COPIA A T RATUI n.15 Novembre/Dicembre 2010 G
Poste Italiane-spedizione in abbonamento postale-70%-Commerciale Business Ancona n.78/2009.
IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... NON SOLO
marcheingol@quelliche.net
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n. 15
Da Jesi a San Benedetto del Tronto, penalizzate le tifoserie più appassionate delle Marche
Divieti, restrizioni, limitazioni: così il calcio muore!
La protesta dei tifosi della Samb (foto di Domenico Ascolani)
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anno perfino vietato la trasferta dei tifosi della Sampdoria a Parma nonostante le due tifoserie siano da anni gemellate da fraterna amicizia. Benvenuti nel calcio del Terzo Millennio, pay-tv e stadi vuoti. Non solo tra i Pro, anche tra i Dilettanti è di scena l’assurdo. Non sembra vero ma sotto l’aspetto del tifo una partita di serie A è considerata alla pari di una di Serie D o Eccellenza. Nel mirino del Comitato per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (Casms), organismo del Ministero dell’Interno, sono finite le tifoserie più appassionate delle Marche: Jesina, Sambenedettese, Ancona, Civitanovese. Ma perfino Fortitudo Fabriano - Biagio Nazzaro e Cin-
golana - Tolentino (disputate ad ottobre) sono state considerate a rischio e vietate ai tifosi ospiti. “È un’assurdità che i nostri tifosi vengano trattati in questo modo, i nostri politici dovrebbero denunciare questo fatto, ma nessuno finora è intervenuto. San Benedetto del Tronto è una città civile, queste restrizioni sono una vergogna”, ha tuonato il vicepresidente della Samb Claudio Bartolomei. Già perchè la tifoseria della mitica Samb, oggi in serie D, ha cominciato a subire divieti dall’anno scorso in Eccellenza: out le due trasferte a Macerata contro Fulgor e Vis e il ‘Recchioni’ di Fermo. Ad Ancona le cose non vanno meglio. Qui il ‘rischio’ è rappresentato dallo stadio ‘Dorico’ e da problematiche inerenti l’ordine pubblico. Uno stadio che ha visto la serie B non è più
buono per il massimo campionato regionale? La Questura ha parlato chiaro: al ‘Dorico’ mancano i documenti per l’agibilità, serve un certificato di prevenzione incendi, vanno effettuate alcune opere sulle uscite di sicurezza...e così si è costretti a giocare nel deserto impianto del ‘Del Conero’. “Ci stanno rendendo la vita difficile – ha commentato Eros Giardini, presidente dei Club Uniti Biancorossi Ancona e cofondatore dell’associazione Sosteniamolancona - L’Us Ancona 1905 è una società nuova quindi la tifoseria non può avere precedenti di violenza negli stadi. Con queste assurde prese di posizione stanno uccidendo la vera essenza del calcio, il tifo”. In casa Jesina ha fatto scalpore lo striscione esposto dagli ultras leoncelli in una curva vuota nella giornata del derby
contro la Samb: “Questo è il loro calcio”. A Jesi i divieti sono iniziati già a maggio scorso nel ritorno di semifinale play-off a Urbania, sono poi proseguiti a Spoleto nello spareggio nazionale. Divieti, restrizioni, limitazioni nella vendita dei biglietti stanno letteralmente ‘uccidendo’ il calcio. E se togliamo il tifo, la passione, lo sfottò, cosa resta al pallone del Terzo Millennio? Poco, probabilmente niente, ma questo ai nostri burocrati evidentemente importa poco.
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n. 15
“Alla fine faranno il deserto e lo chiameranno democrazia” Da Ospite: “Il dovere di Prefetti e Questori in teoria sarebbe permettere lo svolgimento delle manifestazioni sportive e la partecipazione di tutti i cittadini. Quello che invece sta succedendo in Italia è paragonabile, a livello civile, a un coprifuoco. Se questo è il loro dovere io mi vergogno di pagar loro lo stipendio”.
Da Ospite3: “No, questo non è paragonabile a livello civile perchè non succede neanche nei paesi del terzo mondo”.
Da N2: “Vietano, vietano e ancora vietano! Alla fine faranno il deserto e lo chiameranno democrazia! Non hanno capito che reprimendo invece di insegnare non fanno altro che fomentare odio”.
E la Jesina ricorre al Tar… I
l comunicato della Jesina Calcio: “La Ssd Jesina Calcio annuncia ricorso al Tar per la richiesta dei danni derivati dal mancato introito dell’incasso della partita con la Sambenedettese. La società leoncella giudica esagerata, immotivata ed iniqua la decisione di vietare l’accesso allo stadio ai non residenti nel Comune di Jesi. Sono tanti i tifosi che abitano nel comprensorio e che seguono costantemente la Jesina: nei loro confronti è stato commesso un abuso ingiustificabile e intollerabile. Il ricorso al Tar è anche il segnale chiaro che la Jesina Calcio non ha più intenzione di sottostare a provvedimenti ingiusti che già in passato hanno colpito in maniera indiscriminata i tifosi leoncelli”.
Da Pecore: “I Prefetti e i Questori stanno facendo il loro dovere? Sì, infatti, benissimo... ma va va...Stanno risolvendo il problema non facendo partecipare i tifosi allo stadio vietando pure lo stadio ai tifosi nelle partite più innocue”.
Da Assurdo: “Mah, non capisco come facciano a vietare certi incontri tra poveri dilettanti o giù di lì! Per quattro gatti basterebbero quattro carabinieri, neanche il derby romano hanno vietato, dove c’è scappato il solito accoltellamento (ma pochi o nessuno ne ha parlato) e le solite risse, che se accadessero qui nelle Marche riempirebbero le pagine locali e anche nazionali. Accade a Roma...nulla, come se nulla fosse. Certo nella Capitale i nostri governanti (vedi le 63 auto blu istituzionali usate per altri servizi a spese nostre) mai si priverebbero del loro divertimento gratuito...ma qui nelle Marche invece si vietano partite assurde”.
Lo striscione esposto dai tifosi leoncelli nella gara contro la Samb
Da V.P.: “Le strade da percorrere sono tante e non solo quelle di vietare le trasferte, soluzione che mi sembra una delle più sbagliate. La situazione invece è semplice. Da anni e anni stadi, antistadi, autogrill ecc. erano considerati un porto franco ma non è così. Essi invece sono territori della Repubblica Italiana. E soggetti alle loro leggi. In altre parole, se dai un pugno ad uno allo stadio è come se glielo avessi dato in una piazza, o in un bar, per esempio. E allora vai prima in galera e poi, se hai fato danni a auto o altro, vai ai servizi sociali e ti alzi per un anno la mattina alle quattro a spazzare le strade. I tifosi onesti hanno il diritto di andare allo stadio, i cretini e i delinquenti hanno il diritto di essere trattati da cretini e delinquenti. Come succede negli altri paesi civili del mondo. Tutto qui. Difficile? No, facile. Facile ma impossibile invece per chi non vuol capire e nel mondo del calcio i sordi, i ciechi e i muti sono tanti, tantissimi...troppi”.
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Maurizio Compagnoni
L’Intervista
n. 15
“Powell, Mennea, Romario: chiamatele emozioni…” La ‘voce’ di Sky è anche un grande tifoso della Samb: “Purtroppo paga il prezzo di tre fallimenti in 15 anni…”
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aurizio Compagnoni, uno tra i più famosi giornalisti e telecronisti sportivi italiani, è un marchigiano doc. Nasce a San Benedetto del Tronto il 3 marzo 1965, si laurea in Giurisprudenza all’Università di Macerata, operando sin da giovanissimo presso l’emittente televisiva Tv Onda. La svolta avviene nel 1992, quando approda a Telepiù come esperto di calcio internazionale ed inviato in occasione delle Olimpiadi di Atlanta 1996 e Sydney 2000.
Dal 2003 è una delle punte di diamante della redazione sportiva di Sky Sport, per la quale commenta in maniera inconfondibile Champions League e campionato italiano. Celebre è infatti il suo modo di narrare un gol, con il caratteristico “rete, rete, rete” capace di infiammare gli animi di milioni di telespettatori. Sposato con la bellissima collega Vanessa Leonardi, ha voluto condividere con noi alcuni dei momenti più importanti della sua carriera, con un occhio speciale rivolto al calcio marchigiano e non lesinando anche qualche consiglio per chi voglia intraprendere il suo stesso percorso. Compagnoni, grande cuore rossoblù: come è nato il suo rapporto con la Sambenedettese e cosa pensa dell’attuale situazione della squadra? “Ho sempre tifato Samb. Da bambino ho iniziato ad andare allo stadio con la squadra in serie B, mi è venuto normale appassionarmi. E poi la massima serie in televisione non si vedeva mai in diretta: per questo, come tanti della mia generazione, non ho una squadra del cuore in serie A. Purtroppo, la Samb paga il prezzo di tre fallimenti in 15 anni, un assurdo. La gestione Spina-Bartolomei ha un grande entusiasmo, ci sono buone basi, anche sul piano della competenza tecnica: non bisogna però avere fretta, vincere subito nel calcio non è mai semplice, meglio non strafare”. Alla luce di questo, come vede il calcio marchigiano di oggi? “La situazione del calcio nelle Marche non è esaltante. Tanti, troppi, fallimenti negli ultimi anni. L’unica società che si è salvata è l’Ascoli: adesso è in difficoltà, ma forse ha superato il periodo peggiore. Per ripartire secondo me ci vorrebbero pazienza, dirigenti competenti, l’appoggio del pubblico - che non deve mettere troppa pressione - e un utilizzo intelligente delle risorse economiche”.
Partito dalle Marche, è approdato a Telepiù e poi a Sky diventandone presto una delle voci di punta. Quali sono stati i suoi modelli di riferimento e come si prepara ad una telecronaca? “Onestamente, non ho avuto particolari modelli. Anche se avere avuto all’impatto con Telepiù un direttore come Rino Tommasi è stato importante. La preparazione è molto dettagliata. Cerco di sapere tutto sulle due squadre che si affrontano e sui giocatori, in particolare su ciò che è accaduto nell’ultimo mese. Fondamentale, poi la giusta adrenalina, la carica necessaria per rendere al meglio”. A proposito, quale considera la sua telecronaca più bella? “I miei ricordi più belli sono legati a due semifinali di Champions League: nel 2007, Milan – Manchester United e, più recentemente, la sfida al ‘Meazza’ tra Inter e Barcellona, vinta dai nerazzurri per 3-1”. Quali sono stati invece i suoi sportivi di riferimento ed anzi
c’è qualche aneddoto particolare che può raccontarci? “Ce ne sono molti. Quando nel 1995 andai a Stoccolma per la telecronaca del Grand Prix di Atletica Leggera fu molto emozionante trovarsi di fronte Mike Powell. Il suo record del mondo nel salto in lungo a Tokio è per me una delle imprese più sensazionali della storia dello sport. Ma ricordo anche l’emozione di un cena a fine ottobre 1988 a San Benedetto con Pietro Mennea, appena rientrato dalle Olimpiadi di Seul. Nel calcio sono stato un grande tifoso di Romario. Adesso è ovvio che Messi rappresenti il top”. Per concludere, qual è il consiglio che si sente di dare ai giovani che vorrebbero intraprendere la sua professione? “Il consiglio è di fare al più presto gavetta, puntando a migliorare la propria professionalità. Troppo spesso ci si preoccupa di scavalcare gli altri e non curare il proprio talento. L’ambizione è importante ma con giudizio”. (Marta Bitti)
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n. 15
SPECIALE MOTO
Paolo Giacomini in terra spagnola
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l giovane ma già maturo pilota di Morrovalle Paolo Giacomini è andato a vedere che “aria tira” nella terra che quest’anno ha “incoronato” tre Campioni Mondiali ed altrettanti vice in tutte e tre le categorie: 125, Moto2 e Moto Gp. In sostanza, ha partecipato alle ultime due gare di Campionato Nazionale Spagnolo 125 Gp (CEV), cioè l’antagonista più diretto al nostro Campionato Italiano Velocità (CIV). Il Team Gabrielli, con il quale Paolo Giacomini ha disputato tutta la stagione 2010 tra “Coppa Italia” e “Mototemporada” guidando un’Aprilia 125, aveva messo a disposizione una 125 Gp da provare nell’ultima gara del CIV al Mugello, gara che purtroppo non ha visto una grande prestazione del pilota, in quanto reduce da una frattura della clavicola (vedi n°14 Marche in Gol). Credendo comunque nelle doti di questo pilota, gli sponsor hanno deciso di sostenere economicamente queste due trasferte. Il Team, che aveva previsto d’essere in ogni caso in Spagna con il loro pilota Nicolò Antonelli, organizza la trasferta anche per il morrovallese (nel n°14 sempre di Marche in Gol fu scritto erroneamente campionato europeo). Valencia (14 novembre), è la prima gara. Si è disputata sul tracciato dove 5 giorni prima si erano svolti i primi test pre-2011 dei piloti del Motomondiale. Per Paolo Giacomini che termina in 29^ posizione è stata una giornata deludente come risultato finale; due cadute in gara, senza conseguenze per il pilota e il mezzo, hanno permesso a Giacomini di rialzare la moto e ripartire, ma oramai il risultato finale era definitivamente compromesso. Guidare, gestire, e settare una 125Gp per essere competitivi, non è proprio facile, specialmente per chi proviene da una categoria in cui le “variabili” possibili per il mezzo sono largamente inferiori e non si ha sufficiente esperienza come in questo caso. In sostanza nonostante non sia andata benissimo come risultato finale, sono stati raccolti dati importanti per il pilota e per il Team. Inoltre non dobbiamo dimenticare che Giacomini si è imbattuto in una schiera di piloti (di casa) che oltre
a conoscere benissimo il tracciato, sono in questo momento i migliori che si possano trovare sulla piazza, in quanto la Spagna, a differenza dell’Italia, ha dimostrato di sapere bene come fare per creare i fenomeni che quest’anno le “hanno date” di santa ragione ai nostri nel Motomondiale. Ma Paolo Giacomini non si è fatto prendere dal senso d’inferiorità e ha rimandato tutto all’appuntamento successivo, previsto solo dopo 7 giorni. Jerez (21 novembre), seconda gara. In prova e sotto un diluvio a contendersi il piazzamento erano in 56 piloti, 12 di questi sarebbero comunque ripartiti con “destinazione casa” in quanto la griglia di partenza “accetta” massimo 44 partenti. Paolo Giacomini ha utilizzato la determinazione e la convinzione come arma principale per poter fare bene e soprattutto per non dover far parte di quei 12. E così è stato! Alla fine del turno di prove (o della navigazione, se così si può dire, viste le condizioni in cui era ridotta la pista), il suo miglior tempo gli è valsa la 26^ posizione in griglia. Grande soddisfazione di tutti i componenti del team e ovviamente dei genitori ma…non per lui, il pilota non era soddisfatto della prestazione, in quanto per tutto il turno, non aveva avuto un gran feeling con l’avantreno e tutta la tecnologia presente in queste moto, non ha semplificato la velocità della messa a punto. In pratica, le regolazioni che, per usare un eufemismo sono “molteplici” su questo tipo di moto, se non conosciute perfettamente rischiano di diventare loro stesse un limite alle prestazioni del mezzo e quindi del risultato. Più o meno è quello che spesso si sente dire sulle attuali Moto Gp, in sostanza che l’elettronica a volte danneggia o “copre” le qualità di un pilota. Comunque il giorno dopo al via la musica è cambiata, fatti salvi i primi tre che, girando con tempi a mezzo secondo da quelli fatti registrare da piloti nel Motomon-
diale come Marquez, Redding, Terol, e compagnia, facevano capire che la loro residenza non era su questo pianeta. Gli altri avevano un ritmo più “umano” ed è con questi che dobbiamo confrontarci! La partenza è stata fulminante, Giacomini sorprende tutti e alla prima curva sfila intorno alla 12^ / 13^ posizione (ai box non stavano nella pelle) purtroppo come spesso accade nelle corse, durante l’inserimento in una curva a metà tracciato, un pilota tenta un sorpasso “spinto” che porta al contatto tra carene, con risultato che entrambi vanno fuori traiettoria e vengono passati da quasi tutti i piloti che seguivano. Paolo Giacomini chiude il primo giro in 32^ posizione. Ma non si perde d’animo e comincia a spingere per recuperare posizioni, gira sempre intorno all’1,52 (1 secondo più alto del suo compagno di squadra: 9°) e la rimonta lo porta a chiudere la gara in 17^ posizione. Il consuntivo quindi di queste esperienze fatte è positivo soprattutto perché c’è stata sempre una crescita costante del pilota pariteticamente alle prestazioni. Questo significa che Morrovalle e nello specifico il Motoclub di Morrovalle
ha tra i suoi cittadini - soci - tesserati un potenziale campione di motociclismo! Il Motoclub Morrovalle dà l’appuntamento al prossimo numero di Marche in Gol dove riassumerà le tappe principali che devono essere percorse per diventare un pilota di motociclismo. Nel frattempo augura a tutti i centauri di trascorrere le festività natalizie nel modo più sereno e felice possibile con le proprie famiglie e auspica che il 2011 sia all’insegna del successo per tutti i piloti morrovallesi.
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AMARCORD
ALESSANDRO PORRO
Vi racconto Zeman di Enrico Scoppa
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lessandro Porro nasce a Macerata il 29 giugno del 1967, cresce nelle giovanili della Robur, gloriosa società maceratese con oltre un secolo di vita. Veste la casacca biancorossa della Maceratese dove resta alcune stagioni prima di arrivare a Fano, una stagione con i granata poi Lanciano, ritorna a Fano, vince il campionato di C2, in estate eccolo approdare al Foggia di Zeman, Con i satanelli vince subito il campionato di serie B, scala la serie A che Porro definisce “il mondo dei balocchi”. Debutta nella massima serie contro la Juventus sul neutro di Bari visto che lo “Zaccheria” era in fase di messa a punto, vincono i bianconeri (1-0) grazie al gol di Totò Schillaci. Il suo primo gol in serie A Porro lo firma in occasione della gara Ascoli - Foggia , un gol che difficilmente dimenticherà per una serie infinita di motivi non ultimo quello di aver segnato alla regina del calcio marchigiano, l’Ascoli del mitico presidente Costantino Rozzi. Dopo la bella parentesi foggiana arriva Bologna, le cose non vanno come dovrebbe, gioca poco, l’ambiente non è favorevole ma ritrova un amico, il maceratese Carlo Troscè. Brutta
sta-
n. 15
1: Con il Foggia di Zeman, Porro è quello in alto a sinistra 2: In visita a Papa Giovanni Paolo II 3: In azione in un match contro la Juventus
Nome: Alessandro Cognome: Porro Nato a: Macerata il 29/06/1967 Ruolo: Centrocampista Ha giocato con: Maceratese, Lanciano, Fano, Foggia, Sora, Chieti, Massese, Trapani, Tolentino, Recanatese, Urbisaglia
gione prima di vestire le maglie del Sora, Chieti, Massese,Trapani per ritornare a due passi da casa: Tolentino, Recanatese, Urbisaglia, Maceratese, ultima tappa di una carriera sicuramente importante. Poi inizia ad allenare: lo fa con la Maceratese, Urbisaglia, Civitanovese, Caldarola, Recanatese. Porro nella sua brillante carriera ha avuto l’opportunità di lavorare con grandi tecnici come Bersellini, Reja, Zaccheroni, Ivo Jaconi, Romano Fogli e Zdenek Zeman.
La forza di quello che fa non è, si badi bene, frutto di convinzioni strampalate. Zeman è stato tra i primi a valorizzare la velocità del gioco, attaccare gli spazi. Il Foggia dei miracoli era questo, il Milan di Sacchi era, invece, tasso tecnico elevatissimo”.
Porro, cosa vuole fare da grande chi già grande lo è stato nel calcio giocato? “L’allenatore e basta. Non mi interessano altri ruoli”.
Convinzioni che hanno trovato e trovano puntale conferma nel nuovo corso del Foggia. “Non poteva essere da meno. E’ convinto di quello che fa. Il nuovo corso del Foggia è lo Zeman di ieri che non è cambiato di un niente. Puoi attaccare e vincere 10-0 ma non ti devi meravigliare se ne subisci altrettanti. Zeman è questo”.
Ci sono state chiamate per ripartire visto che al momento è in standby? “Contatti di certo, ma di proposte concrete ancora no, comunque non c’è fretta anche se rientrare fa sempre piacere ma ci devono essere le condizioni giuste”. Lei ha avuto grandi allenatori in carriera, quali ricordi ha del tecnico boemo Zdenek Zeman? “Con lui ho trascorso un periodo bellissimo, momenti importanti della mia carriera. E’ sicuramente un allenatore diverso da tanti altri che sono la normalità”. Perché? “Perché crede ciecamente nel suo lavoro, non ha timore di nulla mettendo in gioco tutto se stesso pur di sostenere le sue convinzioni: la faccia, i soldi. Molti tecnici sono disposti a mediare, lui no. Le sue convinzioni diventano il tuo carisma. Non ha assolutamente paura di fare scelte impopolari. Vede solo l’obiettivo e lo persegue con tutto quello di cui dispone”. Si dice che dopo la sconfitta per 5-2 contro l’Ascoli vi disse che se la squadra continuava a fare quello che aveva fatto contro i bianconeri avreste vinto il campionato… “E’ vero. Una dichiarazione che potrebbe sembrare sibillina quanto incredibile, che lui disse con la convinzione dei grandi.
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Nella sua carriera ha avuto modo di giocare al fianco di grandi campioni, Petreschu, Kolivanov, Shalimov, Baiano, Signori, Rambaudi, quali ricordi le sono rimasti impressi nella mente? “E’ stato un piacere giocare al fianco di grandi campioni con i quali ho condiviso preoccupazioni, momenti di gioia, delusioni. Tutti insieme abbiamo vissuto nel paese dei balocchi”. Tutti i ragazzi sognano di diventare campioni, quant’è lunga la strada? “Lunga ma non impossibile se ci sono i mezzi tecnici. Bisogna fare un percorso che parte dalle società minori che raccolgono i ragazzi nelle scuole calcio, non essere ge-
3 losi del ragazzino, non essere egoisti, farlo crescere anche in scuole calcio attrezzate perché se il ragazzino non lo si lascia crescere bene siamo noi i responsabili. I maestri, come a scuola, sono importantissimi, se non ci sono in casa bisogna andarli a cercare. L’egoismo è da cancellare se si vogliono frutti, il primo obiettivo è quello di non negare il futuro ad un ragazzino che giustamente sogna”.
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SPECIALE AIR SPECIALESOFT SOFTAIR SPECIALE SOFTAIR
SPECIALE SOFTAIR
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entrare nel (300bb) si allinea perfettamente con ziona bene ed caricatore per chidelvuole e il non perde in undotazione pallino. mondo sof- l’Hop-Up (300bb) siad allinea perfettamente con entrare nel Andiamo esaminarlo internamente. tair senza spen- Recensito l’M16 Plastic Version della SRCmondo del sof- l’Hop-Up e non perde un pallino. cifre mo- Hop-Up diviso con parte inferiore in - MondoSoftair: un offerta di Natale da nondere Andiamoeadparte esaminarlo internamente. tairperdere!!! senza spen- metallo superiore in plastica; struose. dere cifre mo- Hop-Up diviso con parte inferiore in Prendiamo in questo fa si che l'hopup non si usuri metallo e ed parte superioreinindotazione plastica; struose. per chi l’M16 vuole ziona con ilbene tempo ile caricatore con lo sgancio e l'agesempio questo fasi siallinea che l'hopup non si usuri Prendiamo nel in (300bb) perfettamente con entrare dei caricatori come invece acla versione in gancio con il tempo e conperde lo sgancio e l'agesempiodell’M16 l’Hop-Up e non un pallino. mondo sofcade con gli hopup in plastica. La canabs, abbastanza gancio dei caricatori come invece acla versione in Andiamo adnon esaminarlo internamente. tair senza spenna esterna è monopezzo, ma maneggevole, cade condiviso gli hopup inparte plastica. 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La canabs, tura abbastanza e un tappo poli senza darevolta segni sbilancia- na li prodotti dalla SRC. nera opaca,non poche sbavature, una strutad resta un’arma che una indipuntamengliamo esaminare a fondo i nuovi fuci- to esterna è rigida monopezzo, ma bensì maneggevole, tura abbastanza rigida un tappo ininmetallo. to resta li senza dare segni sbilanciaanteriore. èsteriore li prodotti dalla SRC. Partiamo quindi con la recensione mento divisa 3 pezzi, chee non fannopoil pesodicontenuto, steriore in metallo. mento l’ASG con batteria anteriore. Partiamo A3 quindi con la SRC recensione Ma passiamo ora alla meccanica.ben A Li.Po 7.4v dell'M16 Commando in abs Provata movimento e sembrano plastiche di minimo Ma passiamo ora meccanica. 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Raffica buona, con 14bb al glio di oro (è la testa cilindro in metal-il Boys, Jing Gong, A&K ed altre) che sec, anche se la potenza lascia un pò a lo) ottima cosa... internamente il grip producevano ASG più o meno valide, desiderare, abituati con i low-cost che presenta il tappo motore chiuso, senza ecco sorgere da Taiwan la SRC, prima uscivano Over-Joule, ci siamo trovati neanche un foro per l’uscita dell’aria, poco conosciuta ma adesso ha total- avanti ad un fucile che potrebbe fare di ma non è indispensabile, non scalda mente la strada aperta al commercio, meglio. Fortunatamente l’Hop-Up fun- quasi per niente. Apriamo e vediamo il
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motore: semplice, senza neanche una scritta o un’etichetta, cromato con la Insemplice, collaborazione motore: senzacon: neanche una base nera, un normalissimo High TorscrittaLeoboccole un’etichetta, cromato la que. sembravano in con metalbase nera, un normalissimo High Torlo, invece sono solo di nylon, ma non que. Lealcun boccole sembravano in metalfanno movimento, restano dove lo, invece sono solo di nylon, ma non sono. La struttura interna è simile ai fanno alcun movimento, restano dove motore: neanche una Marui: 2semplice, ingranaggisenza in acciaio (conico sono. La struttura interna è simile ai scritta o un’etichetta, cromato concon la eMarui: centrale) e il settoriale in Zamac, 2 ingranaggi in acciaio (conico base nera, normalissimo Highcosì Toril perno delun maggiorato da e centrale) edelayer il settoriale in Zamac, con que. Le boccole sembravano in metalanticipare un po’ la corsa dell’astina il perno del delayer maggiorato così da lo, invece sonoIlsolo di nylon, ma non spingipallino. GearBox esterno è di anticipare un po’ la corsa dell’astina fanno alcun movimento, restano dove tipo rinforzato IledGearBox è abbastanza spesso. spingipallino. di sono. La struttura interna esterno è simileè ai La testa pistoneedè èantivuoto e laspesso. prova tipo rinforzato abbastanza Marui: 2 ingranaggi in acciaio (conico siringa ottima, nessuna perdita testaè pistone è antivuoto e la d’aria, prova eLa centrale) e il settoriale in Zamac, con grazie anche allo spingipallino siringa è ottima, nessuna perdita d’aria, il perno del delayer maggiorato cosìantida vuoto O-ring espingipallino alla testa cilindro grazie con anche allo la antianticipare un po’ corsa dell’astina vuoto con O-ring e alla testa con doppio O-ring di cilindro tenuta. spingipallino. Il GearBox esterno è di con doppio O-ring di tenuta. Unica pecca il guida molla in plastica. tipo rinforzato ed è abbastanza spesso. Unica il guida molla ine plastica. La testapecca pistone è antivuoto la prova Considerazioni finali: Ottimo siringa è ottima, nessuna perditarapporto d’aria, Considerazioni finali: Ottimo rapporto qualità prezzo,allo meccanica impeccabile, grazie anche spingipallino antiqualità prezzo, meccanica impeccabile, tiro teso, giusta rumorosità vuoto con O-ring eraffica, alla testa cilindro tiro teso, giustaO-ring raffica, contenuta. Ottimo per chidirumorosità vuole cocon doppio tenuta. contenuta. chiin vuole Unica pecca il guida per molla plastica. minciare a Ottimo muovere i primi passi conel minciareConsigliatissimo!!! a muovere i primi passi nel softair, softair, Consigliatissimo!!! Considerazioni finali: Ottimo rapporto qualità prezzo, meccanica impeccabile, tiro teso, giusta raffica, rumorosità Forum www.softair.it contenuta. Ottimo chi vuole coForumper www.softair.it minciare aIlmuovere i primi passi nel Il sito sito www.softair.it www.softair.it ha ha softair, Consigliatissimo!!! aperto da alcuni aperto da alcuni mesi mesi il il nuovo nuovo FORUM FORUM dedicato dedicato agli appassionati di softair. agli appassionati di softair. Entra Entra anche anche tu tu aa far far parte parte Forum www.softair.it della comunità Italiana di softair ewww.softair.it apporta il tuo conIltributo sito per ha migliorare aperto da alcuni mesiqueil sto sport e il forum. nuovo FORUM dedicato In pochi mesi sono già molagli appassionati di softair. ti gli iscritti e molti arEntra anche tu a far gli parte gomenti trattati, partendo da della comunità Italiana di domande generiche sulconsofsoftair e apporta il tuo tair, domande domande al “dottore “dottore tair, al tributo per migliorare quedelle ASG” fino aa domande domande delle ASG” fino sto sport e il forum. più mirate riguardo lo snipiùpochi mirate riguardo lo sniIn p ee rr ,, iimesi l nnsono a vv ii gggià a ttmolo rr ee ,, p l a a o til’abbigliamento, gli iscritti e molti gli aril gioco gioco in l’abbigliamento, il in gomenti trattati, partendo da notturno, gli eventi e molto notturno, gli eventi sul e molto domande generiche sofaltro ancora. altro ancora. tair, domande al “dottore Per accedere al forum vai delle ASG” fino domande Per accedere al aforum vai sul mirate sito www.softair.it più riguardo lo sni-ee sul sito www.softair.it clicca nella voce di menu in, pclicca e r , nella i l voce n a vdi i gmenu a t o r ein alto “Forum”, registrati e l’abbigliamento, il gioco in alto “Forum”, registrati troverai centinaia di utentie notturno, gli eventi e molto troverai centinaia utenti che potranno darti diconsigli altro ancora. che potranno o essere tu a darti dare consigli Per accedere forum vai oconessere a aldare consigli la tuatuesperienza di giosul sito e con la tua www.softair.it esperienza di gioco. Ti aspettiamo!!! clicca voce di menu in co. Ti nella aspettiamo!!! alto “Forum”, registrati e troverai centinaia di utenti che potranno darti consigli o essere tu a dare consigli con la tua esperienza di gioco. Ti aspettiamo!!!
