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Mercoledì 18 novembre 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 273
ITALIA ULTIME CHIAMATE
Stasera a Cesena (in tv ore 20.50) gli azzurri affrontano la Svezia senza Ibra
In 22 si contendono i sei posti rimasti liberi per il Sudafrica Lippi ha solo due amichevoli per completare il gruppo: quella di oggi e il 3 marzo Intanto Amauri risponde a Pazzini: «Mi deve rispettare»
JUVENTUS L’INTERVISTA Valentino Rossi, 30 anni, sulla Ferrari F.1 l’anno scorso: domenica il debutto in una gara GT ANSA
Felipe Melo «Non mi giudicate dal prezzo»
Pagine 2-3-5-6
EUROPEO CASIRAGHI RESPIRA: 4-0
L’Under è ancora viva Poker in Lussemburgo
Pagina 17 ELEFANTE
IL CASO SE VINCERA’ LO SCUDETTO
La terza stella di Blanc? Dovrà decidere la Lega
Pagina 13 TAIDELLI
I PLAYOFF PER IL MONDIALE
DOMENICA IL DEBUTTO
Trap si gioca tutto a Parigi
Rossi in Ferrari a Vallelunga
Il Portogallo in Bosnia, la Grecia con l’Ucraina e Slovenia-Russia
Pagina 22 IANIERI
Pagine 8-9-10-11
Pagina 17 TIMOSSI
MERCATO
Inter e Milan vanno a caccia in Sud America La star è Neymar: 30 milioni, conteso dalle big. Coutinho (foto) nerazzurro, Pereira rossonero
la storia RITORNO A SARAJEVO
Pagine 14 e 15 LAUDISA
di PAOLO CONDO’
Sono le 10 di un bel mattino luminoso, e il mercato di frutta e verdura di Markale brulica di massaie. Il fondale della piazza è un muro color rosso sangue, e per capire che si tratta di un memoriale devi notare che a macchiarlo di bianco sono 68 nomi.
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SEGUE A PAGINA 10
IN EDICOLA
DOPING IL CONI LO DENUNCERA’ PER DANNI
«Il Padrino» con Al Pacino
Rebellin deve restituire l’argento di Pechino
Il grande cinema in dvd A 9,99 EURO PIU’ IL QUOTIDIANO
Pagina 25 MARABINI e SCOGNAMIGLIO
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi
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Abete: «Per il dopo Lippi stiamo pensando a Berlusconi: è il più bravo a non rispondere alle domande».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
PRIMO PIANO Tanto è un gioco di LUIGI GARLANDO
fOggi ultima prova azzurra con esperimenti
Dal 2010 si penserà alla rosa per il Sudafrica
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LE DATE DEGLI AZZURRI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Le dieci domande per il c.t. Lippi Caro Lippi, forse ci sarebbe un modo per rimontare «C’è posta per te», la trasmissione che sabato ha registrato più audience della sua Nazionale: rispondere alla Ale Del Piero LAPRESSE posta. Sì, perché forse non è solo un problema di spettacolo e di qualità, ma anche di empatia, come direbbe Mourinho, di compartecipazione e trasparenza. La gente, gli italiani vorrebbero sapere di più della Nazionale che le hanno affidato in gestione, ma lei, signor Lippi, non risponde. Cassano? Amauri? «Cavolate», dice. Forse. Ma di che cosa crede si discuta nei bar? Dell’uranio arricchito in Iran? Proprio perché il calcio è tanto leggero, un gioco, che motivo c’è di blindarlo con tanta seriosa reticenza? I giornalisti ormai siedono alle sue conferenze stampa con la rassegnazione degli antichi concorrenti di Enzo Tortora, che tentavano invano di far dire «Portobello» al pappagallo. Non crede, signor Lippi, che l’atmosfera attorno alla Nazionale sarebbe più distesa e i sentimenti più disponibili, se lei desse qualche spiegazione in più: perché quel giocatore non viene, perché quell’altro potrebbe tornare. «Cavolate», appunto. Ma chi riceve una risposta avrebbe la sensazione di far parte della squadra, di esserle più vicino e probabilmente si disporrebbe con spirito diverso. Signor Lippi, c’è posta per lei. L’abbiamo sintetizzata in dieci domande. Promettiamo di proporgliele una volta sola. 1) Amauri, passaporto in mano, sarà preso in considerazione? 2) Aver preso parte alle qualificazioni mondiali è una condizione necessaria per entrare nel gruppo sudafricano? 3) Se no, prenderebbe in considerazione un ripensamento di Nesta? 4) E Totti, che ha già dato la sua disponibilità? 5) Del Piero si è candidato: ha motivo di sperare? 6) Legrottaglie, se gioca poco, rischia come Santon? 7) Esplodesse un Balotelli, farebbe in tempo a entrare nei 23? 8) Quali sono le ragioni «tecniche e psicologiche» che sconsigliano la convocazione di Cassano? 9) Ha mai parlato con la nuova dirigenza della Juve di un suo possibile ritorno a Torino? 10) Quando comunicherà la decisione di restare o meno c.t.? Signor Lippi, c’è posta per lei. Apriamo?
Ecco i prossimi impegni che riguardano la Nazionale.
4 dicembre Sorteggio Mondiale a Città del Capo.
7 febbraio Sorteggio qualificazioni Euro 2012 a Varsavia.
3 marzo Amichevole (avversario da definire).
11 maggio Lista di 35 giocatori alla Fifa.
24 maggio Ritiro al Sestriere (To) con due amichevoli (avversari da definire).
Tutti i candidati per il Mondiale DAL NOSTRO INVIATO
1 giugno Lista dei 23 convocati alla Fifa.
7 giugno Probabile data partenza per il Sudafrica.
11 giugno Partita inaugurale del Mondiale (Sudafrica contro avversario da definire).
FABIO LICARI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CESENA dDegli eroi di Berlino
ne restano 10, al massimo 11: meno del 50%, ma quasi tutti titolari. Potrebbe aggiungersi Totti: se ne riparla a maggio. E chissà che non rispuntino Del Piero e Toni. Ripassare nel 2012 per Cassano e Balotelli. La rincorsa ai 23 posti mondiali è scattata: 17 già assegnati, parola di Lippi. Restano in ballottaggio 6 maglie e 22 candidati. I conti tornano: in totale fa circa 40 e Lippi ha sempre detto che avrebbe scelto da un maxigruppo. Soltanto due le amichevoli a disposizione: oggi contro la Svezia e il 3 marzo (avversario da definire). Come dire: decide soprattutto il campionato. Lista Fifa Può succedere tutto: Perrotta, nel 2006 inserito all’ultimo, diventò la chiave tattica vincente. L’ultima sensazione azzurra è Candreva: 14 presenze in A gli sono bastate per
Restano liberi soltanto sei posti per ventidue nomi Sono sicuri dieci reduci del 2006 più altri sette Lippi ha ancora molti dubbi nel reparto offensivo conquistare Lippi. Poi c’è Amauri: italiano, però, dal 5 marzo. L’11 maggio la Fifa chiede 35 nomi (lista non vincolante), il 1˚ giugno la lista ufficiale che può contenere anche nomi fuori dai 35. Ruolo per ruolo, ecco tutti i ballottaggi. Portieri Nessuno. Indiscutibile Buffon, il 12 è Marchetti, il 23 De Sanctis. E’ uscito dal giro
Amelia. A meno di stravolgimenti, la lista è questa. Sotto osservazione i giovani Fiorillo e Sirigu. Difensori laterali In 4 per un posto. Sicuri: Zambrotta e Grosso (che non hanno la spinta di quattro anni fa ma sono insostituibili per classe e mestiere) e Criscito (vice-Grosso). Manca un laterale destro, ci sono 4 can-
didati: se Santon recupera continuità, la maglia è sua. Altrimenti, giochi aperti: Maggio (oggi titolare) e Cassani tentano il sorpasso. L’esterno del Palermo è più difensivo e può sacrificarsi da centrale, quello del Napoli è efficace «alto». Infine, Motta. Difensori centrali In 2 per un posto. Cannavaro-Chiellini coppia titolare, Legrottaglie prima
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Marcello Lippi, 61 FORNASARI
riserva. Al Mondiale giocarono in quattro, serve quindi un altro: Bocchetti, in emergenza utile anche sulla fascia, è favorito su Gamberini. Centrocampisti centrali Nessuno. Qui non ci sarebbe neanche da discutere: Pirlo, De Rossi e... Gattuso se non fosse perseguitato dagli infortuni. Per Lippi è uomo spogliatoio insostituibile. In caso d’emergenza, però, si aprirebbe un ballottaggio tra Palombo (più geometrico), Biondini (più incontrista), Montolivo e D’Agostino. Centrocampisti laterali In 7 per un posto. Non si discutono Camoranesi e Marchisio. Ma il c.t. è stato chiaro: «Mi serve un’altra mezzala». Vinse il Mondiale così, con i chilometri di Perrotta sulla fascia sinistra del 4-2-3-1: per caratteristiche tecnico-tattiche (impiego in più ruoli, profondità, ritmo) «l’altro Perrotta» è Candreva. Se si conferma su questi livelli, il posto è suo. Dovrà guardarsi però da Pepe, Marchionni o addirittura da uno tra Palombo, Montolivo, D’Agostino o Biondini, che però sono centrali e potrebbero obbligare a un riequilibrio del gruppo. Jolly In 4 per un posto. Tre portieri, 8 difensori, 6 centrocampisti. L’aritmetica dice: mancano 6 attaccanti. In Germania c’era Totti, oggi in sospe-
DIFESA
CENTROCAMPO
ATTACCO
O
ANCORA DUE DUBBI PER IL C.T.
O
E’ IL REPARTO PIU’ DEFINITO
O
SERVONO UN ESTERNO DI SPINTA
ANCORA DA CAPIRE SE MANCA
IN BALLO UN POSTO JOLLY
E UN’ALTERNATIVA AL CENTRO
UN’ALA O UN MEDIANO
DA GIOCARSI CON LA MEDIANA
6 per 2 posti
7 per un posto
4 per un posto jolly
TERZINO
Palombo 25% Montolivo 5%
Motta 5%
Santon
Maggio 30%
Cassani 30%
35%
CENTRALE
TANTI I CANDIDATI
Aquilani 10%
Biondini 5% Pepe 5%
D’Agostino Marchionni Candreva 5% 5%
50%
Bocchetti
80%
Totti
30%
D’ARCO
Pepe 30%
Marchionni 30%
7 per due posti 60
Pazzini G. Rossi
60
Di Natale
Angelo Palombo (in basso) e Antonio Candreva
Gamberini 20% D’ARCO
Davide Santon IPP
LIVERANI/ PIERANUNZI
50
Palladino
10
Quagliarella
10
Del Piero
5
Toni
5 D’ARCO
Giuseppe Rossi ANSA
C’è tempo sino a fine maggio per mandare alla Fifa la lista finale dei 23 giocatori so: se a maggio sarà reduce da una grande stagione, e qualche azzurro avrà il fiatone, rientrerà in gruppo (con quale numero, adesso che il 10 è sulle spalle di Pirlo?). Altrimenti si aprirà un «buco»: possibile spazio per un esterno (Marchionni, Pepe) o addirittura per Aquilani che, quando sta bene, con Lippi gioca sempre. Attaccanti In 7 per due posti. Tre sicuri: Gilardino (prima punta), Iaquinta (prima e seconda punta, in emergenza anche laterale) e Amauri (centrale ed esterno). Lippi non ha dubbi sul brasiliano, difficile che una sollevazione del gruppo gli faccia cambiare idea. Restano due posti e tanto traffico, cioè 7 candidati: probabile che entri un altro centrale (Pazzini, tecnicamente il migliore, nel ruolo che fu di Toni) e una seconda punta (Rossi, per età, in vantaggio su Di Natale). La lista dei pretendenti si allunga con Quagliarella (deve uscire dalla crisi), Palladino, per non dire Del Piero e Toni. Ma qui si entra davvero nell’imponderabile.
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NAZIONALE
fOggi per la prima volta tra i titolari azzurri non ci sarà alcun campione del mondo
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I TRE TEMI
Juventus, Cassano, e Amauri
IL FUTURO
Di nuovo alla Juve? Si parla di un ritorno di Lippi da dirigente AP
Lippi: «Non voglio parlare di cavolate» Il c.t.: «Niente domande su Amauri, Cassano e sul mio ritorno alla Juve. Di Pazzini mi piace tutto, ha voglia e personalità» MAURIZIO NICITA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CESENA dMarcello Lippi, alla vigilia della sua cinquantesima partita in azzurro, decide di non rispondere alle domande ed esordisce così: «Non ho voglia di parlare di Amauri, di Cassano e di Lippi che, come scrivete, andrebbe alla Juve. Insomma, di queste cavolate qua». Certo, se in Sudafrica accadesse quello che ogni tifoso italiano si augura, il nostro di Viareggio potrebbe affermare senza tema di smentita di essere il miglior c.t. degli ultimi 150 anni. Però ai milioni di appassionati di calcio piacerebbe capire il perché di certe scelte, senza nulla togliere alla sua autonomia decisionale e senza dimenticare le gioie regalate nelle notti tedesche di tre anni fa.
La crescita di Chiellini Il c.t. ha parole di stima e anche spirito-
se per il centrale toscano della Juve: «Giorgio l’ho trovato già con una dimensione internazionale quando sono tornato alla guida della Nazionale. È stato il più positivo all’Europeo e si è creato l’occasione "facendo fuori" Cannavaro subito. Un ragazzo straordinario per disponibilità e determinazione». Capitano napoletano Mancano Cannavaro e parecchi senatori ed ecco che il più anziano in campo, a meno di sorprese, sarà Totò Di Natale che vanta 29
IL TORMENTONE
Cassano azzurro In tanti chiedono la convocazione del barese AFP
presenze: dunque la fascia passa da un napoletano all’altro. Ma Totò preferisce lasciar parlare solo il campo. E le sue prove del 9: tanti i gol in azzurro e in campionato, capocannoniere meno «sponsorizzato» di altri. Sorpresa Biondini Intanto Davide Biondini, che oggi giocherà la sua prima da titolare in casa, ieri ha provato una grandissima emozione quando si è visto spuntare al «Manuzzi» il fratello Vincenzo, arrivato apposta dall’Australia.
LO «STRANIERO»
Amauri al Mondiale Amauri aspetta passaporto e convocazione LAPRESSE
l’analisi di ALBERTO CERRUTI acerruti@gazzetta.it
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5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Candreva, occorre la conferma E’ la prima volta con Di Natale capitano, con il semiesordiente Biondini nella sua Cesena, e soprattutto è la prima volta, 44 partite dopo la notte di Berlino, in cui l’Italia, da Donadoni a Lippi, scende inizialmente in campo senza campioni del mondo. Non si tratta di un semplice dato statistico, ma dell’urgenza di trovare volti nuovi da imbarcare in extremis sul charter per il Sudafrica. Le amichevoli servono per questo e al di là dei tre punti fermi, Marchetti come vice-Buffon, Legrottaglie prima alternativa di Cannavaro e Chiellini e lo stesso Chiellini unico titolare stasera, Lippi fa bene a offrire un’occasione agli altri otto, per la verità più in difesa e in mezzo al campo che in attacco, dove Marchionni, Pazzini e Di Natale non sono più da scoprire. Maggio e Criscito fanno bene a sperare di contendere a Santon il ruolo di prima riserva sulle fasce. Ma soprattutto sono i tre centrocampisti gli uomini in grado di guadagnare la fiducia di Lippi. Mentre Montolivo è un ripescato eccellente, precettato per l’infortunio di De Rossi, e Biondini è un aspirante gregario che studia da Gattuso, il vero volto nuovo è Candreva. Lanciato nella mischia alla prima convocazione, il centrocampista del Livorno dovrà confermare contro la rinnovata Svezia, senza Ibrahimovic, la sua promettente personalità. E in questo caso basterebbero due indizi per costituire la prova di aver trovato un prezioso jolly in più.
NELLA SVEZIA
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Nessun Mondiale Proprio per questo motivo va sottolineato che con ogni probabilità stasera l’Italia, da quando ha sollevato la Coppa a Berlino, per la prima volta scenderà in campo senza un titolare che si sia fregiato del titolo mondiale. In questo gruppo che affronterà la Svezia ce ne sono solo tre (Grosso, Camoranesi e Gilardino) e dovrebbero rimanere in panchina per dar spazio a coloro i quali verranno testati in vista della scelta dei 23 per il Sudafrica. «Ma non farò stravolgimenti — assicura Lippi — sono alla ricerca di verifiche importanti, come del resto la stessa Svezia, cui mancheranno giocatori importanti, non solo Ibrahimovic. Mi interessa vedere Candreva all’opera in due gare consecutive. Rossi? Vedrete che in due
partite farà circa 90 minuti. E poi sono curioso di vedere Di Natale al fianco di Pazzini. Mi piace tutto della punta doriana: ha molta voglia e personalità». Ma nessun accenno all’esternazione sul brasiliano Amauri che finirà in azzurro senza nemmeno poter essere definito oriundo, visto che la sua cittadinanza non deriverà da origini italiane neanche di antenati.
Le Balene colpiscono ancora
DAL NOSTRO INVIATO
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LA PIÙ FORTE CHE C’È
Debutta Hamren il c.t. part-time RAVENNA (ma.cec.) Erik Hamren, 42 anni, ha addosso il brivido dell’esordio. Dopo il fallimento di Lagerback — giubilato dopo la mancata qualificazione al Mondiale (Svezia terza) — dal 4 novembre è c.t. part-time, visto che allena anche il Rosenborg. Problemi? Parecchi, primo fra tutti il ventilato addio di Ibrahimovic alla Nazionale. «È ovvio che lo vorremmo sempre qui, è il miglior giocatore svedese e uno dei migliori al mondo. Io lo vedo come un numero 9: se tornerà avrà lo stesso ruolo che ha nel Barcellona». La passione è fiacca, tant’è che la Federazione svedese ha restituito i 400 biglietti avuti. «E’ un onore giocare contro i campioni del mondo. La squadra è nuova (età media 24 anni, ndr). Non m’importa il risultato ma la prestazione, però cercheremo di vincere».
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fIl bomber è stato premiato con la castagna
IL CASO
d’oro dallo Juventus Club di Mottarone
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Amauri a Pazzini «Mi sento italiano»
LE TAPPE DELLA VICENDA
GENNAIO 2008 La moglie Cinthya chiede il passaporto italiano
GENNAIO 2009 Dunga non lo convoca per il test con l’Italia
FEBBRAIO 2009 Gattuso dice: «Amauri ha gestito male la situazione perché prima ha aspettato il Brasile: noi non siamo l’Azerbaigian»
MARZO 2010 Amauri otterrà il passaporto italiano
Amauri, 29 anni, attaccante della Juve, è nato a Carapicuíba, in Brasile INSIDE
FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
STRESA (Vb) dIl lago Maggiore mascherato da un mantello di vapori, la nebbia avvolge i castagni sulle colline intorno a Stresa, un umido che ti penetra nelle ossa. A Rio de Janeiro il termometro segna 30˚ gradi, le castagne Amauri non sa neppure cosa siano, mai viste prima d’ora, neppure nella più accogliente Palermo. Eppure l’attaccante ha scelto di vivere qui: cittadinanza italiana, la Juventus, la Nazionale azzurra, ed un domani, appese le scarpe al chiodo, sotto la Mole. Il bomber bianconero al «Regina Palace» di Stresa è arrivato all’ora di cena, premiato dallo Juventus club Mottarone con la tradizionale castagna d’oro, 25 coniate ad oggi.
Caso spinoso Inutile girarci attorno, dopo Cassano è lui, l’altro caso spinoso in vista del
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ha detto
PAZZINI Mi dà fastidio se va in Nazionale: Amauri non ha niente di italiano
La Nazionale spaccata dal brasiliano Legrottaglie: «Dispiace vedere uno straniero nel tuo ruolo» DAL NOSTRO INVIATO
Il bianconero sulla polemica del sampdoriano: «E’ una decisione presa un anno fa»
DAL NOSTRO INVIATO
GLI AZZURRI SI DIVIDONO
Mondiale in Sudafrica. Cittadinanza italiana in arrivo dal Ministero degli Interni dopo il 3 di marzo, a completamento dell’iter burocratico, in tempo per un’eventuale convocazione in azzurro. Italiano uno che di cognome fa Carvalho de Oliveira, nativo di Carapicuìba? I potenziali compagni di squadra storcono il naso, i tifosi sono scettici, figurarsi la concorrenza. Giampaolo Pazzini non le ha mandate a dire, chiaro e categorico in materia: «Come lui la pensano in tanti in Nazionale. Il brasiliano si sente accerchiato, ma a due passi dal sogno non intende ritrarre le unghie, anzi, è pronto a combattere su tutti i fronti. Io e l’Italia «E’ da un anno che ho preso la mia decisione, sono cresciuto calcisticamente in questo Paese, ho chiesto il passaporto italiano e tale mi sento». Però qualcuno non è d’accordo, come l’attaccante della Sampdoria, che non le ha mandate a dire.
Infastidito, imbarazzato? Io e Del Piero Sono tanti a sognare un posto nella rosa per Sudafrica 2010, anche il suo compagno di squadra, Del Piero. «E fa bene, il Mondiale è un traguardo di ogni giocatore, non ci spera solo lui, nella Juve siamo tre attaccanti, e tutti forti ed in concorrenza ma giochiamo tutti per il bene della Juve, il primo obiettivo che conta». A proposito di Juve, domenica ricomincia l’inseguimento all’Inter. «Come sto? Mi ha fermato solo la squalifica ma sto alla grande, ricomincio dalla doppietta con la Samp».
LA PILLOLA di NICOLA BRUNI
NON HO L’ETA’ Del Piero: «Sono un ragazzino». Giovinco è un neonato?
V Amauri in un primo momento voleva giocare con il Brasile
MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CESENA dPrima i sussurri, poi le mezze frasi, ora le affermazioni sincere. Benvenuti all’inizio del gioco della verità. Argomento: Amauri in Nazionale. In palio c’è un posto per il Mondiale 2010, il rischio invece è il taglio immediato dei rompiscatole, visto che — come sussurra l’entourage federale — Lippi sulle sue scelte non ama dibattiti. Una cosa è certa: a taccuini chiusi tanti raccontano come l’argomento nello spogliatoio sia in «hit parade». Ancor di più da lunedì, quando Pazzini è uscito allo scoperto dicendo: «Mi darebbe fastidio. Lui di italiano non ha niente». Una frase che si ricollega anche a quanto aveva detto Gattuso nove mesi fa: «Non siamo l’Azerbaigian o la Finlandia, ma l’Italia 4 volte campione del Mondo». Insomma, se il folto gruppo juventino è vicino al compagno di squadra e gli indifferenti — causa ruolo non attinente — sono numerosi, i segnali di posizioni diverse (se non si vuol parlare di spaccatura) ci sono tutti.
Effetto a catena In zona mista l’attesa è grande. Passa Gilardino e dice: «Ragazzi, io ho già dato sull’argomento. Sapete come la penso». Archivio. Lui la pensava così: «In attacco siamo tanti, non c’è bisogno di Amauri». Arriva allora il baby Galloppa e, tirando dentro anche Cassano, mostra idee chiare. «Nonostante Amauri sia un grande calciatore, se venisse convocato potrebbero esserci problemi a catena (con l’arrivo di altri stranieri, ndr). Cassano? Se uno con il suo talento non è in Nazionale, dipende solo da lui. I problemi di gestione alla Roma ci sono stati». Grosso, Maggio e Marchetti fuggono dall’argomento («sono scelte di Lippi»), mentre Giuseppe Rossi dice: «I compagni non mi hanno fatto mai sentire americano». Chiellini & Legrottaglie Più articolato il pensiero di un paio di bianconeri. Comincia Chiellini: «È brutto parlare degli assenti. Se non parliamo di Amauri, Cassano e Totti lo facciamo per rispetto del gruppo. Non esistono fazioni. Pazzini ha parlato così magari perché ha lo stesso ruolo. Chiunque venga lo accoglieremo bene. Amauri è un bravo ragazzo. L’inno? Anche se non lo canta, Camoranesi lo ha imparato, lo farebbe anche lui». Aggiunge Legrottaglie: «Rispettiamo le idee di Pazzini, ma anche lui dovrà rispettare le decisioni di Lippi. Il gruppo è più importante del singolo. Negli stadi invocano Cassano perché ne sentono parlare, anche se uno non capisce niente di calcio. Per me Amauri non è né italiano né brasiliano: è un collega». Vero, ma quando gli viene chiesto, paradossalmente, se accetterebbe di non andare al Mondiale per far posto a Thiago Silva, replica sincero. «Lo accetterei, ma mi dispiacerebbe». Tutto più chiaro adesso, no?
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QUALIFICAZIONI MONDIALI RITORNO PLAYOFF
Trap non molla «Mai dire mai» L’Irlanda insegue la rimonta in Francia. Il c.t.: «Ad Atene nell’83 era favorita la mia Juve...» DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CALAMAI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PARIGI dC’è una cicatrice del
passato che lo porta a pensare positivo. «Ricordate Juve-Amburgo ad Atene? Eravamo favoriti. Per qualcuno, avevamo già la Champions in mano. Poi, Magath inventò il colpo della vita e ciao Coppa. Le partite si vincono in campo, non a parole». Il messaggio di Giovanni Trapattoni è chiaro: la sfida con la Francia non è finita anche se in pochi scommetterebbero sugli irlandesi.
chiaro in testa. «Spero che la Francia attacchi. L’importante è non prendere reti. Più passerà il tempo, più la nazionale di Domenech perderà serenità. La pressione è tutta sulle loro spalle». Gli chiedono uno slogan per questa gara che vale, per i verdi, una finale mondiale. «Mai dire mai: questo è il motto che ha accompagnato tutta la mia vita calcistica. Ho tante ci-
catrici sulla pelle ma non ho mai smesso, neppure per un secondo, di pensare positivo. Magari stavolta saremo noi a segnare su autorete, magari potremmo arrivare ai calci di rigore». Il timore di Domenech Già, i rigori, un incubo per il c.t. francese. «Ho già bruciato qualcosa di importante ai rigori» dice, scuo-
tendo la testa. Un mondiale con l’Italia, a esempio. Domenech, che ha perso per infortunio Toulalan e Abidal, ordina alla sua squadra di dimenticare il risultato dell’andata. «Dobbiamo scendere in campo e attaccare come si partissimo da 0-0. Questa Francia può trovare il gol con grande facilità». Il tecnico transalpino prova anche a svuotare la polemica tra il Diarra del Real Madrid e i giocatori irlandesi. Il motivo? Qualche parola di troppo scappata al centrocampista francese al termine della gara di Dublino. «Diarra non ha detto niente di offensivo. Sbagliano gli irlandesi ad attaccare Diarra e sbaglia anche Trapattoni a parlare di gravi offese visto che lui non può aver sentito nulla. Al fischio finale era seduto in panchina. Per fortuna, tra poche ore scenderanno in campo giocatori di calcio, non i giornalisti inglesi...». «Irlandesi», monsieur Domenech. Attenzione, per favore. Il caso comunque è ancora caldo. Diarra ha risposto a Andrews, il collega che ha raccontato l’episodio alla stampa di Dublino, a muso duro: «Gli irlandesi mi aspettano in campo? Sapranno dove trovarmi». Wenger e Vieira Il centrocampista dell’Inter non è stato convocato per il delicato confronto con l’Irlanda. Ma di Vieira ha parlato Wenger, che lo ha lanciato nell’Arsenal. «Se vuole andare al Mondiale deve lasciare subito l’Inter. Vieira ha bisogno di giocare molte partite per poter essere convocato in nazionale». Domenech ha trovato un prezioso e inaspettato alleato.
