Viva Pompei! - Project

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VIVA POMPEI!


Viva Pompei! Mille giorni di Cantiere Evento Tesi di laurea Luca Semenzato 815542 Milano, il 5 Ottobre 2016. Politecnico di Milano Scuola di Architettura, Urbanistica, Ingegneria delle Costruzioni Anno Accademico 2015 - 2016 Relatore: Davide Fabio Colaci


VIVA POMPEI! Mille giorni di Cantiere Evento



Introduzione Introduction

Viva Pompei è un progetto che vuole riflettere sul mutato rapporto tra turista contemporaneo e patrimonio storico, tra società globalizzata e la città di Pompei. Attraverso un progetto di allestimento temporaneo si propone di avvicinare il pubblico ad una visita dinamica che, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e una serie di dispositivi spaziali reversibili, possa reinterpretare il ruolo del nostro patrimonio storico architettonico e la sua natura musealizzata. Il linguaggio dell’architettura degli interni e della scenografia è lo strumento capace di “ristrutturare” il percorso espositivo, ripristinando l’immagine di Pompei e il suo uso trasformandola in una città viva: un grande interno urbano pronto ad essere attivato da logiche inattese. Un palinsesto di eventi distribuirà tra le rovine della città pompeiana concerti e spettacoli di danza e teatro itinerante, attività culturali e pop, tavole rotonde, cineforum e installazioni artistiche temporanee, punti di ristoro, aree di sosta per il riposo, servizi di biglietteria e di pronto soccorso, punti di informazione, percorsi naturalistici e servizio di mini club. Pompei, luogo protetto ma attivato dagli usi e dai suoi turisti che, da visitatori passivi si trasformeranno in veri protagonista del cantiere-evento.

Viva Pompeii is a project which analyze the transformed relationship between contemporary tourist and the city of Pompeii. With a setting up project try to put the public in contact with a more dynamic visit, using new communication tools and a serie of spatial reversibles devices, can reinterpret the role of our architectural and historical heritage and its musealized nature. Interiors architecture and scenography language it’s the right tool able to “restore” the exposition path, reactivating pompeii’s image and its use trasformating it in a living city: a sort of huge urban interior ready for being reactivate by unexpected logics. A rich schedule of events will distribute dozens of concerts, ballets, talks and art performances through the ruins. Restaurants, pic nic areas, ticket offices and first aid, info points, naturalistic paths and mini club. Pompeii, a safeguarded place but activated by new habits and its tourists and will transform the visitor from a normal tourist to a main character of the event.

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Adesso Now

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i cantieri

Pompei affittasi. Pompei location. Si rende necessaria una valorizzazione per una miglior tutela del sito, affinché con i ricavati delle vendite si possa procedere con scavi e restauri. Sarebbe il caso che la città diventasse lo scenario di una intensa attività culturale, sviluppando un’offerta di attività didattico-turistiche e di svago. Sono proprio spettacoli come quello di Francesco Siani, svolti in luoghi scenografici come tra l’anfiteatro e la palestra che dovrebbero rendere Pompei viva. Insieme alla tutela, per rendere i visitatori più consapevoli delle sue necessità, sarebbe utile che Pompei si raccontasse meglio, perché a volte la narrazione è meglio dell’oggetto in sé, figuriamoci quando la materia prima ha una qualità tale. Bisogna trasformare il piacere della visita in elemento di conoscenza. Ideare itinerari tematici, legati magari ad una tipologia architettonica o ad un ciclo di pitture. Didattica più che intrattenimento per far guadagnare in tutela, agevolata dal supporto della gente che vive il territorio, vive gli scavi fino ad immedesimarsi nella custodia di un bene collettivo. Rendere accessibili i cantieri anche solo ad una parte delle masse permetterebbe ai lavori di procedere ed al contempo consentire la visita altrimenti impossibile; i proventi di queste visite speciali consentirebbe agli scavi di avere delle entrate maggiori e farebbe si che i turisti si potessero “spalmare” su un numero maggiore di domus. E’ accessibile solo il 14% dei 44 ettari scavati, questo comporta un affollamento indicibile in alcune domus e accresce la velocità del degrado soprattutto per gli apparati decorativi e per il mosaici. Non occorre scavare ancora, bisogna rendere disponibili anche altre zone della città chiuse per distribuire meglio i visitatori. In passato fioccarono fior fior di proposte: una volta il sindaco Claudio d’Alessio se ne uscì immaginando che nell’area archeologica si potessero organizzare concorsi ippici; Claudio Velardi assessore regionale in una giunta presieduta da Antonio Bassolino candidò Pompei come set cinematografico. Perché l’immagine di Pompei deve essere lanciata proponendo se stessa e i valori espressi dal suo patrimonio. Da bene culturale a bene merce tanto che si arriva a definirli giacimenti culturali, il patrimonio che produce reddito, una macchina da soldi come ammortizzatore sociale per il tasso di disoccupazione in Italia. La soluzione si delinea perciò come un CANTIERE EVENTO, dapprima usato come avvenimento esclusivo e limitato nel tempo ora potrebbe essere la svolta per la rinascita degli scavi. Pompei è morta due volte, la prima fu la morte improvvisa causata dall’eruzione, la seconda fu la morte lenta che la città subì da quando cominciarono gli scavi a metà del settecento. La vita delle rovine infatti è determinata dal tipo di turismo e dall’uso che ne fanno i visitatori che percorrono le strade e si siedono sui gradini. Potremmo proteggere i resti dell’antica città avvolgendolo in un drappo “alla Christo” e permettere ai visitatori di visitare l’area lungo percorsi obbligati appositamente disegnati e incoraggiare la maggior parte di loro a visitare una realtà virtuale o addirittura ricoprire alcuni resti per preservarli meglio. Ci si riapproprierebbe così del significato di scoprire e coprire, l’eccezionalità della scoperta, il fascino della scoperta ed il gesto di coprire e scoprire.

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ATTRAZIONI

64 Porta Nola e cinta muraria

1 Terme Suburbane 2 Porta Marina e cinta muraria 3 Tempio di Venere 4 Tempo di Apollo 5 Basilica 6 Foro 7 Edifici Amministrazione Pubblica 8 Edificio di Eumachia 9 Tempio di Vespasiano 10 Santuario dei Lari Pubblici 11 Macellum 12 Tempio di Giove 13 Granai del Foro 14 Mensa Ponderaria 15 Terme del Foro 16 Tempio della Fortuna Augusta

65 Necropoli di Porta Nola // telecamere di sicurezza annerite e danneggiate da un incendio doloso. 66 Casa dei Mosaici Geometrici 67 Casa e Thermopolium di Vetutius Placidus 68 Thermopolium 69 Arco Onorario 70 Casa dell’Ara Massima 71 Area didattica sulla viticultura antica 72 Orto botanico della flora vesuviana antica

17 Casa del Fauno // Rovinata da una tettoia in lamiera, a rischio crollo per tetti troppo pesanti presenta mosaici che finiscono puntualmente sott’acqua ad ogni pioggia. 18 Casa della Fontana Piccola 19 Casa dei Dioscuri // i lavori sono iniziati il 3 agosto 2015, attualmente in fase di cantiere. 20 Casa di Meleagro 21 Casa di Apollo 22 Casa del Poeta Tragico // il celebre mosaico del Cave canem era ormai invisibile a causa di infiltrazioni di acqua, si è provveduto con un attento ripristino riparando l’opera con un vetro temprato e un telaio in acciaio inox incastrato nei fori del vecchio cancello. 23 Casa di Pansa 24 Casa del Forno 25 Casa di Sallustio 26 Casa del Chirurgo 27 Porta Ercolano e cinta muraria 28 Necropoli di Porta Ercolano 29 Villa di Diomede 30 Villa dei Misteri 31 Necropoli di Porta Vesuvio 32 Castellum Acquae 33 Casa degli Amorini Dorati // Riaperta recentemente dopo che finiti i lavori di restauro nel 2004 rimase chiusa per mancanza di fondi per mantenere i guardiani. 34 Casa di Cecilio Giocondo // 2010 muri precari muffe ed erbacce ovunque. 35 Terme Centrali 36 Casa dei Vettii // chiusa da sette anni una delle case più emblematiche di Pompei per via del celebre affresco erotico benaugurante raffigurante il Dio Priapo.

