Vivi Consapevole 41 by Macrolibrarsi

ViviConsapevole, Macrolibrarsi, trimestrale, giugno/agosto 2015 n.41, Poste Italiane SPA, Sped. in Abb. Post. DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/04 art.1 Comma 1. DCB Forlì

Numero 41 - € 2,50 Giugno/Agosto 2015

Consapevole 1

Macrolibrarsi e ViviConsapevole:

costruiamo insieme un futuro migliore Vivi Consapevole Giugno 2015 Anno XI– numero 41 Editore Macrolibrarsi di Golden Books Ideatore Giorgio Gustavo Rosso Direttore Responsabile Marianna Gualazzi redazione@viviconsapevole.it Responsabile di Redazione Romina Rossi info@viviconsapevole.it In Redazione Angelo Francesco Rosso f.rosso@viviconsapevole.it Massimiliano Cirielli m.cirielli@viviconsapevole.it Grafica e Impaginazione

Riviste & Co.

Magazine - Social - Web content Via Uberti 33, Cesena FC grafica@viviconsapevole.it Ufficio commerciale Massimiliano Cirielli commerciale@viviconsapevole.it Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero Grazia Cacciola, Silvia Carlini Stefano Censanti, Lucia Cuffaro Paola di Giambattista Dealma Franceschetti Riccardo Geminiani Sara Jasmon, Claudia Mengoni Ivy Moscucci Valeria Nandini Cerni Valerio Pignatta, Sebastian Pole Roberta Romagnoli Terzo Rosetti Giulia Sama, Salvatore Satanassi Maria Teresa Sirna, Daniel Tarozzi Wilmer Zanghirati-Urbanez Immagini acquistate su www.sxc.hu www.shutterstock.com www.iphoto.it Stampa Rotopress International, Bologna Finito di stampare in Giugno 2015 Tiratura: 40.000 copie

Pensiamo che un mondo più consapevole, più etico, più sano sia la miglior strada per la felicità personale, per il benessere globale e per garantire il futuro di questa terra e dei suoi abitanti. Macrolibrarsi diffonde conoscenza e consapevolezza sotto forma di libri, riviste, dvd, prodotti naturali, corsi ed eventi: nel mondo che vogliamo vediamo persone più consapevoli, che amano se stesse e la natura, che vivono in armonia con il prossimo, che ricercano e divulgano con passione nuove idee per un avanzamento collettivo di stampo ecologico-spirituale. Per raggiungere gli obiettivi della nostra Mission, oltre all’e-commerce Macrolibrarsi.it, abbiamo deciso di intraprendere nuove strade e dare vita ad altri progetti: La Fattoria dell’Autosufficienza — il progetto di perm acultura sull’Appennino Romagnolo, centro studi di ecologia applicata; Macrolibrarsi Store — il negozio con erboristeria, alimenti biologici e libreria; ViviConsapevole — la nostra rivista istituzionale gratuita. Dal 2012 ViviConsapevole è distribuita a tutti i clienti di Macrolibrarsi.it, nelle principali fiere di ecologia e benessere e sul territorio nazionale in diversi esercizi commerciali a tema (negozi di alimentazione biologica e naturale, ambulatori di medicina alternativa, centri olistici, agriturismi…). Inoltre è scaricabile gratuitamente attraverso il web e sull’Apple Store. Con ViviConsapevole vogliamo diffondere i contenuti in cui crediamo, contenuti di qualità sui temi dell’agricoltu-

ra naturale, dell’alimentazione biologica e vegetariana, dell’autoproduzione e del saper fare, delle energie rinnovabili e del risparmio di risorse, della condivisione e della vita in comunità, della salute e del benessere, delle medicine alternative, del self help e della spiritualità. Per questo abbiamo deciso di creare una rivista gratuita stampata in 40.000 copie, in grado di raggiungere, sensibilizzare e appassionare un pubblico sempre più vasto. I riscontri positivi che riceviamo ogni giorno da voi lettori, le proposte di collaborazione e i contatti che arrivano sempre più numerosi ci fanno capire che siamo sulla giusta strada! Pensando di fare cosa gradita al nostro crescente pubblico abbiamo deciso di ampliare la rivista con un catalogo di libri e prodotti naturali dei migliori fornitori Macrolibrarsi: puoi trovare il catalogo sul retro della rivista. ViviConsapevole è sempre alla ricerca di nuovi spunti, di suggerimenti su possibili miglioramenti: non esitare a contattarci per proporre gli argomenti che vorresti vedere trattati sulla rivista e le tue personali esperienze di decrescita o di risparmio. Scrivici a: redazione@viviconsapevole.it ogni tuo suggerimento è prezioso! Buona lettura Lo staff di Macrolibrarsi e ViviConsapevole

INDICE Orto, giardino e fattoria

Comunità Consapevole

Focus

Semi, un patrimonio da salvare 6

Per tutte le Scampia del Mondo 42

Piante spontanee: coltivarle nell’orto e sul balcone 10

Scopri il Fuori Expo Veg

Salute dell’intestino e sistema immunitario: il potere difensivo di una flora batterica equilibrata 74

Vivi le gioie della Natura!

Fai da te

Repellenti per insetti e rimedi per la pelle 46

Cucina Naturale Menù Veg estivo

Benessere Muoviti che ti fa bene!

Fai come Isa, cucina Veg 16

Bellezza Naturale

Yoga

In cucina con l’Elemento Fuoco 18

Depurazione in 10 mosse 50

Breathwalk, la cammina yogica 78

Focaccia rustica con farine senza glutine a basso indice glicemico 20 Fai il pieno di energia con succhi e frullati 22 Essiccare in primavera per gustare in estate 26

Speciale fuoco, sole, energia

Torna in forma con il Goji 52

Self help

Speciale pelle al sole

Niente più capricci

AAA Abbronzatura cercasi

Olii sulla pelle

Pelle al sole, sempre sana e giovane 60 Il lato oscuro dei solari

La Loggia Fuoco, l’Imperatore del nostro corpo 28

Medicina Olistica

Sole, fonte di vita

Prevenire le malattie con l’alimentazione 64

Fotovoltaico, conviene ancora? 34 Diario di un costruttore di pannelli fotovoltaici 38

I fiori per l’estate

Le 10 cose che fanno bene al cuore… e le 10 cose che gli fanno male! 68 Il cuore: la casa della salute 70

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Nutrire lo Spirito Purificare l’anima con la capanna sudatoria

Cosa c’è dopo la Morte?

I draghi zen di Fedor

Nutrire il corpo, la mente e lo spirito In questi giorni di inizio EXPO, l’esposizione universale di Milano con al centro il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, una mattina al lavoro mi sono ritrovata tra le mani un piccolo libro di Thich Nhat Hanh dal titolo Paura (BIS Edizioni, 2015). Aprendolo a caso ho letto il passo che vi riporto di seguito: «Al Plum Village, dove vivo, nella Francia sudoccidentale, ci piace usare le gatha, brevi poesie pratiche che recitiamo in silenzio o ad alta voce nel corso della giornata per aiutarci a vivere profondamente ogni azione della vita quotidiana. Abbiamo una gatha per la sveglia mattutina, una per lavarci i denti e ne abbiamo anche altre per andare in macchina o lavorare al computer. La gatha che recitiamo quando serviamo il cibo dice: In questo cibo vedo chiaramente la presenza dell’universo intero che sostiene la mia esistenza. Guardando in profondità le verdure che mangiamo, vediamo dentro di esse il sole, una nuvola, la terra. Ci sono anche tanta fatica

e lavoro amorevole nel cibo cha abbiamo davanti. Contemplandolo in questo modo, anche se non c’è nessun altro seduto a tavola con noi, sappiamo che la nostra comunità, i nostri antenati, Madre Natura e il cosmo intero sono al nostro fianco, con noi e dentro di noi, in ogni momento. Non dovremo mai sentirci soli». Questa riflessione mi è sembrata bellissima e me la sono rigirata in testa tutto il giorno. Tornata a casa la sera, ho preparato la cena e ho messo a tavola la mia famiglia. Prima di iniziare il pasto ho fatto una cosa che non avevo mai fatto prima: ho chiesto il silenzio a mio marito e ai miei figli e ho ringraziato per il cibo che avevamo nei piatti. Ho reso grazie alla Terra, agli elementi che l’avevano nutrita e alle mani che l’avevano lavorata. Devo dire che i miei figli sono rimasti molto impressionati da questa piccola cerimonia, che ho voluto piacevolmente ripetere le sere successive. Ora, dopo un po’ di pratica, anche i miei bambini hanno iniziato a proporre i loro ringraziamenti. «Oggi è stata una brutta giornata – ha detto mia figlia qualche sera

fa di fronte al suo piatto di pasta e ceci – perché ha sempre piovuto e non siamo andati al parco a giocare. In casa mi sono annoiata perché i giochi sono sempre gli stessi, ma vi ringrazio lo stesso nuvole: la vostra acqua di oggi farà crescere le ciliegie domani e io adoro le ciliegie e non vedo l’ora che il sole e la pioggia le facciano diventare mature». La meditazione pre-cena è ormai diventata un rito e ci fa affrontare il pasto in una maniera diversa: anche i bambini sono più sereni e mi sembrano più consapevoli di un momento così importante come è quello del nutrirsi. Accogliere qualcosa dentro di sé – che si parli di cibo, di emozioni, di sentimenti, dell’altro – è sempre un atto creativo, che ci riplasma continuamente. Nella nostra visione non basta nutrire il pianeta: per evolvere ed elevarci è fondamentale nutrire il corpo, la mente e lo spirito. Buona lettura! La Redazione

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ARIELE DI DAL CIN ANTONIO Via Cesare Battisti, 96 31046 Oderzo (TV) Tel 0422.207483

HOTEL GLORIA Via Lungolago, 15 38018 Molveno (TN) Tel 0461.586962 www.gloriahotel.it

STUDIO MEDICO - EMANUELA RUSSO Via Gramsci, 11 35036 Montegrotto Terme (PD) Tel 049.794018

Umbria ERBORISTERIA L’EDERA Strada Ponte d’Oddi, 51/l 06125 Perugia (PG) Tel 075.3721953

CHIP COMPUTERS Viale Don Sturzo, 82 30020 Marcon (VE) Tel 041.5950465

MEETING POINT CAFFE Largo Ottaviani, 22 05100 Terni (TR) Tel 348.0869297 INNERLIFE Fraz. Morano Madonnuccia, 8 06023 Gualdo Tadino (PG) Tel 075.9148505 PUNTO NATURA ALIMENTI BIOLOGICI- ERBORISTERIA Corso Semonte, 9 06024 Gubbio (PG) Tel 075.9272451 Veneto POLIAMBULATORI SANTA SOFIA Via Puglie, 24 37139 Loc. Chievo - Verona (VR) Tel 045.8104760

IN CAMMINO... IL BENESSERE COMINCIA DAI PIEDI Via Goffredo Mameli, 24 37126 Verona (VR) Tel 340.2221836 CIAOBIO BY AGRICOLA GRAINS S.P.A. Via Sorgaglia, 11 35020 Arre (PD) Tel 049.5389718 www.ciaobio.it ANTOLINI ALBERTO Viale Madonnina, 6 37015 Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR) Tel 347.3691603 Valle d’Aosta IL FORNO DI NONNA PALMA DI GIAMPAOLO MARISA Via Mont Falere, 13 11100 Aosta (AO) Tel 0165.555209

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Semi,

un patrimonio da salvare

Alberto Olivucci ci spiega cosa possiamo fare per salvare la civilità contadina e proteggere la biodiversità naturale e culturale Circa quarant’anni fa nascevano i movimenti dei seed savers (custodi di sementi) e, con essi, una rete di banche genetiche per conservare i semi delle varietà più antiche di piante alimentari, quali ortaggi, cereali e leguminose che in quegli anni – siamo ai tempi della rivoluzione verde, ovvero dell’avvento della grande industria agroalimentare – stavano cominciando a scomparire. Purtroppo, a distanza di decenni, il problema di porre sotto conservazione l’ampio spettro della biodiversità rurale diffusa nel pianeta è ancora lontano dal realizzarsi, soprattutto in Italia, che ha avuto in passato una florida civiltà contadina. Sono ancora tante e innumerevoli le varietà di semi in attesa di essere riscoperte, catalogate e messe in stato di conservazione. Purtroppo anche il gesto stesso di raccogliere i semi dalle proprie coltivazioni e preservarli di anno in anno è stato dimenticato e i nuovi appassionati di orto familiare dipendono sempre più dalle sementi in busta che si acquistano nei supermercati o nei garden centers, sementi spesso ibride che non si possono nemmeno riseminare: ne abbiamo parlato con Alberto Olivucci, seed saver di lungo corso e presidente dell’associazione Civilità Contadina. Ci racconti dove vivi e cosa fai? Abito in Romagna, vicino a San Leo e faccio il contadino. Coltivare la terra qui non è facile. Ho una casa con undici ettari di terra e roccia. Mi piace definire la mia terra “terra magra”, perché si tratta di un terreno difficile: è calcareo e limaccioso, per cui si bagna in fretta e altrettanto velocemente di asciuga.

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Marianna Gualazzi

Orto, giardino e fattoria Quando e come è iniziato il tuo avvicinamento all’agricoltura biologica? Sono sempre stato istintivamente attratto dalla natura e dalla vita all’aperto e penso di avere una naturale predisposizione per la vita contadina. Il biologico ho iniziato a venderlo, nella mia città natale, Rimini, oltre venticinque anni fa. Il passaggio alla coltivazione diretta è stato come “obbligato”. Sei presidente dell’associazione “Civiltà Contadina”: quali progetti ha realizzato e quali sta portando avanti l’associazione? L’associazione “Civiltà Contadina” è nata nel 1996 dalle energie e dalla creatività di Rosa Maria Bertino, Achille Mingozzi e Gino Girolomoni, editori e promotori dell’agricoltura biologica, nell’intento di mettere al servizio della sana agricoltura uno strumento di divulgazione e sviluppo in più, per mettere in comunicazione le diverse anime del movimento del biologico. Io vi sono entrato nel 1998 e dal 2002 ne sono diventato presidente. Da allora sono stati tanti i progetti messi in campo: dopo i seed savers e gli orti scolastici è la volta del progetto legato al recupero dell’antica razza di pollo Ancona, la partenza della costruzione del frutteto storico, lo sviluppo del portale Biodiversità rurale e della Mappa del Cibo locale, i corsi, i convegni, la Banca dei semi, la stampa del manuale per salvare i semi. Ci spieghi più nel dettaglio il progetto “Seed Saver”? Salvare i semi significa recuperare antiche varietà di piante che stanno scomparendo, salvarle dalla scomparsa e dare nuovo impulso alla biodiversità. Molti mi chiedono: «Ma cosa vuol dire in pratica salvare i semi, come si fa a farlo»? Io lo faccio battendo i paesini più sperduti nel mio Appennino, incontrando gli anziani, chiedendo loro che mi mostrino i loro orti dove spesso sono nascosti piccoli grandi tesori: varietà antiche che credevo scomparse

Come salvare i semi e costituirsi una propria banca genetica familiare con Alberto Olivucci

Da Sabato 29 agosto a Giovedì 3 set

tembre 20

15 presso La Fattoria dell’Autosufficien za Paganico, Bagno di Romagna (FC)

Per info e iscrizioni: http://bit.ly/1z

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o di cui neppure conoscevo l’esistenza. Andare a caccia di semi è una pratica di antropologia culturale. Significa non solo salvaguardare la biodivesità fisica, ma anche quella culturale, delle idee, di un certo modo di vivere. Significa prediligere il locale al globale, il mercato contadino al supermercato. Significa scegliere di mangiare la carne una volta al mese perché il tuo vicino ti ha dato un pollo buono, e non comprare tutti i giorni all’ipermercato la fettina francese, piuttosto che il crudo da coscia tedesca spacciato come di Parma. A proposito di carne e di alimentazione: cosa pensi del vegetarianesimo e del veganesimo? Personalmente posso dirti che non sono né vegetariano né vegano, anche se il mio consumo di carne è veramente sporadico e si riduce alla frequenza di cui parlavo poco fa. Penso che, oggi come oggi, ridurre dresticamente il consumo di carne sia prioritario, così come lo è ridurre il consumo dei cibi industriali, zeppi di conservanti, coloranti e additivi e preparati con materie prime di pessima qualità. Nella migliore delle ipotesi questo tipo di alimenti non è in grado di nutrire adeguatamente il nostro organismo poiché si tratta di alimenti “morti”. Nella peggiore, questo tipo di cibo contribuisce a farci ammalare, nel corpo e nello spirito.

Come vedi oggi l’agricoltura biologica e naturale? La vedo come il futuro dell’agricoltura. Penso che l’agroindustria abbia già perso, e sono i numeri, i dati che ce lo dicono. La piccola agricoltura, quella di sostentamento, la fa ancora da padrone. Ci sono intere nazioni che ancora si sfamano in questo modo e che continueranno a farlo, preservando la propria autonomia alimentare e la propria biodiversità.

Cosa leggere

Michel e Jude Fanton A cura di Alberto Olivucci per Civiltà Contadina Manuale per salvare i semi dell’orto e la Biodiversità Scopri e difendi 117 ortaggi, erbe aromatiche e fiori alimentari Unisciti ai Seed Savers e goditi i miracoli della natura Il Filo Verde di Arianna, 2013

Puoi ordinare questo libro sul sito: macrolibrarsi.it

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Eventi alla Fattoria dell’Autosufficienza Corso di Orto sinergico I livello Dal 3 al 7 giugno 2015 Cinque giorni insieme per costruire l’Orto Sinergico della Fattoria! L’agricoltura sinergica è un metodo di coltivazione elaborato dall’agricoltrice spagnola Emilia Hazelip. Si basa sul principio, ampiamente dimostrato dai più aggiornati studi microbiologici, che, mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso i propri “essudati radicali”, i residui organici che lasciano e la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi. Autocostruzione di un pannello fotovoltaico Da venerdì 10 luglio a domenica 12 luglio 2015 Come costruire un pannello fotovoltaico acquistando solo le celle e utilizzando materiali di recupero per ottenere un risparmio davvero notevole. Imparerai a costruire un pannello fotovoltaico per rendere autonomo energeticamente quello che vuoi: dal camper al lampione, dalla casa in montagna al computer… Corso di progettazione in permacultura 72h Conducono Elena Parmiggiani e Anna Bartoli Da sabato 8 agosto a giovedì 20 agosto 2015 Il Corso di Progettazione Permacultura è stato sviluppato da Bill Mollison per insegnare i princìpi e fondamenti della progettazione sostenibile. Tutti i corsi di Permacultura da 72 ore offerti nel mondo seguono lo stesso schema teorico di base, che può essere ampliato con altri argomenti di interesse dei partecipanti e da attività pratiche. Il corso è una tappa fondamentale nello sviluppo della comprensione dell’etica della permacultura, dei princìpi e dei processi di progettazione, delle tecniche applicate. Permacultura pratica Da venerdì 21 agosto a domenica 23 agosto 2015 Maggiori informazioni a breve sul sito autosufficienza.com

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Come salvare i semi e costituirsi una propria banca genetica familiare Da sabato 29 agosto a giovedì 3 settembre 2015 Circa quarant’anni fa nascevano i primi embrioni dei movimenti di seed savers (custodi di sementi) e, assieme a loro, una rete di banche genetiche mondiali per rispondere all’esigenza della conservazione dei semi delle varietà più antiche di piante alimentari, quali ortaggi, cereali e leguminose di cui in quegli anni, con l’avvento della cosiddetta rivoluzione verde, stavano cominciando a scomparire. Purtroppo a distanza di decenni il problema di porre sotto conservazione l’ampio spettro della biodiversità rurale diffusa nel pianeta è ancora lontano dal realizzarsi, soprattutto in Italia, che ha avuto in passato una florida civiltà contadina. Sono ancora tante e innumerevoli le varietà di semi in attesa di essere riscoperte, catalogate e messe in stato di conservazione. Purtroppo anche il gesto stesso di raccogliere i semi dalle proprie coltivazioni e preservarli di anno in anno è stato dimenticato e i nuovi appassionati di orto familiare dipendono sempre più dalle sementi in busta che si acquistano nei supermercati o nei garden centers, sementi spesso ibride che non si possono nemmeno riseminare. Come realizzare una Food Forest (foresta commestibile) Dal 4 al 6 settembre 2015 Chiamata anche foresta giardino, foresta commestibile e orto-bosco, la Food Forest è una coltivazione multiuso e multifunzione in cui trovano collocazione alberi da legno, piante da frutto, erbe medicinali, ortaggi e tanto altro, in sinergia con le piante spontanee e gli animali. La Food Forest può essere realizzata in un angolo del giardino oppure in estensioni di terreno molto ampie, si può anche convertire un bosco o un frutteto già esistente. Per maggiorni informazioni sui corsi e per le iscrizioni: http://www.autosufficienza.com/eventi Fattoria dell’Autosufficienza, Loc. Paganico snc, 47021 Bagno di Romagna (FC).

Medicina Olistica

Calendario degli Eventi Estate 2015

LUGLIO 3-5 luglio SOAVeg, Festival Vegano Antispecista Soave (VR), Parco della Rimembranza www.soaveg.it 9-12 luglio Bliss Beat Festival. Yoga and music festival Cascina Bellaria di Sezzadio (AL) www.blissbeatfestival.com; tel. 3888373018 9-12 luglio Aurora festival – natura e spirito Pienza (SI), Podere Isabella n. 16 e-mail: info@aurorafestival.it, www.aurorafestival.it 10-12 luglio Corso di autocostruzione di un pannello fotovoltaico Docente: Luigi Lisi La fattoria dell’Autosufficienza – Paganico, Bagno di Romagna (FC) www.autosufficienza.com, e-mail: info@autosufficienza.com 11-12 luglio Corso: Ayurveda Beauty. Trattamento della testa, del visto e degli organi di senso secondo natura Docente: Francesca Garuffi Roma – La Città della Luce www.lacittadellaluce.org, tel. 349.5219160 Stefania 17-19 luglio Corso: Costruire con le balle di paglia in cantiere Docenti del Centro di Permacultura La Boa Ravenna – e-mail: casadipaglia@ hotmail.com; tel. 3355634287 Stefano 23-26 luglio XIX raduno nazionale RIVE – Rete Italiana Villaggi Ecologici Ecovillaggio Habitat (Toscana) – email: segreteria@ecovilaggi.it

30 luglio–2 agosto Festival olistico della Città della Luce Trecastelli (AN), La Città della Luce www.lacittadellaluce.org, Segreteria 071.7959090; e-mail: segreteria@ reiki.it

AGOSTO 7–16 agosto Festambiente. Festival internazionale di ecologia, solidarietà e cultura Ripescia (GR), Parco naturale della Maremma; www.festambiente.it; Tel. segreteria 0564 48771 8-22 agosto Corso di progettazione in permacultura 72 h Docente: Elena Parmiggiani, Anna Bartoli La fattoria dell’Autosufficienza – Paganico, Bagno di Romagna (FC) www.autosufficienza.com, info@autosufficienza.com 9-21 agosto Corso di progettazione in Permacultura di 72 h Docenti: Fabio Pinzi, Alessadro Caddeo, Anna Morera, Marialuisa Bisognin Agriturismo Tertulia, Vicchio (FI) Tel: 0558493016 e-mail: labo@tertulia.farm; agriturismo@tertulia.farm 15-24 agosto ZEN-A Fiera Benessere Sanremo (IM), Mercato dei Fiori di Valle Armea; www.zena.ge.it; e-mail: info@zena.ge.it 29 agosto-3 settembre Come salvare i semi e costruirsi una propria banca genetica famigliare Relatore: Alberto Olivucci La fattoria dell’Autosufficienza – Paganico, Bagno di Romagna (FC) www.autosufficienza.com, info@autosufficienza.com

SETTEMBRE 4-6 settembre Corso: Come realizzare un food forest Docente: Elena Parmiggiani La fattoria dell’Autosufficienza – Paganico, Bagno di Romagna (FC) www.autosufficienza.com, info@ autosufficienza.com 12-15 settembre SANA 27° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale Bologna, quartiere fieristico www.sana.it; sana@bolognafiere.it 12 settembre China Study tour Relatore: Colin Campbell Bologna – quartiere fieristico (all’interno di SANA) www.sana.it; http://www. gruppomacro.com/eventi/the-chinastudy-tour

19 settembre

Macrolibrarsi FEST Il compleanno del Macrolibrarsi Store! Stand, conferenze, musica e tanto altro.. via Emilia Ponente 1705 Diegaro di Cesena FC www.macrolibrarsi.it 20 – 21 settembre Natura Bio. Festival degli stili sostenibili Correggio (MO) – Salone delle Feste, zona stadio; www.fieranaturabio.it

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Piante spontanee:

coltivarle nell’orto e sul balcone “deiLo zafferano poveri” Ricche di vitamine e sali minerali, piante come il tarassaco, la stellaria, la calendula, la borragine e la malva possono crescere rigogliose anche nell’orto, per essere portate in tavola in gustose ricette Grazia Cacciola I nostri antenati includevano regolarmente le piante spontanee nella loro dieta. Ricche di vitamine e antiossidanti, specialmente polifenoli, anche chi abitava in città e poteva trovarle fresche nei mercati quotidiani. Pensiamo per esempio al destino della croccante e grassa portulaca, che in alcune regioni si trova ancora in vendita, ma in altre è considerata un’infestante ed estirpata dagli orti. Oggi non tutti possono accedere alle erbe spontanee: lontananza da posti incontaminati, passaggi frequenti di animali domestici e scarichi di auto restringono le zone di raccolta. Le spontanee si possono trapiantare anche in un orto sul balcone, facendo attenzione che il terreno sia compatibile con quello di raccolta del primo cespo o dei semi ed evitando il terriccio da vivaio: meglio qualche secchio di terra raccolta nella zona in cui si prelevano le prime piantine. Sono piante che richiedono poche cure. Un’ottima ortica, ricchissima di ferro per noi ma anche di acido formico per allontanare i parassiti e nutrire le nostre piante, crescerà rigogliosa e vi stupirà per come possa essere decorativa se tagliata di frequente. Così tarassaco, stellaria, calendula, borragine e malva che fanno anche da ornamentali con i loro fiori colorati.

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Nel mio ultimo orto, seppur piccolo, ho dedicato qualche metro quadrato sotto a un melo antico per la crescita delle spontanee che preferisco e mi sono accorta che la borragine, nel terreno ben curato da anni di compost e pacciamature, ha un sapore molto più deciso, la stellaria è più spessa e croccante e la calendula dolcissima. Purtroppo da qualche tempo l’hanno capito anche i daini che, saltando la rete, vanno a brucare le mie calendule, prova indubbia che son più buone di quelle dei prati dell’alpe! La calendula dei campi (Calendula Arvensis ) e i suoi tanti impieghi Pianta erbacea annuale o raramente biennale, con una radice a fittone. L’altezza può raggiungere anche il metro. I suoi princìpi attivi sono i caroteni, l’olio essenziale, le mucillagini e le resine che svolgono azioni soprattutto decongestionanti

Di tradizione antichissima, già conosciuta in epoca romana, questa ricetta permette la colorazione gialla di risotti e pietanze, tipica dello zafferano ma il sapore è diverso, più dolce e delicato, da provare. Tritare a mano 30 g di petali freschi di calendula e utilizzare durante la mantecatura del risotto o negli ultimi minuti di cotture di pietanze che richiedano lo zafferano. Si può anche essiccare per l’inverno, conservando i petali già polverizzati, l’uso è identico allo zafferano in polvere.

e antinfiammatorie. Si utilizzano soprattutto i boccioli, le sommità fiorite e le foglie. I fiori si raccolgono da aprile a giugno e da settembre a novembre. Le foglie si raccolgono invece continuativamente da marzo a novembre, il resto dell’inverno sono presenti, ma abbastanza coriacee. Ha un’alta produzione di semi che permette di riaverla facilmente l’anno seguente anche in vaso. I suoi usi sono moltissimi, dagli oleoliti, alle tinture alle tisane, ma vorrei proporvi alcuni usi insoliti che ho recuperato tra gli anziani dell’Appennino emiliano.

Insalata di calendula Consumare foglie e fiori insieme ad altre qualità di insalata più dolce, come lattuga, perché il sapore dopo un po’ tende all’amaro, similmente ai radicchi. Ha un effetto decongestionante, utile per accompagnare pietanze molto speziate o portate molto condite.

Capperi di calendula È molto antico anche l’uso dei boccioli di calendula al posto dei capperi, arrivati solo successivamente dal Sud. Si utilizzano in cucina esattamente come i capperi. 100 g di boccioli di calendula, non fioriti aceto di mele sale integrale Lavare bene i boccioli e asciugarli. Farli macerare in un barattolo di vetro, al buio, per 7 giorni coperti di aceto. Arrivati al settimo giorno, scolarli (l’aceto sarà insaporito dalla calendula e potrà essere riutilizzato come aceto aromatico nelle insalate) e disporli in un vaso ermetico pulito, intervallando uno strato di sale con uno di boccioli. Si conservano fino a 18 mesi, per utilizzarli basta sciacquarli come i normali capperi sotto sale.

Decotto di calendula Si utilizza per pelli arrossate e scottature, comprese quelle solari. 6 g di fiori di calendula secchi o il doppio freschi 100 ml di acqua distillata Portare a ebollizione l’acqua con la calendula e fare sobbollire per 5 minuti. Filtrare il decotto e far raffreddare. Fare intiepidire a parte i fiori che, pestati nel mortaio e posti tra due garze, serviranno come decongestionanti e impacchi locali; va applicato come impacco sulle zone interessate da scottature e arrossamenti. Il decotto può essere unito anche all’acqua del bagno per un effetto decongestionante e idratante. L’immersione delle mani o dei piedi nel decotto dà un sollievo immediato per screpolature di stagione.

Grazia Cacciola È specializzata in Scienze naturopatiche e in Tecniche agronomiche ecosostenibili, con un lungo percorso di studi e ricerca sugli stili di vita etici che ha cominciato insieme alla scelta, molti anni fa, di vivere un percorso di autosufficienza e bio-regionalismo, sostenendo che la possibilità concreta di un diverso modo di vivere sia alla portata di chiunque. Ha collaborato a progetti dell’Unione Europea per l’incentivazione delle coltivazioni biologiche e biodinamiche, è stata l’esperta di botanica nella trasmissione Geo&Geo, Rai3 ed è spesso ospite sulle reti tv e radio nazionali in qualità di naturopata e decrescitrice. È autrice di saggi e manuali tra i quali Scappo dalla città. Manuale pratico di downshifting, decrescita e autoproduzione (FAG), Formaggi Veg. Latte, yogurt e formaggi vegetali fatti in casa (Sonda), L’orto sul balcone. Coltivare naturale in spazi ristretti (FAG) e in prossima uscita per Macro Edizioni Il grande libro dei germogli.

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Vivi le gioie della Natura Gli ambienti naturali esercitano un’influenza positiva sui nostri sensi, sulla nostra salute spirituale e sui legami con la nostra famiglia e con la realtà «Date agli altri il dono della gioia, della serenità e il senso di appartenenza al tutto. Portateli in un bosco o sulla riva del mare e lasciate che sperimentino consapevolmente il fascino profondo e l’esuberanza della natura». Joseph Bharat Cornell Un numero sempre crescente di ricerche conferma che le persone, a prescindere dalla loro età, si sentono più felici e godono di una maggiore salute se hanno la possibilità di giocare e imparare stando immerse nella natura. Gli ambienti naturali esercitano un’influenza positiva sui nostri sensi, sulla nostra salute spirituale, sui legami con la nostra famiglia e con la realtà che ci circonda. In poche parole, ricostruendo il nostro legame con la natura, ricostruiamo noi stessi. E se esistesse un metodo per risvegliare questa connessione con la natura? Questa è la domanda che si pose nel 1971 Joseph Cornell, uno dei più stimati educatori ambientali a livello mondiale. Questo quesito lo spinse a sviluppare un metodo di insegnamento capace di suscitare un profondo senso di reverenza e consapevolezza della natura, il Flow LearningTM, e successivamente lo portò a scrivere il libro, Vivere la natura (in originale Sharing Nature) che ha dato il via a una rivoluzione mondiale nel campo dell’educazione ambientale e ha aiutato milioni di adulti, bambini e famiglie a sperimentare un rapporto più profondo e significativo con la natura. Questo

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a cura di Nandini Cerri per Ananda Edizioni

“Quando contempliamo le meraviglie della natura ci sentiamo sorpresi dinanzi all intelligenza che si nasconde in esse”. Paramhansa Yogananda

manuale, utilizzato da oltre trent’anni da educatori e guide naturalistiche in tutto il mondo, e finalmente pubblicato in italiano, è una vera miniera di attività gioiose per conoscere l’ambiente naturale, con oltre 50 giochi per tutte le età e innumerevoli storie e consigli per organizzare escursioni naturalistiche. Il metodo del Flow Learning TM è una strategia in un flusso per l’apprendimento all’aperto che include la gioia come parte dell’esperienza di insegnamento, ed è articolato in quattro fasi per: • risvegliare l’entusiasmo; • focalizzare l’attenzione; • immergersi nella natura; • condividere l’esperienza.

Vivere nella natura ci protegge dalle malattie Come evidenziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: «Lo stile di vita sedentario può essere indicato come

una tra le dieci principali cause di morte e disabilità a livello mondiale». La scienza non ha tutte le risposte, ma noi sappiamo che “un’esposizione anche limitata alla natura” è in grado di ridurre gli effetti dei disturbi dell’attenzione e può aiutare a contrastare gli effetti tossici dello stress, dell’ansia e della depressione. Cornell ha inventato giochi ingegnosi legati alla natura, che possono essere organizzati praticamente ovunque e che celebrano il mistero, l’attenzione silenziosa, l’osservazione e

Orto, giardino e fattoria

Cosa leggere

«Se vogliamo creare una società che ami e rispetti la natura, dobbiamo offrire ai suoi cittadini esperienze della natura che cambino la loro vita» J. B. Cornell

l’apertura alla rivelazione. Il suo lavoro getta luce su valori che vengono a volte disattesi nell’affanno della vita quotidiana, ricordando agli educatori e alle famiglie quanto sia importante mantenere una connessione profonda con l’ambiente naturale che ci circonda.

Noi siamo la Terra «Durante la mia infanzia, ho avuto la fortuna di non andare a scuola per due anni» - racconta Francesco Rosso, direttore generale del Gruppo Macroedizioni e fondatore della Fattoria dell’autosufficienza - «Al mattino, invece di mettere la cartella in spalla, partivo per le mie escursioni nei boschi accompagnato dai miei fedelissimi cani. E così ho stabilito un contatto profondo con la natura che mi ha portato ad amarla e ad imparare tanto da essa. Esattamente quello che si pone come obiettivo questo libro: un metodo divertente per riconnettersi con la natura, in maniera giocosa e rispettando i valori condivisi della “Fattoria dell’Autosufficienza” da me fondata». Marcella Danon, ecopsicologa, commenta appassionatamente: «Noi siamo la Terra! E l’abbiamo dimenticato» Noi siamo parte integrante del processo della vita nel suo

incessante divenire. Noi siamo fratelli e sorelle delle innumerevoli creature che ci hanno preceduto e ci affiancano nell’abitare questo glorioso pianeta verde e azzurro. E l’abbiamo dimenticato. Questo libro è per ricordare. Per ritrovare, sopite ma pronte a risvegliarsi, verità, esperienze, sensazioni, emozioni che hanno fatto parte integrante della nostra vita nell’arco dell’evoluzione, nelle 250.000 generazioni che hanno preceduto la nostra, una tra le più alienate dall’ambiente naturale di cui la Storia ci racconti». Vivere la natura si rivolge non solo ai bambini, ma al bambino curioso e giocoso che è nel cuore di tutti noi. Questo libro ci fa volare oltre il nostro intelletto, aiutandoci a lasciar andare tutto ciò che ci separa dalla natura. Lasciati ispirare; pratica le attività e ne sarai trasformato! E soprattutto immergiti sempre più consapevolmente nella natura perché il Divino ti parla attraverso di essa.

