistico. scena del ritrovamento del tesoro. Riuscimmo a riprodurre la dinamica del movimen- Questo non fu tanto un modo per firmare l’attrazioto della persona reale: andava avanti con la schie- ne, quanto più semplicemente un gioco: come ho na, si alzava in piedi e spalancava le braccia. detto fu un lavoro faticosissimo, ma anche divertenC’era un notevole problema di bilanciatura: facemmo diversi calcoli e il problema fu risolto con una serie di leve, poi il trono su cui sedeva il Faraone permise di nascondere i pistoni grossi che gestivano il movimento dell’alzata. Anche l’apertura delle braccia nelle quali teneva gli scettri comportava problematiche di sincronizzazione per far si che queste non si incastrassero: da seduto erano incrociate sul petto, ma risolvemmo tutto con una corretta programmazione dei computer. Una curiosità tecnica: per un discorso di costi, già elevatissimi, dovemmo usare una movimentazione di tipo pneumatico, ossia con pistoni ad aria, a te e che coincise con un periodo della mia vita profesdifferenza della Disney che usava l’oleodinamica, sionale ricchissimo di stimoli e di entusiasmo”. che permette movimenti molto più morbidi ma che è molto più costosa e soprattutto delicatissima da gestire; se si rompe un pistone oleodinamico, questo allaga d’olio tutto quanto, mentre se si La prima volta che visitai La Valle dei Re, appena inaustacca un tubo dell’aria compressa basta riattac- gurata, fu in compagnia di Cesare Pelucchi, allora carlo o sostituire la guarnizione e la cosa si risolve presidente del parco gardesano. Saltammo la fila atfacilmente. traverso una porta laterale e, improvvisamente, il nastro trasportatore ci indirizzò verso una delle vetture. Anche gli effetti speciali furono parecchio innova- L’attrazione era veramente incredibile, imponente ma tivi: il cono di luce laser che inserimmo alla fine del con scenografie ricche di particolari. Quello che oggi percorso, ad esempio, lo vedemmo impiegare agli tutti definiscono storytelling, era all’epoca declinato Universal Studios nello show di Conan il Barbaro come una breve sceneggiatura, si trattava della “stoper il quale Claudio aveva progettato le scenogra- ria” raccontata dall’attrazione, nello stile dei parchi fie, così ci venne l’idea di creare questo tunnel di Disney. La Valle dei Re offriva veramente un’esperienluce verde che piacque moltissimo al pubblico. za, con il suo indimenticabile laser verde che accomNella sala del sacrificio c’era la cascata di lava pagnava gli ospiti all’uscita. La sua realizzazione fu che avevamo fatto realizzare da Daniel Posniak, sicuramente uno dei punti più alti raggiunti dal settocome noi un ex Imagineer della Disney: la forma re in Italia per quei tempi, uno dei primi esempi di atdella colata era una lastra di plexiglass traspa- trazione che altri parchi europei potevano veramente rente modellata a caldo, poi dietro a questa con invidiare. Non a caso, fu progettata dai Mazzoli, veri delle coppie di ruote di bicicletta aveva costruito imagineer che avevo operato per la Disney. Per quei dei rulli sovrapposti con delle righe nere disegna- tempi, un capolavoro. (M. C.) ■ www.anesv.it
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EVENTI
OKTOBERFEST: UN LUNA PARK CHE VIVE! DI M.CRISTINA CESA
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hi pensa che il Luna Park sia superato, forse non è mai stato all’Okteberfest di Monaco. Da anni, infatti, il tradizionale evento tedesco in cui scorrono fiumi di birra è diventato sinonimo di divertimento tout court, in cui la bionda fa da legante ad attrazioni, buon cibo, prosperose cameriere e… luna park. E proprio il parco è diventato un richiamo a sé, quasi una star attesissima e apprezzatissima dell’Oktoberfest. Se la birra rappresenta infatti il richiamo principale, è un dato di fatto che non mancano quelli che affrontano il viaggio solo per le giostre il luna park “senza toccare neanche un boccale”, come tengono a precisare gli organizzatori. Il perché è presto spiegato: allestito all’interno del Theresienwiese, il parco ospita attrazioni di ogni genere, da quelle più antiche, con il loro sapore d’infanzia e il fascino nostalgico che attrae chi è alla ricerca di emozioni dimenticate, alle ultimissime novità nel campo delle giostre. Nonostante sia un’offerta principalmente diretta agli adulti e ai più spericolati amanti del brivido, (dopotutto si svolge in concomitanza di un evento non adatto ai bambini) la varietà delle attrazioni tende a soddisfare anche le esigenze delle famiglie, alle quali è dedicato il martedì, giorno in cui è possibile usufruire anche di sconti particolari. Non manca proprio nulla, dai trenini che corrono dentro le ‘miniere’, alle case degli specchi e degli orrori, ai mitici Tagadà, alla super montagna russa con diversi giri della morte. 48 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
C’è poi il ‘The Tower‘, un parco giochi nel parco giochi con attrazioni particolari come il vulcano in eruzione e la possibilità di fare un viaggio nelle spazio in 3D. E ancora ‘Flip Fly’, solo per gli amanti del brivido estremo, che fa volteggiare nell’aria a una velocità pazzesca. Il tutto inframmezzato da numerosi stand gastronomici per gustare le tipiche specialità bavaresi. Il parco divertimento come è concepito oggi si è affermato a partire dal Dopoguerra, in concomitanza con la diffusione in Germania delle giostre e dei parchi, ma la storia dell’Oktoberfest ha radici molto più antiche. La prima edizione fu infatti celebrata in occasione delle nozze tra re Ludvig I di Baviera e la principessa Teresa di Sassonia, vale a dire nel 1810. Visto il successo, l’evento venne riproposto a ogni anniversario di matrimonio e, dal 1818, tra piccole baracche in cui i visitatori potevano bere birra a vo-
QUESTO L’ELENCO DELLE PRINCIPALI ATTRAZIONI DEL LUNA PARK DELL’OKTOBERFEST:
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lpinabahr, Autoscooter, Breakdancer, Cyberspace, Flip Fly, Flohzirkus, Frisbee, Geisterbahn, Hau den Lukas, Hollerblitz, Hirrgarten, Kettenkarussel, Krinoline, Munchner Ruthschn, Olympia Looping, Pitt’s Todeswand, Play Ball, Towe Power, Riesenrad, Rocket, Rotor, Schichtl, Schiffschaukel, Skater, Taumler, Teufelsrad, Toboggan, Top Spin, Wilde Maus, Zugspitzbahn.
EVENTI
lontà, fecero la loro comparsa la prima giostra e due altalene. I primi capannoni, al posto delle baracche, si devono invece all’intraprendenza di alcuni osti del 1896 – lungimiranti nel comprendere le enormi potenzialità della festa. Quello che oggi sorprende, a così tanti anni di distanza, è forse proprio il perdurare ad altissimi livelli di una realtà che in Italia si fa invece sempre più di nicchia, ossia vedere “in grande” quello che nel nostro paese è rimasto un evento cittadino, correlato a piccole feste locali. Sicuramente l’Oktoberfest ha dimostrato di saper crescere, di reinventarsi, di varcare i confini della propria città e del proprio paese, sopravvivendo perfino alla fine della monarchia e mandando nel dimenticatoio la scusa delle nozze reali. E in questa ascesa ha portato con sé anche le giostre, il concetto di luna park temporaneo, che qui è promosso a parte integrante e quasi trainante di un evento internazionale in grado di richiamare ogni anno circa 6 milioni di visitatori. Oggi il luna park dell’Oktoberfest è presentato e pubblicizzato in ogni guida turistica, protagonista di video e condivisioni degli utenti dei social network, un’esperienza imperdibile per chi si trova a Monaco nel periodo giusto. Sì, nel periodo giusto, che per il 2016 corrisponde alle settimane 17 settembre-3 ottobre. Perché l’aspetto più sorprendente è proprio questo: tutti ne parlano, tutti lo conoscono e tutti lo aspettano, perché il parco è aperto solo quindici giorni l’anno, e “solo” dalle dieci a mezzanotte. Fedele alla tradizione di ogni Luna Park che si rispetti. Tanti esercenti italiani frequentano l’Oktoberfest per qualche giorno di divertimento e birra appena spillata. Ad essi il parco appare come un evento da imitare, ma difficilmente riproponibile nel nostro Paese. Il grande luna park ospita alcune attrazioni viaggianti che sono le più grandi d’Europa, così come i padiglioni gastronomici, con decine di migliaia di posti a sedere. Certamente il mercato tedesco è diverso da quello italiano. In quel Paese le tradizioni popolari sono tutelate e la festa cittadina è ancora un evento che coinvolge milioni di persone. Vedere i cittadini di Monaco nei costumi tradizionali percorrere i grandi viali del “prato di Teresa” – questo il significato di
Theresienwiese – così come avviene a Siviglia per la grande Feria, fa riflettere sul diverso approccio italiano alle feste popolari, viste da alcuni come fenomeno di sottocultura, quasi un fastidio a causa delle emissioni sonore, dei problemi di traffico e di parcheggio. C’è da imparare, comunque, dagli esercenti tedeschi: la cura maniacale delle attrazioni, dal piccolo banco dei dolciumi alla grande attrazione, l’attenzione alle scenografie ed alle facciate, le luci eccezionali per colori ed intensità. Ogni attrazione presente offre qualcosa di più di un giro in giostra. Dalle rotonde a premi, ai banchi gastronomici fino alle attrazioni più spettacolari, tutto è orientato ad offrire un’esperienza. In Italia qualcuno storce il naso quando gli viene prospettato il luna park come un’attività di spettacolo. Ebbene, visitando l’Oktoberfest – ma anche alcuni grandi luna park italiani – questo dubbio viene fugato immediatamente. Luci, colori, festa, gente, sorrisi, queste le parole chiave di un evento che accompagna ancora le feste tradizionali di molti paesi europei. Anche in Italia si può fare di più per riqualificare l’immagine del luna park. La scomparsa della figura dell’ ”organizzatore”, personaggio chiave in altri settori dello spettacolo, ha privato il luna park di qualcuno che se ne occupasse anche per il resto dell’anno. Le attuali commissioni di parco fanno ciò che possono, ma operano per il tempo strettamente necessario all’evento, mentre servirebbe maggiore progettualità per presentare ogni anno un evento più ricco. I sei milioni di visitatori dell’Oktoberfest portano alla città di Monaco molti benefici, e questo dovrebbe far riflettere anche gli Amministratori locali, che hanno grandi responsabilità nella gestione e valorizzazione di eventi come questi. (M. C.)