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IL PERSONAGGIO
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Oltre 900 presenze, 65 reti, a 45 anni è ancora uno dei protagonisti del calcio regionale
Highlander Palombi Tanti ricordi belli, il legame con Castori, e un dramma: la morte di Mariano Martellini
cati come possibili vincitori. Campionato straordinario e vittoria meritatissima. Il Cerreto di Fabrizio Castori era una squadra operaia che riuscì a toccare il cielo con un dito”. E la promozione ottenuta con la Maceratese nella stagione 1992/’93? “ Con al timone Massimo Silva, ex giocatore di Milan e Ascoli, e poi tanti giocatori importanti come Musarra, Roberto Chiodi, Onorato, Alesi, Strappa. Era davvero una grande squadra, non poteva fallire”. La terza promozione sul campo quella ottenuta con il Tolentino ancora con Fabrizio Castori. “Verissimo anche questo. Era la stagione 1994/’95 quando vincemmo il campionato. Giocai tutte e trentaquattro le partite realizzando anche due reti”.
di Enrico Scoppa Francesco Palombi è un esempio di atleta quasi introvabile che da ventinove stagioni risponde sempre presente. Non è poca cosa visto che dalla stagione 1982/’83, quando ha fatto il suo debutto nel Cerreto (era il campionato di Promozione), non ha più smesso vincendo tre campionati con il Cerreto di Castori dalla Promozione alla serie D, con Maceratese e Tolentino dall’interregionale alla serie C. Una carriera fantastica che ha visto Palombi giocare più di 900 partite mettendo a segno 65 reti. Cifre straordinarie. Ancora oggi, a 45 anni, va in campo con entusiasmo nella duplice veste di allenatore - giocatore con il Matelica (Prima categoria). Entusiasmo che cerca di inculcare nei suoi ragazzi dicendo loro “dovete allenarvi per il gusto di allenarvi e per farvi trovare pronti non solo per giocare la partita ma anche per voi stessi per la vostra quotidianità”. Ricordare la carriera di Palombi non è affatto facile. L’avventura da calciatore inizia nella stagione 1982/’83 quando appena sedicenne viene fatto debuttare in prima squadra nel massimo campionato regionale, allora la Promozione. Una stagione a Cerreto, poi a Tolentino per giocare con
la juniores allenata da Fabrizio Castori, poi la formazione cremisi di Marco Bozzi il quale subito lo porta in prima squadra. Dopo Tolentino ecco Cerreto dove complessivamente gioca per 8 stagioni vincendo il campionato nel 1990/’91 facendo sbarcare il Cerreto nell’Interregionale. Palombi, cosa ricorda della vittoria del campionato con la maglia di Cerreto? “Tante cose, tutte bellissime, e soprattutto una vittoria inaspettata. Nelle previsioni estive nessuno ci dava tra le quadre che avrebbero potuto vincere il campionato. Soltanto Fulvio Di Chiara ci aveva indi-
Tre vittorie indimenticabili anche se non è mancato il momento del dolore che non è ancora svanito, ce lo vuole raccontare? “Ricordo perfettamente quei momenti quando al Comunale di Pineto accadde l’irreparabile: la morte di Mariano Martellini. Ricordo ancora le ultime parole che scambiai con lui quando le dissi un attimo prima del momento fatale “calciala tu la punizione”, mi girai è lui era disteso a terra. La tragedia si era consumata. Un
Il calcio? Per me è stato maestro di vita Il Matelica 2010-2011 guidato da Francesco Palombi
momento terribile che non dimenticherò mai”. Che cosa è stato e che cosa rappresenta per Palombi il calcio? “E’ stato per me maestro di vita. Passione, sacrificio, significa allenarsi non per far piacere a qualcuno ma per prepararsi al meglio per inseguire, come è stato per me, la serie C che ho conquistato a trent’anni”. Aver avuto un maestro e compagno di squadra come Fabrizio Castori ha lasciato il segno? “Sì. E’ stata una grande fortuna perché è un grande, ha sempre vinto, lo sta facendo anche adesso con l’Ascoli. A Fabrizio auguro di ottenere la salvezza e di trovare presto una panchina in serie A, che merita per quello che ha fatto e che sta facendo”. Un aneddoto per capire il personaggio Castori ? “Crede ciecamente in quello che fa, una volta venne al campo e ci disse che la notte precedente si era svegliato verso le tre e aveva pensato a come svolgere la seduta di allenamento. Non stacca mai, è sempre con la testa sul campo. Semplicemente un grande”.
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SERIE D
Con Omiccioli è una nuova Recanatese Il punto di Bertini dopo la separazione dal binomio tecnico Siroti – Baldoni
Un momento della trasmissione “Le Marche nel Pallone”, ospiti Bertini e Basilico
“C
i mancava tranquillità e serenità e in campo anche le cose più semplici diventavano tremendamente complicate”. Così all’unisono il vicepresidente Sandrino Bertini e l’attaccante Mauro Basilico parlando della situazione della Recanatese all’indomani dell’esonero del binomio tecnico Siroti - Baldoni e l’ingaggio di Mirco Omiccioli. Intervenuti nel corso della popolarissima trasmissione di TVRS “Le Marche nel pallone”, in onda ogni domenica in diretta dalle 20.55, hanno analizzato la situazione della squadra giallorossa con estrema lucidità. “Sicuramente - ha detto la punta ex Sangiustese, Chiavari, Como e Latina - abbiamo delle buone potenzialità solo che dopo la serie negativa che ci ha condizionato abbiamo fatto una grande fatica ad esprimerle. Giocavamo timorosi, spesso inconsciamente cercando il pareggio e pagando puntualmente dazio alle avversarie. Non siamo riusciti a venir fuori da questo trend e purtroppo immeritatamente a pagare è stato l’allenatore come troppo spesso avviene”. Però l’inizio era stato con-
fortante: a Jesi è arrivata una sconfitta di misura al termine di una prestazione positiva, poi le due vittorie casalinghe contro Miglianico e Bojano, l’exploit di Città Sant’Angelo ed anche i pareggi raccolti a Civitanova e contro Rimini e Sambenedettese. Poi un inversione di tendenza soprattutto con i gravi ko interni con Forlì e Cesenatico. “Abbiamo pagato anche infortuni e squalifiche - ha sottolineato Bertini - le prolungate assenze di alcuni giocatori chiave hanno pesato tra cui gli acciacchi di cui è stato vittima lo stesso Basilico. Le squalifiche poi sono state spesso figlie del nervosismo che fatalmente serpeggiava”. Da qui la decisione dell’esonero che, ha sottolineato il curatore della trasmissione Andrea Verdolini, non appartiene alle “corde” della società leopardiana. “Infatti è stata una decisione dolorosa e non è una frase fatta. Serviva una scossa, una svolta anche per un gruppo che si stava pian piano demoralizzando. Per Siroti e Baldoni mi è dispiaciuto molto: sono persone serie e non dimentichiamo che l’anno scorso hanno condotto un campionato estremamente
positivo con il settimo posto finale e la perla di aver avuto la difesa meno battuta d’Italia dalla Serie A alla Serie D”. Obiettivamente Mirco Omiccioli sembra aver portato qualcosa di nuovo e non solo dal punto di vista tattico. “L’inizio della sua gestione è stato confortante sia per la vittoria a Canistro, il pareggio interno con la Santegidiese, la vittoria contro il Real Rimini”. E quella sul Fossombrone. La Recanatese da tempo ha sposato la politica dei giovani, una politica in cui crede fortemente tanto che ragazzi del vivaio come Sbarbati, Cantarini, Pericolo, Moriconi, Torregiani, oltre a Moretti, Patrizi, Garcia e Zannini sono stabilmente tra i titolari. “Questa nostra scelta di fondo sarà confermata a prescindere dai risultati - ha ribadito Bertini - e sia per una nostra precisa convinzione che per oggettive esigenze di bilancio. Non vogliamo
assolutamente derogare a questo principio rischiando magari di fare la fine di società anche a noi vicine. Tra l’altro sono usciti anche giovani che ritengo di ottima qualità e su di loro sicuramente imposteremo anche le squadre del prossimo futuro”. Infine forse una nota dolente: nonostante gli sforzi il pubblico appare tiepido nonostante, per Recanati, disputare un campionato nazionale non sia certo cosa da poco. “E’ vero, ma noi facciamo di tutto per avvicinare la gente allo stadio. Le presenze sono in costante anche se minimo aumento e questo ci conforta. Recanati però è una città di 22 mila abitanti che stenta generalmente ad entusiasmarsi ed è abitualmente un po’ pigra, sonnolenta. Penso però che anche la politica rivolta ai giovani locali possa servire nel concreto per creare interesse attorno alla Recanatese”.
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SERIE D
“Jesina Über Alles” E’ il motto di Fenucci e dei suoi ragazzi: “Merito anche di tifosi fantastici” posito dell’ottimo momento della Jesina sono ben chiare e disegnano il profilo di questa stagione biancorossa.
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essun miracolo ma sano realismo e tanta voglia di non montarsi la testa. Le idee sono chiare e l’entusiasmo è a mille in casa Jesina, dopo una prima parte di stagione capace di stupire anche il più ottimista dei tifosi leoncelli. Le parole di Gianluca Fenucci a pro-
Fenucci, nonostante i tanti infortuni i risultati non sono mai mancati. “Tra infortuni e squalifiche non siamo stati assistiti dalla dea bendata. Basta pensare ad Alessandrini che avuto un serio problema ai legamenti e al quale tutti noi facciamo un grande in bocca al lupo per tornare ancora più forte, all’altro infortunio di Strappini e alle squalifiche: nel periodo di maggiore difficoltà abbiamo incontrato le squadre più forti e ci stava di pagare dazio. In altre circostanze qualche episodio favorevole ha girato dalla nostra parte ma questo è il calcio. Non ci si può abbattere nelle difficoltà nè esaltarsi quando le cose stanno andando bene ma continuare a lavorare con massimo impegno e determinazione”. Cosa chiedere di più a questo gruppo? “La squadra merita quanto sta ottenendo. Si tratta di un gruppo che non ha al suo interno nomi di spicco ma tanti bravi
giocatori che hanno l’intelligenza di fare gruppo e di mettere il bene della Jesina sopra a tutto, ponendo in secondo piano i personalismi”. L’affetto del pubblico leoncello non è comunque mai venuto meno. “Non parlo mai per accattivarmi le simpatie di qualcuno ma non posso evitare di ringraziare questi ragazzi che ci seguono ovunque e che hanno a cuore le sorti della Jesina. Fin dallo scorso anno ci sono vicini, non ci hanno mai lasciati soli: in una trasferta complicata da un punto di vista logistico e meteorologico come Canistro, erano oltre un centinaio e festeggiare la vittoria con loro è stato veramente molto bello. Giocare al Carotti poi è sempre uno spettacolo: una unione di intenti continua tra pubblico e squadra con il bene della Jesina sopra ad ogni cosa”. In generale, che giudizio da del campionato fino a questo momento? “Decisamente equilibrato con tante squadre competitive: oltre al Teramo anche Forlì, Rimini, Santegidiese, Agnonese e
QUI CIVITANOVESE
Giocare al Carotti poi è sempre uno spettacolo il Santarcangelo che a mio avviso gioca il miglior calcio. Alcune squadre sono un po’ indietro rispetto alle indicazioni della vigilia. Mi aspettavo qualcosa di più da Civitanovese e Sambenedettese ma il campionato è lunghissimo e sicuramente torneranno a dire la loro molto presto. La Samb ad esempio ha tutto per essere protagonista: organigramma, parco giocatori, staff tecnico e una grandissima tradizione; sono convinto che la seconda parte di stagione li vedrà protagonisti. L’aspetto che oltremodo mi dispiace è che troppo spesso si ricorre sempre alla soluzione più semplice, quella di cambiare allenatore. Senza dubbio questa “regola” non scritta fa parte del gioco ma non sempre è il modo migliore di risolvere i problemi”.
QUI SAMBENEDETTESE
Via Paciotti, arriva Gabriele Morganti Boccolini terzo tecnico della stagione Il tecnico di Senigallia: “Orgoglioso e onorato di essere qui”
T
re sconfitte consecutive costate care a mister Paciotti, sollevato dall’incarico di allenatore della Civitanovese. Decisione presa all’indomani della gara persa in casa con il Renato Curi An-
“Finalmente lavoro nelle mie Marche. Ad un passo dalla Samb già 13 anni fa”
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golana; decisa la presa di posizione della l terzo cambio sulla panchina della società del presidente Umberto Antonelli Sambenedettese riporta “a casa” che ha optato per un tecnico esperto affiun tecnico marchigiano doc (è di Pordando la squadra a Gabriele Morgan- torecanati) che ha fatto la sua fortuna ti, allenatore senigalliese protagonista fuori dai confini regionali: è Luigi Bocsulle panchine di Marotta, Vigor Senigallia, Chieti (con un campionato vinto), Fano e Fossombrone. “Sono onorato e orgoglioso di essere qui - queste le prime parole del nuovo mister nella conferenza stampa di presentazione - la Civitanovese è una delle più belle realtà delle Marche. Ho avuto modo di seguirne il cammino, come di altre squadre in questo periodo, sono convinto che la squadra è all’altezza di questo campionato”.
colini il nuovo timoniere della Samb che prende il posto di Tiziano Giudici, a sua volta subentrato a stagione in corso sulla panchina che era stata inizialmente di Ottavio Palladini. Già alcuni mesi fa, su queste colonne, Boccolini aveva confessato di essere soddisfatto della propria carriera ma di avere un grande rammarico: “Non ero mai riuscito – disse in una intervista – ad allenare una squadra della mia regione. Ci aspetta un impegno importante e molto stimolante in una piazza che pretende molto e che vive di entusiasmo. Il mio invito è quello di mantenere un certo equilibrio: la nostra classifica la conosciamo e puntiamo a migliorarla, consapevoli del fatto che il ritardo dalla testa della classifica è molto importante”. Intanto l’inizio è stato positivo con l’esordio casalingo vincente contro il Miglianico, firmato Covelli.
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ECCELLENZA
GIAMMARCO MALAVENDA
Cuore Ancona: “Prima giocavamo ai bambini del Salesi per un quartiere, ‘palle di torrone’
ora per una città”
L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione “Sosteniamolancona” nell’ambito del progetto “Culla biancorossa”
L’ex capitano del Piano San Lazzaro sta vivendo una “stagione irripetibile”
E’
stato bandiera e capitano del Piano San Lazzaro, ad oggi vanta una decina di presenze con l’Ancona 1905. Con la casacca granata ha perso due play-off (rispettivamente con Civitanovese e Jesina), quest’anno vuole rifarsi con gli interessi. Giammarco Malavenda (foto), 35 anni, ha la Dorica nel cuore: ha cominciato a gio-
care a pallone con la società Pescatori (di Collemarino), poi la Berretti a Fano e la Primavera con l’Ancona. Il passaggio dal Piano all’Ancona 1905 lui l’ha vissuto sulla propria pelle. “E’ stato un bello scossone - racconta - avevamo la squadra fatta e in pochi giorni ci siamo ritrovati in un’altra dimensione. Con il Piano c’era l’intenzione di disputare un buon campionato, con l’Ancona l’obiettivo è cambiato radicalmente: la società s’è mossa subito sul mercato, piazza importante, tifoseria appassionata...prima giocavamo per un quartiere, adesso per una città”. Malavenda, dopo tanta carriera alle spalle (Riccione, Imolese, Maceratese, Jesina), sta vivendo un momento magico: “Mi sto godendo a pieno questa stagione, per me irripetibile: la mia città, una grande tifoseria...”. Il campionato? “Le squadre che alla vigilia avevo pronosticato si stanno confermando, mi riferisco a Fermana e Tolentino. Le altre? L’Elpidiense Cascinare credo abbia problemi di rosa, troppo corta, quella che mi ha impressionato per il bel gioco è stata il Corridonia”.
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i primi di dicembre grande festa all’Ospedale pediatrico Salesi dove sono state distribuite ai piccoli degenti centinaia di ‘palle di torrone’ offerte dall’industria dolciaria Giampaoli. Un’iniziativa organizzata dall’associazione “Sosteniamolancona” nell’ambito del progetto “Culla biancorossa”, in collaborazione con l’associazione Patronesse del Salesi, che festeggia i 110 anni all’insegna della solidarietà, da sempre a fianco dei pazienti del Salesi e delle loro famiglie. Guest star del pomeriggio i calciatori dell’Ancona 1905 Emanuele Pesaresi, Gianmarco Malavenda, Elia e Mattia Santoni che armati di grosse ceste di paglia ricolme di palle di torrone (circa 200) si sono recati tra i reparti, accompagnati dal mister Marco Lelli, dal presidente di “Sosteniamolancona” David Miani, dalla presidente dell’associazione Patronesse Vanna Vettori,
portando allegria e sorrisi tra i bimbi, che hanno chiesto loro foto e autografi. “Il progetto Culla Biancorossa - ha spiegato David Miani - consiste nel distribuire doni e gadget ai nuovi nati, per dare loro il benvenuto nella nostra città e per condividere i valori positivi dello sport”. Il kit biancorosso, che a partire dai prossimi mesi conterrà anche magliette, ciucci e cappellini, avrà al suo interno anche un depliant con l’elenco delle attività sportive e delle società legate all’iniziativa, tradotte anche in bengalese, cinese, spagnolo e inglese. “Davvero un’iniziativa lodevole - ha detto la presidente delle Patronesse Vanna Vettori - speriamo che attività come queste diano nuovo impulso alla solidarietà. Siamo sempre in prima linea quando si tratta di aiutare e assistere i piccoli degenti e siamo contente di farlo anche attraverso iniziative che veicolano i valori positivi dello sport”.
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ECCELLENZA
Sangiustese, l’addio di Pantanetti “Se il Dorico è inagibile, A il Ciccalè cos’è?” Tanti anni di serie D, il salto in Lega Pro, il ‘caso Corona’: si chiude un’epoca storica per il calcio cittadino ntonio Pantanetti, figura storica della Sangiustese, lascia il calcio. Ma non è un fulmine a ciel sereno perché le voci su un possibile disimpegno di uno dei dirigenti più carismatici e soprattutto competenti dell’intero panorama dilettantistico regionale, erano trapelate già a fine novembre. Pantanetti ha detto
che la sua è una decisione irrevocabile e che è convinto che quelli che gli subentreranno alla guida della Sangiustese sapranno fare sicuramente bene. Il dirigente rossoblu ha confermato di essere deluso per quanto sta succedendo nel mondo del calcio: le vicissitudini della mancata iscrizione al campionato di Lega Pro lo hanno sicuramente segna-
to. Un Pantanetti che ne ha per tutti e soprattutto per il mondo-calcio che risponde a schemi che non gli piacciono più; amarezza palpabile e soprattutto la certezza che quanto fatto per sostenere il calcio a certi livelli a Monte San Giusto non sia piaciuto a qualcuno. Un Pantanetti deluso ma deciso. Un dirigente che mancherà a questo mondo, senza alcun dubbio. Il tutto in un ambiente che non vive certo un momento assolutamente facile: nella gara disputata a Tolentino (dicembre) la squadra rossoblu si è presentata in campo con una formazione composta interamente da juniores, avendo svincolato tutti i “senatori” della squadra. L’incertezza societaria regna sovrana. Pronta una nuova cordata disposta a rilevare le quote societarie? Sì, forse, anzi no. Due imprenditori del posto, Marco Pazzarelli e Claudio Bordoni, in un primo momento erano stati chiari con parole del tipo “il nostro intento è quello di far tornare la Sangiustese ai sangiustesi”, poi il passaggio delle quote è sfumato. Se ne riparlerà forse a fine stagione. La realtà è che la Sangiustese, dopo l’addio di Pantanetti, ha un futuro incerto. I tanti anni di militanza in serie D, lo storico traguardo del professionismo...tutto cancellato d’un colpo. Che si paghi a caro prezzo l’eco del casoCorona? Tempo fa lo stesso Pantanetti confidò: “Il presidente della Lega Pro Mario Macalli quando ha saputo che avevo chiesto aiuto a Fabrizio Corona mi disse...’questa te la faccio pagare’. E così è stato! “. Per quanto riguarda il campionato in corso d’ora in avanti si cercherà di salvare il salvabile.
Scintille tra Ancona e Elpidiense Cascinare. Una battuta di un giornalista scatena l’ira di Torresi
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utto comincia con una battuta del giornalista Guido Montanari (Corriere Adriatico) nel corso di una puntata (metà novembre) della trasmissione dedicata all’Ancona in onda su E’TV. “Se il Dorico che ha ospitato la serie B viene dichiarato inagibile il campo Ciccalè di Cascinare, lì in mezzo alla foresta, cos’è?”. Il ragionamento della prima firma sportiva del quotidiano anconetano faceva riferimento alle continue restrizioni dell’attività agonistica dell’Ancona che crea un danno economico alla società e smorza la passione dei tifosi. D’altronde la Questura aveva parlato chiaro: al Dorico mancano i documenti per l’agibilità, serve un certificato di prevenzione incendi e vanno effettuate alcune opere sulle uscite di sicurezza. Ma quella battuta a Sant’Elpidio a Mare non l’hanno preso bene, anzi, il presidente degli elpidiensi Giuseppe Torresi risponde per le rime: “Non è colpa mia se l’Ancona è fallita - le parole di fuoco del patron dopo l’articolo su www.quelliche.net - questi signori che parlano male dello stadio Ciccalè si devono informare meglio: l’anno scorso abbiamo fatto la serie D e c’erano altri campi inferiori al nostro. E’ un campo regolare e a norma realizzato con il sacrificio dei privati. Se ci fosse stata una giustizia sportiva seria l’Ancona avrebbe calpestato ben altri campi, quelli della Terza categoria, e devono ringraziare solo il Piano San Lazzaro... “.
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PROMOZIONE A
Il fair-play secondo Falconarese e Fabriano “Il livello del campionato si è alzato” S U Oltre il 90’, ecco il botta e risposta delle due società dopo l’episodio nel match del Roccheggiani ono questi gli episodi che fanno discutere, che creano opinione e fanno prendere posizione da una parte o dall’altra dove non schierarsi è impossibile. Una delle situazioni di gioco che da sempre creano interesse. E’ accaduto a fine novembre in Falconarese – Fabriano: sul punteggio di 1-0 in favore degli ospiti grazie al gol di Biagioli, a pochi minuti dal termine, succede qualcosa di particolare. Un giocatore del Fabriano rimane a terra colpito da crampi, la palla è sui piedi Satmari della Falconarese che, dopo qualche titubanza iniziale continua a giocare (con gli ospiti quasi fermi) e, una volta arrivato in area, conquista un rigore che Obaywana trasforma tra le veementi proteste ospiti. Chiaro il punto di vista del presidente biancorosso Claudio Guidarelli: “Sì, un nostro ragazzo era a terra con i crampi e la palla stava per essere buttata in fallo laterale. E’ accaduto poi che, su invito del pubblico, il giocatore della Falconarese ha preferito proseguire entrando in area, subendo un fallo da rigore sacrosanto che ha portato al pareggio. Un episodio non del tutto sportivo ma dovuto più alla pressione del pubblico che non voleva che la palla fosse stata messa fuori. Non vorrei esasperare troppo questa situazione: è un episodio come se ne vedono spesso nel mondo del calcio e io voglio stigmatizzare più che altro l’atteggiamento avuto dalla mia squadra che non mi è piaciuto. Le proteste arrivate dopo l’episodio sono state eccessive e questo ci ha rischiato di far passare dalla ragione al torto; ho parlato con la squadra perché voglio un atteggiamento migliore in campo e decisamente più consono alla situazione. Ripeto: il gesto non è stato un esempio di sportività ma non abbiamo reagito in modo corretto e secondo me ci è andata anche bene perché le sanzioni sarebbero potute essere più
gravi”. E’ difficile trovare dirigenti che riescono a guardare con tale obiettività a quanto accade sul terreno di gioco; sono comportamenti che servono a smorzare i toni e fare in modo di guardare il calcio con maggiore leggerezza.
La replica della Falconarese non si fa attendere: “Su indicazione della società e dietro l’esempio di sempre più numerosi club del panorama nazionale – la precisazione attraverso un comunicato - i nostri giocatori sono chiamati ad interrompere il gioco solo quando è l’arbitro a stabilirlo, al fine di evitare fastidiose speculazioni di avversari che si buttano a terra con l’unico scopo di rallentare il gioco o interrompere un’azione pericolosa. Ovviamente i nostri avversari sono liberi di osservare la stessa condotta nei nostri riguardi e nessun nostro atleta in questo caso dovrà protestare. Nessuna responsabilità quindi è da attribuire al nostro giocatore Mariano Satmari e a tutti gli altri atleti in campo perché hanno seguito una specifica direttiva societaria. Non accettiamo lezioni di fai-play o morali da nessuno, perché siamo convinti di non averne bisogno, e in oltre 90 anni di storia il nostro club non è mai stato avvicinato a gesti o episodi di scarsa sportività. Approfittiamo dell’occasione per estendere la comunicazione a tutte le società del nostro campionato perché sappiano il nostro modo di applicare la normativa e non si stupiscano del nostro comportamento. Ricordiamo a tutti che la regola 5 tra i compiti dell’arbitro prevede che questo debba ‘interrompere la gara se, a suo avviso, un calciatore è infortunato seriamente e farlo trasportare al di fuori del terreno di gioco e lasciare proseguire il gioco fino a quando il pallone cessa di essere in gioco se, a suo avviso, un calciatore è solo lievemente infortunato’”.
Mirco Bettelli (Pergolese): “Cagliese? Grandi nomi”
n inizio di stagione che definire difficile è un eufemismo, con un solo punto nelle prime tre gare e sconfitte casalinghe pesanti in Coppa Italia (vedi Vigor Senigallia) e all’esordio in campionato con l’Atletico Gallo Colbordolo. La Pergolese ha saputo mantenere i nervi saldi, reagendo con la forza dell’esperienza e di un gruppo che lo scorso anno ha saputo stupire tutti, sfiorando l’Eccellenza poi svanita nello spareggio con l’Atletico Piceno in quel di Porto Sant’Elpidio. Ha iniziato a correre la squadra rossoblu e sembra non avere alcuna intenzione di mollare la presa: “Si tratta di una crescita costante in termine di gioco, convinzione e di conseguenza anche di risultati – è il pensiero dell’allenatore-giocatore Mirco Bettelli - dopo qualche problema avuto ad inizio stagione: abbiamo lavorato e stiamo lavorando molto per migliorarci. Faccio i complimenti ai ragazzi che si stanno impegnando al massimo e che hanno saputo tirare fuori il meglio nel momento di maggiore difficoltà”. Quanto è cambiata la squadra rispetto a quella che è andata ad un passo dall’Eccellenza? “Il gruppo a grandi linee è sempre quel-
lo che ha saputo ottenere i risultati che tutti consociamo. Rispetto allo scorso anno ci sono 3 o 4 elementi diversi m a direi che questo rientra in un ottica di fisiologico cambiamento nella storia e nell’economia di un gruppo che sta assorbendo al meglio questi cambiamenti”. Cagliese avanti ma dietro tante squadre guardano con interesse ai play-off. Che tipo di campionato è? “Sicuramente c’è maggiore competizione e il livello si è a mio avviso alzato grazie alla molte retrocessioni dall’Eccellenza che hanno portato squadre come Osimana e Vigor Senigallia in questa categoria. Sono almeno 8-9 le formazioni che possono dire la loro per il successo finale anche se il ritmo tenuto nella prima parte di stagione dalla Cagliese merita di essere sottolineato: un organico completo fatto di grandi nomi, un collettivo veramente molto forte”.
