I modelli di colore i

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I MODELLI DI COLORE • Il colore è uno degli aspetti più attraenti di ciò che vediamo. • Il colore di una luce o di un corpo non è una proprietà intrinseca di quella luce o di quel corpo, ma è un aspetto che il nostro sistema visivo attribuisce loro. Il colore è il risultato di un processo che avviene nel nostro occhio e nel nostro cervello e dipende dalle proprietà fisiche della sorgente che illumina i corpi e dei corpi che vengono illuminati. Tecnologia grafica - Prof. Adessi

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Sensazione soggettiva dei colori

Uomo

Gatto

Visione notturna umana

Visione notturna del gatto

La visione del gatto è ottimizzata per la visione di oggetti in movimento, utile per la caccia. Tecnologia grafica - Prof. Adessi

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Differente percezione dei colori

Uomo

Gatto

Nessun colore

L’uomo vede i colori piÚ intensamente. Nel gatto il blu e il verde sono percepiti piÚ intensamente, mentre rosso, arancione, marrone appaiono come grigi. Tecnologia grafica - Prof. Adessi

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Tonalità, luminosità, saturazione • Ogni sensazione di colore può essere scomposta in tre ingredienti, ciascuno dei quali è a suo modo elementare, nel senso che partecipa alla determinazione del colore da parte dell'osservatore e non può essere ricondotto, per via di semplificazioni, a nessuno degli altri due costituenti. I tre ingredienti del colore sono tonalità, luminosità e

saturazione.

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Tonalità • La tonalità (hue in inglese) è l'attributo forse più semplice da comprendere. Essa è, infatti, nell'esperienza comune, la qualità percettiva che ci fa attribuire un nome piuttosto che un altro al colore che stiamo vedendo. Rosso, verde, giallo, blu sono tutti nomi di tonalità. Da un punto di vista fisico il corrispettivo della tonalità è la lunghezza d'onda della radiazione luminosa: quanto più la luce incidente su un certo punto della retina è riducibile ad una banda ristretta di lunghezze d'onda tanto più netta e precisa sarà per l'osservatore la possibilità di attribuire un nome al colore percepito. • È importante precisare che le tonalità che l'occhio è in grado di discriminare come irriducibili ad altre sono i soli colori spettrali (cioè i colori dell'arcobaleno, quelli separati da Newton tramite l'esperimento del prisma) più i colori originati da combinazioni di rosso e di blu spettrali (le cosiddette porpore). Tutti gli altri colori - ad esempio il rosa, il marrone, il salmone, il verde oliva, ecc. – possono essere definiti come combinazioni di una certa tonalità con gli altri due attributi di cui parleremo fra breve (il rosa, ad esempio, è un rosso poco saturo). Tecnologia grafica - Prof. Adessi

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Tonalità • La tonalità è una qualità del colore discriminabile ugualmente sia in valutazioni fuori contesto sia in valutazioni contestuali. Essa ha a che fare, infatti, con l'apparenza del colore in se stesso più che con la comparazione di un colore con gli altri elementi circostanti. Tuttavia, la presenza o l'assenza di un contesto possono mutare notevolmente la percezione di una medesima tonalità.

Differenze di tonalità (con valori massimi di saturazione)

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Tonalità, effetti ottici •

Nel valutare un colore entra in gioco non solo la natura fisica locale dello stimolo percepito, ma anche il contesto percettivo in cui quella valutazione avviene. Numerosi esperimenti hanno dimostrato che la presenza di informazioni contestuali può cambiare notevolmente la percezione di un colore. Un tipico esempio dell'influenza del contesto è rappresentato nella figura precedente. Molti osservatori, posti in una situazione sperimentale in cui il colore del disco sulla sinistra è presentato, all'interno di una stanza completamente buia, come una macchia fluttuante priva di contesto, descrivono ciò che vedono o come una superficie arancione poco illuminata o come una luce arancione di bassa intensità. Basta però aggiungere delle semplici informazioni contestuali perché il giudizio cambi: se, ad esempio, la situazione sperimentale viene modificata con l'aggiunta di un disco bianco che dia all'osservatore la misura dell'intensità della sorgente luminosa presente nella stanza, oppure con l'aggiunta di una macchia di colore arancione puro (nell'immagine sono presenti entrambe le modifiche del contesto), allora il colore prima definito come un arancione poco illuminato sarà percepito dalla maggioranza degli osservatori come marrone.. Tecnologia grafica - Prof. Adessi

