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MORRO D’ORO

Murro

Morro d’Oro sorge in collina, lungo la piana del Vomano, circondata da caratteristici poggi ricchi di vigneti ed uliveti con stupendi panorami sul Gran Sasso e l’Adriatico. Citata per la prima volta in documenti dell’XI secolo come Murro (da murra, mucchio di pietre). L’attributo “d’Oro” sarebbe forse legato alla fertilità della campagna circostante. Scavi archeologici testimoniano la presenza di un insediamento fin dall’antichità. L’abitato attuale sorse quasi sicuramente in epoca medioevale come borgo incastellato, probabilmente circondato da mura. Nel XII secolo fu feudo di Trasmondo di Castelvecchio (attuale Castellalto); dal XIII al XVIII secolo appartenne agli Acquaviva, duchi di Atri. Nel XIX secolo il paese fu patria di carbonari. monumenti

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La parte più antica dell’abitato mostra evidenti segni quattrocenteschi. Restano ancora una torre e alcune porte medioevali. Passeggiando per il centro storico: il palazzo rinascimentale (sede estiva degli Acquaviva) e l’ottocentesco ex palazzetto Ettorre. La chiesa parrocchiale di S. Salvatore (1331) costruita da Gentile da Ripatransone conserva una facciata seicentesca e, nell’ampio interno a tre navate, tele del ravennate Francesco Ragazzini, altari barocchi, statua lignea di S. Bernardino da Siena (XVII sec.), organo settecentesco di Adriano Redi di Atri e statua fittile policroma della Madonna, mutila (XVI sec.). Una visita merita il Museo della civiltà contadina con testimonianze di un mondo che sta scomparendo quasi del tutto. Fuori l’abitato l’abbazia benedettina di S. Maria di Propezzano, eretta sul luogo di un’apparizione della Madonna nel 715. L’ampio complesso romanogotico è tra i più importanti d’Abruzzo; la Porta Santa, sul lato sinistro, è opera di Raimondo da Poggio. Nell’interno, a tre navate, affreschi narranti la storia miracolosa del luogo e stemmi degli Acquaviva. Nel chiostro, a due piani, affreschi seicenteschi del polacco Sebastiano Majewsky. A 500 metri dal cenobio l’interessante Giardino Officinale, con varie specie di piante aromatiche, medicinali e da essenza.

Abbazia Santa Maria di Propezzano

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