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Un settembre d'autore

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Palati fini

Palati fini

di Giulia Focardi

Seppure nella continua incertezza sulle possibilità che il settore dello spettacolo dal vivo potrà vivere, una volta terminata l’estate, a causa della situazione legata al Coronavirus che continua a mietere “vittime” nell’ambiente (molti festival sono e saranno rimandati al 2021), anche per settembre alcune associazioni fiorentine tengono duro, mantenendo un programma di concerti di qualità. È il caso della Music Pool diretta da Gianni Pini che, anche a settembre, dopo un’estate tra Fiesole, Poggibonsi, Valdarno, Empoli e Maremma, torna a organizzare tre importanti eventi tra l’Anfiteatro romano di Fiesole e Quarrata.

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IL CINEMA DEL RICORDO

di Caterina Liverani - foto di Mirko Lisella

Tra i film che hanno dovuto subire una brusca interruzione a causa dei ben noti eventi della scorsa primavera ce n'è uno che, nello stop forzato, è maturato e si è necessariamente adattato alle nuove circostanze. Si tratta del film Via Don

Minzoni N.6 (8 Production) di Andrea

Caciagli le cui riprese erano pronte per partire allo scoccare dell’emergenza sanitaria.

Un film intimista e indipendente che parla di spazio e di memoria e che, grazie alla testardaggine e alla perseveranza del suo autore, vedrà presto la luce.

“L’idea del film nasce da un progetto precedente: un documentario su una vicenda autobiografica” racconta il regista Andrea

Caciagli. “Quando sono rientrato a Firenze da Roma per stare in famiglia, dopo Nello specifico: il 5 settembre saliranno sul palco dello splendido teatro fiesolano gli artisti dell’etichetta Supernova Dischi, tanti giovani talenti che stanno riscuotendo notevoli consensi. Per l’occasione saranno presenti il duo No-run (downtempo, electro, RnB) composto da Sara Stianti e Alberto Parenti; nicòl. (electro, glam, RnB), il progetto solista di Nicoló Fontana; Jungle Giulia (dance, pop) aka Giulia Covitto; Ethan (neo-soul, RnB) con il suo primo progetto da solista; GIOVA (Hip Hop, RnB). Supernova è una etichetta discografica indipendente nata nel 2019 e le sue influenze stilistiche abbracciano vari generi musicali il cui filo conduttore è senza dubbio un’attitudine RnB. Il 12 settembre ci spostiamo a Villa La Magia a Quarrata per il concerto di Dente, al che a mia nonna era stato diagnosticato l’Alzheimer, ho iniziato a riflettere sullo smarrimento che sopraggiunge per una persona in queste circostanze. Per 4 anni ho lavorato al documentario, che al momento si trova in una fase di post produzione. Nel tempo, analizzando tutto questo materiale, mi sono accorto che c’era una grande parte di storia che rischiava di rimanere sommersa: mi riferisco in particolare al rapporto con la fine di un luogo, la casa, in cui si è cresciuti e ai 40 anni che una famiglia vi ha abitato. Il film racconterà l’ultima notte del protagonista trentenne nella casa in cui è cresciuto prima che questa passi di proprietà”. Lo spazio domestico che per molti mesi è stato il nostro unico orizzonte.

“La casa rappresenta tante cose nel corso di una vita, e in questa mia ricerca, è il punto di contatto tra il documentario e il film, la storia reale di quei luoghi e di quesecolo Giuseppe Peveri, che per questo tour estivo ha deciso di arrangiare il suo repertorio in chiave totalmente acustica, in attesa di poter tornare a calcare i palchi con la band al completo. Sarà quindi una versione intima e raccolta, in cui il cantautore di Fidenza svelerà il proprio lato più intimo ed essenziale. Il 15 settembre torniamo a Fiesole per Davide Dileo, meglio conosciuto come Boosta, musicista, dj, compositore, tastierista e fondatore dei Subsonica che qui arriva per scardinare i pensieri più cupi legati a questa strana stagione. Il suo sarà un concerto originale capace di percorrere i sentieri meno battuti della musica contemporanea del 900 e le pietre miliari del suo repertorio pianistico, fino

Via Don Minzoni n.6

ai pezzi in anteprima del nuovo disco.

gli oggetti. Ho vissuto tutto il lockdown proprio in questa casa che sto raccontando ed è stato un momento surreale. Era tutto pronto e le riprese avrebbero dovuto essere proprio lì. Successivamente l’immobile è stato acquisito dai nuovi proprietari e siamo stati quindi costretti a ricostruire l’ambiente altrove, con le ovvie complicazioni date dalla necessità di doverlo reinventare. Il cinema però è per sua natura un compromesso fra un’idea e la realtà”. Ed è a questo punto che entra in gioco la testardaggine? “Quella? Sopravvive anche al Coronavirus!”.

