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A Firenze il primo store ecofriendly
di Raffaella Galamini anche l’assortimento: sono in vendita capi sostenibili United Colors of Benetton in cotone biologico, riciclato o BCI (Better
Il negozio del futuro ha aperto ai primi Cotton Initiative), nylon rigenerato, fibre di marzo a Firenze. Il nuovo store Be- naturali. Le shopper sono di cotone biolonetton, di fronte alla stazione di Santa gico, lavabili e riciclabili, o di carta proveMaria Novella, “sposa” la sostenibi- niente da foreste FSC (Forest Stewardship lità e il basso impatto ambientale. Il Council). punto vendita di circa 160 metri quadrati A fine febbraio in via Capo di mondo 10 ha è stato costruito con materiali naturali di aperto Ma.Mà, pizzeria d’asporto. La forrecupero: così il pavimento è mula del locale punta su farealizzato con ghiaia del fiu- rine di grano selezionato (no me Piave e legno di scarto dei faggi abbattuti dalla tempesta Vaia. Un occhio di riguardo c’è anche per le pitture In zona via Gioberti ogm) da coltivazioni lontane dalle aree industriali e su una lenta lievitazione dell’impasto. Dal campo al cliente finale: murali che hanno proprietà antibatteriche, antimuffa e antismog. Persino i bottoni inutilizzati, mescolati con idro-resina, diventano pedane e basi espositive; la lana riciclata si trasforma in decola biancheria per la casa di Cavalieri e la pizzeria questo l’obiettivo di Ma.Mà. In menù i grandi classici (marinara, napoli, margherita, salsiccia e friarelli) e qualche novità come la Mamà, il panotto toscano, la crudaiola. New entry nella strada delle ro per le tende dei camerini. Le vetrine sono sostituite da Ma.mà cento botteghe: in via Gioberti 4/r è sbarcato lo storico pannelli trasparenti e dotate marchio Cavalieri, bianchedi schermi a Led, anche loro ria per la casa dal 1955. Nel a basso impatto ambientale. Infine grazie a negozio fiorentino un vasto assortimento di sensori, intelligenza artificiale e analisi dei completi letto e copriletti, trapunte e piudati si ottiene un efficientamento energeti- mini, cuscini arredo, asciugamani e accapco e una riduzione dei consumi del 20 per patoi, tovaglie e tanto altro. cento. In linea con la filosofia del negozio
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TRADIZIONI FIORENTINE
di Riccardo Morandi
Lo Scoppio del Carro
Se domandate a un fiorentino a caso quale sia l’associazione visiva fra Firenze e una bandiera impugnata, forse il 98% vi risponderebbe citando Gabriel Omar Batistuta, che soleva esultare stringendo l’asta che si pone agli angoli del campo. Niente di più miope. Il combattente crociato Pazzino de’ Pazzi issò quasi mille anni fa la bandiera cristiana a Gerusalemme, dando vita alla più importante manifestazione pubblica di Firenze. Presto detto il perché: il Pazzi ricevette tre schegge del Santo Sepolcro, le portò a Firenze e la sua fortunatissima (?) famiglia pensò bene di rendere, con queste tre pietre, il Sacro Fuoco di Gerusalemme a tutti i cittadini. Da qui nacque questa splendida tradizione di portare un cassettone del Cinquecento (perché il Carro è quello) in Piazza Duomo a Pasqua, trainato da due bovi, caricarlo di mortaretti e vedere se un razzo a forma di colomba riesca ad andare e tornare dal sagrato al bussolotto in questione. In pratica a Pasqua la città di Firenze diventa come Salvador de Bahia: si mescolano religione e tradizione, paganesimo e cristianità. Il Carro dorme un anno nel suo deposito in Porta a Prato, dentro un edificio dalle porte enormi, calibrate per essere tipo le porte di casa di Piero Fassino, e si sveglia in quel giorno. La tradizione di questa esplosione del nostro “Litte Boy” in Piazza Duomo determina per i fiorentini tutti i fasti dell’anno. Tifiamo per la Colombina, Firenze ne ha bisogno di fortuna. #2021.