Su prenotazione al sito Reservations at www.pompeiisites.org

LAVORI IN CORSO

Alcuni monumenti del sito aercheologico potrebbero essere momentaneamente chiusi per lavori in corso Some buildings of the archaeological site may be closed because of work in progress

37 Casa della Caccia Antica 38 Panificio 39 Lupanare 40 Terme Stabiane 41 Foro Triangolare 42 Tempio Dorico 43 Teatro Grande // restituito ai visitatori dopo oltre un anno di restauri è finito sotto sequestro per inchiesta su illegalità riscontrate nelle gare d’appalto. Realizzati nel 2010 in fretta e furia (con conseguente lievitazione dei costi) per arrivare puntuali all'appuntamento con il cartellone estivo del San Carlo che sarebbe andato in scena all'interno degli scavi. 44 Quadriportico dei Teatri 45 Odeon 46 Tempio di Asclepio (o di Giove Meilichio) 47 Tempio di Iside 48 Palestra sannitica 49 Casa del Citarista // crollo del muro di una bottega sulla via Stabiana. 50 Casa dei Ceii // furto di una vera da pozzo nel 2004 ritrovata dai carabinieri in via Civita Giuliana, una strada secondaria della cittadina vesuviana, avvolta in un involucro di cellophane ed adagiata sul margine della strada. La scultura marmorea, parte del bordo di un pozzo di epoca romana, e’ leggermente danneggiata. 51 Casa del Menandro // presenta pittura parietali sbiadite e danneggiate da muffa. Alcuni affreschi sono stati trafugati e mai più trovati. 52 Fullonica di Stephanus // Dal 24 dicembre 2015 è nuovamente accessibile. 53 Casa del Larario di Achille 54 Casa di Giulio Polibio // cantiere evento aperto in occasione di San valentino 2010 per 50 coppie di innamorati, si potevano ammirare calchi degli oggetti ritrovati ed essere accolti dallo stesso padrone di casa in forma di ologramma. 55 Casa della Nave Europa 56 Orto dei Fuggiaschi 57 Casa del Giardino di Ercole 58 Casa di Octavius Quartio ( o Loreio Tiburtino ) // Dal 24 dicembre 2015 è nuovamente accessibile. 59 Casa della Venere in Conchiglia // riaperta in occasione dell'arrivo a Napoli della mostra ‘Mito e natura'. 60 Anfiteatro 61 Palestra Grande 62 Necropoli di Porta Nocera 63 Porta Nocera e cinta muraria

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Pianta degli scavi archeologici di Pompei

73 Casa del Moralista // nel 2010 caduti sette metri di muro perimetrale della domus da sempre chiusa al pubblico. Nessun danno agli affreschi interni. Di recente in quell'area erano stati eseguiti degli scavi con le ruspe - nel 2014 furto di un mosaico. 74 Casa di Ifigenia // nel 2009 incendio tra la casa di Ifigenia e quella del Moralista, le fiamme si sono alzate dalle sterpaglie secche e abbondanti ed hanno annerito alcuni affreschi

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75 Casa di Trebio Valente 76 Casa di Obellio Firmo // dopo che è stata rubata una lapide dal giardino durante il cantiere sono crollate delle colonne di sostegno. Tutt’ora la casa rimane chiusa anche se alcuni guardiani consentono la visita illegale previo pagamento di un’offerta. 77 Caserma dei Gladiatori // il 6 novembre 2010 è avvenuto il famoso crollo in seguito a numerosi giorni di pioggia il terrapieno, rigonfio d’acqua ha ceduto sulla casa distruggendo quel poco che si era salvato dai bombardamenti alleati del 1945. 78 Casa di Lucrezio frontone 79 Casa del Principe di Napoli 80 Casa dei Quadretti Teatrali 81 Foro Boario 82 Casa del Triclinio all’aperto 83 Osteria del gladiatore 84 Casa delle lucerne 85 Casa del Farmacista

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86 Antiquarium // mai aperto per ospitare le migliaia di reperti archeologici prigionieri e impolverati dentro i Granai del Foromai aperto per ospitare le migliaia di reperti archeologici prigionieri e impolverati dentro i Granai del Foro. 87 Uffici della Soprintendenza // in fase di realizzazione i nuovi uffici nonostante la Soprintendenza sia stata accorpata a quella di Ercolano.

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88 Direzione 89 Casina dell’Aquila 90 Praedia di Giulia Felice // riaperta in occasione dell'arrivo a Napoli della mostra ‘Mito e natura'. 91 Casa di Trittolemo // un turista, durante il giro tra le rovine ha staccato, e rubato, tre tessere della domus. Per fortuna solo un tentativo, visto che è stato sorpreso, e arrestato, dai carabinieri. «Volevo solo avere un ricordo degli scavi», la sua «confessione».

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92 Casa dei Casti Amanti // nel 2010 sono stati ritrovati gli affreschi rubati dalla casa sprovvista di sistema di videosorveglianza. Erano in un cantiere abusivo ormai chiuso da due anni, non lontano dall´area archeologica. Già imballati, pronti per essere trasferiti forse a casa di un ricco collezionista che ha commissionato il furto.

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93 Casa di Sirico // Lavori in corso 94 Autogrill // sorge su un’area completamente distrutta dai bombardamenti alleati del 1945, diventata poi discarica è stata riconvertita a spazio dedicato alla ristorazione.

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95 Discariche abusive // orti e depositi di materiale di scarto e rifiuti ad opera dei custodi degli scavi. 96 Bunker // lavori iniziati nel 2006, fermi dal 2009, un ecomostro che avrebbe dovuto fungere da deposito di materiale archeologico e per attività di servizio. 97 Casa del Criptoportico // Dal 24 dicembre 2015 è nuovamente accessibile. 98 Ristorante Tiberius // un ex dipendente dell’Alenia, appena licenziato ha preso in ostaggio un ventina di persone, tra le quali un gruppo di turisti stranieri. 99 Postazioni Pompei Bike // Pompei bike, un percorso ciclabile con postazioni in varie aree del sito per depositare o prelevare le biciclette: «Si tratta di un’iniziativa lodevole, purtroppo durata non più di qualche mese continua Irlando -. Poi le bici sono scomparse. E così anche le postazioni sono andate in abbandono». 100 Biglietteria nuova // mai usata, ora ospita i calchi in gesso dei pompeiani intrappolati nella cenere. 101 Casa del Marinaio // cantiere avviato nel 2012 ancora incompiuto. Sito non visitabile con lavori in corso Sito non visitabile con lavori sospesi o terminati Sito visitabile

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Entrata · Enter

Polizia · Police

Uscita · Exit

Posta, telegrafi e cambio · Post office and exchange

Informazioni · Information

Deposito bagagli · Left luggage

Telefoni · Telephones

Biglietteria · Ticket office

Toilettes

Bancomat · ATM

Bookshop

Punto di ristoro · Restaurant

Punto panoramico · Panoramic area

Guardia medica · First Aid

Area sosta-picnic · Rest area-picnic

Punto di raccolta in caso di emergenza Gathering point for emergency

Circumvesuviana

Audioguida · Audio guide

All’interno dell’area archeologica sono presenti fontane pubbliche con acqua potabile. There are public fountains with drinking water inside the excavations

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pompei

Il nostro patrimonio storico e culturale viene via via abbandonato a sé stesso e poi dimenticato. Si prende in esame il Parco Archeologico di Pompei, Sito archeologico più grande al mondo e caso emblematico per incuria e scandali della Direzione. L’immaginario comune è alimentato da giornali o libri, innumerevoli sono le inchieste che raccontano della mala gestione dei cantieri, il problema dei cani randagi, ma anche di disservizi come mancanza di circuiti per carte di credito, ma la sovrabbondanza di bigliettai abusivi. Numerose sono le strade chiuse per lavori in corso, senza i lavori in corso, ma sono presenti anche strade aperte ed abbandonate, come quella che corre lungo le mura della città. Tra gli innumerevoli fallimenti nella gestione del parco si individua il tema del Cantiere Evento, format apparentemente effimero che contiene però una grande potenzialità inespressa all’interno del suo fallimento stesso. La tesi propone un approccio inedito, capace di raccontare Pompei attraverso una serie di dispositivi in grado di amplificare le possibilità d’uso degli utenti.

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I cantieri. 14


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Rovine e tamponamenti in equilibri precari.

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La desolazione in una domus chiusa.

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Le strade chiuse (Via dell’Abbondanza).

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I turisti e il rapporto con le rovine.

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I cancelli chiusi delle domus impediscono la visita.

