da pag. 7 Quotidiano Venezia
Direttore: Alessandro Russello
Lettori Audipress 12/2018:
4.263 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 7 Quotidiano Venezia
Direttore: Alessandro Russello
Lettori Audipress 12/2018:
4.263 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
15-SET-2020
da pag. 4 Direttore: Marco Tarquinio
Lettori Audipress:
n.d. 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
Bisettimanalenazionale
15-SET-2020
da pag. 4 Direttore: Marco Tarquinio
Lettori Audipress:
n.d. 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
Bisettimanalenazionale
15-SET-2020
da pag. 4 Direttore: Marco Tarquinio
Lettori Audipress:
n.d. 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
Bisettimanalenazionale
da pag. 15 Quotidiano nazionale
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 06/2020: 169.002 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 15 Quotidiano nazionale
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 06/2020: 169.002 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 15 Quotidiano nazionale
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 06/2020: 169.002 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 15 Quotidiano nazionale
Direttore: Marco Travaglio
Lettori Audipress 06/2020: 60.965 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 15 Quotidiano nazionale
Direttore: Marco Travaglio
Lettori Audipress 06/2020: 60.965 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 17 Quotidiano nazionale
Direttore: Marco Tarquinio
Lettori Audipress 06/2020: 100.905 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 12 Quotidiano nazionale
Direttore: Marco Tarquinio
Lettori Audipress 06/2020: 100.905 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 6 Quotidiano Bari
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 12/2018:
5.414 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 6 Quotidiano Bari
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 12/2018:
5.414 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 11 Quotidiano nazionale
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 06/2020: 169.002 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 8 Quotidiano Torino
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 12/2018: 10.405 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 12 Quotidiano nazionale
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 06/2020: 169.002 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 12 Quotidiano nazionale
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 06/2020: 169.002 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 3 Quotidiano nazionale
Direttore: Roberto Napoletano
Lettori Audipress 04/2019:
6.959 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 3 Quotidiano nazionale
Direttore: Roberto Napoletano
Lettori Audipress 04/2019:
6.959 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 8 Quotidiano nazionale
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 06/2020: 169.002 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 8 Quotidiano nazionale
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 06/2020: 169.002 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 7 Quotidiano Bologna
Direttore: Maurizio Molinari
Lettori Audipress 12/2018: 18.623 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 14 Quotidiano nazionale
Direttore: Michele Brambilla
Lettori Audipress 06/2020: 75.197 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
da pag. 45 Quotidiano Roma
Direttore: Massimo Martinelli
Lettori Audipress 12/2018: 41.597 63
ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
15-SET-2020
PRIMO PIANO
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 IL MATTINO
11
La prima campanella nel Padovano
Salta il doposcuola, ed è subito protesta Le famiglie manifestano davanti al Comune di Monselice. «Servizio necessario, così è impossibile coniugare casa e lavoro» MONSELICE
