Damiano Conti Borbone
Indice
L’Artista - The Artist Il Progetto - The Project Settembre - September Delitto d’autore, La morte dell’arte II Sick Heart, Asso di cuori Ottobre - October Art Not Found Equazione d’amore Novembre - November Orizzonte What Is Real Dicembre - December Il decadimento dell’essere Emozioni umane Contatti - Contact
Index
Damiano Conti Borbone was born on December 1992 in Cremona, Italy. He has always had a gift for art, but it’s only in the latest years of his high school education that he inaugurates his artistic production as a self-taught artist. In 2013 he promoted a project called “L’imbratta tele” - literally “the dauber” -, aimed to build a stronger network of contacts through the use of social networks ensuring therefore a wider spread of his artistic production. Thereafter, in 2014, Conti Borbone started a fruitful collaboration with the headquarters of Mediolanum Bank in Cremona, which resulted in a permanent solo exhibition and in a secondary partenership with BT Group: the commissioned artwork is currently exhibited in the headquarters of London.
Other exhibitions and collaborations: September 2015, Sottosopra - event sponsored by the city municiaplity setted in the Civic Museum of Cremona. May 2016, Artistica-Mente, Emozioni dell’uomo moderno - solo exhibition displayed at the cultural circle “Historia delle Immagini” in Cortemaggiore, Piacenza.
The Artist.
L’Artista. Damiano Conti Borbone nasce nel Dicembre del 1992 a Cremona, in Italia. Fin dai primi esordi del suo percorso educativo ha dimostrato uno spiccato interesse per l’arte: tuttavia, soltanto verso la conclusione dei suoi studi inaugura il proprio percorso artistico, in qualità di appassionato autodidatta. Nel 2013 promuove il progetto “L’Imbratta tele”, una piattaforma online che coinvolge una fitta rete di contatti tramite l’utilizzo dei social network al fine di assicurarsi una maggiore diffusione delle sue opere. Di lì a poco, nel 2014, Conti Borbone inaugura una proficua collaborazione con la sede di Cremona di Banca Mediolanum che porterà all’istallazione di un’esposizione permanente di suoi lavori e alla partnership con BT Group: l’opera commissionata da quest’ultimo ente è attualmente esposta negli uffici della sede centrale di Londra. Altre esposizioni e collaborazioni: Settembre 2015, Sottosopra - evento culturale sponsorizzato dal comune e organizzato nel Museo Civico di Cremona. Maggio 2016, Artistica-Mente, Emozioni dell’uomo moderno - personale inaugurata presso il circolo “Historia delle Immagini” di Cortemaggiore, Piacenza.
Damiano Conti Borbone
Adunanza
The Project
Adunanza - literally “gathering”- has
been an international exhibition project promoted by M.A.D. Gallery Milano, inaugurated on September 2016 and developped until December 2016. The programme, structured on four months, involved fifty-five different artists coming from all over the world and orientated to various aristic researches. The main purpose of the project was to assemble the most heterogeneous picture possible, enhancing differences in order to create a real intellectual arena in the very proper core of Milan. Through diversity it has been created a common ground, made dialogue and sharing of different point of view within the fatherly walls of a common intent: art. Damiano Conti Borbone has lived the whole experience of Adunanza, contributing to the building of this critical battlefield by the exhibition of his production: by the introduction of eleven different artworks he has been able to fabricate a four-months critical discourse, ranging over a more intimate sphere to the impact of social provocation.
Adunanza si è configurato come un
progetto espositivo a carattere internazionale promosso e organizzato da M.A.D. Gallery Milano, che ha visto la luce nel Settembre del 2016 e si è protratto fino a Dicembre dello stesso anno. Il programma, articolato in quattro fasi differenti, ha coinvolto cinquantacinque artisti internazionali e non, provenienti da differenti culture e orientati all’espressione di differenti ricerche artistiche. Lo scopo principale del progetto coincideva con la costruzione di un discorso critico profondamente eterogeneo, volto alla valorizzazione delle differenze e alla realizzazione di un’arena intellettuale nel cuore stesso di Milano. Attraverso le diversità insite nelle produzioni artistiche esposte sono state poste le fondamenta di un terreno di dialogo comune, basato sulla condivisione di differenti punti di vista entro le mura protettive di un comune ntento: l’arte. Damiano Conti Borbone ha vissuto e attinto dall’esperienza di Adunanza, contribuendo alla costruzione di quel campo di battaglia virtuale ipotizzato con la sua voce: presentando undici opere d’arte, ha favorito la realizzazione di un discorso critico della durata di quattro mesi, oscillando da una ricerca filosofica dal sapore intimistico alla forza deflagrante della provocazione sociale.
