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APRILE DA NON PERDERE

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CARO ZODIACO

CARO ZODIACO

FAST ANIMALS AND SLOW KIDS 5 APRILE • TEATRO VERDI

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Dopo lo straordinario successo dei live 2022, che li hanno visti prima sui palchi dei principali club e poi protagonisti dei principali festival e rassegne estive davanti a un pubblico in costante crescita, i Fast Animals and Slow Kids annunciano che in primavera porteranno per la prima volta la loro musica e le loro parole nei più importanti teatri italiani in “Una notte con: Fast Animals and Slow Kids - Concerto in 4 atti per piccola orchestra da camera”. Una formazione inedita che vedrà accanto ad Aimone Romizi (voce, chitarra, percussioni), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (chitarre) una piccola orchestra da camera per dare nuova veste ai brani che hanno segnato i quindici anni di storia dei Fast Animals and Slow Kids.

I SOLITI IDIOTI – IL RITORNO

12 APRILE • TUSCANY HALL

Il celebre duo comico, formato da Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, diventato famoso grazie all’omonima sitcom di MTV andata in onda per 4 stagioni, a più di 10 anni di distanza dall’ultimo progetto che li ha visti lavorare insieme, torna in grande stile con un tour in teatro di sei date nelle principali città italiane nella primavera del 2023. I Soliti Idioti, diventato poco dopo la sua nascita un duo iconico e consacrato dagli intellettuali e da un pubblico trasversale, hanno dato vita a personaggi iconici e sfacciati, con la volontà di rappresentare in maniera grottesca la vita quotidiana dell’italiano medio attraverso stereotipi e archetipi fissati nel tempo. Tantissime le maschere proposte da Biggio e Mandelli che sono diventate dei cult della comicità italiana creando veri tormentoni.

TRK. GLITCH CLUB - ARNAUD RIVIÈRE + GLITCH PARTY

13 APRILE • LIMONAIA DI VILLA STROZZI

Arnaud Rivière (FR) è uno dei più interessanti e radicali liberi improvvisatori degli ultimi decenni. Suona un dispositivo elettroacustico rudimentale costruito con un giradischi riparato, un mixer preparato e altre apparecchiature primitive. Ha suonato, tra gli altri, con Roger Turner, Matin Tétreault, Erik M e ha partecipato, dal 2011 al 2021 a Onceim, orchestra di 30 musicisti con sede a Parigi. Da oltre 20 anni è attivo anche come promotore di musica sperimentale a Parigi e dintorni. Dopo una solida esperienza come booker per Instants Chavirés (Montreuil), ha co-fondato il festival Sonic Protest, che cura ancora oggi, ed è co-curatore della rassegna Concerts Dispersés. Per TRK.

Glitch Club presenta il suo lavoro multifonico 4X4. A seguire l'ormai consueta libera improvvisazione sul tema del glitch, Glitch Party

CLEO T.

14 APRILE • CIRCOLO ARCI PROGRESSO

Dopo i primi due album e i molteplici spettacoli in tutta Europa, Stati Uniti e Canada, tra cui importanti festival come The Great Escape, SXSW o il Solidays, l’artista pargina Cleo T. arriva a Firenze per presentare il suo terzo disco “How do you find your way in the dark?”, prodotto dal brillante Alex Somers, noto per il suo lavoro con i Sigur Ros e Jonsi & Alex. Il disco è un’opera onirica che fonde strumenti classici, voci e atmosfere cinematografiche, dove la voce soprano di Cleo dialoga con un pianoforte e un violoncello, in uno spazio ultra-riverberato. In “How do you find your way in the dark?” Cleo ci trasporta nella terra dei sogni e dei ricordi, dove le parole scompaiono trasformandosi in emozioni pure. Il risultato è un soundwork onirico, oscuro, romantico e intimamente raffinato, con influenze tra Agnes Obel, Florence Welsh e Bat for Lashes.

PUNKREAS

21 APRILE • VIPER THEATRE

Dopo oltre 30 anni di carriera e il lungo tour celebrativo “XXX e… Qualcosa” che lo scorso anno ha registrato numerosi sold out nei principali club italiani e ha portato la band a condividere il palco con artisti internazionali come Lagwagon, Anti-flag e The Offspring, i Punkreas inaugurano il 2023 con “Le Mani in Alto”, un brano energico, tagliente e dal forte contenuto sociale. Lasciati da parte gli arrangiamenti acustici che avevano caratterizzato il tour “Funny: The Best Story of Punkreas” e il successivo album “Funny Goes Acoustic” uscito nel 2021 per Universal Music Italia, Cippa (voce), Paletta (basso), Noyse (chitarra), Endriù (chitarra) e Gagno (batteria) pubblicano un singolo sull’importanza dell’empatia contraddistinto da un ritmo serrato e un ritornello sing along

LOKE RAHBEK & FREDERIK VALENTIN

28 APRILE • SALA VANNI

Loke Rahbek e Frederik Valentin pubblicano musica insieme come duo dal 2017. Il loro lavoro con progetti come Croatian Amor, KYO e Lust For Youth li ha già consacrati come due dei musicisti più interessanti in Danimarca nel campo della musica elettronica sperimentale. Le loro composizioni sono infatti una combinazione di suoni digitali e analogici, contraddistinte da emozioni intense come malinconia, isolamento, sollievo e tenerezza. È dello scorso ottobre “Together”, terzo album della loro collaborazione, uscito per Posh Isolation. Frederik Valentin ha pubblicato diversi album per Posh Isolation e Editions Mego, sia da solo con Loke Rahbek che con Hannes Norrvide (Lust for Youth) come duo KYO. Loke Rahbek è cofondatore dell’etichetta danese Posh Isolation insieme a Christian Stadsgaard.

SPAZI A MARGINE di Elisa Lupi

“Il ponte di San Niccolò è il ponte sull’Arno più a monte del centro di Firenze.

Fu costruito tra il 1836 e il 1837 nei pressi della omonima pescaia di San Niccolò che forniva l’acqua ai mulini situati all’interno delle mura di Firenze. In origine era un ponte sospeso, sostenuto da corde metalliche tese tra sponda e sponda dell’Arno. Il nome originario era ponte di San Ferdinando in onore del Granduca Ferdinando III di Toscana”.

Le mezze stagioni sono momenti di transizione, incerti, e non solo per quanto riguarda il meteo imprevedibile, piuttosto per i cambiamenti che porta con sé. Andrea ad ora aveva vissuto tutta la sua esistenza nella città fiorentina, come del resto tutta la sua famiglia, e sentiva che era arrivato il momento di compiere un atto di coraggio, di intraprendere un’altra strada, verso una nuova città. Esattamente di fronte al cancello di casa sua vi era il ponte di San Frediano, il suo pensatoio e osservatorio preferito. Il ponte da dove aveva visto più tramonti in assoluto, e da dove avrebbe visto anche il suo ultimo, prima della sua partenza.

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