Il Camerano promuove Montenovo All’allenatore dei Giovanissimi viene affidata la prima squadra
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ecisiva per la decisione finale è stata la sconfitta con la Pergolese: così, dopo cinque stagioni insieme, il rapporto di collaborazione tra il tecnico Giorgio Pantalone e il Camerano si è concluso. Una decisione sofferta quella presa dal sodalizio dorico nei confronti di un personaggio che ha fatto la storia di questa società presieduta da Mauro Mancini: i primi due anni nelle giovanili, gli ultimi tre in prima squadra con annessa la conquista della Promozione e la salvezza l’anno passato ai play-out. “Non è stato un esonero ma l’ interruzione del rapporto - tiene a sottolineare il direttore sportivo Andrea Belli – si tratta purtroppo della più crudele legge del calcio in cui il primo a pagare è sempre
l’allenatore. Una decisione sofferta, ma inevitabile per dare una scossa alla squadra”. Al suo posto ecco Luca Montenovo, 33 anni, ex jolly di centrocampo e di difesa del Camerano (in passato ha calcato anche campi di serie D ed Eccellenza), attuale responsabile del settore giovanile della stessa società, per la quale guida anche i Giovanissimi. “Un incarico a sorpresa che mi è piovuto addosso - commenta Montenovo –mi è stata chiesta la disponibilità da parte del presidente e ho accettato. Ringrazio la dirigenza, anche se mi dispiace che a pagare sia stato il mio ex mister, ma soprattutto un amico. Giorgio (Pantalone, ndr) non ha grosse colpe, ma purtroppo il calcio è questo”.
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PROMOZIONE B
Monturanese, che risultati con Cerqueti! “Ambiente ottimo e squadra di qualità in cui si vede la mano di Oddi…”
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na serie incredibile di risultati utili consecutivi alla Monturanese ha spalancato le porte dell’alta classifica, senza dubbio rinvigorita dall’arrivo in panchina di Luca Cerqueti. Tecnico giovane, reduce dalle prime due stagioni da allenatore alla guida di Torrese e Vis Carassai, dopo una lunga carriera da calciatore come protagonista in campionati improntati anche tra i professionisti. Di lui si dice un gran bene e tutto questo è stato confermato dagli ottimi risulta-
ti arrivati alla guida della squadra calzaturiera, protagonista di una lunga serie di risultati utili consecutivi con la classifica che si è fatta via via sempre più interessante. “Stiamo vivendo un ottimo momento - commenta Cerqueti - frutto anche di un buon gioco che riusciamo ad esprimere con continuità e questo senza dubbio fa molto piacere. Ho a disposizione un gruppo formato da ottimi giocatori, di grande qualità che, ritrovati i risultati, hanno ritrovato grande fiducia e tutto poi viene di con-
seguenza. Vedo in loro grande voglia di fare bene, pienamente consapevoli che il campionato è ancora lunghissimo e che tutto può accadere”. Qual è l’obiettivo che la società le ha chiesto al suo arrivo in biancoazzurro? “La società vuole centrare i play-off e devo dire che i presupposti ci sono tutti. Davanti non ci guardiamo molto, i punti di differenza sono troppi. Guardiamo in casa nostra e quanto stiamo facendo ci conforta ma sappiamo che dobbiamo continuare con la stessa voglia e intensità poi a febbraio o marzo faremo il punto della situazione e vedremo dove saremo”. Che ambiente ha trovato a Monte Urano? “Senza dubbio una società esperta e organizzata che conosce molto bene il calcio e sa come gestire le questioni relative alla squadra. Un gruppo di dirigenti che ruota intorno all’esperto Giordano Mariani che conosce il calcio come pochi in queste categorie; devo comunque dire che il mio approccio a questo ambiente è stato facilitato dal lavoro di costruzione del gruppo che ha contribuito in maniera importante a fare il mio predecessore Emidio Oddi e dal lavoro che lo stesso ha saputo fase in fase di preparazione”.
E l’Arquata è campione d’inverno con un turno di anticipo Un rallentamento nella seconda parte del girone che non ha provocato gravi scossoni in classifica per la corazzata di patron Mongardini che, grazie al grande vantaggio accumulato in precedenza, si è laureata campione d’inverno con una giornata di anticipo. Pronostico della vigilia rispettato alla luce dalla campagna acquisti messa in campo dai biancorossi, con la ferma intenzione di ottenere la terza promozione consecutiva. Un programma ambizioso ma fino a questo momento ampiamente rispettato dai ragazzi di Roberto Vagnoni che, con uno score di 9 vittorie ed un pareggio nelle prime 10 gare, ha posto un divario importante fra sè e le altre contendenti. Il tutto coronato dall’avvio di stagione di un
bomber che sicuramente ha poco a che spartire con la categoria qual è Alex Gibbs, quasi subito in doppia cifra, con l’Ascoli che lo ha voluto con sè in prova per una settimana. L’attaccante nativo di Desio è la ciliegina sulla torta di una squadra che può contare anche sull’esperienza di Fabio Di Venanzio (tanti anni tra i Pro con le maglie di Ascoli, Fermana, Treviso e Padova) oltre ai vari Crocetti, Pompei, Ciabattoni, Dion Gibbs, Langiotti, il senegalese Moreau e non solo. Il girone di ritorno, ad Arquata lo sanno, non sarà una passeggiata: squadre come Portorecanati, Monturanese, Porto Potenza (unica sconfitta stagionale per Gibbs e compagni) faranno di tutto per rendere la vita difficile alla capolista.
PORTORECANATI
Primato e nostalgia
Il presidente Arturo Maresca: “Voglio vincere il campionato”. E sul figlio Matteo all’Ascoli: “Mi manca troppo”
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n presidente appassionato che segue da vicino le vicende di un Portorecanati che sta dicendo la sua (come da pronostico alla vigilia) anche in questa nuova categoria. Dopo un avvio un po’ a rilento dovuto ad un fisiologico rodaggio nella nuova realtà, ecco il consolidamento nelle alte sfere della classifica e soprattutto il duello con l’Arquata. In molti lo pronosticavano in fase di pre-campionato, tutti o quasi ne sono convinti ora: loro due saranno protagoniste fino al termine. Ne è ovviamente convinto il patron degli arancioni Arturo Maresca: “Ovviamente è questa la mia speranza. Ho piena fiducia nell’organico, nello staff tecnico e in quello dirigenziale. In particolare la squadra sembra rispondere molto bene agli stimoli del tecnico, soprattutto con i più giovani sui quali crediamo molto”. Un girone che si sta rivelando decisamente equilibrato, dove ogni squadra può trovare difficoltà domenica dopo domenica: “Infatti avevo fatto richiesta di giocare nel girone A in quanto ero consapevole della presenza di almeno 4 o 5 squadre molto competitive e pronte per puntare al successo finale. Dopo quanto visto però sono fiducioso e per il mio Portorecanati voglio l’Eccellenza”. Un presidente ma anche un padre che si lascia andare alla nostalgia per suo figlio Matteo, attualmente nei Giovanissimi Nazionali dell’Ascoli. “Sono sincero: Matteo mi manca. Lo vedo troppo poco”. Matteo vive in collegio ad Ascoli Piceno dove studia e gioca con la maglia bianconera. E’ un centrocampista intelligente e dai piedi buoni su cui il club bianconero crede molto.
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Pesaro
Samuele Fini si è dimesso dalla guida tecnica dell’Avis Montecalvo (Prima categoria A). Il nuovo allenatore è Sergio Antonazzo, ex Villa Fastiggi e Vis Pesaro. La Junior Centro Città (Seconda categoria B) si separa da mister Carlo Casadei. La squadra è stata affidata a Roberto Del Monte.
Lo sguardo dell’Inter sul settore giovanile Nelle scorse settimane tecnici del club nerazzurro hanno chiamato a raccolta tanti giovanissimi in luce le proprie capacità calcistiche. La allenatori su indicazione e disponibilità AZZURRA CALCIO
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l settore giovanile dell’Azzurra Calcio è ripartito anche in questa stagione con gli obiettivi che ormai lo contraddistinguono: passione e serietà. Dopo ormai quindici anni di partecipazione ininterrotta ai campionati regionali Allievi e Giovanissimi quest’anno, grazie all’innovazione inserita dal Comitato Regionale, la prima fase dei campionati si gioca a livello provinciale in modo che alla fase regionale arrivino affettivamente le migliori formazioni della stagione in corso. I campionati, per la società Azzurra, sono iniziati in maniera positiva poiché, al di là delle classifiche che vedono le squadre giovanili posizionarsi in tutti i campionati nelle zone alte, ciò che emerge evidente è il livello di gioco espresso dalle varie compagini. A questo proposito, nelle scorse settimane si è svolto un importante evento sportivo. Due allenatori del settore giovanile dell’Inter, Massimo Gerli e Gianni Vivabene, hanno passato una giornata con i ragazzi della società di Colbordolo. Nell’ambito dei rapporti di collaborazione con la società di via Durini, lo staff dirigenziale e tecnico dell’Azzurra ha organizzato, invitando la società Junior Valmarecchia, una serie di partite con i giovani del 1999, 1998 e 1997. E’ scaturito un confronto che ha permesso ai ragazzi di divertirsi e per i più dotati di mettere
società del presidente Mauro Vichi, diretta in maniera impeccabile dal responsabile tecnico Maurizio Pozzi, sta portando avanti ormai da molti anni un tipo di attività che ha trovato apprezzamenti sinceri fra i tecnici dell’Inter. Oltre al divertimento, l’obiettivo è quello di formare giocatori che in qualsiasi categoria possano dimostrare il loro valore. Tutto questo attraverso una metodologia di allenamento simile a quella delle migliori squadre professionistiche. Una parte del merito è anche dell’Inter, che grazie a questa collaborazione consente alle società affiliate di consultare gli allenamenti delle squadre giovanili attraverso la sua rete informatica. Inoltre, una serie di iniziative tecniche - stage, riunioni incontri con i migliori club europei - vanno ad ampliare le conoscenze e le competenze di tutti gli allenatori. I due tecnici neroazzurri, al termine delle partite, hanno incontrato gli allenatori della società in un approfondimento incentrato sulla metodologia dell’allenamento. Ne è scaturito un confronto interessante poiché tutti gli argomenti trattati da questi tecnici, possono avere una corrispondenza pratica anche in squadre e giocatori di livello dilettantistico. È intenzione della società Azzurra organizzare, nella prossima primavera, un evento dedicato a tutti gli
dei tecnici neroazzurri. Grande soddisfazione per lo staff dell’Azzurra sentire che alcuni ragazzi hanno dimostrato ottime capacità e verranno sicuramente seguiti durante l’anno. E’ compito della società dunque migliorare il livello dell’attività
giovanile senza facili illusioni e su questo, per permettere ai ragazzi di fare calcio in maniera serena, divertente e professionale, gli allenatori sono molto attenti.
ATLETICO GALLO COLBORDOLO
“Soddisfatti del gioco, ma guai ad abbassare la guardia” Riflettori accesi sul giovane Manuel Muratori (’93). Mariotti: “E’ un ragazzo di grande prospettiva”
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l presidente Alessandro Sperandio fa il punto della situazione Una fusione che funziona, che prosegue sulla retta via fatta di collaborazione attenta, propositiva e decisamente proficua. E’ quanto avviene all’Atletico Gallo Colbordolo, realtà importante nel girone A di Promozione, nata dall’unione di Azzurra Gallo Colbordolo e Atletico Gallo. E’ il presidente Alessandro Sperandio a tracciare il consuntivo di questo inizio stagione: “Per ora stiamo andando abbastanza bene, a mio avviso ci stiamo esprimendo ottimamente dal punto di vista del gioco. Si tratta di un campionato in cui abbassare la guardia è assai pericoloso perché il livello medio è molto buono e non c’è questa grande differenze tra chi sta in alto in classifica e chi sta in basso. In tutto questo ovviamente la nostra filosofia non cambia assolutamente: è evidente che puntiamo sui nostri ragazzi per i quali scegliamo sempre istruttori preparati che sappiano maturare sia il calciatore che l’individuo. Per quanto riguarda la società devo dire che il nostro è un caso di fusione molto ben riuscita: collaborazione e voglia di crescere insieme sono collanti improntati che permettono di crescere giorno dopo giorno. Per quanto riguarda la vittoria finale, effettivamente ci sono molte squadre che possono dire la loro anche se vedo in grande ascesa la Vigor Senigallia che ha esperienza e qualità
per una seconda parte di campionato da protagonista. Noi viviamo alla giornata pienamente consapevoli che la nostra filosofia è quella di puntare sempre alla vittoria, senza presunzione ma puntando sulle nostre giovani leve. Prima di tutto ovviamente c’è da raggiungere la quota salvezza e poi vediamo cosa succede”. A testimonianza di come i giovani siano il futuro ma anche il presente di questo club, salta agli occhi l’ottimo avvio di campionato dell’attaccante Manuele Muratori, classe 1993, ai vertici della classifica marcatori: “E’ un giocatore di grande prospettiva – afferma il direttore sportivo Ettore Mariotti –un esterno offensivo dalla grande propensione al gol. Lo conosco da alcuni anni e devo dire che è cresciuto moltissimo, già molte squadre hanno messo gli occhi su di lui. Ha le carte in regola per fare buone cose ma ha ancora bisogno di maturare molto, in un ambiente sereno come il nostro. In prospettiva comunque ci sono ragazzi classe ’94 e ’95 molto interessanti. Il nostro è un lavoro in prospettiva e ci auguriamo che, nel giro di alcuni anni, possa dare un ulteriore impulso alla nostra realtà: il tutto anche perché in questi campionati girano cifre troppe alte che non credo siano affatto adeguate per una squadra che fa tre allenamenti serali oltre la partita”.
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SANT’ORSO
PESARO
Orgoglio Juniores I
l Sant’Orso, società che ha festeggiato di recente il 30° compleanno, da sempre ha un occhio di riguardo per il proprio settore giovanile. E il lavoro parte dalla Juniores che in questa stagione è impegnata nel campionato regionale di categoria. Un motivo di orgoglio come spiega il presidente Valter Giangolini: “C’è grande soddisfazione per la partecipazione al campionato regionale, conquistato sul campo. Ogni anno due sole squadre riescono ad approdare a questa competizione e lo scorso anno ci siamo riusciti avendo vinto il nostro girone e lo spareggio con la vincente della provincia di Ancona. Noi ci crediamo al progetto-giovani tant’è che gran parte della rosa della prima squadra ha un’età media molto contenuta con tanti ’89 e ’90”. La società collabora attivamente con realtà attive nel settore giovanile (dai primi calci fino agli Allievi) come il Delfino Fano e il Camm S.Orso. “Voglio ringraziare pubblicamente i responsabili che seguono da vicino questi ragazzi – sottolinea Giangolini – come i dirigenti Luzietti, Tallevi e Zaffini. Un grazie di cuore
va anche a Gianluca Latini, tecnico preparato che ha già guidato diverse squadre in Promozione, Prima e Seconda categoria. A dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto da questo staff basta ricordare che due ragazzi del 1991 come Elia Nicusanti e Francesco Brocca fanno parte stabilmente del gruppo della prima squadra”. LA ROSA: Alessandro Bevilacqua, Tommaso Camilloni, Thomas Canestrari, Andrea Ceccacci, Giovanni Cecchini, Diego Cecconi, Mirko Cursini, Jacopo Di Bartolomeo, Andrea Diamantini, Alberto Donini, Nicola Ferri, Stefano Filippetti, Alan Magnoni, Andrea Mencarelli, Riccardo Mencucci, Gianmarco Morelli, Mirko Moscatelli, Elia Rossi, Riccardo Santinelli, Daniele Scarpa, Marco Trapani, Nicola Urani, Rodolfo Luzietti (dirigente), Alessando Tallevi (dirigente), Paolo Zaffini (dirigente), Silver Sebastianelli (dirigente), Gianluca Latini (allenatore), Pasquale Trapani (preparatore dei portieri).
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CAMM SANT’ORSO
“Ottimi risultati in ogni categoria”
Il punto di Giovannini. Due Giovanissimi “provinati” da Fiorentina e Atalanta
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uando è trascorsa ormai metà della stagione sportiva, facciamo il punto della situazione in casa Camm Sant’Orso con Mauro Giovannini (nel tondo), responsabile della scuola calcio: “E’ il momento di fare una piccola riflessione su quanto fatto fino ad ora: l’attività procede nel migliore dei modi, considerando le difficoltà economiche create dall’attuale crisi che coinvolge le aziende e di conseguenza anche le famiglie. Attualmente contiamo 287 iscritti, partecipiamo a tutti i campionati organizzati dalla FIGC dove stiamo ottenendo ottimi risultati in tutte le categorie; la scuola calcio è riuscita a confermare tutti i tecnici e istruttori che nella passata stagione avevano fatto molto bene il proprio lavoro e questo oltre a soddisfarci ci gratifica. Il nostro metodo di lavoro, basato quasi esclusivamente sul gesto tecnico e coordinativo lasciando il lavoro tattico e fisico solo nella categoria Allievi, sta dando degli ottimi frutti: due nostri Giovanissimi sono stati richiesti per un provino da effettuare con i vivai di Fiorentina e Atalanta. Ci tengo in modo particolare a sottolineare che i risultati sono ottenuti dai nostri ragazzi senza alcuna esasperazione legata al ri-
La formazione Pulcini 2000 del Camm Sant’Orso
sultato a tutti i costi ma con la formula del vero gioco del calcio fatto di finte, dribbling, triangolazioni e non di calcioni e risse con l’avversario perché l’unico obiettivo è quello di vincere a tutti costi. Nella nostra scuola calcio (dico nostra perche la scuola calcio è di tutti i ragazzi e dei loro genitori) diamo molta più importanza al gesto tecnico che il ragazzo deve fare durante la partita a prescindere se gli riuscirà, anzi viene richiamato se calcia via il pallone senza provare a gestirlo cercando un passaggio a un suo compagno o comunque una giocata tecnica. Concludo ringraziando tutti i genitori che si fidano della scuola calcio affidandoci i loro figli, i collaboratori, tutti i tecnici e istruttori augurando loro un bellissimo Natale e un felicissimo 2011”.
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MURAGLIA
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“Noi tra le grandi del campionato” Intervista al presidente Luigi Ricci
Un campionato ostico: secondo lei qual è il livello medio di questa Seconda categoria? “Devo dire migliore rispetto allo scorso anno, c’è un livello medio più alto e soprattutto in alto ci sono squadre molto ben attrezzate e costruite nel migliore dei modi. Ogni settimana ci sono difficoltà di vario genere da affrontare, diverse tra loro come sono diverse gli organici a disposizione ma ognuno in grado di creare problemi”.
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redere nelle potenzialità della propria squadra, avere fiducia nella rosa che si è allestita e soprattutto essere ottimisti per l’esito finale di questo campionato. In estrema sintesi è questo il pensiero del presidente del Muraglia (Seconda categoria B) Luigi Ricci (foto in alto): sano realismo ma idee chiare e decisi, nessuna paura di esprimerle agli altri. Un inizio di campionato con i fiocchi presidente, oltre le attese forse? “Sì, stiamo andando bene ma secondo me seguendo le linee programmatiche di inizio stagione. La squadra è buona, costruita con criterio e ha tutte le credenziali per essere protagonista fino al termine. Mi aspettavo un risultato del genere, importante sì ma possiamo ancora migliorare perché la vetta della classifica è veramente molto vicina”. Squadra che segna molto, avete uno degli attacchi migliori del campionato. “Siamo una squadra cui piace fare un gioco offensivo, costruiamo molte occasioni e andiamo in gol con molti giocatori differenti. A volte però ci siamo guardati un po’ troppo allo specchio, dimenticando la concretezza, cosa che non ci possiamo permettere di fare in un campionato come questo”.
In conclusione, quali saranno le squadre che si giocheranno la vittoria finale? “Direi che la classifica attuale disegni abbastanza bene il parco delle candidate ad essere protagoniste fino alla fine. Oltre alla nostra squadra direi che il Villa San Martino è formazione di spessore come la classifica sta a testimoniare ma anche Calcinelli e Cicogna sono squadre di un ottimo livello. Credo che la vincitrice del campionato uscirà da questo gruppetto ristretto: tutte di buon livello con buone chance a disposizione. L’augurio è quello di poter essere noi a festeggiare alla fine: io ci credo anche se l’ultima parola come sempre spetta al rettangolo verde, giudice inappellabile”.
I giovani del Real Montecchio a lezione con mister Bollini
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uon riscontro di pubblico e appassionati a Montecchio per l’incontro tra mister Alberto Bollini e i tecnici della provincia pesarese, organizzato da A.I.A.C, sezione provinciale di Pesaro e Urbino. Durante la prima parte dell’appuntamento Bollini, alla guida della squadra primavera della Lazio con cui ha vinto lo scudetto di categoria nel 2001, ha svolto presso il campo sportivo Spadoni un’interessante lezione pratica: avvalendosi della preziosa collaborazione dei ragazzi delle giovanili del Real Montecchio in qualità di dimostratori, ha illustrato ai presenti esercizi, situazioni e giochi a tema specifici per i giovani calciatori. Dopo la meritata doccia, il mister ha fornito al coperto approfondimenti su quanto svolto sul campo, consigliando ai tecnici di insistere particolarmente sulla tecnica individuale dei ragazzi, a
A sinistra il tecnico Alberto Bollini
L’attaccante Luigi Rocchi
partire dalle loro capacità coordinative oggi giorno sempre più carenti a causa della sedentarietà della nostra società. Si è poi soffermato sulla centralità della componente psicologica nella gestione di gruppi di calciatori di 17-18 anni: un buon allenatore, per ottenere da loro risultati e impegno, deve essere sempre in grado di fornire stimoli, impulsi, entusiasmo, creare coinvolgimento, essere sensibile e attento alle loro caratteristiche emotive ed emozionali. Mister Bollini, dopo aver fatto cenno alle sue importanti esperienze sulle panchine delle squadre primavera di Lazio, Sampdoria e Fiorentina, si è sottoposto alle domande degli allenatori intervenuti all’incontro, pronti a carpire qualche segreto del successo di questo autorevole protagonista del mondo calcistico giovanile italiano.
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Ancona
Al Borghetto (Prima categoria B) Claudio Morbidelli rassegna le dimissioni. Il nuovo allenatore è Giordano Piaggesi. Cambio in panchina all’Usap Agugliano Polverigi (Seconda categoria D): la società esonera mister Angeletti e chiama Marco Troncon.
La Sardegna, l’Eccellenza e un grande come Lulù Oliveira
Un osimano a Muravera Stefano Senigagliesi nell’isola allena l’ex bomber di serie A
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o senti dalla voce e capisci subito che sta alla grande. Sardegna, Muravera (5.200 abitanti, capoluogo della storica regione nota con il nome di Sarrabus), lui risiede nella graziosa frazione di Costa Rei. Stefano Senigagliesi, 46 anni, nell’isola ha già allenato i Giovanissimi del Cagliari, l’Ilvamaddalena, la Villacidrese e il Tortolì. Nelle ultime due stagioni ha guidato l’Osimana (una libidine per lui osimano doc), di recente ha pure conseguito il patentino di Seconda categoria. Vuoi mettere vivere in un paradiso così e allenare un grande come Luis Oliveria? A lui succede. E’ sulla panchina del Muravera (Eccellenza), è in zona playoff e allena l’ex bomber di Cagliari, Fiorentina e Catania. E lì perchè il presidente è un suo caro amico, è lì perchè la Sardegna rappresenterà presto anche una scelta di vita professionale che va al di là del calcio. “Sto bene - racconta Senigagliesi - potevo restare ad allenare nelle Marche, prendere l’Arzachena in serie D, ma ho scelto il Muravera per motivi affettivi e anche extracalcistici”. Che effetto fa allenare uno come Lulù Oliveria? “Beh, è uno straordinario giocatore, un bravo ragazzo che a 42 anni rappresenta un punto di riferimento per tutti soprattutto durante la settimana per impegno e dedizione al lavoro. E non dimentichiamo che ha fatto già 7 gol...”. Il calcio marchigiano gli
manca, meno certe scelte del Comitato Regionale Marche come quelle di inserire la Sambenedettese (l’anno scorso) e l’Ancona (quest’anno) in Eccellenza: “E’ una decisione profondamente ingiusta - si scalda Senigagliesi - se una squadra fallisce non deve avere la possibilità di ripartire dal massimo torneo regionale. E’ una cosa priva di senso. In questa stagione a causa della presenza dell’Ancona - anche se l’Ancona non ha nessuna responsabilità diretta, ci mancherebbe altro - una squadra normale non vincerà il campionato mentre un’altra sarà costretta a
retrocedere”. Il calcio marchigiano gli manca, gli manca la sua famiglia, qualche amico del cuore, l’Osimana. “Colgo l’occasione per mandare un saluto a tutte le squadre che ho allenato e a tutti i dirigenti che mi conoscono e…forza Osimana!”.