UN PO’ DI STORIA:
L
’Oktoberfest di Monaco di Baviera, la festa della birra più famosa della Germania, si svolge ogni anno da fine settembre ad inizio ottobre. L’edizione 2015 si è svolta dal 19 settembre al 4 ottobre. Le sue origini risalgono al 1810 quando il re Ludvig I di Baviera sposò la principessa Teresa di Sassonia. Per tale evento fu creato il grande parco che prese il nome di Theresienwiese, ancora oggi sede della festa. La festa, che inizialmente prevedeva solo un torneo di cavalieri, ebbe un enorme successo e venne riproposta ogni anno in occasione dell’anniversario delle nozze del Re, trasformandosi con il passare degli anni in un’amichevole riunione di bevitori di birra, da qui il nome “Festa della Birra”. Ogni anno ha inizio con una parata che attraversa la città fino alla Theresienwiese, composta da persone in abito tradizionale bavarese e da enormi carri carichi di birra e decorati in vario modo dalle case produttrici di birra locali. A dare il via alla festa è il sindaco di Monaco, il quale apre il primo barile di birra piantandovi un rubinetto di bronzo con un enorme martello di legno. www.anesv.it
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EVENTI
SETTEMBRE LUCCHESE, RINNOVATA L’AREA DEL LUNA PARK UN RAPPORTO ANTICO E RECIPROCAMENTE ACCOGLIENTE. L’EDIZIONE 2015 DEL TRADIZIONALE LUNA PARK DEL «SETTEMBRE LUCCHESE» HA RINSALDATO I RAPPORTI E PROIETTATO VERSO SEMPRE NUOVI TRAGUARDI DI QUALITÀ, DI COINVOLGIMENTO, DI SOLIDARIETÀ.
A
nzitutto il Luna Park ha potuto usufruire del rinnovato piazzale che è intitolato a don Franco Baroni, che fu il cappellano nazionale dell’Oasni fino al 1985, anno della sua prematura morte. Un’area, quella del Luna Park, che è stata dotata di tutti gli impianti necessari e che ha una nuova pavimentazione che può supportare i carichi da traffico pesante. Lo spazio per il Luna Park e gli spettacoli viaggianti si estende per circa trentamila metri quadrati. Le nuove dotazioni impiantistiche garantiscono la sicurezza elettrica e idraulica come è stato verificato proprio nel mese di settembre 2015 quando, negli appena tre giorni di pioggia, non si sono formate pozze d’acqua o di fango. 50 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
All’inaugurazione del rinnovato piazzale e del Luna Park, sabato 29 agosto 2015, c’erano molte autorità cittadine, a cominciare dal sindaco professore Alessandro Tambellini, dal vicario generale della Diocesi monsignore Michelangelo Giannotti, dalla Provveditore agli studi dottoressa Donatella Buonriposi, a tagliare il nastro c’era Piera Baroni, sorella del compianto don Franco. Era presente anche il professore Mauro Favilla, ex sindaco di Lucca che aveva inaugurato l’area del Luna Park nell’agosto 1988, quando avvenne il trasferimento dalla precedente e storica sede sugli spalti delle Mura di Lucca Molte le attività di grande richiamo che hanno fatto del Luna Park di Lucca un grande evento. Possiamo ricordare per esempio la giornata dedi-
EVENTI daco si è fermato a giocare con i nostri bambini e a fare domande sulla nostra vita sulla scuola e il sindaco ricordava gli anni che insegnava alle scuole elementari e con grande simpatia quando arrivava il Luna Park e da lui si presentavano i nostri bambini ,poi tutti i bambini sono stati invitati a visitare l’ufficio del sindaco e il Comune “ Grazie Sindaco della sua sensibilità ci ha fatto passare una bellissima mattinata”
cata ai ragazzi disabili, una bellissima tradizione lucchese culminata nel pomeriggio del 22 settembre; la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Lucca monsignore Italo Castellani nella mattinata del 17 settembre, quando sono state consegnate anche una serie di targhe a figli e nipoti degli storici protagonisti del Luna Park di Lucca che ci hanno lasciato;tra cui De Luca Felice Manfredini Roberto, Paolo Fornaciari Maggi Celestino, Bonani Giovanni e Lazzari Esperia ,Degli Innocenti Ottavio, Zena Gabriele, Selmi Romano ,Calvi Pino,e anche una serie di targhe a colleghi che sono andati in pensione, Lupetti Leo ,Santoni Renato,Gerardi Peppino. L’incontro del sindaco Tambellini con le famiglie del Luna Park la mattina del 10 settembre,in particolar modo il signor Sin-
Ma altri eventi hanno richiamato il pubblico delle grandi occasioni: la parata delle Harley Davidson la sera del 5 settembre in collaborazione con Harley Davidson Versilia, l’elezione di Miss Luna park la sera del 12 settembre, il pomeriggio del 19 settembre con vari protagonisti dei cartoni animati che hanno intrattenuto i bambini, e la tradizionale festa del 23, 24 e 25 settembre con i bambini e i ragazzi delle scuole materne, elementari e medie. Soddisfazione, a conclusione di un mese veramente ricco di emozioni, colori e incontri per la Commissione Luna Park di Lucca che è formata da Fioravante Lazzari, storico presidente, da Salvatore Alberto De Luca, Berti Bruno ,Jonny Menta, Rizzieri Ciabattari, Gabriele Picci . Lucca, con le sue 130 attrazioni, presenta nel «Settembre» uno dei più grandi Luna Park itineranti d’Italia. Vivendo questo spazio se ne percepisce l’affiatamento, la collaborazione, l’impegno che quotidianamente i titolari delle attrazioni mettono per far divertire, per donare un sorriso, per accogliere grandi e piccoli in un mondo che, a tutte le età, mantiene inalterato il fascino della gioventù basato anche sul rispetto e sulla condivisione di fondamentali valori umani. Paolo Mandoli e Salvatore De Luca
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PARCHI AVVENTURA
IL MEETING DEI PARCHI AVVENTURA ITALIANI SI È TENUTO A ROMA LO SCORSO 12 E 13 NOVEMBRE, NELLA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE, IL MEETING ANNUALE, MOMENTO DI INCONTRO TRA GESTORI, COSTRUTTORI E PRODUTTORI DI ATTREZZATURE PER PERCORSI ACROBATICI E ZIP-LINE.