Oltre trenta mamme e papà accompagnati dai loro figli si sono presentati alle 8 di ieri mattina davanti il Comune di Monselice per protestare contro il mancato avvio dei servizi scolastici integrativi pomeridiani. Cartelli colorati, slogan e tanto malumore hanno accompagnato la lettura di una lettera scritta da un papà e destinata, oltre che al sindaco di Monselice Giorgia Bedin, anche al Governatore del Veneto Luca Zaia, per richiedere la riattivazione dei servizi pomeri-
Protesta delle famiglie davanti al Comune di Monselice (ZANGIROLAMI)
I bimbi della primaria Giorgio Cini tra raccomandazioni e mascherine «Quest’anno purtroppo non potremo mettere i cartelloni in classe»
diani per ragazzi in appoggio alle famiglie. La lettera è stata firmata da oltre ottanta famiglie che hanno riportato le loro testimonianze, inviate alla Commissione pari opportunità della cittadina murata. «Mio marito lavora in trasferta dal lunedì al sabato mattina» racconta Roberta Zambon, una delle mamme presenti al sit-in «io lavoro a tempo pieno in un’azienda che ha avuto delle grandi difficoltà con l’emergenza sanitaria e fa fatica a concedermi ferie e permessi per poter darmi la possibilità di gestire mia figlia
nel pomeriggio. Ora sono riuscita a tamponare grazie alla maternità facoltativa di cui non avevo usufruito, ma in futuro come farò?». Il malcontento arriva dalla mancata attivazione da parte del Comune dei servizi pomeridiani che da molti anni vengono forniti «dal Comune ci hanno detto che forse faranno ripartire qualcosa, ma non si sa con che tempi e in che modalità» continua Roberta «da settimane chiamo più volte palazzo Tortorini per avere notizie ma nessuno sa darci risposte». I genitori hanno fatto pen-
santi sacrifici per gestire i figli durante l’emergenza sanitaria e ora che le scuole sono ricominciate speravano di poter tornare a una pseudo normalità, anche lavorativa «rischiamo così di perdere il lavoro, i permessi e le ferie non sempre ci vengono concessi dal datore di lavoro e i nonni non sono sempre disponibili. Come faremo a gestire i nostri figli nelle prossime settimane? Per questo chiediamo all’amministrazione una risposta ai bisogni delle tante famiglie in difficoltà» conclude Roberta. — GIADA ZANDONÀ
Carlotta Roverato, prospetto nazionale della ginnastica ritmica «Lezioni e interrogazioni via web con il Girardi di Cittadella»
La normalità emoziona Studentessa a distanza «Mi sono svegliato alle 6 «La didattica online Bello rivedere gli amici» è un’opportunità» LA STORIA/1
LA STORIA/2
Giada Zandonà / MONSELICE
Silvia Bergamin / CITTADELLA
C
C
artelloni colorati di benvenuto e di bentornati sono appesi alle finestre della scuola primaria Giorgio Cini, attorno un gran vociare di bambini, mamme e papà con il volto coperto dalla mascherina. «Hai visto qualcuno della nostra classe» urla un bambino al compagno, mentre la mamma chiacchiera chiedendosi come andrà questa nuova avventura. Arrivano anche Francesco ed Anita, nei loro grembiuli blu, accompagnati da mamma Alessia e da papà Fabio. Per Anita è il primo giorno di scuola, andrà in prima elementare, un mondo nuovo da affrontare, come nuove saranno anche le regole sanitarie che dovrà conoscere. «Mi sono svegliato alle 6, ma la mamma mi ha rimandato a letto» racconta Francesco emozionato che quest’anno frequenta la quarta elementare «avevo fretta di rivedere i miei compagni per giocare ad “acchiapparella”». Entrate divise, astucci, penne e matite etichettati, un unico quaderno con copertina disinfettata «noi genitori abbiamo avuto un bel da fare per organizzare il rientro a scuola» spiega mamma Alessia «ho etichettato qualsiasi cosa, ho messo nello zaino la mascherina di riserva e ho fatto le raccomandazioni del caso ai miei figli, anche se questa mattina erano davvero
Un gruppo di bimbi con i genitori davanti alla Cini
