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Nelle pagine romane ROMA: SENZA DE ROSSI RANIERI TENTATO DAL TRIDENTE

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Giovedì 19 novembre 2009 1 e

Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 274

L’AMICHEVOLE A CESENA LA NAZIONALE BATTE LA SVEZIA 1-0

l’analisi BEATA VIVACITA’

Brava giovane Italia Il gigante è Chiellini

di ALBERTO CERRUTI

Il difensore segna di testa, Marchetti para alla Buffon Lippi: «Prima del Mondiale definirò il mio futuro»

L'ultima cartolina azzurra dell'anno arriva da Cesena ed è imbucata da Chiellini, un difensore che sa usare la testa anche in attacco ed è l'unico titolare in campo. Ma sotto la sua firma ci sono anche quelle di tanti giovani di belle speranze, che si propongono come alternative a Lippi, battendo una Svezia senza Ibrahimovic e senza mondiale. E allora arrivederci al 2010, l'anno del prossimo sogno in Sudafrica.

Pagine 2-3-5-6 CAPONE, CECCHINI, DALLA VITE, GARLANDO, LICARI e NICITA

SEGUE A PAGINA 2

MONDIALE 2010 QUALIFICATE

FRANCIA IRLANDA FRANCIA

1 SLOVENIA (d.t.s.) 1 RUSSIA SLOVENIA

1 UCRAINA 0 GRECIA GRECIA

0 BOSNIA 1 PORTOGALLO PORTOGALLO

0 ALGERIA 1 EGITTO ALGERIA

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SUDAFRICA Passano Portogallo, Slovenia e Grecia: a casa Sheva e Russia

TRAP CHE FURTO! L’Irlanda sfiora l’impresa, mano di Henry nel gol della Francia Errore clamoroso dell’arbitro Hansson che convalida il gol del pari di Gallas viziato da una chiara irregolarità del capitano francese.

MILAN LA RICHIESTA

Per Dzeko ora servono trenta milioni

Pagina 7 CALAMAI

il commento UN ALTRO MORENO

Pagina 14 LAUDISA

Dzeko LAPRESSE

di ALESSANDRO DE CALO’

INTER L’INFORTUNIO CON L’UNDER

Un gol vigliacco, suggerito da Henry con un’azione da pallamano nel cuore dei supplementari, strappa il vecchio Trap da Sudafrica 2010. Furto vidimato dall’arbitro Hansson. Un altro Moreno, per uno scandalo mondiale, nella Francia di Michel Platini.

Santon operato oggi Menisco, fuori un mese Pagina 13 CECERE

SEGUE A PAGINA 11

IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi

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Tutto Jordan in due dvd

Disaccordo tra Moratti e lo Sporting Lisbona. La squadra portoghese vuole Quaresma in prestito, mentre Moratti glielo vuole regalare.

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Il fallo di mano di Henry (n. 12) che ha permesso a Gallas di segnare il pari e di qualificare la Francia al Mondiale

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il Caffè dei Campioni


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

NAZIONALE L’AMICHEVOLE ITALIA GIUDIZIO

1 0

Da destra l’esultanza di Chiellini, Marchionni e Montolivo dopo il gol che ha deciso la gara

SVEZIA

777

MARCATORI Chiellini al 29’ p.t.

(4-3-3)

(4-1-4-1)

Marchetti; Maggio (dal 1’ s.t. Cassani), Legrottaglie, Chiellini, Criscito (dall’11’ s.t. Bocchetti); Candreva (dal 1’ s.t. G.Rossi), Montolivo (dal 21’ s.t. Palombo), Biondini (dal 1’ s.t. Galloppa); Marchionni (dal 32' s.t. Camoranesi), Pazzini, Di Natale.

Isaksson; Lustig (dal 27’ s.t. Wernbloom), Mellberg, Majstorovic, Dorsin (dal 14’ s.t. Wendt); A.Svensson; Larsson, Elmander (dal 34’ s.t. Rosenberg), V.Elm (dal 1’ s.t. R.Elm), Safari (dal 14’ s.t. Djuric); Hysen (dal 28’ s.t. Toivonen). PANCHINA Gustavsson, Granqvist, Bjarsmyr, Holmen, G. Svensson, Wiland. ALLENATORE Hamren. ESPULSI nessuno. AMMONITI Majstorovic per gioco scorretto.

PANCHINA De Sanctis, Grosso, Gilardino, Palladino. ALLENATORE Lippi. ESPULSI nessuno. AMMONITI Chiellini e Galloppa gioco scorretto.

GETTY IMAGES

ARBITRO Skomina (Slovenia). NOTE paganti 18.260 per un incasso di 242.525,00 euro. Angoli 5-4. In fuorigioco 4-4. Recuperi: p.t. 0; s.t. 3’. POSSESSO PALLA

ITALIA 52%

FALLI COMMESSI

SVEZIA 48%

TIRI IN PORTA

SVEZIA 12

TIRI FUORI

IIIIIII ITALIA 7

ITALIA 8

II IIIIIII SVEZIA 2

ITALIA 7

III SVEZIA 3

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

2’ Hysen solo davanti al portiere: Marchetti risponde alla grande.

10’ Marchetti blocca un colpo di testa di Majstorovic.

19’ Tiro di Di Natale: sulla respinta di Isaksson, Biondini mette fuori.

17’ Rasoterra centrale di Pazzini: Isaksson senza problemi.

c GOL!

48’ Wernbloom schiaccia, Marchetti devia in angolo.

29’ Cross da destra: Pazzini sfiora di testa, Chiellini s’inserisce e mette dentro.

Italia gran riserva Bravi i giovani azzurri, Svezia ko Decide Chiellini di testa, brilla Di Natale. Piacciono pure Maggio, Marchionni, Galloppa e Marchetti SEGUE DALLA PRIMA

d La terza volta dell’Italia a Cesena, dopo il 4-0 alla Bulgaria nel 1989 e il 4-0 a San Marino nel 1992, sempre con doppietta di Baggio, è avara di gol ma non di emozioni, perché l’Italia dei giovani, come il numero uno Marchetti, o delle riserve come il capitano Di Natale, diverte più di quella dei titolari, bloccata sullo 0-0 sabato scorso a Pescara. E’ vero che l’Olanda è di un altro spessore, tanto è vero che è stata la

prima europea a qualificarsi per il Mondiale, ma la modestia della Svezia non toglie nulla alle buone indicazioni offerte da Maggio, Marchionni, Galloppa e dallo stesso Candreva, anche se leggermente al di sotto rispetto al suo esordio. La chiave Salvata all’inizio e alla fine da due grandi interventi di Marchetti, l’Italia vince perché la qualità media dei suoi giovani è nettamente superiore a quella degli svedesi. Con un grande Chiellini, capa-

La qualità media dei baby azzurri è nettamente superiore a quella svedese. Candreva dimostra la solita personalità

ce di fare la differenza, in difesa e in attacco. Senza scordare, il contributo del ritrovato Montolivo, che spera ancora di far parte del gruppo per il Mondiale. Italia vivace Lippi festeggia le nozze d’oro con l’Italia presentando per la prima volta una squadra senza nemmeno un campione del mondo. E come spesso accade in questi casi, chi gioca cerca di non far rimpiangere i titolari, a cominciare da Marchetti che vola come

Buffon per deviare una conclusione ravvicinata di Hysen. Nel 4-3-3 in cui Montolivo parte centrale, Chiellini si cala alla perfezione nel ruolo di leader vicino a Legrottaglie, tra Maggio e Criscito, e persino quando va all’attacco. E’ lui a cercare il gol di testa, prova generale dell’1-0 sfruttando un angolo sfiorato da Pazzini. Ma oltre a Chiellini, piacciono il movimento di Marchionni e la personalità di Candreva. Con la maglia numero 10, il gioiellino del Livorno parte a destra e

poi va a sinistra alternandosi a Biondini nel ritoccato 4-4-2, ma al di là della facilità con cui cambia posizione conferma di non avere paura di nulla, cercando sempre il passaggio e il tiro al volo di prima, a costo di farsi tradire dalla voglia di strafare. Le qualità, però, ci sono e a questo punto sarà il campionato a orientare il suo destino, visto che Candreva esce dopo il primo tempo. Al suo posto si rivede Pepito Rossi, mentre Cassani ultimo debuttante del 2009 rileva Maggio, con la staf-


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I NUMERI

IL FILM

Biondini è ok Marchetti salva 1’ p.t. I tifosi di Cesena si fanno sentire: prima della gara uno striscione ricorda le prelibatezze della Romagna. E a Lippi si chiede ancora la convocazione di Cassano LIVERANI

29’p.t.

fetta Biondini-Galloppa, favorevole al secondo. Cambia anche il modulo, che diventa 4-2-3-1 con Montolivo-Galloppa dietro il tridente Marchionni-Rossi-Di Natale a supporto di Pazzini. Ma nella ripresa l’Italia appare più sfilacciata e quando si avvicina alla porta manca sempre al momento del dunque. Svezia tenera Se la Svezia non è riuscita nemmeno ad arrivare agli spareggi con Ibrahimovic, non si può pretendere che senza di lui, con un nuovo c.t. e una squadra ampiamente rinnovata possa creare all’Italia gli stessi problemi dell’Olanda. L’esperienza dell’ex juventino Mellberg al centro della difesa non basta per evitare l’assalto al fortino. E nemmeno i cambi nella ripresa rinforzano una squadra troppo tenera, che regge soltanto per l’imprecisione degli azzurri sotto porta. Ma siccome il risultato rimane in bilico, all’ultimo istante ci prova persino il portiere, l’ex juventino Isaksson, a segnare con un colpo di testa. Di Chiellini, però, ce n’è uno solo e Lippi fa bene a tenerselo stretto. Alberto Cerruti

Il gol che decide la gara lo segna Chiellini: su un cross da destra, Pazzini spizza e sul secondo è appostato il difensore della Juve. Altro colpo di testa che buca Isaksson RICHIARDI

1’ s.t. Alla fine del primo tempo il centrocampista del Cagliari Davide Biondini lascia il posto a Galloppa. Lui, cesenate doc, ha anche rischiato di segnare davanti ai suoi concittadini AP

28’ s.t. La Svezia in pieno recupero rischia di pareggiare: su un corner, Wernbloom schiaccia di testa ma Marchetti è pronto. Palla smanacciata in angolo PIERANUNZI

risultato utile consecutivo per gli azzurri (4 vittorie e 3 pari). Italia imbattuta nelle gare della stagione 2009-2010

16

con Cassani gli azzurri che hanno debuttato in Nazionale nella seconda gestione Lippi; 47 in totale i giocatori utilizzati in 21 partite

22

i precedenti con la Svezia: azzurri in vantaggio per 10-6. Nelle gare casalinghe l’Italia ha vinto 7 volte, la Svezia una

LA MOVIOLA di Antonello Capone

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2

Chiellini e Moellberg: abbracci speciali Legrottaglie non sale, regolare la partenza di Hysen: Marchetti devìa. Regolare al 29’ il gol di Chiellini che arriva da dietro sul pallone sfiorato da Pazzini. Majstorovic in ritardo su Pazzini al 36’: lo sloveno Skomina fa proseguire l’azione e poi estrae il

giallo. Nella ripresa sbandierato a Di Natale un fuorigioco che non c’è. Curioso abbraccio tra Chiellini e Moellberg, ex compagni nella Juve, dopo abbracci da marcatura in area. Nel finale giallo a Chiellini e Galloppa: eccessivi.

Olof Mellberg, 32 anni RICHIARDI

Chiellini: «Cresciuto con Ferrara» Il difensore è stato il migliore: «Ciro si fa capire meglio di altri» DAL NOSTRO INVIATO

LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CESENA d All’ultimo minuto del primo tempo Giorgio Chiellini ha tentato felicemente un esperimento di trasferimento della materia. Ha sfiorato il raddoppio con un destro sotto porta e un attimo dopo ha salvato in scivolata su Hysen sotto gli occhi di Marchetti. Il pubblico ha reagito con un boato di ammirata sorpresa, come i primi spettatori alle proiezioni dei Lumière. Chiellini ha segnato l’1-0, è stato il migliore. Anche alla Juve, quest’anno, ha fatto gol importanti (al Maccabi, per esempio) e ha viaggiato su livelli di rendimento altissimi. Chiellini anche nel più inutile minuto di allenamento ha quella feroce determinazione che ogni allenatore sogna per i suoi giocatori. A volte nella foga esagera, può distruggere compagni (Cannavaro) o avversari (Van Persie), ma non ci piove: Giorgio Chiellini, il bastone della vecchiaia di Cannavaro, l’auspicata reincarnazione del Materazzi 2006, è di gran lunga il migliore innesto nel triennio post-mondiale. Purtroppo è uno stopper.

Giorgio Chiellini, 25 anni IPP

«Le esperienze internazionali mi hanno aiutato. Ora penso alla Juve: siamo sicuri di poter raggiungere l’Inter»

Allegria Per andare in Sudafrica con allegria, in questi anni avremmo dovuto scoprire almeno due centrocampisti di qualità e un attaccante dal rendimento mostruosamente intenso e costante di Chiellini. Peccato. Anche ieri, contro una Svezia deprimente, l’Italia di Lippi ha dimostrato la cronica difficoltà a trovare la rete: ce l’ha fatta solo su calcio piazzato, con uno stopper. Migliorato A fine partita, Giorgio Chiellini ripercorre con un’occhiata la sua strada: «In questi ultimi anni ho fatto miglioramenti importanti grazie alle tante partite internazionali che ho giocato con compagni di qualità. Esperienze che mi hanno dato sicurezza e il coraggio di cercare anche la giocata offensiva oltre il compitino: il calcio moderno lo pretende. All’Europeo ho fatto fuori Cannavaro altrimenti non avrei giocato... Scherzi a parte, sono stato bravo a sfruttare quell’occasione e dà lì sono cresciuto. Sto crescendo ancora, grazie a Ferrara che sa farsi capire meglio di altri e mi aiuta a correggere le sfumature. Amauri? Pazzini ha ragione, per ora non è italiano, ma a marzo lo sarà. La forza del gruppo, aperto a ogni nome nuovo, è quella di saper accettare tutte le decisioni di Lippi. Il Pazzo è un amico, siamo cresciuti insieme, a Wembley aveva segnato tre gol, stavolta ho segnato io. Sono contento anche perché c’era mio fratello, come due anni fa a Modena: mi porta fortuna. Tra i giovani mi ha sorpreso Candreva, per qualità e personalità, ma ancora di più Palladino, che conoscevo e che ho ritrovato migliorato tantissimo, anche fisicamente. E’ pronto per il grande salto. E ora penso alla Juve. Le prossime tre partite con Udinese, Bordeaux e Cagliari ci diranno tantissimo. Meno male che non c’è quel nanetto di Di Natale... Siamo tutti sicuri di poter raggiungere l’Inter».


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NAZIONALE L’AMICHEVOLE LE PAGELLE

di FABIO LICARI

ITALIA MARCHETTI PARA ALLA BUFFON, GALLOPPA HA RITMO E CARATTERE

6,5

a6

h8

Lippi

Chiellini

L’ALLENATORE

Più vivace che con l’Olanda. Meglio il 4-2-3-1 che il 4-3-3

SVEZIA 5,5

Tre moduli provati in 20 minuti: parte col 4-3-3 (che non va), modifica l’assetto in 4-4-2 (Candreva largo a sinistra), passa al 4-2-3-1 definitivo. Esperimenti interessanti: ma forse le 3 punte e mezzo della ripresa allungano troppo la squadra.

7

6,5

6

5,5

6

Marchetti

Maggio

Legrottaglie

Criscito

Candreva

Due parate alla Buffon in 10’, si ripete nel finale. In mezzo tanta sicurezza: padrone dell’area piccola, soprattutto sui calci piazzati. Più di un numero 12.

Aspettando Santon, se si disciplina in fase difensiva è la svolta: quando parte è un’ala aggiunta che triangola e crossa dal fondo, «basso» soffre un po’.

In un paio di occasioni non è sicuro, però con quel Chiellini prepotente può dedicarsi alla seconda battuta sugli sperduti attaccanti svedesi.

Larsson non lo impegna mai, però lui è troppo timido: doveva aggredire di più la fascia sinistra, anche se Maggio sull’altro lato lo ha indotto alla prudenza.

Qualche errore per troppa sicurezza, ma solita personalità e gioco di prima. Meglio da esterno sinistro, dove affonda con i tempi giusti. Alla Perrotta.

IL MIGLIORE 7 ISAKSSON h Non può niente sulla schiacciata di Chiellini sottorete,

IL MIGLIORE

6

6

Montolivo

Biondini

Disciplinato, è il vero play: fa girare palla e manovra, cerca l’inserimento. Sembra proprio recuperato (Palombo 6 Entra quando serve il suo ritmo per spezzare).

Generoso, stilisticamente non impeccabile ma con bel senso della posizione: corre per tre e con un affondo sfiora anche il gol. La personalità non gli manca.

Non è tanto il gol a dare la misura della sua grande partita, e neanche le altre due reti sfiorate con tempi di inserimento da attaccante puro. Piuttosto è il recupero incredibile su Hysen sottorete, solo davanti a Marchetti, subito dopo aver sfiorato il 2-0: un missile area-area, agonisticamente impressionante. Stronca sul piano fisico Hysen, insegue sempre Elmander, non perde un contrasto, anticipa sempre. E senza distribuire cattiverie gratuite. Migliore contro l’Olanda e anche con gli svedesi.

ma gli nega altri due gol con grandi interventi al volo. Nel recupero va lui a colpire di testa in area azzurra: alto. LUSTIG 5 Soffre prima Di Natale, poi Candreva quando si sposta a sinistra. E spinge poco (Wernbloom sv). MELLBERG 6 Dei due centrali svedesi l'ex juventino è quello «buono». Nel senso di buone maniere: pulito, non impeccabile, ma tutto sommato chiude. MAJSTOROVIC 6,5 Lui è il «cattivo» che entra duro da dietro su Pazzini: della serie «qualcosa colpirò». Efficace, ma un'ammonizione soltanto è un po' poco. DORSIN 6 Subisce Marchionni, però riparte sempre a testa bassa per sostenere Safari (Holmen 5,5). A. SVENSSON 5,5 Centrale unico prima, poi affiancato da V.Elm, si limita a operazioni di basso cabotaggio. LARSSON 5 Poco mobile, non impegna mai Criscito: da quelle parti il pallone arriva poco e lui fa ancora meno per procurarselo. ELMANDER 6,5 Almeno ci prova. Passo elegante, entra in velocità e costringe Chiellini all'anticipo. Non sempre i colleghi sono all'altezza (Rosenberg sv). V.ELM 6 Dà una mano a Elmander coprendogli le spalle (R.Elm 6)

6

6,5

5,5

6,5

Marchionni

Pazzini

Di Natale

Rossi

Per 45’ ottimo: scambia con Di Natale e Galloppa, è nel vivo del gioco, assiste la difesa e batte l’angolo del 1-0. Più tranquillo nella ripresa (Camoranesi s.v.).

I palloni gli arrivano, però soffre le maniere di Majstorovic e non è protetto adeguatamente dall’arbitro. Comunque appoggia a Chiellini la palla-gol.

Gioca quasi da regista, allargando la manovra con tagli e lanci lunghi: bene dietro Pazzini, bene sulla fascia benché costretto a un avanti e indietro da ragazzini.

Per Candreva. Vivacissimo come contro l’Olanda, e altrettanto frenetico: è dentro il gioco, come in Sudafrica, ma non ha ancora la freddezza dei bei tempi.

«Amauri? Tanti sms e consensi» Pazzini: «Era solo la verità» Di Natale: «Noi qui per cosa?»

6,5

6

6

Galloppa

Cassani

Bocchetti

Non è un medianaccio ma si sacrifica in copertura, da doppio centrale, senza rinunciare alle incursioni. Assolutamente da rivedere: ritmo e carattere.

Entra al posto di Maggio. Più timido del collega, anche perché qualche collegamento è saltato e c’è soprattutto da coprire. Il derby con Maggio è solo cominciato.

Per Criscito. Non è un esterno di ruolo ma Lippi lo prova a sinistra: la risposta — positiva — è un lasciapassare per il Mondiale dove serve chi copre più ruoli.

DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CESENA dTutto sommato, è bello dare alla Nazionale l’arrivederci a marzo con una vittoria. Niente di epico ovvio, ma un buon sapore in bocca in attesa del tormentone Amauri.

Italo o brasiliano? Ci pensa subito il capitano Di Natale: «Certo che conta essere italiani, sennò noi qui che ci stiamo a fare?». Pazzini torna sul tema caldo: «Non volevo fare polemica, ho detto solo la verità ed è scoppiato il finimondo. Mi sono arrivati più sms per quelle frasi che dopo la tripletta di Wembley. Non mi aspettavo di ricevere tanti consensi».

Gioia viola Riccardo Montolivo è soddisfatto: «Abbiamo giocato palla a terra. Il Mondiale? La Champions può aiutarmi a convincere Lippi. Ci tenevo a riprendermi questa maglia. Prandelli? Io penso che prima di diventare c.t. voglia vincere con la Fiorentina». Gli altri Maggio fa gli auguri a Santon, «rivale» nel ruolo di esterno: «In bocca al lupo a Davide per l’operazione al menisco», mentre Criscito parla di obiettivi: «So che devo ancora crescere per meritarmi il Mondiale». L’esordiente Cassani: «E’ stato un sogno vestire la maglia della Nazionale. Dietro i grandi campioni c’è un gruppo che può dare i giusti ricambi». Rossi e l’attacco «affollato»:

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SAFARI 6 Sempre largo e alto, è il punto di riferimento dei lanci svedesi. Fastidioso, però Maggio gli prende le misure (Djuric 5.5). HYSEN 5 Pronti-via ha la grande occasione: Marchetti gli impedisce gol e gloria. Tenta di aprire spazi per Elmander, ma Chiellini se lo mangia quando vuole (Toivonen 5). All. HAMREN 6 La Svezia ricomincia dopo l'eliminazione dal Mondiale: ordinata ma lavoro ce n'è tanto, soprattutto senza Ibra. TERNA ARBITRALE SKOMINA 6,5 Mezzo voto in meno perché lascia troppa libertà di picchiare a Majstorivic. Ben assistito sul fuorigioco. Arhar 6,5; Stancin 6,5

«Davanti c’è concorrenza, dobbiamo sempre sfruttare le occasioni». Marchetti: «Belli i miei due interventi all’inizio, ma non voglio fare i confronti con Buffon: lui è un campione, io devo farmi trovare pronto». Chiusura per il «padrone di casa» Biondini: «Che emozione giocare qui. Durante i primi minuti sentivo la tensione, poi le cose sono migliorate».

TO PER VAI SUL NOSTRIOGOSIL I, IN LE IMMAG TE DELLA E LE INTERVIS NAZIONALE

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IL C.T. SVEDESE

«Ibra? Parliamo di chi era qui...» CESENA Il c.t. svedese Erik Hamren è contento: «Abbiamo avuto la possibilità di far gol e questo era importante, anche se il risultato non è quello sperato. I miei hanno mostrato coraggio e voglia di far gruppo e questo è incoraggiante per il futuro. L’Italia è molto forte e le auguro le migliori fortune per il Sudafrica. Ibrahimovic? Per me contano quelli che ci sono. Avrei voluto averlo, ma non c’è». ma.ni.

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NAZIONALE L’AMICHEVOLE

Lippi: «I fischi? C’è chi sobilla» «Qualcuno guidava i cori dei bambini suggerendo "Cassano"... Prima del Mondiale definirò il mio futuro» DAL NOSTRO INVIATO

MAURIZIO NICITA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CESENA dIn attesa che Abete e Lippi si guardino negli occhi, continuano i messaggi a distanza, che fanno passare in secondo piano la positiva amichevole con la Svezia. E se il c.t. dice di non voler pensare ancora al futuro, il presidente federale incalza: «Penso che Lippi sappia quello che farà domani». I tempi sono maturi per il numero uno Figc: «È una necessità arrivare in Sudafrica con le idee chiare». Il nostro di Viareggio risponde: «Ne parlerò col presidente col quale ho uno splendido rapporto. Anch’io prima del Mondiale vorrò definire il mio futuro».

Fischi «manovrati» Il c.t. viene

IN EDICOLA

C’è il calendario dell’Italia 2006

E’ in edicola il calendario dell’Italia campione del mondo 2006. Si può acquistare con la Gazzetta dello Sport al costo di 7,99 euro più il prezzo del quotidiano. In edicola anche i calendari di Milan, Genoa, Fiorentina, della Nba, degli All Blacks e della Ferrari.

contestato anche in una Cesena dove ha lasciato un buon ricordo e gli viene da pensar male: «Se parte del pubblico si sente di fischiare un allenatore che gli ha regalato una Coppa del mondo, facciano pure... Io mi impegnerò a regalargli un’altra Coppa. Ho però il sospetto che si sobilli la gente. Venerdì a Francavilla c’era qualcuno che cercava di guidare i cori dei bambini delle scuole suggerendo "Cassano, Cassano". Mah...».

I NUMERI

50

le panchine azzurre di Lippi con un bilancio di 28 vittorie, 17 pari e 5 k.o. Nella seconda gestione: 11 successi, 7 pareggi e 3 k.o.

Cesare Prandelli, 52 anni, allena la Fiorentina dal 2005-06 REUTERS

LO SCENARIO L’ALLENATORE DELLA FIORENTINA

6˚ Prandelli giura:

posto per Lippi tra i c.t. con più panchine. Lo precedono Pozzo con 95, Bearzot (88), Valcareggi e Vicini (54), Sacchi (53)

4

Tutti promossi Sulla partita è soddisfatto: «Si è vista una certa vivacità di gioco e non era facile avendo cambiato tanti elementi. E poi gli svedesi sono molto fisici e li abbiamo un po’ sofferti. Ci sono seconde linee di una certa importanza e su quelle continueremo a lavorare. Diciamo che ci sono sei posti, con un gruppo di almeno una decina di giocatori che possono sperare». Poi sui singoli: «Hanno fatto molto bene Maggio e Cassani. Marchetti ha dimostrato di essere un buon portiere. Avrei voluto togliere Chiellini, ma con tanti marcantoni lì davanti non me la sono sentita: Giorgio oggi se gli tiri le noccioline prende al volo pure quelle». Apertura per Amauri Poi anche la sottolineatura: «Le indicazioni che arrivano dalle qualificazioni contano poco. Se qualche giocatore non l’ho potuto prendere in considerazione per diversi motivi, perché non dovrei farlo? Per esempio Aquilani: non dovrei considerarlo in base a quanto successo nelle qualificazioni?». Il discorso non fa una grinza, anche se l’esempio Aquilani non è dei più azzeccati perché il romano ha contribuito alla qualificazione con la doppietta al Montenegro. E allora il discorso si sposta sempre su Amauri: «Pazzini ha detto una cosa giusta: oggi Amauri è brasiliano quando sarà italiano se ne riparlerà».

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con Lippi i c.t. per più di una volta alla guida dell’Italia ai Mondiali. Bearzot il primatista con 3 partecipazioni (’78, ’82, ’86)

«Nessun contatto per fare il c.t.» Il tecnico viola: «Cassano? Può cambiare il volto a una partita» MATTEO DALLA VITE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

FIRENZE d Piace, e su questo

Marcello Lippi, 61 anni, è al mandato-bis IMAGE SPORT

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IL C.T. AZZURRO «VISTO QUANTO SONO BRAVE LE SECONDE LINEE?»

Si è vista una certa vivacità di gioco e non era facile avendo cambiato tanti elementi. Ci sono seconde linee di una certa importanza e su quelle continueremo a lavorare. Amauri? Oggi è brasiliano, quando sarà italiano ne riparleremo

società, anche perché con un altro anno di contratto è prematuro parlarne ora. In tempi non sospetti firmai un prolungamento perché convinto che questo progetto è vincente. Insisto: voglio continuare a sognare».

non ci sono dubbi. Ma sarà o non sarà lui il Prescelto? Per ora, dice, zero contatti. Per ora. Domanda: la Nazionale si è rivolta a lei per il dopo-Lippi? Risposta: «Assolutamente no, in tutta sincerità — racconta Cesare Prandelli a "Studio Sport" —: non vorrei toccare questo argomento per tanti motivi, perché non c’è nulla ed è inutile fare supposizioni. Mi auguro che Lippi continui ancora perché negli anni ha dimostrato di essere il numero uno. E mi auguro che l’Italia faccia benissimo al Mondiale». Insomma, viva Lippi e il resto si vedrà. Il Sogno E si vedrà anche perché Prandelli coltiva sempre quel sogno a Firenze: lo scudetto. «Continuerò a sognare finché lavorerò nella Fiorentina. E non voglio svegliarmi. Come riuscirci? Col lavoro, l’entusiasmo, creando un posto in cui tutte le squadre che vengono possano trovare difficoltà». Nel frattempo, c’è un rinnovo di contratto in ballo. «Non ne abbiamo ancora parlato con la

Cassano decisivo Sono passati due anni dalla scomparsa di Manuela («Ho due figli meravigliosi. Si vive e si ricorda. Un ricordo vivo, bello, che ti regala anche un sorriso al giorno»), il calcio deve andare avanti. «Jovetic Pallone d’oro futuro? Può diventare ancora più bravo e uno bravo non si deve porre limiti. Montolivo il mio preferito? Perché ha subìto molte critiche, e le subisce ancora, ma risponde con personalità». La chiosa è per Cassano: «E’ in assoluto quello che può cambiare il volto di una partita. Ha capito l’importanza di essere aggregante, un punto di riferimento in campo ma anche durante la settimana. E’ in fase di crescita non solo professionale». Sarà lui, Cesare, il Prescelto?

LA PILLOLA di NICOLA BRUNI

IL BELLO DI MARCELLO Meditate gente: Lippi è l’unico allenatore nella storia del Calcio ad aver vinto il Mondiale con il club e con la Nazionale


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QUALIFICAZIONI MONDIALI RITORNO PLAYOFF FRANCIA IRLANDA

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I NUMERI

GIUDIZIO 777 AL 90’ 0-1

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MARCATORI Keane (I) al 32' p.t., Gallas (F) al 13’ p.t.s. FRANCIA (4-2-3-1) Lloris; Sagna, Gallas, Escude (dal 9' p.t. Squillaci), Evra; L. Diarra, A Diarra; Anelka, Gourcuff (dal 42' s.t. Malouda), Henry; Gignac (dal 12' s.t. Govou). PANCHINA Mandanda, Remy, Sissoko, Benzema. ALL. Domenech.

le volte in cui la Francia si è qualificata alla fase finale del Mondiale: per i transalpini un titolo vinto nel ’98

IRLANDA (4-4-2) Given; O'Shea (dal 21' s.t. McSheane), StLedger, Dunne, Kilbane; Lawrence, Whelan (dal 18' s.t. Gibson), Andrews, Duff; Keane, Doyle. PANCHINA Mc Geady, Kelly, Murphy, Hunt, Best. ALL. Trapattoni.

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ESPULSI nessuno.

i precedenti tra Francia e Irlanda: 6 a 4 le vittorie per le Bleus. L’Irlanda ha vinto in Francia una volta: 2-0 il 23 maggio 1937

AMMONITI Squillaci per comp. non regolamentare e Malouda (F) per gioco falloso. Kilbane e McShane (I) per gioco falloso. NOTE spettatori 70.000 circa. Tiri in porta: 5-5; tiri fuori: 4-3; angoli: 4-3; fuorigioco: 1-3. Recuperi: primo tempo: 2'; secondo tempo 3'.

Il gol di Gallas che porta la Francia al Mondiale, ma prima della rete del difensore c’era stato un tocco di mano di Henry AFP LUCA CALAMAI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

PARIGI dDopo Moreno, una ter-

na arbitrale svedese. Il Giovanni Trapattoni commissario tecnico continua a essere vittima di clamorose ingiustizie arbitrali. Stavolta l’errore che cambia la storia di Francia-Irlanda arriva alla fine del primo tempo supplementare. La squadra di Domenech è in attacco nel tentativo di pareggiare il gol realizzato nel primo tempo da Keane. Una rete che aveva riequilibrato le sorti di questo play-off. Henry entra in area sulla linea di fondo. Ma, per due volte, controlla il pallone con la mano. Il fallo è netto ma non lo vedono né il direttore di gara, Hansson, né i suoi collaboratori Wittberg e Nilsson. Henry avanza, mette al centro e serve Gallas che realizza il gol che porta la Francia al Mondiale. I giocatori irlandesi assediano uno dei guardalinee, Nilsson. Quello che poteva e doveva vedere. Cicatrici Il Trap si dispera davanti alla panchina. «Dopo Moreno ora ho un’altra cicatrice in faccia». Ma la terna svedese non torna sui suoi passi. E l’Irlanda dice addio al Sudafrica. Al Mondiale, invece, va il Grande Antipatico, Raymond Domenech. Ma attenti, nonostante un allenatore medio-

Henry scandalo Assist di mano Trap è eliminato L’Irlanda segna e spreca, l’1-1 irregolare ai supplementari fa passare la Francia

s TECNICO D’IRLANDA Giovanni Trapattoni, 70 anni AP

cre, la Francia sarà un avversario temibile. Perché potrà recuperare Ribery e perché, prima o poi finirà l’ostracismo nei confronti di Benzema. La chiave E dire che il Trap era riuscito subito a mandare in confusione gli avversari. Difesa altissima, pressing soffocante sui due Diarra, grande dinamismo sulle corsie esterne con Lawrence e Duff. L’Irlanda, nel primo tempo, è padrona del campo. Il problema dei verdi è quello di sempre: trasformare la supremazia territoriale in gol. Al 22’ Keane brucia sullo scatto Squillaci (entrato dopo una decina di minuti al posto dell’infortunato Escude) ma,

Vantaggio di Keane che poi fallisce due occasioni per il k.o. Lloris salva la Francia a più ripresa fino al gol decisivo di Gallas al momento del tiro, è anticipato dall’uscita di Lloris. Al 32’, però, la palla va dentro. Duff si beve Sagna e mette al centro per Keane che indovina l’angolo giusto. E si ricomincia. Francia a due facce Non c’è traccia di Francia nel primo tempo. L’unico tiro nello specchio della porta arriva al 45’: un rasoterra telefonato di Anelka. Insomma, niente. Bloccate le fonti di gioco (i due Diarra), la squadra trans-

alpina non trova sbocchi in nessun angolo del campo. Domenech, fischiato al momento della presentazione anche dai tifosi francesi, rimanda la sua formazione in campo rinunciando a qualche minuto d’intervallo e al 12’ dichiara chiusa la partita del talento Gignac. Potente ma ancora immaturo. Il c.t. inserisce Govou e avanza Anelka.

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i gol in nazionale per Keane: è lui tra i goleador irlandesi il primatista assoluto

Troppi sprechi Quattro minuti dopo è l’Irlanda a costruire un’altra occasione da gol. Un perfetto contropiede porta Duff davanti a Lloris: è miracolosa la deviazione del portiere del Lione. Keane ha il pallone giusto al 29’, salta anche Lloris ma non trova il tempo per calciare in porta. Avanti con i supplementari. Anelka prova a ingannare l'arbitro su un inesistente contatto in area con Given. Il centravanti meritava l'ammonizione per simulazione. Va a segno Govou, ma in fuorigioco. E al 13' del primo tempo supplementare arriva il gol di Gallas che porta i transalpini in Sudafrica. Con la benedizione della terna svedese.

FISCHIA TU di Daniele Tombolini Il giocatore che sta per essere sostituito è obbligato a uscire dalla linea di centrocampo? RISPOSTA nella pagina delle lettere

LE PAGELLE FRANCIA 5

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IL MIGLIORE LLORIS

Un’uscita lampo su Keane, un miracolo su Duff. In questo playoff il migliore dei francesi. SAGNA 5 Era e resta un’ala trasformata in difensore. Risultato? Si fa saltare come un birillo da Duff nell’azione che porta al gol di Keane. GALLAS 6,5 Ha una marcia in meno nel motore, ma fa il gol decisivo. ESCUDE s.v. Una botta in testa lo costringe a uscire sanguinante. SQUILLACI 5 Di una lentezza imbarazzante. EVRA 6 Molte incursioni, zero cross.

Vucinic e Pandev a segno Tanta Serie A nei test internazionali In gol anche Bojinov VINCENZO D’ANGELO

ARBITRO Hansson (Svezia).

