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n. 6 9 agosto 22 agosto 2009

Supplemento quindicinale di mag | zine, quotidiano online della Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

NIENTE VACANZE PER LA PROTEZIONE CIVILE di Stefano Maullu Assessore alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia locale Regione Lombardia

Come già avvenuto in Abruzzo dove continua l’attività della Protezione Civile lombarda per garantire sostegno e coordinamento all’interno dei campi a seguito del terribile terremoto avvenuto ormai quattro mesi fa, anche in Lombardia volontari, operatori e tecnici sono al lavoro a causa degli imprevedibili fenomeni naturali. Nelle mattinate del 15, 17 e la notte del 18 luglio la Lombardia è stata investita da una forte perturbazione che ha provocato ingenti danni, soprattutto nel territorio delle province di Varese, Como, Lecco, Bergamo e Milano. Numerosi corsi d’acqua sono esondati provocando allagamenti nei centri abitati e fenomeni franosi hanno interrotto interi tratti viari e ferroviari creando particolari disagi alla viabilità. La Protezione Civile di Regione Lombardia è tempestivamente intervenuta per cercare di portare immediato soccorso alle persone rimaste intrappolate nelle loro stesse case e per ripristinare la normalità.

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Gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia incontrano gli ospiti di Monticchio 1

I terremoti spiegati dai sismologi

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non possono essere previsti? A questa e ad altre domande hanno risposto i sismologi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia venuti a Monticchio il 27 e 28 luglio per spiegare i fenomeni sismici e la loro storia nell’ambito del progetto “La terra tretteca… Ji no!”. Gli esperti (un sismologo, Thomas Braun, un geologo, Alberto Fregoli, e uno psicologo, Massimo Crescimbene) sono al lavoro da aprile, quando hanno iniziato a girare per le scuole e poi per i campi di accoglienza. «Facciamo educazione al rischio sismico in tutta Italia in tempo di pace», ha spiegato in apertura della ERCHÉ I TERREMOTI

prima serata Massimo Crescimbene, «perché lo spirito del progetto è cambiare la mentalità e dare consapevolezza sui rischi sismico, vulcanico e ambientale». Il terremoto, infatti, è un fenomeno sociale e antropologico oltre che scientifico; come adesso per l’Aquila, anche in passato si è posto il problema della ricostruzione nei luoghi scossi da sismi. Già i Romani conoscevano il rischio sismico degli Appennini. Il terremoto più antico di cui si ha notizia in Abruzzo risale al 1349. Ma quello più famoso è del 1703, per la somiglianza con le scosse del 6, 7 e 9 aprile.   pagina 2

Censimento degli esiti E ed F fino al 10 agosto

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CITTADINI

AQUILANI

che hanno la casa inagibile, di categoria E, F oppure situata in zona rossa, hanno tempo fino al pomeriggio di lunedì 10 agosto per consegnare ai militari il modulo di censimento per la richiesta di nuovo alloggio.

Residenti e domiciliati nel comune dell’Aquila possono scegliere fra un appartamento del progetto C.A.S.E., un affitto di Stato o un Contributo di Autonoma Sistemazione. I punti di distribuzione e raccolta dei moduli sono nei

campi di Paganica 5 e Monticchio 1, che riceve anche gli ospiti di Monticchio 2. Non è necessario tuttavia essere ospiti di un campo di accoglienza per compilare il modulo, indispensabile per l’assegnazione degli alloggi provvisori. Il modulo vale come autocertificazione ed ha valore legale.


A tu per tu con la sismologia insieme agli esperti dell’Ingv

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La sequenza sismica del terremoto che ha colpito l’Aquilano. Le stelle indicano le scosse del 6, 7 e 9 aprile.

