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Parliamo di amministrative? (conclusioni con ignorantezza)

Politica

Parliamo di amministrative? (conclusioni con ignorantezza)

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Antonella GOLINELLI

Premessa.

La volta scorsa in Emilia Romagna votò il 37 e qualcosa per cento. Una cosa mai vista. Noi storicamente abbiamo sempre avuto una partecipazione al voto invidiabile, elevatissima.

Cos'era successo? Semplicemente che le politiche renziane non erano approvate dai cittadini dell'Emilia Romagna. Il jobs act, l'abolizione dell'art. 18 e compagnia cantante non li abbiamo approvati. Ed è curioso pensare alla fortissima affermazio-

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ne alle primarie di Renzi. Anche nei circoli a dirla proprio tutta. Ciò nonostante ci siamo stati a casa. Siamo entrati nel bosco e ci siamo rimasti per un bel pezzo. La sintesi migliore della vicende le fece Gianni Morandi “noi siamo più a sinistra di questo governo”.

Questa premessa è essenziale per capire. Ignorarla significa mistificare la realtà.

Caricare il voto in Emilia Romagna di valenze nazionali, combattere sul nostro territorio per conquistare il governo (dopo averlo buttato giù in Romagna il governo), scorrazzare in lungo e in largo per il territorio per mesi mettendo in scena una drammatizzazione tanto strampalata, non è stata una grande idea.

Siamo stati vittime per mesi di una narrazione orribile.

Ci hanno definito una pattumiera. Noi. Noi che i termovalorizzatori li abbiamo, noi che la differenziata la facciamo da anni per non dire decenni con risultati più che dignitosi, noi che i depuratori li abbiamo da sempre, le fogne pure. Noi che facciamo le multe a chi abbandona i rifiuti. Noi. La pattumiera. Ohi.

Ci hanno dipinto come orchi, una comunità in particolare, cavalcando un'inchiesta giudiziaria i cui esiti stanno uscendo ora. Una vicenda bruttissima che ha visto la regione mettere in piedi una commissione d'inchiesta. Però non è stato nemmeno preso in considerazione questo fatto. Il PD è il partito di Bibbiano. Si in effetti si. Ha preso il 60%.

ma non è questo il punto. Il punto è che hanno dipinto un paese e di conseguenza una comunità vasta come una congrega di mostri che ruba i bambini per lucro.

Noi. Noi che gli asili li abbiamo inventati. Noi che proprio proprio ci lamentiamo perché non ci sono posti sufficienti. Poi è vero che vicende di questo tenore posso-

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no accadere ma è pure vero che l'inchiesta è partita per i sospetti di un tribunale dei minori. Quindi affermare a voce altissima che qui siamo dei ladri di bambini è una porcheria bella e buona.

Piccola chiosa. Serve di raccordo.

Perchè sono nati gli asili? Sono nati per avere un luogo sicuro con persone fidate e conosciute cui affidare i figli per poter lavorare in tranquillità. Perchè la necessità di tutti di lavorare e portare a casa un salario, compresi i padroni che avevano bisogno di manodopera, ha fatto in modo che in tempi remoti si siano create strutture laiche e religiose di affido sicuro.

La mattina si prende su, si portano i bimbi e si va a lavorare. Uomini e donne.

Oh! L'esuberanza delle romagnole. In occasione di una fiction su Nilde Iotti abbiamo assistito ad una serie di esibizioni e di titoli di giornali di destra da far accapponare la pelle. Il clou lo abbiamo raggiunto con direttore di giornale che si permise di affermare con un certo compiacimento “conosciamo tutti l'esuberanza delle romagnole”. Sono saltata sulla sedia. A parte che la Iotti era emiliana, tu imbecille di proporzioni cosmiche, cosa vuoi dire esattamente? Perchè sentirsi tirate in ballo in quel modo da un maschio, brutto, di destra non è esattamente bellissimo. Cosa ci viene attribuito? Una libertà di costumi? Ingordigia? Una sorta di attribuzione professionale? Secondo voi l'abbiamo presa bene? no. Ovvio che no. Chi sei tu? Come ti permetti di pensare, anche solo di pensare, di affibbiare una reputazione alle donne di un'intera regione? Ma chi sei? Cosa vuoi? Statti a casa tua! (confesso: questo ce l'ho sul fegato. Lo incontro. Prima o poi lo incontro. Due parole gliele voglio dire).

Il citofono. Il segretario della lega durante una tappa della campagna elettorale, in

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un quartiere periferico, prende su le gnacchere e va a suonare un campanello a favore di telecamere completo di scorta, chiedendo se l'abitante dell'appartamento spacciasse. L'ex ministro dell'interno.