DAL NOSTRO INVIATO

AMICHEVOLI

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dAvviso ai naviganti: la Spagna fa sul serio. I campioni d’Europa si confermano tra le favorite per il mondiale sudafricano travolgendo l’Austria (in 10 per un’ora di gioco) 5-1 a domicilio: in rete Villa (doppietta), Fabregas, Guiza e Hernandez. Di Jantschner l’illusorio 1-0 austriaco. Spettacolare 2-2 tra Germania e Costa d’Avorio (doppietta di Podolski, con un rigore, reti ivoriane di Eboué e Doumbia). Vince in rimonta anche la Danimarca con gli Stati Uniti: vantaggio americano con Cunningham, poi Absalonsen, Rieks e Bernburg firmano il 3-1 finale.

«Italiani» in gol Nella Lazio è sempre un caso, preso com’è nella lotta per la rescissione del contratto, causa il mancato rinnovo. Eppure Goran Pandev non ha perso il vizio del gol: dopo la doppietta realizzata sabato scorso nel 3-0 al Canada della sua Macedonia, ieri Goran ha realizzato il gol del definitivo 1-1 nel test contro l’Iran. Per gli asiatici gol del vantaggio di Teymourian in chiusura di primo tempo. Da un «italiano» all’altro: il gol del romanista Mirko Vucinic permette al Montenegro di battere per 1-0 la Bielorussia. Goleada della Bulgaria a Malta: finisce 4-1 e l’attaccante del Parma Bojinov apre le marcature. Pareggio momentaneo maltese con Mifsud, poi Berbatov con una doppietta e Georgiev chiudono il conto. Le altre La Serbia vince 1-0 con la Corea del Sud, grazie a un gol di Zigic. Basta un gol anche alla Polonia (Rybus al 19’ del primo tempo) per superare il Canada, e all’Iraq per avere la meglio sugli Emirati Arabi (in gol Karim). L’Azerbaigian batte 2-0 la Repubblica Ceca (reti di Dzavadov e Abugiov), mentre finiscono 0-0 Olanda-Paraguay e Angola-Ghana.

di L. CAL. L. DIARRA 5,5 Gli irlandesi lo «aspettavano» dopo gli insulti dell’andata. Niente brutti falli ma una bella «gabbia» che lo imbriglia. A. DIARRA 6 Hanno ragione Milan e Inter a non perderlo di vista.

IRLANDA 7

GIBSON 6 Va subito a fare la guerra in mezzo al campo.

GIVEN 6,5 E' lui il vero leader della difesa.

ANDREWS 6 Combattere, combatte. Ma senza grande qualità.

O’SHEA 6 In avvio di ripresa si mangia una buona occasione da gol.

ANELKA 6 Danza davanti alla difesa irlandese. Ma è un balletto che produce poco. Va meglio quando fa il centravanti.

McSHANE 6 Faccia e modi da duro. Si becca un’inevitabile ammonizione.

DUFF 6,5 Il motorino irlandese propizia l'1 a 0 con una discesa da slalomista. Poi si mangia il gol che poteva chiudere subito la partita. IL MIGLIORE KEANE

ST. LEDGER 6 Ha riscattato l’autogol dell’andata.

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MALOUDA 6 Il solito corridore.

DUNNE 6,5 La quercia irlandese ribatte di testa palloni su palloni.

HENRY 5,5 Assist decisivo, ma irregolare.

KILBANE 5,5 Poco incisivo.

Cuore di capitano. Gli consegnano un pallone giusto e lui lo sbatte dentro. Poi sbaglia una rete forse addirittura più facile.

GOURCUFF 6 Nel primo tempo è tutto uno scivolare. Poi cambia scarpini ma i risultati sono alterni.

LAWRENCE 6,5 Bello quando punta l’avversario e sempre con la testa fredda.

GIGNAC 5 Tanta potenza ma di tiri neppure l’ombra. GOVOU 6 Porta un po’ di velocità. All. DOMENECH 5 Presenta una Francia a dir poco imbarazzante.

Hugo Lloris, 22 anni RICHIARDI

WHELAN 6 Non è Pirlo però inventa alcune aperture davvero interessanti.

7

DOYLE 6 Non ha un fisico da gladiatore e vede poco la porta. Però non si nasconde mai. All. TRAP 7 Un uomo che non si arrende mai.

TERNA ARBITRALE: HANSSON 3 Non vede il clamoroso mani di Henry che si aggiusta per due volte la palla prima di servire Gallas per l’1-1 decisivo. Wittberg 5 - Nilsson 3

Robbie Keane, 29 anni AP


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QUALIFICAZIONI MONDIALI RITORNO PLAYOFF n La Grecia fa il colpo ALESSANDRO MERCHIORI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

DONETSK (Ucraina) d La Grecia

Shevchenko piange Salpigghidis segna, poi Tzorvas blocca l’assalto ucraino Per i greci è la seconda partecipazione a un Mondiale UCRAINA GRECIA

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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORE Salpigghidis (G) al 31’ p.t. UCRAINA (4-4-2) Pyatov 6; Kobin 5,5, Khacheridi 5,5, Kucher 5,5, Rakicki 5; Aliyev 6 (dal 12' s.t. Seleznov s.v.), Timoschuk 5,5, Mikhalik 6 (dal 21' s.t. Gay s.v.), Yarmolenko 5,5 (dal 24' s.t. Gusev s.v.); Milevskiv 6, Shevchenko 6,5. All. Mikhailichenko 5,5 GRECIA (3-4-3) Tzorvas 7; Papastathopoulos 6 (dal 29' p.t. Pliatsikas 6), Moras 6,5, Kyrghiakos 6; Vyntra 6, Katsouranis 6,5, Karagounis 6, Spyropoulos 6; Salpigghidis 7, Kharisteas 7 (dal 26' s.t. Tziolis s.v.), Samaras 7 (dal 18' s.t. Ghekas 5). All. Rehhagel 6,5. ARBITRO Benquerenca (Por) 6 ESPULSI nessuno. AMMONITI Katsouranis, Vyntra e Kyrghiakos (G); Yarmolenko (U). NOTE spettatori 30mila circa.

Otto Rehhagel portato in trionfo dai giocatori: per la Grecia è un risultato storico LAPRESSE

sbanca l'Ucraina e fa la sua storia: per la seconda volta si qualifica a un campionato mondiale, dopo quello del ’94 negli Usa. Decide un bel diagonale di Salpigghidis, imbeccato alla perfezione da una grande giocata di Samaras. E' stata una vittoria meritata, frutto di un gioco in scioltezza fino al gol, senza quel blocco psicologico con cui aveva rischiato di perdere all’andata, nel pallidissimo 0-0 di Atene. E poi una rocciosa difesa e un super Tzorvas hanno difeso la vittoria. All’Ucraina resta il rammarico del tabù spareggi che già le avevano negato il pass per il mondiale '98 contro la Croazia, per l'Euro 2000 contro la Slovenia e per il mondiale 2002 contro la Germania.

Colpaccio La Grecia dunque accede al mondiale, il primo di Rehhagel dopo aver perso i treni del 2002 e del 2006. Lui che viene chiamato giustamente mago Otto, perché quella di ieri sera, nella fradicia e bagnata Donetsk, si è trattata di un’impresa sorprendente, quasi pari a quella del 2004 quando portò la Grecia al trionfo dell’Europeo. Il merito del c.t. tedesco, alla sua 100ª gara sulla panchina ellenica, è stato di essere riuscito ad imbrogliare a centrocampo le ripartenze dei padroni di casa, contando anche sul grande lavoro dei suoi attaccanti (su tutti Kharisteas e Salpigghidis), che rientravano spesso e volentieri per colmare ogni vuoto. L’alba della gara è stata giocata a viso aperto. She-

IL NOSTRO GIUDIZIO

su

Kharisteas al marcatore della storica finale europea del 2004 mancherebbe solo il gol per completare una partita perfetta. Bravo nello smarcare i compagni, nell' attaccare e anche a difendere

giù

Rakicki Sulla fascia sinistra Salpigghidis, non solo è l’autore del gol ma è la spina nel fianco della Grecia. Lo fa ammattire e il difensore greco lo subisce sempre, e rischiando più volte la papera

vchenko ha avuto la prima occasione vera della gara, all’8’, ma non è riuscito a trovare la porta da due passi sulla difficile respinta in tuffo di Tzorvas. Poi sono seguite quelle di Samaras, Salpigghidis e di un buon Aòiyev, che trova Tzorvas pronto. Al 25’, per un infortunio di Papastathopoulos, Rehhagel getta nella mischia Pliatsikas e arretra Vyntra irrobustendo il centrocampo. Ed è proprio il «folletto» dello Schalke che avvia l’azione del gol di Salpigghidis, imbeccato alla perfezione da Samaras. Pianto greco E’ la mezzora e l’Ucraina accusa il colpo: attacca con poca lucidità e non ha chiare chance per pareggiare, fatta eccezione per quella di Sheva, che non trova la zampata vincente. Nel secondo round l’assalto si fa più intenso, più passa il tempo e più la Grecia si rintana nella sua metà campo. Mikhailichenko prova con i cambi a dare una svolta alla gara ma è durissima trovare spazi per gli ucraini, che comunque non riescono a mettere una vera pressione, continua, alla difesa. Il resto lo fa un ottimo Tzorvas, che neutralizza i tiri da lontano, mette una pezza nelle mischie e sul colpo di testa sporco di Kacheridi. Poi piove sul bagnato: Tymoschuk e Moras zoppicano, ma devono stringere i denti perché non ci sono più cambi. Nei quattro minuti di recupero, il colpo dell’ultimo respiro è di Milevskiy: una zampata che Tzorvas devia in angolo. E’ finita: piange Sheva, accasciato a terra, e viene consolato da un tifoso mentre la Grecia impazzisce di gioia.


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QUALIFICAZIONI MONDIALI RITORNO PLAYOFF

La piccola Slovenia elimina Hiddink Dedic manda al tappeto la Russia: il c.t. manca la possibilità di disputare il quarto Mondiale di fila GIORGIO KUDINOV

SLOVENIA

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RUSSIA

MARIBOR (Slovenia) dBrava Slove-

nia! La squadra di Matijas Kek si qualifica con merito al Mondiale 2010, mentre la Russia si ferma ad un passo dal traguardo. Grande, grandissimo cuore della piccola Slovenia e grande, grandissima delusione per la Russia sotto gli occhi del tifoso numero uno, il Presidente della Federazione Russa Dmitri Medvedev arrivato insieme a Roman Abramovich nella speranza di vedere trionfare la squadra di Hiddink. Che determinazione La Slovenia ha giocato a Maribor molto meglio dell’avversario, con una determinazione ammirevole e con un fantastico appoggio del proprio pubblico. Invece la Russia è sembrata disorientata, impaurita e nervosa. Non a casa ha chiuso la partita in nove anche se in occasione del cartellino rosso mostrato a Kerzhakov il norvegese Hauge (che con i russi ha un bilancio di quattro espulsioni in altrettante partite) ha probabilmente un po’ esagerato. L’arbitraggio però non può certo essere una scusante. Può darsi che Guus Hiddink abbia perso la sua bacchetta magica che risu-

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GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Dedic al 44’ p.t. SLOVENIA (4-4-2) S.Handanovic 6.5; Brecko 7, Suler 6.5, Cesar 6, Jokic 6; Birsa 6.5 (dal 34’ s.t Pecnik s.v), Koren 6.5, Radosavlevic 6, Kirm 6.5; Dedic 7 (dal 45’ s.t. Stevanovic s.v), Novakovic 6.5. ALLENATORE Kek 7. RUSSIA (4-4-2) Akinfeev 6.5; Anykov 6, V.Berezutsky 5, Ignashevich 5, Yanbaev 5 (dal 1' s.t Semak 6.5); Zyrianov 5, Denisov 5, Bylialetdinov 4.5 (dal 32’ s.t. Pogrebnyak 5.5), Zhirkov 6; Pavlychenko 5 (dal 1’ s.t Kerzhakov 5), Arshavin 5. ALLENATORE Hiddink 5. ARBITRO Hauge (Nor) 5,5.

Zlatko Dedic, a terra, esulta con i compagni dopo il gol-qualificazione AFP

Deludente prestazione dei russi, quasi mai pericolosi. La Slovenia ha sfiorato il raddoppio e vinto con merito

scitò la Russia all’Europeo 2008. Oppure, come dice ironicamente la leggenda slovena Zlatko Zahovic, sarà proprio vero che la Russia può vincere solo nell’hockey su ghiaccio. In ogni caso alla squadra guidata da c.t. olandese (che così perde la possibilità di disputare la quarta fase finale consecutiva di un Mondiale, a meno di una chiamata nei prossimi

NOTE spettatori 12.500, espulsi Kerzhakov (R) al 21’ s.t. e Zhirkov (R) al 45’ s.t, Ammoniti Birsa (S), Handanovic (S), Koren (S), Bylialetdinov (R), Denisov (R), Zhirkov (R).

mesi) è mancato lo spirito giusto per poter vincere o, almeno, non perdere la partita dell’anno. Partenza sprint La Slovenia parte forte. Così il portiere Akinfeev, forse l’unico da salvare nella squadra russa oltre a Semak entrato nel secondo tempo, para un tiro di Novakovic. E subito poco Ignashevich

colpisce il palo della propria porta rischiando un clamoroso autogol. Dopo una serie di azioni pericolose fallite dalla a Slovenia è la Russia, misteriosamente inconcludente e spuntata in avanti fino a quel punto, a prendere un po’ di coraggio prima dell’intervallo. Ma proprio a un minuto dalla fine del primo tempo arriva un cross da destra trasformato in gol da un ex conoscenza del calcio italiano, Zlatko Dedic (ha giocato con Empoli, Parma, Cremonese, Piacenza, Frosinone). La reazione Nel secondo tempo la Russia prova a reagire ma l’espulsione di Kerzhakov, per un presunto fallo sul portiere Handanovic, in pratica chiude i giochi. E’ vero che lo stesso Handanovic è bravo a cinque minuti dalla fine a neutralizzare un tiro ravvicinato di Zhirkov, ma è altrettanto vero che in contropiede la Slovenia sfiora in più di un’occasione il raddoppio. L’espulsione di Zhirkov, per una reazione esagerata nei confronti di un raccattapalle, segnato la fine delle speranze russe. Mentre la Slovenia conferma la regola: non c’è due senza tre. Infatti è la terza volta che la Slovenia ha la meglio nelle sfide di spareggio.

taccuino SPAGNA

Raiola: «Non escludo che Ibra torni» ROMA «Con Zlatan non si può escludere nulla, nemmeno che un giorno torni in Italia». Lo ha detto a Radio Radio Tv Mino Raiola, agente di Ibrahimovic.

INGHILTERRA

Linea di intimo per il West Ham LONDRA Alla cerimonia degli MTV Awards, la cantante americana Kate Perry si è esibita sfoggiando una lingerie con i colori del West Ham. Il completino indossato dalla Perry è stato d'ispirazione per il West Ham, che ha deciso di creare una linea di intimo su quel modello.

GERMANIA

Lettera ad Enke dai nazionali BERLINO In una commovente lettera i giocatori della Germania si chiedono perché non siano riusciti a salvare il portiere Robert Enke, suicidatosi il 10 novembre: «Abbiamo taciuto, pianto insieme e cercato risposte, ma abbiamo trovato solo nuove domande. Perché non siamo riusciti ad aiutarti?».


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QUALIFICAZIONI MONDIALI RITORNO PLAY-OFF 0 n NOTIZIE 1 BOSNIA

PORTOGALLO

GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Raul Meireles all’11’ s.t. BOSNIA (3-4-1-2) Hasagic 7; Pandza 5,5, Nadarevic 5, Jahic 5; Ibricic 6,5, Bajramovic 6 (dal 37’ s.t. Berberovic, s.v), Medunjanin 5 (dal 1’ s.t. Muslimovic, 6,5), Salihovic 5; Pjanic 5; Dzeko 6,5, Ibisevic 5. ALLENATORE Blazevic 5,5. PANCHINA Begovic, Mirvic, Damjanovic, Mravac, Milenkovic. PORTOGALLO (4-3-3) Eduardo 6,5; Paulo Ferreira 7, Carvalho 6,5, Bruno Alves 7, Duda 6; Tiago 6, Pepe 6,5, Raul Meireles 6,5; Nani 7,5 (dal 28’ s.t. Edinho, s.v), Liedson 6 (dal 45’ s.t. Veloso, s.v), Simao 6 (dal 35’ s.t. Deco, s.v). ALLENATORE Queiroz 6,5. PANCHINA Hilario, Rolando, Miguel, Hugo Almeida. ARBITRO Rosetti (Ita) 6,5. GUARDALINEE Calcagno 7-Ayroldi 6.

L’esultanza dei giocatori del Portogallo per la qualificazione al Mondiale di Sudafrica 2010 appena conquistata AP

Portogallo avanti senza i brividi La nazionale di Queiroz non si fa spaventare dal catino infernale di Zenica e firma l’1-0: la Bosnia è battuta DAL NOSTRO INVIATO

PAOLO CONDÒ 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ZENICA (Bosnia) dIl Portogallo rispetta il pronostico tenendo la testa fredda e i piedi caldi nel catino di Zenica. Il sogno della Bosnia, già molto brava ad arrivare sin qui, si spegne undici minuti dentro la ripresa, quando l’affilato diagonale di Raul Meireles — innescato dal grande Nani — certifica il gol esterno che obbligherebbe i padroni di casa ad andare a segno tre volte: impensabile alla luce di quel che si è visto sin lì, e infatti non succede. Va molto più vicino al bis il Portogallo che la Bosnia al pareggio, specie nel finale, quando l’espulsione del contestatore Salihovic spezza la squadra di Blazevic fra difensori esausti e attaccanti che non rientrano più. La gente per un attimo non reagi-

sce bene, ed è bravo il primo assistente di Rosetti, Calcagno, a finire la partita malgrado un oggetto lo colpisca alla testa. La Bosnia può meritare una multa, non una squalifica del campo. Lo stadio Un consiglio per il futuro, però, è di cambiarlo. La scelta del piccolo stadio di Zenica è discutibile perché non puoi pensare che quattro scalmanati attaccati alle reti riescano a spaventare vecchie pellacce come Ricardo Carvalho o Bruno Alves. Il prato indegno, invece, penalizza la Bosnia più del Portogallo, perché nella nazionale slava — come raccontano i risultati — è fiorito qualche valore tecnico importante che su un simile campo di patate fatica a esprimersi, mentre una ciurma di antichi pirati come il Portogallo ci mette un minuto a resettarsi sui rimbalzi casuali, e ad ade-

Calcagno, l’assistente dell’arbitro Rosetti, soccorso dopo essere stato colpito da un oggetto REUTERS

NOTE spettatori 15.000. Espulso Salihovic per doppia ammonizione al 31’ s.t.; ammoniti Nadarevic (B), Jahic (B), Dzeko (B), Berberovic (B) e Simao (P).

guarsi a ciò che passa il convento. Visibilmente mutilata dall’assenza del trequartista Misimovic, ferito a un ginocchio, la Bosnia parte senza spingere a tutta, quasi temesse ciò che puntualmente avverrà. Il Portogallo mantiene il controllo andando una volta sola in affanno, su iniziativa di Salihovic sulla fascia mancina; Queiroz ha costruito un insuperabile triangolo difensivo centrale, con Pepe cinque metri avanti i due stopper, e Dzeko sceglie il sacrificio perché in mezzo ai tre colossi è l’unico a poter tenere un pallone per attivare Ibisevic, che gli gira attorno. Nel primo tempo l’opera avrebbe una chance di riuscire, ma il destro della seconda punta finisce largo. Schema vincente Sull’altro fronte un palleggio orchestrato da Nani e rifinito da Liedson libera Raul Meireles solo davanti al portiere. Hasagic è bravissimo a ribattere in uscita l’unica palla-gol seria dei primi 45’, e al 4’ della ripresa deve ripetersi su incursione dello scatenato Nani. La presa del potere da parte dei portoghesi è sempre più evidente, e quando Raul Meireles ha la chance successiva non la fallisce più. Restano da applaudire la fisicità di Dzeko, che combatte senza sosta nel triangolo delle Bermude, e il coraggio di Muslimovic. La gente infine applaude comunque, ed è giustissimo così.

IL NOSTRO GIUDIZIO

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Nani L’esterno del Manchester United è l’uomo di maggiore qualità in campo, e il terreno sconnesso lo favorisce perché per danzarci col pallone occorrono piedi brasiliani

giù

Pjanic L’indisponibilità di Misimovic gli carica sulle spalle la responsabilità di cucire un centrocampo di mediani all’attacco. L’impresa non riesce: il centrocampista del Lione ha della qualità, ma non sa sfruttarla

EUROPEO UNDER 19

Doppietta di Destro Italia alla fase Elite L’Italia batte 2-0 l’Irlanda, doppietta di Mattia Destro, e chiude in testa a punteggio pieno il girone 1 di qualificazione al Campionato Europeo di categoria in corso nella Repubblica di San Marino conquistando la qualificazione alla Fase Elite prevista a marzo 2010 in Francia. Prima dell’Irlanda battute anche Albania e San Marino. «Sono soddisfatto del risultato e della prestazione complessiva — ha dichiarato Piscedda a fine partita —. È emersa la qualità di questo gruppo. Ciò lascia ben sperare per il girone di Elite dove, Under 21 permettendo, speriamo di poter utilizzare Borini, Soriano e Macheda, che fanno parte di questo gruppo».

ROONEY CONFESSA

«Capello mi intimidisce»

Per risorgere dopo l’umiliazione della mancata partecipazione a Euro 2008 serviva un duro come Fabio Capello (nella foto AFP) e i suoi metodi che mettono in soggezione anche chi, come Wayne Rooney, è abituato alle lavate di capo di Alex Ferguson. «Si tratta di piccole cose. Come ad esempio il modo in cui ti cammina accanto nel corridoio e sembra che nemmeno ti veda — racconta l’attaccante del Manchester United al "Sun" —. Capisci che è un duro, c’è quest’aura su di lui e ti intimidisce». Capello «terrore» di Rooney che conclude: «Penso che l’elemento chiave sia questo: se non giochi bene ogni partita perdi il posto da titolare».


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QUALIFICAZIONI MONDIALI SPAREGGIO

P IL FILM

Africa: l’ultima promossa dopo un incontro ad altissima tensione

Nervi tesi

15.000 poliziotti Gioia sfrenata

Sabato il match in Egitto fu segnato da incidenti e violenze: anche ieri i giocatori non si sono risparmiati. Le risse in campo sono state sedate a fatica AP

Eccezionali misure di sicurezza allo stadio di Khartoum, capitale del Sudan sede dello spareggio tra Algeria e Egitto. Ben 15 mila poliziotti a vigilare sui tifosi AP

Egitto, niente bis Fa festa l’Algeria I Faraoni non ripetono il successo ottenuto al Cairo Decide un gol di Yahia, cresciuto nelle giovanili dell’Inter ALGERIA EGITTO

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GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Yahia al 40’ p.t. ALGERIA (4-4-2) Chaouchi; Bougherra, Yahia (dal 23’ s.t. Zaoui), Halliche, Belhadi; Mansouri, Yebda, Meghni (dal 13’ s.t. Matmour), Ziani; Saifi (dal 40’ s.t. Ghilas), Ghezzal. ALLENATORE Saadane. EGITTO (3-5-2) El Hadari; Gomaa, Said, El Saqqa (dal 30’ s.t. Ahmed Eid); El Muhammadi, Moawad, Hassan, Fahti (dal 1’ s.t. Zidan), Aboutrika; Motaeb, Zaki (dal 1’ s.t. Abd Rabou). ALLENATORE Shehata. ARBITRO Maillet (Seychelles). NOTE terreno in buone condizioni, spettatori 35 mila circa. Angoli 10-6 per l’Egitto. Ammoniti Belhadi (A), Ghezzal (A), Ziani (A), Halliche (A), Gomaa (E) e Abd Rabou, tutti per gioco falloso. Recuperi 1’ p.t., 4’ s.t.

I giocatori algerini festeggiano il gol di Antar Yahia sotto gli occhi dei tifosi REUTERS

STEFANO BOLDRINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dUn difensore dalla vita romanzesca, dal 2000 al 2001 nelle giovanili dell’Inter, ha trascinato l’Algeria ai mondiali dopo 24 anni. Antar Yahia, classe ’82, dal 2007 al Bochum, in Germania, ha piazzato il pallone nella rete egiziana al 40’ del p.t.: una botta terrificante, a deviare una punizione di Ziani. Settanta minuti dopo, il triplice fischio dell’arbitro Maillet, catapultato dalle sue Seychelles a Khartoum per dirigere la gara più difficile della carriera, ha chiuso lo spareggio, consegnando al Mondiale la sesta squadra africana. Ad Algeri, è cominciata una festa lunghissima, che rafforza il governo di un Paese dalla storia recente travagliata, il primo a fare i conti con il fondamentalismo islamico. Era stato il presidente Abdelaziz Bouteflika a ordinare il finanziamento di Stato per trasportare i tifosi algerini a bordo di 48 aerei. Al popolo che reclama maggiore democrazia, Bouteflika ha offerto il Mondiale del 2010, il terzo della storia delle volpi dopo Spagna 1982 e Messico 1986. In Egitto, invece, è calato il silenzio. Anche il governo del Cairo si era prodigato per sostenere i Faraoni: biglietti aerei a prezzi stracciati e, in tribuna, il tifo dei figli del rais Moubarak, Alaa et Gamal.

La chiave Ha vinto la squadra più giovane, più affamata e più brillante dal punto di vista fisico. L’Algeria non ha campioni affermati, ma un gruppo di ragazzi cresciuti nei centri di formazione francesi: il laziale Meghni, il senese Ghezzal, Ziani (Wolfsburg), Bougherra (Rangers), Halliche (Nacional, Portogallo), Saifi e Mansouri (Lorient), Yebda e Belhadj (Portsmouth). Temperamento algerino, scuola calcistica europea: questo il mix del gruppo

dalla prima di ALESSANDRO DE CALÒ adecalo@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

UN ALTRO MORENO Un gol dell’ex interista Robbie Keane e altre occasioni per raddoppiare sembravano aver spianato la strada alla qualificazione del Trap col fallimento della Francia. Certo, gli interessi in gioco sono enormi, ma è davvero incredibile che all’alba del terzo millennio una partita così importante possa essere decisa da un gol evidentemente irregolare. L’abbiamo visto tutti, possibile che sia sfuggito anche al quarto uomo? Viene voglia di chiedere, subito, la moviola in campo. E ci aspettiamo squalifiche esemplari: per Henry,

La festa dei tifosi algerini in patria. Anche in Italia, soprattutto a Vicenza, la colonia di nordafricani è scesa in piazza per celebrare la qualificazione mondiale AFP

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IL NOSTRO GIUDIZIO

su

L’algerino Yahia (Sochaux, Inter,Nizza, Bastia e Bochun) ha il merito di aver segnato il gol che riporta l’Algeria al Mondiale dopo 24 anni. L’egiziano El Hadari ha tenuto viva la speranza fino all’ultimo

giù L’egiziano Zaki, che aveva firmato il gol dell’1-0 al Cairo sabato scorso, è stato disastroso. Nell’Algeria Belhadj ha rischiato grosso dopo il giallo al primo minuto: per lui una gara di grande sofferenza

di Saadane, un vecchio pirata che ha avuto il grande merito di ricostruire psicologicamente la squadra dopo lo 0-2 incassato al Cairo sabato scorso. L’Algeria è stata più determinata, persino più cattiva: Belhadj è stato ammonito dopo 56 secondi per un’entrataccia. L’Egitto ha avuto qualche lampo, ma «baffone» Shehata ha sbagliato formazione. Ha lasciato in panchina Zidan per puntare su Zaki, disastroso. I migliori in campo, in una partita tesa, con un paio di risse nel primo tempo, sono stati i due portieri. L’algerino Chaouchi, che ha sostituito lo squalificato Gaouaoui, è stato grandissimo nel primo tempo sul rasoterra di Motaeb e ha blindato la vittoria nella ripresa, con due paratone su Zidan e El Saqqa. El Hadari ha tenuto a galla l’Egitto su botta di Yahia e una respinta d’istinto su zuccata di Ghezzal. La festa algerina I 15 mila poliziotti schierati dal governo sudanese sono riusciti a controllare la situazione allo stadio, dove dopo il fischio finale molti tifosi algerini sono svenuti per l’emozione. In Algeria, al grido di «one, two, three vive l'Algerie!», la festa è arrivata anche nei villaggi più sperduti. Dopo i terribili anni Novanta, che distrussero il calcio dopo il decennio d’oro di Madjer e Belloumi, è stata la fine di un incubo. Il presidente Bouteflika ha ringraziato i giocatori per aver regalato agli algerini «una gioia grandissima ed un'immensa fierezza». Quando il calcio è festa, è straordinario.

TO SUL NOSTRO SITU TTI I GOL E I AT I RISULT DEI PLAYOFF IALE PER IL MOND

Gazzetta.it

T che ha pure esultato, e l’arbitro svedese. Di sicuro, questo è il peggior spot per presentare il Mondiale che Josep Blatter ha voluto in Africa: rischia di nascondere le belle imprese e gli altri verdetti usciti dagli spareggi. La collezione di star per Sudafrica 2010 si completa con Cristiano Ronaldo. L’asso portoghese dovrebbe imitare Eto’o e fare un bel regalone ai compagni, usciti vincenti dalla bolgia in Bosnia. Il gol di Meireles sbarra la strada a Dzeko e alla spinta di un intero popolo. Peccato. Ma è bello ritrovare il Portogallo tra le grandi. Carlos Queiroz, sedici anni fa, aveva sbattuto il muso contro l’Italia di Sacchi: niente Usa ’94. Ora dopo aver allenato i Galacticos e aver lanciato Ronaldo nello United, il tecnico gentiluomo ci riprova,. Un gol alla Van Basten dell’ex nazionale francese under 18, Antar Yahia, chiude in

Sudan la lunga battaglia fra Algeria ed Egitto. Yahia, che è nato in Francia e gioca difensore nel Bochum, ha scelto la nazionale dei suoi antenati. Noi italiani diremmo che è un oriundo: trascina l’Algeria ai Mondiali dopo 24 anni. Resta a casa Sheva, beffato dalla Grecia del vecchio Otto Rehhagel, tornata a recitare la parte che le era riuscita bene nell’Euro 2004, vinto in Portogallo. Squadra senza stelle, quella del tedesco, impostata su catenaccio e contropiede. Rehhagel sembrava a fine ciclo e invece riporta la Grecia nel Mondiale, sedici anni dopo quell’urlo di Maradona sparato davanti all’obiettivo di una telecamera a Boston. Allora l’Argentina vinse 4-0, stavolta l’esito non sarebbe così scontato. Sembra una cosa da poco ma è fenomenale anche l’impresa della piccola Slovenia, capace di eliminare la grande Russia di

Hiddink sotto gli occhi del presidente Medvedev e del magnate Abramovich, annichiliti sulle tribune di Maribor. L’eroe del giorno, in Slovenia, è l’ex attaccante di Parma, Piacenza e Frosinone, Zlatko Dedic, che è finito al Bochum come l’algerino Yahia. Loro andranno al Mondiale, Arshavin no. Mancano 203 giorni al fischio d’inizio del torneo e due settimane al sorteggio. Le teste di serie, salvo sorprese sono definite: l’Italia c’è, con Brasile, Argentina, Germania, Spagna, Inghilterra, Francia e Sudafrica. Le altre tre fasce dovrebbero essere divise in base a criteri geopolitici. Non mancheranno le sorprese e, probabilmente, al Mondiale ci sarà un grande equilibrio e il fattore A: la prima volta in Africa. Ora, Brasile e Spagna stanno una spanna sopra alle altre. Ma in giugno tutto può cambiare. E questo ci fa gioco. Già successo, almeno una volta.


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GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A

fIl bel gesto del 19enne al Don Gnocchi di

Milano rischia di trasformarsi in un autogol

Balotelli: «Tifo Milan Io all’Inter, per ora» Gelo dei nerazzurri

VERSO L’EUROPEO 2011

Under 21: c’è un altro spiraglio La Bosnia ha vinto in Galles: un favore per Casiraghi & c.

La gaffe durante una visita a ragazzi disabili Zanetti lo sgrida: «Chiederà autografi a Milanello?» LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO dCome sprecare un ge-

sto nobile e la possibilità di vivere qualche giorno lontano dai riflettori. Mario Balotelli paga la propria genuinità e guasconeria con un autogol i cui effetti andranno valutati nel tempo. Voglia di stupire Martedì va a trovare 65 ragazzi affetti da disabilità varie al Don Gnocchi. Dovrebbe fermarsi un’ora. Diventeranno due. Perché Mario ha un cuore grande così. Ma pure una testa che funziona a intermittenza. A un ragazzino che gli chiede per che squadra tifa, il nostro risponde con l’effetto sorpresa, come quando in campo va di tacco invece che di piatto: «Io tengo al Milan. Perché, non lo sapevi?». L’effetto riesce alla perfezione. Boati, risate, stupore diffuso. Un altro

fa: «Ma se sei milanista, perché giochi nell’Inter?». E Mario a quel punto va di rabona: «Per quest’anno gioco nell’Inter». Effetto boomerang Frasi buttate lì con leggerezza, per far divertire chi un giorno così non lo dimenticherà facilmente. Frasi che però hanno anche una piccola controindicazione. Vengono riportate ieri su Il Giornale e rimbalzano ovunque. Perché Balotelli sarebbe un calciatore professionista pagato più che bene per giocare a calcio (e tifare...) per l’Internazionale FC. E purtroppo l’eco di questa uscita pesa più del contesto in cui si è svolto il tutto. Le reazioni sono molteplici. Da quella che voleva essere ironica del Ministro della Difesa Ignazio La Russa («Balotelli spera di giocare in Nazionale, e io me lo auguro, quindi sarà nero azzurro a vita, che gli piaccia o no») a quelle dei tifosi, tra chi capisce lo spiri-

to e accetta la provocazione e chi la prende meno bene. Inter, silenzio stizzito E Palazzo Saras come ha reagito? Con un silenzio imbarazzato e stizzito. Pur tenendo conto degli interlocutori particolari del ragazzo, la sua uscita viene considerata quanto meno improvvida. A caldo non è stato preso alcun provvedimento ufficiale - anche perché significherebbe dare a quelle parole un peso che non hanno -, però non è da escludere che un rimprovero ci scappi. Ma capitan Zanetti punge... Al proposito, in serata punge capitan Zanetti: «Se tireremo le orecchie a Mario? Non so, magari domani invece che andare alla Pinetina va a Milanello a farsi fare degli autografi...». Balotelli per contro non ha ritenuto di dover fare chiarezza. La sorella Cristina si è affidata a un lancio d’agenzia: «Non so per

Mario Balotelli, 19 anni, scambia la maglia con il milanista Pato, 20 IPP

La società resta in silenzio, a caldo non ha preso provvedimenti ma di certo non ha gradito l’uscita dell’attaccante

chi tifi Mario. Non è un mistero che da bambino era milanista perché divorava video di Van Basten. Ma al Don Gnocchi ha voluto fare una battuta per attirare l’attenzione dei ragazzi. L’altra frase? Credo volesse dire che per il futuro non ha certezze. Ora è all’Inter e so che è contento di starci». Basta che non smetta di aiutare chi è meno fortunato. E che conti fino a dieci prima di rispondere.

MILANO d(lu.tai.)In letargo col sorriso. L’Under 21 di Gigi Casiraghi non tornerà in campo prima del 2 marzo (Italia-Ungheria, ma si spera di spostarla al 3 perché il 28 febbraio si gioca in Serie A e B), ma intanto gli azzurrini si godono la vittoria della Bosnia-Erzegovina, che ieri a Sarajevo ha piegato 2-1 il Galles. La capolista del nostro girone resta così a quota 13, con due sole gare da disputare: le trasferte in Ungheria e Italia. Vincendo i tre match che le restano (anche gli azzurrini andranno in Bosnia, il 3 settembre), l’Italia andrà a quota 16, il massimo cui possono ambire i gallesi. Ecco che il vero avversario diventa l’Ungheria (9 punti, ma con una gara in meno dell’Italia): dobbiamo sperare che Koman e compagni sprechino almeno due punti nella doppia sfida sempre con la Bosnia (11 agosto e 7 settembre). In quel caso l’Italia potrebbe addirittura vincere il girone e non dipendere dagli altri gruppi per essere una delle migliori quattro seconde.


GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

SERIE A

fIntanto in Ghana parlano di un giallo Muntari ieri avrebbe dovuto giocare contro l’Angola

Santon, è menisco Tornerà nel 2010 Oggi viene operato a Pavia, si era infortunato martedì sera in Lussemburgo con la Under 21 NICOLA CECERE MILANO dDavide Santon viene operato oggi al menisco esterno del ginocchio destro: un regalino di Lussemburgo-Italia Under 21. Tempi di recupero 30-40 giorni. Forse anche di meno, dipende da cosa troverà

ROMA IL CASO

De Rossi migliora ancora Smaltita la colica: valori quasi normali Verso le dimissioni

Daniele De Rossi, 26 anni LAPRESSE ALESSANDRO CATAPANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA d Daniele De Rossi sta

molto meglio. L’esame sostenuto ieri all’ora di pranzo (il terzo della giornata) lo ha rassicurato: la creatinina — il cui livello nel sangue indica l’attività renale — era scesa a 1,8 milligrammi, avvicinandosi al valore normale per un maschio della sua età e con il suo fisico (1,5 mg). Stamattina il centrocampista ripeterà lo stesso esame: solo se la creatinina sarà rientrata nei parametri, verrà dimesso dopo sette giorni di ricovero. Dolore Non ha avuto nulla di particolarmente grave né di misterioso, ma De Rossi ha sofferto parecchio per questa colica renale. Lo raccontano gli esami. Il 12 novembre, data del ricovero nel reparto Solventi 1, stanza 14 al 10˚ piano dell’edificio E del Gemelli, nel sangue di Daniele c’erano 2,5 milligrammi di creatinina, valore molto alto che testimoniava di un’insufficienza renale (con forte dolore al lato destro), tanto da richiedere un’immediata Tac all’addome. Il ragazzo sentiva molto dolore, non riuscendogli oltretutto le normali funzioni fisiologiche. Da quando è riuscito a espellere il calcolo che gli aveva causato la colica, i valori sono tornati progressivamente alla normalità. Ammesso che torni a casa oggi, è difficile però prevedere quando De Rossi tornerà in campo (con l’Atalanta il 29?): una settimana di farmaci e inattività si farà sentire nelle gambe.

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il professor Benazzo, l’ortopedico di fiducia dell’Inter, durante l’intervento programmato per le ore diciotto a Pavia (salvo rinvii in extremis). Il rientro in campo avverrà a gennaio 2010. Filosofia L’intoppo andrebbe preso con filosofia (è un infor-

tunio comune per i calciatori) se non fosse per il fatto che Santon sembra sempre più immerso in un mare di negatività. Questa sua stagione che doveva essere della riconferma è fin qui caratterizzata da episodi avversi e adesso persino il rotondo successo della Under, di cui è stato tra i principali protago-

nisti, che poteva rilanciarlo nel morale, si è trasformato in una mazzata. Azzoppato da un’entrata assassina di May, il difensore di spinta è rimasto in campo sino alla fine. Tanto che il medico azzurro De Carli, lì per lì, non si era preoccupato. Una volta arrivato alla Pinetina, il ragazzo è stato visitato dal dottor Combi ed è scattato l’approfondimento. Muntari rischia? C’è un giallo Muntari: secondo una fonte della federcalcio ghanese rischia una sanzione Fifa per aver disertato senza permesso l’amichevole con l’Angola. L’Inter ha invece ricevuto assicurazione che il permesso glielo aveva dato il ct Rajevac. Stankovic sta bene, Vieira pronto a rilevare Sneijder. Lo Sporting Lisbona vorrebbe Quaresma in prestito da gennaio.

NONNI PATERNI

Milito, sicure origini calabresi TERRANOVA DA SIBARI (Cz) Affondano a Terranova da Sibari le radici familiari di Diego Milito, di cui erano note le origini calabresi. A certificarlo è il sindaco, Eugenio Veltri, che ha scritto a Moratti per invitarlo in paese assieme all’attaccante. Nei registri dell’ufficio di stato civile del comune figurano i nomi dei nonni paterni del nerazzurro, nati entrambi in paese e poi emigrati in Argentina, Salvatore Milito e Caterina Borelli: Diego è nato dal matrimonio del figlio Jorge Salvador.

Davide Santon, 18 anni PEGASO


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GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

fIn attacco i rossoneri cercano una punta,

SERIE A

in porta riscoprono l’abbondanza

MERCATO IL TECNICO DEL WOLFSBURG APRE ALLA CESSIONE E CHIEDE I SOLDI DELLA CLAUSOLA

Fissato il prezzo di Dzeko: 30 milioni CARLO LAUDISA claudisa@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

MILANO d Anche l’uomo del grande no estivo ora apre le porte per Edin Dzeko al Milan. Armin Veh, il tecnico del Wolfsburg, ieri ha detto la sua dopo l’intervista alla Gazzetta con cui l'attaccante bosniaco ha annunciato d’aver ottenuto il via libera dal suo club per la prossima estate: destinazione Milan, ovviamente.

Il prezzo L’allenatore dei campioni di Germania a luglio ave-

va addirittura minacciato d’andar via in caso di cessione del bosniaco. Ma evidentemente ha cambiato idea, visto che ora indica anche il prezzo. O meglio svela l’esistenza di una clausola del contratto rinnovato da Dzeko a fine agosto: 30 milioni di euro. E non appare orientato a fare sconti. Ecco perché: «Dzeko può andare via se c'è un club che intende pagare la somma prevista dal suo contratto, è un fatto — sono le parole di Veh ad Eurosport —. Quei soldi ci permetterebbero di trovare un sostituto che sia all'altezza di Dzeko».

Edin Dzeko, 23 anni, vuole lasciare il Wolfsburg LAPRESSE

Milan, portieri d’assalto ma Dida resiste Gli ex titolari Abbiati e Storari provano a convincere Leonardo. Ma il brasiliano domina ALESSANDRA BOCCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ri, alla ripresa del campionato, il titolare sarà ancora il brasiliano.

MILANO dAdesso ci sono tutti,

tutti e quattro. Christian Abbiati che si era infortunato ai legamenti del ginocchio destro la primavera scorsa, Marco Storari che si era conquistato un posto da numero uno per poi perderlo proprio poco prima delle partite più attese, Dida che ha preso il comando del gruppo e Flavio Roma, che da quarto portiere è forse l’unico rassegnato a non giocare mai. Ci sono tutti, ma Leonardo per il momento non ha dubbi: domenica contro il Caglia-

Alternanze E’ una storia vecchia, questa dei cambiamenti frequenti nella porta del Milan. Una storia piena di incroci e di ricorsi. Abbiati che perde il posto a favore di Dida, Dida che perde il posto e lo ritrova Abbiati, Storari che diventa titolare all’improvviso e altrettanto improvvisamente si infortuna (in allenamento) e di nuovo cede la maglia al brasiliano, che secondo molti avrebbe serenamente svernato a Milanello fino alla fine del con-

tratto (giugno 2010) . Ma la porta del Milan, in questa stagione pareva destinata a Abbiati, ha cambiato clamorosamente padrone. Le quotazioni di Dida si sono impennate dopo la strepitosa ripresa del Bernabeu: erroraccio iniziale, apoteosi finale, così Dida è tornato nel cuore dei tifosi. E lo staff tecnico, che non aveva mai perso la fiducia nelle sue qualità, a questo punto non se la sente di rimettere tutto in gioco. Ripartenze Sarà difficile dunque per Abbiati risalire, anche se è uno specialista in rimon-

te: nell’estate 2008 aveva impiegato poco a convincere Ancelotti, che aveva chiesto alla società di rinunciare al giovane francese Lloris poi finito al Lione, di meritare il posto di numero uno. L’infortunio al ginocchio destro lo ha bloccato nella primavera scorsa, ma non sembravano esserci dubbi sulla gerarchia per il 2009-2010: appena guarito Abbiati sarebbe tornato titolare, veniva dato per scontato. Invece Dida ha rimesso la testa davanti ai compagni e a meno di clamorosi infortuni la porta sarà sua. Di certo lo sarà domenica contro il Cagliari di Allegri, anche se Abbiati ormai sta bene. E finché non farà errori gravi il brasiliano continuerà a giocare. Finale La concorrenza non gli mancherà, ma Dida è abituato a gestire tensioni forti. Il suo carattere tranquillo e enigmatico lo ha protetto nei momenti complicati. Dida sa come mantenersi freddo, per questo per i suoi compagni sarà difficile conquistare il posto che si è ripreso contro ogni previsione. Il suo ultimo anno di Milan, ammesso che lo sia, potrebbe viverlo da protagonista fino alla fine, proprio come ha fatto nei momenti d’oro. Anche se Leonardo tiene aperta ogni pista, perché nel suo Milan tutti devono avere almeno una possibilità.

Contratto Dzeko sogna da milanista, ma intanto ha ottenuto dal Wolfsburg un ingaggio da 1,7 milioni di euro a stagione netti: guarda caso gli stessi messi a disposizione da Galliani. Quindi anche l’ingaggio del giocatore dovrà aumentare. Anche perché ultimamente si sono fatti avanti per lui anche il Chelsea e il Manchester United. Quindi la partita è appena cominciata, ma è facile prevedere che l’asta è dietro l’angolo. L’offerta La trattativa può decollare solo nel 2010 e il club rossonero dovrà sacrificare Huntelaar per arrivare al bosniaco. E la soluzione più logica sarebbe uno scambio proprio con l’olandese. Comunque da via Turati non arrivano commenti: la cautela è d’obbligo.

la foto

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Becks con il tutore Ma sarà pronto per la finale Mls

AMICO-NEMICO

L’ex Matri «A San Siro un Cagliari senza paura» «Il vivaio rossonero per me è stato una scuola di vita» MARIO FRONGIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ASSEMINI (Ca) d«Ho dodici anni

di Milan sulle spalle, ma non mi dispiacerebbe fargli lo sgambetto». Alessandro Matri è nato con il rossonero sulla pelle, ma svela motivazioni particolari: «A San Siro c'è sempre un'atmosfera speciale. Siamo consci delle nostre possibilità e dell'obiettivo: facciamo un campionato diverso da quello del Milan e ci servono punti per la salvezza». Messaggio chiaro. Con Nesta e soci, Allegri non arretra. Il Cagliari sarà propositivo. Matri spiega: «Non cambiamo il modo di giocare. Loro stanno bene, noi pure, e li affronteremo senza paure e con lo spirito di un gruppo solido e abituato a soffrire». Matri, a Leonardo Allegri leverebbe Seedorf. Lei?

«Li lascerei tutti in panca! Scherzo. Dovendo scegliere toglierei Pirlo». Come va il suo amore-odio con il Milan?

«Rispetto e apprezzo la società: la trafila dal vivaio all'esordio con Ancelotti (Piacenza-Milan 4-2, ndr), è stata una scuola di vita». LOS ANGELES Distorsione alla caviglia per David Beckham, che porta un tutore (Twin Pics). Domenica l’inglese proverà comunque a essere in campo nella finale Mls fra Galaxy e Real Salt Lake. A fine stagione, Becks sarà in Europa con i suoi compagni per una breve tournée e dovrebbe passare il Thanksgiving Day, il 26, con le truppe americane di stanza in Germania.

Allegri dice che le manca un gradino per essere un grande giocatore.

«Ringrazio il mister e accelero su concentrazione e tecnica». Matri giustiziere delle big, fenomenale quando entra a gara in corso. Si riconosce?

«In parte. Come tutti voglio giocare dal primo minuto e uscire alla fine». Qual è il modello?

«Drogba».

P

Domenica per lei è derby?

«Diciamo che far gol alle grandi squadre fa sempre più piacere. Soprattutto se serve per fare punti».

LA SFIDA

Il Cagliari dove può arrivare?

Al primo errore può cambiare ancora tutto

«Diciannove punti, tre più dell’anno scorso, sono tanti. Dobbiamo farne 40 poi, potremo levarci qualche altra soddisfazione». E il Milan?

«Sta andando forte. Può insidiare l'Inter in campionato e dire la sua fino in fondo in Champions League». Oltre a Biondini e Marchetti, del Cagliari chi meritava l'azzurro?

«Io! Battute a parte, Conti e Cossu».

Dida

Abbiati

Storari

Roma

Nelson Dida (LAPRESSE), 36 anni, è arrivato a Milano nel 1999. Col Milan ha vinto due Champions da protagonista

Christian Abbiati, 32 anni (ANSA). L’anno scorso, tornando da Madrid, si era riconquistato il posto da titolare

Marco Storari, 32 anni (LAPRESSE), una carriera con la valigia. Si era infortunato prima di Milan-Roma

Flavio Roma (NEWPRESS), 35 anni, è arrivato l’estate scorsa dal Monaco per rinforzare la rosa. Non ha mai giocato.

Voltiamo pagina. E' ingombrante il fidanzamento con la velina mora Federica Nargi?

«Sto con una ragazza normale, facciamo cose normali. Ma in tanti non lo capiscono e strumentalizzano quando in campo le cose non vanno bene».


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

fLa squadra bianconera recupera

SERIE A

un giocatore importante

LA SCHEDA

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CLAUDIO MARCHISIO 23 ANNI CENTROCAMPISTA

Ha conquistato anche la Nazionale

Marchisio riprende per mano la Juve Torna in campo dopo l’intervento al menisco «Devo convincere Ferrara che merito il posto» DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

VINOVO (To) dIl colore azzurro, ricordo della nazionale temporaneamente congelata, lo porta sul ginocchio destro: un cerotto protettivo dopo l'intervento al menisco. A fine allenamento Ciro Ferrara lo ferma sulla porta degli spogliatoi di Vinovo. Un dialogo breve e fitto tra l'allenatore e Claudio Marchisio, uno che il ds Ales-

sio Secco vorrebbe alla Juve a vita, pronto a blindarlo con una clausola rescissoria milionaria. Elogi Il nuovo Tardelli piace, e molto, anche ad un altro allenatore, che l’ha citato spesso negli ultimi tempi: «La Nazionale ha bisogno di uno come Marchisio». Se gli elogi arrivano dal ct azzurro Marcello Lippi c'è da esserne fieri. «Ringrazio il mister per la fiducia, non si è dimenticato di me nono-

IL PREMIO AD ALBA FESTA PER L’ATTACCANTE

Iaquinta vota Del Piero «Il compagno più forte Vorrei giocare con Messi» «Amauri azzurro? Decida Lippi. Il mio ginocchio deve ancora sgonfiarsi»

«Sì, ognuno è libero di dire ciò che vuole».

stante l'infortunio» commenta il centrocampista juventino. «Adesso però devo tornare quello di prima dell'infortunio, devo riconquistare la fiducia di Ferrara, un posto in campo». E' trascorso un mese e mezzo dall'ultima partita contro il Bologna di Marchisio, operato al menisco del ginocchio destro per una microfrattura. Era il 27 settembre, quella Juve giocava con il rombo e con Diego ancora in rodaggio, aveva vinto e convinto due vol-

SQUADRE

PT G

PARTITE V N P

INTER

29 12 9 2 1 29 10

JUVENTUS

24 12 7 3 2 25 13

MILAN

22 12 6 4 2 14 12

SAMPDORIA 21 12 6 3 3 18 15 GENOA

20 12 6 2 4 22 22

PARMA

20 12 6 2 4 14 14

CAGLIARI

19 12 6 1 5 16 12 18 12 4 6 2 11 7 18 12 5 3 4 17 18

PALERMO

16 12 4 4 4 16 17

CHIEVO

15 12 4 3 5 14 14

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ALBA (Cuneo) dLa città ha le sue

ROMA

15 12 4 3 5 19 20

UDINESE

15 12 4 3 5 15 16

Arriverebbe dopo l’ultima amichevole. Vale lo stesso?

BOLOGNA

12 12 3 3 6 13 18

LAZIO

11 12 2 5 5 9 14

«Sono decisioni che spettano a Lippi».

LIVORNO

9 12 2 3 7 4 13

ATALANTA

9 12 2 3 7 11 20

CATANIA

8 12 1 5 6 11 18

SIENA

6 12 1 3 8 11 20

Iaquinta, dalla torre butta Pazzini o Amauri?

«Nessuno». Non vale. Ha letto le parole di Pazzini?

Ride. «Amauri è un amico, ma anche un grande attaccante».

UDINE d(m.m.) Di Natale squalificato, Pepe e Sanchez infortunati, Floro Flores in dubbio. È un attacco decimato quello con cui l’Udinese domenica sera sfiderà la Juve. Se non ci fosse stata la sosta il tridente sarebbe stato composto da Lodi, Corradi e Romero, ovvero: un giocatore appena acquistato dalla Serie B, un ariete di esperienza e un giovane talento pescato nella B spagnola. Non il massimo per cercare di far paura alla Juve. Marino, che sembra aver recuperato D’Agostino, ora spera di poter contare anche su Floro Flores. Il centravanti si è procurato uno stiramento il 1º novembre a Verona con il Chievo e oggi dovrebbe partecipare all’amichevole che l’Udinese disputerà con gli sloveni del Bela Kranjia (Seconda divisione). Considerato che l’attaccante è reduce da un problema muscolare, logica vuole che si usi prudenza e che Floro Flores a Torino vada al massimo in panchina. Le risposte che si avranno oggi faranno chiarezza su quella che sarà la formazione da opporre alla Juve domenica sera all’Olimpico.

FIORENTINA 21 12 6 3 3 13 9

NAPOLI

Direbbe le stesse cose se Pazzini giocasse nella Juve e Amauri nella Samp?

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

RETI F S

«Che Amauri è già un grande attaccante della Juventus. Può diventare un attaccante dell’Italia. Non appena avrà il passaporto italiano».

torri, la Nazionale i suoi campanili. «Alba la presero in duemila, il 10 ottobre» dell’anno 1944. La tennero per 23 giorni. Iaquinta un posto in Nazionale se l’è preso il 30 marzo 2005. Non l’ha più perso. Sicuro del Sudafrica, anche quando è fermo ai box. Alba, le torri, le pagine di Fenoglio e i tartufi. A Iaquinta consegnano il «Tartufo Bianco d’Alba». Premio al primo gol della stagione. Nella chiesa di Santa Caterina ci sono 500 persone. L’attaccante firmerà 500 autografi. Firma pure Alessio Secco. Iaquinta concede una lunga intervista alla Gazzetta d’Alba, 18 mila copie, 13 mila abbonati. La Gazzetta d’Alba ringrazia con due anticipazioni di Iaquinta: «Del Piero è il più grande campione con il quale ho giocato. Messi quello con il quale mi piacerebbe giocare».

Sei punti Marchisio e Buffon la pensano allo stesso modo. «Pensiamo a vincere domenica contro l'Udinese e poi a Cagliari, sei punti prima dell'Inter», il commento di Buffon. Lui il menisco lo sistemerà subito dopo lo scontro diretto del 5 dicembre, già prenotato il chirurgo e la sala operatoria.

L’Udinese all’Olimpico con l’attacco decimato

SERIE A

BARI

GIAMPIERO TIMOSSI

te di fila all'Olimpico contro Roma e Lazio. Il migliore contro l'undici di Ballardini fu proprio lui, Marchisio: voto 7,5, protagonista con assist, recuperi e qualità. Con l'uscita di scena del "Principino" nelle sei successive gare di campionato l'Inter ha preso il largo e Ferrara è stato costretto a cambiare modulo. Quando un altro menisco ha ceduto, quello di Iaquinta, con Del Piero ancora fuori per infortunio, il tecnico bianconero ha cambiato ancora. Ma domenica al rientro contro l'Udinese quel posto sarà di nuovo di Marchisio: modulo antico, come le due punte, Del Piero e Trezeguet.

Claudio Marchisio (nel cerchio nella foto a sinistra LAPRESSE) è nato a Torino il 19 gennaio 1986. Cresciuto nelle giovanili bianconere, ha giocato 25 partite nell’anno della B. Dopo una stagione a Empoli, è tornato alla Juve: 24 partite nel campionato 2008-09, e appena 6 (per via del menisco) in quello in corso

I RIVALI

CLASSIFICA

Lei cosa pensa?

DAL NOSTRO INVIATO

15 R

www.spain.info

■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE A parità di partite giocate, la nostra classifica tiene conto nell'ordine di 1) punti negli scontri diretti; 2) differenza reti negli scontri diretti; 3) differenza reti globale; 4) gol segnati; 5) ordine alfabetico.

Intanto come sta il suo ginocchio?

«Deve sgonfiarsi». Sono passate tre settimane dall’intervento.

«E’ ancora un po’ gonfio». L’obiettivo è il 5 dicembre, sfida all’Inter?

«Vedremo. Se non ce la farò con l’Inter sono sicuro che i miei compagni sapranno vincere comunque. Ma se ci sarò mi piacerebbe far gol». Pare che la nuova Juve punti sul 4-2-3-1. Lei che ne pensa?

«Ne ho fatto parte contro il Genoa ed è andata bene, ne ho fatto parte in Nazionale. Posso partire anche largo a sinistra». L’altra fortuna ce l’ha in mano la signora Arianna. Tocca a lei portare a casa il tartufo bianco d’Alba.

PROSSIMO TURNO Sabato 21 novembre BOLOGNA-INTER (ore 18) FIORENTINA-PARMA (ore 20.45) Domenica 22 novembre, ore 15 LIVORNO-GENOA MILAN-CAGLIARI NAPOLI-LAZIO PALERMO-CATANIA ROMA-BARI SAMPDORIA-CHIEVO SIENA-ATALANTA JUVENTUS-UDINESE (ore 20.45)

MARCATORI 9 GOL Di Natale (Udinese). 7 GOL Hamsik (Napoli), Milito (Inter), Pazzini (Sampdoria). 6 GOL Eto'o (Inter), Totti (Roma), Trezeguet (Juventus). 5 GOL Mannini (Sampdoria), Miccoli (Palermo), Pato (Milan).

www.iberia.com


16 R

GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

fL’argentino torna a parlare,

SERIE A

ma non si sbilancia sul domani

x

Lavezzi

Inquadra* il codice oppure invia un SMS al 34 04 34 34 34 con 3001

V Su Quagliarella Non vive un ottimo momento, ma è forte, riuscirà a superarlo. Tocca a noi aiutarlo

L’attaccante: «Nei due anni a Napoli sono cresciuto e io vivo solo il presente» MIMMO MALFITANO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CASTELVOLTURNO (Ce) dEccolo, il

Pocho. Loquace, sorridente e persino scherzoso. Ritorna a parlare dopo quasi due anni in conferenza stampa. E lo fa per raccontare i propositi, i traguardi che vorrebbe raggiungere col Napoli nella stagione che si concluderà col Mondiale in Sudafrica. «Per un argentino è il

massimo poter indossare la maglia della propria nazionale. Sarà importante, però, conquistare qualcosa di prestigioso col Napoli. E per riuscirci dovremo essere umili fino in fondo». Due anni di Napoli: che cosa le hanno dato?

«Mi hanno fatto crescere, oggi mi sento più maturo. Ho imparato tanto sia sul piano tecnico sia su quello tattico. In Argentina non sono mai stato in un settore giovanile, ero poco più di

Guarda il «Pocho»

HA DETTO

«Voglio l’Europa Il futuro? Non so»

DAL NOSTRO INVIATO

gazza&play

Z

*Per le istruzioni vai nella sezione Altri mondi alla fine del giornale

strare di essere all’altezza dell’obbiettivo da centrare. Sarà necessario dare continuità ai risultati e non fare come lo scorso anno quando chiudemmo il girone d’andata terzi e facemmo un ritorno disastroso». Domenica ci sarà Zarate con la Lazio: cosa si aspetta?

V

un ragazzino e già stavo in un calcio di categoria». Lo sa cosa pensa di lei, Mazzarri? Che può diventare il più forte calciatore del mondo...

«Non saprei, ma so che nel calcio non c’è mai nulla di scontato». Si sente un po’ il leader di questo Napoli?

«Mi ritengo importante per la squadra, così come lo sono tutti i miei compagni. I traguardi si

Ezequiel Lavezzi, 24 anni, è arrivato al Napoli nel 2007

raggiungono col lavoro del gruppo. In Italia, servono i risultati, un attaccante è obbligato a fare i gol. Ma a me interessa soltanto che la squadra vinca».

FOTOCUOMO

Che idee ha sul suo futuro? Resterà a Napoli?

Su Messi A chi darei il Pallone d’oro? A Messi, senza alcun dubbio. Ha vinto tutto, lo merita. È grande

«E’ una squadra con grandi individualità che vuole uscire dalla crisi. Zarate è un grande giocatore, ma non sarà una partita tra me e lui». Lei è l’idolo dei napoletani: che rapporto ha con i tifosi?

«Solo in questa città si vive con tanta passione il calcio. Talvolta l’invadenza è tanta, ma ormai mi sono abituato a vivere così. Ho capito che ogni giorno è importante per dare un sorriso a questa gente».

«Io non parlo mai del domani, perché vivo intensamente il presente. Ora sto qui e ci sto bene».

Chiudiamo con una curiosità: cosa farà se il Napoli andrà in Europa?

Il presidente vorrebbe l’Europa: condivide il suo desiderio?

«I capelli a zero non me li taglio come ha fatto Hamsik. Io al massimo mi farà un altro tatuaggio».

«Dobbiamo innanzitutto dimo-

Il gusto che si vede, la qualità che si sente. Trovare la perfetta combinazione tra il cioccolato e gli altri ingredienti non è così semplice, poiché ciascuno ha la propria caratteristica peculiare. Per questo motivo abbiamo creato 11 diverse masse di cioccolato, ciascuna armoniosamente completata da un proprio ripieno. Per esempio, l’intensa nota di cacao nel nostro classico cioccolato al latte accompagna meravigliosamente il gusto deciso della nocciola nel ripieno di gianduia. È per questo che RITTER SPORT Gianduia ha esattamente il sapore che vuoi tu, semplicemente delizioso. www.ritter-sport.it


GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

fÈ il migliore tra i blucerchiati per rendimento

SERIE A

Però il portiere va in scadenza a giugno

«Io mai così bravo Ma senza contratto» Castellazzi «Voglio restare, ma sul rinnovo tutto tace La Samp non si è montata la testa: torneremo a vincere» FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

stra. Avevate abituato troppo bene tutti a suon di risultati, e alla prima flessione...

«Parliamoci chiaro: sarebbe stato difficile mantenere quel ruolino di marcia, più adatto a una squadra da scudetto, mentre noi non siamo stati costruiti per questo obiettivo. E poi è cambiato pure l’approccio degli avversari nei nostri confronti. All’inizio sembravamo una scheggia impazzita, nessuno sapeva cosa avremmo potuto ottenere, ora ci affrontano come si fa con le squadre d’alto rango. Nessuno di noi, però, si era montato la testa prima, né si preoccupa adesso».

x taccuino HA SIENA DETTO I tifosi protestano davanti al Monte SIENA (a.l.) dDomenica i tifosi sfileranno in centro per contestare Lombardi Stronati. E davanti al Monte dei Paschi è apparso un cartello: «Vogliamo resta’ in serie A».

S su J. Cesar Mi ha fatto i complimenti? Lo ringrazio: merito della continuità

GENOVA dSei virgola quaranta-

Però, che peccato. Avevate imparato benissimo la tabellina del tre, a inizio stagione.

sei in dodici gare. Meglio di lei, come media-voto sulla Gazzetta, nessuno nella Samp. Complimenti, Castellazzi.

«E vogliamo tornare a usarla presto. Resta il fatto che siamo sereni. Sappiamo da dove veniamo, e nessuno ha mai pensato di essere giunto al traguardo. Serve misura, senza fare inutili drammi».

«Grazie, ma non dite che ho indossato l’abito da Superman». D’accordo. Eppure Julio Cesar le ha fatto pubblici elogi, e pure Cassano l’ha inserita fra i tre migliori numeri uno d’Italia.

«Sin qui è stata la mia migliore stagione, forse perché ho avuto una notevole continuità di rendimento. Che, nel mio ruolo, è importantissima».

Il suo contratto è in scadenza a giugno e tutti si chiedono: Superman rimarrà alla Samp?

Non basta: lei sembra avere una sicurezza mai vista prima.

«Navighiamo in posizioni eccellenti di classifica, e questo aiuta. Però è la prima volta che sento questo concetto. Forse anche l’età aiuta a migliorare quelle caratteristiche che prima erano meno evidenti. Non dimenticherei però il mio recente passato blucerchiato, anch’esso positivo».

17 R

Il portiere Luca Castellazzi, 34 anni, al quinto anno con la Samp. Per lui 203 partite in Serie A PEGASO

Di sicuro ora non è più perennemente sotto esame.

«Forse prima si cercava sempre l’errore di Castellazzi, mentre quando andavo bene sembrava fosse ordinaria amministrazione. Una certa diffidenza nasceva anche da certi giudizi. Che io, però, ho sempre rispettato».

Non si è mai arreso.

«Serve autostima. Io ho sempre superato anche qualche momento più difficile con Novellino o all’inizio della gestione-Mazzarri, tirando fuori la cattiveria giusta». Forse adesso la colpa è vo-

«Sono al mio 5o anno con questa maglia. L’ho detto mille volte. Il mio desiderio era e rimane quello di proseguire qui, ho sviluppato ormai un senso di appartenenza molto forte a questi colori. Onestamente, però, devo dire che purtroppo non ci sono stati passi concreti in tal senso. Vivo in una situazione di stallo, e mi auguro che qualcosa possa muoversi al più presto. So di aver fatto la mia parte e intendo continuare così».

GENOA

Due gol al Savona Juric, recupero lento GENOVA dCon Amelia ristabilito, ma non Juric, il cui recupero si allunga, il Genoa ha superato per 2-0 il Savona, gol di Floccari e Zapater su rigore. Lo spagnolo sarà l’unico centrocampista centrale a disposizione a Livorno.

TESSERA DEL TIFOSO

S Si studia la modifica

su Novellino Con lui ho vissuto momenti difficili, superati con l’autostima

ROMA d Gli onorevoli Barbaro e Frassinetti promuovono un disegno di legge che modifichi l’art. 9 della legge Amato, alla base del decreto sulla tessera del tifoso. Esiste già un regolamento voluto da Maroni, ma con la proposta Barbaro-Frassinetti cade del tutto il rischio di un «daspo permanente».

LAZIO

Da oggi in ritiro Si blocca Foggia ROMA dLa Lazio perde Foggia per Napoli. L’attaccante si è procurato una contrattura alla coscia destra in allenamento. Non dovrebbe neppure partire per il ritiro di Agnano, dove la comitiva si trasferirà stasera.


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GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MICHAELJORDAN HIS AIRNESS. LA CARRIERA COMPLETA AI CHICAGO BULLS


GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

fA pochi giorni del derby di Sicilia parlano due

SERIE A

protagonisti delle sfide dell’anno scorso

Vetrina Mascara «Segnerò ancora Magari da vicino» «Il mio gol al Palermo da 40 metri è nella storia Ma conta il Catania: serve un colpo con il botto» DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CARUSO

MASSANNUNZIATA (Catania)dL’an-

Potrebbe capitare a gennaio?

«Sono abituato a portare a termine il lavoro. Quindi non penso di muovermi da Catania, dove peraltro sto benone».

«Al Catania manca solo una vittoria col botto per ritrovare la strada smarrita. Questa può essere la nostra occasione».

x HA DETTO

Zenga è favorito dal fatto di conoscere tutto del Catania?

Superati i dissapori con Zenga dopo il passaggio a Palermo?

«Non ci siamo ancora chiariti a quattr’occhi. A me è dispiaciuto ciò che ha detto a proposito delle due vittorie nel derby. Comunque non porto rancore, forse Zenga avrà voglia di esternare nei miei confronti».

Non crede che tifosi e squadra rosanero riserveranno a lei una «attenzione» particolare per quel gol da 40 metri?

«Può darsi, ma non mi preoccupo per questo. Vorrà dire che trascureranno qualcun altro». Mascara, 30, dopo il gol da metà campo al Palermo un anno fa ANSA E allora sotto col derby: Pulvirenti ha detto che un gol come il suo alla Favorita non si vede 2 volte nella stessa vita.

«Stavolta non mi interessa segnare, preferisco i 3 punti».

«Ma si può segnare anche in modo diverso».

«Il nostro argentino sta vivendo un buon momento, ma a me interessa solo vincere. In qualunque modo e costo».

Quindi prenota un’altra rete?

Quindi è d’accordo col suo presidente che punta su Llama?

«Palermo, e se decidessi io?» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

V su Atzori La posizione del nostro allenatore è solida, Manca la grande vittoria

PALERMO d«E se il derby lo decidessi io?». Sì, lui, Mark Bresciano, protagonista nello 0-4 dell'1 marzo: espulso al 16' del primo tempo per fallo su Morimoto. «Ci ho pensato, adesso vivo l'attesa con un atteggiamento positivo. Vorrei segnare un gol e far vincere il Palermo. Ma non cerco rivincite personali contro il Catania».

Come riscatterete quel pesante passivo?

«Bisogna dimenticarlo e basta». In dote lei porterà in campo la qualificazione al Mondiale ottenuta con l'Australia: quanto conta in termini di autostima?

V su Zenga Peccato che abbia parlato male delle due vittorie col Catania nel derby

«Ti gratifica, anche nel derby mi aiuterà». Con Zenga lei gioca 20 metri più indietro del solito, da mediano, in Nazionale invece...

«Vedo di più la porta, anche da mezza punta offensiva». Che differenze ci sono tra l'«Uomo Ragno» e il c.t. Verbeek?

«Preparano le partite allo stesso modo. Io vedo molto bene in futuro Zenga nel ruolo di selezionatore di una Nazionale».

Secondo lei domenica chi rischia fra Atzori e Zenga?

«Sulla posizione solida del nostro tecnico non ho dubbi, il Catania sta giocando bene, ci manca solo un grande colpo. Zamparini è un presidente che chiede sempre il massimo ai suoi allenatori. Non entro nel merito. La mia certezza è che il pallone scotterà molto».

LA CARICA DI BRESCIANO

ALESSIO D'URSO

«Come noi possiamo prevedere ogni mossa di Zenga. Pari».

«Ogni anno c’è un motivo in più. È proprio questo il bello del derby».

no scorso è stato l’uomo derby, 2 vittorie per il Catania con 2 gol di Peppe Mascara, uno all’andata e uno al ritorno e che gol: l’indimenticabile botta da 40 metri. Quest’anno ha rischiato di non giocarla nemmeno la gara più attesa di Sicilia. Ma domenica però l’uomo di Caltagirone ci sarà, eccome.

«C’è stata la possibilità di andare in Francia, ma poi non se ne fece nulla».

Non si era mai visto un derby così critico per entrambi.

Ammette che stavolta Palermo-Catania ha un sapore più intenso?

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

Mascara, è vero che poteva finire al Paris Saint Germain?

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V su Llama Il nostro argentino sta vivendo proprio un ottimo momento

Di solito nelle difficoltà è il tecnico a rischiare di più. Quanto siete disposti a mettervi in gioco?

«E' giusto essere in prima linea, io penso solo a lavorare di più». Tra un mese lei dovrebbe prolungare il contratto in scadenza...

«Mi è stato proposto un rinnovo di due anni, spero davvero di firmarlo perché voglio restare qui».


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

f Ogni settimana

L’INIZIATIVA

premiati i primi 20

Il Bayern spera, il City di più Tevez e compagni vanno in casa del Liverpool che non ha Torres: quote ricche per Simply Record 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dGrosse sfide, grosse vincite. Il teorema regge, anche perché sono dure da pronosticare e valutare bene ogni fattore. La prima partita di questo quinto turno di Simply Record è Liverpool-Manchester City, il vecchio che non molla contro il nuovo che avanza in Premier League. Chi vince si rilancia per la zona Champions, e i Reds hanno recuperato tutti gli infortunati meno il più importante, Torres. Senza El nino finalizzare è dura, e dall’altra parte il trio Tevez-Robinho-Adebayor fa paura. Ergo, la X (3.30) e il 2 (3.65) sono da tenere in considerazione. All’altro big match è più semplice fare le carte: il Bayern Monaco ospita il Bayer Leverkusen, e a Champions League persa i bavaresi hanno l’occasione di rilanciarsi almeno in Bundesliga. L’1 è dato a 1.85, e non è affatto male.