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Luminosità • La luminosità è l'ingrediente che specifica la quantità di bianco o di nero presente nel colore percepito. La determinazione della quantità di bianco o di nero in una macchia di colore è possibile sia fuori contesto che in modo contestuale. Però il tipo di valutazione che consente di determinare in modo accurato il livello di grigio (cioè la distanza dai due estremi bianco e nero) in un colore è quello contestuale. Per dimostrare la correttezza di tale affermazione, occorre introdurre innanzitutto una distinzione terminologica. • Possiamo, dunque, chiamare brillantezza o intensità (brightness, in inglese) la quantità totale di luce percepita, emessa da una sorgente o riflessa da una superficie. La valutazione di tale quantità è un giudizio non contestuale, ma dipendente dal solo effetto percettivo suscitato dalla luce incidente sulla retina. Definiamo, invece, luminosità (lightness o value, in inglese) - meglio anzi luminosità apparente - la quantità di luce proveniente da un oggetto, a paragone della quantità di luce proveniente da una superficie bianca sottoposta alla medesima illuminazione. Si tratta evidentemente di una valutazione contestuale.

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Luminosità

Differenze di luminosità (con tonalità e saturazione costanti)

• La valutazione della luminosità è un atto percettivo qualitativamente differente rispetto alla determinazione della tonalità di un colore. Mentre quest'ultima può avvenire in modo non contestuale e sembra spiegabile nei termini fisiologici descritti dalla teoria tricromatica della visione, la valutazione della luminosità è invece un atto comparativo che pone in rapporto reciproco tutti gli elementi della scena osservata. • Proprio per questa sua natura comparativa, l'attributo della luminosità è l'elemento più importante all'interno della nostra percezione visiva. Come ben sanno fotografi, pittori e disegnatori, la visione acromatica, basata solo sul contrasto di luci, è in grado di veicolare tutte le informazioni essenziali ai fini della comprensione della scena osservata. Tecnologia grafica - Prof. Adessi

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LuminositĂ , effetti ottici Banda di Mach Il fenomeno fu scoperto dal fisico Ernst Mach. Nell'immagine che segue notiamo una banda di colore che passa gradualmente dal nero al bianco. L'illusione sta nel fatto che ai lati della banda grigia centrale notiamo a sinistra una piccola striscia che sembra essere piĂš scura del colore nero di partenza mentre a destra ne osserviamo un'altra che sembra piĂš chiara del colore bianco all'estrema destra.

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Saturazione • La saturazione (saturation, in inglese) è il terzo ed ultimo ingrediente che contribuisce alla percezione del colore. È la misura della purezza, dell'intensità di un colore. • La valutazione della saturazione può essere non contestuale o contestuale. Nel primo caso, essa definisce la purezza e la pienezza del colore in rapporto unicamente all'intensità della sua percezione isolata. Nel secondo caso, invece, in rapporto ad una superficie bianca sottoposta alla medesima illuminazione. In questa accezione, cioè come valutazione contestuale di luci riflesse, si parla tecnicamente di croma (inglese chroma) piuttosto che di saturazione. Non vi sono però differenze essenziali tra i fenomeni percettivi definiti per mezzo dei due termini, per cui, ai fini del nostro discorso, parleremo di saturazione in riferimento ad entrambe le accezioni.

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Saturazione • I colori spettrali (rosso, giallo, blu, verde, ecc) sono in assoluto i più saturi che noi possiamo osservare. Essi ci appaiono vivi, puri, brillanti, pieni, per nulla mescolati con parti di grigio. Al contrario, un colore poco saturo appare smorto, opaco, grigiastro, poco riconoscibile dal punto di vista della tonalità. Il motivo di questa scarsa riconoscibilità è che un colore poco saturo è il frutto di una mescolanza di luci di diversa lunghezza d'onda, ragion per cui differisce profondamente dai colori spettrali che sono invece prodotti da luci di banda molto ristretta. • Una radiazione costituita dalla mescolanza di molte lunghezze d'onda differenti produce una curva di assorbimento da parte dei coni della retina piatta e senza picchi, che corrisponde alla percezione di un colore grigiastro. Perciò la saturazione si definisce anche comunemente come la misura della quantità di grigio presente in un colore, intendendo con ciò che la mancanza di grigio accoppiata alla piena riconoscibilità della tonalità corrisponde alla massima saturazione, mentre la predominanza del grigio su un colore non facilmente identificabile corrisponde all'assenza di saturazione. La sequenza di campioni sottostante mostra appunto un aumento ordinato della saturazione da sinistra verso destra. Differenze di saturazione (con tonalità e luminosità costanti) Tecnologia grafica - Prof. Adessi

