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LA PASTICCERIA DEL FUTURO

Alla ricerca dell'innovazione

PASTICCERI: AL TECHPARK NOI, 12 ADDETTI AI LAVORI DEL SETTORE HANNO PRESO PARTE AL CORSO PER MAESTRI. NEL CORSO DELL'EVENTO SI È PUNTATO MOLTO SULL'EVOLUZIONE FUTURA DEL COMPARTO.

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Il laboratorio alimentare del Techpark NOI di Bolzano ha ospitato recentemente una due giorni di corso dedicata alla formazione 2022 dei Maestri pasticceri altoatesini. All’evento, improntato su una scolarizzazione innovativa degli addetti ai lavori, hanno preso parte complessivamente 12 partecipanti. Dopo il saluto introduttivo dell’Head of Unit Labs and Performance del NOI Sepp Walder e dell’Head of Unit Food Technologies del Techpark Ben Schneider, i protagonisti del corso formativo hanno potuto visitare nella mattinata del primo giorno diverse aree interessanti del NOI, tra cui il rinomato Makerspace, i Kitchen Lab ed i Food Labs. Nel pomeriggio l’attenzione si è invece concentrata su una visita guidata virtuale del centro di ricerca di Laimburg, con focus sulla lavorazione della frutta e della verdura. Il day-1 si è infine concluso con un’introduzione sulle tecnologie e sul management di qualità. Nella seconda giornata del workshop ci si è invece concentrati sulla parte pratica e nello specifico sull’allestimento e sulle produzioni campionarie. L’ultima sezione dell’interessante percorso formativo è stata viceversa focalizzata sulle degustazioni e su un aspetto di valore come l’analisi della durata di conservazione.

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© Daniele Fiorentino 29

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Maria Kerschbaumer

CIRCONDARIO DI CHIUSA

Cosa ne pensi del tuo lavoro? Mi piace molto perché posso aiutare molte donne a porsi in modo migliore verso la vita, migliorando il loro aspetto e l'effetto sul loro ambiente. Credo che nella nostra professione le mani siano lo strumento più importante e la nostra destrezza ci aiuta molto. In tutti i nostri lavori sono sempre al centro dell'attenzione: penso alle acconciature con le trecce, ma anche all'asciugatura e alla messa in piega dei capelli delle nostre clienti. Potrete crescere molto nella nostra professione e creare un sacco di proposte invidiabili e nuove, così come di tendenza e alla moda.

Come concili vita lavorativa e privata? Ho la fortuna di vivere vicino al salone, il che rende facile conciliare lavoro e vita familiare. Riesco a cucinare durante la pausa pranzo e a preparare il pranzo per quando la mia famiglia torna a casa. Se ci sono problemi di tempo, la famiglia si fa carico anche di questo aspetto. I lavori domestici devono essere condivisi e possono essere condivisi in questo modo, ma la maggior parte dipende ancora da me. Mi piace trascorrere il fine settimana all'aria aperta. Si tratta di un cambiamento rispetto al lavoro quotidiano in salone.

…LA PRESENTAZIONE Il mio nome è Maria Kerschbaumer, vengo da Chiusa, e da 37 anni gestisco il salone di acconciatrice “Maria” nel mio paese, operando insieme ad un’apprendista.

Un evento apprezzato © lvh.apa

Gabriele Morandell, un'ospite speciale

DONNE: LA MEDIATRICE HA SPIEGATO I SUOI COMPITI E LE SUE ATTIVITÀ.

I compiti dei mediatori sono principalmente quelli di esaminare i reclami, fornire informazioni e consulenza e mediare nei conflitti tra i cittadini da un lato e la pubblica amministrazione dall'altro. Su iniziativa delle Donne lvh.apa Confartigianato Imprese ed in particolare del circondario Burgraviato, la mediatrice altoatesina Gabriele Morandell è stata recentemente invitata a una serata informativa. Nel suo intervento ha affrontato la domanda: "In quali difficoltà può aiutarmi un mediatore?".