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più complesse, per quanto riguarda i terremoti, è quella di confine tra le placche dell’Africa e dell’Europa, sulla quale appunto sorge l’Italia. Gli Appennini sono proprio la linea di contatto tra le due placche, con quella africana che spinge su quella europea. Quelli indotti dalla pressione delle due placche sono movimenti lentissimi, dati dallo spostamento del magma sotto alla crosta terrestre, ed è per questo fenomeno che nell’area si registrano eventi sismici. Il movimento delle placche dell’Appennino è di circa 1 millimetro all’anno e questo può essere facilmente dimostrato considerando che le scosse del 6, 7 e 9 aprile hanno causato l’innalzamento del Gran Sasso di circa 5 centimetri e l’abbassamento del territorio sull’altra placca di circa 25 centimetri. Dall’ultimo sisma che colpì l’area, quello del 1703, sono passati 300 anni, che moltiplicati per 1 millimetro l’anno danno, appunto, uno spostamento di 30 centimetri. Alberto Frepoli, geologo dell’Ingv ha spiegato che le previsioni sismologiche sono probabilistiche proprio come quelle meteorologico. La differenza è che quelle meteo sono a breve termine e dispongono di una massa di dati sui fenomeni misurabili dell’atmosfera. Quelle sismologiche sono a lungo termine, indicano

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NA DELLE ZONE

su una cartina la pericolosità sismica di una zona, e si basano su strumenti scientifici (sismografi) e sulla sismicità storica di un luogo, ma non possono determinare il momento preciso dell’evento sismico. Neppure le analisi basate sul gas radon possono dare indicazioni certe: sin dal 1966 sono falliti molti esperimenti. Ed è per questo che il susseguirsi di piccole scosse non può indurre a evacuare una città: nel 1993 a Gibilmanna, in Sicilia, numerose scosse di superficie misero all’erta l’amministrazione locale, ma alla fine non si ebbe alcun terremoto distruttivo. Insomma, si può prevedere dove e come avverrà il terremoto, ma non quando, o meglio, non si può prevedere il momento esatto ma soltanto l’arco di tempo in cui ci si può aspettare una scossa di una certa intensità. A L’Aquila soltanto fra cinquanta anni una scossa simile a quella del 6 aprile potrà ripetersi con una probabilità del 10%, con magnitudo 7. Quello che invece certamente ci si può aspettare adesso è una sequenza sismica con scosse di magnitudo 4: secondo le statistiche, infatti, alla scossa di magnitudo 5.8 seguono scosse di magnitudo compresa tra poco oltre lo zero e poco inferiore il picco del 6 aprile. Le scosse avvertite finora fanno parte di questa serie, nella quale mancano finora quelle di magnitudo 4.

Quindi, se non è possibile fare una previsione, bisogna fare prevenzione, hanno sottolineato più volte gli esperti, limitando per esempio la vulnerabilità degli edifici: diventa necessario, in questo senso, che le amministrazioni pubbliche classifichino le zone più pericolose come zona 1, riducendo il grado di edificabilità. «È importante - ha spiegato lo psicologo Massimo Crescimbene - rendersi conto della natura sismica di questi luoghi e non abbandonarli. I cittadini non dovrebbero arrendersi ma associarsi, affidandosi a esperti che li aiutino a vigilare sulle scelte di politici e costruttori». Una buona abitudine sarebbe quella di chiamare un geologo prima di costruire la propria casa, perché non esiste un edificio antisismico in assoluto, ma un edificio antisismico per ciascun luogo preciso. «L’Università dell’Aquila possiede uno dei migliori dipartimenti di Ingegneria sismica d’Italia e potrebbe essere un ottimo punto di riferimento», hanno suggerito gli esperti. Ma soprattutto, conta ricordare una raccomandazione: «Finiamola con l’abitudine tutta italiana di provvedere ai problemi dopo che si verificano disastri: prendiamo in mano le nostre responsabilità e il nostro futuro». Ornella Sinigaglia Daniele Monaco


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Una scena del film “Gran Torino”

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L’aula magna del modulo scolastico

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I preparativi nel Rifugio Unicatt

Pronta la scuola donata Famiglie in festa Il cinema è itinerante a Monticchio e Paganica alla Cmr della Lombardia al campo Garden