Sotto mister Senigagliesi mentre osserva Oliveira in allenamento
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SENIGALLIA CALCIO
Prima Squadra - Terza Categoria Girone E
IL NOSTRO TEAM Gasparini Paolo - PRESIDENTE Principi Luciano - VICE PRESIDENTE Raffaeli Giocondo - VICE PRESIDENTE Ricordi Andrea - DIRETTORE SPORTIVO Impiglia Stefano - REFERENTE PRIMA SQUADRA Casci Ceccacci Carlo – SEGRETARIO Piergiovanni Alfredo – SEGRETARIO Sabbatinelli Fabio – DIRIGENTE Olivieri Oristano – DIRIGENTE Solazzi Stefano - ALLENATORE PRIMA SQUADRA Livi Pelosi - PREPARATORE PORTIERI Nikai - PREPARATORE PORTIERI Frulla Massimiliano - ALLENATORE JUNIORES Rota Antonio - ALLENATORE ALLIEVI Simonetti Gianmarco - COLL. TECNICO ALLIEVI Rotatori Mauro - COLLABORATORE TECNICO ALLIEVI Bigelli Nicola – TERAPISTA De Gregorio Francesco - ALLENATORE GIOVANISSIMI 96 Bacchiocchi Michela - ALLENATORE GIOVANISSIMI 97 Manna Lorenzo - COLL. TECNICO GIOVANISSIMI 97 Savelli Pino - ALLENATORE ESORDIENTI 98 Castignani Massimo - COLL. TECNICO ESORDIENTI 98 Sartini Claudio - ALLENATORE ESORDIENTI 99 Manoni Stefano - COLL. TECNICO ESORDIENTI 99 Mazzaferri Lucio - ISTRUTTORE SCUOLA CALCIO Bacchiocchi Michele - ISTRUTTORE SCUOLA CALCIO Frulla Massimiliano - ISTRUTTORE SCUOLA CALCIO Ricordi Enrico - ISTRUTTORE PULCINI Savelli Pino - ISTRUTTORE PULCINI Durazzi Andrea - ISTRUTTORE PULCINI
Juniores Provinciali
Allievi
Giovanissimi A
Giovanissimi B
Esordienti 98
Pulcini 2000
Pulcini 2001
Pulcini 2002
Pulcini 2003
Pulcini 2004
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SAN MARCELLO
Sulle ali dell’entusiasmo
La prima squadra guidata da Ennio Bozzi
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el calcio, come nella vita, non si vive solo di bei momenti. Dopo 14 anni di percorso ascendente, dalla Terza categoria alla Promozione, il San Marcello ha patito la prima delusione della sua storia. Lo scorso 16 maggio, dopo una stagione di luci e ombre, è infatti arrivata la retrocessione in Prima categoria, sancita dalla sconfitta nei playout per mano dell’Offagna. Nei momenti difficili le strade sono due: mollare tutto o ripartire. E il San Marcello ha scelto la seconda via. “In estate abbiamo rinnovato l’organizzazione della società, decidendo di ripartire con nuove ambizioni”, afferma con orgoglio il nuovo presidente Luigi Berrettini (nel tondo). Il primo passo è stata la riconferma del gruppo storico che tre anni fa aveva regalato alla società granata la Promozione, a partire dallo staff tecnico, con il confermatissimo Ennio Bozzi alla guida tecnica, coadiuvato dal preparatore atletico Giovanni Bordoni e dell’allenatore dei portieri Lorenzo Secconi. Anche la squadra è rimasta pressoché uguale, fatta eccezione la partenza di molti fuoriquota in organico lo scorso anno e quelli di Santini e Tantucci. In compenso sono arrivati un numero uno esperto come Pieralisi, il centrale Sampaolesi dal Chiaravalle, a
La squadra Amatori di mister Ravoni
centrocampo Romagnoli dalla Belvederese e in attacco il bomber Cialoni. A completare la rosa i ritorni di Molinari e Brugiaferri e gli innesti di Polzonetti e Mancinelli. “Siamo partiti subito con il piglio giusto, e stiamo mantenendo un ritmo molto alto – spiega il direttore sportivo Fausto Scarponi – finora sono risultati eccellenti, che ci hanno consentito di portarci al vertice di una classifica spaccata. Dovremo giocarci la vittoria sino alla fine con Apiro, Ostra e Monserra, tre squadre molto solide ed organizzate. Sarà una bella sfida”. Fiducia che emerge anche dalle parole del mister Ennio Bozzi: “Credo molto nei miei ragazzi siamo un gruppo coeso e motivato, abbiamo le capacità per continuare a fare bene”. La Rosa 2010/2011 Portieri: Pieralisi Lorenzo e Molinelli Nicolò. Difensori: Cesaroni Andrea, Tamellin Damiano, Ronconi Federico, Brega Alessio, Bocchini Lorenzo, Sampaolesi Matteo, Brugiaferri Daniele, Piersimoni Alessio. Centrocampisti: Mancini Leonardo, Ribichini Alessio, Romagnoli Andrea, Melon Nicola, Serrani Matteo, Molinari Marco, Cisse Fallou Serigne, Polzonetti Matteo. Attaccanti: Alessandrini Andrea, Rossini Tommaso, Bacci Alessandro,Luminari Diego, Cialoni Mattia, Mancinelli Elia. AMATORI Il San Marcello non è solo prima squadra. Da anni esiste infatti una bella realtà di Amatori, composta da gio-
catori nati e residenti in gran parte a San Marcello. Sono guidati dal mister Stefano Ravoni, seguiti dal preparatore dei portieri Matteo Bongiovanni e dai dirigenti Gabriele Bartolucci e Marco Mancini. A presentare la squadra è stesso tecnico Ravoni: “Per il campionato UISP 2010/2011 abbiamo cercato di rinfoltire la rosa, non abbastanza numerosa per affrontare un’intera stagione. Diretta conseguenza è stato l’evidente aumento di tasso tecnico generale, riuscendo a formare una squadra capace di andare in campo con idee chiare voglia di metterle in pratica. Il nostro scopo principale rimane quello di formare un gruppo, compatto ed affiatato, per divertirci insieme; gli evidenti miglioramenti della squadra ci fanno affrontare il campionato con uno spirito più competitivo, nel concreto tentativo di puntare alla vittoria finale. La partenza è stata abbastanza buona e la strada sembra quella giusta e l’intenzione è di continuare a seguirla”.
AUTOMODELLISMO A partire da quest’anno il nome San Marcello verrà conosciuto in diverse località italiane anche grazie al gruppo di piloti di Automodellismo su pista. Bolidi che sfrecciano alla velocità di 120 Km orari, veri gioielli tecnologici alla pari delle vetture di Formula 1. Faranno parte della società e porteranno i nostri colori nei circuiti di Cassino, Gubbio, Fiorano, Bologna, Melzo (Mi) solo per citarne alcuni. Appassionati che partecipano da anni ai Campionati Italiani di Automodellismo su pista, conosciuti e apprezzati dagli addetti ai lavori: si tratta di Lorenzo e Andrea Brega, Marco Giansanti e Lorenzo Berrettini.
La Società Presidente Luigi Berrettini Direttore sportivo Fausto Scarponi Segretario Luigi Bruschi Tesoriere Laura Berrettini Magazziniere Enzo Coppari Consiglieri Moris Gasparri, Enzo Cerioni, Fabio Palmucci, Alfio Pasquinelli, Umberto Romiti Custode Franco Romiti Collaboratore speciale Gianluca Bartolini
SITO WEB Ma c’è anche un altro fronte su cui la squadra granata vuole essere protagonista, la comunicazione sul web. “Due anni fa, un po’ per gioco, abbiamo creato il nostro sito www.sanmarcellocalcio.it – ci raccontano Laura Berrettini e Moris Gasparri, giovani dirigenti responsabili della comunicazione – che è diventato un vero e proprio punto di riferimento, con visite sempre in aumento, grazie alla nostra sezione video sempre aggiornata, cosa che permette di rafforzare il gruppo. Per i giocatori il lunedì ormai è un rito condividere i video dei gol su Facebook, in questo modo l’immagine del San Marcello si diffonde ad un pubblico più ampio. Ovviamente non trascuriamo nemmeno i canali di comunicazione tradizionali. Ogni anno curiamo infatti un giornalino in cui diamo voce e visibilità ai nostri sponsor, raccontando la stagione”. Dal web al territorio il passo è breve, così come la voglia di impegnarsi sempre di più anche fuori dal capitolo agonistico. “Da diversi anni, nel mese di luglio, organizziamo il torneo di calciotto, coordinato da Luigi Bruschi, che coinvolge tutto il paese – dice il presidente Berrettini – quest’anno abbiamo organizzato la festa di fine estate in collaborazione con la Pro Loco e il Comune. Vogliamo sfruttare sempre di più il bellissimo parco adiacente alla zona del campo sportivo che diventerà la sede ideale per le manifestazioni all’aperto. Ci avviciniamo infine al clima natalizio, affidando a questo articolo un messaggio di auguri rivolto a dirigenti, staff tecnico, giocatori, sponsor, amministrazione comunale, i tifosi che ci seguono sempre più numerosi e a tutti gli appassionati di calcio e sportivi marchigiani. A tutti voi un augurio di buone feste natalizie”.
Via Don Raffaele Veneri, 21 60030 SAN MARCELLO (An) Tel. e Fax 0731 267 811
BERRETTINI IMPIANTI s.a.s.
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USAP AGUGLIANO POLVERIGI
ANCONA
MONSERRA
La forza dei giovani Col Frigento è vera amicizia Fossati Pesaresi: “Siamo una grande famiglia che in prospettiva lavora per la prima squadra”
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na Prima squadra che milita in Seconda categoria composta in larga parte da elementi del proprio settore giovanile e una filosofia di crescita dei giovani che senza dubbio valorizza al meglio il lavoro fatto dalla società: un settore giovanile nato nel 2000, parallelamente alla nascita dell’Usap, che ha unito le forze di due realtà vicine ma che già da tempo collaboravano tra di loro. L’Usap Agugliano Polverigi è tutto questo, un lavoro costante e proficuo con i giovani locali che punta a portare più ragazzi possibili nel giro della prima squadra. E’ di questo avviso il responsabile del settore giovanile Gilberto Fossati Pesaresi: “Abbiamo 150 ragazzi che vanno dai Piccoli Amici fino alla formazione Allievi. Tutti i ragazzi ci stanno dando belle soddisfazioni e non parlo di risultati ma relativamente all’impegno profuso in mezzo al campo. Il nostro obiettivo dichiarato è quello di portare più elementi possibili a vestire la maglia della prima squadra per creare una squadra completamente del posto. In questa stagione 9 elementi su 11 sono del vivaio: ra-
Gli Esordienti guidati da Stefano Montesi
La squadra dei Pulcini 2000
gazzi che hanno bisogno di fare esperienza e maturare, tanti giovani del ’90, ’91 e ’92 su cui puntiamo molto nell’immediato futuro”. Una struttura che si avvale della preziosa collaborazione dei genitori da sempre coinvolti nel progetto Usap: “Ad inizio stagione organizziamo delle riunioni per presentare il piano di lavoro, coinvolgendo in prima persona i genitori quali dirigenti e accompagnatori delle squadre giovanili con un ottimo riscontro da parte delle famiglie. Si è creata una grande famiglia che lavora bene e ci auguriamo continui a crescere”. Non solo campo ma anche incontri di formazione per allenatori e giovani atleti: “Sono manifestazioni – conclude Fossati Pesaresi – che spesso organizziamo come quella del 13 dicembre dal titolo ‘Una scuola calcio a misura di bambino’ con la partecipazione di Maurizio Zandegù. Con Esordienti e Pulcini invece partecipiamo in estate a vari tornei di categoria soprattutto in Romagna: momenti di divertimento e sport in cui i ragazzi hanno modo di crescere anche umanamente”.
N
el luglio scorso il primo scam- partecipanti. Il tutto è poi continuato la bio amichevole di cortesie tra domenica: prima in Comune dove, indue piccole realtà che hanno sieme alle autorità locali, lo sport ha pordeciso di “unirsi” calcisticamente nel se- tato allegria ed entusiasmo e poi nella gno dell’amicizia e dello stare insieme. taverna del Monserra dove la società ha Parliamo di Monserra e Frigento, accolto con calore l’intera delegazione, paese di 4.000 abitanti in provincia di facendo degustare le tipicità culinarie Avellino: due realtà simili e fortemente del territorio agli amici campani. Il Monlegate ai propri territori che hanno dato serra coglie l’occasione per rivolgere un vita a questo splendido scambio cultu- ringraziamento particolare alla Pubblica rale e sportivo. Una folta delegazione Assistenza di Frigento che ha realmente di Frigento ha ricambiato la visita fatta dimostrato la propria efficienza soccordai biancorossi di Monserra in estate, rendo una persona colpita da un piccolo in occasione della tradizionale Festa malore. Al termine della giornata i rapdella Cicerchia a Serra de’ Conti, con- presentanti di Frigento sono ritornati a tribuendo a cementare sempre di più il casa non prima di essersi dati appuntagemellaggio tra le due realtà. Presente mento a luglio 2011 per la festa in protra loro una delegazione sportiva sapien- vincia di Avellino, con la speranza che temente guidata dal responsabile cam- la pioggia dia maggiore tregua a questa pano Gerardo Pasquariello: le due manifestazione. rappresentative giovanili hanno dato vita insieme ai ragazzi locali ad una partita di calcetto all’interno della palestra comunale, il tutto contornato da un ottima affluenza di pubblico che ha sostenuto entrambe le squadre. E’ stato bellissimo vedere i ragazzi giocare con entusiasmo e alla fine della partita riunirsi in campo tra loro, accordandosi per la sera dove i ragazzi anconetani hanno guidato per la festa gli amici di Frigento. Un bel momento di aggregazione tra i ragazzi e le società che per mano dei propri dirigenti hanno premiato gli ospiti con dei regali a tutti i Il sindaco di Frigento con il presidente Ubaldi
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n. 15
Macerata
Fabio Scoponi è il nuovo allenatore della Lorese (Prima categoria C) dopo la separazione con Massimo Appignanesi. Scoponi nelle ultime stagioni ha allenato Urbisaglia e Filottranese. Gabriele Cicioni è il nuovo tecnico della Cluentina (Prima categoria C) al posto di Marco Ramaccioni, dimessosi per motivi personali.
Simone Damiani: “Il rimborso spese? Sarà devoluto all’associazione”
“Torno in campo per Gli Amici di Manu” Calcio e un tour in bicicletta per sensibilizzare e informare sul diabete infantile
diabete di tipo 1. I primi momenti non sono stati facili soprattutto per lei, ma io ho sempre avuto la convinzione che questa malattia potesse migliorare racconta Simone - la vita dei sofferenti di diabete non è facile, figuriamoci quando si è bambini e le difficoltà maggiori da superare sono di tipo alimentare, un bambino diabetico deve mangiare solo alcune cose ed altre no, deve fare insulina più volte al giorno e deve tenere regole di vita abbastanza ferree. Questa esperienza di vita mi ha portato a fondare ad aprile scorso l’associazione “Gli Amici di Manu” che prende il nome proprio dal nome di mio figlio”.
di Manu” allo scopo di finanziare e sostenere la prossima iniziativa. E’ ovvio che, non intascando nulla di questi soldi, non faccio distinzione di categoria, distanza, blasone ma per dirlo in modo cinico...vado a chi mi offre di più”. L’anno prossimo, sempre a scopo divulgativo e nell’intento di sensibilizzare le persone al problema del diabete infantile, Simone Damiani effettuerà in bicicletta il giro dei 57 comuni della provincia di Macerata. “Non sono un ciclista professionista ma voglio dare il massimo di me stesso - sottolinea - lo scopo è quello di toccare in un percorso articolato in varie tappe, da compiere in una decina di giorni, tutti i comuni della provincia per propagandare il mio messaggio”.
L’associazione a giugno ha organizzato un’amichevole con amici e vecchie glorie
“M
etto a disposizione di tutte le società sportive la mia professionalità e la mia esperienza. Il rimborso spese? Non per me, ma all’associazione ‘Gli Amici di Manu’” Simone Damiani, 38 anni, tanto calcio alle spalle (Urbisaglia, Vigor Pollenza, Casette Verdini, Samb Montecassiano, Settempeda, solo per citarne alcune), si ‘offre’
alle società come giocatore, collaboratore o allenatore e il classico rimborso spese non sarà per lui ma per l’associazione “Gli Amici di Manu”, nata per sostenere e sensibilizzare l’opinione pubblica sul diabete infantile. “Manu” è Emanuele, 7 anni, il figlio di Simone e Sonia. La coppia, che si è sposata nel Duemila, vive a Pollenza (Mc). “Non molto tempo fa io e mia moglie abbiamo scoperto che nostro figlio soffre di
L’associazione è molto attiva sul fronte delle iniziative, a giugno ha organizzato a San Severino Marche un amichevole con amici e vecchie glorie del calcio. Ora Simone si rimette in gioco e vuole tornare nel calcio da protagonista ma con l’obiettivo di sostenere ancora di più la sua associazione e il futuro di tanti bambini. “Ho 38 anni, ancora dico la mia. La particolarità del mio gesto è che l’eventuale rimborso spese sarebbe costituito da un versamento nel conto corrente dell’associazione. Per capirci, giocherei o allenerei per “Gli Amici
INFO. Per saperne di più sull’associazione si può consultare il sito www.amicidimanu.it (E-MAIL: info@amicidimanu.it) o contattare Simone Damiani al numero 393.9481377.
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n. 15
MACERATA
Helvia Recina “Puntiamo avanti tutta con sugli uomini e non sui nomi” Bellesi Che piacevole conferma l’Apiro di patron Tobaldi…
P
arlare di sorpresa è sbagliato. Più consono definirla piacevole conferma. Parliamo dello stratosferico Apiro, ai vertici del campionato di Prima categoria girone B. “La nostra è una squadra che sa esaltarsi nelle battaglie – conferma il presidente Vittorio Tobaldi (foto) – dove viene fuori il cuore e la compattezza di una squadra che sa vincere con il gruppo”. E’ questa la parola chiave in casa Apiro: il gruppo. “E’ stata sempre la nostra caratteristica, i ragazzi non mollano mai e sanno far quadrato nei momenti
difficili. Non puntiamo sui nomi ma sugli uomini, a partire dal tecnico Giorgio Latini che riesce a far rendere al meglio questi ragazzi. Il riconoscimento più bello è che spesso i giocatori che vanno via da qui, tornano con piacere a giocare da noi come avvenuto quest’anni con l’attaccante Medici che abbiamo riaccolto con grande piacere. Non facciamo mai il passo più lungo della gamba ma inseriamo di volta in volta quei giocatori che possono dare quel qualcosa in più ad una squadra coesa e compatta”. Dopo l’ottimo campionato scorso anche in questa stagione dunque i biancazzurri si confermano protagonisti: “Dello scorso anno – conclude il presidente – è rimasta l’amarezza perché alcuni infortuni nel finale di campionato hanno compromesso un successo che era alla nostra portata, poi nei play-off abbiamo fatto bene, anche se in quella partita con la Vadese qualcosa non è girato al meglio anche dal punto di vista arbitrale. Nessun rammarico ma solo un ringraziamento ai ragazzi che stanno facendo bene, confermando le loro potenzialità”. Una difesa bunker (la migliore del girone) e la vittoria esterna nello scontro diretto di San Marcello sono al ciliegina sulla torta in un girone di andata chiuso al comando del girone con la ferma intenzione di non mollare di un centimetro la presa, rimanendo con i piedi ben saldi a terra ma con la voglia di sognare quel traguardo solo accarezzato lo scorso anno.
L’Helvia Recina non vuole lasciare nulla di intentato per recitare un ruolo da protagonista nel girone E di Seconda categoria. Nel mercato di riparazione il presidente Micozzi si è assicurato le prestazioni dell’ex attaccante della Lorese, Andrea Bellesi (nella foto): con questo arrivo si candida ancora di più come la numero uno per la vittoria finale girone, Villa Musone e Casette Verdini permettendo. “Il progetto che mi ha presentato l’Helvia Recina mi ha convinto da su-
bito ed arrivo in questa nuova realtà con molti stimoli – ammette il bomber – ho tanta voglia di far bene e voglio dare una mano a questo gruppo che era già costruito per vincere a fare il salto di categoria. Il mio ingresso all’Helvia Recina avviene in punta di piedi, convinto che possiamo vincere il campionato”. Possibilità di giocare indifferentemente da prima o seconda punta, per un attaccante che, a queste categorie, può rivelarsi come un autentico valore aggiunto.
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n. 15
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
PROMOZIONE gironE B
CHIESANUOVA
ASD CHIESANUOVA CALCIO 1967 Via IV Novembre 62010 Chiesanuova di Treia (MC) Tel. 0733.217005 - Fax 0733/217005 www.asdchiesanuovacalcio.it Fondazione ................................................................................. 1967 Presidente ........................................................................ Tullio Rango Vice presidente ......................................................... Giovanni Antonelli Vice presidente ...............................................................Giovanni Testa Allenatore ............................................................... Francesco Moriconi Segretario .............................................................. Giampaolo Pietrella Dirett. Generale ....................................................... Luciano Bonvecchi Dirett. Sportivo .............................................................. Silvano Sacchi Massaggiatore ................................................................ Andrea Cocchi Medico ........................................................................... Gianni Genga Team Manager .............................................................. Martino Marini Addetto Stampa ...............................................................Alessio Spurio
Tullio Rango
Giovanni Antonelli
Martino Marini
Riccardo Pascucci
Presidente
Team Manager
Andrea Palmucci Difensore
Gianrico Bonvecchi Centrocampista
Giovanni Testa
Vice presidente
Portiere
19-01-1984
07-10-1988
Paolo Patacchini Difensore
Roberto Prato Attaccante
Luciano Bonvecchi
Vice presidente
14-12-1989
03-09-1984
31-08-1983
Mirco Maccari Portiere
Marco De Santis Centrocampista
Luca Sacchi Attaccante
Giampaolo Pietrella
Dirett. Generale
22-04-1987
02-04-1991
26-09-1981
Giacomo Cardarelli Difensore
Andrea Massimi Centrocampista
Edoardo Piermattei Attaccante
Francesco Moriconi
Segretario
02-05-1992
11-04-1982
31-01-1992
Marco Lancioni Difensore
Matteo Piangerelli Centrocampista
Morad Zemrani Attaccante
Andrea Cocchi
Allenatore
23-04-1988
08-06-1988
09-10-1991
Giorgio Maccaroni Difensore
Andrea Ruggeri Centrocampista
Massaggiatore
08-03-1977
04-11-1977
Federico Mercuri Difensore
Paolo Sampaolesi Centrocampista
06-09-1992
18-02-1981
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n. 15
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
PRIMA CATEGORIA gironE B
CUPRAMONTANA ASD CUPRAMONTANA Via Roma 8 60034 Cupramontana (AN) Tel. 0731789371 www.asdcupramontana.it Fondazione ................................................................................. 1952 Presidente ................................................................. Terzo Capogrossi Vice presidente .......................................................... Valentino Giuliani Allenatore .................................................................... Luca Scortichini Segretario ................................................................... Fabio Venanzoni Dirett. Sportivo ............................................................... Claudio Latini Dirigente ........................................................................Marco Borocci Massaggiatore ................................................................Marco Vescovo Prep. Portieri ............................................................... Roberto Petrelli
Terzo Capogrossi
Claudio Latini
Presidente
Matteo Raponi Portiere
Juri Rossi Difensore
Diego Paolucci Centrocampista
Luca Scortichini
Dirett. Sportivo
18-07-1978
06-11-1971
22-05-1974
Stefano Farinelli Difensore
Daniele Mazzarini Centrocampista
Davide Rocchetti Attaccante
Allenatore
22-01-1990
15-03-1984
23-07-1989
Edoardo Rossi Difensore
Alessio Giampaoletti Centrocampista
Diego Bonci Attaccante
25-06-1977
18-11-1992
26-04-1986
17-03-1983
Marco Borocci
Marco Vescovo
Dirigente
Mattia Rocchetti Difensore
Andrea Fabrizi Centrocampista
Nicola Barchiesi Attaccante
Roberto Petrelli
Massaggiatore
17-03-1986
19-06-1988
24-03-1984
Francesco Federici Difensore
Nicola Moriconi Centrocampista
Samuele Cimarelli Attaccante
Mirko Cecchini
Prep. Portieri
08-11-1989
04-10-1990
20-07-1982
Andrea Zenobi Difensore
Burim Abduli
Centrocampista
Portiere
Andrea Bartoloni
26-04-1975
Difensore
05-12-1983
Centrocampista
Daniele Mengarelli
02-06-1980
19-03-1980
11-12-1983
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n. 15
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE D
CHIARAVALLE
SSD CHIARAVALLE Via Della Repubblica,56 60033 Chiaravalle (AN) Tel. 334/5796119 www.sscchiaravalle.com Fondazione ................................................................................. 2003 Colori sociali ...................................................................... Grigio nero Presidente ................................................................. Giovanni Baiocco Vice presidente ..............................................................Cesare Pieralisi Allenatore ...............................................................Giovanni Girolimini Segretario ........................................................................ Lorenzo Favi Dirigente .................................................................. Graziano Barboni Dirigente ................................................................... Maurizio Bolletta Dirigente ...................................................................... Andrea Fratoni
Giovanni Baiocco Presidente
Cesare Pieralisi
Giovanni Girolimini
Vice presidente
Michael Pergolini Portiere
Jonatan Baiocco Difensore
Rocco Ciciliani Centrocampista
Michele Priori Attaccante
Graziano Barboni
Allenatore
21-07-1984
16-03-1984
31-10-1977
05-11-1978
Raffaele Galdelli Difensore
Lorenzo Rinaldi Difensore
Mario Pieralisi Centrocampista
Giacomo Tittarelli Attaccante
Andrea Fratoni
Dirigente
16-12-1980
27-05-1978
24-04-1988
17-11-1980
Simone Grilli Difensore
Alessandro Pierdicca Difensore
Michele Panni Centrocampista
Devis Barboni Attaccante
Maurizio Bolletta
Dirigente
17-06-1981
09-01-1980
01-12-1989
20-02-1982
Lorenzo Pergolini Difensore
Giovanni Laloni Centrocampista
Giacomo Guidi Centrocampista
Andrea Ceccarelli
Dirigente
07-12-1987
07-01-1990
18-04-1983
Filippo Ceccarelli Difensore
David Olivetti Centrocampista
Samuele Bartoloni Attaccante
Portiere
24-04-1991
20-09-1977
12-02-1983
Federico Sbarbati Difensore
Andrea Mencarelli Centrocampista
Fabio Barletta Attaccante
29-08-1984
30-01-1990
24-09-1989
21-10-1988
Pietro Torbidoni Portiere
Cristian Pasqualini Difensore
Lorenzo Dolci Centrocampista
Michele Casci Attaccante
03-11-1977
26-01-1983
29-02-1984
25-09-1980
29
n. 15
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE D
LABOR 1950 Paolo Sbaffi Presidente
Dirigente
Difensore
Alessandro Paciarotti Difensore
Riccardo Giuliani Centrocampista
Raffaele Trovarelli
Andrea Albanesi
Simone Pesaresi
Gabriele Negozi
Loris Saltamartini
Allenatore
Luca Gagliardini
Matteo Cotogni
Loris Gasparri
Segretario
Dirigente
11-09-1991
22-02-1977
15-05-1991
Andrea Brignoccolo Difensore
Mirco Di Chiello Difensore
Lorenzo Giuliani Centrocampista
Dirigente
Prep. Portieri
30-01-1984
08-07-1974
25-03-1988
Cristian Brunori Difensore
Lorenzo Paoletti Centrocampista
Silvano Mecarelli Attaccante
ASD LABOR 1950 Via Ravagli c/o impianti sportivi 60030 Santa Maria Nuova (AN) Tel. 0731/246319 Fondazione ................................................................................. 2009 Colori sociali ....................................................................Arancio-Nero Presidente ........................................................................ Paolo Sbaffi Vice presidente ............................................................... Stefano Cecati Allenatore .......................................................................Loris Gasparri Segretario ................................................................ Raffaele Trovarelli Dirett. Sportivo ...........................................................Maurizio Olivieri Dirigente .................................................................... Andrea Albanesi Dirigenti ..................................................................... Luca Gagliardini Dirigente .................................................................... Simone Pesaresi Dirigente .................................................................... Aldo Ramazzotti Massaggiatore ......................................................... Filiberto Pigliapoco Prep. Portieri ...............................................................Gabriele Negozi
Portiere
03-06-1978
29-11-1981
11-11-1976
Gianmarco Sbaffi Difensore
Andrea Amarilli Centrocampista
Andrea Tarabelli Attaccante
Marco Belelli
03-08-1975
Portiere
16-12-1990
Difensore
11-06-1986
Centrocampista
24-06-1988
Attaccante
Luca Tarabelli
Matteo Censori
Michele Cecati
Luca Porcarelli
26-06-1974
Portiere
04-05-1991
Difensore
29-11-1983
Centrocampista
03-05-1990
Attaccante
Matteo Barbaresi
Giacomo Ruzzo
Fabrizio Trombettoni
Oscar Coppari
16-03-1982
Difensore
03-11-1977
Difensore
29-06-1985
Centrocampista
21-01-1980
Attaccante
David Giampaoletti
Matteo Gasparrini
Diego Scortichini
26-01-1988
17-01-1988
26-05-1989
11-06-1990
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n. 15
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE H
MARINER
SS MARINER Via Colleoni,84 63039 San Benedetto del Tronto (AP) Tel. 0735/759965 - Fax 0735/759935 - ssmariner@alice.it
Fondazione ................................................................................. 1993 Colori sociali .................................................................Bianco Azzurro Presidente ............................................................Francesco Sciocchetti Allenatore .................................................................. Augusto Feliziani Vice-allenatore ....................................................... Vincenzo Sciocchetti Segretario ................................................................. Giuseppe Laversa Dirigente ............................................................................Luca Lucidi Dirigente ...................................................................... Giuliano Piunti Magazziniere ................................................................ Franco Pignotti Prep. Portieri ............................................................. Lanfranco Palma
Franscesco Sciocchetti
Giuseppe Laversa
Lanfranco Palma
Alessandro Chiodi
Presidente
Prep. Portieri
Stefano Mozzoni Difensore
Enrico Maria Rossini Attaccante
Augusto Feliziani
Segretario
Portiere
18-05-1976
14-09-1990
Fabio Ferretti Difensore
Mirko Perozzi Attaccante
Vincenzo Sciocchetti
Allenatore
22-06-1985
26-04-1973
11-03-1979
Luca Desideri Portiere
Domenico Ficcadenti Centrocampista
Alessandro Bernardini Attaccante
Giuliano Piunti
Vice-allenatore
20-09-1983
11-02-1976
13-04-1991
Aleksander Milojevic Portiere
Marco Spaccasassi Centrocampista
Luca Lucidi
Dirigente
08-03-1967
31-07-1980
Marco Saverio Vicari Difensore
01-10-1983
Massimiliano Carminucci Centrocampista
Franco Pignotti
Dirigente
06-10-1974
Enrico Damiani Difensore
Siro Giorgini
Centrocampista
Magazziniere
15-08-1976
10-08-1979
Mario Amato Difensore
Antonio Abbate Attaccante
31-05-1990
29-03-1976
calcio gione fu la
12.10
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n. 15
MondoPicchio
Supplemento di Mondopicchio - Il sito Mondi@le per chi ama l’Ascoli Calcio
primo e tutto per gli Tanta o agli one di LOP – alizzabiamo
N.3 - NOV-DIC 2010
osto in omitata rattura
C
ado. Fu nno per nfortupo uno
fermare atto e fosi si cita di
vesti di ord. Al sagranamba e club.
el Duca ifensone sul e nello gamba. entrare n due. derby. ventura vare il
mente stro ctor llata olico abile bero DOC opra orico onera
hio.com
DAJE EH! DAJEEEEEE! L’Editoriale
di Daniele Perticari
Io, da uno che ha la classe di Sommese, mi aspetto di più. Molto di più...