La speranza «Speranza» è la parola chiave. Ripete «hope» almeno una decina di volte. Poi, volge lo sguardo verso Robbie Keane, il capitano, il suo Totti. «Ai miei giocatori chiedo cuore caldo e testa fredda. Io conosco il calcio e sono sicuro che i miei allievi hanno nei piedi il gol che ci può portare in Sudafrica. Ma non dobbiamo avere fretta». Il Trap ha un progetto tattico ben
A DONETSK 100a PANCHINA PER REHHAGEL
A MARIBOR PUTIN: «PRONOSTICI? VINCIAMO NOI»
A MONTEVIDEO
Sheva cerca l’acuto per eliminare i greci
Slovenia-Russia tra gasdotti e gol
L’Uruguay sfida la Costa Rica
DONETSK d(a.m.) Dopo il pareggio di sabato scorso (0-0) nella sfida di andata ad Atene, Grecia e Ucraina si giocano il pass per il Mondiale in Sudafrica a Donetsk. All’andata la squadra di Shevchenko aveva creato diverse occasioni da gol, mettendo in difficoltà la difesa di Rehhagel e sfiorando la rete che avrebbe ipotecato la partecipazione alla fase finale del Mondiale. Per il tecnico tedesco quella di questa sera in Ucraina è la 100a panchina alla guida della Grecia. Dal 2001 (anno in cui Rehhagel è stato scelto per allenare la nazionale greca), la Grecia ha conquistato l’Europeo del 2004 di Portogallo, ma non si è qualificata per il Mondiale 2002 e 2006. In caso di sconfitta e della conseguente eliminazione, Rehhagel potrebbe essere esonerato. Per conquistare la qualificazione, allora, il tedesco cambia l’assetto della
MARIBOR d(g.k.) Se per Russia-Slovenia era presente il premier Russo Vladimir Putin, oggi a Maribor è invece atteso il presidente Dmitry Medvedev. E con lui altri 400 vip oltre a 1.200 tifosi. La sfida, però, è già iniziata ieri dopo che Putin, in Slovenia per il progetto del gasdotto «South Stream», ha dichiarato che «nello sport è difficile fare pronostici, si tira a indovinare. Ma vincerà la Russia». «Abbiamo firmato prima che le nostre relazioni si deteriorino per la vittoria della nostra squadra» ha replicato il premier sloveno Borut Pahor. Intanto Hiddink deve risolvere qualche problema di formazione nella sua Russia, a partire dal ginocchio dolorante di Zhirkov. Rispetto alla gara d’andata a Mosca è probabile che sia scelto Kerzhakov come spalla di Arshavin (nella foto INFOPHOTO). Clima differente per la Slovenia dove sono tutti disponibi-
Grecia rispetto alla partita di sabato: Mitroglou va in tribuna e al suo posto c’è Galitsios che, però, parte dalla panchina. COSÌ A DONETSK, ORE 19 IT. (ANDATA 0-0) UCRAINA (4-4-2) Pyatov; Chygrynskiy, Khacheridi, Kucher, Rotan; Gusev, Kobin, Tymoschuck, Yarmolenko; Milevskiv, Shevchenko. (Bogus, Gai, Rusol, Chomeniuchk, Alyiev, Celeznov, Rakichki). All. Mikhailichenko. GRECIA (3-4-3) Tzorvas; Papadopulos, Moras, Kyrghiakos; Katsouranis, Vyntra, Karagounis, Spyropoulos; Haristeas, Ghekas, Salpigghidis. (Sifakis, Papastathopoulos, Galitsios, Ninis, Pliatsikas, Samaras, Tziolis). All. Rehhagel. ARBITRO Benquerenca (Por).
Shevchenko REUTERS
Nella notte si gioca il ritorno dello spareggio per la zona Nord-Centro America e Caraibi-Sudamerica tra l’Uruguay e la Costa Rica. La formazione di Tabarez è ad un passo dalla qualificazione: forte della vittoria dell’andata (1-0, gol di Lugano), a Montevideo all’Uruguay basterà non perdere per accedere alla fase finale del Mondiale in Sudafrica. La Costa Rica giocherà senza Azofeifa, espulso nella gara d’andata.
li. La Federazione non ha preparato ufficialmente i festeggiamenti, ma è certo che se Kek dovesse centrare l’impresa, non mancheranno. In caso di sconfitta, però, il tecnico sloveno non sarà esonerato. È, invece, ancora tutto da scoprire il destino di Hiddink, indeciso se rimanere o tentare l’ennesima avventura esotica. COSÌ A MARIBOR, ORE 20.45 (ANDATA 1-2) SLOVENIA (4-4-2) Handanovic; Brecko, Suler, Cesar, Jokic; Birsa, Koren, Radosavlevic, Kirm; Dedic, Novakovic. All. Kek. RUSSIA (4-4-2) Akinfeev; Anykov, Berezutsky, Ignashevich, Zhirkov; Zyrianov, Denisov, Semak, Bylialetdinov; Kerzhakov, Arshavin. All. Hiddink. ARBITRO Hauge (Nor).
Arshavin INFOPHOTO
Così a Montevideo, ore 24 italiane (andata 1-0) URUGUAY (3-4-1-2) Muslera; Scotti, Lugano, Godín; Pereira, Pérez, Eguren, Pereira; Lodeiro; Suárez, Forlán. All. Tabarez. COSTA RICA (4-4-2) Navas; Marín, Umana, Montero, Bolanos; Sirias, Barrantes, Centeno, Borges; Ruiz, Saborío. All. Simoes. ARBITRO Busacca (Svi).
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
Giovanni Trapattoni, 70 anni, a colloquio con il vice Marco Tardelli, 55 anni ANSA
LA GUIDA Oggi le ultime sei qualificate a Sudafrica 2010
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Supermercato Francia Diarra, Gignac, Sagna e Lloris: talenti per le grandi d’Italia
Stasera il ritorno dei playoff e lo spareggio per la zona africana. FRANCIA-IRLANDA Saint-Denis, ore 21 (andata 1-0). Tv: dir. Premium Calcio. Arbitro Hansson (Sve). Alla Francia basta un pari, il Trap deve vincere segnando 2 gol. SLOVENIA-RUSSA Maribor, ore 20.45 (andata 1-2). Arbitro Hauge (Nor). Slovenia, l’1-0 è sufficiente. La Russia cerca almeno un pari. UCRAINA-GRECIA Donetsk, ore 19 it. (andata 0-0). Tv: dir. Antenna 3 Lombardia. Arbitro Benquerenca (Por). Sheva deve vincere, la Grecia punta a un pari con gol. BOSNIA-PORTOGALLO Zenica, ore 20.45 (andata 0-1). Tv: dir. Sportitalia. Arbitro Rosetti (Ita). Bosnia, servono almeno 2 reti. Al Portogallo va bene il pareggio. URUGUAY-COSTA RICA Montevideo, ore 24 italiane (andata 1-0). Tv: dir. Sportitalia 2. Arbitro Busacca (Svi). L’Uruguay non deve perdere. Costa Rica, vittoria con 2 gol. REGOLAMENTO I gol segnati in trasferta valgono doppio. Previsti supplementari e rigori. ALGERIA-EGITTO (spareggio) Omdurman (Sudan, gara unica), ore 18.30 it. Tv: dir. Eurosport. Arbitro Maillet (Sey).
A. Diarra, 28 anni, Bordeaux LAPRESSE
Gignac, 23 anni, del Tolosa AFP
Sagna, 26 anni, dell’Arsenal AP
Lloris, 22 anni, n. 1 del Lione AFP
DAL NOSTRO INVIATO
Andre-Pier Gignac Si sta per scatenare un’asta selvaggia per il bomber del Tolosa. Ventiquattro anni, 1,86 di altezza, 24 reti nell’ultimo campionato, paragoni illustri che vanno da Benzema a Rooney. Di sicuro è una prima punta dotata di potenza e velocità. Gignac ha una clausola liberatoria che supera i venti milioni. Cifre che non hanno spaventato Lione, Paris Saint Germain e anche il Milan. Si era parlato pure del Napoli, ma Gignac vuole la Champions.
nel giugno del 2011. Non verrà portato in scadenza, e quindi tra sei mesi sarà sul mercato al miglior offerente. Ieri ha lasciato la nazionale di Domenech per motivi fisici, ma gli estimatori non gli mancano. Toulalan è un vecchio pallino di Pantaleo Corvino, ma la richiesta d’ingaggio potrebbe sforare il tetto fissato dalla Fiorentina. Piace moltissimo all’Atletico Madrid che potrebbe tentare un assalto già nel mercato invernale. E l’Inter guarda...
Italia? Il numero 1 della Francia e del Lione ha un prezzo intorno ai dieci milioni. Il Milan aveva sondato il terreno senza affondare. La concorrenza non manca. Lloris piaceva all’Arsenal e, ora, è il primo obiettivo del Tottenham, dopo il grave infortunio che ha tolto di scena il nostro Cudicini.
Bakary Sagna La Juve cerca un terzino. Come il difensore esterno dell’Arsenal. Il problema è che Sagna non è in saldo, servono dieci milioni. I bianconeri e il Milan seguono pure Rod Fanni del Rennes. Costa sette milioni di euro.
Hugo Lloris Chi cerca portieri in
Jeremy Toulalan Il contratto del centrocampista del Lione scade
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PARIGI dIl Trap li teme, il calcio
italiano sogna di acquistarli. Nella nazionale di Domenech ci sono sei-sette giocatori destinati ad accendere il prossimo mercato estivo. Costano caro, qualcuno carissimo. Ma sono talenti pronti, investimenti sicuri. Stasera sulle gradinate dello Stade de France ci saranno molti operatori italiani. Alou Diarra La Serie A lo aspetta. Il centrocampista del Bordeaux l’estate scorsa ha allungato il contratto fino al 2013 ma ha una clausola liberatoria intorno agli otto milioni di euro. Piace a Milan e Siviglia ed è seguito anche dall’Inter. Tecnicamente è il classico centrale davanti alla difesa.
IN SUL NOSTRO ESITO O SUI TT TU TEMPO REAL LTATI, CIFRE PLAYOFF: RISU COMMENTI
Gourcuff e Cissokho Capitolo rimpianti. Il primo era nostro. Blindato e poi lasciato andare dal Milan. Ora è nel Bordeaux, destinato a spopolare nel prossimo mercato. «Mi piacerebbe giocare nel Barcellona con Messi e Ibrahimovic» ha dichiarato il gioiellino. Il Milan aveva in pugno anche Cissokho poi mollato per problemi fisici. Il terzino costa quindici milioni e piace alle grandi d’Europa. Ormai il treno è passato. Magari la Juve... l.cal.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
QUALIFICAZIONI MONDIALI RITORNO PLAYOFF y
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GLI ANNI DIFFICILI IN BOSNIA
ALBUM
Dall’Olimpiade alla distruzione E ritorno
1914 FEBBRAIO 1984
1992-1995 LA GUERRA
DAL 1996 A OGGI
I giochi invernali La XIV edizione dei giochi olimpici invernali si svolge a Sarajevo: trionfa la Germania Est (9 ori), 2 per l’Italia con Paul Hildgartner (slittino) e Paola Magoni Sforza (slalom) ART
Il cimitero ai piedi dello stadio Per più di tre anni Sarajevo ha sofferto l’assedio da parte delle forze serbo-bosniache. Il bilancio finale della guerra è terribile: ovunque distruzione e morte. Qui il cimitero ai piedi dello stadio olimpico dove in questi giorni si è allenata la nazionale bosniaca ARCHIVIO GAZZETTA
La ricostruzione La ricostruzione della città è iniziata a partire dal marzo del 1996, subito dopo la fine della guerra. Ma i segni profondi del conflitto a Sarajevo restano ancora CONTRASTO
Sarajevo ora sogna «Siamo uniti, si vince» Dzeco racconta la guerra vera, Blazevic annuncia battaglia per il Sudafrica. All’andata ha perso 1-0, ma dice: «Portogallo non hai scampo» T Continua dalla prima
Miroslav Blazevic, 74 anni, dà indicazioni ai suoi REUTERS
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dIl 5 febbraio 1994 era un giorno luminoso come questo, dalle colline la visibilità del centro di Sarajevo era perfetta: le granate serbe colpirono Markale con precisione assoluta massacrando, squarciando, mutilando, smembrando 68 fra mamme, nonni e bambini. Tutte le stragi della Sarajevo assediata hanno nomi semplici di quotidianità violata: del mercato, del pane, dell’acqua, a seconda di quale fosse il genere di prima necessità per il quale la gente s’era messa in coda accettando il rischio di morire. E siccome i bambini oltre a mangiare hanno bisogno di muoversi, il punto in cui i cecchini cetnici li aspettavano nel mirino era il ponte di Skenderija, via d’accesso al palasport olimpico nel quale alcuni eroi di questa città meravigliosa e struggente hanno continuato a insegnare calcio e basket ai loro bimbi sotto le bombe. Edin Dzeko è stato uno di quei bimbi.
Ricordi «Avevo sei anni quando Sarajevo fu chiusa e iniziarono i bombardamenti, la casa della mia famiglia venne presto colpita e ci trasferimmo tutti dai nonni. Molti dei miei compagni lasciarono la Bosnia durante la guerra, io me la sono fatta tutta, attraversando quasi ogni giorno il ponte per allenarmi a Skenderija». Edin condivide con pudore i ricordi d’infanzia, e sgrana gli occhi quando gli diciamo che magari ci siamo già incrociati, perché nel 1995 entrammo a Sarajevo per documentare la sopravvivenza dello sport. Dei tecnici di Skenderija ricordiamo Predrag Pasic, il giocatore dello Stoccarda che all’inizio dell’assedio chiuse la sua galleria d’arte in Germania per tornare a casa a rendersi utile. «Lui allenava i Bubamara — dice con fervore Dzeko — io ero di un altro club. Ma ci si conosceva tutti, e Pasic era un mito». Adesso è un piacere guardare Edin giocare perché la sua potenza, in qualche modo trattenuta sino all’agile meccanica di tiro, sembra il dono di chi ha do-
vuto imparare il calcio in spazi angusti. Da un male è nato un bene. Match aperto Questa sera a Zenica, nello stadio minuscolo e bollente che i giocatori amano perché impressiona gli avversari, la Bosnia affronta il Portogallo nel ritorno dello spareggio mondiale. Sabato a Lisbona ha perso 1-0, colpendo fra l’altro palo e traversa nell’ultima azione; il confronto è dunque aperto, e a soli 14 anni dalla guerra la peggiore in Europa dal 1945 - la posta in palio suona incredibile. «Non riesco a immaginare cosa succederebbe in tutto il Paese se ci qualificassimo al Mondiale — racconta Slavica Pecikosa, press agent della federcalcio —. Però credo che il mondo smetterebbe di considerarci una realtà divisa, e penserebbe che la Bosnia-Erzegovina è cambiata. Glielo dico da serba». Velid Imamovic, capo del diparti-
STADIO PICCOLO E BOLLENTE
Ma Queiroz taglia corto «Segnamo e storia finita» SARAJEVO La Bosnia deve rinunciare agli squalificati Spahic, Muratovic e Rahimic. Blazevic tiene i suoi in a Sarajevo sino al mattino, quando un pullman scortato da centinaia di macchine raggiungerà Zenica, 50 km a nord. Il Portogallo è lì da lunedì, accolto da insulti ma anche da cacciatori d’autografi; c’è preoccupazione per le dimensioni ridotte del campo e la vicinanza degli spettatori, ma Queiroz ha tagliato corto, «all’andata abbiamo vinto 1-0, se segniamo un gol subito la storia è finita». Arbitra Rosetti, una garanzia. A Zenica, ore 20.45 BOSNIA (3-4-1-2) Hasagic; Jahic, Nadarevic, Pandza; Ibricic, Pjanic, Bajramovic, Salihovic; Misimovic; Dzeko, Ibisevic. All: Blazevic. PORTOGALLO (4-3-3) Eduardo; Paulo Ferreira, Bruno Alves, Ricardo Carvalho, Duda; Deco, Pepe, Raul Meireles; Nani, Liedson, Simao. All: Queiroz. ARBITRO Rosetti (Italia). TV Sportitalia.
mento internazionale, musulmano, è un osservatore acuto e amareggiato: «Ho paura dei politici, compresi i miei, perché non hanno riposto il progetto di dividere il Paese; e quando il tasso di disoccupazione tocca il 50 per cento come oggi, nulla può essere escluso. Il calcio dà speranza, sì, e magari paga un debito, visto che le guerre balcaniche cominciarono col famoso Dinamo-Stella Rossa. I buoni risultati della nazionale non mi sorprendono, i bosniaci hanno sempre avuto talento, pensi a Susic, a Sliskovic e perché no?, anche a Ibrahimovic, che viene da una famiglia di qui». Talenti Di importanti ce ne sono tre, il centravanti musulmano Edin Dzeko, il trequartista serbo Zvjezdan Misimovic e l’allenatore croato Miroslav «Ciro» Blazevic, vecchio pirata che a 74 anni si è innamorato di una nuova causa: «Ho guidato la Croazia al terzo posto nel Mondiale ’98, ma se riuscissi a portare la Bosnia in Sudafrica sarebbe l’impresa più bella della mia vita. Dicono che Blatter voglia salvare la partecipazione di Ronaldo, ma non ci credo. Dal punto di vista tecnico abbiamo il 40 per cento di possibilità; dal punto di vista umano sento invece che il Portogallo non avrà scampo, perché i miei ragazzi sono spinti da una motivazione senza eguali. Vogliono dimostrare che uniti si vince». Uniti è una parola, se pronunciata nel luogo in cui il Male assoluto ha regnato così poco tempo fa. Ma Zlatan Muslimovic, a lungo in Italia, regala un’immagine che è insieme analisi politica e pura poesia: «La Bosnia è una stanza buia e questa squadra è un fiammifero acceso: sta facendo un po’ di luce, e la gente ne è attratta. Ma per abituarla a pensare collettivamente abbiamo bisogno di tempo, anche a costo di bruciarci le dita. Se ci qualifichiamo, da qui al Mondiale si parlerà solo di bosniaci, non di serbi, croati o musulmani. Di uomini che stanno assieme, non delle religioni che li dividono». Forse ce la farà e forse no, ma quella che scenderà in campo stasera sarà certamente una squadra. Paolo Condò
Il nazionalista serbo Gavrilo Princip uccide a Sarajevo l’arciduca Francesco Ferdinando. Ne nasce la prima guerra mondiale; quando si conclude, la Bosnia fa parte della Jugoslavia
1984 A Sarajevo si disputano le Olimpiadi invernali
1992 Nel processo di disgregamento della Jugoslavia, dopo Slovenia, Croazia e Macedonia anche la Bosnia-Erzegovina si autoproclama indipendente in seguito a un referendum boicottato dai partiti serbo-bosniaci. I quali, armati da Belgrado il 5 aprile sparano su un corteo pacifista uccidendo un manifestante e il 2 maggio sigillano Sarajevo in un assedio che durerà 43 mesi
1995 Il massacro di Srebrenica (8 mila trucidati dalle milizie di Karadzic e Mladic) obbliga l’Onu e la Nato, dopo lunga inazione, a intervenire. I raid aerei sull’artiglieria serba tolgono l’assedio a Sarajevo: il bilancio finale è di circa 100 mila morti e 1 milione e 300 mila profughi. La pace di Dayton divide la Bosnia in due parti, quella croato-musulmana (51%) e quella serba (49), federate e con le cariche istituzionali a rotazione e bilanciate
LE AMICHEVOLI
Il Brasile batte pure l’Oman Due reti al Sultano E debutta Simplicio dCompleanno rovinato. Il Sultano dell’Oman Qaboos bin Said Al Said si era regalato per il 69˚ compleanno un’amichevole con il Brasile. Ma gli è andata male: 2-0 per la Seleçao. Che vince ancora, tre giorni dopo l’1-0 all’Inghilterra. Apre il gol di Nilmar dopo appena quattro minuti e su tiro di Luis Fabiano respinto dal portiere avversario; chiude l’autorete di Ghailani che al 61’ devia nella propria porta un pallone di Michel Bastos. Al Sultan Qaboos Sports Complex di Muscat, ha giocato per un tempo intero (il secondo) il romanista Julio Baptista, entrato al posto di Kakà, e ha fatto l’esordio assoluto in maglia verdeoro il «palermitano» Simplicio, che ad inizio ripresa ha sostituito Felipe Melo. Qualche problema per la stampa, tenuta fuori per un po’ dalla zona mista e impossibilitata a fare le consuete interviste del dopo-partita. Minuti di tensione, poi è tornata la calma.
Le altre amichevoli di ieri Nel pomeriggio il Cile di Marcelo Bielsa ha battuto la Slovacchia a Zilina. Hamsik e compagni hanno incassato un 2-1 dalla nazionale sudamericana. Il test tra le due selezioni qualificate ai Mondiali del 2010, è stato sbloccato da Jara al 9’ del primo tempo. Il pareggio dei padroni di casa slovacchi al 17’ con Sestak, poi, all’11’ della ripresa il gol che ha deciso la partita di Paredes. Pareggio senza reti tra Sudafrica e Jamaica. Mentre in serata il Belgio ha vinto 2-0 con il Qatar: al 20’ il vantaggio firmato da Witsel. Nella ripresa, al 9’ il raddoppio di Sonck. Il programma di oggi Oltre a Italia-Svezia, Palestina-Tunisia, Iran-Macedonia, Serbia-Corea, Angola-Ghana, Montenegro- Bielorussia, Polonia-Canada, Arabia Saudita-Romania, Malta-Bulgaria, Nigeria-Argentina, Danimarca-Stati Uniti, Australia-Spagna, GermaniaCosta d’Avorio, Olanda-Paraguay.
RICORRENZA
Pelè, 40 anni fa il millesimo gol
RIO (m.c.) Non fu il più bello dei 1284 segnati, ma quello del 19 novembre 1969 passò alla storia. Perché il millesimo gol di Pelè. Quella sera al Maracanã di Rio, con 65.157 paganti, il Vasco da Gama ospitava il Santos per la Coppa d’argento, antenata del campionato brasiliano. Al 32’ s.t. O Rei segnò su rigore il 2-1 finale. E dedicò la rete ai bambini poveri.
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QUALIFICAZIONI MONDIALI SPAREGGIO
Algeria-Egitto sfida della paura Tensione tra i due Paesi. Accuse da Algeri: «Federazione egiziana colpevole del caos» vano le bandiere per le vie del centro, ma l’atmosfera mi è sembrata tranquilla», spiega Roberto Cantone, ambasciatore italiano a Khartoum.
STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dSull’orlo di una crisi politica. Lo spareggio «mondiale» Algeria-Egitto, in programma oggi alle 18.30 a Khartoum, è stato segnato da una vigilia ad altissima tensione. La federazione algerina ha accusato quella egiziana di essere all’origine degli incidenti avvenuti la scorsa settimana al Cairo prima della gara di sabato, vinta 2-0 dai Faraoni. Il pullman che trasportava la nazionale algerina in albergo, subito dopo l’arrivo in Egitto, fu assalito con sassi e biglie di ferro da duecento persone: bilancio tre giocatori con la testa rotta, altri con ferite più superficiali, pullman distrutto. Da allora, una escalation di violenze, culminate nell’incendio ad Algeri della compagnia telefonica egiziana Orascom — danni per milioni di euro — e incidenti persino in Francia. Le accuse di ieri hanno alzato il tiro: siamo ad un passo da una crisi politica tra i due Paesi.
Ghezzal «Con quello che ho visto in questi dieci giorni posso scrivere un libro — racconta l’attaccante del Siena, Abdel Kader Ghezzal —. Ora non mi fa paura più nulla. Temo però che questa partita possa avere serie ripercussioni nei rapporti tra i due Paesi. La situazione mi sembra fuori controllo. I sudanesi tiferanno per noi: hanno capito come si sono comportati gli egiziani al Cairo». Khartoum, capitale del Sudan, è stata invasa dai tifosi delle due squadre, con il governo algerino che ha messo a disposizione persino gli aerei militari per trasportare i fans delle «Volpi». Allo stadio al-Merreikh di Ondurman, nella parte occidentale di Khartoum, sono attesi 35 mila spettatori (9 mila algerini, 9 mila egiziani, il resto sudanesi) e 15 mila poliziotti. Le ambasciate hanno sconsigliato ai cittadini occidentali di frequentare oggi Omdurman per ragioni di sicurezza. Ieri la situazione a Khartoum era sotto controllo. «Ho visto tifosi algerini che sventola-
CRISI A BAGHDAD
Caos in Iraq Fifa minaccia la sospensione Non bastavano i danni prodotti dalla guerra: il calcio iracheno è vittima di un contenzioso politico. Dopo il blitz del Comitato olimpico iracheno, che lunedì ha destituito i vertici della federazione per irregolarità finanziarie e i continui rinvii nelle elezioni, ieri la replica immediata della Fifa: «Se i vertici della Federcalcio irachena non saranno rimessi al loro posto entro 72 ore, la Fifa non avrà altra scelta che riferire la questione alla Commissione d'emergenza per decidere sulla possibile sospensione. Il comitato olimpico non ha potere di intervento negli affari della federazione e qualsiasi ingerenza potrebbe comportare la sospensione per la nazionale irachena».
Poliziotto sudanese controlla i tifosi in coda per i biglietti dello spareggio AFP
Gli allenatori I due ct hanno lanciato appelli alla calma: «Giochiamo a calcio per piacere, non per provocare una guerra — spiega l’egiziano Hassan Shehata —. Sul piano tattico sarà una gara diversa rispetto a sabato. Stavolta giocheremo tutte e due per vincere». Il ct algerino Rabah Saadane la pensa come il collega: «Questo è un al-
tro match. Abbiamo dimenticato che cosa è accaduto al Cairo. In questi giorni abbiamo lavorato molto sul piano psicologico». Più battagliero il difensore algerino Bougherra: «Tutta la squadra è pronta per la guerra. Mostreremo agli egiziani che siamo uomini veri. Gli incidenti di questi giorni? C’è gente fuori di testa». In serata, le dichiarazioni del ministro algerino dello sport, Djiar: «Il calcio non è la guerra. Le due squadre si scontreranno in campo, ma le relazioni tra i due Paesi continueranno». Speriamo.
LE ULTIMISSIME
Meghni-Ghezzal dal primo minuto KHARTOUM L’Egitto recupera Gooma. Nell’Algeria in campo il laziale Meghni, torna Ghezzal, squalificati il portiere Gaoaoui e il centrocampista Lemmouchia. ALGERIA (4-4-2) Chaouchi; Bougherra, Yahia, Halliche, Belhadj; Mansouri, Matmour, Yebda, Ziani; Meghni, Ghezzal. All. Saadane. EGITTO (3-5-2) El Hadari; El-Sakka, Said, Gomaa; Fahti, Barakat, El-Mohammadi, Abou Treika, Hassan; Zidan, Zaki. All. Shehata. ARBITRO Maillet (Sey). TV diretta Eurosport (canale 210 di Sky), ore 18.30.
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UNDER 21 QUALIFICAZIONI EUROPEO y NOTIZIE
L’Italia cala il poker per rinviare il verdetto
IL GIRONE DEGLI AZZURRINI SPAGNA
I GIRONI
La squadra di Casiraghi resta appesa al filo della speranza qualificazione Lussemburgo travolto: doppietta di Barillà e gol di Soriano e Marilungo LUSSEMBURGO ITALIA
GRUPPO 3
0 4
RISULTATI Lussemburgo-Galles Galles-Lussemburgo Ungheria-Lussemburgo Lussemburgo-Ungheria Galles-Ungheria Bosnia Erz.-Lussemburgo Galles-ITALIA ITALIA-Lussemburgo Galles-Bosnia Erz. ITALIA-Bosnia Erz. Ungheria-ITALIA Lussemburgo-ITALIA Bosnia Erz.-Galles
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Barillà al 38’ p.t.; Soriano al 22’, Barillà al 32’, Marilungo al 38’ s.t. LUSSEMBURGO (4-1-4-1) Heil; Laterza, Kettenmeyer, Siebenaler, Scholer (dal 27’ s.t. Janisch); Pedro; May, Gerson (dal 1’ s.t. Kitenge), Bettmer, Martino; Twimumu (dal 15’ p.t. Albanese). PANCHINA Hahm, Moreira, Geisbusch, Alunni. ALLENATORE Holtz.
