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Per una cultura europea

Cultura e Politica

Per una cultura europea di Umberto SCOTTI DI UCCIO

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Ursula Von Der Leyen, neoeletta Presidente della Commissione Europea, tocca iltema della formazione universitaria dichiarando che intende triplicare il fondo Erasmus.Da sinistra, dobbiamo considerare questa promessa molto qualificante. Vediamoperché.

L’Italia è uno dei Paesi che maggiormente hanno contribuito a creare l’Unione e dall’Italia è venuta 50 anni fa l’idea di equiparare i titoli e sostenere i viaggi di studio degli studenti e dei docenti. Ricordiamolo: “mamma Erasmus” è la pedagogista Sofia Corradi, una che ha scritto un pezzo di storia e ci ha fatto sentire l’orgoglio di essere Europei.

I tempi sono cambiati: oggi la UE è vista come un gruppo di potere non democratico,che intralcia le politiche nazionali, succhia soldi ai Paesi poveri e li regala ai

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Paesi ricchi. Bene, invece di brontolare si deve cambiare marcia: ai populisti chevogliono sfasciare tutto dobbiamo opporre gli ideali dei padri fondatori. Diciamolo,non erano brutte idee. Anzi, a vedere bene, erano proprio belle.

Tornando a Erasmus: noi di sinistra abbiamo bisogno di ritrovare i nostri simboli. Erasmus è uno di quelli, è il simbolo della cultura senza barriere, è un simbolo “internazionale”. Però Erasmus non protegge abbastanza le fasce di reddito svantaggiate, non è (ancora) un ascensore sociale; serve molta più energia e servono più risorse. Ci possiamo fidare della Von Der Leyen? Mah, stiamo a vedere. Intanto, ricordiamoci che è stata eletta grazie al sostegno della Sinistra Europea e che non potrà così facilmente rimangiarsi le cose che ha detto di fronte al Parlamento.

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/speech_19_4230

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