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L’ANTICA VIA VALERIANA TRA PASSATO E PRESENTE

La sponda orientale bresciana del lago d’Iseo è un territorio adatto a diverse tipologie di turismo, caratterizzato come è da un susseguirsi di piccoli paesi ricchi di storia, fasce collinari con sentieri per trekking in mezzo agli ulivi, panorami mozzafiato in mezzo a boschi di castagni e pascoli. Un itinerario dal quale partire per la scoperta di questa regione è quello che segue l’Antica Via Valeriana, una via pedemontana che si snoda lungo l’entroterra passando nei territori di Sulzano, Sale Marasino, Marone e Zone attraversando antichi borghi e località panoramiche, sospesa tra l’acqua del lago e le cime delle Prealpi.

Forse è l’antica strada romana di collegamento tra Brescia e la Valle Camonica, forse risale al periodo medievale, innegabili sono il fascino e la suggestione dell’attuale percorso, recuperato dalla Comunità Montana del Sebino Bresciano. Una meta da non perdere, per chi ama il trekking e il turismo lento, naturalistico, ma che non disdegna la storia e l’arte rurale. È conosciuta anche come itinerario di devozione per la presenza di chiesette, santuari, eremi e cappelle, che anticamente svolgevano funzione di assistenza e di ristoro a viandanti e pellegrini, e che oggi contribuiscono a caratterizzare il percorso e a deter- minarne l’importanza storica. Una delle particolarità lungo questo itinerario è la Riserva naturale delle Piramidi di Erosione di Zone, note come le Fate di Pietra: grosse piramidi di terra sormontate da larghi cappelli di roccia che sembrano stare in equilibrio per magia, mentre in realtà la loro formazione è dovuta a un fenomeno di erosione al passaggio di un ghiacciaio ai tempi dell’ultima glaciazione. Nella vicina località Madonna del Disgiolo è possibile scoprire come camminavano gli arcosauri, grossi rettili preistorici antenati di dinosauri e coccodrilli: sulla roccia si vedono infatti le impronte dei passi impresse da questi animali, le più grandi e meglio conservate d’Italia. E poi il Bosco degli Gnomi, luogo fiabesco, una passeggiata in un’atmosfera irreale lungo una strada suggestiva, adatta alle famiglie, attrezzata con tavoli da pic-nic immersi nella natura con in sottofondo la brezza del lago.

Per muoversi nei dintorni si può pernottare all’Hotel Almici, antico albergo di posta per diligenze che si trova nella parte più tranquilla di Zone ai margini della via Valeriana ed è gestito da oltre un secolo dall’omonima famiglia.

A Pisogne imperdibili la Chiesa di Santa Maria della Neve, oggi museo a ingresso libero, che ospita un ciclo di affreschi cinquecenteschi sulla vita di Cristo di Girolamo Romanino e lo spazio espositivo Mirad’Or, museo dedicato all’arte e alla cultura contemporanea che letteralmente sorge dal lago come una palafitta, in corrispondenza del vecchio porto medievale. Sosta pranzo alla Trattoria dal Vescovo per un menù con prodotti locali che varia giornalmente, specialità da gustare: i casoncelli. Scendendo al lago dalla Via Valeriana si pos- sono visitare altre località suggestive, come Marone, la cui amministrazione comunale ha creato la Strada dell’Olio, itinerario di circa 13 chilometri che permette ai visitatori di scoprire le piccole e familiari aziende produttrici di olio e fare degustazioni godendosi fantastici scorci sul lago. Da Marone in autunno parte l’annuale cicloraduno non competitivo La lacustre, da realizzare in costume d’epoca inforcando biciclette vintage, per un percorso pianeggiante di 65 km lungo la litoranea del lago. Anche a Sale Marasino, un naturale anfiteatro morenico ricco di prati e uliveti, si godono panorami incantevoli attraversando i borghi cinquecenteschi. In zona gli uliveti dell’azienda agricola Leonardo che produce olio evo di alta qualità e ottimi cosmetici all’extravergine, tutto rigorosamente bio. Tappa golosa al Laboratorio l’Emporio ristorante e bottega di eccellenza sulla strada panoramica che costeggia il lago, dove lo chef Davide Maci propone menù che appagano gusto, vista e cuore, ottima la cantina.

