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Lunedì 19 ottobre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 247
LA CAPOLISTA ETO’O E CAMBIASSO TENTANO IL RECUPERO IN COPPA
IN EDICOLA IL DVD NUMERO 8
Moratti: «Giochiamo così e possiamo battere tutti»
Verdone «Acqua e sapone» una commedia sentimentale
Shevchenko: «Sogno il mio 15o gol all’Inter con la Dinamo» Pagine 8-9-10 BOCCI, CECERE, ELEFANTE
A 10,99 e, PIU’ IL QUOTIDIANO
Massimo Moratti, 64 anni LAPRESSE
IL POSTICIPO I rossoneri vanno subito sotto, poi rimontano e resistono in 10
E’ UN MILANDINHO
Ronnie segna un rigore e ispira Pato. Roma furiosa con l’arbitro Grande primo tempo dei giallorossi in gol con Menez, ma non chiudono. Poi Leonardo torna al 4-3-3 (dentro Inzaghi) e un discusso rigore su Nesta cambia tutto. Ranieri: «Vergogna».
Milan Brasil: Ronaldinho e Pato hanno rilanciato Leonardo ANSA
Da pagina 2 a pagina 6
IL DEBUTTO SCONFITTO IL BOLOGNA
Mazzarri e il Napoli partono con il botto
di ALBERTO CERRUTI
C’è l’Inter che torna da sola nell’attico con vista scudetto, grazie alla Lazio e all’arbitro che fermano la Sampdoria. Poi c’è il Milan che ribalta la Roma aprendo la porta di un campionato migliore, con le chiavi brasiliane di Ronaldinho e Pato e adesso è ad appena 3 punti da Juventus e Fiorentina. Due notti da grande Milano, sognando due notti da grande Italia in Champions League.
Pagina 17 MALFITANO e NICITA
SERIE A OTTAVA GIORNATA
Parma rivelazione: è quinto PARTITE
SEGUE A PAGINA 10
di Gene Gnocchi
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Preoccupa Maradona dopo la sfuriata contro i giornalisti accusati di essere anti-argentini. Ieri il Pibe ha fondato «Forza Argentina».
Pallone d’oro: non ci sono italiani Fra i 30 selezionati nessuno dei nostri. Non accadeva dall’85
A pag. 26 LICARI
MOTOGP STONER PRIMO IN AUSTRALIA
Button Mondiale Rossi, le mani con un 5o posto sul titolo n. 9 E’ trionfo Brawn Lorenzo fuori Pagine 36-37-38-39 ALLIEVI e CREMONESI
Pagine 32-33-34-35 FALSAPERLA, LEGA e ZAMAGNI
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La gioia di Jenson Button: campione a 29 anni AP
Vale Rossi: un 4o posto in Malesia vale il titolo LAPRESSE
CLASSIFICA
Catania-Cagliari 2-1 Inter Chievo-Bari 1-2 Sampdoria Genoa-Inter 0-5 Juventus Juventus-Fiorentina 1-1 Fiorentina Lazio-Sampdoria 1-1 Parma Livorno-Palermo 1-2 Genoa Milan-Roma 2-1 Palermo Napoli-Bologna 2-1 Milan Parma-Siena 1-0 Bari Udinese-Atalanta 1-3 Chievo
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LA SIGARETTA IN PLASTICA L AROMATIZZATA
LA SIGARETTA IN PLASTICA AROMATIZZATA
F.1 IN BRASILE SUCCESSO DI WEBBER
No Smoking. Yes, PAIPO!
La Lazio ferma la Samp Garrone: «Diamo fastidio» Pagine 14-15 CIERI, PALOMBO e STOPPINI
il commento NOTTI DA CHAMPIONS
IL ROMPI PALLONE
ALL’OLIMPICO PARI E POLEMICHE
WWW.MARLBOROCLASSICS.COM
19 17 15 15 14 13 12 12 11 11
Roma Udinese Lazio Napoli Catania Cagliari Atalanta Bologna Siena Livorno
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 8a GIORNATA LUCA CALAMAI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dNon sono immagini di
repertorio. E’ una storia d’oggi. Ronaldinho è tornato. Con le sue magie, i suoi riccioli, il suo sorriso. Il campione brasiliano pilota la riscossa di un Milan a due facce. Impresentabile nel primo tempo, irresistibile nella ripresa. Leonardo ci mette del suo ridisegnando la squadra nell’intervallo. Fuori il dolorante Abate, dentro Inzaghi. Non cambia solo un uomo, cambia l’idea. La squadra rossonera passa al 4-3-3, con Seedorf arretrato sulla linea di centrocampo e con un centravanti «vero» dentro l’area di rigore avversaria. Al resto ci pensa lui, il nuovo Dinho. Prima trasforma il rigore del pareggio poi, consegna a Pato il pallone che riaccende i sogni e le ambizioni del Milan. Il ghiaccio è rotto. Ronaldinho torna a fare il Ronaldinho, numeri da foca ma anche tocchi deliziosi. Finisce 2 a 1. Punti d’oro per la squadra rossonera che scavalca in classifica la Roma e mette nel mirino la Juve. E’ presto per dire che abbiamo ritrovato il Milan. Ma intanto abbiamo ritrovato Ronaldinho e Pato. E non è poco. La chiave E dire che nel primo tempo c’era stata in campo solo la Roma. Ranieri azzecca la mossa giusta preferendo Menez a Okaka. Dopo appena tre minuti il francese sfrutta un errore di Thiago Silva e batte Dida. Palla al centro e ancora Menez (su cui poteva esserci anche un rigore di Thiago Silva) potrebbe piazzare il colpo del kappaò ma il portiere rossonero si salva con bravura. Per 45’
Leonardo nell’intervallo cambia volto alla squadra, inserendo Inzaghi e passando al 4-3-3 non c’è partita. La Roma è tutta «più»: più rapida, più aggressiva, più pericolosa. Non c’è capitan Totti ma nessuno se ne accorge. De Rossi fa il direttore d’orchestra trovando soluzioni interessanti in ogni angolo. Dida, promosso titolare per un improvviso attacco influenzale che ha bloccato a letto Storari, è bravo su una conclusione dalla distanza di De Rossi e decisivo su un destro a botta sicura di Vucinic. E il Milan? Disperso.
P IL FILM
Brivido all’inizio poi si scatenano i due brasiliani
3’ p.t.
11’ s.t.
Dida torna in porta e finisce subito k.o. Neppure tre giri di lancette e la Roma è già in vantaggio: Menez scappa via a Thiago Silva e fulmina Dida, in porta al posto di Storari NEWPRESS
Fallo su Nesta, Ronaldihno pareggia dal dischetto Burdisso aggancia Nesta in area e l’arbitro Rosetti concede il rigore ai rossoneri. Sul dischetto va Ronaldinho, che pareggia i conti IMAGE SPORT
Dinho-Pato Il Milan va Segna subito Menez La Roma non chiude e contesta Rosetti Primo tempo tutto giallorosso, nella ripresa i rossoneri rimontano col tandem brasiliano Incapace di portare il pallone nei tempi giusti a Ronaldinho e Pato. Vuoto nella testa e nelle gambe. Tutto gli scivola addosso senza lasciare traccia. Anche i cori feroci dei tifosi rossoneri. L’ora di Pippo Leonardo nell’intervallo cambia «anima» al Milan. Dentro Inzaghi e tutti all’attacco. Dopo appena 2’ Superpippo brucia la difesa giallorossa andando a deviare di testa un angolo di Pirlo. Pizarro re-
spinge sulla linea di porta. E’ il primo tiro nello specchio firmato Milan. La squadra rossonera ha un altro ritmo. E, finalmente, un punto di riferimento in avanti. Quelle che serve ai due attaccanti esterni Dinho e Pato. All’11’ arriva il pareggio. Rosetti punisce con il calcio di rigore un ingenuo intervento dell’ex interista Burdisso su Nesta. Ronaldinho trasforma battendo l’ex compagno di nazionale Doni.
La magia di Pato Il Milan insiste. Al 19’ Seedorf si mangia un pallone d’oro. Poi, tre minuti dopo, il gol-gioiello. Ronaldinho confeziona un lancio al bacio per Pato. Il campioncino rossonero controlla il pallone con l’eleganza del fuoriclasse, stringe al centro tagliando fuori la difesa della Roma, dribbla il portiere Doni e realizza. Anche per il bimbo d’oro rossonero è la fine di un periodo tormenta-
to. La partita non è finita. Rosetti espelle, ingiustamente, Ambrosini per doppia ammonizione. La Roma ci prova. De Rossi sbaglia un «quasi rigore» e Dida ci mette le braccia e le gambe per difendere la sua porta. Alla fine il portiere rossonero risulta uno dei migliori in campo. E questo è il segnale che la «partita» di questo nuovo Milan è appena cominciata. Ma, almeno la squadra di Leonardo è tornata in campo.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
MILAN GIUDIZIO
2 1
ROMA
777
MARCATORI Menez (R) al 3’ p.t.; Ronaldinho (M) all’11’, Pato (M) al 22’ s.t.
4-4-2
4-4-2
Dida; Oddo, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Abate (dal 1’ s.t. Inzaghi), Pirlo, Ambrosini, Seedorf; Pato, Ronaldinho (dal 38’ s.t. Flamini).
Doni; Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; Taddei (dal 26’ s.t. Guberti), De Rossi, Pizarro, Perrotta; Menez (dal 30’ Baptista), Vucinic (dal 26’ s.t. Okaka).
ALLENATORE Leonardo.
22’ s.t. Magia del Papero e al Milan torna il sorriso Lancio di Ronaldinho, Pato salta Riise, poi supera anche il portiere Doni in uscita e segna il gol della vittoria IMAGE SPORT
ALLENATORE Ranieri. PANCHINA Lobont, Andreolli, Faty, Brighi.
PANCHINA Roma, Huntelaar, Jankulovski, Favalli, Antonini. ESPULSI Ambrosini al 36’ s.t. per doppi ammonizione (gioco scorretto). AMMONITI Seedorf, Nesta e Pirlo per gioco scorretto; Inzaghi per proteste.
ESPULSI nessuno. AMMONITI Doni e Pizarro per comp. non regolamentare; Riise e Menez per gioco scorretto.
3 R
Attenti a quei 2 Ancora Nesta e Ronaldinho Come a Bergamo l’attaccante segna un gol decisivo «ispirato» dal difensore
ARBITRO Rosetti di Torino.
ALESSANDRA BOCCI
NOTE paganti 13.892, incasso di 346.063 euro; abbonati 26.108, quota di 457.679,40 euro. In fuorigioco 5-1. Angoli 8-5. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’. POSSESSO PALLA
MILAN 60,5%
ROMA 39,5%
TIRI IN PORTA
IIIII MILAN 5
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CONTRASTI VINTI
MILAN 18
MILANO dTre anni fa, RonalROMA 15
TIRI FUORI
IIIIIIIII IIIII ROMA 9
MILAN 5
IIIII ROMA 5
MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-1
SECONDO TEMPO
c GOL!
2’ Deviazione di testa di Inzaghi su cross di Pirlo: Pizarro respinge sulla linea di porta. c GOL! 11’ Ronaldinho trasforma il rigore concesso per un intervento di Burdisso su Nesta. c GOL! 22’ Lancio di Ronaldinho per Pato, che controlla, salta Doni e realizza.
3’ retropassaggio sbagliato di Thiago Silva: Menez recupera la palla entra in area e batte Dida. 5’ Tiro in corsa di Menez, Dida in angolo. 38’ Vucinic si presenta davanti a Dida, che riesce a respingere la conclusione ravvicinata del centravanti giallorosso.
LA MOVIOLA
di Francesco Ceniti
2
Burdisso-Nesta, giusto dare il rigore Ma ce n’era un altro per i giallorossi
Un rigore concesso al Milan e uno reclamato dalla Roma. Sono questi, col rosso ad Ambrosini, gli episodi più importanti della gara. Partiamo con quello dato ai rossoneri. Al 10’ della ripresa Burdisso entra in tackle su Nesta: il giallorosso prima colpisce il rossonero, poi prende la palla. Giusta la decisione di Rosetti. Dopo 20 minuti (con la Roma avanti 1-0), invece, Thiago Silva ostacola nella sua area Menez, poi il brasiliano lascia la presa e l’attaccante, sbilanciato anche dal terreno, in caduta calcia fuori (foto Sky). L’arbitro lascia correre, ma ci poteva stare anche qui il rigore. E arriviamo al secondo giallo mostrato ad Ambrosini: minuto 35 della ripresa, il centrocampista salta tenendo il braccio un po’ largo, ma senza dare l’impressione di voler colpire Pizarro. Rosetti, però, è di altro avviso: scelta che lascia molti dubbi. Nel complesso sono 7 gli ammoniti. Forse troppi, ma è corretto il giallo a Nesta che placca Okaka: non c’è chiara occasione da rete.
Ronaldinho, 29 anni, con Pato, 20 anni. A sinistra Leonardo, 40 anni ANSA
dinho usciva dal Santiago Bernabeu fra gli applausi e non è che agli avversari capiti ogni giorno, soprattutto se giocano nel Barcellona. Ma Ronaldinho era, e magari è ancora, uno di quei giocatori speciali che quando sono di luna buona piacciono a tutti, superano le frontiere del calcio e gli steccati del tifo. Il Bernabeu lo ha rispettato e applaudito, Ronnie scalpita per tornare lì e far vedere che tre anni di alti e bassi non lo hanno cambiato. A Leonardo lo ha già detto giorni fa: «Per me Real-Milan è una partita speciale». Magari non si dovrebbe ammettere che la Champions è più bella e certe sere più affascinanti, difficilmente un giocatore lo fa, ma Ronnie è fatto così, come natura crea. Quando gioca, quando non ha voglia, quando si annoia e quando suona i bonghi. Eredi Come a Bergamo, è toccato al brasiliano criticato e a Alessandro Nesta risvegliare una squadra in evidente stato di asfissia psicologica. «Facciamo tanta confusione», aveva detto il difensore dopo il pareggio agguantato da Ronaldinho. Sono passate due settimane, è passata la sosta, il Milan ha lavorato, studiato, cercato di cambiare modulo. Ma alla fine è sempre lì, aggrappato al talento dell’ex Pallone d’oro e alla straordinaria vena del giocatore che tanti davano per finito tempo fa e invece salta come un grillo su ogni pallone. «E’ un esempio per tutti», dice sempre Leonardo. Nesta continua come prima, sotto le righe, senza prendersi licenze a parte quelle puntate in attacco nel momento del bisogno. E’ evidente che il Milan ha trovato l’erede di Maldini e l’erede è
La simpatica esultanza di Ronaldinho, 29 anni REUTERS
Nesta, anche senza la fascia di capitano. Motivazioni Questione di forma fisica, di motivazioni, di entusiasmo. Questione di energia convogliata in tanti mesi lontani dal calcio. Nesta e Ronaldinho, due giocatori dati per spenti per differenti motivi, stanno tenendo a galla il Milan, e anche se sul successo c’è il timbro di Pato non è difficile capire chi ha messo la partita sulla strada giusta. Oggi, il Milan comincia a pensare al Real, così si dice, perché a sentire i giocatori (e l’allenatore) nessuno osava pensarci prima. Ma Ronaldinho, lui sì, un pensiero timido lo aveva già mandato avanti. E al suo allenatore ha detto: «Io da lì posso ripartire». Per lui, Milan-Roma è stato anche un provino. «Chi ha detto che non si possono giocare due partite di fila?», ha risposto Galliani a chi chiedeva notizie sul turnover. Al Milan non vedono l’ora di capire come sta Ronaldinho e se davvero sia venuto il tempo di giocar bene due partite di fila. Sarebbe un po’ come uscire da un periodo di cattivi pensieri, per non dire incubo, perché le parole forti a Leonardo non piacciono.
w I NUMERI
32
i cartellini gialli di Nesta in 166 partite di campionato con il Milan; il difensore rossonero ha avuto 82 gialli in serie A
10
le reti in campionato di Ronaldinho con il Milan, terza su rigore dopo i centri con Sampdoria e Palermo
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SERIE A 8a GIORNATA
Leo: «Tutto nero poi che reazione» Il tecnico soddisfatto: «Avevo già deciso di avanzare il baricentro della squadra con l’inserimento di Inzaghi» G.B. OLIVERO MILANO dLa morale è che con un centravanti è più facile. L’inserimento di Inzaghi ha cambiato la serata del Milan perché Pippo ha rivitalizzato l’attacco rossonero, ha impegnato i centrali della Roma scatenando la fantasia di Ronaldinho e la velocità di Pato e ha dato uno sbocco diverso alla manovra che nel primo tempo era stata prevedibile e banale. All’improvviso è cambiato tutto. Si è risvegliato il Milan, si è ridesta-
GIALLOROSSI FURIOSI
DOMANI TORNANO LE COPPE
Domani tornano le Coppe. Ecco il programma delle italiane
Domani Champions Ore 20.45: Debrecen-Fiorentina (Sky Sport 3 HD, Calcio 4 e Premium Calcio 1); InterDinamo Kiev (Sky Sport 1 HD, Calcio 3 e Premium Calcio).
Claudio Ranieri, 58 anni domani, discute con l’arbitro a fine gara NEWPRESS
Ranieri: «Vergogna» Sensi: «Con Rosetti perso uno scudetto»
Il tecnico: «I ragazzi Mercoledì mi hanno detto che Champions Ore 20.45: sapevano come Juventus-Maccabi Haifa (Sky sarebbe finita» Sport 3 HD, Calcio 4 e Premium Calcio 1); Real Madrid-Milan (Sky Sport 1 HD, Calcio 3, Premium Calcio e Rai 1).
«Ho visto Pato e Dinho in forma». Per Abate distorsione alla caviglia: Madrid a rischio to Pato ed è arrivata una vittoria che sembrava irraggiungibile. La Roma si è arrabbiata con l’arbitro e anche con se stessa, mentre Leonardo ha capito che giocare senza una punta di riferimento è difficile: «Avevo già l’idea di avanzare il baricentro della squadra allargando Ronaldinho a sinistra e Pato a destra con Pippo centrale, poi ho dovuto sostituire Abate per una distorsione alla caviglia (in dubbio per Madrid, oggi gli accertamenti, ndr) e non ho avuto dubbi. Da quel momento siamo andati meglio e tutti i giocatori nella ripresa sono cresciuti moltissimo. La scelta iniziale del 4-4-2 è dettata dal bisogno di coprire meglio il campo. E’ vero che il centravanti ci vuole, ma avevo visto in grande forma Pato e Dinho. E devo considerare che Inzaghi non
y
Leonardo, 40 anni, insieme a Ronaldinho, 29. Il tecnico brasiliano è alla prima stagione sulla panchina del Milan, dopo 5 stagioni in rossonero da giocatore PEGASO
può fare tutte le partite». Che carattere Più della vittoria, a Leonardo è piaciuta la reazione della squadra: «La cosa più importante è stata lo spirito: i giocatori hanno dimostrato la loro voglia di vincere. Il gol della Roma dopo due minuti ci poteva ammazzare e invece ne siamo usciti alla grande». Sulle proteste giallorosse nei confronti di Rosetti il tecnico del Milan non si sbilancia: «Non ho rivisto tutte le azioni importanti, so che ci sono dei dubbi su alcune decisioni dell’arbitro. Il rigore su Menez, comunque, poteva essere fischiato». Il Papero E invece è stato fischiato quello su Nesta e dopo pochi minuti Pato ha interrotto il suo lungo digiuno. Per il Papero, che non segnava dal 22
agosto, sembrava l’ennesima serata storta. E invece ha realizzato il bellissimo gol della vittoria: «Sapevo che avrei fatto una buona partita — racconta Pato —, avevo lavorato bene durante la sosta. Ero motivato e sono felice della prestazione e del gol. Non mi sono mai sentito perso, ho sempre creduto in me stesso e adesso inseguo la convocazione nel Brasile». Per convincere Dunga, però, deve giocare molto meglio.
TUTTO SUL NOSTRO SITO AUDIO, A: OM -R SU MILAN VIDEO E COMMENTI
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Giovedì Europa League Lilla-Genoa (21.05, Premium Calcio 1); Fulham-Roma (21.05, Premium Calcio, Rete 4); Lazio-Villarreal (19, Premium Calcio).
MASSIMO CECCHINI MILANO dInutile, San Siro per la
Roma non sarà mai uno stadio come gli altri. Che l’avversaria sia il Milan o l’Inter, l’esito finale è lo stesso: polemiche, recriminazioni, rimpianti. I veleni degli ultimi anni delle sfide contro i nerazzurri (ricordate gli show di De Rossi, Totti e Spalletti?) stavolta hanno cambiato indirizzo, ma la sostanza — sia pur ammorbidita — è rimasta simile: la Roma perde per la prima volta in campionato nell’era Ranieri e non ci sta, mettendo sotto accusa Rosetti soprattutto per il rigore ai danni di Nesta e quello non dato a Menez nel primo tempo. Proprio per questo, forse, l’amarezza è doppia, e non basta il pugno di Pizarro a fine partita al tabellone di Sky, così come gli insulti nel tunnel alla quaterna arbitrale (la frase forte pare essere: «Mafiosi») per sfogare tutta la rabbia, tant’è che alla fine in Rai il d.s. Pradè battibecca anche col presidente degli arbitri Nicchi. Ranieri e Sensi furiosi «È una vergogna — dice Claudio Ranieri
—. Stavamo giocando molto bene. Certo, dovevamo chiuderla nel primo tempo, abbiamo aspettato troppo. Mi auguro che ci sia il rigore per il Milan, perché ce n’erano due per noi nel primo tempo, così come non c’era l’espulsione di Ambrosini». Davanti alle immagini l’allenatore ribadisce: «Per me Burdisso ha preso la palla, non era rigore, anche se l’argentino non doveva entrare in scivolata. Strano, l’arbitro è stato tratto in inganno nella nostra area e non in quella del Milan. Nel fallo su Menez Thiago è stato molto astuto e l’arbitro non è riuscito a vederlo: rigore netto. Rosetti doveva essere più attento. In quel momento eravamo padroni del campo, dovevamo chiudere il match. Comunque tutto il mondo ha visto: è stato lampante. I ragazzi mi hanno detto che sapevano già come andava a finire, però io a queste cose non ci voglio stare. I gol subiti? Dobbiamo lavorare. D’altronde è per questo che hanno cambiato l’allenatore. Datemi il tempo». I titoli di coda sulla presidente Sensi: «Rosetti è un ottimo arbitro, ma con noi sbaglia troppo spesso. Con lui due anni fa abbiamo perso uno scudetto proprio qui a San Siro. Quello di Burdisso era un fallo inesistente, mentre non ci hanno dato quello su Menez. Mi astengo dal commentare le ammonizioni ed il recupero. Esigo rispetto per la Roma e i tifosi della Roma». Sarà ascoltata?
PER LA CHAMPIONS
Pablito: «Papà a gennaio»
Storari in forse: mal di schiena
MILANO «A gennaio nascerà mia figlia. Si chiamerà Maria Vittoria. La mia compagna e io l’abbiamo desiderata molto». Paolo Rossi (foto ANSA), 53 anni, stella del Mondiale ’82 e oggi commentatore sportivo, annuncia a Gente (in edicola oggi), la paternità e le nozze con la giornalista Federica Cappelletti. «Ci sposeremo a luglio: la cerimonia in Campidoglio, a Roma, poi il fine settimana successivo faremo una grande festa nel nostro resort in Toscana». La coppia è legata dall’estate del 2008: hanno 16 anni di differenza.
MILANO Oggi il Milan si allena al mattino e comincia a preparare la trasferta di Madrid (la partenza domani alle 10). Contro il Real è probabile che Leonardo schieri tra i titolari Gattuso (ieri in tribuna) e Inzaghi. Storari, che ieri non ha giocato per il mal di schiena, è da valutare. Da decidere la disposizione tattica: tre sono le opzioni. Il tecnico potrebbe riproporre il 4-4-2 delle ultime due gare di campionato, oppure tornare al 4-3-1-2. Infine non si può sottovalutare l’ipotesi 4-3-2-1. La cosa più importante, al di là del modulo, sarà l’equilibrio che non deve mancare mai, soprattutto contro una squadra molto offensiva come il Real. Dopo la sconfitta interna con lo Zurigo per il Milan sarebbe fondamentale lasciare il Bernabeu con almeno un punto.
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SU GENTE
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SERIE A 8a GIORNATA LE PAGELLE
di ANDREA SCHIANCHI
MILAN INZAGHI TIENE IN ANSIA UN’INTERA DIFESA
ROMA TADDEI SENZA FORZA, GUBERTI TALENTUOSO
6,5
6
Dopo un primo tempo inguardabile, si rianima, ci mette grinta e vince
R 6,5
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Leonardo
Ronaldinho
Cambia il volto alla squadra (e alla partita) con l’inserimento di Inzaghi al posto di Abate: in questo modo libera Pato e Ronaldinho. Pensarci prima, no?
Prima il gol su rigore, poi il lancio per il guizzo di Pato che apre in due la difesa della Roma e spalanca la porta al Papero. Inoltre ci mette tanta corsa. REUTERS
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
Si trova la partita nelle mani, ma non ha la lucidità per chiuderla
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L’ALLENATORE
h7
IL MIGLIORE
Ranieri
Menez
Quando vede che mancano forze, nella ripresa, inserisce Okaka e Guberti. Quest’ultimo, forse, andava messo dentro prima.
Sembra Garrincha: va via in dribbling che è un piacere, i milanisti non lo vedono mai. Segna un gol e si procura un mezzo rigore. (Baptista 6). PEGASO
6,5
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Dida
Oddo
Nesta
Thiago Silva
Zambrotta
Abate
Doni
Cassetti
Mexes
Burdisso
Riise
Taddei
In campo all’improvviso per il mal di schiena di Storari, usa tutto il corpo per chiudere la porta.
Poche scorribande sulla destra, tanta attenzione su Perrotta che dà fastidio con continui tagli.
Non è impeccabile in difesa (Menez e Vucinic lo saltano), ma si guadagna il rigore della riscossa.
Grave l’errore sul gol di Menez. Però ha la forza per non crollare e non sbaglia più un intervento.
A sinistra controlla le incursioni di Taddei e prova anche a spingere: dà segni di crescita.
Corre come un dannato, si vede che ha più birra degli altri. Esce dopo una brutta botta.
Rientrava dopo 6 mesi. Sempre attento nelle mischie che si accendono davanti a lui. Niente da fare sui gol.
Non patisce le incursioni di Seedorf, soffre di più Ronaldinho che lo costringe a frequenti uscite dalla zona.
Un disimpegno maldestro rischia di innescare il contropiede. Per il resto, tutto sotto controllo.
Provoca il rigore con un intervento su Nesta. Patisce parecchio la presenza di Inzaghi in mezzo all’area.
In geometria non dev’essere stato un genio: sbaglia la diagonale che consente a Pato di andare in gol.
Non arriva alla sufficienza perché non ha il coraggio, né la forza di attaccare e superare Zambrotta.
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s.v.
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Ambrosini
Seedorf
Pato
Inzaghi
Flamini
De Rossi
Pizarro
Perrotta
5,5
Pirlo
Vucinic
Guberti
Okaka
Nel primo tempo non la vede mai. Nella ripresa, col 4-3-3, organizza meglio la manovra.
Va in pressing, lotta, ruba palloni. Sempre prezioso. Ingiusta l’espulsione.
Beccato dal pubblico, non inventa quando è sulla fascia e non incanta da centrocampista puro.
Fa poco, ma quel poco è decisivo. Il gol è frutto della sua velocità, poi però ne sbaglia altri due.
Entra e sfiora subito il gol. Tiene in ansia tutta la difesa romanista e nel finale usa l’esperienza.
Inserito dopo l’espulsione di Ambrosini, va a fare legna in mezzo al campo.
Da capitano governa le operazioni in mezzo al campo e va anche alla conclusione da fuori.
Macina chilometri e distribuisce palloni con sapienza. Salva sulla linea su Inzaghi.
Primo tempo di costante pressione su Oddo. Buoni gli scambi con Menez. Poi, calo notevole.
Ha grandissime qualità tecniche, ma non le sfrutta. Si mangia il 2-0 solo davanti a Dida.
Esterno di centrocampo talentuoso. Va sempre via all’avversario e crea scompiglio in difesa.
Inserito per dare centimetri all’attacco. Prova la conclusione di testa, ma viene stoppato.
TERNA ARBITRALE: ROSETTI 5 Il rigore su Nesta ci può stare. Ma ce ne può stare anche uno su Menez nel primo tempo, e poi il rosso ad Ambrosini è esagerato. Ayroldi 6,5; Calcagno 6,5
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SERIE A VERSO LA CHAMPIONS x
Moratti
HA DETTO
«Giocando così si può vincere a Barcellona» «Bisogna perlomeno pensare di potercela fare: questo lo pretenderei Tutta l’Inter è stata perfetta e uno come Sneijder ci voleva proprio» DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA CECERE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FORTE DEI MARMI (Lu) d «Cosa mi
lascia questo eclatante 5-0 di Genova? La sensazione che giocando così l’Inter possa vincere al Camp Nou. Alludo alle trame rasoterra, alle sovrapposizioni, alle prodezze dei singoli. Ma quando dico "giocando così" mi riferisco soprattutto allo spirito, alla coesione, alla voglia di superare ostacoli di varia natura. Insomma a tutte quelle qualità che la squadra ha messo sul prato di Marassi». Massimo Moratti è strafelice, non euforico però. Sa che «ogni partita ha la sua storia e in questa il Genoa è stato penalizzato da episodi sfortunati» eppure non può non trasmettere tutto il suo ottimismo alla truppa che si accinge a tornare in Champions dopo due pareggi. Beh, le preoccupazioni il presidente le spazza via con decisione. Anche se Zanetti, con il suo appello ai tifosi, ha dimostrato che la squadra avverte una certa apprensione?
«Più delle parole, nel calcio conta la sostanza: Genova è stato uno spot e i nostri tifosi hanno visto che questi giocatori sono in grado di coniugare spettacolo e risultati. E’ per questo che, sull’anche sull’onda di questa partita, mi aspetto San Siro bello carico».
Già, perché non si può non battere Sheva in casa, giusto?
«Non solo, noi dobbiamo puntare al bottino pieno: quattro vittorie. Possiamo farcela». D’accordo su Dinamo Kiev e Rubin: ma battere il Barça in casa sua, addirittura?
«Bisogna pensare di potercela fare, perlomeno. Questo lo pretenderei».
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ha detto SU PREZIOSI E MOURINHO
Preziosi a fine partita mi ha mandato un sms: "Vabbé che siamo amici, ma così è troppo". Mourinho ha studiato bene il modo per compensare l’assenza di Eto’o e Milito e i giocatori lo hanno interpretato al meglio: questo sistema di gioco rappresenta una risorsa in più anche per il futuro
E vogliamo parlare di Sneijder? Dimostra a ogni partita che l’investimento su di lui era proprio necessario.
V Che prodezza Stankovic! Sono contento che l’abbia realizzata lui ed è stato un peccato non vederla dal vivo, allo stadio
«Sembra pure a me che sia così. Ha intelligenza, si muove bene e dà la palla al momento giusto. Sì c’era bisogno di un elemento del genere. Però devo dire che nel complesso tutta l’Inter è stata impeccabile. Zanetti da quindici anni gioca la stessa partita, Cambiasso ci mette anima e dedizione, Balotelli ha dimostrato di poter reggere a questi livelli... Insomma, applaudo tutti».
Se poi Stankovic fosse di nuovo in vena di miracoli...
«Ah, che prodezza fantastica. Sono contento che l’abbia realizzata lui perché è un periodo che dimostra non solo di essere in gran forma ma pure di essere totalmente compenetrato nella causa. Un esempio». Visto il supergol ha fatto il classico balzo dalla poltrona?
«Già...Dopo un minuto però mi sono detto: accidenti, fossi stato allo stadio l’avrei apprezzata in tutta la sua bellezza, questa rete. Alla tv si è perso quel senso di magico che dev’esserci stato a Marassi».
Sorpreso dalla tattica di Mourinho?
«Relativamente. In settimana mi avevano avvertito di questa idea dell’unica punta e mi hanno pure riferito di allenamenti spettacolari, e quindi è come se mi avessero anticipato il felice esito dell’esperimento».
Preziosi le aveva pur mandato l’invito a sedere accanto a lui...
«E già... E’ stato assai carino. Davvero c’è grande stima tra di noi, siamo in sintonia. Pochi minuti dopo il fischio finale mi ha inviato un messaggino con scritto una cosa tipo "Va beh che siamo amici, ma così è troppo"». Il presidente del Genoa alludeva agli errori dei suoi.
«Sì, sì, certamente il risultato insolito lo si spiega anche con qualche loro giocata malaccorta. Mi è dispiaciuto in particolare per il portiere: prendere gol in quel modo da Stankovic è da incubo».
V Zanetti gioca così da 15 anni, Cambiasso ci mette l’anima e Balotelli ha dimostrato di poter reggere a questi livelli
Vedere lo spettacolo in campionato dà tutt’altra soddisfazione
Il presidente del Genoa Enrico Preziosi, 61 anni AP
«Chiaro che Mourinho si è applicato per studiare il modo di neutralizzare un handicap che pareva grave, cioè Milito più Eto’o. Ha preparato bene questo modulo e i giocatori lo hanno interpretato al meglio».
Mai visto il Genoa di Gasperini non tirare in porta
«Noi abbiamo fatto la partita perfetta, loro hanno commesso degli sbagli iniziali che li hanno poi condizionati. Resta il fatto che questo modulo si è rivelato valido e quindi rappresenta una risorsa in più». Dice che Mou toglierà quel broncio da perseguitato che lo caratterizza negli ultimi tempi: ha avuto elogi da tutti!
«Sì, ho letto voti assai alti... Forse per una volta vi evitate le bacchettate. Forse...». E lei è d’accordo con i 9 in pagella o siamo stati... severi?
«No, no, va bene: io sono meno esigente».
VERSO LA CHAMPIONS OGGI I TEST DECISIVI, MA C’E’ OTTIMISMO PER ENTRAMBI GLI INFORTUNATI
Mou aspetta l’ok per Eto’o e Cambiasso DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA ELEFANTE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
APPIANO GENTILE (Como) d José
Mourinho perde Mario Balotelli (squalificato in Champions) ma ritrova, salvo sorprese negative, Samuel Eto’o. L’equazione non sorge obbligata, ma spontanea: domani sera, contro la Dinamo Kiev, tatticamente parlando potrebbe vedersi un’Inter molto simile a quella che ha passeggiato (per modo di dire: era da tempo che i nerazzurri non pressavano e correvano così tanto. E pure bene, tanto per stare in tema con Buffon) sabato sera a Marassi. Cuchu più sì che no Il tecnico deciderà una volta avuta la certezza di poter contare su Eto’o e Cambiasso, mentre la rinuncia a Samuel nell’ultimo quarto
d’ora della gara contro il Genoa era stata una scelta precauzionale: all’argentino era rimasta la gamba sotto in un contrasto e aveva avvertito un leggero fastidio muscolare che non valeva la pena di trasformare in un potenziale infortunio. Diverso il caso di Cambiasso, che nel primo tempo di Genova ha accusato il riacutizzarsi di un affaticamento al flessore già avvertito
in forma lieve in settimana, tanto che Vieira aveva fatto tutto il riscaldamento e solo in extremis Mourinho aveva deciso di affidarsi al Cuchu. Il problema, trattandosi di un semplice sovraccarico, non è grave ma è chiaro che le condizioni del centrocampista andranno rivalutate anche oggi: data l’importanza dell’impegno la sua disponibilità è da considerare molto più probabile di un forfeit, ipotizzabile solo se ancora oggi Cambiasso non dovesse sentirsi sicuro di non rischiare troppo, avvertendo troppo dolore. Stankovic «chiama» San Siro Chi sicuramente giocherà sul dolore stringendo i denti sarà Eto’o, perché la contusione al piede destro è in via di miglioramento, ma non c’erano i tempi per farla assorbire completamente entro domani sera. Il
Samuel Eto’o, 28 anni. È passato quest’anno dal Barcellona all’Inter ANSA
che non significa che il camerunense non possa andare in campo: pure nel suo caso sarà decisivo il test di oggi, ma è chiaro che considerando anche l’assenza di Balotelli, e l’importanza di battere la Dinamo Kiev, si farà il possibile e anche l’impossibile — il giocatore per primo — per garantire a Mourinho la presenza di Eto’o. Perché è vero che Stankovic — come ha raccontato lui stesso ieri — ha «giocato quasi da attaccante e questa è la mia fortuna: riuscire a ricoprire tutti i ruoli; poi così c’è scappato anche quel gol, il più pazzo di tutti, da raccontare ai miei bambini fra 10-15 anni»; è vero che «è stato importante vincere anche senza Eto’o e Milito, che possono recuperare in pace e tornare più forti di prima». Però c’è da «interrompere questo digiuno di vittorie in Champions, ed è il momento giusto: assieme ai nostri tifosi, che chiamo a San Siro per venirci a dare una mano». E Eto’ è uno che di gol in Champions se ne intende.
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
La stretta di mano alla Pinetina tra Mourinho, 46 anni e il presidente Moratti, 64 AP
ANTICIPO A MARASSI
L’Inter ne fa 5 Genoa travolto MARCATORI Cambiasso al 6', Balotelli al 31', Stankovic al 48' p.t.; Vieira al 21', Maicon al 26' s.t. GENOA (3-4-3) Amelia 4,5; Biava 5, Moretti 4,5, Bocchetti 4; Papastathopoulos 4,5 (dal 24' s.t. Tomovic s.v.), Zapater 4,5, Milanetto 6, Modesto 4; Sculli 4,5 (dal 17' s.t. Palacio s.v.), Floccari 4,5 (dal 17' s.t. Crespo s.v.), Palladino 6. PANCHINA Scarpi, Rossi, Esposito, Raggio Garibaldi. ALL. Gasperini. INTER (4-3-2-1) Julio Cesar 6; Maicon 7,5, Lucio 7, Samuel 7 (dal 32' s.t. Cordoba s.v.), Chivu 7; J. Zanetti 7, Cambiasso 7 (dal 1' s.t. Vieira 6,5), Muntari 7; Sneijder 8,5 (dal 28' s.t. Mancini), Stankovic 8,5; Balotelli 7. PANCHINA Toldo, Santon, Suazo, Arnautovic. ALL. Mourinho. ESPULSI Scarpi a fine primo tempo per scorrettezze. AMMONITI Modesto, Milanetto, Balotelli, Samuel per gioco scorretto. Muntari per proteste.
gazza&play IL GOL DI STANKOVIC SUL TUO CELLULARE Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3002
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*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale
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le vittorie dell’Inter in questo campionato: superate Milan, Parma, Cagliari, Napoli, Udinese e appunto Genoa
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le sconfitte nerazzurre in questa stagione: in Supercoppa italiana contro la Lazio e in campionato contro la Samp
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i gol fatti dall’Inter in campionato: è Milito (cinque centri) il capocannoniere nerazzurro, segue Eto’o a quota tre
da lei di ILARIA D’AMICO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Mazzarri, lo sguardo di Napoli e la chiarezza Torna il sorriso di Mazzarri. Ha il viso realizzato, gli occhi sfiniti e soddisfatti. Adora essere al Napoli, adora aver vinto all’esordio. Trova tutta la sua loquacità, la voglia di essere esauriente, un fantastico compagno di lavoro per chi gestisce un talk show.
alla fine anche a essere chiari allora siamo dei vincitori. Forse il pensiero è debole proprio perché fa fatica a tenere la concentrazione, di chi parla e di chi ascolta. Ma è curioso che un presidente molto orgoglioso di sé e del proprio successo, ammetta un errore.
C'è davvero qualcosa di profondamente nuovo a Napoli. Perfino De Laurentis è cambiato. Ammette di essere spesso lungo nell'eloquio davanti alle telecamere, moltiplicando quindi le possibilità di non essere capito. Cosa che evidentemente accade spesso se il presidente avverte la necessità di emendarsi. E in effetti sì, a volte non ha i tempi televisivi, proprio lui che dello spettacolo fa il suo business. Cosa siano questi tempi è anche difficile da definire. Forse sono come il coraggio di Don Abbondio, o li hai o non li hai. Ma la regola generale dice che più importanti sono le cose da dire e meno tempo bisogna usare per dirle. Se si riesce
Sembra che la vera rivoluzione del Napoli sia la chiarezza, quasi la durezza dell'essere chiari. De Laurentiis sta abbandonando la linea patriarcale a cui il calcio costringe spesso. Il tuo giocatore quasi come un figlio, la psicologia forte del clan dove l'artista va sempre protetto. Quella che comunemente passa per essere la sindrome Moratti. L'aria è che adesso a Napoli il tempo debba correre forte e portare risultati, nella chiarezza e sul campo. Per questo De Laurentis cerca la brevità nelle parole e nelle partite. Una saggezza brusca, imprenditoriale, che al Napoli farà discutere certamente, ma alla fine costruirà finalmente una grande società.
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L’INTERVISTA
fL’ex rossonero sfida di nuovo i nerazzurri:
è una gara decisiva nel girone F di Champions ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dC’è un solo modo per fermare il tempo: accettarlo e volergli bene. Andriy Shevchenko è come quelle attrici (e attori) che rifiutano il lifting e parlano alle rughe. Ha scelto di tornare alla Dinamo Kiev per essere felice, ma sa di non essere più il ragazzo partito da lì per conquistare il mondo. Chiacchiera dei suoi compagni in modo protettivo, dice «voglio spiegare qualcosa a questo», «bisogna lavorare con quest’altro». Racconta che il calcio ucraino è cresciuto, che Milevsky è una stella e Yarmolenko un giovane di qualità. Il resto, il Milan, il Pallone d’oro, il Chelsea, Mourinho, le delusioni e le emozioni, fanno da quinta alla seconda vita. Dieci anni dopo, Sheva è in Italia da avversario. Per la prima volta.
Sheva «All’Inter ne ho già segnati 14 E non è finita» L’ucraino torna domani a San Siro con la Dinamo: «E’ una serata strana» Andriy Shevchenko, 33 anni, da questa stagione è ritornato alla Dinamo Kiev AP
Non è che entrerà in campo e si aspetterà applausi dalla curva sud, quella del Milan?
«E’ una serata strana, ma so bene che lo stadio sarà per l’Inter. Io però ho sempre rispettato i tifosi. E mi aspetto rispetto». Con certe statistiche si è fatto un sacco di nemici: sa quanti gol ha segnato all’Inter?
«Boh. 14, 15?». Quattordici. Sa che nella storia soltanto Nordahl ne ha segnati così tanti?
«Eh, Nordahl è sempre lì. Imbattibile. Il mio preferito è quello nella semifinale di Champions del 2003. Ma io spero nel quindicesimo con la Dinamo Kiev. Vale lo stesso, no?». Per valere, vale. Ma non è rimasto impressionato dai 5 gol dell’Inter al Genoa?
Il suo gol preferito? In semifinale Champions 2003 Dei 14 gol segnati all’Inter, è questo il preferito da Sheva. E’ il 13 maggio 2003, semifinale di ritorno di Champions League: dopo lo 0-0 dell’andata, Sheva porta in vantaggio il Milan. Al 45’ del primo tempo è innescato da Seedorf dentro l’area di rigore, beffa Cordoba anche grazie a un rimpallo e supera Toldo. Dopo verrà l’1-1 di Martins, ma sarà il Milan a centrare la finale, poi vinta contro la Juve Che obiettivo si pone a San Siro?
Qual è la squadra più forte del mondo?
«Prendere punti utili. E giocare una bella partita».
«Il Barça».
In nazionale, contro l’Inghilterra, ha sbagliato un rigore importante. Ha pensato a quello che ha sbagliato da milanista a Istanbul in finale di Champions League?
«No. Nella storia del calcio ci sono anche i rigori sbagliati. Ho pensato solo a liberare la mente e a rendermi utile per la squadra». Davvero pensa che potrete passare il turno di Champions in un girone con Inter e Barcellona?
«Sì».
«La Dinamo vuol passare il turno. E’ una squadra giovane, ma sa lottare sempre. Mi piace per questo».
Secondo certe dichiarazioni che avrebbe rilasciato ai giornali inglesi, Mourinho al Chelsea le avrebbe rovinato la carriera.
«Con qualche quotidiano inglese ho già vinto delle cause. Magari li querelo di nuovo. Io non ho mai detto cose del genere».
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ha detto
SU MOURINHO Io non ho niente contro di lui. Con me non si è comportato male. Non ho mai detto che il portoghese al Chelsea mi avrebbe rovinato la carriera
Però Mourinho di certo con lei non è stato mai tenero.
«Con me personalmente non si è comportato male. Quanto al resto, non me ne frega niente».
dalla prima di ALBERTO CERRUTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NOTTI DA CHAMPIONS Mourinho, un anno fa, non gradiva i confronti con l’ultima Inter di Mancini. Adesso ai complimenti per l’esaltante 5-0 sul campo del Genoa, dopo l’unico precedente del 1933 con un gol di Meazza, aggiungerà volentieri quelli per i progressi della sua seconda Inter. Nel campionato scorso i nerazzurri erano andati in testa all’undicesima giornata, in questo con 3 d’anticipo, con 2 punti in più dopo 8 gare, con l’aggiunta del miglior attacco con 6 gol di
«Messi».
HA DETTO
Ce n’è uno che le ricorda se stesso da giovane?
«Ci sono tanti giovani bravi. Benzema è bravo, Jovetic mi piace moltissimo». Che impressione le fa questa Inter che in campionato è tornata a stritolare avversari?
«Conosco bene Mourinho e i suoi principi, ho lavorato con lui. L’Inter dà un senso di compattezza, presenta la classica organizzazione di Mourinho. E ha giocatori di grande qualità».
«Non mi pare che sia in una situazione drammatica. Certe assenze pesano, ci vuole tempo a sostituire i campioni, ma poi tutto si aggiusta e un equilibrio si trova. Lo troverà anche il Milan. Io amo la mia ex squadra, sono certo che tornerà ad essere grande».
La Dinamo ha paura?
«Io non ho niente di personale contro Mourinho».
Il giocatore migliore?
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V sul Milan Non mi pare che sia in una situazione drammatica, troverà il suo equilibrio e tornerà grande
E che cosa pensa del Milan così criticato?
«Non c’era bisogno di quel risultato per misurare l’Inter».
Tutti pensano: c’è Mourinho sulla panchina dell’Inter, Sheva cercherà vendetta.
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la foto
Shevchenko, lei è un uomo felice?
«Sì».
V su Jovetic In chi mi rivedo? Ci sono tanti giovani bravi. Benzema ad esempio e Jovetic mi piace moltissimo
Che cos’ha la Dinamo che gli altri non hanno?
«A Kiev mi hanno dato opportunità, mi hanno aspettato. Tutto qui». A San Siro giocherà anche per dimostrare ai suoi critici di non essere finito?
«Onestamente, non me ne frega niente dei critici. Io non faccio le gare contro le persone. Io amo il calcio e benedico le emozioni che questo gioco mi dà. Gioco perché mi diverto. Il resto è cinema».
T margine all’attivo (19-13), sempre con la migliore difesa (come la Fiorentina) con le stesse reti (5) al passivo. Passi avanti da squadra ancora più grande, che vince senza il poco rimpianto Ibrahimovic, segnando con 10 giocatori, già in fuga verso un altro scudetto, annunciato e meritato. La prima giornata senza 0-0, con il record di gol (29), non è soltanto la prima con l’Inter in testa da sola. E’ quella del Milan che scaccia la paura di finire in zona retrocessione, dopo un primo tempo da brividi, con una ripresa di orgoglio e classe in cui piega una grande Roma, penalizzata dall’arbitro ma colpevole di non aver chiuso una gara da vincere. E prima del Milan è la domenica del Sud alla riscossa. Vince al debutto Mazzarri, sicuramente più fortunato di Donadoni perché
il Napoli ribalta lo 0-1 casalingo contro il Bologna festeggiando il 2-1 a tempo scaduto. Sul campo del Chievo, vince il Bari che in trasferta aveva soltanto pareggiato con applausi contro Inter, Palermo e Milan. Rivince, dopo lo spettacolare 2-0 alla Juventus, il Palermo che a Livorno va sotto e poi rimonta con Miccoli e Balzaretti. E soprattutto, contro il Cagliari, vince per la prima volta il Catania, che scavalca Siena e Bologna, facendo il pieno di entusiasmo in attesa di far visita all’Inter. Ma è anche la prima domenica felice della nuova Atalanta di Conte, capace di segnare tre gol, quanti ne aveva realizzati nelle precedenti sette partite, sul campo dell’imbattuta Udinese. E non sono gol banali perché ai primi due, splendidi, di Tiribocchi e
Valdes, si aggiunge quello del 3-l di De Ascentis, premio alla serietà di un professionista di 33 anni, disoccupato fino a tre settimane fa. Tra tante prime volte rischia di passare inosservata la silenziosa scalata del Parma, che inguaia il Siena con il ritrovato Bojinov confermandosi la migliore delle neopromosse, meritamente al quinto posto, a un punto dalla coppia Juventus-Fiorentina in piena zona Europa League. Ma siccome è ancora presto per riassaporare il profumo delle coppe, Guidolin si prepara a fare il tifoso-spettatore delle squadre italiane davanti alla tv. Con un’avvertenza che vale per tutte, a cominciare dalla straripante Inter di Genova. Il campionato è lungo, la Champions no. E dopo tre partite chi si ferma è perduto.
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fDopo il pareggio nell’anticipo di sabato
SERIE A
bianconeri e viola pensano alla Champions
Strigliata di Ferrara alla Juve sciupona Il tecnico mette sotto accusa l’attacco per le occasioni sprecate Anche Blanc assiste all’allenamento per stimolare la squadra
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i mesi trascorsi dall’ultimo gol di Amauri in una partita ufficiale: il 15 febbraio in Juve-Sampdoria 1-1
DAL NOSTRO INVIATO
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FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
i gol messi a segno da Amauri in 188 partite giocate in serie A. Ha debuttato il 14 aprile 2001 in Bari-Napoli 0-1
VINOVO (Torino) dLe montagne
all’orizzonte sono imbiancate, a Vinovo il termometro è calato sensibilmente, il sole tiepido non serve a riscaldare gli animi. Se il giorno dopo una partita si presenta al centro sportivo bianconero l'ad Jean Claude Blanc, a giorni anche nuovo presidente del club, tira brutta aria. Il pareggio contro la Fiorentina sa di crisi. E mercoledì arriva il Maccabì, dopo due pareggi in Champions è d'obbligo vincere per non rimaner tagliati fuori dal calcio che conta. E' il momento di chiamare il gruppo alle proprie responsabilità. Come? Con una sonora strigliata nello spogliatoio, mezz'ora di monologo da parte di Ciro Ferrara prima dell'inizio dell'allenamento. O imponendo la propria presenza, silenziosa, come ha fatto ieri mattina Jean Claude Blanc. Attacco nel mirino Visto il momento delicato il tecnico bianconero ha chiamato tutti a raccolta, anche i giocatori infortunati solitamente dispensati dal presentarsi al campo se non bisognosi di terapie. L'analisi di Ferrara ha coinvolto in particolare il reparto d'attacco, sotto accusa per le troppe occasioni sciupate davanti a Frey. Intorno a mezzogiorno, con la squadra a metà seduta, è arrivato al campo di allenamento dall'ingresso secondario l'ad Jean Claude Blanc. Attento osservatore, l'ad si è piazzato dietro la porta difesa da Manninger mentre era in corso la partitella finale, cinque contro cinque, tra i bianconeri non utilizzati contro la Fiorentina. Osservatore discreto ma dal ruolo in-
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le squadre in cui ha giocato Amauri in Italia: Napoli, Piacenza, Messina. Chievo, Palermo e Juventus
S Jean Claude Blanc e Ciro Ferrara: questa Juve che non vince ha bisogno di una scossa LAPRESSE
Gazzetta.it CRISI BIANCONERA? FERRARA ACCUSATO Crisi Juve, di chi la colpa? Queste le risposte dei lettori al nostro sondaggio: per il 32% il responsabile è Ferrara, che non valorizza le risorse a disposizione; per il 20% la società non ha allestito una squadra all'altezza delle ambizioni; per il 20% Felipe Melo non vale il prezzo pagato; per il 18% l'attacco è poco incisivo; per il 10% Diego non fa la differenza. www.gazzetta.it
gombrante, Blanc ha ricevuto il saluto di Ferrara che si è avvicinato all'ad per stringergli la mano per poi tornare a dirigere l'allenamento. Nessun faccia a faccia con lo staff, un breve colloquio con il medico sociale, il dottor Goitre e con il preparatore Massimo Neri. A fine partitella, come era arrivato, alla chetichella, Blanc ha lasciato Vinovo, un blitz inusuale il giorno dopo la partita, una presenza più significativa di tante parole, da sprone ad una maggior attenzione e impegno del gruppo, nessuno escluso. Perché il momento è delicato, perché su questo organico il cda ha scommesso capitali e gran parte del futuro prossimo.
quisto dei due brasiliani) il bilancio dopo 8 giornate di campionato è addirittura inferiore a quello della prima Juve di Ranieri, che non giocava la Champions, ma che dopo otto turni aveva racimolato 4 vittorie e 3 pareggi, 17 punti, a -3 dall'Inter. La Juve di oggi non vince dal 19 settembre (2-0 contro il Livorno).
la pillola di NICOLA BRUNI
RETROMARCIA BIANCONERA Fiat(one) per la Juventus.
Solita Juve A fronte degli investimenti (50 milioni per l'ac-
Carvalho de Oliveira Amauri, 29 anni, esulta per il gol alla Fiorentina, il primo stagionale LAPRESSE
IL GOLEADOR RITROVATO
Amauri sicuro: «Supereremo il momento no» Cannavaro: «Diego deve giocare più avanti per essere più pericoloso» TORINO dL’unica nota positiva nel pareggio in-
terno della Juventus con la Fiorentina è stata il gol di Amauri, che non segnava dal 15 febbraio. E anche se il brasiliano dice che «la cosa non mi pesava più di tanto» cominciava a diventare un problema, per una questione di scelte in relazione alla crisi di risultati che da un mese attanaglia la squadra di Ferrara. Perciò è lui, che dalla crisi personale è venuto fuori, a indicare la via d’uscita: «Dobbiamo cercare di riprendere l’entusiasmo di inizio stagione. Sabato potevamo fare sicuramente qualcosa in più, ma abbiamo tutte le possibilità per uscire fuori da questo momento particolare». Anche Cannavaro si richiama a quanto di buono la Juve ha fatto nelle prime giornate: «Siamo sempre forti, qualche risultato negativo non può condizionare una stagione. Mi rendo conto che quando una squadra come la Juventus non vince da 4-5 gare le critiche piovono addosso automaticamente. Ma se si analizza bene la gara contro la Fiorentina, i numeri sono tutti dalla nostra parte, anche se abbiamo dato la sensazione di un gruppo senza cattiveria. Ecco perché è importante ritrovare quella continuità di gioco che ci ha portato a vincere 4 partite di fila». Diego e Melo E’ un problema collettivo, anche se colpisce di più il calo di rendimento dei due grandi acquisti di quest’anno, Diego e Melo, per fatto che erano i più attesi. «Se la squadra non gira bene, non girano bene tutti — li difende Amauri —. Credo che Felipe abbia sbagliato a Palermo, però sempre corso, ha sempre avuto la personalità di prendere la palla e di giocarla, perciò non vedo tutte queste difficoltà». «Melo nelle prime 4 gare era considerato da tutti il miglior acquisto, mentre adesso passa per quello che non sta rendendo, eppure sono passati soltanto 15 giorni. Diego sta giocando da mezzapunta, non trova spazi e viene indietro magari per cercare di mettersi in mostra, ma sappiamo che deve giocare più avanti perché lì è più pericoloso», suggerisce Cannavaro. A proposito del capitano della nazionale, benché la sua posizione si stata archiviata, oggi alle 9 i medici della Juventus Goitre e Stefanini sono attesi alla Procura antidoping per chiarimenti in merito alla vicenda dell’antiallergico al quale è risultato positivo dopo Roma-Juve. l.c.
FIORENTINA PRANDELLI IN COPPA RILANCIA IL ROMENO CHE È STATO RICHIESTO DAL FENERBAHÇE
L’ANTICIPO DI SABATO
Mutu in Ungheria si riprende il posto da titolare
Segna Vargas rimonta Amauri
MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
questa gara cruciale che può dare una decisa svolta-Champions.
FIRENZE dUna gara da sei pun-
ti. In ogni senso. Perché quella è la quota da raggiungere subito, e perché farne tre in Ungheria significherebbe giocarsi l’immediato ritorno col Debrecen (in casa, 4 novembre) con l’autostima tre metri sopra il cielo e gli ungheresi praticamente piallati quindi ancor più battibili. La Fiorentina matura di oggi è incastonata in una frase di Prandelli: «Una volta i ragazzi sarebbero stati contenti di un pari a casa-Juve, mentre oggi no: perché sentivano di poter prendere qualcosa di più». Storia di una crescita: graduale, continua e da non frammentare. A partire da
Parte Mutu Partenza nel primo pomeriggio per la capitale ungherese, e domani sera lo "start" lo darà al 95% Adrian Mutu. Finora, un gol (al Bologna) e tanto «rodaggio», anche altruista, segno di chi sa che la forma giusta la si raggiunge lavorando per sé e per gli altri. «Come sta Mutu - ha detto Prandelli -? Bene. Ho fatto giocare Jovetic anche perché ho tenuto conto dell’incontro di martedì». Appunto. Jo-Jo, l’asfalta-Liverpool, sarà probabilmente l’arma del dopo: adesso pare giunta l’ora di Mutu. Con Gila, rientrante dopo la squalifica ridotta da due
tina a gennaio. Così come non vuole mollare la nazionale nonostante le parole forti («In passato so che gli erano concesse tante cose, ma così con me non funziona e chi non lo capisce sta fuori») di Razvan Lucescu, il citì della Romania. A Mutu manca solo il gol, l’interruttore giusto per spegnere voci e tormenti.
a una giornata per la non-gomitata a Lione. Extra E attorno ad Adrian fioccano i capitoli extra. In Turchia si parla di un’offerta dal Fenerbahçe, ma Adrian non ha intenzione di lasciare la Fioren-
Adrian Mutu contro la Juve AFP
Gamberini Formazione: Santana (o Jorgensen?) al posto di Marchionni (distrazione ai flessori), paura scongiurata per Gobbi dopo una gomitata allo zigomo, dubbio Donadel-Montolivo, terapie per Gamberini (caviglia gonfia dopo la chiusura su Sissoko) che però dovrebbe esserci. Previsti circa 400 tifosi viola al «Puskas Stadion».
JUVENTUS-FIORENTINA 1-1 MARCATORI Vargas (F) al 5', Amauri (J) al 19' p.t. JUVENTUS (4-3-1-2) Buffon 6; Grygera 5, Cannavaro 6,5, Chiellini 6,5, Grosso 5,5; Sissoko 6,5 (dal 24' s.t. Camoranesi, 5,5 ), Felipe Melo 6, Poulsen 6,5; Diego 5,5 (dal 38' s.t. Trezeguet s.v.); Iaquinta 5 (dal 35' s.t. De Ceglie s.v.), Amauri 6. All. Ferrara 5,5. FIORENTINA (4-2-3-1) Frey 7; Comotto 6, Gamberini 5,5, Dainelli 6,5, Gobbi 6; Montolivo 5,5, C. Zanetti 6,5; Marchionni 6 (dal 23' p.t. Santana 6), Jovetic 6 (dal 23' s.t. Mutu 6), Vargas 7 (dal 27' s.t. Pasqual s.v.); Gilardino 5. All. Prandelli 5. ARBITRO Rizzoli 5,5
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SERIE A 8a GIORNATA
P IL FILM
Come ti rovino la partita facendo arrabbiare entrambe le squadre
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Le proteste blucerchiate
Roberto Baronio contrasta Antonio Cassano entrando in tackle sul pallone, ma l’arbitro Orsato gli mostra il secondo cartellino giallo e lo espelle SKY
La fotografia emblema della difficile giornata di Orsato. Il direttore di gara di Schio viene circondato dai giocatori della Sampdoria dopo aver ignorato l’intervento kamikaze del portiere della Lazio Muslera su Pazzini. Orsato comunque è riuscito nell’impresa di far arrabbiare anche i laziali con l’espulsione di Baronio BARTOLETTI
Arbitro disastro E la Samp perde la vetta Falli da rigore non visti (in uno Pazzini si rompe il naso), assurdo rosso alla Lazio: fallimento Orsato
RUGGIERO PALOMBO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dPareggio giusto, ma la
Sampdoria ha qualcosa in più da recriminare della Lazio. Bella partita, scandita dal botta e risposta sul finire del primo tempo tra Pazzini e Matuzalem, e sempre sviluppatasi sulla ricerca del gol e dell’altrui porta. Segno di due allenatori, Delneri e Ballardini, che sanno il fatto loro. Peccato non si possa dire altrettanto dell’arbitro Orsato, che ruba la scena ai protagonisti combinandone di tutti i colori dentro a un match che, quanto a coefficiente di difficoltà e animosità dei contendenti, non lo aiuta: ci sta l’espulsione di Padalino per doppio giallo, che costringe nella ripresa la Samp all’infe-
riorità numerica per 18’. E’ invece grottesca quella, sempre per doppio giallo, di Baronio, che nella seconda circostanza colpisce solo la palla e anzi viene colpito dal sopraggiunto Cassano. In compenso gli ospiti si vedono negare due rigori nel finale: netto quello di Diakite, che si disinteressa della palla, su Ziegler, mentre il pugno in uscita con cui Muslera manda Pazzini all’ospedale col naso rotto è certo involontario, ma questo non lo assolve visto il danno procurato. Negli spogliatoi, da Garrone in giù, si scatenerà l’ira funesta della Samp. Legittima. La chiave Orsato a parte, l’equilibrio finiscono col darlo i due portieri. Muslera è decisivo nel primo tempo, quello che la
Dopo le reti di Pazzini e Matuzalem le due squadre cercano la vittoria sino alla fine. Padroni di casa senza successi da agosto Samp meriterebbe di chiudere in vantaggio, con le parate su Cassano, Padalino e Mannini, e anche nel finale sulla punizione di Ziegler. Castellazzi lo è due volte in pieno recupero, quando le squadre continuano a scambiarsi colpi (azioni) come due pugili provati al centro del ring: quelle su Cruz e Mauri sono prodezze che valgono una convocazione in Nazionale. Lazio timida Non vince in cam-
LE PAGELLE LAZIO 6,5
h
IL MIGLIORE 7 MUSLERA
Provoca un rigore (non concesso) colpendo fortuitamente Pazzini, ma salva la Lazio quattro volte. SIVIGLIA 6 Terzino destro, cerca Cassano ma trova Mannini. E’ a terra per una manata di Cassano sul gol Samp. (Lichtsteiner s.v.). DIAKITE 5 Il rigore che provoca su Ziegler nel finale lo condanna ma Orsato lo grazia. Maldestro. CRIBARI 5,5 E’ assente sul gol di Pazzini, che incorna a centro area. Per il resto fa il suo. KOLAROV 5,5 Non c’è nell’azione del gol Samp. Sfrutta poco la libertà che gli deriva dal rosso a Padalino che comunque guadagna. BROCCHI 7 Al rientro da un lungo infortunio, mostra una preziosa freschezza atletica unita anche a felici intuizioni. BARONIO 6,5 Gioca la solita puntuale partita di sostanza. L’espulsione è immeritata, perché non colpisce Cassano ma la palla. MAURI 6 Troppa fretta ma anche un po’ di jella nelle conclusioni. MATUZALEM 6,5 Vertice alto del rombo rompe il ghiaccio in campionato con un gol d’autore. Ma l’intesa con Zarate stenta. DABO s.v. Rileva Matuzalem qualche minuto dopo l’espulsone di Baronio e va nel mezzo. ROCCHI 5,5 Mira scarsa, da salvare solo l’assist al volo per Matuzalem sul gol. (Cruz s.v.). ZARATE 6 Lo slalom con assist per Cruz basterebbe. Ma non è quello vero e i troppi dribbling portano poco lontano. All. BALLARDINI 6 La squadra non si muove male, ma il terzo stopper e i cambi tardivi convincono poco.
di RU.PA.
SAMPDORIA 7
h
IL MIGLIORE
7 CASTELLAZZI
Su Cruz e Mauri, in recupero, salva il pareggio. Incolpevole sul gol. STANKEVICIUS 6 Incrocia Zarate e lo limita. ma non chiude, al pari di Rossi, sul gol di Matuzalem. LUCCHINI 6 Reclama un’ancata di Mauri sul gol di Matuzalem. Poca cosa. Poi chiude come si deve. ROSSI 5,5 E’ il più colpevole nella circostanza del gol Lazio. ZIEGLER 6,5 Molto meglio da mediano che da terzino, dove sta troppo sulle sue. Muslera gli nega il gol su punizione e Orsato il rigore. PADALINO 5,5 Proteste inutili e poi il fallo netto del secondo giallo. Peccato, perché era stato l’assist man di Pazzini. PALOMBO 6 Centromediano davanti alla difesa, protegge Poli e lotta come suo solito. POLI 5,5 Ha compiti tattici complicati, sui piedi di Baronio e poi a raddoppiare. Si perde un po’. ZAURI 6 Rileva Poli sull’espulsione di Padalino e fa il terzino sinistro. MANNINI 7 Laterale sinistro, la prima mezzora è tutta sua e di Muslera. A destra nella ripresa, cala alla distanza. CASSANO 6 Dialoga con Mannini, scheggia l’incrocio, fa il bravo. Ma è sempre un po’ troppo malizioso, come sull’espulsione di Baronio. PAZZINI 6,5 Lotta e segna. Non può sapere che alla fine l’incauto Muslera scambierà la sua testa per il pallone. Auguri! (Pozzi s.v.). All. DELNERI 7 Nel primo tempo sembra di rivedere il suo Chievo tutto gioco sulle fasce. Poi si arrangia ma senza mai rinunciare al gioco, anche in inferiorità numerica. E alla fine ha di che reclamare.
TERNA ARBITRALE: ORSATO 4 Disastro. Danneggia più la Samp della Lazio. Vuole dirigere all’inglese, non sa farlo. Giachero 6-Comito 6
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Garrone furioso «Diamo fastidio» Il presidente della Samp: «Negati due rigori» Replica Ballardini: «E l’espulsione di Baronio?» STEFANO CIERI DAVIDE STOPPINI
42’ s.t.
45’ s.t.
Pazzini va su un lancio lungo e Muslera in uscita non trova il pallone, ma la faccia dell’attaccante. Per lui niente rigore, ma frattura del naso FOTOPRESS
Per la Sampdoria ci sarebbe un secondo rigore, quando Diakite in piena area si disinteressa del pallone e abbatte Ziegler. Anche qui per Orsato è solo rimessa dal fondo SKY
pionato dal 30 agosto, da allora quattro pari e due sconfitte. Segna con fatica (sette reti) perché Zarate non è quello dell’anno scorso, anche se basta una sua azione, come nell’assist a Cruz, per salvare la giornata. Ballardini pensa a Cassano e piazza un terzo stopper, Siviglia, a destra, vicino a Diakite e Cribari. Non sembra una grande trovata, perché privo del sostegno di Lichtsteiner, il rientrante e bravo Brocchi può poco da quella parte. Così, è una Lazio che pende a sinistra e nella quale i cambi arriveranno solo nel finale, dopo i lunghi inutili minuti in superiorità numerica. Timidezza o sguardo sull’Europa League? Giovedì, quando il decaduto Villareal verrà all’Olimpico, sapremo.
Sampdoria solida Sconfitta solo a Firenze in otto giornate, la Samp mostra tutta la propria solidità e un gioco targato Delneri, l’uomo che ama l’uso delle corsie laterali. Mannini, Padalino e poi i due terzini Stankevicius e Ziegler, ecco gli uomini da corsa su cui poggia le basi del proprio gioco la Samp. Cassano diventa così valore aggiunto, e quello attuale, che pure sull’1-1 scheggia l’incrocio dei pali con un tiro da fuori, non sembra poter turbare i sonni di Lippi. In inferiorità numerica, Delneri toglie il tuttofare Poli e mette Zauri, con Ziegler che sale in mediana a sinistra e Mannini che passa a destra, dove c’era l’espulso Padalino. Ovvero 4-3-2 e nessuna rinuncia al gioco. Per restare nei quartieri alti, si fa così.
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LAZIO SAMPDORIA
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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Pazzini (S) al 40’, Matuzalem (L) al 42’ del p.t. LAZIO 4-3-1-2 Muslera; Siviglia (Lichtsteiner 40’ s.t.), Diakite, Cribari, Kolarov; Brocchi, Baronio, Mauri; Matuzalem (Dabo 35’s.t.); Rocchi (Cruz 35’ s.t.), Zarate. PANCHINA Bizzarri, Radu, Eliseu, Foggia. ALL. Ballardini. ESPULSI Baronio 28’s.t. doppia amm. (g.s.). AMMONITI Brocchi per g.s. SAMP 4-4-2 Castellazzi; Stankevicious, Lucchini, Rossi, Ziegler; Padalino, Palombo, Poli (Zauri 16’ s.t.), Mannini; Cassano, Pazzini (Pozzi 43’ s.t.). PANCH. Guardalben, Franceschini, Cacciatore, Soriano, Bellucci. ALL. Delneri. ESPULSI Padalino 10’ s.t. doppia amm. (proteste e g.s.). ARBITRO Orsato di Schio. NOTE Paganti 5.833, abb. 27.270. Tiri 7-10. Fuori 10-3. Fuorig. 3-1. Angoli 2-5. Rec.1’p.t.; 5’s.t.
ROMA dCornuta e mazziata, ecco come s’è sentita la Sampdoria all’Olimpico. Cornuta sì, come urlano tutti, da Garrone in giù per quei due rigori negati da Orsato. E mazziata per la frattura al setto nasale di Pazzini. Dopo lo scontro con Muslera, l’attaccante è stato medicato all’Olimpico. La frattura è stata ricomposta, poi di corsa al Gemelli per gli esami clinici, infine, rientrato a Genova, la visita dal professor Barbieri. Oggi si deciderà se operarlo per ridurre la frattura: in tal caso salterebbe il Bologna.
Che fastidio È sceso in campo anche il patron Riccardo Garrone. Nel senso letterale del termine: nel post partita si è avvicinato al settore che ospitava i tifosi della Samp: «Sì, ho chiesto loro di stare calmi». È lui stesso, però, ad esplodere: «In classifica ci mancano più di quattro punti, così non va. È il quarto episodio contrario che
ci capita: è stato un crescendo, prima con la Fiorentina, poi con l’Inter, ancora con il Parma e infine oggi (ieri, ndr.). C’erano due rigori netti per noi. Non può essere una coincidenza che alla Samp accada questo, dopo aver vinto le prime quattro partite. Forse diamo fastidio a qualcuno. Suddi-
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ROBERTO BARONIO CENTROCAMPISTA LAZIO
Meno male che ho lasciato il campo, se no beccavo tre giornate. Non ce l’avevo con Delneri, ma con chi urlava che la mia espulsione era giusta tanza? Non sono così sciocco da pensare che ce ne sia nei confronti di Lotito e Ghirardi. In ogni caso io parlerei più di arbitri scarsi». Mica è finita. Ecco l’a.d. Beppe Marotta: «I giocatori mi hanno chiesto perché la società non si fa sentire. I due rigori per noi erano netti». E il tecnico Delneri: «L’unico a
non vedere i falli di Muslera e Diakite è stato l’arbitro. Ci vuole più equilibrio nelle decisioni importanti. E noi, in questo inizio di stagione, siamo stati penalizzati dagli arbitri». Tutti arrabbiati Ma anche la Lazio è infuriata con l’arbitro. Da Lotito (che non parla, ma le telecamere Sky gli rubano un «che furto» a fine partita) a Ballardini anche i biancocelesti non le mandano a dire. «L’arbitro — osserva il tecnico — ha sbagliato in entrambe le direzioni. Loro si lamentano per i rigori non dati? E allora noi cosa dovremmo dire dell’espulsione di Baronio? Il secondo giallo non c’era proprio. E poi potrei continuare col rigore non dato per il fallo su Zarate nel finale e ancora con la manata di Cassano a Siviglia nell’azione del loro gol. Che facciamo, la gara a chi si lamenta di più? No, non sono d’accordo. Diciamo che l’arbitro non era in giornata e che non si è rivelato all’altezza del compito assegnatogli. Ma poi smettiamola lì».
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SERIE A 8a GIORNATA IL DOPO GARA MAZZARRI: «IL POCHO MI HA RIPAGATO». IL BOLOGNA PENSA A COLOMBA O DELIO ROSSI
Lavezzi: «Così ho zittito tutto» Papadopulo ora rischia grosso
re. E lui mi ha ripagato con una prestazione molto professionale».
MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI d Buona la prima di
Walter Mazzarri. Molto meglio sul piano del risultato che della prestazione, però. «Sapevo che sarebbe stata difficile, la partita. Poi, s’è complicata ancora di più col gol del Bologna. Alla fine siamo stati premiati per lo sforzo fatto. Lavezzi? Mi ha detto che stava bene e che non avrebbe avuto problemi a giocare. Alle ore 12,45, gli ho detto che sarebbe stato titola-
Gioia Pocho Stanco ma felice, Ezequiel Lavezzi: «Ce l’abbiamo messa tutta per vincere questa partita. La squadra ha dimostrato di avere una grande anima. Ho detto a Mazzarri che avrei giocato volentieri anche per mettere a tacere tutto quanto s’è detto in questi giorni. Io non ci ho guadagnato niente restando un giorno in più a Buenos Aires. L’ho trascorso in un
Il Napoli ringrazia il fattore Mazzarri Quagliarella e Maggio rimontano il gol di Adailton per il Bologna NAPOLI BOLOGNA GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Adailton (B) al 15' p.t.; Quagliarella (N) al 27', Maggio al 46' s.t. NAPOLI (4-4-2) De Sanctis; Campagnaro (dal 34' s.t. Pià), Cannavaro, Contini, Aronica; Maggio, Hamsik, Gargano, Datolo (dal 1' s.t. Pazienza); Quagliarella, Lavezzi (dal 48' s.t. Rinaudo). PANCHINA Iezzo, Grava, Cigarini, Denis. ALL. Mazzarri. BOLOGNA (4-3-2-1) Viviano; Zenoni, Portanova, Britos, Lanna; Mingazzini (dal 22' s.t. Mudingayi), Guana, Valiani (dal 48' s.t. Osvaldo); Adailton (dall'11' s.t. Tedesco), Zalayeta; Di Vaio. PANCHINA Colombo, Moras, Vigiani, Gimenez. ALL. Papadopulo. ARBITRO De Marco di Chiavari. ESPULSO Paladopulo (B) per proteste al 40' s.t.. AMMONITI Contini (N) e Valiani (B) per g.s.; Cannavaro (N), Britos (B) e Mudingay (B) per c.n.r.; Zenoni (B) per proteste. NOTE paganti 26.407, incasso 509.966 euro, abb. 17 mila, quota n,c. Angoli 10-4. Fuorigioco 3-1. Tiri in porta 7-2. Fuori 6-4. Rec.: p.t. 0'; s.t. 5'.
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NAPOLI dI tifosi che sciamano
dal San Paolo hanno una certezza tecnico-tattica: «Finalmente un allenatore che tiene o’ mazz’». Sintesi efficace per il Napoli di Walter Mazzarri che trova quel pizzico di fortuna mai avuto dal predecessore Ro-
per carattere, per fortuna, anche se non proprio per disegno tattico. Ma tanto serve al grintoso Mazzarri per dare una iniezione di fiducia all’ambiente. Peccato per il Bologna che si difende con ordine in 7 e riparte con efficacia. Trova anche un bellissimo gol con una punizione a giro di Adailton. Poi, con Zalayeta a far da play alto crea, diversi pericoli. Pecca solo nel rinculare finale, quando concede ai padroni di casa i mischioni da cui nascono i gol. I moduli di Mazzarri La nuova guida trova l’intuizione giusta, mettendo subito in campo Lavezzi (archiviato il caso-passaporto) che fa la differenza. Prima clamorosa bocciatura per Cigarini, nonostante fosse stato fra i pochi ad allenarsi sempre col tecnico subentrato: c’è Gargano in regia. Il 4-4-2 sembra più equilibrato, ma questa squadra fa fatica a giocare in velocità e muoversi senza palla e così tutto si complica, mentre diventa più semplice coprirsi per gli avversari, più robusti in mediana. Nella ripresa Mazzarri passa al 4-3-3 (con Hamsik punta a destra) per scelta e al 3-4-3 (Campagnaro infortunato) per esigenza. Lo stesso allenatore non è contento del gioco, ma il punto di ripartenza dà serenità. Ché a guardare il calendario (Fiorentina e Juve fuori intervallati dal Milan in casa) i prossimi impegni, in 8 giorni, sono da brividi.
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MAURIZIO NICITA
ufficio a completare la documentazione per ritornare. Il passaporto non l’ho perso io. D’ora in poi, lo terrò sempre con me», ha chiarito il Pocho. Infine, la sconfitta rende problematica la posizione di Papadopulo. In società stanno valutando l’ipotesi di un licenziamento. Come successori circolano i nomi di Franco Colomba e Delio Rossi. «Mi dispiace, la colpa di questa sconfitta è tutta mia», ha detto Marco Di Vaio che ha sbagliato due palle gol clamorose.
berto Donadoni. Perché il Bologna è messo bene in campo, regge in vantaggio per quasi un’ora e sfiora ancora la vittoria con Di Vaio che divora la migliore delle occasioni in contropiede. Ma sono gli azzurri, per la prima volta in gol in zona Cesarini, a non mollare e trovare i colpi vincenti: un segnale positivo per un gruppo che deve
trovare la propria identità. La chiave Per la prima volta funziona la coppia di attaccanti del Napoli. Con Quagliarella che va in rete e Lavezzi che costruisce quella del colpo letale di Maggio, sponda efficace e puntuale. Concretezza sotto porta che era mancata in precedenza e stavolta spunta fuori:
Il gol di Christian Maggio, 26 anni, che regala la vittoria al Napoli al 91’ FOTOCUOMO
La rabbia di Papadopulo Si fa meno solida la posizione del Papa (espulso nel finale), ma sinceramente non si può criticare più di tanto il suo Bologna che concede poco al Napoli e oltre al gol costruisce un paio di occasioni importanti. Caratteristiche fondamentali per una squadra che deve salvarsi, ma che da ieri è terz’ultima. E la paura sale, come nel finale arroccato.
w zupping I NUMERI di VINCENZO CITO
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l’anno trascorso dall’ultima vittoria del Napoli in rimonta, il 18 ottobre 2008 con la Juve al San Paolo. Hamsik e Lavezzi fecero 2-1 dopo l’iniziale rete di Amauri
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vittorie in trasferta in questo campionato quando gioca il Napoli. In trasferta la squadra azzurra ha sempre perso, mentre in casa ha ottenuto 3 vittorie ed 1 pari
2-1
il risultato classico tra Papadopulo e il Napoli. Quella di ieri è la 2ª vittoria dei campani, mentre l’allenatore ha superato gli avversari per 3 volte sempre con questo punteggio
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vcito@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
«Il nuovo tecnico? Uno che si inca....» A Stadio sprint (Rai Due) chiedono a Quagliarella un giudizio sul nuovo allenatore Mazzarri. «E’ uno sanguigno, che si incazza... che si arrabbia anche per le piccole cose». Lucio Rizzica (Sky) «Bisogna snidarli! Bisogna snidarli da questo groviglio che ricorda il Laoocoonte!» Era soltanto Chievo-Bari Pietro Nicolodi (Sky) in Amburgo-Bayer Leverkusen «Tranquillobarnetta» «Denisaogo» «Stephenkiessling» «Danielschwaab». Tutti i giocatori, per tutta la partita, con nome e cognome. Per i brasiliani Ze Roberto e Renato Augusto, per fortuna, solo i soprannomi. Alessandro Antinelli («Novantesimo minuto» Rai Due) «Al gol di Dessena esultano i nove tifosi del Cagliari». «Eh sì, abbiamo visto proprio che l’avversaria l’ha abbracciata con il braccio» (Alice Pedrazzi, Raisport Più, durante Napoli-Umbertide di basket donne) Franco Peccenini. «Sulle corsie laterali il Bardolino naturalmente può trovare più spazio». «Naturalmente il Bardolino ha di fronte una squadra di esperienza». «Il Bardolino deve tenere naturalmente il campo più largo». «Non c’è stato tempo naturalmente per assemblare la squadra». «Nello stretto naturalmente ha meglio la forza fisica». «Carey naturalmente ha dato fisicità al reparto». «Gabbiadini naturalmente ha bisogno del sostegno delle compagne». « Villar naturalmente ha vivacizzato il gioco». Si trattava, naturalmente, di Bardolino-Fortuna. Naturalmente era una partita di calcio femminile. La trasmetteva, naturalmente, Raisport Più.
taccuino LE PAGELLE NAPOLI 6 DE SANCTIS 6,5 Imprendibile il gol di Adailton. Decisivo su Di Vaio. CAMPAGNARO 6,5 Grande lucidità e spinta. Poi si fa male: speriamo non sia grave (Pià s.v.) CANNAVARO 6 Generoso, tenta pure il gol e salva qualche grana. CONTINI 6 Un paio di sbavature, ma anche la grinta per spingere in area il pallone verso Quagliarella che segna. ARONICA 6 Dà più equilibrio alla retroguardia senza strafare. MAGGIO 6 Fatica a saltare l’uomo, però corre tanto e nel finale è premiato da un gol pesantissimo. HAMSIK 5 Fatica a trovare spazi da mezzo destro, da esterno sinistro e anche da terza punta.
di MA.NI. GARGANO 5,5 Gioca una miriade di palloni perché sulla corsa è il numero uno: la percentuale di errore negli appoggi rimane alta. DATOLO 5 Stavolta è nel suo ruolo, ma non riesce a incidere. PAZIENZA 6 Accanto a Gargano prova a dare profondità. QUAGLIARELLA 6 Servito poco. Si va a cercare il gol da opportunista. IL MIGLIORE h 6,5 LAVEZZI (nella foto) Jet-lag questo sconosciuto. Gli altri calano lui trova le accelerazioni decisive (Rinaudo s.v.). All. MAZZARRI 6 Cambia, ricambia e cerca di dare un’anima a questa squadra. Ha la fortuna degli audaci.
BOLOGNA 6 VIVIANO 6,5 Bravo due volte su Lavezzi e su Cannavaro. Nel finale ha troppa gente nell’area piccola. ZENONI 5,5 Primo tempo tranquillo, poi concede un po’ troppo sulla sua fascia. PORTANOVA 6 Guida in maniera ordinata la linea difensiva. BRITOS 6 Un po’ rude su Quagliarella, bella girata su corner.
VALIANI 6,5 Contiene Hamsik, seguito per un tempo a uomo. (Osvaldo s.v.) IL MIGLIORE h 6,5 ADAILTON Si procura la punizione che realizza con traiettoria perfetta. TEDESCO 6 Con lui centrocampo a 4. S’inventa pure un assist.
LANNA 5,5 Molle su Quagliarella nell’1-1. Si arrangia con Maggio.
ZALAYETA 6,5 L’esterno destro con cui lancia a rete il Marco sprecone è delizioso.
MINGAZZINI 6,5 Sovrasta Datolo, tutto bene fin quando si infortuna.
DI VAIO 5 È il primo a riconoscere di aver fallito colpi per lui semplici.
MUDINGAYI 5 Dovrebbe prevalere per freschezza, invece è falloso.
All. PAPADOPULO 6 Impostazione tattica apprezzabile. Perde le staffe e non riesce a dar tranquillità finale timoroso.
GUANA 6,5 Con autorità dà i tempi alla propria mediana nelle due fasi.
TERNA ARBITRALE: DE MARCO 6,5 Prova positiva, in buona sintonia con gli assistenti. Tira fuori i cartellini giusti nei momenti delicati. Stefani 6,5 - Faverani 6,5.
AMATORI
Segna un rigore e muore d’infarto dHa segnato un rigore, poi si è accasciato a terra, morto. È successo sul campo di Mornico al Serio, in provincia di Bergamo, durante una partitella amatoriale fra le vecchie glorie dell'oratorio organizzata per inaugurare il campo da calcio appena risistemato. A metà del secondo tempo è stato fischiato un rigore. Vittorio Piccioli, 54 anni, operaio, due figlie di 16 e 20 anni, abitante a Mornico e allenatore della squadra Juniores del Cavernago, si è incaricato di tirarlo. Ma subito dopo il gol si è accasciato a terra sotto gli occhi dei comaogni. Scattato l'allarme, sul posto è arrivato l'elicottero del 118, atterrato direttamente sul campo. Per mezz'ora i sanitari hanno tentato di tutto, ma ormai non c'era più niente da fare.
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SERIE A 8a GIORNATA LO SPAVENTO HA PERSO CONOSCENZA CADENDO. IL MEDICO PORCELLINI: «SOLO UN TRAUMA CRANICO»
«Rivas sta bene, è un po’ intontito» FRANCESCO FORESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LIVORNO d«Nelson Rivas ha
riacquistato tutte le facoltà motorie, è leggermente intontito e per questo rimarrà ricoverato in ospedale avendo riportato un forte trauma cranico». E' il responsabile medico del Livorno, Manlio Porcellini, ha rassicurare tutti sulle condizioni del difensore ex In-
ter Nelson Rivas, che ha fatto vivere, suo malgrado, attimi di paura allo stadio Armando Picchi quando è uscito in barella al 40' del primo tempo dopo essere caduto pesantemente a terra, picchiando la nuca, dopo uno scontro aereo nell’area del Palermo, con il difensore Bovo. Rivas sul momento ha perso conoscenza e subito sono intervenuti i sanitari per cercare di animarlo. Il
difensore colombiano però non sembrava riprendersi e così è stato deciso di portarlo in ospedale.
L’uscita di Rivas in barella ANSA
Sprint Palermo Livorno affonda Ruotolo verso l’esonero, in ballo Cagni e Ulivieri
Il gol di Federico Balzaretti, 27 anni, che regala al Palermo la seconda vittoria consecutiva LIVERANI DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LIVORNO dAggrapparsi all’alibi
del gol in fuorigioco di Miccoli, o cambiare guida tecnica dopo la quinta sconfitta che inchioda il Livorno all’ultimo posto? Passato il grande spavento per il trauma cranico di Rivas, uscito dal campo al 44’ del primo tempo privo di conoscenza dopo aver sbattuto la testa a terra, il presidente Spinelli preferisce per ora la prima strada: «Mi sembra un film visto due anni fa. Il Palermo ha vinto grazie ad un gol in fuorigioco, mentre al Livorno è stato negato un rigore. Di fronte a queste situazioni siamo impotenti. Mi rivolgerò alle autorità competenti». I suoi
LIVORNO
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PALERMO
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(3-4-3) De Lucia; Perticone, Rivas (dal 44’ p.t. Candreva), Miglionico; Raimondi, Moro, Bergvold, Pieri; Pulzetti (dal 37’ s.t. Cellerino), Lucarelli, Tavano (dal 1’ s.t. Danilevicius).
(3-4-1-2) Rubinho; Kjaer, Bovo, Migliaccio; Cassani, Bresciano, Simplicio (dal 36’ s.t. Bertolo), Balzaretti; Pastore (dal 1’ s.t. Nocerino); Cavani (dal 16’ Succi), Miccoli.
ALLENATORE Russo-Ruotolo.
ALLENATORE Zenga.
PANCHINA Benussi, Galante, Diniz, Vitale.
PANCHINA Brichetto, Goian, Blasi, Budan.
GIUDIZIO 777
NOTE spettatori paganti 1.779 per un incasso di 20.600 euro, abbonati 7. 427 per una quota di 86.796, 11. Tiri in porta: 4-2. Tiri fuori: 8-3. In fuorigioco: 5-2. Angoli: 2-0. Recuperi: 0 p.t.; 3’ s.t.
PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Danilevicius (L) all’8’, Miccoli (P) all’11’, Balzaretti al 36’ s.t. ARBITRO Tagliavento di Terni. AMMONITI Lucarelli (L) per proteste. Cavani (P) per gioco scorretto, Nocerino (P) e Kjaer (P) per comportamento non regolamentare.
Esami negativi Durante il tragitto però Rivas si è ripreso anche se appariva visibilmente intontito. E' stato sottoposto sia alla tac del cranio che alla radiografia del torace. Fortunatamente gli esami sono risultati negativi. uomini, Ricci e Sogliano, spingono però verso il cambio. Oggi vertice decisivo a Genova. Beretta ha rifiutato, Cosmi e Ulivieri sono i favoriti, in seconda fila Cagni e Baldini. La chiave Preso atto che sul tavolo del presidente federale Abete e sono in arrivo dossier di protesta, Spinelli dovrebbe analizzare a fondo i motivi del disastro. La squadra ha limiti evidenti. Manca la qualità tecnica: è bastato l’inserimento di Candreva, al rientro dopo l’infortunio al ginocchio, per rianimare il gioco del Livorno. Un uomo però da solo non basta, così come non basta aver arruolato Sogliano come consulente del presidente: servono i giocatori. Per salvarsi, Spinelli deve acquistare a gennaio calciatori di qualità. Altrimenti, anche un cambio di allenatore sarà fumo negli occhi. Il Palermo, a parte la mezza gamba di Miccoli in fuorigioco, ha vinto perché è più forte. Zenga ha potuto permettersi di sostituire Pastore e Cavani perché ha maggiori risorse. La paura L’incidente di Rivas è arrivato in cima ad un primo tempo modesto. Il difensore colombiano si è lanciato su un cross ed è ricaduto male a terra. Il trauma ha provocato un momentaneo arresto cardiaco. Gli interventi dei medici hanno fatto subito ripartire il battito del cuore. Il giocatore è stato trasportato in ospedale e la strana coppia Ruotolo-Russo ha inserito Candreva. Nell’intervallo, il cambio Tavano-Danilevicius e proprio il lituano ha firmato il gol che ha illuso il Livorno, deviando un pallone scagliato verso la porta da Candreva. Il Palermo ha pareggiato dopo tre minuti con Miccoli, su assist al bacio di Simplicio. Il 2-1 è stato un sinistro al volo di Balzaretti su cross di Cassani. Lucarelli ha protestato a lungo per un trattenuta in area di Kjaer, per Tagliavento è tutto regolare. Nottata lunga per Spinelli: cosa avrà deciso?
LE PAGELLE LIVORNO 5,5 DE LUCIA 6 I due gol sono imparabili, poi fa lo spettatore. PERTICONE 6 Cerca di fare il suo dovere e non combina guai. RIVAS 6 Meno male che è finita bene, il resto non conta. IL MIGLIORE h 6,5 CANDREVA
Si vede che ha qualità, ma i suoi piedi buoni non bastano. MIGLIONICO 5,5 Quando Miccoli lo punta, va in difficoltà. RAIMONDI 5,5 Corre e lotta, ma troppi errori nei cross.
di BOLD MORO 5 Partita anonima. BERGVOLD 6 Il danese è uno di quelli che corre e lotta di più. PIERI 5 Azzecca solo un cross e Pulzetti sfiora il gol. PULZETTI 5,5 La zuccata al 21' del p.t. è la sua cosa migliore. (Cellerino s.v.). TAVANO 5 In crisi totale: ancora a secco dopo 8 giornate. DANILEVICIUS 6 Non è un fenomeno, ma è vivo e segna. LUCARELLI 5,5 Lotta fino all’ultimo, ma gli manca qualcosa. ALL. RUSSO-RUOTOLO 5 Anche loro hanno colpe nel disastro.
PALERMO 6,5 RUBINHO 6,5 La parata su Pulzetti è un tonico per il morale. KJAER 6,5 Quasi perfetto, ma tiene in posizione regolare Danilevicius nell’1-0 del Livorno. BOVO 6 Il guardiano, è pratico e sbrigativo. MIGLIACCIO 6 Si adatta a tutto. Jolly del calcio moderno. CASSANI 6,5 Parte dal suo piede il cross del successo. SIMPLICIO 6 Da applausi l’assist per Miccoli (Bertolo s.v.). BRESCIANO 6 Quantità e senso tattico.
BALZARETTI 6,5 Un bel gol e anche il dominio della fascia. PASTORE 5,5 Un paio di numeri di alta scuola, ma troppe pause. NOCERINO 5,5 Soffre la tecnica di Candreva. CAVANI 5 Fa la faccia scura quando esce, ma il cambio ci sta. SUCCI 5,5 Entra nel momento più delicato e difficile. IL MIGLIORE h 6,5 MICCOLI
Il gol e il via all’azione del 2-1. Classe immensa. ALL. ZENGA 6,5 Azzecca cambi e gestione della gara.
TERNA ARBITRALE: TAGLIAVENTO 5,5 Il gol di Miccoli non è regolare: colpe da dividere con il guardalinee D’Agostini. D’Agostini 5, Alessandroni 6.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 8a GIORNATA
L’ex disoccupato toglie l’Atalanta dalla crisi De Ascentis, richiamato durante la sosta, fa segnare Tiribocchi e sigilla la prima vittoria dei bergamaschi. All’Udinese non bastano 14 angoli a 0 UDINESE ATALANTA PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Tiribocchi (A) al 4', Lodi (U) all'8' p.t.; Valdes (A) al 25', De Ascentis (A) al 28' s.t. UDINESE (4-4-1-1) Handanovic; Basta, Coda, Domizzi, Lukovic (28' s.t. Pasquale); Lodi (22' s.t. Di Natale), G.D' Agostino, Inler, Pepe; Sanchez; Corradi.PANCH. Belardi, Zapata, Zimling, Sammarco, Cuadrado. ALL. Marino.
NOTE spett. 3341, inc. 9.518,20. Abb. 13.951. Quota non com. Tiri in porta 7-6. Fuori 7-3. Angoli 14-0. Fuorig. 1-3. Rec. 0' p.t., 3' s.t.
accomuna un calciatore e uno stipendiato normale soltanto nella mancanza di lavoro, non nel doversi inventare una vita piena di ansie economiche. Il malessere nel venir rifiutato però può essere simile: è un dolore invisibile che devasta o ricostruisce. «Hai tanta rabbia dentro, così pensi che se devi smettere decidi tu, non gli altri, e lavori tanto da solo» dice Diego De Ascentis. Dopo 15 anni di carriera nelle polverose mischie di centrocampo, era finito «a portare a spasso il cane», come ha detto il suo allenatore ieri. Qualche giorno fa l'Atalanta lo ha richiamato: firma durante la sosta, titolare subito contro
Tra i bergamaschi si comincia a vedere la mano di Conte. Friulani sotto tono nella fase offensiva
Diego De Ascentis, 33 anni, è tornato a giocare ieri. Era svincolato e l’Atalanta, a corto di centrocampisti, lo ha voluto richiamare ANSA
la trequarti, senza però la coltellata velenosa. Altro difetto: i corner sono 14-0, il ricavato è una sola palla gol (Inler alto di testa). E quando la corsa diminuisce, l'Atalanta esce per fisico e tecnica nelle conclusioni. Dopo un'ora non ha più difficoltà a controllare, al 75' trasforma l'1-1 in 1-3, con le splendide sassate di Valdes e De Ascentis. Risultato corretto. Udinese gira Pepe e Lodi ai lati, Sanchez dietro a Corradi: le armi da scasso sembrano funzionare, però mai tutte insieme tranne che nella scena del pari (8'), quando l'azione va da sinistra a destra e il triangolo tra Sanchez e Lodi significa il primo centro in A per l'ex empolese. Oltre al calo nella fase offensiva (non serve Di Natale dal 67') Marino paga l'approssima-
zione di D'Agostino e gli sbagli di Lukovic e Domizzi, colpevoli nel primo e secondo svantaggio. Atalanta ferma Sette assenze, ma la quinta coppia centrale difensiva da inizio torneo (Pellegrino-Peluso) non si mostra friabile. In più c'è la maggior confidenza con le idee dell'allenatore, che comunque presenta una disposizione compatta, non spregiudicata ma veloce nell'aprirsi al contropiede, e una resistenza fisica maggiore, dovuta al robusto menù di Ventrone nella sosta. In un gara l'Atalanta segna come nelle precedenti 7, va in vantaggio per la terza volta di fila, sempre con Tiribocchi (qui al minuto 4), si fa riprendere come con Chievo e Milan ma riparte. Verso un percorso meno angoscioso.
di P.F.A.
UDINESE 5 HANDANOVIC 5,5 Due gol da lontano, un po' fuori e superato. BASTA 6 Ammonito al 12', riesce a restare pulito dopo. CODA 6 L'Atalanta colpisce da lontano o dove lui non può esserci. DOMIZZI 5,5 Bevuto da Tiribocchi sul primo gol. LUKOVIC 5 Giornata da cancellare.
squadre Di Natale è rimasto a secco solo due volte: ieri e alla quarta col Napoli. Poi sempre a segno: 9 gol
ARBITRO Pierpaoli di Firenze. AMMONITI Basta (U), Lukovic (U), Pellegrino (A) per g.s.
UDINE dLa parola disoccupato
gol L’Atalanta non li segnava dall’ultima di campionato dello scorso torneo con l’Inter. Perse 4-3
2
ATALANTA (4-4-2) Consigli; Garics, Pellegrino, Peluso, Bellini; Padoin, De Ascentis ( 34' s.t. Caserta), Guarente, Valdes (47' s.t. Madonna); Doni, Tiribocchi (36' s.t. Ceravolo) PANCH. F. Coppola, Layun, Bonaventura, Tiboni ALL. Conte.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
3
sconfitta E’ la prima in casa per l’Udinese che, finora, aveva vinto tre volte e pareggiato una col Parma
GIUDIZIO 777
PIERFRANCESCO ARCHETTI
I NUMERI
1
1 3
DAL NOSTRO INVIATO
w LE PAGELLE
PASQUALE 6 Venti minuti di controllo a sinistra.
h
6
IL MIGLIORE LODI
Il premio per il primo gol in A. Bella l’azione e anche la conclusione. Dopo cala. DI NATALE 5,5 Da metà ripresa, senza migliorare i bianconeri. G.D'AGOSTINO 5,5 Una punizione tagliente ma anche errori frequenti, si fa superare sull'1-2. INLER 6 Pericoloso due volte, arruffone nella ripresa. PEPE 6 Inizio da fenomeno: salta sempre Garics e crea brividi. Dopo perde precisione e lucidità. Nel finale è sfortunato quando una legnata prende il palo interno. SANCHEZ 6 Suo l'assist del pari: manda in emergenza l'Atalanta nella prima parte, nell'altra sparisce. CORRADI 5 Prima punta da battaglia: ne vince poche.
IL TECNICO VINCENTE
Conte esulta e s’infortuna UDINE (m.m.) Si è fatto male esultando dopo il gol di Valdes. Antonio Conte non avrà forse più l’età per giocare, ma per fare l’allenatore sì. «Avevo visto la squadra in crescita, sia dal punto di vista fisico che tattico e ne ho avuto la conferma su un campo difficile». L’Atalanta ha vinto con due eurogol: «Noi fortunati? Se non c’è un lavoro di fondo non si va da nessuna parte». Pasquale Marino mastica amaro: «Gli impegni dei nazionali non devono diventare un alibi, però condizionano il nostro lavoro».
ALL: MARINO 5 L'Udinese si sgonfia visibilmente, pagando anche la stanchezza di molti nazionali. Ma il tecnico reagisce tardi.
ATALANTA 6,5 CONSIGLI 6,5 Attento. Evita il gol su una punizione di D'Agostino. GARICS 6 Lo specchio dell'Atalanta: sopraffatto (da Pepe) nel primo tempo, superiore nel secondo. PELLEGRINO 6,5 In ritardo nell'uscita sul pari. Il resto è discreto. PELUSO 6,5 Due errori di rilancio ma buone chiusure. E l'onestà di correggere l'arbitro e regalare un corner all'Udinese. BELLINI 6 Troppo spazio a Lodi sul gol, viaggia sicuro nella ripresa. PADOIN 6 Non piglia la porta da vicino, più utile nel lavoro ai fianchi.
h 7,5 DEIL MIGLIORE ASCENTIS Oltre al tris anche il lancio dello 0-1. E’ al debutto stagionale, ma non sembra, vista la continuità. (Caserta s.v.)
l'Udinese a causa dell'emergenza, partita da raccontare e addirittura una rete. Il gol non è mai stato il suo ramo preferito: questo è il quinto in A, il primo dopo quasi 4 anni (11 dicembre 2005). Niente dediche o sbaciucchiamenti: ma la rabbia dentro si è attenuata. I motivi L'Atalanta non vinceva dal 26 aprile, 1-0 alla Lazio in trasferta. Da quel giorno sono passati tre allenatori e un mucchio di tormenti. L'Udinese non perdeva in casa dal 5 aprile, 0-1 contro l'Inter: l'aggiornamento delle statistiche riflette le verità del campo. L'Udinese affetta i rivali sui lati nel primo tempo, però non riesce a stenderli. Mancano Di Natale, ammaccato in Nazionale, e Floro Flores, squalificato. Corradi non la spunta mai, Sanchez procura guai sul-
GUARENTE 6,5 Da timido a feroce, nel centro del ring. VALDES 7,5 Cambia i lati nel primo tempo, più efficace a destra. Arriva il primo centro stagionale con una botta anche ben preparata. (Madonna s.v.) DONI 6,5 E' acceso fino al termine, quando diventa centravanti: l'assist di tacco per l'1-3 è da applausi. TIRIBOCCHI 7 Dategli mezza opportunità e lui castiga, stavolta anche con un dribbling elegante: terzo urlo di fila. (Ceravolo s.v.) ALL. CONTE 6,5 Prima vittoria in A, dopo tre pari. Squadra corta e ben preparata anche sul piano fisico. TERNA ARBITRALE: PIERPAOLI 6 Alcune distrazioni che non cambiano il match. MANGANELLI 6-BARBIRATI 6
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SERIE A 8a GIORNATA subconscio si rilassasse, e il Siena si è compattato. Fino all'ultimo si è oscillato tra un 2-0 che pareva inevitabile e un 1-1 che poteva piovere per la vecchia regola del "gol sbagliato gol subito". Quante reti si sono mangiate Amoruso, Bojinov e Paloschi, però sarebbe bastato un rimpallo sfortunato per trasformare gli elogi in critiche.
Lampo di Bojinov Parma, che salto Stende il Siena in 10 per un’ora e sale al 5 posto o
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARMA dNon per lo spettacolo né per la poesia, ma per la classifica. Il Parma scavalca il Genoa e sale al quinto posto, a ridosso della zona Champions. Tra ventisei punti, quando raggiungerà quota 40 e la tranquillità, Francesco Guidolin dirà per quale Europa concorre. Perché la partita col Siena ha confermato che con questo Parma dovranno fare i conti in tanti, non solo chi lotta per salvarsi. Squadra all'antica, in senso buono. Equilibrio e compattezza come valori fondanti. Quando l'autostima si consoliderà, spariranno gli errori di mira che hanno reso incerta fino all' ultimo la gara col Siena. L'unico vero difetto di ieri è stata la paura di vincere.
La chiave Fino all'espulsione di Fini per sciagurata gomitata a Morrone, il Parma ha dominato. Mezz'ora di superiorità, con Dzemaili che imperversava nel ruolo della mezz'ala destra. In vantaggio di un gol e di un uomo, il Parma ha lasciato che il
Valeri Bojinov, 23 anni, esulta dopo il gol che vale la partita AP
PARMA
1
(3-5-2) Mirante; Zaccardo, Panucci, A. Lucarelli; D. Zenoni, Dzemaili (dal 32' s.t. Lunardini), Morrone, Galloppa, P. Castellini; Bojinov (dal 19' s.t. Paloschi), Amoruso. IN PANCHINA Pavarini, Dellafiore, Paci, Antonelli, Lanzafame. ALLENATORE Guidolin GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Bojinov al 6' del p.t. ARBITRO Brighi di Cesena NOTE paganti 1.509, incasso di 16.404,40 euro; abbonati 13. 617, quota di 119.192,28 euro. Angoli 8-3. Tiri in porta 8-3. Tiri fuori 10-1. In fuorigioco 8-1. Recuperi: primo tempo 1’, secondo 4’
SIENA
0
(4-3-1-2) Curci; Rosi (dal 36' s.t. Calaiò), Terzi, Brandao, Del Grosso; Vergassola, Codrea (dal 17' s.t. Ekdal), Fini; Genevier (dal 1' s.t. Jajalo); Ghezzal, Maccarone. IN PANCHINA Pegolo, Garofano, Larrondo, Reginaldo. ALLENATORE Giampaolo ESPULSI Fini (S) per gomitata a Morrone al 34' del p.t.; Giampaolo (all. Siena) per proteste al 48' del s.t. AMMONITI Lucarelli (P), Morrone (P), Paloschi (P), Castellini (P) e Ghezzal (S) per gioco scorretto; Rosi (S) per c.n.r.
Parma Mancava Mariga, il muraglione keniano, ma non se ne è accorto nessuno perché Dzemaili l'ha sostituito al meglio. Lo svizzero ex Toro ha giocato un primo tempo di spessore: accelerazioni, assist, tiri. Suo il tocco per l'1-0 di Bojinov, in fuorigioco di qualche centimetro. Il Parma ha costruito la vittoria a centrocampo. Se gli esterni di Guidolin avessero svirgolato meno cross, se gli attaccanti fossero stati più concreti, il Siena avrebbe preso un' imbarcata. Siena Catania e Atalanta hanno svoltato, il Siena annaspa al penultimo posto davanti al Livorno. Toscana infelice. Giampaolo ha piazzato Genevier dietro le punte: mossa un po' così, alla spera in Dio. Sulla schiena di Genevier campeggia il numero 2 e qualcosa vorrà dire. Difesa friabile, troppo dipendente dalla tattica del fuorigioco, che è soggetta ai riflessi dei guardalinee. Per esempio, l'offside di Bojinov sul gol si può catturare col fermo immagine. Giampaolo rischia? L'allenatore non si preoccupa: «L'argomento non mi interessa, io penso al campo». E' chiaro, però, che avanti così si finirà sparati in B e qualcosa bisognerà inventarsi.
LE PAGELLE
di S.V.
PARMA 6,5
SIENA 5
MIRANTE 6,5 Una parata una, ma importante, su Maccarone.
IL MIGLIORE h 6,5 CURCI
ZACCARDO 6 Con tranquillità su tutto ciò che si muove.
Sul gol può combinare poco, il tiro è angolato. Poi dice una serie di no a Paloschi e Amoruso.
PANUCCI 7 Scivolata chirurgica su Maccarone a un passo da Mirante e tanti altri interventi a disinnescare pericoli. A. LUCARELLI 6 Patisce un po' Maccarone e Ghezzal, ma regge. D. ZENONI 6 Qualche cross buono, qualche altro no.
h
IL MIGLIORE 7 DZEMAILI
Si accentra, si allarga, inventa. Luccica per un tempo, poi il fisiologico calo (Lunardini s.v.) MORRONE 7 Solito maratoneta. E’ ovunque ci sia bisogno di raddoppio o di una cucitura. GALLOPPA 6,5 Meno presente in avanti, sempre a lottare in mezzo.
ROSI 5,5 Ridisegnato terzino, fa quel che può (Calaiò s.v.) TERZI 5 Sfarfalloneggia: rinvii maldestri, recuperi affannosi. BRANDAO 5,5 Un filo meglio di Terzi, però giusto un filo. DEL GROSSO 5 Lo Dzemaili del primo tempo gli fa pelo e contropelo. VERGASSOLA 5,5 Galloppa lo sovrasta per esuberanza, lui si arrangia. CODREA 5 Regista «basso», senza idee e con poca grinta. EKDAL 5,5 A lungo anonimo, alla fine si fa notare con due discese.
P. CASTELLINI 6 Non un esempio di stile, ma quanta corsa su e giù.
FINI 4 Uno con la sua esperienza che si lascia andare a un'inutile gomitata di reazione: che delusione.
BOJINOV 6,5 Bel gol. Ne sbaglia uno facilissimo e chiede scusa.
GENEVIER 5 Strano trequartista, col 2 sulla schiena. Ininfluente.
PALOSCHI 5,5 Sottrae una palla-gol a Galloppa e per due volte di testa si gioca male la chance del 2-0.
JAJALO 5 Tanto fisico e poco costrutto.
AMORUSO 6 Regista d'attacco, detta tempi e modi. Al tiro, però, potrebbe fare tanto di più.
MACCARONE 5,5 Una volata e un tiro dei suoi. Qualche sprint. Pochino.
All. GUIDOLIN 7 Un unico neo, il mancato colpo del k.o. Questo significa che il Parma può crescere ancora.
All. GIAMPAOLO 5 La difesa non difende, l'attacco non attacca, il centrocampo non pensa. Chi salverà il Siena?
GHEZZAL 5,5 Si sbatte, si agita, ma non raccoglie.
TERNA ARBITRALE: BRIGHI 5,5 Giusta l'espulsione di Fini, meno comprensibili altre valutazioni CIANCALEONI 5,5 PERRI 6
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Catania, «prima» col last minute La squadra di Atzori si sblocca col gol nel finale di Martinez. Cagliari: secondo stop di seguito FRANCESCO CARUSO
LE PAGELLE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CATANIA dSe è vero che la pri-
ma volta non si scorda mai, questo successo resterà indelebile nella memoria di Atzori e Ricchiuti. Il tecnico del Catania conquista la vittoria numero uno in A e l’argentino festeggia il primo gol nella massima serie. Per fare festa il Catania ha atteso il Cagliari, cliente tradizionalmente favorevole battuto al Cibali negli ultimi 3 incontri sempre per 2-1 e pure lo scorso anno nel finale. I siciliani, pur partendo col freno tirato, meritano questa sospirata vittoria che mancava da 5 mesi, dal 3-1 al Napoli del 24 maggio. E’ il quinto risultato utile consecutivo del Catania, invece per i sardi è la seconda sconfitta di fila e interrompe la miniserie di successi esterni (Bari e Parma). Gol copertina Nel Catania molte le assenze ma c’è ardore. Allegri dispone il solito Cagliari equilibrato, corto e ordinato. Ma forse un pizzico rinunciatario, come testimonia l’unico tiro in porta coinciso col gol copertina di Dessena. La gara è grigia per una buona mezzora, finchè il Catania non segna un bellissimo gol su schema di
CATANIA 6,5
CAGLIARI 6
CAMPAGNOLO s.v. Nulla può sul gol da cineteca di Dessena.
MARCHETTI 6 Sicuro in uscita, tradito dai compagni sui gol.
POTENZA 6,5 Combattente, entra nell'azione dell'1-0.
MARZORATTI 6 Mai in sofferenza su Mascara. (Barone s.v.)
SILVESTRE 6,5 Duello avvincente con Matri: le prende e le dà.
CANINI 5,5 Qualche esitazione dopo l'ingresso di Morimoto.
AUGUSTYN 5,5 Inizio stentato.
ASTORI 5 Soverchiato da Martinez nel momento del gol.
MARCHESE 6 Sulle tracce di Jeda. Sfiora il gol dalla distanza. IZCO 5,5 Generoso, ma sbaglia. CARBONI 6 Frangiflutti davanti alla difesa, talvolta impreciso. LLAMA 6 Poco preponderante.
La spettacolare rovesciata del centrocampista Dessena, autore della rete del provvisorio 1-1 RINALDI
CATANIA
2
CAGLIARI
1
(4-3-1-2) Campagnolo; Potenza, Silvestre, Augustyn, Marchese; Izco, Carboni, Llama (dal 18’ s.t. Biagianti); Ricchiuti (dal 32’ s.t. Pesce); Martinez, Mascara (dal 12’ s.t. Morimoto). ALL. Atzori. PANCHINA Andujar, Terlizzi, Ledesma, Plasmati.
(4-3-1-2) Marchetti; Marzoratti (dal 43’ s.t. Barone), Canini, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Lazzari; Cossu (dal 22’ s.t. Biondini); Jeda, Matri (dal 43’ s.t. Nenè). ALLENATORE Allegri. PANCHINA Lupatelli, Lopez, Parola, Larrivey.
GIUDIZIO 777
ARBITRO Damato di Barletta.
PRIMO TEMPO 1-1
AMMONITI Augustyn e Pesce (Cat), Biondini e Lazzari (Cag) per g. sco. Cossu (Cag) per proteste.
MARCATORI Ricchiuti (Cat) al 37’, Dessena (Cag) al 45’ p.t.; Martinez (Cat) al 43’ s.t.
NOTE paganti 751, incasso 18.075 euro, abbonati 10.496. Tiri in porta 3-1. Fuori 3-2. In fuorigioco 3-0. Angoli 6-1. Recuperi: p.t. 1', s.t. 5'.
punizione: da Llama a Potenza: alto per Mascara la cui inzuccata libera Ricchiuti che al volo infila Marchetti. Neanche ai tempi del teorico dei calci piazzati, Gianni Vio, era mai riuscito qualcosa di simile. Nella ripresa Atzori toglie Mascara e Llama per Morimoto e Biagianti. La vittoria arriva con Martinez che prima coglie la traversa e poi traduce in gol un triangolo con Morimoto. Proprio in quel periodo di gara in cui finora il Catania i punti li aveva persi.
di ALESSIO D’URSO
BIAGIANTI 6 Dà spessore. RICCHIUTI 6,5 Scolastico fino al gol. Assist per Martinez. PESCE 6 Quantità in mezzo al campo, si fa ammonire.
h
IL MIGLIORE
7 MARTINEZ
Mina vagante nei 16 metri, traversa e gol voluto a tutti i costi. Decisivo. MASCARA 5 Lontano parente del funambolo della scorsa stagione. MORIMOTO 6,5 Propizia il 2-1. All. ATZORI 6,5 Cambi azzeccati.
AGOSTINI 5,5 Indulgente con Morimoto nel finale.
h
IL MIGLIORE
7 DESSENA
Splendida esecuzione, si butta su tutti i palloni. Accompagna l'azione. CONTI 6 Limita Ricchiuti nel giorno della 300esima tra i prof. LAZZARI 6 Intuizioni giuste, anche sulla trequarti. COSSU 6 Accelerazioni importanti. BIONDINI 6 Con lui Allegri passa al 4-4-2, muscoli e pressing. MATRI 5,5 Alza il Cagliari, ma non graffia. (Nenè s.v.) JEDA 6 Spunti interessanti. All. ALLEGRI 6 Cagliari ordinato, ma fin troppo prudente.