Joseph Bharat Cornell Vivere la natura Attività di scoperta e giochi per tutte le età Ananda Edizioni, 2015 Joseph Bharat Cornell è autore di fama internazionale e fondatore di Sharing Nature WorldwideTM, uno dei programmi di sensibilizzazione alla natura più famosi e apprezzati del mondo. Il suo primo libro, Sharing Nature with Children, con oltre 600.000 copie vendute, ha avviato una vera rivoluzione nel campo dell’educazione ambientale. Cornell ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per i suoi libri e il suo lavoro. Nel 2011 è stato definito dall’organizzazione francese “Les Anges Gardiens de la Planète” «uno dei cento opinionisti più influenti al mondo in materia di impegno per l’ambiente». Noto per il suo calore umano e per il suo gioioso entusiasmo, Cornell vive in California tenendo workshop e corsi in molti Paesi. Per conoscere l’autore e il movimento Sharing Nature, puoi visitare questo sito (in inglese): http://www.sharingnature.com

Puoi ordinare questo libro sul sito: macrolibrarsi.it

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Menù Veg estivo Gusto e salute a tavola, tutti i giorni

Paola Di Giambattista

Mangiare in maniera sana e consapevole è un’opportunità, un modo per combinare sapientemente passione per la cucina, gusto e salute. Per la stagione estiva vi propongo un menù giornaliero che vi permette di combinare in modo bilanciato e armonico proteine, carboidrati e grassi all’interno della vostra giornata.

Colazione mediterranea

Crêpes al saraceno con albicocche caramellate: un aiuto per il cuore (per circa 6 crêpes grandi)

100 g di farina di grano saraceno* 25 g di farina riso 1/4 di l di latte di soia curcuma q.b. (facoltativa) formaggio veg spalmabile 1 pizzico di sale rosa himalayano e 1 pizzico di zucchero integrale di canna 2 cucchiai di olio d’oliva Per la farcia 4-6 albicocche fresche 4-5 albicocche disidratate (per la decorazione) zucchero di canna o sciroppo d’acero q.b. olio q.b.

Pranzo in Sicilia

Norma vegana: un aiuto per sfiammare le vie urinarie (per circa 4 porzioni) rigatoni di Farro 400 g sale rosa himalayano q.b. ricotta salata veg 50 g (o parmigiano veg) aglio 2 spicchi basilico 12 foglie pepe q.b. 2 melanzane medie pomodori pelati 500 gr olio di oliva extravergine 4 cucchiai semi oleaginosi Lavare e spuntare le melanzane, tagliarle a fette in senso verticale tagliando anche qualche fetta in senso orizzontale che servirà per guarnire il piatto. Metterle a scolare cospargendole a mano a mano di

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Per le crêpes: mettere in una terrina la farina col pizzico di sale e di zucchero. Versare il latte mescolando bene con una frusta, in modo da sciogliere i grumi, fino a ottenere una crema piuttosto liquida e omogenea, aggiungere un pizzico di curcuma per dare colore; aggiungere i 2 cucchiai d’olio e, a piacere, il cognac o il rum; versare un mestolo del composto su una padella antiaderente ben calda, eventualmente versare un goccio d’olio la prima volta. Per la farcia: sbucciare le albicocche e tagliarle a metà. Scaldare fino allo scioglimento lo zucchero di canna in una padella antiaderente insieme all’olio. Aggiungere le albicocche, e lasciare caramellare per 20 minuti circa. Farcire ogni crêpes con le albicocche caramellate e un po’ di formaggio veg creando la giusta consistenza. Guarnire con le albicocche disidratate. Perché la colazione sia completa potete consumare con queste crepes proteiche e nutrienti un estratto di pesca, carota e lime e un caffè di cicoria.

sale grosso himalayano. Intanto preparare il sugo di pomodoro mettendo a dorare in un tegame l’aglio assieme all’olio, aggiungere i pomodori pelati. Far cuocere a fuoco dolce finché non si ridurranno in poltiglia, dopodiché passarli al setaccio e rimettere tutto sul fuoco per fare addensare; una volta spento il fuoco, aggiungere metà delle foglie di basilico fresche. Sciacquare le melanzane sotto l’acqua fredda corrente, asciugarle per bene con un canovaccio pulito e quindi passarle alla piastra finché non saranno cotte. Trasferire le melanzane su un piatto. Mettere a lessare la pasta in abbondante acqua salata e grattugiare la ricotta veg in modo grossolano, mettendola da parte. Mentre la pasta cuoce, tagliare a listerelle le melanzane (tutte tranne le fette più lunghe che serviranno per decorare i piatti). Trasferire le liste di melanzane in una padella assieme a qualche cucchiaio di sugo di pomodoro e quando la pasta sarà al dente, scolarla e unirla al condimento; far saltare un minuto e impiattare ricoprendo la pasta con il restante sugo di pomodoro, qualche fetta di melanzana intera, della ricotta veg salata grattugiata, e le restanti foglie di basilico fresco.

Cucina Naturale

Cena in India

Tempeh al curry e citrus (piatto unico): via il colesterolo (per circa 4 porzioni) 350 g di tempeh 2 Cucchiai di olio di semi di girasole 2 Cucchiai di pasta di curry 2 foglie di alloro 400 ml di latte di cocco 300 ml di brodo vegetale 2 Cucchiai di succo di limone buccia grattugiata di 1/2 arancia 15 ml di zucchero di canna 115 g di cipolline sbucciate ma intere 225 g di patate novelle con la buccia 115 g di arachidi non salate, tostate, spezzettate grossolanamente 115 g di fagiolini 1 peperone tagliato a fette tolti i semi arachidi non salate e tostate q.b. per guarnizione

In una grande casseruola scaldare l’olio e aggiungere le verdure (cipolline, patate, fagiolini, peperone) precedentemente tagliate a striscioline, aggiungere la pasta di curry e fare cuocere a fuoco medio per 30 secondi mescolando costantemente. Aggiungere il tempeh, precedentemente tagliato a dadini e dorato alla piastra, fare cuocere, mescolando, per 2 minuti. Far amalgamare e cospargere accuratamente con le spezie. Aggiungere le foglie di alloro, il latte di cocco, il succo di limone, la scorza d’arancia, un po’ di zucchero. Portare a ebollizione mescolando spesso. Aggiungere le arachidi, precedentemente tostate, cuocere per altri 10 minuti o fino a quando le patate saranno tenere. Servire in una ciotola, con cucchiaio e forchetta, per godere di tutti i componenti e del sughetto ricco e cremoso. Cospargere con arachidi tostate e non salate, a vostro gusto.

Focus ingredienti Il parere della Nutritional Cooking Consultant *Grano saraceno: nutriente ed energizzante. Gluten Free. Ricco di potassio e magnesio. Consumalo se vuoi: migliorare il benessere del tuo apparato cardiovascolare, ridurre la pressione sanguigna, ridurre il rischio di diabete e prevenire i calcoli biliari. **Melanzana: depurativa. Lassativa. Purificante. Consumala se vuoi: disinfiammare le vie urinarie, stimolare la produzione di bile, abbassare il colesterolo. ***Tempeh: proteina vegetale equilibrata e completa. Digeribile e assimilabile. Consumala se vuoi: contrastare il colesterolo, evitare i crampi, migliorare la memoria con gli omega 3, recuperare velocemente dopo un’intensa attività sportiva.

Paola Di Giambattista Laureata alla Scuola Interpreti e Traduttori, Naturopata e Nutritional Cooking Consultant di professione, ricercatrice per passione, ama profondamente il mondo del benessere di corpo, mente e spirito. Il suo percorso olistico è un lungo cammino che non conosce la parola fine e che si alimenta di una formazione attiva e continua in diversi campi del sapere. La formazione in Nutritional Cooking Consultant, diploma ottenuto al CNM di Padova (100/100), le permette di incarnare una nuovissima figura capace di rapportarsi contemporaneamente al mondo della salute, della prevenzione e dell’alimentazione, come anello di congiunzione tra il mondo medico e quello degli Chef.

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Fai come Isa, cucina Veg! Star in tv con il programma Post Punk Kitchen, il primo show americano di cucina veg, e autrice di best-seller culinari: sbarca finalmente in Italia l’uragano Isa Chandra Moskowitz Intervista di Maria Teresa Sirna per Sonda Edizioni

Isa Chandra Moskowitz è una vera forza della natura: un tornado di simpatia, entusiasmo e passione per la cucina buona e cruelty-free, che ha avuto inizio nel 1989, in un minuscolo appartamento di Sheepshead Bay, Brooklyn. Laggiù, con tutta la sua famiglia, Isa si rimboccava le maniche, tirava fuori pentole e padelle, alzava la musica a tutto volume, i fornelli al massimo, e si aprivano le danze. Da lì, è stata tutta una strada in discesa, che l’ha portata con molta naturalezza a essere vegetariana prima e vegana poi. Noi l’abbiamo incontrata per l’uscita italiana del libro Fai come Isa (Edizioni Sonda), che racchiude le sue ricette più sfiziose, e ne abbiamo approfittato per fare una chiacchierata rilassata e amichevole.

La scelta vegana Isa è un’icona del mondo vegano internazionale, chiederle della sua scelta, di come ci sia arrivata, è inevitabile… «Ho sempre amato gli animali, sin da quando ero piccola. Sentivo un legame con i miei gatti, e non appena sono stata grande abbastanza da capire che la carne altro non è che un animale, ho voluto diventare vegetariana. All’inizio, ho smesso di mangiare tutti

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“Come posso rendere quello che porto in tavola il più semplice possibile, sporcando meno piatti possibile? Come posso mostrare come cucinare senza troppa fatica e con pochissimo tempo?”.

gli animali di terra; poi ho rinunciato anche ai miei amati sandwich al tonno e per fortuna si può preparare un’insalata di tonno con i ceci, che sono anche più buoni! Dopo poco più di un anno, ho incontrato alcuni vegani, e il loro esempio è stato così potente da farmi compiere il passo successivo. Parlo di 24 anni fa! Ci sono stati anche dei periodi, di tanto in tanto, in cui mangiavo vegetariano, ma non mi sentivo bene con me stessa, quindi tornavo al veganismo. Non li rinnego però, perché mi sono serviti a capire cosa volessi veramente. Mi hanno fatto anche capire l’importanza di preparare cibo vegano appagante e alla portata di tutti, che aiuti le persone a non guardarsi indietro».

Post Punk Kitchen I suoi esordi risalgono al 2003, anno di nascita dello show televisivo Post Punk Kitchen (che è anche il nome del suo sito Internet, seguito da milioni di appassionati in tutto il mondo), il primo programma che spiegava come cucinare vegano divertendosi: «Per me è stato una vera palestra! All’inizio, non avevo compreso che essere una brava cuoca e una brava scrittrice di ricette fossero due cose completamente diverse, ma poi, grazie

al confronto con gli spettatori, sono diventata una scrittrice di ricette molto migliore».

Piatti per gente vera Dalla Tv alla carta stampata il passo è stato breve: ogni suo libro ha scalato le classifiche, tanto che per sette anni consecutivi è stata nominata migliore scrittrice di ricettari dal magazine «VegNews». Un successo in larga parte dovuto alla semplicità, che è sempre stata il suo punto di forza…«Non mi va di creare banchetti stravaganti, amusebouche e cene da cinque portate. Voglio mettere qualcosa in tavola, ma desidero che sia, per quanto possibile, di facile realizzazione. In passato, mi capitava di preferire ingredienti poco diffusi. Certe volte mi rendevo la vita più complicata del necessario! Ora le mie ricette sono accessibili a tutti. Ci riesco perché tengo sempre bene a mente la gente vera, le persone nelle loro case, la sera, stanche dopo una giornata di lavoro, e penso: “Come posso rendere quello che porto in tavola il più semplice possibile, sporcando meno piatti possibile? Come posso mostrare come cucinare senza troppa fatica e con pochissimo tempo?”. Dalla prima all’ultima pagina, mi concentro su consigli e strategie per portare in tavola la cena ogni sera della settimana».

Fate come me La nostra breve chiacchierata volge purtroppo al termine ma, prima, c’è il tempo per un saluto speciale ai nostri lettori: «Chi non adora l’Italia e, ovviamente, la sua cucina? Mi è stata di grande ispirazione, dalle verdure alla pasta ai condimenti: che ingredienti deliziosi! E che sapori unici! Spero che anche voi vi divertiate a ricreare le mie ricette, ma soprattutto a gustarle, da soli o in compagnia. Fate come me, e non ve ne pentirete!».

Cosa leggere

FAI COME ISA! Le migliori ricette della cuoca vegan più famosa d’America pp. 288 - prezzo: 19,90€

Puoi ordinare questo libro sul sito: macrolibrarsi.it

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In cucina con l’Elemento Fuoco Ricette salutari e gustose ispirate all’energia degli elementi della Medicina Tradizionale Cinese Dealma Franceschetti L’energia Fuoco è un’energia attiva e veloce. Rappresenta la piena espressione dell’energia, il massimo dell’espansione, del movimento rivolto verso l’alto e verso l’esterno (proprio come il fuoco). È l’energia dell’estate, quando la natura raggiunge il massimo della crescita di foglie, fiori e frutti. L’energia Fuoco nutre e governa l’intestino tenue, il cuore e l’apparato circolatorio, ma influenza anche la lingua e la capacità di parlare. Quando questa energia è equilibrata ci dona la capacità di divertirci, di godere della vita, di gioire e di essere coraggiosi.

Quando è in squilibrio può portare al riso eccessivo o al contrario, alla mancanza di gioia e risate, ma anche all’ansia e alla mancanza di coraggio per affrontare le nuove sfide della vita. All’elemento Fuoco sono associati: il sapore amaro; il colore rosso; l’ora di pranzo. I cibi a energia Fuoco sono, ad esempio: mais, lenticchie rosse, porri, cicoria, pomodori, alga Nori.

Crema di alga Nori e cipolle 2 fogli di alga Nori 3 cipolle 2 cucchiai di shoyu (salsa di soia) 1 cucchiaio d’olio di sesamo o extravergine d’oliva 1 pizzico di sale marino integrale Affetta le cipolle e falle rosolare in padella con l’olio e il sale per qualche minuto. Taglia la Nori a pezzettini con un coltello o una forbice. Aggiungila in padella e copri con acqua. Porta a bollore e cuoci coperto per 20-30 minuti. A fine cottura aggiungi lo shoyu e cuoci ancora 2 minuti. Frulla bene per ottenere una crema liscia e servi accompagnata con pane integrale o gallette. Si conserva in frigorifero qualche giorno.

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L’energia Fuoco nutre e governa l’intestino tenue, il cuore e l’apparato circolatorio, ma influenza anche la lingua e la capacità di parlare

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Crêpes di mais con cavolo rosso e crema di piselli Per 4 crêpes: 100 g di farina di mais fioretto 100 g di farina tipo 2 o integrale acqua q.b. 1 presa di sale marino integrale Per la farcitura: 2 porri ¼ di cavolo rosso 1 rapa bianca 2 cucchiai di olive nere 300 g di piselli cotti 3-4 cucchiai di shoyu o tamari (salsa di soia) olio extravergine d’oliva sale marino integrale semi di papavero per decorare Affetta i porri e la rapa e falli saltare in padella con 2 cucchiai d’olio e un pizzico di sale. Nel frattempo affetta sottile il cavolo. Quando le verdure in padella sono morbide, aggiungi il cavolo e fai cuocere qualche minuto aggiungendo un po’ d’acqua. Cerca di lasciare il cavolo croccante.

Aggiungi 2 cucchiai di salsa di soia e le olive, mescola bene e spegni. Frulla i piselli cotti con 1-2 cucchiai di salsa di soia e 2 cucchiai di olio. Se serve aggiungi un po’ d’acqua per ottenere una consistenza cremosa. Prepara le crêpes mescolando in una ciotola le due farine, il sale e acqua quanto basta per ottenere una pastella piuttosto liquida. Scalda una padellina antiaderente di circa 15-20 cm di diametro, spennellata con olio. Quando è calda versa una mestolata di pastella e inclina la padella per distribuirla bene su tutta la superficie. Cuoci per circa 1 minuto, poi gira la crêpe aiutandoti con una paletta di silicone e cuocila anche sull’altro lato. Mettila da parte e prepara le altre 3 crêpes allo stesso modo. Puoi tenerle al caldo in forno. Quando sono pronte, spalma un cucchiaio o più di crema di piselli in ogni crêpes, poi aggiungi le verdure in padella. Chiudi le crêpes come preferisci e decora con un po’ di crema di piselli e semini a piacere, ad esempio dei semi di papavero. Se necessario, puoi scaldare le crêpes in forno prima di servire.

Scritto da Dealma Franceschetti Foodblogger, cuoca e terapista macrobiotica. Diplomata a La Sana Gola di Milano, tiene corsi di cucina macrobiotica vegana, seminari di auto-cura e consulenze personalizzate dal vivo e via skype in tutta Italia, per il recupero del benessere attraverso la terapia alimentare. Ha ideato “La via macrobiotica”, un progetto di macrobiotica vegana, attraverso un sito e un blog. È autrice dell’ebook L’alimentazione macrobiotica edito da Bruno editore e del video corso di cucina macro-vegan L’apprendista macrobiotico. Per contatti: www.laviamacrobiotica.it - www.laviamacrobiotica.it/blog

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Focaccia rustica con farine senza glutine a basso indice glicemico Un’ottima ricetta da usare anche come base per una pizza sana e gustosa Una delle più grandi difficoltà per chi scopre di essere intollerante al glutine è quella di rinunciare al pane e alla pasta. Nei supermercati ci sono molti sostituti del pane tradizionale nella variante senza glutine, ma purtroppo sono a base di farine di mais e di riso molto raffinate, oli vegetali di dubbia qualità (anche nei prodotti biologici di certe marche è purtroppo presente l’olio di palma) e zuccheri utilizzati come conservanti. Al palato questo pane risulta accettabile, ma in realtà si tratta di un prodotto industriale con pochissimo valore nutritivo che purtroppo contribuisce allo sviluppo di malattie come il diabete, a causa di un indice insulinico elevato che porta il pancreas a lavorare duramente. In realtà, realizzare il pane o la focaccia a casa con le farine senza glutine non è un’impresa impossibile. Utilizzando ingredienti di qualità e stando attenti al loro bilanciamento, in modo da ottenere un indice glicemico il più basso possibile, si potrà ottenere un pane con un alto valore nutritivo i cui carboidrati, proteine e grassi buoni favoriranno non solo una stabilità della glicemia, ma anche un ottimale funzionamento delle ghiandole surrenali, del cuore, degli ormoni e un equilibrato sviluppo di calore.

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Utilizzando ingredienti di qualità e stando attenti al loro bilanciamento, in modo da ottenere un indice glicemico il più basso possibile, si potrà ottenere un pane con un alto valore nutritivo i cui carboidrati, proteine e grassi buoni favoriranno non solo una stabilità della glicemia, ma anche un ottimale funzionamento delle ghiandole surrenali, del cuore, degli ormoni e un equilibrato sviluppo di calore

Gli ingredienti del buon umore Nella ricetta di focaccia che vi propongo in questo numero, che può essere benissimo utilizzata anche come base per le pizze condite con verdure di stagione, magari cotte nel forno a legna (a casa, in un forno tradizionale basterebbe usare la pietra ollare per ottenere una consistenza molto simile) ci sono ingredienti appositamente studiati per favorire il buon umore come i semi misti, le uova, la farina di ceci, la farina di mandorle e la farina di grano saraceno.

Uova, semi di sesamo, semi di girasole e di zucca e farina di ceci contengono il triptofano, un aminoacido che non può essere sintetizzato dal nostro organismo e pertanto dev’essere introdotto con il cibo. È un precursore della serotonina, neurotrasmettitore prodotto dal nostro sistema cerebrale e dal sistema gastrointestinale, che regola l’umore, il sonno, l’appetito, l’apprendimento e la memoria. L’altro neurotrasmettitore importante per la nostra serenità è la dopamina che

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Cosa leggere

La focaccia senza glutine 100 g di farina di grano saraceno 80 g di farina di ceci 60 g di farina di mandorle 40 g di farina di semi di lino 45 g di semi vari macinati a farina: semi di girasole, semi di zucca, semi di lino, semi di sesamo 3 uova intere oppure il gel preparato con 30 g di semi di lino e 120 ml di acqua 5 cucchiai di olio extravergine di oliva 250 ml di acqua tiepida sale marino integrale fine q.b. 1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio ben setacciato 1/2 cucchiaino di cremor tartaro una manciata di sale marino integrale grosso qualche rametto di rosmarino fresco 1. Mescolate tutti gli ingredienti nell’ordine in cui sono stati elencati nella ricetta. 2. Versate l’impasto in uno stampo basso e largo coperto da carta da forno successivamente oleata. 3. Versate sulla superficie le foglie di rosmarino fresco e una manciata di sale marino integrale grosso. 4. Cuocete a 190 °C per 1 ora.

regola l’affettività, le emozioni, il ritmo sonno-veglia, la temperatura corporea e la coordinazione motoria e si trova anch’esso nei semi di zucca, di sesamo e nella farina di mandorle. Una parte molto importante che favorisce la serenità è attribuita ai grassi omega-3, questo per la loro capacità di proteggere le membrane delle cellule nervose e quindi di prevenire anche patologie nervose e mentali. Ho introdotto gli omega-3 nella ricetta grazie soprattutto ai semi di lino, alla farina di mandorle, ma anche alla farina di ceci. Un minerale il cui apporto non poteva mancare sulla nostra tavola estiva, la cui carenza dà sintomi quali irritabilità, confusione mentale, debolezza, sindrome premestruale, disturbi a livello cardiaco, disturbi del sistema nervoso e

nella contrazione muscolare, crampi e insonnia, ridotta resistenza allo stress, è il magnesio che si trova in molti alimenti come i semi di zucca, di girasole, di sesamo, nella farina di mandorle e nel grano saraceno. Infine possiamo introdurre un’abbondante quantità di vitamine del gruppo B, in particolare la B5 consumando il grano saraceno e le uova, la B6 con cereali integrali, legumi secchi, noci, vegetali a foglia verde e la B12 grazie al tuorlo d’uovo. L’estate è il periodo di massima espansione, gioia e felicità: è il periodo ideale per comunicare, stare all’aperto, ridere e magari progettare come realizzare i sogni autentici del proprio cuore nell’autunno che verrà.

Ivy Moscucci Dolce senza zucchero 100% cucina naturale e biologica con indice glicemico basso Gribaudo, 2015 Puoi ordinare questo libro sul sito: macrolibrarsi.it

Ivy Moscucci Ivy Moscucci è autrice, foodblogger, esperta e sostenitrice della nutrizione olistica e in particolare dell’alimentazione naturale a basso impatto glicemico. Laureata in Lettere e Filosofia, sta frequentando attualmente, negli Stati Uniti, un corso professionale per diventare consulente in nutrizione olistica. A lei va un sentito grazie per le sue ricette naturali, nelle quali la combinazione degli ingredienti è stata attentamente studiata per ottenere una nutrizione ottimale, il più basso impatto glicemico e prevenire e gestire al meglio intolleranze e allergie. Tutto questo ha contribuito al netto miglioramento delle condizioni di salute di suo marito, affetto da diabete di tipo 1, e della sua patologia, ipotiroidismo di Hashimoto. Tiene corsi di cucina naturale senza glutine, per diabetici, per perdere peso e rafforzare il sistema immunitario ed effettua consulenze personalizzate. Le sue ricette e la sua storia, il corso di cucina naturale pratico, nonché tutto il materiale, sono il frutto delle ultime ricerche in tema di nutrizione olistica e sono tutti scaricabili gratuitamente dal suo blog: www.dolcesenzazucchero.com.

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Fai il pieno di energia con succhi e frullati! Idratazione, energia, gusto e salute: lasciati conquistare dalle mille virtù dei succhi di frutta e verdura fresche

Claudia Mengoni

La salute e l’energia del corpo umano dipendono dal cibo con cui ci nutriamo. Per questo motivo è importante mangiare alimenti di qualità, possibilmente biologici e con un alto valore nutrizionale. Tuttavia molte persone trovano difficoltà ad assumere la giusta quantità di frutta e verdura. Eppure la soluzione è a portata di mano: frullati e succhi/estratti di frutta e verdura! Questi dovrebbero essere rigorosamente autoprodotti: in questo modo si conservano tutti i nutrienti resi disponibili in una forma altamente assimilabile. Stiamo parlando di enzimi, vitamine e sali minerali, oligoelementi, antiossidanti, tutti elementi preziosi per il buon funzionamento e il benessere dell’organismo.

Scopri i benefìci di succhi e frullati •

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Sono buoni e divertenti Combinare frutta e verdura freschi a cereali e frutta oleosa, permette di scoprire ogni giorno nuovi gusti e nuove ricette. Inoltre vedere una bevanda colorata mette allegria! Sono idratanti Il nostro corpo è composto per il 70% di acqua. Bere succhi e frullati ogni giorno permette di mantenerlo ben idratato, soprattutto in estate.

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Sono una fonte di energia immediata Permettono di assorbire nutrienti in quantità maggiore e in una forma più bio-disponibile (pronta per l'uso). Per questo restituiscono forza e vitalità all'organismo provato dallo stress e dall'inquinamento presenti nella vita quotidiana. Aiutano il sistema digestivo Bere un succo o un frullato riduce il lavoro a carico di denti, stomaco e intestino. Inoltre pulisce l'intestino dalle scorie, eliminando i gas causati dalla fermentazione e riducendo eventuali infiammazioni.

Sono ricchi di fitochimici I fitochimici sono composti bioattivi che si trovano solo nei vegetali e che conferiscono a frutta e verdura il loro colore e le loro particolari proprietà. Ad esempio i carotenoidi si trovano negli alimenti rossi e arancioni (pomodori, peperoni, albicocche, angurie e meloni) e contrastano i radicali liberi derivanti dall'esposizione ai raggi UV, ma anche da fumo e agenti inquinanti. La clorofilla si trova nelle verdure a foglia verde ed è ricca di magnesio, per questo motivo permette l'assorbimento di calcio, fosforo, sodio, potassio.

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Sono dimagranti, disintossicanti e depuranti Succhi e frullati sono poveri di calorie e al contempo ricchi di quei nutrienti che spesso mancano nelle diete. Riducono l'appetito (hai mai provato a far colazione con un frullato?) e aumentano la diuresi. Sono amici della pelle Acne, dermatiti e altri problemi della pelle spesso sono indice di carenze nutrizionali. Assumere le giuste quantità di frutta e verdura aiuta ad avere un aspetto sano! Aiutano a consumare le corrette quantità di frutta e verdura Spesso per ottenere i benefici curativi di un vegetale è necessario consumarne in grandi quantità. Mangiare insalata tutti i giorni può annoiare, ma se inseriamo l'insalata nel nostro frullato quotidiano, mescolandola con frutta o altre verdure, avremo la possibilità di variare il sapore tutti i giorni. E inoltre puoi giocare con i sapori, in modo da assumere anche quelle verdure che ti piacciono di meno.

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Per un'alimentazione corretta Assumere regolarmente succhi e frullati significa ridurre la possibilità di mangiare alimenti che non fanno bene. Non solo, riducono il desiderio di zuccheri raffinati, grassi saturi e cibi fritti. Un vero e proprio "circolo" virtuoso!

Che differenza c’è tra estratti e frullati? Le differenze sono notevoli: da un lato abbiamo il frullato, che è costituito dalla buccia, dalla polpa, e dal succo. Dall’altro abbiamo l’estratto, che non è altro che il solo succo (comunque ricco di sostanze nutritive). Il frullato è un pasto completo: permette di assumere vitamine, minerali, fibre, proteine.

In particolare le fibre, assenti nell’estratto, sono preziose per depurare il sistema digerente. D’altro canto, trattandosi di un pasto completo ha tempi di digestione e di assimilazione più lunghi rispetto a un estratto. Invece il succo estratto garantisce un veloce apporto nutrizionale, proprio grazie all’assenza di fibre: l’organismo digerisce con facilità le restanti sostanze nutritive. Vitamine, enzimi, minerali entrano in circolo quasi immediatamente dopo il consumo, garantendo un’istantanea sferzata di energia, che rinvigorisce e rivitalizza l’organismo. Per questo motivo il succo è consigliato soprattutto a chi ha problemi di digestione, o a chi ha necessità di una rapida azione depurante. Ti ricordo che un bicchiere di estratto non

appesantisce e non rovina l’appetito, ma non può essere considerato un pasto completo. Inoltre, bevendo un succo piuttosto che un frullato, è più facile assumere dosi elevate di fruttosio. Infatti, se si estrae il succo di 2 mele, la quantità di bevanda ottenuta sarà notevolmente inferiore rispetto a quella del frutto frullato. Durante il processo di produzione, i frullati inglobano sempre maggiori quantità di aria rispetto ai succhi, e questo aumenta l’ossidazione e quindi la deperibilità del prodotto. Per ridurre l’ossidazione si possono aggiungere ai succhi conservanti naturali come il limone. In termini di manutenzione, un frullatore è più pratico rispetto a un estrattore di succhi: per il primo basta un semplice risciacquo del coperchio

Delizia d’Estate 6 pesche 2 manciate di spinaci 500 ml d’acqua Versare nel frullatore l’acqua e aggiungere gli ingredienti. Frullare finché il composto non avrà una consistenza cremosa. Ecco una ricetta semplice. Ideale per i bambini e per chi ha difficoltà a incorporare nella dieta le verdure. Gli spinaci sono davvero imbattibili. Sono verdure comuni: le si trova ovunque, hanno un prezzo accessibile, e il sapore è tanto delicato da piacere a tutti. Sono un’eccellente fonte di ferro e di beta-carotene, aiutano a combattere un’infinita serie di malattie. E chi non adora le pesche? Tratto dal libro Le virtù terapeutiche dei frullati verdi

Anguria da urlo 240 ml di latte di soia 250 g di anguria a pezzi congelata 120 g di ananas a pezzi congelato 1 banana congelata un tocco in più: 1-3 pizzichi di pepe di cayenna Frullate tutto partendo dalla bassa velocità e aumentandola fino ad avere un composto omogeneo e morbido. Questo frullato leggero e gelato di anguria, un misto di dolce anguria estiva, ananas congelato e banana, vi farà gridare “uau!” sul serio! Aggiungete un po’ di pepe di cayenna speziato per ravvivare ancora di più le cose. Ricco di vitamina A e C, calcio, ferro, manganese e riboflavina. Tratto dal Libro 365 Frullati Vegan

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Cosa puoi fare con Vitamix? • • • • •

Realizzare frullati di qualunque tipo Realizzare zuppe, creme, salse e condimenti Tritare gli ingredienti da usare in cucina Autoprodurre farine partendo dai chicchi di cereali Autoprodurre latti vegetali

Consigli Frullatore Vitamix TNC-5200 Disponibile in diversi colori

Kathy Patalsky 365 Frullati Vegan Scopri il programma 12 mesi di benessere in perfetta salute con un arcobaleno di frutta e verdura Macro Edizioni, 2014 Victoria Boutenko Le Virtù Terapeutiche dei Frullati Verdi Come prevenire: depressione, obesità, colesterolo alto, infezioni respiratorie, malattie cardiovascolari, infiammazioni, disturbi intestinali Macro Edizioni, 2014 Puoi ordinare questi libri sul sito: macrolibrarsi.it

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• Tritare il ghiaccio • Realizzare gelati e sorbetti frullando la frutta ghiacciata • Realizzare zucchero a velo partendo dallo zucchero in granelli • Impastare dolci

e del contenitore, invece il secondo va smontato ogni volta per pulirlo bene da tutti i residui. In entrambi i casi l’importante è prendere un accessorio di qualità con un buon motore: dev’essere molto rapido a estrarre succhi e frullati senza riscaldarsi, in modo da non perdere i nutrienti contenuti in frutta e verdura (infatti gli enzimi iniziano a decomporsi alla temperatura di 42°C). Tuttavia, mentre tra gli estrattori di succhi l’offerta è più limitata, tra i frullatori è fin troppo ampia, con macchinari per tutte le tasche, e orientarsi è veramente difficile! Per questo ho svolto una breve ricerca, e dopo aver confrontato numerosi frullatori, mi sono arresa all’evidenza: la qualità paga. Sto parlando di Vitamix: un vero e proprio frullatore professionale.

Vitamix: un frullatore versatile Il Vitamix è un frullatore estremamente robusto: il contenitore in Tritan (BPA free) può permetterti di produrre fino a 2 l di frullato ed è facile non solo da utilizzare ma anche da pulire. Quello che però lo rende straordinario consiste nelle sue elevate prestazioni: il motore coniuga potenza e resistenza, tanto che è garantito addirittura 7 anni e i suoi 2 CV di potenza consentono alle lame di raggiungere la velocità di 386 km/h! Per intenderci: è in grado di polverizzare un iPhone in 10 secondi! Ciò significa che Vitamix è in grado di ridurre in parti finissime anche le foglie e le verdure crude più dure! Non

solo, usa la frutta e la verdura nella sua interezza, per cui non ci sono scarti, ma si ottiene un succo “wholefood”, ossia completo di tutti i nutrienti che si trovano nella buccia, nella polpa, e perfino nei semi! Ma soprattutto Vitamix ti permette di regolare la velocità delle lame e quindi di sfruttarlo in numerosi modi. In sintesi Vitamix è un frullatore che unisce potenza, affidabilità, e versatilità: per questo motivo è apprezzato in tutto il mondo e consigliato dai più famosi autori vegan e crudisti, tra cui Victoria Boutenko (autrice dei libri La Rivoluzione degli Smoothies, Le Virtù Terapeutiche dei Frullati Verdi) e in Italia Renè Andreani nel suo Perché ridurre i Cibi Cotti.

Claudia Mengoni Prima ha preso una laurea in archeologia, che riteneva indispensabile per comprendere quale fosse stato il percorso dell’uomo passato e come si fosse arrivati all’uomo moderno. Poi si è avvicinata al mondo della decrescita e delle autoproduzioni, per capire dove andrà a finire l’umanità. Lavora in Macrolibrarsi, dove cura la presentazione dei prodotti sul sito internet e della stesura degli approfondimenti. Continua a vedere il mondo come un posto bellissimo.

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Essiccare in primavera per gustare in estate! Le ricette salvagusto, salvatempo e salvasprechi autoprodotte con l’essiccatore La redazione per Tauro Essiccatori Chi l’ha detto che si essicca solo in estate?! La stagione che sta per finire è ricca di prodotti sani e gustosissimi che possono essere efficacemente conservati per quella calda: daranno un tocco inaspettato alla vostra cucina durante i mesi estivi e vi permetteranno di variare la dieta e i sapori abituali. Un paio di esempi su tutti? Il preparato per risotto e le polveri (essiccate, frullate e invasettate!) per pane e torte salate: ai funghi, alle cime di rapa, alla zucca, ai broccoli... Sempre pronti, per aiutarvi all’ultimo momento o per creare ricette sorprendenti.

Per non parlare degli agrumi e delle mele: vero, ormai al supermercato tutto si trova in qualunque momento dell’anno, in particolare la frutta, ma vogliamo mettere quanto sia più salutare uno snack realizzato con prodotti di stagione, biologici, magari coltivati da voi o acquistati direttamente dal contadino? Provate le cioccomele: sono insuperabili! E se invece, nell’abbondanza dell’estate, un alimento sta per andare a male? Ne abbiamo comprata una quantità eccessiva, ne è cresciuto troppo in orto e ora dovremmo

photo credit: Donatella Simeone

buttarlo? Ecco arrivare in nostro aiuto le polveri e le cialde (seguite il procedimento di quelle di pomodoro anche per altri ingredienti). E poi sedano, carote, patate, cipolle, un po’ di sale: tutto secco e frullato, et voilà il dado granulare perfetto, saporito, sanissimo e sempre pronto! Con l’essiccazione vi assicurate una dispensa piena di gusto tutto l’anno. E addio agli sprechi!