NUMEROSE DOMANDE

I partecipanti hanno colto l'occasione per porre domande concrete sulle aree di competenza dell’esperta. I mediatori operano principalmente per tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. Per adempiere a questo incarico, agiscono in modo libero e indipendente. Il loro incarico è quello di esaminare i reclami riguardanti l'amministrazione provinciale, controllando le attività di tutti gli uffici e i comparti dell'amministrazione provinciale. Questa lista include anche gli enti incaricati dalla Provincia, come l'Istituto per l'edilizia abitativa dell'Alto Adige IPES. I mediatori sono anche responsabili per l’esame dei reclami, della consulenza e della mediazione in materia di assistenza sanitaria e di protezione dell'ambiente e della natura. "È stata una serata molto istruttiva e di successo - ha affermato la presidente del circondario delle Donne lvh.apa del Burgraviato Waltraud Eder Haller, esprimendo grande soddisfazione per la riuscita dell’evento.

Progetto ambizioso a San Genesio

GIOVANI ARTIGIANI: L'OASI DEL BENESSERE HA PRESO VITA NEL CENTRO DEL PAESE.

L'idea è nata diversi mesi fa insieme a Monika Mair Reichhalter, responsabile ambientale di San Genesio: creare un punto informativo sui vari temi legati alla sostenibilità nel centro del paese. "Un semplice pannello informativo alla fine si è trasformato in un'intera piazza – ha affermato la presidente dei Giovani Artigiani del Tschögglberg Priska Reichhalter, in prima linea nella pianificazione e nell'organizzazione dell’iniziativa insieme ai Giovani Artigiani e alle ditte locali. L'idea di realizzare il progetto insieme agli studenti della locale scuola media è stata invece del vicesindaco Andreas Egger, a sua volta Giovane Artigiano. A San Genesio è stata in questo modo creata un'interessante opportunità informativa alternativa, caratterizzata da un’elevata professionalità. Complessivamente 27 studenti delle scuole medie hanno partecipato volontariamente al progetto per due sabati, progettando, avvitando, segando ed assemblando. I giovani hanno avuto l'opportunità di guardare da vicino gli artigiani delle aziende locali e del cantiere, aiutandoli concretamente. "È incredibile ciò che i nostri giovani sono in grado di creare e mettere in pratica – ha sottolineato il vice presidente di lvh.apa Hannes Mussak durante l’inaugurazione dell’evento -. Tutti hanno collaborato al meglio, creando del benessere per l'intero paese. Siamo orgogliosi di loro." Il Comune è stato a sua volta partner dell’iniziativa, finanziando diversi materiali. La nuova oasi volta al benessere è stata accolta con entusiasmo anche da Thomas Oberkofler, presidente comunale lvh.apa di San Genesio, Alexander Dallio, presidente dei Giovani Artigiani lvh.apa, e Priska Neulichedl, direttrice del comprensorio scolastico del Tschögglberg.

Giovani Artigiani

Alto Adige

giovaniartigianialtoadige

La consulta provinciale si è ritrovata di recente a San Genesio per discutere sugli argomenti principali relativi al 2022 ed al 2023. #Futuro #2022 #2023 #giovaniartigianialtoadige

A Alexander Dallio: Ci siamo confrontati con grande impegno sulle sfide, sugli obiettivi e sulle iniziative previsti per i prossimi anni. Anche la costituzione dei Gruppi comunali costituisce una tematica centrale per i Giovani Artigiani per quest’anno e per il prossimo. Il confronto si è rivelato molto costruttivo.

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ECONOMIA E POLITICA

PROTAGONISTI NELLE DECISIONI: L’artigianato non è rilevante soltanto a livello locale, bensì anche in ambito nazionale ed internazionale.

L’individuazione del datore di lavoro all’interno della ditta

UN TEMA ESTREMAMENTE IMPORTANTE PER LE AZIENDE IN MATERIA DI SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO È QUELLO RELATIVO ALL’INDIVIDUAZIONE ALL’INTERNO DELLE AZIENDE DELLA FIGURA DEL “DATORE DI LAVORO”.

Il datore di lavoro è il primo responsabile in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in caso di incidenti e/o di controlli. Avendo il datore di lavoro la responsabilità dell’organizzazione aziendale ed esercitando i poteri decisionali e di spesa, egli ha anche il dovere di ottemperare a tutto quanto richiesto dal d.lgs. 81/2008. Tra questi importanti obblighi rientrano per esempio la redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR) e la nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Nelle imprese individuali la figura del datore di lavoro coincide con il titolare dell’impresa stessa. Nelle società di persone il datore di lavoro viene invece identificato con tutti i soci, salvo che nell’atto costitutivo siano limitati i poteri decisionali di alcuni soci. Nelle società ad accomandita semplice (Sas), il datore di lavoro viene viceversa identificato con tutti i soci accomandatari, mentre i soci accomandanti avendo una responsabilità limitata, rimangono estranei ai compiti di gestione e direzione della società.

