schema Purgatorio

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Antipurgatorio, canti 1-VIII

2 canto Arrivo delle anime nel Purgatorio

.È il mattino e arriva l'Angelo nocchiero...Le anime si meravigliano di Dante; una di queste è Casella.

Catone li accusa di lentezza e negligenza, spronandole a correre al monte 1.

3 canto Scomunicati dalla Chiesa. Devono sostare nell'Antipurgatorio 30 volte il tempo della scomunica

2. Manfredi di Svevia 3.

rimprovero di Virgilio a Dante (1-45) incontro con le anime dei contumaci (46102) colloquio col protagonista dell'episodio, Manfredi di Svevia (103-145).

4 canto I due salgono con estrema difficoltà, aiutandosi con piedi e mani,

Negligenti: si pentirono solo in punto di morte; occupati in armi, pensiero o politica, trascurarono fino all'ultimo la propria conversione. Sostano nell'Antipurgatorio tanto tempo quanto durò la loro vita.

inerpicandosi lungo un pendio assai ripido, tanto che a un certo punto Dante chiede al maestro di attenderlo

I pigri a pentirsi

perché non riesce a stargli dietro. Virgilio lo esorta a raggiungere un ripiano roccioso (il primo balzo) che cinge orizzontalmente tutto il monte.

5 canto Incontrano dei penitenti che si stupiscono a vederlo, e lo seguono, esortandolo a rallentare un poco, a guardarli, e dire se in vita ha mai visto

Morti per forza

qualcuno di loro. Essi furono tutti morti per forza e peccatori fino all'ultima ora. Dante li osserva uno a uno, ma non ne

1 balza

riconosce nessuno; tuttavia li invita a parlare e, se potrà fare qualcosa per

Buoconte da Montefeltro Pia de' Tolomei

loro, sarà ben lieto di esaudire ogni loro richiesta in nome di quella pace di cui egli stesso è in cerca. Tra i personaggi ricordati c’è Buonconte da Montefeltro e PIA DE’ TOLOMEI “ Ricordati di me che son la Pia” APPROFONDIMENTO: Pia de’ Tolomei, di Gianna Nannini

6 canto Morti per forza 2 balza

I Morti per forza, si accalcano intorno al poeta. Dante riconosce diversi personaggi. Ma Virgilio lo guiderà verso un’anima che lo guarda in silenzio, “come un


Sordello da Goito (poeta, trovatore)

7 canto

La valletta

Ancora Sordello Lui e le anime non hanno lì una sede fissa ma possono vagare lungo il monte Filippo il Bello Carlo d’Angiò

8 canto

La valletta

Nino visconti Corrado Malaspina

leone” L’incontro tra due “mantovani”. Arringa a Firenze(127-151) e all’Italia. (76-126) Sordello mostrerà ai due poeti i principi negligenti della valletta e biasimerà i loro successori che rappresentano una degenerazione rispetto a loro e si sono macchiati di gravi colpe politiche, di cui i sovrani passati in rassegna si rammaricano. il trovatore lombardo aveva scritto un famoso Compianto in morte di Ser Blacatz in cui biasimava i principi suoi contemporanei e ciò consente a Dante di lanciare la sua violenta invettiva all'Italia Virgilio dà spiegazioni a Sordello della sua presenza lì e gli parla anche di Dante. E’ notte, e dice Sordello, nel buio non si vede e si rischia di perdere la retta via (e, quindi) perder tempo per la salita. Nel punto in cui la costa del monte ha un’avvallatura c’è la “valletta”, un locus amoenus in cui Dante vede i Principi negligenti. Il luogo è un’anticipazione dell’EDEN, che troveremo in seguito. Era già l’ora che volge il disio ai navicanti e ‘ntenerisce il core lo dì c’han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d’amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more; w1-9 LA PROFEZIA: Corrado dice a dante (che aveva affermato di non aver mai conosciuto I Malaspina) che prima di sette anni (nel 1306, appunto) Dante sperimenterà di persona la generosità e la cortesia dei suoi parenti, profetizzando indirettamente l'esilio (è da notare come simili profezie, nel Purgatorio, hanno tono ben diverso rispetto a quelle infernali)


LA SALITA AL PARADISO:11-33 CANTO. IX (v94-145)

X Ingresso nella I Cornice (1-27)

SUPERBI, I cornice

Dante, che si era addormentato, viene portato da S.Lucia verso l'Angelo Guardiano che, seduto sul più alto di 3 gradini, con la spada incide sette P sulla fronte di Dante. La Porta si apre con grande stridore. I Superbi sono figure informi, rannicchiate a terra; portano grandi massi. Se Dante guarda vedrà che si battano il petto per penitenza.

