Architectural Portfolio - Luca Semenzato

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Luca Semenzato Architetto 11.02.1991

(Tv) Italia

Languages IT / EN / FR / ES Contacts: T +39 3405842733 E lucasemenz@hotmail.it A Via Teodosio14 20131 Milano Italia


PORTFOLIO


CV Bachelor at Politecnico di Milano Degree in A.A. 2013 110/110 Main professors: G. Redaelli, P. Belloni, O. Godi, R. Dorigati Erasmus A.A. 2013-14 ETSAM Universidad Politecnica de Madrid.EspaĂąa Main professors: A. Campo Baeza, E. TuĂąon Final Degree in A.A. 2016 October at Politecnico di Milano Prof. Davide Fabio Colaci

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Esame di Stato Architetto sezione A Sessione Novembre 2016


WORKSHOPS: (Un)Taming the navigli Milano-Italy Frederic Levrat - Columbia University Oliviero Godi - Politecnico di Milano 2013 Ifac International festival of art and construction Covarrubias-Spain 2013 Bellastock- Enredados Madrid-Spain 2014 Gran Prix de Rome premio Piranesi Tivoli, Roma 2015

COMPETITIONS: Risorse rinnovabili e benessere ambientale Cityvision - Rio Combo Competitions - Hello Nature P.A.A.I.

Skills: teamworking, leadership, solitaire sketches, modellismo, fotografia

Programmi:

Microsoft Word, Excel, Powerpoint Adobe Photoshop, Illustrator, InDesign, Premiere Autocad 2D e 3D

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Themenos

Combo Competitions Milano, 2014.

PiĂš e meno

P.A.A.I. - Politecnico di Milano Milano, 2015.

Viva Pompei!

Tesi di Laurea Magistrale Politecnico di Milano Milano, 2016.


CittĂ Nuova

Design Studio 2 Politecnico di Milano Milano, 2015.

Tempio Socrem

Concorso pubblico Milano, 2015.

#mydomuscover

Contest grafico Mirano, 2016.

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Themenos

Combo Competitions Milano, 2015.

Architectonical references


Un nuovo concetto di tempio che si adatta a ciò che noi adoriamo. Una provocazione, uno specchio dei desideri umani, che, al giorno d’oggi sono sempre più rappresentati da oggetti hitech e l’aspetto. Non siamo in grado di vedere ciò che ci sta intorno, ognuno spende la maggior parte del proprio tempo davanti ad uno smartphone. Percepiamo la realtà attraverso uno schermo Led e non siamo capaci di riconoscere la vita reale da quella virtuale. TEMENOS m. n. (Traslitt dal greco ... simili a “tagliare”,... CFR lat Templum) (pl temene.). - Nella Grecia antica, custodia, chiaramente diviso dallo spazio intorno, considerato di proprietà del Dio a cui fu consacrata. L’Abbé Laugier nel suo libro “Essai sur l’Architecture” spiega ai lettori la bellezza apollinea della capanna primitiva; Il rifugio è ridotto a pochi elementi, un luogo riconoscibile che separa l’interno dall’esterno, il che può proteggere un uomo, ma al tempo stesso mantenendo in relazione con la terra; è importante il ruolo della natura, perché per essere l’architettura razionale deve prima essere naturale. Il deserto del luogo suggerisce impone un intervento minimo il più possibile. L’intento è quello di pensare a un elemento che esalti la natura e la metta su un piedistallo, che fornisca la sacralità richiesta. Un tempio che solleva le divinità della natura e conferisce solennità a questo momento di condivisione. Dal momento che sin dall’età preistorica, con il paganesimo e il panteismo, l’essere umano ha eretto templi di ogni tipo e dimensione a favore della bontà e la bellezza delle divinità antropomorfe del passato, questo progetto ritorna al più primitivo di essi, paganesimo e mitologia nordica. Il recinto sacro, da sempre il posto più rudimentale ma significativo di culto dell’umanità, per coesistenza e l’adorazione della natura. Si sale lungo il percorso nella foresta fino a raggiungere sulla cima della montagna un semplice schermo luminoso con cui poter interagire attraverso il proprio dispositivo elettronico e proiettando la propria divinità sui maxischermi. Il cerchio crea una radura artificiale, mentre la parete si insinua tra gli alberi e le rocce, la natura rimane il protagonista incontrastato. La natura è celebrata sia all’interno che all’esterno, come il fuoco centrale del Megaron Miceneo; l’esterno è incorniciato dalle interruzioni del muro, solo alcune pause scelte in direzione specifiche. Una apertura al polo nord come guida nella foresta, due pause in corrispondenza al percorso del sole durante il dicembre Equinozio, Giorno di Freyr, dio della fertilità e bellezza che possiede Skidbladnir, la barca sempre prima che il vento, e l’ultima pausa in direzione del tempio di Uppsala. Lo spazio interno si adatta come un moderno Stonehenge per celebrare un rituale, da una festa per la fertilità ad un concerto rave di un famoso dj set o anche un matrimonio. La forma dell’anello: non c’è fronte principale, non c’è un retro, non un ingresso preciso, senza spigoli vuoti, solo la parità, un posizione centrale e equidistanza.