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è forse una delle forme di fruizione della settima arte più affascinanti. Ed è per questo che il progetto “Cinema mobile all’aperto”, rassegna cinematografica itinerante avviata dalla Direzione Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con le principali case di distribuzione, in collaborazione con la Protezione Civile, ha toccato i campi di Paganica 5 e Monticchio 2. Il cinema vive di collettività e spazi, emozioni e divertimenti, che all’aperto, d’estate, diventano una bellissima esperienza. Condivisa prima dagli ospiti di Paganica 5, che il 4 e il 6 luglio hanno potuto assistere alle proiezioni di “Un’estate ai Caraibi” e di “Gran Torino”. E poi da quelli di Monticchio 2, che per tre serate, dal 21 al 25 luglio, ha ospitato le strutture per il cinema mobile. Tre le pellicole proiettate: oltre a “Un’estate ai Caraibi” e “Gran Torino”, gli ospiti hanno potuto assistere anche alla visione della commedia romantica “Questione di cuore”.

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L CINEMA ALL’APERTO

I protagonisti di “Questione di cuore”

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prima di Ferragosto il modulo scolastico donato dalla società Autostrade Centropadane Spa di Cremona alla Colonna mobile regionale della Regione Lombardia. La struttura è stata allestita a Paganica dalla Colonna mobile regionale in accordo con il Comune dell’Aquila per ospitare una sezione di scuola elementare e consentire così la ripresa della normale attività scolastica. Il nuovo complesso scolastico è composto da moduli prefabbricati e conta 5 aule di 50 metri quadrati ciascuna, ognuna delle quali potrà ospitare 25 alunni, e un’aula più grande, di circa 70 metri quadrati, per le attività comuni., oltre ai servizi igienici per bambini e personale scolastico. A fornire gli arredi e le attrezzatura scolastiche sarà il distretto Italia di Kiwanis International, organizzazione mondiale a servizio dell’infanzia. La nuova scuola sarà inaugura il 27 agosto, in tempo quindi per l’apertura dell’anno scolastico.

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ARÀ PRONTO

Gli operai durante l’allestimento

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IOVEDI’ 23 LUGLIO nell’area verde del campo Monticchio 1 si è svolta la “Festa delle Famiglie”, organizzata dagli operatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano insieme ai bambini dei campi Monticchio 1 e Monticchio 2 che partecipano alle attività di “rEstate insieme” e alle loro famiglie. Tutte le attività della serata, infatti, sono state realizzate con il coinvolgimento di adulti e bambini. La festa si è aperta con un balletto realizzato dai bambini sulle note della canzone “Domani” ed è poi proseguita con momenti animati dal gruppo scout AGESCI di Veglie 1 della provincia di Lecce, che hanno coinvolto bambini e genitori in canti e giochi di gruppo. Al termine della serata è stato offerta a bambini ed adulti una fetta di tiramisù preparato dalla signora Marilena, ospite del campo.

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prese con il tiramisù per la festa

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Festa delle famiglie a Paganica 5, una cena di successo fra canti e balli

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E FAMIGLIE OSPITI del campo Paganica 5 “San Giustino” si sono riunite giovedì 30 luglio nel tendone dietro la mensa per la “Cena delle Famiglie”, organizzata dagli operatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia con gli scout dell’AGESCI e del MASCI. La cena ha avuto un alto valore di aggregazione per i residenti, grazie anche all’azione coinvolgente degli scout e dei volontari dell’università: italiani e macedoni si sono seduti insieme ed insieme hanno mangiato, ballato e cantato. È stato un evento speciale anche per i bambini, felici di cenare insieme a tutti gli amici e le loro famiglie, nonché con gli operatori universitari e gli scout che li seguono nelle attività estive.

