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Il cielo in una sala

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Oroscopo

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Tornano le arene estive

di Caterina Liverani foto di Giovanni Savi

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Non è facile, dopo le tre stagioni che abbiamo appena vissuto, rimettere in piedi ciò che viene classificato come “intrattenimento dal vivo”. Sicuramente non era facile nemmeno prima, ma adesso chi organizza si trova a fare i conti con delle esigenze diverse e con una città che, in alcuni casi, deve ancora riappropriarsi dei propri spazi. Se quando si parla di eventi all’aperto si è, per prima cosa, vincolati a talvolta imprevisti problemi meteorologici, quest’anno nell’organizzazione delle arene estive cinematografiche è determinante la possibilità di offrire al pubblico un’esperienza di proiezione qualitativamente alta, quanto quella che restituisce il cinema tradizionale al chiuso. La notte è l’elemento indispensabile ed è quindi essenziale e prioritario capire quali decisioni saranno prese in merito al coprifuoco. Ci sono poi le questioni logistiche e pratiche che caratterizzavano l’organizzazione di eventi anche prima della pandemia a cui, adesso, va posta ancora maggior attenzione. Nonostante quanto detto e nonostante l’incertezza che caratterizza questi tempi, sul fronte arene estive ci sono già alcune conferme. Se nello scorso numero avevamo anticipato la riapertura di Apriti Cinema, lo schermo nel Piazzale degli Uffizi con la sua programmazione del meglio di Festival e Rassegne storiche fiorentine, anche il Cinema Estivo Chiaro di Luna, che da decenni anima la vita notturna dei cinefili in zona San Frediano, ci sarà, come anche l’Arena Cinema Castello di Via Reginaldo Giuliani e l’Arena Giardino Grotta a Sesto Fiorentino Se sull’Arena di Marte ci sono ancora delle riserve legate alla compresenza dell’Hub Vaccinale al Mandela Forum, il Teatro Romano di Fiesole può già da adesso contare, per tutto il mese di agosto, sulla qualità del programma definito in collaborazione con lo Stensen. Allo staff della sala di Viale Don Minzoni sarà affidato anche il cartellone in programma alla Manifattura Tabacchi che, oltre al cinema, prevedrà anche incontri, ospiti, presentazioni e, come anticipato da Michele Crocchiola, il ricordo di protagonisti della cultura fiorentina scomparsi di recente come i critici Claudio Carabba e Francesco Mininni. Dalle primissime informazioni che si hanno sulla geografia dei luoghi della cultura e del cinema, quello che colpisce è la sperimentazione di spazi nuovi: sono coinvolti luoghi inediti come la Villa Medicea di Lilliano a Grassina, con una rassegna, una volta alla settimana, che comprenderà delle proiezioni a tema conviviale curate da Stensen e un aperitivo con il vino e i prodotti dell’azienda agricola legata alla location. Ci sono altri progetti per ciò che riguarda le arene estive, che si stanno sviluppando in queste settimane, di cui è presto per parlare, sia che si tratti di riconferme che di esperimenti nuovi che coinvolgeranno luoghi inusuali donando loro una nuova vita. Quello che è certo però è che c’è un grande fermento e che il cinema, che per tanti mesi abbiamo visto confinato nelle nostre case, sarà uno dei protagonisti assoluti di questa lunga e tanto attesa estate 2021.

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L’orizzonte di gloria

NOMADLAND Dopo molti mesi di permanenza forzata nelle nostre case per una strana fatalità, alla loro riapertura, i cinema hanno proposto la storia (vera) di una donna americana, che una vera casa non ce l’ha. Un film incredibilmente intimista girato negli spazi meno abitati di un’America in cui non si vedono mai città, ma solo luoghi di transito in cui persone, come la protagonista Fern, insegnante di mezza età rimasta vedova, vivono sui loro furgoni spostandosi continuamente.

Il viale del tramonto

ILLUSIONI MORTALI L’attrice che interpretava Charlotte in Sex and The City è qui una madre borghese che assume una baby sitter, mentre lei è impegnata a scrivere un romanzo erotico. In cerca di ispirazione incomincia a provocare la giovane dipendente mettendo in scena i più triviali luoghi comuni del genere: dalla crema spalmata sulla schiena alle visite nei camerini di prova, passando per zip di succinti abiti che inspiegabilmente non si tirano su. Spoiler: alla fanciulla non è indifferente. Vale il solito consiglio: diffidate dalle parole dei critici e correte a vederlo perché il trash qua è poesia.

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