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A new concept of a temple which adapt itself to what we adore. Its a provocation, a mirror of human wishes, which, nowadays are represented by hi-tech objects and appearance. We are not able to see what’s surrounding us, everyone spends the majority of his day in front of a “smartphone”. We perceive the reality through a Led screen and we are not able to recognise real life to the virtual one.

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Tavola 1

Tèmenos m. n. (traslitt. From greek … similar to “cut”; cfr. lat. Templum) (pl. Temène). – In the ancient Greece, enclosure, clearly divided from the space around, considered property of the God to which was consacrated. The Abbé Laugier in his book “Essai sur l’Architecture”explain to the readers about Apollonian beauty of the primitive hut; The refuge is reduced to a few elements, a recognizable place that separates the inside from the outside, something which can protect a man but at the same time maintaining a relationship with the earth; it is important the role of nature because for being rational

architecture must first be natural. The wilderness of the place suggests imposing a minimal intervention as much as possible. The intent is to think about an element that enhances the nature and put on a pedestal, which provides the sacredness requested. A temple that raises the nature deities and confers solemnity to this sharing moment. Since prehistoric age with paganism and pantheism the human being has erected temples of all types and sizes in favor of the goodness and beauty of the anthropomorphic deities of the past. This project throwback to the most primitive of them, paganism and northern mitology.

The sacred enclosure, always the most rudimentary but significant place of worship of humanity, is the most humble and respectful co-existence and nature adoration.Go along the path until you reach the top of the mountain and one simple concrete wall, completely white will stand out in the forest. The circle create an artificial glade, while the wall is creeping through the trees and rocks, nature remains unchanged and the unchallenged protagonist. Nature is celebrated both in and outside, in as the central focus in the Mycenaean Megaron; outside is framed by the interruptions of the wall, only few choosen breaks directioned to significant sites.

One opening to the polar North as a guide in the forest, two breaks in correspondance to the sun path during the december Equinox, Day of Freyr, God of fertility and beauty that owns Skíðblaðnir, the boat always before the wind, and the last break in direction of the ancient temple of Uppsala. The interior space fits like a modern Stonehenge to celebrate any ritual, from a the fertility fair to a rave concert of a famous Dj set or even a wedding. The shape of the ring: there is no main front, there is not a back, not a precise entrance, no empty corners, only equality, central location and equidistance.


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588161 The device consists of a regular array of nodes of RGB LEDs implemented by aluminum cones , the section of which is designed to reflect the light beam of emission sources and to improve the screen display . When the system is off , the series of cones and nodes become a vibrant surface activated by natural light it permitt to the wall to disappear, to reflect the surrounding area.

Tavola 2

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CittĂ Nuova

Design Studio 2 Politecnico di Milano Milano, 2015.


