magiclake autumn 2023

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Autumn 2023 anno XIX n.3 magiclakecomo.it

Barbie Style
















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s



ITALIAN TEXTILE CREATIONS FOR HOME, YACHTS AND HOTELS SINCE 1988

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EDITORIALE

Un numero che fa la differenza An issue that makes a difference

I

agic Lake's number 71 is a number that makes a difference. Indeed, it is full of energy. Numerous articles published well represent the turmoil that has swept across the territory in recent months. New visions of the future were proposed during the work of the "Ambrosetti International Forum," in the "Digital Innovation Conference," and in "Expo Aid" first national conference dedicated to volunteers and Third Sector entities. The meetings have generated a new level of awareness on topical issues. A foreground is dedicated to Como entrepreneurship with accounts of corporate anniversaries highlighting achievements. With prestigious awards won internationally, examples of excellence include large hotel families and textile entrepreneurs such as the Canepa family, owner of the historical Taroni weaving mill. From the company based in Como, Oscar-winning costume designer Jacqueline Durran chose the fabric used to make one of the most publicized dresses worn by Margot Robbie, the actress starring in the box-office recordbreaking film "Barbie," which is featured on the cover. The articles on culture and art, with their strong expressive value, allowed us to meet artists with different personalities: the famous photographer Guido Taroni and the Spanish painter-sculptor Manolo Valdes. Magic Lake through the universal language of beauty continues its dialogue with tourists, which in this early autumn, have chosen our Lake to discover the fantasy of colors offered by nature that gives the feeling of wellbeing to the soul that one feels when visiting Villa del Balbianello and Villa Carlotta. For those who would like to discover new itineraries, we offer those of Valtellina, the Grigioni region and Mendrisiotto. Magic Lake takes its readers through the world of words: books, festivals and literary awards open minds to consideration and dreaming. For sports fans, the great events that have just ended are found in the magazine: the ATP Tennis and the Giro di Lombardia. Last but not least, the unmissable section dedicated to cooking with recipes from the area proposed by chef Davide Lacchini, former vice president of the Provincial Association of Como Cooks, whose 50th anniversary it is.

Buona lettura.

Enjoy the reading. Daniele Brunati, Rosaria Casali Gli Editori

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M

l numero 71 di Magic Lake è un numero che fa la differenza. È pieno di energia. I numerosi articoli pubblicati riflettono il fermento che ha attraversato negli ultimi mesi il territorio. Nuove visioni del futuro sono state proposte durante i lavori del “Forum Internazionale Ambrosetti”, nella “Conferenza sull’Innovazione digitale” e in “Expo Aid” primo congresso nazionale dedicato ai volontari e agli enti del Terzo Settore. Gli incontri hanno generato un nuovo livello di consapevolezza sui temi di grande attualità. Un primo piano è dedicato all’imprenditoria comasca con i racconti degli anniversari aziendali che evidenziano i traguardi raggiunti. Con prestigiosi riconoscimenti ottenuti a livello internazionale sono esempi di eccellenza le grandi famiglie alberghiere e gli imprenditori tessili come la famiglia Canepa proprietaria della storica tessitura Taroni. Dall’azienda comasca la costumista premio Oscar Jacqueline Durran ha scelto il tessuto con il quale confezionare uno degli abiti più pubblicizzati che ha indossato Margot Robbie, l’attrice protagonista del film record di incassi “Barbie”, che troviamo in copertina. Gli articoli sulla cultura e sull’arte, con il loro forte valore espressivo, ci hanno consentito di conoscere artisti dalle diverse personalità: il famoso fotografo Guido Taroni e il pittore-scultore spagnolo Manolo Valdes. Magic attraverso il linguaggio universale del bello prosegue il suo dialogo con i turisti, che, in questo inizio d’autunno, hanno scelto il nostro Lago per scoprire la fantasia di colori offerta dalla natura che regala la sensazione di benessere all’anima che si prova visitando Villa del Balbianello e Villa Carlotta. Per coloro che vorranno scoprire nuovi itinerari, vi proponiamo quelli della Valtellina, dei Grigioni e del Mendrisiotto. Magic porta i suoi lettori attraverso il mondo delle parole: libri, festival e premi letterari aprono le menti alla riflessione e al sogno. Per gli appassionati dello sport si trovano nella rivista i grandi eventi appena conclusi: l’ATP di Tennis e il Giro di Lombardia. Nel finale l’irrinunciabile sezione dedicata alla cucina con le ricette del territorio proposte dallo chef Davide Lacchini, già vice presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi di Como, della quale ricorre il 50° anniversario.

Como

Daniele Brunati Rosaria Casali The Editors


CORSO VITTORIO EMMANUELE 36, COMO


sommario summary

In copertina / On the cover Margot Robbie "Barbie" foto © Courtesy Warner Bros. Pictures

24 Fabric produced in Como

28 The European House - Ambrosetti "Intelligence on the World, Europe and Italy"

103

36 Cernobbio capitale per tre giorni del mondo digitale

42 Parte da Expo Aid il “Progetto di vita” protagonista del Nuovo Piano Operativo Nazionale

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46 Passalacqua è il World’s Best Hotel

48 Vista Lago di Como Italy’s Leading Boutique Hotel 2023

54 117

Guido Taroni, scatti d'anima

58 A cena con il FAI a Villa del Balbianello

60 Villa Carlotta, le meraviglie del Giardino

62 Luigi Lusardi, Presidente dell’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori: impegnati a 360 gradi

66 Manolo Valdés al Museo Archeologico Nazionale di Napoli

68 Geo Poletti collezionista e pittore

70 Lithos: l’unità nella diversità

76 La sostenibilità di Zetacarton

78 Suore Infermiere dell'Addolorata, Amore per Dio, amore per il prossimo

80 Associazione Carducci, 120 anni di cultura e bellezza

82 TABU verso il centenario di un’idea

84 Associazione Cuochi, da 50 anni passione, impegno e dedizione

È vietata la riproduzione parziale o totale del materiale senza l’esplicito consenso dell’editore perché protetti da Copyright © o dalla normativa sul diritto d’autore Is prohibited the total or partial reproduction of material without the direct consent from the publisher because protected by Copyright ©

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Como


Senza Titolo / Untitled, marmo bianco di Carrara, cm 50 x 47,5 x 29,5

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Como

Registrazione Tribunale di Como Como Court Registration n. 19/2005 dell’11.05.2005 Numero iscrizione ROC: 23521

sommario summary

Stampa • Printed by Tecnografica s.a.s. di Sassi Romano & C. Lomazzo (CO) Un’iniziativa editoriale di • An editorial initiative by TBM Service & C. Editore Sostenuta da • Supported by Amici di Como In collaborazione con • In collaboration with Consorzio Como Turistica Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio Progetto editoriale • Research Editor Daniele Brunati, Rosaria Casali Consulente editoriale • Publishing Adviser Giovanni Anzani, Rosaria Casali Direttore responsabile • Editor Daniele Brunati Graphic design Andrea Pedretti Testi • Research and Material Paolo Annoni, Rosaria Casali Bernardi, Luca E. Bernardi, Stefania De Giorgi, Elisabetta Comerio, Marina Moretti, Chiara Taiana, Gian Enrico Ghilotti, Marili Fontana, , Nadia Baba, Alessandra De Nitto, Mark Bertogliati Davide Lacchini, Emanuele Riva, Elda DeMattei, Josette Elisa Bonomi, Walter Gorini Pubblicità • Advertising TBM Service & C, Chiara Bordoli Traduzioni • Translations Elena Pedretti Revisione testi • Proof reading Amelia Guarneri

90 Un presente dal grande avvenire

Book Corner

per Ci.Erre Ufficio

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92 La Tenuta de l’Annunziata da 10 anni regala l'energia che fa bene

128 Amici di Como & Magic Lake alla Fondazione Minoprio

150 Cantù Città del Mobile Festival Del Legno - Visioni

Foto • Photographic Material Andrea Butti, Carlo Pozzoni, Guido Taroni, Fabrizio Cusa, Mathia Coco, Modestino Tozzi, Lili Ferrari, Dino Merio, Mirko Banfi, Enrico Colzani, Guido Rizzuti, Lucas Possiede, Alessio Mesiano, Michela Sormani, Massimo Giordano, Lilly Red, Modestino Tozzi, Bettina Musatti, Paolo Crivelli (Archivio MEVM)

152

Archivi: Next Generation Innovations, Amici di Como, A3, Expo Aid, Autorità di Bacino del Lario, Vista, Villa d’Este Hotels, Passalacqua, Villa del Balbianello, Galleria d'arte Contini, Pinacoteca di Como, Zetacarton, Tabu, Associazione Cuochi, Ci.Erre, La Tenuta de l'Annunziata, Castello di Casiglio, FoxTown, Porada, Simmons, TBM Service, Magic Lake, St. Moritz Turismo, Mendrisiotto Turismo, Servizio Glaciologico Lombardo Festival del Legno, Osservatorio di Sormano, Villa Carlotta, Associazione Carducci, Premio Scritture di Lago, Porsche, For Hotel, Maserati, Palazzo Estate, L'Auto, Autotorino, Autoalberta, Briantea84, Pallacanestro Cantù

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Archivio Fashion&Luxury: DoDo, Tessabit, Peter Ci Segreteria di redazione • Editorial Support Team Marina Buonomo Amministrazione • Administration Studio Bergna Principi S.T.P. a RL Un ringraziamento speciale • Special thanks to a Giovanni e Ornella Anzani per la generosa disponibilità e concreta collaborazione

Piazza Duomo 17 22100 Como Tel. + 39 031.268.989 info@tbmservice.it magiclakecomo.it issuu.com/magiclakecomo

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Como

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Giovanni Testori al nuovo Osservatorio di Sormano

ONde Lariane, le ali della libertà

156 Premio Scritture di lago

Fashion & Luxury

194 Grande Tennis a Villa Olmo

196 Giro di Lombardia 2023

198 Grande vittoria per Davide Uboldi

200 Briantea84, voglia di sognare in grande

202 Acqua S.Bernardo Cantù, su il sipario!

205 Cucina & Cantina



L

a stagione autunnale che sta per iniziare al Relais Ca-

stello di Casiglio sarà caratterizzata dalla più grande novità di quest’anno, ovvero l’apertura della nuova Spa. Sviluppata su una superficie di 600 mq2 interni, a cui si sommano i cir-

ca 800 mq2 di solarium esterno, offrirà agli ospiti una vera

esperienza sensoriale in grado di coccolare e rigenerare. L’area wellness sarà caratterizzata da una sauna soft, una sauna fin-

landese panoramica, un bagno mediterraneo, un bagno romano, 3

aree relax climatizzate, tra cui la stanza del sale dell’Himalaya, due tisanerie, cinque diverse docce emozionali e bucket shower, una piscina calda interna con diversi giochi d’acqua, idromassaggi e let-

tini ad aria, un percorso Kneipp innovativo multisensoriale Water Paradise e diverse aree lounge e Solarium. L’arredamento degli spa-

zi sarà caratterizzato da uno stile semplice e raffinato al contempo. Segno

della

costante

voglia

di

innovazione,

la

nuo-

sull’ampio

par-

va Spa sorgerà vicino alla nuova piscina esterna a sfioro,

già

inaugurata

durante

l’estate,

e

co di 38.000 chilometri quadrati, ricco di alberi secolari.

La Spa del Castello di Casiglio, pronta per ospitare sia i clienti del Relais che i clienti esterni, è il luogo perfetto per chi vuole ritrovare il proprio equilibrio psico-fi-

sico e per chi è alla ricerca di un ambiente distensivo.

Via Cantù 21, 22036 Erba (CO) tel. +39 031.627288 fax +39 031.629649 info@hotelcastellodicasiglio.it


T

he autumn season about to begin at the Relais Castel-

lo di Casiglio will be characterised by this year’s biggest novelty, the opening of the new Spa. Developed on an area of 600 square metres indoors, in addition to the approximately 800 square metres of outdoor solarium, it will offer our guests a true sensory experience with of pampering and regeneration. The wellness area will include a soft sauna, a panoramic finnish sauna, a mediterranean bath, a roman bath, three air-conditioned relaxation areas, including a himalayan salt room, two herbal tea rooms, five different experience showers and a bucket shower, a warm indoor pool with various water features, whirl-

pools and air beds, an innovative multi-sensory Kneipp path Water Paradise, and several lounge and solarium areas. The spaces will be furnished in a style that is both simple and refined. Proof of the constant desire for innovation, the new Spa will be built next to the new outdoor infinity pool, already inaugurated during the summer, and on the large park of

38,000

square

kilometres,

full

of

centuries-old

trees.

The Spa at Castello di Casiglio, ready to host both Relais guests and external clients, is the perfect place for those who want to rediscover their mental and physical balance and for those in search of a relaxing environment.

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TERRITORIO

Fabric

Produced in Como di Rosaria Casali foto Courtesy Warner Bros. Pictures

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Como

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no dei giocattoli più venduti al mondo è la Barbie la famosissima bambola che porta il nome della figlia di Ruth Handler, cofondatrice della Mattel, la seconda azienda di giocattoli al mondo per fatturato dopo la Lego. Barbie interpretata da Margot Robbie è stata la protagonista indiscussa del film per la regia di Greta Gerwig, distribuito in Italia da Warner Bros Pictures, che ha incassato in pochi giorni più di un miliardo di dollari a livello mondiale - dato al 31 luglio riportato da Il Sole 24 Ore del 7 agosto. Un altro record è stato raggiunto anche a livello di e-commerce. Idealo nell’indagine condot-

ta dopo l’uscita del film in Italia ha riscontrato che le ricerche online legate a Barbie sono cresciute del 123% nel solo mese di luglio. Analizzando la top 50 dei prodotti più desiderati relativi al mondo Barbie, l’indagine ha evidenziato che primeggiano le bambole che indossano l’abito western e cappello da cowboy e l’abito vintage a quadretti rosa e bianchi rappresentato nella locandina del film. Il mondo del fashion style con quasi 200 partnership con Mattel ha colto l’opportunità di andare incontro ai desideri del pubblico. Da evidenziare la collaborazione con il numero uno mondiale dell’abbigliamento


Zara che ha lanciato una capsule dedicata agli outfit indossati da Margot Robbie, generando il maggiore impatto con 11 milioni di dollari in miv (Il Media Impact Value™ è l’algoritmo di proprietà di Launchmetrics che misura e compara l’impatto mediatico dei placement e delle menzioni ottenuti tramite le diverse Voci, nelle industrie di moda, lusso e beauty - www.launchmetrics. com). In occasione di un’intervista a Harper’s Bazaar, la costumista vincitrice di due premi Oscar Jacqueline Durran, ha rivelato che l’abito a quadretti bianchi e rosa è stato realizzato con il tessuto della storica

azienda comasca Taroni SpA espressione di quel Made in Italy lariano tante volte celebrato dalla nostra rivista. Taroni sinonimo di alta qualità in tutto il mondo della moda è stato il primo e unico produttore tessile a ricevere nel 2017 il “Sustainable Producer Award” per i criteri di ecosostenibilità con cui sono realizzati i suoi tessuti. Un’eccellenza tessile antesignana dei tempi grazie al suo Ceo e direttore creativo Maximilian Canepa. Chissà forse un giorno Barbie indossando proprio quell’abito arriverà a Como per una passeggiata romantica con il suo Ken ammirando il lago più bello al mondo.

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In queste pagine, immagini del trailer e del film "Barbie" In these pages, images of "Barbie" trailer and movie

O

ne of the best-selling toys in the world is Barbie the very famous doll named after the daughter of Ruth Handler, co-founder of Mattel, the world's second largest toy company by sales following Lego. Barbie played by Margot Robbie was the undisputed star of the film directed by Greta Gerwig, distributed in Italy by Warner Bros Pictures, which earned over $1 billion worldwide in just a few days -- figure as of July 31 reported by Il Sole 24 Ore on Aug. 7. 2023. Another record was also reached at the e-commerce level. Idealo in its survey following the release of the film in Italy found that online research related to Barbie grew by 123 percent in July alone, and analyzing the top 50 most desired products related to the Barbie world showed that dolls wearing the western dress and cowboy hat and the vintage pink and white

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checked dress worn by Margot Robbie depicted in the movie poster stood out. So the world of fashion style with nearly 200 partnerships with Mattel seized the opportunity to meet the desires of the public. Of particular note was the collaboration with the world's number one clothing company Zara, which launched a capsule dedicated to outfits worn by Margot Robbie that generated the greatest impact with $11 million in miv (The Media Impact Value™ is the algorithm owned by Launchmetrics that measures and compares the media impact of placements and mentions obtained through different Entries, in the fashion, luxury and beauty industries - www.launchmetrics.com). Precisely one of the most published outfits, a pink and white checkered dress worn by Margot Robbie both in the film's main trailer and

published on the launch poster, was made by two-time Oscar-winning costume designer Jacqueline Durran, who revealed in an interview with Harper's Bazaar that it was made with fabric from Lake Como's historical company Taroni SpA, an expression of that Lake Como Made in Italy so often celebrated by our magazine. Taroni synonymous with high quality throughout the fashion world was the first and only textile manufacturer to receive the "Sustainable Producer Award" in 2017 for the eco-sustainability criteria with which its fabrics are made. A textile excellence ahead of its time thanks to its Ceo and creative director Maximilian Canepa. Who knows maybe one day Barbie wearing that very dress will arrive in Como for a romantic walk with her Ken admiring the most beautiful lake in the world.


foto instagram Zara - Barbie Capsule Collection

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EVENTI

Valerio De Molli

“The European House - Ambrosetti”

"Intelligence on the World, Europe, and Italy" di Rosaria Casali foto The European House - Ambrosetti

“I

l tradizionale Forum, organizzato da The European House - Ambrosetti, chiamando responsabili politici, operatori economici e finanziari, intellettuali e dirigenti di forze sociali a un confronto su scala sovranazionale, costituisce un’interessante occasione di riflessione sugli scenari posti davanti a noi e sulle linee di azione utili a far avanzare l’intera Unione Europea, condizione primaria di sostenibilità per i Paesi membri. Le sfide di fronte alle quali ci troviamo sono sempre più complesse”. Queste parole sono parte del messaggio di apertura dei lavori del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella inviato agli organizzatori e ai partecipanti al 49° Forum The European House - Ambrosetti svoltosi a Cernobbio dall'1 al 3 settembre, che ben sintetizzano il ruolo della tre giorni, divenuta pietra miliare nel panorama internazionale. “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive” questa è la tematica annuale che viene affrontata e declinata a livello internazionale il primo giorno; a livello europeo il secondo giorno; a livello italiano il terzo giorno. Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House - Ambrosetti, ha aperto i lavori ponendo l’accento del suo discorso introduttivo “Rigenerare il futuro” sulla tematica estremamente rilevante relativa all’inverno demografico, soprattutto in Occidente (in particolare in Europa e in Italia), con un’analisi approfondita sugli scenari dei prossimi decenni. Dallo studio sono scaturite 15 proposte presentate in anteprima agli imprenditori, alla classe dirigente italiana e internazionale e ai 90 prestigiosi relatori partecipanti. Fondato nel 1975 il Forum si conferma l’appuntamento internazionale più atteso e partecipato che vanta numerosi riconoscimenti anche a livello internazionale. Dal 2013 The European House - Ambrosetti è stata nominata nella categoria Best Private Think: 1° Think Tank in Italia, 4° nell’Unione Europea e tra i più rispettati indipendenti al mondo su 11.175 a livello globale. Inoltre è stata riconosciuta da Top Employers Insitute (l’ente certificatore delle eccellenze aziendali in ambito HR) come una delle 141 realtà Top Employer 2023 in Italia.

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"T

he traditional Forum, organized by The European House - Ambrosetti, by calling policy makers, economic and financial operators, intellectuals and leaders of social forces to a discussion on a supernational scale, provides an interesting opportunity for consideration of the scenarios placed before us and the lines of action useful for advancing the entire European Union, a primary condition of sustainability for member countries. The challenges we face are increasingly complex." These words are part of the opening message from Italian President Sergio Mattarella sent to the organizers and participants of the 49th Forum The European House - Ambrosetti held in Cernobbio Sept. 1-3, which nicely summarize the role of the three-day event, which has become a milestone on the international scene. "The scenario of today and tomorrow for competitive strategies" this is the annual theme that is addressed and declined at the international level on the first day at the European level, the second day at the European level the third day at the Italian level. Valerio De Molli, Managing Partner & CEO of The European House - Ambrosetti, opened the proceedings by placing the emphasis of his introductory speech "Regenerating the Future" on the extremely relevant issue related to the demographic winter, especially in the West (particularly in Europe and Italy), with an in-depth analysis on the scenarios for the coming decades. The study resulted in 15 proposals previewed to entrepreneurs, the Italian and international ruling class and 90 prestigious participating speakers. Founded in 1975, the Forum is confirmed as the most awaited and attended international event that also boasts numerous awards at the international level. Since 2013 The European House - Ambrosetti has been nominated in the category Best Private Think: 1st Think Tank in Italy, 4th in the European Union and among the most respected independents in the world out of 11,175 globally. It has also been recognized by Top Employers Insitute (the certifying body for corporate excellence in HR) as one of 141 Top Employer 2023 companies in Italy.


Balázs Orbán

Nancy Pelosi

Matteo Salvini

Antonio Tajani

Giuseppe Valditara

Gilberto Pichetto Fratin

Carlo Nordio

Adolfo Urso

Paolo Zangrillo

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PERES HERITAGE INITIATIVE

The social award empowering a community of future leaders di Luca Bernardi foto The European House - Ambrosetti

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C

Valeria Kogan, CEO e co-Fondatrice - Fermata (Israele) Con un Ph.D. in bioinformatica, Valeria è CEO e co-Fondatrice dell'azienda agritech Fermata, con sede a Tel Aviv, che ha raccolto 2,6 milioni di Dollari e offre una soluzione sostenibile basata sull'IA per il monitoraggio automatico dello stato di salute delle coltivazioni in serra e nei campi. Inoltre, è co-Fondatrice di Smartomica, società che ha sviluppato una piattaforma basata sull'IA che assiste gli oncologi nella diagnosi di pazienti affetti da cancro.

Valeria Kogan, CEO and co-Founder - Fermata (Israel) With a Ph.D. in bioinformatics, Valeria Kogan is the co-founder and chief innovation officer of agritech company Fermata and Founder of Smartomica, a company developing an AI-based platform that assists oncologists in the diagnosis of severe cancer patients. The Tel Aviv-based Fermata has raised $2.6 million and operates a sustainable AI-based solution for automatic monitoring of plant health in greenhouses and on the fields.

Dina Radenkovic, co-Fondatrice e CEO - Gameto (USA) Cresciuta in una Serbia devastata dalla guerra, Dina ha studiato Matematica e Ingegneria nel Regno Unito e ha conseguito la Laurea in Medicina presso l'University College di Londra. Prima di dar vita a Gameto nel 2021, con il co-Fondatore e "imprenditore seriale" Martin Varsavsky, ha collaborato con il laboratorio genetico George Church di Harvard per finanziare la ricerca su come le cellule ingegnerizzate potrebbero migliorare la salute delle donne. I trattamenti di infertilità possono fare miracoli, ma hanno un sacco di svantaggi: pillole di grandi dimensioni, dolorose iniezioni di ormoni ed effetti collaterali pericolosi. Gameto ha raccolto 40 milioni di Dollari per rendere la raccolta degli ovuli più economica e più sicura, utilizzando cellule staminali umane per far maturare gli ovuli in laboratorio.

Dina Radenkovic, co-Founder & CEO - Gameto (USA) Dina Radenkovic grew up in war-torn Serbia, studied Math and Engineering in the United Kingdom and earned her medical degree at the Universit y College of London. Before starting Gameto in 2021 with co-Founder and serial entrepreneur Martin Varsavsk y, she partnered with Har vard’s George Church genetic lab to fund research on ways engineered cells could bo ost women’s health. Infertilit y treatments can bring miracles, but they have plent y of downsides: big pills, painful hormone injections and dangerous side ef fects. Gameto has raised $40 million to make egg har vesting cheaper and safer using human stem cells to mature ova in a lab.

corollario dei lavori si è svolta la settima edizione della Peres Heritage Initiative per ricordare il grande statista Shimon Peres che partecipò per 24 edizioni al Forum. Il progetto, ideato da The European House - Ambrosetti, ha il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri d’Israele, in cooperazione con il Peres Center for Peace. I destinatari del Premio sono tre giovani innovatori under 35 che si sono distinti nella ricerca, nel settore dell’innovazione tecnologica e nella ricerca della pace, i quali hanno avuto l’opportunità di presentare i propri lavori alla platea dei partecipanti al Forum The European House - Ambrosetti, durante la sessione “Empowering the generations of the future” moderata da Gianni Riotta. I vincitori di questa edizione sono stati:

Mattia Barbarossa, Fondatore, CEO e CTO - Sidereus Space (Italia) Mattia a 21 anni è il più giovane imprenditore aerospaziale del mondo. Autodidatta, con la passione per le scienze naturali, l'astrobiologia e lo spazio, ha tenuto la sua prima lezione sull'esplorazione dello spazio all'età di 13 anni. A 15, Mattia e il suo team hanno vinto una competizione internazionale organizzata dalla NASA, a cui hanno partecipato 3.500 squadre provenienti da 50 Paesi diversi. Ha fondato Sidereus Space, una startup innovativa che ha chiuso un round da 1,5 milioni di Euro e sta preparando il primo lancio previsto per il 2024.

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rowning this event was the seventh edition of the Peres Heritage Initiative to commemorate the great statesman Shimon Peres who participated for 24 editions in the Forum. The project, conceived by The European House - Ambrosetti, has the patronage of the Ministry of Foreign Affairs of Israel, in cooperation with the Peres Center for Peace. The recipients of the Award are three young innovators under 35 who have distinguished themselves in research, technological innovation and peace research, who have the opportunity to present their work to the audience of participants at The European House - Ambrosetti Forum, during the session "Empowering the generations of the future" moderated by Gianni Riotta. The winners of this edition were:

Mattia Barbarossa, Founder CEO & CTO - Sidereus Space (Italy) Mattia Barbarossa, 21, is the youngest aerospace entrepreneur in the world. A self-taught with a passion for natural sciences, astrobiology and space, he gave his first lecture on space exploration at the age of 13. At 15, Mattia and his team won an international competition organised by NASA, in which 3,500 teams from 50 different countries participated. Now, he is the Founder of Sidereus Space, a groundbreaking startup that closed a €1.5 million round and it is preparing the first launch planned for 2024.


Valeria Kogan

Q

uali sono le difficoltà che una donna può incontrare quando si tratta di fondare società high-tech, che un tempo erano accessibili solo agli uomini in posizioni di vertice? L'agricoltura è un settore piuttosto conservativo e portare le nuove tecnologie innovative nell'agricoltura non è un compito facile per nessuno. Credo che il modo migliore per superare gli stereotipi legati al genere, all'età, ecc. sia quello di costruire un prodotto davvero eccellente. Cerco di non prestare attenzione allo scetticismo che vedo di tanto in tanto legato al fatto che sono una giovane donna in un settore dominato dagli uomini, perché mi sento a mio agio quando il nostro prodotto parla da solo. Dedico anche il mio tempo a sostenere altre aspiranti imprenditrici e a condividere con loro la mia esperienza. Quanti più modelli di ruolo diversificati abbiamo, tanto più velocemente il settore cambierà e diventerà più aperto a menti innovative. Pensa che l'IA sarà una sfida o una soluzione in futuro? Credo che il tema dell'IA faccia parte di un insieme di fattori diversi. Anche il nostro prodotto che automatizza il processo di monitoraggio della salute delle piante ha un impatto complicato. Il valore per l'agricoltore e il consumatore è molto chiaro: aiutiamo a ridurre gli sprechi alimentari, a diminuire l'uso di prodotti chimici e a migliorare la qualità dei prodotti. Si potrebbe obiettare che questo porta all'ottimizzazione della manodopera e toglie il lavoro alle persone. Ma la deglobalizzazione e la questione della sicurezza alimentare, che diventa sempre più importante, aumentano la richiesta di agricoltori locali che possano produrre cibo per la popolazione locale, riducendo il ruolo dell'importazione di beni. Fornendo supporto nella cura delle piante, Fermata e altre aziende di IA permettono agli agricoltori non professionisti di tutto il mondo di avviare le loro attività con rischi minori e margini più elevati, creando di fatto nuovi posti di lavoro. Credo che dovremmo tenere presente questa versatilità del ruolo dell'IA quando riteniamo di dover sviluppare le relative normative. Fermata e Smartomica sono esempi di come l'AI possa rivoluzionare le attività umane. Cosa ci aspetta in futuro? Lavoro allo sviluppo di tecnologie che aiutano i professionisti di diversi settori a utilizzare un'enorme quantità di dati per rendere il loro lavoro più efficiente. La quantità di conoscenza generata dall'umanità è in costante aumento e nessun cervello può elaborarla per prendere la decisione migliore. Sono grande sostenitrice delle applicazioni dell'intelligenza artificiale per il business e sono curiosa di vedere come cambieranno la medicina, l'agricoltura e altri settori della nostra vita, rendendo il mondo un posto migliore e più sicuro.

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ow difficult is it for a woman to found high-tech companies, which were once only available to men in top positions? Agriculture is a pretty conservative industry, and bringing the new disruptive technologies to the farming is not an easy task for anyone. I believe that the best way to overcome stereotypes related to gender, age, etc. is to build a really great product. I try not to pay attention on the skepticism I see from time to time related to the fact that I am a young woman in a male-dominated industry, as I feel comfortable for our product speaking for itself. I also dedicate my time to support other aspiring female entrepreneurs and share my experience with them. The more diverse role models we have, the faster the industry will change and become more open to different beautiful minds. Do you think AI will be a challenge or a solution in the future? I believe that the AI topic is not black and white. Even our product which automates the plant health monitoring process has complicated impact. The value for the farmer and the consumer is very clear - we help reduce the food waste, decrease amount of chemicals usage and make the produce quality higher. One might argue that this leads to the labor optimization and takes people’s jobs. But deglobalization and food security issue, which becomes more and more important topic, increase the demand for the local farmers that can produce food for the local population decreasing the role of the import of goods. By providing support in plant care Fermata and other AI companies make it possible for non-professional farmers around the globe launch their businesses with lower risks and higher margins, and actually create the new jobs. I think we should keep in mind this versatility of the AI role when make our opinion on it and develop the regulations. Fermata and Smartomica are examples of how AI can revolutionize human activities. What awaits us in the future? I work on developing technologies that help professionals in different industries to be able to use enormous amount of data for making their work more efficient. Amount of knowledge that humanity generates is constantly increasing and no single brain can process it to make the best decision. I am a big supporter of AI applications for the business and looking forward to see how it will change medicine, agriculture and other fields of our lives making world a better and safer place.

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Dina Radenkovic

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ual è stata la filosofia alla base dell'avvio di Gameto nel 2021? Gameto è nata dal desiderio di avere migliori opzioni di FIV e congelamento degli ovuli per le donne di oggi. L'Amministratore Delegato, la dottoressa Dina Radenkovic, Medico di formazione e imprenditrice di successo, ha co-fondato Gameto dopo aver iniziato a sentirsi sotto pressione per la creazione di una famiglia, ma voleva dare priorità alla sua carriera. Quando si è informata sulle possibilità di preservare la propria fertilità, Dina è rimasta delusa dalla mancanza di trattamenti disponibili sul mercato che consentissero alle donne di assumere il controllo della propria linea riproduttiva. Durante la fondazione di Gameto, mentre lavorava anche come Partner di SALT Fund e come Chief Strategy Officer di una catena di cliniche per la longevità, Dina era il primo esempio di donna che desiderava congelare i propri ovuli, ma si sentiva limitata dall'investimento di tempo necessario e dall'onere dei sintomi. L'attuale protocollo di recupero degli ovociti utilizzato sia nella FIV che nel congelamento degli ovociti richiede iniezioni ormonali intensive che causano effetti collaterali fastidiosi e potenzialmente gravi, limitando la possibilità di alcune donne di sottoporsi al processo a causa dei costi e dei tempi di inattività causati dai sintomi. Dina aveva in mente un prodotto che permettesse alle donne di conservare i propri ovuli e alle famiglie che lottano contro l'infertilità di sottoporsi alla fecondazione in vitro in modo efficiente e senza distogliere l'attenzione da altre priorità. La soluzione che Dina e il suo co-Fondatore, Martin Varsavsky, hanno scoperto grazie a una collaborazione con il laboratorio di George Church della Harvard Medical School è diventata il programma fondamentale di Gameto. Fertilo, un prodotto candidato derivato da cellule di supporto ovarico (OSC), è stato progettato per migliorare i risultati della FIV e del congelamento degli ovociti. Il protocollo di Fertilo richiede una quantità minima di stimolazione ormonale prima del prelievo degli ovociti, la parte del processo che causa effetti collaterali spiacevoli e dolorosi. Dina e Martin vedono in Fertilo una tecnologia in grado di migliorare l'esperienza della FIV e del congelamento degli ovociti e di migliorare l'accesso per tutte le donne e le famiglie. Quali sono i progetti che state pianificando per il futuro? Stiamo lavorando per portare il nostro prodotto candidato, Fertilo, sui mercati di tutto il mondo, al fine di migliorare l'esperienza e l'accesso ai servizi di fertilità come la FIVET e il congelamento degli ovuli. Attualmente stiamo perseguendo studi clinici e la commercializzazione in giurisdizioni chiave. La nostra visione a lungo termine è quella di essere un partner sanitario per le donne durante l'intero ciclo di vita riproduttiva, dal congelamento degli ovociti alla FIVET, fino alla menopausa e alle malattie del sistema riproduttivo che si verificano nel corso della vita. La nostra scienza di base può essere sfruttata per generare candidati prodotti in modo continuo e riproducibile a sostegno di questa visione. Qual è il messaggio che vorreste trasmettere alle donne oggi? Vogliamo che le donne si sentano autorizzate a dare priorità alla loro carriera nel momento in cui lo desiderano e ai loro obiettivi familiari nel momento in cui lo desiderano. Le donne non devono e speriamo non debbano compromettere i loro obiettivi di carriera per avere una famiglia. La missione di Gameto è profondamente radicata nella convinzione che i progressi scientifici debbano essere sfruttati per modernizzare l'intero percorso riproduttivo femminile e contribuire all'uguaglianza. La nostra società si è evoluta in molti modi e oggi le donne hanno intrapreso percorsi diversi che erano inimmaginabili anche solo qualche decennio fa. Questo comporta una complessità di scelte su quando e come creare o allargare una famiglia, ma la finestra biologica della fertilità non si è evoluta. Noi immaginiamo un futuro in cui ogni donna abbia l'autonomia di decidere come sarà il suo percorso riproduttivo, senza che siano i vincoli della biologia a dettare le scelte. I vostri sogni, qualunque essi siano - di maternità, di carriera, di avventura o di tutte queste cose insieme - sono validi. E noi siamo qui per aiutarvi a realizzare questi sogni, rispettando le vostre esigenze. 32

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hat was the philosophy behind Gameto starting in 2021? Gameto was born out of a desire to have better IVF and egg freezing options for modern-day women. The CEO, Dr. Dina Radenkovic, a trained medical doctor and successful entrepreneur, co-founded Gameto after she began to feel pressured to start a family, but wanted to prioritize her career. When she looked into options for preserving her fertility, Dina was disappointed in the lack of available treatments on the market that allow women to take control of their reproductive timeline. In the midst of founding Gameto, while also working as a partner at SALT Fund and as the Chief Strategy Officer of a chain of longevity clinics, Dina was the prime example of a woman who wanted to freeze her eggs but felt limited by the required time investment and symptom burden. The current egg retrieval protocol used in both IVF and egg freezing requires intensive hormonal injections that cause uncomfortable and potentially serious side effects, limiting some women’s ability to undergo the process due to the cost and downtime caused by symptoms. Dina had a vision for a product that would allow women to preserve their eggs and allow families struggling with infertility to undergo IVF efficiently and without detracting from other priorities. The solution that Dina and her co-Founder, Martin Varsavsky, discovered through a partnership with George Church’s lab at Harvard Medical School became the foundational program of Gameto. Fertilo, a product candidate derived from ovarian supporting cells (OSCs), is designed to improve outcomes of IVF and eggfreezing. Fertilo’s protocol requires a minimal amount of hormonal stimulation prior to egg retrieval, the part of the process that causes uncomfortable and painful side effects. Dina and Martin see Fertilo as the enabling technology to improve the IVF and egg freezing experience and improve access for all women and families. What projects are you planning as next steps? We are working to progress our product candidate, Fertilo, to markets all over the globe in order to improve the experience of and access to fertility services like IVF and egg freezing. We are currently pursuing clinical trials and commercialization in key jurisdictions. We have a long-term vision to be healthcare partners for women throughout the entirety of their reproductive life cycles, from egg freezing and IVF to menopause and diseases of the reproductive system that occur throughout life. Our foundational science can be leveraged to continuously and reproducibly generate product candidates to support this vision. What message would you like to transmit to women of our time? We want women to feel empowered to prioritize their careers when they want and their family goals when they want. Women should not and hopefully will not have to compromise our career goals in order to have families. At Gameto, our mission is deeply rooted in the belief that scientific advances should be leveraged to modernize the entire female reproductive journey and contribute to equality. Our society has evolved in many ways, with women today forging diverse paths that were unimaginable even a few decades ago. With this comes a complexity of choices about when and how to start or expand a family, but the biological window of fertility has not evolved. We envision a future where every woman has the autonomy to decide what her reproductive journey looks like without the constraints of biology dictating those choices. Your dreams, whatever they may be – of motherhood, of career aspirations, of adventures, or of all these combined – are valid. And we're here to help make those dreams a reality, on your terms.



Mattia Barbarossa

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ei che è fondatore e amministratore delegato della sua azienda aerospaziale, quando è nato il suo interesse per l'industria aerospaziale? Oggi siamo innegabilmente i protagonisti di una nuova era della storia umana. Stiamo passando dall'homo sapiens all'homo cosmicus e questo avverrà nei prossimi decenni, non secoli. Inoltre, l'importanza geopolitica delle risorse spaziali, dall'energia ai materiali, diventerà un punto di riferimento per la nostra società nei prossimi anni. Ai tempi, mi resi conto di quanto sarebbe stato importante e decisi di volerne far parte. Ho quindi creato Sidereus per dare vita a tecnologie che non esistevano ancora, facilitando questo "salto evolutivo". Cosa distingue Sidereus Space Company dalle altre industrie spaziali? Stiamo sviluppando tecnologie all'avanguardia per facilitare l'accesso allo spazio; le aziende utilizzano ancora approcci vecchi di decenni per lanciare i carichi utili nello spazio e questo incide pesantemente sui costi e sui tempi necessari per sviluppare qualcosa nello spazio. Eppure il nostro mondo è già fondamentalmente dipendente dallo spazio. Cosa sarebbe possibile se potessimo andare e tornare dallo spazio con la stessa facilità con cui si viaggia con un aereo intorno al mondo? Questo è l'obiettivo di EOS, il veicolo spaziale personale, e lo stiamo facendo con tecnologie avanzate per miniaturizzare il volo spaziale e portarlo nella nostra vita quotidiana. Pensa che i metodi di trasporto umano nello spazio e i materiali cambieranno in futuro? Sicuramente la nostra capacità di crescere come specie dipende dallo spazio, le risorse limitate della Terra da sole non bastano. Per accedere alle risorse spaziali, dobbiamo rendere i viaggi nello spazio facili come quelli aerei o marittimi di oggi. È tempo di intraprendere azioni coraggiose e di portare avanti la tecnologia per aprire finalmente le frontiere della nostra espansione nello spazio. Spostarsi da un punto all'altro della Terra in meno di un'ora, colonizzare altri mondi e alimentare la nostra società dallo spazio non è fantascienza, ma il nostro futuro prossimo, il nostro destino è sopra di noi e tutti noi dobbiamo capirlo al più presto.

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s you are the Founder and CEO of your own aerospace company, when did your interest in the aerospace industry begin? Nowadays we’re undeniably the main characters of a new era in human history. We’re moving from homo sapiens to homo cosmicus and this is going to happen in the next few decades not centuries. Furthermore, the geopolitical importance of space resources, from energy to materials will become a pivot point for our society in the coming years. Back in the day, I realized how important this would have been and I decided I wanted to be part of that. So, I’ve created Sidereus to bring to life technologies that didn’t exist yet, facilitating this “evolutionary leap”. What sets Sidereus Space Company apart from other space industries? We’re developing cutting-edge technologies to ease space access; companies are still using decades-old approaches to launch payloads into space, and this seriously affects the cost and time needed to develop anything in space. Yet our world is already fundamentally dependent on space. What would be possible if we could go and return from space with the same ease of traveling with an airplane around the globe? This is what EOS, the personal space vehicle, is trying to address, and we’re doing so with advanced technologies to miniaturize spaceflight and bring it to our everyday lives. Do you think the methods of human space travel and material transport will change in the future? For sure, our very capability to thrive as a species depends on space, Earth’s limited resources alone won’t do. To access space resources, we need to make space travel just as easy as air or sea travel nowadays. It is time to take bold actions and push forward the technology to finally open the frontiers of our expansion through space. Moving from one point to another on Earth in less than an hour, colonizing other worlds, and powering our society from space is not science fiction but our near future, our destiny lies above us, and we all must understand it as soon as possible.