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uest’anno, ai workshop su tematiche professionali si è aggiunta la esposizione di prodotti e servizi per i parchi avventura, a cura dei marchi Acropark, BTG Tecnologie, CAMP, Exploring Outdoor, Ferriere CIMA, Ecoavventure e Kanopeo, con componenti Clic-it, Saferoller e Kong . La prima sessione dei workshop, con la partecipazione di Arianna Caccaro (docente dell’Istituto per Sordi A. Magarotto di Padova) e Maurizio Crisanti (Segretario dell’ANESV), si è occupata del tema dell’accessibilità dei parchi avventura alle persone diversamente abili. La professoressa Caccaro ha illustrato l’esperienza dell’Istituto 52 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
Magarotto, frequentato da persone con esigenze speciali e del parco avventura realizzato nell’area esterna, aperto anche agli istituti scolastici dell’area padovana. La docente ha raccontato il processo che ha portato alla realizzazione dei percorsi acrobatici e l’esperienza con gruppi di ragazzi non udenti, i quali con pochi accorgimenti – un segnale arancione sventolato dagli istruttori a terra in caso di necessità ed un briefing nella lingua dei segni – utilizzano i percorsi del tutto agevolmente ed in piena autonomia. Sia nell’Istituto che a comporre le classi delle scuole che utilizzano il parco avventura, sono presenti anche ragazzi con disabilità fisiche, ai quali è stata riservata particolare attenzione. Maurizio Crisanti ha esposto ai presenti l’approc-
PARCHI AVVENTURA
cio al tema dell’accessibilità da parte di gestori e produttori di attrezzature per parchi divertimento. Si è partiti con il progetto Una Giostra Per Tutti – elaborato congiuntamente da progettisti e gestori di parchi di divertimento, imprese produttrici di attrazioni, Vigili del Fuoco ed Associazioni che rappresentano il mondo delle diverse abilità – e si è giunti alla emanazione delle “Raccomandazioni per l’accessibilità ai parchi di divertimento per ospiti con disabilità” da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Questo lavoro, che include appunto le “raccomandazioni” rivolte a progettisti, gestori ed utenti, e schemi di dichiarazioni liberatorie elaborate da valenti giuristi, può contribuire ad un approccio corretto al tema, anche nel settore dei parchi avventura che, tuttavia, presentano attività che richiedono necessariamente il possesso di adeguate abilità fisiche e psichiche. In ogni caso il fatto che un settore inizi ad interrogarsi sul tema del superamento delle barriere architettoniche e dell’accessibilità secondo il criterio dell’ ”accomodamento ragionevole” e di un approccio non semplicistico alla imposizione di divieti è un segnale di professionalità e maturità complessiva, che porterà ad impegnarsi nel garantire la accessibilità dei parchi avventura, in sicurezza. Nel corso dell’appassionato dibattito che ne è seguito, Franco Di Carlo, presidente di Parchi Avventura Italiani, ha raccontato l’esperienza dell’aver recentemente partecipato ad una sessione del Gruppo di lavoro sull’accessibilità dei
parchi di divertimento. Da tutti è stata condivisa l’esigenza di affrontare il tema offrendo informazioni sull’accessibilità del parcheggio, del parco e dei percorsi acrobatici già dal sito interne della struttura, realizzando semmai appositi strumenti di comunicazione (dépliant ecc.). Particolare attenzione è da riservare alle prenotazioni di gruppi scolastici o Grest: la modulistica dovrà prevedere necessariamente spazio per indicare se nel gruppo ci siano persone con esigenze speciali, in modo da consentire la migliore organizzazione dell’accoglienza. Come per i parchi di divertimento, l’accessibilità deriva soprattutto da un “patto di lealtà” tra gestore - chiamato a garantire la maggiore accessibilità possibile e la sicurezza degli ospiti e degli operatori – persone diversamente abili ed accompagnatori, i quali devono esplicitare con chiarezza quali siano le reali abilità, per consentire una valutazione che garantisca la sicurezza di
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PARCHI AVVENTURA
tutti i soggetti coinvolti. E’ stato ricordato inoltre che un percorso o un’attività può essere accessibile nelle ordinarie condizioni di esercizio, ma può recare comunque problemi di sicurezza quando si tratti di effettuare evacuazioni, in caso di emergenza. Le indicazioni del produttore dell’impianto ed un’attenta valutazione del rischio sul posto offriranno certamente elementi per analizzare il grado di accessibilità del contesto e dei singoli percorsi. A seguire si è tenuta l’Assemblea annuale dei Soci di parchi Avventura Italiani, nel corso della quale è stato approvato il rendiconto finanziario e sono state raccolte indicazioni per lo sviluppo di azioni associative a tutela del settore. Dopo una cena conviviale i lavori sono ripresi la mattina seguente, nel corso della quale circa 70 partecipanti hanno preso parte ai workshop in programma. Il primo ha voluto affrontare un tema emergente in Europa, quello dell’invecchiamento dei parchi avventura, alcuni dei quali si avvicinano ai 10 anni di età. Di “Arredi e linee vita che invecchiano, avvertenze e precauzioni” ha parlato Annamaria Pinotti (professionista, costruttrice e gestore di parchi avventura). Nell’approfondito intervento sono stati presentati alcuni esempi di criticità che riguardano non solo le alberature in rapporto a cavi e pedane, ma anche il terreno, soggetto ad eccessivo compattamento e conseguente erosione. Pinotti ha evidenziato come del tema dell’invecchiamento si debba ormai tener conto già in fase progettuale, scandenzando opportunamente soluzioni ed interventi che garantiscano di limitare i danni all’ambiente e aumentino la durata dell’impianto. Nel corso dell’intervento sono stati forniti elementi per valutare come i materiali – legno, metallo ed elementi tessili – reagiscano in modo specifico al trascorrere del tempo ed all’usura. Anche la vicinanza ad aree marine e l’umidità del contesto modificano la resistenza dei materiali stessi. 54 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
È seguita poi la relazione di Leonardo Perronace (presidente del collegio dei periti agrari e dei periti agrari laureati di Roma) che ha riferito su “Come cambia la vita di una pianta in un parco avventura, e La VTA”. L’intervento, molto interessante, ha permesso di conoscere alcuni elementi di fisiologia dell’albero e degli stimoli che riceve dall’essere utilizzato nei percorsi dei parchi avventura. Perronace ha ricordato come una corretta valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche (o VTA) debba considerare specifici parametri e non soffermarsi su pochi, generici elementi, come a volte accade. Nella esposizione sono stati anche forniti alcuni elementi di fitopatologia, e raccomandato il sopralluogo di un esperto almeno una volta all’anno, per prevenire problemi alle alberature che, se affrontati in ritardo, possono rivelarsi impossibili da superare, con maggiori costi ambientali e per il gestore. Dopo un buffet con prodotti del commercio equo, i lavori sono proseguiti con una relazione di Marco Pichetto (gestore e formatore nell’ambito dei parchi avventura) sulle caratteristiche della formazione degli addetti. Pichetto ha ricordato quali siano gli obblighi a carico dei datori di lavoro, derivanti dal d.lgs. 81\2008 e sue modificazioni, e dalla norma EN15567. Mentre le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro definiscono i soggetti
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formatori, la norma europea sui parchi avventura non affronta i requisiti dei docenti e dei soggetti. È stata poi trattata la formazione per gli istruttori e soccorritori dei parchi avventura, secondo il modulo formativo predisposto dall’Associazione e dal Collegio Nazionale delle Guide Alpine. Negli interventi dei partecipanti, si è discusso anche della durata della formazione e della possibilità di includere nelle 24 ore dell’istruttore anche la formazione specifica di 4 ore, prevista dalle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. È seguito quindi l’intervento di Luigi Trippa (ispettore di ente accreditato secondo la norma EN15567) che ha evidenziato le novità introdotte dalla revisione della norma – da qualche giorno disponibile in lingua italiana sul sito dell’UNI – ricordando che la norma non si applica ai percorsi acrobatici temporanei (installazione la cui durata complessiva di utilizzo è inferiore a 7 giorni) e alle aree di gioco per bambini. Cambia anche la periodicità delle ispezioni: la ispezione periodica dovrebbe essere eseguita almeno ogni anno solare e con un intervallo massimo di 15 mesi, questa ispezione deve essere eseguita da parte di un Organismo di Ispezione EN ISO/IEC 17020:2012 di tipo A, B o C e deve comprendere la verifica dei percorsi da effettuarsi in altezza. L’utilizzo di binocoli e le ispezioni da terra da parte degli ispettori accreditati, non rispettano dunque la norma e non sono assolutamente consentite. Importante novità è la previsione che nei manuali dei produttori siano indicati altezza e peso minimo e massimo degli utilizzatori dei percorsi. Cambiano anche le modalità ed i livelli della supervisione, che variano a seconda dell’età del partecipante e del tipo di DPI
utilizzati: questi ultimi sono classificati da A ad E, dove A, B e C riguardano i moschettoni, semplici o più o meno dotati di dispositivi per ridurre la probabilità di aperture accidentali, D equivale in sostanza a sistemi di moschettoni intelligenti ed E alle linee di vita continua. Un meeting veramente apprezzato, quello appena concluso, che ha mostrato un settore sempre più maturo, in grado di confrontarsi con temi che caratterizzano un approccio sempre più imprenditoriale al settore. ■ Cari associati, sono molto soddisfatto e ringrazio tutti i convenuti ! Il meeting 2015 di Parchi Avventura Italiani si è riconfermato il più importante momento annuale di confronto per la categoria. Più di sessanta i presenti da tutta l’Italia, quarantadue i parchi rappresentati, più di dieci i marchi di fornitori esposti in sette stand. Sono numeri modesti ma sono in proporzione con quanto accade in Francia e Germania. Fatto importante è che vi sono stati relatori di primo ordine su temi attualissimi e di grande interesse; il clima sono sempre stato ottimo e la partecipazione ha prodotto molti utili contributi. Un grazie particolare alla Anesv che ci ha ospitato nella sua prestigiosa sede ed a Maurizio Crisanti per il suo puntuale impegno e per il più dettagliato resoconto. Il vostro orgoglioso presidente. ■ Franco Di Carlo
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PARCHI ACQUATICI
PARCHI ACQUATICI: CHE COSA CI RISERVA IL FUTURO?
