L'Otium nell'Antica Roma

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L’OTIUM NELL’ANTICA ROMA la vita patrizia nelle domus tra erudizione e diletto

a cura di Elena Ramondetta Giorgia Rizzo Lucrezia Rossi


L’OTIUM NELL’ANTICA ROMA la vita patrizia nelle domus tra erudizione e diletto La scelta del tema dell’esposizione è ricaduta sulla vita nelle domus e nello specifico arriva dalla volontà di mettere in mostra come nell’Antica Roma si viveva nelle cosiddette domus dell’otium. L’ispirazione è stata fornita dall’ambientazione a cui il progetto stesso prende parte, le Grotte di Catullo, un prototipo di villa d’otium riconoscibile grazie alla presenza di ambienti distinti per specifiche attività ad esempio il settore termale per i bagni, il triclinium per i banchetti, il viridarium con peristilio per il passeggio tra gli ulivi. Per le classi dominanti dell’epoca infatti, l’otium è un complesso di attività intellettuali e meditative, ricreative e ristoratrici che rappresenta non solo un bisogno essenziale, ma anche un elemento caratterizzante dello stile di vita, della libertà personale, della tempra morale. Esso non va confuso, infatti, con la inertia, ossia (propriamente) l’assenza di ogni ars, la mancanza di abilità o ingegno; e neppure con la desidia, ossia lo star sempre seduti, il non far nulla: all’epoca l’ozio era considerato come possibilità di dedicarsi alla cura di sé, della propria saggezza, che passava per la contemplazione e lo studio, come libertà rispetto agli obblighi del lavoro e agli impegni di carattere pubblico, la res publica (ma non in contrasto con quelli). Ciò non significa, però, che l’otium non implicasse alcuna responsabilità. Al contrario, proprio in quanto spazio ricavato all’interno di doveri pubblici, cioè i negotia, i non-otia, l’otium poteva ugualmente servire agli obblighi della civitas. Dagli uomini grandi scriveva Catone ci si aspetta che sia grande non solo il loro modo di esercitare negotia, ma anche quello di comportarsi negli otia. A parere di Catone, insomma, esiste un’eccellenza non solo nel saper fare, ma anche un’eccellenza nel saper non fare. L’otium era lo spazio dell’anima, da molti considerato il padre della filosofia, era una condizione privilegiata e invidiabile, per lo più prerogativa dei ricchi, delle classi benestanti. La massima aspirazione per un uomo che


fosse in grado di trovare il giusto equilibrio fra la dimensione pubblica e quella privata della vita. Come dichiarava Cicerone, in sottile polemica con Cassio Longino: Tu dici che, quando sei otiosus, leggi delle orazioni: allora sappi che io, quando sono in otium, le orazioni le scrivo. Ma il suo significato muta man mano che l’individuo si conquista uno spazio all’interno della civitas, fino a denotare il contrario del suo contrario: negoti inopia. Il tempo di pace dello Stato diventa il tempo libero dell’individuo. È facile intenderne l’importanza: in questo tempo libero può fiorire la cultura, la filosofia e la poesia, ma anche l’eros in tutte le sue forme, la passione, e la dissipazione. La natura intellettuale dei padroni di casa delle domus si rivela nell’attenzione dedicata all’arredo e all’oggettistica che adornava le loro abitazioni: nella scelta dei pavimenti e delle pitture parietali; nella collocazione di statue ed erme di filosofi; nella cura del giardino e nell’elaborazione di fantasiosi esterni con giochi d’acqua, getti di fontane e ninfei. I proprietari, in solitudine o in compagnia, utilizzano questi ambienti per passeggiare e meditare, dedicarsi alla lettura, alla conversazione, alla dettatura, in altre parole all’otium intellettuale. Le stesse matrone sono protagoniste di queste attività dello spirito, coltivando la musica, la pittura, la scrittura e altre attività intellettuali. Il percorso espositivo si sviluppa per stanze o ambienti tematici che si susseguono linearmente e permettono il fluire della visita. Nelle domus romane ciascun locale aveva un nome ed era dedicato ad un’attività specifica. Si è deciso quindi di selezionare le stanze che all’epoca accoglievano attività otiose e assegnarne idealmente il carattere a ciascuna stanza o gruppo di stanze del percorso espositivo. Ad arricchirne le peculiarità intrinseche, la collezione è stata assemblata dalla selezione accurata di ritrovamenti provenienti principalmente da domus romane dell’Italia antica.