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EVENTI

Cernobbio capitale per tre giorni del mondo digitale di Paolo Annoni foto Andrea Butti

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ernobbio deve sicuramente la sua fama alla bellezza del luogo, ma è altrettanto vero che grazie al Forum di Cernobbio, o Forum Ambrosetti, organizzato a Villa d’Este dal 1975, Cernobbio è anche sinonimo di decisioni importanti riguardo l’economia mondiale. Ai primi di ottobre la località rivierasca e il suo polo espositivo e fieristico, Villa Erba, sono state per tre giorni la capitale del mondo digital grazie a ComoLake2023-Next Generation Innovations, la “Cernobbio del Digitale, appunto. Un evento fortemente voluto dal sottosegretario comasco alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'Innovazione, Alessio Butti, capace di portare sul Lago di Como dal 5 al 7 ottobre il gotha della politica e della tecnologia. Tre giorni di lavori, 5 aree tematiche, oltre 15 panel con ben 80 speaker provenienti da tutto il

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mondo. L’evento si è aperto con il videomessaggio della premier italiana, Giorgia Meloni, che non ha avuto paura di affermare come Metaverso e intelligenza artificiale stiano generando uno “tsunami tecnologico che dobbiamo sapere affrontare”. Dieci i ministri che hanno partecipato alla tre giorni, da Giancarlo Giorgetti ad Andrea Abodi, allo Sport, che ha approfittato della visita per incontrare negli spazi di Amici di Como, partner territoriale dell’evento, una delegazione di Cantù Next per proseguire nel dialogo verso la Nuova Arena di Cantù. Progetto all’avanguardia nel panorama nazionale, che esemplifica il concetto dello spazio multifunzionale e premiato nel corso della Serata di Gala al Teatro Sociale, organizzata sempre da ComoLake2023. L’uomo e la tecnologia, che può essere un’alleata


Sopra, a sinistra, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni; a destra, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alessio Butti; sotto, a sinistra, Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica; a destra, Ignazio La Russa, Presidente del Senato incontra le autorità locali

in diversi ambiti, ma anche aumentare le distanze tra chi è alfabetizzato e chi no, per età anagrafica, cultura e connessioni. Il ministro delle Imprese Alfonso Urso, collegato da remoto è stata in tal senso illuminante. Ha infatti annunciato la volontà di completare la posa della banda larga in Italia entro il 2024. "Abbiamo annunciato la nostra strategia sulla banda larga lo scorso 7 agosto – ha detto - ed è necessaria e doverosa un'accelerazione anche per la conformazione dell'Italia, che coinvolge 6.232 comuni, come credo in nessun altro Paese". “ComoLake2023 nasce dalla necessità di colmare un vuoto di confronto internazionale in Italia su temi fondamentali dell’economia digitale. Il segnale che il Governo vuole trasmettere è l’importanza e l’attenzione data alla digitalizzazione e alla tecnologia. La pre-

senza di molti Ministri del Governo e del videomessaggio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme ai Ministri di settore di altri Paesi europei, ambasciatori, docenti universitari e alti rappresentanti della Commissione Europea, evidenzia l’importanza strategica di questi argomenti per l’Italia e per l’Europa”, ha detto invece il sottosegretario Butti, che ha assicurato l’impegno a trasformare l’evento di Villa Erba in un appuntamento annuale. “Il nostro Paese ha una storia ricca di innovazione, creatività e ingegno, ed è su questa base che dobbiamo costruire una nuova cultura della trasformazione digitale” ha ricordato Butti. Tra gli interventi di personalità del mondo digital, anche il messaggio di uno dei padri di Internet, l’ottantenne Vinton Cerf, vice presidente ed Evangelist di Google, che si

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A lato, Sebastiano Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare al suo arrivo arrivo a VIlla Erba. Sotto, Andrea Mauri e Sergio Paparelli, AD e Presidente di Cantù Next, premiati durante la serata al Teatro Sociale di Como

è detto molto dispiaciuto di non essere potuto venire in presenza a Como “uno dei luoghi che preferisco al mondo”. “ComoLake2023” è stata anche il punto di incontro tra istituzioni, imprese e università coinvolte nei nuovi paradigmi della crescita economica che - in Italia e in Europa - saranno inevitabilmente guidati dagli investimenti del PNRR. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha spiegato come la tecnologia sia "al centro anche della strategia di diplomazia della crescita, che mira a rendere il nostro sistema produttivo e le sue piccole e medie imprese sempre più competitive sui mercati internazionali". Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha posto l’accento sulle materie prime indispensabili per la tecnologia, oggi nelle mani di russi e cinesi “dobbiamo utilizzare moderni strumenti per foto Next Generation Innovations

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fare delle nostre città dei giacimenti, perché siamo leader dell'economia circolare e dobbiamo condividere il grande discorso delle reti che è l'azione che si propone di fare il PNRR" ha detto. Tra gli interventi maggiormente apprezzati anche quello di un ministro del culto, Paolo Benanti, francescano docente all’Università Gregoriana e consigliere di Papa Francesco. “Siamo il paese che ha scoperto il Rinascimento. Siamo il paese che ha visto nell’uomo e nell’umano il centro di una possibile società capace di integrare differenze e di creare così tanta bellezza. E allora forse è arrivato il momento di cercare uno sviluppo dell’intelligenza artificiale che sappia riprendere quei valori, che sappia tenere al centro l’umano, che sappia dare un nuovo rinascimento a questo paese”, ha spiegato Benanti.



In questa pagina, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi visita lo stand di Amici di Como. In queste immagini, il Ministro con Daniele Brunati, Direttore Generale di Amici di Como, Matteo Monti, Sindaco di Cernobbio, Giuseppe Rizzello, General Manager di Asm Global, Antonio Munafò e Andrea Mauri, esponenti di Cantù Next

Cernobbio, capital of the digital world for three days

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hree days of work, 5 thematic areas, more than 15 panels with as many as 80 speakers from all over the world. This was the "Cernobbio del Digitale," ComoLake2023-Next Generation In-novations organized at Villa Erba last Oct. 5-7 thanks to an idea of Como's undersecretary for Innovation in the Meloni government, Alessio Butti. The event was opened by a video mes-sage from Giorgia Meloni, who spoke of metaverse artificial intelligence as a "technological tsunami that we must know how to deal with." Ten ministers spoke from Giancarlo Giorgetti (Economy) to Andrea Abodi, on Sport, who took advantage of the visit to meet in the spaces of Amici di Como, the event's territorial partner, with a delegation from Cantù Next to continue the dialogue toward the new Cantù Arena. Project awarded during the Gala Evening at the Teatro Sociale, also organized by ComoLake2023. Humans and technology, which can be an ally in different areas, but also increase the distances between those who are literate and those who are not, due to age, culture and connections. Minister of Enterprise Alfonso Urso, connected remotely, announced his intention to complete the laying of broadband in Italy by 2024. "We announced our broadband strategy last August 7," he said, "and an acceleration is necessary and necessary also because of the conformation of Italy, which involves 6,232 mu-nicipalities, as I believe in no other country. "Our country has a history rich in innovation, creativity and ingenuity, and it is on this basis that we must build a new culture of digi-

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tal transformation," recalled Undersecretary Alessio Butti. Speeches by personalities from the digital world also included a message from one of the fathers of the Internet, 80-year-old Vinton Cerf, vice president and Evangelist at Google, who said he was very sorry he could not be in attendance in Como, "one of my favorite places in the world." European funding through the PNRR was also at the cen-

ter of the debate initiated by Foreign Minister Antonio Tajani. His cabinet colleague, Gilberto Pichetto Fratin, with responsibility for the environment, dwelt on the need to stop depending on Russia and China for raw materials. Also among the most appreciated speeches was that of a minister of religion, Paolo Benanti, a Franciscan professor at the Gregorian University and adviser to Pope Francis



EVENTI

Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità con il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Parte da EXPO AID il “Progetto di vita” protagonista del Nuovo Piano Operativo Nazionale di Rosaria Casali foto Archivio Expo Aid

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o Persona al centro” il tema del primo Expo Aid voluto dal Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità che ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del vice presidente Matteo Salvini, insieme ai 2300 partecipanti iscritti. Lo scopo della due giorni è stato quello di lavorare insieme con le Istituzioni, il Terzo Settore, il mondo del privato sociale e con i cittadini per dare risposte e garantire una vita di qualità definendo le linee guida per il nuovo Piano Operativo Nazionale. Sono stati 6 i seminari tematici coordinati da docenti universitari, da esperti e da testimonianze dirette: Accessibilità universale, luoghi della cultura e turismo inclusivi, Disabilità e sport: campioni e atleti a confronto, Salute e benessere sociale, Percorsi per l’inclusione lavorativa, Disturbi per il neurosviluppo: vita, famiglia, opportunità, Il progetto individuale

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di vita: le basi. Sia le sessioni plenarie che i seminari sono stati resi accessibili a tutti grazie ai sottotitoli in tempo reale e alla traduzione nella lingua italiana dei segni. Un Expo dedicato alle persone con disabilità che ha saputo coinvolgere per la prima volta più di 60 associazioni ospitate negli stand del Palacongressi di Rimini il 22 e il 23 settembre, che hanno esposto e presentato i propri progetti e le proprie attività al fianco degli Enti Istituzionali. Anche i cittadini riminesi hanno voluto condividere la gioia di così tante associazioni di volontariato presenti partecipando numerosi alle iniziative collaterali organizzate in città, come i mercatini dei prodotti realizzati dalle associazioni, le degustazioni alimentari, visitato le mostre e percorso itinerari turistici animati da persone con disabilità motoria o intellettiva. I momenti più attesi sono stati l’incontro con i campioni dello sport e il concerto, un grande evento musicale con la partecipazione di gruppi e band di artisti tra i quali la straordi-

naria esibizione dei ragazzi della Cooperativa sociale di Cislago, Il Granello, con performance artistiche coinvolgenti ed entusiasmanti. Il Ministro Locatelli lavora costantemente con le associazioni, infatti sono 31 quelle coinvolte nel Nuovo Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità per valorizzarle e per costruire insieme il Nuovo Piano Operativo Nazionale rivolto a 3 milioni e 150 mila persone che hanno problemi di salute e gravi limitazioni che impediscono loro lo svolgimento delle azioni quotidiane. Dal 5 ottobre si è insediato anche il “Tavolo per la redazione di un testo unico per le disabilità” presieduto da Claudio Contessa, presidente di Sezione del Consiglio di Stato. Un tavolo tecnico voluto dal Ministero per la Disabilità e dal Ministero per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa; i Ministri Locatelli e Casellati lavoreranno insieme unendo le proprie competenze al fine di semplificare le norme a beneficio della vita quotidiana dei cittadini.


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From Expo Aid “Progetto di vita” as a key role in the New National Operation Plan

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he first meeting dedicated to people with disabilities, Expo Aid strongly supported by Minister Alessandra Locatelli and organized in collaboration the National Observatory on the Condition of People with Disabilities, was held at the Rimini Palacongressi on September 22 and 23. 2300 people attended the plenary sessions, the 6 thematic seminars, visited the stands of the more than 60 Third Sector associations present. The purpose of the two-day event is to put the "Person at the Center" by working in established synergy with the institutions to build together a PROGRAM for the enhancement of the person with disabilities aimed at the implementation of the New National Operational Plan.

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Audi Q4 Sportback e-tron 100% elettrica. Inspired by progress.

Audi Q4 Sportback e-tron è il primo SUV coupé compatto 100% elettrico targato quattro anelli che dà vita a un domani in cui innovazione e rispetto viaggiano alla stessa velocità. Merito di un design sportivo pensato per accrescere l’efficienza e di una tecnologia evoluta che la rendono l’espressione perfetta della mobilità sostenibile targata Audi. Scopri di più nel nostro Showroom e su lauto.it Future is an attitude Gamma Audi Q4 Sportback e-tron. Consumo ciclo di prova combinato (WLTP): 16,7 - 19,7 kWh/100 km; autonomia ciclo di prova combinato (WLTP): 540 - 446 km; emissioni CO₂ ciclo di prova combinato: 0 g/km.

I valori indicativi relativi al consumo di energia e alle emissioni di CO₂ sono rilevati dal Costruttore in base al metodo di omologazione WLTP (Regolamento UE 2017/1151 e successive modifiche e integrazioni). I valori di emissioni CO₂ nel ciclo combinato sono rilevanti ai fini della verifica dell’eventuale applicazione dell’Ecotassa/Ecobonus, e relativo calcolo. Eventuali equipaggiamenti e accessori aggiuntivi, lo stile di guida e altri fattori non tecnici possono modificare i predetti valori. Per ulteriori informazioni sui predetti valori, vi invitiamo a rivolgervi alle Concessionarie Audi e a consultare il sito audi.it. È disponibile gratuitamente presso ogni Concessionaria una guida relativa al risparmio di carburante e alle emissioni di CO₂, che riporta i valori inerenti a tutti i nuovi modelli di veicoli.

LIPOMO - COMO Via Prov. per Lecco, 505 Tel. 031 5574088

CANTU’ Via San Giuseppe 40 Tel. 031 716296

lauto.it


NEWS

Passalacqua

è il World’s Best Hotel foto Archivio Passalacqua

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l miglior hotel del mondo si trova sulle sponde del Lago di Como: è Passalacqua, la straordinaria dimora aristocratica di fine ‘700 che svetta nel cuore del paese di Moltrasio, riportata in vita da Paolo, Antonella e Valentina De Santis, lungimirante famiglia comasca di imprenditori alberghieri. Aveva aperto le porte ai suoi ospiti poco più di un anno fa e già trionfa alla prima edizione dei World’s 50 Best Hotel, la classifica globale di "50 Best" nel settore dell’ospitalità. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Londra, all’interno dello storico Guindhall, dove i principali players della travel industry si sono riuniti per celebrare i migliori hotel del mondo in 35 destinazioni, mettendo in luce le esperienze alberghiere che plasmeranno le aspirazioni di consumatori, viaggiatori e addetti ai lavori negli anni a venire. Dalla sua apertura lo scorso giugno 2022, Passalacqua ha magistralmente ridato vita all’arte della villeggiatura, diventando un’icona de “La Dolce Vita”, rinomata per i suoi affreschi ed i giardini terrazzati, celebre per avere ospitato numerosi personaggi, da Napoleone Bonaparte a Winston Churchill, al poeta Carlo Porta, a Vincenzo Bellini che qui compose pezzi importanti delle sue opere. “Quello che abbiamo vissuto alla cerimonia di premiazione è indescrivibile, come un sogno irraggiungibile che inaspettatamente diventa realtà. - commenta Valentina De Santis, proprietaria e Ceo di Passalacqua, “Credo sia un messaggio importante per il nostro Paese dove l’ospitalità è parte integrante della nostra cultura, che i cinque hotel italiani in classifica – 3 dei quali di famiglia proprio come noi - siano nella top 21 della lista. Siamo onorati e incredibilmente grati per questo riconoscimento incredibile che

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arriva dopo solo un anno dall’apertura. Passalacqua è l’emblema del “sogno che si avvera”, è la testimonianza dell’amore e della devozione della mia famiglia e del nostro team straordinario. Siamo commossi e profondamento toccati per l’affetto sincero che ci è arrivato da ogni parte del mondo e dai nostri amici e colleghi presenti ieri sera. L’abbiamo davvero vissuto personalmente: se puoi sognarlo, puoi farlo.”


Paolo, Antonella e Valentina De Santis

Passalacqua

is the World's Best Hotel

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he world's best hotel is located on the shores of Lake Como: it is Passalacqua, the extraordinary late-18th-century aristocratic mansion that towers in the heart of the village of Moltrasio, brought back to life by Paolo, Antonella and Valentina De Santis, a forward-thinking Como family of hotel entrepreneurs. It had opened its doors to guests just over a year ago and already triumphed in the first edition of the World's 50 Best Hotels, the global ranking of "50 Best" in the hospitality industry. The awards ceremony was held in London's historic Guindhall, where key players in the travel industry gathered to celebrate the world's best hotels in 35 destinations, highlighting the hotel experiences that will shape the aspirations of consumers, travelers and industry insiders in the years to come. Since its opening last June 2022, Passalacqua has masterfully revived the art of vacationing, becoming an icon of "La Dolce Vita," renowned for its frescoes and terraced gardens, famous for hosting numerous personalities, from Napoleon Bonaparte to Winston Churchill, the poet Carlo Porta, and Vincenzo Bellini, who composed important pieces of his operas here. "What we experienced at the award ceremony is indescribable, like an unattainable dream that unexpectedly becomes reality. - comments Valentina De Santis, owner and CEO of Passalacqua, "I think it is an important message for our country, where hospitality is an integral part of our culture, that the five Italian hotels on the list-three of which are familyowned just like us-are in the top 21 list. We are honored and incredibly grateful for this incredible recognition that comes only a year after opening. Passalacqua is the epitome of the "dream come true," a testament to the love and devotion of my family and our extraordinary team. We are moved and deeply touched by the sincere affection we received from all over the world and from our friends and colleagues present last night. We really experienced it personally: when you can dream it, you can do it."

Silvio Vettorello (GM), Valentina De Santis (Proprietaria e Ceo), Delia Facchini (PR Director)

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NEWS

Vista Lago di Como

Italy’s Leading Boutique Hotel 2023 foto archivio Vista Lago di Como

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ista Lago di Como si conferma un esempio di eccellenza. Primo e unico boutique hotel 5 stelle lusso nel cuore di Como e parte di LarioHotels, è stato premiato dai World Travel Awards come Italy's Leading Boutique Hotel 2023. Definiti gli “Oscar del turismo” e considerati tra i riconoscimenti più prestigiosi in ambito turistico in tutto il mondo, dal 1993 i World Travel Awards (WTA) premiano le strutture di pregio dell’industria dell’ospitalità internazionale, che si sono distinte nel corso dell’anno per la qualità dei servizi offerti. Il premio è una garanzia di eccellenza, un riferimento da parte di tutti gli operatori del settore e una bussola per i viaggiatori più attenti ed esigenti. La classifica 2023 comprende 17 dei più rinomati boutique hotel italiani, con Vista Lago di Como al primo posto. Il processo di votazione si svolge online durante una campagna di comunicazione della durata di un anno e aperta a tutti: da esperti qualificati del settore dei viaggi e del

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turismo ai consumatori che acquistano viaggi. “Siamo felici ed onorati di aver ricevuto questo importante riconoscimento” afferma Bianca Passera, Presidente di LarioHotels. “È una gratificazione per tutto il team di lavoro che si impegna quotidianamente e con un forte senso di responsabilità, per rendere unica l’esperienza di ogni ospite. Essere premiati come eccellenze in un mondo competitivo come quello del lusso è un incentivo a proseguire con sempre più motivazione.” Continua il percorso dei riconoscimenti ottenuti da Vista Lago di Como che ha ricevuto negli anni prestigiosi premi, tra cui il Best Luxury Hotel 2023 – Lake Como dalla testata di settore molto diffusa soprattutto in Gran Bretagna LuxLife Magazine, o ancora, il Best Luxury Boutique Hotel dai World Luxury Hotel Awards 2022, organizzazione internazionale dedicata esclusivamente ai premi per i migliori hotel di lusso in giro per il mondo. Si conferma, quindi, l’impegno costante di Vista

a garantire un soggiorno unico perché fatto su misura dell’ospite, dove la cura dei dettagli esalta la bellezza del luogo il servizio è eccellente, e la “vista” unica: non è solo lo sguardo sulle bellezze paesaggistiche che si può godere dall’hotel, ma la scoperta del territorio, in esperienze individuali, uniche e mai uguali a sé stesse. Un’attenzione che non si esaurisce solo nei confronti dei viaggiatori: rispetto per le persone, impegno per la comunità, cura per le risorse naturali e per il territorio, sono i valori del brand Vista. La sostenibilità è infatti il filo conduttore che accomuna tutte le strutture del Gruppo LarioHotels, che quest’anno ha ottenuto la certificazione Great Place to Work, riferimento globale per la cultura organizzativa: un significativo riconoscimento, assegnato dai dipendenti stessi dell’azienda, che riconosce LarioHotels come un ambiente di lavoro di qualità, ancora più attraente nei confronti dei migliori talenti e motivo di stimolo e orgoglio per chi già ci lavora.


Vista Lago di Como awarded

Italy's Leading Boutique Hotel 2023 V

ista Lago di Como is confirmed as an example of excellence. The first and only 5-star luxury boutique hotel in the heart of Como and part of LarioHotels, it has been awarded Italy's Leading Boutique Hotel 2023 by the World Travel Awards. Referred to as the "Oscars of tourism" and considered among the most prestigious awards in tourism worldwide, since 1993 the World Travel Awards (WTA) have been recognizing fine establishments in the international hospitality industry that have distinguished themselves throughout the year for the quality of their service. The award is a guarantee of excellence, a benchmark by all those in the industry, and a compass for discerning and discerning travelers. The 2023 ranking includes 17 of Italy's most renowned boutique hotels, with Vista Lago di Como in first place. The voting process takes place online during a year-long communication campaign open to everyone-from qualified

travel and tourism industry experts to travel-buying consumers. "We are happy and honored to have received this important recognition," says Bianca Passera, President of LarioHotels. "It is a gratification for the entire work team that strives daily and with a strong sense of responsibility, to make each guest's experience unique. Being awarded as an excellence in such a competitive world as luxury is an incentive to continue with more and more motivation." The program of awards obtained by Vista Lago di Como continues, having received prestigious awards over the years, including Best Luxury Hotel 2023 - Lake Como from the widely circulated industry publication especially in Great Britain LuxLife Magazine, or again, Best Luxury Boutique Hotel from the World Luxury Hotel Awards 2022, an international organization dedicated exclusively to awards for the best luxury hotels around the world. Thus, Vista's constant commitment to guaranteeing a

unique stay because it is tailor-made for the guest is confirmed, where the attention to detail enhances the beauty of the place the service is excellent, and the "view" unique: it is not only the glimpse of the scenic beauty that can be enjoyed from the hotel, but the discovery of the territory, in individual, unique and never the same. A focus that does not end only with travelers: respect for people, commitment to the community, care for natural resources and the land are the values of the Vista brand. In fact, sustainability is the common thread that unites all the facilities of the LarioHotels Group, which this year obtained Great Place to Work certification, a global reference for organizational culture: a significant recognition, awarded by the company's employees themselves, that recognizes LarioHotels as a quality work environment, even more attractive to the best talents and a source of stimulation and pride for those who already work there.

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TERRITORIO

Eventi unici e imperdibili a Villa d'Este di Elisabetta Comerio foto Archivio Villa d'Este

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a stagione autunno inverno di Villa d’Este riserva importanti novità e prestigiose conferme agli ospiti dell’hotel 5 stelle affacciato sul lago di Como. In ambito enogastronomico, ottobre, novembre e dicembre saranno nuovamente caratterizzati dalle Wine Dinners, esperienze d’eccellenza e appuntamenti imperdibili, dove icone della produzione vitivinicola incontreranno la raffinatezza dell’alta cucina. Una selezione di grandi bottiglie e vecchie annate, studiata dal Wine Manager Alex Bartoli, sarà valorizzata ed esaltata dalle creazioni culinarie del Group Executive Chef Michele Zambanini, che propone una cucina ricercata e raffinata. Dagli champagne Jacques Selosse, Dom Pérignon e Krug, ai rinomati vini piemontesi Gaja, alle migliori etichette di Sassicaia, fino al gotha del vino mondiale Domaine de la Romanée-Conti, saranno in abbinamento a

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menù costruiti ad hoc dallo Chef, un omaggio alla grande cucina italiana. Oltre alle Wine Dinners, dal 1° dicembre, gli ospiti potranno prendere parte agli ormai famosi appuntamenti nella Greenhouse - un elegante salotto affacciato sul lago a pochi passi dalla Veranda - come l'afternoon tea. Non solo, immancabili saranno le creazioni dello Chef Pasticcere Fabrizio Bertola che realizzerà gli artigianali panettoni, i torroni della tradizione e alcune prelibatezze dolciarie, disponibili anche per la vendita. Dopo il successo dello scorso anno, l’Hotel resterà aperto fino all’Epifania: un progetto di destagionalizzazione fortemente voluto dalla Proprietà e dalla Direzione per dare voce e valorizzare tutto l’anno un territorio unico al mondo con appuntamenti e iniziative esclusivi che siano di grande attrazione per i clienti italiani, anche locali, e interna-

zionali. Tante le decorazioni realizzate da Vincenzo Dascanio, per rendere Villa d'Este ancora una volta unica. La magia avrà inizio il 1° dicembre con la straordinaria cerimonia di accensione delle luci natalizie: le sale e i giardini della villa esalteranno la loro bellezza ed eleganza con straordinarie illuminazioni, decorazioni a tema e addobbi floreali. Gli ospiti potranno così immergersi in un’atmosfera incantata che avvolgerà ogni angolo dell’hotel: dalle camere alla hall, dal ristorante all’iconico Mosaico. Un’occasione unica per vivere l’hotel in una cornice inedita, arricchita dal fascino magnetico dell’atmosfera lacustre, grazie anche ad appuntamenti culturali e enogastronomici, volti a valorizzare le bellezze del territorio. Armonia ed eccellenza il fil rouge che lega questi eventi, a partire dall’unicità del contesto di Villa d’Este e del Lago di Como.


Unique and unmissable events at Villa d'Este V

illa d'Este's fall-winter season holds important new events and prestigious confirmations for guests of the 5-star hotel overlooking Lake Como. In the field of food and wine, October, November and December will again feature Wine Dinners, experiences of excellence and unmissable appointments, where icons of wine production will meet the refinement of haute cuisine. A selection of great bottles and old vintages, designed by Wine Manager Alex Bartoli, will be enhanced and exalted by the culinary creations of Group Executive Chef Michele Zambanini, who offers refined and refined cuisine. From Jacques Selosse, Dom Pérignon and Krug champagnes, to the renowned Gaja wines from Piedmont, to the best labels of Sassicaia, to the world's wine elite Domaine de la Romanée-Conti, will be matched with menus built ad hoc by the Chef, a tribute to great Italian cuisine. In addition to the Wine Dinners, guests will be able to take part in the now famous events in the Greenhouse - an elegant lounge overlooking the lake just a few steps from the Veranda - such as afternoon tea. Not only that, unfailing will be the creations of Chef Pastry Chef Fabrizio Bertola who will make handcrafted panettone, traditional nougats and some sweet delicacies, also available for sale. Following last year's success, the Hotel will remain open until the Epiphany: a deseasonalization project strongly desired by the Owners and Management to give voice and enhance all year round a unique territory in the world with exclusive appointments and initiatives that are of great attraction for Italian, including local, and international customers. Many decorations created by Vincenzo Dascanio, to make Villa d'Este once again unexpected. The magic will begin on December 1 with the extraordinary Christmas lights switch-on ceremony: the rooms and gardens of the villa will enhance their beauty and elegance with extraordinary illuminations, themed decorations and floral decorations. Guests will thus be able to immerse themselves in an enchanted atmosphere that will envelop every corner of the hotel: from the rooms to the lobby, from the restaurant to the iconic Mosaic. A unique opportunity to experience the hotel in an unprecedented setting, enriched by the magnetic charm of the lake atmosphere, thanks also to cultural and food and wine events, aimed at enhancing the beauty of the area. Harmony and excellence the common thread linking these events, starting from the uniqueness of the context of Villa d'Este and Lake Como.

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C U LT U R A

VILLA D’ESTE

Una Leggenda sul Lago di Como di Elisabetta Comerio foto Guido Taroni

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illa d’Este, iconico albergo 5 stelle lusso di Cernobbio, sul Lago di Como, parte di Villa d’Este Hotels, racconta la sua storia, bellezza e unicità in un grande libro: “Villa d’Este. Una Leggenda sul lago di Como”, edito da Rizzoli. Il fotografo Guido Taroni ha catturato con il suo obiettivo il fascino etereo di Villa d’Este e lo ha restituito al lettore attraverso splendide immagini: scatti istituzionali, quasi austeri, che raccontano la maestosità della villa, ma anche suggestivi e irriverenti, che vedono come protagonisti bambini, cani e cuccioli di tutte le taglie ed elegantissime signore agée, in un inedito tandem tra classicità e innovazione. "Fotografare Villa d’Este è stato un po’ come fotografare un'amica di lunga data…" racconta Guido Taroni. "Sono cresciuto sulle sponde del lago, tra Como e Cernobbio. Da piccolo ero spesso a Villa d’Este e correvo dal tennis alla piscina, facevo sci d’acqua o uscivamo con il mitico Riva di mio zio…Sono rimasto colpito nel ritrovarla uguale, sempre giovane, senza tempo”. Una storia che celebra il passato, ma sempre volge lo sguardo al futuro. Una Famiglia, i Fontana, che continua a portare avanti questa grande tradizione, con amore e dedizione quotidiana. Giuseppe

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Fontana, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Villa d'Este S.p.A., insieme alla figlia Carlotta, Membro del Consiglio di Amministrazione di Villa d'Este S.p.A., aprono i cancelli di un luogo magico e accompagnano il lettore in un viaggio emozionante tra storia e arte. "Il libro Villa d'Este. Una Leggenda sul Lago di Como è un progetto che ha preso vita in occasione delle celebrazioni del 150esimo” ha raccontato Giuseppe Fontana. “È la rappresentazione di un viaggio lungo

150 anni e il racconto tramite immagini di una storia, di valori e di emozioni che da generazioni rendono questo luogo un’icona in tutto il mondo. Questo progetto è stato possibile grazie alla collaborazione di professionisti anch'essi innamorati di Villa d’Este". Nel libro sono suggestive anche le descrizioni degli spazi e dei momenti a Villa d’Este, intervallate da toccanti testimonianze di ospiti illustri e non, che sottolineano ancora una volta l’unicità e la bellezza di questo luogo.


La copertina del libro “Villa d’Este. Una Leggenda sul lago di Como”, edito da Rizzoli. Fotografie di Guido Taroni

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illa d'Este, an iconic 5-star luxury hotel in Cernobbio, on Lake Como, part of Villa d'Este Hotels, tells its history, beauty and uniqueness in a great book, "Villa d'Este. Una Leggenda sul Lago di Como," published by Rizzoli. Photographer Guido Taroni has captured the everpresent charm of Villa d'Este with his lens and returned it to the reader through splendid images: institutional, almost austere shots that tell of the majesty of the villa, but also evocative and irreverent ones that feature children, dogs and puppies of all sizes and elegant agée ladies as protagonists, in an unprecedented tandem of classicism and innovation. "Photographing Villa d'Este was a bit like photographing a long-

time friend," says Guido Taroni. "I grew up on the shores of the lake, between Como and Cernobbio. As a child I was often at Villa d'Este and ran from tennis to the pool, water-skiing or going out in my uncle's legendary boat Riva...I was impressed to find it the same, always young, timeless." A story that celebrates the past, but always looks to the future. The Fontana family continues to carry on this great tradition with love and daily dedication. Giuseppe Fontana, Chairman of the Board of Directors of Villa d'Este S.p.A., together with his daughter Carlotta, Member of the Board of Directors of Villa d'Este S.p.A. open the gates of a magical place and take the reader on an exciting journey through

history and art. "The book Villa d'Este. A Legend on Lake Como is a project that came to life on the occasion of the 150th anniversary celebrations," said Giuseppe Fontana. "It is the representation of a 150-year-long journey and the telling through images of a history, values and emotions that for generations have made this place an icon around the world. This project was possible thanks to the collaboration of professionals who are also in love with Villa d'Este." Also evocative in the book are descriptions of the spaces and moments at Villa d'Este, interspersed with touching testimonies of distinguished and non-illustrious guests, once again underscoring the uniqueness and beauty of this place.

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PEOPLE

Guido Taroni

Scatti d’anima di Rosaria Casali foto Archivio Guido Taroni INTERVISTA IN ESCLUSIVA

Guido Taroni, photo by Lucas Possiede

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n fresco pomeriggio di fine estate, una magnifica dimora storica, un’atmosfera d’altri tempi, un evento culturale esclusivo in corso, un ex alunno erede di una grande dinastia, una professoressa di matematica amica di famiglia, … personaggi e scenografie degne di un romanzo storico da best seller … ma questa è un’altra storia che verrà scritta, per il momento regaliamo ai lettori di Magic Lake l’intervista in esclusiva a Guido Taroni, un fotografo che ama definirsi “Artistico artigiano”. Pronipote del celebre regista Luchino Visconti, nipote del famoso fotografo Giovanni Gastel e figlio del noto collezionista d’arte Giorgio Taroni e di Anna Gastel, la prima donna battitore nella storia della più antica casa d’aste del mondo e ora presidente del prestigioso festival musicale MITO. Guido ci accoglie con uno stile elegante e discreto, con quell’allure che appartiene da secoli alle storiche famiglie che hanno fatto la storia del Made in Italy.

Quando hai iniziato a interessarti alla fotografia? Ho iniziato perché mi piaceva la fotografia come oggetto, fin da piccolo ero circondato da foto che per me erano dei ricordi. Mi è sempre piaciuta la fotografia come mezzo per fermare dei ricordi. I ricordi per me sono fondamentali, sono un senso di appartenenza a qualcuno. Mi piace circondarmi di affetti e di ricordi. Crescendo ho capito che questa voglia di sentimento, di bloccare un’immagine che è un ricordo sulla pellicola mi affascinava e tuttora è alla base del mio lavoro. Ho pensato che diventasse il mio lavoro quando in occasione della mia prima mostra ho venduto delle fotografie. Non ho frequentato dei corsi di fotografia, ho iniziato dal basso, ho fatto la gavetta con i servizi fotografici per le ricorrenze di famiglia, ho imparato a gestire lo stress dell’emotività sul campo e dagli errori fatti. A 17 anni ho avuto l’opportunità di frequentare

“Rosso” dalla mostra “Sogni sospesi”, 2009 54

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Vittoria Ceretti e Edmée di Robilant per Bulgari

due studi di fotografia, con la possibilità di sperimentare e di osservare tanto della vita di uno studio. Il mio primo stage durato un anno, è stato nello studio di fotografia di interni di Ornella Sancassani che come mio zio usava il banco ottico. La figlia Francesca invece mi ha insegnato a utilizzare il computer e i programmi di ritocco delle foto scattate con il banco ottico. Solo successivamente sono andato da mio zio Giovanni Gastel. Sono arrivato nel momento di passaggio dal banco ottico 20x25 di stampo ottocentesco, un po' in controsenso per la rapidità richiesta dalle fotografie di moda, anche se era molto scenografico e di alta qualità, dopo alcuni mesi arrivò il digitale. Era un uomo molto generoso, altruista e disponibile e di grande umanità, uno studio di tre piani, tanti dipendenti. È stato un grande esempio, un’icona. Ricordo che in studio c’era sempre grande fermento, un via vai continuo di fattorini, modelle, truc-

catori, …, approfittavo del momento del pranzo quando tutti si allontanavano, lui non mangiava stava al computer, riordinava le foto, mi sedevo accanto a lui e osservavo. Una sera, in studio, dopo un anno, provai a scattare una foto still life a un bicchiere e a una forchetta. Mi resi conto che lo scatto era come lo avrebbe fatto mio zio. Mi chiesi come l’avrei fatto io. La risposta fu: “buio totale”. Così il giorno dopo dissi a mio zio che dovevo andare via per trovare un mio stile, una mia visione. Lui capì. Era dispiaciuto ma mi lasciò andare. Lui era un mito. Questa consapevolezza ha generato delle regole? Si mi sono sempre dato delle regole soprattutto perché lavorando da solo ho sempre avuto tempi da rispettare, incontri da programmare e coordinare, ho sempre avuto tante responsabilità, ho iniziato a lavorare da giovanissimo. Mi piace lavorare, meno studiare, mi piace costruire il mio futuro.

Sono molto severo con me stesso, sono determinato e sicuro. Qual è stata la tua prima mostra? La mia prima mostra è nata per caso o forse ispirata da qualcuno …. Ero nella residenza storica di famiglia a Cernobbio, c’erano i lavori di restauro in corso, per caso ho aperto un baule e ho trovato gli abiti di alta moda della bisnonna Carla Erba Visconti. Li ho presi, sono salito in terrazza, ho messo dei chiodi e li ho appesi. I raggi del sole al tramonto li illuminavano, il vento li sollevava e li spostava come fossero dei fantasmi, ed ho colto l’attimo, ho iniziato a scattare le foto sempre mosso dal desiderio di fissare e archiviare i ricordi. Questi scatti, in bianco e nero poi sono stati visti da Vittorio Sgarbi che mi propose di fare una mostra. Avevo 20 anni, non ero conosciuto e pensavo ai grandi fotografi, a mio zio Giovanni Gastel, non mi sentivo all’altezza. Tempo dopo mi ritrovo a Venezia per un servizio fotografi-

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Dal libro Federico Forquet: A life in style, Rizzoli International

co per un matrimonio, vedo un muro dello stesso colore di uno degli abiti, mi sono ricordato di Vittorio e mi è venuta l’idea di ambientare ogni vestito su un muro diverso. Nacque così nel 2009 a Milano la mia prima mostra “Sogni sospesi: 14 vestiti per 14 pareti” con la presala allestita con la bellissima poesia che mi aveva scritto Sgarbi riguardo al tempo che passa, alla moda. La mostra aveva riscosso grande successo, alcuni scatti vengono acquistati ancora oggi. Nel 2011 arrivò la seconda mostra a Palazzo Serbelloni, “Master hands” sul Made in Italy con gli scatti di mio zio Giovanni e miei. E poi molte altre ancora. L’amore, il legame e la storia per la famiglia sono sempre con te. Questi valori incidono nella tua vita professionale? Si. I miei cari sono un esempio, sono persone che hanno lasciato un segno, sono esempi di persone che ognuno a modo loro ha lasciato una traccia, come il testamento visivo di Luchino Visconti, l’educazione alle arti della bisnonna Carla Erba, il mecenatismo del bisnonno Giuseppe Visconti che trasfor-

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Guido Taroni per Furla

mò il borgo di Grazzano e valorizzò l’artigianalità. Anche i miei genitori sono molto importanti per la mia crescita ancora adesso, mi hanno trasmesso la cultura, l’amore per il bello, per la natura, sono un punto fermo nella mia vita insieme a Virginia, mia sorella. Cos’è per te la fotografia? La fotografia per me è un lavoro artistico e un mezzo per fissare i ricordi. Alla base del mio lavoro c’è il mio archivio della memoria. Come ti definiresti? Un artistico artigiano. Fotografia a colori o in bianco e nero? Io amo molto i colori e le combinazioni che i colori possono dare. Come nella pittura. Le emozioni che i colori possono dare messi in un modo giusto sono così forti. Se dovessi scegliere io sceglierei il colore. La vita è fatta di colori. Mi piacciono anche le foto in bianco e nero ma devono avere un perché. Lo scatto più amato? Quello più desiderato? Quello impossibile? Quello impossibile è legato ad una persona che è mancata, una persona incredibile, la Regina Elisabetta, era un mio desiderio po-

terla fotografare. Quello più amato è legato alla mia prima mostra. Ritrae l’abito rosso con un nastro celeste legato in vita appeso su un muro rosso. È una foto alla quale sono molto legato. È stato il primo scatto a colori della mostra. L’abito era stato visto dal famoso costumista delle dive Piero Tosi, ricordo ancora l’emozione nei suoi occhi, aveva definito il colore dell’abito “rosso geranio” era proprio identico al fiore. Quello desiderato è quello di cui vorresti essere fiero. Il complimento più grande che vorresti ricevere? È sentirsi dire in un ritratto: “Mi riconosco” non “Sono venuta bene”. Anche nelle foto di interni. Nello scatto delle case deve emergere la realtà, la personalità di chi la abita, la vita vera della casa e della storia degli oggetti, la casa è il riflesso della persona. Mi piace evidenziare la loro vita la loro storia. L’imperfezione rende unica la persona, la casa. Amo il realismo. Anche quando costruisco un set di moda o di pubblicità dev’esserci un equilibrio tra la realtà e il sogno. È la realtà che rende tutto magico.


Dal libro: “Safari Style”, Vendome Press

Guido Taroni Soulful Shots G

uido Taroni photographer who likes to call himself "Artistic craftsman" is the great-grandson of the famous director Luchino Visconti and art "nephew" of the famous photographer Giovanni Gastel. In 2009 at only 20 years old, he held his first exhibition “Sogni sospesi, 14 vestiti per 14 pareti" (Suspended Dreams, 14 Clothes for 14 Walls) which was a great success. For Guido, photography is an artwork and a means for fixing memories. The strong links with his family and the education he received in beauty and the arts are reflected in the shots aimed at researching a balance between reality and dreams; it is reality that makes everything magical.