troppo emozionati per questa nuova avventura». Alessia è arrivata a piedi, con i figli ed il marito «ci siamo fatti una bella passeggiata, il servizio del bus non è partito, ci sono pochissimi parcheggi nel circondario e così abbiamo dovuto trovare una soluzione, che è piaciuta a tutti». Dopo aver fatto colazione con latte e biscotti, e dopo la misurazione della febbre Francesco ed Anita si sono incamminati verso la scuola «è tanto bello rivedere i miei compagni, ma sai, quest’anno non potremmo mettere i cartelloni colorati in classe, e un poco mi dispiace. Ma la mamma mi ha detto che non si potrà più e mi ha anche detto che le maestre ci
(ZANGIROLAMI)
spiegheranno tante nuove regole per stare a scuola» racconta Francesco. Gli studenti del Cini infatti, saranno impegnati nelle prime settimane in lezioni di educazione civica che aiuteranno i bambini a capire e ad affrontare i cambiamenti all’interno della scuola. «Non sono preoccupata» spiega Alessia «non ho paura, ma so che sarà un anno davvero impegnativo, sia per noi genitori che per gli studenti. Ogni colpo di tosse o raffreddore ci farà preoccupare e mettere in allarme». Suona la campanella, i bambini si dividono in fila indiana davanti la loro entrata, sotto lo sguardo vigile e sorridente delle maestre. —
onciliare uno straordinario talento sportivo con la scuola. Il salto tecnologico determinato dal lockdown apre nuove storie possibili e consente di far correre su binari paralleli due dimensioni difficili da combinare, specie per sportivi di altissimo livello. La storia che corre tra Cittadella, Vigodarzere e la Toscana è quella di Carlotta Roverato, che con i suoi 17 anni è già una star della ginnastica ritmica nazionale. La giovanissima frequenta il Girardi di Cittadella, indirizzo amministrazione, finanza e marketing, e vive con la famiglia a Tavo di Vigodarzere, ma gli impegni della sua carriera la portano a viaggiare molto. Una passione - quella per la ginnastica - che nasce da bambina, aveva appena quattro anni quando è sbocciato il suo talento alla società Patavium di San Giorgio in Bosco; è stata un’amichetta ad avvicinarla al mondo della ginnastica ritmica. Carlotta sa interpretare tutti gli attrezzi al meglio, sono cinque in tutto, ma si esprime con maggiore forza e trasporto con il cerchio e la palla. E poi si cimenta in squadra. Attualmente è tesserata con la società Terranuova Bracciolini in Toscana, e milita in serie A. Una vita da agonista, che non lascia respiro: per competere ai suoi livelli sono necessari sacrifici enor-
Carlotta Roverato è già una star della ginnastica ritmica nazionale
mi, Carlotta si allena dal lunedì al sabato dalle quattro alle otto ore al giorno, e così la società ha chiesto alla scuola di poter attivare la didattica a distanza. Il progetto è andato in porto, via web la giovanissima potrà continuare a seguire le lezioni, senza perdere l’anno scolastico: «Sono contenta di potercela fare, sono sempre riuscita anche a far combaciare sport e scuola, pur con diversi giorni di assenza». I nuovi scenari aperti dal mix di tecnologia e Covid-19 per lei sono stati virtuosi: «La didattica a distanza non è male», spiega l’atleta, «quando saltavo scuola mi facevo aiutare da una mia compagna di classe, ora invece posso arrangiarmi».
E così può guardare con maggiore serenità alle prossime sfide sportive: «Ai primi di ottobre è fissata la terza prova di serie A, mentre tra novembre dicembre ci saranno i campionati di categoria individuale». Il preside del Girardi, Francesco Merici, si dice doppiamente entusiasta. «Veder rientrare i primi alunni dai cancelli ieri è stata una bella emozione, e mi fa davvero piacere il progetto attivato con Carlotta, la scuola è attenta a valorizzare i talenti, anche nell’ambito sportivo. Lei poi è un orgoglio, perché ha sempre frequentato con profitto. Ora farà tutto online, seguirà le lezioni e poi via web affronterà anche le interrogazioni». —
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 LA TRIBUNA
CASTELFRANCO
25
È stato la sede storica della banca popolare di castelfranco e poi di vicenza