TERNA ARBITRALE: DAMATO 6,5 Direzione autorevole, scelte condivisibili. Ghiandai 6,5-Giordano 6,5.
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Il Chievo si sveglia tardi, il Bari ringrazia CHIEVO
VERONAdQuella mischia «stile
anni Cinquanta» — parole di Giampiero Ventura — che al tecnico del Bari costa in pieno recupero qualche capello in meno sulla testa, tanto grande è stata la paura, rappresenta il culmine di un assedio che il Chievo — e qui sta l'unica vera colpa dei padroni di casa — riesce a organizzare troppo tardi verso la porta avversaria. Quando, cioè, dopo il vantaggio iniziale di Almiron e il bis di Ranocchia, il sacco di Verona è di fatto già compiuto. Certo, quell'azione (sei tentativi in undici secondi: incredibile) con Bentivoglio, Yepes e Luciano impegnati nel tiro al bersaglio contro la saracinesca Gillet, fa urlare di rabbia il Chievo. Ma il Bari, gli va dato merito, non ruba nulla. Semmai, capitalizza il successo sugli errori e sulle disattenzioni altrui. E persino l'ira dei tifosi di casa
BARI
SORRENTINO 5,5 Sorpreso soprattutto sul gol di Almiron, si riscatta in parte sul colpo di testa di Meggiorini.
h
MORERO 5,5 Troppo impreciso nei disimpegni. Patisce la velocità degli ospiti (Ariatti s.v.).
h
IL MIGLIORE
7 YEPES
MANTOVANI 5,5 Rischia il patatrac su Alvarez. Meglio nel secondo tempo.
DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARI 6,5
FREY 5 Parte bene, con discreta autorità, poi cala vistosamente alla distanza.
L’abbraccio ad Andrea Ranocchia, 21 anni, primo a destra ANSA
1 2
GIUDIZIO777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Almiron (B) al 3' p.t., Ranocchia (B) al 20' e Bogdani (C) al 37' s.t. CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey, Morero (dal 34' s.t. Ariatti), Yepes, Mantovani; Luciano, Iori (dal 26' s.t. Bentivoglio), Marcolini; Pinzi; Granoche (dal 19' s.t. Bogdani), Pellissier. PANCHINA Squizzi, Mandelli, Sardo, Abbruscato. ALLENATORE Di Carlo. BARI (4-4-2) Gillet; A. Masiello, Ranocchia, Bonucci, S. Masiello; Alvarez, Almiron (dal 25' s.t. De Vezze), Donati, Allegretti (dal 10' s. t. Langella); Barreto (dal 19' s.t. Kutuzov), Meggiorini. PANCHINA Padelli, Diamoutene, Antonelli, Stellini. ALLENATORE Ventura. ARBITRO Candussio di Cervignano. ESPULSI nessuno. AMMONITI Barreto (B), Pellissier (C) e Bogdani (C) per c. non reg. Yepes (C) per proteste, Langella (B), Morero (C) e Kutuzov (B) per g. scorretto. NOTE paganti 2.306, incasso di 41.797; abbonati 6.962, quota di 53.966,36. Tiri in porta 13-7. Tiri fuori 10-4. In fuorigioco 7-3. Angoli 10-1. Recuperi: p.t. 1', s.t. 4'.
contro il designatore Collina, in tribuna ad osservare l'arbitro Candussio, alla resa dei conti pare quantomeno eccessiva. La chiave Partire ad handicap, certo, con la zuccata vincente di Almiron dopo neppure tre minuti dal via, è un jolly che spiana la strada ai pugliesi, bravi a disinnescare il Chievo proprio sul suo terreno, cioè chiudendo gli spazi e vincendo il risiko a centrocampo, così non rischiare quasi nulla nel primo tempo. E se il Bari legge bene la gara, il Chievo pecca gravemente in fase di realizzazione. Dove, almeno per un' ora di gioco, proprio le cose non vanno. Bari cinico Insieme a Inter e Fiorentina, i pugliesi si confermano la miglior difesa del campionato. Semmai, stupisce il divario di rendimento e di risultati fuori casa, dove i ragazzi terribili di Ventura non hanno mai perso, e poco importa che ieri fossero in piena emer-
genza, fra infortuni e nazionali fuori condizione. Ventura ha superato alla grande la prima vera emergenza della sua gestione. Dimostrando una volta di più le potenzialità del suo gruppo. Chievo ingenuo Viceversa, dov' era finito nella prima ora di gioco quel pressing aggressivo, vero e proprio marchio di fabbrica delle squadre di Di Carlo? Da qui bisogna ripartire. Perché il provvisorio svantaggio ha fatto perdere lucidità alla squadra, che poi ha faticato maledettamente per rialzare la testa. E, quando ci è riuscita, si è trovata di fronte un muro belga. Sarà pur vero che un Gillet come quello di ieri non si affronta tutti i giorni, ma anche in previsione della sfida con il Milan il k.o. con il Bari ha tutta l'aria di un'occasione troppo ghiotta gettata al vento. A causa — anche, ma non solo — di quegli uomini (come Marcolini) che sin qui avevano retto il gioco del Chievo.
di F.G.
CHIEVO 5,5
Tiene in piedi la difesa, prova ad arginare Meggiorini, sfiora persino il gol. Cosa chiedergli di più?
La squadra di Ventura segna con Almiron e Ranocchia Poi resiste all’assedio veneto FILIPPO GRIMALDI
LE PAGELLE
LUCIANO 5 Discontinuo ed impreciso. Provoca il fallo da cui nasce la punizione dell'uno a zero e non chiude su Barreto. IORI 5 Frastornato. Soffre la vitalità di Donati, e alla lunga si arrende. BENTIVOGLIO 6 Sfrutta la maggiore freschezza atletica e cerca invano il gol. MARCOLINI 5 Irriconoscibile. Davvero una giornataccia. Qualche lampo, ma stavolta è davvero poca roba. PINZI 5,5 Viene sovrastato sul piano del ritmo, commette errori in serie. GRANOCHE 5 Volenteroso, ma anche sprecone. Così proprio non va.
IL MIGLIORE
8 GILLET
Attento su Granoche, dice no a Pellissier. Il finale caldissimo lo esalta e lui c'è sempre. Decisivo. A. MASIELLO 6 Concorso di colpa nell'azione del gol del Chievo. Nel complesso si dimostra attento. RANOCCHIA 7 Provvidenziale. Bravo in chiusura, segna un gol pesantissimo. Mai in affanno. BONUCCI 6,5 Un paio di ingenuità nel primo tempo, ma il bilancio è positivo. S. MASIELLO 6,5 Lavora per la squadra. L'unica macchia è un errore su Pellissier. ALVAREZ 6,5 Grande autorità. S'incunea fra le linee. Non è al massimo, ma si batte. Finisce in riserva e manca il 3-1 all'ultimo secondo. ALMIRON 7 Torna titolare dopo sei mesi e festeggia con un gol d'autore. Quando parte in velocità, fa danni. DE VEZZE 6 Deve puntellare la squadra. Compito riuscito in pieno. DONATI 6,5 Bravo, attento e continuo. Però salta sempre a braccia larghe. E in due occasioni rischia il fallo da rigore ALLEGRETTI 6,5 Spinge molto a sinistra e fa salire la squadra. LANGELLA 6,5 Forza e coraggio, aiuta a far saltare il banco. BARRETO 6,5 Giocatore prezioso sul piano dinamico, finché ha benzina.
BOGDANI 6,5 Con un gol ridà speranza alla rincorsa del Bari, ma invano.
KUTUZOV 6,5 Il solito toro, mette il piede nell'azione del raddoppio, poi serve ad Alvarez l'assist del possibile 3-1.
PELLISSIER 6,5 Si batte, senza però avere fortuna. Il portiere Gillet gli nega un gol strameritato nella ripresa.
MEGGIORINI 6,5 Coraggio e piedi buoni. Nel primo tempo cerca il gol dalla distanza. Ci riprova di testa, Sorrentino rimedia.
ALL. DI CARLO 5,5 Quando organizza la riscossa, è ormai troppo tardi. Non rinuncia a Marcolini, ma la scelta non paga.
All. VENTURA 7 Il suo Bari è più forte dell'emergenza. Capitalizza il vantaggio iniziale, poi è bravo ad azzeccare i cambi.
TERNA ARBITRALE: CANDUSSIO 5,5 Dubbi su un tocco di mano in area di Donati nel p.t. e Masiello nel s.t. BAGNOLI 6-ANGRISANI 6
SERIE B Panchina a rischio
Crisi Reggina Novellino, fiducia per due partite GUGLIELMO LONGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dFiducia a tempo, fino a martedì 27 quando si giocherà il recupero della nona giornata: il futuro di Walter Novellino alla Reggina è legato a una doppia sfida tutt’altro che banale per l’allenatore specialista in promozioni in serie A (ne ha conquistate quattro con Venezia, Napoli, Piacenza e Sampdoria). Venerdì ci sarà il Torino, quattro giorni dopo il Lecce. Cioè prima la squadra che l’ha mandato via due volte in due stagioni, poi quella che sta faticando, come le altre due retrocesse, a trovare il passo giusto per risalire subito.
La caduta Un sontuoso stato di servizio non ha evitato a Novellino un inizio tanto tribolato. Dopo la pesante sconfitta in casa con l’Ancona, la Reggina è precipitata ai confini della zona playout con un bilan-
Walter Novellino, 46 anni FOTOAGENZIA
2
I k.o. di fila della Reggina La squadra di Novellino arriva da due sconfitte consecutive: 1-0 a Modena (8ª giornata) e 3-0 in casa con l’Ancona (10ª). Zero i gol segnati.
cio sconfortante: nove punti in dieci giornate, solo due vittorie (e la prima, quella di Cesena al debutto, maturata nel finale e poco limpida), tre pareggi e ben quattro sconfitte (due consecutive, senza segnare un gol). Ma Foti intende fare uscire la Reggina dalle secche con Novellino. Che apporterà delle modifiche nella formazione specie in difesa, il vero punto debole (13 gol incassati, soltanto Grosseto, AlbinoLeffe, Ascoli e Mantova hanno fatto peggio). «Non mi nascondo, ma manca carattere», ha detto il tecnico sabato dopo la partita, un po’ stupito per la contestazione dei tifosi. E ha aggiunto: «Mi aspetto una reazione, sono convinto che usciremo da questa situazione». Le percentuali Ieri, dopo l’incontro fiume col tecnico (quasi quattro ore), Foti ha fatto una dichiarazione che lascia poco spazio all’ottimismo: «Nemmeno noi sappiamo come risolvere questa crisi e comunque le responsabilità vanno divise in parti uguali, 34 per cento io, 33 il d.s. Martino e 33 Novellino». Dati i numeri, il presidente ha poi smentito i nomi degli allenatori girati in queste ore: da Arrigoni a Colomba passando per Silvio Baldini. Si va avanti con Novellino, almeno fino al 27.
LA SITUAZIONE
L’Ancona ospita il Frosinone Derby a Brescia La classifica del campionato di serie B dopo la decima giornata: Frosinone p. 21; Cesena 18; Torino e Padova 17; Ancona* 16; Cittadella e Vicenza 15; Lecce*, Empoli* e Ascoli 14; Sassuolo, Brescia*, Grosseto e Modena 13; Triestina* 11; AlbinoLeffe, Piacenza* e Reggina* 9; Gallipoli* (-1) 8; Crotone (-2) e Mantova 7; Salernitana 2. (*una partita in meno). I quattro recuperi della nona giornata si giocheranno martedì 27, tutti con inizio alle ore 20.45. Il programma del prossimo turno (11ª giornata, si gioca sabato con inizio alle ore 15.30): Ancona-Frosinone, Brescia-AlbinoLeffe; Cesena-Grosseto, Empoli-Ascoli, Gallipoli-Lecce, Padova-Triestina, Piacenza-Modena, Salernitana-Crotone, Sassuolo-Cittadella, Torino-Reggina (venerdì, ore 20.45), Vicenza-Mantova (lunedì, ore 20.45).
taccuino TORINO
Malleolo fratturato Coppola stop 2 mesi TORINOd Colantuono dovrà fare a meno di Coppola per almeno due mesi: ad Ascoli si è procurato una frattura composta al malleolo; ieri la prima visita a Roma dal professor Mariani, oggi la seconda in cui verranno concordati i tempi dell'intervento chirurgico e la prognosi. Intanto i granata son tornati ad allenarsi: Loria ha lavorato in gruppo, Rivalta e Zanetti hanno ripreso a correre.
BRESCIA
Iachini oggi parla alla squadra BRESCIAd Il Brescia riprende gli allenamenti oggi. Iachini terrà a rapporto la squadra dopo la sconfitta di Cesena, probabilmente alla presenza del presidente Corioni.
MANTOVA
Lasciare la società? Lori ci pensa MANTOVAd Il presidente Fabrizio Lori, amareggiato per uno striscione apparso in Curva Te che criticava in modo pesante la società, ha minacciato di lasciare il Mantova e ha detto di volersi prendere qualche giorno prima di decidere.
IL POSTICIPO ORE 20.45
Tocca a Geroni Zampagna dal 1’ ALBINOLEFFE SASSUOLO ALBINOLEFFE (4-4-2) 82 LAYENI 14 GARLINI 19 BERGAMELLI 20 SERAFINI 77 PICCINNI 21 LANER 4 GERONI 74 PASSONI 5 FOGLIO 9 CELLINI 28 RUOPOLO All. MONDONICO
SASSUOLO (4-3-3) 32 BRESSAN 27 ROSSINI 6 PICCIONI 30 MINELLI 83 BIANCO 19 SALVETTI 4 MAGNANELLI 8 RICCIO 18 NOSELLI 9 ZAMPAGNA 21 QUADRINI ALL. PIOLI
PANCHINA 22 Branduani, 18 Cristiano, 85 Grossi, 58 Hetemaj, 7 Cia, 11 Ferrari, 32 Torri.
PANCHINA 17 Pomini, 20 Fusani, 28 Filkor, 23 Titone, 27 Consolini, 10 Martinetti, 91 Costa
ARBITRO Velotto di Grosseto GUARDALINEE Pugiotto-Santuari PREZZI da 15 a 80 euro TV Sky calcio 1 e HD, Dahlia Sport Inizio ore 20.45 ALBINOLEFFE Perico, Sala, Previtali e Cisse sono assenze importanti. Per la difesa non ci sono dubbi con l'innesto di Garlini e la conferma della coppia centrale. Diverse soluzioni per il centrocampo. Geroni sembrerebbe il sostituto naturale di Previtali. Squalificati Perico. Diffidati Perico. SASSUOLO A Pioli mancano ben quattro difensori: infortunati Rea e Donazzan, squalificati Polenghi e Gorzegno. Consolini, Rossini e Bianco si contendono i due posti delle fasce della difesa. In attacco, visto che Masucci è ancora infortunato, è possibile il ritorno di Zampagna dal primo minuto. Squalificati Polenghi e Gorzegno. Diffidati nessuno.
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LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
8a GIORNATA RISULTATI
CLASSIFICA
MARCATORI
CATANIA-CAGLIARI 2-1 Ricchiuti (Cat), Dessena (Cag), Martinez (Cat)
SQUADRE
CHIEVO-BARI Almiron (B), Ranocchia (B), Bogdani (C)
INTER
19
4 3 1 0 4 3 0 1 8 6 1 1 8 3 11 2 19 5 +14 2 2 1 1
17 (+2)
1
VPVV
SAMPDORIA JUVENTUS FIORENTINA PARMA GENOA PALERMO MILAN BARI CHIEVO ROMA UDINESE LAZIO NAPOLI CATANIA CAGLIARI ATALANTA BOLOGNA SIENA
17 15 15 14 13 12 12 11 11 11 11 10 10 7 7 6 6 5
4 3 1 0 4 2 1 1 8 5 2 1 9 3 4 4 13 7 +6 1 0 0 0
7 (+10)
14
4 4 4 4 4 4 4 4 3 5 5 4 4 3 4 4 4
12 (+3) 16 (-1) in B 13 (=) 12 (=) 16 (-4) in B 6 (+5) 7 (+4) 17 (-6) 13 (-3) 17 (-7) 15 (-8) 7 (=) 13 (-7) 6 (=) 9 (-4)
10 4 in B 7 10 4 in B 17 14 1 7 1 6 14 7 17 12
PVNN NNPN VVNN VPNV NPVP NNVV PNNV PNNV NNVP NNVP VVPP PNNN PVPV NNNV VVPP NNNV VNPP NPNP
LIVORNO
3
4 0 2 2 4 0 1 3 8 0 3 5 1 3 1 7 2 10 -8
in B
in B
PPNP
1-2
GENOA-INTER Cambiasso (I), Balotelli (I), Stankovic (I), Vieira (I), Maicon (I)
0-5
JUVENTUS-FIORENTINA Vargas (F), Amauri (J)
1-1
LAZIO-SAMPDORIA Pazzini (S), Matuzalem (L)
1-1
LIVORNO-PALERMO Danilevicius (L), Miccoli (P), Balzaretti (P)
1-2
MILAN-ROMA Menez (R), Ronaldinho (M) rigore, Pato (M)
2-1
NAPOLI-BOLOGNA Adailton (B), Quagliarella (N), Maggio (N)
2-1
PARMA-SIENA Bojinov (P)
1-0
UDINESE-ATALANTA 1-3 Tiribocchi (A), Lodi (U), Valdes (A), De Ascentis (A)
PROSSIMO TURNO sabato 24 ottobre: Sampdoria-Bologna, (ore 18), Inter-Catania (ore 20.45) domenica 18 ottobre, ore 15: Atalanta-Parma, Bari-Lazio, Cagliari-Genoa, Fiorentina-Napoli, Palermo-Udinese, Roma-Livorno, Siena-Juventus, Chievo-Milan (ore 20.45)
Concorso n. 85 del 18 ottobre 2009
TOTOCALCIO 1.2.X.2.1.1.2.1.X.1.1.X.X.1 MONTEPREMI 997.115,73 € LE QUOTE: ai 14 (7) 83.572 € ai 13 (247) 801 € - ai 12 (2742) 72 € - ai 9 (187) 1.039 €
TOTOGOL 3.3.2.3.3.1.4.1.1.4.1.1.2.3 MONTEPREMI 3.594.272,10 € LE QUOTE : Ai 14 nessun vincitore. Ai 13 nessun vincitore. Ai 12 nessun vincitore. Agli 11 (13) 2.711 €. Ai 10 (124) 189 € Concorso n. 86 del 20 ottobre 2009
TOTOCALCIO E TOTOGOL 1 Inter - Dinamo Kiev 2 Barcellona - Rubin Kazan 3 Debrecen - Fiorentina 4 Liverpool - Lione 5 Stoccarda - Siviglia 6 Az Alkmaar - Arsenal 7 Olympiacos - Standard Liegi 8 Chelsea - Atletico Madrid 9 Cska Mosca - Manchester Utd 10 Vfl Wolfsburg - Besiktas 11 Juventus - Maccabi Haifa 12 Bordeaux - Bayern Monaco 13 Fc Zurigo - Marsiglia 14 Real Madrid - Milan
2 La Moviola
CONCORSI
PARTITE PUNTI
IN CASA
RETI
FUORI
RIGORI
PUNTI IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2008-2009 E RETI DIFFERENZA
TOTALE
G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S.
2 3 3 2 2 2 1 1 2 3 1 3 1 0 0 1 0
2 1 0 1 2 1 2 1 0 1 2 1 2 0 2 1 2
0 0 1 1 0 1 1 2 1 1 2 0 1 3 2 2 2
4 4 4 4 4 4 4 4 5 3 3 4 4 5 4 4 4
2 1 1 2 1 1 1 2 1 0 1 0 0 2 1 0 1
1 2 2 0 1 2 3 1 2 1 2 0 2 1 1 2 0
1 1 1 2 2 1 0 1 2 2 0 4 2 2 2 2 3
8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8 8
4 4 4 4 3 3 2 3 3 3 2 3 1 2 1 1 1
3 3 2 1 3 3 5 2 2 2 4 1 4 1 3 3 2
1 1 2 3 2 2 1 3 3 3 2 4 3 5 4 4 5
5 4 4 9 8 3 4 6 6 10 4 7 5 3 1 4 2
2 0 3 10 5 5 2 6 5 7 6 3 5 7 3 6 4
7 4 5 5 3 3 4 4 9 2 3 4 3 4 5 2 5
5 5 6 6 4 3 3 2 10 5 2 11 6 3 7 4 8
12 8 9 14 11 6 8 10 15 12 7 11 8 7 6 6 7
7 5 9 16 9 8 5 8 15 12 8 14 11 10 10 10 12
T. R. T. R.
+5 +3 0 -2 +2 -2 +3 +2 0 0 -1 -3 -3 -3 -4 -4 -5
0 1 1 5 1 1 1 1 2 2 2 1 1 2 0 1 1
0 1 1 4 1 1 0 1 2 2 2 0 1 2 0 1 0
0 1 2 2 1 1 1 3 1 2 1 3 1 0 1 1 2
0 1 2 2 1 1 1 2 1 1 1 3 1 0 0 1 1
0 0 2 1
POSIZIONE STAGIONE 2008-2009
ULTIME QUATTRO GARE
U DIRETTAMENTE IN CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U DIRETTAMENTE IN EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE IN SERIE B. A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1o punti negli scontri diretti. 2o differenza reti negli scontri diretti. 3o differenza reti globale. 4o gol segnati. 5o ordine alfabetico.
Muslera-Pazzini pugno da rigore ANTONELLO CAPONE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CATANIA-CAGLIARI 2-1 Canini tocca col braccio aderente un tiro ravvicinato di Carboni: Damato non fischia rigore, ok. Al 37’ regolare Ricchiuti per l’1-0. Al 52’ Canini in scivolata: prima palla, poi Mascara. CHIEVO-BARI 1-2 Donati tocca di mano: in avvio su Luciano, al 57’ saltando con Pinzi: Candussio dice involontario e va bene. Da rigore la trattenuta di Morero a Meggiorini e un fallo di A. Masiello sui Pinzi. LAZIO-SAMPDORIA 1-1
Orsato sembra un altro arbitro rispetto a quello che sarà proposto internazionale. Davvero disastroso: prima Cagliari-Inter, ora Lazio-Samp. Brocchi entra da dietro su Cassano: giallo, e gli va bene. Al 40’ lo 0-1 di Pazzini nasce da una manata non fischiata di Cassano su Siviglia. Al 59’ secondo giallo a Padalino per intervento su Zarate. Al 73’ gratuita la punizione e il secondo giallo per Baronio che entra in anticipo su Cassano. All’88’ Muslera esce alto col pugno teso, manca il pallone e prende dritto Pazzini che si frattura il naso: rigore netto, Orsato non dà nulla.
Esce di pugno Muslera: rotto il naso di Pazzini PIERANUNZI
Un arbitro fiscale utilizzerebbe anche i cartellini. Al 90’ Diakitè travolge Ziegler: rigorissimo non dato. Braccio di Rossi su palla di Zarate: dubbi di rigore. LIVORNO-PALERMO 1-2 Davvero per poco, ma sono in fuorigioco i gol di Danilevicius e di Miccoli: beffati Brighi, Alessandroni e D’Agostino. Da rigore all’88’ un contatto Kjaer-Lucarelli.
NAPOLI-BOLOGNA 2-1 Fine primo tempo, annullato un gol a Lavezzi: sì, è fuorigioco. PARMA-SIENA 1-0 Gol-partita di poco in fuorigioco: Bojinov oltre Brandao su passaggio di Dzemaili. UDINESE-ATALANTA 1-3 Regolare il gol di Lodi, involontario un mani di Pellegrino su cross di Pepe.
Questa la classifica dei marcatori della Serie A dopo 8 turni di campionato. 9 RETI Di Natale (2) (Udinese) 6 RETI Totti (2) (Roma) 5 RETI Milito (1) (Inter); Hamsik (Napoli); Pazzini (Sampdoria) 4 RETI Pellissier (Chievo) 3 RETI Tiribocchi (Atalanta); Jeda (2) (Cagliari); Marcolini (1) (Chievo); Morimoto (Catania); Gilardino e Jovetic (1) (Fiorentina); Eto'o (1) e Stankovic (Inter); Iaquinta e Trezeguet (Juventus); Cruz (1) (Lazio); Pato (Milan); Quagliarella (Napoli); Cavani e Miccoli (1) (Palermo); De Rossi (Roma); Mannini (Sampdoria) 2 RETI Adailton e Di Vaio (1) (Bologna); Dessena (Cagliari); Martinez (Catania); Bogdani (Chievo); Crespo, Floccari (2), Kharja (2), Mesto e Zapater (Genoa); Maicon (Inter); Diego (Juventus); Zarate (1) (Lazio); Ronaldinho (Milan); Lavezzi (Napoli); Budan (Palermo); Bojinov, Galloppa e Paloschi (Parma); Padalino (Sampdoria); Calaiò e Maccarone (Siena) 1 RETE Bellini, De Ascentis e Valdes (Atalanta); Allegretti, Almiron, Alvarez, Barreto, Donati, Kutuzov, Ranocchia e Rivas (Bari); Osvaldo e Portanova (Bologna); Matri e Nenè (Cagliari); Bigianti, Mascara (1) e Ricchiuti (Catania); Pinzi (Chievo); Mutu e Vargas (Fiorentina); Biava, Criscito, Moretti e Sculli (Genoa); Balotelli, Cambiasso, Lucio, Snejider, Thiago Motta e Vieira (Inter); Amauri, Caceres, Felipe Melo e Marchisio (Juventus); Matuzalem e Rocchi (Lazio); Danilevicius e C. Lucarelli (Livorno); Seedorf (Milan); Maggio (Napoli); Balzaretti, Nocerino e Simplicio (Palermo); Amoruso (1), A. Lucarelli e Zaccardo (Parma); Brighi, Burdisso, Menez, Mexes, Riise e Taddei (Roma); Cassano, Gastaldello e Palombo (Sampdoria); Fini, Ghezzal e Reginaldo (Siena); Floro Flores, Lodi e Pepe (Udinese) RETI in questo turno 29 (1 rigore); in totale 191 (21 rigori)
SQUADRA IDEALE
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL CASO
fMartedì 1 dicembre sarà annunciato
il vincitore del premio di France Football
Ecco la lista: 5 nomination brasiliane L’annuncio sarà dato martedì 1 dicembre, la consegna del Pallone d’oro 2009 avverrà invece domenica 6 durante la trasmissione televisiva «Telefoot». Per il premio del magazine francese France Football, istituito nel 1956, saranno coinvolti 96 «giurati» di tutto il mondo. Di seguito i 30 candidati.
L’Italia sparisce dal Pallone d’oro Nessun nostro candidato, non accadeva da 24 anni: comanda la Spagna con 6, ma vincerà Messi FABIO LICARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Vince Messi E cosa ci aspettavamo, dopo scudetti vinti da una multinazionale, coppe da dimenticare e Confederations disastrosa? Che France Football selezionasse Buffon e Pirlo, lontani dagli standard abituali? Oppure Totti e Cassano, oltreconfine considerati fenomeni
locali? Dai tempi di Baggio (1993) non presentiamo un fuoriclasse paragonabile a Messi (vincitore annunciato, l’attesa è per l’1 dicembre), Cristiano Ronaldo, Kakà, Zidane, quelli che fanno sognare tifosi e giurati. E neanche Ribery, Arshavin e Iniesta nascono qui. Storicamente conta il concetto di squadra, ma un solista ogni tanto non guasterebbe. Quattro francesi... Certo, i giurati del Nobel hanno più fantasia di quelli di Parigi e certi nomi (Henry, Giggs, manca solo Bal-
lack) sembrano atti dovuti. Quattro francesi in elenco, mentre il calcio francese fa peggio di quello italiano tra Nazionale e coppe, è coincidenza che alimenta i sospetti di grandeur provinciale. Vediamo cosa proporrà la Fifa nella lista del World Player: ma troppo lontani non si va. Peccato non esista un Pallone d’oro per i tecnici: con due c.t. e mezzo al Mondiale (Lippi, Capello, Trap ai playoff) e uno nelle zone alte d’Inghilterra (Ancelotti), resta l’unica griffe che avrebbe conquistato una candidatura.
(Siviglia).
FRANCIA (4) Benzema (Lione-Real), Gourcuff (Bordeaux), Henry (Barcellona), Ribery (Bayern M.). INGHILTERRA (4) Gerrard (Liverpool), Lampard (Chelsea), Rooney (Manchester Utd), Terry (Chelsea).
COSTA D’AVORIO (2) Drogba (Chelsea), Tourè Y. (Barcellona). ARGENTINA (1) Messi (Barcellona). BOSNIA (1) Dzeko (Wolfsburg). CAMERUN (1) Eto’o (Barcellona-Inter). GALLES (1) Giggs (Manchester Utd). PORTOGALLO (1) C.Ronaldo
la vignetta di FROSINI
(Manchester Utd-Real). RUSSIA (1) Arshavin (Arsenal). SERBIA (1) Vidic (Manchester Utd).
SVEZIA (1) Ibrahimovic (Inter-Barcellona).
URUGUAY (1) Forlan (Atl.Madrid). ALBO D’ORO Le ultime edizioni - 2000 Figo (Por) 2001 Owen (Ing) 2002 Ronaldo (Bra) 2003 Nedved (R.Cec) 2004 Shevchenko (Ucr) 2005 Ronaldinho (Bra) 2006 Cannavaro (Ita) 2007 Kakà (Bra) 2008 C.Ronaldo (Por).
smart è un marchio Daimler
dCielo, s’è ristretto il calcio italiano. Scomparso, cancellato dall'Europa. Nei 30 del Pallone d'oro due brasiliani (Maicon e Julio Cesar), due fuggitivi (Kakà e Ibrahimovic) e un paio di nuovi (Eto’o e Diego). Il resto, noi cioè, zero: non succedeva dal 1985. Più che bocciatura al campionato, superato da Liga e Premier ma davanti alla Germania (vera parente prossima nella gerarchia continentale), schiaffo al movimento: in-
vecchiato, polemico, insensibile agli investimenti, salvato temporaneamente da un Mondiale e sempre in attesa del nuovo «miracolo». Un momento: sembra l’Italia del ventunesimo secolo.
SPAGNA (6) Casillas (Real), Fabregas (Arsenal), Iniesta (Barcellona), Torres (Liverpool), D.Villa (Valencia), Xavi (Barcellona). BRASILE (5) Diego (Werder B.-Juve), J.Cesar (Inter), Kakà (Milan-Real), Maicon (Inter), Luis Fabiano
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LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MONDO
fPREMIER LEAGUE / E’ un momento delicato per l’allenatore spagnolo: fiducia esaurita?
Liverpool in crisi E Benitez traballa Reds al quarto k.o. in 9 turni, Rafa nel mirino dei proprietari: «Andiamo male? Colpa del tecnico» GIANCARLO GALAVOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALLONCINO IL GOL ERA IRREGOLARE
LONDRA dRafa Benitez tra ma-
re e monti. Battuto dal gol del pallone da spiaggia a Sunderland, il tecnico del Liverpool ha una montagna da scalare. La Premier League è più indigesta che mai per il madrileno, che in 5 stagioni alla guida dei Reds non l’ha mai vinta. Vicecampione 2008-09, 4 punti dietro il Manchester United, il Liverpool sembrava deciso a puntare finalmente al titolo inglese. Ma in 9 turni ha raccattato 4 sconfitte (Tottenham, Aston Villa, Chelsea e Sunderland), il doppio del totale della stagione passata, 2. Re Rafa è nudo E’ la solita storia: in autunno cadono le foglie e cadono le speranze dei tifosi Red, che inseguono il trono d’Inghilterra dal 1990. Ormai Benitez ha speso tutto il credito della doppia sfida in finale di Champions con il Milan. Dopo Sunderland, e la beffa al pallone balneare, il re di Anfield è nudo. Il gol di Bent, che ha ingannato Reina carambolando dalla sfera rossa con lo stemma del Liverpool buttata in campo da un tifoso al seguito, doveva essere annullato. Benitez non ha cercato di coprirsi dietro la gaffe dell’arbitro: «Abbiamo perso perché abbiamo giocato male». Re Rafa è nudo, e domani sera, con il Lione ad Anfield, è già una finale. Benitez spera nel recupero di Torres e Gerrard, assenze-chiave a Sunderland, infortunati con le rispettive nazionali. Domenica i Reds ricevono il Manchester United, in un match da colpo di grazia. E i padroni americani? I due padroni americani del Liverpool hanno messo le mani avanti con la tifoseria. In particolare George Gillett, che parlando a un gruppo di supporter ha detto: «Negli ultimi 18 mesi abbiamo speso 140 milioni netti sul mercato. Se la squadra non mi-
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s GUAI REDS
V Rafa Benitez non si nasconde dietro il palloncino di Sunderland: «Abbiamo perso perché abbiamo giocato male»
SPAGNA
Rossi e Villarreal a picco Niente gol e ultimo posto MADRID (f.m.r.) Colpito e affondato. Il Villarreal perde 2-1 con lo Xerez (prima vittoria in Liga) e si fa scavalcare finendo in fondo alla classifica. Per il Sottomarino Giallo, partito con ambizioni di Champions, 3 punti in 7 giornate, nessuna vittoria, 5 gol fatti. Ieri la squadra passata in estate da Pellegrini a Valverde è andata in vantaggio con Pires facendosi rimontare dalle reti di Bermejo e Antoñito. Giuseppe Rossi, a secco da 8 gare considerando anche la nazionale, ha lasciato il posto al brasiliano Nilmar al 71’, sull’1-1.
GERMANIA
Barzagli ancora in panchina ma il Wolfsburg risale V George Gillett, uno dei padroni americani, ha detto ai tifosi: «Se la squadra va male prendetevela con l’allenatore»
MONACO DI BAVIERA (m.d.i.) La soddisfazione del Bayern per il successo di sabato col Friburgo ieri è stata un po’ attenuata. In uno dei due posticipi Toni&C. sono stati scalzati dal 5˚ posto dai campioni del Wolfsburg, che hanno battuto in casa 2-1 il Borussia Mönchengladbach. Con Barzagli ancora in panchina, un palo e una traversa di Dzeko, il Wolfsburg è passato al 46’ del primo tempo grazie a Madlung e nel recupero (47’ s.t.) ha raddoppiato con Gentner. Un minuto dopo il gol di Bradley per gli ospiti. Nell’altra gara il Borussia Dortmund ha battuto il Bochum per 2-0 (Barrios e Subotic).
FRANCIA
La gara si potrebbe ripetere (cen) Il fair play inglese è una cosa, ma il regolamento un’altra. Tradotto: se il Liverpool decidesse di far ricorso per la sconfitta sul campo del Sunderland, scaturita dalla deviazione di un palloncino sul tiro di Bent, potrebbe ottenere la ripetizione della partita. Tutto dipenderebbe da quello che l’arbitro Mike Jones ha «visto». In sostanza se ammettesse di essersi accorto della deviazione del palloncino - lanciato dagli spalti da un bambino di 11 anni, tifoso del Liverpool - allora sancirebbe l’errore tecnico e la gara dovrebbe rigiocarsi. Certo, Jones può cavarsela sostenendo di non aver visto la deviazione. In quel caso sarebbe «solo» un grave errore dell’arbitro. Perché la rete andava annullata: la regola è chiara, nessun corpo estraneo al gioco può entrare in contatto col pallone. Anche se si tratta di un altro pallone... ANSA
gliora, non potete dare la colpa a noi. Prendetevela con l’allenatore». Gillett e il socio Hicks, sempre in lite tra loro, hanno grossi guai. Hanno comprato il Liverpool indebitandolo per 300 milioni con le banche, e faticano assai per pagare le rate. Lo sceicco Faisal dell’Arabia Saudita è pronto a comprare il club, se solo i due si mettessero d’accordo. Premier livellata La valanga di petrodollari sarebbe una manna per Benitez, che ha un altro motivo per non disperare ancora: la Premier 2009-10 s’è livel-
lata verso il basso. Il Chelsea di Ancelotti ha già perso 2 volte, come Arsenal e Tottenham. Ieri anche il Manchester City (in 10 dal 65’ per l’espulsione di Zabaleta) ha segnato il passo a Wigan, con un affannoso 1-1.
IER TUTTO SULLA PR, EM EO D VI LEAGUE: ENTI, INTERVISTE, COMM E CH STATISTI
Gazzetta.it
V Steven Gerrard e Fernando Torres sono k.o. per infortuni con le nazionali: restano in dubbio per la Champions
Trio outsider: Montpellier, Monaco e Lorient ai vertici PARIGI (a.g.) Tre outsider nei primi sei posti. La frenata di Lione e Bordeaux, sabato, battuti da Sochaux (0-2) e Auxerre (1-0), mette in luce Montpellier, Monaco e Lorient. La prima, neopromossa, condivide la vetta con il Lione dopo il 2-1 al St. Etienne. Ieri il Monaco ha liquidato il Lens con una doppietta di Nené, capocannoniere, scavalcando di nuovo il Marsiglia che sabato si era imposto 3-0 a Nancy. Il Lorient resta a tre punti dal vertice dopo il poker (Mvuemba, Vahirua, Diarra e Gameiro) rifilato al Nizza (in gol con Remy).
OLANDA
Scivola il Feyenoord, il derby di Rotterdam va allo Sparta AMSTERDAM (m.v.) Tutte le grandi hanno giocato nell’anticipo di sabato: la capolista Twente, battendo l’Az Alkmaar per 3-2, rimane al comando, seguita a 2 punti dal Psv. L’Ajax inchioda il Willem II per 4-0, Suarez ancora in gol (13 reti in 10 gare). Lo Sparta vince a sorpresa il derby di Rotterdam (con 3 espulsi). 10a GIORNATA Ajax-Willem II 4-0, Twente-Az 3-2, Nac-Vitesse 4-0, Psv- Heerenveen 1-0, Venlo-Roda 1-1, Nec-Den Haag 1-1, Waalwijk-Almelo 0-1, Groningen-Utrecht 0-0, Sparta-Feyenoord 2-1. CLASSIFICA Twente 26; Psv 24; Ajax 23; Feyenoord 20; Utrecht 19; Az Alkmaar 15.
LA SITUAZIONE INGHILTERRA Aston Villa-Chelsea 2-1 Arsenal-Birmingham 3-1 Everton-Wolverhampton 1-1 Manchester United-Bolton 2-1 Portsmouth-Tottenham 1-2 Stoke City-West Ham 2-1 Sunderland-Liverpool 1-0 Blackburn-Burnley 3-2 Wigan-Manchester City 1-1 Fulham-Hull City oggi ore 21 CLASSIFICA 9ª GIORNATA Manchester United 22 punti; Chelsea 21; Tottenham 19; Arsenal 18; Manchester City, Sunderland 16; Liverpool, Aston Villa 15; Burnley, Stoke City 12; Everton 11; Blackburn, Wigan 10; Bolton, Wolverhampton 8; Birmingham, Hull City, Fulham 7; West Ham 5; Portsmouth 3. PROSSIMO TURNO (24-25 ottobre) 24/10: Wolverhampton-Aston Villa, Birmingham-Sunderland, Burnley-Wigan, Hull City-Portsmouth, Tottenham-Stoke City, Chelsea-Blackburn. 25/10: Bolton-Everton, Liverpool-Manchester United, Manchester City-Fulham, West Ham-Arsenal. GERMANIA Colonia-Mainz Eintracht-Hannover Friburgo-Bayern Norimberga-Hertha Stoccarda-Schalke 04 Werder Brema-Hoffenheim Amburgo-Bayer Leverkusen Wolfsburg-Borussia Moenc. Borussia Dortmund-Bochum
1-0 2-1 1-2 3-0 1-2 2-0 0-0 2-1 2-0
CLASSIFICA 9ª GIORNATA Bayer Leverkusen e Amburgo 21 punti; Schalke 19; Werder Brema 18; Wolfsburg 16; Bayern 15; Hoffenheim e Mainz 14; Eintracht 13; Borussia Dortmund 12; Friburgo 10; Hannover 9; Stoccarda, Colonia, Norimberga e Bochum 8; Borussia Moenc. 7; Hertha 3. PROSSIMO TURNO (23-25 ottobre) 23/10: Bayer Leverkusen-Borussia Dortmund. 24/10: Bayern-Eintracht, Hoffenheim-Norimberga, Hannover-Stoccarda, Borussia Moenc.-Colonia, Mainz-Friburgo. 25/10: Hertha-Wolfsburg, Schalke 04-Amburgo, Bochum-Werder Brema. FRANCIA Auxerre-Bordeaux Le Mans-Boulogne Lione-Sochaux Montpellier-St. Etienne Nancy-Marsiglia Valenciennes-Grenoble Lilla-Rennes Lorient-Nizza Monaco-Lens Tolosa-Psg
1-0 1-1 0-2 2-1 0-3 2-0 0-0 4-1 2-0 1-0
CLASSIFICA 9ª GIORNATA Lione e Montpellier 20 punti; Bordeaux 19; Monaco 18; Marsiglia e Lorient 17; Auxerre 14; Rennes, Psg e Valenciennes 13; Sochaux 12; Tolosa e Nancy 11; St. Etienne e Lilla 10; Boulogne 9; Le Mans, Lens e Nizza 8; Grenoble 0. PROSSIMO TURNO (24-25 ottobre) 24/10: Bordeaux-Le Mans, Boulogne-Monaco, Grenoble-Nancy, Nizza-Lione, St. Etienne-Valenciennes, Sochaux-Lorient, Rennes-Montpellier. 25/10: Auxerre-Lilla, Lens-Tolosa, Marsiglia-Psg. SPAGNA Deportivo La Coruna-Siviglia Real Madrid-Valladolid Valencia-Barcellona Saragozza-Racing Santander Xerez-Villarreal Espanyol-Tenerife Malaga-Almeria Maiorca-Getafe Athletic Bilbao-Sporting Gijon Osasuna-Atletico Madrid
1-0 4-2 0-0 2-2 2-1 2-1 1-2 3-1 1-2 3-0
CLASSIFICA 7ª GIORNATA Barcellona 19 punti; Real Madrid 18; Siviglia e Deportivo La Coruna 15; Maiorca 13; Valencia 12; Sporting Gijon e Espanyol 11; Osasuna e Athletic Bilbao 10; Almeria e Getafe 9; Saragozza 8; Atletico Madrid, Racing Santander e Tenerife 6; Valladolid e Xerez 5; Malaga 4, Villarreal 3. PROSSIMO TURNO (24-25 ottobre) 24/10: Atletico Madrid-Maiorca, Sporting Gijon-Real Madrid, Siviglia-Espanyol. 25/10: Villarreal-Malaga, Tenerife-Xerez, Valladolid-Deportivo La Coruna, Getafe-Athletic Bilbao, Racing Santander-Osasuna, Almeria-Valencia, Barcellona-Saragozza.
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LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMA DIVISIONE GIRONE A Novara, quattro gol in 19’ Il Lumezzane è furibondo LUMEZZANE NOVARA
1 4
SERGIO CASSAMALI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GIUDIZIO++++ MARCATORI Marconi (L) al 37' p.t.; Rigoni (N) al 18', Bertani (N) al 19', Gonzalez (N) al 30', Motta (N) su rigore al 37' s.t. LUMEZZANE (4-4-2) Gazzoli 6,5; Zanardini 6,5, Bonatti 5,5, Emerson 5,5, Nicola 6,5; Pintori 6 (dal 22' s.t. Lauria 6), Cinelli 6,5, Ciasca 6,5, Scaglia 7; Pesenti 5 (dal 1' s.t. Checcucci 5,5), Marconi 6,5 (dal 33' s.t. Galabinov 6). (Trini, Formiconi, Grippo, Bradaschia). All. Menichini 6. NOVARA (4-3-1-2) Ujkani 5,5; Gheller 6,5, Lisuzzo 7, Centurioni 6,5, Tombesi 6; Shala 6 (3' s.t. Gonzalez 7,5), Morandi 7, Porcari 6 (37' s.t. Bigeschi s.v.); Rigoni 7; Motta 6,5, Bertani 6 (37' s.t. Rubino s.v.). (Fontana, Coubronne, Cossentino, Evola). All. Tesser 7. ARBITRO Donati di Ravenna 4. NOTE paganti 286, abbonati 334, incasso di 4.716 euro. Espulsi Bonatti al 45' p.t. e Gazzoli al 37' s.t.; ammoniti Morandi, Cinelli e Tombesi. Angoli 2-3.
LUMEZZANE (Bs) dVince, anzi dilaga in rimonta il Novara che segna 4 gol in 19 minuti, schiuma rabbia il Lumezzane che se la prende con l’arbitro per il rigore concesso ai piemontesi
Arezzo-Paganese
Perugia-Pergocrema
2-0
(e fallito due volte da Bertani) allo scadere del primo tempo, ma soprattutto per l’espulsione conseguente di Bonatti (chiara occasione da gol?) che lascia i rossoblù in dieci per tutto il secondo tempo. «Una schifezza!» ha dichiarato nell’animato fine
GIRONE A SQUADRE PT G V N P RF RS CREMONESE 22 9 7 1 1 18 7 NOVARA 21 9 6 3 0 15 5 AREZZO 18 9 6 0 3 12 8 VARESE 17 9 5 2 2 15 9 PERUGIA (-1) 17 9 6 0 3 8 7 LUMEZZANE 14 9 4 2 3 13 15 LECCO 13 9 4 1 4 13 11 PERGOCREMA 12 9 3 3 3 10 10 FOLIGNO 11 9 3 2 4 15 15 MONZA 11 9 3 2 4 8 9 ALESSANDRIA 11 9 3 2 4 10 12 BENEVENTO 11 9 3 2 4 9 11 FIGLINE (-1) 9 9 3 1 5 7 8 VIAREGGIO 9 9 2 3 4 5 9 PRO PATRIA 8 9 2 2 5 7 10 SORRENTO 8 9 2 2 5 10 14 COMO 7 9 1 4 4 3 8 PAGANESE 4 9 0 4 5 6 16 MARCATORI: 7 RETI Chianese (1, Arezzo). 6 RETI Le Noci (3, Pergocrema); Ebagua (Varese). 5 RETI Motta (2, Novara). 4 RETI Musetti (Cremonese); Cavagna (Foligno); Iacopino (2, Monza).
1-0
RISULTATI AREZZO-PAGANESE CREMONESE-BENEVENTO LECCO-ALESSANDRIA LUMEZZANE-NOVARA PERUGIA-PERGOCREMA PRO PATRIA-COMO SORRENTO-MONZA VARESE-FIGLINE VIAREGGIO-FOLIGNO
2-0 1-0 3-1 1-4 1-0 1-0 1-2 1-0 0-2
PROSSIMO TURNO domenica 25 ottobre, ore 14.30 ALESSANDRIA-VIAREGGIO COMO-AREZZO FIGLINE-LECCO FOLIGNO-SORRENTO MONZA-CREMONESE (lunedì 26, 20.45) NOVARA-PERUGIA PAGANESE-LUMEZZANE PERGOCREMA-BENEVENTO PRO PATRIA-VARESE
Varese-Figline
1-0
29 R
9a GIORNATA Coda, il solito blitz E la Cremonese mantiene la vetta
partita il portiere capitano Gazzoli, espulso anche lui a 8’ dal termine. Il rosso indigesto Dopo occasioni da ambo le parti il Lumezzane sblocca il risultato al 37' con un bel colpo di testa di Marconi su assist di Scaglia. Al 45', però, rigore per il Novara per trattenuta di Bonatti su Motta e cartellino rosso per il difensore bresciano: dal dischetto Gazzoli para su Bertani, Porcari ribadisce in rete ma l'arbitro fa ripetere e Gazzoli neutralizza nuovamente il tiro di Bertani. Tra il 18' e il 19' della ripresa il Novara ribalta il risultato con Rigoni e Bertani e poi fa tris e poker con Gonzalez e Motta su un altro rigore (fallo di Gazzoli). Il Lumezzane finisce in nove e protesta in modo vibrato (espulso anche il dirigente Gambari), sentendosi fortemente penalizzato. Lecco-Alessandria
3-1
CREMONESE BENEVENTO
1 0
GIUDIZIO+++ MARCATORE Coda al 49’ s.t. CREMONESE (4-4-2) Paoloni 6; A. Bianchi 6,5, Viali 6,5, Cremonesi 7, Rossi 7; Gori 5,5 (dal 38' s.t. Pradolin s.v.), Fietta 6,5, Zanchetta 5,5 (dal 37' s.t. Tacchinardi s.v.), Nizzetto 6,5; Musetti 6 (dal 20' s.t. Coda 7), Guidetti 6,5. (G. Bianchi, Galuppo, Sales, Burrai). All. Venturato 6,5.
Cristian Bertani, 28 anni, un rigore sbagliato e un gol nel 4-1 per il Novara BOZZANI
BENEVENTO (4-4-2) Gori 6; Pedrelli 6, Cattaneo 5,5, Landaida 5,5, Palermo 6,5; Ciarcià 5,5 (dal 18' s.t. La Camera 5), Carcione 5,5 (dal 23' s.t. Cejas 7), De Liguori 7,5, D'Anna 6 (dal 41' s.t. Colombini s.v.); Castaldo 6,5, Clemente 6. (Corradino, Ignoffo, Germinale, Evacuo). All. Acori 6,5.
0
Sconfitte del Novara E’ l’unica imbattuta Il Novara è l’unica squadra del girone A a non aver subito sconfitte (nel B ci sono Pescara e Verona): il bilancio è di 6 vittorie e 3 pareggi
ARBITRO Palazzino di Ciampino 6.
Sorrento-Monza
Viareggio-Foligno
1-2
NOTE paganti 2.169, abbonati 2.381, incasso di 29.932 euro. Ammoniti Fietta e Palermo. Angoli 4-2.
0-2
GIORGIO BARBIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CREMONA dIl solito Coda (tre gol partendo sempre dalla panchina) regala la vittoria alla Cremonese (che resta al comando) a pochi secondi dalla fine. E per il Benevento la sconfitta suona come una beffa. Acori aveva capito che quella punizione dalla trequarti poteva essere fatale e dalla panchina si era sgolato per far tenere la difesa in posizione. Invece la palla calciata da Nizzetto è stata allungata di testa da Cremonesi verso l'area piccola: la difesa si è aperta e Coda da due passi ha segnato con un tiro dal basso verso l'alto. La gara era stata combattuta: più occasioni per la Cremonese, ma Benevento veloce nell’impostare il gioco a centrocampo, con un De Liguori ovunque. Ma a essere decisivo è stato Coda.
Pro Patria-Como
1-0
Chianese fa gol e assist L’Arezzo ha il passo giusto
Bondi&Benassi: Perugia ok Pergocrema sfortunato
Momentè spinge il Varese Chiesa: amara la gara 500
Ciano fa volare il Lecco Alessandria, difesa fragile
Monza, micidiale uno-due Sorrento k.o. e contestato
Il Foligno ritrova il sorriso Ripresa fatale al Viareggio
Melara rialza la Pro Patria Il Como esonera Di Chiara
MARCATORI Chianese al 33' p.t.; Togni al 4' s.t. AREZZO (4-3-1-2) Mazzoni 6; Music 6,5, Terra 6,5, Pecorari 6, Sereni 6,5; Togni 6,5, Venitucci 6 (dal 27' s.t. Donati s.v.), De Oliveira 6,5; Erpen 6 (dal 16' s.t. Miglietta 6); Chianese 7 (dal 37' s.t. Maniero s.v.), Essabr 5,5. (Giusti, Bazzoffia, Figliomeni, Visone). All. Semplici 6,5. PAGANESE (3-5-2) Melillo 6; Panini 6, Bacis 5, Castaldo 5,5; Grimaldi 5,5, Cucciniello 5,5 (dal 26' s.t Memushaj s.v.), Marzocchi 6, Monticciolo 5,5 (dal 7' s.t. Zarineh 5), Esposito 5,5; Ibekwe 6, Rana 6,5 (dal 16' s.t. Tortori 5). (Saraò, Sciannamè, Gambi, Maisto). All. Pensabene 5. ARBITRO Del Giovane di Albano 6. NOTE paganti 770, abbonati 1.197, incasso di 18.842 euro. Ammonito Cucciniello. Angoli 3-4. GIUDIZIO+++
MARCATORE Bondi al 33' p.t. PERUGIA (4-4-2) Benassi 8; Zoppetti 6, Accursi 6, Raimondi 6, Bonomi 6 (dal 38' s.t. Lacrimini s.v.); Stamilla 6 (dal 27' s.t. Cazzola 6), Menassi 6, Perra 6, Bondi 7; Martini 6, Paponi 5,5 (dal 1' s.t. Ercolano 6). (De Marco, Pagani, Gatti, Del Core). All. Pagliari 6. PERGOCREMA (4-3-3) Colombi 6; Ghidotti 6, Rossi 6 (dal 36' p.t. Bonfanti 6), Di Bella 6, Federici 6; Guerci 6 (dall'11' s.t. Storm 7), Cazzola 6, Uliano 6 (dal 27' s.t. Brambilla 6); Le Noci 6,5, Degano 6,5, Florean 6,5. (Manzoni, Marconi, Galli, Crocetti). All. Rastelli 6,5. ARBITRO Bietolini di Firenze 6. NOTE paganti 1.071, abbonati 2.062, incasso di 24.604 euro. Espulso il tecnico Pagliari al 47' s.t.; amm. Le Noci, Guerci, Perra, Bonfanti e Lacrimini. Angoli 5-4.
MARCATORE Momentè al 41' s.t. VARESE (4-4-2) Moreau 6,5; Pisano 6,5, Bernardini 6,5, Camisa 7, Armenise 6,5; Tripoli 6 (dal 7' s.t. Del Sante 6), Gambadori 6,5, Buzzegoli 6 (dal 16' s.t. Osuji 6,5), Zecchin 6 (dal 37' s.t. Momentè 7); Ebagua 7, Carrozza 6,5. (Grandclement, Dos Santos, Radi, Gianola). All. Sannino 7. FIGLINE (3-5-2) Pardini 6,5; Peruzzi 6,5, Bettini 6, Ghinassi 6; Mugnaini 6 (dal 43' s.t. Cosentini s.v.), Redomi 6, Campolattano 6,5, Guerri 6, Pasquini 6; Fioretti 6 (dal 31' s.t. D'Antoni 6), Chiesa 6,5 (dal 23' s.t. Frediani 6). (Novembre, Duravia, Nazzani, Del Vivo). All. Torricelli 6. ARBITRO Merlino di Udine 6. NOTE paganti 560, abbonati 879, incasso di 9.690,74 euro. Ammoniti Mugnaini, Pardini, Ghinassi e Campolattano. Angoli 5-4. GIUDIZIO++
MARCATORI Ciano (L) al 14', Corrent (L) al 32' p.t.; Rodriguez (A) al 7', Ciano (L) all'11’ s.t. LECCO (4-4-2) Pansera 6; Bartolucci 6, Mateo 6, Villagatti 7 (dal 34' s.t. Galeotti s.v.), Guglieri 6; Cortese 5,5 (dal 29' s.t. Buda 6), Calzi 6,5, Corrent 7 (dal 33' p.t. Arrigoni 6,5), Antonioni 6; Sau 6, Ciano 7. (Orlandi, Santoni, Giannone, Parodi). All. Magoni 6,5. ALESSANDRIA (4-3-1-2) Cicutti 5; Ciancio 6 (dal 23' s.t. Volpara 5,5), Sottil 5, Cammaroto 5,5, Ghosheh 5,5; Longhi 6, Briano 5 (dal 1' s.t. Motta 6), Buglio 4,5; Rodriguez 7; Rosso 5,5, Fantini 5,5 (dal 31' s.t. Schettino 5,5). (Lorenzon, Pucino, Signorini, Bolla). All. Foschi 5. ARBITRO Intagliata di Siracusa 6,5. NOTE paganti 914, abbonati 1.196, incasso di 13.032 euro. Espulso Buglio all’8' s.t.; ammoniti Buglio, Calzi, Sottil e Rosso. Angoli 3-1. GIUDIZIO+++
MARCATORI Campinoti (M) al 14', Iacopino (M) su rigore al 32' p.t.; Lo Monaco (S) al 42' s.t. SORRENTO (3-5-2) Marconato 5; Di Nunzio 6,5, Fernandez 6, Lo Monaco 6; Vanin 5 (dal 1' s.t. A. Esposito 5), Arcidiacono 5, Nicodemo 6, Fialdini 5, Angeli 5,5 (dal 13' s.t. Silvestri 6); Pignalosa 5,5 (dal 34' s.t. Saraniti s.v.), Paulinho 5. (Delfino, De Giosa, Gambuzza, Greco). All. Simonelli 5. MONZA (4-2-3-1) Westerveld 6; Tuia 6,5 (dal 27' s.t. Anghileri 6), Cudini 6, Fiuzzi 6,5 (dal 34' s.t. C. Seedorf s.v.), Barjie 6; Eramo 6, Zebi 6; Campinoti 6, Iacopino 6,5, Dimas 5,5 (dal 17' s.t. D. Esposito 6); Samb 5,5. (Rossi Chauvenet, Prato, Ravasi, Mosca). All. Cevoli 6. ARBITRO Soricaro di Barletta 6. NOTE paganti 229, abbonati 308, incasso di 4.588,17 euro. Amm. Di Nunzio, Fernandez, Dimas, Fialdini, Silvestri e Fiuzzi. Angoli 6-5. GIUDIZIO++
MARCATORI Calderini al 6’, Sciaudone al 48’ s.t. VIAREGGIO (4-3-1-2) Ravaglia 6; Carnesalini 6,5 (dal 40’ s.t. Panariello s.v.), Fiale 6, Benassi 6,5, Barsotti 6; Pizza 6, Reccolani 6, Brini Ferri 5,5 (dall’11’ s.t. Costantino 6); Cristiani 6 (dal 35’ s.t. Taormina s.v.); Ferrari 6, Marolda 6. (Babbini, Briotti, Castaldo, Davini). All. Rossi 6. FOLIGNO (4-3-3) Tomassini 6; Pencelli 6, Guastalvino 6,5, Gregori 6,5, Lispi 5,5; Castellazzi 6,5, Borgese 6, Gallozzi 6 (dal 25’ s.t. Sciaudone 6,5); Calderini 7 (dall’11’ s.t. Giacomelli 6,5), Turchi 6,5 (dal 33’ s.t. Virdis s.v.), Cavagna 6,5. (Riommi, Calzolaio, Nori, Da Dalt). All. Fusi 6,5. ARBITRO Pizzi di Saronno 6. NOTE paganti 312, abbonati 560, incasso di 6.840 euro. Ammoniti Barsotti, Borgese, Gualstalvino e Calderini. Angoli 14-3. GIUDIZIO+++
MARCATORE Melara al 31' s.t. PRO PATRIA (4-4-2) Caglioni 6; Aquilanti 6, Pivotto 6,5, Rinaldi 6,5, Barbagli 6; Melara 6,5, Cristiano 6, Lombardi 6,5, Pacilli 6 (dal 36' s.t. Masiero s.v.); Serafini 5,5 (dal 1' s.t. Paponetti 5,5), Ripa 6 (dal 19' s.t. Urbano 6). (Giambruno, Som, Sarno, Passiglia). All. Cosco 6. COMO (4-4-2) Malatesta 6; Maggioni 6, O. Brevi 6, Preite 6, Franco 5,5; Terraneo 5,5 (dal 21' s.t. Bretti 5,5), E. Brevi 6, Salvi 6, Bruno 6 (dal 42' s.t. Riva s.v.); Guazzo 5,5, Cozzolino 6. (Zappino, Mbida, Porro, Adorati, Rudi). All. Fantoni 6 (Di Chiara squalificato). ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6. NOTE paganti 489, abbonati 1.045, incasso di circa 12.000 euro. Espulso Rinaldi dopo il fischio finale; ammoniti E. Brevi, Cristiano, Melara e Masiero. Angoli 3-4. GIUDIZIO+++
LECCO dIl Lecco sfrutta gli errori difensivi dell’Alessandria e conquista la sua seconda vittoria interna di fila con una condotta di gara accorta ed equilibrata. Evidente il buco al 14' su cross da sinistra di Antonioni che consente a Ciano di segnare da due passi. Alessandria che non si rialza e Corrent (subito dopo esce per infortunio) ne approfitta per spegnerle la luce al 32' con un tiro dal limite imparabile. Nella ripresa Rodriguez riapre la partita, ma Buglio un minuto dopo si fa espellere per doppia ammonizione e Ciano su corta respinta di Cicutti punisce definitivamente l'Alessandria.
