Nelle pagine di Napoli&Campania IL NAPOLI FRENA, MAZZARRI GUARDA GIA’ ALLA COPPA
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Lunedì 23 novembre 2009 1 e Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 277
IL PROTAGONISTA SETTE ANNI FA L’ALTRA SUA TRIPLETTA
SERIE A PARTITE
Totti: «Ma non ero finito?» 3 gol per la Roma (e Lippi) Rientra dopo l’operazione al ginocchio: steso il Bari Pagine 14-15 BOVOLENTA, CATAPANO, CECCHINI e PALOMBO
13a GIORNATA
Totti, 33 anni AFP
Bologna-Inter Fiorentina-Parma Juventus-Udinese Livorno-Genoa Milan-Cagliari Napoli-Lazio Palermo-Catania Roma-Bari Sampdoria-Chievo Siena-Atalanta
CLASSIFICA 1-3 2-3 1-0 2-1 4-3 0-0 1-1 3-1 2-1 0-2
Inter Juventus Milan Sampdoria Parma Fiorentina Genoa Cagliari Napoli Roma
32 27 25 24 23 21 20 19 19 18
Bari Palermo Chievo Udinese Lazio Bologna Atalanta Livorno Catania Siena
18 17 15 15 12 12 12 12 9 6
CORSA SCUDETTO Tutto come prima: bianconeri a -5, rossoneri a - 7. Torna Del Piero
CONTRATTACCO MILAN spettacolo e batticuore per superare il Cagliari JUVE con Grosso piega l’Udinese. Cori contro Balotelli I rossoneri battono una delle squadre che giocano meglio in A. Bianconeri senza squilli
CHAMPIONS DOMANI AL CAMP NOU
Barça-Inter: Messi e Ibra nì Sneijder forse
Servizi da pagina 2 a pagina 11
il commento IN FILA PER TRE di ALBERTO CERRUTI
La travolgente Inter argentina di Milito, la grintosa Juventus italiana di Grosso, lo spettacolare Milan brasiliano di Ronaldinho. Le tre grandi rimangono in fila con stili diversi e una quarta che cambia: Sampdoria in campionato, Fiorentina in Champions.
Pato, 20 anni, e Ronaldinho, 29, gioia brasiliana
Caso Maicon: che cosa ha detto per farsi espellere? «Non sono un maleducato, non ho insultato nessuno»
FOTOPRESS
Pagine 12-13
SEGUE A PAGINA 6
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi
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Sarkozy placa la polemica Henry. «Usare una mano per toccare il pallone non è una tragedia. La vera tragedia è quando mia moglie usa le mani per suonare la chitarra».
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BIL A NCIO Zenga dopo il pari con il Catania è a rischio: il Palermo pensa a Delio RossiR Super
VELA NIZZA: BATTUTA NEW ZEALAND
E’ rinata Azzurra suo il Vuitton Trophy Pagina 35 PASINI e RAGANATI
Cassano ispira la Samp contro il Chievo: è quarta da solaR L’Atalanta stende il Siena (decima sconfitta
In dvd i 300 luoghi più belli del mondo
e contestazione): salta anche Baroni, in arrivo Cagni o Malesani R Il Livorno beffa il Genoa al 93’
Pagina 42 / A 10,99 e più il giornale
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 13a GIORNATA PROGRAMMA E TV
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La settimana di Champions e Coppa Italia
DOMANI 20.45 Champions League (gruppo E) Fiorentina-Lione Arbitro: Benquerenca (Por) (Sky Sport 3 HD, Sky Calcio 4, Premium Calcio 1) Classifica: Lione 10, Fiorentina 9, Liverpool 4, Debrecen 0. 20.45 Champions League (gruppo F) Barcellona-Inter Arbitro: Busacca (Svi) (Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 3, Premium Calcio) Classifica: Inter 6, Rubin Kazan e Barcellona 5, Dinamo Kiev 4.
MERCOLEDÌ 15 Coppa Italia (quarto turno) Chievo-Frosinone 18.30 Coppa Italia (quarto turno) Siena-Novara 20.45 Champions League (gruppo A) Bordeaux-Juventus (Sky Sport 3 HD, Sky Calcio 4, Premium Calcio) Classifica: Bordeaux 10, Juventus 8, Bayern 4, Maccabi 0. 20.45 Champions League (gruppo C) Milan-Marsiglia (Rai 1, Sky Sport 1 HD, Sky Calcio 3, Premium Calcio 1) Classifica: Milan e Real Madrid 7, Marsiglia 6, Zurigo 3.
GIOVEDÌ 15 Coppa Italia (quarto turno) Atalanta-Lumezzane 20.30 Coppa Italia (quarto turno) Napoli-Cittadella (Conto Tv) Palermo-Reggina (Conto Tv)
Colpo Grosso Basta un gol Così la Juve risponde all’Inter Il difensore sblocca il risultato: con l’Udinese 1000a vittoria in casa. E nella ripresa ritorna Del Piero
P IL FILM
Amauri sbaglia il tap in vincente Riecco Sissoko
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Esteban Cambiasso, 29 anni, e Diego Milito, 30 anni ANSA
Fabio Grosso corre ad abbracciare Caceres, autore dell’assist, dopo il gol partita AP
TORINO dA metà primo tempo, mentre una brutta Juve arrancava, si sono spenti alcuni fari in tribuna e parte della città è piombata al buio: black-out. In quel momento il popolo del Comunale si è messo a cantare «Alessandro Del Piero»: la luce. Del Piero è entrato al 7’ della ripresa, un minuto dopo il gol-partita di Grosso. Ha combinato poco, è in comprensibile ritardo, intanto però, nella
domenica della tripletta di Totti, il campionato ha ritrovato un altro vecchio amico col numero 10. E forse Ferrara ha cominciato a intuire che immetterlo in squadra non sarà operazione tattica semplicissima... Per ora conta la classifica: la Juve risponde a Inter e Milan e affila i sentimenti per il partitone coi nerazzurri del 5 dicembre. L’Udinese, cinque sconfitte nelle ultime sette partite, quattro soli giocatori mandati a rete, non è più la gioiosa macchina di prima e ha tutto il diritto di guardare alla classifica con an-
37’p.t.
44’p.t.
Occasionissima per Amauri: cross tagliato dalla sinistra di Camoranesi, l’attaccante brasiliano arriva all’impatto col pallone in maniera troppo debole e non riesce a mettere dentro LAPRESSE
Gol annullato all’Udinese: Lodi a destra mette una palla bassa al centro per D'Agostino: piattone dai 20 metri. Sul rimpallo arriva Isla e segna in scivolata. Il cileno era in fuorigioco
sia. Di Natale finora ha nascosto le crepe, ma da solo non basta. Udinese blindata Preoccupato dalle assenze (da Totò in giù) e dal momento gramo, Marino rinuncia all’allegra tradizione dell’Udinese, abituata a spaventare la Signora in casa sua a colpi di ripartenze. Si presenta umile e rannicchiata: 4-1-4-1. D’Agostino fa il play un passo davanti alla difesa. Appena oltre, si stende la trincea a quattro, in cui anche chi ha cromosomi offensivi, come Lodi, pen-
LAPRESSE
Il capitano gioca pochi palloni. Ora Ferrara dovrà studiare nuove soluzioni tattiche per inserirlo
sa quasi solo a tappare gli spazi. Floro Flores è abbandonato là davanti. Ferrara conferma la Juve sandwich: tre fettine di qualità (Camoranesi-Diego-Giovinco) tra due strati di pane duro (Poulsen-Melo, Amauri). La tecnica e la fantasia per far saltare il bunker friulano quindi ci sarebbero, ma contro un’Udinese così compatta e chiusa serve qualità in velocità, che per tutto il primo tempo la Juve non riesce a produrre. Troppi i lanci lunghi dalla mediana; troppo scarso il movimento in orizzontale dei tre cre-
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
JUVENTUS GIUDIZIO
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VERSO JUVENTUS-INTER
UDINESE
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MARCATORE Grosso al 6’ s.t.
(4-2-3-1)
(4-1-4-1)
Buffon; Caceres, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Poulsen, Felipe Melo (dal 7’ s.t. Sissoko); Camoranesi, Diego (dal 41’ De Ceglie), Giovinco (dal 7’ s.t. Del Piero); Amauri.
Handanovic; Basta, Coda, Zapata, Lukovic; D’Agostino; Lodi (dal 13’ s.t. Romero), Inler (dal 38’ s.t. Sammarco), Asamoah, Isla (dal 42’ s.t. Corradi); Floro Flores.
PANCHINA Manninger, Grygera, Legrottaglie, Immobile.
PANCHINA Belardi, Domizzi, Felipe, Zimling.
ALLENATORE Ferrara.
ALLENATORE Marino.
ESPULSI nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Diego, Del Piero, Poulsen per gioco scorretto.
AMMONITI Asamoah per gioco scorretto, Handanovic per proteste.
NOTE spettatori paganti 4.561, incasso 121.640 euro; abbonati 19.048, quota abbonati 348.565,29. In fuorigioco 5-6. Angoli 4-3. Recuperi: 1’ p.t.; 4’ s.t.
JUVENTUS
55% UDINESE
FALLI COMMESSI
45%
TIRI IN PORTA
20 UDINESE
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GIAMPIERO TIMOSSI
TIRI FUORI
IIIIII JUVENTUS
JUVENTUS
I III 6 UDINESE
1
I
JUVENTUS
3 UDINESE
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MOMENTI CHIAVE
8’ s.t. Insieme a Del Piero, all’8’ del secondo tempo entra in campo anche Sissoko al posto di Felipe Melo: il maliano sfiorerà pure il gol al 19’ con una battuta potente, alta di pochissimo
PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO
5’ Gran tiro di Diego da fuori, Handanovic di pugno.
c GOL!
12’ Giovinco calcia da sinistra, parata sul primo palo.
20’ Buffon si oppone col corpo a una bomba di Floro Flores.
37’ Amauri tocca debole su cross di Camoranesi: Handanovic para.
32’ Testa di Camoranesi su angolo: Handanovic devia.
LA MOVIOLA di m.pas.
6’ Caceres, pescato da Poulsen, crossa basso per Grosso che mette in rete.
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Isla, è fuorigioco: giusto annullare il gol La partita inizia, e viene poi interamente giocata, con un «vizio di forma» evidente: il pallone è giallo come le maglie dell’Udinese (si lamenta anche Ferrara). Potenziali problemi per i guardalinee sui fuorigioco.
Al 44’ del primo tempo Brighi annulla giustamente un gol di Isla: quando parte il tiro di D’Agostino, che rimpalla poi su Cannavaro, il cileno dell’Udinese è oltre lo stesso Cannavaro, ultimo difensore juventino.
IMAGE SPORT
ativi, necessario per allargare la difesa; troppa lenta la circolazione della palla. Diego e Giovinco pretendono la palla tra i piedi, da fermi, per poi cercar gloria con percussioni personali. Troppo facile per l’Udinese fare muro.
Juve Delpierizzata Un minuto dopo il gol, festa di popolo: ecco in campo Alessandro Del Piero, praticamente al debutto stagionale. Notiamo subito due cose. Prima: la Juve si ridisegna nel 4-4-2, Diego si defila a sini-
stra e Del Piero fa la seconda punta, come piace a lui. Seconda: Buffon corre a centrocampo per passare la fascia al compagno, ma l’arbitro, regolamento alla mano, lo impedisce. Si sa quanto pesi Del Piero nella storia della Juve e nell’affetto dei tifosi. Ora vedremo quanto peserà nella scelte di Ferrara, già messo in guardia da Deschamps. Ciro ha la personalità per tirar dritto di testa sua, lo ha dimostrato ieri lasciando in panca Ale, annunciato titolare. Del resto Del Piero è in comprensibile rodaggio atletico e
lo ha dimostrato. Quando la sua candidatura sarà più autorevole, varrà la pena di emarginare Diego in fascia? Ferrara ha in agenda la questione. Gli insulti Intanto la sua Juve ha battuto con merito una triste Udinese (primo tiro in porta al 20’ della ripresa) e ha tenuto il passo dell’Inter. Ma non regge il confronto sul gioco. Il duello del 5 dicembre si avvicina. Nell’attesa, gli idioti che ieri hanno cantato insulti contro Balotelli, a curve unificate, si allenino per rientrare nella civiltà.
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TORINO d«Se saltelli/muore Ba-
lotelli». Canta che ti passa. Il terzo assente si chiama Mario Balotelli. C’è, anche quando non si vede. C’è, anche se all’Olimpico di Torino arriverà solo tra due settimane, sabato 5 dicembre, notte di Juventus-Inter. Questa volta c’è Juventus-Udinese, ma dalla curva Nord e pure dalla Sud parte il coro: «Se saltelli/muore Balotelli». Parte da Sud, curva Scirea, pace all’anima (immensa) del capitano. A Nord fanno l’eco. Come dire: «Attaccante avvisato». Forse il senso del coro è anche questo. Forse è la noia, che non è solo un romanzo di Alberto Moravia. La noia (certe) volte fa fare cose stupide. Cattive. Così, mentre la sfida contro l’Udinese non è un granché, c’è chi decide di inventarsi qualcosa. Canta, che ti passa. Vero, nello stadio siedono 23.000 persone e quelli che cantano saranno cento, forse mille. Ma gli altri? Ascoltano, non fischiano, non si dissociano, almeno non apertamente. No razzismo L’altoparlante dell’Olimpico ripete «no al razzismo» e lo fa quando la partita non è ancora iniziata. Lo fa anche dopo e al terzo richiamo il coro si alza, sempre più forte: «Se saltelli/muore Balotelli». Annuncio fischiato, nulla da fare. Però la Juventus ci prova, lo ha fatto anche ieri sera, lanciando in collaborazione con l’Unesco una nuova campagna: «Dai un calcio al razzismo». Un calcio forse non basta. La società
insiste, non molla. Punirla ora, magari squalificando il campo, probabilmente non sarebbe il miglior sostegno agli sforzi del club bianconero. Forse non servirebbe a isolare i soliti idioti. Vero, questo non è razzismo, è solo noia. E’ l’insulto (gratis) a chi neppure c’è. E’ un filo sottile: perché a Balotelli auguri la morte, ma non fai riferimento al colore della sua pelle, alle origini ghanesi dei suoi genitori. E’ un filo sottile, ma è un’idiozia, comunque. Parole Lo dice anche Ciro Ferrara, a fine gara, a modo suo: «Sono contrario a qualsiasi forma di insulto e discriminazione razziale, però se frequentiamo
Mario Balotelli, 19 anni, oggetto degli insulti dei tifosi della Juve durante il posticipo di ieri sera all’Olimpico di Torino ANSA
i campi di calcio non dobbiamo stupirci, sono insulti che si sentono in tutti gli stadi. Io sono stato giocatore e ricordo ancora quel coro "Vesuvio bruciali tutti". Lo ricordo e mi fa male. E’ vero che il pubblico paga, ma non ha alcun diritto di offende le persone». Questo dice Ferrara e se non bastasse ci pensa Momo Sissoko a rendere ancora più chiaro il concetto: «E’ assurdo fare certi cori contro un giocatore che non è neppure in campo. Spero che certe cose non succedano più». Lo sperano tutti.
RIMETTE IN MOTO IL CAVO ORALE. LA PIÙ FORTE CHE C’È
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Le Balene colpiscono ancora
La chiave Logico che da questa bonaccia di gioco e di gambe la Juve riesca a spremere una sola vera palla-gol (agevolata da un buco di Zapata): Amauri, imbeccato da Camoranesi, grazia Handanovic sotto porta (37’). Quasi logico che, al con-
trario, la Juve si ritrovi felice la prima volta che riesce ad alzare gli esterni e a produrre corsa in fascia, come nella prima metà si è scordata di fare. Minuto 6’ della ripresa: Caceres, pescato da Poulsen, crossa dal fondo e Grosso, salito anche lui, spinge in rete il gol del vantaggio.
All’Olimpico riprendono i cori indecenti contro Balotelli Dopo la squalifica dell’anno scorso, gli ultrà bersagliano la punta nerazzurra
ARBITRO Brighi di Cesena.
POSSESSO PALLA
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 13a GIORNATA LE PAGELLE
di LUCA CURINO
JUVENTUS DIEGO FA POCO, SISSOKO DA APPLAUSI
UDINESE BASTA SI PERDE GROSSO, INLER NON SPINGE
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5
Troppo statica nel primo tempo, fatica più del dovuto per farsi spazio
R 6,5
h 6,5
Ferrara
Grosso
Rinnega i propositi e non rischia nulla. Poi dopo il vantaggio con Del Piero passa al 4-4-2 con cui spegne le speranze di rimonta dell’Udinese.
Lodi nel primo tempo non lo impensierisce e lui potrebbe spingere di più: come fa nel secondo con l’inserimento in occasione del gol che sblocca la gara. OTN
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
Si applica esclusivamente alla fase difensiva, e non basta neanche
S 5,5
h 6,5
Marino
Handanovic
Prova a chiudere ogni spazio alla Juventus piazzando una diga a centrocampo e rinuncia ad attaccare, se non negli ultimi minuti, inutilmente.
Si oppone subito a un gran tiro di Diego, poi dice no ad Amauri e vola a deviare in corner un colpo di testa di Camoranesi deviato da Basta. Temerario nelle uscite. FOTOPRESS
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
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Buffon
Caceres
Cannavaro
Chiellini
Poulsen
Felipe Melo
Basta
Coda
Zapata
Lukovic
D’Agostino
Lodi
Del tutto sfaccendato nel primo tempo, nella ripresa si oppone a Floro Flores in uscita e di piede.
Ferrara lo preferisce a Grygera nonostante sia più stanco e lui non tradisce: suo il cross partita.
A Floro Flores pensa Chiellini e a lui resta poco da fare: lo esegue senza sbavature. Botta a una coscia.
Più ruvido del solito, alle prese con Floro Flores, sul quale nel secondo tempo fa una bella chiusura.
Apprezzabile a centrocampo anche per la palla intelligente con cui avvia l’azione del gol.
Poco mobile, perde più palloni di quanti ne recuperi. E’ stanco e non stupisce la sostituzione.
Sbarra la strada a Giovinco e appoggia Lodi. Puntuale nelle chiusure finché non perde Grosso sul gol.
Non si mette in particolare luce, però è attento sia su Diego sia su Giovinco quando si accentra.
Autorevole, specie sulle palle alte. Una sola volta perde Amauri che lo grazia, poi fa un gran recupero.
Camoranesi gira al largo e lui non si limita a presidiare la posizione. Grave l’assenza sul cross di Caceres.
E’ il playmaker davanti alla difesa: fa il suo con ordine senza suscitare rimpianti nella Juventus.
Gioca a destra e ha il suo daffare a star dietro a Grosso che spinge parecchio. Giusta la sostituzione.
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s.v.
Camoranesi
Diego
Giovinco
Amauri
Del Piero
Sissoko
Inler
Asamoah
Isla
Floro Flores
Romero
Sammarco
Nel p.t. è l’unico a inventare qualcosa: un cross per Amauri, una palla in profondità per Diego.
A parte un tiro e un fraseggio con del Piero combina poco. A sinistra quando entra Ale. (De Ceglie s.v.).
Preferito inizialmente a Del Piero, non brilla ma si applica anche in fase difensiva. Poi si fa da parte.
Alla palla migliore, a tu per tu con il portiere, non riesce a imprimere forza. Fa da sponda a Diego.
Tutti lo aspettano, ma non gioca da una vita, a parte i 10’ col Bologna, e si vede. Fa la seconda punta.
Fa subito sentire il suo maggior peso a centrocampo e strappa applausi con diverse iniziative.
Si fa notare a centrocampo per pressing e dinamismo. Manca però di qualsiasi iniziativa offensiva.
Molto presente, in particolare con Diego su cui si fa ammonire. Anche lui difetta in iniziativa.
Attento in copertura, largo prima a sinistra e poi a destra, è pericoloso quando taglia al centro. (Corradi s.v.).
Combatte con Chiellini un duello molto fisico e finisce per perdere: va una sola volta al tiro.
Rileva Lodi dopo l’1-0 e va a piazzarsi a sinistra, senza lasciare molta più traccia del compagno.
Rileva Inler negli ultimi minuti, troppo pochi per riuscire a dare un altro indirizzo alla gara.
TERNA ARBITRALE BRIGHI 6,5 Corretto annullare il gol a Isla, in fuorigioco anche se di poco. Seda il nervosismo con le ammonizioni e forse ne risparmia una a Inler. Cariolato 6; De Luca 6,5
QUI BORDEAUX
Gourcuff out in Champions Ha un dolore all’inguine
taccuino PREMIO
A Paloschi e Zeman Il radicchio d’oro dL’attaccante del Parma Alberto Paloschi e l’allenatore Zdenek Zeman riceveranno stasera all’hotel Fior di Castelfranco Veneto il premio Il radicchio d’oro, assegnato dal consorzio dei ristoranti del radicchio del trevigiano. Glielo consegnerà, in una serata presentata da Elisa Isoardi e Giorgio Martino, Miss Italia 2009 Maria Perrusi. Vengono premiati dei personaggi che si sono distinti nel proprio campo. Tra gli sportivi anche la pallavolista Jenny Barazza, il nuotatore Valerio Cleri, il presidente della Federnuoto Paolo Barelli. Tra i premiati anche il cantautore Antonello Venditti e lo psichiatra Vittorino Andreoli.
CALENDARIO Yoann Gourcuff, 23 anni REUTERS 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUna buona notizia per la Juve in vista della sfida di Champions di mercoledì sera: il fantasista del Bordeaux Yoann Gourcuff non sarà della gara, valevole per la quinta giornata del girone A. Una sfida che può essere decisiva in chiave qualificazione per i bianconeri, contro i campioni di Francia che hanno già staccato il visto per gli ottavi di finale. Gourcuff è alle prese con un infortunio all’inguine, procuratosi durante la gara con la nazionale francese contro l’Irlanda. Il 23enne ex Milan non è sceso in campo nella sconfitta del Bordeaux per 1-0 allo Stade Chaban-Delmas contro il Valenciennes. In dubbio anche l’attaccante Marouane Chamakh aver ricevuto un colpo all’anca durante la partita di sabato.
I calciatori in posa per Scampia dVerrà presentato lunedì 30 a Milano il calendario Freedom 2010, ideato dall’agenzia Casadei Management per raccogliere contributi a favore della fondazione Cannavaro-Ferrara che si impegna soprattutto nel difficile quartiere napoletano di Scampia. Al progetto hanno aderito 14 calciatori: Cannavaro in testa, poi Materazzi, Toni Gilardino, Pazzini, Mauri, Floccari, Cassani, Balzaretti, Matri, Di Vaio, Ferrari e Diamanti. L’iniziativa verrà presentata in una serata che si terrà al Visionnaire di Milano.
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 13a GIORNATA scia al braccio. Perché appena entra la riceve da Buffon e se la tiene per una manciata di minuti. Solo che la fascia già l’avevano data al portiere e cambiare non si può. Il regolamento è inflessibile, l’arbitro Brighi pure: un capitano resta capitano, almeno che non esca dal campo. Dettagli, ma regalano il senso della tradizione.
Riappare Del Piero «Più dura del solito» Il capitano della Juve torna a giocare dopo uno stop di 56 giorni: «Non c’ero più abituato» GIAMPIERO TIMOSSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dSono passati 56 giorni e 52 minuti. E’ tornato. Alessandro Del Piero si prende la notte. Il pomeriggio è andato a un altro della sua compagnia, quella dei numeri 10. Da un Olimpico all’altro, dalla tripletta di Totti al rientro di Del Piero. Questa era la domenica dei ritorni. Eccelsi, eccellenti. Si è ripreso la notte, il capitano bianconero. Quella contro l’Udinese è stata la sua prima partita. La prima, da quando di anni ne ha compiuti 35. La stagione gli aveva regalato solo 11’, il 27 settembre. Erano ba-
stati per festeggiare la partita numero 400, in Serie A, con la stessa maglia, la solita, bianconera. Non erano serviti per battere il Bologna, sciagurato pomeriggio da 1-1 casalingo. Poi stop, un’altra volta, la seconda dell’anno 2009. «Ed è stata ancora più difficile, più del solito, forse perché non c’ero più abituato, negli ultimi quattro anni non avevo più avuto infortuni seri», spiegherà lui. Rieccolo Lui, che non molla mai. Rientra, nella ripresa, dopo 7’. Si scalda dalla mezz’ora, quando si alza dalla panchina e tutto l’Olimpico lo saluta: «Un capitano/c’è solo un capita-
Diego, 24 anni, insieme ad Alessandro Del Piero, 35, ieri all’Olimpico GETTY
E Diego incorona Ale: «Si tratta di un giocatore impressionante, è sempre un piacere giocare con lui»
no». Entra al posto di un Giovinco, atomica formica, affetta da implosione, cioè meno brillante della ultime apparizioni, schiacciato forse dall’ombra del maestro. Del Piero entra, la Juventus cambia modulo: dal 4-2-3-1 si passa al 4-4-2. Lui seconda punta, Amauri centrattacco. Torna, Del Piero, da capitano, ça va sans dire. Con la fa-
Rieccoli Altri dettagli. Del Piero, cinque giorni fa, aveva spiegato: «Mi sento un ragazzino». E i ragazzini sorridono, quando possono giocare. Lui corre, dialoga con Diego (finalmente), chiede a gran voce il rigore. Sorride, soprattutto. Sorride pure Sissoko. Anche lui entra con Del Piero. Un minuto prima Grosso ha spezzato l’equilibrio e la Juve cresce. Grazie al capitano, grazie a Sissoko, due che nell’harem di Ferrara faranno sempre comodo. Iniziando subito, dalla trasferta di Bordeaux. Intanto il maliano spiega: «Sono entrato e volevo subito giocare forte, per il bene della squadra. E’ andata bene». La pensa più o meno allo stesso modo Diego: «Nel primo tempo poco c’è stato poco movimento, nel secondo tempo tutto è andata meglio. La mia posizione? Sono disposto al sacrificio per aiutare la squadra: qui ci sono meno spazi che in Germania e poi i campi sono peggiori, si scivola molto anche qui a Torino». Immancabile un giudizio sul capitano: «Del Piero è un giocatore impressionante, è sempre un piacere giocare con lui». Intanto la Juve resta a -5. Ma ha un capitano in più. Gli hanno tolto la fascia. Gli hanno ridato il sorriso.
IL TECNICO BIANCONERO
«Ale buon rientro: ora si può tornare al rombo» cambio e il nuovo assetto con la squadra ancora sullo 0-0».
Ferrara: «Udinese molto coperta. Ma alla fine abbiamo meritato la vittoria» FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dIl massimo risultato
con il minimo sforzo. Il primo gol in maglia bianconera di Fabio Grosso tiene il trenino di Ferrara in scia dei nerazzurri in vista della prossima all’Olimpico proprio contro l’Inter. La seconda buona notizia nella notte arriva dai recuperi di Del Piero e Sissoko, ristabiliti dopo lunghe peripezie. Rebus Subito in campo al rientro da infortunio o per gradi, nel secondo tempo? Fino ad oggi Ferrara ci aveva abituati alla prima soluzione. Contro l’Udinese il tecnico bianconero non se l’è sentita di presentare in avvio di gara due rientranti, Del Piero e Sissoko. Prudenza per lo stato di salute o, vista la scelta del modulo, i due incontristi davanti alla difesa, meglio Giovinco largo a sinistra di Ale, ruolo indigesto al capitano? «Ale veniva da un lunghissimo periodo di inattività, ho preferito farlo entrare per gradi. Un rientro positivo, si è procurato un quasi rigore anche se dalle immagini ha ragione l’arbitro. Del Piero può giocare anche esterno di sinistra anche se quando è entrato in campo l’idea era di giocare con due punte, avevo deciso il
Ciro Ferrara, 42 anni, tecnico della Juve, saluta i tifosi bianconeri AP
Rientri Ale e Sissoko, chiamati a gran voce dalle curve, scendono nell’arena un secondo dopo che il toro è stato matato, tramortito dal gol di Grosso. «Il gol è arrivato prima del loro ingresso — fa notare Ferrara —. Abbiamo vinto una gara molto difficile, sono tre punti pesanti. Devo fare i compli-
menti ai ragazzi, era importantissimo vincere. L’Udinese ha concesso pochi spazi, ben chiusi e molto veloci nelle ripartenze. Alla fine è una vittoria meritata per le occasioni che abbiamo creato e le parate di Handanovic». Rombo, 4-4-2, 4-2-3-1? «Potremo anche tornare al rombo ora che ho Del Piero e Amauri. In funzione dell’Inter? Prima pensiamo al Bordeaux».
dalla prima
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di ALBERTO CERRUTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
IN FILA PER TRE E’ vero che il Bologna non vale l’Udinese e il Cagliari, ma a parità di vittorie quella della capolista impressiona molto di più, perché l’Inter non deve aspettare il fischio finale, come Milan e Juventus, per mettere al sicuro i 3 punti. E a parità di successi con un solo gol di scarto delle sue inseguitrici, quello della Juve che torna seconda, ritrovando Del Piero e soprattutto Sissoko, impressiona di meno, ripensando al festival del Milan. Anche se, con la formula-Leonardo, si dovrebbe distribuire una pastiglia per le coronarie dei tifosi rossoneri. Tra un brivido e l’altro, però, il divertimento aumenta, perché mai il Milan aveva segnato 4 volte, tra l’altro con tutti i suoi attaccanti, da Seedorf a Borriello, da Pato a Ronaldinho. Il Cagliari, che aveva vinto 4 partite consecutive e non aveva subito nemmeno un gol nelle ultime 3, si conferma un’ottima squadra e proprio la qualità della squadra di Allegri da una parte aumenta il valore del successo rossonero, dall’altra fa vacillare le teorie sull’importanza degli equilibri tattici. Ecco perché andando avanti così, questo Milan potrebbe rappresentare una rivoluzionaria svolta tattica. Non c’è nulla di rivoluzionario, invece, nel prepotente ritorno di Totti, capace di firmare una tripletta contro il Bari che aveva, e ha ancora, la migliore difesa del campionato. Adesso in testa alla classifica dei cannonieri, a quota 9 come Di Natale, c’è anche lui ed è superfluo aggiungere che se starà così in primavera, Totti andrà in Sudafrica insieme con Candreva, promosso anche ieri da Lippi e Pezzotti. E’ lui il faro del nuovo Livorno di Cosmi, che per la prima volta segna 2 gol contro un Genoa irriconoscibile per le maglie celebrative biancocelesti, ma riconoscibile per i limiti della difesa, la peggiore del campionato. Perdere a tempo scaduto non è il modo migliore per avvicinarsi al derby contro la Samp, salita al quarto posto con il 2-1 sul Chievo, doppiamente penalizzato sullo 0-1: quando viene espulso Luciano, e poi quando gli viene annullato il gol dell’1-1. Ma prima di rituffarci nel campionato più bello (per l’Inter), prepariamoci a un’altra abbuffata di Champions. E allora in bocca al lupo ai nerazzurri, che sognano l’impresa a Barcellona, ma anche a Fiorentina, Milan e Juve pronte a una triplice sfida alla Francia, contro Lione, Marsiglia e Bordeaux. Un quattro su quattro a portata di mano, ma non come intende Henry.
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SERIE A 13a GIORNATA
P IL FILM
Risultato di altri tempi San Siro si diverte alla festa dei sette gol
5’ p.t.
9’ p.t.
30’ p.t.
Triangolo Seedorf-Borriello-Seedorf, Marchetti sbaglia ad andare incontro a Borriello e Seedorf segna a porta vuota: Milan in vantaggio INFOPHOTO
Pareggio immediato del Cagliari: azione insistita, cross da sinistra di Lazzari, Matri sbuca dietro a Kaladze e infila di piatto destro IPP
Il Cagliari insiste e va anche in vantaggio: azione sulla destra, Jeda cambia gioco cercando e trovando Lazzari dalla parte opposta. Oddo è in ritardo, sinistro vincente IMAGE
StraMilan Soffre e vince Con il Cagliari servono 4 gol Gli attaccanti rossoneri segnano e danno spettacolo, ma la difesa va sotto tre volte Ronaldinho, 29 anni, contro il Cagliari ha segnato su rigore la rete del 4-2. Il brasiliano è al Milan dal 2008 IMAGE NICOLA CECERE
MILAN
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dC’è il triangolo delle Bermude e, da ieri, il quadrilatero delle meraviglie. Seedorf con una deliziosa trama rasoterra, Borriello di testa, Pato di forza, Ronaldinho su rigore: i Moschettieri del Milan vanno a bersaglio tutti assieme sfruttando ciascuno la sua caratteristica migliore. Alla fine è vittoria-spettacolo a San Siro su un Cagliari che regge la scena magnificamente. Adesso però va modificato lo spot per gli abbonati alla pay tv: l’emozione continua diventa Milan, un’emozione continua. E magari gli abbonati delusi risponderanno in massa alla lettera-appello di Galliani: venghino signori, qui ci si diverte.
La medaglia Oddio, si soffre anche. Soprattutto se c’è Kaladze al posto di Nesta. E’ l’altro lato di una medaglia che Leonardo fa comunque bene a lucidare. Quel Dida tra i migliori in campo basta a illustrare i patemi creati dagli attaccanti cagliaritani. Anche Allegri ha visto segnare le sue punte, anche Allegri ha visto i suoi difensori commettere errori di piazzamento (primo e secondo gol) o di attenzione (il rigore) che hanno vanificato l’ottima prestazione sul piano della manovra. Del resto per avere lo spettacolo serve un mix di prodezze e sbagli. La chiave Il Milan è riuscito a
GIUDIZIO
4 3
CAGLIARI
7777
MARCATORI Seedorf (M) al 5’, Matri (C) al 9’, Lazzari (C) al 30’, Borriello (M) al 38’, Pato (M) al 40’ p.t.; Ronaldinho (M) su rigore al 16’, Nené (C) al 24’ s.t.
(4-2-3-1)
(4-3-1-2)
Dida; Oddo, Thiago Silva, Kaladze, Zambrotta; Ambrosini, Pirlo; Pato (dal 38’ s.t. Strasser), Seedorf (dal 25’ s.t. Abate), Ronaldinho; Borriello (dal 31’ s.t. Inzaghi). PANCHINA Storari, Favalli, Antonini, Huntelaar.
Marchetti; Canini (dal 25’ s.t. Pisano), Lopez, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Biondini (dal 19’ s.t. Nené); Lazzari; Matri (dal 35’ s.t. Larrivey), Jeda.
ALLENATORE Leonardo.
Ecco il disegno del gol del 3-2 di Pato: assist perfetto di Ronaldinho e palla all’incrocio dei pali RINALDI
ottenere dai suoi fantasisti una prodezza in più delle mancanze del pacchetto arretrato: così si spiega la vittoria. Il clou di questa avvincente sfida, che ha proposto nei primi 30’ il vantaggio rossonero costruito da un’ammirevole intesa Borriello-Seedorf seguito dal sorpasso rossoblù confezionato da Matri e Lazzari, sta in quei cento secondi che sono necessari a Borriello e Pato per ribaltare un match di cui il Cagliari sembrava padrone. E allora: angolo di Pirlo, stacco di Pato, respinta di Marchetti e tap-in di Borriello, centravanti in grande spolvero che Lippi fa bene a seguire; subito dopo appoggio di Borriello su Dinho che fa uno straordinario assist a Pato: folgore di destro e dal traumatico 1-2 ci si porta su un inebriante 3-2. Il po-
polo rossonero è entusiasta, ha visto un gioco arioso e colpi da artista, ha vissuto gioie e tensioni a getto continuo: ecco l’essenza del calcio divertente. Il Cagliari Certo, è difficilissimo vincere scudetti e coppe con un assetto tanto sbilanciato dove c’è un solo corridore (nella fattispecie Ambrosini) a supportare cinque uomini creativi, specie se non puoi disporre della Maginot difensiva Tassotti-Costacurta (Galli)-Baresi-Maldini... Oltretutto il frastornato Kaladze e gli intermittenti Oddo-Zambrotta si sono visti arrivare contro avversari lanciati da un Lazzari che ha potuto agire quasi sempre indisturbato: non si può chiedere a Pirlo di cantare e portare la croce. Le palesi difficoltà di contrasto del Milan han-
no contribuito a esaltare l’efficacia del meccanismo creato da Allegri: il tecnico muove le sue pedine con intelligenza e tempismo, a tutto campo. Considerando il rigore non accordato e il numero di pericoli creati alla porta di Dida (confermatosi reattivo e decisivo), il Cagliari avrebbe meritato il pari.
ESPULSI nessuno. AMMONITI Thiago Silva, Ambrosini, Abate per gioco scorretto, Pirlo per comportamento non regolamentare.
PANCHINA Lupatelli, Parola, Brkljca, Barone. ALLENATORE Allegri. ESPULSI nessuno. AMMONITI Lopez, Astori, Lazzari per gioco scorretto.
ARBITRO Valeri di Roma NOTE spettatori paganti 13.713, incasso di euro 263.214,50; abbonati 26.108 quota di euro 457.679,40. Angoli 1-3. In fuorigioco 2-2. Recuperi 1’ p.t., 4’ s.t. POSSESSO PALLA
MILAN 59
CROSS
CAGLIARI 41
TIRI IN PORTA
IIIIII MILAN 6
MILAN 18
CAGLIARI 25
TIRI FUORI
IIIIIIIII III CAGLIARI 9
MILAN 3
IIIII CAGLIARI 5
MOMENTI CHIAVE
Il rilancio Per arginare l’assalto finale degli ospiti, Leonardo ha messo in campo due corridori, il giovane Abate e il Primavera Strasser, sacrificando Seedorf e Pato: mossa obbligata e pure riuscita perché è stata concessa una sola palla del 4-4 al 41’: Larrivey di testa, centrale. L’applauso di San Siro accomuna le due squadre. Ma il Milan è sempre più convinto di aver intrapreso la strada del rilancio.
PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO
c GOL!
9’ Borriello offre a Dinho un tiro facile: esecuzione da dimenticare. 11’ Lazzari di testa da 5 metri: fuori. c GOL! 16’ Ronaldinho trasforma un rigore accordato giustamente per l’ingenuo fallo di Astori su Pato. c GOL! 24’ Il Cagliari ha la forza di reagire e il nuovo entrato Nené si presenta davanti a Dida: conclusione perfetta. 41’ Ultimo sussulto. Cross di Lazzari assai invitante da sinistra, sbuca Larrivey, ma il colpo di testa da breve distanza è debole e centrale.
5’ Perfetto triangolo Borriello-Seedorf che appoggia in gol. c GOL! 9’ Matri al limite dell’area piccola fulmina un distratto Kaladze. c GOL! 30’ E’ Lazzari a sbucare in area in perfetta solitudine: diagonale mancino senza scampo per Dida. c GOL! 38’ Angolo di Pirlo, gira Pato di testa, Marchetti vola e respinge, Borriello di testa nella porta vuota. c GOL! 40’ Da Borriello a Dinho, immediato rasoterra verso Pato che calcia senza pensare: incrocio.
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visto da lei di ILARIA D’AMICO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Beckham saprà cantare nel coro 38’ p.t.
16’ s.t.
24’ s.t.
Il Milan fa il 2-2 su azione da corner. Pato svetta di testa a centro area, Marchetti riesce a deviare sul palo, Borriello riprende e segna il tap-in a porta vuota LA PRESSE
Il Milan cerca il gol che chiuda l’incontro e lo trova in contropiede: lancio per Borriello che salta Astori e viene atterrato. Ronaldinho trasforma il rigore REUTERS
Il Cagliari non molla e riapre la gara con una bellissima azione in verticale: Jeda trova Nené che vola verso Dida e lo fredda con un preciso destro LA PRESSE
L’ALLENATORE ROSSONERO SODDISFAZIONE ANCHE PER IL GIOCO
Leo: «Una partita spettacolare» Il tecnico smonta il caso Gattuso: «Non ha chiesto di andar via a gennaio» G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dNon chiedetegli l’equi-
librio, non può darvelo. Chiedetegli divertimento, emozioni, sofferenza e ne avrete in quantità. Il Milan di Leonardo è questo, ormai è chiaro: fiammate in avanti e amnesie dietro, quarti d’ora di grande calcio e decine di minuti con la testa sott’ac-
qua. I tifosi rossoneri, che Adriano Galliani vorrebbe vedere nuovamente in fila per l’abbonamento, cominciano ad abituarsi a partite come quella con il Cagliari: «Meglio un 4-3 di un 1-0 — dice l’a.d. milanista —: preferisco soffrire così. E comunque credo che non ci siano alternative a questo modulo». Pochi tiri Di sicuro, almeno per il momento, Leonardo non pensa di cambiare nulla: «Sono felice per la partecipazione da parte di tutti. Le difficoltà in fase difensiva ci sono e lo sappiamo, però oggi preferisco soffermarmi sulla prestazione spettacolare. Non sono molto d’accordo sulle critiche per la mancanza
di equilibrio: è vero che a volte la squadra si spacca in due, ma è anche vero che gli avversari restano dietro e non ci attaccano in superiorità numerica». Un’analisi corretta della partita con il Cagliari, però, fa emergere un dato significativo: il Milan ha tirato 4 volte nello specchio della porta (100% di realizzazione!) e 7 volte in totale, mentre la squadra di Allegri ha concluso 14 volte complessive e 9 volte verso Dida. Non sempre andrà così bene al Milan: sarà meglio coprire un po’ di più e trasformare in tiri in porta i ghirigori sulla trequarti. Caso Gattuso Leonardo, comunque, applaude tutti (ha citato
in conferenza stampa ciascun giocatore sceso in campo ieri), fa i complimenti anche all’Inter («E’ forte, marcia a ritmi altissimi») e smonta il caso Gattuso: «Non è vero che ci ha chiesto di essere ceduto a gennaio. Io aspetto solo che torni a disposizione». Anche Galliani fa il pompiere: «Rino non è mai venuto in sede a chiedere di essere trasferito. Credo che sia legato tanto a questa società, è un grande giocatore, ma è chiaro che in questo momento probabilmente gioca uno fra Ambrosini, Gattuso e Flamini». Il problema di Gattuso è che questo è anche l’ordine di gradimento di Leonardo. E la cosa non gli piace affatto.
x HA DETTO
V Adriano Galliani Meglio un 4-3 di un 1-0: preferisco soffrire in questo modo
Ogni domenica si capisce qualcosa di più e di diverso sul nuovo Milan. Più che la tattica, emerge la dolcezza del metodo Leonardo, la sua massima devozione a uno schema che prevede una ricerca costante dello spettacolo. Leonardo ha preso in mano una non squadra, senza equilibrio e ormai con pochissima stima di sé. In pochi mesi ha costruito una macchina strana ed efficiente, straordinaria proprio perché diversa da tutto il calcio che ha intorno. Non è vero che non ha equilibrio. Ne ha uno nuovo, sconosciuto, difficile adesso da arginare proprio perché diverso. Leonardo sa che sul piano individuale ha giocatori che rischiano di essere i migliori e possono dare la spinta finale giusta. Il suo calcio champagne non è frutto di ore e ore di lezioni, non sembra almeno. L'allenamento sempre, ma come parte fisica, come necessità laterale. Il resto è semplice. Si gioca come si sa, si mette energia solo nelle cose che si sanno fare. Inutile meravigliarsi se il Milan prende gol, è praticamente previsto. Non è scritto da nessuna parte che il risultato migliore sia l'uno a zero. Leonardo lo sa per principio, quasi per diritto naturale. Ora spera lo capiscano anche gli altri. Intanto va avanti nel suo piccolo mistero tattico, onorando con l'ironia la curiosità di chi si chiede come farà ad impiegare anche Beckham. Qual è in fondo il problema? Il calcio di Leonardo è gioco, qualità, illusione. Tutte cose che Beckham sa fare.
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Ronaldinho: «Gioco nel ruolo che più mi piace Come nel Barça» «Sono felice, qui mi sento a casa». E Leonardo lo sponsorizza: «Lui e Pato sono in condizioni straordinarie» ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl quarto d’ora che po-
trebbe sconvolgere Dunga (difficile che accada, ma non si sa mai) è andato in onda a San Siro intorno alle quattro del pomeriggio, ora buona per la siesta, ma Ronaldinho non ha nessuna voglia di poltrire. Corre e scatta che è una meraviglia e Leonardo quasi non ci crede. «Ha fatto una grandissima partita, e i primi 15 minuti del secondo tempo, poi...». Pubblicità progresso Elogi per tutti, nel caso arrivassero in Brasile: quel che pensa di Thia-
go Silva, si sa («fortissimo, con Nesta ha fatto l’università in tre mesi»), ma Leonardo si è lanciato in uno spot premondiale per i suoi attaccanti. «Pato è in forma, ha fatto un gol eccezionale, Ronaldinho va sempre meglio». Due messaggi per Dunga e tanti complimenti per Borriello e Seedorf: «Marco fa un lavoro difficile e importante, Clarence è l’ago della bilancia». Spine C’è gloria per tutti di questi tempi nell’attacco del Milan, per tutti quelli che sono in campo, diciamo. Per gli altri, rospi da buttar giù: Huntelaar è dimenticato, Filippo Inzaghi
L’esultanza di Marco Borriello (a sinistra), Seedorf e Ronaldinho dopo la rete del brasiliano NEWPRESS
invece ha avuto un quarto d’ora di celebrità, lui che era abituato a giocare sempre. E’ possibile che resti in panchina anche mercoledì in Champions e quelle sono le sue serate, e la panchina un piccolo colpo al cuore. Ma va così, Leonardo ha trovato un equilibrio folle e non tocca nulla. Anche perché non si sa mai, magari tocchi una carta e viene giù il castello.
Il brasiliano ha ritrovato l’entusiasmo: «I tifosi hanno capito che avevo bisogno del loro sostegno. Gattuso vuole andarsene? Io spero che rimanga»
Comfort Un castello con quattro torrioni, ma tutto sembra girare intorno a Ronaldinho e a un entusiasmo ritrovato grazie anche all’allenatore. «Leonardo sa come mi piace lavorare e giocare», ha detto spesso
Dinho. Concetto ripetuto dopo il 4-3 al Cagliari: «Giocare a San Siro mi fa stare bene, qui mi sento a casa, i tifosi hanno capito che avevo bisogno del loro sostegno e questo mi rende felice. Gioco dove mi piace, dove giocavo a Barcellona e dove sono abituato a stare. Posso fare anche la seconda punta o la mezzapunta, ma in questa posizione mi sento meglio». E si sentono meglio i suoi compagni, il gioco funziona e nessuno si pesta più i piedi. Ma è un assetto che costa qualcosa a centrocampo e Ronaldinho allunga una carezza a Gattuso: «Vuole andarsene via? Io spero che resti e finisca la carriera al Milan.
Gattuso è la faccia della squadra, è sempre l’anima». Messaggi Eppure il Milan sembra tanto diverso da pochi mesi fa. E’ il Milan di Leonardo, nuovi assetti e Ronaldinho in mezzo. Ieri, dopo il gol e la vittoria, la maglia di Dinho è finita di là dalla recinzione e l’ha presa Guto, l’amico più caro che tornava in Brasile dopo una vacanza in Italia. A Dunga potrebbe raccontare di aver visto un Ronaldinho nuovo, ma siccome è suo amico Dunga comunque non gli crederebbe. Per sconvolgere il c.t. e i suoi piani, Dinho dovrà fare di più. E questa per Leonardo è una fortuna.
CAGLIARI IL TECNICO NON CERCA SCUSE
Allegri scocciato «E’ colpa nostra»
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«A un certo punto abbiamo giocato con sufficienza e il Milan ci ha punito» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
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COMFORT BELT
MILANO dBabbo Natale in anticipo. «Siamo stati molto generosi e con il Milan non ce ne sarebbe bisogno». Massimiliano Allegri la butta sul ridere anche se è scocciato da morire. Ma il tecnico del Cagliari è fatto così: mai accampare scuse, discutere le decisioni degli arbitri, o gli accidenti o la sfortuna. E a differenza del ragazzo cresciuto nel Milan Alessandro Matri («C'è molto dispiacere per questa sconfitta e per come si è sviluppata, perché su di me c'era rigore e cartellino rosso per Dida»), Allegri non se la prende con chi ha diretto la gara, ma con chi l’ha giocata perdendo la concentrazione. «A un certo punto siamo stati disattenti e abbiamo giocato con sufficienza e in quel momento il Milan ci ha punito. Abbiamo creato parecchio, è stata una gara piacevole, ma alla fine se non riesci a sfruttare le occasioni che crei i punti li prendono gli avversari».
Filosofia «Il Milan ha quattro giocatori straordinari davanti, li puoi bloccare soltanto se rimani concentrato per 95 minuti. Purtroppo noi non ci siamo riusciti. Loro concedono tanto
in difesa, ma in attacco hanno davvero una forza difficile da contrastare. Se lasci anche solo una briciola di spazio, sei finito». Eppure i rossoneri hanno fatto quattro tiri in porta e quattro gol, il Cagliari nove e tre reti, questo dicono le statistiche fornite dall’ufficio stampa del Milan. «Se è per questo, per vincere può bastare anche un tiro solo fatto meglio degli altri», dice Matri. E quando a Andrea Lazzari chiedono se il rigore non concesso all’inizio abbia influenzato la partita lui risponde così: «I rigori possono esserci o non esserci e farti molto arrabbiare, l’importante nel nostro caso è che abbiamo continuato a giocare. No, non credo che abbia influito sulla nostra partita. Ci è mancata un po’ di esperienza, però non capita tutti i giorni di segnare tre gol a San Siro». Fairplay Tutto questo non basta per tornare a casa felici, ma con una piccola consolazione sì. Perché il Cagliari ha giocato un calcio che è piaciuto a tutti (Galliani: «Bella squadra, bella partita, sono ancora incollato alla sedia per lo spavento») e la stretta di mano finale fra i due allenatori non è stata una formalità. «Leonardo è una persona garbata e sincera. Un tipo raro nel nostro ambiente», chiude Allegri. Visti i tempi, se Blatter ha bisogno di testimonial per il vero fair play, sia lui che Leonardo sono buoni candidati. al.bo.
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SERIE A 13a GIORNATA LE PAGELLE
di ANDREA SCHIANCHI
MILAN GRANDE DIDA, KALADZE NON È IN GIORNATA
CAGLIARI LAZZARI È IMPRENDIBILE, MALE CANINI
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La vittoria cancella le perplessità sulla mancanza di equilibrio.
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h8
Leonardo
Borriello
Il Milan regala spettacolo e vince, sfruttando al massimo i suoi talenti. Il pubblico si diverte e scandisce forte il nome dell’allenatore: un successo.
Potenza e qualità unite e messe al servizio della squadra. Triangola con Seedorf sul primo gol, segna il secondo, avvia l’azione del terzo e provoca il rigore del quarto. Basta?
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
Gioca bene, è ordinato, mette ansia al Milan. Non è poco. Anzi: è proprio tanto.
R7
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Allegri
Lazzari
Il Cagliari che gioca con tanta personalità a San Siro (e non soltanto a San Siro) è merito delle idee e delle intuizioni tattiche dell’allenatore.
Pare Garrincha: imprendibile. Merito suo e demerito di quelli del Milan che lo lasciano troppo libero. Bello il gol di sinistro in diagonale. Mette tanta legna nel camino.
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
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Dida
Oddo
Thiago Silva
Kaladze
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Ambrosini
Marchetti
Canini
Lopez
Astori
Agostini
Dessena
Incolpevole sui gol, si guadagna la pagnotta sulle frequenti puntate del Cagliari. Ottimo su Jeda, Matri e Conti.
In ritardo nella chiusura su Lazzari per l’1-2, si fa sorprendere alle spalle da Nené per il 4-3. Disattento.
Fatica parecchio perché gli attaccanti del Cagliari si muovono bene negli spazi. Però resta in piedi.
Una giornataccia. Perde Matri sull’1-1, tiene in gioco Nené sul 4-3, non è mai puntuale nelle chiusure.
Anche lui non si accorge di Matri sull’1-1, però si riabilita con frequenti discese sulla fascia e qualche cross.
Dovrebbe essere il primo oppositore di Lazzari e invece va spesso a pressare troppo «alto».
Combina un pasticcio sul primo gol del Milan: perché abbandona la porta sul passaggio a Borriello?
Ha di fronte un cliente piuttosto noioso: Ronaldinho lo porta a spasso per il campo e lo salta sempre.
Nel naufragio della difesa sarda, non brilla per tempestività: sempre troppo lontano dagli attaccanti.
Non vede mai Borriello, non riesce ad anticiparlo, di testa o di piede, e combina il patatrac del rigore.
Pato non lo fa stare molto tranquillo, tuttavia riesce a contenerlo e, a volte, a proporsi in avanti.
Va quasi sempre su Pirlo in prima battuta e poi ripiega su Seedorf se c’è bisogno. Tenta pure la conclusione.
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Pato
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Ronaldinho
Abate
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Conti
Biondini
Jeda
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Pirlo
Matri
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Pisano
Non è al top ma, considerando il doppio lavoro cui è costretto dal modulo iper-offensivo, si merita un monumento.
Il gol è una perla rara: un missile in diagonale che finisce all’incrocio tra lo stupore generale. Strasser s.v.
Apre la danza del gol al termine di uno scambio con Borriello. Sempre presente nella zona calda.
Corre, dribbla, lotta, rientra, aiuta e, su rigore, segna. La cura Leonardo gli fa bene, e lui fa bene al Milan.
Entra nel finale di partita per dare una mano al centrocampo. Come sempre si sacrifica e ci mette la gamba.
Entra al posto di Borriello negli ultimi minuti, cerca di tenere il pallone lontano dalla zona pericolosa.
In mezzo a dirigere le operazioni. Nel primo tempo l’orchestra suona a buon ritmo. Tenta il tiro da lontano.
Stantuffa sul centro-sinistra, ma non ha la consueta verve. Aiuta Agostini in copertura. Sostituito dopo un’ora.
Parte da seconda punta, fa spazio a Matri, impegna Dida. Nella ripresa arretra nella posizione del trequartista.
Un gol, un mezzo rigore, e tanto movimento là davanti. Vince il duello con Kaladze. Larrivey s.v.
Entra al posto di Biondini, parte largo e inganna la difesa milanista sul 4-3. Veloce e prezioso nelle ripartenze.
In campo a metà ripresa, cerca di dare spinta sulla fascia destra. Procura un paio di ottimi traversoni.
TERNA ARBITRALE: VALERI 5 Dubbio l’intervento di Dida su Matri, netta la trattenuta di Kaladze su Lopez (non fischiata). Fermato Jeda per un fuorigioco che non c’è. Masotti 5; Bernardoni 5
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VERSO LA CHAMPIONS
Inter tra due fuochi
Rosetti, 42, mostra il rosso a Maicon, 28. Fra i due c’è Ayroldi PIERANUNZI
IL CAMPIONATO DOPO IL ROSSO DI BOLOGNA
Maicon: «Nessun insulto» «Non sono un maleducato l’ho detto anche ad Ayroldi...» DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
APPIANO GENTILE (Como) d«Mai-
con non ha insultato nessuno». In corso Vittorio Emanuele è già scattata la controffensiva, perché «si è trattato semplicemente di un misunderstanding (un’incomprensione, ndr) — spiega Massimo Moratti a 7Gold e Telelombardia —. Mi dicono che dalla bocca del ragazzo non siano uscite parolacce. Ha soltanto discusso, sarebbe davvero antipatico se questo equivoco portasse pure una squalifica».
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MASSIMO MORATTI PRESIDENTE INTER SU MAICON
Il ragazzo non ha detto parolacce. Sarebbe antipatico se da un equivoco si arrivasse pure alla squalifica
LA PILLOLA di NICOLA BRUNI
EUROMOU Mou andrà in Barça per evitare l’influenza Champions?