RIPRENDIAMO, PER GENTILE CONCESSIONE DELLA RIVISTA AMERICANA INPARK MAGAZINE, UNA INTERVISTA A MONTY LUNDE, A LUNGO COINVOLTO, AI MASSIMI LIVELLI, NELLE ASSOCIAZIONI TEA E IAAPA.
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parchi acquatici, così come li conosciamo, sono sorti alla fine degli anni ’70. Alcuni ritengono che Disney’s River Country – sorto nel 1976 all’interno del Walt Disney World (n.d.t.)- sia da considerare il primo parco acquatico, con i suoi semplici scivoli ed una laguna, ma è ampiamente riconosciuto dalla Themed Entertainment Association e dalla World Waterpark Association che George Millay, celebrato nella IAAPA Hall of Fames, sia stato il creatore del moderno parco acquatico quando ha sviluppato Wet ‘n Wild, ad Orlando. In quel periodo, un poco come avviene oggi, i parchi acquatici erano focalizzati sullo spostare persone da un punto all’altro. Il mezzo di trasporto poteva essere uno scivolo mozzafiato, il finire in un enorme imbuto o il dondolarsi in un fiume lento. Nel corso degli ultimi quattro decenni, sono stati sviluppati numerosi metodi innovativi per gli scivoli in vetroresina, che spesso consentono lanci quasi verticali! Sistemi meccanici ed idraulici han56 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
no trasformato il modo in cui gli ospiti fruiscono degli scivoli acquatici. Tutti forniscono emozioni e divertimento per gli ospiti che cercano di rimanere freschi e divertirsi. L’espansione dei parchi acquatici, soprattutto negli Stati Uniti, li rende più presenti dei Casinò americani gestiti dai Nativi. Parchi acquatici vengono aggiunti come “seconde porte” (second gates nel testo n.d.t.) ai parchi a tema per aumentare le presenze annuali globali e richiamare un pubblico più ampio. Hotel, villaggi e municipalità li hanno realizzati per aiutare la gente del posto a combattere il calore e offrire alle famiglie una proposta per il tempo libero. Inutile dire che, dopo quasi 40 anni di espansione dell’industria, la maggior parte dei cittadini statunitensi devono compiere un tragitto molto breve per trovare un parco acquatico. Per illustrare quello che credo sarà il futuro per i parchi acquatici, io continuerò il ragionamento
PARCHI ACQUATICI per analogia con i Casinò dei Nativi americani. Circa 25 anni fa, ci sono stati alcuni casinò gestiti da Nativi, che consistevano in sale bingo e strutture semplici piene di centinaia di slot machines. Man mano che più Stati legalizzavano il gaming gestito dai Nativi, la quantità dei casinò è aumentata drammaticamente, fino al punto in cui hanno cominciato a competere tra loro per accaparrarsi i clienti. Per farla breve, ora è possibile trovare strutture di gioco gestite da Nativi negli Stati Uniti che rivaleggiano con tutto ciò che si potrebbe trovare a Las Vegas, in termini di qualità del servizio, servizi ed esperienza complessiva degli ospiti. Per differenziarsi dalla concorrenza, alcuni operatori di casinò hanno sviluppato servizi di qualità superiore e adottato molte tecniche di narrazione e tecnologie che si trovano comunemente nei parchi a tema. Come è successo con i casinò dei nativi, credo che la crescita e l’espansione di parchi acquatici continuerà, a causa della loro popolarità. Allo stesso modo, come nel mercato dei casinò, vedremo i parchi acquatici competere sempre più per attirare gli ospiti, con concorrenza più intensa nelle destinazioni turistiche come come Orlando e Wisconsin Dells. La necessità di differenziare è forte, e la concorrenza continuerà a stimolare l’innovazione nel settore acquatico. Più specificamente, poiché i parchi acquatici continuano a proliferare, il catalogo di scivoli, piscine ad onde e fiumi lenti non sarà sufficiente a soddisfare un pubblico esigente che desidera esperienze innovative. Stiamo già vedendo che questo comincia ad accadere. Non c’è dubbio che i principali fornitori scivolo e strutture stanno costantemente innovando e creando nuovi tipi di scivoli e attrazioni. Molti stanno aggiungendo ai loro scivoli sistemi d’illuminazione e audio nei giochi d’acqua. La maggior parte di queste innovazioni sono di tipo tecnico piuttosto che veramente orientate allo spettacolo. Diversi parchi acquatici hanno introdotto tematizzazioni e elementi scenici che forniscono ambienti gradevoli per i loro scivoli. Tra gli esempi che posso citare ci sono, tra gli altri, Disney Blizzard Beach, Wild Wadi a Dubai, Atlantis Sal Kerzner, Yas Waterworld e Aquatica di SeaWorld. Tutti interessanti ed orientati a migliorare l’esperienza degli ospiti, ma hanno solo graffiato la superficie di ciò che è possibile, e deve arrivare. La vera rivoluzione arriverà quando le industrie dei parchi a tema e dei parchi acquatici abbracceranno pienamente i concetti di narrazione (storytelling nell’originale n.d.t.) e nuove tecwww.anesv.it
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PARCHI ACQUATICI la prossima generazione di parchi acquatici ed ha arruolato specialisti in entrambi i settori di intrattenimento, parchi acquatici e strutture tematiche: la differenziazione è fondamentale per entrambi queste aziende. Esse hanno le risorse e la grinta per fare il salto di qualità, creando attrazioni per parchi acquatici veramente rivoluzionarie. L’integrazione di capacità di narrazione, metodologie applicate nei parchi a tema e tecnologie faciliterà la trasformazione dei parchi acquatici in ambienti acquatici esperienziali che possono competere con quelli che gli ospiti trovano nei parchi a tema. È necessario? Dipende da quanto i manager dei parchi acquatici desiderano veder crescere le presenze e da quanto sono disposti a investire per ottenere questi numeri. I nuovi investimenti richiamano presenze, ed i clienti dei parÈ molto probabile che con il remake della Uni- chi di oggi non apprezzano la tecnologia di ieri. La versal dell’originale Wet ‘n Wild, Volcano Bay (la nuova ondata di parchi acquatici sta già prendenprima fase si chiuderà nel 2016 e la seconda nel do forma e non vedo l’ora di vederli. ■ 2017), è molto probabile che l’asticella sarà posta più in alto. Sebbene io non conosca alcun particolare del progetto, Universal sa cosa vuol dire storytelling, parchi a tema, ed utilizzo di tecnologie e delle dinamiche di un parco acquatico, così presidente e CEO di Techcome ogni organizzazione, quindi sono pronto a nifex. È fondatore e ex prescommettere che assisteremo alla creazione di sidente della Themed Enesperienze coinvolgenti, che combinano la nar- tertainment Association (TEA), e razione, scivoli d’acqua unico e intrattenimento a ha anche fatto parte del board of tema tecnologie. Directors della IAAPA. ■ Anche Chimelong ha in programma di sviluppare nologie. Questo significa andare oltre il fatto di quanto sia veloce, lunga o bizzarra la tua caduta, creando situazioni coinvolgenti ed emozionanti. Immaginate di essere a bordo di una zattera, in un teatro 4D, e il film culmina con voi che cadete in uno scivolo, come si “cade” su una cascata. Oppure, seduti in un battello che sale per decine di metri, e raggiunge una navicella spaziale, solo per essere “analizzato” dagli alieni, prima di essere espulso verso il basso su uno dei numerosi scivoli. Entrambi i concetti di cui sopra sono state sviluppate dalla mia azienda, Technifex e sono attualmente commercializzati da Splashtacular per illustrare ciò che è possibile ottenere quando si miscelano storytelling, tecnologia e scivoli acquatici.
MONTY LUNDE
È
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FUORICAMPO
PARCHI GIOCHI, LUNA PARK E SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI. COME LA METTIAMO?
ABBIAMO CHIESTO A MARILISA BOMBI DI RIASSUMERE LE TIPOLOGIE DI AUTORIZZAZIONE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE NEL NOSTRO SETTORE.
L’
DI MARILISA BOMBI* BOMBI
iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. Secondo il commento reso disponibile online da Paravia Bruno Mondadori Editori, l’articolo 41 della Costituzione (coniugando i principi di libertà e solidarietà formulati dall’art. 2) da un lato afferma la libertà di iniziativa economica (costituire imprese, assumere lavoratori, produrre e vendere per ottenere un profitto), e quindi qualifica il nostro paese per la presenza dell’economia di mercato, dall’altro però pone dei vincoli. Si pensi alle norme che rendono obbligatorio dotarsi di sistemi contro gli infortuni, oppure che obbligano a dotarsi di depuratori, per limitare l’inquinamento dell’aria e dell’acqua. Inoltre, riconosce allo Stato il potere di intervenire, mediante leggi, per programmare l’attività
economica, sia pubblica sia privata (coerentemente con l’impegno assunto nell’art. 3/2). Insomma, tutte le attività economiche dovrebbero essere libere, salvo il rispetto delle diverse discipline emanate a presidio dei principi costituzionali, quali – ad esempio - la tutela dell’ambiente, la salute pubblica ecc. a meno che il legislatore nazionale non abbia ritenuto che l’attività stessa sia da considerare giuridicamente rilevante e quindi meritevole essa stessa di disciplina. E’ il caso dell’attività di somministrazione che fin dall’inizio del secolo scorso è stata oggetto di una specifica normativa contenuta nel testo unico di pubblica sicurezza. L’art. 86 del tulps prevede, infatti che, senza licenza del Questore, non possono esercitarsi trattorie, osterie, caffè o altri esercizi in cui si vendono al minuto o si consumano vino, birra, liquori od altre bevande anche non alcoliche. Anni dopo, ovvero agli inizi degli anni 70, enfatizzando il concetto di “programmazione” la cui linea di demarcazione è indefinita, vendita e somministrazione vennero assoggettati a due condizioni: l’equilibrio tra domanda e offerta ed al poswww.anesv.it
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sesso di particolari requisiti professionali al fine, si disse, di qualificare il comparto. Il resto è storia d’oggi. Sull’onda lunga del principio comunitario di tutela della concorrenza, ampiamente trattato dalla direttiva Servizi 2006/123/CE comunemente nota come direttiva Bolkestein, anche l’apertura di un bar o di un ristorante non presenta più particolari problemi se non comportare la necessità del rispetto di quegli obblighi che il legislatore nazionale ha ritenuto compatibili con l’art. 41 della Costituzione, ovvero il rispetto delle norme edilizie, quelle urbanistiche, igienico sanitarie e di sicurezza dei luoghi di lavoro.
SOMMINISTRAZIONE, VENDITA E CONSUMO SUL POSTO
La normativa che, allo stato attuale, regolamenta la cessione di un alimento è a dir poco disorganica. Ciò in quanto il legislatore, nonostante l’inversione di rotta della fine degli anni 90 (vedi decreto legislativo 114/1998) che ha liberalizzato l’apertura degli esercizi di vicinato, ha agito in maniera disordinata, introducendo modifiche ad una disciplina che, di per se, è strutturata in maniera non più attuale. Per cercare di venire a capo, pertanto, delle forme particolari di vendita, quale può essere la cessione di panini, torte e biscotti in determinate circostanze, è necessario individuare con precisione i canali da seguire, tenuto conto che le disposizioni utili sono collocate un po’ di qua ed un po’ di là, all’interno dell’ordinamento.
MARILISA BOMBI
L
aureata in giurisprudenza, ha diretto per molti anni il Servizio attività economiche di Gorizia, ed ha maturato una significativa esperienza presso il Comando della Polizia locale del medesimo ente. È autrice di diverse opere a carattere giuridico ed ha pubblicato diversi saggi ed articoli su riviste specializzate. È stata, inoltre, relatrice in numerosi convegni scientifici e di studio riguardanti le problematiche della disciplina delle attività economiche. Collabora con un quotidiano economico a carattere nazionale e cura, per un Editore specializzato in testi giuridici, la rassegna delle decisioni del Consiglio di Stato. ■
mano i prodotti nei locali dell’esercizio o in una superficie aperta al pubblico, all’uopo attrezzati.” 4. Consumo sul posto. Peraltro, il consumo sul posto è consentito non soltanto negli esercizi pubblici autorizzati all’attività di somministrazione, ma anche nei locali in cui si svolge l’attività commerciale di prodotti alimentari. Che cosa si intenda per “consumo sul posto” è stato oggetto comunque di diatribe tra il Ministero dello sviluppo economico che, in diverse risoluzioni, sostiene non vi rientrino tavoli e sedie ma solo banconi, mentre l’Autorità antitrust, ricorda che la legge consente tutto ciò che non è espressamente vietato. Con la conseguenza che l’imprenditore può utilizzare tutte le attrezzature che gli sono più congeniali. 5. La somministrazione nel commercio su aree pubbliche. Sta di fatto che se coloro i quali sono stati autorizzati, su suolo privato, a commercializzare prodotti alimentari, hanno la possibilità di consentire il consumo sul posto di alimenti (quindi panini, dolciumi e così via) utilizzando tavoli, panche, banconi o poltrone in una visione comunque non univoca, più ferrea è la questione per i commercianti su aree pubbliche. Ciò in quanto il comma 7 dell’art. 28 del decreto legislativo 114/1998 dispone che: “L’autorizzazione all’esercizio dell’attività di vendita sulle aree pubbliche dei prodotti alimentari abilita anche alla somministrazione dei medesimi se il titolare risulta in possesso dei requisiti prescritti per l’una e l’altra attività. L’abilitazione alla somministrazione deve risultare da apposita annotazione sul titolo autorizzatorio.”. Come si è visto più sopra, i requisiti professionali per commercio e somministrazione sono i medesimi.
1. Commercio. È l’attività di chi acquista un prodotto per rivenderlo. Questa attività può essere svolta in modo professionale o occasionale. E’ assoggettata alla normativa contenuta nel decreto legislativo 114/1998 (e dalle eventuali normative regionali) soltanto se svolta in forma professionale. L’attività quindi sporadica ne è esclusa. 2. Vendita. La vendita è qualcosa di diverso dal commercio; nel senso che la cessione non è preceduta dall’acquisto ma dalla produzione o dalla manipolazione. Effettua l’attività di vendita, ad esempio, il produttore di ortaggi e frutta o l’artigiano che produce gelati o dolciumi. 3. Somministrazione. Per somministrazione, in base alla definizione fornita dalla disciplina di settore che regolamenta l’apertura di bar, ristoranti ed esercizi simili, ovvero la legge 287/1991, si I requisiti morali e professionali per l’attività. intende “la vendita per il consumo sul posto, che Per svolgere l’attività di commercio e di somcomprende tutti i casi in cui gli acquirenti consu- ministrazione, secondo le definizioni soprain60 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
FUORICAMPO
business, certamente non rilevante ma, comunque allettante. Del resto, gestire degli spazi privati da concedere in uso per i più vari utilizzi è quello che da tempo hanno iniziato a fare i proprietari privati di ville e palazzi che affittano le sale per matrimoni o convention, ricavandone un utile. E’ evidente, a tale proposito, che diversa sarà la procedura autorizzatoria in relazione alle modalità in cui si svolgerà l’evento. Nel senso che il proprietario degli spazi potrà concederlo in affitto agli interessati, nel qual caso il rapporto privatistico comporterà soltanto il versamento del corrispettivo pattuito. Mentre se il proprietario degli spazi intenderà utilizzarlo anche per eventi, aperti al pubblico, da lui stesso organizzati, (carnevale, halloween, san valentino che dir si voglia, con musica e cotillon) dovrà prioritariamente munirsi di una autorizzazione.
dicate (con esclusione quindi dell’attività di vendita da parte degli artigiani quale può essere ad esempio il produttore di zucchero filato, di pop corn o il lemon bar) è necessario possedere gli specifici requisiti morali e professionali indicati rispettivamente all’articolo 71, comma 1 e 2 del decreto legislativo 59/2010 per quanto riguarda i requisiti morali, mentre quelli professionali, unificati per commercio e somministrazione, sono indicati al comma 6 del medesimo articolo 71 del d.lgs 59/2010 e possono essere riconducibili ad un particolare titolo di studio o ad una esperienza pregressa nel settore o ad un percorso formativo I “BALLI A PALCHETTO” Specifica, invece, la disciplina che regolamenta organizzato da enti riconosciuti dalla regione. l’utilizzo dei balli a palchetto. Ciò in quanto gli stessi appartengono alla categoria dello spettaGLI SPAZI CHE OSPITANO FESTE PER colo viaggiante che dispone di una propria norBAMBINI Uno dei tanti problemi che vivono i genitori del- mativa in materia di sicurezza. Se, quindi, per le nuove generazioni, sono quelli conseguenti al l’organizzazione di un evento di trattenimento fatto che gli spazi interni delle case sono sempre in locali appositamente attrezzati, permanentepiù ridotti (mentre i bambini hanno sempre più mente o anche soltanto occasionalmente, sarà bisogno di spazio di movimento). Ciò comporta, necessario acquisire di volta in volta o una volperiodicamente, il problema di dove e come orga- ta per tutte l’autorizzazione del Comune ai sensi nizzare la festa di compleanno perché, parrocchie dell’articolo 68 Tulps previa verifica delle condia parte, non sono molti i luoghi dove è possibile zioni di sicurezza da parte della Commissione coconcentrare una ventina di bambini dando loro la munale di vigilanza pubblico spettacolo, ai sensi possibilità di divertirsi senza timore che vadano dell’art. 80 TULPS, l’utilizzo dei balli a palchetto distrutti i soprammobili casalinghi. Ecco che allo- è semplificata in forza della loro peculiarità. Se ra ci si rivolge ai centri specializzati quali parchi la struttura, in pratica, appartiene ad un modegioco per bambini o scuole private, ma tipologie sto gruppo di attrazioni, e dunque, non soggetto di questo tipo di strutture esistono soprattutto al regime autorizzatorio di cui all’art. 68 TULPS, nelle grandi città, con esclusione dei centri mino- sarà sufficiente l’autorizzazione prevista per ogni ri. Dove permane, pertanto, il problema di dove singola attrazione dello spettacolo viaggiante (licenza di cui all’art. 69 TULPS), rilasciata in poter svolgere la festicciola. Poter disporre, in sostanza, di uno spazio al coper- relazione a quelle registrate e munite del codice to, adeguato ad accogliere il gruppo di bambini in identificativo ai sensi del D.M. 18 maggio 2007. festa, come già da anni si è resa disponibile a fare Su questo specifico argomento è intervenuto il una grande catena di fast food, può diventare un Ministero dell’Interno, con la nota prot. n. 557/ www.anesv.it
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FUORICAMPO PAS/U/005089/13500.A(8) del 14-3-2013 il (Verifiche delle Commissioni di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo in occasione di manifestazioni aperte al pubblico con allestimenti di attrazioni dello spettacolo viaggiante.). Il Viminale, a tale proposito, ha precisato anche che: “Non attiene, invece, ai compiti della Commissione di vigilanza un controllo puntuale della sicurezza specifica delle singole attrazioni dello spettacolo viaggiante. Una preliminare verifica della sicurezza di ciascuna di esse, quanto a completezza e correttezza della documentazione prevista, compete all’Autorità comunale in sede di rilascio della concessione di occupazione del suolo pubblico, che presuppone la “regolarità” di ogni attrazione autorizzata (licenza ex art. 69 TULPS, attestazione di avvenuta registrazione e rilascio del codice identificativo o istanza di registrazione per le “attività esistenti”, documentazione relativa al collaudo periodico, libretto dell’attrazione aggiornato, assicurazione, ecc.).
IL RINFRESCO DELLA FESTA DI COMPLEANNO
In genere alle feste si serve il cosiddetto cibo, salato, economico e semplice da preparare nel senso che sono sufficienti le ciotole dove versarlo: patatine, pop corn, salatini e biscotti, in genere la fanno da padroni. Ma se il cibo non viene portato da casa dal festeggiato o dai suoi genitori le possibilità che si presentano sono diverse. Ciò in quanto oltre all’affitto della sala si può anche proporre un servizio integrativo mettendo a disposizione degli ospiti un menu concordato, ovvero proporre agli interessati la possibilità di rivolgersi ad una società di catering che provvederà a fornite tutto il necessario, dal cibo alle vettovaglie e, nel caso, anche tavoli e sedie. Nel primo caso, ovvero nell’ipotesi in cui si provveda a fornire anche il cibo oltre a mettere a disposizione gli spazi, le alternative che si presentano sono quelle più sopra indicate, nel senso che le diverse opzioni sono la vendita o la somministrazione. Gli elementi di distinzione sono esclusiva-
mente la tipologia di attrezzature che vengono messe a disposizione; nel senso che piatti e posate a perdere possono rientrare nella fattispecie della vendita. Ma se il servizio migliora in qualità mettendo, ad esempio, a disposizione piatti e bicchieri in porcellana, ovvero stoviglie che non sono usa e getta, si rientra nella tipologia della somministrazione. Con l’obbligo, pertanto, di possedere i requisiti di onorabilità prescritti per tale specifica attività.
I DISTRIBUTORI AUTOMATICI
Una particolare modalità di cessione di un prodotto è quella che avviene mediante distributori automatici. I requisiti sia morali che professionali sono i medesimi prescritti per la vendita o la somministrazione e l’attività è soggetta a segnalazione certificata di inizio attività da presentare al Comune dove si intende installare il distributore. Anche in questo caso la distinzione tra vendita e somministrazione è determinata dalla tipologia di attrezzature messe a disposizione del pubblico.
LE PRESCRIZIONI SANITARIE
Trattare l’argomento alimenti porta inevitabilmente a parlare di prescrizioni sanitarie. In adeguamento al diritto comunitario è stato soppresso l’obbligo di munirsi della specifica autorizzazione sanitaria, originariamente prevista dalla legge 283/62, ma è stato introdotto l’obbligo di notificare l’attività all’Azienda per i servizi sanitari territorialmente competente, per il tramite del Suap, ovvero lo sportello unico per le attività produttive del Comune. La maggior parte delle Regioni peraltro, ha autonomamente integrato la disciplina statale con la necessità, pertanto, di verificare di volta in volta gli adempimenti prescritti, ovvero la modulistica utilizzabile. Relativamente alla vendita degli alimenti, a seguito del processo generale in atto di soppressione degli adempimenti ritenuti inutili, è stato anche eliminato il cosiddetto libretto sanitario, imponendo tuttavia ai cosiddetti OSA, gli operatori del settore alimentare referenti dell’azienda, di frequentare periodicamente corsi di aggiornamento. ■
NECROLOGI Lo scorso 24 luglio è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari Annamaria Spini Ved. Vigato. Pioniera dello Spettacolo Viaggiante, Annamaria è stata tesserata Agis-Anesv fino agli anni della pensione. Plurimedagliata per la sua lunga militanza nelle file della Associazione, ha partecipato attivamente alla vita associativa presenziando anche ai congressi europei accanto al marito Lorenzo Vigato. La figlia Marilisa Vigato, i nipoti Simone e Lorenzo Cavaliere ed il genero Lino la hanno accompagnata nell’affetto familiare sino agli ultimi istanti di vita. La famiglia ringrazia tutti coloro che hanno partecipato alle esequie. 62 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
MARKETING
TROPPE RICHIESTE DI BIGLIETTI OMAGGIO? TRASFORMALI IN BIGLIETTI CORTESIA! NON SOLO I PARCHI DIVERTIMENTO, MA ANCHE LUNA PARK, CINEMA, TEATRI, DISCOTECHE E TUTTE LE ATTIVITÀ DI SPETTACOLO E SPORT CONVIVONO CON LA DIFFICOLTÀ DI GESTIRE LE RICHIESTE DI BIGLIETTI OMAGGIO.
S
empre più spesso rappresentanti di istituzioni e forze dell’ordine, o “amici degli amici” richiedono di accedere al parco - vedere un film, o uno spettacolo teatrale - gratis, senza pagare il biglietto. Per l’imprenditore è difficile negare i biglietti gratuiti, soprattutto se richiesti da autorità con le quali è conveniente gestire i rapporti in maniera adeguata. Quando però il numero delle richieste è eccessivo, e le modalità non sembrano orientate ad equilibrio e buon gusto, il problema si aggrava, perché comporta anche implicazioni di carattere economico e fiscale. Al mancato introito si somma infatti - per una norma assolutamente priva di senso ed iniqua rispetto a quanto consentito ad altri contribuenti IVA - l’obbligo di versare l’IVA, non incassata, sulla percentuale di biglietti omaggio superiore al 5% (DPR 633/1972, art. 3, comma 5). L’IVA, come tutti sappiamo, è una imposta che grava sul consumatore finale, ed è “neutra” per l’imprenditore, che la incassa per conto dello Stato e provvede al versamento. In questo caso, invece, l’IVA non viene versata dall’utilizzatore del biglietto omaggio, ma grava sull’imprenditore. Anche il diritto d’autore è preteso da SIAE sui titoli che superino la percentuale del 5%, così come l’ ISI (imposta sugli intrattenimenti) per i gestori di discoteche, bowling e piste di go kart agonistici. Altro elemento di disturbo è il fatto che i biglietti gratuiti generano fenomeni distorsivi dell’attività, se non
ben gestiti e trasformati in strumento di marketing (vedi Lo Spettacolo Viaggiante n. 5\6 2015). Ci sono soluzioni? E’ difficile cambiare la mentalità di coloro che esercitano l’autorità per ottenere benefici personali. Tuttavia in alcuni teatri ed altri luoghi di spettacolo si sta tentando con l’adozione del “biglietto cortesia”. Si tratta, in sostanza, di un titolo di accesso, che in genere è venduto a 2 euro. I vantaggi per l’esercente sono notevoli: il più evidente è di carattere fiscale, perché questi biglietti non fanno parte della percentuale di omaggi, superiore al 5% della capienza, sulla quale IVA, ISI e diritto d’autore vanno versati come per il biglietto intero. www.anesv.it
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MARKETING
il biglietto cortesia erige un muro, una soglia psicologica, nei confronti di chi non vuole pagare. Coloro che non siano disposti a spendere neanche 2 euro per accedere ad un parco divertimenti o ad un cinema o teatro, con ogni probabilità, non si presenteranno alla cassa. In questo modi si limita la difficile gestione dei casi in cui dire no alle eccessive richieste di gratuità, proponendo un biglietto di costo molto contenuto, giustificato nei confronti del richiedente la gratuità da norme di carattere fiscale e disposizione SIAE . Infine, si dà un nuovo segnale agli “scrocconi” abituali, spiegando che, per complessi meccanismi fiscali, in quel parco, cinema o teatro si entra aprendo comunque il portafoglio. Alla lunga ne beneficia l’immagine dell’attività e dell’imprenditore. In sostanza il messaggio è: “Niente è gratis, neanche il servizio che ti offro”. Garantisco che gli esercenti che hanno adottato questo meccanismo, sono tutti soddisfatti, perché in qualche tempo anche gli ossessivi richiedenti di decine, centinaia di biglietti omaggio hanno imparato a fare i conti con i biglietti cortesia. ■ (M.C.)