SORRENTO (Na) dUna svista di Marconato ed un rigore causato da un fallo di mani di Fialdini spianano la strada alla vittoria del Monza contro un Sorrento alterno e contestato dai tifosi, che hanno esposto gli striscioni sotto sopra. Brianzoli avanti dopo 14 minuti con la rasoiata di Campinoti. Al 32' Fialdini tocca il pallone con la mano destra appena entro l'area e Iacopino raddoppia dal dischetto. Nella ripresa Simonelli rivede l'assetto tattico ed inserisce subito Antonio Esposito, poi Silvestri per Angeli, ma è tardivo il colpo di testa di Lo Monaco (42') per riequilibrare la partita.
VIAREGGIO (Lu) dCinico e spietato, il Foligno ritrova la vittoria dopo cinque turni di astinenza, castigando alla distanza il Viareggio ancora alle prese con la poca efficacia in fase offensiva. Il Foligno — solo un tiro pericoloso nel primo tempo con Cavagna al 41’ — piazza il colpo vincente in avvio di ripresa: Turchi si porta a spasso mezza difesa e serve un pallone d’oro per Calderini che con un delizioso pallonetto supera Ravaglia. Il Viareggio si getta all’attacco con grande coraggio. Al 31’ Benassi sfiora il palo con una conclusione da fuori. In pieno recupero, il gol del 2-0 firmato da Sciaudone con una splendida conclusione da circa 25 metri.
BUSTO ARSIZIO (Va) dLa cura Cosco fa bene alla Pro Patria che torna a vincere dopo 6 turni. Cade il Como, che esonera il tecnico Di Chiara: in arrivo Notaristefano, favorito su Carboni. Così le migliori occasioni da gol sono capitate alla Pro Patria che ha impegnato Malatesta in due difficili deviazioni, al 10' e al 14', su un tiro cross di Pacilli e su colpo di testa di Ripa. Nella ripresa l'ingresso dell'argentino Urbano dà più vivacità all'attacco della Pro che segna il gol partita al 31' con Melara che conclude una combinazione Urbano-Cristiano (Malatesta incerto). Al fischio finale parapiglia con Ezio Brevi e Rinaldi protagonisti: espulso il bustocco.
Marcello Villani
Antonino Siniscalchi
Giovanni Lorenzini
AREZZO dTerzo posto in solitaria e continuità di risultati grazie anche e soprattutto al bomber Vincenzo Chianese, che non si accontenta del settimo sigillo stagionale ma confeziona anche un assist perfetto a Togni per il 2-0. L'Arezzo fa la gara ma gli spazi sono stretti. A 33' De Oliveira dal fondo fa partire un cross rasoterra sul quale si avventa Chianese ed insacca, anticipando tutti. La Paganese ha un sussulto d'orgoglio ed è pericolosa con Rana. Nella ripresa arriva la rete che chiude l'incontro con Togni bravo ad inserirsi e raccogliere il passaggio filtrante ed insaccare con precisione.
GIUDIZIO++++ PERUGIA dIl Perugia non ruba, però il Pergocrema ha buoni motivi per rimpiangere i sei gol sfiorati e per sostenere che Benassi (strepitoso in alcune circostanze) ha salvato il successo degli umbri. Anche la rete del Perugia è un po' benedetta dal destino: la punizione di Bondi (33' del primo tempo) rimbalza su una zolla e tradisce il tuffo di Colombi. Era il primo tiro dei perugini che ci hanno riprovato solo al 6' della ripresa. Il primo attore Benassi ha detto «no» a Florean, Degano (3 volte), Storm e Riccardo Cazzola, il cui colpo di testa (38' s.t.) è stato respinto dal portiere con un volo strabiliante.
VARESE dPer ottenere la quinta vittoria casalinga il Varese deve aspettare il 41' della ripresa, quando Momentè, appena gettato nella mischia, spezza l’equilibrio con un preciso colpo di testa. La gara è poco spettacolare e nella frazione iniziale è il Figline ad apparire più lucido. Ospiti trascinati da Chiesa, alla cinquecentesima partita in un campionato professionistico, ma l'occasione più ghiotta viene confezionata da Campolattano, il cui bolide è respinto da Moreau (43'). Nel secondo tempo Sannino schiera ben quattro attaccanti e l'uomo decisivo diventa Momentè che, dopo la sponda di Pisano, fissa il risultato con una provvidenziale inzuccata.
Gianfranco Ricci
Stefano Brandini Dini
Filippo Brusa
SECONDA DIVISIONE
f Il Catanzaro come un treno: la sesta vittoria di fila vale il sorpasso sul Gela e il primato
dSorpasso nel girone C: il Catanzaro balza in testa con la sesta vittoria di fila, l’ottava del campionato (è la squadra che ha fatto più punti tra i professionisti); il Gela bloccato a Cassino ora insegue a una lunghezza. Tengono, invece, ma non brillano le altre due capolista: l’Alghero (A) ottiene un pari sul campo della Pro Vercelli ma subisce 4 espulsioni (tre giocatori più il tecnico); nel B la Lucchese è bloccata sull’1-1 dalla Pro Vasto.
PT 18 16 16 15 15 14 14 13 12 11 11 10 10 10 10 8 7 2
TUTTI I TABELLINI LI TROVATE A PAGINA 31
&
GIRONE A SQUADRE ALGHERO MEZZOCORONA CARPENEDOLO RODENGO (-1) PAVIA SAMBONIFACESE FERALPI SALÒ SPEZIA ALTO ADIGE OLBIA PRO VERCELLI LEGNANO (-1) VALENZANA CROCIATI NOCETO CANAVESE VILLACIDRESE PRO BELVEDERE PRO SESTO (-1)
G 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9
V 5 5 5 4 4 3 3 3 3 2 3 3 2 2 2 2 1 1
N 3 1 1 4 3 5 5 4 3 5 2 2 4 4 4 2 4 0
P RF RS 1 14 6 3 15 8 3 15 10 1 11 6 2 8 5 1 14 9 1 8 4 2 14 10 3 9 8 2 7 7 4 8 13 4 10 12 3 7 9 3 11 14 3 8 13 5 8 15 4 5 12 8 6 17
MARCATORI: 7 RETI Pietribiasi (Sambonifacese). 6 RETI G. Lorenzini (1, Carpenedolo); Panizza (1, Mezzocorona). 5 RETI Lazzaro (1, Spezia). 4 RETI Cocco (1, Alghero); Scavone (1, Alto Adige); Germani (Carpenedolo); Pietranera (Crociati); Bisso (Legnano); Carbone (2, Pavia); Moro (Spezia).
RISULTATI CARPENEDOLO-ALTO ADIGE FERALPI SALÒ-CROCIATI NOCETO LEGNANO-PAVIA MEZZOCORONA-SPEZIA OLBIA-CANAVESE PRO VERCELLI-ALGHERO RODENGO-VALENZANA SAMBONIFACESE-PRO SESTO VILLACIDRESE-PRO BELVEDERE
1-0 0-0 1-0 3-1 0-1 0-0 1-0 3-1 0-0
PROSSIMO TURNO domenica 25 ottobre, ore 14.30 ALGHERO-LEGNANO ALTO ADIGE-MEZZOCORONA CANAVESE-VILLACIDRESE CROCIATI NOCETO-OLBIA PAVIA-PRO BELVEDERE PRO SESTO-CARPENEDOLO PRO VERCELLI-FERALPI SALÒ SPEZIA-RODENGO VALENZANA-SAMBONIFACESE
GIRONE B SQUADRE LUCCHESE PRATO SAN MARINO CELANO GUBBIO SACILESE BELLARIA CARRARESE GIACOMENSE SANGIOVANNESE FANO BASSANO NOCERINA ITALA SAN MARCO SANGIUSTESE COLLIGIANA (-1) POGGIBONSI PRO VASTO
PT 20 16 16 12 12 12 12 12 11 11 10 10 10 10 10 9 9 7
G 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9
V 6 4 4 3 3 2 3 3 2 2 2 2 2 2 3 2 2 1
N 2 4 4 3 3 6 3 3 5 5 4 4 4 4 1 4 3 4
P RF RS 1 14 13 1 16 9 1 17 12 3 10 8 3 9 7 1 6 5 3 9 11 3 9 12 2 11 10 2 8 11 3 6 4 3 12 11 3 12 11 3 9 9 5 7 10 3 6 7 4 5 9 4 8 15
MARCATORI: 9 RETI Cesca (San Marino). 7 RETI Nicolini (Giacomense). 6 RETI Biggi (1, Lucchese). 5 RETI Guariniello (1, Bassano); Zubin (2, Itala San Marco); Palumbo (Nocerina). 4 RETI Marasco (Celano); Marotta (1, Gubbio); Cavallaro (Nocerina); Basilico (Prato).
RISULTATI COLLIGIANA-BELLARIA GIACOMENSE-CELANO GUBBIO-NOCERINA ITALA SAN MARCO-BASSANO POGGIBONSI-FANO PRATO-SACILESE PRO VASTO-LUCCHESE SAN MARINO-SANGIUSTESE SANGIOVANNESE-CARRARESE
0-1 1-1 2-0 1-1 0-2 1-1 1-1 2-1 1-1
PROSSIMO TURNO domenica 25 ottobre, ore 14.30 BASSANO-NOCERINA BELLARIA-SAN MARINO CARRARESE-ITALA SAN MARCO CELANO-SANGIOVANNESE FANO-PRATO LUCCHESE-COLLIGIANA PRO VASTO-POGGIBONSI SACILESE-GUBBIO SANGIUSTESE-GIACOMENSE
GIRONE C SQUADRE CATANZARO (-3) GELA CISCO ROMA BRINDISI JUVE STABIA CASSINO MELFI SIRACUSA SCAFATESE MONOPOLI NORMANNA BARLETTA (-1) MANFREDONIA IGEA (-1) VICO EQUENSE VIBONESE (-1) NOICATTARO ISOLA LIRI
PT 22 21 18 16 15 15 14 14 13 12 11 8 8 6 5 3 3 2
G 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 8 8 9 9 9 9 9
V 8 6 5 4 4 4 4 4 3 3 2 2 2 1 0 0 0 0
N 1 3 3 4 3 3 2 2 4 3 5 3 2 4 5 4 3 2
P RF RS 0 22 7 0 14 2 1 14 4 1 13 9 2 19 12 2 13 10 3 16 12 3 9 9 2 11 11 3 12 12 2 10 11 3 7 10 4 8 14 4 5 14 4 3 7 5 3 9 6 7 18 7 1 16
MARCATORI: 9 RETI Ciofani (3, Cisco Roma). 8 RETI Chiaria (Melfi). 7 RETI Mosciaro (1, Catanzaro). 6 RETI Vicentin (Juve Stabia). 5 RETI Arcamone (1, Melfi); Lacarra (Monopoli).
Aldo Restelli
9 a GIORNATA RISULTATI BRINDISI-NORMANNA CASSINO-GELA CATANZARO-BARLETTA CISCO ROMA-MANFREDONIA MELFI-IGEA NOICATTARO-JUVE STABIA SCAFATESE-MONOPOLI SIRACUSA-VICO EQUENSE VIBONESE-ISOLA LIRI
2-1 0-0 2-0 1-0 1-0 1-1 3-3 1-0 0-0
PROSSIMO TURNO domenica 25 ottobre, ore 14.30 BARLETTA-NOICATTARO GELA-MELFI IGEA-CASSINO ISOLA LIRI-CATANZARO JUVE STABIA-BRINDISI MANFREDONIA-VIBONESE MONOPOLI-SIRACUSA NORMANNA-CISCO ROMA VICO EQUENSE-SCAFATESE
30 R
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMA DIVISIONE GIRONE B Bonanni stende il Ravenna Il Pescara sale al comando PESCARA RAVENNA
2 1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Ganci (P) al 23', Anzalone (R) al 43' p.t.; Bonanni (P) su rigore al 12' s.t. PESCARA (4-4-2) Pinna 6; Zanon 6,5, Mengoni 6, Olivi 6,5, Vitale 6,5; Gessa 6,5 (dal 29' s.t. Zappacosta s.v.), Coletti 6,5, Dettori 6,5, Bonanni 6,5; Ganci 7 (dal 25' s.t. Verratti 6), Sansovini 6,5 (dal 42' s.t. Artistico s.v.). (Bartoletti, Romito, Tognozzi, Carboni). All. Cuccureddu 7. RAVENNA (4-3-3) Anania 7; Ferrario 6, Ciuffetelli 5, Anzalone 6,5, Fasano 5,5; Rossetti 5,5, Sciaccaluga 6, Fonjock 5 (dal 19' s.t. Cavagna 5); Packer 5 (dal 26' s.t. Scappini 5), Piovaccari 6, Toledo 6 (dal 38' s.t. Gerbino Polo s.v.). (Rossi, Basso, Squillace, Riberto). All. Esposito 5,5. ARBITRO Colasanti di Siena 6. NOTE paganti 1.921, abbonati 5.591, incasso di 42.343 euro. Ammoniti Anzalone, Zappacosta e Zanon. Angoli 8-1.
Andria-Portogruaro
1-0
ORLANDO D’ANGELO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PESCARA dIl Pescara vince la quinta partita all’Adriatico e per la prima volta in stagione s’accomoda in vetta con Portogruaro e Verona. Di Ganci e Bonanni le firme del-
la vittoria. Al Ravenna non basta il gol del pari di Anzalone e una discreta tenuta del campo per quasi un’ora. Cuccureddu cambia qualche pedina (Zanon e Coletti titolari) dopo il pari di una settimana fa e il Pescara ritrova energia e concretezza.
GIRONE B SQUADRE PT G V N P RF RS VERONA 19 9 5 4 0 12 2 PORTOGRUARO 19 9 6 1 2 14 8 PESCARA 19 9 5 4 0 14 8 TERNANA 15 9 5 0 4 12 9 TARANTO 13 9 3 4 2 7 5 RIMINI 13 9 4 1 4 10 11 REGGIANA 12 9 3 3 3 12 10 PESCINA 12 9 3 3 3 8 6 RAVENNA 12 9 3 3 3 10 9 CAVESE 11 9 2 5 2 6 6 GIULIANOVA 11 9 2 5 2 9 10 LANCIANO 11 9 2 5 2 7 10 COSENZA 10 8 2 4 2 10 9 SPAL 9 9 1 6 2 9 10 MARCIANISE 7 9 2 1 6 8 13 ANDRIA 7 9 2 1 6 5 11 FOGGIA 7 9 1 4 4 5 14 POTENZA 5 8 1 2 5 5 12 MARCATORI: 5 RETI Selva (Verona). 4 RETI Marchi (Portogruaro). 3 RETI Scotto (Cosenza); Tedesco (Marcianise); Olivi (Pescara); Altinier e Bocalon (Portogruaro); Stefani (1) e Temelin (Reggiana); Frara (Rimini); Corona (1, Taranto).
Cavese-Ternana
1-0
RISULTATI ANDRIA-PORTOGRUARO 1-0 CAVESE-TERNANA 1-0 FOGGIA-TARANTO 0-0 GIULIANOVA-SPAL 1-1 PESCARA-RAVENNA 2-1 PESCINA-LANCIANO 1-1 POTENZA-COSENZA stasera REGGIANA-VERONA 0-0 RIMINI-MARCIANISE 2-0 PROSSIMO TURNO domenica 25 ottobre, ore 14.30 COSENZA-MARCIANISE LANCIANO-ANDRIA PORTOGRUARO-CAVESE RAVENNA-GIULIANOVA REGGIANA-FOGGIA SPAL-PESCARA TARANTO-POTENZA TERNANA-RIMINI VERONA-PESCINA (lunedì 26, 20.30)
Rimini-Marcianise
9a GIORNATA Il Verona è in cima Con la Reggiana basta il pareggio
La partenza è buona: alla prima occasione, Dettori lancia Ganci che aspetta l’uscita di Anania e fa 1-0. Il Ravenna, però, punge, soprattutto quando il Pescara si distrae. Al 42’ Anzalone, salito dalle retrovie, riceve il cross di Ferrario (errore di Vitale) e con la difesa di casa mal posizionata, il difensore ospite trova solo la respinta oltre la linea di Pinna: è 1-1. Nella ripresa il Pescara si trasforma. Dopo un paio di tentativi falliti, arriva il gol che decide l’incontro. Gessa insiste sulla destra e mette una palla tesa in area, prima va giù Sansovini e poi Ganci (trattenuto da Ciuffetelli): rigore e dal dischetto Bonanni non sbaglia e imita il «ciuccio» di Totti per festeggiare insieme all’Adriatico la nascita del primogenito Federico. E la prima notte da capolista.
Massimo Bonanni, 27 anni, ha trasformato il rigore della vittoria del Pescara PIERANUNZI
Foggia-Taranto
Giulianova-Spal
2-0
0-0
REGGIANA VERONA
14
Le reti segnate da Pescara e Portogruaro Tra le tre capolista, Pescara e Portogruaro hanno il miglior attacco con 14 gol (per il Verona 12). Nel girone A la Cremonese ne ha fatti 18 1-1
0 0
GIUDIZIO+++ REGGIANA (4-3-1-2) Tomasig 6,5; D’Alessandro 6 (dal 31’ s.t. Anderson s.v.), Stefani 7, Zini 6,5, Mei 6; Nardini 5,5, Saverino 6, Maschio 6; Alessi 5,5; Temelin 5 (dal 39’ s.t. Ingari s.v.), Rossi 6. (Manfredini, Mallus, Romizi, Viapiana, Ferrari). All. Dominissini 6. VERONA (4-3-3) Rafael 6; Cangi 6,5, Anselmi 6,5 (dal 26’ s.t. Massoni 6), Comazzi 6,5, Pugliese 6; Russo 6, Esposito 6,5, Pensalfini 6; Berrettoni 7 (dal 39’ s.t. Colombo s.v.), Selva 5, Ciotola 5 (dal 14’ s.t. Rantier 6). (Ingrassia, Bertolucci, Garzon, Farias). All. Remondina 6. ARBITRO Tidona di Torino 5. NOTE paganti 3.831, abbonati 1.772, incasso di 58.983,21 euro. Ammoniti Pugliese, Comazzi, Anselmi, Selva, Saverino e Mazzoni. Angoli 3-7.
Pescina-Lanciano
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
REGGIO EMILIA dDalla difficile trasferta con la Reggiana, il Verona torna a casa con un punto d’oro che lo proietta nel trio al comando della classifica. Sono mancati i gol solo perché le difese hanno avuto la meglio sugli attacchi. Remondina conferma il 4-3-3, mentre Dominissini si copre quanto basta. La Reggiana reclama per un rigore che avrebbe potuto cambiare la gara: un mani di Selva sul tiro cross di Nardini è giudicato fuori area. Evitato il pericolo, il Verona si sveglia e al 35’ Tomasig compie una prodezza su Cangi, ripetendosi nella ripresa su Berrettoni. Il Verona attacca ma s’espone al contropiede e Rafael chiude due volte su Rossi. Di poco fuori i tiri nel finale di Colombo e Rantier.
1-1
Andria, lampo di Mastrolilli E il Portogruaro finisce k.o.
La Cavese va con Varriale Ternana al terzo stop di fila
Il Rimini è soltanto Frara Marcianise poco concreto
Foggia nervoso: 2 espulsi Rete annullata a Corona
Cipriani va subito in gol Ma il Giulianova rimedia
Rebecchi illude il Pescina Lanciano, ci pensa Sansone
MARCATORE Mastrolilli al 4’ p.t. ANDRIA (3-5-2) Mennella 6,5; Pomante 6, Sibilano 6,5, Braca 6; Pierotti 6, D’Allocco 6 (dal 23’ s.t. Iennaco 5,5), Ottobre 7 (dal 15’ s.t. Rizzi 5,5), Paolucci 6,5, Di Simone 7; Mastrolilli 6,5 (dal 1’ s.t. Maccan 5,5), Sy 6. (Sansonna, Goisis, Giorgetti, Doumbia). All. Papagni 6,5. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Rossi 6; Bianchi 5,5, Siniscalchi 5,5, Madaschi 6, Gotti 6; Scozzarella 5,5, Mattielig 5,5 (dal 36’ p.t. Vicente 6), Espinal 5; Cunico 5,5 (dal 23’ s.t. Scapuzzi 7); Marchi 5,5, Altinier 5 (dal 12’ s.t. Bocalon 5,5). (Marcato, Specchia, Puccio, Pondaco). All. Calori 5,5. ARBITRO Massa di Imperia 6,5. NOTE paganti 287, abbonati 2.676, incasso di 11.696 euro. Ammoniti D’Allocco, Mattielig, Braca e Bianchi. Angoli 2-8. GIUDIZIO+++ DAL NOSTRO INVIATO GIUSEPPE CALVI ANDRIA dPronti via e, con il gol di Mastrolilli (sul cross di Di Simone), l’Andria condanna alla prima sconfitta esterna il Portogruaro, raggiunto in vetta da Pescara e Verona. La squadra di Papagni impone il suo ritmo alla capolista, infilata spesso sull’asse destro dalle incursioni di Di Simone e Paolucci. Sfiorato nel primo tempo il raddoppio con Sibilano, l’Andria argina senza affanni il Portogruaro, che risulta più incisivo nella ripresa dopo l’inserimento di Scapuzzi, scuola Milan, abile nei suggerimenti e unico a rendersi davvero pericoloso al tiro. Il Portogruaro sfiora il pari al 40’, ma Espinal spreca di testa.
MARCATORE Varriale al 30' s.t. CAVESE (4-2-3-1) Russo 6; Grillo 6,5, Farina 6, Cipriani 6,5, Nocerino 6; Bacchiocchi 6,5, Maiorano 7; Schetter 5,5 (dal 13' s.t. Tarantino 6,5), Bernardo 6,5 (dal 36' s.t. Scartozzi s.v.), Favasuli 6,5; Turienzo 5,5 (dal 44' p.t. Varriale 6,5). (Pane, Lagnena, Bacchi, Rapino). All. Maurizi 6,5. TERNANA (4-4-2) Visi 6,5; Del Grosso 5,5 (dal 35' s.t. Perna s.v.), Borghetti 5, Tedeschi 5,5, Bertoli 6; Concas 5,5, Di Deo 6, Danucci 5,5 (dal 20' s.t. Marino 5,5), Lacheheb 5,5; Noviello 5 (dal 32' s.t. Alessandro), Tozzi Borsoi 5. (Cunzi, Ricca, Bizzarri, Costantini). All. Baldassarri 5,5. ARBITRO Ostinelli di Como 6,5. NOTE paganti 1.770, non ci sono abbonati, incasso di 17.680 euro. Ammoniti Danucci, Farina, Cipriani, Visi e Del Grosso. Angoli 5-1. GIUDIZIO+++
MARCATORE Frara all’8' p.t. e al 47' s.t. RIMINI (4-3-2-1) Pugliesi 6,5; Vitiello 6, Lebran 6,5, Ischia 6, Catacchini 6; Cardinale 6,5, D’Antoni 5,5, Frara 6,5; Tulli 5 (dal 10' s.t. Di Piazza 5), Giacomini 6 (dal 24' s.t. A. Marchi s.v.); Longobardi 5 (dal 37' s.t Nolè s.v.). (Tornaghi, Christensen, Temperino, M. Marchi). All. Melotti 5,5. MARCIANISE (4-4-2) Fumagalli 5,5; Ciano 5, Filosa 5 (dal 33' p.t. Manco 6), Murolo 6, Piscitelli 6; Alfano 5,5, Di Napoli 5,5 (dal 1' s.t. Della Ventura 6), D’Ambrosio 6, Russo 6 (dal 40' s.t. Montanari s.v.); Tedesco 5, Poziello 5. (Mezzacapo, Alvino, Orsi, Tomi). All. Boccolini 6. ARBITRO Cervellera di Taranto 5. NOTE paganti 520, abbonati 1.154, incasso di 17.312 euro. Ammoniti Ciano, Cardinale, Vitiello e Manco. Angoli 5-1. GIUDIZIO++
FOGGIA (4-2-3-1) Bindi 6,5; F. Carbone 5,5, Burzigotti 6, Goretti 6, Micco 6; Trezzi 6,5 (dal 46' s.t. Velardi s.v.), D’Amico 6,5; Di Roberto 5,5, Quadrini 6 (dal 25' s.t. Mattioli 4,5), Mancino 5,5; Ferrari 6 (dal 1' s.t. Sgambato 5,5). (Milan, Cuomo, Colomba, D’Agostino). All. Porta-Pecchia 6. TARANTO (4-3-3) Bremec 6; Calori 5,5, Migliaccio 6, Viviani 6,5, Bolzan 6,5; Felci 5,5 (dal 36' s.t. Giorgino 6), Quadri 6 (dal 28' s.t. Magallanes 5,5), Mezavilla 5; Falconieri 5,5, Corona 6,5, Scarpa 5 (dal 32' s.t. Russo 6). (Barasso, Berretti, Nocentini, Prosperi). All. Brucato 6. ARBITRO C. Carbone di Napoli 5. NOTE paganti 240, abbonati 1.815, incasso di 17.734 euro. Espulsi Mattioli al 41' e F. Carbone al 42' s.t.; ammoniti F. Carbone, Trezzi, Calori e Falconieri. Angoli 1-5. GIUDIZIO+++
MARCATORI Cipriani (S) al 17' p.t.; Campagnacci (G) su rigore al 5' s.t. GIULIANOVA (5-2-3) Dazzi 6; Lieti 6, Sosi 6,5, Garaffoni 6,5, Vinetot 6, Migliore 7; Mariani 6 (dal 40' s.t. Schneider s.v.), Croce 6,5; Carbonaro 6,5, Melchiorri 6, Campagnacci 6,5. (Buono, Faragalli, Rinaldi, Amato, Di Matteo, Iachini). All. Bitetto 6. SPAL (4-3-1-2) Capecchi 6,5; Bortel 6, Ghetti 6,5, Lorenzi 6, Cabeccia 6; Schiavon 6,5, Migliorini 6,5, Cazzamalli 5,5 (dal 30' s.t. Quintavalla s.v.); Centi 6; Laurenti 5,5 (dal 35' s.t. Marongiu s.v.), Bazzani s.v. (dal 15' p.t. Cipriani 6,5). (Ioime, Zamboni, Bedin, Bracaletti). All. Dolcetti 6. ARBITRO Penno di Nichelino 6. NOTE paganti 421, abbonati 1.210, incasso di 10.962 euro. Ammoniti Laurenti, Bortel, Centi e Lorenzi. Angoli 2-0.
CAVA DE’ TIRRENI (Sa) dSette punti in tre partite per la Cavese, zero per la Ternana. Gli ospiti partono bene (occasioni per Tozzi Borsoi e Danucci) ma calano e i padroni di casa, nella ripresa, conquistano la vittoria. Al 28’ la Ternana si salva grazie alla scivolata di Borghetti che ribatte sulla conclusione a botta sicura di Maiorano. Nel secondo tempo gli inserimenti di Tarantino e Varriale cambiano l’incontro. Il primo si fa ribattere da Visi un colpo di testa ravvicinato su assist di Favasuli; Varriale, invece, insacca sul cross di Tarantino. Lo stesso Varriale sfiora il bis, ma il colpo di testa termina fuori.
RIMINI dIl Rimini gioca male, ma batte il Marcianise. Il risultato è tutto racchiuso in un pizzico di fortuna per i padroni di casa, dopo 8’ di gioco. Sulla conclusione di Giacomini, Fumagalli smanaccia sul corpo dell’accorrente Frara: rimpallo e gol. Azione simile per gli ospiti con Tedesco che obbliga Pugliesi alla respinta sui piedi di Alfano, ma sulla conclusione c’è la gamba di Ischia. Nella ripresa domina il Marcianise, che evidenzia tutte le sue difficoltà offensive. Il Rimini, invece, attende e nel finale sul lancio di Nolè, Frara raddoppia. Ma per Melotti brutte notizie: Frara si fa male alla coscia destra e si teme lo stop di due mesi.
FOGGIA dDerby senza reti tra Foggia (pari dopo 4 k.o.) e Taranto (Bremec imbattuto da 414’). In avvio Bindi si oppone a Corona, poi Mezavilla lo grazia di testa; per i padroni di casa, c’è solo il tiro di Quadrini fuori. Nella ripresa Bindi respinge su Falconieri. Al 40’ Micco resta a terra, il Taranto sfiora il gol con Russo (uscita decisiva di Bindi) e scoppia un parapiglia: il Foggia resta in nove per le espulsioni di Mattioli (proteste e colpo a un avversario) e Carbone (doppia ammonizione eccessiva). Al 45’ gol annullato a Corona per fuorigioco millimetrico. Furente, a fine gara, l’a.d. del Foggia, Gianni Francavilla: «Arbitraggio scandaloso».
GIULIANOVA (Te) dIl pareggio alla fine accontenta tutti: la Spal per il buon primo tempo, il Giulianova per una ripresa giocata con il solito grande cuore. La Spal va in vantaggio al 17’: Cipriani, appena ingaggiato e da poco subentrato a Bazzani, firma una prodezza deviando in rete di tacco un cross rasoterra di Lorenzi. Gli ospiti sfiorano il raddoppio, ma la staffilata di Migliorini finisce sulla traversa. Pari del Giulianova al 5’ della ripresa: sul cross di Campagnacci c’è il fallo di mano di Lorenzi, il rigore lo trasforma lo stesso Campagnacci. Il Giulianova continua ad attaccare, ma la Spal non si lascia sorprendere.
MARCATORI Rebecchi (P) al 25', Sansone (L) al 48' s.t. PESCINA (4-4-1-1) Bifulco 6; Locatelli 5,5, Petitto 6,5, Blanchard 7, Birindelli 7; Cruciani 6, Ferraresi 7,5, De Angelis 5,5, Laboragine 6,5 (dal 32' s.t. Cesar s.v.); Berra 6 (dal 24' p.t. Rebecchi 7); Bettini 6 (dal 13' s.t. Choutos 6,5). (Meo, Di Berardino, Molinari, Cipolla). All. Cappellacci 6,5. LANCIANO (4-4-2) Chiodini 6; Vastola 6, Moi 6, Antonioli 5,5, Mammarella 5; Turchi 5 (dal 26' s.t. Colombaretti 6), Di Cecco 6, Sacilotto 5,5, Amenta 5 (dal 7' s.t. Sansone 7); Improta 5,5, Colussi 5 (dal 29' s.t. Morante 6). (Aridità, Coppini, Perfetti, Masini). All. Pagliari 6. ARBITRO Cafari Panico di Cassino 6. NOTE paganti 800, abbonati 140, incasso di 8.131 euro. Espulsi il tecnico Pagliari al 3' s.t. e Mammarella al 23' s.t.; ammoniti Mammarella, Di Cecco e Cruciani. Angoli 4-3. GIUDIZIO+++
Mauro Senatore
Gian Maria Fuiano
Roberto Pellegrini
Giancarlo Antonelli
GIUDIZIO+++
MARIO LAUDANO
AVEZZANO (Aq) dUn gran gol dell’ex Sansone nel terzo minuto di recupero regala al Lanciano un pareggio sofferto. Il Pescina sfiora il vantaggio nel primo tempo con Petitto e Bettini, e rischia solo sull’incornata di Sacilotto. La squadra di Pagliari (espulso per proteste) prova a fare la partita, ma raramente è pericolosa. Finché Mammarella si fa cacciare e, dopo due minuti, il Pescina passa con Rebecchi. In superiorità numerica, i padroni di casa dominano, ma con tutti i cambi effettuati, si fa male Ferraresi e in parità numerica arriva la beffa.
IL POSTICIPO
Potenza in tv con il Cosenza Stasera in tv c’è PotenzaCosenza. Monaco mette Lucenti per Vanacore (squalificato) e conferma il modulo; sarà la giornata rossoblù, non validi abbonamenti e omaggi. Toscano perde Giardina, al suo posto Marsili o De Rose; torna Fanucci dalla squalifica ma gioca Di Bari. Così in campo (20.45, su RaiSport Più): POTENZA (4-1-4-1) Gragnaniello; Lucenti, Cardinale, Chiavaro, Lolaico; De Simone; Frezza, Berardi, Giannusa, Catania; Polani. (Tesoniero, Langella, Porcaro, Nappello, Profeta, De Cesare, Smith). All. Monaco. COSENZA (3-4-3) Pinzan; Musca, Porchia, Di Bari; Bernardi, Marsili, Roselli, Maggiolini; Caccavallo, Biancolino, Danti. (Ameltonis, Fanucci, Chianello, La Canna, De Rose, Danti, Mortelliti). All. Toscano. ARBITRO Zonno di Bari (Cucchiarini-Paglione).
Alessandro Cavasinni
7 a GIORNATA
SERIE D f Grande Savona: settima vittoria. Rinviata Sangimignano-Pontevecchio per un malore alla donna-arbitro GIRONE A
GIRONE C (8ª Giornata)
GIRONE D (8ª Giornata)
GIRONE E
GIRONE F
0-2 2-2 1-3 4-2 3-0 2-1 1-1 1-0 3-1
ALBIGNASEGO-TAMAI 1-2 BELLUNO-MONTICHIARI 1-2 DOMEGLIARA-SANVITESE 3-1 JESOLO-UNION QUINTO 1-0 MANZANESE-CONCORDIA 2-2 PALAZZOLO-MONTECCHIO 1-1 PORDENONE-MONTEBELLUNA 2-1 PORFIDO ALBIANO-VILLAFRANCA 1-1 VENEZIA-ESTE 1-1 VIRTUS VECOMP-VEROLESE 0-0
BOCA PIETRI-CHIOGGIA BORGO A BUGGIANO-PONTEDERA CASTELLANA-CASTELLARANO FOSSOMBRONE-ADRIESE MEZZOLARA-CASTEL SAN PIETRO PONSACCO-SANTARCANGELO RICCIONE-CECINA ROSIGNANO-CARPI ROVIGO-PISA RUSSI-CASTELFRANCO
1-0 1-1 2-1 2-0 2-1 0-3 1-2 1-0 0-0 1-1
CASTEL RIGONE-GROUP CITTÀ DI CASTELLO 2-2 FORCOLI-MONTERIGGIONI 1-0 FORTIS JUVENTUS-SESTESE 1-1 GAVORRANO-DERUTA 2-1 GUIDONIA-SPORTING TERNI 0-0 MONTEROTONDO-SANSEPOLCRO 4-2 ORVIETANA-MONTEVARCHI 1-3 SANGIMIGNANO-PONTEVECCHIO rinviata SCANDICCI-CALENZANO 1-0
ATESSA VDS-CIVITANOVESE BOJANO-CHIETI CASOLI-CAMPOBASSO L'AQUILA-REAL MONTECCHIO MORRO D'ORO-ELPIDIENSE OLYMPIA AGNONESE-MIGLIANICO RECANATESE-CENTOBUCHI RENATO CURI-ATLETICO TRIVENTO SANTEGIDIESE-LUCO CANISTRO
Savona p. 21; Entella 17; Casale 14; Sarzanese 13; Rivoli e Albese 12; Acqui e Derthona 11; Vigevano, Borgorosso e Aquanera 10; Sestrese 9; Settimo e Chieri 7; Lavagnese 3; Cuneo e Valle d'Aosta 2; Pro Settimo 1.
CLASSIFICA Tritium p. 15; Olginatese e Renate 14; Cantù San Paolo, AlzanoCene e Darfo 13; Voghera 12; Pizzighettone e Colognese 11; Insubria 10; Pontisola 9; Fiorenzuola e Solbiatese 7; Sestese 5; Caravaggio, Caratese e Oltrepo 4; Borgosesia 2.
CLASSIFICA Verolese p. 20; Tamai 19; Montichiari e Este 17; Concordia 16; Venezia e Jesolo 14; Montebelluna 13; Domegliara 11; Villafranca e Union Quinto 10; Sanvitese 9; Albignasego 7; Pordenone, Belluno e Porfido Albiano 6; Manzanese 5; Virtus Vecomp, Montecchio e Palazzolo 4.
CLASSIFICA Pisa p. 20; Chioggia 17; Fossombrone e Santarcangelo 16; Mezzolara 15; Cecina 14; Russi 13; Castellana 12; Boca Pietri 11; Carpi, Rovigo, Borgo a Buggiano, Adriese e Ponsacco 10; Rosignano 9; Castellarano e Castelfranco 7; Riccione, Castel San Pietro e Pontedera 4.
CLASSIFICA Gavorrano p. 16; Deruta 15; Group Città di Castello 14; Monterotondo 13; Monteriggioni e Scandicci 11; Guidonia 10; Castel Rigone, Montevarchi (-1), Sporting Terni e Forcoli 9; Sansepolcro 8; Calenzano, Sestese, Fortis Juventus e Orvietana 6; Sangimignano* 5; Pontevecchio* 4. (* una gara in meno).
PROSSIMO TURNO
PROSSIMO TURNO
PROSSIMO TURNO
PROSSIMO TURNO
domenica 25 ottobre, ore 14.30 Aquanera-Derthona; Casale-Albese; Cuneo-Pro Settimo; Entella-Savona; Lavagnese-Sarzanese; Rivoli-Acqui; Settimo-Borgorosso; Valle d'AostaSestrese; Vigevano-Chieri.
domenica 25 ottobre, ore 14.30 AlzanoCene-Fiorenzuola; Cantù San Paolo-Caravaggio; Caratese-Borgosesia; Colognese-Sestese; Darfo-Pontisola; Insubria-Voghera; Oltrepo-Olginatese; Pizzighettone-Solbiatese; Tritium-Renate.
domenica 25 ottobre, ore 14.30 Albignasego-Venezia; Concordia-Domegliara; Montebelluna-Jesolo; Montecchio-Porfido Albiano; Montichiari-Este; Sanvitese-Virtus Vecomp; Tamai-Palazzolo; Union Quinto-Manzanese; Verolese-Belluno; Villafranca-Pordenone.
domenica 25 ottobre, ore 14.30 Adriese-Boca Pietri; Carpi-Castellana; Castel San Pietro-Rovigo; Castelfranco-Riccione; Cecina-Rosignano; Chioggia-Ponsacco; Fossombrone-Borgo a Buggiano; Pisa-Russi; Pontedera-Mezzolara; Santarcangelo-Castellarano.
ACQUI-VIGEVANO ALBESE-RIVOLI BORGOROSSO-VALLE D'AOSTA CHIERI-AQUANERA DERTHONA-ENTELLA PRO SETTIMO-LAVAGNESE SARZANESE-SETTIMO SAVONA-CUNEO SESTRESE-CASALE
GIRONE B 0-2 3-3 2-0 1-2 0-0 0-0 2-0 1-0 1-2
CLASSIFICA
BORGOSESIA-TRITIUM CARAVAGGIO-ALZANOCENE FIORENZUOLA-PIZZIGHETTONE OLGINATESE-COLOGNESE PONTISOLA-OLTREPO RENATE-INSUBRIA SESTESE-CANTÙ SAN PAOLO SOLBIATESE-CARATESE VOGHERA-DARFO
GIRONE G
GIRONE H (8ª Giornata)
GIRONE I
1-0 2-1 1-2 1-1 2-0 2-1 1-0 2-1 2-1
CASARANO-NEAPOLIS 3-3 CASERTANA-GROTTAGLIE 1-0 FASANO-MATERA 0-1 FORZA E CORAGGIO-SIBILLA BACOLI 2-0 FRANCAVILLA F.-PIANURA 0-1 OSTUNI-ISCHIA 1-1 PISTICCI-SANT'ANTONIO ABATE 0-2 POMIGLIANO-BITONTO 1-1 TURRIS-FRANCAVILLA S. 0-4 ha riposato ANGRI
ADRANO-VIRIBUS UNITIS CASTROVILLARI-NISSA MESSINA-SAMBIASE MODICA-ROSSANESE PALAZZOLO-HINTERREGGIO ROSARNO-AVELLINO SAPRI-MILAZZO TRAPANI-MAZARA VIGOR LAMEZIA-ACICATENA
CLASSIFICA Atessa VdS p. 19; Santegidiese 18; L'Aquila 17; Olympia Agnonese 15; Atletico Trivento (-1) 13; Chieti e Casoli 11; Bojano 10; Campobasso e Civitanovese 9; Recanatese (-1) 8; Centobuchi e Morro d'Oro 7; Luco Canistro 6; Miglianico 5; Renato Curi e Real Montecchio 4; Elpidiense 2.
CLASSIFICA Flaminia p. 16; Fondi 15; Tavolara, Gaeta e Arzachena 13; Latina e Cynthia 12; Castelsardo e Sanluri 11; Rondinelle e Astrea 9; Pomezia 8; Viterbese 7; Boville Ernica e Selargius 6; Budoni 5; Morolo 4; Rieti 3.
CLASSIFICA Sant'Antonio Abate p. 19; Casertana 17; Neapolis* e Francavilla S.* 14; Matera 13; Forza e Coraggio*, Pomigliano e Angri* 12; Grottaglie* e Pianura 11; Bitonto e Sibilla Bacoli 9; Pisticci 8; Ischia* e Casarano 7; Turris 6; Francavilla F.*, Ostuni e Fasano* 3. (* una gara in meno).
CLASSIFICA Vigor Lamezia p. 16; Rosarno 14; Milazzo* 13; Trapani, Adrano e Palazzolo* 11; Sapri e Rossanese 10; Hinterreggio 9; Messina**, Nissa, Viribus Unitis e Modica* 7; Sambiase* e Avellino 6; Acicatena* 5; Mazara 3; Castrovillari* 2. (** 2 gare in meno, * una in meno).
PROSSIMO TURNO
PROSSIMO TURNO
PROSSIMO TURNO
PROSSIMO TURNO
domenica 25 ottobre, ore 14.30 Deruta-Guidonia; Fortis Juventus-Gavorrano; Group Città di Castello-Sangimignano; Monteriggioni-Calenzano; Montevarchi-Monterotondo; Pontevecchio-Forcoli; Sansepolcro-Castel Rigone; Sestese-Orvietana; Sporting Terni-Scandicci.
domenica 25 ottobre, ore 14.30 Atletico Trivento-Recanatese; Campobasso-Morro d'Oro; Centobuchi-L'Aquila; Chieti-Atessa VdS; Civitanovese-Olympia Agnonese; Elpidiense-Bojano; Luco Canistro-Casoli; Miglianico-Renato Curi; Real Montecchio-Santegidiese.
domenica 25 ottobre, ore 14,30 Astrea-Sanluri; Cynthia-Budoni; Morolo-Gaeta; Pomezia-Arzachena; Rieti-Fondi; Rondinelle-Boville Ernica; Selargius-Latina; Tavolara-Flaminia; Viterbese-Castelsardo.
domenica 25 ottobre, ore 14,30 Bitonto-Pisticci; Francavilla S.-Casarano; Grottaglie-Pomigliano; Ischia-Turris; Matera-Angri; Neapolis-Casertana; Pianura-Forza e Coraggio; Sant'Antonio Abate-Francavilla F.; Sibilla Bacoli-Fasano; riposa Ostuni.
PROSSIMO TURNO domenica 25 ottobre, ore 14,30 Acicatena-Sapri; Avellino-Modica; Hinterreggio-Rosarno; Mazara-Messina; Milazzo-Trapani; Nissa-Vigor Lamezia; Rossanese-Castrovillari; Sambiase-Adrano; Viribus Unitis-Palazzolo.
2-0 1-0 1-0 1-0 2-0 2-1 1-1 0-3 5-0
ARZACHENA-CYNTHIA BOVILLE ERNICA-POMEZIA BUDONI-ASTREA CASTELSARDO-RONDINELLE FLAMINIA-MOROLO FONDI-SELARGIUS GAETA-VITERBESE LATINA-TAVOLARA SANLURI-RIETI
2-2 0-2 2-2 0-2 2-1 2-2 0-1 1-1 2-0
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SECONDA DIVISIONE
31 R
9a GIORNATA
GIRONE A f L’Alghero pareggia in 8 e senza allenatore, il Mezzocorona cancella lo Spezia ed è secondo col Carpenedolo PRO VERCELLI
0
MEZZOCORONA
3
CARPENEDOLO
1
RODENGO
1
LEGNANO
1
SAMBONIFACESE
3
FERALPI SALO’
0
OLBIA
0
VILLACIDRESE
0
ALGHERO
0
SPEZIA
1
ALTO ADIGE
0
VALENZANA
0
PAVIA
0
PRO SESTO
1
CROCIATI NOCETO
0
CANAVESE
1
PRO BELVEDERE
0
GIUDIZIO++ PRO VERCELLI (4-3-3) Castagnone 6; Grancitelli 6, Corallo 6, Labriola 6, Mariani 6; Da Matta 6, Ruffini 5,5, Rolandone 6 (dal 21’ s.t. Cristini s.v.); Parisi 5,5 (dal 10' s.t. Agostinone 6,5), Lo Bosco 6 (dal 30' s.t. Anderson s.v.), Chiaretti 6. (Casadei, Ciolli, Prizio, Paonessa). All. Sesia 6. ALGHERO (4-5-1) Aresti 6; Colman Castro 6 (dal 17' s.t. Cau 4), Borghese 4, Cirina 6, Gilardi 5,5; De Martis 5,5 (dal 29' s.t. Manzini s.v.), Sentinelli 4, Cocco 5,5, Sogus 5, Barraco 5,5 (dal 17' s.t. Peana s.v.); Gentile 5. (Zani, Calistri, Lai, Santi). All. Corda 4. ARBITRO Bergher di Rovigo 6. NOTE spettatori 900 circa, incasso di 7.750 euro. Espulsi Sentinelli al 35' p.t., Cau al 33' s.t., Borghese al 38' s.t. e il tecnico Corda al 47’ s.t.; ammoniti Rolandone, Grancitelli, Gentile, Sentinelli e Aresti. Angoli 5-2. (r.l.)
GIUDIZIO++++ MARCATORI Galli (M) al 7', Panizza (M) al 14' su rigore e al 45' p.t.; Lazzaro (S) al 48' s.t. MEZZOCORONA (4-3-3) Gadignani 6,5; Traversi 7, Berardo 6,5, Giacomoni 6,5, Nazari 6,5; Furlan 6,5, Tarantino 7, Capodaglio 6,5 (dal 20' s.t. De Cesare 6); Ferretti 7,5, Galli 7,5 (dal 31' s.t. Donzelli s.v.), Panizza 7,5 (dal 43' s.t. Corradi s.v.). (Nodari, Menichetti, Pianetti, Flavi). All. Gabetta 8. SPEZIA (4-1-3-2) Aprea 6; Cintoi 5 (dal 1' s.t. Lazzaro 6,5), Buscaroli 5, Milone 4,5, Enow 5,5; Grieco 5,5; Capuano 6, Herzan 5,5 (dal 44' s.t. Carrara s.v.), Padoin 5; Beretta 5, Moro 6. (Mozzachiodi, Ronchetti, Lollo, Dal Padrone, Triglia). All. D'Adderio 5. ARBITRO De Faveri di San Donà di Piave 6,5. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Aprea, Cintoi e Moro. Angoli 2-5. (cr.c.)
GIUDIZIO++ MARCATORE G. Lorenzini al 29' s.t. CARPENEDOLO (4-4-2) Altebrando 6,5; Ruffini 6,5, Grieco 7, Rossini 6,5, Wilson 6,5; Germani 5,5 (dal 22' p.t. Valerio 6), Vignali 6, Bono 6, Orlandi 6,5 (dal 44' s.t. Bovi s.v.); G. Lorenzini 6,5, Capogna 5 (dal 19' s.t. P. Lorenzini 6). (Portesi, Pelizzari, Morbini, Finocchiaro). All. Zanoncelli 6,5. ALTO ADIGE (4-2-3-1) Zomer 6; Brugger 6, Kiem 5,5, Cascone 6, Artuso 6; Bacher 6, Cerchia 6,5; Fink 5,5 (dal 22' s.t. M. Fischnaller 5,5), Scavone 6, Polito 5,5 (dall'8' s.t. Martinez 4); Albanese 5,5 (dal 39' s.t. Pfitscher s.v.). (Mair, Fodor, Zullo, H. Fischnaller). All. Sebastiani 5,5. ARBITRO Terzo di Palermo 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Espulso Martinez al 37' s.t.; ammoniti Martinez, Polito e Fink. Angoli 4-5. (l.b.)
GIUDIZIO+++ MARCATORE Calvi al 20' p.t. RODENGO (4-3-3) Pedersoli 7; Pigoni 5,5, Coly 6,5, Bertoni 6,5, Cassaro 6; Preti 6,5, Calvi 7, Murante 6,5 (dal 30' s.t. Sandrini 6); Bonomi 5,5, Dal Bosco 5,5 (dal 34' s.t. Sinato 6), Martinelli 6 (dal 45' s.t. Belotti s.v.). (Lamacchia, Prandini, Lisi, Taboni). All. Maccarinelli 6 (Braghin squalificato). VALENZANA (4-3-1-2) Grosso 4; Barabino 6, Ranellucci 6, Della Maggiora 6, Lorenzini 5,5; A. Caponi 6,5, Affatigato 5,5 (dal 15' s.t. Valentini 5,5), Bottini 6; Genova 5,5 (dal 33' s.t. Fusco 5,5); M. Caponi 5,5, Barbieri 5 (dal 1' s.t. Stanco 6). (Lorello, Aliboni, De Stefano, Nitride). All. Pigino 5,5. ARBITRO Perisan di Pordenone 6. NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.200 euro. Ammoniti Lorenzini, A. Caponi e Martinelli. Angoli 6-1. (f.t.)
GIUDIZIO+++ MARCATORE Bisso al 23' p.t. LEGNANO (4-4-1-1) Furlan 7,5; Merlin 5,5 (dal 27' p.t. Marchetti 5,5), Zaccanti 6, Marietti 6, Silva Fernandes 5,5; Dell'Acqua 6 (dal 48' p.t. Arioli 6), Leto Colombo 6, Capellupo 6,5, Cilona 7,5; Gaeta 5 (dal 15' s.t. D'Onofrio 7); Bisso 7. (Redaelli, Maglio, Suciu, Lamenza). All. Scienza 6,5. PAVIA (4-2-3-1) Mandrelli 6,5; Daffara 6, Ricci 5, Fogacci 6,5, Visconti 5,5 (dal 23' s.t. De Vincenziis 6); Thomas 5 (dall'11' s.t. Ferretti 6), D'Amico 6; Boldrini 5,5, Carbone 6,5, Ferrini 6; Pavoletti 6 (dal 30' s.t. Bonacina 5). (Facchin, Acerbi, Stefanini, Cattaneo). All. Mangone 6. ARBITRO Perfetti di Verona 5,5. NOTE spettatori 900 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Visconti, Bisso, Gaeta, Ferrini e Bonacina. Angoli 2-4. (c.s.)
GIUDIZIO++++ MARCATORI Sehic (PS) al 21’ p.t.; Staiti (S) su rigore al 7’, Porcino (S) al 37’, Pietribiasi (S) al 47’ s.t. SAMBONIFACESE (4-3-1-2) Milan 5; Beghin 6, Dal Degan 6,5, Barbetti 6, Fiorotto 5 (dal 1’ s.t. Smania 6); Staiti 6,5, Pettarin 6, Porcino 6,5; Schettino 6,5 (dal 30’ s.t. Sarzi s.v.); Pietribiasi 6, M. Fantin 6 (dal 16’ s.t. Ravasi 6). (G. Fantin, Greghi, Creati, Brighenti). All. Viviani 6,5. PRO SESTO (4-3-1-2) Andreoletti 6; Perico 5,5, Tissone 6, Perfetti 6, Mautone 5,5; Ceriani 6, Magrin 6, Fracassetti 6 (dall’8’ s.t. Marinoni 5,5); Ouchene 6 (dal 38’ s.t. Fumarolo s.v.); Sehic 6, Iadaresta 6 (dal 17’ s.t. Di Quinzio 6). (Ferrari, Bombardieri, Predko, Sangiovanni). All. Pala 5. ARBITRO Chiantini di Pisa 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Mautone, Di Quinzio, Ouchene, Andreoletti e Sehic. Angoli 6-5. (m.o.)
GIUDIZIO++ FERALPI SALÒ (4-3-3) Gargallo 6,5; Turato 6,5, Ferretti 6, Colicchio 6,5, Savoia 6,5; Baggio 6, Sella 6, Bellomi 5,5; Graziani 5,5 (dal 23’ s.t. Bagnara 6), Rossetti 6, Quarenghi 6. (Ambrosio, Scioli, Piantoni, Sberna, Longhi, Dibelli). All. Ottoni 6. CROCIATI NOCETO (4-4-2) Indolfi Raia 5,5; Tagliavini 6, Paoletti 6, Coppola 6, Addona 6; Magnani 5,5 (dal 24’ s.t. Pin 6), Migliaccio 7, Donzella 6, Mora 6,5; Pietranera 6, La Cagnina 5. (Mondini, Verdi, Delledonne, Borchini, Famà, Ammendola). All. Torresani 6. ARBITRO Cisaria di Trento 5. NOTE spettatori 600 circa, incasso di quasi 2.000 euro. Ammoniti Migliaccio e Turato. Angoli 8-3. (g.t.)
GIUDIZIO+++ MARCATORE Carretto al 17' p.t. OLBIA (4-3-1-2) Righi 6; Castellan 5 (dal 28' p.t. Masciantonio 6), Bricchetti 5,5, Zeoli 6, Varriale 6; Soro 6 (dal 13' s.t. Lisai 6,5), Bussi 5,5, Evangelisti 6; Ghidini 5,5; Florian 5 (dal 27' s.t. Dalla Costa 5), Giglio 5,5. (Depperu, Fedeli, Granaiola, Scalise). All. Vullo 5. CANAVESE (4-3-1-2) Pozzato 7; Conrotto 6, Carretto 6,5 (dal 38' p.t. Pagliarulo 6), Vettori 5,5, Berger 6; Casisa 6, Russo 6,5, Niada 6 (dal 24' s.t. Girasole 6); Curcio 6; Bachlechner 6, Falomi 6 (dal 31' s.t. Ghezzi 6). (Merlano, Ottonello, Di Benedetto, Perrone). All. Prina 6,5. ARBITRO Monaco di Tivoli 5,5. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Evangelisti, Masciantonio, Pozzato, Vettori, Curcio e Pagliarulo. Angoli 7-2. (a.dit.)