Anche Bruno Ferretti è dei nostri! Che onore! Gigi Giorgi T.V.B.
Preside’ ma se non rispetti le scadenze... con chi te la vuoi prendere? Gustinetti NONNO PERFETTO Gianicola, noi in Serie A ci torneremo Tu la vedrai in televisione (a pagamento)
Faisca=Cudini (in tutto e per tutto)
Castori allenatore PICENO, dai un carattere PICENO ad una squadra con POCHI PICENI! Tenemece GG! Gazzola=Comotto (ma spende di più dal barbiere)
La stagione del nostro amato picchio, mentre dal palazzo arrivano penalizzazioni e squalifiche, sembra essere svoltata. la scelta di fa”v”rizio castori, piceno nella terra dei piceni, ha rivitalizzato una squadra che e’ solamente all’inizio della lunga scalata. per questo, nonostante i primi buoni risultati, e’ bene ripetere al popolo bianconero che i sorrisi, il clima disteso, l’appagamento, devono essere riposti nel ripostiglio. per questo, nel numero natalizio, per voi: - interviste con mister castori e con il “nemico” zampagna; - l’approfondimento: facciamo chiarezza sulle penalizzazioni passate e future; - da questo mese anche la penna storica del messaggero bruno ferretti e’ dei nostri! suo il pezzo sui bianconeri sfortunati; - la penna infuocata di marco d’emidio e i racconti diabolici di zio ale monticciolo; AH, DIMENTICAVAMO... BUONE FESTE (coi calzetti rossi)!
No alle facce distese!
Ricordando Costantino
di Daniele Felicetti
“Nello sport si vince soltanto facendo sacrifici. Preparandosi seriamente per arrivare alla partita concentrati e decisi ad ottenere la vittoria”
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n. 15
2 MondoPicchio
IL PALLONE RACCONTA...
Almanacco Ott-Nov-Dic 2010
Incorreggibile Carlo Mazzone, un vero grandissimo della nostra storia per capacità di ironizzare: nella stagione ‘84/’85, vittima di un’ingiustizia in casa del Torino (gol vittoria di Schachner in posizione di fuorigioco) esclamò: “Il sorteggio arbitrale? Mah, secondo me è meglio la tombola!” (Fonte, Il Messaggero)
17 – La sostituzione di Micolucci è stata dovuta compagni. 20 – Stiramento anche per Giallombarad uno stiramento: almeno 3 settimane di stop. do. Sei gol nel test alla Primavera. 21 – Problemi 16.10.10 18 – Ripresa degli allenamenti: l’infermeria è atalanta-ascoli 2-1 fisici anche per Bonvissuto. 22 – Tra i 19 convocati E’ un Ascoli fortemente rimaneggiato quello che si inchina sul affollata. 19 – Gazzola si allena insieme ai c’è anche Pasqualini, recuperato. campo dell’Atalanta. Sono sette gli assenti dal primo minuto. 23.10.10 Decide una doppietta di Doni nel primo tempo, la rete di Ciofani ascoli-cittadella 0-1 Bianconeri battuti in casa anche dal fanalino di coda. Gli episodi non sorridono all’Ascoli (due pali e due gol nella ripresa serve solo a mitigare la sconfitta. LA CHIAVE – Troppa leggerezza nel reparto arretrato. LA CHICCA clamorosi falliti nel primo tempo, il Cittadella segna invece su un cross sbagliato) ma la prestazione complessi– La prestazione incoraggiante di alcuni giovani. TOP&FLOP – va non convince. Gli ultras chiedono e ottengono un faccia a faccia coi giocatori a fine partita. Djuric&Giallombardo. LA FRASE – “Poco da rimproverare ai LA CHIAVE – La sterilità offensiva. LA CHICCA – La punizione di Gazzola che scuote l’incrocio dei pali. TOP&FLOP – Giorgi&Marino. LA FRASE – “Non voglio abbandonare questi ragazzi” (E. Gustinetti) ragazzi” (E. Gustinetti)
C’è un l’impo giorna dei Gu
24 – Co Ascoli ca rivolto d “Presto a Prestazio Tim Cup. ripresa. B sconfitta di fronte settiman dobbiam Pescara.
L’Intervista Di Daniele Perticari
MATTO DA... IMITARE
Quello di Fabrizio Castori è quasi un sogno realizzato: guidare una squadra che ha sempre visto “da tifoso”. Per questo ha, giustamente, i piedi zavorrati in terra...
Lui i conti li fa in presenza dell'oste. Noi pure. Ecco perché, almeno fino a prova contraria, vedere Fabrizio Castori sulla panchina dell'Ascoli non può che rassicurarci. "Ho allenato in tutte le categorie fino alla serie B, partendo dalla Terza", mi disse il giorno di sette anni fa in cui lo conobbi, "e il salto me lo sono sempre conquistato andando ad ottenere la promozione sul campo". Detta in parole povere: nelle Marche o nasci Roberto Mancini, o nasci Fabrizio Castori. "Salutami quello, quell'altro, quell'altro ancora". Una lista di diecidodici persone, solo perché sono di Porto San Giorgio e proprio a Porto San Giorgio "Favrì" conosceva diversi suoi ex giocatori. Oggi, che siede sulla panchina della mia (e sua...) squadra del cuore, ho incontrato un personaggio simile, non identico, che a tratti ha giocato "a fare l'allenatore", a tratti ha voluto fare "il matto". Eh, già. Il matto. "Perché è così - ci ha sorriso quando lo abbiamo incontrato al Città di Ascoli, mentre stringeva le mani a chiunque arrivasse al campo di allenamento sapete chi avrebbe preso le redini di una squadra con le difficoltà note e la posizione di classifica che avevamo? Un matto". Forse vero o forse no, perché mentre fonti societarie parlano chiaro
ascoli-novara 1-1
("Gli stipendi di quest'anno, i giocatori, li possono essere messi in secondo piano stanno ricevendo. I problemi sono riferiti rispetto ad un obiettivo ben più importanal passato e ai contributi") è pur vero te: la gloria. che stiamo parlando dell'Ascoli Calcio 1898. "Però non parlarmi di progetti a lungo Personalmente ritengo che uno che vive da termine, di quanto tempo mi vedo qua, di anni nel mondo del calcio, a meno che non cosa mi piacerebbe fare. Io faccio l'allesia un emerito imbecille nel gestire i propri natore e ho imparato una cosa: l'obiettivo introiti, non debba chiedersi "se ci sono le è solo la partita successiva. Perché condizioni per lavorare nell’Ascoli Calcio". posso riempirmi la bocca di qualsiasi Ed è per questo, sono sicuro, che Fabrizio proposito, ma poi c'è da fare risultato". Castori ha accettato di sedersi sulla nostra panchina, iniziando il "processo di Ripeto: da tifoso mi piace l'idea di un Castorizzazione" di un ambiente che ha allenatore così, che va a cena coi tifosi bisogno di gente così, un po' alla Rozzi, un ricordando uno degli aficionados come Luigi po' alla Mazzone, un po' incazzosa, un po' Sergiacomi, che si arrabbia in sala stampa schietta e genuina. con un collega per una (parere personale) sfortunata allusione sul "Fattore C" "Che te devo dì - incalza il trainer contro il Padova, che in Italia vedono come dell'alto maceratese quando gli chiedo di un marchigiano verace. Insomma, mi piace vestire i panni da tifoso per spiegarmi poter pensare che Fabrizio Castori, come cosa vuol dire 'sto concetto di "condizioni Massimo Ubaldi, come Gigi Giorgi, sia "il per..." - io posso parlare per me. Chiedilo Piceno giusto, al posto giusto, al momento a chi non è venuto o non è rimasto giusto". perché non c'erano le condizioni. Avranno avuto un'offerta migliore...". Per questo rimango un po' deluso dall'allenatore-tifoso che si riferisce allo Soldi, insomma. Quelli che in un primo stadio Olimpico di Torino "a vedere la momento hanno diviso "Favrì" dal suo Juventus o il Toro ci vanno quattro gatti, amato Picchio ("In passato per due volte è un momento così per tutto il mondo del sono stato contattato dall'Ascoli ai calcio..." quando gli chiedo cosa sia tempi di Di Santo, ma avevo un contratto veramente ed intimamente cambiato tra la in essere col Cesena di quattro anni e Ascoli che ha conosciuto da piccolo (quando non potevo liberarmi") e che invece oggi lo intervistavo ai tempi del Cesena, iniziava
06.11.10
Non si vedono i 21 punti di differenza tra la capolista e l’Ascoli. Anzi, il Novara dell’ex Tesser passa in vantaggio solo grazie ad un generoso rigore concesso da Tommasi. Pronta reazione con un penalty conquistato un minuto più tardi e trasformato da Lupoli. Prova generosa, l’auspicata scossa c’è stata. LA CHIAVE – La squadra compatta per stoppare sul nascere le temute ripartenze avversarie. LA CHICCA – La staffilata da fuori di Moretti deviata a fatica da Ujkani. TOP&FLOP – Moretti&Sommese. LA FRASE – “Abbiamo ritrovato la squadra” (R. Benigni)
il colloquio sciorinando a memoria l'11 del Picchio dei Record) e quella di oggi aggiungendomi un "ma ci sono tutti i presupposti per riallacciare il rapporto con la tifoseria". Sono sincero, anzi sicuramente devo fare mea culpa per non essere riuscito ad estirpargli un'affermazione più pepata. In realtà, fermandomi a rifletterci un po' su, io, noi, voi, non abbiamo mica bisogno di un articolo con un numero X di curiosità, frasi al vetriolo o battute su cui discutere. Abbiamo semplicemente bisogno di leggere il nome della nostra squadra del cuore dal sest'ultimo posto in su nella classifica del campionato nazionale di B alla quarantaduesima giornata. Perché, questo sì, per arrivare fin lassù, a Benigni va "consigliato, invece di cambiare giocatori, allenatore, direttori... di cambiare avvocato!" (per dirla con una simpatica ed innocente battuta fatta proprio dal mister) e a Castori, al "matto" Castori, va chiesto di presentare l'Ascoli che "dal mio arrivo sarebbe primo in classifica". Perché quello di Siena, quello no, lassù non ci arriverebbe mai. Con o senza un buon avvocato...
7 - Sommese, uscito malconcio, è in dubbio per il turno infrasettimanale. 8 - Sommese e Bonvissuto non recuperano, non saranno della partita al Braglia di Modena contro il Sassuolo che, invece, non disporrà del sempre amato ex Sasà Bruno, infortunato.
sassuolo-ascoli 0-1
09.11.10
Solida prestazione dell'Ascoli che ritrova successo e fiducia nei propri mezzi. Castori vara un inedito 4-5-1 e sfrutta al massimo la rete di Lupoli, lesto a ribattere in rete un rigore paratogli da Bressan, il primo sbagliato in questa stagione. Le emozioni latitano fino ai minuti di recupero, quando i bianconeri ritrovano un giocatore decisivo. Al 95' è infatti superlativo Guarna a respingere il penalty calciato da Masucci, blindando porta e vittoria. LA CHIAVE - La ritrovata solidità difensiva. LA CHICCA - Il balzo prodigioso di Guarna sul rigore parato. TOP&FLOP Guarna&Lupoli. LA FRASE - "E' l'Ascoli che mi aspettavo: avanti così" (F. Castori).
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n. 15 C’è un altro derby con l’Ancona nella storia bianconera che va ricordato per l’importanza del risultato. Il Picchio, nella stagione ‘93/’94, sconfisse i dorici 1-0 a tre giornate dalla fine con un gran gol di Zanoncelli, bloccando la rincorsa alla “serie A” dei Guerini Boys, che termineranno la stagione sotto ai bianconeri.
24 – Contrattura per Marino. 25 – Al Città di torino-ascoli 2-1 01.11.10 Ascoli capeggia lo striscione “Basta piagnistei” Paradossalmente sarebbe la partita ideale per il rilancio, in casa rivolto dagli ultras ai giocatori. 26 – Romeo: di un Toro contestato dai suoi tifosi e che spiana la strada al “Presto arriveranno i gol” 27 – Vicenza-Ascoli 1-0 Picchio con uno svarione di Ogbonna dopo 2’ per il vantaggio di Prestazione impalpabile che elimina l’Ascoli dalla Moretti. Ma i bianconeri si sciolgono completamente dopo il pari, Tim Cup. Decide un gol del giovane Rossi a metà arrivato quasi per caso. Secondo tempo di marca granata. ripresa. Batosta di coppa anche per la Primavera, LA CHIAVE – Grinta pressoché nulla. LA CHICCA - Nessuna. sconfitta in casa per 0-4 dal Pescara. 28 – Ascoli TOP&FLOP – Ciofani&Guarna. LA FRASE – “Sono a disposizione di fronte alla Disciplinare: verdetto rinviato alla della società” (E. Gustinetti) settimana successiva. 29 – Di Donato: “La scossa dobbiamo darla noi” 30 – L’infermeria si svuota gradualmente. La Primavera si riscatta battendo 3-2 proprio il Pescara. 31 – Recuperati Micolucci e Romeo, esclusi Lupoli e Mendicino per scelta tecnica.
MondoPicchio
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2- Lumini e crisantemi accolgono la squadra al campo Supplemento di Mondopicchio - Il sito Mondi@le per chi ama l’Ascoli Calcio N.2 - Ott. 2010 di allenamento nel giorno dei Morti (foto). Gustinetti non dirige la seduta defaticante, incaricando il suo secondo. 3 – In mattinata arriva l’ufficialità della penalizzazione di 3 punti. Nel pomeriggio c’è Castori con il suo nuovo staff: esonerato Gustinetti. 4 – Castori si presenta: “E’ un giorno che ricorderò sempre perché corono un sogno. Lo faccio in un momento difficile ma non mi spaventa niente. Voglio una squadra che corre, lotta e moccica”. 5 – Pederzoli torna tra i foto tratta da www.tifometrobianconero.net convocati dopo circa venti giorni di assenza.
relativa al marchio, richiesta bocciata in prima istanza. A sorpresa la Corte di Giustizia Federale, smentendo la Disciplinare, ha ritenuto motivato il ricorso di Palazzi, comminando un altro punto di penalizzazione e accrescendo l’inibizione ai legali rappresentanti dell’Ascoli (Benigni e Collina). Di fatto la penalizzazione è salita da 3 a 4 punti e al Picchio resta solamente l’ultimo grado di giudizio: Quello delle penalizzazioni e delle vicende tributarie del Picchio è un argomento sempre all’ordine del giorno. Facciamo chiarezza l’Arbitrato del Coni, organo esterno alla Un calcio moderno sempre più folle ci sta riferimento. Per capirci, le spettanze trimestre di riferimento”, ossia quella del Figc. facendo spostare sempre più spesso relative ai mesi di luglio, agosto e settem- campionato 2011/2012. A tal proposito l’attenzione dal rettangolo verde alle bre andavano saldate entro e non oltre il l’articolo 10 è chiarissimo. Ma facciamo un Nel frattempo l’Ascoli è stato giudicato scrivanie e alle aule di tribunale. Ormai 15 novembre. Occorre poi fare un doveroso passo indietro, entrando nella specifica nuovamente dalla Disciplinare, questa abbiamo candidamente capito che le distinguo. casistica dell’Ascoli Calcio. volta per il deferimento dovuto ai contrisalvezze che l’Ascoli dovrà conquistare buti del trimestre aprile/giugno non per garantirsi la sopravvivenza nel calcio Essendo l’esercizio dei club calcistici non Come noto, la scorsa estate la Covisoc in versati alla data del 15 settembre. Altro professionistico sono due: quella sul coincidente con l’anno solare, in quanto la prima istanza bocciò la richiesta di punto di penalizzazione. Ma non finirà qui. campo e quella dei conti economico e loro attività inizia il 1° luglio per finire il iscrizione al campionato del sodalizio di Infatti l’Ascoli, per fare chiarezza, ha finanziari. successivo 30 giugno, i trimestri sono Corso Vittorio Emanuele. Il dito puntava informato che alla data del 15 novembre sfalsati. Il 1° trimestre corrisponde infatti verso un’operazione di riacquisto del ha saldato gli stipendi del trimestre Entrambe viaggiano su percorsi paralleli, ai mesi da luglio a settembre, il 2° da marchio che aveva generato plusvalenze luglio/settembre, ma non i relativi contrifallirne una potrebbe compromettere ottobre a dicembre, il 3° da gennaio a contabili. A seguito di ricorso, l’Ascoli fu buti. l’altra. E allora sotto questa pioggia di marzo, il 4° da aprile a giugno. Esaurita ammesso alla serie B. Successivamente è penalizzazioni, andiamo a scartabellare le questa dovuta premessa, andiamo più a arrivato il deferimento della Procura Traduzione: arriverà un nuovo deferimennorme in vigore cercando di capirne di più. fondo. Ogni prescrizione non rispettata Federale alla Disciplinare per i ritardati to, a cui seguirà un altro punto da Da quest’anno il Codice di Giustizia Sporti- comporta la penalità di un punto in classi- pagamenti del 30 giugno. sottrarre. Per un totale complessivo di 6. va ha subito modifiche stringenti in merito fica da scontarsi nel campionato in corso. alle scadenze amministrative. Stipendi e Così, in prima istanza, l’Ascoli si è visto La recidiva per i periodi pregressi contributi previdenziali dei giocatori Solamente le adempienze in calendario al comminare 3 punti di penalità, 1 per ogni comporta un’ulteriore ammenda di almeno devono essere inderogabilmente elargiti 16 maggio, se non rispettate, inficerebbero violazione (stipendi, contributi, fideiussione 20mila euro. Prossima scadenza amminientro 45 giorni dalla fine del trimestre di la classifica “della stagione successiva al presentata in ritardo). A tale sentenza strativa sarà il 14 febbraio. Con il mercal’Ascoli ha opposto il ricorso – tramite to di gennaio nel mezzo chiamato a forniRacconti Diabolici l’avvocato Proietti – re ossigeno alle asfittiche casse societadi Alessandro Monticciolo Era appena finita la partita dell’Adriatico, dove tre pali ci avevano condannato alla prima sconfitta dinanzi alla Corte di rie. Giustizia Federale, seconstagionale. Il Pescara aveva vinto due a zero. do grado di giudizio. LE PROSSIME SCADENZE Nel tunnel si era accesa una piccola zuffa. Di Meo era avvelenato, imprecava in barese contro tutti i Santi Respinto. L’Approfondimento
Di Stefano Carlini
PERCORSO A OSTACOLI
del Paradiso. Provai a calmarlo. Ma era fuori di sé, “dorme, lo dicevo che dormiva” sbraitava.
Contestualmente e parallelamente a tale ricorso, è stata giudicata anche l’opposizione del Procuratore Federale Palazzi che Il giorno successivo, rientrato nella sua Trani, si recò da un maniscalco. E alla ripresa degli allenamenti un chiedeva di comminare un nuovo ferro di cavallo fu battezzato a centrocampo da tutta la squadra. Un amuleto nuovo, ancora più potente. quarto punto di penalizzazione per l’operazione Si riferiva al compagno Checco Benussi. A lui, portiere di riserva, Pinuccio aveva affidato un ferro di cavallo, portafortuna della squadra. Durante l’intervallo, con le riserve in campo a fare il torello, l’oggetto rimasto in panchina era stato trafugato da un fotografo pescarese. Solamente a fine gara ci si era accorti del furto. Pino era furibondo, “perdemo ‘u campionato” continuava a ripetere.
pescara-ascoli 1-2
15.11.10
Esaltante vittoria dell'Ascoli targato Castori, alla seconda vittoria consecutiva in trasferta. Seguiti da quasi 400 tifosi, i bianconeri ribaltano il risultato con un micidiale uno-due a metà ripreso. Decisivi i cambi di Castori nella ripresa. L'Ascoli non è più ultimo. LA CHIAVE - L'inserimento di Djuric sullo 0-1. LA CHICCA - L'azione del gol di Cristiano, inserimento perfetto su sponda di Djuric. TOP&FLOP - Djuric&nessuno LA FRASE - "I ragazzi hanno capito di potersela giocare con tutti" (M. Ubaldi)
10 - Seduta defaticante, Giorgi a riposo. 11 - Presentato il ricorso per la penalizzazione dall'avvocato Proietti. 12 - Cristiano: "Manteniamo la stessa rabbia" 13 - Faisca e Sommese recuperati. 14 - Castori: “Pronti alla lotta”.
14/02/2011 Pagamento stipendi e contributi OTT-DIC 2010 16/05/2011 Pagamento stipendi e contributi GEN-MAR 2011 (penalizzazioni nel campionato successivo) 16/08/2011 Pagamento stipendi e contributi APR-GIU 2011 (penalizzazioni nel campionato successivo) OGNI ADEMPIMENTO NON RISPETTATO ---> 1 punto di pen.
16 - Djuric: "Non siamo da ultimo posto e lo stiamo dimostrando". 17 Gazzola: "Una doppia scossa per un morale altissimo". 18 - A sorpresa un nuovo deferimento: l'Ascoli non ha pagato in tempo utile i contributi. Altro punto di penalità in vista. 19 – Castori: “Punto in meno? Carica in più”.
ascoli-varese 0-0
2o.11.10
Partita molto tattica e avara di emozioni. Castori propone un 4-5-1 con il solo Djuric isolato in avanti. La squadra di Sannino desta un’ottima impressione, solida e propensa al gioco soprattutto per vie laterali. LA CHIAVE – Ascoli accorto e attento a non scoprirsi. LA CHICCA – Lo slalom di Giorgi nel finale vanificato però da un rimpallo. TOP&FLOP – Faisca&Sommese. LA FRASE – “Quello che succede fuori dal campo non ci interessa” (D. Di Donato)
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n. 15
4 MondoPicchio
IL PALLONE RACCONTA...
21 – Giornata di riposo. 22 – Tac per Di Donato: nessun problema al ginocchio. 23 – La società fa chiarezza: stipendi al 15/11 pagati, contributi no. Altro punto di penalità in vista. 24 – Il Casms vieta la trasferta ai padovani. 25 – Cena in ricordo di Luigi Sergiacomi, partecipano anche Castori e il suo staff. 26 – Comunicato stampa societario: “Ora basta. Basta leggere di una società in difficoltà.”
frosinone-ascoli 1-1
Zero punti in due partite: cominciò così l’avventura numero uno dell’Ascoli nel calcio che conta. La squadra di Carlo Mazzone, infatti, neopromossa in B, iniziò la stagione 1972-73 con due battute d’arresto contro Varese (0-1) e Catanzaro (3-1). Di chi fu la prima rete della storia cadetta bianconera? Facile, della “Faina” Campanini!
ascoli-padova 1-0
27.11.10
Prosegue la striscia positiva di Castori. Su un campo in condizioni pessime, l’Ascoli imposta una gara di contenimento e reagisce rabbiosamente allo svantaggio, recuperando dopo soli 3 minuti con un guizzo di Lupoli a coronare una travolgente azione di Cristiano. LA CHIAVE – La grinta trasmessa dal mister. LA CHICCA – Lo slalom di Cristiano in occasione dell’1-1. TOP&FLOP – Cristiano&Gazzola. LA FRASE – “Risultato equo, gara attenta” (F. Castori). 28 - Sembra fatto il ritorno di Valentini come ds. 29 – Ciofani: “Siamo ancora tutti lì” . 30 – Castori: “Il mercato? Non sono uno che piange”. 2 DIC – Sentenza choc, la Corte di Giustizia Federale boccia il ricorso dell’Ascoli: è -4! Io Gioco Libero di Marco D’Emidio
LA TOP 5
Facciamo Pace con...
di Bruno Ferretti
Di Simone MOZZONI
Gli SFORTUNATI (e fratturati)
Speranza e rassegnazione si alternano settimana dopo settimana, ma d’altronde, lo sapevamo. Che questa sarebbe stata una stagione tremenda era scritto nei suoi presupposti estivi ed anzi, considerati gli stessi, c’è quasi da essere contenti del fatto che ci si trova ancora nel gruppone a giocarsi la salvezza. Dici salvezza e leggi sopravvivenza perché è evidente che dalla permanenza in B dipende il futuro dell’Ascoli nel calcio professionistico. Il rebus è di difficile soluzione: l’Ascoli deve salvarsi sul campo perché, in caso contrario, non solo la società non avrebbe la forza di sopravvivere alla retrocessione ma, nel contempo, difficilmente nuovi imprenditori vorrebbero tuffarsi in un’avventura carica di debiti ed incognite. Questo significa che, tra penalizzazioni reali e problemi economici concreti, bisogna adottare una strategia che possa accrescere le possibilità di salvarsi. Tradotto vuol dire che il mercato di gennaio diventa un passaggio decisivo nel quale bisognerà cercare di rinforzare la squadra. Che poi questo miglioramento della rosa debba per forza di cose contemplare le cessioni di Giorgi e Guarna, tanto per fare i due nomi più caldi, è un conto; che la nuova rosa debba essere sfoltita degli elementi dall’ingaggio più alto ne è un altro; che l’attacco, la difesa e le corsie esterne vadano riviste e corrette senza dover spendere ne è un altro ancora. Poi vanno bene Castori e la sua capacità motivazionale, la dignità dei calciatori, la voglia e l’attaccamento dei tifosi. La realtà è che tutti i cuori bianconeri sono appesi ad un filo, tenuto tra le dita del presidente Benigni da un lato, stretto tra quelle di Massimo Ubaldi dall’altro.
04.12.10
Sofferto ma importantissimo successo, primo casalingo della gestione Castori. Prestazione tutto cuore con gol di testa di Cristiano. Due legni per gli ospiti, grande Guarna nel finale. LA CHIAVE – Tanta corsa e abnegazione per concedere poco agli avversari. LA CHICCA – La fenomenale deviazione di Guarna sul colpo di testa di Filippini. TOP&FLOP – Faisca&Giallombardo. LA FRASE – “Senza penalizzazione saremmo a metà classifica, ora dobbiamo restare attaccati alle altre” (M. Ubaldi).
QUA LA MANO, ASCULA’!
V
A.GHIDINI 2004-05
Quando il mancino stava conquistando il posto in squadra fu messo fuori causa da una gomitata Solo Denis Godeas ha segnato più di lui pomeriggio. Ho dato la palla all’esterno vigliacca di Cristante in Piacenza-Ascoli. Frattura all’Ascoli in carriera ma ora non potrà (Adriano ndr), poi sono andato sul primo palo dello zigomo con lunga, forzata assenza.
incrementare più il suo score perché ha deciso di dire basta col calcio a campionato in corso. Negli ultimi dieci anni è stato forse il giocatore più temuto e più odiato dalla curva ascolana, non solo per motivi calcistici.
Ovviamente stiamo parlando di Riccardo Zampagna che in carriera ha messo a segno all’Ascoli ben 8 reti. Quando lo chiamiamo e gli spieghiamo il nome e la motivazione della rubrica risponde subito: «Mi piace una cosa del genere, non l’ho mai fatta. Solo voi ascolani potevate inventarvi un roba del genere». Per quali motivi secondo te a volte un giocatore viene insultato e fischiato da uno stadio intero? "In primis perché quel calciatore è temuto dalla tifoseria avversaria, in quanto è forte si ha paura che faccia gol. Poi talvolta subentrano altri motivi come ad esempio la politica, però di questo preferirei non parlare. Negli ultimi anni ho sempre cercato di evitare questo discorso anche perché poi si rischia di diventare patetici". A Treviso con la Ternana, nonostante tra le due tifoserie ci sia molta rivalità... "Quando uscii a un quarto d’ora dalla fine, la tribuna e la curva veneta mi applaudirono per la partita che avevo fatto. Mi aspettavo tanti fischi ed invece… È stata una cosa che ho apprezzato tantissimo, non me l’aspettavo".
a colpire. Segnai un gol da centravanti vero".
C’è qualche aneddoto divertente riguardo le partite giocate contro i bianconeri che hai bene impresso in mente? "Beh, certamente un Ascoli-Ternana in Serie B. Data la vicinanza con Terni, i miei genitori e mia moglie vollero venire a vedere la partita al Del Duca. Io glielo sconsigliai dicendo loro che mi avrebbero coperto di insulti. Il caso volle che qualcuno sbagliò a preparare gli accrediti, invece che per la tribuna erano per i distinti, insieme agli ascolani. Mia madre si ritrovò accanto a gente che offendeva proprio lei...". Come mai hai deciso di chiudere con il calcio? "Lasciamo stare, quello di Seconda Divisione (ex Serie C2) non è più calcio. Io la C2 l’aveva fatta nel 97, adesso è completamente diversa. Non si gioca a calcio, non si riesce a fare due-tre passaggi di seguito. Si picchia solamente, penso che i difensori avversari si preparassero un mese prima di giocare contro di me, era una specie di “caccia all’uomo”".