Il retroscena di Branca Marco Branca racconta i minuti immediatamente successivi all’espulsione del brasiliano: «Sono sceso negli spogliatoi piuttosto seccato — dice il d.t. dell’Inter —, ero pronto a fare una bella ramanzina a Maicon. Ma entrando negli spogliatoi ho visto la squadra che lo stava prendendo in giro. Gli dicevano: "Avresti detto al guardalinee fuck you? Ma se parli a malapena il portoghese e malissimo l’italiano... Cosa c’entri tu con l’inglese?". E giù risate. Allora, ho preso da parte Maicon e gli ho chiesto spiegazioni. E lui: "Il guardalinee mi ha detto vai, vai. E io gli ho risposto vai tu, due volte, nient’altro". Conoscendolo bene, sapevo già che non mi stava mentendo, ma ho voluto comunque vedere prima le immagini tv. Non decisive, è vero, ma per me abbastanza chiare da sposare la tesi di Maicon». A quel punto «l’ho portato nello spogliatoio dell’arbitro Rosetti — continua —. E ad Ayroldi (il guardalinee, ndr) ho chiarito subito di credere nella sua totale buona fede. Mi interessava però che emergesse la verità». Parla Maicon Racconto confermato da Maicon: «Sì, sono stato nello spogliatoio dell’arbitro accompagnato dal mio d.t., e non per scusarmi con il guardalinee. Volevo solo salutarlo e ribadire che non avevo offeso nessuno. Ho detto due volte "vai tu", perché Ayroldi per due volte mi aveva invitato ad andare via io. Questo è successo e questo ho ripetuto nello spogliatoio dell’arbitro. Io non sono un maleducato».
Wesley Sneijder, 25 anni, in dubbio la sua presenza a Barcellona FFT
L’EUROPA DOMANI C’E’ IL BARCELLONA
Sneijder in bilico Oggi prova
Prandelli spera di recuperare almeno Kroldrup in difesa Che attesa in città MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dSenza Mutu. Senza Jovetic. Senza Gamberini. Nel sabato notte accartocciato dalla schiacciasassi-Parma, Prandelli gela chi spera: «Al massi-
mo ce la può fare Kroldrup, gli altri no». La notte del sogno ottavi di Champions contro il Lione è insomma una responsabilità di chi resta. Quando mancano i solisti, la Fiorentina solitamente esplode di coralità: contro il Parma (una tantum) non è successo, contro il Lione serve la Partita. Vincere significa avanzare, non farlo vuol dire friggere fino alla gara di Liverpool. Corteo e Irish Firenze è pronta: stadio completamente viola, la gente appenderà drappi sui bal-
NELL’ANTICIPO/1
NELL’ANTICIPO/2
Tris nerazzurro Bologna, un lampo di Zalayeta
Sorpresa Parma Fiorentina stesa nonostante Gila
LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LA VIGILIA VIOLA DOMANI AL FRANCHI ARRIVA IL LIONE
La Fiorentina perde i pezzi: Mutu, Jovetic e Gamberini out
MILANO d«Prima di Kiev avevo detto che quello di Sneijder era un recupero difficile, ma lui ce l’ha fatta. Questa volta la situazione è migliore e sarei deluso se Wesley non fosse a disposizione contro il Barcellona». Josè Mourinho sabato a Bologna ha fatto professione di ottimismo sul recupero del trequartista olandese e ieri lo ha inserito nella lista dei 23 convocati che verso le 20 sono atterrati a Barcellona. Soltanto la rifinitura di oggi pomeriggio al Camp Nou, e forse nemmeno quella, potrà però sciogliere le riserve.
Rebus centrocampo Dal recupero di Sneijder dipenderanno ovviamente le scelte di Mourinho. Con l’olandese in campo, si aprirebbe un ballottaggio tra Stankovic (favorito) e l’ex Thiago Motta per completare il centrocampo con Zanetti e Cambiasso. Più difficile che il tecnico interista rinunci al Cuchu per piazzare Stankovic davanti alla difesa. Se invece l’olandese non verrà rischiato dall’inizio, spazio all’undici sceso in campo a Bologna, con la difesa titolare, Stankovic vertice alto del rombo e Motta interno sinistro. Unica eccezione rispetto al Dall’Ara, il rientro dal 1’ di Samuel Eto’o, risparmiato per un tempo sabato proprio in vista della Champions. Il camerunese è l’uomo più atteso del match, ha già annunciato che se dovesse segnare alla sua ex squadra non esulterebbe, ma sogna di trovare proprio al Camp Nou il primo gol in trasferta tra campionato e Champions. Mario Balotelli tornerà dunque in panchina, pronto a dare la scossa a gara in corso come già successo tante volte in questa stagione.
L’olandese è convocato, ma Mou decide dopo la rifinitura
Le attese di Moratti Come Branca, anche Moratti non mette minimamente in dubbio la buonafede di Ayroldi, ma a «cose chiarite mi aspetto che non arrivino squalifiche». E che quindi Maicon possa giocare almeno contro la Juventus. «E per favore non parlate di un’Inter favorita dagli arbitri. Fa davvero sorridere una cosa del genere, è assurdo...». Il giudice sportivo decide domani, poi l’eventuale ricorso, fermo restando che una giornata di squalifica sembra sicura. L’Inter potrebbe però puntare sulla prova tv per catalogare quel "vai tu" fra i comportamenti irriguardosi meno gravi e quindi meritevoli di una giornata di squalifica al massimo.
coni, organizzazione gigantesca per una partita monstre e che porterà un corteo di tifosi ad accompagnare il pullman della squadra dall’hotel del ritiro allo stadio. E’ la notte. Qualcuno, visti gli avversari francesi, ha pensato di fare uno striscione del tipo «We are all Irish», anche in onore del Trap. Partita dell’anno Prandelli deve lavorare sulla testa: il k.o. di sabato sera bolle ancora, «ma contro il Lione è la partita più importante dell’anno» dice il tecnico. Lione già qualificato e che arriva senza Clerc, Réveillère, Kléber, Bodmer, Gonalons e Toulalan, quello che accentuando le conseguenze di una non-gomitata fece prendere due giornate di stop (poi ridotte a una) a Gilardino.
Ancora un po’ di dolore E’ vero infatti che il 24 ottobre contro il Catania l’olandese si procurò uno stiramento al bicipite femorale della coscia destra e tornò in campo undici giorni dopo, mentre il 13 novembre quello accusato in nazionale era un problema muscolare meno serio al retto femorale della stessa gamba. Ma resta il fatto che Sneijder ha ancora un po’ di dolore e che quella contro il Barcellona non è una sfida da vincere a tutti i costi come contro la Dinamo Kiev. Anche in caso di sconfitta, infatti, ai nerazzurri basterà battere il Rubin Kazan in casa il 9 dicembre per qualificarsi agli ottavi di finale. E forzare il recupero dell’olandese vorrebbe dire correre dei rischi in chiave campionato, con l’Inter attesa dalla doppia sfida contro Fiorentina (29 novembre) e Juventus (5 dicembre). Come l’altra volta, Sneijder ha fatto di tutto per recuperare: si è allenato alla Pinetina anche sabato e ieri ha svolto il lavoro più leggero (recupero attivo e palestra) riservato ai compagni che avevano giocato a Bologna.
BOLOGNA-INTER
1-3
MARCATORI Milito (I) al 22’, Zalayeta (B) al 23’, Balotelli (I) al 42’ p.t.; Cambiasso (I) al 27’ s.t. BOLOGNA (4-3-1-2) Viviano 6,5; Raggi 6,5, Portanova 5, Britos 5, Lanna 5,5; Mingazzini 6, Guana 5,5 (dal 40’ s.t. Zenoni s.v.), Valiani 6 (dal 14’ s.t. Mudingayi 5,5); Adailton 7; Zalayeta 7 (dal 25’ s.t. Osvaldo 5,5), Di Vaio 5,5. All. Colomba 5,5. INTER (4-3-1-2) Julio Cesar 6; Maicon 4, Lucio 6, Samuel 6, Chivu 6; J. Zanetti 6,5, Cambiasso 7, Thiago Motta 7; Stankovic 6 (dal 30’ s.t. Vieira 6); Milito 7,5 (dal 35’ s.t. Mancini s.v.), Balotelli 6,5 (dal 1’ s.t. Eto’o 6). All. Mourinho 7. ARBITRO Rosetti di Torino 7. NOTE Ammoniti Balotelli e Thiago Motta per gioco scorretto. Espulso Maicon al 46’ s.t. per proteste.
FIORENTINA-PARMA
2-3
MARCATORI Gilardino (F) al 26’, Amoruso (P) al 30’ p.t.; Bojinov (P) al 7’, Gilardino (F) al 17’, Lanzafame (P) al 23’ s.t. FIORENTINA (4-2-3-1) Frey 5; Comotto 5,5, Natali 5 (dal 26’ s.t. De Silvestri 5,5), Dainelli 5, Pasqual 5,5; Donadel 5,5, C. Zanetti 6; Marchionni 6, Santana 6 (dal 9’ s.t. Castillo 5), Vargas 6,5; Gilardino 7,5. All. Prandelli 5,5. PARMA (3-5-2) Mirante 7; Dellafiore 6, Panucci 6,5, Lucarelli 6; Zaccardo 6,5, Dzemaili 7, Morrone 7, Galloppa 7 (dal 25’ s.t. Lunardini 6), Castellini 6,5; Bojinov 6,5 (dal 18’ s.t. Lanzafame 7), Amoruso 6,5 (dal 39’ s.t. Mariga s.v.). All. Guidolin 7,5. ARBITRO Orsato di Schio 5,5. NOTE Ammoniti Pasqual, Amoruso, Dellafiore, Dzemaili per gioco scorretto, Zanetti per proteste e Galloppa per c.n.r. Espulso Donadel al 41’ s.t. per doppia ammonizione.
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VERSO LA CHAMPIONS QUI BARCELLONA L’ARGENTINO IN FORTE DUBBIO. POCHE CHANCE PER LO SVEDESE
Spiraglio per Messi. Ibra aspetta l’ecografia 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARCELLONA dBarcellona si è
svegliata avvolta in una cappa grigia e umida, ma all’ora di pranzo c’era un bel sole a riscaldare una giornata quasi primaverile. La stessa parabola ha toccato il Barcellona. Atterrato nella notte con in valigia rabbia per il pari di Bilbao e preoccupazione per l’infortunio di Messi, il clima alla Ciudad Deportiva di San Joan Despì si è rasserenato. I giornali di ieri erano concordi e unanimi: «Messi salta sicuramente l'Inter e con ogni probabilità anche il Madrid». Pessimismo cosmico, e facce scure come il cielo. Alle 14.30 il bollettino medico del Barça ha cambiato l’umore dei blaugrana.
Attesa L'argentino ha passato la mattinata all’Hospital Barcelona sulla Diagonal, ma le diverse ecografie e la risonanza a cui si è sottoposto hanno evidenziato «solo» una lesione di primo grado all’adduttore del-
la coscia sinistra. Non uno strappo di un centimetro come si era detto nella notte. Improvvisamente Messi è tornato in corsa per la sfida con l’Inter: resta in forte dubbio, ma non è scartato in partenza. La
sua situazione sarà monitorata nelle prossime ore, insieme a quella di Ibrahimovic. Anche per Ibra ieri un’ecografia per verificare l’infortunio al muscolo ischio tibiale della coscia sinistra: nessuna novità, s’aspetta e si spera.
Sotto, Zlatan Ibrahimovic, 28 anni, e, a destra, Leo Messi, 22: i due grandi dubbi Barça in vista dell’Inter SPORTIMAGE
Touré no, Marquez forse E se Yaya Touré è quasi certamente fuori causa per l’attacco subìto dalla febbre suina, nel pomeriggio al clan Barça è arrivata un’altra buona notizia: Marquez non si è preso il virus N1H1 e, pur febbricitante, resta in corsa per un posto in panchina domani sera. Sorrisi, in attesa del bollettino medico. f.m.r.
Puyol «Io ed Eto’o nemici per una notte» «Siamo legatissimi, ma in Barça-Inter ognuno per la sua strada. E’ l’ora di risalire»
Carles Puyol, 31 anni ACTION IMAGES
FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARCELLONA dQuando ci
fu il sorteggio dei gironi di Champions Sameul Eto'o era in Gazzetta. E il primo messaggio che ricevette fu quello di Carles Puyol, suo grande amico e fino a poche settimane prima suo capitano al Barcellona. «Sì, gli scrissi. Ma non che il rinnovo del mio contratto dipendeva da come lo marcavo. Però a Samu piace scherzare e tirò fuori quella cosa che è rimbalzata parecchio. Poi all’andata è finita 0-0 e io poco dopo ho rinnovato... Ora sono io a scherzare, le due cose non sono collegate: sono qui da qualche annetto e il legame con questo club va oltre una buona marcatura». E Samu? Potrà dare un calcione, se necessario, a un amico?
«Non è nel mio stile, amico o no. Però martedì ognuno va per la sua strada: mi fa piacere rivedere Eto’o, sono sicuro che il Camp Nou lo accoglierà benissimo e gli auguro ogni bene, ma al momento è un avversario. Forte e pericoloso come la sua squadra». Il Barça è in difficoltà.
«E’ un periodo complicato per
infortuni e qualche risultato che non arriva, ma noi non cambiano stile, filosofia e attitudine a seconda della situazione o dell’avversario. Quella di martedì è una finale, e vogliamo vincerla». Però le cose non vanno come dovrebbero. Tra Liga e Champions avete vinto due gare delle ultime sette.
«E’ un momento, e dobbiamo cambiare rotta. Non c’è una ragione precisa, lavoriamo bene, la voglia e l’ambizione sono immutate. Magari gli avversari hanno imparato a conoscerci, e poi dopo che abbiamo vinto tutto giocare contro di noi crea uno stimolo in più. Ma noi siamo quelli di prima». Altro momento no: nelle ultime due giornate di Champions le quattro spagnole hanno vinto due partite su otto, entrambe col Siviglia. Per voi, Real e Atletico una sconfitta e un pari.
«Non ci avevo fatto caso, però bisogna anche guardare gli avversari: noi avevamo il Rubin,
x
ha detto FILOSOFIA DI GIOCO
Ma anche se per ora mancano i risultati, non cambiamo stile, filosofia e attitudine a seconda della situazione o dell’avversario. Con l’Inter è una finale, noi vogliamo vincerla
ARBITRÒ LA FINALE DI ROMA
C’è il «talismano» Busacca lo svizzero del dito medio BARCELLONA (f.m.r.) Sarà Massimo Busacca ad arbitrare Barcellona-Inter. Lo svizzero diresse la finale di Champions vinta a Roma dai catalani. Dopo le polemiche (e la breve squalifica) seguite al dito medio mostrato ai tifosi che lo insultavano durante una partita in Svizzera e il video-bufala del gesto osceno in Qatar, Busacca è stato chiamato a dirigere le delicate sfide mondiali Russia-Germania e Uruguay-Costarica, ma quella di domani sarà la sua prima gara di Champions da Stoccarda-Rangers del 16 settembre.
magari non è così conosciuto, ma è una squadra che gioca bene, seria. Il Madrid era col Milan, al momento in gran forma. E l'Atletico col Chelsea, la squadra più in palla d’Europa». Il girone come va a finire?
«La qualificazione dipende ancora da noi, ed è già una gran cosa. Al momento del sorteggio magari tutti hanno pensato che passavamo noi e l’Inter, ma questo è un girone durissimo: l’Inter domina in Italia, il Rubin ha appena bissato il titolo in Russia, nel weekend la Dinamo ha battuto 3-0 lo Shakhtar». Voi invece avete perso la leadership della Liga dopo 40 giornate.
«Non succede nulla, i conti si fanno alla fine. A meno che non ci fosse qualcuno che pensava che questa potesse essere una passeggiata». A Madrid infuriano le polemiche, eppure...
«Li è sempre così. Mi ricordo tre anni fa, con Capello. Sembrava
x HA DETTO
LA SCHEDA
O
CARLES PUYOL 31 ANNI DIFENSORE
V su Mourinho Quando era il vice di Van Gaal al Barça si vedeva che era sveglio e rapidissimo nel capire il calcio
V su Pellegrini Le polemiche sul tecnico del Real? Lì è sempre così, anche con Capello sembrava ci fosse la guerra
Lo spagnolo è la bandiera blaugrana Carles Puyol Saforcada è nato a La Pobla de Segur (Spagna) il 13 aprile 1978. Cresciuto nel settore giovanile del Barcellona, ha esordito in prima squadra il 2 ottobre 1999 nella gara vinta 2-0 sul campo del Valladolid. Puyol con il Barcellona ha vinto per 3 volte la Liga (2004-2005, 2005-2006, 2008-2009), 2 Champions League (2005-2006, 2008-2009), una Coppa di Spagna (2008-2009), una Supercoppa Uefa (2009) e 3 Supercoppe di Spagna (2005, 2006, 2009).
ci fosse la guerra, poi però la Liga l’hanno vinta loro. Sanno convivere con le polemiche e la pressione. E poi hanno una grande rosa, hanno fatto acquisti incredibili». Nessuna squadra che ha vinto la Champions è poi uscita nella prima fase.
«Abbiamo battuto tanti record, speriamo di non prenderci pure questo. A parte gli scherzi, noi guardiamo avanti senza timori. Se cominci ad aver paura è finita». E a proposito di paura, come va con la febbre suina?
«Non siamo alla psicosi, anche se ci hanno detto di non abbracciarci (cosa complicata dopo un gol), ancora non ci alleniamo con le mascherine. Mi sa che ci dovremo passare un po’ tutti, però non questa settimana, per favore...». Quando lei ha cominciato nello spogliatoio del Barça c’era Jose Mourinho.
«Si, come vice di Van Gaal. Io ero un ragazzo e non stavo li a pensare se poteva fare carriera o no, però si vedeva che era sveglio e rapidissimo nel capire il calcio. Diciamo che non mi sono stupito vedendolo vincere».
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SERIE A 13a GIORNATA risvolti di GERMANO BOVOLENTA
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gbovolenta@rcs.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
France’ e i suoi piedi azzurri Una volta gli hanno chiesto: France’, quando hai deciso di fare il calciatore? Risposta al volo: «Deciso? No, io non ho deciso niente. Sono stati i miei piedi a decidere». Hanno deciso anche ieri, all’Olimpico. Tre volte, tanto per gradire. Rigore, punizione e meraviglia delle meraviglie. Hanno deciso, i suoi piedi, per lui e per la Roma. Per Ranieri e per la signora Sensi. Per Lippi e per le cavolate. Il suo piede sinistro e il suo piede destro partono da lontano. «Dalla culla», dice un giorno Francesco Totti. E racconta: «Se non avevo una palla non dormivo. A 5 mesi prendevo a calci tutto quello che mi mettevano nel lettino, orsacchiotti, giochi, il ciucciotto. Buttavo il resto e mi tenevo il pallone». Er pallone. Quando sentiva quel rumore (cioè il pallone) gli correva incontro, dentro i cortili, sulle strade, nei campi. Correva e diventava matto e felice. Adesso fa lo stesso. Guardatelo, dopo un gol: alza il braccio sinistro e si succhia il pollice della mano destra. La felicità in persona. Francesco, «er fijo de Roma» (e della Roma) è nato in una bella famiglia, tutti hanno lavorato per lui, lui lavora per tutti. O quasi. Ha una bella moglie, ha due bei figli. Ha giocato, si è divertito, ha vinto, ha sofferto. Si è fermato, si è ritirato (dall’orizzonte azzurro). E’ ritornato, ieri dopo 49 giorni, e ha fatto venire la pelle d’oca anche a Ranieri. L’avete visto, l’allenatore Claudio? Non vi ha colpito quella smorfia di sbalordimento? Dentro c’era molta roba. L’Olimpico, il suo calcio e il cuore di Roma. Totti è bravissimo. Hanno scritto: poteva essere Cruijff. Come, «poteva»? Lui è stato, è «un» Cruijff. Non ha vinto Palloni d’oro, Totti. Embè? Li hanno vinti Blochin, Papin e Sammer. Non verranno mica a dirci che l’italiano de Roma Francesco è inferiore a questi tre? Eh? Se lo dicono, ci tagliamo le vene. Fabio Capello diceva: Francesco è una gioia per gli occhi. Lo diceva anche di Van Basten, che ha detto di Totti: io non capisco perché non ha mai vinto il Pallone d’oro. E dài... Ieri Marcello Lippi, il ct, è andato a Livorno. C’era Candreva che si muoveva sotto i suoi occhi. Un commentatore televisivo ha argomentato: per la gioia di Lippi, Candreva è quantità e qualità. Bene. E Totti che cos’è? Semplicemente un fuoriclasse assoluto. Nazionale e da nazionale. Leggete le pagelle qui a fianco: Ruggiero Palombo gli ha dato 9. Motivazione: «Non ci sono parole». Giusto. Le parole le lasciamo a Lippi (e a Totti). France’ forse non ha deciso. Ma non è lui che ci deve pensare, sono i suoi piedi. E quelli parlano, parlano...
w IN 55 ANNI SOLTANTO TREZEGOL COME LUI
8
Totti boom
Totti è l'ottavo giocatore che realizza una tripletta nei primi 28 minuti, negli ultimi 55 anni c'è riuscito solo Trezeguet
4
le triplette realizzate in carriera, addirittura la terza quest’anno dopo i tris al Gand e al Kosice
80
la media minuti per gol di questo campionato, 9 reti in 720 minuti; è secondo solamente a Nenè (77)
56
i rigori realizzati in giallorosso, Totti è diventato il giocatore con più rigori realizzati in carriera in attività davanti a Del Piero (55)
187
le reti realizzate in serie A, nella classifica dei marcatori nel girone unico è ottavo e ha nel mirino Giuseppe Signori, a quota 188, e Kurt Hamrin, a 191
237
le reti realizzate in giallorosso. E’ andato a rete anche 17 volte in Coppa Italia, 18 in Uefa, 14 in Champions e 1 in supercoppa di Lega
10
le reti realizzate al Bari, ma la sua vittima preferita è il Parma (14 reti). Tra i portieri predilige Abbiati, Buffon, Chimenti e Toldo (8 gol)
1 Totti trasforma il rigore guadagnato da Vucinic INSIDE
2 La gran punizione del capitano giallorosso che supera la barriera e non lascia speranze a Gillet NEWPRESS
Torna e ne fa 3 in 28 minuti Rigore, punizione e azione: il capitano rilancia la Roma e il Bari crolla ROMA BARI
3 1
LE PAGELLE di RU.PA.
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Totti (R) su rigore al 6’, 14’ e 28’ p.t.; autorete di Andreolli (R) al 28’ s.t. ROMA (4-2-3-1) Julio Sergio; Burdisso, Andreolli, Mexes, Riise; Pizarro, Brighi; Perrotta, Menez (dal 18’ s.t. Taddei), Vucinic (dal 29’ s.t. Baptista); Totti (dal 46’ s.t. Okaka). PANCHINA Doni, Motta, Faty, Cerci. ALLENATORE Ranieri. BARI (4-4-2) Gillet; A. Masiello, Ranocchia, Bonucci, Parisi; Antonelli (dal 18’ s.t. Kamata), Almiron, Donati, Langella (dal 1’ s.t. Koman); Kutuzov (dal 14’ s.t. Meggiorini), Barreto. PANCHINA Padelli, Diamoutene, De Vezze, Stellini. ALLENATORE Ventura.
ROMA 7 JULIO SERGIO 7,5 Su Barreto, due volte, Langella e Koman salva gol quasi certi. BURDISSO 5,5 A destra gioca meno bene che in mezzo. Limita Langella, soffre con Koman. ANDREOLLI 5 Non solo l’autorete. Troppi errori. E un rosso evitato grazie all’arbitro nel finale. MEXES 6 La difesa regala troppo. Lui salva qualcosa. RIISE 6 Resta sulle sue causa tridente. PIZARRO 6 Regista arretrato. Porta troppo palla. BRIGHI 6 Lavoro utile ma molto, molto oscuro. PERROTTA 6 Dietro Totti è quello coi piedi meno doc. MENEZ 6,5 Esce corrucciato, ma in un ruolo non proprio congeniale dà il suo contributo.
ARBITRO Gava di Conegliano. AMMONITI Ranocchia (B) per proteste; Mexes (R), Andreolli (R), Donati (B) e Koman (B) per gioco scorretto.
TADDEI 5,5 Rileva Menez, contiene poco. VUCINIC 7 Avvio devastante. Sul 3-0, si chiama fuori. BAPTISTA 5,5 Per Vucinic. Elefante in cristalleria.
NOTE paganti 16.794, incasso di 431.895 euro; abbonati 24.454, quota di 457.894 euro. Tiri in porta 9 (1 palo)-7 (1 traversa). Tiri fuori 4-8. Fuorigioco 0-4. Angoli 4-10. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 5’.
h
IL MIGLIORE
9 TOTTI
Non ci sono parole. Calcia il pallone come pochi al mondo. E ha ancora tanta fame. (Okaka s.v.). RUGGIERO PALOMBO
All. RANIERI 7 Punta sul tridente e vince.
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BARI 5,5
ROMA dIl ritorno di Supertotti
va oltre l’immaginazione. Quarantanove giorni dopo l’infortunio col Napoli, e ventisette dopo la successiva operazione al ginocchio destro, rientro da urlo: tre gol nei primi 28 minuti spazzano via il Bari che fin qui ne aveva presi 7 in 12 partite e nemmeno uno nei primi tempi. Supertotti segna su rigore e punizione con il destro, prima piazzando il pallone e poi scaricandolo di forza, la stessa che mette nel sinistro da posizione angolata che fissa il 3-0. E’ la risposta all’interrogativo che più tormentava quelli che erano all’Olimpico il 4 ottobre, quando Totti si fece male da solo, calciando con violenza alle spalle di De Sanctis il decisivo pallone del 2-1 al Napoli. Se la sentirà ancora di tirare in quel modo? Risposta affermativa. Che issa Totti a capocannoniere del campionato e goleador dell’anno solare. Beppe Signori a un sola rete (188 a 187), settimo posto di bomber di tutti i tempi ormai nel mirino. Lippi può cominciare sul serio a farci la bocca.
GILLET 6,5 Provoca il rigore, che non è chiarissimo. Parate importanti su Menez, Totti e Perrotta.
Francesco Totti, 33 anni, manda baci ai tifosi romanisti GETTY IMAGES
La chiave Non solo Supertotti, ma il tridente. Totti, Vucinic e Menez avevano giocato insieme solo i 19 minuti finali del match perso con la Juventus, ultima partita della gestione Spalletti. Ranieri battezza il tridente dentro a un 4-2-3-1 nel quale Menez gioca alle spalle di Totti e Vucinic largo a sinistra, ed è un successone. La difesa meno battuta del campionato (continua a esserlo) ne esce con le ossa rotte perché Vucinic parte fortissimo, asfalta Masiello, centra un palo e ruba all’ingenuo Ranocchia il pallone che costringe Gillet al rigore (non chiarissimo). Poi è Totti show, ma sempre dentro una cifra tecnica super di tutto il reparto. La partita dopo mezzora è finita, la Roma si astiene e per il Bari fioccheranno le palle-gol: 4 parate importanti di Julio Sergio e la traversa di Almiron, prima del meritato gol diviso tra Andreolli e Ranocchia.
Roma Ranieri è privo di De Rossi e Juan. Tridente davanti ma anche difesa iperprotetta dietro, con Burdisso terzino destro (obiettivo Langella) e Andreolli centrale a fianco di Mexes. Il sacrificato è Motta. Le palle gol dalle parti di Julio Sergio arriveranno ugualmente ma la formula a trazione anteriore che profuma molto di Milan leonardiano, funziona. Bari Le occasioni si materializzano dalle corsie laterali anche nella prima terribile mezzora, ma ci sono Julio Sergio e un troppo prodigo Barreto. Per il Bari miglior difesa ma quart’ultimo attacco (solo Lazio, Livorno e Siena hanno segnato meno): su questo Ventura, che nella ripresa giocherà il tutto per tutto con un insolito 4-2-4 (con Barreto i sopraggiunti Meggiorini, Kamata e Koman), dovrà lavorarci molto. Il gioco non gli manca di sicuro. Gli uomini, chissà.
A. MASIELLO 5 Dovrebbe contenere Vucinic. Travolto. RANOCCHIA 5 Imperdonabile l’errore da cui nasce l’1-0, sbaglia anche sul terzo gol. Si rifà sull’1-3. BONUCCI 5,5 Appena meno in bambola di Ranocchia. PARISI 6 Meglio come attaccante che come difensore. ANTONELLI 6,5 A destra, mette dentro due bei cross. KAMATA 6 Rileva Antonelli, ala pura ma leggerino. ALMIRON 6,5 Con Brighi non sfigura, gran traversa. DONATI 6 Buono in costruzione, dovrebbe aiutare di più i centrali della difesa, ma non ci riesce. LANGELLA 6 Gran tiro al volo, Julio Sergio dice no.
h
IL MIGLIORE
7 KOMAN
Rileva Langella nella ripresa e si mostra assai più intraprendente. Tiri e assist. KUTUZOV 5 Un’ora in campo. Anche troppo. MEGGIORINI 5,5 Rileva Kutuzov ma fa poco di più. BARRETO 5,5 Due gol scaricati su Julio Sergio, ma anche tanta voglia di cercare la palla buona. All. VENTURA 6 Il gioco c’è, le palle-gol pure. Mancano i realizzatori e questa volta anche la difesa. TERNA ARBITRALE GAVA 6 Il rigore non è limpido, ma sembra esserci. Manca di sicuro il secondo giallo ad Andreolli nel finale. Carrer 6,5; Iannello 6,5
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FUORI DA 49 GIORNI
O
FRANCESCO TOTTI 33 ANNI ATTACCANTE
Totti è tornato in campo ieri dopo 49 giorni di stop. Il 4 ottobre infatti, scoccando il tiro che era valso il gol-partita col Napoli, si era lesionato il menisco interno del ginocchio destro, che il 26 ottobre gli è stato parzialmente asportato in artroscopia.
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«Continuate a dire che sono finito: mi porta fortuna» Record, contratto, Nazionale: stagione super MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
3 Il gol di sinistro che dopo 28 minuti chiude la partita LAPRESSE
L’ALLENATORE GIALLOROSSO
Ranieri: «Il terzo gol è roba dell’altro mondo» ROMA (a. cat.) Ranieri ha la dote della sintesi: «Totti ha confezionato il risultato, Julio Sergio lo ha congelato». Il resto sono chiacchiere, battutine, sorrisi. La tripletta di Totti è un mantra per l’ambiente: libera la mente dei romanisti. Ranieri (nella foto Tedeschi con Totti) svela: «Quando gioca Francesco, i compagni sono più sereni. È un bene da salvaguardare». L’altra dote di Totti è far sembrare scontate le cose più impensabili. «Il terzo gol è una roba dell’altro mondo — dice Ranieri —, ho esclamato "ma come diavolo ha
fatto?"». E come diavolo ha giocato la Roma nel secondo tempo? «Abbiamo abbassato troppo la guardia, non si gestisce così un vantaggio di tre reti. Però che bella Roma nel primo tempo, trenta minuti stratosferici». Pensiero malizioso: se Totti avesse giocato nel Bari e Barreto nella Roma, come sarebbe finita? Ventura è furente. «Il peggior Bari della stagione, anzi non era la squadra che conosco. Forse ci siamo montati la testa, troppa presunzione». Totti li ha rispediti sulla Terra.
ROMAdMusica per camaleonti quella che suonano i suoi piedi. Musica per un calciatore che ha cambiato pelle e mentalità restando sempre quello che era: un campione. Parliamo di Francesco Totti, che i numeri santificano come straordinario. Bastano i 187 gol che lo collocano al 7˚ posto nella classifica dei marcatori della storia della A a girone unico (lui che non è nato attaccante)? Bastano le 9 reti che lo fanno salire al primo posto nella classifica dei cannonieri in condominio con Di Natale (lui che ha giocato solo 8 partite)? Bastano le 18 segnature stagionali in 13 gare (lui che ne ha dovute saltare 8 per infortunio)?
Sassolini & Contratto Forse stavolta potrebbero bastare per far tacere i soliti sciocchi, i soliti corvi, alcuni (a volte) anche tifosi del-
la Roma, quella Roma per cui ha segnato finora 237 reti. Di sicuro però Totti è irritato per le troppe parole che ha sentito durante la sua sosta, a cominciare da quelle spese sul suo rinnovo di contratto, che per circa 5 milioni a stagione lo legherà al club fino al 2014 come calciatore e come dirigente fino al 2019 (a cifra inferiore, ovvio). Tutto fatto. Occorre solo un Cda (il prossimo, fra una decina di giorni) per ratificarlo, perché per gli impegni oltre i 40 milioni non basta solo la firma presidenziale. Portafortuna Giallorosso a vita, quindi, sperando che i gufi continuino a portare involontariamente fortuna. «Dopo aver segnato tre reti sarebbe troppo facile parlare — dice Francesco —. Certa gente continuasse pure a dire che sono finito, mi porta fortuna». Possibile. Più bello però vedere il sorriso di suo figlio Cristian sugli spalti, a fianco di mamma Ilary. A loro Totti
ha lanciato 4 baci dopo il terzo, favoloso gol. Chissà, avrebbe voluto fare poker, ma si potrà consolare con un nuovo spot tv che girerà oggi e coi suoi ammiratori innamorati, che dal 30 novembre affolleranno il suo nuovo sito, pronto a essere presentato addirittura presso il Palazzo delle Esposizioni. Mariani & Maria Tutto meritato, se si pensa che la tripletta di ieri è giunta a 7 anni dall’unica segnata in campionato contro il Brescia del suo padre putativo Mazzone («proprio contro di me doveva farla»). In mezzo tre infortuni seri, tutti risolti dal professor Mariani, che dice ridendo: «Mi pare che sia guarito bene, ma lui è super». Anche nell’interessarsi degli altri, non a caso sabato era in tv da Maria De Filippi a incontrare una ragazza sfortunata. Ieri il destino lo ha ripagato tre volte, inviando così un messaggio al c.t. Lippi. «C’è posta per te», mister: Totti è da Mondiale.
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Carambola e Pazzini Toh, riecco la Samp Gollonzo tra Poli e Rossi, poi un gran Cassano ispira il raddoppio Delneri in quota. Il Chievo si lamenta ma segna grazie a una mano SAMPDORIA CHIEVO
MARCATORI Rossi (S) al 19’ p.t.; Pazzini (S) al 20’, Mantovani (C) al 35’ s.t.
ROSSI 6,5 Ci mette i piedi per il gol e per arginare le due punte.
h
ESPULSI Luciano al 44’ p.t. per doppia ammonizione. AMMONITI Yepes (C) e Palombo (S) per gioco scorretto.
mese fa, che circolava nella mente di tutti: l’anti Inter è la Sampdoria. Seconda in classifica, grande calcio, superbo Cassano. Poi il logorio del calcio moderno (stress da aspettative, muscoli in riserva, entrambe le cose?) ha paralizzato la Doria: batosta a casa Juve, pari col Bari, sconfitta a Cagliari, più di 200 minuti senza gol, solo Cassano quasi sempre all’altezza. Passata la sosta, i blucerchiati son tornati: ritrovano reti e vittoria, Delneri infrange il tabù che non lo vedeva mai vincente col suo Chievo, la Sampdoria resta incollata al quartiere nobile della classifica. Il Chievo più che piangere s’arrabbia: perde Luciano per un’espulsione severa, poi l’arbitro annulla
GASTALDELLO 6,5 Un po’ di bravura, un po’ d’astuzia, frena Pellissier.
PAZZINI 6 Un fulmine sul gol e quando ne sfiora un altro. (Pozzi s.v.)
ARBITRO Russo di Nola.
GENOVA dC’era un pensiero un
CACCIATORE 6,5 Il ragazzo cresce, rompe e collabora con continuità all’offesa.
MANNINI 5,5 Si divora una rete davanti alla porta, in generale meno presente del solito in attacco. (Zauri s.v.)
CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Morero (dal 32’ s.t. Sardo), Mandelli, Yepes, Mantovani; Luciano, Iori (dal 24’ s.t. Ariatti), Marcolini; Bentivoglio; Abbruscato (dal 13’ s.t. Bogdani), Pellissier. PANCHINA Squizzi, Scardina, Pinzi, Granoche. ALLENATORE Di Carlo.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
h
PALOMBO 6,5 Non spreca un pallone, grandi lanci coast to coast. Il solito ottimo regista.
SAMPDORIA (4-4-2) Castellazzi; Cacciatore, Gastaldello, Rossi, Ziegler; Padalino, Poli, Palombo, Mannini (dal 43’ s.t. Zauri); Pazzini (dal 47’ s.t. Pozzi), Cassano. PANCHINA Fiorillo, Lucchini, Franceschini, Soriano, Bellucci. ALLENATORE Delneri.
FABIO BIANCHI
CASTELLAZZI 6 Ordinaria amministrazione, gestita con sicurezza.
POLI 6,5 Zompa sulle caviglie di tutti e dal suo tiro arriva il gol.
PRIMO TEMPO 1-0
DAL NOSTRO INVIATO
CHIEVO 6,5
PADALINO 6 Un po’ col freno tirato, da buon diesel carbura col passare dei minuti.
GIUDIZIO 777
«Merito suo» sembra dire Pazzini indicando Cassano dopo il 2-0. Dietro di loro Mannini e Cacciatore AP
il pari di Pellissier per fuorigioco inesistente. C’era un grande striscione ieri, nella curva degli ultrà blucerchiati: «Russo, attento a quello che fai». Sarebbe stato da far togliere. E’ rimasto appeso a lungo. Il pensiero che l’arbitro sia stato condizionato non ci sfiora. E anche Mantovani segna il 2-1 toccando di mano. Comunque, la Samp è stata superiore. La chiave Lo è stata già in parità numerica, quando ha preso pian piano il pallino e non l’ha più mollato. Ha trovato terreno di conquista sulla sinistra, dove Ziegler e Cassano affondavano con piacere nel ventre molle di Morero e Luciano, che una volta superato ricorreva ai falletti che l’hanno portato ai due gialli. Ma quando il brasiliano s’aggrappa a Padalino e viene punito, è il 44’. La Samp ha già segnato da 25’, sugli sviluppi di
un corner dalla sinistra (appunto) con un tiro di Poli deviato in modo decisivo da Rossi. E il Chievo non ha ancora tirato in porta. Lo farà giusto nel finale, in 10, e troverà la porta negata dalla terna. Nel secondo round il Chievo è stato gagliardo, mai con le mani alzate. Però la Samp ha fatto il bis con un’azione deliziosa rifinita, toh, da Cassano per Pazzini. E prima di subire il gol in mischia, ha avuto un sacco di occasioni, perlopiù sventate da super Sorrentino. Samp Quasi inutile dirlo, le occasioni le ha create, per sé e per gli altri, quasi sempre Cassano che ha preso pure un palo. Ha fatto cose deliziose e ha tirato molto. Intanto è al settimo assist, e Pazzini è all’ottavo gol. La premiata ditta (Cassano diffidato è stato buono e non ha preso il giallo che gli avrebbe fatto saltare il Genoa) e la squa-
dra intera (buona prova della difesa, Poli ha ripreso fiato, Palombo solito ingegnere), sono pronte per il derby. E Delneri è contento di un Fantantonio più convinto anche sotto rete. Chievo ammainato Di Carlo invece non lo trova, uno risolutivo sotto rete. Stavolta ha provato per Abbruscato da subito, che gli ha regalato solo tanta volontà. Una volta in 10 ha inserito Bogdani: nulla. L’unico pericoloso resta Pellissier, martellato dai difensori e dall’arbitro. Il Chievo ha organizzazione, si getta bene negli spazi e sfrutta le ripartenze. Perciò ha raccolto 10 punti su 15 in trasferta. Anche qui aveva segnato. Forse la partita sarebbe cambiata. Forse no. Perché sotto porta, la differenza è stata netta. E’ qui che il buon Chievo deve crescere. Se poi la fortuna si decide a passare dalle sue parti, meglio.
di FA.BI.
SAMPDORIA 7
ZIEGLER 6,5 E’ lui il grimaldello per la cassaforte del Chievo, soprattutto nel primo tempo.
2 1
NOTE spettatori paganti 1.552, incasso di 28.445 euro. Abbonati 20.406, quota di 200.769,30 euro. Angoli 7-4. Tiri in porta 10 (1 palo)-3. Tiri fuori 2-4. In fuorigioco 1-6. Recuperi 2’ p.t., 4’ s.t.
LE PAGELLE
7
IL MIGLIORE CASSANO
IL MIGLIORE
7 SORRENTINO
Soltanto lui riesce a fermare Cassano: grandi interventi. Sul primo gol, beffato dalla deviazione. MORERO 5,5 Deve ricorrere ai falli per frenare l’avanzata sulle fasce. (Sardo s.v.) MANDELLI 6 Pazzini lo anticipa soltanto nelle veloci azioni di prima. YEPES 6,5 Là dietro è sempre il migliore: è anche più «pulito». MANTOVANI 6,5 Tanta generosità, anche se dalle sue parti si soffre parecchio. Nel finale segna il gol della speranza LUCIANO 4,5 Al di là dell’espulsione, mai pericoloso. E lascia via libera a Ziegler. IORI 5 Non trova i tempi giusti e nemmeno Palombo. ARIATTI 6,5 Dal suo tiro arriva il corner del 2-1. Vivace. MARCOLINI 6,5 Si sacrifica in copertura. E lo fa con puntiglio. BENTIVOGLIO 5,5 Dietro le punte, spreca la chance. Si limita al compitino. ABBRUSCATO 6 Si sbatte, fa salire la squadra. Non arriva al tiro. BOGDANI 6 Idem con patate.
Antonio è la solita delizia: settimo assist, invenzioni a iosa, gol sfiorati.
PELLISSIER 6,5 Lui il gol lo ha segnato. E non è l’unico torto che gli riserva Russo. Tutta grinta, non si ferma mai.
All. DELNERI 6,5 La Samp ritrova reti, vittoria e ritmo.
ALL. DI CARLO 6,5 Il Chievo è vivo e si sbatte, ma è penalizzato e sfortunato.
TERNA ARBITRALE: RUSSO 4,5 Gol di Pellissier regolare. Severissimo il rosso a Luciano. «Mani» di Mantovani sul 2-1 Angrisani 5; Bagnoli 5
IL SIPARIETTO SUL PROSSIMO MATRIMONIO
Delneri: «Antonio, mi inviti?» Cassano: «Se mi dai il grano» GENOVA A sorpresa, Cassano (con l’anulare sinistro fasciato per una botta) protagonista anche nel dopo-gara, con Delneri. Tema del dialogo, il matrimonio di Fantantonio (19 giugno prossimo): «Mister, tu sai la data, ma non dirla». «Mi inviti?». «Sì, però mi devi dare il grano vero». «Non ce l’ho». «Non è vero, i soldi li hai».
Gioia Samp Niente turnover in vista del derby: «Quando avevo trent’anni, giocavo una partita al giorno — spiega Delneri —. E poi, la mia squadra aveva riposato per due settimane». Sul gol
regolare annullato al Chievo: «Non toglie nulla al valore della nostra vittoria».
Rabbia Chievo Il presidente Campedelli commenta con ironia lo striscione contro Russo esposto dai tifosi di casa: «L’arbitro è stato attento...». E aggiunge: «Noi pretendiamo soltanto che ci venga dato ciò che ci spetta». Più chiaro Di Carlo: «Non accetto che la Samp si sia lamentata dei torti subìti per quindici giorni, e poi contro di noi gli errori arbitrali siano stati determinanti per il risultato». Filippo Grimaldi
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SERIE A 13a GIORNATA
Il Catania mette Zenga alla porta Il pari nel derby può costare il posto al tecnico del Palermo. Zamparini decide oggi. Pronto Delio Rossi DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PALERMO dIl solito giro di val-
zer. Anzi, di Walter. Il Palermo rimane in catalessi, al presidente Maurizio Zamparini prudono le dita: Walter Zenga a un passo dall’esonero, Delio Rossi in pole per sostituirlo. Oggi sapremo, Zamparini si è preso una notte di riflessione. Un cerchio potrebbe chiudersi: Zenga era l’allenatore del Catania che il primo marzo scorso vinse per 4-0 alla Favorita, Zenga è l’allenatore del Palermo che ieri ha rischiato di perdere un altro derby di Sicilia. L’1-1 brucia quanto una sconfitta, i tifosi fischiano. La vittoria manca da un mese, 2 punti in 4 gare. La chiave Bravo Atzori a rimescolare il Catania all’intervallo. Fuori Terlizzi e Llama, dentro Capuano e Martinez. Cambio di modulo — dal 3-5-2 al 4-3-2-1 — e di mentalità. Mezz’ora ben fatta, col Palermo all’angolo. Migliore qualità del giropalla, maggiore attacco alla profondità. Poi si è fatto male Carboni e il Catania ha cambiato un’altra volta pelle. Atzori ha inserito Bellusci, si è difeso a cinque e ha abbassato Mascara in mediana. La partita
ha continuato a maneggiarla il Catania e se fosse uscito il segno 2 ci sarebbe stato poco da obiettare. Anzi, il 2 è uscito: Martinez ha raddoppiato, ma il guardalinee Maggiani ha sventolato perché ha valutato che Spolli fosse in fuorigioco attivo davanti a Sirigu. Annullamento legittimo: Spolli non tocca il pallone, però cerca di farlo e inganna il portiere. Tanto basta per ravvisare «attività». Palermo E pensare che la strada pareva spianata. Il tempo di sedersi e Palermo in vantaggio: punizione di Miccoli, testata vincente di Migliaccio. Poi Miccoli sulla sinistra ha portato a spasso mezza difesa del Catania. Tiro a porta spalancata, quasi gol. Andujar ci ha messo una mano, la palla è schizzata sulla traversa. Qui è cambiato il vento. Il Catania ha recuperato autostima e il Palermo si è spento. Progressiva involuzione dei rosanero. Niente spinta sulle fasce, scarse idee in mezzo, confusione in attacco. Non giriamo attorno al lume, però: il grande equivoco è Javier Pastore. Presentato come il nuovo Kakà, il ragazzo non si è inserito. Vaga sfiduciato. Un rebus a partire dal numero: il trequartista col sei?
LE PAGELLE di S.V.
PALERMO 5 SIRIGU 5 Respinta difettosa sul tiro di Morimoto da cui nasce l'1-1. E un'altra volta rischia di perdere palla col giapponese nei paraggi. KJAER 6 Califfo delle palle alte, ma patisce gli inserimenti di Martinez. BOVO 5,5 Non gli riesce la chiusura sul tiro di Morimoto che frutta l’1-1.
h Walter Zenga preoccupatissimo. il tecnico, 49 anni, è al primo anno sulla panchina del Palermo OMEGA
Catania Classifica ingiusta, nove punti sono pochi. Il Catania esprime un calcio organizzato e propositivo, e meriterebbe di stare più su del penultimo posto. Bisogna lavorare sui difetti, che ci sono. A Palermo si è tirato troppo da fuori, una batteria di conclusioni inutili. Frenesia, precipitazione. Morimoto forza ogni situazione perché ha la sindrome del centravanti che non fa più gol. Curiosità: 7 argentini nell’undici iniziale, chiamatelo CatArgentina.
PALERMO
1
CATANIA
1
IL MIGLIORE
6 MIGLIACCIO
Il gol segnato gli vale la palma del migliore, ma non è che dietro sia stato irreprensibile. CASSANI 6 Dalla sua parte si fatica a passare. Certo, non spinge. SIMPLICIO 6 Si ammazza di fatica e perde lucidità.
PALERMO (3-4-1-2) Sirigu; Kjaer, Bovo, Migliaccio; Cassani, Simplicio, Bresciano (dal 42' s.t. Budan), Balzaretti; Pastore (dal 15' s.t. Hernandez); Miccoli, Cavani (dal 38' s.t. Liverani) IN PANCHINA Rubinho, Goian, Nocerino, Bertolo ALLENATORE Zenga.
CATANIA (3-5-2) Andujar; Silvestre, Terlizzi (dal 1' s.t. Capuano), Spolli; Izco, Biagianti, Carboni (dal 26' s.t. Bellusci), Llama (dal 1' s.t. Martinez), Alvarez; Mascara, Morimoto IN PANCHINA Campagnolo, Ledesma, Plasmati, Ricchiuti ALLENATORE Atzori.
BALZARETTI 5 Le poche volte che avanza non ne imbrocca una.
GIUDIZIO 77
AMMONITI Migliaccio (P) e Simplicio (P) per c.n.r. Bresciano (P), Pastore (S), Kjaer (P) e Martinez (C) per gioco scorr.
PASTORE 4,5 Non si capisce dove finiscano le sue colpe e dove comincino quelle della squadra (che non l'asseconda).
NOTE paganti 8.712, inc. 120.185 euro; abb. 16.370, quota 237.200. Tiri in porta: 3 -4. fuori: 8-14 Fuorig.: 6-3 Angoli: 5-3 Rec. p.t. 1', s.t. 3'
HERNANDEZ 5,5 Neppure lui rovescia il brutto andazzo.
PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Migliaccio (P) al 4' del p.t.; Martinez (C) al 10' del s.t. ARBITRO Romeo di Verona.
DOPO PARTITA
Zenga: «Esonero? Non credo di rischiare» FRANCESCO CARUSO ALESSIO D'URSO
BRESCIANO 5,5 Si veda sopra. Più quantità che qualità (Budan s.v.)
MICCOLI 5,5 Primo quarto d'ora a manetta e poi il nulla. Perché? CAVANI 5 Fa molta confusione. Sembra scollegato (Liverani s.v.). All. ZENGA 5 Partenza pim pum pam. Un'illusione. A seguire un Palermo anarchico e sconclusionato.
CATANIA 6,5 ANDUJAR 6,5 Senza la sua mano sinistra, il tiro di Miccoli sarebbe finito dentro, non sulla traversa, e racconteremmo un'altra storia. SILVESTRE 6 Tentenna un po' in avvio, poi si ripiglia.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TERLIZZI 5 E' lui che (non) marca Migliaccio sul gol.
PALERMO Che Walter Zenga fosse
CAPUANO 6 Tira una riga e assesta la fascia sinistra.
in bilico lo si è capito subito a fine partita, quando Zamparini ha lasciato scorrere frasi intrise d'amarezza: «Passerò un'altra notte a riflettere sulla decisione da prendere...». La delusione per il derby col Catania potrebbe sfociare stamane nell’esonero del tecnico del Palermo, con Delio Rossi grande favorito.
SPOLLI 6,5 Ha gambe extra-lunghe, arriva ovunque.
Sconsolato Zenga, nel dopo gara, ha raccontato del dialogo avuto col presidente subito dopo il match: «Era deluso, non poteva certo farmi i complimenti. Se il presidente vuole esonerarmi parlerà direttamente con me, non con altri, ma non credo di correre rischi. E' un momento no, non riusciamo ad essere sempre belli. La gara si era messa come noi volevamo, non abbiamo sfruttato le occasioni avute, nella ripresa siamo entrati in campo con minore cattiveria rispetto al Catania».
LLAMA 5 Annunciato in gran forma, non gli entrano le marce.
Fiducia Rimpianti in casa rossazzurra per la mancata vittoria. «Il secondo gol di Martinez era regolare — ha detto Pulvirenti —, non ci stava il fuorigioco: meritavamo di vincere. Continuando a giocare così riusciremo a tirarci fuori dai guai». E l'allenatore: «Anche per me il secondo gol di Martinez era valido, ma voglio credere alla buona fede degli arbitri».
IZCO 6 Si sacrifica nei raddoppi, non brilla negli attacchi. BIAGIANTI 6,5 Cambia tre ruoli, si adatta dappertutto. Universale. CARBONI 6,5 Sempre nel posto giusto, acciuffa e smista palloni. BELLUSCI 5,5 Rischia grosso con due retropassaggi da brividi.
h
IL MIGLIORE
7 MARTINEZ
Si abbassa a prendere palla, la difende, la porta su, la smista in fascia, punta l'area. L'uomo della svolta. ALVAREZ 6 Primo tempo così così, poi cresce, ma sbaglia dei cross. MASCARA 6 Mezzo voto in meno perché cerca due volte il tiro impossibile da 40 metri. Passi per la prima (ci stava), ma la seconda è una forzatura. MORIMOTO 6 Impegno, abnegazione. Se facesse gol... All. ATZORI 6,5 All'intervallo si corregge e ribalta il copione. Sa leggere le partite, merita fiducia. TERNA ARBITRALE: ROMEO 6,5 Fischia con credibilità. Pirondini 6; Maggiani 7 Giusto annullare il 2˚ gol di Martinez.
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SERIE A 13a GIORNATA
Il Siena sprofonda L’Atalanta respira Contestato Stronati, salta Baroni: panchina a Cagni o Malesani Conte fa festa con Tiribocchi e Acquafresca, Consigli para tutto DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENA dAvanti, c'è posto. Il Siena perde la decima partita del suo campionato tormentato e oggi si cambia nuovamente allenatore: tanti saluti a Baroni, benvenuto ad uno tra Malesani e Cagni con Baldini outsider. Siamo al terzo tecnico, quattro se aggiungiamo Beretta, allenatore per poche ore, prima della marcia indietro. Di questo passo, a Siena ci saranno più tecnici che punti. Il popolo contesta: manifestazione con 800 tifosi a piazza del Campo a mezzogiorno e protesta dello stadio intero a fine gara. Il presidente Stronati esce sotto scorta e la sua auto viene presa a calci. I tifosi si arrabbiano anche con i giocatori: li aspettano quando esce il pullman, partono un paio di petardi, finisce con un colloquio collettivo.
La chiave L'Atalanta ha più qualità (Consigli, Padoin, Tiribocchi), il Siena è più sfortunato: colpire un palo (al 12' del primo tempo con Terzi) e due traverse nella stessa azione (Calaiò e Fini al 25' della ripresa) è disarmante. Il Siena tira anche complessivamente di più e se il portiere Consigli è il migliore in campo significa che i toscani almeno sul piano della volontà hanno dato tutto. Ma il film della partita, le cifre sul possesso palla (54,6% Atalanta, 45,4% il Siena), il numero di ammoniti e i contrasti vinti dicono che la squadra bergamasca non ha rubato i tre punti. Ha saputo soffrire, all’inizio. Ha sfruttato le occasioni, nella parte centrale. E' tornata a soffrire, in chiusura. Ha interpretato la partita da provinciale vera, l'Atalanta. Un ruolo che sa recitare bene: con 50 partecipazioni alla serie A è la regina delle squadre non-metropolitane.
Robert Acquafresca, 22 anni, ha segnato il 2-0: è il suo primo gol, su rigore, con la maglia dell’Atalanta ANSA
Il film Baroni ci ha messo del suo, in questa ennesima batosta. Ha rivoluzionato la squadra, escludendo Curci, Del Grosso, Brandao, Codrea, Ekdal, Jajalo. Fuori anche Ghezzal, ma l'algerino è tornato scarico dopo la qualificazione romanzesca al mondiale. Il ribaltone, con gli inserimenti di Pegolo, Rossi, Genevier e il dirottamento di Terzi al centro ha prodotto un Siena volenteroso, ma poco pratico. Ha tenuto bene il campo fino al gol di Tiribocchi al 7' della ripresa — zuccata in tuffo su torre di Acquafresca —, poi è crollato. Il rigore conquistato e poi firmato dallo stesso Acquafresca ha chiuso il discorso. Baroni ha cercato di salvare il salvabile, inserendo Paolucci e passando al modulo 4-3-3, ma le buone intenzioni si sono firmate alla doppia traversa di Calaiò e Fini. Buonanotte, Siena.
SIENA ATALANTA
0 2
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Tiribocchi al 7', Acquafresca al 22' s.t. su rigore SIENA (4-4-2) Pegolo; Rosi, Ficagna, Terzi, Rossi ( 35' s.t. Del Grosso); Reginaldo ( 9' s.t. Paolucci), Vergassola, Genevier (27' s.t. Jajalo), Fini; Calaiò, Maccarone. ALL. Baroni PANCHINA Curci, Brandao, Jarolin, Ekdal. ATALANTA (4-4-2) Consigli; Garics, Bianco, Peluso, Bellini; Padoin, Caserta (dal 35' s.t. Ferreira Pinto), De Ascentis, Ceravolo (dal 41' s.t. Talamonti); Acquafresca, Tiribocchi (dal 32' s.t. Radovanovic). ALL. Conte PANCHINA Coppola, Tiboni, Madonna, Pellegrino ARBITRO Giannoccaro di Lecce. AMMONITI Ficagna, Del Grosso e Peluco per gioco falloso, Tiboni per comp. non reg. Bellini per proteste. NOTE Paganti 1.084, incasso 21.465 euro, abbonati 8.444 per 64.522,68 euro. Tiri in porta: 8 -5. Tiri Fuori: 11-8. Fuorigioco: 4-10. Angoli: 5-6. Rec. 0 p.t., 4' s.t.
