Trafik
WHO ARE / QUI SONT
TRAFIK? Trafik è un giovane collettivo di grafici e programmatori nato nel 1998. Composto da Pierre Rodière, Julien Sappa e Joël Rodière, il gruppo comprende anche altre unità che variano da grafici tradizionali a programmatori a esperti di multimedia e interazione. I loro lavori variano dalla grafica tradizionale, all’identità visiva, alla sperimentazione tipografica al web, alle installazioni e proiezioni multimediali, alla programmazione software, alla scenografia. Tre aspetti fanno di Trafik un esempio unico nel panorama grafico contemporaneo: la multimedialità e l’interazione, la grafica digitale e la sperimentazione tipografica.
Joël Rodière
Programmatore
Julien
Sappa
Graphic designer
Pierre
Rodière Graphic designer
THEN WE BEGAN TO REALIZE THAT THE WEB WASN’T ENOUGH FOR US AND WE WANTED TO MOVE ONTO SOMETHING ELSE Il web non era abbastanza. E neanche la grafica nel senso tradizionale del termine. Tutti i talenti di Trafik hanno trovato piena espressione nel multimediale. Nascono così progetti come le Nuit Sonores o VoiciOni . Ultimo esempio della ricerca tra multimedialità e interazione è il progetto 72. Attraverso un tablet è l’utente a determinare l’alternarsi della luce su una struttura a Led costruita appositamente. Programmazione, luce, interazione.
WE WANTED TO CREATE AN ARCHITECTURAL FIGHT BETWEEN LIGHT AND SOUND
L’installazione che ha accompagnato l’esibizione di Mondkopf spiega molto bene l’approccio di Trafik al progetto. Un enorme schermo dove linee punti e pixel sembrano esplodere a ritmo della musica elettronica. Trafik mischia visivo e uditivo, come nelle Nuit Sonores, con forme semplici e movimento continuo della luce e del suono.
SO TRAFIK IS REALLY AS MUCH ABOUT DIGITAL DESIGN AND INSTALLATIONS AS IT IS ABOUT TRADITIONAL GRAPHIC DESIGN La natura di Trafik permette al gruppo di unire talenti e idee molto diverse tra loro mischiando il digitale alla stampa, il multimedia all’illustrazione. Una peculiarità del loro approccio è il non raccontare storie. Creano forme semplici che possano suscitare una reazione istantanea nell’utente. Il punto non è raccontare una storia ma lasciare che l’utente si crei la propria storia in libertà partendo da un input visivo.
SOMETIMES IT’S A CODE THAT GENERATES A NEW PROJECT L’approccio di Trafik al design grafico non è di tipo tradizionale. Tutti i loro progetti partono dall’unione di realtà diverse, si mischiano programmazione, illustrazione vettoriale, algoritmi, tipografia. Spesso è il codice il punto di partenza di un progetto, da lì si generano forme, colori, superfici. Il distacco tra creazione a schermo e risultato in stampa si assottiglia finendo per mischiare i due campi.
WE CONSIDER TYPOGRAPHY A TALKING AND EVOCATIVE OBJECT
La tipografia come oggetto vivente, parlante, un organismo in grado di cambiare e comunicare tanto quanto le altre forme espressive utilizzate da Trafik. La tipografia viene trattata e studiata in ogni progetto senza mai accontentarsi, viene ridisegnata, composta, scomposta per costruire nuove forme in grado di comunicare visivamente il progetto. È il caso di progetti come il Museogames o come la segnaletica per l’ENBA, l’Accademia di Belle Arti di Lione, dove la tipografia non è ridotta a piccole lettere su un cartello ma si ingigantisce finendo per occupare pareti e porte.
THE IDEA WAS TO BRING TOGETHER DESIGN AND COMPUTER TECHNOLOGY Meno appariscente delle strutture a Led interattive e multimediali, lo studio della tipografia è altrettanto fondamentale nell’ottica progettuale di Trafik. “L’idea era di unire il design e la programmazione”. E proprio dall’unione di arte digitale, programmazione e grafica tradizionale nascono caratteri tipografici fatti di pixel, punti, linee, stencil.. Trafik ha assorbito i modelli visivi dell’era digitale, li ha masticati, sperimentati, trasformati per riproporli in una chiave tutta sua, non catalogabile in modo definitivo.
Sedicesimo N째1 a cura di Luca Codarini stampato a Milano, IT