illuminismo

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A cura di Mara Torricelli

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Social Impact è il medium che consente di integrare filantropia e sostenibilità in progetti di investimento di istituzioni pubbliche e private in grado di migliorare la vita e i servizi della collettività nel suo complesso. Il Social Impact e https://www.treccani.it/enciclopedia/tag/filantropia/

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Significato della parola L’illuminismo è un movimento che prende origine dalla parola “lumen=” alla lettera “luce”, cioè intelligenza, ragione. Quindi, favorisce tutto quello che e verificabile con l’intelligenza.

da cosa nasce • Radici culturali: sono rintracciabili nella nuova scienza di Galilei, Newton, Copernico, Bacone, nel dubbio metodico e nel razionalismo cartesiano, nel pensiero empirista inglese. Il discorso iniziato da Galilei e concluso da Newton arriva a compimento con l'illuminismo che estende il metodo analitico dai fatti fisici anche a quelli sociali, etici e psichici, in breve, a tutta la realtà umana: « Analizzare non è altro che osservare successivamente le qualità di un oggetto...Nessun altro metodo può supplire all'analisi, né può spandere la stessa luce…... Non abbiamo inventato questo metodo; l'abbiamo semplicemente trovato, e non abbiamo a temere che esso ci inganni1»

• Radici sociali il movimento illuminista è espressione della classe emergente che si viene affermando sempre più in Europa nel ‘700: la borghesia che aspira a diventare la classe dirigente, gli intellettuali che cercano un nuovo posto nel mondo. Negli illuministi non c’è solo la borghesia: anche gli aristocratici si fanno portavoce dl una visione della realtà. E’ evidente che la critica spregiudicata al passato è sintomo dell’affermazione di una nuova classe che, per imporsi, deve disgregare le vecchie strutture ,assolutistiche e liberarsi dall’oppressione delle idee, sia dell’aristocrazia feudale sia del clero. Ma lo stesso sperimentalismo, la 1

Condillac, Logica, 1

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Illuminismo fra studio del passato e fiducia nel futuro

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stessa scienza, lo stesso SPIRITO CRITICO porta a fare dell’Illuminismo un movimento contro la società (contro qualcosa di già definito in eterno, contro l’idea del patto politico ecc.) La cultura illuministica è, chiaramente, la premessa alla rivoluzione francese, anche se gli illuministi non erano rivoluzionari, ma speravano in cambiamenti pacifici e graduali, attraverso riforme concesse anche dai sovrani che si lasciassero conquistare dalla nuova filosofia, che credessero nella forza della ragione.

Il movimento illuminista, che si sviluppa nella seconda metà del ‘700 in Europa, si propone di lottare contro tutti i residui d’irrazionalità perduranti nella vita politica, economica, sociale, morale, intellettuale e contro l’ignoranza, i pregiudizi, le superstizioni. La luce della ragione deve cacciare le tenebre dell’irrazionale. Per gli illuministi è necessario sottoporre all’esame della ragione tutte le manifestazioni dalla realtà. Kant dà un’idea del periodo affermando2 “La nostra epoca è la vera e propria epoca della CRITICA a cui tutto deve sottomettersi. La ragione è il suo metro di giudizio ed è concepita come facoltà capace di raggiungere la verità in ogni campo con le sue sole forze senza l’aiuto di alcuna autorità” Inoltre: “« L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude3! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È 2 3

Critica della ragion pura, 1871 Osa essere saggio! (Non aver paura ad usare l’intelligenza)

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La riscoperta della cultura, dello scambio di idee, della fiducia nella ragione dell’uomo. Il ruolo fondamentale della rivalutazione della storia…

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questo il motto dell'Illuminismo. »(Immanuel Kant da Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?, 1784)” Forti di questa fiducia, gli illuministi guardano al passato in particolare al Medioevo, come ad un’epoca oscura4 e ad una lunga serie di errori e sono convinti che la-loro età segni una svolta decisiva nella storia, perché darà inizio al regno dei lumi ad un mondo migliore che possono vincere i mali del secolo: sociali, morali, fisici. E assicurare la pubblica felicità.