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I mezzi inadeguati al servizio del parco.

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Le guide abusive offrono il proprio sapere ai turisti.

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L’inadempienza dei guardiani.

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Progetto Project

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palinsesto

Tenuto conto di quanto Pompei sia una città viva, con esigenze e problemi del tutto simili ad una normale città di provincia, senza dimenticare il fatto che il sito archeologico non basta a sé stesso ma necessita di nuova linfa vitale che lo rivalorizzi e lo porti ad una nuova riscoperta in chiave moderna. Ci si ispira al mondo dei media e dello spettacolo perché esso è senza dubbio il format più condiviso e amato dei giorni nostri. Attraverso un palinsesto di eventi si restituisce ai luoghi pubblici la loro antica funzione, quella di luoghi nevralgici della vita sociale, delle relazioni umane, degli scambi di idee e di emozioni. Le terme, i teatri, il foro e le palestre torneranno ad essere lo scenario della vita pubblica, reinterpretando ed aggiungendo il significato di visita turistica; l’esperienza non si limiterà più alla visione più o meno passiva delle rovine, si passerà da una fruizione statica ad una dinamica grazie ad una serie di attività e facilities che si distribuiranno nei tempi e nei luoghi consentendo una esperienza sempre nuova ed attraente. Si pensa perciò a redigere un calendario di eventi di ogni genere e dimensione, tramutando il format fallimentare del Cantiere Evento in un festival rivoluzionario; si prendono le potenzialità del fallimento delle amministrazioni passate, per potenziare gli errori, diminuire le restrizioni e dare più libertà al visitatore. Al turista verranno messi a disposizione dei dispositivi di varia natura che possano amplificare le sue possibilità d’uso e di gestione della visita. Il palinsesto spazierà su vari ambiti, come quello musicale con l’organizzazione di concerti e spettacoli di danza e teatro itinerante, ma anche attività culturali come tavole rotonde, cineforum tra le rovine, installazioni artistiche temporanee. A queste si aggiungono dispositivi per attività collaterali indispensabili come servizi e ristorazione o di supporto ad attività sportive all’aria aperta. Così facendo si consentirà la possibilità di differenziare e personalizzare le visite per tutta la durata del Cantiere in qualsiasi stagione dell’anno al variare di parametri come luoghi, giorni, ed età del visitatore, permettendo anche una visita ripetuta, il tutto senza però interrompere od ostacolare in alcun modo le attività di ricerca e sviluppo, anzi esponendole alla vista e al controllo degli avventori. Questo cantiere avrà dunque una durata limitata nel tempo per via dell’impossibilità di dare una soluzione unica e invariabile nel tempo per via della volubilità delle necessità umane, articolandosi su un intervallo di tempo di mille giorni, tempo necessario e tarato sulla durata dei cantieri attivi, consentendo così la possibilità di assistere all’apertura di uno scavo o di un restauro così come era ai tempi delle prime visite reali nel Settecento e così come era previsto dai passati Cantieri Evento.

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La visita

Immagino una serie di dispositivi che raccontino i mille giorni di Cantiere Evento, amplificando le possibilità d’uso degli utenti e trasformando il turista da visitatore passivo a vero protagonista del progetto attraverso una visita dinamica.

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la visita

il portale

La Biglietteria

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Il circolo

L’ingresso monumentale ricorda le luminarie delle sagre paesane del sud Italia, una struttura di tubi innocenti e sfavillanti lampadine accognieranno i turisti all’inizio della visita.

Per far fronte al problema dei rivenditori abusivi di biglietti si predispongono delle biglietterie ausiliarie in maniera da combattere il fenomeno. Ciascuna di esse è dotata di telecamera a circuito chiuso che vigila le possibili attività illecite. La cabina è rivestita di una lamina specchiante in maniera da confondersi tra i bagarini quasi fosse in attività in incognito.

Col tempo si sono rivelate necessarie delle stazioni Bancomat perchè le biglietterie del sito erano sprovviste di circuito POS. Alcune verranno collocate all’esterno del Parco archeologiche per sostenere le biglietterie, altre invece sarann posizionate all’interno degli scavi a sostegno delle attività ausiliarie come ristorazione e bookshop.

Nelle calde giornate estive può essere sfiancante fare la coda sotto il sole, ecco che allora si provvede ad allestire un percorso ombreggiato con un telone sintetico, tubi d’acciaio ed un tubo per l’acqua nebulizzata.

Qualora fosse difficile individuare i guardiani assenteisti per chiedere informazioni ed avere delucidazioni su orari e chiusure si possono ritrovare nelle Tholos, un misto tra un punto informazioni ed un circolo della briscola per pensionati.

I soccorsi

il guardaroba

la gabbia

il mini club

il sipario

Il pronto soccorso attuale è difficilmente raggiungibile ed obsoleto; si è pensato di fornire un punto ambulatoriale aggiuntivo più facilmente accessibile e visibile.

Potrebbe tornare utile uno scoparto armadietti per depositare zaini e borse durante la visita o lo svolgimento di attività all’interno del parco. Ecco che un sistema interattivo ed automatizzato ci permetterà di aprire il proprio armadietto dopo magari essersi cambiati nel camerino.

Ormai si sa che i turisti non sanno resistere alla tentazione di toccare, rubare frammenti, appoggiarsi ai resti della città; ecco che La gabbia, una struttura in tubi d’acciaio e maglia metallica mantiene le distanze tra i vandali e i tesori.

Può essere che non tutti i bambini siano interessati a visitare Pompei con mamma e papà o che i genitori preferiscano una visita su misura per i propri figli; Il Cantiere Evento fornisce un’attività di mini club redatta da professionisti, scienziati e studiosi di vario genere, il tutto all’interno del giardino del Foro Boario con dispositivi che riproducono in scala gli elementi caratteristici di una città romana.

Con così tanti spettacoli ed inaugurazioni non si poteva fare a meno del palco. Uno sfolgorante scanario di bulbi luminosi incornicia portali e ospiti d’eccezione come un vecchio palco da festival della canzone.

il riposino

il vulcano

la tavolata

gli alloggi

Dati tutti gli eventi è necessario fornire agli spettatori delle sedute da cui godere lo spettacolo. Si ricorre perciò a delle mini tribune d’onore, in legno e dotate di tendalino e tubi al neon per l’illuminazione di eventi notturni.

Un aspetto molto importante nel programma del Cantiere Evento è l’organizzazione e la predisposizione di facilities per la ristorazione; Come per esempio il Forno per il pane e la pizza con i tavolini sotto le frasche.

Numerosi sono i turisti che si portano il pranzo al sacco, per risparmiare o per gusti e capricci di vario genere si rende utile fornire delle aree pic nic attrezzate con microonde e lavandini per consumare il proprio pasto come se si fosse sotto una pergola di una festa di paese.

Il programma di studio e ricerca mette a disposizione delle strutture modulari che possano ospitare gli studiosi, con alloggi, studi, servizi e cucine.

Le macchine

la giostra

Gli avamposti

la segnaletica

Alcuni spettacoli teatrali saranno itineranti e non si sa mai che ci sia bisogno di sorgenti luminose per performances improvvisate. Le macchine sceniche potranno perciò accorrerein soccorso grazie alla loro conformazione a portantina dato che le ruote non sono consigliate per le antiche strade basolate.

La giostra è un altro dei dispositivi strutturati per la ristorazione. Allestito nel Cortile delle Terme Stabiane consentirà grazie alla sua pedana rotante una visione completa della corte rimanendo fermi al proprio tavolino.

Non calcolare i 22 ettari di terreno non scavato sarebbe un errore dato che raccolgono al loro interno numerose specie di flora e fauna tipiche dell’area vesuviana. Si rivela quindi un nuovo volto di Pompei aumentando la sua potenzialità attrattiva.

Come in ogni cantiere c’è bisogno di attrezzature accessorie che consentano una visita in agio e in sicurezza. Si predispongono transenne con buchi per sbirciare, coni fluorescenti e totem con prese elettriche per ricaricare i propri devices.

il refrigerio A Luglio e ad Agosto l’ombra degli alberi, presenti solo lungo la cinta muraria potrebbe non essere sufficiente per ottenere un poco di refrigerio, si ricorre quindi a giochi d’acqua di fontane e nebulizzatori per rinfrescare gli accaldati turisti.