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Saturazione • Il fatto che un colore saturo ci appaia, per così dire, pienamente se stesso, facilmente identificabile, rende possibile accoppiare la misura della saturazione all'identificabilità di un colore spettrale nel campione che si sta osservando. Se, cioè, non siamo in grado di dire con certezza se stiamo osservando un rosso, un giallo, un blu, un verde, ecc., allora è sicuro che abbiamo a che fare con un colore non saturo: se, ad esempio, siete d'accordo sul fatto che è difficile valutare se i primi tre campioni a sinistra in figura appartengano oppure no alla gamma dei rossi, siete anche d'accordo sul fatto che si tratta di colori non saturi. • Un problema ben noto ad artisti, pittori, grafici e studiosi del colore in generale è la difficoltà di separare psicologicamente, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione, la componente di luminosità dalla componente di saturazione di un colore. Quanto più un colore è scuro, infatti, tanto più è difficile identificarne la tonalità, per poter valutare se esso sia saturo oppure no. Ed inoltre, a complicare ancora le cose, un colore molto saturo appare chiaro e brillante, il che porta spesso l'osservatore a giudicarlo più luminoso di un colore meno saturo che riflette la medesima quantità di luce. Tecnologia grafica - Prof. Adessi

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Saturazione, effetti ottici Le gradazioni di rosso e di grigio sono uguali

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Semplici modelli di colore • La tavola sotto mostra schematicamente il modo in cui luminosità e saturazione influenzano la visione dei colori: nel grafico la luminosità cresce in passi uguali da nero verso bianco sull'asse verticale; la saturazione aumenta in modo corrispondente lungo l'asse orizzontale. • Pertanto tutti i campioni posti sulla medesima riga condividono lo stesso livello di luminosità; tutti i campioni sulla medesima colonna condividono lo stesso livello di saturazione. • Dall'osservazione della disposizione dei campioni di colore sulla tavola emergono due considerazioni: 1) la discriminazione degli ingredienti di un colore è più difficile in corrispondenza dei toni scuri; 2) la capacità di discriminare livelli di saturazione differenti è massima in corrispondenza di livelli di luminosità medi. Tecnologia grafica - Prof. Adessi

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Illusioni ottiche Le illusioni ottiche sono alterazioni della percezione visiva, causate dal modo in cui i nostri occhi "interpretano“ le immagini che osserviamo.

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Illusioni ottiche Le illusioni ottiche sono alterazioni della percezione visiva, causate dal modo in cui i nostri occhi "interpretano“ le immagini che osserviamo.

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Illusioni ottiche Le illusioni ottiche sono alterazioni della percezione visiva, causate dal modo in cui i nostri occhi "interpretano“ le immagini che osserviamo.

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Illusioni ottiche Le illusioni ottiche sono alterazioni della percezione visiva, causate dal modo in cui i nostri occhi "interpretano“ le immagini che osserviamo.

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Illusioni ottiche Le illusioni ottiche sono alterazioni della percezione visiva, causate dal modo in cui i nostri occhi "interpretano“ le immagini che osserviamo.

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Illusioni ottiche Le illusioni ottiche sono alterazioni della percezione visiva, causate dal modo in cui i nostri occhi "interpretano“ le immagini che osserviamo.

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Adattamento cromatico L'adattamento cromatico permette di interpretare i colori all'interno del contesto che li circonda. Osservate questa foto a cui è stato applicato un filtro celeste. Di che colore è la maglietta della donna che non ha le braccia alzate?

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Adattamento cromatico Direte sicuramente giallo e avrete indovinato come possiamo vedere dall'originale...

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Adattamento cromatico Ma se accostiamo all'originale la maglietta ritoccata dal filtro ci accorgiamo che in realtĂ vedevamo una maglietta verde! Ma il nostro occhio aveva aggiustato cromaticamente l'immagine suggerendoci il giusto colore.

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Adattamento cromatico Se non credete a quello che dico osservate la foto sotto in cui vengono combinate la prima e la terza foto...

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