Un itinerario dal qUale partire per la scoperta di qUesta regione è qUello che segUe l’antica Via Valeriana, Una Via pedemontana che si snoda lUngo l’entroterra passando nei territori di sUlzano, sale marasino, marone e zone.

Una meta da non perdere, per chi ama il trekking e il tUrismo lento, natUralistico, ma che non disdegna la storia e l’arte rUrale.

Il Borgo del Maglio di Ome offre l’incanto di scoprire un’antica fucina del XV secolo caratterizzata da una ruota idraulica funzionante che ancora oggi muove il maglio e permette di assistere a dimostrazioni di lavorazione del ferro. Se si capita qui nel mese di maggio ci si può imbattere nel Festival del fumetto da marciapiede

A poca distanza sosta a La Fiorita, che oltre ad essere una rinomata cantina (con tour guidati e degustazioni) offre anche un ristoranteagriturismo con piatti della tradizione e un b&b con camere silenziose circondate da boschi e colli con vigneti e uliveti.

Una volta rifocillati, da Sulzano prendere il traghetto per Monte Isola, uno dei Borghi più belli d’Italia, famosa per la qualità dei suoi prodotti tipici, per lo più di produzione familiare: la sardina essiccata al sole, l’olio evo DOP Sebino caratterizzato da un basso livello di acidità e gusto fruttato e il salame, un prodotto realmente unico, reso pregiato dalla sapiente dedizione con cui gli ultimi norcini di Montisola vi si dedicano da secoli. Un soggiorno sull’isola si apprezza anche per il lato paesaggistico, per il silenzio e la tranquillità che offre (non circolano auto, eccetto per i servizi importanti). Sosta pranzo: al Ristorante La Torre, un’ex cantina per la stagionatura del salame, da 27 anni ristorante di prodotti tipici con terrazza sul lago. A sud della cittadina di

Iseo, tra il lago e la Franciacorta, troviamo la Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, un piccolo paradiso naturalistico dove nidificano numerose specie di uccelli. Visitabile internamente solo a piedi con un percorso di 4 o 9 km, oppure da costeggiare in bicicletta seguendo un itinerario ad anello. Sosta pranzo alla frazione di Clusane per assaggiare l’inimitabile tinca al forno dell’Antica Trattoria del Gallo. Nota: se programmate la gita per il mese di luglio potete assistere alla tradizionale manifestazione culinaria Settimana della Tinca al Forno con Polenta, durante la quale tutti i ristoranti associati fanno degustare in un menù a prezzo fisso la propria ricetta di questo pesce. Trovandosi nella zona della Franciacorta nel nostro tour possiamo inserire anche la visita, con degustazione, a qualche cantina produttrice dell’omonimo vino, come La Montina a Monticelli Brusati che ogni giorno accoglie gli ospiti con visite guidate e degustazioni di alto livello, oltre ad una galleria di arte contemporanea. Senz’altro da non perdere una visita o, meglio, un breve soggiorno a Cascina Clarabella a Iseo, un luogo dalle diverse anime, tutte sorprendenti. Ci si può arrivare per partecipare ai percorsi di degustazione vini nella cantina, una delle primissime in Franciacorta ad essere certificate Bio, che si estende per 13 ettari e produce 80.000 bottiglie l’anno. Per poi rimanere affascinati dalla storia unica di questa cooperativa sociale che offre opportunità riabilitative e di lavoro a uomini e donne con fragilità psichiche, e rimanere per la cena e per il pernottamento in una delle 12 camere /appartamenti immersi nel silenzio e nel verde del parco. Il ristorante Centottanta Cantina & Cucina, premiato con la forchetta dalla Guida Gambero Rosso 2023, prende il nome dalla Legge 180, la Legge Basaglia, che ha sancito la chiusura dei manicomi e riformato l’approccio alla salute mentale ed è una “porta aperta sul mondo, il modo di abbattere i muri e i pregiudizi”. La cucina adotta tutti i principi slow: km zero, filiera corta, materie prime di qualità e ricette della tradizione. Un luogo di inclusione, un luogo dove ci si sente bene.

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