Una delle caratteristiche principali del progetto è l’interazione tra utente e allestimento, alcuni dei dispositivi consentono di interegire con smartphones e tablet. Si utilizza lo stesso principio per mostrare le animazioni dei progetti attraverso un QR code che rimanda ad una piattaforma multimediale dove sarà possibile vedere alcune immagini animate.

33 Immagino una serie di dispositivi che raccontino i mille giorni di Cantiere Evento, amplificando le possibilità d’uso degli utenti e trasformando il turista da visitatore passivo a vero protagonista del progetto attraverso una visita dinamica.


34


Il cantiere evento I cambiamenti della società contemporanea e il rapido modificarsi delle nostre abitudini umane, spingono sempre più la nostra cultura del progetto a interrogarsi su questi fenomeni, dalle trasformazioni spaziali, alle variazioni culturali , si apre un territorio di ricerca capace di travolgere anche il nostro patrimonio storico e architettonico. Si nota infatti come l’approccio con le rovine sia cambiato nel corso dei secoli, dal momento della riscoperta di Pompei ( 1748 per volere di Carlo III di Spagna ) fino ai giorni nostri, ed in particolare nell’ultimo ventennio. In principio era visitata solamente dalle famiglie reali europee seguite da pittori e scrittori di corte, questi erano incaricati di riprodurre le rovine ed i momenti salienti della visita con incisioni, schizzi o saggi; con l’avvento del turismo di massa invece si è ampliato notevolmente il pubblico che prende d’assalto Pompei, muniti di pranzo al sacco i turisti contemporanei vivono la propria esperienza del sito attraverso lo schermo dei loro dispositivi elettronici. É quindi necessario adattare e calibrare gli strumenti del progetto non per risolvere i problemi in maniera definitiva ma per dare una risposta transitoria alle necessità dell’uomo contemporaneo. E sono proprio gli strumenti dell’allestimento, della scenografia, dell’architettura degli interni che, con i loro carattere reversibile e temporaneo, riescono a interpretare questi principi di “attivazione esperienziale” dello spazio. Pompei è una città viva, con esigenze e problemi analoghi a una normale città turistica ( il caso di Venezia dovrebbe far riflettere sul valore d’uso del patrimonio storico ) , senza dimenticare il fatto che il sito archeologico spesso non basta a sé stesso ma necessita di nuova linfa vitale che lo rivalorizzi e lo porti ad una nuova riscoperta negli usi e nei significati. Il mondo dei “social-media “e della “festa” ci aiutano a rielaborare questo nuovo approccio verso il patrimonio di Pompei e le sue attività proprio perché sono senza dubbio il contesto più condiviso, aperto e pieno di risorse dei giorni nostri. Oggigiorno infatti siamo abituati a ricevere notizie ed informazioni attraverso l’uso di dispositivi elettronici, questo ci permette di poter controllare in tempo reale cosa accade attorno a noi; essendo il mondo dei social esteso e di facile accesso permette di rimanere collegati a contesti fisicamente non vicini ma ugualmente prossimi alla nostra cultura e alle necessità. Si restituisce così ai luoghi della vita pubblica la loro antica funzione, quella di punti nevralgici della socialità, delle relazioni umane, degli scambi di idee, informazioni e quindi di emozioni. Le terme, i teatri, il foro e le palestre torneranno a essere lo scenario della convivialità, reinterpretando il significato di visita turistica ; riscrivendo così l’esperienza, che non si limiterà alla visione più o meno passiva delle rovine, ma muterà da una fruizione statica ad una dinamica grazie ad una serie di attività e facilities che si distribuiranno nel tempo e nei luoghi, consentendo una esperienza sempre nuova ed attraente. Nascerà un palinsesto di eventi trasversale per genere e dimensione, sarà il nuovo format del Cantiere Evento : un festival rivoluzionario; composto da punti di ristoro, aree di sosta per il riposo, servizi di biglietteria e di pronto soccorso, punti di informazione, percorsi naturalistici e servizio di mini club. Il turista non sarà più tale, ma si rivestirà così di un ruolo del tutto nuovo, quasi un esploratore, quasi un cittadino di Pompei, sarà il protagonista di questo nuovo palinsesto, e i dispositivi di varia natura amplificheranno le sue possibilità d’uso e di gestione della visita, come nella familiare modalità d’ uso dei social media e dei suoi devices. Il palinsesto sarà composto da concerti e spettacoli di danza e teatro itinerante, da attività culturali come tavole rotonde, cineforum installazioni artistiche temporanee, il tutto tra le rovine della città Pompeiana. Alle attività si aggiungono dispositivi per attività collaterali indispensabili come servizi e ristorazione o di supporto ad attività sportive all’aria aperta. Così facendo si consentirà la possibilità di differenziare e personalizzare le visite per tutta la durata del Cantiere in qualsiasi stagione dell’anno e al variare di tutti quei parametri: luoghi, giorni, ed età del visitatore, permettendo diverse modalità di visita, senza però interrompere od ostacolare in alcun modo le attività di ricerca e sviluppo, esponendole anzi alla vista e al controllo dei visitatori. Il Cantiere Evento avrà dunque una durata limitata nel tempo per via dell’impossibilità di dare una soluzione definitiva alle problematiche e alle esigenze di una nuova Pompei e dei suoi visitatori , articolando il progetto su un intervallo di tempo di mille giorni, tempo necessario alla conclusione dei cantieri attivi.

35


il cantier Il refrigerio

La giostra

Il circolo

Gli alloggi

Il portale La biglietteria ausiliaria

Il vulc

La segnaletica

D

urante in Cantiere Evento il Parco Arch persona, luci, suoni e spettacoli, proprio come profezia dello storico Amedeo Maiuri “Pomp essenziale della sua bellezza ed il fascino grand

(1) A. Maiuri, Pompei, i nuovi scavi e la villa dei misteri, R

36


re evento Gli avamposti

La tavolata

La gabbia

Il guardaroba

Il mini club

Il sipario

cano

Le macchine

I soccorsi

Il riposino

Il prelievo

La coda

heologico di Pompei è una fiera, animata da e se la cittĂ fosse tornata in vita, avverando la pei trae dalla sua morte violenta la ragione de della sua resurrezione.â€? 1

Roma 1931.

5m

37


38


il portale Come ogni luna park che si rispetti anche il Cantiere Evento ha bisogno di un ingresso all’altezza della situazione. Prendendo spunto dalle sagre di paese del sud Italia si associano gli stilemi delle luminarie ai temi e disegni celebri della città vesuviana. Mosaici luminosi accolgono la folla entrante ricalcando le trame dei pavimenti pompeiani.

500 m

Che meraviglia queste luminarie! Sembra una festa!

175 cm

169 cm

26 cm

Base in legno di abete multistrato per livellare e distribuire il peso. 102 cm

136 cm

Ponteggi come struttura portante della luminaria. Struttura in pali di acciaio zincato, D 5 cm.

Passerelle in lamiera metallica.

905 cm 100 cm

5 cm

Giunti con sistema maschio femmina in acciaio zincato per fissaggio della struttura lignea della luminaria con il ponteggio. 195 cm

840 cm

Cave Canem della Casa del Poeta tragico.

R 280 cm

Mosaico luminoso tratto dalla casa detta di Championet.

Mosaico luminoso tratto dalla Casa detta di Championet. Mosaico luminoso tratto dalla Casa della Fullonica.

Scala 1:50 185 cm

535 cm

0

1m

39


LA BIGLIETTERIA AUSILIARIA Nelle giornate di massima affluenza la coda può essere troppo lunga, a volte si può attendere anche ore per poi scoprire che l’addetto allo sportello prescelto non parla la propria lingua e si rischia di cadere nella tentazione del rivenditore abusivo. Si fornisce perciò una serie di biglietterie ausiliarie che provvedano a fornire un servizio adeguato.

500 m

Meno male che hanno aperto anche questa bigliettria, con tutti i turisti che ci sono oggi la coda dovrebbe essere più veloce Mais oui, il y a le drapeau!

Dotto’ volete saltare la fila per la biglietteria? Vi posso vendere io i biglietti!

J’espère qu’ils parlent notre langue

Il cartello dà solo un quarto d’ora di coda, andiamo qui!

Scala 1:20

Scala 1:50

Telecamera di sorveglianza a circuito chiuso, collegata al sistema di cablaggio del parco.

Sistema di ventilazione interno.

1h 120 cm

350

Cartello segnacoda, indica il tempo stimato di attesa.

100 cm

Dispositivo elettronico per apertura porta.