Dal libro di Lisa Casali, Autoproduzione in Cucina. Fai da te tutto quello che di solito acquisti per risparmiare e mangiare bene - Per gentile concessione Gribaudo Editore

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Cucina Naturale

Cioccomele mele cioccolato fondente Lavate accuratamente le mele e privatele del torsolo senza tagliarle (esiste un apposito utensile in commercio), quindi tagliatele in fette dello spessore di circa 5 mm che disporrete nell’essiccatore. Le mele impiegano normalmente tra le 12 e le 18 ore per essiccarsi completamente. Subito prima di recuperare le mele dall’essiccatore, fate sciogliere a bagnomaria (oppure nel forno a microonde a bassa potenza) la cioccolata fondente, quindi intingete le fette di mela una per una nella cioccolata solo fino a metà. Ponete le Cioccomele a raffreddare e solidificare per un’oretta su una griglia o appese con un filo annodato alla parte senza cioccolato, ricordandovi di stendere un foglio di carta alimentare per evitare che gocciolino. Il consiglio in più: seguite lo stesso procedimento con arance, pere, cachi e banane, per la macedonia più dolce del mondo o uno snack sano per i più piccini. Credits: essiccare.com

Cialde e chips di pomodoro 1 kg di pomodori freschi pomodori essiccati a piacere 1 hg di datteri (o papaya) sale aromi secchi a piacere (origano, peperoncino, basilico ecc) Essiccate in stagione pomodoro, spezie a piacere, peperoncino. Frullateli tutti insieme, sbriciolando grossolanamente i pomodori secchi prima di inserirli nel mixer, fino a ottenere una purea dalla consistenza più o meno acquosa a seconda del tipo di pomodoro fresco utilizzato e della quantità di datteri (o papaya) che vi aggiungerete. Stendetela su un foglio di carta antiaderente e disponete nell’essiccatore, scegliendo una temperatura tra i 40 e i 55°C. Quando la purea sarà asciutta, apparirà come una sfoglia sottile e croccante. Arrestate il processo un po’ prima per ottenere cialde morbide, perfette per involtini gustosi. Il consiglio in più: provate questa ricetta con tutti i prodotti: l’arancia e i cachi, solo per dirne due, sono sublimi!

Preparato per risotto alle rape (per 4 persone) 1 rapa bianca con anche le cime uno spicchio d’aglio un ciuffo di prezzemolo 320 g di riso per risotto Pulite la rapa con un pelapatate e lavatela con le sue cime, tamponando bene l’acqua, quindi tagliate a cubetti la rapa bianca e a strisce la parte superiore delle foglie. Disponete la verdura e lo spicchio d’aglio tagliato a fettine nell’essiccatore e avviate il programma P1: naturalmente le foglie saranno le prime a essiccarsi. A procedimento ultimato, le verdure presenteranno foglie che si sbriciolano tra le dita. Riunite in una ciotola il riso e le verdure essiccate, avendo cura di sbriciolare tra le mani la parte delle foglie. Mescolate bene il riso con le verdure e conservate il preparato in un contenitore ermetico. Il preparato si conserva per diversi mesi. Il consiglio in più: riponete in dispensa diversi vasetti di preparato: ai funghi, alla zucca, alle patate. Tanti gusti sempre pronti in caso di bisogno! Credits: Donatella Simeone, ilcucchiaiodoro.blog.tiscali.it

Credits: Sara Cargnello, blog.missvanilla.it

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La Loggia Fuoco

l’Imperatore del nostro corpo Caratteristiche e segni particolari del Fuoco in Medicina Tradizionale Cinese Terzo Rosetti, Scuola Tao Bologna

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Speciale fuoco, sole, energia L’ideogramma Fuoco rappresenta il sole alto nel cielo che scalda e ritma il fluire della vita, illuminando ogni cosa per renderla manifesta sulla Terra: le fiamme che salgono, la stella che indica la rotta ai marinai. Alla Loggia Fuoco si associano la luce che a mezzogiorno è massima, il dinamismo, l’evaporazione, l’espandersi e l’esteriorizzazione. Il colore associato è il rosso della fiamma, del sangue, del cuore e dei cibi che giovano al Cuore, l’organo della Loggia: i piccoli frutti rossi, l’anguria, la barbabietola rossa, il radicchio rosso, il vino rosso, il peperoncino, tutti indirizzati al cuore con interazioni differenti tra loro. Geograficamente il Fuoco corrisponde al Sud, “il campo della vegetazione abbondante e lussureggiante, degli alberi immensi e frondosi, dove la vita si spiega e abbonda”( come riporta il SuWen, testo classico di Medicina Cinese di circa 2000 anni). L’energia climatica è il calore estivo, che facilita tutti i processi di crescita e fioritura, ma se in eccesso può divenire distruttivo, bruciando. È espressione di calore l’attitudine alla passione, la capacità di trasmettere il proprio calore umano e ricevere quello altrui. Il sapore associato è l’amaro dei cibi bruciati o tostati, come l’amaro del caffè, un sapore che asciuga, indurisce, interiorizza e porta verso il basso l’energia.

Il Cuore, l’Imperatore dell’organismo L’organo associato al Fuoco è il Cuore, sovrano della vita di cui è custode. L’Imperatore, che come tale deve governare con saggezza, benevolenza e lungimiranza, capacità fornitegli dagli “Shen”, gli Spiriti del Cielo che in esso abitano, considerati un dono del Cielo ricevuto dal feto al momento del concepimento per animare la materia. Il Cuore comanda e guida il diffondersi del sangue nei vasi trasportando il dolce calore del Fuoco e qualcosa di più sottile come coscienza, vitalità e capacità di espressione in tutto il corpo e da sovrano ha il compito di distinguere, discernere e prendere la decisione ultima.

Alla Loggia Fuoco si associano la luce che a mezzogiorno è massima, il dinamismo, l’evaporazione, l’espandersi e l’esteriorizzazione

Il cuore si manifesta agli angoli degli occhi, “gli ambasciatori del Cuore”, se questi sono troppo rossi indicano fuoco nel cuore, ossia un eccesso di calore dovuto alle emozioni, quali ansia o preoccupazione o a un’alimentazione scorretta con eccessi di alcool, cibi troppo salati come formaggi stagionati, salumi, prodotti confezionati e cibi caldi e piccanti come pepe e peperoncino. Alimenti utili sono il cacao che purifica il calore di cuore e il chicco di grano con qualità calmanti per lo Shen. L’ideogramma Cuore raffigura una ciotola vuota, rivolta in alto per poter ricevere l’energia del cielo e accogliere gli “Shen”, gli spiriti. Questo vuoto è indispensabile al cuore per poter accogliere, è solo in assenza di desideri impropri e passioni eccessive che gli Shen possono vivere in lui e per analogia il cuore governerà con equilibrio il fluire dell’energia nell’organismo. In alcune pratiche taoiste di salute, come il Qi Gong, si può trovare l’immagine del Cuore in relazione al Fior di Loto. Il Loto, pur nascendo nella melma e nell’oscurità non ne è corrotto, sboccia in piena luce, divenendo il simbolo della realizzazione spirituale e della purezza.

Ministro, Ufficiali e Ming Men Il Cuore, l’Imperatore, ha un Ministro, il Pericardio, che protegge e sostiene le funzioni del suo Imperatore senza avere le caratteristiche di comando e guida, e due Ufficiali: il primo è l’Intestino Tenue, che riceve l’energia

del Cuore, separa il puro dall’impuro a livello fisico per sostenere cuore e sangue, agendo con la stessa dinamica sulle emozioni, “eliminando” le cattive esperienze della vita. Il secondo è il Triplice Riscaldatore, attraverso cui il Fuoco regola la diffusione dei liquidi nel corpo. Esso origina nel più profondo dello Yin, tra le acque scure dei reni, nel Ming Men, considerato “la porta della vita”, il fuoco interiore che mantiene accesa la fiamma vitale, che si manifesta nell’aspetto luminoso, nella chiarezza dell’intelletto, nell’intelligenza, nella capacità di vedere le cose con chiarezza e nella spiritualità.

L’estate La stagione corrispondente al “Movimento Fuoco” è l’estate, quando la natura è nel pieno rigoglio e il calore è massimo. È in questa stagione che ci si raccoglie e si festeggia danzando al calore del fuoco, provando l’emozione della gioia e il piacere di vivere (che non devono divenire eccitazione e impeto sotto la spinta del fuoco). In questa stagione la tentazione di fare più del dovuto è alta, rischiando di sperperare il Soffio Vitale in modo difficilmente recuperabile nelle stagioni successive, facilitando l’insorgere di malattie. Allo stesso modo però sarebbe sbagliato non consentire alla vita di procedere, lasciandola sbocciare proprio come un fiore, rinchiudendosi in se stessi. La “stagione della Vita” corrispondente è la maturità, così come in natura il frutto è per la pianta, “l’estate” dell’uomo è la massima espressione di

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Speciale fuoco, sole, energia

La persona con caratteristiche Fuoco si distingue perché è dinamica, aperta, forte fisicamente e di temperamento; è passionale e sanguigna, piena di idee che non fatica a esprimere, altruista e temeraria, ma anche pignola e riflessiva

forza e bellezza visibili dall’esterno. Il tono della voce è ilare, una risata beffarda, l’organo di senso è la lingua, definita nei classici “il germoglio del cuore”, in tutte le accezioni, capacità di parola, gusto e tatto. La secrezione è il sudore, legato alle emozioni (è facile per tutti ricordare un’occasione in cui l’emozione ci ha fatto sudare). Un’alimentazione estiva favorisce il consumo di cibi che apportano liquidi e arricchiscono il sangue, è la stagione in cui ha senso aumentare la quantità di cibi di natura fresca. Inoltre per difendersi dal calore estivo sono essenziali i sapori diaforetici quali il piccante delle spezie ed erbe aromatiche e il dolce dei chicchi di cereali, primo fra tutti il grano. Ad armonizzare giunge in soccorso il sapore acido della frutta per compensare le perdite di liquidi e trattenere le energie in ascesa.

Cosa leggere Lena Tritto, Valeria Tonino, Karin Wallnoefer Il Tao e l’arte dei fornelli Ricette facili, rapide e gustose per applicare la dietetica tradizionale cinese alla cucina di tutti i giorni Pendragon, 2013 AA.VV. Huangdi NeiJing SuWen Le domande semplici dell’Imperatore Giallo Jaca Book, 1994 Puoi ordinare questi libri sul sito: macrolibrarsi.it

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Speciale fuoco, sole, energia

La persona Fuoco Il biotipo Fuoco è sostenuto da buona salute in primavera ed estate; proprio come il fuoco, la persona che ha questa prevalenza necessita di nutrimento continuo, non solo fisico: ricerca incessantemente nuove esperienze e stimoli e mal sopporta stare a lungo fermo e al chiuso. Gli occhi espressivi e luminosi, che indicano una buona presenza degli spiriti vitali e l’ampio sorriso donano un certo magnetismo agli appartenenti alla Loggia Fuoco che in genere hanno una camminata rapida, diretta e la tendenza a oscillare le spalle. Fisicamente il Fuoco ha spalle larghe, è muscoloso e ha la parte bassa del corpo larga. L’incarnato tende al rosso brillante. Può avere piedi e mani piccoli con le dita sottili e mobili. La testa è piccola e a punta, o comunque con tratti spigolosi e fronte ampia, i capelli sono ricci, castani o rossi, radi come pure la barba o tendenza alla

calvizie; i denti sono larghi. La persona con caratteristiche Fuoco si distingue perché è dinamica, aperta, forte fisicamente e di temperamento; è passionale e sanguigna, piena di idee che non fatica a esprimere, altruista e temeraria, ma anche pignola e riflessiva. Potrebbe non essere affidabile perché è mutevole come il fuoco, rumorosa, incline alla collera e irascibile. Se la spinta del fuoco eccede può disperdere energie in troppe direzioni perdendo il senso dei propri limiti, soffrire di ansia, inquietudine, agitazione e instabilità emotiva, fino alla follia e presentare problematiche cardiache e circolatorie. Anche la perdita di dinamismo e rapidità possono indicare una patologia. Gli antichi Cinesi temevano la tipologia Fuoco in quanto questo, pur dando calore e piacere alla vita, può consumarla rapidamente.

Terzo Rosetti

È operatore Tuina e istruttore di Qi Gong. È docente in formazione presso la “ScuolaTao” di Bologna. Per maggiori informazioni sulla scuola o sui corsi: http://www.scuolatao.com/.

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Sole,

fonte di

La nostra stella è la forza che tutto muove

vita

La Redazione

Avete mai assistito a un’esclissi totale di Sole? In pieno giorno il cielo si oscura completamente, la temperatura cala di diversi gradi e gli animali si zittiscono: in poco tempo cala sulla terra un’atmosfera surreale carica di un fascino misterioso e spaventoso. Penso che un’eclissi di Sole possa risvegliare quelle che sono le nostre paure più profonde e ancestrali sulla possibilità di vita della nostra specie sul pianeta. Cosa accadrebbe se il Sole si oscurasse? La risposta ce la danno gli scienziati: senza il Sole la vita sulla terra non sarebbe più possibile. Ventiquattro ore porterebbero la Terra a una temperatura di -15°C. Tre giorni senza Sole e saremmo a -40°C. Dopo cinque, -80°C. Dopo una settimana, -173°C. Si tratta di temperature non compatibili con la vita per come noi la conosciamo. È il Sole a fare della Terra quello che è: il pianeta verde pullulante di vita di cui siamo diventati ospiti indegni.

I numeri del Sole Oggi sappiamo moltissime cose sulla mostra stella: la scienza lo ha rivoltato some un calzino.

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Il sole in un’ora invia sulla terra appena un pò più energia del fabbisogno annuo attuale dell’intera umanità

«La Terra-scrive Norbert Lantschner nel suo bel libro Smile Energy-ha bisogno di un anno per compiere la sua orbita intorno al Sole con un percorso di 940 milioni di chilometri. E ogni singolo passo sulla Terra è importante per conservare la vita per come noi la conosciamo, con i ritmi del tempo atmosferico e delle stagioni. Ognuno di questi 940 milioni di chilometri che la Terra ogni anno compie intorno a Sole è essenziale per il mantenimento della vita sul nostro pianeta. Determinante è l’inclinazione dell’asse terrestre

di 23°C rispetto al piano della sua orbita. Senza questa inclinazione le regioni equatoriali brucerebbero e quelle circumpolari sarebbero eternamente irrigidite sotto una coltre di ghiacci. Le scienze naturali moderne ci hanno permesso di comprendere il firmamento con il suo grande fascino e di disporre di conoscenze complete sul nostro Sole. Oggi, a proposito della nostra stella disponiamo di informazioni che non abbiamo mai avuto durante tutta la nostra storia, ma il Sole resta comunque

Speciale fuoco, sole, energia

Nell Antica Grecia si venerava il dio Sole Helios che percorreva ogni giorno il firmamento con il suo carro di fuoco

per noi ancora estraneo e forse più lontano di quello che era per i nostri progenitori, che gli assegnavano un posto importante nella vita quotidiana, nella fede, nella loro rappresentazione del mondo. Essi ne “sentivano” l’importanza, sentivano che il loro vivere e sopravvivere dipendeva dal Sole. Noi, al contrario, sappiamo tutto ma non sentiamo niente».

Riconnetterci con la Natura

La riflessione di Norbert Lantschner coglie nel segno: diamo tutto per

scontato, soprattutto per quel che riguarda la Natura. Pensiamo che avremo sempre acqua pulita a sufficienza, un clima mite, piante che ci possono sfamare, aria pulita da respirare. Eppure così non è, soprattutto se continuiamo a perseguire la strada dell’utilizzo senza freni delle risorse naturali. Sicuramente il Sole continuerà a splendere per altri miliardi di anni e non ci lascerà a piedi dall’oggi al domani, ma il tempo a disposizione dell’umanità per mettere un freno al proprio sviluppo non è altrettanto consistente.

Riconnetterci profondamente con tutti gli aspetti della Natura, viverla a 360 gradi, è il solo strumento che noi e le future generazioni abbiamo a disposizione per imparare a rispettarla, per ritornare a uno stato di venerazione primordiale essenziale per il proseguimento della nostra specie. Per quel che riguarda il Sole possiamo ripensarlo non come un nemico che invecchia la nostra pelle, ma come un alleato indispensabile per la nostra salute in quando fondamentale, ad esempio, per la sintesi della vitamina D. Esponendoci al Sole con abiti leggeri in ambienti incontaminati potremo fare il pieno di benessere e di energia fisica. Quando si avvicina la fine dell’inverno, quanti di noi sentono un vero e proprio bisogno fisico di scaldarsi al Sole? Assecondiamo questi istinti creando le condizioni perché le nostre esigenze più profonde possano realizzarsi. Impariamo nuovamente a vivere le stagioni, modificando le nostri abitudini e i nostri comportamenti in base al loro avvicendarsi. Celebriamone il passaggio e ricordiamoci dei solstizi e degli equinozi: si tratta di momenti energeticamente importanti che l’uomo ha sempre onorato e riconosciuto, anche in epoca preistorica (pensiamo alle costruzioni megalitiche di Stonehenge costruite tenendo conto della posizione del Sole durante il solstizio d’estate).

Cosa leggere Norbert Lantschner Smile Energy Il coraggio di cambiare per il futuro con il futuro Retia, 2014 Puoi ordinare questo libro sul sito: macrolibrarsi.it

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Fotovoltaico:

conviene ancora?

Luigi Foschi, esperto in bioedlizia e risparmio energetico ci aiuta a capire se il fotovoltaico è ancora un buon investimento e quali sono le normative in materia La Redazione Dopo il boom di incentivi e costruzione di nuovi impianti fotovoltaici degli anni passati, sono in tanti a chiedersi se il fotovoltaico sia ancora un investimento sostenibile. Per capirlo e per rispondere ai dubbi dei privati cittadini che stanno ristrutturando o costruendo una casa e si chiedono cosa dispone la legge in materia, e degli imprenditori che vogliono valutare la costruzione di un impianto sul tetto aziendale, abbiamo chiesto aiuto a Luigi Foschi, geometra esperto in bioedilizia e risparmio energetico. Leggi il profilo che corrisponde alla tua situazione per vedere fugati tutti i tuoi dubbi!

Caso A: sei un privato cittadino e vuoi ristrutturare la tua abitazione

Sto ristrutturando la mia abitazione, sono obbligato a prevedere l’installazione di un impianto fotovoltaico? È bene specificare che la legge in materia di progettazione energetica non specifica “fotovoltaico” ma parla di prevedere la copertura di parte del fabbisogno elettrico mediante fonti rinnovabili. Il fotovoltaico è l’impianto più comune, consolidato e generalmente più fattibile in termini di costi/benefici e ingombri nella maggior parte dei contesti, ma la legge non esclude sistemi alternativi, aprendo la corsa verso l’applicazione a tecnologie

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alternative (impianto eolico o minieolico, impianto di cogenerazione o micro-cogenerazione). L’obbligo suddetto scatta nei casi di nuova costruzione, demolizione e ricostruzione, nel caso di ristrutturazione integrale di edifici esistenti sopra i 1000 mq oppure qualora vengano realizzati ampliamenti superiori al 20% del fabbricato esistente (o comunque superiore a 80 mq). Ad esempio, la tipica ristrutturazione di abitazione civile (senza ampliamento) non è soggetta ad alcun obbligo circa la copertura del fabbisogno elettrico. Cosa prevede la legge al riguardo? L’attuale L.R. 156/2008 (e

successive modifiche) prevede per gli interventi con obbligo di cui sopra, l’installazione di impianto di potenza minima proporzionata alla superficie del fabbricato (superficie coperta per edifici residenziali, superficie utile per non residenziali). Ad esempio, per casa residenziale con superficie coperta di 150 mq, viene prevista l’installazione di una potenza minima di 3 kW.

Speciale fuoco, sole, energia Ho degli incentivi o sgravi fiscali? Di che tipo? Attualmente non sono previsti specifici incentivi fiscali per le nuove installazioni di fotovoltaico (come ad esempio i precedenti Conto Energia); nel caso di ristrutturazione di abitazione civile si può usufruire del 50% (attuale) oppure, in limitati casi, si potrebbe valutare in fase di progetto di usufruire dell’Ecobonus 65%, solo però nei casi di riqualificazione globale se il fotovoltaico fa parte del sistema di generazione dell’impianto di climatizzazione invernale (quindi si parla di impianti in pompa di calore serviti da fotovoltaico), in quanto contribuiscono in questo caso (e solo in questo caso) a migliorare notevolmente l’indice che rappresenta il fabbisogno energetico del fabbricato per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria (Indice di Prestazione Energetica).

A chi mi devo rivolgere per la progettazione di questo tipo di impianti? A un tecnico competente, che possa consigliare, in riferimento al fabbisogno reale, un impianto ben progettato.

In caso di ristrutturazione, devo obbligatoriamente prevedere anche il solare termico? Analogamente a quanto sopra, la legge vigente non parla di obbligo di impianto solare termico, ma di obbligo di copertura di parte del fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda sanitaria tramite fonti rinnovabili. Tale obbligo sussiste nell’installazione di nuovi impianti termici o per la produzione di acqua calda sanitaria; quindi sicuramente nelle nuove costruzioni, ma anche in quelle ristrutturazioni che prevedono appunto il rifacimento dei suddetti impianti. Il solare termico rimane la soluzione più tradizionale; stanno prendendo piede le soluzioni alternative in pompa di calore “accompagnate” da impianto fotovoltaico; si tratta di una soluzione con costi iniziali maggiori (dovuti al maggior costo del fotovoltaico) ma con sicuri tempi, ritorno “utili”, mentre l’impianto solare può, in alcuni casi, non avere tempi di ritorno utili, come di esempio nelle tradizionali abitazioni civile (tempo di ritorno = tempo necessario per recuperare le spese dell’investimento, oltre al quale ci si guadagna).

Caso B: non sto ristrutturando casa, ma voglio valutare l’installazione di un impianto sul mio tetto Ho diritto a incentivi o sgravi in questo caso? Puoi rientrare nell’incentivo per ristrutturazioni (ora 50%) se l’intervento viene classificato dal Comune di residenza almeno come manutenzione straordinaria (quindi serve la pratica edile in comune).

Si tratta di un’operazione che può ancora essere conveniente dal punto di vista economico? Per un abitazione civile si tratta in genere di tempi di ritorno di 10-14 anni, normalmente ritenibili economicamente convenienti a fronte di una vita utile dell’impianto mediamente di 25 anni. È da considerare che i costi di installazione di impianti fotovoltaici sono sensibilmente diminuiti negli ultimi anni, soprattutto installazioni ordinarie in copertura (ove non sono necessarie strutture di supporto ad hoc, come invece nelle installazioni a terra). Quando c’era il Conto Energia era sì un buon incentivo, ma i costi di installazione dell’impianto erano decisamente superiori. L’impianto fotovoltaico rende la mia abitazione energeticamente indipendente? No, anche perché il fabbisogno energetico di un fabbricato generalmente non è soltanto elettrico (salvo interventi appositamente progettati). Posso staccare la mia abitazione dalla rete elettrica? Per una abitazione civile ordinaria, no. La produttività del fotovoltaico è variabile durante l’anno e durante il

giorno e pertanto non può garantire continuità di disponibilità energetica (ad esempio alla sera la produzione è nulla). Gli sviluppi tecnologici si dirigono verso sistemi di accumulo in grado di compensare la variabilità giornaliera (accumulare il surplus prodotto a mezzogiorno per sfruttarlo la sera quando l’impianto non è più produttivo). Resta comunque la variabilità annua (per ora è impensabile accumulare internamente nel fabbricato energia in estate per poterla sfruttare in inverno) e i limiti della tecnologia di accumulo (rapportando la vita utile delle batterie di accumulo ai costi di installazione e sostituzione periodica). L’allaccio ENEL è quindi indispensabile (almeno per edifici a conduzione ordinaria) per fare da volano energetico e coprire quei periodi in cui, istantaneamente, il fotovoltaico non è sufficiente alla potenza richiesta dall’utenza, o perché la produzione del fotovoltaico è bassa, ad esempio nel periodo invernale, oppure di notte o in una giornata di brutto tempo, oppure perché l’utenza richiede contemporaneità di potenza elevata (esempio forno, asciugacapelli, microonde e aspirapolvere accesi contemporaneamente, anche solo per qualche minuto). Soluzioni impiantistiche alternative “non convenzionali” possono essere valutate a fronte di specifiche necessità (ad esempio generatore a combustione ausiliario, integrazione con sistemi di micro-cogenerazione). In caso di black out, la mia abitazione è al riparo se dotata con impianto fotovoltaico? Tendenzialmente no; solo se la produzione istantanea del fotovoltaico è superiore a quella istantaneamente consumata, istante per istante, per tutta la durata del black out (quindi di notte no, salvo disponibilità del sistema di accumulo di cui sopra; in inverno durante una giornata poco soleggiata no, nel caso l’utenza abbia un’assorbimento istantaneo maggiore di quanto prodotto).

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Speciale fuoco, sole, energia

Caso C: sono un privato cittadino e sto costruendomi una nuova casa Sono obbligato a prevedere un impianto fotovoltaico? Cosa prevede la legge al riguardo? Come detto prima, sono obbligato a prevedere una copertura minima del fabbisogno standardizzato di energia elettrica da impianti che sfruttano fonti rinnovabili, in misura minima proporzionata alla superficie dell’immobile in progetto. Quali altri standard di risparmio energetico o energia da fonti rinnovabili mi impone la legge? Vige inoltre l’obbligo di prevedere anche una copertura minima del fabbisogno standardizzato per il riscaldamento da impianti che sfruttano fonti rinnovabili. Si richiede in aggiunta la verifica complessiva di alcuni indici di efficienza energetica, quali appunto l’Indice di Prestazione Energetica del fabbricato e il rendimento dell’impianto termico installato.

Caso D: sono un imprenditore, possiedo uno stabilimento industriale e vorrei installare un impianto fotovoltaico sul tetto aziendale Si tratta di un investimento ancora conveniente? Per un’attività industriale il fotovoltaico potrebbe essere ancor più conveniente rispetto a un fabbricato residenziale; ciò è legato alla tipologia di utenza. Ad esempio se l’attività svolge orario lavorativo in fascia diurna probabilmente presenta maggior richiesta energetica proprio nella fascia oraria in cui il fotovoltaico avrebbe maggior produzione; pertanto dimensionando opportunamente l’impianto potrebbe sensibilmente diminuire i consumi elettrici dalla rete, con notevole risparmio in bolletta e quindi elevata convenienza dell’impianto. Discorso diverso qualora l’attività si svolgesse in continuo nelle 24 ore,

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Corso di autocostruzione di un pannello fotovoltaico Con Luigi Lisi Da Venerdì 10 a Domenica 12 Luglio 2015 Presso Fattoria dell’Autosufficienz a, Paganico - Bagno di Romagna (FC) Come costruire un pannello fotovoltai co acquistando solo le celle e utilizzando materiali di rec upero per ottenere un risparmio davvero notevole. Imparerai a costruire un pannello fot ovoltaico per rendere autonomo energeticamente quello che vuoi: Dal camper al lampione, dalla casa in montagna al computer. Per info e iscrizioni: http://bit.ly/1z 8JAuh

quindi anche in fascia notturna, o presentasse carichi elettrici continui anche fuori orario di lavoro (esempio frigoriferi, congelatori, eventuali forni); in questo caso la convenienza sarebbe meno accentuata rispetto al caso precedente, ma può essere comunque importante. Si pone in evidenzia che la convenienza dell’impianto fotovoltaico e il suo corretto dimensionamento è bene vengano desunti da una diagnosi energetica dell’attività, analizzando l’impianto esistente, i carichi presenti, i cicli di funzionamento e di lavoro, la contemporaneità, le variazioni del fabbisogno nelle 24 ore. Un impianto troppo piccolo sarebbe sì poco costoso, ma risulterebbe ininfluente, così come un impianto troppo grande avrebbe un rapporto costi spropositati rispetto ai benefici apportati. Quindi il giusto dimensionamento dell’impianto è fondamentale per renderlo più o meno conveniente. A chi mi devo rivolgere per la costruzione dell’impianto e per tutte le questioni burocratiche del caso? Per installare un impianto fotovoltaico è bene rivolgersi a un tecnico

competente, che dovrà valutare la possibilità di incentivazione ( 50%) e dimensionare l’impianto in base al reale fabbisogno del fabbricato. Dopodiché sarà una ditta a realizzare i lavori. Oggi sul mercato esistono diversi tipi di pannelli, con diversi prezzi: sarà cura del tecnico individuare il prodotto migliore. In caso di vendita dell’immobile, ci sono dei criteri per la valutazione economica dell’impianto e della rendita ad esso legata? Un impianto fotovoltaico può essere valutato in termini di flussi di cassa in uscita (costi di installazione, costi di manutenzione periodici, eventuali affitti o noleggi) e flussi di cassa in entrata (risparmio in bolletta per autoconsumo e vendita a ENEL del surplus prodotto, con riferimento alla vita utile dell’impianto e alla progressiva perdita di efficienza; questi ultimi dati sono certificati dal produttore). Un impianto fotovoltaico rappresenta sicuramente una dotazione di valore per l’immobile, in quanto fornisce una rendita in considerazione del fatto che la spesa maggiore è quella iniziale di installazione. Questo è

Speciale fuoco, sole, energia

sicuramente da tenere in considerazione in fase di stima dell’immobile, ma nelle modalità da valutarsi volta per volta in base a diversi fattori quali: età (quanta vita rimane all’impianto, è stato raggiunto o meno il punto di pareggio dell’investimento iniziale); entità dell’incidenza energetica complessiva sul fabbricato (è un impianto che apporta effettivi benefici

e funzionalità, oppure no; anche in base alla destinazione che vi farà l’acquirente); manutenzione e/o spese programmate di conduzione, tipo e livello di assicurazione e garanzie di funzionamento; eventuali spese di rimozione. In conclusione non c’è un criterio prestabilito e inequivocabile, ma dev’essere valutato nello specifico.

Studio Foschi Lo Studio Foschi è composto dai fratelli Luigi e Nicola Foschi appassionati di costruzioni in legno grazie a un’infanzia vissuta fra le creazioni del padre falegname. Lo Studio è presente da oltre 15 anni nel settore dell’edilizia, ed è specializzato nella progettazione e realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica e in bioedilizia. Nicola è architetto e Luigi è eco-geometra, designer d’interni ed Esperto Progettista CasaClima (Bolzano). Appassionati di bioedilizia e bioclimatica, propongono ai loro attenti clienti soluzioni innovative per abitare a risparmio energetico, in modo sostenibile e in armonia con la natura. Ricevono nel proprio studio a Cesena (FC) su appuntamento: studiofoschi.eco@gmail.com Seguici sul Blog: http://caseinlegnonaturale.altervista.org e su Facebook: Case in legno naturale

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Diario di un

costruttore di pannelli fotovoltaici Puoi costruire i tuoi pannelli fotovoltaici! Sarah Jasmon ci mostra come Sarah Jasmon

Estratto da «Permaculture magazine» n. 76, Summer 2013 www. permaculture.co.uk Vivo in una barca, un largo barcone sul tratto di canale da Leeds a Liverpool, da circa otto anni. Avevo studiato l’idea di mettere dei pannelli solari quando la barca era in costruzione, ma fui smontata dal venditore. Poi in seguito a conversazioni successive con altri proprietari, che erano tutti abbondantemente soddisfatti della loro esperienza, cominciai a prenderli nuovamente in considerazione. La prima quota per un pannello da 200 W già pronto era di 1000 sterline. Così cominciai a informarmi sul fai da te. Ci sono un sacco di informazioni online ma, anche se sapevo che era possibile, c’è un bella differenza fra guardare dei

video su Youtube e metterli in pratica nella vita reale, specialmente se, come me, non si distingue un ampere da un watt, o il manico di una saldatrice dalla punta. Non volevo sbagliare e perdere tempo e soldi. Poi all’inizio della scorsa estate, un amico mi mandò un link per un corso di un week end al LILI. Per 150 sterline, tutto incluso, potevo imparare i segreti e venire via con il mio pannello. Così con le mie nuove abilità acquisite, decisi di costruire i pannelli che mi servivano per la barca. Non c’è niente di meglio di una scadenza. È quanto mi dissi quando mi fu chiesto se i pannelli solari sarebbero stati pronti e montati sulla barca in tempo per questo numero di «Permaculture». Nessun problema! Ma in realtà ci volle più tempo di quanto immaginassi per

Il barcone completo di pannelli solari montati sulle casse sul ponte.

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Celle solari di classe B.

mettere tutto insieme, e mi rimase solo una settimana per finire il progetto. E quella settimana comprendeva il mio compleanno. Domenica notte Andai a dormire con l’ansia. Avevo tutto ciò che mi serviva? Mi sarei ricordata come si fa? La prima, e ultima volta che feci un pannello solare, ero a un corso con qualcuno a controllare che facessi tutto correttamente e in grado di dirmi quando sbagliavo. Ero preoccupata soprattutto di rompere troppe celle solari mentre mi esercitavo, e che non ne sarebbero rimaste abbastanza per costruire i pannelli.

Speciale fuoco, sole, energia

Una pila di celle pronte per essere saldate.

Lunedì L’agosto dello scorso anno costruii un pannello del formato A4 usando celle tagliate in quadrati di 5 cm che producevano 8 Volt. Questa volta, miravo più in alto. Le celle che ho comprato sono di classe “B” e misurano 15 x 15 cm, e ho deciso di lasciarle intere. Ogni cella produrrà 0,5V. Io ho bisogno di 18V in tutto per caricare le mie batterie da 12V. (Serve un voltaggio più alto dai pannelli fino a qualsiasi cosa si voglia caricare: è come l’acqua che scorre da un condotto). Il mio pannello, quindi, avrà bisogno di 36 celle. Un amico mi ha donato una vecchia finestra a vetri doppi, con il vetro che misura 48 x 109 cm. Ho scoperto che posso sistemare sei serie da tre celle su ognuno dei pezzi di vetro, che significa che avrò 18 celle su ogni pannello. I due saranno uniti insieme per fare un unico grande pannello. Avevo comprato 40 celle, e me ne avevano spedite 44. Di solito ne mandano qualcuna in più in caso ce ne siano di danneggiate. Avevo uno stretto margine, specialmente dopo averne posate un paio a troppa distanza fra di loro. Il primo passo è saldare il filo ribbon a ogni cella. Serve una saldatrice di almeno 60 W, in grado di raggiungere 450 °C. I fili dovrebbero essere saldati lungo la linea bianca della cella, lasciando

Saldatura del filo ribbon a una cella.

Le celle sono saldate insieme dal davanti a rovescio.

un piccolo spazio in alto, e dovrebbe estendersi per almeno tre quarti della lunghezza oltre il margine. È meglio avere qualche cella libera per esercitarsi inizialmente. Successivamente devo mettere insieme le celle a gruppi di tre, saldando il lato non incollato del filo ribbon dietro la cella successiva. La carica delle celle dev’essere controllata ad ogni passo. Come celle singole, dovrebbero arrivare a 0,5V. Questa (a destra) arriva a 0,37V, perché la misuro all’interno. Una serie di tre dovrebbe misurare circa tre volte tanto. Alla fine della giornata, avevo saldato insieme abbastanza serie per un pannello. Martedì Ho sistemato il mio primo set di celle nel loro strato di supporto, che avevo già

coperto con uno strato di carta da cucina, quindi adesso si trovano, effettivamente, nella loro posizione finale. Mettendo qualche cartone sotto per prevenire che si bruciasse qualcosa, ho saldato insieme le estremità alternate in modo che le celle fossero unite. Dovrebbe esserci uno schema regolare: il filo ribbon passa sulla sommità di una cella e passa sotto l’altra. Ho ripetuto l’intero processo per l’altro pezzo di vetro, che è stato più veloce dato che mi sentivo più sicura. Ho messo le due metà insieme e, mantenendo lo schema sopra/sotto del filo ribbon, le ho unite. Ricordate, volevo avere un totale di 18V. Essendo al chiuso, avevo una lettura più bassa, proprio sotto 15,5V, ma sono contenta comunque. Il passo successivo riguarda l’incapsulamento con il silicone. Ne avevo due tubetti, uno grande e uno piccolo. Devono essere mescolati e versati il più lentamente possibile per evitare che si formino bolle d’aria. Le bolle si formano comunque, ed è rilassante scoppiarle con la punta di un coltello. Poi il vetro viene posato sulle celle coperte di silicone. L’intero lotto è coperto da un’altra tavola, e vi viene messo un peso sopra per aiutare la rimozione dell’aria mentre il silicone si asciuga. Avevo un paio di giorni liberi. Il tempo impiegato dal silicone per asciugare dipende dalla temperatura.

Test per l’uscita di voltaggio da una singola cella.

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Il materiale necessario

๏๏ Una saldatrice. Ho preso la mia su www.circuitspecialist. eu. Era il miglior prezzo trovato per la saldatrice e funziona abbastanza bene. ๏๏ Celle solari con fili saldati. Le mie le ho prese su Ebay. È bene fare un confronto di prezzi e forse anche un foglio elettronico perché se ne trovano di tutti i tipi e combinazioni e persino la p&p varia ampiamente da un gruppo all’altro. ๏๏ Materiale per il sostegno, come pavimento in vinile. Io ho usato qualche cartello pubblicitario del mio negozio di fai da te. ๏๏ Vetro. Nelle parole di Norman: “Non dovresti mai avere bisogno di comprare il vetro in questo Paese”. ๏๏ Due confezioni di silicone. Il mio l’ho preso da una compagnia online su www.knowyourplanet.org. Hanno anche un sacco di informazioni sul loro sito. ๏๏ Carta da cucina e sacchetti della spazzatura. ๏๏ Un tester. Uno digitale è più facile da leggere. ๏๏ Un controllore solare per regolare l’energia che va nella vostra batteria.

