Mobile learning

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Mobile learning: apprendere con il Podcasting audio e video Sono trascorsi poco più di cinque anni da quando il termine Podcasting, nato dall’unione di iPod, il celebre lettore della Apple, e broadcasting, cioè la trasmissione di informazioni da un trasmettitore a molti ricevitori, è stato definito «parola dell’anno» dal dizionario americano New Oxford, eppure oggi si parla già del podcasting come un nuovo e promettente strumento di formazione. Quest’ultimo rientra infatti nella sfera del mobile learning, inteso come uno studiare e apprendere “ovunque e in qualsiasi momento”, attraverso dispositivi mobili o senza fili, come pc portatili, iPhone, iPad o iPod. Con il podcasting l’utente si ritrova a propria disposizione lezioni in formato audio oppure video da seguire quando e dove vuole e che può ricevere in automatico e gratuitamente sul suo dispositivo mobile. Per questo motivo il podcasting s’inserisce a pieno titolo tra quegli strumenti che possono aiutare le persone a programmarsi una loro formazione e gli studenti a sentirsi più motivati ed interessati alle attività di apprendimento. E sebbene quel rapporto di reciprocità, vivo, affettivo, emotivo, morale, oltre che culturale, che si va istaurando tra insegnante e alunno, non potrà mai essere sostituito da una macchina, dobbiamo tuttavia considerare che innovazione e tradizione possono e devono convivere, perché i ragazzi di oggi sono immersi nella tecnologia (nativi digitali) e molti di loro hanno navigato in Internet prima dell’adolescenza e comunicano con i coetanei attraverso l’instant messaging, ma tutto questo non significa necessariamente che ne sappiano fare un uso critico e positivo. Alcuni studiosi affermano che multitasking e interruzioni continue, quelle a cui sono sottoposti i giovani internauti, rendono il cervello più veloce, ma incapace di approfondire e distinguere ciò che è rilevante. Senza contare che le nuove generazioni molto spesso utilizzano la Rete come unica fonte per reperire informazioni, senza riflettere se queste informazioni digitali siano più o meno affidabili. Per questi motivi, guidare i giovani verso un utilizzo consapevole di questi strumenti è diventato indispensabile. Audio-podcasting: nelle Università i docenti mettono a disposizione le loro lezioni in formato audio (mp3) per coloro che non possono frequentare i corsi o anche per chi desidera un ripasso o un approfondimento degli argomenti trattati. La più grande piattaforma di distribuzione online di queste lezioni è quella lanciata dalla Apple, cioè iTunes U, dove si trovano i corsi universitari dei più importanti atenei del mondo. Ma negli ultimi anni il podcasting è diventato oggetto d’attenzione anche di docenti di scuola, i quali hanno iniziato a coinvolgere gli studenti facendoli passare da fruitori a creatori di contenuti. E questo perché è stato riconosciuto l'alto valore educativo del podcasting dato che insegna agli studenti ad interagire e a collaborare come un gruppo efficiente, a confrontarsi con l’arte dello scrivere e del parlare, a vincere la propria emotività. Fare podcast significa infatti scrivere dei dialoghi radiofonici, parlare di fronte ad un microfono cercando di essere spontanei, dosando bene pause e tono della voce, correggendo la propria dizione. Video-podcasting: dal 2001 è cominciata la condivisione in formato podcast di file video, e poco alla volta c’è stata la diffusione di video-didattici distribuiti, come per gli audio, dalla piattaforma iTunes. L’utilizzo di video permette un apprendimento vero, perché i filmati sono vividi, efficaci ed immediati. Il linguaggio video richiama la facoltà di immaginare e rinforza un concetto, esemplifica situazioni e casi proposti, facilita la memorizzazione, rende più interessante una esposizione, potenzia l’apprendimento. Un video può essere fermato e rimandato indietro, rispettando i tempi di apprendimento di ciascuno. Il Podcasting può essere applicato a qualsiasi grado e ordine di scuola, per la sua versatilità: si va dalla recita di una fiaba da parte di un bambino alla preparazione di un format radiofonico con un gruppo di ragazzi; e grazie alla sua alta esportabilità, dovuta al costo di realizzazione pari a zero. Un podcast è infatti di semplice realizzazione, ed ha un costo minimo, poiché è sufficiente avere un


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