DOPO PARTITA
E’ Maccarone a placare i tifosi SIENA (a.l.) Una dura contestazione iniziata all'uscita del pullman della squadra dallo stadio e proseguita all'albergo Garden, dove il Siena va in ritiro. Così un centinaio di tifosi bianconeri hanno manifestato il loro dissenso nei confronti di giocatori e società. Fermati Paolucci e Reginaldo, che si stavano allontanando in auto: sono volati alcuni insulti, ma tutto si è svolto entro i limiti. A cercare di placare gli animi è sceso nel cortile del Garden, Massimo Maccarone, che ha parlato con i tifosi promettendo l'impegno della squadra.
LE PAGELLE
di BOLD
SIENA 4,5
lezione di vita: meno chiacchiere e più sostanza.
All. BARONI 5 Rivoluziona la squadra e sbaglia.
PEGOLO 6 Una paratona nel primo tempo, incolpevole nei gol.
VERGASSOLA 5 Festeggia in piena malinconia la gara numero duecento con la maglia del Siena.
ATALANTA 6,5
ROSI 5 Si capisce che non sta bene dopo 3 minuti: perde un pallone in attacco e non riesce a rientrare.
GENEVIER 5,5 Piazza un paio di tiri, il resto è poca roba.
FICAGNA 5 Quando provoca il rigore, emergono i suoi limiti.
JAJALO 5,5 Tocca di fino quando bisogna essere concreti.
TERZI 5 Colpisce il palo. Balla anche lui quando l'Atalanta affonda i colpi.
FINI 5,5 Sfiora il gol, è volenteroso, ma non basta.
ROSSI 5 E' una delle mosse a sorprese di Baroni. Errore: Padoin lo salta spesso e volentieri (Del Grosso sv). REGINALDO 6 Più quantità che qualità, non doveva uscire. PAOLUCCI 5 Il rigore fallito è una
CALAIO' 5,5 Colpisce la traversa su punizione, due occasioni al vento.
h
6
IL MIGLIORE MACCARONE
Si procura il rigore, lotta, tira, soffre.
MIGLIORE h 7,5 ILCONSIGLI
merita una chance importante. CASERTA 6 Piedi ruvidi, ma combattente della vita e grandi polmoni (Ferreira Pinto s.v.).
Para il rigore, indovina due grandi respinte, può davvero arrivare lontano.
DE ASCENTIS 7 Applausi: ha firmato il contratto l'8 ottobre dopo essere stato scaricato e tiene il campo alla grande.
GARICS 6 Prima mezz'ora in difficoltà, un'ora al galoppo.
CERAVOLO 6,5 Non male: bravo negli inserimenti (Talamonti s.v.).
BIANCO 6 Tiene bene la posizione, il rigore su Maccarone è un peccato veniale.
ACQUAFRESCA 6 Il primo gol della stagione, altri due se li è divorati.
PELUSO 6 Esagera nel corpo a corpo, ma gioca con dignità. BELLINI 6 Fa il suo dovere, senza cercare avventure. PADOIN 7 Gran bel giocatore. In un calcio che ha fame di esterni,
TIRIBOCCHI 6 Sempre più capocannoniere della squadra. Acquisto azzeccatissimo (Radovanovic sv). All. CONTE 6,5 I dodici punti in nove gare non sono da buttare. Ma il traguardo è ancora lontano.
TERNA ARBITRALE: GIANNOCCARO 6,5 Forse è stato troppo severo quando ha concesso il rigore al Siena. Il resto è okay. Chiocchi 6,5; Musolino 6,5
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Cosmi beffa il Genoa «Ho copiato Mou» Criscito replica a Lucarelli, ma il tecnico del Livorno vince con mosse azzeccate e il gol di Pulzetti DAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LIVORNO d Scappare quando non c’è più tempo per farsi riprendere: è questa la risoluzione festante del pomeriggio di Serse Cosmi; nel continuo frullio di uomini e posizioni, il gol all’ultimo cross (93’, testa di Pulzetti) dà un verdetto diverso dal giusto equilibrio raggiunto anche come occasioni (5). «Credevo di vincere», dice Gasperini. «Temevo di perdere», ribatte il collega. Aldo Spinelli, già padrone del Genoa e ora del Livorno, vede il 2-1 e mormora la sentenza più indovinata: «Belin» (per i non liguri, traduzione gentile: caspita).
Nico Pulzetti, 25 anni, batte Amelia di testa. E Lucarelli gode LAPRESSE
2
GENOA
1
(3-4-2-1) De Lucia; Diniz, Knezevic, Miglionico (dal 31’ pt Galante, dal 42’ st Perticone); A. Filippini, Moro, Mozart (dal 26’ st Vitale), Bergvold; Pulzetti, Candreva; C. Lucarelli. PANCHINA Benussi, Marchini, Danilevicius, Cellerino. ALL. Cosmi.
(4-3-3) Amelia; Biava, Moretti, Bocchetti, Criscito; M. Rossi, Zapater, Modesto (dal 25’ p.t. Sculli); Mesto, Crespo (dal 23’ s.t. Floccari), Palacio (dal 6’ s.t. Palladino). PANCHINA Scarpi, Terigi, Tomovic, Fatic. ALL. Gasperini.
GIUDIZIO 777 MARCATORI Lucarelli (L) al 21’ pt; Criscito (G) al 18’, Pulzetti (L) al 48’ st.
ARBITRO Rizzoli di Bologna.
NOTE paganti 3.726, incasso 54.485 euro. Abbonati 7.427, quota 86.796,11. Tiri in porta 5-5. Fuori 6-4. Angoli 3-1. In fuorigioco 6-1. Recuperi 2’ p.t., 4’ s.t
AMMONITI Criscito (G), Galante (L) gioco scorretto, Mesto (G) comp. non regolamentare, C. Lucarelli (L) proteste.
ESPULSI nessuno.
Livorno gol Mai in questo campionato aveva segnato due volte e in 12 turni aveva esultato soltanto 4 volte. Interrotto il digiuno dopo 223’, gli amaranto rientrano nel gruppone delle terzultime. Se Pulzetti decide, Moro è il più continuo. Lucarelli è concreto, dice anche che aveva visto «tanti 99, il mio numero, in settimana: mi sentivo il gol». Mitigata così la mancanza di Tavano; anche Filippini e Bergvold, ai lati, sono ottimi sostituti di Raimondi e Pieri. Genoa incassa Il trio offensivo dell’ultima mezz’ora sembra poter prevalere sulla stanchezza del Livorno e riequilibra la lettura del match, fra meriti e demeriti. La peggior fase difensiva del campionato (24 gol) fa danni in extremis: Rossi lascia spazio sul cross di Moro. Ma un tempo di ritardo tattico è più grave.
LE PAGELLE
di ALESSIO DA RONCH
LIVORNO 6,5
GENOA 5,5
DE LUCIA 6 Che brividi coi piedi, ma al momento giusto c’è.
AMELIA 6,5 Si arrende due volte, ma stoppa Pulzetti e Diniz.
DINIZ 6,5 Rapido e concreto, pericoloso anche in attacco.
BIAVA 6 E’ il difensore che si concede meno sbavature.
KNEZEVIC 6 Spesso in affanno, in ogni caso se la cava.
MORETTI 5,5 Lucarelli lo brucia sul primo gol.
MIGLIONICO 5,5 Esce per infortunio, ma era già in difficoltà.
BOCCHETTI 5 Ingenuo su Candreva nell’azione dell’1-0.
GALANTE 6 Con Palladino vede il diavolo, limita i danni stoicamente (Perticone s.v.).
CRISCITO 6,5 Difensore ottimo, regista d’emergenza e persino bomber. Se Lippi non era distratto ha già il biglietto per il Sudafrica.
FILIPPINI 6,5 Aggredisce Modesto, si aggrappa all’esperienza con Sculli. In ogni caso chiude i varchi.
h
IL MIGLIORE
7 MORO
Quantità e qualità, abilissimo nell’evitare il pressing, ispirato in costruzione. Suo l’assist del 2 a 1. MOZART 6,5 Piede fino e idee chiare, Rossi lo pressa a lungo lui non smarrisce la bussola. VITALE 5 Entra e perde palla due volte di seguito. Deconcentrato. BERGVOLD 6,5 Vince la sfida con Mesto attaccandolo. PULZETTI 7 E pensare che un anno e mezzo fa era praticamente del Genoa. Bravissimo negli inserimenti.
ROSSI 6 Pressa, corre e imposta per novanta minuti, poi si dimentica Pulzetti sul 2 a 1. ZAPATER 6 Qualche sbavatura, ma in mezzo è una diga. MODESTO 5 Stavolta non trova la posizione a centrocampo. SCULLI 5,5 Cuore e grinta, ma non regala neppure un acuto. MESTO 5 Bergvold lo manda fuori giri, Rizzoli, con l’ammonizione antiderby, lo manda fuori di testa. CRESPO 5,5 Tanti bei movimenti, ma alla fine di lui resta pochissimo. FLOCCARI 6 Alcune giocate da campione, ma non trova la porta. PALACIO 6 Come Floccari, terrorizza la difesa, non il portiere.
CANDREVA 6,5 Inventa il gol di Lucarelli e altro. Si prende sempre responsabilità importanti.
h
LUCARELLI 6,5 Un palla gol e addio Amelia. Non sarà un fulmine ma i difensori rossoblù vanno a casa pieni di lividi.
Entra lui e per il Livorno il campo si fa in salita. Fa giocate da fuoriclasse assoluto, fosse anche più cattivo....
All. COSMI 7 Si ispira tatticamente a Mourinho ma l’anima è la sua.
All. GASPERINI 6 Inesauribile fantasia. Propone tanti Genoa.
IL MIGLIORE
7 PALLADINO
TERNA ARBITRALE: RIZZOLI 5 A conti fatti non vede due rigori. Lanciano 6; Rossomando 6,5.
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© 2009 King Features Syndicate, Inc.TM Hearst Holdings, Inc.
I motivi Le sofisticazioni tattiche mandano in fuga Cosmi; Gasperini, maestro di rivolgimenti in corsa, stavolta rincorre affannosamente e soltanto dopo un’ora trova una sistemazione adatta. Due trequartisti (Candreva e Pulzetti) dietro a Lucarelli spezzettano il centro-
LIVORNO
campo genoano e quando viene trovato il rimedio, il tecnico li scambia: Candreva, sotto gli occhi di Lippi, va a destra e subito disegna il vantaggio di Lucarelli. «Ho preso spunto dall’Inter, ma non dite che è merito di Mourinho», scherza Cosmi. Il Genoa è spesso a 4-4-2, il tridente iniziale svanisce subito. Poi Modesto è sostituito già al 25’ con Sculli, le punte Crespo e Palacio escono nella ripresa per Floccari e Palladino (che dà più profondità e crea il pari). Per capire le difficoltà, tre centrali vengono ruotati intorno a Zapater, unico regista disponibile, vista l’assenza di Milanetto, Kharja e Juric. Quello giusto è Criscito, e non solo perché trova l’1-1.
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22 R
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 13a GIORNATA
Il Napoli è sgasato la Lazio ringrazia Mazzarri buca il salto di qualità, Ballardini è un po’ più comodo in panchina. Scontro Cruz-Rinaudo da prova tv MAURIZIO NICITA
0 0
NAPOLI LAZIO GIUDIZIO 77
NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis; Campagnaro, P. Cannavaro, Rinaudo; Maggio, Pazienza (dal 25’ s.t. Denis), Gargano, Zuniga (dal 14’ s.t. Datolo); Hamsik, Lavezzi; Quagliarella (dal 30’ s.t. Cigarini). PANCHINA Gianello, Grava, Contini, Pià. ALLENATORE Mazzarri. LAZIO (4-3-2-1) Muslera; Cribari (dal 25’ s.t. Diakite), Stendardo, Radu, Kolarov; Brocchi, Baronio, Mauri; Foggia (dal 12’ s.t. Lichtsteiner), Zarate; Cruz. PANCHINA Berni, Del Nero, Eliseu, Meghni, Rocchi. ALLENATORE Ballardini. ARBITRO Saccani di Mantova. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pazienza (N), Cruz, Mauri, Stendardo (L) per gioco scorretto; Cannavaro, Gargano (N) e Radu (L) per comportamento non regolamentare; Zarate (L) per proteste. NOTE spettatori paganti 46.524 di cui circa 17mila abbonati, incasso totale di 988.594 euro. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 5-2. Angoli 6-5. In fuorigioco 1-0. Recuperi: 2’ p.t., 4’ s.t.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dL’effervescente Napo-
li di Mazzarri perde le bollicine e consente alla Lazio di portare a casa un punto utile per allentare un po’ di tensioni. Le ambizioni europee non vengono corroborate da una vittoria solo sperata, visti i pochi tiri in porta. Il Napoli di Firenze e Torino sembra un ricordo e i risultati dicono che con le dirette concorrenti per l’Europa (almeno alla vigilia: Palermo, Genoa, Udinese e Lazio) ha perso fuori e pareggiato in casa. Manca il salto di qualità. Che non compie nemmeno una Lazio più preoccupata a difendersi. Per provare a sistemare le cose De Laurentiis e Lotito trovano modo di trattare in prospettiva: uno scambio Cigarini-Rocchi, potrebbe sistemare qualche valutazione estiva sbagliata. Le mosse Ballardini mette bene i suoi in campo, chiude tutti gli spazi e per un tempo riesce a creare anche qualche pericolo, compreso un rigore che ci
I difetti azzurri Mazzarri continua la sua striscia positiva (3 vittorie e 3 pari) ma riemergono vecchi difetti del Napoli, che nascono dalle contraddizioni nelle scelte di mercato. Zuniga, a sinistra, è un capitale sprecato, per non parlare di Cigarini e Hoffer (nemmeno convocato) altri misteri. Quagliarella continua a soffrire in spazi inesistenti e con una mediana incapace di lanciarlo o di aggirare la difesa avversaria sulle fasce. Datolo può essere utile in corsa (vedi Torino) solo se capace di affondare a sinistra, senza accentrarsi.
Paolo Cannavaro, 28 anni, e Julio Cruz, 35 GETTY
LE PAGELLE GARGANO 5 Il solito indisciplinato.
DE SANCTIS 6 Viene impegnato poco, qualche buona uscita. CAMPAGNARO 6 Ridimensiona Zarate senza eccessivi affanni. IL MIGLIORE 6,5 CANNAVARO
Dalle sue parti non passa nessuno. RINAUDO 6 Esce malconcio dal confronto con Cruz, ma lo regge. MAGGIO 6 Meno dinamico del solito, incide poco sulla destra. PAZIENZA 6 Qualche buona apertura, ma anche confusione. DENIS 5,5 Un tiro senza pretese. TERNA ARBITRALE:
Coraggio Lazio È durato un tempo. Poi, fuori Foggia, sarebbe potuto entrare almeno Rocchi. Invece si è rimasti appesi a un Cruz inguardabile, protagonista nel finale di uno scambio di colpi proibiti con Rinaudo: da prova tv.
x zupping 1
HANNO DETTO
ZUNIGA 5 S’è avuta la conferma che sulla sinistra non può giocare. DATOLO 5,5 Ed i cross dove sono? Ingresso che non giova.
Quagliarella, 26 anni
LAZIO 6
REPORPRESS MUSLERA 6,5 Sicuro nelle uscite,
poco impegnato.
CRIBARI 6 Fa la sua bella figura contro un attacco sterile.
MAURI 6 Il suo apporto è appena sufficiente.
LAVEZZI 5,5 Stavolta non gli viene nemmeno un assist importante.
DIAKITE 6 Entra e la sua freschezza atletica serve nei minuti finali.
FOGGIA 5,5 Raramente ha creato la superiorità.
QUAGLIARELLA 5 Sarebbe il caso che fosse lui a spiegare i veri motivi della crisi.
IL MIGLIORE h 6,5 STENDARDO
CIGARINI 5,5 Entra, ma non incide.
Una roccia insuperabile.
HAMSIK 5,5 Lento e poco lucido.
All. MAZZARRI 5,5 Deve risolvere il problema offensivo. Non è possibile che il Napoli abbia tirato due sole volte verso la porta di Muslera.
LICHTSTEINER 6 La forza fisica è quella che contava nel finale. ZARATE 5,5 Quel talento che non s’è mai visto.
RADU 6 Lavezzi lo tiene impegnato, ma lui si difende bene.
CRUZ 5 Dove non arriva coi piedi ci mette... i denti: morde un braccio a Rinaudo.
KOLAROV 5,5 S’inserisce poche volte.
All. BALLARDINI 6 Un punto prezioso per uscire dalla crisi.
SACCANI 5,5 E’ vicino all’azione ma non concede un rigore alla Lazio. Nicoletti 5; Romagnoli 6.
vcito@gazzetta.it
Atzori si rammarica le mani V «Per l’ennesima volta sono Mazzarri Squadra da rivedere. Troppo lenti nel primo tempo, meglio nella ripresa, ma ci è mancato il gol. Sono due gare che non segniamo ma nemmeno subiamo
V Rinaudo Cruz mi ha dato un morso sul braccio, per questo l’ho colpito: stavo solo cercando di divincolarmi da lui. Non l’ho aggredito, mi stavo solo difendendo
BROCCHI 6 Determinato nei contrasti e utile in fase difensiva. BARONIO 6 Buona la regia.
di VINCENZO CITO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
di MIMMO MALFITANO
NAPOLI 5,5
h
starebbe (mani di Rinaudo). Il Napoli riesce una sola volta a impegnare Muslera, in uscita, grazie a un ottimo spunto di Maggio. Nella ripresa però il tecnico laziale effettua un cambio difensivo (un terzino per un attaccante, passando al 3-5-2), risultato: i suoi rinculano e incoraggia Mazzarri, che toglie lo spento Zuniga per mettere il mancino Datolo. Il tecnico livornese sbilancia per qualche minuto la squadra lanciando anche Denis a posto di un mediano, ma poi approfitta dei crampi di Quagliarella per ridare equilibrio qualche minuto dopo. I suoi cercano con caparbietà la vittoria sino in fondo ed è Rinaudo a regalare l’ultimo sussulto ai 50 mila del San Paolo che hanno sospinto la squadra.
V Lavezzi Rispetto a Catania abbiamo fatto un passo in avanti, giocando molto meglio. Avremmo meritato la vittoria, soprattutto per come ci siamo espressi nel secondo tempo
qui a rammaricarmi le mani» (Gianluca Atzori, tecnico del Catania a «Stadio sprint», Rai Due) Pallanuoto su Raisport più, a 6’ dalla fine, sotto di 4 gol nel derby con la Lazio, chiede time out la Roma. Il capitano Roberto Gatto «Dovemo vince». Il suo allenatore Maurizio Mirachi «Mo’ vince. A tressette vincemo». Inizia Venezia-Atalanta di calcio donne su Raisport più, la regia mostra la classifica: Bardolino, Tavagnacco e Torres 10 punti (in realtà ne hanno 9); Reggiana e Roma 7 (ne hanno 6); Brescia, Lazio, Venezia 4 (ne hanno 3); Chiasiellis e Atalanta 2 (ne hanno 1); Fiamma Monza 1 (è a 0). Commento di Luca Pisinicca «Dovrebbe esserci qualche errore». Emanuele Corazzi (Diretta gol, Sky) «In tribuna abbiamo scovato Novellino, potrebbe essere lui il nuovo allenatore del Siena». Peccato che quest’anno abbia già guidato la Reggina. La spalla tecnica Alice Pedrazzi «Brava Dixon a colpire d’incontro». Il telecronista Giacomo Capuano «Eh, sì». Pedrazzi «La difesa di Pozzuoli è attenta». Capuano «Eh, sì». Pedrazzi «La difesa non sa da che parte chiudere». Capuano «Eh, sì». «Walker dà entusiasmo ai tifosi di casa». Capuano «Eh, sì». Pedrazzi «Le lunghe sanno muoversi sotto canestro». Capuano «Eh, sì». Pedrazzi «Pozzuoli sta punendo ogni esitazione della difesa». Capuano «Eh, sì». Pedrazzi «Napoli continua a sbagliare tiri liberi». Capuano «Eh, sì». Pedrazzi «Punita l’incertezza di Mauriello». Capuano «Eh, sì». Era Pozzuoli-Napoli, eh sì. Posticipo di basket donne, eh sì. In diretta su Raisport più, eh sì.
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13a giornata RISULTATI
CLASSIFICA
BOLOGNA-INTER 1-3 Milito (I), Zalayeta (B), Balotelli (I), Cambiasso (I) FIORENTINA-PARMA 2-3 Gilardino (F), Amoruso (P), Bojinov (P), Gilardino (F), Lanzafame (P) JUVENTUS-UDINESE Grosso (J)
1-0
LIVORNO-GENOA C. Lucarelli (L), Criscito (G), Pulzetti (L)
2-1
MILAN-CAGLIARI 4-3 Seedorf (M), Matri (C), Lazzari (C), Borriello (M), Pato (M), Ronaldinho (M) rigore, Nené (C) NAPOLI-LAZIO
0-0
PALERMO-CATANIA Migliaccio (P), Martinez (C)
1-1
ROMA-BARI 3-1 Totti (R) rigore, Totti (R), Totti (R), Andreolli (R) autorete SAMPDORIA-CHIEVO M. Rossi (S), Pazzini (S), Mantovani (C)
2-1
SIENA-ATALANTA Tiribocchi (A), Acquafresca (A) rigore
0-2
PROSSIMO TURNO sabato 28 novembre
UDINESE-LIVORNO (ore 18); GENOA-SAMPDORIA (ore 20.45) domenica 29 novembre, ore 15
ATALANTA-ROMA; BARI-SIENA; CAGLIARI-JUVENTUS; CHIEVO-PALERMO; INTER-FIORENTINA; LAZIO-BOLOGNA; PARMA-NAPOLI; CATANIA-MILAN (ore 20.45)
Concorso n. 97 del 22 novembre 2009
TOTOCALCIO TOTOGOL 1 3 Livorno - Genoa 1 4 Milan - Cagliari X 1 Napoli - Lazio X 3 Palermo - Catania 1 4 Roma - Bari 1 2 1 X 1 1 1 1 1
Sampdoria - Chievo Siena - Atalanta Viareggio - Arezzo Verona - Spal Pergocrema - Monza Perugia - Lecco Cosenza - Ternana Reggiana - Pescara D. Juventus - Udinese
3 2 1 2 3 3 1 3 1
MONTEPREMI TOTOCALCIO 777.431,88 € LE QUOTE: Ai 14 (10) 35.931 € - Ai 13 (204) 984 € - Ai 12 (1963) 102 € -Ai 9 (70) 3.059 € MONTEPREMI TOTOGOL 3.780.051,12 € LE QUOTE: Ai 14 nessun vincitore - Ai 13 nessun vincitore - Ai 12 nessun vincitore - Agli 11 (5) 8.003 € - Ai 10 (104) 256 €
2 La Moviola
CONCORSI
MARCATORI PARTITE
SQUADRE
PUNTI
IN CASA
RETI
FUORI
RIGORI
PUNTI IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2008-2009 E RETI DIFFERENZA
TOTALE
G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S.
T. R. T. R.
POSIZIONE STAGIONE 2008-2009
ULTIME QUATTRO GARE
INTER
32
7 5 2 0 6 5 0 1 13 10 2 1 16 8 16 3 32 11 +21 3 3 2 2
30 (+2)
1
VVNV
JUVENTUS MILAN SAMPDORIA PARMA FIORENTINA GENOA CAGLIARI NAPOLI ROMA BARI PALERMO CHIEVO UDINESE LAZIO BOLOGNA ATALANTA LIVORNO CATANIA SIENA
27 25 24 23 21 20 19 19 18 18 17 15 15 12 12 12 12 9 6
7 4 2 1 6 4 1 1 13 8 3 2 13 6 13 7 26 13 +13 0 0 0 0
24 (+3)
3
6 7 6 7 6 6 6 6 6 7 6 7 7 7 6 7 6 7
27 (-2) 16 (+8) in B 23 (-2) 21 (-1) 14 (+5) 24 (-5) 17 (+1) in B 17 (=) 6 (+9) 21 (-6) 23 (-11) 9 (+3) 17 (-5) in B 21 (-12) 16 (-10)
2 13 in B 5 7 15 3 10 in B 10 20 7 5 19 10 in B 7 13
VPVV NVVV PNPV VPVV PVVP VNVP VVVP NVNN PVNV PNVP PNPN VNPP VNPP PNPN VPVP PPPV VPPV PPNN PNPP
4 5 5 4 4 3 3 4 3 3 1 4 1 3 1 2 1 0
1 2 0 1 1 0 3 0 2 4 2 1 2 1 2 2 3 3
1 0 1 2 1 3 0 2 1 0 3 2 4 3 3 3 2 4
7 6 7 6 7 7 7 7 7 6 7 6 6 6 7 6 7 6
3 2 2 2 2 3 2 1 1 1 3 0 1 0 2 1 0 1
3 1 2 2 1 1 1 3 4 1 1 2 4 2 1 1 3 0
1 3 3 2 4 3 4 3 2 4 3 4 1 4 4 4 4 5
13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13
7 7 7 6 6 6 5 5 4 4 4 4 2 3 3 3 1 1
4 3 2 3 2 1 4 3 6 5 3 3 6 3 3 3 6 3
2 3 4 4 5 6 4 5 3 4 6 6 5 7 7 7 6 9
9 15 8 9 15 11 9 11 7 10 8 12 5 10 6 4 6 3
8 5 3 5 13 9 5 8 2 6 9 9 9 11 9 6 7 8
9 5 9 6 8 8 8 11 5 7 7 3 4 4 7 2 6 8
7 11 13 7 11 7 13 13 8 12 7 8 5 10 11 8 12 14
18 20 17 15 23 19 17 22 12 17 15 15 9 14 13 6 12 11
15 16 16 12 24 16 18 21 10 18 16 17 14 21 20 14 19 22
+3 +4 +1 +3 -1 +3 -1 +1 +2 -1 -1 -2 -5 -7 -7 -8 -7 -11
2 1 1 1 5 4 2 3 2 1 2 2 2 1 2 0 3 2
2 0 1 1 4 4 0 3 0 1 1 2 2 1 2 0 3 0
1 1 3 2 3 1 3 1 2 2 4 2 1 1 3 2 2 3
1 0 3 1 3 1 3 1 2 2 3 1 1 1 1 1 1 2
U DIRETTAMENTE IN CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U DIRETTAMENTE IN EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE IN SERIE B. A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1o punti negli scontri diretti. 2o differenza reti negli scontri diretti. 3o differenza reti globale. 4o gol segnati. 5o ordine alfabetico.
Mantovani come Henry ANTONELLO CAPONE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LIVORNO-GENOA 2-1 Non clamorosi, ma due falli da rigore non visti: al 25’ Mesto tocca Bergvold, nel finale Bocchetti prende il ginocchio di Lucarelli. Al 65’ annullato un gol a Lucarelli: fuorigioco. MILAN-CAGLIARI 4-3 Al 7’ complimenti a Matri che sull’uscita scomposta salta il portiere: di solito tutti ci vanno contro e si guadagnano il rigore. Al 70’ Astori sgambetta Borriello: rigore per Valeri, ok, ma dovrebbe darlo anche per una trattenuta di Kalad-
ze a Lopez. Fermato Inzaghi: non è fuorigioco. NAPOLI-LAZIO 0-0 Al 25’ Rinaudo salta col braccio e tocca una punizione di Cruz. Dubbi di rigore. Come nel finale quando a toccare è Cruz. Scaramucce tra Rinaudo e Cruz: si vede il primo tirare i capelli e poi dare una manata sul volto di Cruz. A fine gara Rinaudo mostra il braccio morsicato: dice di aver reagito. Prova tv? PALERMO-CATANIA 1-1 Regolare l’1-1 di Martinez: sbuca da dietro. All’83’ Maggiani e Romeo annullano correttamente un gol di Martinez:
Mantovani stoppa col braccio e segna il gol del Chievo SKY
Spolli in fuorigioco davanti a Sirigu cerca di deviare di piede, influendo sul portiere. ROMA-BARI 3-1 Gillet col piede pizzica Vucinic sul piede, un po’ Bonucci spinge il romanista: Gava dà rigore e ci può stare. Invece all’84’ non fischia nemmeno punizione quando Andreolli va a martello su Barreto: sarebbe da secondo giallo... SAMP-CHIEVO 2-1 Due gialli a Luciano: al
24’ trattiene Cassano, al 44’ duro su Padalino. All’80’ su colpo di testa di Yepes, Mantovani si aggiusta il pallone col braccio e segna: Russo e Bagnoli non se ne accorgono. Come nell’azione-gol della Francia col mani di Henry. SIENA-ATALANTA 0-2 Giannoccaro ok: al 68’ Ficagna trattiene Acquafresca: rigore e giallo. Al 78’ Bianco anticipa Maccarone e gli finisce addosso: rigore, Consigli devia il tiro di Paolucci.
9 RETI: Totti (3) (Roma); Di Natale (2) (Udinese) 8 RETI: Milito (1) (Inter); Pazzini (Sampdoria) 7 RETI: Hamsik (Napoli) 6 RETI: Gilardino (Fiorentina); Eto'o (2) (Inter); Trezeguet (Juventus); Pato (Milan) 5 RETI: Tiribocchi (Atalanta); Matri (1) e Nené (1) (Cagliari); Miccoli (1) (Palermo); Mannini (Sampdoria) 4 RETI: Adailton (Bologna); Mascara (3) (Catania); Marcolini (1) e Pellissier (Chievo); Crespo, Floccari (2) e Mesto (Genoa); Balotelli (Inter); Amauri (Juventus); Bojinov e Paloschi (Parma); Maccarone (Siena); Floro Flores (Udinese) 3 RETI: Valdes (Atalanta); Di Vaio (1), Osvaldo e Zalayeta (Bologna); Jeda (2) (Cagliari); Martinez e Morimoto (Catania); Jovetic (1) e Marchionni (Fiorentina); Maicon e Stankovic (Inter); Camoranesi, Diego e Iaquinta (Juventus); Cruz (1) (Lazio); Borriello e Ronaldinho (2) (Milan); Quagliarella (Napoli); Cavani (Palermo); De Rossi (Roma); Calaiò (Siena) 2 RETI: Allegretti e Barreto (Bari); Dessena e Lazzari (Cagliari); Bogdani, Mantovani e Pinzi (Chievo); Vargas (Fiorentina); Criscito, Kharja (2), Palladino e Zapater (Genoa); Cambiasso e Sneijder (Inter); Felipe Melo (Juventus); Zarate (1) (Lazio); C. Lucarelli (Livorno); Nesta e Seedorf (Milan); Lavezzi e Maggio (Napoli); Budan (Palermo); Amoruso (1), Galoppa, Lanzafame e Zaccardo (Parma); Vucinic (Roma); Padalino (Sampdoria) 1 RETE: Acquafresca (1), Bellini, Ceravolo, De Ascentis e Peluso (Atalanta); Almiron, Alvarez, Donati, Kutuzov, Meggiorini, Ranocchia e Rivas (Bari); Portanova (Bologna); Biondini e Conti (Cagliari); Bigianti e Ricchiuti (Catania); Yepes (Chievo); Mutu (Fiorentina); Biava, Moretti e Sculli (Genoa); Lucio, Muntari, Thiago Motta e Vieira (Inter); Caceres, Chiellini, Grosso, Giovinco e Marchisio (Juventus); Matuzalem, Mauri e Rocchi (Lazio); Danilevicius, Miglionico, Pulzetti e Tavano (Livorno); F. Inzaghi e Thiago Silva (Milan); Cigarini, Datolo e Denis (Napoli); Balzaretti, Bovo, Hernandez, Kjaer, Migliaccio, Nocerino e Simplicio (Palermo); A. Lucarelli (Parma); Brighi, Burdisso, De Rossi, Menez, Mexes, Perrotta, Riise e Taddei (Roma); Cassano, Gastaldello, Palombo, M. Rossi e Ziegler (Sampdoria); Fini, Ghezzal, Paolucci e Reginaldo (Siena); Lodi e Pepe (Udinese) AUTORETE: Thiago Silva (Milan) pro Lazio; Andreolli (Roma) pro Bari RETI: in questo turno 31 (2 rigori, 1 autorete); in totale 333 (29 rigori, 2 autorete)
LE STATISTICHE, I GOL LE IMMAGINI AE SU L DELLA SERIE TO SI NOSTRO
Gazzetta.it
23 R
24 R
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MONDO STORIE DI ALLENATORI LA SITUAZIONE
GERMANIA MENTRE TONI RESTA IN TRIBUNA PER INFORTUNIO
Il Bayern pareggia ancora: Van Gaal in bilico MARCO DEGL’INNOCENTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONACO DI BAVIERA dDoveva essere la partita del «colpo liberatorio», quella del Bayern in casa contro il Leverkusen. Invece di liberatorio, dopo almeno 70’ di sofferenza, c'è stato soltanto l'assordante coro di fischi degli oltre 66 mila dell’Allianz Arena, al termine di un’altra deludente prestazione dei padroni di casa: 1-1, terzo pari consecutivo. E il distac-
co dal Leverkusen, tornato al vertice della Bundesliga, resta immutato a 6 punti. Il Bayern ha gli stessi 21 punti del Wolfsburg, sconfitto sabato. All’antivigilia della partita di Champions contro il Maccabi Haifa, che potrebbe suggellare l'uscita dei bavaresi dalla grande Europa, l’atmosfera a Monaco è sempre più depressa. Mister Toni Il Bayern, senza la creatività degli infortunati Ribery e Robben, continua a
non avere gioco. Il suo allenatore, Louis van Gaal, che ha alzato ancora una volta le spalle davanti alla domanda sul proprio futuro («non dipende da me»), è sempre più in bilico. Emblematiche le facce di Kalle Rummenigge e del general manager Uli Hoeness, impietriti in tribuna. Come lo sguardo desolato di Luca Toni, in tribuna anche lui per una contrattura agli adduttori che lo ha bloccato. Questa, almeno, la versione ufficiale.
Louis van Gaal disperato REUTERS
Mancini c.t. russo? «Io sono pronto» «Con progetti seri si allena chiunque. E in semifinale di Champions vedo Chelsea, Real, Barcellona e Inter» MIMMO CUGINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dI viaggi in Russia sono sempre più frequenti, l’ultimo solo pochi giorni fa. E non è passato inosservato. Roberto Mancini dopo aver detto no al Cska Mosca alla fine di una lunga trattativa è tentato, adesso, dall’idea di diventare il commissario tecnico della Russia, visto che dopo la delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali in Sudafrica Guus Hiddink starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di lasciare il suo incarico per tornare in Inghilterra, probabilmente al Chelsea come direttore tecnico al fianco di Carlo Ancelotti visti gli ottimi rapporti con il patron del Chelsea Roman Abramovich. E la Federazione russa starebbe pensando a Mancini come nuovo commissario tecnico. L’ex tecnico dell’Inter in una lunga intervista andata in onda ieri sera a Controcampo ha ammesso questa possibilità. «Sono andato a vedere delle partite in Russia come da altre parti in Europa.
Roberto Mancini, 45 anni venerdì prossimo, non allena dall’ultima giornata del 2007-08 ANSA
UNA VOCE DALL’ARGENTINA
Hiddink tutor di Maradona? LONDRA Lasciata la Russia dopo l’eliminazione dall’Europeo, Guus Hiddink starebbe pensando l’Argentina. Stando al «Sunday Mirror», la Federcalcio di Baires vorrebbe affiancarlo al c.t. Diego Maradona. «Non sarebbe una cattiva idea — ha ammesso Hiddink —. Ci conosciamo molto bene. Ma ho un contratto con la Russia fino al Mondiale».
Quando un allenatore ha la possibilità di discutere con qualcuno e capire se i progetti sono importanti e seri si può mettere in preventivo tutto e di allenare chiunque». Quindi anche la Russia? «Russia, Ucraina e anche la Turchia che in questo momento non hanno allenatore». Inter e contratto Mancini, so-
GERMANIA
Amburgo k.o. Dopo aver illuso i tifosi all’8’, con una rete del redivivo Gomez, il Bayern ha fatto ben poco. Il Leverkusen, invece, non si è disunito e ha reagito trovando subito il pareggio (14’) con il capocannoniere della Bundesliga, Stefan Kiessling, al 9o gol stagionale. Clamoroso, nel secondo posticipo della 13ª giornata, il passo falso casalingo dell’Amburgo, battuto 0-1 dal Bochum, penultimo in classifica (Grote al 33’ st).
prattutto, non vede l’ora di tornare ad allenare e da quando non è più sulla panchina dell’Inter il suo nome è stato più volte accostato ai club europei che cambiano allenatore. Dopo aver risolto il contratto con l’Inter evidentemente è tutto più facile. «Può essere che alcuni club non si siano avvicinati a me perché c’era un contratto con l’Inter». Dopo un anno e mezzo senza calcio anche il mito di un Mancini raccomandato è stato sfatato. «Sì, sono stato raccomandato per 30 anni, 20 da giocatore e poi 10 da allenatore - scherza Mancini che poi torna a parlare dell’Inter, di Moratti e della Champions. «Moratti ha avuto poca pazienza? Non direi, quattro anni sono un record, non c’è un allenatore dell’Inter che ha resistito così tanto. Io non sono ossessionato dalla Champions e neanche lui credo. Ma chi gioca la Champions vuole vincere». Favorite di quest’anno? «In semifinale vedo Chelsea, Real Madrid, Barcellona e Inter». Mourinho e Balotelli I paragoni con l’attuale tecnico dell’Inter sono inevitabili. Mancini ammette: «Non ci siamo mai parlati, ma è normale che ci siano riferimenti al mio lavoro adesso che lui lavora all’Inter, ma la cosa non mi infastidisce più di tanto». Ma lei si definirebbe special o normal? «Non lo so. Sinceramente io credo di essere abbastanza normale». Crede in Balotelli, è stato lui a lanciarlo nell’Inter. Ma come si gestisce? Con la linea delle punizioni? «Io non sono per le punizioni, non lo sono mai stato. Ma non sono all’Inter e non so come è gestito e non mi riguarda».
x HA DETTO
Colonia-Hoffenheim Eintracht F.-Borussia Moench. Friburgo-Werder Schalke-Hannover Stoccarda-Hertha Berlino Wolfsburg-Norimberga Borussia Do.-Mainz Bayern-Leverkusen Amburgo-Bochum
0-4 1-2 0-6 2-0 1-1 2-3 0-0 1-1 0-1
CLASSIFICA (13a giornata) Leverkusen 27; Werder 26; Schalke 25; Amburgo, Hoffenheim 23; Mainz 22; Wolfsburg 21; Bayern Monaco 20; Borussia Do. 18; Eintracht F., Hannover 16; Borussia Moench. 15; Friburgo 13; Colonia, Norimberga 12; Stoccarda e Bochum 11; Hertha 5.
PROSSIMO TURNO (27-29/11) 27/11 Bochum vs. Cologne 28/11 Hertha-Eintracht F., Hoffenheim-Borussia Do., Werder-Wolfsburg, Mainz-Amburgo, Norimberga-Friburgo, Borussia Moench.-Schalke 29/11 Leverkusen-Stoccarda, Hannover-Bayern
INGHILTERRA Liverpool-Manchester City Sunderland-Arsenal Chelsea-Wolverhampton Burnley-Aston Villa Birmingham-Fulham Hull City-West Ham Manchester Utd-Everton Bolton-Blackburn Tottenham-Wigan Stoke City-Portsmouth
2-2 1-0 4-0 1-1 1-0 3-3 3-0 0-2 9-1 1-0
CLASSIFICA (13a giornata) Chelsea 33; Manchester Utd 28; Arsenal e Tottenham 25; A.Villa 22; Manchester City 21; Liverpool e Sunderland 20; Stoke City 19; Burnley 17; Blackburn 16; Fulham, Birmingham e Everton 15; Wigan 14; Hull City 12; West Ham e Bolton 11; Wolverhampton 10; Portsmouth 7.
PROSSIMO TURNO (28-29/11)
V su Mourinho «E’ normale che si facciano paragoni tra me e lui, presente e passato dell’Inter. Io comunque mi sento normale»
28/11 Portsmouth-Manchester Utd, Blackburn-Stoke, Fulham-Bolton, Wigan-Sunderland, West Ham-Burnley, Manchester City-Hull, Aston Villa-Tottenham 29/11 Wolverhampton-Birmingham, Everton-Liverpool, Arsenal-Chelsea
FRANCIA Bordeaux-Valenciennes Grenoble-Lione Lens-Nancy Rennes-Le Mans Auxerre-Monaco Nizza-Tolosa St. Etienne-Lorient Montpellier-Lilla Boulogne-Paris Sg Marsiglia-Sochaux
0-1 1-1 2-1 2-1 2-0 1-0 0-2 2-0 2/12 2/12
CLASSIFICA (14a giornata) Auxerre punti 26; Bordeaux e Lione punti 25; Lorient e Montpellier 24; Valenciennes, Marsiglia e Monaco 22; Nizza 20; Rennes 19; Tolosa 18; Nancy 17; Paris Sg e Lilla 16; Sochaux e Lens 15; St. Etienne 13; Boulogne 9; Le Mans 8; Grenoble 2.
PROSSIMO TURNO (28-29/11)
V su Balotelli «Come gestirlo? Io non sono per le punizioni, non lo sono mai stato. Non sono all’Inter, la sua gestione non mi riguarda»
28/11 Lilla-Valenciennes, Lorient-Grenoble, Monaco-Montpellier, Paris Sg-Auxerre, Sochaux-Nizza, Tolosa-Boulogne, Lens vs. Marsiglia 29/11 Le Mans-St. Etienne, Nancy-Bordeaux, Lione-Rennes
SPAGNA Deportivo-Atletico Madrid Tenerife-Siviglia Real Madrid-Racing Athletic Bilbao-Barcellona Espanyol-Getafe Maiorca - Almeria Villarreal - Valladolid Xerez - Sporting Gijon Malaga-Saragozza Osasuna-Valencia
2-1 1-2 1-0 1-1 0-2 3-1 3-1 0-0 1-1 1-3
CLASSIFICA (11a giornata) Real Madrid 28; Barcellona 27; Siviglia 25; Valencia 24; Deportivo 22; Maiorca 20; Sporting Gijon e Athletic Bilbao 17; Getafe 15; Espanyol 13; Villarreal, Osasuna, Almeria e Real Saragozza 12; Valladolid e Tenerife 10; Santander, Atletico Madrid e Xerez 7; Malaga 6.
PROSSIMO TURNO (28-29/11) 28/11 Sporting-Villarreal, Valencia-Maiorca, Siviglia-Malaga 29/11 Valladolid-Tenerife, Getafe-Xerez, Racing-Deportivo, Almeria-Athletic Bilbao, Saragozza-Osasuna, Barcellona-Real Madrid, Atletico Madrid-Espanyol
INGHILTERRA GLI SPURS ENTRANO TRA LE «BIG FOUR»
Tottenham esagerato: vince 9-1, Defoe ne fa 5 LUCA PISAPIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRAd Approfittando della
caduta dei rivali storici dell’Arsenal e dell’incapacità di vincere di Liverpool e Manchester City, che sabato si sono annullati a vicenda, il Tottenham entra di prepotenza tra le Big Four della Premier League con un roboante 9-1 contro il Wigan, trascinato dai 5 gol di Defoe, e raggiunge proprio i Gunners al 4o posto. Un gol nei primi 45’ E dire che dopo il primo tempo gli Spurs erano in vantaggio di un solo gol, grazie ad un colpo di testa di Crouch (9') che dall’alto dei
Agganciato l’Arsenal Travolto il Wigan: 8 gol nella ripresa! L’attaccante diventa capocannoniere di Premier con 11 suoi due metri e passa deve quasi sdraiarsi per intercettare il cross di Lennon. Poi nella ripresa si scatena Jermain Defoe che nel giro di 7 minuti, tra il 51' e il 58', segna una tripletta (la seconda più veloce di sempre, Fowler col Liverpool ne fece 3 in 4 minuti contro l’Arsenal nel ’94). Prima spedisce sotto la traversa un cross di Lennon, poi scatta dalla metà campo sul lan-
cio lungo di Palacios e corre palla al piede fino a depositarla in rete e infine scaraventa ancora in gol da due passi l'ennesimo cross di Lennon. Come Shearer Nel frattempo il frastornato Wigan ha anche segnato con l'austriaco Scharner, che si aggiusta il cross di Rodallega con la mano prima di metterla dentro: un gol alla Henry insomma. Ma gli Spurs sono implacabili e Lennon trova il meritato gol (65') del 5-1 dopo averne apparecchiati tre. Finita? Manco per sogno perché Defoe prima si infila nel tunnel apertogli da Corluka per il quarto (69') e poi realizza il pokerissimo (87') come hanno saputo fa-
Jermain Defoe, 27 anni. Ha 37 presenze e 11 gol con la nazionale inglese AP
re in Premier League solo due mostri sacri come Alan Shearer col Newcastle e Andy Cole col Manchester Utd. Mentre Defoe diventa capocannoniere con 11 reti, la punizione di Bentley (88') e il destro di Kranjcar arrotondano il risultato e permettono al Tottenham di eguagliare con 9 il record di gol segnati dal club in una partita. Ok Blackburn Il Blackburn regala al suo tecnico Allardyce, assente perché in convalescenza dopo un intervento al cuore, una vittoria per 2-0 a Bolton (Dunn al 32' e autogol di Ricketts al 73') con una grande prestazione del 20enne argentino Di Santo: in prestito dal Chelsea e destinato a tornare alla base a gennaio. Lo Stoke supera 1-0 (Fuller al 74') un ottimo Portsmouth che sbaglia anche un rigore in apertura con Boateng.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE B IL POSTICIPO DELLA 15a
Torino, è la prova della verità
Deve vincere a Cesena per diventare terzo e salvare la panchina di Colantuono FABRIZIO TURCO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINOdDa una parte il fortino
bianconero, dall'altra il re dei bomber Rolando Bianchi, che finora ha nascosto a suon di gol le magagne di un attacco dalle polveri bagnate. Stasera si gioca Cesena-Torino che — oltre agli intrecci del presente e del passato — ha un significato in più, quello di Stefano Colantuono che chiede ai granata di scuotersi per evitare scosse telluriche sotto la propria panchina. «A proteggere un allenatore sono soltanto i risultati, ma io in carriera ne ho viste tante, mi sento quasi Blade Runner — commenta il tecnico — io chiedo solo più equilibrio attorno al Toro: basta catastrofismi, noi siamo nel gruppone, per le fughe è ancora presto». Ricordi Ma non è una partita qualunque. Non lo è per il d.s. Rino Foschi, che nella sua città vorrebbe un bel regalo dalla truppa granata. E non lo è nemmeno per Urbano Cairo, che quando pensa a Cesena ricorda quel pareggio nei playoff del 2006 dall'aroma di promozione: quell'ultima apparizione al Manuzzi finì 1-1 (a segno Salvetti e Longo) e i granata iniziarono la cavalcata che si concluse con la grande festa col Man-
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Antonioli è fuori Bisoli in porta manda Tardioli
I gol subiti dal Cesena La squadra di Bisoli ha la difesa migliore tra A e B. La porta di Antonioli (stasera assente per squalifica) è rimasta imbattuta nelle ultime tre partite.
CESENA TORINO
11 I gol segnati da Bianchi Rolando Bianchi è il capocannoniere del campionato con 11 gol, uno su rigore. Nella scorsa stagione è arrivato a 9, il record personale è di 18 (in A con la Reggina nel 2006-07). Stefano Colantuono, 43 anni, prima stagione alla guida del Torino LIVERANI
tova. Finì 1-1 anche 33 anni fa, nel ricordo più gioioso per i tifosi con qualche anno in più: si giocava a Torino, segnò Pulici che cucì al petto granata l'unico scudetto del dopo-Superga. Bunker Stasera il Toro dovrà cercare di abbattere un bunker quasi invalicabile: con 6 gol subiti, il Cesena è la miglior tra A e B e vincendo andrebbe al secondo posto. L'euforia dell'allenatore Pierpaolo Bisoli si sposa con l'entusiasmo della piazza, un mix che può far paura a tutti, figuriamoci ad un Toro che
NATALE DA SOGNO!
non vince da un mese esatto, in casa contro la Reggina, e che — in trasferta — non segna da tre partite. Non solo: i numeri dell' attacco granata (20 gol in 14 partite) sono mascherati dalle prodezze di Bianchi. Togliendo gli 11 gol di Rolandinho, restano le briciole: 9 gol, e solo 4 segnati da attaccanti (3 Di Michele, che stasera va in panchina, e 1 da Leon). Per porre rimedio Colantuono stasera propone una mini-rivoluzione che parte da dove il gioco si crea (Gorobsov al posto di Loviso) e finisce dove si concretizza (con Van-
taggiato in coppia con Bianchi). «Io e Bianchi ci troviamo alla perfezione, abbiamo caratteristiche diversissime e possiamo fare molto bene», garantisce Vantaggiato.
A POTETE SCRIVETORERE@RCS.IT PAROLADILET E IL NUOVO PER SCEGLIER B NOME DELLA
Gazzetta.it
NATALE DA SOGNO!
CESENA (4-2-3-1) 13 TARDIOLI 27 PETRAS 14 VOLTA 6 BIASI 5 LAURO 44 PIANGERELLI 19 DE FEUDIS 7 SCHELOTTO 10 DO PRADO 23 GIACCHERINI 28 MALONGA All. BISOLI
TORINO (4-3-1-2) 1 SERENI 23 DIANA 2 ZOBOLI 50 PRATALI 3 RUBIN 20 BOTTONE 19 GOROBSOV 7 ZANETTI 14 GASBARRONI 9 BIANCHI 8 VANTAGGIATO All. COLANTUONO
PANCHINA 91 Teodorani, 33 Franceschini, 16 Segarelli, 32 Pedrelli, 18 Parolo, 77 Ceccarelli, 9 Sinigaglia.
PANCHINA 27 Calderoni, 6 Ogbonna, 26 Pisano, 5 Loviso, 21 Belingheri, 10 Di Michele, 22 Arma.
ARBITRO Rocchi di Firenze GUARDALINEE Passeri-Dobosz PREZZI da 15 a 65 euro TV Sky Calcio 1 e HD, Dahlia Sport Inizio alle ore 20.45 CESENA Bisoli è senza Antonioli, Bucchi e Djuric. In porta debutto stagionale per Tardioli, in attacco gioca Malonga, ex di turno. L'altro ex, Franceschini, va invece in panchina. Venduti più di 5.000 biglietti: visti gli oltre 8.000 abbonati, sono attesi almeno 15 mila spettatori. Squalificati Antonioli. Diffidati Djuric, Lauro e Volta. TORINO Saumel ha la febbre e non è partito. Colantuono ha due dubbi: Pratali in vantaggio su Ogbonna, mentre Zanetti, Bottone e Belingheri sono in lizza per due maglie. Squalificati Rivalta. Diffidati Bianchi.
taccuino ASCOLI
L’allenatore è Pillon preferito a Camolese ASCOLI (p.e.)d Troppo pochi quattro punti in dieci partite, troppo brutta una classifica che ad inizio stagione vedeva l'Ascoli protagonista nelle zone alte. Ma soprattutto è stato troppo amaro perdere in casa il derby con l'Ancona. E così il patron dell' Ascoli, Roberto Benigni, ha deciso di voltare pagina: via Pane (ottava panchina a saltare in questo campionato) e timone che passa ad una vecchia conoscenza, Bepi Pillon, protagonista della promozione dei bianconeri in serie B (2001-2002). Bruciata la concorrenza di Camolese e Di Costanzo, quest’ultimo ancora sotto contratto dopo l'esonero di un anno fa. Pillon dovrà innanzitutto restituire serenità e ordine tattico.
LA SITUAZIONE
Domenica alle 15 c’è Reggina-Brescia dLa classifica dopo 15 giornate: Ancona p. 29; Lecce 27; Cesena* 25; Empoli* 24; Triestina* e Modena 23; Torino* e Padova 22; Sassuolo*, Brescia* e Frosinone* 21; Vicenza 20; Grosseto* e Gallipoli 19; Cittadella e Crotone (-2) 17; Ascoli 15; AlbinoLeffe 14; Reggina*, Mantova e Piacenza 13; Salernitana* 6. (* una gara in meno). Così sabato (ore 15.30): Ancona-Sassuolo; Empoli-Cesena; Frosinone-AlbinoLeffe; Lecce-Grosseto; Mantova-Cittadella (lunedì, ore 20.45); Modena-Triestina; Padova-Vicenza; Piacenza-Ascoli; Reggina-Brescia (domenica, ore 15); Salernitana-Gallipoli (venerdì, ore 20.45); Torino-Crotone.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMA DIVISIONE GIRONE A Novara, primato solitario Anche il Benevento è k.o. NOVARA BENEVENTO
2 0
GIUDIZIO++++ MARCATORI Lisuzzo al 21', Motta al 39' p.t. NOVARA (4-3-1-2) Ujkani 6,5; Gheller 6,5, Lisuzzo 7,5, Ludi 6,5, Tombesi 6; Shala 7 (dal 38' s.t. Centurioni s.v.), Porcari 7, Rigoni 7,5; Motta 7 (dal 23' s.t. Evola 6); Rubino 6,5, Ventola 6 (dal 35' s.t. Gonzalez sv). (Fontana, Ledesma, Juliano, Coubronne). All. Tesser 7. BENEVENTO (4-2-3-1) Gori 6; Cattaneo 5,5 (dal 14’ s.t. Ignoffo 6), Ferraro 6, Landaida 6, Palermo 6,5; Pacciardi 6, De Liguori 6; Ciarcià 6,5 (dal 1' s.t. Clemente 6,5), Castaldo 5,5, D’Anna 6 (dal 27' s.t. La Camera s.v.); Evacuo 5,5. (Corradino, Colombini, Cejas, Germinale). All. Acori 6. ARBITRO Gambini di Roma 6. NOTE paganti 2.100, abbonati 1.486, incasso di 34.543 euro. Ammoniti Landaida, Ludi e Tombesi. Angoli 4-3.
MARIO LAUDANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NOVARA dI biscottini di Novara, tipico prodotto locale, intinti nel famoso liquo-
Varese-Foligno
2-0
re Strega, hanno sprigionato tutto il loro sapore, e per una volta il marchio internazionale è passato in second’ordine. Fuori metafora, la squadra di Tesser è riuscita a stregare anche i suoi tifosi più scettici con una meravigliosa prestazione, degna del prima-
to riconquistato in solitudine su Cremonese (e Varese), alla vigilia dello scontro diretto di domenica allo Zini, dove si presenta imbattuto. La partita Il Benevento fa intendere subito le sue fiere intenzioni: proseguire
GIRONE A SQUADRE PT G V N P RF RS NOVARA 32 14 9 5 0 23 7 CREMONESE 30 14 9 3 2 27 15 VARESE 30 14 9 3 2 22 11 AREZZO 24 14 7 3 4 16 11 BENEVENTO 23 14 7 2 5 17 14 PERUGIA (-1) 22 14 7 2 5 12 12 LUMEZZANE 21 13 6 3 4 19 18 FOLIGNO 19 14 5 4 5 21 19 LECCO 18 14 5 3 6 18 19 ALESSANDRIA 17 14 4 5 5 13 15 PERGOCREMA 15 14 4 3 7 15 19 MONZA 15 14 4 3 7 12 16 FIGLINE (-1) 14 14 4 3 7 14 16 PRO PATRIA 14 14 3 5 6 13 18 VIAREGGIO 14 14 3 5 6 6 11 SORRENTO 13 14 3 4 7 16 21 COMO 11 13 2 5 6 6 14 PAGANESE 8 14 1 5 8 11 25 MARCATORI: 10 RETI Le Noci (4, Pergocrema). 9 RETI Motta (3, Novara). 7 RETI Chianese (1, Arezzo); Ebagua (Varese). 6 RETI Guidetti (Cremonese); Cavagna (Foligno); Iacopino (4, Monza). 5 RETI Coda e Musetti (Cremonese); Pintori (1, Lumezzane).
Viareggio-Arezzo
1-0
RISULTATI ALESSANDRIA-PAGANESE 1-0 COMO-LUMEZZANE stasera FIGLINE-CREMONESE 3-3 NOVARA-BENEVENTO 2-0 PERGOCREMA-MONZA 2-1 PERUGIA-LECCO 2-1 PRO PATRIA-SORRENTO 2-2 VARESE-FOLIGNO 2-0 VIAREGGIO-AREZZO 1-0 PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 AREZZO-FIGLINE BENEVENTO-PERUGIA (lunedì 30, ore 20.45) CREMONESE-NOVARA FOLIGNO-PRO PATRIA LECCO-VIAREGGIO LUMEZZANE-ALESSANDRIA MONZA-VARESE PAGANESE-PERGOCREMA SORRENTO-COMO
Perugia-Lecco
2-1
14a GIORNATA Cremonese stop Ma che altalena contro il Figline
nella scia delle quattro vittorie seguite alla sconfitta di Cremona del 18 ottobre (1-0 in extremis). Gli uomini di Acori, fisicamente più prestanti, iniziano bene, ma le repliche del Novara sono micidiali, con la coppia Rubino-Ventola molto ispirata. Al 21’ segna Lisuzzo di testa su angolo di Rigoni. Il Benevento accusa il colpo, mentre il Novara sale vertiginosamente di giri. Al 39’ il raddoppio: ancora su angolo di Rigoni, Lisuzzo tenta di fare il bis, la palla resta in area per il rapace Motta che, in girata, insacca. Nella ripresa entra Clemente e il Novara regge senza affanni l’urto del tridente; il nuovo entrato è pericoloso al 6’ (traversa sfiorata su punizione) e al 44’ (gran parata di Ujkani), mentre la squadra di casa non sfrutta gli invitanti contropiede al 7’, al 29’ e al 40’ per fare il tris.
Andrea Lisuzzo, 28 anni, è al primo gol in questo torneo con la maglia del Novara KINES
Pergocrema-Monza
Alessandria-Paganese
FIGLINE CREMONESE
3 3
GIUDIZIO++++
7
I marcatori del Novara C’è anche Lisuzzo Con il primo gol di Lisuzzo, ora sono 7 i marcatori del Novara: gli altri sono Motta (9), Bertani (4), Gonzalez (3), Rubino (3), Rigoni (2) e Shala (1)
2-1
1-0
MARCATORI Musetti (C) al 4', Frediani (F) al 14' e al 16' p.t.; Guidetti (C) al 28', Nizzetto (C) al 34', Fioretti (F) su rigore al 39' s.t. FIGLINE (5-3-2) Novembre 6,5; Mugnaini 6,5 (dal 20' s.t. D'Elia 6), Peruzzi 6,5, Consumi 6, Bettini 7, Pasquini 6 (dal 35' s.t. Fioretti 6,5); Fanucchi 6,5, Campolattano 6,5, Guerri 6; D’Antoni 7 (dal 13' s.t. Redomi 6), Frediani 7,5. (Casini, Duravia, Del Vivo, Cosentini). All. Torricelli 6,5. CREMONESE (4-4-2) Paoloni 6; A. Bianchi 6, Viali 6, Cremonesi 6,5 (20' s.t. Coda 6,5), Rossi 6 (44' s.t. Pradolin s.v.); Gori 7, Fietta 6,5 (27' s.t. Burrai 6), Zanchetta 7, Nizzetto 7; Guidetti 7, Musetti 6,5. (G. Bianchi, Galuppo, Sales, Tacchinardi). All. Venturato 6,5. ARBITRO Di Francesco di Teramo 6 NOTE paganti 153, abbonati 149, inc. di 3.797 euro. Amm. Paoloni e Campolattano. Angoli 4-6.
ELEONORA NATALI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIGLINE VALDARNO (Fi) dUn
botta e risposta di gol continuo tra Figline e CremoPro Patria-Sorrento
2-2
Varese imbattibile in casa Raggiunto il secondo posto
Viareggio: stop al digiuno Cristiani stende l’Arezzo
Martini esalta il Perugia Zaffaroni merita la fiducia
Bonazzi: vittoria all’esordio Le Noci mette k.o. il Monza
Alessandria, basta Artico Ma la Paganese protesta
Pro Patria, impresa a metà Feussi la riprende nel finale
MARCATORI Osuji al 14' p.t.; Momentè al 26' s.t. VARESE (4-4-2) Moreau 7; Camisa 6, Gentili 6, Bernardini 7, Armenise 6,5; Tripoli 6,5 (dal 12' s.t. Gambadori 6), Osuji 8, Dos Santos 6,5 (dal 20' s.t. Momentè 7), Zecchin 6,5; Del Sante 6, Ebagua 6,5 (dal 45' s.t. Palazzo s.v.). (Grandclement, Benvenga, Radi, Cavalieri). All. Bettinelli 7,5 (Sannino squalificato). FOLIGNO (4-3-3) Rossini 6,5; Pencelli 6, Gregori 5,5, Guastalvino 5, Lispi 6; Sciaudone 6, Borgese 6, Castellazzi 6 (dal 31' s.t. Rossi 6); Da Dalt 6 (dal 20' s.t. Giacomelli 6), Turchi 5, Cavagna 6,5 (dal 20' s.t. Calderini 6). (Tomassini, Nori, Gallozzi, Virdis). All. Fusi 6. ARBITRO Di Ciommo di Venosa 7. NOTE paganti 612, abbonati 879, incasso di 9.596,74 euro. Espulsi Turchi al 28' p.t. e Guastalvino al 32' s.t.; ammoniti Turchi, Bernardini, Del Sante, Osuji, Lispi e Guastalvino. Angoli 6-3. GIUDIZIO+++
MARCATORE Cristiani al 34’ p.t. VIAREGGIO (4-3-3) Ravaglia 7,5; Briotti 6,5, Fiale 7, Panariello 6,5, Barsotti 6,5; Pizza 7, Reccolani 6,5, Mandorlini 6,5 (dal 27’ s.t. Castaldo s.v.); Cristiani 7, Ferrari 6 (dal 28’ s.t. Davini s.v.), Martucci 7 (dal 37’ s.t. Carnesalini s.v.). (Babbini, Anzilotti, Brini Ferri, Marolda). All. Rossi 7. AREZZO (4-2-3-1) Mazzoni 6,5; Music 5,5, Poli 6, Pecorari 6, Sereni 5,5 (dal 43’ s.t. Rizza s.v.); Coppola 6,5, Venitucci 6; Erpen 6 (dal 21’ s.t. Croce 6), De Oliveira 5,5, Fofana 5,5 (dal 25’ s.t. Maniero 5,5); Chianese 6. (Giusti, Visone, Togni, Bazzoffia). All. Galderisi 5,5. ARBITRO Borriello di Mantova 6,5. NOTE paganti 401, abbonati 568, incasso di 6.263 euro. Espulso De Oliveira al 39’ s.t.; ammonito Panariello. Angoli 6-11. GIUDIZIO+++
MARCATORI Pagani (P) al 22' p.t.; Sau (L) al 33', Martini (P) al 46' s.t. PERUGIA (4-4-2) Benassi 7; Zoppetti 6, Accursi 6, Pagani 6, Bonomi 6; Stamilla 6,5 (dal 33' s.t. Gatti s.v.), Menassi 6, Perra 6, Bondi 6,5; Del Core 5,5 (dal 21' s.t. Martini 6,5), Paponi 5,5 (dal 35' s.t. Ercolano 6). (De Marco, Taccucci, Lacrimini, Cazzola). All. Zaffaroni 6. LECCO (4-4-2) Pansera 6; Bartolucci 6, Mateo 6, Villagatti 6, Guglieri 5,5; Buda 6 (dal 34' s.t. Giannone 6), Arrigoni 6, Calzi 6, Antonioni 6,5; Sau 6,5, Ciano 6 (dal 39' s.t. Santoni s.v.). (Orlandi, Francini, Galli, Maiorino, Parodi). All. Magoni 6. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 6. NOTE paganti 1.386, abbonati 2.062, incasso di 24.320 euro. Ammoniti Bondi e Calzi. Angoli 4-3. GIUDIZIO++
MARCATORE Artico al 30' s.t. ALESSANDRIA (4-3-1-2) Servili 6; Pucino 6,5, Sottil 6, Signorini 6 (dal 43' s.t. Cammaroto s.v.), Ghosheh 6; Chiazzolino 5,5, Briano 5,5 (dal 26' s.t. Longhi 6), A. Buglio 6; Volpara 6 (dal 15' s.t. Artico 7); Fantini 6, Rodriguez 5,5. (Lorenzon, Bolla, Motta, Schettino). All. F. Buglio 6. PAGANESE (4-4-2) Melillo 6; Grimaldi 6,5, Panini 6, Castaldo 6,5, Gambi 5,5; Izzo 6, Cucciniello 6 (dal 35' s.t. Rana s.v.), Memushaj 6, Sciannamè 5,5 (dal 7' s.t. Tufano 6); Lasagna 5,5 (dal 14' s.t. Monticciolo 5), Ibekwe 7. (Saraò, Maisto, Tortori, Zarineh). All. Palumbo 6. ARBITRO Zonno di Bari 5. NOTE paganti 909, abbonati 698, incasso non comunicato. Espulsi Rodriguez, Monticciolo e Bolla al 32' s.t.; ammoniti Sottil, Signorini, Volpara, Castaldo, Sciannamè e Lasagna. Angoli 3-4. GIUDIZIO+++
VIAREGGIO (Lu) dIl Viareggio torna alla vittoria dopo sette partite battendo nel derby toscano l’Arezzo, che cade dopo sette gare. Non solo: la squadra di Rossi ritrova anche il gol, mettendo fine al digiuno arrivato a 724 minuti e rovinando il debutto sulla panchina dell’Arezzo di Galderisi. Il Viareggio è subito pericoloso con Martucci, poi crescono gli ospiti che sfiorano il gol al 32’ con De Oliveira. Due minuti dopo il Viareggio è in vantaggio con Cristiani sul cross di Martucci. Nella ripresa, l’Arezzo cerca il pari senza creare pericoli e in contropiede il Viareggio fallisce il 2-0.
PERUGIA dIl Perugia del nuovo tecnico Zaffaroni torna subito alla vittoria e l’ex vice di Pagliari, grazie al successo sul Lecco, allunga il suo mandato in panchina. I padroni di casa vanno in vantaggio al 22’ con Pagani che sul corner calciato da Bondi si fa trovare puntuale in area. Il Lecco vivacchia nel primo tempo, ma domina per mezzora nella ripresa quando pareggia con Sau, bravo a girare in porta un assist rasoterra. Nel finale, però, arriva la disperata replica del Perugia che al 47’ trova la zuccata vincente di Martini, sull’invito del solito Bondi.
MARCATORI Iacopino (M) su rigore al 5' p.t.; Uliano (P) al 12', Le Noci (P) al 17' s.t. PERGOCREMA (4-3-3) Colombi 6; Guerci 6,5, Ghidotti 6,5, Di Bella 6,5, Federici 6,5; Uliano 6,5 (dal 49' s.t. Bonometti s.v.), Brambilla 6,5, Galli 6; Florean 6 (dal 37' s.t. Tobanelli s.v.), Degano 6,5, Le Noci 7 (dal 51' s.t. Crocetti s.v.). (Manzoni, Trovò, Gherardi, Anastasi). All. Bonazzi 6,5. MONZA (4-2-3-1) Westerveld 6; Esposito 6, Tuia 5,5, Fiuzzi 6, Barjie 6; Eramo 6,5, Iacopino 6; Campinoti 6,5 (dal 33' s.t. Anghileri 6), S. Seedorf 6 (dal 18' s.t. Chianese 5,5), Samb 6,5; Russo 6 (dal 30' s.t. Mosca 5,5). (Rossi Chauvenet, Riboni, C. Seedorf, Prato). All. Cevoli 6. ARBITRO Tidona di Torino 6. NOTE paganti 427, abbonati 750, incasso di 6.901 euro. Ammoniti Tuia, Le Noci, Campinoti e Mosca. Angoli 2-4. GIUDIZIO+++
MARCATORI Esposito (S) all'8' p.t.; Urbano (PP) al 13', Serafini (PP) su rigore al 46', Feussi (S) al 49' s.t. PRO PATRIA (4-4-2) Caglioni 7; Pivotto 6, Rinaldi 5,5, Chiecchi 5,5, Polverini 5,5; Baù 5,5 (dal 31' s.t. Bruccini 6), Passiglia 6, Lombardi 6,5, Pacilli 6 (dal 41' s.t. Sarno s.v.); Serafini 6, Urbano 6. (Giambruno, Calà, Masiero, Kulli, Som). All. Cosco 6. SORRENTO (4-2-3-1) Marconato 6,5; Di Nunzio 5,5, Lo Monaco 6, Fernandez 6, De Giosa 6; Nicodemo 6, Greco 6; Esposito 6 (dal 44' s.t. Angeli s.v.), Paulinho 6, Arcidiacono 5 (dal 29' s.t. Feussi 6,5); Saraniti 5,5 (dal 12' s.t. Myrtaj 5,5). (Criscuolo, Gambuzza, Ferrara, Pignalosa). All. Novelli 6. ARBITRO Trentalange di Nichelino 5,5. NOTE paganti 178, abbonati 1.045, incasso di 8.941,78 euro. Ammoniti De Giosa, Greco, Polverini, Baù, Lo Monaco, Feussi e Serafini. Angoli 7-1. GIUDIZIO+++
VARESE dContinua la marcia di avvicinamento alla vetta del Varese che fa fuori il Foligno, ottiene l’ottava vittoria casalinga e raggiunge la Cremonese al secondo posto. Il vantaggio al 14’ è del diciannovenne Osuji con un tiro da 20 metri. Al 28’ il Foligno rimane in 10 per il secondo giallo (simulazione) di Turchi. Nella ripresa il Varese raddoppia con il destro dal limite di Momentè. Nel finale gli ospiti rimangono in 9 (rosso di Guastalvino) e allo scadere falliscono un rigore con Giacomelli.
Giovanni Lorenzini
Filippo Brusa
CREMA (Cr) d Esordio vincente per Roberto Bonazzi sulla panchina del Pergocrema. I gialloblù tornano alla vittoria dopo cinque sconfitte e lo fanno rimontando l’iniziale svantaggio. Il Monza fa 1-0 già al 5’ grazie ad un rigore per il fallo di Ghidotti ai danni di Samb: dal dischetto lo specialista Iacopino non sbaglia. I locali colpiscono due pali con l’ex Degano e pareggiano con un gran sinistro da fuori area di Uliano. Il raddoppio è del bomber Le Noci con un preciso colpo di testa. Nel finale, ancora Degano manca il gol del 3-1.
Gianfranco Ricci
ALESSANDRIA dL’Alessandria torna alla vittoria superando la Paganese. Noioso il primo tempo, più frizzante la ripresa. Già al 4’ Rodriguez potrebbe fare 1-0, ma Melillo è bravo a mette in angolo. L’Alessandria insiste senza fortuna con Fantini e Buglio. Poi alla mezzora arriva la rete di Artico sul passaggio di Chiazzolino. La Paganese, però, protesta per il mancato fair play dell’Alessandria che non butta fuori la palla nell’azione del gol con Cucciniello a terra: nasce così una rissa, risolta col rosso a Rodriguez, Bolla e Monticciolo. Nel finale Ibekwe sfiora il pari colpendo l’incrocio dei pali.
Dario Dolci
Nicola Pilotti
dIl Catanzaro strapazza il Gela nello scontro diretto: 4 gol per l’undicesima vittoria (più 2 pari e un k.o.); i calabresi sono la squadra che ha fatto più punti, 35, tra i pro (3 sono stati tolti per la penalizzazione): adesso il vantaggio è di 5 punti. Sempre nel girone C prima vittoria per il Vico Equense: era l’unica squadra senza. Nel girone A l’Alghero bloccato dalla Valenzana, nel B finisce 1-1 il big match tra Prato e Lucchese.
PT 25 23 23 22 21 21 21 20 20 20 20 19 18 14 14 12 8 7
TUTTI I TABELLINI LI TROVATE A PAGINA 29
&
G 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14
V 7 6 6 6 6 5 6 5 5 4 5 5 4 2 2 3 1 2
N P 5 2 6 2 5 3 4 4 3 5 6 3 4 4 5 4 5 4 8 2 5 4 4 5 6 4 8 4 8 4 3 8 5 8 2 10
RF 20 18 12 15 19 20 15 20 19 14 13 14 18 11 10 12 6 8
RS 10 10 8 10 13 15 14 15 15 11 17 17 20 14 13 20 20 22
MARCATORI: 9 RETI Pietranera (2, Crociati); Pietribiasi (Sambonifacese). 7 RETI G. Lorenzini (1, Carpenedolo). 6 RETI Cocco (2, Alghero); Scavone (1, Alto Adige); Bachlechner (Canavese); Germani (Carpenedolo); Panizza (1, Mezzocorona); Lazzaro (1) e Moro (Spezia).
RISULTATI ALGHERO-VALENZANA ALTO ADIGE-CANAVESE CARPENEDOLO-OLBIA CROCIATI NOCETO-SPEZIA FERALPI SALÒ-VILLACIDRESE PRO SESTO-PRO BELVEDERE PRO VERCELLI-MEZZOCORONA RODENGO-PAVIA SAMBONIFACESE-LEGNANO
1-1 0-0 1-1 0-2 3-2 1-1 3-2 1-1 0-1
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 CANAVESE-ALGHERO LEGNANO-FERALPI SALÒ MEZZOCORONA-SAMBONIFACESE OLBIA-PRO SESTO PAVIA-CARPENEDOLO PRO BELVEDERE-RODENGO SPEZIA-ALTO ADIGE VALENZANA-CROCIATI NOCETO VILLACIDRESE-PRO VERCELLI
GIRONE B SQUADRE LUCCHESE SAN MARINO PRATO ITALA SAN MARCO GUBBIO SANGIOVANNESE FANO SACILESE SANGIUSTESE CARRARESE BELLARIA BASSANO CELANO NOCERINA GIACOMENSE PRO VASTO COLLIGIANA (-1) POGGIBONSI
PT 29 26 26 25 21 21 19 19 17 17 17 16 16 15 14 14 12 10
G 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14
V 8 7 7 7 6 5 5 4 5 4 4 3 4 3 3 3 3 2
N 5 5 5 4 3 6 4 7 2 5 5 7 4 6 5 5 4 4
P 1 2 2 3 5 3 5 3 7 5 5 4 6 5 6 6 7 8
RF 22 27 24 21 16 17 14 13 13 15 12 17 13 17 13 12 13 8
RS 17 17 14 12 13 15 12 13 16 20 17 16 16 15 18 20 17 19
MARCATORI: 14 RETI Cesca (San Marino). 8 RETI Marotta (1, Gubbio). 7 RETI Nicolini (Giacomense); Zubin (3, Itala San Marco). 6 RETI Bigazzi (4, Carrarese); Biggi (1, Lucchese); Cavallaro (2, Nocerina); Basilico e Vieri (2, Prato).
RISULTATI CARRARESE-NOCERINA CELANO-ITALA SAN MARCO FANO-BASSANO GIACOMENSE-SANGIOVANNESE POGGIBONSI-BELLARIA PRATO-LUCCHESE PRO VASTO-GUBBIO SAN MARINO-SACILESE SANGIUSTESE-COLLIGIANA
1-1 0-1 2-1 0-0 0-1 1-1 2-0 3-2 3-2
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 BASSANO-CELANO BELLARIA-SANGIUSTESE COLLIGIANA-SAN MARINO GUBBIO-GIACOMENSE ITALA SAN MARCO-POGGIBONSI LUCCHESE-CARRARESE NOCERINA-PRO VASTO SACILESE-FANO SANGIOVANNESE-PRATO
Como, arriva il Lumezzane Stasera completa il turno Como-Lumezzane. Esordio casalingo per i nuovi Fragiello e Gonnella, recuperato e in panchina Ezio Brevi. Menichini ha infortunati Pesenti e Zanardini e squalificato Galabinov; in difesa Nicola passa a destra e Pini, ormai pronto, ritrova il posto a sinistra. Così in campo (20.45, su RaiSport Più): COMO (4-4-2) Malatesta; Maggioni, Gonnella, Preite, Rudi; Terraneo, Ardito, Salvi, Franco; Fragiello, Cozzolino. (Zappino, Bretti, Brioschi, E. Brevi, Guazzo, Bruno, Riva). All. Strano-O. Brevi. LUMEZZANE (4-4-2) Gazzoli; Nicola, Bonatti, Emerson, Pini; Pintori, Grippo, Cinelli, Scaglia; Marconi, Lauria. (Trini, Checcucci, Formiconi, Romeo, Ciasca, Calliari, Bradaschia). All. Menichini. ARBITRO Gavillucci di Latina (Lagrotteria-Cologno).
Aldo Restelli
f Catanzaro strepitoso: quattro gol a Gela, record di punti e fuga in vetta al girone C
SQUADRE ALGHERO (-1) RODENGO (-1) ALTO ADIGE PAVIA MEZZOCORONA CARPENEDOLO LEGNANO (-1) SPEZIA SAMBONIFACESE FERALPI SALÒ CANAVESE PRO VERCELLI CROCIATI NOCETO OLBIA VALENZANA VILLACIDRESE PRO BELVEDERE PRO SESTO (-1)
IL POSTICIPO
BUSTO ARSIZIO (Va) dFinisce con un giusto pari il match tra Pro Patria e Sorrento. Nel primo tempo, meglio il Sorrento che passa al primo affondo con un diagonale di Esposito. La Pro Patria cambia ritmo nella ripresa. Al 13’ trova l’1-1 con Urbano (tiro dal limite) e sfiora più volte il raddoppio che arriva al 46’ su rigore con Serafini. Nei secondi finali, però, sulla seconda distrazione difensiva della Pro Patria, Feussi agguanta il definitivo 2-2 saltando Polverini e battendo Caglioni.
SECONDA DIVISIONE GIRONE A
nese. La prima rete è degli ospiti: palla recuperata da Gori, contropiede, finta di Guidetti e gol di Musetti (4’). La squadra di casa però ribalta la situazione tra il 14’ e il 16’ con lo scatenato Frediani, prima ben servito da D’Antoni, poi preciso su calcio di punizione. Scoppiettante il finale di gara. La Cremonese pareggia con un gol di Guidetti e poi si riporta in vantaggio con Nizzetto, che trova impreparato Novembre. Il pareggio finale arriva su rigore: il solito Frediani viene atterrato da Burrai e dal dischetto Fioretti infila. La partita, come sempre a Figline, era aperta ai soli possessori della Tessera del tifoso: fuori dallo stadio 15 tifosi ospiti hanno manifestato il loro il dissenso e sono stati portati in caserma con l’accusa di manifestazione non autorizzata (rischiano il Daspo).
14 a GIORNATA
GIRONE C SQUADRE CATANZARO (-3) CISCO ROMA GELA JUVE STABIA SIRACUSA BRINDISI CASSINO BARLETTA (-1) MELFI SCAFATESE NORMANNA MONOPOLI MANFREDONIA NOICATTARO VICO EQUENSE ISOLA LIRI VIBONESE (-1) IGEA (-1)
PT 32 27 27 26 24 23 22 20 19 18 16 14 14 12 10 9 8 7
G V 14 11 14 7 14 8 14 7 14 7 14 6 14 6 14 5 14 5 14 4 14 3 14 3 14 3 14 2 14 1 14 2 14 1 14 1
N 2 6 3 5 3 5 4 6 4 6 7 5 5 6 7 3 6 5
P 1 1 3 2 4 3 4 3 5 4 4 6 6 6 6 9 7 8
RF 32 20 19 28 16 22 20 14 22 15 15 15 12 18 8 8 6 7
RS 11 7 9 15 10 18 19 14 17 18 17 20 18 26 14 24 16 24
MARCATORI: 10 RETI Ciofani (4, Cisco Roma). 9 RETI Chiaria (Melfi). 8 RETI Longoni e Mosciaro (2, Catanzaro). 7 RETI Vicentin (Juve Stabia). 6 RETI Mezgour (Cassino); Franchini (Cisco Roma); Arcamone (1, Melfi); Lacarra (Monopoli).
RISULTATI BRINDISI-BARLETTA CASSINO-VIBONESE GELA-CATANZARO MELFI-NOICATTARO MONOPOLI-CISCO ROMA NORMANNA-IGEA SCAFATESE-JUVE STABIA SIRACUSA-MANFREDONIA VICO EQUENSE-ISOLA LIRI
2-2 1-1 1-4 2-2 1-1 2-0 2-2 0-0 4-2
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 BARLETTA-CASSINO CATANZARO-SIRACUSA CISCO ROMA-SCAFATESE IGEA-VICO EQUENSE ISOLA LIRI-BRINDISI JUVE STABIA-MELFI MANFREDONIA-NORMANNA NOICATTARO-MONOPOLI VIBONESE-GELA
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMA DIVISIONE GIRONE B Verona, un punto di rabbia Anche in 9 spaventa la Spal VERONA SPAL
1 1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Rantier (V) al 12' p.t.; Bracaletti (S) su rigore al 20’ s.t. VERONA (4-3-3) Rafael 4; Cangi 7, Ceccarelli 6, Comazzi 5, Pugliese 6,5; Russo 6, Esposito 6, Pensalfini 6; Rantier 6 (22' s.t. Ingrassia 5,5), Colombo 6 (19' s.t. Massoni 6), Berrettoni 7 (dal 42' st. Gomez s.v.). (Bertolucci, Garzon, Ciotola, Farias). All. Remondina 5,5. SPAL (4-4-2) Capecchi 6; Bortel 5,5, Zamboni 6, Ghetti 6, Licata 5 (12' s.t. Cabeccia 5,5); Bracaletti 6, Bedin 5,5 (36' s.t. Quintavalla sv), Schiavon 6,5, Cazzamalli 5,5; Bazzani 6, Marongiu 5 (dal 1' s.t. Rossi 7). (Ioime, Valtulina, Lorenzi, Laurenti). All. Notaristefano 6. ARBITRO Affinito di Frattamagg. 5. NOTE paganti 1.947, abbonati 10.455, incasso di 89.927 euro. Espulsi Comazzi al 19' s.t. e Rafael al 21' s.t.; ammoniti Pensalfini, Russo, Zamboni e Ceccarelli. Angoli 6-3.
STEFANO RASULO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VERONA dAlla fine del pri-
mo tempo c'era già il titolo: Verona in fuga. Una suReggiana-Pescara
2-1
periorità imbarazzante quella dei gialloblù di Remondina, in gol al 12' con Rantier (colpo di testa a pelo d'erba su cross dalla sinistra di Pugliese) e capace tra il 32' e il 36' di creare tre colossali occasioni per il raddoppio. Ma gli errori di Russo e Ran-
tier e il «paratone» di Capecchi su Berrettoni tenevano a galla una Spal (era il debutto per il nuovo tecnico Notaristefano) fin li incapace di reagire. Ripresa e sorpresa Nel secondo tempo cambia tutto. Il Verona ha un black RISULTATI ANDRIA-CAVESE COSENZA-TERNANA FOGGIA-PORTOGRUARO GIULIANOVA-PESCINA LANCIANO-TARANTO MARCIANISE-RAVENNA POTENZA-RIMINI REGGIANA-PESCARA VERONA-SPAL
GIRONE B SQUADRE VERONA TERNANA PESCARA PORTOGRUARO RAVENNA COSENZA REGGIANA TARANTO RIMINI GIULIANOVA LANCIANO SPAL PESCINA FOGGIA (-1) POTENZA CAVESE ANDRIA MARCIANISE
PT 28 27 24 23 21 21 19 19 19 17 17 16 16 15 15 13 13 12
G 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14
V 7 9 6 7 6 5 5 4 6 3 3 3 4 4 4 2 3 3
N 7 0 6 2 3 6 4 7 1 8 8 7 4 4 3 7 4 3
P 0 5 2 5 5 3 5 3 7 3 3 4 6 6 7 5 7 8
RF 20 20 18 18 16 17 20 12 14 11 13 15 12 15 13 7 10 14
RS 4 11 13 14 12 14 18 10 19 13 17 14 17 22 20 10 18 19
1-0 1-0 2-1 0-0 1-1 0-1 2-1 2-1 1-1
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 CAVESE-GIULIANOVA PESCARA-FOGGIA PESCINA-ANDRIA PORTOGRUARO-POTENZA RAVENNA-COSENZA RIMINI-LANCIANO SPAL-REGGIANA TARANTO-VERONA TERNANA-MARCIANISE
MARCATORI: 6 RETI Altinier (Portogruaro); Stefani (4, Reggiana). 5 RETI Biancolino (2, Cosenza); Salgado (2, Foggia); Selva (Verona). 4 RETI Olivi (Pescara); Marchi (Portogruaro); Catania (Potenza); Piovaccari (Ravenna); Rossi (1, Reggiana); Corona (1, Taranto); Concas e Noviello (Ternana); Ceccarelli (Verona).
Foggia-Portogruaro
2-1
Marcianise-Ravenna
27 R
14a GIORNATA Spietato Cosenza Ternana piegata grazie a un rigore
out di 20’, la Spal ci crede e attacca. Russo salva di testa sulla linea già dopo 1’, Bazzani sfiora il pari di testa un minuto dopo. Al 19' l’arbitro Affinito non punisce con il rigore una trattenuta in area di Bortel su Colombo, sulla ripartenza Rossi sorprende Comazzi e va a prendersi rigore ed espulsione del difensore gialloblù. Bracaletti segna dal dischetto, a centrocampo si accende una mischia con Rafael che parte dalla porta per spintonare violentemente Cabeccia. Altro rosso. In 9 contro 11 il Verona si affida alla rabbia e conclude due volte con Berrettoni e Pensalfini dopo una volata di di Cangi. La Spal, invece, attacca ma non tira più in porta. Finisce con il Verona, primo, da solo, grazie alla sconfitta della Ternana a Cosenza. Ma il bicchiere è mezzo vuoto.
Julien Rantier, 26 anni, è alla seconda stagione con la maglia del Verona G&G
Le giornate col Verona da solo al primo posto Il Verona, prima di questa volta, era già stato in testa alla classifica da solo alla 12ª giornata: gialloblù primi a 26 punti, Ternana seconda a 24
COSENZA dNe fa una questione di par condicio il Cosenza: dopo il Pescara
batte un’altra capolista, la Ternana. Gli umbri giocano solo nella ripresa, risistemandosi sui lati col 4-3-3, con Concas graffiante e Tozzi Borsoi (al rientro). Il primo tempo serve, invece, al Cosenza per andare in vantaggio (tiro di Danti che Del Grosso ribatte col braccio, Biancolino trasforma il penalty). Vantaggio gestito con qualche affanno nella ripresa anche per la cocciuta smania di tener palla. Non brilla, poi, Biancolino (dopo il flop della passata stagione) ma la linea mediana, gestita da Fiore, fa da ago della bilancia. La Ternana paga un pressing morbido, duelli persi in mezzo al campo, dove avanza un difensore (Perney), salvo cambiare ma tardi. Da brividi la gestione fuorigioco dei collaboratori di Barbiero, erroracci però equamente divisi.
Lanciano-Taranto
Potenza-Rimini
Andria-Cavese
Giulianova-Pescina
0-1
1-1
COSENZA TERNANA
1 0
GIUDIZIO+++
2
2-1
MARCATORE Biancolino rig. al 16’ pt COSENZA (3-4-3) Pinzan 6,5; Musca 6,5 (dal 31’ s.t. Fanucci 6), Porchia 6,5, Di Bari 6; Bernardi 6,5, Fiore 7, Roselli 6, Maggiolini 6,5; Caccavallo 6 (dal 14’ s.t. Virga 6), Biancolino 5 (dal 42’ s.t. Mortelliti s.v.), Danti 6. (Ameltonis, Chianello, Giardina, Olivieri). All. Toscano 6,5. TERNANA (4-4-1-1) Visi 6,5; Del Grosso 5, Borghetti 7, Tedeschi 7, Bizzarri 6 (27’ st Alessandro 6); Concas 6,5, Danucci 5 (34’ st Confalone s.v.), Cardona 5,5, Perney 5,5; Noviello 6, Perna 5 (dal 2’ s.t. Tozzi Borsoi 6). (Cunzi, Di Dio, Ricca, Cori). All. Baldassarri 5,5. ARBITRO Barbiero di Vicenza 6,5 NOTE paganti 3.794, abbonati 2.060, incasso di 53.952 euro. Ammoniti Danti, Bizzarro e Di Bari. Angoli 7-3. DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
1-0
0-0
La Reggiana si rilancia Pescara: 2 punti in 4 match
Il Foggia vola con Mancino Portogruaro bello e battuto
Ravenna: blitz a Marcianise Decide Scappini nel finale
Corona illude il Taranto Lanciano, un pari al veleno
Catania abbatte il Rimini Capuano, che corsa: espulso
Dionigi fa saltare Maurizi La Cavese va a Stringara
Giulianova e Pescina pari ok Derby fair play: niente gialli
MARCATORI Stefani (R) su rigore al 24’ p.t.; Ingari (R) al 6’, Sembroni (P) al 37’ s.t. REGGIANA (4-2-3-1) Tomasig 7; Girelli 6, Stefani 7,5, Zini 7, Mei 6,5; Viapiana 6,5, Saverino 7,5; Nardini 6, Alessi 7 (dal 36’ s.t. D’Alessandro s.v.), Anderson 6,5 (dal 20’ s.t. Maschio 6); Ingari 7. (Manfredini, Mallus, Ferrari, Eusepi, Temelin). All. Dominissini 7. PESCARA (4-4-2) Pinna 6; Zanon 5,5 (dal 13’ s.t. Verratti 6,5), Olivi 6,5, Mengoni 5,5 (dal 37’ p.t. Sembroni 6,5), Vitale 5; Gessa 6, Coletti 6, Dettori 6, Bonanni 5,5 (dal 28’ p.t. Ganci 5); Zizzari 5, Sansovini 5,5. (Bartoletti, Zappacosta, Petterini, Carboni). All. Cuccureddu 5,5. ARBITRO Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 5,5. NOTE paganti 1.387, abbonati 1.772, incasso di 30.274 euro. Ammoniti Girelli, Sembroni, Zizzari e Ganci. Angoli 2-8. GIUDIZIO+++
MARCATORI Cunico (P) al 24', Mancino (F) al 37' p.t.; Mancino (F) al 5' s.t. FOGGIA (4-4-2) Bindi 6; Carbone 6, Burzigotti 6,5, Cuomo 6, Micco 6; Di Roberto 6 (dal 48' s.t. Sgambato s.v.), Velardi 6,5, D'Amico 6, Mancino 7,5; Caraccio 6 (dal 17' s.t. Quadrini 6), Ferrari 7 (dal 34' s.t. Mattioli 6). (Milan, Tarantino, Torta, Salgado). All. Porta-Pecchia 6,5. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Rossi 6; D'Alterio 5,5, Siniscalchi 5,5, Madaschi 5, Gotti 6 (dal 48' s.t. Puccio s.v.); Scozzarella 6 (dal 34' s.t. Scapuzzi 5,5), Vicente 6,5, Espinal 5,5; Cunico 6,5; Marchi 6, Altinier 5 (dal 14' s.t. Bocalon 6). (Marcato, Bianchi, Pondaco, Mattielig). All. Calori 6. ARBITRO Bagalini di Fermo 6. NOTE paganti 279, abbonati 1.815, incasso di 18.174 euro. Ammoniti Cuomo, Mattioli e Madaschi. Angoli 2-4 GIUDIZIO+++
MARCATORE Scappini al 44' s.t. MARCIANISE (4-3-3) Fumagalli 6,5; Ciano 6, Filosa 6, Murolo 6, Tomi 6; Alfano 6, Romano 6 (dal 38' s.t. Della Ventura s.v.), D'Ambrosio 6; Manco 6, Galizia 6 (dal 26' s.t. Tedesco 5,5), Poziello 7. (De Luca, Di Napoli, Porpora, Montanari, Russo). All. Boccolini 6. RAVENNA (4-4-2) Anania 6; Giordano 6, Fasano 6,5, Anzalone 6, Squillace 6; Packer 6 (dal 27' s.t. Riberto 6), Cavagna 6, Sciaccaluga 6,5, Toledo 7 (dal 47' s.t. Basso s.v.); Gerbino Polo 6 (dal 18' s.t. Scappini 6,5), Piovaccari 6,5. (Rossi, Ferrario, Sabato, Fonjock). All. Esposito 6. ARBITRO Merlino di Udine 5,5. NOTE spettatori 200 circa, paganti e incasso non comunicati, non ci sono abbonati. Ammoniti Tomi, D'Ambrosio, Piovaccari, Manco e Scappini. Angoli 6-6. GIUDIZIO++
MARCATORI Corona (T) al 13’, Turchi (L) al 38' p.t. LANCIANO (4-4-2) Chiodini 6; Vastola 6, Moi 5,5, Antonioli 5,5, Mammarella 5,5; Turchi 7, Amenta 6,5, Di Cecco 5,5, Sansone 6,5; Masini 6 (dal 19' s.t. Morante 5), Improta 6,5 (dal 27' s.t. Zeytulaev 5). (Aridità, Coppini, Colombaretti, Perfetti, Marfisi). All. Pagliari 6. TARANTO (4-3-1-2) Bremec 6; Calori 6 (dal 29' s.t. Imparato s.v.), Migliaccio 5,5, Viviani 6, Bolzan 5,5; Felci 5,5, Mezavilla 6, Giorgino 6; Correa 5,5 (dal 14' s.t. Scarpa 5,5); Corona 6, Russo 5,5 (dal 12' s.t. Berretti 5,5). (Barasso, Prosperi, Lolli, Nocentini) All. Brucato 6. ARBITRO D'Alesio di Forlì 5 NOTE paganti 334, abbonati 508, incasso di 9.801,19 euro. Ammoniti Giorgino, Felci, Turchi, Migliaccio e Moi. Angoli 3-2. GIUDIZIO+++
MARCATORE Dionigi al 10' p.t. ANDRIA (4-4-2) Mennella 6,5; Ceppitelli 5,5, Sibilano 6,5, Pomante 6 (dall'8' s.t. Goisis 6), Di Simone 6; Rizzi 5,5 (dal 5' s.t. Pierotti 6), Iennaco 6, Paolucci 6, Doumbia 6,5; Dionigi 6,5 (dal 40' s.t. Ottobre s.v.), Sy 6. (Pazzagli, Giorgetti, Mastrolilli, Anaclerio). All. Papagni 6. CAVESE (4-2-3-1) Russo 6; Grillo 5,5 (dal 22' s.t. Pozza 5,5), Cipriani 6, Farina 6, Nocerino 6,5; Maiorano 6,5, Scartozzi 6; Tarantino 6 (dal 10' s.t. Turienzo 6), Favasuli 6,5, Schetter 6,5; Sorrentino 5,5 (dal 27' s.t. Varriale s.v.). (Pane, Bacchi, Siano, Bernardo). All. Maurizi 6. ARBITRO Paparazzo di Catanzaro 5,5. NOTE paganti 1.049, abbonati 2.682, incasso di 11.910 euro. Ammoniti Dionigi, Schetter e Tarantino. Angoli 1-9. GIUDIZIO+++
GIULIANOVA (4-3-3) Dazzi 6; Lieti 6, Sosi 6,5, Vinetot 6,5, Migliore 6,5; Dezi 6,5, Carratta 5, Croce 6; Del Grande 6 (dal 42' s.t. Rinaldi s.v.), Di Matteo 5,5 (dal 26' s.t. Melchiorri s.v.), Schneider 5,5. (Gasperri, Faragalli, Mariani, Giovannetti, Iachini). All. Bitetto 6. PESCINA (4-4-2) Bifulco 6; Birindelli 6, Molinari 6,5, Blanchard 6,5, Pomponi 6 (dal 18' s.t. Cruciani 6); Berra 6,5, Bettega 6, De Angelis 6, Cesar 6; Choutos 6 (dal 1' s.t. Laboragine 6), Franciel 6. (Merletti, Di Berardino, Censori, Luzi, Cipolla). All. Bonetti 6. ARBITRO Aureliano di Bologna 6,5. NOTE paganti 710, abbonati 1.210, incasso di 14.086 euro. Angoli 2-2. GIUDIZIO+++
FOGGIA dVince il Foggia (senza Salgado), affamato e contestato, contro un Portogruaro bello ma poco concreto. Ospiti in cattedra per mezz'ora: ci provano Gotti (8') e Marchi (16'), poi al 24' Cunico infila Bindi su punizione a sorpresa di Scozzarella. Reazione locale: al 28' Rossi devia su Ferrari, che al 37' invita Mancino al pari con un gran tiro al volo. Sorpasso in avvio di ripresa: al 5' Mancino firma il 2-1 con una spettacolare rovesciata (sponda di Ferrari). Infine, al 24', D'Alterio e Cunico mancano una doppia occasione per il pareggio.
MARCIANISE (Ce) dCon un gol allo scadere di Scappini, il Ravenna capitalizza al massimo una gara che ormai sembrava avviata sul pareggio. Gara vivace e combattuta, con predominio ospite nella prima parte e ripresa favorevole al Marcianise che nel primo tempo sfiora il gol solo con Romano al 19’. Poi Piovaccari, di testa, manda di poco al lato. Nella ripresa Gerbino Polo al 7' perde l'attimo sottoporta e al 23' Poziello sfiora il palo. La gara si innervosisce e l’arbitro fatica a mantenere la calma. Al 44' arriva il gol partita con Scappini che, sul primo palo, devia in porta il cross dal corner di Sciaccaluga.
LANCIANO (Ch) dRimpianti per il Lanciano costretto al pari da un combattivo Taranto. Ospiti avanti al 13' con una insistita azione personale di Corona. Il pari è merito di Turchi, che riprende una corta respinta della difesa e segna da fuori area. All'avvio promettente degli ospiti, ha fatto seguito una grande reazione del Lanciano che al 45' colpisce la traversa con Sansone. Nella ripresa le squadre si equivalgono e dimostrano di non voler rischiare. A pochi minuti dalla fine Turchi serve Morante che di testa realizza, con il guardalinee che annulla un gol apparso regolare. Così per il Lanciano è l'ottavo pari.
MARCATORI Catania (P) al 3’ p.t.; Catania (P) al 23’, Longobardi (R) al 46’ s.t. POTENZA (3-5-1-1) Tesoniero 6; Porcaro 6, R. Cardinale 6,5, Chiavaro 6; Frezza 5,5 (dal 30’ s.t. Lucenti s.v.), Profeta 6,5, Anderson 6, Berardi 6,5 (dal 27’ s.t. Giannusa s.v.), Vanacore 7; Catania 8; De Cesare 6 (dal 12’ s.t. Polani 6). (Muro, Langella, Barbato, Nappello). All. Capuano 7. RIMINI (3-4-1-2) Pugliesi 6; Ischia 5 (dal 14’ s.t. Baccin 5), Vitiello 5,5, Lebran 6; Catacchini 5,5, A. Cardinale 6,5, D’Antoni 5, Regonesi 6; Tulli 5,5 (26’ s.t. Di Piazza s.v.); Nolè 6,5, Matteini 5,5 (24’ s.t. Longobardi 6). (Tornaghi, Rinaldi, Marchi, Christensen). All. Melotti 6. ARBITRO Santonocito di Abbiategrasso 7. NOTE spettatori 3.000 circa, paganti, abbonati e incasso non comunicato. Espulso il tecnico Capuano al 23’ s.t.; ammoniti Nolè, Ischia, Lebran, Frezza, A. Cardinale e Anderson. Angoli 3-3. GIUDIZIO+++
Roberto Pellegrini
Lucio Bernardo
REGGIO EMILIA dLa Reggiana con una prova maiuscola si rilancia dopo il flop di Giulianova, mentre il Pescara allunga il momento no (2 punti nelle ultime 4 gare) e delude i 750 tifosi giunti in Emilia. Dominissini torna al modulo a una punta e la squadra si esprime con carattere e qualità. Il Pescara perde presto Mengoni e Bonanni, viene frenato da Tomasig sullo 0-0 (prodezza su bolide di Sansovini) e non trova efficacia nella reazione dopo i gol granata. Il primo, su rigore trasformato da Stefani (fallo di Pinna su Alessi), il secondo su stoccata di Ingari. Inutile e tardivo il 2-1 di Sembroni.
Ezio Fanticini
POTENZA dIl Rimini si ferma dopo 6 risultati utili (5 vittorie e 1 pari). Merito di un Potenza che si schiera con un solo attaccante (De Cesare) e Catania a ridosso. Ed è questa la chiave che apre il match dopo 3’: tocco proprio di Catania su angolo di De Cesare. Poi l’ex Nolè sfiora il pari (traversa), ma nella ripresa, Catania mette in ginocchio il Rimini: Capuano fa 60 metri di corsa per andare a esultare sotto la curva e viene espulso. Nel recupero arriva la rete di Longobardi.
ANDRIA dLa Cavese cade anche ad Andria e la sconfitta costa la panchina a Maurizi: al suo posto arriva Paolo Stringara (ex Taranto). L'Andria capitalizza al massimo il gol in apertura di Dionigi che sfrutta un preciso assist di Doumbia. La reazione degli ospiti si concretizza in un costante, ma sterile possesso palla. Nelle rare occasioni in cui riesce a concludere a rete la Cavese, pericolosa con Scartozzi e Schetter, trova sulla sua strada Mennella sempre molto attento. E nel finale è l'Andria a sfiorare il raddoppio con Sy: la sua conclusione è deviata da Russo.
Roberto Viggiani
Giuseppe Ernesto
Fiorenzo Carlini
GIULIANOVA (Te) dTerzo derby casalingo per il Giulianova e, dopo quelli con Pescara e Lanciano, è pareggio anche contro il Pescina. La squadra di Bitetto ha confermato la consueta solidità difensiva ed anche un centrocampo ormai ben collaudato, l'attacco invece è apparso evanescente. Il Pescina ha badato soprattutto a controllare il primo tempo poi nella ripresa ha cercato il colpo rendendosi pericoloso in particolare al 23’ quando Laboragine mandava di poco a lato su cross di Birindelli. Al 30’ lo stesso Birindelli sfiorava il gol con un tiro di poco alto sulla traversa. Da sottolineare che la partita, nonostante l'atmosfera del derby, è stata di una correttezza esemplare: nessun ammonito.
SERIE D f Il Pisa torna in vetta, l’Avellino crolla ed esonera D’Arrigo. Lo Sporting Terni gioca malgrado l’influenza A GIRONE A ACQUI-BORGOROSSO ALBESE-SESTRESE CASALE-PRO SETTIMO CUNEO-AQUANERA LAVAGNESE-CHIERI RIVOLI-SARZANESE SETTIMO-DERTHONA VALLE D'AOSTA-SAVONA VIGEVANO-ENTELLA
GIRONE B 2-1 2-0 3-2 0-0 1-1 1-1 3-2 1-3 1-1
ALZANOCENE-PONTISOLA BORGOSESIA-CARAVAGGIO CANTÙ SAN PAOLO-VOGHERA CARATESE-SESTESE COLOGNESE-RENATE OLTREPO-INSUBRIA PIZZIGHETTONE-OLGINATESE SOLBIATESE-FIORENZUOLA TRITIUM-DARFO
1-1 1-0 1-1 0-0 2-0 0-2 3-1 1-2 0-0
GIRONE C (14ª Giornata)
GIRONE D (14ª Giornata)
GIRONE E
BELLUNO-VILLAFRANCA DOMEGLIARA-TAMAI ESTE-MONTEBELLUNA JESOLO-PALAZZOLO MANZANESE-ALBIGNASEGO MONTICHIARI-UNION QUINTO PORDENONE-PORFIDO ALBIANO VENEZIA-SANVITESE VEROLESE-CONCORDIA VIRTUS VECOMP-MONTECCHIO
BOCA PIETRI-BORGO A BUGGIANO CASTELLANA-CECINA CASTELLARANO-CHIOGGIA MEZZOLARA-FOSSOMBRONE PISA-CASTEL SAN PIETRO PONSACCO-ADRIESE ROSIGNANO-CASTELFRANCO ROVIGO-PONTEDERA RUSSI-RICCIONE SANTARCANGELO-CARPI
DERUTA-CALENZANO FORTIS JUVENTUS-FORCOLI GAVORRANO-GUIDONIA GROUP CITTÀ DI CASTELLO-MONTEROTONDO MONTEVARCHI-MONTERIGGIONI PONTEVECCHIO-SANSEPOLCRO SANGIMIGNANO-ORVIETANA SESTESE-SCANDICCI SPORTING TERNI-CASTEL RIGONE
0-4 0-1 3-0 2-1 1-1 1-0 2-0 2-1 1-2 1-0
1-1 0-1 0-5 1-0 3-0 1-2 2-1 3-1 1-1 1-2
GIRONE F 1-0 1-3 0-2 3-1 2-2 0-0 0-1 3-3 1-7
ATLETICO TRIVENTO-BOJANO CAMPOBASSO-CHIETI CASOLI-RECANATESE CENTOBUCHI-ATESSA VDS CIVITANOVESE-ELPIDIENSE LUCO CANISTRO-RENATO CURI MIGLIANICO-MORRO D'ORO REAL MONTECCHIO-OLYMPIA AGNONESE SANTEGIDIESE-L'AQUILA
Giancarlo Antonelli
12 a GIORNATA
GIRONE G
GIRONE H (14ª Giornata)
GIRONE I
4-0 0-1 0-1 1-2 4-0 1-2 0-0 0-2 1-3
ARZACHENA-BOVILLE ERNICA 1-2 ASTREA-SELARGIUS 1-2 BUDONI-CASTELSARDO 0-0 CYNTHIA-GAETA 0-0 MOROLO-SANLURI 1-2 POMEZIA-FLAMINIA 0-0 RONDINELLE-LATINA 1-1 TAVOLARA-RIETI 2-2 VITERBESE-FONDI 0-0
ANGRI-GROTTAGLIE 1-1 CASERTANA-CASARANO 0-2 FASANO-NEAPOLIS 0-1 FORZA E CORAGGIO-FRANCAVILLA S. 3-1 FRANCAVILLA F.-ISCHIA 0-1 MATERA-BITONTO 1-1 PISTICCI-OSTUNI 0-1 POMIGLIANO-TURRIS 3-1 SIBILLA BACOLI-SANT'ANTONIO ABATE 0-2 ha riposato PIANURA
ACICATENA-ROSSANESE AVELLINO-NISSA HINTERREGGIO-TRAPANI MAZARA-CASTROVILLARI MILAZZO-MODICA PALAZZOLO-ADRANO ROSARNO-MESSINA SAMBIASE-VIGOR LAMEZIA VIRIBUS UNITIS-SAPRI
0-0 1-2 1-2 3-0 0-1 3-0 0-0 1-1 0-1
Savona p. 33; Entella 28; Casale (-1) 23; Rivoli e Albese 21; Sarzanese e Acqui 19; Aquanera 17; Vigevano e Settimo 15; Sestrese 14; Derthona 12; Chieri e Borgorosso 11; Valle d'Aosta 9; Lavagnese e Cuneo 8; Pro Settimo 6.
CLASSIFICA Tritium p. 26; AlzanoCene 22; Olginatese 21; Cantù San Paolo e Darfo 20; Voghera 19; Pizzighettone e Colognese 18; Renate 17; Insubria 16; Fiorenzuola 15; Pontisola 14; Solbiatese 13; Caravaggio 11; Sestese 10; Oltrepo e Borgosesia 9; Caratese 7.
CLASSIFICA Este p. 33; Montichiari e Tamai 30; Venezia 25; Jesolo, Montebelluna e Concordia 24; Villafranca 23; Verolese 21; Albignasego 19; Union Quinto e Pordenone 18; Domegliara 16; Virtus Vecomp 15; Sanvitese 14; Belluno 11; Manzanese e Porfido Albiano 10; Montecchio 7; Palazzolo 4.
CLASSIFICA Pisa p. 28; Fossombrone 26; Chioggia, Santarcangelo e Cecina 25; Rovigo 24; Russi e Rosignano 20; Mezzolara e Boca Pietri 19; Carpi, Castelfranco e Adriese 18; Castellana 17; Borgo a Buggiano 16; Ponsacco 15; Pontedera 14; Castellarano 12; Riccione 10; Castel San Pietro 7.
CLASSIFICA Deruta p. 25; Gavorrano 23; Group Città di Castello e Forcoli 22; Guidonia e Sansepolcro 19; Monterotondo 18; Castel Rigone e Scandicci 17; Monteriggioni, Orvietana e Sporting Terni 16; Montevarchi (-1) 15; Sangimignano 11; Sestese e Fortis Juventus 10; Calenzano 9; Pontevecchio 8.
CLASSIFICA Atessa VdS p. 28; L'Aquila 26; Atletico Trivento (-1) 24; Santegidiese, Olympia Agnonese e Chieti 23; Recanatese (-1) 19; Civitanovese e Casoli 18; Campobasso e Renato Curi 16; Centobuchi 11; Luco Canistro, Miglianico e Bojano (-2) 10; Morro d'Oro e Elpidiense 9; Real Montecchio 4.
CLASSIFICA Flaminia p. 27; Fondi 25; Gaeta 23; Cynthia 20; Sanluri 19; Selargius 17; Pomezia, Viterbese, Arzachena e Rondinelle 16; Astrea 15; Castelsardo, Tavolara e Latina 14; Boville Ernica 13; Rieti 11; Budoni 9; Morolo 7.
CLASSIFICA Sant'Antonio Abate* p. 32; Neapolis 30; Pianura 26; Casertana* 24; Francavilla S., Forza e Coraggio e Casarano 22; Matera e Grottaglie 20; Angri 18; Ischia 17; Pomigliano* 16; Bitonto* 15; Sibilla Bacoli 13; Ostuni 12; Pisticci* 10; Turris 9; Francavilla F. 8; Fasano 4. (* una gara in più).
CLASSIFICA Milazzo p. 25; Vigor Lamezia 24; Rosarno e Rossanese 23; Trapani 21; Palazzolo 20; Sapri 19; Nissa 17; Adrano 16; Avellino e Mazara 15; Messina 14; Modica 13; Sambiase e Hinterreggio 12; Acicatena 10; Viribus Unitis e Castrovillari 7.
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 Aquanera-Valle d'Aosta; Borgorosso-Vigevano; Chieri-Casale; Cuneo-Lavagnese; Derthona-Rivoli; Entella-Settimo; Pro Settimo-Albese; Sarzanese-Sestrese; Savona-Acqui.
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 Caravaggio-Tritium; Darfo-Cantù San Paolo; Insubria-AlzanoCene; Olginatese-Solbiatese; Pontisola-Borgosesia; Renate-Pizzighettone; Sestese-Cantù San Paolo; Sestese-Fiorenzuola; Voghera-Caratese.
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 Albignasego-Domegliara; Concordia-Sanvitese; Montebelluna-Montichiari; Montecchio-Belluno; Palazzolo-Manzanese; Pordenone-Venezia; Porfido Albiano-Jesolo; Tamai-Virtus Vecomp; Union Quinto-Verolese; Villafranca-Este.
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 Adriese-Castellarano; Boca Pietri-Mezzolara; Borgo a Buggiano-Ponsacco; Castel San Pietro-Russi; Castelfranco-Castellana; Cecina-Santarcangelo; Chioggia-Carpi; Fossombrone-Rovigo; Pontedera-Pisa; Riccione-Rosignano.
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 Calenzano-Pontevecchio; Castel Rigone-Sangimignano; Forcoli-Group Città di Castello; Guidonia-Fortis Juventus; Monteriggioni-Sporting Terni; Monterotondo-Sestese; Orvietana-Gavorrano; Sansepolcro-Montevarchi; Scandicci-Deruta.
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 Atessa VdS-Casoli; Bojano-Luco Canistro; Chieti-Atletico Trivento; Civitanovese-Miglianico; Elpidiense-Centobuchi; Morro d'Oro-Real Montecchio; Olympia Agnonese-Santegidiese; Recanatese-Campobasso; Renato Curi-L'Aquila.
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 Castelsardo-Astrea; Flaminia-Arzachena; Fondi-Cynthia; Gaeta-Boville Ernica; Latina-Budoni; Rieti-Rondinelle; Sanluri-Pomezia; Selargius-Viterbese; Tavolara-Morolo.
PROSSIMO TURNO domenica 29 novembre, ore 14.30 Bitonto-Sibilla Bacoli; Casarano-Pomigliano; Francavilla S.-Fasano; Grottaglie-Matera; Ischia-Forza e Coraggio; Neapolis-Angri; Ostuni-Francavilla F.; Sant'Antonio Abate-Pianura; Turris-Pisticci; riposa Casertana.
PROSSIMO TURNO
CLASSIFICA
domenica 29 novembre, ore 14.30 Acicatena-Milazzo; Castrovillari-Hinterreggio; Messina-Avellino; Modica-Viribus Unitis; Nissa-Mazara; Rossanese-Sambiase; Sapri-Palazzolo; Trapani-Adrano; Vigor Lamezia-Rosarno.
28 R
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SECONDA DIVISIONE
29 R
14a GIORNATA
GIRONE A f L’Alghero rallenta, ma nessuno ne approfitta: il Legnano avvicina la zona-playoff, lo Spezia cresce ancora ALGHERO
1
RODENGO
1
ALTO ADIGE
0
SAMBONIFACESE
0
CARPENEDOLO
1
PRO VERCELLI
3
CROCIATI NOCETO
0
FERALPI SALO’
3
VALENZANA
1
PAVIA
1
CANAVESE
0
LEGNANO
2
OLBIA
1
MEZZOCORONA
2
SPEZIA
2
VILLACIDRESE
2
GIUDIZIO++ MARCATORI Barbieri (V) al 38’ p.t.; Cocco (A) al 22’ s.t. ALGHERO (4-5-1) Zani 6; Peana 6, Cirina 6, Borghese 6, Gilardi 6,5; Demartis 6, Manzini 6, Rais 6 (dal 17’ s.t. Barraco 7), Cau 6,5, Cossu 5,5 (dal 1’ s.t. Cocco 6,5); Farrugia 5,5 (dal 34’ s.t. Santi s.v.). (Aresti, Correale, Luci, Gentile). All. Pompili 6 (Corda squalificato). VALENZANA (4-4-2) Lorello 7; Barabino 6 (dal 12’ s.t. Nitride 6), Ranellucci 6, Della Maggiora 5,5, Lorenzini 6; Scarpitta 6,5, Affatigato 5,5, A. Caponi 6, M. Caponi 6,5 (dal 41’ s.t. Genova s.v.); Barbieri 6 (dal 35’ s.t. Bottini s.v.), Stanco 5,5. (Grossi, Aliboni, Di Donato, Valentini). All. Micale 5,5 (Mangia squalificato). ARBITRO Vivenzi di Brescia 6. NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Manzini, Farrugia, Cau, Affatigato e Della Maggiora. Angoli 5-7. (st.so.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI Pavoletti (P) al 30’ p.t.; Preti (R) al 3’ s.t. RODENGO (4-3-3) Pedersoli 5,5; Pigoni 6, Coly 6, Bertoni 6, Cassaro 6,5; Martinelli 6 (dal 28’ s.t. Murante 6), Calvi 6, Preti 7; Dal Bosco 5 (dal 22’ s.t. Sinato 5,5), Baido 5 (dal 44’ s.t. Lisi s.v.), Bonomi 6. (Lamacchia, Sandrini, Belotti, Prandini). All. Braghin 6. PAVIA (4-4-2) Mandrelli 6; Daffara 6 (dal 16’ s.t. De Vincenziis 6), Ricci 5,5 (dal 44’ s.t. Stefanini s.v.), Acerbi 5,5, Visconti 6; Boldrini 6 (dal 38’ s.t. Bonacina s.v.), Thomas 6, D’Amico 6, Ferrini 6; Ferretti 6, Pavoletti 6,5. (Facchin, Caracciolo, Gatto, D’Errico). All. Mangone 6. ARBITRO Ruini di Reggio Emilia 6. NOTE spettatori 350 circa, incasso di quasi 1.900 euro. Ammonito Calvi. Angoli 5-4 (a.s.)
GIUDIZIO++ ALTO ADIGE (4-4-2) Zomer 6; Brugger 6,5, Cascone 6, Kiem 6,5, Martin 6,5; Campo 6, Bacher 6, Scavone 6, Fink 6,5 (dal 39' s.t. Martinez s.v.); M. Fischnaller 6 (dal 14' s.t. Cerchia 6), Albanese 6,5 (dal 27' s.t. Figos 6,5). (Mair, Zullo, Artuso, H. Fischnaller). All. Sebastiani 6,5. CANAVESE (4-4-2) Pozzato 7; Conrotto 6, Carretto 6,5, Vettori 6, Riggio 6; Casisa 6 (dal 20' s.t. Girasole 6), Koffy 6,5, Russo 6,5, Ottonello 6 (dal 46' s.t. Falomi s.v.); Bachlechner 6,5, Ghezzi 6 (dal 33' s.t. Berger s.v.). (Merlano, Pagliarulo, Curcio, Santoni). All. Prina 6. ARBITRO La Penna di Roma 6. NOTE spettatori 700 circa, incasso non comunicato. Ammonito Scavone. Angoli 1-5. (u.z.)
GIUDIZIO++ MARCATORI Arioli al 19’, D’Onofrio al 47’ p.t. SAMBONIFACESE (4-3-1-2) G. Fantin 5,5; Beghin 5, Orfei 6, Dal Degan 6, Smania 5,5; Tecchio 5, Pettarin 5,5, Staiti 5,5 (dal 12’ s.t. Sarzi 6); Schettino 5,5 (dal 24’ s.t. Ravasi 5,5); Pietribiasi 6, Fantin 5 (dal 1’ s.t. Brighenti 5,5). (Milan, Pimazzoni, Fiorotto, Porcino). All. Viviani 5,5. LEGNANO (4-4-2) Furlan 6; Marchetti 6, Zaccanti 6,5, Marietti 6,5, Silva Fernandes 6; Gomes 6, Arioli 6,5 (dal 37’ s.t. Capellupo s.v.), Leto Colombo 6 (dal 13’ s.t. Maglio 6), Cilona 6,5; Bisso 6, D’Onofrio 6 (dal 34’ s.t. Simone s.v.). (Radaelli, Suciu, Lamenza, Gaeta). All. Scienza 7. ARBITRO Saia di Palermo 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Marietti, Silva Fernandes e Smania. Angoli 2-7. (m.o.)
GIUDIZIO++ MARCATORI Masciantonio (O) all’8’ p.t.; Germani (C) al 6’ s.t. CARPENEDOLO (4-4-2) Altebrando 7; Flena 5,5, Ruffini 5,5, Rossini 6, Wilson 5,5; Germani 7, Bono 6, Vignali 5,5 (dal 1’ s.t. Bovi 6), Orlandi 6,5 (dal 47’ s.t. Valerio s.v.); G. Lorenzini 5,5, P. Lorenzini 5,5 (dal 20’ s.t. Capogna 5,5). (Mazza, Pelizzari, Morbini, Pagani). All. Zanoncelli 6. OLBIA (4-4-2) Righi 6,5; Scalise 6, Collacchioni 6 (dal 49’ p.t. Fedeli 6), Zeoli 6,5, Varriale 5,5; Masciantonio 7 (dal 37’ s.t. Florian 6), Granaiola 6, Soro 6, Ghidini 5,5; Giglio 6, Bordacconi 5 (dal 23’ s.t. Castricato 6). (Caroppo, D’Aniello, Volpe, Castellan). All. Gautieri 6. ARBITRO Giorgetti di Cesena 6,5. NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Espulso Ruffini al 48’ s.t.; ammoniti Orlandi, Germani, Bono, Zeoli e Varriale. Angoli 2-6. (l.b.)
GIUDIZIO++++ MARCATORI Ferretti (M) al 9', Anderson (PV) al 23' p.t.; Capodaglio (M) al 39', Cristini (PV) al 40' e al 46' s.t. PRO VERCELLI (4-3-1-2) Castagnone 6; Labriola 7, Corallo 6,5, Ciolli 6,5, Mariani 6,5; Rolandone 6,5 (dal 15' s.t. Pisani 6), Ruffini 6,5, Cristini 8; Da Matta 6,5 (dal 30' s.t. Parisi s.v.); Chiaretti 6, Anderson 7 (dal 48' s.t. La Marca s.v.). (Casadei, Grancitelli, Prizio, Lo Bosco). All. Sesia 6,5. MEZZOCORONA (4-3-3) Gadignani 5,5; Traversi 6, Berardo 6,5, Giacomoni 6,5, Nazari 5,5; Furlan 6,5, Tarantino 6 (dal 49' s.t. Donzelli s.v.), Capodaglio 7; Ferretti 7, De Cesare 6,5 (dal 42' s.t. Corradi s.v.), Galli 6,5. (Nodari, Menichetti, La Forgia, Panizza, Gabalin). All. Gabetta 6. ARBITRO Albertini di Ascoli Piceno 5,5. NOTE spettatori 800 circa, incasso di 5.750 euro. Ammonito Ruffini. Angoli 6-1. (r.l.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI Moro al 17' p.t.; Herzan al 39' s.t. CROCIATI NOCETO (4-4-1-1) Indolfi Raia 7; Tagliavini 5,5, Paoletti 5,5, Coppola 5,5, Addona 6,5; Magnani 6, Migliaccio 5, Mora 6, Pin 5,5 (dal 31' s.t. Ammendola 5,5); La Cagnina 5,5 (dal 40' p.t. Miftah 6); Pietranera 6. (Mondini, Verdi, Delledonne, Pugliese, Castagnetti). All. Torresani 6. SPEZIA (4-4-2) Aprea 6; Cintoi 6,5, Salvalaggio 6, Scantamburlo 7, Enow 6; Capuano 5,5 (dal 15' s.t. Bischeri 6), Del Padrone 6, Padoin 7, Herzan 7; Lazzaro 6,5 (dal 21' s.t. Beretta 6), Moro 7 (dal 43' s.t. Ferdani s.v.). (Mazzachiodi, Buscaroli, Lollo, Triglia). All. D'Adderio 7. ARBITRO Manera di Castelfranco Veneto 5. NOTE spettatori 700 circa, incasso di 5.156 euro. Ammoniti Coppola, Mora, Migliaccio, Capuano e Cintoi. Angoli 5-6. (ma.p.)
GIUDIZIO++++ MARCATORI Graziani (FS) all’8’ p.t.; Bellomi (FS) all’8’, Mancosu (V) all’11’ su rigore e al 12’, Sella al 30’ s.t. FERALPI SALÒ (4-3-3) Gargallo 6; Sberna 6, Colicchio 6,5, Leonarduzzi 6, Longhi 6; Bellomi 6,5, Sella 7,5, Scioli 6 (dal 39’ s.t. Baggio s.v.); Graziani 7 (dal 24’ s.t. Bagnara s.v.), Rossetti 6,5 (dal 48’ s.t. Picardi), Quarenghi 6. (Ambrosio, Dibelli, Morè, Zanola). All. Ottoni 6,5. VILLACIDRESE (4-4-2) Pomarè 5,5; Marini 6, Palazzo 5, Pinna 5,5, Dei 6,5; Cordeddu 6,5 (dal 38’ s.t. Cappai s.v.), Bianchi 6, Manzo 5,5, Trotti 5 (dal 1’ s.t. Bombagi 7); Ricciardo 5,5 (dal 28’ s.t. Mendil s.v.), Mancosu 7,5. (Floris, Breliano, Toppan, Dessena). All. Mereu 6. ARBITRO Bellutti di Trento 6,5. NOTE spettatori 500 circa, incasso di quasi 3.000 euro. Espulso Manzo al 47’ s.t.; ammoniti Quarenghi e Cordeddu. Angoli 3-5. (g.t.)
L’ANTICIPO Pro Sesto 1 P.Belvedere 1 Nell’anticipo di sabato del girone A, è finita 1-1 la sfida tra le due squadre che chiudono la classifica, ossia la Pro Sesto e la Pro Belvedere. A passare in vantaggio è stata la squadra dell’ex Motta grazie a Matteassi, ma sempre nella ripresa i padroni di casa hanno pareggiato con Marinoni. Nel finale la Pro Belvedere ha fallito un calcio di rigore con Pontarollo: parata di Andreoletti.
GIRONE B f La Lucchese resiste nel derby: il Prato è agganciato dal San Marino e avvicinato dall’Itala San Marco PRATO
1
LUCCHESE
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Pera (L) al 14', Lamma (P) al 29' p.t. PRATO (4-3-1-2) D'Oria 6; Salvi 6, Panizzolo 6,5, Lamma 7,5, De Agostini 6; Zagaglioni 6 (dal 28' s.t. Acciai s.v.), Fogaroli 6,5 (dal 42' s.t. Cecchi s.v.), Corvesi 6; Silva Reis 6; Vieri 6,5, Basilico 5,5 (dal 19' s.t. Ferrario 6). (Offredi, Pelliccia, Pagliuca, Pagnotta). All. Bellini 6,5. LUCCHESE (3-4-3) Nicastro 6; Mariotti 6, Venturelli 6, Bova 6; Mocarelli 6, Chadi 7, Carloto 6, Galli 6 (dal 14' s.t. Kras 6); Biggi 6,5, Scandurra 5,5 (dal 1' s.t. Taddeucci 6), Pera 6,5 (dal 14' s.t. Petri 6). (Lenzi, Toscano, Ricci, Belluomini). All. Favarin 6,5. ARBITRO Giacomelli di Trieste 7. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso di quasi 21.200 euro. Ammoniti Panizzolo e Mariotti. Angoli 4-10. (m.gr.)
SAN MARINO
3
SACILESE
2
GIUDIZIO+++ MARCATORI Cesca (SM) al 5' p.t.; Corbanese (S) al 4', F. Furlan (SM) al 5', Vecchiato (S) al 42', Gasparello (SM) al 47' s.t. SAN MARINO (4-3-3) Scotti 6; Tafani 6,5, Cafiero 6, Ligi 6,5, Ruggeri 6; Di Benedetto 6 (dal 23' s.t. Amantini 6), Grassi 6, Pennucci 6,5; F. Furlan 7, Cesca 6,5, Massaro 6 (dal 41' s.t. Gasparello 6,5). (Bicchiarelli, Sorbera, Berretti, Loiodice, Vitaioli). All. Evani 7. SACILESE (4-3-3) Calligaro 5; Colombera 5,5, Vecchiato 6,5, Conte 5, Fantin 6; Grazzolo 5,5 (dal 33' s.t. Da Ros s.v.), Faloppa 6, A. Favero 6; Capalbo 5 (dal 31' p.t. Ligori 6), Corbanese 6,5 (dal 45' s.t. Creglia s.v.), Kabine 5,5. (Sartorello, Roveredo, G. Favero, D. Furlan). All. De Agostini 6. ARBITRO Di Bello di Brindisi 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Espulso Conte al 28' s.t.; ammoniti F. Furlan e Corbanese. Angoli 5-5. (g.b.)
CELANO
0
ITALA SAN MARCO
1
GIUDIZIO++ MARCATORE Moras al 3’ s.t. CELANO (4-3-3) Amabile 5,5; Tursi 5, Tamburro 5, Iozzia 5, Zaccardi 5; Franzese 5, Barbetti 6 (dal 32’ s.t. Bucolo s.v.), Ruggiero 5,5 (dal 1’ s.t. Cesaro 6); Bongiovanni 6, Negro 6,5, Marasco 5,5 (dal 31’ s.t. Palmiteri s.v.). (Goletti, Posillipo, Sensi, Rambaudi). All. Modica 6. ITALA SAN MARCO (4-3-3) Tusini 6,5; Poletti 6 (dal 25’ s.t. Piscopo 5,5), Visintin 6, Adani 6, Colavetta 6 (dal 7’ s.t. Carli 6); Benvenuto 6, Moras 6,5, Lestani 6; Zubin 6, Petris 6,5, Neto Pereira 6 (dal 44’ s.t. Vriz s.v.). (Brunner, Drascek, Paolucci, Peron). All. Zoratti 6. ARBITRO Abbattista di Molfetta 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso di quasi 3.600 euro. Ammoniti Neto Pereira, Tamburro e Piscopo. Angoli 13-1. (g.a.)
GIACOMENSE
0
SANGIOVANNESE
0
GIUDIZIO++ GIACOMENSE (4-3-3) Pazzini 7; Franceschini 6, Caidi 6,5, Minardi 6,5, Cherubini 6; Gennari 6 (dal 41' s.t. Bravo s.v.), Perelli 5,5 (dal 12' s.t. Branzani 6), Conti 6,5; Nicolini 5, Marini 6 (dal 35' s.t. Brunelli s.v.), Rossi 6,5. (Spironelli, Anelli, Giorgi, Madiotto). All. Gadda 6,5. SANGIOVANNESE (4-2-3-1) Dei 6; Sacenti 5,5, Chiarini 6,5, Salvatori 6, Dianda 6; De Cristofaro 5,5 (dal 35' s.t. Zane s.v.), Bricca 6,5; Garufo 5,5, Bernini 6, Raimondi 6 (dal 22' s.t. Di Crescenzo 6); Pippi 6,5. (Vaccarecci, D’Ambrosio, Dierna, Tabacco, Comparato), All. Fraschetti 6. ARBITRO Lobina di Cagliari 6,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso di 702 euro. Ammonito Perelli. Angoli 5-5. (e.m.)
PRO VASTO
2
GUBBIO
0
GIUDIZIO+++ MARCATORE Suriano al 13’ p.t. e al 2’ s.t. PRO VASTO (4-3-3) Sassanelli 7; Della Penna 6, Servi 6,5, Digno 7, Bombara 6; Avantaggiato 6, Bevo 7 (dal 27’ s.t. Cacciaglia s.v.), Visone 6 (dal 9’ s.t. Giuliano 6,5); Dimatera 6, Suriano 7,5, Soria 6 (dal 16’ s.t. Mangiacasale 6). (Gaudino, Fiore, Bonfiglio, Mascia). All. Di Meo 6,5. GUBBIO (4-3-3) Lamanna 6; Anania 6,5, Briganti 6,5, Marconi 6, Farina 6,5; Sandreani 6 (dal 33’ s.t. Duranti s.v.), Boisfer 7, Rivaldo 6,5; Casoli 7, Perez 5,5, Bertinelli 5 (dal 1’ s.t. Gaggiotti 6). (Marinelli, Antonini, Allegrini, Manzo, Taddei). All. Torrente 6. ARBITRO Soricaro di Barletta 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Suriano, Bombara, Cacciaglia e Farina. Angoli 0-6. (m.m.)
FANO
2
BASSANO
1
GIUDIZIO+++ MARCATORI Fabiano (B) al 27’, Invernizzi (F) al 35’, Trudo (F) al 43’ s.t. FANO (4-4-2) Lombardi 6; Savini 6,5, Cacioli 7, Fenucci 6,5, Amaranti 7,5; Ionni 7 (dal 30’ s.t. Trudo 7,5), Marinucci Palermo 6,5, Baratteri 6,5, Ambrosini 7; Bartolini 6 (dal 36’ s.t. Marchetti s.v.), Pazzi 6,5 (dal 22’ s.t. Invernizzi 7,5). (Allegrini, Bruno, Carbonari, Del Pinto). All. Cornacchini 7. BASSANO (4-4-2) Grillo 6; Basso 5, Zanetti 5 (dal 35’ s.t. Pellizzer s.v.), Pavesi 5, Veronese 5; Fabiano 6, Vecchio 5,5, Favret 5,5 (dal 16’ s.t. Anaclerio 5), Beccia 5,5; Graziani 6 (dal 15’ s.t. Buelli 6,5), Guariniello 6,5. (Zattin, Martina, Turetta, Iocolano). All. Beghetto 5,5. ARBITRO Costantini di Perugia 6. NOTE spettatori 1.200 circa, incasso di 6.640 euro. Ammoniti Vecchio e Amaranti. Angoli 7-4. (g.f.)
SANGIUSTESE
3
COLLIGIANA
2
GIUDIZIO++++ MARCATORI Fanesi (S) al 6’, Bianco (C) al 17’ p.t.; De Marco (S) al 5’, Di Cosmo (C) all’11’, Vitali (S) al 40’ s.t. SANGIUSTESE (4-4-2) Fanti 6; Carboni 6,5, Arcolai 5,5, Aquino 6, Polinesi 6; Iazzetta 6,5, Vitali 6,5, Pigini 6 (dal 30’ s.t. Scarsella 6), Monti 6,5; Fanesi 7 (dal 41’ s.t. Bordoni s.v.), De Marco 7 (dal 30’ s.t. Lorini 6). (Pandolfi, Carelli, Bagalini, Voinea). All. Giudici 7. COLLIGIANA (4-4-2) Vivan 7; Calà Campana 6, Russo 6,5, Movilli 5,5, Ferracuti 5; Pietrobattista 6,5, Collini 6, Billio 6, Paris 5,5 (dal 45’ s.t. Pellegrini s.v.); Bianco 6 (dal 27’ s.t. Romano 5), Di Cosmo 7 (dal 36’ s.t. Morello 5,5). (Gatti, Caforio, Tarascio, Nicolò). All. Zaccaroni 6. ARBITRO Buttarelli di Ciampino 6. NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.100 euro. Ammoniti Arcolai, Pietrobattista e Ferracuti. Angoli 6-3. (m.g.)
POGGIBONSI
0
BELLARIA
1
GIUDIZIO++ MARCATORE Elia all’8’p.t. POGGIBONSI (4-3-3) Lanzano 6; Mattiuzzo 5,5, Salvadori 5,5, Narducci 5, Menichetti 5; Caciagli 5 (dal 43' s.t. Rovrena s.v.), Dall' Ara 6, Nolè 6 (dal 27' s.t. Cardini 5,5); Coppari 5 (dal 19' s.t. Aperuta 5,5), Alteri 5,5, Staffolani 5,5. (Bini, Forino, Agnorelli, Tisbi). All. Firicano 6. BELLARIA (3-5-2) Simoncini 7; Severi 6, Paganotto 6, Pezzi 6; Ferrani 6, Brighi 6,5, Briglia 6 (dal 19’ s.t. Lerda 6), Trotta 6,5 (dal 30’ s.t. Carestia 6), Nobili 6,5; Elia 7 (dal 14’ s.t. Uccello 6), Pedalino 6. (Santarelli, Arrigoni, Camillini, Camolese). All. Pregnolato 6. ARBITRO Lo Castro di Catania 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Espulso Pezzi al 47’ s.t.; ammoniti Mattiuzzo, Caciagli, Brighi, Severi e Carestia. Angoli 6-4. (e.p.)
CARRARESE
1
NOCERINA
1
GIUDIZIO++ MARCATORI Bigazzi (C) al 3', De Rosa (N) al 26' s.t. CARRARESE (4-4-2) Giarnera 6; Russo 6, Del Nero 6, Vaira 6, Trabace 6; Bonfanti 6 (dal 1' s.t. Bariti 6,5), N’Siabamfumu 6, Falivena 6 (dal 32' s.t. Ferretti s.v.), Bigazzi 6,5; Granito 6 (dal 20' s.t. Camilli 5,5), Guidone 7. (Dessena, Volpini, Doretti, Torromino). All. Lavezzini 6. NOCERINA (4-4-2) Franzese 6,5 (dal 40' p.t. P. Terraciano 6); Tomacelli 6,5, Riccio 6, M. Terraciano 6, Guarro 6; Gaeta 6,5 (dal 30' s.t. Iannelli s.v.), Iannini 7, Giraldi 6,5, De Rosa 7; Babatunde 6,5, Palumbo 6,5 (dal 23' s.t. Aquino 6). (Giordano, Masciarelli, Iovine, Polichetti). All. Padalino 6. ARBITRO Fabbri di Ravenna 6. NOTE spettatori 600 circa, incasso di 5.287 euro. Ammoniti N’Siabamfumu, Bigazzi, Tomacelli, M. Terraciano e Palumbo. Angoli 6-2. (m.b.)
GIRONE C f Cisco, un punto per essere seconda: oltre alla capolista vincono anche Normanna e per la prima volta il Vico GELA
1
MONOPOLI
1
SCAFATESE
2
BRINDISI
2
CASSINO
1
MELFI
2
VICO EQUENSE
4
NORMANNA
2
CATANZARO
4
CISCO ROMA
1
JUVE STABIA
2
BARLETTA
2
VIBONESE
1
NOICATTARO
2
ISOLA LIRI
2
IGEA
0
GIUDIZIO++++ MARCATORI Caputo (C) al 34' p.t.; Cammarota (G) al 14', Gimmelli (C) al 20', Longoni (C) al 22', Montella (C) al 35' s.t. GELA (4-3-2-1) Nordi 6; Scopelliti 4,5 (dal 23' s.t. Rosamilia 5), D'Aiello 5, Geraldi 4, Memè 5,5; Zaminga 5 (dal 13' s.t. Di Muro 5,5), Schiavon 6, Cammarota 6,5; Vianello 5 (dal 30' s.t. Vigna s.v.), Criniti 5; Pasca 4,5. (Ferla, Ambrosecchia, Viviano, Manca). All. Provenza 5,5. CATANZARO (4-3-2-1) Mancinelli 6,5; Di Cuonzo 6,5, Gimmelli 7, Di Maio 6,5, Ciano 6,5; Bruno 6,5, Lodi 6,5, Corapi 6,5 (dal 37' s.t. De Franco s.v.); Caputo 7, Longoni 7 (dal 33' s.t. Gigliotti s.v.); Montella 7 (dal 41' s.t. Forgione s.v.). (Vono, Gaglione, Sorrentino, Basile). All. Auteri 7,5. ARBITRO Viti di Campobasso 6. NOTE spettatori 3.200 circa, incasso di 22.486,55 euro. Espulso Geraldi al 9' s.t.; ammoniti Vianello, Cammarota e Bruno. Angoli 3-3. (r.ce.)
GIUDIZIO++ MARCATORI Caccavale (M) al 16’, Franchini (CR) al 23’ p.t. MONOPOLI (4-4-2) Pellegrino 6; Colella 6, Vincenti 5,5, Caccavale 6,5, Scrò 6; Volpe 5,5 (dal 44’ s.t. Corsi s.v.), Bonfardino 6, Lanzillotta 6, Loseto 6 (dal 13’ s.t. Cortesi s.v.); Balistreri 6 (dal 26’ s.t. Lacarra s.v.), Lisi 6,5. (Corno, Lanzolla, Tranchina, D’Angelo). All. Chiricallo 6,5. CISCO ROMA (4-2-3-1) Ambrosi 6; Balzano 5,5, Doudou 6 (dal 1’ s.t. Padella 6), Di Fiordo 6,5, Angeletti 5,5; Romondini 6, Chiappara 6; Bellè 5,5 (dal 37’ s.t. Morbidelli s.v.), Franchini 6,5, Mazzarani 5,5; Ciofani 6. (Baiocco, Lo Piccolo, Amadio, La Rosa, Di Iorio). All. Incocciati 6. ARBITRO Aversano di Treviso 5,5. NOTE spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Bonfardino e Lanzillotta. Angoli 6-1. (l.s.)
GIUDIZIO++++ MARCATORI Vicentin (JS) al 41’, Corsale (S) al 42’ p.t.; Marano (JS) al 9’, Pignatta (S) al 18’ s.t. SCAFATESE (4-4-2)Sorriso 6,5; Colella 6,5, Mastronicola 6, Pagano 6 (dal 4’ s.t. Del Sorbo 6), De Girolamo 6,5; Corsale 7, Basile 6, Matinella 6, Sifonetti 6; Martone 6,5, Pignatta 7. (D’Auria, Avallone, Cerasuolo, Pepe, Pierantozzi, Ammirati). All. P. Esposito 6,5. JUVE STABIA (4-4-2)Soviero 6; Gritti 6, Maury 6, Fabbro 6, D’Ambrosio 6,5; Capparella 5 (dal 1’ s.t. Marano 6,5), Acoglanis 6,5, Mineo 6, Gomes 6; De Angelis 6 (dal 21’ s.t. Peluso 6,5), Vicentin 6 (dal 21’ s.t. Dall’Acqua 5,5). (Panico, Iorio, Ametrano, Rinaldi). All. Rossi 6,5 (Rastelli squalificato). ARBITRO Del Giovane di Albano Laziale 6. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso non comunicato. Espulso Mineo al 36’ p.t.; ammoniti Gritti, Soviero, Basile, Marano, Fabbro e Maury. Angoli 7-5. (s.c.)
GIUDIZIO++++ MARCATORI Fiore (Br) al 12’, Fanasca (Ba) al 19’ p.t.; Trinchera (Br) al 26’, Infantino (Ba) al 50’ s.t. BRINDISI (4-4-2) Petrocco 6,5; Panarelli 6,5, Trinchera 7, Taurino 7, Suriano 6; Fiore 7 (dal 33’ s.t. Pizzolla s.v.), Battisti 6,5, Piccinni 7, Alessandrì 6,5 (dal 21’ s.t. Pasqualini 6); Moscelli 6,5 (dal 36’ s.t. Idda s.v.), William 6,5. (Ferrante, Maulella, Galetti, Albadoro). All. Silva 6,5. BARLETTA (4-4-2) Di Masi 6,5; Sportillo 6, Romeo 6, Marchetti 6,5 (dal 27’ s.t. Manganaro 6), Legittimo 6,5; Menicozzo 6,5, Muwana 6, Carozza 7, Rescio 6 (dal 27’ s.t. Khoris 6); Infantino 7, Fanasca 6,5 (dal 34’ s.t. Caggianelli s.v.). (Bersellini, Lanotte, Bendjemia, Stefanini). All. Sciannimanico 6,5. ARBITRO Ceccarelli di Terni 6. NOTE spettatori 2.500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Romeo, Battisti, Moscelli, Infantino e Menicozzo. Angoli 4-3. (f.d.s)
GIUDIZIO++ MARCATORI Bardeggia (C) al 44’ p.t.; Riccobono (V) al 34’ s.t. CASSINO (4-3-3) Indiveri 6; Bica Badan 5,5, Merli Sala 5,5, Bianciardi 5 (dal 28’ s.t. Sfanò s.v.), Martinelli 6; Camorani 5, Kone 6, Giannone 5 (dal 15’ s.t. Conti 5); Mezgour 5, Bardeggia 6 (dal 40’ s.t. Frisenda s.v.), Romanelli 5. (Amadio, Agius, Romeo, Croce). All. Pellegrino 6. VIBONESE (4-4-2) Mengoni 6; Scrugli 6,5 (dal 30’ s.t. Sperandeo s.v.), Orefice 6, Conti 6, Ruggiero 6; Biava 6 (dal 42’ s.t. Gatto s.v.), Lopetrone 6, Pirrone 6, Di Mauro 6; Omolade 5 (dal 45’ s.t. Barbera s.v.), Riccobono 6,5. (Senatore, Saturno, Mazza, Ficara). All. Galfano 6. ARBITRO Ros di Pordenone 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso di 1.546 euro. Ammoniti Orefice, Merli Sala e Pirrone. Angoli 6-6. (d.tor.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI Loiacono (M) al 30’ e al 34’ p.t.; Be. Lorusso (N) al 29’, Ladogana (N) al 31’ s.t. MELFI (4-4-2) Careri 6; Rogato 6, Sicignano 6,5, Gabrieli 6, Naglieri 6 (dal 33’ s.t. Pellecchia s.v.); Loiacono 7, El Kamch 6, Mitra 6 (dal 19’ s.t. Arvia s.v.), D’Andria 5,5; Chiaria 6, Arcamone 5. (Scarzanella, Marino, Dentamaro, Bulla, La Porta). All. Rodolfi 6. NOICATTARO (4-3-3) Musacco 6; Fumai 5,5, Sassarini 6,5, Be. Lorusso 6,5, Loseto 6; Fiorentino 6, Ba. Lorusso 6, Piano 5,5 (dal 14’ s.t. Ladogana 6,5); Doria 5 (dal 27’ s.t. Salvati s.v.), De Lorenzo 6 (dal 36’ s.t. Coppola s.v.), Zotti 6. (Ritorno, Aliperta, Lanera, Libera). All. Carella 6,5. ARBITRO Citro di Battipaglia 5,5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Be. Lorusso, Loseto e Sicignano. Angoli 10-4. (g.t.)
GIUDIZIO+++ MARCATORI Napoli (VE) al 4’ e al 24’, Burgos (VE) al 36’ p.t.; Gennari (IL) al 9’, Raffaello (IL) al 14’, Napoli (VE) al 21’ s.t. VICO EQUENSE (3-4-1-2) Munao 5,5; Gargiulo 6, Scognamiglio 6,5, Chiariello 6; Donnarumma 7, Burgos 6,5, Armellino 6, Loreto 6 (dal 42’ s.t. Gaveglia s.v.); Morfù 6,5 (dal 29’ s.t. Marciano 6); Lupico 6 (dal 17’ s.t. D’Esposito 6), Napoli 8. (Izzo, Cinque, Hodza, Trapani). All. Ferraro 7. ISOLA LIRI (4-3-3) Mangiapelo 5,5; Galuppi 6, Matrisciano 6,5, Paolacci 6, Bassoule 5,5 (dal 6’ s.t. D’Alessandro 6); Raffaello 6,5, Gennari 6,5, La Cava 5; Mastrantoni 5 (dal 22’ s.t. Gubinelli 5), Federici 5, Bianchini 5 (dal 33’ p.t. Simonetta 5). (Fiorini, Mucciarelli, Costanzo, Caira). All. Grossi 6. ARBITRO Adducci di Paola 6. NOTE spettatori 200 circa, incasso non comunicato. Espulso La Cava al 24’ s.t.; ammoniti Matrisciano e Raffaello. Angoli 4-5. (a.s.)
GIUDIZIO++ MARCATORI Perna al 34’ p.t.; U. Prisco al 14’ s.t. NORMANNA (4-3-3) Pettinari 6; Ciminari 6,5, Parisi 6,5, Di Girolamo 7, Pistillo 6; Arini 6,5, Massimo 7,5, Mariniello 6,5 (dal 35’ s.t. Zolfo s.v.); Tovalieri 6,5 (dal 31’ s.t. Coquin s.v.), Perna 6,5 (dal 41’ s.t. Balestrieri s.v.), U. Prisco 6,5. (Cavaliere, Campanella, Longo, Sarli). All. Sergio 7. IGEA (4-4-2) Deliperi 6; Stelitano 5,5, Palma 6, Mottola 6, Procopio 6; Di Miceli 6 (dal 36’ s.t. Cocimano s.v.), Stella 6, Grillo 5 (dal 15’ s.t. Benloukilia s.v.), Cocuzza 6; Agostinelli 5,5, Angotti 5,5 (dal 29’ s.t. Infimo 5). (Cilli, Lo Verde, Calarco, Nuccio). All. Zampollini 5,5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Perna, Massimo, Benloukilia, Parisi, Cocimano e Pistillo. Angoli 6-4 (g.ar.)
L’ANTICIPO Siracusa 0 Manfredonia 0 Nell’anticipo di sabato del girone C, non ci sono state reti tra il Siracusa e il Manfredonia. La partita è stata disputata, come al solito (fino a quando non scadrà la squalifica per la società siciliana) a Palazzolo Acreide e senza tifosi, a porte chiuse. E domenica il Siracusa dovrà fare visita al Catanzaro, sempre più capolista di questo agguerrito girone.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
fAlla 6 Ore di Vallelunga il pesarese è 11o
MOTORI
Domenica fa il Rally di Monza con la Ford
Rossi va a fuoco Ma è andato forte Uno scarico ferma a 10’ dalla fine la Ferrari 430 di Vale «Ho l’amaro in bocca, tornerò». Vince la Lola di Biagi DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO BRIZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CAMPAGNANO (Roma) dValentino
Rossi frenato da un motorino — e sembra paradossale per un nove volte iridato nelle moto! — e battuto da uno scarico alla 6 Ore di Vallelunga. Il pesarese, in gara con la Ferrari 430 Scuderia del team Kessel, divisa con Andrea Ceccato e Uccio Salucci ha fatto il botto: ha chiuso sul podio, 3˚ nella classe GT3, e 11˚ assoluto, ma prima è stato rallentato dalla sostituzione del motorino di avviamento, poi a 10’ dalla fine ha dovuto lasciare a gambe levate la sua 430 che andava a fuoco per la rottura di uno scarico. «Grazie per l’arrosto», ha detto un rivale a Valentino prima del podio, e lui si è messo a ridere, ma la sensazione è che non se la sia vista proprio benissimo mentre la vettura bruciava. Fuoco e fiamme «Paura no — sorride —, ma quando c’è il fuo-
La Ferrari 430 Scuderia GT3 guidata da Valentino Rossi, 30 anni, prende fuoco per la rottura di uno scarico
co speri sempre che non scoppi tutto. Mi ero slacciato le cinture, ma non trovavo la leva per uscire dall’abitacolo, poi sono arrivati i ragazzi dell’antincendio e hanno aperto. Speravo che l’ultimo stint fosse più rilassante, resta l’amaro in bocca».
CATALANO
La corsa Davanti a tanti spetta-
tori (10 mila nei due giorni) la gara, partita in regime di safety car per la nebbia («Era strano con quella foschia, sembrava che andassimo tutti a caccia» racconta Vale), e vinta dalla Lola Judd, classe LMP2, di Thomas Biagi, Filippo Francioni ed Edoardo Piscopo, ha visto la nera Ferrari numero 46 protagoni-
sta: spesso fra la 5ª e la 9ª posizione assoluta e prima di classe, è stata in lizza per la vittoria di categoria fino a un’ora dalla fine. All’ultimo cambio, tra Uccio e Valentino, i meccanici hanno dovuto sostituire il motorino di avviamento: i 10’ persi hanno fatto scivolare l’equipaggio dal 5˚ posto assoluto, e 1˚ di classe, al 9˚ e 2˚ di categoria. Rincorsa Lì Rossi ha dato tutto, girando anche 4" più veloce della Corvette GT3 di Pirro, Marchetti e Graziani, 1ª di classe, ma non è bastato. «Volevo riprenderla — dice Vale —, anche se avevano 3 giri di vantaggio, ma non ce l’ho fatta. Peccato, ma mi sono divertito: ho fatto un bel duello con Naspetti, è stato un buon esordio su pista con le GT, mi è mancata solo la bagarre al via. Forse per noi sarebbe stato meglio partire 30’ dopo e non dietro la safety car». Futuro Giù dalla Ferrari e dentro una Ford: Rossi domenica parteciperà al Rally di Monza, con una Focus Wrc. «Sarà bello e combattuto, dovrebbero esserci Grönholm, Capirossi, forse Fisichella», spiega Vale, che lascia aperta una porta per il Rally del Messico a marzo: «Vediamo». Quanto alla possibilità di ripetere l’esperienza con le GT, Rossi non ha dubbi: «Guidare questa macchina rispetto a una moto da corsa è molto più facile, sei a sedere tranquillo, non è un problema. Se il prossimo anno ci sarà la possibilità, vorrei tornare. Anche perché quando sei davanti fino a 40 minuti dalla fine, rimane un po’ l’amaro in bocca...».
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LA SCOMPARSA
VALENTINO TERZO DI CLASSE
1. Biagi, Francioni, Piscopo (Lola-Judd) in 6h00’43"106 (151.523 km/h); 2. Geri, Giacomo, Piccini (Lola-Judd); a 8 giri 3. Chiminelli, Mastrangelo, Rigon (Lucchini- A.R.) a 8 giri; 11. Rossi Salucci, Ceccato (Ferrari 430 Scuderia) a 28 giri (3˚ nella classe GT3)
Thomas Biagi, 33 anni, ha trionfato ieri a Vallelunga
Munaron aveva 81 anni COLOMBO
Addio a Munaron un grande degli anni ’50 dE’ scomparso uno dei grandi protagonisti delle mitiche competizioni anni ’50: a Valenza Po, vicino ad Alessandria, sconfitto da un tumore si è spento Gino Munaron, 81 anni. Figlio di Ramiro, pilota e amico di Ferrari, Gino aveva cominciato nel ’50 diventando nel ’56 ufficiale del Cavallino. Tra le sue vittorie la 12 Ore di Ypres, la 1000 Km di Buenos Aires, la Sassi-Superga, il GP di Rodi. Tricolore Sport ’57 aveva gareggiato con ogni tipo di vettura e competizione, vincendo tantissimo. Manager, imprenditore, entusiasta della vita, era una arguta memoria storica. Munaron, personaggio simpatico, di spessore, aveva da poco perso la moglie alla quale era legatissimo. Il funerale domani alle 14 a Valenza Po, chiesa del Sacro Cuore.
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TURISMO MACAO 2 taccuino
Tarquini Mondiale batte anche Fangio
LARINI SETTIMO DOMANI A PARIGI ALL’ADDIO Briatore in aula GARA 1
1. Huff (GB) Chevrolet in 23’06"627 2. Tarquini (Seat) a 7"952 9. Zanardi (Bmw) a 16"301 12. Larini (Chevrolet) a 18"476 GARA 2
Titolo a 47 anni, 1 più del mitico Esulta Seat. F.3 trionfa Mortara ROBERTO CHINCHERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MACAO (Cina) d Grand’Italia a
Macao. Nell’ex protettorato portoghese sono stati gli italiani a tenere banco. Con Gabriele Tarquini che a 47 anni conquista il mondiale Turismo e Edoardo Mortara che vince in quella F.3 appannaggio in passato di gente come Senna, Schumacher. Coulthard. Certezza Nell’ultima tappa del World Touring Car Championship Tarquini, con la Seat Leon turbodiesel, ha fatto centro grazie a un 2˚ e a un 5˚ posto che gli hanno dato l’aritmetica certezza del titolo. Fangio ottenne l’ultimo iride a 46 anni, uno meno di Gabriele. Un re-
cord ora battuto. Per centrare l’obiettivo Tarquini ha dovuto lottare contro la concorrenza del compagno di squadra Yvan Müller (che nel 2010 sarà sulla Chevrolet) e del brasiliano Farfus (Bmw), dopo che nelle qualifiche aveva avuto un incidente con ricovero in ospedale. Invece ieri è arrivata, per Tarquini, la giornata perfetta: piazza d’onore in gara-1, alle spalle della Chevrolet di Huff e preziosa 5ª posizione nella corsa conclusiva, vinta da Farfus, con Muller 3˚. «E’ stato un weekend molto intenso — ha esordito Tarquini — cominciato in ospedale, mentre i meccanici, fantastici, riassemblavano la mia vettura quasi completamente distrutta. Un lavoro impeccabile, vi-
Gabriele Tarquini, 47 anni, in trionfo dopo la conquista del Mondiale. L’abruzzese ha ottenuto 3 vittorie e 12 podi PELLEGRINI
sto che in gara è andata meglio che in qualifica! Sono il campione più vecchio di un campionato Fia? Si vede che l’esperienza paga. Non so cosa farò adesso, io voglio correre ancora e attendo una decisione della Seat che deciderà presto i suoi programmi futuri. Sarebbe un vero peccato se arrivasse il ritiro, ora che Seat è diventata il riferimento tecnico del campionato». Grazie a Tarquini e Müller, la Seat si è imposta anche nella classifica riservata ai costruttori, battendo la Bmw. Incidente Gara-2 si è conclusa con due giri d’anticipo a causa di un violento incidente che ha visto coinvolte le vetture di Engstler, Porteiro e Couto. Ad
avere la peggio è stato Engstler, che ha riportato la frattura della clavicola sinistra. Riscossa Ventuno anni dopo Enrico Bertaggia, un altro italiano si è imposto nella F.3 a Macao ed è Edoardo Mortara, reduce da una stagione deludente in GP2. Terzo al via, Mortara si è subito portato al comando, ma la gara è stata interrotta per un incidente che ha messo fuori corsa una decina di piloti tra cui Zampieri. Al nuovo via Mortara è stato superato dal compagno di squadra Jean-Karl Vernay, ma poi è ripassato davanti. Sino al traguardo: eccezionale. Il suo sogno? Un test F.1 a Jerez: «Se qualcuno chiama sono pronto...».
1. Farfus Bra-Bmw in 22’20"166 5. Tarquini a 3"815 7. Larini a 5"359 9. Zanardi a 6"167 CLASSIFICA
1. Tarquini p 127 2. Y. Muller 123
F.3 1. Mortara (Ita) in 53’07"769 (foto Pellegrini) 2. Vernay (Fra) a 1"146 3. Bird (GB) a 10"982
dInizia domani alle 14.30 in un’aula del Tribunal de Grande Instance di Parigi, la causa intentata da Flavio Briatore contro la Fia per essere stato radiato dagli sport automobilistici a causa dello scandalo Singapore. L’ex numero 1 di Renault F.1 chiede la revisione della sentenza e un milione di e di risarcimento.
SCHUMI-MERCEDES
Weber conferma dMichael Schumacher ha avuto davvero contatti con la Mercedes per discutere un eventuale rientro in F.1: lo ha confermato il manager dell’ex pilota della Ferrari, Willy Weber, all’agenzia tedesca Dpa: «Ad Abu Dhabi, Schumacher ha incontrato Dieter Zetsche, n. 1 Daimler e Norbert Haug, capo di Mercedes Motorsport».
RALLY 1/ CITTÀ DEI MILLE
Kubica, motore k.o dPoca fortuna per Robert Kubica al 6˚ Ronde Città dei Mille: il polacco della Renault F.1 ha rotto il motore della Clio R3 nella penultima speciale, è rientrato nell’ultima con la formula del super rally e ha chiuso 35˚. Vittoria a Gasparotto (Focus).
RALLY 2/ MARCHE
Vittoria Andreucci d(g.r.) Il campione italiano Paolo Andreucci (Peugeot 307) ha vinto la Ronde delle Marche, precedendo le altre 307 di Alex Broccoli e Alfredo Dedominici.
CICLISMO TRAGEDIA IN TOSCANA
Schianto contro un’auto Muore la promessa Orsani coverato in traumatologia, Orsani è deceduto intorno alle 14. Era una promessa, Antony. Residente a Larciano, in provincia di Pistoia, quest’anno con la maglia del Gs Stabbia Grassi Pratese, aveva vinto tre corse tra gli juniores, con la perla del tricolore a crono, e ottenuto una decina di piazzamenti tra i primi cinque. Era stato anche azzurro in una gara a tappe in Germania.
Il tricolore junior, 17 anni, travolto mentre si allenava con i compagni. Emorragia interna: inutili i soccorsi FRANCO CALAMAI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUn’altra tragedia sulle strade toscane. Stavolta la vittima è un giovanissimo, Antony Orsani, 18 anni da compiere il 2 dicembre, tricolore junior a cronometro. Ieri, mentre si stava allenando con la sua nuova squadra, la Mastromarco, con la quale nel 2010 avrebbe debuttato tra gli under 23, s’è scontrato con un’auto e un’ora dopo è deceduto all’ospedale di Empoli.
La dinamica L’episodio è avvenuto sulla strada che da Empoli porta a Vinci. Orsani, che indossava il casco, stava pedalando con altri cinque compagni. A un certo punto — stando alle prime informazioni, al vaglio dei Carabinieri — sarebbe uscito di fila e avrebbe invaso la corsia di marcia opposta, non accorgendosi che in quell’istante stava arrivando, in fase di rientro da un sorpasso, una Fiat Panda, guidata da un diciottenne che stava tornando a casa dopo una partita a calcio. L’urto,
Antony Orsani, 18 anni da compiere il 2 dicembre, con la maglia di campione italiano juniores della cronometro
avvenuto intorno alle 13, è stato violentissimo. Orsani è rimasto a terra, ma lucido. È stato subito soccorso dai compagni e dai due direttori sportivi che si trovavano sull’ammiraglia, Giuseppe Di Fresco e Carlo Franceschi. Il personale dell’ambulanza si è reso subito conto della gravità dell’incidente perché il corpo del corridore mostrava chiari segni di un grave trauma interno con emorragia. Trasportato all’ospedale di Empoli e ri-
Disperazione Distrutto dal dolore il suo d.s. Giuseppe Di Fresco. «Mi trovavo sull’ammiraglia insieme a Franceschi, la vettura era ferma cento metri avanti ai corridori — racconta —. Stavamo rientrando alla base dopo che i ragazzi avevano pedalato per un’ottantina di chilometri. Ne mancavano ancora una decina per raggiungere Mastromarco. Dopo l’impatto Antony era a terra immobile. Dolorante, ma cosciente: non ha mai perso conoscenza. Anzi parlava, si lamentava. Abbiamo pensato per un attimo di chiedere l’intervento dell’elisoccorso . Ma data la vicinanza dell’ospedale s’è deciso per l’ambulanza, che è arrivata subito. Il medico gli ha applicato il collare. Poi gli ha aperto la maglietta e ha visto un vasto ematoma al torace. Si è fatto scuro in volto e dai suoi gesti abbiamo capito che la situazione era gravissima». Stamattina la salma verrà trasportata all’ospedale di Careggi per l’autopsia.
MAMMA VANIA VINCE ALLA SECONDA GARA (m.gaz.) Chiamatela mamma sprint. A Vania Rossi sono bastate due gare per tornare a vincere. L’ex tricolore si è imposta nella 2a prova del Giro d’Italia cross al Parco Ferrari di Modena, 4 mesi e mezzo dopo la nascita del figlio Alberto, avuto con il compagno Riccardo Riccò. «Non me l’aspettavo — ha detto Vania, 26 anni, che con la maglia dell’Esercito ha battuto Alessio e Cucciniello —. Sto ancora allattando, ma sono più magra di prima». Nella prova open maschile Luca Damiani ha battuto Elia Silvestri (under 23): 7˚ assoluto Cominelli. Su Gazzetta.it l’intervista a Vania Rossi.
OGGI UDIENZA AL TNA
taccuino
Da Ros rischia lo stop a vita
COPPA DEL MONDO A MELBOURNE
(a.fr.) Oggi alle 11, al Tribunale nazionale antidoping del Coni a Roma, si terrà l’udienza a carico di Gianni Da Ros, ex pro’ della Liquigas, coinvolto nell’inchiesta «Muscoli& palestre» su un traffico di sostanze dopanti nelle palestre. Al 23enne di Nave di Fontanafredda (Pn), difeso dall’avvocato Massimo Martelli, è stata chiesta la squalifica a vita con l’accusa di violazione di 4 articoli del codice Wada. Da Ros cedette ormone della crescita al suo ex compagno (da dilettante) Albino Corazzin.
Pista: Braggion-Ciccone sesti d(m.gaz) A Melbourne, nella 2a prova della Coppa del Mondo su pista che ha visto il trionfo nella corsa a punti e il 2˚ posto nello scratch dell’iridata Giorgia Bronzini, 6˚ posto di Fabrizio Braggion e Angelo Ciccone nell’americana vinta dai neozelandesi Ryan-Scully.
ALLA CASTELLINA
Premi a Guarnieri e Santambrogio d(f.cal.) Conclusa al Monastero della Castellina (Fi) la «tre giorni» di incontri e riflessioni sul ciclismo, con la partecipazione di oltre 200 persone. Premiati Roberto Damiani, d.s. dell’iridato Cadel Evans, i pro’ Jacopo Guarnieri e Mauro Santambrogio, il c.t. juniores Rino De Candido e il giovane rivelazione Mirko Ulivieri. PINOTTI PAPÀ Sabato notte, all’ospedale di Bergamo, è nato Davide, il primogenito di Marco Pinotti, tricolore della crono. Mamma e figlioletto stanno bene.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
BASKET LA 7a GIORNATA DI SERIE A
Roma è bella ma non dura Poi è solo Siena Fino al 20’ la Lottomatica mette in crisi la Mps Quando cresce la difesa va a finire come al solito DAL NOSTRO INVIATO
SIENA ROMA
83 58
(16-19, 40-38; 58-47) MONTEPASCHI SIENA: Mc Intyre 10 (0/1, 3/6), Hawkins 15 (5/9, 0/1), Sato 11 (2/5, 1/6), Stonerook 12 (1/1, 3/8), Eze 7 (3/7); Domercant 7 (2/3, 1/3), Carraretto, Lavrinovic 2 (1/4), Zisis 16 (6/7, 1/1), Ress 3 (1/1 da tre), Marconato (0/1). N.e.: D’Ercole. All.: Pianigiani. LOTTOMATICA ROMA: Jaaber 9 (2/5, 1/4), Minard 12 (3/5, 2/2), Winston 5 (1/4, 1/1), Toure 7 (2/4, 1/4), Hutson 12 (5/6, 0/2); Crosariol 4 (2/4), Datome 3 (0/2, 1/4), Vitali 3 (1/1 da tre), Giachetti 3 (0/1, 1/1). N.e.: Tonolli, D'Alessio. All.: Gentile. ARBITRI: Facchini, Mattioli, Filippini. NOTE - T.l.: Sie 13/15, Rom 4/8. Rimb.: Sie 35 (Stonerook 7), Rom 28 (Hutson 8). Ass.: Sie 11 (Hawkins 3), Rom 7 (Hutson 4). Progr.: 5' 10-7, 15' 22-28, 25' 51-38, 35' 69-50. F. antisp.: Jaaber 24'06" (45-38). Spett. 4271, incasso di 33.019 euro.
MARIO CANFORA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENA dPer due quarti, i tifosi senesi si guardano increduli. «Vuoi vedere che questi ci fanno lo scherzetto?». Questi, ossia Roma, per 20’ gioca un basket perfetto. Fatto di tanta difesa, ritmi bassi, un Hutson perfetto nei pressi dell’anello (5/5 da due, 3 recuperi, 3 assist) e un Minard anche lui da 100% (con due triple) dal campo. Siena (che ha ritrovato Lavrinovic), insomma, fa fatica. Viene tenuta a galla dalla caparbietà di Zisis, e dal mestiere dei soliti. Come con Biella, va sotto per la seconda volta di fila dopo il primo quarto, ma sul 27-33 del 16’ (tripla di Minard) si accende. Con i tiri dai 6,25, uno di Stonerook, due di McIntyre. L’ultimo a 4" dalla sirena: è la sua sospensione preferita, vale il 40-38, il sorpasso. «Dopo i due falli di Hawkins, abbiamo
deciso di essere meno pressanti e più contenitivi -– spiegherà Pianigiani —, non trovavamo ritmo in attacco, ma in verità Roma è scesa in campo con un atteggiamento perfetto. Poi, già verso la fine del secondo quarto, si è visto il nostro gioco, fatto di penetra e scarica, e da tutto quello che serve per vincere: difesa, recuperi, rimbalzi». Che crollo Terzo quarto, riprende solo Siena. Perché Roma cancella di botto il bello del primo tempo. Sul -7 si innervosisce, smette di giocare, va per azioni individuali: molto male. Come possa essere possibile ciò, quando fino a un quarto d’ora prima aveva tenuto in scacco i tricolori, si fa fatica a capirlo. Ma c’è da dire che quando Siena ingrana la marcia, le avversarie si limitano alla comparsa. Quasi 7’ (!) senza segnare, per la Lottomatica. Che viene tradotto, a cavallo tra secondo e terzo periodo, in un 16-0 per la Mps. E co-
sì, sul 53-38 del 26’ i giochi sono chiusi. Hutson e Jaaber finiscono la gara a 12 e 9 punti (quelli del primo tempo...), Vitali è imbarazzante. «Siamo rimasti concentrati solo nel primo tempo — dice Gentile —, poi abbiamo mollato e non riesco a spiegarmi il perché. So solo che non ci siamo passati la palla, giocando uno contro cinque. Parlerò con la squadra, i giocatori devono capire certe cose». Gloria Negli ultimi 10’ c’è spazio per la gloria personale dei senesi, con Zisis superstar. Pensate, il play greco nelle ultime due gare ha 14/16 dal campo (10/12 da due e 4/4 da tre) e 8/8 nei liberi. Arriva, così, la 56 vittoria di fila in casa in stagione regolare ma, comprendendo i playoff, non è che si vada tanto peggio: sono 52, pazzesco. Resta lo spazio per un siparietto azzurro. Dice Gentile: «Ho avuto la fortuna di lavorare con Repesa, ma per l’Italia preferirei vedere un allenatore nostrano». Replica di Pianigiani, candidato numero 1 a prendere il posto di Recalcati: «Ringrazio per la stima: sul mio futuro non so niente, posso solo dire, ma è una considerazione generale, che chiunque fa questo mestiere ambisce ad allenare l’Italia. Per ora, però, sono il tecnico di Siena. E un tifoso della Nazionale».