Peso caricato sui pannelli mentre il silicone asciuga.

Pannelli montati pronti per essere installati.

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Venerdì Inizialmente sono delusa quando uno dei pannelli non sembra produrre corrente. Ispezionandolo attentamente, ho capito perché. Avevo sbagliato quando avevo unito due celle insieme, e avevo unito alcuni fili ribbon sopra al bordo superiore quando sarebbero dovute scendere dal bordo superiore dell’una e passare sotto all’altra. Rimediai subito all’errore, ma una piccola parte del filo è rimasto dov’era, e univa due celle sopra al bordo superiore. Fortunatamente, il materiale di sostegno è morbido

Pannelli pronti per essere incapsulati con il silicone.

abbastanza per riuscire a farvi un buco con un coltello affilato, e con facilità ho sistemato la linguetta in modo che non facesse più contatto. Qualche tempo fa, ha costruito qualche cassa per il tetto della mia barca. Il piano era di usare le casse come ripostiglio per la legna e usare i pannelli come porta delle casse. Sono abbastanza grezze e vicine fra di loro, e devo passare gran parte della giornata a rafforzare i lati assicurandomi che ci sia abbastanza sostegno per i pannelli finiti. C’è molto sole, e sono scoraggiata di non avere i pannelli pronti in tempo per poterli sfruttare. C’è anche un vento freddo, e non mi diverto per niente a stare sul tetto! Sabato I pannelli sono sistemati sul tetto e io comincio a installarli. È abbastanza difficile lavorare con le estremità del filo ribbon che devono fare contatto per l’installazione, e io testo il fusibile in un tester, per cui significa che non posso verificare se ho fatto l’installazione correttamente. L’installazione deve essere fatta con un regolatore di carica. Questo dovrebbe dirmi quanta elettricità in ampere possono fornire i pannell. Il monitor del regolatore rimane vuoto, ed è solo dopo qualche minuto di profonda delusione che mi rendo conto che devo collegare anche il controllore alla batteria. Vado e prendo quella della mia auto. Con il luminoso sole di metà pomeriggio, i pannelli producono quasi 5A. Sono troppo stanca e infreddolita per sentirmi eccitata. Domenica I pannelli sono sul tetto e installati, ma devono essere bloccati alla base della tavola, e rinforzati con qualche supporto. Il risultato finale non piacerà ai perfezionisti, ma faranno il loro lavoro. Sono abbastanza contenta del risultato, anche se sto cercando di migliorare per il prossimo set. I problemi che ho incontrato in questa fase sono: ๏๏ l’estrazione del vetro dalla finestra

Speciale fuoco, sole, energia a doppio vetro. È stato più difficile del previsto e ho finito per rompere il vetro. Non avevo tempo per trovarne dell’altro e il vetro reggeva bene con il nastro adesivo mentre veniva fissato il silicone, ma il risultato finale non è ideale. Ed è abbastanza difficile tenere il vetro pulito senza tagliarsi le dita! ๏๏ Non avere abbastanza spazio fra le celle e i bordi del vetro. Non avevo considerato lo spazio che occupa il filo ribbon saldato ed è stato difficile sistemarlo sotto al vetro, e quindi incapsularlo con il silicone. ๏๏ Avrei voluto essere più sicura con il tester. Poiché non comprendo completamente come funziona, è stata una lotta tentare di usarlo. Fortunatamente, è qualcosa che diventa più semplice con la pratica. ๏๏ Tutti dicono di costruire i pannelli solari in estate quando c’è più sole. Può essere scoraggiante non avere i livelli di energia che ci si aspetta

del risultato. Non sarei mai stata in grado di farlo senza il corso alla LILI, quindi ringrazio particolarmente Norman. Riconosco di avere abbastanza spazio sul tetto della barca per altri sette pannelli, quindi la saldatrice starà fuori ancora per un po’. I pannelli sono stati collegati in attesa di essere montati sulle casse.

quando si lavora con le bizzarrie delle temperature di fine inverno / inizio primavera. ๏๏ Comprate più celle. Il mio margine di errore era molto stretto, contando anche la pressione. Non vedo l’ora di provare le celle di classe “A” che misurano 7,5 x 15 cm, e confrontare i prodotti. I pannelli più piccoli sono più facili da maneggiare, sia durante la costruzione che durante la sistemazione sul tetto. ๏๏ Nonostante tutto, sono contenta

Link utili

Low Impact Living Initiative (LILI): www.lowimpact.org, specialmente se preferite cominciare la vostra carriera con i pannelli solari facendo un corso. Ho imparato tutto ciò che so sul solare fai da te da Norman Phipps, che tiene corsi alla LILI ed esporta la tecnologia in Africa. Potete trovare Norman su twitter, e anche su Facebook: https:// twitter.com/NormaPhipps o www. facebook.com/HandmadeSolarPV

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Per tutte le Scampia

del Mondo

L’Italia che cambia Vive Consapevole: scopri le persone che stanno rivoluzionando la penisola con idee e azioni innovative Daniel Tarozzi

L’italia che cambia

Siamo entrati in Campania, tra Casal di Principe e Scampia, tra Caserta e Napoli, tra una città bella e impossibile e della gente impossibilmente bella. Ragazze/i avete presente quando si dice c’è un’altra Italia? Beh, se si viene da queste parti si ha la prova che quest’altra Italia esiste davvero. Come si dice in questi casi “dal letame nascono i fiori”... e che fiori! Dopo sei mesi di viaggio ne abbiamo viste di realtà, ne abbiamo incontrate di esperienze forti, ma qui abbiamo trovato una manifestazione tangibile della potenza e della meraviglia dell’essere umano. Sì, c’è la camorra; sì, lo Stato è troppo spesso assente; sì, “le vele” (i casermoni di Scampia) sono atroci, la decadenza è forte; ma qui c’è gente straordinaria che realizza progetti “folli” e lo fa nonostante tutto e tutti. Integrazione, incontro, cultura, sorrisi. Dentro Scampia trovi progetti teatrali nonostante manchino teatri, progetti di integrazione nonostante manchino le strutture, cultura senza libri, vita in mezzo alla morte, danza tra le macerie, colori tra le tinte sbiadite. Proprio in questi luoghi drammatici si manifestano in tutta la loro devastante crudezza le basi su cui poggia la nostra società e la sua bulimica, fatiscente

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e crassa proposta di “benessere”. Certo possiamo continuare a negare, possiamo chiudere gli occhi, dimenticare. Possiamo provare orrore, disgusto, giudizio, disprezzo. Possiamo dividerci tra coloro che apprezzano il lavoro di Saviano perché denuncia i soprusi e le collusioni con la camorra, e chi lo critica perché renderebbe un cattivo servizio alla cittadinanza. Possiamo scoraggiarci per la devastazione subita dalla Città della scienza o prendercela con l’Amministrazione, con lo Stato, con i napoletani. Oppure possiamo percorrere le vie di Scampia, inizialmente intimoriti dallo squallore delle costruzioni e dagli sguardi truci di alcuni passanti per poi incappare in luoghi e in persone talmente accoglienti da farci immaginare una rappresentazione divina del cuore umano. Questo è quello che abbiamo

trovato a Scampia: un cuore che batte come fuoco che scalda il mondo. Il cuore pulsante di Scampia, di tutte le Scampia d’Italia. Passeggiare per Scampia e osservare questi luoghi sacri circondati dalla miseria di cui sopra significa uscire finalmente dalle dicotomie: non si può non denunciare con veemenza l’attività della camorra e della malavita, ma con la stessa passione e la stessa dedizione va raccontato l’agire delle centinaia di associazioni che rendono ricco questo territorio martoriato e gli straordinari successi che le donne e gli uomini di Scampia raccolgono ormai da anni. Se copriamo di ombra i fiori che nascono dal letame, questi presto appassiranno. Non permettiamo che ciò accada.

Il progetto Chi rom e chi... no! In quest’ottica, voglio raccontarvi una delle realtà più entusiasmanti che io abbia

Comunità Consapevole

Dentro Scampia trovi progetti teatrali nonostante manchino teatri, progetti di integrazione nonostante manchino le strutture, cultura senza libri, vita in mezzo alla morte, danza tra le macerie, colori tra le tinte sbiadite

visitato in oltre due anni d’incontri su e giù per lo stivale: Chi rom e chi... no! Tutto ha avuto inizio molti anni fa, quando Barbara – una giovane ragazza di 22 anni (oggi avvocato e madre di due splendida bambine) – decise con un gruppo di amici di dar vita a un progetto di integrazione rom in una delle zone più difficili e controverse d’Italia. Ci troviamo al Centro Territoriale Mammut, un avamposto di civiltà, accoglienza, formazione, gioco e integrazione sorto a pochi passi dalle Vele, il luogo che più di qualunque altro simboleggia la decadenza del nostro Paese e la morte delle istituzioni. «Quando abbiamo deciso di occuparci di Rom»– racconta Barbara – «il primo passo non è stato cercare di portare i rom fuori dal campo, ma i napoletani dentro il campo». Così sono andati al campo rom e vi hanno costruito dentro una baracca abusiva. «Questi ci guardavano con due occhi tanti! Si dicevano, questi sono più abusivi di noi!» ed ecco che è nata l’amicizia. Nella baracca abusiva hanno iniziato a organizzare laboratori per bambini rom e non rom. «Tutte le nostre attività sono mirate a includere, mai a ghettizzare». E la gente ci andava! Mamme e bambini di Scampia, e non solo, portavano i figli alle attività organizzate nel campo rom. Poi si sono organizzate attività fuori dal campo rom e le mamme rom hanno portato lì i loro figli. E così, nel giro di pochi anni, sono nate amicizie, storie d’amore, coppie italo-rom, campi estivi in giro

per l’Europa, laboratori teatrali con Arrevuoto e molto molto ancora. Ma non finisce qui.

Per saperne di più

La gastronomia multiculturale La Kumpania

www.lakumpania.it www.chiromechino.it www.chiku.it

Una volta creati i primi ponti Barbara e i suoi amici si sono chiesti cosa fare per creare occupazione. E un po’ per caso è nata l’idea di formare un’impresa sociale, la prima in Italia che lavora con donne rom e non rom nella gastronomia multiculturale: La Kumpania. Ha funzionato talmente bene che nell’autunno 2014 è arrivata l’ultima grande vittoria: l’apertura di un ristorante gestito da questa cooperativa nel cuore di Scampia, sopra l’auditorium. Un luogo d’incontro, di scambio, di cultura, di cucina, di transizione e di ibridazione: Chikù, gastronomia, cultura, tempo libero. Lascio Scampia con le parole di Barbara che riecheggiano nella mia mente e nel mio cuore: «Sogno un posto in cui la dignità umana non sia sempre oggetto di contrattazione o merce di scambio. Poi sai che il paradiso non esiste da nessuna parte e allora provi a costruire microcircuiti virtuosi. Però siamo interlocutori privilegiati, perché essere a contatto con la povertà e la sofferenza vera ti dà l’indice effettivo della realtà e ti ricorda quanto sei fortunato». La prima parte di L’Italia che Cambia è stata pubblicata su Vivi Consapevole n. 40.

L’Italia che Cambia a portata di click! Per maggiori informazioni visita: www.italiachecambia.org Vuoi incontrare i protagonisti di questa Italia? Scopri dove sono, vai su: http://mappa. italiachecambia.org/

Cosa leggere Daniel Tarozzi Io faccio così Viaggio in camper alla scoperta dell’Italia che cambia Chiarelettere, 2013 Puoi ordinare questo libro sul sito: macrolibrarsi.it

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Scopri il Fuori

Expo Veg Un progetto ecologico, umanitario ed etico nel cuore di Milano, al tempo dell’Expo Dalla collaborazione tra la Libera Condivisione Onlus di Giorgio Cerquetti, City Angels di Mario Fulran e la Libreria Gruppo Anima di Timoteo Falcone, nasce questo progetto atto a sensibilizzare la gente sul concetto di “Cibo per la pace tra umani e animali” che, oltre a basarsi sul rispetto dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi, vuole rappresentare una conquista di non poco conto per rendere le persone più sensibili verso la propria salute. Tutto questo ha lo scopo di far crescere il livello delle persone, portando all’evidenza che la pacifica coesistenza umani, animali e ambiente è una grande ricchezza etica.

Di cosa si tratta A Milano durante il periodo dell’Expo (maggio-ottobre 2015) per 33 sabati (dal 14 marzo al 31 ottobre) verrà distribuito gratuitamente cibo vegetariano a chi ne ha bisogno, circa 150 senzatetto. La difficoltà o l’impossibilità di compiere alcuni gesti abituali della vita di ogni giorno si ripercuote sull’equilibrio di chi è costretto a vivere in strada; cambiarsi d’abito, lavarsi, procurarsi del cibo dignitoso diventano un grande problema. Alcuni soccombono in questa corsa a ostacoli e si lasciano andare. Più è forte l’isolamento più si perde la motivazione a curare la propria persona: questo non toglie che resti il gusto o il desiderio di farlo. Dietro a queste persone apparentemente abbrutite, non curanti di abitudini per noi irrinunciabili, traspare una realtà di dignità umiliate, di desideri inespressi e speranze disattese. L’idea di portare cibo vegetariano ai senzatetto nasce da una grave mancanza

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che sempre più dilaga tristemente del nostro Paese: la mancanza della cultura del rispetto. La dignità umana è un valore universale che va oltre ogni status sociale. Questa iniziativa sottolinea come l’attenzione verso il cibo sano può essere riservata anche nei confronti dei più bisognosi. Molta gente soffre, si ammala e muore prematuramente perché non sa nutrirsi in modo naturale e salutare. “Fuori Expo Veg” oltre che offrire direttamente a chi è povero un cibo di buona qualità, propone anche consigli pratici per vivere più degnamente la nostra esperienza umana sul pianeta Terra.

Non mangiare carne: una scelta etica Gli allevamenti industriali, oltre che essere spaventosi e disumani centri di crudeltà inutile, sono una delle maggiori sorgenti di inquinamento a livello planetario. Fonti di miseria e di sofferenza per l’umanità intera sono le crudeltà e le sofferenze con cui affliggiamo la vita degli animali. La nostra mentalità non ci permette di pensare veramente a queste sofferenze; non ci permette di reagire alle atroci agonie degli animali di grossa mole che vengono stipati in spazi insufficienti, tormentati dalla sete, dallo sfinimento nelle stazioni in interminabili attese nei carri bestiame piombati; come non ci fa reagire abbastanza alla vivisezione, alle corride, e a tutti gli altri modi con cui l’uomo, unico vero essere feroce del creato, fa soffrire gli animali, e quegli esseri umani che egli considera inferiori o nemici. Quando l’uomo acquista il senso di responsabilità diventa vegetariano, non soltanto perché riconosce che il mangiare

La Redazione carne può diventare nocivo alla salute, ma soprattutto perché non vuole rendersi responsabile della sofferenza e della morte di altre creature.

Come partecipa Macrolibrarsi? Macrolibrarsi parteciperà a quest’iniziativa: • donando subito 5.000 € iniziali in prodotti alimentari • devolvendo una parte degli incassi del reparto alimenti ogni 3 mesi, sempre sotto forma di prodotti alimentari

Come puoi partecipare tu? Puoi partecipare anche tu a questa iniziativa! Dal 12 marzo fino al 31 ottobre contribuisci a questa iniziativa acquistando un qualsiasi prodotto alimentare su Macrolibrarsi.it! Parte dell’incasso verrà devoluto ai senzatetto di Milano. Info su: http://www.macrolibrarsi.it/ speciali/fuori-expo-veg.php

Info e contatti Potete seguirci su FACEBOOK nella pagina FUORI EXPO VEG. Per adesioni di volontariato, donazione di cibo o denaro contattare Giorgio Cerquetti 3388400483, gio.cerquetti@libero.it Per donazioni di cibo in scatola: Libreria Gruppo Anima (Galleria Unione 1, Milano)

Comunità Consapevole Mario Furlan coordina la distribuzione di cibo vegetariano nella sede dei City Angels in via Pollini 4

Macrolibrarsi - Gruppo Anima - Mens@Sana - Food For All - Centro Hare Krishna Govinda Milano - Molino Bongiovanni Mondovì - La Terra e il Cielo - Bon Appetì - Natural Point - Socrate TV - City Angels Onlus Libera Condivisione Onlus - Terra e Sole Bio Rimini - Arco dell’Alleanza - Baciamo in Cucina - Prana Food - Vivienne Westwood - Ecor Naturasì Flora - Aam Terra Nuova - Cucina Naturale - Lux Terrae. Si ringraziano anche gli chef per il loro servizio generoso e professionale: Chef Rudi Condoluci, Chef Filippo Lamantia, Chef Daniel Canzian, Chef Prabhu Das, Chef Elena D’Alto, Chef Michele Riefoli.

Francesco Rosso durante la conferenza stampa a Palazzo Marino

Giorgio Cerquetti e Timoteo Falcone con gli Chef Filippo Lamantia, Chef Daniel Canzian, Gianni Tota

Distribuzione di cibo vegetariano con lo Chef Daniel Canzian

Mario Furlan, Giorgio Cerquetti ed Elio Fiorucci

Come è nato il Fuori Expo Veg di Giorgio Cerquetti Nel 2014 pensando all’Expo, mi venne in mente un programma umanitario alternativo alla grande manifestazione internazionale. Da anni contribuisco attivamente ad aiutare, con la mia Onlus, orfani, lebbrosi e bisognosi di cibo e cure in Africa e in India. Pensai però che il programma umanitario dovesse avvenire nella stessa città dell’Expo. Ne parlai con il caro amico Timoteo Falcone: come sempre quando c’è da aiutare i bisognosi lui è sempre d’accordo. Insieme proponemmo l’idea a Mario Furlan, il fondatore dei City Angels, che da anni aiuta i senza tetto. Siamo partiti in tre. Cominciai a telefonare agli amici cercando aiuto, il primo che ha risposto con grande entusiasmo è stato Francesco Rosso che tramite Macrolibrarsi ci ha fatto arrivare più di 5.000 euro di ingredienti naturali, buona parte dei quali trasformati sapientemente dagli Hare Krishna in ottimo cibo vegetariano. Dopo Macrolibrarsi abbiamo ricevuto aiuti concreti da tanti amici che sono veramente sensibili e generosi. A pochi passi dai cancelli della grande Expo molti senza tetto rischiavano di rimanere, come sempre, emarginati dalla festa. Dopo una seguita conferenza stampa nella sala del cerimoniale di Palazzo Marino siamo partiti il 14 marzo, due mesi prima dell’inizio ufficiale della Expo con la prima cena vegetariana. Ho pensato al sabato sera perché è la giornata più povera per chi è povero e letteralmente in mezzo alla strada. Questo evento, Fuori Expo Veg, è contemporaneamente un programma ecologico, etico e umanitario.

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Repellenti per insetti e rimedi per la pelle Come realizzarli in casa con pochi e semplicissimi ingredienti

Candela repellente per zanzare per interni o esterni ½ cucchiaino di olio di Neem candela a base larga Possiamo utilizzare l’olio di Neem anche per l’ambiente. Basta versarne ½ cucchiaino su candele a base larga e accenderle in casa o sul terrazzo.

Lucia Cuffaro

Repellente per zanzare per grandi e bambini 4 cucchiaini di olio di Neem 2 cucchiaini di olio vegetale 2 cucchiaini di aceto di mele 50 ml di acqua distillata Versiamo all’interno di una bottiglietta, meglio se di vetro scuro, 4 cucchiaini di olio di Neem, un efficace repellente contro le punture delle zanzare e degli insetti in generale. Deriva dalla spremitura dei semi di una pianta tipica dell’India. Si acquista nelle erboristerie e nei negozi di prodotti naturali. Si può spalmare direttamente sulla pelle sia per prevenire, che per lenire l’irritazione delle punture. Non ha un ottimo odore e per renderlo più gradevole possiamo emulsionarlo con altri ingredienti al fine di ottenere un’efficace lozione. Aggiungiamo 2 cucchiaini di olio vegetale (ottimo di mandorle dolci, sesamo, riso o in alternativa olio d’oliva) e 2 cucchiaini di un prodotto che in quasi tutte le dispense casalinghe è presente: l’aceto di mele, che infastidisce molto gli insetti ma che alleggerisce con il suo profumo quello di Neem. Aggiungiamo poi circa 50 ml di acqua distillata: servirà per far assimilare completamente gli oli che, emulsionandosi con l’acqua, saranno completamente assorbibili dalla pelle, senza ungerla. Dato che olio e acqua non si legano tra loro, il composto va agitato prima dell’uso. Si può spruzzare o spalmare sulle parti del corpo esposte agli insetti anche più volte al giorno, senza controindicazioni. Questa soluzione è adatta anche ai bambini.

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Fai da Te

Lozioni per lenire le punture degli insetti: oleolito alla calendula o lavanda Antiparassitario naturale per animali domestici Olio di Neem Aceto di vino bianco Acqua Panno in microfibra L’olio di Neem può essere applicato puro in gocce anche sul pelo dei nostri animali domestici, in particolare nelle zone dietro le scapole. Ottimo per i cani, ha proprietà antisettiche soprattutto contro pulci, zecche e zanzare per via del suo odore sgradevole. Inoltre, per rafforzarne l’effetto, utilizziamo anche l’aceto di vino bianco. Una soluzione pratica e poco aggressiva. Basta mescolare in una ciotola 2 parti di acqua e una parte di aceto. Passiamo questa soluzione sul pelo del cane o del gatto con un panno in microfibra intinto e strizzato. L’aceto, una volta evaporato, avrà anche l’effetto di lucidare il pelo.

500 ml di olio vegetale 100 g di fiori di calendula o di lavanda essiccati barattolo di vetro bottiglia di vetro scuro stoffa Per lenire il pizzicore e fastidio delle puntura, possiamo applicare sulla pelle degli oleoliti a base di lavanda o calendula, che hanno proprietà lenitive e rinfrescanti. Gli oleoliti sono il risultato della macerazione di piante o spezie in un olio vegetale: quest’ultimo ne assorbirà, infatti, le sostanze nutritive e potrà essere utilizzato in molti modi per autoprodurre prodotti di cosmetica naturale. Si possono usare vari tipi di oli vegetali, come di girasole bio (il più economico), mandorle dolci, riso, sesamo, jojoba ecc. L’olio d’oliva non è consigliato perché essendo già molto ricco assorbirebbe troppo poco le proprietà dei fiori. Disponiamo 100 g di fiori di calendula o di lavanda secchi in un

barattolo di vetro, poi li ricopriamo completamente con 500 ml di olio vegetale. Schiacciamo ben bene i fiori con un cucchiaio, per farli rimanere immersi, e mescoliamo. Esponiamo il barattolo al sole per 15 giorni in estate e fino a 30 in inverno, senza tappo e coperto da un telo leggero traspirante (ad esempio il “tessuto non tessuto” da giardinaggio). Non va mai lasciato all’aperto di notte, ma riposto in un luogo chiuso e senza luce come un cassetto. Bisogna agitare il barattolo una volta al giorno, per permettere ai fiori di rilasciare le preziosissime sostanze nutritive. Trascorso il tempo filtriamo l’olio attraverso una stoffa leggera, strizzando bene il tessuto, in modo che fuoriesca il liquido trattenuto dai fiori. Si conserva in una bottiglia di vetro scuro per 8 mesi in un luogo fresco e al buio. Una volta pronto è ottimo per tantissimi altri usi, non solo per lenire le punture di insetto. La lozione a base di fiori di calendula è anche idratante, cicatrizzante e calmante per la pelle, da utilizzare su irritazioni, adatto anche alla pelle dei bambini in caso di arrossamenti da pannolino. I fiori di lavanda donano anche una nota rilassante oltre che lenitiva, da spalmare sul corpo per facilitare il sonno, anche dei bimbi.

Cosa leggere Lucia Cuffaro

Fatto in Casa Smetto di comprare tutto ciò che so fare: cosmetici, cucina, saponi, pulizie ecologiche Il Filo Verde di Arianna, 2014

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Bellezza Naturale

Rimedi naturali veloci per lenire punture • Una piccola goccia, e non di più, di olio essenziale di lavanda o tea tree oil sulla zona della pelle che è stata punta. • Come facevano le nostre nonne, possiamo utilizzare la pietra di allume di rocca che è utile per eliminare il prurito causato dai pizzichi delle zanzare e dei pappataci: basta bagnarla leggermente e strofinarla sulla zona irritata. Costa dai 2 ai 6 euro e dura all’infinito! • Gel d’Aloe Vera: una pianta che mai dovrebbe mancare in casa. Dalle foglie si preleva il gel da massaggiare sulla zona che “pizzica”. Per evitare di dover tagliare una foglia ogni volta, possiamo congelare la polpa in una vaschetta per il ghiaccio. Basterà poi passare sulla pelle un cubetto d’aloe ghiacciato, utile anche in caso di foruncoli, o scottature. Il costo è zero, solo quello iniziale dell’acquisto della pianta se non riusciamo a trovare alcun amico che ci regali una talea di Aloe Vera.

Abbigliamento repellente per insetti Un consiglio per quanto riguarda il vestiario: i colori che più attirano le zanzare sono il nero e il rosso. D’estate quindi, prediligiamo i chiari, in particolar il bianco, il meno attrattivo per gli insetti.

Cosa leggere Lucia Cuffaro

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Lucia Cuffaro Personalità eclettica e frizzante, Lucia Cuffaro è sempre alla ricerca dei nascondigli dell’energia vitale e creativa. Collabora con la trasmissione Unomattina in Famiglia in diretta su «Rai Uno», conducendo la rubrica settimanale “Chi fa da sé”. L’appuntamento consiste in una serie di laboratori pratici di autoproduzione e consigli ecologici, ispirati al progetto Università del Saper Fare del Movimento per la Decrescita Felice. Membro del direttivo nazionale e presidente del Circolo MDF di Roma, è impegnata come attivista nella divulgazione di riflessioni sulla tematica della decrescita. Appassionata di riduzione degli sprechi, lavora alla Camera dei Deputati occupandosi di rifiuti e materie ambientali.

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Depurazione in 10 mosse Consigli pratici e facili per eliminare le tossine e fare il pieno di energia Giulia Sama

Svegliatevi un po’ prima al mattino in modo da seguire, anche in questo, la stagione estiva. Cercate di trovare il tempo per un tranquillo momento di riflessione prima di lanciarvi a capofitto nelle vostre attività giornaliere.

È il momento dell’igiene orale! Avete presente quella fastidiosa patina bianca che abbiamo al mattino sulla lingua? Si crea perché durante il sonno il nostro organismo attua tutti i suoi meccanismi di disintossicazione. Procuratevi un nettalingua in rame o un semplice cucchiaio di metallo e rimuovete la patina passandolo più volte sulla lingua.

A questo punto si può procedere al vero e proprio oil pulling che consiste nel versare in bocca un cucchiaio di olio di sesamo, facendolo passare accuratamente tra i denti, sulle gengive, sulla lingua e in generale in tutte le zone della cavità orale per alcuni minuti (15-20) prima di sputarlo. Questa pratica fa in modo che tutte le tossine e i batteri accumulati possano essere raccolti dall’olio e quindi espulsi definitivamente dal corpo.

Acqua e limone: bere acqua calda e succo di limone fresco al mattino a digiuno risveglia il sistema digestivo, lava via le tossine e smuove l’intestino.

La colazione è il pasto più importante della giornata? Non per tutti! Il nostro organismo è in fase depurativa almeno fino le 11 del mattino e andare a sovraccaricare stomaco e intestino rallenterà questo

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duro lavoro. Valutate l’attività che andrete a svolgere in seguito: se non vi aspetta un lavoro faticoso “accontentatevi” di tanta frutta fresca.

Preparatevi delle tisane, o procuratevi dei fitoterapici da usare durante la mattinata, guarda caso i depurativi agiscono meglio subito dopo il risveglio e lontano dai pasti. In una buona miscela depurativa non possono mancare il carciofo, il tarassaco, l’ortica, l’equiseto, la gramigna. Anche la famosa linfa di betulla da bere a digiuno al mattino è un drenante favoloso, ma assicuratevi che sia pura e senza zuccheri aggiunti.

Altra buona abitudine “detox” consiste nello spazzolare tutto il corpo a secco con una spugna di loofah: si parte strofinando i piedi e salendo via via si passa per tutto il corpo. Questo massaggio stimola la circolazione linfatica, riduce l’accumulo di liquidi e stacca le cellule che verranno poi eliminate dalla doccia successiva. Dopo pochi giorni vedrete la vostra pelle notevolmente migliorata!!!

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Fate attività fisica: una camminata, una corsetta, una semplice sequenza di yoga (come il saluto al sole).

Cominciate i pasti con qualcosa di crudo: sedano, finocchio, carote, cetrioli preparano lo stomaco stimolando gli enzimi digestivi, ci sentiremo sazi prima mangiando molto meno. In generale aumentate il cibo crudo e fresco e riducete i grassi, soprattutto quelli animali.

È sempre meglio bere lontano dai pasti per non diluire gli enzimi, e introducendo le verdure crude non ne sentiremo nemmeno il bisogno. Anche la frutta va consumata lontano dai pasti.

Cosa leggere Sebastian Pole Ayurveda. Trova il tuo sentiero verso la perfetta salute Costituzione Nutrimento Purificazione - Ringiovanimento Forza e quiete - Ecologia Relazioni Esercizi Macro Edizioni, 2015 Simona Oberhammer Curarsi con Acqua e Limone Depura ogni giorno il tuo corpo con la doccia interna Metodo Naturopatia Oberhammer® Macro Edizioni, 2015

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Torna in forma con il Goji Studi scientifici lo dimostrano: il Goji aiuta a perdere peso!

Stefano Censani - biologo e naturopata - per Salugea Il Goji è un superfrutto originario degli altopiani tibetani noto nel mondo per le sue proprietà benefiche. Da tempi antichi è chiamato “frutto della longevità” dalle popolazioni locali per le sue ottime qualità nutrizionali. Questo superfrutto è infatti naturalmente ricco di flavonoidi, carotenoidi, sali minerali e vitamine, nonché di quattro polisaccaridi unici al mondo (LBP) con proprietà immunostimolanti e rivitalizzanti.

Il superfrutto dalle molteplici proprietà Il Goji si distingue per il suo grande potere antiossidante e anti-age: è uno dei frutti più ricchi di antiossidanti al mondo e contrasta l’invecchiamento cellulare. Possiede la capacità di stabilizzare la glicemia: può quindi indurre a livello organico un contenimento dello stimolo al consumo di cibo, specie dolce. Una sensazione molto comune che si percepisce dopo aver consumato del Goji è la riduzione del senso di fame. Grazie a queste sue caratteristiche è utile nel coadiuvare i trattamenti dietetici volti alla perdita di peso. Assunto tra un pasto e l’altro, costituisce uno spuntino naturale ed energizzante, che mette a tacere l’improvviso senso di fame. Fornisce energia e rinvigorisce l’organismo, motivo per il quale è molto apprezzato anche in ambito sportivo.

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Molteplici proprietà racchiuse in una piccola grande bacca: se scelto con attenzione, il Goji rappresenta davvero un alleato efficace e sicuro per il nostro benessere e la nostra forma fisica!

Perché il Goji può favorire lo snellimento Le ricerche dimostrano che un consumo costante di bacche di Goji (Lycium barbarum L.) promuove effetti migliorativi sull’incremento metabolico dell’organismo, favorendo la riduzione del giro vita. Il metabolismo corporeo è quello che alimenta le nostre funzioni base (il ritmo cardiaco, il respiro, la funzione cerebrale ecc.) anche quando siamo a riposo. Investigando il dispendio calorico e i cambiamenti dei parametri morfo-metrici (circonferenza vita) su adulti umani sani in sovrappeso, gli effetti ottenuti dall’assunzione regolare e costante di Goji sono comprovati: aumenta il consumo di calorie a carico di carboidrati e grassi, migliora la percezione dello stato energetico dell’organismo, diminuisce

la massa grassa corporea. Gli studi scientifici evidenziano come il Goji incrementi il dispendio di energia postprandiale soprattutto entro circa 1 ora dall’assunzione: si suggerisce quindi di suddividere l’assunzione del frutto almeno un paio di volte durante la giornata, in modo da sfruttare in diverse fasi quotidiane questa sua proprietà (Fonte: Pubmed. J Am Coll Nutr. 2011 Oct; 30(5):304-9).

Come riconoscere il Goji di qualità Al momento dell’acquisto è importante assicurarsi che sia specificato in etichetta il nome botanico Lycium barbarum L. Ulteriore attenzione dev’essere riposta al confezionamento idoneo a mantenere integre le proprietà del frutto: sono da evitare le confezioni di vetro o plastica trasparenti in quanto la luce fa ossidare il prodotto, guastandone le proprietà.

Bellezza Naturale

Prodotti Bacche di Goji Prima Qualità Salugea

Bacche di Goji raccolte a mano ed essiccate naturalmente al sole, conservate in busta di poliaccoppiato alimentare con zip salvafreschezza.

Il Goji è inoltre sensibile agli sbalzi di temperatura, che generano lo sviluppo di umidità (ambiente ideale per batteri e muffe). Ecco perché un prodotto efficace necessita di essere conservato in confezioni di poliaccoppiato alimentare richiudibile, materiale in grado di difenderlo sia dalla luce che dall’umidità. Il Goji può essere assunto anche in forma di succo: fondamentale è la scelta di una spremitura diretta a freddo della bacca, garanzia del mantenimento delle proprietà organolettiche del frutto, ottenuta con avanzate tecnologie che permettono di non fare uso di additivi. Un ulteriore processo a cui prestare attenzione è la “pastorizzazione flash”: consiste in un improvviso e rapido sbalzo termico che permette l’uccisione di batteri, evita la degradazione del prodotto e rende inutile l’uso di conservanti. Per un succo di prima qualità assicurarsi sempre che sia puro e imbottigliato in vetro scuro farmaceutico. Per chi conduce uno stile di vita spesso fuori casa, un’ottima soluzione è

l’utilizzo dell’estratto secco titolato. I migliori apportano un alto titolo di polisaccaridi naturali del Goji (LBP) in capsula vegetale.

Come assumere il Goji Le bacche di Goji essiccate possono essere assunte come spuntino tra un pasto e l’altro, oppure per colorare insalate e arricchire macedonie. Sono ottime anche ammorbidite nello yogurt o insieme a latte e cereali per una colazione ricca di energia! Il succo di Goji può essere assunto puro o diluito in acqua o frullati di frutta. Se è una spremitura diretta pura, ne basterà solo un misurino al giorno circa. Suggeriamo di assumerlo lontano dai pasti per assimilarne al meglio le proprietà. Il Goji in capsule è molto pratico da portare con sé, attenzione però a leggere gli ingredienti: un prodotto è efficace se vi è una chiara e quantificata presenza di principio attivo, dobbiamo quindi cercare un estratto secco titolato tra gli ingredienti, che è ben diverso dalla semplice polvere micronizzata.

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Estratto secco titolato che apporta un elevato titolo di Polisaccaridi (tit. 50%), in capsule vegetali e pilloliera in vetro scuro farmaceutico.

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AAA

abbronzatura cercasi Tutto quello che devi sapere per esporti al sole in sicurezza, e ottenere i maggiori benefici in termini di bellezza e salute Nei secoli passati, fino ai primi del ’ 900, il biancore della pelle era misura di bellezza femminile e le donne si proteggevano il più possibile dalla luce solare. L’emancipazione della donna, i vestiti corti, i bagni di mare sconvolsero in breve questo concetto: ebbe così inizio la moda dell’abbronzatura. Moda sì, ma anche salute. Ogni anno 200 milioni di persone trascorrono le loro vacanze al sole e un famoso dermatologo tedesco scrisse: «il bisogno urgente che tutta questa gente ha di andare al sole è fondata su alcuni imperativi biologici. In altre parole: se stiamo bene al sole, significa che dobbiamo starci, anche se con certe precauzioni!». Il sole è una fonte inesauribile di energia ed esplica benefiche azioni su tutto l’organismo: - è essenziale per il metabolismo del calcio e aiuta a debellare in pochi anni la piaga del rachitismo; - ha un’azione analgesica sui dolori muscolo-scheletrici; - aumenta la circolazione superficiale con benefici sul trofismo della pelle; - stimola la sudorazione che favorisce l’eliminazione delle tossine; - influisce positivamente sull’umore.