XI

Tra queste Dante riconosce alcune persone, come l'amico ODERISI DA GUBBIO, che gli presenta un altro spirito Provenzan Salvani (senese)

XII

Oderisi gli mostra alcuni esempi di superbia punita. "gli uomini dovrebbero meditare su questi esempi", dice Dante. L'Angelo dell'Umiltà cancella la 1° P

XIII-XIV

XV-XVI

XVII-XVIII

INVIDIOSI, II cornice

Stanno addossati alla parete, grigi come lei; toccano la parete perché sono ciechi: hanno le palpebre cucite da cui, comunque, possono uscire le lacrime.

Tra queste Dante riconosce la senese Sapia, una donna famosa per la sua invidia: essa gioì perfino della sconfitta della sua città, tanto invidiava tutti. L'Angelo della Misericordia cancella la 2° P Sono avvolti in un fumo nero, come l'ira. Tra essi Dante IRACONDI,III riconosce MARCO LOMBARDO, che parla del "libero arbitrio" e cornice della necessità di 2 soli nella vita dell'uomo. L'angelo della Mansuetudine cancella la 3°P In questi due canti Virgilio spiega a Dante la natura dell'AMORE, incredibilmente simile a “A cor gentil rempaira ACCIDIOSI, IV sempre amore” di G.Guinizzelli). Una grande folla arriva cornice urlando, e fra questi Dante riconosce l'abate di San Zeno a Verona l'Angelo della Sollecitudine cancella la 4°P AVARI E PRODIGHI,V cornice

XIX-XX

XXI-XXII

GOLOSI, VI cornice

Sono Bocconi a terra con mani e piedi legati. Dante pronuncia una dura condanna sull'avarizia. Tra i personaggi c'è Ugo Capeto, capostipite dei Capetingi, e Dante fa un'aspra invettiva contro la sua discendenza. Qui Dante incontra anche il poeta latino Stazio, punito per la troppa prodigalità (dice che è solo grazie alla lettura di Virgilio che ha capito che il suo era un peccato) Sono magrissimi e passano sotto alberi carichi di frutta senza poter mangiare. Dante incontra Forese Donati e pronuncia un'aspra invettiva contro Firenze.

l'Angelo della Giustizia cancella la 5° P XXIII-XXVI

LUSSURIOSI, VII cornice

Camminano avvolti in fiamme e divisi in due schiere e si baciano fraternamente fra loro. Qui Dante incontra molti suoi


amici e rappresentanti del Dolce Stil Nuovo, come Bonagiunta Orbicciani (canto XXIV) e Guido Guinizzelli. L'incontro con Guinizzelli è l'occasione per pronunciare una violenta arringa contro la poesia contemporanea. l'Angelo della Temperanza cancella la 6°P XXVII

All'alba un duro momento aspetta Dante: Virgilio gli annuncia che lo lascerà. Il suo compito è finito. l'Angelo della Castità cancella la 7°P

XXVIII

ENTRA NELL'EDEN. Al di là di un ruscello vede Matelda; essa attraverserà le acque e lo condurrà attraverso il bosco. Il fiume è il Lete, il fiume della dimenticanza.

XXIX(vv37-60)

Nuova invocazione alle Muse

XXX (v22-54)

Scomparsa di Virgilio ed apparizione di Beatrice.

XXXI

XXXII

XXXIII

Accuse di Beatrice e difesa di Dante Beatrice preannuncia a Dante che egli è destinato a stare con lei, in Paradiso, e gli chiarisce del tutto la sua missione. (v100108) Dante vede calare dall'alto un'aquila, più rapida di qualunque fulmine, una volpe che si avventa sul fondo del carro, e una lupa, affamata come se fosse digiuna da molto tempo. Dante beve l'acqua dell'Eunoè (136-145) La profezia del «DXV»

Io mi allontanai dal fiume sacro del tutto rinnovato, come le piante giovani che rifioriscono e si coprono di nuove fronde, purificato e pronto per salire alle stelle (in Paradiso).


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