L SITO DA DOMANI SU MIGLIORI 10 LE ET INTERN a ORNATA 7 AZIONI DELLA GI DI SERIE A
Gazzetta.it
NBA KNICKS SCONFITTI AL SUPPLEMENTARE, SI INTERROMPE LA STRISCIA VINCENTE DI ATLANTA
Garnett gela New York Toronto k.o. con Orlando Italiani: Gallinari 10 punti, Bargnani 11, Belinelli non gioca dUn tiro di Kevin Garnett allo scadere del supplementare dà ai Celtics il successo sui Knicks. Danilo Gallinari chiude con 10 punti e 6 rimbalzi in 25’ ma non è in campo nei momento decisivi, se non per l’azione dell’ultimo tiro dei tempi regolamentari, e, peggio, quando non gioca passa tutto il tempo
Danilo Gallinari, 21 anni, schiaccia contro Kendrick Perkins, 25 EPA
disteso a fianco della panchina, per rilassare la schiena. Il canestro di Garnett è la zampata del campione in una partita difficile (10 punti, 4/15 al tiro), decisivo invece Paul Pierce con 7 punti nel supplementare e una stoppata, ed è importante Perkins (16 più 13 rimbalzi) con alcune giocate difensive quando a sorpresa i Knicks, da -14 del 3o quarto si trovano a +5 a 6’ dalla fine. Perdono i Raptors in casa con Orlando del grande ex Vince Carter. Per Toronto è il quarto k.o. in 5 partite (6 vinte, 8 perse il bilancio attuale): Andrea Bargnani, che sabato non s’è allenato per la febbre, ha chiuso con 11 punti (4/11 al tiro) e 9 rimbalzi ma è uscito per 6 fali, Marco Belinelli non s’è neppure cambiato per un proble-
A-1 FEMMINILE ma alla coscia. Si è interrotta a 7 la serie di vittorie di Atlanta battuta da New Orleans mentre l’ex romano Brandon Jennings ha guidato, con 24 punti nel secondo tempo, i Bucks alla 7 vittoria in 8 partite. RISULTATI Ieri: Toronto-Orlando 96-104 (Bosh 22; V.Carter 26); New York-Boston 105-107 t.s. (Harrington 30; Pierce 33). Sabato: Cleveland-Philadelphia 97-91 (L.James 32, L.Williams 22; Young 21), Memphis-Milwaukee 98-103 (Gay 24; Jennings 26), New Orleans-Atlanta 96-88 (D.Collison 22, Thornton 21; Crawford 20), Houston-Sacramento 113-106 (Scola 24, Landry 20; Hawes 24), San Antonio-Washington 106-84 (T.Parker 17; Arenas 18), Denver-Chicago 112-93 (Anthony 30, Billups 21; Rose 28, Deng 22), Utah-Detroit 100-97 (Boozer, Kirilenko 22; B.Gordon 25), Portland-Minnesota 100-78 (Webster 21; A.Jefferson 20).
Taranto in fuga Battuta Schio Risultati 7a: Pool Comense -Lavezzini PR 76-71 ts (Smith 30), Napoli-Bracco Sesto S.G. 70-79 (Palie 22), TarantoFamila Schio 81-68 (Brunson 26; Masciadri 16), Umana VE-Liomatic Umbertide 61-51 (Basko 21), Erg Priolo-Faenza 65-78 (Pascalau 22). Oggi: Livorno-Phonica Pozzuoli. Class.: Taranto 14; Venezia 12; Schio, Faenza 10; Priolo, Parma 8; Sesto 6; Pozzuoli, Umbertide, Comense 4; Livorno 2; Napoli 0. DIECI Battendo 72-71 Trento allenata da Enzo Esposito, la Fortitudo Bologna resta in testa imbattuta dopo 10 giornate di A dilettanti.
NUOTO Invernali in vasca corta 2’21"82. Tra le donne, nel dorso Elena Gemo macina vittorie, e Laura Letrari che è dorsista e velocista (dopo i 100 sl crollerà esausta tanto da essere soccorsa) migliora il suo primato dei 50 delfino di marzo fissandolo a 25"84. Alessia Filippi preferisce vincere i 400 sl in 4’03" anziché i 400 misti, andati a Francesca Segat, a segno anche nei 200 farfalla. Colbertaldo si prende i 1500 e promette Europei da protagonista.
Lestingi-Orsi record Fenomeni a Riccione Lo sprinter a 20"96. Primati anche per Letrari (con malore in acqua) e Boggiatto dDamiano Lestingi non è solo il reuccio di Civitavecchia ma lo diventa anche dei campionati invernali in vasca corta, che proiettano gli azzurri verso gli Europei di dicembre a Istanbul. Il dorsista in meno di un’ora si prende oltre a due dei quattro titoli (e un secondo posto) due record italiani pesan-
ti: Lestingi si supera nei suoi 200 dorso rispetto a un anno fa a Fiume col 7˚ crono mondiale del 2009 (1’51"59) e strappa al compagno di club, Boggiatto, il primato dei 200 misti col 10˚ crono mondiale stagionale, 1’55"29. La sorella di Alessio, Chiara, invece migliora il record italiano dei 200 rana in
Laura Letrari, anche malore CANTINI
Velocisti Dove arriverà lanciato anche Marco Orsi, rivelatosi proprio un anno fa, e autore nei 50 sl di 20"96 (5˚ tempo ’09), dunque muro infranto perchè il precedente record era
di Nalesso in 21"10; il bolognese ci era riuscito anche in vasca lunga per i 22". «Non so come ho fatto». Orsi fa il bis con i 100, da dove non era uscito vincente Gianluca Maglia, che ottiene in 1’43"62 una vittoria di prestigio nei 200 sl davanti a Magnini e Brembilla. Filippo era arrabbiato per la storia dei fischi nei 100 misti del giorno prima (riammesso rispetto a Galenda, caduto per primo nella falsa partenza): «Non erano rivolti a me». L’esitazione della giuria ha provocato l’equivoco e l’ex iridato ribadisce che lui fa «del fair play» una filosofia. Risultati (25 m, 2a g.).Uomini. 50 sl: Orsi 20"96 (rec. ital., prec. 21"10 Nales-
so del 29-11-’08 a Genova). 200 sl: Maglia 1’43"62, Magnini 1’43"70, Brembilla 1’44"04. 1500 sl: Colbertaldo 14’31"34. 50 do: Di Tora 25"01. 200 do: Lestingi 1’51"59 (rec. ital., prec. 1’52"31 dell’11-12 a Fiume, pas. 54"45). 100 ra: Scozzoli 57"70. 100 fa: Romani 51"61. 200 mx: Lestingi 1’55"29 (rec. ital. prec. 1’55"55 A. Boggiatto del 27-11-’05 a Trieste, pas. 54"05). Società: Aniene 233, Ispra Swim Planet 133.50. Donne, 100 sl: Ferraioli 54"41. 400 sl: Filippi 4’03"39. 100 do: Gemo 58"19. 50 ra: Fissneider 30"94. 200 ra: C. Boggiatto 2’21"82 (rec. ital., prec. 2’23"40 del 9-12-05 a Trieste, pas. 1’08"94). 50 fa: Letrari 25"84 (rec. ital., prec. 26"01 del 15-3 a Monza). 200 fa: Segat 2’06"05. 100 mx: Letrari 59"82. 400 mx: Segat 4’32"29. Società: Aniene 139.50, Esercito 109.
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Nikos Zisis, 26 anni, in sottomano destro: nelle ultime due partite ha segnato 40 punti in 41’ CIAMILLO
La 7a giornata RISULTATI SIENA-ROMA
83-58
VIRTUS BOLOGNA-AVELLINO 73-55 FERRARA-NAPOLI
66-59
MONTEGRANARO-PESARO
73-57
CASERTA-CREMONA
97-74
TERAMO-MILANO
81-83
TREVISO-VARESE
86-94
CANTÙ-BIELLA
86-93
CLASSIFICA SQUADRE SIENA AVELLINO BIELLA CASERTA VIRTUS BOLOGNA MILANO TREVISO CANTÙ ROMA VARESE CREMONA MONTEGRANARO TERAMO FERRARA PESARO NAPOLI
PT 14 12 10 10 10 8 8 8 6 6 6 6 4 4 0 -2
G 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7 7
V 7 6 5 5 5 4 4 4 3 3 3 3 2 2 0 0
P 0 1 2 2 2 3 3 3 4 4 4 4 5 5 7 7
*Penalizzazione: -2 punti Le prime otto ai playoff, le ultime due in LegaDue
PROSSIMO TURNO 29 NOVEMBRE ORE 18.15 CREMONA-MONTEGRANARO (28/11) VIRTUS BOLOGNA-CASERTA (28/11) NAPOLI-TREVISO (28/11) BIELLA-TERAMO MILANO-PESARO ROMA-CANTÙ AVELLINO-SIENA VARESE-FERRARA
33 R
Virtus tutta sostanza Avellino primo stop Coach Lardo: «Quasi perfetti» Pancotto: «Troppo fisici per noi» VINCENZO DI SCHIAVI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dOcchio alla Virtus.
Che riporta Avellino tra gli umani, guarda alla sostanza lasciando perdere l’estetica e, macinando vittorie, sale al 3O posto. La piazza, si sa, è aristocratica ed esigente e vorrebbe ritrovare quarti di nobiltà perduta, ma è con l’indole operaia che Bologna sta tornando in alto, prima tra le presunte big antagoniste di Siena. Milano, Treviso e Roma sono dietro. Per di più senza Collins, pietra angolare del marcato e leader designato. Attenzione dunque. Perché questa Virtus non ammalia ma ti stritola piano piano. Massimo L’ha voluta così il suo stratega, Lino Lardo, che conferma l’attitudine per cui è celebre: spremere il massimo dal
materiale umano che si ritrova tra le mani. «Siamo stati quasi perfetti — dice —. Abbiamo realizzato tutto quello che avevamo preparato sul piano tattico. In difesa abbiamo prodotto uno sforzo enorme così in alcuni momenti è mancata un po’ di lucidità». Difesa Parte dalla difesa la grande abbuffata virtussina, con quella zona che ha cancellato lo spauracchio Troutman. Poi tanta fisicità: «Troppa per noi — dice Pancotto —. Una corazzata contro un vascello: per questo non è venuta fuori la qualità del nostro gioco». L’Air, seguita da tanti tifosi, cade dunque alla 7a lasciando a Siena l’attico più pregiato. Impossibile uscire con le ossa intatte dalla Futurstation tirando col 33%. E infatti Avellino tiene solo i primi 20’ poi, con 8 punti in 8’, la-
Viktor Sanikidze, 23 anni, prende uno degli 8 rimbalzi conquistati CIAMILLO
scia alla Virtus campo libero fino a +18 (52-34). Ci prova solo Brown, immarcabile per l’acciaccato Penn, salvo poi mangiarsi con penetrazioni assurde possessi pesanti. Troutman invece è un ectoplasma: non ingannino gli 11 punti e i 10 rimbalzi. Arrivano a giochi fatti. Nel 1o tempo il lungo dell’Air spiattella uno 0/7 dal campo. Senza fiato Ma è la Virtus a togliere il fiato agli avversari. Avellino viaggia a 84 punti di media. Nel 3o quarto ne aveva 39. Questo è il copyright della Virtus lardiana. Dove Koponen manda messaggi importanti dopo le critiche e Sanikidze conferma la crescita costante (top nella valutazione). Mancava Blizzard, ma il patron Sabatini non vuole tornare sul mercato. Avanti con quello che si ha. Tanto Lardo sa come si fa.
BOLOGNA AVELLIN0
73 55
(25-16, 34-26; 56-39) VIRTUS BOLOGNA: Penn 2 (1/1, 0/2), Koponen 18 (3/5, 3/6), Moss 15 (6/10, 1/2), Hurd 8 (2/7, 0/2), Maggioli 9 (3/4, 1/2); Righetti, Vukcevic 11 (2/4, 1/2), Sanikidze 10 (2/2, 1/1), Moraschini, Negri, Fontecchio. N.e.: Fajardo. All.: Lardo. AIR AVELLINO: Brown 16 (4/8, 2/7), Nelson 8 (4/7, 0/2), Diarra (0/2 da 3), Troutman 11 (3/11, 0/1), Dylewicz 6 (3/8, 0/2); Casoli, Lauwers 11 (1/1, 2/3), Porta 2 (1/2, 0/2), Szewczyk 1 (0/2, 0/2). N.e.: Iannicelli, Napodano, Di Luccio. All.: Pancotto. ARBITRI: Lamonica, Giansanti, Quacci. NOTE - T.l.: Vir 14/21, Air 11/15. Rimb.: Vir 37 (Sanikidze, Maggioli 8), Air 29 (Troutman). Ass.: Vir 10 (tre con 2), Air 8 (Porta 3). Progr.: 5’ 16-6, 15’ 29-20, 25’ 43-34, 35’ 61-44 . Spett.: 7694.
LE ALTRE PARTITE JONES TRASCINA LA PEPSI, JACKSON DECISIVO CONTRO NAPOLI, WILLIAMS NON BASTA ALLA SCAVOSPAR
Caserta vola, Ferrara soffre, Montegranaro passeggia su Pesaro 97 74
CASERTA CREMONA
(27-19, 42-41; 74-58) PEPSI CASERTA: Di Bella 9 (3/6, 1/3), Bowers 21 (6/8, 1/5), Ere 11 (1/2, 2/6), Jones 20 (4/6, 4/6), Marquis 6 (3/4); Martin 3 (1/1, 0/1), Michelori 7 (2/4, 0/1), Koszarek 10 (4/4, 0/2), Doornekamp 10 (2/2, 2/4), Marzaioli. N.e.: Parrillo, Zamo. All.: Sacripanti. VANOLI CREMONA: Rowland 14 (5/10, 0/2), Brown 7 (3/8), Bell 10 (1/2, 2/6), Cusin 5 (2/3, 0/2), Forbes 16 (5/9, 2/5); Sklavos 4 (2/4), Valenti (0/2), Aguiar 12 (3/5, 2/3), Formenti 5 (0/1, 1/2), Piazza 1 (0/1, 0/1). N.e.: Bona, Conti. All. Cioppi. ARBITRI: Taurino, Seghetti e Gori. NOTE - T.l.: Cas 15/18, Cre 11/19. Rimb.: Cas 43 (Jones 16), Cre 31 (Brown 9). Ass.: Pep 11 (Di Bella, Bowers 4), Van 7 (Brown 4). Tecnico: Sacripanti 20' (42-41). Progr.: 5' 14-130, 15' 36-28, 25' 56-52, 35' 82-64. Spett. 4300 per 34.000.
CASERTA — La Pepsi batte nettamente la Vanoli e ringrazia Jumaine Jones. L’ex Philadelphia, fermo a 5 punti nell'intervallo, chiude il terzo quarto con 18 punti guidando i suoi al break decisivo: alla fine 20 punti e 16 rimbalzi che gli fruttano 33 di valutazione. L’inizio è per la Pepsi che, guidata da Michelori al 9' è avanti 26-16. Nel secondo quarto Forbes e Aguiar riportano sotto la Vanoli che chiude i primi 20' sotto di 1. Sacripanti si becca un tecnico nell'intervallo e la cosa non fa altro che caricare i suoi che nel terzo tempo arrivano fino al 72-56, con la Vanoli ormai senza idee e poco concentrata, affaticata per la terza partita giocata in una settimana e non più in grado di tenere testa ai casertani. Nell’ultimo quarto Caserta dilaga e arriva fino al +23, 89-66. Cioppi a fine gara si è lamentato della scarsa concentrazione dei suoi, Sacripanti invece ha sottolineato l’impegno e la quinta vittoria su sette partite.
Lucio Bernardo
66 59
FERRARA NAPOLI
(18-16, 35-31; 46-46) CARIFE FERRARA: Farabello 7 (2/2, 1/4), Grundy 14 (6/11, 0/7), Jackson 16 (5/11, 2/5), Nnamaka 9 (2/2, 1/4), Jamison 8 (2/2); Salvi 2 (1/1), Spinelli 5 (1/1, 0/2), Sacchetti, Sangarè 5 (0/1, 1/1), Rizzo. N.e.: Borsato, Mazzola. All.: Valli. MARTOS NAPOLI: Aprea (0/1 da 3), Tsaldaris 15 (6/9, 0/5), Jones 12 (3/7, 2/2), Gabini 5 (1/1, 1/3), Traylor 8 (3/3); Muurinen 5 (2/3), Skele 9 (3/5, 1/4), Bonora (0/2, 0/1), Drobnjak 5 (1/1). N.e.: Spippoli, Domenicone, Apuzzo. All.: Pasquini. ARBITRI: Sabetta, Duranti, Biggi NOTE – T.l.: Fer 13/18, Nap 9/13. Rimb.: Fer 34 (Jamison 7), Nap 26 (Jones 5). Ass.: Fer 9 (Farabello 3), Nap 2 (Jones, Traylor 1). Nessun usc. 5 f. Ant.: Salvi 35’ 46”. ProgR.: 5’ 8-7, 15’ 25-29, 25’ 40-37, 35’ 54-49. Spett. 3078 per 30.500 euro.
FERRARA – La paura di vincere se n’è andata dalla testa della Carife solo nell’ultimo minuto. Ovvero quando Luke Jackson ha rotto un equilibrio che durava da 39’. L’americano ha segnato 10 punti di fila. Prima una tripla, poi due punti dopo un rimbalzo in attacco. Altra tripla una manciata di secondi dopo. E infine un canestro in penetrazione che è servito a chiudere il conto con Napoli, regalando a Ferrara la seconda vittoria e alla Martos il settimo stop consecutivo. Napoli era riuscita a tenere in mano il pallino del gioco con Skele (suo il 22-27 del 13’) e Tsaldaris (46-49 al 32’). Jamison vinceva la sfida con Traylor, Jones ha fatto fatica a limitare Jackson nelle ultime, decisive azioni. Quando Nnamaka ha dato una grossa mano alla Carife nel tenere lontano Napoli da canestro dopo una gara con tanti errori e dove Napoli (che in settimana dovrebbe ingaggiare un playmaker) ha dimostrato ancora una volta tanta determinazione.
Mauro Cavina
73 57
MONTEGRANARO PESARO
(27-11, 36-32; 57-50) SIGMA COATINGS MONTEGRANARO: Marquinhos 19 (5/8, 2/2), Filloy 2 (0/3 da 3), Maestranzi 15 (1/4, 3/6), A.Cinciarini 7 (2/5), Brunner 4 (1/6, 0/1); Hite 2 (1/1, 0/1), Antonutti, Cavaliero 7 (2/5, 1/4), Lechthaler 5 (1/2), Ivanov 12 (6/11). N.e.: Lupetti, Ongenaet. All.: Frates. SCAVOLINI SPAR: Green 7 (2/6, 1/6), Sakota 2 (1/4, 0/4), Hicks 5 (2/10, 0/2), Williams 24 (10/12), D.Cinciarini (0/2 da 3); Tomassini (0/1 da 3), Van Rossom 16 (4/6, 2/5), Flamini 3 (1/3 da 3), Shaw. N.e.: Tortù, Gjinaj, Amici. All.: Dalmonte. ARBITRI: Cicoria, Martolini, Barni. NOTE - T.l.: Mon 17/21, Pes 7/11. Rimb.: Mon 39 (Brunner, Ivanov 9), Pes 36 (Williams 16). Ass.: Mon 5 (Brunner 2), Pes 5 (Green 3). Antisp.: Green 7'44" (20-11). Usc. 5 falli: Sakota 39'30" (73-59). Progr.:
5' 13-8, 15' 33-20, 25' 50-42, 35' 64-55. Spett. 3600 per 19.000 euro. PORTO SAN GIORGIO (Fm) — A spasso tra le rovine della Scavolini. Regala primo e quarto parziale alla Sigma (19 palle perse e 18 punti in 20'); tira col 38% e non dà mai l’impressione di potercela fare. Montegranaro trova i singoli al momento giusto: 15 punti in 9' per Marquinhos (16-9, 27-11); Ivanov giganteggia; Cavaliero accelera (55-48, 67-57). E la mossa di Frates del doppio play Maestranzi-Cinciarini spiazza Pesaro, con Green a corrente alternata e Hicks inguardabile. «Siamo migliorati in difesa — dice Frates —. Da due partite subiamo meno di 60 punti». Pesaro si aggrappa a un monumentale Williams, ci prova con Van Rossom (50-48 al 27') ma è poca cosa. Dalmonte: «Inizio e fine da dimenticare. Abbiamo sbagliato tiri ravvicinati con i piedi in terra. Difesa non male, non abbiamo sfruttato due contropiedi per riportarci in parità. Ma i 57 punti la dicono lunga».
Fabio Paci
LEGADUE f La 8 giornata: Rimini resiste in testa con un supplementare e grazie ai liberi di Myers. Una sola vittoria esterna: Veroli a Scafati a
SCAFATI VEROLI
81 92
(14-17, 37-47; 59-72) BIALETTI SCAFATI: Ruini 10 (2/3, 2/7), Goss 28 (7/9, 2/4), Apodaca 14 (2/4, 3/6), Gioulekas 11 (3/4, 1/3), Chiacig 15 (6/9); Filloy (0/1, 0/2), Ianes, Ferrara 3 (0/1, 1/1), Fattori (0/1). N.e.: Di Martino. All.: Calvani. PRIMA VEROLI: Draper 17 (1/1, 4/6), Nissim 24 (4/5, 5/7), Rosselli 11 (2/6, 2/3), Gatto 7 (1/2, 1/3), Hines 18 (8/12); Rossi 10 (2/3, 2/2), Bushati (0/1 da 3), Fall, Foiera 5 (0/2, 1/1). N.e.: Simeoli. All.: Cancellieri. ARBITRI: Di Modica, Terreni, Di Toro. NOTE – T.l.: Bia 14/21 Pri 11/17. Rimb.: Bia 26 (Chiacig 9), Pri 27 (Gatto 8), Ass.: Bia 9 (Ruini 4), Pri 18 (Rossi 5).Usc. 5 falli: Gioulekas 18’06" (81-91). Progressione: 5’ 11-6, 15’ 22-32, 25’ 52-59, 35’ 67-78. Spett. 1500, incasso non comunicato. (m.d.c.)
PAVIA PISTOIA
81 71
(20-22; 37-37; 65-51) PAVIA: Parente 3 (1/2 da 3), Nardi 5 (1/2, 1/2), Colussi 18 (4/8, 2/4), Winkelman 20 (6/10, 1/2), Volcic 8 (3/5); Bencaster 5 (1/3, 1/2), Ammannato 15 (4/6), Young 17 (5/9, 1/2), Chiumenti (0/1), Raspino (0/1). All. De Raffaele. CARMATIC PISTOIA: Skinn 26 (4/11, 3/6), Casini 14 (3/4, 2/2), Slay 15 (4/6, 1/6), Ringstrom 3 (1/2), Toppo 12 (4/6); Fucka 2 (0/2), Canavesi 6 (2/3), Infanti (0/1 da 3), Berti 3 (0/1, 1/1). N.e.: Basile. All.: Moretti. ARBITRI: Pascotto, Vicino, Di Gianbattista. NOTE: T.l.: Pav 22/27, Pis 24/33. Rimb.: Pav 30 (Winkelman 8), Pis 31 (Toppo e Ringstrom 8). Ass.: Pav 13 (Young 4), Pis 13 (Slay 5). Progr.: 5' 10-11; 15' 32-33; 25' 44-50; 35' 71074. Spett.: 1200. (ste.pal)
BRINDISI UDINE
73 70
(25-16, 48-42; 54-57) ENEL BRINDISI: Crispin 13 (2/5, 2/7), Maresca 19 (2/5, 3/6), Thomas 6 (3/8, 0/2), Radulovic 9 (1/3, 0/3), Bryan 13 (3/6); Pinton 6 (1/1, 1/3), Infante 4 (2/3), Cardinali 3 (1/1 da 3). All.: Perdichizzi. SNAIDERO UDINE: Harrison 7 (1/1, 1/5), Brkic 9 (2/2, 1/6), Bennet 28 (3/7, 5/8), Zacchetti 4 (0/1, 1/1), Brown 8 (3/6); Contento (0/1), Zacchetti 4 (0/1, 1/1), Truccolo 3 (1/3 da 3), Ferrari (0/2), Dordei 11 (2/3, 1/3). All.: Cavina. ARBITRI: Pasetto,Castelluccio, Calducci. NOTE - T.l.: Bri 24/27, Udi 18/22. Rimb.: Bri 24 (Radulovic 6), Udi 40 (Dordei 9). Ass.: Bri 10 (Radulovic, Crispin Pinton 3), Udi 1 (Brown 1). Usc. 5 falli: Harrison 59-61 (35'56"). Spett. 3000. (f.d.s.)
REGGIO EMILIA VENEZIA
87 72
(23-13, 44-30; 65-49) TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Smith 20 (10/16, 0/1), Kudlacek 5 (1/4, 1/5), Melli 7 (2/3, 1/1), Marigney 16 (3/5, 2/5), Boscagin 11 (4/6, 1/3); Verri 9 (2/7 da 3), Frosini 15 (7/8), Pugi 4 (2/6, 0/2), Viglianisi. N.e.: Germani, Cervi, Ancellotti. All.: Ramagli. UMANA VENEZIA: Maxwell (0/1, 0/1), Allegretti 9 (3/5, 1/3), Di Giuliomaria 15 (7/10, 0/1), Meini 13 (2/4, 2/4), Janicenoks 16 (3/5, 2/10); Rinaldi 16 (6/9), Causin (0/2, 0/1), Ceron 3 (0/2, 1/3). N.e.: Jovancic, Tasca. All.: Dell’Agnello ARBITRI: Caroti, Federici e Ciaglia NOTE - T.l.: Tre 8/13, Uma 12/22. Rimb.: Tre 43 (Smith 13), Umana 38 (Di Giuliomaria 8). Ass.: Tre 12 (Marigney 6), Uma 3 (3 con 1). Spett. 2224 per 25.008 euro. (d.b.)
IMOLA JESI
d2ts 95 93
(19-23, 40-46; 61-71, 82-82, 92-92) AGET IMOLA: Fazzi 2 (0/1, 0/1), Whiting 24 (7/14, 2/6), Vaden 18 (2/11, 4/10), Bruttini 2 (1/2), Ezugwu 10 (5/8); Masoni 10 (5/6, 0/1), Prato 26 (3/8, 2/5), Amoni 3 (1/3 da 3), Casagrande. All.: Lasi. FILENI JESI: Giuri 5 (0/1, 0/1), Adams 18 (3/9, 4/9), Ndoja 13 (3/6, 2/4), Boykin 18 (5/6, 1/2), Waleskowski 15 (6/10); Paulinho 8 (1/6, 2/6), Basei 16 (7/9), Raminelli, Rossini. All.: Vanoncini. ARBITRI: Provini, Bartoli, Cappello. NOTE - T.l.: Imo 22/27 Jes 16/21. Rimb.: Imo 40 (Whithing 9) Jes 44 (Waleskowski 15). Ass.: Imo 7 (Masoni, Ezugwu 2), Jes 11 (Paulinho, Adams 3). Progr.: 5' 15-10 15' 31-33 25' 52-60 35' 68-76. (p.b.)
SASSARI CASALE
87 63
(27-18, 39-33; 54-42) BANCO SARDEGNA SASSARI: Kemp 24 (6/12, 2/5), Devecchi 14 (4/6, 2/3), Rowe 14 (5/11, 1/4), Vanuzzo 4 (2/3, 0/1), Hubalek 18 (4/9, 1/3); Binetti (0/2, 0/1), Manca (0/1), Baldassarre 2 (1/1), Conti 11 (2/3, 1/1), Colombo (0/1). All.: Sacchetti. FASTWEB CASALE MONFERRATO: Hall 16 (6/11, 1/2), Chiutti 7 (2/2), Fantoni 12 (4/8, 0/1), Ghiacci 5 (2/2, 0/1), Jackson 8 (0/3, 2/6); Cournooh (0/4, 0/1), George 7 (1/3, 1/2), Pierich 8 (1/4, 2/5), Ferrero. All.: Crespi. ARBITRI: Bettini, Bertelli e Conti. NOTE - T.l.: Sas 18/19, Cas 13/24. Rimb.: Sas 38 (Hubalek, Conti 7), Cas 33 (Fantoni 11). Ass.: Sas 13 (Rowe 6), Cas 10 (Ghiacci 4. Progr.: 5' 17-8, 15' 33-27, 25' 48-40, 35' 78-52. Spett.: 3500. (m.l.)
dts 100 CASALPUSTERLENGO 98 RIMINI
(28-18, 51-45; 71-66, 88-88) RIVIERA SOLARE RIMINI: Scarone 17 (3/5, 2/7), Bennerman 24 (4/7, 4/9), Myers 21 (1/5, 4/6), Ebi 23 (9/11, 1/3), Bernard 4 (2/4); Zanus Fortes, Moreno, Gurini 2 (1/1, 0/2), Eliantonio 9 (3/3, 1/2). N.e.: Broglia. All.: Sacco. CASALPUSTERLENGO: Rullo 12 (0/1, 3/5), Hatten 19 (6/11, 1/4), Newell 10 (2/9, 1/3), Ostler 26 (8/11, 3/7), Wojciechowski 8 (2/4, 1/1); Castelli 6 (1/1, 1/3), Venuto 9 (3/3, 1/2), Cazzaniga 8 (4/6, 0/1), Biligha (0/1), Yerandy. All.: Lottici. ARBITRI: Aronne, Materdomini, Ciano. NOTE - T.l: Rim 18/23, Cas 13/27. Rimb.: Rim 42 (Ebi 17), Cas 31 (Newell 8). Ass.: Rim 15 (Scarone 6), Cas 20 (Hatten 6). Progr.: 5’ 15-9, 15’ 42-32, 25’ 63-52, 35’ 76-75. Usc. 5f.: Hatten. (a.c.)
CLASSIFICA SQUADRE RIMINI VEROLI BRINDISI SASSARI REGGIO EMILIA VENEZIA PISTOIA IMOLA JESI UDINE LATINA VIGEVANO CASALE PAVIA CASALPUSTERLENGO SCAFATI
PT 14 12 12 12 10 8 8 8 6 6 6 6 6 6 4 2
G 8 8 8 8 7 8 8 8 8 8 8 8 8 8 7 8
V 7 6 6 6 5 4 4 4 3 3 3 3 3 3 2 1
P 1 2 2 2 2 4 4 4 5 5 5 5 5 5 5 7
Prossimo turno (29/11) Reggio-Rimini (28/11); Casalpusterlengo-Casale; Vigevano-Pistoia; Imola-Brindisi; VeneziaSassari; Veroli-Jesi; Scafati-Pavia; Udine-Latina
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Emozionante fine settimana per i colori italiani a Nizza
VELA 27
l’analisi
metri Questa la lunghezza delle barche usate a Nizza. Sono quelle utilizzate in Coppa America dal 1992 al 2007, prima della rivoluzione-legale, che ha portato ai multiscafi, utilizzati per una edizione soltanto (almeno così si prevede, per via dei costi). Per la 34ª America’s Cup verrà scelta una nuova classe
di GIAN LUCA PASINI
Il timone ora passa ai manager
Azzurra ha appena battuto per la seconda volta New Zealand: l’equipaggio kiwi ha corso le ultime 4 finali di Coppa America, vincendone due TAYLOR
Favola Azzurra: battuti i kiwi la leggenda rivive Francesco Bruni e compagni travolgono i campioni di Team New Zealand e si aggiudicano il Vuitton Trophy ROSSELLA RAGANATI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NIZZA (Fra) d Battere Team New Zealand 2-0 non è un’impresa riuscita a molti, ma è quello che ha fatto Azzurra nella finale del Vuitton Trophy. Era successo già al Moro nel ‘92 quando i ragazzi di Cayard sconfissero i kiwi (vincendo la Vuitton Cup vera) e non c’era riuscita Luna Rossa nell’America’s Cup 2000. Certo questa non è la Coppa, ma i neozelandesi che sono stati battuti da Francesco Bruni e il suo equipaggio, tutto italiano, (inorgoglisce dirlo) erano quelli veri quelli della Coppa America di Valencia 2007, Dean Barker, Grant Dalton Ray Davies. «Sono felice – ha detto Checco Bruni skipper e timoniere di Azzurra –. Oggi sono stato più bravo io di Barker - aggiunge ridendo -. Certo, vincere il Vuitton Trophy non è come conquistare la Coppa Ameri-
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5 RIPRODUZIONE RISERVATA
1 DONNA Azzurra: F. Bruni (skipper), Chieffi (tattico), G. Bruni (stratega), Burnham (pozz.), Zirilli (navigatore), De Luca (randista); tailer Rizzi e De Felice; grinder Romeo, Pilastro, Galli, Scalici; drizze: Griggio e Cannoni; Albarelli (albero); Mantovani e Auguadro (prua); Zandonà (coach), Alessandra Sensini (team manager)
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x HANNO DETTO AGA KHAN E’ una giornata indimenticabile, soprattutto per lo spirito sportivo. Su queste basi costruiamo un’altra bella pagina di sport CHECCO BRUNI La speranza, per tutti noi, adesso è partecipare alla Coppa America e secondo me i presupposti ora ci sono
ca, in queste regate tutti corrono con le stesse barche e quindi manca la parte di progettazione dello scafo, ma questo formato dal punto di vista sportivo è più bello perché tutti hanno le stesse possibilità». E dire che sebbene le due regate di ieri siano state senza storia perché gli italiani sono sempre stati al comando costringendo i kiwi ad inseguirli, a bordo di Azzurra qualche imprevisto che ha fatto impensierire tutti c’è stato: «Nella poppa del primo match siamo rimasti in un buco di vento causato dall’elicottero della stampa e i neozelandesi si sono avvicinati – racconta Tommaso Chieffi il tattico -. In più nell’ultima issata abbiamo perso un uomo in mare. Pietro Mantovani è finito fuori bordo attaccato allo spinnaker, fortuna che Romeo (indimenticato protagonista del tuffo da Luna Rossa nel 2000 ad Auckland, ndr) si è accorto di quello che
era successo e l’ha ripescato come un tonno, è stata una frazione di secondo, Checco al timone non se n’era nemmeno accorto». Ma insomma cosa significa questo successo per Azzurra? «La nostra speranza è partecipare alla Coppa America – confessa Bruni -: i presupposti ci sono». Anche le parole dell’Aga Khan lasciano intravedere la possibilità della presenza di Azzurra alla 34ª edizione: «Questa è una giornata indimenticabile per me, mia figlia Zahra e per lo Yacth Club Costa Smeralda soprattutto per lo spirito sportivo espresso. Su queste basi andiamo avanti e costruiamo un’altra bella pagina di sport». Il prossimo appuntamento per Azzurra è a marzo, in Nuova Zelanda: «i ragazzi di Azzurra sono stati molto bravi – ha detto Dean Barker- timoniere di New Zealand – ad Auckland bisognerà tenerli d’occhio!». Se lo dice lui….
SEMIFINALE 1983 Siamo a Newport (Usa) l’Italia scopre la Coppa America, grazie alla barca di Cino Ricci e Mauro Pelaschier, Azzurra si ferma in semifinale BORLENGHI
Cosa ha vinto Azzurra ieri? Si potrebbe chiedere il lettore che segue distrattamente gli affari di vela. Il valore in termini economici del trofeo è modesto. Il Louis Vuitton Trophy, infatti, non ha nulla a che vedere con la Coppa America, è un circuito inventato da Bruno Troublé e dalla casa di mode francese, in attesa che Alinghi e Oracle smettessero di litigare. Di bisticciare non l’hanno piantata, ma è probabile che - in attesa delle ultime sentenze - a febbraio 2010 (a Valencia?), vedremo una sfida impareggiabile fra un trimarano e un catamarano. Sarà una cosa veloce, due settimane al massimo. Ma in quel momento, quando si decideranno i destini della Coppa successiva (la 34ª di nuovo aperta a tutti), Azzurra dovrà essere pronta. E questa l’eredità che Francesco Bruni e i suoi ragazzi lasciano, con la straordinaria vittoria di ieri, a dirigenti-manager di Azzurra: costruire le basi economiche per lanciare la sfida alla Coppa America, vera. Un’altra bella sfida. Da vincere.
PROSSIME TAPPE
A fine maggio in Sardegna (r.ra.) La finale: Azzurra b. New Zealand 2-0 (25" e 17"). Prossimi appuntamenti Vuitton Trophy: Auckland (N. Zel, 6-21 marzo), La Maddalena (22 maggio - 6 giugno). Classifica: 1. Azzurra; 2. New Zealand; 3. Synergy; 4. Origin; 5. All4One; 6. Bmw Oracle; 7. Artemis; 8. Tfs Pages Jaunes.
MATCH NEL 2010 Anche se non si conoscono tutti i dettagli, la 33ª America’s Cup sarà un affare a due: fra il catamarano di Alinghi (sopra) e il trimarano di Oracle
AGLI LE INTERVISTE ZU RRA E AZ I D I IN M UO LA FESTA EL D I IN AG LE IMM IN MARE
Gazzetta.it
RUGBY Sabato ad Ascoli
Italia: obiettivo Samoa, la partita da vincere ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Un lungo trasferimento in pullman con pranzo in autogrill e l’Italia ovale ha voltato pagina. Il tragitto Udine-Colli del Tronto, dove la Nazionale farà base questa settimana, è servito a mandare in archivio la sfida al Sudafrica, seguita in tv da un milione di spettatori (743.000 su La7, 256.000 su Sky Sport 2). Da oggi si pensa al match di sabato ad Ascoli contro Samoa. Sarà partita da
vincere. A tutti i costi. Per chiudere nel verso giusto il trittico autunnale e per interrompere a 13 la striscia di k.o. L’incontro si presenta «possibile»: lo dice anche il ranking Irb che pone Samoa all’11˚ posto e gli azzurri al 12˚. Non inganni il risultato di sabato a Parigi, dove la Francia ha stravinto 43-5 e 7 mete a 1. Gli isolani, una settimana prima, a Cardiff, avevano fatto soffrire il Galles fino al 17-13 finale. Non bastasse, ci sono i precedenti (tre, con altrettante vittorie di Samoa) e il
ricordo di un anno fa a Reggio Emilia dove i Pacific Islanders, con quattro titolari samoani, piegarono Parisse e compagni 25-17. Insomma: urge la vittoria, ma contro una Nazionale imprevedibile, di gran cuore e qualità fisiche, non sarà una passeggiata. La prevendita (8-40 euro) nei punti Lottomatica e TicketOne e sui siti listicket.it e ticketone.it. Coppa Mondo L’Italia, intanto, conosce un’altra avversaria di Nuova Zelanda 2011. Ad Au-
A Parigi i giocatori di Samoa eseguono la Siva Tau, la loro haka AFP
stralia e Irlanda, si sono aggiunti gli Stati Uniti che sabato, a Fort Lauderdale, nel ritorno del barrage, hanno superato l’Uruguay 27-6 dopo il 27-22 di Montevideo. Manca una tra Russia, Georgia, Romania, Portogallo, Spagna e Germania. Oggi e domani, a Londra, Carlo Checchinato parteciperà a una riunione dei manager delle Nazionali già qualificate. Ieri, invece, il rugby ha ritrovato Jonah Lomu che, di fronte a 2500 spettatori, ha debuttato col Marsiglia in terza divisione francese. Il 34enne neozelandese, nel 63-19 sul Montmélian, in 80’ da secondo centro, è apparso lontano dal giocatore che fu.
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRESTAZIONI TEMPORANEE Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet:
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
BOXE
fIl milanese sconfitto ai punti: la corona dei
massimi leggeri Wbc era l’unica di un azzurro
Fragomeni solo alla fine Ciao Mondiale e Italia a terra «Ho regalato a Erdei le prime quattro riprese, ma adesso voglio la rivincita» DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI
quando potrebbe pestare all’indietro con il vantaggio consolidato.
KIEL (Germania) Il mondo è tramon-
tato. Nessun bagliore d’azzurro: abbarbicato a Fragomeni, il nostro pugilato si ritrova in una notte più povero e senza più l’ebbrezza del comando. Giacobbe soffre, sbuffa, risale con orgoglio e coraggio, ma consegna la signoria dei massimi leggeri Wbc, preziosissima perché nostra unica perla iridata, alla tecnica e alla velocità di Zsolt Erdei, l’Uccello di fuoco ungherese che capitalizza con enorme profitto un avvio stellare e poi resiste alle sfuriate di energia ritrovata del campione, replicando sempre con lucidità e accettando la battaglia anche
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Onestà «Ho perso con uno più forte di me — confessa con grande onestà il milanese — penso sia stato un bellissimo match, ci siamo scambiati botte dall’inizio alla fine. Sono rammaricato solamente per avergli regalato le prime quattro riprese». La chiave di volta della sfida: si immaginava la partenza lampo di Erdei, più leggero di quasi 8 kg e più rapido nell’esecuzione dei colpi, con il destro portato con naturalezza e portentosa precisione, diretto a gancio non contava, ma per 12 minuti l’opposizione di Fragomeni si è limitata ad uno scal-
l’analisi di RINO TOMMASI
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5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Però merita i complimenti
Il destro di Zsolt Erdei, 35, si abbatte su Fragomeni, 40: l’ungherese ha vinto ai punti BOZZANI
piccio a centro ring senza pressione e colpi incisivi. Scintilla Il ragazzo della Stadera comincia a macinare la sua scherma aggressiva dal quinto round, vince il 6˚ e il 7˚, quando il magiaro cala all’improvviso. Sembra il bivio atteso, ma stavolta non scatta la scintilla come contro Wlodarczyk, quella furia controllata che avrebbe potuto scardinare l’ex iridato dei mediomassimi e riportare il match in carreggiata. «Ho iniziato contratto — rivela Fragomeni — forse dopo l’incontro di Roma ho perso un po’ di fiducia in me stesso, Oliva è nero di rabbia ma lui non ha colpe, mi diceva di muovermi sul tronco e io ero rigido come un merluzzo.
All’inizio — prosegue l’ormai ex iridato — i suoi colpi secchi mi hanno rallentato, ho cominciato a sciogliermi quando finalmente ci siamo incrociati nei corpo a corpo, nell’8ª ripresa è stato abilissimo a reagire, non me l’aspettavo. Forse — conclude sorridendo Giaco — lì avrei dovuto mollargli qualche calcio o magari mordergli un orecchio». Non ha abdicato senza lottare, Giacobbe, si è esaltato nelle ultime tre riprese tutte vinte ed ha accorciato di molto le distanze, tanto che il finlandese Lehtosaari lo ha premiato con un pari, mentre il belga e il francese avevano 115-113 per Erdei. «Ora spero mi conceda la rivincita», sospira: ma intanto il mondo è volato via.
Il premio più dolce per la corona iridata, la seconda dopo quella dei mediomassimi Wbo: Erdei riceve un bacio dalla moglie Arabella dopo il match REUTERS
Credo che a Giacobbe Fragomeni sia giusto fare i complimenti per due aspetti. Pur regalando all'avversario le prime quattro riprese, Fragomeni è riuscito a rimanere in un match combattuto a un buon ritmo, per tutti i 12 round. Ha certamente perduto ma ha offerto ad un giudice compiacente la possibilità di regalargli un generoso verdetto di parità e soprattutto ha costretto il suo avversario ad affidarsi all'arma che è stata la chiave del match, la velocità. Tuttavia, al di là della prestazione e dell’ammirevole tenuta atletica — a 40 anni compiuti — la cosa che merita un grande applauso è il modo in cui ha accettato il risultato e riconosciuto il valore del suo avversario. Da una parte un Maludrottu, che certamente sconfitto, urla di essere stato derubato, dall’altra un Fragomeni che con grande dignità dimostra rispetto per le leggi dello sport. Mi piace pensare che le difficoltà della vita lo abbiano aiutato ad affrontare con serenità anche la fase più felice (perché tale rimane) della sua carriera.
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fA Roma, a meno di un anno dal Mondiale
PALLAVOLO 1 3
ITALIA ALL STAR
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italiano, è andato in onda il Tim All Star
s L CLIC I MIGLIORI
Michal Lasko, 28 anni, apre il muro di Juantorena
LA NUOVA PALLA PROVATA A ROMA VERRA’ INTRODOTTA GIA’ PER IL RITORNO?
TARANTINI
(25-17, 14-25, 16-25, 22-25) ITALIA: Cernic 3, Birarelli 6, Lasko 13, Savani 9, Sala 2, Vermiglio 1; Bari (L), Manià, Sintini, De Togni 4, Parodi 2, Maruotti 8, Barone 3. All. Anastasi SEAT ALL STARS: Suxho 3, Nikic 5, Hubner 1, Marquez 8, Juantorena 10, Stancu 1; Henno (L), Saitta, Poey 6, Stokr 12, Shumov 8, Bontje 11, Ereu 8, Portuondo. N.e. Marshall. All. Lorenzetti.
S Hubert Henno 33 anni. Il libero francese (69% di ricezioni perfette, 81% positive) è il migliore della Seat All Star
ARBITRI Cesare e Perri. NOTE - Spettatori 3600. Durata set: 24’, 22’, 22’, 25’; totale 93’. Italia: battute sbagliate 10, vincenti 4, muri 8, seconda linea 6, errori 19. Seat All Stars: battute sbagliate 18, vincenti 6, muri 8, seconda linea 6, errori 26.
Cambia ancora il pallone. L’All Star è stato l’occasione per testare la nuova palla che finora era stata provata da alcuni club di A maschili e femminili. Nuova la superficie, che dovrebbe aiutare la precisione dei colpi. L’azienda lo vorrebbe introdurre da subito, magari per il girone di ritorno. Una difficoltà in più per le squadre già costrette a un altro cambio (sono marche diverse) per le Coppe.
S VALERIA BENEDETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA d«Arriveremo a Roma a
ogni costo» e «sarebbe un errore pensare che oggi sia l’inizio della nuova Italia, oggi è solo una festa». Sono i due concetti che Andrea Anastasi sottolinea più spesso. Roma, palazzetto dello Sport, All Star Game, la festa della pallavolo italiana. Una festa in tono minore, per la recente scomparsa del patron di Monza Marcello Gabana, ricordato con un minuto di silenzio. Eppure il c.t. azzurro sa che, simbolicamente, da qui riparte il cammino dell’Italia verso la fase finale dei Mondiali che proprio a Roma (al Palalottomatica) si giocheranno nell’ottobre 2010. Assenti Dopo Zlatanov, anche il bomber Alessandro Fei ha dato forfeit: rimasto a casa per l’influenza. Il tecnico ci tiene a sottolineare: «Le loro convocazioni erano fatte apposta per mettere a tacere qualsiasi tipo di voce. Le convocazioni le faccio io e se un giocatore mi chiede un’estate di riposo io non mi sento di rifiutargliela. Penso che ci torneranno giocatori più maturi e forse più sereni anche a livello personale, pronti a dare di più alla Nazionale». Una posizione diversa da quella del presidente federale Magri che
A-1 DONNE
Jan Stokr 26 anni, l’opposto ceco negli ultimi 2 set e ha fatto la differenza: 12 punti, 69% in attacco.
L’Italia guarda le Stelle giocare x
hanno detto VALERIO VERMIGLIO
Oggi nei nostri sguardi ho visto cose buone. Io per primo sono pronto a fare tutto il possibile e l’impossibile per arrivare all’appuntamento del prossimo anno qui a Roma
ANDREA ANASTASI E' giusto che la Francia vada al Mondiale perché il calcio si è rifiutato di evolversi tecnicamente, pur avendone tutte le possibilità economiche, molto più di tanti altri sport
La partita Un primo set bene augurante. Niente Fei e Lasko risponde con 8 punti e un set da leader. Vermiglio e compagni hanno voglia di scrollarsi di dosso brutte sensazioni: murano, difendono e attaccano per «fa-
Giovedì torna l’A-1 Giovedì 26: Taranto-Macerata; Loreto-Latina; Forlì-Trento; Piacenza-Treviso (merc.); Cuneo-Pineto; Monza-Verona; Perugia-Modena.
A-2: Castellana sale
Azzurri sconfitti nell’All Star. Anastasi: «Il Mondiale non è ancora iniziato e non credo alle convocazioni coatte» ha minacciato sanzioni a chi rifiuta l’Italia. «Ognuno ha il suo ruolo - replica Anastasi -, ma non mi serve gente che viene in Nazionale malvolentieri. La maglia azzurra dev’essere quella della vita. Ciò detto non credo avremo problemi per l’anno prossimo. Ci saranno tutti, sicuro». Il c.t. dribbla le polemiche anche sull’amarezza di Cisolla per la mancata chiamata: «Non è questa l’Italia dei Mondiali e poi se risponde a una delusione col 75% in attacco mi fa solo felice».
taccuino
re risultato» e scaldare il pubblico. E ci riescono bene. Dal secondo set in poi comincia il ballo dei cambi da una parte e dall’altra. Nel quarto prova anche Savani opposto per dar fiato a Lasko. Lorenzetti, alla guida della formazione All Star, fa girare tutti, a parte Marshall: fermo precauzionalmente per problemi muscolari è rimasto a guardare i compagni divertire il suo ex pubblico. Pubblico che si è scaldato ancor di più quando in campo sono entrati i due cubani della M.Roma Poey e Portuondo. Per loro una festa vera questo All Star: dopo 2 anni di stop il primo posto in A-2 e questa vetrina. Fra gli All star stranieri c’era anche «l’infiltrato» Saitta: il palleggiatore di Latina ha sostituito in extremis Esko a casa per un infortunio.
S Michal Lasko 28 anni. 8 punti nel primo set (sette nei primi 11 punti), poi si è perso un po’ nel giro dei cambi
(f.c.) Sorrisi per Castellana (batte Ravenna con 19 punti di Evandro) nella 9ª di A-2. Risultati: Padova-Bassano 3-0 (25-22, 25-14, 25-14); Samgas Crema-Nava Gioia 3-0 (25-21 25-19 25-18); Quasar Massa-Katay Isernia 2-3 (28-26 25-23 16-25 23-25 13-15); Canadiens Mantova-Bologna 2-3 (21-25 26-24 17-25 25-23 12-15); Codyeco Santa Croce-Edilesse Cavriago 3-1 (23-25 25-22 25-21 25-15); BCC Castellana-Marcegaglia Ravenna 3-1 (26-24 22-25 25-20 25-18); Globo Sora-Città di Castello 3-1 (25-14 20-25 25-23 25-20); rip. Roma. Classifica: Roma 20; Castellana 18; Bologna, Sora 17; Ravenna 16; Crema 15; Bassano 13; Padova 12; Santa Croce 11; Città di Castello, Cavriago 10; Gioia 9; Isernia 8; Mantova 7; Massa 6.
Brasile ok (a.a.) A Nagoya il Brasile rimane solo al comando della Grand Champions Cup. Ha superato l’Egitto di Giacobbe 3-0. Giappone-Cuba 0-3, Polonia-Iran 3-1. Oggi si chiude. Classifica: Brasile 8; Cuba e Giappone 6; Iran e Polonia 2; Egitto 0.
f 5a GIORNATA: JESI RESTA IMBATTUTA IN FUGA; PESARO, BERGAMO E PERUGIA SENZA PROBLEMI
Le ex di Villa Cortese beffano Novara VILLA CORTESE
3
PESARO
NOVARA
2
BUSTO ARSIZIO
3
BERGAMO
3
JESI
0
CASTELLANA GROTTE
1
PIACENZA
(25-21, 23-25, 25-15, 17-25, 15-13)
(25-18, 25-22, 25-21)
MC-CARNAGHI VILLA CORTESE: Berg, Secolo 18, Anzanello 18, Aguero 22, Cruz 14, Luciani 4; Cardullo (L), Hasalikova 1, C. Bosetti, Nicora, Pinese. N.e. Lanzini (L), Ballardini. All. Abbondanza.
SCAVOLINI PESARO: S. Usic 9, Garzaro 7, Skowronska 18, Costagrande 15, Guiggi 10, Ferretti; Wijnhoven (L), Boscoscuro, Marinkovic, Mari. N.e. M. Usic, Saccomani. All. Vercesi.
ASYSTEL NOVARA: Kirillova 1, Barcellini 7, Barazza 11, Filer 14, Tom 21, Paggi 10; Sirressi (L), Kozuch 9, Rosso 2, Camera, Zardo. N.e. Scarabelli. All. Pedullà. ARBITRI: Longo e Puletti.
YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Crisanti 4, Fernandinha 2, Havelkova 13, Campanari 11, Turlea 15, De Luca; Borri (L), Valeriano 3, Kim, Kovakova. N.e. Okaka. All. Parisi ARBITRI: Toso e Finocchiaro.
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CASTELLANZA (Va) La sfida tra squadre che puntano in alto si è risolta al tie-break. Novara ha potuto utilizzare per la prima volta la schiacciatrice tedesca Kozuch (buona la sua prova), ma nel 1˚ set non sfrutta un break di 9-0 (da 6-8 a 15-8). Le padrone di casa rimontano e con Secolo, Anzanello e una scatenata Aguero (10 punti nel primo set) mettono la freccia. Nel 2˚ esordio in maglia cortesina per la 15enne Caterina Bosetti, sorella di Lucia. Si va al quinto e l’attesissima ex Aguero (al pari di Cardullo e Anzanello) decide il 15-13.
PESARO La pausa e la prima «vera» partita della Scavolini al completo restituiscono una Pesaro a tratti rullo compressore. Busto Arsizio paga l’infortunio alla caviglia destra di Barbara De Luca, bloccatasi nei primissimi scambi (7-2, primo set), e si arrende sui finali di set, pur lottando. Pesaro vince a muro (con Guiggi e Usic) e con la profondità dell’organico dimostrando di non essere Costagrande-dipendente, come tiene a sottolineare coach Vercesi a fine match. La Yamamay tiene il passo con Turlea e Havelkova e contesta qualche scelta arbitrale.
Marco Lottaroli
Camilla Cataldo
(22-25, 26-24, 25-21, 25-17) FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Del Core 20, Furst 12, Ortolani 17, Bosetti 1, Arrighetti 13, Lo Bianco 2, Merlo (L), Piccinini 19, Fanzini, Carrara (L), Zambelli. N.e. Gujska. All. Micelli. CGF RECYCLE CASTELLANA GROTTE: Dalia 4, Soninha 10, Jontes 14, Biamonte 14, Lipicer 9, Ritschelova 4, Sansonna (L), Nagy, Cardani, Labate 1. N.e. Moretti, Costacurta. All. Radogna. ARBITRI: Trevisan e Pozzato. NOTE Spettatori 1.600, incasso 12.735 e. Durata set: 26’, 27’, 25’, 25’, tot. 103’. Foppapedretti: b.s. 17, v. 0, m. 16, s.l. 4, e. 31. Cgf: b.s. 7, v. 3, m. 12, s.l. 4, errori 14. Trofeo Gazzetta: 6 Lo Bianco, 5 Piccinini, 4 Sansonna, 3 Del Core, 2 Jontes, 1 Arrighetti.
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(25-10, 25-27, 25-19, 25-15)
MONTE SCHIAVO JESI: Rinieri 9, Calloni 11, Sokolova 13, Negrini 12, Bown 12, Dall’Igna 2, Mazzoni (L); Tirozzi 1. N.e. Cerioni, Devetag e Mataloni. All. Nesic. REBECCHI PIACENZA: Kaczor 10, Beier 3, Stufi 4, Rondon 4, Borrelli 2, Dall’Ora 5, Croce (L); Mazzocchi, Angeloni 1, Nicolini 1, Jerkov 3. N.e. Petrucci e Kajalina. All. Caprara. ARBITRI: Fiore e Guerra.
DESPAR PERUGIA: Leggeri 6, Zetova 21, Vasileva 13, Dushkyevich 13, Pincerato 1, Quaranta 14; Arcangeli (L), Lehtonen 4, Weiss 3, Klug. N.e. Casillo, Agostinetto, Medaglioni (L). All. Sbano.