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Giulia Sama

Esponendoci al sole dobbiamo si raggiungere un obiettivo estetico ma anche uno salutare, perciò procuriamoci un buon corredo di protettivi e usiamo alcune accortezze

Benefico sì, ma attenzione alla pelle Ma, lo sappiamo tutti, l’esposizione ai raggi solari presenta anche dei rischi che riguardano soprattutto la pelle. Infatti ha ripercussioni importanti sulla senescenza cutanea, sulle pigmentazioni e sulle neoformazioni cutanee. Il sole genera un flusso di radiazioni elettromagnetiche immaginabili come onde che solcano lo spazio a velocità altissima, a seconda dell’energia posseduta. Noi percepiamo solo i raggi visibili che sono circa il 50% delle radiazioni totali, poi ci sono i raggi infrarossi che producono calore e sono circa il 40%, raggi gamma e raggi x e un 5% di raggi ultravioletti che sono i principali

responsabili delle modificazioni cutanee osservabili dopo l’esposizione al sole. Quando la cute è colpita dalle radiazioni, queste sono in parte riflesse e in parte assorbite. I raggi ultravioletti (UV) sono composti dai famosi UVA e UVB: i primi abbronzano senza irritare o arrossare la pelle, ma penetrano profondamente fino al derma per almeno il 50% e sono i veri responsabili delle lesioni al collagene e dell’elastina, dell’invecchiamento cutaneo e quindi, delle rughe; i secondi sono assorbiti soprattutto dallo strato basale e sono eritematogeni, cioè responsabili delle classiche “scottature”, arrossamenti e irritazioni, possono anche produrre ustioni di secondo grado.

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Quanto brucia il sole: i fattori ambientali Ovviamente ci sono vari fattori che condizionano l’effetto dei raggi solari sulla pelle. • Altitudine e latitudine: in montagna i raggi solari devono percorrere un tragitto minore per arrivare a contatto della pelle, per questo ci si abbronza di più in alta montagna, ma attenzione agli eritemi! Ogni 300 metri di altitudine l’effetto degli UVB aumenta del 4%, quindi un’ora di esposizione a 3000 m equivale almeno a un’ora e mezza di esposizione al mare. Per lo stesso motivo i raggi che giungono sulla terra ad angolo retto (equatore) sono piu aggressivi rispetto ai raggi obliqui sui poli. • Orario di esposizione: verso mezzogiorno i raggi solari giungono sulla terra più perpendicolari e devono attraversare meno atmosfera perciò sono più aggressivi: i raggi UVB irradiano la terra soprattutto tra le ore 11 e le 15 ma quelli UVA sono, in realtà, costanti. • Natura del terreno: i raggi del sole provengono non solo direttamente dal sole ma anche dal riverbero delle zone circostanti: la neve ad esempio riflette fino all’80% dei raggi, la sabbia il 20-30% e l’acqua il 10-20%. Al contrario il verde dei boschi, prati e della vegetazione in generale riduce il potere lesivo delle radiazioni. Tralascio lo strato dell’ozono e il pulviscolo atmosferico anche se meriterebbero non poca attenzione!

E tu di che fototipo sei? Altri fattori sono di tipo individuale in quanto gli effetti biologici dei raggi solari dipendono anche dal tipo di pelle dell’individuo: il famoso fototipo.

fino al 90% dei raggi UV. I raggi UVA sono quelli che producono un’abbronzatura immediata perché ossidano la melanina già presente; gli UVB invece producono

Fototipo

Colore Occhi

Colore Capelli

Colore Pelle

Capacità

Autoprotezione dal sole

Protezione consigliata

Chiari

Biondi Rossi

Latticinoso

Assente

Scarsissima

Totale

Chiari

Biondi

Chiara

Limitata

Scarsa

Totale

Chiari Scuri

Castani

Bruno Chiara

Media

Leggera

Elevata

Scuri

Castano Scuro Nero

Olivastra

Elevata

Bassa

Scuri

Neri

Nera

Molto elevata

Sulla base del proprio fototipo l’organismo pone in atto diversi processi che rappresentano mezzi di difesa delle radiazioni. • Ispessimento dell’epidermide: le cellule basali si riproducono di più, stimolate soprattutto dagli UVB, creando una barriera più forte alla penetrazione dei raggi solari. • Sudorazione: il sudore porta con sé, sulla superficie della pelle, l’acido uronico che è in grado di assorbire una parte di raggi UVA, ma non offre comunque una protezione sufficiente. Anche per questo è comunque importante bere molta acqua prima e dopo l’esposizione. • Abbronzatura: aumenta la quantità di melanina presente nell’epidermide, questa funge da filtro, trattenendo e riflettendo

un’abbronzatura “ritardata” che inizia un paio di giorni dopo l’esposizione e raggiunge il suo massimo dopo 6-7 giorni perché i melanociti sono stimolati a produrre nuova melatonina e l’abbronzatura sarà così persistente e protettrice. • Eritema: è un fenomeno indesiderato che ci avverte che ci stiamo esponendo al sole troppo e male.

Come proteggere la pelle: schermi, filtri, alimentazione e altro

Quanto detto fin qui dimostra la necessità di proteggere la nostra pelle in base al proprio fototipo e alle condizioni ambientali, perché i filtri naturali della cute in certe condizioni non sono sufficienti. Ci sono alcuni modi per integrare o sostituire le naturali difese della pelle.

Estate: i trattamenti da evitare Ci sono dei trattamenti che è meglio evitare e sospendere nella stagione estiva e in particolare in concomitanza con l’esposizione ai raggi solari. Ad esempio: - assunzioni di farmaci pigmentanti e fotosensibilizzanti (psicofarmaci, pillole anticoncezionali, antistaminici, diuretici, tetracicline, ecc..) - maschere leviganti o creme a base di acidi glicolici e alfaidrossiacidi che riducono lo strato protettivo dell’epidermide; - applicazioni di profumi, i quali spesso contengono olio essenziale di bergamotto o altri agrumi. I profumi possono contenere sostanze fotosensibilizzanti che, con l’esposizione al sole, innescano la formazione di radicali liberi e possono favorire la comparsa di macchie permanenti (melanosomi); - evitare esposizione al sole per almeno 3 mesi delle zone in cui sono presenti cicatrici.

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SPECIALE PELLE AL SOLE • Schermi solari: agiscono riflettendo i raggi e proteggano la pelle totalmente. Sono creme coprenti a base di ingredienti naturali come: biossido di titanio, ossido di zinco oppure caolino e carbonato di magnesio. Proteggono ottimamente da UVA e UVB. • Filtri solari: non riflettono i raggi, ma ne trasformano la lunghezza d’onda trasformandoli in raggi luminosi. I più noti sono i derivati del PABA (una vitamina del gruppo B), i cinnamati (si trovano dell’olio essenziale della cannella, nello storace, nel burro di karitè, ma possono essere prodotti anche sinteticamente) e altri filtri sintetici altamente discutibili come i benzofenoni e triazonici che sembrano fare più danni che proteggere. Anche diversi prodotti naturali, che vedremo meglio dopo,

Cosa leggere Richard Hobday Guarire con il Sole I benefici della luce solare per la nostra salute Macro Edizioni, 2008 Soram Khalsa I Poteri Curativi della Vitamina D Vitamin D Revolution - Come prevenire e curare: osteoporosi, diabete, rachitismo, sclerosi multipla, influenza, cancro, dolore cronico, asma, deterioramento cognitivo senile, fibromialgia... e molto altro Macro Edizioni, 2013

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hanno proprietà filtranti: alcuni oli vegetali, il gel di aloe, gli oleoliti di camomilla, iperico e calendula (potete visionare le ricette degli oleoliti su ViviConsapevole #36 e #37). • Alimentazione: in genere tutti gli alimenti di colore gialloarancio e rosso scuro sono ricchi di betacarotene, bioflavonoidi e vitamina E che accelerano (entro certi limiti) la produzione di melanina. Qualche mese prima di esporsi al sole è buona consuetudine comprendere nella dieta: arance, avocado, uva, uva sultanina, melone, mango, albicocche, carote, papaya, mirtilli, more, lamponi, fragole, ciliegie, pomodori, peperoni, zucche, cocomero, olio di germe di grano, cereali integrali. Ancora meglio in abbinamento ad alimenti ricchi in vitamina C che ne potenziano l’effetto: prezzemolo, limone e agrumi vari, kiwi, peperoncino, more, fragole, cavoli, spinaci. • Integratori alimentari: se non è possibile seguire una dieta varia e ricca di frutta e verdura fresca si può ricorrere all’uso di qualche integratore di vitamine A, E, bioflavonoidi e betacarotene (provitamina A) che aumentano le naturali difese della pelle, si accumulano nella pelle ed esplicano un leggero effetto filtrante. Tutti questi elementi possiedono anche un’azione antiossidante. Si può anche stimolare e intensificare l’abbronzatura con degli intensificatori melaninici come l’amminoacido tirosina. • Idratazione: bere tanto aiuta a mantenere la pelle idratata e a permettere una regolare sudorazione che, come abbiamo visto in precedenza, funge anch’essa da leggero filtro solare.

Gli oli vegetali per la pelle esposta al sole Come vi ho anticipato molti oli vegetali sono schermi solari naturali. Se si ha una pelle sensibile, alcune protezioni solari che contengono filtri

chimici possono rovinarla e, in alcuni casi, apportare danni gravi permanenti. Una buona alternativa ai filtri solari sintetici, pieni di sostanze nocive, sono gli oli naturali da usare nelle creme solari. Molti oli di semi e oli vegetali possiedono un elevato contenuto di antiossidanti e vitamina E, che proteggono e idratano la pelle esposta al sole. Gli studi mostrano che gli oli più efficaci per bloccare i raggi pericolosi sono nell’ordine: • Olio di germe di grano: rappresenta una delle migliori fonti di vitamina E e K, vitamine del gruppo B e colina (o vitamina J). Se spalmato sulla cute, l’olio di germe di grano contribuisce a idratare i tessuti e agisce come antiossidante, prevenendo i danni provocati dai radicali liberi. Secondo una ricerca pubblicata dal Pharmacognosy Magazine, le protezioni solari contenenti germe di grano e vitamina E possiedono un SPF naturale pari a 20. • Olio di semi di soia: proviene dalla Cina e contiene elevate quantità di acidi grassi essenziali, lecitina, proteine, calcio e ferro. L’utilizzo topico dell’olio di soia idrata la pelle e ha un SPF naturale di 10. • olio di macadamia: le noci di macadamia sono originarie dell’Australia. Sono ottime fonti di ferro, potassio, fosforo, magnesio e vitamina E. Queste noci contengono inoltre una sostanza chimica naturale conosciuta come acido cinnamico, che fornisce un livello variabile di SPF pari a 6.

Proteggere i capelli Un olio vegetale puro, come l’olio di cocco, va molto bene per proteggere i capelli (che non subiscono gli stessi danni della pelle) da salsedine e disidratazione.

SPECIALE PELLE AL SOLE • Olio di jojoba: la jojoba è un cespuglio che proviene originariamente dai deserti di Mojave e Sonora, che si estendono pressappoco tra la California e il Messico. Questa pianta viene utilizzata dagli indiani e dai messicani come alimento, ma anche come medicinale per curare la pelle e durante i loro rituali. L’olio di jojoba è un ottimo idratante per la cute, e contiene una sostanza chimica naturale chiamata acido miristico in grado di fornire un buon livello di protezione limitato, con un SPF di 4. Altri oli che contengono un SPF pari a 4 sono quello di semi di sesamo, l’olio di avocado, il burro di karitè, l’olio di oliva, l’olio di vinacciolo e l’olio di semi di canapa. Mentre l’olio di cocco ha un SPF naturale di 2. Sia chiaro però che questi oli sono benefici solo se inseriti all’interno di una crema che contiene anche antiossidanti

e conservanti naturali, perché non è mai una buona pratica esporsi al sole completamente unti di olio vegetale. Sappiamo bene che questi oli vanno conservati al buio e lontano da fonti di calore proprio perché irrancidiscono facilmente: la stessa cosa accadrebbe sulla nostra pelle con la formazione di radicali liberi che avviano il processo a catena di perossidazione lipidica con conseguente imbruttimento della pelle

tramite fenomeni di sensibilizzazione, irritazione, formazione di macchie e irregolarità, secchezza, avvizzimento, insomma tutti i danni che di solito vogliamo evitare; i danni potranno anche non essere subito visibili ma si verificheranno sicuramente nel tempo. Se si vuole usare un’olio abbronzante è sempre meglio quando la pelle è già abituata all’esposizione solare e ha già preso un bel colorito.

Giulia Sama Sin da piccola è sempre stata attratta dai fiori e dagli alberi, passione che l’ha portata a iscriversi alla facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali, laureandosi in Scienze naturali con il massimo dei voti. È referente naturalistica del Club Alpino Italiano, sezione di Cesena, con il quale svolge corsi di escursioni e fotografia naturalistica (altra sua passione). Ha studiato da autodidatta la fitoterapia e le più svariate discipline olistiche, approfondendo così le proprie conoscenze naturalistiche. Attualmente lavora presso il Macrolibrarsi Store di Cesena, e nel tempo libero fa lunghe passeggiate in montagna e cucina deliziosi piatti vegan.

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Oli sulla pelle Oli vegetali ed essenziali per stimolare la pelle ad auto-rigenerarsi

Estate, voglia di sole e di abbronzatura. Ma anche periodo dell’anno in cui, quando ci si espone ai raggi solari, occorre proteggere la pelle. Oggi sono facilmente disponibili e tutta una serie di prodotti che possono assicurare una buona protezione, ma se vogliamo fare una scelta responsabile è bene conoscere la differenza fra cosmetici con filtro solare chimico e quelli con filtro di tipo fisico. E per coloro che vogliono un approccio più naturale, capire quali sono le funzioni e le caratteristiche degli oli vegetali e quali quelle degli oli essenziali. Come sempre, il segreto di una scelta appropriata sta nel trovare il giusto equilibrio fra i vari prodotti, e la loro applicazione. Chiariamo innanzitutto che sia che si scelga un prodotto con filtro di tipo chimico che uno con filtro fisico, siamo nell’ambito della cosmetica protettiva. Non dobbiamo quindi avere l’illusione di modificare in maniera profonda la fisiologia della nostra pelle. Entrambi i tipi di prodotto ci proteggono dai raggi ultravioletti, evitano le ustioni solari, e possono contribuire al rallentamento dell’invecchiamento cutaneo derivante dalla prolungata esposizione al sole. Ogni altra aspettativa è pura illusione. Diffidiamo quindi delle affermazioni sensazionalistiche che ci parlano di strabilianti proprietà curative antinvecchiamento.

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Wilmer Zanghirati Urbanaz per Istituto di Medicina Naturale Urbino

Mamme al sole Filtri solari chimici e fisici: quale differenza?

Qual è la differenza fra un filtro chimico e uno di tipo fisico? Nel primo caso abbiamo un protettivo che una volta applicato viene assorbito nel derma, cioè nello strato intermedio della pelle, sotto l’epidermide: a quel punto i raggi solari vengono attutiti, perché è come se lottassero contro un muro di gomma. Il nostro corpo smaltisce poi questi prodotti tramite la circolazione sanguigna venosa e l’azione del fegato. Il filtro fisico invece è costituito da preparati che contengono ossido di zinco e che fungono da una sorta di “specchio”: si dispongono sulla superficie delle pelle, e respingono i raggi solari. Il prodotto tende a lasciare un po’ di bianco sulla pelle, per una o

Un’attenzione particolare deve essere riservata in estate alle mamme in gravidanza. A coloro che si vogliono godere il piacere del sole è consigliabile usare un olio vegetale prima di esporsi ai raggi solari, aspettare di aver assorbito il prodotto, e quindi usare un vero e proprio filtro solare. Al ritorno a casa, è bene effettuare un’ulteriore applicazione di olio vegetale. In tal caso abbiamo aiutato la pelle a mantenersi elastica e idratata: questo è il migliore aiuto che si possa dare a un’epidermide che viene sottoposta alla dilatazione dovuta alla gravidanza.

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L’olio di argan, la cera fluida di jojoba, l’olio di mandorle dolci, l’olio di rosa rubiginosa sono degli ottimi stimolanti delle capacità naturali della nostra pelle di autorigenerarsi

due ore dopo l’applicazione. Questo può risultare forse poco gradevole, ma in compenso non segue il rapido smaltimento tramite la circolazione sanguigna.

Oli vegetali e oli essenziali Per chi volesse seguire un approccio più naturale, c’è quindi la strada degli oli vegetali e degli oli essenziali. Quando se ne comprende il valore, di solito questo è un utilizzo che non si abbandona più. Quando parliamo di oli vegetali ci riferiamo anche all’olio extravergine di oliva, ma ce n’è una lunga serie che può essere utilizzata: l’olio di argan, la cera fluida di jojoba, l’olio di mandorle dolci, l’olio di rosa rubiginosa, e vari altri. Questi prodotti sono degli ottimi

stimolanti delle capacità naturali della nostra pelle di autorigenerarsi. Il tutto avviene attraverso la proprietà di stimolare la produzione di collagene, elastina e mucopolisaccaridi: sostanze e strutture che danno elasticità, resistenza e aumentano la capacità di trattenere acqua da parte della pelle. In estate, questa funzione di aiuto è certamente molto utile. Gli oli vegetali sono composti da strutture molecolari “ingombranti”, che attraversano la pelle con discreta lentezza e quando arrivano sotto l’epidermide svolgono l’azione stimolante di cui abbiamo detto. Gli oli essenziali sono invece caratterizzati da molecole piccole, che passano lo strato della pelle con grande rapidità. Con i due tipi di oli si possono fare delle splendide miscele che sono degli efficaci lenitivi dopo una prolungata esposizione al sole. Un

olio essenziale di lavanda, diluito al 35% in olio di jojoba diventa un ottimo cosmetico con una forte componente sfiammante. Questo può anche essere fatto in casa.

L’importanza del “doposole” Come si vede, la protezione della pelle e il rallentamento dell’invecchiamento cutaneo richiedono un’attenzione articolata, che non si esaurisce con la sola applicazione del tipico filtro solare. Il “doposole” è una fase importantissima e forse troppo sottovalutata. Accostarsi ai metodi naturali non significa negare l’utilità del cosmetico comune. L’approccio integrato ci permette di fare un ottimo lavoro di prevenzione e soprattutto di sfruttare al meglio le potenzialità del nostro organismo di mantenere il giusto equilibrio.

Wilmer Zanghirati Urbanaz Naturopata, farmacista, erborista, esperto in omeopatia, affianca all’attività di docente, prima presso l’Università di Urbino, poi presso diversi Istituti italiani di Formazione in Naturopatia, la professione di Naturopata, avvalendosi anche della sua trentennale esperienza nella formulazione e realizzazione di rimedi naturali ad hoc per la persona della quale si prende cura. Svolge la funzione di direttore tecnico presso aziende operanti in ambito cosmetico. Attualmente oltre ad essere docente in numerose realtà formative, tra le quali la Scuola Italiana di Naturopatia con sede a Rimini, si occupa di ricerca in ambito fitoterapico, cosmetologico e di divulgazione scientifica.

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Pelle al sole

sempre sana e giovane Come esaltare al massimo i benefici del sole evitando i problemi di un’esposizione poco attenta La Redazione per Mary Rose Negli ultimi tempi, fortunatamente, la consapevolezza delle persone in merito a ciò che introducono nel loro corpo è aumentata. Un numero sempre crescente di persone sceglie di condurre una vita più sana orientandosi verso un’alimentazione corretta e scegliendo l’efficacia dei rimedi naturali. La stessa attenzione dev’essere indirizzata anche alla scelta dei cosmetici perché la pelle rappresenta una delle principali vie di comunicazione che collega l’esterno con l’interno del corpo. Rispetto al tratto gastro-intestinale, la pelle ha una diversa capacità di assorbimento in quanto non riesce a ‘selezionare’ ciò che assorbe, per questo motivo diventa fondamentale scegliere attentamente i prodotti per la nostra pelle: molte sostanze applicate esternamente raggiungono i tessuti interni esattamente come gli alimenti. Per questo è importante scegliere prodotti naturali anche in fatto di bellezza.

Il sole: è davvero così dannoso? Il sole è importantissimo per la pelle in quanto la induce a produrre vitamina D, fondamentale per la sua azione preventiva su molte malattie come l’osteoporosi, alcuni tipi di tumore e le malattie cardiovascolari. Ovviamente è fondamentale esporsi nel modo giusto. Sono ancora tante le persone che, per moda o per poca informazione,

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vogliono esporsi al sole per tempi prolungati e spesso eccessivi al fine di ottenere la tanto sognata abbronzatura perfetta. Sono le stesse che ignorano il fatto che l’essere umano non è concepito per esporsi al sole per tante ore in quanto non è un animale a sangue freddo.Per poter accontentare questa tipologia di persone, l’industria cosmetica produce in continuazione creme con schermi protettivi elevati, ricchi di sostanze chimiche dannose. Questi filtri, oltre a venire assorbiti dalla pelle, la schermano troppo e le impediscono di produrre la vitamina D, inoltre spengono le naturali protezioni che l’epidermide, in condizioni ideali, attiverebbe esponendosi al sole. In molti prodotti solari inoltre (anche nei doposole), troppo spesso si trovano

antisettici e conservanti potenzialmente cancerogeni, come ad esempio i parabeni. D’altra parte è anche vero però che una lunga esposizione al sole senza adeguati accorgimenti può causare un invecchiamento epidermico precoce. In che modo quindi bisogna esporsi evitando spiacevoli inconvenienti?

Come trarre massimo beneficio dal sole? Esporsi al sole alle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio permette sicuramente di evitare inutili rischi. Esistono inoltre rimedi naturali che, anziché schermare la pelle, ne aumentano le naturali difese e permettono di esaltare i benefici che il sole può offrire.

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Consigliati Fior di Linfa Solare Fase 1

Restiamo fortemente convinti che il cosmetico migliore dovrebbe essere così naturale da poter essere tranquillamente ingerito. Tra gli ingredienti migliori che si possono trovare in un cosmetico adatto a una corretta esposizione solare ne esistono alcuni con doti rassodanti, nutrienti, restitutive e schermanti in quanto formano una barriera lipidica filtrante e allo stesso tempo nutriente. Ne è un esempio la vitamina E, contenuta in alta concentrazione nell’olio di oliva, di ricino e di mandorle. In alcuni cosmetici puoi trovarla aggiunta addirittura in forma pura con la nomenclatura “Tocopheryl Acetate”. Se proprio ci si trova costretti, per motivi di lavoro o per qualsiasi

altra necessità, a esporsi per tempi prolungati, meglio coprirsi con copricapo e magliette chiare e applicare sulle parti esposte un buon prodotto nutriente e rassodante che contenga oli vegetali e, sopra, un filtro solare a effetto fisico. Molto importante è anche ripristinare, dopo l’esposizione, una corretta idratazione per mezzo di sostanze funzionali che, oltre a nutrire la pelle, la tonifichino e la rassodino. Sviluppare un’adeguata consapevolezza in merito all’atteggiamento migliore da adottare in vista dell’estate vi permetterà di evitare inutili rischi e vedere la vostra pelle brillare di salute.

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Il lato oscuro dei solari

Silvia Carlini per Officina Naturae

Impariamo a leggere bene le etichette per scegliere un prodotto sicuro ed efficace Ecco finalmente l’estate e la nostra pelle sente urgente bisogno di respirare aria tersa, di assaporare il sale del mare, di essere baciata dal sole e avvertire il benessere tanto atteso nelle precedenti stagioni. Gli spiacevoli effetti di un’eccessiva esposizione al sole sono però dietro l’angolo: niente paura, tra il sole e la nostra pelle, ci sono i prodotti solari a proteggerci! Attenzione, però, a tanti aspetti: la luce del sole cambia di intensità durante l’arco della giornata e ognuno di noi si distingue per colore della carnagione, capelli e occhi, connotazioni che necessitano specifiche accortezze”. Infine, i solari non sono tutti uguali! Ognuno di noi ha caratteristiche differenti per quantità di melanina presente specialmente nella pelle, nei capelli e nel colore degli occhi: è ciò che ci protegge naturalmente dagli effetti dannosi dei raggi ultravioletti. Quando ci esponiamo ad essi il nostro corpo ne produce in quantità differenti secondo fattori presenti nel nostro DNA. Così la dermatologia stabilisce una classificazione per “fototipo” a seconda della presenza di melanina, come si può vedere dal box a fianco. In pratica, ogni fototipo deve utilizzare un grado di protezione diversa. Per questo, ci viene incontro la classificazione SPF (Sun Protection Factor), che dev’ssere indicata, come da Racc. 22 settembre 2006, n. 2006/647/CE, su qualsiasi solare e stabilisce per quanto tempo un

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• Fototipo II: carnagione chiarissima – occhi azzurri/verde chiaro – capelli rossi o biondo chiaro – moltissime lentiggini. Fototipo II: carnagione molto chiara – occhi azzurri/verdi – capelli biondi – molte lentiggini. Fototipo III: carnagione chiara – occhi azzurro scuro/verde scuro – capelli biondo scuro/castani – alcune lentiggini. Fototipo IV: carnagione leggermente scura/olivastra – occhi marroni/marrone chiaro – capelli castani/castano scuro – pochissime lentiggini. Fototipo V: carnagione scura – occhi marroni – neri – nessuna lentiggine. Fototipo VI: carnagione scurissima/nera – occhi marrone scuro – capelli neri – nessuna lentiggine.

determinato fototipo può essere esposto al sole prima di procurarsi un eritema solare: SPF 6 e 10: categoria di protezione bassa SPF 15 e 20: categoria di protezione media SPF 30 e 50: categoria di protezione alta SPF 50+: categoria di protezione molto alta Facendo un esempio, una persona che subisce un’eritema in un tot di tempo senza protezione, applicando un fattore di protezione 30, moltiplica per 30 il tempo in cui “potrebbe” esporsi senza rischi. Questo, sempre considerando il fototipo: più basso è il fototipo, più alta dev’essere la protezione. Nella realtà alcune indicazioni vanno assolutamente rispettate per ottenere la protezione indicata: •

spalmare la corretta quantità di prodotto, che corrisponde a 2 mg/cm2, pari a 6 cucchiaini da tè (circa 36 gr);

SPECIALE PELLE AL SOLE

Acquistare un solare sicuro si può rivelare molto complesso: è sempre valido il consiglio di leggere attentamente etichette e ingredienti, ma anche affidarsi a produttori che da sempre dedicano profonda attenzione alla salute

•

applicare più volte al giorno, in particolare dopo il bagno.

I filtri solari L’azione protettiva di un solare è svolta dai filtri che sono contenuti negli ingredienti. Questi possono essere sia fisici che chimici. I filtri fisici sono ottenuti da minerali presenti in natura agiscono da barriera riflettente contro le radiazioni solari. I più comuni sono l’ossido di zinco e il biossido di titanio, che i più rigorosi produttori di cosmetici, con una particolare attenzione nei confronti della salute, utilizzano nella forma “incapsulata”, ovvero rivestiti da una sostanza tipo l’acid stearic (riscontrabile fra gli ingredienti o INCI). Questo rivestimento evita il contatto diretto della pelle con questi due minerali che, in particolari condizioni, potrebbero dare origine alla formazione di radicali liberi o alla fuoriuscita di nanoparticelle. I filtri chimici, invece, sono sostanze che assorbono le radiazioni ultraviolette, trasformandole parzialmente in calore, con una vera e propria reazione chimica sulla pelle (per questo motivo si percepisce più caldo dopo essersi cosparsi di crema solare). Esistono diversi filtri chimici che si distinguono secondo la lunghezza d’onda della luce solare assorbita (UVA/UVB). Per questo nei solari che li utilizzano sono presenti in numero elevato. Sono però causa di bioaccumulo e non eco-compatibili. Inoltre, devono essere necessariamente fotostabili, cioè resistenti al calore o essere stabilizzati con altre molecole sintetiche.

Il lato oscuro dei filtri solari chimici Alcuni filtri chimici non sono sicuri per la salute perché accusati di interferire con il sistema endocrino, come Homosalato e Benzofenone-3. Ce ne sono poi altri tipi, creati dall’industria chimica recentemente e purtroppo contenuti in molti solari in commercio, di cui non si conosce ancora bene la sicurezza a lungo termine, visto il loro limitato utilizzo nel tempo.

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Altri “lati oscuri” nascosti negli INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) dei solari: ALLERGIZZANTI, presenti come profumazioni; COMPLESSANTI quali l’EDTA, che non sono biodegradabili e creano accumulo di metalli pesanti nei pesci; SILICONI che rendono i solari più spalmabili e meno idrosolubili ma non sicuri per la pelle; COLORANTI E CONSERVANTI tossici come i cessori di formaldeide; PARABENI, alcuni studi sembrano evidenziare una loro pericolosità per il sistema ormonale.

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In sintesi, acquistare un solare sicuro si può rivelare molto complesso. Per questo è sempre valido il consiglio di leggere attentamente etichette e ingredienti ma anche affidarsi a produttori che da sempre dedicano profonda attenzione alla salute, in particolar modo quella dei bambini e dei soggetti più sensibili, nonché al rispetto dell’ambiente. Per ogni approfondimento visita il sito www.officinanaturae.com

Silvia Carlini Laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, crea, assieme a Pierluca Urbinati, nel 2004 Officina Naturae, azienda produttrice di soli cosmetici naturali e detergenti ecologici, che utilizza materie prime di origine vegetale innovative ed eco-packaging da fonti rinnovabili. Tiene corsi di formazione su cosmesi e detergenza con GAS e associazioni culturali per aiutare il consumatore finale a essere più consapevole.

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Prevenire le malattie

con l’alimentazione The China Study: la rivoluzione della salute Lo Studio Cina (China Study) è il più importante studio epidemiologico mai realizzato. È uno studio durato ventisette anni, realizzato in collaborazione con tre istituzioni sanitarie di importanza fondamentale sia negli USA che nel mondo. Sono stati poi messi a confronto dati epidemiologici di pazienti americani (e di altri Paesi sviluppati) e cinesi delle province interne della Cina rurale. Il tutto è partito da un’indagine sanitaria, di un’ampiezza inimmaginabile (impostata su 880 milioni di persone e con il coinvolgimento di 650.000 operatori), compiuta in Cina nella prima metà degli anni Settanta del Novecento.

La correlazione tra dieta e salute L’intento dello studio era quello di raccogliere il maggior numero di informazioni sulla malattia e scoprire eventualmente nessi e cause ancora non ben compresi. Alla fine della raccolta di questi

dati è stato elaborato un Atlante grafico del cancro che dimostrava che i differenti tassi di mortalità per i dodici più diffusi tipi di tumore erano localizzati in modo diverso nelle oltre 2400 contee cinesi prese in considerazione. Alcuni tipi di tumore erano molto più diffusi in certe aree che in altre. Studiando l’Atlante in questione il professor Campbell e lo scienziato cinese Junshi Chen ebbero l’idea di avviare uno studio sulla dieta e lo stile di vita dei contadini di alcune contee selezionate.

Risultati sconvolgenti L’impressionante mole di dati che emerge da questo studio (lo Studio Cina appunto) ha dimostrato che una dieta basata su alimenti vegetali procura e mantiene la salute in maniera decisamente superiore rispetto a una dieta basata su cibi di origine animale. A questo punto il professor Campbell ha cercato e affiancato a questo studio altre ricerche compiute negli

Valerio Pignatta ultimi anni da colleghi medici e nutrizionisti che dimostrano l’esattezza delle sue conclusioni.

Bastano poche regole per mantenersi sani Le regole di vita per mantenersi sani sono davvero poche e alla portata di tutti. La dieta a basso contenuto di proteine animali e ad alto contenuto di cibi su base vegetale e di ottima qualità è una delle condizioni di partenza. Non vanno dimenticati poi l’esercizio fisico che dovrebbe essere regolare, così come una sufficiente esposizione alla luce solare, un giusto riposo e un’abbondante assunzione di acqua di buona qualità durante tutta la giornata. A queste regole si dovrebbero aggiungere il coltivare delle buone relazioni, sia sentimentali che di amicizia, e la possibilità di esprimere la propria creatività nel lavoro e nella vita.

Ti interessa scoprire com’è possibile curarsi con l’alimentazione e quali sono i cibi da portare in tavola ogni giorno per vivere sani e in perfetta forma fisica? Partecipa al The China Study Tour, un evento unico e imperdibile per comprendere l’importanza dell’alimentazione per la salute e per il benessere psico-fisico. Incontri pubblici con grandi ospiti in cui potrai ricevere utilissime informazioni e ascoltare le testimonianze di quanti hanno studiato e adottato un’alimentazione priva di ogni prodotto di origine animale. The China Study Tour, realizzato grazie alla collaborazione tra Gruppo Editoriale Macro e Be4Eat, nasce con l’obiettivo di diffondere il messaggio di T. Colin Campbell in Italia facendo incontrare tutte le persone interessante a un cambiamento nell’alimentazione e nello stile di vita.

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I fiori per l’estate Come e quali fiori di Bach utilizzare per far fronte ai disturbi legati alla calura estiva Salvatore Satanassi per Remedia Erbe L’estate porta l’organismo a doversi adattare a un clima estremo, coinvolgendo in questo il cuore, la circolazione, la pelle, la sudorazione, l’idratazione, la demineralizzazione, con le conseguenti sintomatologie che ne derivano. Con i fiori di Bach possiamo cercare di ottimizzare e risolvere questi problemi sia attraverso un uso locale, tramite ad esempio un veicolo oleoso, sia orientandoci in base all’assunzione orale classica. Quest’ultima è indicativamente di 4 gocce direttamente in bocca 4 volte al giorno, mentre l’utilizzo locale può avvenire aggiungendo qualche goccia di un fiore o di una miscela di fiori a un olio o una buona crema base, o a una pezza umida da applicare sulla zona del corpo interessata. Usando la pezza è bene lasciarla per almeno 10-15 minuti.

La diagnosi con i fiori di Bach Va premesso però che le eventuali “ricette” sono solo un canovaccio e un mezzo per rendere fruibili i fiori e farli conoscere, ma non sono universali perché ognuno può avere bisogno di un fiore specifico che non emerge per forza da interpretazioni generali d’insieme, anche perché la floriterapia di Bach non si basa sui sintomi spiccioli ma sul disagio soggettivo che questi provocano, che corrisponde poi alla causa che c’ è a monte. Per esemplificare quanto detto: ho i brufoli e questo mi fa sentire brutto – i brufoli sono venuti perché mi sento brutto – Crab Apple. Oppure: avere i brufoli

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mi fa arrabbiare – i brufoli sono venuti perché sono arrabbiato – Holly. Da ciò si deduce che sintomi apparentemente simili non hanno la stessa causa e quindi anche le soluzioni preconfezionate non possono essere valide per chiunque, ma possono comunque aprire la mente affinché si apprenda come porsi di fronte alla scelta.

I fiori per il cambiamento di clima e abitudini

Walnut: si può partire da questo fiore in quanto è fondamentale in chi soffre il cambiamento, in chi sa già che farà fatica ad adattarsi alla calura, e che le circostanze portate dall’estate possono ostacolare il proprio equilibrio, come il fatto di abbronzarsi, di cambiare compagnie e ambiente. Molte persone soffrono anche di stitichezza nei primi giorni di viaggio, oppure accusano il cambio d’ambiente tanto da ritrovarsi in capo al mondo con il solo desiderio di dormire! Con il suo sostegno, magari anche preventivo, possiamo affrontare i vari cambiamenti con una marcia in più. Inoltre Walnut, fiore di adattamento e trasformazione, con Scleranthus può essere utile anche nelle situazioni di viaggio e spostamento, cambio di fuso orario e jet lag. Ci protegge dagli agenti esterni e ci aiuta a non subirli, ma anzi ad adattarci positivamente a nostro vantaggio. È utile anche per chi è maggiormente vittima delle zanzare, come anche delle influenze di altra natura. Anche aggiunto a una lozione solare, aiuta la pelle a subire meno gli agenti esterni.

Un aiuto per la circolazione Altre circostanze che possono verificarsi con l’estate, specie per le donne, sono legate alla circolazione e stasi linfatica, tanto che per contrastare questa debolezza può essere utile l’energia di Centaury (fragilità), Hornbeam (debolezza), Olive (esaurimento), utili anche per debolezza generalizzata e pressione bassa. Invece Chicory (congestione), Crab Apple (purificazione) e Willow (ritenzione) possono dare sostegno per il trattenimento di liquidi e gonfiore, magari anche con Elm, se c’è dolore.