GIUDIZIO++ VILLACIDRESE (4-4-2) Floris 6; Brigliano 6, Palazzo 6, Pinna 6, Toppan 6; Cordeddu 6 (dal 44’ s.t. Trotti s.v.), Bianchi 6, Manzo s.v. (dal 13’ p.t. Bombagi 6), Steri 6; Mancosu 6 (dal 29’ s.t. Cappai 6), Ricciardo 6. (Pomarè, Marini, Seferi, Dessena). All. Mereu 6. PRO BELVEDERE (4-4-2) Dan 6; Gritti 6, Coletto 6, Citterio 6, Davanzante 5,5; Matteassi 6,5, Cagliano 5,5 (dal 36’ s.t. De Lorentiis s.v.), Lorenzini 6,5, Pontarollo 6,5 (dal 23’ s.t. Caredda 6); Ascenzi 6, Scapini 5 (dal 15’ s.t. Pasqui 5). (Campanello, Borin, Candi, Capannelli). All. Discepoli 6. ARBITRO Sguizzato di Verona 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso di quasi 6.200 euro. Ammoniti Ricciardo, Scapini e Pasqui. Angoli 6-7. (c.b.)
GIRONE B f La Lucchese si fa riprendere a Vasto, Cesca porta il San Marino al secondo posto agganciando il Prato PRO VASTO
1
LUCCHESE
1
GIUDIZIO++++ MARCATORI Galli (L) su rigore all’11’ p.t.; Bonfiglio (PV) all’11’ s.t. PRO VASTO (4-2-3-1) Sassanelli 6; Cioffi 6 (dal 1’ s.t. Bombara 6,5), Servi 7, Ciotti 6,5, Giuliano 7; Digno 6,5, Avantaggiato 6 (dal 1’ s.t. Ludovisi 6); Fiore 6, Visone 6,5, Mangiacasale 6; Bonfiglio 6,5 (dal 31’ s.t. Suriano s.v.). (Gaudino, Cacciaglia, Di Matera, Della Penna). All. Di Meo 6,5. LUCCHESE (4-3-3) Nicastro 6; Baldanzeddu 6, Venturelli 6,5, Lollini 6, Michelotti 6; Mariotti 7, Chadi 7, Mocarelli 6,5; Biggi 6, Taddeucci 6 (dal 9’ s.t. Pera 6,5), Galli 6,5 (dal 29’ s.t. Carloto s.v.). (Lenzi, Vannucci, Petri, Kras, Belluomini). All. Favarin 6,5. ARBITRO De Benedictis di Bari 6. NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Cioffi, Fiore, Baldanzeddu e Biggi. Angoli 1-4. (m.m.)
SAN MARINO
2
SANGIUSTESE
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Vitali (Sa) su rigore al 6', Cesca (SM) al 32' e al 33' s.t. SAN MARINO (4-4-1-1) Scotti 6; Tafani 6,5, Bergamini 6, Ligi 5,5 (dal 1' s.t. Sorbera 6), Pennucci 6,5; Furlan 5,5 (dal 10' s.t. Massaro 6), Pedruzzi 6,5 (dal 24' s.t. Baldini 5), Testa 6, Poletti 6; Grassi 6,5; Cesca 7,5. (Bicchiarelli, Cafiero, Ruggeri, Amantini). All. Evani 6,5. SANGIUSTESE (4-4-1-1) Pandolfi 5,5; Carboni 6, Arcolai 5,5, Aquino 5, 5, Polinesi 6; Iazzetta 6, Scarsella 5,5 (dal 34' s.t. De Marco s.v.), Pigini 6 (dal 40' s.t. Lorini s.v.), Monti 5,5; Vitali 6; Allegretti 6 (dal 34' s.t. Fanesi 5). (Fanti, Di Emma, De Marchi, Guidi). All. Giudici 6. ARBITRO Zeoli di Napoli 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Espulsi Fanesi e Baldini al 37' s.t; ammoniti Bergamini, Pennucci, Cesca e Aquino. Angoli 5-2. (g.b.)
PRATO
1
SACILESE
1
GIUDIZIO++ MARCATORI M. De Agostini (P) al 39’, Vecchiato (S) al 46’ p.t. PRATO (4-3-1-2) D’Oria 6; Salvi 6, Panizzolo 5, Lamma 6, M. De Agostini 6,5; Fogaroli 6, Zagaglioni 5,5 (dal 40’ s.t. Acciai s.v.), Corvesi 6; Pagliuca 6 (dal 12’ s.t. Silva Reis 5,5); Vieri 6, Ferrario 5,5 (dal 22’ s.t. Basilico 6). (Offredi, Pelliccia, Cecchi, Regoli). All. Bellini 6. SACILESE (4-3-3) Calligaro 7; Grazzolo 6, Vecchiato 6,5, Conte 6, Fantin 6; Furlan 6 (dal 27’ s.t. Dal Cin 6), Gardin 6, Bertagno 6; Da Ros 6,5, Ligori 5,5 (dal 27’ s.t. Corbanese 6), Kabine 6,5. (Sartorello, Colombera, Creglia, Favero, Golemi). All. S. De Agostini 6,5. ARBITRO Di Stefano di Alghero 6,5. NOTE spettarori 200 circa, incasso di 2.150 euro. Espulso Panizzolo al 46’ s.t.; ammoniti Salvi, Fogaroli, Corvesi e Vecchiato. Angoli 3-6. (m.gr.)
COLLIGIANA
0
BELLARIA
1
GIUDIZIO++ MARCATORE Crisci al 20' s.t. COLLIGIANA (4-3-3) Vivan 6; Gabutti 5,5, Movilli 6 (dal 26' s.t. Cibocchi 5,5), Pastore 6, Ferracuti 6; Collini 5,5, Tarascio 6 (dal 22' s.t. Savoldi 5,5), Calà Campana 5; Morello 6, Prandelli 5,5 (dal 31' s.t. Tortolano s.v.), Zampaglione 6. (Gatti, Russo, Pietrobattista, Di Cosmo). All. Costantini 5,5. BELLARIA (4-3-3) Simoncini 6; Ferrani 6, Paganotto 6, Pezzi 6,5, Nobili 6; Tacchinardi 6, Briglia 6,5, Fanfoni 6,5; Elia 6,5 (dal 31' s.t. Camolese s.v.), Crisci 6,5 (dal 40' s.t. Arrigoni s.v.), Trotta 6 (dal 35' s.t. Pedalino 6). (Santarelli, Camillini, Severi, Lerda). All. Pregnolato 6,5. ARBITRO Zivelli di Torre Annunziata 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Espulso Gabutti al 46’ s.t.; ammoniti Movilli, Tacchinardi e Pedalino. Angoli 6-3. (f.t.)
GUBBIO
2
NOCERINA
0
GIUDIZIO++++ MARCATORI Marotta al 16' p.t.; Casoli al 18' s.t. GUBBIO (4-3-3) Lamanna 5,5; Anania 7, Fiumana 6,5, Marconi 7, Farina 6,5 (dal 32' p.t. Briganti 6,5); Sandreani 7, Boisfer 7,5, Rivaldo 6,5 (dal 28' s.t. Gaggiotti s.v.); Casoli 8, Marotta 7, Corallo 6 (dal 12' s.t. Allegrini 6). (Marinelli, Taddei, Bertinelli, Perez). All. Torrente 7. NOCERINA (4-4-2) Franzese 6; Gaeta 6, Riccio 6, M. Terraciano 6, Guarro 6; Polichetti 5,5 (dal 1' s.t. De Rosa 5,5), Iannini 7, Gilardi 6, Cavallaro 6; Iannelli 5,5 (dal 21' s.t. Aquino 5,5), Babatunde 6. (P. Terraciano, Tomacelli, Masciarelli, Iovine, Giordano). All. Pastore 6. ARBITRO Gambini di Roma 7. NOTE spettatori 1.300 circa, incasso di 9.102 euro. Ammoniti M. Terraciano, Riccio e Cavallaro. Angoli 4-5. (eu.gri.)
SANGIOVANNESE
1
CARRARESE
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Raimondi (S) al 6', Bigazzi (C) su rigore al 19' s.t. SANGIOVANNESE (4-4-2) Dei 6,5; Salvatori 6, Chiarini 6 (dal 7' s.t. D'Ambrosio 6), Dierna 5, Dianda 5,5; Sacenti 6, De Cristofaro 6, Bricca 6, Garufo 6; Pippi 5,5 (dal 37' s.t. Tabacco s.v.), Di Crescenzo 5 (dal 1' s.t. Raimondi 6,5). (Vaccarecci, Zane, Comparato, Di Franco). All. Fraschetti 6,5. CARRARESE (4-3-3) Giarnera 6,5; Volpini 5,5 (dal 12' s.t. Bonfanti 6), Russo 6, Del Nero 6,5, Trabace 6,5; Vincenzi 5,5, Falivena 6, Camilli 6,5; Bigazzi 6,5, Ferretti 6,5 (dal 31' s.t. Guidone s.v.), Granito 5,5 (dal 16' s.t. Bariti 6). (Dessena, Olivier, Torromino, Doretti). All. Mango 6,5. ARBITRO Aloisi di Avezzano 6. NOTE spettatori 900 circa, incasso non comunicato. Espulso Dierna al 18' s.t.; ammoniti Dierna e Vincenzi. Angoli 1-7. (a.f.)
GIACOMENSE
1
CELANO
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Nicolini (G) al 43' p.t.; Iozzia (C) al 34' s.t. GIACOMENSE (4-3-3) Spironelli 6,5; Franceschini 5,5, Caidi 6, Minardi 6,5, Cherubini 6,5; Conti 6, Perelli 5,5, Rossi 7; Gennari 6 (dal 18' s.t. Branzani 6), Nicolini 7 (dal 24' s.t. Pignataro s.v.), Bravo 6,5 (dal 41' s.t. Giorgi s.v.). (Pazzini, Giorgi, Anelli, Russo, Marini). All. Gadda 7. CELANO (4-3-3) Amabile 6,5; Tursi 5 (dal 7' s.t. Bongiovanni 6,5), Sensi 5,5, Iozzia 6, Zaccardi 6,5; Franzese 5,5 (dal 18' s.t. Rambaudi 6), Barbetti 6,5, Marfia 6; Villa 6,5, Marasco 5 (dal 41' s.t. Palmieri s.v.), Negro 7. (Goletti, Posillipo, Cesaro, Ruggiero). All. Modica 6. ARBITRO Borracci di San Benedetto del Tronto 5. NOTE spettatori 250 circa, incasso non comunicato. Espulsi Perelli al 12’ s.t. e il tecnico Gadda al 37’ s.t.; ammoniti Branzani, Caidi e Perelli. Angoli 2-5. (e.m.)
POGGIBONSI
0
FANO
2
GIUDIZIO++ MARCATORI Pazzi al 19', Bartolini al 42' p.t. POGGIBONSI (4-3-1-2) Lanzano 6; Caroti 5,5, Salvadori 5,5, Menichetti 5,5, Forino 5; Agnorelli 5,5 (dal 1' s.t. Cardini 5), Dall'Ara 6, Nolè 6; Caciagli 5 (dal 28' s.t. Aperuta 5,5); Alteri 5,5, Coppari 5. (Bini, Nicoletti, Rovrena, Tisbi, Pesalovo). All. Del Rosso 5,5. FANO (4-4-2) Lombardi 6; Bruno 6, Cacioli 6,5, Fenucci 6, Amaranti 6; Ambrosini 6,5 (dal 10' s.t. Carbonari 6), Ionni 6,5, Marinucci Palermo 6, Barattieri 7; Bartolini 7 (dal 43' s.t. Del Pinto s.v.), Pazzi 7 (dal 26' s.t. Rubechini 6,5). (Allegrini, Misin, Invernizzi, Trudo). All. Cornacchini 6,5. ARBITRO Buttarelli di Ciampino 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Espulso Fenucci al 29' s.t.; ammoniti Caroti e Cacioli. Angoli 4-2. (e.p.)
ITALA SAN MARCO
1
BASSANO
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Guariniello (B) al 19', Zubin (ISM) al 28' p.t. ITALA SAN MARCO (4-4-2) Tusini 7; Conchione 7, Adani 6, Visintin 6,5, Lestani 6,5; Moras 6 (dal 22' s.t. Roveretto 6), Drascek 6,5, Piovesan 6, Buonocunto 6; Zubin 7, Neto Pereira 6,5 (dal 45' s.t. Peron s.v.). (Brunner, Piscopo, Paolucci, Benvenuto, Vriz). All. Zoratti 6,5. BASSANO (4-4-2) Grillo 6; Basso 6, Pellizzer 6, Pavesi 5,5, Veronese 6,5; Iocolano 6,5, Favret 6,5, Vecchio 5,5, Fabiano 7 (dal 34' s.t. Beccia 6); Guariniello 6,5 (dal 42' s.t. Terranova s.v.), La Grotteria 6 (dal 17' s.t. Graziani 5,5). (Zattin, Martina, Cacciotti, Turetta). All. Beghetto 6. ARBITRO La Penna di Roma 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso di quasi 1.200 euro. Ammonito Favret. Angoli 3-3. (pi.ai.)
GIRONE C f Il Gela pareggia a Cassino, la Juve Stabia a Noicattaro e al quarto posto spunta la bella novità Brindisi CATANZARO
2
CASSINO
0
BRINDISI
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NOICATTARO
1
MELFI
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SCAFATESE
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VIBONESE
0
BARLETTA
0
GELA
0
NORMANNA
1
JUVE STABIA
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IGEA
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MONOPOLI
3
ISOLA LIRI
0
GIUDIZIO+++ MARCATORI Mosciaro su rigore al 7’, Longoni al 18’ s.t. CATANZARO (3-4-3) Vono 6; Ciano 7, Gimmelli 6,5, Di Maio 6; Di Cuonzo 6, Lodi 6, Bruno 6, Unniemi 5,5 (dal 1’ s.t. Longoni 7); Caputo 6,5, Mosciaro 6,5 (dal 19’ s.t. Corapi 6), Montella 6. (Parisi, Di Meglio, Ferrara, Basile, Gigliotti). All. Auteri 7. BARLETTA (4-4-1-1) Di Masi 6; Cutrupi 6 (dal 36’ s.t. Manganaro s.v.), Romeo 6, Sportillo 6, Legittimo 6; Rescio 6 (dal 12’ s.t. Caggianelli 5), Carozza 6,5, Muwana 6, Menicozzo 6; Simoncelli 6,5 (dal 21’ s.t. Fanasca 5); Infantino 6,5. (Bersellini, Marchetti, Lanotte, Bendjemia). All. Sciannimanico 6. ARBITRO Ferraioli di Nocera Inferiore 5,5. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso non comunicato. Espulso Bruno al 35’ s.t.; ammoniti Infantino, Cutrupi e Di Cuonzo. Angoli 4-3. (i.m.)
GIUDIZIO+++ CASSINO (4-3-3) Indiveri 6; Camorani 6, Merli Sala 6,5, Agius 6,5, Martinelli 6,5; Romeo 6 (dall’8’ s.t. Conti 6), Kone 6,5, Giannone 6; Mezgour 6, Frisenda 6, Scappaticci 6 (dal 3’ s.t. Bardeggia 6). (Amadio, Sfanò, Poli, Bica Badan, Croce). All. Pellegrino 6. GELA (4-3-3) Nordi 6; Scopelliti 6, Geraldi 6, D’Aiello 6, Memè 6,5; Schiavon 6, Zaminga 6, Cammarota 6 (dal 45’ s.t. Manca s.v.); Vianello 6 (dal 38’ s.t. Rosamilia s.v.), Pasca 6, Criniti 6 (dal 25’ s.t. Rabbeni s.v.). (Ferla, Di Muro, Ambrosecchia, Carraio). All. Provenza 6. ARBITRO Corletto di Castelfranco Veneto 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Nessun ammonito. Angoli 6-3. (d.tor.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI Moscelli (B) al 37' p.t.; Perna (A) al 5', Fiore (B) al 48' s.t. BRINDISI (4-3-3) Petrocco 6,5; Panarelli 6,5, Trinchera 6,5, Idda 6,5, Suriano 6,5 (dal 35' s.t. Alessandrì s.v.); Fiore 7, Piccinni 6,5 (dal 28' s.t. Pasqualini s.v.), Minopoli 6,5; Moscelli 6,5, Albadoro 6,5 (dal 14' s.t. William 5), Galetti 6,5. (Ferrante, Taurino, Battisti, Siclari). All. Silva 7. NORMANNA (4-4-2) Del Giudice 6; Balestrieri 6,5, Campanella 6,5, Di Girolamo 6,5, Pistillo 6; Chietti 6 (dal 38' s.t. Zolfo s.v.), Arini 6, Massimo 6,5, Mariniello 6; Sarli 6 (dal 40' s.t. Longo s.v.), Perna 6,5 (dal 28' s.t. Prisco s.v.). (Di Ronza, Ciminari, Tovalieri, Bertoncini). All. Sergio 6. ARBITRO Vallesi di Ascoli Piceno 6. NOTE spettatori 1.200 circa, incasso non comunicato. Espulso Prisco al 41’ s.t.; ammoniti Fiore, Sarli e Prisco. Angoli 3-3. (f.d.s.)
GIUDIZIO++ MARCATORI Capparella (JS) su rigore al 2', Doria (N) al 10' s.t. NOICATTARO (4-4-2) Musacco 6; Perrone 7, Fumai 6,5, Sassarini 7, Loseto 6,5; Colluto 6 (dal 3' s.t. Aliperta 6), Piano 6, Coppola 6,5, Zotti 6,5; Giampaolo 6, Doria 7 (dal 48' s.t. De Lorenzo s.v.). (Petruzzelli, Lanera, Ben. Lorusso, Mazzone, Lanave). All. Carella 6,5. JUVE STABIA (4-4-2) Soviero 6; Ametrano 6 (dal 32' s.t. Moretti s.v.), Maury 6,5, Gritti 6, D'Ambrosio 6; Capparella 7, Acoglanis 6,5 (dal 45' s.t. Mineo s.v.), Ruscio 6, Gomes 6 (dal 23' s.t. Amore 6); Vicentin 6, De Angelis 6. (Panico, Bocchetti, Marano, Riccio). All. Rastelli 6. ARBITRO Zanichelli di Genova 5. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammonito Ruscio. Angoli 1-6. (a.latt.)
GIUDIZIO++ MARCATORE Chiaria al 36' s.t. MELFI (4-4-2) Careri 6; Rogato 6, Sicignano 6, Vignati 6, Naglieri 6,5; Loiacono 6 (dal 13' s.t. La Porta 6), Mitra 6,5, El Kamch 6,5, D'Andria 5,5 (dal 23' s.t. Pellecchia 6); Chiaria 6,5, Arcamone 6 (dal 37' s.t. Arvia s.v.). (Scarzanella, Gabrieli, Bizzarri, Viola). All. Rodolfi 6. IGEA (4-1-4-1) Cilli 6; Mottola 5,5, Palma 6, Alizzi 6, Vicentini 6; Pisciotta 6; Di Miceli 6, Procopio 6 (dal 35' s.t. Angotti s.v.), Grillo 5 (dal 4' s.t. Giardina 6), Cocuzza 6 (dal 29' s.t. Cocimamo s.v); Agostinelli 6. (Rocco, Lo Verde, Infimo, Nuccio). All. Zampollini 6. ARBITRO Pagano di Torre Annunziata 5,5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Espulso Rogato al 32' s.t.; ammoniti Mitra, Pisciotta, Procopio, Agostinelli e Alizzi. Angoli 9-3. (g.t.)
GIUDIZIO++++ MARCATORI Martone (S) al 9’ p.t.; Lacarra (M) all’8’, Balistreri (M) al 17’, Pagano (S) al 19’, Lisi (M) al 25’, Corsale (S) al 36’ s.t. SCAFATESE (4-4-2) Sorriso 6; G. Colella 5,5, Mastronicola 6,5, Miale 6,5 (dal 42’ p.t. Pagano 6,5), De Girolamo 6; Nunziata 5,5, Corsale 7,5, Basile 7, Matinella 6,5 (dal 33’ p.t. Avallone 6); Martone 6,5, (dal 38’ s.t. Pepe s.v.), Ramaglia 5,5. (D’Auria, Cerasuolo, Pierantozzi, Ammirati). All. P. Esposito 6,5. MONOPOLI (4-4-2) Vurchio 6; F. Colella 5,5, Vincenti 5,5 (dal 35’ s.t. D’Angelo s.v.), Ciminà 5,5, Imburgia 5,5; Tranchina 5,5, Lanzillotta 6, Volpe 6, Cortesi 5,5 (dal 33’ p.t. Lisi 7); Lacarra 7 (dal 28’ s.t. Scrò 6), Balistreri 6,5. (Corno, Costantino, Loseto, Corsi). All. Pellegrini 6,5. ARBITRO Ceccarelli di Terni 6,5. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammonito Vincenti. Angoli 7-4. (s.c.)
GIUDIZIO+++ VIBONESE (4-4-2) Mengoni 7; Orefice 6, Pascuccio 6,5 (dal 27’ s.t. Milanese 6), Conti 7, Patanè 6; Biava 6 (dal 13’ s.t. Sperandeo 5), Lopetrone 6, Pirrone 6, Riccobono 5,5; Omolade 6 (dal 38’ s.t. Gatto s.v.), Cammilluzzi 5,5. (Senatore, Scrugli, Rugiero, Ficara). All. Galfano 6. ISOLA LIRI (4-4-2) Mangiapelo 7; Mallardi 6, Matrisciano 7, Paolacci 7, La Rocca 5,5; Galuppi 5,5 (dal 21’ s.t. Gennari 6,5), Costanzo 5,5, Raffaello 6, La Cava 6; Bianchini 5 (dal 21’ s.t. Bussi 6,5), Federici 5,5. (Fiorini, Carboni, Falco, Bassaoule, Cirelli). All. Grossi 6. ARBITRO D’Alesio di Forlì 5. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Pascuccio, La Rocca, Costanzo, Lopetrone, Matrisciano, Milanese e Raffaello. Angoli 2-7. (mi.fa.)
GLI ANTICIPI
Cisco Roma e Siracusa vittoria di misura: 1-0 Mercoledì il recupero Due partite del girone C di Seconda divisione sono state disputate sabato in anticipo e sono finite con lo stesso risultato, mentre mercoledì si recupera la gara mancante: ecco la situazione.
Cisco Roma-Manfredonia 1-0 La Cisco Roma ha vinto grazie a una rete segnata in apertura da Franchini e continua la sua corsa al terzo posto. Siracusa-Vico Equense 1-0 Il Siracusa ha ottenuto i tre punti grazie alla rete firmata da Dal Rio al 28’ del primo tempo. La partita è stata disputata a porte chiuse sul campo di Palazzolo Acreide. Il recupero Mercoledì alle ore 15 si recupera Barletta-Manfredonia, la partita della quarta giornata che era stata rinviata a causa di un grave incidente stradale che aveva visto coinvolti i familiari di un calciatore ospite.
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LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MOTOMONDIALE GP AUSTRALIA
Valentino «Il 2o posto più bello da quando corro» «Non ho voluto esagerare» Casey euforico: «Da tanto tempo non stavo così bene» Rossi beve champagne. A destra: Stoner, la Ducati bianca e i tifosi REUTERS-AFP
sa, staccato di oltre 22 secondi.
GIOVANNI ZAMAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Rossi Valentino ha provato in tutti i modi a vincere, anche se l’uscita di pista di Lorenzo gli ha consigliato di pensare anche al campionato. «Quando mi hanno segnalato che Lorenzo era fuori, mi sono detto: "Adesso cosa faccio? Se mi stendo anche stavolta, è giusto che il Mondiale lo vinca lui!". Quindi ho cercato di guidare forte, di non farlo andare via, ho anche provato a vincere, ma senza esagerare». Rossi, in ogni caso, riconosce i meriti di Stoner: «Nelle curve a sinistra, la mia moto scivolava un po’ più della Ducati, sempre molto competitiva a Phillip Island. A tre giri dalla fine ho spinto ancora più forte, mi sono riavvicinato, ma non ce la fa-
PHILLIP ISLAND (Australia) dSorridenti e felici: Casey Stoner perché è tornato al successo dopo quasi cinque mesi, Valentino Rossi perché ha quasi conquistato il titolo mondiale. Una vittoria importantissima per Casey, forse la più significativa della carriera («Ma non dimentico quella ottenuta qui nel 2007 già da campione del mondo»), per Valentino un piazzamento altrettanto significativo («È il secondo posto più divertente e rilevante da quando corro»). Così è normale che, a fine gara, sotto il podio, i due si abbraccino con affetto e rispetto. Oltretutto, in un GP condotto a ritmi pazzeschi, con il terzo classificato, Dani Pedro-
cevo a passarlo. Lui viene da due mesi di riposo e psicologicamente non aveva niente da perdere, però gli faccio grandi complimenti, perché si è meritato il successo: è semplicemente stato più bravo». Adesso Valentino può chiudere il Mondiale in Malesia: per conquistarlo matematicamente, gli basta un 4˚ posto, a prescindere dal risultato di Lorenzo. «Vado a Sepang aggressivo — assicura però Rossi — perché lì sia io sia la Yamaha siamo sempre andati forte. E non mi accontenterò certo di un quarto posto: bisogna quantomeno salire sul podio».
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ha detto VALE/1
«Appena ho saputo che Jorge era caduto, ho detto: se mi stendo, il titolo lo merita lui»
VALE/2 «In Malesia mi basterà il 4˚ posto per vincere il titolo. Ma io voglio salire sul podio»
CASEY «Al mattino avevo mal di stomaco. Che paura quei due gabbiani sfiorati...»
Stoner «Avevo dimenticato quanto fosse buono il sapore della vittoria!», si lascia andare l’australiano della Ducati. Su-
perato Pedrosa al 2˚ giro, Stoner non ha più lasciato il comando, impedendo a Rossi anche solo di provare a passarlo. «È stato un fine settimana strano — racconta — perché abbiamo sempre avuto problemi di trazione nei curvoni veloci, solitamente uno dei punti forti della GP9. Ma i ragazzi della squadra hanno fatto un ottimo lavoro, mi hanno permesso di imporre il mio ritmo». Ma non tutto è stato così facile: «Prima del via ero molto nervoso, perché quando mi sono alzato sentivo dei gran dolori allo stomaco. Mi sono spaventato ma, in realtà, ho potuto guidare al meglio ed era tanto tempo che non mi sentivo così bene a fine gara». Per Stoner non sono mancati gli imprevisti: «All’inizio, un
gabbiano mi ha quasi sfiorato il casco, poi, a metà gara, ce n’era uno proprio in traiettoria davanti a me. Visto che mi ricordavo di quanto era successo a Melandri in prova (Marco ne aveva centrato uno, ferendosi a una mano; n.d.r.), ho tolto il gas e così Valentino si è avvicinato». Infine, Casey ammette: «Non so se sia il successo più bello, ma è sicuramente molto significativo, dopo tutto quello che ho passato in questi mesi. Era giusto fermarsi, perché stavo veramente male, senza capirne il motivo. Adesso voglio dare il massimo negli ultimi due GP per fornire a Preziosi (capo progettista della Desmosedici; n.d.r.) più informazioni possibili per lo sviluppo della moto del 2010».
gione per una giornata da dimenticare.
ro devono essere le ferite dell’animo. «Sono arrabbiato non per il campionato ma per l’errore che ho commesso. Al via mi hanno passato un paio di
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LA SVOLTA
Lorenzo: «Che errore Il campionato è andato e ora devo riflettere»
AFP
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Jorge ko al 1o giro I due fenomeni se ne vanno
DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PHILLIP ISLAND (Australia) d Sem-
bra quasi che Jorge Lorenzo si sia tolto un peso dallo stomaco quando afferma sicuro: «Il Mondiale ormai è andato. Ma questo non doveva essere l’anno per vincere il titolo. Serviva più che altro per conquistare qualche gara e prepararsi alla prossima stagione». Un disco già sentito, ma è normale che Lorenzo trovi una ra-
Ferite Lo spagnolo ha un cerotto sul mignolo della mano destra («una microfrattura» dice il dottor Costa, un’abrasione minimizza lui) e un altro sul naso per una grattata tra i sassi della prima curva: «Quando mi sono alzato e ho visto il sangue nel casco mi sono spaventato, ma era solo una narice che perdeva sangue». L’errore Però a bruciare davve-
GALLERIA SUL NOSTRO SIETOSINTESI FOTOGRAFICA RE: MOTOGP, DELLE TRE GA 250 E 125
Gazzetta.it
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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È quasi fatta! A Rossi mezzo titolo a Stoner la gara Il ducatista vince, Lorenzo cade e va a -38. Vale ha le mani sul Mondiale
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA
CLIC DOMENICA È CAMPIONE CON UN 4˚ POSTO Domenica nel GP Malesia, a Sepang, Vale può conquistare il titolo con una gara d’anticipo. Con un 4˚ posto, anche in caso di vittoria di Lorenzo, Rossi è campione: conserverebbe infatti un vantaggio di 26 punti. Se Lorenzo arriva 2˚ a Rossi basta un 9˚ posto. Se Lorenzo è 3˚ Vale è iridato con un 13˚ posto. Con Lorenzo 4˚, Rossi è campione.
avversari e quando sono arrivato alla staccata non pensavo che Hayden frenasse proprio in quel punto. L’errore è tutto mio e per questo mi scuso con Nicky, per aver rovinato la sua corsa. Ma gli sono arrivato addosso e l’ho toccato. In quel momento si è rotto il disco di sinistra, così quando ho provato a rifrenare non c’era nulla da fare: potevo andare dritto oppure provare a curvare. Ho scelto la seconda cosa, ma sono volato via».
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PHILLIP ISLAND (Australia) dValentino Rossi sapeva che non sarebbe stata una gara come un’altra: e non voleva lo fosse. Il podio dell’amata Phillip Island poteva trasformarsi nel trampolino di lancio verso il nono Mondiale. Dopo l’amarezza di Estoril serviva un colpo di coda per mettere il sigillo sul 2009 e si era preparato a dovere per il momento «più caldo della stagione».
Profezia Lui era pronto per vincere, al massimo pensava di dover chinare il capo al padrone di casa Casey Stoner. Jorge Lorenzo non faceva troppa paura dopo una vigilia travaglia-
Progressi La grande rabbia è per l’occasione, a suo parere, perduta. «Stavo molto meglio fisicamente e la moto, finalmente, era a posto. Nel warm up eravamo riusciti a trovare la soluzione migliore per tornare a lottare con i primi. Sono convinto, molto convinto, che avrei fatto una bella gara». E ora? «Avevo programmato di fare due giorni di vacanza in Thailandia, ma credo invece che adesso sia il momento per riflettere un po’...». f.f.
ta, un po’ per colpa di una zuppa di pesce e un po’ per una Yamaha che non sembrava da vittoria. Sapeva questo, Valentino, e anche che, nel momento chiave, l’avversario avrebbe potuto sbagliare. «Ditemi se fa qualche errore», aveva chiesto al suo capotecnico. Jeremy Burgess, vecchio guru, aveva svicolato: «Se lo vedi sai dov’è, altrimenti vuol dire che è dietro». Lampo Saggezza di campioni temprati dalle vittorie. Perché Lorenzo ha sbagliato ancora prima dell’immaginabile. Semaforo, partenza, nemmeno 300 metri e lo spagnolo arrivava come una furia sull’incolpevole Nicky Hayden partito meglio e già sul limite estremo di sinistra. Jorge puntava ancora
più all’esterno e si trovava la strada sbarrata dalla rossa. Toccata, frenata, scivolata e un ruzzolone pericolosissimo nella ghiaia della prima curva. Gara finita, campionato finito. Passeggiata Perché domenica a Sepang, con 38 punti di vantaggio, il titolo per Valentino sarà una passeggiata. Questo campionato ci ha regalato vittorie esaltanti, errori clamorosi e emozioni a non finire, ma è difficile immaginare che Rossi, il migliore dei Magnifici Quattro, possa chiudere peggio del quarto posto necessario per la vittoria aritmetica. Praticamente una formalità. Emozioni Chiusa la pratica Lorenzo, Rossi ha aperto quella Stoner, indiavolato sulla sua
bellissima Ducati bianca-australiana, a sua volta in lotta con un recente passato pieno di ombre e dubbi. Era nervoso, Casey, e lo ha ammesso senza remore, perché aveva bisogno della conferma sulla pista amica per dimostrare che le tre gare di stop erano necessarie per ritornare fenomeno. Un giro e diventava padrone: entusiasmante. Esaltante Stoner ha guidato in maniera divina esaltato da una pista straordinaria, mostrando di essere perfetto stratega. «Ho potuto controllare perché non ero al limite», ha detto lasciando tutti sconcertati, avendo ammirato le grandi intraversate che lasciavano con il cuore in gola. Non c’è stato un sorpasso, ma la gara è
stata ugualmente esaltante, con un ritmo strepitoso (Pedrosa, 3˚, ha rimediato quasi 23") e Valentino col fiato sul collo dell’australiano: il distacco massimo, al 21˚ giro, è stato di 1"021. Gioia Un bagno di folla per Casey, al terzo centro di fila qui, «davanti alla mia famiglia, davanti a tanta gente». Mai visto uno Stoner così (giustamente) felice. La sosta di 3 GP era quello che gli serviva per tornare Devastoner. Gli altri non sono esistiti: Pedrosa aveva problemi fisici dopo la caduta di sabato, Alex De Angelis è stato bravissimo a fermarsi ai piedi del podio con la sua moto satellite. Dietro vere comparse. E ora tutti in Malesia: si prepari la festa.
34 R
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MOTOMONDIALE GP AUSTRALIA w Il bello
De Angelis merita di restare in MotoGP
I NUMERI
2
Tra i piloti australiani Stoner è secondo solo a Doohan per vittorie nella classe regina: 54 per Mick, 19 per Casey
Dietro i tre marziani c’è Alex con una Honda clienti: una gara esemplare Melandri si diverte e passa Toseland all’esterno: «Ancora mi cerca...» LE PAGELLE
3
GLI ALTRI
di FILIPPO FALSAPERLA
A Capirossi va tutto male Elias gambero
Grandioso un tris da brividi P 10 CASEY STONER
VALENTINO ROSSI
ALEX DE ANGELIS
9
8
Poteva, forse doveva, star buono e godersi l’errore di Lorenzo, aspettando senza patire la bandiera a scacchi che avrebbe significato titolo quasi sicuro. Invece ha preso tutti i rischi che comporta tentare di vincere REUTERS
Non è sul podio, vabbè, è lontano mezzo minuto dalla vittoria, ma la gara del sammarinese è esemplare. Ha una moto clienti e davanti sono marziani. Alex ha preso il massimo possibile. Ha ragione lui: non merita di uscire da questa MotoGP AFP
NICKY HAYDEN 7 Voto di consolazione per la sfortuna: è la terza volta che viene centrato senza colpa. COLIN EDWARDS 6 Il solito compitino ben fatto. Chi ha il passo da gara sta avanti, lui controlla quelli che fanno numero. Il podio è lontano, ma a lui basta così. RANDY DE PUNIET 6 Gara incolore, dove riesce a perdere anche il duello con Melandri e la sua derelitta Kawasaki. Niente da ricordare. MIKA KALLIO 6 Inizia benino, combattivo, poi perde terreno pare per colpa di una gomma anteriore non troppo efficiente. LORIS CAPIROSSI 5 Disastro. Prove tremende, deve cambiare il motore dopo il warm up e parte ultimo per la penalizzazione. Poi la gomma anteriore fallata. Un calvario. TONI ELIAS 5 Gara da gambero, dal centro della classifica alle retrovie: così è dura trovare una moto. CHRIS VERMEULEN 5 Qui la Suzuki è un vero disastro. Addirittura non può usare (come Capirossi) la gomma posteriore morbida che hanno gli altri per non distruggerla. JAMES TOSELAND 4 La penalizzazione ai box per partenza anticipata lo coglie quando è nel gruppo di centro. La rimonta non gli frutta nemmeno un sorpasso. GABOR TALMACSI 4 La solita prestazione inguardabile. Rischia perfino di perdere la posizione da Toseland che si ferma al box...
Riecco Devastoner: a 5 mesi dalla cavalcata del Mugello, nel regno di Valentino, Casey ribadisce che questa è casa sua. Tre vittorie di fila davanti alla sua gente, e la certezza che i suoi malanni sono ormai lontani. Grandioso e spettacolare, con quel modo impressionante di affrontare il curvone sinistro che ogni giro regala un brivido di piacere MILAGRO
DANI PEDROSA
MARCO MELANDRI
7
7
Prima del via il dottor Costa ha detto: «Dovrà fare i conti col dolore». La caduta si è sentita, ma gli altri due ieri erano ombre non soltanto imprendibili, ma anche inavvicinabili AP
Dopo prove disastrose trova il piacere di lottare sulla pista che gli ha dato l’ultima vittoria (nel 2006). E si diverte: «Toseland l’ho passato all’esterno nel curvone. Ancora mi cerca...» AFP
ANDREA DOVIZIOSO
JORGE LORENZO
6
4
Fisicamente è stato uno straccio tutto il weekend causa virus preso in aereo. Mai protagonista però ha preso il suo passo e ha limitato i danni, anche sei i primi sono sempre lontani LAPRESSE
Non era messo bene e l’unica cosa era limitare i danni. Invece ha buttato tutto all’aria sbagliando il via e frenando tardi alla prima curva. Esperienza per il futuro. Ma ha sprecato una grande occasione EPA
Le vittorie di Casey Stoner in questa stagione. Per l’australiano della Ducati è anche la terza a Phillip Island
4
I ritiri di Jorge Lorenzo quest’anno. Quando ha tagliato il traguardo, Jorge è sempre salito sul podio
10
Valentino Rossi è salito sul podio (con 5 vittorie) tutte e dieci le volte che ha corso a Phillip Island nella classe regina
il brutto di MARIO LEGA
Fortuna che c’è Casey Il BELLO Stoner e Ducati Per fortuna è tornato Stoner! Casey ha dominato, impedendo a Valentino Rossi perfino di tentare un timido sorpasso. L’australiano guadagna la 3ª piazza in classifica. Cresce il rammarico per la lunga assenza. Rossi Con avversari così, potrà allungare la carriera per diversi anni: si eliminano a turno mentre lui, senza colpo ferire, è impeccabile. Merita ampiamente anche questo titolo: però non si dica che solo Agostini vinceva facile. De Angelis & Melandri De Angelis, il migliore dei privati conferma le qualità anche se in modo alterno. Però quando va, va forte. Melandri rispolvera la grinta dei giorni migliori, in attesa che finisca il calvario 2009. IL BRUTTO Lorenzo Termina in fretta la gara, forse per correre in bagno. A parte il malessere intestinale, commette un grave errore (coinvolgendo Hayden che cercava una scusa per l’ennesima gara incolore). Non è pronto per vincere il Mondiale MotoGP, almeno fino a che ci sarà Valentino nei paraggi. La situazione in squadra, con il previsto allontanamento di Romagnoli, non lo sta aiutando. Spettacolo Solo 16 partenti, Lorenzo subito fuori, Capirossi retrocesso per cambio motore, Toseland penalizzato per partenza anticipata, distacchi da giro d'Italia in bici. È giusto far pagare il biglietto per vedere duellare solo Rossi e Stoner? Dovizioso Non stava bene ma la gara è stata davvero deludente. Lui e la Honda dovranno cercare soluzioni radicali per migliorare, oppure avremo presto un altro disoccupato di lusso.
I RISULTATI MOTOGP POS PILOTA
NAZ
MOTO
TEMPO
CLASSIFICA MOTOGP
CLASSE 250
PILOTI
POS PILOTA
NAZ
MOTO
TEMPO
POS PILOTA
NAZ
MOTO
1.
SIMONCELLI
ITA
Gilera
28’17"403 media 169,806 km/h
1.
SIMON
SPA
Aprilia
2.
BARBERA
SPA
Aprilia
a 2"434
2.
SMITH
GB
Aprilia
a 0"313
3.
DE ROSA
ITA
Honda
a 2"604
3.
CORTESE
GER
Derbi
a 2"057
4.
CLUZEL
FRA
Aprilia
a 12"118
4.
P. ESPARGARO SPA
Derbi
a 2"161
5.
DI MEGLIO
FRA
Aprlia
a 12"192
5.
CORSI
ITA
Aprilia
a 2"330
6.
ABRAHAM
R.CEC Aprlia
a 12"413
6.
TEROL
SPA
Aprilia
a 3"239
7.
H. AOYAMA
GIA
Honda
a 12"455
7.
VAZQUEZ
SPA
Derbi
a 3"290
8.
FAUBEL
SPA
Honda
a 13"112
8.
IANNONE
ITA
Aprilia
a 12"820
MARQUEZ
SPA
Ktm
a 22"355
GADEA
SPA
Aprilia
a 22"602
NOME
1. STONER
AUS Ducati 40’56"651 media 175,989 km/h
2. ROSSI
ITA
3. PEDROSA
SPA Honda
a 22"618
4. DE ANGELIS
RSM Honda
a 32"702
Yamaha
a 1"935
5. EDWARDS
USA Yamaha
a 35"885
6. DOVIZIOSO
ITA
a 38"482
Honda
7. MELANDRI
ITA
8. DE PUNIET
FRA Honda
a 44"941
9. KALLIO
FIN
Ducati
a 54"345
10. ELIAS
SPA Honda
a 1’01"205
11. VERMEULEN
AUS Suzuki
a 1’05"417
12. CAPIROSSI
ITA
13. TALMACSI
Suzuki UNG Honda
a 1’05"950 a 1’17"951
14. TOSELAND
GB
a 1’17"985
15. HAYDEN
USA Ducati
Kawasaki
Yamaha
a 44"461
a 1 giro
RITIRATI: LORENZO (SPA-Yamaha) al 1˚ giro. GIRO PIÙ VELOCE: il 5˚ di Rossi in 1’30"085, media 177,752 km/h.
1. ROSSI 2. LORENZO 3. STONER 4. PEDROSA 5. DOVIZIOSO 6. EDWARDS 7. DE ANGELIS 8. DE PUNIET 9. CAPIROSSI 10.MELANDRI 11. ELIAS 12.VERMEULEN 13 TOSELAND 14.HAYDEN 15.KALLIO 16.CANEPA 17. TALMACSI 18.GIBERNAU 19.TAKAHASHI 20.A.ESPARGARO COSTRUTTORI
NAZ
PUNTI
QAT
GIA
SPA FRA ITA CAT OLA USA GER
ITA SPA AUS SPA ITA USA RSM FRA ITA ITA SPA AUS GB USA FIN ITA UNG SPA GIA SPA
270 232 195 189 152 145 101 101 101 100 96 95 87 82 58 38 17 12 9 8
20 16 25 5 11 13 10 6 2 7 9 4 8 3 1 -
20 25 13 16 11 4 3 5 9 10 1 6 7 8 2 -
25 16 20 8 9 2 13 10 11 7 6 3 1 5 4 -
25 11 16 13 9 5 2 8 20 6 10 7 4 1 3 -
16 20 25 13 10 1 8 11 5 2 6 9 4 3 7 -
25 20 16 10 13 9 4 8 11 2 5 3 6 7 1 -
25 20 16 13 6 9 7 5 4 11 10 8 2 3 1 -
20 16 13 25 9 5 7 6 10 8 11 4 -
25 20 13 16 7 11 5 9 10 3 6 8 2 4 1 -
GB R.CEC INDY 11 25 25 2 7 20 6 25 13 13 20 9 11 13 8 20 16 6 4 5 11 9 9 16 7 3 5 5 10 7 10 1 10 16 6 8 8 4 4 3 2 3
NOME PUNTI QAT GIA SPA FRA ITA CAT OLA USA GER GB 350 20 25 25 25 20 25 25 20 25 20 1. YAMAHA 2. HONDA 252 11 16 20 16 13 13 9 25 16 25 236 25 13 16 11 25 16 16 13 13 8 3. DUCATI 4. SUZUKI 121 9 9 10 10 11 11 11 8 5 5 5. KAWASAKI 100 2 10 11 20 5 2 5 6 9 9 PROSSIME GARE: GP Malesia (25 ottobre a Sepang), GP Valencia (8 novembre a Valencia)
R.CEC 25 20 10 11 -
INDY 25 20 16 9 -
RSM 25 20 16 13 4 11 8 10 7 6 9 3 2 5
POR AUS 12 20 25 20 25 16 16 9 10 11 11 13 5 8 4 4 9 10 6 6 5 7 2 8 1 7 3 2 3 -
RSM 25 16 9 11 8
POR AUS 25 20 16 16 20 25 6 -5 4 9
CLASSE 125
9.
WILAIROT
THA
Honda
a 13"560
9.
10.
BAUTISTA
SPA
Aprilia
a 27"779
10.
11. LUTHI (SVI-Aprilia) a 28"222; 12. PESEK (R.CEC-Aprilia) a 28"657; 13. DEBON (SPA-Aprilia) a 33"892; 14. S. AOYAMA (GIA-Honda) a 38"779; 15. TOMIZAWA (GIA-Honda) a 40"529; 16. NEMETH (UNG-Aprilia) a 1’23"200. GIRO PIÙ VELOCE: il 13˚ di De Rosa in 1’33"519, media 171,225 km/h. CLASSIFICA PILOTI: 1. H. Aoyama 227 punti; Simoncelli 215; 3. Bautista 198; 4. Barbera 194; 5. Pasini 128; 6. De Rosa 106; 7. Di Meglio 105; 8. Faubel 94; 9. Luthi 94; 10. Debon 92. COSTRUTTORI: 1.Aprilia 294; 2. Honda 246; 3. Gilera 222; 4. Yamaha 2 .
TEMPO
in 37’55"798 media 161,830 km/h
11. REDDING (GB-Aprilia) a 29"189; 12. AEGERTER (SVI-Derbi) a 29"199; 13. WEBB (GB-Aprilia) a 29"222; 17. ZANETTI (ITA-Aprilia) a 31"251; 25. VITALI (ITA-Aprilia) a 1 giro; 26. MARCONI (ITA-Aprilia) a 1 giro. GIRO PIÙ VELOCE: il 16˚ di Cortese in 1’37"869, media 163,614 km/h. CLASSIFICA PILOTI: 1. Simon 239 punti, campione del mondo; 2. Smith 183,5; 3. Terol 162,5; 4. P. Espargaro 142,5; 5. Gadea 128; 6. Iannone 117,5; 7. Cortese 112; 8. Marquez 94; 9. Bradl 85; 10. Olive 74. COSTRUTTORI: 1. Aprilia 323,5; 2. Derbi 184; 3. Ktm 96; 4. Loncin 17; 5. Honda 14.
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35 R
MOTOMONDIALE GP AUSTRALIA w
Simoncelli perfetto Aoyama in crisi Ora si riapre tutto
RIMONTA
-40
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PHILLIP ISLAND (Australia)d Marco
Simoncelli trionfa in 250 e riapre prepotentemente il campionato, portandosi a soli 12 punti da Hiroshi Aoyama. Per Supersic è stato un altro GP perfetto, fermato con la bandiera rossa al 19˚ — con classifica, quindi, al 18˚ passaggio — per una caduta di Roberto Locatelli, rimasto esamine sull’asfalto dopo una brutta botta alla schiena. Fortunatamente il pilota della Gilera si è ripreso e dopo una visita in Clinica Mobile è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Melbourne, dove la Tac ha escluso qualsiasi lesione. Al momento dell’interruzione, il vantaggio di Marco su Barbera era già superiore ai due secondi.
Mercedes-Benz è un marchio Daimler.
Soddisfatto «Sono veramente
contento — spiega Simoncelli —, sia per il sesto successo stagionale sia per il campionato. Certo, conquistare una gara con la bandiera rossa non ha lo stesso gusto di riuscirci con quella a scacchi, ma avevo un buon vantaggio e la mia vittoria è certamente meritata». E importante perché, coi diretti avversari in grande difficoltà, Marco ha potuto recuperare tantissimi punti: «Sapevo di poter salire sul gradino più alto del podio, ma non pensavo certo di avvicinarmi così ad Aoyama: nelle ultime due gare bisogna continuare allo stesso modo, pensando solo a conquistare il GP, senza guardare troppo al campionato». Ma 12 punti con 50 ancora in palio sono davvero pochi, soprattutto perché il giapponese della Honda sta perdendo colpi. Senza l’interruzione, avrebbe probabilmente finito al quarto e non al settimo posto,
1˚ Aoyama 205 punti 3˚ Simoncelli 165 punti
-28
ma sta comunque mostrando limiti preoccupanti. Così come Alvaro Bautista, caduto un giro prima che la gara venisse fermata e poi decimo al traguardo. Primo podio Non ha sbagliato nulla, invece, Raffaele De Rosa, che dopo aver ottenuto sabato la sua prima pole in 250, ha conquistato in gara il primo podio della carriera, finendo di un soffio alle spalle di Hector Barbera. De Rosa sta guidando bene e negli ultimi due GP potrebbe anche diventare decisivo per il titolo: grande amico di Simoncelli, corre però a fianco di Aoyama e la squadra potrebbe anche chiedergli di aiutare il compagno di squadra. «Per il momento mi godo questo terzo posto — commenta stravolto dalla felicità —: lo voglio dedicare a mio padre Antonio, che ha sempre creduto in me».
Simon re in 125 Per l’Aprilia è il 35o titolo
GP San Marino (6 settembre)
Marco (6a vittoria) è a 12 punti dal giapponese Cade Locatelli: bandiera rossa. De Rosa è terzo GIOVANNI ZAMAGNI
CAMPIONATO CHIUSO
GP Giappone (4 ottobre)
1˚ Aoyama 218 punti 3˚ Simoncelli 190 punti
-12
GP Australia (18 ottobre) 1˚ Aoyama 227 punti 2˚ Simoncelli 215 punti
Marco Simoncelli, 22 anni, festeggia sul podio di Phillip Island la vittoria sollevando Raffaele De Rosa, 22, che è giunto terzo NEYROZ
Julian Simon (foto AFP), 22 anni, è il nuovo campione della 125. Lo spagnolo, vincitore a Phillip Island, regala all’Aprilia il 35˚ titolo (18 piloti e 17 costruttori). «È un momento incredibile, indescrivibile, meraviglioso: il primo pensiero va alla squadra, a Jorge Martinez e a Gino Borsoi che hanno creduto in me». Simon è il 7˚ spagnolo a vincere il mondiale 125 dopo Nieto, Martinez, Crivillé, Alzamora, Pedrosa e Bautista.
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36 R
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALBO D’ORO E’ IL 10o RE BRITANNICO PILOTI 1950 - Farina (Ita)
Alfa Romeo
1951 - Fangio (Arg)
Alfa Romeo
1952 - Ascari (Ita)
Ferrari
1953 - Ascari (Ita)
Ferrari
1954 - Fangio (Arg)
Maserati e Mercedes
1955 - Fangio (Arg)
Mercedes
1956 - Fangio (Arg)
Ferrari
1957 - Fangio (Arg)
Maserati
1958 - Hawthorn (GB)
Ferrari
1959 - Brabham (Aus)
Cooper-Climax
1960 - Brabham (Aus)
Cooper-Climax
1961 - P. Hill (Usa)
Ferrari
1962 - G. Hill (GB)
BRM
1963 - Clark (GB)
Lotus-Climax
1964 - Surtees (GB)
Ferrari
1965 - Clark (GB)
Lotus-Climax
1966 - Brabham (Aus)
Brabham-Repco
1967 - Hulme (NZ)
Brabham-Repco
1968 - G. Hill (GB)
Lotus-Ford
1969 - Stewart (GB)
Matra-Ford
1970 - Rindt (Aut)
Lotus-Ford
1971 - Stewart (GB)
Tyrrell-Ford
1972 - Fittipaldi (Bra)
Lotus-Ford
1973 - Stewart (GB)
Tyrrell-Ford
1974 - Fittipaldi (Bra)
McLaren-Ford
1975 - Lauda (Aut)
Ferrari
1976 - Hunt (GB)
McLaren-Ford
1977 - Lauda (Aut)
Ferrari
1978 - Andretti (Usa)
Lotus-Ford
1979 - Scheckter (SA)
Ferrari
1980 - Jones (Aus)
Williams-Ford
1981 - Piquet (Bra)
Brabham-Ford
1982 - Rosberg (Fin)
Williams-Ford
1983 - Piquet (Bra)
Brabham-Bmw
1984 - Lauda (Aut)
McLaren-Porsche
1985 - Prost (Fra)
McLaren-Porsche
1986 - Prost (Fra)
McLaren-Porsche
1987 - Piquet (Bra)
Williams-Honda
1988 - Senna (Bra)
McLaren-Honda
1989 - Prost (Fra)
McLaren-Honda
1990 - Senna (Bra)
McLaren-Honda
1991 - Senna (Bra)
McLaren-Honda
1992 - Mansell (GB)
Williams-Renault
1993 - Prost (Fra)
Williams-Renault
1994 - M. Schumacher (Ger)
Benetton-Ford
1995 - M. Schumacher (Ger) Benetton-Renault 1996 - D. Hill (GB)
Williams-Renault
1997 - Villeneuve (Can)
Williams-Renault
1998 - Hakkinen (Fin)
McLaren-Mercedes
1999 - Hakkinen (Fin)
McLaren-Mercedes
2000 - M. Schumacher (Ger)
Ferrari
2001 - M. Schumacher (Ger)
Ferrari
2002 - M. Schumacher (Ger)
Ferrari
2003 - M. Schumacher (Ger)
Ferrari
2004 - M. Schumacher (Ger)
x
Renault
2006 - Alonso (Spa)
Renault
2007 - Raikkonen (Fin)
Ferrari
2008 - Hamilton (GB)
McLaren-Mercedes
2009 - Button (GB)
BrawnGP-Mercedes
«Un paio di drink e ho capito: potevo farcela»
DAL NOSTRO INVIATO
ha detto
ANDREA CREMONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LA VIGILIA
Qui non c’era la mia ragazza così ho chiesto ai ragazzi del team se volevano stare con me: temevo di non dormire
KOBAYASHI Quel pilota è davvero matto, cambiava continuamente traiettoria in pista. Era rischioso passarlo
Ferrari
2005 - Alonso (Spa)
COSTRUTTORI 1958 Vanwall
BUTTON
FORMULA 1 GP BRASILE
IL FUTURO Adesso che sono campione del mondo magari fioccheranno le offerte. Scherzo: voglio rimanere qui
1959-60 Cooper-Climax
SAN PAOLO (Brasile)dIl titolo non varca i confini della Gran Bretagna: da Lewis Hamilton a Jenson Button, che si presenta all’appuntamento con la stampa con la bandiera britannica, l’Union Jack, sulle spalle. È reduce da due gran premi. Il primo, corso in pista, lo ha visto arrivare quinto; il secondo appena sceso dalla macchina, quando si è fatto tutto di un fiato il lungo corridoio del retrobox per raggiungere e abbracciare la sua squadra. Da Ross Brawn in giù. «Sono campione del mondo». Lo ripete all’infinito quasi non riesca a staccarsi da quelle magiche due paroline «World Champion».
Dice Jenson trafelato: «Questa è stata la gara più bella della mia vita per le emozioni che mi ha regalato e per l’importanza del risultato finale, sono campione del mondo. E credo di essermelo meritato proprio in questa circostanza». Dica la verità: ci credeva prima del via?
«Sì. Anche se dopo le qualifiche ero davvero distrutto. Ma poi i ragazzi del team sono stati bravi a tirarmi su. Sono bastati un paio di drink e stamani (ieri; n.d.r.) sentivo che avevo la possibilità di farcela. In fondo la macchina c’era, bastava soltanto che mi dessi una mossa. Ma ora lo posso ammettere: le ultime due settimane sono state dure. Sapete che qui non è venuta la mia ragazza (la modella nippo-argentina
Jessica Michibata) e così ho chiesto ai ragazzi se volevano condividere la stanza con me perché temevo di non riuscire a prendere sonno, ma nessuno è voluto venire!». A Singapore e Suzuka ha corso in maniera conservativa, qui invece è andato sempre all’attacco. Che è successo?
«Per la verità non ho cambiato il mio approccio. Purtroppo è vero che nelle ultime gare le nostre qualifiche sono state al di sotto delle attese. Qui però sono stato fortunato ad evitare ogni incidente in quell’incasinatissimo primo giro e poi...». Poi ha faticato molto con Kobayashi.
«Credetemi quel ragazzo è davvero matto, cambiava continuamente traiettoria in pista e
credo che Nakajima (che è volato fuori dopo un contatto con il connazionale; n.d.r.) se ne sia accorto. Era rischioso passarlo, ma alla fine ce l’ho fatta e quando mi sono ritrovato dietro Rubens sapevo che sarebbe basato arrivare 6˚ per centrare il titolo». Mai pensato di non vincere il Mondiale?