Dal libro: “Safari Style”, Vendome Press Como

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TERRITORIO

A cena con il FAI a Villa del Balbianello di Marina Moretti foto Alessio Mesiano, Michela Sormani

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autunno rappresenta una stagione straordinaria per le immagini, i panorami e i colori. Ottobre e novembre sono ricchi di eventi per Villa del Balbianello, il Bene del Fondo Ambiente Italiano più visitato d’Italia, che organizza “A cena con il FAI”, la rassegna di cene a tema regionale per conoscere i Beni FAI attraverso la voce di chi se ne prende cura e le eccellenze gastronomiche dei territori che li ospitano. Il ciclo si inaugura il 28 ottobre con un appuntamento speciale dedicato alla mostra “Volti”, primo intervento di arte contemporanea a Villa del Balbianello: oltre sessanta opere realizzate dal 1910 a oggi celebrano la pittura di ritratto tra ‘900 e contemporaneità, testimoniando l'evoluzione del ritratto e riflettendo sulla sua importanza storica e attuale. La mostra si prefigura come linea unitaria della stessa identità territoriale con il dichiarato intento di rivedere il volto

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del lago nella sua intera complessità. Proprio al lago e alla sua tradizione gastronomica è dedicata questa speciale cena. Sarà presente Velasco Vitali, ideatore della mostra. Il 4 novembre è in programma un appuntamento dedicato a Villa Caviciana, la prima tenuta agricola del FAI: 144 ettari di colline, boschi, campi e pascoli. Un sito produttivo in cui attuare e da cui promuovere principi e pratiche di coltivazione tradizionali ma anche innovative, sostenibili dal punto di vista ecologico ed economico. Sarà ospite Osvaldo de Falco, gestore di Villa Caviciana. Le cene a tema regionale si concludono il 25 novembre con una serata dedicata alla Valtellina, alla scoperta di Castel Grumello, un raro esempio di castello gemino, incorniciato dalla viticultura “eroica”, che dal XIII secolo si erge sullo sfondo delle Alpi Retiche, e dell’Alpe Pedroria e Alpe Madrera, un alpeggio con stalle

e casere dove il FAI ha operato un progetto di recupero per restituire alla montagna la storica vocazione di pascolo. Inoltre, in collaborazione con il Comune di Tremezzina, Villa del Balbianello propone “A cena dal Conte Monzino” nell’ambito della "Tremezzina Gastronomica", una serata nel segno della convivialità per gustare i piatti tipici del lago dopo una visita al giardino e alla villa. Anche quest’anno, il Bene del FAI ha deciso di investire sulla destagionalizzazione prolungando l’apertura fino al 7 gennaio e ospitando dal 2 dicembre nella Loggia Segrè la tradizionale mostra dei presepi in collaborazione con l’Associazione Italiana Amici del Presepe sezione Tremezzina. La sera dell’8 dicembre è in programma La Notte dei Presepi con il Concerto sotto le stelle della fanfara dei carabinieri. Per gli eventi, prenotazione obbligatoria su www.villadelbalbianello.it


Dining with FAI at Villa del Balbianello A

utumn represents an extraordinary season for pictures, views and colors. October and November are full of events for Villa del Balbianello, Italy's most visited Italian National Trust property, which organizes "A cena con il FAI," the series of regionally themed dinners to learn about FAI properties through the voices of those who care for them and the gastronomic excellence of the territories that host them. The cycle opens on October 28 with a special appointment dedicated to the exhibition "Volti," the first contemporary art intervention at Villa del Balbianello: more than sixty works created from 1910 to the present day celebrate portrait painting between the 20th century and contemporary times, showing the evolution of the portrait and reflecting on its historical and current importance. The exhibition sets itself as a unified line of the same territorial identity with the declared intention of reviewing the face of the lake in its entire complexity. It is precisely to the lake and its gastronomic tradition that this special dinner is dedicated. Velasco Vitali, creator of the exhibition, will be present. A date dedicated to Villa Caviciana, FAI's first agricultural estate, is scheduled for Nov. 4: 144 hectares of hills, woods, fields and pastures. A productive site in which to implement and from which to promote traditional but also innovative, ecologi-

cally and economically sustainable farming principles and practices. Guest speaker will be Osvaldo de Falco, manager of Villa Caviciana. The regionally themed dinners conclude on Nov. 25 with an evening dedicated to Valtellina, discovering Castel Grumello, a rare example of a twin castle, framed by "heroic" viticulture, which has stood against the backdrop of the Rhaetian Alps since the 13th century, and Alpe Pedroria and Alpe Madrera, an alpine pasture with stables and casere huts where FAI has operated a recovery project to restore the mountain's historical grazing vocation. In addition, in collaboration with the Municipality of Tremezzina, Villa del Balbianello offers "A cena dal Conte Monzino" as part of "Tremezzina Gastronomica," an evening in the sign of conviviality to enjoy typical lake dishes following a visit to the garden and villa. Also this year, the FAI Property has decided to invest in seasonal adjustment by extending the opening until January 7 and hosting from December 2 in the Loggia Segrè the traditional exhibition of nativity scenes in collaboration with the Associazione Italiana Amici del Presepe sezione Tremezzina. On the evening of December 8, La Notte dei Presepi is scheduled with the Concert under the Stars by the Carabinieri fanfare. For the events, reservations are required at www.villadelbalbianello.it

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EXHIBITION

Villa Carlotta

Le meraviglie del Giardino foto Archivio Villa Carlotta

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a mostra “Le meraviglie del giardino” offre un’inedita chiave di lettura del parco di Villa Carlotta, luogo di eccezionale bellezza che sin dal Seicento si contraddistingue per la preziosità e la rarità dei suoi esemplari botanici. Il percorso espositivo si sviluppa attraverso quattro sezioni che illustrano l’aspetto del giardino nelle diverse epoche storiche. Dai limoni che già nel Seicento rivestivano i muri dei terrazzamenti al tempo dei marchesi Clerici, ai frutti coltivati a partire dall’età napoleonica nel comparto agricolo con Giovanni Battista Sommariva, sino alle splendide collezioni di camelie e azalee volute dal duca Giorgio II nella seconda metà Ottocento e ai nuovi interventi realizzati dall’Ente a partire dal 1927. Una storia che prosegue oggi con il progetto “Un passo nel parco, un passo verso il futuro. Villa Carlotta una risorsa per il territorio”, avviato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e finanziato dall’Unione europea con il piano NextGenerationEU.“Con

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questa importante mostra, che chiude una stagione ricca di appuntamenti culturali, Villa Carlotta vuole valorizzare il suo patrimonio botanico, rileggendone le vicende e l’evoluzione negli ultimi tre secoli, nel quadro di un più ampio progetto di recupero e promozione del parco”, sottolinea Maria Angela Previtera, direttrice di Villa Carlotta. Adottando uno sguardo multidisciplinare, “Le meraviglie del giardino” accosta materiali eterogenei (tavole botaniche, dipinti, incisioni, sculture) dal Seicento alla contemporaneità. La storia del giardino viene riscostruita attraverso alcune opere inedite delle collezioni di Villa Carlotta ed altre provenienti dai musei lombardi, dalla Reggia di Caserta, da collezioni private. Un ruolo centrale rivestono i prestiti di alcune realtà che partecipano, insieme a Villa Carlotta, alla Rete dell’800 Lombardo, come l’Accademia Carrara di Bergamo e Fondazione Brescia Musei, a testimonianza della grande sinergia in corso fra queste istituzioni.


Le meraviglie del Giardino a cura di Maria Angela Previtera ed Elena Lissoni Villa Carlotta | Museo e Giardino Botanico Via Regina 2 – Tremezzina segreteria@villacarlotta.it Fino al 10 dicembre 2023 Apertura dal 23 ottobre al 5 novembre 2023 ore 9.30-18.00 Fino al 10 dicembre apertura solo in occasione degli eventi in programma, su prenotazione. Sarà possibile visitare la villa in altri momenti solo previo accordo con la segreteria

Villa Carlotta

The Wonders of the Garden

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he exhibition “Le meraviglie del giardino”("The wonders of the garden") offers an unprecedented key to understanding the park of Villa Carlotta, a place of exceptional beauty that since the 17th century has been distinguished by the preciousness and rarity of its botanical specimens. The exhibition program unfolds through four sections that describe the appearance of the garden in different historical periods. From the lemons that already lined the walls of the terraces in the seventeenth century at the time of the Marquises Clerici, to the fruits cultivated from the Napoleonic age in the agricultural sector with Giovanni Battista Sommariva, to the splendid collections of camellias and azaleas desired by Duke George II in the second half of the nineteenth century and the new interventions carried out by the Authority since 1927. A history that continues today with the project "A step into the park, a step into the future. Villa Carlotta a resource for the territory," initiated under the National Restarting and Resilience Plan (NRP) and funded by the

European Union under the NextGenerationEU plan. "With this important exhibition, which closes a season full of cultural events, Villa Carlotta wants to enhance its botanical heritage, rereading its events and evolution over the past three centuries, as part of a broader project of recovery and promotion of the park," stresses Maria Angela Previtera, director of Villa Carlotta. Adopting a multidisciplinary gaze, "The Wonders of the Garden" juxtaposes heterogeneous materials (botanical plates, paintings, engravings, sculptures) from the seventeenth century to contemporary times. The history of the garden is reconstructed through some unpublished works from Villa Carlotta's collections and others from Lombard museums, the Reggia di Caserta, and private collections. A central role is played by loans from some of the entities that participate, together with Villa Carlotta, in the Rete dell'800 Lombardo, such as the Accademia Carrara of Bergamo and Fondazione Brescia Musei, testifying to the great synergy taking place between these institutions.

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PEOPLE

Luigi Lusardi Presidente dell’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori

IMPEGNATI A 360 GRADI PER SALUTE DEL TERRITORIO E IL BENESSERE DEI CITTADINI di Elda De Mattei foto Archivio Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori

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’incredibile afflusso di turisti, specie stranieri, che negli ultimi anni hanno letteralmente preso d’assalto la zona del Lago di Como ha generato risorse economiche importanti e nuove possibilità di occupazione ma ha, inevitabilmente, anche creato delle criticità. Fra i protagonisti istituzionali della vita e della gestione dei nostri specchi d’acqua c’è sicuramente l’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori. Il Presidente Luigi Lusardi ha le idee chiare su quanto sta avvenendo. Come affrontare le nuove problematiche? Si è sempre lavorato per la valorizzazione in chiave turistica del nostro pregevole territorio e i risultati sono giunti in modo più che soddisfacente, a riprova della bontà delle politiche messe in atto nel tempo dai vari soggetti pubblici coinvolti. Tuttavia, nonostante le iniziative poste in atto negli anni per l’incremento delle infrastrutture a servizio dei flussi

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turistici, sia dal sottoscritto che dalle amministrazioni comunali interessate, gli inaspettati dati di afflusso ben superiore rispetto alle aspettative hanno manifestato ad oggi un sottodimensionamento dei servizi offerti. Le amministrazioni poste ai vari livelli, comunale, provinciale e regionale, devono, quindi, fornire nuovo impulso al proprio operato, cercando di ottenere quell’ulteriore sviluppo infrastrutturale che ha faticato a manifestarsi sul Lario, mettendo in campo progettualità e risorse. Ora, però, visto, ormai, che l’area lariana è, una delle mete più richieste nel panorama turistico internazionale non c’è più tempo da perdere per adeguare le nostre strutture alle richieste di un turismo a misura d’uomo, moderno, vivibile e rispettoso dell’ambiente. Noi, con i Comuni aderenti al nostro Ente, ci stiamo muovendo in questa direzione. Si poteva fare di più secondo lei?

Ripeto, non era prevedibile quel che è successo. L’importante è guardare avanti e muoversi nella giusta direzione. Ora, però, i servizi in loco a disposizione dei turisti, devono essere sviluppati: sia per quanto riguarda la possibilità di esplorare il territorio in modalità green, sia per quanto concerne l’offerta culturale e il divertimento, sia relativamente ai servizi di assistenza socio-sanitaria. E poi bisogna migliorare la percorribilità delle strade, aumentare le corse dei mezzi pubblici su gomma ma anche via lago. In questo senso fondamentale sarà il ruolo della Navigazione Laghi e il modo in cui verrà gestita. Gli attuali responsabili stanno facendo del loro meglio, però la struttura statale finisce per ingessare qualsiasi iniziativa: Da parecchio tempo gli attori locali manifestano l’esigenza di un nuovo governo del servizio pubblico di linea più vicino al territorio;


Domaso Gravedona Dongo

Colico

Musso Pianello del Lario

Piona

Dervio

Nella foto qui sopra il nuovo Porto di Gera Lario, nella grafica accanto i punti di approdo del servizio pubblico di linea presenti sul Lario. Nella pagina seguente il pontile di Piona a Colico

Bellano

Menaggio Cadenabbia Villa Carlotta Tremezzo Lenno

Campo Sala Comacina

Varenna Bellagio S. Giovanni

Lierna

Isola Comacina Limonta

Argegno

Lezzeno

Brienno

Nesso

Vassena Mandello del Lario Abbadia Lariana

Careno

Urio Moltrasio Cernobbio Tavernola

Onno

Torno

Pognana Lario Faggeto Lario

Valmadrera

LECCO

Blevio

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indubbiamente una organizzazione regionalizzata, attuata di concerto con le Autorità di Bacino, permetterebbe maggiore agilità e velocità nelle decisioni. Infine, il fatto che ancora non ci sia un rappresentante lariano nel Consorzio dell’Adda (là dove si decide il livello delle acque del Lario) è ingiusto oltre che assurdo. Come vede le sfide non mancano. Sfide difficili… Si, sono sfide difficili ma non impossibili, sfide da cui dipende il nostro futuro. Vincerle significa restare del gotha del turismo mondiale, perderle, invece, impoverirebbe in maniera irreparabile la nostra economia, con tutto ciò che questo comporta. Noi, con i Comuni aderenti al nostro Ente, ci stiamo muovendo in questa direzione. L’Autorità di Bacino ha già impostato negli anni un programma preciso?

Certo, ma serve un gioco di squadra da parte di tutti i soggetti pubblici e privati per ottenere il successo. Noi, comunque - relativamente a quelle che sono le nostre competenze - ci siamo mossi con decisione e obiettivi chiari: migliorare la qualità delle acque, salvaguardare le sponde, tutelare la sicurezza dei bagnanti e delle imbarcazioni, rendere il più possibile vivibile il Lago in sicurezza. Mi fa qualche esempio? Vivere il Lago dal Lago è sempre stato uno degli slogan che l’Autorità di Bacino ha voluto riempire di contenuti concreti ed, in effetti, la fruibilità del Lario è via, via migliorata grazie anche al numero in costante crescita di attracchi e pontili sulle sponde. Ormai siamo arrivati a circa 70 punti di approdo di cui l’Autorità ha disponibilità diretta su aree con strutture destinate all’ormeggio (11), aree a terra o in acqua attrezzate e

destinate all’ormeggio (34), aree con strutture ad uso pubblico (1), e pontili destinati all’attracco temporaneo (23), come è chiaramente visibile nella mappa allegata. Ma gli esempi potrebbero essere mille, visto che siamo impegnati su più fronti. Un tema che mi sta particolarmente caro è quello della sicurezza. Siamo, infatti, stati fra i promotori del progetto LarioSicuro che, negli anni, ha dato ottimi risultati; così come i nostri interventi per regolamentare il traffico delle imbarcazioni (ad esempio nell’area dell’Isola Comacina). Su questo tema si può sicuramente fare di più…Del resto da anni invochiamo regole più stringenti per chi si mette alla guida di un natante; basterebbe un corso di poche ore per evitare problemi e, in qualche caso, tragedie. Noi siamo pronti ad organizzarlo, a patto che vengano prese le opportune decisioni da chi ne ha competenza…

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360-degree commitment to the health of the territory and the well-being of citizens

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he incredible flow of tourists, especially foreigners, who have literally assailed the Lake Como area in recent years has generated significant economic resources and new employment opportunities but has, inevitably, also created critical issues. Among the institutional players in the life and management of our bodies of water is certainly the Lake Como and Minor Lakes Basin Authority. President Luigi Lusardi is clear about what is happening. How to deal with the new issues? Work has always been done for the enhancement of our valuable territory in terms of tourism, and the successes have come more than satisfactorily, proving the goodness of the policies implemented over time by the various public entities involved. However, despite the initiatives put in place over the years to increase the infrastructure to serve tourist flows, both by the undersigned and by the municipal administrations involved, the unexpected data of influx well above expectations have manifested to date an undersize of the services offered. The administrations placed at the various levels, municipal, provincial and regional, must, therefore, provide new impetus to their work, seeking to achieve that further infrastructural development that has struggled to manifest itself on the Lake Como, putting in place planning and resources. Now, however, given, by now, that the Lario area is, one of the most sought-after destinations on the international tourist scene, there is no more time to waste in adapting our facilities to the demands of a humanscale, modern, livable and environmentally friendly tourism. We, with our member municipalities, are moving in this direction.

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Could more have been done in your opinion? I repeat, what happened was not predictable. The important thing is to take a look ahead and move in the right direction. Now, however, the on-site services available to tourists need to be developed: both in terms of being able to explore the area in a green mode, in terms of cultural offerings and entertainment, and with regard to social and health care services. And then it is necessary to improve the practicability of roads, increase public transport rides by road but also by lake. Crucial in this regard will be the role of Navigazione Laghi and how it will be managed. The current managers are doing their best, however, the state structure ends up congesting any initiative: For quite some time local actors have been expressing the need for a new government of the public scheduled service closer to the territory; undoubtedly a regionalized organization, implemented in concert with the Basin Authorities, would allow greater agility and speed in decision-making. Finally, the fact that there is still no Lake Como representative in the Adda Consortium (there where Lake Como water levels are decided) is unfair as well as absurd. As you can see, there is no shortage of challenges. Difficult challenges... Yes, they are difficult but not impossible challenges, challenges on which our future depends. Winning them means remaining of the world tourism elite; losing them, on the other hand, would irreparably impoverish our economy, with all that this entails. We, with our member municipalities, are moving in this direction.

Has the Basin Authority already set up a precise program over the years? Certainly, but it takes teamwork on the part of all public and private stakeholders to achieve success. We, however-relative to what is our responsibility-have moved decisively and with clear objectives: to improve water quality, safeguard the banks, protect the safety of bathers and boats, and make the Lake as livable as safely as possible. Can you give me some examples? Living the Lake from the Lake has always been one of the slogans that the Basin Authority has wanted to fill with concrete content and, in fact, the Lake Como's usability has gradually improved thanks also to the constantly growing number of docks and piers on the shores. By now we have arrived at about 70 landing points of which the Authority has direct availability on areas with facilities intended for mooring (11), areas on land or in the water equipped and intended for mooring (34), areas with facilities for public use (1), and piers intended for temporary mooring (23), as is clearly visible in the attached map. But there could be a thousand examples, as we are engaged on several fronts. One issue that is particularly close to my heart is that of security. We have, in fact, been among the promoters of the LarioSicuro project which, over the years, has yielded excellent successes; as have our interventions to regulate boat traffic (for example, in the Isola Comacina area). More can certainly be done on this issue...After all, for years we have been calling for stricter rules for those who get behind the wheel of a boat; a course of just a few hours would be enough to avoid problems and, in some cases, tragedies. We are ready to organize it, as long as the appropriate decisions are made by those who have jurisdiction....


Vendesi appartamenti di varie metrature


EXHIBITION

Manolo Valdés al Museo Archeologico Nazionale di Napoli Manolo Valdés, ‘Infanta Margarita’, 2005, bronzo, cm 205 x 202 x 142

foto archivio Galleria d’Arte Contini

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opo il grande successo della mostra presso il bagno Alpemare a Forte dei Marmi (LU), proprietà della famiglia Bocelli, il maestro spagnolo Manolo Valdés dialoga con la Storia portando le sue dieci “Reina Mariana” e la monumentale “Infanta Margarita” all’interno del celebre Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN). Questa esposizione, dal titolo ‘Las Meninas a Napoli’ e resa possibile dalla collaborazione con il Ministero della Cultura e con la Galleria d’Arte Contini, arricchisce dal 27 settembre 2023 al 6 gennaio 2024 l’ampio e luminoso spazio del Salone della Meridiana, un tempo chiamato Gran Salone. L’artista spagnolo si contraddistingue per la sua capacità di coniugare in chiave contemporanea citazioni provenienti dalla tradizione, creando dei forti riferimenti alla Storia dell’Arte. Conferendo corpo plastico ai personaggi raffigurati nei capolavori di artisti come Velázquez, Picasso e Matisse, prima circoscritti alla bidimensionalità della tela, egli li ricontestualizza donandogli nuova vita. Vi è quindi una continua revisione del passato, un’appropriazione e rielaborazione di immagini ormai entrate nella nostra cultura visiva. L’arte di Manolo Valdés è, dai suoi esordi ad oggi, in continua evoluzione: la sua ricerca artistica infatti si esprime attraverso tecniche e linguaggi sempre nuovi. La sperimentazione nell’uso di tecniche e materiali inusitati, come legno, marmo, alabastro, vetro, resine, metalli ed ancora dettagli luminosi e sostanze grezze, è espressione del continuo rinnovamento creativo portato avanti dall’artista. Le opere esposte all’interno degli spazi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) raffigurano i celebri soggetti di Velázquez: Maria Anna d’Austria e Margherita Maria Teresa d’Asburgo, ormai divenuti icone della poetica del Maestro. I volti stilizzati e le linee semplici di queste sculture realizzate in bronzo fuso, acquistano plasticità e creano continuità con le opere del passato presenti nel Museo. Lo sguardo dell’osservatore viene catturato da queste imponenti forme la cui materia volutamente imperfetta dialoga con l’arte del passato.

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Manolo Valdés at the

National Archaeological Museum in Naples

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ollowing the great success of the exhibition at the Alpemare bathhouse in Forte dei Marmi (LU), property of the Bocelli family, Spanish master Manolo Valdés dialogues with History by bringing his ten "Reina Mariana" and the monumental "Infanta Margarita" inside the famous National Archaeological Museum of Naples (MANN). This exhibition, titled 'Las Meninas a Napoli' made possible by a collaboration with the Ministry of Culture and the Contini Art Gallery, enriches the large and bright space of the Salone della Meridiana, once called the Gran Salone, from September 27, 2023 to January 6, 2024. The Spanish artist stands out for his ability to combine quotations from tradition in a contemporary key, creating strong references to the History of Art. By giving plastic bodies to the characters depicted in the masterpieces of artists such as Velázquez, Picasso and Matisse, previously confined to the two-dimensionality of the canvas, he recontextualizes them by giving them new life. There is thus a continuous revising of the past, an

appropriation and reworking of images that have now entered our visual culture. The art of Manolo Valdés is, from his beginnings to our days, in continuous evolution: in fact, his artistic research is expressed through techniques and languages that are always new. Experimentation in the use of unusual techniques and materials, such as wood, marble, alabaster, glass, resins, metals and even luminous details and raw substances, is an expression of the continuous creative renewal carried out by the artist. The works exhibited within the spaces of the National Archaeological Museum of Naples (MANN) depict Velázquez's famous subjects: Maria Anna of Austria and Margarita Maria Theresa of Habsburg, which have now become icons of the Maestro's poetics. The stylized faces and simple lines of these sculptures, made of cast bronze, acquire plasticity and create continuity with past works in the Museum. The viewer's gaze is captured by these imposing forms whose deliberately imperfect material dialogues with the art of the past.

Manolo Valdés, ‘Reina Mariana’, 2019, bronzo, cm 172 x 126 x 78

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EXHIBITION

Geo Poletti

collezionista e pittore

Geo Poletti nel suo studio a Milano, 1962.

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a Pinacoteca Civica di Como prosegue la collaborazione con la famiglia Poletti organizzando una mostra incentrata sulla figura di Ruggero Poletti, per tutti Geo (Milano, 1926 – Lenno, Como, 2012). Ricercato conoscitore di pittura antica, collezionista e pittore in prima persona, Geo Poletti è una figura di primo piano nel panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento. La sua raccolta ha svolto un ruolo importante nella riscoperta di alcuni pittori poco noti a partire dall’amato Paolo Pagani (Castello Valsolda, Como 1655 - Milano, 1716) e di un genere emblematico della pittura di età moderna come la natura morta. La collezione di nature morte montata da Geo Poletti verrà presentata a Como con una selezione di capolavori. In parallelo, la collezione dei dipinti di figura si contraddistingue per la coerenza e il gusto per la scoperta che sempre hanno animato le scelte di Geo Poletti, uno “tra i più straordinari cacciatori di quadri del XX secolo”, secondo la definizione di Vittorio Sgarbi. La mostra della Pinacoteca Civica di Como presenta un nucleo significativo dei dipinti antichi acquisiti a partire dagli anni ’50 e oltre ai già ricordati capolavori della natura morta seicentesca, compaiono tele mitologiche, sacre e ritratti di Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Domenico Fiasella, Paolo Pagani, Giulio Cesare Procaccini, Carlo Francesco Nuvolone, Pietro Antonio Magatti. Ospite d’onore, la grande e scintillante tela con Venere e Amore del cremonese Camillo Boccaccino, un capolavoro della pittura del Cinquecento in Italia Settentrionale. La mostra della Pinacoteca Civica di Como si propone di dar conto di tutti gli aspetti dell’attività di Geo Poletti, presentandolo non solo sotto la veste più conosciuta di collezionista e connoisseur, ma anche come pittore, proponendo per la prima volta una significativa selezione dei suoi dipinti.

Geo Poletti collezionista e pittore Pinacoteca Civica di Como, via Diaz 84 20 ottobre 2023 – 3 marzo 2024 a cura di Paolo Vanoli Orari da martedì a domenica ore 10.00 – 18.00

A destra, Geo Poletti (Milano 1926 – Lenno 2012), Ragazza [Ritratto di Renata Canella], 1965. Geo Poletti (Milano 1926 – Lenno 2012), Ritratto di Nicola Pietrangeli, 1968.

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he Pinacoteca Civica di Como continues its collaboration with the Poletti family by organizing an exhibition focused on the figure of Ruggero Poletti, known to everyone as Geo (Milan, 1926 - Lenno, Como, 2012). A sought-after connoisseur of ancient painting, collector and painter himself, Geo Poletti is a leading figure in the Italian art scene of the second half of the 20th century. His collection has played an important role in the rediscovery of some little-known painters starting with the beloved Paolo Pagani (Castello Valsolda, Como 1655 - Milan, 1716) and an emblematic genre of modern-age painting such as still life. The still life collection mounted by Geo Poletti will be presented in Como with a selection of masterpieces. In parallel, the collection of figure paintings stands out for the consistency and taste for discovery that have always animated the choices of Geo Poletti, one of "the most extraordinary picture hunters of the 20th century," according to Vittorio Sgarbi's definition. The exhibition at the Pinacoteca Civica di Como presents a significant core of the antique paintings acquired since the 1950s, and in addition to the already mentioned masterpieces of 17th-century still life, mythological, sacred canvases and portraits by Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Domenico Fiasella, Paolo Pagani, Giulio Cesare Procaccini, Carlo Francesco Nuvolone, and Pietro Antonio Magatti appear. Guest of honor, the large, glittering canvas with Venus and Love by Camillo Boccaccino of Cremona, a masterpiece of 16th-century painting in northern Italy. The exhibition at the Pinacoteca Civica di Como aims to account for all aspects of Geo Poletti's activity, presenting him not only in his best-known guise as a collector and connoisseur, but also as a painter, offering for the first time a significant selection of his paintings.


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C U LT U R A

Lithos: Franco Cologni, Presidente della Fondazione omonima, ph. Emanuele Zamponi Franco Cologni, Chairman of homonymous Foundation, ph. Emanuele Zamponi

l’unità nella diversità

di Alessandra de Nitto

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a più antica cultura costruttiva italiana è legata ai materiali lapidei. Le città di pietra e marmo, che costituiscono gran parte del patrimonio storico urbano del nostro Paese, sono testimonianza di una secolare tradizione artigiana, diffusa nelle più diverse aree della penisola. Parallelamente alla cultura tettonica, cresciuta in relazione all’uso di questi materiali nelle opere di architettura e nelle grandi infrastrutture urbane, si è sviluppata un’attività di artigianato artistico, spesso legata alla tradizione, che negli ultimi decenni ha visto una nuova spinta del contemporaneo, anche grazie all’utilizzo di tecnologie innovative.” Così Ugo La Pietra apre il suo nuovo libro, ultimo nato della storica collana “Mestieri d’Arte”, realizzata da Fondazione Cologni con Marsilio, dedicato a pietre, marmi, mosaici nell’ar-

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tigianato artistico contemporaneo. Il volume offre un’inedita panoramica su una secolare tradizione artigiana diffusa, quella delle pietre, fino ad oggi solo in parte indagata e portata alla luce nelle sue molteplici declinazioni. Ugo La Pietra, artista, architetto e designer, intellettuale radical e ricercatore instancabile nella grande area dell’urbanistica, delle arti applicate e della ricerca visiva, animatore di eventi culturali, è una figura poliedrica e complessa. Fin dalla fine degli anni Cinquanta la sua ricerca personale è caratterizzata dalla definizione delle relazioni tra individuo e ambiente, variando i linguaggi e operando sempre attraverso molteplici discipline tra cui il cinema, la pittura, il disegno e l’architettura. Vince nel 1979 il Compasso d’oro, nel 2016 quello alla carriera; la Triennale di Milano gli


Ugo La Pietra, Fioritura in crescendo, 2022, grande totem segnaletico in mosaico realizzato con la Scuola Mosaicisti del Friuli per Homo Faber, all’ingresso del chiostro del monastero di San Giorgio Maggiore a Venezia. Photo credit Alessandra Chemollo © Michelangelo Foundation for Creativity & Craftsmanship Ugo La Pietra, Dalle cave all’architettura, 2019, particolare. Monumento in pietra di Apricena, realizzato da pi.mar, Cursi (Lecce) per il Parco Museo Sculture Madrepietra, Apricena. Photo credit Aurelia Raffo

dedica nel 2014 una fondamentale mostra antologica. Può vantare a buon diritto il ruolo di primo e spesso solitario promotore delle arti applicate e della cultura artigiana in Italia. Il libro illumina un’area fondamentale dei nostri mestieri d’arte, quasi sempre frutto della collaborazione tra progettista e artefice per la definizione di oggetti carichi di significati e di valori fattuali. “Si va dai piccoli souvenir legati a valori e tradizioni dei territori in cui da sempre si estraggono e si lavorano questi materiali, fino agli oggetti d’arredo domestico e da esterno, questi ultimi nella prospettiva di integrare e connotare, con le loro diversità espressive, il paesaggio urbano, rafforzando il valore del genius loci qualche volta sommerso, spesso evidente, dei nostri territori. Diversità che abbiamo la possibilità di colti-

vare, grazie anche alle tante qualità dei materiali che li caratterizzano. Basterebbe pensare alla pietra nera di Lavagna, alla pietra dorata del Salento, ai marmi espressivi come il marmo rosso di Verona e il candido marmo di Carrara: pietre, marmi, ma anche mosaici realizzati con tessere di pietre e marmi, che ci parlano di un’Italia unita nelle diversità.” L’opera, riccamente illustrata, è arricchita dai significativi contributi di autorevoli storici dell’arte e specialisti di arti applicate, con particolare riferimento ad alcuni materiali e aree artigiane: Paolo Coretti, Vincenzo Pavan, Domenico Potenza. In appendice una raccolta di testi di approfondimento su alcune Esperienze che hanno contribuito a definire e sviluppare l’attività e la ricerca nell’artigianato artistico contemporaneo della pietra.

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1, Ugo La Pietra, Pizzi e merletti, 1992, vasi in alabastro lavorato a mano, realizzati da Cooperativa Artieri Alabastro, Volterra (edizione Galleria Fatto ad Arte 2000). Courtesy Archivio Ugo La Pietra 2, Studio Formafantasma, Small pillar, 2014, tavolino della collezione De Natura Fossilium in basalto, basalto occhio di pernice, ottone, tessuto con fibre vulcaniche. Photo credit Luisa Zanzani 3, Gianluca Pacchioni, Metaphysical Cube, 2018, cabinet in onice bianco e ottone, fusione in bronzo. Photo credit Lorenzo Pennati 4, Elena Salmistraro e Carraro Chabarik Mosaico Contemporaneo, Metamorfosi, 2021, panchina in smalti, marmi naturali, acciaio, materiale plastico di riciclo, realizzata per Doppia Firma. Photo credit Laila Pozzo per Doppia Firma mfcc, fcma, Living

Lithos: unity in diversity “T

he most ancient Italian building culture is linked to stone materials. The cities of stone and marble, which make up a large part of the historical urban heritage of our country, bear witness to a centuries-old artisan tradition, widespread in the most diverse areas of the peninsula. In parallel with the tectonic culture, which has grown in relation to the use of these materials in architectural works and in large urban infrastructures, an activity of artistic craftsmanship has developed, often linked to tradition, which in recent decades has seen a new thrust of the contemporary, also thanks to the use of innovative technologies.” This is how Ugo La Pietra opens his new book, the last born of the historic series "Mestieri d'Arte", created by Fondazione Cologni with Marsilio, dedicated to stones, marbles, mo-

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saics in contemporary artistic craftsmanship. The volume offers an unprecedented overview of a centuries-old widespread artisanal tradition, that of stones, until now only partially investigated and brought to light in its many forms. Ugo La Pietra, artist, architect and designer, radical intellectual and tireless researcher in the great area of urban planning, applied arts and visual research, animator of cultural events, is a multifaceted and complex figure. Since the end of the 1950s, his personal research has been characterized by the definition of the relationship between the individual and the environment, varying the languages and always working through multiple disciplines including cinema, painting, drawing and architecture. He won the Compasso d'oro in 1979, the career award in 2016; the Milan Triennale


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1, Ugo La Pietra e Giulio Candussio, CasAperta: L’ultima luce, 2020, installazione in mosaico di pietra e marmo, realizzata per Homo Faber nella Sala del Cenacolo della Fondazione Cini, Venezia. Photo credit Lola Moser © mfcc 2, Hannes Peer e Del Savio 1910, Vento, 2022, paravento in marmo, resina cementizia, giunture in ferro, realizzato per Doppia Firma. Photo credit Mauro Tittoto 3, Alfredo Gioventù, Specchio, 1999, pietra leccese lavorata a mano dall’autore, dalla collezione di merchandising museale per l’Ecomuseo della pietra leccese e delle cave di Cursi. Courtesy Archivio Ugo La Pietra

Roberto Monte, Cristalli, 2015, ciotola in pietra dei Monti Lattari, penisola Sorrentina, realizzata da AlfaternaMarmi, Nocera Superiore (Salerno). Photo credit Gaetano Del Mauro

Ugo La Pietra, Casetta, 2006, candelabro in granito dell’Adamello scolpito a mano, realizzato dagli scalpellini della Valle Camonica, in occasione della Biennale delle Arti Applicate di Darfo Boario Terme. Photo credit Aurelia Raffo

dedicated a fundamental anthological exhibition to his work in 2014. It can rightfully boast the role of first and often solitary promoter of applied arts and artisan culture in Italy. The book illuminates a fundamental area of our artistic professions, almost always the result of the collaboration between designer and craftsman for the definition of objects full of meanings and factual values. “They range from small souvenirs linked to the values and traditions of the territories in which these materials have always been extracted and worked, up to domestic and outdoor furnishing objects, the latter with the aim of integrating and connoting, with their expressive diversity, the urban landscape, reinforcing the value of the sometimes submerged, often evident genius loci of our territories. Diversity that we have the opportunity to cul-

tivate, thanks also to the many qualities of the materials that characterize them. It would suffice to think of the black stone of Lavagna, the golden stone of Salento, the expressive marbles such as the red marble of Verona and the white marble of Carrara: stones, marbles, but also mosaics made with stone and marble tesserae, which speak to us of a Italy united in diversity." The richly illustrated work is enriched by the significant contributions of authoritative art historians and specialists in applied arts, with particular reference to some materials and craft areas: Paolo Coretti, Vincenzo Pavan, Domenico Potenza. In the appendix a collection of in-depth texts on some “Experiences” that have contributed to defining and developing the activity and research in the contemporary artistic stone craftsmanship.

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BOLTON FOOD Partnership is our Leadership foto ©Mathia Coco

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olton Food è la Business Unit operativa nella produzione e commercializzazione dei prodotti e dei marchi alimentari di Bolton Group, un’impresa multinazionale familiare italiana che da oltre 70 anni produce e distribuisce una vasta gamma di marche innovative e sostenibili. Lo stabilimento principale si trova a Cermenate, in provincia di Como. Bolton Food è uno dei principali player a livello mondiale nel mercato delle conserve ittiche grazie alla sua leadership in Italia ed in Europa e alla presenza in oltre 60 paesi. Tra i brand di Bolton Food, Rio Mare, è leader in italia e all’estero, presente in oltre 50 paesi a rappresentare il tonno di qualità all’olio di oliva più amato dagli italiani. LA SOSTENIBILITA' COME ELEMENTO STRATEGICO Guidata dal motto “Partnership is our Leadership”, l’azienda ha stretto partnership trasformative con partner di valore volte a promuovere una pesca sempre più sostenibile e attenta alla tutela dell’ecosistema marino e delle comunità coinvolte lungo l’intera supply chain del tonno. Dal 2017 collabora con WWF con l’obiettivo di adottare politiche che promuovano la sostenibilità dell’approvvigionamento della materia prima e tutelare la salute degli ecosistemi marini. Dal 2020 collabora con Oxfam Italia affinché la filiera di pesca del tonno garantisca inclusione, eliminazione delle disuguaglianze e rispetto dei diritti e di condizioni di lavoro sicure e dignitose. IL SOSTEGNO DI RIO MARE ALL’AREA MA-

RINA PROTETTA DELLE ISOLE EGADI All’interno della strategia di sostenibilità si inserisce il sostegno di Rio Mare, il principale brand dell’azienda, all’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, composta dalle isole di Favignana, Marettimo e Levanzo. Nel 2014 Rio Mare ha stretto una collaborazione con l'AMP con l'obiettivo di preservare la biodiversità e promuovere una gestione sostenibile delle risorse naturali del territorio. Un elemento distintivo di questa regione è la presenza della più grande prateria di Posidonia oceanica del Mediterraneo, un prezioso ecosistema marino che rientra nella famiglia delle Blue Forest e svolge un ruolo cruciale nella produzione di ossigeno e nell'assorbimento di CO2, contribuendo in modo significativo alla lotta al cambiamento climatico. La collaborazione negli anni si è arricchita di diverse attività. Il progetto “MASTER” ha l’obiettivo di contrastare la pesca a strascico illegale attraverso l’adozione di misure anti-strascico per la tutela e il ripopolamento della Posidonia oceanica sul fondale marino. Dal 2013 al 2023, sono stati posizionati complessivamente 72 dissuasori sul fondale marino, di cui 40 forniti da Rio Mare con una riduzione dell'attività di pesca illegale dell'98,5%, che ha addirittura raggiunto il 100% nella zona A, designata come area di tutela integrale. Rio Mare sostiene inoltre il Centro di Recupero per Tartarughe Marine Caretta Caretta, un centro che ogni anno soccorre e

ospita circa 30 tartarughe marine che rischiano gravi problemi a causa di indigestioni di plastica che si trovano in mare. All'interno del Castello Monumentale di Punta Troia a Marettimo, si trova l'Osservatorio Foca Monaca, uno spazio dedicato allo studio di questa specie protetta attraverso l’installazione di sette foto-trappole all’interno delle grotte delle Egadi fornite da Rio Mare. Nel 2021 Rio Mare ha aderito al progetto LifeGate PlasticLess®, che ha incluso l'installazione di un Seabin presso il Circolo Nautico di Favignana, dispositivo progettato per raccogliere i rifiuti galleggianti sulla superficie dell’acqua. Nel periodo dal 25 luglio 2021 al 31 maggio 2023, il Seabin di Rio Mare è riuscito a raccogliere circa 355 chili di rifiuti galleggianti, equivalente a 23.600 bottigliette di plastica da 0,5 litri in peso. L’IMPEGNO DI RIO MARE PER L’EDUCAZIONE E LA SENSIBILIZZAZIONE SUI TEMI AMBIENTALI Dal 2022 Rio Mare è partner della Summer School “Climate change & sustainable development, clean oceans and safeguard of the seas”, un’iniziativa di educazione e sensibilizzazione sui temi ambientali rivolta ai giovani. Durante questa settimana, i ragazzi hanno l’incredibile opportunità di esplorare l’Area Marina, scoprire le tante attività della zona e affrontare importanti tematiche legate a politiche di sviluppo sostenibile e alla tutela degli oceani, accompagnati dalla guida degli Explorer di National Geographic.


LUCIANO PIROVANO “Ci impegniamo per promuovere la tutela dell’ambiente e la salvaguardia degli oceani attraverso la collaborazione con diverse realtà che perseguono lo stesso obiettivo per un mondo più sostenibile. La partnership con AMP Egadi è un esempio concreto di questo impegno, che si spinge anche a educare e sensibilizzare su tematiche fondamentali come la lotta al climate change e la tutela della biodiversità”, Luciano Pirovano, Global Sustainable Development Director di Bolton Food. LUCIANO PIROVANO "We are committed to promoting environmental protection and the preservation of the oceans through collaboration with different realities that pursue the same goal for a more sustainable world. The partnership with AMP Egadi is a concrete example of this commitment, which also goes as far as educating and raising awareness on key issues such as combating climate change and protecting biodiversity," Luciano Pirovano, Global Sustainable Development Director at Bolton Food.

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olton Food is the Business Unit operating in the production and marketing of food products and brands of Bolton Group, an Italian multinational family business that has been producing and distributing a wide range of innovative and sustainable brands for over 70 years. The main factory is located in Cermenate, in the province of Como. Bolton Food is one of the world's leading players in the canned fish market thanks to its leadership in Italy and Europe and presence in more than 60 countries. Among the Bolton Food brands, Rio Mare is a leader in Italy and abroad, present in over 50 countries and representing the quality tuna in olive oil most loved by Italians. Sustainability as a key element Guided by the motto "Partnership is our Leadership," the company has established transformative partnerships with valued partners aimed at promoting increasingly sustainable fishing that is attentive to the protection of the marine ecosystem and the communities involved along the entire tuna supply chain. Since 2017, it has collaborated with WWF with the goal of adopting policies that promote the sustainability of raw material sourcing and protect the health of marine ecosystems. Since 2020, it has collaborated with Oxfam Italy to ensure that the tuna fishing chain guarantees inclusion, the elimination of inequality and respect for rights and safe and decent working conditions.

Rio Mare's support for the Egadi Islands Marine Protected Area. Within the sustainability strategy is the support of Rio Mare, the company's main brand, for the Egadi Islands Marine Protected Area, consisting of the islands of Favignana, Marettimo and Levanzo. In 2014, Rio Mare established a partnership with the MPA with the aim of preserving biodiversity and promoting sustainable management of the area's natural resources. A distinctive feature of this region is the presence of the largest Posidonia oceanica meadow in the Mediterranean, a valuable marine ecosystem that is part of the Blue Forest family and plays a crucial role in oxygen production and CO2 absorption, contributing significantly to the fight against climate change. The collaboration over the years has been enriched by various activities. The "MASTER" project aims to combat illegal trawling through the adoption of anti-trawling measures to protect and repopulate Posidonia oceanica on the seabed. From 2013 to 2023, a total of 72 bollards were placed on the seabed, 40 of which were provided by Rio Mare with a 98.5 percent reduction in illegal fishing activity, which even reached 100 percent in Zone A, designated as an integral protection area. Rio Mare also supports the Caretta Caretta Sea Turtle Recovery Center, a center that rescues and houses about 30 sea turtles each year that are at

risk of serious problems due to plastic indigestion found in the sea. Inside the Monumental Castle of Punta Troia in Marettimo is the Monk Seal Observatory, a space dedicated to the study of this protected species through the installation of seven photo-traps inside the Egadi caves provided by Rio Mare. In 2021 Rio Mare joined the LifeGate PlasticLess® project, which included the installation of a Seabin at the Circolo Nautico di Favignana, a device designed to collect floating waste on the surface of the water. During the period from July 25, 2021 to May 31, 2023, Rio Mare's Seabin managed to collect about 355 kilograms of floating waste, equivalent to 23,600 0.5-liter plastic bottles by weight. Rio Mare's commitment to education and awareness of environmental issues Since 2022, Rio Mare has been a partner in the Summer School "Climate change & sustainable development, clean oceans and safeguard of the seas," an education and awareness initiative on environmental issues aimed at young people. During this week, young people has the incredible opportunity to explore the Marine Area, discover the many activities in the area and address important issues related to sustainable development policies and ocean protection, accompanied by the guidance of National Geographic's Explorers.


NEWS

La sostenibilità di Serena Zanfrini, Amministratore di Zetacarton

ZETACARTON

di Rosaria Bernardi foto archivio Zetacarton

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bbiamo chiesto a Serena Zanfrini, Amministratore di Zetacarton, impresa leader nel settore del cartone ondulato, di spiegare ai lettori di Magic Lake la scelta volontaria di redigere il “Bilancio di Sostenibilità” declinato nelle tre dimensioni: economica, ambientale e sociale. Quali sono: la vision, la mission e i valori di Zetacarton? Come riportato nel nostro Bilancio di Sostenibilità, abbiamo l’ambizione di poter rimanere un’azienda con solide radici nel passato e contemporaneamente al passo con i tempi, in grado di affrontare a testa alta le sfide di mercato del futuro. Cerchiamo di offrire un prodotto di alta qualità, sostenibile e sempre più rispondente alle esigenze di personalizzazione del cliente. Tutto questo nel rispetto delle normative vigenti, dell’ambiente, dei lavoratori e degli stakeholder. I nostri valori fondamentali sono, da sempre, il rispetto delle normative e dell’ambiente che ci circonda. Il capitale umano è una pedina fondamentale sulla quale si basa il nostro sviluppo e viene da noi tutelato, valorizzando il contributo che ogni singolo lavoratore può portare nella sua diversità. Questa è la visione che rincorriamo da sempre, destreggiandoci trai nostri punti di forza e debolezza. Cos’è il Bilancio di Sostenibilità per Zetacarton? E’ un punto di partenza per conoscerci meglio e per farci osservare e giudicare dagli stakeholder. In questo modo abbiamo misurato quanto siamo sostenibili e responsabili verso tutte le parti interessate e da qui dobbiamo partire per un processo di miglioramento continuo. Il Bilancio di Sostenibilità è uno strumento di misura per controllare se il nostro sviluppo è in grado di essere al passo con i tempi e se stiamo viaggiando nella direzione giusta. In pratica è la nostra fotografia del 2022 proiettata verso il 2030. Nella lettera di presentazione agli stakeholder si legge questa dichiarazione: “La nostra rendicontazione di sostenibilità non

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si accontenta di ottemperare agli obblighi di legge ma, al contrario, vuole essere un vero e proprio driver del cambiamento”. Qual è la vostra “Strategia di sostenibilità? Dobbiamo tenere i piedi per terra, muoverci a piccoli passi ma in modo continuo. Inseguire la sostenibilità a livello aziendale è un processo difficile e costoso, al tempo stesso è una sfida di mercato perché in futuro le aziende che non si dimostreranno sostenibili si posizioneranno ai margini del mercato. Aiuta pensare che la ricerca e la tecnologia stanno progredendo velocemente e che tante innovazioni sostenibili che al giorno d’oggi sono impensabili potranno presto diventare realtà ed avere costi più abbordabili. Nel frattempo è giusto proseguire l’azione di sensibilizzazione e coinvolgimento dei propri stakeholder, soprattutto dei propri dipendenti, perché è proprio dalle persone e dal modo di lavorare che può partire il cambiamento. La sostenibilità non è solo rispetto all’ambiente, come ben evidenziato nei 17 obiettivi fissati dall’Agenda 2030. Secondo Lei verranno raggiunti? A livello personale penso che il 2030 sia purtroppo una data troppo prossima ad un cambiamento così radicale. In Italia c’è ancora molto da lavorare, ci sono paesi molto più avanti di noi in questo processo come molte altre parti del mondo in cui l’arretratezza è ancora troppo radicata. E’ struggente vedere come ancora certi diritti vengano calpestati ed ancora più struggente vedere la mancanza di riprovazione sociale. Vedo ancora tantissime persone che negano sia il cambiamento climatico in atto sia la necessità di costruire una società impregnata di solidi diritti umani. Dobbiamo puntare sulle nuove generazioni, che devono pretendere un mondo migliore e soprattutto sull’educazione dei più piccoli al rispetto dell’ambiente e delle persone più fragili.


Sustainability of

Zetacarton W

e asked Serena Zanfrini, Administrator of Zetacarton, a leading corrugated cardboard company, to explain to Magic Lake readers the voluntary choice of drawing up the "Sustainability Report" declined in the three dimensions: economic, environmental and social. What are: the vision, mission, and values of Zetacarton? As reported in our Sustainability Report, we have the ambition to be able to remain a company with strong roots in the past and at the same time in step with the times, able to cope with Head-on the market challenges of the future. We seek to offer a high quality, sustainable and increasingly responsive product to the customer's customization needs. All this is done in compliance with applicable regulations, the environment, workers and stakeholders. Our core values have always been to respect regulations and the environment around us. Human capital is a key pawn on which our development is based, and it comes from us protected, valuing the contribution that each individual worker can bring in his or her diversity. This is the vision we have been chasing all along, juggling our strengths and weaknesses. What is the Sustainability Report for Zetacarton? It is a starting point to get to know each other better and to be observed and judged by stakeholders. In this way, we have measured how sustainable and accountable we are to all stakeholders, and from here we need to build on a process of continuous improvement. The Sustainability Report is a measurement tool to check whether our development is on track and whether we are traveling in the right direction. It is basically our snapshot of 2022 projected toward 2030. The cover letter to stakeholders reads this statement, "Our sustainability reporting is not content to comply with legal obligations but, on the contrary, wants to be a real driver of change." What is your "Sustainability Strategy?

We need to keep our feet on the ground, moving in small steps but continuously. Pursuing sustainability at the corporate level is a difficult and costly process , at the same time it is a market challenge because in the future companies that do not prove to be sustainable will position themselves at the edge of the market. It helps to think that research and technology are advancing rapidly and that many sustainable innovations that are unthinkable today may soon become a reality and have more affordable costs. In the meantime, it is right to continue the outreach and involvement of its stakeholders, especially its employees, because it is from people and the way they work that change can begin. Sustainability is not only with respect to the environment, as well evidenced in the 17 goals set by the 2030 Agenda. In your opinion will they be achieved? On a personal level I think 2030 is unfortunately too close a date for such a radical change. There is still a lot of work to be done in Italy; there are countries far ahead of us in this process as well as many other parts of the world where backwardness is still too deeply rooted. It is poignant to see how certain rights are still trampled upon and even more poignant to see the lack of social disapproval. I still see so many people who deny both the ongoing climate change and the need to build a society imbued with solid human rights. We must focus on the new generations, who must demand a better world, and especially on educating the youngest children to respect the environment and the most fragile people.

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ANNIVERSARY

Suore Infermiere dell’Addolorata, Amore per Dio, amore per il prossimo di Rosaria Bernardi foto Andrea Butti, Fabrizio Cusa, Archivio TBM Service

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o scorso 27 settembre nella Cattedrale di Como si è svolta la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Oscar Cantoni Vescovo di Como alla presenza della Superiora generale della Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata, suor Emanuela Bianchini, delle consorelle, delle Autorità civili e militari, del personale sanitario e dei tanti fedeli che hanno voluto condividere la gioia della ricorrenza del 170° anniversario dalla Fondazione della Pia Unione delle Sorelle infermiere. Avvenuta nel 1853 grazie all’amore per Dio e per il prossimo di Madre Giovannina Franchi e di tre sue compagne, la prima casa di accoglienza per ammalati e convalescenti aprì in Via Vitani. Le Sorelle infermiere si dedicarono con coraggio e umiltà anche alla cura a domicilio di coloro che non potevano essere accolti nel nosocomio cittadino, colpiti anche dalle epidemie di colera (1855), di vaiolo (1858 e 1871). Madre Giovannina Franchi colpita dal morbo dei malati che curava morirà nel 1872. Venne eletta la nuova Superiora Giuseppina Pozzi che proseguì nel cammino di assistenza tracciato dalla Fondatrice. L’urgenza di accogliere un numero maggiore di ammalati richiese la costruzione nel 1878 della “nuova casa della salute” di Valduce dove si trasferirà la comunità delle suore e dove si trova tuttora. Nel 1981, a seguito del miracolo della guarigione di una neonata per intercessione della Madre, Giovannina Franchi diventa Beata il 20 settembre 2014. Ancora oggi, come ricorda la Superiora Generale della Congregazione, Suor Emanuela Bianchini: “la nota distintiva impressa da Giovannina Franchi era proprio questa: CON GRAN CUORE, quella che noi viviamo – come Suore Infermiere, ma penso anche come sensibilità del personale presente nelle nostre strutture – è una missione che, prima ancora che essere servizio a corpi sofferenti, è testimonianza di fede della presenza di Dio nell’uomo, una testimonianza di cui il mondo di oggi ha bisogno.”

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Queste religiose ci hanno insegnato che, oltre la

competenza professionale, indispensabile, occorre accompagnare i deboli, i fragili e i malati con la delicatezza della carità di Cristo, ossia “con gran cuore”, come era solita raccomandare la beata Giovannina: “Curate gli infermi, ma con gran cuore!” Oscar Card. Cantoni

Il nostro servizio non deve e non dovrà mai essere caratterizzato soltanto da eccellenza tecnica ma, più di ogni altra cosa, da una profonda attenzione alla totalità della persona umana. Suor Emanuela Bianchini, Superiora generale della Congregazione delle Suore Infermiere dell’Addolorata

Suore Infermiere dell'Addolorata, Love of God, love of others

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or 170 years, the Congregation of the Suore Infermiere dell'Addolorata (Sisters Nurses of Our Lady of Sorrows) founded by Blessed Giovannina Franchi has chosen to stand by the sick to share their pain, suffering, loneliness, even moral loneliness, without judgment or condemnation, on a path of total dedication to their suffering brothers and sisters. The first home for the sick opened in 1853 in Via Vitani in Como and then moved in 1878 to Via Dante, the current headquarters of the Valduce Hospital Body.

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ANNIVERSARY

Nella foto, da sinistra, Sabina Concari, Vicepresidente e Direttore Artistico, Maria Cristina Forgione, Presidente

ASSOCIAZIONE CARDUCCI 120 anni di cultura e bellezza

di Chiara Taiana foto archivio Associazione Carducci

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ra il 1903 quando dall’amore per la sua città dell’ingegnere e imprenditore tessile Enrico Musa nasceva una nuova associazione con il nome di Pro Cultura Popolare, poi ribattezzata Associazione Giosuè Carducci, con l’obiettivo, avveniristico per quegli anni, di diffondere cultura e bellezza anche presso i ceti meno abbienti attraverso l’organizzazione di corsi professionali, ma anche di cultura artistica e musicale, conferenze concerti, gite ed attività per i bambini. Un sogno che, per oltre un secolo, l’Associazione ha portato avanti con impegno e passione e che oggi, a 120 anni esatti dalla sua fondazione, trova un nuovo slancio nel progetto di rinnovamento e apertura alla città voluto dalla sua nuova presidente, l’avvocato Maria Cristina Forgione affiancata dalla nuova direttrice artistica, la pianista, docente e compositrice Sabina Concari e dall’intero consiglio direttivo. Un rinnovamento che, in realtà, punta a mantenere ben salde le radici di questa istituzione comasca proseguendo nelle attività che ormai rappresentano un appuntamento fisso per la città affiancandole, però, a nuove iniziative che possano aprire ad un pubblico il più eterogeneo possibile le porte di questo palazzo, valorizzando anche i tesori custoditi nelle sue stanze. “Il nostro obiettivo è quella di affiancare ai tradizionali corsi di pittura, scultura e acquerello una nuova serie di proposte che vanno dal master di regia al corso di doppiaggio, fotografia, fumetto e manga ma anche tango argentino, aerobica, yoga, oltre ad iniziative dedicate ai più giovani come danza per bambini e corsi di teatro per ragazzi – spiegano la presidente Forgione e la direttrice artistica Concari – a questo vogliamo aggiungere alcuni appuntamenti altrettanto nuovi come matinée con musica jazz e colazione, incontri letterari, mostre a tema, conferenze e viaggi, una Notte a Palazzo Carducci per i più piccoli e un festival di cover band giovanili”. E grandi novità sono in programma anche per far tornare a battere come merita il cuore del Carducci, il salone intitolato a Enrico Musa: “E’ uno spazio bellissimo che finora è stato poco valorizzato anche dall’Associazione stessa che lo metteva generosamente a disposizione di iniziative di altri o come sala pro-

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va – spiegano infatti – secondo noi, invece, questa sala merita una stagione tutta sua che si aggiunga all’offerta già presente in città per offrire ai comaschi un ventaglio di proposte il più ricco e vario possibile”. La stagione 2023/24, quindi, si presenta come un connubio perfetto di novità e tradizione, con appuntamenti ormai storici come il Premio Franz e Maria Terraneo o il Concorso Lirico Internazionale Mario Orlandoni a cui si aggiungono, però, nuovi appuntamenti di respiro internazionale come, il 2 dicembre, quello dedicato a Maria Callas nel giorno della sua nascita con un gemellaggio, in fase di definizione, con il Concorso di San Paolo del Brasile, e molto altro: “Apriremo la stagione il 1° ottobre con un concerto della The Bass Gang, un quartetto di contrabbassi composto da concertisti di altissimo livello, per poi proseguire con appuntamenti come una conferenza e un evento teatrale dedicati ai disturbi dell’apprendimento in ottobre o spettacoli dedicati alla violenza sulle donne in novembre – raccontano – poi un musical per ripercorrere la storia di questo genere, una serata dedicata alle canzoni napoletane e un appuntamento con lo spettacolo di Carlo Decio ‘Odisseo’. E questo solo nel primo trimestre”. Infine l’ultimo sogno che l’Associazione guidata da Maria Cristina Forgione vorrebbe trasformare in realtà: riaprire quella meravigliosa wunderkammer che è il Museo Casartelli, un museo delle scienze voluto dallo stesso Enrico Musa a supporto delle attività didattiche, una stupefacente collezione di modellini tridimensionali dedicati all’anatomia umana, alla zoologia e alla botanica, con animali imbalsamati, campioni vegetali, collezioni di insetti e minerali e teche che descrivono piante, fibre tessili e alimenti oltre a numerose apparecchiature tecniche e strumenti per lo studio della chimica e della fisica.“Il dialogo con il Comune è aperto e speriamo di trovare presto un accordo perché desideriamo valorizzare al meglio questo tesoro e restituirlo alla città come merita – sono infatti le parole della presidente – vorremmo che le porte del Carducci fossero sempre aperte e che questo continuasse a essere sempre di più uno spazio vivo e vitale di cultura per tutti i comaschi”.


120 years of culture and beauty I

t was 1903, in fact, when from the love for his city of engineer and textile entrepreneur Enrico Musa a new association was born under the name of Pro Cultura Popolare, later renamed Associazione Giosuè Carducci, with the goal, futuristic for those years, of spreading culture and beauty even among the less affluent classes through the organization of professional courses but also of artistic and musical culture, conferences concerts, outings and activities for children. A dream that, for more than a century, the Association has passionately pursued and that today, exactly 120 years after its founding, finds a new impetus in the project of renewal and opening to the city of its new president, lawyer Maria Cristina Forgione flanked by the new artistic director, pianist, teacher and composer Sabina Concari and the entire board of directors. New courses that will flank the traditional ones of painting, sculpture and watercolor, but also appointments such as matinees with jazz music and breakfast, exhibitions and a very rich season to make the heart of Palazzo Carducci shine again, the hall dedicated to Enrico Musa with top-level appointments such as the Mario Orlandoni International Opera Competition or, on December 2, an appointment dedicated to Maria Callas on the day of her foundation with a twinning, currently being defined, with the São Paulo Competition in Brazil. Finally, the last fabulous dream that the Association would like to make a reality: to reopen that wonderful wunderkammer that is the Casartelli Museum, a science museum desired by Enrico Musa himself to support educational activities, an amazing collection of three-dimensional models dedicated to human anatomy, zoology and botany, with stuffed animals, plant specimens, collections of insects and minerals and display cases describing plants, textile fibers and foods as well as numerous technical equipment and instruments for the study of chemistry and physics.

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TABU

Verso il centenario di un’idea di Marina Moretti foto Archivio TABU

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ABU ha appena festeggiato il suo 60esimo anniversario dalla fondazione, ma si prepara al centenario di un’idea, quella della tintoria del legno, che nasce e porta avanti dagli anni Venti del ‘900. L’azienda TABU, infatti, risale al 1963, ma le sue origini sono più antiche, e vanno rintracciate nel 1927, quando nasce l’idea della tintoria del legno, una tecnologia che permette la tintura di una fibra ultrasottile di legno (piallaccio) ottenendo sempre lo stesso risultato di uniformità di colore. Da allora il processo di tintoria ha subito enormi perfezionamenti e oggi TABU può vantare la più vasta collezione al mondo di piallacci in legno naturale e multilaminare. TABU mantiene la sua artigianalità da “Sartoria del legno”, ma nel corso di quasi 100 anni ha perfezionato la tecnologia pionieristica, portandola ai massimi livelli e continuamente esplorandone le

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possibilità. L’approvvigionamento delle specie legnose avviene in tutto il mondo (principalmente USA, Canada, Nord Europa) seguendo la rigida certificazione FSC che TABU ha conseguito nel 2003, grazie alla quale è possibile tutelare i patrimoni forestali mondiali e delle Popolazioni che li abitano. TABU, da sempre attenta alla sostenibilità, si è dotata di un sistema di riduzione delle emissioni della propria attività produttiva, tramite il finanziamento di progetti per la produzione di energia pulita. TABU è stata la prima azienda nel settore ad intraprendere questo cammino virtuoso all’avanguardia, riuscendo a ridurre di molto il proprio impatto ambientale; già nel 1968 si era dotata di un innovativo impianto per la depurazione delle acque reflue, ed ha detenuto per anni il primato di avere l’impianto fotovoltaico più grande della Provincia di Como. Nel

2022 (ed è in arrivo il bilancio di sostenibilità) TABU ha compensato interamente le sue emissioni di 9.828 tonnellate di CO2 equivalente prodotte nel 2021, e nel 2022 le emissioni sono diminuite ulteriormente. La passione per il legno e la cultura del colore sono due dei fattori che rendono TABU, grazie inoltre alla sua creatività ed eccellenza produttiva, una riconosciuta realtà mondiale nella creazione di superfici legnose, declinata non solo nel mondo del design, ma anche in quello della moda e dell’arte. Il continuo impegno è valso a TABU il primato di più vasta collezione di piallacci naturali e multilaminari, contenuti nella collezione 555. Lavorando con i più grandi studi di architettura e design del mondo, TABU collabora nel settore dell’arredo-residenziale, contract, ufficio, retail, ma anche nel settore dell’automotive e nel settore navale.


Moving on to the centenary of an idea T

ABU has just celebrated its 60th anniversary since its founding, but it is preparing for the centenary of an idea, that of wood dyeing, which was born and carried on since the 1920s. The company TABU, in fact, dates back to 1963, but its origins are older, and must be traced back to 1927, when the idea of wood dyeing was born, a technology that allows the dyeing of an ultra-thin wood fiber (veneer) while always achieving the same success of color uniformity. Since then, the dyeing process has undergone tremendous refinements and today TABU can boast the world's largest collection of natural and multi-laminate wood veneers. TABU retains its "Tailoring of Wood" craftsmanship, but over the course of nearly 100 years has perfected the pioneering technology, taking it to the highest

level and continually exploring its possibilities. Sourcing of wood species takes place all over the world (mainly USA, Canada, Northern Europe) following the strict FSC certification that TABU achieved in 2003, thanks to which it is possible to protect the world's forest heritages and the Peoples living in them. TABU, which has always been attentive to sustainability, has equipped itself with a system to reduce emissions from its production activities by financing clean energy projects. TABU was the first company in the industry to embark on this cuttingedge virtuous path, managing to greatly reduce its environmental impact; as early as 1968 it had an innovative wastewater treatment plant, and for years held the record for having the largest photovoltaic plant in the Province of Como. In

2022 (and it is about to come the sustainability result) TABU has fully offset its emissions of 9,828 tons of CO2 equivalent produced in 2021, and in 2022 emissions decreased even more.. A passion for wood and a culture of color are two of the factors that make TABU, thanks in addition to its creativity and manufacturing excellence, a recognized global player in the creation of wood surfaces, declined not only in the world of design, but also in the world of fashion and art. The continuous commitment has earned TABU the record for the largest collection of natural and multilaminar veneers, contained in the 555 collection. Working with the world's largest architectural and design firms, TABU collaborates in residential, contract, office and retail furniture, as well as in the automotive and marine sectors.

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ANNIVERSARY

Associazione Cuochi da 50 anni passione, impegno e dedizione

BARBARA GIRARDI

di Rosaria Bernardi foto Archivio Associazione Cuochi

FRANCO CAPANO

INTERVISTE IN ESCLUSIVA

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er la ricorrenza del 50 anniversario della fondazione abbiamo intervistato due storici cuochi: Sergio Mauri e Franco Capano e, in esclusiva per i lettori di Magic Lake, l’intervista alla prima donna al vertice dell’Associazione Provinciale Cuochi di Como, Barbara Girardi. BARBARA GIRARDI Presidente Girardi, quali sono le priorità del nuovo corso dell’associazione? Sicuramente mettere al centro le nuove generazioni, investire sulla loro formazione e ritornare alla collaborazione con le scuole di primo grado attraverso l’orientamento. Siamo in un momento particolare dove è difficile trovare il personale anche perché fare il cuoco è un lavoro difficile pieno di sacrifici. Dobbiamo fare ritornare la passione iniziando dai più piccoli mostrandogli come si fa il lavoro già dalle scuole medie come si faceva una volta. Avete dei protocolli con gli istituti di formazione? Stiamo progettando delle attività, alcune le abbiamo iniziate già quest’anno e le porteremo avanti, mi riferisco ai concorsi sia a livello locale sia nazionale e grazie alla Federazione Italiana anche a livello internazionale. È importante la contaminazione con le altre culture. Possono essere d’aiuto le nuove tecnologie e la comunicazione social? L’evoluzione delle nuove tecnologie è sempre importante ma l’importante è il modo in cui se ne fa uso. Como vanta una clientela internazionale. Oggi i clienti vogliono una cucina Made in Italy espressione del nostro territorio o vogliono piatti cucinati con ingredienti di altri paesi? C’è il desiderio di ritornare a sperimentare i piatti del nostro territorio

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SERGIO MAURI

ma non si deve dimenticare che ci sono altre culture che convivono con noi. Quando parlo di contaminazione è perché da esse nascono sempre cose nuove: piatti come il risotto e la polenta gialla arrivano da culture e da usanze differenti. Esiste ancora il desiderio di chiedere al ristorante il piatto tipico? Si. Ci sono molti prodotti fantastici della provincia comasca che vanno fatti conoscere e valorizzati. Sono convinta che la cucina italiana dei vari territori potrebbe diventare patrimonio dell’Unesco. La bellezza della cucina italiana che vanta numerosi riconoscimenti è data dalla differenza dei vari territori. Per la prima volta una donna alla presidenza di un’associazione di uomini. Come si trova? Bene. La criticità è legata alla gestione del tempo e alla ricerca di conciliare la gestione famigliare con il lavoro e la presidenza. Le condizioni attuali del nostro lavoro mettono in difficoltà le donne che si ritrovano ad essere contemporaneamente mogli, madri e lavoratrici. Sarebbe auspicabile un cambio di mentalità imprenditoriale cercando di venire incontro alle esigenze. Tra i vostri iscritti quante sono donne? Attualmente i nostri iscritti sono 280 di cui il 20% donne. L’associazione cuochi potrebbe migliorare la condizione delle donne cuoche? Si potrebbe cercare di introdurre strumenti a supporto della genitorialità. Si deve cambiare la struttura del lavoro del cuoco. Deve cambiare il discorso alla base, gli orari, la metodologia di lavoro. All’interno della Federazione si sta cercando di elaborare delle proposte così come è auspicabile che la professione di cuoco venga inserita tra i lavori usuranti. E’ un lavoro che incide sul fisico, stiamo in piedi per parecchi ore,


abbiamo problematiche a livello respiratorio perché nonostante i filtri delle cappe aspiranti i nostri polmoni assorbono i fumi, anche l’udito è sottoposto a continui rumori così come il palato è sempre stimolato. SERGIO MAURI Oggi di ragazze che fanno la pasticceria o la cuoca ce ne sono ma iniziano la carriera, poi si sposano, nascono i figli e scelgono la famiglia abbandonando il lavoro. Qualcuno deve rinunciare e la scelta la fa la donna. Così in media a 30-35 anni lasciano la professione. Il lavoro del cuoco è sicuramente un lavoro usurante, in media nelle cucine si superano i 40 gradi. Si dovrebbe tornare ai vecchi turni: quello del mezzogiorno e quello della sera ma ci si scontra con il costo del lavoro. FRANCO CAPANO Ci fa viaggiare nei 50 anni dell’associazione che vanta un palmares di riconoscimenti da Oscar? Partiamo dal 1973 quando un gruppetto di bellagini hanno pensato di riunire un gruppo di cuochi per dare anche a Como la possibilità di aggregarsi tra di loro e di fare squadra. Il primo presidente eletto è stato Piero Casati, chef di cucina della Fondazione Rockfeller di Bellagio. Sono socio dal 1978, sono entrato con la presidenza Gino Tommasoni secondo presidente per 20 anni. L’associazione prese il nome di “Cuochi Comaschi” e la sede era a Malgrate perché Lecco non era provincia. Eravamo colleghi e grandi amici. Le riunioni si tenevano a casa sua. Entrò in associazione poi Davide Lacchini, entrambi entrammo nel Consiglio formato da bellagini, lecchesi e da noi comaschi. Dopo la presidenza Tommasoni fu eletto proprio Davide Lacchini nel 1993 portando la sede a Como presso la Fondazione Enaip. Nel 1996 dopo la separazione delle provincie di Como e di Lecco l’associazione prese

il nome di “Associazione Provinciale Cuochi di Como” e il presidente divenne Carlo Cranchi fino al 2010. Ci furono cambiamenti importanti, l’associazione venne regolamentata normativamente con uno Statuto per esercitare tutte le funzioni della Federazione Italiana Cuochi. Nel 2011 venne poi eletto Cesare Chessorti. Fui vice presidente di entrambi per oltre 20 anni. Successivamente fu eletto Massimiliano Tansini fino al 2023, quando a febbraio ci fu l’assemblea provinciale dei soci con l’elezione della neo presidente Barbara Girardi, la prima presidente donna dell’associazione comasca. Grazie ai nostri presidenti e a tutti i cuochi la nostra associazione ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. Prima della pandemia abbiamo raggiunto il numero record di iscritti: quasi 500 superando Roma e Milano, ancora adesso siamo i primi in Lombardia per il numero di associati. Questo record ha valso la premiazione alla nostra associazione da parte della Federazione Nazionale. Nel 2003 ci è stato conferito l’encomio ufficiale per la meritoria attività svolta e le notevoli iniziative organizzate per tutta la categoria delle berrette bianche sempre da parte dalla Federazione Italiana Cuochi. Nel 2020 siamo stati premiati con l’Abbondino d’Oro dalla città di Como, sotto la presidente di Massimiliano Tansini, “per il costante impegno nella promozione di un mestiere d’arte, nella formazione dei più giovani, nella valorizzazione della cultura gastronomica lariana e nell’organizzazione di eventi benefici, in particolare durante la fiera di Sant’Abbondio”. Quale significato ha rivestito per la vostra associazione la Fiera di Sant’Abbondio? S. Abbondio non era solo una sagra. È fare conoscere, riscoprire e gustare i piatti che richiedono tempo per la preparazione e che a casa

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non si ha tempo di cucinare. Per 22 anni il nostro intento è stato quello di fare conoscere ai giovani i piatti dei loro nonni. Infatti la più grande soddisfazione era rivederli tornare tutte le sere entusiasti di provare a gustarli tutti quanti e le loro richieste di informazioni sui piatti delle loro tradizioni. Sentirli farci i complimenti e chiedere il bis di quei piatti della nostra tradizione dimenticati e trascurati era una grande gioia. La rustisciada, la cassuola, la trippa, le lumache, lo stracotto d’asino, gli gnocchi alla lariana, i pizzoccheri, il toc il carpione la lingua salmistrata con la salsa verde, piatti che anche in gastronomia non trovi. La cucina è anche solidarietà. In questi anni abbiamo collaborato con piacere con diverse associazioni di volontariato del territorio come la Fondazione Ozanam, il Gabbiano di Cantù, Down verso di Cantù, il sogno di Ale, con la Croce Azzurra di Cadorago. Siamo sempre stati disponibilissimi e gratuitamente e lo saremo ancora. Cos’è il DSE? BG, FC, SM All’interno della Federazione Italiana Cuochi c’è l’associazione di promozione sociale DSE: il Dipartimento Solidarietà Emergenze”, che ha attualmente 17 Associazioni Regionali e un OdV territoriale. Il consigliere Paolo Maspero dell’associazione cuochi di Como è anche il presidente DSE Lombardia. Sono numerose le attività organizzate durante l’anno per la raccolta fondi necessari a coprire i costi degli interventi che vengono fatti in occasione di emergenze come l’alluvione in Emilia o il terremoto ad Amatrice. I nostri cuochi sono i prestatori d’opera che cucinano a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali, coordinati dalla Croce Rossa e dalla Protezione Civile. Qual è la vostra opinione in merito ai diversi format televisivi dedicati alla cucina? BG Da un punto di vista didattico ce ne sono alcuni che posso essere utili per la tecnica. La cucina è cultura e tecnica, queste sono le doti che fanno la grande professionalità. La strada del successo va costruita con sacrificio e dedizione. SM I numerosi programmi televisivi hanno dato grande risalto alla figura del cuoco ma è importante e indispensabile ricordare che per diventare “Chef” si deve avere un’esperienza più che decennale, si deve avere frequentato determinati locali, si devono avere le competenze, non si è mai finito di imparare. Ci sono cuochi francesi di 70 anni che ribadiscono che l’insegnamento non è mai finito e si dimostrano perplessi di dove sta andando adesso la cucina. Si dovrebbe fare un passo indietro perché siamo usciti dal seminato. Come giustamente dichiarato da Davide Lacchini, il “Mangiare al ristorante dev’essere è un momento di

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convivialità e di piacevolezza” si deve capire cosa si sta mangiando. La spettacolarizzazione del piatto dev’essere equilibrata con il contenuto del piatto. FC I giovani che intraprendono questa carriera devono avere tanta passione, avere la consapevolezza che si devono fare tanti sacrifici, ci devono mettere impegno, devono avere la consapevolezza che si lavora quando gli altri si divertono. Personalmente sono riuscito a trascorrere il Natale a casa dopo 35 anni di lavoro perché l’hotel chiudeva per due mesi in inverno. La realtà lavorativa del ristorante non è quella dei programmi televisivi. C’è anche l’aspetto imprenditoriale che è importante. Ci vuole coerenza nel rapporto tra qualità e costo delle materie prime e il prezzo finale. Non bisogna trascurare le basi della cucina, si deve fare una buona cucina, strutturata, che riscopre i sapori. Quando esci dal ristorante devi essere soddisfatto, devi avere un bel ricordo. Penso a Franco Soldaini, era una persona alla quale piaceva fare le cose fatte bene. È stato un nostro grande collaboratore. È stato Direttore della Scuola Alberghiera a Bellagio. Ho avuto il piacere di lavorare insieme e di collaborare. Nel ’89 con lui abbiamo preparato i menù dedicate al territorio lariano, 10 serate in Ungheria da tutto esaurito con i prodotti portati da noi grazie a Piercesare Bordoli. Quali sono le vostre attività? BG C’è sempre il grande momento di RistorExpo a Lariofiere dove le varie associazioni del territorio si danno da fare e dove si promuove la cucina del territorio con vari concorsi che sono importanti per i ragazzi. Quest’anno siamo riusciti a portare i ragazzi speciali e a fare fare loro un torneo è stato importante per noi. E poi ci sono i due Trofei dedicati a “Arturo Della Torre” e a “Cesare Chessorti”, dove viene giudicata la brigata di cucina e quella di sala. Lo scorso anno abbiamo promosso “La cucina del mercoledì” all’Enaip con dei corsi con i cuochi professionisti del territorio per fare conoscere la cucina del territorio rivolta ad un pubblico di non professionisti. Sono stati organizzati dei corsi di alta formazione per i professionisti. C’è un gruppo all’interno dell’associazione che si chiama “Arte in cucina” che ha portato per la prima volta 10 ragazzi meritevoli del CFP e dell’Enaip di Como ai mondiali di Lussemburgo, il cui costo di partecipazione è stato sostenuto dall’associazione. Come festeggerete il 50°? Per il 50 vogliamo ripristinare la festa del Cuoco di San Caracciolo patrono dei cuochi d’Italia, attraverso un’iniziativa che vede protagonista la cucina d’asporto. Il 16 e 17 ottobre grazie alla parrocchia di San Giorgio festeggeremo l’anniversario con una grande festa aperta a tutti.


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photo © Modestino Tozzi

photo © Modestino Tozzi

Associazione Cuochi: passion, commitment and dedication for 50 years T

he Associazione Provinciale Cuochi di Como was founded in 1973 by a group of chef friends. The first president was Piero Casati Chef de cuisine of the Rockefeller Foundation in Bellagio. Gino Tommasoni's 20-year presidency followed, and in 1993 Davide Lacchini was elected, who brought the headquarters to Como city at the ENAIP foundation. Following Carlo Cranchi, Cesare Chessorti, and Massimiliano Tansini, the presidency has now passed to Barbara Girardi, the first woman to head the Como entity. One of the primary goals of the association, which has reached the

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50-year mark, is to put new generations at the center, invest in their education and return to collaboration with first-grade schools through orientation. Como's cooks, historically active in social work in the territory as well, are part of the social promotion association DSE: the Department of Emergency Solidarity under the Italian Federation of Cooks, which currently has 17 Regional Associations and one territorial VO. There are numerous activities organized throughout the year to raise funds needed to cover the costs of interventions that are made during emergencies such

as the flood in Emilia, the earthquake in Amatrice. The association from Como in these first 50 years has achieved numerous prestigious awards both nationally and internationally. A record number of members was reached before the pandemic: nearly 500 surpassing Rome and Milan. In 2003 it was awarded the official commendation for the meritorious activity carried out and the remarkable initiatives organized for the entire category of white berets always by the Italian Federation of Chefs. In 2020 the association was awarded the Abbondino d'Oro by the city of Como.



ANNIVERSARY

Un presente dal grande avvenire per CI.ERRE UFFICIO leader nei servizi informatici Dopo aver festeggiato da poco i 40 anni, l’azienda del Comasco non ha intenzione di rallentare foto Archivio Ci.Erre

È

un tiepido pomeriggio, in Giappone, quando viene presentata al mondo la prima console Nintendo. Quasi contemporaneamente, dall’altra parte dell’oceano, la statunitense Motorola lancia il primo telefono cellulare, un DynaTAC 8000x. Siamo nel 1983. È curioso, ma proprio nello stesso anno prende corpo un’altra realtà. Certo, molto più piccola, con obiettivi radicalmente diversi, ma con voglia di eccellenza non inferiore. Ha il volto e la passione di Roberto Caronni, sorriso morbido e idee chiare. Non ha prodotti rivoluzionari da proporre al mercato, ma ha quattro persone di valore e soprattutto una visione: fornire le migliori tecnologie alle aziende e metterle in condizioni di lavorare al meglio. È così che nasce Ci.Erre Ufficio, realtà che in più di quarant’anni è diventata punto di riferimento non solo della Brianza e del Comasco, ma dell’intera Lombardia e oltre. Il suo business è incentrato su tutte le soluzioni hardware e software per gli uffici: dalle infrastrutture per reti web alle stampanti, dalle apparecchiature per archiviazione fino addirittura agli arredi

Roberto Caronni, titolare

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per interni. Detiene anche il record di essere stata tra le primissime in Italia a mettere in commercio le stampanti a colori, e i primi ad affiancare la vendita delle stesse all’assistenza a 360°. Come ama dire Roberto, “Facciamo tutto tranne i muri.” Il tutto è coadiuvato da un servizio di assistenza esemplare, di quelli che ti fanno dire “voglio farmi servire da loro.” Ecco perché Ci.Erre Ufficio, prima ancora di fornire servizi, è soprattutto una storia di futuro. Sembrano due parole in contrasto tra loro, ma per Roberto e tutta la sua famiglia sono invece il riassunto di una missione. Da loro, tutto è pensato per essere ecosostenibile al massimo e all’avanguardia rispetto agli standard di sostenibilità. Tanto per cominciare, un impianto fotovoltaico di ultima generazione ha reso gli uffici di Ci.Erre completamente autonomi dal punto di vista energetico. In più, ogni soluzione per i clienti è pensata anche per essere il più possibile rispettosa dell’ambiente. Può sembrare una moda dettata dal momento storico, ma se parliamo di un pilastro aziendale da 40 anni, allora si tratta di

attitudine. Per questo l’approccio di Ci.Erre è realmente consulenziale: perché sa portare i suoi clienti a orientarsi verso scelte che forse non avrebbero fatto, ma che li aiuteranno a migliorare la propria offerta. Anche nel rispetto dell’ambiente. E come in molte attitudini, c’è un alto tasso di trasmissibilità, testimoniato dal fatto che ad affiancare Roberto sia entrata pian piano tutta la sua famiglia, dalla moglie Mariagrazia ai figli Emma e Guido. Forse anche grazie a questa “faccenda di famiglia” Roberto Caronni è riuscito a costruire la sua personalissima realtà, mattone dopo mattone, rendendo Ci.Erre un’azienda solida, conosciuta, e soprattutto ricercata. Non è un caso che siamo qui oggi a celebrarla come tra le maggiori imprese del nostro territorio. A oggi conta 45 persone, di cui 20 tecnici specializzati a disposizione, e il numero è destinato a crescere. Perché la componente essenziale di un’azienda sana sta proprio qui, nell’avere i piedi ben piantati nel presente, ma con lo sguardo proiettato verso l’orizzonte del domani. Lo sanno anche alla Nintendo.


A present with a great future

CI.ERRE UFFICIO

a leader in IT services

Following its recent 40th anniversary celebration, the Como-based company is not about to slow down

I

t is a warm afternoon in Japan when Nintendo's first console is unveiled to the world. Almost simultaneously, on the other side of the ocean, U.S.-based Motorola launches its first cell phone, a DynaTAC 8000x. It was 1983. It is curious, but in the very same year another company started to take shape. Certainly much smaller, with radically different goals, but with no lesser desire for excellence. It has the face and passion of Roberto Caronni, a gentle smile and clear ideas. He has no revolutionary products to offer the market, but he has four valuable people and, above all, a vision: to provide the best technologies to companies and put them in a position to work at their best. This is how Ci.Erre Ufficio was born, a reality that in more than 40 years has become a reference point not only for Brianza and Comasco, but for the whole of Lombardy and beyond. Its business focuses on all hardware and software solutions for offices: from web network infrastructure to printers, from storage equipment to even

interior furniture. It also holds the record of being among the very first in Italy to put color printers on the market, and the first to combine the sale of them with all-round support. As Roberto likes to say, "We do everything but the walls." All of this is aided by exemplary customer service, the kind that makes you say, "I want to be served by them." This is why Ci.Erre Ufficio, even before providing SERVICE, is above all a story of the future. They sound like two words at odds with each other, but for Roberto and his entire family they are instead the summary of a mission. At their place, everything is designed to be environmentally sustainable to the fullest and at the forefront of sustainability standards. For starters, a state-of-the-art photovoltaic system has made Ci.Erre's offices completely energy self-sufficient. In addition, every customer solution is also designed to be as environmentally friendly as possible. This may seem like a trend dictated by the historical moment, but when we are talking about a corporate pillar for 40 years, then it's about

attitude. This is why Ci.Erre's approach is truly consultative: because it knows how to lead its customers toward choices they might not have made, but which will help them improve their offer. Even in an environmentally friendly way. And as in many attitudes, there is a high rate of transmissibility, evidenced by the fact that to flank Roberto has gradually entered his whole family, from his wife Mariagrazia to his children Emma and Guido. Perhaps also thanks to this "family affair" Roberto Caronni has managed to build his very personal reality, brick by brick, making Ci.Erre a solid, wellknown, and above all sought-after company. It is no coincidence that we are here today to celebrate it as among the largest companies in our area. To date it employs 45 people, including 20 skilled technicians on staff, and the number is set to grow. Because that is where the essential component of a healthy company lies, in having its feet firmly planted in the present, but with its gaze cast toward the horizon of tomorrow. Nintendo knows this, too.

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La Tenuta de l’Annunziata da 10 anni regala l’energia che fa bene di R.C. foto Archivio La Tenuta de L'Annunziata

"I

n tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso” (Aristotele). E alla Tenuta de L’Annunziata di cose meravigliose ne esistono moltissime a partire dal Bosco Bioenergetico più grande d’Europa con i suoi 13 ettari che circondano il lussuoso agriturismo a 5 Girasoli, prestigioso riconoscimento ottenuto grazie all’utilizzo dei prodotti provenienti dalla propria produzione agricola e dalla Fattoria del benessere. Immersa nella natura, regala agli ospiti altre due meraviglie: una SPA da sogno dove rilassarsi e rigenerarsi attraverso percorsi sensoriali e il ristorante “Quercus” dove assaporare e gustare prodotti rigorosamente a km 0, sapientemente abbinati ai vini delle aziende vinicole lombarde, piatti che regalano una sensazione di equilibrio perfetto al palato ritrovando quei sapori genuini che rimandano alle tradizioni enogastronomiche del territorio. Per celebrare i primi 10 anni, lo scorso 13 settembre, la famiglia Guffanti-Pezzoli ha accolto i suoi invitati, autorità e ospiti Vip della tv tra i quali Delia Duran, Alex Belli, i giornalisti Stefania Cavallaro e Andrea Soglio, sulla terrazza panoramica del resort per festeggiare insieme l’anniversario in un’atmosfera glamour e divertente grazie alle performance degli artisti e dei musicisti che hanno saputo rallegrare e divertire. Una ricorrenza speciale carica di energia che fa bene.

