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La Sinistra e il ritorno sui territori
from l’Unità Laburista - Egitto, la nuova Primavera contro il faraone - Numero 13 del 26 settembre 2019
Politica
La Sinistra e il ritorno sui territori
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Raffaele FLAMINIO
Lo spiraglio di speranza aperto da questa nuova fase governativa, impegna severamente le forze progressiste e riformiste del panorama politico italiano. I temi rimasti irrisolti sono molteplici, tutti di estrema difficoltà e pericolosità, rappresentano un efficace comburente alla disgregazione sociale. I primi passi del governo, fresco di fiducia, si muovono nella direzione auspicata. La disponibilità dell’esecutivo ad affrontare l’emergenza lavoro prima di tutto, rappresenta un elemento di collante culturale essenziale per la tenuta democratica del paese.
Il lavoro e la sua sicurezza sono la pietra miliare del nostro ordinamento giuridico,senza lavoro non v’è dignità, non c’è esistenza fisica e morale. È per questo moti-
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vo che la Sinistra Italiana, al netto delle scissioni più o meno personalistiche e opportunistiche,deve porre mano a una capillare operazione di recupero territoriale,tradurre dalle parole ai fatti il paradigma “ di stare in mezzo alla gente”.
Stare in mezzo alla gente significa ascoltare quotidianamente le difficoltà che incombono sul vissuto degli individui, stare in mezzo alla gente significa sporcarsi le mani. Il progetto di riorganizzazione proposto alcuni anni fa da Fabrizio Barca al PD renziano, intercettava l’esigenza morale e pratica che un partito di sinistra ideologico o post ideologico doveva e deve porsi. Se è vero che l’altro tema dominante nel paese è il decadimento dell’istruzione, è ancora più vero per la sinistra che deve riorganizzarsi dal punto di vista culturale. Le sezioni di quartiere sono state e restano la cinghia di trasmissione con la gente e in mezzo alla gente. Sono l’unico elemento di confronto con il “Popolo”; esse devono rappresentare l’archivio e la sintesi della proposta politica della Sinistra.
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Le Sezioni rappresentano presidi di legalità, voce affidabile e strutturata dei cittadini capaci di fornire spunti di iniziativa politica e amministrativa. Il collegamento tra le sezioni , i CAAF, i Patronati sindacali confederali saranno la prima risposta a ristoro delle incertezze della gente. Fabrizio Barca il 13 giugno 2015 ha parlato di “partito palestra” . Un luogo di democrazia dove le idee circolano libere senza condizionamenti e infingimenti di sorta, dove il Leader non domina e impedisce ma, favorisce l’inclusione e la sintesi dell’elaborato quotidiano. Un metodo che contribuisca alla selezione delle i- dee e della futura classe dirigente di cui la Sinistra vorrà dotarsi. Una sinistra e un partito che non si assuma il compito di un bilanciamento tra i poteri, ma incida idealmente e praticamente nella definizione dei conflitti e degli interessi di parte. Perché
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alle origini del malessere c’è il conflitto. L’apprendimento delle ragioni e delle origini del conflitto in atto, attraverso la conoscenza e le iniziative territoriali, favoriranno lo spirito di appartenenza dei cittadini che da passivi, soli ed isolati, troveranno motivo di aggregazione nello spirito Costituzionale dell’articolo 49. “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”.
Il nuovo secolo, ha visto nascere decine di movimenti di liberi cittadini che si opponevano alla brutale finanziarizzazione dell’economia, alla smaterializzazione del lavoro, ai cambiamenti climatici. Ciò in parte ha rappresentato un elemento positivo di riaggregazione sociale, una forte domanda di partecipazione che la sinistra e i partiti a essa legati storicamente, non hanno saputo cogliere generando un vuoto di rappresentanza. Il controllo delle istanze e delle aspirazioni dei territori è, invece, il propellente positivo che la sinistra deve sfruttare compiendo l’immane fatica dell’ascolto e della proposta. La sezione deve essere il punto di sintesi della cittadinanza attiva al fine di promuovere e agire un’efficace sintesi politica, forza persuasiva e consapevole28
per il cambiamento. I partiti di sinistra nel secolo scorso sono stati le cinghie di collegamento con le i- stituzioni del paese, molto spesso sono stati capaci di tradurre in leggi le battaglie e le proposte del mondo sindacale. Quel legame importante che negli ultimi anni si è interrotto, va riannodato.
E’ necessario che la sinistra politica prenda coscienza delle tensioni quotidiane nei luoghi di lavoro e dell’esperienza maturata dal movimento sindacale e in particolare dal nuovo corso impresso dalla CGIL di Maurizio Landini. Nel rispetto della reciproca autonomia le componenti politica e sindacale della sinistra devono compiere un sforzo congiunto nell’approntamento delle sezioni territoriali che devono diventare luogo di promozione di cittadinanza attiva, primo sostanziale passo sulla strada dell’elaborazione di un progetto politico complessivo che risponda in primis alle necessità di erogazione di servizi che i cittadini chiedono. Solo affrontando direttamente la domanda di ascolto si è capaci di compiere, attraverso risposte adeguate, l’alfabetizzazione dei cittadini bisognosi di rappresentanza.
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