Anteprima: Il Regno di Fanes

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Federico Memola Federico Vicentini Teresa Marzia


Federico Memola

Nato nel 1967, dal 1991 lavora come sceneggiatore di fumetti. Ha collaborato con svariate case editrici: Ned50, Casa Editrice Universo, Sergio Bonelli Editore, Edizioni Star Comics, 001 Edizioni, Planeta deAgostini, Edizioni San Paolo, Arcadia Edizioni, Coniglio Editore, Kappalab, Edizioni Dentiblù, Ailus Editrice. Come sceneggiatore ha scritto varie storie, principalmente per Zona X, Nathan Never, Legs Weaver, Martin Mystère, Deficients & Dragons, Gray Logan. Inoltre è stato il creatore (e principale sceneggiatore) delle serie Jonathan Steele, Harry Moon, Rourke, La Stirpe di Elan, Legione Stellare, Roland, Agenzia Incantesimi.

Federico Vicentini

Nato il 4 luglio 1989, da sempre appassionato di fumetti, ha frequentato il liceo artistico e successivamente la sede di Padova della Scuola Internazionale di Comics. Ha collaborato come inchiostratore alle tavole di Diabolik per lo speciale 50 anni, alla seconda edizione di Rovigo Comics. Ha collaborato alla realizzazione di un episodio a fumetti per il progetto Rural Emotion delle Avventure di Almorò, in collaborazione con l’Associazione G.A.L. Patavino e la Scuola Internazionale di Comics. Dopo la collaborazione con Capitan Venezia, ha realizzato per Rovigo Comics 2015 il volume speciale di Jonathan Steele e L’Insonne su testi di Federico Memola. Ha ricevuto la menzione speciale al Treviso Comic Book Festival edizione 2015. Nell’ultimo anno è entrato nello staff della Noise Press e Sergio Bonelli Editore.


Federico Memola

Federico Vicentini

Teresa Marzia


IL REGNO DI FANES © 2017/18 per questa edizione ManFont © 2017/18 Zeno Kastlunger Da un’idea di Zeno Kastlunger Testi Federico Memola Disegni Federico Vicentini Colori Teresa Marzia Assistenti ai colori Daniela Barisone Gabriele Zibordi Copertina Mario Alberti Lettering e impaginazione ManFont Service Supervisione di Zeno Kastlunger Proofreading Flaminia Monti Luca Baino

CEO Manfredi Toraldo CFO Luca Baino Sede legale via Marconi, 7 10030 Vische (TO) - Italy www.manfont.com Finito di stampare nel mese di ottobre 2017 presso Grafiche AMBERT - Verolengo (TO)


Nella nostra valle sul finire dell’estate si festeggia la “segra de munt” - la sagra della montagna; in questa occasione si cucinano i crafuns crafuns,, delle specie di gnocchi fritti, fatti con un pastone acido che deve essere ben preparato per far sì che i crafuns riescano belli gonfi, così da riempire di orgoglio le cuoche che li preparano. In occasione delle segra io andavo a trovare i miei cugini che passavano l’estate a Tamersc e aiutavo a preparare il pastone per i crafuns crafuns.. Per intrattenerci nel mentre la maestra Lidia o la maestra Emma ci raccontavano le storie e leggende dei nostri luoghi, fra cui le più belle erano sempre quelle dei Fanes. Caro Lettore, hai in mano la realizzazione di un sogno, che ho nel cassetto da sempre, quello di raccontare i miti del Popolo di Fanes con l’arte disegnata; c’è voluto un po’ ma ce l’abbiamo fatta. Per questo voglio ringraziare Karl Felix Wolff per aver raccolto e tramandato i miti dei Fanes salvandoli dall’oblio; le maestre Lidia e Emma che me li raccontavano da ragazzino facendomi sognare; mia moglie Margareth e i miei figli Leo e Emma per avermi incoraggiato alla realizzazione di quest’idea; l’amico Paul Videsott per le dritte giuste al momento giusto; Mario Alberti per la copertina ed il contatto con Federico; Federico Memola per la sceneggiatura, i testi, la ricerca del disegnatore, il coordinamento dell’opera, la pazienza e chi più ne ha più ne metta; Federico Vicentini per i bellissimi disegni; Teresa Marzia Marzia,, Daniela Barisone e Gabriele Zibordi per i colori e Francesca Baerald per la mappa. Buona lettura! Zeno Kastlunger (a mio papà)



“Si dice che il regno dell’Aurona, il paese dell’oro e delle luci, giacesse sprofondato nel sottosuolo, da qualche parte vicino alla catena del padon, dalla parte della pala di merjan, e che fosse colmo di ricchezze sconfinate.”

“ma l’ingresso al regno era sigillato da una pesante porta invisibile che nessuno avrebbe potuto notare dall’esterno.”


“i suoi abitanti, dai cunicoli scavati per chilometri e chilometri, ricavano oro, rubini, diamanti e ogni genere di pietre preziose.

“il sovrano di quel regno, infatti, aveva stipulato un patto con le antiche potenze del mondo sotterraneo.

“Ma tanta ricchezza aveva un alto prezzo da pagare, per il popolo dell’Aurona: la sua felicità.

“avrebbe continuato a ottenere ricchezze finché le porte del suo dominio fossero rimaste sigillate, impedendo a chiunque di raggiungere la superficie.”