Vi sono dunque slancio ottimistico e fiducia nelle battaglie. Gli illuministi sono convinti della presenza della ragione in tutti gli uomini. Da qui la conseguenza che tutti gli uomini debbano essere: uguali, fratelli, liberi; aperti verso qualunque civiltà, disponibili ad accettare l’altro, pur nella diversità. Da ciò derivano una serie di novità nel modo di pensare: ✓ Cosmopolismo; se tutti gli uomini hanno lo stesso LUMEN e sono fratelli, l’uomo è cittadino del mondo. ✓ Filantropismo: la disponibilità ad amare e soccorrere gli altri uomini perché dotati di ragione anch’essi. ✓ Spirito di tolleranza verso le altre opinioni e posizioni seppur diverse e opposte: Fra tutti, ricordiamo Voltaire che diceva:

‘Non-sono d’accordo con-te ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee”

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la magia, la superstizione, l’intolleranza religiosa, l’inquisizione

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Simbolo della filosofia

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Lo spirito di tolleranza, dunque, impone anche: • L’accettazione di ogni credo, e poiché, come si è visto, l’illuminismo si basa sulla razionalità, il concetto di “Dio” è accettato come un essere supremo, causa prima e regolatore del mondo ( secondo Newton l’universo è una macchina messa in movimento dall’impulso dato da Dio che ne garantisce il regolare funzionamento). ✓ I sentimenti in secondo piano: pur basandosi essenzialmente sulla ragione, non si può dire che i sentimenti non trovassero posto nell’Illuminismo. Solo che ora c’è un attento controllo di tutte le manifestazioni della sensibilità (si fa attenzione che i sentimenti, il pathos, non prendano il sopravvento sull’equilibrio) Di cosa

si discuteva

I principali temi dibattuti furono: ✓ Usura: si affermava la legittimità del prestito in denaro in funzione di un’economia moderna contro i cattolici che condannavano questa pratica. ✓ Streghe: si sviluppa contro ogni forma di superstizione e pregiudizio. ✓ Vaiolo: nasce intorno ai primi esperimenti dl vaccino, osteggiati dagli ambienti religiosi e da medici moderati. Il dibattito porterà all’obbligo del vaccino in gran parte dell’Europa. ✓ Pena di morte: si accese in seguito alla pubblicazione di “De’ delitti e delle pene” di Beccaria e Verri, che introdusse il concetto di pena socialmente utile al posto della pene di morte. ✓ Lingua: si svolge intorno a due temi fondamentali: a) necessità di comunicare con un pubblico sempre più esteso; b) necessità di modificare la lingua in funzione delle nuove esigenze culturali. ✓ Istruzione: nasce intorno alla polemica contro l’ordine dei Gesuiti e vide affermarsi l’esigenza di un’istruzione laica, generalizzata, organizzata dallo stato. ✓ Pubblica felicità è il dibattito più espressivo perché pone il problema di ottenere un miglioramento sociale attraverso riforme illuminate. 9


Le discussioni pubbliche avvenivano nei salotti, o nei “caffè”

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Dove si discuteva Nel 1700 i problemi dibattuti tra gli intellettuali costituiscono un vero “specchio” della coscienza europea: attraverso giornali, opuscoli, attraverso le discussioni gli intellettuali si appassionavano al confronto delle idee. Le discussioni avvenivano: nelle accademie, nei salotti e nei caffè,.

on" di Londra, loggia, il 24

Questi dibattiti ebbero due principali caratteristiche : 1) il cosmopolitismo: cioè sorsero contemporaneamente in vari paesi europei e affrontarono problemi comuni alla realtà complessiva dell’Europa; 2) l’operatività, cioè non rimasero discussioni teoriche ma tesero a esercitare pressioni politiche, e riforme fattive per essere tradotti in realtà. I principali luoghi di incontro Dal momento che le corti vennero progressivamente a perdere la centralità che avevano conquistato secoli prima, (anche se alcuni sovrani continuarono a svolgere il ruolo di Mecenati, come Federigo Il di Prussia che ospiterà Voltaire) adesso i centri d'incontro erano: logge massoniche, salotti, caffè; e, come mezzi di comunicazione, anche i viaggi gli scambi epistolari. 1 Le Logge massoniche derivano la loro origine dal XIV secolo nelle corporazioni di muratori quali si distinguevano dagli altri Arti per il carattere complesso dell’organizzazione e dei segreti del mestiere che erano trasmessi oralmente dai maestri (conoscenze di geometria, matematica, arte e filosofia) i quali decidevano quali adepti fossero da ammettere a un grado superiore di conoscenza. Le riunioni si svolgevano in capanne dette Logge. Il carattere di segretezza e ritualità consentì la sopravvivenza di questa corporazione oltre il XVI secolo quando la

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Un salotto letterario…

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maggior parte delle corporazioni entrò in crisi. Gli adepti godevano di particolari franchigie-date dalla Chiesa o dai sovrani, da qui il nome di franci mason in francese o free mason in inglese e in italiano. I. In Inghilterra nel XVII secolo queste logge aprirono a nobili o intellettuali attratti dai princìpi dì fratellanza e uguaglianza espressi nei gruppi. Cosi le logge persero il carattere di corporazione per assumere quello di associazione culturale pur mantenendo i simboli, la gradualità, dei membri, la segretezza dell’antica corporazione. 2. I salotti: le case patrizie si aprirono spesso a gruppi d’intellettuali che univano le occasioni mondane con lo scambio d’informazioni Celebri in Francia, furono quello di casa di HOLBACH frequentato da Diderot e altri enciclopedisti, e in Italia quello di casa Serbelloni.

Il Salotto di Madame Geoffrin, un Salotto ambìto nella Parigi del tempo. Si sta leggendo un’opera di Voltaire

3. Caffè erano luoghi d’incontro più liberi e casuali che nelle grandi città sostituirono gli incontri in piazza, nella Chiesa o nel palazzo di corte. Erano l’antitesi dei salotti ,perché in questi si entrava se ammessi, mentre nei caffè entrava chiunque liberamente. La circolazione delle idee si arricchiva del confronto con la gente comune e la grande cultura arrivava anche a meno acculturati. Il nome è ripreso dalla bevanda del caffè, importato con la conquista dell’America, (anche se piantagioni di caffè venivano anche dall’Arabia). Il caffè conobbe una fortuna ineguagliabile, soprattutto aggiunta a quella della cioccolata, che gli europei non conoscevano. L’importazione del caffè e del cacao ebbe un vero e proprio boom. Piantagioni di cacao e di caffè si estendevano per vastistissimi territori in America, dove gli schiavi vennero importati dall’Africa come schiavi, per lavorare. 13


INTERNO di caffè con sale divise per discussione

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Il nome del “caffè” indicò, dunque, i luoghi d’incontro dove i letterati e gli intellettuali si incontravano e parlavano degli argomenti più attuali, bevendo caffè e cioccolata.

Di Ludwig Passini - 1. Hamburger Kunsthalle2. Bildindex der Kunst und Architektur, object 20146447., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6322645

4. Tra i nuovi modi di comunicare ricordiamo gli scambi epistolari che costituiscono il contatto tipico del secolo. 5. I viaggi: aumenta, infatti, la mobilità degli intellettuali: compiere un viaggio in Europa è considerato un elemento indispensabile di educazione e formazione letteraria, il viaggio comprende non solo le visite ai luoghi, ai monumenti, ma anche ai grandi personaggi, è il Gran Tour. I miglioramenti grazie ai quali si progredì 1

Aumenta il pubblico che sa leggere e desidera libri di ogni genere con argomenti più vicini ai suoi interessi (riviste, giornali pamphlet3

2 Migliora-la-produzione-della carta e la-qualità-del lavoro-tipografico 3 Si modernizzò la rete viaria e postale (le lettere arrivavano prima, e cosi i libri si diffondevano più velocemente)

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E la produzione? Cosa si scrive? I pensatori illuministi sono caratterizzati dalla comune volontà di creare una cultura che risponda alle esigenze concrete della società, che offra strumenti operativi d’intervento e diffonda al massimo grado le conoscenze che la ricerca scientifica va aggiornando. Quest’esigenza porta a collocare in secondo piano l’esperienza poetica e letteraria5. Il pubblico cui ci si rivolge è legato al costituirsi di un ceto medio, specialmente in Inghilterra e in Francia, impegnato nell’amministrazione dello Stato o nelle attività imprenditoriali, commerciali, finanziarie e sul riconoscimento da parte delle diverse categorie economiche e professionali dell’esistenza d’interessi comuni.

Il tipo di intellettuale L’intellettuale è nettamente diverso da quello che abbiamo visto nei secoli precedenti. Il mutare del suo ruolo è strettamente collegato ad alcune trasformazioni che avvengono nel settore delle lettere e dell’editoria.

1 IMPRENDITORE. Compaiono imprenditori che si dedicano solo all’editoria, alla pubblicazione dei libri. Per la prima volta possiamo vedere un intellettuale che vive del proprio lavoro, non più alle dipendenze di un mecenate. Gli scrittori possono anche godere del diritto dell’ autore e il lavoro dell’intellettuale tende a professionalizzarsi. 2 GIORNALISTA. Emerge la figura del giornalista che acquista una progressiva autonomia economica e professionale. Nasce Il pamphlet6, dei primi fogli di giornale, talvolta opuscoli o brevi opere saggistiche. Opere di breve taglio piuttosto che lunghi trattati, sono preferiti, perché di più facile lettura e quindi di più fucile propaganda. 3 IL FILOSOFO (LE PHILOSOPHE) Il philosophe4 è un altro tipo d’intellettuale che si afferma in questo periodo, è : si tratta d’intellettuali che si dedicano a combattere i pregiudizi a distruggere gli errori popolari: la loro concezione del mondo è fondata È poca la produzione poetica lirica in questo momento, in cui predomina l’esigenza di “RIFORMARE” la società e il modo di pensare 6 In stati come la Francia dove il dissidio con il potere è forte, i pamphlet assomigliano a volantini scritti di nascosto e distribuiti “alla macchia”… 5

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sulla ragione ed essi propagandano la tolleranza e criticano ogni forma di tirannia. Il romanzo filosofico è un genere letterario molto in voga in questo periodo: fra tutti ricordiamo il Candido di Voltaire: il filosofo Pangloss educa il giovane Candido(candido di nome e di fatto) alle massime del filosofo Leibniz (“Questo è il migliore dei mondi possibili”), sotto la guida del maestro Pangloss7 ( la trama: Innamorato della bella figlia del suo ospite, trovato in flagrante con lei, il giovane Candido viene cacciato ed inizia una serie di rocambolesche esperienze in cui cerca di mettere sempre in pratica la massima di Leibniz per quale poiché questo è il migliore dei mondi possibile, tutto deve andar bene) Candido, però, si troverà in continui guai: sfugge più volte alla morte, a Lisbona, rasa al suolo dal terremoto, ritrova il suo maestro (Pangloss) e attraversa il mare per raggiungere l’America, trovando l’Eldorado, inseguendo la ragazza che gli era sfuggita nel primo episodio… Gira il mondo, si ritrova a Parigi, Londra, Costantinopoli. Qui ritrova la ragazza invecchiata, ma la sposa lo stesso, e l’intera compagina (lui il suo maestro che l’ha accompagnato e tutti gli altri) si stabiliscono in una fattoria sul Bosforo, dove lavorano la terra e riflettono sull’esperienza vissuta.

Il libro è, però, una satira pungente per chi pensavo che davvero tutto potesse andar bene e che fosse, questo, il migliore dei mondi. L’illuminismo di Voltaire è più pratico, e teso a lottare contro i pregiudizi, piuttosto che lasciarsi andare ad un ottimismo assoluto. Il finale del libro è interessante: nella soluzione dei problemi in una fattoria agricola “comunitaria”, con i lavoro saggiamente spartito, sembra intravedersi piuttosto un’anticipazione dei venti rivoluzionari che sconvolgeranno l’Europa. 4 ENCICLOPEDIA. In Francia Diderot e D’Alembert, si dedicarono alla compilazione del Dizionario enciclopedico, la prima ENCICLOPEDIA. Il titolo intero è Enciclopedia o dizionario ragionato delle scienze e delle arti: in esso c’era tutta la summa del sapere fino a quel momento raccoglibile ed espresso in forma chiara e leggibile: l’intento dell’enciclopedia era, allora come ora, divulgativo il più possibile. Gli autori: Dideròt e d’Alembert coordinarono il lavoro di centinaia di collaboratori, non sempre concordi, e riuscirono a superare le enormi difficoltà che si frapposero negli anni alla stesura dell’opera. « L'opera che iniziamo [...] ha due scopi: in quanto enciclopedia, deve esporre quanto più è possibile l'ordine e la connessione delle conoscenze umane; in quanto Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, deve spiegare i principi generali su cui si fonda ogni scienza e arte, liberale o meccanica, e i più notevoli particolari che ne costituiscono il corpo e l'essenza » (dal Discorso Preliminare di Jean le Rond d'Alembert tratto dal primo volume dell'Encyclopédie[1])

https://it.wikipedia.org/wiki/Encyclop%C3%A9die Parola “parlante greca” pan= tutto gloss=lingua, conoscere tutte le lingue, saper parlare di tutto, trovare una parola a tutto. 7

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IN ITALIA

Reggia di Caserta

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Tra Milano e Napoli

In Italia i centri della cultura illuministica furono MILANO, soprattutto per la vicinanza con la Francia e le idee che da essa giungevano. Oltre alla vicinanza con la Francia, il dominio austriaco, per impulso dei sovrani Maria Teresa e Francesco Giuseppe Il, detti, appunto, “sovrani illuminati”, dettero origine ad un’opera di svecchiamento dell’apparato statale e si aprirono alle nuove idee. L‘impulso di Milano fu molto forte sugli intellettuali: • Pietro e Alessandro Verri, intellettuali vivaci e ottimisti nella ragione che dettero vita a brillanti dibattiti sulle pagine del Caffè8 ; • Cesare Beccarla, con l’aiuto di Pietro Verri, scrisse “De delitti e delle pene”, un trattato che propone l’abolizione della pena di morte: ogni pena è giustificata dal fine rieducativo vissuto da uno Stato rispettoso della dignità umana Inaspettatamente, un altro centro illuministico fu NAPOLI, grazie alla politica innovatrice inaugurata dai Borboni al potere nel 1734 in uno Stato finalmente autonomo, libero dagli Spagnoli, che fu ricco d’insigni studiosi e docenti9 Ma, a parte Milano e Napoli (due centri conclusi in se stessi) in Italia l’Illuminismo fu molto lento ad affermarsi. L’Italia risentiva ancora del dominio di tanti Stati, e il concetto di “libertà mentale” era ancora piuttosto oscuro. Tuttavia un certo dibattito cominciò a diffondersi nelle Università soprattutto (il resto della popolazione, ancora sottomessa allo straniero, non aveva possibilità di istruirsi). E’ per questo che il nostro più grande rappresentate dell’Illuminismo, Carlo Goldoni, faticherà non poco a trovare un modo di vivere indipendente con le sue commedie, e alla fine dovrà abbandonare Venezia e finire la sua vita alla corte del re di Francia….

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Iniziò le pubblicazioni nel giugno 1764 “un foglio dì stampa che si pubblicherà ogni 10 giorni... conterrà cose varie cose disparatissime cose dirette alla pubblica utilità.., scritte con ogni stile che non annoi...” (dall’intervista a Pietro Verri, Baldi, vol. p.428) 9 Essi furono I primi, fra tutti si ricorda, Antonio Genovesi, prof di diritto, a tenere le lezioni in italiano anziché in latino

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SULL’ILLUMINISMO: PRO E CONTRO • Quest’opera produrrà certamente, col tempo, una rivoluzione negli animi ed io spero che i tiranni, gli oppressori, i fanatici e gli intolleranti non abbiano a trarne vantaggio. Avremo reso un servigio all’umanità. (Denis Diderot parlando della “Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri”, pubblicata tra il 1751 e il 1772, da un consistente gruppo di intellettuali sotto la direzione di Diderot e D’Alembert)

L’uomo è nato libero, e dappertutto è in catene. (Jean-Jacques Rousseau) •

„Molti pensatori dell'illuminismo e del periodo razionalistico che hanno creato sistemi teorici antireligiosi non si sono resi conto che nell'uomo vi è un profondo bisogno di religione, un bisogno di afferrare il significato ultimo delle cose, e non sono stati capaci di prevedere che – una volta privato di una religione rivelata –l'uomo, invece di esserne soddisfatto, avrebbe cominciato a creare delle pseudo-religioni, nonché quell'eclettismo, così pericoloso per lo spirito, che la razza umana ha dimostrato negli ultimi due o tre secoli.“ — Hossein Nasr filosofo e insegnante iraniano 1933 Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/illuminismo/?page=2

„Non abbiamo nessuna ragione scientifica per sostenere che un sistema è migliore di un altro, a meno di affidarsi al determinismo storico o alla legge della giungla, per cui chi vince ha ragione perché vince.“ — Franco Cardini storico e saggista italiano 1940 Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/illuminismo/?page=2

• “Un uomo è libero nel momento in cui desidera esserlo.” VOLTAIRE

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