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Over the net
Lo scambio oltre la rete
di Martina Vincenzoni
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tica senza fare politica: una comunità di persone che si ritrovano oltre la rete, in attività collaterali che pro-
Quando dal traffico di via Ca- pongono senso di appartenenza e nova si svolta nelle vie interne spirito di collaborazione” . di San Bartolo a Cintoia, sem- Trekking per la Toscana, visite a mostre, bra quasi di uscire dalla città: pranzi condivisi dopo i tornei e persino case basse, porte sulla strada, vie poco una biblioteca “virtuale ma reale: ognutrafficate e botteghe storiche. Potreste no ha messo a disposizione un libro sul però non sapere che c’è anche un picco- tennis dando vita a un incrocio di prelo circolo di tennis, Il 45, dal nome stiti”. Over The Net ha un suo madell’associazione che gestisce i due campi nifesto e un’idea precisa anche sullo della parrocchia di san sport e sul suo inseBartolo. Ad accogliervi gnamento, basato su troverete Franca, Fritz o Remo: tre custodi volontari che conservano anche la storia Abbiamo un'idea precisa sullo un confronto sano e un etico spirito di competizione. Lavora nella quotidiadi questo posto, nato nel 1988 e sopravvissuto grazie a uno spirito di condivisione molto sport e sul suo insegnamento nità al mondo che vorrebbe: “la società era già molto frammentata prima della pandelontano dall’estetica di mia. Serve offrire stiWimbledon. moli, prendersi cura della persona, Li vado a trovare un venerdì mattina delle relazioni, in ogni contesto di e assisto a una partita in cui l’età com- insegnamento e non solo. Creare delplessiva dei giocatori si avvicina ai tre le reti di solidarietà promuove un’idea secoli. Nondimeno, passione ed eleganza di benessere che è la sola che può farci non mancano, come mi fa notare Flavio, cambiare rotta. Questa è anche la mimaestro di tennis e creatore del proget- glior forma di economia etica: il fattore to Over The Net: “La storia di questo più importante su cui investire è proprio luogo lo rende la base perfetta per creare il capitale umano”. un microcosmo sociale attorno al tennis. Un buon inizio per correggere il rovescio. Over The Net è un modo per fare poli-
Plurali femminili: una casa editrice tutta in rosa
di Caterina Liverani
La fine del primo anno di Pandemia, 4 ragazze e un grande progetto: fondare una casa editrice femminista. “Ci eravamo conosciute collaborando a un blog riguardante la letteratura, ma abbiamo poi deciso di staccarci e intraprendere una strada indipendente con un messaggio femminista” ci racconta Valentina Torrini, fiorentina, tra le fondatrici della casa editrice Le plurali. “Il nostro obiettivo è pubblicare scrittrici sia italiane che straniere, contemporanee e inedite, ma anche classici mai tradotti in Italia o andati nel dimenticatoio”. Le plurali è un’idea nata collettivamente: “Siamo in 4 e a causa della Pandemia ancora non ci siamo incontrate tutte dal vivo. Insieme a me ci sono Beatrice, anche lei toscana che attualmente vive a Dublino, Hanna finlandese ma romana d’adozione e Clara la più giovane che fa la spola tra Oslo e Roma”. L’impegno di Valentina non si limita soltanto al ruolo di fondatrice, lei è infatti anche una delle prime autrici che Le plurali sta per pubblicare. Dopo Girls will be girls il saggio, inedito in Italia, della scrittrice irlandese Emer O’Toole toccherà a Lady cinema. Guida pratica per attivare le tue lenti femministe in uscita a luglio con la sua firma. “Sarà inserito nella collana Le Bussole, pensata per raccogliere delle guide tascabili su vari argomenti. La mia vuole essere una guida al cinema femminista attraverso cui fornire degli strumenti di analisi per non fermarsi ai soliti stereotipi nella visione di un film attraverso filtri come il Bechdel test, utile per evitare l’appiattimento dei personaggi femminili. Non è un manuale di storia del cinema ma un testo che dà la possibilità di rendersi autonomi nel giudizio”. Potremo conoscere meglio Le plurali nei prossimi mesi attraverso qualche evento pubblico? “Siamo in contatto con le ragazze di CinematograFica per fare qualcosa verso fine di giugno e parteciperemo inoltre a un festival on-line organizzato dalla Casa delle Donne di Roma chiamato Feminism”. Tutte le informazioni su eventi, mission e prossime uscite su lepluralieditrice.net