Shopping & nightlife, ripartenza con stile

di Raffaella Galamini buoni sbarca Alexander McQueen per il mondo della moda. In via Tornacon la sua prima boutique fiorentina.

Firenze riparte in quarta. dal direttore creativo Sarah Burton Sembra essersi gettata alle in collaborazione con l’architetto spalle il periodo del lockSmiljan Radic. Prêt-à-porter e accesdown. In ripresa la nightlife sori femminili in un ambiente dove a e lo shopping non mancano le nuove predominare è il legno: rovere e noce, aperture in città. In Oltrarno ha dechiaro e scuro usato su pavimenti e buttato Floreal, naturale evoluzione pareti, per un design visionario epdello Strizzi Garden, nei locali di Borpure autenticamente handmade, a go San Frediano che furono di Gesto. tenere alto il nome dell’artigianato Dietro il progetto ci sono Antonio fiorentino. In Porta Rossa le eleganRomano, Daniele Ariani e ti montature fatte Simone Cangialeoni. L’idea a mano di L.G.R. alla base del nuovo locale (Luca Gnecchi Ruè di portare la miscelazione a un pubblico sempre più ampio, prendendo a modello gli esempi che arrivano dall’estero. Un luxury Il cocktail bar Floreal in San scone, creativo con radici fiorentine) fanno bella mostra in un ambiente fortemente ispirato ai street bar che punta sulla convivialità, sull’attenzione ai dettagli e sulla cura del cliente con tanto di fiori freschi ai tavoli. Allo shaker la barlady Virginie Doucet, già forte di esperienze preFrediano, in via Tornabuoni la boutique viaggi in Africa. Il nonno Raffaello, nato in Toscana, si trasferì ad Asmara con il suo negozio di ottica. Gli arredi si ispirano proprio stigiose. La drink list è composta da quindici cocktail con rum, agave e whisky in evidenza. Nel locale niente Alexander McQueen a quell’esperienza, mentre le grandi lumière fatte a mano a Marrakech, le vino, niente pairing e amari carte da parati e le solo per la miscelazione. Per la cuciillustrazioni rimandano ai viaggi in na dall’autunno collaborazione con Kenya e nel Maghreb. Esterni e inEdoardo Tilli di Podere Belvedere. terni del negozio sono progettati da Ripartenza è la parola d’ordine anche Giampiero Celani Piendlbach. Il concept del locale è quello ideato

TRADIZIONI FIORENTINE

di Riccardo Morandi

L’epiteto

Firenze non vive di gesti, ma di parole. Lo sappiamo tutti che i fiorentini nutrono particolare amore per l’uso della lingua. Gli epiteti, interpretati nella migliore desinenza che abbiamo, sono un'emblema forte della nostra tradizione: vogliamo quindi, in questo primo capitolo di una rubrica destinata alla lettura veloce ma non distratta (quella che solerti andiamo a praticare, ad esempio, su un mezzo pubblico o nella stanza prima della vostra abitazione) spiegare l’epiteto più importante di questa nostra città. IL BISCHERO. Non vogliamo tediarvi con l’origine della parola, che potete tranquillamente riprendere dal web, e non abbiamo nemmeno voglia di dare alla stessa un valore letterario. “Sembri un BISCHERO” è il colpo al cuore del fiorentino. L’epiteto più potente, per una popolazione che ha fatto la propria forza nello schernire, nel circuire, nell’essere sempre dentro le parti ma fuori, è una delle tradizioni più potenti nella città natale di Dante. Non c’è peggiore onta per un cittadino di Firenze che sentirsi tale, perché se detta in un certo contesto e da persone che conoscono rigorosamente il senso, è come trovarsi immediatamente con il codice fiscale privato del D612 finale. Una sorta di bollo, di esilio. Attenzione però: chi la usa deve riuscire a cimentarsi, a dare all’espressione una desinenza appropriata, altrimenti l’effetto scompare subito ed il sorriso compare sul volto del potenziale bischero. Chi “passa da BISCHERO” non dorme la notte. Non si scherza. Non la usate a caso, nel caso.

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