Sin dall’accoglienza si è sentito l’entusiasmo degli scout, che hanno anche servito ai tavoli in maniera originale e divertente, mettendo a proprio agio gli ospiti giunti al “ristorante Paganica 5”. La mensa del campo, infatti, era stata resa in tutto e per tutto simile ad un ristorante, grazie agli addobbi e al lavoro dei ragazzi dell’AGESCI e dei “sempreverdi” del MASCI. Durante la serata i genitori hanno apprezzato la qualità del lavoro svolto finora dagli operatori dell’università nelle due ludoteche impiantate nel campo. I bambini della ludoteca “Aquilandia”, gestita degli operatori della Cattolica di Brescia, hanno eseguito i balli ed i canti imparati nelle ore di frequentazione, mentre i ragazzi della ludoteca dei volontari mila-

Rinasce la fontana del parco

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LI SCOUT DELL’AGESCI E DEL MASCI il 28 luglio hanno coinvolto i bambini del campo di Paganica 5 in un’importante attività di pulizia della fontana nel parco della villa di Paganica. Armati di guanti, scope e tanta voglia di fare, “i ragazzi di San Giustino”, coordinati dagli scout, si sono impegnati per riportare all’aspetto a cui tutti erano abituati la fontana presente nel parco. Hanno così reso di nuovo vivibile quella che, prima del 6 aprile, era un’importante area di ritrovo per il paese di Paganica: sede di feste, serate danzanti, processioni, raduni e passeggiate. Un altro piccolo passo verso la normalità.

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nesi hanno coreografato altre danze apprese. La serata si è chiusa con l’ammaina bandiera – abitudine radicata delle ludoteche – con la partecipazione dei genitori, ormai completamente coinvolti nelle proposte della serata. L’ottimo svolgimento della serata è l’ennesima dimostrazione che il livello d’integrazione raggiunto a “San Giustino” tra i residenti italiani e quelli di origine macedone è anche frutto del lavoro dei volontari impegnati nella struttura. In un campo, quello di Paganica 5, che può a buon diritto presentarsi come uno dei più vivibili e meglio attrezzati fra quelli sorti nell’aquilano. Noemi Tazzi


A spasso sul Gran Sasso con le guardie forestali

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IORNATA SPECIALE, giovedì 30 luglio, per i bambini dei campi di Monticchio 1, 2 e Paganica 5. Insieme agli educatori dell’Università Cattolica di Milano, agli istruttori del Coni e alle guide del corpo forestale, i bambini iscritti al campo estivo “R-Estate insieme” hanno raggiunto l’altopiano di Campo Imperatore, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, a 2000 metri di quota. A bordo dell’autobus che li ha condotti dai campi alla meta, cuore del massiccio del Gran Sasso, i ragazzi hanno riempito l’attesa con grande entusiasmo, unito a un pizzico di stupore per le grandi distese verdi che man mano si aprivano davanti ai loro occhi. Nel frattempo, una guida del Corpo Forestale alimentava la curiosità dell’intero gruppo, dando alcune informazioni sulle piante e in partico-

lare sugli animali che popolano il vasto territorio del Gran Sasso, fra cui orsi, lupi, daini e caprioli. I bambini hanno inoltre appreso alcune nozioni riguardanti il rispetto per conservare un’area così bella e protetta come quella che li stava attendendo: non abbandonare rifiuti per terra, riservare attenzione e rispetto per piante e fiori, forme di vita che vanno ammirate senza essere raccolte o strappate dal terreno. Una volta arrivati, i bambini, in piccoli gruppi da due o tre, ciascuno accompagnato da un adulto, hanno affrontato una breve ma intensa camminata, sostenendosi a vicenda lungo la salita verso il più vicino rifugio. Da lassù un magnifico panorama li attendeva: lunghi prati verdi, picchi e cime fra i quali l’imponente Corno Grande ed un bivacco in lontananza. Giunti alla meta i bambini si sono seduti sul prato per stare insieme, godendosi il sole ed il paesaggio. È stata per tutti, grandi e piccoli, un’esperienza senza dubbio preziosa, che ha permesso di imparare le piccole ma importanti regole della natura divertendosi insieme. Il percorso di creatività unita al gioco e all’attività fisica, intrapreso dai bambini con il campo estivo “R-Estate insieme”, si è così arricchito di un bel pomeriggio, all’insegna del vivere immersi nella natura, dell’unione e del divertimento. Francesca Podda

Mediatori culturali per il campo Monticchio 1

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nato sul territorio, col sudore e la caparbietà di chi abita le zone terremotate. Per ricostruire un tessuto sociale, per far esaltare solidarietà e aiuto, con la vivibilità quale primo obiettivo. Da qui nasce il progetto di Ricostruire Insieme (a destra, il logo dell’iniziativa), con Caritas Diocesana de L'Aquila e Arci a fare da capofila a molte associazioni del territorio. I mediatori del progetto sono entrati in contatto con la popolazione straniera N PROGETTO

Vinicio Capossela in concerto al Campo Volo di Fossa

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STRIONICO, CAMALEONTICO,

geniale, servirebbero molti aggettivi per descrivere un artista quale Vinicio Capossela. Il concerto che si è svolto martedì 28 luglio al Campo Volo di Fossa si può definire un grande rito collettivo: giovani e famiglie da tutto l’Abruzzo e volontari di tutta Italia sono accorsi per assistere allo spettacolo del cantante irpino e ballare al ritmo della sua musica. Canzoni quali “Marajà” e “Il ballo di San Vito” hanno esaltato la platea, “Il paradiso dei calzini” ha commosso; storie di ultimi, di diversi, storie di amicizia e amore, diritti e lotte, metafore della vita e dell’attualità del nostro Paese. Capossela, accompagnato da una band di 5 elementi più tre musicisti di strumenti medievali unitisi per l’occasione alla compagnia, ha dato il meglio di sé, ha suonato organo, pianoforte, chitarra e affascinato con la sua voce roca e malinconica. Alla fine del concerto è tornato sul palco ‘Nduccio, anfitrione dell’evento, il primo organizzato dagli aquilani per gli aquilani e incluso nella rassegna Campi sonori. Aveva aperto la serata scaldando il pubblico per più di un’ora e l’ha poi chiusa sulla note della tradizionale “Vola vola”, lasciando il segno di una terra e della sua gente, viva e protagonista. Decisa a tornare a volare. Federico Bevilacqua e italiana di Monticchio 1 l’ultima settimana di luglio, ascoltandone le storie, fatte di una ricca diversità culturale, e raccogliendone le richieste, per far sì che le incomprensioni che possono nascere da quella diversità e che rischiano di essere amplificate dal disagio possano appianarsi e diventare fonte di crescita comune. Gli operatori sono in servizio nel campo nei pomeriggi del lunedì, mercoledì e venerdì.

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La Protezione civile non va in vacanza

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però è risultata piuttosto critica, tanto che il Presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha richiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale per le zone maggiormente colpite, e il Consiglio dei Ministri lo ha prontamente riconosciuto inizialmente per Varese e in seguito anche per i territori di Bergamo, Como e Lecco. Mi sono recato sui luoghi colpiti dalla A SITUAZIONE

violenta tromba d’aria nella mattinata di sabato 18 luglio, in particolare ho voluto verificare l’entità dei danni subiti nelle zone del Lecchese e della Bergamasca, facendo tappa a Civate, Abbadia Lariana, Valmadrera, Solto Collina e Riva di Solto. Numerosi tetti delle abitazioni sono stati scoperchiati, e le linee telefoniche sono rimaste interrotte per parecchie ore. Ancora una volta il Sistema Regionale di Protezione Civile è stato all’altezza della situazione. Un ottimo lavoro di

