SCRITTO E ILLUSTRATO, PER IL PARTITO, DA andrea
tridico
“Le idee hanno bisogno di grandi armi, se non sono in grado di convincere le masse.”
Testi e Disegni ANDREA TRIDICO Colori DANIELA BARISONE e GIORGIA LANZA (con l’aiuto di LUCREZIA GALLIERO, ALEX MONTAGONO, CASSANDRA PEIRANO, AGNESE POZZA E BEATRICE SAMMARITANI)
Lettering MARCO SIMEONI
ANDREA TRIDICO
RINGRAZIAMENTI “Non mi toccare Che Guevara! Se solo provi a fare un fumetto sul Che, ti meno!” Francesco Mattina
Prigioniero di un brand mitizzato
(Scuola Internazionale di Comics, Torino, 2016)
“Mattina, ora vieni a prendermi!” Andrea Tridico (Torino, 2018)
Se sono riuscito a portare a termine questo fumetto, il primo dei molti che spero di poter realizzare in futuro, lo devo alle persone che mi hanno accompagnato fin qui. Provo a ricordarle tutte. Grazie a Silvia F. per aver capito davvero l’intensità della mia passione, per il suo sostegno incondizionato e la sua pazienza. Sempre al mio fianco anche quando le ho dato le spalle.
MeCHA CHA GUEVARA © Andrea Tridico © 2018 per la presente edizione ManFont Testi e Disegni Andrea Tridico Colori Daniela Barisone Barisone, Giorgia Lanza Aiuto ai Colori di Daniela Barisone Lucrezia Galliero Galliero, Alex Montagono, Montagono Cassandra Peirano, Peirano Agnese Pozza, Pozza Beatrice Sammaritani Progetto Grafico e Impaginazione Manfredi Toraldo Lettering Marco Simeoni Proofreading Claudia Bianco
A Federico, mio fratello, per il suo affetto infinito e per essere sempre la mia altra metà, uguale ma opposta. Ai miei genitori, Franco e Anna Rita, per avermi allevato con amore e per l’istruzione che hanno voluto darmi… E per volermi bene anche se non sono cresciuto come forse si aspettavano. Ad Antonio M. per avermi dato ascolto, per le sue parole di saggezza e per avermi incoraggiato quando temevo di non essere portato per il Fumetto. A Federico “Nud” F. per la sua sapienza contadina e la cordialità spontanea. A Manfredi Toraldo per aver creduto in questo progetto fin dal principio e per non avermi mai negato il suo giudizio professionale. A Daniel Spanò che, in quanto editor, ha concretizzato le mie idee in un prodotto convincente, guidandomi sempre in maniera simpatica e mai scontata. Un ringraziamento immenso a Daniela Barisone, Giorgia Lanza e a tutto il team di colorazione. I loro sforzi congiunti hanno donato alle mie pagine una nuova vita sorprendente ed esplosiva. Grazie a Camillo B. che, condividendo generosamente la sua esperienza, mi ha aiutato a perfezionarmi. A Stefano Frassetto, fumettista: il primo che mi ha mostrato, oltre le pagine disegnate, l’esistenza di un mestiere dotato di una dignità propria. Non sarò mai abbastanza grato per gli insegnamenti impartiti dai docenti della sede di Torino della Scuola Internazionale di Comics tra cui: Mattia Surroz, Fabio Ruotolo, Francesco Mattina, Gigi Piras e Simone di Meo.
CEO Manfredi Toraldo CFO Luca Baino Sede legale via Marconi, 7 10030 Vische (TO) - Italy www.manfont.com manf@manfont.com Finito di stampare nel mese di Aprile 2018 presso Grafiche Ambert, Verolengo (TO)
Grazie ai miei compagni del corso serale di Fumetto: Matteo (Frank) F., Arrigo V., Roberto D.S., Nicolò S., Davide B., Eleonora B., Arianna S., Francesca L. e Luca P. Spero presto di poterli chiamare con orgoglio “colleghi”. Ad Adnan A. M., Rafael B. C. e a tutti gli altri colleghi del mio lavoro diurno che hanno sempre fatto il tifo per la mia passione notturna. Agli amici di sempre (davvero troppi per nominarli tutti) che non mi hanno mai dimenticato nonostante i miei periodi di assenza. Un ringraziamento dovuto a tutti gli uomini e le donne impiegati nel circuito editoriale (dal lettering, alla stampa, alla distribuzione etc…). Le pagine di questo volume sono frutto anche del loro lavoro, spesso ignorato. Infine, grazie a chi ancora crede responsabilmente nei valori autentici della Sinistra e si impegna, spesso senza alcuna garanzia di successo, per realizzarli a ogni livello sociale e politico. Sono loro i veri eroi.