PIANO DELLA GALLERIA I Banchetti Triclinium Sala 1, 2, 3 La Bellezza Femminile Cubicula Sala 4, 5, 6 Le Terme Termae Sala 7, 9 Il Culto Pagano Atrium con Impluvium Lararia Sala 8 Poesia e Filosofia Tablinum Sala 10, 11 Il Teatro Theatrum Sala 12, 13 Lo Sport Gymnasium Sala 14 Caccia e Pesca Viridarium Sala 15 La Danza Hortus Conclusus Sala 16 PIANO DEL BALLATOIO Le Domus d’Otium


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I Banchetti Triclinium Sala 1, 2, 3

Il triclinio era il locale in cui veniva servito il pranzo, il cui pavimento, inclinato su tre lati della stanza, convergeva verso il tavolo basso posto al centro. I convitati usavano sdraiarsi su tre cuscini, da cui il termine triclinio, intorno a un tavolo, sistemati in modo tale da enfatizzare la loro importanza a seconda della vicinanza al dominus. Vista l’importanza del locale, il triclinio veniva decorato solitamente con mosaici e affreschi a pavimento o sulle pareti. Le cene allestite con maggior fasto e solennità prendevano il nome di convivium, perchÊ occasione di condivisione e convivialità tra gli ospiti. Spesso nelle case dei ricchi patrizi durante il pasto si ascoltavano declamazioni poetiche e assistendo a ludi e circenses.


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Mosaico parietale Pesci e papere 20 - 90 a.C. sconosciuto 151 x 151 cm Casa del Granduca di Toscana, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Mosaico Asarotos oikos II sec a.C. (20 a.C. - 100 d.C.) sconosciuto 239 x 207 cm Domus dei Fondi Cossar, Aquileia Museo Archeologico, Aquileia


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Vasellame in ceramica Vasellame da cucina e mensa I sec a.C. sconosciuto varie Villa di Desenzano del Garda, Brescia Villa di Desenzano del Garda, Brescia


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Pittura parietale Scene di vendemmia I sec a.C. sconosciuto Villa di Desenzano del Garda, Brescia Villa di Desenzano del Garda, Brescia


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Coppe in ossidiana Coppe con scene del mondo egizio VI sec a.C. - 79 a.C. sconosciuto varie Villa San Marco, Stabia Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Mosaico Asarotos oikos II sec d.C. Sosos di Pergamo 295 x 204 cm Villa di Età adrianea sull’Aventino, Roma Musei Vaticani, Città del Vaticano


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua bronzea di copia ellenistica Satiro ebbro III sec a.C. sconosciuto 50 cm Villa dei Papiri, Ercolano Museo Archeologico Nazionale, Napoli



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La Bellezza Femminile Cubicula Sala 4, 5, 6

I cubicula erano, nella casa romana, piccoli ambienti privati destinati a camere da letto, generalmente dislocati intorno all’atrio. Questi ambienti riservati ai solo proprietari di casa erano luogo in cui le dominae solevano vestirsi, acconciarsi e adornare i propri abiti servendosi di monili come ampolle per profumi, unguentari, orecchini, bracciali e collane.


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Bracciale in ferro Bracciale con decorazioni I sec a.C. - I sec d.C. sconosciuto Grotte di Catullo, Sirmione Museo Archeologico, Sirmione


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Bracciale in oro e pasta vitrea Armilla a corpo di serpente I sec d.C. sconosciuto Casa del Fauno, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Affresco Flora o Proserpina I sec d.C. sconosciuto 38 x 32 cm Villa Arianna, Stabia Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Affresco Diana I sec d.C. sconosciuto 37 x 27 cm Villa Arianna, Stabia Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Due paia di orecchini, due collane, due anelli Ori di Oplontis I sec a.C. sconosciuto varie Villa di Lucius Crassius Tertius, Oplontis non esposti


