2 minute read

nel settore civile pag L’Ungheria e i suoi misteri

Next Article
EYE 2021 pag

EYE 2021 pag

La rinascita del supersonico nel settore civile

Advertisement

Come a molti sarà noto, l’aviazione supersonica civile non è una novità. Abbiamo assistito alla nascita, al declino e al disastroso fallimento del Concorde dalla fine degli anni ’70 ai primi del 2000. Quella che si pensava potesse essere un’innovazione allargabile è rimasto un lusso che includeva anche alcuni rischi, per non parlare dell’eccessivo inquinamento che ne produceva. Tuttavia, l’idea non è morta insieme al Concorde. Parliamo di una vera propria rinascita con il caso della Boom Technology, Inc. fondata nel 2014 a Denver, Colorado, U.S. Ricevendo diversi finanziamenti, quello definitivo dalla JAL (Japan Airlines), per un totale di $51 milioni, la compagnia riesce a costruire il suo primo prototipo: l’XB-1 “Baby Boom”. Questo prototipo monoposto, capace di raggiungere una velocità di Mach 2.2, è il primo aereo supersonico indipendente. Nonostante tutto, non è altro che un veicolo di test per raggiungere il vero scopo dell’azienda, il progetto che promette di rivoluzionare il nostro modo di viaggiare: Boom Overture, un aeromobile da 55 posti completamente in Business Class. Equipaggiato con 3 motori RollsRoyce, permetterà di raggiungere una velocità di 1.7 Mach ad una quota di 18 chilometri (60.000 piedi), alimentati con 100% SAF (Sustainable Aviaton Fuel) in partnership con Prometheus Fuels, Carburante a 0 emissioni. Un volo da New York a Londra durerà solo 3:30 a fronte delle 6:30 di un aereo subsonico. Il biglietto andata e ritorno costerà “solo” $5.000 a fronte dei $20.000 per la stessa tratta di un Concorde, tuttavia Boom Supersonic si propone di ridurre i costi in futuro, finalizzando uno degli obiettivi fondamentali, ovvero rendere più accessibile il volo supersonico.

L’azienda ha altrettanto annunciato la collaborazione con JAP Design per l’arredamento interno e con Collins Aerospace per le tecnologie di silenziamento.

Nonostante il suo lancio sia previsto per il 2029, United Airlines ha già annunciato il 15 gennaio di quest’anno un preordine di 15 esemplari, con la possibilità di allargarlo fino a 35, diventando il primo e più solido acquirente. Anche JAL, principale investitore dell’azienda, ha annunciato un preordine di 20 esemplari. Ad essere interessati al progetto non sono stati solo le tradizionali compagnie aeree: U.S Air Force ha espresso il proprio interesse ad utilizzare l’aeromobile per i viaggi dei diplomatici statunitensi e persino come Air Force One, aeromobile adibito al trasporto del Presidente degli Stati Uniti.

Sarà questo veramente il futuro del trasporto aereo? A questa domanda può rispondere solo il tempo, ma nell'attesa perché non sognare un po’?

Nikita Cebotarean, 3°ER

This article is from: