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CAROTE SPEZIATE

Dopo il successo della prima serata in cui le pizze di “081”, sono state sapientemente abbinate ai succhi realizzati da Giulia Caffiero, la pizzeria di Melegnano, torna con un nuovo appuntamento il prossimo 17 maggio durante il quale, protagonista indiscusso, insieme alla pizza, sarà lo champagne della maison Vueve Clicquot. Per un nuovo ed originale pairing, il prossimo 17 maggio alle ore 20.00, “081” di Melegnano (Via Castellini 31) ospiterà quindi Carola Braggio, senior brand manager della maison Vueve Clicquot, che guiderà gli ospiti nella degustazione e nell’assaggio di 4 diversi champagne abbinati ad un menù composto dalle pizze di Francesco Saggese. La pizzeria 081 di Melegnano nasce da un’idea di Davide e Francesco Saggese, due fratelli originari di Torre Annunziata, città in cui hanno trascorso i primi anni della loro vita per poi trasferirsi con la famiglia a Milano. 110 coperti, un locale moderno, ma soprattutto pizze realizzate con lievito madre, farina macinata a pietra ed ingredienti freschi e genuini, in prevalenza, tipicamente napoletani tra cui spiccano soprattutto il basilico e la mozzarella di Bufala.

1 chilo di carote, 1 litro di aceto di mele, 400 grammi di zucchero di canna, ½ cucchiaio da tavola di pepe nero, in grani, 10 chiodi di garofano, 50 g di uvetta/ uva passa, 50 g di pinoli, 100 g di olio di oliva, sale

Raschiate e tagliate a rondelle le carote in una teglia ricoperta con carta da forno. Cuocetele in forno a 150° per 20 minuti. In una casseruola mettete l’aceto, lo zucchero, i grani di pepe e i chiodi di garofano e portate tutto a ebollizione. Unite quindi le carote, il sale e la noce moscata. Coprite la pentola e fate cuocere per 15 minuti. Aggiungete l’uvetta, i pinoli e l’olio e fate cuocere altri 3 minuti. Riempire i vasetti sterilizzati con le carote, le spezie e il loro liquido di cottura. Conservate i vasetti al buio in un luogo fresco. Consumate le carote speziate entro tre mesi.

iL SUiNo Nero

viaggio attraverSo La maSSima qUaLità deLLa eNogaStroNomia aLpiNo-mediterraNeo-aSiatica

Quellenhof Gourmetstube 1897: parliamo del “Psaier Meets the World”, un menù primaverile che esprime il senso della filosofia di chef Mayr. Si parte dall’astice con carota dolce, riso e uovo di quaglia passando alle capesante con uova di Termeno e carciofo dell’Alto Adige, oppure il “Beuscherl”, ovvero granturco con uovo biologico e tartufo nero.

a tUttofood

Sarà presentata a Tuttofood, la fiera agroalimentare che si terrà a Milano dall’8 all’11 maggio, la gamma di prodotti “Re Nero 100% puro Suino Nero Italiano”. Si tratta del primo marchio collettivo nazionale in zootecnia, approvato dal Ministero delle Imprese lo scorso anno e che si accinge ad entrare in commercio con la certificazione di Agroqualità, ente certificatore del gruppo Rina e del Sistema Camerale Italiano. Ben cinque razze – Suino nero di Calabria, Nero dei Nebrodi, Casertana, Cinta senese e Mora romagnola – presenti in sette regioni: EmiliaRomagna, Toscana, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia e ovviamente Calabria.

“Si tratta di una riscoperta di produzioni di alta qualità e ad alto valore aggiunto che si candidano ad interpretare appieno le nuove tendenze di consumo in tema di sostenibilità ambientale, benessere animale e gusto autentico – dichiara

Anna Madeo, presidente di Filiera Madeo capofila Rete Nazionale del Suino Nero Italiano – Preserviamo la biodiversità e la purezza di razze pregiate di suino nero, presenti nei diversi territori della nostra filiera da oltre 2.700 anni, sin dagli antichi Greci e Romani. Un patrimonio gastronomico inestimabile da valorizzare”.

Il marchio “Re Nero” è il frutto del progetto “Filiera Suino Nero Italiano”, promosso dall’associazione di categoria Agrocepi e vincitore del IV bando del Ministero dell’Agricoltura sui Contratti di filiera e di distretto.

graNde

Vermiglio, rubino o porpora. Ha le bolle. È il Lambrusco! Un calice di Lambrusco, inconfondibile ed estremamente versatile, è capace di soddisfare le esigenze del bere moderno e di mettere d’accordo quattro province: Mantova, Modena, Parma e Reggio Emilia sono unite indissolubilmente da questo vino-simbolo. È un vino contemporaneo che si rivela adatto anche a chi fa della sostenibilità ambientale e della territorialità una filosofia di vita e di consumo.

L’ottava edizione di Lambrusco a Palazzo è stato un grande successo e l’Abbazia di Polirone a San Benedetto Po (MN), complesso monastico datato XI secolo, ha accolto i Lambruschi di eccellenza, l’Olimpo dei Lambruschi. Il 6 e il 7 maggio i chiostri dei Secolari e di San Simeone, location cadenzata e ritmata da archi e mattoni, sono stati colorati da 150 etichette di Lambrusco in tutte le sue sfumature e sfaccettature, ideale sia per esperti che per appassionati.

L’evento è stato organizzato da ONAV Mantova e La Strada dei Vini e Sapori Mantovani con il patrocinio e la collaborazione del Comune di San Benedetto Po, un sodalizio che unisce in un abbraccio cibo e vino della zona del mantovano, modenese, parmense e reggiano, culla del Lambrusco e di numerosi e gustosi prodotti tipici. Durante l’evento, infatti, è stato possibile assaggiare una

Per gli amanti del mare, il rombo, preparato con ostrica gillardeau, yuzu e cavolo rapa. Poi lo huco, ovvero pesce predatore dal grande sapore e qualità che si sposa perfettamente con un tocco asiatico dato dal cocco, dal cuore di bambù, dall’asparago di mare e dal gambero del mare glaciale artico. Nel menù primavera c’è anche il Wagyu dell’Alto Adige preparato con pastinaca, cipolla arrossita e porro. La cucina della Quellenhof Gourmetstube 1897 è caratterizzata anche dall’esperienza di Matteo Lat- tanzi, maître-sommelier con cui, da oltre dieci anni, chef Mayr condivide la mission: Lattanzi conserva, nelle sue tre cantine, 20.000 bottiglie di ben 1.200 etichette diverse tra Italia, Alto Adige e alcune rarità risalenti agli anni Quaranta; il suo obiettivo? Trovare per ogni piatto l’abbinamento di vino migliore…

La primavera aL regio patio

Forse sarà la nuova cucina o forse sarà l’aria della primavera... quest’anno lo Chef Andrea Costantini porta in carta una grande ventata di novità.

Al Regio Patio vengono proposte come di consueto 3 diversi percorsi: Autoscatto, il più libero e giocoso, Garda 100% ispirato dalle suggestioni e dai prodotti del meraviglioso territorio lacustre e Orto dedicato all’elemento vegetale, grande protagonista della cucina del Regio Patio. E’ inoltre sempre disponibile la scelta à la carte nelle formule 2 o 3 piatti più un dolce.

In sala ritroverete ad accogliervi il maître e sommelier Nicola Tumicelli, che vi condurrà tra vini e piatti con professionalità e simpatia.

Per chi vuole godere anche degli altri servizi del Regina Adelaide, magari in una giornata di tempo incerto, niente di meglio dei pacchetti SPA & Cena assolutamente da provare.

specialità gastronomica d’eccellenza a cura della Pro Loco Teofilo Folengo: il salame cotto sotto la cenere di San Benedetto Po, unico nel suo genere per armonia di sapori e modalità di cottura caratteristica.

Dopo tre anni di pausa, l’edizione del 2023 è stato un vero e proprio inno all’autenticità e alla naturalezza grazie anche all’area “Indigeno” dedicata all’assaggio di Lambruschi bio prodotti con lieviti spontanei autoctoni, provenienti dalle 4 province. Sono Lambruschi ancestrali, strettamente legati ai processi naturali di fermentazione, che danno vini diversi l’uno dall’altro e diversi da loro stessi di anno in anno.

forSt e gLi aLpiNi

Dopo il grande successo riscosso dall’Adunata degli Alpini di Vicenza (nel 1991) e di Bolzano (nel 2012), Birra FORST è diventata partner ufficiale in occasione dell’Adunata Alpini 2018 a Trento, nel 2019 a Milano e nel 2022 a Rimini.Anche quest’anno tornerà al fianco degli Alpini per la 94° edizione in programma a Udine. Si tratta di un sodalizio importante, che sottolinea la vicinanza di Birra FORST allo storico Corpo degli Alpini, con il quale condivide da sempre l’attenzione per la natura e l’ambiente, la solidarietà e il legame con il territorio. La condivisione di questi valori trova conferma nei fatti, perché Birra FORST è da sempre impegnata nella solidarietà, sostenendo progetti di diverso genere, soprattutto in Alto Adige, con iniziative proprie, come la raccolta di fondi o progetti a sostegno delle persone più fragili.

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