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Affresco Medea I sec d.C. sconosciuto 38 x 26 cm Villa Arianna, Stabia Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Affresco Leda I sec d.C. sconosciuto 44 x 32 cm Villa Arianna, Stabia Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Oggetti e monili da toeletta Ampolle per profumi, unguentari, gioielli sconosciuto varie scavi di Pompei, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Le Terme Termae Sala 7, 9

Era possibile che nelle Ville piĂš sfarzose si costruisse un settore termale, un balneum, nel quale i romani usualmente si dedicavano alla cura del corpo. Spesso comprendeva lo spogliatoio, il calidarium, il tepidarium e il frigidarium.


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua marmorea Flora o Pomona Farnese II - III sec d.C. sconosciuto 195 cm Terme di Caracalla, Roma Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Braciere in bronzo Tripode con Satiri itifallici I sec. d.C. sconosciuto Casa di Julia Felix, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Labrum marmoreo Labrum I sec d.C. sconosciuto Villa del Pastore, Stabia Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua marmorea Ercole Farnese II - III sec d.C. sconosciuto 194 cm Terme di Caracalla, Roma Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Il Culto Pagano Atrium con Impluvium Sala 8

Il culto pagano, nel privato, si professava principalmente nell’atrium tetrastilo con impluvium, una vasca quadrangolare a fondo piatto progettata per raccogliere l’acqua piovana. Al di sopra di questo era collocato il compluvium, cioè l’apertura centrale nel tetto, da dove entrava la luce diretta che illuminava tutte le stanze adiacenti. L’atrium, essendo l’ambiente di maggiore rappresentanza della domus, era decorato con marmi e talvolta abbellito da piccole statue, spesso di divinità pagane.


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua marmorea Giove di Smirne 250 d.C. 280 cm Museo del Louvre, Parigi


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua bronzea Hermes a riposo 79 d.C. sconosciuto 130 cm gymnasium, Villa dei papiri, Ercolano Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua marmorea, copia di originale ellenistica Eros incorda l’arco o Eros con l’arco tipo Tespie II sec d.C. Lysippos of Sikyon 123 cm Villa d’Este, Tivoli Musei Capitolini, Roma


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua marmorea Marte o Pirro I sec d.C. sconosciuto 360 cm Foro Transitorio, Roma Musei Capitolini, Roma


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua marmorea, copia di originale ellenistico Diana di Versailles I sec a.C. - II sec d.C. copia di Leocare 264 cm Museo del Louvre, Parigi


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua bronzea Fauno o satiro danzante I sec a.C. (49 – 1 a.C.) sconosciuto 84 cm impluvium, Casa del Fauno, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua marmorea, copia di originale ellenistico Venere callipigia II sec a. C. sconosciuto 168 cm Domus Aurea, Roma Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua marmorea Minerva II sec a.C. sconosciuto 277 cm Musei Capitolini, Roma


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Il Culto Pagano Lararia Sala 8

Nell’atrium delle ville romane accoglieva solitamente i lararia nicchie o sacelli sacri in muratura o legno destinati ad accogliere il simulacro e il culto dei Lari, divinità tutelari del focolare domestico e dei suoi abitanti.


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Lararium in pietra Lararium con Genio e due Lares I sec a.C. sconosciuto 165 cm impluvium, Casa dei Vettii, Pompei impluvium, Casa dei Vettii, Pompei


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Lararium in pietra Lararium dedicato alla dea Iside II - III sec a.C. sconosciuto 170 cm impluvium, Casa degli Amorini dorati, Pompei impluvium, Casa degli Amorini dorati, Pompei


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Poesia e Filosofia Tablinum Sala 10, 11

Il tablinum era una grande sala, aperta sull’atrium nella parete di fronte alla porta d’ingresso. Non era chiusa da una porta, ma separata con una tenda o con una parete mobile in legno. Il tablinum era il luogo in cui il padrone di casa teneva i suoi rapporti con l’esterno, trattava i suoi affari e riceveva i clientes. Spesso il dominus usava questa stanza come salotto o studio dove svolgeva la più autentica tra le attività oziose, la declamazione di versi poetici e lo studio della filosofia.