LE PROSSIME GARE 02-03-10 Lussemburgo-Bosnia 02-03-10 Italia-Ungheria 11-08-10 Bosnia Erz.-Ungheria 03-09-10 Bosnia Erz.-Italia 04-09-10 Ungheria-Galles 07-09-10 Italia-Galles
ITALIA (4-4-2) Mannone; De Silvestri, Ariaudo, Ogbonna, Santon; Schelotto (dal 25’ s.t. Mustacchio), Bolzoni, Marrone (dal 28’ p.t. Soriano), Barillà; Borini, Okaka (dal 34’ s.t. Marilungo). PANCHINA Fiorillo, Angella, Renzetti, Macheda. ALLENATORE Casiraghi. ARBITRO Vejlgaard (Dan). GUARDALINEE Hummelgaard-Andersen.
07-09-10
Pierluigi Casiraghi, 40 anni, cerca una difficile qualificazione all’Europeo 2011 IMAGE SPORT LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LUSSEMBURGO dBen vengano le
critiche e i fantasmi se provocano queste reazioni. L’Italia di Gigi Casiraghi riemerge da giorni pesantissimi seguiti al bluff contro l’Ungheria calando un poker sulla mediocre babele chiamata Lussemburgo. Una squadra che comunque in casa aveva fermato il Galles capolista e perso immeritatamente con la stessa Ungheria. Ora ci tocca sperare anche nelle disgrazie altrui (a partire da Bosnia-Galles di oggi), ma a marzo, quando torneranno Balotelli, Bellusci, Di Gennaro, Paloschi, Poli e Ranocchia, Casiraghi si troverà con un bel problema di sovrabbondanza. E la consapevolezza di aver fatto crescere un’altra nidiata che non produrrà Palloni d’oro, ma alcuni elementi utili alla Nazionale post Mondiale. Senza dimenticare chi avevamo di fronte, questo è l’aspetto che per il c.t. dell’Under 21 conta di più.
Ungheria-Bosnia Erz.
CLASSIFICA
NOTE spettatori 2mila circa, incasso non comunicato. Ammoniti Barillà, Scholer, Pedro ed Heil per gioco scorretto, Laterza e Okaka per proteste. Tiri in porta 1-9. Tiri fuori 2-4. In fuorigioco 1-11. Angoli 3-11. Rec. 1’ p.t., 2’ s.t.
DAL NOSTRO INVIATO
0-0 5-1 3-0 0-1 4-1 0-1 2-1 2-0 2-0 1-1 2-0 0-4 oggi
La chiave Eppure una gara dominata poteva girare in ben altro modo se al 36’ la sciagurata ditta Gerson-Twimumu non avesse mancato un gol incredibile sull’unico black out della nostra difesa. Erano minuti chiave, anche perché Santon, di nuovo tra i migliori, si stava perdendo in uno stupido litigio con un tifoso che lo sfotteva per avere sbagliato due rimesse laterali. Invece nel finale di tempo Barillà ha trovato un gol sacrosanto che ha messo in discesa la partita. Italia più quadrata Casiraghi non poteva sbagliare formazione perché sembrava in un giallo di Agatha Christie e di piccoli indiani ne aveva già persi sei (a gara in corso si aggiungerà Marrone), ma insistendo sulla forza del gioco ha trasmesso la giusta tranquillità ai suoi e il loro orgoglio ha fatto il resto. Vedi Francesco Bolzoni, bimbo prodigio fino a due anni fa e finito poi in naftalina causa infortuni. Ieri ha preso in mano la squadra, più quadrata con una
I PROTAGONISTI
Il ct azzurro: «Sono corretto qualcun altro invece no» LUSSEMBURGO (lu.tai.) Gigi Casiraghi non è certo tronfio per il poker, ma due concetti li ribadisce. «È una vittoria che vale doppio perché arrivata con tante seconde linee che hanno dato l’anima. Avanti così, senza ascoltare niente. Ribadisco che io sono corretto e qualcun altro meno. È la prima volta che riusciamo a fare 4 gol, un’importante iniezione di fiducia. Bene tutti. Bene Bolzoni, Borini, Okaka e Santon: spero che a marzo possa tornare in Nazionale. Il bilancio del 2009? Meritavamo di vincere l’Europeo, poi un ciclo iniziato con qualche problema. Ma nessuno ha la bacchetta magica. Lo dice anche Mourinho sulla Champions».
I protagonisti Il «bambino» Santon è rimasto in campo malgrado una piccola distorsione al ginocchio. «Se vinciamo le prossime 3 gare, sono sicuro che ce la faremo. E io vorrei tanto esserci. Un messaggio a Mourinho? No, però credo che qualcuno le 2 gare le abbia viste». Bolzoni: «Se ero in questo gruppo già 2 anni fa, vuol dire che sono importante anch’io. Spero che Moriero mi abbia seguito». Bomber Barillà: «Una vittoria dedicata a Casiraghi».
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coppia d’attacco dai compiti finalmente ben definiti: Okaka a fare da punto di riferimento e dare sportellate per facilitare gli inserimenti da dietro; Borini a svariare per allargare la difesa e fiutare i momenti in cui fare male. Bene finalmente anche le corsie, con De Silvestri e Santon ad asfaltare Martino e May, Schelotto e Barillà bravi a coprir loro le spalle e cercare anche la gloria. L’oriundo l’ha però colpita male di testa all’alba del match, mentre il reggino, pur giocando in un ruolo che non ama, ha segnato due gol di fino e addirittura mancato il terzo. Lussemburgo presuntuoso Un grazie vada anche al c.t. Luc Holtz, che ci aveva saputo imbrigliare all’andata, ma che ieri, pur con cinque uomini ormai nel giro della nazionale maggiore, non ha trasmesso ai suoi l’umiltà che serve per giocare contro una squadra troppo più forte. Impresentabili gli esterni, è piaciuto solo Bettmer.
LE PAGELLE ITALIA 7 MANNONE 6 Disoccupato e graziato da Gerson. DE SILVESTRI 6,5 Doctor Lollo e Mister De Silvestri. Travolgente le mille volte che spinge, vedi gol mangiato da Schelotto e assist per Barillà, balbettante se copre. ARIAUDO 6,5 Sicuro quando viene sollecitato, graziato da Gerson nell’unica occasione in cui va in tilt con tutti i compagni di reparto. OGBONNA 6,5 Di testa sono tutte sue. Avvia l’azione dell’1-0. SANTON 7 Si vede che ha un altro passo. Sbaglia due rimesse laterali (la seconda perché guarda la linea da rugby, un metro dentro al campo...), si becca con uno
di LU.TAI. spettatore e sembra innervosirsi. Invece si resetta e non si arrende nemmeno dopo l’entrata assassina di May. SCHELOTTO 6,5 Pronti via e sbaglia un gol di testa clamoroso. Poi rialza la testa e mette due ottimi palloni per Okaka. (Mustacchio s.v.).
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IL MIGLIORE
7,5 BOLZONI
Non chiedetegli ricami, ma ha il senso della posizione di una bussola, apre spesso il gioco alla perfezione, dà equilibrio alla squadra e raddoppia su tutti. Super. MARRONE 6 Compitino per metà tempo, poi si stira al flessore.
SORIANO 6,5 Dentro a freddo per Marrone. Ottima apertura per il quasi bis di Barillà. Poi avvia e conclude l’azione del 2-0. E Marotta gongola. BARILLA’ 7,5 La classe operaia va in paradiso. Generoso e a volte confusionario, ma la sua doppietta pesa quanto il Pil del Lussemburgo. Heil gli nega il terzo gol. BORINI 6,5 Primo tempo senza acuti. Poi annusa gli spazi per smarcarsi come un cane da tartufo. Potrebbe chiudere il match più volte, ma si fa ipnotizzare da Heil. OKAKA 6,5 Una vita in fuorigioco. Però è utilissimo per allungare e far
TERNA ARBITRALE: VEJLGAARD 6,5 Non convince soltanto per l’ammonizione a Barillà. Hummelgaard 6-Andersen 5,5.
salire la squadra. Non perde una sportellata con i due centrali lussemburghesi. Peccato non veda Schelotto libero al limite e tenti un destro improbabile. Ammonizione balotelliana. MARILUNGO 6,5 Gli bastano 4’ per il secondo gol in azzurro (nella foto). ALL. CASIRAGHI 7 Sul ciglio del precipizio, non cerca il successo micragnoso, ma va a stravincere con la forza del gioco.
LUSSEMBURGO 5 Heil 7; Laterza 5, Kettenmeyer 6, Siebenaler 5,5, Scholer 5 (Janisch); Pedro 6; May 5,5, Gerson 5 (Kitenge 5), Bettmer 6,5, Martino 6; Twimumu 5 (Albanese 6). All. Holtz 5,5.
Le 10 vincitrici dei gironi e le 4 migliori seconde accederanno agli spareggi. I sette doppi confronti (andata e ritorno) stabiliranno le squadre partecipanti alle fasi finali del 2011 insieme alla Danimarca, paese organizzatore.
GRUPPO 3 Nel girone dell’Italia (oggi a 7 punti dopo 5 partite giocate), il 3, gli azzurrini devono vincere tutte le partite che restano da qui a settembre 2010 e sperare che Galles (13 punti con 5 partite) e Ungheria (9 punti con 4 gare giocate) perdano qualche colpo. Per l’Italia è molto importante la partita di oggi tra Bosnia e Galles, perché vincendo il Galles arriverebbe a 16 punti, il massimo punteggio che l’Italia può raggiungere anche vincendo tutte le gare da qui a settembre 2010. Casiraghi deve anche sperare che negli altri 9 gironi le seconde classificate facciano peggio degli azzurrini.
Ronaldo è guarito potrebbe già giocare Cristiano Ronaldo è davvero guarito. Dopo i test effettuati sotto la supervisione dello specialista olandese Cornelius Nicolas Van Dijk e aver esaminato la caviglia destra, nella clinica «Sanitas» di La Moraleja, il medico ha fatto effettuare al giocatore una prova da sforzo che ha superato brillantemente. L'infortunio che lo ha tenuto fuori per oltre un mese (il 30 settembre col Marsiglia la sua ultima partita con il Real, il 10 ottobre contro l'Ungheria, con la maglia del Portogallo, la sua ultima apparizione in campo) può dirsi superato. L'ex United potrebbe giocare già qualche minuto contro il Racing Santander nel fine settimana o rientrare in Champions con lo Zurigo.
CON LA PLACENTA
Strana cura per Van Persie
Robin van Persie è deciso a provarle tutte per guarire dopo lo scontro con Chiellini che l’ha lasciato con un legamento della caviglia quasi rotto. «Chiellini non l'ha fatto apposta» ha detto il giocatore dell’Arsenal. Gli hanno diagnosticato 7 settimane di stop. Pur di accorciare i tempi, è volato a Belgrado da una casalinga serba, Mariana Kovacevic, straordinaria guaritrice. «È piuttosto vaga sul suo metodo, ma pratica massaggi con il fluido della placenta». Non si sa di che placenta si tratti, può essere di cavalla o di mucca. O anche umana: c'è un traffico specifico dalla Russia. Così ha già guarito Lazovic e Marko del Psv Eindhoven. g.c.g.
SPAGNA
Sanchez Flores ha l’influenza suina L’allenatore dell’Atletico Madrid Sanchez Flores ha contratto il virus H1N1 e non sarà in panchina sabato contro il Deportivo. Il tecnico «segue il trattamento prescritto per curare la malattia e la sua convalescenza è in evoluzione».
HANNOVER
Maglia speciale in memoria di Enke L'Hannover indosserà una maglia speciale per ricordare Robert Enke, il 32enne portiere che si è suicidato la scorsa settimana. Nella gara di sabato con lo Schalke 04, sulle maglie dei giocatori sará presente un numero 1 nero.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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MERCATO
fI club milanesi a caccia di nuovi talenti sulle
stesse rotte. E chissà che non sia scontro....
Inter e Milan in Sud America Derby al futuro Incanta Neymar, mentre Pereira e Coutinho sono pronti a sbarcare. Blitz pure in Uruguay CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl derby trasloca in Sudamerica. E non è un caso che la terra delle contese sia sempre il Brasile e per stelle intorno ai 18 anni. L’ultima volta accadde due anni fa esatti per Pato. La storia potrebbe ripetersi per Neymar del Santos che, però, ha già una clausola da 30 milioni di euro. Ma non si sa mai. Effetto Pato E’ vero che per Pato il Milan investì 22 milioni, mentre Moratti preferì puntare su Mario Balotelli. Tranne consolarsi poco dopo con Coutinho, il fantasista del Vasco da Gama (costato 3,8 milioni di euro) e che potrebbe sbarcare in Italia già nel mercato di
gennaio (invece che a giugno, quando compirà 18 anni) in modo da ambientarsi per tempo. Doppia missione Ma in questi giorni la sfida tra Inter e Milan s’arricchisce di un capitolo per certi versi curioso. Quasi in contemporanea, infatti, sono volati in Sudamerica sia il d.s. delle giovanili rossonere Mauro Pederzoli che il d.t. del vivaio nerazzurro, Piero Ausilio.
IL FORUM SU GAZZETTA.ITR, ES SERE PE DI LAUDISA RMATI SUL FO IN E PR SEM CALCIOMERCATO
Gazzetta.it
La novità è significativa perché dopo anni di disinteresse il club di via Turati s’è dotato per seguire le orme dell’Inter che in questi anni ha pescato talenti in tutto il mondo. Così l’estate scorsa il nuovo responsabile del vivaio milanista, Filippo Galli, ha scelto tra i suoi collaboratori uno specialista nello scouting come Pederzoli, appunto. La sua ultima missione è cominciata dall’Argentina, con vari nomi sul taccuino e un compito specifico: definire l’intesa con l’Argentinos Juniors per Marcel Leonel Pereira, detto El Gato. L’attaccante diciassettenne ha superato il provino sostenuto a Milanello, ma ora deve ottenere il passaporto comunitario per tornare in via definitiva. La seconda tappa dell’inviato rossonero è ovviamente in Brasile. Ma non
finisce qui, visto che il tour prosegue in Uruguay sino al 24. L’obiettivo è quello di allacciare i contatti anche con dei club dei tre paesi sudamericani. Ma sarà anche l’occasione per prendere contatti con i club di tre dei rappresentanti dell’Under 17, uscita solo ai rigori nei quarti dell’ultimo Mondiale. Sotto osservazione il centrocampista con passaporto comunitario Sebastian Rodriguez del Danubio. Ma si segnala anche il portiere Ichazo. Bivio Inter Il viaggio transoceanico di Piero Ausilio è stato più breve. Il compito era quello di consolidare i contatti brasiliani del progetto Inter futura. Ma soprattutto il d.t. del vivaio, di concerto con le indicazioni di Marco Branca, ha seguito da vicino Mario Fernandes, il difensore del Gremio che molti associano addirittura a Maicon. Ma non basta. Ausilio ha buttato un occhio pure su altri talenti più verdi. Va ricordato, però, che la ricerca non può scendere i 16 anni. Le norme della Fifa impediscono, infatti, il trasferimento di giovani che non abbiano ancora compiuto quell’età. Tappe europee Presto, però, la caccia cambierà teatro. Anche in Europa abbondano i talenti su cui i due club milanesi hanno posto le loro attenzioni. E soprattutto il Milan è deciso a pescare nuovi stelline per il mercato di gennaio. Del resto l’ingaggio del ghanese Hottor dalla Triestina (dove rimane sino a giugno) è la riprova che in via Turati hanno sposato la linea verde. Era ora.
NEYMAR
COUTINHO
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NEYMAR DA SILVA SANTOS JR
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17 ANNI
17 ANNI
ATTACCANTE
TREQUARTISTA
E’ bravo da seconda punta e anche da ala
Talento preso da tempo dall’Inter
Piace al Milan, e non solo, ma il suo contratto con il Santos scade nel 2014 e la clausola è alta (30 milioni). Neymar è esile, ma talentuoso e rapido. Ambidestro, può giocare seconda punta o ala.
Giovane talento brasiliano, all’età di sedici anni è stato acquistato dall’Inter che ne ha prelevato il cartellino dal Vasco da Gama per 3,8 milioni di euro. Forse arriva subito, prima di compiere 18 anni
PHILIPPE COUTINHO
MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
PEREIRA
FERNANDES
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LEONEL PEREIRA
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17 ANNI
19 ANNI
ATTACCANTE
DIFENSORE
Piaceva alla Juve ma il Milan è stato rapido
Fisico e tecnica può essere il nuovo Maicon
Il giovane attaccante argentino piaceva molto anche alla Juve, ma il Milan è stato più veloce: ha fatto fare un provino a «El gato» (soprannome del giocatore) e ha deciso di prenderlo
Brasiliano, alto 1,89, difensore di fascia destra, può fare anche il centrale, Gioca nel Gremio e l’Inter lo vuole come futuro Lucio. Da ragazzino ha passato un periodo difficile prima di imporsi
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APPROPRIAZIONE INDEBITA LA PUNTURA DELL’EX NERAZZURRO
Ibra sicuro: «Inter forte fisicamente ma il mio Barcellona passerà il turno»
MARIO FERNANDES
MADRID «In Italia il campionato è molto duro e quindi è difficile giocare per un attaccante. È un altro tipo di calcio, di mentalità. Non direi che si concentrano al cento per cento sulla difesa, però vogliono stare al sicuro prima di attaccare, e in generale corrono meno rischi. In Spagna invece si rischia di più, perché si vogliono fare più gol. È un’altra cultura. Qui prima viene lo spettacolo». Zlatan Ibrahimovic si racconta in un’intervista pubblicata dall’edizione online di La Vanguardia e spiega alcune
differenze tra i due Paesi attingendo ai ricordi: «Quando vinsi lo scudetto con la Juve, il quotidiano Tuttosport di Torino era molto contento, e la Gazzetta dello Sport di Milano lo era meno. Quando ho vinto con l’Inter, è successo il contrario: tutto è politica». Ibra si è poi detto «convinto che il Barça passerà il turno di Champions. L’Inter? Affrontiamo una squadra molto forte fisicamente, con giocatori nuovi che già stanno facendo bene: servirà una grande partita».
Arrestato Boli giustiziere del Milan ’93 MARSIGLIA (Francia) dBasile Boli
LA CARICA DEL BRASILIANO
Pato applaude Leonardo: «Con lui gioco meglio e aiuto anche in fase difensiva»
FISCHIA TU di Daniele Tombolini Quante sono le riserve di una squadra che possono fare riscaldamento a bordo campo? RISPOSTA nella pagina delle lettere
MILANELLO Non è un caso che la crescita del Milan sia andata di pari passo con la crescita di Pato. Il brasiliano aveva iniziato male la stagione, ma il suo rendimento è migliorato nell’ultimo mese. Il Papero è molto determinato: «Mi trovo bene nel nuovo ruolo — ha spiegato a Milan Channel — con Leonardo sto giocando meglio e sono molto contento. Forse sono più tranquillo perché ho imparato tante cose rispetto all’anno scorso e riesco anche ad aiutare i miei compagni nella fase difensiva. Per
quanto riguarda i nostri obiettivi, dobbiamo solo essere concentrati a giocare bene e vincere: vedremo alla fine cosa succederà». Sono rientrati a Milanello Pirlo e Zambrotta e restano assenti solo Huntelaar e Thiago Silva impegnati con le nazionali. Gattuso sta recuperando dal suo problema muscolare e ha fatto solo corsa mentre Bonera e Jankulovski hanno lavorato in palestra, così come Pirlo. Intanto David Beckham è rimasto fuori dalla top 11 della MLS americana.
(foto in alto, Afp) è finito nei guai. L’ex nazionale francese è stato arrestato ieri mattina con l’accusa di appropriazione indebita e abuso d’ufficio. Lo rivela «francesoir.Fr» citando fonti giudiziarie. Boli, presidente dell’associazione «Entreprendre et diriger en Afrique» che si occupa di micro-progetti, è stato fermato assieme a un responsabile amministrativo. L’ex giocatore francese è noto al pubblico italiano per aver risolto la finale della Coppa dei Campioni del 1993: il difensore giocava nell’Olympique Marsiglia e alla fine del primo tempo segnò di testa il gol che consentì alla sua squadra di battere il Milan e di conquistare così il più prestigioso trofeo continentale.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
IL PERSONAGGIO
fIl grande ex portiere di rossoneri, Cagliari e
Fiorentina ha compiuto 70 anni e si racconta
Albertosi «Dida non dà sicurezza» L’ex boccia il portiere e promuove la squadra: «E’ ad altezza Champions»
ALBERTO CERRUTI
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5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Enrico Albertosi ha giocato 10 stagioni nella Fiorentina, 6 con Cagliari (titolo ’69-70) e 6 col Milan (scudetto della stella ’79-80). In Nazionale 4 mondiali
dE' stato il primo portiere a colori. Con la maglia rossa nel Cagliari, gialla nel Milan. E anche nella sua carriera Enrico, «Ricky», Albertosi ne ha viste di tutti i colori, con lo stesso spirito con cui racconta il piacere di una nuova vita, a 70 anni appena compiuti, circondato dall'affetto della moglie Betty, dei figli Silvia, Alberto e Alice e dei nipoti Edoardo e Sofia. «Per due volte, negli ultimi quattro anni, ho rischiato di andarmene. La prima sono crollato a terra alle scuderie di Montecatini, perdendo conoscenza. Mi hanno operato d'urgenza al cuore e sembrava che tutto fosse risolto. Due anni dopo, invece, ho incominciato a perdere peso: 15 chili in un mese. Mi hanno salvato ancora a Pisa, dove hanno capito che un farmaco per il cuore mi aveva rovinato la tiroide. Per questo non finirò mai di ringraziare l'equipe del professor Martino e i medici Bogazzi e Miccoli». Come rivive oggi a 70 anni?
«Purtroppo non posso più allenare i ragazzini che vogliono fare i portieri e non posso nemmeno guidare i cavalli, altra mia grande passione. Ma sto bene così, faccio grandi passeggiate a Forte dei Marmi, dove vivo, e guardo tutto il calcio in tv». Lei ha giocato con Fiorentina, Cagliari e Milan: per chi tifa?
Enrico Albertosi è nato a Pontremoli (provincia di Massa Carrara) il 2 novembre 1939
«Per tutte e tre, ma ammetto che il Milan è sempre il Milan. Mi prese a 35 anni, molti pensavano fossi finito. Invece giocai fino a 41».
Crede nella rimonta scudetto?
«La vedo dura. La Champions, invece, è alla sua portata». Le piace Dida?
«Non mi è mai piaciuto, nemmeno nei suoi momenti migliori, perché non trasmette mai sicurezza. Purtroppo oggi noi abbiamo soltanto un grande portiere, Buffon. A parte lui, i più bravi sono Julio Cesar e Frey, perché in Italia non si ha pazienza coi giovani e si punta troppo sugli stranieri».
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ha detto SUI PORTIERI
Purtroppo noi abbiamo solo un grande: Buffon. In Italia poca pazienza coi giovani e si punta troppo sugli stranieri
SU BALOTELLI Ha ragione Mourinho, sembra che gli faccia un piacere a giocare. Io andavo a prendere le sigarette a Sarti
Che pensa del calcio di oggi?
«Noi in campo ci divertivamo di più. Oggi il calcio è soltanto atletico, troppo pressing, troppi falli tattici, troppi fischi degli arbitri. Il calcio italiano è diventato un calcio triste. Per vedere belle partite, guardo il campionato inglese». Il suo miglior allenatore?
«Scopigno e Liedholm, i due che mi hanno capito di più. Liedholm non mi innervosiva come Giacomini obbligandomi ad andare al cinema, mi lasciava libero e io non lo tradivo per non sentirmi in colpa». L'attaccante più forte?
«Sivori tra gli stranieri, Riva tra gli italiani». Oggi i più forti chi sono?
«Pato tra gli stranieri, Gilardino tra gli italiani». E tra i tecnici chi le piace di più?
«Mi piacerebbe conoscere José Mourinho, visto che ne parlano
tutti molto bene». Che cosa pensa del suo sfogo contro Balotelli?
«Ha ragione, sembra che Balotelli gli faccia un piacere a giocare. I ragazzi di oggi sono troppo viziati. Io portavo le valigie e andavo a prendere le sigarette a Sarti senza fiatare. Adesso da un giovane ti beccheresti un bel vaffa». C'è qualcosa che non rifarebbe dei suoi 70 anni?
«Non ho rimpianti e rifarei tutto, anche se per colpa di quella telefonata arrivata nel mio ristorante fui squalificato. Ma io avevo semplicemente riferito, a Colombo, Rivera e Vitali, l'offerta di 80 milioni per farci vincere contro la Lazio. E quindi quel gol che presi dal Porto non c'entrava proprio nulla. La colpa fu dei nuovi palloni che provocavano effetti strani. Oggi si direbbe che sono bravi gli attaccanti, allora la colpa era dei portieri. Però, oggi come allora, vado a testa alta, felice dei miei 70 anni grazie a quei medici che mi hanno fatto rivivere».
MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2009
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L’INTERVISTA
fParla il mediano bianconero
Melo
LA SCHEDA
O 25 ANNI
CENTROCAMPISTA
Il brasiliano è costato 25 milioni
«Non giudicatemi per il prezzo»
Felipe Melo De Carvalho è nato a Volta Redonda (Brasile) il 26 giugno 1983. Cresciuto nel Flamengo, ha giocato con Cruzeiro, Gremio, Maiorca, Santander, e Almeria. Arrivato in Italia nel 2008, alla Fiorentina, è stato acquistato l’estate scorsa dalla Juventus che l’ha valutato 25 milioni di euro, mezzo milione più di quanto è costato Diego. Alla Fiorentina sono andati 20 milioni più Marchionni.
«Ma quale delusione. Juve, ora segno un gol anche in casa e vado sotto la curva. Magari contro l’Inter» DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
DOHA (Qatar) dDa quando è alla
Juve ha saltato due partite, una per squalifica eredità dell'anno passato e una per infortunio: 14 gare su 16, uscendo dal campo solo due volte, per le «carezze» di Dutra (Maccabi) e poi per il ricordo delle medesime (con la Samp, ma era già 4-1). Da quando è nella Seleçao — 14 vittorie e un pareggio — è stato sempre titolare, sostituito ieri per la prima volta, dopo 45' dell'amichevole in Oman, perché un po' di turnover ogni tanto serve anche a lui. Essendo da escludere che Ferrara e Dunga abbiano perso il senno, se ne deduce che di uno come Felipe Melo, se ce l'hai, è difficile fare a meno. Partiamo dal Brasile: la cosa che di Felipe Melo piace di più a Dunga?
«Forse la personalità con cui mi sono inserito in squadra già all'esordio (proprio contro l'Italia, ndr). Quando sono arrivato in Nazionale la strada era lunga, ora è un po' meno in salita, ma se dovessi sedermi dopo 15 partite, sprecherei tutto».
Non è cambiato, da allenatore: in ogni cosa che fa ci trovi la sua grinta e la sua voglia di vincere, ti fa dare il massimo. E poi parla, parla tanto: il dialogo è tutto per gestire un gruppo».
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Il fatto di andare in campo con lo stesso sistema di gioco nel Brasile e nella Juve pensa possa giovarle? E possa giovare alla Juve?
«Ho imparato due cose. La prima: oggi, per giocare ad alto livello, bisogna sapersi adattare a qualunque tipo di calcio. La seconda: al di là del sistema di gioco, contano il gruppo e le sue motivazioni. In questo, sono forti sia il Brasile che la Juve». Troppo diplomatico, riproviamo: perché si dice che Felipe Melo gioca meglio nel Brasile che nella Juve?
gazza&play Melo sul cellulare
La cosa che le piace di più di Dunga?
Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3002
«Dunga sarebbe un esempio solo per quello che ha fatto, e per quanto ha vinto, da calciatore.