Nella foto la famiglia Guffanti-Pezzoli 92

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Tenuta de l'Annunziata gives energy that is good for 10 years

"I

n all things in nature there is something wonderful" (Aristotle). And at the Tenuta de l'Annunziata there are many wonderful things, starting with Europe's largest Bioenergy Forest with its 13 hectares surrounding the luxurious 5 Sunflowers farmhouse, a prestigious award obtained thanks to the use of products from its own agricultural production and the Wellness Farm. Surrounded by nature, it gives guests two other wonders: a fabulous SPA where they can relax and regenerate through sensory pathways and the "Quercus" restaurant where they can savor and enjoy strictly 0 km products, expertly combined with wines from the companies of the Lomardy region, dishes that give a feeling of perfect balance to the palate rediscovering those genuine flavors that refer to the food and wine traditions of the territory. To celebrate the first 10 years, last September 13, the Guffanti-Pezzoli family welcomed its guests, authorities and TV VIP guests including Delia Duran and Alex Belli, on the panoramic terrace of the resort to celebrate the anniversary together in a glamorous and fun atmosphere thanks to the performances of the artists and musicians who were able to cheer up and entertain all the guests present. A special anniversary filled with energy that is good for you.

New Giavana band è formata da musicisti per passione che con arte e maestria ricostruiscono gli strumenti musicali realizzandoli interamente a mano e con materiale di recupero. I musicisti sono oggi i custodi fedeli della memoria delle tradizioni, degli usi e dei costumi dell’Uggiatese. Sanno riportare al presente quella memoria storica che appartiene alle radici del territorio per farla conoscere alle nuove generazioni e per tramandarla nel tempo. New Giavana band is formed by musicians for passion who with art and skill reconstruct musical instruments making them entirely by hand and with recycled material. The musicians are today the faithful keepers of the memory of the traditions, customs and traditions of Uggiatese. They know how to bring back to the present that historical memory that belongs to the roots territory to make it known to new generations and to pass it on through time.

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FoxTown shopping experience sempre più green di Marina Moretti foto Archivio FoxTown

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o shopping all’interno di FoxTown risulta essere un’esperienza appagante sotto molti aspetti: gli oltre 160 stores che offrono una proposta merceologica differenziata tra i più prestigiosi brands dei settori fashion, home decor, sport e lifestyle, la molteplicità dei servizi, 9 punti di ristoro, tra bar e ristoranti, sartoria, guardaroba, ufficio cambio, tax-free, agenzia viaggi, ufficio turistico, la presenza di un Casinò e la grande convenienza, compongono il mix del successo di una realtà che attrae oltre 3 milioni di clienti all’anno. E che è sempre più green. Tarchini Group ha intrapreso da tempo un percorso di crescita per la salvaguardia dell’ambiente e della comunità, attraverso una serie di interventi strutturali mirati che progressivamente stanno interessando tutti gli edifici di proprietà del Gruppo. Un’espansione volta a perseguire una direttiva etica e strategica, rivolta al territorio e alla comunità e che pone al centro delle politiche aziendali uno sviluppo consapevole e sostenibile. Rilevanti investimenti a favore di energie rinnovabili, efficientamento dei consumi e tecnologie che permettano di ridurre l’impatto ambientale nonché l’utilizzo di materiali di riciclo, sono alcune delle importanti decisioni che il patron Silvio Tarchini ha portato avanti con determinazione. FoxTown conta su una serie di 'sustainable actions’ integrate che lo vedono parte attiva di azioni concrete e mirate alla salvaguardia dell’ambiente. FoxTown è dotato di impianti fotovoltaici di 9’183 pannelli solari che producono 3'058’000 kWh all’anno. Il prezioso impegno del Gruppo è quindi quello di riuscire a produrre autonomamente, a impatto zero, il 98.49% dell’energia elettrica necessaria all’intero Centro FoxTown e ad evitare 1'314’940 kg di emissioni di CO2 all’anno, l'equivalente del fabbisogno di 874 economie domestiche. Nel corso della stagione invernale 2023 - 2024 è inoltre prevista la messa in funzione di una centrale di teleriscaldamento a cippato di legna indigena, ricavata dalla cura dei boschi del Canton Ticino. FoxTown incentiva inoltre gli spostamenti ecosostenibili: per contenere i disagi e le emissioni inquinanti dovuti al traffico, è stato realizzato il collegamento diretto tra la stazione di Mendrisio San Martino e il Mall. Così facendo, gli amanti dello shopping che si recano in treno al Factory Stores possono beneficiare di un ulteriore sconto del 10% sul prezzo outlet nei negozi aderenti all’iniziativa “Green Ticket”. È inoltre presente un parcheggio con colonnine di ricarica per auto ibride e una comoda velostazione per gli amanti della bicicletta.


FoxTown Factory Stores Via A. Maspoli 18, CH - 6850 Mendrisio www.foxtown.com aperto tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 19.00

FoxTown, ever greener shopping experience S

hopping inside FoxTown turns out to be a fulfilling experience in many ways: the more than 160 stores offering a differentiated merchandise proposal among the most prestigious brands in fashion, home decor, sports and lifestyle sectors, the multiplicity of services, 9 refreshment points, including bars and restaurants, tailoring, cloakroom, exchange office, tax-free, travel agency, tourist office, the presence of a Casino and great convenience, make up the mix of the success of a reality that attracts more than 3 million customers a year. And which is increasingly green. Tarchini Group has long been on a program of growth to protect the environment and the community, through a series of targeted structural interventions that are progressively affecting all the buildings owned by the Group. An expansion aimed at pursuing an ethical and strategic directive, aimed at the territory and the community and placing conscious and sustainable development at the center of the company's policies. Significant investments in renewable energy, consumption efficiency and technologies to reduce environmental impact, as well as the use of recycled materials, are some of the important decisions that owner Silvio Tarchini has pursued with determination. FoxTown counts on a series of integrated 'sustainable actions' that see it take an active part in concrete actions aimed at protecting the environment. FoxTown is equipped with photovoltaic systems of 9'183 solar panels that produce 3'058'000 kWh per year. Thus, the Group's valuable commitment is to be able to produce 98.49% of the electricity needed by the entire FoxTown Center independently, with zero impact, and to avoid 1'314'940 kg of CO2 emissions per year, the equivalent of the needs of 874 households. During the 2023 - 2024 winter season, a district heating plant using local wood chips, obtained from the care of forests in the Canton of Ticino, is also planned to be commissioned. FoxTown also encourages environmentally sustainable travel: in order to curb inconveniences and pollutant emissions due to traffic, a direct connection between the Mendrisio San Martino station and the Mall has been built. In doing so, shoppers traveling by train to the Factory Stores can benefit from an additional 10% discount on the outlet price in stores participating in the "Green Ticket" initiative. There is also a parking lot with charging stations for hybrid cars and a convenient bicycle station for bicycle enthusiasts.


Il nostro gioiello nascosto:

La Spa nel Castello foto Archivio Castello di Casiglio

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el cuore del Relais Castello di Casiglio sorge la nuova e moderna Spa, una vera e propria oasi di tranquillità e relax, dove il benessere è la nostra priorità. Situata nell’ampio parco secolare del Castello, la nostra SPA è un luogo magico dove mente, corpo e spirito si fondono in un’armonia perfetta. La nostra struttura di prima classe ed i nostri terapisti altamente qualificati vi accoglieranno in un ambiente elegante e rilassante. Grazie alla vasta gamma di trattamenti, dai massaggi rilassanti, alle terapie olistiche ed ai trattamenti “signature”, scoprirete una sensazione di pace profonda.


Our hidden gem:

The Spa in the Castle

I

n the very heart of the Relais Castello di Casiglio lies the new and contemporary Spa, a true oasis of peace and relaxation, where wellness is our top priority. Situated in the Castle's spacious centuries-old park, our Spa is a magical spot where mind, body and spirit come together in perfect harmony. Our first-class facility and highly qualified therapists will welcome you in an elegant and relaxing ambience. Thanks to the wide range of treatments, from relaxing massages to holistic therapies and signature treatments, you will discover a feeling of deep peace and regeneration.

via Cantù 21 – 22036 Erba (CO) info@hotelcastellodicasiglio.it tel. +39 031 627288 fax +39 031 629649 www.hotelcastellodicasiglio.it


Collezione Twenty-Three di

Porada

Parola d’ordine: continuità foto archivio Porada

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opo l’apertura dello showroom a Parigi ad inizio anno, il 2023 segna un secondo traguardo importante per Porada: dieci anni fa veniva infatti inaugurato lo showroom presso il Design Centre Chelsea Harbour di Londra. Dieci anni che hanno permesso all’azienda di consolidare la propria posizione sul palcoscenico inglese, e in cui interior designer, architetti e privati hanno saputo conoscere da vicino l’abilità degli artigiani Porada e l’eleganza senza tempo dei prodotti che hanno popolato, collezione dopo collezione, lo showroom del Design Centre. Un gusto fatto di eleganza, cura del dettaglio e approfondita ricerca sui materiali che ridefiniscono lo stile contemporaneo e senza tempo che contraddistingue le collezioni dell’azienda. Lo stesso fil rouge accompagna la nuova collezione Twenty-Three di Porada: la parola d’ordine è continuità. Non a caso i fratelli Buratti ampliano la famiglia Bayus con Bayus Tondo 44, un comodino con cassetto che riprende il segno, i dettagli ed i materiali della collezione Bayus. È una novità assoluta invece Calin, poltrona girevole con un caratteristico schienale in legno curvo che disegna lo spazio per ospitare i morbidi cuscini. L’evoluzione nel mondo dell’imbottito modulare continua con il divano Klem dise-

gnato da Viganò, una fusione armonica fra struttura e comfort. Il designer francese Patrick Jouin propone il tavolo da pranzo Osmose destinato a diventare un’icona, il primo tavolo con le gambe completamente in marmo di Porada. Emmanuel Gallina disegna invece Amarantha, poltrona con pouf abbinato dall’impatto visivo deciso e contemporaneo. La zona notte si arricchisce della proposta Ziggy Bed Soft, evoluzione e “semplificazione” di Ziggy bed di Carlo Ballabio, la cui testata è costituita da due soffici cuscini. Fa il suo ingresso nel mondo Porada il duo di designer Meneghello Paolelli con tre pezzi: il tavolo Sansiro, la sedia Molly e lo scrittoio Aksel. Tra le altre novità, ecco Tylsa, una collezione di tre pezzi firmata Danilo Radice, comodino, credenza e cassettiera, funzionali e complementari tra loro. Merita una menzione Niccolò Devetag, il più giovane designer del team, vincitore di diverse edizioni del Porada International Design Award, che presenta Frida, una sedia versatile, in grado di inserirsi in ambienti diversi e al contempo di esprimere l’identità dell’azienda. A questo proposito sono aperte le iscrizioni per la prossima edizione del contest che avrà per protagoniste le diverse tipologie di specchi. Deadline consegna progetti: 31 gennaio 2024.


Twenty-Three Collection F by Porada. Key word: continuity

ollowing the opening of the showroom in Paris at the beginning of the year, 2023 marks a second important milestone for Porada: ten years ago, in fact, the showroom at the Design Centre Chelsea Harbour in London was inaugurated. Ten years that have allowed the company to consolidate its position on the English market, during which interior designers, architects and private individuals have come to know at first hand the skill of Porada's craftsmen and the timeless elegance of the products that have populated, collection after collection, the Design Centre showroom. A taste made of elegance, attention to detail and in-depth research on materials that redefine the contemporary and timeless style that distinguishes the company's collections. The same fil rouge accompanies Porada's new Twenty-Three collection: the key word is continuity. It is no coincidence that the Buratti brothers expand the Bayus family with Bayus Tondo 44, a nightstand with drawer that echoes the sign, details and materials of the Bayus collection. It is a new event, on the other hand, Calin, a swivel armchair with a distinctive curved wooden backrest that draws space to accommodate soft cushions. The evolution in the world of modular upholstery continues with the Klem sofa designed by Viganò, a harmonious fusion of structure and comfort. French designer Patrick Jouin offers the Osmose dining table destined to become an icon, Porada's first table with legs made entirely of marble. Emmanuel Gallina, on the other hand, designs Amarantha, an armchair with matching pouf with a strong and contemporary visual impact. The sleeping area is enriched by the Ziggy Bed Soft proposal, an evolution and "simplification" of Ziggy bed by Carlo Ballabio, whose headboard consists of two soft cushions. Entering the Porada world is the designer duo Meneghello Paolelli with three pieces: the Sansiro table, the Molly chair and the Aksel desk. Other new events include Tylsa, a three-piece collection by Danilo Radice, a nightstand, sideboard and chest of drawers that are functional and complementary to each other. Worth mentioning is Niccolò Devetag, the youngest designer on the team and winner of several editions of the Porada International Design Award, who presents Frida, a versatile chair that can fit into different environments and at the same time express the company's identity. In this regard, registration is open for the next edition of the contest, which will feature different types of mirrors. Deadline for project delivery: January 31, 2024.


Simmons

Dormire a cinque stelle di Elisabetta Comerio foto Archivio Simmons

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immons è il brand leader mondiale nel segmento del dormire: produttore attivo in 101 Paesi, è presente nelle case più eleganti e negli alberghi più prestigiosi. La spinta che lo anima dal 1870 è quella della crescita culturale, della consapevolezza dell’importanza del dormire bene per aumentare la qualità della vita, con un percorso che passa attraverso l’eccellenza dei prodotti e la massima soddisfazione di chi lo sceglie. I prodotti Simmons assicurano affidabilità e comfort grazie alle caratteristiche ergonomiche studiate per assicurare un riposo di qualità: nei materassi ogni componente e ogni lavorazione è Made in Italy e ogni passaggio operativo è realizzato all’interno dei 5 stabilimenti di Simmons-Gruppo Industriale Formenti. La produzione ecosostenibile risponde alle mutate esigenze del mercato e propone al consumatore, ai grandi gruppi alberghieri e agli hotel indipendenti un prodotto che risponde alle loro specifiche esigenze di utilizzo o di ospitalità. È questa la visione di Simmons che, unita all’indiscussa qualità di ogni prodotto, le consente di mantenere il ruolo di big player del riposo a livello mondiale. Una posizione grazie alla quale ben 18 fra le principali catene alberghiere internazionali l’hanno scelta per la creazione di letti personalizzati: da Four Seasons a Bulgari Hotels, da Belmond a Mandarin Oriental, solo per citarne alcuni. Anticipatore di tendenze, nel 2022 Simmons si è aggiudicata una menzione speciale al Sustainability Award, un riconoscimento che premia le aziende più sostenibili del settore turistico e ricettivo, per la nuova linea Natural Heritage. Si tratta di materassi progettati in un’ottica di eco-design che, grazie a materiali opportunamente lavorati e combinati tra loro, consentono di soddisfare comfort e sostenibilità. In più, nelle fasi progettuali è stata posta grande attenzione al tema del riciclaggio del prodotto a fine vita, aspetto estremamente complesso sia dal punto di vista igienico che per la scarsa qualità dei materiali recuperabili. “Poiché il materasso a fine vita non è degradabile, e i suoi componenti usati sono difficilmente riciclabili, abbiamo adottato un approccio differente, impiegando all’origine materiali che siano già stati oggetto di riciclo - spiega l’a.d. Simmons, Fabio Formenti -. Queste materie prime “seconde”, nel nostro caso pregiati avanzi -mai utilizzati- di lavorazione della filiera dell’alta moda, adeguatamente trattati e miscelati con altre materie riciclate – quali la plastica delle bottiglie - diventano imbottitura per i nostri materassi”. I prodotti Simmons possono essere acquistati nei negozi SIMMONS|STORE oppure sul portale Dormireacinquestelle.it che offre agli ospiti degli hotel la possibilità di acquistare lo stesso letto Simmons provato in camera, prolungando così la guest experience vissuta durante il soggiorno in hotel. Un’emozione che in questo modo si può ripetere, notte dopo notte, anche a casa propria.


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immons is the world's leading brand in the sleeping segment: an active manufacturer in 101 countries, it is present in the most elegant homes and the most prestigious hotels. The motivation that has animated it since 1870 is that of cultural growth, of awareness of the importance of sleeping well to increase the quality of life, with program that comes through product excellence and maximum fulfillment of those who choose it. Simmons products ensure reliability and comfort thanks to ergonomic features designed to ensure quality rest: in mattresses, every component and every process is Made in Italy and every operational step is carried out within the 5 factories of SimmonsGruppo Industriale Formenti.Eco-sustainable production responds to the changing needs of the market and offers consumers, large hotel groups and independent hotels a product that meets their specific usage or hospitality needs. This is Simmons' vision, which, combined with the undisputed quality of each product, allows it to maintain its role as a big player in sleep worldwide. A position thanks to which as many as 18 of the leading international hotel chains have chosen it to create customized beds: from Four Seasons to Bulgari Hotels, from Belmond to Mandarin Oriental, to name a few. A trend setter, in 2022 Simmons won a special mention at the Sustainability Award, an honor that recognizes the most sustainable companies in the tourism and hospitality industry, for its new Natural Heritage line. These are mattresses designed from an eco-design perspective that, thanks to appropriately processed and combined materials, meet comfort and sustainability. In addition, great attention was paid in the design stages to the issue of recycling the product at the end of its life, an extremely complex issue both from a hygienic point of view and due to the poor quality of recoverable materials. "Since the mattress at the end of its life is not degradable, and its used components are difficult to recycle, we adopted a different approach, employing at the origin materials that have already been recycled," explains Simmons CEO Fabio Formenti. "These 'second' raw materials, in our case valuable -never used- leftovers from the high fashion supply chain, properly treated and mixed with other recycled materials - such as plastic from bottles - become padding for our mattresses". Simmons products can be purchased in SIMMONS|STORE stores or on the Dormireacinquestelle.it portal, which offers hotel guests the opportunity to purchase the same Simmons bed tried out in their room, thus prolonging the guest experience experienced during their hotel stay. An emotion that in this way can be repeated, night after night, even at home.


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Associato


Ticino

60 anni di successo per la Rassegna Gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio

Como

ph. Giglio Pasqua

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di Marili Fontana

L

a Rassegna Gastronomica del Mendrisiotto e Basso Ceresio è una manifestazione longeva, come non se ne conoscono altre in Ticino e forse neanche in tutta la Svizzera. La sua particolarità è quella di presentare al pubblico, ogni anno e per tutto il mese di ottobre, una selezione di ristoranti che propongono dei piatti agli amanti della buona tavola e del buon vivere: una serie di menu pensati per solleticare i palati. L’edizione del 2023 sarà la 60esima e per l’occasione saranno 42 i ristoranti che presenteranno i loro piatti nell’ambito della formula di un festival gastronomico che ha comunque saputo evolvere nel tempo. I primi ristoratori che 60 anni fa si sono confrontati con l’ente turistico regionale per cercare di valorizzare l’offerta gastronomica generale, avevano pensato a un concorso ma, considerato l’apprezzamento del pubblico, la manifestazione si è presto trasformata in un potente strumento di collaborazione e di comunicazione che permette ai ristoratori di mettere in evidenza le proprie offerte, la loro capacità di accogliere e il loro desiderio di condividere l’autunno gastronomico, momento dell’anno particolarmente importante dal punto di vista dell’offerta dei prodotti locali. Il comitato organizzativo della Rassegna, che lavora tutto l’anno per sviluppare la manifestazione, è formato da alcuni ristoratori, che su base volontaria e senza essere remunerati, accompagnati e sostenuti dal team dell’organizzazione turistica regionale, si occupano di sviluppare ogni singolo elemento e a supervisionare il buon svolgimento dell’evento, come anche la soddisfazione della clientela. Questo interessante caso di networking e di marketing di fatto permette quindi a decine di ristoratori di stabilire e mantenere degli accordi per poter partecipare e aumentare la visibilità e la reputazione dei ristoranti partecipanti. Tra le particolarità che mantengono ancora viva l’attenzione dei clienti e che sono molto apprezzate, vi sono quella dell’omaggio, “taggato” Rassegna Gastronomica e Basso Ceresio, che viene distribuito a ogni consumazione di un piatto e del premio finale, destinato a coloro che raccolgono otto pun-

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ph. Tina Sturzenegger

ti fedeltà nell’arco del mese di ottobre. Grazie a questi premi-fedeltà, i clienti della Rassegna hanno raccolto negli anni ogni genere di oggetto, prevalentemente destinato ad essere utilizzato a tavola o in cucina. Altro elemento importante per la formula vincente della Rassegna è quello del concorso tra i produttori di vino locale che viene proposto annualmente per scegliere il vino che sarà proposto come “vino della Rassegna”. La cadenza regolare dell’evento e la formula consolidata ed apprezzata, permettono inoltre di pianificare pranzi e cene con amici e famigliari, motivo per il quale questo evento è diventato così un appuntamento atteso e imperdibile. Dal 1 al 31 ottobre 2023 la Rassegna si presenta al pubblico e per sottolineare l’importante traguardo presenterà anche alcune novità, che saranno sicuramente apprezzate dal pubblico. Ingolositi? Per saperne di più, per scegliere il o i ristoranti e i piatti o menu preferiti è possibile consultare il sito www.rassegna.ch.


ph. David Camponovo (CD Media SAGL)

60 years of success for the Mendrisiotto and Lower Ceresio Gastronomic Review

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he Mendrisiotto and Basso Ceresio Gastronomic Review is a longstanding event, the likes of which are unknown when it comes to Ticino and perhaps not even in all of Switzerland. Its peculiarity is to present to the public, every year and throughout the month of October, a selection of restaurants that offer dishes to those who love good food and good living: a series of menus designed to tickle palates. The 2023 edition will be the 60th, and for the occasion there will be 42 restaurants presenting their dishes as part of the formula of a gastronomic festival that has nevertheless evolved over time. The first restaurateurs who confronted the regional tourist board 60 years ago in an attempt to enhance the general gastronomic offerings had thought of a contest, but given the public's appreciation, the event soon turned into a powerful collaboration and communication tool that allows restaurateurs to highlight their offerings, their ability to welcome and their desire to share the gastronomic autumn, a particularly important time of the year from the point of view of the offerings of local products. The organizing committee of the Review, which works year-round to develop the event, consists of a number of restaurateurs, who on a voluntary basis and without being remunerated, accompanied and supported by the team of the regional tourism organization, are in charge of developing each and every element and to supervise the smooth running of the event, as well as cu-

stomer fulfillment. This interesting case of networking and de facto marketing thus allows dozens of restaurateurs to establish and maintain agreements in order to participate and increase the visibility and reputation of participating restaurants. Among the special features that still keep customers' attention and are highly appreciated are that of the free gift, "tagged" Rassegna Gastronomica e Basso Ceresio, which is distributed with each consumption of a dish and the final prize, intended for those who collect eight loyalty points over the month of October. Thanks to these loyalty-prizes, the Rassegna's customers have collected all kinds of items over the years, mostly for use at the table or in the kitchen. Another important element of the Rassegna's winning formula is the competition among local wine producers that is proposed annually to choose the wine that will be offered as the "wine of the Rassegna." The regular cadence of the event and the well-established and appreciated formula also make it possible to plan lunches and dinners with friends and family, which is why this event has thus become an expected and unmissable event. From October 1 to 31, 2023, the Review presents itself to the public, and to mark the important milestone it will also present some new events, which are sure to be appreciated by the public. Fascinated? To learn more, to choose your favorite restaurant or restaurants and dishes or menus, you can visit www.rassegna.ch.

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TERRITORIO

Valle di Muggio

Un patrimonio condiviso, un territorio da esplorare

di Mark Bertogliati foto Paolo Crivelli (Archivio MEVM)

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a Valle di Muggio si estende tra Italia e Svizzera e corrisponde grosso modo al bacino imbrifero della Breggia, torrente che ha le sue sorgenti nella remota Val della Crotta e nella zona di Orimento e che confluisce nel Lario all’altezza di Cernobbio. Si può raggiungere in automobile o con i mezzi pubblici da Chiasso e da Mendrisio oppure, a piedi, lungo i sentieri impervi che si inerpicano sul ripido versante occidentale del Monte Generoso affacciato sul lago Ceresio o,

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ancora, percorrendo la pittoresca Via dei Monti Lariani che si sviluppa lungo lo spartiacque orientale della Valle di Muggio. Numerosi sentieri la collegano a settentrione alla Val d’Intelvi. Questo territorio, racchiuso tra i laghi Ceresio e Lario, conserva un patrimonio naturalistico, storico ed etnografico di grande valore. Il Museo etnografico della Valle di Muggio (MEVM) sin dalla sua istituzione nel 1980 ha privilegiato una relazione stretta con il territorio e un

approccio di tipo ecomuseale. Il MEVM può a giusto titolo essere definito un „museo nel territorio“, operando nella convinzione che un museo non vada concepito unicamente come un luogo di raccolta di oggetti ma che debba essere intimamente legato al proprio territorio di riferimento in stretta relazione con le comunità che vi risiedono. Oltre a realizzare inventari del patrimonio storico-culturale e naturalistico della regione del Generoso a


cavallo tra Val Mara e Valle di Muggio, il Museo ha promosso nel corso degli anni numerosi interventi di restauro e recupero di testimonianze della civiltà rurale come nevère, edifici alpestri, graa (o metati, ossia essicatoi per castagne), roccoli (impianti anticamente utilizzati per la caccia agli uccelli con l’ausilio di reti), fontane e lavatoi. Operando in stretta collaborazione con associazioni, comuni e altri enti locali – con il prezioso supporto di fondazioni, enti pubblici e privati – il Museo promuove la valorizzazione del territorio con un approccio partecipativo e condiviso. Attento osservatore della realtà locale e delle sue radici storiche e culturali, negli anni il MEVM ha inoltre promosso la rivitalizzazione del patrimonio immateriale costituito da tradizioni, usi e saperi locali. Ne è un esempio il restauro della Graa di Cabbio per l’essicazione delle castagne che, da circa una ventina d’anni, è di nuovo caricata. L’essicazione dura circa tre settimane e culmina nei primi giorni di novembre con una festa che coinvolge l‘intera comunità locale in cui si rinnovano gli antichi gesti della vagliatura e della battitura delle castagne. Va inoltre menzionata la riattivazione del Mulino di Bruzella che dal 1996 – recuperando le conoscenze degli anziani mugnai – macina e produce con le tecniche tradizionali circa 200 quintali di farina all’anno. Il Mulino è importante non solo come luogo di visita per turisti e scolaresche. La fornitura di farina, in particolare quella

di mais rosso (antica varietà ticinese), a negozi e ristoranti in Ticino e in vari punti vendita della Svizzera d’oltralpe, contribuisce a diffondere un’immagine positiva del Museo e della Valle. Le particolarità della Valle di Muggio – la valle più meridionale della Svizzera – risiedono in un paesaggio culturale armonioso e modellato dall’uomo nel corso dei millenni, in cui spiccano elementi naturalistici e antropici di assoluto pregio. Le nevère, piccole costruzioni che sul versante svizzero della valle sono facilmente riconoscibili grazie alla loro forma circolare, sono oggetti che simboleggiano questo connubio tra natura e cultura e sono presenti in tale concentrazione in nessun’altra parte della Svizzera. Il MEVM ne ha censite una settantina a cavallo tra Italia e Svizzera e sono localizzate perlopiù nella fascia degli alpeggi dove, in un territorio di natura carsica con un clima molto caldo durante l‘estate, l’acqua è un bene scarso. In passato, durante gli inverni in cui gli accumuli nevosi erano ancora rilevanti, la nevèra veniva riempita di neve compattata in modo da ottenere un ambiente fresco durante l’estate allo scopo di conservare il latte prima di procedere alla scrematura e alla produzione del burro e del formaggio magro. A livello naturalistico possiamo inoltre citare la notevole e ricca biodiversità. Nel territorio della Valle di Muggio riscontriamo la presenza di circa un terzo delle specie vegetali della Svizzera, ciò che si deve al particolare contesto territo-

riale, alle diverse condizioni micro-climatiche presenti e al substrato geologico calcareo. A quest’ultima componente sono legati i processi carsici che hanno generato l‘estesa rete di grotte e cavità naturali, il cui sviluppo lineare è attualmente stimato nell’area del Generoso in circa 20 km. Durante l'apice dell'ultima epoca glaciale, circa 24'000 anni fa, il Monte Generoso e le parti più elevate della Val della Crotta e la vetta del Sasso Gordona emergevano dai ghiacci, costituendo zone rifugio per molte specie. Anche dal profilo storico e artistico la regione è ricca di stimoli. A partire almeno dal Medioevo da queste terre poste al centro della „regione dei laghi“ si sono mosse dinastie di architetti, capomastri e artisti migranti che hanno arricchito il patrimonio in patria e in diverse città europee. La stessa sede del Museo etnografico della Valle di Muggio (Casa Cantoni nel villaggio di Cabbio), fu dimora di un’importante famiglia di architetti e stuccatori che trovarono a Genova una patria di adozione, lasciando preziose testimonianze artistiche e architettoniche nel Ponente ligure, ma anche nei villaggi d’origine in Valle di Muggio. Un patrimonio e un territorio, quello della Valle di Muggio, che invitiamo a conoscere ed esplorare, idealmente a piedi grazie all’estesa rete di sentieri e itinerari la cui accessibilità è oggi resa più agevole dalla nuova carta escursionistica pubblicata dal Museo nel 2023. www.mevm.ch

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Muggio Valley. A shared heritage, a territory to explore T

he Muggio Valley stretches between Italy and Switzerland and roughly corresponds to the watershed of the Breggia, a stream that has its sources in the remote Val della Crotta and the Orimento area and flows into Lake Como at Cernobbio. It can be reached by car or public transportation from Chiasso and Mendrisio, or on foot along the rugged trails that climb the steep western slope of Monte Generoso overlooking Lake Lugano or, again, by walking the picturesque Via dei Monti Lariani that runs along the eastern watershed of the Muggio Valley. Numerous trails connect it to the north to the Intelvi Valley. This area, enclosed between Lakes Ceresio and Lake Como, preserves a naturalistic, historical and ethnographic heritage of great value. Since its establishment in 1980, the Muggio Valley Ethnographic Museum (MEVM) has favored a close relationship with the territory and an ecomuseum-like approach. The

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MEVM can rightly be called a "museum in the territory," operating with the conviction that a museum should not be conceived solely as a place to collect objects but should be intimately linked to its territory of reference in close relationship with the communities living there. In addition to making inventories of the historicalcultural and natural heritage of the Generoso region straddling Val Mara and Valle di Muggio, the museum has promoted over the years numerous restoration and recovery projects of testimonies of rural civilization such as nevère, alpine buildings, graa (or metati, i.e., chestnut dryers), roccoli (installations formerly used for hunting birds with the help of nets), fountains and wash houses. Working in close collaboration with associations, municipalities and other local authorities-with the valuable support of foundations, public and private entities-the Museum promotes the enhancement of the

area with a participatory and shared approach. A keen observer of the local reality and its historical and cultural roots, over the years the MEVM has also promoted the revitalization of the intangible heritage consisting of local traditions, customs and knowledge. One example is the restoration of the Cabbio Graa for drying chestnuts, which has been loaded again for about twenty years. The drying process lasts about three weeks and culminates in the first days of November with a festival involving the entire local community in which the ancient gestures of sifting and beating chestnuts are renewed. Mention should also be made of the reactivation of the Bruzella Mill, which since 1996 - recovering the knowledge of the old millers - has been grinding and producing about 200 quintals of flour a year using traditional techniques. The Mill is important not only as a place for tourists and schoolchildren to visit. The supply of flour, particularly that made


from red corn (an ancient Ticino variety), to stores and restaurants in Ticino and various outlets in Switzerland beyond the Alps helps to spread a positive image of the Museum and the Valley. The special features of the Muggio Valley-the southernmost valley in Switzerland-reside in a harmonious cultural landscape shaped by man over the millennia, in which outstanding natural and man-made elements stand out. The nevère, small constructions that on the Swiss side of the valley are easily recognizable due to their circular shape, are objects that symbolize this marriage of nature and culture and are found in such concentration nowhere else in Switzerland. The MEVM has surveyed about seventy of them straddling Italy and Switzerland, and they are mostly located in the alpine pasture belt where, in a karst terrain with a very hot climate during the summer, water is a scarce commodity. In the past, during winters when snow accumulations

were still significant, the nevèra was filled with compacted snow in order to obtain a cool environment during the summer for the purpose of storing milk before skimming and making butter and low-fat cheese. On the naturalistic level, we can also mention the remarkable and rich biodiversity. In the Muggio Valley territory we find the presence of about one third of the plant species of Switzerland, what is due to the particular territorial context, the different microclimatic conditions present and the calcareous geological substrate. Related to the latter component are the karst processes that have generated the extensive network of caves and natural cavities, the linear development of which is currently estimated in the Generoso area at about 20 km. During the height of the last ice age, some 24,000 years ago, Monte Generoso and the higher parts of the Val della Crotta and the summit of Sasso Gordona emerged from

the ice, forming refuge zones for many species. From a historical and artistic perspective, the region is also rich in stimuli. Beginning at least in the Middle Ages, dynasties of architects, master builders and migrant artists moved from these lands located in the center of the "lake region," enriching the heritage at home and in various European cities. The headquarters of the Muggio Valley Ethnographic Museum itself (Casa Cantoni in the village of Cabbio), was home to an important family of architects and plasterers who found an adopted home in Genoa, leaving valuable artistic and architectural evidence in western Liguria, but also in their home villages in the Muggio Valley. A heritage and a territory, that of the Muggio Valley, which we invite to know and explore, ideally on foot thanks to the extensive network of paths and itineraries whose accessibility is now made easier by the new hiking map published by the Museum in 2023.

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St. Moritz

Fuga d'autunno: 48 ore a St. Moritz Autumn Getaway: 48 Hours in St. Moritz Como

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Autumn 2023 U

na giornata soleggiata e frizzante di metà ottobre. Il cielo è di un azzurro intenso e i colori autunnali non mancano. In prima mattinata (oppure anche più tardi) dal Lago di Como, dopo sole due ore di viaggio arriverete a St. Moritz pronti a trascorrere un perfetto weekend autunnale a 1800 metri di altitudine. Ecco qualche suggerimento.

A sunny, crisp day Mid-October. The skies are the bluest shade of blue and autumn colours abound. After an early (or, if you prefer, not so early) departure from Lake Como, you’ll arrive in St. Moritz two hours later for a perfect autumn weekend at 1800 meters above sea level. This is how your weekend break could look.

10:00 - Qualcuno ha detto cioccolata calda?

Il pittoresco viaggio in auto vi avrà lasciato a bocca aperta e affamati (e la vostra memoria fotografica è già abbastanza piena!). Di conseguenza, un ottimo posto dove fermarsi è la Confiserie Hanselmann. Fondata nel 1894, questa caffetteria, con il suo tradizionale dehor, ha accolto molti visitatori famosi, tra cui lo scrittore Thomas Mann, membri di note famiglie reali e politici. Concedetevi una tazza di cioccolata calda con panna montata e una fetta di Engadiner Nusstorte fatta in casa, una specialità della valle.

10:00 a.m. – Did Someone Say Hot Chocolate?

The picturesque drive will have left you in awe and hungry (and your camera storage already quite full!). Consequently, a great place to stop first is Confiserie Hanselmann. Founded in 1894, this coffee house, with its traditional sgraffito exterior, has welcomed a host of famous visitors, including author Thomas Mann, members of royal families, and politicians. Treat yourself to a mug of hot chocolate with whipped cream and a slice of homemade Engadiner Nusstorte, a speciality of the Valley.

11:00 - Mostra itinerante

Cultura in movimento? La St. Moritz Design Gallery ha tutto ciò che fa per voi. La galleria si trova nel parcheggio Serletta, tra il lago di St. Moritz, la stazione ferroviaria e il Badrutt's Palace Hotel. Potrete ammirare la mostra più recente mentre scendete con le scale mobili verso il lago. Attualmente, la galleria espone 31 foto degli anni '20, colorate grazie all'intelligenza artificiale. Consiglio da insider: riuscite a individuare Charlie Chaplin sulle rive del lago di St. Moritz?

11:00 a.m. – On-The-Go Exhibition

Culture on the go? St. Moritz Design Gallery has got you covered. The gallery is located in the Serletta car park between Lake St. Moritz, the train station, and Badrutt’s Palace Hotel. You can enjoy the newest exhibition as you take the escalator down to the lake. Currently, the gallery displays 31 photos from the 1920s, coloured using artificial intelligence. Insider tip: Can you spot Charlie Chaplin on the shore of Lake St. Moritz?

11:15 - Sul lago

A proposito del lago di St. Moritz, questo è un vero gioiello proprio alle porte della città. Per una passeggiata più lunga, recatevi a Lej da Staz, dove lo splendore dell'autunno è ancora più meraviglioso. Consiglio: il punto di osservazione migliore per fotografare i larici colorati, il lago cristallino e le montagne innevate è il molo sulla sponda orientale del lago.

11:15 a.m. – On Lake Time

Speaking of Lake St. Moritz, this is a true gem right on the town’s doorstep. For an extended walk, head to Lej da Staz, where the splendour of autumn is even more glorious. Insider tip: The best vantage point to take a picture of the colourful larches, the glassy lake, and the snow-capped mountains is on the jetty at the eastern shore of the lake.

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13:00 - Ora di pranzo

Inaugurato quest'estate, l'Hotel Grace La Margna è l'ultimo arrivato tra gli hotel a 5 stelle di St. Moritz, per un totale di sei. L'hotel boutique è composto da un albergo Liberty restaurato, costruito nel 1906, e da un annesso all'avanguardia. Pranzate al ristorante mediterraneo "The View" e godetevi la vista.

13:00 p.m. – Time for Lunch

Opened just this summer, Hotel Grace La Margna is the newest addition to St. Moritz’s impressive 5-Star hotels, bringing these to a grand total of six. The boutique hotel comprises a restored art nouveau hotel, built in 1906, and a state-of-the-art annex. Grab lunch at the Mediterranean restaurant “The View” and, well, enjoy the view.

14:30 - Passeggiata culturale

Dietro il Museo Segantini (che merita sempre una visita), un sentiero si snoda verso la Casa di Suvretta. Sei cartelli lungo il percorso forniscono informazioni sull'artista e sulla sua opera. E una volta arrivati a Casa Suvretta...

14:30 p.m. – Cultural Stroll

Behind the Segantini Museum (always worth a visit), a path winds its way towards Suvretta House. Six signs along the way provide information on the artist and his work. And once you’re at Suvretta House…

16:00 - Questa è la mia tazza di tè

... è il momento del tè pomeridiano. Questo splendido hotel a 5 stelle, situato alla periferia di St. Moritz, assomiglia a un castello da fiaba. Il tè viene servito nella hall dell'hotel, che vanta una magnifica vista sulla Valle dell'Engadina. La Suvretta House ha aperto le sue porte nel dicembre 1912 e da oltre 100 anni coccola i suoi ospiti. …

16:00 p.m. – That’s My Cup of Tea

it’s time for Afternoon Tea. This beautiful 5-Star hotel, located on the outskirts of St. Moritz, resembles a fairy-tale castle. Tea is served in the hotel lobby, which boasts magnificent views over the Engadine Valley. The Suvretta House opened its doors in December 1912 and has been pampering its guests for over 100 years.

19:00 - Cena al tramonto a Muottas Muragl

Non c'è niente di meglio della vista sull'Alta Engadina dal Muottas Muragl. E al tramonto è ancora più spettacolare. Salite in cima con la funicolare, che ha più di 100 anni, e gustate una deliziosa cena nel raffinato ristorante. Consiglio: chiedete un tavolo alla finestra e godetevi lo splendido panorama.

19:00 p.m. – Sunset Dinner at Muottas Muragl

Nothing beats the view of the Upper Engadine from Muottas Muragl. And at sunset, it is even more spectacular. Take the over 100-year-old funicular up to the top and enjoy a delicious dinner in the fine-dining restaurant. Insider tip: Ask for a table at the window and enjoy the stunning panoramic landscape.

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11:00 - Momento dei souvenir

Che ne dite di una bottiglia di champagne come souvenir? La casa boutique Leclerc Briant ha prodotto un'edizione limitata del suo Brut Réserve di St. Moritz. E ricordate: Natale si avvicina e, beh, cosa c'è di meglio che festeggiare con dello champagne? È possibile acquistarlo presso l'Ufficio del Turismo in centro città (proprio accanto a Hanselmann's, dove ieri avete preso la vostra cioccolata calda). E se lo champagne non è il vostro souvenir ideale, l'Ufficio del Turismo offre un'ampia varietà di altre idee, dalle cartoline ai poster, alle penne, ai teli da spiaggia e agli orecchini con l'emblematico sole di St. Moritz.

11:00 a.m. – Souvenir Time

How about a bottle of champagne as a souvenir? Boutique house Leclerc Briant has produced a St. Moritz limited edition of its Brut Réserve. And remember: Christmas is approaching and, well, what’s more festive than champagne? It can be purchased at the Tourist Office in the town centre (just next to Hanselmann’s where you had your hot chocolate yesterday). And if champagne is not your cup of tea, the Tourist Office offers a wide variety of other souvenirs as well, from postcards to posters, pens, beach towels, and earrings featuring the emblematic St. Moritz sun.

12:00 - Pasta? Pasta!

Amato da locali e visitatori, La Scarpetta serve pasta fresca fatta in casa e ottimo vino in un ambiente accogliente. Il ristorante è stato aperto nel 2017 da tre giovani locali con la passione per la gastronomia e il vino. Durante l'alta stagione i tavoli sono prenotati con settimane di anticipo, mentre in bassa stagione l'atmosfera è più rilassata e accogliente. Consiglio da insider: segnate sul calendario: La Scarpetta Zurigo è in arrivo...

12:00 p.m. – Pasta? Pasta!

A favourite with locals and visitors alike, La Scarpetta serves fresh homemade pasta and excellent wine in a cosy environment. The restaurant was opened in 2017 by three young locals with a passion for gastronomy and wine. During the high season, tables are fully booked weeks in advance, with the vibe during low season being more relaxed and cosy. Insider tip: Mark your calendars because La Scarpetta Zurigo is coming soon…

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14:00 - Un'ultima fermata

Sulla via del ritorno al Lago di Como, fermatevi al bellissimo Lago di Sils e salite sulla linea di trasporto in battello più alta d'Europa. Il capitano Franco Giani è il comandante del battello da cinquant'anni e vi traghetterà in tutta sicurezza per un giro del lago più grande dell'Engadina. Tenete pronta la macchina fotografica! Consiglio da insider: assicuratevi di immortalare la maestosa La Margna. La montagna, che si erge nel cielo a 3158 metri sul livello del mare, è nota anche come il Guardiano dell'Engadina.