«Per la verità è da quando corro con i kart che mi piace vincere ma credevo che i campioni del mondo fossero di un’altra pasta. Diciamo che in Formula 1 ho vissuto momenti duri: il 2˚ e 3˚ anno, ad esempio, mi hanno insegnato che per vincere non basta andare forte. Anche il 2008 è stato difficile: prima la macchina che non andava, poi l’incertezza sul futuro».
1961 Ferrari 1962 BRM 1963 Lotus-Climax 1964 Ferrari 1965 LotusClimax 1966-67 Brabham Repco 1968 Lotus-Ford 1969 Matra-Ford
LA GIOIA IN UN COLPO SOLO LA SQUADRA DELL’EX D.T. FERRARI CENTRA I DUE TITOLI
Brawn: «Pensare che siamo dei sopravvissuti»
1970 Lotus-Ford 1971 Tyrrell-Ford 1972-73 Lotus-Ford 1974 McLaren-Ford 1975-77 Ferrari 1978 Lotus-Ford 1979 Ferrari 1980-81 Williams-Ford 1982-83 Ferrari
«Titolo speciale, abbiamo rischiato di non correre questo Mondiale» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
1984-85 McLaren-Porsche 1986-87 Williams-Honda 1988-91 McLaren-Honda 1992-94 Williams-Renault 1995 Benetton-Renault 1996-97 Williams-Renault 1998 McLaren-Mercedes 1999-2004 Ferrari 2005-2006 Renault 2007-2008 Ferrari 2009 BrawnGP-Mercedes
SAN PAOLO d «We are the cham-
pions». Le note dei Queen rimbombano assordanti all’interno del box. Missione compiuta: è andata meglio di quello che Ross Brawn sperava alla vigilia, quando diceva che centrare qui il titolo costruttori e godersi una battaglia in famiglia tra i suoi piloti ad Abu Dha-
bi «sarebbe stato lo scenario ideale», Invece «affronterò l’ultima gara con altro stato d’animo», dice l’ex responsabile tecnico della Ferrari. Bilancio «Abbiamo vissuto una seconda metà di stagione difficile ma ce l’abbiamo fatta. Questo titolo per me rappresenta qualcosa di speciale se ripenso alle giornate buie dello scorso inverno quando cercavo di salvare il team, Jenson è stato bravissimo, è un pilota fantastico e lo ha dimostrato in questa occasione, perché sapeva esattamente cosa fare. È vero che rispetto alla Red Bull abbiamo vissuto una seconda parte di
giava come un orologio, ma messa benzina il passo non era più lo stesso e ho capito che al massimo sarei arrivato 3˚». Invece Rubinho si è dovuto accontentare di un misero, inutile punto per una foratura. «Quando mi hanno chiesto di rientrare perché la telemetria segnalava una anomalia alla pressione di un pneumatico non ci volevo credere». Suo padre filosofeggia: «Il grande Fangio diceva che le corse sono le corse, non ci si può fare niente. Forse ora mio figlio sarà deluso, ma domani volterà pagina e rivedrà quanto di buono fatto in questa stagione».
stagione difficile, ma facendo un bilancio dell’anno ce lo siamo meritato. Mi spiace per Barrichello, senza la foratura le cose sarebbero andate meglio». Proprio Button ha consolato Barrichello: scesi dalla macchina, l’inglese l’ha avvicinato e abbracciandolo si è lasciato andare a un gran complimento. «Se oggi sono campione il merito è anche tuo che mi hai sempre fatto da stimolo. Questo titolo è un po’ tuo». La replica: «Te lo sei meritato». Delusione A Rubens non è rimasto che raccontare l’ennesima gara di casa balorda. «Sino alla prima sosta la mia Brawn viag-
La gioia di Ross Brawn, 54 anni AP
a.cr.
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
«Dopo le qualifiche ero davvero distrutto. I ragazzi del team sono stati bravi a tirarmi su. Me lo sono meritato!»
LA SCHEDA
O
JENSON BUTTON 29 ANNI 10ª STAGIONE IN F.1
E’ alto 1,83 Ha corso 169 GP con 7 vittorie
S
IL FILM DELLA GARA
Fuoco su Kimi Massa sbandieratore
Jenson Button (sotto e a sinistra nelle foto GETTY IMAGES) è nato a Frome (GB) il 19 gennaio 1980. E’ alto 1,83 per 68 chili. Fidanzato con la modella Jessica Michibata. E’ alla 10ª stagione in F.1: 169 GP disputati, 7 vittorie (6 quest’anno) e 7 pole (4 nel 2009).
Strano ma vero Jenson adesso è tra i grandi Il miracolo di un ex disoccupato e un team nuovo Webber vince su Kubica, Barrichello sfortunato ha dimostrato di saper conquistare titoli iridati con la Benetton, con la Ferrari e ora con la squadra che porta il suo nome. Il premio? La Mercedes quanto prima comprerà il 51% del team, assicurandogli un futuro. Ma sino a ieri sera, Button era ancora senza contratto per il 2010...
DAL NOSTRO INVIATO
PINO ALLIEVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Il tubo La McLaren di Kovalainen vaga per la corsia box col tubo del rifornimento attaccato e perde benzina IPP DA TV
Le fiamme A proposito, l’anno prossimo difenderà il numero 1 con la BrawnGP?
«Non lo so, ma adesso che sono campione del mondo, magari fioccheranno le offerte. Scherzo: io voglio restare qui e non ho mai seriamente preso in considerazione soluzioni alternative. Questa è una squadra fantastica e Ross è stato eccezionale. Senza di lui non ci saremmo neppure salvati, invece ora siamo qui a celebrare due campionati del mondo». Ora che ha vinto il titolo ed è quindi più rilassato, proverà a vincere l’ultima gara ad Abu Dhabi? In fondo non ci riesce dal Gran Premio di Turchia.
«Non voglio parlare adesso di Abu Dhabi. Voglio pensare a divertirmi».
TRULLI
Sopraggiunge la Ferrari di Kimi Raikkonen e, per un attimo, la rossa si trasforma in torcia IPP DA TV
La doppia beffa: incidente e multa SAN PAOLO Una grande beffa. Prima e dopo. Prima, perché Trulli che scattava in 2ª fila era certo di poter disputare un gran GP. Dopo, perché uscito illeso da un incidente («Sutil, a 260 orari, mi ha spinto contro il cordolo e sono volato via»), Trulli ha anche preso 10 mila dollari di multa dai commissari perchè ha gesticolato contro Sutil arrivando quasi (ma non l’ha fatto) a mettergli le mani addosso. Danno e beffa: in Formula 1 non c'è neanche più il diritto di arrabbiarsi...
37 R
L’arrivo È stato il ferrarista Felipe Massa, 28 anni, a sventolare la bandiera a scacchi al termine della gara AP
SAN PAOLO (Brasile) dFine dei giochi di un Mondiale che più strano non si poteva: Jenson Button campione tra i piloti, la BrawnGP iridata tra i costruttori a soli 7 mesi dalla nascita. Incredibile tutto. A cominciare dalla squadra-miracolo contestata nelle prime gare per lo scivolo posteriore che la Ferrari e altri giudicavano fuori regola. Una volta che la Federazione l’ha giudicato conforme, le Brawn bianche e gialle hanno continuato a dominare. E Button, con 6 vittorie in sole 11 settimane, tra fine marzo e inizio giugno, è riuscito, a 29 anni, a conquistare un titolo che dà un significato alla carriera e lo proietta tra i grandi.
Il valore Quanto grande? Forse lo capiremo l’anno prossimo, quando potrà correre più rilassato e mostrare un valore assoluto sul quale tanti sono dubbiosi. Ma sarebbe ingiusto denigrare un pilota che sino a una quindicina di giorni dal via era disoccupato. Ross Brawn, che ne conosceva le doti, l’ha preso per i capelli mettendolo dentro una macchina che invece era il frutto di accuratissimi quanto lunghi studi da parte dello staff Honda. Quando l’industria nipponica si è fatta da parte, sulla vettura già completata è bastato inserire un motore Mercedes. E si è completato un micidiale cocktail vincente. Le qualità Button, ieri quinto all’arrivo («è stata la gara più bella e sofferta della mia vita, non potevo fare errori») nel GP dominato da Mark Webber e dalla Red Bull, è un pilota dalla gui-
Il vincitore Mark Webber, 33 anni AP
da pulita, che in tutta la stagione non ha sbagliato nulla e ha anche disputato gran premi di altissimo livello, come a Montecarlo, ad esempio. Poi ha tirato i remi in barca e si è amministrato nell’ombra, rosicchiando punticini qua e là, senza mordente, bloccato dalla paura di perdere il Mondiale. Adesso che l’ha ottenuto, speriamo che faccia vedere sino in fondo di che pasta è fatto. Per ora sappiamo che è un pilota validissimo, con guizzi da campione e una buona visione di corsa. Ma da giugno in poi è stato sovrastato in squadra da Rubens Barrichello, ieri sfortunato. La macchina La vera dominatrice del 2009 è la BrawnGP, compagine di tecnici di valore guidati da un Ross Brawn, il quale
La cronaca La gara della vita di Button è stata scialba. Partito 14˚, è stato agevolato da una serie di incidenti avvenuti davanti e si è ritrovato subito 9˚. Poi qualche sorpassino e verso metà gara, col pit stop di Barrichello, il titolo virtuale che è diventato reale a 14 giri dal termine. Doveva essere Barrichello il vero rivale di Button. Grande pole position, gran partenza, gran gara sino al primo pit stop quando Webber, che gli era sempre stato vicinissimo, lo ha superato. Rallentato da una foratura (ha dovuto fare un pit stop in più, passando dal 3˚ all’8˚ posto) e forse da un po’ di scoramento, Rubens alla fine si è arreso. Gli eroi Webber ha condotto sempre con sicurezza, ma gli eroi sono stati Robert Kubica, 2˚ con una Bmw che non è certamente tra le macchine migliori e Hamilton, 3˚ con una McLaren assettata da asciutto con cui era partito 18˚. Vettel, scattato 16˚, era troppo indietro per fare miracoli: 4˚. Sfortunata la Ferrari, con Kimi 6˚ e Fisichella 10˚, entrambi al box sin dal 1˚ giro rispettivamente per una collisione con Webber (colpa dell’australiano) e per un contatto con Kovalainen, punito poi di 25" e 50 mila dollari per manovra pericolosa ai box. E la McLaren, a una corsa dalla fine, ha strappato alla rossa il 3˚ posto tra i costruttori...
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LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
FORMULA 1 GP BRASILE
Webber è il nuovo Mansell Kobayashi, mai visto un debutto così. Hamilton, che bella rimonta: un mastino che non molla LE PAGELLE
Capolavoro su una pista da campioni P9 ROBERT KUBICA Il polacco non s’è arreso a una Bmw che ha deciso di lasciare le corse. Non era da lui. E su una delle piste più difficili del mondiale, lui s’è scatenato, confortando la Renault che lo ha preso per non far rimpiangere Alonso. È vero, non aveva nulla da perdere ma il secondo posto di ieri è stato un capolavoro REUTERS
LA GARA
Povero Fisico la rossa ora è un tormento BRAWNGP 10
MARK WEBBER
LEWIS HAMILTON
8,5
8,5
La sua Red Bull-Renault ha mostrato netta superiorità sugli avversari. Webber, pilota coraggioso e uomo di contenuti, ha completato la doppietta motoristica australiana, in un ping pong tra Phillip Island e San Paolo. È lui il nuovo Nigel Mansell EPA
Nel 2008 Interlagos gli donò il Mondiale. Ieri ha finito 3˚, ma partendo dalla 18ª posizione, una grana in una F.1 dove non si sorpassa mai. È stato più forte il Lewis 2009 di quello iridato 2008. Non aveva il mezzo, ma resta un mastino che non molla REUTERS
Era al debutto eppure è la squadra dell’anno. Perché a prescindere dalle contestazioni nei primi GP, le macchine del team dell’ex ferrarista Ross Brawn non si sono quasi mai rotte e il titolo iridato costruttori è stato strameritato.
NAZ
1.
WEBBER
AUS Red Bull-Renault
TEAM
2.
KUBICA
POL Bmw
3.
HAMILTON
GB
McLaren-Mercedes
DISTACCO (PIT STOP)
in 1h32’23"081 (2) media 198,675 km/h a 7"626 (2) a 18"944 (2)
4. VETTEL
GER Red Bull-Renault
a 19"652 (2)
5.
BUTTON
GB
BrawnGP-Mercedes
a 29"005 (2)
6. RAIKKONEN
FIN
Ferrari
a 33"340 (2)
7.
BUEMI
SVI Toro Rosso-Ferrari
8.
BARRICHELLO BRA BrawnGP-Mercedes
a 45"454 (3)
9.
KOBAYASHI
GIA Toyota
a 63"324 (2)
10. FISICHELLA
ITA
Ferrari
a 70"665 (1)
11. LIUZZI
ITA
Force India-Mercedes
a 71"388 (3)
12. KOVALAINEN
FIN
McLaren-Mercedes
a 73"499 (3)
13. GROSJEAN
FRA Renault
14. ALGUERSUARI SPA Toro Rosso-Ferrari
a 35"991 (2)
a 1 giro (2) a 1 giro (2)
RITIRATI: al 1˚ giro ALONSO (SPA-Renault) incidente; al 1˚ giro TRULLI (ITA-Toyota) incidente; al 1˚ giro SUTIL (GER-Force India) incidente; al 22˚ giro HEIDFELD (GER-Bmw); al 28˚ giro ROSBERG (GER-Williams-Toyota) cambio; al 31˚ giro NAKAJIMA (GIA-Williams-Toyota) incidente. GIRO PIÙ VELOCE: il 25˚ di Webber in 1’13"733. LEADER DELLA CORSA (71 giri, 305,909 km): dal 1˚ al 20˚ giro Barrichello; dal 21˚ al 71˚ Webber. SAFETY CAR: dal 1˚ al 5˚ giro. PENALITA’: 25" a Kovalainen per manovra pericolosa.
I NUMERI
10
Button ha vinto il Mondiale al 10˚ campionato disputato. Solo Mansell, iridato alla 12ª stagione, ha dovuto aspettare di più.
Ha dato quanto era nelle sue facoltà, ma la gara l’aveva già persa sabato, con una brutta qualifica (16˚). Perché il vincitore Webber ha fatto vedere che cosa sarebbe stato possibile fare scattando davanti. Fosse stato in prima fila, forse la lotta per il titolo iridato sarebbe rimasta aperta.
6
Sono le scuderie di F.1 per le quali ha corso Button: Williams, Benetton, Renault, Bar, Honda e BrawnGP
SEBASTIEN BUEMI
8
7,5
Chi è? Un giapponese, s’intuisce dal nome, di 23 anni: collaudatore Toyota, ha corso e vinto in F.3. Dopo quei pochi giri a Suzuka, ha mostrato grandi numeri, si è battuto con piloti di successo. Mai visto un debutto così ANSA
Sesto in qualifica, 7˚ all’arrivo. E un GP intero da protagonista, dando una grande gioia alla Toro Rosso di Faenza. Il siciliano di Francia, alla prima stagione in Formula 1, sta concludendo in crescendo. Nel 2010 non potrà che migliorare EPA
Si sarebbe piazzato quarto, ossia meglio delle sue previsioni (aveva detto che pensava di finire sesto), se a un certo punto la Williams motorizzata Toyota non lo avesse messo a piedi. Peccato.
KIMI RAIKKONEN 7
RUBENS BARRICHELLO JENSON BUTTON
Webber lo ha toccato dopo un paio di curve e i suoi sogni sono svaniti lì. Eppure aveva mostrato una partenza straordinaria, tenacia, ritmo. Ma la sosta al primo giro (per il muso da cambiare) ha pregiudicato tutta la sua prestazione. Nonostante questo aveva un ritmo da podio.
7,5
7
GIANCARLO FISICHELLA 5,5
Sabato ha fatto impazzire Interlagos con la pole. Ieri Rubens aveva le ultime speranze iridate. Non ha sbagliato nulla. Anzi, è andato all’attacco sin dal via con un tentativo di fuga. Niente da fare contro una Red Bull superiore e una foratura. Peccato. REUTERS
Voto di stima in una gara da 5. Ma si giocava il traguardo più ambito. Non ha fatto grandi cose, non ha attaccato, non ha rischiato i sorpassi. Gli errori degli altri lo hanno aiutato, è giunto 5˚, ma con un Mondiale nello zaino. D’ora in poi deve mostrarci qualcosa in più AP
Non guida tranquillo e da qui scaturiscono errori e insicurezze. Per giunta Kovalainen gli è andato addosso. Quella che doveva essere una gioia (la Ferrari) sta diventando un tormento.
PILOTI POS PILOTA
NAZ PUNTI AUS MAL CIN BAH SPA MON TUR
GB
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23.
89 GB GER 74 BRA 72 AUS 61,5 49 GB 48 FIN GER 34,5 ITA 30,5 SPA 26 GER 24 BRA 22 FIN 22 17 POL GER 15 ITA 8 5 GER 5 SVI FRA 2 0 GIA 0 BRA 0 SPA 0 FRA 0 ITA
3 10 6 8 1 4 2 5 -
BUTTON VETTEL BARRICHELLO WEBBER HAMILTON RAIKKONEN ROSBERG TRULLI ALONSO GLOCK MASSA KOVALAINEN KUBICA HEIDFELD FISICHELLA SUTIL BUEMI BOURDAIS NAKAJIMA PIQUET ALGUERSUARI GROSJEAN BADOER
10 8 3 6 4 5 2 1 -
5 2 1,5 1 0,5 2,5 3 4 -
6 10 5 8 3 2 4 1 -
10 8 4 5 3 6 1 2 -
10 5 8 6 1 4 3 2 -
10 8 4 6 3 2 5 1 -
10 6 8 4 5 1 3 2 -
SIN
GIA BRA
8 1 10 6 4 3 2 5 -
4 5 3 10 6 8 2 1 -
1 10 2 6 5 4 8 3 -
GER UNG EUR BEL ITA
SIN
GIA BRA
7 5 12 8 1 6 -
3 10 6 5 8 4 3 -
GER UNG EUR BEL ITA
4 8 3 10 5 2 6 1 -
2 6 10 8 5 1 3 4 -
2 10 8 6 4 3 5 1 -
6 2 10 1 3 5 4 8 -
4 5 1 10 6 3 8 2 -
7
I gran premi vinti da Button in F.1: ben 6 quest’anno, ma soltanto 1 (Ungheria ’06, su Honda) nei 153 GP corsi dal 2000 alla stagione 2008
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.
PUNTI AUS MAL CIN BAH SPA MON TUR
BRAWNGP-MERCEDES 161 RED BULL-RENAULT 135,5 MCLAREN-MERCEDES 71 FERRARI 70 TOYOTA 54,5 WILLIAMS-TOYOTA 34,5 BMW 32 RENAULT 26 FORCE INDIA-MERCEDES 13 TORO ROSSO-FERRARI 7
18 11 3 4 3
7 1,5 1 5,5 0,5 4 -
11 18 7 2 1
14 8 5 3 8 1 -
18 11 3 1 2 4 -
18 4 11 3 2 1
10 14 3 6 4 2 -
GB
9 18 6 2 4 -
7 18 1 6 5 2 -
2 6 14 8 4 5 -
12 13 6 4 1 3 -
2 6 3 10 1 9 8 -
18 1 3 6 2 4 5 -
5 15 6 3 8 2
d (g.r.) Giandomenico Basso (Abarth) ha vinto il Rally Antibes davanti a Michal Solowow (Peugeot 207) e a Julien Morin (Fabia). Basso sale a 103 punti nel Campionato d’Europa, 14 in più di Solowow. Fra due settimane il Rally du Valais, ultimo appuntamento stagionale.
SUPERSTARS dA Monza vittoria per Max Pigoli (Mercedes C63 AMG) in gara-1 nella Superstars Series. Secondo Stefano Gabellini (Bmw 550i) e terzo Roberto Russo (Bmw M3). In gara-2 vittoria per Gianni Morbidelli (Bmw M3), già campione italiano, davanti a Pigoli e Roberto Papini (Bmw M5).
FORMULA 3 dDaniel Zampieri ha conquistato a Monza il campionato italiano F.3. Al 19enne pilota romano è bastato il 4˚ posto in gara-2. In classifica Zampieri con 173 punti precede Zipoli (158) e Sanchez Lopez (155). Per loro tre test premio a Fiorano dove proveranno la Ferrari F60.
AUTO EUROPA
Peugeot 3008 regina d(a.s.) La Peugeot 3008 è l’Auto Europa 2010. Il crossover francese è stato premiato dai giornalisti italiani dell’Uiga, seconda la Ford Ka, terze a pari merito Citroën C3 Picasso e Bmw Z4.
SUPERMOTO
Dominio Husqvarna d(m.z.) Nel GP di Grecia terza vittoria consecutiva nella S1 per Thomas Chareyre (Husqvarna) davanti a Ivan Lazzarini (Honda) e Bernd Hiemer (Ktm). Gerald Delepine (Husqvarna) si è invece aggiudicato la S2 davanti a Davide Gozzini (TM) e a Adrien Chareyre (Husqvarna).
I GIRI VELOCI
IL CALENDARIO
1. Webber 1’13"733 (25˚) 2. Vettel 1’13"890 (59˚) 3. Barrichello 1’13"950 (20˚) 4. Kubica 1’14"155 (38˚) 5. Kovalainen 1’43"303 (68˚) 6. Hamilton 1’14"345 (59˚) 7. Button 1’14"353 (46˚) 8. Rosberg 1’14"370 (16˚) 9. Raikkonen 1’14"558 (47˚) 10. Buemi 1’14"563 (58˚) 11. Kobayashi 1’14"676 (71˚) 12. Grosjean 1’14"789 (54˚) 13. Alguersuari 1’14"861 (59˚) 14. Fisichella 1’14"931 (55˚) 15. Heidfeld 1’14"988 (19˚) 16. Liuzzi 1’14"990 (43˚) 17. Nakajima 1’15"073 (21˚)
Vincitori e gare del Mondiale 2009 29-3 AUSTRALIA vincitore Button 5-4 MALESIA vincitore Button 19-4 CINA vincitore Vettel 26-4 BAHRAIN vincitore Button 10-5 SPAGNA vincitore Button 24-5 MONACO vincitore Button 7-6 TURCHIA vincitore Button 21-6 GB vincitore Vettel 12-7 GERMANIA vincitore Webber 26-7 UNGHERIA vincitore Hamilton 23-8 EUROPA vincitore Barrichello 30-8 BELGIO vincitore Raikkonen 13-9 ITALIA vincitore Barrichello 27-9 SINGAPORE* vincitore Hamilton 4-10 GIAPPONE vincitore Vettel 18-10 BRASILE vincitore Webber 1-11 ABU DHABI * gara in notturna
COSTRUTTORI POS COSTRUTTORE
Basso insuperabile
Zampieri avrà la F60
NICO ROSBERG 7,5
KAMUI KOBAYASHI
RALLY ANTIBES
Pigoli e Morbidelli ok
SEBASTIAN VETTEL 7
LE CLASSIFICHE
POS PILOTA
w taccuino
GLI ALTRI
di PINO ALLIEVI
Mark Webber, 33 anni LAPRESSE
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39 R
FORMULA 1 GP BRASILE 5
Un piano Fia per salvare Briatore Todt potrebbe ridurgli la pena I 3 punti della denuncia di Flavio DAL NOSTRO INVIATO
PINO ALLIEVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SAN PAOLO (Brasile) dAccusato
da Nelsinho Piquet e radiato a vita dalla Fia sulla testimonianza (telefonica!) di un Mister X di cui non si conosce il nome, massacrato dai media di mezzo mondo, impossibilitato a essere manager di piloti: Flavio Briatore va all’attacco. Lo fa ufficialmente da oggi, quando i suoi avvocati depositeranno al Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi la denuncia contro la Fia, tendente ad avere l’annullamento della radiazione a vita per il caso di Singapore 2008 e la riabilitazione. Attacco Briatore ha atteso un po’ prima di passare al contrattacco: i dettagli della causa li ha rivelati ieri il Journal de Di-
manche, raccontando come avanzi anche danni all’immagine valutabili tra 500 mila e 1 milione di euro. Gli avvocati di Briatore hanno chiesto una procedura accelerata, e il processo potrebbe tenersi entro 4-5 settimane, con sentenza ipotizzabile entro fine anno. Gli atti di difesa sono duri e hanno un obiettivo chiaro: dimostrare come la giustizia di Mosley non sia stata imparziale, in quanto il presidente Fia voleva regolare conti personali col manager piemontese. Avrà un ruolo importante quanto dichiarò il vice-presidente Fia, l’arabo Mohammed Ben Sulayem, a un giornale degli Emirati: la sentenza era già stata decisa prima e prevedeva il salvataggio Renault. Riabilitazione Briatore, a giudicare dalle voci negli ambienti della F.1, ha ottime possibilità
«HITLER UN VERO LEADER»
APRILE 2009
«In F.1 ci vorrebbe una donna pilota, possibilmente negra ed ebrea» LUGLIO 2009
Jean Todt (a sinistra), 63 anni, con Flavio Briatore, 59 LIVERANI
di spuntarla. Ma anche la Fia, se Jean Todt vincerà le elezioni, potrebbe rivedere la penalizzazione a vita, riaprendo il caso nel Consiglio Mondiale di dicembre solamente per la sentenza, senza entrare nel merito della vicenda. Ovvero, Briatore potrebbe veder ridotta la pena, diciamo a 6 mesi. E tornare nel giro delle corse con la prossima stagione, anche se non ha voglia di farlo. Però una riabilitazione da parte dell’ambiente in cui si è creato fama e gloria sarebbe una rivincita non da poco, anche per una questione morale. Strategia Briatore ieri ha emesso un comunicato in cui spiega i tre punti fondamentali dell’azione civile: 1. Violazione deliberata dei diritti di difesa: a) convocazione tardiva; b) mancanza di indicazione anticipata dei capi di accusa; c) Assenza di accesso
ai dossier di accusa e alle testimonianze chiave. 2. Violazione delle regole di giustizia: a) mancanza di imparzialità dell’organo giudicante; b) negoziazione segreta dei contenuti della decisione prima dell’udienza; c) offerta di una immunità selettiva (Piquet jr; n.d.r.) per costituire un dossier a carico. 3. Eccesso e abuso di potere Fia: a) penalità imposta a un non-licenziato; b) sproporzione e illegalità di una decisione di boicottaggio di durata illimitata; c) minaccia di rifiutare il rinnovo della licenza per violazioni dello statuto Fia e del codice sportivo internazionale. Dice Briatore nella nota: «In questa storia, la Fia si è messa al servizio della vendetta di un solo uomo. Le decisioni prese sono una aberrazione giuridica e ho piena fiducia che il tribunale francese applicherà una giustizia imparziale».
«Adolf Hitler sì che sapeva comandare le persone e far funzionare le cose. Un incredibile errore liberarci di Saddam e dei talebani» Bernie Ecclestone, 78 anni OMEGA
IL CASO BRASILIANI SDEGNATI
«Senna morto bene per la F.1» Ecclestone, intervista shock «Dopo è cresciuto l’interesse» d«La morte di Ayrton Senna è stata un bene per la Formula 1». Si poteva pensare che Bernie Ecclestone avesse toccato il fondo con le dichiarazioni a sostegno di Adolf Hitler, di Saddam Hussein e dei talebani. O quelle in cui invocava una donna pilota «possibilmente negra ed ebrea». Invece il boss della F.1, 79 anni il 28 ottobre prossimo, sembra avere ancora colpi in canna. E così ha aspettato di andare proprio a San Paolo, città dell’indimenticato campione brasiliano, morto il 1 maggio 1994 a Imola, per fare questa assurda dichiarazione al quotidiano Folha di San Paulo: «La morte di Ayrton è stata una gran tristezza per tutti, ma è stata un bene per la F.1. Molta gente ha cominciato ad interessarsi al nostro sport proprio grazie all’immensa ripercussione che ebbe l’incidente». Dopo la pubblicazione dell’articolo, Ecclestone ha tentato una tardiva e inutile retromarcia, il cui unico effetto è stato quello di farlo passare anche per bugiardo.
Registrazione Perché il giornalista che lo ha intervistato aveva registrato la conversazione e ha subito messo a disposizione delle radio locali i nastri. Che, purtroppo, hanno confermato le scioccanti parole del miliardario inglese. Immediate le reazioni di sdegno in Brasile. Un parlamentare ha proposto al Congresso di considerare Ecclestone «persona non grata» nel Paese. Nella stessa intervista Ecclestone aveva detto che farà il possibile perché Nelson Piquet, protagonista dello scandalo di Singapore 2008, torni a guidare in F.1.
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CICLISMO COPPIA D’ORO Evans (sin.) e Gilbert SUNADA
ALLA MAPEI BABY
Mondiale e Lombardia A MILANO in 21 giorni Giro d’Italia 2010 Sabato presentazione E vota su Gazzetta.it
Damiani ha lanciato Pozzato-Cancellara
Cadel Evans, australiano di 32 anni, due volte secondo al Tour, e Philippe Gilbert, belga di 26, hanno infiammato le ultime tre settimane
Roberto Damiani, varesino di Castellanza, ha 50 anni. Già tecnico della Nazionale under 23, ha seguito dal 2000 al 2002 il gruppo Mapei-baby, lanciando Pozzato e Cancellara. Poi Fassa Bortolo, Liquigas e Lpr: è alla Silence-Lotto dal 2007 BETTINI
Damiani, maratoneta per passione, è il tecnico dell’iridato e di Gilbert: «Italia in crisi? Se uno sponsor ci credesse...»
tanti anni fa dalla squadra giovani della Mapei, è passato per Fassa Bortolo e Liquigas, prima di cambiare aria. Damiani, anche al Lombardia s’è visto un Gilbert incredibile.
«No, al contrario. E’ stato "credibile", e questa è la cosa più importante. C’è stato un momento, dopo il Tour, in cui mancavano i risultati e il clima in squadra era teso. Ci siamo fermati per capire i motivi e abbiamo avuto una risposta d’orgoglio dai nostri corridori». Com’è riuscito a mettere d’accordo Evans e Gilbert?
«Con Cadel e con Phil abbiamo parlato la sera prima del Lombardia: una piacevole riunione dopo cena in cui è emersa veramente la loro maturità e correttezza. Mi hanno detto: arriviamo lì e poi chi ne ha di più sarà aiutato dall’altro». Difficile metterlo in pratica?
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dOra che ha chiuso la stagione in bellezza, sbancando Parigi-Tours e Lombardia con Gilbert, è pronto per volare alla Maratona di New York assieme all’amico Davide Balboni. «Sarà la mia ottava maratona, la terza a New York, e come sempre mi divertirò a girare la città, visitare qualche sala del Metropolitan Museum e andare allo stadio per guardare la partita di basket dei Knicks». Correre è l’altra passione di Roberto Damiani, d.s. della belga Silence-Lotto, esempio dell’Italia che vince nel ciclismo: quella da esportazione. Cominciò
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ha detto SU CADEL E PHILIPPE
«Abbiamo parlato la sera prima del Lombardia: nella riunione è emersa la loro maturità e correttezza. Alla radio, in corsa, ho parlato poco, lasciando fare ai campioni»
SUL NOSTRO CICLISMO «Si sente la mancanza di Bettini, con il suo carisma, ma bisognerebbe chiedersi perché Paolo correva all’estero e perché sono rimaste solo due squadre italiane di vertice»
«C’è stato un momento, in discesa dal Ghisallo, in cui Gilbert mi ha chiesto: "Non dici più niente alla radio?". La radio è uno strumento essenziale per un direttore sportivo, ma a volte bisogna stare zitti e lasciare fare ai campioni. Vedere Evans, un campione del mondo, che si mette al servizio di Gilbert al Lombardia come a Peccioli, è stata un’immagine di grande valore». S’era detto che c’erano stati contrasti tra lei e Evans.
«Non uno scontro, ma un confronto di idee. Sono convinto che Cadel sia uno dei pochi che può fare due grandi giri in tre mesi, perciò avevo proposto Giro e Tour. Però si è deciso per il
"no" e siamo andati avanti così. Dopo la delusione del Tour, ho capito che era il momento di lasciarlo solo. Si è chiuso a riccio, con la famiglia, ed è salito a Livigno per preparare il Mondiale. Ho tenuto i contatti solo con Sassi, che lo ha seguito». Ora come sono i rapporti?
«Continuiamo a lavorare insieme. Restano stima e fiducia. E il primo a stupirsi è proprio Cadel. Ma non sarò io a riproporgli di fare il Giro, perché lo reputo un uomo intelligente. Per il 2010, abbiamo stilato due programmi: con e senza il Giro. Decideremo a breve». Perché l’Italbici è in crisi?
«Non c’è una sola risposta. Mi viene in mente la mancanza di Bettini, con il suo carisma. Ma c’è anche un po’ di sfortuna per tanti piazzamenti, come il secondo posto di Pozzato alla Roubaix. I corridori bravi non ci mancano, però bisognerebbe chiedersi perché Bettini correva all’estero e perché sono rimaste solo due squadre italiane di vertice». Servirebbe un nuovo vivaio?
«Sarebbe il mio sogno se uno sponsor italiano investisse su un progetto del genere. Sarei anche pronto a lasciare il ProTour e le grandi corse. Il messaggio, soprattutto per i giovani, deve essere: meglio non vincere che vincere con scorciatoie. Ho ancora tutti i programmi di lavoro che facevamo alla Mapei e ogni tanto me li rivedo. Dissi a Squinzi e a Sassi che restando solo tre anni (la Mapei lasciò a fine 2002; ndr) avremmo lavorato per gli altri. Così è successo».
Mendrisio (Svi): Evans è il primo australiano a vincere il Mondiale: Gilbert è sesto
8 ottobre Gilbert centra la Coppa Sabatini a Peccioli (Pisa)
11 ottobre Il vallone Gilbert batte il fiammingo Boonen (per di più campione del Belgio) nella volata a due della Parigi-Tours, già sua nel 2008
15 ottobre Tris di Gilbert al Gran Piemonte, sul traguardo di Fossano
17 ottobre Scatto impressionante di Gilbert a 800 metri dallo scollinamento del San Fermo. A Como batte lo spagnolo Sanchez per il 103˚ Giro di Lombardia
LA STORIA NELLA COPPA MENTASTI A STRESA, SALE ALLA RIBALTA ALESSANDRO RAISONI, CHE HA SUPERATO IL VARESINO DI 24"
Cronometro: Basso battuto dal cugino cuoco DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
STRESA (Verbania)dL’ultimo atto
del calendario italiano è una crono. Chi la interpreta come una corsa: il campione italiano Marco Pinotti, che la vince a quasi 50 all’ora. Chi la vive come il primo giorno di vacanza: Damiano Cunego, che arriva a più di 7’. Sul podio della Coppa Lella Mentasti, due cugini: Ivan Basso e Alessandro Raisoni. Stavolta (è la prima volta) Raisoni va più forte di Basso. Alessandro e Ivan sono figli di due sorelle. Ventisei anni da
dSabato pomeriggio a Milano, negli studi televisivi che ospitano la trasmissione X-Factor, ci sarà la presentazione del 93˚ Giro d’Italia che prenderà il via da Amsterdam sabato 8 maggio 2010. Sul sito Gazzetta.it potete votare il sondaggio: quale tipo di tappa vorreste come conclusione ideale?
CRONO IN FRANCIA
Vinokourov 27 Vincono e la Longo a 51 anni settembre dAlexandre Vinokourov, 36 anni,
«Per un progetto con i giovani lascerei anche Evans» LUIGI PERNA
y taccuino
compiere il 30 ottobre (sei meno di Basso), Raisoni è nato a Gallarate, abita a Cassano Magnago (a un chilometro in linea d’aria dal cugino), è al pri-
CUNEGO ULTIMO
Pinotti è primo Marco Pinotti (Columbia), 4 volte Tricolore e 5˚ al Mondiale crono, ha vinto la Coppa Lella Mentasti: 33,8 km in 40’48", media 49,706 km/h . Secondo Raisoni (a 1’05"), 3˚ Basso (a 1’29"), 12˚ Evans (a 3’42"); 22˚ e ultimo Cunego (a 7’02").
mo anno da professionista. «Un’ottantina di giorni di corsa, dal Giro della Provincia di Grosseto al Brixia Tour. Poi in Portogallo, Slovenia, Germania». Qualche piazzamento. Ingaggio «Questo secondo posto è il migliore risultato della stagione. Mi ero preparato bene. Spero di aver dimostrato di poter fare parte di questo mondo». Il contratto con la CarmioOro-A Style, la squadra di Sella e Ventoso, scade a fine anno. E trovare un ingaggio, di questi tempi, è quasi un’impresa. Ma se proprio dovesse andargli male, Raisoni sa già quello
Podio di famiglia: da sinistra Alessandro Raisoni, 26 anni, secondo, il cugino-cuoco; il vincitore Marco Pinotti, 33; Ivan Basso, 31, terzo BETTINI
ha conquistato la seconda vittoria dopo la squalifica: la Crono delle Nazioni a Herbiers (Fra). Il kazako dell’Astana ha battuto Péraud e Krivtsov; 7˚ Gilbert. A quasi 51 anni (li festeggerà il 31), Jeannie Longo si è imposta nella prova femminile.
EUROPEI OMNIUM
Baccaille bronzo dMonia Baccaille, Tricolore su strada, ha conquistato la medaglia di bronzo nell’Europeo omnium svoltosi a Gand, in Belgio. Vittoria alla russa Romanyuta (Rus) davanti alla belga D'hoore. Scandolara 15ª.
OGGI A CONEGLIANO
Cavendish e Guderzo al Gran Gala d(al. fr.) Oggi, dalle 18.15 (diretta su RaiSport Più) al teatro Accademia di Conegliano Veneto (Tv), si svolge la 25ª edizione del Gran Gala. Tra i premiati l’iridata Tatiana Guderzo e Mark Cavendish: presente anche il presidente Uci, McQuaid.
CRITERIUM IN MESSICO
Successo di Contador E arriva Tiralongo dLo spagnolo Alberto Contador, re del Tour, ha chiuso la stagione vincendo in Messico il Criterium di Cancun su Valverde. Intanto nella sua Astana arriva Paolo Tiralongo, 32 anni, che dopo 4 stagioni lascia la Lampre di Damiano Cunego.
Vince Contador, 26 anni BETTINI
che farà. «Mi sono diplomato all’Istituto alberghiero. Specialità: cuoco. E siccome la scuola era in Valtellina, il mio forte è la cucina lombarda. Risotti, di vari tipi. E le carni rosse». Oriente Adesso, per i cugini, rimane ancora una corsa sul fronte orientale: per Basso la Japan Cup, a Utsunomiya, in Giappone (domenica), per Raisoni il Giro di Hainan, un’isola nel sud della Cina (dall’11 al 19 novembre). «Finalmente — giura Raisoni — ho capito. Da dilettante, mi bastava fare quattro scatti per rimanere in pochi, davanti. Da professionista, con quattro scatti faccio fatica a rimanere in gruppo, dietro. Tutt’un altro andare». «Alessandro ha orgoglio e personalità — spiega Basso —. Non vuole vivere di luce riflessa. Non vuole correre solo perché è mio cugino».
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GINNASTICA MONDIALI A LONDRA mosso il suo allenatore Maurizio Allievi, che segue Igor da quando aveva otto anni: «E’ stata una finale tra sbarristi di classe, dura, difficile, e l’Italia ha detto la sua. Sono contento per la federazione e per tutti i tifosi di Igor. E’ un grande campione ma anche un bravo ragazzo. Dopo la delusione di Pechino e degli Europei di Milano abbiamo sfatato anche il detto non c’è due senza tre visto che è arrivata la sua sesta medaglia».
DAL NOSTRO INVIATO
FEDERICA COCCHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRA (Gb) dHa ripreso quella
sbarra d’acciaio appesa nel nulla una, due, tre volte. Tra il silenzio dei 20mila della O2 Arena. Igor Cassina ce l’ha fatta, è tornato sul podio mondiale dopo sei anni, quando ad Anaheim 2003 aveva conquistato l’argento. Primo E’ salito all’attrezzo come primo degli otto partecipanti alla finale, e forse è stato meglio così, meno attesa, meno ansia, meno pensieri: «Partire per primo è un’arma a doppio taglio — racconta sorridente con la medaglia di bronzo al collo —. da una lato c’è meno tensione, dall’altro i giudici sono sempre di manica un po’ più stretta. Però è andata bene così. Se fossi partito dopo, avendo visto gli esercizi e i punteggi degli altri forse sarei stato condizionato, anche se involontariamente». Rinascita Per Igor questa è la medaglia della rinascita, del riscatto dopo tante delusioni.
Sale sull’attrezzo per primo tra gli otto finalisti e ritrova l’esercizio che porta il suo nome Non andava a medaglia dagli Europei di Amsterdam 2007 quando ha preso il bronzo, poi l’errore di Pechino che lo ha relegato al quarto posto all’Olimpiade e infine il dispiacere più grosso, gli Europei di Milano, quando in finale è caduto due volte davanti al suo pubblico e non è potuto salire sul podio costruito da suo padre: «E’ stata molto dura — continua — solo io so quello che ho passato in questi ultimi tempi prima di arrivare a questa medaglia. Il risultato di questi Mondiali mi ripaga di tanta sofferenza e mi dà la forza di andare avanti. Il mio obiettivo, l’avevo detto, era riuscire a fare il mio esercizio bene, senza cadere. E ci sono riuscito. E’ naturale che con il secondo punteggio in qualificazione sperassi in una medaglia, ma non volevo farmi illusioni». E poi una promessa: «A questo punto sono ancora più contento di andare avanti, il prossimo anno di sicuro ci sarò per continuare la strada verso l’Olimpiade del 2012». Com-
Cassina felice Sbarra infinita Ecco il bronzo della rinascita Igor torna sul podio mondiale dopo sei anni «Mi serviva: ai Giochi del 2012 sarò da podio» Igor Cassina, 32 anni, in azione ieri a Londra: il lombardo era già stato argento iridato ad Anaheim 2003 AP
La Preziosa è quinta nella roulette della trave avesse agguantato il bronzo nell’ultima di gara di giornata, Elisabetta Preziosa sarebbe stata l’autrice del miglior risultato italiano al Mondiali. La gara Elisabetta, 16 anni il 21 settembre, si è piazzata 5ª nella finale alla trave, l’attrezzo più imprevedibile. Quinta in una rosa di otto finaliste di altissimo livello per curriculum ed esperienza. Elisabetta è salita per seconda all’attrezzo, Ha eseguito tranquillamente il suo esercizio con la serenità di un’atleta consumata, solo qualche piccola imperfezione ma senza cadere, sino a meritare 14.200. Ha sba-
Complimenti Cassina ha ricevuto i complimenti del presidente del Coni Gianni Petrucci, arriva-
«Solo io so quello che ho passato negli ultimi tempi. Il bronzo mi dà la forza di andare avanti» to a Londra per seguire la sua finale: «Abbiamo ritrovato un grande campione — ha detto — che meritava questo risultato». E adesso lo attende il premio: «Oltre a un premio ricco, ricco, ricchissimo — ride Cassina — il presidente federale mi aveva promesso anche una moto, sa della mia passione dei motori. Adesso speriamo che arrivi!».
LA GUIDA
OTTIMO ESORDIO IRIDATO
LONDRA dSe Igor Cassina non
Futuro L’esercizio del cinese Zou e quello di Zonderland, che lo hanno preceduto sul podio partono da valori molto più alti rispetto a quello di Cassina, che per puntare all’oro ha bisogno di qualcosa in più del solo esercizio eseguito bene: «Certamente aggiungerò delle difficoltà — spiega — ma avevo bisogno di uno stimolo come questo per farlo. E poi ho fatto l’uscita con un solo avvitamento per non rischiare troppo, con due avvitamenti avrei già un decimo in più». Torcida brianzola «Paga da bere, Cassina paga da bere, paga da beeeeeereeee» è l’urlo dei ragazzi del suo fan club arrivati apposta per vederlo trionfare. La torcida brianzola è quella che si sente di più sugli spalti della O2 Arena: «Sono contento anche per loro, che finalmente mi hanno visto fare un bel risultato. E così sfatiamo anche la leggenda che i ragazzi del mio fan club non portano bene. Dedico questa medaglia ai miei genitori e mia sorella che vivono con me e soffrono e gioiscono con me. E al mio cane Black che non c’è più e sono sicuro che da lassù mi ha aiutato».
gliato la rumena Porgras. caduta un paio di volte, alimentando i sogni di medaglia per la giovanissima di Tradate. E’ toccato poi a Deng Linlin, l’altra cinese, che ha stupito con una trave elegante e tecnicamente difficilissima (15.000). Ha sbagliato anche la giapponese Tsurumi, bronzo alla around giovedì. Ma l’australiana Mitchell e la statunitense Ivana Hong non hanno fallito, lasciando la Preziosa fuori dal podio. Grinta «Sono contenta di non aver sbagliato — commenta Elisabetta dopo la gara — sì, è ovvio che quando vedevo gli errori delle altre un pensierino alla
Elisabetta Preziosa,16 anni AFP
medaglia l’ho fatto, ma le tre sul podio hanno fatto bene e meritano le medaglie». Elisabetta, allenata da Claudia Ferrè al centro tecnico di Milano, dovrà lavorare per aggiungere difficoltà al suo esercizio, così da poter competere con le migliori: «Ci stiamo già lavorando — ha detto l’allenatrice — aggiungeremo un elemento e faremo il doppio carpio in uscita, così partiremo da 17.400». f.co.
O
IGOR CASSINA 32 ANNI GINNASTA
E’ il suo sesto podio pesante Igor Cassina è nato a Seregno (Mb) il 15/8/77. Vanta sei medaglie pesanti: un oro olimpico (2004), un argento e un bronzo mondiali (2003, 2009), un argento e due bronzi europei (2005, 2002, 2007)
ALTRE 5 MEDAGLIE
LA PRECEDENTE L’argento ai Mondiali di Anaheim 2003 AFP
L’OLIMPIADE L’oro di Atene nel 2004 REUTERS
L’ULTIMA Il bronzo agli Europei di Amsterdam ’07 ANSA
MEDAGLIERE
L’oro della sbarra al cinese Zou Kai Paura per la Ortiz LONDRA Di livello altissimo la finale alla sbarra vinta dal cinese medaglia olimpica a Pechino, Zou Kai. Un esercizio spettacolare il suo con un valore di partenza di 17.500. Il cinese ha vinto con 16.150 davanti all’olandese Zonderland, che ha eseguito il Cassina. Alle parallele maschili altro trionfo cinese con Wang Guanyin, davanti al connazionale Feng Zhe, argento con 15.775. Il romeno Marian Dragulescu dopo il trionfo di sabato al corpo libero, ha raddoppiato con l’oro al volteggio. Delirio per Elisabeth Tweddle, oro al corpo libero. Paura invece per la colombiana Ortiz che si è aperta in volo durante un doppio avanti ed è atterrata sulla testa, ma fortunatamente non corre pericolo di paralisi. Uomini. Parallele: 1. Wang Guanyin
LA SCHEDA
L’iridato Zou Kai, 21 anni AFP (Cina) 15.975; 2. Feng Zhe (Cina) 15.775; 3. Tanaka (Giap) 15.500. Volteggio: 1. Dragulescu (Rom) 16.750; 2. Koczi (Rom) 16.337; 3. Golotsutskov (Rus) 16.287. Sbarra: 1. Zou Kai (Cin) 16.150; 2. Zonderland (Ola) 5.825; 3. CASSINA 15.650; 4. Leyva (Usa) 15.600. Donne. Trave: 1. Deng Linlin (Cina) 15.000; 2. Mitchell (Aus) 14.875; 3. Hong (Usa) 14.550; 4. Kim Un-Hyang (N. Cor) 14.450. 5. PREZIOSA 14.200. Corpo libero: 1. Tweddle (Gb) 14.650; 2. Mitchell (Aus) 14.550; 3. Sui Lu (Cina) 14.300.
Nazione
O
A
B
Tot
1. Cina 2. Usa 3. Romania 4. Giappone 5. G. Bretagna 6. Australia 7. Bulgaria Olanda Svizzera Ungheria 11. Russia 12. Francia Israele ITALIA Ucraina
6 2 2 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 0 0 0 0 0
1 2 1 2 0 1 0 0 0 0 2 1 1 1 1
9 5 4 4 2 3 1 1 1 1 2 1 1 1 1
29 Medaglie azzurre mondiali Con il bronzo di ieri di Igor Cassina, sono ventinove le medaglie italiane ai Mondiali: sei ori (cinque di Jury Chechi, uno di Vanessa Ferrari), quattro argenti e diciannove bronzi
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BASKET LA 2a GIORNATA DI SERIE A
Che Lavrinovic! Siena vince Pesaro lotta
qui potrebbe emulare il ricordo dell’ala grande Lohaus e poco altro. La squadra di casa ha un buon rientro nel terzo periodo quando Hicks trova collaborazione da Sakota e dallo stesso Shaw, la tripla della pantera panamense riporta la Scavolini quasi a contatto (51-52), in altri tempi il palas pesarese si sarebbe infiammato come una santabarbara, invece i quattromila danno ragione ai lamenti del presidente Vellucci che vede un ambiente assopito e troppo indifferente agli sforzi della proprietà.
Hicks guida il recupero ScavoSpar dal -18 al -1 Il pivot lituano sventa il pericolo, la Mps se ne va
Assenti «Non guardiamo agli assenti — argomenta coach Dalmonte che pure dirige oggi una squadra diversa da quella che aveva progettato due mesi fa —, rispetto al ko di Avellino siamo stati più aggressivi in difesa, abbiamo fatto un passo avanti ma contro Siena non basta. Adesso dobbiamo aspettare gli esiti degli esami di Wil-
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ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PESARO dIl gatto e il topo. Sie-
na, giocando un basket sotto ritmo nel contesto di una gara non bella, si diverte a scherzare con l’avversario senza mai rischiare di mollare la sua preda. Il gatto è Ksistof Lavrinovic che con le sue zampate scaccia in due tempi i giochi ciechi del topolino Green, molto lontano dalla suo standard di regia nel contesto dell’attuale assetto di Pesaro che non ha un vero totem sottocanestro dove invece impera la bassa qualità. Controllo «Abbiamo vinto in controllo in trasferta, un bel segnale come inizio di stagione — recita soddisfatto coach Pianigiani — anche se in questo momento ci stanno gli alti e bassi che hanno consentito alla Scavolini di tornare in parti-
PESARO SIENA
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(15-23, 34-43; 52-60) SCAVOLINI SPAR PESARO: Green 10 (2/2, 1/4), Cinciarini 8 (2/5, 1/1), Hicks 17 (4/11, 1/4), Sakota 11 (2/2, 1/4), Shaw 11 (5/6); Van Rossom 6 (1/1, 1/2), Allred 2 (1/3), Flamini 2 (1/2, 0/3), Tomassini (1 da 3). N.e.: Bartolucci, Gjinaj, Amici. All.: Dalmonte. MONTEPASCHI SIENA: McIntyre 10 (1/2, 2/7), Hawkins 8 (3/5), Sato 8 (2/2, 1/4), Stonerook 8 (1/1, 2/6), Eze 6 (3/5); Lavrinovic 19 (7/11, 0/1), Zizis 10 (5/7, 0/3), Domercant 11 (1/3, 1/1), Carraretto (0/1 da 3), Marconato, Ress. N.e: D’Ercole. All: Pianigiani. ARBITRI: Cerebuch, Sabetta, Begnis. NOTE - T.l: Pes 16/25, Sie 16/16. Rimb.: Pes 33 (Shaw 8), Sie 28 (Sato 7). Ass: Pes 5 (Green, Shaw 2), Sie 8 (McIntyre, Stonerook 3). Progr: 5’ 7-13, 15’ 19-31, 25’ 44-49, 35’ 57-68. Spett. 4555.
ta». Il Montepaschi fila via liscio già nel primo quarto, allunga facile anche con un flash di zona nel secondo toccando un fisiologico + 18 (23-41) con un parziale di 10-0 poi anche i tricampioni hanno una crisi di lettura della partita: «Siamo stati superficiali nel gestire il vantaggio che doveva essere più consistente alla pausa — continua l’allenatore senese —. Anziché insistere nel colpire dentro l’area dove avevamo il 100% di realizzazione (12/12), andando a cercare dei falli, ci siamo accontentati di qualche tiro da lontano». Succede anche ai migliori. Differenza Frullando quintetti, Siena ha sempre un giocatore che può fare la differenza ma quando in campo c’è Lavrinovic tutto va per il meglio, invece Pesaro deve spendere Shaw nel primo quintetto e raccogliere briciole da Allred che
Pianigiani: «Vittoria in controllo in trasferta: un bel segnale a inizio stagione». Il pubblico di Pesaro è freddo liams e prendere delle decisioni nel giro di 48-72 ore». Nell’ultimo quarto Siena riscalda anche Domercant e Zizis, più bravi di Sato e McIntyre, mentre Lavrinovic scolpisce il decisivo 57-72. Mercoledì a Zagabria per Siena è già Eurolega: «Non è il nostro obiettivo principale ma una sfida stimolante e fascinosa» chiosa Pianigiani.
VIRTUS BATTUTA L’AMERICANO SEGNA 11 DEI 14 PUNTI CONCLUSIVI DELL’ANGELICO, BOLOGNA RECRIMINA SU UN FALLO DI MOSS tato e portato la croce per l'assenza dell'infortunato Koponen, arrivando però stanco nelle azioni conclusive.
Biella, il finale è di Jones l’ex re delle schiacciate GABRIELE PINNA BIELLA d L'esordio davanti ai
suoi nuovi tifosi è di quelli che fanno sognare. Fred Jones dovrà prendere ancora le misure al basket europeo, ma quando nell'ultimo quarto l'Angelico gli ha affidato il compito di vincere la partita, in piena volata con una Virtus Bologna vicina al colpaccio (73-74 al 39'), l'ex re delle schiacciate Nba ha dimostrato di essere un giocatore vero segnando 11 degli ultimi 14 punti biellesi. E così Jones è
diventato l'eroe di una partita che pure ha visto un ottimo Joe Smith segnare 18 punti senza sbagliare un tiro. Di più La prima scelta di Indiana, però, non si entusiasma più di tanto: «So che qui cercano un leader in me ed io so che posso fare molto di più. Essere in un ambiente dove invece di giocare 4 volte alla settimana si gioca una volta sola è differente, perché devi dare il tutto per tutto in un arco maggiore di tempo. Con Luca Bechi abbia-
mo avuto alcuni proficui scambi di opinione e chissà, forse anche questo mi ha spronato a fare bene nel finale». La sfida di mezzogiorno ha vissuto sul grande equilibrio, con Bechi e Lardo che si sono divertiti a proporre difese a zona per mettere in difficoltà le rispettive regie, più intente ad eseguire che ad inventare. Se da un lato Smith ha avuto la possibilità di rifiatare grazie al contributo dei giovani Ona Embo e Chessa, al debutto in A, dall'altra parte il bravo play gettonaro Penn ha can-
Fred Jones, 30 anni, ex Nba CAST
NBA AMICHEVOLE KNICKS-MACCABI: IN CAMPO ANCHE IL RABBINO PER PLACARE GERSHON
New York come Tel Aviv Gallinari 6 falli, 7 punti MASSIMO LOPES PEGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NEW YORK dPotenza del Macca-
bi: affitta il Madison Square Garden, organizza l’amichevole con i Knicks (pagando) e gestisce i biglietti (incasso in beneficenza). Così New York (dove vivono più ebrei che a Tel Aviv) diventa per un giorno un’arena israeliana. Al punto che quando gli arbitri espellono il focoso coach Pini Gershon a 5’ dalla fine del 3˚ quarto per proteste (fra l’altro dopo un fallo fischia-
to a favore della sua squadra), ci vogliono 10’ e l’intervento del rabbino per convincerlo a lasciare il parquet. L’eminenza religiosa chiarisce: «Ho detto ai giudici che tutti possono sbagliare e si deve perdonare». Inflessibili Ma gli arbitri sono inflessibili anche con Danilo Gallinari: gli fischiano il sesto fallo dopo 7’37" del quarto periodo, dopo avergliene chiamati altri due nei 4’ precedenti. Comunque la partita non ha storia: i Knicks arrivano fino a +27 nel
Doron Perkins, 26, a New York AP
3˚ quarto, anche se poi rallentano e vincono per 106-91. Come al solito il Gallo viene servito poco dai compagni. Peccato, perché quando ha la palla in mano pecca invece di eccessiva generosità. E così va al tiro solo cinque volte in 22’27", sbagliando tre conclusioni (1/4 da tre). Le due che gli entrano sono una tripla e un bel tap-in dopo un’entrata nell’affollatissima area. Chiude con 7 punti: il miglior realizzatore è Robinson con 19. Se non ci fossero stati gli arbitri, Gallo avrebbe probabilmente giocato con le riserve tutto il 4o periodo. Forse per questo non è molto loquace. Dice: «Sono partite che servono a migliorare. In allenamento stiamo facendo molto bene».
Individualità La Virtus ha fatto vedere buone cose soprattutto nelle individualità con Fajardo, Hurd e Moss, con un Maggioli ancora una volta rimandato. Per coach Lardo la partita s'è decisa sul fischio dell'arbitro Chari al 38’51" con il 5˚ fallo fischiato a Moss che forse solo per millimetri non è sfondamento di Jones: «Quando abbiamo rimesso il naso avanti (tripla di Penn per il 73-74 a -1'20", ndr) ho pensato che l'inerzia era dalla nostra parte. Poi sull'azione seguente la decisione degli arbitri sul fallo di Moss non mi ha convinto. Non parlo mai degli arbitri, ma questa volta...».
