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MASC L’ARTE È URGENZA A PRATO

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CARO ZODIACO

CARO ZODIACO

di

Alessia Cersosimo

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di Simone Ridi

La scena culturale pratese talvolta può sembrare sottovalutata. A poca distanza dalla città del Giglio, invece, grazie anche a delle politiche mirate, c’è un fermento giovanile di grande spessore. È in questo contesto che conosciamo l’esperienza di MASC, un collettivo d’arte composto da quattro pratesi doc, tutte nate tra il 1999 e il 2000, studentesse presso l’Accademia di Belle Arti: Alice Risaliti, Lavinia Nuti, Valentina Amelia e Matilde Toni

Le abbiamo incontrate a Transpace, la residenza d’artista concessa loro gratuitamente insieme a Circuito Urbano Contemporaneo (CUT) e a Formearte, grazie a un bando comunale, all’interno di Officina Giovani, in piazza dei Macelli n. 4 a Prato, un ex macello riconvertito dal Comune in luogo di cultura. Queste ragazze, amiche fin dai tempi del liceo artistico, intraprendono percorsi di studi diversi. A settembre 2020, Lavinia, frustrata per l’impossibilità di frequentare le lezioni dal vivo, sente l’esigenza di mettersi in discussione. È la scintilla che smuove tutto. Convinta che “a questa età” sia importante “capire cosa offre il territorio in cui viviamo”, propone ai vecchi colleghi di riunire le competenze e formare un collettivo artistico, per entrare nella sce- na contemporanea cittadina. Quei sentimenti di smarrimento trovano finalmente una condivisione. Diventano stimolo reciproco e voglia di dialogare con il tessuto urbano, attraverso la valorizzazione e l’ascolto. Nasce così MASC: Magazzino Arte Sociale Contemporanea, dal magazzino di un’ex fabbrica tessile in cui si svolgevano le prime riunioni, a simbolo della storia della città e dalla volontà di creare forme di arte che abbiano una valenza sociale. L’incontro con Stefania Rinaldi, fondatrice di CUT, all’epoca impegnata nella riqualificazione del quartiere Soccorso, consente loro di realizzare un’opera performativa. Un’esperienza che le mette alla prova. Per la prima volta, uscite dalle aule universitarie, si rendono conto che, come ci racconta Alice “Ci preme parlare di tematiche molto urgenti. La realtà è diversa da quella accademica, ma possiamo entrarci. Se hai un’urgenza la puoi esprimere artisticamente”. Secondo Lavinia poi “avevo l’esigenza di essere cittadina attiva, perché noi studenti siamo poco abituati a mettere in pratica ciò che studiamo”. Negli ultimi due anni MASC, grazie alla grandissima opportunità di avere un proprio spazio gratuito, ha realizzato diverse iniziative a Officina Giovani, tra cui 10x10 dialoghi sull’arte, dei workshop gratuiti tra artisti e pubblico under 35 e PodMASC, dei podcast su Spotify. Da luglio 2022, in vari locali, si tengono le Jam sessions, spettacoli di musica dal vivo in cui, a una house band, si affiancano, di volta in volta, improvvisazioni di musicisti tra il pubblico. Tra il 22 e il 28 aprile 2023, a Transpace, in collaborazione con l’artista iraniano di base a Firenze, Andisheh Bagherzadeh, si svolgerà “Radici – IRAN”, una mostra di videoarte sulle testimonianze raccolte tra cittadine iraniane che vivono in Italia, sul doloroso tema dell’emancipazione femminile nel loro Paese d’origine. Il tutto sarà accompagnato da una perfomance in residenza e una in piazza delle Carceri a Prato, con letture ad alta voce. Il 16 e il 17 giugno, poi, al via la seconda edizione del Festival Residenze d’artista a Officina Giovani, con eventi paralleli tra gli artisti. MASC proporrà laboratori, jam sessions e una tavola rotonda sui temi della sostenibilità/creatività/partecipazione. A settembre, infine, è in progetto una mostra di pittura con opere personali delle ragazze e valorizzazione delle loro competenze individuali, oltre a degli aperitalks culturali presso Aut bar o Ozne pub. Queste giovani donne e artiste ci dimostrano che le opportunità si creano da sole, ma spesso gli spazi e il contesto dove realizzare i propri sogni sono fondamentali. Firenze sembra lontana un miglio, eppure Prato dista solo venti chilometri.

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