NOTE Spettatori 1800. Durata set: 26’, 24’, 22’; tot. 72’. Monte Schiavo: battute sbagliate 7, vincenti 8, errori 17, seconda linea 3, muri 13. Rebecchi: b.s. 5, v. 1, e. 14, s.l. 3, m.8. Trofeo Gazzetta: 6 Dall’Igna, 5 Sokolova, 4 Calloni, 3 Bown, 2 Rinieri, 1 Kaczor.
ARBITRI: Bartoloni e Gentile.
BERGAMO Fra settimana giapponese, doppio volo intercontinentale e fuso orario, una chiara stanchezza fisica e mentale condiziona la Foppapedretti, che ottiene un faticato successo su una Cgc precisa e ordinata, che paga a sua volta dazio a un calendario impossibile (Jesi, Novara, Pesaro, Villa Cortese e Foppapedretti una in fila all’altra). Dopo i primi due set molto combattuti, la superiorità della squadra di Micelli emerge con continuità a partire dalla metà del terzo set, grazie al mestiere di Lo Bianco, Piccinini e Del Core.
JESI Su battuta e muro la Monte Schiavo costruisce la vittoria contro Piacenza e conferma la leadership in classifica. Tre punti di Calloni sul 19-19 spezzano l’inerzia del primo parziale, il più sofferto per Jesi, che poi mette in mostra il maggior tasso tecnico, con Dall’Igna che brilla nella distribuzione di palla, esaltando le percentuali delle due centrali (Bown 12 punti, Calloni 11, tutte e due con il 64% in attacco). Piacenza dopo il primo parziale, crolla. Nel finale leggera distorsione alla caviglia per Sokolova dopo uno scontro con Bown.
Ildo Serantoni
Francesco Cherubini
ZOPPAS INDUSTRIES CONEGLIANO: Marcon 12, Wilson 15, Sangiuliano 4, Pavan 3, Manzano 7, Brakocevic 8; Rossetto (L), Ghisellini, Luciana 5, Positello, Carminato (L). N.e. Benazzi. All. Martinez. NOTE Durata set: 20’, 30’, 26’, 22’, totale: 98. Despar Perugia: battute sbagliate 1, vincenti 6, muri 9, errori 17. Zoppas Conegliano: battute sbagliate 6, vincenti 3, muri 13, errori 25. Trofeo Gazzetta: 6 Dushkyevich, 5 Zetova, 4 Manzano, 3 Pincerato, 2 Arcangeli, 1 Mary. PERUGIA (ch.tu.) La Despar parte a razzo, chiude a in venti minuti il primo set, lasciando soli 10 punti alle venete. La reazione della squadra di Martinez arriva nel secondo set, vinto nonostante 9 errori, con la Wilson a pesare soprattutto a muro, alla fine l’unico fondamentale che le venete, sempre a quota zero vittorie, riescono a tenere su ottimi livelli. Le battute di Vasileva e compagne mandano in crisi la distribuzione di Sangiuliano, a mettere a terra i palloni che contano sono Dushkyevich e Zetova.
5ª di A-1. Sabatoi si è giocata: Scotti Pavia-Chateau d’Ax Urbino 3-0. Classifica: Jesi 14; Bergamo, Pesaro, Villa Cortese 12; Novara 8; Busto 7; Volley, Perugia, Pavia 6; Piacenza 4; Conegliano 2; Castellana 1. Mercoledì la 6ª. A-2 DONNE (m.l.) Aprilia al comando. La 7ª: Magliano Chieri–Edilcost Ancona 3-1 (21-25, 25-17, 26-24, 25-11); Minetti Vicenza–Lavoro.Doc Pontecagnano 3-2 (23-25, 25-23, 14-25, 25-19, 19-17); Liu Jo Carpi–All Fin Volta 2-3 (25-17, 24-26, 25-21, 21-25, 14-16); Sogesa Roma–Verona 3-2 (19-25, 26-24, 12-25, 25-17, 15-10); Cedat 85 San Vito–Linkem Club Italia 3-0 (25-21, 25-23, 25-15); GS Loreto–Aprilia 0-3 (13-25, 18-25, 21-25); Van Zeeland Donoratico–Infotel Forlì 3-0 (25-17, 26-24, 25-16); Buzzi Busnago–Cariparma 1-3 (24-26, 23-25, 27-25, 23-25). Classifica: Aprilia 18; Parma 17; Carpi 16; Pontecagnano 15; Chieri 14; San Vito 12; Busnago 11; Roma, Vicenza 10; Volta M., Donoratico 9; Forlì, Verona 8; Loreto 6; Ancona 5; Club Italia 0.
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ATLETICA
Bolt
x L’AUTO Ora guido una Skyline GT, quella del film The Fast and the Furious. Non è da passeggio della domenica....
«Perdere da Gay e Powell può farmi bene» GIANNI MERLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONTECARLO d«Se fossi stato al
posto di Henry in quel momento della partita Francia-Irlanda, forse avrei agito anch’io come lui. Il fallo di mano era netto, la televisione lo ha dimostrato ma l’arbitro non se ne è accorto. E’ difficile giudicare da fuori, quando non vivi il momento in diretta». Così Usain Bolt, eletto ieri a Montecarlo Atleta dell’Anno dalla federatletica mondiale insieme alla statunitense Sanya Richards, ha risposto alla domanda sul tema del giorno che inquieta il mondo del calcio, visto che Usain ama questo sport ed è amico di Cristiano Ronaldo. «Però se chiedete il parere al mio manager, lui è irlandese, allora scoprirete che pretende perlomeno delle scuse e anche questo è comprensibile». Veniamo alla sua attualità, che cosa significa per lei questo secondo riconoscimento di Atleta dell’Anno?
«E’ un onore, perché dall’esterno può sembrare tutto scontato, ma non lo è affatto. Prendete Kenenisa Bekele, ha realizzato imprese cose eccezionali quest’anno vin-
cendo come all’Olimpiade l’oro mondiale di 5000 e 10.000, quindi pure lui merita la massima considerazione. Perciò essere stato scelto, come vedete, è davvero un onore, non lo dico per convenienza». Se potesse tornare indietro
quest’anno, quale cosa eviterebbe di fare?
«Sicuramente l’incidente d’auto in primavera, che mi ha costretto a lavorare molto di più. Avevo perso all’inizio della stagione un po’ di tempo per gli impegni con gli sponsor e il mio allenatore era già inquieto. Quando ho sfascia-
Atleti Iaaf del 2009
Lei è stato in Africa, l’hanno invitata in Kenya perché hanno intenzione di farla partecipare ad un meeting nella terra dei grandi mezzofondisti?
«Niente gare per ora. Ero curioso, mia madre vorrebbe scoprire di che tribù siamo figli e così ho cominciato la ricerca, ma per ora non ho trovato ancora indizi sul nostro passato». Però ha adottato un ghepardo...
«Accetterò tante sfide: dalle sconfitte si impara Il gol di mano di Henry? Io avrei agito come lui» DAL NOSTRO INVIATO
al massimo della forma, è probabile che io venga sconfitto. Ma perdere qualche volta fa bene, almeno questa è l’idea del mio allenatore, che non si era per nulla arrabbiato quando nel luglio del 2008, prima dei Giochi Olimpici, Powell mi aveva battuto nel meeting di Stoccolma. Dopo quel fatto abbiamo rivisto 30 volte insieme la gara e così ho avuto la possibilità di imparare molte cose».
f Usain Bolt è nato in Giamaica il 21 agosto 1986. E’ alto 1.96 per 86 kg. In due anni ha cambiato lo sprint mondiale
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to l’auto e mi sono ferito ai piedi, Mills è diventato ancora più esigente, mi ha spinto a trovare anche nuove motivazioni e mi ha promesso una montagna di allenamento... Così ho faticato molto. Poi è stato tutto bello, anche se pesante. E’ finito tutto bene, no?» Si è deciso a guidare con più cautela?
Il ghepardo Non sfiderò mai un ghepardo, al massimo può insegnarmi a migliorare la partenza perché scatta meglio di me
«Questa è l’intenzione. Adesso ho un’auto nuova, la Skyline GT, quella del film "The Fast and the Furious", non è da passeggio della domenica... Le auto veloci fanno parte della vita». E’ nata la Diamond League, 14 appuntamenti, lei dovrebbe partecipare almeno alla metà dei meeting del circuito, ma dove e in quali specialità?
Re assoluto di 100 e 200
Richards, regina dei 400
Usain Bolt, 23 anni, ieri è stato premiato a Montecarlo nel Gala della Iaaf come atleta del 2009. Bolt ai Mondiali di Berlino ha vinto 100, 200 e 4x100 portando i primati mondiali delle prove individuali a 9"58 e 19"19.
Il titolo di atleta dell’anno per le donne è stato assegnato alla statunitense Sanya Richards, 24 anni, campionessa iridata dei 400, distanza su cui ha stabilito le prime 4 prestazioni della stagione e 7 delle prime 10 OMEGA
«La scelta delle sedi e se fare i 100 o i 200 spetta al mio allenatore e al mio manager. Una cosa è sicura incontrerò più volte Tyson Gay e Asafa Powell. Lo farò ogni volta che sarà necessario, perché penso che le nostre sfide faranno molto bene all’atletica». Crede che quei due possano batterla?
«Dipende, se dovessi non essere
«No, lì ho scoperto gli animali sull’uscio di casa. E’ incredibile. No, non farò nessuna volata contro un ghepardo, casomai lo userò per allenarmi con lui nella partenza, scatta meglio di me». Nel periodo di riposo ha messo su molti chili e adesso segue una dieta?
«Per evitare di ingrassare ho giocato a calcio e cricket. Non parlatemi di diete, perché non consiglio a nessuno di seguire il mio regime alimentare... Sono disordinato, ma per fortuna brucio tutto...» Considerando che nel 2010 non è previsto alcun grande appuntamento come i Mondiali e l’Olimpiade, potrebbe anche provare i 400 oppure il salto in lungo?
«Lo escludo. Mi basta lo sprint. Per i 400 vedremo quando il mio allenatore riuscirà a convincermi a fare più fatica in pista, è una gara che massacra. Per adesso non ne sento il bisogno». Però potrebbe farla entrare nella leggenda.
«Prima di tutto per diventare una leggenda devo riconfermarmi ai Mondiali e all’Olimpiade. Sono solo all’inizio».
TENNIS Masters a Londra
Murray ha una marcia in più, Del Potro cede DAL NOSTRO INVIATO
VINCENZO MARTUCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRA dIl futuro siamo noi,
qui alla O2 Arena, dove si vorrebbe riqualificare non solo una zona di Londra ma anche il tennis paludato di Wimbledon. E perciò, rimbalzando dall’erba al cemento indoor e da sud-ovest a sud-est, la cattedrale diventa discoteca, con luci e colori che corrono veloci come la pallina gialla, sul campo. Regalo al vecchio Masters per i primi 40 anni. Batticuore Dentro l’immenso tendone sul Tamigi, la faccia del tutto esaurito cambia: i 17mila spettatori della mattina, dalle 12.30, sono più spesso caucasici, famiglie ordinate, appassionati entusiasti, bor-
Lo scozzese davanti al suo pubblico piega il campione degli Us Open: «Ho sentito la gente, aiuta, farà una grande differenza» ghesi diligenti, i 17mila della sera, dalle 19, sono i loro figli. Niente in comune coi ragazzotti multi-etnici, chiassosi e su di giri, che ciondolano nella O2 Arena a caccia di cinema, fast-food esotici e video-game, ancora lontanissimi dal tennis, forse perché sport troppo tradizionalista, forse perché troppo caro (biglietti a 22/55 euro fino a venerdì, 33/78 le semifinali, 45/90 le finali). Eppure la scena è studiata per loro. Segnali luminosi che scorrono, a metà tribuna, e tutt’intorno il diametro del campo; l’invito:
«Tieni il cellulare silenzioso»; il cuore che palpita, con tanto di linea d’elettrocardiogramma, per il responso della moviola; musica a palla, spalti al buio, riflettori sul rettangolo, come sul ring. Supereroe Ogni rivoluzione vuole il suo capo-popolo. Andy Murray («Britannico, non inglese, please, io sono scozzese») ha chiarito subito: «Il mio torneo preferito è New York, per l’elettricità». L’hanno accontentato, perché vinca quello Slam che manca dal 1936 (con Fred Perry), per vendere, per riaccendere il mercato, per rimpolpare i praticanti, per richiamare i giovani meno abbienti. Non a caso, Andy il dinoccolato apre le danze, in questo Masters del rilancio, e dà spettacolo: col su e giù in tutti e tre i set strappati all’ulti-
LA GUIDA
Oggi rivincita Nadal-Soderling Nadal ritrova Soderling che lo eliminò al Roland Garros. IERI. Girone A: Murray (Gb) b. Del Potro (Arg) 6-3 3-6 6-2; Federer (Svi) c. Verdasco (Spa). Classifica: Murray (Gb) 1-0 (set 2-1); Federer (Svi), Verdasco (Spa) 0-0, Del Potro (Arg) 0-1 (set 1-2). OGGI. Girone B: 15.15 Nadal (Spa) c. Soderling (Sve), prec. 3-1; 21.45 Djokovic (Ser) c. Davydenko (Rus), 2-2. IN TV Diretta Sky Sport 2, 3. FORMULA Round robin con due gironi da 4 giocatori, i primi due passano alle semifinali (incrociate). Domenica la finale.
Andy Murray, 22 anni AP
mo bum-bum, Juan Martin Del Potro (5-0, 6-3; 0-3, 2-3, 3-6; 3-0, 6-2), con i 7 set point per sradicare il primo set, e poi con smorzate, slice, attacchi in contro-tempo, ace (8 a 4, e il 74% dei punti con la prima di servizio), con tanti punti belli, e una difesa da super-eroe contro le spallate argentine. Tecnica «Atmosfera eccellente, ho sentito la gente, aiuta, farà una grande differenza», commenta Andy. «Sono contento del mio gioco. Con quel dritto può fare tanti vincenti e tanti errori, quando ha tirato proprio forte, alla fine del primo set e all’inizio del terzo, sono rimasto lì grazie al rovescio slice, spesso sulle righe, che l’ha tenuto lontano dal campo. Poi nel terzo set ho ripreso a servire bene, e questo ha fatto la differenza». Juan Martin, con gli addominali dolenti, minimizza, col solito tono di voce basso che fa a pugni con la potenza: «All’inizio avevo problemi al naso, ce l’ho grosso».
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fStraordinario risultato del piemontese
GOLF
nel circuito professionistico giapponese
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600
DODO STORY
Ha festeggiato in tre continenti
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NEGLI STATI UNITI
SUL CHALLENGE TOUR
IERI IN ASIA
Vince l’Us Amateur Nel 2005 Edoardo conquista l’Us Amateur, vittoria storica per l’Italia
Vince tre tornei (un record) e domina la money list Marcia trionfale nel Challenge (nella foto solleva il trofeo del vincitore)»: primo posto a Torino, in Kazakistan e a Roma e premi per 242.890 euro
Vince il Dunlop Phoenix Battendo Karlsson vince un torneo che ha nell’albo d’oro Tiger Woods
MILA EURO GUADAGNATI NEL 2009 Tra Challenge Tour (242.980 euro, record di guadagni del tour negli ultimi 20 anni), European Tour (59.595) e Dunlop Phoenix (300.000) il totale in premi guadagnato da Edoardo Molinari nel 2009 è di circa 600 mila euro. Nel ranking mondiale era 87˚, oggi sapremo quanti posti ha guadagnato.
Dodo Molinari trionfa in Giappone Batte Karlsson allo spareggio, guadagna 300 mila euro, s’avvicina al Masters: «Sono migliorato nel gioco lungo» CLAUDIO BAGNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dHa costretto alla resa anche il numero 1 europeo 2008, ha imposto la legge di chi, al momento, è il più forte. Edoardo Molinari ha battuto Robert Karlsson alla seconda buca di spareggio del Dunlop Phoenix, in Giappone e ha iscritto il proprio nome in un albo d’oro che contiene, in ordine sparso, nomi del calibro di Tiger Woods (2 volte), Ian Poulter, Ernie Els e Seve Ballesteros. Il Giappone lo ha già eletto a nuovo idolo: inevitabile per chi, arrivato grazie all’invito di uno sponsor, ha messo in scena uno spettacolo perfetto: colpi, putt, strategia e nervi saldi. Edoardo che partiva con un colpo di vantaggio sullo svedese ha subito trovato un birdie alla 2, ma poi ha dovuto subire il sorpasso: Karlsson infilava 5 birdie in sei buche e si portava 2 colpi avanti. Immediata la replica del torinese che alla 13 ristabiliva la parità. Birdie di Karlsson alla 14, risposta di Dodo alla 15. Parità fino alla 18. Allo spareggio, come detto, l’affondo vincente. Ora Edoardo, dominatore del Challenge Tour (3 vittorie e primo posto nella money list) iscrive nel suo palmares la prima importante vittoria sui tour maggiori: per lui più di 300 mila euro di premio e una nuova, decisiva, scalata nel ranking mondiale, border-line con quel 50˚ posto, impensabile a inizio stagione, che significa élite mondiale e Masters di Augusta che lui ha già frequentato da dilettante, giocando al fianco di Tiger Woods, dopo aver vinto lo Us. Amateur. Edoardo, Ci racconta come è andata?
«Ho giocato molto bene tutta la settimana, ma nell’ultimo giro, dalla 9 in poi, non ho più sbagliato un colpo ed era l’unico modo per portare a casa que-
L CLIC
PER I COLORI AZZURRI E’ IL SUCCESSO INTERNAZIONALE NUMERO 25 DEL 2009 Molinari col quarto successo stagionale porta il il golf italiano. a livelli mai raggiunti in precedenza. Infatti è la vittoria numero 25 nel 2009 dei giocatori azzurri in campo internazionale: 15 con i professionisti e 10 con i dilettanti.
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sta vittoria contro un grande giocatore e per di più in ottima forma».
ECCO L’ORDINE DI MERITO
Vincere lo spareggio contro un rivale così quotato è anche prova di tenuta nervosa: ce lo può raccontare?
«Durante lo spareggio ero molto tranquillo. Alla prima buca di playoff abbiamo tirato al birdie tutti e due da 5 metri, ma abbiamo fatto due putt brutti, prima Karlsson e poi io. Alla seconda buca di playoff invece io ero con il secondo colpo in bunker vicino alla bandiera, mentre Robert dopo un brutto drive ha dovuto fare un lay up a circa 80 metri dal green. Da lì è andato lungo di 6 metri con l’approccio e non ha imbucato il difficile putt in discesa. Io invece dal bunker ho fatto un bel colpo a 1 metro e mezzo e poi ho imbucato il putt per vincere il torneo». Che cosa le sta piacendo del suo gioco?
«Rispetto all’anno scorso ho migliorato tantissimo il drive e il gioco lungo, grazie a un paziente e duro lavoro invernale sulla tecnica del mio swing.Devo ancora migliorare con il legno 3 e con i colpi da 20 a 50 metri».
«Ora con mio fratello Francesco andiamo alla World Cup in Cina. Puntiamo ai primi 5 posti» Edoardo Molinari, 28 anni, esulta per la vittoria in Giappone AFP Questa in Giappone è la vittoria più importante della carriera?
«E’ di pari importanza con lo US Amateur. Ma spero di vincere tornei ancora più prestigiosi. Penso che domani sarò ancora fuori dai primi 50 nel mondo, ma non di molto... Inoltre questa vittoria mi dà la possibilità di partecipare ad alcune gare importanti l’anno prossimo, come l’HSBC di Shangai di novembre»
CHE SPETTACOLO TIGER E FAMIGLIA
Ora la World Cup a Mission Hills, insieme con Francesco che però a Dubai non ha brillato.
Lee Westwood, numero 1 Europeo 2009
«Credo che sia un po’ stanco dopo una lunga stagione, ma credo che sia normale. Spero che riesca a riposarsi bene durante il viaggio per essere al 100% ».
AFP
Obiettivo?
«Speriamo di entrare nei primi 5, sarebbe un risultato incredibile viste le squadre che partecipano quest’anno. L’ideale sarebbe arrivare a 9 buche dalla fine vicini ai leader, poi ce la potremo giocare con tutti».
La classifica dei primi 15 giocatori nell’ordine di merito europeo. Molinari è 14˚ 1. Westwood (Gb) 4.237.762 e 2. McIlroy (Gb) 3.610,020 e 3. Kaymer (Ger) 2.864.342 e 4. Fisher (Gb) 2.531.183 e 5. Casey (Gb) 2.362.947 e 6. Ogilvy (Aus) 2.202.814 e 7. Wilson (Gb) 2.010.158 e 8. Dyson (Gb) 1.807.753e 9. Poulter (Gb) 1.773.470 e 10. Garcia (Spa) 1.660.788e 11. Els (Saf) 1.571.577 e 12. McGowan (Gb) 1.558.808 e 13. Kjeldsen (Dan) 1.529.253 e 14. F. MOLINARI 1.505.010 e 15. Harrington (Irl) 1.468.232
Uno spettatore d’eccezione ieri allo Stanford Stadium per la partita di football tra Cardinal e California Bears. Tiger Woods ha assistito all’incontro insieme alla moglie Elin e la figlia Sam AFP
GRAN FINALE DI DUBAI
Chicco chiude 14o in Europa Il torinese è solo 30o nell’ultima gara, ma centra un grande traguardo. Westwood nuovo re
Francesco Molinari, 27 anni, numero 1 del golf italiano d(f.co.) Non è riuscito a chiudere tra i primi dieci del torneo Francesco Molinari, che al Dubai World Championship, il gran finale dell’European Tour, è finito 30˚ (285 - 72 68 71 74), scivolando indietro rispetto al terzo giro, che aveva concluso in 20ª posizione. Il successo è andato all’inglese Lee Westwood (gara perfetta: 14 fairways e tutti i green presi con regolarità, -8 di giornata, -23 sul torneo) che ha anche conquistato la prima posizione dell’ordine di merito europeo scavalcando il nordirlandese Rory McIlroy.
Obiettivi centrati La stagione di Francesco Molinari è stata comunque ottima e conclusa con il 14˚ posto in Europa e il 37˚ nel mondo. Nell’ultimo giro il piemontese ha segnato quattro bogey consecutivi, poi quattro birdie nelle successive sei buche e infine alla 16ª e 17ª ha sperperato il vantaggio riguadagnato. «E' stata una settimana molto lunga e difficile — ha spiegato Francesco Molinari a Gazzetta.it —, a parte la pressione già dal primo giorno mi sono sentito piuttosto stanco e con poche energie rimaste. Sono molto felice comunque di finire la stagione 14˚ posto in Europa, è stata dura ma penso di aver raggiunto e superato gli obiettivi di inizio anno. Spiace essere arrivato stanco a questo appuntamento ma il mio obiettivo principale era quello di entrare nei 50 del mondo e i tornei precedenti a questo me lo hanno permesso. L'esperienza mi servirà in futuro per gestire meglio le energie». Complimenti Dodo Accanto a un po’ di delusione per il piazzamento di Dubai c’è la gioia per il risultato del fratello maggiore Edoardo, trionfatore in Giappone: «Sono molto felice per Edoardo — ha continuato Chicco —, so quanto ha lavorato duro per arrivare a questo punto e si merita sicuramente tutti i risultati che ha ottenuto quest'anno». E la prossima settimana in Cina difenderanno i colori italiani in Coppa del Mondo: «Sono felice di andare alla Coppa del Mondo con lui, con queste premesse credo che avremo delle buone chance per fare bene anche lì».
NEL NOSTRO FORUM I CONSIGLI DI TADINI PER MIGLIORARE NEL PUTT. ISCRIVITI E DIVENTI PROTAGONISTA Gazzetta.it
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
fSeconda uscita, appuntamento a lunedì prossimo:
L’INIZIATIVA
il Centro Italia, dalla terra del Chianti alla città eterna
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DAL FRIULI ALLA LIGURIA
Dalle cime alle coste, quante gemme da riscoprire in video
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dMettetevi comodi per il viaggio. E senza valigie: quelle le farete dopo. Con «300 luoghi da vedere nella vita» i turisti li fate in poltrona, e si tratta di un giro esclusivo: tutti i posti più belli d’Italia e del pianeta, quelli che l’Unesco ha dichiarato patrimonio dell’umanità, all’interno di un’opera inedita e innovativa. Oggi in edicola il primo dvd (accompagnato da una brochure di 16 pagine che illustra i luoghi e fornisce ulteriori indicazioni per chi deve programmare le vacanze) dedicato alle bellezze del nord Italia. Pronti a scegliere il vostro itinerario? Partiamo dall’est, dal Friuli.
Le montagne Ad Aquileia c’è la Basilica di S. Maria Assunta, luogo di culto cruciale nell’evangelizzazione dell’Europa centrale nell’XI secolo. Fa parte del patrimonio Unesco (l’Italia ha 44 luoghi «doc», nella collana ci sono tutti), così come le Dolomiti, dove si intrecciano natura selvaggia e cultura. Da qui si può scendere verso il Veneto. Che è Venezia con lo splendore del Canal Grande e di Piazza San Marco, ma anche Vicenza, per ammirare il teatro e la rotonda del Palladio, e Padova, dove ci sono l’orto botanico più antico del mondo e gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni. E poi il fascino di Verona: prima l’Arena, splendida per imponenza e acustica, e poi il Balcone di Romeo e Giulietta. Il cuore del nord Da qui, la Lombardia ci accoglierebbe con il Lago di Garda e le antichità di Sirmione, ma poi conviene scendere un po’ più a sud. Prima a Mantova, dove rimanere basiti di fronte alla magnificenza del Palazzo Ducale. E poi a Sabbioneta, piccola ma definita la città ideale in base alle teorie rinascimentali. Stiamo per arrivare a Milano, ma per chi vuole fare un viaggio alle origini dell’umanità conviene allungarsi fino in Valcamonica, dove c’è la collezione di iscrizioni
LE DOLOMITI
CANAL GRANDE
CINQUE TERRE
Patrimonio Unesco dal 2009 Natura, cultura, sport: uno dei complessi montuosi più imponenti e affascinanti d’Europa (in foto, la Marmolada)
Patrimonio Unesco dal 1987 Il principale canale di Venezia, divide a metà il centro storico. Tutta la città è patrimonio dell’umanità Unesco
Patrimonio Unesco dal 1997 Uno splendido tratto di costa ligure e cinque borghi rimasti intatti: le Cinque Terre (in foto, Riomaggiore)
Goditi in dvd le perle del Nord Da oggi parte la nuova collana Gazzetta: dal Duomo di Milano alle Dolomiti, i posti imperdibili del settentrione
w la NUMERI
890
I patrimoni Unesco al mondo: 689 culturali, 176 naturali e 25 misti, in 148 nazioni al mondo. L’Italia ne ha 44
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I luoghi descritti nel primo dvd, in edicola oggi. Per ogni uscita anche un libretto di 16 pagine, che servirà da guida per i viaggi
3
Le uscite dedicate alle meraviglie dell’Italia. Dal 14 dicembre comincerà il viaggio tra quelle d’Europa
300
LUOGHI DA VEDERE NELLA VITA
rupestri più vasta d’Europa. Milano invece è storia, ma non solo: il Duomo, il Castello Sforzesco e il Cenacolo vanno visitati, purché si faccia lo stesso con il quadrilatero della moda, attraverso le vie dello shopping. Verso il mare Di nuovo via dalla città, passando dal perfetto borgo operaio di Crespi d’Adda fino ad arrivare al Lago di Como, e da qui ai Sacri Monti del Piemonte, dove si fondono sacro e natura come in una fiaba. Tappa obbligata a Torino per la Mole Antonelliana e le resi-
denze Sabaude, e poi si va verso il mare. Prima Genova, con i palazzi dei Rolli che ne rendono il centro storico un gioiello, poi la magia e i colori di Portofino. E infine le Cinque terre, dove la natura e i paesaggi sono impreziositi dagli splendidi, incontaminati borghi di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Un bel giro, in poltrona, che fa venir voglia di alzarsi e mettersi in viaggio sul serio. E se in tutti e 300 i luoghi da vedere nella vita non ci si può andare davvero, basta ripremere play. Comodo e stimolante, insomma.
IL SONDAGGIO I LETTORI DI GAZZETTA.IT VOTANO LA LOCALITA’ IMPERDIBILE D’ITALIA
E su internet vincono i Sassi di Matera Il centro storico lucano supera il Colosseo: 27,4% a 27,1% Poi le Dolomiti. Solo l’1% per il balcone di Romeo e Giulietta
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dL’Italia è la nazione con più patrimoni Unesco al mondo, ben 44. Ma qual è quello che assolutamente non si può perdere? L’abbiamo chiesto ai lettori di gazzetta.it, ed evidentemente la questione è immediatamente diventata di campanile. Dopo un primo giorno in cui il Colosseo era in vantaggio, nel weekend è scattato il sorpasso: il 26,4% dei votanti ha scelto i Sassi di Matera, il centro storico scavato nella pietra della città lucana. Il simbolo di Roma, comunque, non è arrivato molto distante, con il 26,1%, lasciando al terzo posto le Dolomiti (17,3%), che
OGNI DVD A 10,99 EURO Il giorno di «300 luoghi da vedere nella vita» è il lunedì: oggi il primo dvd, poi un’uscita ogni primo giorno della settimana a 10,99 euro più il prezzo del giornale. In ogni dvd poi c’è anche il calendario degli eventi nelle zone relative, per poter programmare meglio i propri viaggi. IL PIANO DELL’OPERA OGGI Dal fascino delle Dolomiti ai colori delle Cinque terre - Nord Italia 30/11 Dalla terra del Chianti alla città eterna - Centro Italia 7/12 Arte, sole e colori mediterranei Sud Italia 14/12 Dalla movida delle Ramblas ai mulini a vento - Europa occidentale 21/12 Lungo le sponde del Danubio blu Europa dell’Est 28/12 Le terre incantate di elfi, ghiacci e re - Centro e nord Europa 4/1 Alla scoperta del mondo nuovo Nord America 11/1 Misteri dei Maya e paradisi caraibici - Centro America 18/1 Dalla foresta amazzonica alla terra del fuoco - Sud America 25/1 Fra piramidi, deserti e moschee Nord Africa 1/2 I segreti dell’Africa nera Sud Africa
evidentemente incontrano i favori non solo dei locali ma anche dei turisti. Oltre il podio Sotto il 10%, è bagarre, anche perché si tratta di luoghi talmente belli e famosi che è difficile immaginarne uno prevalere sull’altro. Il Canal Grande è irrinunciabile per il 7,3%, Piazza dei Miracoli a Pisa per il 5,8%, un pelo sopra le Cinque Terre (5,4%). Sotto le aspettative il Duomo di Milano (5%), seguono le bellezze di Firenze (Ponte Vecchio e l’Arno, 3,5%) e Andria (Castel del Monte, 2%). Solo l’1% per il balcone di Romeo e Giulietta: che fine hanno fatto i romantici?
collana
8/2 Saltando fra canguri e onde oceaniche - Oceania 15/2 Gli imperi dagli occhi a mandorla Asia sudorientale 22/2 Dal tetto del mondo alle rive del Gange - Asia meridionale 1/3 La magia di Istanbul e i volti del Mar Nero - Asia minore I Sassi di Matera, nominati patrimonio Unesco dal 1993 AP
8/3 Dalla Terra promessa ai grattacieli di Dubai - Medio Oriente
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI ATLETICA
SLITTINO: L’OLIMPIONICO COMINCIA A TUTTA VELOCITA’ LA STAGIONE
Calgary: Zoeggeler insaziabile Riparte con il 46o trionfo in Coppa (si.ba.) Per fortuna che non se l’aspettava. Nonostante gli anni che avanzano — sono 35 —, nonostante una slitta che è ancora un cantiere, tra i test svolti nelle scorse settimane a Maranello e il paziente lavoro di manutenzione e ricerca di Walter Plaikner, nonostante l’obbiettivo non possa che essere puntato sui Giochi, Armin Zoeggeler continua a do-
minare in coppa del Mondo. A Calgary il biolimpionico azzurro ha centrato la 46ª vittoria nel circuito, la quinta sulla pista che accolse i Giochi ’88, sesta se si conta anche il Mondiale 2001. Seconda discesa Una vittoria ottenuta grazie a una strepitosa seconda discesa, iniziata con il freno a mano tirato —
11˚ tempo in spinta, da sempre il tallone d'Achille del carabiniere — e chiusa con una progressione trionfale. Zoeggeler aveva chiuso la 1ª manche 3˚, e quindi doveva aspettare le discese di Albert Demtschenko e di David Moeller, ma entrambi hanno pagato un decimo all’azzurro e si sono trovati dietro, terzi e secondi. Il solo ad aver avvicinato i tem-
Armin Zoeggeler, 35 anni, biolimpionico altoatesino, impegnato nella prima discesa stagionale a Calgary REUTERS
SCI DI FONDO
L’Italia fatica Staffette 7a e 12a BEITOSTOLEN (Nor) La Svezia di Charlotte Kalla non vinceva una staffetta nel fondo da due anni: questa di apertura stagionale è più che beneaugurante anche perché è l’unica prima dei Giochi di Vancouver. Così come lo è per la Norvegia del fenomenale Northug che brucia nel finale la Russia. L’Italia paga un pesante ritardo nella prima frazione a tecnica classica le speranze di essere protagonista sia tra le donne (settime) che con i 3 olimpionici in gara (dodicesimi). Secondo crono a skating per Piller Cottrer, sesto per la Follis, già in evidenza nelle gare individuali. 4x5 km (tc-tl) donne: 1. Svezia (Olsson, Lindborg, Haag, Kalla) 58’37"1; 2. Norvegia a 16"7; 3. Finlancia a 22"; 4. Russia a 45"7; 7. Italia (Valbusa, Longa, Rupil, Follis) a 1’52"9. 4x10 km (tc-tl) uomini: 1. Norvegia (Roenning, Johnsrud Sundby, Hafsaas, Northug) 1h48’50"7; 2. Russia a 5"1; 3. Germania a 11"8; 4. Finlandia a 15"5; 12. Italia (Checchi, Di Centa, Piller Cottrer, Zorzi) a 1’36"9; 20. Italia-2 (Scola, F.Pasini, Gulo, Kostner) a 4’27"1. Sabato e domenica: Kuusamo (Fin), sprint tc, 10 e 15 km tc D e U.
IPPICA: IN 8.000 A MONTEGIORGIO
Opal cannibale svedese porta a casa il terzo Palio
Opal Viking e Andreghetti sul traguardo del 21˚ Palio dei Comuni FORNI
MONTEGIORGIO — Fuori è stata la solita festa, con 8.000 persone assiepate sulle tribune. In pista ha trionfato ancora l’incredibile Opal Viking, svedese di 9 anni che ha vinto per la terza volta il Palio: nel 2006 per Fermo, nel 2008 e 2009 per Montegiorgio, Comune maiden fino a 12 mesi fa. Opal è anche finito terzo nel 2007. In sulky all’allievo di Nils Enqvist (che ha conquistato il 20˚ GP di una carriera stupenda, nella quale può vantare anche un 2˚ nell’Amérique) c’era Roberto
Andreghetti, anche lui al tris nel Palio. Opal Viking dopo aver vinto la sua batteria (le altre sono andate a Garland Kronos e Filipp Roc) ha dominato anche la finale: in testa fin dal via, controllo lungo il percorso e grande stacco in retta. Secondo Italiano (Montappone), terzo Filipp Roc (Sant’Elpidio a Mare). 11ª corsa - 21˚ Palio dei Comuni - (finale) - m 1600: 1 Opal Viking (R. Andreghetti) 1.12.5; 2 Italiano; 3 Filipp Roc; 4 Irambo Jet; 5 Lester; Tot.: 1,63; 1,26, 2,55, 1,73 (17,34) Trio: 85,97.
pi di Zoeggeler nella seconda manche è stato il giovanissimo Felix Loch, 20 anni e già due titoli iridati all'attivo, ma il tedesco ha pagato il sesto tempo della prima discesa. «La chiave sono state due manche praticamente senza errori — ha spiegato l'altoatesino —. Comunque quest'anno la Coppa ha un valore relativo. Vado avanti gara per gara». Niente acuti dagli altri azzurri: il migliore è stato Rainer, 15˚. Obkircher, all'esordio, ha chiuso 22˚ nella Nations Cup, non qualificandosi per la gara di Coppa. Ora la Coppa torna in Europa: sabato e domenica seconda tappa a Igls, in Austria, pista che Zoeggeler non ama. RISULTATI. Uomini: 1. ZOEGGELER 1'30"068 (45"046/3˚ + 45"022/1˚); 2. Moeller (Ger) a 0"056 (45"014/1˚+ 45"110/3˚); 3. Demtschenko (Rus) a 0"098 (45"044/2˚ + 45"122/4˚); 4. Loch (Ger) a 0"153 (45"131/6˚+ 45"090/2˚); 15. RAINER a 0"683 (45"419/19˚ + 45"322/11˚); 20. W. HUBER a 0"854 (45"407/18˚+ 45"515/25˚); 21. MAIR a 0"888 (45"503/21˚ + 45"453/22˚). Donne: 1. Huefner (Ger) 1'33"691 (46"824/1˚ + 46"867/1˚); 2. Geisenberger (Ger) a 0"167 (2˚+2˚); 3. Wischnewski (Ger) a 0"333 (3˚+ 3˚); 21. GASPARINI a 2"309 (48"007/23˚+ 47"993/21˚).
SCHERMA
Catania ospiterà i Mondiali 2011 I Mondiali 2011 sono stati assegnati a Catania. Lo ha deciso il Congresso della Federazione internazionale, che ieri a Palermo ha scelto la città siciliana al ballottaggio: 62 voti contro i 52 andati a Budapest. Nella prima tornata di voti, i delegati avevano attribuito 55 voti a Catania, 42 a Budapest e 13 a Tianjin (Cina). La rassegna iridata torna in Italia dopo le edizioni del 1955 e 1982 a Roma, del 1961 e 2006 a Torino. «E’ un onore per la scherma italiana poter ospitare questi Mondiali» ha detto il presidente della Federscherma, Giorgio Scarso, siciliano di Modica. «Erano tre candidature forti — ha commentato il presidente mondiale, il russo Alisher Usmanov — ha vinto quella che ha saputo mostrarsi meglio con un progetto convincente. Ora toccherà all’organizzazione confermare le premesse». Catania avrà il sostegno finanziario della Regione (5 milioni di euro). La prossima edizione dei Mondiali si terrà al Grand Palais di Parigi dal 4 al 13 novembre 2010.
Baldini fa l’Ekiden CHIBA (Giap) Oggi a Chiba una selezione italiana guidata da Stefano Baldini partecipa a Ekidem, maratona mista a staffetta. Con l’olimpionico (frazione di 10 km) Yuri Floriani, Mimmo Caliandro, Layla Soufiane, Emma Quaglia e Vincenza Sicari. Baldini poi si trasferirà a Melbourne (Aus) dove domenica correrà la Great Australian Run (km 15). Al ritorno in Italia deciderà se tentare l’avventura degli Europei di Barcellona 2010 o ritirarsi.
A Rubino l’Etna Walking SAN PIETRO CLARENZA (l.m.) Successo allo sprint di Giorgio Rubino nel 6˚ Etna Race Walking. Uomini (km 5): 1. Rubino 20’18"; 2. Brugnetti 20’18"; 3. Garcia (Spa) 20’20"; 4. Giupponi 20’23"; 5. Nkouloukidi 20’24". Donne (km 3): 1. Ragonesi 13’03"; 2. L. Polli (Svi) 13’05"; 3. Giorgi 13’12". RITIRO DI PROTESTA Il campione olimpico e mondiale del martello, il 30enne sloveno Primoz Kozmus, lascia l’agonismo anche per lo scarso interesse che c’è attorno alla specialità.
BOXE MONDIALI (r.g.) A Oakland (Usa), nel SuperSix supermedi, Andre Ward (20), oro ad Atene 2004 quando al 1˚ turno batté Russo, ha sconfitto Kessler p. 11 (ferita). A Kiel (Ger), nella riunione di Fragomeni, il tedesco Tajbert conquista l’interim dei superpiuma Wbc battendo p. 12 Gutierrez (Mes) a Tuxtia (Mes) Mayol (Usa) scalza Sosa kot 2 per i minimosca Wbc; a Merida (Mes) Segura mette ko 1 Jaro (Fil) per i minimosca Wba. A Rama (Can) Sonsona (Fil) pareggia con Hernandez per i supermosca Wbo, ma perde il titolo, ora vacante, perché sovrappeso; a Santa Fè (Arg) Maidana mantiene la cintura interim superleggeri Wba, ko 3 su Gonzales (Pan). ASSOLUTI DONNE (m.m.) Alla Cecchignola di Roma si sono conclusi gli Assoluti donne e il trofeo cadette. Successi di De Francesco (46), Calabrese (48), Finocchio (51), Massagrande (54), Davide (57), Marenda (60), Bernazzi (64), Conti (69). Differita Rai Sport Più giovedì 26 alle 14.45.
GHIACCIO
Fabris 6o nei 10.000 HAMAR (Nor) Buon 6˚ posto di Enrico Fabris nei 10.000 della 3ª tappa della Coppa del Mondo in pista lunga. Uomini. 10.000. I: 1. Kramer (Ola) 12’50"96; 2. De Jong (Ola) 12’54"97; 3. Skobrev (Rus) 13’01"41; 6. Fabris 13’21"02. II: 12. Stefani 13’41"86. Donne. 1500: 1. Groves (Can) 1’55"16.
Figura, Contesti ok KITCHENER (Can) A Skate Canada, 6ª e ultima tappa del Grand Prix di figura, Samuel Contesti, 4˚ nel libero, risale al 5˚ posto, ma manca la qualificazione alla finale di Tokyo. Nelle coppie, con 206.71 punti, record del mondo nel totale dei tedeschi Savchenko-Szolkowy (prec. 206.54; Xue Shen-Hongbo Zhaio, Cina; Pechino, 18/12/04). Uomini. Finale: 1. (1.2.) Abbott (Usa) 232.99; 2. (2.1.) Takahashi (Giap) 231.31; 3. (4.3.) Preaubert (Fra) 212.28; 5. (7.4.) Contesti 202.25. Donne. Finale: 1. (1.1.) Rochette (Can) 182.90; 2. (2.4.) Czisny (Usa) 163.53; 3. (4.2.) Lepisto (Fin) 158.52. Coppie. Finale: 1. (1.1.) Savchenko-Szolkowy (Ger) 206.71; 2. (2.2.) Mukhortova-Trankov (Rus) 185.71; 3. (3.3.) Dube-Davison (Can) 166.93. Danza. Finale: 1. (1.1.1.) Virtue-Moir (Can) 204.38; 2. (2.2.2.) Pechalat-Bourzat (Fra) 185.07; 3. (3.4.4.) Weaver-Poje (Can) 165.64.
HOCKEY GHIACCIO SERIE A Così il 15˚ turno di serie A. Sabato: Bolzano-Brunico 4-2; Renon-Asiago 3-4 rig.; Cortina-Alleghe 7-5. Ieri: Pontebba-Fassa. Rip. Valpellice. Classifica: Brunico* 28; Asiago 27; Bolzano 26; Fassa*, Renon* 20; Pontebba** 17; Alleghe* 14; Cortina* 13; Valpellice* 12 (*una in meno, **due in meno).
IPPICA OGGI TRIS A TREVISO Al Sant’Artemio (inizio convegno alle 15.30) scegliamo Giramondo (20), Festival Blue (6), Grace de France (16), General Exxò (2), Dingo de Gloria (19) e Minnesota Thro (17). SECONDA TRIS A Varese (1ª corsa, ore 14) indichiamo Echad (9), Starry Day (3), Speed Royal (5), Sampeyre (1), Armus (10) e Lasco Sodax’o (6).
SI CORRE ANCHE Roma (t. 14.35), Montecatini (14.50) e Livorno (15.25).
JUDO TANGORRE EUROPEA (e.d.d.) Ad Antalya (Tur) Lucia Tangorre vince l’oro nei +78 kg ai Campionati d’Europa Under 23 e l’Italia, grazie anche alla vittoria della Moretti nei 48 kg, è prima nel medagliere femminile.
NUOTO
Meaklim, che mondiale (al.f.) La Coppa del Mondo (25 m) a Singapore si chiude con il record della sudafricana Kathryn Meaklim nei 400 misti (4'22"88) migliorato di 2"18. Crollano anche i record del mondo di 50 dorso uomini (Marshall) e 50 farfalla donne (Alshammar) oltre all’europeo dei 100 sl donne (Halsall). Van Der Burgh (S.Af.) e la Hardy (Usa) si aggiudicano la classifica finale del circuito e i 100 mila dollari di montepremi. Sono 37 i primati mondiali migliorati nelle 5 tappe. Uomini: 50 sl Dos Santos (Bra) 20"75; 200 sl/200 mx Townsend (S.Af.) 1'41"65/1'52"49; 1500 sl Hurley (Aus) 14'32"47; 50 do Marshall (Usa) 22"61 (r. mond., prec. 22"73 dell'11/11 a Stoccolma); 200 do Vyatchanin (Rus) 1'46"41; 100 ra Van Der Burgh (S.Af.) 56"25; 100 fa Patterson (Aus) 49"51. Donne: 100 sl Halsall (Gbr) 51"19 (r. eur., prec 51"61 dell'11/11 a Stoccolma; 2˚ alltime); 400 sl Evans (Aus) 4'02"77; 100 do Guehrer (Aus) 56"97; 50 ra Hardy 29"09; 200 ra/400 mx Meaklim (S.Af) 2'20"52/4'22"88 (r. mond., prec. Belmonte, Spa, 4'25"06 del 14/12/2008 a Fiume); 50 fa Alshammar (Sve) 24"38 (r. mond.-eur., prec. 24"46 dell'11/11 a Stoccolma); 200 fa Schipper (Aus) 2'03"27; 100 mx Schreuder (Ola) 58"32.
PALLAMANO COPPE In Europa resta solo Bologna. Gli emiliani in casa nei sedicesimi di Challenge Cup hanno ribaltato il 28-29 dell’andata ad Ankara (Tur), vincendo 33-29 (Kazic 7). Fuori Siracusa, sconfitto 22-33 a Sabac, in Serbia (and. 18-31). In Coppa Coppe fuori Conversano, che dopo il 22-27 della scorsa settimana in casa con lo Steaua Bucarest, sabato in Romania è stato battuto 22-30.
ROTELLE
Mondiali artistico Romano al 14o oro Chiusi i Mondiali di artistico a Friburgo (Ger): tripletta azzurra nel libero donne vinto da Debora Sbei, mentre tra gli uomini si è imposto Andrea Barbieri. Tanja Romano, seconda in quest'ultima gara, ha trionfato però nella combinata, portando a casa il 14˚ oro mondiale e diventando così l'atleta più titolata di sempre nel pattinaggio artistico. Uomini. Libero: 1. Barbieri; 2. Tocco; 3. Arriola (Arg); 4. Aracu. Combinata: 1. Lell (Ger); 2. Gasset (Spa); 3. Egli (Svi). Donne. Libero: 1. Sbei; 2. Romano; 3. Trani. Combinata: 1. Romano; 2. Knorr (Ger); 3. Mlinaric (Slo).
SCACCHI CARUANA PASSA Fabiano Caruana ha superato il 1˚ turno delle qualificazioni della World Cup a Khanty-Mansiysk (Rus) battendo il cubano Lazaro Brizon (1-5 0.5): il diciassettenne è nei 32esimi. Ai 32esimi domani, Fabiano aspetta il risultato dei tie-break tra il cubano Dominguez e l’australiano Smerdon.
SPORT INVERNALI COPPA BOB A Park City (Usa) un’altra doppietta americana nella Coppa di bob a 4: stavolta vince Holcomb davanti a Napier. Lontano Bertazzo. Classifica: 1. Usa 1 (Holcomb) 1’49"60; 2. Usa 2 (Napier) a 0.44; 3. Austria 1 (Stampfer) a 0.54; 15. Italia 1 (Bertazzo) a 1"95. Coppa (2 p.): Minins (Lettonia 1) 394; Holcomb (Usa 1), Rush (Canada 1) 393. Donne: 1. Germania 2 (Martini-Logsch) 1’56"15; 2. Germania 1 (Kiriasis-Tischer) a 0"41; 3. Canada 2 (Humphries-Moyse) a 1"08; 19. Italia 1 (Gillarduzzi-Curione) a 3"58 (59"96/20˚ + 59"77/19˚). SNOWBOARD Big air a Stoccolma: 1. Gimpl (Aut); 2. Grilc (Slo); 3. Braaten (Nor). Azzurri: 23˚ Ciancaleoni, 29˚ Buzzoni. ALFIERI Il mal di schiena ferma di nuovo Camilla Alfieri. La gigantista, 10ª a Soelden, è a Copper Mountain con la squadra ma non si può allenare.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
ministro del Welfare Sacconi studia un meccanismo a fIlpunti che consenta agli immigrati di avere la cittadinanza con riconoscimenti legati al proprio livello di inserimento
x NOTIZIE TASCABILI
il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
Al voto del Senato
LA FRASE DEL GIORNO UNO DEI TRANS DEL CASO MARRAZZO
La morte di Brenda: in settimana i risultati degli esami sul suo pc
Ma che cosa mai vuol dire «processo breve»?
S Cardinale Tarcisio Bertone Segretario di Stato Vaticano La politica deponga le armi. La ricostruzione di un tessuto della convivenza pacifica, della solidarietà e della comunità, è un problema che riguarda tutti, anche i media
La legge prevede solo 2 anni di tempo per la sentenza. Ha molti critici pure nel Pdl, da domani sarà bagarre GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Domani arriva in Commissione Giustizia al Senato il disegno di legge sul cosiddetto “processo breve”…
1Non è quell’affare pensato per salvare Berlusconi?
Sì, anche se il modo di fare la domanda la qualifica come un interlocutore di centro-sinistra. Dal centro-destra le risponderebbero: «Dieci milioni di cause pendenti, 81 per cento di reati impuniti, 300 condanne da parte della Corte dell’Aia per l’eccessiva durata dei procedimenti: e lei non vuole riformare i tempi dei processi?».
2 Dove sta lo scandalo, allora? La legge sul processo breve prevede che per ogni grado di giudizio vi siano due anni di tempo, dopo di che, se non si è arrivati a sentenza, accusa e difesa se ne tornano a casa e il processo evapora. Ci sono tre eccezioni: la prescrizione veloce vale solo per chi è incensurato; la prescrizione veloce riguarda solo i reati per i quali la pena massima è inferiore a dieci anni; la prescrizione veloce non vale però per una lunga lista di reati, meticolosamente stampata nel secondo articolo. Per
esempio nel delitto per associazione per delinquere, nel delitto di sequestro di persona, in certi tipi di furto, nella circonvenzione d’incapace, e così via. Tra questi reati gravissimi c’è anche l’immigrazione clandestina, che Ghedini – l’uomo che ha preparato il provvedimento — ha dovuto inserire per guadagnarsi la firma e il sostegno della Lega. Questo insieme di eccezioni ha sollevato le più alte grida di indignazione.
3 Perché? Il primo punto è la distinzione tra incensurati e recidivi. Molti giuristi hanno fatto notare che imputati dello stesso reato nello stesso processo godrebbero in questo modo di prescrizioni diverse, brevi per gli incensurati, lunghe per gli altri. Violerebbe l’articolo 3 della Carta, quello per cui dobbiamo essere tutti uguali davanti alla legge. Il secondo punto concerne il fatto che la legge riguarderebbe anche i processi in corso, facendoli decadere immediatamente. È qui che si parla di 100 mila processi tagliati via, cifra che Alfano sostiene esagerata, ma su cui l’opposizione insiste. C’è poi la lista dei reati per i quali sono previste condanne inferiori a dieci anni, ma che mantengono la prescrizione lunga. Tra questi, ha suscitato particolare sgomento proprio l’eccezione
MAURIZIO SACCONI MINISTRO DEL WELFARE
riguardante l’immigrazione clandestina, che in pratica viene punita con una contravvenzione e sarebbe invece trattata come una truffa. L’ex magistrato Bruno Tinti, autore del saggio Toghe rotte, aggiunge: «In sei anni, per una guida senza patente, uno scippo, un oltraggio al vigile urbano un processo lo si fa di sicuro. I problemi cominciano quando si tratta di processare un incensurato (ma guarda che combinazione, Berlusconi, con le sue sei prescrizioni, è incensurato), per falso in bilancio o frode fiscale. Perché, se cominciamo con le rogatorie alle isole Cayman e i sequestri di documenti in qualche caveau dell’Ossezia, in sei anni arriviamo sì e no al primo grado». Difficile dargli torto.
4 Quindi il provvedimento non passerà?
Il centro-destra sta lavorando a modificarlo. Il problema non sono le obiezioni di Tinti – a cui gli uomini di Berlusconi sono poco sensibili – ma le questioni di costituzionalità che potrebbero spingere lo stesso Napolitano a non firmare. C’è poi il rischio concreto che i finiani, alla fine, votino contro. Questo potrebbe avere effetti gravi persino sulla tenuta del governo, dato che renderebbe palese la spaccatura nella maggioranza. Li avrebbe di sicuro se il presidente del Consiglio decidesse
di mettere la fiducia. Insomma, i senatori domani cominciano a maneggiare una bomba.
Dopo l’autopsia, gli esami sul computer. Il caso della morte di Brenda, uno dei trans coinvolti nel caso Marrazzo, ucciso in casa dalle esalazioni da ossido di carbonio, non si è risolto: in settimana si avranno i risultati degli esami effettuati sul suo pc, trovato immerso nell’acqua ma «salvo». La pista dell’omicidio è ancora la più forte.
ORA SI CERCA L’APPOGGIO DI UDC E IDV
Regionali: sarà ancora Vendola il candidato del Pd in Puglia Sarà Nichi Vendola il candidato del Pd alle elezioni regionali in Puglia del prossimo marzo: Vendola è il governatore in carica. Per farne il candidato di tutto il centrosinistra, il Partito democratico cercherà ora di ottenere l’appoggio dell’Udc e dell’Idv, che avevano espresso il loro parere negativo sulla candidatura di Vendola.
BRUNETTA: «NO AI VETI DEL TESORO»
Accuse a Tremonti Berlusconi lo difende
5 Soluzioni? Ghedini e gli altri sono tentati di adottare il testo presentato nella scorsa legislatura dalla Finocchiaro – capogruppo dei senatori democratici – in cui sono previsti due anni prima della prescrizione, senza eccezioni. Il problema è che la legge non riguarda i procedimenti in corso e quindi non va bene per il Cav. Casini ha proposto di riapprovare con legge costituzionale il lodo Alfano e intanto far passare una norma transitoria che tenga al riparo il presidente del Consiglio da qualunque iniziativa giudiziaria, «per legittimo impedimento». Non funzionerebbe, in realtà, perché i rilievi della Corte sul lodo Alfano non erano solo di natura costituzionale. C’è poi il problema della tenuta della maggioranza. L’altro giorno Fini ha ufficialmente chiamato «stronzi» i leghisti. Ieri, in un’intervista al Corriere della Sera, Brunetta ha attaccato Tremonti, accusandolo di aver commissariato il governo con i suoi continui «no» ad ogni proposta di investimento. Gasparri spera che la legge sul processo breve, di cui è primo firmatario, venga approvata dal Senato entro il 31 dicembre. Chissà.
«La linea economica fondata sulla disciplina di bilancio è ispirata dal premier e condivisa dall’intero governo». Così Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, risponde all’intervista al Corriere della Sera del ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che accusa il collega del Tesoro Giulio Tremonti (nella foto Ansa con Brunetta) di imporre un «egemonismo opaco» e «veti ciechi» al governo in nome del rigore di spesa. Altri cinque ministri chiedono coesione all’esecutivo.
DOPO IL SÌ DELLA CAMERA
Primo via libera dal Senato Usa alla riforma sanitaria di Obama Primo «sì» del Senato Usa alla riforma della sanità voluta dal presidente Obama. L’obiettivo è estendere l’assicurazione a più di 30 milioni di americani che ne sono sprovvisti: ora può partire il dibattito. Ma l’iter resta lungo: bisogna unificare i testi della riforma della Camera e del Senato, che presentano differenze sostanziali.