Z
*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale
ha detto SULL’INTER
L’Inter picchia? A me l’Inter pare solo forte, però non troppo forte. E niente calcoli sul distacco: sono inutili
TORINO dLe tre stelle del transal-
pino trino. Come scioglilingua non sarà un granché, ma è già un bel rompicapo. Parte ieri mattina. «Sì, vogliamo la terza», titola la prima pagina della Gazzetta dello Sport. Parla Jean Claude Blanc, che di nomi ne ha già tre. Tre sono pure le cariche che ricopre. Chiaro, il presidente bianconero parla d’altro. Di quei 30 scudetti che
«Ah, questo non lo so... Dico solo che Felipe Melo è uno e basta e non ce n’è uno con il Brasile e uno con la Juve. E poi, scusate: ma come si fa a fare certi discorsi già a novembre?».
alla squadra arriva sempre uno stimolo in più: tutti abbiamo avuto ancora più voglia di dimostrare che la vera Juve non era quella degli ultimi 20’ contro il Napoli».
Discorsi tipo che Felipe Melo per ora è un po' una delusione?
Anche lei, come Diego, ha parlato alla squadra e con Ferrara pubblicamente?
«Se per dire questo si tira fuori quanto sono stato pagato dalla Juve, non ha senso nemmeno che stia a parlarne: non è una cosa che è dipesa da me. Da me dipende ripagare la scelta che ha fatto la Juve puntando su di me e io so che non tradirò questa fiducia e nessuno si pentirà dell'investimento che è stato fatto».
«Mica soltanto io e mica soltanto a quei tempi. Alla Juve si parla tanto, tutti i giorni: fra di noi, noi con l'allenatore, noi con lo staff tecnico».
La frustata di Blanc dopo la sconfitta con il Napoli («Ci siamo giocati l'ultimo jolly») serviva e ha fatto bene alla Juve?
«Quando parla un presidente,
varrebbero tre stelle sulla maglia. Spiegazione articolata: «Io mi metto dalla parte dei giocatori: se chiedete loro quanti scudetti hanno vinto rispondono 29. Quindi il prossimo sarà il trentesimo. E nel caso di vittoria in questo campionato metteremo la terza stella sulla maglia». Ventinove e non 27, come ha sancito la giustizia sportiva. La storia Assume i contorni di un romanzo giallo. Wikipedia,
SU JUVE E BRASILE
Le stelle sulla maglia bianconera
«Ha ritrovato la voglia e soprattutto l'allegria di giocare: per lui era la cosa più importante e il resto lo dicono i gol che sta segnando, e sono tanti». L'Inter le sembra davvero una squadra che picchia troppo?
«A me l'Inter sembra una squadra forte». Troppo forte, come dicono in tanti?
«Chi crede in quello che fa non ha paura della forza di chi deve affrontare». E poi c'è più gusto a lottare per lo scudetto con compagni di nazionale ed ex compagni di squadra come Julio Cesar (Flamengo) e Maicon (Cruzeiro), no?
«Lottare per lo scudetto mi sembra già più che sufficiente, come stimolo... Loro sono ottimi amici, e questo è un qualcosa in più: con Julio Cesar ho giocato per tanti anni e la stagione con Maicon nel Cruzeiro è stata indimenticabile, perché abbiamo vinto tantissimo, praticamente tutto».
Facciamo un altro conto: finora lei con la Juve ha segnato due gol, entrambi in trasferta. Voglia di farne uno in casa, da uno a dieci?
«Il mio compito è un altro, se poi arrivano anche i gol tanto meglio, soprattutto se possono aiutare la squadra. Facciamo così: dopo il gol di Bergamo sono andato ad abbracciare Ferrara, se segno al Comunale vado a festeggiare sotto la curva».
C'è ancora posto per Diego nella Seleçao o è tardi?
«A questa domanda ha già risposto Dunga: ha detto che il gruppo per il Mondiale non è ancora chiuso e tutti devono continuare a dare il massimo. So che Diego lo farà perché, con la sua classe, sa di poter decidere qualsiasi partita anche con una giocata sola».
cliccatissima enciclopedia multimediale, sulle origini della "stella" racconta: «Nel 1958, in occasione del decimo titolo italiano di calcio vinto dalla Juventus, il Coni decise di assegnare la Stella d'oro al Merito Sportivo, da quel momento in avanti, a quei club che avessero conquistato lo scudetto per dieci volte». Bene, dal Coni fanno sapere che loro con la stella sulla maglia c’entrano poco o nulla. «Nel 1958 non esistevano ancora le Stelle d’Oro al Merito Spor-
E Adriano? Visto da un tifoso del Flamengo: è tornato davvero lui?
«A me le tabelle non piacciono granché e comunque i conti ora servono a poco: noi dobbiamo fare punti e basta, senza pensare all'Inter, a quanto è lontana, a quando possiamo riprenderla. Conta solo che siamo la Juventus e adesso possiamo essere soddisfatti del nostro calcio. Che siamo vicini a essere la vera Juve».
Facciamo contro l'Inter?
«C'è bisogno che dica magari?».
Juve a tre stelle? Dovrebbe decidere la Lega 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ha detto
Ogni tanto pensate al distacco che vi piacerebbe avere dall' Inter prima dello scontro diretto del 5 dicembre?
IL CASO DOPO L’INTERVISTA DEL PRESIDENTE BIANCONERO ALLA GAZZETTA
GIAMPIERO TIMOSSI
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Gioco meglio col Brasile che con la Juve? Io sono uno e basta. E poi, come si fa a fare certi discorsi a novembre?
FELIPE MELO
ANDREA ELEFANTE
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tivo. Sono state istituite nel 1963. La Juve l’ha avuta assegnata nel 1966 e consegnata... il 22 giugno 1967. Tra l’altro la Stella d’oro al Merito Sportivo si può assegnare per regolamento solo una volta e non è reiterabile». Seconda o terza stella, il Coni non c’entra nulla. La polemica Non è il Coni che assegna la stella ai campioni del calcio. Perché «assegnazione, revoca e contabilità» dei titoli spettano solo alla Federa-
zione. Che pare non abbia gradito i propositi di Blanc. Bene, ma se il presidente francese ideasse un escamotage? Per esempio: conquistato il prossimo scudetto, cosa vieta al club bianconero di lanciare una maglia a stelle e strisce? Tre stelle su sfondo bianconero. Eccoci, ora non tocca più alla Figc, ma alla Lega Calcio. Che deve disciplinare all’inizio di ogni stagione uso e foggia delle divise da gioco, approvandole o vietandole. Con deferimento in caso di insubordinazione. Bene, ma esiste una norma che regola assegnazione ed esposizione della stella sulla maglia? Forse sì, magari no. Nell’archivio la caccia è appena iniziata. Si farà notte. Con o senza stelle.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
fIl campionato torna sabato dopo la sosta:
SERIE A
nell’anticipo i rossoblù contro la capolista
«Inter, col Bologna ti ho già battuto» Colomba: «Quando giocavo, al Dall’Ara le grandi si inchinavano Se non crediamo nell’impresa è meglio che restiamo a casa» ANDREA TOSI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dParlare di rinascita
Bologna, dopo quattro partite e due vittorie di cura Colomba, può suonare eccessivo, ma con l’avvento del nuovo tecnico i rossoblù hanno trovato un filo di gioco e, soprattutto, i punti che ora gli consentono di tenere sotto cinque squadre nella lotta alla salvezza. Battuto il Palermo con una prova convincente prima della sosta, la ripresa propone l’esame più probante per capire se il nuovo corso dei Menarini è finalmente quello giusto: sabato arrivano al Dall’Ara i campioni dell’Inter. «Non dico che puntiamo a vincere, ma che inseguiamo un risultato utile per la nostra classifica — dice Colomba —. Se non entriamo in campo con il desiderio di compiere l’impresa tanto vale rimanere a casa. Perciò come allenatore ho il dovere di infondere fiducia e ottimismo». Cosa chiede per reggere l’urto della capolista?
«Non chiedo miracoli né privazioni, non ci sono medaglie in palio, ma tre punti come in tutte le partite. E’ ovvio che se facciamo bene, considerando lo spessore dell’avversario, ne guadagna la nostra autostima. Contro una squadra forte e cinica qual è l’Inter, ci vogliono cuore, anima e cervello. Firmerei per ripetere, come intensità e
Franco Colomba, 54 anni, ha sostituito Giuseppe Papadopulo alla guida del Bologna il 20 ottobre LIVERANI
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ha detto SULLA PARTITA
Ci sono due condizioni per fare risultato: noi eleviamo lo standard del nostro gioco e l’Inter abbassa il suo
SU MOURINHO Guida un’Inter più competitiva in funzione della Champions League. Milito, Eto’o e Thiago Motta sono armi decisive
ALESSANDRO CATAPANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA dTutto come previsto in-
torno ai giocatori simbolo della Roma. Dopo aver ripreso confidenza con il pallone, Totti ieri è tornato in gruppo, partecipando pure alla partitella di fine allenamento. Ventura domenica sarà accontentato («Sarei più felice di affrontare una Roma con il suo capitano»), Totti farà di tutto per levargli la sete col prosciutto, al Bari ha già segnato sette reti in nove gare. Ieri, Totti ha concesso un’intervista al sito ufficiale del Liverpool, in cui ha definito Alberto Aquilani «potenzialmente un grande campione, a patto che stia bene». Oggi? De Rossi, invece, non è uscito nemmeno ieri dall’ospedale Gemelli, dove è ricoverato ormai da sei giorni per una
volontà, la gara col Palermo compiendo meno errori».
IL TECNICO
Mancini: «Sfida aperta, ci sarò» BOLOGNA (v.d.s.) «Certo che vengo al Dall’Ara. Non posso perdermi questo spettacolo». Parola di Roberto Mancini, di passaggio a Casteldebole (suo figlio gioca nelle giovanili rossoblù): «Favoritissima l’Inter, ma la sosta ha avvantaggiato il Bologna. Il match è più aperto di quanto si pensi...».
Quali doti ha portato Colomba al Bologna?
«Non ho avuto il tempo di insegnare nulla, ho puntato a convincere i miei giocatori che se militano in serie A un buon motivo deve esserci, ma dobbiamo dimostrarlo sempre, giocando al massimo tutte le partite. I tifosi capiscono se abbiamo dato tutto e, in quel caso, ci applaudiranno comunque». Tra lei e il Bologna è una bella storia d’amore...
«Sono nato a Grosseto, ma a 5
Totti, altri progressi Contro il Bari ci sarà in ospedale, forse le complicazioni nate dall’anestesia
CLASSIFICA SERIE A SQUADRE
PT G
PARTITE V N P
RETI F S
INTER
29 12 9 2 1 29 10
JUVENTUS
24 12 7 3 2 25 13
MILAN
22 12 6 4 2 14 12
FIORENTINA 21 12 6 3 3 13 9 SAMPDORIA 21 12 6 3 3 18 15 GENOA
20 12 6 2 4 22 22
PARMA
20 12 6 2 4 14 14
CAGLIARI
19 12 6 1 5 16 12
BARI
18 12 4 6 2 11 7
NAPOLI
18 12 5 3 4 17 18
PALERMO
16 12 4 4 4 16 17
CHIEVO
15 12 4 3 5 14 14
ROMA
15 12 4 3 5 19 20
Colomba ha vissuto tanti Bologna da giocatore, quale vorrebbe ricalcare?
UDINESE
15 12 4 3 5 15 16
BOLOGNA
12 12 3 3 6 13 18
LAZIO
11 12 2 5 5 9 14
«Quello del primo Radice, stagione 1980/81. Partimmo da -5 per lo scandalo scommesse, finimmo settimi, senza l’handicap saremmo andati in Uefa col quinto posto. Era un Bologna aggressivo, segnavamo tutti: in avanti c’erano i poveri Eneas e Fiorini. E a centrocampo gente di corsa e qualità con Pileggi, Dossena e il sottoscritto».
LIVORNO
9 12 2 3 7 4 13
ATALANTA
9 12 2 3 7 11 20
CATANIA
8 12 1 5 6 11 18
SIENA
6 12 1 3 8 11 20
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico.
Bei tempi allora: contro quel Bologna cadevano le grandi. Che sia di buon auspicio?
ROMA IL CAPITANO MIGLIORA
De Rossi ancora
anni, seguendo mio padre carabiniere, mi sono trasferito a Bologna. A 11 anni, era il ’66, sono entrato nelle giovanili rossoblù. Poi nel ’74 è arrivata la serie A, l’esordio con il mio amicone Pecci a Torino contro la Juve, e due mesi più tardi il primo gol a Foggia su lancio di Bulgarelli, il mio idolo assoluto. E’ quella la partita che conservo nella mia memoria come l’emozione più grande perché sintetizza la mia fede rossoblù: il Bologna, il grande Giacomo e io. Un mese fa ho coronato il mio sogno diventando l’allenatore della "mia" squadra, quella che gioca in via Andrea Costa».
colica renale. A questo punto è inutile fare altri pronostici. Ieri sera, però, tutti — medici, anestesisti e dirigenti giallorossi — assicuravano che oggi è il giorno buono, stavolta davvero. È un po’ come la storia di al lupo, al lupo: stamattina De Rossi tornerà a casa, ma non ci crederà nessuno. Almeno dal muro di silenzio alzato intorno al calciatore ieri è trapelata una prima indiscrezione che spiegherebbe il perché di un ricovero tanto lungo: il quadro clinico di De Rossi — di per sé semplice: una colina renale dolorosa come tante — si sarebbe complicato per il sopraggiungere di un’infezione contratta durante l’intervento allo zigomo, forse per l’anestesia. Ma è solo un’indiscrezione. Mercato Ieri l’olandese Ruud Van Nistelrooy ha avvertito il Real Madrid: «A gennaio vado via». La Roma risponde: «Magari venisse qui». Ma guadagna qualche lira.
s OBIETTIVO
Van Nistelrooy «L’ho detto al Real: se non gioco a gennaio vado via». La Roma in pole
«Come allenatore per lui parlano i risultati. Quest’anno guida un’Inter più completa e più competitiva in funzione della Champions. L’intelligenza di Milito, l’imprevedibilità di Eto’o e l’energia di Thiago Motta sono armi decisive». Vuole sbilanciarsi?
«Perché il Bologna faccia risultato devono concorrere due condizioni: noi eleviamo lo standard del nostro gioco e i nerazzurri abbassano il loro. E’ difficile, ma nel calcio può succedere».
Hamsik? 30 milioni! «Mai: resta a Napoli» slovacco già a gennaio. Vendita San Paolo saltata
grante del secondo quinquennio avviato dal presidente», ha spiegato il ds. Il problema non dovrebbe nemmeno porsi. Ma non si può escludere un ripensamento di De Laurentiis nel caso l’offerta fosse più interessante.
DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
(Caserta) dNon c’è verso. Non bastano le continue precisazioni di Aurelio De Laurentiis: dall’Inghilterra insistono. Ieri, è stata la volta del Daily Mirror a svelare gli ultimi desideri di Carlo Ancelotti. Secondo il quotidiano londinese, l’allenatore del Chelsea sta pressando per avere Marek Hamsik, a gennaio. Il club sarebbe disposto a trattare partendo da una base di 25 milioni di euro, ma arriverebbe anche a 30 se il Napoli desse segnali di cedimento. Da Castelvolturno, però, è arrivato un nuovo no. Questa volta è toccato a Riccardo Bigon il compito di rispondere, seppur indirettamente, alle pressioni del Chelsea: «Sono inutili. Per noi, il giocatore è incedibile. Hamsik è parte inte-
CASTELVOLTURNO
Francesco Totti, 33 AP
Qual è il suo pensiero su Mourinho e sui campioni d’Italia?
SUL MIRROR L’INTERESSAMENTO DEL CHELSEA
Ancelotti vuole lo V
«Ricordo bene che vincemmo due volte a Torino e battemmo l’Inter al Dall’Ara 2-1. Ma lo dico sottovoce».
Vendita San Paolo La questione è stata discussa ieri nella seduta del Consiglio comunale (che ha dato la cittadinanza onoraria a Bruno Pesaola). Gli elevati costi di gestione dell’impianto e la mancanza dei fondi hanno spinto l’amministrazione a mettere in vendita lo stadio. Idea rigettata dal voto contrario del Consiglio. Il sindaco Iervolino avrebbe voluto che fosse stato Aurelio De Laurentiis ad impegnarsi. Ma il presidente aveva già declinato l’invito per tempo.
TUTTE LE SEGUITE SUL SIRITOE A DEL PARTITE DI SENE PROSSIMO FI SETTIMANA
Gazzetta.it
s HA DETTO
PROSSIMO TURNO Sabato 21 novembre BOLOGNA-INTER (ore 18) FIORENTINA-PARMA (ore 20.45) Domenica 22 novembre, ore 15 LIVORNO-GENOA MILAN-CAGLIARI NAPOLI-LAZIO PALERMO-CATANIA ROMA-BARI SAMPDORIA-CHIEVO SIENA-ATALANTA JUVENTUS-UDINESE (ore 20.45)
taccuino ATALANTA
Valdes infortunato A Siena non ci sarà BERGAMO dL’allenatore dell’Atalanta, Conte, non ha fatto in tempo a recuperare De Ascentis e Acquafresca (e forse anche Manfredini) che deve fare i conti con un altro infortunio, quello di Valdes: elongazione al flessore della coscia destra. Il cileno salterà la trasferta di Siena.
PARMA
Morte tifoso Vicenza due nuovi indagati
V Il ds Bigon «Sono pressioni inutili, il giocatore è parte integrante del progetto di De Laurentiis»
PARMA dDue nuovi indagati per la morte di Eugenio Bortolon, il 19enne tifoso del Vicenza che morì il 23 maggio cadendo dal settore ospiti del Tardini. Si tratta del vicesindaco Paolo Buzzi, all’epoca assessore ai Lavori pubblici, e Giorgio Aiello, che ora guida quell’assessorato. L’ipotesi di reato è omicidio colposo.
CATANIA
Caso Raciti, perizia esclude fuoco amico CATANIA dLa lacerazione al fegato che provocò la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti durante gli incidenti di Catania-Palermo del 2 febbraio 2007 è compatibile con il lancio del sottolavello. Cade, dunque, l’ipotesi del cosiddetto fuoco amico sostenuta dalla difesa. Lo ha stabilito una nuova perizia.
FIORENTINA
Nel mirino Nani e Angella FIRENZE d(m.d.v) Il Times scrive che la Fiorentina ha chiesto in prestito Nani al Manchester Utd. Il diesse Corvino avrebbe domandato all’Empoli il centrale difensivo Gabriele Angella, classe ’89, nazionale Under 21. L’ipotesi che Natali abbia chiesto la cessione rientrerebbe in quest’ottica, problemi per Munoz compresi.
MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19 R
SERIE B L’INTERVISTA
La condanna di Bucchi «Ripartire da zero» Il centravanti è già stato in 13 società, ma anche a Cesena è decisivo: «Ho giocato con Bisoli, ha costruito un gruppo con il suo carattere»
x
GUGLIELMO LONGHI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dUna valigia sempre pronta e tanti gol per cercare inutilmente di svuotarla e non usarla più. Mai due anni di fila nella stessa squadra: è la dolce condanna di Cristian Bucchi, centravanti del Cesena rivelazione.
HA DETTO
«Come preparazione: Giampaolo, Pioli, Colomba». Chi l’ha deluso?
Pioli, Colomba e Giampaolo gli allenatori che mi hanno insegnato di più. Ma che delusione il rapporto con Reja
Quanti traslochi ha fatto?
«Perugia, Vicenza, poi ancora Perugia, Ternana, Catania... Ho cambiato quindici volte, è la caratteristica della mia carriera: sempre in prestito o in comproprietà. La cosa mi secca un po’, avrei voluto mettere le radici da qualche parte».
Scelga i primi tre dalla sua collezione di allenatori.
S Cristian Bucchi, 32 anni, attaccante, prima stagione con il Cesena LIVERANI
Questione di carattere?
«Macché, mi sono sempre trovato e lasciato bene. Il fatto è che sono rimasto vittima di situazioni particolari: dopo la promozione in A il Vicenza mi ha perso alle buste, poi è arrivata la squalifica per il doping, poi sono retrocesso con la Ternana e in C non volevo restare. Per non parlare del fallimento dell’Ancona...».
Non sono mai stato per due anni di fila nella stessa squadra: mi secca non aver messo le radici da nessuna parte
«Reja, che mi ha voluto a Napoli dopo Vicenza e Cagliari, ma mi ha trattato in modo ambiguo, senza parlare in modo diretto». E l’emergente Bisoli?
«Abbiano giocato insieme al Perugia, non è cambiato: stessa voglia di non mollare. Ha costruito il Cesena a sua immagine e somiglianza». Stanco di girare?
«Un po’, che ci posso fare? Anche adesso sono in prestito, dal Napoli». Ha saputo ripartire da zero, nel calcio e non solo.
«Mi sono ricostruito la vita dopo la tragedia di Cagliari (la scomparsa della compagna Valentina nel 2003, ndr), mi sono sposato, ho due figli. Chi tocca il fondo, poi sa trovare una forza inimmaginabile».
w taccuino I NUMERI
2
I gol segnati da Bucchi in questo campionato, entrambi in trasferta: contro il Sassuolo (1-1) alla 7ª giornata e contro il Mantova (1-0) domenica scorsa
4
Le promozioni in serie A di Bucchi: con il Vicenza nel 2000, con l’Ascoli nel 2005, col Napoli nel 2007 e con il Bologna nel 2008
30
I gol segnati da Bucchi in B col Modena nel 2005-2006 (29 in campionato, uno nei playoff). E’ il suo record personale
Cesena in A: una bestemmia?
«No, ero sicuro che avremmo fatto cose importanti».
Stupisce più il Cesena terzo o il rinato Bucchi?
«La squadra sta bene, io pure, ho recuperato dal grave infortunio al ginocchio, ho un problemino muscolare che non mi preoccupa. Posso dire di essere tornato il vero Bucchi».
Ascoli-Ancona di sabato vista da un doppio ex.
«Vivono il calcio in modo totale. Ma quelli di Ascoli cercano di più la polemica, sembrano quasi godere di una sconfitta».
TORINO
Cairo infuriato «Si deve dare di più» TORINOd Dopo l'allenamento punitivo seguito da 400 tifosi che hanno contestato la squadra in maniera soft, i giocatori granata hanno affrontato un lungo faccia a faccia con il presidente, che ha poi parlato con Colantuono, sempre alla presenza di Foschi. Un Cairo arrabbiato che ha commentato: «La squadra deve dare di più: per i valori che ha questo gruppo, i risultati devono essere maggiori. Cosa ci siamo detti? Sono cose private e tali devono rimanere». Cairo ha negato che lunedì sera possa esserci la svolta: «Cesena non conta per il destino di Colantuono».
INFORTUNI
Tabbiani e Patrascu si devono fermare dDue infortuni pesanti per Maran e Sabatini. Tabbiani, esterno della Triestina, ha uno stiramento del flessore e salterà il Cittadella, mentre il rumeno Patrascu, regista del Padova, ha una lesione di primo grado al quadricipite della coscia destra e tornerà fra 20 giorni.
LA SITUAZIONE
La capolista Lecce in trasferta a Brescia dClassifica dopo 14 gare: Lecce p. 27; Ancona 26; Cesena 25; Torino e Padova 22; Sassuolo (*), Frosinone (*) ed Empoli (*) 21; Triestina e Modena 20; Brescia (*), Grosseto (*) e Gallipoli 18; Cittadella e Vicenza 17; Crotone (-2) 16; Ascoli 15; AlbinoLeffe (*) 14; Reggina (*) e Mantova 12; Piacenza 10; Salernitana (*) 5 (* una gara in meno, recuperi l’8 dicembre). Sabato, ore 15.30: AlbinoLeffe-Modena, Ascoli-Ancona, Brescia-Lecce, Cesena-Torino (lunedì 23, ore 20.45), Crotone-Reggina, Gallipoli-Mantova, Grosseto-Salernitana, Padova-Empoli, Sassuolo-Piacenza, Triestina-Cittadella, Vicenza-Frosinone (venerdì 20, ore 20.45),
LEGA PRO Le panchine di Prima divisione
Spal: Notaristefano Pergo, via Rastelli Braglia al Perugia: i tempi si allungano. Galderisi ad Arezzo: «Serve serenità» d Grandi cambiamenti sulle panchine di Prima divisione. Esonerato Pagliari, il Perugia non ha ancora ufficializzato il nome del nuovo tecnico. Piero Braglia rimane il favorito, ma prima deve rescindere il contratto con il Taranto, club che ha allenato nelle prime 5 giornate di campionato. Ieri l’allenamento è stato diretto da Marco Zaffaroni, vice di Pagliari, e non è escluso che domenica contro il Lecco possa sedersi in panchina. Intanto il d.s. Marcaccio ha chiesto la rescissione del contratto: la società sta valutando la richiesta. All’Arezzo, dopo l’esonero di Semplici a cui non sono bastati 7 risultati utili consecutivi (4 vittorie e 3 pareggi) è arrivato Giuseppe Galderisi. Ieri il tecnico si è presentato con entusiasmo e umiltà: «Spero di poter portare avanti un bel progetto: trovo
una squadra in salute e con una buona classifica. Voglio riportare serenità e buon umore, perché sono gli elementi che servono per andare lontano». Cambio anche al Pergocrema che dopo 5 sconfitte consecutive ha esonerato Rastelli. Al momento la squadra è affidata a Roberto Bonazzi, tecnico della Berretti. Essendo privo del patentino di Seconda categoria, Bonazzi sarà in seguito affiancato da un allenatore. La società ha anche messo fuori rosa l’attaccante danese Storm. Girone B La Spal ha deciso il successore di Dolcetti per il quale è stato fatale il k.o. di domenica col Lanciano. Sarà Egidio Notaristefano che ha vinto il ballottaggio con Ezio Rossi. Clima teso in casa della Cavese, reduce dalla sconfitta contro il Potenza. Il tecnico Maurizi è stato contestato da una trentina di tifosi che già domenica avevano chiesto le dimissioni dell’allenatore. Sarà quindi decisiva la trasferta di Andria. Sono due le alternative per la panchina: Stringara e Ugolotti.
taccuino PRIMA DIVISIONE
Due coppie in testa dLa Prima divisione dopo la 13ª giornata. GIRONE A Novara e Cremonese p. 29; Varese 27; Arezzo 24; Benevento 23; Lumezzane 21; Foligno e Perugia (-1) 19; Lecco 18; Monza 15; Alessandria 14; Figline (-1) e Pro Patria 13; Sorrento e Pergocrema 12; Viareggio e Como 11; Paganese 8. Così domenica (ore 14.30): Alessandria-Paganese; Como-Lumezzane (lunedì 23, ore 20.45); Figline-Cremonese; Novara-Benevento; Pergocrema-Monza; Perugia-Lecco; Pro Patria-Sorrento; Varese-Foligno; Viareggio-Arezzo. GIRONE B Verona e Ternana p. 27; Pescara 24; Portogruaro 23; Rimini 19; Ravenna, Cosenza e Taranto 18; Reggiana, Giulianova e Lanciano 16; Spal e Pescina 15; Cavese 13; Marcianise, Foggia (-1) e Potenza 12; Andria 10. Così domenica (ore 14.30): Andria-Cavese, Cosenza-Ternana, Foggia-Portogruaro, Giulianova-Pescina, Lanciano-Taranto, Marcianise-Ravenna, Potenza-Rimini, Reggiana-Pescara, Verona-Spal.
SECONDA DIVISIONE
Coletto al Belvedere dIl Belvedere (girone A) ha ingaggiato il centrocampista Andrea Coletto, 30 anni, svincolato dal Lumezzane
Giudice: stop per 34 Tre turni a Borrelli dIl giudice sportivo ha squalificato 34 giocatori (15 di Prima Divisione, 19 di Seconda). Ecco il dettaglio.