On your way back to Lake Como, stop at beautiful Lake Sils and hop onto the highest-altitude boat transportation line in Europe. Captain Franco Giani has been the captain of the boat for fifty years and will ferry you safely on a round trip of the largest lake in the Engadine. Have your camera at the ready! Insider tip: Make sure to capture the majestic La Margna. The mountain, rising up into the sky at 3158 metres above sea level is also known as The Guardian of the Engadine.

14:00 p.m. – One Last Stop

15:30 - È il momento di salutarsi

E dopo tutto questo, le 48 ore a St. Moritz stanno per finire. Ma i ricordi (e il rullino fotografico completo!) dureranno a lungo, o almeno fino all'arrivo della stagione invernale. Ci vediamo presto sul Top of the World! Non dimenticate: - Ottobre è la stagione di viaggio ideale per tutti gli amanti della natura e dello sport, ma anche per chi cerca relax e serenità. - Anche se il sole splende, può comunque fare freddo, quindi mettete in valigia maglioni di cashmere, guanti di pelle e scialli di pashmina. - Di solito i larici raggiungono il massimo splendore verso la metà di ottobre, anche se è la natura a decidere queste cose - Suvretta House è aperta fino al 22nd ottobre; Grace La Margna è aperta 365 giorni all'anno. Per ulteriori informazioni sugli orari di apertura, sulle prenotazioni alberghiere e su altri consigli di viaggio, visitate il sito www.stmoritz.com/en.

15:30 p.m. – Time to Say Goodbye

And with that, your 48 hours in St. Moritz come to an end. But the memories (and the full camera roll!) will last for a long time – or at least until winter season has arrived. See you soon on Top of the World! Good to know: - October is the perfect travel season for all nature and sports enthusiasts as well as those seeking relaxation and serenity. - While the sun does shine warmly, it can still be quite chilly, so pack your cozy cashmere sweaters, leather gloves, and pashmina shawls. - The larches usually shine at their brightest around mid-October, although this depends on Mother Nature’s whims. - Suvretta House is opened until 22nd October; Grace La Margna is open 365 days a year. For further information on opening times, hotel reservations and more things-to-do, visit www.stmoritz.com/en

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Valtellina e Grigioni

La febbre dei ghiacciai Como

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di Gian Enrico Ghilotti foto Archivio Servizio Glaciologico Lombardo

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nche quest’estate sono saliti al loro capezzale. Li hanno osservati, proprio come fa un medico che va a trovare un paziente che conosce bene. Hanno osservato i loro spostamenti, raccolto i dati delle stazioni meteo, misurato la temperatura dell’aria, drammaticamente troppo alta per la vita dei loro grandi e vecchi pazienti. Li hanno nuovamente fotografati, distesi tra le sponde dei loro grandi letti di rocce millenarie. I pazienti di questi strani medici sono i grandi ghiacciai delle Alpi Lombarde e questi dottori di alta quota sono i volontari del Servizio Glaciologico Lombardo. Un’associazione di volontariato scientifico no-profit, come si legge nel loro statuto e sul loro sito. L’hanno costituita nel 1992 e aggi conta un’ottantina di soci. Ma a questo numero andrebbero sommate le oltre 400 persone che collaborano con questa associazione di “salute glaciale”. C’è chi é entrato a far parte dell’associazione per passione alpinistica, altri fin dai tempi del liceo e dell’università volevano conoscere e studiare questi giganteschi serbatoi di acqua e di memoria planetaria. Tra loro vi sono geologi, climatologi, guide alpine, ma anche persone che di mestiere ne fanno altri che nulla hanno a che vedere con il mondo scientifico. Non sono degli esteti del paesaggio alpino, non vanno fin lassù oltre i 2000 metri di quota fino a raggiungere i 4000 metri, per il fascino dell’immenso. Loro i ghiacciai li studiano e per farlo, appunto, li vanno a visitare. Il periodo delle visite va da maggio a ottobre. Poi un altro dottore se ne prende cura. Per quello che può fare, naturalmente, poiché anche lui, il grande inverno, da qualche decennio non è più quello di una volta. Il manto nevoso, che a quelle quote può scendere a ricoprire i ghiacci in ogni stagione dell’anno, non ce

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la fa più a compensare la fusione del ghiaccio e purtroppo, di anno in anno, ormai non basta più per tenere in salute i ghiacciai. La neve cade, ma le temperature già troppo calde della primavera se la mangiano e non riesce a diventare ghiaccio, "firn", come lo chiamano gli esperti. Quest’estate, con lo zero termico schizzato fin su, oltre i 5000 metri di quota, la cartella clinica dei loro pazienti è peggiorata. Alcuni di questi giganti di ghiaccio hanno purtroppo il destino segnato. Se c’è una parola che i volontari del Servizio Glaciologico Regionale proprio non vogliono più sentire é “eccezionale”. “Estate eccezionale? Eccezionale? Ma se ormai questo aggettivo lo dobbiamo usare un anno sì e l’altro anche? E se poi arriva un’estate peggiore di quest’ultima a breve come la definiamo? Eccezionale al quadrato? Non è facile trovare gli aggettivi giusti per descrivere cos’è successo l’anno scorso e poi, drammaticamente quest’estate sui ghiacciai lombardi, italiani, alpini”. Questo è quello che dicono, ripetono nelle loro conferenze e scrivono. Ma non vogliono apparire come delle “cassandre del cambiamento climatico”, tutt’altro. Oltre al monitoraggio in ambito glaciale, conducono ricerche climatiche, raccolgono “montagne” di dati, visto il luogo in cui vanno a lavorare. Tutte quelle loro giornate passate tra i ghiacci devono andare a vantaggio della collettività. I dati di monitoraggio glaciale li passano non solo alla Regione Lombardia per la pubblicazione sul geoportale regionale ed al Comitato Glaciologico Italiano (CGI), ma tutte le loro ricerche confluiscono nel data base del World Glacier Monitoring Service di Zurigo (WGMS). Ma non fanno solo questo. Per far conoscere i ghiacciai organizzano conferenze e incontri pubblici. In poche parole promuovono la cono-


scenza e la cultura dell’ambiente glaciale, periglaciale e montano in genere. Una bellezza che non va vista solo in fotografia o proiettata su uno schermo. Una cosa è certa, dei loro pazienti non sono gelosi. Per questo progettano e realizzano sentieri glaciologici, curandone anche la manutenzione. Percorrerli vuol dire conoscere com’erano le ciclopiche dimensioni di questi giganti di ghiaccio migliaia di anni fa, rendersi conto del loro drammatico e inesorabile ritiro, vederne le impronte moreniche e, soprattutto, capire quanto siano negativi gli effetti del cambiamento climatico che letteralmente sta sciogliendo questi preziosissimi serbatoi di acqua, proprio davanti ai nostri occhi. Per comprendere quanto questo problema tocchi la vita di tutti noi e quella dell’intero ecosistema al quale apparteniamo, non occorre attendere tempi geologici. I numeri ce lo dicono. La sola Lombardia e la sua parte di catena alpina conta 203 ghiacciai e di questi 47 sono monitorati sul campo. Osservati a vista. Di tutto questo patrimonio idrico, dal 1991, ne abbiamo perso il 38%, pari alla perdita di ben 45 Kmq di superficie di ghiaccio che se ne é andata per sempre. Ma il dato più “agghiacciante” è che ogni anno ne perdiamo 1,6 Kmq, pari a 220 campi di calcio. Se teniamo conto che attualmente la superficie della Lombardia coperta dai ghiacci è di 73 Kmq e che dal 1991 ben 124 sono stati i ghiacciai estinti, il problema climatico non lascia margini di interpretazione. Negli ultimi 170 anni i ghiacciai alpini si sono più che dimezzati abbandonando le vallate attorno ai 2000-2500 m di quota e ritirandosi ad altitudini più elevate. Negli ultimi 40 anni, l'aumento straordinario delle emissioni di gas climalteranti prodotte dalle attività umane ha provocato un rapido aumento delle temperature terrestri. Le Alpi si sono riscaldate di ben 2 °C rispetto al periodo pre-industriale e quindi

i ghiacciai hanno continuato a ritirarsi con una rapidità mai osservata in precedenza. Il loro futuro dipende dalle politiche climatiche che verranno adottate nei prossimi anni. Gran parte dei ghiacciai alpini esistono ancora ma sono testimonianze visive del clima del passato, come cubetti di ghiaccio tolti dal freezer e messi sul tavolo della cucina, è solo questione di tempo prima che fondano completamente trasformandosi in acqua di fusione. Si potranno forse salvare i ghiacciai che hanno il loro bacino di accumulo, cioè la loro parte sommitale, oltre i 3200/3500 meri di quota. In ogni caso, anche ipotizzando che l’andamento climatico globale non peggiori ulteriormente, anche per questi ghiacciai, ci dovremo attendere una riduzione della loro superficie che li porterà inesorabilmente al 30% di quanto oggi vediamo. Quello che ci dicono questi volontari della salute glaciale non sono parole difficili, scientificamente incomprensibili. “Tutte le previsioni fatte a giugno, quando avevamo registrato un deficit del 70% di innevamento, sono state confermate e aggravate dalle temperature tropicali che hanno imperversato da maggio ad agosto”. Sono gli effetti del riscaldamento globale, gli stessi registrati dal video girato davanti al ghiacciaio di Fellaria, in Valmalenco, dove sono bastati due mesi a documentare un cambiamento repentino del paesaggio. Questo ghiacciaio che è uno dei più importanti dell’arco alpino, nella sua lingua orientale ha perso 7.55 m di spessore di ghiaccio a 2650 m. Un valore che in assoluto è qualcosa di mai registrato in tutte le serie storiche su nessun ghiacciaio lombardo. Persino oltre i 3500 m di quota abbiamo perso ghiaccio o neve degli anni precedenti. Per mostraci tutto questo hanno realizzato un racconto filmato che in poco più di 2 minuti “raggela”, ma non per i ghiacci che ci propone, mentre li guardiamo

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ritirasi, ma per il patrimonio che le Alpi e l’umanità sta perdendo. Il video è di fatto il collage di migliaia di inquadrature raccolte da un reticolo di fotocamere che gli uomini del Servizio Glaciologico Lombardo hanno piazzato tutt’intorno al grande ghiacciaio. Le fotocamere le hanno fissate alle rocce. Molte le hanno dovute mettere e rimettere più di una volta e, visto che non erano nel giardino davanti casa, ogni intervento voleva dire salita e fatica. Ghiaccio, neve, venti e tormente le disarcionavano dalle loro cavalcature rocciose. Quasi che il ghiacciaio avesse, proprio lui e non noi che in fondo ne siamo i responsabili, il pudore di questo suo inesorabile ritiro. Il video rientra nel progetto BICE, nato per valorizzare il patrimonio naturale e culturale della regione alpina situata intorno al massiccio montuoso del Bernina e cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale Interreg Italia-Svizzera. Così ora quel reticolo di occhi puntati sul ghiaccio ha restituito tutti gli spostamenti della fronte e della massa glaciale. Il filmato lo potete vedere andando sul sito del SGL. Purtroppo è anche una visione di una tristezza infinita. Ciò nonostante, ancora oggi lo stupore davanti alla bellezza “sublime” dei ghiacciai, come la definivano gli ottocenteschi illuministi romantici, ci lascia senza parole. É incredibile pensare alla dimensione del tempo che i ghiacciai conservano. La loro importanza non solo sta nel loro ruolo di serbatoi vitali di acqua, ma nella memoria del pianeta che loro hanno conservato e conservano. I carotaggi polari, raccontano la storia della Terra e quella del clima, prima ancora di quella dell’uomo. Ma non fanno solo questo.

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Non sono solo una biblioteca. Riescono anche a raccontarci ciò che avverrà, a partire dal nostro destino climatico che, via loro, sarà inevitabilmente diverso. Per le loro attività, i soci del Servizio Glaciologico Lombardo non percepiscono nessun compenso. I fondi per acquistare le varie tecnologie che gli consentono di condurre le ricerche e le campagne sul campo, comprese le manutenzioni, i computers e perfino i costi di affitto delle sale per le loro presentazioni e per la stampa delle loro pubblicazioni provengono dalle quote associative, da contributi spontanei, da aziende sostenitrici, dal 5xmille e dal Club Alpino Italiano, da contributi di Regione Lombardia e da quelli ricavati su progetti mirati. Ora i ghiacciai, proprio per questo loro continuo ritirasi, risultano maggiormente raggiungibili. Non è più un‘impresa alpinistica arrivare ai piedi della loro fronte. A volte l’escursionista, attratto dallo spettacolo glaciale così a portata di “tatto”, lo fa con eccessiva disinvoltura. Troppo spesso senza rendersi conti di trovarsi in un ambiente alpino di alta quota, dove i cambiamenti meteorologici sono spesso improvvisi. Ma questi giganti di ghiaccio, un tempo indiscussi protagonisti dell’iconografia della montagna, fino a riempire chilometri e chilometri di pellicole, ora sono “declassati “a semplici sfondi. Instagrammati da milioni di filmati dove i protagonisti non sono più loro, ma le persone. I ghiacciai ne hanno viste tante. Hanno qualche annetto sulle spalle. In fondo tutto serve a far memoria della loro presenza, ricordandoci di ciò che dobbiamo fare per salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. Poi non ci rimarrà che conservarli nella nostra memoria.


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Glacier fever T

he great alpine glaciers have a fever. The effects of climate change, rising temperatures, and the continued release of climate-altering gases into the atmosphere are now decreeing the irreversible melting of these precious reservoirs of water resources that have always represented the iconography of the high-altitude mountain environment. Over the past 40 years, the Alps have warmed by as much as 2°C compared to the pre-industrial period, and thus glaciers have continued to retreat with a rapidity never before observed. Thus, even Alpine glaciers have more than halved in size, abandoning the valleys around 2000-2500 m above sea level and retreating to higher altitudes. Some of these ice giants unfortunately have their fate sealed.

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Glaciers that have their basin of accumulation, i.e., their summit part, above 3200/3500 meri in altitude may perhaps be saved. Lombardy alone and its part of the Alpine chain has 203 glaciers and of these 47 are monitored in the field. Observed by sight. Of all this water, since 1991, we have lost 38 percent, amounting to the loss of as much as 45 sq. km. of ice area when it is gone forever. But the most "chilling" figure is that every year we lose 1.6 sq. km. of it, equal to 220 soccer fields. When we take into account that the area of Lombardy currently covered by ice is 73 sq. km. and that as many as 124 glaciers have been extinct since 1991, the climate problem leaves no room for interpretation. In Lombardy, those caring for these high-altitude patients are the


volunteers of the Lombardy Glaciological SERVICE. A nonprofit scientific volunteer association, established in 1992 and aggi has about 80 members. But to this number should be added the more than 400 people who collaborate with this "glacial health" association.In addition to glacial monitoring, they conduct climate research. The data they collect and their research d feed into the data base of the World Glacier Monitoring Service in Zurich (WGMS). But that is not all they do. They organize conferences and public meetings to raise awareness of glaciers, and they create glaciological trails to raise awareness of Lombardy's glaciers. In short, they promote knowledge and culture of the glacial, periglacial and mountain environment in general.

La febbre dei ghiacciai www.servizioglaciologicolombardo.it/ progetti.interreg-italiasvizzera.eu/ progetti.interreg-italiasvizzera.eu/it/b/78/berninaterraglacialis/

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EVENTI

Amici di Como &

Magic Lake alla

Fondazione Minoprio Summer 2023

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In queste pagine, gli allestimenti e l'arrivo degli ospiti alla serata On this page, the outdoor set-up and the arrival of the guests at the event

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di Elisabetta Comerio foto Massimo Giordano

U

na serata davvero magica quella che si è svolta il 5 luglio nella sede di Fondazione Minoprio alla presenza di quasi 250 ospiti. Ad accoglierli una location immersa nel verde, con il suo parco botanico di 7 ettari, oltre che un’istituzione per quanto riguarda la formazione nel campo dell’agrifood. Amici di Como, inserzionisti e autorità, oltre che persone vicine alla rivista e all’associazione, hanno partecipato alla presentazione del numero estivo del magazine ufficiale del territorio e hanno assistito a momenti istituzionali rilevanti. E’ stato un evento ricco di contenuti e momenti importanti come la consegna a Paolo Nespoli, ingegnere e astronauta, del riconoscimento di socio onorario di Amici di Como e i contributi video del Senatore Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per la trasformazione digitale che ha presentato la prima

edizione di ComoLake2023 – la Expo Conference dedicata al digitale che si svolgerà a Villa Erba di cui Amici di Como sarà partner e sponsor - e del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli che ha voluto ringraziare la nostra associazione per l’impegno profuso nel sociale. Nel corso della serata, spazio anche per i nuovi associati, per la presentazione del numero estivo della rivista Magic Lake e per i progetti che Amici di Como sta portando avanti con determinazione. Al termine della presentazione, un elegante e gustoso buffet realizzato da SunLake Catering, utilizzando anche prodotti degli associati: Fumagalli Industria alimentari, San Bernardo, Plozza Vini Tirano, Birrificio di Como, Panificio Beretta. L’allestimento outdoor è stato realizzato da Latini Design e la regia luci e audio dell’evento sono state realizzate da BluNotte.

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Daniele Brunati

Rosaria Casali

Elias Bordoli, Presidente Fondazione Minoprio

Matteo Pasta, Universal Selecta

Andrea Tagliabue, TABU

Giorgio Riva, Rivauto

Fabio Monti, Pontificio Collegio Gallio

Francesco Latini, Latini Design



Anna Khnn, Sara Magnaghi, Simone Majeli, Rent All Como

Alessandro Del Vecchio, Aon

Paolo Bellocco, GDS Communication

In queste pagine, la platea e la presentazione dei nuovi associati con la consegna della pins d'argento di Amici di Como In these pages, the audience and the presentation of the new members with the delivery of the Amici di Como silver pins

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Sopra, Paolo Nespoli, ingegnere e astronauta, socio onorario di Amici di Como Above, Paolo Nespoli, an engineer and astronaut, honorary member of Amici di Como

A

truly magical evening was held on July 5 at the Minoprio Foundation with nearly 250 guests. They were welcomed in a location surrounded by its 7-hectare botanical park, as well as an institution as far as training in the field of agri-food is concerned. Amici di Como advertisers and authorities, as well as people close to the magazine and the association, attended the presentation of the summer issue of the official magazine of the territory and witnessed relevant institutional moments. It was an event rich in content and important moments such as the presentation to Paolo Nespoli, an engineer and astronaut, of the honorary membership of Amici di Como and video contributions from Senator Alessio Butti, Undersecretary to the Presidency of the Council of Ministers Department for Digital Transformation who presented

the first edition of ComoLake2023 - the Expo Conference dedicated to digital that will take place at Villa Erba of which Amici di Como will be a partner and sponsor - and the Minister for Disabilities Alessandra Locatelli who wanted to thank our association for its commitment to social issues. During the course of the evening, there was also space for new members, for the presentation of the summer issue of Magic Lake magazine, and for the projects that Amici di Como is vigorously pursuing. At the end of the presentation, an elegant buffet created by SunLake Catering, also using products from members: Fumagalli Industria alimentari, San Bernardo, Plozza Vini Tirano, Birrificio di Como, and Panificio Beretta. The outdoor set-up was created by Latini Design and the lighting and sound direction of the event was by BluNotte.

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Gli ospiti presenti alla serata The guests at the event

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EVENTI

CANTÙ CITTÀ DEL MOBILE FESTIVAL DEL LEGNO - XI EDIZIONE

Visioni foto Archivio CANTÙ CITTÀ DEL MOBILE - FESTIVAL DEL LEGNO

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rriva CANTÙ CITTÀ DEL MOBILE - FESTIVAL DEL LEGNO 2023, l’evento dedicato al mobile e al design in programma dall’10 al 19 novembre a Cantù. Il tema di quest’anno, Visioni, promette un incontro tra la tradizione del legno e il green deal europeo, ispirato dai percorsi intrapresi dalla Città a partire dal 2022. Proprio inclusione, bellezza e sostenibilità, i valori della progettualità europea, saranno alla base di una nuova e rinnovata visione della cultura e storica artigianalità della cittadina brianzola, culla dell’artigianato

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made in Italy. Ad accogliere turisti e visitatori, in Largo XX Settembre, la Panca disegnata e realizzata da TABU, lunga otto metri e ricavata da un unico tronco a doppia seduta. Nell’XI edizione di CANTÙ CITTÀ DEL MOBILE - FESTIVAL DEL LEGNO non mancherà Botteghe Aperte: gli artigiani aprono le porte delle loro botteghe per offrire un’esperienza unica, che permette di assistere alla trasformazione del legno in prodotto d’arredo e design. Infine, iniziative tradizionali e nuovi eventi anche per i più piccoli.


10 - 19 novembre 2023 festivaldellegnocantu.it

Il Sindaco di Cantù, Alice Galbiati, al taglio del nastro della scorsa edizione The Mayor of Cantù, Alice Galbiati, at the inauguration of the last edition

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ANTU CITTÀ DEL MOBILE - WOOD FESTIVAL 2023, the event dedicated to furniture and design scheduled from November 10 to 19 in Cantù, is coming. This year's theme, Visions, promises a meeting between the tradition of wood and the European green deal, inspired by the programs undertaken by the City starting in 2022. Precisely inclusion, beauty and sustainability, the values of European planning, will be the basis of a new and renewed vision of the culture and historical craftsmanship of the Brianza town, cradle of

made-in-Italy craftsmanship. To welcome tourists and visitors, in Largo XX Settembre, the Bench designed and made by TABU, eight meters long and carved from a single double-seated log. In the 11th edition of CANTÙ CITTÀ DEL MOBILE - WOOD FESTIVAL, there will be no shortage of Botteghe Aperte: artisans open the doors of their workshops to offer a unique experience, allowing visitors to witness the transformation of wood into furniture and design products. Finally, traditional initiatives and new events for the little ones as well.

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TERRITORIO

Giovanni Testori al nuovo

Osservatorio di Sormano

di Marina Moretti foto Enrico Colzani

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Sormano era nato suo padre, Edoardo. A Lasnigo sua madre, Lina Paracchi. Le radici di Giovanni Testori affondano tra le montagne e i boschi dell’amata Valassina. Il padre, con il fratello maggiore Giacomo, aveva avviato una piccola attività di follatura della lana nei pressi della casa di famiglia nella frazione Santa Valeria. Poi nel 1905, sulla spinta di uno spirito imprenditoriale tipicamente lombardo, avevano scelto di scendere in pianura per ingrandire la loro attività. Fin da bambino, Sormano e Lasnigo erano per Testori “casa”. Lasnigo in particolare resta sempre per lui una sorta di “ombelico del mondo”. Quasi una Betlemme, come fa dire a suor Felicita, protagonista di “Passio Laetitiae et Felicitatis”, romanzo del 1976. Per questo, in

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occasione del Centenario testoriano, l’Associazione Culturale Casa Testori ha proposto una serie di iniziative per sottolineare questo legame tra lo scrittore e la Valassina. Nel suggestivo scenario del nuovo Osservatorio/Planetario alla Colma di Sormano, una mostra con fotografie, video e documenti ha raccontato il rapporto tra Testori e la terra dei suoi genitori. Il titolo “Testori, Testoràs” ha voluto riprendere i titoli delle ultime opere dello scrittore, che adottano il suffisso in “as” come richiamo al suono così familiare nei toponimi Valassina, Asso, Lasnigo. La scelta di esporre la mostra nel Nuovo Osservatorio Astronomico, che il pubblico ha potuto scoprire per la prima volta anche se i lavori sono in fase di completamento - vuole sottolineare


Giovanni Testori at the new Sormano Observatory

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l’importanza che la struttura rivestirà nel valorizzare questo territorio tanto amato da Testori. Uno spazio funzionale pensato e progettato non solo per la divulgazione e la ricerca astronomica ma anche per accogliere mostre, congressi e rassegne culturali che possano fungere da attrattiva per tutto il Triangolo Lariano ed il Lago di Como. All’inaugurazione sono intervenuti l’Assessore Regionale Alessandro Fermi, il Consigliere Regionale Angelo Orsenigo, il Sindaco Giuseppe Sormani, la Presidente della Comunità Montana Triangolo Lariano Patrizia Mazza, il Consigliere Provinciale Elvio Colombo, il Presidente dell’Associazione “Giovanni Testori” Giuseppe Frangi. Il progetto del nuovo Osservatorio/Planetario ha il sostegno di Amici di Como.

is father, Edoardo, was born in Sormano. His mother, Lina Paracchi, in Lasnigo. The roots of GiovanniTestori were deep in the mountains and woods of his beloved Valassina. His father, with his older brother Giacomo, had started a small wool fulling business near the family home in the hamlet of Santa Valeria. Then in 1905, motivated by a typically Lombard entrepreneurial spirit, they had chosen to move down to the plains to expand their business. From childhood, Sormano and Lasnigo were "home" for Testori. Lasnigo in particular always remained for him a sort of "navel of the world." Almost a Bethlehem, as he makes Sister Felicita, the protagonist of "Passio Laetitiae et Felicitatis," a 1976 novel, say. Therefore, on the occasion of the Testori Centenary, the Casa Testori Cultural Association has proposed a series of initiatives to highlight this link between the writer and the Valassina. In the evocative setting of the new Observatory/ Planetarium at Colma di Sormano, an exhibition with photographs, videos and documents recounted the relationship between Testori and the land of his parents. The title "Testori, Testoràs" sought to echo the titles of the writer's latest works, which adopt the suffix in "as" as a reference to the sound so familiar in the place names Valassina, Asso, Lasnigo. The decision to display the exhibition in the new Observatory/Planetarium, which the public was able to discover for the first time-when the work is nearing completion-is meant to emphasize the importance the structure will play in enhancing this area so beloved by Testori. A functional space conceived and designed not only for astronomical popularization and research but also to host exhibitions, conferences and cultural reviews that can act as an attraction for the entire Lake Como Triangle and Lake Como. The inauguration was attended by Regional Councillor Alessandro Fermi, Regional Councilor Angelo Orsenigo, Mayor Giuseppe Sormani, Triangolo Lake Como Mountain Community President Patrizia Mazza, Provincial Councilor Elvio Colombo, and "Giovanni Testori" Association President Giuseppe Frangi. The new Observatory/Planetarium project has the support of Amici di Como.

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C U LT U R A

ONde Lariane Le ali della libertà di Marina Moretti foto Guido Rizzuti

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ebutto sul Lago di Como per il festival di cultura e creatività “ONde Lariane - Le ali della libertà. Idee per ripartire con il cuore e con la mente”. La nuova rassegna, destinata a diventare un appuntamento fisso al termine della stagione estiva, è stata presentata da Casa Brenna Tosatto, attiva sul territorio lariano con la sua Libera Associazione Culturale che si distingue per l’impegno profuso a promuovere la cultura e l’arte in tutte le sue forme. Il festival ONde Lariane – dove ON è il simbolo universale di accensione, di innesco di energia illuminante – è curato da Roberta Bernasconi (vicepresidente L.A.C. Libera Associazione Culturale di Casa Brenna Tosatto) e Giorgio Gandola (giornalista e amico dell’Associazione) per stimolare la diffusione di sapere, consapevolezza e valori in un territorio attualmente protagonista di uno sviluppo turistico tanto eccezionale quanto, a volte, spiazzante. Molti i nomi noti che hanno preso parte alle prime due giornate dell’evento, personalità del giornalismo, della scienza, dell’arte e della tecnologia che hanno suggerito chiavi per interpretare il presente, facilitare la comprensione dei cambiamenti e leggere il futuro. Aldo

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Cazzullo, Maurizio Belpietro, Marcello Foa, Manila Alfano, Stefano Zurlo, Noemi Valsecchi, hanno preso parte agli incontri che si sono svolti il 7 e 8 ottobre in prestigiosi contesti del Centro Lago (Tremezzina, Menaggio, Bellagio) a cui hanno partecipato residenti, ma anche visitatori alla ricerca di proposte di qualità al di fuori dell'alta stagione. “Le occasioni culturali offerte da ONde Lariane non saranno mai fini a sé stesse, ma legate al territorio e di stimolo per un suo ripensamento”, commentano i curatori Roberta Bernasconi e Giorgio Gandola. “In questo contesto è necessaria un’offerta rivolta ai giovani, punti di riferimento per una società che guarda al futuro”. Il prossimo e ultimo incontro del festival è in programma mercoledì 22 novembre nell’Auditorium del Collegio Gallio a Como, con l’educational per gli studenti delle scuole superiori “La Cultura rende liberi”, a cura di Vincenzo Schettini, che con le sue lezioni di fisica online - non convenzionali, concrete, divertenti - permette a milioni di persone, giovani ma non solo, di appassionarsi a una materia considerata spesso ostica, arrivando a comprenderne fondamenti e concetti senza sforzo.

Nella foto, da sinistra, Roberta Bernasconi e Giorgio Gandola curatori del Festival, al centro Maurizio Belpietro e Stefano Zurlo. A destra i curatori con Aldo Cazzullo In the photo, from left, Roberta Bernasconi and Giorgio Gandola curators of the Festival, in the middle Maurizio Belpietro and Stefano Zurlo. On the right the curators with Aldo Cazzullo


Nella foto, da sinistra, i curatori del Festival con Marcello Foa, a destra con Noemi Valsecchi In the photo, from left, the curators of the Festival with Marcello Foa, on the right with Noemi Valsecchi

ONde Lariane The Wings of Freedom D

ebut on Lake Como for the culture and creativity festival "ONde Lariane - The Wings of Freedom. Ideas to restart with heart and mind." The new festival, destined to become a regular event at the end of the summer season, was presented by Casa Brenna Tosatto, active in the Lake Como area with its Free Cultural Association that stands out for its commitment to promoting culture and art in all its forms. The ONde Lariane festival-where ON is the universal symbol of ignition, of igniting enlightening energy-is curated by Roberta Bernasconi (L.A.C. Vice President Free Cultural Association of Casa Brenna Tosatto) and Giorgio Gandola (journalist and friend of the Association) to stimulate the spread of knowledge, awareness and values in an area currently the protagonist of a tourist development that is as exceptional as it is, at times, disorienting. Many well-known names took part in the first two days of the event, personalities from journalism, science, art and technology who suggested keys to interpret the present, facilitate the understanding of changes and read the future. Aldo Cazzullo,

Maurizio Belpietro, Marcello Foa, Manila Alfano, Stefano Zurlo, and Noemi Valsecchi took part in the meetings held on October 7 and 8 in prestigious settings in the Centro Lago area (Tremezzina, Menaggio, Bellagio) attended by residents as well as visitors researching quality proposals outside the high season. "The cultural opportunities offered by ONde Lariane will never be an end in themselves, but linked to the territory and a stimulus for its rethinking," comment curators Roberta Bernasconi and Giorgio Gandola. "In this context there is a need for an offer aimed at young people, reference points for a society that is looking to the future." The next and last meeting of the festival is scheduled for Wednesday, Nov. 22, in the Auditorium of Collegio Gallio in Como, with the educational for high school students "Culture Makes You Free," curated by Vincenzo Schettini, who with his online physics lessons-unconventional, concrete, fun-allows millions of people, young but not only, to become passionate about a subject often considered hostile, coming to understand its fundamentals and concepts effortlessly.

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C U LT U R A

Guido Stancanelli, Presidente di Scritture di Lago e LarioIN

PREMIO

Scritture di Lago

foto Archivio Scritture di Lago

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critture di Lago è una manifestazione culturale dedicata esclusivamente a scritti ambientati sui laghi con la mission di promuovere la scrittura e la conoscenza dei laghi, del loro patrimonio ambientale, culturale e turistico. Scritture di Lago è un premio letterario promosso dall’associazione “Lario In” con il sostegno di “Banca Generali Private” voluto per sostenere la scrittura e promuovere la lettura ed essere strumento di marketing, promuovendo le bellissime terre di lago nei confini nazionali e internazionali. Per questa edizione è stata Marina Marazza la vincitrice del Premio dei Laghi a cui hanno partecipato romanzi e raccolte di racconti pubblicati con ambientazione anche parziale sui laghi italiani o della Svizzera italiana. L’autrice si è aggiudicata il premio con

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il romanzo “Le due mogli di Manzoni”, pubblicato da Solferino e ambientato principalmente sul Lago Maggiore, sul Lago di Como e su quello di Pusiano. Questa la motivazione della giuria: “Per aver tratteggiato con maestria e con scrittura avvincente la figura delle donne di casa Manzoni, le due mogli e la madre e aver raccontato Alessandro Manzoni da un punto di vista inedito, quello famigliare e personale”. È invece stata Veronica Del Vecchio ad aggiudicarsi il “Premio giovani” con il romanzo “La ragazza di Montagna”, ambientato nei boschi del Nord Italia ed edito Newton Compton Editori consegnata dalla critica letteraria Francesca Battistella. Menzioni di merito per “La casa dell’uva fragola” a Pier Vittorio Buffa e “Milano Grigio Ferro” a Lorenzo Sartori. In-

fine Eugenio Novara, con “Liberi insieme” è il vincitore del Premio Regio Insubrica per i racconti inediti, ambientato sul Lago di Como. Al secondo posto ex equo si sono classificati “Le rose della Bice” di Maria Grazia Bajoni di Monza (Lago di Lugano); “I segreti giacciono sul fondo del Lario” di Alessandra Roda di Como (Lago di Como); “Se l’Italia fosse come il lago” di Alessandro Mella di Viù (TO) (Lago di Como). Menzioni speciali a Milena Contini, Emilia Covini e a Claudio Righenzi. Infine, Alessandro Storti è stato premiato per la sua traduzione di “Libero scorre il fiume”, romanzo di Eleanor Shearer. La Targa “Museo Barca Lariana – Pianello del Lario” è stata consegnata a Maria Vittoria Somigliana di Casnate con Bernate per il suo racconto "Cinque agoni e una lucia".


I vincitori dell'edizione 2023 Winner of 2023 edition

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critture di Lago (Writings on the Lake) is a cultural event dedicated exclusively to writings set on lakes with the mission to promote writing and knowledge of lakes, their environmental, cultural and tourist heritage. Scritture di Lago is a literary prize promoted by the association "Lake Como In" with the support of "Banche Generali Private" wanted to support writing and promote reading and be a marketing tool, promoting the beautiful lake lands in national and international borders. For this edition, Marina Marazza was the winner of the Premio dei Laghi award in which novels and short story collections published with even partial settings on Italian lakes or in Italian-speaking Switzerland participated. The author won

the prize with her novel "Le due mogli di Manzoni," published by Solferino and set mainly on Lake Maggiore, Lake Como and Lake Pusiano. This is the jury's motivation: "For having sketched with mastery and compelling writing the figure of the women of the Manzoni household, the two wives and the mother, and for having recounted Alessandro Manzoni from an unprecedented point of view, that of family and personal." Instead, it was Veronica Del Vecchio who won the "Youth Prize" with her novel "La ragazza di Montagna," set in the woods of northern Italy and published by Newton Compton Editori delivered by literary critic Francesca Battistella. Honorable mentions for " La casa dell'uva fragola" to Pier Vittorio Buffa and "Milano Grigio Ferro"

to Lorenzo Sartori. Finally Eugenio Novara, with "Liberi insieme" is the winner of the Regio Insubrica Prize for unpublished short stories, set on Lake Como. In second place ex equo were "Le rose della Bice" by Maria Grazia Bajoni of Monza (Lake Lugano); "I segreti giacciono sul fondo del Lario " by Alessandra Roda of Lake Como (Lake Como); and "Se l'Italia fosse come il lago" by Alessandro Mella of Viù (TO) (Lake Como). Special mentions to Milena Contini, Emilia Covini and Claudio Righenzi. Finally, Alessandro Storti was awarded for his translation of "Free flows the river," a novel by Eleanor Shearer. The "Museo Barca Lariana Pianello del Lario " plaque was awarded to Maria Vittoria Somigliana of Casnate con Bernate for her short story "Cinque agoni e una lucia".

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di Nadia Baba

U

n volume per raccontare oltre un secolo di stampa tessile, svelando attraverso un ampio repertorio di esempi, la trasformazione del gusto di designer e stilisti e il percorso di ricerca delle tecniche di stampa e di disegno tessile che diventa il frutto di una creatività che si confronta con l’evoluzione dei tempi e che si affaccia gli albori della produzione di massa. Le pagine del volume svelano il ruolo della sperimentazione e l’innovazione del “Made in Italy” e anche del “Made in Como”, presentando le figure dei comaschi Guido Ravasi e Manlio Rho e il loro ruolo nel mondo tessile comasco e nel panorama del Ventesimo secolo. Guido Ravasi, disegnatore e imprenditore che nel 1928 fondò le “Industrie Seriche Nazionali Guido Ravasi” e che ingaggiò nel corso della sua attività un gran numero di designer e artisti che contribuirono allo sviluppo del disegno su tessuto non sono in Italia, ma anche a livello internazionale. Il Secondo, Manlio Rho, fu tra i massimi esponenti dell’astrattismo italiano e il suo atelier comasco divenne centro di incontri e spazio di aggregazione tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento: il pittore Mario Radice, Corneli Cattaneo, Aldo Galli e gli architetti Carlo Cattaneo, Giuseppe Terragni, Piero Lingeri e Alberto Sartoris. L’artista comasco diede un apporto profondo alla stampa su tessuti grazie alle sue molteplici competenze, nella veste di disegnatore e di esperto del colore. Ai due artisti Ravasi e Rho si affianca anche la figura di Carla Badiali, comasca di nascita e francese d’adizione per motivi di studio. Al suo ritorno a Como si rivela essere un’ottima pittrice e altrettanto talentuosa disegnatrice per tessuti, talento confermato dalla collaborazione con la casa di moda Givenchy. Quelli citrati sono tra gli esempi più importanti citati nel volume, ma davvero ampia è la schiera di coloro che hanno contribuito in modo più o meno noto a rendere profondo e internazionalmente ricono-

sciuto il legame tra Como e il mondo dei tessuti. Nelle pagine del libri si percorrono i decenni del XX secolo e ci si ricorda di come negli anni il disegno per tessuto prosegue il suo percorso evolutivo grazie anche ad un accessorio che negli anni Sessanta fu sempre presente nel guardaroba femminile, il foulard. Il piccolo e squadrato lembo di seta si rivelò essere un ottimo laboratorio di sperimentazione e creatività, nel pieno del boom economico italiano, il foulard rappresentò la femminilità nel suo quotidiano e consentì di raccontare una moda nuova con nuovi linguaggi unendo arte, attualità e immediatezza. Dalle pagine del libro emerge ancora una volta come, storia, cultura e evoluzione tessile si confermano essere intrinsecamente legati alla storia comasca e del nostro Paese, vasi comunicanti che fondono imprenditoria, arte, e interpretazione del costume e della società.

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book to narrate more than a century of textile printing, revealing through a wide repertoire of examples, the transformation of the taste of designers and stylists and the path of research of printing and textile design techniques that became the fruit of a creativity that confronted the evolution of the times and faced the dawn of mass production. The decades of the 20th century are covered and we are reminded of how over the years design by fabric continued its evolutionary path thanks also to an accessory that was ever-present in women's wardrobes in the 1960s, the scarf. From the research carried out by the authors it emerges how, history, culture and textile evolution are confirmed to be intrinsically linked to the history of Como and of our country: communicating vessels that merge entrepreneurship, art, and interpretation of costume and society.

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di Stefania De Giorgi

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opo il successo delle tre edizioni del primo romanzo “L’isola che non c’era”, Albertina Nessi si ripropone al pubblico con un nuovo lavoro, "Quell'estate a Villa d'Este". I toni pastello incorniciano un romanzo tutto al femminile, la scrittura fluida come una pennellata su una tela, trasporta il lettore nella dimensione suggestiva del percorso di vita delle protagoniste, differenti per ceto sociale, ma con medesimi sentimenti. Una storia di una grande amicizia, in cui le figure di Maria e Caterina raggiungono l’età adulta fronteggiando le circostanze articolate delle proprie vite. Quella di Maria si delinea come una personalità delicata, pura, condizionata, però, dalle sue umili origini. Caterina, avvolta nella bellezza e agiatezza economica, svela le fragilità esistenziali di una famiglia in frantumi. Nel racconto, il percorso di formazione delle due amiche si avvolge attorno a un periodo contraddistinto da vicende epocali di cambiamenti radicali della società. Il fondale dipinto nel romanzo non ha una funzione solo deco-

rativa, ma è una cornice intrisa di rimandi alle tradizioni, alle pratiche locali in bilico fra religione e superstizione, i cui i dettagli autenticano la narrazione ambientata nel magnifico territorio del lago di Como. La dovizia di particolari, le vicende storiche meticolosamente documentate ridipingono atmosfere emozionali, ripercorrendo i fasti di una stagione rosea, come gli anni ‘60, quando il grand hotel Villa d’Este rappresentava l’emblema del lusso e dello sfarzo agli occhi di tutto il mondo. I ritratti dei personaggi, le digressioni, permettono al lettore di partecipare alle trepidazioni delle due ragazzine che, come in un viaggio, si ritrovano mature con una matrice comune connessa alle vicende di una società che cambia. Alcune sfumature nei personaggi rispecchiano la sensibilità della scrittrice, la ricercatezza delle metafore delinea un sofisticato alone di sogno. Nel ritmo narrativo del romanzo sotto forma di lettera, si dipana una soluzione che permetterà al lettore di raccogliere il capo del filo iniziale.

ollowing the success of the three editions of the first novel " L'isola che non c'era " (The Island That Wasn't There), Albertina Nessi offers a new work to the public. Pastel tones frame an allfemale novel, the writing as fluid as a brushstroke on a canvas, transports the reader into the evocative dimension of the life journey of the protagonists, different in social class, but with the same feelings. A story of a great friendship, in which the figures of Mary and Catherine reach adulthood while facing the articulated circumstances of their own lives. Maria's is outlined as a delicate, pure personality, conditioned, however, by her humble origins. Catherine, wrapped in beauty and economic affluence, reveals the existential frailties of a shattered family. In the narrative, the formative journey of the two friends is wrapped around a period marked by momentous events of radical changes in society. The backdrop painted in the novel has not only a decorative function, but is a frame steeped in references to traditions, to local practices truckloads of religion and superstition, whose details authenticate the narrative set in the magnificent territory of Lake Como. The abundance of details, the meticulously documented historical events repaint emotional atmospheres, tracing the splendor of a rosy season, such as the 1960s, when the Villa d'Este grand hotel represented the emblem of luxury and opulence in the eyes of the whole world. The character portraits, the digressions, allow the reader to participate in the trepidations of the two young girls who, as in a journey, find themselves mature with a common matrix connected to the events of a changing society. Some nuances in the characters reflect the sensitivity of the writer, the sophistication of metaphors outlines a sophisticated aura of dream. In the narrative rhythm of the novel in the form of a letter, a solution unfolds that will allow the reader to pick up the end of the initial thread.