Qualche giorno dopo il tuo addio, si era parlato sulla stampa locale di una chiamata da parte della Sambenedettese… "A me non ha chiamato nessuno e comunque a chiunque mi contatta dico di no. Ho preso una decisione e rimane quella. Comunque mi sarebbe piaciuto giocare a San Benedetto, dove tra l’altro Qual è il gol segnato all’Ascoli che ricordi con ho diversi amici, ma in passato". più gioia? "Il colpo di testa a Pagliuca in Serie A nella stagione 2006-07 (20 gennaio Se avessi accettato, saresti diventato in 2007, Ascoli-Atalanta 1-3 ndr). Una partita assoluto, il più odiato dagli ascolani… "Uno spettacolo…". difficile e tesa, era l’anticipo del sabato
5 – Valentini ci ripensa: “Mi sono reso conto che non ci sono i presupposti per tornare a lavorare con l’Ascoli”. finchÈ morte non ci separi 6 – Altro punto di penalità: la Disciplinare sanziona il 11.12.10 E' un libro in cui il nostro Stefano Carlini, mancato pagamento dei contributi del 2° trimestre. 7 siena-ascoli 3-0 pesarese, racconta gli ultimi anni di Ascoli – Castori: “Altra penalizzazione? Lottare è il nostro E’ l’ex Ciccio Brienza a firmare la prima sconfitta dell’era-Castori. Calcio visti e vissuti da pendolare del tifo. pane quotidiano” . 8 – L’ex Massimo Silva torna in Al termine di un primo tempo ordinato specie nella fase difensiva Disponibile presso la libreria LA NUOVA panchina: allenerà il Casarano in D. In bocca al lupo al il rigore di Calaiò (generoso) per trattenuta di Faisca sullo stesso EDITRICE, sia in piazza del Popolo che all'Oasi. grande mister! 9 – Castori: “Tante squadre in difficoltà ex Pescara spiana la strada ai toscani. Ciccio chiude il match con Costo 7 euro. Per ma i punti li tolgono solo a noi”. Alessandro Monticciolo una doppietta. Espulso Cristiano. LA CHIAVE - Il rigore prima del info e spedizioni saluta mister e giocatori recandosi un intero pomerig- riposo. LA CHICCA - Nessuna. TOP&FLOP: Moretti&Coser. LA scrivere all'indirizzo gio al “C.di Ascoli”. 10 – Guarna ko, esordio per Coser. FRASE: “Non sono il tipo che si piange addosso. Una sconfitta a stefanocarl@libero Siena ci sta. Ora dobbiamo riprendere la marcia” (F.Castori). Out Giorgi squalificato. .it
IV
A.TRIFUNOVIC 1983-87
”Asa” vinse lo scudetto col Partizan Belgrado. Fu bianconero dal 1983 al 1987 ma perse un anno per la frattura della gamba destra. Il grave infortunio in una partita di allenamento dopo uno scontro col compagno Bogoni.
III
L.MENICHINI 1982-85
II
G.MANCINI 1975-81
Durante Ascoli-Verona si immolò per fermare Marangon lanciato a rete. Terribile impatto e crak: frattura della gamba. Tutti i tifosi si alzarono in piedi per applaudire l’uscita di Leonardo gravemente ferito.
Da Castelraimondo per prendere parte, in vesti di stopper, alla cavalcata dell’Ascoli dei Record. Al Sant’Elia di Cagliari un’entrata killer di Casagrande lo mise fuori uso. Frattura della gamba e lungo stop,. Era seguito da diversi grossi club.
C.MAZZONE 1974-83 Campionato di serie C 1968-69. Derby Del Duca Ascoli-Samb al Del Duca. Carlo Mazzone, difensore e capitano dei bianconeri, intervenne sul rossoblù Urban lanciato in velocità e nello scontro di gioco rimediò la frattura della gamba. Uscì in barella ma stoicamente provò a rientrare in campo nonostante l’arto spezzato in due. Uscendo incoraggiò i compagni a vincere il derby. Iniziò così la lunga ed incredibile avventura dell’allenatore che, ad oggi, può conservare il titolo di “più amato” dai tifosi bianconeri.
I
MONDOPICCHIO TEAM Cuore e mente 1 - DANIELE FELICETTI Il Sinistro 5 - DANIELE PERTICARI The Doctor 7 - STEFANO CARLINI 3 - SIMONE MOZZONI La Voce della Vallata 17 - ALESSANDRO MONTICCIOLO Zio Diabolico 8 - SANDRO (PHOTO) PEROZZI L’Indispensabile Battitore Libero 10 - MARCO D’EMIDIO Tifoso DOC 9 - ANTONIO BACHETTI 11 - FRANCESCO REGNICOLI Idem come sopra Archivio Storico 4 - SIMONE DALLE CRODE 6 - BRUNO FERRETTI Penna Doc Bianconera info@mondopicchio.com ALL. G.GIANDOMENICO
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n. 15
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE F
SERRALTA
POLISPORTIVA SERRALTA ASD Via Serralta,111 62027 San Severino Marche (MC) Tel. 0733/637313 - Fax 0733/646938 polisportivaserralta@virgilio.it
Fondazione ................................................................................. 1990 Presidente ...................................................................Marco Crescenzi Allenatore ....................................................................... Paolo Biciuffi Dirigente ...............................................................Claudio Governatori Dirigente .............................................................. Costantino Palazzesi Dirigente ................................................................. Alessandro Vignati Massaggiatore ................................................................... Gianni Cialè Team Manager ................................................................Alberto Natali
Marco Crescenzi
Paolo Biciuffi
Claudio Governatori
Alessandro Vignati
Costantino Palazzesi
Gianni Cialè
Presidente
Allenatore
Dirigente
Marco Montemarani Difensore
Matteo Piersantelli Centrocampista
Matteo De Maria Attaccante
Dirigente
Dirigente
29-03-1987
18-11-1983
08-02-1990
Paolo Palazzesi Difensore
Ezio Carbone
Centrocampista
Nico Picirchiani Attaccante
Alberto Natali
Massaggiatore
16-10-1986
20-04-1983
23-03-1987
Alessio Scarpacci Difensore
Diego Compagnucci Centrocampista
Roberto Castricini Attaccante
Mauro Appignanesi
Team Manager
14-07-1984
07-03-1989
09-09-1983
Daniele Scattolini Difensore
Valerio Gigli
Centrocampista
Portiere
Claude Gigli
29-01-1986
Difensore
08-11-1982
Centrocampista
Enrico Miconi
Roberto Sorichetti
01-10-1984
Portiere
24-11-1987
Difensore
08-05-1990
Centrocampista
Gianluca Allegrini
Riccardo Lambertucci
Valerio Maccioni
27-07-1969
Difensore
01-10-1971
Difensore
05-10-1988
Centrocampista
Giacomo Natali
Alessandro Panunti
23-09-1988
05-01-1982
06-08-1985
36
n. 15
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE D
STAFFOLO
SSD STAFFOLO Via del Maestro, 32 60039 Staffolo (AN)
Fondazione ................................................................................. 1964 Presidente ....................................................................Paolo Aquilanti Vice presidente .................................................... Maurizio Marchegiani Allenatore ................................................................... Simone Fugante Segretario .................................................................... Mirco Pollonara Dirigente ......................................................................Gilberto Bacelli Dirigente ............................................................... Francesco Schiavoni
Paolo Aquilanti
Maurizio Marchegiani
Presidente
Federico Fenucci Portiere
Riccardo Compagnucci Centrocampista
Loris Ciciliani Attaccante
Simone Fugante
Vice presidente
25-12-1979
26-05-1983
12-12-1990
Massimiliano Priori Difensore
Nicolò Bolognini Centrocampista
Lorenzo Rosini Attaccante
Mirco Pollonara
Allenatore/Attaccante
17-12-1977
29-04-1986
17-03-1977
Maurizio Finocchi Difensore
Giacomo Brunelli Centrocampista
Abdelmonini Bekkali Attaccante
Francesco Schiavoni
Segretario
10-09-1978
17-09-1988
03-03-1989
Emanuele Bolletta Difensore
Riccardo Paciarotti Centrocampista
Federico Fratoni Attaccante
Gilberto Bacelli
Dirigente
15-07-1974
15-01-1989
29-05-1992
Rocco Farinelli Difensore
Graziano Barboni Centrocampista
Matteo Giorgetti
Dirigente
17-07-1988
03-09-1974
Lorenzo Perini Difensore
Luca Cesarini
Centrocampista
Portiere
27-06-1980
05-10-1986
Francesco Cristalli Difensore
Michele Marchegiani Attaccante
25-09-1988
16-12-1982
08-03-1989
37
n. 15
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
SECONDA CATEGORIA gironE H
VALTESINO
POLISPORTIVA VALTESINO ASD Via Cabiano,33 63038 Valtesino (AP) Tel. 333/7511948 - Fax 08618125255 Fondazione ................................................................................. 1987 Presidente .................................................................. Fabrizio Pignotti Vice presidente ........................................................... Angelo D’Erasmo Vice presidente ......................................................... Giuseppe Giorgetti Allenatore ................................................................... Giancarlo Pomili Segretario ................................................................ Alfredo Vespasiani Dirigente ................................................................... Vittorio Abbadini Dirigente ......................................................................... Franco Bruni Dirigente ................................................................ Domenico Capriotti Dirigente ............................................................. Giancarlo Giovannini Dirigente ..................................................................Emidio Grisostomi Dirigente ..................................................................... Sandro Partemi Dirigente ..................................................................... Claudio Pignotti
Fabrizio Pignotti
Angelo D’Erasmo
Giuseppe Giorgetti
Sandro Partemi
Franco Bruni
Simone Bruni
Presidente
Vice presidente
Dirigente
Gianluca Cipolloni Difensore
Marco Marcozzi Centrocampista
Dirigente
05-03-1989
03-03-1977
Giovanni Romani Difensore
Mirko Marcozzi Centrocampista
Giancarlo Pomili
Vice presidente
Portiere
16-05-1989
30-07-1977
Augusto Spaccasassi Difensore
Paride Voltattorni Centrocampista
Alfredo Vespasiani
Allenatore
04-05-1986
Stefano Poggi Portiere
Manuel Orsolini
22-05-1977
Difensore
20-10-1972
Centrocampista
Danilo Iannini
Valter Spina
Segretario
Fabio Santarelli
03-08-1987
Difensore
27-09-1986
Centrocampista
04-09-1982
Attaccante
Giancarlo Giovannini
Alessandro Angellotti
Elio Trasatti
Dirigente
19-10-1980
31-08-1975
08-05-1983
Federico Marchionni
Difensore
Cristian Crescenzi Centrocampista
Attilio Romandini Attaccante
Dirigente
14-01-1980
03-02-1988
20-01-1984
Andrea Maroni
Difensore
Marco Gregori Centrocampista
Daniele Ciaralli Attaccante
22-07-1980
27-07-1983
21-07-1984
38
n. 15
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
TERZA CATEGORIA gironE G
AMATORI CALCIO APPIGNANO
Antonio Fiori
Giuliano Cossali
Presidente
Michele Messi
Luigi Carciofi
Allenatore
David Braconi Difensore
Loris Latini Difensore
Tommaso Veroni Centrocampista
Francesco Palpacelli Attaccante
Abdellah Jovahry
Segretario
07-02-1980
19-03-1983
06-10-1983
30-05-1981
Andrea Palmili Difensore
Eros Tarabelli
Centrocampista
Andrea Vissani Centrocampista
Mauro Cossali Attaccante
Lucio Cassibba
Dirigente
16-01-1989
18-08-1988
26-08-1982
20-06-1982
Matteo Mazzieri Difensore
Emanuele Carciofi Centrocampista
Roberto Marziali Centrocampista
Mauro Piercamilli Attaccante
Vice presidente
Stefano Sirolesi
Dirigente
04-07-1989
13-05-1977
28-03-1985
09-03-1980
Marco Mazzini Difensore
Leonardo Mazzieri Centrocampista
Luca Carciofi
Centrocampista
Portiere
29-01-1986
13-09-1985
05-11-1986
Massimo Ballorani Difensore
Francesco Sassaroli Centrocampista
Riccardo Marini Attaccante
05-08-1989
28-11-1986
21-06-1982
11-09-1986
Mauro Andreucci Portiere
Alfredo Bartoloni Difensore
Nicola Del Bianco Centrocampista
Cristian Pioni Attaccante
27-04-1977
15-10-1982
01-06-1991
28-12-1985
Rossano Rossetti Difensore
Giorgio Rossi Difensore
Luca Lippi
Centrocampista
Fabrizio Raponi Attaccante
12-08-1975
14-11-1980
19-05-1978
01-08-1985
39
n. 15
CAMPIONATO FIGC 2010-2011
TERZA CATEGORIA gironE L
PENNESE Maurizio Burocchi
Edy Pagliuca
Giampiero Bruè
Allenatore
Cristian Roso Difensore
Carlo Pedroni Centrocampista
Davide Genovese Centrocampista
Gabriele Bottoni
Segretario
21-06-1983
11-01-1982
Marco Pedroni Difensore
Danilo Paoletti Centrocampista
Juri Iena
Attaccante
14-02-1981
11-05-1991
16-05-1986
Giorgio Buccioni Difensore
Fabio Bottoni
Centrocampista
Gianmario Mietti Attaccante
Vice presidente
Domiziano Burocchi
Dirett. Sportivo
Giuseppe Ciccarè
Dirigente
03-03-1981
28-12-1981
29-04-1991
Paolo Porfiri Difensore
Paolo Paolantoni
Centrocampista
Alessandro Iacoponi Attaccante
Fondazione ............................................................................1996 Colori sociali ..................................................................Bianco-Blu Presidente .......................................................... Maurizio Burocchi Vice presidente .................................................... Mariano Belleggia Allenatore ................................................................... Edy Pagliuca Segretario ...............................................................Giampiero Bruè Dirett. Sportivo ......................................................Gabriele Bottoni Dirigente ...............................................................Enzo Battaglioni Dirigente ..........................................................Domiziano Burocchi Dirigente .............................................................. Giuseppe Ciccarè Dirigente ........................................................ Emanuele Crisostomi
Mariano Belleggia
Presidente
PGS AS PENNESE P.zza Municipio,1 62020 Penna San Giovanni (MC) Tel. 0733/699085
Enzo Battaglioni
Dirigente
Manolo Massimiliani
17-09-1981
Difensore
02-12-1964
Centrocampista
01-06-1986
Attaccante
Felipe Segovia
Francesco Di Luca
Andrea Dezi
Dirigente
28-05-1980
17-10-1989
15-05-1989
Alessio Vita
Difensore
Portiere
13-12-1985
Rodrigo Segovia Echeverria Centrocampista
Manuel Giuli
Attaccante
05-02-1986
31-03-1983
Baldovino Pettinari
Difensore
Thomas Mc Carthy Centrocampista
Tiziano Luciani
Attaccante
19-03-1990
14-04-1966
08-11-1984
03-09-1983
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n. 15
MONTELUPONESE
MACERATA
Lui, Leo e le giovanili Tanta voglia di Promozione del Newell’s Old Boys Il sogno di Mancini? Giocare il derby di famiglia contro il cugino-collega Andrea Savoretti
L’
obiettivo è quello di poter essere nelle zone nobili della classifica di Prima categoria fino al termine della stagione. Non ha nessuna intenzione di nascondere i propri obiettivi Sandro Mancini, presidente della Monteluponese, formazione impegnata nel girone C di Prima categoria: “Non abbiamo alcuna intenzione di lasciare nulla di intentato per il successo finale. Il nostro obiettivo è ormai noto a tutti: puntiamo al primo posto”. La concorrenza è agguerrita. “Il Montefano è un nostro avversario storico, già lo scorso anno ai play-off lo abbiamo incontrato: contro di loro abbiamo avuto sempre molte difficoltà, è una bella squadra. Il Fiuminata è una neopromossa che è sempre lì in vetta e non sembra avere alcuna intenzione di mollare la presa: in particolare da loro è molto difficile fare risultato”. La Monteluponese dopo i play-off dello scorso anno dunque non vuole lasciare nulla di intentato per il salto di categoria: “In attacco avevamo bisogno di qualcosa in più e l’arrivo di un giocatore come Andrea Catini sicuramente ci darà una mano. Nella scorsa stagione siamo arrivati ai play-off con il fiato corto, dopo un girone di ritorno dove abbiamo fatto una grande rimonta che alla fine abbiamo pagato. Vogliamo arrivare in Promozione dove si potrebbe realizzare un sogno: un derby tutto in famiglia con mio cugino. Una prospettiva che spero si possa
L’allenatore, Paolo Esposto
realizzare presto”. Il patron Mancini infatti è cugino di Andrea Savoretti, presidente del Potenza Picena, società con la quale i rapporti di collaborazione sono già iniziati: “Quando ci incontriamo con Andrea ci scherziamo ma sarebbe veramente una bella c osa poterlo incontrare in Promozione. I rapporti tra le società sono comunque ottimi, basti pensare che insieme partecipiamo alle categorie Giovanissimi e Juniores, quest’ultima allenata da un nostro tecnico come Luca Monaldi. Siamo soddisfatti di questo rapporto che si sta in saturando ma il nostro programma per i giovani non si ferma di certo qui. Dopo il convegno con i tecnici del Torino Spugna e Di Maria a cui hanno partecipano una trentina di allenatori della zona, sette tecnici di Potenza Picena e Monteluponese hanno partecipato ad un corso di aggiornamento in Piemonte nell’ottica dei nostri rapporti con la Castellanzese. Sempre per la categoria Pulcini 2000 stiamo cercando di portare a Montelupone una tappa della Children Cup, con la possibilità di vedere da noi società del calibro di Juventus e Torino. In questo si tratta di una grande possibilità di crescita e maturazione non solo per i nostri tecnici ma anche e soprattutto per i nostri ragazzi, a testimonianza di come il vivaio sia da noi inteso come un’autentica risorsa da valorizzare al meglio in prospettiva futura”.
Ariel Di Francesco (Vis Macerata) da piccolo ha giocato per qualche mese insieme a Messi
S
torie di ragazzi, di giovani atleti che si trovano a giocare insieme da piccoli ma le cui carriere poi prendono strade tanto diverse. E’ quanto accaduto ormai tanti anni fa a Rosario, in Argentina, nel settore giovanile del Newell’s Old Boys: due ragazzi con il sogno di diventare calciatori giocano nella stessa squadra in uno dei migliori settori giovanili dell’intero paese diretto egregiamente dal padre di Almiron, attuale centrocampista del Bari. Si tratta di una “pulce” di origini italiane che risponde al nome di Lionel Messi, pallone d’oro 2009 e universalmente riconosciuto come il giocatore più forte attualmente in attività. Per lui anche origini marchigiane con il trisavolo Angelo Messi, partito nel 1883 da Recanati alla volta dell’Argentina. L’altro protagonista è Ariel Salvador Di Francesco,
classe 1987, giovane gaucho protagonista da alcuni anni nel calcio dilettantistico marchigiano con le maglie di Aurora Treia, Vis Macerata, Caldarola, Recanatese, Chiesanuova, Torrese, Urbisalviense e Corridonia. Le loro giovani storie si sono intrecciate per qualche mese nel settore giovanile del Newell’s: Di Francesco veste quella maglia dall’età di 9 anni e per una stagione intera gioca fianco a fianco con Leo che però passa quasi subito nella squadra che milita nel torneo nazionale. Un settore giovanile da sempre molto attivo che ha prodotto giocatori del calibro di Walter Samuele e Omar Gabriel Batistuta, solo per citarne alcuni. La storia di Messi in Argentina si conclude a 12 anni quando entra a far parte del Barcellona, nella cantera per poi diventare quello che tutti noi conosciamo. Un ragazzo che non ha mia fatto pesare le sue qualità tecniche superiori agli altri, nessun atteggiamento di superiorità ma la voglia di vivere quell’età insieme ai suoi coetanei divertendosi intorno ad un pallone. Due storie personali che hanno preso strade radicalmente diverse; due giovani che si sono incontrati, dopo quel periodo, una sola volta proprio a Rosario quando Lionel tornò dalla Spagna. A sancire quei momenti insieme rimane una foto in cui i due ragazzi posano insieme in quella squadra di giovani atleti a Rosario: un bel ricordo per Ariel Di Francesco, aver giocato con il più forte calciatore al mondo.
41
n. 15
MACERATA
Salta l’impianto di illuminazione, tutti a casa! Nuova Pausula - Visso, black-out sull’1-0, proteste e polemiche
V
i ricorda niente la data 20 marzo 1991? Il Milan, l’Olympique Marsiglia, i fari dello stadio che saltano, Baresi richiamato da Galliani...Ebbene, la storia si ripete 19 anni dopo a Corridonia in una gara di Terza categoria (girone H). Primo week end di dicembre, al campo in sintetico ex Enaoli si gioca Nuova Pausula - Visso, a 7 minuti dalla fine (sull’1-0 per la Nuova Pausula grazie al gol di Ciccioli) salta l’impianto elettrico, il black-out dura circa 15 minuti, torna la luce ma l’arbitro (anche su pressioni degli ospiti) fischia la fine dell’incontro. Qualcuno, mentre le squadre rientrano, sente urla di gioia negli spogliatoi degli ospiti. Una beffa nella beffa per la squadra di casa che, reduce da 7 sconfitte di fila, vede sfumare il sogno di battere la capolista. La partita è stata rigiocata il 14 dicembre, risultato 2-2, ma le polemiche per quella sospensione stentano a spegnersi…
I commenti dei lettori (da www.quelliche.net) “Una cosa che mi da fastidio che Visso ha una squadra di giovani che in campo si sono comportati con la massima correttezza e purtroppo non e’ stato cosi’ l’atteggiamento del loro allenatore. Per come la penso io vincere senza onesta’ equivale ad una pesante sconfitta”.
“Sarei curioso di sapere se l’arbitro scrivera’ sul referto quello che ha detto a noi giocatori e cioe’ che ha sospeso la partita perche’ sentiva freddo”.
“Ho visto la partita e penso che i piu’ arrabbiati dovrebbero essere i diretti avversari in classifica del Visso, Pausula, come vada vada, ha vinto la partita sul campo ed ha fatto di tutto per far si che si giocassero i restanti minuti. Visso invece ha fatto tutta la pressione possibile per far sospendere la gara, alla ricerca della ripetizione. A Corridonia sono tutti arrabbiati ed e’ normalissimo anche se 3 punti in piu’ in classifica non rappresentano quasi nulla, ma anche a Morrovalle, San Ginesio etc. non penso che saltino di gioia”. “Forse saro’ pure squalificato per averne dette quattro alla giacchetta nera a fine gara ‘ma come si fa! Siamo nel 2010! Certe cose sono vergognose’. Comunque quando ha fischiato la fine molti di loro se ne erano gia’ andati sotto la doccia! Saremo ultimi ma siamo onesti”. “A fine partita non sapevo se ridere o piangere. Venire da sette sconfitte e trovarsi a sette minuti dalla fine in vantaggio sulla capolista con una partita non certo bellissima, ma per una volta tutta cuore e orgoglio ti lascia senza parola. Gran bella squadra il Visso quando ha messo la palla a terra ha fatto la differenza, ma un po’ di sportivita’ in piu’ non avrebbe guastato”.
“Sono un giocatore del Pausula e penso che il comportamento della squadra ospite e del direttore di gara siano al di fuori del calcio. Non c’era nessuna motivazione per non far giocare i restanti minuti della gara in quanto l’illuminazione era stata completamente ripristinata quando l’arbitro ha fischiato la sospensione. Non ha senso aspettare 15 minuti per poi sospendere a problema risolto e buttare via 83 minuti di gara dove si e’ lottato e quindi non ha senso ripetere la partita”.
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n. 15
MACERATA
Arbitri: abilitati 28 nuovi fischietti
A
bilitati 28 nuovi arbitri all’ultimo corso tenuto nella sezione di Macerata. La voglia di “fare l’arbitro” sta crescendo, lo sostiene con forza il presidente del CRA Marche Gustavo Malascorta. Presente l’ex arbitro Oberdan Pantana che si è dichiarato “soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Bravi tutti davvero per il lavoro svolto nel reclutamento e per quello che è stato fatto durante il corso”. Sulla stessa lunghezza d’onda Ennio Paoloni, una delle colonne della sezione maceratese: “Un bel gruppo sul quale si può lavorare per poter centrare obiettivi importanti”. Gilberto Sacchi, ex dirigente del CRA, bandiera della sezione di Macerata in merito al corso ha detto “i giovani stanno crescendo, l’entusiasmo e la passione non diminuisce, sono convinto che sulle giovani leve si può contare”.
Ecco l’elenco dei nuovi arbitri: Alessandro Bara, Giacomo Catena, Giacomo Compagnucci, Alessandro D’Addio, Umberto Maria Evangelista, Gian Matteo Farabollini, Michele Foglia, Alessandro Francalancia, Simone Fraticelli, Cesar Adriel Gaitan, Cristian Alvaro Gaitan, Massimiliano Guadagno, Andrea Guidone, Marco Nuccelli, Lorena Pinciaroli, Alessio Pistelli, Alessio Salvitti, Graziano Santanatoglia, Piermichele Saracino, Sara Sileoni, Marco Simonella, Roberto Squadroni, Andrea Stura, Sauro Selvadagi, Mattia Talamondi, Enrico Cappelletti, Vincenzo Marcotulli, Riccardo Stortini.
Sotto il gruppo dei nuovi arbiri abilitati nel corso tenutosi a Macerata, a destra dall’alto gli argentini Cristian e Cesar Gaetan, Lorena Pinciaroli e Sara Sileoni e nella foto in basso, da sinistra, Gilberto Sacchi, Oberdan Pantana, Guastavo Malascorta presidente CRA Marche, Ennio Paoloni
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n. 15
SANTA MARIA APPARENTE
MACERATA
Una ‘matricola’ tra le grandi tre realtà calcistiche sul territorio oltre che alcuni stage di vacanza estiva a fine stagione. In tutto questo ci sono di supporto molti genitori dei nostri tesserati senza i quali tutto ciò non sarebbe realizzabile per una realtà di quartiere come la nostra. Un sen-
La prima squadra guidata da Pagnanini
U
na neopromossa tra le grandi in Prima categoria (girone C). Si può racchiudere in una frase il racconto della stagione fin qui disputata dal Santa Maria Apparente, società giovane ma dalla tradizione importante, che si trova a incrociare le armi con squadre veramente importanti, senza sfigurare affatto. “L’ho detto ai ragazzi recentemente e non posso far altro che confermarlo - afferma il direttore sportivo Giuliano Forani, autentico factotum gialloblu – siamo una neopromossa e per questo abbiamo avuto bisogno di un periodo di adattamento alla nuova categoria. Inizialmente abbiamo pagato un po’, complice anche la rivoluzione adoperata in organico ma nel complesso l’andamento della stagione ci soddisfa. Il tutto in un girone veramente molto impegnativo, dove ci sono squadre costruite per vincere che non sfigurerebbero in categorie superiori”. Una società formata da un gruppo di amici, capaci di ripartire dalla Terza categoria dopo il 2002 anno in cui cessò l’attività del Santa Maria Apparente: “Il tutto nasce dall’impegno che tutti mettono in questa causa e dalla voglia di far vivere il calcio in una realtà di quartiere come questa; siamo ripartiti da un tecnico giovane e del luogo come Pagnanini, preparato e dalle grandi motivazioni. Difficoltà ce ne sono come in ogni altra realtà in questo momento di crisi ma la forza e la compattezza che abbiamo ci permette di andare avanti senza voli pindarici ma con tanto buonsenso”. Il tutto, come dicevamo, in un girone assai competitivo: “Direi proprio di sì – ammette Forani – ci sono squadre che hanno investito
tanto e che puntano ad essere protagonisti con decisione. Ad esempio la Monteluponese che non nasconde ambizioni importanti anche se sono rimasto favorevolmente impressionato dall’Aurora Treia, squadra che gioca benissimo. Il Fiuminata è la rivelazione, una neopromossa che, risultato dopo risultato, sta meritando il posto che occupa. Il Santa Maria Apparente? Stiamo facendo bene anche se, volendo cercare il pelo nell’uovo, abbiamo mancato alcuni risultati alla portata che ci hanno fatto perdere alcuni punti per strada che avrebbero migliorato una classifica già ottima. Noi vogliamo centrare la salvezza quanto prima poi, se ci sarà tempo e modo, un’occhiatina ai playoff la diamo ma senza assilli particolari”. Non solo prima squadra ma anche settore giovanile: “Con l’allestimento della squadra Juniores Provinciale – afferma il presidente Giavannino Torresi - è stato completato l’organico delle squadre: questo era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati fin dall’ inizio della nostra programmazione. Oggi offriamo un percorso di crescita a tutti i nostri tesserati a partire dai primi calci fino ad approdare in prima squadra, per un totale di 150 tesserati. Per questo ci avvaliamo di 8 istruttori e di 2 preparatori atletici presso il centro sportivo di Santa Maria Apparente dotato di un campo in erba, uno in terra battuta e inoltre, l’attuale amministrazione comunale sta realizzando una struttura polifunzionale al coperto mentre per l’ attività settimanale ci si avvale anche di altre persone che si occupano del trasporto dei ragazzi. Nel corso dell’anno è prevista l’organizzazione e partecipazione ad attività varie organizzate da noi o da al-
Juniores
Allievi
Giovanissimi
tito ringraziamento ai ragazzi, ai genitori e agli istruttori, ai custodi, a tutti i dirigenti e non da ultimi agli sponsor che ci supportano economicamente”.