110 cm

Cabina con struttura in legno di abete e pannelli multistrato, rivestimento con film plastico ad effetto specchiato.

80 cm

250 cm

120 cm

Sportello per apertura al pubblico.

Bandierina segnaligua, indica la lingua parlata dall’inserviente, oltre ad italiano ed inglese.

150 cm

Nastro retrattile segnacoda.

0

40

1m

150 cm

150 cm


LA CODA Nei mesi estivi la temperatura supera i 30° C e come sappiamo il sole è particolarmente intenso; le attese in coda possono perciò essere particolarmente stancanti, senza contare i numerosi malori di donne anziani e bambini. Un po’ di ombra e frescura potrebbero quindi giovare a molti, se non a tutti. Si pensa quindi di fornire una pensilina che con acqua e tendaggi possa dare del sollievo.

500 m

Con questo sole per fortuna c’è questo tendalino a ripararmi!

Da quanto siamo in coda tesoro?

Quest’acqua nebulizzata è proprio quello che ci voleva.

Non so, il cartello indicava mezz’ora.

Pazienta ancora un poco che siamo i prossimi ad entrare.

Colonnina per l’allaccio all’impianto idrico del Sito con regolatore di pressione MGF per l’acqua nebulizzata ( 100 bar).

150 cm

Tondino in acciaio per agganciare il telo parasole.

45 cm

Scala 1:20

155 cm

100 cm

Passanti in acciaio inossidabile per il tubo dell’acqua nebulizzata.

250 cm

Base da cartello stradale in acciaio inossidabile anodizzato. D 45 cm. Possibilità di ancoraggio al suolo grazie a sacchetti di sabbia.

Tela di rete per ponteggi in monofili di PEHD di colore bianco, materiale plastico che protegge da pioggia e raggi UV. 45 cm

5 cm

195 cm

Cartello segnacoda in legno di abete verniciato di rosso ed ancorato al suolo mediante una vite ad incasso.

Tubolare in gomma per l’acqua nebulizzata. D 9,5 mm di sezione interna per garantire la pressione dell’acqua. Ugelli per erogazione acqua D 30 micron ad intervalli regolari di 75 cm.

Scala 1:50

0

1m

41


IL PRELIEVO E’ capitato in passato che numerosi turisti non potessero accedere al Parco Archeologico perchè le biglietterie disponevano solamente di denaro contante, fossero sprovvisti di circuito per carte di credito e non vi fossero in zona dei bancomat per il prelievo. Si provvede quindi ad arginare il problema allestendo degli sportelli Bancomat all’esterno e all’interno del sito così da facilitare anche altri

500 m

C’è la catenella chiusa, dev’essere occupato.

Con questa barriera riesco ad essere lontano dai borseggiatori.

Devo stare attenta che questo ragazzo non mi scippi all’uscita.

Guarda, ecco lì il Bancomat!

Scala 1:20

Segnale luminoso indicante lo sportello Bancomat. Acrilico colorato e struttura in acciaio inossidabile verniciata di rosso pompeiano.

Sportello per la ricarica del denaro e la manutenzione.

200 cm

cm

200 cm

10 0

100 cm

Rampa di accesso per disabili e scolo dell’acqua piovana.

100 cm

80 cm

95 cm

Schermatura in policarbonato alveolare da 2 cm trasparente consente di vedere se la postazione è occupata, di tenere a distanza gli scippatori e far si che si veda se qualcun altro si intromette all’interno del dispositivo

84 cm

100 cm

8 cm

208 cm

Sportello per la ricarica del denaro e la manutenzione.

Scala 1:50

0

42

100 cm

Parasole che protegge lo schermo dello sportello dal riflesso.

100 cm

35 cm

200 cm

Involucro in acciaio inossidabile, spessore 2 cm con finitura in vernice rosso pompeiano.

1m


il refrigerio Le calde giornate d’Agosto possono essere davvero torride se passate in un sito archeologico con strade sconnesse di pietra scura, entro le mura gli alberi sono pochi e le fontane rappresentano l’unico momento per potersi rinfrescare.Si pensa quindi ad un sistema di giochi d’acqua associato a delle sedie di legno dotate di parasole individuale.

Guarda! sembra un portale!

Ora posso sedermi qui da solo ed avere un po’ di tranquillità

18 cm

Maniglia per regolare il parasole. Parasole in PVC bianco. inclinazione regolabile grazie allo snodo e alla maniglia sul lato.

40 cm

Motorino elettrico per il getto d’acqua.

40 cm

Sportello di ispezione.

140 cm

Griglia di protezione in acciaio.

2 cm

100 cm

140 cm

60 cm

Che bello correre sotto l’acqua!

200 cm 200 cm

Sedia in legno di abete, massello, impregnato per uso esterno, verniciato di bianco RAL 9010.

40 cm

40 cm

40 cm 3 cm

100 cm

Dettaglio dello snodo del parasole.

Base per stabilizzare la fontana e fissarla al suolo.

40 cm

Tubo dell’acqua, gomma, sezione D 1 cm. Colore Rosso Pompeiano RAL 3004. Piastra metallica per fissaggio al suolo. 26 cm

65 cm

11 cm

Ruote in gomma con asse telescopico per adattarsi al terreno, permettono la rotazione del portale sul perno di rotazione in prossimità della piastra.

1000 cm

5 cm

220 cm

220 cm

Tubolare d’acciaio, zincato, sezione circolare, D 5 cm.

295 cm

300 cm

Erogatori sprinkler per l’acqua.

Maniglia d’acciaio, zincato, sezione circolare. 26 cm

18 cm

40 cm

Scaletta in acciaio, zincato, verniciato di rosso pompeiano RAL 3004.

0

Scala 1:50

1m

43


il vulcano Non poteva mancare nell’organizzazione dei servizi di ristorazione un forno per la pizza napoletana ed il pane cafone. Si allestisce quindi un forno a legna con un alto camino che ricorda il vicino Vesuvio. Lo affiancano altri accessori come tavolini, illuminazione banconi frigobar e cassa per gli acquisti.

500 m

Bell’idea le luminarie con cella fotovoltaica, così non inciampo sul cavo. Vorrei un’aranciata, grazie.

Vediamo che pizza hanno sfornato!

Scusi,è in coda per pagare?

Cataste di legna per il forno.

100 cm

Accesso per il carico e scarico della legna per il forno.

a

40 cm R50 cm

140 cm

Forno a legna costruito in cemento di pietra lavica del Vesuvio.

600 cm

Frigoriferi per impasti e bibite. 150 cm

140 cm

166 cm 55 cm

198 cm

Colonnina per la corrente elettrica.

14 cm

160 cm

50 cm

120 cm

Bancone scaldavivande elettrico con allaccio al sistema elettrico del Parco.

100 cm

50 cm

60 cm

Bancone per le bibite, legno multistrato, impregnato, finitura al naturale. Bancone per la cassa, legno multistrato, impregnato, finitura al naturale.

100 cm

Camino in cemento prefabbricato assemblato in loco, strato interno in materiale refrattario, staffe metalliche esterne per il fissaggio. 50 cm

Tavolini da bar. Struttura in ferro a sezione tonda, D 4 cm. Ripiano tondo D 50 cm in laminato metallico e verniciato in rosso pompeiano RAL 3004.

100 cm

45 cm

Rivestimento in lamiera ondulata zincata e verniciata di rosso Pompei RAL 3004.

50 cm

251 cm

Fondazioni con plinto in cemento prefabbricato.

Scala 1:50

0

44

1m

160 cm 20 cm

A-a


La gabbia Sono numerosi i casi di furti e atti di vandalismo che hanno caratterizzato la storia del Parco. Molti turisti non riescono a resistere all’impulso di portarsi un souvenir autentico, staccano quindi mosaici e frammenti di affreschi; per non parlare poi di quelli che si appoggiano ovunque con mani e piedi.E’ necessario prendere le distanze e inserire un nuovo layer tra gli arti del turista e i magnifici affreschi.

500 m

Ma dov’é la bancarella con le sfogliatelle? Ancora l’ultimo affresco e poi potrò uscire nella vigna sul retro.

Quanto dovremo aspettare per entrare?

Leggiamolo sull’app per smartphone!

Casa della Nave Europa ( I 15,3 ).

90 cm

Portale in acciaio inossidabile rifinito lucido a specchio.

Totem con QR code che indica informazioni sulla Domus e sulla capienza rimasta dell’attrazione.