Nuova vita per Palazzo Soranzo Novello restauro per farne uffici e attici di lusso Progetto della Immobiliare Bonanno per conto di un imprenditore castellano, i lavori al via già il prossimo anno CASTELFRANCO
Negozi, uffici e appartamenti di lusso: così uno dei palazzi simbolo della città del Giorgione riprende vita. Dopo essere rimaste vuote per oltre un anno, le antiche stanze di Palazzo Soranzo Novello verranno ristrutturate e valorizzate. È Luigi Bonanno, il titolare dell’omonima azienda immobiliare, ad annunciare l’operazione che rivaluterà il palazzo settecentesco affacciato su Corso 29 Aprile. «Partirà nel 2021 un intervento di restauro conservativo degli esterni e di ristrutturazione degli interni seguendo i dettami della Soprintendenza, trattandosi di un immobile vincolato», spiega il titolare. Lo storico compendio verrà restituito alla città in seguito alla sua acquisizione da parte di una società castellana per conto della quale Bonanno Immobili ha curato l’operazione, aggiudicandosi inoltre la gestione esclusiva del rinnovo. Era dalla fine del 2018 che il futuro del palazzo appariva incerto dopo la messa in vendita degli spazi in precedenza occupati dalla Banca Popolare di Vicenza e prima ancora dalla Popolare di Castelfranco. Scongiurato l’arrivo di un colosso dell’abbigliamento, oggi si può finalmente conoscere la destinazione del prestigioso compendio di tremila metri quadrati. «Al piano terra del palazzo e della sua adiacenza saranno ospitate unità commerciali e direzionali; il piano nobile, ricco di decorazioni, è destinato ad ampi uffici», spiega Bonanno. Il secondo e terzo piano del palazzo accoglieranno delle spaziose «residenze di pregio» con metratura dai 110 ai 300 metri quadrati, con garage e cantine nell’interrato. Gli interessati potranno farsi avanti già dal prossimo mese, quando apriranno le trattative per le prenotazioni delle unità che verranno messe in vendita o in affitto. Ai duri tempi del Covid l’immobile di pregio dimostra di sapersi tenere stret-
ta la propria fetta di mercato attirata da «un valore che si mantiene nel tempo, grazie alla sua unicità, proprio come Palazzo Soranzo Novello». A confermare l’unicità e il valore artistico del palazzo è lo storico Giacinto Cecchetto che lo definisce «specchio e forziere, allo stesso tempo, della storia, dell’architettura e dell’arte di Castelfranco Veneto. Il palazzo si presenta oggi nelle eleganti forme assunte nel Settecento, a conclusione di un percorso secolare, e a seguito dell’accurato restauro condotto dalla Banca Popolare di Ca-
Al piano terra anche dell’adiacenza saranno ospitate attività commerciali stelfranco che aveva perfezionato l’acquisto del palazzo nel 1976». L’operazione di rivalutazione dell’immobile prevede a breve anche una sua apertura al pubblico attraverso visite guidate che permetteranno non solo di ammirarne le bellezze, ma anche di conoscere le storia delle due famiglie da cui prende il nome. «I Soranzo, prestigiosa e ricchissima famiglia veneziana, costruirono il nucleo originario dell’attuale palazzo Novello forse già nel corso del ’300», spiega lo storico che farà da Cicerone in occasione delle visite guidate, «Il palazzo persiste nella proprietà Soranzo sino all’inizio del ’700, quando, entro il 1735, passa nella proprietà dei Novello, una delle più ricche famiglie della nobiltà cittadina». Risale proprio alla seconda metà del secolo XVIII il restauro che trasforma la struttura e la decorazione della nobile residenza che viene dotata di una nuova facciata da attribuirsi con tutta probabilità all’architetto castellano Francesco Maria Preti. — ROSSANA SANTOLIN © RIPRODUZIONE RISERVATA
Il settecentesco Palazzo Soranzo Novello in Corso 29 Aprile, ex storica sede della Banca Popolare di Castelfranco, poi Popolare di Vicenza
il caso
Hotel Fior in vendita all’asta «Ma la cessione va cancellata» Struttura in cessione sul portale del tribunale a oltre 4 milioni di euro Per i titolari è dovuto a pendenze ora risolte CASTELFRANCO
Si credeva che, dopo aver trovato un accordo con i creditori, l’asta fosse stata cancellata: e invece l’Hotel Fior si è trovato davanti all’annuncio della vendita della grande struttura in via dei Carpani, con annessi spazi verdi e impianti sportivi. Si può immagina-
re lo stato d’animo del patron Egidio Fior, una istituzione dell’accoglienza e della ristorazione castellana, quando ha saputo la cosa: tanto da non voler neppure commentare la situazione, in attesa che venga chiarita per il tramite del suo legale, l’avvocato Alberto Dal Bello, interpellando a proposito gli uffici giudiziari predisposti. Il valore base dell’area è stato fissato a quattro milioni e 130 mila euro, vendita prevista per il 2 febbraio 2021 sulle base delle offerte pervenute il giorno pre-
quattro animali morti, altri 5 saranno abbattuti
Si ribalta in tangenziale strage di tori nel camion e traffico paralizzato CASTELFRANCO
Alcuni tori in fuga dal camion ribaltato, lungo la strada
Singolare incidente stradale, ieri mattina, alle 9.30, sulla strada Regionale 245 che collega la circonvallazione di Castelfranco alla nuova strada regionale 308 del Santo. Un autoarticolato che trasportava bestiame destinato a un macello di Modena s’è ribaltato bloccando letteralmente la car-
I soccorsi agli animali
cedente con una offerta minima di tre milioni e 97.500 euro. A quanto pare la procedura per l’asta si era innescata ma gli accordi per sanare la situazione debitoria definiti questa estate avrebbero dovuto “disinnescare” questa mina. Che invece è viva e vegeta nei vari portali dedicati alle vendite giudiziarie, in primis la sezione specifica del sito del tribunale di Treviso. Ora si tratta di capire che cosa sia successo: tra le ipotesi non è esclusa anche quella di un semplice erro-
reggiata sud, quella che va in direzione di Padova. Nel ribaltamento un toro è morto soffocato mentre poco dopo, su ordine dei veterinari dell’Usl intervenuti sul posto, sono stati abbattuti altri tre capi. Cinque tori sono sopravvissuti, alcuni sono riusciti anche a percorrere qualche metro in strada: a causa dello stress patito nell’incidente, sono destinati al macello. Consistente il danno se si pensa che ogni toro di circa 780 chili vale circa duemila euro. I tori erano dell’allevamento della famiglia di Nazzareno Gerolimetto, consigliere regionale uscente e ricandidato nella Lista Zaia. «Dispiace tantissimo per la sorte di questi tori – com-
re umano che non ha tenuto conto del cambiamento della situazione della Fior Srl nei confronti dei suoi creditori, permettendo così che le cose seguissero il proprio corso, senza che venissero bloccate. La data di pubblicazione è infatti recente, il 10 settembre scorso, con tanto di indicazione di tutti i riferimenti per coloro che vorrebbero prendere in considerazione l’offerta di una struttura tra le più rinomate in città. A quanto pare infatti fino a che l’asta non viene espedita è possibile bloccarne l’iter in qualunque momento a fronte di valide motivazioni. Nel frattempo all’Hotel Fior si lavora normalmente come tutti i giorni, in attesa che venga chiarito che cosa sia successo e si possa risolvere la questione. — DAVIDE NORDIO © RIPRODUZIONE RISERVATA
menta Gerolimetto – anche perché li avevamo cresciuti e nutriti con alimenti d’eccellenza proprio perché la loro carne sarebbe finita sulle tavole dei consumatori. Caricarli sul camion sani e poi vederli morti o comunque costretti all’abbattimento è una cosa che ci fa male». La polizia stradale del distaccamento di Castelfranco, intervenuta sul posto, ha dovuto chiudere entrambe le corsie della bretella. Quella non interessata dall’incidente è stata riaperta soltanto alle 13.40 mentre l’altra qualche ora più tardi dopo che il rimorchio del camion ribaltato è stato rimosso. – © RIPRODUZIONE RISERVATA
18
REGIONE
MARTEDÌ 15 SETTEMBRE 2020 LA NUOVA
Verso le elezioni regionali Achille Variati, sottosegretario agli Interni, va all’attacco della Lega «Il governo ha raddoppiato i posti in terapia intensiva: da 5.179 a 11.091»
costa e cappelletti
«Limite zero per i Pfas così si risana il Vicentino»
«Zaia è in forte ritardo su Pedemontana metrò e alta velocità Covid, spesi 8 miliardi» L’INTERVISTA Albino Salmaso
S
ottosegretario Achille Variati, le elezioni in Veneto hanno un esito segnato anche per la debolezza del centrosinistra che non riesce a far emergere l’impegno del governo per arginare la crisi del Covid. Per Zaia si annuncia un trionfo clamoroso. Lei che ne pensa ? «Ammetto che Zaia è bravissimo nella narrazione e ha raccontato la favola che il Covid l’ha sconfitto lui con le conferenze stampa. Ne ha fatto una al giorno per quattro mesi. E ha scalato lo share della popolarità, altro che par condicio. Non è affatto così. Il governo ha stanziato 8 miliardi 845 milioni di euro e in 5 mesi le terapie intensive degli ospedali sono passate da 5. 179 a 11. 091 con un incremento del 115%. Il ministro Speranza ha avviato l’assunzione di 5 mila medici e potenziato la sanità nel territorio. Le Regioni sono il braccio operativo dello Stato e il Veneto ha brillato in efficien-
za grazie a una classe medica di assoluta eccellenza, con gli infermieri che hanno affrontato la pandemia con uno spirito di abnegazione mai visto. Purtroppo le liste d’attesa si sono allungate in tutte le Usl e dal 2012 il Veneto ha tagliato 1553 posti letto negli ospedali pubblici. Questa è la realtà». Il consenso però premia solo la Lega: come mai? «Nel suo dépliant Zaia cita tre successi: le Olimpiadi di Milano-Cortina, avviate da governo e Coni a Roma; i mondiali di sci a Cortina
«L’autonomia si farà con i Lep e i costi standard, con Salvini sprecati 14 mesi» 2021 e poi il riconoscimento Unesco alle colline del Prosecco. Grandi eventi mediatici senza una strategia per il futuro. Peccato che da Venezia a Cortina ci vogliano 4 ore perché non si è fatto un passo avanti sulle grandi infrastrutture. Tutto fermo. Io sono convinto che nel 2023, Zaia lascerà il Ve-
neto per dare la scalata alla guida del centrodestra. Il conflitto con Salvini è ormai aperto e insanabile». Sarà mica colpa di Zaia se i treni non ci sono. O no? «Zaia però parla dei treni Pop e Rock come di un grande successo personale ma non dice che da Schio a Bassano si viaggia a 40 chilometri l’ora con una littorina a diesel sul binario unico dell’Ottocento. Dov’è finito il progetto Sfmr per collegare l’area metropolitana del Veneto? È sparito dai radar di palazzo Balbi. Dopo 30 anni di progetti e dibattiti, tutto si è fermato. Zero fondi in bilancio. Il Veneto è soffocato dal Pm10 per 100 giorni l’anno e solo spostandosi con i treni sarà possibile ridurre lo smog. Siamo in grande ritardo anche sull’alta velocità: solo la Padova Mestre ha 4 binari, ora si sta lavorando da Lonato a Verona e poi fino ad Altavilla. Ecco, mi sarebbe piaciuto che Zaia fosse stato al mio fianco per risolvere il nodo di Vicenza e dei Berici, ma quando c’è da discutere con i comitati popolari lui non si fa vedere perché rischia di perdere voti. L’alta velocità è fondamentale anche sulla
Il ministro Sergio Costa SCHIO
Padova-Bologna». In Veneto c’è una sola grande opera avviata, la Pedemontana, finanziata appunto dalla Regione. «Certo, ma è drammaticamente in ritardo, 7-8 anni sulla tabella di marcia. La galleria di Malo sarà completata forse tra un paio d’anni e manca il raccordo con il casello dell’autostrada a Montecchio-Montebello. I pedaggi molto onerosi sono a carico dei residenti e il piano finanziario è stato bocciato dalla Cassa depositi e prestiti e Zaia ha dovuto cambiare strategia. I cantieri procedono lentamente. Sulla mobilità manca la regia della Regione che non ha mai convocato un vertice con i sindaci per discutere di difesa dell’ambiente e riduzione dell’anidride carbonica».
Il Pd sostiene Lorenzoni e attacca «L’Italia è salva senza i sovranisti» Rinforzi da Roma per lo sprint finale della campagna elettorale del Partito democratico. Per sostenere la candidatura di Arturo Lorenzoni, ancora ricoverato per Covid in ospedale, il deputato Pd Stefano Lepri, già assessore a Torino tra gli anni Novanta e Duemila e poi consigliere regionale in Piemonte, ieri a Padova assieme ai candidati in consiglio regionale Alessandro Bisato e Cecilia Alfier: «Sono due ottimi esempi del tipo di competenze che mettiamo in campo» afferma Lepri «quelle di chi ha esperienza come amministratore locale. Allo stesso modo il nostro candidato presidente Loren-
zoni, per la dimostrazione di competenza che ha dato a Padova, può garantire tutta l’autorevolezza che manca alla leadership di Zaia, che si è dimostrato più abile a raccogliere consensi che bravo a governare». Ma la vera garanzia offerta dal Pd, secondo Lepri, è quella di chi ha saputo governare il Paese nella crisi sanitaria ed economica causata dalla pandemia. «Siamo il partito che nel 2019 ha salvato l’Italia dal pericolo di diventare una nazione sovranista senza prospettive, con un grande atto di responsabilità. In questo periodo difficile abbiamo dimostrato di saper governare bene, facendo sì che l’Italia affrontasse la pandemia meglio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di molti altri paesi. È grazie a noi che l’Europa si è unita nella difficoltà come mai prima d’ora, permettendoci di ottenere 200 miliardi di risorse aggiuntive che con il centrodestra al governo non avremmo mai ottenuto». Anche in Veneto, quindi, la scelta è tra chi ha dimostrato di saper governare e «chi diceva che la mascherina non serviva, negando l’esigenza di una strategia ferrea. Il Veneto, che è una regione così laboriosa e capace di essere una locomotiva per il Paese, dovrebbe riflettere prima di affidarsi a un centrodestra, che significa Lega, così poco attento all’interesse collettivo». Una sfida sicuramente non facile, quella a Luca Zaia, che però non è ancora persa: «Gli indecisi sono ancora molti, continuiamo a lavorare porta a porta anche questa settimana per proporre un cambiamento, un nuovo che si propone con serietà e responsabilità. Se perderemo porteremo comunque tanta esperienza con i nostri amministratori locali, e faremo la nostra par-
te». Lepri è principale promotore della riforma sull’assegno unico per i figli a carico, che se approvato - da gennaio sostituirà e potenzierà tutte le varie agevolazioni attualmente esistenti per le famiglie con figli. «È un altro merito del Pd» sostiene il parlamentare «una riforma che ho definito epocale, paragonabile all’istituzione del Sistema sanitario nazionale. L’obiettivo è quello di fermare la cronica denatalità del Paese, garantendo un sostegno economico fisso a tutti i genitori, ogni mese. Una leva che si è dimostrata efficace nei paesi in cui è stata adottata. Si tratta di una legge che ha riscosso il consenso di tutto il Parlamento, il che la dice lunga sulla sua importanza e completezza. A ottobre prevediamo di approvare la riforma anche in Senato, e da lì inizieranno già i lavori per trovare i fondi necessari – tra i 7 e i 10 miliardi – da inserire nella prossima Legge di bilancio». —
Achille Variati, sottosegretario agli Interni del governo Conte
stefano lepri e la legge sull’assegno unico per i figli
PADOVA
Il ministro Boccia ha annunciato che la legge quadro sull’autonomia arriverà in Parlamento in ottobre: è un successo del Pd o della Lega? «Ma quale Lega. Mi pare che nei suoi 14 mesi di governo, Salvini non abbia fatto un passo in avanti. E Zaia non ha certo contribuito ad accelerare le procedure con la sua bozza in cui chiede le 23 materie e lo statuto speciale come Trento e Bolzano. Propaganda pura. Il ministro Boccia ha proposto una riforma con due cardini: costi standard e Lep uguali in tutt’Italia. Zaia invece non ha ancora dato l’autonomia a Belluno, come prevede la legge 25 del 2014. Insomma, è un centralista in Veneto e un autonomista a Roma». –
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa è in Veneto: ieri a Schio con Enrico Cappelletti, candidato alla presidenza per il M5s e con Sonia Perenzoni, che ha guidato la battaglia contro i Pfas e la Miteni a Trissino. «Non ci resta che rimboccarci le maniche e lavorare per raggiungere l’obiettivo del limite zero per il Pfas: su questo obiettivo c’è piena intesa con il ministro Costa», spiega Cappelletti. Gli altri obiettivi? Bloccare gli inceneritori come quello di Fusina e Schio e la Valdastico Nord. «Quando parliamo di Veneto migliore, parliamo di un Veneto libero da inceneritori. Quello di Schio è emblematico per il teleriscaldamento da incenerimento rifiuti. Non sarà possibile da subito -rileva Cappelletti - ma ci poniamo l'obiettivo di portare a livelli ancora più ambiziosi il servizio di raccolta differenziata ora al 76%. Purtroppo Thiene frena». Il M5s ribadisce il no alla Valdastico Nord da Piovene a Rovereto. —
Alessandro Bisato e Stefano Lepri (a destra)
ROBERTO RAFASCHIERI © RIPRODUZIONE RISERVATA