In Italia Qualche altro numero appetibile si può pescare in serie A, dove le quote Better sono belle polpose. La vittoria dell’Inter a Bologna a 1.65 è un esempio, ma paga anche rischiare un po’ di più: con la X di Roma-Bari (3.35, con gli ospiti maestri nel prendere punti insperati fuori casa), o l’1 di Fiorentina-Parma (1.60). Il Siena poi si gioca in casa molte chances di salvezza contro l’Atalanta: se vince la appaia a nove, motivazione più che valida per un successo bancato a 2.35. Stuzzica molto pure la vittoria della Sampdoria a Marassi contro il Chievo, cui mancano due titolari (Frey e Bogdani). I veronesi, certo, non mollano mai di un centimetro in trasferta, ma l’1.75 consiglia di affidarsi a San Cassano, protettore delle quote alte. Anche se si mette male, lui un miracolo può sempre tirarlo fuori. Regolamento Simply Record è il gioco nato dalla collaborazione di Gazzetta dello Sport e Better che ti permette di formare una tua schedina (minimo 5 gare, successive una all’altra ma non necessariamente consecutive), scegliendo tra le 20 partite proposte. Il punteggio

w SI PUO’ PUNTARE FINO ALLE 14.45 DI DOMENICA I NUMERI

5

Il numero minimo di gare, successive una all’altra ma non per forza consecutive, per una giocata Simply record

2

I modi per giocare: sul sito www.simplyrecord.it, dove c’è anche il regolamento dettagliato, oppure via sms al 320/2043295

15

PARTITA

2

GIORNO

ORA

LIVERPOOL-MANCHESTER CITY

21/11

13.45

1

1.95

2

3.30

3

3.65

BRESCIA-LECCE

21/11

15.30

4

2.35

5

2.80

6

3.20

STOCCARDA-HERTHA BERLINO

21/11

15.30

7

1.67

8

3.50

9

4.80

CHELSEA-WOLVERHAMPTON

21/11

16.00

10

1.15

11

6.50

12

15.00

SUNDERLAND-ARSENAL

21/11

16.00

13

5.50

14

3.80

15

1.55

BOLOGNA-INTER

21/11

18.00

16

5.50

17

3.35

18

1.65

MANCHESTER UNITED-EVERTON

21/11

18.30

19

1.35

20

4.30

21

8.50

REAL MADRID-SANTANDER

21/11

20.00

22

1.20

23

5.25

24

15.00

FIORENTINA-PARMA

21/11

20.45

25

1.60

26

3.50

27

5.75

ATL. BILBAO-BARCELLONA

21/11

22.00

28

6.50

29

4.10

30

1.45

LIVORNO-GENOA

22/11

15.00

31

2.90

32

3.15

33

2.35

MILAN-CAGLIARI

22/11

15.00

34

1.50

35

3.80

36

6.50

NAPOLI-LAZIO

22/11

15.00

37

1.80

38

3.25

39

4.50

PALERMO-CATANIA

22/11

15.00

40

1.70

41

3.35

42

5.00

ROMA-BARI

22/11

15.00

43

1.65

44

3.35

45

5.50

SAMPDORIA-CHIEVO

22/11

15.00

46

1.75

47

3.30

48

4.75

SIENA-ATALANTA

22/11

15.00

49

2.35

50

3.00

51

3.10

BAYERN MONACO-BAYER LEVERKUSEN

22/11

15.30

52

1.85

53

3.30

54

4.00

AMBURGO-BOCHUM

22/11

17.30

55

1.40

56

4.25

57

7.00

JUVENTUS-UDINESE

22/11

20.45

58

1.45

59

3.90

60

7.25

LIVERPOOL MAN. CITY

Le quote per le vittorie in trasferta del Wolverhampton con il Chelsea e del Santander con il Real Madrid: sono le più alte di questo turno

si ottiene al moltiplicatore, in base alle quote Better: l’ordine è quello della giocata (deve essere in ordine crescente in base ai codici: esempio 5,8,15,17,20), al primo errore stop ai calcoli (è possibile anche un «condono» per i giocatori Better, vedi box di fianco). Per giocare c’è tanto tempo, dalle 8 di mattina del giovedì fino a un quarto d’ora dall’inizio del quintultimo evento in programma (ogni gara si può giocare fino a 15’ prima), e due modalità: tramite il sito www.simplyrecord.it, dove trovate il regolamento e tutte le istruzioni dettagliate, e via

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I PREMI X

, Possibile sorpresa in serie A il pareggio in Roma-Bari: i pugliesi amano le imprese, la quota è alta a 3.35. Da giocare la vittoria della Samp contro il Chievo: per 1.75 ne vale la pena

Gerrard e Abebayor, due trascinatori: si scontrano in LiverpoolManchester City

sms da inviare al 320/2043295 (costo del messaggio sulla base del piano tariffario del singolo utente), digitando in successione il numero identificativo (da 1 a 60, come nella tabella a fianco) dei tuoi pronostici, separandoli solo con una virgola (esempio: 5,8,15,17,20). Al termine di ogni settimana i migliori 20 punteggi verranno premiati, e i vincitori saranno avvisati tramite sms. E poi c’è la classifica generale, che terrà contro dei punteggi migliori in assoluto per tutta la durata del gioco, e alla fine premierà i primi dieci.

G Dalle crociere Msc alla Renault Koleos Il primo classificato per ogni settimana vince una crociera, al secondo una tv lcd Sharp, al terzo uno smartphone Acer, per gli altri cronografi Lochman e buoni benzina. Al vincitore finale, invece, andrà una Renault Koleos, al secondo una settimana in beauty farm, dal terzo al decimo una Playstation 3.

MSC LIRICA OGNI SETTIMANA IN PALIO UNA CROCIERA

RENAULT KOLEOS IL PREMIO PER IL VINCITORE FINALE

BASTA UNO SCONTRINO VALIDO

Con Better puoi fare un errore ogni 5 partite Con Better puoi fare un errore ogni 5 partite. Se partecipi possedendo almeno uno scontrino Better valido ed emesso nella settimana di partecipazione al concorso e prima di giocare a Simply Record, digita la parola BETTER, se giochi tramite SMS, prima della lista dei numeri che vuoi giocare (i dati dovranno essere separati da una virgola. Esempio: BETTER,5,8,15,17,20). O, se giochi online, inserisci la parola BETTER nell’apposito spazio. Potrai così continuare nel gioco anche se commetterai errori: ne è concesso uno ogni 5 gare giocate.

g.d.f.

PER AVERE PIÙ CHANCE DA RECORD SCOMMETTI CON BETTER PRIMA DI PARTECIPARE AL CONCORSO. SCOPRI COME È FACILE CON LA SCHEDINA “SIMPLY BETTER”. Con Better puoi giocare in uno degli oltre 1200 punti vendita, su www.better.it o chiamando il numero 800 900 009.

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Ai fini del concorso, è necessario conservare lo scontrino della giocata Better o il promemoria se hai giocato sul web.


GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

INCHIESTA

fLe cifre confermano le difficoltà di un torneo che attira sempre meno investimenti

Maglie quasi pulite Che fatica trovare uno sponsor in B

taccuino NUOVI ORARI

Olimpiade: a febbraio si gioca alle 13.45 e 16 MILANO (a.cap.)d La serie B in due gruppi il sabato pomeriggio durante l’Olimpiade invernale di Vancouver, per vedere l’effetto che fa: davanti a Sky e negli stadi. Per tre giornate, il 13, 20 e 27 febbraio, quattro gare dovrebbero iniziare alle 13.45 e cinque alle 16. Ne hanno discusso ieri i consiglieri di Lega della B, oggi deciderà l’assemblea. Si discute anche di nome e statuto della futura Lega B, di diritti tv.

La crisi si fa sentire: giro d’affari di soli 6 milioni E diverse società utilizzano marchi di famiglia MARCO IARIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dTrent’anni fa la maglietta da calcio era sacra. Demone sponsor, non metter piede sul rettangolo verde. Artemio Franchi, da presidente Figc e Uefa, tuonava: «Gli sponsor non vanno accolti come i salvatori della patria calcistica. Quella la si può sostenere soltanto dando credibilità ad un’idea sportiva. Tenete ben presente questo, altrimenti il calcio potrà imboccare la strada del suicidio». Non l’hanno ascoltato e nel 1981 l’era del proibizionismo finì per sempre, dopo che Udinese e Perugia s’erano inventati divertenti stratagemmi per eludere il regolamento: dal marchio dei gelati impresso sui calzoncini al tentativo di far passare un famoso pastificio per un’improbabile ditta di articoli sportivi. Oggi le società hanno 250 cm² di superficie da vendere agli sponsor: uno, ma anche due, magari diversi di partita in partita. E in serie B la pubblicità è consentita pure sui pantaloncini. Nonostante queste opportunità, si fatica tantissimo ad attrarre aziende.

Scarso appeal Nel 1981-82 le società di B incassarono 2 miliardi e 200 milioni di lire dalle sponsorizzazioni di maglia; in questa stagione, escluse le

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aziende di famiglia, il giro d’affari è di circa 6 milioni di euro. Cosa intendiamo per aziende di famiglia? Si tratta dei marchi riconducibili ai proprietari (o comunque azionisti) delle stesse società di calcio: sono ben 8 i main sponsor di questa natura. E, in alcuni casi, le cifre iscritte a bilancio risultano assolutamente fuori mercato. Basti pensare ai 6 milioni che la Mapei di Squinzi gira al Sassuolo e ai 3 versati dalla Nuova Pansac di Lori al Mantova (dati relativi agli esercizi chiusi il 30 giugno 2008). Veri e propri finanzia-

10-20 mila Euro a gara con la rotazione Le tre retrocesse non hanno trovato lo sponsor principale: Torino e Reggina hanno deciso così di puntare sugli abbinamenti a rotazione, che valgono in media dai 10 ai 20 mila euro a partita.

0 Euro per il Piacenza Da 8 anni il Piacenza cede lo spazio della sua maglia all’Unicef. Il club del presidente Garilli non solo non percepisce un euro, ma devolve addirittura in beneficenza il 7,5% degli incassi al botteghino

FROSINONE

menti alle squadre, con conseguenti vantaggi fiscali perché classificati come investimenti in pubblicità. Gli sponsor reali, insomma, latitano. «Con la crisi le campagne di marketing e pubblicità sono state dirette sui grandi eventi — spiega l’amministratore delegato del Lecce, Claudio Fenucci — la serie B è stata tagliata fuori e può riprendersi solo se ciascun club offre spazi propri per veicolare brand comuni».

Moriero, contratto allungato fino al 2012 FROSINONEd Francesco Moriero, tecnico del Frosinone, ha allungato di un anno il contratto in scadenza il 30 giugno 2011.

ALBINOLEFFE

Con McDonald’s per i bambini malati BERGAMO d La Ronald McDonald, fondazione che aiuta bimbi malati, organizza un’iniziativa con l’AlbinoLeffe in cerca di fondi per la Giornata mondiale del bambino. Sabato allo stadio si raccolgono offerte.

Match sponsor Nessuna delle tre retrocesse è riuscita ancora a chiudere un accordo stagionale per il primo sponsor, nell’attesa Torino e Reggina rimediano con gli abbinamenti a rotazione, che di solito valgono dai 10 ai 20 mila euro a partita. Più articolato il progetto dell’Ancona, che vende pacchetti all inclusive, dalla prima all’ultima giornata: lo spazio sulla maglia, ma anche gli abbonamenti vip e le pagine pubblicitarie del magazine. «Così avviciniamo al calcio le aziende medio-piccole del territorio», dice il responsabile marketing Sergio Bonomi. E se al Brescia — escludendo le aziende di famiglia — va il primato degli introiti (800 mila euro), il Piacenza si merita quello della solidarietà. Da 8 anni rinuncia ai soldi dello sponsor e, anzi, destina il 7,5% del botteghino all’Unicef: «Il Barcellona è arrivato dopo di noi».

LA SITUAZIONE

Il Lecce va a Brescia Padova con l’Empoli dClassifica dopo 14 gare: Lecce p. 27; Ancona 26; Cesena 25; Torino e Padova 22; Sassuolo (*), Frosinone (*) ed Empoli (*) 21; Triestina e Modena 20; Brescia (*), Grosseto (*) e Gallipoli 18; Cittadella e Vicenza 17; Crotone (-2) 16; Ascoli 15; AlbinoLeffe (*) 14; Reggina (*) e Mantova 12; Piacenza 10; Salernitana (*) 5 (* una gara in meno, recuperi l’8/12). Così sabato (ore 15.30): AlbinoLeffe-Modena; Ascoli-Ancona; Brescia-Lecce; Cesena-Torino (lunedì, ore 20.45); Crotone-Reggina; Gallipoli-Mantova; Grosseto-Salernitana; Padova-Empoli; Sassuolo-Piacenza; Triestina-Cittadella; VicenzaFrosinone (domani, ore 20.45),

PRIMA DIVISIONE Il personaggio

Choutos: «Il Pescina è la mia Champions» s

DARIO COLOMBO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d Dalla Champions League alla Prima divisione. Dall'ombra dell'Acropoli ad un piccolo centro in Abruzzo. È la storia di Lampros Choutos, nato ad Atene e oggi, a quasi 30 anni, attaccante del Pescina, emergente matricola del girone B che l’ha voluto riproporre in Italia.

A Roma Da noi arriva giovanissimo: destinazione Roma. «Giocavo nelle giovanili del Panathinaikos, ma cercavo un calcio più competitivo», ammette Choutos che a soli 16 anni esordisce in serie A durante Roma-Napoli. «Devo ringraziare Mazzone che mi ha lanciato e Conti che mi ha voluto nella Roma». Dopo 4 anni e solo 4 partite in prima squadra, Choutos torna ad Atene, nell'Olympiakos allenato da Bigon. Con il club del Pireo vince 4 campionati, arrivando in Champions League e conquistando anche la Nazionale.

EX ROMA E INTER Il greco Lampros Choutos è arrivato in Italia alla Roma, giocando 3 partite in A tra il 1995 e il 2000

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Lampros Choutos, 30 anni il 7 dicembre, oggi al Pescina PIERANUNZI

Dopo la Roma è stato all’Atalanta (1 presenza) e alla Reggina (9), quindi all’Inter (nella foto LIVERANI) nel 2006-07, con solo 3 presenze

Da Atene all'Inter L'Italia, però, non l'ha perso di vista. E così ecco l'ingaggio con l'Inter: «Ho giocato poco a causa degli infortuni, ma Mancini è stato un maestro». In solo 3 presenze (meno di mezz’ora giocata) con la maglia nerazzurra vince una coppa Italia e uno scudetto; nel mezzo il prestito con Atalanta, Reggina e Maiorca. La chiamata del Pescina arriva dopo due anni in Grecia con Panionios e Paok Salonicco. «Avevo bisogno di ritrovare continuità di gioco dopo gli infortuni — precisa Choutos — ho scelto il Pescina per il rapporto che mi lega a Angeloni (ex patron della squadra, recentemente rientrato in società, ndr): lo conosco fin dai tempi della Roma». Per Angeloni L'esordio di Choutos è alla quinta giornata col Rimini e per il Pescina è la prima vittoria. Contro il Marcianise è titolare e segna il suo primo gol. In panchina si susseguono i tecnici: dopo l'esonero di Perrone, c'è quello di Cappellacci e l'arrivo di Bonetti. E domenica col Foggia è arrivata la seconda rete con la corsa sotto la tribuna. «Era per Angeloni, quando segno dedico sempre a lui il gol». E’ il minimo che possa fare, visto il ricco contratto che lo lega al Pescina anche per la prossima stagione.

LA SITUAZIONE Novara e Cosenza Domenica i 2 clou La Prima divisione dopo la 13ª. GIRONE A Novara e Cremonese p. 29; Varese 27; Arezzo 24; Benevento 23; Lumezzane 21; Foligno e Perugia (-1) 19; Lecco 18; Monza 15; Alessandria 14; Figline (-1) e Pro Patria 13; Sorrento e Pergocrema 12; Viareggio e Como 11; Paganese 8. Così domenica (ore 14.30): Alessandria-Paganese; Como-Lumezzane (lunedì, 20.45); FiglineCremonese; Novara-Benevento; Pergocrema-Monza; Perugia-Lecco; Pro Patria-Sorrento; VareseFoligno; Viareggio-Arezzo. GIRONE B Verona e Ternana p. 27; Pescara 24; Portogruaro 23; Rimini 19; Ravenna, Cosenza e Taranto 18; Reggiana, Giulianova e Lanciano 16; Spal e Pescina 15; Cavese 13; Marcianise, Foggia (-1) e Potenza 12; Andria 10. Così domenica (ore 14.30): Andria-Cavese; Cosenza-Ternana; Foggia-Portogruaro; Giulianova-Pescina; Lanciano-Taranto; Marcianise-Ravenna; Potenza-Rimini; Reggiana-Pescara; Verona-Spal. Firicano al Poggibonsi POGGIBONSI (Si) (e.p.) Aldo Firicano è il nuovo allenatore del Poggibonsi. Dopo l’esonero di Del Rosso e una gara con il secondo Giacopelli, il club toscano, ultimo nel girone B di Seconda, si affida all’ex difensore, la stagione scorsa alla guida della Carrarese.

SERIE D Recuperi: colpo del Messina Il Casale è stato penalizzato Chieti e Riccione porte chiuse Così i due recuperi del campionato di serie D: GIRONE G Budoni-Arzachena 5-2. Classifica: Flaminia p. 26; Fondi 24; Gaeta 22; Cynthia 19; Arzachena e Sanluri 16; Pomezia, Viterbese, Rondinelle e Astrea 15; Selargius 14; Castelsardo, Tavolara e Latina 13; Boville Ernica e Rieti 10; Budoni 8; Morolo 7. GIRONE I Viribus Unitis-Messina 0-2. Classifica: Milazzo p. 25; V. Lamezia 23; Rosarno e Rossanese 22; Trapani 18; Palazzolo 17; Sapri e Adrano 16; Avellino 15; Nissa 14; Messina 13; HinterReggio e Mazara 12; Sambiase 11; Modica 10; Acicatena 9; Viribus Unitis e Castrovillari 7. COPPA ITALIA Chioggia-Pordenone 1-3; L'Aquila-Boville Ernica 0-2. Pordenone e Boville ai quarti con Caratese, Voghera, Ponsacco, Castel Rigone, Matera e Sapri. CASALE PENALIZZATO La Disciplinare ha dato un punto di penalizzazione al Casale (A) e 6 mesi di squalifica all'ex presidente Giulio Bertacchi per i mancati pagamenti di due stagioni fa all'allenatore Zampollini. La classifica: Savona p. 30; Entella 27; Casale (-1) e Rivoli 20; Albese e Sarzanese 18; Acqui e Aquanera 16; Vigevano e Sestrese 14; Derthona e Settimo 12; Borgorosso 11; Chieri 10; Valle d'Aosta 9; Lavagnese e Cuneo 7; Pro Settimo 6. IL GIUDICE Il Riccione ha preannunciato reclamo contro il Boca Pietri ma ha avuto 4 gare a porte chiuse e 3.000 euro di ammenda per ingiurie a un guardalinee da parte del presidente e invasione di due tifosi, mentre tra i dirigenti sono stati squalificati fino al 30 giugno Giuseppe Zanni e fino al 30 aprile Cristiano Batani. Al Chieti invece 3 gare a porte chiuse e 3.000 euro di ammenda per lancio di petardi e assalto all’auto della terna. Allenatori: 4 gare ad Alacqua (Palazzolo), 3 a Del Vecchio (Settimo), 2 a Signorini (Forcoli) e Dagnino (Lavagnese), 1 a Ottolina (Caratese), Giglio (Modica) e Facci (Villafranca). Giocatori: 6 gare a Salvatore (Olympia Agnonese).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT


GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MOTORI

fIl neo-campione strappato a Ross Brawn con un triennale da 6,6 milioni a stagione

Button alla McLaren Mercedes tenta Schumi A Woking gli ultimi 2 iridati: Lewis e Jenson. Stoccarda punta al ferrarista Raikkonen si ferma e pensa ai rally. Tornerà nel 2011 con la Red Bull? ANDREA CREMONESI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dIl numero 1 resta dov’è. Sul muso e le fiancate della McLaren, anche se passa da una vettura all’altra. Un mese e un giorno dopo aver vinto il primo titolo mondiale a San Paolo del Brasile (18 ottobre), Jenson Button ha dunque voltato le spalle a Ross Brawn, che nel frattempo ha venduto la scuderia alla Mercedes, affascinato dal blasone, dalle ambizioni e ovviamente dalle sterline della squadra diretta da Martin Whitmarsh.

Sfida Di fronte a un contratto triennale che gli garantisce 6,6 milioni di euro a stagione, Jenson è passato sopra a ogni debito di riconoscenza verso la scuderia che un anno fa gli ha garantito un volante, quando il rischio di restare a piedi era concreto, e alla difficoltà di confrontarsi ad armi pari con Hamilton, che è alla McLaren da una vita e ha dimostrato di avere qualità superiori. «Quando ho visitato la sede giorni fa sono rimasto colpito dalle risorse tecniche e dai livelli di eccellenza — ha così motivato la sua decisione Button —. E’ sempre una decisione difficile lasciare un team dove sono stato così a lungo (Jenson entrò alla Bar 6 anni fa; n.d.r.) ma la vita è fatta di sfide. Non dimenticherò mai che ho vinto il titolo con la BrawnGP, ma la McLaren è uno dei grandi marchi dello sport mondiale, la seguo sin da bambino e la sua sala trofei sembra chilometrica. Da qui sono passati Fittipaldi, Hunt, Lauda, Prost, Senna e Hakkinen».

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s PARERI

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no che con l’ingaggio di Button, la dirigenza di Woking non abbia voluto punire certe uscite di Lewis che dopo i fatti di Melbourne e la conseguente squalifica minacciò di cambiare aria. Non è un mistero che Hamilton avrebbe voluto magari un compagno meno ostico. Ma al momento se la cava così: «Conosco Jenson da una vita. Sono sicuro che creeremo una buona relazione».

Michael Schumacher (a sinistra), 40 anni, con Jenson Button, 29, alla corsa dei campioni disputata a Pechino a inizio novembre INFOPHOTO

Stop L’ingaggio di Button ha avuto come primo effetto quello di spingere Raikkonen a prendersi un anno sabbatico, pagato dalla penale che la Ferrari (o il Banco di Santander?) ha dovuto versare per metterlo a piedi con un anno di anticipo. «Ki-

mi era stato chiaro: voleva correre con un team vincente e lo aveva individuato nella McLaren — spiega il suo manager Steve Robertson, che si trova a Macao per la gara di F.3 —: ora si ferma ma non chiude la porta alla F.1. A Kimi piace correre e non resterà fermo: se ci sarà una offerta interessante per correre il Mondiale Rally lo rivedrete lì». E poi nel 2011 scadrà il contratto di Mark Webber con la Red Bull... Pazza idea Perso il campione del mondo, ora ci si attende una reazione da parte della Mercedes: Ross Brawn, dopo aver sperato sino all’ultimo di poter trattenere Button, ieri ha preferito restare in silenzio. An-

Kubica correrà il Rally du Var con la Clio R3

R Hamilton «Conosco Jenson, lavoreremo bene insieme. Entrambi vogliamo il successo del team. Credo che sia una bella notizia per i tifosi inglesi»

Whitmarsh «Credo che Hamilton e Button costituiscano non solo la coppia più veloce del 2010 ma anche quella più professionale e completa» Colpo Martin Whitmarsh non poteva mettere a segno colpo migliore per vendicarsi del divorzio della Mercedes con la McLaren (ma Stoccarda continuerà a fornire i motori sino al 2015): mettendo Button accanto a Hamilton, la McLaren diventa la prima scuderia nella storia della F.1 ad avere sotto lo stesso tetto gli ultimi due campioni del mondo e al contempo toglie la soddisfazione a Norbert Haug di fregiarsi nella propria scuderia del numero 1. «E’ sempre stata la nostra politica, quella di avere i migliori piloti possibili», ha sostenuto il capo del team, dimenticando la difficile convivenza tra Senna e Prost e quella, assai più rovinosa, tra Alonso e Hamilton. A me-

DAL 27 NOVEMBRE

R Stewart «Credo che Button stia commettendo un grosso errore Sarà difficile per Jenson soppiantare Lewis Hamilton. E come entrare nella gabbia dei leoni»

Robert Kubica (foto EPA) ci riprova dopo la sfortunata esperienza nel Rally di Taormina e Messina dello scorso fine settimana, concluso con un ritiro. Dal 27 al 29 novembre il polacco della Renault tornerà al volante della Clio Sport R3 Max nel Rally du Var, ultima tappa del campionato francese. «Cercherò di affrontare l’evento con precauzione — ha spiegato — senza pormi particolari obiettivi. Le strade del sud della Francia sono belle e impegnative. Cercherò di divertirmi». Il direttore generale di Renault F.1, Jean Francois Caubet, spiega l’iniziativa: «Siamo felici di vedere Robert nei rally perché sono una categoria che consente al pubblico di avvicinare i piloti».

che quando gli hanno riferito che in Germania sta prendendo quota l’indiscrezioni che per sostituire Jenson si stia pensando nientemeno che a Michael Schumacher. Il campionissimo ha la stima di Ross Brawn e Norbert Haug, il quale non ha mai nascosto che il suo più grande rimpianto è stato quello di non riuscire a portare Michael in McLaren nel ’98. L’alternativa, poco costosa ma anche poco eccitante, sarebbe Nick Heidfeld. Ma Schumi ha rinnovato il contratto di consulenza con la Ferrari per altri tre anni e dunque per guidare la Mercedes deve chiedere di essere liberato da Maranello. E per il momento questa richiesta non c’è stata.

PRIMO TEST Il PESARESE STA PREPARANDO LA GARA DI DOMENICA A VALLELUNGA

Rossi al Mugello: ha scoperto la Ferrari 430 Gt Valentino ha percorso una ventina di giri in vista della 6 Ore MASSIMO BRIZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dValentino Rossi fa sul serio. E non è una novità. Per il suo debutto assoluto in pista in una competizione a quattro ruote, si sta preparando con la stessa meticolosità che lo ha portato ai 9 titoli mondiali nelle moto. Per la 6 Ore di Vallelunga di domenica, cui parteciperà con una Ferrari 430 Scuderia GT3 del team svizzero Kessel, in compagnia dell’amico Alessio «Uccio» Salucci e di Andrea Ceccato, ieri il «Dottore» si è allenato al Mugello. Ha girato da solo con una 430 GT: 20 giri per conoscere la vettura e prendere dimestichezza con la realtà delle corse GT.

Passione L’attesa per la sua «prima» ufficiale con una Ferrari è enorme: quello che era un evento significativo per l’autodromo Piero Taruffi, ma comunque di chiusura della stagione agonistica della GT, la 6 Ore di Vallelunga, è diventato un «must» per la presenza del campione di Tavullia: si calcola che il volano attivato dall’avere Rossi in pista con la nera Ferrari numero 46 potrebbe incrementarne l’indotto anche del 800-1000%. Questione di caratura del campione e del fascino che emana, ma anche dei risvolti che la sua sfida a quattro ruote può, e potrà, avere quando Valentino appenderà al chiodo gli stivali da motociclista e la tuta con le saponette. La competizione Da domani Rossi sarà in pista per una delle sessioni pomeridiane di prove libere; seguiranno sabato le qualifiche, con la definizione dei turni di guida, divisi in tre «stint» da 2 ore ciascuno, e domenica la

R Valentino Rossi, 30 anni, torna in pista questo fine settimana a Vallelunga per la sua prima gara endurance: guiderà una Ferrari del team Kessel AFP

gara. Al via 30 equipaggi, in un unico schieramento, ma divisi in due gruppi, Gold Cup (Gran Turismo e Sport) e Silver Cup (Turismo), che eleggeranno i due vincitori assoluti. All’interno, poi, ci sono varie classi, a seconda della vettura, che eleggeranno ciascuna un trionfatore. Rossi gareggerà nella Gold Cup, classe FIA GT3, dove avrà come avversari diretti altre due Ferrari 430 GT3, quella di Insigne-Naspetti-Taddeo e quella di Forgione-Carugati-Charawi. Oltre a Naspetti ci sono altri due campioni del mondo Fia GT: Biagi con la Lola-Judd (LMP2) e Bertolini, iridato in carica, con la Maserati Granturismo MC GT4 (FIA GT4). Nel Turismo c’è Adrian Newey, d.t. della Red Bull, su BMW M3. Programma Domani (tutto il giorno) e sabato (9-10 e 11-12) prove libere; qualifiche sabato (14-15); domenica la gara (via alle 9.30). Biglietti a 10 e sabato e domenica.

APPELLO SULL’UNITÀ DEI DIPENDENTI YAMAHA

«Vale, salvaci il lavoro» Valentino Rossi in prima pagina ieri su L’Unità. E non per una delle sue tante vittorie. No, questa volta Valentino è invocato come salvatore dai 67 dipendenti della filiale italiana della Yamaha di Gerno di Lesmo, a due passi dalla pista di Monza. I quali all’indomani del nono titolo vinto da Rossi in Malesia, sono stati informati dal Giappone della chiusura della fabbrica. Tutti licenziati da un giorno all’altro, con i cancelli che dal prossimo 8 gennaio resteranno chiusi. E così ecco la lettera aperta a Valentino: «Ti abbiamo aiutato tante volte a sistemare la moto, siamo stati contenti dei tuoi successi. Adesso ti chiediamo una mano, aiutaci a salvare il nostro posto di lavoro». Ce la farà Rossi?


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MONDOMOTORI MOTO LE TRE MODE CINQUANTINI, VERDI E MAXI

1.790 e

PROTOTIPO

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Garelli XO' 50

Peugeot Hybrid 3 Evolution

Bmw R1200 RT

Motore monocilindrico da 49 cmc, freni a disco e cerchi da 16'' davanti, da 14'' dietro. Garanzia di 36 mesi.

Scooter ibrido a tre ruote con motore da 300 cmc e due elettrici anteriori da 3 kW che in frenata ricaricano le batterie ALEX PHOTO

Linee più filanti e nuovo motore bialbero da 1.170 cmc e 110 Cv per la supertourer tedesca. Coppia di 120 Nm ALEX PHOTO

Il mercato dei ricchi e poveri Le tendenze del Salone: grandi e costose oppure piccole ed economiche. E l’ecologico avanza GIOVANNI CORTINOVIS 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dIl mercato si divide tra moto di fascia alta e prodotti a basso costo, soprattutto scooter: è il verdetto più significativo della 67ª edizione dell’Eicma, il Salone della Moto, che si è chiuso domenica con il nuovo record di espositori, 1.341 contro i 1022 del 2008. Malgrado l’assenza di Honda e Yamaha, il numero dei visitatori è passato dal mezzo milione del 2008, che però includeva anche il Salone di ciclo e la Sei Giorni di ciclismo, ai 450 mila di quest’anno. E persino la riduzione della superficie espositiva da 280 mila a 260 mila mq è indice di miglioramento perché nel 2008 le bici occupavano il 13 per cento dell’area totale, cioè 8.032 mq di superficie netta (su un totale di 61.818 mq) e circa 36 mila mq di superficie lorda.

Tagli Per contrastare la crisi, le Case hanno risparmiato nell’allestimento degli stand: sono quasi scomparsi i gadget promozionali. Passando ai nuovi modelli presentati, è stata confermata la tendenza 2009 che dopo anni di supremazia vede un calo sensibile delle moto di

w

classe intermedia, superiore alle riduzioni patite dalle cilindrate estreme: i dati di vendita dei primi 10 mesi registrano un meno 27,1% per i 600 cmc e un meno 23,48% per i 750 cmc. Cali più evidenti rispetto al -6,24% delle moto fino a 125 cmc e al -15,8% delle moto da 751 a 1000 cmc. Fiutato l’affare, i maggiori produttori hanno concentrato gli sforzi sui modelli più potenti e costosi (dalla MV F4 al Multi-

I NUMERI

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mila. I visitatori della 67ª edizione dell’Eicma. Nel 2008 erano stati mezzo milione, ma in contemporanea c’era anche il Salone del ciclo con la Sei Giorni

Proliferano gli scooter: all’Eicma solo per i ciclomotori e i cinquantini c'erano 79 produttori strada 1200, passando per lo Z1000, l'Aprilia RSV4R, la Bmw R1200 RT, la Suzuki GSX1250FA e la Triumph Rocket III), snobbando per lo più le cilindrate intermedie (da 400 a 750 cmc), dove si sono concentrati, per ovvi motivi, Ktm, Husqvarna e Beta. Sull’altro versante è un continuo proliferare di scooter (solo per i ciclomotori e i cinquantini c'erano 79 produttori), da 50 fino a 300 cmc, con una massiccia presenza cinese

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Meno 27,1% per i 600 cmc e -23,48% per i 750 cmc nei primi 10 mesi del 2009. Cali più evidenti rispetto al -6,24% delle moto fino a 125 cmc e al -15,8% delle moto da 751 a 1000 cmc. La Ducati Multistrada 1200, eletta moto del Salone di Milano. Da 14.900 e ALEX PHOTO

XMax 250, lo specialista delle curve Perfetto nel traffico con una nuova distribuzione di pesi 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA dYamaha X-Max 250,

la seconda generazione. L’obiettivo è conservare la quota di mercato del predecessore (il 12% del comparto degli scooter maxi, cioè di grandi dimensioni) puntando su 3 variabili: piacere di guida, massima capacità di carico e attenzione massima alle finiture. Novità La modifica principale riguarda il telaio che ora appare

Conferme Tutto il resto rimane invariato, a partire dal motore monocilindrico da 20 Cv (15 kW) e 21 Nm di coppia, così come l’impianto frenante con il disco anteriore da 267 mm con pinza a due pistoncini e il posteriore da 240 mm. Anche i cer-

Guidabilità Telaio più rigido e nuove sospensioni garantiscono divertimento e facilità di guida. Carico al confermato sottosella in cui stanno 2 caschi integrali si affianca un retro-scudo raddoppiato. Finiture Contagiri, da auto di lusso.

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Il nuovo XMax 250: cerchi da 15" davanti, 14" dietro. Pesa 177 chili

Verdi Potrebbero farlo gli elettrici, presentati nella sezione Green Planet, ma come ha dimostrato l’assenza dei grandi marchi (Ducati Energia non ha nulla a che vedere con la Ducati di Borgo Panigale), il volume delle vendite è ancora troppo scarso per un lancio di un prodotto specifico e si prosegue a colpi di prototipi. Però qualcosa si muove, come ci ha spiegato Adam Offenbach della britannica Ecolve, che assembla scooter elettrici prodotti con componenti cinesi: «Nei luoghi pubblici dell’area metropolitana di Londra ci sono decine di colonnine di ricarica. Se lo facessero anche Milano e Roma il più sarebbe fatto». Il solito cane che si morde la coda: senza colonnine nessuno compra scooter elettrici perché teme di restare a secco prima di arrivare a destinazione ma finché le vendite di veicoli elettrici non si impennano nessuno investe in colonnine. chi (15" davanti, 14" dietro) sono confermati, così come la capienza da record del sottosella, 47 litri, che può ospitare due caschi integrali.

NOVITA’ YAMAHA LA SECONDA GENERAZIONE DELLO SCOOTER

più rigido. A supportarlo c’è una nuova forcella con corsa da 110 mm e nuovi ammortizzatori regolabili su 4 posizioni. Il diverso design del parabrezza e del cupolino monoblocco, a cui sono state tolte le frecce, riduce la turbolenza sulle gambe. Cresce lo spazio nel retroscudo per i piccoli oggetti e cala invece il peso in ordine di marcia: da 180 a 177 kg.

(178 espositori, secondi solo ai 618 italiani, ma più di Francia, Germania e Regno Unito messi assieme): seppure meno spartani degli anni passati, restano pochissimi i prodotti asiatici extra Giappone in grado di differenziarsi dalla concorrenza.

Prezzo la qualità si paga, ma molti modelli concorrenti, anche da 300 cmc, costano meno. Frenata Non è previsto, nemmeno come optional, l'Abs. Corrente Nel retro-scudo manca una presa di corrente per il cellulare.

In sella Grazie alla superiore rigidezza del telaio e a una accresciuta distribuzione dei pesi sull’anteriore (portata al 43%) la guida è piacevole e i miglioramenti si notano in percorrenza di curva. Nel traffico cittadino l’X-Max 250 si conferma agile, non trasmette vibrazioni e ha un buono spunto, con un’accelerazione convincente. La frenata è ottima, per arrivare al bloccaggio bisogna mettersi d’impegno. Buona anche la taratura della forcella e degli ammortizzatori che restituiscono solo il minimo indispensabile di colpi. Il nuovo X-Max 250 è in vendita da dicembre allo stesso prezzo del modello attuale, cioè a 4.690 euro. g.cor.