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gor, Ti amo racconta la storia di Igor, un cane disabile che, con il suo spirito indomito, ha trasformato per sempre la vita di Patrizia. In questo libro, Patrizia condivide il suo viaggio con Igor, un viaggio pieno di sfide, di amore incondizionato e di momenti che ti fanno riflettere sul vero significato della resilienza e della forza d'animo. Non è un romanzo sui cani, ma casomai è una testimonianza dell'ineguagliabile legame tra un cane e il suo padrone. "Igor, Ti amo" è un libro tratto da una storia vera che ti fa crescere, che ti spinge a guardare oltre le difficoltà della vita e a trovare la bellezza in ogni momento. E’ un promemoria del legame speciale che possiamo avere con i nostri amici animali e di come possano ispirarci a vivere la vita con più coraggio, compassione e gratitudine. Questa storia di amore incondizionato e di resilienza ti cambierà la vita, lasciando un'impronta indelebile nel tuo cuore.

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gor, Ti amo is about the story of Igor, a disabled dog whose indomitable spirit transformed Patrizia's life forever. In this book, Patrizia shares her journey with Igor, a journey filled with challenges, unconditional love and moments that make you think about the true meaning of resilience and fortitude. This is not a novel about dogs, but if anything, it is a testament to the unparalleled link between a dog and his owner. "Igor, Ti amo" is a book based on a true story that makes you grow, that urges you to look beyond life's difficulties and find beauty in every moment. It is a reminder of the special link we can have with our animal friends and how they can inspire us to live life with more courage, compassion and gratitude. This story of unconditional love and resilience will change your life, leaving an indelible imprint on your heart.


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he mestiere è quello del producer radiofonico? Come in ogni lavoro anche la radio ha le sue figure professionali dietro le quinte, che si muovono a microfono spento per organizzare, scrivere, innovare i programmi. Per la prima volta in Italia esce un libro che è insieme una ricerca fatta da due insider e un diario scritto per dare voce a questo lavoro nascosto. Un racconto in cui convivono tre anime diverse: una scientifica, con una mappatura iniziale degli studi di settore, una narrativa, che si snoda in un diario polifonico scritto da curatrici e curatori del servizio pubblico, e una dialogica, dedicata alle interviste al gotha della radiofonia italiana, ovvero ai professionisti delle dieci emittenti più ascoltate in Italia, disposti a svelarci le loro ricette per una buona radio.

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hat is the job of the radio producer? As in any job, radio also has its professional figures behind the scenes, who move with the microphone off to organize, write, and innovate programs. For the first time in Italy, a book is coming out that is both a research done by two insiders and a diary written to give voice to this hidden work. A narrative in which three different souls coexist: a scientific one, with an initial mapping of industry studies; a narrative, which unfolds in a polyphonic diary written by public service editors; and a dialogic one, dedicated to interviews with the elite of Italian radio, that is, the professionals of the ten most listened to radio stations in Italy, willing of revealing their recipes for good radio.

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Cayenne Una vettura che non ha cessato di evolversi foto archivio Porsche

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ggi per andare in ufficio, domani per guidare fuoristrada o su circuito: la Cayenne offre piacere di guida su qualsiasi terreno, combinati con il design tipico di Porsche. Oltre al comfort e alla sportività su strada, il perfezionamento del telaio ha migliorato anche le prestazioni sui terreni fuoristrada più difficili. I fari principali a LED con tecnologia Matrix sono di serie. Disponibili invece come optional, i fari a LED Matrix HD con oltre 64.000 pixel, che aumentano ulteriormente la loro funzionalità e reagiscono a ogni condizione distribuendo la luce in funzione della situazione. I cerchi di serie da 20 pollici e gli altri cerchi da 21 e 22 pollici ottimizzano il comportamento di marcia adottando pneumatici di nuove dimensioni. La completa riconfigurazione del telaio e le nuove sospensioni pneumatiche adattive assicurano un maggiore comfort e prestazioni più elevate. Il Porsche Active Suspension Management (PASM) è disponibile su tutti i modelli. Per la prima volta nei modelli Cayenne è disponibile il nuovo sistema di comando e visualizzazione Porsche Driver Experience. Nella strumentazione digitale con display curvo da 12,65 pollici gli indicatori sono posizionati in modo compatto nel campo visivo del conducente. È possibile scegliere tra varie modalità di visualizzazione: tipica strumentazione circolare, sezione della cartina integrata nello strumento circolare centrale, mappa di navigazione a tutta superficie, visualizzazione ridotta e visualizzazione opzionale con assistenti per la visione notturna al centro. La logica dei comandi e di visualizzazione Porsche Driver Experience dà nuova espressione a questa esperienza: con nuovi volanti che integrano anche il comando dei sistemi di assistenza e di altre modalità. A seconda del modello e dell'equipaggiamento, l'ampio vano bagagli offre uno spazio fino a 772 litri che diventano fino a 1.708 litri grazie agli schienali dei sedili posteriori ribaltabili. Il sistema di infotainment con Apple CarPlay, Spotify, Android Auto e In-Car Video estende le funzionalità digitali. Ad esempio, i video possono essere trasmessi in streaming sul display del passeggero durante il viaggio. Mentre la strumentazione e il display centrale sono configurati in funzione del sedile del conducente, il display touch da 10,9 pollici opzionale si trova sul lato del passeggero. Tra le altre cose, consente l'accesso alle funzioni di navigazione e infotainment. La Cayenne S è alimentata da un motore biturbo V8 da 4,0 litri di nuova concezione in grado di erogare una potenza massima di 349 kW (474 CV) e una coppia di 600 Nm. I modelli Cayenne E-Hybrid dispongono di una nuova generazione di batterie per una maggiore autonomia elettrica. Il nuovo motore elettrico dispone di una potenza di 130 kW che garantisce prestazioni di marcia superiori.


Cayenne. a car that keeps on evolving T

he Cayenne is today for going to the office, tomorrow for driving offroad or on circuits: it offers driving pleasure on any surface, combined with Porsche's signature design. In addition to comfort and sportiness on the road, chassis refinements have also improved performance on the toughest off-road terrain. LED main headlights with Matrix technology are standard. Available as an option, however, are Matrix HD LED headlights with more than 64,000 pixels, which further enhance their functionality and react to every condition by distributing light according to the situation. The standard 20-inch and other 21- and 22-inch wheels optimize ride behavior by adopting new tire sizes. A complete reconfiguration of the chassis and new adaptive air suspension ensure greater comfort and higher performance. Porsche Active Suspension Management (PASM) is available on all models. For the first time in Cayenne models, the new Porsche Driver Experience control and display system is available. In the digital instrumentation with a 12.65-inch curved display, the gauges are positioned compactly in the driver's field of view. There is a choice of display modes: typical circular instrumentation, map section integrated into the central circular instrument,

full-surface navigation map, reduced display, and optional display with night vision assistants in the center. Porsche Driver Experience control and display logic gives new expression to this experience: with new steering wheels that also integrate control of assistance systems and other modes. Depending on the model and equipment, the large luggage compartment offers space for up to 772 liters, which becomes up to 1,708 liters thanks to fold-down rear seat backs. The infotainment system with Apple CarPlay, Spotify, Android Auto and In-Car Video extends digital capabilities. For example, videos can be streamed to the passenger display during the journey. In the middle, while the instrumentation and center display are configured according to the driver's seat, the optional 10.9-inch touch display is located on the passenger side. Among other things, it provides access to navigation and infotainment functions. The Cayenne S is powered by a newly developed 4.0-liter twin-turbo V8 engine capable of delivering a maximum output of 349 kW (474 hp) and 600 Nm of torque. Cayenne E-Hybrid models feature a new generation of batteries for greater electric range. The new electric motor has a power output of 130 kW for superior driving performance.


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orte di oltre trent’anni di storia, For Hotel Complements riveste oggi posizioni di rilievo nel campo delle forniture alberghiere e dei complementi d’arredo, pronta a soddisfare le esigenze non soltanto della grande ristorazione ma anche della piccola quotidianità. Grazie alla preziosa partnership con i migliori brand del settore a livello internazionale e all’elevata esperienza maturata nel tempo, è in grado di offrire ai professionisti dell’hospitality e

della ristorazione una vastissima scelta di prodotti di ogni tipo: porcellana, cristalleria, biancheria da tavola, abbigliamento professionale, biancheria da letto e da bagno, linea cortesia, mobili da giardino, attrezzatura da cucina e molto altro. Mossa da una filosofia di lavoro mirato e scrupoloso, For Hotel segue la propria clientela in ogni dettaglio, assicurandosi che tutti i prodotti siano conformi alle necessità dei fruitori, professionali e non.

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La storia della Berkel ebbe inizio con Wilhelmus Adrianus Van Berkel, un macellaio con una grande passione per la meccanica. Il suo ingegno, spinto dalla necessità di migliorare gli strumenti d’allora per il taglio, lo portò a creare la prima affettatrice meccanica, la “Berkel Modello A”. Fu così che il 12 ottobre 1898 fondò la prima fabbrica a Rotterdam e oggi, dopo oltre un secolo, le affettatrici e le bilance Berkel d’epoca godono di un vasto mercato e sono diventati veri e propri oggetti di culto.

DONDOLO DAISY ROPE: Una collezione dal gusto contemporaneo, in cui l’intreccio di forme geometriche basiche e linee essenziali crea un’ atmosfera dinamica e funzionale. Il salotto all’aperto diventa uno spazio fluido e a tratti onirico, che si integra perfettamente in ogni ambiente.

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Sportività, eleganza e innovazione: Scuderia Blu e Maserati MC20 Fuoriserie al Grand Hotel Tremezzo

foto Archivio Iperauto

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na vettura unica che rispecchia il proprio stile e i propri gusti. Grazie al programma Maserati Fuoriserie, è possibile personalizzare le vetture della Casa del Tridente in base ai gusti specifici di ogni acquirente. Per aiutare i clienti a orientarsi tra migliaia di combinazioni possibili sono state create due collezioni di riferimento, due cluster denominati Corsa e Futura, che esprimono la potenza del Brand e ne rappresentano i valori di sportività, eleganza e innovazione. Sono ordinabili vernici esterne e livree, colorazioni per i cerchi e le pinze dei freni, oltre a combinazioni particolari nell’abitacolo con diversi acco-

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stamenti di colore per le cuciture e il layout degli interni. Il Programma Fuoriserie vede il suo battesimo anche su MC20 - la super sportiva simbolo del made in Italy che abbina prestazioni, sportività e lusso nell’inconfondibile stile Maserati - con la possibilità di personalizzare gli esterni con una ricca scelta di colori e livree appartenenti alle collezioni Corsa e Futura. Proprio la MC20 “Fuoriserie” è stata protagonista lo scorso 13 settembre di un evento esclusivo nella splendida cornice del Grand Hotel Tremezzo. La MC20 (MC come Maserati Corse e 20 sta per 2020, l’anno della Première mondiale e della nuova Era del Brand) è una vettura dalla sorprendente efficienza aerodinamica, che nasconde un’anima sportiva con il motore, Nettuno, un V6 da 630 cavalli e 730 Nm di coppia che garantisce un’accelerazione da 0-100 km/h in meno di 2,9'' e una velocità massima superiore ai 325 km orari. MC20 è una vettura estremamente leggera che pesa meno di 1.500 kg (peso in ordine di marcia) e grazie ai 630CV erogati si classifica come best in class per il rapporto peso/potenza che è di 2,33 kg/CV. Per raggiungere questo primato si è puntato sulla scelta dei materiali di qualità, sfruttando la fibra di carbonio, senza nulla sacrificare in termini di comfort. Nettuno è un gioiello tecnologico che ha già ottenuto un brevetto depositato a livello internazionale e che porta in strada la tecnologia MTC (Maserati Twin Combustion), l’innovativo sistema di combustione sviluppato in casa. Il design della MC20 ha seguito come direttrice la storia del Brand che vede l’eleganza, le prestazioni e il comfort nel suo DNA. L’aerodinamica è stata studiata con oltre duemila ore/uomo di lavoro nella Galleria del Vento Dallara e più di mille simulazioni di fluidodinamica CFD (Computational Fluid Dynamics) che hanno permesso di creare una vera e propria opera d’arte. Il risultato è una vettura con una linea pulita, senza appendici mobili, ma solo uno spoiler posteriore di dimensioni ridotte, che migliora l’effetto deportante lasciando inalterata la bellezza della vettura.


Sportsmanship, elegance and innovation: Scuderia Blu and Maserati MC20 Fuoriserie at Grand Hotel Tremezzo

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unique car that reflects one's style and tastes. Thanks to the Maserati Fuoriserie program, it is possible to customize the cars of the Maserati brand according to the specific tastes of each buyer. To help customers sort through thousands of possible combinations, two reference collections have been created, two clusters called Corsa and Futura, which express the power of the Brand and represent its values of sportsmanship, elegance and innovation. Exterior paints and liveries, wheel colors and brake calipers can be ordered, as well as special combinations in the cabin with different color combinations for the stitching and interior layout. The Fuoriserie Program also sees its baptism on the MC20 - the super sports car that is a symbol of Made in Italy and combines performance, sportsmanship and luxury in the unmistakable Maserati style - with the possibility of customizing the exterior with a rich choice of colors and liveries belonging to the Corsa and Futura collections. Just the MC20 "Fuoriserie" was the protagonist last September 13 of an exclusive event in the splendid setting of the Grand Hotel Tremezzo. The MC20 (MC for Maserati Corse and 20 stands for 2020, the year of the World Premiere and the new Era of the Brand) is a car with surprising aerodynamic efficiency, which hides a sporty soul with the engine, Neptune, a V6 with 630 horsepower and 730 Nm of torque that guarantees acceleration from 0-100 km/h in less than 2.9'' and a top speed of more than 325 km/h. MC20 is an extremely light car that weighs less than 1,500 kg (kerb weight) and thanks to the 630hp delivered it ranks best in class for its power-to-weight ratio, which is 2.33 kg/hp. To achieve this supremacy, emphasis was placed on the choice of quality materials, taking advantage of carbon fiber, without sacrificing anything in terms of comfort. The Neptune is a technological gem that has already obtained an internationally filed patent and brings MTC (Maserati Twin Combustion) technology, the innovative combustion system developed in-house, to the road. The design of the MC20 followed as a guideline the history of the Brand that sees elegance, performance and

comfort in its DNA. The aerodynamics were studied with more than two thousand man-hours of work in the Dallara Wind Tunnel and more than a thousand CFD (Computational Fluid Dynamics) simulations that made it possible to create a true work of art. The success is a car with a clean line, with no moving appendages, but only a small rear spoiler, which improves the downforce effect while leaving the beauty of the car intact.


Noi non siamo cambiati, ma il nostro brand sì N

on siamo cambiati - ma il nostro brand sì. Siamo felici di annunciarvi che Palazzo Estate Srl sia ufficialmente diventata Berkshire Hathaway HomeServices Palazzo Estate. La reputazione internazionale di Berkshire Hathaway, unita alla ownership locale di Palazzo Estate Srl, rappresenterà un importante passo in avanti sul Lago di Como, e non solo. Quando parliamo di qualcosa di veramente importante come la vostra proprietà, non è sufficiente un brand qualsiasi. Per questo motivo Berkshire Hathaway HomeServices Palazzo Estate mette al vostro servizio un gruppo locale al quale vi potete completamente affidare. Con Palazzo Estate Srl siamo i vostri consulenti di fiducia dal 2010. Ecco perché ora abbiamo unito il nostro brand, fortemente connesso con il territorio, con l’heritage ed il rispetto internazionale che Berkshire Hathaway possiede. Il network di Berkshire Hathaway HomeServices ha apportato nel settore immobiliare internazionale un segno distintivo di fiducia, integrità, stabilità e longevità: è la forza del FOREVER Brand. Berkshire Hathaway HomeServices (BHHS) è un network di intermediazione immobiliare e compagnia di franchising, ed è una sussidiaria di Berkshire Hathaway, la multinazionale conglomerata con a capo Warren Buffett. BHHS offre una gamma di servizi nel settore immobiliare, tra cui l'acquisto, la vendita, l'affitto e la gestione di immobili residenziali e commerciali. BHHS è rinomata a livello internazionale grazie alla sua reputazione nel mercato immobiliare, grazie al prestigio e alla fiducia della casa madre Berkshire Hathaway. Il suo brand è collegato alla qualità, professionalità e integrità all’interno del settore immobiliare. Già nota come Palazzo Estate, la società fondata da Marina Yakovleva Rizzotto nel 2010, Berkshire Hathaway HomeServices Palazzo Estate è attualmente tra le poche società immobiliari a cui è stato concesso l’uso dell’esclusivo brand Berkshire Hathaway. Il nostro obiettivo è quello di offrire un'esperienza ricercata e su misura di acquisto e vendita di case, con un processo che si distingue con i più alti standard di integrità e competenza. Berkshire Hathaway HomeServices Palazzo Estate è appena entrata a far parte di uno dei network immobiliari in più rapida crescita d’America, con oltre 50.000 agenti e quasi 1.600 uffici nel mondo in 4 Continenti e 13 Paesi, con $ 154,7 Miliardi di volumi nel 2022. Con uno strategico piano di espansione internazionale, BHHS è attualmente operativa negli Stati Uniti, Canada, Messico, Spagna, Italia, Germania, Grecia, Caraibi, India e con nuove aperture nel prossimo futuro. BHHS raggiunge milioni di consumatori globali attraverso aziende media, che includono la Mansion Global WeChat Channel, MansionGlobal. com, nonché con prestigiosi siti giornalistici del Wall Street Journal, WSJ.com Europe, WSJ.com Asia e WSJ.com. Il sito web globale di

BHHS, BerkshireHathawayHS.com, offre agli acquirenti internazionali una solida esperienza di ricerca. Con oltre 10 anni di esperienza nei servizi del settore del lusso di fascia alta di proprietà, ville e appartamenti, Berkshire Hathaway HomeServices Palazzo Estate continuerà ad offrire servizi professionali di consulenza per quanto concerne tutti gli aspetti dell'acquisto di proprietà. Vi aiuteremo a realizzare i vostri sogni. Parliamo la vostra stessa lingua: con pazienza ed entusiasmo siamo pronti ad accompagnarvi in un lungo percorso che vi condurrà fin dalla prima visita della casa dei vostri sogni, fino alla sua degna e positiva conclusione. Progettiamo su misura strategie di investimento immobiliare, ottimizzate per i nostri clienti e agiamo come sempre con la massima riservatezza. Amiamo ciò che facciamo. Per noi è importante che voi non solo acquistiate la casa dei vostri sogni, ma che ne realizzate un investimento redditizio. Siamo orgogliosi dei nostri risultati: per noi è molto rilevante che ognuno dei nostri clienti, che ci abbia ha affidato la vendita o l'acquisto di un immobile, sia soddisfatto del nostro lavoro, fino a consigliarci ai loro amici e conoscenti nel futuro prossimo. Stiamo crescendo, ci stiamo sviluppando e stiamo acquisendo sempre più esperienza grazie a ciascuno dei nostri clienti e ad ogni vendita che portiamo a termine. Il nostro rapporto personale con i clienti va oltre la vendita: proprio per soddisfare le esigenze a tutti i livelli, offriamo una vasta gamma di servizi. “We think the Berkshire Hathaway name will be good for HomeServices and HomeServices for Berkshire. When people are making the decision of the magnitude of buying a house, it’s the biggest decision a great many families will ever make. They want to know who they’re working with and we think that the Berkshire Hathaway name will be reassuring to many of those people.”- Warren Buffett, chairman and CEO, Berkshire Hathaway Inc.

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We’re not changing, but our name is

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e’re not changing — but our name is. We’re excited to announce that Palazzo Estate Srl is now Berkshire Hathaway HomeServices Palazzo Estate. With the international reputation of Berkshire Hathaway combined with our continuing local ownership, it is a move up to an even brighter future. When it comes to something as important as your home, not just any name will do. Berkshire Hathaway HomeServices Palazzo Estate puts at your service a local team you can trust. We’re your trusted advisors for the long haul. That’s why we updated our name with the respect and longevity of the Berkshire Hathaway name. The network of Berkshire Hathaway HomeServices brings to the real estate market a definitive mark of trust, integrity, stability, and longevity. It’s the FOREVER Brand, derived from its association with Berkshire Hathaway Inc, the multinational conglomerate headed by Warren Buffett. The Berkshire Hathaway HomeServices network offers a range of real estate services, including buying, selling, renting, and managing residential and commercial properties. Berkshire Hathaway HomeServices is known for its reputation in the real estate market and benefits from the recognition and trust associated with the Berkshire Hathaway name. Formerly known as PALAZZO ESTATE, founded by Marina Yakovleva Rizzotto in 2010, the firm is now among the real estate companies entrusted to use the world-renowned Berkshire Hathaway HomeServices name and it takes as its mission to deliver a refined and tailored home buying and selling experience, which stands out because of its highest standards of integrity, expertise, and sophistication. Berkshire Hathaway HomeServices has more than 50,000 real estate professionals and nearly 1,600 offices across 4 continents and 13 countries and territories including the U.S., Canada, Mexico, Spain, Italy, Greece, London, the Middle East, The Caribbean and India and the network completed more than USD$154.7 billion in real estate sales in 2022. Berkshire Hathaway HomeServices reaches millions of unique global consumers through agreements with various marketing platforms, including Mansion Global, WeChat Channel and MansionGlobal.com as well as through WSJ.com Europe, WSJ.com Asia and WSJ.com. Berkshire Hathaway HomeServices’ global website, BerkshireHathawayHS.com, gives international shoppers a robust search experience. With over 10 years of experience in providing unparalleled services in the sector of high-end luxury properties, villas and apartments, Berkshire Hathaway HomeServices Palazzo Estate offers professional consulting on all aspects of purchasing property on the

Italian Northern Lakes. We will help you make your dreams come true. We speak the same language as you do and armed with patience and full of enthusiasm, are ready to go with you on your real estate journey, leading you from the very first tentative search of the house of your dreams to the silvery cheers following the successful conclusion of the deal! We devise bespoke streamlined real estate investment strategies for our clients and always act with the utmost confidentiality. We love what we do. It is important for us that you not only buy the house of your dreams, but also make a profitable investment at the same time! We are proud of our achievements. For us, it is very important that each of our clients who entrusted us with the selling or buying of a property is satisfied with our work, hopefully so much so as to recommend us to their friends and acquaintances in the future. We are growing, developing and gaining more experience thanks to each of our clients and to every sale we complete. Our personal relationship with clients goes beyond the sale to meet their property needs at all levels, offering a wide range of management services. “We think the Berkshire Hathaway name will be good for HomeServices and HomeServices for Berkshire. When people are making the decision of the magnitude of buying a house, it’s the biggest decision a great many families will ever make. They want to know who they’re working with and we think that the Berkshire Hathaway name will be reassuring to many of those people.” - Warren Buffett, chairman and CEO, Berkshire Hathaway Inc.

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Risorse umane e Digitale: la nuova strategia de l’Auto Spa foto Archivio L'Auto S.p.A.

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ell’ultimo anno, per presentare i nuovi modelli elettrici della gamma, L’Auto S.p.A. è entrata in contatto con piccole aziende Startup nate negli ultimi due anni. L’Azienda ha collaborato con giovani imprenditori digitali per catturare la passione e l’entusiasmo sviluppato sui nuovi canali digitali. Un bilanciamento di competenze viste con occhi nuovi: quelli della modernità. Lavorare con i giovani ha permesso alla Società di condividere la loro lungimiranza con la propria esperienza personale e professionale maturata nel corso degli anni. Un binomio vincente che ha sottolineato la necessità di dare risposte veloci per resistere all’alta mutabilità del mercato. Lavorare con giovani imprese da poco costituitesi, ha permesso di ritrovare tanti stimoli e di aprirsi a nuovi mondi, un comportamento che un’azienda storica come L’Auto deve mantenere anche dopo gli oltre cinquant’anni di attività. Il punto di partenza e di arrivo è sempre il cliente. Per questo motivo negli ultimi due anni, l’azienda ha creato nuovi reparti giovani in grado di ge-

stire al meglio i clienti privati e le aziende. Il reparto flotte è un ufficio coordinato da un responsabile e con due venditori dedicati ai marchi Audi e Volkswagen, un back office rivolto agli aspetti burocratici e una consulente telefonica per il servizio clienti, per essere sempre a disposizione del cliente business. Il valore aggiunto sta proprio nella possibilità, da parte dell’azienda, di avere un consulente a domicilio che possa proporre in maniera professionale e dedicata, la migliore soluzione finanziaria e di configurazione del parco aziendale. Non solo, grazie al reparto back office e al servizio cliente, l’azienda business può monitorare costantemente l’attività del parco, i costi e le manutenzioni. Al momento di rivedere le strategie aziendali, sarà L’Auto a mettersi in contatto con il responsabile acquisti, tenendo conto dei tempi di produzione delle vetture, per offrire delle nuove ipotesi e configurazioni al cliente azienda limitando le perdite di tempo e di energie. Un’altra novità è il reparto BDC (acronimo di Business Development Centre). È composto

da sei risorse dedicate al servizio clienti che si occupano del contatto costante con i clienti: dall’indagine di soddisfazione, alla prenotazione dei tagliandi, alla vendita degli accessori post vendita, fino alla raccolta di eventuali criticità del cliente per una risoluzione in tempi brevi senza dispersioni di tempo. Due Aree fondamentali specie in un momento di grande trasformazione con l’inserimento a gamma dei modelli elettrici. Tra le novità Q4, Q8 e-tron, Rs e-tron gt per Audi, la famiglia ID con ID.3, ID.4, ID.5 per Volkswagen, ID.Buzz per Volkswagen veicoli commerciali e, a partire da novembre, la nuova Amarok, disponibile nelle versioni a motore termico. Una trasformazione di prodotto che la storica azienda sta vivendo portando novità al suo interno e mantenendo l’aspetto che è stato centrale negli anni: il contatto con il cliente. La digitalizzazione può allontanare o avvicinare alla realtà, ma L’Auto ha deciso di aprirsi al mondo digitale tenendo l’attenzione sulle persone: i suoi 140 dipendenti e il cliente grazie al quale lavora da più di sessant’anni.


Human Resources and Digital: the new strategy of l'Auto Spa

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ver the past year, to present the new electric models in the range, L'Auto S.p.A. has been in contact with small startup companies that have been born in the past two years. The company has collaborated with young digital entrepreneurs to capture the passion and enthusiasm developed on new digital channels. A balance of skills seen through new eyes: those of modernity. Working with young people has allowed the Company to share their foresight with its own personal and professional experience gained over the years. It was a winning combination that underscored the need to provide quick answers to withstand the high level of market mutability. Working with newly established young companies allowed them to find many new stimuli and open up to new worlds, a behavior that a historical company like L'Auto must maintain even following its more than fifty years in business. The starting and ending point is always the customer. For this reason, in the past two years, the company has created new young departments that can better handle private and corporate customers. The fleet department is an office coordinated by a manager and with two salespeople dedicated to the Audi and Volkswagen brands, a back office aimed at bureaucratic aspects, and a telephone consultant for customer service, to be always available to the business customer. The added value lies precisely in the company's ability to have a consultant at home who can propose in a professional and dedicated way, the best financial and configuration solution for the company's fleet. Not only that, thanks to the back office and customer service department, the business company can constantly monitor park activity, costs, and maintenance. When reviewing business strategies, it will be L'Auto that will contact the purchasing manager, taking into account the production time of the cars, to offer new assumptions and configurations to the company customer limiting the loss of time and energy. Another new event is the BDC (acronym for Business Development Center) department. It consists of six resources dedicated to customer service who are in charge of constant contact with customers: from the fulfillment survey, to booking coupons, to selling after-sales accessories, to collecting any critical customer issues for quick resolution without wasting time. Two key Areas especially at a time of great transformation with the inclusion of electric models in the range. New events include the Q4, Q8 e-tron, Rs e-tron gt for Audi, the ID family with ID.3, ID.4, ID.5 for Volkswagen, ID.Buzz for Volkswagen commercial vehicles and, starting in November, the new Amarok, available in heat engine versions. A product transformation that the historical company is undergoing by bringing new events in-house and maintaining the aspect that has been central over the years: customer contact. Digitization can push us away or bring us closer to reality, but L'Auto has decided to open up to the digital world while keeping the focus on people: its 140 employees and the customer thanks to whom it has been working for more than 60 years.


La Reale Domus|Knight Frank A misura del cliente di Josette Elisa Bonomi foto Lili Ferrari e Mirko Banfi Tania Morabito, Owner and Managing Director de La Reale Domus|Knight Frank

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unicità della realtà immobiliare La Reale Domus|Knight Frank è presto detta: un servizio costruito a misura del cliente, un’accurata selezione di soluzioni abitative di prestigio e l’expertise indispensabile a pianificare con ponderazione gli investimenti selezionando le aree più promettenti e solide. Il mercato immobiliare del lusso, così come il territorio del Lago di Como, presentano infatti peculiarità ed un dinamismo importanti come testimoniato dalla stagione estiva 2023. Abbiamo chiesto dunque a Tania Morabito, Owner and Managing Director de La Reale Domus|Knight Frank, di darci un quadro del mercato immobiliare lariano attuale. Si ritiene soddisfatta dei risultati ottenuti quest’anno? Anche quest'anno possiamo ritenerci molto soddisfatti dei risultati ottenuti avendo concluso vendite importanti di cui, ad oggi, non possiamo fornire troppi dettagli per garantire ai nostri clienti acquirenti quella riservatezza che ci contraddistingue. Confermiamo però che grazie alla flat tax e al richiamo sempre maggiore del Lago di Como, la popolazione comasca si continua ad arricchire di personalità di fama mondiale. Per il Lago di Como questa è stata sicuramente un’estate da ricordare: l’afflusso di visitatori ha raggiunto cifre record attirando lo sguardo di numerosi investitori internazionali. Quale impatto ha avuto (se lo ha avuto) sul mercato immobiliare? La richiesta di immobili di pregio è aumentata e contestualmente la loro disponibilità si è oggi ridotta. Come agenzia rappresentante del network globale Knight Frank, possiamo contare sulla fiducia incondizionata che i nostri clienti ripongono nel marchio. In qualunque parte del mondo si trovino, i nostri clienti possono fare affidamento sulla stessa professionalità, riservatezza e profonda conoscenza del territorio che contraddistinguono tutti gli agenti Knight Frank. Questa peculiarità ci scherma parzialmente dall’atmosfera ultra competitiva che abbiamo visto concretizzarsi in questi mesi di grande afflusso. Una corsa all’incarico che purtroppo si dimostra essere, a conti fatti, poco proficua per il cliente stesso. In particolare mi riferisco ad atteggiamenti poco lungimiranti a volte osservati nelle delicate fasi della scelta di affidamento dell’incarico di vendita. La scarsa disponibilità di immobili sul mercato e, a volte, la poca ragionevolezza inducono a presentare valutazioni con previsioni di vendita ben al di sopra del reale valore di mercato rischiando di rovinare un trend straordinario che da anni è in costante crescita. La nostra

esperienza ci porta a considerare, oltre al valore materiale dell’immobile, anche il contesto in cui è situato e le peculiarità del mercato locale. Il nostro obiettivo è, e rimane sempre, quello di offrire un servizio d’eccellenza avendo a cuore le esigenze del cliente e le previsioni per il futuro. In un contesto tanto attivo, qual è il consiglio che vorreste dare ai clienti interessati ad acquistare o vendere? La Reale Domus|Knight Frank, in qualità di sua rappresentante esclusiva, condivide lo stesso mindset di Knight Frank. Una proprietà immobiliare, qualunque essa sia, va studiata per capire quale sia il momento giusto per presentarla e quale la persona giusta a cui proporla. È fondamentale progettare una strategia mirata a dare maggior risalto alle sue qualità. Trovare i giusti tempi gratifica tutti. Non si possono elencare consigli corretti o errati, al contempo credo fermamente che l’abilità e l’attenzione di un bravo agente immobiliare debbano essere sempre rivolte a indicare il prodotto che più soddisfi le esigenze del cliente con lungimiranza e obiettività.

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he uniqueness of the real estate reality La Reale Domus|Knight Frank is readily said: built-to-measure client service, a careful selection of prestigious housing solutions and the expertise essential to thoughtfully plan investments by selecting the most promising and solid areas. Indeed, the luxury real estate market, as well as the Lake Como area, present special features and an important dynamism as witnessed by the 2023 summer season. We therefore asked Tania Morabito, Owner and Managing Director of La Reale Domus|Knight Frank, to give us a picture of the current Lake Como real estate market. Are you satisfied with the successes achieved this year? Also this year we can be very satisfied with our results having concluded significant sales of which, as of today, we cannot provide too many details in order to guarantee our buyer clients that confidentiality that distinguishes us. We confirm, however, that thanks to the flat tax and the ever-increasing appeal of Lake Como, the Como com-

Villa for sale in Lenno with exclusive mandate

munity continues to be enriched by world-renowned personalities. For Lake Como, this was certainly a summer to remember: the flow of visitors reached record figures, attracting the gaze of numerous international investors. What impact did this have (if any) on the real estate market? The demand for fine properties has increased, and at the same time their availability has now been reduced. As an agency representing the global Knight Frank network, we can count on the unconditional trust our clients place in the brand. Wherever they are in the world, our clients can rely on the same professionalism, privacy and deep local knowledge that distinguish all Knight Frank agents. This special feature partially shields us from the ultra-competitive atmosphere we have seen materialize in these busy months. A race for the assignment that unfortunately proves to be, on balance, unprofitable for the client himself. In particular, I am referring to short-sighted attitudes sometimes observed in the delicate stages of choosing the sales assignment. The scarce availability of properties on the market and, at times, little reasonableness lead to the presentation of valuations with sales forecasts well above the real market value, risking ruining an extraordinary trend that has been growing steadily for years. Our experience leads us to consider, in addition to the material value of the property, the context in which it is located and the special features of the local market. Our goal is, and always remains, to offer a service of excellence having at heart the needs of the client and the forecast for the future. In such an active environment, what is the advice you would like to give to clients interested in buying or selling? Royal Domus|Knight Frank, as its exclusive representative, shares the same mindset as Knight Frank. A real estate property, whatever it is, needs to be studied to figure out the right time to present it and the right person to whom to offer it. It is essential to design a strategy aimed at emphasizing its qualities more. Finding the right times gratifies everyone. No correct or incorrect advice can be listed, at the same time I firmly believe that a good real estate agent's skill and focus should always be on pointing out the product that best meets the client's needs with foresight and objectivity.


Tech or Glam? Autotorino!

BYD Atto 3 L

a provincia di Como si conferma essere sempre all’avanguardia quando si parla delle novità in fatto di quattroruote. Ad accendere i riflettori è la filiale Autotorino di Tavernerio, diventata dallo scorso giugno una dei primi centri ufficiali per la vendita e l’assistenza del colosso hi-tech cinese BYD, al suo esordio in Italia. Le sole tre lettere del brand, acronimo di “Build Your Dreams” (in inglese, “costruisci i tuoi sogni”), raccontano già molto dell’azienda che si sta imponendo sul mercato internazionale ed italiano come pioniera per la mobilità elettrica: soluzioni tecniche innovative proprietarie (tra le quali la e-Platform 3.0 e la Blade Battery), alti standard di performance, prestazioni al top di gamma e massima sicurezza, sempre strizzando l’occhio alla sostenibilità. Tutto questo si percepisce una volta saliti a bordo di Atto 3, il SUV crossover all’esordio con tre versioni – Active, Comfort e Design – tutte con un allestimento di prim’ordine. Atto 3, insieme alla berlina HAN, è disponibile anche in test-drive nelle filiali ufficiali Autotorino in Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia e nell’esclusivo pioneer store Autotorino in Piazza Duomo a Milano.

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Autotorino TAVERNERIO BYD Via S.S. Briantea 2, 22038 Tavernerio (CO) Tel. +39 031 4291911 www.autotorino.it

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he province of Como proves to always be at the forefront when it comes to the latest in four-wheelers. Turning the spotlight on is the Autotorino branch in Tavernerio, which since last June has become one of the first official sales and service centers for the Chinese hitech giant BYD, making its debut in Italy. The brand's mere three letters, an acronym for "Build Your Dreams," already tell a lot about the company, which is establishing itself on the international and Italian markets as a pioneer in electric mobility: innovative proprietary technical solutions (including the e-Platform 3.0 and the Blade Battery), high performance standards, top-of-the-line performance and maximum safety, always winking at sustainability. All this can be sensed once you step aboard Act 3, the crossover SUV debuting with three versions - Active, Comfort and Design - all with top-notch equipment. Act 3, together with the HAN sedan, is also available for test-drive at official Autotorino branches in Lombardy, Emilia-Romagna and FriuliVenezia Giulia and at the exclusive Autotorino pioneer store in Milan's Piazza Duomo.


GLC Coupé L’

estate di Autotorino si è costellata di una serie di eventi davvero glamour per dare il benvenuto alla Nuova GLC Coupé – l’ultima evoluzione di GLC, best-seller tra i SUV di Mercedes-Benz. E così, per una sera, la filiale di Luisago ha creato un ideale red carpet affacciato sul lago di Cernobbio, per un aperitivo tra le Stelle dove la Coupé ha trovato la sua più affascinante cornice naturale. Qui abbiamo raccolto le percezioni di chi, per primo, ha potuto ammirarne le nuove linee dal design sportivo e muscoloso. Particolarmente apprezzati gli elevati standard tecnologici, la sensazione di comfort a bordo, le proporzioni dinamiche che ne evidenziano la silhouette. Non da meno la gamma di motorizzazioni disponibili, a scelta con unità a quattro cilindri benzina o diesel, sempre in combinazione con un motore elettrico mild-hybrid o plug-in. Grazie all’autonomia elettrica, Nuova GLC Coupé si adatta perfettamente anche alle esigenze di guida in città, permettendo di coprire le brevi distanze a zero emissioni locali.

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utotorino's summer was studded with a series of truly glamorous events to welcome the New GLC Coupe - the latest evolution of GLC, best-seller among Mercedes-Benz SUVs. And so, for one evening, the Luisago branch created an ideal red carpet overlooking Lake Como in Cernobbio, for an aperitif among the Stars where the Coupe found its most fascinating natural setting. Here we collected the perceptions of those who were the first to admire its new lines with a sporty and muscular design. Particularly appreciated were the high technological standards, the feeling of comfort on board, and the dynamic proportions that highlight its silhouette. Not to be outdone is the range of available engines, with a choice of four-cylinder gasoline or diesel units, always in combination with a mild-hybrid or plug-in electric motor. Thanks to its electric range, the New GLC Coupe is also perfectly suited to city driving needs, allowing it to cover short distances with zero local emissions.

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FOCUS

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Un giardino incantato sul Lago di Como:

DoDo

con Orticolario

foto Lilly Red

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amore per la natura in un luogo da sogno, fra splendidi giardini e gioielli simbolici come amuleti, ambasciatori di messaggi speciali. Per il terzo anno si rinnova la partnership fra DoDo e Orticolario: dodicesima edizione dell’evento culturale dedicato a chi vive la Natura come forma d’arte e stile di vita, che dal 28 settembre al 1 ottobre ha animato le meraviglie di Villa Erba a Cernobbio. La celebre maison è stata partner di questa splendida kermesse allestendo una House of DoDo en plein air per portare tante creazioni preziose ed esporre alcune fra le più accattivanti collezioni pronte a raccontare la sua speciale connessione con il mondo naturale di cui da sempre si prende cura, omaggiandolo fin dagli esordi con il proprio nome. “Nel senso dell’acqua” è il tema scelto quest’anno da Orticolario: perfetto per esaltare l’universo di collezioni DoDo, fra gioielli e charm ispirati al Mare, al Cielo e alla Terra. Proprio come gli ultimi charm creati quest’anno con WWF, nuovo traguardo di una partnership che prosegue ormai da anni con tanti progetti e nuove collaborazioni volte alla conservazione della natura, come la campagna di quest’anno per la salvaguardia di un’altra specie rara e preziosa:

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il Falco Pescatore. Il rispetto per l’ambiente è da sempre parte del DNA DoDo, fra i primi marchi a utilizzare solo oro responsabile al 100 per cento per tutte le sue creazioni. Materie nobili che splendono in gioielli perfetti per i giardini incantati di Orticolario: come l’ultima movimentata collezione Farfalle, che spicca il volo fra oro rosa, pietre preziose e vivace smalto cattedrale. Materiali che brillano anche nei nuovi gioielli Fiore, giocosi e leggeri tra corolle di candore iridescente. Fra design, arte e giardini tematici, nel parco di Orticolario, il pubblico ha ritrovato il mondo della splendida boutique DoDo da poco inaugurata a Como con un nuovo look, brillante anche a Villa Erba grazie a Elisabetta Ciresa e Filippo Monti, partner DoDo proprio per la boutique comasca: un luogo di inclusione e amicizia, gioia e armonia, in un’atmosfera di colorata tranquillità. Tra gli eventi anche una speciale cena di beneficenza en plein air per celebrare insieme l’infinito fascino della Natura. Inoltre, per l’occasione, grazie alla partnership con Mantero, è stato creato uno speciale gift omaggiato ai “DoDo Lovers” presenti a Orticolario: un’agenda rivestita con i fantastici tessuti Mantero e chiusa con nastro DoDo.


An enchanted garden on Lake Como:

DoDo with Orticolario L

ove for nature in a fabulous place, among beautiful gardens and symbolic jewels like amulets, ambassadors of special messages. For the third year, a partnership between DoDo and Orticolario is renewed: the twelfth edition of the cultural event dedicated to those who live Nature as a form of art and lifestyle, which animated the wonders of Villa Erba in Cernobbio from September 28 to October 1. The famous maison was a partner in this splendid event by setting up a House of DoDo en plein air to bring many precious creations and display some of the most captivating collections ready to tell of its special connection with the natural world it has always cared for, paying homage to it since its beginnings with its own name. "In the Sense of Water" is the theme chosen this year by Orticolario: perfect to enhance the universe of DoDo collections, among jewelry and charms inspired by the Sea, the Sky and the Earth. Just like the latest charms created this year with WWF, a new milestone in a partnership that has been going on for years now with many projects and new collaborations aimed at nature conservation, such as this year's campaign to safeguard another rare and precious species: the

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Osprey. Respect for the environment has always been part of DoDo's DNA, among the first brands to use only 100 percent responsible gold for all its creations. Noble materials that shine in jewelry perfect for the enchanted gardens of Orticolario: such as the latest bustling Farfalle collection, which takes flight amid rose gold, precious stones and vibrant cathedral enamel. Materials that also shine in the new Fiore jewelry, playful and light among corollas of iridescent whiteness. Among design, art and thematic gardens, in the park of Orticolario, the public rediscovered the world of the beautiful DoDo boutique recently opened in Como with a new look, also shining in Villa Erba thanks to Elisabetta Ciresa and Filippo Monti, DoDo's own partner for the Como boutique: a place of inclusion and friendship, joy and harmony, in an atmosphere of colorful tranquility. Among the events also a special charity dinner en plein air to celebrate together the infinite charm of Nature. Moreover, for this occasion, thanks to the partnership with Mantero, "DoDo Lovers” received a special gift created for Orticolario: an agenda made with the fantastic Mantero fabrics and closed with a DoDo ribbon.

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FASHION & LUXURY ALYSONOLDOINI - Diafana Skin “Cosa posso chiedere al mio Té alla Camomilla miscelato con il Cocco, ispirato alla migliore e femminile Tuberosa ed avvolto dalla sensuale Mirra? Di essere affascinante.” La fragranza diviene il make up artist personale, scoprine l'essenza cosmetica.

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FASHION & LUXURY La collezione Nodo Nel 2023 DoDo celebra Nodo, intramontabile simbolo di legami eterni, con nuove linee luminose e splendidi diamanti: protagonisti di creazioni che completano l’iconica collezione con un innovativo design. Il classico “knot”, nato per omaggiare il nodo dei cordini dei bracciali DoDo, ha saputo evolversi negli anni con la creatività di quel numero “otto” simbolo dell’infinito.

In 2023 DoDo celebrates Nodo, the timeless symbol of eternal links, with new luminous lines and splendid diamonds: protagonists of creations that complete the iconic collection with an innovative design. The classic "knot," created to pay homage to the knot in the lanyards of DoDo bracelets, has evolved over the years with the creativity of that number "eight" symbol of infinity.

Nuovi modelli intriganti entrano a far parte della collezione Nodo con uno stile elegante e contemporaneo. Come dimostrano la delicatezza del bracciale e della collana chocker, in cui ariose catene evanescenti accolgono piccoli nodini, resi sempre più leggeri: una nuova declinazione pronta a infondere ancora più femminilità al mondo Nodo

Rivoluzionaria, l’introduzione del diamante porta Nodo verso nuovi orizzonti. DoDo trasforma la classica linea Nodo in oro rosa con un diamante taglio brillante, incastonato e quasi sospeso in un’asola laterale. All’opposto, con lucente morbidezza, le due estremità asimmetriche del suo gambo riprendono la sinuosità del design originale.

New intriguing models join the knot collection with an elegant and contemporary style. As shown by the delicacy of the chocker bracelet and necklace, in which airy evanescent chains welcome small knots, made ever lighter: a new declination ready to infuse even more femininity into the Nodo world.

Revolutionary, the introduction of the diamond takes Nodo to new horizons. DoDo transforms the classic rose gold Nodo line with a brilliant-cut diamond, set and almost suspended in a side slot. At the opposite end, with lustrous softness, the two asymmetrical ends of its shank echo the sinuosity of the original design.

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FASHION & LUXURY

Giacca biker in camoscio Lussuoso must have tra le proposte biker della linea Polo, questa giacca è realizzata in morbida pelle scamosciata con accessori metallici in tonalità nickel.

A luxe addition to Polo's motoinspired offering, this jacket is rendered in soft, sueded leather with nickel-tone metal hardware.

Felpa in misto cotone Polo Bear Questa felpa in misto cotone dal taglio morbido presenta una versione stampata e ricamata del nostro amato Polo Bear con un raffinato outfit composto da un cappotto cammello, una maglia a trecce, una camicia a righe e un paio di jeans. Il look a strati del Polo Bear è impreziosito da un cappellino con la lettera "P", un orologio da polso, un bauletto Polo ID e un paio di mocassini.

Jeans a vita alta e gamba larga Realizzati in cotone egiziano da 10,5 oz. con un tocco di stretch, questi jeans leggeri a gamba larga sono stati sottoposti a un lavaggio scuro dal fascino vintage e a una leggera levigatura a mano per ottenere un delicato aspetto vissuto.

Crafted with 300 g Egyptian cotton featuring a hint of stretch, this lightweight wide-leg jean is treated for a dark, vintage-inspired wash and lightly hand-sanded for a subtle worn-in look.

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This relaxed-fitting cotton-blend fleece sweatshirt features a printed and embroidered rendering of our beloved Polo Bear, stylishly attired in a camel coat paired with a cable-knit jumper, striped shirt, and jeans. The Bear's layered look is accessorised with a "P" ball cap, a wristwatch and our Polo ID satchel and loafers.


FASHION & LUXURY

Polo Wool-Blend Melton Peacoat Questa reinterpretazione Polo del classico caban è confezionata con un misto lana italiano e rifinita con esclusivi bottoni in corozo.

Polo's take on the classic peacoat is tailored from an Italian wool blend and finished with signature corozo buttons.

Maglia in lana e cashmere patchwork Per questa maglia artistica sono state realizzate 13 diverse applicazioni con sopraggitto utilizzando più di 50 filati accuratamente selezionati. Espressione del tema della stagione dedicato agli Adirondack, presenta una serie di motivi e design dal fascino country.

To create this artful jumper, 13 different patches are constructed from more than 50 carefully selected yarns and whipstitched together. As part of the season's Adirondack-inspired concept, it features a range of rustic patterns and motifs.

Felpa Polo Bear con cappuccio Su questa felpa con cappuccio in misto cotone, la nostra amata mascotte sfoggia un'iconica maglia da cricket e un paio di vivaci pantaloni scozzesi.

This cotton-blend hoodie features our beloved mascot dressed in an iconic cricket jumper and a pair of bright plaid trousers.

Polo Ralph Lauren Como, via Vittorio Emanuele II, 36 Como

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FASH ION & LUXURY Giacca Burberry Il rientro al lavoro non è mai stato più facile di così, quando trovi il giusto blazer da abbinare sia a una gonna per un’occasione più formale, che a un jeans per un momento più rilassato. Realizzato in lana, questo modello firmato Burberry ha una vestibilità aderente e presenta un'inconfondibile chiusura asimmetrica che esalta la silhouette, donando slancio oltre che stile.

Back to work has never been easier than that thanks to the right blazer you’d love to wear on repeat. This modern tailoring piece by Burberry is nothing but pure perfection for a day at the office, to be matched with a midi skirt for a formal event or a pair of jeans on a fancy casual Friday. Realized in fine camel wool, it has a slim fit with a unique asymmetric closure made to enhance every silhouette and every style.

Mules Bottega Veneta La stagione di mezzo è l’ideale per sfoggiare modelli che guardano all’inverno senza abbandonare la libertà dell’estate. Le mules Bunnie di Bottega Veneta sono la quintessenza dell’eleganza contemporanea con un design raffinato ma oltremodo versatile. La realizzazione in vernice lucida si arricchisce per l’inserto metallico a piccoli nodini che impreziosiscono la tomaia arricciata. Un vero trionfo di minimalismo moderno.

Borsa Valentino Garavani Com’on Barbie, let’s go party. Con questa borsa a mano firmata Valentino Garavani, ogni momento della tua giornata si trasformerà in una festa. Realizzata in pelle e ricoperta di paillettes brillanti, questo modello Small Locò con l’inconfondibile dettaglio VLogo, può essere indossato a mano come una clutch o a spalla con la preziosa tracolla metallica effetto dorato, impreziosendo ogni outfit.

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Com’on Barbie, let’s go party. With this unique handbag by Valentino Garavani, any event will feel like a party. Crafted from pink leather and covered with bright pink sequins, this Small Locò bag is made even more recognizable by the VLogo gold-tone detail. Wear it as a clutch for a special night out or on your shoulder thanks to the fancy golden strap so to always be the best dressed guest at any event.

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Mid-season is the best when it comes to dream about the cold season ahead without leaving those freedom vibes from summer. The Bunnie mules by Bottega Veneta are the epitome of contemporary elegance thanks to a refined yet versatile design. Made of patent leather, they’re enriched by the metallic detail that creates a triangle motif on the front of this minimal shoe that will for sure become a perfect stylish addition to your new season’s edit.


FASHION & LUXURY Cardigan Jacquemus Warm & Wonderful. Il cardigan La Maille Seville di Jacquemus è un inno al confortevole quiet luxury, dove relax e stile si fondono insieme per look sempre d’impatto nella loro unica semplicità. Realizzato in lana, a renderlo speciale sono le finiture sportive come la chiusura a zip e il cappuccio che lo trasformano in un capo da indossare a ripetizione, sia con un paio di jeans che con un pantalone sartoriale.

Warm & Wonderful. La Maille Seville cardigan by Jacquemus is an ode to modern quiet luxury, where relaxation meets the finest style creating bold and beautiful outfits with a soft simplicity. Made of virgin wool, this cardigan features some cool sporty finishings like the zipped closure and the drawstring hood making it the item you’d love to wear on repeat, with a pair of loose jeans or a tailored pair of trousers.

Borsa Loewe Quando si dice che basta l’accessorio a trasformare ogni look, si parla delle borse Loewe. Realizzata per creare impatto, questo modello tote Puzzle Fold è un perfetto connubio di stile e design grazie all’inconfondibile linea geometrica che permette alla borsa di piegarsi completamente per essere indossata anche a mano, oltre che a spalla. Morbida, leggera e oltremodo cool, è un plus one di stile sia per il lavoro che per i viaggi.

When they say you only need an accessory to make a look, they’re probably talking about a Loewe bag. Made to stand out from the crowd, the Puzzle Fold tote is a perfect combination of style and design thanks to the iconic signature geometric lines that allow the bag to fold completely flat, so you can easily carry it on your shoulder or under your arms. Soft, lightweight and uber cool, it is the perfect plus one for a day at the office or your next travel adventure.

Sneakers Gucci La stagione delle sneaker è ufficialmente tornata e i modelli firmati Gucci sono in prima fila per godersi lo spettacolo. Realizzate in morbida pelle scamosciata con dettagli in canvas Original GG, questo modello Screener GG Supreme sono il perfetto compagno di stile per ogni abbinamento sportivo ma sempre raffinato. La suola in gomma bulky e il dettaglio a doppia GG sul davanti sono dettagli inconfondibili da amare a ripetizione.

Sneaker season is officially upon us and these Gucci models are already front row to enjoy the show. Made of soft suede with Original GG canvas details, these Screener GG Supreme sneakers are your new stylish plus one for every sporty moment in your agenda without giving up on style. The bulky rubber sole and the famous Double G logo on the front are unique details you’ll love to wear this season and the ones to come.

TESSABIT Como, via Milano 107 Tessabit.com

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FASHION & LUXURY

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Overshirt reversibile in toni naturali, due tasconi applicati e tasche “di servizio”. Un lato misto lana e l’altro Storm System impermeabile.

Brand realizzato in Italia, prodotto creato esclusivamente da e per 36 boutique sparse in tutto il territorio italiano. Dolcevita testa di moro, morbido e leggero in cashmere e seta.

Pantaloni in lana elasticizzata con una pences, con forme generose sul bacino e stretti sul fondo.

Icone di eleganza formale, comode come un guanto, personalizzate da sottili dettagli stilistici e con particolare guizzo moderno.

Reversible overshirt in natural tones, two patch pockets and "service" pockets. One side wool blend and the other waterproof Storm System.

Brand entirely Made in Italy, product created exclusively by and for 36 Boutiques spread throughout the Italian territory. Dark brown turtleneck, soft and light in cashmere and silk.

Stretch wool pleated trousers, with a more relaxed fit on the upper part and slim at the bottom.

Icons of formal elegance, comfortable like a glove, personalized by subtle stylistic details and with a particular modern twist.

Piazza Duomo 10/11/13, Como peterci.it Como

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Sport

Grande Tennis a Villa Olmo di Elisabetta Comerio foto Bettina Musatti

È

stata un’edizione eccezionale quella del Challenger “Città di Como” che si è conclusa il 3 settembre, complice anche la presenza di alcuni nomi prestigiosi tra i partecipanti, come quelli di Fabio Fognini e Benoit Paire. Per la prima volta in diciassette edizioni il torneo Challenger “Città di Como”, trofeo Intensa Sanpaolo, si è colorato di verdeoro. Il brasiliano Thiago Seyboth Wild, testa di serie numero 1, è riuscito a rispettare il pronostico della vigilia battendo in finale un Pedro Martinez che ha venduto cara la pelle, cedendo dopo poco meno di tre ore di gioco con il punteggio di 5-7 6-2 6-3. “All’inizio ho fatto fatica, anche per colpa di un po’ di tensione, ma credo che sia normale per una finale – ha detto al termine il vincitore, che non si è sottratto al rito delle foto e degli autografi con il pubblico e soprattutto con i raccattapalle del torneo – Poi sono riuscito a giocare più tranquillo e le cose sono migliorate. Anche Pedro Martinez ha giocato un ottimo match ma sono contento di aver portato a casa questa sfida”. Il brasiliano ha poi parlato del suo futuro: “L’anno prossimo? Se non mi vedrete qui è perché sarà in campo agli Us Open. Ma di sicuro sono contento di aver vinto questa settimana in un posto così bello”. Il trofeo “Bianchi Group - Memorial Giulio Pini” è andato al giocatore di casa Andrea Arnaboldi che ha disputato tutte le edizioni del torneo. “Ringrazio il Tennis Como per questo riconoscimento – ha detto Arnaboldi – Questo torneo l’ho visto nascere, la mia carriera si può dire che sia partita da qui. Ho vissuto esperienze bellissime in questo sport da professionista, porto con me emozioni stupende che mi hanno fatto uomo e mi hanno fatto crescere”. Il titolo del doppio è finito invece nelle mani della coppia tedesca composta da Constantin Frantzen e Hendrik Jebens che erano anche le teste di serie numero 1 del tabellone di Villa Olmo. La finale è stata combattuta, con un solo break per set che ha diviso i vincitori dagli sfidanti Filip Bergevi (Svezia) e Mick Veldheer (Olanda). L’evento Challenger “Città di Como” è stato sostenuto da Amici di Como.

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Sport

Great Tennis at Villa Olmo

A sinistra, il vincitore singolo, Thiago Seyboth Wild; sopra, vincitori del doppio Constantin Frantzen e Hendrik Jebens; sotto Benoit Paire. Nella pagina precedente, sotto, Fabio Fognini; sopra, i finalisti del singolo On the left, the singles winner, Thiago Seyboth Wild; above, double winners Constantin Frantzen and Hendrik Jebens; under Benoit Paire. On the previous page, below, Fabio Fognini; above, the single finalists

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t was an exceptional edition that of the "City of Como" Challenger that ended on September 3, also accomplice to the presence of some prestigious names among the participants, like Fabio Fognini and Benoit Paire. For the first time in seventeen editions the Challenger "Città di Como" tournament, Intensa Sanpaolo trophy, was colored in green and gold. Brazilian Thiago Seyboth Wild, number #1 in the rankings, managed to fulfill the eve's prediction by beating in the final a Pedro Martinez who sold his skin dearly, giving in following just under three hours of play with a score of 5-7 6-2 6-3. "At the beginning I struggled, partly because of some tension, but I think that's normal for a final," said at the end the winner, who did not shy away from the ritual of photos and autographs with the public and especially with the tournament's ball boys. "Then I was able to play more calmly and things improved. Pedro Martinez also played a very good match but I am happy to have brought this challenge home." The Brazilian then talked about his future, "Next year? When you won't see me here it's because it will be on the court at the Us Open. But for sure I am happy to have won this week in such a beautiful place." The "Bianchi Group - Giulio Pini Memorial" trophy went to home player Andrea Arnaboldi, who has played all editions of the tournament. "I would like to thank Tennis Como for this recognition," said Arnaboldi, "I saw this tournament born, my outstanding achievement can be said to have started from here. I had wonderful experiences in this sport as a professional, I carry with me wonderful emotions that made me a man and made me grow." Instead, the doubles title ended up in the hands of the German pair consisting of Constantin Frantzen and Hendrik Jebens, who were also the #1 in the Villa Olmo draw. The final was hard-fought, with only one break per set separating the winners from challengers Filip Bergevi (Sweden) and Mick Veldheer (Netherlands). The " Città di Como" Challenger event was supported by Amici di Como.

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Sport

GIRO DI LOMBARDIA 2023

di Marina Moretti foto Dino Merio

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olla delle grandi occasioni sabato 7 ottobre a Como in piazza Cavour per la partenza della 117esima edizione del Giro di Lombardia, una fantastica vetrina a livello internazionale per la città e il lago, evento sostenuto da Amici di Como accanto a Centocantù. Dopo un percorso di circa 6 chilometri per il centro di Como, i ciclisti si sono diretti verso la Città del mobile, poi al Ghisallo per scendere su Bellagio, raggiungere Lecco e quindi lasciare il territorio lariano. Arrivo a Bergamo dopo un percorso di 238 chilometri. Grande trionfo per Tadej Pogacar che vince per la terza volta consecutiva la Classica delle foglie morte. Dopo la vittoria del 2021 e la replica del 2022, il corridore sloveno arriva in solitaria sul traguardo di Bergamo, lasciandosi alle spalle Bagioli e Roglic. Era dal 1948 che non si ripeteva in tre edizioni il nome del vincitore. Allora fu Fausto Coppi, oggi Pogacar, che entra nella storia.

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Sport

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ig crowds Saturday, Oct. 7 in Piazza Cavour in Como for the start of the 117th edition of Giro di Lombardia, a fantastic international showcase for the city and the lake, an event supported by Amici di Como alongside Centocantù. After a route of about 6 kilometers through the center of Como, the cyclists headed to the Cantù, then to Ghisallo to descend over Bellagio, reach Lecco and then leave the Como area. Arrival in Bergamo after a 238-kilometer route. Great triumph for Tadej Pogacar who wins the Classica delle foglie morte for the third consecutive time. After winning in 2021 and repeating in 2022, the Slovenian rider arrived solo at the finish line in Bergamo, leaving Bagioli and Roglic behind. It was since 1948 that the name of the winner was not repeated in three editions. Then it was Fausto Coppi, today Pogacar, who enters history.

foto Nino Monti

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Sport

BRIANTEA84 Gianantonio Tomaselli, Presidente Briantea84

Voglia di sognare in grande

di Elisabetta Comerio foto Laura Mandressi, Alessandro Vezzoli

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lla vigilia dei 40 anni di storia di Briantea84, il presidente Gianantonio Tomaselli racconta il presente e il futuro della storica società brianzola. Durante il suo discorso di insediamento, ha sottolineato l’obiettivo primario del suo mandato: aumentare il numero di giovani con disabilità che si avvicinano alla pratica sportiva. Dopo un anno può dire di aver raggiunto il suo obiettivo? Quali azioni sono state messe in campo? Da quarant'anni a questa parte, uno dei principali obiettivi di Briantea84 è stato quello di poter avvicinare sempre più giovani con disabilità alla pratica sportiva. Lo ha sempre dichiarato il nostro caro e amato Alfredo Marson. Il numero degli iscritti è sicuramente aumentato rispetto allo scorso anno, c'è anche più fiducia nel tornare in campo dopo il periodo pandemico. Sappiamo che la strada è lunga e non possiamo fermarci. Ecco che all'inizio di questa stagione abbiamo proposto nuovamente degli Open Days che hanno riscosso un enorme successo, per permettere di provare (e far conoscere) le nostre attività alle famiglie e ai loro figli. Ora vedremo i risultati. Vedere, però, nuovi giovani in piscina, su un campo da calcio, di atletica o da basket è una grandissima soddisfazione. Siamo oltre 150 atleti, vogliamo crescere. Continueremo così. Nell’anno appena trascorso sono state introdotte alcune novità come l’organizzazione di eventi e serate benefiche. È stata un’esperienza positiva che pensate di ripetere? L'anno scorso è stato caratterizzato da tante novità, con alcuni eventi organizzati e mai visti prima nell'ambito di Briantea84. Abbiamo sempre voglia di osare. Le serate benefiche (la cena con Carlo Recalcati, lo spettacolo teatrale di Superstar) o eventi incredibili come la nuota donando

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(24 ore no-stop in piscina) sono state delle occasioni per sentirsi parte di questo club. Sono esperienze che ripeteremo e sulle quali stiamo già lavorando anche per questa nuova stagione. Senza dimenticare il fine: donare opportunità scegliendo di sostenere economicamente Briantea84. Per un futuro ricco di nuovi progetti e occasioni. Abbiamo voglia di sognare in grande. L’8 febbraio Briantea84 festeggerà i primi 40 anni di attività. Ci può anticipare qualche dettaglio sui festeggiamenti? Sarà un anno di festeggiamenti, siamo in fase di ideazione e poi daremo spazio alla pianificazione. Quello dei 40 anni è un traguardo importante per il nostro club, siamo fieri e ci auguriamo di avere al nostro fianco tante persone. Qualche sogno nel cassetto? Quello di vedere una Briantea84 per tutti, come lo è stata in questi primi 40 anni. Continuare a sognare e stupirmi dei tanti sostenitori che permettono tutte le nostre attività. Chi dona economicamente a sostegno dei progetti e chi ci dona il suo tempo. Sembra banale dirlo, ma questa è una grande famiglia ricca di qualità e con dirigenti, tecnici e volontari che la rendono unica. Se continuiamo ad essere uniti, non potremo temere nulla. Chiediamo di seguirci attraverso i nostri canali di comunicazione per rimanere aggiornati e partecipare alle nostre fantastiche iniziative, insieme possiamo davvero fare cose incredibili. Se si parla di Briantea84 non si può fare a meno di parlare di Alfredo Marson. Quale il più grande retaggio che Alfredo le ha lasciato? Alfredo è sempre con noi, questa Briantea84 è un'eredità immensa. Come i suoi valori, i principi e le indicazioni. Ricordarlo in ogni azione che faremo, sarà sempre la cosa giusta.


Sport

Big dreams are on the way O

n the eve of Briantea84's 40-year history, President Gianantonio Tomaselli recounts the present and future of the historical Brianzabased club. During his inaugural speech, he emphasized the primary goal of his term of office: to increase the number of young people with disabilities getting involved in sports. Following one year, can you say that you have achieved your goal? What actions have been put in place? For forty years now, one of Briantea84's main goals has been to be able to bring increasingly more young people with disabilities closer to sports practice. This has always been stated by our dear and beloved Alfredo Marson. The number of members has definitely increased compared to last year, there is also more confidence to return to the field following the pandemic period. We know that the road is long and we cannot stop. That's why at the beginning of this season we offered Open Days again, which were a huge success, to allow families and their children to try (and learn about) our activities. Now we will see the successes. But seeing new young people in the pool, on a soccer field, athletic field or basketball court is a huge fulfillment. We are over 150 athletes; we want to grow. We will keep it up. In the past year, some new events were introduced, such as the organization of charity events and evenings. Was it a positive experience that you plan to repeat? Last year was marked by many new events, with some organized and never-before-seen events within Briantea84. We always feel like daring. The charity evenings (the dinner with Carlo Recalcati, the Superstar play) or incredible events such as the donating swim (24 hours

non-stop in the pool) were opportunities to feel part of this club. These are experiences that we will repeat and on which we are already working for this new season as well. Without forgetting the goal: to donate opportunities by choosing to support Briantea84 financially. For a future full of new projects and opportunities. We feel like dreaming big. On February 8, Briantea84 will celebrate its first 40 years in business. Can you anticipate some details about the celebration? It will be a year of celebrations, we are in the concept phase and then we will give space to planning. The 40th anniversary is an important milestone for our club, we are proud and look forward to having many people by our side. Any dreams in the drawer? That of seeing a Briantea84 for everyone, as it has been in these first 40 years. To continue to dream and be amazed by the many supporters who enable all our activities. Those who donate financially to support the projects and those who give us their time. It may seem trite to say, but this is a large family rich in quality and with leaders, technicians and flyintarians who make it unique. When we continue to be united, we will not be able to fear anything. We ask that you follow us through our communication channels to stay updated and participate in our fantastic initiatives, together we can really do great goals. When talking about Briantea84, one cannot help but mention Alfredo Marson. What is the greatest legacy Alfredo has left you? Alfredo is always with us, this Briantea84 is an immense legacy. Like his values, principles and directions. Remembering him in every action we take will always be the right thing.

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Sport

Acqua S.Bernardo Cantù su il sipario!

di Andrea Brenna foto Walter Gorini

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i alza il sipario sulla stagione dell’Acqua S.Bernardo Cantù che è pronta a vivere un’altra stagione di vertice del campionato di A2, cullando il sogno della promozione. La squadra e i giocatori si sono presentati ufficialmente ai partner lo scorso 7 settembre nella splendida cornice di Villa Raimondi a Vertemate con Minoprio. La serata è stata condotta con maestria da Mino Taveri, che chiamando sul palco ha ripercorso la storia della Pallacanestro Cantù ma con un occhio fisso puntato al futuro e ai progetti di crescita della società. Ad aprire la presentazione è stato il discorso di benvenuto del presidente di Pallacanestro Cantù, Roberto Allievi che ha ribadito come uno dei punti di forza della società sia proprio il poter contare su una proprietà diffusa, che simboleggia a tutti gli effetti l’unione con quelle aziende del territorio presenti in platea. A seguire, la parola è andata ad Andrea Polichetti, Prefetto di Como, che ha sottolineato come Cantù sia un sinonimo di eccellenza in tutta la Provincia e come questa eccellenza possa essere d’esempio per tutta la popolazione, a partire dai più giovani. A chiudere gli interventi delle autorità, in rappresentanza del Comune di Cantù, il vicesindaco Giu-

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seppe Molteni ha sottolineato come la Pallacanestro sia un simbolo dell’identità dell’intera città, senza dimenticare di ricordare come il grande obiettivo sia quello di riportare la squadra ad avere un campo di gioco a Cantù, ricorda il sogno sempre più concreto della nuova Arena targato Cantù Next. Prima della passerella della squadra, sul palco è salito per portare i suoi saluti anche Antonio Biella, direttore generale di Acqua S.Bernardo, che per il sesto anno consecutivo sarà il main sponsor di Pallacanestro Cantù. Al termine del suo discorso, è iniziata la sfilata di tutti i giocatori che hanno risposto alle domande di Mino Taveri e salutato tutti i presenti, con il neo capitano Filippo Baldi Rossi chiamato sul palco per ultimo e accolto da grandi applausi della sala. La serata è stata chiusa dai discorsi finali del direttore sportivo Fabrizio Frates e del general manager Alessandro Santoro, che hanno introdotto sfide e obiettivi per il campionato ormai alle porte. Dopo la prima uscita riservata agli sponsor la squadra si è presentata anche a tutti i tifosi il 28 settembre, in un gremito Teatro di S.Teodoro con i giornalisti Edoardo Ceriani e Giulia Cicchiné, che hanno condotto il primo abbraccio tra la squadra e i sostenitori biancoblu.


Sport

Up the curtain! C

urtains are raised on the season of Acqua S.Bernardo Cantù, which is ready to experience another top season in the A2 league, cherishing the dream of promotion. The team and players officially introduced themselves to partners last September 7 in the beautiful setting of Villa Raimondi in Vertemate con Minoprio. The evening was masterfully conducted by Mino Taveri, who calling to the stage traced the history of Pallacanestro Cantù but with a great attention on the future and the club's plans to grow. Opening the presentation was a welcome speech by the president of Pallacanestro Cantù, Roberto Allievi, who stressed how one of the strengths of the company is precisely being able to count on widespread ownership, which in effect symbolizes the union with those companies in the area present in the audience. Following this, the floor went to Andrea Polichetti, Prefect of Como, who stressed how Cantù is a synonym for excellence throughout the province and how this excellence can be an example for the entire population, starting with the youngest. Closing the speeches of the authorities, representing the City of Cantù, Deputy Mayor Giuseppe

Molteni emphasized how basketball is a symbol of the identity of the entire city, without forgetting to mention how the great goal is to bring the team back to having a playing field in Cantù, recalling the increasingly fabulous dream of the new Cantù Next Arena. Before the team's runway, Antonio Biella, general manager of Acqua S.Bernardo, which will be the main sponsor of Pallacanestro Cantù for the sixth consecutive year, also took the stage to bring his greetings. At the end of his speech, the parade of all the players began, who answered Mino Taveri's questions and greeted everyone present, with new captain Filippo Baldi Rossi called to the stage last and greeted by great applause from the hall. The evening was closed by the final speeches of sports director Fabrizio Frates and general manager Alessandro Santoro, who introduced challenges and goals for the league now just around the corner. Following the first presentation dedicated to sponsors, the team also made a presentation to all the fans on September 28, in a packed S.Teodoro Theater with journalists Edoardo Ceriani and Giulia Cicchiné, who led the first embrace between the team and the biancoblu supporters.

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TENTACOLO DI POLPO CROCCANTE CRISPY OCTOPUS TENTACLE

Roero Arneis Doc 2022 - Bruno Giacosa

Davide Lacchini

Davide Lacchini è nato a Como nel 1961. Da maggio 2021 collabora con la famiglia Cassani come responsabile del Ristorante Imbarcadero di Como - Hotel Metropole Suisse. Ha ricoperto la carica di direttore e consulente gastronomico di Eventi Lariani srl, del ristorante “ InRIVA” Cernobbio. Ha avuto esperienze lavorative presso l'hotel Regina Olga, “Al musichiere”, Como; Paracucchi Locanda dell’angelo, Sarzana; ristorante club Canottieri Lario, Como; Grand hotel Serbelloni-Bellagio; Hotel Barchetta Excelsior, Como; Albergo Antico-Suisse; Hotel Principe di Savoia, Milano; Villa-mia, Torno; residenza della famiglia reale dell’Arabia Saudita; Casino’ di Campione d’Italia. Consulente e collaboratore del libro edito dalla Provincia di Como “Dal Lario alla Brianza”. Curatore editoriale del libro ”In cucina” prodotto dell’Associazione Provinciale dei Cuochi di Como. Sue le ricette rivisitate del libro "Le ricette del lago di Como". Insignito nel giugno 2014 del Cavalierato della Repubblica Italiana.

FILETTO DI BUE ALL'ACETO BALSAMICO CON FICO SECCO DI CARMIGNANO E PATATA BIANCA BEEF TENDERLOIN IN BALSAMIC VINEGAR WITH DRIED FIG FROM CARMIGNANO AND WHITE POTATO "Trefiano" Carmignano Docg Riserva 2018 - Tenuta di Capezzana

Emanuele Riva

Classe 1984, lavora presso il locale di famiglia La Cava dei Sapori a Como, ristorante aperto nel 2005 e gestito dal 2007. A 23 anni diventa sommelier e viene selezionato per il concorso “Maschio Bonaventura, la ricerca dell’eccellenza” dedicato ai migliori corsisti. In seguito partecipa ad altri master di formazione sia in Italia che all’ estero e partecipa ad importanti concorsi nazionali come master del Sangiovese, master del Nebbiolo, master del Sagrantino ecc. Nel 2011 conquista il titolo di Miglior Sommelier Professionista della Lombardia. Dal 2010 al 2013 è sul palco del Miglior sommelier d’Italia. Secondo classificato Miglior Sommelier d'Italia 2013. Oggi è relatore per corsi di sommelier in alcuni istituti alberghieri della regione e collabora con alcune riviste del settore. Nel 2021 apre l’enoteca Millesimo a Carate Urio e nel 2023 rileva il confinante Ristorante Acquadolce nuovo punto di riferimento del Lago di Como!

Si ringraziano per la disponibilità e la collaborazione la Famiglia Cassani, il Direttore dell’Hotel Metropole&Suisse Domenico Trocchia, la brigata di cucina e tutto lo staff del Ristorante - Bar "IMBARCADERO" Como sede della realizzazione delle ricette, il Cav. Vittorio Fanfarillo-Cifa srl Lomazzo Forniture Alberghiere, Stefano e Andrea Cantaluppi - Cantaluppi Tavernerio spa Albese con Cassano forniture alimentari Como

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TENTACOLO DI POLPO CROCCANTE

CRISPY OCTOPUS TENTACLE

Ingredienti per 6 persone 1 polpo 1000/1200 g 3 zucchine 100 g pomodorini gialli 100 g pomodorini rossi 100 g di funghi trifolati tipo chiodini 3 foglie di basilico 1 spicchio aglio rosa maggiorana fresca q.b farina di riso per infarinare i tentacoli del polpo zucchero q.b olio e.v.o. q.b sale, pepe q.b. 1 lt olio mais

To serve 6 1 octopus 1000/1200 g 3 zucchini 100 g yellow cherry tomatoes 100 g red cherry tomatoes 100 g trifoliated mushrooms type chiodini 3 basil leaves 1 pink garlic clove fresh marjoram to taste rice flour to flour the octopus tentacles sugar to taste e.v.o. oil to taste salt, pepper to taste 1 lt corn oil

Preparazione In una casseruola dai bordi alti, cuocere il polpo - precedentemente pulito - a fiamma bassa partendo a secco senza l'aggiunta di nessun liquido per almeno 45/50 minuti. A cottura avvenuta lasciarlo raffreddare togliendolo dal liquido di cottura. Ridurre il liquido ottenuto per più della metà, lasciarlo raffreddare e mixarlo con un filo d'olio fino ad ottenere una specie di maionese che non deve risultare troppo densa. Cuocere per circa 50 minuti a 160° in forno ventilato i pomodorini tagliati a metà appoggiandoli sopra ad una teglia rivestita di carta da forno con maggiorana e basilico, cospargere di olio e.v.o. e spolverare di sale, pepe e zucchero. Nel frattempo tagliare le zucchine a rondelle, farle rosolare in padella con un filo d'olio, un pizzico di sale ed uno spicchio d'aglio rosa, lasciandole leggermente crude per mantenerne il colore. Frullare le zucchine e anche l'aglio, se necessita aggiungere un poco d'acqua fino ad ottenere una crema liscia. Tagliare i tentacoli di polpo a pezzetti, infarinarli con la farina di riso e friggerli nell'olio bollente a 180° finchè risulterà croccante. Impiattare con la crema di zucchine sotto il polpo, contornare con i pomodorini e i funghi, e condire con la maggiorana e la maionese.

Preparation In a high shore saucepan, cook the octopus - previously cleaned - over a low flame starting dry without adding any liquid for at least 45/50 minutes. When cooked, allow it to cool by removing it from the cooking liquid. Reduce the resulting liquid by more than half, let it cool and mix it with a drizzle of oil until you get a kind of mayonnaise that should not be too thick. Bake the halved cherry tomatoes for about 50 minutes at 160° in a ventilated oven, placing them on top of a baking sheet lined with baking paper with marjoram and basil, drizzle with e.v.o. oil and sprinkle with salt, pepper and sugar. Meanwhile, cut the zucchini into rounds, sauté them in a pan with a drizzle of oil, a pinch of salt and a clove of pink garlic, leaving them slightly raw to retain their color. Blend the zucchini and also the garlic, when needed add a little water until smooth. Cut the octopus tentacles into small pieces, flour them with rice flour and fry them in hot oil at 180° until crispy. Plate with the cream of zucchini under the octopus, garnish with the cherry tomatoes and mushrooms, and season with marjoram and mayonnaise.

Roero Arneis Doc 2022 - Bruno Giacosa

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uesto vitigno bianco diffuso nella parte nord est della regione Piemonte, è stato reso famoso dai migliori produttori di Roero, Barolo e Barbaresco, noti soprattutto per il loro Nebbiolo. Negli ultimi anni la fama di questo bianco è diventata internazionale. Ci sono versioni più leggere e versioni più concentrate. Questa etichetta di Bruno Giacosa, produttore in cima alla classifica dei migliori e rari rossi della zona, presenta un Arneis concentrato di frutto, minerale e con alcol calibrato di 14 gradi. Il sorso è morbido ed avvolgente, si muove snello e la sua acidità rinnova costantemente il sorso. Si sposa bene a preparazioni di pesce sfaccettate da diversi ingredienti, carni bianche e formaggi freschi di capra. Servire in calice medio ampio a 10°C.

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his white grape variety, widespread in the northeastern part of the Piedmont region, has been made famous by the best producers of Roero, Barolo and Barbaresco, best known for their Nebbiolo. In recent years the fame of this white has become international. There are lighter versions and more focused on versions. This label from Bruno Giacosa, a producer at the top of the list of the area's best and rarest reds, presents a fruitfocused, mineral Arneis with calibrated alcohol of 14 degrees. The sip is soft and enveloping, it moves slender and its acidity constantly renews the sip. It embraces well with fish preparations faceted by different ingredients, white meats and fresh goat cheeses. Serve in a medium wide goblet at 10°C.

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FILETTO DI BUE ALL'ACETO BALSAMICO CON FICO SECCO DI CARMIGNANO E PATATA BIANCA

BEEF TENDERLOIN IN BALSAMIC VINEGAR WITH DRIED FIG FROM CARMIGNANO AND WHITE POTATO

Ingredienti per 6 persone 6 filetti di bue del peso di circa 220 g cad 6 fichi secchi 250 g di aceto balsamico 100 g di sugo di carne 30 g di burro 1 dl di olio oliva e.v.o 6 patate Biancona sale e pepe, zucchero q.b

To serve 6 6 fillets weighing about 220 g each 6 dried figs 250 g balsamic vinegar 100 g meat sauce 30 g butter 1 dl olive oil e.v.o. 6 Biancona potatoes salt and pepper, sugar to taste

Preparazione Bollire e cuocere nell'acqua leggermente salata le patate con la buccia, a cottura ultimata scolatele e aspettate che scendano di temperatura prima di togliere la buccia, poi mantenerle calde coprendole con carta stagnola. Passare i filetti di bue lucidandoli in poco olio e cospargerli di sale e pepe q.b . In una padella soutè portare a temperatura il rimanente olio aggiungendo la metà del burro. Rosolare i medaglioni di carne da entrambe le parti velocemente a fuoco vivace, poi toglierli dalla padella. Terminare la cottura dei filetti in forno a 180° per almeno 4/5 minuti. Nel frattempo nella stessa padella eliminare i grassi di cottura e deglassare con l'aceto balsamico lasciando ridurre almeno della metà. Aggiungere il sugo di carne, il rimanente burro, un pizzico di zucchero, sale e pepe q.b e ridurre ancora per qualche minuto. A questo punto, aggiungere fichi precedentemente tagliati. Levare i filetti dal forno e lucidarli nella padella contenente la salsa. Impiattare mettendo ogni filetto sopra ad una patata schiacciata con i rebbi della forchetta, versare la salsa di cottura appoggiando i fichi sopra ad ogni medaglione di carne.

Preparation Boil and cook in lightly salted water the potatoes in their skins; when cooked, drain them and wait until they drop in temperature before removing the skins, then keep warm by covering them with foil.Puree the ox fillets by buffing them in a little oil and sprinkle with salt and pepper to taste. In a soutè pan bring the remaining oil to temperature by adding half the butter. Brown the meat medallions on both sides quickly over high heat, then remove them from the pan. Finish cooking the fillets in the oven at 180° for at least 4 to 5 minutes. Meanwhile, in the same pan, remove the cooking fat and deglaze with the balsamic vinegar, letting it reduce by at least half. Add the meat sauce, the remaining butter, a pinch of sugar, salt and pepper to taste and reduce for a few more minutes. At this point, add previously cut figs. Remove the fillets from the oven and polish them in the pan containing the sauce.Plate by placing each fillet on top of a potato mashed with the tines of a fork, pour the cooking sauce by placing figs on top of each meat medallion.

Como

"Trefiano" Carmignano Docg Riserva 2018 - Tenuta di Capezzana

I

l fico richiama un abbinamento territoriale, Carmignano! Siamo nel cuore della Toscana, provincia di Prato vicino a Firenze; terra di Rossi! Questa Docg molto piccola è condivisa tra una manciata di produttori; è stata in Italia, tra le prime delimitazioni di territorio vocate alla produzione di vino; risale infatti al 1716 la prima stesura del Granduca Cosimo III de’ Medici, che definì i confini di produzione di questo ottimo vino rosso. In bottiglia troviamo un Sangiovese di razza, con piccole percentuali di Canaiolo e Cabernet; prima di arrivare sulle tavole del mondo, questo vino invecchia 18 mesi in barili di media grandezza, i quali contribuiscono a smorzare il tannino ed arricchire il vino di una complessità di un vero “Supertuscan". Questa versione Riserva, nelle annate migliori può essere apprezzato anche dopo vent’anni e più, quindi il consiglio è ricercare vecchie annate e conservare le più recenti nella propria cantina! Calice ampio, decantazione, 18°C.

Fig recalls a territorial match, Carmignano! We

are in the heart of Tuscany, province of Prato near Florence; land of reds! This very small DOCG is shared among a handful of producers; it was in Italy, among the first delimitations of territory devoted to wine production; in fact, the first draft of Grand Duke Cosimo III de' Medici, who defined the production boundaries of this excellent red wine, dates back to 1716. In the bottle, we find a thoroughbred Sangiovese, with small percentages of Canaiolo and Cabernet; before arriving on the tables of the world, this wine ages 18 months in medium-sized barrels, which help to dampen the tannin and enrich the wine with a complexity of a true "Supertuscan." This Riserva version, in the best vintages can be appreciated even after twenty years and more, so the advice is to research old vintages and keep the more recent ones in your cellar! Wide goblet, decant, 18°C.



mecenati per scelta

Siamo partiti con grandi sogni e li abbiamo realizzati. Abbiamo ancora traguardi da raggiungere e tanta voglia di sognare. La vera forza sono i nostri associati. Grazie a loro e a chi crede in noi.

amicidicomo.it


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