Prima divisione Giocatori espulsi: due giornate a De Rose (Cosenza), Benassi (Viareggio), Esposito (Paganese), Cazzola (Pergocrema); una a Vanin (Sorrento), Bertoli (Ternana), Pisano (Varese), Rossetti (Ravenna). Non espulsi: ammenda di 500 euro a Myrtaj (Sorrento) per atteggiamento provocatorio verso i sostenitori del Perugia; una giornata a Aquilanti (Pro Patria), Bacchiocchi (Cavese), Goretti (Foggia), Carbonaro (Giulianova), Bertani (Novara), Buzzegoli (Varese), Sacilotto (Lanciano). Allenatori: una giornata a Mosconi (secondo del Foligno), Giuseppe Sannino (Varese) quest'ultimo perché impartiva disposizioni ai propri giocatori dalla tribuna benché fosse squalificato. Dirigenti: inibito fino all'8 dicembre Pane (Sorrento). Ammende: 5.000 euro a Cavese (esposizione di striscione inneggiante alla violenza) e Giulianova (sputi ver-
so i giocatori della Reggiana, recidiva), 3.000 Ternana, 2.000 Pescara e Taranto, 1.000 Verona, 500 Perugia e Portogruaro, 300 Marcianise. Seconda divisione Espulsi: tre giornate a Borrelli (Nocerina) per schiaffo al volto di un giocatore del San Marino durante l'intervallo; una a Okoroji (Pro Vasto), Bertagno (Sacilese), Mannucci (Colligiana), Sogus (Alghero), Mosciaro (Catanzaro). Non espulsi: due giornate a Sentinelli (Alghero); una a Baldini (San Marino), Cutrupi (Barletta), Marotta (Gubbio), Ruscio (Juve Stabia), Baldanzeddu (Lucchese), Pirrone (Manfredonia), Cimina (Monopoli), Carbone e Fogacci (Pevia), Sehic (Pro Sesto), Gardin (Sacilese), Zampaglione (Colligiana). Allenatori: una giornata a Corda (Alghero) in aggiunta alle precedenti, perché impartiva disposizioni ai propri collaboratori dalla tribuna, benché fosse squalificato e a Rastelli (Juve Stabia). Ammende: 3000 euro Nocerina, 2500 Catanzaro, 1500 Juve Stabia e Vibonese.
SERIE D
Oggi recuperi e coppa Italia Oggi in D (ore 14.30) due recuperi e due gare di Coppa Italia. GIRONE G Budoni-Arzachena: Colarossi di Roma. Classifica: Flaminia p. 26; Fondi 24; Gaeta 22; Cynthia 19; Arzachena* e Sanluri 16; Pomezia, Viterbese, Rondinelle e Astrea 15; Selargius 14; Castelsardo, Tavolara e Latina 13; Boville Ernica e Rieti 10; Morolo 7; Budoni* 5. (* una in meno) GIRONE I Viribus Unitis-Messina: Cifelli di Campobasso. Classifica: Milazzo p. 25; Vigor Lamezia 23; Rosarno e Rossanese 22; Trapani 18; Palazzolo 17; Sapri e Adrano 16; Avellino 15; Nissa 14; Hinterreggio e Mazara 12; Sambiase 11; Messina* e Modica 10; Acicatena 9; Viribus Unitis* e Castrovillari 7. (* una in meno). COPPA ITALIA Chioggia-Pordenone: Chiffi di Padova; L'Aquila-Boville Ernica: Sacchi di Macerata. FALLIMENTO Fallito ufficialmente l’Ssc Venezia, l’anno scorso in Prima Divisione. A giocare in D ora è una nuova società.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
fDalle due alle quattro ruote: il pesarese
MOTORI
domenica debutta nelle corse di durata
Rossi e la Ferrari prima gara assieme
MOTOMONDIALESTORY
Valentino disputerà la 6 Ore di Vallelunga con una F430 Vettura nera del team svizzero Kessel, col numero 46 Rivivete in dvd il 9o titolo di Vale
PAOLO IANIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dAltro che riposo invernale. Valentino Rossi rischia di passare più tempo in pista in questi mesi in cui il Motomondiale è in letargo, che non quando è impegnato in sella alla Yamaha. Perché se durante la stagione agonistica la media è di una gara ogni due settimane, tra novembre e dicembre il nove volte iridato della MotoGP non si fermerà mai.
Cross e rally Archiviato il Mondiale con il 2˚ posto di Valencia, Valentino già domenica è stato protagonista a Cavallara di Mondavio (PU) nel «Motocross dei campioni...30 anni dopo», gara benefica da lui stesso organizzata. Tra due weekend, il 27 e 28, sarà protagonista del Rally di Monza su una Ford Focus Wrc, mentre nel ponte dell’Immacolata (7-8 dicembre) potrebbe correre il Memorial Bettega (sempre con Ford) al Motor Show.
È ancora in edicola «La prova del 9», l’11˚ dvd della serie Motomondiale Story interamente dedicato al 9˚ titolo vinto da Valentino Rossi in MotoGP. Oltre ai momenti salienti della stagione, ci sono anche le immagini che raccontano le classi 250 e 125. Il costo è di 10,99 e più il quotidiano.
Ecco la Ferrari 430 Scuderia GT3 del team Kessel. Spinta da un V8 di 4.497 cmc, ha 550 Cv a 8.500 giri/m e cambio da F.1
Endurance Ma come impiega-
re il prossimo weekend, libero, del 22? Guarda e riguarda i calendari, Vale ha scoperto che a Vallelunga si corre la 19ª edizione della 6 Ore, gara che conclude la stagione nazionale della pista. Ed è qui che avverrà il suo debutto in gara con una Ferrari, dopo i 4 test effettuati con la F.1. Sarà infatti la F430 Scuderia (categoria GT3) del team elvetico di Loris Kessel (ex-pilota di F.1) la vettura con la quale Rossi scenderà in pista da venerdì, per le prove della sua prima gara di durata.
Con Uccio La livrea sarà completamente nera, il numero di gara il classico 46, i compagni il fidato Alessio «Uccio» Salucci e il veneto Andrea Ceccato. Questi ultimi due hanno già corso assieme quest’anno con la stessa Ferrari, nella gara del Mugello del campionato GT italiano (incidente di Ceccato in gara 1 e ritiro in gara 2) e a Barcellona per la prova del GT Open (ancora ritiro). Modello Rossi ispira intanto le generazioni future: secondo il sondaggio Eurispes e Telefo-
no Azzurro, il 16% dei bambini (il 28,8 dei maschi) ha Vale come modello di riferimento. Newey Oltre a Vale, tra le altre stelle, su una Bmw M3 E46 GTR ci sarà Adrian Newey, progettista e dt della Red Bull.
L’ultima volta di Valentino Rossi, 30 anni, su una Ferrari risale al test di F.1 di un anno fa al Mugello REUTERS
Programma Venerdì (tutto il giorno) e sabato (9-10 e 11-12) si disputeranno le prove libere, qualifiche sabato dalle 14, domenica alle 9.30 il via alla gara, che si concluderà alle 15.30. I biglietti costeranno 10 e sia sabato sia domenica.
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FORMULA 1
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fIl campione del mondo si prepara a cambiare team: Glock, ex Toyota, firma con la Manor
McLaren, prove di dream team Pronto un triennale per Button da 6,6 milioni a stagione accanto a Hamilton: dispetto a Mercedes
x taccuino
ANDREA CREMONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dIn Gran Bretagna ne sono così certi che pure i bookmakers hanno calato le quote: ieri il matrimonio tra Jenson Button e la McLaren veniva dato a 1,50. L’accordo potrebbe essere questione di ore e, secondo quanto scrive il Guardian, potrebbe legare il fresco campione del mondo alla scuderia di Woking per le prossime tre stagioni. Dunque il passaggio di proprietà della BrawnGP alla Mercedes non ha cambiato sostanzialmente l’orientamento delle parti in causa.
Risparmio Ross Brawn e Nick Fry, pur potendo contare sulla Casa tedesca, intendono offrire al campione del mondo la metà di quello che chiede: 4 milioni di sterline (4,4 milioni di euro) anziché 8 (8,8). «Noi vogliamo tenere Jenson ma dobbiamo riconoscere che la F.1 non vive su un altro pianeta — ha sottolineato Fry alla BBC —. Abbiamo un budget forse inferiore a quello di altre scuderie e questo alla Mercedes non dispiace. Sono tempi difficili e bisogna stringere la cinghia. Per cui se spendiamo in un’area poi non possiamo farlo in un’altra». Chiaro il messaggio e altrettanto il destinatario: «Abbiamo discusso con Jenson quello che riteniamo un salario adeguato e non abbiamo intenzione di cambiare nulla rispetto a questa posizione». Riunione Capita l’antifona, Button ha fatto visita alla sede della McLaren: una mossa dirompente che ha sorpreso pure
IMPRESA DI SURTEES CON L’AUTO ELETTRICA John Surtees, 75 anni, ex campione del mondo di moto e F.1, ha percorso il Tunnel della Manica al volante di una Ginetta G50 EV a motore elettrico.
HA DETTO LANCIO UNICO Nuove F.1 a Valencia?
R Nick Fry «Abbiamo fatto a Button una offerta ragionevole e non abbiamo intenzione di cambiarla»
dSi profila un derby tra Valencia e Barcellona per ospitare a fine gennaio la presentazione delle F.1 che, secondo le intenzioni della Fota, dovrebbero essere svelate tutte insieme nella stessa località. In pole per ora c’è Valencia, dove tra l’altro inizieranno i test il 1˚ febbraio. Se l’operazione dovesse andare in porto le date sarebbero 29-30. Alternative deboli Parigi e Madrid.
A GRANJA VIANA
Massa kartista dRientrato da Valencia, lunedì Fe-
R Brawn. Anche perché Button non si è limitato a incontrare Martin Whitmarsh ma si è intrattenuto a lungo con i tecnici. Button evidentemente sa che questa è l’ultima occasione per passare a un team di vertice e fatto non secondario, la scuderia di Woking, è disposta a pagarlo bene. Non quanto chiede lui, ma circa sei milioni di sterline (6,6 milioni di euro) a stagione. Sabbatico L’eventuale primo dispetto tra i quasi ex soci avrà quasi certamente due effetti. Primo: la realizzazione di un dream team McLaren con due ex campioni del mondo (tra l’altro entrambi inglesi) come ai tempi di Ayrton Senna e Alain Prost; secondo: spingere Kimi Raikkonen a fermarsi, almeno per un anno. Una prospettiva sempre più concreta come ha ammesso il suo manager Steve Robertson, che si trova a Macao. «Kimi non ha cambiato idea: o va in McLaren o torna nel 2011. La Mercedes? Non è una ipotesi concreta anche perché ritengo che sceglieranno due piloti tedeschi». In effetti pare che Haug e Brawn promuoveranno sul campo Nico Rosberg come pilota di riferimento, affiancando-
gli magari Nick Heidfeld che è cresciuto nelle «giovanili» di Stoccarda. Ingaggio In attesa della sistemazione dei big, ieri un altro tassello è andato a posto con l’ingaggio di Timo Glock, 27 anni, gli ultimi due con la Toyota, da parte della Manor, uno dei tre nuovi team 2010. «È sempre stata una mia raccomandazione quella di avere un pilota che conoscesse le macchine 2009», ha spiegato il direttore tecnico Nick Wirth, aggiungendo che la prima monoposto è stata assemblata una settimana fa e che entro Natale saran-
Il campione del mondo di F.1 2008 Lewis Hamilton (a sinistra), 24 anni, con il campione del mondo 2009 Jenson Button, 29 AP
NEGLI USA
Trulli, esame Nascar con la Toyota Camry Oggi sull’ovale di New Smyrna, in Florida, Jarno Trulli scoprirà il mondo della Nascar, la serie motoristica più popolare negli Usa: l’abruzzese in questa occasione proverà la Toyota Camry, abitualmente impiegata nella Sprint Cup, messa a disposizione Michael Waltrip Racing. L’abruzzese annuncerà il proprio futuro solo dopo il 22, ovvero dopo aver parlato con i dirigenti Toyota al festival che si terrà quel giorno sul circuito del Fuji.
no completati i crash test Fia. Renault La scelta di Glock che sembrava essere indirizzato alla Renault ha così riaperto alla corsa per il secondo sedile. In pole Heikki Kovalainen, già collaudatore (2006) e poi titolare (2007) del team di Enstone mentre l’alternativa potrebbe essere Lucas Di Grassi: «Ho una buona chance di finire alla Manor ma anche la Renault mi ha lasciato la porta aperta. La loro lista è ristretta e io ne faccio parte». Fisichella Infine Giancarlo è al centro delle trattative tra la Ferrari e la Sauber: in cambio dei motori di Maranello, la scuderia svizzera dovrebbe assicurare un volante al collaudatore della rossa. Nel frattempo Peter Sauber ha chiesto notizie su Kamui Kobayashi, vera rivelazione nelle ultime due gare del Mondiale.
I VIDEO SU GAZZETTA.IT A AY D I AR RR FE DEL I CHE UM H SC E VALENCIA GIOCA A BASKET
Gazzetta.it
Norbert Haug «Sceglieremo i piloti con attenzione Vogliamo il meglio e non deve essere per forza tedesco»
lipe Massa era di nuovo in pista al kartodromo di Granja Viana dove il 4-5 dicembre si correrà la 500 Miglia: a girare accanto al ferrarista, i suoi due compagni di squadra: Lucas di Grassi e Popò Bueno.
SUPERBIKE
Biaggi test a Misano d(p.g.) L’Aprilia va in pista oggi e domani a Misano per preparare l’attacco al Mondiale Sbk 2010. Sulla RSV4 gireranno Biaggi, il britannico Camier e il tester Hofmann. Intanto la Suzuki è a Phillip Island (Australia) per la prima uscita della K10 affidata ai neo acquisti Leon Haslam e Sylvain Guintoli.
MOTOMONDIALE 2010
Brno a Ferragosto dCambia ancora il calendario del motomondiale 2010: la Federmoto ha anticipato il GP della Repubblica Ceca, che si correrà come di consueto a Brno, dal 22 al 15 agosto.
YAMAHA ITALIA
Lavoratori in rivolta dSono disposti a difendere il posto di lavoro con ogni mezzo a loro disposizione i dipendenti della Yamaha Italia, dopo la decisione dei vertici aziendali di licenziare 67 persone a causa della crisi economica. I lavoratori sono decisi a manifestare ad ogni evento sportivo, manifestazione o occasione dove sarà presente la Yamaha. SUPERSTARS-LA7 Il campionato Superstars 2010 sarà trasmesso in chiaro su La7: Flammini ha firmato l’accordo.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
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CICLISMO
fSvolta nel caso del 38enne vicentino,
positivo al Cera ai Giochi olimpici 2008
Rebellin, l’argento ora non è più tuo Decisione del Cio per il doping a Pechino. E il Coni potrebbe denunciarlo per danni d’immagine PAOLO MARABINI CIRO SCOGNAMIGLIO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dDavide Rebellin passerà alla storia per essere il primo atleta italiano, in 112 anni, al quale viene tolta una medaglia olimpica — nel suo caso d’argento — per una positività doping ai Giochi.
Squalifica Lo ha deciso la Commissione disciplinare del Cio, presieduta dal tedesco Thomas Bach, che ha ufficialmente squalificato dalla gara in linea su strada di Pechino il 38enne veneto, trovato positivo al Cera, ovvero l’Epo di terza generazione. E contestualmente a questo provvedimento (il Coni ne ha ricevuto notizia ieri) il Comitato olimpico internazionale ha dato mandato alla Federciclismo mondiale di modificare il risultato della gara incriminata e di considerare le successive azioni di propria competenza. Ciò, in ragione dell’articolo 12.1.022 del regolamento Uci, significa che il nome di Rebellin sparisce dall’ordine d’arrivo
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e che sul secondo gradino del podio di Pechino, a fianco del vincitore, lo spagnolo Samuel Sanchez, sale lo svizzero Fabian Cancellara, mentre il russo Alexandr Kolobnev si prende il bronzo. Quello di Rebellin non è l’unico caso di positività a Pechino (alle Olimpiadi estive, dal 1896, sono 92): il Cio dovrà esprimersi anche sul tedesco Stefan Schumacher e tre specialisti dell’atletica: il mezzofondista del Bahrain Rashid Ramzi, oro nei 1500, la marciatrice greca Athanasia Tsoumeleka e l’ottocentista croata Vanja Perisic. Deferimento Il Coni dovrà ora restituire prima possibile al Cio la medaglia e il diploma consegnati a Rebellin ai piedi della Grande Muraglia, mentre il fascicolo arriverà quanto prima alla Procura del Coni, che deferirà l’atleta al Tribunale nazionale antidoping: una squalifica (Davide rischia fino a 2 anni di stop) metterebbe definitivamente fine alla sua carriera. Dal canto suo, il veneto, 1˚ quest’anno alla Freccia Vallone e
3˚ alla Liegi (ultima corsa prima della notizia della positività, ricevuta il 28 aprile), dovrà restituire al Coni i 75.000 euro di premio. Ma sul piano economico, Rebellin (che è pure indagato nell’inchiesta della Procura di Padova sull’attività del medico Enrico Lazzaro e quest’anno è finito nei guai anche per presunta evasione fiscale) rischia molto di più. Il Coni, infatti, ha convocato per stamattina una riunione con i propri legali, nella quale «verranno definiti atti e azioni di competenza del Coni, a tutela della propria rappresentatività nel movimento sportivo nazionale e internazionale». In parole povere si prospetta a carico di Rebellin una denuncia per danni d’immagine. Inoltre «si esaminerà sia quanto accaduto sia gli impegni presi da ogni singolo atleta prima dei Giochi di Pechino, compreso il «giuramento dell’atleta». ALTRE NOTIZIE DI CICLISMO A PAGINA 33
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Davide Rebellin 38 anni EPA
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KOLOBNEV SI PRENDE IL BRONZO
Sabato 9 agosto 2008: a Pechino l’oro della prova in linea va a Samuel Sanchez
PODIO Lo spagnolo battè allo sprint Davide Rebellin e lo svizzero Fabian Cancellara: 4˚ il russo Alexandr Kolobnev, che ora diventa 3˚ e aggiunge un’altra medaglia ai due argenti iridati
S Alexandr Kolobnev, russo di 28 anni AP
OGGI TAVOLA ROTONDA A NEW YORK
In America è febbre Giro Washington spinge forte per la partenza dell’edizione 2012 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d Dalla prima volta di Lance Armstrong al Giro d’Italia — 2009 — alla prima partenza della corsa rosa dagli Stati Uniti — nel 2012? — il passo potrebbe essere breve. Perché l’«interesse concreto» di Washington era già un fatto acquisito, ma le parole che arrivano oltreoceano sono una spinta ulteriore. «Il potenziale impatto dello sbarco del Giro è enorme — ha detto Gregory A. O’Dell, presidente della Washington Convention and Sports Authority —. Ospitarlo ci darebbe una grande spinta economica». «Il percorso del prologo promette di essere uno dei più spettacolari mai visti», gli ha fatto eco Mark Sommers, il direttore di corsa del criterium della Capitale. E c’è pure già pure la benedizione del sindaco Adrian Fenty, grande appassionato di ciclismo. Certo, non tutto è così facile. I problemi logistici sono intuibili, oltre a quelli legati ai viaggi intercontinentali da 8-9 ore, con 6 di fuso orario. Ma il progetto va avanti.
Eventi Intanto il Giro è già protagonista negli Usa. Il 2 novembre a New York, sulla Madison Avenue è stata inaugurata la Mostra del Centenario «From Past to Future»: 106 immagini che illustrano la storia del Giro, alcuni modelli di bici e 32 opere di artisti contemporanei. E questa sera, alla Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University, a lezione c’è Aldo Grasso. Il giornalista del Corriere della Sera parlerà sul tema «Girogirotondo. Cento anni del Giro d’Italia. Storia, eroismo e letteratura su due ruote». ci.sco.
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fLa Vanoli fino a giugno era a Soresina e si è
BASKET
trasferita dopo la promozione in serie A
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ORE 20.30 VANOLIMARTOS
MEDIA PUNTI DI CREMONA OVER 90 DOPO 6 ANNI La Vanoli ha una media di 90 punti fatti, la più alta in serie A (ma ha giocato un supplementare). Era da Treviso 2003 di Ettore Messina che nessuno superava quota 90
Alle 20.30 recupero della 5ª giornata Vanoli CremonaMartos Napoli (Facchini, Ramilli,Weidmann) posticipata su richiesta dei napoletani per l’epidemia di influenza.
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VALUTAZIONE ROWLAND IL MIGLIORE DI DOMENICA Per le statistiche, Rowland è stato il migliore della 6a giornata. Ha segnato 24 punti: la sua media è di 16.6. E’ secondo assoluto nei recuperi e terzo nella percentuale da 2 punti
CLASSIFICA E.J. Rowland, 26 anni, in Europa ha giocato in Lettonia e Germania. All’Europeo ha segnato 17.7 punti di media con la Bulgaria CIAM-CAST
Rowland: «Cremona una rivelazione» La guardia californiana ha fatto l’Europeo con la Bulgaria «Volevo giocare qui. Obbiettivo? Mai accontentarsi» DAVIDE ROMANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNella città del violino, due mani da pianista e un cuore da trombettista. Earl Jerrod Rowland in poco più di due mesi ha conquistato la Cremona cestistica che per la prima volta si è affacciata alla serie A. Il play nato a Francoforte, cresciuto in California e in possesso del passaporto bulgaro è sempre più convinto della propria scelta: «Giocare ad un livello più alto dopo l'esperienza in Germania era un mio obiettivo. Volevo l'Italia o la Spagna, per cui sono contento di essere qui». Viene soprannominato «Eazy», per la facilità con cui gestisce responsabilità e pressioni e per il suo carattere calmo. L’Italia è come pensava?
«Qui gli italiani possono vera-
mente giocare e non solo gli americani. Il livello è alto, c'è molta fisicità. Me lo aspettavo e la cosa mi piace». Oltre al basket che impressione ha avuto del Paese?
«Tutti mi avevano parlato bene dell'Italia e io sto iniziando ad amarla. Cibo buono, belle città. Apprezzo soprattutto il modo di vivere». Cremona sta crescendo assieme a lei.
«Dobbiamo migliorare senza accontentarci mai. Il nostro obiettivo è chiaro: iniziare a vincere con continuità e diventare la rivelazione del campionato». Fuori dal campo come vive l'avventura italiana?
«Rispetto ai primi anni europei sono diventato pigro. Mi piace stare con i compagni rilassar-
IL CASO
Hackett: «Treviso scusa Sono stato immaturo» (a.m.) Daniel Hackett si è scusato per le dichiarazioni del dopo partita a Cremona, in cui si lamentava di aver giocato poco: «Devo chiedere scusa alla Benetton, al presidente, al g.m., al mio coach, allo staff, ai miei compagni e a tutti i tifosi per le dichiarazioni e per il mio comportamento immaturo e non professionale durante e dopo la partita. Mi sento di promettere che episodi come questo non succederanno più». CASERTA (l.b.) In arrivo alla Pepsi l’ala-pivot Claude Marquis, 29 anni, 2.04, dallo Cholet. LEGADUE Alle 20.30 Scafati- Pistoia (6a giornata) DONNE Oggi quarta giornata di Eurolega. Girone A: Taranto-Ros Casares (ore 20.30, diretta RaiSport Più). Classifica: Ros Casares, Galatasaray 3-0; Ekaterinburg 2-1; Taranto 1-2; Vilnius, Riga 0-3. Girone B: Wisla Cracovia-Schio. Classifica: Schio, Cracovia 3-0; Salamanca 2-1; Lille 1-2; Pecs, Gospic 0-3.
mi. Ascolto tanta musica: hip hop e r&b. Adoro Jay-Z». Senza dimenticare la fidanzata Alexandra, scozzese, anche lei cestista, che dopo averlo seguito in Germania è con lui anche nell'avventura italiana. A Cremona è arrivato dopo la sfortunata avventura con la Bulgaria all’Europeo. Che ricordi ha di questa esperienza?
«E’ stato un passaggio importante della mia carriera. Mi sono subito trovato bene con i compagni e ho immediatamente capito il modo di giocare delle nazionali. Pini Gershon è stato molto chiaro con me, sapevo da subito cosa dovevo fare. E' un avventura che mi ha maturato molto sia come persona che come giocatore. Ho affrontato giocatori europei di altissimo livello è questo mi è servito molto per la mia crescita cestistica». Nato in Germania, cresciuto in California, esperienze in Australia, Germania e ora Italia. Il sogno di "Eazy"?
«Sin da bambino è la Nba». Ma se il sogno non dovesse avverarsi, ha pronta l'alternativa. Prima del basket c'era la musica a ricoprire una parte importante della sua giornata? «Suonavo la tromba nella banda del liceo». Ma per ora il figlio di Earl, militare americano, forte della disciplina appresa in famiglia, non ha dubbi. Le sinfonie vuole continuare a interpretarle in campo.
il punto
DONNE FAENZA: LA VICE DEBUTTA E VINCE
Malata va in panchina Il trionfo diventa 0-20 TIZIANO ZACCARIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FAENZA dLa gioia e il dolore. Nelle ultime 48 ore Faenza ha vissuto una girandola di emozioni, culminate ieri con la notizia della sconfitta a tavolino per 0-20 della partita vinta domenica contro Venezia.
La storia A metà della scorsa settimana il tecnico Paolo Rossi viene ricoverato in ospedale per un brutta forma influenzale. Anche la sua vice, Cristina Bassi, è ammalata. Lei lotta da tempo contro un tumore. Ma il basket per Cristina, 45 anni, ora è un motivo per aggrapparsi alla vita. A inizio stagione ha chiesto alla società di poter restare nel suo ruolo, malgrado la
chemioterapia la costringa a stare giorni interi a riposo. Il Club Atletico, per il quale è tesserata da 30 anni prima come giocatrice poi come tecnico, la accontenta. E domenica per lei è una grande giornata. Può esordire da «capo allenatore». È un sogno. Cristina va in panchina e conduce la squadra a un’entusiasmante vittoria contro una delle big del campionato. A fine partita i tifosi la portano in trionfo. «Le ragazze sono state fantastiche e la vittoria la dedichiamo al nostro Paolo — dice commossa — Io di meriti non ne ho: la partita era stata preparata tatticamente da lui. Sono però molto felice. Il basket mi dà una grande forza per affrontare la malattia. La cura che sto facendo è devastante
Avellino, Siena 12 punti; Caserta, Treviso, Biella, Virtus Bologna, Cantù 8: Roma, Milano 6; Cremona*, Varese, Montegranaro, Teramo 4; Ferrara 2; Pesaro 0; Napoli* -2. * una gara in meno.
di LUCA CHIABOTTI
LA STATISTICA
Napoli è la peggiore in Europa Nelle 5 sconfitte ha uno scarto medio di 28.8 punti: record MARIO CANFORA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dNapoli (che stasera gioca a Cremona senza Kruger, tagliato e Gigena che non è partito) ha finora un triste primato: è la squadra che va peggio di tutte in Europa. Abbiamo preso in considerazione le prime leghe di undici campionati europei: Lega Adriatica, Lega Baltica, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Israele, Polonia, Russia, Spagna e Turchia. Non tutti i tornei hanno ancora squadre a zero punti, vedi Lega Adriatica, Lega Baltica, Bulgaria, Germania e Spagna.
Zero tondo Esaminiamo la situazione nel dettaglio: in Francia c’è il Rouen (7 giocate) che ha subito finora 12.7 punti di media a partita; in Grecia sono al palo dopo tre gare Aris Salonicco (16.7) e Aek Atene (20.7). In Israele sono in tre dopo 4 gare: Hapoel Holon (6 di scarto medio), Ironi Ramat-Gan (17) e Maccabi Rishon LeZion (13.7). Nel campionato polacco, dopo 7 giornate il Polonia 2001 ha una media sconfitte di 16.4 punti. In Russia, zero punti dopo 5 gare per Spartak S. Pietroburgo (7.4) e Enisey (8.2); in Turchia sempre dopo 5 gare c’è il Darussafaka: scarto di 10.8. Da noi, sei k.o. per Pesaro (media -11), cinque per Napoli, con sconfitte mediamente di 28.8 punti. Il dato della Martos (che è sempre alla caccia di un play statunitense che possa rendere più competitivo il quintetto) è quindi il peggiore dei 12 campionati, e va detto pure che i napoletani stanno andando peggio dell’Irge Desio, che nella stagione 1989-90 chiuse a zero con una media sconfitte, alla fine delle trenta giornate, di 21.2 punti (17.8 dopo sei giornate).