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ALTRI MONDI la foto
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super festa da 3 milioni di dollari: tanto è costato il fUna party dei 40 anni di P. Diddy, ospitato sabato all’hotel
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Uccide il suo bimbo Poi lo culla per ore
DOPO LA CADUTA IN TOUR
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STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
L’esterno della casa in cui è avvenuto l’infanticidio, a Curtarolo (Pd) ANSA
nuta sotto sedativi e sotto stretta sorveglianza dai carabinieri, in stato di arresto per omicidio volontario. Secondo la prima ipotesi formulata dalla polizia, il raptus omicida potrebbe essere stato provocato da una crisi depressiva post-parto. Monica, che lavorava come infermiera in una casa di riposo, aveva partorito la secondogenita da tre mesi: da allora, secondo quanto ha raccontato il marito, Gianni Bellato, di 40 anni, «era taciturna» e aveva mostrato strani comportamenti, ma non
a tal punto da fargli pensare che potesse arrivare ad un gesto simile. Anche Domenico Cabrele, il padre di Monica, non riesce a darsi pace: «Qualcosa non andava bene, ma Monica era una brava mamma. Non posso, non capisco: lei voleva bene ai bimbi». Sposati da cinque anni, Monica e Gianni vengono descritti da tutti — parenti, amici e i vicini di casa — come una coppia che andava d’amore e d’accordo e che aveva accolto con gioia la nascita dell’ultima figlia.
Vasco Rossi fa il dito medio a chi lo ha preso in giro: così il rocker di Zocca ha risposto, in un video pubblicato sulla sua pagina ufficiale di Facebook, ai commenti provocati da una sua caduta in un recente concerto. «Dopo la scivolata di Caserta, la caduta di Vasco sul palco — spiega nel video, lungo 30 secondi — è diventata la caduta dal palco. Il prossimo passo sarà la caduta di Vasco "dal cielo"». Vasco, poi, annuncia una nuova puntata di «il braccio di Vasco», mostra i segni della caduta vicino al polso e fa il più classico dei gestacci, alzando il dito medio. Durante uno dei suoi concerti di Caserta, in una delle prime tappe del tour europeo, Vasco, forse accecato dalle luci, era infatti inciampato su un gradino cantando «Albachiara»: la caduta, ripresa dai telefonini del pubblico, era finita sul web, scatenando l’ilarità di moltissime persone: adesso, ecco la sua reazione, forse un po’ troppo esagerata.
A NEW YORK VENDUTI 80 OGGETTI DEL RE DEL POP: IL GUANTO DEL MOONWALK A QUOTA 280 MILA EURO mo d’affari di Hong Kong, verrà presto esposto nel lussuoso hotel-casinò Ponte 16 di Macao, nel sud della Cina. L’abito indossato nell’ultima esibizione all’Apollo Theatre di New York è stato invece venduto per 170 mila dollari, mentre la giacca del tour Bad (del 1989) è stata comprata per 225 mila (20 volte di più di quanto stimato prima dell’asta newyorchese).
Jackson, asta da record Guadagnati 1,3 milioni 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAncora Michael Jackson, ancora tanti soldi. L’ultimo, ricco business in nome del re del pop è andato in scena sabato sera all’Hard Rock Cafè di New York, a Times Square, dove dall’asta per gli 80 cimeli di Jacko si stimava di incassare 80-100 mila dollari, ma si è arrivati sino a quota 2 milioni (1,3 milioni di
euro). Il pezzo più pregiato della collezione, il guanto bianco (arricchito da pietre preziose) utilizzato da Michael nel 1983, quando nel 25esimo anniversario della Motown, in diretta televisiva, fece per la prima volta il celebre Moonwalk, è stato battuto per 420 mila dollari complessivi (350 mila dollari più una percentuale per la commissione, pari a 280 mila euro): comprato da un 36enne uo-
Il guanto di Jacko andato all’asta EPA
Comunione vietata per Patrick Niente comunione, negli Stati Uniti, per Patrick Kennedy, deputato del partito Democratico e figlio del senatore Ted, recentemente scomparso. Lo ha deciso il vescovo del Rhode Island: «È favorevole all’aborto»
Vasco s’arrabbia E su Facebook alza il dito medio
A Padova 35enne da poco mamma di una bambina accoltella il primogenito. Era depressa dopo il parto
CARLO ANGIONI
s LA SALUTE KENNEDY E DINTORNI PRIMA DI TUTTO di PAOLO ROSSI CASTELLI
Una preda del tutto inaspettata, nel nuovo parco degli orsi di Berna, in Svizzera, sulle rive del fiume Aar: un 25enne con problemi mentali ha scavalcato il muro di cinta, aiutandosi con una scala, e si è trovato davanti all’orso Finn, un maschio di 4 anni. Che ha attaccato il ragazzo alle spalle (foto 1, dal sito www.ticinolibero.ch), e lo ha buttato a terra (foto 2), azzannandolo a viso e gambe. Per fargli mollare la preda, la polizia ha sparato all’animale (ora in gravi condizioni). Solo a quel punto, il ragazzo è stato portato in salvo (foto 3, Ansa).
Crisi post-parto Ancora in stato di incoscienza, la 35enne è stata trasportata all’ospedale di Padova, dove è stata ricoverata, nel reparto di psichiatria, te-
P. DIDDY CANTANTE E PRODUTTORE
Plaza di New York. Tra i 500 invitati, anche Bono e Jay-Z
Disabile mentale scavalca il muro L’orso lo azzanna
dNel pomeriggio di sabato il piccolo Alessandro, di 3 anni, ha giocato a pallone nel giardino di casa sua, dove erano ancora appesi i fiocchi rosa per la sorellina appena nata. In serata, la tragedia. Quando il papà è rientrato a casa, in una villetta in mezzo alla campagna a Pieve di Curtarolo, a venti chilometri da Padova, ha trovato la moglie con il piccolo Alessandro morto tra le braccia, in un lago di sangue. Monica Cabrele, 35 anni, ha avvolto il corpicino del figlio in una coperta, lo ha stretto a sé e si è distesa sul pavimento. A terra è stato trovato il coltello da cucina con il quale ha inferto le 10 coltellate che hanno ucciso Alessandro. La donna è rimasta a lungo con lo sguardo fisso: ci sono volute quattro ore per staccare Alessandro dalle sue braccia. Nella stanza accanto dormiva Erika, l’altra figlia della coppia.
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Gli altri Non è finita qui. Tra gli altri cimeli, venduti anche un quadro dei Jackson 5 (5.500 dollari), la dentiera da vampiro del video di Thriller (16 mila) e una sciarpa firmata (5 mila).
Nuovo video sulla morte di JFK Ieri, a 46 anni dalla morte di John Fitzgerald Kennedy, è spuntato un filmato restaurato in cui si intravede una figura somigliante a Lee Harvey Oswald, il presunto omicida, dietro la finestra da cui partirono i colpi che uccisero Jfk
Il pesce aiuta il cuore ma non dovete friggerlo Il pesce? Se volete conservare intatti i preziosi acidi grassi omega 3 che contiene (e il loro effetto protettivo sul cuore), non mangiatelo fritto. L’invito a cambiare abitudini alimentari arriva da Lixin Meng, studiosa dell’Università delle Hawaii (Usa) e coordinatrice di una ricerca che ha preso in esame le abitudini alimentari di ben 185 mila persone, seguite per dodici anni. «Il pesce mantiene intatte le sue capacità benefiche — spiega Meng — solo se viene bollito o cucinato al forno. Friggerlo, o metterlo sotto sale, annulla, di fatto, gli omega 3». E la cottura alla griglia, così frequente nei Paesi mediterranei? Lo studio americano non l’ha presa in considerazione.
Integratori al selenio: attenti al colesterolo È uno degli integratori più popolari (soprattutto dopo una certa età), perché, si dice, protegge contro alcuni tipi di tumore e malattie degenerative. Ma questi effetti, per il selenio, non sono mai stati dimostrati in modo definitivo. Al contrario, una ricerca pubblicata sul Journal of Nutrition, rivela che un eccesso di questo minerale può addirittura portare a conseguenze negative. Gli studiosi dell’Università di Warwick (Gb) hanno visto, tenendo sotto controllo 1.042 persone, che una concentrazione di selenio superiore a 1,20 micromoli per litro di sangue si accompagnava a un aumento del colesterolo totale (+8% rispetto alla media) e, ancor più, del colesterolo cattivo (non-HDL): +10%. Dunque, cautela.
È IL PRIMO CASO IN ITALIA
Bambino muore per l’Influenza Il fegato trapiantato a Torino Per la prima volta in Italia è stato eseguito un trapianto di organi da una persona che era affetta dal virus dell’influenza A: ieri a Torino il fegato di un bimbo padovano di 3 anni, morto per una grave cardiomiopatia ma colpito anche dal virus, è stato trapiantato in una bambina torinese di 6 mesi. Il piccolo potrebbe donare anche le cornee. Aggiornato il bilancio italiano dell’influenza H1N1: sono 71 vittime, 333.366 le persone vaccinate e quasi 4 milioni le dosi di vaccino consegnate.
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LETTERE
dite la vostra
Sport Italians
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A cura di Beppe Severgnini
Mourinho e il nostro calcio
Dopo il caso Henry la moviola d’obbligo in campo Caro Beppe, parliamo di Henry (nella foto Afp il celebre fallo di mano, ndr) In questi casi (ma anche per presunti falli da rigore o simulazioni) si può responsabilizzare il giocatore con una modifica alle regole. L’arbitro, viste le proteste irlandesi, potrebbe convocare i capitani a centrocampo. Chiamato l’interessato (Henry), gli avrebbe chiesto se avesse commesso o no il fallo di mano. Frasi a referto e lunga squalifica in caso di bugia. Il simulatore crea un danno a se (d’immagine) e alla squadra (d’immagine più la squalifica) e ci deve pensare bene prima di chiedere un rigore o negare qualcosa che SA di aver fatto.
Filippo Petralia Tante lettere sulla vicenda, non l’unica di una settimana turbolenta. Come ho scritto sabato su Twitter: «Tumulti dopo Algeria-Egitto! Tensione tra Irlanda e Francia! Partite vendute in Germania! Strano. C’è casino nel calcio e noi siamo fuori?!». Superato lo stupore, dico: la moviola in campo è indispensabile. Basta non chiamarla «moviola». Il vocabolo sa di pignolerie, bisticci tv e faziosità. Troviamo un nome inglese, «Instant replay», «Tv aid»... Ogni squadra potrà ricorrervi due volte a partita; l’arbitro motiverà la decisione finale ad alta voce e verrà amplificato in tutto lo stadio. In questo modo il calcio si metterà al passo di altri sport, come il tennis o il football americano. Basta sospetti e recriminazioni. A sei mesi dall’introduzione della nuova regola, diremo: ma come abbiamo potuto farne a meno? Quel fallo di mano? Non solo penalizza una nazione,
Aldo Baglione
Tutti chiedono la ripetizione di Francia-Irlanda: impossibile. Se poi avessimo una decisione sbagliata anche nella ripetizione? Si va avanti all’infinito? La soluzione è facile: moviola in campo.
IL TEMPO
una nazionale e un ct tra i più simpatici in circolazione. Non solo ha creato tensioni con la Francia, che s’appresta a essere fischiata sui campi di tutto il mondo. Dimostra anche, insieme ai tumulti in Africa e al marcio che sta venendo alla luce in Europa, che il calcio ormai coinvolge enormi interessi (nazionali, economici, politici, sociali). Giusto, sbagliato? Non importa. L’importante è gestire con intelligenza un fenomeno tanto imponente. Un arbitro solo contro venti telecamere e un miliardo di persone: non può essere. I tempi cambiano, e noi dobbiamo cambiare con loro. Chi s’impunta e rifiuta l’aiuto tv, come fa la Fifa, non è romantico: è incosciente. PS La Francia doveva insistere, e chiedere la ripetizione della partita. Avrebbe forse perso il Sudafrica (anche se non credo), ma avrebbe guadagnato gloria imperitura, pari a quella del titolo mondiale (che, invece, non vincerà).
Gentile Severgnini, ha letto con attenzione l’intervista di Mourinho al Times e in particolare quando dice «sono voluto andare in Italia perché è la Patria del catenaccio, tattica e del calcio difensivo»; quando confessa «per me l’Inghilterra è il posto giusto»; quando aggiunge che l’Italia non è il paese adatto per i giovani e via dicendo. A parte che Mourinho ha smentito la sostanza dell’intervista e che non mi interessa il parere degli inglesi, arroganti e sciovinisti, cui abbiamo insegnato in passato a mangiare con la forchetta e da poco ad usare certi accessori dei bagni: non trova che vi sia un intento del «sistema inglese» per screditare il calcio italiano allo scopo di essere e/o a restare il primo al mondo? Marco Lippidini
La sua dietrologia, caro Lippidini, non mi convince (a me gli inglesi piacciono, li ammiro per la capacità di reinventarsi continuamente). E non so se/quanto credere a quell’intervista. Posso però dire una cosa. Mourinho - il nostro incontro ad Appiano Gentile me l’ha confermato - non ha grande stima del calcio italiano: come ambiente, non come gioco. La cosa mi importa? Sì e no. Da innamorato dell’Inter e del calcio, gli chiedo solo di essere un buon allenatore. E questo - al di là di qualche incertezza europea, forse superata (domani a Barcellona la prova del fuoco) - mi sembra indiscutibile: con Mou la squadra gioca
meglio, segna di più, diverte. A Bologna l’Inter ha dato una dimostrazione di potenza tranquilla, in tutti i reparti. Milito è veramente intelligente. Balotelli, al di là dei mugugni, cresce (a differenza del pubblico di Bologna, che l’ha riempito di «buuuuu» razzisti). Il centrocampo, pur senza Sneijder, ha impressionato per reattività e organizzazione. Thiago Motta, se gioca così, farebbe comodo anche alla Nazionale di Lippi. E quel gol di Cambiasso, diciamolo, è stato una delizia.
Pazzini, Amauri e la Nazionale Forse in New England non è ancora arrivata l’eco dell’ultima polemica calcistica. A Pazzini dà fastidio l’idea di Amauri in Nazionale. Non faccio discriminazioni, ma nel caso in questione sono d’accordo col Pazzo. Amauri non ha fatto tante sceneggiate di attaccamento all’azzurro. Anzi, se Dunga lo chiamava, era strapronto a rispondere: presente! Come facciamo a sentirlo dei nostri? Il presidente Abete dice che l’ultima Nazionale tedesca aveva tra i convocati 9 calciatori non nati in Germania. Vero, ma per lo più figli di immigrati polacchi, cechi, turchi, che avevano scelto la Germania come nuova patria. Qui mi pare un po’ diverso. O no? Danilo Bassi
Pazzini difende il suo posto, e si può capire. Amauri, in materia, non ha brillato per coerenza e chiarezza: ma alla Nazionale italiana serve (come Thiago Motta, vedi sopra). Questo è quello che
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Ho i miei dubbi: aumenteranno gli appassionati, ma il rugby non diventerà mai uno sport nazionale, da noi. È una questione culturale. È infatti una disciplina stoica, nata e cresciuta in un Paese stoico (la Gran Bretagna, il suo impero). Vive di fatica, sudore, fango e pozzanghere. In Italia, appena piove, si cancella tutto (gite, escursioni, manifestazioni).
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Nuvoloso
Te
Lorenza Luparia
Il Sole oggi
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Sole
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Sono stata a San Siro per Italia-All Blacks: inutile dire che ero emozionata, mio marito gioca a rugby dai tempi dell’università e anch’io ho un inglorioso passato nel Seven Oaks ai tempi del soggiorno nel Regno Unito. Spero che i nostri figli vorranno almeno provarlo: è uno sport dove c’è spazio per tutti, dove devi conquistarti il terreno, dove solo uniti si vince. In partita ce le si suona anche (come dice mio marito: «In campo le botte hanno sempre carattere educativo, se uno gioca antisportivamente, si piglia un cazzotto e la volta dopo ci pensa bene prima di rifarlo») ma dopo si beve tutti insieme (arbitro incluso). Ho un ricordo bellissimo di quando abitavo nel Kent, con gli spettatori a bordo campo educatamente, zero recinzioni, bimbi che si rotolavano nel fango, genitori che applaudivano anche le prodezze degli avversari. Ce la faremo anche qui?
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Il rugby, l’Italia e un sogno
a cura del Col. Giuliacci
LEGENDA
Rovesci
conta. Evitiamo romanticismi inutili, quando parliamo di calcio: eviteremo delusioni.
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(Usa, 2003) Jim e Brian vengono fatti fuori dall’unità speciale S.W.A.T. dopo una rapina...
(Usa, 2005) 2411: un virus ha sterminato il 90% degli umani. I superstiti vivranno tutti insieme
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2008) Barbara è incinta di Matteo: il felice evento fa convergere a Miami i rispettivi genitori...
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(Usa, 2000) La girovaga Vianne affitta un negozio, apre una cioccolateria e suscita scandalo...
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PALERMO MILANO SOLO ANDATA. STEEL DEMOLITION MAN. STEEL PROVINCIA MECCANICA. MYA L'ULTIMO BACIO. PREMIUM CINEMA ASTERIX ALLE OLIMPIADI. JOI I GIORNI DELL'ABBANDONO. PREMIUM CINEMA THE SHAPE OF THINGS. MYA TERMINATOR 2: IL GIORNO DEL GIUDIZIO. STEEL VICKY CRISTINA BARCELONA. PREMIUM CINEMA
TENNIS 13.30 MASTERS ATP Da Londra. Sky Sport 3
CALCIO 20.30 COMO - LUMEZZANE Prima Divisione Girone A. Lega Pro. Raisport Più
20.45 CESENA - TORINO Serie B. Sky Calcio 1 e Dahlia Sport
BASKET 18.00 WOMEN LIVORNO GMA PHONICA POZZUOLI Serie A1 femminile. Raisport Più
7.55 8.00 8.40 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50
Da Londra. Sky Sport 3
21.45 MASTERS ATP Da Londra. Sky Sport 3
7.30
NBA. Sky Sport 2
FOOTBALL 2.30
OROSCOPO
HOUSTON TENNESSEE NCAA. ESPN America
8.30
11.00 BRASILE - GIAPPONE Grand Champions Cup maschile. Eurosport
SKY SPORT 1 CALCIO: FIORENTINA PALERMO. Serie A. 11.30 CALCIO: BOLOGNA INTER. Serie A. 13.30 CALCIO: HIGHLIGHTS SERIE A. 8.30
BASKET: BANCA TERCAS TERAMO - ARMANI JEANS MILANO. Serie A maschile.
POLONIA - EGITTO Grand Champions Cup maschile. Eurosport
RUGBY: ITALIA SUDAFRICA. Test Match.
VOLLEY
NCAA. Sky Sport 2
PORTLAND TRAILBLAZERS CHICAGO BULLS
7.30
15.15 MASTERS ATP
23.00 VANDERBILT CINCINNATI 4.00
SKY SPORT 2
10.45 VOLLEY: MC-CARNAGHI VILLA CORTESE ASYSTEL NOVARA. Serie A1 femminile.
17.00 VOLLEY: MC-CARNAGHI VILLA CORTESE ASYSTEL NOVARA. Serie A1 femminile.
18.00 BASKET: MONTEPASCHI SIENA LOTTOMATICA ROMA. Serie A maschile.
6.30 8.55 12.25 13.00 13.40 16.20 17.45 18.30 19.00 19.25 19.30 20.05 20.30 21.10
20.15 RUGBY: ITALIA SUDAFRICA. Test Match.
18.55 19.35 20.30 21.10 23.25 1.35 1.50 2.50
TELEFILM SOAP TG4 - TELEGIORNALE WOLFF UN POLIZIOTTO... DETECTIVE IN CORSIA TG4 - TELEGIORNALE FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER IL COMANDANTE FLORENT: LA GROTTA ALIEN 3 TG4 PASSWOR*D IL MONDO IN CASA PIANETA MARE
13.00 AUTOMOBILISMO: FIA WORLD TOURING CAR CHAMPIONSHIP BY LG.
22.00 RUGBY: SCOZIA - AUSTRALIA.
Gara 2. Da Macao, Cina.
Test Match.
13.45 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO.
SKY SPORT 3
4x5km. Staffetta femminile.
9.00
TENNIS: MASTERS ATP.
14.15 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO. 4x10km. Staffetta maschile.
Da Londra.
17.30 TENNIS: MASTERS ATP. Da Londra.
19.30 TENNIS: MASTERS ATP.
15.00 VOLLEY: POLONIA - EGITTO. Grand Champions Cup maschile.
Da Londra.
16.00 VOLLEY: BRASILE GIAPPONE.
EUROSPORT
Grand Champions Cup maschile.
9.30
VOLLEY: CUBA - IRAN.
16.45 SOLLEVAMENTO PESI: MONDIALI.
Grand Champions Cup maschile.
58 kg femminile. Da Goyang City, Corea del Sud.
LA 7 7.00 10.25 11.30 12.30 13.00 14.00 16.00 17.05 19.00 20.00 20.30 21.10 23.40 0.35 0.55 1.15 2.20
Radio 105
OMNIBUS ISPETTORE TIBBS MATLOCK TG LA7 - SPORT 7 HARDCASTLE AND MCCORMICK I TROMBONI DI FRA DIAVOLO COSÌ STANNO LE COSE ATLANTIDE THE DISTRICT TG LA7 OTTO E MEZZO L'INFEDELE Attualità REALITY TG LA7 PROSSIMA FERMATA EFFETTO DOMINO OTTO E MEZZO
Top Radio Alle 21, dentro la rubrica Backstage, la Zac intervista Michael Bublé (nella foto), che canta Haven’t met you yet
Radio Monte Carlo Anteprima News Alle 18.10, Maurizio Di Maggio ospita l’ex tennista Lea Pericoli (nella foto), che presenta il nuovo libro Maldafrica
DAHLIA SPORT 9.15
CALCIO: LIVORNO - GENOA. Serie A.
15.00 CALCIO: SUNDERLAND ARSENAL. Premier League.
22.45 FOOTBALL: WASHINGTON REDSKINS DALLAS COWBOYS. NFL.
RAISPORT PIÙ
Virgin Radio Virgin Rock Live Andrea Rock, in Virgin Rock Live, presenta il live dei Green Day (nella foto), che cantano Boulevard of broken dreams
BOB E SKELETON: COPPA DEL MONDO. 12.00 CALCIO: DAHLIA GOAL 9.30
Serie A.
16.00 TENNISTAVOLO: CARRARA BRESCIA. Serie A1 maschile.
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
Ariete 6+
Toro 5,5
Gemelli 8
Cancro 6
Leone 5,5
Vergine 6
Il rischio-cantonata non è così remoto: focalizzate bene i vostri obiettivi, prima di lanciarvi. Gli aiuti arrivano, il sudombelico è una birba…
Occorrono impegno, concentrazione e sangue freddo, per fronteggiare la miriade di contrattempi odierni. Il vigore cala, l’ormone affonda…
IL MIGLIORE. Luna e Giove aiutano nel lavoro e nelle trattative. Portando soldi, lustro, vantaggi. Nascono sodalizi, anche suini, duraturi…
Un po’ di sedere a zampogna ve lo dovete fare, ma duttilità e senso dell’umorismo vi aiuteranno a superare le difficoltà. Sollievi finanziari.
La settimana inizia con qualche fumata nera di zebedei. Perché c’è qualcuno che rema contro. E un cavillo trascurato vi fa rischiare. Occhio.
Studiate le vostre strategie curandone i dettagli e lasciandovi guidare da buonsenso ed esperienza. Siete sfigoacidi, però. E ciò vi nuoce…
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
Bilancia 7,5
Scorpione 5,5
Sagittario 5,5
RAFAEL NADAL
Capricorno 5,5
Acquario 7,5
Pesci 6
Grazie a intuito & scaltrezza potete spiccare nel lavoro e trovare le soluzioni ai problemi. La forma è okay, l’ormone grugnisce e colpisce…
Giornata da vivere un tantino in difesa. Qualcuno vuole mettervi in minoranza, casa e famiglia snervano. E conforti suini non ce ne sono…
La Luna giustifica sia l’ottimismo sia qualche azzardo creativo. I rapporti con l’ambiente circostante migliorano, voi fornicate grufolando…
Il tennista spagnolo, numero 2 del mondo dietro Federer, è nato a Manacor, nell’isola di Maiorca, il 3 giugno 1986
Si può chiudere proficuamente una faccenda economica, oggi. E voi vi sentite sollevati. L’immagine guadagna punti, il sudombelico pure…
Marte vi parla in modo informale, come fosse un presidente della Camera. E vi apre squarci. Anche spiazzanti. Accettarli non sarà facile…
Chi dovrebbe aiutarvi vi critica. E la cosa vi delude. Ma da soli sbrigherete tutto. Anche se faticosamente. Opportunità suine variegate…
LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
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www.gazzetta.it Redazione di Milano Via Solferino 28, 20121 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5, 00187 - Tel. 06688281 Pubblicità RCS Editori SpA - Settore Pubblicità Vico II San Nicola alla Dogana 9 Napoli - Tel. 0814977711
Lunedì 23 novembre 2009
NAPOLI&CAMPANIA
campania@gazzetta.it
La frenatina MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dAlla prossima, allora,
perché il Napoli ha impattato nuovamente, dopo Catania. Un pareggio che ha confermato le solite problematiche. L’attacco, per esempio, che non segna. Anche contro la Lazio, Quagliarella ha toccato pochissimi palloni, mentre il dinamismo di Lavezzi continua ad essere fine a se stesso. A centrocampo, Pazienza e Gargano sono stati poco creativi e in certi momenti della partita è prevalsa la confusione. Qualche segnale positivo è arrivato dalla difesa dove Campagnaro, Cannavaro e Rinaudo hanno mostrato i muscoli agli attaccanti avversari. Due punti in meno, dunque, rispetto a quelli pronosticati. Walter
w I NUMERI
12
I punti in 6 gare Dall’arrivo di Mazzarri in panchina, il Napoli ha ottenuto 3 vittorie e 3 pareggi
Analisi È lucida l’analisi dell’allenatore napoletano che ha commentato senza troppa enfasi la prestazione di Camilo Zuniga, schierato sulla fascia sinistra in sostituzione dello squalificato Aronica. «Il ragazzo si sta allenando con me da un paio di settimane, perché quando sono arrivato era infortunato. Non ha il ritmo, a prescindere se gioca a destra o a sinistra. Insomma, s’è limitato a svolgere il compitino, gli è mancato il guizzo». Ha
«Julio Cruz mi ha dato un morso» Rinaudo «Sì, l’ho spinto, ma Saccani è stato bravo» FABIO MANDARINI
3
Gli 0-0 finora In questa stagione, 3 gare finite sullo 0-0: contro Udinese, a Catania e ieri con la Lazio
Sul futuro immediato «Con il Cittadella in Coppa vedrete uomini nuovi, ma voglio superare il turno. Dopo c’è la Juventus» Mazzarri spiega così l’involuzione: «Quando giochi contro squadre che si chiudono è necessario fare gol, capitalizzare al massimo quello che si crea. Nel primo tempo siamo stati leziosi e lenti nel far girare la palla, mentre nella ripresa c’è mancato soltanto il gol, perché abbiamo schiacciato la Lazio nella propria metà campo. Partite del genere vanno sbloccate subito, altrimenti finisci per ritrovarti poco o nulla».
CI SARA’ LA PROVA TV
«Questo Napoli mi è piaciuto anche se non ha segnato» Mazzarri dopo lo 0-0 contro la Lazio «Bene il tridente schierato nella ripresa Zuniga? Non riesce a trovare il ritmo»
provato anche il tridente, Mazzarri, per abbattere il muro difensivo della Lazio. Ma nemmeno l’inserimento di Denis è servito a dare concretezza negli ultimi 20 metri. «Ho voluto dare un peso maggiore in attacco, con l’inserimento dell’argentino, quando ho capito che la Lazio non ci avrebbe potuto creare problemi. Ma poi Quagliarella ha chiesto il cambio e l’esperimento non è riuscito». Futuro immediato Il Napoli tornerà in campo giovedì sera, al San Paolo, per la Coppa Italia, col Cittadella: chi supererà il turno dovrà vedersela con la Juve, al Comunale, a metà dicembre. «Vedrete qualcuno che finora ha giocato poco — anticipa Mazzarri —. Io ci tengo maledettamente a passare il turno. L’idea di sfidare la Juve mi intriga parecchio». Lo scorso anno, con la Sampdoria, l’allenatore napoletano ha perso in finale contro la Lazio.
V Walter Mazzarri, 48 anni, è il tecnico del Napoli LAPRESSE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dL'avambraccio destro
di Rinaudo sembra il calco di un odontotecnico: «Ci tenevo a spiegare l'episodio con Cruz: mi ha morso e io mi sono divincolato perché m'ha fatto male». L'impronta degli incisivi dell'argentino è ben visibile. Prova tv Il difensore del Napoli arriva in sala stampa e spiega i retroscena dell'azione che ha animato il 30’ del secondo tempo: angolo per la Lazio, Rinaudo marca Cruz e l'argentino cade in area con le mani sul volto. Saccani fa proseguire: «L'arbitro è stato bravo a placare gli animi — continua l’azzurro —: lui mi ha dato un morso e io mi sono liberato». E un colpetto va a segno proprio nel tentativo di sfuggire alla morsa. Anzi, al morso. Probabile, comunque, il ricorso alla prova televisiva. Coppa Italia Non servono prove particolari, invece, per raccontare la partita: «Non siamo stati presuntuosi, anzi, abbiamo giocato con impegno come sempre — continua Rinaudo —: contro le grandi, però, ci sono più spazi, mentre con il Catania e la Lazio non è stato semplice trovarli. Ora concentriamoci sulla Coppa Italia». La squadra riprenderà la preparazione oggi: giovedì con il Cittadella, Mazzarri ha annunciato il turn-over. Nessun problema per Quagliarella, che ieri ha chiesto il cambio per crampi.
AUDIO E VIDEORA DELLA SQUAD AZZURRA SITO SUL NOSTRO
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1 DIVISIONE a
fLa sconfitta ad Andria (1-0) dà la svolta e la panchina cambia padrone
Cavese-Maurizi: è finita Il tecnico: «Il mio destino era già segnato» Da oggi c’è Stringara GIUSEPPE ERNESTO MAURO SENATORE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ANDRIA dTanto gioco, ma scarsa incisività in fase offensiva. E così salta la panchina di Agenore Maurizi e arriva Paolo Stringara. Al tecnico era stata offerta un’ultima chance, ma anche questa opportunità è naufragata di fronte all’inconsistenza dell'attacco dei campani che hanno giocato quasi tutta la gara nella metà campo andriese, ma raramente hanno impensierito il portiere. «Probabilmente, anche un risultato diverso non avrebbe cambiato il mio
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destino — osserva Maurizi —. Non voglio, comunque, fare polemiche. Il calcio è questo. Quando non arrivano i risultati, si rischia. Negli spogliatoi ho salutato i miei ragazzi perché con loro ho avuto un rapporto molto positivo. Lascio una squadra che non ha mai sfigurato contro qualsiasi avversario». La svolta Stringara era nell’aria. Il tecnico toscano era già in tribuna di Andria, dopo essere stato contatto in settimana da Lombardi e Pavone. L’avvicendamento potrebbe a questo punto riavvicinare Casillo al club. Il 47enne allenatore del-
Paolo Stringara, 47 anni, nuovo allenatore della Cavese CGE
l’ultima salvezza del Taranto dovrà tirare fuori dai bassifondi una Cavese (peggior attacco del campionato) capace di raggranellare la miseria di 2 punti nelle ultime 5 partite. «Mi auguro di riuscire a dare le giuste motivazioni — dice Stringara, che sarà presentato oggi — per tirarci quanto prima fuori da questa situazione. Il mercato è un discorso lì da venire». E sul modulo: «L’anno scorso questa squadra ha ottenuto ottimi risultati col 4-3-3, in ogni caso nella mia carriera ho sempre cercato di adattarmi alle caratteristiche dei giocatori». Sospesi tutti i permessi.
COSENZA-TERNANA 1-0
POTENZA-RIMINI 2-1
Toscano rilancia «Avanti così»
È Capuano show «Io il più grande»
COSENZA (v.l.) Il Cosenza sorride e agguanta un’altra volta il quinto posto. È felice il tecnico Toscano: «Ho visto due ottime squadre, che se la sono giocata a viso aperto. Rispetto alla partita col Pescara, sono molto più soddisfatto per come abbiamo giocato. Siamo in costante crescita. Il grande rammarico sono i tanti punti lasciati per strada in questa prima parte di campionato. Adesso chiudiamo l’andata con altri tre scontri diretti, a cominciare da Ravenna, dove chiedo alla squadra di dare continuità all’ottima prestazione con la Ternana».
POTENZA (r.v.) Il tecnico Eziolino Capuano fa uno show: «Sono il più bravo stratega che c’è in Italia. Col Rimini abbiamo fatto un capolavoro tattico. Grande partita per gioco e abnegazione. Siamo stati molto bravi a chiudere le loro fonti di gioco. Nel primo tempo abbiamo concesso un solo tiro in porta». Strepitosa la sua esultanza dopo il gol del 2-0: ha percorso tutto il campo per gioire sotto la curva. Un gesto che gli è valsa l’espulsione. «Io amo questa città e questi tifosi. Ogni nostra vittoria è la loro vittoria. Sono eccezionali e continuerò sempre a rispettarli».
NOVARA-BENEVENTO 2-0
PRO PATRIA-SORRENTO 2-2
ALESSANDRIA-PAGANESE 1-0
MARCIANISE-RAVENNA 0-1
Acori parla dei soliti errori «Squadra senza carattere»
Novelli fa festa solo a metà «Un altro rigore contro»
Palumbo non vede fairplay «Rete con l’uomo a terra»
Dura polemica di Boccolini «Siamo stati in 11 contro 14»
NOVARA Il tecnico Acori alza la voce con i suoi per la brutta prestazione: «Abbiamo giocato male e il Novara ha sicuramente meritato di vincere. Dopo lo 0-2 non abbiamo reagito e non siamo mai riusciti a essere pericolosi. E sui due gol non posso che lamentarmi: abbiamo studiato tutta la settimana i movimenti dei novaresi sui calci piazzati e siamo andati a prendere gol in occasione di due angoli. Sono stati bravi loro a effettuare i blocchi giusti, ma noi dovevamo essere più furbi in entrambe le occasioni. E proprio di furbizia e cattiveria che manchiamo in tutte le zone del campo». Poi l’allenatore passa a parlare dei singoli. «Gli attaccanti hanno fatto poco movimento, ma è anche vero che sono stati cercati molto poco dal resto della squadra. Abbiamo lasciato agli avversari il pallino del gioco. Il Novara, comunque, è una squadra molto forte, che lotterà per la B. Noi, invece, ci dobbiamo dare una bella svegliata, dobbiamo capire che il campionato è molto combattuto e che dobbiamo sempre entrare in campo con grinta e determinazione». Enea Marchesini
BUSTO ARSIZIO (Varese) Dopo sei trasferte con altrettante sconfitte, il Sorrento ottiene il primo punto esterno. L’allenatore Raffaele Novelli, però, recrimina: «Non so se essere soddisfatto. Per come è arrivato il pareggio direi di sì, ma per come è andato il primo tempo speravo nella vittoria. Dopo il vantaggio, abbiamo avuto la possibilità di segnare altri due gol. Nella ripresa, invece, abbiamo subito la reazione della Pro Patria». Forse la sostituzione di Saraniti con Myrtaj ha permesso agli avversari di avanzare ancora di più? «Penso di no, visto che abbiamo subito il pareggio dopo che Myrtaj era entrato da pochi secondi. La verità è che abbiamo subito la reazione di un avversario forte, che ci ha costretti ad abbassarci. Non lo abbiamo fatto certo di nostra volontà. Poi, nel finale, è arrivato il rigore che ci ha portato momentaneamente in svantaggio. Non voglio entrare nel merito, dico solo che è il quarto rigore che ci fischiano contro in tre partite. Questa volta, comunque, siamo riusciti a recuperare con Feussi». Aldo Restelli
ALESSANDRIA La Paganese esce a testa alta dal Moccagatta, ma col rammarico di aver gettato una grande opportunità per muovere la già deficitaria classifica. La rete di Artico, con Cucciniello a terra, ha fatto andare su tutte le furie i campani. «I professionisti hanno l’obbligo di tenere in campo i nervi ben saldi, anche se l’arbitro commette errori — dice il tecnico Palumbo —. E proprio in occasione della rete dell’Alessandria, il signor Zonno avrebbe dovuto fischiare in favore di Cucciniello finito a terra. Questo non è avvenuto e anche il fairplay dei nostri avversari è andato a farsi benedire. Peccato, perché eravamo riusciti a contenere l’Alessandria senza mai subire occasioni importanti. È una sconfitta che brucia, ma non posso che elogiare in blocco i miei ragazzi». Poi anche un po’ di sfortuna. «Peccato per l’incrocio dei pali colpito da Ibekwe, un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto». Paganese già condannata? «Nemmeno per sogno — chiude il tecnico —, se l’Alessandria gioca in questo modo, statene certi, la raggiungeremo quanto prima». Nicola Pilotti
MARCIANISE (Caserta) Il gol subito nel finale, lascia senza parole il Marcianise. L’allenatore Boccolini polemizza con la terna arbitrale: «Ci sentiamo frustrati, al di là del valore di un grande avversario che non ha bisogno di certi aiuti. Non abbiamo giocato contro 11 avversari, ma contro 11 più 3». Si riferisce all’episodio in cui Tedesco è stato spintonato a terra da Anzalone che non è stato nemmeno ammonito? «Ma pure a quelli su Poziello, Manco, alle piccolezze. Da una parte era tutto fiscale, dall’altra tutto lecito, non mi è piaciuto. Sono commenti che non amo fare, in campo si gioca con il pallone e contro l’avversario, non anche contro l’arbitro. Sulla partita dico che ce la siamo giocata, disputando una buona prova contro un avversario di tutto rispetto che mira alla promozione, che ha un budget sei volte più grande di quello del Marcianise, ma noi abbiamo avuto le nostre occasioni per vincere». Molto amareggiato il difensore Filosa: «Giochi bene e perdi: sarebbe stato meglio commentare il contrario, purtroppo hanno vinto i nostri diretti avversari». Lucio Bernardo
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2 DIVISIONE a
fScafatese-Juve Stabia finisce 2-2
Esposito «Pari meritato». Rossi «Bloccati dai pali e dall’arbitro» SALVATORE CAMPITIELLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SCAFATI (Salerno)dDerby emozio-
nante ed avvincente, terminato in parità: il bel gioco ha entusiasmato i 2.500 presenti. C’è stato trambusto però all’ingresso degli oltre 600 tifosi giunti da Castellammare: un tifoso stabiese, Catello Esposito di 34 anni, assieme a un gruppo di compagni, prima della gara ha cercato di abbattere un cancello d’ingresso per entrare senza biglietto. Sono intervenuti i carabinieri: l’ap-
puntato Michele Bruscino e il tenente Gianpaolo Scafarto hanno riportato ferite alla testa e alle gambe, guaribili in dieci giorni, Esposito è stato arrestato e condotto all’ospedale perché anch’egli ferito, e poi trasferito al carcere di Salerno. La gara La Juve Stabia parte all’assalto per vincere, ma i legni fermano Vicentin al 10’ e al 33’. L’attaccante rischia l’espulsione al 36’ tirando per i capelli Basile. L’arbitro interviene e, su indicazione errata
SERIE D
Arrestato un tifoso ospite
Il derby dà spettacolo
Pasquale Esposito, 54 anni, è il tecnico della Scafatese TANOPRESS
del guardalinee, espelle invece Mineo. Protesta il d.s. stabiese Gigi Pavarese e viene anch’egli allontanato dal campo. Graziato dall’arbitro, Vicentin al 41’ si rifà e porta in vantaggio la Juve Stabia. La Scafatese, si sveglia e al 42’ pareggia con Corsale. Gli ospiti, pur in inferiorità numerica, vogliono la vittoria e a inizio ripresa si riportano in vantaggio al 9’ con Marano che batte Sorriso in diagonale. La Scafatese non si dà per vinta e pareggia al 18’ con Pignatta che insacca su assist di Corsale. Le due squadre poi vengono frenate dai legni:
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gli ospiti al 25’ con D’Ambrosio su calcio d’angolo di Peluso e i locali al 38’ su punizione di Corsale. Rimpianti Il tecnico scafatese Pasquale Esposito è soddisfatto: «I ragazzi hanno disputato un buon derby, pareggiando con merito contro una forte Juve Stabia decisa a ottenere i tre punti. Noi abbiamo sofferto solo in avvio, ma alla fine potevamo anche vincere». Dal fronte stabiese Dario Rossi, che ha sostituito Rastelli squalificato, mastica amaro: «Volevamo la vittoria che avremmo meritato, purtroppo i tre legni colpiti, le parate del portiere locale e le decisioni dell’arbitro non ci hanno consentito di ottenerla. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, ci batteremo in futuro con lo stesso piglio e vedrete che la ruota girerà dalla nostra parte».
CARRARESE-NOCERINA 1-1
AVERSA NORMANNA-IGEA 2-0
VICO EQUENSE-ISOLA LIRI 4-2
MELFI-NOICATTARO 2-2
Padalino contento «Che personalità»
Sergio ritrova il sorriso «È la strada giusta»
L’entusiasmo di Ferraro «Dedicata a Savarese»
Rodolfi amaro «Vittoria buttata»
CARRARA Botta e risposta, nella ripresa (1-1), fra Carrarese e Nocerina; dopo un primo tempo in cui i nocerini in contropiede erano stati pericolosi con Palumbo e Babatunde, la gara si è decisa nella ripresa. Al 3', il neoentrato Bariti crossa in mezzo, Guidone irrompe sul portiere, la palla va verso Bigazzi che segna. Veemente la reazione della Nocerina, seguita da almeno 100 tifosi: al 14' Iannini segna, ma l'arbitro annulla per fuorigioco; al 26', pennellata di De Rosa su punizione, e 1-1. Il tecnico Padalino commenta: «Non so se il risultato sia giusto; nella ripresa, oltre a segnare il gol del pari, abbiamo giocato con personalità, reagendo benissimo allo svantaggio». Massimo Braglia
AVERSA (Caserta) L'Aversa Normanna vince 2-0 contro l'Igea Virtus e conquista la prima vittoria casalinga di questo campionato. Una vittoria che coincide anche con l'elezione a consigliere di Lega Pro del presidente Giovanni Spezzaferri, avvenuta in settimana. «Sono contento e orgoglioso per la carica — dice —, ed era importante vincere la prima gara in casa. I ragazzi sono stati eccezionali». In sala stampa anche il tecnico Raffaele Sergio, che commenta: «Ho ritrovato la mia squadra, Noicattaro è solo un ricordo. Non era facile vincere contro una squadra come l'Igea Virtus che lotta per la salvezza. Noi siamo stati bravi a colpire nel momento giusto. Ora dobbiamo continuare su questa strada e non montarci la testa». C’è poi il caso Sarli. «Non vuole allenarsi, per me gioca chi si allena». Il primo gol dell'Aversa Normanna al 34': calcio di punizione di Massimo, Perna stoppa di petto e di destro insacca. Nella ripresa al 14' arriva il raddoppio: Mariniello crossa per la testa di Prisco che insacca. L'Aversa prova ancora a farsi pericolosa, sul finire ci prova Zolfo: gran botta, respinge il portiere in angolo. Giovanni Aruta
SORRENTO (Napoli) Il Vico Equense centra la prima vittoria in campionato (e tra i professionisti), segnando tre gol nel suo arrembante primo tempo. La squadra di Giovanni Ferraro rischia un tantino nella ripresa, quando subisce l’uno-due dell’Isola Liri dalla lunga distanza con Gennari (9’) e Raffaello (14’). Gli ospiti reclamano un rigore al 20’ (un cross di D’Alessandro impatta il bracco di Burgos attaccato al corpo), ma è lo scatenato Napoli, autore di una tripletta, a mettere a segno la rete del 4-2 su fuga e cross di Burgos, garantendo la piccola festa del solito manipolo di tifosi. Super approccio alla partita del Vico Equense. Napoli fa due gol (il primo al 4’ su torre di Lupico e l’altro al 24’ con fuga di 50 metri), Burgos il terzo con destro ciclonico (36’), su punizione di Morfù. «Vittoria importante e storica — spiega Ferraro —, tutta dedicata al presidente Nello Savarese, che ha voluto l’approdo del club tra i professionisti. A gennaio prenderemo due o tre elementi di categoria per far lievitare la mentalità del gruppo. La squadra va completata per acquisire maggiore esperienza». Antonino Siniscalchi
MELFI (Potenza) Il Melfi spreca e il Noiccattaro porta a casa un prezioso pareggio. Padroni di casa in vantaggio di due gol dopo appena 34' grazie alla doppietta di Loiacono. Nella ripresa il Melfi spreca ben cinque palle gol e il Noicattaro lo punisce. Al 25' Benny Lorusso accorcia di testa le distanze, poi al 31' Ladogana firma il definitivo pareggio. Nel finale i padroni di casa recriminano per un fallo in area su Chiaria, ma l'arbitro sorvola. Pieno di amarezza il commento a fine gara del tecnico del Melfi. «Quando non concretizzi tante palle gol sul 2-0 — afferma Paolo Rodolfi — è naturale che c'è rammarico se alla fine pareggi. Abbiamo buttato via i tre punti». Gianluca Tartaglia
Avellino scivola D’Arrigo esonerato GIOVANNI ARUTA REMO D’ACIERNO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dL'Avellino non va: è sconfitto in casa 2-1 dal Nissa, si becca la contestazione dei tifosi e conferma il suo cammino estremamente altalenante, senza la necessaria mentalità di categoria. Inevitabile l’addio al tecnico D’Arrigo, esonerato in serata: al suo posto è stato chiamato Salvatore Marra, il tecnico della formazione juniores, che dovrà cercare di recuperare il vistoso svantaggio accumulato dalla vetta della classifica. Per la cronaca, il gol del momentaneo pareggio contro il Nissa era stato realizzato da Rega. Nell’altra gara del girone I, il derby tra Viribus Unitis e Sapri, vittoria degli ospiti 1-0 con rete di Toscano.
Girone H Il Sant'Antonio Abate si conferma capolista del girone. Ieri si è aggiudicato il derby contro la Sibilla Bacoli 2-0, grazie alle reti di Iovene e Siano. Nelle altre gare: Fasano-Neapolis 0-1 (rete di Bonanno), Angri-Grottaglie 1-1 (a segno Alterio), Pomigliano-Turris 3-1 (Picci su rigore, Mollo e Cini Noya per i granata, mentre il gol della bandiera per i torresi è stato realizzato da Giulio Russo su rigore; il presidente ospite Gaglione contesta l’arbitro, scaramucce tra dirigenti), Forza e Coraggio-Francavilla sul Sinni 3-1 (Salvati e una doppietta di De Falco), Casertana-Virtus Casarano 0-2, Francavilla Fontana-Ischia 0-1 (Sergi). Ha riposato il Pianura.
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LUNEDÌ 23 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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fLa Pepsi supera la Vanoli 97-74
BASKET
e conserva il terzo posto
Caserta, quel fischio che cambia la partita Sacripanti «Secondo tempo feroce: è servito il fallo tecnico...» LUCIO BERNARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CASERTAdLa Pepsi torna alla vittoria e cancella il brutto ricordo di Teramo. L'allenatore Pino Sacripanti, ancora convalescente, commenta così il match con Ferrara. «È stata una bella vittoria contro una squadra con grandissimo talento, che ha giocatori abili sul perimetro, buoni italiani, e sa met-
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tere chiunque in difficoltà. Dopo l'intervallo siamo tornati con più voglia: il fallo tecnico fischiato a me nell'intervallo ci ha dato molto sotto l'aspetto della... ferocia, e negli ultimi quarti abbiamo giocato una buonissima pallacanestro». Uno per uno Poi il tecnico esamina la prestazione dei singoli. «Michelori ha tenuto con continuità, con lui siamo riusciti a
trovare il giusto equilibrio tra la solida difesa e l'attacco condotto da Bowers. Abbiamo giocato su buonissimi livelli, facendo la cosa giusta al momento giusto. Marquis si è presentato con grandi motivazioni, è però evidente che ha fatto solo tre giorni di allenamento e non poteva ricordare tutti i giochi. Adesso Martin avrà più spazio da ala forte, ci sono degli aggiustamenti ancora da fare. Siamo
a cinque vittorie su sette gare, ora ci aspettano partite dure e difficili, questo è fieno in cascina. Pensiamo subito alla Virtus Bologna che ha vinto con Avellino, sabato dovremo avere il piglio della squadra di rango». Voglia di riscatto Il cannoniere Mani arrossate per Jones per i tanti «cinque» chiesti nel dopo partita dai fans. «Abbiamo giocato una bella partita — osserva Jumaine —, ci tenevamo a riscattare il match di Teramo». Felice anche il capitano Fabio Di Bella: «È stata una partita affrontata con intensità fin dal' inizio, gestita senza sbavature particolari, con tanta voglia di rifarsi dalla precedente sconfitta».
taccuino TENNIS
Capri ai quarti
Il debuttante Claude Marquis nel match al Palamaggiò LAPRESSE
VIRTUS BOLOGNA-AIR 73-55
CARIFE-MARTOS 66-59
BIALETTI-PRIMA 81-92
DONNE
La delusione di Pancotto «Siamo stati ingabbiati»
Pasquini non si scoraggia «Hanno deciso gli episodi»
In LegaDue Scafati k.o.
Napoli resiste metà partita
BOLOGNA Cade alla settima la frizzante Air di Cesare Pancotto. Ed è un k.o. tecnico che non ammette recriminazione. La Virtus le risucchia l'anima lasciandola orfana del proprio gioco, il coach biancoverde rende onore all'avversario: «Complimenti a Bologna. Ci ha ingabbiato col ritmo e l'atleticità. Ho visto un vascello andare contro una corazzata, così non siamo mai riusciti ad esprimere il nostro gioco. Abbiamo cercato, senza successo, uomini e situazioni tattiche in grado di svoltare l'inerzia del match. Siamo andati male in attacco, non riuscendo ad applicare le nostre regole di sistema, e anche in difesa abbiamo sofferto oltremisura». In tanti hanno fatto flop. A cominciare da Troutman, il cannibale dei rimbalzi, intimorito dal quella zona virtussina in cui è andato a sbattere senza costrutto. Pancotto però non ne fa mai una questione di singoli: «Insisto, sono stati bravi loro a metterci pressione addosso. Noi non ne siamo più usciti. Non abbiamo contrapposto nulla. Non ho visto contropiede, inoltre abbiamo anche sbagliato molti tiri da tre in campo aperto. Abbiamo lasciato il match in mano alla Virtus, concedendole quasi tutto. Loro hanno poi raggiunto un vantaggio importante che non siamo più riusciti a colmare. E noi forse, dopo questo grande avvio, eravamo un po' sovradimensionati». Vincenzo Di Schiavi
FERRARA Piccoli passi avanti, ma ancora nessuna vittoria. Dopo Cremona, anche a Ferrara la Martos mostra evidenti miglioramenti, resta in partita fino all’ultimo minuto, ma non riesce a portare a casa la vittoria. Questione di episodi, come al solito e soprattutto di un giocatore come Luke Jackson che con i suoi canestri la condanna alla settimana sconfitta consecutiva. Ma la prestazione soddisfa il coach Federico Pasquini. «Devo fare i complimenti alla mia squadra — attacca il tecnico che è cresciuto non solo dal punto di vista cestistico a Ferrara — perché ha dimostrato di avere valori importanti e inaspettate risorse fisiche. Bonora non avrebbe dovuto giocare, Tsaldaris ha avuto problemi muscolari durante la partita e Skele aveva la caviglia in disordine. Nonostante questo, abbiamo dimostrato di avere grande carattere, di non mollare mai. Devo dire bravi ai miei giocatori che sono riusciti a andare oltre le difficoltà. Quando saremo al completo, sono convinto che si vedranno i risultati, considerando che la partita di Ferrara si è decisa per due rimbalzi che abbiamo concesso nel finale e per i punti di Jackson». Napoli è ancora una squadra in evoluzione. «Ci manca un play e contiamo di averlo per la partita di sabato a Treviso». Mauro Cavina
SCAFATI (Salerno) Quarta sconfitta consecutiva interna per Scafati, che resta ultima in classifica. Parte bene (11-3 al 4') poi si addormenta in 10' impalpabili (15-0 Veroli). Solo Goss (13) e Chiacig (9) trovano il canestro mentre la Prima trova la retina con facilità (19/29 dal campo, 8/12 da 3, 37-47 all'intervallo). Scafati ha una reazione a inizio terzo quarto (13-0 in 89") e va a +3 (50-47) ma Veroli ha un'altra marcia e con Nissim (14 punti, 4/4 da 3 nel quarto) piazza prima un 12-0 (50-59 al 24') e poi chiude con un 15-2 (76-59 al 32'). Dice Calvani: «Partita dalle due facce. Male i primi due quarti. Preferisco ripartire dalla reazione del terzo periodo e dai segnali di crescita di Chiacig e Apodaca». Hanno debuttato Filloy e Ferrara, senza incidere. Tagliato Palombita, possibile il ritorno del pivot Rush (a Scafati nel 2000-2001). Mario Di Capua
NAPOLI-BRACCO 70-79 (17-18, 33-37; 41-58) NAPOLI: Eric 2, Palie 22, Maiorano 2, Sarni 4, Rejchova 14; I.Gentile 13, Mauriello 11, Ekworomadu 2. N.e. Russo, Zampella. All. M.Gentile – BRACCO S. S.GIOVANNI: Martinez 16, Arturi, Mosby 15, Danzi 7, Machanguana 18; Crippa, Frantini, Twehues 23. N.e. Schieppati, Zanon. All. Galli – ARBITRI: Sticco e Brindisi - NOTE: t.l. Napoli 8/10, Bracco 16/21. NAPOLI (l.ba.) Settima sconfitta in altrettante partite (quarta in casa) per Napoli, che dopo un primo tempo equilibrato crolla in un terzo quarto dominato dalle milanesi (21-8 il parziale). Massimo vantaggio ospite al 32’ (44-62), Napoli rientra fino a -7 (65-72) con Mauriello e Palie, ma è tardi. E ora, alla vigilia della trasferta di Faenza, rischia grosso anche il coach Gentile.
dIl Capri Sports Academy non ce la fa a conquistare l’accesso diretto alla Final Four scudetto. Supera 5-1 in trasferta il T.C. Pistoia e dovrà passare per i quarti, che si disputeranno domenica contro la Canottieri Casale, terza nel girone 2. I napoletani hanno diritto a giocare il match unico in casa, ma il problema impianti (manca la disponibilità del campo al coperto in caso di pioggia) non è risolto. Ieri, successi di Giorgini su Prader (6-4 6-0), Petrazzuolo su Bianchi (7-5 6-2), Volandri su Ciruolo (6-2 6-0), Seppi su Ager (4-6 6-3 7-5); poi, nei doppi, vittorie di Seppi-Giorgini su Ager-Prader (7-6 6-0) e dei toscani Ciruoli-Ventavoli su Volandri-Petrazzuolo (5-7 6-4 10-7). Se il Capri si fosse imposto 6-0, avrebbe appaiato in testa al girone il Bassano con la stessa differenza set, e sarebbe stata la monetina a decidere il primato.
KARTING
Trofeo Senna dA Sarno, sul Circuito Napoli, si è disputato il primo round del Trofeo Ayrton Senna, l’evento conclusivo della stagione 2009, con 200 piloti in gara. Tra i vincitori, molti napoletani: Covino (125 IT), Luggo (KZS) Franzese (100cc), Aulisio (125cc), Pagano (60cc), Paparo (MiniKart). Nel prossimo fine settimana la conclusione.
CALCIO DA TAVOLO
Coppa Italia d(d.p.) Si è svolta a Baronissi, in provincia di Salerno, la Coppa Italia di calcio tavolo. Vittoria del Pisa (Open) in finale contro la Reggiana (2-1). I Fighters Napoli, invece, si aggiudicano il titolo Primavera per il terzo anno consecutivo. Nel torneo Open individuale, vittoria del pisano, campione del mondo in carica, Daniele Bertelli.
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