per le prestazioni gratuite rese nell’ambito delle attività spettacolistiche, disciplinate distintamente dal quinto comma della stesso articolo 3, introdotto dall’articolo 19, comma 3, del decreto legislativo n.60 del 1999. Il quinto comma dell’articolo 3 in argomento reca una speciale disciplina delle prestazioni di servizi relative agli spettacoli ed alle altre attività elencati nella tabella C allegata al medesimo decreto, quando siano rese ai possessori di titoli di accesso rilasciati per l’ingresso gratuito. La non imponibilità delle suddette prestazioni è disposta, a prescindere dal loro valore unitario, limitatamente al contingente e nel rispetto delle modalità di rilascio e di controllo stabiliti ogni quadriennio con decreto del Ministro delle finanze: a) dagli organizzatori di spettacoli, nel limite massimo del cinque per cento dei posti del settore, secondo la capienza del locale o del complesso sportivo ufficialmente riconosciuta dalle competenti autorità; b) dal Comitato olimpico nazionale italiano e federazioni sportive che di esso fanno parte; c) dall’Unione nazionale incremento razze equine; d) dall’Automobile club d’Italia e da altri enti e associazioni a carattere nazionale.
Per gli spettacoli cinematografici, teatrali e per tutte quelle manifestazioni che presentano caratteristiche di svolgimento analoghe si sottolinea che, qualora siano effettuate più rappresentazioni del medesimo spettacolo nel corso della stessa giornata di attività e sia previsto, per ogni singola rappresentazione, lo svuotamento della sala, la capienza complessiva del locale deve essere ragguagliata al numero degli spettacoli programmati nella giornata, in riferimento a ciascuna sala di “4.6 Disciplina degli ingressi gratuiti ai fini IVA Il primo periodo del terzo comma dell’articolo 3 rappresentazione. del DPR n.633 del 1972 prevede una disciplina, particolare per le prestazioni gratuite rese dalle Infine, analogamente a quanto precisato per le attività soggette all’imposta sugli intrattenimenimprese. In particolare la disposizione citata prevede che ti, anche per le attività di spettacolo, si chiarisce le prestazioni gratuite fornite a terzi e quelle de- che le c.d. “tessere di servizio”, rilasciate a coloro stinate al consumo personale o familiare dell’im- che svolgono la propria attività per la realizzazioprenditore sono assoggettate ad imposta in pre- ne diretta della manifestazione, non concorrono nel computo del cinque per cento di emissione senza di determinate condizioni. Per quanto concerne le prestazioni rese a terzi la dei titoli di accesso gratuiti, purché l’organizzatore provveda a comunicare all’ufficio SIAE, prima norma ne prevede l’imponibilità quando: – il valore unitario delle prestazioni sia superiore dell’inizio della manifestazione, il numero di tessere da rilasciare, i dati identificativi completi dei a cinquantamila lire; titolari, con indicazione specifica della loro quali– l’imposta sui relativi acquisti sia detraibile. fica lavorativa e delle mansioni svolte.”. ■ La normativa richiamata non trova applicazione
DALLA CIRCOLARE 165/E DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DEL 7 SETTEMBRE 2000
64 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE novembre dicembre 2015
#1-2 GENNAIO-FEBBRAIO • 2015 • ANNO LIII • WWW.ANESV.IT
#3-4 MARZO-APRILE • 2015 • ANNO LIII • WWW.ANESV.IT
#5-6 MAGGIO-GIUGNO • 2015 • ANNO LIII • WWW.ANESV.IT
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06 AGGIORNATO L’ELENCO DELLE
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06 AUTORIZZAZIONI DEI RIMORCHI PUNZONATI. Una interrogazione parlamentare. 08 LAVORO ACCESSORIO 2015:
nuovi limiti economici. 08 EVENTI 12 EMANATO IL CALENDARIO DEI DIVIETI ALLA CIRCOLAZIONE DEI MEZZI PESANTI. 10 ENADA PRIMAVERA interesse nel gioco per famiglie. 14 IL LUNA PARK PATRIMONIO IMMATERIALE NuovoFIERA DEL TRONO A PARIGI DELL’UNESCO? Perché no? 18 Il luna park più grande di Francia DECRETO PALCHI. emanata la circolare 18 applicativa. 22 LA CASA DI RIPOSO DI SCANDICCI, la conoscete? 21 NATALE IN GIOSTRA, 37 ANNI E NON GONFIABILI ACQUATICI. Sono spettacolo viaggiante? Pare proprio di sì.
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06 PROFESSIONALIZZAZIONE DEGLI ESERCENTI. Una interrogazione parlamentare. 08 MODIFICATO L’ELENCO MINISTERIALE: Novità per Musei, Playground e Mixtreme. 10 I DRITTI. GENTE DI VIAGGIO: una raccolta fondi per un film documentario. 16 LA NORMA ISO 17842-2: Sicurezza delle attrazioni e attrezzature da divertimento.
20 24 HOTSPOT PER SPAZI ALL’APERTO?
FRANCESCO TRA LE NOSTRE CAROVANE. Ostia, Parcolido. 3 Maggio 2015. Ecco la soluzione.
LA STAGIONE 2015 per i parchi di 22 WINTER WONDERLAND, la seconda edizione 26 divertimento. a Ferrara. 42 MUSICA D’AMBIENTE? Puoi trovarla su PARCHI DI DIVERTIMENTO
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così.
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di imprese turistiche. Nulla per i parchi di divertimento? Non è detto, ma a qualche condizione…
DALLA VAL BADIA ALLA WALT DISNEY IMAGINEERING. L’intervista a Dumëne Comploi
25 METEO TERRORISMO? Per l’AGCOM va bene 27 CREDITO D’IMPOSTA per la digitalizzazione 30 ESPERIENZE DIGITALI A DISNEYLAND PARIS. 36 ZOMBIE IN ARRIVO. Tra le nuove forme di
divertimento esperienziale, quella di “2.8 Hours Later” può fornire spunti interessanti per il settore dei parchi di divertimento?
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42 LE NOVITÀ DELLA NORMA UNI 10637 SULLE PISCINE
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46 I PROGRAMMI DELL’ASSOCIAZIONE PER IL 2015.
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50 SONO “MOBILE FRIENDLY”? 52 MAPPE ONLINE E GPS. La tua attività è già inserita? Se non lo è… molti non ti troveranno. 55 FARE WEB MARKETING DELLA PROPRIA ATTIVITÀ? Perchè usare Google My Business. 59 MARKETING DI PROSSIMITÀ. Intercettare i vicini tra Beacon e volantini. 62 WHATSAPP SU PC. Niente più scuse per non
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DIVERTIMENTO”: successo per il convegno a Mirabilandia.
50 L’OBBLIGO DI MANUTENZIONE DEI DPI E LA PARCHI AVVENTURA NORMA UNI EN 365. 40 ACCESSIBILITÀ E PARCHI AVVENTURA. 54 LASCIATELI GIOCARE. In italiano il libro di PARCHI ACQUATICI
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42 QUANTE TOILETTE E SPOGLIATOI in un parco acquatico?
58 QUESTA STORIA DEI “GIOSTRAI”, Bisogna FUORICAMPO parlarne… MODELLO 231: la responsabilità degli 60 46 CINEMA DINAMICO, un’attrazione senza età. amministratori. 51 “VIVE SAINT ROMAIN!”. Manifestazione di 62 ARRIVA OPERA per gestire il LOG BOOK delle esercenti per evitare la delocalizzazione della fiera ATTRAZIONI con una APP. di Rouen. CHI È IL “LAVORATORE” RICHIAMATO DALLE 63 SARÀ PROPRIO “MOBILEGEDDON” IL 21 52 APRILE? Certo una controllatine al proprio sito… MARKETING
FUORICAMPO
marketing attraverso i post.
VIAGGIANTE IN UN SERVIZIO TELEVISIVO.