Proteggersi dal sole Chi è molto sensibile al sole in prevenzione può usare Beech (per tollerare meglio) assieme a Walnut, meglio se associati a Vervain (reazione esagerata, sensazione del fuoco che divampa) ed eventualmente Holly (per rossore/bruciore o evitare bolle ed eruzioni), quindi una miscela come questa potrebbe essere l’ideale da aggiungere a una lozione protettiva solare o a un dopo sole. Considerando l’assottigliamento dell’ozono, anche la miscela Yarrow Special Formula potrebbe essere utile come prevenzione contro le radiazioni tossiche del sole, specie negli orari centrali o in chi si espone

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senza avere ancora un minimo di abbronzatura. Ad uso più cosmetico si può aggiungere alle creme e lozioni certamente Walnut, poi Beech per pelli che hanno spesso reazioni allergiche, mentre per l’aridità della pelle potrebbe essere utile Crab Apple (purificazione) od Olive (per ridare energia), o altri fiori in base ai casi specifici.

Sudorazione e crampi La sudorazione (estiva), se eccessiva, può essere migliorata con Vervain e Walnut ma occorre ricordare che la sudorazione è generalmente positiva, perché permette a certi tipi di costituzioni poco reattive o che prediligono questa via di purificazione, di eliminare tossine. È poi importante reidratarsi e reintegrarsi anche di minerali e vitamine con frutta e verdura, ed è sconsigliabile inibire chimicamente questo processo. Impatiens e Vervain sono utili per

contrastare i crampi, anche se possono essere frutto dello scarso apporto minerale, che potrebbe essere sostenuto da Chestnut Bud, almeno per assimilare meglio ciò che si mangia e beve.

In caso di emergenza... Rescue Remedy è utile ovviamente per tutte le situazioni di emergenza, quindi dai pizzichi di insetti o meduse, fino a svenimenti per il caldo o malesseri in acqua e quant’altro. In tali circostanze, la validità di Rescue potrebbe essere sostenuta con l’aggiunta di Walnut per renderlo ancora più versatile e con più ampio spettro per le situazioni già viste.E quando finalmente siete in vacanza e potendovi rilassare non ve lo permettete perché non siete abituati a stare con le mani in mano, affidatevi a Impatiens, o prendete Centaury se non vi sapete permettere qualche coccola per voi stessi. Ora avete qualche riferimento in più su come passare una buona estate!

Salvatore Satanassi Salvatore Satanassi, naturopata, lavora per Remedia. Vi sono imprese che lavorano in armonia con le leggi della Natura. Una di queste è Remedia, una piccola azienda che coltiva, raccoglie e trasforma piante officinali per il benessere, la salute e la bellezza. L’avventura di Remedia è iniziata negli anni Novanta, quando nell’Appennino tosco-romagnolo, a Sarsina, sono stati piantati i primi alberi, e oggi consiste in oltre 300 specie di piante aromatiche, medicinali, alberi e arbusti distribuite su 20 ha di terra.

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Le 10 cose

che fanno bene al cuore...

Consigli e suggerimenti per vivere con un cuore sano

Cosa fa bene

FARE ATTIVITÀ FISICA. L’esercizio ti aiuta anche a tenere il peso sotto controllo, aumenta la massa muscolare e riduce quella grassa. Basta fare dell’attività aerobica 2 volte a settimana per avere subito dei benefici costanti e ridurre anche i valori di trigliceridi e colesterolo. Se non hai tempo o voglia di andare in palestra puoi... camminare! Mezz’ora al giorno basta per fare la differenza e per alleggerire il cuore appesantito dalle tante ore di sedentarietà a cui oggi siamo costretti. Non puoi/ vuoi camminare? Prova a parcheggiare la macchina per andare al lavoro un po’ più lontano del solito, scendi una fermata di autobus prima o prendi le scale invece che l’ascensore. FARE VOLONTARIATO. Le persone che fanno volontariato vivono più a lungo di coloro che non lo fanno. Il motivo? Probabilmente perché riduce l’isolamento e aumenta la connessione con gli altri e la comunità. Non c’è niente di più salutare che donare il proprio tempo a qualcuno che ne ha bisogno! DORMIRE DI PIÙ. Sembra scontato, ma le persone che dormono meno di 7 ore per notte hanno la pressione sanguigna più alta e più alti livelli di cortisolo, l’ormone che crea stress coronarico. Chi dorme poco – ma anche chi dorme più di 9 ore – ha maggiori rischi di morire di malattie cardiache. Un buon esercizio per cercare di migliorare il proprio sonno è evitare bevande a base di caffeina dopo pranzo e fare degli esercizi di rilassamento per il corpo e la mente prima di coricarsi (come un bagno caldo). FARE MEDITAZIONE E COLTIVARE LA GRATITUDINE. Diversi studi dimostrano la validità anche in campo scientifico della meditazione. Uno studio condotto dallo «European Heart Journal» su quasi 2000 persone ha evidenziato che anche avere un atteggiamento positivo riduce possibili complicazioni cardiache. Provare un sentimento di gratitudine o dimostrarlo permette di farci vivere più a lungo e di avere una vita più salutare. MANGIARE CIBO SANO E BIOLOGICO. Il cibo è un elemento fondamentale per la salute del cuore. Una

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Romina Rossi dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali aiuta a proteggere il cuore, così come i legumi, le proteine senza grassi e il pesce azzurro. È ottima anche la frutta a guscio come noci, pistacchi e mandorle. D’altra parte è fondamentale ridurre l’assunzione di cibi ricchi di grassi saturi, polinsaturi, monoinsaturi, idrogenati e trans, come per esempio olio di palma, fritti, snack industriali, margarine e crackers. USARE PIÙ SPEZIE. L’uso abituale di spezie come condimento migliora la salute: aglio, basilico, cipolla, peperoncino, timo e zenzero sono in grado di prevenire l’infarto, mentre per combattere le malattie cardiovascolari basta aggiungere alle pietanze curcuma, cannella, maggiorana, origano, prezzemolo, rosmarino, senape e salvia. SMETTERE DI FUMARE. Che il fumo faccia male non è un segreto, ma spesso non è facile smettere questa dannosa abitudine. Eppure, dopo un anno rischi di infarto e malattie cardiache si riducono della metà, e dopo dieci anni senza fumo si ha lo stesso rischio delle persone che non fumano. Anche il fumo passivo influisce molto sulla salute del cuore: secondo recenti indagini, le donne sottoposte a fumo passivo hanno un aumento del 69% di attacchi cardiaci, il 56% in più di probabilità di infarto e il 67% in più di malattie alle arterie e coronarie. GLI HOBBY E DIVERTIRSI. Molto più che un passatempo, un hobby è un modo per prendersi cura del proprio cuore. Quando fai attività ricreative o divertenti, aiuti il cuore a mantenersi sano. PET THERAPY. Avere un animale domestico e prendersene cura è già una forma di pet therapy. Secondo il National Institutes of Health chi ha un animale domestico migliora la condizione del proprio cuore e ha meno rischi di malattie cardiache. SORRIDERE. Una buona igiene dentale è fondamentale anche per il cuore: alcune ricerche condotte dalla Harvard University dimostrano che molte malattie cardiovascolari sono in relazione a una cattiva igiene orale.

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e le10 cose che gli

fanno male!

Cosa fa male

TROPPO STRESS. È riconosciuto che lo stress alza i livelli della pressione sanguigna, aumenta le pulsazioni e i livelli dell’ormone cortisolo nel sangue. I ritmi a cui siamo sottoposti al giorno d’oggi non aiutano, spesso si portano i problemi del lavoro a casa. Ma basterebbero 10 minuti di relax al giorno per migliorare il quadro generale. TROPPO SALE. Lo usiamo ogni giorno per dare sapore ai nostri piatti, ma spesso non ci accorgiamo che ne abusiamo. E questo provoca restringimento delle coronarie. Quello migliore è il sale marino integrale, da usare in cottura e mai a crudo. Prova a sostituire il sale con altri condimenti come gomasio, acidulato di umeboshi o di mele o spezie. ARRABBIARSI SPESSO. Quando ci si arrabbia si mettono in moto circa 70 muscoli facciali, quando si sorride circa 10. Perché sprecare tanti muscoli per un’attività che sovraccarica il cuore inutilmente? Ridere o sorridere invece lo aiuta a restare in forma. TROPPA ANSIA E PREOCCUPAZIONI. Un detto zen recita: «Se c’è una soluzione perché ti preoccupi? E se non c’è una soluzione perché ti preoccupi?». L’ansia agisce negativamente sul cuore perché ispessisce le arterie carotidee, che compromettono la salute del cuore.

ALCOOL. L’abuso è dannoso per il cuore. La raccomandazione è di non superare 2 bicchieri al giorno per gli uomini e 1 bicchiere per le donne. LO ZUCCHERO. Quello bianco e raffinato danneggia tutto l’organismo, non solo il cuore. Se proprio avete voglia di dolce buttatevi su un pezzetto di cioccolato fondente ma senza esagerare. I CHILI DI TROPPO. Se il girovita supera gli 88 cm nelle donne e i 110 cm negli uomini si rischiano complicazioni cardiache e anche il diabete di tipo 2. Il modo migliore per ridurre il girovita è fare dell’attività fisica continuativa, come camminare. GUARDARE TROPPA TV. Non importa se fai regolarmente attività fisica: se stai troppe ore davanti alla tv sei comunque a rischio di ictus o di infarto. LA NOIA. Studi della University College di Londra dimostrano che chi si annoia ha un rischio doppio di morire di infarto rispetto a chi invece si diverte o ha una vita più piena. Trova un hobby o un’attività divertente da svolgere. LA CARNE ROSSA. Mangiarne troppa aumenta il rischio di malattie cardiache. Anche le salsicce sono dannose secondo la Harvard University, che alzano il rischio coronarico del 42%.

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Il cuore:

la casa della salute Scopri il miglior nutrimento fisico, emozionale e spirituale per un cuore sano secondo l’Ayurveda Sebastian Pole per Innerlife «Il cuore delle creature è il fondamento della vita, il principio di tutto, il Sole del microcosmo da cui ogni cosa dipende e dal quale scaturiscono forza e vigore» William Harvey, “Scopritore” del Sistema Circolatorio L’Ayurveda considera il cuore molto più di un semplice organo fisico: da esso fluiscono i canali che trasportano le sostanze nutritive, ma anche quelli dell’energia mentale e della forza vitale (prana). Dal punto di vista dell’Ayurveda, il cuore oltre a essere l’organo che governa la circolazione sanguigna, è la sorgente del respiro, dell’equilibrio mentale, della nutrizione ed è anche la sede della coscienza. Questa visione unica e particolare pone il cuore al centro della salute fisica ed emotiva. In sanscrito, la parola che significa “cuore” (hridaya) vuol dire anche “la sede dei sentimenti, delle sensazioni, dell’anima e delle funzioni mentali; vera o divina conoscenza”.

Quando il cuore non è in equilibrio Se il cuore non è in equilibrio, insorge la malattia. Sappiamo che lo stress influisce negativamente sul cuore e sul sistema immunitario; infatti, le sostanze chimiche immuno-correlate aumentano o diminuiscono a seconda del nostro stato emotivo e sono intimamente connesse

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al nostro equilibrio emozionale. Non a caso diciamo che si può avere il “cuore spezzato”. Il cuore è collegato alla mente, non solo come centro dell’amore e della compassione ma anche della discriminazione, della collera, della paura e dell’ansia. La collera è uno dei principali indicatori di patologie cardiache e morte precoce. In effetti, avere regolarmente degli accessi di rabbia è correlato al decesso ancor più del fumo, della pressione sanguigna elevata o del colesterolo alto. Un’altra emozione che aumenta le probabilità di morte per malattia cardiaca è la depressione. Il cuore ha dunque bisogno di essere nutrito fisicamente, emozionalmente e spiritualmente. Per mantenersi sano, l’instancabile muscolo cardiaco necessita di un continuo apporto di sostanze nutritive, ossigeno, rilassamento, attività fisica, liquidi puri e nutrimento emotivo. Se non siamo soddisfatti della nostra vita, il cuore ne risente. Essere emotivamente equilibrati è dunque parte integrante del modo in cui nutriamo l’immunità del cuore. Per mantenerlo sano dobbiamo prestare attenzione ai dettagli, assicurandoci di seguire l’alimentazione giusta, respirare nel modo appropriato, rilassarci regolarmente, fare un’adeguata attività fisica, bere acqua a sufficienza ed essere amati.

La salute del cuore in pratica Il cuore necessita di un regolare apporto di ossigeno e non dev’essere sottoposto a stress eccessivi, fisici o emotivi. Se siete in sovrappeso o se i vostri livelli di colesterolo sono elevati avete bisogno di seguire un regime alimentare ricco di fibre solubili, pectine e lecitine, e ridurre al minimo o evitare grassi animali, cibi fritti, latticini e sale. Le fibre solubili aiutano a eliminare i lipidi dall’intestino e stimolano la flora batterica intestinale affinché metabolizzi gli acidi grassi a catena corta (in grado di ridurre la sintesi del colesterolo). I cibi ricchi di pectina possono aiutare a eliminare il colesterolo, mentre quelli ricchi di lecitina controllano il metabolismo dei grassi e ne prevengono l’accumulo nelle arterie. Ovviamente bisognerebbe evitare le sostanze inquinanti e il fumo, che possono incrementare i livelli di colesterolo e causarne l’ossidazione, favorendo il

Medicina Olistica formarsi di ateromi (depositi sulle pareti delle arterie) e coaguli di sangue. Una leggera attività fisica aerobica aiuta a perdere peso ma anche a “digerire” i normali stress della vita. A meno che non soffriate di una malattia debilitante o siate incinte, è fondamentale che dedichiate 30 minuti a un’attività fisica metabolica, da quattro a sette volte alla settimana, per stimolare la sudorazione. In particolare l’Ayurveda raccomanda le benefiche pratiche yoga, come il dinamico “Saluto al Sole” (surya namaskar). Praticare regolarmente il rilassamento e la respirazione può tenere a bada lo stress. Per combattere il ristagno emotivo, praticate con regolarità la meditazione.

Le piante del cuore Esistono varie piante ayurvediche che aiutano a mantenere un cuore sano, molte delle quali sono tradizionalmente impiegate per riequilibrare le emozioni: • la curcuma riduce l’infiammazione, bilancia i livelli di colesterolo e incrementa la circolazione; • l’ashwagandha aiuta a ridurre la tensione nel corpo e nella mente e rinforza il cuore; • l’amla è un potente frutto antiossidante che nutre e stimola la resistenza del cuore; • l’arjuna è una delle speciali erbe ayurvediche che riducono la congestione arteriosa, abbassano la pressione sanguigna e rinforzano il

muscolo cardiaco; • l’olio di semi di canapa è utile nei problemi di alta pressione arteriosa, debolezza cardiaca, angina, insufficienza cardiaca, disturbi circolatori; • le tisane a base di camomilla, lavanda, fiori di lime, rosa, gotu kola, brahmi, valeriana, avena sativa e tulsi calmano la mente. Uno dei doni che l’Ayurveda fa all’umanità è quello di ricordarci di avere cura della nostra nutrizione ma anche delle nostre emozioni. È un incoraggiamento a migliorare la nostra salute prendendoci cura di come ci sentiamo, esortandoci dolcemente ad avere fiducia in noi stessi e a costruire un senso di pace interiore. È un dono dal valore inestimabile.

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Sebastian Pole Erborista dall’esperienza quasi trentennale, membro accreditato dell’Ayurvedic Practitioners Association, esperto praticante di Medicina Tradizionale Cinese e di fitoterapia occidentale, svolge la propria attività clinica a Bath. Si è qualificato come erborista con l’obiettivo di utilizzare i principi dell’Ayurveda (l’antica arte di vivere saggiamente) per contribuire a trasformare la salute delle persone. È co-fondatore e direttore tecnico di Pukka Herbs, azienda inglese leader nella produzione di prodotti biologici, ayurvedici e fitoterapici, vincitrice di vari premi e riconoscimenti. www.pukkaherbs.com www.innerlife.it

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Salute dell’intestino e sistema immunitario:

il potere difensivo di una flora batterica equilibrata

Mantenere un intestino sano aiuta a prevenire disturbi e malattie Valerio Pignatta L’intestino è uno degli organi principali del corpo umano. Non solo per le funzioni che esso svolge legate all’assimilazione del cibo (quasi il 90% del cibo che assumiamo viene assorbito dal sangue e distribuito all’organismo nell’intestino tenue) ma anche in quanto sede di numerose reazioni immunitarie. In pratica, senza un intestino che funziona in maniera efficace siamo assolutamente carenti in quanto a capacità di difesa rispetto all’aggressione di microrganismi, allergie e malattie di vario tipo e non solo di quelle correlate all’apparato gastrointestinale. Tra le patologie dell’organismo legate allo stato di cattiva salute intestinale possiamo citare infatti artrite, affaticamento, eruzioni cutanee, psoriasi, dolori muscolari, allergie, infezioni genitourinarie ecc. Tra quelle propriamente intestinali basti ricordare colite, diverticolite, morbo di Crohn, sindrome dell’intestino irritabile ecc.

Un ecosistema molto delicato

L’intestino si potrebbe definire un ecosistema dove vivono insieme più di quattrocento specie diverse di microbi.

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L’intestino si potrebbe definire un ecosistema dove vivono insieme più di quattrocento specie diverse di microbi. Prima della nascita esso è privo di microrganismi, ma dal parto in poi si verifica una massiccia invasione grazie al contatto del bimbo con la pelle della madre, dell’aria che respira ecc.

Prima della nascita esso è privo di microrganismi, ma dal parto in poi si verifica una massiccia invasione grazie al contatto del bimbo con la pelle della madre, dell’aria che respira ecc. Nel tratto intestinale sano la flora batterica (l’insieme di microrganismi che colonizzano il nostro apparato digerente) vive in uno stato di equilibrio. La competizione tra microbi impedisce infatti che una sola specie diventi invadente e che riversi nell’organismo tutti i suoi prodotti di scarto o tossine. Allo stesso tempo,

nello stomaco e nel tratto superiore del tenue la presenza di acido cloridrico impedisce ai microbi di sopravvivervi mentre i movimenti peristaltici intestinali contribuiscono a ridurre con le evacuazioni i batteri in eccesso mantenendone adeguato il numero complessivo.

L’importanza di preservare la flora batterica Quando qualcosa interviene a modificare questo equilibrio iniziano i problemi di salute. Ciò può avvenire

Focus

Per preservare una flora batterica e un sistema immunitario intestinale funzionale occorre seguire un programma dietetico e uno stile di vita adatto

per vari motivi tra cui i principali sono: - interferenza con l’acidità dello stomaco tramite l’uso prolungato di antiacidi; - diminuzione dell’acidità gastrica dovuta al processo di invecchiamento; - acidificazione dell’organismo in seguito ad alimentazione non alcalinizzante e a ridotto apporto di ossigeno; - denutrizione o dieta a base di cibi di qualità scadente, industriale o raffinati che non forniscono l’energia necessaria e indeboliscono le funzioni immunitarie; - terapia antibiotica che può essere destabilizzante rispetto agli equilibri microbici. - costipazione cronic a (che riduce anche il lume intestinale tramite le incrostazioni che si formano e permette l’accumulo di tossine).

A seguito di questi cambiamenti può accadere che i microbi (o i funghi o i lieviti) proliferino straordinariamente nel colon e invadano quindi anche il tenue e lo stomaco rendendo difficile la digestione, contendendosi i nutrienti e sovraccaricando l’intestino con le loro tossine di scarto. L’assorbimento di vitamina B12, così importante per il sistema nervoso, in questa situazione può venire ostacolato. Idem quello della vitamina K e di altre porzioni delle vitamine del complesso B. Del pari aumentano i processi putrefattivi (in caso di eccessi di proteine animali) e fermentativi (in caso di eccesso di carboidrati raffinati e zuccheri) nell’intestino dove l’equilibrio microbico è venuto a mancare. La presenza di flora intestinale equilibrata si correla anche allo strato mucoso (costituito da cellule delle

pareti intestinali che secernono muco) che ha il compito di proteggere da invasioni di microrganismi patogeni in grado di scatenare processi infiammatori. Quando la nostra alimentazione è acidificante i batteri salutari muoiono e proliferano quelli patogeni. Ogni sezione dell’intestino ha un pH specifico che deve essere mantenuto. Se questo viene a mancare molti tipi di batteri “buoni” che la colonizzano vanno in crisi “ambientale” e si creano disfunzioni come diarree, dolori e gonfiori del ventre.

Dieta ideale e stile di vita per preservare l’intestino

Per preservare una flora batterica e un sistema immunitario intestinale funzionale occorre seguire un

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Focus

Tra le patologie dell’organismo legate allo stato di cattiva salute intestinale possiamo citare infatti artrite, affaticamento, eruzioni cutanee, psoriasi, dolori muscolari, allergie, infezioni genito-urinarie ecc.

programma dietetico e uno stile di vita adatto. Innanzi tutto è bene consumare una buona quantità di alimenti con fibre per facilitare l’evacuazione, bere acqua a sufficienza per lo stesso motivo, intraprendere un programma di attività fisica e se è il caso ricorrere a qualche tecnica di rilassamento. Vanno inoltre evitati (o diminuiti) cibi come quelli animali, gli alcolici e gli zuccheri a rapida assimilazione. Ricordiamoci inoltre che anche lo stress e i fattori psicoemotivi sono fatali per il metabolismo di questi microrganismi per cui occorrerebbe mettervi un freno appunto con accorgimenti adatti (yoga, meditazione, tecniche di rilassamento). Dal punto di vista terapeutico fisiologico, possiamo invece ricordare che le famiglie principali di microrganismi in grado di mantenere in salute l’intestino sono i bifidobatteri e i lattobacilli, e primo fra tutti l’acidophilus. I bifidobatteri promuovono la produzione di vitamine del gruppo B coinvolte nel rafforzamento del sistema immunitario. In secondo luogo incrementano l’azione immunostimolante di difesa dalle infezioni da agenti nocivi.

Cosa leggere Carla Vecchi, Giuliana Lomazzi Ricette per un intestino felice Consigli per prendersi cura del nostro secondo cervello Aam Terra Nuova Edizioni, 2014 Bernard Jensen Intestino libero Curarsi e purificarsi con l’igiene intestinale Macro Edizioni, 2002

Puoi ordinare questi libri sul sito: macrolibrarsi.it

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Focus Il Lactobacillus acidophilus invece concorre a migliorare il sistema difensivo immunitario della mucosa intestinale grazie all’aumento della produzione di linfociti B e T e alla migliore concentrazione di anticorpi IgM. Una integrazione di questi microrganismi con dei supplementi ad hoc o il consumo di cibi che li contengono (come ad esempio kefir, kombucha, yogurt ecc. nelle loro varianti più salutistiche) può essere di grande aiuto. Verdura e frutta dovrebbero poi essere alla base dell’alimentazione in quanto con le fibre che contengono facilitano l’evacuazione e in particolare con i frutto-oligosaccaridi (FOS, dei prebiotici di cui sono ricche) favoriscono la crescita delle colonie simbiotiche benefiche mentre inibiscono quelle patogene e assecondano la liberazione di acidi

grassi a catena corta nel colon. I cibi più ricchi di FOS sono cicoria, topinambur, banane, farina di frumento, fagioli e legumi in genere e alcune altre verdure. Altri interventi curativi che è possibile effettuare sono una dieta temporanea a base di uva, l’idrocolonterapia, dei digiuni depurativi come quello a base di succo di carote, l’utilizzo di clorofilla ecc. Un principio che occorre avere sempre presente in nutrizione è che non è importante solo quello che mangiamo

ma forse ancora di più quello che riusciamo ad assimilare. E ciò che riusciamo a convertire in energia per vivere e in difese immunitarie per proteggerci dalle malattie dipende molto dallo stato di salute intestinale, per cui il tutto, in caso di squilibrio di partenza, rischia di diventare un circolo vizioso da cui può essere difficile uscire. Meglio allora se possibile lavorare sulla prevenzione e adottare sin da subito abitudini alimentari e psicofisiche salutari.

Valerio Pignatta Laureato in Scienze Politiche all’Università di Pavia e laureato in Storia all’Università di Genova, naturopata e giornalista pubblicista lavora come traduttore, redattore e collaboratore di riviste e case editrici. Ha pubblicato diversi articoli su periodici nazionali inerenti al rapporto salute/ambiente e testi divulgativi di medicina naturale. Ha scritto inoltre testi di storia per l’editoria scolastica, nonché ricerche storiche per istituti universitari.

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Muoviti

che ti fa bene Siamo stati progettati per correre e camminare, invece passiamo la nostra vita fermi e seduti: Daniele Vecchioni ci spiega come il movimento sia alla base del nostro benessere e della nostra salute Da sempre appasionato di movimento, sport, attività fisica e crescita personale, Daniele Vecchioni ha saputo coltivare le sue grandi passioni fino a farle diventare il suo lavoro. Dopo aver viaggiato per i 5 continenti, incontrando, studiando e lavorando con diversi esperti di arti marziali, insegnanti di danza, osteopati e fisioterapisti, biomeccanici, artisti di strada, medici, ricercatori, preparatori atletici, atleti e moltissimi altri esperti di movimento di alto livello, ora è tornato in Italia per insegnare alle persone a riappropriarsi di una delle capacità fondamentali dell’essere umano: la corsa. Lo abbiamo incontrato durante uno dei suoi seminari di Correre Naturale e Daniele ci ha fatto capire che è davvero giunta l’ora della “Ri-Evoluzione del movimento”. Da quello che dici sembra che ci siamo dimenticati di avere un corpo, una macchina meravigliosa che è fatta apposta per muoversi. E invece non ci muoviamo più... Ci puoi spiegare come questo è accaduto e quali sono le conseguenze più evidenti? La società in cui viviamo, l’ambiente in cui viviamo spesso sono alieni al nostro corpo, alla nostra natura. Siamo arrivati al punto in cui possiamo addirittura fare a meno di muoverci, se lo desideriamo. Camminare, che fino a qualche decennio fa era la nostra prima forma di movimento, la nostra naturale forma di locomozione, è diventato oramai un optional. Anzi, nella migliore delle ipotesi è considerato esercizio fisico da

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Marianna Gualazzi

La corsa e il movimento sono sinonimi di vita e benessere e ognuno si merita di vivere in salute, senza dolore e sfruttando al massimo le proprie potenzialità

compiere per un’oretta al giorno. Per l’uomo era naturale camminare o correre in media dagli 8 ai 12 km al giorno, cosa che oggi sembra impossibile per la persona media ed è considerato normale solamente da chi pratica sport a medi-alti livelli. Oltre il 40% degli italiani è del tutto sedentario e ciò li mette a rischio di morte prematura, malattie croniche e diabete, solo per citarne alcuni. Ma passare la maggior parte del tempo seduti non solo vi porterà ad atrofia fisica, ma anche ad atrofia sensoriale e, di conseguenza, a problematiche cognitive, di attenzione, di concentrazione e addirittura di identità. Cosa “recuperiamo” quando riportiamo il movimento nella nostra vita? Recuperiamo la nostra stessa vita! Il movimento è vita, è fondamentale per la vita e non possiamo prescinderne. Così come siamo tutti d’accordo che

mangiare e bere sono indispensabili alla vita, dovremmo iniziare ad accorgerci che allo stesso modo lo è il movimento. Se fai esercizio per 1 ora al giorno ogni giorno della settimana, ti sarai allenato 420 minuti sui 10.080 che hai a disposizione. Il che equivale al 4% del tuo tempo. Il nostro corpo si è evoluto per muoversi dalle 8 alle 10 ore al giorno. La maggior parte di noi questo tempo lo passa seduta e per lo più in attività aliene e innaturali. Ci dai qualche indicazione semplice che tutti possono mettere in pratica da subito per eliminare abitudini sbagliate e riportare il movimento nella vita di tutti i giorni? Ci tengo a ribadirlo: il movimento non è facoltativo! Vi invito, anzi vi esorto a gran voce a iniziare a muovervi di più, oltre che a fare esercizio. Questa è la vera soluzione per iniziare a riprendersi il proprio benessere.

Benessere Ecco cosa potete fare sin da ora: • camminate il più possibile scalzi in casa. Non avete idea di che regalo vi starete facendo sia in termini di riscoperta sensoriale che di benefici al vostro corpo; • camminate per spostarvi quotidianamente, piuttosto che utilizzare sempre la macchina o i mezzi pubblici; • fate degli “snack di movimento” all’interno della giornata. Fissate la sveglia ogni mezz’ora e prendetevi due minuti per alzarvi dalla sedia, camminare, sgranchirvi, accovacciarvi… Usate la vostra creatività a seconda delle possibilità che avete in quel momento; • alzatevi e lavorate a uno standing desk, invece che rimanere sempre seduti alla scrivania; • sedetevi a terra o in squat quando siete a casa, invece di utilizzare sedia e divano, quando guardate la televisione o leggete un buon libro; • giocate con i bambini come se foste bambini, se ne avete l’opportunità: gattonate, sedetevi a terra, rotolate; • divertitevi a riscoprire gesti che abbiamo dato per scontati ma che scoprirete essere fondamentali; • massaggiatevi, toccatevi, accarezzatevi. Cercate quanto più possibile di stare all’aperto e di muovervi e vedrete che

piano piano non potrete più farne a meno! Vi sentirete meglio, molto meglio, e innescherete un circolo virtuoso che vi riporterà a riacquisire il vostro benessere e la vostra natura di esseri umani. A partire dalla scuola primaria i bambini iniziano a passare gran parte del loro tempo seduti. Che consigli puoi dare ai genitori per stimolare i bambini a restare attivi? Il calcio o la danza due volte a settimana sono la risposta giusta? I bambini sono dei veri e propri “campioni motori”, sono l’esempio di perfezione di movimento e dell’uso del corpo da cui noi adulti dovremmo imparare. Incoraggiamo i bambini ad andare scalzi il più spesso possibile: in casa, in giardino, al parco, sulla spiaggia. Permettiamo loro di correre, incoraggiamoli a farlo spesso e liberamente, come piace a loro, come quando erano più piccini. Lasciamo che si siedano a terra, che rotolino, saltino, si arrampichino e cosi via. Soprattutto, non limitiamoli a una singola disciplina iper-specialistica fin da bambini: esortiamoli a partecipare a una grande varietà di attività fisiche che allenano e costruiscono forza e flessibilità, portiamoli a sperimentare ambienti diversi e a usare il loro corpo nel modo più naturale e completo possibile.

I Seminari di Correre Naturale

I Seminari di Correre Naturale tenuti da Daniele Vecchioni consentono di intraprendere un vero e proprio percorso di “Ri-Evoluzione” che porta i partecipanti a riscoprire cosa significa davvero correre, senza compromessi. Il corretto movimento e la corretta tecnica di corsa sono fondamentali per chiunque, a qualunque livello di preparazione: sia che tu voglia iniziare a correre o che tu sia un atleta o un professionista del settore, raggiungerai una nuova e preziosa consapevolezza su questi argomenti. Il nostro metodo è rivolto a tutti coloro che vogliono iniziare davvero a correre e muoversi bene. I requisiti per partecipare sono semplicemente voglia di mettersi in gioco e di saperne di più sul mondo della corsa e del movimento. Per info sul seminario più vicino a te: correrenaturale.com

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Breathwalk,

la camminata yogica Ritrova la vitalità abbinando le tecniche di respirazione dello yoga all’atto di camminare La Redazione per Le Vie del Dharma Camminare è una forma di esercizio quasi perfetta, un’attività aerobica che mette in moto molti muscoli, più ancora della corsa moderata. Non è solo un allenamento completo e salutare per il corpo, in molte tradizioni spirituali camminare è visto anche come una forma di meditazione, efficace per calmare la mente, ristabilire il contatto con la natura e persino guarire dalle malattie. Nella tradizione del Kundalini Yoga troviamo una tecnica di camminata consapevole chiamata Breathwalk, studiata, esposta, insegnata e messa in pratica (anche a fini terapeutici) dal maestro Yogi Bhajan e da Gurucharan Singh Khalsa. Il Breathwalk è la combinazione di tecniche di respirazione abbinate all’atto di camminare, rese più efficaci dalla meditazione: respiro, passo e profonda attenzione sono i tre elementi chiave di questa tecnica, che libera la vitalità del corpo e della mente e, secondo i princìpi del Kundalini Yoga, aiuta a vivere una vita felice, sana e santa.

Il respiro consapevole Il Breathwalk offre una soluzione preziosa per ritrovare equilibrio e vitalità. Dedicare quotidianamente un po’ di tempo a questa pratica (idealmente dai trenta ai quarantacinque minuti, ma in mancanza di tempo anche solo brevi esercizi di quindici minuti) dona energia, intuitività e capacità di concentrazione per tutta la giornata, rendendoci

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più produttivi in tutte le attività. Il controllo del respiro, che nello yoga è chiamato pranayama, è una tecnica fondamentale e potentissima. Il respiro stimola ogni cellula e ogni parte del corpo, muove e controlla l’energia sottile che scorre in noi (il prana); un respiro lento, profondo e consapevole migliora l’umore, dà padronanza delle emozioni, combatte lo stress e aiuta il rilassamento, attenua la sensibilità al dolore (pensate agli esercizi di respirazione per il parto) e lenisce disturbi come il mal di testa o una digestione difficile. Il Breathwalk insegna proprio questo tipo di respiro consapevole, con quattro principali benefici: 1. l’aumento del livello di energia e la consapevolezza necessaria per indirizzarla: “verso l’alto” quando c’è bisogno di energia per agire, “verso il basso” quando vogliamo rilassarci; 2. il controllo dell’umore, che permette di trasformare l’ansia in calma, la depressione in speranza, l’apatia in vigore; 3. l’affinamento delle qualità mentali, ovvero la capacità di pensare e prendere decisioni con lucidità, senza disperdersi in mille pensieri; 4. il senso di collegamento, di unione profonda con gli altri, con noi stessi, con la natura, con il Tutto di cui siamo parte e con l’immensa rete dei nostri rapporti.

Come si pratica il Breathwalk? Il primo passo per praticare il Breathwalk è imparare a respirare bene, in modo lento e profondo, controllando l’inspirazione, l’espirazione e la ritenzione del respiro e usando tutte le tre parti di cui si compone il respiro profondo. Nell’inspiro si segue questo ordine: 1. movimento addominale (il respiro inizia dalla pancia), 2. movimento toracico (il petto di allarga bene) 3. infine quello superiore, o clavicolare (in un ultimo piccolo movimento le clavicole si spostano verso l’alto). Nella fase di espirazione il movimento è esattamente l’opposto.

Yoga

Le 5 fasi del Breathwalking Un programma di Breathwalking si compone di cinque fasi. Fase 1: Risveglio Il corpo e la mente si risvegliano con particolari esercizi che scrollano via di dosso stanchezza e letargia. Fase 2: Allineamento La postura del nostro modo di camminare si allinea con la nostra consapevolezza, osserviamo il nostro modo di muoverci e camminiamo non più in modo distratto, ma con la mente e il corpo nello stesso posto, mettendo a tacere i “pensieri in libertà”. Fase 3: Vitalizzazione È il nucleo del Breathwalk, in cui il respiro e l’andatura si sincronizzano in intervalli regolari di passi, respiri e vibrazioni di mantra abbinati tra loro. I respiri variano per rapporto tra inspirazione ed espirazione (hanno stessa durata, oppure l’una è più lunga dell’altra) e tipo (respiro continuo oppure “segmentato” in 4 battute, come una musica). Fase 4: Equilibrio Si rallenta il passo e per due o tre minuti ci si concentra sui sensi, si porta l’attenzione all’esterno, guardando, ascoltando e assaporando ciò che ci circonda. Si eseguono degli allungamenti per favorire l’equilibrio e per recuperare dopo gli esercizi di vitalità. Fase 5: Integrazione L’esperienza del Breathwalk è arricchita e fissata con una “passeggiata interiore”, svolta in contemplazione oppure camminando piano. La passeggiata interiore ci porta “dall’ombelico al cuore”, dall’istinto alla compassione e comprensione degli altri e di noi stessi. L’integrazione trasmette i benefici del Breathwalk a tutta la giornata, donando chiarezza e apertura a ogni attività che intraprenderemo nel corso della giornata.

Uno schema di Breathwalk Vediamo un esempio pratico di schema di respirazione per il Breathwalk. L’Aquila è uno schema semplice, che utilizza un ritmo naturale per la

Respiro, passo e profonda attenzione sono i tre elementi chiave di questa tecnica, che libera la vitalità del corpo e della mente

camminata e un esercizio di pranayama (respirazione) niente affatto difficile. Il respiro è segmentato, ovvero ogni inspirazione ed espirazione vengono fatte in 4 parti, con una breve ritenzione del respiro tra una e l’altra; è importante che i segmenti siano della stessa durata. Coordinate i vostri passi con ciascun segmento mentre inspirate dal naso in quattro parti e poi espirate in quattro fasi, sempre dal naso.

Anche il suono è importante nel Breathwalk. In questo schema, mentre respirate in 4 segmenti, recitate mentalmente un mantra molto importante nella tradizione del Kundalini Yoga: ripetete le quattro sillabe SA, TA, NA e MA, una per ciascun segmento del respiro. Questi suoni danno un senso interiore di calma, annullano il “chiacchiericcio” dei nostri pensieri.

Approfondisci su “Le Vie del Dharma” Per eseguire un programma di Breathwalk è necessario completare tutte le cinque fasi. Qui abbiamo illustrato in dettaglio la terza, ma potete trovare tutte le indicazioni per completare questo programma sul sito di Le Vie del Dharma: http://bit.ly/breathwalk Troverete gli esercizi di apertura, i consigli per l’allineamento, gli allungamenti e la guida alla passeggiata interiore.

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Niente più capricci Scopri 4 linee guida per risolvere le situazioni difficili che si creano con i tuoi bambini senza ricorrere a urla e sgridate

La Redazione per Bimbi Veri

Tuo figlio fa i capricci e non sai come risolverli? I capricci non sono capricci e prima ti allontanerai dall’idea che siano comportamenti eccentrici, egocentrici, isterici, e inspiegabili, e prima ti sarà facile risolverli alla radice.

I capricci manifestano un disagio e un bisogno Quelli che sembrano capricci sono sempre manifestazioni di un disagio o di un bisogno profondo che tuo figlio ha in quel momento. Per esempio quando ti capita di arrabbiarti, lo fai per partito preso o perché hai la sensazione di avere un motivo valido? Quando alzi la voce o ti innervosisci c’è qualcosa più forte di te per cui non riesci a fare a meno di comportarti così? Per tuo figlio è la stessa cosa. Ogni volta in cui insiste, piange, non vuole fare questo o quello, sembra “lagnarsi”, in verità, come accade a te quando ti innervosisci, ha un motivo per farlo, sente davvero un disagio interiore. Considerare questi atteggiamenti di tuo figlio semplici capricci non fa che peggiorare la situazione perché rischia di farti entrare in reazione (cioè arrabbiarti, innervosirti, spazientirti) e in generale rischia di farti mettere in campo delle soluzioni del tutto inappropriate che con il tempo peggiorano la situazione perché tuo figlio non si sente compreso e perde la

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fiducia nei tuoi confronti. Torna un attimo indietro con la memoria e ti accorgerai che anche tu avevi un buon motivo da piccolo per essere triste e per non voler fare una determinata cosa.

Le strategie risolvi-capricci Dietro a questi atteggiamenti apparentemente incomprensibili dei bambini si nasconde la vera causa: c’è un nodo emotivo che sta scatenando i comportamenti esterni definiti erroneamente “capricciosi”. Ecco le 4 linee guida risolvi-capricci: • Se possibile, non entrare in reazione: rabbia, impazienza, nervosismo fanno sentire tuo figlio non compreso e

tendono a far aumentare i “sintomi” dei capricci. Se ti arrabbi è difficile riuscire a mantenere un controllo lucido della situazione. • Chiediti «Perché mi dà così fastidio? Perché mi sto arrabbiando?»: se vuoi un antidoto per la rabbia è importante domandarti da dove arriva. Di certo c’è anche per te un motivo valido e di solito non riguarda mai tuo figlio. Forse ti arrabbi perché ti infastidisce non essere ascoltato, forse perché odi il disordine in generale e tuo figlio ti ha appena detto che non vuole sistemare i giochi, forse ancora perché sei molto stanco e frustrato e non sopporti che qualcuno di contraddica o ti faccia perdere tempo, anche se si tratta di tuo figlio. Domandarti l’origine della

Self Help

Cosa leggere Roberta Cavallo, Antonio Panarese Le 7 Idiozie sulla Crescita dei Bambini Svelati i falsi miti che ti impediscono di essere un genitore efficace e sereno Uno Editori, 2014

Roberta Cavallo, Antonio Panarese Smettila di Fare i Capricci Mondadori, 2015

Puoi ordinare questo libro sul sito: macrolibrarsi.it

tua rabbia, assumertene la responsabilità, accogliendoti e senza giudicarti è un ottimo modo per ridimensionare la situazione. • Chiedere al bambino: «Amore, che cosa è successo?» cercando di non colpevolizzare e di non giudicare: se tuo figlio si sente compreso tenderà a rilassarsi e a vedere in te una risorsa anziché un giudice. Dato che il motivo profondo c’è sempre, è molto più efficace trovarlo e risolverlo invece di urlare, accusare o punire. In fondo tuo figlio ha solo bisogno di qualcuno che lo capisca, che lo aiuti a risolvere il problema e che accolga le sue emozioni. • Ascoltare la motivazione del bambino e risolverla nella pratica: se tuo figlio ne fosse stato capace, come spesso accade, avrebbe risolto da sé. Se invece, con i

capricci, richiede le tue attenzioni, vuol dire che ha bisogno del tuo aiuto, che è in preda alla sua frustrazione, al suo disagio. L’ideale è che tu possa aiutarlo a risolvere il problema, trova una soluzione o cercatela insieme sia che si tratti di riordinare, oppure di

un gioco rotto, sia che si tratti di un vestito da mettere piuttosto che un altro o di uscire. Se proprio non puoi assecondarlo, come spesso accade, non avere remore nel dire di no e nel sostenere le tue regole (che, se hanno senso, sono fondamentali): sii fermo, non cambiare idea ma fallo con calma, sorridendo e sdrammatizzando senza dimenticarti di continuare ad accogliere i suoi sentimenti. In questo modo per tuo figlio sarà più facile accettare i no e le regole e nello stesso tempo sentirsi compreso e amato.

Roberta Cavallo e Antonio Panarese Roberta Cavallo e Antonio Panarese sono autori di Smettila di reprimere tuo figlio e Le 7 Idiozie sulla crescita dei bambini, i libri Best Seller letti da 50.000 famiglie italiane che hanno raggiunto il 1° posto su Macrolibrarsi.it. Il loro ultimo libro, edito da Mondadori, è Smettila di fare i capricci. Sono formatori specializzati nell’infanzia secondo Natura, e consulenti genitoriali. Fondatori di BIMBIVERI, la società per la crescita felice dei bambini, hanno gestito per cinque anni un centro di affido familiare per minori disagiati collaborando con i servizi sociali di Torino, Casale Monferrato, Leinì e Viterbo.

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Purificare l’anima con la capanna sudatoria

L’antico rito sciamanico praticato dai nativi di diverse culture viene celebrato per curare il corpo e lo spirito

Romina Rossi

Chi non può partecipare al rito della capanna sudatoria Chi ha problemi cardiaci, di epilessia o soffre di gravi malattie. Chi fa uso di psicofarmaci o di stupefacenti. Le donne durante il ciclo mestruale: poiché il ciclo è già di per sé un potente rito di purificazione, si sovrappone a quello della capanna sudatoria con risultati negativi.

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Nutrire lo Spirito

Il viaggio interiore nel buio è un viaggio nella coscienza, all’interno di se stessi, un momento catartico di profonda guarigione: attraverso il sudore si purificano corpo e anima e si riscopre quella connessione al Tutto che spesso la vita quotidiana ci impedisce di sentire La pratica della capanna sudatoria risale al V secolo a.C. Tipica dei nativi americani (i Sioux chiamano questo rito Inipi), si sono trovate tracce di questo rito nelle Americhe ma anche in Asia centrale, in zone abitate dalle comunità sciite, a testimonianza che la pratica combinata di calore e vapore, che induce una copiosa sudorazione atta a purificare, è tipica di più culture del mondo.

Rinascere sudando I nativi americani – Navajo e Sioux in particolar modo – usano tuttora la Inipi (sweat lodge in inglese) come rito di purificazione sia fisica che spirituale, una procedura indispensabile per poter compiere qualsiasi altra cerimonia. Il rito viene chiamato anche “piccola morte” perché permette di diventare più consapevoli, liberi e di sperimentare un profondo senso di amore e gratitudine, avendo la possibilità di rinascere come persone. Questo rito utilizza tutti e quattro gli elementi: la Madre Terra accoglie il rito come un grembo materno, il fuoco rende le pietre incandescenti, l’acqua dona la vita e l’aria il respiro. Gli elementi sono anche simbolici, in quanto il rito rappresenta il ritorno al ventre della Grande Madre, cioè la Terra.

Come si svolge il rito La costruzione della capanna è parte del rito: si usano 12 o 16 rami di salice disposti in forma circolare, e legati assieme in modo che possano formare una cupola, con un’unica entrata, generalmente più bassa, per far in modo che entrando si debba

inchinare la testa in segno di rispetto. La cupola simboleggia il grembo materno. Il “telaio” della capanna viene poi coperto con teli o coperte impermeabili (i nativi usavano pelli di bisonte) in modo che con la chiusura della porta, l’interno sia completamente buio. L’oscurità è infatti fondamentale per la buona riuscita del rito. Al centro della capanna viene scavata una buca – simbolo dell’universo – dove dovranno essere poste le pietre roventi (la terra progenitrice). Il braciere per scaldare le pietre però viene allestito fuori dalla capanna. Solo nel momento in cui l’officiante dà il segnale – quando tutti i partecipanti sono seduti in cerchio – sette pietre (sette è un numero sacro) vengono portate dentro la capanna, e vi viene versata dell’acqua sopra, in modo che il vapore e la temperatura inizino a salire. La porta viene aperta solo quattro volte, per far entrare le pietre incandescenti e l’acqua in modo da mantenere la temperatura dentro la capanna costante. Queste segnano anche le quattro fasi della cerimonia. Durante la quarta fase viene introdotta la pipa sacra e usate erbe come la salvia che sono gradite agli spiriti. Il rito può svolgersi in silenzio oppure in mezzo a canti sacri che invocano gli spiriti, o suoni di tamburi, per aiutare le persone a compire il loro percorso di rinascita.

La guarigione di corpo e anima In questo ambiente, circondati dall’oscurità, dal calore e dal vapore, i partecipanti al rito cominciano il proprio viaggio verso la guarigione e la connessione con Madre Terra e l’universo. Avviene anche la liberazione

delle energie accumulate che non permettono alla persona di avanzare sul proprio percorso personale: qui riesce invece a trasformarsi e a rinascere in una forma più libera e leggera. È come fare un viaggio a ritroso nella vita intrauterina, quando si era al sicuro nel grembo materno. La permanenza all’interno della capanna è in grado di far recuperare parti dimenticate di sé, parti che hanno subito dei traumi o durante la nascita o durante la vita adulta e di poterle riconnettere all’Io. Il viaggio interiore nel buio è un viaggio nella coscienza, all’interno di se stessi, un momento catartico di profonda guarigione: attraverso il sudore si purifica corpo e anima e si riscopre quella connessione al Tutto che spesso la vita quotidiana ci impedisce di sentire. Si ha la possibilità di abbandonare quelle paure che attanagliano e che tengono incatenati a terra. La capanna sudatoria tuttavia non ha benefici solo a livello psichico o spirituale: attraverso il sudore infatti vengono espulse le tossine, mentre molti batteri vengono uccisi dal calore. Quando l’acqua viene versata sulle pietre si liberano ioni negativi, che combattono la fatica e lo stress. Il rito stimola anche il metabolismo e le ghiandole endocrine. Attenzione! Dato che il rito si svolge in un ambiente molto caldo che può provocare sofferenza a più livelli, è bene accertarsi prima di partecipare che l’officiante sia esperto, onde evitare di subire malori anche gravi e di influenzare negativamente gli altri partecipanti.

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Cosa c’è

dopo la Morte?

Un libro che fa riflettere su concetti che da sempre sono monopolio delle religioni La Redazione per Uno Editori

Ensitiv, è un sensitivo dotato di capacità extra sensoriali che ha compiuto il suo primo Viaggio Astrale all’età di 13 anni. In seguito a molte altre esperienze e viaggi Astrali, e grazie a un cammino interiore evolutivo rapido e sconvolgente, Ensitiv ha ritenuto opportuno scrivere libri con lo scopo di sdrammatizzare il mito della morte e aiutare le persone a essere serene e consapevoli di ciò a cui andranno incontro dopo il trapasso. Ensitiv non ama essere un dispensatore di futuro o veggenze, è più a suo agio nel considerarsi un semplice abbraccio o una stretta di mano, un momento rilassante o una parola saggia... Dunque Ensitiv, a un anno di uscita dal Manuale per Sopravvivere dopo la Morte e alla luce dell’inaspettato successo, che conclusioni ne trai? Il Manuale per Sopravvivere Dopo la Morte (Uno Editori, 2014) è stato un po’ come un fulmine a ciel sereno: un libro che fa riflettere su concetti che da sempre sono monopolio delle religioni. Ho provato a spiegare cosa c’è dopo la Morte e ho ribadito l’eternità dell’Anima escludendo le teorie scientifiche e i precetti religiosi. Pensa quanto è stato sconvolgente dire che l’ingresso nell’aldilà e il primo periodo di permanenza in questa dimensione non sono dovuti ai peccati terreni, ai

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sacramenti ricevuti o ai sacrifici fatti, ma per una buona percentuale sono dovuti al tipo di morte che il soggetto subisce e al grado di consapevolezza di questo evento. Il Manuale è scritto in modo semplice perché fondamentalmente io sono semplice, ma anche perché dev’essere un libro che chiunque può leggere, anche i bambini. La vera rivoluzione di quest’opera sta proprio nella sua semplicità. Con il successo del tuo libro, sei dovuto uscire allo scoperto e assecondare le numerose richieste di conferenze e incontri. Come stai vivendo queste nuove esperienze? Il mio anonimato è dovuto semplicemente alla salvaguardia della mia vita sociale, facendo consulti gratuiti non potrei avere la libertà che ho se la mia reale identità fosse di dominio pubblico; come ho già avuto modo di sperimentare, sarei costantemente assediato per domande o richieste di previsioni o veggenze varie: fino a che posso cercherò di evitarlo. Devo dire però che sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti nelle conferenze e nei seminari, ho incontrato persone splendide e desiderose di una reale conoscenza svincolata dagli studi o dai cammini spirituali, ma nata dalla semplice esperienza di un Viaggiatore Astrale. Ho ascoltato molti relatori

raccontare sempre la solita “lezione” senza mai uscire dal seminato per paura di ricevere chissà quale domanda. A me piace tentare di rispondere a tutte le domande che mi vengono poste, perché dimostrano quali sono i reali dubbi delle persone. I seminari sono un’esperienza veramente unica, se qualcuno entrasse durante questo lavoro sentirebbe subito l’energia e la sinergia che si instaurano tra i partecipanti, ogni volta viviamo insieme delle esperienze che vengono considerate paranormali; ma che in realtà dovrebbero far parte della quotidianità di ognuno di noi. In questi giorni è in uscita nelle librerie il tuo secondo libro: Viaggiatore Astrale. Perché dovremmo comprarlo? Se vuoi scoprire come finirà il mondo non puoi fare almeno di leggerlo! Mentre il Manuale è il risultato di un mio personale lavoro durato diversi anni, questo secondo libro è il risultato del lavoro fatto con e per le persone che, insieme a me, si sono raggruppate intorno ai miei studi e ai miei messaggi. Ci sono le risposte alle domande durante i consulti, i racconti con una morale, le curiosità, gli articoli pubblicati sulle riviste e tanti consigli su come rapportarsi con il mondo spirituale, ma soprattutto c’è il “Protocollo Ensitiv N. 1”, ovvero una serie di tecniche per interagire con

Nutrire lo Spirito

la parte energetica delle persone in coma o stato vegetativo e poi ci sono le dispense che consegno ai seminari e che contengono i metodi da utilizzare per avere un’esperienza astrale. Cos’è esattamente il Protocollo Ensitiv N. 1 ? Ensitiv è un Progetto del Mondo Spirituale e come tale devo essere portatore di messaggi che servono all’evoluzione umana, per questo ho deciso di rivolgere i miei studi anche sull’interazione con la parte energetica ai soggetti in coma o in stato vegetativo. Sono un frequentatore dell’aldilà perciò mi viene spontaneo relazionarmi con l’elemento anima, un po’ come quelle maestre che essendo state sempre a contatto con i bambini, ne comprendono lo stato d’animo al primo sguardo. In queste relazioni ho scoperto che l’energia/anima di un soggetto recepisce più facilmente

alcuni stimoli rispetto ad altri e, a maggior ragione, quando la mente è assopita o danneggiata. Prima di essere pubblicato ho avuto modo di riscontrare la positività del Protocollo Ensitiv e consiglio a tutte le persone che hanno un parente o un amico nella condizione di coma, di seguirlo con costanza e fiducia. A breve sarà terminato anche il Protocollo Ensitiv N. 2 che riguarderà i bambini affetti da autismo. Prossimi appuntamenti? A giugno ci sono diverse date ancora da definire, dovrei essere a Vercelli con la presentazione del nuovo libro e il seminario Un Viaggio con me. Mentre a novembre ci sarà un bellissimo appuntamento a Triste La Vita oltre la Vita, comunque tutto è consultabile sul sito www.ensitiv.it o sulle pagine fb.

Cosa leggere Ensitiv Manuale per sopravvivere dopo la Morte Esperienze di un viaggiatore astrale Uno Editori, 2014 Ensitiv Viaggiatore Astrale Incontri e dialoghi con l’aldilà. Uno strumento per evolvere Uno Editori, 2015 Puoi ordinare questo libro sul sito: macrolibrarsi.it

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I draghi zen di Fedor La saggezza nelle parole di un bambino Riccardo Geminiani per Arte di Essere

Sogni e girasoli

Le illuminanti e irriverenti riflessioni di un bambino sui grandi temi dell’esistenza Nello scorso numero vi ho fatto conoscere Fedor, il bambino russo protagonista con le sue irresistibili massime e aforismi del libro Angeli, zanzare e castelli (Edizioni Il Punto d’Incontro). Quello che non vi ho detto è che Fedor è anche un prolifico inventore di storie. I protagonisti delle sue favole sono i draghi, ma non i soliti draghi. Quelli creati da Fedor sono draghi saggi, ispirati da nobili ideali e buoni sentimenti. Draghi dal cuore d’oro. Oggi vi presento due di queste storie composte da Fedor pochi mesi dopo il suo arrivo in Italia, quando aveva appena 6 anni e il suo italiano non si era ancora del tutto stabilizzato. Fedor Delyagin ha ora 12 anni, frequenta la quinta classe di una scuola steineriana ed è uno stimato esperto di draghi. Ha creato le sue prime fiabe a 6 anni, appena arrivato in Italia dalla Russia. Altri suoi amori sono il Lego, la storia e la sorellina. Detesta il petrolio, l’inquinamento, la guerra e i compiti.

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La storia inizia con il rumore del vento. Un vento freddo freddo. La storia continua con l’apparizione di drago blu. Lui non sputa fuoco, ma acqua. Acqua blu. La storia abita dentro una palude. Mattino, pioggia di sole. Drago blu si sveglia. Nesquik con yogurt e cereali per colazione e dopo va al bagno a fare popò. Io non ho mai visto la popò di drago, ma credo sia grande come un grattacielo. Altre volte il drago fa colazione con sosiski*. Dove trova tutto ciò non so. Finito di mangiare drago blu dorme su di un campo di girasoli. Girasoli gialli gialli. Il drago guarda loro, girasoli gialli come fuoco, il drago diventa triste, il colore dei girasoli gli ricorda il fuoco che non ha. Poverino. Poi il drago gioca un po’, lui futbolist** con palla che ha acquistato in dragomagazin***, per lui il denaro non è un problema: possiede un grosso salvadanaio pieno di soldi. Dove li abbia presi, non so. Poi il drago se ne torna dentro il campo di girasoli. Guarda i girasoli gialli. E diventa ancora più triste. Vicino a lui abita anche una pecora, dice mamma. Ma io non voglio pecore nella mia storia. Ok, è una pecora cancellabile, ecco brava idea mamma. Io ora sono più felice, non ce la volevo la pecora nella storia. Io vorrei invece un bel coniglio rabbit. Un coniglio che passeggia dentro il campo di girasoli e chiede al drago blu perché è triste, e il drago blu gli spiega perché. Allora il coniglio rabbit pensa uno-due secondi, poi dice: tu ora prova a mangiare i girasoli gialli come fuoco. Ora chiudi gli occhi, mangia i girasoli e sogna il fuoco. Ma sogna forte forte. Il drago mangia, mangia e sogna, sogna forte forte. Improvvisamente inizia a tossire. Tanta tosse. Poi inizia a sputare fuori tanta acqua blu, oh no, ancora acqua blu. Lui continua a sputare altri quattro, cinque, sei, sette secondi e poi improvvisamente dalla sua bocca inizia a uscire del fuoco giallo rosso. Oh oh oh! Il drago apre gli occhi, è felice come mai prima. E non sta sognando, è tutto vero. Tanti grazie e baci al coniglio rabbit. Mamma dice che forse quando lui era piccolo una meteorite era finita dentro alla sua pancia e ora è finalmente volata via. Io non credo che sia così, io penso siano stati i sogni e i girasoli. * wurstel ** calciatore *** negozio per draghi

Nutrire lo Spirito

Il drago mangianuvole La storia continua con un drago bianco. Ma una volta, prima di fuggire dalla palude, lui era un drago nero. Nero nerissimo. Tutti avevano paura di lui. Anche il suo fuoco era nero nerissimo. Occhi, coda, denti, tutto in lui era nero nerissimo. Il suo cuore no, ma gli abitanti della palude non vedevano il suo cuore. Ora vi racconto perché il drago nero è diventato bianco. Nessuno nella palude voleva stare con lui e lui decise di andare a vivere su un dirupo tutto sassi, ma lì non c’era niente di funny da mangiare. Niet* cibo buono in quei luoghi. Lui temeva di morire senza mangiare. Sassi, rami, mosche, questo non era buon cibo per lui. Un giorno senza mangiare. Poi due. Poi tre. Passarono sette giorni e niet cibo. Il drago nero diventò magro magrissimo. E guardando il cielo chiese al Dio dei draghi se aveva due minuti per lui, per aiutarlo. Il Dio dei draghi non rispose a voce. Ma dopo uno due tre o quattro minuti di terribilissimo silenzio, comparve in cielo un grosso esercito di nuvole bianche bianchissime. Nuvole con forma di frutta. Mela, banana, pera, ananas. Volavano proprio sopra la testa nera del drago, vicino vicinissimo alla sua nera bocca. Al drago nero piaceva moltissimo la frutta. Così lui iniziò a mangiare nuvole. Gnam gnam gnam gnam gnam gnam. Dopo uno due tre quattro giorni di felice mangiamangia la sua pancia divenne gigante e la sua pelle diventare meno nera. Lui continuò il mangiamangia. Dopo altri uno due tre quattro giorni la sua mano zampa era bianchissima, poi il suo piede zampa, ma prima divenne bianca anche la sua bocca. Poi il suo grosso pancione, infine era tutto ma proprio tutto tutto bianchissimo. Ora era un drago bianco. Lui divenne anche famoso per essere un drago mangianuvole. E fece tanti nuovi amici. E trovò anche grosso lyubov**. Incontrò infatti una draghetta nera, anche lei era sola e poco desiderata in palude. A lui non importava certo il colore, a lui il nero era sempre piaciuto e non gli sarebbe dispiaciuto un giorno tornare di quel colore (magari con un bel mangiamangia di nuvole nere), lui aveva tanto cuore per lei e le portava fiori nuvole, e anche lei aveva tanto cuore per lui. E gli diede un grosso bacio sulla piccola guancia. E così scoppiò un grosso lyubov. E loro vissero felici felicissimi in un mare di lyubov. Poi tempo dopo nacque anche un drago bianconero, sì tutto bianco con palle nere. Mamma però dice che questa è un’altra storia. * no ** amore

Cosa leggere Riccardo Geminiani

Riccardo Geminiani Dopo un passato da giornalista ora si dedica a tempo pieno alla scrittura. Ama creare storie per bambini, e più specificatamente per il bambino che è in ognuno di noi. Negli ultimi anni ha focalizzato la sua ricerca su temi che abbracciano spiritualità, esoterismo e crescita personale. Tematiche che tratta anche nella rivista “L’Arte di Essere” (www.artediessere.com), da lui curata. Con Edizioni Il Punto d’Incontro ha pubblicato Angeli, zanzare e castelli e Il bambino e il mago scritto con Salvatore Brizzi. Con Macro Edizioni ha pubblicato: Raffi, l’aquila bianca scritto con Claudia Rainville e L’Angelo custode scritto con Roy Martina. Con Arte di Essere Edizioni ha pubblicato La maga e la Bambina scritto in collaborazione con Anne Givaudan.

Angeli, Zanzare e Castelli Domande spiazzanti e pensieri illuminanti di un bambino sindaco. Prefazione di Igor Sibaldi Il Punto d’Incontro, 2013 Puoi ordinare questo libro sul sito: macrolibrarsi.it

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IL LIBRO DEL TOFU

Ricetta del formaggio di tofu (Il libro del Tofu, Ivana Iovino)

Una selezione ricca e completa di ricette semplici e squisite che hanno come ingrediente principale il tofu. Questo prezioso alimento è il risultato di particolari lavorazioni della soia, frutto della tradizionale sapienza nutrizionale millenaria dei popoli orientali. Il processo di raffinazione che conduce al latte di soia, e poi la sua cagliatura, permette di ottenere il tofu o formaggio di soia, uno straordinario concentrato di proteine di facile digestione e assimilazione. A differenza del formaggio di origine animale, il tofu è privo di grassi e di colesterolo, mentre è ricco di lecitina e di molti altri importanti aminoacidi e principi nutritivi importanti per il nostro organismo. Per questo è un alimento ideale per tutti, specialmente per chi ha necessità di seguire diete dimagranti o povere di grassi e colesterolo. Oggi il tofu si può reperire facilmente sia nei negozi di alimenti naturali, che nei supermercati e in molti ristoranti di cucina orientale. Le ricette di questo libro sono sane, appetitose e ricche di energia vitale. Prezzo: € 7,90 - Pagine: 128

Ingredienti 400 o 500 g di tofu 400 g di miso di orzo o di soia Preparazione 1. Pressate e asciugate il tofu avvolto in un panno per 2 ore. 2. Dopo fasciatelo con un tessuto di cotone molto fine. 3. Cospargete con abbondante miso il tofu da ogni lato e adagiatelo in un recipiente poco più grande del pezzo di tofu. 4. Tenetelo tutta la notte in frigo, sottoposto a una leggera pressione.

Le novità di MACRO Ivana Iovino

CUCINARE LA PASTA BIOLOGICA INTEGRALE E SEMINTEGRALE 86 deliziose ricette naturali e biologiche

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Per essere longevi e in salute Prezzo: € 21,00 Pagine 433

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Tutto quello che devi sapere su: come coltivarli, le ricette, i principi nutritivi, i benefici per la salute

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RICETTE PER MANGIO SANO PIU’ RICETTE SANE MENO RICETTE VIVERE SANI CUCINO VEGAN MEDICHE FINO A 100 ANNI Perché un nuovo libro di ricette Un’opera completa che contiene consigli pratici e ricette, ed è rivolta a coloro che desiderano mantenersi in salute attraverso una sana alimentazione. L’alimentazione mediterranea ci aiuta a rimanere sani più a lungo; infatti, le popolazioni la cui dieta si basa sulla cucina mediterranea tradizionale sono più longeve e godono di maggiore protezione nei confronti delle malattie cardio – cerebro vascolari, la prima causa di morte nel mondo. Consumare cibi vegetali – insieme a una sana e regolare attività fisica – rappresenta un fattore di protezione decisamente superiore a qualsiasi altro alimento, qualsiasi farmaco o qualsiasi innovazione tecnocratica.

vegane? Nuovo perché questo non è il classico volume in cui la solita parte teorica precede quella pratica ai fornelli, bensì un libro pensato e voluto…al contrario! PARTIREMO DALLE RICETTE PER SPIEGARE TUTTO CIÒ CHE CI SERVE: scelta degli ingredienti, proprietà nutrizionali, abbinamenti corretti, vantaggi per la salute, impatto etico, economico e sociale di ciò che andremo a cucinare. Il libro contiene 56 GUSTOSE RICETTE ognuna seguita da un prezioso commento medico della famosa dottoressa Michela De Petris, che permetterà non solo di apprezzarle al meglio, ma anche di imparare a costruire uno stile di vita alimentare sano, etico e vantaggioso per tutta la famiglia.

Mipiacemifabene, fondato dall’esperta di cucina naturale Federica Gif, è un progetto nato per il web che in pochi anni è diventato uno tra i migliori e più seguiti blog di cucina aggiudicandosi premi e nominations agli Oscar della rete. “Più ricette sane, meno ricette mediche” è il motto della famosa Food Blogger che propone al pubblico i suoi “peccati di gola senza peccato”. Finalmente “Mipiacemifabene” diventa anche un libro da cui attingere RICETTE SANE E GUSTOSE PREPARATE CON INGREDIENTI SEMPLICI per palati fini. Il ricettario che non dovrebbe mai mancare in cucina!

Prezzo € 9,80 - Pagine 168

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T. Colin Campbell, Caldwell B. Esselstyn, Franco Berrino, Michela De Petris, Michele Riefoli

LA RIVOLUZIONE DELLE FORCHETTE Questo video (2 DVD) è una vera e propria BIBBIA DEL MANGIAR SANO E NATURALE. Contiene una straordinaria raccolta di informazioni, indipendenti e libere da correnti economiche, politiche, etiche e filosofiche, sulla corretta alimentazione e lo stile di vita da tenere per tornare o mantenersi in salute. Grandissimi esperti di livello mondiale presentano gli ultimi studi e ricerche mediche, propongono consigli pratici e suggerimenti da seguire nella vita quotidiana per affrontare le diverse patologie o semplicemente per vivere sani e in perfetta forma fisica. LA RIVOLUZIONE È COMINCIATA! Una rivoluzione pacifica che nasce a tavola e vuole diffondere i principi di un’alimentazione sana e naturale basata su alimenti vegetali e integrali. Il Dvd contiene un seminario formativo con 5 grandi esperti e interviste esclusive, tra cui quella a T.C. Campbell!

DVD Nel suo approccio così olistico all’alimentazione e alla salute, secondo lei la genetica e la predisposizione alla malattia sono dunque fattori inesistenti? “Tutti i tentativi di ricondurre le malattie a cause genetiche sono false. Fortunatamente abbiamo molti geni buoni e pochi nocivi, ma è l’espressione di questi ultimi che può fare la differenza. La nutrizione può tenere sotto controllo l’espressione di tali geni, enfatizzando solo ciò che vogliamo enfatizzare”. T.C. Campbell (da un’intervista di Nicla Signorelli)

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Prezzo: € 28,50 - DVD 360 minuti

Le novità video di MACRO Frank Kinslow

Amit Goswami

LA RIVOLUZIONE QUANTICA DVD

LA SCIENZA DEI MIRACOLI DVD

Prezzo: € 16,50 Durata: 106 minuti

Prezzo: € 24,50 Durata: 250 minuti

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Ripensare la scienza per cambiare il mondo

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Il Segreto della Vita oltre la vita

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Cherie Calbom, John Calbom SUCCHI DETOX DIGIUNO Ti piacerebbe essere sano, felice, pieno di energia? Vorresti sembrare più giovane e vitale? E che ne diresti di perdere un po’ di peso o di avere la possibilità di fare qualcosa per guarire la tua malattia? Se hai risposto sì ad almeno una delle domande, rassicurati: le strategie illustrate in questo libro hanno aiutato migliaia di persone a perdere peso, a liberarsi dalla cellulite, a diventare più belle, a lisciare le rughe, a recuperare energia, a ritrovare il benessere, a prevenire le malattie e a sentirsi molto più giovani. Se è la tua salute a preoccuparti, questo libro ti darà modo di scoprire non solo che cosa ha contribuito al manifestarsi del problema, ma anche cosa ti permetterà di tornare più sano di prima e di vivere un’esistenza entusiasmante e soddisfacente. Anche se non hai malattie particolari, grazie ai SUCCHI FRESCHI, ai DIGIUNI BREVI A BASE DI SUCCHI e alla disintossicazione periodica dei diversi organi, potrai sperimentare un livello più elevato di energia e vitalità e contemporaneamente mettere in atto un’efficace forma di prevenzione. Prezzo: € 16,50 - Pagine: 384 - Giugno 2015

Le novità di MACRO Norman Walker

SUCCHI FRESCHI DI FRUTTA E VERDURA

Ingredienti e proprietà nutritive per migliorare la salute e risolvere disturbi e malattie - Tabelle nutrizionali Prezzo: € 5,90 Pagine: 192

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FAI IL PIENO DI SALUTE CON SUCCHI E FRULLATI VERDI

Depurare, disintossicare e alcalinizzare l’organismo

Prezzo: € 15,50 Pagine: 180 Julie Morris

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Prezzo: € 16,50 Pagine: 240

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Preparate con ingredienti super

Prezzo: € 16,50 Pagine: 216

In questo libro troverete: • un test completo per valutare l’esposizione tossica del vostro organismo; • strategie per purificare efficacemente il colon, il fegato, la colecisti, i reni e altri organi; • consigli per procurarsi la centrifuga perfetta; • oltre 70 ricette per preparare deliziosi succhi, frullati e passati di verdure.

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Marco Bianchi

Io Mi Voglio Bene Gli indispensabili in cucina Mangiare «buono e sano» non solo è possibile, è anche semplice, afferma Marco Bianchi: basta conoscere gli alimenti. Io mi voglio bene nasce dal desiderio di condividere questo sapere e Marco lo fa in due modi. Innanzitutto, da scienziato: racconta tutto ciò che avremmo voluto sapere sui cibi e non ci hanno detto, dai benefici che apportano al nostro organismo alle malattie che ci aiutano a prevenire. In secondo luogo, da chef: per questa occasione ha aperto il suo ricettario e ha estratto i piatti che più rappresentano la sua idea di cucina del benessere. Questo libro è una chiamata ai fornelli: pronti a mettervi in gioco e a scoprire quanto saporita e prelibata può essere la salute?

Prezzo: € 18,50 – Pag. 408 – Formato: 14x21,5 cm

I miei alimenti del benessere e 300 idee per cucinarli

Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, promuove i fattori protettivi della dieta e le regole della buona alimentazione attraverso consigli gastronomici che aiutano a restare in salute e a prevenire le patologie più comuni. Con Mondadori ha pubblicato Le ricette della dieta del digiuno (con Maria Giovanna Luini, 2013), 50 minuti 2 volte alla settimana (2014) e Io mi muovo (2014).