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Busto marmoreo, copia di originale ellenistico Saffo o Ipazia V sec a.C. sconosciuto 55 cm Musei Capitolini, Roma


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Busto bronzeo Gaio Valerio Catullo 2008 Sergio Pasetto Piazza Catullo, Bardolino Palazzo Gelmetti, Sirmione


Busti di Poeti 32

Quinto Orazio Flacco

Publio Virgilio Marone

Publio Cornelio Tacito


33 Busti di Filosofi

Lucio Anneo Seneca

Marco Tullio Cicerone

Tito Lucrezio Caro


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Il Teatro Theatrum Sala 12, 13

Raramente le domus romane disponevano, al loro interno, di una stanza allestita a teatro privato, dal momento che tale arte è da considerarsi più una cosa pubblica ma sappiamo che l’assistere alle rappresentazioni teatrali tanto quanto il recitare in queste erano da considerarsi tra le più rappresentative attività oziose. Il primo tipo di opera teatrale che si sviluppa a Roma fu la commedia, seguita dalla tragedia nella rielaborazione latina e il teatro di intrattenimento. Il mezzo con cui si faceva teatro era principalmente la maschera, di legno o di tela. I tratti somatici dei personaggi erano caratterizzati fortemente, facilitando l’interpretazione di personaggi diversi da parte dello stesso attore sia la loro riconoscibilità a distanza. Inoltre, la conformazione era tale che esse fungevano da megafono, ampliando la voce dell’attore.


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Maschere in marmo, gesso e terracotta Maschere o oscilla maschili e femminili I sec d.C. sconosciuto varie scavi di Pompei, Pompei scavi di Pompei, Pompei


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Affresco Due maschere dionisiache o allegoria del teatro I sec a.C. - I sec d.C. sconosciuto 60 x 44 cm Casa del bracciale d’oro, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Mosaico Scene di preparazione per un dramma satiresco II sec a.C. sconosciuto 150 x 150 cm tablinium, Casa del Poeta Tragico, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Mosaico con intarsi Maschere tragica e comica I sec a.C. sconosciuto 74,6 x 50 cm Terme Deciane, Roma Musei Capitolini, Roma


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Mosaico Maschere tragiche e frutti I sec a.C. sconosciuto 49 x 280 cm Casa del Fauno, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli



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Lo Sport Gymnasium Sala 14

Originariamente il gymnasium era il luogo dove i giovani si esercitavano nei giochi atletici, e in seguito anche centro di educazione spirituale e di ritrovo, in cui si tenevano feste, rappresentazioni teatrali, lezioni, conferenze. L’attività che vi si svolgeva quindi era principalmente a carattere sportivo, la cui sacralità a Roma venne pian piano sostituita dall’aspetto spettacolare e dal desiderio di intrattenimento collettivo. Sebbene gli sport praticati a Roma comprendessero anche discipline olimpiche greche, le uniche che trovavano il consenso unanime popolare erano quelle più violente, come ad esempio il pugilato e la lotta, oppure il pancrazio.


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statue bronzee, copie di originali ellenistiche Corridori o lottatori IV - III sec. a.C. sconosciuto 118 cm peristilium, Villa dei Papiri, Ercolano Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Mosaico Mosaico con atleti III sec d.C. sconosciuto 89 x 100 cm Terme di Caracalla, Roma Musei Vaticani, CittĂ del Vaticano


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua marmorea, copia di originale ellenistico Doriforo 27 a.C. – 14 d.C. originale di Policleto 212 cm Palestra Sannitica in via delle Scuole, Roma Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statua marmorea, copia di originale ellenistico Apoxyómenos Età Claudia originale di Lisippo 205 cm Terme di Agrippa, Roma Museo Pio-Clementino, Città del Vaticano


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Caccia e Pesca Viridarium Sala 15

Il viridario era il giardino della casa patrizia, situato nello spazio centrale del peristilio, con aiuole, statue, affreschi e fontane. Nella mostra suggerisce il tema della caccia e della pesca, attività a cui i romani si dedicavano con entusiasmo e competenza. La caccia cominciava sempre con il sacrificio alla dea Diana a cui si prometteva solennemente parte della preda in cambio della sua assistenza. La caccia rientrava pure nell’ambito dei Giochi come i Floralia dove si cacciavano animali di pianura; e per i giochi nell’arena con i gladiatori.