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5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Applicato il regolamento E se la norma è stupida? Cristina Bassi, 45 anni, abbracciata dal play di Faenza Adriana, 30 TASSINARI
a livello fisico, ma in palestra ritrovo le energie e la grinta necessarie per combattere. Allenare è un patrimonio al quale oggi faccio fatica a rinunciare». Lo 0-20 Fin qui la gioia. Ieri la doccia fredda. Il giudice federale ha attribuito al Club Atletico lo 0-20. Secondo l’articolo 62 del regolamento esecutivo Fip, se un capo allenatore non può presentarsi alla partita, il suo vice non può prenderne il posto e la gestione tecnica va affidata
al capitano. Una norma che ha poco di sportivo, ma c’è e secondo il giudice sportivo andava rispettata. Faenza ha fatto sapere di aver presentato ricorso avendo «ritenuto opportuno avvalersi della possibilità che consente in casi eccezionali di sostituire con l’assistente il capo allenatore, indisponibile per giustificati motivi per un solo incontro per stagione». Ci vorrà una settimana prima che il ricorso venga esaminato. Difficile prevederne gli esiti.
Ancora una volta, una norma del regolamento provoca una barzelletta: se una società non comunica alla Fip che il proprio vice allenatore, tesserato e in possesso di regolare patentino per la serie A, verrà utilizzato come capo allenatore per malattia dell’head coach, perde la partita per 0-20. Punizione abnorme per una mancanza che merita, al massimo, una multa (ma perchè, poi...). Nelle ultime settimane abbiamo provocato due precisazioni della Fip. Alle nostre critiche, la risposta è arrivata puntuale: «E’ stato
applicato il regolamento». Ma se è stupido? Abbiamo sottolineato il pericolo che le squalifiche di campo per atti violenti siano trasformate in multe. Il presidente di Lega2, Bonamico, ha precisato che i soldi delle multe vanno poi ai club che più fanno giocare gli italiani. Buona idea: date la multa raccogliendo soldi e anche la squalifica o una penalizzazione. Il deterrente è maggiore. Che federazione è quella che dà lo 0-20 per una scemenza burocratica e solo la multa per due ufficiali di campo feriti? Aspettiamo l’ennesima precisazione.
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BASKET NBA
fI Knicks di Gallinari hanno vinto solo una
partita: è la peggior partenza della loro storia
New York è stufa «Siamo zombie» D’Antoni si autoaccusa dopo 9 sconfitte in 10 partite ma il presidente lo difende dalle critiche. E pensa a Iverson MASSIMO LOPES PEGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NEW YORK dQualche coro dal
loggione del Garden è già partito: «Fire D’Antoni!». Licenziate D’Antoni. Inevitabile, quando stabilisci un primato negativo di sconfitte: 9 nelle prime dieci partite. Mai successo prima nella storia — se pur ingloriosa nelle ultime stagioni — dei Knicks. Mike in poche settimane sembra invecchiato di anni: «Siamo degli zombie: non tollero la mancanza di energia. Siamo una squadra di piccoli e non possiamo permetterci di essere lenti e di non combattere. Così non funziona». Jennings Il presidente e g.m. Donnie Walsh ammette di aver preferito Jordan Hill (scelto come n. 8 al draft) all’ex Roma Brandon Jennings, che con i Bucks sta segnando a mitraglia, perché non lo conosceva abbastanza per rischiare. Tam tam di spogliatoio (non solo voci) evocano scenari poco rassicuranti: alcuni giocatori sono egoisti per natura, altri, anche bravi, non ci arrivano a livello d’intelligenza cestistica. Il fatto che siano tutti o quasi in sca-
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denza di contratto non aiuta. Gallo Chris Duhon e David Lee, che la stagione passata si erano espressi su ottimi livelli, sembrano imbrocchiti. Unica nota lieta: Danilo Gallinari. Quando non viene ignorato
dai compagni. Dice: «Nel sistema di Mike la circolazione di palla è fondamentale per muovere le difese e dare fluidità all’attacco, ma spesso non viene fatto». Gallo è il miglior realizzatore da tre di tutta la Nba (34 triple), ti aspetteresti di ve-
Danilo Gallinari, 21 anni, contro Milwaukee: l’ala segna 15.8 punti in 30.8 minuti di media ANSA
derlo toccare molti più palloni: «Spero che migliorando la chimica fra noi, le cose cambieranno. Ma sta anche a me farmi trovare di più pronto». Fin troppo diplomatico. Difesa Intanto i Knicks prendono delle punizioni che stroncano il morale. Sono stati sconfitti con una media di quasi 10 punti a partita e hanno una difesa colabrodo: la seconda peggiore della Nba, che concede 110.2 punti a gara agli avversari che tirano di media con il 50.7% (la più alta di tutta la Lega). D’Antoni se ne assume la responsabilità: «È solo colpa mia, sapevo che sarebbe stato difficile con questa squadra, ma sinceramente non fino a questo punto. Non ci sono scuse per una partenza così moscia». Walsh lo giustifica: «Non è giusto che si auto colpevolizzi, io sono contento di lui. Odio mettere un allenatore in una situazione del genere e io l’ho fatto». Non è che a Walsh, il grande ingegnere dei Pacers e scopritore di Reggie Miller, sia improvvisamente andato in pappa il cervello. La situazione è nota e l’ha creata solo per avere il prossimo anno i soldi necessari a mettere le mani su LeBron James o eventualmente Wade. E se non dovesse succedere? Nessuno osa pensarlo. Se la panchina, ormai già tiepida, di D’Antoni non brucia è soltanto per via degli ottimi rapporti di Mike con LeBron, intessuti nel ruolo di vice della nazionale Usa. Ma la pazienza del Garden non è illimitata. Mike: «Con questa squadra dovremmo comunque far meglio di così». Per far meglio di così, si sta seriamente contemplando l’ipotesi di far arrivare Allen Iverson, appena liberatosi da Memphis. Serve immediatamente qualche vittoria e lui, forse, potrebbe garantirla.
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BENE DALLAS E ATLANTA
Mike D’Antoni, 58, pensieroso EPA
Con l’aiuto del ferro Dirk Nowitzki ha firmato la vittoria di Dallas sulla sirena del supplementare contro Milwaukee, dopo l’errore da tre di Jennings.
LUNEDÌ Atlanta-Portland 99-95 dts (Johnson 35, Josh Smith 20; Fernandez 19, Aldridge 18); Orlando-Charlotte 97-91 (Nelson 16, Carter 15; Murray 31, Diaw 21); MilwaukeeDallas 113-115 dts (Jennigs 25, Ilyasova 19; Nowitzki 32, Gooden 22)
R Dirk Nowitzki, 31 anni, 26.3 punti di media a partita AFP
EST ATLANTA DAVANTI A BOSTON E CLEVELAND ATLANTIC DIVISION
V-P
%
BOSTON CELTICS
8-3
.727
TORONTO RAPTORS
5-5
.500
PHILADELPHIA 76ERS
4-6
.400
NEW YORK KNICKS
1-9
.100
NEW JERSEY NETS
0-10
.000
CENTRAL DIVISION
V-P
CLEVELAND CAVS
7-3
.700
MILWAUKEE BUCKS
5-3
.625
INDIANA PACERS
4-3
.571
CHICAGOBULLS
5-4
.556
DETROIT PISTONS
5-5
.500
SOUTHEAST DIVISION
V-P
ATLANTA HAWKS
9-2
%
% .818
MIAMI HEAT
7-2
.778
ORLANDO MAGIC
8-3
.727
CHARLOTTE BOBCATS
3-7
.300
WASHINGTON WIZARDS
2-7
.222
OVEST PHOENIX E DALLAS MEGLIO DEI LAKERS NORTHWEST DIVISION
V-P
DENVER NUGGETS
7-3
% .700
PORTLAND T.BLAZERS
8-4
.667
OKLAHOMA C. THUNDER
5-5
.500
UTAH JAZZ
4-6
.400
MINNESOTA T.WOLVES
1-10
.091
PACIFIC DIVISION
V-P
PHOENIX SUNS
9-2
LA LAKERS
7-3
.700
SACRAMENTO KINGS
5-4
.556
LA CLIPPERS
4- 7
.364
GOLDEN ST. WARRIORS
3-6
.333
SOUTHWEST DIVISION
V-P
%
DALLAS MAVERICKS
8-3
.727
HOUSTON ROCKETS
6-4
.600
SAN ANTONIO SPURS
4-4
.500
NEW ORLEANS HORNETS
3-8
.273
MEMPHIS GRIZZLIES
2-8
.200
% .818
PALLAVOLO Uno scandalo a Vibo Valentia
Gioca coi documenti del fratello Contreras espulso dall’Italia Il dominicano a casa già domani Se torna rischia di finire in carcere MIMMO FAMULARO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
VIBO VALENTIA d Espulso dall’Italia per contraffazione di documenti allo scopo di ottenere il visto d’ingresso e il permesso di soggiorno. Una notizia come tante, destinata però ad avere un risalto molto maggiore, se il protagonista di questa vicenda non è un «extracomunitario qualsiasi», ma un giocatore di A-1 della Tonno Callipo Vibo Valentia. I tifosi giallorossi lo hanno chiamato (questa è la sua terza stagione) sempre Elvis Contreras, ma a quanto pare questo non è il vero nome. Per i dirigenti della società è uno schiacciatore nato nel '84, nella Repubblica Dominicana. Ma da quanto accertato anche la data di nascita è un’altra. Lo ha scoperto l’ufficio immigrazione della Questura di Vibo Valentia su segnalazione dell’ambasciata italiana della Repubblica Do-
minicana. Per le autorità italiane Elvis Daverson De Los Santos Contreras è in realtà è Elvis Dalsires De Los Santos Contreras. Non è nato il 16 maggio del 1984, ma il 20 luglio 1979. Dal 2003 Lo schiacciatore della Tonno Callipo, che in Italia ha debuttato nel 2003 a Bassano in A-2, non ha 25 anni, ma 30. Uno scambio d’identità che Contreras (che di fratelli ne ha 14 e 7 si chiamano Elvis di secondo nome) rischia di pagare a caro prezzo. Aperti due procedimenti. Il primo penale per violazione dell’articolo 5 comma 8 bis del testo unico sull’immigrazione. Il reato che il dominicano avrebbe trasgredito è «contraffazione o alterazione di documenti al fine di determinare il rilascio di un visto di ingresso o di reingresso e di un permesso di soggiorno». Secondo gli inquirenti Contreras avrebbe «esibito agli organi competenti i documenti del fratello». Da 1 a 6 anni Ieri gli agenti della Questura di Vibo Valentia gli hanno notificato l’avviso di conclusioni delle indagini preliminari. Il giocatore rischia da uno a sei anni di reclusione. Va verso la conclusione, in-
glie e figlio al seguito. Una brutta gatta da pelare per il club del presidente Pippo Callipo con il quale Contreras è legato da contratto fino al 2011. La società ha appreso la notizia solo ieri. Le prime dichiarazioni ufficiali sono qualche frase di rito in attesa di vedere le carte e capire che cosa è successo, ma intanto pare che la società sia già corsa ai ripari, bloccando per i prossimi due anni l’argentino Quiroga di proprietà di Montichiari, che ha giocato a Cavriago, per avere da subito un’alternativa da mettere in campo.
CLIC RICORDATE ERIBERTO DEL CHIEVO?
Contreres, 30 anni: alla 3ª stagione a Vibo aveva portato la famiglia TARANTINI
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I fratelli Contreras 14 maschi, 7 chiamati Elvis Elvis Dalsires De Los Santos è uno dei 16 fratelli Contreras (14 maschi e 2 femmine), 7 chiamati Elvis in onore di Presley. E’ il primo dominicano del nostro campionato
vece, il procedimento amministrativo che, almeno a breve termine, avrà ripercussioni molto duri per l’atleta (che è qui con la famiglia). Il Questore di Vibo ha, infatti, emesso a carico di Contreras un decreto di rifiuto del permesso di soggiorno con contestuale espulsione dall’Italia. In pratica lo schiacciatore dovrà lasciare il nostro Paese entro 5 giorni, invece parte già domani con mo-
taccuino Addio a Gabana I funerali del presidente di Monza, Marcello Gabana, verranno celebrati domani alle 14.30 presso la Parrocchia San Vincenzo di Calcinato (Brescia), piazza Don Bertini.
All Star a Roma Zlatanov riposa (c.g.) Oggi presentazione del Seat All Star di Roma (domenica): questi gli stranieri della squadra Seat affidata ai tecnici Lorenzetti e Moretti: Poey, Henno, Suxho, Portuondo, Juantorena, Stokr, Marshall, Andrae, Ereu, Nikic, Stancu, Bontje, Hubner, Esko, Omrcen, Shumov. Quasi certo il forfait di Zlatanov nell’Italia, per il guaio alla spalla destra.
Cardona a Cavriago (f.c.) Cavriago ha ufficializzato l’ingaggio (sino a giugno) del 33enne Maikel Cardona, in Emilia da una settimana. Il secondo regista della M.Roma, Morelli, ha riportato la frattura del dito medio della mano destra. Sarà assente 5 settimane.
Emigranti felici Oggi si chiama Siqueira de Olivera Luciano e gioca nel Chievo, ma fino al 2002 era conosciuto come Eriberto. Il centrocampista brasiliano confessò di aver cambiato documenti per trovare un contratto migliore in Italia.
(a.a. - pe.m.) Il Cannes di Nadia Centoni (13) e Valentina Fiorin ha vinto con Le Cannet 3-0 e resta imbattuta alla 6ª del campionato francese. Vincono gli italiani nella 4ª in Turchia: il Gunes di Guidetti 0-3 allo Yesilyurt, l’Eczacibasi di Cuccarini e Mirka Francia (best scorer con 18) 3-0 al Beylikdüzü. Vittoria in trasferta per il Barcellona di Danilo Lampariello sul campo del Puerto Real 1-3. Successo casalingo del Saimaa di Torchio 3-2 al Loimu in Finlandia.
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TUFFI E perché ora le piace il rugby?
Cagnotto numero 1 in Europa: «Ho fatto festa con la haka»
«E’ un gioco diverso, non è il calcio che vediamo dappertutto e spesso finisce in rissa: ecco, di Italia-Nuova Zelanda mi è piaciuta l’atmosfera, le 80 mila persone tranquille e divertite. E poi quell’inno nazionale e l’haka mi hanno conquistato». E’ tornata in lizza per Ballando sotto le stelle: disponibile?
«Non parteciperei mai a un reality, chiusa in una casa o su un’isola, ma sarebbe bello quest’anno se Ballando me lo pro-
Votata miglior tuffatrice 2009: «Da Bolzano per vedere gli All Blacks. Che emozione l’inno italiano» STEFANO ARCOBELLI
mancheranno i premi».
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dAnche Tania Cagnotto è rimasta stregata dalla haka: «Sì, sabato sono partita da Bolzano per vedere gli All Blacks a Milano». La tuffatrice ha scelto San Siro per il ritorno pubblico dopo l’estate mondiale: il suo fine anno, questo «indimenticabile 2009», sarà pieno e movimentato. Destinazione finale: la Cina. Andrà a trascorrere il Natale?
«No, ci andrò per gareggiare». Gara vera o passerella?
«Gare verissime, a eliminazione diretta e con le finali da 3 metri, per fortuna non dovrò qualificarmi. Parto il 13 dicembre, andrò a Wu Han e Hefei. Ero indecisa, non ci andrò in formissima ma voglio divertirmi e sarà un buon allenamento di ripresa. E’ sempre un onore essere invitati dalla Cina. E in più non
L’ultimo che ha vinto è il più prestigioso: la Len l’ha eletta miglior tuffatrice europea.
«Sì, andrò a Istanbul durante gli Europei di nuoto a ricevere il premio. Non me l’aspettavo, pensavo toccasse alla Pakhalina, perciò sono felicissima». Dai 3 ori europei di Torino all’argento e bronzo mondiali, ha davvero preso tutto quest’anno. Cinque mesi dopo cosa resta di quei giorni romani?
«Un ricordo della sofferenza patita per avere quei risultati. Le 2 medaglie mi sono costate tanto e non solo per le gare. Era troppo importante riuscire a far bene ai Mondiali con tutta quella pressione, quelle aspettative, tutta quella gente e i miei migliori amici vicini: se ci sono riuscita, se ha vinto la mia freddezza vuol dire che d’ora in avanti tutto mi verrà più facile».
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CINESI E BALLO Ricomincio dalla Cina, mi hanno invitato a gareggiare a fine anno. Poi non mi dispiacerebbe la tv, magari Ballando con le stelle: il ballo è il mio hobby preferito
Pensa già ai Giochi di Londra 2012 per l’unico podio che le manca?
«Beh, questi risultati mi daranno una carica in più per l’Olimpiade: non solo per i 3 metri, ma anche per il sincro. Con Francesca Dallapè abbiamo dimostrato di poter puntare in alto e l’argento sarà una spinta importantissima».
ponesse, è l’unico in cui potrei esserci, ogni sabato potrei esaltarmi nel mio hobby preferito e non penalizzerei gli allenamenti. Papà è d’accordo, ma non dipende solo da noi».
Lei coglie sempre l’attimo, solo una volta nel 2006 agli Europei di Budapest le andò male. E nel 2010 dovrà tornare a Budapest. Fa già gli scongiuri?
«Nel 2006 ero reduce dall’America, ci tornerò per sfidare la sfortuna e trasformare quel pianto amaro in gioia: anche se quest’anno vorrei prendermela più comoda». Dopo Roma, perché ha scelto di staccare a Zanzibar?
«Per il mare splendido».
ha detto
E’ diventata un volto noto anche per la campagna sulla sicurezza stradale.
Tania Cagnotto, 24 anni, finanziera, è figlia dei tuffatori Giorgio e Carmen Castainer. Ha vinto un argento e 3 bronzi Mondiali ed è stata quinta ai Giochi di Pechino dai 3 metri: è stata nominata miglior tuffatrice europea 2009 AP
«Sì, mi riconoscono sempre più persone in giro, ma resto la Tania tranquilla di sempre. La mia vita non è cambiata neanche dopo questo 2009 felice che mi ha appagato».
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI TENNIS: DOPO AGASSI
Vassallo Arguello «Anch’io drogato»
Il nuovo Settebello piace Schiacciata la Germania Italia-Germania: 8-5 (2-1, 3-0, 1-1, 2-3)
Martin Vassallo Arguello (Arg) AP
Come per le scommesse on-line, anche per l’uso di droghe leggere, sulla scia delle anticipazioni sull’autobiografia di Andre Agassi, comincia la catena di confessioni. Proprio l’argentino Martin Vassallo Arguello (numero 71 del mondo), che era finito sotto inchiesta dall’Atp per il match contro Davydenko troppo gettonato dagli scommettitori, durante una conversazione con i lettori del blog «FueBuena», ha detto di aver assunto sostanze stupefacenti «innumerevoli volte». E anche lui, come Agassi, non è mai risultato positivo ai controlli antidoping. «Ho fatto uso di droghe e anche tante volte, ma non sono mai risultato positivo. Una volta ho consumato erba e non so se l’ho fumata male o se era di cattiva qualità, di fatto non ho avuto alcun effetto.
GHIACCIO
Ubriaco ruba auto Lutai arrestato Furto d’auto e guida in stato di ebbrezza: sono le accuse che hanno portato in carcere, a Lake Placid (Usa), il pattinatore russo Andrei Lutai, che domenica aveva chiuso al decimo posto la prova di figura di Skate America vinta dallo statunitense Evan Lysacek. Nono ai Mondiali del marzo scorso, Lutai è stato fermato dalla Polizia intorno alle 23 di lunedì nella cittadina che nel 1980 ha ospitato i Giochi olimpici inevrnali. Era alla guida, ubriaco, di un’automobile rubata qualche ora prima da un parcheggio pubblico. Un impiegato del garage ha inseguito l’auto e chiamato la polizia, che ha individuato e arrestato il russo dopo qualche minuto. Lutai è ora nel carcere della contea di Essez con una taglia da 100 mila dollari, accusato di furto e guida in stato di ebbrezza, oggi è previsto il processo. «Lutai si presenterà davanti alla corte per sostenere la propria innocenza» ha dichiarato l’avvocato del 23enne di San Pietroburgo, Brian Barrett.
ATLETICA
PALLANUOTO: WORLD LEAGUE A CAMOGLI
ITALIA Tempesti, Luongo 2, Figlioli 1 rig., Felugo 2 (1 rig.), Giacoppo 2, Gallo 1 rig., Aicardi; Gitto, Deserti, Pagani, Bertoli, Bini; n.e. Pastorino. All. Campagna. GERMANIA Fischer, Naroska, Bukowski 1, Politze, Preuss, Kreuzmann 1, Oeler 1; Schueler 2, Rohe, M. Stamm, Schlotterbeck, Kick; n.e. Kong. All. H. Stamm. Arbitri: Simion (Rom) e Kouretas (Gre) Note- superiorità numeriche: Italia 3 (0
gol), Germania 10 (2). Fuori per tre falli Bertoli a 21'57''. Spettatori: 1.200.
CAMOGLI (GE) Camogli tiene a
battesimo la nuova nazionale maschile di pallanuoto. Per il rinnovato Settebello allenato da Sandro Campagna, la sfida contro la Germania, valevole per la prima giornata della fase eliminatoria della World Le-
ague, rappresenta la prima uscita ufficiale della nuova stagione. Azzurri sostenuti da un pubblico entusiasta e che ha modo di applaudire i tanti debuttanti tra cui il naturalizzato Pietro Figlioli (nato in Brasile, cresciuto in Australia). Ed è proprio l'attaccante della Pro Recco a aprire le marcature, trasformando un rigore dopo 1'24'' dal via. Tempesti è una sicurezza tra i pali al punto da negare ripetutamente il gol ai tedeschi. In attacco gli schemi azzurri sono ancora in fase embrionale, ma sufficienti per mettere al sicuro il risultato già a metà gara. Le chiavi del gioco italiano sono affidate a Felugo, mentre ai centroboa Aicardi e Deserti va il merito dei tre rigori conquistati che consentono agli azzurri il break decisivo già nel secondo quarto. Nel finale i tentativi di rimonta tedeschi sono stroncati dalle reti di Luongo e Giacoppo sino al definitivo 8-5 che regala alla nuova Italia i primi tre punti nella classifica del girone 1 europeo, di cui fanno parte anche Montenegro e Francia. Prossimo impegno degli azzurri l'8 dicembre in casa dei transalpini.
L’azzurro Felugo viene contrastato dal tedesco Kreutzmann BORSARELLI
CICLISMO: DONNE
Coppa in pista Bronzini debutta
Giorgia Bronzini, 26 anni AFP
Domani (stanotte in Italia) scatta a Melbourne, in Australia, la seconda delle quattro prove della Coppa del Mondo su pista, nella quale debutterà con la maglia iridata la campionessa del mondo della corsa a punti Giorgia Bronzini, impegnata anche nello scratch. Saranno in gara pure Fabrizio Braggion, Alex Buttazzoni, Francesco Ceci, Angelo Ciccone e Marta Tagliaferro. Ancora in dubbio invece la presenza di Alessandra Borchi, che in un allenamento su strada è caduta rimediando un trauma facciale, la rottura di un dente e una forte contusione a un ginocchio.
FOOTBALL: IN NFL
Andrea Ferro
SOFTBALL
Pellerossa non è Americani a Cuba offesa, causa respinta in segno di pace Tra i tanti simboli di Washington c’è anche quello della squadra di football dei Redskins (letteralmente i Pellerossa). È talmente famosa in America che non solo i tifosi ma anche la Corte Suprema non considera la parola «pellerossa» offensiva quando, appunto, fa riferimento alla squadra di football americano. I giudici dell'Alta Corte, hanno respinto la richiesta di esaminare una battaglia legale che va avanti da anni e che vede contrapposti la società dei Redskins da un lato e un gruppo di indiani d’America dall'altro, secondo i quali la parola «pellerossa» non dovrebbe essere usata in ambito sportivo perchè offensiva. Era il 1992 quando un tribunale ricevette la denuncia di un gruppo di indiani, rappresentato dalla scrittrice Suzan Shown Harjo. Nella prima sentenza, emessa nel 1999, il tribunale diede ragione agli indiani. I Redskins del football fecero appello e nel 2003 la sentenza venne ribaltata. I sostenitori dei gruppi autoctoni presentarono ricorso: non verrà esaminato.
CINA LEADER (si.g.) Conclusi a Guangzhou (Cina) i campionati asiatici, con gli atleti di casa primi nel medagliere (18 ori) sul Giappone (12). Uomini. 10.000: Mahboob (Bah) 28’23"70. Disco: Hadadi (Iran) 64.83; Mo. Samimi (Iran) 64.01. Giavellotto: Murakami (Giap) 81.50. 4x100: Giappone 39"01. Donne. 10.000: Bai Xue 34’11"14. 4x100: Giappone 43"93. CROSS EUROPEI (pe.m.) A Quintanar (Spa). Uomini (km 9): 1. Bezabeh 25’05"; 2. Mesfin (Eti) 25’08"; 3. Teklemariam (Eri) 25’08". Donne (km 6): 1. Chenonge (Ken) 20’51"; 2. Fernandez 21’09"; 3. Moratò 21’17". A Metz (Fra). Uomini (km 9.1): 1. Beroui (Mar) 26’01"; 2. Andom (Eri) 26’01"; 3. Mestah (Mar) 26’03". Donne (km 4.1): 1. Belete (Eti) 13’02"; 2. Felix (Fra) 13’06"; 3. Miclo (Fra) 13’13".
BASEBALL GOLD GLOVES Annunciati i guanti d’oro della Mlb. American: Buehrle (l, Chicago WS), Mauer (r., Minnesota), Teixeira (1b, NY Yankees), Polanco (2b, Texas), Longoria (3b, Tampa), Jeter (int., NY Yankees), Hunter (e, Anaheim), A.Jones (e, Baltimore), Suzuki (e, Seattle).National: Wainwright (l, St.Louis), Y.Molina (r, St.Louis), A.Gonzalez (1b, San Diego), Hudson (2b, Los Angeles), Zimmerman (3b, Washington), Rollins (int., Phila), Bourn (e, Houston), Kemp (e., Los Angeles), Victorino (e., Phila). Jim Riggleman è il nuovo manager di Washington.
BOXE BRAVO DI LUISA (z.z.) L’azzurro Diego di Luisa ha vinto a Skopje (Macedonia) nei 69 kg del torneo «Gold Gong», giunto alla 39ª edizione, battendo il locale Ristovski ed è stato nominato anche miglior pugile straniero (8 nazioni partecipanti). Battuti in finale Crivello (60) e Melis (64). LAURI (r.g.) L'Ebu ha designato l'italiano Giuseppe Lauri (48-6) sfidante ufficiale del campione europeo, l'irlandese Paul Mc Closkey (20). Trattativa privata da definire entro febbraio 2010. Si disputeranno in Italia gli europei tra Gianluca Branco e l'ucraino Yuri Nuzhneko (welter) e Antonio Brancalion e l'inglese Nathan Cleverly (mediomassimi). ADDIO FEDCHUK E' morto il 29enne ucraino Andriy Fedchuk, rimasto coinvolto in un incidente d'auto. Mediomassimo, fu bronzo a Sydney 2000 e agli Europei 2004 a Pola.