Il progetto, che si trova in una zona disagiata a nord di Milano, ha un obiettivo difficile da raggiungere. Il sito presenta limiti ostili, a volte rigidi, altre così effimeri; questi elementi costituiscono altrettanti possibili problemi al progetto a causa dell’inquinamento, il rumore e e ai punti di contatto mancanti. L’idea di pianificare una nuova città, un enorme complesso di che possa ospitare circa 2000 persone in una struttura unica, una città intera, con servizi, trasporti, viabilità, residenze condensati in un solo edificio; un sistema in grado di rispondere alle nuove esigenze, nuove classi di utenti, tutte le fasce di età. L’obiettivo era quello di rifiutare la solita immagine del blocco di edilizia sociale a causa della sua idea di disagio, di segregazione; un intervento di tali dimensioni senza un approccio calibrarto potrebbe facilmente diventare un ghetto. L’intento è quello di fragmentare la densità dei soliti complessi di edilizia sociale che integrano servizi di mobilità e gli spazi in-between al fine di pianificare una struttura porosa in pianta ed in sezione. Utilizzando il modello giapponese per il layout interno, per il sistema di ordine maggiore è prevista una struttura unica che possa ordinare lo spazio, distribuendo diversi livelli di densità e privacy; la densità di attività esterna è compensata all’interno con un preciso e silenzioso giardino rinascimentale. Tale struttura è così forte da organizzare lo spazio e si impone nello spazio fino ad imporsi sulla strada con un nuovo livello di dinamiche, accessi rapidi e accessi lenti sono le valvole per raggiungere il cuore del progetto.

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DenCITY

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Concept

Porousity destroying denCITY.


Common spaces.

Common porousity

Atmosfera

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Vista dalla Metro


Collage del giardino

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PiĂš e meno

P.A.A.I. - Politecnico di Milano Milano, 2015.

Project logo


Il concorso richiede una struttura temporanea che sia facile da montare e rimontare in un altro luogo della zona 9 di Milano. Si tratta di un padiglione flessibile e versatile che sia in grado di ospitare al suo interno diverse attività, dalle riunioni di quartiere, allo yoga, al doposcuola per i bambini, cineforum e varie attività di svago. La soluzione proposta realizzata unicamente con cornici di legno pannelli di policarbonato alveolare e bulloni risulta una soluzione alquanto versatile per via di due nuclei asportabili costituiti da una struttura di legno avvolta nel tulle. Questi opachi o trasparenti all’occorenza costituiscono dei cluster secondari che permettono di poter giocare con le combiinazioni e creare ambienti più o meno privati a seconda delle necessità. Il padiglione per via della trasparenza del materiale si presta a diventare di notte una lanterna luminosa, rappresentando quindi un vero e proprio landmark per il quartiere, oltre a poter sfruttare questa proprietà per proiezioni, lettering e messaggi luminosi, ideali per la self promotion e per attività come cineforum, conferenze, lectures e laboratori teatrali.

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Pannelli OSB

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Tavola 1


Tavola 2

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Tempio Socrem Concorso pubblico Milano, 2015.


La morte fa parte della vita La stanza come archetipo del raccoglimento / memori / dimensione interiore La stanza come unità minima dello scenario domestico contemporaneo, rappresenta lo spazio di raccoglimento e di protezione più intimo e raccolto per i propri cari e per il ricordo. Il progetto propone il Tempio come una casa composta da stanze, che, con estrema sintesi di forme, significati e vicende umane, interpretata attraverso le presenze di colori, materiali, oggetti, arredi e sentimenti. Nascono così infiniti concetti di INTÉRIEURS da esplorare. Il rinnovamento della cultura del progetto nel raccontare la morte, laica o spirituale, non risiede unicamente in operazioni formalmente nuove ma si alimenta tra i rapporti simbolici tra uomo e spazio, tra utente e realtà, tra spazio della mente e spazio del corpo. Questo cambiamento del nostro spazio del ricordo come un nuovo habitat riguarda realtà visibili ma spesso anche qualità invisibili che alimentano sistemi non materiali capaci di generare valori per tutto ciò che si costruisce e si vede. Si generano una serie di STANZE reali e vissute, esperibili nei sogni come nella realtà.