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Pittura parietale di giardino, intonaco dipinto Giardino 40 - 20 a.C. sconosciuto 590 x 1170 cm ninfeo sotterraneo, Villa di Livia Drusilla, Roma Villa di Livia Drusilla, Prima Porta, Roma


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Mosaico Pesci e vita marina 100 a.C. sconosciuto 88 x 88 cm Casa dei Mosaici geometrici, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Mosaico parietale Scene nilotiche III - II sec a.C. sconosciuto Casa del Fauno, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Mosaico parietale Paesaggio nilotico III - II sec a.C. sconosciuto 237 x 48 cm Casa del Fauno, Pompei Museo Archeologico Nazionale, Napoli


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Copia marmorea di originale ellenistico Apollo del Belvedere 330 - 320 a.C. Leocare 224 cm Musei Vaticani, CittĂ del Vaticano


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La Danza Hortus Conclusus Sala 16

Con il termine latino hortus conclusus gli antichi Romani indicavano di solito il piccolo appezzamento di terreno dove venivano coltivati gli ortaggi destinati a soddisfare le necessitĂ alimentari della famiglia. Hortus poteva essere anche quello che noi oggi chiamiamo podere con un impianto di vigne e di frutteti a destinazione commerciale. L’attivitĂ collegata a questo ambiente è la danza, a volte riferibile alla danza apollinea o orgiastica importata dalla Grecia, a volte alla danza come complemento spettacolare dei ludi circensi, a volte alla danza sacerdotale, a volte alla pantomima.


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Tipologia: Titolo: Anno: Autore: Dimensioni: Ubicazione: Ubicazione attuale:

Statue bronzee Cinque danzatrici o Hydrophorai o Danaidi I sec. a.C. sconosciuto 224 cm Villa dei Papiri, Ercolano Museo Archeologico Nazionale, Napoli



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Le Domus d’Otium Piano del ballatoio

Roma, dopo la conclusione della seconda guerra punica nel II secolo a.C., si trova concretamente di fronte all’architettura di potere ellenistica, che si traduce nel gusto di vivere alla greca. Il palazzo, edificio monumentale sempre caratterizzato da un ricchissimo apparato decorativo, non è solo l’espressione architettonica dell’ideologia propria dei dinasti ellenistici ma anche il simbolo di un lussuoso stile di vita. Di questo lusso e ricchezza è espressione in primo luogo un nuovo, sontuoso tipo di abitazione cittadina, la domus d’otium, che avrà grande fortuna a partire dalla prima metà del II secolo a.C. L’ubicazione extraurbana di queste fastose residenze spesso su un pendio in posizione panoramica è caratterizzata da ricche decorazioni parietali, pavimentali e scultoree.


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Denominazione: Anno: Ubicazione:

Villa dei Misteri II secolo a.C. - 79 a.C. Pompei, Campania


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Denominazione: Anno: Ubicazione:

Villa di Poppea I secolo a.C. Oplontis, Campania


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Denominazione: Anno: Ubicazione:

Villa Jovis o Villa di Tiberio 14 - 37 a.C. EtĂ tiberiana Capri, Campania


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Denominazione: Anno: Ubicazione:

Villa Arianna II sec a.C. Stabia, Campania


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Denominazione: Anno: Ubicazione:

Villa Damecuta 14 - 37 a.C. EtĂ tiberiana Capri, Campania


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Denominazione: Anno: Ubicazione:

Villa Domizia II secolo d.C. EtĂ tardo-repubblicana Giannutri, Toscana


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Denominazione: Anno: Ubicazione:

Casa del Fauno III sec a.C. - 120 a.C. Pompei, Campania


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Denominazione: Anno: Ubicazione:

Villa dei Papiri 60 – 50 a.C. Ercolano , Campania


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