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MONDOMOTORI AUTO

Fenomeni estremi n

IL NOSTRO GIUDIZIO

Il diverso disegno delle luci posteriori è uno degli elementi che caratterizzano la nuova Porsche 911 Turbo

PREZZI DA 148 MILA EURO CAMBIA LA PIU’ POPOLARE DELLE PORSCHE

Estetica Linea intramontabile, elegantemente muscolosa Interni All'interno, accoglienza impeccabile Sprint Effetto fionda mozzafiato: da 0 a 100 km orari in 3,6 secondi

La nuova estetica del Fiat Doblò è enfatizzata dai gruppi ottici trasparenti e dall’ampia vetratura

PREZZI DA 16 MILA EURO FIAT PER TEMPO LIBERO E LAVORO

911 Turbo: 500 Cv e 312 km/h Doblò: linea tutta nuova no La sportiva con tante anime E spazio per 7 persone In versione Coupé o Cabriolet, è agile e sicura. L’emozione in chiave Sport Plus ALESSANDRO GIUDICE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dQuale posto migliore dell’Estoril per provare la nuova 911 Turbo? Proprio sul circuito dove, il 21 ottobre 1984, Lauda si laureò per la terza volta campione del mondo alla guida della McLaren spinta dal motore TAG Porsche Turbo? D’accordo, era un V6 e non il leggendario Boxer della 911, ma rappresentava comunque il successo di un 6 cilindri sovralimentato con turbina a gas di scarico che già 10 anni prima la Casa di Stoccarda aveva montato sulla sua ammiraglia. Ora, a 35 anni dalla nascita della Turbo e dopo 80.000 esemplari prodotti (pensavano di venderne 500…), le turbine sono diventate due, lavorano in parallelo e aiutano il motore a produrre

500 Cv a spingere il nuovo modello a 312 km/h e a proiettarlo, con partenza da fermo a 100 all’ora in 3"6 secondi. Consumi Anche se sono soprattutto il disegno delle luci posteriori e quello dei cerchi forgiati da 19" a distinguerla dalla precedente, la settima versione della 911 Turbo — disponibile sia Coupé, a 148.032 euro, che Cabriolet, a 159.312 — offre una serie di soluzioni tecniche capaci di fare la differenza. Soluzioni che si esprimono in diminuzione del peso (-25 kg), dei consumi (-16%), delle emissioni di CO2 (-11%, con cambio manuale, -18% con cambio automatico PDK) e in aumento di potenza (+20 CV) e coppia (+30 Nm). Il motore, per la prima volta completamente ridisegnato, migliora i flussi, l'ingombro, il posizionamento (ora più basso, grazie alla lubrificazione a coppa secca) e, naturalmente, le prestazioni. La 911 Turbo percorre mediamente 8,6 km con un litro di benzina arrivando anche a 12, nell'uso extraurbano.

Test Salire sulla 911 Turbo è come entrare da grandi nella cameretta che ci aveva ospitati da piccoli. A seconda di dove la si guida, la Turbo mostra personalità diverse, a volte opposte. In circuito, le curve diventano velocissime e si esce anche dal Gancho dell’Estoril (una specie di "cavatappi" in stile Laguna Seca) in accelerazione e con la macchina bella piatta sull’asfalto. Cambio L'optional del cambio automatico PDK a doppia frizione (ottimo ma migliorabile in velocità di cambiata), funziona anche in manuale, con le palette (altro optional) dietro il volante, e comprende l'esaltante funzione Sport Plus che rende la Turbo quel tanto selvaggia da farla umana. Le altre anime della 911 sovralimentata si esprimono nel misto stretto (agile e sicura, anche grazie alla trazione integrale) e in autostrada (veloce e silenziosa come una berlina), mostrando quella innata versatilità che ne fa, da sempre, una supercar da uso quotidiano.

Cambio Pdk Divertente, ma non ancora abbastanza veloce Comodità Ottima, ma smorza la sensazione di potenza Identità Troppo poche le differenze col modello precedente

PAOLO IANIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dÈ uno di quei modelli il cui successo è stato maggiore del previsto: dal lancio, nel 2000, sono stati oltre un milione i Fiat Doblò venduti. Alle prime versioni (1.2 benzina e 1.9 diesel) hanno fatto seguito il 1.3 Mjt diesel (’01), il 1.6 benzina, anche bipower e metano (’02) e la 2ª serie (’05),

Family space Ma è già ora di guardare avanti. A dicembre arriverà il nuovo Doblò, pensato soprattutto per la famiglia e per chi sfrutta la macchina per il tempo libero: nuova piattaforma, maggiore abitabilità (il passo di 2755 mm è il più ampio nel suo segmento), bagagliaio capace di accogliere fino a 790 litri, ridotte emissioni di CO2 (129 g/km col motore 1.3 Multijet 90 CV, le più basse della categoria), E tanto spazio a bordo: fino a 7 persone. Anche a livello estetico il nuovo Doblò è totalmente nuovo, coniugando stile, eleganza e praticità. Costerà a partire da 16 mila e.

ARRIVA A DICEMBRE L’ULTIMA RENAULT PASSA DA 0 A 100 KM/H IN 6’’1 CON IL LAUNCH CONTROL

La Megane Rs Coupé si fa in due Telaio Sport per tutti i giorni o Cup da corsa. Da 27 mila euro, fa i 250 km/h CORRADO CANALI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dII lavoro più prezioso dei tecnici di Renault Sport Technologies nel realizzare la nuova Megane Coupé RS non si vede, ma si sente alla guida a livello di assetto come di motore. Proprio il telaio è proposto in due versioni: Sport, che adotta una taratura delle sospensioni rigida ma è studiata

I NUMERI

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Sono un milione gli esemplari di Fiat Doblò venduti dal lancio del modello nel 2000. Questo sarà la 3ª serie

4

I motori disponibili al lancio: un benzina da 95 Cv e tre diesel Multijet da 90, 105 e 135 Cv

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IL NOSTRO GIUDIZIO

per un impiego quotidiano e Cup, più corsaiola. La rigidità complessiva del telaio aumenta del 15%. Prestazioni La potenza del motore due litri è di 250 Cv a 5.500 giri. Il massimo della coppia è raggiunto, invece, a 3.000 giri ed è di 340 Nm, l’80% dei quali disponibili già a 1.900 giri. La velocità massima è di 250 km/h e in 6"1 si passa da 0 a 100 km/h, grazie al dispositivo Power Start, una sorta di launch control che migliora lo spunto. Quanto ai consumi, fa 11,9 km/litro. Sarà in vendita da dicembre, a partire da 27.000 euro, col telaio Sport.

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Assetti Bella l’idea dei due assetti Dotazioni Convincenti Prezzo Accessibile

no

La Renault Megane Coupe RS è spinta da un 2 litri da 250 Cv. Velocità massima 250 km/h

Cambio Non c’è il sequenziale Visibilità Dietro è scarsa Cup Troppo estrema

Motori Sono 4 i propulsori disponibili subito: un benzina da 95 Cv e tre diesel Multijet da 90, 105 e 135 Cv, ai quali si aggiungeranno in futuro un Natural Power a doppia alimentazione (benzina e metano) e un diesel con cambio robotizzato Dualogic. La gamma è disponibile in versioni Euro 4 e 5 e offre di serie il dispositivo Start&Stop. Cargo Per chi usa il Doblò per lavoro, ecco il nuovo Cargo: ha un vano di carico più spazioso, squadrato, pienamente sfruttabile, dotato di porte laterali scorrevoli e posteriori di grandi dimensioni, che agevolano le operazioni di carico e scarico. La lunghezza interna arriva a 2,2 metri, la larghezza tra passaruote è di 1,23, volumetria da 3,4 a 4,2 metri cubi, portata da 750 a 1000 Kg, per un consumo combinato di 4,8 litri/100 km e un’autonomia di 1.250 km con il motore 1.3 Multijet. La gamma è articolata su 7 tipologie di scocca: furgone passo corto e lungo, furgone tetto alto, combi 5 posti passo corto e lungo. Ancora da definire i prezzi. L’equipaggiamento standard comprende cerchi in lega da 18", clima automatico bizona, cruise control, sensori di parcheggio posteriori e lo RS Setting Management, un sistema che permette di settare l’Esp su tre modalità, intervenendo anche sulla risposta dell’acceleratore. Il telaio Cup prevede come pacchetto differenziale autobloccante, sedili Recaro, pinze freno rosse e lo RS Diplay, un sistema elettronico che permette di gestire parametri quali potenza istantanea, temperature, accelerazione laterale e longitudinale. Al volante La Mégane RS si guida come su un binario. Il tutto con un comportamento corretto anche nei cambi di direzione. Al punto che viene da chiedersi che senso abbia un telaio Cup. Per trovare una risposta si deve varcare l’ingresso di un autodromo: lì si scatena.


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GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT


GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CICLISMO

fIl campione del mondo 2008 è pronto

per cominciare l’avventura americana

Il nuovo Ballan: «Non solo Nord voglio la Sanremo

guasta. Non ci sovrapporremo».

«Quella corsa vale tantissimo. E nelle gare sul pavè la mia Bmc è più forte della Katusha di Pozzato»

«Ho scelto la Bmc proprio per questo. Hincapie, Kroon, Burghardt, Santambrogio...».

Ha stabilito un programma di corse?

«Sì. Inizio in Qatar, dal 7 al 12 febbraio. Poi l’Oman e tante corse in Italia. Laigueglia, Montepaschi-Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e Sanremo. Poi Fiandre, Roubaix, il Giro d’Italia...». Che cosa pensa del gruppo che sta nascendo per le classiche?

s POSITIVO AL CERA Davide Rebellin, 38 anni, nella gara in linea a Pechino è stato battuto in volata dallo spagnolo Samuel Sanchez

cscognamiglio@gazzetta.it 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

«Sì. È bello restare a lavorare con Fabio, la sua esperienza e il suo aiuto non si comprano. E proprio la Quick Step ha dimostrato come per vincere al Nord ci voglia una squadra fortissima, e noi siamo competitivi».

dLa vacanza finita è un professore d’inglese che ti interroga, una palestra che ti chiama, una bici che ti aspetta. Alessandro Ballan è tornato domenica dal Mar Rosso: martedì lezione della lingua-madre del nuovo team, l’americana Bmc, ieri primi esercizi, entro il fine settimana il nuovo «battesimo» sui pedali.

Più della Katusha del suo amico-rivale Pozzato?

«Vedo Ivanov molto forte e Filippo ottima punta. Ma nel finale, quando restano davanti magari in 15, immagino che loro saranno in due-tre. Noi possiamo essere almeno quattro».

Ballan, innanzitutto a che punto è con l’inglese?

«Non l’avevo mai studiato. ho cominciato da zero. Qualcosa comincio a dire. E a capire, come le parole delle canzoni. Bello».

Ballan, l’Italia ha chiuso il 2009 a zero successi nelle grandi corse. Perché?

«Come perché? E’ semplice, sono stato malato io (ride, riferendosi al citomegalovirus che gli ha fatto saltare le classiche di inizio 2009, ndr)».

E la conoscenza della nuova squadra? Prima delle vacanze c’era stato un incontro a Zurigo. Com’è andato?

«Molto bene. Grande professionalità e entusiasmo».

D’accordo, allora tocca a lei far tornare l’Italia vincente in una grande classica.

Allora non c’era stato ancora l’annuncio dell’acquisto di Evans, suo successore in maglia iridata. Lei lo sapeva già?

«No, avevo sentito una mezza voce alla Vuelta e basta». Come l’ha presa?

Alessandro Ballan, 30 anni, due vittorie nell’ultima stagione BETTINI

«Scherzi a parte, lavorerò per questo. Voglio partire forte e la Milano-Sanremo sarà un obiettivo. Ricordate l’attacco sul Poggio quando vinse Pozzato, nel 2006? Per me quella corsa significa tanto. Tantissimo».

IL CASO ERA DOPATO A PECHINO

«Anche se mi squalificano torno a correre» Rebellin non si arrende dopo che il Cio gli ha tolto l’argento olimpico. Il legale: «Faremo sicuramente ricorso al Tas» CLAUDIO GHISALBERTI

Baldato, suo amico e nuovo direttore sportivo, ha detto che la Bmc è all’altezza della Quick Step. Condivide?

CIRO SCOGNAMIGLIO

«Grande acquisto. E con obiettivi diversi dai miei, che non

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

S Rischia fino a 2 anni Il veneto nel 2009 ha vinto la Freccia Vallone e ha chiuso al 3˚ posto la Liegi, ma subito dopo, il 28 aprile, ha ricevuto la notizia della positività al cera, riscontrata proprio a Pechino. Si è sempre professato innocente, vittima di una falsa positività. Rischia una squalifica fino a 2 anni

d«Se anche non sarò creduto e verrò condannato, tornerò a correre per dimostrare a tutti chi è Davide Rebellin». È la dichiarazione che il trentottenne veneto ha affidato all’avvocato Fausto Pavone, che con Federico Cecconi patrocina la difesa per il caso di positività al Cera a Pechino, sfociato martedì con la decisione del Cio di squalificare l’azzurro dalla gara olimpica e di togliergli la medaglia d’argento.

Argomentazioni fondate «Siamo basiti — prosegue il legale — perché il Cio ha tenuto un atteggiamento poco rispettoso della dialettica delle parti. Ha aspettato la nostra memoria difensiva, poi dopo sei mesi e con argomentazioni che non condividiamo ha emesso il provvedimento (di squalifica dalla gara olimpica, ndr). Entro i termini previsti (21 giorni, ndr) faremo ricorso al Tas e dimostreremo che le nostre argomentazioni sono fondate». Il legale non spiega quali siano tali argomentazioni «per non pregiudicare la linea difensiva». Poi aggiunge: «Anche per quanto riguarda l’indagine di evasione fiscale dimostreremo che Davide ha sempre abitato a Montecarlo». La posizione del Coni Intanto ieri i legali del Coni si sono trovati a Roma per discutere il caso, riservandosi alcuni giorni di tempo per inquadrare la vicenda nei dettagli e decidere di intentare una causa legale in sede civile, con richiesta a Rebellin di un risarcimento per danni d’immagine: un’azione forte (parallela alla restituzione al Coni dei 75.000 euro del premio medaglia) che sembra tuttavia sempre più scontata. Dal canto suo, la Diquigiovanni-Androni — per la quale Rebellin ha corso quest’anno sino al 28 aprile, giorno della comunicazione della positività — ha tenuto a ribadire la propria estraneità «perché i fatti si riferiscono all’Olimpiade 2008, quando Rebellin militava nel team tedesco Gerolsteiner».

taccuino

TUTTO UN ALTRO MONDO LA PRIMA EDIZIONE DELLA PROVA AFRICANA

È il Giro del Ruanda ma sembra l’Alpe d’Huez Mai vista tanta gente, nemmeno al Tour. E tra i 63 in gara c’è un olandese di 56 anni DAL NOSTRO INVIATO

MARCO PASTONESI

giungono il traguardo. A norma di legge, Gasore non potrebbe ripartire il giorno dopo. Ma qui siamo in Africa, e perfino le giurie internazionali hanno un cuore, e Gasore viene classificato all’ultimo posto, 3" in più del tempo dell’ultimo arrivato: a 1.37’02". E martedì, seconda tappa, può ripartire.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

KIBUYE (Ruanda) dLunedì, prima

tappa. A 15 km dall’arrivo il ruandese Gasore Hategeka è nel gruppo di testa e lotta per la vittoria. Uno scoppio, la foratura. Gasore non si perde d’animo. Sfila la ruota, la solleva, la agita, cerca di farsi vedere. Ma nella frenesia del finale di gara, non lo vede la sua ammiraglia, non lo vedono neanche le altre ammiraglie, non lo vede neppure l’unica macchina destinata al cambio-gomme (spesso sarebbe più necessario il cambio-bici). L’unico che lo vede è il camion-scopa, quello che raccoglie chi si ritira, chi abbandona, chi è più di là che di qua. E sul camion-scopa, Gasore e la sua bici rag-

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Babele Prima edizione del Tour of Ruanda: otto tappe, di cui una a crono di 33 km, totale 1069 km, 28 gran premi della montagna, perché qui non c’è un metro diritto e neanche banale. Il via delle tappe alle 8, al massimo alle 9 di mattina, l’arrivo verso mezzogiorno. Partiti 63, dopo tre giorni ancora in corsa 56. Sette nazionali africane (Burundi, Camerun, Costa d’Avorio, Gabon, Kenya, Marocco e Uganda), la prima e la seconda squadra del Ruanda, due europee (il club olandese giramondo Global Holland Cycling e la formazione francese dilettantistica di Castelsarrasin). Due poliziotti a bloccare il traffico, un corteo di macchine ufficiali,

una processione di pullman, auto, moto, mototaxi e bici che ronzano allegramente dietro al gruppo. Nessun rifornimento fisso, solo volanti attraverso le ammiraglie: in media, 5 litri di acqua minerale per corridore, un casco di banane (qui le banane sono piccole, ma i caschi enormi) per squadra (ciascuna squadra ha sei corridori), all’arrivo i venditori di uova fanno affari. E, soprattutto, un oceano di folla: mai vista tanta, un corridoio, a volte un muro dalla partenza all’arrivo, con assembramenti umani lungo i villaggi. Avete presente lo Zoncolan o l’Alpe d’Huez? Qui è così, ma dal primo all’ultimo chilometro. Nonno Dirk Ieri terza tappa, dalla capitale Kigali al lago Kivu, 124,2 km di una bellezza sfolgorante e ammaliante e addirittura imbarazzante. Doppio colpo del marocchino Mohamed Erragragui, 33 anni: ha vinto la tappa per distacco e per 6" ha sfilato la maglia gialla al compagno Adil Jelloul. Commento? «Non è giusto —

MARTEDÌ IL PRIMO ATTO

Bergamo si candida per i Mondiali 2015 d(m.gaz.) Con la costituzione del comitato promotore, martedì prossimo il Gs Domus, organizzatore della Settimana Lombarda, ufficializzerà alla Federciclismo la candidatura di Bergamo a ospitare i Mondiai su strada 2015, in sinergia con l'Expo di Milano.

DOCUMENTI IN REGOLA

Team Professional: 7 richieste italiane Due ali di folla lungo le strade, dal primo all’ultimo chilometro, e bambini che si esaltano come matti appena vedono un corridore scattare: il Giro del Ruanda è l’ultima nata delle corse africane MJRKA BOENSCH BEES

ha detto Erragragui —. Jelloul è più forte di me». Il più giovane è il ruandese Emanuel Rudahunga, 18 anni. Il più vecchio è l’olandese Dirk Keynemans, 56. C’è chi ha partecipato a un Mondiale, come Jelloul, a Varese nel 2008. C’è chi è cresciuto con Jan Ullrich, come il tedesco (ex Est) Timo Scholz, due volte campione europeo stayers. C’è un ugandese bianco, Jesper Fiedler. C’è un olandese che ha sangue italiano, Flavio Pasquino. E c’è un ciclismo così nuovo da sembrare vecchio, o forse così vecchio da essere miracolosamente nuovo.

dL’Uci ha reso noto i nomi delle 19 squadre candidate alla qualifica di Professional che hanno già depositato tutti i documenti in regola (data termine il 1˚ dicembre) e attendono l’ok dalla Federciclo mondiale. Ci sono anche 7 team italiani (o a matrice italiana): Acqua&Sapone, Androni, CarmioOro, Flaminia, Colnago-Csf, De Rosa-Stac Plastic, Isd-Neri, oltre alla Bmc di Evans e Ballan e alla Cervelo di Sastre.

GIORGIA PARLA L’IRIDATDAEBUTTO BRONZINI, AL DEL NELLA COPPA STA MONDO SU PI

Gazzetta.it


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GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

fL’ex giovane regista della Lottomatica è stato

BASKET

eletto giocatore della settimana della Nba

LE ALTRE GARE

LA SCHEDA

Come è possibile che un giocatore da 5.5 punti di media in Italia ne faccia 25 nella Nba?

O

BRANDON JENNINGS 20 ANNI, 1.85 PLAY DEI MILWAUKEE BUCKS

Californiano Scelto al n.10 nell’ultimo draft

Lo abbiamo chiesto al suo ex allenatore e a due grandi esperti di basket Nba e europeo

Nato in California, dopo il liceo, in attesa dell’età per le scelte Nba, ha giocato a Roma. I Bucks lo hanno chiamato al n.10 del draft

Nando Gentile, coach di Roma, che l’anno scorso ha allenato Jennings

Maurizio Gherardini, vice presidente dei Toronto Raptors

Flavio Tranquillo, telecronista di Sky per il basket Nba e italiano

Da noi ha fatto una buona stagione: ci aspettavamo la sua esplosione visti i mezzi anche se non così presto. La Nba gli si addice di più e ha meno responsabilità. Nei playoff, ho scelto giocatori più esperti

A 19 anni, è stato bravo a tener duro a Roma e dopo un anno in un basket più tattico e fisico è in vantaggio rispetto ai coetanei. Ha un coach ex regista che gli dà fiducia: per Brandon è più facile la Nba che l’Europa

Con la sua velocità approfitta delle regole Nba per arrivare al ferro come non poteva fare in Europa. I Bucks sono alla disperazione, gli danno fiducia totale perché può cambiar loro la vita. A Roma non era così

Beli cresce Ma Toronto non decolla

Marco Belinelli, 23: 16 punti in 24’ AP

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Jennings Ho stupito l’America? Grazie Roma

MASSIMO LOPES PEGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

NEW YORK dLe prime otto

partite nella Nba di Brandon Jennings devono aver mandato il boccone di traverso allo staff tecnico della Lottomatica. Semplice, il ragazzino prelevato dalla Oak Hill Academy, liceo della Virginia, che a Roma segnava 5.5 punti per partita, al debutto con i Milwaukee Bucks sta facendo il fenomeno: 25.5 punti di media, 55 sabato scorso, sfilando il primato dei Bucks (da rookie) a Jabbar. Chi lo aveva visto in azione a Roma, è sbalordito. Jennings, ma davvero in Italia capiamo così poco di basket? Ride.

«Ma no, occorreva solo comprendere che per un ragazzino come me non è stato facile arrivare in un Paese di cui sapevo quasi nulla. Ho dovuto imparare in fretta molte cose, sottopormi a una bella dose di aggiustamenti. Mi sono trovato improvvisamente a fare il professionista, circondato per la prima volta da giocatori esperti e più anziani di me. Bisognava armarsi di pazienza». Sia onesto, si aspettava una partenza così nella Nba?

«Sinceramente pensavo di venire qui per imparare e andare

in campo una manciata di minuti. Ma fortunatamente le cose sono andate in un’altra direzione».

«Non mi aspettavo un debutto così nella Nba da voi ho imparato in fretta molte cose»

I NUMERI

55

Punti realizzati in una partita Nba da Jennings contro i Warriors. Il record per una matricola sono 58 di Chamberlain

50

Migliaia di euro che Jennings ha donato ai terremotati de L’Aquila. Il suo stipendio a Roma era di 800 mila

In che modo l’ha aiutata l’esperienza romana?

«Ho affrontato per la prima volta allenamenti duri, impensabili alla high school. Inoltre sei in mezzo a veri pro. Poi giochi un campionato di buona qualità e l’Eurolega: situazioni fondamentali». Si è chiesto perchè non sia stato impiegato di più?

«Nelle prima due partite dei playoff avevo una tendinite al ginocchio. Poi, però, pensavo di potermi rendere utile portando elettricità ed energia in campo e in difesa. Ma sfortunatamente non ne ho avuto l’opportunità».

x HA DETTO Ho iniziato i playoff con Roma con la tendinite. Poi speravo di portare la mia energia ma non ne ho avuto l’opportunità

Che opinione si è fatto del campionato italiano?

«L’anno scorso c’erano grandi giocatori come Boykins: gran livello. Sono ancora in contatto con Jaaber e Hutson che mi hanno fatto le congratulazioni. E ho detto loro di vincere il campionato».

«E’ una decisione molto soggettiva. Per venire da voi devi essere molto maturo e forte a livello mentale. Perché spesso finisci in una situazione difficile da gestire e devi essere pronto a questa sfida. L’università è una scelta più comoda: ci sono opportunità di essere notati e finisci in tivù sulla Espn».

17

Punti realizzati da Jennings a Malaga la scorsa stagione miglior prestazione con la maglia della Lottomatica

E Roma?

«Città fantastica: il cibo, lo shopping e le bellissime ragazze. Ci tornerò a fine stagione». Che cosa suggerirebbe a chi esce dal liceo: esperienza in Europa come lei o al college?

Chi è stato il suo idolo?

«Per la sua determinazione, Allen Iverson: ogni sera dà tutto. E poi è alto come me». Ci dica qualcosa in italiano.

«Ciao».

dPerdono ancora i Toronto Raptors, stavolta a Denver dove il brasiliano Nené e Carmelo Anthony, pur con un forte mal di testa, hanno fatto piazza pulita nell’area dei canadesi, contro il peggiore Chris Bosh dell’anno e un Andrea Bargnani in difficoltà. Il Mago ha segnato 12 punti in 30’ (minimo stagionale eguagliato), con 5/14 al tiro: per la prima volta non ha segnato neppure una tripla. Altra solida prova per Marco Belinelli, 16 punti in 24’ in campo, ma continuano i guai fisici dei Raptors, privi di Turkoglu. Le assenze di Shaquille O’Neal e Varejao e l’infortunio di Moon non frenano, invece, Cleveland trascinata da 31 punti e 12 assist di LeBron James contro i Warriors. Prosegue l’ottimo avvio degli Oklahoma City Thunder (6 vinte, 5 perse) che con 32 punti di Kevin Durant espugnano Miami. Dopo il licenziamento di Scott degli Hornets, tremano altre panchine, soprattutto quella di Mike Dunleavy ai Clippers e di Lawrence Frank, ancora a zero vittorie, dei Nets. Essere peggio dei Knicks è davvero un’impresa. RISULTATI Cleveland-Golden State 114-108 (L.James 31, Hickson 21; Ellis 23, Maggette 19), Miami-Oklahoma City 87-100 (Wade 22, J.O’Neal 19; Durant 32, Westbrook 24), New Jersey-Indiana 83-91 (Douglas-Roberts 27, Lopez 26; Granger 22, Hibbert 19), New Orleans-LA Clippers 110-102 (Da.West 24, De. Brown 16; Thornton 30, B.Davis 23), Houston-Phoenix 105-111 (Landry 27, Ariza 18; Stoudemire 23, J.Richardson 20), Denver-Toronto 130-112 (Anthony 32, J.Smith 28; Derozan 17, Belinelli, Calderon 16), Sacramento-Chicago 87-101 (D.Greene 24, Ty. Evans 20; Salmons 23, Deng 16), LA Lakers-Detroit 106-93 (Bryant 40, A.Bynum 17; W.Bynum 24, B.Gordon 18).

TRAGUARDO L’ASSO DEI LAKERS DURANTE L’ESTATE HA PRESO LEZIONI DA OLAJUWON PER GIOCARE SPALLE A CANESTRO

CON LA GAZZETTA

Kobe, 100 volte 40 punti: e va ancora a scuola

Jordan, due dvd sul più grande

dKobe l’ha fatto ancora. Ha segnato almeno 40 punti per la centesima volta su 1118 partite disputate nella Nba. Non è un record, è solo il n.3 della storia e probabilmente, anche al ritmo di una decina di quarantelli a stagione non riuscirebbe a raggiungere il n.2, Michael Jordan che ne ha fatti 173 (ma quest’anno è già al quarto in 11 partite). Però la prodezza resta, anche perché 16 delle prestazioni over 40 di Bryant in realtà sono da 50 o più punti, compresi gli 88 seconda prestazione ogni epoca in una singola gara. Bryant, attualmente è il capocannoniere della Nba a 31 di me-

dia davanti a Kevin Martin di Sacramento, che però è fermo almeno un paio di mesi per infortunio, Carmelo Anthony (29.9), Dwyane Wade (28.9) e Kevin Durant, la giovane stella di Oklahoma City, che con 28.5 è davanti a LeBron James

(27.8). Andrea Bargnani è 27o a 18.7 di media.

271

173

Chamberlain Numero di volte in cui ha segnato 40 o più punti Wilt Chamberlain, detentore del record di punti in una gara (100). Ha superato i 40 di media anche per 2 stagioni intere.

Jordan Partite in cui Jordan ha realizzato 40 o più punti su un totale di 1251 gare disputate. E’ anche il recordman di punti segnati in una gara di playoff: 63

Post Contro Detroit, Bryant non è apparso risentire del leggero stiramento all’inguine, ha segnato 27 punti nei due quarti centrali, raggiungendo quota

40 a 19" dalla fine con un tiro da tre punti. Su 11 gare disputate, Kobe è stato il miglior realizzatore dei Lakers in 10 occasioni. Più interessante, però, è il modo in cui Bryant ha segnato i suoi punti: ha lavorato molto durante l’estate sul suo gioco spalle a canestro e in questa prima parte della stagione ne sta approfittando quando affronta marcatori più bassi, come Ben Gordon dei Pistons, portati in posizione di post basso dove può mettere a frutto la visita fatta a Houston per prendere lezioni private da Hakeem Olajuwon. Inutile, poi, chiedersi perché Kobe è il più grande.

Pensate di sapere già tutto di Michael Jordan? Sbagliato. Da oggi con la Gazzetta, a 10.99 euro più il prezzo del quotidiano, c’è «His Airness, la carriera completa con i Chicago Bulls». Con la partita record dei 63 punti a Boston.

Bryant, 31: arresto acrobatico AFP


GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

BASKET

PALLAVOLO

SERIE A RECUPERO 5a GIORNATA

Cusin e Forbes Cremona va Napoli 6o k.o.

Massimo Barbolini è nato a Modena il 29 agosto 1964. Ha iniziato ad allenare con Agrigento maschile nell’89-90

Barbolini «Io senza urli beato fra le donne Conta la fiducia»

La Martos parte bene poi paga le rotazioni limitate. Per il centro 12 rimbalzi e 8 recuperi GIORGIO BARBIERI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

CREMONA d Seconda vittoria consecutiva per

Cremona che si è imposta nel recupero con Napoli al termine di una gara combattuta. Il divario finale suona sin troppo pesante per la Martos che nella prima metà gara ha avuto per due volte 8 punti di vantaggio. La squadra allenata da Pasquini accusa la fatica, le rotazioni sono molto limitate, praticamente gioca senza un play di ruolo. La fatica si sente e nonostante un paio di minuti di Davide Bonora fermo da 15 giorni la Martos è costretta a cedere di fronte ad una Vanoli in crescita esponenziale con Forbes, Bell e Cusin (12 punti, 12 rimbalzi e 8 recuperi) che aumentano nel finale il distacco. Cremona ha sofferto la fisicità di Napoli vicino a canestro e ha vinto sfruttando il netto calo fisico degli ospiti alle prese con problemi di organico. Leggeri vantaggi per Napoli con Traylor incontenibile da sotto 4-9 al 3' poi Cremona riaggancia la parità con Brown e Forbes (11-11) . Dalla lunga distanza è preciso Jones e lancia Napoli nel tentativo di allungo vanificato da un ottimo Cusin (17-17). Non è bastato a Napoli il netto dominio a rimbalzo a fare la differenza sono state le tante palle perse nella ripresa sintomo di una squadra fisicamente stanca e con la panchina corta. Per Cremona due punti importanti in vista della trasferta di Caserta. CREMONA-NAPOLI

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Il c.t. dopo un 2009 strepitoso: «Se un tecnico fa vedere che si arrabbia, forse è insicuro» GIAN LUCA PASINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dRumore di auto in sottofondo. Massimo Barbolini si sta godendo l’ennesima vittoria?

«Insomma, sto guidando verso Roma per andare all’allenamento del Club Italia. Fino a che non mi cacciano di casa... Fra l’altro mia moglie e mia figlia hanno avuto l’influenza A, meno male che sono in fase di guarigione completa». Non si curano, invece, gli avversari dell’Italia: anche in Giappone, alla Grand Champions Cup, avete lasciato poco. Emozioni intensa?

81-66

«Davvero. E’ stata una grande soddisfazione».

(20-21, 38-38; 57-51) VANOLI CREMONA: Rowland 16 (5/8, 2/4), Bell 15 (3/5, 2/5), Forbes 21 (4/8, 3/4), Brown 8 (3/3), Cusin 12 (5/6, 0/1); Valenti (0/2 da 3), Formenti (0/1, 0/2), Aguiar 4 (1/2, 0/1), Piazza, Sklavos 5 (1/2, 1/2). N.e.: Bona, Conti. MARTOS NAPOLI: Skele 4 (2/3, 0/1), Jones 15 (3/4, 3/9), Tsaldaris 5 (1/3, 1/5), Gabini 2 (1/1), Traylor 15 (6/9); Muurinen 14 (4/8, 1/2), Aprea 3 (1/3 da 3), Bonora, Domenicone, Drobnjak 8 (3/3). N.e.: Spippoli, Apuzzo. All.: Pasquini. ARBITRI: Facchini, Ramilli, Weidmann. NOTE - T.l.: Cre 13/17, Nap 8/13. Rimb.: Cre 23 (Cusin 12), Nap 32 Tsaldaris 8). Ass.: Cre 14 (Forbes 5), Nap 13 (Tsaldaris 5). Nessun usc. 5f. Progr. 5' 11-11, 15' 28-31, 25' 50-44, 35' 64-59. Usciti per 5 falli nessuno. Spett.: 3000.

Nell’ultima gara, decisiva, le giapponesi hanno attaccato 190 palloni e hanno perso. Vedere una squadra (la sua) che difende così, con la sua mentalità, è il premio più bello?

«(ravviva la voce, tiene all’argomento) Questa squadra è fantastica e ha dimostrato se ce n’era bisogno, una volta di più, di avere risorse tecniche e morali non comuni. E’ stato esaltante vederla vincere nonostante le difficoltà. L’ultima sera le ragazze non ne avevano più, ma sono andate oltre. Poi sulla "mentalità" bisogna sfatare alcuni miti».

CLASSIFICA Siena, Avellino 12; Caserta, Treviso, Biella, Virtus Bologna, Cantù 8; Roma, Milano, Cremona 6; Teramo, Varese, Montegranaro 4; Ferrara 2; Pesaro 0; Napoli -2 (penalizzazione).

taccuino

E’ battagliero. Prego.

«Faccio questo mestiere da anni e non ho mai visto un giocatore che va in campo per perdere. Quando sento parlare di allenatori che trasmettono la mentalità vincente sorrido. Già la definizione, parlo della lingua. Vincente è un participio presente, se uno ha vinto 8 anni fa, è uno che ha vinto. Vincente è og-

MERCATO

Pesaro vuole De La Fuente (cam.ca.) La Scavolini Spar è alla ricerca di una guardia-ala comunitaria: l’obiettivo è Rodrigo De La Fuente, reintegrato da Roma per l’infortunio di Gigi Datome che ora è rientrato. Lazaros Papadopoulos, centro greco lo scorso anno alla Fortitudo Bologna, ha firmato con il Paok Salonicco e ha deciso di devolvere l’ingaggio a un’organizzazione non governativa che si occupa di infanzia e alla Federazione greca di atleti in carrozzina.

LEGADUE

Recupero: Pistoia passa a Scafati Recupero della 5a giornata: Scafati-Pistoia 72-78 (Goss 20, Ruini 15; Slay 28, Skinn 14). Scafati si rinforza con Ferrara (Potenza, A dilettanti) e sta per prendere Filloy da Milano. Classifica: Rimini 12; Veroli, Brindisi, Sassari 10; Reggio Emilia*, Venezia, Pistoia 8; Jesi, Imola, Udine, Casale, Vigevano 6; Latina, Pavia, Casalpusterlengo* 4; Scafati 2. * una partita in meno.

DONNE

Eurolega: Taranto sì, Schio no Ieri 4a giornata di Eurolega. Girone A: Taranto-Ros Casares 78-69 (Brunson 23, Godin 12). Classifica: Ros Casares, Ekaterinburg e Galatasaray 3-1; Taranto 2-2; Riga 1-3; Vilnius 0-4. Girone B: Wisla Cracovia-Schio 83-72 (Antibe 17, Ngoyisa 16). Classifica: Cracovia 4-0; Schio, Salamanca 3-1; Lille, Pecs 1-3; Gospic 0-4.

w NUMERO

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Vittorie Tante le gare vinte da Massimo Barbolini in due campionati Europei consecutivi, a fronte di 0 sconfitte

gi, ora. Detto questo: è la "loro" mentalità di cui stiamo parlando, quella delle ragazze. Lo fanno perché ce l’hanno dentro». Venticinque trofei (fra club e Nazionale), in tutte le interviste mai un merito a se stesso. Un po’ strano?