Porta automatico in acciaio inossidabile rifinito lucido a specchio. sistema automatizzato a fotocellula nascosto nella cornice.

38 cm

75 cm

Allaccio del frigobar all’impianto elettrico del Parco che scorre in cavedi sotto i marciapiedi. Frigobar per Babà e sfogliatelle.

205 cm

79 cm

Palo in ferro avente sezione tonda spessore 1,5 mm e D 5 cm, zincato.

Giardino visibile ma inaccessibile per preservare la flora altrimenti raccolta e strappata da turisti e bambini.

3 cm

43 cm

Tavolino per spuntino veloce in legno di abete, laminato, impregnato e verniciato in rosso Pompei RAL 3004. Uscita in acciaio inossidabile con rifinitura lucida a specchio.

30 cm

94 cm

Rete Ideal in acciaio con maglia romboidale. Dimensioni maglia 50 x 50 mm Spessore maglia 2,4 mm

9 cm

60 cm

Cannocchiale in acciaio indirizza lo sguardo del visitatore verso un punto di interesse, un affresco o un mosaico. Vigna della Domus ricostruita dallo studio dei calchi delle vigne antiche e cresciuta dai vecchi semi.

Scala 1:50

0

1m

45


Gli avamposti Pompei non è solamente rovine e scavi, bisogna ricordare che vi sono ancora 22 ettari non scavati che presentano una flora e una fauna tipica dell’area vesuviana, graminacee e piccoli arbusti per le piante roditori e rapaci per gli animali. Si presenta così un volto nuovo di Pompei, quello naturalistico . 500 m

Guarda una Beccaccia!

(1)

(4)

Ti accompagno io perché è per un adulto alla volta.

(3)

(2)

1 - Avamposto del tramonto 2 - Avamposto dell’alba 3 - Avamposto del vulcano 4 - Avamposto del mare

105 cm

200 cm

10 cm

Pareti in legno costituite da pannelli multistrato, trattati per resistere agli agenti atmosferici e attacchi patogeni come muffe e parassiti, rifinitura cerata al naturale.

2 - Avamposto dell’alba

50 cm

100 cm

44 cm

125 cm

125 cm

270 cm

506 cm

Copertura in pannelli multistrato di legno incatramata per resistenza all’acqua.

200 cm

52 cm

44 cm

7 cm

46 cm

5 cm

100 cm

Pilastri a sezione rettangolare 5 x 10 cm in legno di abete, massello, impregnato adatto per usi esterni.

230 cm

44 cm

30 cm

18 cm

230 cm

Scala alla marinara in legno di abete, trattato per esterni e rifinito al naturale.

30 cm

Feritoia per osservare di nascosto i volatili. Plinti in cemento prefabbricato, con incasso per il pilastro e il fissaggio con steffe metalliche ad L.

61 cm

1 - Avamposto del tramonto

R5

100 cm

1c

m

5 cm

Feritoia per osservare di nascosto i volatili.

450 cm

44 cm

60 cm

Piano di calpestio in legno di abete

100 cm

45 cm

100 cm

250 cm

4 - Avamposto del mare

130 cm

130 cm

105 cm

101 cm

44 cm

3 - Avamposto del vulcano

0

46

200 cm 400 cm

Scala alla marinara in legno di abete massello, impregnato per esterni e rifinito al naturale.

1m

200 cm

50 cm

3 cm

30 cm

102 cm

Pareti in legno costituite da pannelli multistrato, trattati per resistere agli agenti atmosferici e attacchi patogeni come muffe e parassiti, rifinitura cerata al naturale.

30 cm

230 cm

10 cm

46 cm 28 cm


i soccorsi Il pronto soccorso del Parco è inadeguato, condizione che non restituisce un’immagine di efficienza. Si progetta un nuovo punto ambulatoriale nei pressi di Porta Nolana, un luogo più facile da raggiungere da ambulanze grazie ad una strada asfaltata che comunica con l’esterno. 500 m

Per fortuna ora che si trova a Porta Nocera arriviamo più facilmente ovunque.

Con questa rampa non avremo problemi ad entrare!

Struttura a Balloon frame in legno di abete, con travetti 5 x 10 cm e pannellatura in multistrato da 2 cm di spessore. Internamente trattato a cera e rifinito al naturale. Isolante in fibra di canapa, 10 cm. Rivestimento in lamiera ondulata verniciata di colore bianco.

a

A

Porta finestra per ricambio d’aria e/o mobilità. 250 cm

202 cm

300 cm

Impianti di aerazione.

107 cm 222 cm 250 cm

850 cm

Rampa di accesso con pendenza 7%.

Croce rossa dipinta in rosso Pompei.

Tende in poliestere dividono gli ambienti e garantiscono la privacy. Porta finestra con apertura dall’interno.

Scala 1:50

270 cm

Bagno di servizio accessibile ai disabili.

Sez. A-a

0

1m

47


la giostra Il Cantiere Evento prevede diversi punti di ristoro, uno di questi è ispirato alla giostra dei cavalli delle fiere. Presenta un nucleo centrale, fisso che consiste nella rivendita di cibo e bevande e poi la piattaforma rotante con i tavolini al posto dei cavalli, consente di mangiare il proprio spuntino al volo senza rinunciare al guardarsi attorno.

500 m

Ma non mi girerà la testa?

Ma no! Fa solo 20 millimetri al secondo!

Credo proprio che mi berrò una bibita fresca. Giriamo in tondo come la giostra!

100 cm

Pedana in legno di abete, verniciato di bianco RAL 9010, trattato per esterni, in maniera da resistere a igroscopicità e attacchi di agenti patogeni quali muffe e licheni. Alzata 17 cm superabili da persone disabili grazie alla rampa inclinata. Tavolini da bar in legno verniciato di colore rosso pompeiano, diametro 50 cm posizionati ad altezza variabile tra 120 cm e 80 cm in modo da consentire a bambini e disabili di accedervi.

m 0c

20

100 cm

Così posso salire anche io!

80 70 cm

20 cm

860 cm

70 cm

cm

m

10 cm

80 c

Ø

50

cm

Gli sportelli saranno differenziati per funzioni, cassa, cibo e bevande, in maniera da diluire i clienti ed evitare code.

150 cm

105 cm

La pedana del gradino e lo “stilobate” saranno rivestiti di moquette rossa mentre l’alzata sarà verniciata di bianco. Una botola di ispezione nasconde le ruote e i motorini elettrici che consentono alla piattaforma di ruotare alla velocità di 20 mm/sec.

m

1c

10

Particolare della rampa. Qualora fosse necessaria sarebbe sufficiente interrompere la rotazione della piattaforma per pochi secondi. Copertura in laminato plastico, PVC con verniciatura a spicchi rosso pompei e bianco Capriata leggera in profilati metallici, disposta a raggiera e convergente nel centro del padiglione e poggiante sul pilastro centrale.

800 cm

180 cm

16 cm

80 cm

30 cm

122 cm

210 cm

450 cm

Struttura in legno di abete con pilastri 5 x 10 cm e pannellatura di tavole multistrato verniciato a strisce bianco e rosso pompeiano.

0

48

1m

Scala 1:50


Il riposino Camminare per le strade lastricate non è facile, se si scampa alla slogatura si arriva a metà giornata affaticati; urge perciò un riposino, una piccola sosta per riposare le membra, distendersi, sederi all’ombra e perchè no, distrarsi un po’. 500 m

Portiamola più vicino così vediamo meglio lo spettacolo!

Con tutta questa luce potrei leggermi il giornale!

Distenditi un attimo che ti riposi.

10 cm

Tendalino parasole in tessuto sintetico da cantiere in monofili di PEHD 223 cm

Tubi al neon per l’illuminazione notturna fluorescente attacco T8 da 36 W a risparmio energetico. Lettino in legno di abete con struttura in listelli 5 x 5 cm. Trattato per esterni. Rifinitura verniciata naturale.

410 cm

40 cm

90 cm

200 cm

45 cm

400 cm 7 cm

250 cm

180 cm

80 cm

90 cm

200 cm

Rete elastica per riposare e distendersi comodamente. In nylon, lavorata senza nodo, colore rosso pompeiano.

40 cm

100 cm

160 cm

Struttura in legno di abete, travetti 5 x 10 cm, pannellatura in legno multistrato, trattato per esterni, rifinito al naturale.

5 cm

200 cm

3 cm

Manici in abete, sezione circolare D 3 cm.

