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05-OTT-2020 Estratto da pag. 1-2
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05-OTT-2020 Estratto da pag. 1-2
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05-OTT-2020 Estratto da pag. 1-5
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05-OTT-2020 Estratto da pag. 1-4
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05-OTT-2020 Estratto da pag. 1-7
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05-OTT-2020 Estratto da pag. 1-14
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05-OTT-2020 Estratto da pag. 13
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05-OTT-2020 Estratto da pag. 14
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LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2020 LA TRIBUNA
LETTERE E OPINIONI
LA SEGNALAZIONE
L’INTERVENTO
L’armonica di Giuseppe che dispensa gratis serenità
D
all’Ostiglia, dove i più attenti ne scoprono le delicate melodie mentre percorrono l’Ultimo Miglio, alla Pescheria, in pieno centro storico tra i banchi dei pescivendoli e le loro grida a richiamare la clientela, dove le leggere note della sua inseparabile Hohner meravigliano i distratti passanti e attirano, estasiati dai suoni, famigliole d’anatre e cigni che smettono per qualche momento di bighellonare attorno all’isolotto del pesce, la musica di Giuseppe non ha proprio confini. Qualcuno si ferma, sorride ascoltando l’effetto “tremolo” che lo strumento rega-
la grazie alla maestria del suonatore e cerca invano il cappello o la cassettina per gettare qualche moneta. Ma Giuseppe non è affatto un mendicante, né un suonatore di strada, è semplicemen-
te un dispensatore di buonumore musicale e, per chi è un po’in su con l’età, di ricordi ed emozioni con quelle melodie riconoscibilissime che riportano ai balli sull’aia, alle feste del paese, ai primi furti-
vi baci. Non chiede né vuole nulla, regala solo musica a chi la vuol ascoltare, seduto sulla panchina, la sua inseparabile bici Atala, vecchia e rugginosa vicino a lui con la cassettina di legno sul portabagagli dove tiene il suo kit di sopravvivenza: la Tribuna di giornata, borsellino con l’occorrente per qualche riparazione alla bisogna e bottiglietta d’acqua per qualche sorsata ad inumidire le labbra tra un pezzo e l’altro mentre picchetta il suo strumento tra le mani “come si fa col termometro per abbassare il mercurio” dice “ché serve a ricalibrarlo”. Giuseppe venne quassù da Cercemaggiore, paesello del Molise abbarbicato, come scriveva Francesco Jovine, “tra cime brulle e rocciose”. Venne con la sua Filomena per scappare dalla miseria e dalla fame trovando qui un lavoro, una casetta e una vita dignitosa. VITTORE TRABUCCO
LE LETTERE In strada Ovest Serve un parco non un nuovo supermercato Egregio Sindaco Conte, Egregio Assessore Manera, sono una cittadina di Treviso. Abito tra Viale Monte Grappa e Viale della Repubblica, una zona densamente popolata e fitta di palazzoni, vecchi e nuovi. La progettazione urbanistica degli ultimi decenni ha tenuto in considerazione solo la costruzione di edifici – con conseguente consumo di suolo, quindi – dimenticando però qualcosa di essenziale. Ed è questa la ragione per cui scrivo. In qualità di amministratori, a voi chiedo di convertire il prato al lato della rotonda del “Panorama” (lotto denominato “Repubblica 1”) in spazio verde e pubblico. Perché? Perché in quest’area abitiamo in migliaia e non abbiamo un parco pubblico in cui camminare, portare a passeggio bambini e animali, trovare riparo dal sole estivo, respirare un odore diverso da quello dei gas di scarico. Perché l’aria di Treviso è inquinata e in questa zona particolarmente irrespirabile, considerato l’incrocio di strade che la interessa: prato e alberi aiuterebbero a renderla un pochino migliore. Perché ne va della nostra salute. Perché, al posto di quel prato, non abbiamo nessun bisogno di un nuovo supermercato, dato che proprio di fronte ce n’è già uno, bello grande e fornito, e nel giro di pochi chilometri ce ne sono molti altri. Progettare significa “gettare in avanti” idee e fatti che abbiano una ricaduta di senso profondo nel futuro e ciò implica, in questo caso, capire che un parco pubblico è quello di cui abbiamo bisogno in quello spazio ora e domani. Vorrei che prendeste in considerazione seriamente la mia richiesta. Non mi rispondete che le sorti di quei fazzoletti di terra (perché c’è un altro prato che rischia di essere perduto, cementificato, dall’altra parte
della rotonda) sono state definite dalla precedente amministrazione, non mi interessa: ora ad amministrare ci siete voi e questa risposta non risolve nulla. Non mi rispondete che non avete la possibilità di intervenire, non è vero: è in vostro potere intervenire e cambiare la destinazione d’uso dell’area o almeno prevedervi una grossa percentuale di verde ad uso pubblico. Si può tornare indietro. Non mi rispondete che state già piantando alberi, perché ho a cuore che da qualche parte in città si stia facendo qualcosa per l’ambiente, ma gli alberi e il verde di cui questo quartiere ha bisogno devono trovare posto nel quartiere stesso. Grazie. Giulia Beraldo
Il caso Tridico Aumento di stipendio davvero inopportuno Caso Tridico, vicenda spiacevole e fastidiosa su cui vorrei fare le opportune precisazioni ovvero: stipendio, presumo ci fosse un regolare contratto firmato da tutte e due le parti, lasciamo perdere il livello economico, è stato accettato e presumo in contratto non ci fosse la postilla “tra due mesi è previsto il raddoppio”. Momento, politicamente il momento è assai poco opportuno, d’altro canto i 5 stelle “restituiscono” anche se sempre meno, la indennità parlamentare prevista. La scarsa opportunità del momento è facilmente deducibile, siamo in emergenza nazionale si dice, anche se l’emergenza nazionale non ha minimamente toccato buona parte del popolo. Lasciamo perdere il fatto che molti manager di valore guadagnino molto di più, ma se 62mila euro sono un inezia provi il dott. Tridico a vivere con la metà in cinque. Anche se il suo presunto valore è ancora tutto da dimostrare, fosse stato una figura di assoluto
valore nessuno avrebbe trovato nulla da ridire, vedasi Zaia votato anche dalle sinistre. Claudio Robazza . Paese
Un’analisi della Sanità I danni della medicina così frammentata Da molto tempo leggo, analisi incomplete sulla crisi della Sanità italiana; quella Sanità che, grazie alla pressante azione rivoluzionaria dei Medici dell’Anaao (Associazione Nazionale degli Aiuti e degli Assistenti Osedalieri) era transitata, negli anni ’70, attraverso la “legge Mariotti”, dalla scellerata medicina speculativa di mercato, ereditata dall’ “era monarco-fascista”, a una Sanità pubblica che l’Oms classificò seconda del mondo, dopo la Francia. (gli USA 36esimi). Come anziano ex primario medico, voglio lumeggiare una trascurata fondamentale causa dell’attuale degrado: la gloriosa grande medicina clinica europea è stata colonizzata e devastata, dal barbaro pragmatico capitalismo speculativo anglosassone, attraverso la frammentazione “specialistica” dell’atto medico. Quest’ultimo, quando non laboratoristico o tecnomedicale, o non volga a manualità chirurgiche, deve essere unitario, come unico è il cosmo cellulare costituente i corpi dei viventi. Certamente la ricerca scientifica sul corpo o sulla mente riguardante l’ “Homo sapiens” necessità di approccio specialistico in Istituti dedicati. Ma l’atto clinico, aggiornato ovviamente sui dati ricevuti dalla ricerca specialistica, deve concludersi unitario e non sbadatamente assemblato e disumanizzato. Ma ora la medicina clinica è moribonda. Spesso ormai, nella praxsis medicale, si osservano soluzioni mutilate, parziali, soprattutto non intercorrelate. Su questa frattura “specialistica” marciano trionfanti le Assicurazioni e la speculazione forense. La figura dei medici è stata demagogi-
camente frantumata e avvilita, e la burocrazia è diventata asfissiante, e paralizzante, specialmente in occasione dell’attuale pandemia, e alla fine sono enormemente dilatati i costi. Dott. Mario Ruffin . ex primario ospedaliero di medicina
Il ricordo Sergio Casotto,uomo prima che magistrato L’addio a Sergio Casotto nel Duomo di Treviso è stato l’addio solo alla persona fisica, non certo alla sua memoria. Ne hanno fatto cenno gia alcuni personaggi trevigiani soffermandosi però sulla sua figura di alto professionista nell’ambito giudiziario nel quale operò. A questo punto mi sento spinto a formulare alcune righe ricordandolo sotto l’aspetto, non meno importante, nella fase anteriore alla sua entrata nella magistratura. Lo ricordo, essendone pressoché coetaneo, nell’ambiente di Castelfranco Veneto sua patria di origine, entrambi studenti universitari: ci siamo incontrati e frequentati quasi sempre a bordo di quel treno che – in quei tempi – era l’unico mezzo di trasporto per raggiungere l’ateneo padovano. In quel mezzo sono fiorite belle amicizie: insieme si godeva per gli esami superati e si partecipava allo sconforto per le infelici bocciature. Si iniziava a sussurrare delle prime “morose”! In quell’atmosfera ricordo Sergio, serio, misurato, lui più avanti di me negli studi, il che mi consentiva talvolta di chiarire alcuni punti che la materia si presentava per me ancora poco nota, cosa che Lui era ben disposto a fare. Ma lo ricordo anche allegro goliarda; di quella goliardia che in quegli anni – siamo ancora agli iniziali ’50 – conservava e consentiva una certa spensieratezza! Da allora è passata la nostra vita, ma continuerò a ricordarti ancora così, caro Sergio. Battista Parolin
ANTONIO SILVIO CALÒ
Regionali, un plebiscito ma attenzione al pericolo mortale dell’intolleranza
S
