Comunicazione e Tecnologie Dai segnali di fumo …
….ad Internet Come le “tecnologie” della comunicazione hanno cambiato la cultura e la società
COMUNICAZIONE = CIVILTA’
Forme della comunicazione SOCIETA’
PENSIERO
COMUNICAZIONE
CULTURA
La civiltà orale
la comunicazione
“dell'orecchio” naturale (relazione ravvicinata voce-orecchio, parola come suono, non ha visibilità)
velocità “pedonale”
narrativa
magica, potente, efficace (dire è fare, la parola ha effetto concreto sulla realtà) formulaica e rindondante (ausili della memoria: frasi fatte, proverbi, massime, espressioni verbali essenziali, ripetizioni) ritmica, “musicale”, poetica (il ritmo e la musica aiutano la memoria, nasce la poesia) paratattica
La civiltà orale
la società
Tribale – forte coesione interna al villaggio
chiusa e tradizionale
conservatrice (non vengono incoraggiate critica ed innovazione)
rituale
artigianale (produzione diretta di utensili)
possesso collettivo
La civiltà orale
la cultura
Centralità dell’orecchio (mito del cieco …) Basata sulla memoria dell'intero sapere)
(memoria
custode
omeostatica (domina il presente, si ricordano solo le cose veramente memorabili ed utili)
La civiltà orale
il pensiero
Situazionale, concreto
non astratto ed analitico
vicino all'esperienza diretta (non ci sono definizioni concettuali)
La civiltà orale
la didattica
Trasmissione diretta delle conoscenze
trasmissione in situazione
formazione basata sull’esperienza
ripetizione delle formule
ascolto dell’anziano, maestro
del
saggio
come
forte valore dell’anziano come depositario di conoscenza e memoria.
La civiltà chirografica
Fasi di sviluppo della scrittura:
pittogrammi ideogrammi fonetizzazione
la comunicazione
sillabazione alfabeto non vocalico e sillabico alfabeto vocalico
basata sull'occhio a distanza (scrittore lettore) abbondono ripetizioni e formule silenziosità
capacità di aderire all'esperienza
potenzialità divulgativa
La civiltà chirografica
la società
Struttura organizzata (dalla città alle comunità statali e nazionali)
sviluppo del commercio
società teocratiche ed elitarie
proprietà “reale” o religiosa
La civiltà chirografica
la cultura
Centralità “dell'occhio”
sviluppo metodo osservativo
parole come “cose”, oggetti “visibili”
decadenza della memoria
concettuale ed astratta
individualizzazione
decontestualizzazione
argomentazione
nasce la filosofia
La civiltà chirografica
Astratto
analitico
concettuale
desensorializzato
il pensiero
La civiltà chirografica
Ristretta ed elitaria
lungo tirocinio
la didattica
apprendimento ancora dominato dall’oralità e dalla memoria apprendimento/addestramento/selezione apprendimento “collettivo” (tutti insieme all'ascolto del maestro, con contenuti da lui selezionati) apprendimento “una volta per sempre” (necessità di consultare manoscritti custoditi lontano dalla residenza, preziosi e spesso di difficile accesso) costo elevato della lettura (costo del manoscritto in sé, costo del viaggio per leggerlo, ...)
La civiltà tipografica
la comunicazione
Sempre più a distanza, nello spazio e nel tempo affermazione delle lingue nazionali nascita degli strumenti dell'informazione (riviste, giornali, ...)
La civiltà tipografica
la società
Organizzazione fortemente centralizzata dello stato (editti, leggi,..) nuove professionalità, legate alla stampa (editori, stampatori, librai,..) libertà di pensiero/censura alfabetizzazione di massa rivoluzione industriale era del libero mercato accumulazione del capitale – vendita di beni etica del lavoro riforma protestante
La civiltà tipografica
la cultura
Interiorizzazione della scrittura e della lettura (non più privilegio, ma condizione obbligatoria) lettura come fatto privato enorme sviluppo scientifico (riconoscimento se ricerca viene “pubblicata”) esigenza di catalogazione dei dati prime forme di “apertura al grande pubblico” (biblioteche, musei, teatri)
La civiltà tipografica
il pensiero
Analitico
forte ricerca dei fenomeni causali
rinnovamento delle conoscenze, dinamismo intellettuale
discussione e revisione
argomentazione logica
proprietà intellettuale, diritti dell'autore copyright nascita dell'io e analisi introspettiva cultura del “verificato” - nasce il pensiero scientifico
La civiltà tipografica
la didattica
Titolo di studio certificato dallo stato, una volta per sempre apprendimento
di contenuti “stabili” apprendimento “visivo/statico” (vedere e leggere la pagina stampata) individuale (ricerca di contenuti scelti dal singolo, studio individuale, confronto di materiale) ragionato possibilità di ritorno infinite volte sullo stesso testo facile reperibilità e basso costo di ogni testo
La civiltà tecnologica
la comunicazione
Senza limiti spazio-temporali
contaminazioni linguistiche-gergali
nascita dell'informazione “personalizzata”
La civiltà tecnologica
la società
Organizzazione decentralizzata dello stato
reti di “interesse” (non localizzate)
nuove professionalità, legate alla rete
libertà di espressione
“censura” su base economica e di accesso all’informazione new economy globalizzazione “accumulazione del capitale intellettuale”, dell’informazione - fornitura di servizi
etica del gioco
La civiltà tecnologica
la cultura
Contaminazione
scrittura e lettura sono prerequisiti
possesso di “altri” alfabeti
“immagini in movimento”
grande accumulo conoscenza
di
informazioni
libero accesso all’informazione
ricerca dei dati
controllo dell’informazione
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La civiltà tecnologica
il pensiero
Sincretico - situazionale
concatenazioni non sempre causali
“open souce” o copyleft
Conoscenza distribuita – cooperazione (wiki)
continua e veloce evoluzione della conoscenza cultura del “probabile”
La civiltà tecnologica
la didattica
E-learning certificazioni delle conoscenze “esterne” alla scuola e non gestite dallo stato
studio/apprendimento continuo
Life long learning
Cooperative learning
aggiornamento delle conoscenze
apprendimento di “metodo”