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Libri e libellule I mestieri del libro - Bestiario editoriale Lavignetta
Viaggiare
Amarzo andare in giro a fare la flâneur era leggermente impossible, come la straziante canzone di James Arthur. Édouard Dujardin non sarebbe stato molto d’accordo: compiti per casa, vedere se avete in libreria una copia del suo capolavoro, I lauri senza fronde. È una vecchia edizione Einaudi della collana «centopagine», poi riedito da Astoria nel 2008. Magari la vostra copia si è nascosta dietro volumi ora sicuramente non più polverosi. È un librino piccolo ma immenso, una delle letture con cui vi consiglio di approvvigionarvi. È il primo romanzo in cui tutto accade nella testa nel personaggio, il punto di partenza assoluto dello stream. Credo che mai come ora ciò di cui abbiamo bisogno sia la capacità di viaggiare con la testa pur rimanendo ben saldi e fermi nei nostri corpi, nelle nostre case, nei nostri mondi interiori. Ho fatto un giro virtuale su GoogleMaps per mappare le librerie fiorentine: ne ho contate più di ottanta, e ho provato un’emozione fortissima scoprendo quante mura tappezzate di libri, ancora inesplorate, ci sono da passare al setaccio. Non sono mai stata per esempio da Mucho Mojo (e non me ne capacito), che come Todo Modo si è data a da fare per le consegne a domicilio. Non vedo l’ora di andarci, così come da Tatatà, in Oltrarno, una cooperativa femminile già attiva a portare con la ciclolibreria, una volta al mese, libri in piazza Santo Spirito. Sempre in Oltrarno c’è uno dei luoghi d’aggregazione più amati, la Biblioteca Thouar in piazza Tasso, dove sono entrata prima della chiusura definitiva, e che mi aspetta piena di meraviglia al prossimo giretto svolazzante in città. con la testa
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LAVIGNETTA
di Lafabbricadibraccia
Il lettore
No, non voi lettori. Per quanto possa sembrare impossibile, esistono case editrici che pagano (poco) dei lettori professionisti per ingollarsi la massa, multiforme e in continua crescita, dei manoscritti che arrivano in redazione e per produrre una scheda di lettura, nella speranza di trovare la prossima Elena Ferrante (in ordine di rarità crescente, i giudizi delle schede sono: 1- chi l’ha scritto si dovrebbe vergognare; 2- è orribile; 3- è brutto; 4- è mediocre). A differenza degli altri lavoratori del libro, i lettori non sopravvivono più di uno o due anni. Leggere 9 ore di fila, che ti vada o no, ogni singolo giorno di ogni singola settimana, può sembrare un paradiso solo ai puri di cuore. E non Dostoevskij o Proust, ma pagine e pagine di “Ma anche lei lo amava…” oppure “Fuori dalla finestra era notte fonda”, il tutto nell’inconfessabile speranza che il prossimo manoscritto, o al massimo quello dopo, o quello dopo ancora, siano la gemma rara che svolterà la propria carriera e la storia della letteratura. Non succede mai. È per questo che i lettori sono riservatissimi, arrivando a mentire alle persone care e alla famiglia. Tremano sapendo che tutti quelli che incontrano hanno un libro nel cassetto. Il che evidenzia la terribile minaccia, insita in ogni conversazione, ogni incontro casuale, ogni cenone: “Non è che lo leggeresti?”. “Piuttosto m’ammazzo”..
Dove puoi trovarlo in città? “La” Giunti (www.giunti.it), nome famigliare di Giunti Editore, è l’unico colosso dell’editoria in città (e quindi dotato di lettori): 14.500 titoli, 1.000 novità all’anno e 200 librerie - più scaffali di chiunque altro in Italia.