Pensate che il quartiere l'abbia presa bene?

Vorrei specificare un fatto: si ci sono quartieri meno centrali a Bologna. Mi pare ovvio. Il Pilastro è una virgola lunga di case con qualche torre. È stata costruita circa negli anni 60\70 per fornire abitazioni all'emigrazione, allora, in atto. La gente la devi mettere al coperto. Non la puoi mica lasciare in mezzo ad una strada, vi pare? Serviva mano d'opera. Si è fatto. Ma è un quartiere servito. C'è tutto. Ha una reputazione, un po' reale molto attribuita, ma sono tutte persone normali. Definire il Pilastro una periferia degradata è piuttosto azzardato. Fossero cosi i quartieri degradati di altre città saremmo tutti dei signori.

La signora, che risulta sia stata precedentemente contattata dalla lega per indicare i luoghi di spaccio, si è prestata allo show e si è ritrovata a sua volta vittima di un atto vandalico. Un ex ministro ha messo in pericolo cittadini comuni per mero interesse di potere. Il giochino l'ha rifatto a Modena. Verso la serranda di un negozio vuoto però.

In un giorno al Pilastro hanno organizzato una manifestazione di protesta. Bella piena.

Poi? Ah si! È girato un video del vice sindaco di Ferrara in cui si esibiva in parole e gesti minacciosi. Anche questo ha fatto un danno immenso. Fossi nel Sindaco di Ferrara lo caccerei a calci. Una danno permanente effettivo.

Finalmente abbiamo votato. E siamo usciti da Sherwood. Ci sono entrati parecchi five stras. Ohi. Speriamo non ci facciano danni alle costruzioni e soprattutto alle

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rotonde. Non ci siamo impauriti. Ci siamo arrabbiati, indignati, indispettiti. Ma come si permettono questi!

Noi siamo gente per bene, dediti al lavoro e alla famiglia. Noi siamo stati poverissimi e ci siamo tirati su a forza di braccia, lavoro, studio e salario.

Noi produciamo cibo per tanta gente nel paese e cibo di qualità. Noi produciamo attrezzature che vendiamo in tutto il mondo.

Noi produciamo sapere. Abbiamo la libera università più antica del mondo. Libera. Significa che essendosi stufati delle interferenze del clero si prese su e si andò altrove a far lezione. L'avete mai visto da un'altra parte?

Noi che abbiamo l'Adriatico, che è una pozza non certo i Caraibi, ci siamo inventati la riviera romagnola.

Noi, per sopravvivere e migliorare le nostre condizioni materiali, ci siamo inventati le cooperative. Complete di medico.

Noi le incursioni incendiarie delle milizie di Balbo le abbiamo subite. Abbiamo comunque resistito e alla fine ci siamo liberati da soli. Ravenna fu liberata senza sparare un colpo grazie alla mediazione di Bulow. Quindi questi ci volevano liberare da cosa? Facciamo da soli grazie.

Qui quattro ragazzi si sono inventati le sardine, ovvero l'occupazione delle piazze per incontrarsi, chiacchierare, suonare e ballare pure. In maniera civile, normale, senza aizzare gli animi continuamente con un perpetuo uso di cattiveria.

In sostanza ci siamo stufati e abbiamo fatto un semplice scatto di orgoglio.

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Vedete, è vero che a noi piace divertirci ma non siamo quella macchietta con la quale veniamo rappresentati.

Il punto è che la lega ha usato la macchietta come riferimento non la cittadinanza. A partire dai fatti del Papeete. Certo i lombardi, come tutti gli altri compresi i tognini (per fortuna non più in sandali e calzini bianchi), ci invadono tutti gli anni e noi farciamo tutti come i tortorini. Alcuni perdono l'ombrella in tutto questo sfavillio di bellezza, musica, cibo e buon bere. Le conseguenze sono queste.

Vedete, noi abbiamo l'ignorantezza, che è quella cosa per la quale è capitato che votanti di destra hanno fatto il voto disgiunto. Il che la dice lunga. Di destra va bene ma quando è troppo è troppo.

Sapete come vedo io Salvini? Avete presente un pataca? Il pataca è quel soggetto che usura il jeans in un certo punto preciso e esagera, facendo il buco con la carta vetrata. Con lui dentro però. È chiaro? Ecco. Cosi.

Ricordate sempre che, come dice Giacobazzi, quando scatta la gara d'ignoranza un romagnolo non può arrivare secondo. Fasi mo' vò.

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