Nonostante il tono satirico volutamente esagerato (a volte perfino grottesco), leggendo MeCha Guevara non si può fare a meno di pensare alla figura storica di Ernesto “Che” Guevara (1928-1967). Detto questo sorge spontanea la domanda: quale “Che Guevara”? I grandi protagonisti della Storia subiscono tutti la stessa maledizione: vedere, con il passare del tempo, la propria eredità perennemente reinterpretata. E, proprio per il suo fascino e la sua complessità, quella del comandante Guevara (insieme, forse, a quella di Gesù di Nazareth e Karl Marx) detiene il primato di figura storica maggiormente rielaborata, spesso stravolta, in ogni ambito culturale… Anche quello grafico/rappresentativo. Esiste infatti il Che Guevara della propaganda cubana, il padre nobile della nazione che guarda con affetto i suoi concittadini dai manifesti e dai murales di L’Avana e Santa Clara. Da un lato, mito della revolución che, nel 1959, ha messo fine alla dittatura di Fulgencio Batista; dall’altro uno strumento per legittimare il successivo regime di Fidel e Raul Castro anche nella pratica, documentata, di repressione del dissenso e della libertà di espressione. Questa versione di Che Guevara, ritratto mentre recita un discorso agli studenti o raccoglie tabacco durante le “giornate del lavoro volontario”, è l’unica che il popolo cubano ha il lusso di conoscere e amare: eroica, solenne e immortale. Poi c’è il “Che Guevara della maglietta”, il brand di cui il mondo occidentale (o almeno una sua parte) è innamorato. Il volto del Che (nella celebre foto Guerrillero Heroico scattata, nel 1960, da Alberto Korda) è fra le icone più diffuse e riprodotte del XX secolo… E per questo anche la più inflazionata. Abbigliamento, cartoline, poster, gadget, bibite energetiche e perfino réclame per telefonia mobile: in Russia si può infatti sottoscrivere la “Tariffa Che”: 4GB di internet e SMS verso tutti… un piano davvero rivoluzionario! Questa versione del Che è l’unica che, purtroppo, sembra destinata a persistere. La triste prova materiale di quanto la società capitalista sia dannatamente efficace nel disinnescare i simboli di valori quali “rivoluzione”, “lotta” ed “emancipazione” e poi riutilizzarli per stimolare la fame consumistica dei suoi sudditi. Nell’economia globalizzata, il pensiero che la maglietta del Che, paladino delle masse oppresse,
sia stata fabbricata in un paese lontano da un lavoratore sottopagato (forse minorenne) non desta più né sorpresa né indignazione. Ma esiste anche una terza versione del Che: quella delle fotografie storiche. In esse ci viene mostrato come realmente era: medico, viaggiatore, poeta, figlio, marito, padre, politico, studioso, lavoratore, guerrigliero e martire della rivoluzione. Una figura dalle molteplici espressioni, al contrario del volto statico a cui la propaganda di regime e le logiche di mercato ci hanno abituati. Osservando le foto che lo ritraggono, sembra incredibile come un solo uomo (“il più completo del suo tempo”, come Jean-Paul Sartre lo ha definito) abbia potuto condurre così tante vite senza mai rinunciare agli ideali che lo animavano. Un esempio storico da riscoprire e studiare. E nel mondo del Fumetto? Che Guevara, per quanto ne sappiamo, non è mai stato un lettore di comics e le sue rappresentazioni a fumetti sono poche. Comunque, sebbene la figura del Che e il Fumetto sembrino appartenere a universi separati, mi piace pensare che Ernesto Guevara, quello vero, avrebbe molto apprezzato la nona arte riconoscendone la forza satirica e la dimensione popolare (oserei dire proletaria). Allora perché non usare un fumetto per vendicare la figura storica di Che Guevara e, con la forza esagerata tipica del super-eroe, liberarla dal brand mitizzato di cui è prigioniera? Andrea Tridico
AtTivare!
il 2018 prometTe bene per Cuba…
Nonostante la triste dipartita del nostro Líder Máximo, la nostra patria continua a prosperare!
il futuro è roseo, grazie al turismo sempre più fiorente e alLe nuove misure di liberalizZazione economica…
Quando saremo liberi dalL’isolazionismo e dalL’embargo comMerciale, ci apriremo al mercato globale e anche noi potremo godere di fast-foOd e centri comMerciali!
Vivremo in un paradiso tropicale e… fiscale!
¡Que viva el progreso!
¡Que viva Cuba!
CUBA, 1984
Compagni e compagne, la lucha revoluciònaria si è fatTa sempre più difFicile e disperata. Viviamo in tempi bui che richiedono forze ben più grandi di quelLe dei comuni mortali.Per trionfare, il Socialismo invoca l‘avVento di un Uomo Nuovo nel cui cuore brucia la fiamMa incandescente delLa pasSione... E quelLa di un termoreatTore nucleare!
Pueblo, rendi omagGio a...
GUERriLlERO BiòNiCO
CitTadini cubani! Sono la dotToresSa Nina Sobolev delL’UfFicio Tecnologico Segreto delL’U.R.R.S.
Prego, dotToresSa, dia inizio alLa dimostrazione!
La mia equipe scientifica, composta dalLe più grandi menti sovietiche, ha usato le tecnologie più avanzate per riportare in vita il compianto Comandante Guevara in un nuovo e indistrutTibile corpo d’acCiaio!