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Pianta piano terra


Pianta piano seminterrato

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Pianta prospettica e materica del piano seminterrato

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Vista prospettica delle stanze del piano terra


Vista prospettica delle stanze del piano seminterrato

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Primo intento progettuale


Doppia vista della rampa che conduce al piano seminterrato

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Viva Pompei!

Tesi di Laurea Magistrale Politecnico di Milano Milano, 2016.

Viva Pompei! QR Code


Viva Pompei è un progetto che vuole riflettere sul mutato rapporto tra turista contemporaneo e patrimonio storico, tra società globalizzata e la città di Pompei. Attraverso un progetto di allestimento temporaneo si propone di avvicinare il pubblico ad una visita dinamica che, attraverso i nuovi mezzi di comunicazione e una serie di dispositivi spaziali reversibili, possa reinterpretare il ruolo del nostro patrimonio storico architettonico e la sua natura musealizzata. Il linguaggio dell’architettura degli interni e della scenografia è lo strumento capace di “ristrutturare” il percorso espositivo, ripristinando l’immagine di Pompei e il suo uso trasformandola in una città viva: un grande interno urbano pronto ad essere attivato da logiche inattese. Un palinsesto di eventi distribuirà tra le rovine della città pompeiana concertie spettacoli di danza e teatro itinerante, attività culturali e pop, tavole rotonde, cineforum e installazioni artistiche temporanee, punti di ristoro, aree di sosta per il riposo, servizi di biglietteria e di pronto soccorso, punti di informazione, percorsi naturalistici e servizio di mini club. Pompei, luogo protetto ma attivato dagli usi e dai suoi turisti che, da visitatori passivi si trasformeranno in veri protagonisti del cantiere-evento.

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ATTRAZIONI

64 Porta Nola e cinta muraria

1 Terme Suburbane 2 Porta Marina e cinta muraria 3 Tempio di Venere 4 Tempo di Apollo 5 Basilica 6 Foro 7 Edifici Amministrazione Pubblica 8 Edificio di Eumachia 9 Tempio di Vespasiano 10 Santuario dei Lari Pubblici 11 Macellum 12 Tempio di Giove 13 Granai del Foro 14 Mensa Ponderaria 15 Terme del Foro 16 Tempio della Fortuna Augusta

65 Necropoli di Porta Nola // telecamere di sicurezza annerite e danneggiate da un incendio doloso. 66 Casa dei Mosaici Geometrici 67 Casa e Thermopolium di Vetutius Placidus 68 Thermopolium 69 Arco Onorario 70 Casa dell’Ara Massima 71 Area didattica sulla viticultura antica 72 Orto botanico della flora vesuviana antica

17 Casa del Fauno // Rovinata da una tettoia in lamiera, a rischio crollo per tetti troppo pesanti presenta mosaici che finiscono puntualmente sott’acqua ad ogni pioggia. 18 Casa della Fontana Piccola 19 Casa dei Dioscuri // i lavori sono iniziati il 3 agosto 2015, attualmente in fase di cantiere. 20 Casa di Meleagro 21 Casa di Apollo 22 Casa del Poeta Tragico // il celebre mosaico del Cave canem era ormai invisibile a causa di infiltrazioni di acqua, si è provveduto con un attento ripristino riparando l’opera con un vetro temprato e un telaio in acciaio inox incastrato nei fori del vecchio cancello. 23 Casa di Pansa 24 Casa del Forno 25 Casa di Sallustio 26 Casa del Chirurgo 27 Porta Ercolano e cinta muraria 28 Necropoli di Porta Ercolano 29 Villa di Diomede 30 Villa dei Misteri 31 Necropoli di Porta Vesuvio 32 Castellum Acquae 33 Casa degli Amorini Dorati // Riaperta recentemente dopo che finiti i lavori di restauro nel 2004 rimase chiusa per mancanza di fondi per mantenere i guardiani. 34 Casa di Cecilio Giocondo // 2010 muri precari muffe ed erbacce ovunque. 35 Terme Centrali 36 Casa dei Vettii // chiusa da sette anni una delle case più emblematiche di Pompei per via del celebre affresco erotico benaugurante raffigurante il Dio Priapo.

Su prenotazione al sito Reservations at www.pompeiisites.org

LAVORI IN CORSO

Alcuni monumenti del sito aercheologico potrebbero essere momentaneamente chiusi per lavori in corso Some buildings of the archaeological site may be closed because of work in progress

37 Casa della Caccia Antica 38 Panificio 39 Lupanare 40 Terme Stabiane 41 Foro Triangolare 42 Tempio Dorico 43 Teatro Grande // restituito ai visitatori dopo oltre un anno di restauri è finito sotto sequestro per inchiesta su illegalità riscontrate nelle gare d’appalto. Realizzati nel 2010 in fretta e furia (con conseguente lievitazione dei costi) per arrivare puntuali all'appuntamento con il cartellone estivo del San Carlo che sarebbe andato in scena all'interno degli scavi. 44 Quadriportico dei Teatri 45 Odeon 46 Tempio di Asclepio (o di Giove Meilichio) 47 Tempio di Iside 48 Palestra sannitica 49 Casa del Citarista // crollo del muro di una bottega sulla via Stabiana. 50 Casa dei Ceii // furto di una vera da pozzo nel 2004 ritrovata dai carabinieri in via Civita Giuliana, una strada secondaria della cittadina vesuviana, avvolta in un involucro di cellophane ed adagiata sul margine della strada. La scultura marmorea, parte del bordo di un pozzo di epoca romana, e’ leggermente danneggiata. 51 Casa del Menandro // presenta pittura parietali sbiadite e danneggiate da muffa. Alcuni affreschi sono stati trafugati e mai più trovati. 52 Fullonica di Stephanus // Dal 24 dicembre 2015 è nuovamente accessibile. 53 Casa del Larario di Achille 54 Casa di Giulio Polibio // cantiere evento aperto in occasione di San valentino 2010 per 50 coppie di innamorati, si potevano ammirare calchi degli oggetti ritrovati ed essere accolti dallo stesso padrone di casa in forma di ologramma. 55 Casa della Nave Europa 56 Orto dei Fuggiaschi 57 Casa del Giardino di Ercole 58 Casa di Octavius Quartio ( o Loreio Tiburtino ) // Dal 24 dicembre 2015 è nuovamente accessibile. 59 Casa della Venere in Conchiglia // riaperta in occasione dell'arrivo a Napoli della mostra ‘Mito e natura'. 60 Anfiteatro 61 Palestra Grande 62 Necropoli di Porta Nocera 63 Porta Nocera e cinta muraria

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Mappa dei lavori in corso

Pianta degli scavi archeologici di Pompei

73 Casa del Moralista // nel 2010 caduti sette metri di muro perimetrale della domus da sempre chiusa al pubblico. Nessun danno agli affreschi interni. Di recente in quell'area erano stati eseguiti degli scavi con le ruspe - nel 2014 furto di un mosaico. 74 Casa di Ifigenia // nel 2009 incendio tra la casa di Ifigenia e quella del Moralista, le fiamme si sono alzate dalle sterpaglie secche e abbondanti ed hanno annerito alcuni affreschi

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75 Casa di Trebio Valente 76 Casa di Obellio Firmo // dopo che è stata rubata una lapide dal giardino durante il cantiere sono crollate delle colonne di sostegno. Tutt’ora la casa rimane chiusa anche se alcuni guardiani consentono la visita illegale previo pagamento di un’offerta. 77 Caserma dei Gladiatori // il 6 novembre 2010 è avvenuto il famoso crollo in seguito a numerosi giorni di pioggia il terrapieno, rigonfio d’acqua ha ceduto sulla casa distruggendo quel poco che si era salvato dai bombardamenti alleati del 1945. 78 Casa di Lucrezio frontone 79 Casa del Principe di Napoli 80 Casa dei Quadretti Teatrali 81 Foro Boario 82 Casa del Triclinio all’aperto 83 Osteria del gladiatore 84 Casa delle lucerne 85 Casa del Farmacista

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86 Antiquarium // mai aperto per ospitare le migliaia di reperti archeologici prigionieri e impolverati dentro i Granai del Foromai aperto per ospitare le migliaia di reperti archeologici prigionieri e impolverati dentro i Granai del Foro. 87 Uffici della Soprintendenza // in fase di realizzazione i nuovi uffici nonostante la Soprintendenza sia stata accorpata a quella di Ercolano.

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88 Direzione 89 Casina dell’Aquila 90 Praedia di Giulia Felice // riaperta in occasione dell'arrivo a Napoli della mostra ‘Mito e natura'. 91 Casa di Trittolemo // un turista, durante il giro tra le rovine ha staccato, e rubato, tre tessere della domus. Per fortuna solo un tentativo, visto che è stato sorpreso, e arrestato, dai carabinieri. «Volevo solo avere un ricordo degli scavi», la sua «confessione».

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92 Casa dei Casti Amanti // nel 2010 sono stati ritrovati gli affreschi rubati dalla casa sprovvista di sistema di videosorveglianza. Erano in un cantiere abusivo ormai chiuso da due anni, non lontano dall´area archeologica. Già imballati, pronti per essere trasferiti forse a casa di un ricco collezionista che ha commissionato il furto.

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93 Casa di Sirico // Lavori in corso 94 Autogrill // sorge su un’area completamente distrutta dai bombardamenti alleati del 1945, diventata poi discarica è stata riconvertita a spazio dedicato alla ristorazione.

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95 Discariche abusive // orti e depositi di materiale di scarto e rifiuti ad opera dei custodi degli scavi. 96 Bunker // lavori iniziati nel 2006, fermi dal 2009, un ecomostro che avrebbe dovuto fungere da deposito di materiale archeologico e per attività di servizio. 97 Casa del Criptoportico // Dal 24 dicembre 2015 è nuovamente accessibile. 98 Ristorante Tiberius // un ex dipendente dell’Alenia, appena licenziato ha preso in ostaggio un ventina di persone, tra le quali un gruppo di turisti stranieri. 99 Postazioni Pompei Bike // Pompei bike, un percorso ciclabile con postazioni in varie aree del sito per depositare o prelevare le biciclette: «Si tratta di un’iniziativa lodevole, purtroppo durata non più di qualche mese continua Irlando -. Poi le bici sono scomparse. E così anche le postazioni sono andate in abbandono». 100 Biglietteria nuova // mai usata, ora ospita i calchi in gesso dei pompeiani intrappolati nella cenere. 101 Casa del Marinaio // cantiere avviato nel 2012 ancora incompiuto. Sito non visitabile con lavori in corso Sito non visitabile con lavori sospesi o terminati Sito visitabile

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Entrata · Enter

Polizia · Police

Uscita · Exit

Posta, telegrafi e cambio · Post office and exchange

Informazioni · Information

Deposito bagagli · Left luggage

Telefoni · Telephones

Biglietteria · Ticket office

Toilettes

Bancomat · ATM

Bookshop

Punto di ristoro · Restaurant

Punto panoramico · Panoramic area

Guardia medica · First Aid

Area sosta-picnic · Rest area-picnic

Punto di raccolta in caso di emergenza Gathering point for emergency

Circumvesuviana

Audioguida · Audio guide

All’interno dell’area archeologica sono presenti fontane pubbliche con acqua potabile. There are public fountains with drinking water inside the excavations

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Concerti

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Gli Ospiti

Il Teatro

La Danza La Musica

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Il Cinema L’Avvento

I Tetti

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19 Maggio 2019 Gran Premio delle Rovine

21 Maggio 2019 Giovanni Soldini

14 Maggio 2019 Raduno Vespa

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1 Maggio 2019 Francesco De Gregori

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Palinsesto degli eventi

1 Luglio 2018 Raphael Gualazzi

1 Agosto 201 Flavio Briator 8 e

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15 Agosto 2017 Oscar Farinetti

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15 Agosto 2017 Riccardo M uti L’Aida

1 Settem Clemen bre 2017 te Stefano Russo Orfei

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14 Giugno 2018 Bruce Springsteen

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2 Giugno 2018 olitano Giorgio Nap

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il cantier Il refrigerio

La giostra

Gl

Il circolo

Gli alloggi

Il portale La biglietteria ausiliaria

Il vulcan

La segnaletica

D

urante in Cantiere Evento il Parco Archeo persona, luci, suoni e spettacoli, proprio come se profezia dello storico Amedeo Maiuri “Pompei essenziale della sua bellezza ed il fascino grande d

(1) A. Maiuri, Pompei, i nuovi scavi e la villa dei misteri, Rom

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Capriccio con inserimento dei dispositivi


re evento

li avamposti

La tavolata

La gabbia

Il guardaroba

Il mini club

Il sipario

no

Le macchine

I soccorsi

Il riposino

Il prelievo

La coda

ologico di Pompei è una fiera, animata da e la cittĂ fosse tornata in vita, avverando la ei trae dalla sua morte violenta la ragione della sua resurrezione.â€? 1

ma 1931.

5m

45


il portale Come ogni luna park che si rispetti anche il Cantiere Evento ha bisogno di un ingresso all’altezza della situazione. Prendendo spunto dalle sagre di paese del sud Italia si associano gli stilemi delle luminarie ai temi e disegni celebri della città vesuviana. Mosaici luminosi accolgono la folla entrante ricalcando le trame dei pavimenti pompeiani.

500 m

Che meraviglia queste luminarie! Sembra una festa!

175 cm

169 cm

26 cm

Base in legno di abete multistrato per livellare e distribuire il peso. 102 cm

136 cm

Ponteggi come struttura portante della luminaria. Struttura in pali di acciaio zincato, D 5 cm.

Passerelle in lamiera metallica.

905 cm 100 cm

5 cm

Giunti con sistema maschio femmina in acciaio zincato per fissaggio della struttura lignea della luminaria con il ponteggio. 195 cm

840 cm

Cave Canem della Casa del Poeta tragico.

R 280 cm

Mosaico luminoso tratto dalla casa detta di Championet.

Mosaico luminoso tratto dalla Casa detta di Championet. Mosaico luminoso tratto dalla Casa della Fullonica.

Scala 1:50 185 cm

46

535 cm

0

1m


LA BIGLIETTERIA AUSILIARIA Nelle giornate di massima affluenza la coda può essere troppo lunga, a volte si può attendere anche ore per poi scoprire che l’addetto allo sportello prescelto non parla la propria lingua e si rischia di cadere nella tentazione del rivenditore abusivo. Si fornisce perciò una serie di biglietterie ausiliarie che provvedano a fornire un servizio adeguato.

500 m

Meno male che hanno aperto anche questa bigliettria, con tutti i turisti che ci sono oggi la coda dovrebbe essere più veloce Mais oui, il y a le drapeau!

Dotto’ volete saltare la fila per la biglietteria? Vi posso vendere io i biglietti!

J’espère qu’ils parlent notre langue

Il cartello dà solo un quarto d’ora di coda, andiamo qui!

Scala 1:20

Scala 1:50

Telecamera di sorveglianza a circuito chiuso, collegata al sistema di cablaggio del parco.

Sistema di ventilazione interno.

1h 120 cm

350

Cartello segnacoda, indica il tempo stimato di attesa.

100 cm

Dispositivo elettronico per apertura porta.

110 cm

Cabina con struttura in legno di abete e pannelli multistrato, rivestimento con film plastico ad effetto specchiato.

150 cm

150 cm

80 cm

250 cm

120 cm

Sportello per apertura al pubblico.

Bandierina segnaligua, indica la lingua parlata dall’inserviente, oltre ad italiano ed inglese.

150 cm

Nastro retrattile segnacoda.

0

1m

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il refrigerio Le calde giornate d’Agosto possono essere davvero torride se passate in un sito archeologico con strade sconnesse di pietra scura, entro le mura gli alberi sono pochi e le fontane rappresentano l’unico momento per potersi rinfrescare.Si pensa quindi ad un sistema di giochi d’acqua associato a delle sedie di legno dotate di parasole individuale.

Guarda! sembra un portale!

Ora posso sedermi qui da solo ed avere un po’ di tranquillità

18 cm

Parasole in PVC bianco. inclinazione regolabile grazie allo snodo e alla maniglia sul lato.

Motorino elettrico per il getto d’acqua.

140 cm

40 cm

Sportello di ispezione.

40 cm

100 cm

Maniglia per regolare il parasole.

Griglia di protezione in acciaio.

2 cm

140 cm

60 cm

Che bello correre sotto l’acqua!

200 cm 200 cm

Sedia in legno di abete, massello, impregnato per uso esterno, verniciato di bianco RAL 9010.

40 cm

40 cm

40 cm 3 cm

100 cm

18 cm

40 cm

Scaletta in acciaio, zincato, verniciato di rosso pompeiano RAL 3004.

Dettaglio dello snodo del parasole.

Base per stabilizzare la fontana e fissarla al suolo.

40 cm

Tubo dell’acqua, gomma, sezione D 1 cm. Colore Rosso Pompeiano RAL 3004. Piastra metallica per fissaggio al suolo. 26 cm

65 cm

11 cm

Ruote in gomma con asse telescopico per adattarsi al terreno, permettono la rotazione del portale sul perno di rotazione in prossimità della piastra.

1000 cm

5 cm

220 cm

220 cm

Tubolare d’acciaio, zincato, sezione circolare, D 5 cm.

295 cm

300 cm

Erogatori sprinkler per l’acqua.

26 cm

Maniglia d’acciaio, zincato, sezione circolare.

0

48

1m

Scala 1:50


il vulcano Non poteva mancare nell’organizzazione dei servizi di ristorazione un forno per la pizza napoletana ed il pane cafone. Si allestisce quindi un forno a legna con un alto camino che ricorda il vicino Vesuvio. Lo affiancano altri accessori come tavolini, illuminazione banconi frigobar e cassa per gli acquisti.

500 m

Bell’idea le luminarie con cella fotovoltaica, così non inciampo sul cavo. Vorrei un’aranciata, grazie.

Vediamo che pizza hanno sfornato!

Scusi,è in coda per pagare?

Cataste di legna per il forno.

100 cm

Accesso per il carico e scarico della legna per il forno.

a

40 cm R50 cm

140 cm

Forno a legna costruito in cemento di pietra lavica del Vesuvio.

600 cm

Frigoriferi per impasti e bibite. 150 cm

140 cm

166 cm 55 cm

198 cm

Colonnina per la corrente elettrica.

14 cm

100 cm

160 cm

50 cm

120 cm

Bancone scaldavivande elettrico con allaccio al sistema elettrico del Parco.

50 cm

60 cm

Bancone per le bibite, legno multistrato, impregnato, finitura al naturale.

160 cm 20 cm

Bancone per la cassa, legno multistrato, impregnato, finitura al naturale.

100 cm

Camino in cemento prefabbricato assemblato in loco, strato interno in materiale refrattario, staffe metalliche esterne per il fissaggio. 50 cm

Tavolini da bar. Struttura in ferro a sezione tonda, D 4 cm. Ripiano tondo D 50 cm in laminato metallico e verniciato in rosso pompeiano RAL 3004.

100 cm

45 cm

Rivestimento in lamiera ondulata zincata e verniciata di rosso Pompei RAL 3004.

50 cm

251 cm

Fondazioni con plinto in cemento prefabbricato.

Scala 1:50

0

A-a

1m

49


6 50

#mydomuscover Contest grafico Mirano, 2016.

Ripubblicato da @Domusweb


Siamo tutti sulla stessa barca, in viaggio verso un luogo da chiamare casa. Rielaborazione grafica di una fotografia di Massimo Sestini

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