BIELLA VIRTUS BO
79 76
(21-26; 39-36; 61-56) ANGELICO BIELLA: Smith 18 (1/1, 4/4), Jones 15 (3/6, 1/5), Aradori 10 (3/7, 1/3), Garri 4 (2/5, 0/1), Pasco 8 (4/4); Schultze 11 (1/1, 3/6), Soragna 7 (1/1, 1/3), Ona Embo 2 (1/2, 0/2), Chessa 2 (0/1), Achara 2 (1/1). N.e.: Ceccarelli, Quarta. All. Bechi VIRTUS BOLOGNA: Penn 6 (1/4, 1/5), Blizzard 9 (2/2, 1/3), Moss 14 (4/8), Fajardo 9 (3/6), Hurd 18 (3/7, 2/5), Sanikidze 3 (1/1), Maggioli 4 (2/3), Vukcevic 13 (2/3, 2/4). N.e.: Baldi Rossi, Negri, Fontecchio. All. Lardo ARBITRI - Sahin, Chiari, Barni NOTE - T.l.: A 15/16, V 22/28. Rimb.: A 26 (Aradori 6), V 31 (Fajardo, Hurd 6). Ass.: A 12 (Smith 4), V 7 (Moss 4). Progr. 5' 7-9, 15' 27-28, 25' 51-50, 35' 67-66. Usc. 5 f.: Moss 38'51" (73-74), Smith 39'28" (77-74). Spett. 3275 per 46.535.
taccuino DONNE
Schio: Macchi 34 La 2a giornata di A-1: Parma-Faenza 67-76 (Zara 18; Erkic 20); Comense-Pozzuoli 84-72 (Fazio 25; Dixon 33); Schio-Umbertide 90-60 (Macchi 34; Newton 16); Livorno-Taranto 52-73 (Willis 16; Montagnino 11). Sabato: Geas Sesto San Giovanni-Venezia 79-67; Napoli-Priolo 59-70. Classifica: Taranto, Priolo, Geas 4; Schio, Faenza, Parma, Umbertide, Venezia, Comense 2; Napoli, Livorno, Pozzuoli 0.
SPAGNA
Barcellona k.o. (pe.m.) Barcellona battuto a Canaria nella terza giornata del campio-
nato spagnolo, vince fuori casa Vitoria che giovedì è a Roma per la prima giornata di Eurolega. Risultati: Canarias-Barcellona 67-65 (Carroll 17; Navarro 23, Basile 0); Alicante-Vitoria 57-75; Badalona-Estudiantes 84-65; Bilbao-Fuenlabarada 72-81. Classifica: Vitoria, Fuenlabrada, Badalona, Real Madrid 6 punti.
A DILETTANTI
Fortitudo imbattuta La Fortitudo Bologna ha vinto in casa di Castelletto Ticino 81-76 (S.Gigena 20) e rimane imbattuta con Forlì che ha vinto a Riva del Garda 81-79, dopo la 4a giornata del girone A. Nel girone B in testa imbattuti Ferentino e Palestrina.
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Ksistof Lavrinovic, 29 anni, contrasta il sottomano Sam Van Rossom, 23 CIAMILLO
LA 2a GIORNATA RISULTATI BIELLA-VIRTUS BOLOGNA
79-76
MILANO-FERRARA
71-66
PESARO-SIENA
67-80
MONTEGRANARO-CASERTA
86-84
NAPOLI-AVELLINO
58-82
CREMONA-CANTÙ
dts 103-104
TREVISO-ROMA
92-85
TERAMO-VARESE
84-58
CLASSIFICA SQUADRE SIENA AVELLINO TREVISO TERAMO CASERTA VIRTUS BOLOGNA FERRARA MILANO MONTEGRANARO BIELLA VARESE CANTÙ ROMA CREMONA PESARO NAPOLI*
PT 4 4 4 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 0 0 -4
G 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2
V 2 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0
P 0 0 0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2
*Penalizzazione: -4 punti Le prime otto ai playoff, le ultime due in LegaDue
PROSSIMO TURNO DOMENICA 25 OTTOBRE ORE 18.15 CANTÙ-MONTEGRANARO (24/10) SIENA-TERAMO (24/10) TREVISO-PESARO (ore 12) ROMA-AVELLINO VIRTUS BOLOGNA-NAPOLI FERRARA-CREMONA CASERTA-MILANO VARESE-BIELLA
45 R
Finley salva Milano Ferrara k.o. in volata Carife avanti a 96" dalla fine Jackson delude, bene Grundy MASSIMO ORIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl pragmatismo, innanzitutto. Quando il cantiere è ancora aperto, quando non segni per dieci minuti e nella ripresa centri solo 6 canestri tirando 25 volte, due punti sono oro colato. Bucchi apprezza lo sforzo, Valli si mangia le mani, visto che per il secondo anno in fila perde al Palalido all’ultimo minuto.
E il pubblico? Chiedere bel basket a due squadre che stanno imparando a conoscersi è forse troppo, anche se l’orrore del 2o tempo rischia di aver spaventato i quattro gatti accorsi al Lido (meno di 2000 spettatori, brutto segnale). L’AJ vince dopo aver corretto i problemi iniziali (8 rimbalzi offensivi concessi alla Carife nei
primi 20’, solo 2 nella ripresa), con un Finley che va al riposo avendo tirato solo due volte, sintomo del tentativo di diventare più play e meno finalizzatore, che forza molto durante il blackout offensivo milanese ma cattura il rimbalzo decisivo a 12" dalla fine dopo l’errore di Hall e infila i liberi del +5 finale. Cinici «Abbiamo fatto noi la partita — dice Bucchi — Un paio di sciocchezze sul +9 (28-19 al 14’, ndr.) hanno permesso a Ferrara di rientrare. Serve più freddezza, più cinismo. Ma vedo il bicchiere mezzo pieno, siamo cresciuti rispetto a Varese». In avvio Milano era stata brava a sfruttare la superiorità in area , dando palla con regolarità a Petravicius (10 punti nei primi 6’ con 4/4), ma scordandoselo con il passare dei minu-
Marijonas Petravicius, 30 anni sabato, 14 punti in 26 minuti CIAMILLO
71 66
MILANO FERRARA
(20-16, 39-40; 56-54) AJ MILANO: Finley 11 (3/5, 0/3), Acker 14 (3/8, 1/3), Maciulis 4 (0/3), Hall 10 (2/2, 2/5), Petravicius 14 (4/5); Mancinelli 7 (3/7, 0/1), Mordente 5 (1/1, 1/2), Bulleri 2 (1/2, 0/3), Rocca 4 (2/3). N.e.: Cacace, Beard. All.: Bucchi. CARIFE FERRARA: Sangarè 7 (2/2, 1/6), Grundy 23 (8/13, 1/4), Jackson 12 (0/5, 3/7), Nnamaka (0/1), Jamison 8 (4/9); Farabello 12 (3/7 da 3), Salvi 2 (0/4, 0/1), Mazzola, Sacchetti 2 (1/1, 0/1). N.e.: Borsato, Zanelli, Rizzo. All.: Valli. ARBITRI: Lamonica, Giansanti, Gori. NOTE - T.l.: AJ 21/24, Car 12/16. Rimb.: AJ 38 (Acker, Petravicius 6), Car 35 (Salvi 9). Ass.: AJ 18 (Finley 8), Car 12 (Grundy 4). Progr.: 5’ 10-10, 15’ 28-24, 25’ 52-45, 35’ 58-60). Spett. 1962 per 27.900 euro.
ti (solo un tiro nel resto della gara). La Carife rispondeva con Grundy (23 punti, 6 rimbalzi, 4 assist), bravissimo anche se un po’ troppo solista. Jackson alternava cose buone (la tripla siderale del 61-63 a -3’17") ad altre disastrose (palla persa sanguinosa a -55" sul -1). «Siamo nuovi sul perimetro — spiega Valli — abbiamo pagato l’inesperienza. Dobbiamo trovare un leader, o più di uno». Lucidi Ferrara non sfruttava l’1/10 dell’AJ tra il 27’ e il 37’, sprecando tante occasioni per andar via: «Ci siamo scordati Jamison — chiude Valli — Poca lucidità, poca solidità». Ciò nonostante, la Carife era ancora davanti a 96" dalla fine. Ma gli ultimi pasticci si rivelavano letali. Aspettando che si chiudano i cantieri.
LE ALTRE GARE AVELLINO TRAVOLGE NAPOLI
Maestranzi e Green: Montegranaro e Cantù passano allo scadere MONTEGRANARO
86
CASERTA
84
(22-12, 41-37; 68-65) SIGMA COATINGS MONTEGRANARO: Hite 24 (4/7, 3/6), Marquinhos 13 (2/7, 2/5), Maestranzi 11 (2/2, 2/3), Brunner 11 (5/8), Ivanov 14 (6/8, 0/3); Antonutti 2 (1/1, 0/1), Cavaliero 2 (1/2, 0/1), Filloy 7 (2/2, 1/1), Lechthaler (0/1), Cinciarini 2 (1/1, 0/1). N.e.: Lupetti, Ongenaet. All.: Frates. PEPSI CASERTA: Kavaliauskas 8 (2/3, 1/1), Di Bella 13 (5/6, 0/2), Bowers 9 (4/6, 0/2), Ere 7 (1/5, 1/5), Jones 7 (2/4, 1/4); Koszarek 13 (2/4, 3/3), Michelori 12 (6/8), Doornekamp 15 (2/3, 3/4), Martin. N.e.: Cardinale, Parrillo, Zamo. All.: Sacripanti. ARBITRI: Cicoria, Lo Guzzo, Quacci. NOTE - T.l.: Sig 14/19, Pep 9/11. Rimb.: Sig 28 (Ivanov 7), Pep 31 (Jones 6). Ass.: Sig 9 (2 con 2), Pep 5 (2 con 2). Usc. 5 f.: Doornekamp 39'03" (81-81). Tec.: Sacripanti 18'51" (39-35). Antisp.: Jones 31'19" (70-65). Progr.: 5' 10-7, 15' 33-20, 25' 53-52, 35' 81-73. Spett. 3300, per 18.000.
PORTO SAN GIORGIO (Fm) - Questione di millimetri. Pochi secondi alla sirena, 84-84: Maestranzi gonfia la retina (86-84), Sacripanti chiama timeout. Con 3" e 98 è Ere a incaricarsi del tiro della disperazione: la palla danza sul ferro ed esce. Vince la Sigma, brava a non perdere la testa nella fase calda. La Pepsi recupera con due parziali da 10-0 (da 37-25 a 37-35; poi da 81-71 a 81-81), però non trova l'allungo e si ferma sul più bello. «Noi bravi a crederci sempre, nonostante errori di ingenuità», taglia corto Frates (beccato nel finale dai suoi ex tifosi di Caserta). Sacripanti invece si morde i gomiti: «Ben 12 palle perse (su 22) solo nei primi 10', troppe. E così siamo stati costretti ad inseguire». Montegranaro trova un Hite monumentale: guida le operazioni, schiaccia, arpiona rimbalzi. Nel secondo quarto Caserta limita i danni con la zona e nel terzo mette anche il muso avanti (45-50) giocando dal perimetro. La Sigma soffre, poi ci pensa Marquinhos. Il fallo antisportivo a Jones ridà gas ai locali: 81-71. Ma Caserta recupera (81-81 al 37'54"). Il finale, nonostante una tripla da 8 metri di Jones (84-84), premia la lucidità di Maestranzi. Fabio Paci
CREMONA CANTÙ
103 dts 104
(22-24, 55-45; 81-67, 92-92) VANOLI CREMONA: Rowland 21 (8/10, 1/3), Brown 11 (1/1, 2/4), Bell 21 (0/3, 5/9), Cusin 9 (1/4, 1/1), Forbes 7 (1/4, 1/2); Valenti 4 (2/2), Formenti 12 (2/2, 2/4), Aguiar (0/1, 0/1), Sklavos 18 (1/2, 4/10). N.e.: Marenzi, Bona, Conti. All.: Cioppi. NGC MEDICAL CANTÙ: Green 20 (8/11, 0/2), Jeffers 26 (9/20, 1/1), Markoishvili 2 (1/3, 0/1), Leunen 9 (3/8 da 3), Lydeka 7 (2/6); Giovacchini (0/1, 0/2), Mazzarino 20 (1/2, 3/4), Ortner 20 10/14), Mian. N.e.: Meroni, Bloise. All.: Trinchieri. ARBITRI: Facchini, Sardella, Martolini. NOTE - T.l.: Cre 23/29, Can 21/30. Rimb.: Cre 36 (Brown 8), Can 35 (Jeffers 12). Ass.: Cre 13 (Cusin, Sklavos 3), Can 8 (Jeffers 3). Usc.5 f: Cusin, Jeffers. Spett. 3400. CREMONA — Anche questa volta Cioppi non riesce a battere Trinchieri. Fra i due tecnici è una sfida aperta da tempo e anche stavol-
ta ha vinto l’ex tecnico che proprio Cioppi ha sostituito (con successo) alla guida di Cremona. È stata una battaglia punto a punto sino all’ultimo secondo del primo tempo supplementare. Il momento chiave quando Brown, dopo aver conquistato il rimbalzo offensivo, guadagna fallo, ma realizza solo un libero per il 103-102 a 3" dalla fine, il tempo per Green di segnare e chiudere 103-104. Cremona ha buttato via un vantaggio anche di 16 punti, ma quando si sono abbassate le percentuali al tiro sono stati proprio i cremonesi a cedere. Per 6’ nell'ultimo quarto la squadra di casa è rimasta ferma a 86, lasciando la rimonta ai canturini. Nel primo quarto equilibrio assoluto, poi i biancoblù hanno preso il largo, trascinati da Bell, chiudendo all’intervallo con 10 punti di vantaggio e nel quarto successivo addirittura con 14. Il crollo nel finale, con Jeffers e Mazzarino sugli scudi. Ieri il palasport di Cremona è stato intitolato a Mario Radi, fondatore della Juvi e per anni dirigente del basket cremonese, scomparso poco tempo fa. Giorgio Barbieri
58 82
NAPOLI AVELLINO
(14-25, 30-46; 40-67) MARTOS NAPOLI: Kruger 1 (0/3, 0/6), Tsaldaris 17 (5/8, 1/2), Gigena 6 (2/4, 0/2), Muurinen 11 (1/1, 3/5), Adeleke 14 (5/9); Bonora, Drobnjak 5 (2/2), Gabini 1 (0/2 da 3), Domenicone 3 (1/1 da 3), Spippoli, Aprea (0/2). All.: Marcelletti. AIR AVELLINO: Brown 19 (6/7, 1/5), Lauwers 19 (2/3, 5/6), Akyol 6 (2/5, 0/5), Dylewicz 12 (2/2, 2/2), Szewczyk 12 (6/7, 0/2); Porta 7 (2/2, 1/3), Nelson 2 (1/1, 0/2), Cortese 3 (0/2, 0/3), Napodano 2 (1/2, 0/1), Pannicelli (0/2 da 3). N.e.: Casoli e Troutman. All.: Pancotto. ARBITRI: D’Este, Mattioli, Crescenzi. NOTE – T.l.: Mar 13/16, Air 11/13. Rimb.: Mar 26 (Adeleke 6), Air 27 (Dylewicz 8). Ass.: Mar 11 (Kruger 3), Air 9 (Brown 5). Progr.: 5’ 4-12, 15’ 20-32, 25’ 34-57, 35’ 44-80. Nessuno uscito per 5 falli. Spettatori 1700 circa. NAPOLI — Avellino rovina l’esordio casalingo
di Napoli (raffreddato anche dalla protesta dei vecchi tifosi, che hanno lasciato nella curva deserta uno striscione: «scusate l’assenza, ma stiamo aspettando il Napoli Basket») schiantando la Martos in un derby a senso unico. Primo canestro di Adeleke, poi è un monologo biancoverde, con Lauwers infallibile dalla distanza e Brown e Porta capaci di bruciare in partenza qualsiasi marcatore si trovino davanti. 4-12 il parziale dopo 4 minuti, per un margine che si raddoppia (+15, 8-23) al 9’. Napoli prova a rispondere con una fiammata di Tsaldaris, che riporta i suoi fino al 16-25 dell’11’, ma la Air prende subito le misure al greco, comunque troppo solo, e al 17’ ha di nuovo 18 punti da gestire. Alla ripresa ci si aspettano gli ultimi sussulti orgogliosi di Napoli, invece in campo torna solo Avellino, che con i polacchi Dylewicz e Szewczyk e le solite scorribande dei piccoli allunga fino al 44-80 del 34’ un +36 che schianta la partita. Nel finale poi gli irpini rallentano, e Napoli rosicchia qualcosa fino al -24 conclusivo aspettando l’arrivo di Damon Jones, che arriverà a metà settimana. Leonardo Balletta
LEGADUE f Reggio Emilia e Rimini a punteggio pieno. Exploit di Crispin (Brindisi): 10/10 da 3, come McIntyre nel 2006 REGGIO EMILIA
78
VENEZIA
76
CASALPUSTERLENGO 82
RIMINI
89
SASSARI
LATINA
56
UDINE
83
BRINDISI
SCAFATI
84
JESI
(15-17, 38-28; 63-44) TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Smith 18 (8/11, 0/2), Slanina 16 (1/3, 4/6), Melli 11 (4/11), Fultz (0/2), Pugi 10 (1/2, 1/1); Kudlacek 11 (2/6, 1/1), Boscagin 3 (1/1, 0/1), Frosini 8 (4/6), Verri (0/1, 0/2), Ancellotti 1. All.: Ramagli LATINA: Eldridge 9 (3/6, 1/3), Rivers 16 (4/11, 2/7), Dalipagic 15 (6/8, 0/7), Cutolo 1 (0/4), Missere 5 (2/7); Liburdi 8 (3/4, 0/3), Coronini (0/1), D’Anolfo (0/2), Livera (0/1), Valerio, Cantagalli 2 (1/2). All. Ciaboco ARBITRI: Di Modica, Di Toro, Moretti NOTE - T.l: Re 18/24, Lat 9/13. Rimb.: Re 42 (Smith 10), Lat 36 (Dalipagic 6). Ass.: Re 7 (Kudlacek 3), Lat 5 (Eldridge 4). Usc.5 f.: Melli 37’36 (75-52). Progr.: 5’ 6-4, 15’ 31-22, 25’ 50-37, 35’ 70-50. Spett. 2231. (d.b.)
(14-24, 40-41; 49-65) UMANA VENEZIA: Garris 11 (3/7, 1/2), Allegretti 7 (2/3, 1/1), Di Giuliomaria 2 (1/2), Janicenoks 15 (5/6, 1/4), Davis 24 (7/11, 1/6); Causin (0/2, 0/2), Meini 2 (0/2, 0/1), Rombaldoni 3 (0/2, 1/1), Rinaldi 12 (6/8). N.e.: Maxwell, Tasca. All.: Dell’Agnello. SNAIDERO UDINE: Mathis 15 (6/9, 1/2), Harrison 12 (2/3, 2/5), Zacchetti 7 (2/4, 1/3), Brkic 6 (2/2, 0/1), Bennett 20 (4/8, 1/4); Dordei 7 (1/4, 0/1), Truccolo 6 (1/2, 1/2), Contento 2 (1/1), Ferrari 8 (1/2, 1/1). N.e.: Pascolo, Alibegovic, Maganza. All.: Cavina. ARBITRI: Pasetto, Caroti, Ciaglia di. NOTE _- T.l. Ven 13/20, Udi 22/29, Rimb: Ven 28 (Di Giuliomaria 8), Udi 35 (Dordei 8). Assist: Ven 16 (Janicenoks, Davis 4), Ud 16 (Mathis 6). Spett.: 3500. (m.c.)
92
(17-21, 37-46; 55-67) ASSIGECO CASALPUSTERLENGO: Rullo 15 (3/4, 3/6), Newell 18 (7/7, 1/2), Hatten 17 (3/8, 2/3), Wojciechowski 6 (3/3, 0/3), Ostler 13 (2/4, 3/7); Castelli 7 (2/3 da tre), Cazzaniga 4 (2/3), Simoncelli 2, Cutolo (0/1 da tre). N.e.: Biligha. All.: Lottici. ENEL BRINDISI: Crispin 39 (1/7, 10/10), Maresca 14 (4/6, 1/3), Thomas 19 (5/11, 1/3), Radulovic 15 (6/7, 1/2), Bryan 2 (1/6); Infante 3 (1/2), Pinton, Cardinali (0/1 da 3). N.e.: Malagoli, Coviello. All.: Perdichizzi ARBITRI: Provini, Federici, Ciano. NOTE - T.l.: Cas 9/15, Bri 17/22. Rimb.: Cas 29 (Hatten 9), Bri 23 (Thomas 5). Ass.: Cas 10 (Hatten 4), Bri 6 (Maresca, Crispin 2). Progr.: 5' 4-15, 15' 28-32, 25' 53-54, 35' 68-76. Spett. 1800. (Lu.Ma.)
(13-26, 38-47; 67-58) RIVIERA SOLARE RIMINI: Scarone 15 (1/3, 3/6), Bennerman 19 (3/5, 3/6), Myers 12 (3/6, 2/4), Ebi 18 (8/9, 0/2), Bernard 6 (2/2); Eliantonio 2 (1/2), Gurini 15 (2/3, 2/4), Moreno 2 (1/1, 0/1). N.e.: Broglia, Calegari. All.: Sacco. BIALETTI SCAFATI: Busca 14 (4/5, 2/4), Goss 14 (3/6, 1/5), Young 18 (5/6, 2/6), Gioulekas 14 (1/2, 4/8), Johnson 14 (6/9); Ruini 3 (0/2, 1/2), Palombita 4 (2/3), Ianes, Fattori 3 (1/2 da tre). N.e.: De Martino. All.: Gresta. ARBITRI: Pascotto, Vicino, Giovanrosa. NOTE - T.l.: Rim 17/22, Sca 9/17. Rimb.: Rim 29 (Ebi 13), Sca 29 (Johnson 12). Ass.: Rim 13 (Scarone 4), Sca 15 (Goss 8). Progr.: 5' 6-12, 15' 25-40, 25', 35' 77-70. Nessun uscito per 5 falli. (a.c.)
102 86
(28-23, 50-43; 75-70) BANCO SARDEGNA SASSARI: Kemp 29 (6/12, 3/7), De Vecchi 11 (3/7, 1/3), Rowe 21 (6/7, 3/7), Vanuzzo 8 (1/4, 1/1), Hubalek 10 (4/6, 0/2); Binetti 8 (1/2, 2/3), Baldassarre 8 (1/3, 2/2), Conti 7 (2/2, 1/1). N.e.: Manca, Spampinato. All.: Sacchetti. FILENI JESI: Paolinho 7 (2/3, 0/5), Adams 14 (3/10, 2/8), Waleskowski 29 (11/17, 1/3), Ndoja 10 (4/5, 0/1), Boykin 16 (7/11); Giuri 6 (2/3, 0/3), Rossini, Raminelli 4 (1, Basei). N.e.: Santiangeli. All.: Valoncini. ARBITRI: Longhi, Masi, Paronelli. NOTE - T.l.: BS 15/19, Jes 17/21. Rimb.: BS 40 (Vanuzzo 11), Jes 32 (Boykin 12). Ass.: BS 14 (Rowe 7), Jesi 13 (Adams 5). Progr.: 5' 18-11, 15' 35-36, 25' 65-58, 35' 89-67. Spett. 3500 (m.l.)
CASALE
85
V)GEVANO
79
PAVIA
67
VEROLI
89
(17-15, 44-32; 63-50) FASTWEB CASALE: Hall 17 (6/7, 1/6), Jackson 21 (4/4, 2/5), Pierich 14 (0/1, 3/4), Fantoni 13 (5/6), Chiotti 6 (3/4); George 10 (1/4, 2/4), Ghiacci 2 (1/3, 0/2), Cournooh, Tagliabue 2 (1/1), Francione. All.: Crespi. PAVIA: Bencaster (0/1 da 3), Young 18 (5/11, 2/5), Colussi 13 (4/10, 1/2), Winkelman 10 (2/6, 2/6), Volcic 9 (3/5); Parente, Ammannato 13 (5/7, 1/1), Chiumenti 4 (1/2, 0/1), Raspino (0/1 da tre), D’Agostino (0/1, 0/1). All.: De Raffaele. ARBITRI: Pinto, Bertelli, Bettini. NOTE - T.l.: Cas 19/27, Pav 9/11. Rimb.: Cas 29 (George 10), Pav 31 (Winkelman 8). Ass.: Cas 10 (Hall 5), Pav 4 (Parente 2). Progr.: 5’ 11-4, 15’ 33-28, 25’ 56-39, 35’ 74-56. Usciti 5 f.: Bencaster 35'30" (74-58). Spett. 2300. (ma.ne)
(17-16, 38-37; 58-57) MIRO RADICI VIGEVANO: Bertolazzi 17 (3/5, 3/5), Boyette 10 (3/4, 0/3), Williams 6 (0/1, 0/5), Ghersetti 16 (6/11, 0/3), Pearson 13 (5/8); Ferrari 1 (0/1 da 3), Ganeto 10 (3/4, 1/5), Banti 6 (2/2, 0/1). N.e.: Squarcina, Cavallaro. All.: Garelli. PRIMA VEROLI: Nissim 22 (6/8, 2/7), Robinson 10 (2/8, 1/2), Rosselli 7 (1/1, 0/2), Gatto 6 (1/2, 1/2), Hines 12 (3/3); Rossi 10 (2/2, 2/2), Bushati 4 (1/2, 0/2), Foiera 18 (3/3, 2/2). N.e.: Plumari, Fall. All.: Cancellieri. ARBITRI: Terreni, Materdomini, Beneduce. NOTE - T.l.: Vig 23/27, Ver 27/37. Rimb.: Vig 32 (Ghersetti 9), Ver 24 (Hines 7). Ass.: Vig 12 (Williams 6), Ver 10 (Robinson 4). Usc 5f.: Boyette, Rossi. Spett. 2200. (a.cri)
CLASSIFICA SQUADRE REGGIO EMILIA RIMINI VEROLI BRINDISI UDINE SASSARI CASALE VENEZIA JESI PISTOIA LATINA CASALPUSTERLENGO IMOLA VIGEVANO SCAFATI PAVIA
PT 6 6 4 4 4 4 4 4 2 2 2 2 2 2 0 0
G 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3
V 3 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 0 0
P 0 0 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 3 3
Prossimo turno (25/10) Venezia-Casale (24/10); Imola-Rimini; BrindisiSassari; PaviaCasalpusterlengo; Jesi-Latina; VeroliPistoia; Scafati-Reggio; Udine-Vigevano
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LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PALLAVOLO
fSerie A-1 Tim, sesta giornata: Trento
surclassa Cuneo e consolida il suo primato 2 3
PIACENZA MACERATA (25-22, 22-25, 25-20, 18-25, 13-15)
COPRATLANTIDE PIACENZA: Oivanen 3, Zlatanov 27, Meoni 1, Bjelica 10, Urnaut 9, Marshall 26; Durante (L), Bravo 2, Rak 1, Grassano, Boninfante. N.e. V. Sequeira, Mazza (L). All. Lorenzetti. LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Martino 10, Podrascanin 6, Omrcen 22, Cisolla 14, Lebl 16, Vermiglio 3; Corsano (L), Raymaekers, Paparoni, Bartoletti. N.e Monopoli, Dentinho, Smerilli (L). All. De Giorgi
ARBITRI: Boris e Cesare NOTE Spettatori 3690, incasso 18.646. Durata set: 25’, 27’, 29’, 25’, 18’; tot. 124’. Copratlantide: battute sbagliate 20, vincenti 5, muri 7, 2ª linea 11, errori 36; Lube: battute sbagliate 20, vincenti 7, muri 13, 2ª linea 10, errori 25. Trofeo Gazzetta: 6 Zlatanov, 5 Lebl, 4 Podrascanin, 3 Meoni, 2 Vermiglio, 1 Bjelica.
Sulla faccia di Valerio Vermiglio (33) si legge tutta la tensione che si respira in campo e fuori in partite come questa TARANTINI
I nervi di Macerata battono Piacenza Dopo due sconfitte consecutive la Lube esce dal tunnel Ai campioni d’Italia non basta un (altro) super Zlatanov DAL NOSTRO INVIATO
MARIO SALVINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PIACENZA dSe sul 7-4 del quar-
to parziale, con Piacenza avanti 2 set a 1, la partita non si fosse infiammata, è facile immaginare che Piacenza sarebbe andata a chiudere sul 3-1. Non c’è controprova, ma fino a qual momento Macerata non era quasi mai riuscita a costruire punti sulla propria battuta, mentre Zlatanov sembrava padrone del campo. Invece dopo un battibecco, Marshall ha oltrepassato la rete per spiegarsi meglio con Vermiglio. Meoni lo ha placcato e riportato nel proprio campo. Ma da quel momento nulla è più stato come prima. E così la Lube, reduce da due 0-3 con Trento e Treviso, torna a respirare spuntandola al tiebreak. Mentre i cam-
LE ALTRE GARE
47 R
pioni d’Italia fanno i conti e scoprono di aver perso tutti e 3 gli scontri diretti (1-3 sia con Cuneo che con Trento) con le big. In vantaggio La partita l’ha fatta la Copratlantide. Andando almeno 3 volte in vantaggio, ma senza mai dare il colpo di grazia. Non lo ha fatto nel secondo, dopo che nel primo Zlatanov era stato perfetto (6/6 in attacco) e il risultato non era mai stato incerto. Il bello è che la Lube si è trovata sull’1-1 anche se in quei 2 set ha messo in terra solo 2 attacchi in azioni cominciate sulla propria battuta, entrambi con Lebl, protagonista anche a muro (3 nel secondo, 5 totali). La Copratlantide, invece, sbagliando battute a ripetizione, murando pochino, si è comunque costruita tante occasioni in più. E poi
w I NUMERI
1
Errore Trento capo classifica, ha commesso un solo errore (più 8 battute errate) nella partita contro Cuneo. 9 è molto vicino al record di Macerata di 6 che risale alla 20ª giornata del 2001-02
Zlatanov o Marshall (per lui come sempre tanti voli, 8 errori più 8 murate subite, ma anche un mucchio di difese) in un modo o nell’altro hanno sempre trovato il modo di far punto. Sul 2-1 e 8-4 Piacenza sembrava fatta. Invece quel siparietto ha innervosito tutta la Copra e incendiato Podrascanin (3 muri e un ace) e la Lube ha infilato un parziale di 19-10. Rimonta Dove ancora una volta Piacenza, paziente, è andata avanti 11-8. Cisolla fin lì aveva faticosamente ottenuto 10 punti. In 3 rotazioni ne ha messi giù 4 per andare 13-13. Quindi muro di Lebl su Marshall e infine Omrcen che fino a quel momento aveva ottenuto solo due miseri contrattacchi, ha trovato il terzo, quello giusto. Per il 15-13.
RISULTATI PIACENZA-MACERATA TRENTO-CUNEO PERUGIA-VIBO MODENA-MONZA VERONA-TREVISO LATINA-PINETO LORETO-FORLÌ Riposava: TARANTO
2-3 3-0 (sabato) 3-1 3-1 0-3 3-0 3-1
E’ COMINCIATA L’A-1 FEMMINILE
Villa Cortese favole e muri MARCO LOTTAROLI CASTELLANZA (Va) dDall’oratorio alla vetta del-
l’A-1 (sia pure in coabitazione). Nel 3-1 contro Perugia, alla prima casalinga, è racchiusa l'incredibile storia di una squadra che nelle ultime quattro stagioni ha conosciuto solo promozioni sul campo, Villa Cortese. Dalla C alla massima serie. Un cammino costruito in simbiosi con l'entusiasmo crescente dei tifosi che hanno gremito ieri il Palaborsani «casa» della nuova avventura in massima serie. E qualcuno come era prevedibile non ha potuto trovare posto. Villa Cortese è un paese di 6000 anime, in provincia di Milano, al confine tra Legnano e Castellanza. E la matricola terribile ha subito alzato la voce. Perugia ha tenuto botta, sofferto, ma alla fine a prevalere è stata la Mc-Carnaghi, con Aguero, Cruz e Secolo nel motore. Proprio la Aguero era raggiante al termine. «E' stata una partita difficile. Perugia ha ottime giocatrici, ma noi non abbiamo mai mollato nei momenti più importanti. Il pubblico è stato eccezionale. Questa settimana penseremo a Bergamo».
CLASSIFICA SQUADRE
PT
G
V
P
SV
SP
TRENTO TREVISO MODENA TARANTO PIACENZA CUNEO MACERATA VERONA VIBO LORETO MONZA LATINA PERUGIA FORLÌ PINETO
15 13 13 10 10 10 9 8 7 7 6 6 6 3 0
6 6 5 5 6 6 6 6 5 6 5 6 5 5 4
5 5 4 3 3 3 4 3 2 2 2 2 2 1 0
1 1 1 2 3 3 2 3 3 4 3 4 3 4 4
15 16 14 12 13 11 12 9 9 9 9 8 8 4 1
5 7 4 7 10 11 12 11 10 13 12 12 12 12 12
Lehtonen (30 anni) non è bastata a Perugia GALBIATI
VILLA CORTESE PERUGIA
PROSSIMO TURNO Mercoledì 21 ore 20,30 TRENTO-TARANTO CUNEO-PERUGIA (Rai Sport Più) FORLÌ-PIACENZA VIBO-LORETO MONZA-LATINA TREVISO-MODENA PINETO-VERONA riposa: MACERATA
TIM SPONSOR UFFICIALE DELLA LEGA PALLAVOLO SERIE A
3 1
(25-22, 14-25, 30-28, 29-27) MC-CARNAGHI: Berg 1, Secolo 16, Anzanello 10, Aguero 24, Cruz 16, Luciani 3; Cardullo (L) 1, Hasalikova 3, Nicora 2, Pinese. All. Abbondanza. DESPAR: Pincerato 2, Quaranta 11, Leggeri 7, Zetova 20, Lehtonen 20, Dushkyevich 15; Arcangeli (L), Vasileva 2. N.e. Medaglioni, Klug, Agostinetto. All. Sbano. ARBITRI: Cerquoni e Braico. NOTE: Spettatori 1100. Durata set: 25', 22', 33', 33’; totale 113'. Mc-Carnaghi: battute sbagliate 11, vincenti 1, muri 12, 2ª linea 12, errori 14. Despar: b. s. 11, v. 0, muri 13, 2ª linea 11, errori 17. Trofeo Gazzetta: 6 Berg, 5 Aguero, 4 Secolo, 3 Cruz, 2 Zetova, 1 Lehtonen.
ALTRE PARTITE A PAGINA 51
&
f VISSOTTO CONFERMA TRENTO AL COMANDO
TRENTO
3
LATINA
3
VERONA
0
LORETO
3
MODENA
3
CUNEO
0
PINETO
0
TREVISO
3
FORLI’
1
MONZA
1
(25-21, 25-15, 25-22)
(25-19, 25-19, 25-17)
(23-25, 22-25, 17-25)
(25-18, 25-21, 23-25, 25-23)
(25-22, 21-25, 25-12, 25-21)
ITAS DIATEC TRENTINO: Sala 5, Vissotto 17, Juantorena 11, Birarelli 11, Raphael 1, Kaziyski 15; Bari (L), Herpe. Ne: Zygadlo, Sokolov, Corsini, Fedrizzi, Gallosti (L). Allenatore: Stoytchev.
ANDREOLI LATINA: Gitto 5, Saitta 2, Vujevic 12, Spairani 3, Giombini 23, Nikic 9; Giovi (L), Fabroni, Geric, Van den Dries 1. N.e. Snippe, Cortina. All. Ricci.
MARMI LANZA VERONA: Howard 10, Lasko 6, Kromm 9, Holt 7, Sottile, Kovar 5; Latelli (L), Della Lunga 2, Curti, Colaci. N.e. Groppi, Peslac, Galabinov. All. Bagnoli.
ARAN ABRUZZO PINETO: Ronaldo, Roberts 6, Sborgia 4, Perazzolo 6, Ereu 5, Di Franco 2; Lampariello (L), Modica, Gradinarov 8, Perez Moreno, Ravellino 3. N.e. Armeti. All. Brutti.
SISLEY TREVISO: Maruotti 5, De Togni 2, Fei 21, Horstink 18, Bontje 6, Ricardo 3; Farina (L), Carletti, Papi 2, Kohut 1. N.e. Sabbi, Vanin, Cuda. All. Piazza.
ESSETI CARILO LORETO: Digao 10, Cester 4, Van Dijk 17, Diachkov 18, Shumov 10, Visentin 4; Marra (L), Paoli 2, Marzola, Belcecchi, Marra (L). N.e. Vigilante, Dolfo. All. Moretti
TRENKWALDER MODENA: Esko 3, Piscopo 6, Diaz 20, Dennis 16, Kooistra 11, Meszaros 2; Manià (L), Casòli 10, Kooy 6, Biribanti 1, N.e. Pagni, Soli, Ciabattini (L). All. Prandi.
ARBITRI: Giani-Pessolano.
NOTE Spettatori 2940, incasso 15.206. Durata set 25’, 24’, 22’; totale 71’. Marmi Lanza: battute sbagliate 9, vincenti . 2, 9, muri 4, 2ª linea 9, errori 18; Sisley: b.s. 11, v. 2, muri 11, 2ª l. 19; errori 22. Trofeo Gazzetta: 6 Ricardo, 5 Fei, 4 Horstink, 3 Kromm, 2 Bontje, 1 Sottile.
YOGA FORLI': Coscione 3, Maric 7, Stancu 10, Carroll 17, Popp 10, Ainsworth 9; Pandis (L), Mengozzi 1, Casadei 5, Gjorgiev, Bacci, De N.e. Bianchi, Loglisci. All. Molducci.
PARADISO MONZA: Gavotto 19, Molteni 6, Forni 10, Travica 3, Rauwerdink 12, Buti 8; Exiga (L), Haldane 2, Sivula 1, Krumins, Tuominen 1, De Luca. N.e. Pesenti (L), Semenzato. All. Berruto.
ARBITRI: La Micela - Pol
ARBITRI: Lavagna e Ippoliti
NOTE Spettatori 1450 circa. Durata set: 25’, 26’, 30’, 29’; totale 110'. Esseti Carilo: battute sbagliate 15, vincenti 4, muri 12, 2ª linea 14, errori 25; Yoga: b.s. 18, v. 7, m. 4, 2ª l. 12, errori 33. Trofeo Gazzetta: 6 Marra, 5 Digao, 4 Shumov, 3 Stancu, 2 Diachkov, 1 Casadei
NOTE: Spettatori 2778, incasso di 18.600 euro, Durata set 28', 25', 23', 26'; totale 102' Trenkwalder: b.s. 11, v. 5, m. 7, 2ª l. 9, e. 18; Acqua Paradiso: b.s. 10, v. 1, m. 7, 2ª l. 11, errori 21. Trofeo Gazzetta: 6 Diaz, 5 Casòli, 4 Dennis, 3 Gavotto, 2 Forni, 1 Kooistra.
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 9, Fortunato 4, Nikolov 7, Parodi 9, Mastrangelo 10, Grbic 3; Henno (L), Patriarca 2, Peda 3. N.e. Ariaudo, Nuti, Jeroncic, Pieri (L). Allenatore: Giuliani. ARBITRI: Sampaolo e Cinti NOTE Spettatori 3800 incasso di 34.856 euro. Durata set: 25', 23', 29' tot: 77’. Itas: battute sbagliate 8, vincenti 6, muri 12, 2ª linea 6, errori 16; Bre Banca: b.s. 9, v. 8, m. 8, 2ªl. 6, e. 13. Trofeo Gazzetta: 6 Bari, 5 Vissotto, 4 Birarelli, 3 Kaziyski, 2 Parodi, 1 Wijsmans. TRENTO L’Itas Trento cala il tris e dopo Piacenza e Macerata chiude la sua settimana (quasi) perfetta battendo anche Cuneo. In un match che solo nel terzo parziale è stato equilibrato, con l'ex (applauditissimo) Grbic costretto a correre per il campo a causa dell'ottima battuta trentina che ha mandato spesso fuori fase la ricezione della Bre Banca. Battendo così tutto è stato più facile poi per l'Itas. «Ma ci è mancata la grinta per battere una squadra come Trento», ammette Grbic. Bari difende tutto, Kaziyski e Vissotto ci sono e Birarelli chiude con il 100% in attacco. Se poi Wijsmans e Nikolov, secondo dei quattro ex trentini, faticano e il solo Parodi tira la carretta per due set, allora tutto si fa più difficile. Nicola Baldo
NOTE – Spettatori: 1102. Incasso: 3.662 euro. Durata set: 25’, 23’, 20’; totale: 68’. Andreoli: battute sbagliate 14, vincenti 6, muri 4, 2ª linea 4, errori 21; Aran: b. s. 13, b. v. 3, m. 6, 2ª l. 1, e. 28. Trofeo Gazzetta: 6 Vujevic, 5 Giombini, 4 Saitta, 3 Gitto, 2 Nikic, 1 Gradinarov. LATINA L’istantanea della partita è l’inchino di Saitta a Vujevic dopo il suo secondo ace consecutivo sul 23-15 del terzo set. L’Andreoli deve infatti molto del suo secondo successo consecutivo a punteggio pieno allo schiacciatore montenegrino, determinante soprattutto per l’equilibrio della squadra in ricezione. I laziali, nonostante si concedano ancora qualche errore di troppo in battuta, hanno dominato, mostrando una netta superiorità in tutti i fondamentali e costringendo il tecnico Brutti a rimaneggiare più volte la formazione. Gli inserimenti migliori sono quelli di Gradinarov (al posto di Roberts prima e di Ereu al terzo set) e di Ravellino (per Di Franco) al secondo set: troppo tardi per riagganciare un Latina motivatissimo e ben gestito da Saitta (nella sua migliore prestazione stagionale). Antonia Liguori
ARBITRI: Satanassi e Gnani.
VERONA Il Sisley torna alla vittoria, ben condotto da Ricardo e con Fei e Horstink rispettivamente al 59 e al 68 per cento in attacco e con un muro efficace. In tutti i set, l’opposto del Sisley ha fatto la differenza al servizio. La Marmi Lanza ha perso una grande occasione nel primo quando una serie in battuta di Holt (due ace) è andata sul 23-20. Lì è andato al servizio Ricardo, la ricezione gialloblù è andata in tilt e il muro Sisley ha favorito il sorpasso (23-25). La Marmi Lanza, in attacco, si è retta solo sui centrali e Kromm (diventato opposto nel terzo set in luogo di uno sbiadito Lasko), nel secondo set è stata avanti 16-15, ma poi ha subito la serie di Fei in battuta con Horstink a mettere a terra sulle rigiocate (22-25). Il terzo set non ha avuto storia ancora con Fei immarcabile (70%, due errori) e Maruotti efficace nel finale (17-25). Renzo Puliero
LORETO Scontro diretto in cui la tensione si taglia comprensibilmente con il coltello, con evidenti ripercussioni nel gioco e nella percentuale di errore, restata elevata nell'arco dell'intera gara. La Esseti va avanti 2-0 e 21-17 nel terzo, nonostante una positività offensiva fiacca (44% dopo i primi due set), ma a pochi passi dalla meta si disunisce complici i servizi in salto di Maric - e l'incontro si riapre. Quarto set coi romagnoli in evidenza (bene Casadei entrato per Carroll). Nel finale però è Loreto che arriva prima al 24: la Yoga annulla 3 palle match (dal 24-20 al 24-23), ma alla quarta Shumov con un gran primo tempo scaccia i fantasmi del tie-break e Loreto può festeggiare il terzo risultato utile (sempre a punti) su tre gare casalinghe. Fabio Petrelli
MODENA Un paio di set di equilibrio, qualche esperimento di Prandi e Modena può proseguire con sicurezza centrando la quarta vittoria consecutiva, sfruttando al massimo un calendario favorevole alla vigilia dei match ravvicinati con Treviso e Cuneo (sabato 24) che daranno un valore preciso sul valore di questa squadra. I gialloblù hanno sofferto più del previsto contro un avversario concreto. Meno brillante l’intesa tra Esko e Dennis, ma a compensare ci hanno pensato Diaz, in serata di grazia e Casòli, decisivo nel dare equilibrio in ricezione. Dall’altra parte Gavotto alla fine non ha potuto fare i miracoli da solo e quando la squadra monzese ha iniziato a sbagliare troppo, tutto è diventato difficile per Forni e Rauwerdink tra i più efficaci tra gli ospiti. Paolo Reggianini
A-2 MASCHILE
Bologna rimonta e rimane in testa (a.a.) 4ª giornata: Codyeco Santa Croce - Padova 3 - 1 (25-21, 25-22, 15-25, 25-23); Bcc Castellana - Samgas Crema 3-1 (25-19, 25-21, 23-25, 25-23); Bassano - Nava Gioia, Marcegaglia Ravenna Katay Isernia 3-2 (20-25, 29-27, 25-22, 17-25, 15-13); Globo Sora - Zinella Bologna 2-3 (25-19, 25-21, 23-25, 20-25, 11-15); Città di Castello Quasar Massa 3-1 (25-19, 25-22, 19-25, 25-17); Edilesse Cavriago - M. Roma 2 -3 (sabato). Classifica: Roma, Bologna 10; Ravenna, Castellana 8; Cavriago, Città di Castello 7; Crema, Sora 5; Isernia 4; Gioia, Mantova, Santa Croce, Padova, Bassano 3; Massa 2. Una gara in meno: Ravenna, Crema, Sora, Gioia, Mantova, Bassano. Domenica il prossimo turno.
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LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
IPPICA A SAN SIRO
GOLF IN PORTOGALLO
1
11
Lanfranco Dettori ieri a San Siro ha vinto con Schiaparelli (Foto GRASSO) il suo primo gruppo 1 del 2009
Dettori Pokerissimo nel Jockey Club la corsa amata Con Schiaparelli vince il GP per la quinta volta: «Una formalità». 2o Sant’Antonio, 3o Voila Ici MATTEO PIERELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dForse era destino che Lanfranco Dettori dovesse vincere il primo gruppo 1 del 2009 a San Siro. Qui ha lasciato tanti amici, qui ha cominciato a prendere confidenza coi cavalli e qui ha capito che seguendo le orme di papà Gianfranco, detto il «mostro», sarebbe diventato grande. «A Milano ho iniziato su un pony, poi mio papà mi ha indicato la strada da seguire: mi ha mandato da Antonio Verdicchio a Pisa e poi da Luca Cumani a Newmarket, dove è cominciata la mia storia. Stavolta ero sicuro che sarebbe andato tutto bene: Schiaparelli è un cavallo molto forte e sono contento di aver rotto il ghiaccio proprio a San Siro. Il Jockey Club poi è una corsa che sento parecchio mia, visto che l’ho vinta tante volte».
Formalità Eh si, Frankie, al 23˚ anno in pista, è arrivato al quin-
RISULTATI
Blessed e Titus negli altri due GP Gli italiani Blessed Luck (tripletta dei Botti) e Titus Shadow (Grizzetti il trainer) negli altri due GP milanesi. 4ª corsa - PR. DORMELLO (gr.3) e 46.750 m 1600: 1 Blessed Luck (N. Pinna); 2 Nantha; 3 Cronsa; 4 Parisella; (½-c.t.-2½) Tot.: 8,79; 2,40, 2,24, 2,47 (25,51) Trio: 208,85. 5ª corsa - GP JOCKEY CLUB (gr.1) e 114.750 m 2400: 1 Schiaparelli (Dettori); 2 Sant'Antonio; 3 Voila Ici; 4 Halicarnassus; 5 Papetti; 6 Jakkalberry. (1¾-½-3) Tot.: 1,46; 1,27, 3,43 (20,39) Trio: 46,14. 8ª corsa - PR. OMENONI - (gr. 3) e 34.000 m 1000: 1 Titus Shadow (D. Vargiu); 2 Morgan Drive; 3 L'Indiscreta; (inc.-½-¾) Tot.: 1,58; 1,21, 1,33 (2,68).
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to successo nella corsa faro dell’autunno milanese. Cominciò nel lontano 1993 a bordo del grigio Misil, poi seguirono Shantou nel 1996, Kutub nel 2001 e Cherry Mix nel 2005, portacolori di Godolphin come Schiaparelli, che aveva già vinto questa corsa nel 2007, quando era ancora tedesco. Per Schiaparelli è stato tutto molto semplice. Ha preso subito il comando, lungo il percorso ha controllato Voila Ici e nel finale ha staccato facilmente, concludendo davanti al sorprendente Sant’Antonio, capace di soffiare la piazza d’onore a Voila Ici, che ha corso (giustamente) per vincere e ha finito per perdere anche il secondo posto. «Ma non ho niente da recriminare — ha detto il trainer Vittorio Caruso —. Gli ordini che ho dato a Mirco Demuro erano questi: andare subito a contatto di Schiaparelli e fare un match. Complimenti al cavallo di Godolphin, non c’è altro da dire. Ora Voila è iscritto al Premio Roma, ma nulla è ancora deciso». Sorpresa Sant’Antonio Felicissimo invece Umberto Rispoli, il fantino di Sant’Antonio (allenato da Stefano Botti), che quest’anno sta per compiere un’impresa: nel 2009 ha già vinto 214 corse e nel mirino ha il record di 229 di Gianfranco Dettori nel 1982. «Pensavamo di correre per il quarto posto - ha detto il 21enne Rispoli - e invece Sant’Antonio è stato fantastico. Dettori è il mio idolo, ma se qualche volta stesse a casa sarebbe meglio... A maggio mi aveva già negato il Derby!». NOTIZIE E RISULTATI A PAGINA 51
&
Il piazzamento di Francesco Molinari (AFP) nella moneylist europea dopo il secondo posto in Portogallo. Con i 333.330 euro di ieri, quest’anno il torinese ha guadagnato 1.166.508 e
Retief Goosen, ma il sudafricano sarebbe presto scomparso. Nelle prime nove buche Francesco teneva invece la barra diritta, se si esclude il doppio bogey per il volo in acqua alla buca 7 — un par 4 che gli sarebbe costato quattro colpi in quattro giorni —: gioco solido, traiettorie sicure e un putt accettabile, che gli avrebbe garantito il colpo in meno alle buche 2, 3 e 8. Dietro, però, spingeva Lee Westwood: quattro birdie nelle prime quattro buche e l’azzurro era già superato.
Molinari Beffa sul filo Ma è entrato fra i grandi Westwood fenomeno, Francesco tradito dal putt nel finale ma decolla nella moneylist SIMONE BATTAGGIA
RISULTATI
Harrington terzo Goosen cede: 6o
Masters del Portogallo a Vilamoura (European Tour, par 72, montepremi 3.000.000 euro, prima moneta 500.000 euro): 1. Lee Westwood (Ing, 66 67 66 66) 265 (-23); 2. F. MOLINARI (63 66 68 70) 267 (-21); 3. Harrington (Irl, 69 62 71 67) 269 (-19); 4. Hanson (Sve) e Siem (Ger) 270 (-18); 6. Edfors (Sve), Goosen (Saf), Noren (Sve), Rose (Ing), Schwartzel (Saf) e Willett (Ing) 271 (-17).
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dFrancesco Molinari è deluso, non può non esserlo. Per ora prevale la frustrazione per una vittoria che gli manca dall’Open d’Italia 2006, e che ancora una volta è sfuggita per un soffio. Oggi però si renderà conto di averla sfiorata in un torneo ricchissimo e ben frequentato — dal n. 9 al mondo Harrington a Goosen, fino a Westwood — e capirà che il secondo posto al Masters del Portogallo vale comunque 330.330 euro, un balzo di dodici posizioni nella moneylist europea — dal 23˚ all’11˚ posto —, e la certezza di andare al Mondiale di Dubai, a metà novembre, con la possibilità di giocare per un montepremi di 7 milioni e mezzo di dollari, e per altri 7 milioni e mezzo destinati ai primi 15 della moneylist.
Buon avvio Ieri l’azzurro partiva con un colpo da recuperare
Testa a testa Dalla buca 10 in poi era un testa a testa: l’inglese trovava il colpo in meno alla 12, Francesco rispondeva con due birdie alla 11 e alla 12, ma poi non sfruttava il vantaggio di giocare dopo l’avversario, che faticava a rispettare il par. I putt di Molinari alla 13, alla 14 e alla 15, tutti da cinque metri o poco più, non ne volevano sapere di entrare. Poi le due sberle decisive: alla 16 Molinari manda sull’orlo della buca un putt da un metro e perde un colpo, e poco dopo, alla 17 (par 5), Westwood spara il secondo colpo tra la gente, dietro ad alcuni alberi, ma il suo drop di salvataggio finisce a 15 cm dalla buca, per un incredibile birdie. Sfortuna nera Sotto di due colpi, Molinari era pure sfortunato, perché alla 17 vedeva ancora la pallina lambire la buca, per l’ennesimo birdie sfumato. «Ho giocato bene — dirà in conferenza stampa — ma ho avuto difficoltà con il putter. Pazienza. Ora sono un po’ deluso, ma domani (oggi, ndr) mi sentirò meglio». Magari guardando il ranking mondiale: ora il 50o posto è davvero vicino.
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LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
51 R
TUTTENOTIZIE & RISULTATI VELA
TENNIS: LA SCHIAVONE CEDE A OSAKA
Soldini e D’Alì partono bene (l.b.) Soldini e D'Alì su Telecom Italia sono partiti in testa nella Solidaire du Chocolat, la transoceanica dalla Francia al Messico riservata ai Class 40: 5000 miglia fino a Progreso (Yucatan). Alle 17.50, con un ritardo di 20 minuti sul programma annunciato, il tradizionale colpo di cannone ha dato il via alla prima edizione della regata. Ventiquattro Class 40 hanno tagliato la linea di partenza davanti al porto di St Nazaire (Nantes), nel canale della Loira, con 5-8 nodi di vento da Sud Ovest. Soldini e D'Alì hanno optato per una partenza conservativa, evitando di prendere rischi, ma subito dopo aver passato la linea hanno cominciato ad attaccare con una strambata dietro l'altra, portandosi sotto costa. Dopo aver ripreso parecchie posizioni, si sono posizionati al centro del canale e hanno raggiunto la prima posizione sopravento a tutta la flotta per poi prendere il largo verso l'Atlantico con vento da est.
Davydenko trionfa su Nadal SHANGHAI d Il russo Nikolay
Davydenko ha dominato la finale di Shanghai battendo lo spagnolo Rafael Nadal 7-6 (3) 6-3. E’ il quarto titolo dell’anno (18 in carriera) per Davydenko in questa stagione e il primo in un Masters 1000: il russo aveva dovuto saltare gran parte dell’inverno per l’infortunio a un tallone e ora è lanciato per il Masters di Londra. Nel ranking mondia-
le 2009 è n. 7, e qui partiva come 6 rispetto al n.1 Nadal. Astinenza Nadal non approdava ad una finale da 5 mesi, da Madrid, dove aveva perso contro lo svizzero Federer, e non trionfa da maggio a Roma. Per il 28enne Davydenko è la terza vittoria in carriera in un Masters dopo Parigi-Bercy 2006 e Miami 2008 (contro Nadal). Il russo ha totalizzato
ATLETICA
35 colpi vincenti contro 9 dello spagnolo, che ha patito la combattività dell’avversario. Un errore sul 5-4 gli è costato il primo set. Ad Osaka, Francesca Schiavone (n.4) è stata battuta in finale dall’australiana Samantha Stosur (n.3) 7-5 6-1 dopo un’ora e 8’. L’australiana di Brisbane, 25 anni, n.15 mondiale, è al primo titolo in carriera. La milanese, n.26 Wta, da oggi è a Mosca (n.8).
Marcia: De Luca tricolore SCANZOROSCIATE (Bg) — Marco De Luca ha vinto a Scanzorosciate il titolo italiano della 50 km di marcia, secondo in 3h55’38" alle spalle del bielorusso Ivan Trosky (3h54’48"). Tra le donne terza prestazione mondiale all-time della svedese Svensson in 4h14’37". Uomini: 1. Trosky (Bie) 3h54’48"; 2. De Luca 3h55’38"; 3. Ojeda (Mex) 3h57’14"; 7. Adragna 4h10’59". Donne: 1. Svensoon (Sve) 4h14’37"; 2. Ducure (Let) 4h30’58"; 4. Potenza 4h35’50". Km 20: 1. Di Vincenzo 1h37’28"; 2. Giorgi 1h39’15"; 3. Ragonesi 1h40’46". GIRO PETTINENGO (w.b.) Tutto straniero il 39˚ Giro di Pettinengo (Bi). Uomini (km 9): 1. Kipruto (Ken) 27’29"; 2. Soi (Ken) 27’30"; 3. Garomsa (Eti) 27’50"; 7. Matviychuck (Ucr) 28’48"; 10. Turroni 29’37". Donne (km 4): 1. Utura (Eti) 12’19"; 2. Johnson (Aus) 12’32"; 3. Bekele (Eti) 12’59"; 4. Inzikuru (Uga) 13’23"; 5. Costanza 13’28"; 6. Bongiovanni 13’30".