26 A BERGAMO, RIUNIONE DI ESERCENTI 26 MEETING DI SPETTACOLISTI VIAGGIANTI A BARI 27 PREMIO COLLALTI: in Campidoglio non solo
PARCHI DI DIVERTIMENTO 28 30 SERVIZIO METEO NAZIONALE? Forse, intanto 30 LA GUEST EXPERIENCE secondo THINKWELL l’Italia perde gli ultimi meteorologi… GROUP 32 PACCHETTI TURISTICI PIÙ CARI D’EUROPA 33 LA TECNOLOGIA NEI PARCHI: quale futuro? PER I VISITATORI ITALIANI. L’UE chiede spiegazioni. 37 UN LASER GAME IN UN PARCO PARCHI ACQUATICI DIVERTIMENTO. Inaugurato a Rainbow Magicland. 46 LA DOCUMENTAZIONE A CORREDO dei “L’INGEGNERIA NEI GRANDI PARCHI DI 38 lavori idraulici di una piscina.
usarlo nella relazione con i clienti.
64 DAL «IL DIPARI», GLI ULTIMI GIOSTRAI. 65 BASTA CON I “GIOSTRAI” IN CRONACA NERA. 65 LA BELLEZZA DELLO SPETTACOLO
5-6 maggio giugno 2015
64 FACEBOOK. da oggi è più difficile fare
NORME SULLA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO?
MARKETING
54 LA SFIDA DEI MILLENNIALS. 60 MEGLIO FACEBOOK O GOOGLE PER PROMUOVERE UN’ATTIVITÀ? 62 LUNA PARK E BIGLIETTI OMAGGIO 2.0. Come
rendere attuale questo strumento di marketing.
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Antonio Zamperla Spa
9-10 settembre ottobre 2015 Max Vertical
I DATI SIAE 2014 SUI PARCHI DIVERTIMENTO
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L’IMMAGINE DEL LUNA PARK NELLA COMUNICAZIONE
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L’ISS SU DISABILITÀ E PARCHI DIVERTIMENTO
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681 m (2234’)
Maximum Speed
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7-8 luglio agosto 2015
TEMPO DI MEETING PER I PARCHI AVVENTURA ITALIANI
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681 m (2234’)
CARICHE ASSOCIATIVE, PRESIDENZA A MASSIMO PICCALUGA
ORGANO UFFICIALE
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06 RINNOVATE LE CARICHE ASSOCIATIVE. Presidenza a Massimo Piccaluga. 10 NIENTE SCIA PER LE LICENZE DI SPETTACOLO 16 DEFINIRE UNA MANIFESTAZIONE TEMPORANEA: si pronunciano i Vigili del Fuoco. 17 IL FUTURO DELLA CASA DI RIPOSO DI SCANDICCI? 18 QUANDO SI PARLA DI IMMAGINE DEL LUNA
06 RESPONSABILITÀ DEI GENITORI E ACCOMPAGNATORI 12 ALLA REGIONE SARDEGNA SI PARLA DI BANDI E LEGGE 337/68 16 ESERCENTI DELLO SPETTACOLO VIAGGIANTE? Abbiamo bisogno di voi 17 LUCCA, DA QUEST’ANNO IL LUNA PARK
EVENTI
FABBRICHE DI SOGNI: I CINQUANT’ANNI DI IE PARK
PARK: a Viterbo Caffeina è #Calcinculo.
22 LO SPETTACOLO VIAGGIANTE IN PIAZZA SAN PIETRO, PER RINGRAZIARE IL PAPA.
PARCHI DI DIVERTIMENTO
26 DIFFUSO IL RAPPORTO TEA- AECOM 2014 Le performance dei parchi di divertimento nel mondo
38 UN CARDINALE ALL’ACQUAPARK. Nuova gestione per Acquatica Park, già Gardaland Waterpark.
39 40 FESTA DEI COLORI, SONO PERICOLOSE LE
FESTA DEGLI ORATORI ROMANI A CINECITTÀ WORLD. POLVERI COLORATE?
PARCHI AVVENTURA
42 EMANATE LE MODIFICHE ALLA NORMA EN 15567: 2014. COSA C’È DI NUOVO?
PARCHI ACQUATICI
44 LE NUOVE LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI.
FUORICAMPO
48 DAIGORO FONTI. Tra Luna park e fotografia
professionale
APPROFONDIMENTI
SARÀ ACCESSIBILE A TUTTI GRAZIE ALLA RIQUALIFICAZIONE DEL PIAZZALE DON BARONI
MARKETING
64 ZOOMARINE E I SOCIAL NETWORK ALLA SOCIAL MEDIA WEEK ROME.
ANESV INFORMA
06 EAS 2015 A GÖTEBORG 12 ENADA 16 DALL’AUTOSCONTRO AL TRENO FANTASMA: UNA STORIA ITALIANA NEL MONDO DELLE GIOSTRE
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SUAP E DOMANDE ONLINE: COSTI AUMENTATI RISPETTO ALLA VECCHIA PROCEDURA? IL MISE CONFERMA CHE NON È CORRETTO
18 22 CASA DI RIPOSO DI SCANDICCI ARRIVA LA SOLIDARIETÀ DEGLI ESERCENTI. E LA TUA? 22 INGHILTERRA: IL RECUPERO DI UN ANTICO 23 PARCHI INVERNALI AL COPERTO: DI NUOVO LUNA PARK NATALE IN GIOSTRA A TORINO E WINTER WONDERLAND A FERRARA CONTRIBUTI PER L’ACQUISTO DI ATTRAZIONI 27 PARCHI DI DIVERTIMENTO
PARCHI DI DIVERTIMENTO
24 PARKSMANIA 2015 30 PARCHI DI DIVERTIMENTO: I DATI SIAE 2014 32 REALTÀ VIRTUALE NELLE ATTRAZIONI, QUALI LE POSSIBILITÀ? VISITATORI CON IL CELLULARE SCARICO? Il 32 pubblico chiede soluzioni 38 ACTIVITY PARK, DALLA FINLANDIA 36 IL PRIMO STAND UP COASTER ITALIANO AL ARRIVERANNO ANCHE DA NOI? CAVALLINO MATTO 40 PIOVE? SÌ, MA SOLO SU ILMETEO.IT 41 OSPITARE TIROCINI? ECCO LE OPPORTUNITÀ PARCHI AVVENTURA PER LE IMPRESE 38 MEETING DEI PARCHI AVVENTURA ITALIANI. EVENTI Roma, 12-13 novembre 2015 48 OKTOBERFEST: UN LUNA PARK CHE VIVE! PARCHI ACQUATICI 50 SETTEMBRE LUCCHESE, RINNOVATA L’AREA 40 LE PAVIMENTAZIONI ANTISCIVOLO A DEL LUNA PARK BORDO VASCA
FUORICAMPO
44 IL FUTURO DEGLI APPARECCHI TICKET REDEMPTION 46 BROCOMELA O BRUCAMELA? 52 DAL 18 NOVEMBRE ENTRA IN VIGORE IL NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI 56 ODISSEA 2000 INSTALLA 2.900 PANNELLI
SOLARI IN VISTA DELL’AUTOSUFFICIENZA 52 DISABILITÀ E PARCHI DIVERTIMENTO. ENERGETICA 61 LAVORATORI AL SOLE. Quali sono le precauzioni per la salute e gli obblighi di legge? 56 CELLOLE CORTO FILM FESTIVAL: “VIOLA” VINCE IL PREMIO DELLA GIURIA POPOLARE BUONI LAVORO: aumenta a 7.000 il limite dei 62
compensi per il lavoratore.
ADERISCE A
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11-12 novembre dicembre 2015
MARKETING
58 IL MIO SITO RISPONDE ALLE CURIOSITÀ
DEGLI UTENTI? IL CASO DEI CANI E DEI PARCHI DIVERTIMENTO…
60 CO-MARKETING O CONVENZIONI PER PROMUOVERE IL DIVERTIMENTO? 62 RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: E NEL SETTORE DEL DIVERTIMENTO? 64 LE ULTIME NEWS PER I SOCIAL MEDIA MANAGER
PARCHI AVVENTURA
52 IL MEETING DEI PARCHI AVVENTURA ITALIANI
PARCHI ACQUATICI
56
PARCHI ACQUATICI: CHE COSA CI RISERVA IL FUTURO?
FUORICAMPO
59
PARCHI GIOCHI, LUNA PARK E SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI. COME LA METTIAMO?
MARKETING
63
TROPPE RICHIESTE DI BIGLIETTI OMAGGIO? TRASFORMALI IN BIGLIETTI CORTESIA!
THUNDERBOLT
THIS SIZE CAN FIT ANY PARK Total track length
681 m (2234’) Maximum track height
35 m (115’)
Maximum Speed
25 m/s - 90 km/h - 56 mph Max Vertical
+4.3 G’s
Passengers per vehicle
9 5
260
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Number of inversions 3’)
m (85
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