50 cm

40 cm

Tendalino parasole in tessuto sintetico da cantiere in monofili di PEHD Seduta in plastica da stadio. Colore rosso Pompei.

151 cm

13 cm

5 cm

10 cm

Scala 1:50

0

1m

49


LA TAVOLATA Non tutti possono affrontare la spesa di un panino da 6 € ed una bottiglietta d’acqua a 2€, senza contare la scarsa qualità e varietà del punto ristoro Autogrill. Con la crescente crisi sono sempre di più i turisti che consumano il pranzo al sacco portato da casa direttamente sulle rovine, appoggiandosi ad un affresco o ad una colonna. Ora potranno farlo in tutta comodità e sicurezza.

500 m

Vieni, che andiamo a scaldarci la parmigiana nel microonde dentro la casetta.

10 cm

Ci voleva davvero un po’ di ombra.

Travi IPE 20in ferro con verniciatura RAL 3004. Ancoraggio a terra con piastra metallica imbullonata a getto di cemento Sedie in legno di abete trattato per esterni con finitura in vernice bianca RAL 9010.

20 cm

400 cm

620 cm

270 cm

Illuminazione LED lampadina solare luci 2 modalità bianco, luce calda per illuminazione esterna decorativa.

250 cm

70 cm

800 2100

Tavolo per pic-nic in legno di abete trattato per esterni rifinita con verniciatura bianca RAL 9010. 40 cm

309 cm

Struttura a Balloon frame in pilastri di abete 5 x 10 cm, pannelli multistrato in legno di spessore 2 cm.

130 cm

A

a

1200 1200

Rivestimento in lamiera metallica ondulata con verniciatura RAL 3004.

250 cm

Microonde ad uso pubblico. Lavandino allacciato al sistema idrico di Pompei.

Scala 1:20

0

50

1m

90 cm

900 1200

120 cm

Illuminazione interna al neon.

A-a

Scala 1:50


LE MACCHINE Poichè il palinsesto prevede diversi spettacoli itineranti è necessario poter portarsi dietro le macchine sceniche per permettere allo spettacolo di spostarsi. Si prestano a performances di carattere più statico, ma la struttura a portantina gli conferisce maggiore dinamicità e flessibilità. 500 m

Cucuruccucuuuuu Palomaaaa ay ay aya ayyyy cantavaaa

Ma sta cantando quell’uomo sul pulpito! Questo fumo mi sta soffocando.

Che bella musica!

50 cm

18 cm

265 cm

Amplificatore audio da 40W.

Struttura reticolare in legno di abete trattato per esterni, colorazione naturale.

15 cm

3 cm

57 cm

63 cm

60 cm

203 cm

50 cm 95 cm

70 cm

Faro Teatrale a LED COB da 40W.

250 cm

95 cm

60 cm

95 cm

Macchina per la produzione di fumo scenografico adatta ad ambienti esterni. 220/240 Volts 50 Hz, Capacità contenitore liquido lt. 0,25

60 cm

60 cm

63 cm

54 cm

Manici in legno di abete a sezione circolare D 3 cm.

90 cm

Cavo di alimentazione del faro Led.

15 cm

Struttura in legno di abete e pannellatura in legno multistrato di spessore 2 cm. Trattamento per esterni, rifinitura al naturale.

16 cm

220 cm

260 cm

Parapetto in tubolare d’acciaio rifinito lucido a specchio.

100 cm

Pedana girevole dotata di ruote.

310 cm 200 cm

Scala 1:20

Scala 1:50

0

1m

51


IL circolo L’inadempienza dei guardiani è stata più volte causa di scandalo e lamentele, ne risultano all’attivo più di 400 ma se ci si aggira per le vie basolate risulta difficile trovarne uno. Molti si dedicano a seconde attività come l’orticoltura e le carte da gioco. Il progetto propone un tempietto dell’ozio e punto informazioni. Attirando i giocatori d’azzardo compulsivi sarà dunque facili trovarli.

500 m

Ecco i guardiani! con questo nuovo infopoint è facile trovarli!

Scusi, mi sa indicare la strada per la Domus di Trittolemo?

Una bella partita di carte ora non me la toglie nessuno.

Punto informazioni presso gli edifici della Pubblica Amministrazione a Sud del Foro.

Scala 1:20

Stilobate in cemento prefabbricato di tre gradini con a 17 cm e p 30 cm.

a

A

Tavolino in formica bianco con gambe cilindriche D 5 cm. 100 cm 5 cm

30 cm

300 cm

300 cm

Insegne luminose con struttura in laminato di acciaio inossidabile verniciato in bianco o giallo e lampadine da 60 W. Tetto in laminato di acciaio inossidabile rifinito a specchio con spessore variabile da 10 - 0,5 cm.

150 cm

250 cm

420 cm

Scala 1:50

Gradini in cemento prefabbricato con vano tecnico per il trasformatore di corrente per le insegne luminose.

0

52

1m

30 cm 16 cm

Pali di acciaio inossidabile rifiniti lucidi a specchio con sezione circolare cava D 5 cm.

A-a


IL PALCO Nel palinsesto è prevista l’apertura di alcune Domus, è doveroso quindi fornire un palco speciale a tale evento. Ispirato alle scenografie dei festival della canzone dell’Italia anni ‘60 inquadrerà con sfavillanti lampadine l’ingresso al cantiere e gli ospiti d’eccezione invitati per il taglio del nastro. 500 m

Con immensa gioia invito Valeria Marini ad inaugurare la Casa della Fullonica!

Finalmente!

Evviva!

Hurrà! Bravi! Viva Pompei!

Scala 1:20

Scala 1:50

Struttura per luminarie in legno, spessore 5 cm, dipinta di bianco e dotata di attacco per lampadine da 60 W.

412 cm

Lampadine LED a risparmio energetico, 60 W, E27, luce bianca calda, Classe di efficienza energetica A. 250 cm

34 cm

Nastro Tricolore in poliestere per il taglio inaugurale.

500 cm

332 cm

30 cm 17 cm

446 cm

250 cm

Scalini in legno di abete rivestiti di moquette rossa per accedere alla Domus.

Palco con struttura in legno di abete, rivestito di pannelli multistrato in legno e verniciato di bianco opaco.

0

1m

53


IL MINI CLUB Non tutti i bambini possono essere interessati alla visita con mamma e papà, allo stesso tempo alcuni genitori preferiscono affidare i propri figli alla cura di persone specializzate che provvedano a fornire loro una visita su misura, con attività didattiche manuali in un luogo sicuro e circoscritto come la mini Pompei allestita nel giardino del Foro Boario e che riproduce in miniatura gli ambienti più caratteristici della vita pubblica e privata dei romani.

500 m

Bambini, oggi verrà a trovarci Marianna Merisi che ci terrà una lezione sugli Erbari vagabondi.

Quanti colori queste piastrelle!

Che bel tavolo per disegnare!

Io intanto schiaccio un pisolino.

225 cm

Scala 1:50

225 cm

300 cm

200 cm

250 cm

Fontana. Base in cemento prefabbricato, manto impermeabilizzante interno e rivestimento esterno in maioliche. getto d’acqua collegato al sistema idrico del sito archeologico.

176 cm

80 cm

14 cm

17 cm

96 cm

30 cm

Mini Teatro. Struttura in legno di abete costituita da travi e pilastri (10 x 5 cm ) e pannelli multistrato di spessore 2 cm trattati con impregnante e rifiniti al naturale.

30 cm

42 cm

Maioliche di riuso colorano la fontana dei bambini.

0

1m

40 cm

Triclinio. Struttura costruita con pannelli di legno multistrato di spessore 2 cm. trattato per esterni e rifinito con impregnante trasparente.

16 cm

54

200 cm

90 cm

Scala 1:20

498 cm


IL GUARDAROBA Per agevolare tutte le attività all’aria aperta come Nordic Walking, bici e il Giardinaggio, ma anche per la normale visita si è predisposto un guardaroba automatizzato. Gli armadietti di varie forme e dimensioni saranno accessibili grazie ad un sistema informatizzato a pagamento. Si potrà così procedere con la visita alleggeriti dai pesi superflui.

500 m

Di là inizia il percorso per il Nordic Walking! Andiamo!

Ora mi prendo a noleggio una bici e faccio tutto il giro delle mura.

Forse con questo sistema automatizzato così semplice riesco anche io ad avere un armadietto

Scala 1:50

150 cm

350 cm

800 cm

Pedana in legno rifinito naturale, trattato per esterni, in maniera da resistere a igroscopicità e attacchi di agenti patogeni quali muffe e licheni. Alzata 20 cm superabili da persone disabili grazie alla rampa inclinata regolabile.

50 cm

85 cm

200 cm 40 cm

Copertura in acciaio inossidabile rifinito satinato con profilo rastremato per sembrare ipersottile.

Interfaccia multimediale interattivo per accedere al servidio di guardaroba.

20 cm

10 cm

15 cm

Camerino. Tenda in poliestere bianco fissato ad una corsia in tubolare di acciaio inossidabile a sezione circolare D 5 cm.

85 cm

270 cm

A

Sportelli di forme e dimensioni differenti a seconda delle necessità. possono ospitare da zaini, vestiti, borse frigo o attrezzi per lo sport e il giardinaggio.

a

Sistema di Ricambio d’aria degli armadietti.

Sez. A-a 0

1m

55


LA SEGNALETICA Come in ogni cantiere che si rispetti una segnaletica appropriata, coni fluorescenti, cartelli e barriere consentiranno al turista una visita guidata ed in sicurezza con l’interazione di supporti multimediali accessibili tramite il proprio smartphone che sarà comodamente ricaricabile presso i totem con le prese elettriche da 220V.

500 m

Vediamo cosa c’è in programma questa settimana.

Un’ora di coda!? Ne cerco una più rapida.

Con questa plastica fosforescente non c’è bisogno dell’energia elettrica! Geniale! Con questi fori anche io posso seguire il cantiere!

Grazie a questo totem posso ricaricare il mio smartphone.

Con queste lampadine a LED riesco a leggere anche la guida.

Leggiamo qualche informazione su questa domus.

Cartello segnacoda. Realizzato assemblando un tubo di acciao anodizzato a sezione circolare D 50 mm, cartello da segnaletica stradale verniciato con impresso il numero dei minuti di attesa. Il tutto si inserisce sulla base circolare in acciaio con struttura a raggiera D 45 cm.

87 cm 102 cm

120 cm

87 cm

60 cm

1h

222 cm

Dispositivo per l’illuminazione serale. Cavalletti in legno di abete rifinito al naturale trattato per esterni. Luci a ricarica solare a tenuta stagna per giardino, possibilità di allaccio al sistema elettrico del parco tramite una comune presa da 220V.

45 cm

50 cm

300

598 cm

Cono segnaletico in plastica fosforescente. 30 cm

90 cm

6 cm

80 cm

80 cm

Totem per QR code in acciaio a sezione quadrata rifinito lucido specchiato. fissato al marciapiede di nuova fattura con viti e bulloni a scomparsa nel suo interno.

210 cm

Scala 1:50

Totem in acciaio a sezione quadrata rifinito lucido specchiato Dotazione di 6 prese elettrice da 220V fissato al suolo con viti e bulloni a scomparsa. Allacciamento al sistema di cablaggio elettrico previsto dal Grande Progetto Pompei. Pannello per cartelli pubblicitari. Struttura in tubi di acciaio rifinito lucido a specchio, sezione D 50mm. Stabilità a terra garantita da basi in plastica nera riempite di acqua. Poster in tela cerata con occhielli metallici e scritta tagliata a laser. Pannello divisorio da cantiere. Struttura in tubi di acciaio rifinito lucido a specchio, sezione D 50mm. Stabilità a terra garantita da basi in plastica nera riempite di acqua. Pannello in laminato metallico di spessore 2mm dotato di buchi di D 50mm.

0

56

1m

59 cm

40 cm

99 cm

160 cm

200 cm

80 cm

200 cm

6 cm

15 cm

Scala 1:20


Gli alloggi E’ necessario fornire ai ricercatori alloggi e ambienti adatti allo studio. Si riprendono i materiali e gli stilemi del cantiere per creare una struttura modulare componibile, essenziale e funzionale. Sollevata da terra da una struttura in legno sarà protetta dalla pioggia dal tetto trasparente che filtrando i raggi solari renderà l’unità autosufficiente.

500 m

Per fortuna questo piazzale è vicino a Villa dei Misteri.

Prego, può accomodarsi nel suo alloggio, è quello a sinistra, lo studio lo stanno montando ora.

Manca solo l’ultima conice da montare e il primo modulo è già pronto.

57


1100 cm

5 cm

Copertura in PVC ondulato trasparente. Serbatoio per i pannelli solari.

272 cm

A-a

50 cm

401 cm

420 cm

10 cm

50 cm

260 cm

140 cm

40 cm

Struttura componibile in legno di abete massello, sistema a Balloon frame. Piastre metalliche per ancoraggio a terra.

10 cm

a 100 cm

280 cm

A

Pannelli fotovoltaici. Modulo E14 da 235 Wp.

150 cm

Combinazione alloggio singolo completo di area cucina e studio.

Combinazione alloggio doppio.

Combinazione studio per tre ricercatori.

Pannelli a celle fotovoltaiche per il fabbisogno energetico.

Pannelli solari per l’acqua calda.

Impianto con mini pompa di calore per riscaldamento ed energia elettrica 4 KW.

Scala 1:50

0

58

1m


90 cm

Modulo con porta finestra.

132 cm

Modulo con letto singolo.

200 cm

250 cm

Telaio in legno di abete, massello, travetti a sezione rettangolare 3 x 10 cm e pannelli multistrato trattati per esterno, film esterno di rivestimento specchiato.

212 cm

272 cm

300 cm

Isolante naturale in fibra di canapa.

132 cm

60 cm

Porta finestra con telaio in legno.

Modulo con WC.

94 cm

Pompa per regolare la pressione dell’acqua.

88 cm

132 cm

272 cm

176 cm

132 cm

272 cm

90 cm

Modulo con cabina armadio.

90 cm

45 cm

Modulo con Lavandino.

45 cm

Serbatoio per le acque nere, tipologia da camper, removibile manualmente.

Modulo con cabina doccia.

100 cm

94 cm

Vano portaoggetti. 132 cm

60 cm

Serbatoio removibile per le acque grigie.

Modulo con cucina dotato di lavello e piastre ad induzione.

Modulo studio dotato di scrivania.

162 cm

200 cm

192 cm

192 cm

53 cm

200 cm

80 cm

162 cm 172 cm

Scala 1:50

0

1m

59


60


Conclusioni Conclusions

Viva Pompei è dunque un progetto che vuole riflettere criticamente, attraverso gli strumenti del progetto, sul mutato rapporto tra turista contemporaneo e patrimonio storico. Ci si interroga sul tipo di contatto e di uso che avviene nell’ambito di una visita culturale, su come il mondo dei social media e dei dispositivi elettronici ci abbiano portato ad una esperienza sempre più passiva. Il rapporto tra persone e patrimonio storico si è incrinato sempre di più, quest’ultimo sta difatti vivendo un periodo di crisi a causa della scarsa valorizzazione e del conseguente mancato interesse del pubblico. Spesso è lo stesso sistema espositivo ad amplificare le distanze tra utente ed oggetto esposto a causa di una visione statica del museo, ormai obsoleta e non più adatta ai nuovi usi e necessità della società contemporanea. La società contemporanea è abituata a vedere il mondo attraverso uno schermo, pretende di accedere a qualsiasi contenuto attraverso il proprio telefono, ci si accorge quindi che gli strumenti stessi sono cambiati, dai taccuini, gli acquerelli e le guide stampate si è passati a smartphones e tablet, con supporto di app interattive. Il progetto si propone di avvicinare il pubblico ad una visita dinamica attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e delle soluzioni architettoniche completamente reversibili. Si usa il linguaggio del disegno degli interni e dell’ambiente allestitivo per ristrutturare il percorso espositivo, calibrandolo sulle misure e necessità umane e ripristinando l’immagine di Pompei, città viva, come un grande interno urbano. Questo darà modo al Cantiere Evento di cambiare la propria configurazione nel tempo, adattandosi al meglio alle esigenze d’uso degli utenti. Si impone questa flessibilità come condizione necessaria temporanea nell’impossibilità del progettista contemporaneo di fornire delle soluzioni attraverso l’architettura.

61


62


Indice Index

Introduzione

5

Adesso

7

I cantieri

9

Pompei

13

Progetto

25

Palinsesto

27

La visita

31

Il Cantiere evento

35

Conclusioni

61

63


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