Il Progetto
Settembre September 17.09.2016 - 30.09.2016
Acrilico su tela, 30x40 cm La rivoluzione più potente che un’artista può combattere è l’uccisione dei propri padri. Il cambiamento richiede spargimenti di sangue, il progresso nasce dalla morte, l’evoluzione richiede una sconfitta. L’arte di Damiano Conti Borbone affonda le proprie radici nella straordinarietà dell’evoluzione umana: può focalizzarsi sul mutamento interiore, che nasce come un’esplosione di sentimenti ingovernabili sparsi sulla tela come fili di seta, può raccontare di una crescita intellettuale, e può anche riguardare l’arte. La morte dell’arte diviene così estremamente reale, il suo cadavere è una tela crivellata di proiettili; un cuore sanguinante è il nucleo stesso della sofferenza;la corrente di colore si tramuta in una sorta di flusso di coscienza visivo. In conclusione, l’arte di Cont Borbone non si barrica oltre un’impenetrabile aura di concettualità, sebbene il concetto sia decisamente presente. Non è a questo che mira: piuttosto, mira all’uomo. Mira all’umanità.
The most powerful revolution an artist can be part of is the killing of his own fathers. Changing requires bloodshed, progress rises from death, evolution asks for a defeat. Damiano Conti Borbone’s art is rooted into the extraordinariness of human evolution: it can be focused on an inner transformations, arising as an explosion of feelings spread on the canvas like silk threads, as well as it can tell about an intellectual growth, and even relate to art. Death of art becomes therefore incredibly real, its corpse is a canvas riddles with bullets; a bloody heart is the very proper core of suffering; the flow of colours becomes somehow a visual stream od consciousness. In the end, Conti Borbone’s art does not barricades itself behind a curtain of impenetrable conceptualism, even if the concept is quite clear. This is not what he aspires to: he rather seeks the man, his aim is humanity.
Acrylic on canvas, 30x40 cm
Delitto d’Autore, La morte dell’arte II
Sick Heart, Asso di cuori Acrylic on canvas, 50x40 cm
Definirei la mia ricerca artistica ostinata e riflessiva, in quanto è il frutto di pensieri che si insinuano assiduamente finché, rielaborati, non prendono forma “aggredendo” la tela; non è una vera e propria aggressione, ma la risposta a un impulso artistico che riflette un emozione umana. Non si tratta di aggressione violenta, ma di un’azione naturale che la tela non subisce, volta a plasmare e modificare la tela in modo che possa essere utilizzata nella sua tridimensionalità.
I would say my artistic research is stubborn and meditative, for it is the result of thoughts which assiduously insinuate until, a few reworked, they take form and set upon the canvas; it’s not a real attack, it’s rather the answer to an artistic impulse mirroring a human emotion. It’s not a violent assault, but a natural action which the canvas doesn’t whitstand, aimed to shape and change the canvas in order to be used in its three-dimensionality.
Damiano Conti Borbone
Acrilico su tela, 50x40 cm
Ottobre October 15.10.2016 - 29.10.2016
Art Not Found With a precise intensification of one of the most peculiar feature of his production, Conti Borbone projects himself in a very contemporary challenge: provocation. The one he realizes is a purified provocation, pared down to the brutal format of the manifesto; it’s a provocation which lies outside the delicacy of the private sphere of the artist, to become war cry, to be displayed - not without a certain irony - to the viewer attention. Using the immediacy of the graffito, consciously projected in the sacred space of the canvas, Conti Borbone avoids the system demanding to the artist to realize an original and innovative creation. As Bansky said: “The Art we look at is made by
only a select few [...]. When you go to an Art gallery you are simply a tourist looking at the trophy cabinet of a few millionaires”; stealing the artwork from the system which shelves it, without though removing the creative impulse, what is left? Art Not Found.