«Mi pare che i media, ma soprattutto le ragazze, abbiano apprezzato quello che si è fatto. Basta. Non voglio fare il falso modesto a tutti i costi: è chiaro, ho dei meriti. Ma penso che sia giusto che te li diano gli altri (eventualmente) e non stare lì a rimarcare ciò che si è fatto». Una Nazionale seniores, un Club Italia da allenare tutto

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MENTALITA’ VINCENTE

«Sì». Solo in privato?

Non ho visto mai un atleta che gioca per perdere. Quello che le ragazze hanno mostrato quest’anno, l’hanno dentro. E io sono fortunato

OLINI MASSIMO BARB UB ITALIA. CL RACCONTA ILTI PA RLA LUCA MORET AR DELL’ALL ST

«Forse è una questione di carattere, ma in una situazione di tensione se si aggiunge agitazione spesso l’effetto è negativo. Di solito se un allenatore ci tiene a fare vedere che si arrabbia, penso sia solo insicuro. E’ meglio che si svegli dal mondo delle favole: la giocatrice non fa una cosa per me, perché io mi arrabbio, la fa perché ha fiducia nel lavoro o per la squadra». A proposito è superstizioso?

«Una volta sì, ora molto meno, era troppo impegnativo». Quindi la maledizione degli anni dispari finirà?

Gazzetta.it

taccuino

L’Italia cambia per l’All Star Magri: «No ai doppi incarichi»

La «truffa» Contreras è vecchia di 12 anni

straniere. «Tecnici, fisio, medici, scoutman, che lavorano per i club e poi in Nazionali, non consentono ad Anastasi o Barbolini di avere confronti spontanei con loro. Come fanno a ricevere informazioni neutrali da chi due giorni dopo col club affronta gli azzurri con la Nazionale dove lavora? Non lo trovo eticamente corretto e parlerò con la Lega per risolvere il problema».

«Lo potrei brevettare? Facendo una battuta: succede perché sono molto paziente. Mille volte mi hanno fatto la domanda sulle differenze uomo-donna. Non sta lì il punto. Da parte mia quest’anno penso di aver puntato di più sul dialogo, cercare di parlare — sempre nell’ambito lavorativo-sportivo — con le ragazze. Provare a capire i loro problemi, per entrare di più in sintonia. Il resto sono rapporti "normali": il rispetto delle persone che lavorano con te e rispetto dei ruoli. Più in generale sulla questione uomo-donna sento certi discorsi dei colleghi del maschile e mi rendo conto di quanto sono stato fortunato a trovare una squadra come questa, con queste ragazze». Se va sempre come nel 2009 difficile perdere la pazienza, ma Barbolini non si arrabbia mai?

DOMENICA A ROMA CON LE STELLE STRANIERE

(fe. pas.) Presentato a Roma il Tim All Star, sfida Italia-Seat Resto del mondo domenica a Roma. In tono minore, in segno di rispetto per la scomparsa di Gabana (oggi i funerali), Anastasi ha presentato le variazioni azzurre: De Togni, Sintini e Maruotti sostituiscono Buti, Travica e Zlatanov. Il presidente Fipav, Magri, invece, è tornato sulla questione allenatori italiani impegnati con Nazionali

l’anno (coadiuvato da Stefano Lavarini), oltre a moglie e figlie. Ha il segreto per dialogare con l’altra metà del cielo?

(mi.fa. - a.a.) Straniero che va, straniero che arriva. La Callipo ha già rimpiazzato Contreras che oggi tornerà in Repubblica Domenicana dopo il decreto d'espulsione emesso dal Questore di Vibo. Al suo posto sabato sbarca Rodrigo Quiroga. Frattanto si scopre che Contreras ha giocato fin dall’inizio della carriera con il documento del fratello. Da quando nel 1997 partecipò come finto 13enne (in realtà ne aveva 18) a un Mondiale Cadetti. Possibile che non se ne sia mai accorto nessuno nelle varie federazioni?

«Ci proviamo». Senza urlare, come sempre...

Gran Champions Cup (a.a.) Equilibrio nella 1ª giornata della Gran Champions Cup maschile. Clamorosa la vittoria dei padroni di casa del Giappone 3-2 (22-25, 25-15, 21-25, 25-21, 15-10) sulla Polonia di Castellani. Sofferta il Brasile 3-2 (25-22, 24-26, 25-18, 23-25, 15-10) su Cuba, Leon (22), davanti a Vissotto (18). L’Egitto di Giacobbe è stato sconfitto (3-2) dall’Iran. AMICHE. (m.sc.) La Dinamo Mosca si aggiudica il Trofeo Scotti battendo 3–2 a Pavia la Riso Scotti.Rebecchi Piacenza - Yamamay Busto Arsizio 1-3. Asystel Novara-Fenernahce Istanbul 2-3.


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RUGBY ITALIA-SUDAFRICA MENO DUE

Zanni: «Lo stipendio per una meta» Per la prima volta a Udine, la sua città: ««Il rugby mi è piaciuto fin da bambino, potevo sporcarmi nel fango» ROBERTO PARRETTA

taccuino

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SACILE (Pn)dAlessandro Zanni

è nato a Udine il 31 gennaio 1984. Con 35 caps azzurri sulle spalle, sabato contro il Sudafrica al Friuli, il flanker del Benetton Treviso avrà l’opportunità di giocare con la Nazionale per la prima volta nella sua città.

DOVE ACQUISTARE I BIGLIETTI

Zanni, si torna a casa.

Golf: Mallett batte gli Springboks

«Sono felice, non posso far altro che sperare in una super partita e che lo stadio sia pieno, perché si assisterà a un grande spettacolo contro i campioni del mondo».

CASTELLO D’AVIANO (Pn) — (ro.par.) Curioso antipasto del match e trionfo del c.t. Nick Mallett (Sportinfo-

Sabato (ore 15) al Friuli di Udine C’è ancora disponibilità di biglietti per sabato (prezzi da 80 a 20 euro): come per Italia-Samoa di sabato 28 ad Ascoli, sono acquistabili nei punti vendita Lottomatica, Ticket One e sui siti Listicket.it e ticketone.it.

A CASTELLO D’AVIANO

Dove abitava ad Udine?

«Prima di trasferirmi a Brescia per giocare nel Calvisano nel 2005, ho sempre abitato in via Duino, in centro. Mamma Lina e papà Riccardo vivono lì. Papà è di Reggio Emilia, ha conosciuto la mamma da militare a Udine». Quando ha cominciato a giocare a rugby?

«Avevo 7 anni, il vicino di casa, Giuseppe Candoni, dirigente della Leonorso Udine, mi invitò al campo a provare questo strano gioco con questa strana palla ovale. Io ero abituato a quella rotonda. Ho provato anche il basket, ma con gli impegni a scuola non era possibile portare avanti tutto». Che cosa ha amato da subito di questo sport?

«La possibilità di sporcarmi nel fango e poi anche il contatto fisico, molto più accentuato rispetto ad altri sport».

Alessandro Zanni, 25 anni, 35 caps azzurri, evita un placcaggio dell’All Blacks Rodney So’oialo. Udinese, flanker di 1.93 x 103 kg, gioca a Treviso

Ricorda i nomi dei suoi primi allenatori?

INSIDEFOTO

«Si. Ho frequentato il tecnico industriale Malignani al centro studi di Udine. Poi all’università mi sono iscritto a economia aziendale, ma dopo il primo anno a Calvisano ho interrotto, l’impegno sportivo ormai diventato d’alto livello

«Il primo è stato Piero Vigna, poi ho avuto anche mio papà nell’under 9 e nella 11, poi Riccardo Dalla Ca’ di Belluno, Riccardo Sironi e Maurizio Teghini».

non mi permetteva di fare le due cose insieme».

cia e per avere perso il numero 1 nel ranking Irb. Sono una squadra molto fisica, sarà importante reggere l’impatto. E se messi sotto pressione, anche loro possono sbagliare».

to), autore del migliore score nel torneo di golf però vinto della selezione sudafricana a Castel D’Aviano (con Gower e Robertson). Il giorno di riposo della Nazionale ha visto altri azzurri dividersi tra una Cantina di Vistorta e un prosciuttificio di San Daniele.

Il capo degli arbitri contro l’Italia

Intanto però meglio concentrarsi sul Sudafrica, vero?

In settimana vi siete allenati a Fontanafredda, dove tre anni fa segnò al Canada la sua unica meta in azzurro: cosa darebbe per realizzare al Friuli?

«Dovremo cercare di confermare quello che di buono si è visto contro gli All Blacks, servirà mettere in campo la stessa mentalità. Loro vorranno rifarsi dopo la sconfitta in Fran-

«La soddisfazione personale non può venire prima del risultato di squadra e, nel rugby, il singolo non conta. Ma darei qualsiasi cosa. Anche tre o quattro mesi di stipendio».

Le piacerebbe riprendere e laurearsi?

«Certo, si può sempre tornare a studiare, mi piacerebbe riprendere e lo farò, anche se so già che sarà dura».

Era bravo a scuola?

GOLF In Dubai

Rory McIlroy, nord-irlandese, 20 anni, n. 1 della money list europea REUTERS

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dDopo 51 settimane di tornei in Europa, Asia ed Australia, l’European Tour 2009 si conclude in Dubai (Eau) schierando, da oggi a domenica (diretta Sky), i primi 60 dell’ordine di merito. Senza i rinunciatari Anthony Kim e Paul Casey, ma con Francesco Molinari, 12˚ in graduatoria grazie agli ultimi, esaltanti, piazzamenti: secondo al Portugal Masters, decimo all’HSBC Champions (al suo primo World Golf Championships), terzo nell’Hong

Paddy O’Brien, il capo degli arbitri Irb, s’è «scusato» con gli All Blacks per l’arbitraggio di San Siro: «In 7 delle 8 mischie degli ultimi 10’ — ha detto — l’Italia ha fatto falli. Altro che meta tecnica». La Fir ha espresso «stupore e dissenso». Due i titolari confermati sabato contro l’Inghilterra: Donnelly e Sivivatu. Quattro mesi di stop per l’ala irlandese Luke Fitzgerald (ginocchio): addio Sei Nazioni. Risultati: Irlanda A-Tonga 48-19; Tunisia-Namibia 13-18 (and. qual. C.M.); Barbarians francesi-Europa (Pace titolare) 39-26 (a Bruxelles).

BOXE Il massimo azzurro

Soldi e trono europeo Con baby McIlroy c’è anche Molinari

VINCENZO MARTUCCI

LA POLEMICA

Kong Open. Sull’Earth Course dello Jumeirah Golf Estates (disegnato da Greg Norman), sono in palio 5.015.000 euro (prima moneta 830.675 e), ed altrettanti andranno, come bonus, ai primi 15 dell’ordine di merito finale. Precocità Il fenomeno è il 20enne nord-irlandese Rory McIlroy, che capeggia la money list con 2.538.449 euro, davanti all’inglese Lee Westwood (2.410.277 e), al tedesco Martin Kaymer (2.332.544) e all’altro inglese Ross Fisher (2.105.046). Un

poker per la corona dell’European Tour, con l’ultimo ragazzo prodigio favorito, per sfiorare il primato di precocità del 19enne Seve Ballesteros del 1976, intascare un ulteriore premio di 1.79 milioni di euro, salire dal numero 13 al 6 del mondo, ottenere 7 anni di esenzione sul Tour continentale e sbarcare direttamente, nel 2010, sull’Us Pga. Perché, al di là del fatto che chiunque del quartetto vincesse Dubai si aggiudicherebbe anche il primato, mentre McIlroy — il più regolare della stagione — potrebbe chiudere al primo posto dell’European Tour anche finendo 58˚ sui 58 in gara nel fine settimana, Westwood deve comunque entrare fra i primi sette per bissare il titolo del 2000, Kaymer deve classificarsi fra i primi quattro e Fischer deve come minino arrivare secondo. Molinari-Garcia Il salto di qualità di «Chicco» Molinari è nei numeri (dalla classifica alla money list), e anche nella forma. Perché oggi il torinese parte nel primo giro con il talento spagnolo Sergio Garcia, e dice: «Il campo di Dubai si inaugura proprio con la nostra gara. Sarà lungo e difficile. Comunque, penso che essendo in buona forma come sono adesso possa giocare bene su qualsiasi tipo di campo».

Russo, meglio le World Series del professionismo?

Clemente Russo, 27 anni, durante gli sfortunati Mondiali di Milano EPA RICCARDO CRIVELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa margherita di Clemente Russo resta con due petali: professionismo subito o le sirene delle World Series? Dopo il Mondiale di Milano, l’iridato 2007 e vice campione olimpico dei massimi sembrava nutrire pochi dubbi: poiché sente di appartenere al mondo dorato dei pro’, poiché sa che la sua personalità debordante e la sua scherma spumeggiante potrebbero diventare l’icona del rinnovamento e del rilancio, la scelta pareva una formalità.

Ma negli ultimi giorni il pressing della Fip con il presidente Falcinelli non lo ha lasciato insensibile. Pro e contro «Lo sapete, sogno di diventare campione del mondo tra i professionisti — confessa Clemente — però l’offerta che mi è stata fatta per partecipare alle World Series è allettante e ha un po’ incrinato le mie certezze». Il poliziotto di Marcianise è da qualche mese in contatto con il promoter Salvatore Cherchi («E’ stato di una correttezza esemplare», dice il pugile), che dal canto suo

conferma come la situazione resti fluida: «I miei avvocati stanno preparando il contratto, con Clemente ci incontreremo ancora a breve». Con Cherchi, Russo avrebbe alle spalle il miglior organizzatore italiano, con agganci importanti in tutto il mondo e diventerebbe il fiore all’occhiello di una scuderia già solidissima insieme a Michele Di Rocco, che al 90% passerà con il manager milanese: due atleti dell’82, spettacolari, uno per le categorie di mezzo (Di Rocco è un welter) e uno per la categoria regina. D’altro canto, però, il progetto World Series è affascinante: Russo, con Cammarelle e Valentino, diventerebbe il traino della nascente franchigia italiana, una delle quattro europee (fino ad ora sono ufficiali solo Londra e Mosca), prenderebbe uno stipendio fisso garantito e poi i premi (sostanziosi) in caso di vittoria, senza rinunciare allo status di atleta olimpico che gli permette di continuare ad inseguire l’obiettivo dell’oro a cinque cerchi sfuggito per un nulla a Pechino. Senza contare il ritorno di immagine in una categoria, quella dei massimi, che sarà seguitissima e la possibilità, in caso di trionfo finale, di entrare nel ranking delle 4 sigle professionistiche. Unico neo: a Milano della franchigia si parla, ma nulla è ancora ufficiale. Forse aspettano proprio lui...


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SPORT INVERNALI VERSO L’OLIMPIADE LE SPERANZE DEL FONDO A BEITOSTOLEN

Vancouver 2010

Follis premiata lancia un gruppo sempre a segno

L’Olimpiade canadese è in programma dal 12 al 28 febbraio. Snowboard, sci, skeleton, bob e sport del ghiaccio hanno già cominciato la corsa alle coppe del Mondo. Nel weekend tocca a slittino e sci di fondo, sport di grandi personaggi e di tante medaglie. Poi, la prossima settimana, salto e combinata nordica e in dicembre biathlon e freestyle.

Armin Zoeggeler, 35 anni, in carriera ha vinto due ori olimpici (più un argento e un bronzo), 8 Coppe del Mondo, con 45 gare vinte

Arianna Follis, 32 anni, valdostana, campionessa mondiale della sprint AP

Zoeggeler: «Riparto con una Ferrari in più»

STEFANO ARCOBELLI

«Le prove nella galleria del vento dovrebbero far andare più veloce lo slittino. Mi sento forte, ho la voglia della prima volta» SIMONE BATTAGGIA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dCosa si può volere ancora dopo due ori olimpici, otto coppe del mondo e 45 vittorie nel circuito iridato? Quali stimoli si possono avere ancora se da anni si è considerati come i migliori di tutti i tempi nel proprio sport? Armin Zoeggeler a questa domanda non può rispondere, semplicemente perché non entra nella sua logica. Il carabiniere di Foiana sabato sarà al via della sua diciassettesima edizione della Coppa del Mondo con lo stesso atteggiamento della prima volta. A Calgary — dove domani si apre la stagione con la gara di doppio, senza gli iridati Plankensteiner-Haselrieder per i dolori alla schiena del secondo — le priorità di Armin sono le stesse di sempre: testare la slitta, migliorare ogni possibile dettaglio col tecnico Walter Plaikner, e confermare che a 35 anni resta sempre il migliore, l’uomo da battere a Vancouver 2010. Che condizioni avete trovato in Canada?

«C’era molto caldo, sia a Whistler Mountain che a Calgary. Certi giorni c’erano anche 10 gradi, così non abbiamo potuto avere dei riscontri cronometri validi». Anche per quanto riguarda il

lavoro sull’aerodinamica fatto con la Ferrari?

«Sì. Teoricamente le prove nella galleria del vento dovrebbero permetterci di limare qualche decimo, ma questa è solo teoria, aspettiamo i riscontri pratici». Come si sente all’inizio dell’ennesima avventura?

«Ho lavorato molto bene, per tutta l’estate mi sono allenato senza infortuni. Nelle ultime

Ha vinto tutto e comincia la 17a Coppa: «Il mio segreto è che continuo a divertirmi» settimane abbiamo provato la nuova slitta, quella che Plaikner ha fatto in vista dei Giochi». Che caratteristiche avrà?

«Quella di Whistler Mountain è una pista molto veloce e quindi il mezzo deve essere sicuro. Ci siamo concentrati soprattutto sulle colle, sui portapattini, sull’aerodinamica. Migliorare è sempre più difficile, ma è il nostro lavoro». Cosa ha provato qualche settimana fa, quando è tornato a sedersi per l’ennesima volta sulla sua slitta?

«Mi sono divertito come se fosse la prima volta. Mi sento ancora forte, quello che faccio mi piace ancora». Come si fa a diventare Armin Zoeggeler?

«Nessun segreto. Ricordo però che da ragazzo, quando potevo andare in trasferta con la squadra maggiore, imparavo molto. Rubavo con gli occhi. Arnold Huber (iridato nel singolo a Winterberg 1991, ndr) è uno che mi ha insegnato molto». La squadra di singolo fatica ad avvicinarsi ai suoi risultati. Riesce a passare agli altri alcune «dritte»?

«In realtà ho poco tempo per insegnare. Qualche consiglio ai più giovani lo do, ma in questo periodo è complicato». Cosa farà l’Italia quando lei si ritirerà, dopo i Mondiali di Cesana 2011?

«Ma i giovani ci sono, serve solo pazienza. A ottobre, quando siamo andati in ritiro a Lillehammer, sono venuti anche Rieder e Rastner, due ragazzini di 16 anni. Rieder è buono anche nel singolo, faranno bene» Sua figlia Nina continuerà con la pista naturale?

«Sì, andrà avanti anche questa stagione. Ma è piccola, ha solo otto anni, per lei è puro divertimento».

Coppe alvia

Il programma del fine settimana. Domani Slittino Ore 18 a Calgary doppio (Oberstolz-Gruber, Fischnaller-Schwinbacher). Sabato Fondo Ore 10.30 a Beitostoelen (Nor) 10 km tl donne (Follis, Valbusa, Longa, Confortola, Genuin, Rupil). Ore 12.30 15 km tl uomini (Piller Cottrer, nella foto, Di Centa, Checchi, Clara, Hofer, Gullo, Scola, Kostner, F.Pasini, Zorzi). Dirette Rai Sport Più. Slittino Ore 14.40 (22.40 in Italia) solo donne (Gasparini); 17.15 (1.15 di lunedì in Italia) solo uomini (Zoeggeler, Rainer, W.Huber, Mair, Obkircher). Snowboard Ore 12-17 a Stoccolma (Sve) Big Air uomini. Domenica Fondo Ore 10.30 staffetta 4x5 donne; ore 12.30 staffetta 4x10 uomini. Dirette Rai Sport Più. I Giochi Dal 12 al 28 febbraio 2010 a Vancouver.

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d Arianna Follis non pensa mai alle conquiste passate «se non quando sono in camera». Non pensa alle medaglie mondiali del passato, a quella olimpica in staffetta e perfino al titolo iridato della sprint che le è servito a fare la differenza all’interno degli azzurri e a diventare la sciatrice dell’anno (52348 voti su 98482) davanti a Nadia Fanchini, Fill, Origone, Piller Cottrer e Zoeggeler. Certo che le «fa piacere e mi inorgoglisce», e quando ne parla da Beitostolen, in Norvegia, dove sabato scatta la Coppa del Mondo del fondo, si sente l’affanno, la fretta di chi sta testando sci e scioline, o è reduce dalla razione quotidiana di allenamento. Arianna, insomma, non si risparmia e si sente «carica» prima della stagione più importante, la stagione che culminerà con l’Olimpiade di Vancouver dove c’è una gara particolare che l’aspetta: la 10 km tl di cui nel 2007 a Sapporo è stata bronzo mondiale. Una medaglia, quella, che le diede «la consapevolezza di non essere solo una sprinter».

Alternato In verità, la valdostana trasferitasi a Frassinoro, appenino modenese, dopo le nozze col marito-skiman, Alessandro Biondini, è cresciuta molto anche a tecnica classica perché l’allenatore Fredi Stauder, ha insistito sul mutuo soccorso: cioè che Arianna dovesse aiutare Marianna Longa nello skating, e viceversa la mammina di Livigno dovesse «sostenere» la biondina nell’alternato. Risultato: il Mondiale di febbraio a Liberec è stato il Mondiale delle «sorelle» (e il primo davvero rosa) con 3 medaglie su 4. Follis d’oro, Longa d’argento, le due insieme di bronzo e con il biolimpionico e ora portabandiera Giorgio Di Centa, bronzo, alfiere di un settore vivace ma che ha raccolto soltanto con Piller Cottrer vincitore della Coppa del Mondo lunghe distanze.

Obiettivi La Follis non fa proclami ma non rinuncia a niente «vorrei andar bene già in Coppa, poi al Tour de ski, certo che penso ai Giochi ma servono risposte strada facendo» e lancia la compagna verso quella gara, la combinata che sente già sua per potersi esaltare sulla neve canadese. «Il calendario è fitto — interviene la Longa — sì questa gara mi ispira ed è la più completa, io rinuncerò ad alcune trasferte per non stare troppo via da casa, anche se ormai mio figlio capisce che la

E’ la sciatrice italiana dell’anno: «Coppa, Tour e Giochi, ci proverò sempre». Con la Longa e grandi big mamma "fa questo mestiere" e che dunque ha la certezza che torni. Sono serena, questo sacrificio di stare lontano spero mi ripaghi in gara, di sicuro sono più matura del 2002 e vorrei sfatare quel tabù della staffetta di 8 anni fa». Moschettieri A Salt Lake City, furono le prime medaglie olimpiche di quel trio, Zorzi, Piller Cottrer e Di Centa, che vorrà sparare le ultime cartucce ai Giochi. «Ma non voglio stressarmi troppo» fa Piller ben sapendo che c’è una gara disegnata apposta per lui: la 15 km tl già domata ai Mondiali 2005 a Oberstdorf. Pietro come Di Centa dovrà gestire con sapienza fatiche ed energie per arrivare al top a febbraio, quando Zorro vorrà riprendersi quel pettorale in staffetta perso un anno fa. Staffetta che vorrà difendere l’oro di Torino. Cristian poi con Renato Pasini potrà cercare la via del podio nella staffetta a due. E i giovani? Checchi, Clara, Pasini II e Hofer, cercano spazio, reclamano fiducia e pettorali al timoniere Fauner. Il fondo non potrà fermarsi proprio quest’anno.


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI ATLETICA

ATLETICA L’ATLETA DEL BAHREIN POSITIVO ALL’EPO A PECHINO 2008

Caso Semenya: la Iaaf rinvia l’esame del dossier

Il Cio toglie a Ramzi l’oro dei 1500 Il campione olimpico è Kiprop

MONTECARLO — La Iaaf prende tempo sul caso Caster Semenya. «La vicenda — si legge in un comunicato — non sarà presa in esame dal Consiglio in programma domani e sabato a Montecarlo (contrariamente a quanto era stato detto, ndr) in quanto gli esami medici che riguardano l’atleta non sono ancora completi».

d Rashid Ramzi, campione olimpico dei 1500 a Pechino 2008, nato in Marocco e cittadino del Bahrein, dovrà restituire la medaglia d’oro perché risultato positivo all’Epo nel controllo antidoping post gara. Sono stati necessari quasi quindici mesi per arrivare a questa decisione da parte della commissione disciplinare del Cio, ma almeno giustizia è fatta. Con lui sono stati puniti Davide Rebellin, argento del ciclismo, il collega tedesco Stefan Schumacher, 13˚ nella cronometro individuale, la marciatrice greca Athanasia Tsoumeleka, 9ª nella 20 km e la croata Vanja Perisic, 6ª in una batteria degli 800.

continuato ad allenarsi a Ifrane, in quota in Marocco e a casa sua. Lo seguiva Khalid Boulami, bronzo sui 5000 ai Mondiali di Göteborg 1995 e ai Giochi di Atlanta 1996, fratello maggiore di Brahim, l’ex primatista mondiale dei 3000 siepi che ha scontato una squalifica per doping di due anni.

Annunciata Ora è facile dire che Ramzi era nel mirino dell’antidoping da tempo, ma la sua storia deve fare riflettere, perché per tre anni è riuscito a eludere i controlli. E’ arrivato in Bahrein nel 2001: un amico gli aveva detto che arruolandosi avrebbe guadagnato 750 dollari al mese e avrebbe potuto continuare a fare sport. Nel piccolo e ricco Stato del Golfo non era però possibile allenarsi per il caldo. Così Rashid ha L’arrivo dei 1500 di Pechino: Rashid Ramzi (destra) e Asbel Kiprop LAPRESSE

TENNIS : L’ARGENTINO A MILANO INCONTRA MALDINI

L’impresa Ai Mondiali di Helsinki 2005, Ramzi, riuscì in un’impresa storica: vinse i 1500 e poi gli 800. Seppe sfruttare anche gli errori degli avversari, ma lo inseguivano nuvole gonfie di dubbi, perché si faceva vedere poco in giro e i sospetti su di lui erano pesanti. Ora dovrà anche affrontare qualche giudizio in Bahrain, dove era diventato ufficiale dell’esercito e membro della guardia dell’Emiro. Chissà se gli chiederanno anche di restituire i soldi dei premi. Il nuovo ordine d’arrivo della gara è: 1. Kiprop (Ken); 2. Willis (N.Zel); 3. Baala (Fra), Poco cambia nel medagliere olimpico: il Kenya sale dal 15à AL 12˚ posto e, escluso il Bahrein, i Paesi presenti diventano 86 (erano 87). Gianni Merlo

IPPICA: RECORD STAGIONALE DEI DRIVER

Masters: Murray+Del Potro Già 430 vittorie nel 2009 Federer avrà la rivincita? Bellei ha superato Bellei Il Masters fra i migliori 8 del mondo da domenica a Londra si infiamma con il sorteggio dei due gironi all’italiana che qualificano alle semifinali. Roger Federer, n. 1 del mondo e campione di 4 Masters, è nello stesso girone del beniamino di casa, Murray, col quale è in svantaggio 6-3 nei precedenti, e di Del Potro, col quale ha perso la finale degli ultimi Us Open. Nadal, che tenta in extremis di chiudere l’anno al numero 1, è con Djokovic, campione uscente, contro il quale quest’anno ha perso 2 volte. e ritrova Soderling, che l’ha battuto per la prima volta al Roland Garros, dopo 4 trionfi. Del Potro, reduce da problemi agli addominali, ha appena ripreso a servire, s’è allenato due giorni all’Harbour Milano e ha conosciuto Paolo Maldini. L’ex stella del Milan ha perso 6-1 in allenamento con la pro Camerin. Intanto i belgi Yanina Wickmayer e Xavier Malisse, sospesi un anno per non aver saltato controlli antidoping, hanno fatto appello

Del Potro (a sinistra) e Maldini all’Harbour Milano STUCCHI

al Tas. Singolare, gruppo A: Roger Federer (Svi), Andy Murray (Gbr), Juan Martin Del Potro (Arg), Fernando Verdasco (Spa); gruppo B: Rafael Nadal (Spa), Novak Djokovic (Ser), Nikolay Davydenko (Rus), Robin Soderling (Sve). Doppio, gruppo A: Nestor-Zimonjic (Can-Ser), Bhupathi-Knowles (Ind-Bah), Cermak-Mertinak (Cec-Slk), Fyrstenberg-Matkowsky (Pol); gruppo B: Bob e Mike Bryan (Usa), Dlouhy-Paes (Cec-Ind), Kubot-Marach (Pol-Aut), Mirnyi-Ram (Bie-Isr).

A Firenze uno sciopero dei dipendenti dell’ippodromo (annullate le ultime 3 corse) non ha impedito a Enrico Bellei di battere il primato stagionale assoluto dei driver del trotto di 429 vittorie, che egli stesso aveva stabilito nel 2008. Per il 46enne top driver, avviato verso il 15˚ scudetto, il successo n˚ 430 con No Fear in apertura di convegno. Ottimo anche il bottino dei GP vinti: 16 con il Nazionale e il Giovanardi di Mirtillo Rosso in evidenza. Oggi a Livorno il 21enne Umberto Rispoli, a quota 228 affermazioni, va all’assalto del primato assoluto di vittorie stagionali (229) dei fantini, stabilito Gianfranco Dettori (padre di Lanfranco) nel 1982. IERI ERI PALERMO QUINTE’ (m 1600): 1 Lionel Dumper (C. Cangelosi) 1.15.1; 2 Lemon di Sciacca; 3 Ludyang Mack; 4 Mitzy Allmar; 5 Lirica Rl; Tot.: 2,83; 1,95, 2,17, 6,71 (21,70). Quinté 16-12-13-3-14 e 11.730,03 (Coi ritirati 2 e 6 e 1.032,03). Quartè e 1.352,57 (e 105,99). Tris e 96,55 (e18,98). AVERSA 2ª TRIS (m 1660): 1 Fortess (DI Vincenzo) 16.9; 2 Lide Joy; 3 Gina

Sulla scorta dei risultati di un’indagine conoscitiva proposta a 446 società in rappresentanza di oltre il 75% della forza votante in sede di Assemblea federale (con relativa costituzione di una Commissione di Garanzia), nasce un gruppo promosso da Luciano Barra (ex dirigente Fidal e Coni) che «si propone di promuovere un movimento per il rilancio dell’atletica italiana, con lo scopo di elaborare progetti e proposte e supplire così all’attuale grave mancanza d’idee». Dalle 155 società che hanno risposto, risulta che il primo problema da risolvere è quello dell’«attività giovanile». GIBILISCO SUDAFRICANO Beppe Gibilisco parte oggi per un raduno a Stellenbosch (S.Af), assistito dal tecnico Gennady Potapovich. Domenica sarà raggiunto da Elena Scarpellini. Rientreranno il 15 dicembre.

BASEBALL ROOKIE E CY YOUNG Il closer di Oakland (American), Andrew Bailey e l’esterno di Florida (National) Chirs Coghlan sono i Rookie dell’anno, mentre Zack Greinke (16-8, 2.16) di Kansas vince il Cy Youn nell’American League.Mike Scioscia (Anaheim, AL) e Jim Tracy (Colorado, NL) sono i manager dell’anno

BOXE BOSCHIERO DECLASSATO (r.g.) L’Ebu ha tolto a Devis Boschiero, in seguito alle accuse di spaccio di droga, la qualifica di cosfidante all’Europeo superpiuma. Il suo posto dovrebbe essere preso dal bielorusso Sergey Gulyakevich contro l’armeno Leva Kirakosyan, già battuto nel 2007.

HOCKEY GHIACCIO SERIE A (m.l.) Al Cortina l’attaccante Mike Souza per il difensore Kevin Truelson. Oggi (14˚ turno). Ore 20.30: Alleghe-Bolzano (diretta RaiSport Più); Asiago-Pontebba; Brunico-Valpellice; Fassa-Cortina. Rip. Renon. Classifica: Brunico* 25; Bolzano 23; Asiago 22; Fassa 20; Renon 19; Pontebba* 17; Valpellice 12; Alleghe* 11; Cortina* 7 (*una in meno). Coppa Italia. Quarti (vincenti alla Final Four di gennaio): Asiago-Cortina 4-1; Brunico-Alleghe 4-1; Renon-Valpellice 4-3 t.s.; Vipiteno-Bolzano 2-8.

HOCKEY IN LINE

MOTONAUTICA

Lollobrigida; Tot.: 6,73; 2,10, 9,78, 4,86 (610.13) Tris 4-13-7 e 2.355,65. OGGI ROMA QUARTE’ A Tordivalle (ore 19) in 19 sui 1600 metri. Indichiamo Luper Boxa Sm (16), Lambrusco Lser (19), Imperatore Slm (3), Iambe (17), Drausi Lb (12), Idy del Colle (11). NAPOLI 2ª TRIS (ore 14) in 20 sui 2000 metri. Indichiamo Poderoso Kike (2), Last Abala (13), Verbum (8), Vittoriano (12), Gemonio (4), Pershing (11). ANCHE Gal.: Livorno (15.25). Tr.: Torino (11.24), Montecatini (11.36), Bologna (14.30), Taranto (15.15).

Pistorius: le protesi avvantaggiano di 10"

Nasce un movimento per «il rilancio dell’atletica»

COPPA ITALIA (m.l.) All'Asiago il primo atto della finale di Coppa Italia. Così ieri (martedì 17 novembre) l'andata: Edera Trieste-Asiago Vipers 3-5 (2-2). Ritorno l'8 dicembre.

Bellei dopo il GP Nazionale vinto a San Siro con Mirtillo Rosso DE NARDIN

STUDIO USA

MONDIALE CLASSE 1 Da oggi a sabato ad Abu Dhabi quinta tappa del UIM-WPPA Class 1 World Powerboat Championship: Victory 1 e Fazza, dominatori della stagione (2 e 4 vittorie rispettivamente), possono regalare il Mondiale al Victory Team con una gara d’anticipo. Classifica (4 p.): 1. Victory 1 95; 2. Fazza 91; 3. Maritimo 55.

NUOTO

Rosolino e Giacchetti problemi di tesseramento Sino a ieri sera i due big napoletani, Massimiliano Rosolino e Caterina Giachetti, non risultavano iscritti agli Assoluti invernali di Riccione in vasca corta (domani e domenica), decisivi per alcuni atleti per qualificarsi agli Europei di Istanbul di dicembre. L’olimpionico non è ancora riuscito a concretizzare le trattative (Novara o Ispra) per il tesseramento 2010. Più complicata la vicenda della delfinista, che ha chiesto il nulla osta all’Aniene ricevendone un diniego dal circolo di Malagò. Motivo? Vorrebbe firmare per l’Ispra Swim Planet, club rivale nella sfida per lo scudetto.

Peter Weyand, ricercatore della Southern Methodist University, insieme ad altri colleghi, pubblicherà domani i risultati di ricerche effettuate sulle protesi usate da Oscar Pistorius (foto Ap). Le analisi hanno evidenziato che l’atleta beneficerebbe di un vantaggio pari a 10 secondi nei risultati, perché ha un contatto con il terreno del 14% più lungo, un dispendio energetico inferiore del 34% ai normodotati e una frequenza di passi più veloce pari al 21%. Tutto questo anche perché le protesi sono meno pesanti della parte inferiore della gamba dei normodotati.

SOSPETTI TEDESCHI La federnuoto tedesca è nel mirino dell’antidoping per delle presunte violazioni su alcuni test fatti ai nuotatori. La presidente Thiel non ha fornito altri particolari su precisi casi doping.

PALLANUOTO CASO RADICCHI I genitori di Federica Radicchi hanno scritto al presidente del Coni, Gianni Petrucci, per sottoporgli il caso della ventenne nel giro del Setterosa. La giocatrice si era svincolata d'ufficio dalla Roma per andare a giocare nell’Orizzonte. Il giudice a seguito del ricorso della Roma annulla paradossalmente la propria sentenza motivandola con una mancata notifica alla sede legale della società. La vicenda da 25 giorni è bloccata alla commissione tesseramenti (giudice di secondo grado) e la pallanotista è costretta a rimanere ferma. WORLD LEAGUE La prima giornata di World League: Francia-Montenegro 8-12 nel girone in cui c'è anche il Settebello. SQUALFICA Il campo del Sori è stato squalificato per una giornata dopo la gara col Latina: «comportamento dei tifosi gravemente aggressivo nei confronti del pubblico ospite».