i abbia sempre il coraggio della democrazia e il rispetto di coloro che hanno votato. Il risultato delle elezioni regionali in Veneto non lascia spazio a repliche…è un vero plebiscito più alla persona che al partito. Tre su quattro veneti ritiene che il modo di lavorare e i risultati ottenuti da coloro che ci hanno governato negli ultimi dieci anni siano validi e fonte di sicurezze future. Questo è il responso delle urne. Questo risultato non è solo il frutto di un’emergenza, che certo ha pesato nella campagna politica, è il frutto di una semina che è iniziata tanti anni fa. Questo è il raccolto, un raccolto importante, significativo, che fotografa molto bene quali sono gli ideali, i modelli di riferimento di noi veneti. Una fotografia che mette in evidenza ancora una volta l’indole dei veneti, grandi lavoratori, grandi imprenditori di sé stessi, grandi artigiani, grandi volontari. Siamo gente che parte dal sudore del duro lavoro, vive del soldo ma non si dimentica di’far del ben’. Però nel corso degli ultimi trent’anni il soldo ha avuto il sopravvento, ci ha sempre più resi grezzi opportunisti, individualisti, materialisti e timorosi, timorosi di perdere il privilegio delle cose, come la casa, la piscina, gli artifici elettronici, la macchina, i viaggi, i gioielli, i vestiti. Il mondo degli’schei’è un mondo orizzontale che esclude qualsiasi verticalità, esclude chi non ha e che mira a farti diventare il più bravo consumatore, in una corsa ad avere, avere, avere, e che viene dipinta spesso come progresso. Abbiamo sposato questo mondo consumista diventando globali solo per questo. La globalizzazione è un’altra cosa. Abbiamo continuato a parlare di autonomia, di vera autonomia, dell’autonomia che ci dovrebbe riportare ai fasti di una Repubblica Veneta che resta l’apice, il faro, il porto più sicuro da raggiungere. Ma ci siamo dimenticati che la Repubblica di Venezia aveva come fondamento per creare tutta la sua ricchezza che ancora oggi si mostra in mille modi, un principio che gli uomini di oggi mal vedono e non sentono proprio, il principio di tolleranza. Un’economia dinamica, la ricchezza, lo sviluppo sono stati possibili a Venezia solo partendo e difendendo questo principio. Ricordiamoci il valore dei fonteghi e delle stamperie e facilmente capiremo. Certo l’impero ottomano chiuse le vie commerciali, l’asse storico si spostò e dal mar Mediterraneo passò all’oceano Atlantico, ma la chiusura dell’inquisizione diede il colpo di grazia…Quando l’intolleranza entrò a Venezia iniziò la sua decadenza. Oggi il pericolo si ripropo-
ne in forme e dimensioni diverse ma il succo del discorso è il medesimo. Chiusura e intolleranza sono spesso nella bocca e nelle azioni di molti. Se andremo avanti su questa strada si aprirà storicamente un periodo di inevitabile decadenza. Vorrei poi ricordare a tutti i veneti che materie prime non sono presenti nel Veneto, a meno che le persone non pensino che il prosecco sia una materia prima… scherzi a parte. In altre parole siamo una terra terziaria, votata alla trasformazione…con una parte considerevole di essa volta ai campi, all’agricoltura, e alla tradizione che essa ci ha tramandato. Dobbiamo avere il coraggio di dirci che l’unico vero polo che possiamo definire industriale era, è, il polo/porto di Marghera. Di questo polo son rimaste solo alcune appendici chimiche e la Finmeccanica che costruisce le navi da crociera. Questo ci fa capire che dipendiamo e dipenderemo sempre da altri, da coloro che posseggono le materie prime, da coloro che ci permettono di riuscire ad esprimere al meglio la nostra creatività, la nostra capacità lavorativa, il nostro ingegno. Dobbiamo quindi nei prossimi anni rimettere al centro non tanto l’autonomia quanto il valore delle relazioni a tutti i livelli quelle relazioni che sono alla base del buon vivere. Questo non vuol dire povertà, ma ricchezza, quella vera, quella duratura che ha alla base non l’io, ma il noi. Insieme non divisi. Dobbiamo sviluppare al meglio la capacità di condivisione e di cooperazione affinché tutti si sentano parte di un unico progetto che appunto non esclude nessuno. Oggi sia la destra che la sinistra stanno fallendo, chi esasperando un modello che il covid sta mettendo a nudo, chi avendo paura di chiamare le cose con il proprio nome e lascia indietro gli ultimi dimenticandosi chi eravamo e chi guardavamo per dare senso alla nostra povertà economica, morale e spirituale, quel Vangelo ormai solo eco, chi dimenticandosi che l’odore delle pecore i pastori ce l’hanno solo se sono sempre in mezzo al gregge, chi pensando che grazie alla paura si possa costruire un futuro, chi credendo che senza una verticalità, una visione, un ideale, una fede, si possa comunque costruire una identità. A tutti costoro, a voi tutti, amici e non, dico, guardate ai giovani, bianchi rossi e verdi, i giovani come Giacomo, Rachele, Pietro, Lorenzo, loro sanno già cosa devono fare per rendere grande, bella, e ospitale questa terra. Investiamo su di loro. Loro hanno imparato cosa vuol dire vera ricchezza, vera ricchezza umana, quella che va coltivata nelle coscienze, nei cuori di ognuno di noi. —
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Nordest
TAV, PARTE IL CANTIERE BRESCIA-VERONA Oggi pomeriggio cerimonia di avvio dei lavori della linea Tav Brescia Est-Verona a Lonato del Garda con il ministro Paola De Micheli. Per il Veneto ci sarà l’assessore Elisa De Berti
Lunedì 5 Ottobre 2020 www.gazzettino.it
Batosta Pd, “processo” ai sottosegretari Il politologo Feltrin al convegno dei riformisti di Moretti `Baretta: «Tutti sanno che ero candidato sindaco a Venezia» «Su Lorenzoni non hanno messo la faccia». Poi la rettifica Martella e Variati: «Parleremo in direzione». Sabato la riunione `
POLITICA
Dopo il voto
VENEZIA Mettiamola così: l’”udienza preliminare” si è tenuta sabato 3 ottobre, con Alessandra Moretti che ha invitato il politologo Paolo Feltrin ad analizzare le ragioni della batosta elettorale di Arturo Lorenzoni e del Partito Democratico. E il “pubblico ministero” Feltrin - salvo l’indomani precisare - non ha lesinato sciabolate, come quando ha chiamato in causa i tre sottosegretari veneti del Governo Conte bis e cioè Andrea Martella, Pier Paolo Baretta, Achille Variati: «Sapendo che in Veneto non c’era alcuna possibilità contro Zaia e che semmai si potevano solo contenere i danni, bisognava mettere Governo contro Governo, tanto più che da 35 anni a questa parte nessun esecutivo ha avuto un gradimento altissimo come quello di Conte. Abbiamo tre sottosegretari, nessuno che ha voluto metterci la faccia. Bisogna dirlo, no? Invece l’idea che si dava era di stare il più lontano possibile». In platea, a quell’”udienza preliminare” tenutasi nella sede del Pd di Padova, con Alessandra Moretti c’erano la deputata Alessia Rotta, il segretario Alessandro Bisato, la consigliera regionale Anna Maria Bigon (non Francesca Zottis che era stata annunciata tra i relatori), lo stesso Lorenzoni, il deputato Diego Zardini. Nessuno ha obiettato. Anzi, dal sonoro del video postato su Facebook si sente qualcuno applaudire Feltrin: “Bravo”. Ecco perché la direzione regionale del Pd veneto, ora ipotizzata per sabato 10 ottobre, rischia di trasformarsi in un “processo” ai tre sottosegretari dem. Della serie: voi ci avete proposto
«SBAGLIATISSIMO CRITICARE LA SANITÀ VENETA TAV IN RITARDO? GOVERNAVATE VOI A VICENZA»
Ultime ore di lavoro in Corte d’appello Domani gli eletti `VENEZIA
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IL NUOVO ASSE RIFORMISTA Alessandra Moretti e i “riformisti” al convegno tenutosi sabato a Padova. Qui sopra Paolo Feltrin e, sotto, Pier Paolo Baretta
Arturo Lorenzoni candidato governatore senza fare le primarie, adesso non scaricate le colpe sullo sconfitto o sul segretario Bisato perché la responsabilità semmai è vostra. Una narrazione in realtà incompleta perché alla direzione regionale di febbraio che diede il via libera alla candidatura di Lorenzoni i contrari si contarono sulle dita di una mano (tra cui l’allora capogruppo Stefano Fracasso e la segretaria di Vicenza Chiara Luisetto), mentre tutta l’area di Base Riformista che con la Moretti adesso sta cercando di creare un asse unico contro la maggioranza nazionale zingarettiana si era riparata dietro l’astensione. Né no né sì. E anche questo c’è da credere che
emergerà nella direzione di sabato.
LA PUNTUALIZZAZIONE Ieri, intanto, il politologo Feltrin ha precisato: «Nella foga sono stato un po’ troppo sintetico. La mia analisi è che, in una partita data per persa come quella contro Zaia, per contenere i danni doveva emergere di più la contrapposizione Governo nazionale contro Governo regionale. E infatti è quello che è successo con Baretta a Venezia, dove si è vista la differenza tra voto comunale e voto regionale. Quando ho detto che su Lorenzoni nessuno ci ha messo la faccia era sottintesa la domanda: perché? perché non hanno voluto? perché lotte inte-
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Valore Ambiente Srl, C.trà Pedemuro San Biagio, 72 - 36100 - Vicenza, rende noto che è stata indetta, ai sensi dell’art.60 del D.Lgs. n. 50/2016, una gara a procedura aperta per la fornitura e manutenzione full-service di un trituratore e nastro trasportatore per rifiuti, per un valore complessivo a base d’asta, al netto della permuta, di € 535.000,00 di cui € 500,00 di oneri sicurezza interferenze non soggetti a ribasso, IVA esclusa CIG 84468354C0. Scadenza presentazione offerte 26/10/2020 ore 16:00. Il bando e tutti i documenti di gara sono visionabili nel sito internet www.aimambiente.it nella sezione fornitori, mentre le modalità di presentazione e partecipazione alla gara telematica sono indicate nel Capitolato Speciale di Appalto. L’avviso di gara è stato trasmesso per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il giorno 24/9/2020. Il Responsabile del Procedimento Ing. Ruggero Casolin
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non si sono spesi? Bisogna chiederlo a loro e a Lorenzoni, io non lo so. So invece che c’è la tendenza del partito a scaricare le persone e lasciare solo il candidato sconfitto. Con Feltrin concordo sul fatto che non abbiamo un’idea forte, andiamo spesso a rimorchio di Zaia e la gente sceglie l’originale». Il politologo ha chiamato in causa anche l’”agenda politica” del Pd: «Sbagliatissimo criticare la sanità veneta che è un’eccellenza. E sulla Tav, chi è che ha governato a Vicenza negli ultimi 25 anni?». Consigli al Pd? «C’è un ciclo elettorale che inizierà nel 2023 e Zaia potrebbe non esserci. Quindi partire subito». Alda Vanzan
Ultime ore di lavoro per la Corte d’Appello di Venezia che oggi esaminerà la memoria presentata dal Movimento 5 Stelle e valuterà gli ultimi verbali giunti dai sette tribunali veneti. Il M5s contesta l’esclusione dalla ripartizione dei seggi: la soglia di sbarramento per le singole liste è 3% e quella dei grillini si è fermata al 2,69%, mentre il candidato governatore Enrico Cappelletti ha ottenuto il 3,25%. Finora l’interpretazione della legge elettorale regionale è stata di escludere le liste che non hanno raggiunto il 3%, come peraltro era capitato allo stesso M5s nel 2010. Si attende poi l’ufficialità dell’elezione tra quattro candidati della lista Zaia Presidente, tutti in ballo per una manciata di preferenze: a Treviso Nazzareno Gerolimetto avrebbe battuto Stefano Busolin e a Verona Filippo Rando sarebbe stato surclassato da Alessandra Sponda. La proclamazione degli eletti è attesa per domani, la prima seduta del consiglio regionale era stata prevista per lunedì 12 o martedì 13 ottobre. Per quanto riguarda il totogiunta, il riconfermato presidente Luca Zaia attende l’insediamento dell’assemblea consiliare prima di procedere con la nomina degli assessori. Che saranno sempre dieci, di cui uno solo dovrebbe andare a Fratelli d’Italia. In casa Lega e Zaia e Presidente rinviata anche la scelta dei vertici dei gruppi consiliari: solo dopo che si saprà chi entrerà in giunta si decideranno i capigruppo.
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stine non l’hanno consentito? Io non lo so, ma l’ipotesi più semplice è quella dei litigi interni al Pd». A replicare a Feltrin è Baretta, che a Venezia ha sfidato, perdendo, Luigi Brugnaro: «Lo sanno tutti dove ero in questi mesi. E di certo non sono “scappato”, ma ho messo la faccia e se anche non abbiamo raggiunto l’obiettivo la campagna elettorale a Venezia è stata riconosciuta come una svolta rispetto al passato. Credo, peraltro, che la questione veneta e del centrosinistra in Veneto sia un po’ più complessa di come viene descritta». Martella e Variati hanno fatto sapere che parleranno in direzione. Alessandra Moretti, intanto, puntualizza: «Feltrin dice che i tre sottosegretari
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ESTRATTO AVVISO ESITO L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, con sede in Viale dell’Università, 10 - 35020 Legnaro (PD), (tel. 049/8084232; PEC izsvenezie@legalmail.it), rende noto che è stata aggiudicata la procedura aperta, di importo superiore alle soglie comunitarie, relativa alla fornitura in somministrazione di cappe biologiche, suddivisa in n. 3 lotti. Il valore stimato complessivo della procedura, ex art. 35 del D. Lgs. n. 50/2016, è di € 3.185.975,00 IVA esclusa. Operatori economici aggiudicatari: Carlo Erba Reagents S.r.l., con sede legale in Cornaredo (MI), Via Merendi n. 22, aggiudicatario del Lotto 1 per l’importo complessivo quinquennale di € 773.050,89 IVA esclusa e del Lotto 2 di importo complessivo quinquennale di € 393.114,36 IVA esclusa; Frigomeccanica Andreaus S.r.l., con sede legale in Ponte San Nicolò (PD), Viale Germania n. 5, aggiudicatario del Lotto 3 per l’importo complessivo quinquennale di € 127.080,00 Iva esclusa. Il contratto avrà durata di 5 anni. Per informazioni contattare il Servizio Gare alla pec: provveditorato.izsve@legalmail.it. I documenti della procedura sono visionabili sul profilo del committente http://www.izsvenezie.it alla sezione “Amministrazione/Bandi e gare d’appalto/Forniture di beni e servizi” nell’area dedicata alla presente procedura. Il bando è stato pubblicato nella GURI n. 98 del 21/08/2019. Il RUP è il dott. Stefano Affolati. IL DIRETTORE GENERALE FF - dott.ssa Antonia Ricci
ESTRATTO AVVISO ESITO L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, con sede in Viale dell’Università, 10 - 35020 Legnaro (PD), (tel. 049/8084232; PEC izsvenezie@legalmail.it), rende noto che è stata aggiudicata la procedura aperta, di importo superiore alle soglie comunitarie, per l’aggiudicazione della fornitura, di durata quadriennale, di piastre per la misurazione della concentrazione minima inibente mediante il metodo della microdiluizione in brodo (MIC). Il valore stimato complessivo della procedura, ex art. 35 del D. Lgs. n. 50/2016, è di € 1.096.700,00, IVA esclusa. Operatore economico aggiudicatario: Thermo Fisher Diagnostics S.p.A., con sede legale in Rodano (MI), Strada Rivoltana, aggiudicatario della procedura per l’importo complessivo quadriennale di € 486.588,00, IVA esclusa. Il contratto avrà durata di 4 anni. Per informazioni contattare la SCA2 - Acquisti e Logistica alla pec: provveditorato.izsve@legalmail.it. I documenti della procedura sono visionabili sul profilo del committente http://www.izsvenezie.it alla sezione “Amministrazione/Bandi e gare d’appalto/Forniture di beni e servizi” nell’area dedicata alla presente procedura. Il bando è stato pubblicato nella GURI n. 115 del 02/10/2020. Il RUP è il dott. Stefano Affolati. IL DIRETTORE GENERALE - dott.ssa Antonia Ricci
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DIREZIONE ACQUISTI E AA.GG. AVVISO DI RETTIFICA E PROROGA TERMINI BANDO DI GARA Procedura aperta per l’affidamento di servizi amministrativi, informatici e postali a supporto della gestione della tassa automobilistica regionale. CIG: 8405394E8B. Pubblicato bando sulla GURI V serie speciale n. 98 del 24/08/2020. Si comunica che con decreto dello scrivente n. 229 del 21/09/2020 è stata disposta la proroga dei termini per la ricezione delle offerte al giorno 19/10/2020 ore 17:00 - dal 30/09/2020 ore 17:00 - e la rettifica dei sub - criteri A2 e A4 dell’art. 23 del disciplinare di gara. Il disciplinare rettificato e tutta la documentazione di gara è consultabile sul sistema telematico Sintel e committente regionale sul profilo www.regione.veneto.it (alla sezione “Bandi, Avvisi e Concorsi”). Data di invio alla GUUE: 22/09/2020. Il direttore - avv. Giulia Tambato
10 Cronaca
IL GIORNALE DI VICENZA Lunedì 5 Ottobre 2020
IL MERCATINO. Il Comune ha disposto l’alienazione di quanto ritrovato e mai reclamato: la procedura sarà gestita dall’’istituto vendite giudiziarie L’INSERTO
Tosaerba e pc tra gli oggetti smarriti Si trattadi circa 500beni ritrovati tra il 2017 e il 2019 Oltreallemoltebici,sipotrannoacquistaremonili, cellulari,maancheunascalaeundecespugliatore Alessia Zorzan
Tempo di affari per gli appassionati di aste e di oggetti usati. Il Comune si prepara infatti a liberare i magazzini dagli oggetti ritrovati e mai reclamati, cercando di far fruttare, per quanto possibile, questo patrimonio creato involontariamente da smemorati o da vittime di furti che non hanno più rimesso le mani sull’oggetto loro sottratto. La data della vendita deve ancora essere stabilita e sarà resa nota dal Comune non appena decisa, quindi è inutile per il momento cercare di anticipare i tempi rivolgendosi agli uffici. L’attesa non sarà comunque eccessiva, visto che la decisione dovrebbe arrivare entro al massimo sessanta giorni. Scorrendo gli elenchi dei beni da alienare, con quasi 500 voci, non mancano comunque le sorprese. Tra tante bici, infatti, spuntano anche flessibili, scale, decespugliatori e tosaerba. Difficile invece dire come i legittimi proprietari abbiano perso di vista tutti questi oggetti. La lista, come detto, è lunga e contiene tutti gli oggetti ritrovati all’interno dei confini comunali, e mai reclamati, tra l’agosto 2017 e il marzo 2019. Le biciclette la fanno da padrone, con 320 modelli
a disposizione di chi avrà la pazienza di rilanciare sul prezzo, fino ad aggiudicarsi uno o più modelli anche a poche decine di euro. Ce n’è per tutti i gusti, dalle classiche city-bike monocolore, a modelli più elaborati, sia nelle prestazioni che nello stile, con telai multicolor, viola e arancione, “aragosta”, fucsia, fino al colore oro. I dettagli, soprattutto in questo caso, possono fare la differenza sulla dimensione dell’affare. Se alcune biciclette, la maggior parte, sono funzionanti, altre sono in “pessime condizioni”, altre ancora mancanti di alcuni pezzi chiave, come pedali o sella. Sono comunque soluzioni appetibili per chi non ha intenzione di spendere eccessivamente per una due ruote nuova di zecca, visto che il rischio di subire un furto rimane particolarmente alto. Ma è il secondo elenco, quello dei “beni vari” a riservare più sorprese. Tra gli oggetti in cerca di un nuovo pro-
Laperiziasarà eseguitadall’Ivg Quantoinvenduto eprivodivalore dovràessere dismesso
prietario ci sono 105 telefoni cellulari, di diverse marche, ma anche orologi, gioielli e bigiotteria, computer portatili, macchinette fotografiche, tablet. In vendita anche due caschi da moto, una scala in alluminio a ponte, un taglia bordi, un decespugliatore e un tosaerba. La vendita dei beni, come anche la perizia, sarà a cura dell’Istituto vendite giudiziarie, e “dovrà essere effettuata indifferentemente, secondo la valutazione discrezionale del direttore dell’Ivg a mezzo di asta pubblica o di trattativa privata sulla base del prezzo di stima dei beni stabilito dalla direzione dell’Ivg e indicati in perizia”, si legge nella determina comunale. I beni rimasti invenduti, “saranno ceduti a trattativa privata senza limitazione di prezzo al migliore offerente. I beni obsoleti dichiarati a “valore zero” o “valore nullo” saranno dismessi con oneri a carico del Comune di Vicenza”. Tutti questi oggetti sono entrati in possesso del Comune dal momento che non sono mai stati reclamati dai legittimi proprietari, né richiesti dai ritrovatori. Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, infatti, chi trova un oggetto deve restituirlo al proprietario o, se non sa chi sia, deve conse-
Sonooltretrecento lebicicletteche ilComunemetteràin vendita conla prossimaasta. ARCHIVIO
Persimolti telefoni cellulari,oltreche computere tablet. ARCHIVIO
gnarlo al sindaco del luogo in cui l’ha trovato, indicando le circostanze del ritrovamento. Il ritrovamento e la consegna dell’oggetto vengono poi resi noti attraverso la pubblicazione all’albo pretorio per quindici giorni. “Trascorso un anno dall’ultimo giorno della pubblicazione senza che si presenti il proprietario, chi ha trovato l’oggetto ne diventa proprietario”. Il ritrovatore lo potrà ritirare entro novanta giorni dalla scadenza dell’anno, altrimenti il Comune ne diviene proprietario e può procedere con la vendita. • © RIPRODUZIONERISERVATA
Confindustria nell’eraCovid Il GdV racconta lesfidefuture Si parla di impresa e di lavoro. Si parla di futuro. “Italia anno zero: riscrivere il futuro” è il titolo scelto per l’Assemblea annuale di Confindustria Vicenza, andata in scena sabato a Schio, ma è anche l’argomento principale dell’inserto de Il Giornale di Vicenza, in edicola domani con il quotidiano. In 28 pagine speciali, il GdV ha raccolto i resoconti, le interviste ai protagonisti dell’assemblea generale di Confindustria, i commenti e le analisi sull’economia vicentina e nazionale. Un accurato quadro dei settori produttivi vicentini completa l’inserto, che fa seguito all’evento che sabato a Schio ha chiamato a raccolta gli imprenditori berici; un’occasione in più per fornire le chiavi di lettura e le prospettive future rispetto al periodo complicato che stiamo vivendo. Parola d’ordine vincere l’ultima sfida, quella dell’economia nell’era Covid: è stato questo uno dei leitmotiv degli interventi di Carlo Bonomi, presidente nazionale di Confindustria che sabato a Schio si è confrontato con il presidente vicentino Luciano Vescovi; con Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, e con Luca Zaia, presidente del Veneto appena rieletto, nella sede dell’ex Smit Textile, rinata dopo l’acquisizione da parte della Gps spa. • © RIPRODUZIONERISERVATA
ILFUTURO DELLAPARTECIPATA. Passaggiin commissionee Consiglioperil votodefinitivo
SICUREZZA. Èpartitalafase duedel progettodi monitoraggio
Cicero:«La soluzione migliore resta l’asta,escludendosostae reti»
CriticoilPd: «Meglio istituireilvigilediquartiere»
Quattro giorni per la parola definitiva. La partita Aim-Agsm è arrivata alle battute finali. Con i prossimi passaggi in programma - oggi alle 18 in commissione Controllo e garanzia e giovedì in Consiglio comunale - la pratica della fusione tra le multiutility vicentina e veronese potrebbe infatti venire chiusa, con la nuova società realtà da gennaio. Passaggi di certo non solo burocratici, anzi, visti i riflessi che la decisione avrà sul futuro delle due società e viste anche le implicazioni politiche. Non è un mistero infatti che il futuro di Aim sia uno dei temi caldi dell’agenda amministrativa, capace di dividere anche il fronte della maggioranza, che in sala Bernarda si troverà a fare i conti. Leggi Fratelli d’Italia, che in questi mesi ha più volte espresso senza tanti giri di parole la propria perplessità sull’operazione così com’era stata messa sul piatto. In particolare, il gruppo del partito della Meloni si era detto contrario a sigillare accordi senza prima «una valutazione di tutte le alternative». Una linea dura tenuta in particolare quando la prospettiva più probabile sembrava essere quella di un matrimonio a tre, ossia tra Aim, Agsm e un terzo
Controllo di vicinato, fase due. Il secondo step della campagna di monitoraggio del territorio ad opera dei cittadini ha preso il via ufficialmente con la presentazione del progetto all’ex circoscrizione 4 di via Turra. Un’assemblea pubblica sold out, tenendo conto che, in ottica Covid, i posti per il pubblico erano limitati ad una cinquantina. Dopo le aree di parco Fornaci, via Adenauer, Gandhi e Allende e la zona di Campo Marzo, viale Milano e piazzale Bologna, l’occhio del Comune si rivolge ora a Parco Città e Santa Lucia. Ad illustrare gli strumenti e le strategie del nuovo percorso il sindaco Francesco Rucco e il consigliere delegato alla sicurezza partecipata Roberto Ciambetti. Con loro anche il comandante dei carabinieri della compagnia di Vicenza Umberto Gallucci, il commissario capo, dirigente della sezione volanti della questura, Raimondo Martorano, il comandante della guardia di finanza della compagnia di Vicenza Lorenzo Marzoli e il comandante della polizia locale cittadina Massimo Parolin. Sono stati raccolti i nominativi delle persone interessate a far parte dei due gruppi e,
Aim,ultimoscattoperlafusione Controllodi vicinato LamaggioranzacoldubbioFdI Siraccolgono adesioni
Ultimetappe invista dellafusione traledue multiutilityAime Agsm
partner industriale, con la lombarda A2a in pole position. Strada, questa, che il fronte vicentino e veronese hanno poi preferito accantonare, per riparlarne eventualmente in futuro. Il progetto che sarà sottoposto alla seconda commissione consiliare, alla quale sono attesi anche il sindaco Francesco Rucco e l’amministratore unico di Aim Gianfranco Vivian, e poi al parlamentino per l’approvazione definitiva, interessa infatti solo Aim e Agsm. Non sembra bastare questo però per ricompattare “i fratelli”, anche se a differen-
za del recente passato, stavolta la posizione del gruppo appare smussata. A quanto pare, infatti, FdI potrebbe presentarsi con posizioni diverse. I primi rumors sono già in circolazione. Il “sì” di Nicolò Naclerio sarebbe dato quasi per certo, mentre l’appoggio degli altri consiglieri del gruppo non è scontato, anzi. Patrizia Barbieri, Andrea Pellizzari e Roberto D’Amore potrebbero optare per l’astensione, ma non è escluso tuttavia che decidano di non partecipare al voto e questo potrebbe comportare dei problemi qualora ci fossero altre defe-
zioni nella coalizione. Stesso partito, ma idee ben diverse quelle dell’ex assessore Claudio Cicero, che osserverà la partita dagli spalti. «La mia posizione è sempre stata chiara e rimango coerente - sottolinea - Il progetto così non va, andrebbe fatta un’asta. Individuato il pacchetto che si vuole mettere in vendita, la migliore delle soluzioni è l’asta, che permette al Comune di fissare dei paletti e a più player di competere per l’acquisizione. Andrebbero comunque escluse dalla vendita sosta e proprietà delle reti». Cicero segue dunque la prima linea del partito, quella più dura. «Ognuno è libero di votare come crede - conclude - ma ricordo che ciascuno è responsabile del proprio voto in aula e di quello che accadrà. Ricordiamoci che in una società in cui si è in minoranza, l’ago va dall’altra parte». E il riferimento è a i numeri del concambio: 38,8 per cento ad Aim e 61,2 ad Agsm. Prevedibile, poi, il muro dell’opposizione. «Due anni buttati al vento, un milione di euro di consulenze per consegnare Aim ai veronesi attraverso una fusione per incorporazione», lo sfogo di Otello Dalla Rosa, Pd. • A.Z. © RIPRODUZIONERISERVATA
Laserata di presentazionedelprogetto all’ex circoscrizione4
Ilnumero
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GLIAGENTIDI POLIZIA INSERITIIN COMANDO
Sarannocompletate nelle prossimesettimanele procedurediselezionee assunzionedeinuoviagenti “operativi”,dopo ilmaxi concorsoper106giovani aspiranti svoltosi lo scorso 3 settembrealpalazzetto dellosportdiviaGoldoni.
in particolare, a proporsi come coordinatore e vicecoordinatore. Per i consiglieri del Pd però, «una città più sicura passa anche per una città più coesa». «Il taglio dato dall’amministrazione Rucco al controllo di vicinato - sottolinea l’opposizione - illude i cittadini sulla possibilità di una gestione autonoma della sicurezza». Meglio, concludono i consiglieri, «dare seguito alla promessa elettorale di Rucco di istituire il “vigile di quartiere”: garantirebbe presidio del territorio e contatto diretto con i cittadini». • G.AR. © RIPRODUZIONERISERVATA
CRONACA DI UDINE
LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2020 MESSAGGERO DEL LUNEDÌ
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il covid nelle scuole
Due studenti positivi al Marinelli e al Sello Allo scientifico non è stata necessaria la quarantena per i compagni di classe, all’artistico oggi tamponi per tutti Valeria Pace
Due nuove positività nelle scuole di Udine: il liceo scientifico “Marinelli” e il liceo artistico “Sello” sono i nuovi istituti cittadini a misurarsi con l’intrusione del Covid all’interno delle loro mura. Al Marinelli la notizia della positività di uno studente che era già rimasto assente da scuola per una settimana è giunta sabato. Il Dipartimento di prevenzione non ha ritenuto necessario disporre la quarantena per i suoi compagni di classe dopo aver effettuato il tracciamento dei contatti. Le attività didattiche, quindi, continueranno normalmente per tutto l’istituto. Sempre su indicazione del Dipartimento di prevenzione, però, nella giornata di ieri il personale Ata ha provveduto a una sanificazione straordinaria della scuola. Il ragazzino è asintomatico. «Continuo ad auspicare che venga scaricata da tutti l’app Immuni»: questo l’invito del dirigente del Marinelli, Stefano Stefanel, diramato dal sito della scuola. Al Sello la positività di uno studente sarebbe stata ri-
scontrata a seguito dello scoppio di un focolaio familiare, come ha spiegato l’assessore regionale alla salute, Riccardo Riccardi, che ha anche reso noto che i tamponi a insegnanti e alunni coinvolti saranno effettuati oggi. Intanto, si continua a guardare con speranza all’impiego dei test rapidi. Questo darebbe una boccata di ossigeno alla gestione dell’emergenza epidemiologica in am-
In Regione intanto si attende la decisione del Cts sui test rapidi che per ora sono 5 mila bito scolastico, visto che con l’arrivo della stagione invernale il quadro pandemico rischia di peggiorare. In contemporanea con l’annuncio diffuso venerdì dalla regione Fvg di 5 mila nuovi test rapidi antigenici, è arrivata anche un’ordinanza del Veneto che sembra delineare una strategia diversa da quella adottata dalla nostra regione sull’uso di questi kit. Il Veneto – si legge – mette-
LE FARMACIE Servizio notturno: Beltrame piazza Libertà 9 0432 502877 Servizio a battenti aperti: 19.30-23.00. A chiamata e con obbligo di ricetta medica urgente 23-8 (festivo 23-8.30) Di turno con orario continuato (8.30-19.30) Ariis via Pracchiuso 46 0432 501301 Manganotti via Poscolle 10 0432 501937
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CINEMA Sartogo via Cavour 15 0432 501969 Simone via Cotonificio 129 0432 43873 Turco viale Tricesimo 103 0432 470218 Zambotto via Gemona 78 0432 502528
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Cervignano del Friuli Lovisoni piazza Unità d’Italia 27 0431 32163 Marano Lagunare Persolja piazza Risanamento 1 0431 67006 Palmanova Facini s.a.s. Di turno con servizio normale borgo Cividale 20 0432 928292 (mattina e pomeriggio) Aiello via Pozzuolo 155 0432 232324 Ronchis Godeas piazza Libertà 12 0431 56012 Asquini via Lombardia 198 0432 403600 Aurora viale Forze Armate 4 0432 580492 Beivars via Bariglaria 230 0432 565330 Beltrame piazza Libertà 9 0432 502877 Cadamuro via Mercatovecchio 22 0432 504194 Colutta A. piazza G. Garibaldi 0432 501191 Colutta G.P. via G. Mazzini 13 0432 510724 Degrassi via Monte Grappa 79 0432 480885 Del Monte via del Monte 6 0432 504170 Del Sole via Martignacco 227 0432 401696 Del Torre viale Venezia 178 0432 234339 Fattor via Grazzano 50 0432 501676 Favero via Tullio 9 0432 502882 Fresco via Buttrio 14 0432 26983 Gervasutta via Marsala 92 0432 1697670 Londero viale L. Da Vinci 99 0432 403824 Montoro via Lea d’Orlandi 1 0432 601425 Nobile piazzetta del Pozzo 1 0432 501786 Palmanova 284 viale Palmanova 284 0432 521641 Pasini viale Palmanova 93 0432 602670 Pelizzo via Cividale 294 0432 282891 San Gottardo via Bariglaria 24 348 9205266 San Marco Benessere viale Volontari della Lib. 42 0432 470304
rà a disposizione di ogni Medico di medicina generale e Pediatra di libera scelta di 50 kit per test rapidi ciascuno, da poter utilizzare, su base volontaria, a loro discrezione all'interno della loro attività ambulatoriale o domiciliare. In aggiunta a questo, l’ordinanza firmata venerdì da Luca Zaia annuncia l’intenzione di fornire ai medici di famiglia ulteriori disponibilità successive, in base al numero di assistiti in carico, al fine di tramutarli in “medici sentinella”, che possano rafforzare il sistema di sorveglianza virologica. In Fvg, invece, si è in attesa di capire come si muoverà il comitato tecnico scientifico sul tema e se arriverà presto una fornitura massiccia da parte del commissario straordinario Domenico Arcuri. Per il momento, il numero di kit di cui si è dotato il Fvg è di molto inferiore a quello del vicino Veneto. I 5 mila test rapidi della regione non basterebbero neanche per mettere a disposizione 50 kit per ciascuno dei 118 medici di base e pediatri attivi nel solo distretto di Udine.—
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Bertiolo Tilatti via Virco 14 0432 917012 Codroipo (Turno Diurno) Toso via Ostermann 10 0432 906101 Fagagna all’Angelo Raffaele via Umberto I 48 0432 800138 Gemona del Friuli De Clauser via Tagliamento 50 0432 981206 Malborghetto Valbruna Guarasci fraz. UGOVIZZA via Pontebbana 14 0428 60404 Mortegliano Alla Torre Antica fraz. LAVARIANO piazza San Paolino 9 0432 828945 Paularo Romano piazza B. Nascimbeni 14 0433 70018 Resia Comunale di Resia via Roma 17 0433 53004 Villa Santina De Prato via Cesare Battisti 5 0433 74143
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Cassacco Zappetti piazza A. Noacco 16/11 0432 852453 Cividale del Friuli Fontana viale Trieste 3 0432 731163 Lusevera Coradazzi fraz. VEDRONZA 26 0432 787078 Manzano Brusutti via Foschiani 21 0432 740032 Pasian di Prato "San Giacomo" Vitale Attilio piazza G. Matteotti 5 0432 699783 San Leonardo D’Alessandro fraz. SCRUTTO 118 0432 723008
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tra piazzale diacono e via martignacco
Scontro a tre, ferita una 65enne Incidente a tre poco prima delle 19 di ieri lungo via Martignacco. Una Fiat Punto proveniente da piazzale Diacono, per cause ancora al vaglio della Polizia locale sul posto per i rilievi, si è scontrata con una Volkswagen Polo che procedeva in direzione opposta. Nell’impatto è stata coinvolta an-
che una Ford Fusion che si trovava dietro la prima auto. A rimanere ferita ed essere trasportata dal 118 in ospedale, in condizioni inizialmente giudicate non gravi, è stata la 65enne di Martignacco al volante della Polo. La strada è stata messa in sicurezza dai vigili del fuoco.
LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2020 LA TRIBUNA
PROVINCIA
conegliano
Addio a Sommariva storico vignaiolo pioniere del Prosecco Caterino aveva 83 anni. Il ricordo della figlia Cinzia Ha fondato “Palazzo Rosso” a Santa Maria di Feletto CONEGLIANO
«Sono sicura che lassù papà brinderà con un bel calice di brut Conegliano Valdobbiadene». Col sorriso impregnato di lacrime, Cinzia Sommariva ricorda il padre Caterino, morto di complicanze al cuore in ospedale a Conegliano, a 83 anni. La famiglia Sommariva è una delle della case più blasonate del prosecco. A Santa Maria di Feletto Caterino Sommariva ha fondato Palazzo Rosso. Figlio, anzi prima ancora nipote di vignaioli, nato a Bibano, qui ha coltivato i primi vigneti. «Erano gli anni ’70 quando cominciò a diffondersi l’idea che un vino spumante prodotto dalle uve delle colline potesse conquistare il mondo. Proprio allora papà Caterino e mamma Urbana con fiducia e coraggio comprarono pochi et-
FRANCESCO DAL MAS
Caterino Sommariva con la figlia Cinzia
AVVISI ECONOMICI MATRIMONIALI
tentano bonifici per 25 mila euro
Due “pirati” nel conto ma il furto è sventato FARRA DI SOLIGO
Sono riusciti a entrare nell’home banking di una 48enne di Farra di Soligo provando a farsi accreditare due bonifici, uno da ventimila euro e l’altro da cinquemila euro. Provvidenziale è stata la rapidità della donna nello scoprire la tentata truffa e nel denunciare il fatto alla stazione dei carabinieri di Col San Martino ai quali ha segnalato quei due movimenti sospetti sul proprio conto corrente. Sono stati proprio gli uo-
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mini dell’Arma ad avvisare il direttore della filiale in provincia di Foggia che i due truffatori pugliesi sarebbero passati all’incasso. Quando questi ultimi hanno effettivamente cercato di riscuotere i soldi, presentandosi nell’istituto di credito foggiano, sono stati fermati e identificati. Entrambi sono stati denunciati per tentata frode informatica. L’appello delle forze dell’ordine è quello di stare sempre attenti quando si effettuano pagamenti online. – © RIPRODUZIONE RISERVATA
Vittorio Veneto
Cancro e prevenzione tra visite e incontri VITTORIO VENETO
Al via l’ottobre “in rosa “della Lilt, la campagna di prevenzione contro i tumori. Volontari in campo nei 14 comuni della delegazione da Farra di Soligo a Cordignano. In programma visite senologiche gratuite nel camper itinerante che si sposterà anche nel comprensorio. Un’opportunità resa possibile grazie alla disponibilità di un chirurgo della breast unit di Treviso,
tari di vigneto sulle colline di San Pietro di Feletto nel centro della Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore», racconta Cinzia, vivace protagonista delle recenti evoluzioni del Consorzio Docg. Una vocazione, quella della famiglia, sostenuta sia da Cinzia, che dall’altra figlia, Sabrina. Annata dopo annata quei pochi ettari iniziali sono diventati 50 e Caterino era davvero orgoglioso di essere, complice l’intera famiglia, tra le prime aziende a conduzione diretta della Denominazione. In ospedale è stato ricoverato quando lunedì 21 settembre si finì di raccogliere gli ultimi grappoli. «Non voleva disturbare, evidentemente. La vendemmia per lui era come un rito sacro», racconta Cinzia. Le ultime raccomandazioni sono state proprio per questo lavoro che per Sommariva era diventato una passione, lui che in vita aveva fatto anche il falegname e il muratore. «Una passione, quella di papà, che andava oltre la mera gestione di un vigneto. Coltiviamo il valore positivo della sostenibilità – ci diceva – affinché un giorno si possa creare un modello produttivo condiviso che rispetti il territorio, le sue diversità biologiche e aggiunga ulteriore valore alla qualità del nostro Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore». Questa sera, alle 18, il rosario nella chiesa di San Martino a Conegliano; domani, alle 10, il funerale. —
due chirurghi della chirurgia senologica dell’ospedale di Vittorio Veneto, di un’ostetrica e dei volontari che assisteranno le donne. «Invito tutte le donne interessate a telefonare alla segreteria della Lilt vittoriese per le prenotazioni», spiega Silvana Caputo, responsabile della delegazione. Nella sede Lilt riprenderà invece giovedì 8 ottobre il corso per le donne operate al seno. Info 0438.560042. — F.G.
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conegliano
I fiocchi rosa della Lilt vandalizzati a Conegliano
Fiocchi rosa della Lilt abbattuti e distrutti Già individuati i vandali CONEGLIANO
Nella notte tra sabato e domenica sono stati strappati e distrutti i fiocchi rosa collocati dalla Lilt per sensibilizzare alla prevenzione del tumore al seno. Dall’1 ottobre nella Fontana dei cavalli a Conegliano, erano stati collocati i simboli della campagna “Nastro rosa”, come in altre parti della Marca, nel mese dedicato alla ricerca sulle neoplasie che colpiscono le donne. Tantissimi sono stati i messaggi di sdegno per l’atto vandalico e di solidarietà verso l’associazione. «A chiunque sia sta-
differente la nazionalità, per solida unione Rif.SL15 Daniele Cell. 349 0893495 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 ODERZO 58enne libera professionista, benestante femminile, curata, raffinata, ma semplice e genuina. Provengo da una famiglia umile e molto unita, sono per il confronto e il dialogo. Mi piacciono gli uomini simpatici, ironici, comunicativi; cerco un lui max 65enne. Rif.aL459 Cell. 393 8572663 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 PAESE Alessandra 35enne nubile; ragazza semplice, esco con le amiche, adoro il sushi, lavoro e sono indipendente, vorrei conoscere un ragazzo di buoni principi, dolce e affettuoso max 43enne no avventure. Rif.SL03 Cell.392 9602430 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 RONCADE Vanessa 39enne igienista dentale bionda occhi chiari, sportiva quanto basta. Vivo sola, ho un cane, amo gli animali. Vorrei conoscere il classico bravo ragazzo, serio perbene, ma soprattutto maturo e con un buon lavoro! Rif.SL40 Cell. 340 3664773 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 SPRESIANO 58enne vedova cm 170 bionda occhi azzurri. Sono sportiva vado in piscina, faccio trekking, ciclismo, mi piace viaggiare, sono una brava cuoca e buongustaia. Sensibile, positiva, buona di cuore. Cerco lui sportivo, amante della natura, non narcisista. Eleonora Cell. 392 6273879 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 SUSEGANA 63enne professionista laureata; positiva, grintosa estroversa. Adoro viaggiare, leggere, amo cucinare, prediligo la cucina tradizionale veneta! Cerco lui sereno, distinto, passionale per assaporare la dolcezza della vita insieme. Rif.SL39 Ornella cell. 393 8572663 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 TREVISO commessa abbigliamento 47enne mora occhi scuri, snella. Mi ritengo una bellezza semplice e discreta. Cerco un lui a cui poter dedicare il mio tempo, motivato ad una stabile relazione, possibilmente non fumatore, se giovanile, max 60enne. SL04 Chiara Cell.392 9602430 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 TREVISO Sabrina 53enne fisioterapista Divorziata, sono anni che penso solo al lavoro ma ora vorrei rifarmi una vita con una persona affidabile e seria. Vorrei al mio fianco un solo uomo e spero che sia per sempre. Rif.SL11 Cell. 340 3664773 Ufficio Venus tel 0422 1741361 TREVISO 42enne consulente finanziario moro cm182, senza figli. Indipendente, premuroso ed affettuoso. Appassionato di viaggi, lettura e cinema. Sono tradizionalista ma per me non è fondamentale il matrimonio non cerco avventu-
to, dico di chiedere scusa e rimediare a quanto fatto», l’appello lanciato dal governatore Luca Zaia. «Siamo d’accordo col presidente Luca Zaia, i lazzaroni non mancano mai», ha condiviso la delegazione Lilt di Conegliano. La polizia locale di Conegliano ha subito scandagliato le immagini del sistema di videosorveglianza in centro per risalire ai responsabili e li ha individuati: si tratta di uno studente 19 anni di Refrontolo, alticcio, che ha agito con almeno altri due amici. Oggi il sindaco li convocherà. — DIEGO BORTOLOTTO
re bensì una relazione stabile e duratura Rif.SL53 Riccardo Cell. 340 3664773 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 T TREVISO 48enne avvocato single realizzato professionalmente ma non posso dire lo stesso per l'aspetto sentimentale. Sono qui perchè la vita frenetica di tutti i giorni non mi da la possibilità di incontrare una lei motivata ad una solida unione. Rif.sL91 Carlo Cell. 392 6273879 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 TREVISO 53enne Antonio libero professionista cordiale, distinto, il mio lavoro mi porta a viaggiare anche all'estero. Ho optato per questo servizio per avere una ricerca mirata in quanto preferisco conoscere una donna libera di iniziare una relazione. Rif.I1438 info www.agenziavenus.it Cell. 393 6941340 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 VALDOBBIADENE 57enne sono un private banker distinto, galante. Desidero trovare una compagna per la vita, di gradevole aspetto, leale, complice, con la quale poter condividere insieme interessi come i viaggi, weekend nelle città d'arte, teatro, cinema, passeggiate, cene e quant'altro.Cell. 393 8572663 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 VEDELAGO Graziella 61enne gestisco i beni di famiglia, amo prendermi cura della casa e del giardino, mi piace andare in bici. Cerco lui libero da vincoli affettivi, con cui uscire, farsi compagnia, parlare, condividere il tempo libero, eventuale futura relazione. Cell. 392 6273879 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 VITTORIO VENETO 50enne imprenditrice, ottima presenza, vedova, ho due figli. Affettuosa, simpatica, ironica, so prendere la vita con leggerezza. Cerco la compagnia di un uomo con figli, realizzato professionalmente. Rif.SL66 Sonia Cell. 393 8572663 Ufficio Venus tel. 0422 1741361 ZERO BRANCO agente immobiliare 70enne cm 185 brizzolato occhi castani senza figli non fumatore. Sono amante dei viaggi e dell'antiquariato, vorrei condividere questa passione con la mia lei. Cerco una persona dinamica, intraprendente, ma soprattutto affettuosa . Rif.SL91 Carlo Cell. 329 3308050 Ufficio Venus tel 0422 1741361
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L’INCHIESTA
di CARLO PELANDA
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L’
incertezza economica è aumentata nel mondo dopo che la soluzione dell’epidemia si è spostata dall’inizio alla metà del 2021, deludendo le attese di molti. Il pilastro del mercato globale, l’America, traballa. Non solo perché ambedue i candidati presidenziali mostrano gap di affidabilità, ma perché c’è il timore di un eccesso di conflittualità tra democratici e repubblicani che blocchi gli stimoli alla ripresa. Nell’Ue sono emersi segnali che rendono probabili complicazioni nel processo di approvazione del Recovery Fund. Così come nella Bce inizia una reazione rigorista alla politica di liquidità illimitata che finora ha salvato il sistema. In Italia, come altrove, le banche temono un’ondata di fallimenti e quindi di insolvenze quando finiranno i sostegni statali e alcune hanno smesso di prestare. Quotidianamente le persone sono bombardate da allarmi non ben calibrati in materia di epidemia. Quasi tutta l’Europa fa i conti con il cambiamento climatico che aumenta le masse di vapore in atmosfera, che superano le difese contro le alluvioni, con catastrofica evidenza in questi giorni. Ma la Commissione e i governi insistono a mettere in priorità la decarbonizzazione (auto elettriche, ecc.) invece del rafforzamento di tali difese. Per tutto questo, i mercati stanno perdendo fiducia. Ma vedranno che comunque la crisi epidemica si risolverà, che l’America si stabilizzerà, che le Banche centrali sono preparate a fornire extra liquidità fino a quando servirà. I governi sono lenti nell’apprendimento su come gestire un’emergenza ma, in ritardo, poi ci riescono. Pertanto ci sono più motivi per l’ottimismo che per il pessimismo. Ma sarebbe rassicurante che l’Italia chiedesse all’Ue, in relazione agli investimenti per l’ambiente, di poter allocare spesa per la sicurezza del territorio con priorità almeno pari alla decarbonizzazione. www.carlopelanda.com
Stazione di Servizio
Veronettarestasenza studentiuniversitari Quartiereinginocchio eunSosdalleattività > MADINELLI PAG10e11
VERONA - Corso Milano, 108 Tel. 045 578048 VERONA - Via Francesco Torbido, 25/a Tel. 045 8031736 SAN GIOVANNI LUPATOTO - Via Monte Pastello, 15/a Tel. 045 8751773
ta ai contagi, il governo sta lavorando ad un decreto che potrebbe imporre l’obbligo delle mascherine all’aperto in tutta Italia. Nell’attesa il sindaco di Verona fa un appello ai cittadini: «Usatele». E il Pd preme per un provvedimento del governatore Zaia. Il prefetto inoltre, dopo la circolare del Viminale, avverte: «Controlli serrati». > PAG 2,7e9
Mascherine all’aperto: ilministro dellaSalute haannunciato chel’obbligo diusarle intuttaItalia èun’ipotesi cheilgoverno stavalutando
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MALTEMPO. Avviso di criticità emesso dalla Protezione Civile
GRANDIOPERE. Oggi lacerimoniaa Lonato
LineaTavdaBrescia partonoilavori ViaagliespropriadEst Via alla Tav. Cerimonia di avvio dei lavori della linea dell’alta velocità Brescia Est-Verona oggi alle 15 nel cantiere di Lonato del Garda. Con l’assessore ai Trasporti del Veneto, Elisa De Berti, saranno presenti il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli e l’ad di Rfi Maurizio Gentile. Questo mentre a San Martino Buon Albergo partono gli espropri per la linea verso Vicenza. > ZAMBALDO PAG19
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Seconda piena per l’Adige FIUMEOSSERVATO SPECIALE.L’Adigetornaafarsiminacciosoeperoggièattesa,acausadelleforti precipitazioni,unanuovaondadipienadopoquellaarrivatatrail31agostoeilprimogiornodisettembre. Acausa delrischiodiesondazioneinAltoAdigelalineaferroviariaBolzanoeMeranoèstataieriinterrottaedèstato istituitounserviziosostitutivoferroviarioconautobus.AnchelasuperstradaMerano-Bolzanoèstatachiusa.La situazionedelfiumeèquindisottoosservazione.Allalucedelleprevisionimeteo,ilCentrofunzionaledecentrato dellaProtezioneCiviledellaRegionehaemessounavvisodicriticitàvalevolefinoalle14dioggi. > AZZONI PAG13
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COLOGNA
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MammeNoPfas presidioaRoma «Abbassareilimiti» > FIORIN PAG19
Hellasko,ilgollampocostacaro Juventusincampo mailNapoliresta inisolamento Sfidafantasma edèscontrototale
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> PAG26
Karamoh semina Dimarco, controlla sino al fondo e tocca al centro per Kurtic che mette in rete. Venticinque secondi e Parma-Verona è già decisa. Poi arriva il predominio dei gialloblù con tre palle fermate sulla linea di porta dai ducali. Ma il risultato non cambia più. L’Hellas subisce così il suo primo ko in campionato. L’allenatore Ivan Juric analizza: «La sconfitta è immeritata, abbiamo fatto un errore e questo ci ha penalizzato in maniera decisiva». > PAG30a 33
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Lonato:l’imboccodellagalleriaTav
INQUINAMENTO
CALCIO. Gialloblùfreddatia Parmadopo neppure30secondi.Juric: «Sconfittaimmeritata»
BUFERAIN SERIEA VERONA - Piazzale Porta Nuova, 3 Tel. 045 8032033
Caos sui nuovi banchi anti-Covid nelle scuole scaligere che hanno fatto doppia domanda, alla Provincia e al ministero. Gli istituti si trovano ora ad avere decine di sedie con ribaltina e banchi singoli più del previsto e hanno chiesto alla Provincia di riprenderseli. Ma l’ente replica: «Non si può, si rischia un danno erariale». Sul fronte della lot-
Kurticsegnailgol decisivo perilParma al Tardini
Vandaliinazione Rottalastatua diSant’Antonio > PAG24
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LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2020 LA NUOVA
REGIONE
Dopo le elezioni Neanche a sinistra il governatore riconfermato è andato sotto il 50% con una forte attrazione su mondi considerati lontani, come il no profit
Anche il volontariato nell’urna ha scelto Zaia Diamanti: «Votato per quello che non fa» L’ANALISI SERGIO FRIGO
a clamorosa affermazione di Luca Zaia propone inedite domande e considerazioni sulla ri/composizione e il ri/posizionamento di alcune fasce di elettorato veneto fino a ieri accreditate di residue simpatie verso il centro-sinistra. Ci si riferisce in particolare ai mondi dell'associazionismo, dell'ambientalismo, del civismo, del cattolicesimo progressista, di cui il candidato-presidente sconfitto Arturo Lorenzoni per la sua storia personale e la sua breve esperienza politica da vice-sindaco di Padova (oltretutto capitale europea del volontariato) è considerato espressione organica: era la prima volta che accadeva, e mai il risultato nelle urne (anche a causa di una campagna elettorale estremamente travagliata) è stato tanto deludente. Stante l'esiguità del suo bottino elettorale è legittimo chiedersi se anche questi elettori sono infine saliti sul carro del vincitore, e perché, considerato che sicuramente non sono sospettabili di astensionismo.
L
I PROTAGONISTI
Interpellando protagonisti e addetti ai lavori, e analizzando i commenti sui social, emergono sostanzialmente tre grandi spunti di riflessione. Il primo è la personalizza-
zione del voto, che ha premiato il comunicatore migliore e comunque di gran lunga meglio piazzato: è quanto sostiene, prevedibilmente, Elena Ostanel, unica eletta in Regione, assieme a Lorenzoni, per la coalizione Il Veneto che vogliamo: «La personalizzazione su Zaia ha nascosto quanto fatto, o
fra: «Neanche a sinistra Zaia è andato sotto il 50% dei consensi», aggiungendo però che il consenso deriva al governatore «più per quello che non fa che per quello che non fa, cioè per aver permesso alla società, all'economia, all'associazionismo di continuare a fare quello che già facevano». APPROCCIO NEO-DEMOCRISTIANO
Il sociologo: «Premiato l’aver permesso la continuità di condotte ereditate dal passato» non fatto, dalla sua giunta: tanta gente non sa nemmeno quali sono le competenze della Regione, non conosce gli assessori, ma vede Zaia in televisione, con la giacca della Protezione Civile, in occasione di tutte le emergenze». Questa lettura del voto convince anche il presidente del Centro Servizi per il Volontariato di Padova e Rovigo, Emanuele Alecci («La scelta della persona è stata fondamentale, i partiti sono usciti con le ossa rotte»), il quale aggiunge però il rovescio della medaglia: «Ritengo che parte di questo mondo abbia votato pragmaticamente chi ha mostrato di prestargli attenzione, anche se di diverso orientamento politico. Conosco elettori di sinistra che hanno premiato Zaia col voto disgiunto». Ilvo Diamanti a questo proposito fornisce anche una ci-
Un atteggiamento neo-democristiano, secondo il sociologo, che «bene interpreta una società in cui il passato non passa, in cui continuano a contare le “tradizioni”, e il partito maggioritario – come sapeva fare la Dc - non esprime solo una classe politica, ma fornisce un'identità sociale e incarna un sistema di valori di cui il volontariato fa parte a pieno titolo, seppure con le sue specificità: non a caso esso in quanto tale mai ha espresso una linea politica autonoma o delle candidature alternative». Il secondo elemento che
Vecchiato: «Contiguità storica con la politica per il sistema pubblico di finanziamento» emerge dalle analisi, e che sviluppa in termini più... prosaici (e problematici) l'assunto di Ilvo Diamanti, è quella che Tiziano Vecchiato, direttore della Fondazione Zancan, definisce «la contiguità storica fra parte del
banche
Monte dei Paschi cede ad Amco 8 miliardi di crediti deteriorati SIENA
Via a 8,1 miliardi di crediti deteriorati. Mps alleggerisce la propria posizione. Impacchetta una grande parte della propria esposizione e la cede ad Amco, la società controllata totalmente dal ministero dell'Economia specializzata propria nella gestione degli Npe, l'acronico con il quale si definiscono in modo ampio i crediti in sofferenza o che si stima di diffici-
le incasso. L'operazione finanziaria, al quale ha partecipato cedendo i propri crediti anche l'investment bank Mps Capital Services, era già stata definita dall'istituto di Rocca Salimbeni e ha ricevuto il via libera con un voto quasi unanime (il 99,97% del capitale) dall'assemblea che si è riunita in sessione straordinaria attraverso deleghe. Due i passaggi chiave alla fine dei quali l'istituto riduce il proprio capitale sociale di
oltre 1,3 miliardi ma aumenta la propria efficienza: avanza il piano di uscita dai rischi che riduce gli Npe dal 12,4 al 4,3% e migliora i propri “ratio” patrimoniali, come il Cet1 fully loaded, in base ai quali la Bce misura la solidità degli istituti. L'operazione, che avrà efficacia dal primo dicembre, prevede vari passaggi e, tra l'altro, consente ai soci di minoranza dell'istituto di non aderire alla cosiddetta «opzione asimme-
Aiutare gli altri, specie se sono più deboli: un’immagine simbolo del volontariato
volontariato e la politica determinata dal sistema pubblico di finanziamento. Una fetta consistente di questo mondo è infatti associazionismo di servizio, non è orientata a dar voce ai più deboli, quindi ha bisogno del sostegno economico degli enti locali, Regione in primis: quello dell'autonomia del volontariato dalla politica, peraltro, era un problema che aveva sollevato già a suo tempo Mons. Nervo». C'è da aggiungere che questo ambiente, «è costituito da gruppi in concorrenza fra loro, e da persone che non necessariamente si amano, per cui la lotta per chi si accredita con la politica fra di loro è serrata»: soprattutto se l'ente locale di turno è l'unico “cliente”, e può decretare il proseguimento o la fine di un'esperienza che dà lavoro e reddito a decine di famiglie (migliaia su scala regionale). Questo ragionamento però dovrebbe valere fino alla cabina elettorale, se qui si trasforma in un voto è perché c'è evidentemente dell'altro, ed è il terzo punto
di queste riflessioni: una sinistra troppo autoreferenziale e che non fa la sinistra sui temi chiave cari all'associazionismo. Lo fa rilevare il sociologo Stefano Allievi: «Siamo sicuri che una proposta politica sia intrinsecamente interessante per quel mondo in quanto autodichiarata progressista?»
trica» delle scorporo verso Amco, continuando a mantenere inalterato il numero delle azioni proprie. Il primo step ha visto l'investment bank Mps Capital Service cedere alla capogruppo una parte del proprio patrimonio costituito da taluni elementi attivi e passivi, tra cui un portafoglio di crediti deteriorati finalizzato ad essere trasferito ad Amco. A questo ha poi provveduto l'altra scissione, quella realizzata dalla capogruppo Mps, con la quale l'istituto “madre” ha ceduto sia gli Npl della controllata sia le proprie attività (sofferenze e inadempienze probabili, attività fiscali differite) e passività (con tra l'altro un finanziamento bridge pari a 3,179 miliardi). In cambio di questo “patrimonio” attivo, quando l'opera-
zione sarà perfezionata, è prevista l'attribuzione ai soci della banca di azioni Amco di categoria B, che servono a sostituire azioni ordinare di Mps con un rapporto di cambio predeterminato. È proprio in questo passaggio che si attua il meccanismo di scissione «non proporzionale» perché le nuove
SCELTE CONDIVISE
«Su più di metà delle problematiche ambientali della nostra regione – specifica il trevigiano Dante Schiavon, del Forum Salviamo il paesag-
Schiavon: «Sui problemi ambientali Pd e Lorenzoni d’accordo con il leader leghista» gio - il Pd e Lorenzoni condividono le scelte di Zaia. Non sono gli ambientalisti che si sono nascosti (anzi hanno fatto liste visibilissime anche se perdenti): è la sinistra che non li vede proprio». Su questo punto replica
L'operazione efficace dal 1° dicembre. I soci di minoranza potranno scegliere di non aderire azioni «B Amco» assegnate ai soci Mps e le azioni corrispondenti di Mps che vengono annullate saranno per il circa 90% in capo al ministero dell'E-
Elena Ostanel: «La campagna elettorale de “Il Veneto che vogliamo”, che stava andando bene, è stata azzoppata dal Covid proprio quando iniziava a far conoscere sul territorio regionale i propri temi e i propri candidati. Troppo pochi sanno – anche per responsabilità del centro-sinistra che nelle passate legislature ha subito la narrazione di Zaia – che il Veneto è la regione italiana col maggior consumo di suolo, che la sua giunta ha votato contro una mozione sul cambiamento climatico proprio mentre Venezia finiva sott'acqua, che i centri commerciali nascono come funghi a causa di una legge regionale che consente di bypassare i comuni. Su tutto questo avremo molto da lavorare, ma i risultati ottenuti dove eravamo radicati dimostra che il civismo non è finito, come qualcuno immagina o auspica». Sicuramente si può convenire che il lavoro da fare per risalire la china non mancherà. — © RIPRODUZIONE RISERVATA
conomia e delle Finanze, che è l'azionista di maggioranza, e per circa il 10% ai soci di minoranza. Il concambio fissa per il Mef 0,0638 azioni B Amco per ogni azioni Mps posseduta, con l'annullamento di 0,1595 azioni della banca mentre per i soci di minoranza è possibile optare per 0,0152 azioni B Amco per ogni azione Mps e un contemporaneo annullamento di 0,0380 azioni della banca. A quest'ultimi rimane comunque la possibilità di valutare se aderire o di decidere di mantenere le azioni dell'istituto di Rocca Salimbeni che già possiedono. Chi non ha votato per la “scissione” verso Amco, infine, potrà scegliere anche di recedere proprio dall'istituto vendendo tutta la propria quota. —
LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2020 IL MATTINO
PADOVA
17
Coronavirus: le misure
Nella foto grande a sinistra via Roma presa d’assalto durante il weekend. In alto a destra i controlli in piazza dei Signori e sotto i padovani che affollano i bar all’ombra dell’orologio
Mascherine, Viola boccia l’ordinanza «Servono controlli non obblighi» L’immunologa interviene dopo l’annuncio di Giordani «Una norma c’è già ma nessuno la fa rispettare» Giorgio Barbieri
«Dal punto di vista scientifico l’obbligo indiscriminato di mascherina all’aperto non ha alcun senso. Una norma c’è già ed è quella che impone di usarla dalle 18 in poi. Sarebbe sufficiente farla rispettare». Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova e direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica-Fondazione Città della Speranza, interviene sulla decisione del sindaco
Sergio Giordani di voler fare autonomamente un’ordinanza se non interverranno sia il premier Conte che il presidente della Regione Zaia. La professoressa Viola, che insegna Immunologia all’Università di Padova, afferma di non voler accendere polemiche ma sottolinea che in una fase delicata come quella che si sta attraversando è necessario non mandare messaggi sbagliati alla popolazione e, soprattutto, prendere decisioni che siano so-
L’assessore Bonavina: «Verificheremo»
Venexino preso d’assalto Pedon: «Assunto vigilante» LA DENUNCIA
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e immagini parlano da sole. Venerdì sera, intorno alle 21. 30, una fiumana di persone tra cui tanti giovani, erano sotto i portici di via San Fermo, lato Oviesse, per l’apericena dentro e davanti al noto locale “Venexino-Non Solo Caffè”. La foto è stata scattata da Anna Tono, una signora padovana che transi-
Folla sabato sera al Venexino
stenute dalle evidenze scientifiche. Il sindaco Giordani ha annunciato che a Padova si dovrebbe ricalcare l’ordinanza imposta da Nicola Zingaretti nel Lazio, dove è previsto l’obbligo in tutto il territorio (senza differenze tra periferie e centro storico) e senza limiti di orario. LA PASSEGGIATA
«Ormai abbiamo capito cosa favorisce il contagio del virus», spiega la professoressa Viola, «ossia gli assembra-
tava a bordo della sua auto ed ha sentito il dovere di segnalare l’assembramento ai vigili. «La movida by night con tanta gente, purtroppo, non è di moda solo in piazza dei Signori», osserva la donna, «ci sono anche altri punti della città dove i giovani, davanti ai locali pubblici, creano pericolosi affollamenti. Le foto le invierò anche a Diego Bonavina, l’assessore che conosco da anni». Immediata la replica di Davide Pedon, il nuovo gestore del Venexino, che ha locali anche a Jesolo, Roma e New York. «Venerdì sera ho assunto un vigilante per evitare ogni tipo di assembramento», sottolinea Pedon, detto anche il re del tramezzino,
menti che si possono verificare davanti ai mercati, lungo le vie del centro, la sera di fronte ai locali. In questi casi l’uso della mascherina è necessario. Ma voglio anche dire di più: la Regione ha emesso una ordinanza che impone l’uso del dispositivo di protezione dopo le 18. Perché questo obbligo non viene fatto rispettare? Sabato sera a Padova c’erano i cartelli che lo indicavano. Ho notato che circa il 60 per cento delle persone la indossava. La polizia andava in giro e però non diceva nulla al 40 per cento che se ne infischiava». Nella giornata di sabato la Polizia locale non ha staccato sanzioni. «Piuttosto che imporre la mascherina a tutti indipendentemente da dove si passeggia», aggiunge l’immunologa, «non sarebbe più giusto far rispettare le leggi? Perché tanto, se non si fanno i controlli, sarà sempre la stessa storia: il 60 per cento che già la usa quando serve la userà anche in passeggiata solitaria al parco (senza che abbia un senso, solo per rispetto della legge) mentre chi già non rispetta le norme continuerà a non usarla mai, tanto nessuno fa i controlli. Io per prima mi sentirei una stupida ad usare una mascherina mentre pas-
«dopo le 21.30 sono arrivati i vigili, che hanno trovato tutto a posto. I clienti avevano tutti la mascherina. Il prossimo venerdì farò lavorare a un secondo vigilante per rispettare il distanziamento. Sono il primo a prestare la massima attenzione a tali, importanti, problematiche». Sintetico il commento dell’assessore competente. «Ringrazio la signora per avermi segnalato questa nuova situazione in via San Fermo», spiega l’assessore Diego Bonavina, «ci manderò i vigili. Mai come in questo, delicatissimo, periodo, è fondamentale evitare gli assembramenti, compresi quelli davanti ai locali pubblici». — F.PAD.
seggio in totale solitudine all’Arcella. Ritengo che avrebbe molto più senso mettere dei cartelli molto visibili in cui si spiega la norma e successivamente intensificare i controlli». L’ORDINANZA
Sopra Antonella Viola, professoressa di Immunologia Sotto il sindaco Giordani
Il post: «Sabato sera in centro a Padova c’erano i cartelli che spiegavano la legge La polizia andava in giro e però non diceva nulla al 40 per cento che se ne infischiava»
Sabato mattina il sindaco Giordani ha infatti annunciato che sul suo tavolo c’è un provvedimento forte, visto che si tornerebbe alle regole di marzo e aprile, quando la pandemia era al suo apice. Il sindaco spera che l’ordine arrivi direttamente da Roma o da Venezia, prima di essere costretto a firmarlo lui. Se così non dovesse essere, però, Giordani non si tirerà indietro: «Attenderò ancora pochi giorni per verificare se dal Governo o dalla Regione arriveranno le annunciate misure che regolano in maniera ancora più prudente l’uso della mascherina anche negli spazi aperti» conferma a tal proposito il primo cittadino, «ma passato questo tempo provvederò io ad assumere delle misure particolari per Padova con un’ordinanza». Ordinanza che dovrà prevedere delle multe per chi verrà sorpreso a girare senza mascherina. — © RIPRODUZIONE RISERVATA
il bollettino
Rilevati altri 38 positivi oltre mille in isolamento PADVA
Il bollettino diffuso ieri sera da Azienda Zero per conto della Regione riporta altri 38 casi di positività al Covid 19 rilevati nel Padovano, che portano così il totale dei contagi attuali a 587 tra città e provincia, su i 4.281 del Veneto. Da inizio emergenza nella nostra provincia sono state 5.376 le persone colpite dal coronavirus, 28.701
nell’intera regione. Ieri si è registrato un nuovo ricovero a Malattie infettive a Padova dove ora pazienti Covid positivi sono 21. Ne rimangono ancora quattro in Terapia intensiva e un paziente Covid è ricoverato nell’ospedale di Camposampiero. Nel Padovano risultano 1.092 persone costrette all’isolamento domiciliare, su un totale di oltre 9.500 della regione. —
Cronaca 9
L'ARENA
Lunedì 5 Ottobre 2020
Lanostraintervista
Dopomesidi epidemiatante incognite,qualchesperanza
Unmaffeiano allaWorldhealth organization
Maturità classica al Maffei, laurea in medicina a Padova, specialistica in igiene e salute a Milano, medico del Cuuam in Tanzania, Ranieri Guerra,natoa Veronanel1953, ha
ricoperto ruoli dirigenziali ai ministeri della salute e degli esteri, ha lavoratoall’Istitutosuperioredisanità, alle Nazioni Unite, quindi, dal 2017,aGinevraall’Organizzazione
mondiale della sanità dove è direttore generale aggiunto. Esplosa la pandemia l’Oms ha inviato lui, manager esperto di infezioni e malattietropicali,a guidarel’Italia.
LACITTÀ SECONDO ILVERTICE DELL’OMS. RanieriGuerraè direttoreaggiuntoall’Organizzazione mondialedella sanitàe orientaladifesadell’Italia dalcontagio
«Verona in prima fila contro il virus» «Sempreattentacontrol’epidemiaeoranellaricerca Imedicihannosaputomitigarel’impattodelCovid-19 Elascienzasafaresquadrafrapubblicoeprivato»
Inumeri
Ilreport
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MILIONENEL MONDO LEVITTIME DELCOVID
L’Organizzazionemondiale dellasanità,secondogli ultimidatidel3ottobre, calcolache levittimedel covidintuttoilmondosiano 1.025.729,delle quali 239.610inEuropa,inclusele 35.968italiane.Oltreil doppiosonoquelledelle due Americhe (565.437), mentre risultano118.098idecessi nelSudEstasiatico. Sono 62.790nelMediterraneo orientale;26.224inAfricae 13.557nelOvestPacifico.
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MILIONINEL MONDOI CASI DICOVID 19CONFERMATI
Lasede dell’Organizzazionemondiale dellasanità aGinevra Maria Vittoria Adami
Italia promossa, con un compito da portare avanti, però: continuare sulla strada fin qui percorsa. Lo raccomanda Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità, «mente scientifica» che affianca il Governo da febbraio nell’affrontare la pandemia tentando di arginarla, nonché veronese. Da giorni la domanda che più gli si rivolge, nei programmi televisivi, è se dobbiamo attenderci una seconda ondata dell’epidemia. DirettoreGuerra,dobbiamodavvero aspettarci questa temuta secondaondata?
Non parlerei di ondata, ma di completamento del ciclo dell’epidemia. Il virus ha fatto il suo ingresso con valori alti all’inizio dell’anno, è diminuito grazie al lockdown e alle misure di prevenzione messe in atto; è calato in estate perché è un virus respiratorio e le temperature sono più miti. Siamo rimasti più spesso all’aperto continuando a usare mascherine e adottando il distanziamento. Per que-
sto è diminuita la frequenza delle trasmissioni. Ora è autunno, abbiamo aperto le scuole, le università, gli uffici pubblici, quindi la curva è inevitabile anche se non siamo ai livelli dei Paesi vicini. Perchélasituazioneoraèpeggioreall’estero?
Perché l’Italia ha avuto una capacità di intervento rapido e migliore. C’è tuttavia una crescita di contagi che ci deve mantenere attenti. Ora abbiamo l’esempio dei nostri vicini. L’Italia è stato il primo grande Paese colpito e allora ci guardavano gli altri. Adesso è il contrario. L’Italia ha mantenuto rigore nella gestione dell’epidemia e si vede. Gli altri Paesi no, e si vede anche questo. Perciò ora dobbiamo guardare a ciò che accade in Spagna, in determinate aree della Francia e in alcuni land tedeschi dove l’apertura non è stata gestita in maniera ottimale e se ne ravvisano gli effetti. Siamo soliti all’autocritica, ma possiamo dire che l’Italia è stata efficientedurantel’epidemia?
Certamente e per tre fattori. Il primo: il Governo ha dato
delle linee guida interpretando rigorosamente ciò che gli è stato indicato. Per una volta la politica ha seguito la scienza e ne ha ben compreso il messaggio. In secondo luogo, anche le persone sono state disciplinate e hanno recepito quanto occorreva fare. Anche i più giovani: i ragazzi quest’estate sono stati più leggeri, ma hanno capito, si sono corretti e ora sono più diligenti dei coetanei europei. Ilterzo fattore?
Il terzo punto è che quello che è percepito come uno svantaggio - ovvero l’avere un sistema amministrativo parcellizzato tra Governo, Regioni ed enti locali - si è rivelato un vantaggio: il Governo ha dato delle linee guida vaste. Le Regioni le hanno tradotte al meglio caratterizzandole in base al loro territorio. Sono state applicate secondo le situazioni locali. Hanno agito tutti molto bene. Con l’aperturadella scuola i nodi sono venuti al pettine, come ce lastiamo cavando?
Le difficoltà sono inevitabili, ma al momento emergono la disciplina e la preparazione
Lafotografiaglobale dell’Oms sui casi confermati dicovid 19dall’iniziodella pandemiasono34.495.176 dicui 6,6milioni inEuropa, compresii 309.908 dell’Italia;quasi16,9 nelle Americhe(sette milioni quellidegli Usa);7,2 nelSud Estasiatico;2,4 nel Mediterraneoorientale;1,2 inAfrica, e 621milanel Pacificooccidentale.Sono 1,2milioniinRussiache conta21.251morti.
322.751 IL TOTALE DEI CASI IN ITALIA DAINIZIO PANDEMIA
InItaliadafebbraio sono staticonfermati 322.751 casidicovid19.I decessiin questimesi sonostati 35.968,mentre231.217 personesonoguarite. Oggi cisono55.566casi di positiviintutto loStivale. Il Venetoèla quartaregione dopoLombardia,Piemonte edEmilia Romagna.Verona èundicesimadopo Milano, Torino,Brescia, Bergamo, Roma,Napoli,Genova, Cremona, Monzae Bologna.
RanieriGuerra durantela trasmissionetelevisiva Dimartedìsu La7
di istituti, dirigenti, insegnanti e operatori scolastici. Ora attendiamo: dovranno passare i primi 14 giorni, poi ancora una settimana, quindi valuteremo. Avremo un quadro chiaro della situazione a fine mese. Allora la questione da valutare sarà il tema delle infezioni dei ragazzi nelle famiglie, cioè se i giovani possono diventare veicolo, inconsapevole e incolpevole, del virus da scuola alle famiglie. Le cose andranno meglio dell’invernoscorso?
I segnali sono buoni. Ora mostriamo tempestività nell’ individuazione dei focolai. Abbiamo possibilità di fare 350mila tamponi al giorno. È una capacità diagnostica imponente, molto veloce e migliore di prima. Una capacità di fuoco che abbiamo maturato con grande dolore, ma che ora è stata assimilata. Cisonobuonesperanze?
Dipende da noi. Ora abbiamo il vantaggio di sapere cosa può accadere. Ma dobbiamo continuare con cautela. L’errore è aprire in modo non concertato e senza priorità. La situazione impone pro-
gressività di aperture, non possiamo all’improvviso riattivare tutto. Veronaèstatamoltocolpitadallapandemia,maèancheinprima linea nella ricerca del vaccino e della terapia basata sull’antiartrite reumatoide che blocca gli effetti della malattia prima che esploda.Cosa nepensa?
Ho un grande conflitto di interesse perché da veronese, sentire parlare di questo per me è musica. Verona ha mostrato una grande capacità dei medici di mitigare l’impatto della pandemia. La città è un crocevia di due corridoi, luogo di passaggio e quindi più colpita dal virus. Ha reagito con grandi capacità a un vero e proprio assedio. Ora aggiunge le potenzialità della scienza facendo leva su un suo grande punto di forza che è il saper tessere parternariati tra pubblico e privato. In questi giorni il grande dibattitoruotasuivacciniantinfluenzali.Ne avremo asufficienza?
L’approvvigionamento non è un problema. I ceppi del vaccino sono stati indicati a settembre. Per ciò che riguarda il servizio pubblico che privi-
Veronae provinciaconta no743 attualmente positivial Coronavirus, sono21icasi inpiùnelle ultime24 ore,secondo il bollettinodella Regione Venetodiramato ierisera alle 17.Il bilanciodei morti,residenti nella Provincia,rimane a 602. Intanto,sono6689i casi totalidiCovid intuttala provinciaveronese, compreseanche levittime echi nonè più positivo dopodue tamponi:i guariti,i«negativizzati virologici»,5344 persone. Iricoverati positivi,in tuttoil territorio veronese,sono37 negli ospedali:33inreparto e 4 interapia intensiva.Tra gli altricasidi positività non sisonoresi necessarii ricoveriinospedale.
legia le classi più a rischio (over 60, personale di strutture pubbliche e bambini) siamo coperti. Meno dosi sono andate al privato, ma non ci si deve preoccupare. Il commissario sta facendo un lavoro egregio. E non va sottovalutato anche un altro fattore: ci aspettiamo una diminuzione dei contagi dell’influenza ordinaria grazie alle misure di contenimento del virus che diminuiscono l’impatto anche dei malanni di stagione. Lo stiamo osservando in Australia. Ce la faremo. Mai come quest’anno abbiamo capito quanto aiuti guardare al mondo.Eviceversa.
È necessario per la ricerca. Con la pandemia abbiamo condiviso e girato esperienze, raccomandazioni, articoli, risultati e scoperte scientifiche. C’è stata una mobilitazione globale della scienza che non ha precedenti nella storia. E che ha prodotto un patrimonio globale. Non ci sono stati ostacoli di condivisione, è stata una grande esperienza. E mi auguro accada anche con il vaccino perché è anch’esso un bene globale. • © RIPRODUZIONERISERVATA
LOTTAAL CONTAGIO. Mentre aPadova sipreparano restrizioni, D’Arienzodel Pdinvita Zaia aimporne l’uso all’aperto
«Obbligo o no, sempre la mascherina» IlsindacoSboarina faun appelloallaresponsabilità «Perora nessuna misurain attesadi RomaeVenezia» «Senso di responsabilità». Il sindaco Federico Sboarina, con un post su Facebook, torna a raccomandare «mascherine, distanziamento sociale e lavaggio frequente delle mani, le tre abitudini che ognuno di noi deve continuare a mettere in pratica per garantire la propria salute e quella degli altri». Tuttavia, per il momento, fa sapere che «non ci sono prov-
vedimenti imminenti». Come quelli che invece sono preannunciati in altre città come Padova dove il collega Sergio Giordani ha già fatto sapere che sono in arrivo misure uguali a quelle adottate in Campania, Lazio, Basilicata e a Piacenza: obbligo di mascherina anche all’aperto per tutta la giornata. Ma se non è un obbligo, quella di indossare sempre la mascherina, «anche all’aperto», è una forte raccomandazione. «Facciamolo tutti», scrive Sboarina, «e facciamolo fare ai nostri figli quando sono fuori con gli amici». E
aggiunge: «Nessuno vuole tornare indietro ma al tempo stesso con l’autunno il Covid si sta ripresentando. Stiamo monitorando attentamente la situazione cittadina e, al momento, non ci sono provvedimenti in arrivo anche per non generare sovrapposizioni con le ordinanze regionali e il decreto governativo, atteso entro mercoledì. La salute della nostra comunità», conclude il sindaco, «è garantita dai puntuali controlli delle forze dell’ordine, della polizia locale e dei militari sul rispetto delle regole». Intanto, il sindaco della cit-
Distribuzionedimascherine nelle scuole
tà del Santo fa sapere che attenderà ancora qualche giorno «per vedere se dal Governo o dalla Regione arriveranno le annunciate misure che regolano in maniera ancora più prudente l’uso della mascherina negli spazi aperti, passato questo tempo», avverte, «provvederò io ad assumere delle misure particolari per Padova. Proteggersi», conclude, «è un gesto semplice, non possiamo tornare indietro. Non facciamo allarmismi, ma serve prudenza». Si rivolge, invece, al presidente della Regione Luca Zaia il senatore del Pd Vincenzo D’Arienzo. «Imponga in Veneto l’uso obbligatorio della mascherina all’aperto, sempre, questa è l’ora per agire per non vanificare i sacrifici
che abbiamo fatto finora, pena un tracollo economico e sociale che non possiamo permetterci. Il virus», osserva il senatore veronese, «non conosce confini e quelli che si registrano in questi giorni», sostiene, «sono i contagi causati prima dell’apertura delle scuole, per cui è probabile che i numeri cresceranno. Quindi cosa aspetta Zaia a decidere le mascherine obbligatorie all’aperto per tutto il giorno? Meno male che la maggior parte delle persone lo sta facendo dimostrando attenzione e rispetto verso gli altri. Spero anche», conclude il senatore veronese, «che in Veneto si facciano ancora più tamponi perché senza il vaccino, gli unici antidoti sono tamponi e mascherine». • E.S.
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LUNEDÌ 5 OTTOBRE 2020 LA NUOVA
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emergenza inquinamento
Smog, un patto per spegnere le caldaie Stufe nuove o stop di due ore al giorno Hanno aderito i Comuni di Venezia, Marcon, Martellago, Mira, Quarto d’Altino, Scorzè, Spinea, Chioggia e San Donà Mitia Chiarin
Dal primo ottobre non sono scattate solo le limitazioni alle auto, con il rinvio al gennaio 2021 deciso dalle Regioni dell’area padana, del blocco per i motori Euro 4 a benzina e la riproposizione fino a fine anno del sistema di allerta in vigore da alcuni anni. È scattata anche la limitazione per il riscaldamento di case e uffici in questo autunno condizionato dall’emergenza Covid. Lo scorso settembre un vertice in Città metropolitana ha confermato che i divieti valgono per il Comune di Venezia assieme ai Comuni di Marcon, Martellago, Mira, Quarto d’Altino, Scorzè e Spinea, Chioggia e San Donà. Scattano qui anche le disposizioni per gli impianti di riscaldamento: fino a fine anno occorre ridurre di 2 ore del periodo massimo consentito per legge dell’accensione del riscaldamento, che va spento tutti i giorni dalle 16 alle 18 limitando le emissioni di impianti termici e apparecchi per il riscaldamento quali stufe, o caminetti. La temperatura va limitata a 17 °C (+2 di tolleranza) negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili mentre il limite è di 19° C (+2 di tolleranza) in tutti gli altri edifici. Occhio come per il traffico anche ai bollettini Arpav sulla qualità dell’aria: in caso di nessuna allerta – livello verde – scatta il divieto di combustioni all’aperto, in particolare in ambito agricolo e di cantiere. Vietato l’utilizzo di tutti i generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa in presenza di un impianto di riscaldamento alternativo, a meno che non si rispetti la clas-
caon (Fi)
«Contro gli allagamenti l’Idrovia va completata»
mi 15 anni». Insomma va sempre peggio e il lockdown non ha aiutato. Per ora a Venezia è in vigore il livello verde. Per il traffico scatta il divieto di circolazione nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle 8, 30 alle 18, 30, per ciclomotori e motocicli euro 0 a due tempi; auto alimentate a benzina Euro 0 e 1; auto diesel Euro 0, 1, 2, 3; veicoli commerciali diesel Euro 0, 1, 2 e 3. Sulla base dei dati dell’aria dei bollettini di Arpav potrà scattare il livello 1 (arancio) e il livello 2 (rosso) che portano ad inasprire le limitazioni anche ai diesel Euro 4 (arancione) e veicoli commerciali diesel Euro 4 (livello rosso). —
«Visto il successo del Mose, oggi bisogna proseguire con maggiore convinzione nel portare avanti il progetto dell’idrovia Padova-Venezia, che metterà al riparo dalle alluvione un ampio bacino nella pianura veneta nel veneziano padovano e vicentino». A dirlo con forza è Roberto Caon, deputato di Forza Italia originario della Riviera del Brenta, di Vigonza. «Quella che arriva da Venezia», dice Caon, «è una bella notizia per il Veneto è la prova che le grandi opere, l’uso intelligente della tecnologia possono dare una mano nella messa in sicurezza del territorio. Ora è il turno del completamento dell’Idrovia Padova-Venezia. Il Parlamento si è già espresso con il voto congiunto di tutte le forze politiche, ora serve la voce del territorio, a cominciare dalla Regione e dagli altri enti locali: è necessario fare squadra affinché il governo dia il via all’iter di realizzazione dell’opera». Un’opera, l’idrovia, che da decenni è una grande incompiuta. —
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A.AB.
Dalla settimana scorsa sono entrate in vigore le consuete limitazioni sia per il riscaldamento domestico che per le auto
se 3 stelle in fatto di emissioni. Con la allerta arancio si aggiunge il divieto anche a svolgere combustioni all’aperto come falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio a scopo di intrattenimento, «fatte salve le iniziative pubbliche organizzate dall’amministrazione comunale o co organizzate con la stessa», recita la ordinanza emessa da Venezia. Con l’allerta 2 – livello rosso – il divieto riguarda anche i generatori di calore domestico a biomassa legnosa, in presenza di impianto alternativo, che non rispettano almeno la classe 4 stelle per le emissioni. Ai cittadini si raccomanda di scegliere generatori a biomassa di potenza inferiore a 35 kW, di pellet certificato
di classe A1 Uni En Iso 17225-2 e si ricorda che oramai da tre anni sono vietati i generatori inferiori a 2 stelle e da gennaio 2020 il divieto è esteso ai generatori inferiori a 3
Le prescrizioni riguardano anche le auto ma per adesso solo quelle vecchie stelle. Vanno bene quelli a 4 stelle. L’Arpav, nel rapporto sulla qualità dell’aria in provincia di Venezia, nel 2019, parla relativamente alle polveri sottili, Pm10, di “inquinamento ubiquitario per le polveri carat-
terizzato da una diffusione pressoché omogenea nell’intero territorio provinciale». Tutte le centraline del Veneziano hanno sforato i 35 giorni l’anno concessi dall’Unione Europea. Due le procedure di infrazione per l’Italia per l’inquinamento da polveri sottili e biossido di azoto. E la Pianura Padana è da anni malata di smog. Al «Parco Bissuola nel 2019 si sono contati 57 giorni in cui è stato misurato un superamento del valore limite» , dice Arpav. «E nell’ultimo anno di monitoraggio si evidenzia un peggioramento della qualità dell’aria per il PM10, in lieve controtendenza con il trend sostanzialmente migliorativo che si era registrato negli ulti-
coronavirus: la situazione nel veneziano
Un altro positivo all’istituto Goldoni E al liceo Foscarini di Venezia una classe in isolamento dopo il contagio di uno studente Nelle ultime 24 ore 47 nuovi casi di positività in provincia
Un nuovo caso Covid in un’altra classe dell’istituto comprensivo Goldoni di Martellago, ancora alla primaria. Si tratta dell’istituto che già ospita la quarta elementare in cui è divampato il primo focolaio in una scuola della provincia di Venezia dal suono della prima campanella, con la positi-
vità di due maestre e sei studenti. A distanza di pochi giorni, ieri è arrivato l’esito positivo del tampone effettuato su un altro bambino, iscritto però alla prima elementare. A darne notizia, pur senza scendere nei dettagli, è stato lo stesso sindaco di Martellago Andrea Saccarola, con un post su Facebook. La classe sarà posta in quarantena e, da domani (oggi la scuola è chiusa per la festa patronale), sarà attivata la didattica a distanza. Il provvedimento è stato preso di de-
fault, come prevede la più recente ordinanza di Zaia, con la quarantena che scatta immediatamente all’emergere anche di una sola positività, trattandosi di bambini così piccoli. Ma il virus circola in tutte le scuole della provincia. È notizia di ieri il caso di positività riscontrato al liceo Foscarini di Venezia. Si tratta di uno studente infettatosi durante una festa che, ignaro di essere entrato in contatto con un positivo, ha continuato ad andare in classe per qualche giorno. Per questo motivo,
professori e compagni sono ora in isolamento. Hanno poi dato esito negativo i tamponi eseguiti sui compagni di classe e gli insegnanti di uno studente dell’istituto Sarpi di Venezia, risultato positivo alcuni giorni fa. Allargando lo sguardo alla provincia, nelle ultime 24 ore si registrano 47 nuove positività con 752 casi attivi, di cui solo 14 con sintomi, esclusi i 53 che si trovano in ospedale. Stabili le terapie intensive (6) e gli isolamenti (1. 837). — LAURA BERLINGHIERI