Acrylic on canvas, 100x70 cm
In una decisa intensificazione di quella che è una delle componenti fondamentali della sua produzione, Conti Borbone si proietta nella più contemporanea delle sfide: la provocazione. E’ una provocazione depurata, scarnificata fino a materializzarsi nella componente cruda del manifesto; è una provocazione che esula dalla delicatezza immane della sfera privata dell’artista per farsi grido di battaglia, per offrirsi – non senza una nota d’ironia – allo sguardo dello spettatore. Sfruttando l’immediatezza del graffito, consapevolmente proiettato nello spazio sacro della tela, Conti Borbone si sottrae al sistema che esige dall’artista una creazione originale e rivoluzionaria. Citando Bansky: “l’Arte
che guardiamo è fatta solo da pochi eletti [...]. Quando vai in una galleria d’arte sei solo un turista che guarda la bacheca dei trofei di un ristretto numero di milionari”; sottraendo l’opera Acrilico su tela, 100x70 cm
al sistema che la congela, pur senza eliminare l’impulso creativo, cosa resta? Art Not Found, arte non trovata.
Acrilico su tela, 100x70 cm
L’opera d’arte funziona davvero quando crea un ponte tra “ciò che è” e “ciò che potrebbe essere”, dove lo spettatore – ossia l’uomo – ha la capacità di interagire con essa come fosse uno stargate che lo proietta in universi sconosciuti o inesplorati tramite l’introspezione.
The artwork actually works when it creates a bridge between “what it is” and “what it might be”, where the viewer - which is the human being - can interact with itself just like a stargate, projecting him toward unknown universes which can be explored through introspection.
Damiano Conti Borbone
Acrilico su tela, 100x70 cm
Equazione d’amore
Novembre November 12.11.2016 - 26.11.2016
Acrylic on canvas, 60x80 cm
Acrilico su tela, 160x80 cm
Lo sfondo spoglio, incommensurabilmente vuoto, attraversato da una scossa elettrica visiva che riscuote lo spettatore dal suo stato di passivo torpore è una delle caratteristiche fondamentali della produzione artistica di Damiano Conti Borbone: è evidente nella serie delle scritte provocatorie, così come si insinua nelle forme depurate della figura umana che spesso agisce da protagonista solitario della scena. In Orizzonte lo squarcio che dilania la composizione assume una connotazione fortemente visuale e irrompe nella scena con l’irruenza della lama di un coltello, traducendosi nella cesura netta che spezza l’incantesimo ovattato dello sfondo. Il senso di spaesamento che ne deriva non scaturisce dalla metodologia, che si attiene alla dinamica provocatoria che innerva tutta l’opera artistica di Conti Borbone. Il ribaltamento avviene piuttosto a livello concettuale, nella rappresentazione di un orizzonte che si allontana dalla propria definizione di confine tra la nostra percezione e l’oltre per farsi squarcio, apertura verso una luce accecante, senso di aspettativa e inquietudine. Di fatto l’orizzonte è qui inteso come risveglio, come il lento schiudersi di una palpebra assonnata nel momento in cui l’alba ne spezza il quieto riposo.
Orizzonte
The immeasurably empty and naked background, crossed by a visual electric shock awakening the viewer from his inert numbness condition, is one of the most important features of Damiano Conti Borbone: it’s undeniable in the provocative writings series, as well as it insinuates in the human figure who works as the lonely main character of the scene. In Orizzonte the laceration that tear apart the composition has quite a strong visual implication: it bursts into the scene with the violence of a knife, becoming the clean break which cracks the sweet spell of the background. The sense of displacement originated is not related to the method, complied with the provocative dynamics typical of Conti Borbone’s work. The overturning is mostly conceptual, it’s hidden within an horizon representation which has nothing to do with the proper idea of a boundary between our perception of reality and the beyond: it becomes a rift open towards a dazzling light, source of expectation and fear. The horizon is here represented as awakening, as the slow opening of a sleepy eyelid blinking when the dawn breaks into the resting time.
What Is Real
Acrilico su tela, 100x70 cm
La mia arte è provocazione in quanto risposta a provocazioni esterne continue che si trovano all’interno della società in cui vivo; queste provocazioni stimolano un processo creativo e mi permettono di non commentare o raccontare il mondo giudicandolo, ma di provocarlo ancora di più. Questo porta la mia arte a spingermi sempre oltre il mio limite umano.
My art is a provocation as it is an answer to the incessant outer incitements coming from the society to which I belong; these provocations incite a creative process, they let me not to comment or judge the world around me: I rather incite it even more. This brings my art to push me over and over beyond my human limits.
Damiano Conti Borbone
Acrylic on canvas, 100x70 cm
Dicembre December 3.12.2016 - 17.12.2016
Il Decadimento dell’Essere E la composizione del quadro apparve al mio spirito; ed ogni volta che guardo questo quadro rivivo quel momento. Momento che tuttavia è un enigma per me, perché è inesplicabile. Perciò mi piace chiamare enigma anche l’opera che ne deriva.
And the composition of the painting appeared to my spirit; and everytime I look at this painting I live that moment again. A moment which is nevertheless an enigma to me, because it’s inexplicabile. That’s why I like to think to the artwork itself as an enigma. Giorgio De Chirico
Giorgio De Chirico
La riflessione sull’essere umano impostata da Conti Borbone si tinge delle tinte agrodolci della filosofia, naufragando nell’atmosfera immobile e atemporale de Il decadimento dell’essere. In un’interpretazione estremamente soggettiva, seppure evidentemente debitrice nei confronti delle riflessioni metafisiche introdotte dall’omonima corrente del XX secolo, l’opera sembra immergersi in un luogo e un momento che sfuggono ai confini del tempo umano, che si collocano nell’abisso del mito e del sogno. Il senso di spaesamento, di ineluttabilità che ne deriva si intensifica nel momento in cui la massa stessa delle forme che compongono il dipinto inizia a sgretolarsi, dilaniarsi, decomporsi come materia morta sotto il nostro sguardo incredulo: e, ancora una volta, ci ritroviamo persi e attoniti a osservare la silhouette sgargiante, eppure corrotta, dell’essere umano in se stesso, che mai si volta ad accogliere le nostre istanze. Acrilico su tela, 100x70 cm
The consideration about the human being proposed by Conti Borbone concentrates on philosophy, drowning in the moveless and atemporal atmosphere of Il decadimento dell’essere. It’s quite a personal interpretation, even though it clearly refers to the Metaphysical reflection proposed by the namesake famous XX century movement: the artwork seems to be lost in a place and a time far beyon the human limits, located in the deepness of the myth and the dream. The sense of displacement and unavoidability coming from there increases when the shapes composing the artwork start to crumble, lacerate, break down as dead matter under our incredulous gaze: and, one more time, we found ourselves lost and confused while we observe the gaudy silhouette of the human being, who never turns around to embrace our requests.
Acrylic on canvas, 100x70 cm
Emozioni Umane
La figura umana è sia fondamentale che complementare dell’opera, in quanto senza di essa l’opera perderebbe di significato. Questo sottolinea quanto l’essere umano, nella sua complessità, racchiuda la sua limitatezza, come la sua grandezza nel saper dare e la sua bramosia nel voler ricevere per colmare I propri vuoti.
The human figure is both essential and complementary to the artwork, for without it the artowrk wouldn’t have any sense. This fact underlines how the human being, in all its complexity, encloses his own limitation, as well as his greatness when it comes to give and his yearning when it comes to receive in order to fill his own emptiness.
Damiano Conti Borbone
Acrilico su tela, 5050 cm
Acrylic on canvas, 5050 cm
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Damiano Conti Borbone Catalogo a cura di Curated by: Carlotta Biffi Art curator
Fotografie a cura di Pictures curated by: Damiano Conti Borbone
M.A.D. GALLERY MILANO Corso San Gottardo, 18 Milano Italy www.madgallerymilano.com
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