PESI

Al via i Mondiali Prendono il via oggi a Goyang City (Sud Corea) i Mondiali Seniores che si concluderanno domenica 29. Italia con quattro atleti: il due volte argento europeo Vito Dellino (56 kg), Giorgio De Luca e il giovane Enrico Cangemi (77 kg), Annarosa Campaldini (+75). Assente Genny Pagliaro, bloccata da un infortunio all’adduttore. Oggi subito in gara Dellino con diretta Eurosport dalle 10.45.

VELA

Semifinali Vuitton Trophy C’è Azzurra-Origin (r.ra.) Ultimo fine settimana del Louis Vuitton Trophy a Nizza, oggi e domani sono in programma le semifinali al meglio delle 3 regate. Azzurra sfida gli inglesi di Team Origin, nell’altra Team New Zealand affronta la sorpresa Synergy (Rus). Sabato e domenica le finali.


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ALTRI MONDI

di 7 giorni il voto sull’autorizzazione a procefRinviato dere per Cosentino, sottosegretario indagato per ca-

NICOLA COSENTINO SOTTOSEGRETARIO ALL’ECONOMIA

morra: «Resto al mio posto: su di me decida il premier»

s

il fatto del giorno / 5 domande 5 risposte

Politiche globali

NOTIZIE TASCABILI

ISRAELE CONTRO TUTTI POLITICA/1: PRIVATIZZAZIONE DISCUSSA

Acqua, sì alla fiducia sul decreto Codacons: «Aumenti del 30%»

Ma a che cosa servono i grandi summit mondiali?

S Avanti con gli insediamenti Il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu va avanti con la realizzazione di 900 nuove case a Gilo, nella zona araba di Gerusalemme. Il piano ha suscitato le critiche di palestinesi, Usa, Europa e Onu

Il vertice Fao a Roma e quello di Singapore sul clima sono stati fallimentari. Il potere sta altrove

Ha ottenuto la fiducia alla Camera il decreto Ronchi che prevede la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, compresa l’acqua. Oggi il voto definitivo. Il Codacons ha calcolato che la privatizzazione dell’acqua produrrà aumenti del 30-40% delle tariffe per i cittadini. Cittadinanza attiva si batterà per un referendum.

POLITICA/2: SCONTRO SUL DIRITTO DI VOTO

Bossi: «Immigrati vadano a casa» E Fini si ribella: «Anatemi inutili» I «finiani» presentano con l’opposizione i progetti di legge su cittadinanza e voto agli extracomunitari. Umberto Bossi, leader della Lega, li boccia: «Gli immigrati devono essere mandati a casa loro». Quindi, la replica del presidente della Camera, Gianfranco Fini: «È una battuta liquidatoria, un anatema, ma non risolve il problema».

POLITICA/3: MAGGIORANZA TURBOLENTA GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

«Oggi ho un pensiero che mi tormenta: il vertice sulla fame. Non mi tormenta il disagio di una città blindata: questa mattina i romani per essere puntuali al loro posto di lavoro si sono messi in cammino due ore prima, ma a questo ormai siamo abituati. Mi tormenta il fatto che a questo vertice sono state invitate 187 delegazioni (non so quante persone per delegazione!), le suite in via Veneto sono costate 750 euro a notte per persona... Ho visto limousine, ho sentito di ragazze assoldate per distrarre gli ospiti. Non voglio pensare che cosa si mangerà alle cene e ai pranzi, ma me lo posso immaginare. Il pensiero che continua a tormentarmi è questo: se stavano tutti a casa loro e questi soldi li mandavano in Africa, sono sicura che si poteva sfamare mezza Africa e non so per quanti giorni. È solo un pensiero che mi tormenta insieme ad altri di questo mondo che mi fa sempre più schifo». Così, ieri, Piera Gai sul blog Terranews.

1Ha ragione? Ha ragione. Le centinaia – forse migliaia – di mezze figure, però padroni in casa loro, che sono venute a Roma per discutere di un problema di cui non gli fregava assolutamente nien-

te, hanno fatto una delle peggiori figure dell’ultimo mezzo secolo. Mugabe (nella foto Afp qui sopra), che governa lo Zimbabwe come un macellaio e non può avere a cuore la malasorte di nessuno, s’è portato dietro 60 persone. In media, ogni delegazione ha preso in affitto venti automobili. Un capodelegazione Onu – lo ha riferito ieri Libero – ha speso 60 mila euro in abbigliamento e regali. Le boutique di via Condotti, dove un paio di mocassini costano più di mille euro, sono state prese d’assalto. I veri potenti – Obama, Hu, la Merkel, Sarkozy, Gordon Brown – si sono tenuti alla larga. L’ultima volta avevano promesso una ventina di miliardi di cui ancora non s’è visto un euro. L’Italia e gli Stati Uniti non versano quello che dovrebbero versare. La Fao incassa qualcosa come 1500 miliardi l’anno e ne gira agli agricoltori 250. Gli aiuti servono? O servono solo a Mugabe? Ecco qualcosa di cui si sarebbe dovuto discutere.

2 Lei è uno di quelli che li ritiene inutili.

Ha letto l’intervista alla Stampa di Dambysa Moyo? Zambiana, economista, nera, 28 anni, autrice di Dead Aid - Why Aid is Not Working and How There is Another Way for Africa (Fine degli aiuti: perché gli aiuti non funzionano e come si potrebbe

fare per l’Africa, in Italia ancora non c’è): «Se si guarda alla Cina, all’India, al Sudafrica, negli ultimi 30 anni lì si è verificato un successo: basato non certo sugli aiuti, ma sul commercio, sugli investimenti, sulla crescita dei mercati di capitali, sullo sviluppo del credito, sul sostegno al risparmio e all’afflusso delle rimesse degli emigrati. Un modello completamente diverso dall’Africa, che dimostra che c’è una via maestra per crescere e ridurre la povertà. È proprio la politica degli aiuti ad alimentare una leadership politica africana tanto orribile. Se non si cambia, non avremo mai leader politici di qualità. Le persone serie, di valore, i tanti giovani africani preparati e intelligenti, non sono interessati a impegnarsi in politica, che è un gioco fasullo basato su questa cultura dell’elemosina fondata sul senso di colpa del mondo ricco che rafforza i politici corrotti». Dambysa arriva al punto di dire: meglio i cinesi, che ci rapinano, ma intanto ci danno un’occasione.

for Famine Relief, confederazione di 13 organizzazioni che lavorano da 60 anni con tremila partner – nel 2006 calcolò che se l’Occidente comprasse da Africa, Asia e America Latina l’1% in più di quel che compra normalmente allontanerebbe dalla povertà 128 milioni di persone. Naturalmente bisognerebbe comprare l’1% in meno dai nostri produttori… Oxfam e Ucodep (un’altra ong) hanno dato 3 a questo ultimo vertice Fao, giudicato più o meno un disastro.

4 Sa che le dico? Che ho l’impressione di un fallimento generale di questi vertici. Anche il summit di Singapore dell’altro giorno sul clima s’è concluso con l’annuncio che sul clima, per ora, non si farà niente.

Il sistema degli organismi internazionali discende dalle strutture che le nazioni si diedero dopo la guerra. Sono passati 60 anni, questi organismi corrispondono sempre meno a qualcosa di reale. Il potere sta altrove.

3 Significa far entrare l’Africa – 5 e le altre patrie degli affamati – Per esempio? nel circuito economico globale, comprargli le merci, rivendergli magari energia o tecnologie.

Sì, qualcosa del genere. L’Oxfam – Oxford Committee

In quella dozzina di banche che ancora determinano i grandi movimenti di capitali. E nel duo Cina-Usa. Il Pil del mondo è determinato per il 70% da loro. E l’inquinamento pure.

Berlusconi: «Le elezioni anticipate? Mai pensato» S Il richiamo di Obama Dalla Cina, il presidente Usa Barack Obama condanna la decisione di Israele: «Gli insediamenti amareggeranno i palestinesi in un modo che potrebbe finire molto pericolosamente»

«Senza compattezza sul programma del governo, la parola torni agli elettori», ha detto martedì il presidente del Senato Renato Schifani. Appoggiato dal ministro degli Interni Roberto Maroni: «Se la maggioranza è divisa, giusto il voto». Ieri la replica del premier Silvio Berlusconi (foto Ansa, con Schifani): «Mai pensato al voto anticipato. La coalizione è compatta: se cade, non si può pensare a un governo diverso dalla maggioranza decisa dagli elettori. Con Fini non ho nulla da chiarire».

UN’ITALIANA E UNA TUNISINA DI 9 ANNI

Pavia, non stavano bene a scuola Due bimbe fuggono, poi ritrovate In quella scuola non si trovavano bene e così si sono date alla fuga. Protagoniste due bimbe di 9 anni: un’italiana e una tunisina affidata ai servizi sociali. Sono scomparse ieri pomeriggio dalla loro scuola di Cassolnovo (Pavia), ma in serata sono state trovate: camminavano lungo la provinciale 211, all’altezza di Cerano (Novara).


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ALTRI MONDI

Izzo, condannato all’ergastolo per la strage fAngelo del Circeo, trova l’anima gemella: «Presto mi sposerò» Lei è Donatella Papi, ex giornalista de «Il Giornale»

Guede in appello: «Non ho ucciso Mez ma non l’ho salvata» A Perugia il pm chiede la condanna a 30 anni per il caso Kercher. L’ivoriano: «Scuse alla famiglia»

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REUTERS

L’EX TERRORISTA DECISIONE DEL TRIBUNALE SUPREMO IN BRASILE

Battisti sarà estradato «Crimini non politici» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

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Rudy Guede, condannato a 30 anni per l’omicidio di Meredith, ieri alla Corte d’Assise di appello di Perugia ANSA STEFANIA ANGELINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d«Voglio far sapere alla famiglia Kercher che non ho ucciso né violentato la loro figlia. Non sono quello che le ha tolto la vita». Lo ha detto ieri Rudy Guede durante una lunga dichiarazione spontanea davanti alla Corte di Assise d’appello di Perugia, prima che il pm chiedesse per lui la conferma della condanna in primo grado a 30 anni di prigione per l’omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese di 21 anni uccisa a Perugia la sera del 1˚ novembre 2007 con una coltellata alla gola.

Cambio di strategia Così il 25enne ivoriano — dopo i silenzi in primo grado nel processo per l’omicidio di Meredith, per cui sono imputati anche l’americana Amanda Knox e il suo fidanzato, il barese Raffaele Sollecito — tenta di togliersi di dosso tutte le accuse, cercando maggiore visibilità, malgra-

do la scelta di farsi processare con rito abbreviato. La Corte, infatti, ha accolto la richiesta della difesa affinché il procedimento si svolgesse a porte aperte, tenendo però fuori dall’aula telecamere e macchine fotografiche. Respinta, invece, la richiesta di riaprire parzialmente il dibattimento per ascoltare nuovi testimoni. La ricostruzione Guede, che scappò subito dopo l’omicidio e che fu catturato in Germania, ieri si è rivolto agli avvocati della famiglia Kercher: «L’unica cosa della quale la mia coscienza deve rispondere è quella di non aver fatto tutto il possibile per tentare di salvare Mez», ha detto. Guede, che ha sempre ammesso di essere stato presente la sera dell’omicidio, ha ribadito che durante il delitto si sarebbe trovato in bagno. Dichiarazioni a cui il procuratore generale, Pietro Catalani, non ha dato peso: «È un raccontino non credibile», ha commentato.

LA MORTE IN CARCERE

Cucchi, il teste: «Picchiato da tre, non carabinieri» Sono stati trasferiti i 3 medici dell’ospedale Pertini di Roma già indagati per omicidio colposo e accusati di aver omesso le cure sanitarie a Stefano Cucchi, il 31enne fermato dai carabinieri per droga il 15 ottobre e morto il 22 nel reparto penitenziario dell’ospedale romano. Ancora più significative sono le nuove rivelazioni sulla deposizione del detenuto del Gambia che è stato testimone del pestaggio di Cucchi. «Erano in tre a picchiare, l’ho visto da una finestrella, ma non erano carabinieri. Stefano aveva dolore fino alla punta dei piedi, mi disse che l’avevano picchiato mentre lo accompagnavano nelle celle di sicurezza del Tribunale».

CAMBIAMENTI CLIMATICI AUMENTANO LE EMISSIONI DI ANIDRIDE CARBONICA

Caldo, sei gradi in più entro la fine del secolo FRANCESCO RIZZO

to. Del resto, fra il 2000 e il 2008 le emissioni di combustibili fossili sono cresciute del 29% a causa dell’uso del carbone per produrre energia. Le emissioni di Paesi in forte sviluppo come India e Cina sono più che raddoppiate in 50 anni.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dInquiniamo sempre di più. E avremo sempre più caldo: la temperatura globale aumenterà di 6˚ entro la fine del secolo. Uno studio di 31 ricercatori di 7 Paesi pubblicato da Nature Geoscience dimostra che la Terra è sempre meno in grado di assorbire le emissioni di anidride carbonica (causate da industria, riscaldamento, trasporti): negli ultimi 50 anni la media delle emissioni rimasta nell’atmosfera ogni anno è stata pari al 43% mentre il resto è stato assorbito dalle riserve naturali di CO2 nel terreno e negli oceani. Ma, dal 1959 al 2008, la quantità rimasta nell’atmosfera è aumentata dal 40% al 45%: la Terra perde capacità di assorbimen-

L’inquinamento alzerà di 6 gradi la temperatura globale della Terra AP

Sole «Dati che non stupiscono — commenta Luca Mercalli, climatologo di Che tempo che fa su Rai 3 e autore di Che tempo che farà (Rizzoli, 299 pag., 21 euro) —. Il primo studioso a parlare di riscaldamento globale fu uno svedese nel 1896 e ora, con strumenti più sofisticati, giungono continue conferme. La probabilità media è che nel 2100 avremo 3˚ in più, il che significa carenza d’acqua, parassiti che colpiscono le colture, incendi. E un innalzamento del livello dei mari fra 50 cm e 1 metro. Che cosa fare? Non considerare più economia e produzione uniche forze trainanti. In concreto? È assurdo che la Germania batta l’Italia 20-0 in tema di energia solare».

Vannino Chiti Vicepresidente del Senato (Pd) L’Italia unita ha fatto valere le sue ragioni. Si riconosce la sofferenza dei famigliari delle vittime del terrorismo

ANGELO IZZO UNO DEI TRE AUTORI DELLA STRAGE DEL CIRCEO

Cesare Battisti, il secondo da destra con la camicia bianca, 55 anni. Condannato all’ergastolo per 4 omicidi negli anni di piombo, è stato arrestato in Brasile il 18 marzo 2007

HANNO DETTO

Franco Frattini Ministro degli Esteri Finisce una profonda amarezza: premiata la linea di responsabilità e di rispetto del governo

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dCesare Battisti non è un rifugiato politico e, per lui, si può procedere all’estradizione in Italia. Così ha deciso il Supremo Tribunal Federal del Brasile, con cinque voti favorevoli e quattro contrari. Il presidente del Tribunale, Gilmar Mendes, ha votato a favore perché «nessuno può attribuire a questi crimini di sangue, commessi in forma premeditata, il medesimo carattere di un reato politico». I parenti delle vittime tirano un sospiro di sollievo, «ma non abbiamo ancora metabolizzato la notizia», dice Alberto Torregiani. Secondo il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, la decisione dei giudizi rappresenta «l’affermazione di un principio importante, e cioè che Battisti è un assassino e non un detenuto

politico». Il protocollo prevede che, nel giorno prefissato, uomini dell’Interpol vadano a prelevarlo a Brasilia, prendendolo in consegna dalla polizia locale, e lo riportino in Italia, probabilmente con un volo di Stato. La storia Battisti, ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, è in fuga dal 1981, cioè da quando evase dal carcere di Frosinone, dove era stato rinchiuso con l’accusa di aver commesso 4 omicidi. Si è rifugiato in Francia e, poi, in Messico. È diventato uno scrittore affermato, mentre dall’Italia arrivava la sentenza dell’ergastolo. Nel 2004 un’altra fuga, in Brasile, l’arresto e la richiesta di asilo politico, concesso inizialmente dal ministro della Giustizia. Fino al ribaltamento di ieri. m.i.


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ALTRI MONDI

fA Roma via al mondiale del gioco «Magic The

Gathering»: iscritti 5000 «stregoni» da tavolo

ANIMAZIONE LANCIO IN GRANDE STILE: LIBRI E UN CONCORSO PER LE SCUOLE

Sbarca al cinema Planet 51 E stavolta gli Ufo siamo noi Dal papà di Shrek il viaggio di un uomo fra gli alieni. Che temono l’invasione

dQuesta volta, gli invasori siamo noi. Almeno al cinema. Arriva domani in 300 sale Planet 51, film d’animazione realizzato in Spagna su «appalto» della TriStar e sceneggiatura di Joe Stillman, il papà di Shrek. Del resto il protagonista è un astronauta americano che sbarca sul Pianeta 51 (il nome rimanda al-

la famigerata base militare nel Nevada, Area 51) dove un popolo di esseri verdi vive in puro stile anni ’50. E ha il terrore di un temibile invasore (come negli Usa dell’epoca era vista l’Urss). Ma chi aiuta il terrestre lo scopre innocuo e fanfarone. Voci Produzione da 60 milioni

di dollari, mix di gag per i più giovani e citazioni, Planet 51 vive già oltre lo schermo. Videogiochi, contenuti per cellulari e libri: in Italia, De Agostini lancia un romanzo (Una storia spaziale, euro 9,90), una guida (Tutto Planet 51, euro 14,90) e una serie di pubblicazioni per ragazzini. Poiché il tema del film è il rispetto del diverso da noi, Agiscuola lancia l’iniziativa «Tutti uguali e tutti diversi»: le classi delle scuole primarie e secondarie italiane possono inviare un elaborato sul tema della diversità a planet51.it. In palio, una proiezione privata.

Taricone diventa grande «Mi laureo e canto Eros» L’ex star del Grande Fratello adesso fa l’opinionista su La7: «Sono tornato coi piedi per terra. Se mi chiamasse Strada, mollerei tutto»

x HA DETTO

S Come Ramazzotti In «Tutti pazzi per amore» sarò ancora un ragazzo di borgata: canterò anche alcuni successi di Eros

MICHELE AVITABILE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

d«’O guerriero», Pietro Taricone, è cresciuto. Ma non è diventato generale. Anzi, a 34 anni è felice di definirsi «soldato semplice della vita». Eppure circa dieci anni fa era l’incontrastato protagonista del Grande Fratello, il reality che ha rivoluzionato la tv. Oggi, invece, da filosofo della strada, commenta curiosi fatti nazionali in Pietrolanotizia, rubrica di Ndp, rotocalco condotto da Antonello Piroso ogni venerdì su La7.

Pietro Taricone, 34 anni: si è classificato 3˚al Grande Fratello nel 2000. Nella foto, con la compagna, l’attrice Kasia Smutniak, 29 ANSA

Pietro, che ricordi ha del suo Grande fratello?

«All’epoca la popolarità mi diede alla testa. Uno tsunami dirompente, fatto di pazze serate in discoteca, comparsate tivù e una montagna di articoli sui giornali. Insomma, a 25 anni ero in delirio di onnipotenza. Compravo Porsche e Ferrari. Così m’illudevo di essere al centro del mondo. Fortuna che mi sono risvegliato: quel folle consumismo non mi regalava la felicità! Ho rivenduto le automobili e sono tornato Pietro. Ho capito che anche

S Il sogno del volontariato Per Emergency, mi tufferei in prima linea. Il volontariato è tra le poche cose per cui valga la pena vivere

per interpretare un piccolo ruolo in una fiction c’è bisogno di un percorso». Come trascorre le giornate Taricone?

«Oggi vivo con Kasia (l’attrice Smutniak, ndr) e mia figlia Sophie in campagna, tra i cavalli e la bellezza del ciclo della natura. Ma mi piace anche lanciarmi col paracadute da 3500 metri a Terni, spaccarmi i muscoli in palestra e studiare sodo per ottenere la laurea in Lettere». Come sarà il suo futuro in tv?

«Tra febbraio e marzo tornerò su Raiuno nella nuova serie di Tutti pazzi per amore. Spero di continuare a divertire con il mio ruolo di ragazzo incolto. Canterò anche qualche successo di Eros Ramazzotti. Insomma, sarò un ragazzo "nato ai bordi di periferia". Anche se il mio grande sogno sarebbe condurre "Storicone", un programma divulgativo sui grandi fatti avvenuti nel mondo: ho già registrato la puntata zero». Squilla il cellulare. Un uomo le chiede di mollare tutto e partire. Chi è?

«Sicuramente Gino Strada di Emergency. Per lui dimenticherei ogni ambizione e mi tufferei nel volontariato in prima linea. Una delle poche cose, insieme all’amore per la famiglia, per cui valga la pena veramente vivere».

s LA STREEP AI FORNELLI

S Le ricette di Julia Child Una segretaria racconta su un blog come ha rielaborato in un anno le ricette di Julia Child, la prima leggendaria cuoca della tv. È la trama del romanzo di Julie Powell, pubblicato da Rizzoli, da cui Nora Ephron ha tratto un film con Meryl Streep e Amy Adam

FENOMENO COME NEL FILM JULIE&JULIA

Cuoca e blogger La buona cucina ora è su Internet CARLO ANNESE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa nuova frontiera dei buongustai? È su Internet. Quasi 2 milioni di italiani, secondo una ricerca Nielsen per Voiello, cercano in Rete le ricette per preparare il pranzo o la cena. E sono sempre di più i blog, tra i 3 milioni attivi in Italia, dedicati al mangiar bene. Qualcuno, addirittura, da dilettante è diventato un fenomeno del web, con più di mezzo milione di utenti al mese e una storia simile a quella da cui è tratto il film con Meryl Streep, Julie&Julia. Sandra Salerno, ad esempio, ha smesso di lavorare nell’azienda serigrafica di famiglia e ha trasformato il blog untoccodizen-

x

ha detto

SANDRA SALERNO Lasciato il lavoro, adesso cucino a domicilio e vendo i miei grembiuli sul web

zero.it in un business. «Da tre anni cucino a domicilio: porto prodotti e ricette, e con le padrone di casa realizzo cene e feste», spiega la 42enne torinese che ieri a Milano ha partecipato a una sfida tra blogger ai fornelli dal titolo Web Q.B., Quanto Basta. Foto Il sito è autoprodotto, dai piatti alle fotografie. Attorno, come per cookaround.com o giallozafferano.it, è sorta una comunità piena di intrecci personali. «Internet è un mondo immenso di incontri e opportunità, io mi ci sono buttata. Ora collaboro con Slow Food e ho creato una linea di grembiuli che vendo su un sito di e-commerce». Il prossimo passo sarà un libro di ricette, magari pubblicato da un editore specializzato, com’è accaduto a Sigrid, alias cavolettodibruxelles.it, una belga 32enne italiana d’adozione con laurea in lettere. Il titolo? Il libro del cavolo. Un successo.

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Cosa devi fare Codici bidimensionali

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1. Questa operazione la farai una volta sola. Scarica e installa gratuitamente il software (sui modelli più recenti potrebbe esserci un lettore preinstallato): invia un Sms con la scritta 3000 al numero 34 04 34 34 34, oppure digita sul browser del tuo telefonino gazzetta.i-nigma.mobi e segui le istruzioni che ti verranno fornite

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SONDAGGIO SECONDO I LETTORI DI «PEOPLE»

MOSTRA DI BOB NOTO

Bellissimo e fedele: Johnny Depp votato uomo più sexy del pianeta

Quando i piatti sono opere d’arte

Un sondaggio fra i lettori del periodico americano di spettacolo «People» ha eletto il 46enne attore statunitense Johnny Depp (nella foto, la copertina) «l’uomo più sexy del mondo». Protagonista in questi giorni al cinema nel ruolo del bandito John Dillinger in «Nemico Pubblico», Depp è stato premiato anche per l’attenzione che dedica alla famiglia. L’attore è legato alla cantante francese Vanessa Paradis e ha due figli.

Mario Brunello e Bob Noto: un virtuoso del violoncello e un virtuoso delle foto d’alta cucina. Tra i due è nato un connubio artistico. Il fotografo-gourmet è ospite di Brunello ad Antiruggine, il "capanon" di Castelfranco Veneto, dove sabato sarà inaugurata la prima mostra di Noto, «Piatti ritratti»: quaranta enormi immagini di piatti preparati dai più grandi chef (accanto, una ricetta di Christian e Manuel Costardi), da Cracco a Marchesi.


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LETTERE

dite la vostra

Bianco e Nero

INDIRIZZO Via Solferino 28, 20121 Milano Fax 02.62.82.79.17. Email: gol@rcs.it

A cura di Antonio Di Rosa

Il Milan è tenuto in piedi dal solo Ambrosini

Mi domando perché l'Inter non ha pensato prima al rimpiazzo di Eto'o che dovrà disputare la Coppa d'Africa a gennaio. Poteva tenere Crespo o Cruz invece di puntare su Arnautovic, che è un oggetto misterioso fisicamente, o di inseguire Pandev. Mi pare che Branca e Oriali siano un po' latitanti. Guido F. Manfrin

turo non può essere questo. Va rinnovato radicalmente salvando quelli che possono dare qualcosa in prospettiva. Dire che Milito vale come Pato, Dinho e Borriello messi insieme mi sembra un giudizio gratuito. Così come sostenere che Ambrosini faccia tutto da solo è eccessivo. Il compito del centrocampista rossonero è quello di correre a tutto campo, tamponare in difesa e inserirsi nei calci da fermo per colpire di testa. E questo fa. Seedorf non può essere criticato perché ci mette qualità, quantità, intelligenza tattica, agonismo. Insomma gioca ovunque e tiene su la squadra. Quanto a Ronaldinho il discorso è semplice. Ora si sta allenando con serietà. E le sue prestazioni sono più soddisfacenti. Pato, tra l'altro, ha ritrovato la vena perduta e migliora a ogni partita. Dida fa il suo dovere con qualche pape-

Stefano Casadei Non capisco il profondo pessimismo di questa lettera. L'avesse scritta un mese fa l'avrai capito ma oggi lo scenario è cambiato. Sia chiaro, il Milan del fu-

IL TEMPO

be bene a non segnalarlo. Stiamo parlando di centimetri rilevabili solo (e non sempre) dalla moviola. Dunque, lasciamoli fare.

Inter latitante sul mercato

Galliani si è fatto un esame di coscienza? Cosa crede che noi tifosi che non abbiamo rinnovato l'abbonamento siamo scemi? Pensa che 4-5 vittorie possono averci fatto cambiare idea? Pensa che non vediamo che il gioco del Milan è legato a un filo sottilissimo tenuto in piedi per ora da Ambrosini (foto Liverani)? A cosa servono due come Seedorf e Dinho se ti fanno giocare in inferiorità numerica? Se fossi Ambrosini chiederei il triplo dell'ingaggio. Non c'è un esterno come Dio comanda, ci si deve affidare a qualche invenzione. Milito vale da solo come Pato, Ronaldinho e Borriello messi insieme. Dico una stupidata? No, non sono un tifoso col paraocchi. Galliani faccia autocritica. Quando il Milan tornerà a essere una vera squadra, ne riparleremo. Io continuerò a rinnovare l'abbonamento.

ra in meno. Insomma non è una situazione drammatica. Anzi, il Milan di Leonardo è migliorato, il giovane tecnico brasiliano con il lavoro e la pazienza ha messo a punto la squadra e i risultati cominciano ad arrivare. Da qui a parlare di scudetto o di Champions League il passo è lungo. Galliani fa quel che può con il budget che l'azionista gli ha messo a disposizione. Berlusconi lo ha fatto capire con chiarezza che non ha alcuna intenzione di investire grandi somme sul Milan che però vuole puntare ai primi tre posti in serie A e a una buona Champions con le risorse che dispone. Il sostegno dei tifosi è indispensabile soprattutto in questo momento perché senza grandi rinforzi estivi e con un allenatore all'esordio la squadra tiene bene in campionato ed è quasi promossa agli ottavi in Champions.

Questa poi non pensavo di doverla leggere. Branca e Oriali latitanti? Ma quanti giocatori devono acquistare per accontentare i mai soddisfatti desideri dei tifosi nerazzurri? Eto'o andrà via, rimangono Milito, Balotelli, Suazo, forse Arnautovic, forse Pandev, poi c'è Mancini. Tutto si può dire a quei due meno che siano latitanti.

Gol convalidati in fuorigioco Ho sentito dire a Collina che i guardalinee devono avere coraggio aspettando alcuni secondi prima di segnalare il fuorigioco. Sta di fatto che dall'inizio del campionato a oggi sono stati convalidati una decina di gol in offside. Andando avanti così, alla fine del torneo saranno tante le reti non valide concesse alle squadre. Giovanni Ruocco

Le dico sinceramente che quando c'è incertezza sul fuorigioco l'assistente dell'arbitro fareb-

Lippi deve spiegare Sabato scorso molti opinionisti hanno manifestato il proprio tifo per l'Irlanda non solo pro-Trap ma anche anti-Domenech. Ci siamo chiesti a quale categoria appartenga il nostro c.t.? Antipatico, ma soprattutto arrogante. Nessuno pretende che convochi Cassano, ma almeno che spieghi la sua scelta. Nessuno pretende che sia gioviale, ma almeno la smetta di definire cavolate tutti i temi che riguardano il barese. E che dire di Amauri? Se lo scegliesse sarebbe in antitesi con la teoria del gruppo consolidato. Andrea Asti

Nel caso di Lippi non si tratta di simpatia o antipatia. E' vero, il c.t. si sente assediato su Cassano e su altri temi e reagisce male. Sul piano tecnico vorrei dire alcune cose. Leggo in questi giorni le stesse critiche che vennero fatte a Lippi prima del Mondiale tedesco. Sappiamo tutti come è andata a finire. Sarà difficile rivincere in Sudafrica ma non sarà facile per gli avversari mandarci a casa. Cassano o no, Amauri o no, la Nazionale saprà trascinare i tifosi anche questa volta. Le scelte di Lippi vanno rispettate. E poi finiamola con l'ipocrisia del «deve spiegare». Non è chiaro? Cassano non lo vuole, non lo ritiene omogeneo al gruppo. Se dicesse così, le cri-

Oggi

Domani

Oslo

3 15

Aosta 7 14

Te

Trieste

Milano

Stoccolma

Non si sprecano gli aggettivi quando si parla delle donne del tennis e del volley. Sono convinto anch'io che ce l'avremmo fatta anche con le sorellone. Quanto alle ragazze del volley, confesso che ho un'ammirazione straordinaria. Giocano benissimo nella fase difensiva e in attacco ma quel che più conta mantengono i nervi saldi anche quando le avversarie hanno la palla del set. Bravissime.

FISCHIA TU di Daniele Tombolini LA RISPOSTA No, il giocatore sostituito può uscire da qualsiasi parte del perimetro di gioco.

Mosca

8 15

Londra

Bologna

5 13

Genova

Berlino

7 13

Neve

Firenze

Perugia

8 19

6 20

7.27

16.50

Sorge

Tramonta

7.04

16.47

Milano

Roma

Sorge

Tramonta

7.28

16.49

Sorge

Tramonta

7.05

16.47

La luna

9 14

Madrid

Istanbul

Ultimo quarto

Roma Lisbona

L Aquila

Nebbia

Tramonta

Parigi

Ancona

12 18

Roma

Sorge

Il Sole domani

10 17

Venezia

7 14

Torino

Temporali

Lorenzo Lovato

Milano

Trento

Pioggia

Volevo fare i complimenti alle ragazze del tennis dopo aver vinto la Fed Cup. Brave, veramente brave. E penso che se gli Usa avessero giocato con le sorelle Williams avremmo vinto lo stesso, magari per 3-2, tenendo conto che Venus sulla terra battuta non è una marziana. Un grosso complimento anche alle ragazze del volley che hanno fatto piazza pulita di tutte le competizioni.

Il Sole oggi

In Europa

Sole

Coperto

Tennis e volley brave le ragazze

www.meteo.it

LEGENDA

Rovesci

tiche si esaurirebbero? Non credo. Il c.t. fa poco per rendersi simpatico ma questi attacchi quasi quotidiani e sui campi li ritengo ingenerosi: ha vinto o no un Mondiale?

a cura del Col. Giuliacci

Nuvoloso

37 R

Atene

9 Dicembre

Nuova 16 Dicembre

Primo quarto

Piena

24 Novembre 2 Dicembre

5 21

ROMA

VENTI:

9 20

Deboli Moderati

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Campobasso

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11 16

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Campobasso Catania Firenze Genova L Aquila Milano Napoli Palermo

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15 8 8 15 5 11 9 13

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Perugia Potenza Reggio Calabria Roma Torino Trento Trieste Venezia

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18 19 25 21 14 17 14 14

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MARI:

Reggio Calabria

Palermo

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14 21

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S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE CARLO VERDELLI VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2009

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GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CITIZEN SKYHAWK IL RADIOCONTROLLO PROGETTATO PER VOLARE E STUPIRE Proseguendo nel percorso di innovazione tecnologica che ha intrapreso ormai da diversi anni, Citizen ha presentato il nuovo modello Skyhawk in titanio, un orologio radiocontrollato multicanale che ha nella ricca dotazione di funzioni e nella sportività i suoi tratti distintivi. La prima particolarità di Skyhawk risiede nel suo sistema di radiocontrollo, in grado di ricevere i segnali di quattro stazioni: Mainflingen in Germania, Fukushima e Kyushu in Giappone e Ford Collins in Colorado. Questa capacità di ricezione permette di eseguire in automatico la sincronizzazione in diversi continenti, una funzionalità assai utile a chi deve effettuare lunghe trasferte di lavoro, che non dovrà preoccuparsi di aggiustare l’ora a seconda del fuso orario. Il raggio d’azione rispetto ai trasmettitori del segnale varia dai 1500 km per la stazione tedesca fino ai 3000 km di quella americana: quanto basta per viaggiare senza problemi in Europa, Giappone, Stati Uniti e dintorni. Tra le funzioni più interessanti di Skyhawk figurano il calendario perpetuo e la funzione “world timer”, che consente di visualizzare l’ora di diverse città del mondo, con la possibilità di passare istantaneamente dalla visualizzazione dell’ora locale a quella di un’altra città. Per farlo, è sufficiente estrarre la corona in posizione 1, per poi ruotarla fino a selezionare le modalità ora o calendario. Premendo i due pulsanti del cronografo, la suoneria dell’orologio emetterà un segnale di conferma e i nomi e gli orari delle due città verranno scambiati di posto, con l’immediato spostamento delle lancette. Per tornare alla visualizzazione precedente, basterà poi ruotare la corona nel verso opposto. Una volta provato, è certamente più immediato a farsi che a dirsi. Skyhawk offre inoltre le funzioni cronometro e countdown, oltre a disporre di un regolo calcolatore che permette funzioni analogiche come il calcolo dei tempi di volo, la velocità di navigazione, le distanze, il consumo di carburante. Oltre alla possibilità di effettuare operazioni matematiche, comprese le proporzioni e la radice quadrata. Dal punto di vista del design, Skyhawk si caratterizza per l’imponente quadrante, che unisce agli indicatori analogici un display digitale per la gestione e la visualizzazione di tutte le informazioni. Skyhawk, inoltre, dispone di cassa e bracciale in titanio, materiale pregiato e altamente tecnologico, dotato di una leggerezza e di una resistenza meccanica assai superiori a quelle dell’acciaio. Al suo interno, Skyhawk ospita l’ormai immancabile sistema Eco-Drive, l’esclusiva tecnologia sviluppata da Citizen che ricava dalla luce l’energia necessaria per alimentare tutte le funzioni dell’orologio. Il sistema Eco-Drive ha dalla sua anche il vantaggio di aver eliminato definitivamente il problema della sostituzione delle batterie, risolvendo all’origine anche quello del loro smaltimento, in quanto rifiuti speciali contenenti sostanze pericolose per l’ambiente e per l’uomo.

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GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

39 R

TV E RADIO I FILM DI STASERA

Today You Die

Matrimonio alle...

La sconosciuta

Kung Fusion

Zohan

La battaglia di...

sDi Don E. Faunt Le Roy, con S.

sDi C. Risi, con M. Boldi (Italia,

sDi G. Tornatore, con K. Rappo-

sdi S. Chow, con S. Chow (Cina/

sDi D. Dugan, con A. Sandler

sdi G. Pontecorvo, con J. Martin

Seagal (Usa, 2005) Moderno Robin Hood altamente tecnologico ruba ai ricchi per dare ai poveri

2007) La bella Valentina e il ricco Bob si sposano alle Bahamas ma i consuoceri non si amano

port (It/Fr., 2006) Una ex prostituita ucraina arriva a Trieste: vuole soltanto rifarsi una vita?