Traditori! El Che non avrebBe mai voluto diventare una macChina al servizio dei sovietici. Avete rinNegato gli ideali delLa Revoluciòn...
MeCha Guevara è l’arma definitiva sia dal punto di vista belLico che ideologico grazie a “PRAVDA”: il dispositivo quantistico di censura automatica.
il sistema PRAVDA rivela automaticamente ogni elemento di disturbo ideologico e lo rimuove dalLo spazio delLe posSibilità... Propaganda reazionaria, sobilLatori controrivoluzionari e altri elementi di disSenso verRanNo letTeralmente “cancelLati”!
Da, tovarisch Castro. Portate qua il disSidente!
PegGio! Le lavatrici! Sono posSedute! il popolo è nel panico! Fidel, amigo, se non ti dispiace, vorRei parlare al Pueblo.
Compagni, non ho rinNegato il pasSato! Mi sono sotToposto volontariamente a questi potenziamenti perché ho capito che, per sconfigGere la bestialità delL’imperialismo ocCidentale, la semplice guerRilLa non basta!
Le ideE hanNo bisogno di grandi armi, se non sono in grado di convincere le masSe!
¡No es posible!
Che sia un complotTo delLe multinazionali?
Non temete! DebelLerò la minacCia consumistica!
Presidente Castro, Comandante MeCha Guevara! Siamo sotTo atTacCo!
¿Que? Di nuovo alLa Baia dei Porci?
Presto, Comandante! È il momento di provare la configurazione di volo MiG!
!?
Comandante, non riusciamo a riconquistare il quartiere!
AtTivare Configurazione GuerRilLa!
Ma è la mia facCia su una maglietTa!
Ha viagGiato nel tempo…
Per mostrarmi che, nel futuro, sarò ancora un’icona rivoluzionaria!
Ma è...
Una pubBlicità?!?
E questa cos’è?
Per tutTi i proletari del mondo uniti!
Gli strumenti rilevano anomalie nelLo spazio di Minkowski... Se la ComMisSione Scientifica del Komintern non li avesSe dichiarati imposSibili, direi che si tratTa di un vero e proprio portale spazio-temporale…
Ma che significa?
Quindi l’atTacCo è stato portato da un’altra epoca?
No, Compagno Fidel! Non si tratTa di un atTacCo ma di un mesSagGio! Questa viene da un futuro in cui la nostra memoria sarà svenduta e comMercializZata!
Prudenza, Comandante! Portiamo prima la maglietTa al mio laboratorio.
E l’unico modo per scoprirne di più è varcare il portale!
Guardate! Mi sta invitando a entrare!
Ernesto, non puoi abBandonarti al Trotskismo Multidimensionale! DobBiamo prima realizZare il Socialismo in un solo Spazio-tempo!
Non sono né uno scienziato, né un politico. Sono un cyber-rivoluzionario!
Dove sono finito?
Lo spirito critico verRà sopPiantato dal feticismo per i ninNoli del consumismo... Eliminata ogni posSibile alternativa, uomini donNe tutTi si prostreranNo davanti alL’unico dio: il Capitale! Mentre la mia eredità sarà solamente un marchio registrato.
È questo il futuro? Un’epoca in cui le clasSi dominanti sfrutTano le masSe in modi sempre più crudeli e sofisticati.
LONDRA Questo è tropPo!
Che roba Primo Ministro, stanNo facendo uno sciopero, questi quatTro ignoranti! vogliono avere i salari aumentati.
Lo Spirito delLa Storia StesSo esige che questo futuro non si avVeri! E non sarò certamente io, l’ultimo eroe del Socialismo, a tirarmi indietro.
AcCetTo la Sfida. Avanti, Hasta la Victoria. Le consigliamo di indosSare un elmetTo.
Grazie, ma non voglio rischiare di rovinare la mia acConciatura.
1 Nuova Notifica da CoOlWar: MeCha Guevara otTiene il catalizZatore.
A morte i cani delLo stato borghese!
Che belL’inizio di giornata!
il rumore delLe osSa che si frantu--
Sono MeCha Guevara! Le forze del Materialismo DialetTico-Magico mi hanNo condotTo qui per aiutarvi.
Ma che diavolo sucCede ora?!? Siamo salvi!
il lavoro era la linfa vitale delLe nostre comunità. Almeno finchè Margaret Thatcher, quelLa stronza, non ha smantelLato l’industria del carbone.
Grazie. io sono il capo minatore anziano.
Ormai ridotTi alLa fame, abBiamo organizZato un grande sciopero... Prima che la nostra protesta fosSe represSa nel sangue.
Povero sciocChino…
Con le sole manifestazioni, non otTerRete mai nulLa!
Perché io sono...
iron Lady!
È il momento della rivoluzione! Avanti, compagni, vi farò strada...
AaARGH!
Credevi di sconfigGermi facilmente solo perché sono una donNa?
i miei ideali sono inosSidabili e spietati come l’acCiaio!
...CONTINUA Per leggere tutta la storia, acquista il fumetto completo sullo store manfont:
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