squadra ha permesso a soccorritori e tecnici di essere già attivi 20 minuti dopo le manifestazioni di maltempo. Bisogna riconoscere che gli operatori di Protezione Civile (Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, tecnici e volontari) sono instancabili, sempre pronti ad intervenire in qualsiasi situazione di allarme con tempestività, efficienza e determinazione. Dopo un inverno particolarmente nevoso che li ha visti impegnati a soccorrere gli abitanti di alcune zone montane della provincia di Cuneo rimasti intrappolati in tre metri di neve e seppur coinvolti da diversi mesi nel prestare soccorso e garantire assistenza nei Campi allestiti in Abruzzo, una volta tornati nelle loro case trovano ancora la forza e il coraggio di rendersi disponibili ad intervenire alla prima necessità. Quello che li guida, oltre ad una solida formazione e organizzazione, è la solidarietà, una grande forza di volontà e il desiderio di prestare soccorso e portare calore umano a tutti coloro che ne hanno bisogno, per tale motivo a loro va il mio profondo grazie e la mia riconoscenza. Sicuramente i disastri causati da nubifragi e trombe d’aria in Lombardia non sono paragonabili alla distruzione causata dal terremoto in Abruzzo, ma sono comunque situazioni risolvibili proprio grazie all’intervento e all’impegno della Protezione Civile. Ed è per questo motivo che sono fiero del loro operato.

PAOLO VOLANTINI — STORIA DI UN VOLONTARIO Il terremoto de L’Aquila è entrato nella mia vita la mattina del 6 aprile. Come al solito stavo andando a lavoro a Tirano, il paese dove vivo in Valtellina, in provincia di Sondrio. Quel giorno però, alle 7.45, ho ricevuto una telefonata dal mio coordinatore della Protezione Civile: «Hai visto cosa è successo in Abruzzo?». Non ne sapevo ancora niente, ma dopo tre ore era già chiaro che sarei dovuto scendere immediatamente. Ho subito avvisato tre colleghi di Terna, la società che gestisce le linee elettriche dell’alta tensione, per cui lavoro come tecnico e siamo partiti per Monticchio, con materiale per sessanta tende. Siamo arrivati al campo di Monticchio 1 alle 4.30 del mattino del 7 aprile e ci siamo messi subito a fare ciò per cui siamo stati chiamati: impiantare le linee elettriche nel campo. Per ora di cena la mensa e i bagni erano già pronti, per far sì che gli ospiti potessero avere assicurate le loro necessità di base: mangiare e lavarsi. A mezzanotte erano pronte quaranta tende, in cui hanno dormito le famiglie già presenti nel campo. Abbiamo impiantato i quadri generali, un centinaio di quadri di zona e assicurato la distribuzione con i cavi. Ci siamo occupati dell’allacciamento gas, così le tende nel giro di poche ore erano illuminate dalle lampade, riscaldate dalle stufe elettriche, l’acqua calda arrivava nei bagni e il gas nelle cucine. Insomma, l’energia ha reso il campo un posto vivo e abitabile dagli ospiti. La squadra che guidavo era composta da sedici persone e abbiamo assistito Monticchio 1 e 2. Il secondo sabato sono arrivati dalla società a2a altri volontari, mai stati in Protezione Civile Lombardia, di cui io sono vicepresidente del gruppo Aem, la vecchia azienda energetica municipale di Milano. Ebbene, eravamo trentacinque tecnici e abbiamo assistito altri cinquantotto campi gestiti dalla Protezione Civile di tutte le regioni, dal lago di Campotosto giù per la valle dell’Aterno. Il 24 aprile sono andato via, ma sono tornato nelle prime due settimane di maggio e sono tornato il 10 luglio, per tre settimane. Il mio è stato un lavoro oscuro e intenso nelle prime ore dell’emergenza e non mi ha dato occasione per conoscere gli ospiti di Monticchio 1 e 2, ma mi sta a cuore restar loro vicino e rendermi disponibile per qualsiasi necessità. La mia vita in Protezione Civile è iniziata nel 1994. Sono stato in Piemonte per l’alluvione, nel ’99 in Kosovo, nel 2002 a San Giuliano e nel 2004 in Sri Lanka per lo tsunami. Qui in Abruzzo sono colpito dal grande numero di volontari presenti. Ma a volte in alcuni campi il numero non basta: i volontari devono avere competenze tecniche precise per poter dare un reale aiuto. Il lavoro di un tecnico elettrico non è facile e non può farlo un boy scout volenteroso: serve più specializzazione.