GHIACCIO
Kostner prima nel ranking Carolina Kostner, grazie ai punti conquistati vincendo la Merano Cup (250), torna dopo un mese a guidare il ranking Isu mondiale femminile di figura. Classifica: 1. Kostner 4111; 2. Yu-Na Kim (S.Cor) 3960; 3. Asada (Giap) 3779. TIMMER KO L’olandese Marianne Timmer, oro a Torino 2006 sui 1000 in pista lunga (e a Nagano 1998 su 1000 e 1500), non parteciperà ai Giochi di Vancouver. Caduta venerdì sui 500 di Heerenveen (Ola) ha subito la rottura del calcagno: previste dodici settimane di stop.
IPPICA
Due protagonisti over 50 a Cuba AP
Un incontro di softball tra Stati Uniti e Cuba a l’Avana su un campo per bambini. Un’ amichevole per la pace tra la Eastern Massachusetts Senior e una rappresentativa locale. Softball Association. «E’ solo un piccolo passo — ha spiegato una delle giocatrici americane — ma ci auguriamo che passo dopo passo il nostro programma possa contribuire a un miglioramento dei rapporti tra Cuba e Stati Uniti. A volte le piccole cose possono diventare grandi», ha concluso. «Mi ha sorpreso l’affabilità dei cubano — ha detto un’altro dei partecipanti — abbiamo parlato e giocato senza il minimo problema».
IERI ROMA QUARTE’ (m 1600): 1 Dynamic Power C. Fiocchi); 2 Alealy; 3 Haffey; 4 Amarantine; Tot.: 11,72; 4,33, 4,78, 4,22 (221,97) Quarté 1-4-16-6 e 19.659,37. Tris e 1.891,64. MONTEGIORGIO 2ª TRIS (g.d.-m 1600): 1 Galà by Pass (L. D’Angelo) 1.15.1; 2 Fibi Ans; 3 Esuperthil Sm; Tot.: 2,74; 1,74, 2,97, 2,31 (45,76) Tris: e 140,05 alla 7-13-14. OGGI PALERMO QUINTE’ (ore 19) In 20 sul miglio. Scegliamo La Razza (9), Miguel Rr (11), Lionel Dumper (16), Lady Hope (17), Mistral dei Fiori (8), Lemon di Sicacca (12). AVERSA 2ª TRIS (ore 14) Una volata per 18. Indichiamo Ferro Deimar (8), Edgardo Dse (18), Iseribus Laser (5), Goldrake Grif (14), Eike mp (16), Dubai di Jesolo (15). ANCHE Gal.: Grosseto (11.24-15.10). Tr.: Ravenna (11.36), Firenze (13.25).
NUOTO VIOLA A BUSTO (al.f.) Viola Valli sarà responsabile del polo dedicato ai fondisti creato dall'Insubrika presso l'impianto di Busto Arsizio.
COLPI CINESI (al.f.) Ai Giochi Asiatici di Hanou (Cin, 25 m), spiccano le seconde linee cinesi: su tutti il 16enne Wenjie Pu che vince i 100 sl in 48”56. Uomini: 50-100 do/50-100 fa Feng Shi 24”06-51”86/22”92-50”71; 50-100 ra Poliakov (Kaz) 26”94-58”28. Donne: 100 do Prilepa (Kaz) 1'00”14; 50-100 fa/200 mx Fan Guo 26”06-57”41/2'12”79. LASZLO CARICO (al.f.) A Szazhalombatta (Ung, 25 m). Uomini: 50 sl Takacs 21"42 (r.n.); 1500 sl Kis 14'42"77; 50 ra Szele 27"12 (r.n.); 100-200 ra Gyurta 57"39-2'04"70; 50-200 fa/200 mx Cseh 23"29 (r.n.)-1'52"44/53"38 (r.n.). Donne: 50 sl Eszter 25"56 (r.n.); 400 sl Verraszto 3'59"68 (8˚ t. all-time); 200 do Szepesi 2'05"33 (r.n.). A Volgograd (Rus, 25 m). Uomini: 400 sl Lobintsev 3'40”89. Donne: 50-200 do Moskvina 26”88 (r.n.)-2'04”18. A Hunedoara (25 m), Razvan Florea abbassa il suo record rumeno dei 100 dorso a 52”14 mentre a Szczecin (25 m), Radoslaw Kawecki migliora quello polacco (51”37). COPPA DEL MONDO Così i leader di Coppa del Mondo in vasca corta dopo la penultima prova di Berlino (che ha portato a 34 i record mondiali migliorati nelle 4 prove) e prima della finale di Singapore di sabato e domenica. Uomini: 1. Van der Burgh (S.Af) 131 p.; 2. R.Schoeman (S.Af) 81; 3. Marshall (Usa) 80. Donne: 1. Hardy (Usa) 170; 2. Alshammar (Sve) 130; 3. Guehrer (Aus) 79.
PALLANUOTO DONNE La sesta giornata: Imperia-Bologna 9-8, Diavolina Nervi-Roma 14-9, Athlon Palermo-Yamamay Varese 8-5, Geymonat Orizzonte-Padova 7-5, Rapallo-Fiorentina 3-15, Bogliasco-Ortigia 5-14. Class.: Fiorentina 18; Orizzonte 15; Ortigia, Imperia 13; Padova 10; Nervi, Athlon Palermo 7; Rapallo, Varese 6; Bologna 4; Bogliasco 2; Roma 1.
PALLAVOLO TROFEO GAZZETTA (c.g.) (10ª giornata) 48: Dennis, 39: Zlatanov, 37: Gavotto, 35: Esko, 34: Rivaldo, 33: Savani, Kaziyski, Fei, Meoni, 31: Horstink, Grbic, Nikolov, 30: Stokr, Lasko, 29: Juantorena, 28: Bjelica, 27: Marshall, Gonzalez, Travica.
ROTELLE MONDIALI ARTISTICO Ai Mondiali di pattinaggio artistico di Friburgo, doppietta azzurra negli obbligatori senior maschile con Marco Santucci davanti a Andrea Poli; Elis Carriero quinto. Tra le donne. Elisa Giunti seconda dietro la tedesca Julia Woiciecowsky; Candida Cocchi quarta, Tanja Romano nona e in corsa per la combinata.
SCI ALPINO COPPA EUROPA (s.f.) Nello slalom indoor in tre manche di Wittenburg (Ger) vittoria, come lo scorso anno a Landgraaf, del velocista Hans Ollson (Sve) davanti al connazionale Baeck e al 36enne Kilian Albrecht. Miglior azzurro Stefano Gross, 15o, mentre il 21enne Adam Peraudo, 7o dopo due manche di qualifica (valide per i punti Fis), è uscito nella frazione finale. Venerdì sempre a Wittenburg slalom femminile.
TENNIS BRA CAPITALE Per il 2˚ anno di fila, il 5-8 dicembre, Il Tc Match Ball Bra (Cuneo) ospita le fasi finali dei campionati italiani a squadre di serie A-1.
VELA
Azzurra-Team Origin domani semifinali a Nizza (r.ra.) Team New Zealand ha scelto i russi di Synergy come avversario delle semiifinali, quindi Azzurra - terza dopo i primi due round robin - si troverà opposta agli inglesi di Team Origin. Va in finale del Louis Vuitton Trophy (a Nizza) la barca che vince due regate (su tre). Semifinali giovedì e venerdì, sabato e domenica le finali. CONSORTE Ancora 700 miglia per il secondo italiano in gara nella Solidarie du Chocolat. Davide Consorte su Adriatech viaggia nella bonaccia con una velatura ridotta per via di un’avaria alla vela principale. Qualche apprensione per i prossimi giorni se la piatta dovesse perdurare: a bordo c’è cibo per altri 4-5 giorni.
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ALTRI MONDI
Luciano Garofano, l’ex capo dei Ris dimessosi perché findagato per truffa, va al contrattacco: «Ho lavorato alla luce del sole: le consulenze pagate sono solo il 2%»
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il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte
La nuova legge
I NUMERI
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Ma perché ora vogliono privatizzare l’acqua?
Gli euro per un metro cubo d’acqua Per Federutility (che riunisce 550 aziende dell’acqua), in Italia un metro cubo di acqua costa 1,29 euro
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Gli euro per i consumi di un anno Una famiglia media, a Roma, paga 177 euro per il consumo di 200 metri cubi di acqua all’anno
Lo Stato si vuole liberare della gestione della rete. Molti sono contrari. Il governo pone la fiducia GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Oggi il governo mette la fiducia per far passare, prima che decada, il decreto legge sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali. C’è un gran rumore per questo, e non solo perché si tratta dell’ennesimo decreto su materie non proprio urgenti e dell’ennesima fiducia che impedisce dibattito e miglioramenti, ma perché il tema è delicato: si tratta di privatizzare la gestione e la distribuzione dell’acqua, sottraendola ai Comuni e alle Regioni e affidandola a privati.
1Come mai una decisione come questa? Se c’è un bene che a prima vista si direbbe di tutti è l’acqua.
Attenzione: non viene privatizzata l’acqua, che resta un bene pubblico (per dir così: dell’umanità). Viene privatizzata la gestione dell’acqua, ossia la responsabilità di quel sistema che dalla sorgente fa arrivare l’acqua al nostro rubinetto.
2 Perché questo? Non capisco. Le faccio la storia per sommi capi. Ogni anno entrano nella nostra rete 7,8 miliardi di metri cubi d’acqua. Ne escono dai rubinetti, però, solo 5,4 miliardi. Il resto — ossia il 30,1% — va per-
so. La percentuale 30,1 è naturalmente una media. A Milano si perde solo il 10%, in Puglia – dove c’è l’acquedotto più grande d’Europa – più del 50%. Queste perdite equivalgono a un valore di due miliardi e mezzo l’anno. Chi deve riparare la rete idrica? Chi deve migliorare il servizio? In altri termini: chi deve fare gli investimenti? Cedendo la gestione della rete si obbligano i privati a tirar fuori i soldi.
3 I privati però mica tirano fuori i soldi per beneficenza. Vogliono guadagnarci.
La legge prevede che in ogni caso le tariffe non potranno aumentare più del 5% l’anno. La regola è: i comuni o le società locali partecipate dal pubblico scendano fino al 40% o al 30 se sono quotate, e lascino tutto il resto ai privati. Quelli che sono favorevoli al nuovo sistema dicono: in questo modo finiranno anche le pratiche di sottogoverno che la gestione delle acque ha comportato, con sprechi, clientelismo e corruzioni di ogni genere. Il privato – dicono costoro – andrà diritto al punto, guadagnare sì, ma dare il servizio. E più acqua venderà, più guadagnerà, cioè proprio il desiderio del profitto lo spingerà a modernizzare la rete, a portare il cosiddetto oro blu ovunque e comunque a tenere in ordine il sistema. Il ragionamen-
LUCIANO GAROFANO EX CAPO DEI RIS
to degli oppositori è completamente diverso. Quali investimenti?, dicono. I privati, per guadagnare, tenderanno a tirar fuori la minor quantità di soldi possibile e a portare al massimo livello le tariffe. Tutto il resto è illusione. Il servizio sarà peggiore e i cittadini lo pagheranno di più. A riprova di queste argomentazioni si portano i casi di Arezzo e Latina, dove la gestione è già stata privatizzata e i prezzi sono i più alti d’Italia. Ci sono altri esempi, relativamente ai servizi che sfruttano le reti. In primis, quello delle Autostrade, dove i mancati investimenti hanno dato luogo a infiniti rimpalli di colpe. Ricordo anche che in Inghilterra, quando misero all’asta le licenze Umts, il matematico che aveva preparato la gara spiegò che era inutile partire da una base d’asta bassa nell’illusione che così, poi, i gestori sarebbero stati calmi con le tariffe. «I gestori» disse quel brav’uomo «applicheranno in ogni caso le tariffe più alte possibili. Tanto vale fargli pagar care le licenze». Questa cosa andrebbe ricordata più spesso: chi vende per il proprio profitto ti farà sempre pagare il massimo possibile.
media europea. Ed è vero che nel mondo occidentale, per esempio in Francia (anche se a Parigi ci stanno ripensando) la gestione del servizio idrico è appaltata per il 70% ai privati. Si sono così formati dei veri colossi del settore, quasi tutti a nucleo francese. Per esempio, Suez o Veolia (che gestisce Latina). In questo campo, poi, noi siamo una terra promessa, stanno arrivando anche gli americani e gli inglesi. Ci sarà però battaglia: per cedere la gestione dell’acqua, bisogna che il servizio sia giudicato «di rilevanza economica» e così lo definisce infatti la legge su cui oggi si voterà la fiducia. Ma spetta allo Stato stabilire quale bene pubblico ha rilevanza economica? In Puglia, per esempio, l’acquedotto è pubblico quasi al cento per cento e Nichi Vendola non vuole l’ingresso dei privati. La sua giunta ha perciò deliberato di trasformare l’Acquedotto da spa ad azienda di diritto pubblico e ha deciso di approvare una legge regionale in cui l’acqua verrà dichiarata bene comune senza rilevanza economica.
4 Quindi dobbiamo schierarci
In questi casi non vince lo Stato?
contro.
E però: in Danimarca, Svizzera e Olanda, dove il servizio è pubblico, l’acqua è più cara della
5 Mi pare una resistenza strana. Non è detto. Parecchi consigli comunali hanno approvato statuti in cui l’acqua viene definita «senza rilevanza economica». Ci sarà battaglia.
4%
ULTIMATUM DEL PRESIDENTE DEL SENATO
Schifani: «Se la maggioranza cade bisogna andare subito alle urne» «Se la maggioranza viene meno, sì alle elezioni anticipate: è un atto di coraggio, di coerenza e correttezza verso gli elettori». Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani. Dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invece, arriva un no al presidenzialismo. La democrazia parlamentare resta «una soluzione valida».
INCHIESTA SUL DETENUTO MORTO A ROMA
Cucchi disse al supertestimone «Mi hanno menato, questi stro...» «Ma cosa ti hanno fatto?» «Ma non lo vedi? Mi hanno menato, questi stronzi». È il breve dialogo tra Stefano Cucchi, il 31enne detenuto morto a Roma, e il supertestimone africano, secondo la testimonianza resa da quest’ultimo ai pm che indagano su 3 agenti di polizia penitenziaria e 3 medici. Sabato l’incidente probatorio.
DOPO I VOLANTINI DI MILANO
Maroni: allarme sui Nat «C’è analogia con le Br»
Le bollette superiori a 400 euro Solo il 4,6% degli italiani paga una bolletta annuale superiore ai 400 euro complessivi
«L’attenzione è massima a Milano e in Lombardia». È l’allarme lanciato ieri dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni (nella foto Ansa), commentando il volantino dei Nat (Nuclei armati territoriali) recapitato lunedì alle redazioni di Rai, di Mediaset, dell’Unità e del Giornale. «Sono segnali seri — ha aggiunto —: ci sono analogie con il sistema delle Br ma anche un possibile rapporto con il radicalismo islamico». L’Italia dei Valori ha chiesto al Ministro di riferire subito alla Camera.
IL PRESIDENTE USA IN VISITA A PECHINO
Obama e Hu Jintao promettono: «L’accordo sul clima si farà» Usa e Cina s’impegnano a non far fallire la conferenza di Copenaghen sul clima. Barack Obama, in visita a Pechino, si è detto favorevole a un accordo «che abbia effetti immediati». Il presidente degli Stati Uniti ha sollecitato Hu Jintao a riprendere il dialogo con il Dalai Lama. Nell’incontro si è parlato pure di Iran ed economia.
MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
è la città dove si mangia meglio secondo la guida fTokyo Michelin: nella capitale giapponese 11 ristoranti con le celebri «3 stelle»; dietro, con 10, c’è l’ex regina Parigi
Bullismo, i bimbi italiani ci hanno fatto l’abitudine Eurispes-Telefono Azzurro: raddoppiano gli «spettatori silenziosi» Laurea e occupazione fanno paura, Valentino Rossi e Obama i modelli MARCO IARIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dI bambini non staccano lo sguardo dalla tv e sono sempre più attratti dalla tecnologia, hanno genitori iperprotettivi e sanno già che trovare lavoro sarà «molto difficile». Ma, forse, quello che spaventa di più dell’ultimo rapporto annuale Eurispes-Telefono Azzurro è l’assuefazione al bullismo. In un anno è raddoppiata la percentuale di bambini (7-11 anni) che, di fronte a un atto di prepotenza, rispondono con l’indifferenza (dal 5,1% del 2008 all’11,1% del 2009). E aumenta anche chi dice di «divertirsi» (dal 15,2% al 19%). Oltre un quarto dei bambini ha vestito i panni della vittima, nell’ultimo anno, e si fa largo il cyberbullismo.
Analisi «I bambini e gli adolescenti di oggi appartengono sempre più ad una "generazione provvisoria", che se da una parte sente l’instabilità del presente "velocizzato" dalla diffusione delle nuove tecnologie, dall’altra si trova spesso priva di punti di riferimento», spiega Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes. Dal canto suo, Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro, scuote la politica: «Nel parlamento e nel governo il tema dell’infanzia è marginale. Sarebbe necessario un dibattito approfondito, oltre che modifiche legislative su pedopornografia e adozio-
NEL FOGGIANO
Presi 4 minori: stuprano 14enne in un capannone
Il 7,4% dei bimbi italiani, secondo Eurispes, ha subito minacce GETTYIMAGES
ni». Il futuro è una sfida complicata già a quell’età. Il 33,6% degli intervistati sostiene che sarà difficile laurearsi, quasi la metà (42,9%) pensa che non troverà un’occupazione di gradimento. Ma i bambini sono pure giudiziosi (il 75,4% desi-
4%
chi non guarda la tv I bimbi sono teledipendenti. Solo il 4% non guarda mai la tv. Danno fastidio le scene di sesso (62,5%) e le immagini di guerra e morte ai tg (60,7%)
CLASSIFICA LA NUOVA ZELANDA LA PIÙ VIRTUOSA
Corruzione, nella Ue solo la Grecia peggio di noi Nella graduatoria mondiale persi 22 posti dal 2007. In 5 anni, 20mila truffe allo Stato
Sicilia, Veneto e Lombardia le Regioni italiane più corrotte
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dDal 2007 al 2009 l’Italia è diventata più corrotta, tanto da perdere 22 posizioni nella classifica mondiale della corruzione stilata da Transparency International. Secondo il rapporto di questo ente non governativo e no profit, che prende in esame 180 Paesi ed è stato stilato da 10 organizzazioni indipendenti con uomini d’affari e specialisti, siamo scesi dal 41˚ al 63˚ posto. Le nazioni meno corrotte sono Nuova Zelanda, Danimarca e Singapore: in fondo alla classifica Somalia, Afghanistan e Birmania. Escluso il blocco di Paesi di più recente adesione, in ambito Ue soltanto la Grecia (71ª) fa peggio dell’Italia. Transparency International mette sotto accusa, in particolare, il segreto bancario praticato dai Paesi ricchi. «I soldi frutto di corruzione non devono più poter trovare zone di rifugio», viene chiesto nel rapporto.
Truffe Ieri il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha presentato la «mappatura» della corruzione in Italia condotta nell’ultimo anno: Sicilia, Veneto e Lombardia sono le Regioni in cui è risultato più alto il numero di truffe ai danni dello Stato negli ultimi cinque anni. Periodo in cui i reati di questo tipo sono stati oltre 20 mila: 6 mila le truffe, 5700 gli abusi d’ufficio, 3 mila le indebite percezioni di fondi e finanziamenti, anche comunitari.
dera andare bene a scuola) e hanno diversi interessi: il 64% va al cinema, il 33,6% frequenta ogni tanto i musei e le mostre. Certo, la tv è un must (solo il 4% non ne fruisce mai) ed I Cesaroni è il programma preferito dai bambini (gli adolescenti tra i 12 e i 19 anni vanno pazzi per I Simpson). Famosi E lo sport? Viene praticato dal 62,2% degli intervistati, mentre Valentino Rossi è il modello preferito dai bambini (al secondo posto, ahi ahi, Belen Rodriguez) ed è preceduto solo da Barack Obama tra i ragazzi. Quasi un terzo, però, dice di non voler assomigliare a nessun personaggio famoso.
L’hanno attirata con l’inganno in un capannone, e poi l’hanno picchiata e violentata. È successo, più di un mese fa, in un paese in provincia di Foggia. La vittima è una ragazzina di 14 anni: dopo la violenza, ha parlato con i genitori e poi ha raccontato tutto ai carabinieri. In manette sono finiti quattro minorenni, tutti incensurati: sono accusati di violenza sessuale di gruppo. La ragazza era stata avvicinata da un amico che l’aveva invitata a trascorrere qualche ora nel capannone del padre, dove potevano avere a disposizione anche una play station. Una volta entrati, però, il ragazzo ha chiamato di nascosto gli altri tre che sono arrivati nel giro di poco. Il gruppo avrebbe poi abusato della ragazzina malmenandola e strappandole i vestiti. Solo uno dei quattro amici non avrebbe violentato la ragazza perché sconvolto dalle sue grida. Dopo la violenza, la 14enne è riuscita a scappare ed è tornata a casa. Solo qualche giorno dopo ha raccontato alla sorella della violenza subita.
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SCUOLA CONTRO LA RIFORMA GELMINI
INFLUENZA E DINTORNI
S Altri 5 morti in Italia Salgono a 67 le vittime per l’influenza A in Italia. Ieri sono stati accertati altri 5 morti: a Campobasso, Lucca, Città di Castello (Pg), San Severo (Fg) e Napoli. Tutti soffrivano di altre patologie
S E Babbo Natale non si ammala Se la paura per il virus A/H1N1 investe tutto il mondo, una buona notizia arriva da Babbo Natale che, dalla tv finlandese, promette ai bimbi: «Non mi ammalerò, vi porterò i doni»
Gli scontri tra studenti e polizia, in centro a Milano ANSA
Cortei di studenti in 50 città: scontri a Milano e Torino d«L’istruzione non è in vendita». Hanno scelto questo slogan i circa 150 mila studenti delle scuole e delle università italiane che sono scesi in piazza, ieri — Giornata internazionale del diritto allo studio — in 50 città: da Roma a Napoli, da Bari a Torino per dire «no alle privatizzazioni», e, più in generale, per protestare contro i tagli alla scuola pubblica e la riforma voluta dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini.
Gli scontri Durante i cortei e i sit-in non sono mancati gli scontri: a Milano quattro studenti sono stati fermati. Tra questi, due simpatizzanti del centro sociale Cantiere sono finiti in manette per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale: contro gli arresti, gli studenti hanno organizzato un presidio in piazza San Babila. Momenti di tensione anche a Torino, dove ci sono stati un lancio di uova contro la sede regionale del Ministero dell’Istruzione e l’occupazione del Rettorato, mentre numerose città sono rimaste paralizzate per il traffico. Partecipazione record a Roma, con 10 mila ragazzi scesi in piazza, insieme a una delegazione di studenti iraniani. Ma il ministro Gelmini non dialoga con gli studenti e le loro critiche: «I manifestanti sono per lo più legati al mondo dei centri sociali e non rappresentano certo i milioni di ragazzi che studiano e si impegnano e che sperano di trovare nelle scuola un’istituzione che li prepari a un vero lavoro». La protesta studentesca ha investito tutta l’Europa, con occupazioni e presidi in venti Paesi: un’assemblea internazionale con i delegati si è svolta a Bruxelles.
SUPERENALOTTO
A MILANO DAL 20 LE STAR SHIRIN EBADI E MONTAGNIER
LOTTO
I Nobel con Veronesi, si schierano per la pace
BARI
72 62 80 49 28
CAGLIARI
40 76 39 85 89
FIRENZE
1 64 71 16 53
GENOVA
54 21 13 53 16
MILANO
5 51 69 26 57
NAPOLI
15 61 69 34 43
PALERMO
62 34 56 79 10
ROMA
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TORINO
76 75 32 44 79
VENEZIA
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NAZIONALE
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STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
d«La pace è nel nostro Dna: siamo programmati per conservare la vita. Il nostro compito non è ucciderci». Così Umberto Veronesi ha presentato la prima conferenza mondiale per la Pace in programma venerdì e sabato a Milano, all’Università Bocconi, organizzata
Umberto Veronesi, oncologo presidente di Science for Peace
da Science For Peace, il movimento fondato dall’oncologo, al quale hanno già aderito centinaia di personalità della cultura, dell’arte e oltre 20 premi Nobel, tra cui il Dalai Lama. Alla due giorni di dibattiti partecipano i Nobel Luc Montagnier, Shirin Ebadi e Claude Cohen-Tannoudji, ma anche Tara Gandhi, nipote del Mahatma e Kathleen Kennedy, figlia di Bob Kennedy. Tra le iniziative in programma, una mostra fotografica (Ombre di guerra), una rassegna cinematografica e una full immersion nella scienza con Alessandro Cecchi Paone (venerdì, al Piccolo Teatro). I temi Si parlerà soprattutto di riduzione delle spese militari e della costituzione di un esercito unico europeo: «Se avessimo a disposizione i 250 miliardi che spendono i 27 eserciti europei, potremmo fare un sacco di cose, da scuole a ospedali e aiutare le aree più depresse», ribadisce Veronesi. Che lancia il suo appello contro la fame nel mondo, pensando al vertice della Fao in corso a Roma: «Servono proposte concrete da parte dei governi, non possiamo aspettare a lungo».
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La combinazione vincente: 16 25 28 30 39 51 (Jolly: 9, SuperStar: 51) Nessun vincitore con punti 6 (Il jackpot è 90.000.000 e) Nessun vincitore con punti 5+. Ai 15 vincitori con punti 5 37.556,98 e. Ai 1.565 vincitori con punti 4 359,97 e. Ai 60.506 vincitori con punti 3 18,62 e.
Quote superstar: Nessun vincitore con 5. Ai 6 vincitori con 4 35.997,00 e. Ai 242 vincitori con 3 1.862,00 e. Ai 4.343 vincitori con 2 100,00 e. Ai 27.256 vincitori con 1 10,00 e. Ai 58.340 vincitori con 0 5,00 e. Montepremi di concorso: 3.755.697,68 e.
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ESTRAZIONI DEL 17 NOVEMBRE
10 e Lotto La combinazione vincente: 1 5 8 15 21 33 34 39 40 51 54 57 61 62 64 71 72 75 76 80
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI
star di Mtv: le immagini del nuovo singolo, fBeyoncé «Video Phone», cantato con Lady Gaga, si vedono in esclusiva sul neonato sito di video MtvMusic.com
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Toh, il Grande Fratello è un po’ meno grande Il reality ancora battuto nella sfida degli ascolti. L’esperta: «Adesso è uno show normale» CARLO ANGIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dBattuto di nuovo, e per questo forse meno grande: dimenticato il debutto boom di tre settimane fa (audience a quota 6 milioni, picchi di 8 milioni, share oltre il 30%), il Grande Fratello continua a perdere telespettatori e a perdere la sfida diretta della prima serata del lunedì contro i rivali storici di Rai Uno. La quarta puntata dell’edizione numero 10 del re dei reality show, quest’anno in versione extra large (finirà a febbraio, la Casa adesso ospita 16 inquilini), è stata vista da 5,1 milioni di telespettatori (23,3% di share), cioè esattamente 2 milioni in meno di Un medico in famiglia 6, la serie con Lino Banfi-Nonno Libero che ha raggiunto il 26,6% di share. Numeri da non buttare, ma più bassi rispetto allo standard: la scorsa primavera, ad esempio, la puntata finale, con la vittoria del rom
Ferdi, fu vista da 7,9 milioni di spettatori (36,14% di share), record degli ultimi tre anni. Calo Ora, invece, colpito forse dalla stessa saturazione che in Inghilterra ha portato Channel 4 a rompere il contratto con Endemol per il Big Brother (che
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Camila e Maicol, due inquilini della 10ª edizione del Grande Fratello OLYCOM
chiuderà dopo altre due stagioni: è passato da 8 a 2 milioni di telespettatori), anche il nostro Grande Fratello è in crisi. Dalla serata del 26 ottobre alla puntata di due giorni fa, il GF 10 ha perduto 900 mila spettatori ed è sceso di oltre 7 punti di share, vincendo soltanto contro il de-
Motivi Ma sarà finita anche da noi l’epopea del GF? «Dire che è morto è sbagliato — spiega Anna Sfardini, autrice del libro Reality tv. Pubblici fan, protagonisti, performer (Unicopli)—: è vero, però, che non è più un evento sociale come prima. Si è normalizzato, è diventato "solo" un programma televisivo: così funziona ancora e si difende molto bene di fronte a una controprogrammazione sempre molto forte. Quest’anno sarà molto più lungo e forse proprio per questo gli autori stanno conservando i colpi di scena per i prossimi mesi. Non mi stupirei che andando avanti riuscisse a decollare. Per adesso, però, i personaggi sono troppo stereotipati e non funzionano».