Hong Kong, 2005) Gli abitanti di un quartiere sconfiggono le gang a colpi di alti marziali...

(Usa, 2008). Un agente israeliano cambia vita per diventare parrucchiere per donne a New York

(Ita, 1966) Algeria, 1957: un leader della guerriglia racconta la lotta con gli occupanti francesi

AZIONE Raitre, alle 21.10

COMMEDIA Canale 5, alle 21.10

DRAMMATICO Premium Cinema, alle 21

AZIONE Steel, alle 21

COMMEDIA Sky Cinema 1, alle 21

DRAMMATICO Sky Cinema Italia, alle 21

RADIO

IN CHIARO RAIUNO

RAIDUE

TG1 VERDETTO FINALE OCCHIO ALLA SPESA TG1 LA PROVA DEL CUOCO TG1 - TG1 ECONOMIA FESTA ITALIANA TG PARLAMENTO - TG1 CHE TEMPO FA 52° ZECCHINO D'ORO L'EREDITÀ TG1 AFFARI TUOI DON MATTEO 7 Fiction 23.30 TG1 23.35 PORTA A PORTA 1.10 TG1 - NOTTE 1.45 ESTRAZIONI DEL LOTTO 1.55 SOTTOVOCE

7.00 10.00 11.00 12.00

FILM SUL DIGITALE TERRESTRE

LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE

PREMIUM

IN DIRETTA

13.05 ARAC ATTACK. STEEL 14.45 OCEAN'S ELEVEN FATE IL VOSTRO GIOCO. MYA 17.03 LINEA D'OMBRA I. JOI 17.07 LACRIME A GO GO. MYA 17.14 SHAKESPEARE IN LOVE. MYA 18.25 IL CAPO DEI CAPI. STEEL 18.56 HOUSE STORY WILSON. JOI 21.00 GEORGIA RULE. MYA 21.00 KUNG FUSION. STEEL 22.32 LINEA D'OMBRA I. JOI

FOOTBALL

7.00 10.00 11.00 11.30 12.00 13.30 14.10 16.35 16.55 17.00 18.50 20.00 20.30 21.10

13.00 14.00 14.45 16.10 18.05 19.35 20.25 20.30 21.05 23.20 23.35 0.35 0.55

1.30

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OKLAHOMA STATE COLORADO NCAA. Sky Sport 2

2.00

CAROLINA PANTHERS MIAMI DOLPHINS NFL. ESPN America

GOLF 9.00

DUBAI WORLD CHAMPIONSHIP PGA European Tour. 1ª giornata Sky Sport 3

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POLONIA - CUBA Grand Champions Cup maschile. Eurosport 2

11.00 EGITTO - GIAPPONE

OROSCOPO LE PAGELLE

CARTOON FLAKES TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI DICHIARAZIONI DI VOTO DEI GRUPPI... TG2 - GIORNO ANTEPRIMA IL FATTO... ITALIA SUL DUE LA SIGNORA DEL WEST TG2 - RAI TG SPORT SQUADRA SPECIALE... ESTRAZIONI DEL LOTTO TG2 - 20.30 ANNOZERO Attualità TG2 IL SORRISO DI PALCO... IL CARTELLONE DI PALCO E RETROPALCO X FACTOR

Grand Champions Cup maschile. Eurosport

RAITRE

CANALE 5

TGR BUONGIORNO RAI NEWS 24 MORNING LA STORIA SIAMO NOI COMINCIAMO BENE TG3 - RAI SPORT DIARIO ITALIANO VENTO DI PASSIONE TG REGIONE - TG3 QUESTION TIME TREBISONDA COSE DELL'ALTRO GEO TG3 - TG REGIONE - BLOB SOAP TODAY YOU DIE Film 22.45 PARLA CON ME 0.00 TG3 - TG REGIONE 1.10 MAGAZZINI EINSTEIN 1.40 LA MUSICA DI RAITRE 2.25 FUORI ORARIO

7.55 8.00 8.40 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50

7.30 8.00 8.30 9.20 12.00 12.45 13.10 14.00 15.00 15.45 17.00 19.00 20.10 21.10

20.00 20.30 21.10 23.15 0.15 1.30 2.00 2.45

TRAFFICO TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO TG5 STRISCIA LA NOTIZIA MATRIMONIO ALLE BAHAMAS Film TERRA DISTRETTO DI POLIZIA 9 TG5 NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA GRANDE FRATELLO

SKY SPORT 1

SKY SPORT 2

10.30 CALCIO: LIVORNO - INTER.

8.30

Serie A.

11.30 CALCIO: NAPOLI - MILAN. Serie A.

15.00 CALCIO: FAN CLUB ROMA. 15.30 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI. 16.00 CALCIO: FAN CLUB FIORENTINA. 16.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS. 17.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN. 17.30 CALCIO: FAN CLUB INTER. 21.00 CALCIO: REAL MADRID MILAN. Champions League.

BASKET: AIR AVELLINO CARIFE FERRARA. Serie A maschile.

BEACH VOLLEY: SWATCH FIVB WORLD TOUR. 11.30 RUGBY: INGHILTERRA ARGENTINA. 9.30

Test Match.

14.00 BASKET: DALLAS MAVERICKS SAN ANTONIO SPURS. NBA.

17.30 SCI ALPINO: MAGAZINE WORLD CUP. 18.00 BASKET: CIMBERIO VARESE - VIRTUS BOLOGNA. Serie A maschile.

ITALIA 1

RETE 4

LA 7

CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO STUDIO SPORT CARTONI ANIMATI TELEFILM CARTONI ANIMATI STUDIO APERTO STUDIO SPORT SPORT MEDIASET WEB LA VITA SECONDO JIM I SIMPSON PRENDERE O LASCIARE DR HOUSE - MEDICAL DIVISION Telefilm 22.00 GREY'S ANATOMY 24.00 CHIAMBRETTI NIGHT 1.45 STUDIO APERTO 2.00 TALENT 1 PLAYER 3.00 DARK ANGEL

6.50 9.45 11.30 11.40 12.30 13.30 14.05 15.10 16.10 16.25 18.55 19.35 20.30 21.10

TELEFILM SOAP TG4 - TELEGIORNALE WOLFF UN POLIZIOTTO... DETECTIVE IN CORSIA TG4 - TELEGIORNALE FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI TORNA A SETTEMBRE TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER VULCANO LOS ANGELES 1997 Film 23.30 AMERICAN BEAUTY 1.45 TG4 2.10 LA MORTE CAMMINA CON I TACCHI ALTI 3.55 LAW & ORDER

7.00 10.25 11.30 12.30 13.00

6.30 8.55 12.25 13.00 13.40 16.20 17.45 18.30 19.00 19.25 19.30 20.05 20.30 21.10

22.00 BASKET: DALLAS MAVERICKS SAN ANTONIO SPURS. NBA.

EUROSPORT 10.00 VOLLEY: POLONIA - CUBA. Grand Champions Cup maschile.

SKY SPORT 3 15.00 GOLF: PGA EUROPEAN TOUR. UBS Hong Kong Open.

16.30 BASKET: ARMANI JEANS MILANO NGC MEDICAL CANTÙ. Serie A maschile.

17.30 RUGBY: ITALIA NUOVA ZELANDA. Test Match.

18.30 CALCIO: SIVIGLIA STOCCARDA. Champions League.

21.00 HOCKEY: PITTSBURGH PENGUINS BOSTON BRUINS. NHL. 23.00 RUGBY: IRLANDA AUSTRALIA.

13.00 CALCIO: EGITTO - ALGERIA. Qualificazioni Mondiale 2010.

14.00 CALCIO: URUGUAY COSTA RICA. Qualificazioni Mondiale 2010.

14.45 CALCIO: UCRAINA - GRECIA. Qualificazioni Mondiale 2010.

15.45 CALCIO: FRANCIA IRLANDA.

14.00 16.05 17.05 19.00 20.00 20.30 21.10 22.50 23.40 0.55 1.15 1.35

Test Match.

CALCIO: BOSNIA PORTOGALLO.

Top Radio Alle 20, la Zac intervista Carmen Consoli (nella foto) che presenta l’album Elettra e canta Perturbazione atlantica

Rmc Monte Carlo Nights Alle 23 Nick presenta una speciale esibizione live di Giovanni Allevi (nella foto) in diretta video su radiomontecarlo.net

Grand Champions Cup maschile.

19.15 CALCIO: FRANCIA - IRLANDA. Qualificazioni Mondiale 2010.

DAHLIA SPORT 10.00 FOOTBALL: JACKSONVILLE JAGUARS NEW YORK JETS. NFL. 12.30 CALCIO: LECCE - PADOVA. Serie B.

15.00 CALCIO: ANCONA - VICENZA.

Virgin Radio Revolver Alle 9 e per tutta la settimana Ringo mette in palio la ristampa speciale di Bleach dei Nirvana (nella foto, Kurt Cobain)

Serie B.

16.50 CALCIO: MODENA - CROTONE. Serie B.

Qualificazioni Mondiale 2010.

17.15

OMNIBUS ISPETTORE TIBBS MATLOCK TG LA7 - SPORT 7 HARDCASTLE AND MCCORMICK I LUNGHI GIORNI DELLE AQUILE STARGATE SG-1 ATLANTIDE THE DISTRICT TG LA7 OTTO E MEZZO LEVERAGE Telefilm THE DISTRICT VICTOR VICTORIA TG LA7 PROSSIMA FERMATA OTTO E MEZZO

18.00 VOLLEY: POLONIA - CUBA.

Qualificazioni Mondiale 2010.

16.30 CALCIO: SLOVENIA - RUSSIA.

Radio 105

20.40 CALCIO: GALLES - SCOZIA.

Qualificazioni Mondiale 2010.

Amichevole.

21/3 - 20/4

23/10 - 22/11

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

Ariete 7 -

Scorpione 8

Toro 6

Gemelli 6 -

Cancro 6,5

Leone 7

Le brillantezze lunari consentono performance ragguardevoli. Da lontano arrivano aiuti e spunti, ma stasera non insfighitevi.

IL MIGLIORE. Lavoro e soldi sono favoriti: approfittatene. E le vostre stricnino-prepotenze calano, nel sollievo generale. La fortuna vi massaggia i glutei…

La Luna sembra proporre cambiamenti e rimescolamenti non graditi. Opacizzando di conseguenza l’umore… Il sudombelico però s’infervora…

Ignorate i polemici e le provocazioni. D’altronde che v’importa di certa gente, se siete lanciati verso ogni successo? Anche suino.

Giornata operosa, organizzata, proficua. I riconoscimenti ci sono, ma in serata lo zebedeo crollerà, per la stanchezza e certi noiosi around.

Lavoro, viaggi, colloqui, pranzi d’affari e fornicazione troveranno nella Luna di oggi un’alleata ottima. Serata sfigopendula, però.

24/8 - 22/9

23/9 - 22/10

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Vergine 6

Bilancia 7 -

GONZALO CANALE

Sagittario 7 +

Capricorno 6 -

Acquario 7 -

Pesci 6 -

Le capacità di critica di tutti voi s’offuscano. E una vostra distrazione potrebbe combinare un guaio. Occhio. Recuperi serali, anche suini.

Il lavoro si avvale di contatti, idee, sostegni utili, anche sui tempi lunghi. Serata sfigata: non nutrite aspettative, nemmeno sudombelicali…

L’azzurro del rugby è nato a Cordoba (Argentina) l’11 novembre 1982 (Scorpione). Ha vinto due scudetti con la Benetton Treviso

L’arguzia s’affina e voi fregate chi credeva di potervi trattare da scemi del villaggio. Grandi! Ok lavoro, finanze e amenità sudombelicali…

C’è gente attorno, partner compreso, che vi fa venire gli zebedei policromi, per quanto rompe. Ma vincerete su tutti. C’è stanchezza, però…

Procedete col vento in poppa verso realizzazioni concretissime. Il traino di amici e protettori sarà una mano santa. Ormone giù di corda…

La giornata appare una ciofeca. Per umore, lavoro, rapporti interpersonali. E per il neurone, un po’ letargico. Serata di ripresa generale…


www.gazzetta.it Redazione di Milano Via Solferino 28, 20121 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5, 00187 - Tel. 06688281 Pubblicità RCS Editori SpA - Settore Pubblicità Viale G. Rossini 15 Roma - Tel. 0684484853 - Fax 0684484862

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ROMA

Senza Daniele

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ROMA dChe ci faceva ieri sera

Daniele Pradè a Londra? Il suo mestiere: era al Craven Cottage a vedere Serbia-Corea del Sud, risolta da un gol dello spilungone Zigic, 29 anni, attaccante del Valencia, che la Roma incontrò quasi tre anni fa al Marakana di Belgrado quando il lungagnone segnava per la Stella Rossa. Probabilmente, a Londra Pradè avrà incrociato anche i dirigenti del Tottenham, per capire a quali cifre siano disposti a trattare la cessione del russo Pavlyuchenko e se per caso vogliano accettare in cambio il brasiliano Julio Baptista, pur non avendolo quasi mai visto all’opera negli ultimi mesi. La Roma cerca una punta, da una vita (Ranieri si è messo in coda): una che faccia il verso a Totti, quando Totti non c’è. Abbondanza Ma il reparto avanzato scoppia di salute, tanto da

Pradè cerca una punta: a Londra ha visto la «torre» Zigic e la sua Serbia Ma Batista reclama maggiore spazio

CLIC RIBALTONE MIRKO ORA SEGNA SEMPRE Com’è che si dice? «Quando a grilli e quando a tordi». Vucinic non ne azzeccava una, ora non smette di segnare. L’ha fatto pure in Montenegro-Bielorussia. Se continua così...

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indurre in tentazione perfino il morigerato sor tranquillo: tre punte o due contro il Bari? 4-4-2 o lo spallettiano 4-2-3-1? Gli uomini ci sarebbero: Totti torna e promette di mangiarsi campo, pallone, porta e Ventura (che lo ha stuzzicato un po’) come dessert. Menez ha scoperto che il calcio è un gioco di squadra e da allora riesce pure a rendersi utile. Vucinic, il nostro salvatore, da quando ha ripreso a segnare non smette più (pure ieri alla Bielorussia). Baptista si sente di nuovo una Bestia e reclama minuti. Okaka vorrebbe prendere a sportellate (quello che sa fare) Bonucci e Ranocchia. Se Ranieri è rimasto Ranieri in questi giorni di sosta, niente tridente e a qualcuno domenica toccherà andare in panchina.

S Capitan futuro lancia capitan presente: De Rossi non c’è, Totti ritorna in campo AP

Le partite che mancano al derby Prima del 6 dicembre la Roma giocherà pure a Bergamo con l’Atalanta finire in panchina anche il lungagnone di casa nostra, il caro Doni. Che pare caduto un po’ in disgrazia alla Roma, mentre continuano a salire le azioni di Julio Sergio. Per restare alla difesa, Juan sarebbe pure in grado di giocare (anche ieri uno splendido allenamento con tanto di partitella), ma il Brasile aspetta al varco la Roma e non è il caso di farlo arrabbiare ulteriormente. Tornerà Burdisso, e questo è un bene perché l’argentino era stato il più affidabile. Occasione De Rossi guarderà la partita dalla tribuna, sempre che i medici che lo hanno sequestrato da una settimana lo rilascino in tempo per il calcio d’inizio. Sarà una buona occasione per il letterato Brighi: dove è finito il tuttofare della scorsa stagione? Spalletti ce lo restituisca.

Esclusioni Saltando di palo in frasca, cioè in porta, rischia di

«C’è Totti? Speriamo che... me la cavo» del Bari aspetta la gara dell’Olimpico e un cenno da Lippi MARIO CIPOLLONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

VITERBO d«Sto crescendo co-

me uomo e come calciatore. Questa esperienza con il Bari, la serie A, il confronto con i grandi campioni è qualcosa che mi sta cambiando profondamente. Ma ogni volta che torno qui mi sento un altro. Respiro l’aria che solo a Viterbo, anzi a Pianoscarano, posso

sentire...». Leonardo Bonucci a casa sua. Un ragazzo che si sta imponendo alle attenzioni del massimo campionato italiano e non solo, visto che alcuni club della Premier League hanno già buttato l’occhio su questo ragazzo laziale cresciuto a pane e calcio da suo padre, Claudio, all’epoca buon difensore della squadra rionale, fucina di alcuni talenti fra i quali Riccardo, il fratello di Leonardo, la cui carriera fu spezzata da un maledetto infortunio. Domenica il suo Bari contro la Roma. E lei troverà probabilmente Totti in campo. Ci pensa?

Giorgio Perinetti direttore sportivo del Bari

«Il modello Bari anche per la Roma» di Giuseppe Calvi

1.8

L’INTERVISTA IL BIANCOROSSO E’ NATO A PIANOSCARANO, UN QUARTIERE DI VITERBO

Bonucci difensore

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domande a...

La media punti all’Olimpico Tre vittorie e due sconfitte per la Roma in casa. Fuori la media è di 0.85

Con il Bari, alla Roma serve la diga. Tentazione tridente con Totti-Vucinic-Menez ALESSANDRO CATAPANO

I NUMERI

Gol per De Rossi in campionato Tanti quanti ne hanno realizzati tutti gli altri centrocampisti della Roma

PAOLUCCI

Brighi e Pizarro ora fate i De Rossi

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«Un po’ sì. Io? speriamo che... me la cavo».

L'avversario più difficile che hai incontrato?

Mai contattato da Roma o Lazio?

«No, mai».

«Cassano, ha giocate imprevedibili, un grande. Ma anche Inzaghi, Pato, Milito, Eto'o sono grandi campioni».

Qualche giorno a casa grazie alla sosta.

Un professionista deve avere più testa o più fisico?

«A Bari sto molto bene, però diciamo che quando vengo qui respiro un’altra aria. Ecco, mi mancano le amicizie di Pianoscarano».

«Sicuramente più testa, importante per riuscire in tutte le imprese».

E poi c’è mamma Dorina...

Il c.t. Lippi deve fare ancora alcune scelte per il Sudafrica. Ci speri in una convocazione?

«Già, ogni volta che torno qui lei mi fa trovare il tiramisù, un dolce preparato con la sua esclusiva ricetta. Un modo infallibile per ricaricarmi».

«Magari. Intanto pensiamo a fare una gran bella figura all’Olimpico contro la Roma di Ranieri. Sarebbe un trampolino niente male».

Giorgio Perinetti, 58 anni LAPRESSE

Giovedì 19 novembre 2009

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Giorgio Perinetti, 58 anni, romano, 19 stagioni trascorse in diversi periodi nel club giallorosso, esibirà all’Olimpico la rivelazione Bari, costruita con un investimento di 10 milioni. Perinetti, la Roma è in crisi economica: 1potrebbe prendere il Bari come modello sul mercato? «È indiscutibile che la società viva un momento delicato e quando bisogna superare le difficoltà, è importante prendere atto della situazione e crearsi una nuova dimensione. Ecco perché anche la Roma potrebbe puntare su giovani di prospettiva o su giocatori collaudati, magari da acquisire in prestito. È quello che abbiamo fatto a Bari». Da romano e profondo conoscitore del popolo 2 romanista, pensa che i tifosi accetterebbero una politica di mercato così riduttiva? «Anche nel calcio è fondamentale parlare in modo chiaro alla gente. Se non ci sono mezzi per prefiggersi obiettivi prestigiosi, è giusto prospettare ai tifosi programmi legati al periodo di emergenza. E, comunque, la Roma poggerebbe sempre su una base di qualità, non solo per Totti, De Rossi, Vucinic, Taddei e gli altri, ma anche per i giovani ai quali può affidare le speranze del futuro». Se diventasse il direttore sportivo della 3 Roma riuscirebbe ad operare con efficacia sul mercato? «Ho lavorato anche con Juventus, Napoli e Palermo. Sono abituato a gestire momenti difficili e Roma e la Roma rappresentano, pur nelle ristrettezze, progetti professionali ambiziosi».

A 18 ANNI L’ESORDIO IN A CON L’INTER Leonardo Bonucci (nella foto a destra a fianco del fratello Riccardo e con papà Claudio e mamma Dorina). Finora Ventura lo ha sempre utilizzato

Con Perinetti alla Roma, avrebbero maggiore 4 spazio Andreolli, Guberti e Cerci? «Se fossi alla Roma, me li terrei stretti. Ma sono al Bari e mi auguro di poterli trattare a gennaio, come obiettivi per il mio allenatore Ventura».


GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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fIl difensore centrale torna titolare

SERIE A

due settimane dopo la pace con Lotito

Il derby di Stendardo La sfida al Napoli per riprendersi la Lazio

S

IN BILICO

Foggia k.o. Matuzalem a rischio forfeit

Riparte dalla fine: al San Paolo, a casa sua, due anni fa, giocò l’ultima partita in biancoceleste prima della rottura

Ha saputo tener duro ed attendere quella schiarita che è finalmente arrivata sul finire di ottobre. Avrebbe potuto giocare già a Siena o contro il Milan, ma una contusione al ginocchio lo ha bloccato. Adesso però è pronto. Al San Paolo Ballardini pare intenzionato a schierarlo sin dal primo minuto in coppia con Radu. Gli toccherà l’ingrato compito di salvatore della patria. Nella Lazio in caduta libera, infatti, il reparto più in crisi è proprio quello arretrato. Lazio blindata Di questa e delle altre emergenze laziali si parlerà nel ritiro blindato di Agnano. La comitiva biancoceleste

DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI

MERCATO E ALTRO

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Piace Henrique Ledesma, no alla rescissione FORMELLO La querelle Ledesma continua. Ieri il suo agente D’Ippolito ha fatto il punto della situazione a Radio Radio. «Ho dato la mia disponibilità ad incontrare Tare, ma non è stato possibile vederci, visto che poi è partito per il Brasile. Io comunque sono sempre disponibile». Sul futuro D’Ippolito ha aggiunto: «Vedremo a gennaio se cambierà qualcosa. Fare causa al club? Non ci sono i presupposti. La Lazio è in regola, in quanto a fasi alterne ha reintegrato il giocatore durante gli allenamenti». Intanto ieri sera a Formello incontro interlocutorio tra Lotito e Fonseca, procuratore di Muslera. La strada del rinnovo contrattuale del portiere resta in salita. Mercato. Torna d’attualità il nome del centrocampista del Corinthians, Elias. E piace pure un altro centrocampista brasiliano: il ventenne Paulo Henrique del Santos.

FORMELLO (Roma)dDa Napoli a Napoli, il cerchio si sta chiudendo per Guglielmo Stendardo. E non poteva essere altrimenti per un napoletano verace come lui. L’ex dissidente, reintegrato già da un paio di settimane, farà il suo debutto stagionale domenica nella città in cui è nato. Il difensore non gioca una partita di campionato con la Lazio da quasi due anni. Era il 20 gennaio del 2008 e si giocava Napoli-Lazio al San Paolo. Pochi giorni dopo Stendardo passò alla Juve in prestito (fece in tempo a giocare solo un Lazio-Fiorentina di Coppa Italia). Poi nella stagione successiva passò al Lecce.

Guglielmo Stendardo, 28 anni: una partita con il Napoli, la prima in A LAPRESSE

Salvatore della patria A Stendardo, ragazzo attento e sensibile, certamente non dispiacerà questa circostanza. Già, perché sarà come riprendere il lavoro da dove lo si era lasciato contrariamente alla propria volontà. Che non era certo quella di lasciare la Lazio. Un’idea, un chiodo fisso che non ha abbandonato Stendardo neppure negli ultimi mesi, vissuti a Formello da separato in casa.

Napoletano sfortunato

Pasquale Foggia Pasquale Foggia, 26 anni, nato e cresciuto a Napoli, ha una contrattura alla coscia destra e quasi sicuramente salterà la sfida del San Paolo LAPRESSE

Napoli nel curriculum

Matuzalem L’ex napoletano Francelino Matuzalem, 29 anni, ha svolto lavoro differenziato anche ieri: sta meglio, ma resta in forte dubbio EPA

giorni fa l’ultima vittoria in campionato con il Chievo

lo raggiungerà questa sera dopo l’allenamento che si svolgerà a Formello. Ufficialmente, però, la Lazio andrà in una non meglio specificata località del Napoletano. Come avvenne già per il ritiro pre-Siena, infatti, la società ha deciso di non fornire indicazioni precise sulla sede del ritiro. Una politica di chiusura, della quale fa parte anche la recente scelta di «oscurare» il campo più interno di Formello con teli che nascondono quasi del tutto i giocatori. Una politica di chiusura della quale fa parte, ovviamente, anche il silenzio stampa iniziato già da tre settimane e che durerà molto a lungo. Una politica di chiusura che, però, ha risparmiato Stendardo. Sul quale il club di Lotito è stato capace di fare marcia indietro. Al suo ritorno Ballardini e tutto l’ambiente laziale si aggrappano per uscire dal tunnel.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

fIn Legadue i laziali tentano l’assalto alla

BASKET

promozione fallita la scorsa stagione

x taccuino

Con Draper è super Veroli ma Riva frena

RIVA TENNIS Torneo industriali Sulla squadra Premiati i vincitori Stiamo approfittando del fatto di essere partiti con un gruppo ben consolidato

Il manager della Prima: «E’ l’uomo che ci serviva Ma guai ad esaltarci, non pensiamo alla serie A» ALESSANDRO BIAGI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

dLa Prima Veroli è una certezza. Lasciammo la formazione ciociara al termine della passata stagione con una Coppa Italia di LegaDue in bacheca, un secondo posto in regular season (con tanto di spareggio promozione contro Varese nell'ultimo turno) e con il solo neo della eliminazione al primo turno dei playoff. La ritroviamo quest'anno dopo sette giornate, ancora al secondo posto in classifica, insieme con Sassari e Brindisi, ed alle spalle di quella Rimini sul cui campo gettò alle ortiche nell'«opening-game» stagionale una vittoria quasi in cassaforte, situazione replicata poi con l'altra sconfitta casalinga con Pistoia.

Gruppo consolidato Insomma la formazione del presidente Zeppieri sta dimostrando di non essere una meteora. «Stiamo approfittando del fatto di aver iniziato la nuova stagione partendo da un gruppo ben consolidato», spiega Antonello Riva, il capocannoniere di tutti i tempi del basket italiano

Antonello spiega: «Sfruttiamo anche il vantaggio di avere confermato sei decimi del roster di una stagione fa» ed ora protagonista anche nei panni di general manager. «Sfruttiamo i nostri sei decimi del roster confermati ed alcuni rinforzi importanti. L’allenatore è nuovo (Massimo Cancellieri alla sua seconda esperienza in LegaDue, al posto di Trinchieri salito alla Ngc Cantù, ndr), ma il gruppo è già collaudato visto che viene da un’esperienza precedente e tutto questo è stato un ottimo punto di partenza in questa fase iniziale della stagione». Draper subito ok La squadra ha poi dimostrato di saper rispondere con prontezza alle disavventure, con l'immediato arrivo di Dontaye Draper, prelevato dalla preseason Nba dei Denver Nuggets, per supplire

S Sulle ambizioni Anche con Draper questo organico farà fatica ad essere competitivo per la serie A

all'ennesimo infortunio di Robinson. Un Draper che ha avuto un ottimo approccio con questa sua nuova avventura. «Abbiamo trovato in lui il giocatore che ci serviva, anche nelle caratteristiche differenti da quelle di Robinson, che si adattano alle necessità che la primissima fase di campionato aveva fatto emergere». Un cambio che dunque ha portato ad un ulteriore salto di crescita. Calma con la A A questo punto la squadra sembra attrezzata come, e per molti anche meglio, delle altre per puntare alla promozione. «Su questo non sono d'accordo – replica Antonello Riva con convincente realismo – anche con un Draper in più il mio giudizio sul fatto che questo organico farà fatica ad essere competitivo per la promozione in A, non cambia». Ma al di là di considerazioni tecniche questa società sarebbe pronta per il grande salto? «Guardando alle potenzialità ed alle ambizioni della mia dirigenza direi subito di sì, ma sicuramente non è oggi la serie A il nostro obiettivo primario».

Q Dontaye Draper, 25 anni, nuovo play della Prima Veroli, qui durante la sfida vinta con l’Aget Imola

LA SITUAZIONE IN CAMPIONATO

C’è pure Latina, ma è indietro Oltre alla Prima Veroli seconda in classifica con 10 punti insieme a Brindisi e Sassari a due punti dalla capolista Rimini, l’altra laziale è la matricola Latina che occupa attualmente la parte bassa con 4 punti. Sabato i pontini anticipano in casa con Vigevano mentre la Prima domenica va a Scafati.

dL’Unione degli industriali e delle imprese di Roma ha premiato i vincitori del suo secondo torneo di tennis. Aurelio Regina, presidente degli Industriali romani e di Manifatture Sigaro Toscano e Stefano Cenci, Vice Presidente UIR ed ideatore del torneo, hanno premiato Paolo Dell’Unto (Anas) ed Eugenio Romani (Anas) per la Coppa del Presidente Doppio Libero; Andrea Tozzi (Rai) e Federica Lentini (Rai) per il Singolo; Nello Uccelletti (Technip Italy SpA) e Lucio Di Ielsi (Technip Italy SpA) per il Doppio Libero.

MEDICINA

Cuore e sport Domani un convegno dDomani e sabato si svolgerà al Marriot Park Hotel la terza edizione del Congresso Nazionale di Aritmologia Clinica ed Interventistica organizzato dal dott. Leonardo Calò in collaborazione con il dott. Ernesto Lioy (Policlinico Casilino di Roma). Si discuterà del ruolo del cardiologo e del medico sportivo nel prevenire la morte improvvisa. Il centro aritmologico del Policlino Casilino guidato dal professor Calò, svolge con l’Unità di Medicina Interna dell’Università Roma Foro Italico diretta dal Prof. Pigozzi e con l’Istituto di Medicina dello Sport di Roma uno screening degli atleti per identificare soggetti a rischio di morte improvvisa.

CICLISMO

Laurea antidoping per Marchetti dMaurizio Marchetti, ex ciclista professionista, si è laureato in Scienze Motorie a Cassino con una tesi su scuola e antidoping. Relatore il professor Pino Capua, presidente della commissione antidoping della Figc. Correlatore Renzo Bardelli, organizzatore «Memorial Giampaolo Bardelli» che premia ogni anno personaggi che lottano contro il doping.


GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT

PALLAVOLO

fDomenica grande spettacolo al Palazzetto di

Viale Tiziano (ore 18) previsto il tutto esaurito

Ecco l’All Star alla cubana

L’INIZIATIVA

Una raccolta di fondi per il Bambin Gesù

Poey e Portuondo i big della sfida a Roma tra l’Italia di Anastasi e il Resto del Mondo 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ley e sanno trasmettere entusiasmo ai giocatori».

ROMA dIl grande volley torna nella capitale. Domenica prossima, alle 18, al Palazzetto dello Sport c’è il Tim All Star volley, fantasfida tra la Nazionale italiana e quella dei migliori stranieri del nostro campionato. Manto di gioco tricolore, inni di tutte le nazioni rappresentate, gara delle schiacciate (il ballon killer) prima del match, e poi i prossimi protagonisti dei Mondiali 2010 a scaldare il pubblico (tutto esaurito, biglietti su www.greenticket.it, 14 euro). «Sarà una prova generale per l'organizzazione delle finali di Roma di ottobre 2010 — ha detto il presidente del Col romano Massimo Mezzaroma —. Vedrete che il palazzetto sarà stracolmo di gente, perché i romani amano il vol-

Cubani La prima volta dell'All Star a Roma, vedrà schierati con la rappresentativa resto del mondo due giocatori di A-2. I due cubani della M. Roma, Poey e Portuondo. «Sarà come un ritorno in nazionale — dicono i due all'unisono — anche se non parliamo della nazionale cubana». Orgoglioso della convocazione Portuondo: «Sono lusingato di far parte di questo gruppo, per ricambiare la fiducia darò il massimo anche per scaldare il pubblico che mi conosce». Occasione importante anche per Poey. «Giocare insieme e contro i migliori giocatori di A-1 sarà una vetrina per dimostrare quello che so fare». Il pubblico di Roma, avrà anche l'occasione di riabbracciare alcuni ex eccellenti. Hu-

FEDERICO PASQUALI

Il Mondiale di «Magic» È il vivaio del poker

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

che per la prima volta si disputa in Italia. La manifestazione metterà di fronte giocatori da 50 paesi diversi, per il titolo individuale e a squadre. Si gareggerà fino a domenica. Il montepremi è di 300 mila dollari (il vincitore ne porterà a casa 45.000).

dParte questa mattina alle 10 al palazzo dei Congressi (Piazza Kennedy) il campionato del mondo di Magic The Gatering,

Il gioco Magic The Gatering mette di fronte due giocatori, ognuno con un mazzo personalizzato. Lo scopo del gioco è quello

ANTONIO MAGGIORA

ROMA All'evento di domenica prossima tra la nazionale italiana e il Resto del Mondo, ci sarà spazio anche per la solidarietà. L'Associazione Davide Ciavattini-Onlus, che opera da oltre 15 anni all'interno della divisione di ematologia dell'Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma per l'assistenza e le cura dei bambini affetti da leucemia, linfomi ed altre malattie ematologiche, avrà un suo stand al Palazzetto dello Sport per raccogliere fondi. Grazie all’aiuto e al sostegno del Col di Roma dei Mondiali e dei comitati regionale e provinciali Fipav Lazio, le iniziative in favore dell'Associazione si susseguiranno durante tutto il periodo che precederà l'evento iridato del 2010.

bert Henno, il libero francese beniamino dei fans capitolini, Cristian Savani, idolo delle tifose, e Leonel Marshall, il cubano volante. In campo, anche Nikic dell'Andreoli Latina.

Yasser Portuondo 26 anni (a sin.) e Raidel Romero Poey 27 KOMUNICARE

L’EVENTO Da oggi a domenica all’Eur

Fortuna e strategia Un finlandese l’uomo da battere

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di togliere punti vita (si parte con 20) all'avversario. Per farlo bisogna giocare alcune carte che poi permettono di utilizzare stregonerie varie. La componente fortuna (carte estratte da un mazzo coperto) è importante, ma fondamentale è la scelta delle carte per la preparazione del mazzo. Molti giocatori del Poker Sportivo hanno iniziato la loro carriera giocando a Magic. Il campione del mondo in carica è il finlandese Antti Malin, ma l'attuale numero 1 delle classifiche DCI è il canadese Aeo Paquette. Primo degli italiani, al numero 43, il napoletano Enrico Russo.

Mondiali Il ct Andrea Anastasi, lancia Roma per i Mondiali del 2010. «L'All Star — dice — è il primo atto ufficiale della Nazionale che parteciperà ai Mondiali. Scelta quanto mai azzeccata perché Roma è la città nella quale vogliamo tornare durante i Mondiali, visto che ci si giocheranno dai quarti alla finale. Sono anche felice di vedere giocare Poey e Portuondo. Li vidi con Cuba alle qualificazioni olimpiche del 2004, a Madrid: due fenomeni. Poi la brutta vicenda che li ha tagliati fuori dal volley, e ora avranno l'occasione di giocare questa partita di grande valore».

L’INIZIATIVA Il calendario dell’Esercito

Cleri nuota oltre l’oro «Per sei ore al giorno» Il fondista verso Londra 2012 «Poi farò il tecnico» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA d(g.l.g.) «Soldati d’Ita-

lia, i nuovi volti di un esercito senza confini». E’ lo slogan con il quale è stato presentato il calendario 2010 dell’Esercito ita-

liano. Hanno presenziato il Ministro della Difesa La Russa, il Capo di Stato Maggiore Generale Camporino ed il capo di Stato Maggiore Esercito Generale Valotto. Ad officiare il professor Michele Mirabella, conduttore televisivo. Tante immagini. Una dedicata allo sport e non poteva essere che l’acqua dei mondiali di nuoto romani ad essere protagonista. Con il campione del mondo di fondo

Valerio Cleri. «Ho già preparato un piano triennale - dice obiettivo Londra 2012, senza trascurare Mondiali ed Europei che da noi si tengono con cadenza annuale. Restare al vertice è dura ma ci provo, mi alleno sei ore al giorno, cinque in vasca e una in palestra, dividendomi tra Aniene e Cecchignola. Ho tracciato il mio futuro: ora sono militare effettivo e resterò in uniforme sperando di progredire. Poi passerò dall’altra parte della barricata diventando allenatore. Altri sport? Non ho tempo, al massimo seguo la Lazio quando mi riposo. Ma in questo periodo la situazione è triste».

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GIOVEDÌ 19 NOVEMBRE 2009

LA GAZZETTA DELLO SPORT


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