Finali. Uomini. A Shanghai (3.24 milioni dollari, cemento): Davydenko (Rus) b. Nadal (Spa) 7-6 (3) 6-3. Donne. A Osaka (220.000 dollari, cemento): Stosur (Aus) b. Schiavone 7-5 6-1. A Linz: (Aut, 148.000 euro, indoor): Wickmayer (Bel) b. Kvitova (R.Cec) 6-3 6-4.
BASEBALL YANKEES AL 13˚ Prima il fuoricampo di A.Rodriguez all’11˚ su Fuentes, poi l’errore di Izturis al 13˚ che ha portato al 4-3 (v. Robtertson, p. Santana, hr al 3˚ Jeter). Così i NY Yankees hanno vinto in casa anche gara-2 della finale dell’American (su 7) contro Anaheim. Match concluso all’una di notte dopo 5 ore e 10’.
HOCKEY GHIACCIO FASSA VA (m.l.) Lo shutout di Adam Dennis a Collalbo lancia il Fassa. Così la 7ª: Bolzano-Valpellice 2-4; Renon-Fassa 0-1; Cortina-Brunico 2-5; Pontebba-Alleghe 6-3. Rip. Asiago. In A-2 (5˚ e 6˚ turno) il Milano venerdì ha perso 3-2 a Merano e ieri 2-1 in casa con l’Appiano. Classifica: Fassa* 16; Asiago 13; Brunico 12; Bolzano* 11; Valpellice, Pontebba 9; Renon 6; Alleghe 5; Cortina 3 (*una in più).
LDINI L’INTERVISTA AA SO PRIMO IL PRIMA DEL VI EDI ALINGHI TO ALLENAMEN I NEGLI EMIRAT
HOCKEY PRATO AZZURRE QUINTE (g.l.g.) Chiude 5ª l’Italdonne nel torneo in Sudafrica: 3-0 al Cile. SESTA (g.l.g.) Così la 6ª: De Sisti-Bologna 3-0, Suelli-Bra 2-2, Cus Catania-Villafranca 4-0, Amsicora-Bonomi 1-0, ButterflyRoma-Cernusco 4-4. Classifica: De Sisti Roma 15, Butterfly Roma 14, Bra 13, Bologna, Cernusco 10, Suelli 9, Amsicora, Cus Catania 4, Bonomi, Villafranca 3.
Nikolay Davydenko, 28 anni russo, premiato dal presidente del Cio, Rogge. Sullo sfondo Nadal AFP
Gazzetta.it
MOTONAUTICA
ATLETICA / 1
ATLETICA / 2
IPPICA/ A TORINO
Maratona Amsterdam L’Aquila corre Yegon fa 2h06’18" nel nome di Miguel (d.m.) Con uno dei migliori esordi di sempre, il 21enne keniano Gilbert Yegon vince in 2h06’18" la maratona di Amsterdam (1h02’57" alla mezza), migliorando di 2" il primato della gara di Gebre (2005). Ad Amsterdam - Uomini: 1. Yegon (Ken) 2h06’18"; 2. E. Keitany (Ken) 2h06’41"; 3. P. Biwott (Ken) 2h07’02"; 4. Wodajo (Eti) 2h07’45"; 5. N. Chelimo (Ken) 2h07’46"; 6. D. Yego (Ken) 2h08’20"; 7. D. Kosgei (Ken) 2h08’58". Donne: 1. Kuma (Eti) 2h27’43". A Pechino - Uomini: 1. Mugo (Ken) 2h08’20"; 2. Manza (Ken) 2h08’42"; 3. Barus (Ken) 2h08’51"; 4. Kisri (Mar) 2h09’36". Donne: 1. Xue Bai 2h34’44". GEBRE (d.m.) La mezza di Oporto (Por). Uomini: 1. Gebrselassie (Eti) 1h00’22"; 2. N. Koech (Ken) 1h00’48". Donne: 1. P. Chepchumba (Ken) 1h10’24".
PALLAVOLO
L’AQUILA — (g.l.g.) Neppure il tempo poco clemente (pioggerella e freddo), ha scoraggiato i podisti arrivati all’Aquila per festeggiare con la Corsa di Miguel il ritorno dell’atletica nel capoluogo abruzzese. Oltre 1200 i partecipanti alla gara di 10 km, più le prove giovanili. Un tentativo, riuscito, di tornare alla normalità. Il sindaco Massimo Cialente, coi ragazzi di San Gregorio, ha dato il via alla gara vinta da Cristian Gaeta in 30’38" su Gian Marco Buttazzo (30’54") e Mimmo Caliandro (31’05"). Tra le donne successo di Rosalba Console su Barbara La Barbera (36’40" per entrambe); terza Virginia Petrei (38’52").
BOXE: SUPER SIX
Noak e Nancy’s baby d’assalto
Abraham mette ko Taylor al 12o round
Cambio di marcia vincente di Noak Lb nel Criterium Vinovo a Torino. Nancy’s Treb sempre in testa nel Filly.
(r.g.) Nella World Arena di Berlino (Ger) con 14.000 spettatori, s’è svolta la prima sfida del Super Six World Boxing Classic dei supermedi con la clamorosa vittoria dell’armeno-tedesco Arthur Abraham (31) su J.Taylor (Usa, 28-4-1) per ko a 12" dell’ultima ripresa. Roberto Cocco (10-4) nei mediomassimi ha subito una sconfitta ingiusta in 8 riprese con Hein (Ger, 10) che ha rischiato il ko nel 7˚, finendo in crisi. A Nottingham (Gb) il campione Wbc supermedi, il locale Carl Froch (26) ha battuto a maggioranza (2-1) Andre Dirrell (18-1). Il 21 novembre a Oakland (Usa) Kessler (Dan, 42-1)-Ward (Usa, 20).
Criterium Vinovo filly- (femmine) m 1600: 1 Nancy's Treb (M. Lovera) 1.14.7; 2 Neve di Bianca; 3 Nebulosa Gual; Tot.: 3,38; 1,48, 1,50, 1,84 (4,82). Criterium Vinovo - m 1600: 1 Noak Lb (S. Seganti) 1.15.4; 2 Nicetomeetyou; 3 Naviglio; Tot.: 4,61; 3,00, 2,90, 10,09 (54,90). TARANTO TRIS indichiamo Magnum Font Sm (15), Myricae Rab (8), Mikela Ors (14), Melissa d’Ete (20), Mimma Ms (1), Mery Dechiari (17). VARESE 2ª TRIS Scegliamo Big Eyes (5), Speed Royal (4), Punta d’Aurona (10), Arenzano (9), Casta Diva (12), Obrigada (14). ANCHE Gal.: Corridonia (15.50). Tr.: Roma (14.30). Trieste (15.15).
CAPPELLINI, NIENTE BIS (r.m.) Per un guasto al 16˚ dei 52 giri, Cappellini non è riuscito a ripetere il successo di sabato a Shenzhen (Cina). Arrivo: 1 Selio (Fin); 2. Price (Usa) a 1"03; 3. Chiappe (Fra) a 41"55; 7. Comparato; 8. Cantando. Classifica (dopo 10 gare): 1. Andersson 92; 2. Al Qamzi (Eau) 88; 3. Selio (Fin) 83; 5. Cappellini 69; 6. Cantando 55; 8. Comparato 46.
NUOTO
Liu Zige sfiora il mondiale (al.f.) Liu Zige vince i 100 farfalla ai Giochi nazionali cinesi di Jinan (50 m) in 56"07, un solo centesimo sopra il mondiale della Sjostrom ottenuto in occasione dell'oro iridato di Roma. Chen Qian, nuotando i 400 sl in 4’02"35, migliora il record asiatico vecchio di 12 anni (prec. Chen Yan 4'05"00, 1997): è il 4˚ crono dell’anno e il 6˚ all time. Seconda Liu Jing in 4’04"12. GIORNI CHIAVE Una settimana fase moriva il c.t. Alberto Castagnetti. Oggi a Verona Federica Pellegrini, Marin, Brembilla e gli altri del gruppo di stanza al centro federale torneranno ad allenarsi in attesa delle decisioni romane: Federica ha già dichiarato di non voler lasciare Verona. Oggi cda dei Mondiali di Roma sul bilancio: previsto un passivo di 9.3 milioni di euro che potrebbe mandare in crisi la Fin. E si attendono novità sulla vicenda della bocciatura dell’Avvocatura per la gestione
Fin dei 3 Poli natatori (a Ostia si vorrebbe insediare un centro).
PALLAMANO AZZURRE A Lignano l’Italia donne è stata battuta dalla Germania 33-19 (18-8) nelle qualificazioni agli Europei 2010.
PALLAVOLO A-2 DONNE Seconda giornata. Verona-Magliano Chieri 2-3 (sabato); Buzzi & Buzzi Busnago-Minetti Vicenza 3-2 (25-15, 33-31, 24-26, 27-29, 16-14); Cariparma Parma-GS Loreto 3-2 (25-21, 21-25, 22-25, 25-20, 15-10); Lavoro.Doc Pontecagnano-All Fin Volta 3-0 (25-15, 25-15, 25-17); Edilcost Ancona-Cedat 85 San Vito 3-1 (25-16, 25-13, 15-25, 25-16); Liu Jo Carpi-Aprilia 3-0 (25-14, 25-16, 25-16); Kathy Van Zeeland Donoratico-SO.GE.S.A. Roma 3-0 (25-10, 25-16, 25-22); Linkem Club Italia-Infotel Forlì 0-3 (sabato). Classifica: Pontecagnano, Carpi 6; Chieri 5; Vicenza 4; Donoratico, Forlì, Loreto, Volta Mantovana, Ancona, Aprilia 3; Busnago, Parma, Verona 2; Roma, Club Italia 0.
RUGBY
Azzurri al lavoro Da oggi 31 azzurri al lavoro alla Borghesiana di Roma in vista dei tre test di novembre, sabato 14 con gli All Blacks a Milano, il 21 a Udine col Sud Africa e il 28 ad Ascoli con Samoa. Intanto nel tour europeo la Nuova Zelanda avrà 4 esordienti. Fuori perché infortunati Rokocoko, Weepu, Kahui, Mealamu e Ali Williams. COPPE In Challenge, Parma battuta 37-13 a Leeds. Heineken. Gir. 3: Ospreys (Gal)-Clermont (Fra) 25-24 (Canale/C 80’). Gir. 4: Bath (Ing)-Stade Français (Fra) 27-29 (Parisse/S 80’; Mi. Bergamasco/S dal 30’). Challenge. Gir. 1: Leeds-R. PARMA 37-13 (p.t. 12-3; per Parma meta Mariani, 2 c.p. e 1 tr. Irving). Gir. 5: Newcastle (Ing)-Albi (Fra) 45-3. SERIE A Gir. 1: Noceto-Amatori Milano 27–23; San Donà-Firenze 21–12; Brescia-Colorno 20–28; Piacenza-Lazio 24–20; Mogliano-Udine 40–17; Livorno-Badia 31–15. Class. Colorno 17; Noceto 16; Firenze e Mogliano 15; Livorno 11; Lazio 10; Amatori Mi e San Donà 6; Badia, Udine e Piacenza 5; Brescia 2. Gir. 2: Fiamme Oro-Amatori Ct 31–25; Asti-Mirano 41–7; Riviera-Recco 11–8; San Gregorio-Cus Verona 43–21; Benevento-Alghero 30–23; Calvisano-Lyons Piacenza 9–7. Class. Fiamme Oro 15; San Gregorio 14; Riviera 13; Amatori Ct, Recco e Calvisano 11; Lyons Pc e Asti 10; Cus Verona 7; Alghero e Benevento 6; Mirano 5.
TAEKWONDO
Mondiali: la Zocco Si ferma ai quarti COPENAGHEN (Dan) - Si sono chiusi i Mondiali di Copenaghen, dove gli azzurri hanno conquistato 2 argenti con Veronica Calabrese e Carlo Molfetta. Ieri Margherita Zocco nei -62 kg è arrivata fino ai quarti di finale, battendo Miahkova (Bie) 6-5 e Karahdzonic (Bosnia) 7-6 e poi cedendo 0-4 con la francese Harnois (0-4). Nei -74 maschili, Fabio Sottile, debuttante ai Mondiali come la Zocco, è stato sconfitto 0-2 da Solorzano (Gua).
TAMBURELLO
Callianetto, 8o Tricolore Ottavo scudetto (consecutivo) per il Callianetto: nella finale di Cavriana (Mn), gli astigiani hanno battuto 13-7 gli alessandrini del Cremolino.
TENNIS CAMPIONATO La 2a di A-1 uomini. Girone 1: Pistoia-Castellazzo 0-6; Capri Academy-Comunale Anzio 6-0; Empire Ssd-Società T.Bassano 2-4. Rip. Alba. Girone 2: Sarnico-Udinese 5-1; Schio-Aniene 1-5; Casale-Ata Battisti Trentino 4-2.
f A-1 FEMMINILE: PIACENZA ROVINA L’ESORDIO ALLE TRICOLORI DI PESARO
PESARO
0
CONEGLIANO
2
JESI
3
PAVIA
2
NOVARA
0
PIACENZA
3
BERGAMO
3
CASTELLANA GROTTE
2
BUSTO ARSIZIO
3
URBINO
3
(17-25, 22-25, 23-25)
(21-25, 25-23, 25 - 19, 21 - 25, 7 - 15)
SCAVOLINI PESARO: S. Usic 4, Guiggi 5, Ferretti 3, Saccomani 14, Garzaro 10, Marinkovic 1; Wijnhoven (L), Boscoscuro, Mari 1, Costagrande 10, M. Usic N.e. Skowronska. All. Vercesi
ZOPPAS CONEGLIANO: Sangiuliano 10, Pavan 13, Manzano 9, Brakocevic 17, Marcon 10, Makare 7; Rossetto (L), Do Carmo 2, Daminato 1. N.e. Ghisellini, Positello, Benazzi. All. Martinez.
REBECCALUPA PIACENZA: Beier 7, Stufi 11, Rondon 6, Borrelli 15, Dall'Ora 10, Kaczor 7; Croce (L), Jerkov. N.e. Mazzocchi, Angeloni, Nicolini, Petrucci. All. Caprara
FOPPAPEDRETTi BERGAMO: Del Core 15, Furst 11, Ortolani 15, Bosetti 2, Arrighetti 9, Lo Bianco 5; Merlo (L), Piccinini 16, Guiska. N.e. Fanzini, Carrara, Zambelli. All. Micelli.
ARBITRI: Puecher e Vagni
(24-26, 25-15, 17-25, 27-25, 16-14)
(25–21, 25–17, 16–25, 16–25, 13–15)
(16-25, 26-28, 25-27)
MONTE SCHIAVO JESI: Dall'Igna, Rinieri 21, Calloni 15, Sokolova 31, Negrini 14, Bown 11, Mazzoni (L); Mataloni, Cerioni, Devetag, Tirozzi 1. All. Nesic.
RISO SCOTTI PAVIA: Spinato 4, Pachale 13, Caroli 9, Matuszkova 18, Horvath 18, Fernandez 11; Carocci (L), Poma (L), De Lellis, Grizzo, Ikic 4. Ne: Frigo. All. Milano
AYSTEL NOVARA: Tom 8, Rosso 5, Flier 11, Barcellini 16, Paggi 6, Kirillova 2; Sirressi (L), Zardo, Camera, Lapi. N.e. Barazza, Scarabelli. All.: Pedullà.
CGF RECYCLE CASTELLANA GROTTE: Lipicer 17, Jontes 12, Biamonte 16, Soninha 17, Ritschelova 17, Dalia 1; Sansonna (L); Cardani. N.e. Moretti, Caracuta, Nagy. All. Radogna.
YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: De Luca 10, Crisanti 8, Fernandinha 4, Havelkova 24, Turlea 19: Borri (L), Valeriano, Kim Mi Na, Kovacova. N.e. Okaka. All. Parisi
CHATEAUX D'AX URBINO: Fernandez 1, Havlickova 19, Di Iulio 11, Nucu 11, Bechis 3, Petrauskaite 16; Leonardi (L), Butnaru 2, Rastelli. N.e. Masoni, Galeotti,Liuikova. All. Salvagni.
ARBITRI: Piersanti e Astengo.
ARBITRI: Genna e Balboni
NOTE Spettatori 4.032. Incasso 13.200 euro. D. s.: 24', 27', 25', 25', 18'; totale 119'. Zoppas: battute sbagliate 10, vincenti 8, muri 17, 2ª linea 3, errori 34; Foppapedretti: b.s. 14, v. 3, m. 8, 2ª l. 4, e. 30. Trofeo Gazzetta: 6 Del Core, 5 Piccinini, 4 Sangiuliano, 3 Ortolani, 2 Furst, 1 Brakocevic.
NOTE: Spettatori 1000. Durata set: 28', 24', 24', 37', 19'; totale 132’. Monte Schiavo Banca Marche: battute sbagliate 8, vincenti 4, muri 9, 2ª linea 12, errori 25; Cgf Recycle: battute sbagliate 6, vincenti 7, muri 13, 2ª linea 2, errori 16, Trofeo Gazzetta: 6 Sokolova, 5 Rinieri, 4 Lipicer, 3 Calloni, 2 Ritschelova, 1 Biamonte.
NOTE spett. 1316. Incasso euro 3200. Durata set: 27’, 23’, 24’, 24’, 18’. Totale 156’. Riso Scotti: battute sbagliate 10, vincenti 5, muri 11, seconda linea 12, errori 28. Yamamay: battute sbagliate 8, vincenti 5, muri 8, seconda linea 10, errori 18. Trofeo Gazzetta: 6 Havelkova, 5 Turlea, 4 Matuszkova, 3 Fernandinha, 2 Pachale, 1 Caroli.
CONEGLIANO (a.r.) Un esordio più difficile del previsto per Bergamo che deve attendere il quinto set per avere ragione del Conegliano. La Foppapedretti parte senza Piccinini titolare (comunque miglior realizzatrice di Bergamo) e soffre, soprattutto nel terzo set, il gioco vario e tonico delle venete (17 muri). Alla distanza, però, la Zoppas diventa imprecisa e subisce il ritmo di Bergamo, concretizzato da Del Core, Ortolani e Furst.
JESI (fr.ch.) Soffre la Monte Schiavo Jesi e vince soltanto in rimonta, grazie ai break nel quarto e (soprattutto) quinto set dove recupera importanti svantaggi sulle pugliesi di Donato Radogna che falliscono nel finale anche una palla per chiudere la partita. L'errore di Soninha e l'ultimo attacco vincente da seconda linea di Rinieri decretano la vittoria jesina. Superba per tutta la partita Sokolova-Kilic.
PAVIA (m.sc.) Busto Arsizio espugna Pavia dopo un pessimo inizio, dove ha subìto le battute, i muri e il ritmo imposto dalla Riso Scotti. Dal terzo set in poi però la situazione si ribalta completamente, è Busto che mette in difficoltà la ricezione di Pavia che non difende più sugli attacchi di Havelkova e Turlea. Al tiebrek la squadra di Milano prova a reagire, ma ormai è tardi per cercare di cambiare il risultato.
NOTE Spettatori 1300, incasso 3.400 euro. Durata set: 25', 30', 31'; totale 86'. Scavolini: battute sbagliate 3, vincenti 2, muri 8, 2ª linea 10, errori 16; RebecchiLupa: battute sbagliate 5, vincenti 5, muri 10, 2ª linea 4, errori 14. Trofeo Gazzetta: 6 Borrelli, 5 Stufi, 4 Rondon, 3 Dall'Ora, 2 Saccomani, 1 Garzaro.
ARBITRI: Finocchiaro e Toso.
PESARO (cam.ca.) Sorpresona: sette giorni dopo la conquista della Supercoppa, la Scavolini cade in casa (in campionato non accadeva dal 28 novembre 2007, 2-3 con Bergamo) per mano della neopromossa RebecchiLupa. Non c’è Skowronska, Senna Usic gioca, ma non è al meglio, Costagrande (dolorante al ginocchio) entra a fine del secondo set. ma alla fine Piacenza merita e Borrelli incanta.
ARBITRI: Trevisan, Tarozzi. NOTE Spettatori 1800 circa. Durata set: 24', 31', 31'. totale 86'. Asystel: battute sbagliate 7, vincenti 6, muri 5, errori 16; Chateaux D'Ax: b.s. 9, v. 5, m. 14, e. 8. Trofeo Gazzetta: 6 Petrauskaite, 5 Bechis, 4 Havlickova, 3 Di Iulio, 2 Nucu, 1 Barcellini. NOVARA (a.cri.) Come nella passata stagione, inizia con una sonora sconfitta casalinga la stagione dell’Asystel Novara. Rivoluzionata dopo il mercato estivo e costretta a rinunciare per differenti motivi a Barazza, Kozuch e Podolec. Kirillova fatica a dare ordine al gioco della formazione di Pedullà. E Urbino, con l'ex Bechis in regia, è perfetta a punire tutti i suoi errori, grazie alla superiorità a muro e con Havlickova e Petrauskaite inarrestabili.
LA PRIMA GIORNATA A-1, 1ª giornata: Scavolini Pesaro- RebecchiLupa Piacenza 0-3, Asystel Novara-Chateau d'Ax Urbino 0-3; Zoppas ConeglianoFoppapederetti Bergamo 2-3; Scotti Pavia-Yamamay Busto 2-3; Monte Schiavo Jesi-Cgf Recycle Castellana 3-2; Carnaghi Villa CorteseDespar Perugia 3-1. Classifica: Piacenza, Urbino, Villa Cortese 3; Busto Arsizio, Bergamo, Jesi 2; Castellana, Conegliano, Pavia; Perugia, Novara, Pesaro 0. Prossimo turno (il 25): Castellana-Pesaro; Piacenza-Novara; Bergamo-Villa Cortese; Busto Arsizio-Conegliano; Urbino-Jesi; Perugia-Pavia.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
L’inchiesta dei pm di Bari sulle feste a base di droga organizfzate nell’estate 2008 dall’imprenditore Tarantini si è chiusa con l’arresto del sesto indagato, Alessandro Mannarini
w NOTIZIE TASCABILI
il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
L’emergenza
I NUMERI IL PROCURATORE ANTIMAFIA E IL PAPELLO
63
Le carceri scoppiano, ma che cosa si può fare?
Le migliaia di carcerati Nelle nostre carceri, secondo i dati del ministero della Giustizia, ci sono attualmente 63.221 detenuti
37%
I detenuti stranieri Tra i 63 mila detenuti dei penitenziari italiani, ben 24 mila sono cittadini stranieri: il 37% circa del totale
I detenuti in Italia sono oltre 63 mila Il governo vuole costruire nuovi istituti e pensa a prigioni galleggianti GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it a cura del service G.L. S.r.l.
Ogni detenuto ci costa 300 euro al giorno. Siccome i detenuti sono in questo momento più di 63 mila, fa una cifra quotidiana di quasi venti milioni di euro. All’anno: poco più di 7 miliardi.
1Ma è sicuro? Perché mi pare un numero enorme.
Lo hanno diffuso ieri quelli del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria, in sigla Sappe. Il comunicato rimette in circolazione dati che il ministero aveva diffuso già la settimana scorsa...
2 Che dati? Per esempio: i detenuti in Italia sono 63.221 distribuiti in 217 carceri. La capienza tollerata del sistema è di 60.375, quella regolamentare di 43.066. Il numero di stranieri è di 22.644, cioè sono un terzo degli italiani. Il 2% è sieropositivo, l’anno scorso si sono tolti la vita 58 di quegli infelici… Devo continuare?
3 Che cosa dice il Sappe? Il Sappe analizza questi dati,
ne dà qualcuno in più e suggerisce alcune soluzioni. Ci sono realtà dove il numero di stranieri è elevatissimo: Padova, 83%; Don Soria di Alessandria, 72%, Brescia idem, Is Arenas Arbus in Sardegna 73%. Al Nord gli stranieri stanno tra il 60 e il 70%. Secondo il Sappe, qui potrebbe stare una soluzione del problema: gli stranieri condannati a pene inferiori a due anni se le vadano a scontare nei loro Paesi. Naturalmente anche gli agenti della polizia penitenziaria sanno che questo impone accordi abbastanza complicati con Romania, Tunisia, Marocco, Algeria, Albania, Nigeria. Anche giuridicamente non sarebbe uno scherzo: quei Paesi dovrebbero accettare senza discutere sentenze emesse dai nostri tribunali nei confronti di loro cittadini. Non semplicissimo da far digerire a quei popoli. D’altra parte, abbiamo superato ogni sorta di ammissibilità e il sistema carcerario italiano è degno a questo punto delle denunce di Amnesty International.
4 Soluzioni? Proprio venerdì scorso il consiglio dei ministri doveva varare il Piano per l’emergenza carceri preparato dal ministro Alfano. Il piano prevede la costruzione di 24 case circondariali
GIANPAOLO TARANTINI IMPRENDITORE DI BARI
tra nuovi edifici e ampliamenti e, soprattutto, la modifica dell’articolo 385 del codice penale. Questo intervento legislativo consentirà di non far scontare la pena in cella a tutti coloro che sono stati condannati e pene detentive inferiori a un anno. Dove andranno costoro? A casa o in «altro luogo pubblico o privato», una dizione che se sarà veramente presente nella legge darà luogo a molte polemiche. La frase potrebbe significare la privatizzazione degli istituti di pena, all’americana. I detenuti che devono scontare meno di un anno sono 21 mila. E più o meno 21 mila sarebbero i posti che l’attività edilizia dovrebbe creare in tre anni: 2.372 nel 2009, 8.804 entro il 2010, 5.596 nel 2011, 7.029 nel 2012.
5 Come faranno a costruire le carceri a questa velocità? In Italia c’è sempre voluta una vita per imprese di questo genere.
Bisogna ricordarsi che Berlusconi, qualche giorno fa, ha definito «da dimenticare e incivile» la situazione dei nostri penitenziari. Questa presa di posizione prepara la dichiarazione dello stato d’emergenza e lo stato d’emergenza renderà possibile la nomina di un commissario straordinario che avrà le mani completamente libere per intervenire. È la logi-
ca che si è seguita nel terremoto d’Abruzzo: il commissario – sarà Franco Ionta, attuale capo del Dap (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) – potrà agire in deroga alle disposizioni vigenti, nominare consulenti esterni e soprattutto godere di quel regime speciale che – trattandosi di materie attinenti alla sicurezza nazionale come le carceri - «legittima la secretazione delle procedure di affidamento dei contratti pubblici». Così ha spiegato lo stesso Ionta, la settimana scorsa, alla commissione Giustizia della Camera, garantendo che il Piano sarebbe stato varato venerdì. E invece non se n’è fatto nulla: è probabile che ci sia una resistenza da parte della Lega, dato che rimandare a casa 21 mila condannati, e sia pure alla pena di un solo anno, può passare per un indulto mascherato. Una soluzione alternativa sarebbe sul serio quella di affidarsi ai privati, come adesso stanno facendo inglesi e belgi (i belgi si sono andati ad affittare delle carceri in Olanda!). Oppure il sistema dei barconi, vale a dire delle carceri galleggianti. Oltretutto in questo modo si aiuterebbe, con commesse pubbliche, la cantieristica nazionale. Il primo penitenziario galleggiante dovrebbe essere sistemato a Genova. Ma Marta Vincenzi, sindaco di quella città, ha già detto di no: «È una proposta incivile».
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Grasso: «Con Cosa Nostra si trattò» Di Pietro: «Ma ora faccia i nomi» Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso conferma al Tg 3 quanto rivelato ieri a La Stampa: la trattativa con la mafia nei primi Anni 90 c’è stata e Cosa Nostra aveva capito di poter ricattare lo Stato. «Bisognava fermare la deriva iniziata con la strage di Falcone. Salvati così molti ministri». Di Pietro attacca: «Ora faccia i nomi».
PROTESTANO PURE I COBAS DELLA SCUOLA
Trasporti: sciopero il 23 ottobre A rischio treni, aerei, bus e metro Disagi per aerei, treni, navi, bus e metrò venerdì 23 ottobre, per uno sciopero di 24 ore indetto dai sindacati di base. Nella Capitale, dove è prevista una manifestazione, metropolitane ferme dalle 20 alle 24. A Milano, due fasce garantite: fino alle 8,45 e dalle 15 alle 18. Il 23 ottobre previsto anche lo sciopero dei Cobas della scuola.
PER IL GIUDICE SPIATO DA MEDIASET
Franceschini con i calzini turchesi: «Come Mesiano»
Le migliaia di posti regolari Secondo il ministro della Giustizia Alfano, i posti regolamentari nelle nostre prigioni sono 43.066
Dario Franceschini con i calzini turchesi (nella foto Ansa). A Chieti per incontrare la base del Pd in vista delle primarie di domenica prossima, il segretario ha indossato un paio di calze colorate per protestare contro il servizio di Canale 5 sul giudice del Lodo Mondadori, Raimondo Mesiano, che ironizzava proprio sui suoi calzini: «Oggi è questa la cosa più importante», ha detto. E su Twitter ha aggiunto: «Metteteveli tutti. Come il giudice Mesiano, colpevole solo di fare il giudice».
IL MINISTRO : «SERVONO 800 MILIONI»
Internet, la promessa di Brunetta «Banda larga per tutti nel 2010» «Dal 2010 due mega di banda larga per tutti: solo Internet può cambiare la burocrazia». È la promessa fatta dal ministro dell’Innovazione Renato Brunetta, sull’esempio della Finlandia, che ha appena garantito la connessione veloce a Internet per tutti i cittadini. «Servono 800 milioni di euro, non costa tanto», ha precisato Brunetta.
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
Pagliacci, la modella fotografata con Alessandro fGiorgia Preziosi, rivela: «Stavamo insieme». L’attore si era
Attacco kamikaze uccide sette alti ufficiali dei Pasdaran E Ahmadinejad non ha dubbi: «Colpa di agenti stranieri» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
sato di appoggiare direttamente l’azione di Jundallah. Potenza I Pasdaran, o Guardiani della Rivoluzione, che hanno già promesso una risposta «distruttrice», sono la milizia-simbolo del regime, radicata nella società e in grado di controllare un terzo dell’economia del Paese, dal gas alle telecomunicazioni. Colpirli significa sfregiare il cuore del potere. Secondo altre autorità l’eccidio potrebbe essere opera di estremisti coinvolti nel traffico di droga nell’area. Ma la tensione politica resta.
s PAKISTAN: CACCIA AI TALEBANI
NUOVO ALBUM IN ITALIA PER IL LANCIO
Bublé: «Ricanto i big Ma resto me stesso»
L’artista canadese: «Amo sperimentare Farei un duetto con S Migliaia di Robbie Williams» civili in fuga Oltre 100 mila persone in fuga dal Waziristan del Sud (nel nord ovest del Pakistan) al confine con l’Afghanistan, dove l’esercito di Islamabad sta conducendo una vasta offensiva contro i talebani: finora sono stati uccisi almeno 60 combattenti islamici
FRANCESCO RIZZO
Un’adunata dei Pasdaran, la milizia iraniana fondata dopo la rivoluzione del 1979: nell’attentato di ieri ha perso sette suoi alti capi militari ANSA
ALESSANDRO PREZIOSI ATTORE
scusato con la compagna Vittoria Puccini: «Una leggerezza»
Bomba in Iran, 49 morti Teheran accusa gli Usa dAlta tensione fra Usa e Iran dopo l’attentato di ieri nella provincia iraniana del Sistan-Baluchistan, al confine con Pakistan e Afghanistan: sette delle almeno 49 vittime sono alti ufficiali dei Pasdaran, tra cui il vicecomandante delle forze di terra Nour Ali Shoushtari. La strage è stata compiuta da un uomo imbottito di tritolo che si è fatto esplodere durante un’assemblea di leader tribali ed è stata rivendicata da Jundallah («Soldati di Dio»), movimento islamico sunnita con relazioni in Pakistan che si oppone al potere di Teheran, sciita. Ma l’Iran accusa Usa e Gran Bretagna di complicità. Il presidente Ahmadinejad parla di «crimine perpetrato da agenti degli stranieri» e il presidente del Parlamento, Ali Larijani, chiama in causa Washington: «Obama aveva detto che tendeva la mano all’Iran, ma con quest’azione la mano se l’è bruciata». Gli Usa (i cui contatti con Jundallah sarebbero emersi nel 2007) definiscono le accuse di Teheran «completamente false». Ma l’Iran sostiene anche che l’attacco sia partito dal Pakistan, accu-
GABRIELLA MANCINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dInformale, sornione,
ironico, Michael Bublé (nella foto Ap) si presenta con qualche battuta, felice di essere in Italia per il lancio del cd Crazy love, costruito in un’atmosfera live. Oltre alla nuova versione del capolavoro di Van Morrison, che dà il titolo all’album, e ad altri classici rivisitati, l’artista canadese di origini italiane propone due inediti: Hold on, elogio a quella forma di amore che sopravvive dopo una separazione, e Haven’t met you yet dedicato a chi non vede l’ora d’innamorarsi. Tra le canzoni c’è anche la mitica «Georgia on my mind» di Ray Charles: non c’è il rischio di confronti?
LA CHIAMA GUANTANAMO LEI CHIEDE IL DIVORZIO Il numero della moglie sul cellulare? Memorizzato con «Guantanamo», la prigione Usa a Cuba: per questo una 30enne di Gedda (Arabia Saudita) chiede il divorzio.
«I confronti sono inevitabili, ma ho rispetto per lui e per gli altri artisti: la mia è una lettura diversa, mi piace unire tanti generi, ispirarmi ai miei idoli, al rock, al blues. L’arte sta nell’intrecciare più cose, per questo vorrei fare un duetto con Robbie Williams. Mi ispiro ai grandi: non so se, senza offendere nessuno, tra dieci anni si parle-
rà ancora di Justin Timberlake». Quanto ha influito, nella sua carriera, essere cresciuto in una famiglia di pescatori e lavorare in un peschereccio?
«Moltissimo. Lì ho imparato le lezioni più importanti della mia vita: odiavo e amavo quell’esperienza con la stessa passione. Mi alzavo alle 4 del mattino, faceva freddissimo. Infilavo un paio di jeans che puzzavano di benzina, una maglietta, gli stivali di gomma, e speravo. Era eccitante. Ho imparato a essere pratico, ad apprezzare tutto ciò che ho ora». È vero che si è rotto il naso tre volte?
«No, quattro, giocando a hockey su ghiaccio. Ho una squadra giovanile: i Vancouver Giants. L’Olimpiade? Certo che ci sarò: m’imbucherei anche se non mi invitassero». Quando tornerà in Italia?
«A dicembre in vacanza e poi d’estate in concerto. Non so se riuscirò a incontrare tutti i miei parenti: da quando sono diventato famoso, o g n i tanto se ne a g giunge uno».
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Muscoli e legge: i nuovi buttafuori
Gazza&Play ti permette di vedere sul tuo telefonino multimediale approfondimenti e aggiornamenti delle notizie con foto e video.
dOcchiali a specchio, muscoli in evidenza e mascella volitiva. Fra sei mesi, tutto questo non basterà più. Per essere iscritti all’albo dei buttafuori sarà necessario avere anche un’adeguata formazione giuridica e psicologica. Lo stabilisce un decreto del ministro dell’Interno, Maroni, che assegna ai prefetti il compito di tenere gli albi e di aggiornarli ogni 2 anni, e consente ai gestori di discoteche e locali di affidare la sicurezza a propri dipendenti o a istituti autorizzati di vigilanza.
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Da sinistra, Marco Giallini e Valerio Mastandrea protagonisti tre anni fa della serie tv «Buttafuori»
Corso per iscriversi al nuovo albo degli «addetti ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo», questa è la definizione ufficiale, è necessario, tra l’altro, non essere stati aderenti a movimenti, associazioni o gruppi organizzati. Ma soprattutto essere in possesso del diploma di scuola media inferiore e aver superato un corso di formazione, una novità assoluta. Fino a febbraio chi già svolge questa attività potrà continuare a farlo.
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A cura di Beppe Severgnini
Lippi e Cassano
L’Olimpiade del 2020, questa Italia il pane e i bigné Caro Bsev, mi viene da ridere a sentir parlare di candidature italiane all'Olimpiade 2020. Ma perché non siamo realisti? In Italia esiste un solo sport, il calcio. Quello è l'unico sport che interessa alla maggioranza, lì si che possiamo cercare di organizzare un'altro Mondiale o un Europeo - ma le Olimpiadi? Non scherziamo.
te inadatte ai Giochi. Non perché Hiroshima e Nagasaki partano davanti. Non perché manchino i soldi, drenati dal debito pubblico (di cui, chissà perché, s'è smesso di parlare). Non perché i nostri bravi architetti e ingegneri si metterebbero immediatamente a litigare tra loro. Non per mancanza di campioni (ne abbiamo nel nuoto, nella pallavolo, nel pugilato, nella lotta, nel tiro etc). Non perché il Coni non sia all'altezza (lo è, se vuole). Mi preoccupa invece l'effetto Grande Inaugurazione, che in Italia porta a trascurare saggia programmazione, buona amministrazione, sana manutenzione. E' accaduto a Italia '90 (uno spreco, in tutti i sensi), rischia di succedere a Milano con Expo 2015. E' il motivo per cui ero e resto contrario, in genere, alle mega-opere. La politica italiana tiene più al Ponte di Messina che a Messina. La prova l'abbiamo avuta negli ultimi giorni. Qualcuno sostiene che un grande evento diventa uno stimolo, un'occasione di riscatto e una fonte d'orgoglio. Be': ero in Portogallo e in Grecia nel 2004 (Europei di calcio, Olimpia-
Claudio Livolsi D'accordo, Claudio: osiamo l'inosabile, e per una volta evitiamo di parlare della Serie A, che non presenta sostanziali novità (c' era bisogno di un 5-0 a per convincerci che l'Inter, squadra con rincalzi sontuosi, è una spanna sopra?). Aggiungo: nella notte di Taipei, nonostante suppliche davanti pub già chiusi e esperimenti esoterici su internet, non sono riuscito a vedere la partita di Genova (solo i gol). Quindi, Olimpiadi siano (nella foto Afp Lula con Pelé, ndr). Anch'io sono perplesso sulla candidatura italiana 2020. Non per la bizzarra competizione tra Roma, Venezia e Palermo, tutte e tre splendidamen-
IL TEMPO
de) e posso dire che è accaduto. Così a Torino nel 2006: dopo l'Olimpiade invernale, la città è cambiata. Anche la Cina ha sfruttato l'occasione nel 2008 - ma quello è un Paese talmente diverso che ogni confronto diventa impossibile. In Italia non temo solo le distrazioni di fondi: prevedo la distrazione delle menti. Presi dall'euforia olimpica eviteremmo ancora una volta di aggiustare un Paese che - sopratutto al Sud, ma non solo - ha stadi inospitabili, infrastutture invecchiate, strade insicure, piccoli ospedali e treni locali fatiscenti, aeroporti mal collegati (Malpensa) o insufficienti (Firenze), torrenti minacciosi, frane incombenti, case insicure in zone sismiche. Ecco perché non tifo per l'Olimpiade 2020 in Italia. Non siamo né abbastanza nuovi per usarla come trampolino di lancio (lo faranno invece a Rio 2016), né abbastanza saggi per utilizzarla come occasione di reinvenzione e manutenzione straordinaria (Londra 2012). Siamo l'Italia e abbiamo bisogno di serietà come del pane. Invece ci offrono sempre bigné.
Caro Beppe, Lippi ci ha proprio stufato. Cassano merita di essere in Nazionale. Attualmente l'Italia non ha nessun fantasista, il suo gioco è prevedibile e lento. Se sarà fortunata si qualificherà nelle prime 4. Ma non andrà più lontano. Se mi posso permettere, Lippi dovrebbe finirla e mettere da parte il suo orgoglio e fare giocare i migliori. Non saranno Amauri, Cannavaro, Zambrotta, Ambrosini, Pirlo, Gattuso e Gilardino a far vincere l'Italia. Ing. Giuseppe Falvo
Che furia, ingegnere! Sembra quella di Lippi a Parma. Va be', proviamoci a ragionarci sopra. Anch'io credo che il c.t. dovrà tener conto del campionato, altrimenti in Sudafrica non vi va lontani. Non c'è bisogno di una rivoluzione, basta una riforma. Ma invito a non sottovalutare l'uomo: le cose le vede, ma vuole intervenire quando decide lui. Dai suoi vecchi leoni - alcuni un po' spompati, diciamolo - ha ottenuto la qualificazione per il Sudafrica, ed è quello che conta. Poiché siamo tutti c.t, dirò anch'io la mia, da semplice appassionato di lungo corso. Mi preoccupa il glorioso Zambrotta, che pare arrivato a fine corsa; e Santon non è ancora all'altezza (temo che la convocazione azzurra sia stata, per lui, una grossa distrazione). Centrali difensivi: il trittico juventino mette ansia, per l'età di Cannavaro e la qualità buona, ma non eccelsa, degli altri due. De Rossi e Marchisio mi
sembrano convincenti, ma non bastano (Pirlo è alterno, Camoranesi non gioca sempre come a Dublino). In attacco manca chi segna con regolarità, a parte Gilardino (non c'era bisogno di Italia-Cipro per capirlo, basta guardare cosa fa nella Fiorentina). Ricordiamoci che in Germania abbiamo vinto con Materazzi capocannoniere (!): non può andarci sempre così bene. Ecco perché Cassano, Pazzini e Balotelli servono. Ma farli entrare insieme equivale a una rivoluzione, e il gruppo campione del mondo non l'accetterebbe. Lippi lo sa. Cerchiamo di essere ottimisti. Lo spirito c'è, e giocatori-chiave come Buffon e Grosso sembrano pienamente recuperati. Arriveremo tranquilli in Sudafrica, quindi? Manco per sogno. L'Italia - gli undici che vanno in campo e i milioni che li guardano - ha bisogno di arrovellarsi, litigare e preoccuparsi, e dà il meglio quando ha le spalle al muro-
I pronostici di Mauro Cari Sportitalians, mi soffermo a leggere le previsioni di Massimo Mauro sui risultati di calcio. Non so se i suoi pronostici sono influenzati dal suo passato juventino o dalla sua malcelata «anti-interistit«», ma puntualmente prevede la sorpresa del colpaccio, cioè la sconfitta dell'Inter in casa. Da buon interista quale sono dico: «Lunga vita a Massimo Mauro e ai suoi pronostici!». Ettore Spatoloni
Un puzzle Ferrari Caro Beppe, scrivo per un motivo in apparenza triviale: infatti la notizia che Alonso si unirà alla Ferrari è cosa nota. come la conferma di Massa. Penso a Raikkonen che ha vinto 3 campionati del mondo con la Ferrari 2 costruttori ed 1 come pilota nel 2007. Penso alle parole del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo «nel suo discorso per la cerimonia d'inaugurazione di un nuovo Master di secondo livello in Leadership e analisi strategica» che si è tenuta a Firenze. Montezemolo, nella sua prolusione, ha parlato a più riprese della Ferrari, indicandola come modello di gestione meritocratica di un'azienda e dei vantaggi che provengono da «una grande cultura di gioco di squadra» (23-09-2009) (citazione copiata dalla Gazza). Credo mi manchi un tassello per completare il puzzle. Carlo GM Messina
Aiutami tu, Carlo, perché con i puzzle non ci prendo e con la Formula 1 ancora meno.
www.meteo.it
a cura del Col. Giuliacci
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Conosco Massimo Mauro, una persona intelligente con cui è davvero un piacere polemizzare, anche in privato. Quei pronostici sulla sconfitta interna dell' Inter? Be', Mourinho, con le sue squadre, non perde in casa da 100 partite (!). Massimo si comporta come chi punta su un numero che non esce da molto tempo: psicologicamente comprensibile, anche se statisticamente insostenibile.
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COLLATERALI * Con Sergio Leone e il Grande Western all’italiana N. 35 e 10,99 - con Supereroi N. 31 e 10,99 - con Ferrari F1 Collection N. 30 e 10,99 - con GazzaMusic Card N.4 e 10,99 - con Il Grande Cinema di Clint Eastwood N. 18 e 10,99 - con Cofanetto Repliche Gazzette Storiche Italia e 15,99 - con Transformers N. 14 e 10,99 - con Magic Campionato Card e 20,99 con Magic Libro e 8,99 - con Magic Manager 9.0 e 10,99 - con Il Grande Cinema di Verdone N. 8 e 10,99 - con Motomondiale Story N. 7 e 11,99 - con Megaposter e 10,99 - con 100 Anni di Fumetto Italiano N. 3 e 10,99 - con Pink Games Trial Version PES 2010 e 6,99 - con Le Storie che hanno fatto la Storia N. 2 e 11,99 PROMOZIONI
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PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 2,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Kcs. 60; Cipro e 2,50; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 15; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,20; Francia e 1,85; Germania e 1,85; Grecia e 1,85; Irlanda e 2,00; Israele e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 1,85; Nigeria e 2,50; Norvegia Kr. 20; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,00; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20/Kr. 80; Slovenia e 1,85; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 22; Svizzera Fr. 2,60; Svizzera Tic. Fr. 2,60; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 495; UK Lg. 1,60; U.S.A. USD 3,00.
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
55 R
TV E RADIO I FILM DI STASERA
Happy Feet
40 anni vergine
Io sono leggenda
Vicky Cristina...
Manuale d’amore 2
Il portaborse
sDi G Miller (Australia/Usa,
sDi J. Apatow, con S. Carell
sDi F. Lawrence, con W. Smith
s Di W. Allen, con P. Cruz
sDi G. Veronesi, con M. Bellucci
sDi D. Luchetti, con S. Orlando
2006). I pinguini Imperatore sanno cantare. Tranne Mambo, emarginato perché stonatissimo
(Usa, 2005). Andy lavora in un negozio di elettronica, ma a 40 anni non ha ancora fatto sesso!
(Usa, 2007). Un virus trasforma le persone in animali rabbiosi, mostri spietati simili a vampiri
(Spa/Usa, 2008). Vicky è dolce e sensibile, Cristina libera e avventurosa: insieme vanno in Spagna
(Italia, 2006). Commedia in 4 episodi dedicati a eros, maternità, matrimonio e amore estremo
(Italia, 1991). Un professore di liceo viene scelto come assistente di un uomo politico corrotto
ANIMAZIONE Italia 1, alle 21.10
COMMEDIA Premium Cinema, alle 21
FANTASCIENZA Joi, alle 21
COMMEDIA Sky Cinema 1, alle 21
COMMEDIA Sky Cinema Hits, alle 21.15
DRAMMATICO Sky Cinema Italia, alle 21
RADIO
IN CHIARO RAIUNO
RAIDUE
RAITRE
CANALE 5
UNOMATTINA TG1 VERDETTO FINALE OCCHIO ALLA SPESA TG1 LA PROVA DEL CUOCO TG1 - TG1 ECONOMIA FESTA ITALIANA LA VITA IN DIRETTA TG PARLAMENTO - TG1 L'EREDITÀ TG1 AFFARI TUOI UNA SERA D'OTTOBRE Fiction 23.10 TG1 23.15 PORTA A PORTA 0.50 TG1 - NOTTE 1.30 FESTIVAL INT. DI ROMA 2009
7.00 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 14.45 16.10 17.20 18.05 19.00 19.35 20.30 21.05
CARTOON FLAKES SORGENTE DI VITA TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG2 GIORNO IL FATTO DEL GIORNO ITALIA SUL DUE SCALO 76 TALENT LAS VEGAS TG2 - RAI TG SPORT X FACTOR SQUADRA SPECIALE... TG2 - 20.30 VOYAGER AI CONFINI DELLA CONOSCENZA 23.10 TG2 23.25 LA STORIA SIAMO NOI 0.30 MAGAZINE SUL 2 1.10 PROTESTANTESIMO 1.40 X FACTOR
7.30 8.00 8.15 9.20 12.00 12.45 13.10 14.00 15.15 17.00 19.00 20.00 20.10 21.05
TGT BUONGIORNO RAI NEWS 24 LA STORIA SIAMO NOI COMINCIAMO BENE TG3 - RAI SPORT DIARIO ITALIANO VENTO DI PASSIONE TGR - TG3 TREBISONDA COSE DELL'ALTRO GEO TG3 - TG REGIONE BLOB SOAP CHI L’HA VISTO? Attualità 23.10 RAI SPORT REPLAY 0.00 TG3 - TG3 REGIONE 1.10 FUORI ORARIO 2.10 RAINOTTE 3.00 RAINEWS 24
6.00 8.00 8.40 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50
FILM SUL DIGITALE TERRESTRE
LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE
PREMIUM
IN DIRETTA
6.45 7.00 10.00 11.00 11.30 12.00 13.30 14.10 16.15 16.50 18.50 20.00 20.30 21.10
8.45 10.55
14.30 18.08 21.00 22.30 22.32
0.51 1.05 3.38
BLADE. STEEL CODE NAME: THE CLEANER. STEEL RICORDATI DI ME. MYA MY NAME IS SARAH. MYA IO SONO LEGGENDA. JOI IL TOCCO DEL MALE. STEEL POSSESSION UNA STORIA ROMANTICA. MYA SURVIVING PICASSO. JOI SABRINA. MYA SOLDATI 365 ALL'ALBA. Film
20.00 20.30 21.10 23.30 1.30 2.00 2.45 3.25
TENNIS 11.00 WTA MOSCA Eurosport
CALCIO 20.35 POTENZA - COSENZA Prima divisione. Girone A Raisport più
20.45 ALBINOLEFFE SASSUOLO Serie B Sky Calcio 1 e Dahlia Sport
21.00 FULHAM - HULL CITY Premier League Sky Sport 1, Sky Super Calcio e Sky Calcio 2
CRICKET 16.30 CAPE COBRAS DELHI DAREDEVILS Champions League Eurosport 2
FOTBAAL 2.30
DENVER BRONCOS SAN DIEGO CHARGERS NFL. ESPN America
VELA 14.00 ASP WORLD TOUR SURF Eurosport 2
OROSCOPO
SKY SPORT 1 08.30 CALCIO: JUVENTUS FIORENTINA. Serie A. 10.30 CALCIO: GENOA - INTER. Serie A. 15.00 SERIE A REVIEW. 01.00 CALCIO: JUVENTUS FIORENTINA. Serie A. Serie A. SPORT 2 SKY
08.30 BASKET: ANGELICO BIELLA - VIRTUS BOLOGNA. Serie A maschile. 09.30 AUTOMOBILISMO: TROFEO 500 ABARTH. Da Vallelunga.
PRIMA PAGINA TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA INTELLIGENCE SERVIZI & SEGRETI MATRIX TG5 NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA AMICI TG5-NOTTE-REPLICA
10.45 VOLLEY: SCAVOLINI PESARO REBECCHILUPA PIACENZA. Serie A1 femminile.
14.00 BASEBALL: PHILADELPHIA PHILLIES LOS ANGELES DODGERS. MLB. Playoff 16.00 RUGBY: SHARKS CHEETAHS. Currie Cup. 17.00 VOLLEY: SCAVOLINI PESARO REBECCHILUPA PIACENZA. Serie A1 femminile.
18.00 BASKET: BENETTON TREVISO LOTTOMATICA ROMA. Serie A maschile.
20.00 BASEBALL: PHILADELPHIA PHILLIES LOS ANGELES DODGERS.MLB. Playoff
ITALIA 1
RETE 4
LA 7
CARTONI ANIMATI TELEFILM SECONDO VOI STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI TELEFILM CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO STUDIO SPORT LA VITA SECONDO JIM I SIMPSON IL COLORE DEI SOLDI HAPPY FEET Film animazione 23.20 ROMANZO CRIMINALE 0.35 POKER1MANIA 1.30 STUDIO APERTO 1.45 TALENT 1 PLAYER 2.45 CHIAVI IN MANO
CARTONI ANIMATI SOAP TG4 - TELEGIORNALE WOLFF UN POLIZIOTTO... DETECTIVE IN CORSIA TG4 - TELEGIORNALE FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI RULLO DI TAMBURI TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER JULIE LESCAUT Telefilm 23.15 MEZZANOTTE NEL GIARDINO DEL BENE E DEL MALE 0.10 TG4 1.35 PASSWOR*D
7.00 10.15 10.25 11.30 12.30 13.00
6.30 8.55 12.15 12.25 13.00 13.40 15.20 17.10 18.30 19.00 19.30 20.05 20.30 21.10
6.50 9.45 11.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.10 16.10 16.30 18.55 19.35 20.30 21.10
22.00 IRL 2009: MIAMI SPEEDWAY.
16.30 FOOTBALL: OKLAHOMA - TEXAS
SKY SPORT 3
18.30 CALCIO: REAL MADRID VALLADOLID.
NCAA.
09.00 RUGBY: SHARKS CHEETAHS. Currie Cup.
10.00 GOLF: CARTA SI LADIES OPEN. Giorno 1. Da Milano. 11.00 GOLF: CARTA SI LADIES OPEN. Giorno 2. Da Milano. 12.00 GOLF: CARTA SI LADIES OPEN.Finali. Da Milano. 13.00 RUGBY: SHARKS CHEETAHS. Currie Cup.
14.00 CALCIO: ASTON VILLA CHELSEA. Premier League.
Liga.
21.00 TENNIS: MASTERS 1000 SHANGHAI. 23.00 HOCKEY: DETROIT RED WINGS COLORADO AVALANCHE. NHL.
14.00 16.05 17.05 19.00 20.00 20.30 21.10 23.40 0.35 1.00 1.40 2.10
OMNIBUS 2' UN LIBRO MATLOCK ISPETTORE TIBBS TG LA7 - SPORT 7 HARDCASTLE AND MCCORMICK I PAPPAGALLI STARGATE SG-1 ATLANTIDE THE DISTRICT TG LA7 OTTO E MEZZO L'INFEDELE Attualità REALITY TG LA7 OTTO E MEZZO L'INTERVISTA ALLA CORTE DI ALICE
Zac Attack Alle 21, la Zac (nella foto) presenta un programma fatto di musica, news e gossip: un mix esplosivo di news e attualità
Radio Monte Carlo In the music Alle 16.15, dentro In the Music, Patty Farchetto ospita Michael Bublé (nella foto), che presenta l’album Crazy Love
16.15 CALCIO: GHANA BRASILE. Mondiale Under 20.
23.45 CALCIO: GHANA BRASILE. Mondiale Under 20.
DAHLIA SPORT 14.31 VELA: ISHARES CUP PT4.
EUROSPORT 10.00 CICLISMO: GIRO DI LOMBARDIA. 14.15 TENNIS: WTA MOSCA. 14.30 CALCIO: UNGHERIA- COSTA RICA. Mondiale Under 20.
Radio 105
RAISPORT PIÙ
Virgin Radio Rock Live Oggi Andrea Rock presenta l’esibizione live di Billy Idol (nella foto). Dell’artista inglese ascoltiamo Mony Mony
14.45 NUOTO: FINA WORLD CUP. Da Durban. Sud Africa.
16.00 BASKET: PARMA FAENZA. Serie A1 femminile.
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
Ariete 5,5
Toro 6 -
Gemelli 7
Cancro 8
Leone 6 +
Vergine 7 +
Inizio di settimana complesso. Non disossate i colleghi matti, i capi che rompono, i clienti incontentabili. Meglio negoziare.
Luna opposta: organizzate bene il lavoro, senza distrazioni né perdite di tempo. Siete pure noiosi come le mosche cavalline: no buono.
Curate ogni impegno nel minimo dettaglio e stravincerete. Tutto migliora, comunque, e il morale, le quotazioni e il sudombelico si risollevano…
IL MIGLIORE. La fortuna s’affaccia nel lavoro, l’ormone, v’incalza, la Luna (e anche una persona cara) v’instillano «buon umor». Tensioni in calo, finalmente…
Venere vi rende fighi. Così, là dove la vostra diplomazia da rottweiler combinasse guai, il fascino rimedierà. Siete pure più furbi, finalmente...
Colloqui, p.r. e viaggi fruttano; le idee trovano la loro felice realizzazione. E soldi e fornicazione vi fanno produrre miliardi di endorfine…
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 6,5
Scorpione 7
Sagittario 6,5
Capricorno 7 -
FRANCESCA SCHIAVONE
Acquario 6 -
Pesci 7 +
I ritmi quotidiani diventano placidi. E voi quagliate. Nel lavoro e in ogni altro ambito. Marte alimenta inoltre pruriti underslip, da appagare.
Marte vi rende piacevoli come un giradito. Non rompete e pianificatevi bene. L’intuito suggerisce soluzioni egregie, ma le energie calano.
Nonostante molti di voi pensino di essere i più sfigati del globo terracqueo, tutto evolve al meglio. Oggi fate tutto da soli e andrete a segno.
Gli aiuti e le complicità non mancheranno. Ma la situazione stellare vira verso il grigio. Inserite il Capricorno automatico e organizzatevi.
La tennista azzurra è nata a Milano il 23 giugno 1980 (Cancro): è diventata giocatrice professionista nel ’98
Malumore e tensioni ci sono. Così, il conte Vlad che dimora in voi azzannerebbe chiunque. State calmi, ché a giorni tutto migliora alla grande.
Potete sbaragliare gli avversari e ottenere ciò che volete nel lavoro. La resa nello sport sarà ottima, l’ormone colpirà e vi estasierà. Viaggi OK.
LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI
56 R
LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT