Stefania Chiesa, Artista

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M .A .D . G A L L E RY MODA

ARTE

DESIGN

STEFANIA CHIESA

Analisi critica a cura della Dott.ssa Rebecca Rossetti Laureata in Beni Artistici e dello Spettacolo presso l’Università di Parma


STEFANIA CHIESA

“ Sono io Cassandra e questa è la mia città sotto le ceneri. E questi i miei nastri e la verga di profeta. E questa è la mia testa piena di dubbi. […] È andata come dicevo io, però non ne viene nulla. E questa è la mia veste brucciacchiata. E questo è il mio ciarpame di profeta. E questo è il mio viso stravolto. Un viso che non sapeva di essere bello.” Wistawa Szymborska


Stefania, giovanissima artista, dalla personalità sensibile e forte, fin da piccola ha trovato l’arte come il mezzo per potersi esprime al meglio senza giri di parole. La sua forza è sottolineata dal non vergognarsi di avere avuto una forma di cancro, di camminare a testa alta fiera di aver vinto quella battaglia; nonostante questo, anche la sua arte si è trasformata, si è rafforzata diventando più diretta ed emotiva. Ricorda vagamente la storia della grande Frida Kahlo la quale da adolescente dopo un brutto incidente si è avvicinata all’arte facendo della tela il suo specchio emotivo. Stefania non predilige i colori tenui e delicati ma si rispecchia con l’utilizzo di colori caldi e scuri principalmente rosso, arancio e nero, colori tra loro contrastanti e sinonimi di lotta tra vita e morte, tra amore e dolore, luce e buio. Con la parola buio prendono vita i suoi soggetti che principalmente sono figure femminili molto sensuali, rappresentate dai colori caldi, regine di luoghi oscuri e tenebrosi. Queste figure possono alludere alla stessa artista la quale, trovatasi in determinate situazioni e provando certe emozioni, decide di raccontare la propria storia attraverso questi personaggi appartenenti ad un mondo parallelo composto da tanti elementi anche subordinati a nostri occhi i quali senza dubbio l’hanno fortificata, come una fenice che risorge dalle proprie ceneri. Diversamente dagli altri quadri in “Timanfaya” qui è presente l’accostamento di diversi tipi di materia come sabbia e colate di colore all’interno ricordando ancora una volta, uno “scontro” tra luce e buio, vita e morte. Stefania è un’artista notturna, solitaria che, attraverso le sue opere, vuole rivendicare la sua figura sia di artista sia di donna e come un’amazzone a spada tratta, porta avanti il suo canto di battaglia, quello di una pittura “di ciò che è stato e di ciò che è ”.

Rebecca Rossetti


Progetto grafico | Andrea Massucco

MAD GALLERY MILANO – Corso San Gottardo 18 | Milano Curators Alessandra Magni, Carlo Greco

tel: +39 348.28.54.357 |+39 347.36.01.557 info&press office: madgallerymilano@gmail.com web: www.madgallerymilano.com


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