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Le feste dei più piccoli al Garden e a San Giustino Simone, ospite del campo Paganica 5 ha festeggiato il 21 luglio i suoi cinque anni con i suoi piccoli amici e con i residenti più grandi. Paradossalmente il terremoto ha fatto sì che Simone potesse festeggiare per la prima volta con i suoi coetanei il suo compleanno. Segno che nonostante le difficoltà c’è voglia di tornare a sorridere e divertirsi, festeggiare le ricorrenze e vivere con gli amici eventi piacevoli.

La terra dei figli, nasce il comitato portavoce delle istanze di Monticchio È NATO praticamente in una sera, il comitato “La terra dei figli”: voluto da alcuni monticchiesi residenti al campo di Monticchio 2, ha radunato nella piazza del paese quasi tutta la comunità per discutere dei problemi e delle possibili soluzioni. Attorno a una scenografia quasi teatrale, data dalla piazza di Monticchio e da un tavolino con due panche, lunedì 20 luglio si è riunita quasi tutta la popolazione della piccola frazione dell’Aquila. Dopo una breve presentazione degli intenti del comitato, che nasce come associazione e non punta alla politica, i cittadini sono stati invitati a prendere la parola per esprimere i propri punti di vista. Gli interventi non hanno mai portato a posizioni contrastanti, a dimostrazione della condivisione di un punto: rimboccarsi le maniche per far rivivere

Monticchio, evitando che perda la sua anima, ovvero la sua gente. Qui i danni alle abitazioni sono stati meno gravi, hanno spiegato i promotori del comitato, ma chi sarà costretto a lasciare il paese per trasferirsi negli alloggi del progetto C.A.S.E. o sceglierà di lasciare l’Aquila si troverà comunque di fronte al fatto di dover abbandonare la propria comunità. Al termine dell’assemblea sono state raccolte le adesioni, che hanno portato, una settimana dopo, a una nuova riunione, al termine del quale 70 membri hanno votato il consiglio, presieduto da Domenico Nardecchia. La prima istanza che “La terra dei figli”, questo il nome del comitato, intende portare avanti è la creazione di insediamenti tipo casette nelle frazioni. Un’istanza per la quale il sindaco, Massimo Cialente, ha espresso interesse in seguito alla proposta.

Festa per l’Abruzzo a Brescia

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24 AL 26 LUGLIO, chiunque sia stato a Travagliato, in provincia di Brescia, ha potuto vedere un po’ d’Abruzzo e gustare i sapori della sua cucina tipica. I volontari della Protezione Civile della Franciacorta hanno infatti organizzato una festa per raccogliere fondi in favore dei terremotati d’Abruzzo. Le aree di ristorazione erano dedicate ai campi gestiti dalla Regione Lombardia nell’aquilano. Così, gli avventori hanno pranzato al ristorante “Monticchio – Garden” piuttosto che alla pizzeria AL

Anche a Monticchio 1 c’è stata aria di festa: a spegnere 11 candeline, lo scorso 28 luglio, è stata Alessia, l’ultima arrivata tra i piccoli ospiti del campo. Ad animare la festa nell’area verde c’erano, insieme ai bambini, anche gli operatori del Progetto scuola dell’Università Cattolica e gli Scout di Torremaggiore. “L’Aquila” e si sono rinfrescati al bar “Paganica 5”. I cittadini bresciani, accorsi in gran numero, hanno potuto assaporare lo spirito positivo che anima il servizio dei loro volontari in Abruzzo. L’impeccabile organizzatore dell’evento, voluto dalle associazioni dei comuni locali, è stato Giovanni Fassi. A lui va tutta la stima della piccola delegazione aquilana, rimasta colpita dall’ennesima prova di solidarietà che lega sempre più le due regioni. Una qualità che tutti i volontari della Lombardia dimostrano giornalmente, con il loro impegno per la rinascita dell’Abruzzo. Noemi Tazzi