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n. 15
MACERATA
Moglianese: a gennaio via al progetto dopo-scuola Il presidente Maurizi: “Perché il calcio è molto di più che una semplice partita”
Non siamo diversi, ma proviamo a far crescere i valori dello sport
N
on solo Prima categoria in casa della Moglianese. A partire da gennaio 2011 in collaborazione con il Comune di Mogliano partirà il progetto dopo-scuola “mens sana in corpore sano” per dare un aiuto concreto ai giovani del paese nell’ambito sportivo. I ragazzi potranno seguire (nel pomeriggio) la loro passione sportiva senza che questa pesi sul rendimento scolastico. La Moglianese, società nata nel 1926, vuole diventare così un’associazione completamente inserita nella vita sociale del paese. Presidente Gianluca Maurizi (foto), quali sono gli obiettivi per questa Moglianese? “Lavorare con i giovani. Nella nostra
prima squadra ben dodici ragazzi sono di Mogliano con età media di appena vent’anni ad eccezione del nostro Gianni Telloni che ne vanta ben quarantaquattro”. Sono scelte importanti che hanno risvegliato l’amore per lo sport in una cittadina sicuramente briosa per tante attività che vengono proposte… “Sono scelte societarie che hanno creato intorno alla Moglianese un clima decisamente bello. Lo testimonia concretamente la presenza di tanti tifosi presenti nelle gare interne della nostra squadra”.
Mogliano è un paese dove si vive una realtà sportiva diversa… “Non siamo diversi ma proviamo a far crescere i valori dello sport convinti che lo sport, il calcio,è qualcosa di più di una partita. Lo sport è un fatto educativo che aiuta tutti a crescere e a scoprirne i valori positivi”. E’ un lavoro che state facendo a partire dai più piccoli, dalla scuola calcio. “Stiamo cercando di inculcare in tutti i ragazzi dai primi calci alla prima squadra e più in generale negli appassionati i valori della lealtà, dell’aiuto reciproco, che il calcio porta con sè”.
IL VALZER DELLE PANCHINE • L’ACM Sambucheto (Seconda categoria E), dopo le dimissioni di mister Conti, ha nominato un nuovo tecnico: si tratta di Paolo Morresi, ex Caldarola, in passato anche sulle panchine di Monteluponese e Visso. • Alla Palombese (Seconda categoria F) si cambia. Il nuovo allenatore è Fabrizio Giacovelli, già alla guida di Rione Pace e Colmuranese. Geni Moretti resta in rosa come giocatore. • E’ Luca Giacconi, già allenatore della formazione Allievi, il nuovo allenatore dello Juventus Club Tolentino (Seconda categoria F). Giacconi subentra al dimissionario Travaglini. • Al Villa 2003 (Seconda categoria G) si cambia: salta Maurizio Cruciani, in panchina torna Rossano Brillarelli.
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n. 15
PENNESE
MACERATA
SAN CLAUDIO
L’orgoglio di un paese “Puntiamo in alto” Maurizio Burocchi: “Occhio a Torre e Corva ma la mia squadra è forte”
A
Penna San Giovanni, 1.200 abitanti, è febbre calcistica con la Pennese che viaggia in testa alla classifica nel girone L di Terza categoria con uno score interessante. Entusiasmo che si comprende anche dalle parole del presidente Maurizio Burocchi (nel tondo) che racconta questo magic-moment. “Siamo molto soddisfatti, stiamo andando molto bene e non ci nascondiamo sul fatto che il nostro obiettivo è quello di essere protagonisti fino alla fine della stagione. Già lo scorso anno puntavamo al successo finale ma ci mancava qualcosa per essere competitivi”. Un organico composto da 23 giocatori, completo e guidato da Edy Pagliuca, allenatore-portiere alla prima esperienza tecnica in carriera: “Pagliuca è veramente uno degli artefici principali di questo avvio di stagione: le sue doti di portiere erano note a tutti, da allenatore è stato una piacevolissima rivelazione: preparato tecnicamente, umanamente è una grandissima persona che riesce a gestire al meglio un gruppo numeroso”. Una realtà che coinvolge un intero paese, a partire dall’Amministrazione comunale: “Il sindaco Crisostomi fa
parte della società, composta da undici dirigenti, molto presenti sia alle gare che agli allenamenti. Partecipano tutti e sono sempre a disposizione: l’Amministrazione ci è vicina con un terreno di gioco sempre in buone condizioni e con una presenza costante”. Un girone non facile in cui le principali avversarie sembrano essere due: Torre e Corva. “Stando alla classifica direi proprio di si. La Torre ha un ottimo organico, rinforzato dall’arrivo dell’attaccante Renna, un lusso per la categoria. L’ho vista giocare e devo dire che mi ha fatto una buona impressione. A mio avviso loro e la Corva sono le formazioni che fino alla fine saranno lì in testa a giocarsi il campionato insieme a noi. Sono comunque convinto delle potenzialità del nostro gruppo che reputo compatto e ben costruito per puntare con decisione alla vittoria finale. A Penna San Giovanni c’è entusiasmo, nei bar si parla solo della squadra e la partecipazione del pubblico è molto calorosa. Questo è l’orgoglio del paese e di una comunità che crede molto nei nostri ragazzi, noi speriamo di poter regalare una grande gioia ai nostri compaesani”.
Il ds Serafini: “Possiamo dire la nostra in chiave playoff”
U
n avvio di stagione con i fiocchi, poi il rallentamento prima di una ripartenza decisa che permette di guardare con ottimismo ad un piazzamento nei playoff. Stagione importate quella disputata finora dal San Claudio, impegnato in un girone quanto mai equilibrato come quello F di Seconda categoria. “Non si può che valutare positivamente questa prima parte di campionato – commenta il direttore sportivo Fernando Serafini - l’avvio di stagione era stato strepitoso con nove punti conquistati nelle prime tre uscite. Successivamente ad un piccolo calo ci siamo ripresi, consolidando la nostra posizione in classifica che soddisfa la società per come i ragazzi si stanno comportando. Il nostro obiettivo è quello di disputare una stagione tranquilla che possa tenerci lontano il più possibile dalle sabbie mobili della bassa classifica; una volta conquistata la salvezza si potrà pensare a qualcosa di diverso come i playoff. Sarebbe veramente la ciliegina sulla torta”. Molte le insidie sul cammino del San Claudio, a partire da un gruppo di concorrenti veramente di ottimo livello. “Senza dubbio il livello del campionato è decisamente buono, con squadre molto ben attrezzate sia numericamente che qualitativamente: non è una banalità ma l’equilibrio è sotto gli occhi di tutti. Si può far risultato con la prima della classe e soffrire maledettamente con chi è impegnato nei bassifondi,
tutte le squadre vanno affrontate con il giusto atteggiamento per non rischiare brutte figure”. I numeri parlano di una squadra con uno dei migliori attacchi del girone ma con una difesa con qualche gol di troppo incassato: “Eppure pensavamo di aver allestito una squadra compatta, capace di concedere pochissimo. Con il mercato di riparazione dovremmo aver colmato questa lacuna, fermo restando che il nostro principale problema sono gli infortuni. Avendo una rosa tutto sommato molto ristretta, composta da 16 elementi, spesso per infortuni (diversi) e squalifiche (poche) mister Fabrizio Bernabei si trova in difficoltà anche nel fare sostituzioni e con scelte obbligate”. Per quanto riguarda invece la vittoria finale del campionato, secondo Serafini, si tratta di un discorso aperto a più soluzioni: “Sono molte le squadre che possono dire la loro: a partire dalla Settempeda che per organico è la principale candidata al successo finale ma attenzione a squadre come Folgore Castelraimondo, Caldarola e Serralta che sta facendo molto bene, andando oltre le aspettative. Devo dire che una squadra che mi ha favorevolmente impressionato, nonostante si tratti di una neopromossa, è quella dei Giovani Tolentino: gruppo compatto e squadra organizzata, capace di esprimersi un buon calcio. Sono queste le realtà migliori di questo campionato con l’augurio che il San Claudio possa inserirsi in chiave play-off”.
46
n. 15
Fermo
Il Monte San Pietrangeli (Prima categoria C) si separa da Roberto Chiodi. Il nuovo allenatore è Saverio Bongelli, cinque anni fa artefice della promozione in Prima categoria. Il Molini Calcio (Terza categoria M) esonera Andrea Sollini, il nuovo allenatore è Paolo Cognigni (Love).
La Sangiorgese “chiude” lo stadio ai tifosi Decisione choc della società per rispondere a qualche supporter troppo esagitato
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na presa di posizione che non ha precedenti nel calcio marchigiano: una società dilettanti decide di giocare una gara di campionato a porte chiuse. La decisione choc è della Sangiorgese che a fine novembre contro il Santa Maria Apparente ha “vietato” il Comunale ai propri tifosi. E non perche l’ha imposto il CAMS o la Questura. E’ stata la dirigenza stessa della Sangiorgese che ha voluto così rispondere all’ammenda di 800 euro comminata dal giudice sportivo alla società per colpa di un tifoso dei nerazzurri che nel turno precedente ave-
va insultato pesantemente l’arbitro. “Ci dispiace per i tifosi veri della Sangiorgese – sono le parole del segretario Alessandro Cacciurri - ma non possiamo più mettere a repentaglio la nostra dignità di sportivi, il gesto sconsiderato di quel tifoso ci costerà 800 euro quando ne incassiamo di media 150”. Da qui la decisione: Sangiorgese - Santa Maria Apparente (finita 0-0) è stata disputata a porte chiuse! “E’ stata una bella partita giocata nel segno della civiltà e senza stupidi cori – il commento del presidente Antonio Arona (nella foto) - e non è da escludere che, se costretti, potremmo ripetere la decisione”. Precisa il segretario Cacciurri: “Con la collaborazione dei Carabinieri abbiamo garantito l’ingresso ai tifosi ospiti e con-
D’ora in avanti diffiderò chiunque metterà piede al campo sportivo senza la nostra autorizzazione
sentito la fruizione della tribuna ai genitori dei nostri calciatori”. E il Comune? E l’Assessorato allo Sport? Nessun contatto e nessuna presa di posizione ufficiale da parte dell’Amministrazione comunale. La Sangiorgese intanto tira dritto per la sua strada e intende tagliare i ponti col passato. “Se siamo in queste condizioni anche di classifica (ultimo posto, ndr) è perché stiamo lavorando al risanamento dei conti – sottolinea Arona - noi siamo nuovi e ci mettiamo la faccia, ma vogliamo chiudere con precedenti gestioni. Il cam-
pionato? Noi vogliamo salvarci e restare in Prima categoria”. Infine Arona annuncia una dura presa di posizione contro alcuni vecchi dirigenti: “D’ora in avanti diffiderò chiunque metterà piede al campo sportivo senza la nostra autorizzazione”.
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n. 15
FERMO
Montottone, quanto è bello stupire! Il ds Sebastiani: “Il segreto? Nessun assillo di classifica e una programmazione seria”
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on sentirete partire mai nessun proclama da un ambiente che ha fatto della concretezza e della serietà le sue armi migliori per competere al meglio in un categoria tanto impegnativa. Di fatto, tra squadre chiamate a recitare un ruolo da protagonista in questa stagione, il Montottone di mister Stefano Corsetti si sta rivelando come la più bella sorpresa del girone D di Prima categoria; anche se, dopo tante partite andate in archivio, continuare a chiamarla sorpresa è decisamente riduttivo. Ci sarebbero tutte le condizioni possibili per esaltarsi ma questo non rientra nel modo di intendere il calcio del presidente Gianluca Poloni e dei suoi collaboratori, abituati ad una programmazione fatta con largo anticipo. “Effettivamente si tratta di un periodo molto buono per noi – conferma il direttore sportivo Massimiliano Sebastiani – sia in termini di gioco che di risultati. La nostra forza è la coesione del gruppo e soprattutto la mancanza di pressioni che permette di lavorare con grande serenità: alla squadra chiediamo di divertirsi e divertirci, loro stanno rispondendo molto bene e speriamo che questo duri il più a lungo possibile. Un applauso, non per retorica ma per merito, va a mister Corsetti e alla squadra che stanno svolgendo un lavoro straordinario fatto di dedizione e applicazione”. Il Montottone, che non soffre di vertigini, si candida ad un ruolo da out-sider: “La nostra è una programmazione
a medio-lungo termine, nasce dal gruppo che ha vinto la Seconda categoria qualche anno fa e che nel corso del tempo ha subito ben poche modifiche. In questa stagione, oltre ad alcuni giovani, gli unici inserimenti sono stati quelli degli esperti Cannellini e Della Valle. Non siamo abituati a fare follie e questo chi viene a giocare da noi lo sa perfettamente. Puntiamo moltissimo su uno spogliatoio unito dove c’è grande fiducia, dovuta anche ai risultati che stanno arrivando”. Un Montottone competitivo in un torneo che poco ha a che spartire con un campionato di Prima categoria, alla luce delle squadre presenti e dei giocatori che le compongono: “C’è grande equilibrio– conclude Sebastiani – con squadre come Avis Ripatransone, Servigliano, Monticelli e Amandola che secondo me saranno a giocarsi il campionato fino alla fine. Credo che la vittoria finale se la giocheranno punto a punto con il Ripatransone che secondo me è squadra veramente quadrata. Per quanto ci riguarda viviamo alla giornata e puntiamo decisamente su questo gruppo nel quale crediamo moltissimo e al quale diamo massima fiducia: non ci piace stravolgere uno spogliatoio che sta facendo tanto bene e che speriamo continui a divertirsi fino al termine”.
Squadre come Avis Ripatransone, Servigliano, Monticelli e Amandola si giocheranno il campionato fino alla fine
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n. 15
SAN MARCO SERVIGLIANO
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“Scommettiamo sui giovani” P A tu per tu con Giuseppe Cugnigni, collaboratore del presidente
er ben dodici stagioni ha ricoperto il ruolo di presidente a Servigliano, figura storica che conosce ogni lato, ogni aspetto e ogni angolo di ciò che accade in casa San Marco. Si tratta di Giuseppe Cugnigni (in foto), da sempre in società ma che da alcuni anni ricopre il ruolo di collaboratore del presidente. La sua presenza non è mai venuta meno, neanche nei momenti di difficoltà della società biancoazzurra, quest’anno tornata protagonista in Prima categoria dopo la vittoriosa stagione scorsa. Le intenzione della società sono ben note: ritagliarsi un ruolo da protagonista in questa stagione: “Abbiamo un gruppo valido per la categoria nonostante molti cambiamenti in organico rispetto allo scorso anno; fino ad ora si poteva fare di più ma va bene così, non dimentichiamoci che siamo appena arrivati in Prima categoria. Nel
complesso abbiamo alternato gare opache a prestazioni decisamente migliori come quelle contro Offida e Ripatransone, non resta che trovare maggiore continuità. Le potenzialità del gruppo sono enormi e noi ci crediamo molto. Quali sono le squadre da battere? Non c’è, almeno sembra, una squadra che possa prendere il largo rispetto alle altre ma un gruppo di formazioni molto ben attrezzate come Avis Ripatransone, Amandola, Porto D’Ascoli, Jrvs, Montottone e Monticelli”. Cugnigni ha ben chiaro quale deve essere la forza del Servigliano per essere al vertice: “Senza un gruppo solido, coeso e compatto non si riesce a fare risultato, dare tutto per scontato è l’errore principale che bisogna evitare, non mollando mai la presa anche quando sembra che le cose vadano bene”. Della sua esperienza alla guida del Servigliano ha ricordi importanti, due in particolare: “Per quanto riguarda la prima squadra nel 2004-2005 l’arrivo in Prima categoria dopo la gara vinta a Mogliano
contro il Sarnano con oltre mille spettatori presenti: era una squadra “fatta in casa” con i vari Tulli, Bottoni, Marini…fu una grande soddisfazione. Come settore giovanile invece ricordo il 1997-1998 quando la Juniores di Baglioni vinse il campionato provinciale e agli spareggi superò Telusiano e Montecosaro prima della finalissima con il Sarnano”. Proprio il settore giovanile è un aspetto cui lo stesso Cugnigni tiene con particolare attenzione: “Con la nuova dirigenza, in carica da alcune stagioni, c’è stata un iniezione di fiducia importante. Puntiamo con particolare cura al rilancio del nostro settore giovanile: attualmente abbiamo oltre 100 ragazzi con un movimento in continua crescita che vogliamo assecondare”. Di certo dalle sue parole è ben chiaro l’impegno e soprattutto passione con cui il collaboratore del presidente parla di questa società che rappresenta un momento di aggregazione importante per l’intero paese.
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FERMO
E in zona Cesarini va in gol il portiere Santarelli! Per il n°1 della New Generation non è la prima volta…
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inuto numero 95 di Francavilla - New Generation (8^ giornata di Seconda categoria girone G): padroni di casa avanti 2-1, ospiti in avanti per l’ultimo tentativo disperato: in area biancoros-
sa c’è anche Simone Santarelli (foto), 41 anni, portiere proiettato in avanti che si trova la palla sul destro e, in mezza rovesciata, scaraventa in porta. Un gol incredibile, bello, voluto, cercato e importante per il risultato ma anche per la storia. Un
colpo di fortuna? Senza dubbio non una cosa usuale per un numero uno ma non è certo una novità per Santarelli. Nella sua lunga carriera già nel 2000-2001 era già andato a segno con la maglia della Due Emme in un match casalingo nella gara con la Grottese grazie ad una perfetta inzuccata. Santarelli, quali sono state le sensazioni al momento del gol? “Soprattutto la grande gioia per aver raggiunto un pareggio importante per la squadra. Era l’ultima occasione della gara, mi sono spinto in avanti e ho trovato la coordinazione giusta per infilare la palla nell’angolo opposto”. Una lunga carriera tra D e Prima categoria: cosa ti ha portato ad accettare la proposta della New Generation? “Ad inizio stagione non avevo squadra e mi sono allenato con il Campiglione, aspettavo la chiamata giusta, magari da una squadra di Promozione, ma non era arrivata. Sono rimasto in attesa e ho accettato la proposta della New Generation, devo ammettere con qualche perplessità per la categoria, che consideravo molto poco impegnativa. Dopo le prime giornate devo dire con sincerità che il mio era un giudizio sbagliato: non si fanno molti allenamenti per impegni di lavoro ma ogni squadra ha giocatori importanti che sanno fare
la differenza e ogni partita riserva difficoltà e imprevisti: c’è competizione e grandi stimoli che ti portano a dare il massimo”. A 41 anni la voglia di smettere non è ancora arrivata? “Sono un vecchietto ma non sento ancora il peso dell’età, ho tanta voglia di giocare e di farlo con grandi motivazioni: finché ci sarà questo non mi tirerò mai indietro, l’atmosfera della gara è qualcosa che sento ancora particolarmente mia”. In futuro ti vedi nel ruolo di allenatore? “Sono sincero, non mi vedo in questo ruolo: occorre essere un bravo psicologo, capire molti lati del carattere dei vari giocatori. Non mi vedo da primo allenatore ma da preparatore dei portieri, cosa che sto facendo da qualche tempo per una scuola di calcio della zona di Fermo; mi piace insegnare ai ragazzi quello che mi è stato lasciato da chi ho incontrato sulla mia strada. Questo è un ruolo che sento maggiormente adatto a me stesso”.
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FERMO
FALERIENSE 2010
Una debuttante e il sogno play-off
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na squadra nuova, ambiziosa e con tanta voglia di consolidarsi nel corso del tempo. La Faleriense 2010 è una realtà importante come è stato dimostrato nella splendida presentazione avvenuta in pre-campionato. “Il Giardino degli Ulivi” di Porto Potenza Picena è stata la location ideale per presentare a stampa, dirigenti, simpatizzanti e rappresentanti del nuovo comitato provinciale di Fermo questo nuovo progetto. Una cerimonia vissuta in un clima di allegria e che ha posto le premesse migliori per una stagione da protagonista. La nuova società con sede a Porto Sant’Elpidio, come spiegato dal dirigente Franco Errico, prende il nome da un quartiere della città e vuole contraddistinguersi per l’impegno di dirigenti e giocatori nel rispetto dello spirito sportivo. Una presidentessa giovane come Letizia Martini, emozionata nella serata di gala, che ha lasciato il compito di fare gli onori di casa a Giovanni Martini, papà e vicepresidente: fondamentale l’apporto dello sponsor “Shusa - Your personal Beauty” e tutti gli intervenuti per l’impegno profuso per la nascita del sodalizio. “Sono stato invitato a partecipare a questo nuovo progetto – commenta Giordano Scoppa, lo sponsor – e ho notato subito il grande affiatamento e l’impegno dei ragazzi durante gli allenamenti e sono rimasto colpito da questo clima, adesso dobbiamo mantenere questo entusiasmo”. Doppia funzione di direttore sportivo e giocatore è ricoperta da Mauro Scoppa mentre alla guida tecnica il giovane e competente Roberto Cicchini. La squadra milita nel girone L di Terza categoria, raggruppamento che vede il primato della Pennese. Tuttavia la neonata formazione biancorossa si sta facendo valere dopo un avvio di stagione un po’ a rilento: un punto conquistato nelle prime due gare, poi è arrivata la prima storica vittoria in campionato sull’Atletico 99 con il punteggio di 2-1. Un periodo di ambientamento è fisiologico quando una squadra si costituisce ex novo. Un buon ruolino di marcia con i biancorossi in orbita play-off, subito dietro le prime della classe con la voglia matta di essere protagonista fino al termine della stagione. Centrare un piazzamento play-off nel primo anno di vita sarebbe grande motivo di orgoglio per la squadra di mister Cicchini.
Da sinistra Mauro Scoppa, Giordano Scoppa, il presidente Letizia Martini, Franco Errico e Giovanni Martini
Un momento della presentazione ufficiale
Da sinistra Giovanni Martini, Giordano Scoppa e Roberto Cicchini
L’organico al completo della Faleriense 2010
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Petritoli, questa è storia! Ecco il tabellino della prima gara casalinga
L’U.S. Petritoli ha festeggiato il 50° anniversario di fondazione. Per questo importante traguardo raggiunto la società a fine novembre ha organizzato un pomeriggio speciale con il sindaco Luca Tomassini, il presidente Giuseppe Vitali, la giornalista Rai Simona Rolandi, il presidente del Comitato Regionale Paolo Cellini e tanti personaggi del calcio di ieri e di oggi. La chicca? Eccola, è storica: il tabellino della prima partita giocata in casa dalla Petritolese. Auguri!
Auguri di Buone Feste
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Dalla Grottese La Pinturetta esce a Milanello: ecco il sogno allo scoperto: di Kevin Muka “Puntiamo al primo posto” V
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iamo partiti con la voglia e l’obiettivo di giocarci i play-off ma ora puntiamo con decisione al primo posto”. Parole chiare in casa Pinturetta quelle espresse dal vice presidente Stelio Verdecchia (foto) che parla in toni entusiasti ma sempre con i piedi bene saldi a terra della prima parte di stagione della squadra elpidiense.
Partiti, come detto, con l’obiettivo di ben figurare, Ciarrocchi e compagni stanno tenendo un ritmo infernale nel segno della continuità rispetto a quanto fatto nella seconda parte della passata stagione quando la squadra di mister Stefano Marcotulli ha ottenuto un ottimo piazzamento finale in campionato. Puntellato un organico già buono i risultati sono stati evidenti fin dalle prime battute di campionato, fatta eccezione per il passo falso casalingo con la Firmum di inizio stagione. Diversi i punti di forza in organico: una difesa che subisce pochissimo e che di gran lunga si sta imponendo tra le migliori della categoria, un attacc0 che realizza con grande continuità e che soprattutto riesce a mandare in rete un numero altissimo di giocatori (già superata la doppia cifra), infilando una lunga serie di risultati utili consecutivi. “Abbiamo preso fiducia e convinzione strada facendo, l’organico a disposizione è ottimo e tutte le componenti da società, squadra e staff ci credono. A questo punto dunque sarebbe inutile nasconder-
ci: puntiamo al successo finale, considerato che siamo giunti al giro di boa pur consapevoli che il cammino è ancora estremamente lungo e non privo di difficoltà”. Squadre quotate ce ne sono nel girone G di Seconda categoria, e l’equilibrio da metà classifica in su sembra essere veramente importante. Sulle avversarie più insidiose lo stesso Verdecchia ha le idee abbastanza chiare: “Direi che la classifica fino a questo momento disegna al meglio quali sono le reali forze in campo: Palmense e Vigor Sant’Elpidio sono avversari veramente quadrate e ben costruite anche se con caratteristiche diverse tra loro. Secondo me sono loro le reali antagoniste da qui al termine della stagione”.
Palmense e Vigor Sant’Elpidio le antagoniste, ma noi ci crediamo
edere le proprie potenzialità premiate con una importante occasione come il provino con la maglia del Milan non è affatto cosa da tutti i giorni. E’ quanto accaduto a Kevin Muka, classe 1995, attaccante dei Giovanissimi della Grottese, società affiliata alla Scuola Calcio Milan. Le sue doti non sono affatto sfuggite agli operatori rossoneri che hanno invitato, qualche settimana fa, il ragazzo ad un provino presso il centro sportivo di Milanello. Un test che sembra essere andato piuttosto bene, tanto che Muka si è messo in evidenza nella partitella fatta disputare al termine della giornata di allenamento, andando anche in gol. Un premio per le qualità del giovane atleta e per la scuola calcio grottese che inizia a vedere i frutti del lavoro svolto con impegno e passione in collaborazione con il settore giovanile rossonero.
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SPECIALE CICLISMO
Società “Mario Pupilli” una grande famiglia in bicicletta GROTTAZZOLINA – Da oltre 60 anni la società ciclistica “Mario Pupilli” racconta con spirito familiare la passione per le due ruote. C’è una storia lunga e tutta da scoprire dietro alla società ciclistica “Mario Pupilli” di Grottazzolina, fondata nel 1947 da alcuni appassionati delle due ruote del paese e intitolata alla memoria appunto di Mario Pupilli, caduto in guerra ma che tutti ricordavano come grande sportivo anche se la sua disciplina sportiva preferita era il podismo. Nasce tutto da qui, e nel corso degli anni si sono susseguiti tanti atleti che praticano ciclismo a livello amatoriale e dilettantistico. Oggi sotto la guida del presidente Mario Traini, del vicepresidente Giampiero Conti, il segretario Eddy Traini e il consigliere Ugo Traini c’è un gruppo di 60 tesserati che praticano sport, ma che soprattutto vivono l’associazione ciclistica come una sorta di famiglia allargata. “La nostra società svolge attività ciclistica a 360 gradi – commenta il vicepresidente Giampiero Conti – svolgiamo gare sia su strada sia fuori strada partecipando a gran turismo, gran fondo e gare agonistiche. Durante l’arco di una stagione, così tanto per dare un esempio, sommando le distanze percorse da tutti nostri tesse-
rati copriamo oltre 160 mila chilometri all’anno”. Gare, tante gare in cui la società è riuscita anche a mettersi in mostra con Simone Traini, campione italiano ciclocross 2010; sempre quest’anno è stato vinto il campionato regionale cronometro a squadre e come società il titolo regionale di gran turismo. Durante l’anno la squadra organizza diverse iniziative sportive come: cicloturistica Servigliano - Madonna dell’Ambro; la gara agonistica che si svolge nella contrada di Papa Giovanni a Grottazzolina; la gara agonistica dedicata alla Beate Vergine del Perpetuo Soccorso sempre a Grottazzolina. Infine, proprio quest’anno è stata promossa una manifestazione unica nel suo genere, ovvero la corsa ciclistica storica “I forzati della strada”, una gara dedicata al ciclismo storico nella sua veste più romantica con bici, abbigliamento e tracciati stile anni ‘50 e ‘60, persino i giudici e i tecnici viaggiano a bordo di auto e moto d’epoca. Una società che fa dello stare insieme un elemento fondamentale per fare gruppo, spesso e volentieri i soci si riuniscono per cene, scampagnate con tutta la famiglia, perché quello che importa è stare insieme condividendo la passione per lo sport. Per info contattare 334-3474596.
Nella foto in basso a sinistra il presidente Traini con tre ex professionisti: Mancini, Severini e Piscaglia. Nelle foto sotto il gruppo nella cicloturistica alla Madonna dell’Ambro; più in basso la partenza da Loreto
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FERMO
Palmense avanti tutta Paradisi: “Confermare e migliorare la scorsa stagione. Primo posto? Ci proviamo”
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o scorso anno fu protagonista fino agli spareggi decisivi per il passaggio in Prima categoria, uscendo sconfitta nel triangolare decisivo contro Amandola e Poggese. Al di là del risultato finale fu una grande stagione per la Palmense, protagonista anche quest’anno in Seconda categoria: “Lo scorso anno fu un risultato decisamente inatteso –conferma il presidente Giuliano Paradisi (foto) –una stagione che riuscì a sorprendere anche noi, per la quale la soddisfazione fu veramente molto grande. A dire il vero siamo stati un po’ sfortunati nel triangolare finale di spareggio, dovendo giocare la prima gara in casa dell’Amandola, squadra molto ben attrezzata: quella sconfitta ci pregiudicò il cammino. Quest’anno invece in quel girone sembra proprio che il Ripatransone United abbia preso definitivamente il largo, tenendo un ritmo infernale e insostenibile per le altre”. Lo scorso anno nel girone H, quest’anno invece è tornata nel girone più specificatamente fermano, ovvero il girone G: differenze importanti tra i due
gironi: “Lo scorso anno siamo stati quasi costretti a spostarci in quel girone, nel quale c’erano alcuni squadre che spiccavano con chiarezza sulle altre. E’ stata un’esperienza importante anche se devo ammettere che noi abbiamo sempre chiesto di giocare nel girone G: è il raggruppamento con tutte le squadre fermane. Da un punto di vista logistico decisamente migliore per noi, sia per l’organizzazione delle trasferte ma anche per i nostri tifosi è più facile seguire la squadra anche fuori casa. Dispiace per Olimpia Porto San Giorgio e Borgo Rosselli, che sono passate nel girone H: si tratta di decisioni che in parte faccio fatica a comprendere”. Nonostante il campionato sia cambiato, i risultati sembrano non variare troppo: “Stiamo andando bene in un girone dove ci sono molte formazioni attrezzate per fare bene fino al termine della stagione: senza dubbio la Pinturetta ha un organico di buon livello con diversi giovani provenienti dal Porto Sant’Elpidio che si stanno mettendo in grande evidenza; la Vigor Sant’Elpidio possiede un attacco veramente
importante e anche il Monte Urano è da tenere in grande considerazione. L’equilibrio è il motivo predominante di questo girone, dove ogni gara nasconde insidie particolari e non va in alcun modo sottovalutata”. Una Palmense che non sembra avere particolari timori reverenziali e che si propone senza nascondersi troppo per le zone che contano della classifica: “Se lo scorso anno –continua Paradisi – fu una piacevole sorpresa quest’anno puntiamo a fare bene e per questo motivo non nascondiamo il fatto che vogliamo stare lassù il più a lungo possibile: se poi non sarà primato, cercheremo i playoff. Fino a questo momento sono soddisfatto di quanto fatto, la squadra è attrezzata e ben guidata da mister Giovanni Ercoli che punta molto sulle doti di un gruppo che riesce sempre a motivare al meglio. Subiamo pochi gol ma non riusciamo ad essere troppo incisivi in fase realizzativa, migliorando questo aspetto possiamo senza dubbio fare un ulteriore salto di qualità”.
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FERMO
Fermo e il “Recchioni” portano bene agli Azzurri Quattro incontri dell’Under 21 e altrettanti successi
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già in archivio il quarto appuntamento con la Nazionale Under 21 per la nuova Provincia di Fermo, gara amichevole disputata contro la Turchia e che ha salutato l’esordio sulla panchina azzurra di Ciro Ferrara, ex tecnico della Juve. Il 17 novembre, nonostante l’orario pomeridiano, lo stadio “Recchioni” è risultato gremito per un appuntamento importante e atteso. La gara è stata intensa e piacevole da vedere con l’Italia che si è imposta 2-1 grazie alla doppietta del bomber del Manchester United Fede-
rico Macheda. Grande festa sugli spalti per una connubio Fermo-Nazionale mai banale negli anni passati. La prima volta degli Azzurri in terra fermana fu l’11 ottobre 2000 e coincise con l’ultima partita alla guida degli azzurri di Marco Tardelli che, da lì a pochi giorni, sarebbe diventato tecnico dell’Inter: 3-2 per l’Italia sulla Georgia grazie alle reti di Pinardi, Cassano e Maresca. Secondo appuntamento il 15 novembre 2005, gara valida come ritorno play-off per la qualificazione agli Europei di categoria: sotto un autentico diluvio i
ragazzi di Claudio Gentile si imposero 1-0 sull’Ungheria grazie alla rete di un bomber di razza come Giampaolo Pazzini. L’ultima apparizione in ordine di tempo risale invece alla gestione Casiraghi: è il 16 novembre 2009 quando gli azzurri sommergono con un perentorio 5-0 i pari età dell’Azerbaijan, trascinati da Acquafresca, Giovinco e Russotto. Quattro gare e quattro successi per la Nazionale che senza dubbio non mancherà di riabbracciare lo stadio fermano per altri impegni in un prossimo futuro della storia azzurra.
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Ascoli Piceno
Claudio Pierantozzi, classe 1973, è il nuovo direttore sportivo dell’Arquata (Promozione B). “La mia gratitudine va al presidente Mongardini per avermi affidato questo incarico che cercherò di assolvere con diligenza e competenza”. Il nuovo dirigente, già giocatore della squadra termale, subentra a Bruno De Nicola, dimessosi per motivi personali.
Allenare...un affare di famiglia Riflettori su Giuseppe, Antonio e Giovanni Aloisi, tre fratelli cresciuti a ‘pane & pallone’
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iocatori prima, allenatori poi e di nuovo sul rettangolo verde, stavolta tutti insieme. Tutto questo nella stessa famiglia. Niente di straordinario ma decisamente ordinario, parlando della famiglia Aloisi. Un’autentica istituzione nel panorama calcistico piceno con tre esponenti importanti, protagonisti prima come calciatori ed ora come allenatori. Parliamo di Giuseppe, Antonio e Giovanni (per tutti Gianni) in rigoroso ordine anagrafico. Giuseppe è il maggiore dei tre fratelli ed opera attualmente nel settore giovanile del Monticelli, tra Piccoli Amici ed Esordienti: “Di fratelli ne siamo quattro, c’è anche Umberto, secondo in ordine di età, che però non segue il calcio”, puntualizza Giuseppe. Da sempre impegnato nei settori giovanili, avendo collaborato attivamente con Ascoli, Truentina e Colli. “Lavorare con i giovani è un piacere e farlo, pensando di formare prima gli uomini e solo dopo i calciatori, è il nostro obiettivo principale. Una grande passione che porta via tempo ma che porto avanti con tanta voglia e dedizione”. Anche Antonio e Gianni, come noto, sono allenatori dopo esser stati protagonisti in campo. Antonio ha indossato a lungo la fascia di capitano dell’Ascoli prima di intraprendere la carriera di allenatore nel vivaio della Reggina prima e attualmente con gli Allievi bianconeri; Gianni ha vestito le maglie di Vis Stella, Centobuchi e in-
fine Pagliare squadra dove ha iniziato in panchina prima con la Juniores e ora in prima squadra nel campionato di Promozione. Allenare dunque è un affare e una tradizione di famiglia ma la voglia di correre dietro ad un pallone è ancora tanto grande e l’occasione per farlo tutti e tre insieme è arrivata alcune stagioni fa con l’ASD Ballmaster, società tutta picena che esprime tra le altre (opera sia nel calcio che nel calcetto), una squadra che partecipa al campionato Amatori FIGC. “Qualche anno fa sono stato coinvolto io da alcuni amici in questo progetto – commenta Giuseppe che è anche vicepresidente di questa società – era un modo per ritrovarsi tutti insieme, tra amici per giocare e stare bene insieme. Ci allenavamo anche due o tre volte a settimana e in campo i risultati si vedevano. Ultimamente ci alleniamo un po’ meno e tutto risulta un po’ più difficile. Tre anni fa comunque ho coinvolto Antonio che ha accettato e recentemente è stato coinvolto anche Gianni”. E’ lo stesso Gianni che parla di questa sua avventura intrapresa di recente con i suoi fratelli: “Ci alleniamo e giochiamo al Centro Sportivo Città di Ascoli; un modo per non abbandonare la passione che abbiamo per il calcio. Io gioco sempre come esterno sinistro, Giuseppe è jolly che può ricoprire più ruoli mentre Antonio gioca principalmente a centrocampo”. L’argomento calcio di certo non può mancare in famiglia anche in virtù delle differenti
fedi calcistiche: “Generalmente parliamo poco di calcio quando ci ritroviamo fuori dal campo, serve a staccare la spina. In casa la passione vera è sempre stata l’Ascoli – conferma Gianni – anche se ognuno di noi ha una diversa passione calcistica: io sono bianconero a 360 gradi (Ascoli, Juve e non solo), Giuseppe è milanista e un po’ ci stuzzichiamo ma rimane tutto nella logica del tifo sportivo e corretto”. E Antonio come la pensa?: “Personalmente non ho una squadra del cuore, fatta eccezione ovviamente per l’Ascoli, unici colori bianconeri per cui il mio cuore batte con passione. Quando ci troviamo insieme con Peppe e Gianni cerchiamo di non trattare l’argomento calcio ma alla fine una domanda tira l’altra e si finisce col parlare di calcio. La passione è forte, ci confrontiamo reciprocamente e vogliamo sapere di come vanno le cose agli altri: c’è una complicità sincera. A livello calcistico io sono quello che ha realizzato il sogno che noi tre avevamo fin da ragazzi ma siamo uniti in maniera forte e granitica, grazie all’educazione che ci è stata data dalla nostra famiglia. L’avventura con la Ballmaster è all’insegna dell’amore per questo sport: chi ha fatto calcio non può stare lontano dal rettangolo verde e questa è l’occasione buona per divertirsi insieme e staccare la spina dai problemi quotidiani, attraverso la gioia di correre dietro ad un pallone insieme agli amici”.
Dall’alto verso il basso: Giuseppe, Antonio e Gianni Aloisi. A sinistra la squadra Amatori dell’ASD Ballmaster. Giuseppe è il settimo in piedi di sinistra, Gianni è il secondo accosciato da sinistra e Antonio è il quinto accosciato da sinistra
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ASCOLI PICENO
Torneo di Viareggio: Samb unico club dilettantistico presente Il Riviera delle Palme teatro di alcune sfide di qualificazione
ristrutturato che sarà il teatro di alcune partite della fase di qualificazione. Parallelo al Viareggio Cup anche un torneo Under 15, giunto alla seconda edizione. Parteciperà all’edizione 2011 anche la formazione blucerchiata della Sampdoria, al centro dell’attenzione per le polemiche ed il conseguente ritiro dalla manifestazione nell’edizione 2010. Ecco, infine, le squadre partecipanti alla 63°Edizione della Viareggio Cup : SERIE A: Cesena, Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Palermo, Parma, Roma, Sampdoria. SERIE B: Atalanta, Empoli, Reggina, Sassuolo, Siena, Torino, Varese, Vicenza. PRIMA DIVISIONE: Lumezzane, Taranto.
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a 63^ edizione Coppa Carnevale “Viareggio Cup”, il più’ prestigioso torneo giovanile a livello mondiale si svolgerà dal 21 febbraio al 7 marzo 2011. Possono partecipare i nati dal 1°Gennaio 1991 al 31 Dicembre 1995 e sono ammessi per ogni compagine due fuori-quota, nati nel 1990. Quarantotto le
squadre al via. Un girone si svolgerà anche a San Benedetto del Tronto, città gemellata con Viareggio. La Sambenedettese (nella foto), unica società dilettantistica ammessa, in un comunicato ha espresso la propria soddisfazione per la partecipazione al Viareggio Cup con il “Riviera delle Palme” completamente
SECONDA DIVISIONE: Poggibonsi, Virtus Entella. SERIE D: Sambenedettese, Rappresentativa di Serie D. SQUADRE ESTERE: A.P.I.A. Leichhardt Tigers (Australia), RSC Anderlecht e Club
Brugge KV (Belgio), Leme Futebol Clube (Brasile), FK Dukla Praga (Repubblica Ceca), F.C. Midtjlland e F.C. Nordsjaelland Copenaghen (Danimarca), E.C.F. Brera (Gabon), Nagoya Grampus (Giappone), F.K. Belasica Strumica (Macedonia), Stabaek Football (Norvegia), Club National (Paraguay), F.C. Spartak Mosca (Russia), F.C. Red Star Belgrade (Stella Rossa) (Serbia), F.C. Kallon (Sierra Leone), Grasshopper Zurich (Svizzera), L.I.A.C. Of New York (U.S.A.), Pakhatakor (Uzbekistan). Tra queste squadre chi salirà sul podio ? Sarà ancora la Juventus che ha vinto il Viareggio Cup nelle ultime due edizioni battendo la Sampdoria (4-1) nel 2009 e l’Empoli (4-2) nell’edizione scorsa. I bianconeri hanno vinto 7 edizioni, una vittoria in meno di Fiorentina e Milan con 8 successi. (Enrico Scoppa)
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Comunanza, Remo Perugini torna alla presidenza
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“Voglio ridare lustro alla società”
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n casa Comunanza si cambia. Fabio Mancini, che per volontà di tutti prese il ruolo di presidente, non è più il massimo dirigente giallorosso. Seppure con rammarico, ha rassegnato le dimissioni rimettendo il mandato nelle mani del sindaco Domenico Annibali. Una crisi iniziata qualche giorno prima con l’esonero di mister Claudio Nicolai e con la squadra affidata al preparatore dei portieri Nazzareno Dulcini. A Comunanza non sono stati di certo a guardare e la serata del 15 dicembre è stata decisiva, con una riunione fiume, per la costituzione del nuovo direttivo. Torna in sella dopo un periodo lontano dalla dirigenza giallorossa Remo Perugini, ai vertici del calcio comunanzese a distanza di un anno. Vice-
presidenti Marco Carassai e Orlando Meschini, tesoriere Angelo Antonini, segretario Samuela Luciani. Un’esortazione a tornare al timone della società è arrivata al presidente da tutto l’ambiente giallorosso, a partire dalle istituzioni, passando per i tifosi comunanzesi. I primi due movimenti in entrata del nuovo direttivo sono stati i rientri alla casa base di due giocatori del posto come Ascenzi dal Montottone e Franconi dall’Offida. Chiare le parole del presidente: “Voglio ridare lustro alla società, centrando il risultato sportivo che è quello della salvezza. L’obiettivo è quello di mettersi in riga al fine di creare una società e una squadra che possano tornare agli antichi fasti e quindi a livelli che competano al calcio locale e alla città di Comunanza”.
E’ importante centrare l’obiettivo salvezza
RIPATRANSONE UNITED
Irresistibili i ragazzi di Giordani! Nel calcio a 5 la squadra di Mario Pulcini domina
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l Ripatransone United non è solo Seconda categoria con la marcia spedita della squadra diretta da Massimiliano Corsi ma anche una realtà viva e importante per il campionato FIGC di calcio a 5. Una dimensione da sempre cara e a cuore del presidente Mario Pulcini: “I miei fine settimana sono all’insegna dello sport: il venerdì stacco dagli impegni lavorativi e la sera seguo i ragazzi del calcio a 5 mentre il sabato invece seguo la Seconda categoria. Mi dedico completamente a questo che per me è un vero piacere: lo scorso anno abbiamo vinto Terza categoria e Serie D (nel calcio a 5), quest’anno mi auguro di ripetere la doppietta in Seconda e serie C2”. Come i colleghi del calcio a 11 anche i ragazzi del calcio a 5 si stanno impegnando in modo tale che l’augurio di un ulteriore doppietta anche in questa stagione. “Di certo noi ci proveremo”, afferma il tecnico Bernardino Giordani (nel tondo), 46 anni, alla prima stagione sulla panchina dello United. “Ovviamente siamo più che soddisfatti del rendimento attuale della squadra che si sta comportando bene in una categoria del tutto nuova e con un organico molto rinnovato rispetto allo scorso anno. Avevamo pronosticato un
certo periodo di adattamento per creare la giusta amalgama tra il gruppo storico e i volti nuovi che sono stati inseriti in questa stagione: devo dire che questi ragazzi ci hanno sorpreso e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Lo scorso anno ha guidato in D l’Offida: “C’era un bel progetto ma poi le condizioni sono cambiate e la collaborazione si è chiusa anzitempo”. Ora c’è questa avventura in C2 da vivere al meglio in un girone decisamente non facile: “Il livello tecnico a mio avviso è decisamente molto alto, almeno per quanto riguarda le prime 4-5 squadre: San Crispino, Caffè Portos, Atletiko Trodika e Futsal Silenzi sono realtà molto buone. Tra queste credo che uscirà il nome della squadra vincitrice”. Un approccio senza dubbio positivo quello di mister Giordani alla realtà dello United: “Senza dubbio: la nostra è una rosa di giocatori importanti che hanno grande disponibilità al lavoro e al sacrificio, cosa che in queste categorie può fare la differenza in positivo. La società è ambiziosa e riesce a metterti nelle condizioni di lavorare al meglio: gli elementi dunque per una buona stagione ci sono tutti, l’augurio è quello di essere competitivi fino al termine per giocarci la vittoria finale”.
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n. 15
MONTALTO
ASCOLI PICENO
Un paese che vive di calcio con due presidenti e allenatore del posto
Passione giallorossa Parla Luciano Volunni: “Tra me e Mannocchi c’è grande spirito di collaborazione”
E’ una istituzione per questa società”. Come giudica questo girone D di Prima categoria e quali squadre vede favorite? “A differenza di altri non considero quello di quest’anno un campionato più difficile rispetto al solito, tolte alcune squadre in testa alla classifica: per il resto c’è grande equilibrio e sono convinto che ce la possiamo giocare con tutti. Per la vittoria finale vedo favorita l’Avis Ripatransone ma attenzione all’Amandola del mio amico Gianni Clerici, un lusso per la categoria, e il San Marco Servigliano”.
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econda stagione consecutiva in Prima categoria e soprattutto la voglia di essere comunque protagonista in un campionato decisamente bello e importante. Duemila abitanti appena ma una passione viscerale per la propria squadra di calcio; un avvio non proprio entusiasmante ha preoccupato solo in parte una società ben solida e dalle idee molto chiare come quella giallorossa guidata da una coppia di presidenti, fatto insolito ma non nel piccolo centro piceno dove sembra che questa situazione funzioni perfettamente. I presidenti Luigino Mannocchi e Luciano Volunni (nel tondo) guidano un gruppo di dirigenti ma soprattutto di amici con la passione del calcio: “Il paese è piccolo – conferma Volunni – e ce ne vorrebbero non due ma quattro o cinque di presidenti. Voglio sottolineare che tra di noi c’è grandissimo spirito di collaborazione, ci diamo da fare per la squadra nei limiti delle nostre possibilità ma sempre per il bene del paese: c’è uno spirito cooperativo sincero per sostenere al meglio un impegno importante come quello della Prima categoria”.
Volunni, un secondo anno che non è però iniziato nel migliore dei modi. “E’ vero. Abbiamo incontrato difficoltà inizialmente dovute, a mio avviso, ad una serie di infortuni che ci hanno penalizzato. Il nostro obiettivo stagionale era e rimane quello della salvezza. Abbiamo costruito una squadra con grande attenzione senza fare il passo più lungo della gamba ed è chiaro che, con queste premesse, gli infortuni avuti ci hanno penalizzato”. Per questo siete intervenuti per rinforzare l’organico nel reparto avanzato? “Abbiamo cercato di ridare vigore all’organico, sempre nel rispetto del budget stabilito. In attacco puntavamo molto sulle capacità realizzative di Vittorio Ciotti che lo scorso hanno è andato a segno dieci volte, risultando estremamente importante per noi: i suoi gol ci mancheranno almeno fino a gennaio, quando tornerà in gruppo”. I segnali di ripresa sono comunque evidenti. “Senza dubbio e questo ci fa ben sperare, non ci siamo di certo demoralizzati dopo un avvio difficile
nè ci esaltiamo nei momenti in cui le cose vanno meglio: rispetto allo scorso anno ci manca senza dubbio un pizzico di fortuna in più che ci ha portato all’ottimo risultato raggiunto. In questa stagione non stiamo neanche subendo troppe reti ma abbiamo qualche difficoltà ad andare in gol”. In panchina Eugenio Speca è ormai una istituzione a Montalto Marche? “Il mister non si tocca, con lui c’è un rapporto di stima e di affetto. Noi lo conosciamo alla perfezione e lui conosce l’ambiente perfettamente essendo del posto. Con lui abbiamo conquistato due anni fa la promozione in Prima categoria e contiamo di poterci togliere delle soddisfazioni.
Ce ne vorrebbero non due ma quattro o cinque di presidenti
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ASCOLI PICENO
“Il nostro campo è regolare” Monticelli, Filippini dà un calcio alle polemiche
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l ricorso del Ripatransone è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La partita Monticelli - Avis Ripatransone (Prima categoria D, risultato 3-0, giocata a fine novembre) non è stata omologata dal Comitato Regionale. Il perché è una storia che gira da anni sul campo del Monticelli: piccolo e irregolare. Per tutti risponde ora l’allenatore Stefano Filippini, tanto calcio alle spalle (Civitanovese, Porto Sant’Elpidio, Arquata) che non ne può più di questa chiacchiera: “Il campo è leggermente più piccolo rispetto ad altri ma è omologato - sentenzia - e se vogliamo dirla tutta queste dimensioni penalizzano anche noi che siamo una squadra che per caratteristiche ama giocare in profondità”. Stop, fine delle polemiche. Il Monticelli è in piena zona play-off, la squadra va bene sia in casa che fuori, insomma, è una squadra tosta (a prescindere dal campo). A ulteriore conferma di questo, negli ultimi giorni è arrivata anche la sentenza del giudice sportivo in merito al ricorso presentato dal Ripatransone nella gara in questione; nel comunicato ufficiale si legge: “Esperiti gli opportuni accertamenti presso
Un caso di buonagiustizia (sportiva)
Curioso quanto avvenuto in Seconda categoria girone I nell’incontro del 20 novembre scorso Piazza Immacolata - Venarotta conclusa sul punteggio di 1-2. Al termine della gara le veementi proteste da parte della squadra locale avevano portato ad atti di violenza nei confronti del direttore di gara che però nella circostanza non è riuscito ad identificare l’autore dell’aggressione e, come da regolamento, la responsabilità di quanto avvenuto è ricaduta sul capitano Riccardo Giantomasi. Non è un caso isolato per quanto riguarda
l’Ufficio Tecnico del Comitato Regionale è risultato che le misure del terreno di gioco dell’impianto “Velodromo” dove si è disputata la gara risultano conformi a quelle previste pertanto si decide di respingere il reclamo della società Avis Ripatransone e di omologare il risultato della gara conseguito sul campo: Monticelli 3 - Avis Ripatransone 0”.
la giustizia sportiva, in quanto questi episodi spesso accadono nei campionati minori. A seguito della comunicazione fatta pervenire all’organo di Giustizia Sportiva dal Piazza Immacolata con la quale la stessa ha comunicato che il calciatore che ha commesso tale atto di violenza nei confronti dello arbitro è stato Alberto Olivieri. Con effetto immediato, nel comunicato numero 82 del 10 dicembre, il giudice sportivo ha deciso di revocare con effetto immediato la squalifica comminata a Giantomassi quale capitano della medesima commi-
Se vogliamo dirla tutta queste dimensioni penalizzano anche noi nando una squalifica fino al 30 giugno 2012 allo stesso Olivieri “per aver a fine gara sferrato un violento calcio all’arbitro colpendolo all’altezza del ginocchio senza causare ulteriori conseguenze”.
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VIRTUS PAGLIARE
ASCOLI PICENO La storia L’avventura della Virtus Pagliare inizia nel gennaio 2008, dall’impegno di molte persone. Un gruppo di circa venti amici decide di dar vita ad una nuova società di calcio dilettantistico, per dare la possibilità ai tanti giovani di Pagliare di divertirsi senza dover spostarsi per giocare nei paesi limitrofi. La nuova realtà sportiva prende il nome di “Virtus Pagliare”, l’aggettivo posto davanti al nome vuole essere un chiaro riferimento ai più nobili valori morali dell’uomo oltre che quelli prettamente calcistici. Così, spinti dall’entusiasmo creatosi intorno al nuovo progetto, i dirigenti in breve tempo allestiscono una rosa di giocatori composta interamente da ragazzi di Pagliare e decidono di affidare la squadra all’allenatore-giocatore Fabio Ficcadenti, bandiera del calcio della frazione. La squadra stravince il campionato di Terza Categoria nella stagione 2008/09 con ampio anticipo per poi sfiorare la finale play-off di Seconda Categoria l’anno successivo, con soli cinque innesti rispetto al torneo precedente. Nell’attuale stagione 2010/11 la dirigenza sempre molto presente e vicina ai ragazzi ha ulteriormente ringiovanito la rosa a disposizione dell’allenatore, puntando su nuovi talenti del posto.
Giovanissimi
Esordienti
Pulcini
Piccoli Amici
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Mental trainer
Il cervello è il nostro operaio
di Roland Del Vecchio
La qualità delle domande che ci poniamo quando abbiamo un problema determina la qualità delle azioni che vengono compiute per risolverlo. Spesso, anzi spessissimo, le persone che si trovano in difficoltà, senza rendersene conto, si pongono questa domanda autolesionistica: perché ho questo problema? Formulare una domanda iniziando con “perchè?” mentre ci si trova in una situazione di difficoltà non fa altro che aggravare il problema stesso poichè invita il cervello a lavorare nella direzione sbagliata. Come vedremo, scavare nel passato alla ricerca delle possibili cause non è per niente utile a risolvere i problemi. Sarete tutti d’accordo nel sostenere che quello di cui si ha bisogno, quando si ha un problema, è di trovare al più presto una soluzione. Facciamo allora l’esempio di un semplice mal di testa e vediamo come più conviene agire per farlo passare. Se ci si domanda “perché lo si ha?”, il cervello si mette all’opera per fornire spiegazioni sulle possibili cause trovando risposte come: sei stressato, hai mangiato male, hai lavorato troppo, troppa tv e quant’altro. Potrebbe andare avanti per ore a trovare cause persino bizzarre e come spesso accade, mentre è intento a trovare le più attendibili, il mal di testa rimane lì. Se invece ci si domanda: “come posso far passare il mio mal di testa?” il cervello si mette subito all’opera e ti fornisce risposte come: prendi l’aspirina, fai yoga, fatti un sonnellino. E sarete d’accordo che solo facendo qualcosa all’indirizzo di una soluzione suggerita è possibile ottenere il risultato sperato. Se durante la vostra attività sportiva vi trovate di fronte ad un problema da risolvere fate attenzione alle domande che vi ponete e chiedetevi sin da subito: “come posso risolverlo? Anzichè” perché ho questo problema?”. Vi conviene! Il cervello è il vostro operaio instancabile che farà sempre quello che gli chiederete di fare. Scegliete bene cosa fargli fare così potrete davvero apprezzarlo per quel che vale.
Giammario Scalella Avvocato
Giocatori in posizione irregolare Di notevole importanza è il delineamento, nell’ultimo periodo, di un orientamento giurisprudenziale da parte della Commissione Disciplinare Nazionale in merito ai numerosi casi in cui vengono utilizzati giocatori in posizione irregolare. La novità è che, mentre in passato veniva comminata la penalizzazione di un punto a partita ai danni della società di appartenenza ora, in caso di riconoscimento da parte dell’organo giudicante della buona fede della stessa società, vengono adottati provvedimenti decisamente più miti. Questo orientamento è assolutamente condivisibile in quanto, in campo dilettantistico, la FIGC non opera un preventivo assenso ai trasferimenti e tesseramenti pervenuti come invece accade in campo professionistico: in questo modo si tende a tutelare quelle società che, operando in maniera del tutto corretta, incappano in irregolarità indipendenti dalla propria volontà.
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