SCENARI DIFFERENTI

Più complessa è invece la questione nelle società di capitali, tra le quali rientrano la società a responsabilità limitata (Srl) e la società per azioni (Spa). Qualora vi sia la presenza di un amministratore unico, il problema dell’identificazione non si pone, mentre nelle società di capitali con un consiglio di amministrazione gli obblighi inerenti alla prevenzione degli infortuni posti dalla legge a carico del datore di lavoro gravano indistintamente su tutti i componenti del consiglio di amministrazione. L’atto costitutivo può però prevedere la nomina di un amministratore delegato, a cui affidare la delega in materia di sicurezza. In questo modo si delega la funzione di datore di lavoro al predetto amministratore delegato. Se lo statuto o l’assemblea lo consentono, tale delega può essere attribuita ad un consigliere delegato tramite delibera del CdA anche in un momento successivo alla costituzione della società. Fondamentale è in ogni caso che vengano delegati tutti i poteri concernenti l’organizzazione, la gestione ed il controllo in autonomia e indipendenza dell’impresa in materia di sicurezza del lavoro, con relativa facoltà di spesa. È altresì importante precisare nella

Identificare il datore di lavoro

© Shutterstock

delega che l’amministratore delegato o il consigliere delegato assumerà la figura e la funzione di datore di lavoro ai sensi del d.Lgs. n° 81/2008. In capo al datore di lavoro delegante, quindi al CdA, permane sempre l’obbligo di vigilanza in ordine al corretto espletamento da parte del delegato delle funzioni trasferite e anche l’obbligo di intervento, quando il delegato non osservi i propri doveri. Il mancato intervento del delegante oppure il venir meno del principio dell’autonomia decisionale e di spesa del delegato a causa dell’ingerenza del delegante, potrà far sorgere in capo a quest’ultimo una sua responsabilità in caso di incidenti e/o controlli.

SIEGHARD FLADER Direttore dell’Ispettorato del lavoro

I compiti del datore di lavoro

Il datore di lavoro è responsabile per il corretto svolgimento di determinati compiti legati alla sicurezza sul lavoro, anche qualora questi ultimi siano stati delegati.

La corretta identificazione del datore di lavoro, soprattutto nelle società a struttura collegiale (es. soci con gli stessi poteri, presenza di un consiglio di amministrazione, ecc.), è fondamentale per l’individuazione del soggetto che è responsabile dell’attuazione di tutti gli obblighi relativi alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Proprio questo soggetto sarà colui il quale risponderà per eventuali carenze, infortuni e malattie professionali. Da anni i tribunali distinguono tra il datore di lavoro formale, che rappresenta l’azienda all’esterno - come può essere il presidente del consiglio di amministrazione, che agisce come rappresentante legale (ad esempio nella dichiarazione della Camera di Commercio) e come tale firma anche i contratti di lavoro dei dipendenti -, e la persona che prende di fatto le decisioni inerenti la produzione, le modalità di lavoro, gli investimenti per la sicurezza, ecc. (Cassazione penale n. 16311 del 2011). Si parla di datore di lavoro di fatto se vi è un comportamento ricorrente, costante e specifico da cui si può dedurre l’effettivo esercizio di funzioni dirigenziali. Se il datore di lavoro formale esercita anche di fatto i poteri decisionali di cui sopra, ha naturalmente la totale responsabilità dell’azienda; altrimenti, in caso di incidente, la responsabilità sarà in capo al datore di lavoro di fatto e altre persone che con il loro comportamento hanno in qualche modo contribuito alla causazione dell’evento. Una volta chiarito in tal senso chi è il datore di lavoro effettivo nell’ambito della sicurezza sul lavoro, va sottolineato che i compiti dello stesso possono essere delegati, a certe condizioni, ad un’altra persona. Va però precisato che ciò non comporta un trasferimento della responsabilità, che continua a rimanere anche in capo al datore di lavoro. In particolare, la delega deve essere conferita per iscritto e con data certa a una persona professionalmente competente, dotata dei necessari poteri organizzativi e di controllo e di un sufficiente budget di spesa non soggetto ad approvazione, e deve essere accettata per iscritto dal delegato. In questo contesto è importante ricordare, che il datore di lavoro rimane responsabile del corretto svolgimento dei compiti delegati.

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