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Lisa Casali

Marcello Ferrarini

Dagli scarti alle scorte: la mia rivoluzione in cucina

La mia vita da chef celiaco, le mie ricette senza glutine

Tutto fa brodo

Tutta un’altra pasta

€ 18,00 Libro - Pag. 224

€ 20,00 Libro - Pag. 168

Christophe Andrè

Alessio Roberti

Esercizi di psicologia positiva

Tutto dipende da quello che dici (e non dici)

E non dimenticarti di Essere Felice

€ 19,00 Libro - Pag. 408

Le parole per salvare l’amore

€ 16,00 Libro - Pag. 192

Mondadori Libri S.p.A – www.librimondadori.it

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Anima Edizioni Hubert Kölsch

Il Linguaggio di Dio Un cammino spirituale verso l’amore e la pace interiore “Linguaggio di Dio” significa sviluppare un atteggiamento di vita spirituale insieme a Dio. Se parliamo la lingua di Dio, possiamo ricordarci sempre di essere parte della consapevolezza divina. A che categoria appartiene dunque questo libro: spiritualità, esoterismo, religione, filosofia, counseling? In primis è un libro scritto per persone che cercano la loro via verso Dio libere dai pregiudizi e dalle cosiddette “verità”. Questo non è un libro che va contro, siano persone, ideologie, istituzioni o religioni bensì a favore della libertà di incontrare Dio. Il cammino verso Dio richiede il coraggio di ascoltare le emozioni del proprio cuore, perché solo lì possiamo trovare il nostro personale accesso verso il divino. Un compito essenziale dei nostri tempi è imparare nuovamente a dare ascolto alla nostra voce interiore piuttosto che a quella di una muta o vociante maggioranza. € 12,00 - Libro 152 pagine - 15 x 21

Le Novità di Anima Edizioni Laura Marengo Galli

Jose Maffina

Alberto Giasanti

Meditazione Trascendentale

Visualizzazioni Creative 2 + CD

Lo yoga della mente

Come le meditazioni guidate svelano il tuo profondo

Università @Carcere

€ 12,00 Libro - Pag. 160

€ 14,00 Libro - Pag. 62 CD da 62’46”

€ 15,00 Libro - Pag. 204

Igor Sibaldi

Corinna Stockhausen

Benedetta Spada

La Disobbedienza

Il Corso

Yoga Dinamico Facile

€ 20,00 Libro - Pag. 212 a colori

€ 18,00 Libro - Pag. 224 con 146 immagini

Il sentiero dei Maestri invisibili per la crescita interiore e spirituale

€ 9,00 Libro - Pag. 112

Il divenire della coscienza: conflitto, mediazione, perdono

Terapia vinyasa - Ovunque, in ogni momento, a ogni età

Anima Edizioni – Galleria Unione, 1 - 20122 Milano – www.gruppoanima.it

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Anima Edizioni Erica Francesca Poli

Anatomia della Guarigione

Valdo Vaccaro

Adele Caprio

Cesare Peri

Alimentazione Naturale 2

Pedagogia è un’arte in divenire

Meditazione sui Colori

Verso una Nuova Pedagogia: la voce dei protagonisti

Le valenze energetiche, psicologiche e simboliche dei colori

I sette principi della Nuova Medicina Integrata

Le chiavi per una dietetica razionale - Conoscere il proprio corpo

€ 24,00 Libro - Pag. 396

€ 22,00 Libro - Pag. 320

€ 14,00 Libro - Pag. 200

€ 14,90 Libro - Pag. 224

Daniel Lumera

Tiziana Fragomeni

Piero Alacchi

Beatrice Moricoli Vittorio Bergagnini

Attivazione Bio-Energetica

Conflitti Istruzioni per l’uso

Esercizi di ricarica per liberare l’energia vitale e creare la felicità

Lettera a un Fratello Massone

Riflessologia Facciale Dien Chan

Come riconoscerli, come imparare a liberarsi dalla loro trappola

Un’esposizione di principi per rendere viva e utile l’organizzazione iniziatica nell’Italia

€ 14,00 Libro - Pag. 48 CD

€ 10,00 Libro - Pag. 144

€ 10,00 Libro - Pag. 80

€ 32,00 Libro - Pag. 288

Mauro Ferraris

Marina Tonini

Emmanuel

Io@ Extraterrestre

Luis Fernando Mostajo Maertens

Luca D’Alessandro

Un’avventura alla ricerca del significato dell’esistenza

Guarisci te stesso con le tue mani

Un Giorno alla Volta

Viaggio nella coscienza - Messaggi spirituali da Sirio B

I Maestri dei Sette Raggi

€ 10,00 Libro - Pag. 144

€ 12,00 Libro - Pag. 132

€ 14,00 Libro - Pag. 176

€ 19,90 Libro - Pag. 456

Andrea Zurlini

Franco Libero Manco

Erica Francesca Poli

Slavy Gehring Imma Lucà

Codice Vegan

Auto-Ipnosi

Dialoghi con la Morte

Alchimisti della Nuova Generazione

Corpo - Mente Coscienza – Spirito

Evolvere nella Gioia

€ 12,00 Libro - Pag. 172

€ 24,00 Libro - Pag. 440

Rivelazioni extraterrestri

Anatomia della guarigione Co-creazione di un cambiamento € 20,00 Libro - Pag. 32 2 CD a 432 hz

Verso te stesso

Tutto ciò che avreste voluto sapere sull’Aldilà € 12,00 Libro - Pag. 144

Anima Edizioni – Galleria Unione, 1 - 20122 Milano – www.gruppoanima.it

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Ensitiv

Viaggiatore Astrale Incontri e dialoghi con l’aldilà – uno strumento per evolvere “La morte spaventa i vivi, ma la condotta dei vivi spaventa i morti.” Tutti i Viaggi iniziano da un’emozione che si chiama CURIOSITÀ. Oggi iniziamo questo viaggio insieme; la meta non è importante; i compagni saranno diversi, tanti si aggiungeranno, tanti abbandoneranno; guardatevi intorno, assaporate i paesaggi lungo la strada, godetevi il suono della vostra marcia. La meta – dicevamo – non è importante, la compagnia neppure: l’importante è muoversi e mantenere vivo quel sentimento con cui avete iniziato, la Curiosità. Io sarò con voi, non a capo della colonna, nemmeno in fondo a protezione delle retrovie: vi starò semplicemente vicino per ricordarvi di ascoltare il suono dei vostri passi. Ensitiv Prezzo: € 12,00 – Pag. 224 – 14x20 cm - uscita febbraio 2015

Le Novità e Best Seller di Uno Editori Mauro Biglino

Elohim - In principio vol III Disegni e idee: Riccardo Rontini

Rosario e Antonio Marcianò

Marina Iuele 18 Storie dall’India

Scie chimiche: la guerra segreta

Piccole fiabe di antica saggezza

Il controllo del clima, un “sogno” diventato un’atroce realtà

€ 12,90 Libro - Pag. 128

€ 16,90 Libro - Pag. 312

€ 9,90 Libro - Pag. 132 - illustrato

Roberta Cavallo e Antonio Panarese Le 7 idiozie sulla crescita dei bambini

Italo Pentimalli e J.L.Marshall

Mauro Biglino La Bibbia non è un libro sacro Il grande inganno

Svelati i falsi miti che ti impediscono di essere un genitore efficace e sereno

Il potere del cervello quantico Come fare esplodere il potenziale nascosto del tuo cervello

€ 14,90 Libro - Pag. 320

€ 15,70 Libro - Pag. 424

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UNO Editori - www.unoeditori.com macro librarsi.it Libri

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Joseph Bharat Cornell

Vivere la Natura

Attività di scoperta e giochi per tutte le età

Joseph Bharat Cornell è educatore, naturalista, scrittore e fondatore di Sharing Nature WorldwideTM, uno dei programmi di consapevolezza ambientale più famosi e apprezzati del mondo. Jayadev Jaerschky

Respira che ti passa!

Tecniche di respirazione per l’autoguarigione € 15,00 Libro - Pag. 168 CD 70 minuti Foto a colori

Arathi Sabrina Giannò

Il piccolo Yogi

Yoga per bambini felici € 22,00 Libro - Pag. 144 a colori Cofanetto con 45 carte a colori Da 0 a 12 anni

Questo libro, utilizzato da oltre trent’anni da educatori e guide naturalistiche in tutto il mondo, ha dato il via a una rivoluzione mondiale nel campo dell’educazione e ha aiutato milioni di adulti e bambini a sperimentare un rapporto più profondo e significativo con la natura. Questa edizione, per la prima volta in italiano, è una vera miniera di attività gioiose per conoscere l’ambiente naturale, con oltre 50 giochi per tutte le età, innumerevoli consigli pratici e storie per organizzare escursioni naturalistiche. • Facile, efficace e divertente da usare • Uno strumento di apprendimento che tocca anche il cuore • Perfetto per genitori, educatori e guide naturalistiche • Tradotto in 23 lingue, oltre 600.000 vendute Prezzo: € 18,00 - Pag. 224 – pagine a colori Paramhansa Yogananda

Autobiografia di uno yogi con audiobook in omaggio

Jayadev Jaerschky

Yoga come preghiera

Edizione originale del 1946 € 18,00 Libro - Pag. 528 Foto in bianco e nero Con CD mp3 di 5 ore Jayadev Jaerschky

Gli esercizi di ricarica di Paramhansa Yogananda DVD + libro € 18,00 Cofanetto Libretto - Pag. 64 - DVD 120 minuti

€ 15,00 Libro - Pag. 224 Foto a colori Swami Kriyananda

Educare alla vita

Il sistema educativo che prepara bambini e adulti a trovare la vera gioia € 15,00 Libro - Pag. 304

Ananda Edizioni – www.anandaedizioni.it

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Jolanta Kowalczyk

Kefir

Il fermento della salute Ottenuto dal latte fermentato, il kefir è un alimento noto sin dall’antichità nelle regioni dell’Europa Orientale, ma è ancora poco conosciuto in Occidente. In cucina, è una bevanda rinfrescante e un ingrediente di piatti gustosi e salutari; in cosmesi, è una base naturale per creme di bellezza, latti detergenti, impacchi, esfolianti e tonici per la pelle. Dopo un’introduzione dedicata all’origine, la produzione, il consumo e la diffusione del kefir, il volume si sofferma sui suoi aspetti nutrizionali e sui benefici che il suo consumo regolare apporta al nostro organismo con numerose ricette gastronomiche e cosmetiche. Prezzo: € 14,00 - Pag. 134

Klaus Kaufmann

Monica Piani

Andrea Bertaglio

Kombucha

Un miao ci può guarire

Medicina ribelle

Il tè fermentato del benessere

Come e perché le fusa ci fanno stare meglio

Prima la salute, poi il profitto

€ 14,50 Libro - Pag. 144

€ 13,00 Libro - Pag. 136

€ 14,50 Libro - Pag. 146

Marco Valerio Ricci

Paolo Riberi

Guy O’Wen

È tutto perfetto così com’è

Maria Maddalena e le altre

Come vivere una vita felicemente Extra-Ordinaria con il metodo D-K.a.l.t. Yourself Coaching € 17,00 Libro - Pag. 240

Tecniche di magia a distanza

Le figure femminili nascoste degli gnostici

€ 18,00 Libro - Pag. 236

€ 14,50 Libro - Pag. 208

Edizioni L’Età dell’Acquario – www.etadellacquario.it – etadellacquario@etadellacquario.it

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Isa Chandra Moskowitz

Fai come Isa

Le migliori ricette della cuoca vegan più famosa d’America

Le basi della cucina vegana alla portata di tutti! Tutto quello che devi sapere e tenere in dispensa, tantissime ricette, le tecniche e i consigli pratici conditi da un pizzico di ironia, per imparare a cucinare bene divertendoti! David Côté Mathieu Gallant

L’essenza del crudo Oltre 180 ricette crudiste, vegan e biologiche. Piatti «sani e vivi», per tutte le occasioni, con coloratissime e invitanti fotografie. € 19,90 Libro - Pag. 224

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Ti piace mangiare in famiglia e con gli amici, ma cucinare non ti viene naturale? Lasciati guidare da Isa Chandra Moskowitz e tutto diventerà facilissimo, una coccola che facciamo a noi stessi e ai nostri ospiti. Immagina un succulento burger di portobello, ispirato ai panini affumicati coreani. Una cremosa e deliziosa zuppa di broccoli formaggiosa. Oppure un saporitissimo burrito in ciotola con spinaci e fagioli neri, ricco di guarnizioni... Sono solo alcune delle 200 ricette con cui Isa ci spalanca le porte della cucina vegan, proponendoci piatti pensati proprio per chi ha poco tempo e riesce a mettersi ai fornelli tra un impegno e l’altro, ma non vuole rinunciare ai piaceri della tavola. Questo ricettario conquisterà subito un posto d’onore nella tua cucina perché ti insegna a organizzarti con successo preparando in un batter d’occhio piatti creativi, originali e goduriosi. Con le splendide immagini della fotografa Vanessa Rees. «Isa ha colpito ancora! Ricette deliziose, talmente facili che le capirebbe anche un bambino. Foto splendide e che fanno venire l’acquolina in bocca, cibo cruelty-free! Cosa volete di più?». Emily Deschanel, attrice vegan (Bones)

Prezzo: € 19,90 – Pag. 288 – Formato: 21x26,5 cm

Più Crudo, Più Sani

Il crudismo vegan non è una dieta né una moda, tantomeno una rinuncia. È una scelta di vita: mettere nel piatto cibo crudo è un toccasana per la tua salute e per quella dell’ambiente David Côté Mathieu Gallant

Zuppe creme e vellutate

David Côté

Insalate per tutte le occasioni

50 ricette di zuppe, creme e vellutate crude, vive e nutrienti.

Oltre 60 ricette di insalate per una festa di sapori, colori, profumi e consistenze.

David Côté Mathieu Gallant

Succhi e smoothies vivi

Torte gelati e dessert

50 ricette di torte, crostate e biscotti, ma anche di dolci al cucchiaio e al bicchiere, mousse, praline e croccanti, sorbetti e gelati.

David Côté

Oltre 80 ricette di succhi e smoothies, con frutta e verdura, germogli, semi oleaginosi, frutta secca e super alimenti.

Tutti i volumi: prezzo € 12,90 - Pagg. 144 - Formato 19,5x22,5 cm EDIZIONI SONDA SRL – Corso Indipendenza 63 – 15033 Casale Monferrato (AL) Tel. 0142 461516 – www.sonda.it – sonda@sonda.it

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Le parole dei clienti che quotidianamente recensiscono i nostri prodotti sono il miglior biglietto da visita della nostra mission

Ben Johnson I Benefici dell’Acqua Alcalina L’importanza dell’equilibrio acido-basico per la nostra salute - Punto D’Incontro Pur essendo in formato tascabile, questo libro riesce a spiegare in maniera chiara e lineare l’importanza dell’acqua alcalina come elemento fondamentale per una vita sana. Risulta essere un’ottima guida per il lettore che ha sentito parlare di acqua alcalina ma che ancora nutre dei dubbi o vuole capirci di più. Il libro si presenta scorrevole e chiaro per qualsiasi lettore, pur trattando argomenti di fondamentale importanza per la salute umana. L’autore evidenzia l’importanza della necessità biologica di bere la giusta quantità d’acqua, descrivendo quali danni subisce l’organismo a causa di una disidratazione cronica. Spiega in maniera chiara come l’acqua possa influire sull’equilibrio acido-basico. Dopo i primi capitoli introduttivi conosceremo l’importanza dell’acqua alcalina ionizzata, le sue proprietà e i suoi numerosi benefici per la salute del nostro organismo. L’autore non promette miracoli, ma evidenzia i benefici e la grande capacità disintossicante dell’acqua alcalina ionizzata. Giuseppe Norman Walker Succhi Freschi di Frutta e Verdura Ingredienti e proprietà nutritive per migliorare la salute e risolvere disturbi e malattie Macro Edizioni Questo piccolo libro va preso con un po’ di buon senso. L’ho letto tutto d’un fiato. Pur rendendomi conto che è stato scritto molti anni fa, molte delle affermazioni di questo medico americano mi hanno colpito e ogni volta che sto per mangiare qualche prelibatezza mi domando perché “gustare” qualcosa che non serve al mio organismo. È inutile mentire a se stessi, la maggior parte della nostra alimentazione è inutile, se non dannosa. Magari non diventerò crudista, però sto imparando ad aumentare le porzioni di ortaggi freschi e qualche succo di limone e carota. Sono pure buoni! Sibilla

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Prodotti che ti cambiano la vita!

William Horatio Bates Il Metodo Bates per Vedere Bene senza Occhiali Astrolagio Ubaldini Ho iniziato a leggere il libro un po’ titubante ma anche affascinato dalla possibilità di non usare più gli occhiali (ho una leggera miopia). Invece è tutto vero! Secondo Bates qualsiasi problema di vista (a parte problemi di natura prettamente organica, come malformazioni) dipendono da una tensione dei muscoli dell’occhio, a volte, o quasi sempre, causata da una tensione di natura psicologica/emotiva. Fa una panoramica dei vari problemi di vista e distrugge a poco a poco gli assunti dell’oftalmologia. Dei semplici esercizi permettono di ritrovare il rilassamento naturale degli occhi e di vedere perfettamente. La mia vista in meno di due mesi è decisamente migliorata, gli occhiali praticamente non li uso più . C’è da dire comunque che spesso si ha bisogno di un piccolo sforzo cosciente (ancora) per ottenere una vista buona. A momenti invece la vista è automaticamente ottima senza pensarci. Alla fine del libro comunque c’è una scheda da oculista per allenarsi quotidianamente e verificare i miglioramenti. Gian Paolo

Mauro Biglino La Bibbia è un Libro di Storia - Cofanetto 3 Libri La Trilogia dei Bestseller: Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia + Il Dio alieno della Bibbia + Non c’è creazione nella Bibbia Uno Editori Mi pento amaramente di non averlo comprato prima. Premesso che comprando il cofanetto si risparmia non poco, la lettura è semplice e scorrevole in tutti e tre i testi, è consultabile all’occorenza, veramente un gran lavoro che non cade mai nelle banalità. Li leggerete di corsa, con ansia quasi spasmodica. Chi ha già letto Sitchin, Hancock e altri troverà un’analisi interessantissima e un incrocio di dati che, sempre con tono rispettoso, non manca di stupire. Raccomandatissimo a tutti i liberi pensatori. Un must have! Giorgio

Peter Kelder I Cinque Tibetani L’antico segreto della fonte della giovinezza - Prefazione di Chris Griscom Edizioni Mediterranee Libro da leggere e esercizi da fare, assolutamente. Eseguo gli esercizi dei cinque tibetani da tre anni; all’inizio, anche essendo arrivato a poche ripetizioni, ho percepito subito dei miglioramenti sopratutto sul piano della centratura e della freschezza mentale ma anche sul piano fisico; insomma più energia a ogni livello. Nel primo anno ho raggiunto le 21 ripetizioni ma per poco tempo e poi sono sceso, a seconda del tempo a disposizione, in media a 12-14 al giorno (10 minuti di tempo per eseguirle), con una buona costanza, facendo gli esercizi sempre al mattino appena alzato. Da quando ho letto il libro li eseguo però con più consapevolezza e qualità e mi sono deciso ad arrivare a 21. Pensavo proprio che non mi servisse il libro conoscendo già la tecnica, invece, oltre che una piacevole lettura, il libro offre stimoli importanti, precisazioni utilissime, indicazioni sulla respirazione, il sesto esercizio e consigli per ottenere ciò che si desidera attraverso l’inconscio. Un libro da avere. Francesco

Robert Morse The Detox Miracle Guida Completa Alimenti crudi ed erbe per una completa rigenerazione cellulare Taita Press Esprimo piena soddisfazione per questo libro. Perfetto per chi vuole conoscere il funzionamento del proprio corpo e i motivi scientifici per cui l’alimentazione vegan crudista e - ancor meglio - fruttariana (comprendente anche le verdure) è il nostro cibo di elezione. Un manuale completo per conoscere la dieta per detossificarsi (a scelta tra due menu tipo per una detox più o meno lenta), le regole dei diversi digiuni per chi desidera sottoporvisi, i rimedi erboristici per malattie e organi specifici. Una valanga di informazioni preziose per prendersi cura della propria salute in modo autonomo, libero e meravigliosamente efficace. Posso proprio dirlo in piena sincerità: è un libro perfetto! Elisabetta

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Spirito della Quercia Il Soffio Io ci sono. Poter agire negli aspetti materiali della vita. Lo Spirito della Quercia è presente nel suo SOFFIO (spray per l’aura e l’ambiente) insieme alla sua acqua d’essenza e ad oli essenziali che ne armonizzano il messaggio di forza, accoglienza, radicamento. La Quercia ci sostiene nell’essere presenti in modo completo, alimenta la concretezza, ci mostra come realizzare i nostri propositi e come fare la nostra parte negli aspetti materiali della vita.

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Limita gli stress generati da lunghi o brevi viaggi predisponendo l’animo nei confronti degli spostamenti e dell’alternarsi di ambienti diversi.

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Con un profumo floreale-speziato sgradito alle zanzare, è ideale per i più piccoli e mantiene l’effetto molto a lungo.

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Petali e rugiada Le piante per la cosmesi

Come prendersi cura del corpo con tutta la vitalità del mondo vegetale e creare facilmente splendidi preparati cosmetici in casa. Autori: Lucilla Satanassi e Hubert Bösch € 20,00 - 15 x 21 cm pag. 168

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Forza e vitalità delle erbe contro gli inestetismi della cellulite. € 20,00 - 50 ml € 37,00 - 100 ml

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Per poter riconoscere ed emanare la luce che ognuno ha dentro di sé, fonte di vera bellezza che rende e fa sentire bello anche il corpo nelle varie stagioni della vita. € 19,00 – 30 ml

Remedia di Satanassi Lucilla & C. S.S. – Coltivazione biologica e trasformazione di piante officinali in preparati erboristici e cosmetici di qualità, biologici e certificati SoCert e QCertificazioni – Via Laghetti,38 – 47027 Quarto di Sarsina (FC) Tel e Fax 0547-95352/0547-698068 – www.remediaerbe.it

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WHOLISTIC ALOE VERA IN CAPSULE 100% BIO L’aloe vera in capsule realizzato con l’esclusivo sistema Wholistic ha un contenuto di oltre 1000mg/litro di polisaccaridi ed è per l’Ayurveda il miglior vettore per trasportare le erbe e le sostanze nutritive nei vari canali. L’aloe viene estratto solo dalla parte interna della foglia, é senza conservanti e senza aloina (che ne determina il sapore amaro). Purifica la pelle, è stimolante, depurativo e tonico per il fegato. Viene prodotto con l’esclusivo sistema estrattivo Wholistic, brevettato da Pukka, che utilizzando diversi metodi di estrazione in sinergia, potenzia l’efficacia dei composti erboristici dotandoli PUKKA rappresenta le grandi tradizioni di tutto lo spettro di principi attivi della pianta. di fitoterapia, ayurveda e natura.

È impegnata nella coltivazione biologica sostenibile, il commercio equo solidale e il benessere della persona.

Prezzo: € 37,99 – 30 capsule vegetariane da 936 mg

Pukka, La Linea Di Ayurveda Biologico In Italia ASHWAGANDHA 100% BIO

E’ un tonico adattogeno utile per calmare i nervi, migliorare il benessere dell’organismo e aumentare l’energia sessuale. È conosciuto anche come “ginseng indiano” per la sua capacità di riequilibrare le condizioni iperattive del sistema nervoso come ansia, insonnia stanchezza cronica e debolezza del cuore. 60 capsule vegetariane € 23,99

WHOLISTIC TULSI 100% BIO

Chiamato “basilico santo” (ocimun sanctum), è un antidoto alle pressioni della vita moderna, e migliora la risposta dell’organismo allo stress fisico emotivo, ambientale. Contiene Nutrigest® (spirulina, radice di zenzero, alghe artiche seagreen) per favorire l’assorbimento dei composti erboristici. 30 capsule vegetariane € 23,50

WHOLISTIC CURCUMA 100% BIO

WHOLISTIC ILLUMINATE 100%BIO

Realizzato con l’esclusivo sistema Wholistic, contiene tutto lo spettro di composti idrosolubili e liposolubili della radice di curcuma e oltre 30 volte il quantitativo di curcuminoidi della sola radice. È un potente antiossidante che contribuisce a migliorare la circolazione sanguigna e il cuore. Con pepe lungo (piperina) per migliorare l’assorbimento dei nutrienti. 30 capsule vegetariane € 28,00

E’ un integratore specifico per migliorare l’apprendimento, la memoria e l’intelletto. Contiene Brahmi e Gotu Kola (centella asiatica) che migliorano la circolazione cerebrale contribuendo a ridurre la degenerazione neuronale legata all’età. Completano la formula rosmarino, tulsi, curcuma, semi di cardamomo, tè verde e Reishi (ganoderma lucidum) ricchi di antiossidanti e altri composti benefici. 30 capsule vegetariane € 25,99

OLIO DI SEMI DI CANAPA 100% BIO

LIFEKIND 100% BIO

Contiene il valore più elevato di acidi grassi essenziali e possiede un perfetto equilibrio di omega 3-6-9. E’ utile nei problemi di alta pressione arteriosa, angina, insufficienza cardiaca, disturbi circolatori. Flacone in vetro da 500 ml € 28,70 Flacone in vetro da 250 ml € 16,99

Una formula concentrata a pieno raggio con eccezionale potere antiossidante e antinfiammatorio. È un antidoto contro l’invecchiamento e un sostegno per i problemi cardiaci. Contiene curcuma, tulsi, amla, mirtillo, tè verde, gotu kola, zenzero, liquirizia aloe vera. 30 capsule vegetariane € 30,70

INNERLIFE – marchio PUKKA – www.innerlife.it – info@innerlife.it

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Biosec Domus B5 pratico, efficiente, economico

Essiccare in casa, naturalmente! Con Biosec conserva il buon gusto della tradizione in modo nuovo ed originale! Biosec Domus è il più pratico, leggero ed economico essiccatore della famiglia Biosec. Realizzato in solido materiale plastico per alimenti, Biosec Domus è la scelta più conveniente per l’uso domestico, senza rinunciare all’efficacia del nuovissimo sistema elettronico Dryset Pro, che dedica ad ogni prodotto un programma ottimizzato e specifico. E in più è semplicissimo! Con Biosec la fantasia e la creatività trovano nuovi strumenti: rispetto per le materie prime, risultato perfetto, risparmio energetico. Per conservare il buon gusto della tradizione in modo nuovo ed originale. € 186,00 – 4,5 Kg - 27 x 27 x 45 cm

La Gamma di Essiccatori Biosec

A tutta natura: l’essiccazione ad aria tiepida è il miglior metodo per conservare e consumare gli alimenti, perfino migliore del sole, che ne intacca componenti nutritive e qualità organolettiche. Bio&Crudista: Biosec è dotato di 12 programmi dedicati, da quello per la pasta a quello silenzioso, dall’economy al superdelicato per erbe e fiori, perfetto per chi cura l’alimentazione e segue la proposta crudista, perché non supera mai i 40 gradi di temperatura.

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L’Essiccazione in Cucina

Consigli e tecniche per conservare e gustare l’essenza degli alimenti - 66 ricette

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Tauro Essiccatori – via del lavoro, 6 - 36043 Camisano Vicentino (VI) – Tel. 0444719046 – www.tauroessiccatori.com – info@tauroessiccatori.com

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Fior di Linfa Viso Oro Verde Compatta immediatamente le rughe e depura la pelle, 100 % vegano Non è una crema e nemmeno un olio. È l’unico prodotto nel suo genere che nasce dalla sapiente combinazione di sei tra le più straordinarie piante officinali. L’effetto lifting naturale che si ottiene con Fior di linfa viso sfida la forza di gravità; applicato con manualità che vanno dal basso verso l’alto, questo straordinario preparato naturale risolleva in modo duraturo l’epidermide. Le rughe risultano subito più attenuate. Fior di linfa viso lavora sulla struttura profonda della pelle, le restituisce tono, elasticità e nutrimento: i lineamenti sono rimodellati, la pelle è ridensificata e l’effetto anti-gravità è subito evidente. L’effetto è bio-meccanico e non svanisce lavando la pelle. Adatto a tutti i tipi di pelle. AGITARE BENE PRIMA DELL’USO. Prezzo: 11.00 € - 40.00 € - 67.00 € (10 ml - 50 ml – 100 ml) Trittico Compattante intensivo anti-gravità

Fior di Linfa SOLARE Fase 1 Super abbronzante

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Trattamento d’urto trifasico ad effetto rigenerante istantaneo su rughe, pelli impure e cedimento epidermico 100 % vegano

Compatta immediatamente la pelle e riduce l’evidenza dei più comuni inestetismi 100 % vegano

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Nutre, idrata e compatta la pelle dopo l’esposizione migliorando la durata dell’abbronzatura 100 % vegano

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Cordyceps Sinensis Agisce favorevolmente sullo stress psicofisico Stop alla stanchezza! Questo fungo cresce ad altezze elevate negli altipiani del Tibet. Il Cordyceps è un tonico, fisico e psichico, quindi adatto nelle convalescenze, nella stanchezza, nell’esaurimento, nella depressione e nell’ insonnia (specialmente quando correlata a questi problemi). Migliora l’ossigenazione del sangue poichè contiene un’ elevata concentrazione di germanio ed è quindi adatta per gli sportivi. Utile nell’ astenia sessuale, nell’ impotenza (DE), nell’ infertilità maschile e femminile. Regolarizza il mestruo ed è anche utile nell’ amenorrea. Altri effetti di questo fungo particolare sono l’azione antiaging e antiossidante. Prezzo: € 64,00 € – 140 capsule

Ti senti stanco? Esaurito? Prendi il fungo ossigenante!

Erbavoglio nasce dalla passione per la natura, che la spinge allo studio di sempre piú selezionate fitospecialitá di erboristeria per dimagrire, per migliorare, in modo non aggressivo, ogni problema legato alla salute, alla protezione e all’estetica personale. Erbavoglio progetta e formula fitopreparati di alta qualitá, con l’uso esclusivo di materie prime naturali, altamente selezionate.

Caffè con Reishi BIO

Reishi (Ganoderma lucidum) BIO

Alla miscela arabica Perù è stato aggiunto l’estratto di Reishi organico, il fungo utilizzato in asia per le molteplici proprietà antinvecchiamento. Nella medicina Cinese è considerato Il fungo divino dell’immortalità”.

E’ un fungo antinfiammatorio ed antiossidante ed aiuta a calmare la tensione nervosa.

16,50 € – 250 gr

22,00 € – 90 capsule

Shiitaké (Lentinula edodes) BIO

Maitaké (Grifola frondosa) BIO

È un fungo probiotico che aiuta ad abbassare il colesterolo e proteggere il fegato.

22,00 € – 90 capsule

È un fungo alleato nel controllo del peso, nell’ ipertensione e nel diabete.

22,00 € – 90 capsule

Erbavoglio Production S.r.l. – Corso Cavour 27/a Brescia – www.erbavoglio.com – info@erbavoglio.com – Tel. 030/2165911

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Olio di Jojoba La totale assenza di glicerina indica che l’olio di Jojoba non è un grasso ma una cera liquida. L’olio di jojoba si presta a molti usi grazie alle sue molteplici proprietà benefiche. Può essere utilizzato sul viso e sui capelli. ❀ Conf. 50 ml € 8,00 Olio di Karitè Dai semi dell’Albero del Karité chiamato anche “Albero della salute e della giovinezza” si estrae un olio che costituisce un prezioso alleato per la bellezza. Dopo il bagno massaggiato sulla pelle, aiuta a prevenire gli arrossamenti, mantenendo la pelle vellutata. ❀Conf. 100 ml € 7,30

Olio di Iperico Olio cosmetico per pelli screpolate e per le scottature, è prezioso per le mani stressate dai lavori domestici e di giardinaggio, dalla polvere e dai detersivi. Inoltre è un olio che esplica la sua benefica azione rigenerante su pelli cha hanno subito un’eccessiva esposizione al sole. Infuso di fiori freschi in olio di girasole. ❀ Conf. 100 ml € 9,40

Olio di Lino Grazie all’elevata presenza di vitamina E, l’olio al germe di grano è un potente antiage, consigliato per le pelli mature e l’epidermide secca e delicata. ❀ Conf. 100 ml

€ 5,20

Olio di Germe di Grano Grazie all’elevata presenza di vitamina E, l’olio al germe di grano è un potente antiage, consigliato per le pelli mature e l’epidermide secca e delicata. ❀ Conf. 100 ml € 8,00

Detergente intimo “Il Paese delle Rose” Il nome della pianta deriva dal latino “lavare” e prende origine dall’uso che ne facevano i greci e i romani, profumavano l’acqua delle terme in cui si immergevano, bagni che producevano un effetto rilassante. Il detergente intimo “IL PAESE DELLE ROSE” dona una sensazione di freschezza permettendo una detersione quotidiana. Rispettando l’acidità fisiologica delle zone intime. ❀ Confezione 250 ml

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GOJI Prima Qualità

Spremitura diretta 100% pura e naturale Il Goji è un frutto di origine tibetana, dal quale si ottiene un succo dalle notevoli proprietà antiossidanti e di rinforzo al sistema immunitario. E’ utile nelle diete controllate volte allo snellimento della figura. Il Succo di Goji Prima Qualità Salugea non è un semplice succo, è un integratore alimentare che apporta naturalmente vitamine, sali minerali ed aminoacidi utili per la salute all’organismo. E’ puro e naturale al 100%, senza aggiunta di conservanti, edulcoranti, coloranti o liquidi di diluizione. È sufficiente un solo misurino al giorno: si consigli infatti l’assunzione di 25ml al giorno, preferibilmente lontano dai pasti per assimilarne al meglio le proprietà. Prezzo: € 32,00 – Bottiglia in vetro da 500 ml (3/4 sett. di trattamento)

Fitoterapici 100% Naturali

ENERGIA E VITALITA’ Bacche di Goji Prima Qualità Salugea

MENOPAUSA Pausanorm Forte Salugea

€ 32,00

€ 24,00 62 capsule vegetali

CIRCOLAZIONE Acai Prima Qualità Salugea

RIGENERANTE Melograno Prima Qualità Salugea

DEPURANTE Aloe Vera Prima Qualità Salugea

€ 32,00 Bottiglia in vetro da 500ml

€ 21,00 Bottiglia in vetro da 500ml

€ 26,00 Bottiglia in vetro da 500ml

Spuntino ricco di antiossidanti, il Goji sostiene le difese immunitarie

500g (bacche essiccate)

Rinforza vasi sanguigni e cuore

(1 mese di trattamento)

Formulazione innovativa per un riequilibrio ormonale completo

(1-2 mesi di trattamento)

Protegge l’organismo dallo stress ossidativo

(3 sett. di trattamento)

ATTIVITA’ SPORTIVA Maqui Prima Qualità Salugea

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Aduna Baobab ADUNA si ispira alle magnificenze dell’Africa per dare vita ad una linea di prodotti di benessere e bellezza. L’africa è sede di culture millenarie e del 25% delle specie botaniche del mondo. Grazie alla sua preziosa composizione Aduna Baobab contribuisce a: • Ridurre gli stati di affaticamento e stanchezza • Coadiuvare il sistema immunitario • Ridare tono alla pelle Il Baobab inoltre favorisce la funzionalità articolare e contrasta i disturbi del ciclo mestruale e della menopausa. Ha un’azione di sostegno e ricostituente, favorisce le naturali difese dell’organismo e la regolarità della pressione arteriosa. Infine favorisce la regolarità del transito intestinale (grazie alle sue fibre solubili ed insolubili) e la funzionalità delle prime vie respiratorie.

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Aduna Moringa La Moringa è una ricchissima fonte di proteine vegetali e ben 10 tra vitamine e minerali essenziali, includendo ferro, calcio, magnesio e fosforo che contribuiscono al rilascio energetico a mantenere una pelle sana. Inoltre favorisce la regolarità del processo di sudorazione e la normale circolazione del sangue. La Moringa è una ricca fonte di vitamina A, riboflavina e altre vitamine del gruppo B che contribuiscono a favorire la funzione digestiva ed il metabolismo dei lipidi, quindi può essere molto interessante come ingrediente per contribuire al controllo del peso.

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PRODOTTI ORGOGLIOSAMENTE ITALIANI L‛Istituto nasce con lo scopo di fare corretta informazione e formazione. Si rivolge a coloro che mangiano, bevono, respirano o... si stressano! Se non appartieni ad una di queste categorie, non leggere, non fa per te! Il nostro lavoro è supportato da un comitato tecnico-scientifico composto da medici, professionisti e operatori di alto livello, in grado di offrire consulenze, supporti e suggerimenti utili per migliorare la qualità della Vita di chiunque! anche la tua! Forse non lo sai, ma il corpo umano è una macchina biologica perfetta, capace di compensare, anche per lungo tempo, gravi disagi inflitti da intossicazioni prolungate, stress protratti nel tempo, o infezioni di parassiti. In pratica, perchè una qualsiasi malattia si possa manifestare occorre sempre la presenza simultanea di tre fattori ben precisi: un nucleo emozionale di partenza (trauma, conflitto, disagio psico somatico, ecc.), tossine (derivanti da ambiente, aria, acqua, cibi, gas, sostanze chimiche, ecc.) e parassiti (batteri, virus, muffe, ecc.) che si nutrono proprio delle tossine presenti nell'organismo. Il nostro scopo è insegnare a ragionare, vedere oltre le apparenze e capire ciò che è sano e aiuta il benessere da ciò che non lo è, e che, a breve, medio o lungo termine, inevitabilmente, presenterà un conto salato in termini di qualità della Vita a noi stessi o ai nostri cari!

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