“e così gli abitanti dell’Aurona nascevano, vivevano e morivano senza mai conoscere il calore del sole, il profumo dei prati in fiore o il canto degli uccelli.

“Ma un giorno, in seguito a un crollo, in una delle grotte si formò una crepa Sufficiente perché un raggio di sole raggiungesse il regno del sottosuolo, creando grande fermento.”


“Attraverso lo squarcio profumi e suoni di un mondo meraviglioso si infiltrarono nelle menti e nei cuori degli abitanti del sottosuolo, creando un desiderio irrefrenabile di lasciare quel mondo oscuro illuminato solo dalle fioche lampade.

“Nonostante i tentativi del re di fermare i suoi sudditi, ben presto questi si diressero in massa verso le porte sigillate. La stessa figlia del sovrano li guidava.

“sopraffatte le guardie, il popolo dell’aurona aprì le porte e raggiunse il mondo esterno. il patto era stato infranto.

“Ricordate che cosa avevo detto all’inizio? Che le porte del regno erano invisibili? Ebbene, la gente, uscita all’aperto, era così eccitata che perse di vista l’ingresso alla propria patria e poi non riuscì più a trovarlo.

“Fu così che ebbe fine il regno dell’Aurona, i cui tesori giacciono ancora laggiù, da qualche parte, nel mondo sotterraneo ormai deserto… ”


La “lòcia” al passo Falzarego, avamposto degli Splutes, la guardia del regno di Fanes.

Questa l’avevo già sentita, vecchio. è solo una leggenda!

Le leggende hanno sempre un fondo di verità. Se raggiungerai la mia età lo scoprirai anche tu!

io mi accontenterei di raggiungere domani mattina! sto morendo di freddo!

… in notti come questa si corre il rischio di incontrare il vecchio spina de mul!

c-chi!?

non è di un po’ d’acqua e vento che devi aver paura, ragazzo…

questa non è una leggenda, stolto! non conosci il vecchio spina?

un vecchio mago, potente e crudele. nelle notti di tempesta gli piace trasformarsi in un orribile mulo scarnificato e vagare per i sentieri, attaccando e uccidendo ti malcapitati che trova sul suo cammino!

ti prego, non un’altra storia!

uh? e chi sarebbe?

quando siete da queste parti state attenti e pregate di non incontrarlo mai Perché il vecchio Spina non è una favola per bambini. è reale quanto me e voi!


forse… forse era il vento. cos’è stato? uh?

è lui, il vecchio spina. è il suo raglio infernale!

sarà vicino?

là! c’è qualcuno!

difficile dirlo, ma troppo lontano non è, se lo abbiamo sentito!

fermati! non ti avvicinare!

chi sei? che cosa vuoi da noi?

umpf! è solo un ragazzino!

Cerco solo un riparo, non ho cattive intenzioni.

avanti, vieni pure…


vi ringrazio.

vengo dal pregajanis, dove vive il popolo dei duranni, cui appartengo.

che ci fai da queste parti con un tempo simile?

arrivi da molto lontano. dove sei diretto?

non ho una meta. devo riuscire a guadagnarmi un nome e il diritto di portare armi. è tradizione, presso la mia gente, che raggiunta la mia età i giovani affrontino un viaggio e non possano far ritorno prima di aver conquistato un bottino che dimostri il loro valore…

finora non ho avuto fortuna, il mio viaggio è stato piuttosto tranquillo. la ricerca di un rifugio, questa notte, è stata la più grande avventura!

che genere di bottino?

qualcosa di prezioso… a quel punto verrò considerato un guerriero e riceverò una spada e un nome.

io non mi lamenterei!

strane usanze!

beh, puoi rimanere qua fin quando--

!?


avete sentito?

di qua! un uomo! aiuto… aiutatemi, per carità!

coraggio, reggiti a me, amico.

che mostro? descrivilo! sono uno scudiero della casa reale dei fanes… siamo stati assaliti da un mostro! gli altri… sono morti…

sembrava un mulo, ma in parte orrendamente scarnificato con occhi di fiamma… ci ha assaliti all’improvviso, travolgendo la scorta… non so nemmeno come io sia riuscito a sfuggirgli…

il vecchio spina… è davvero da queste parti!

?

quindi, che cosa facciamo?

non oserà attaccarci! siamo in cinque e bene armati!

dobbiamo curare le sue ferite, per prima cosa!

giusto! prendete qualcosa per bendarle!

il bambino è tuo figlio?

cosa? no, no…


è una bambina… la principessa Dolasilla, figlia dei nostri sovrani!

che cosa!? la principessa!?

e perché si trova qua con te?

il signore delle aquile aveva espresso il desiderio di vedere la figlia del nostro sovrano, suo vecchio amico, così ci siamo recati nel suo regno e oggi eravamo di ritorno… Purtroppo, a causa di questa tempesta, quel mostro ci ha colti di sorpresa, senza che la scorta riuscisse a reagire…

è stato un miracolo che vi abbia incontrati!

?


?!

attenti!


ah!

aiutatemi!


n-no‌ ti prego, stai indietro‌

avanti, bestiaccia! da questa parte!

continua cosĂŹ, ragazzo. la sua magia lo protegge dalle armi forgiate dagli uomini, ma non dalle pietre!


yaaahh!


...CONTINUA Per leggere tutta la storia, acquista il fumetto completo sullo store manfont:

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