Ambra stile vamp si spoglia Ma è solo un falso allarme
Mediaset contro Sky: «La chiave per il digitale viola gli accordi»
Ambra Angiolini, 32 anni, in versione molto audace durante la scena dello spogliarello di «Ce n’è per tutti», il film di Luciano Melchionna al cinema da venerdì
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMAd Sveliamo l’inizio. Dai manifesti che tappezzano le città per annunciare Ce n’è per tutti, film in uscita venerdì. E una delle prime scene: Ambra in mutandine e reggiseno come sul manifesto. Trucco pesante, mosse e mossettine, via il reggiseno, via la mutandina, ma sotto ce ne sono altre, via ancora, e così via. Fino alla fine del sogno. Perché Ambra nuda è un sogno. Che non si avvera.
Vamp Ma è la realtà che vuole raccontare Ce n’è per tutti, opera seconda di Anna Falchi come produttrice assieme al fratello Sauro, anche lei in scena nel ruolo che più le si addice: presentatrice vampizzata di un cinico talk show. Personaggi sopra le righe, ma nemmeno tanto. Ambra, infermiera sexy e assatanata affiancata da una esilarante Micaela Ramazzotti, ami-
che per la pelle assolutamente incomunicabili. Racconta Ambra: «Abbiamo girato al Policlinico, io in divisa da infermiera, ma tette al vento e tacchi a spillo, scendo al bar. Un signore mi ferma, io penso che mi abbia riconosciuto, invece mi chiede: Sa dov’è Chirurgia 2? Tutto è normalità, anche un’infermiera conciata in quel modo». Per poi regalare un consiglio da ex lolita televisiva: «Ai giovani che oggi vogliono tentare la strada
della tv do un solo consiglio: imparate prima un mestiere, altrimenti essere famosi conta poco». Nel film c’è anche Stefania Sandrelli, l’unica tinta tenue, dolce, nostalgica. «Un film tragico, buffo, luminoso, popolare, moderno: l’esatta fotografia dell’Italia che ho io», dice lo spagnolo Jordi Mollà, che interpreta Daniele. E il regista Luciano Melchionna conclude: «Abbiamo sollevato alcune riflessioni sul presente. Giocando».
Per saperne di più sull’attore Robert Pattinson è uscita la biografia scritta dalla giornalista inglese Virginia Blackburn (Ed. DeAgostini, 288 pagine, 13,90 euro)
bole telefilm Le segretarie del sesto e perdendo nettamente contro Pinocchio e due volte contro le «avventure» di Nonno Libero. Tre schiaffoni, appunto, contro due sfidanti durissimi.
RICORSO ALL’ANTITRUST
TIZIANA BOTTAZZO
NEW MOON /1 L’ATTESA DEI FAN
PER I VERI CULTORI
PROTAGONISTA SEMPRE PIÙ ATTRICE, NEI CINEMA CON «CE N’È PER TUTTI»
L’Angiolini: «Giovani non fate come me, studiate». Il film prodotto dalla Falchi
BEYONCÉ POPSTAR
Mediaset contro Sky per la chiavetta che permette di vedere il digitale terrestre sulla piattaforma satellitare. La società di Cologno Monzese ha presentato un esposto all’Antitrust per la Digital Key (nella foto), perché «la distribuzione di Sky di questa chiavetta», secondo Mediaset, «è contraria alla normativa comunitaria e nazionale in materia di concorrenza, e costituisce una violazione degli impegni assunti nel 2003 da Newscorp in occasione della concentrazione di Telepiù e Stream». Nella sfida tra le tv, scende in campo anche Corrado Calabrò, presidente Agcom, che dice: «La Rai dovrà stare anche sul satellite, per consentire a tutti di vedere i canali». E poi: «Se Sky in una zona è indispensabile, la Rai deve starci limitandosi a criptare il minimo delle sue trasmissioni».
S Oggi pomeriggio Montepulciano (nella foto il palazzo comunale) ospita la proiezione speciale di un film sul backstage di New Moon e di un documentario sui fan della saga
I tre protagonisti di «New Moon»: da sinistra Robert Pattinson, Taylor Lautner e Kristen Stewart
Riecco i vampiri: il sequel di Twilight è già da record dIn America esce venerdì ma ha già battuto un record, quello dei biglietti staccati in prevendita sul sito leader del settore, fandango.com. In Italia, invece, lo vedremo da oggi in 750 sale e l’attesa non è da meno. Ecco New Moon, seconda puntata della saga dei vampiri di Twilight, tratta dai romanzi di Stephenie Meyer: ma se il primo film della serie, uscito nel 2008, era costato solo 38 milioni di dollari, incassandone 400, New Moon si prepara ad incantare adolescenti di tutto il mondo (e i suoi 14,5 milioni di fan su Facebook) anche grazie ad effetti speciali che hanno quasi raddoppiato il costo del film.
Sangue Il regista, Chris Weiz, rassicura: nella nuova pellicola resta centrale il rapporto fra i due giovani protagonisti, Bella (Kristen Stewart) e Edward (Robert Pattinson), con battute già cult come «il mio posto è dove sei tu». Il film — girato in parte a Montepulciano, nel senese, ma l’ambientazione è Volterra — comincia con la festa per i 18 anni di Bella. Che si ferisce. Sconsigliabile, tra i vampiri. E la saga continua: il terzo episodio, Eclipse, uscirà il 30 giugno 2010. Ma è presto per prenotare i biglietti.
NEW MOON /2 DA CLOONEY A COSTNER
E l’Italia è di nuovo il set di Hollywood «Irripetibile e cara» FRANCESCO RIZZO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dA Volterra hanno fatto due conti: in estate il 25% dei turisti in visita erano fan di New Moon, solo perché nel libro la città toscana è il covo dei vampiri. L’effetto-Twilight più forte della crisi. Ma c’è di più: il secondo capitolo della saga è uno dei tanti film Usa (e non solo) girati negli ultimi mesi in Italia. Hollywood riscopre il Bel Paese?
U Julia Roberts a Roma durante le riprese del film «Eat, pray, love» ANSA
Divi Quest’estate Julia Roberts è passata da Piazza Navona a Roma a Forcella a Napoli, mentre interpretava Eat, pray, love. Nella capitale c’era pure Paul Giamatti per La versione di Barney. Milano d’agosto ha visto Simona Ventura dar vita, in Somewhere di Sofia Coppola, a un falso Telegatto. Per cogliere le atmosfere di Giulietta e Romeo, Letters to Juliet, con Amanda Seyfried ha bloccato Verona mentre il tedesco Wim Wenders, per Il volo, ha voluto attori e sfondi calabresi. Senza dimenticare l’avventura del consigliere di Sulmona (Aq), Roberto Antonio Gentile: sul set de L’americano, in Abruzzo, ha fatto la controfigura a George Clooney. Che presto girerà ancora a Roma. Cara «Per anni l’Italia è stata troppo costosa e gli americani venivano attirati dalle offerte aggressive di Paesi dell’Est Europa — spiega Deborah Young, firma da Roma di Hollywood Reporter — ma ora ci sono aiuti, economici o pratici, dalle Regioni, specie Piemonte, Lazio, Puglia. Sicilia. E l’Italia, pur cara, offre location irripetibili». Il prossimo divo? Si parlava di Kevin Costner in un film a Lipari o alle Egadi, preferite a Croazia o Malta. Balla coi lupi è innamorato della Sicilia.
MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
dite la vostra
LETTERE ALLA GAZZETTA
Questa è una lettera rivolta a Pazzini. Carissimo «Pazzo», prima di sputare sentenze e cercare di eliminare un tuo serio rivale nella lista per il Mondiale, pensaci. Il tuo gol di mano è stato visto da tutto il mondo, non dovevi esultare (come fece d’altronde Gilardino) ma dirlo all'arbitro: non è stato un bel gesto il tuo, come l’esternazione sul tuo collega Amauri (foto Image Sport, ndr). Parere mio: a casa lui, perché la telenovela è durata troppo, ma anche te.
buon senso e di vero patriottismo. Michele Castorina Risponde Alessandro de Calò Negli anni Trenta — quando stava sotto il cappello dell’autarchico regime fascista — l’Italia vinse due Mondiali e un’Olimpiade grazie all’apporto decisivo di alcuni formidabili campioni sudamericani (Monti, Guaita, Orsi, Cesarini). Tutti di origine italiana, certo, ma avevano già indossato le maglie di Uruguay e Argentina: nessuno pare essersi scandalizzato. Il problema è vecchio, dunque. E le questioni in ballo sono almeno tre: di principio, di regole, di opportunità. In un mondo sempre più multietnico, il principio è assodato. Adesso, nel calcio, le regole
Claudio Agnelli (Siena)
Pazzini ha ragione quando non condivide canditature di giocatori non italiani. La globalizzazione, ucciderà la Nazionale. Ghiggia, Schiaffino, Montuori e Da Costa furono parte dell’umiliazione che l’Italia subì nel 1958 quando fummo eliminati dal Mondiale. Con Sormani, Sivori e Altafini poi toccammo il fondo, Ci promettemmo che gli oriundi non avrebbero mai vestito la maglia azzurra e quella fu una giusta decisione, ricca di
IL TEMPO
INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: gol@rcs.it
I rientri del Milan
Pazzini, il tormentone Amauri e gli stranieri in Nazionale
impediscono di indossare la maglia di più nazionali. Il doppio passaporto, però, vale ancora: per questo l’argentino Camoranesi è diventato azzurro. Altre nazioni sono più avanti: negli anni Novanta, la Francia aveva scelto la via multietnica per diventare Mondiale. E poi nessuno si preoccupa se Fiona May, Josefa Idem e Taismary Aguero non sono nate in Italia, o se metà tra gli azzurri del rugby hanno due passaporti. La chiamata in Nazionale di Amauri, insomma, è una questione di opportunità. Il brasiliano fa parte del blocco Juve, tuttavia negli ultimi mesi ha segnato poco e non sembra dare più garanzie di Pazzini. Come finirà? La scelta di Lippi sembra scontata, si vede che il citì sa già che un inserimento dell’ultima ora non sfascerà il gruppo.
Ho letto che Leonardo ha cambiato diverse abitudini rispetto all’era Ancelotti. Soltanto una però mi rende alquanto dubbioso, ovvero l'idea di tornare subito a Milano dopo le partite di campionato e Champions per dare la possibilità ai ragazzi di dormire nel proprio letto. Trovo alquanto strana questa politica forse volta al risparmio, in quanto la squadra dopo una partita di coppa si troverebbe a dormire all’una al massimo in hotel, mentre secondo la scelta del buon Leo i giocatori dormono sì nel loro letto ma dalle cinque-sei di mattina. Cosa ne pensate? Michele Poloniato
Risponde Alessandra Bocci Signor Michele, questa è la prassi abitualmente seguita per le partite di coppe europee durante la gestione Capello, poi interrotta (spesso con malumore dei giocatori) nel lungo periodo ancelottiano. In realtà i giocatori non amano restare a dormire nella città nella quale hanno giocato: sostengono di non riuscire a dormire per via dell'adrenalina ancora in circolo e quindi per loro è meglio partire subito, a costo di arrivare a casa all’alba. Questa prassi è seguita da quasi tutte le squadre italiane ed europee, nazionali comprese, a meno che la lunghezza del viaggio o particolari misure degli aeroporti non lo impedisca-
no. Semmai l’eccezione era il Milan che si fermava per la notte. Lo stesso si può dire, e a maggior ragione, dei rientri post-partite di campionato. Come vede, non c’è nessuna operazione al risparmio, visto che il Milan si comporta come il Real Madrid o come l'Inter.
La Hoya, Hatton e Cotto, gli resta l’ostacolo più difficile per il riscatto più emblematico di un paese altrimenti conosciuto per le difficoltà.
Mito Pacquiao grazie speciale
Un pensiero sul caso Valverde e l’Operacion Puerto: mi sa che alla fine lo spagnolo la farà franca, infischiandosene della squalifica che ha solo in Italia. Le udienze sono sempre rimandate e lui intanto nel 2009 ha vinto Vuelta e Delfinato: alla fine hanno pagato solo i nostri Scarponi e Basso.
Volevo ringraziare la Rosea per aver pubblicato articoli sul mio connazionale, il grande Manny «Pacman» Pacquiao, il pugile che prima era solo un personaggio filippino ma che ora ha attraversato tutti i confini. L’altra ragione per cui ho scritto è che volevo dire quanto sono orgoglioso e fiero di Pacquiao, per tutto quello che lui ha dato al nostro popolo: coraggio, determinazione e soprattutto la fierezza di essere un Pinoy (Filippino) Rey C.
Risponde Stefano Arcobelli Come si può ben leggere da questa lettera, ormai Manny Pacquiao è un simbolo che va non solo oltre il ring ma oltre lo sport. Pacman è l’orgoglio (e il riscatto) di una nazione intera, le Filippine, e di quanti (quante) lavorano con umiltà in tutto il mondo. E non è ancora finita qui: battendo Mayweather jr, l'umile e grande campione potrebbe davvero diventare il miglior pugile a prescindere da ogni categoria (pound por pound). Dopo aver battuto De
Demurtas Giorgio
Risponde Paolo Marabini È vero: i sospetti sul coinvolgimento di Valverde nell’Operacion Puerto sono forti. Non sappiamo se la farà franca, come dice lei. Ma a prescindere da quale sarà la decisione in merito, quello che è inaccettabile è che siano già trascorsi sei mesi dal giorno in cui lo spagnolo è stato squalificato sul suolo italiano senza che la sua vicenda sia stata affrontata seriamente dagli organi competenti. A tre anni e mezzo da quando è scoppiata l'inchiesta spagnola.
FISCHIA TU di Daniele Tombolini LA RISPOSTA Si possono riscaldare a bordo campo al massimo 3 giocatori di riserva di una squadra.
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Caso Valverde che lungaggini
a cura del Col. Giuliacci
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Fall Winter 2009/10
Dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 16.00
RADIO 105. La Radio che ti meriti
MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39 R
TV E RADIO I FILM DI STASERA
Connie e Carla
La fidanzata di papà
40 anni vergine
Ocean’s Eleven
Pa-ra-da
Il mio sogno più...
sDi M. Lembeck, con T. Collette
sDi E. Oldoini, con M. Boldi (Ita,
sDi J. Apatow, con S. Carell
sDi S. Soderbergh, con G. Cloo-
sDi M. Pontecorvo, con J. Le-
sDi D. Guggenheim, con J. Lee
(Usa, 2004) Connie e Carla, due ragazze di provincia, vogliono diventare stelle dello spettacolo
2008) Barbara è incinta di Matteo: il felice evento fa convergere a Miami i rispettivi genitori...
(Usa 2005) Andy lavora in un negozio di elettronica, e a 40 anni non ha ancora fatto sesso...
ney (Usa, 2001) Danny Ocean ritrova la libertà e organizza un colpo folle nel cuore di Las Vegas
spert (Ita. 2008) La storia di Miloud Oukili, il clown Miloud, artista di strada franco-algerino...
Soffer (Usa, 2007) Gracie Bowen è una graziosa adolescente che vive nel New Jersey...
COMMEDIA Rete 4, alle 23.50
COMMEDIA Premium Cinema, alle 21
COMMEDIA Prem. Cinema, alle 22.40
AZIONE Mya, alle 21
DRAMMATICO SkC Mania, alle 21
DRAMMATICO Sky Cinema 1, alle 21
RADIO
IN CHIARO RAIUNO
RAIDUE
UNOMATTINA TG1 LINEA VERDE VERDETTO FINALE OCCHIO ALLA SPESA TG1 LA PROVA DEL CUOCO TG1 - TG1 ECONOMIA FESTA ITALIANA TG PARLAMENTO - TG1 52° ZECCHINO D'ORO L'EREDITÀ TG1 CALCIO: ITALIA - SVEZIA 23.20 TG1 23.25 PORTA A PORTA 1.00 TG1 - NOTTE 1.40 SOTTOVOCE 2.10 ART NEWS
7.00 9.35 10.00 11.00 13.00 14.00 14.45 16.10 17.40 18.05 19.00 19.35 20.30 21.05
6.45 7.00 9.35 10.00 11.00 11.30 12.00 13.30 14.10 16.35 17.00 18.50 20.00 20.30
0.15 0.30 1.15 1.25 2.10
CARTOON FLAKES UN MONDO A COLORI TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG2 - GIORNO ANTEPRIMA IL FATTO... ITALIA SUL DUE LA SIGNORA DEL WEST ART ATTACK TG2 - RAI TG SPORT X FACTOR SQUADRA SPECIALE... TG2 - 20.30 X FACTOR Talent Show TG2 SCORIE TG PARLAMENTO RAISPORT RAINOTTE
RAITRE
CANALE 5
TGR BUONGIORNO RAI NEWS 24 MORNING LA STORIA SIAMO NOI COMINCIAMO BENE TG3 - RAI SPORT DIARIO ITALIANO VENTO DI PASSIONE TG REGIONE - TG3 QUESTION TIME TREBISONDA COSE DELL'ALTRO GEO TG3 - TG REGIONE - BLOB SOAP LA NUOVA SQUADRA Telefilm 23.10 PARLA CON ME 0.00 TG3 - TG REGIONE 1.10 LA STORIA SIAMO NOI 2.00 FUORI ORARIO 2.05 RAINOTTE
7.55 8.00 8.40 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50
7.30 8.00 8.25 9.20 12.00 12.45 13.10 14.00 15.00 15.45 17.00 19.00 20.10 21.10
20.00 20.30 21.10 23.30 1.30 2.00 2.45
TRAFFICO TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA CHI HA INCASTRATO PETER PAN? Varietà MAURIZIO COSTANZO SHOW 25 ANNI TG5 NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA GRANDE FRATELLO
ITALIA 1
RETE 4
LA 7
CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI TELEFILM CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO STUDIO SPORT SPORT MEDIASET WEB LA VITA SECONDO JIM I SIMPSON PRENDERE O LASCIARE C.S.I. MIAMI Telefilm 22.10 THE MENTALIST 23.10 CALIFORNICATION 23.45 CHIAMBRETTI NIGHT 1.45 STUDIO APERTO 2.00 TALENT 1 PLAYER
6.50 9.45 11.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.10 16.10 16.55 18.55 19.35 20.30 21.10
TELEFILM SOAP TG4 - TELEGIORNALE WOLFF UN POLIZIOTTO... DETECTIVE IN CORSIA TG4 - TELEGIORNALE FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI FERMATA D'AUTOBUS TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER MAFALDA DI SAVOI Film 23.50 CONNIE E CARLA 1.45 TG4 2.10 L'AMANTE INFEDELE 3.40 LAW & ORDER: UNITA' SPECIALE
7.00 10.15 10.25 11.30 12.30 13.00
6.30 8.55 12.25 13.00 13.40 15.20 17.45 18.30 19.00 19.25 19.30 20.05 20.30 21.10
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LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE
PREMIUM
IN DIRETTA
13.15 THE CORRUPTOR INDAGINE A CHINATOWN. STEEL 19.00 THE BURNING PLAIN IL CONFINE DELLA SOLITUDINE. PREMIUM CINEMA 21.00 OCEAN'S ELEVEN FATE IL VOSTRO GIOCO. MYA 21.00 ARAC ATTACK MOSTRI A OTTO ZAMPE. STEEL 21.00 LA FIDANZATA DI PAPA'. PREMIUM CINEMA 22.40 40 ANNI VERGINE. PREMIUM CINEMA 22.57 SHAKESPEARE IN LOVE. MYA
CALCIO 18.15 EGITTO - ALGERIA
20.30 CRAS TARANTO VALENCIA
Amichevole. Dahlia Sport
20.30 ITALIA - SVEZIA Amichevole. Raiuno
3.30
24.00 URUGUAY COSTA RICA Qualificazioni Mondiale 2010 Sportitalia 2
0.50
FLUMINENSE CERRO PORTEÑO Coppa Sudamericana. Sportitalia
BASKET 16.00 SPARTAK MOSCA TARBES
OROSCOPO
HOCKEY GHIACCIO
NBA. Sky Sport 2
1.30
10.30 SPAGNA COSTA D'AVORIO Mondiale. Da Dubai, Emirati Arabi. Eurosport 2 e Raisport Più
12.00 ITALIA - COSTA RICA Mondiale. Da Dubai, Emirati Arabi. Raisport Più
21.00 FRANCIA - IRLANDA Qualificazioni Mondiale 2010. Sportitalia
DALLAS MAVERICKS SAN ANTONIO SPURS
BEACH SOCCER
20.45 BOSNIA - PORTOGALLO Qualificazioni Mondiale 2010. Sportitalia
Mondiale. Da Dubai, Emirati Arabi Eurosport 2 e Raisport Più
Eurolega femminile. Raisport Più
Qualificazioni Mondiale 2010. Eurosport
20.30 OLANDA - PARAGUAY
17.45 BRASILE - SVIZZERA
12.00 RUSSIA - ARGENTINA Mondiale. Da Dubai, Emirati Arabi. Eurosport 2
14.45 NIGERIA - BAHRAIN Mondiale. Da Dubai, Emirati Arabi Eurosport
16.15 EMIRATI ARABI URUGUAY
Eurolega femminile. Eurosport 2
LOS ANGELES KINGS PHILADELPHIA FLYERS NHL. ESPN America
7.30
CUBA - BRASILE Grand Champions Cup maschile. Eurosport 2
11.00 GIAPPONE - POLONIA Grand Champions Cup maschile. Eurosport
SKY SPORT 1 16.30 17.00 17.30 21.00
Mondiale. Da Dubai, Emirati Arabi Eurosport e Raisport Più
FAN CLUB JUVENTUS. FAN CLUB MILAN. FAN CLUB INTER. CALCIO: LAZIO - MILAN.
EUROSPORT
BASKET: ARMANI JEANS MILANO NGC MEDICAL CANTÙ.
10.00 GOLF: UBS HONG KONG OPEN.
8.55
Serie A maschile.
13.00 RUGBY: IRLANDA AUSTRALIA. Test Match. 14.00 CALCIO: ATLETICO MADRID - CHELSEA.
10.30 VOLLEY: ASYSTEL NOVARA RISO SCOTTI PAVIA. 11.30 RUGBY: IRLANDA - AUSTRALIA. Test Match.
14.00 BASKET: MICHIGAN STATE - GONZAGA. NCAA.
16.00 RUGBY: IRLANDA AUSTRALIA. Test Match. 18.00 BASKET: AIR AVELLINO CARIFE FERRARA. Serie A maschile.
22.00 BASKET: MICHIGAN STATE - GONZAGA.
Serie A.
23.45 1.00 1.20 1.40 2.20
OMNIBUS 2' UN LIBRO ISPETTORE TIBBS MATLOCK TG LA7 - SPORT 7 HARDCASTLE AND MCCORMICK HIGH SPIRIT STARGATE SG-1 ATLANTIDE THE DISTRICT TG LA7 OTTO E MEZZO EXIT Attualità VICTOR VICTORIA TG LA7 PROSSIMA FERMATA OTTO E MEZZO ALLA CORTE DI ALICE
SKY SPORT 3
Pga European Tour.
Serie A1 femminile.
VOLLEY
13.30 PORTOGALLO ISOLE SALOMONE Mondiale. Da Dubai, Emirati Arabi Eurosport 2
8.30
DETROIT RED WINGS DALLAS STARS NHL. ESPN America
4.30
SKY SPORT 2
14.00 16.05 17.05 19.00 20.00 20.30 21.10
Radio 105
NCAA.
Champions League.
16.30 BASKET: CIMBERIO VARESE VIRTUS BOLOGNA. Serie A maschile.
17.30 RUGBY: INGHILTERRA ARGENTINA. Test Match. 18.30 CALCIO: ATLETICO MADRID - CHELSEA.
Tutto Esaurito Dalle 7, ogni giorno, Marco Galli e Pizza (nella foto), Mitch & Squalo, danno la sveglia all’insegna del buon umore
Radio Monte Carlo Rmc In Tempo Reale Alle 11, Proce e Venegoni ospitano Francesco Renga (nella foto), che presenta il nuovo album Orchestra e voce
CALCIO: PORTOGALLO - BOSNIA. Qualificazioni Mondiale 2010.
10.00 VOLLEY: CUBA - BRASILE. Grand Champions Cup.
14.00 CALCIO: GRECIA - UCRAINA. Qualificazioni Mondiale 2010.
DAHLIA SPORT 12.30 CALCIO: PIACENZA - TORINO. Serie B.
Virgin Radio Revolver Dalle 9, Ringo mette in palio i biglietti per i Placebo (nella foto, Brian Molko), il 29 novembre a Bologna e il 30 a Milano
Champions League.
21.00 BASKET: CIMBERIO VARESE VIRTUS BOLOGNA. Serie A maschile.
23.00 RUGBY: FRANCIA SUD AFRICA. Test Match.
RAISPORT PIÙ 13.30 SNOWBOARD: COPPA DEL MONDO. 15.00 NUOTO: COPPA DEL MONDO.
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
Ariete 7,5
Toro 6-
Gemelli 6+
Cancro 6,5
Leone 8
Vergine 5,5
Con un po’ d’impegno il lavoro può darvi soddisfazioni insperate. Il cuore, poi, è felice, l’ormone balla, danza, vi fa divertire parecchio…
La motivazione è un po’ scarsa e gli zebedei girano, forse perché non vedete risultati immediati ai vostri sforzi. La resa suina aumenta, però…
Ci vuole tolleranza. O indifferenza. Specie nei rapporti con chi ha più narici che neuroni. Lavoro ok, wellness sudombelicale graditissimo…
Giornata operosa. Forse troppo piena di cose da fare, ma proficua. Ok burocrazia, cura del corpo, lavoro di fino. Non c’è tempo per fornicare…
IL MIGLIORE. Lanciati verso una giornata di successi e di consensi, potete ottenere anche ciò in cui non speravate più. L’ormone non ha eguali…
L’umore non gira. E voi siete inconcludenti. Reagite alla malinconia, producete e curate l’aspetto, perché la Luna vi fa sembrare un po’ sfigati.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
Bilancia 7
Scorpione 7
Sagittario 7,5
Capricorno 6
Acquario 6,5
ROGER FEDERER
Pesci 6
Luna utile a colloqui, p.r., viaggi e studi. Le prospettive che si aprono vi caricano alla grande, in campo suino vincete oro, argento e bronzo…
I sollievi economici e lavorativi di oggi vi rendono felici al punto da offrire champagne, senza cianuro, pure a chi vi odia. Prosit sudombelicali…
L’estro è supportato dalla logica. Così, nel lavoro e nel privato create veri capolavori. E guadagnate terreno. Vigore (anche suino) superbo…
D’accordo, il morale è bassino. Ma se fate gli sfigodesolati non combinate nulla di buono. Ergo: state su. E cavatevela da soli, se serve.
Non schiacciate l’acceleratore, né alla guida, né nel lavoro, né in fatto d’amor-fornicazione: rischiate figuracce. Amici e clienti utilissimi…
Il tennista svizzero, numero 1 del mondo e vincitore di 15 tornei dello Slam, è nato a Basilea l’8 agosto 1981
La Luna vi fa cadere gli zebedei in Tanzania. Ma ci sono tanti fermenti, nella vostra vita, che si tradurranno presto in svolte proficuissime.
LE PAGELLE DI ANTONIO CAPITANI
20/2 - 20/3
40 R
MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2009
LA GAZZETTA DELLO SPORT