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La musica brasiliana all’Amiternum

LA REDAZIONE Tendopolis è un supplemento di mag|zine, quotidiano online della Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. via Sant’Agnese 2 20123 - Milano tel. 02 72342802 fax 02 72342881 Progetto realizzato da: Regione Lombardia, Scuola Superiore di Protezione Civile- Iref, Almed. Hanno lavorato a questo numero: Stefano Maullu, Marco Lombardi, Matteo Scanni, Ornella Sinigaglia, Federico Bevilacqua, Daniele Monaco, Noemi Tazzi, Francesca Podda, Daniela Tagliabue.

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A SUGGESTIVA CORNICE DELL’ANFITEATRO ROMANO DI

AMITERNUM, risalente al I sec. d.C., ha fatto da scena a uno dei più importanti interpreti della storia della bossa nova e della musica popolare brasiliana, Gilberto Gil, che ha inaugurato la rassegna Campi Sonori, una serie di eventi musicali in programma all’Aquila fino al 6 settembre. Con la sua band ha infiammato la platea, trasmettendo ai volontari e agli ospiti dei campi presenti al concerto tutta la carica della musica brasiliana. A fine concerto, nel corso dei ripetuti bis, la gente si è alzata dai posti e si è riversata sotto il palco per ballare e scatenarsi al ritmo delle canzoni del cantante di Bahia.

Tendopolis è distribuito nei campi di: Monticchio 1, Monticchio 2, Paganica 5. Per collaborare: tendopolis@gmail.com Tendopolis è online: http://issuu.com/magzine/docs/

AUMENTO AI CONTRIBUTI AUTONOMA SISTEMAZIONE

Fiocco celeste

L’ordinanza 3797, firmata il 30 luglio dal Presidente del Consiglio dei Ministri, ha riconosciuto un contributo fino a 5.000 euro per le spese di trasporto e deposito dei mobili per chi deve riparare la propria abitazione, escluse le case di categoria A. Questi ultimi dal 6 agosto non possono più usufruire dell’alloggio gratuito in alberghi o strutture residenziali. Prorogati inoltre i termini per fare le domande di contributo sugli edifici B e C, con decorrenza di novanta giorni dal 27 luglio. Aumenta il contributo di autonoma sistemazione, per un massimo di 600 euro al mese per famiglia, nel limite di 200 euro per ogni componente. Chi vive da solo potrà ricevere 300 euro; per ogni ultra 65enne e invalido almeno per il 67% ci sarà un contributo aggiuntivo di 200 euro (prossima la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

PAGANICA 5 ha un nuovo piccolo ospite: giovedì 30 luglio è nato Riccardo Savu, il secondo figlio di Alexsandra e Claudio Christian. Il lieto evento è avvenuto in mattinata all’ospedale dell’Aquila dopo il pronto intervento del 118. La notizia ha contagiato i sorrisi tra i volontari, che fanno i più grandi auguri alla giovane famiglia.

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I NUOVI CAPI MISSIONE

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CARLO ROVETTA

DARIO BESOLA

Già ufficiale di Polizia Locale del Comune di Bergamo e ora funzionario dell’UO Polizia Locale di Regione Lombardia, ha partecipato al coordinamento degli agenti nei grandi eventi nel bergamasco. Ha partecipato, come volontario, alla ricostruzione in Irpinia dopo il terremoto del 1980.

Geometra. Funzionario della Protezione civile di Regione Lombardia dal 1998, ha partecipato a tutte le missioni di protezione civile . E’ uno dei 60 funzionari italiani formati dal Dipartimento della Protezione Civile per le missioni internazionali in supporto alle attività ONU/UNHCR.

L CAMPO DI


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