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LA TRANSIZIONE ECOLOGICA
from MCG_02_2023
by MCG Magazine
L’Amazzonia brucia? Questo non ha alcuna importanza se i profitti attesi dalla deforestazione superano quelli che si crede di poter stimare da un rallentamento del riscaldamento globale.
E poiché alcuni eminenti economisti si ostinano a profetizzare che un aumento della temperatura di 6° centigradi costerebbe solo il 10% del Pil mondiale reale – nonostante i ripetuti avvertimenti della comunità scientifica che un tale riscaldamento provocherebbe l’apocalisse sulla terra -, il gioco è fatto: il capitale amazzonico è molto più interessante come stock di legname e terreno coltivabile che come polmone del Pianeta. Alla radice di un errore così tragico si trova l’assimilazione dell’Amazzonia a un “capitale”. Cos’è un capitale?
E qualcosa che deve fruttare un flusso di reddito in futuro e il cui valore oggi si decide che sia pari alla somma attualizzata (cioè convertita nella moneta odierna) di queste entrate future. Tanto più che questa pratica non si ferma solo alle foreste. Anche il prezzo di una vita umana viene valutato nel contratto di assicurazione secondo lo stesso principio: la vostra vita è quindi un capitale, uno stock che dovrete rendere redditizio.
La finanza (mercati) è prima forza al mondo, non ci sono istituzioni che le possano tener testa. Quindi, queste pratiche sono i veri ostacoli alla transizione ecologica, lo scontro, per ora perdente, è con le leggi dei numeri prive di un sup- plemento d’anima. Così io la penso. E’ con questa pratica che la così detta Economy of Francesco intende rompere. No, la vita di un essere umano, o di uno dei 100 milioni di squali che uccidiamo ogni anno, o di un albero…non è un capitale. Il suo valore è incommensurabile. Non può essere identificato indipendentemente dalle relazioni che lo costituiscono.
Rompere con la capitalizzazione significa porre dei limiti a una pratica e a un’idea. Significa nel contempo aggiungere un supplemento d’anima alla finanza. Si avrà immediata una conseguenza: dare via libera alla transizione ecologica il cui risultato vale la salvezza della terra e quindi dell’umanità.